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LA DBT NEI SERVIZI
Gianluca FarfanetiFrancesca Leoni
Bologna 25 novembre 2010
Lo skills Training della DBT nel trattamento integrato del Disturbo Borderline di Personalità
1
IL CENTRO DIURNO “LA MERIDIANA “
CARATTERISTICHE DELL’UTENZA DEL CENTRO DIURNO
Persone che presentano un quadro di abuso di sostanze psicoattive associato ad un disturbo di personalità
CARATTERISTICHE DEGLI OPERATORI DEL CENTRO DIURNO
6OFFERTA TRATTAMENTI DIP SALUTE MENTALE
SPDC
Amb. SERT
Amb. CSM
Centro diurno
Comunitàterapeutiche
Prima Accoglienza COD
PazientiSERT
Pazienti CSMVisite domiciliari
Centri diurni
Comunitàresidenziali
Gruppi appartamento
Pazienti NPI
DOPPIA DIAGNOSI”:CLINICA DI UNA “TERRA INCOGNITA
• L’emergenza e la diffusione ubiquitaria della doppia diagnosi rappresentano un elemento “catastrofico” che segna una crisi profonda ed impone una svolta alle consolidate modalita’ di presa in carico e di assistenza alla popolazione tossicomane e psichiatrica da parte del sistema dicotomico dipendenze/salute mentale.
UNA CLINICA DELLA “CONFUSIONE”¢ • Quadri sovrapposti¢ • Quadri misti¢ • Stati misti¢ • Cicli rapidi¢ • Depressione agitata¢ • Mania disforica¢ • Associazioni spurie o composite¢ • Cronicizzazione di elementi “aurorali” e matriciali¢ • Intossicazione o astinenza¢ • Influenza di: terapia sostitutitva, NL, stabilizzanti,
AD, BDZ¢ • Condizioni organiche e terapie mediche
FATTORI CRITICI NELLE RISPOSTE ALLA COMORBIDITÀ¢ Maggiori disabilita e peggior funzionamento
psicosociale¢ Interventi frammentati, scollegati, non
tempestivi¢ Interventi troppo “condizionati”, con filtri ad alta
soglia¢ Abuso di sostanze come automedicamento¢ Limitata capacità di aggancio¢ Difficoltà nel superare la fase “diagnostica”(50%)¢ Ulteriore dimezzamento nella capacità di
ritenzione¢ Difficoltà a disporre di trattamenti multimodali
Background teorico
¢ Linee guida trattamenti doppia diagnosi (Fioritti, Clerici et altri..)
¢ Modelli comunitari e semiresidenziali “scuola inglese”
¢ Modello bio psico sociale¢ Guide cliniche pazienti bordeline (Gunderson)
Equipe centro diurno
Paziente/famiglia
Equipe inviante
Caratteristiche generali del programma terapeutico
un processo di ricerca degli strumenti, delle condizioni, delle situazioni atte a conoscere ed a trasformare le aspettative e le potenzialità, attraverso l’interazione paziente –operatori-famiglia ,in progetto reale, realmente praticato.
Alcuni dati..(2004-2009)¢ 136 persone ospitate al centro¢ 36 in carco anche al CSM¢ 12 ricoveri in SPDC¢ 37 programmi completati con dimissioni¢ 31 interruzioni e/o abbandoni
Caratteristiche degli ospiti¢ Età media 32 anni¢ Maggioranza sesso maschile (70%)¢ Tempo medio di permanenza 9-10 mesi (Tempo
massimo 15 mesi)¢ Devono esse in carico ai servizi¢ Avere un case manager¢ Attivare una psicoterapia o una terapia di
supporto
Equipe terapeutica¢ 1 psicologo coordinatore¢ 1 educatrice professionale¢ 1 psicologa a contratto (valutazione e psic.di gruppo)
¢ 1 Libero prof. “maestro d’arte”¢ 1 infermiere¢ Tirocinanti di specializzazione e post-laurea
Principi clinici
¢No separazione tra riabilitazione e cura
¢Servizio offerto orientando piuttosto che selezionando
¢ I modi e i tempi sono determinati dai progetti individuali
¢Collaborazione quotidiana tra gli operatori
Tre impegni fondamentali
¢ Mettere al centro la persona e la sua particolare esperienza di sofferenza, dei suoi tentativi di curarla.
¢ Mantenimento di una relazione¢ Accettare l’ambivalenza
¢Obiettivi a breve medio termine¢Stabilizzazione terapia
farmacologica¢Sviluppo capacità e abilità¢Prevenzione ricadute
Su cosa interveniamoSu cosa interveniamo
La struttura deve garantire
¢ protezione Spazi e tempi per una intimità non invasa
¢ alea Spazi e tempi per l'imprevisto ¢ promozione Spazi e tempi di formazione e di
pratica della capacità e possibilità di scegliere
Le cornici dell’intervento
CLINICA QUOTIDANITA’ATTIVITA’
Clinica¢ Psicoterapia individuale¢ Gruppo Craving¢ Gruppo DBT¢ Gruppo Familiari¢ Gruppo Bionergetico- Training autogeno¢ Counselling infermieristico¢ Gruppo Relazionale
Attività
¢Laboratorio Ceramica¢Laboratorio pittura¢Laboratorio Falegnameria (Officina del
Legno)¢Gruppo cucina¢Giornalino¢Cinema
Quotidanità
¢ Community Meeting (gestione attività, organizzazione spazi e turni, impegni personali,ecc)
¢ Bollettino emozionale¢ I contatti con il contesto¢ Visite al Sert¢ La gestione delle regole¢ La gestione dei conflitti
Il centro crea le premesse, i luoghi e i progetti in cui le persone si scoprano dotate di scopi, possono essere informate, discutere e scegliere gli obiettivi che vogliono raggiungere, sperimentare i percorsi per raggiungerli, gli strumenti che si possono utilizzare, decidere quelli corrispondenti ai propri bisogni.
Gli individui diventano protagonisti
I GRUPPI DBT ALL’INTERNO DELLA MERIDIANA
Obiettivi generali dei gruppi di skills training
Stimolare i pazienti a modificare le tipiche condotte estreme in favore di risposte più
equilibrate e integrate
La DBT nel trattamento della doppia diagnosi.Obiettivi specifici
¢ Riduzione dell’impulsività e delle condotte auto ed etero distruttive
¢ Miglioramento capacità di regolazione emozionale¢ Miglioramento abilità relazionali
Criteri di inclusione¢ Presenza di una dipendenza patologica (sostanze
psicoattive, alcol, gioco patologico)¢ Disturbo di personalità,borderline o del cluster B¢ Rilevante problema di impulsivitࢠPsicoterapia individuale
DBT Skill Training caratteristiche generali
¢ Durata: 6-8 mesi¢ Frequenza monosettimanale (circa un’ora e mezza)¢ Numero di pazienti: 3-10¢ Età: range ampio (maggiorenni, 24-38 anni)¢ Co-conduzione: due psicoterapeuti con funzione di leader e co-
leader (tutor)¢ Gruppo aperto
Contratto
¢ OGNI PAZIENTE DEVE ESSERE IN TERAPIA INDIVIDUALE¢ I PAZIENTI NON POSSONO PARTECIPARE ALLE SEDUTE SOTTO
L’EFFETTO DI ALCOOL O DROGHE¢ I PAZIENTI NON DEVONO DISCUTERE I CONTENUTI EMERSI IN
SEDUTA CON ALTRI PAZIENTI AL DI FUORI DELLE SEDUTE¢ I PAZIENTI CHE ARRIVANO IN RITARDO O NON SI PRESENTANO
ALLA SEDUTA DEBBONO AVVISARE IN ANTICIPO¢ I PAZIENTI CHE SALTANO 4 SEDUTE CONSECUTIVE DEBBONO
EFFETTUARE UN COLLOQUIO PRIMA DI RIENTRARE IN GRUPPO
DBT Skill Training moduli
¢ Abilita nucleari di mindfullness (2 sedute ripetute)
¢ Abilità di regolazione emozionale (10-12 sedute)¢ Abilità di tolleranza della sofferenza mentale (4
sedute)¢ Abilità di efficacia interpersonale (8-10 sedute)
Formato della seduta¢ BOLLETTINO EMOZIONALE¢ LETTURA E DISCUSSIONE DEGLI ESERCIZI
(Homework)¢ PRATICA DELLE ABILITA’ APPRESE (role playing, altri
esercizi)¢ PRESENTAZIONE DI NUOVO MATERIALE¢ DISCUSSIONE SUL NUOVO MATERIALE¢ PRESENTAZIONE NUOVI ESERCIZI¢ CHIUSURA
Mindfullness
Imparare ad essere in controllo della propria menteSviluppare un atteggiamento non giudicanteRiconoscereAccettare
Abilità di regolazione emozionaleOsservare le proprie emozioniAmpliare il vocabolario emozionaleAuto-osservarsi nelle situazioni emozionaliRidurre la vulnerabilità emozionaleRidurre la sofferenza emozionaleMigliorare le capacità di gestione delle emozioniAumentare le emozioni positive
Abilità di tolleranza allo stress
Individuare strategie di gestione delle crisi alternative alle condotte distruttive
Favorire l’accettazione della realtà nelle situazioni in cui non è possibile operare un cambiamento
Abilità di efficacia interpersonaleCurare le proprie relazioniEquilibrare il rapporto tra priorità e richiesteMigliorare le propria efficacia nel porre richieste e
nel rifiutareEquilibrare il rapporto tra doveri e piaceriCostruire la padronanza di séPerseguire i propri obiettivi
La DBT al Sert di Cesena
¢ 11 gruppi di Skill Training dal 2003 a oggi¢ Inizialmente solo pazienti in trattamento al centro
diurno¢ Dal 2006 anche pazienti che non fanno un trattamento
al centro diurno¢ 79 pazienti in totale¢ Alcuni pazienti hanno ripetuto il gruppo¢ 19 pazienti hanno abbandonato il gruppo
2003
2 gruppi: 12 partecipanti¢ 4 pazienti con disturbo di personalità borderline¢ 2 pazienti con disturbo di personalità NAS¢ 1 paziente con disturbo di personalità evitante¢ 2 pazienti con DCA¢ 1 paziente con disturbo depressivo¢ 1 paziente ha ricevuto due diagnosi
2 drop outAlcuni pazienti hanno partecipato ad entrambi i gruppi
20041 gruppo: 9 partecipanti¢ 4 pazienti con disturbo di personalità borderline¢ 1 paziente con disturbo di personalità evitante¢ 1 paziente con disturbo di personalità antisociale¢ 1 paziente con disturbo bipolare¢ 2 pazienti con disturbo depressivo
3 drop out
20052 gruppi: 14 partecipanti¢ 8 pazienti con disturbo di personalità borderline¢ 1 paziente con disturbo di personalità evitante¢ 1 paziente con disturbo di personalità NAS¢ 1 paziente con disturbo bipolare¢ 2 pazienti con disturbo depressivo¢ 1 paziente con disturbo di personalità cluster A¢ 1 paziente con disturbo psicotico (schizoaffettivo)2 drop outAlcuni pazienti hanno partecipato ad entrambi i gruppi
2006
2 gruppi: 17 partecipanti¢ 9 pazienti con disturbo di personalità borderline¢ 1 paziente con disturbo di personalità ossessivo-compulsivo¢ 1 paziente con disturbo di personalità istrionico¢ 1 paziente con disturbo bipolare¢ 4 pazienti con disturbo depressivo¢ 1 paziente con disturbo psicotico (schizoaffettivo)
5 drop out
20071 gruppo: 10 partecipanti¢ 8 pazienti con disturbo di personalità borderline¢ 2 pazienti con disturbo depressivo
4 drop out
1 paziente con problematica di gioco compulsivo
2008
1 gruppo: 10 partecipanti¢ 8 pazienti con disturbo di personalità borderline¢ 1 paziente con disturbo di personalità antisociale¢ 1 paziente con disturbo di personalità narcisistico3 drop out
2 pazienti con problematica di gioco compulsivo
20091 gruppo: 7 partecipanti¢ 5 pazienti con disturbo borderline ¢ 1 paziente con disturbo narcisistico¢ 1 paziente con disturbo di personalità NAS1 drop outGruppo condotto da operatori diversi.
2009Studio sull’efficacia del gruppo di DBT skills training
¢ Studio sull’impulsività (BIS-11)¢ Studio sull’alessitimia (TAS-20)
BIS-11¢ 4 pz su 6 al pre-gruppo hanno
ottenuto un punteggio elevato di impulsività totale.
¢ Di questi, 3 pazienti hanno presentato una riduzione significativa al follow-up.
BIS-11 punteggio totale
0102030405060708090
Sogg.1 Sogg.2 Sogg.3 Sogg.4 Sogg.5 Sogg.6
BIS-11Per 2 pazienti la riduzione più elevata riguarda l’impulsività motoria(tendenza ad agire senza pensare)
Impulsività motoria
0
5
10
15
20
25
30
35
Sogg.1 Sogg.2 Sogg.3 Sogg.4 Sogg.5 Sogg.6
BIS-11¢ per un paziente la
riduzione più significativa riguarda l’impulsivitàcognitiva (tendenza a prendere decisioni rapidamente)
Impulsività cognitiva/attentiva
0
5
10
15
20
25
30
Sogg.1 Sogg.2 Sogg.3 Sogg.4 Sogg.5 Sogg.6
BIS-11Rispetto all’impulsivitànon pianificativa non si sono registrati cambiamenti significativi. Impulsività non pianificativa
0
5
10
15
20
25
30
35
Sogg.1 Sogg.2 Sogg.3 Sogg.4 Sogg.5 Sogg.6
TASUn solo paziente risultava alessitimico al test pre-
terapia.Al re-test lo stesso paziente è risultato non essere
più alessitimico.In particolare, il cambiamento ha riguardato la
difficoltà ad identificare i sentimenti.
Valutazione psicodiagnostica dei pazienti¢ SCID-II (Structured Clinical Interview for DSM):
per la diagnosi categoriale di disturbo di personalità secondo i criteri del DSM
¢ SCL-90: questionario per la sintomatologia psichiatrica¢ TAS-20: questionario autosomministrato per l’alessitimia¢ BIS-11 (Barratt Impulsiveness Scale vers. 11): scala
autosomministrata per la misurazione dell’impulsivitࢠWHO QOL : questionario sulla qualità della vita¢ EUROPASI: intervista sulla tossicodipendenza.
Criticità
¢ Appropriatezza diagnostica e selezione pazienti¢ Valutazione psicodiagnostica standardizzata¢ Supervisione clinica¢ Elaborazione di un modello personalizzato specifico per la doppia
diagnosi¢ Drop out¢ Strutturazione del gruppo¢ Necessità di formulare uno studio per valutare l’efficacia nel
tempo del gruppo DBT (follow-up)