LA CREAZIONE SPIRITUALE UR (Primordiale)

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79 LA CREAZIONE SPIRITUALE UR (Primordiale) - LA CADUTA DI LUCIFERO E DEGLI SPIRITI UR (primordiali) Febbraio 1996 ___________________________________________ Una selezione di Nuove Rivelazioni secondo Berta Dudde 1

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LA CREAZIONE SPIRITUALE UR (Primordiale)

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LA CADUTA

DI

LUCIFERO E

DEGLI SPIRITI UR (primordiali)

Febbraio 1996

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Una selezione di Nuove Rivelazioni secondo Berta Dudde

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La Creazione spirituale Ur (Primordiale –La caduta di Lucifero e degli spiriti ur (primordiali)

Questo libretto contiene una selezione di Nuove Rivelazione ricevute mediante laParola interiore da Bertha Dudde secondo la promessa in Giovanni 14, 21:

Chi ha i Miei Comandamenti eli osserva, egli Mi ama. Ma chi Mi ama, viene amato dal Padre Mio, ed IO lo amerò e Mi rivelerò a lui.

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Questi scritti sono ultra confessionali !Questi scritti non vogliono far abdicare alcuna appartenenza religiosa e nemmenoAttirare a nessuna associazione religiosa. Hanno unicamente lo scopo di rendereaccessibile per gli uomini la Parola di Dio che EGLI ci dà nei tempi di oggi –

come da Sua Promessa in Giovanni 14,21 .

Tutti gli scritti vengono consegnati gratuitamente.

Responsabile per la Pubblicazione:

Ingo SchneuingFlörekeweg 9, D- 21339 Lüneburg (Germania)Tel.: +49 (0)4131 32589www.berthadudde.de

Traduzione di Ingrid WunderlichRevisione di Vincenzo Manzoni

Si possono ottenere gli Scritti gratuitamente soltanto su floppy dischetto da:

Ingrid WunderlichCorso Roma, 10/110024 MONCALIERI TOTel. 011 – 640 51 89

Vincenzo ManzoniVia Don Minzioni, 2448024 MASSA LOMBARDA RATel. 0545 - 81392

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INDICE

1. Il sapere sulla colpa ur (primaria) è necessario per comprendere l’Opera di Salvezza2. Stato spirituale prima della morte sulla Croce – Libro dei Libri3. Centro Ur (Primordiale) di Luce e Forza4. “Il Principio di tutte le cose Sono Io “5. La Legge Ur (Primordiale): Amore6. In Principio era la Parola7. “Io Sono dall’Eternità” – La creazione di Lucifero8. Atto di Creazione degli esseri spirituali9. Spiegazione dell’Atto di Creazione – Sulla volontà dell’essere10. Per quanto tempo Lucifero ha potuto creare?11. Ha Dio causato la caduta?12. La libera volontà – causa della caduta – Divinazione13. Prova di volontà dell’essere primo creato14. Causa della caduta di Lucifero da Dio15. Precipitazione nell’abisso uguale ad assenza di conoscenza16. Lucifero e la sua caduta da Dio17. Caduta dell’essere da Dio18. Dio creò solo degli esseri della stessa perfezione19. Dio creò solo degli esseri di pari perfezione – continuazione 20. L’Atto di Creazione fu un Atto di Felicità per Dio21. Come si è formato il male22. Quando e perché il perfetto è diventato imperfetto?23. Attività degli spiriti ur non caduti24. Diversità di rango degli esseri creati25. Divinazione degli esseri creati26. Dio sa da delle Eternità della volontà delle creature27. Peccato ur (primordiale) – Irradiazione d’Amore – Gesù Cristo28. Avvertimento dal cambiare la Parola di Dio

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B. D. Nr. 8806 1 26. 05. 1964 Il sapere sulla colpa ur (primordiale) è necessario

per comprendere l’Opera di Salvezza

Il sapere della colpa ur è necessario per riconoscere Gesù Cristo come “Salvatore”

1. A voi uomini manca la conoscenza sul peccato ur della caduta, e così considerate anchel’Opera di Salvezza di Gesù Cristo soltanto come un’Opera d’Espiazione offerta per lavostra colpa umana, anzi voi Gli rinnegate “l’Opera di Salvezza”, perché – come voicredete – ognuno deve pagare la sua colpa fino all’ultimo quattrino.

2. Se fosse soltanto la vostra colpa che voi avete caricata su di voi come uomo, questaopinione sarebbe comprensibile – ma si tratta della grande colpa ur, della caduta deglispiriti da Me – una colpa – che voi non potreste mai estirpare, che quindi non può esserenegata per nessuna ragione, che è causa dell’intera Creazione e motivazione per la MiaDivenuta Uomo in Gesù. Perché la causa della caduta da Me fu che gli esseri creati nonerano in grado di vederMi e per questo Io Mi sono reso visibile in Gesù.

3. Chi considera l’unica caduta nel peccato dei primi uomini, gli sembra incredibile che perquesto peccato sia stato necessario un “Salvatore”, si atterrà sempre al fatto chel’umanità non ha potuto essere punita per un peccato che non aveva commesso. E cosìsarebbero anche i peccati che l’uomo come tale commette, bensì un’offesa contro il MioAmore – che loro però non riconoscono nello stato della loro assenza d’amore, che èstata conseguenza di quel grande peccato ur.

4. Ma questo peccato spiega tutto e fintanto che gli uomini non sanno nulla di questoprocesso della caduta degli spiriti, per loro è anche difficile credere al “Salvatoredivino”, il Quale per questa grande colpa è morto sulla Croce fra i dolori e le torturepeggiori, che Egli Stesso ha preso su di Sé per offrire a Me il Sacrificio dell’Espiazione.

5. Per questo anche ogni insegnamento che rinnega il Salvatore divino – che quindi rinnegail Principio della Salvezza – deve essere respinto come insegnamento errato sebbene laSua Attività come Divulgatore della divina Dottrina d’Amore viene evidenziato.

6. Si tratta della Salvezza dal peccato ur, che soltanto Io Stesso nell’Uomo Gesù ho potutocompiere e così vi è anche spiegabile la Mia Divenuta Uomo in Lui, perché Io StessoSono un Essere, il Quale nessuna delle Mie creature potrebbe vedere senza morire.

7. Se Io dunque avessi voluto che voi Mi potevate contemplare visibilmente, allora questoavrebbe dovuto avvenire nella forma di un essere a voi simile, che per voi era l’UomoGesù.

8. Per primo dunque è necessario il sapere del processo della caduta degli esseri da Me, perpoi comprendere il processo della creazione del mondo visibile. Allora la costante lottafra la Luce e la tenebra e poi l’Apparire di un Salvatore dell’umanità in Gesù Cristo – diuno Spirito Ur non caduto, - è anche comprensibile, nel Quale Io Stesso Mi Sonoincorporato, perché non potevate farvi nessuna idea della “Forza che tutto crea”.

9. E per questo voi potete e dovete riconoscere un Salvatore, il Quale per la colpa di tutti èmorto sulla Croce e il Quale ha chiesto anche per voi uomini la remissione della vostracolpa, che però non può esservi concessa in un colpo solo, ma voi stessi dovete averlachiesta a Lui, perché la caduta è avvenuta nella libera volontà ed ora il ritorno da Luideve svolgersi nella libera volontà.

10. Che ora ad un uomo che tende seriamente alla perfezione, oltre alla colpa ur gli vengonoanche rimessi i peccati come uomo, non ha bisogno di essere messo in dubbio, dato chetutta la colpa è stata eliminata e perciò è assicurato il perdono.

11. Ma dato che Gesù viene riconosciuto solo raramente come Salvatore, dato chequell’insegnamento errato che Lo vedono come Uomo e Maestro asceso, ma nonvogliono riconoscere in Lui la Mia Divenuta Uomo, non Gli chiedono la remissione di

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tutti i loro peccati, perché è Uno soltanto il Quale li può liberare dalla loro colpa, ad Unosoltanto spetta il Potere di scrivere ogni colpa nella sabbia – e questo è Gesù, nel QualeIo Stesso Sono divenuto Uomo. Amen.

Su questo tema l’editore desidera indicare i seguenti versetti biblici e stimolare alla riflessione:Isaia 14, 11-15; Geremia 1, 5; Ezechiele 28, 11-19; Luca 15, 11-24;Efesini 1, 4; “. Tess. 2, 13; 2.Pietro 2, 4; Giuda 6; Ap. 12, 7-9

B. D. Nr. 8397 2 30. 01. 1963 Stato spirituale prima della morte sulla Croce – Il Libro dei Libri

1. Voi uomini vi chiedete sovente perché nel Libro dei libri non viene scritto chiaramentesul Mio Piano di Salvezza dall’Eternità, affinché tutti gli uomini potessero sapere qual èil motivo del loro essere uomo. E per questo mettete in dubbio anche le Rivelazioni chevi danno precisa conoscenza su questo. Ma dovete ricordare, che lo stato spirituale degliuomini prima della Mia Discesa non permetteva un tale sapere, dato che gli uomini nonl’avrebbero potuto afferrare perché prima della Mia morte sulla Croce il Mio avversariopossedeva ancora il dominio e questo non avrebbe mai permesso una Luce, ma l’oscuritàdiventava sempre più fitta, perché soltanto pochi uomini accendevano in sé una luceattraverso una vita d’amore.

2. Loro sapevano di un Dio il Quale li aveva creati, ma a loro mancava ogni conoscenzapiù profonda ed anche quella in quale connessione si trovavano loro stessi con il loroDio e Creatore. Loro sapevano bene che Io pretendevo da loro obbedienza verso i MieiComandamenti che sono stati loro trasmessi mediante uomini illuminati – che Io hoinviato sulla Terra allo scopo di istruire. E loro avrebbero potuto anche arrivare ad unpiccolo grado di conoscenza, se avessero condotto una vita secondo i MieiComandamenti. Ma mai poteva essere insegnato loro un sapere in modo scolastico su ciòche a loro era ancora celato, perché l’intelletto non l’avrebbe potuto afferrare e la loroanima non aveva ancora raggiunto un alto grado di maturità in seguito al loro peccato ur(primordiale) non ancora eliminato. Perciò i profeti vennero anche ascoltati soventecontro voglia, perché gli uomini avrebbero dovuto limitarsi nel loro godimento di vita, seavessero dato ascolto a quei profeti. Esistevano sempre soltanto delle eccezioni cheavevano il desiderio di essere obbedienti al loro Dio e Creatore e di servirGli. Ed in casisingoli è stato donato a questi un sapere che è stato anche scritto, ma non è rimastoconservato, quando il Mio avversario agiva sempre più forte sugli uomini, i quali, pocoprima della Mia Discesa, si trovavano anche in uno stato spirituale straordinariamentebasso, - e per questo non erano nemmeno in grado di cogliere un tale sapere.

3. Poi venni Io Stesso sulla Terra e portai una Luce in questa insolita oscurità. Ma la MiaLuce poteva splendere anche soltanto là dove il Mio avversario non ha potuto affermarsi,dove il desiderio di vivere nell’Ordine voluto da Dio ha anche stimolato gli uomini acondurre una vita d’amore. A questi Io potevo donare una piccola Luce e dare lorochiarificazione sul loro rapporto con il loro Dio e Creatore.

4. Ciononostante questi insegnamenti si sono svolti da uomo a uomo, perché Io conoscevoil grado di maturità del singolo ed ho impedito, che da questo venisse fatto anche unsapere scolastico, che avrebbe potuto bensì essere trasmesso in modo tradizionale, mache sarebbe rimasto incomprensibile per ognuno che non accendeva in sé una lucetramite l’amore. Ora mediante la Mia Opera di Salvezza era stato tolto il peccato ur edora poteva agire anche il Mio Spirito nell’uomo che lo permetteva, mediante opered’amore. Ora mediante la Mia Opera di Salvezza il peccato ur (primordiale) era stato

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tolto ed ora poteva operare anche il Mio Spirito nell’uomo che lo permetteva, attraversol’operare nell’amore. Perché ora Io insegnavo come cosa più importante l’amore. Chiadempiva questo Comandamento, veniva anche istruito attraverso il Mio Spirito ed egliottenne il sapere che era per lui necessario per adempiere lo scopo della sua vita terrena.E si tratta di questo che voi necessitate, per maturare nella vostra anima.

5. Il lavoro sull’anima è la cosa più importante, ciò che vi stimola ve lo porterà il MioSpirito. E chi ha un profondo desiderio di penetrare in saggezze più profonde, ne avràanche l’adempimento. Dato che però solo pochi uomini risvegliano in sé il loro spiritoalla vita, un sapere tradizionale trasmesso confonderebbe coloro soltanto finché nonhanno lo spirito risvegliato. E per questo motivo un tale sapere non è stato scritto suOrdine Mio, perché vi potrebbe arrivare ognuno che intende seriamente penetrare nelMio Piano di Salvezza. Ma per la maggioranza degli uomini che camminano conindifferenza e si accontentano del bene spirituale che è stato loro apportato conl’educazione, non sarebbe mai una benedizione se venissero spiegate chiaramente tutte leconnessioni, perché sono delle motivazioni così profonde spiritualmente, che l’intellettonon può proprio afferrare, ma premette uno spirito risvegliato per essere compresi.

6. A nessun uomo viene negata la giusta conoscenza se la desidera seriamente, cosa cheperò richiede anche d’adempiere la Mia Volontà, che viene rivelata a tutti gli uomini laQuale tutti gli uomini conoscono, perché la Voce interiore – la voce della coscienza –dice anche loro che cosa devono fare e non fare. E dato che il Mio avversario ci tienesempre soltanto a diffondere l’oscurità e lotta contro ogni luce, cercherà anche diinfluenzare gli uomini in modo che loro stessi impediscono ogni chiarore interiore, edegli rappresenterà agli uomini la Verità distorta, in modo che a loro manca ognicomprensione per un sapere che penetra profondamente nel Mio Piano di Salvezza erichiede proprio per questo uno spirito risvegliato per la comprensione.

7. Quello che il Libro dei libri contiene basta assolutamente per la maturazione dell’animaumana, se soltanto tutto viene preso a cuore. Ma anche questo contenuto non ècomprensibile alla maggior parte degli uomini, perché le lettere rimangono sempre mortefinché non vengono lette con lo spirito risvegliato. E così capita anche con ogni sapereche viene sempre di nuovo condotto sulla Terra e che è la pura Verità. Viene compreso evalutato giustamente anche soltanto da un uomo volonteroso nell’amore il cui spirito èrisvegliato, e questo potrà anche penetrare nei misteri più profondi e comprendere ancheil Mio Piano di Salvezza dall’Eternità. Amen.

B. D. Nr. 8127 3 16/17.03.1962 Centro Ur (Primordiale) di Luce e Forza

1. Lo Spirito più grande dell’Infinito, Il Creatore del Cielo e della Terra, il Centro Ur diLuce e Forza, Si rivela a voi uomini, perché Egli vi ama, perché voi siete della Forza unavolta proceduta da Lui, che sono stati esternati come esseri e – dato che avevano unalibera volontà – hanno preso una via sbagliata, che li ha portati lontano dal loro luogo diorigine.

2. Ma questo più grande e più perfetto Spirito è nella Sua Sostanza Ur Amore, e l’Amorenon permette che nulla si perda. Voi uomini potete ora bensì condurre una vitaindipendente sulla Terra, potete anche pensare; ma siete senza conoscenza su tutte leconnessioni spirituali, voi siete impotenti nel sapere del vostro rapporto verso questo piùsublime Spirito perfetto, verso il vostro Dio e Creatore dall’Eternità. E nel Suoultragrande Amore per tutte le Sue creature Egli Si rivela a loro, quando loro camminanosulla Terra come esseri auto consapevoli, ed Egli li stimola alla riflessione. Egli Sirivolge direttamente agli uomini. Il più grande Spirito dell’Infinito Si abbassa verso le

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Sue creature, che sono state irradiate da Lui come minuscole scintille di luce da tempieterni. Perché queste creature hanno perduto la loro luce, si sono distolti volontariamenteda Lui ed hanno teso verso l’oscurità.

3. All’uomo può però essere dato chiarificazione secondo Verità, se ha la volontà adaccogliere le Rivelazioni divine, se ha la volontà di ascoltare ciò che il più grande e piùperfetto Spirito dell’Infinito gli vuole trasmettere. E voi riceverete poi davvero da questopiù sublime Essere perfetto una presentazione, che vi spinge interiormente a cercare uncollegamento con Lui, ed imparerete a comprendere il senso e lo scopo della vostra vitaterrena, verrete introdotti in un sapere profondo, perché per questo ci vuole soltanto lavostra libera volontà, a seguire questo Essere perfetto, il Quale voi riconoscete comevostra origine, appena la luce della Verità viene accesa in voi.

4. Ed ogni Rivelazione divina è una tale Luce dall’alto, che illumina i vostri cuori e viriporta le conoscenze perdute che voi possedevate quando voi stessi brillavate ancoracome scintille di Luce nella Sua Presenza. Una volta Gli siete stati vicino, ma voi nonpotevate contemplarLo, perché sareste morti vedendo la Luce Ur e la Forza Ur, che vi hacreati.

5. (17. 03.) Ed ora Egli vi è vicino, ed anche se non siete in grado di contemplarLo, Egli viSi rivela ugualmente, perché Egli vuole che voi Lo riconosciate. Perché Lui haCompassione della vostra situazione infelice, ed Egli vi vuole aiutare ad arrivare allabeatitudine.

6. Afferratelo, Egli Si rivolge a voi uomini, L’Essere più perfetto, di Cui voi non potetefarvi nessuna idea, perché Egli è Tutto in tutto – perché non esiste nulla che non sia statocreato da Lui Stesso – perché tutto è la Sua Forza, L’eterna Fonte Ur della Forza e dellaLuce. Voi siete stati irradiati una volta come minuscola scintilla, ma l’Essere più perfettosi occupa di ogni Sua creatura, perché l’Amore illimitato Si collega con lei, e questoAmore si esprime nei confronti degli uomini rivelandoSi, affinché l’uomo prendaconoscenza del suo rapporto ur con questo grande Spirito dell’Infinito, affinché eglistesso cerchi di collegarsi con Lui, affinché ritorni di nuovo alla sua origine.

7. L’uomo ha la facoltà di poter pensare, e per questo Dio Stesso gli Si rivela, perchél’uomo si deve occupare di un sapere che gli viene trasmesso direttamente da Dio. Egliaccende all’uomo una luce, che si trova ancora nell’oscurità finché egli è ancoratotalmente senza conoscenza su sé stesso, sul suo principio e la sua meta. Egli haCompassione che le Sue creature camminano nell’oscurità, perché in quest’oscurità nonè nemmeno in grado di riconoscere il suo Creatore, il Quale è Amore sin dall’Eternità.Ma quando riconosce il suo Creatore, il Quale vuole essere anche suo Padre, allora Gliporta anche amore. E per questo L’Essere più altamente perfettissimo Si rivela agliuomini, per stimolarli all’amore che viene loro incontro fiammeggiante, appena splendeloro una piccola luce che dà loro conoscenza sulla loro origine ur e la loro destinazionesulla Terra. Nell’Amore di Dio la creatura ha avuto la sua origine – l’Amore di Dioinsegue la Sua creatura, finché ritorna di nuovo all’Eterno Amore, per essereinesprimibilmente beata nell’unione con Lui. Amen

B.D. Nr. 750 4 21. 01. 1939 “Il Principio di tutte le cose Sono Io “

1. Il Principio di tutte le cose Sono Io. Prendete questo a cuore quando vi muove il minimodubbio sulla Creazione di tutto ciò che vedete intorno e sopra di voi. Se quindi il MioPotere basta per chiamare ogni essere da Me in vita, di quale genere dovrebbe esserallora la forza che oppone alla Volontà di Creare un’altrettanta volontà di distruggere?Allora dovrebbe essere all’opera una seconda divinità accanto a Me, la cui espressione di

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forza andava contro il Mio Operare. Chi ora s’immagina la Divinità come un Essereimperfetto, certamente può affiancare a quest’Uno ancora molti di tali dei, ma dell’Unicavera Deità Che ha creato tutto e domina tutto, non se ne fa una giusta idea.

2. Chi vuole riconoscere Me, deve credere – e sottomettersi come creazione al Creatore. Egli verrà Luce e vedrà Me in questa Luce come Dominatore del Cosmo. Egli riconosceràche nessuna forza contraria può agire contro di Me, che agisce distruttiva dove Io creo.

3. Soltanto la riformazione materiale della superficie della Terra è lasciata alla liberavolontà dell’uomo, affinché la spinta di creare dell’uomo che Io gli ho ugualmentemesso nel cuore, possa attivarsi. Loro possono ora agire insieme secondo il propriobenestare, ma devono sempre riconoscere la loro insufficienza e dipendere sempredall’Onnipotenza del Creatore e dell’Operare delle Forze della Natura e non possonoopporvisi abusivamente.

4. Ora nulla è più comprensibile che il voler sondare l’Onnipotente Creatore eciononostante nulla di più impossibile. L’intelletto umano non basta di gran lunga adafferrare Me nella Mia totale Forza Ur, e gli riuscirà ancora di meno di specializzare Me,cioè, di mettere in una qualsiasi forma il Mio Essere e Divenire, che appare accettabiledall’intelletto umano.

5. Questa è una faccenda senza speranza, che non potrebbe mai portare ad un risultatosoddisfacente, perché Io Ero, Io Sono e Sarò sempre in eterno uno Spirito insondabile, ilQuale cela in Sé tutto ciò che l’intero Universo ha da mostrare – a Cui sottosta ogniCreazione, perché è proceduta da Lui – ed il Quale è di tutte le cose il Principio e la Fine– Lo Spirito dell’Amore da Eternità in Eternità. Amen.

B. D. Nr. 5693 5 04. 06. 1953 La Legge Ur (Primordiale): Amore

1. La Legge Ur è Amore, la Forza Ur è Amore, e tutto il sostanziale è nella sua sostanza UrAmore. Di conseguenza anche l’Essere più sublime, L’eterna Divinità, deve essereAmore, come anche tutto l’essenziale che è proceduto da Lui.

2. L’Amore è una Forza e quindi sempre pieno d’effetto, fintanto che rimane incollegamento della Fonte Ur di tutta la Forza. Perché da Dio, Quale la Fonte Ur dellaForza, defluisce questa secondo il Suo eterno Ordine, per Operare nell’Amore secondo laSua Legge. Perciò tutto l’essenziale chiamato da Lui in vita potrà utilizzareillimitatamente la Forza d’Amore, perché questa giace in lui qual segno dell’originedivina, ma soltanto finché l’essere si muove nella Legge dell’eterno Ordine, finché vuoleutilizzare la Forza d’Amore secondo la Volontà divina. Perché la Volontà di Dio èfondata nel Suo Amore, la Volontà di Dio corrisponde sempre all’eterno Ordine ed ècontemporaneamente Legge Ur.

3. Se l’essere esce dall’Ordine divino, allora esce anche dalla Corrente d’Amore di Dio; siaffida quindi alla sua forza perché questa non agisce al di fuori della Legge, perchél’Amore non può uscire dall’Ordine, perché è la Forza Ur di Dio. Quindi sarà anchecomprensibile che si possa parlare della Forza di Dio soltanto quando è riconoscibile unoperare nell’amore, e che nulla di antidivino possa servirsi della Forza di Dio, perché laForza di Dio è Amore, ma l’Amore non può essere fuori da Dio.

4. (5.6.) E così ne risulta che l’eterno Ordine deve essere osservato assolutamente dove laForza dell’Amore vuole esprimersi, che l’essere è quindi da considerare di nuovo unessere divino quando vive nell’eterno Ordine di Dio, perché allora viene di nuovoirradiato dalla divina Forza dell’Amore e perciò esso stesso è anche pieno di forza e diluce, perché la Forza d’Amore ha di nuovo il suo pieno effetto. Allora l’essere creerànella stessa volontà con Dio e potrà formare, perché la Forza dell’Amore spinge

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costantemente all’azione, perché la Forza divina non riposa mai, ma generacostantemente la Vita. Lo stato al di fuori del divino Ordine è uno stato di morte,dell’assenza di forza, dell’irrigidimento; la Vita però è immaginabile soltanto nell’Ordinedivino, ed Ordine divino è Amore.

5. L’essenziale che si muove al di fuori dell’Ordine divino, dovrebbe annullarsi totalmente,se non fosse Forza proceduta da Dio, che è Amore nella sua Sostanza Ur.

6. E questa Forza è eterna, oppure – ciò che procede da Dio non può mai passare. Ma puòtrasformare tutto il positivo in sé nel negativo, e questo significa quindi uno statoopposto allo stato divino pieno di Luce e di Forza – quindi oscurità ed impotenza, unasorte non divina e perciò d’ infelicità.

7. Ma Dio come l’eterno Amore, non Si distoglie da questi esseri non-divinizzati – Eglicerca di ricondurli nel Suo Ordine secondo la Legge, Egli irradia l’essenziale raffreddatoed irrigidito con la Sua Forza d’Amore, e come si apre, cioè si concede senza resistenzaall’effetto di questa irradiazione d’Amore, ritorna lentamente all’Ordine divino –dischiude in sé stesso di nuovo l’amore ed utilizza ora la Forza d’Amore che gliaffluisce di nuovo per opere d’amore – esso stesso si riempie di forza e di luce e ritornaalla Fonte Ur dell’Amore – si riunisce con Dio da Cui ha avuto la sua origine. Amen.

B. D. Nr. 5414 6 16. 06. 1952 In Principio era la Parola

1. In Principio era la Parola – e sarà per tutta l’Eternità, perché la Parola Sono Io Stesso,Che Sono senza Inizio e senza Fine, e pronunciai ugualmente la Parola in Principio ditutto ciò che è stato esternato da Me, in cui si espresse la Mia Forza. Per quello che Iocreai, risuonò la Mia Parola, cioè percepì in sé il Mio Discorso, esso riconobbe la suafacoltà di pensare, poteva interscambiarsi con simili creati e ciò che divenne vivente inlui come pensiero, era la Mia Parola, la trasmissione della Mia Volontà, del Mio Sapere edel Mio Amore sull’essenziale che ha avuto in Me la sua origine.

2. Io Fui dall’Eternità, per Me non esisteva nessun limite, da Me irradiò della Luce e Forzainimmaginabile, ma la Mia Parola, l’Esternazione della Pienezza dei Miei Pensieri, nonha trovato Eco, perché fuori di Me non esisteva nulla di essenziale che fosse capace diaccogliere ciò che defluiva da Me, che costituiva a sua volta la risonanza per la MiaParola, cosa che viceversa non avrebbe potuto essere diversamente, come Ero Io Stesso,perché altrimenti non avrebbe potuto sopportare il Mio Ardore d’Amore irradiato da Me.Era quindi l’Atto del Creare di un essere a Me simile, un bisogno di un essere urcorrispondente a Me, perché l’Amore, la Quintessenza del Mio Essere, voleva dare,rendere felice, donare la Forza dimorante in Sé.

3. E l’Amore si creò perciò un vaso nel quale poteva fluire. Il Mio Amore creò un essere insimile perfezione, ed ora Io Mi esprimevo, trasferendo la Mia Volontà, il Mio Pensare edil Mio Amore su questo essere, e ciò che fu trasferito aveva in Me la sua origine, era “laMia Parola”. Io Stesso andai nell’essere da Me creato, e questo essere ora potevapensare, volere ed agire simile a Me, perché la Mia Parola l’istruiva, perché il MioEssere si ritrovava in questo essere da Me creato.

4. In Principio era la Parola. Soltanto mediante la Mia Parola l’essere primo creato siriconobbe e riconobbe anche Me; esso era in grado, in generale mediante la Mia Parola,mediante la Mia esternazione di Me Stesso, a riconoscersi come un essere, era in gradodi formare pensieri propri, i quali però vennero di nuovo condotti soltanto da Me Stessoa lui, che erano la Parola espressa da Me in lui, che dimostrava la reciprocaappartenenza. Perché Io Ero la Forza creativa, la Quale poteva creare degli esseri

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secondo la Mia Immagine, Io ero il Centro Ur Che irradiava la Sua Forza nell’Infinito epoteva utilizzarLa secondo la Sua Volontà.

5. Il Principio “donante” in Me quindi richiedeva un essere “accogliente” per poter renderlofelice. Ma questo essere doveva poterMi riconoscere, Io Mi feci riconoscere da luimediante la Parola – che era uguale come la Mia Irradiazione d’Amore che diede alcreato la Vita, che lo rendeva capace di agire in saggezza e potere come libero essenzialeesternato – di riconoscere Me Stesso e da questa conoscenza di portare in sé anche laMia Volontà. Perché la Parola è il Pensiero formato che procede da Me e vienecomunicato all’essere e che lo determina nel suo operare.

6. La Parola era in Principio. Soltanto il creato da Me necessitava della Parola, iltrasferimento dei Miei Pensieri in una forma accogliente dell’essere, con cui rimase orain costante contatto con Me ed anche in costante Beatitudine.

7. E dato che quello che è stato da Me chiamato in Vita non poteva più passare in eternità,così non passerà nemmeno la Mia Parola. Sarà sempre l’Esternazione di Me Stesso sulleMie creature, non verrà mai e poi mai cambiata, passeranno Cielo e Terra, ma la MiaParola rimarrà fino in tutte le Eternità. Amen.

B. D. Nr. 5598 7 10. 04. 1953 “Io Sono dall’Eternità” – La creazione di Lucifero

1. Io Sono dall’Eternità ed Io Sarò fino in tutte le Eternità. Io Sono l‘Essere più sublime epiù perfetto e da Me procedettero innumerevoli esseri, pure nella perfezione, perchénon potevo creare altro che Perfezione. E così quest’essenziale da Me creato era anchepieno di Potere e Forza, non era limitato nel suo operare, poteva perciò creare e formarecome Me, perché usava la Mia Forza che prendeva da Me in modo illimitato.

2. L’Irradiazione di Forza nelle Mie creature era un processo che Mi rendevaindicibilmente felice e continuava a stimolare sempre nuovamente a fornire alle Miecreature la Mia Forza. Ma Io lo feci sempre attraverso l’essere da Me primo creato, perrenderlo felice nella stessa misura ed a stimolarlo all’attività creativa.

3. Ma la Mia Irradiazione d’Amore non vi trovava più nessuna risonanza, l’essere primocreato non Mi riconobbe come Fonte di Forza, ma considerò se stesso quale generatoredi questa Forza, perché era in grado di creare nella libera volontà e di conseguenza nonvoleva riconoscere anche nessuno sopra di sé. E questa era la sua rovina, perché sistaccava volontariamente da Me e così anche dall’Amore, benché rimase pieno di forzae potenza, perché Io non ritiravo la Mia Forza da un essere che il Mio Amore avevacreato. Esso comunque conservava la sua forza, che ora però non era più forza d’amoreche aveva l’effetto edificante, ma una distruttiva, sezionante, perché le mancaval’Amore.

4. Ciononostante questo essere rimase la Mia creatura, perché il Mio Amore non puòdistogliersi dal prodotto del Mio Amore. Ma questo essere aveva un principio, uninizio, mentre Io fui sin dall’Eternità. Già questo soltanto avrebbe dovuto dare laconferma a questo essere primo creato che non era il primo essere, il più alto, perchésapeva del suo inizio.

5. E questo sapere avrebbe dovuto far oltremodo infiammare il suo amore per Me, perL’Essere Che l’aveva fatto sorgere, perché era ultrafelice nel suo stato perfetto creato daMe, perché poteva aumentare costantemente la sua felicità mediante la creazione diesseri a lui simili. Ed anche questo poter creare doveva ammonirlo di Colui il Quale gliaveva donato anche la Vita.

6. In lui era la conoscenza, nello spirito primo creato, egli perciò era il portatore di Luceche poteva trasmettere la sua conoscenza agli esseri che procedevano dalla sua volontà,che però avevano tutta la Mia Forza nella sostanza Ur, che tutti erano nati dall’Amore,

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che compenetrava costantemente lo spirito primo creato che ha avuto in Me la suaorigine. E malgrado questa conoscenza, malgrado la Luce più splendente che loirradiava, l’essere cadde. Si distolse da Me, respinse l’eterno Amore, non usava più lasua Forza nella Mia Volontà, ma contro di Me.

7. Ma esso non poteva sciogliersi da Me. Esso non poteva nemmeno più annullarsi, anchese ha avuto una volta il suo principio, perché era la Mia Forza che in eterno non puòpassare. Poteva agire soltanto nel negativo, fino ad un certo grado, per, quando questogrado fosse superato, cambiarsi in forza positiva. Io però non passo mai in eterno, e, ciòche una volta è proceduto da Me, ritorna anche inevitabilmente da Me. Ma allora avràsubito un cambiamento da riconoscere se stesso come scintilla di Luce, che tende versol’eterna Luce, che trova presso di Me ed in Me la sua beatitudine, che Io ora l’irradiocon la Mia Forza d’Amore fino in tutte le Eternità. Amen.

B. D. Nr. 7067 8 15 – 17. 03. 1958 Atto di Creazione degli esseri spirituali

1. E’ la Mia Volontà che vi venga luce dove è ancora buio in voi. Gli uomini che nonchiedono non possono ricevere una risposta, ma coloro che desiderano sapere e sirivolgono a Me Stesso, a loro Io farò giungere anche la risposta, affinché imparino ariconoscere Me nel Mio Amore e Saggezza e donino a Me Stesso il loro amore.

2. L’Atto di Creazione degli esseri spirituali è stato un processo spirituale, che a voi uominisarà comprensibile solamente quando voi stessi sarete entrati nel Regno della Luce.Finché rimanete sulla Terra questo vi può essere mostrato solamente in contornigrossolani corrispondente alla vostra capacità di comprensione. Tuttavia questi nondevieranno dalla Verità, ma tralasciano sia le motivazioni più profonde che anche gliinfinitamente molti processi intermedi che non contribuirebbero nemmeno a donarviilluminazione. Ma potete essere certi che Io non vi lascerò scivolare in pensieri confusi,voi che desiderate essere istruiti solamente nella Verità.

3. Nella Creazione del primo essere Mi ha mosso solo il Pensiero di crearMi un vaso chedoveva accogliere la Mia Forza d’Amore che fuoriusciva continuamente, perché il Mioillimitato Amore voleva donarSi e sempre soltanto rendere felice. La Mia Forza d’Amoregenerava esclusivamente delle Creazioni spirituali di specie molteplice. Io volevo perquesto far sorgere anche qualcosa che rispondesse a Me Stesso, quindi una Immagine diMe.

4. E quello che Io volevo, avveniva – un essere nella massima perfezione stava accanto aMe, nel quale Io Stesso avevo la Mia Gioia, che era inesprimibilmente bello, che erauna Immagine di Me Stesso e che ora veniva irradiato dalla Mia Forza d’Amore, inmodo che era pure in grado di una attività creativa illimitata. Come Io ora ho indotto laMia Fonte di Forza d’Amore a formarSi un vaso d’accoglimento in cui poterSi riversare,così sorse ora in questo essere la volontà ed il desiderio di utilizzare la Corrente di Forzad’Amore che gli affluiva continuamente ed a far sorgere pure da sé degli esseri.

5. Fu quindi lo stesso processo che ora si ripeteva, perché Io volevo far partecipe questoprimo essere creato all’inafferrabile beatitudine a dare la Vita a degli esseri della stessaspecie, perché come “Immagine” di Me Stesso era anche animato dalle stesse sensazioni,traboccava d’amore, e la Forza che ottenne costantemente da Me, non lasciò questoessere nell’inattività, e pronunciò in ogni processo del creare innumerevoli essenze. Oraquesti esseri creati non potevano essere diversi da come era l’essere primo creato da MeStesso – erano degli spiriti della massima perfezione, raggianti di luce ed ultrapotenti checorrispondevano tutti all’immagine che Io Stesso avevo esternato da Me. Mediante

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l’afflusso della Mia Forza, che da solo rendeva possibile l’Atto di Creazione di questiesseri, ero Io Stesso quindi anche il loro “Creatore”, benché soltanto la volontàdell’essere primo creato utilizzò questa Mia Forza. Tutti gli esseri quindi procedevano daMe e dalla Mia prima Immagine – e tutti gli esseri avevano la stessa potenza creatrice.Ma in tutti gli esseri creati ur (primordialmente) era attiva la Mia Volontà, l’esercitodegli spiriti creati ur era infiammato daun amore ardente per Me, perché il Fuoco delMio Amore era il loro elemento ur, perché erano prodotti del purissimo Amore e quindianche tutto il creato sera positivo nei Miei confronti.

6. Dei tempi infiniti passarono nell’armonia più beata e costante scambio d’Amore – equesto stato non avrebbe dovuto cambiare. Ma poi il processo del creare ha assuntoun’altra forma – cosa che è da intendere soltanto spiritualmente. E questo è scaturito daldesiderio del Mio essere primo creato, del portatore di Luce, di contemplare Me Stesso.L’amore dell’essere per Me era ancora invariato e per questo desiderava contemplarMi,benché possedesse la conoscenza che Io come “Centro di Forza e di Luce” non potevoessere contemplato da ciò che era stato creato da Me, che sarebbe svanito in vista dellaMia Pienezza di Luce, l’avrebbe consumato – quale scintilla di Luce di Me Stesso – eper questo un contemplare non era possibile.

7. E dato che non Mi poteva contemplare, gli passò fulmineamente il pensiero di rendersiindipendente da Me e di rappresentarsi similmente come “Creatore stesso” all’esercito dispiriti creati ur – un pensiero, che sorse in lui come conseguenza del desiderio contro laconoscenza migliore di contemplarMi. Tutti gli esseri possedevano anche oltreall’attributo della perfezione la libera volontà, che era però sempre anche in coincidenzacon la Mia Volontà. E questa libera volontà permise anche quella confusione di pensiero.

8. Dunque, da parte Mia il portatore di Luce, Lucifero, non è stato ostacolato ad indirizzareerroneamente la sua libera volontà. Ma anche il processo di creazione subì un blocco,cioè appena la sua volontà non era più in sintonia con la Mia, si chiuse ugualmente laMia Corrente di Forza d’Amore, ma sempre soltanto temporaneamente, perché ancora lasua resistenza era minima, l’Amore passava ancora ed egli Mi si dedicò di nuovopienamente, che significava ora anche apporto illimitato di Forza d’Amore e perciòanche illimitata attività creativa.

9. Ma i pensieri sbagliati sorsero sempre di nuovo in lui, perché non li presentava a MeStesso ed Io avrei potuto confutarglieli. Egli Mi escluse temporaneamente e non siaccorse che egli stesso si indebolì nella sua forza.

10. (16. 3.) Perché appena allentò il collegamento con Me mediante pensieri orientatierroneamente, anche l’afflusso di Forza d’Amore diminuì, cosa di cui egli non si reseconto in vista della innumerevole schiera di spiriti che aveva già chiamato in vitamediante la sua volontà e sotto l’utilizzo della Mia Forza. Deve essere sempre di nuovoevidenziato che solo la Mia Forza gli ha reso possibili la creazione degli esseri e che ilsuo amore per Me gli conferì la Forza – per cui diventa comprensibile che unadiminuzione del suo amore diminuiva anche l’apporto di Forza.

11. E d’altra parte ogni essere creato era anche una dimostrazione del legame di Luciferocon Me – cioè non poteva più sorgere alcun essere, quando Lucifero si era separato daMe coscientemente, per cui tutti gli esseri creati sono anche una Mia Parte, perché sono“la Mia Forza d’Amore”.

12. E ciononostante una gran parte degli esseri creati era decaduta da Me. E questo giustificala domanda se gli esseri erano costituiti diversamente nella loro sostanza ur.

13. Io ho esternato da Me un unico essere autonomo. Di conseguenza quindi questi esserispirituali chiamati in vita dovevano ora corrispondere totalmente a Me ed alla MiaImmagine. Erano le stesse creature perfette, raggianti nella più sublime Luce, perchédall’Amore e la Volontà di Noi Due, che eravamo orientati totalmente uguali, poteva

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sorgere solamente della Massima Perfezione – esseri che in nessun modo erano da menodel portatore di Luce primo creato.

14. Loro erano ugualmente oltremodo potenti e ardevano in caldo amore per Me, benché nonriuscissero a contemplarMi. Ma loro Mi riconoscevano, perché Io Mi rivelavo anche aloro mediante la Parola.

15. Era una schiera infinita di quegli spiriti che Mi glorificava nella più sublime beatitudinee Mi cantava lode; coloro che erano pronti a servirMi con riverenza e che operavanosempre soltanto nella Mia Volontà, quindi erano Immagini di Me Stesso. E questaschiera di spiriti indescrivibilmente beata avrebbe soltanto dovuto sempre di piùaumentare l’amore del portatore di Luce per Me.

16. Ma ora cominciarono in lui a contendere differenti sentimenti: Egli vide la magnificenzadegli esseri raggianti e pretendeva ora anche di contemplare Me Stesso. Egli credeva sestesso, come visibile agli esseri, superiore a Me, e non voleva più riconoscerMi comeColui da Cui era proceduto, benché sapesse che anche egli stesso ha avuto la sua origineda Me.

17. Nella consapevolezza della sua Forza che fluiva in lui cominciò ad eseguire il distaccodalla Fonte di Forza – un processo che si estendeva attraverso delle Eternità, perché ildesiderio di beatitudine lo spinse sempre di nuovo verso Me e per questo egli ottenneanche sempre di nuovo della Forza per la creazione di sempre nuovi esseri. E così anchequesti esseri erano nella loro sostanza ur lo stesso, cioè Forza d’Amore irradiata da Me;ma il temporaneo distacco da Me aveva anche una certa influenza sul processo dicreazione, mentre la volontà e l’amore di quegli esseri si rivolgevano molto di più al lorogeneratore che a Me, ma Io non cercai di influenzare diversamente né questi esseri né ilportatore di Luce. Ma erano pieni di luce nella stessa misura, loro Mi riconoscevano purecome il loro Creatore e potevano perciò anche decidere giustamente nella libertà dellaloro volontà, quando questa grande decisione è stata richiesta da loro.

18. (17. 3.) Il Mio essere primo creato aveva il collegamento con tutti gli esseri da luigenerati, come anche Io ero collegato inseparabilmente con tutti gli esseri, perché la MiaForza d’Amore li compenetrava se dovevano continuare ad esistere. Il Mio avversariocercava ora di mantenere il collegamento con tutto ciò che era creato da lui anchequando aveva già distolto la volontà da Me – cioè anche i primi esseri spirituali venivanostimolati da lui a distogliersi da Me, e quindi anche alcuni singoli di loro cedevano allasua tentazione, Lucifero trascinò anche quelli nell’abisso la cui conoscenza avrebbedovuto veramente anche aborrire l’abominevole del suo piano.

19. Ed il loro peccato era di gran lunga maggiore, la via del ritorno è per questo anche moltopiù difficile – mentre però il maggior numero degli spiriti primi creati rimase con Me,quando il seguito dell’oramai Mio avversario si staccò da Me. La resistenza segreta cheLucifero cominciò ad opporMi aveva per conseguenza che un esercito infinito di spiriticreati si decise in parte per, in parte contro di Me, quando a loro venne posta la prova divolontà. Perché la resistenza disturbava l’unione finora contratta, la stessa volontà, lostesso amore non dominavano più la Mia Immagine di un tempo, si spaccò, e questaspaccatura venne ora percepita anche dagli esseri proceduti dal nostro amore, che oraerano costituiti come il loro generatore, benché la Mia Forza avessertecipato alla lorocreazione.

20. Ma dato che negli esseri spirituali sorti come primi nella vita quella resistenza non eraancora presente, dato che l’amore e la volontà del portatore di Luce si erano totalmentefusi in Me, da questo amore potevano sorgere solamente degli esseri checorrispondevano in tutto a noi, che erano fedeli immagini di Me Stesso nella Pienezza diLuce raggiante e Forza illimitata, come anche immagini dell’essere, che Io avevoesternato da Me nel Mio Amore – e che sono rimasti anche con Me eccetto pocheeccezioni. E negli ultimi si svolse lo stesso processo come in Lucifero; che la libera

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volontà si orientò erroneamente – che desideravano contemplare il loro Dio e Creatore etraevano false conclusioni dalla Mia necessaria invisibilità, riconoscendo ciò che era perloro “visibile” come loro “dio”, che egli stesso ora si arrogò e trascinò con séinnumerevoli esseri i quali sciolsero volontariamente ogni legame con Me e perciòprecipitarono nell’abisso.

21. Tutti gli esseri risplendevano una volta nella Luce e Forza, perché senza la Mia Corrented’Amore nulla avrebbe potuto venire all’esistenza. L’irradiazione diminuita di Lucecominciò solamente con il calo d’amore di Lucifero per Me, cosa che però non significache a quegli esseri sarebbe mancata la luce della conoscenza, perché al momento dellaCreazione la Mia Forza d’Amore affluiva di nuovo anche al generatore dell’essenziale;ma quei momenti diventavano sempre più rari, finché egli si distolse volontariamente daMe ed ora non poteva più ricevere nessun apporto di Forza, perché egli stesso la rigettònella credenza di essere forte come Me. Ed ora si rabbuiò anche il suo stato spirituale.

22. Egli – che un tempo fu la Mia Immagine – egli è diventato il Mio polo opposto, egli ènel suo essere totalmente contrario, è sprofondato nell’abisso più estremo e con lui il suoseguito, nel quale vede la sua presunta potenza e forza. L’essere più alto, proceduto dalMio Amore, è sprofondato molto in basso perché ha abusato della sua libera volontà, ilsegno dell’origine divina. Ed ogni essere era libero di orientare questa volontà verso Meoppure verso lui, perché ogni essere stava nella Luce della conoscenza e disponevaanche di forza di opporre resistenza alla spinta del suo generatore.

23. Ma anche ogni essere caduto non perderà il Mio Amore, perché il Mio Amore lo ha fattosorgere ed il Mio Amore non lo lascia perdere mai in eterno, ma se ma non rinuncia allasua resistenza, non sarà in grado di percepire il Mio Amore e sarà per questo infelice. Maanche la sua resistenza diminuirà e l’essere una volta cercherà di nuovo il Mio Amore efarà consapevolmente la via del ritorno da Me. Ed allora riconoscerà anche il Mioincommensurabile Amore, riconoscerà il suo Dio e Creatore in Gesù Cristo, nel Quale IoStesso sono diventato per tutti gli esseri Il Dio visibile, il Quale desideravano vedere edil Quale ha preparato per loro la via del ritorno nella Casa Paterna. Amen.

B. D. Nr. 8878 9 1 - 2. 11. 1964 Spiegazione dell’Atto di Creazione – Sulla volontà dell’essere

1. Apparentemente è una contraddizione che voi credete di scoprire, ma appena voiaccogliete su ciò il Mio Insegnamento, lo comprenderete giustamente. Tutti gli esserisono proceduti dalla Mia Forza, che affluiva al Mio spirito primo creato in tutta lapienezza. Egli non poteva chiudersi a questa Forza finché la sua caduta da Me non si erasvolta definitivamente. La Forza gli affluiva finché la voleva usare per la creazione dinuovi esseri, e tutti questi esseri erano irradiati dalla Mia Forza d’Amore, in modo cheerano dunque perfetti e dovevano essere anche perfetti perché a loro non mancava nulla,né Luce né Forza, ed inoltre nulla d’imperfetto poteva sorgere da Me, perché fino allacaduta di Lucifero la Mia Forza d’Amore era a sua disposizione, perché fino allora anchel’Atto di Creazione era per lui un Atto della massima beatitudine.

2. E soltanto quando egli si fu distolto completamente da Me finì la sua forza di creare.Egli vide nell’infinita schiera di esseri creati la conferma del suo potere e rigettòl’ulteriore apporto di Forza d’Amore. La caduta però si estese a delle Eternità. Ed inquesto tempo egli modificò lentamente la sua volontà, che alla fine era rivolta contro diMe. E dato che gli esseri erano sorti dalla sua volontà con l’utilizzo della Mia Forza,ogni essere aveva in sé bensì qualcosa della sua volontà, ma dato che ogni atto dicreazione gli procurò della beatitudine – perché allora era irradiato dalla Mia

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incommensurabile Forza d’Amore – egli rinunciò anche alla sua segreta resistenza nelmomento della creazione, cioè alla sua volontà, e si diede completamente alla Mia Forzad’Amore.

3. Così l’essere è stato bensì creato dalla sua volontà, che lui cercava ora anche diinfluenzare l’essere ad accettare la sua volontà distolta da Dio. Ma dato che ora è statoanche il Mio prodotto, Io diedi a tutti gli esseri il diritto dell’autodeterminazione, quandodovevano decidersi per o contro di lui. Perché la Mia Luce d’Amore compenetrava ogniessere con una tale Chiarezza, che riconobbe anche il suo procreatore, che quindi nonaveva bisogno di cadere, ma poteva rivolgersi ugualmente a Me, anche se Io non Erovisibile per lui.

4. Se dunque si dice: Lucifero mise la sua volontà nell’essere, non s’intende con ciò chepoteva obbligare gli esseri alla caduta, perché su ciò ogni essere doveva decidere da séstesso. Perché esso aveva proprio come il suo procreatore la libera volontà e non dovevapensare nello stesso modo come quello. Per questo splendeva per loro la Luce in tutta laPienezza. E’ diventato imperfetto solamente quando non usava questa Luce, quando èrimasto contro ogni migliore conoscenza nella sua volontà, che quindi fece diventarel’essere imperfetto, perché nel principio ur (primordiale) era stato irradiatosublimemente perfetto – cosa che risultava anche dal fatto che degli esseri sono caduti daMe, che facevano parte dei primi che la Volontà d’Amore di Noi due aveva fatto sorgere.Perché anche la loro volontà era libera, e potevano scegliersi il loro Signore.

5. La caduta degli spiriti si è svolta in un tempo infinitamente lungo, quindi in questi tempila volontà di Lucifero si è sempre di nuovo modificata, una volta era per Me ed una voltacontro di Me – come venne spinto dopo il ricevimento della Mia Forza d’Amore. Eproprio così erano anche gli esseri creati, una volta la loro volontà era per Me e poi dinuovo per lui, ma di una imperfezione si poteva parlare solamente quando la loro cadutaera ben visibile, quando si erano decisi per il loro signore, che per loro splendeva nellamassima pienezza di Luce. Ogni Atto di Creazione era uno Scambio di Forza d’Amore,che rendeva beato il portatore di Luce e perciò poteva produrre soltanto del perfetto.

6. La libera volontà però era un Dono divino, quindi non doveva condurre alla caduta ma,usata nel modo giusto, poteva apportare all’essere una incommensurabile beatitudine. Ecosì ogni essere era anche in grado di dare la giusta direzione alla sua volontà e ne avevaanche la forza proprio perché riconosceva nella sua pienezza di Luce dove andavaLucifero. Che lo ha seguiva nell’abisso, non dipendeva dunque dalla sua “presuntaimperfezione”, che aveva “ricevuta” dal suo procreatore, ma era la sua propria volontàche, malgrado la chiara luce di conoscenza, lo seguiva nell’abisso. Non era perciò pernulla pre caricato da parte di Lucifero di una volontà che si opponeva già contro Dio,prima che gli sia stato dato il diritto dell’autodeterminazione. Perché stava, come tuttociò che è proceduto da Me, nella più sublime Perfezione.

7. 2. 11.) Io Stesso non posso perciò contraddirMi, è la purissima Verità che celano in sé leMie Rivelazioni. Quello che è in contrasto con ciò, non porta in sé il Mio Spirito, e perquesto c’è la seguente spiegazione:lo sforzo del Mio avversario di confondere il vostrospirito gli riesce quando il vostro collegamento con Me non è abbastanza profondo,quando voi stessi gli date per questo l’occasione di confondere i concetti mediante ilvostro proprio pensare, e peraltro, quando voi non siete ancora in contatto con Me chepermette la Mia Influenza su di voi – che Io posso proteggervi dall’agire di spiritiimmaturi, che si ritrovano sempre di nuovo quando un uomo cerca la Luce e lorocercano di spegnere questa Luce.

8. Più un ricevitore della Mia Luce d’Amore tende seriamente verso Me, più sicura glirisuona la Mia Parola, che poi è anche pura e limpida, ed ogni spirito immondo chevuole opprimere un portatore di Luce, viene respinto. Più dimora nel Mio portatore diLuce la volontà ed il desiderio per la pura Verità, più egli può essere convinto anche

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della Verità di ciò che gli viene offerto. Per questo Io voglio anche che tu esamini tuttigli Scritti, perché il Mio avversario vuole sempre di nuovo risvegliare una insicurezzanell’uomo, egli vuole che voi dubitiate della Verità di ciò che Io Stesso vi annuncio. Mavoi dovete dimostrarMi la vostra fede, non dovete farvi distogliere dalla Verità della MiaParola mediante il suo agire, perché Io illuminerò sempre il vostro spirito affinchériconosciate se e quando egli si è immischiato per indebolire il Mio Agire. Amen.

B. D. Nr. 5645 10 06. 04. 1953 Per quanto tempo Lucifero ha potuto creare?

1. La Mia Forza era operativa nell’essere primo creato finché la decisione di volontà erastata definitivamente dichiarata, oppure anche: Lucifero o il portatore di Luce poteva farsorgere ancora dell’essenziale finché era ancora colmato della Mia Forza d’Amore, cheperò con la sua costante caduta nell’abisso, con il suo allontanamento da Me diventavasempre più debole per diventare alla fine del tutto inefficace. Quindi non Io ho sottrattoa questo essere primo creato la Forza, ma egli stesso l’ha resa inefficace, quando si èallontanato all’infinito da Me.

2. L’Atto della decisione di volontà non è stata una faccenda di un attimo, anche questadecisione era un processo che si estendeva su tempi infiniti, perché anche la volontà diLucifero nei Miei confronti si è sviluppata lentamente, e gli esseri proceduti da lui eranoanche formati di conseguenza, portando in sé la volontà più o meno distolta da Me.Fintanto che l’essere primo creato non aveva ancora eseguito la totale rottura con Me eraancora attivo nel creare e formare, ma sempre di più scomparve questa facoltà del creare,ma non ristretto da Me, ma la Mia Forza perse d’effetto secondo la Legge Ur, comeincontrò della resistenza.

3. Finché allora l’essere primo creato rimase nella Regione della Mia Forza d’Amore,poteva ancora creare, ma sempre corrispondente alla sua volontà ad accettare la MiaForza nella conoscenza che la traeva da Me Quale la Fonte Ur della Forza. Questo tempodella volontà ancora indecisa bastava perfettamente per la creazione di esseriincalcolabili con volontà ugualmente indecisa, che poi si distolse sempre di più da Me efece diventare incapace anche l’essere primo creato a chiamare in vita ulteriori esseri.

4. L’intima unione con Me fece affluire della Forza senza ostacoli all’essere che il MioAmore una volta aveva creato – la definitiva separazione da Me doveva avere perconseguenza inevitabilmente anche la totale assenza di Forza. L’effetto di Forzadiminuiva nella stessa misura in cui si distolse la volontà da Me. Ma finché usava la MiaForza per creare, riconosceva anche Me come Fonte di Forza, ma non trasferì questaconoscenza a quelli che aveva chiamato in vita. E quando volontariamente non volevapiù trarre Forza da Me nella credenza di possederLa esso stesso, era compiuta la suadecisione di volontà. Egli rifiutò la Forza, e questo significava infinita lontananza da Mee quindi anche assenza di Forza, in modo che dopo la caduta nell’abisso era spezzatoanche il suo potere a far sorgere ulteriori esseri mediante la sua volontà. Comprendetebene: c’era un tempo incommensurabilmente lungo tra il primo momento di resistenza edel totale distacco da Me, e l’essenziale creato in questo tempo era anche formato diconseguenza, per cui era anche necessario che Io dovessi irradiare tutto l’essenziale conla Mia Luce di conoscenza, da cui Io pretendevo la decisione di volontà, che esso peròutilizzò in modo così differente, come esso stesso era formato differentemente. Ma essopoteva decidersi giustamente, il modo della sua creazione non era determinante, ma lavolontà di ogni essere era libera.

5. Si poteva già parlare della caduta nell’abisso a partire dal momento del primo volontariodistoglimento da Me – che però non era ancora definitivamente compiuto finché Io

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Stesso venivo ancora riconosciuto come Fonte di Forza. E fino allora l’essere primocreato poteva anche usare la Forza che affluiva da Me senza limiti secondo la suavolontà. Perché esso rimase nel Cerchio di Corrente del Mio Amore fino a quandoriconobbe Me Stesso. Ma uscì da questo Cerchio di Corrente quando Mi si opposecoscientemente – quando esso stesso rifiutò la Forza per non doverMi riconoscere,perché ritenne sé stesso abbastanza forte e pieno di forza, per poter creare e formarearbitrariamente.

6. Ora la Mia Forza rimase inefficace secondo la Legge Ur dall’Eternità. Ed ora non eranemmeno possibile la creazione dell’essenziale, perché ora Io utilizzavo tutta la MiaForza d’Amore per il Rimpatrio dello spirituale caduto. L’Opera della creazionespirituale era completata, ora cominciò la divinazione del creato, l’istruzione dellecreature nella libera volontà a figli Miei – un’Opera a cui va tutta la Mia Forza d’Amoree che nemmeno il Mio avversario potrà impedire, a cui anche questo avversario siarrenderà volontariamente, per arrivare di nuovo nello stato di illimitata Forza e diutilizzare poi secondo la Mia Volontà.

Amen.

B. D. Nr. 7932 11 1 – 2. 07 1961 Ha Dio causato la caduta?

1. Anche questo avverrà una volta a voi uomini comprensibile, che Io non esercito mai laMia Influenza e non ho mai esercitato sullo spirituale, che Io ho esternato da Me liberoed indipendente. E come Io l’ho creato come un essere cosciente di sé stesso, era ancheprovvisto di libera volontà e questa libera volontà non era per nulla legata alla MiaVolontà, alla Mia Irradiazione d’Amore oppure sotto una qualche Mia Influenza.

2. La volontà era del tutto libera e poteva decidersi in ogni direzione. Ma che l’essere avevauna libera volontà era anche la garanzia per il fatto che poteva una volta modificare lostato di una “creatura” nello stato di un “figlio”, che sarebbe impensabile senza la liberavolontà.

3. La Mia meta nella creazione degli esseri però erano veri “figli di Dio” – cioè esseri nellostato di massima Perfezione, che però dovevano raggiungere questa Perfezione da séstessi.

4. In voi uomini sorgerà sempre la domanda se il pensiero di una caduta da Me fosse statoposto da Me in questi esseri, se dovevano ugualmente cadere, perché Io ho posto quellameta – “giusti figli” nella creazione degli esseri. Ma allora potreste anche mettere indiscussione una libera volontà degli esseri, che però fornì la causa ed anche la possibilitàdella caduta. Ma Io previdi sin dall’Eternità come le Mie creature avrebbero utilizzata laloro libera volontà e potevo quindi vedere anche in questa caduta il motivo della meta.

5. Ma sia la caduta come anche la meta non veniva da Me determinata in nessuna maniera.La caduta era conseguenza della libera volontà e non doveva essere così. La meta è dinuovo conseguenza della libera volontà. Una volta verrà raggiunta, ma sulla durata deltempo di ciò decide di nuovo l’essere stesso. E così deve essere quindi detto che Io sobensì di tutto, che una cosa motiva l’altra e che non avrebbe potuto esistere nessunacaduta, se Io avessi rifiutato all’essere la libera volontà – che però sarebbe stata caducaanche la meta, che Mi ha mosso alla Creazione di tutto l’essenziale e che significavasoltanto la massima beatitudine, anche se precedevano dei tempi di incommensurabilisofferenze.

6. Ma la caduta degli esseri nella libera volontà era il peccato contro di Me ed il MioAmore, perché l’essere poteva eguagliare anche la sua volontà con la Mia, non avevabisogno di distogliersi da Me e di uscire dalla Legge dell’eterno Ordine. Edinnumerevoli esseri avevano anche dato questa dimostrazione, che sono rimasti con Me

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e sono lo stesso incommensurabilmente beati. E questi esseri verranno pure ammessi alraggiungimento alla figliolanza di Dio, se vogliono fare il cammino attraverso l’abissoallo scopo della salvezza dei fratelli caduti.

7. La caduta da Me però non era la Mia Opera, la Mia Volontà; ma per il raggiungimentodella meta più sublime Io l’ho permessa e sottolineo soltanto sempre di nuovo che questiesseri si trovavano nella massima conoscenza, che a loro splendeva la Luce più chiara eper questo l’orientamento errato della loro volontà era un abuso della loro libera volontà,che aveva quindi anche per conseguenza lo stato d’infelicità.

8. (2. 7.) Io non ho impedito questa caduta, altrimenti Io Stesso non avrei rispettato lalibera volontà, che però sigillava l’essere ad uno divino, perché non era pensabilequalcosa di perfetto senza la libera volontà. E quando voi avrete raggiunto una volta lameta ad essere diventati un vero figlio di Dio, allora vi sarà anche pienamentecomprensibile il Mio Piano della divinazione e considererete anche diversamente lacaduta degli spiriti, benché sia un grave peccato contro il Mio Amore.

9. E dato che la Legge dell’eterno Ordine è invariabile, questa divinazione poteva svolgersisoltanto sempre secondo la Legge, non poteva essere raggiunta diversamente, perchétutte le Caratteristiche divine, che Io ho posto durante la Creazione in questi esseri,dovevano essere desiderati soltanto nella libera volontà, che è diventata una necessitàattraverso la caduta da Me, ma era anche molto più difficile, che rimanere nello stato diperfezione nella libera volontà. Che gli esseri erano caduti e si sono resi colpevoli nelpeccato contro di Me, ha procurato loro anche uno stato di estrema lunga sofferenza –cosa che non avrebbe mai potuto essere se Io Stesso avessi causato questa caduta inqualche modo.

10. Non può essere messa in discussione la perfezione di quegli esseri e ciononostantecaddero – che è sempre soltanto da spiegare con la libera volontà che ècontemporaneamente un Dono di Grazia divino che a loro non sarà mai tolto. E medianteil processo di Rimpatrio dello spirituale caduto è data anche la possibilità al non cadutodi giungere alla figliolanza di Dio, perché questo può fare anche volontariamente la viaattraverso l’ ”abisso” per via di una missione di salvezza, che quindi “la caduta da Me”non è l’unica premessa per raggiungere la figliolanza di Dio, ma che Io ho davveroanche altre vie per fare degli esseri da Me creati dei figli Miei.

11. Perciò la caduta non era necessaria, ma possibile per via della libera volontà. Ed Io laprevidi dall’Eternità e potevo perciò anche edificare il Piano di Salvezza con la meta,che rendeva oltremodo beato sia Me come anche gli esseri da Me creati e che Io otterròanche una volta. Ed anche voi stessi sarete una volta nello stato della più sublimePerfezione e riconoscerete e comprenderete che incommensurabile Amore è per tutte leMie Creature e che questo Amore può partorire sempre soltanto del Bene e quindi ancheaiutare alla Vita eterna a ciò che è venuto a morte attraverso la propria colpa. Amen.

B. D. Nr. 6991 12 11. 12. 1957 La libera volontà – causa della caduta – Divinazione

1. Da Me è proceduto soltanto del Perfetto – perché l’Amore più profondo e la più sublimeSaggezza ha fatto venire tutto all’esistenza, ed alla Mia Potenza nulla era impossibile.Perciò Io potevo anche far sorgere da Me degli esseri nella più sublime Perfezione, checome Mie Immagini hanno rallegrato Me Stesso. Loro erano create come miniature diMe Stesso, ed era per Me Stesso la massima Felicitazione, di far creare ed operare questeOpere da Me create nella Pienezza di Luce e Forza, per donare ugualmente a loro dinuovo di potersi rallegrare nelle Opere create.

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2. Tutti gli esseri erano compenetrati dalla necessaria Forza per Creare e li rese ugualmentecapaci dell’attività creativa. Ma erano contemporaneamente soltanto “esecutori della MiaVolontà”, perché con la Forza di Vita che a loro affluiva erano colmati anche della MiaVolontà quegli esseri che sarebbero quindi sempre soltanto rimasti le Mie “creature”, seIo non li avessi esternati da Me totalmente liberi, con la libera volontà, che loro potevanoquindi sviluppare in ogni direzione. Soltanto ora potevano valere come massimi perfetti,ma ora anche perdere la loro Perfezione.

3. Finché la Mia Volontà li condizionava, non avrebbero mai perduto il loro stato diPerfezione, ma la libera volontà ne diede la possibilità, come però rese anche possibile lapiena divinazione degli “esseri creati” – i quali, simili a figli, potevano partecipare alMio Operare e Formare liberamente da sé e malgrado ciò in perfetta coincidenza con Mee la Mia Volontà. Soltanto ora era raggiunta la meta più sublime, a cui Io tendevo,quando creai degli esseri nel Mio Amore e nel Mio Potere.

4. Ma questo sarebbe stato possibile ad ogni essere perché nulla dava motivo di distogliersida Me, quando poteva usare la sua libera volontà. Era perfetto e doveva soltanto volererimanere in questa Perfezione. Che era diventato imperfetto e cadde, era spiegabile nellasua consapevolezza di Forza e di Luce, perché voleva affermare sé stesso come pieno diluce e forza. E perciò esso disconobbe il Mio Amore che si donava in assoluto altruismoall’essere per renderlo beato.

5. Un unico pensiero arrogante offuscava la Luce della conoscenza e seguivano sempre dipiù dei pensieri sbagliati e volgeva la sua volontà erroneamente, perché questa eralibera.E’ difficile rendere a voi uomini comprensibile che ad un essere perfetto erapossibile cadere – perché Perfezione significa anche sempre Luce, cioè pienissimaconoscenza. Ma proprio la consapevolezza di essere oltremisura pieno di forza, inducevadi più l’essere a considerare la Forza in sé come Luce, e la Pienezza di Forza lo inducevadi diventare arrogante, per cui la luce si offuscava subito.

6. L’essere era in grado di far sorgere da sé continuamente delle nuove creazioni come Me,e cominciò a respingere dai suoi pensieri Me Stesso come Fonte Ur di Forza. Non volevapiù riconoscere il rapporto di dipendenza da Me, e quando aveva una volta formulatoquesto pensiero, aveva perduto anche la visione sulle terribili conseguenze di questa suadirezione di volontà.

7. Un essere esternato liberamente da Me doveva però avere anche questa libertà, di potercambiare sé stesso nel suo essere – perché la Perfezione non doveva significare perl’essere uno stato di costrizione, altrimenti non avrebbe potuto essere chiamato la MiaImmagine. Ma l’essere manterrà anche sempre la libertà dell’auto trasformazione e perquesto esso può anche arrivare nella imperfezione liberamente scelta e creata di nuovoalla più sublime Perfezione, per aver poi raggiunto la meta tesa verso Me, che saràdiventato Mio figlio e lo rimarrà anche in eterno.

8. Io non avrei mai potuto crearMi tali “figli” perché il segno divino, la libera volontà, deveattivarsi da sé, che quindi la creatura voleva anche rimanere nella libera volontà nellaPerfezione donatagli da Me, oppure – se non sosteneva questa prova di volontà – deveconquistare da se stesso di nuovo il grado di Perfezione, a cui ha rinunciato una voltanella libera volontà.

9. Chi afferra questo mistero, comprenderà anche il Mio eterno Piano di Salvezza, ed eglisaprà che soltanto l’infinito Amore e Saggezza poteva progettare un tale Piano, perché Iovoglio preparare una sorte agli esseri da Me creati che significa la più sublimebeatitudine di felicità in eterno. Ed il Mio Amore, Saggezza e Potenza inseguirà questameta finché sarà raggiunta, finché tutto l’essenziale proceduto da Me possa creare edoperare al Mio Fianco nella più sublime Beatitudine, come è il Mio Piano dall’Eternità.

Amen.

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B. D. Nr. 8055 13 4 – 5. 12. 1961 Prova di volontà dell’essere primo creato

1. E’ stato una volta creato da Me un essere che ora è diventato il Mio più acerrimo nemicoed avversario. Questo essere è proceduto pure dal Mio Amore, venne esternato da Mecome primo essere, perché Io volevo crearMi un vaso nel quale Io avrei potuto riversareil Mio Amore. Il Mio Amore era ultragrande e voleva comunicarSi e dato che la MiaVolontà bastava da sola, così Io Mi creai una Immagine, un essere che era oltremodoperfetto, che Io potevo irradiare con la Mia Forza d’Amore e che doveva creare edoperare simile a Me per la propria felicità. Io volevo donarMi, volevo trovare per la Miaincommensurabile Pienezza di Luce e Forza una risonanza e perciò creare un essere chepoteva accogliere questa Corrente d’Amore, un essere nel quale Io potevo riconoscereMe Stesso, che era la Mia Immagine.

2. E tutto il Mio Amore era per questo essere. Io lo resi felice ed in questa felicità Io trovaila Mia Stessa Felicità – si trovava nella massima Pienezza di Potere e Forza, era unRiflesso di Me Stesso, che da essere oltremodo perfetto portava in sé anche la stessaVolontà e Spinta di creare ed ora era con Me incomparabilmente beato. E questo esseresi attivava, la sua incommensurabile Forza lo spingeva alla creazione di simili esseri, lasua volontà utilizzava la Forza che gli affluiva da Me e fece continuamente sorgerenuovi esseri, che erano come lui assolutamente perfetti, perché dalla Mia Forza d’Amorepoteva sorgere soltanto del Perfetto, e l’essere primo creato era della stessa Mia Volontà,nella stessa Luce ed era unito a Me nel profondissimo Amore, in modo che la piùsublime beatitudine colmava questo essere ed esso portava sempre di nuovoall’espressione la sua beatitudine mediante la creazione di esseri simili a lui.

3. Era uno stato che avrebbe potuto durare in eterno e che non rimase così. Perché tutto ilcreato erano “opere” del Mio Amore. Era perfetto perché da Me non poteva sorgere nulladi imperfetto.

4. Il Mio Amore per l’essere primo creato era ultrapotente, ed anche il suo amore Miapparteneva, Colui che riconosceva bene, ma non poteva contemplare. Io Irradiaicontinuamente questo essere con il Mio Amore, ma Io non lo costrinsi di restituire a Mel’amore nella stessa misura, ma lo lasciai libero di corrispondere il Mio Amore. Io avevocreato l’essere con la libera volontà, perché la libera volontà è inevitabile per laperfezione.

5. La Mia Volontà era in ogni tempo visibile all’essere, era contemporaneamente ancoratanella Mia Parola, mediante la Quale venne stabilito l’Intendimento del Creatore con laSua creatura. La “Parola” era il Pensiero diventato forma che irradiava nell’essere e cheal Quale l’essere poteva anche rispondere, in modo che si svolse il più intimo scambiotra di noi, che rese smisuratamente felice sia l’essere che anche Me. E così quindil’essere sapeva della Mia Volontà, e nel suo amore si beava totalmente nella MiaVolontà.

6. (5. 12.) Ed Io ora volevo mettere alla prova il suo amore, doveva fornirMi ladimostrazione che il suo amore per Me passava nella Mia Volontà in assoluta liberavolontà, benché potesse pensare e volere anche diversamente, perché da essere divinonon era sottoposto ad alcuna costrizione, perché soltanto l’amore era l’unica via chel’avrebbe potuto determinare all’orientamento della sua volontà. Il Mio essere primocreato aveva creato innumerevoli esseri similmente formati dalla sua volontà conl’utilizzo della Mia Forza d’Amore che gli affluiva continuamente, e la sua volontà erasempre in sintonia con la Mia, perché era unito con Me con l’amore più profondo.

7. E questi atti di creazione rendevano l’essere molto felice. Esso ricevette costantemente laForza d’Amore, ed utilizzò questa Forza d’Amore sempre nella Mia Volontà – finché Iopretesi da lui la decisione della sua volontà in tutta la libertà, cioè, si rese conto che

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poteva agire anche autonomamente, che non veniva ostacolato in nessun modo, perchénon stava sotto nessuna limitazione, perché era un essere libero, che era legato a Mesoltanto mediante l’amore. E dato che l’essere era in grado a muovere in sé i MieiPensieri – la Mia Parola – che gli affluivano e poteva prenderne posizione da sé, gli eraanche possibile di considerarli in modo negativo – di opporvi la sua libera volontà.

8. E così si occupò anche del pensiero che malgrado la sua massima pienezza di Luce eForza, malgrado la sua assoluta perfezione fosse sempre soltanto ricevitore di Forza, manon la Fonte di Forza. La Mia prova di volontà era che ne doveva prendere posizione inpensiero, che il più alto spirito di luce avrebbe potuto davvero sostenere, se il suo amorelo avesse così colmato in modo che si poteva sottomettere nella libera volontà a Mecome suo Creatore, cosa che non gli avrebbe mai diminuito la sua posizione di rango,perché il Mio Amore per lui era talmente grande che non avrebbe mai dovuto percepirela dipendenza da Me.

9. Ma se avesse sostenuto la prova di volontà sarebbe ancora salito nella sua beatitudine difelicità, nella sua perfezione, che ora non era soltanto più la Mia Opera, ma che era oraanche dimostrato da lui stesso come sua propria volontà. Ma l’essere fallì. Lo spirito diLuce Lucifero divenne il Mio avversario.

10. Non poteva contemplarMi, ma vide l’esercito degli esseri chiamati in vita da lui stesso, esi rese conto della sua immensa forza, e questa consapevolezza lo fece diventaresuperbo. Divenne arrogante e rifiutò ogni ulteriore Irradiazione d’Amore da parte Mia.Questo rivolgimento da Me era un processo che si estendeva su tempi eterni e che puòvenire rappresentato a voi uomini soltanto in modo raffigurativo, perché le motivazionispirituali non vi possono essere spiegate comprensibilmente, finché soggiornate sullaTerra.

11. Io Mi ero creato un’Immagine – che si è rivoltata da sé nel contrario e lo poteva anchefare malgrado tutta la Pienezza di Luce, perché era un essere totalmente libero che nonera sottomesso in nessuna maniera ad un obbligo oppure limitato nel pensare e volere.Ciononostante la sua caduta ed anche la caduta di innumerevoli esseri nell’abisso è la viaverso la più sublime perfezione – perché crea la possibilità per la trasformazione in dei –che Io non potevo mai creare perché questo lo doveva compiere la libera volontàdell’essere creato.

12. Il prodotto del Mio Amore si distolse da Me. Nella sua sostanza ur era l’amore stesso ches’invertì, che non si donava più, ma desiderava possedere – e per questo contraddicevatotalmente al Mio Essere Ur.

13. Ma era Forza d’Amore irradiata da Me, che inevitabilmente deve ritornare da Mesecondo l’Ordine dall’Eternità. Ma prima l’essere deve essersi di nuovo modificato, edeve compiere questa trasformazione nella libera volontà. Ed ogni essere cadutoraggiungerà una volta questa meta, benché ci vogliano anche delle Eternità.

14. Anche l’essere primo creato, che il Mio infinito Amore aveva esternato da Me, compiràquesta trasformazione su di sé, e potrà entrare nelle più alte Meraviglie – ma prima Mideve servire da polo opposto, perché si è formato da sé in questo. Perché anche il suoregno Mi serve, pure egli stesso collabora – anche inconsciamente – al perfezionamentodi tutto lo spirituale. Amen.

B. D. Nr. 8672 14 13. 11. 1963 Causa della caduta di Lucifero da Dio

1. Quando Io chiamai in vita delle miniature da Me Stesso, Mi vi ha mosso il Mio infinitoAmore che voleva donarsi, che voleva crearsi dei vasi per versarvisi. Il Mio Amore siesprime come Forza, e questa Forza voleva essere attiva creativamente, e così anche ilMio creato – perché la Mia Forza si riversava in quei vasi – doveva attivarsi

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creativamente di nuovo nella stessa maniera, perché erano degli esseri che come MieImmagini portavano in sé anche la stessa spinta di creare, a cui venivano spinti di nuovodalla Forza che costantemente affluiva a loro, perché la Forza che defluiva da Me qualeFonte Ur della Forza, generava continuamente vita.

2. E così vi sarà comprensibile che quindi tutti gli esseri che procedevano da Me sitrovavano in uno stato in cui non conoscevano nessun limite nel creare delle opere diogni specie, in cui trovavano la loro beatitudine – e che non erano, come Me, sottoposti anessun limite, perché il Mio Amore era infinito, e così la Mia Forza d’Amore affluiva daMe in tutti gli esseri per renderli felici. Non si fermò nemmeno l’attività creativa diquegli esseri, perché non c’era nessuna limitazione della Mia Forza, che mai si esaurisce,che sempre ed in eterno defluirà e sorgeranno sempre ed in eterno delle Creazioni, comeanche gli esseri una volta da Me esternati in raggi trarranno illimitata Forza da Me percreare e formare, finché loro stessi si aprono a Me, cioè non opporranno nessunaresistenza alla Mia Irradiazione d’Amore.

3. E questo stato beato non avrebbe dovuto davvero mai avere una fine, perché da ParteMia non sarebbe mai stato imposto nessun limite agli esseri e per questo non dovevanotemere nessuna diminuzione di Forza. E malgrado ciò subentrò un cambiamento inquesto stato ultra beato degli esseri – causato da una circostanza che gli essericonsideravano come insufficiente: che Io Stesso, loro Dio e Creatore, non Ero visibileper loro come Essere simile, che ben sapevano di Me come loro Padre da Cui eranoproceduti, ma perché Io non Mi presentavo loro come visibile, lo consideravano comeuna limitazione della Mia Perfezione.

4. Cominciarono a muovere in loro dei pensieri errati, perché non presentavano a MeStesso apertamente questa domanda, che Io avrei corrisposto loro, in modo cheavrebbero compreso e corretto il loro falso pensare. Ma loro credevano di poter tenerenascosto alla Mia Perfezione questi dubbi interiori, ma Io lo sapevo.

5. Io non esercitavo nessuna costrizione, ma ho lasciato piena libertà ai loro pensieri, di cuiloro però abusavano. Perché riconoscevano lo stesso dubbio della Mia Perfezione anchein quell’essere che era stato esternato da Me per primo e che splendeva in tutta bellezzain pienissima Luce. Questo essere donava a Me bensì tutto il suo amore attraverso delleEternità ed era oltremodo beato in questo amore - e di Una Volontà con Me – benchéanche la sua volontà era libera.

6. Ma a volte salivano anche in questo essere raggiante di Luce leggeri dubbi, perché anchea lui Io non Ero visibile. Il suo grande amore per Me però abbatteva sempre di nuovo idubbi che salivano, e Mi si affidava e trovava la sua beatitudine nella costante creazionedi esseri simili mediante la sua volontà con l’utilizzo della Mia Forza. Questo dubbio sudi Me però apparve sempre di nuovo ed anche lui non Me lo sottopose, benché gli fossepossibile. Egli nutriva il dubbio in modo che divenne sempre più forte e diminuì il suoamore per Me. Ma con ciò indeboliva anche se stesso, perché il suo amore diminuito perMe diminuiva anche il Mio Afflusso d’Amore e limitava anche la sua attività creativa.

7. Se lui avesse potuto contemplarMi, non gli sarebbe stato possibile distogliersi da Me, mail Mio Fuoco d’Amore lo avrebbe consumato, perché nessun essere è in grado diguardare nel Fuoco Ur (Primordiale) del Mio Amore senza morire. Anch’egli lo sapeva,perché si trovava nella piena Luce della conoscenza, ma giocava con il pensiero di esserepiù di Me, perché si trovava nella più chiara Luce e splendeva nella più perfettaBellezza. Non poteva immaginarsi nessun Essere che lo superava ancora in Luce eBellezza, e per questo pretese anche per sé l’assunzione del diritto di dominio su tutti gliesseri creati, il cui procreatore era bensì lui mediante la sua volontà, ma aveva tratto daMe la Forza per creare.

8. Egli vide ora nell’esercito degli esseri spirituali il suo potere, e per questo credeva dipoter fare a meno della Mia Forza, credeva, di averLa tolta a Me attraverso la creazione

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di innumerevoli esseri, e lo vide come una dimostrazione della Mia impotenza, che Ionon Mi presentavo a lui visibilmente. Ed Io lo lasciai in queste credenza, perché lo avevoesternato da Me come essere totalmente libero, che Io non costringerò mai e poi mai dicambiare la sua volontà ed il suo pensare – anche se sta lontano da Me per delle Eternità.La Mia Forza ora incontrava ribellione e rifiuto, e di conseguenza rimaneva del tuttosenza effetto. Ed ora questo essere primo creato da Me è incapace di far sorgere ancoraqualsiasi opera di creazione, ma si crede grande e potente, perché considera la quantitàinnumerevole di esseri spirituali come sua proprietà, che come lui si ribellavano a Me erigettavano la Mia Irradiazione d’Amore.

9. Anche loro sono incapaci d’ogni attività, perché anche loro si sono allontanatiinfinitamente da Me. Ma è la libera volontà che Io rispetto, e loro rimangono lontani daMe finché si avvicinano di nuovo a Me nella libera volontà e richiedono la MiaIrradiazione d’Amore. Anche l’essere primo creato – oramai Mio avversario – cominceràuna volta la via del ritorno da Me, anche lui avrà una volta di nuovo nostalgia della miaIrradiazione d’Amore e l’accoglierà di nuovo liberamente da Me, perché una voltarinuncerà alla sua ribellione, anche se passeranno ancora delle Eternità. Ma tutto ciò cheuna volta è stato irradiato da Me come Forza, ritorna inevitabilmente di nuovo alla Fontedi Forza dall’Eternità. Amen.

B.D. Nr. 6765 15 18. 02. 1957 Precipitazione nell’abisso uguale ad assenza di conoscenza

1. L’intera beatitudine dell’essere si trova nella conoscenza della Verità. Una volta stavanella Luce, nella massima conoscenza, e per questo era anche oltremisura beato. Perchél’essere riconosceva il Mio Amore, Saggezza e Potenza – sapeva che era proceduto daMe, e sapeva anche della sua destinazione. Era costantemente irradiato dalla Mia Forzad’Amore, non esisteva nulla di oscuro, di non spiegato per l’essere, e non esistevanemmeno niente che limitava l’essere nella sua volontà e nella sua forza. Era uno statoindicibilmente beato, un vivere in sfere piene di Luce, colmate dai Miei Pensieri,facendo riconoscere questi Pensieri anche agli esseri. Era un inarrestabile defluire delMio Essere Ur in tutti questi esseri creati da Me, che faceva scaturire in questi esserianche illimitata beatitudine.

2. Ma lo stato degli esseri cambiava. Quello che affluiva a loro in ultra abbondanza, lorifiutavano nella libera volontà – quando l’essere da Me primo creato abusava della sualibera volontà e la rivolgeva contro di Me, un processo che è diventato del più ampiosignificato per tutto lo spirituale che una volta era proceduto da Me. Quel primo esserestava ugualmente nella massima conoscenza, perché era stato creato come MiaImmagine, non era da meno di Me in nulla nel suo essere, soltanto che non era sindall’Eternità, ma fu creato da Me, cioè soltanto la Mia Volontà e la Mia Spinta d’Amorelo aveva fatto sorgere.

3. E questo essere invidiava a Me questa Priorità, di Essere dall’ “Eternità”, mentre eglistesso ha avuto un “inizio”. E dato che non poteva contemplarMi, elevava se stesso comesignore su tutti gli esseri creati, che anche in gran parte riconoscevano lui come lorosignore – malgrado la più chiara conoscenza. E perdette tutte le caratteristiche, che losegnavano come essere divino, perché ha abusato del segno di divinità - la libera volontà- e perché è diventato privo d’ogni amore.

4. Sprofondava nell’oscurità. Ed il suo stato è diventato infelice, era senza Luce e Forza esostava delle Eternità in questo stato infelice – ma la volontà dell’essere primo creato edanche del suo seguito non era in grado di spodestare Me Stesso, l’Eterna Verità, la Luce

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dall’Eternità. Esso poteva bensì rifiutarMi il suo riconoscimento, poteva distogliersi daMe, ma non poteva distruggere Me, cancellare, far morire.

5. Io Ero e Rimasi la Potenza che dominava tutto ed a Cui anche lo spirituale caduto devesottomettersi, se questa è la Mia Volontà. Ma Io gli lasciai la libertà. Io lasciaisprofondare gli esseri dove loro tendevano nella propria volontà, nell’abisso. Ma Io nonrifiutavo nemmeno all’essere, se si elevasse di nuovo dall’abisso, se spinge di nuovoverso Me e vuole di nuovo ricevere da Me Forza e Luce. Io lo aiuto piuttosto per questoe v’impiego tutti i mezzi.

6. E dato che a loro manca ogni conoscenza perché sono privi di ogni luce ed ogni sapere,gli concedo anche di nuovo una volta la possibilità di procurarsi questa Luce. Io glipermetto di nuovo dopo un percorso di sviluppo infinitamente lungo, di giungere dinuovo in uno stato capacità di riconoscere, se ne hanno la volontà. E questo è nello statod’uomo, in cui Io conduco di nuovo la Verità all’essenziale, per porlo di nuovo in unostato di beatitudine – dove deve però di nuovo esercitare la libera volontà.

7. Quello che una volta possedeva, ora se lo deve prima conquistare, ma questa volontàviene per questo altamente valutata, e l’essere raggiunge allora un grado di luce chesupera ancora quello di prima, perché ora sarà diventato non soltanto la Mia creatura,ma Mio figlio, che aveva bensì la libertà di rimanere nell’abisso, ma tendeva lo stessoper propria spinta in Alto, ed ora sarà indicibilmente beato, perché si trova di nuovo nellaLuce della Verità, perché ogni oscurità è svanita da lui, perché tutte le caratteristichedivine colmano l’essere nella piena misura, e perché ora non può più essere spinto via daMe dal Mio avversario – quell’essere primo creato – la cui colpa di essersi separato daMe è molto più grande e che per questo necessita anche di molto più tempo, per fare lavia del ritorno da Me, ma riconoscerà comunque una volta che l’illimitata beatitudine sipuò trovare solamente da Me, suo Padre dall’Eternità. Amen.

B. D. Nr. 6954 16 24 – 25. 10. 1957 Lucifero e la sua caduta da Dio

1. Il Mio Piano sin dall’Eternità è dedicato al rimpatrio dello spirituale, che il Mioavversario ha legato a sé dopo la sua caduta nell’abisso, dopo la sua caduta da Me e lasua ribellione contro di Me. Il Mio avversario era proceduto dal Mio Amore come essereprimo creato. Io avevo creato questo essere secondo la Mia Immagine, e si trovava perquesto in una inimmaginabile Pienezza di Luce e Forza oltremodo potente e saggio alMio Fianco – era la creatura più ultra beata, perché il Mio Amore l’irradiavaininterrottamente, che donava la più sublime beatitudine e che cercava sempre di nuovoad aumentare questa beatitudine per ogni essere.

2. In questo essere da Me primo creato si rifletteva il Mio Essere Ur, soltanto che è stato daMe esternato visibilmente, mentre l’essere non poteva contemplare Me Stesso. Masapeva di Me, sapeva che Io l’ho chiamato all’esistenza e che riceveva da Me quellaForza d’Amore che lo rendeva felice. Io Stesso trasmisi quella conoscenza alla MiaImmagine, perché Io Stesso volevo stabilire uno scambio dei nostri Pensieri con lui –perché Io gli avevo anche conferito la facoltà di comprendere la Parola, che risuonava inlui come Pensiero formato e che ora poteva restituire ugualmente e con ciò si svolse tradi Noi lo scambio più beatificante, per cui Io avevo fatto sorgere l’essere. Perché il MioAmore si cercava una risonanza, si cercava un vaso nel quale potersi riversare, si cercavaun oggetto che poteva rendere felice, a cui voleva preparare la più beata esistenza ineterno.

3. Questo Piano era stato da Me ben progettato dall’Eternità, lasciava sempre aperta ladomanda se anche questo essere si fosse unito al Mio Piano, perché è stato creato da Me

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in tutta la libera volontà ed esternato da Me come essere autonomo, che potevadeterminare se stesso. Benché i Miei Pensieri risuonavano in lui in forma di Parola,l’essere comunque non era costretto a pensare e volere come Me. Possedeva la capacitàdi riflettere sulla Mia Parola in tutte le direzioni – poteva quindi autonomamente per sestesso dare un significato alla Parola che Io non avevo inteso.

4. Ma di questo era capace soltanto appena esso entrava in un rapporto sbagliato con Me,suo Dio e Creatore – mentre esso era totalmente d’accordo con Me nel suo pensare evolere, finché si apriva a Me dedicandosi all’amore, per ricevere il Mio Raggiod’Amore. Ma l’essere era consapevole proprio di questa capacità, e per questo tentavaanche lo stato di rifiuto alla Mia Forza d’Amore, per poter ora formare i suoi pensieritotalmente indipendenti secondo la propria volontà.

5. Questi tentativi hanno avuto luogo solo dopo un tempo infinitamente lungo d’illimitatabeatitudine che il Mio Amore aveva preparato all’essere. Ed in questo periodo della piùintima unione dell’essere primo creato con Me esso era attivo creativamente in unamisura che chiamava in vita innumerevoli esseri, perché quella spinta per lo scambio,per oggetti che ricevessero il suo amore, era presente anche in lui qual segno della MiaImmagine ed Io procuravo perciò all’essere continuamente la necessaria Forza percreare. Ma quando l’essere faceva i primi tentativi di respingere la Mia Forza d’Amoreche affluiva a lui, cominciava anche il processo del pensare errato – e la Forza di crearediminuiva temporaneamente. Ma l’essere percepiva anche il calo di beatitudine e sirivolgeva di nuovo a Me in puro amore, in modo che Io potevo di nuovo renderlo felicecome prima ed anche la creazione di esseri perfetti al massimo continuava di nuovo. Maquelle interruzioni temporanee aumentavano.

6. (25. 10.) Perché l’essere ponderava sempre di nuovo in sé, se non doveva essere in gradodi fare lo stesso e di creare senza di Me, e si esercitava anche nella sua attività creativa,isolandosi temporaneamente da Me, cioè rifiutava anche l’apporto di Forza d’Amore daMe, e sfruttava lo stesso la sua forza esistente, per creare degli esseri del tutto secondo lasua volontà, che portavano in sè anche già qualcosa della sua volontà. Ma questi eranosempre soltanto dei brevi tentativi ed esso ritornava sempre di nuovo da Me, persperimentare la felicitazione mediante la Mia Forza d’Amore.

7. Ma il suo pensare assunse delle forme sempre più animose. L’essere – il portatore diLuce - Mi invidiava la Forza d’Amore di cui esso sapeva che aveva la sua Origine in Me,e giocava con il pensiero di stimolarMi all’esternazione della Mia Forza d’Amoremediante costante creazione di nuovi esseri, di appropriarsi del diritto di possesso suquesti esseri e con questo di indebolire quindi Me – mentre si rallegrava delladimostrazione della Forza a Me sottratta e voleva trionfare su di Me in Potenza e Forza.

8. Questi pensieri non sono saliti in lui all’improvviso, ma un unico pensiero sbagliato – unmomento di pensare erroneamente orientato – diede spazio a sempre nuoveimmaginazioni sbagliate. Il portatore di Luce era capitato in un dissidio con sé stesso. Edegli avrebbe potuto trovare facilmente la via d’uscita da ciò, se lui si fosse scambiato conMe su questo, cosa che gli era ben possibile.

9. Egli ricevette costantemente la Mia Forza d’Amore, e proprio questo apporto ininterrottolo fece arrivare a questo pensare errato, che questo apporto non sarebbe mai cambiato,anche se egli stesso si isolava da Colui il Quale riconosceva bene come suo Dio eCreatore. Ma ogni pensiero orientato contro di Me indeboliva l’apporto di Forza e lofece diventare sempre più ostile contro di Me – finché egli si è staccato totalmente da Mee mise fine anche all’apporto di Forza che lo rendeva capace di creare.

10. Ma in questo tempo infinitamente lungo erano proceduti anche degli esseri in numeroinfinito dalla sua volontà con l’utilizzo della Mia Forza, che erano costituiti nel lorointeriore così come il loro procreatore verso Me nel momento della creazione. Ma la MiaForza d’Amore compenetrava tutti gli esseri, altrimenti non avrebbero potuto sorgere, e

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questa Forza d’Amore spingeva anche tutti questi esseri nella stessa misura verso Me,come verso il loro procreatore. Perché benché questo avesse messo la sua volontà erratain questi esseri, in loro si trovava ancora la Luce della conoscenza, che la Mia Forzad’Amore accendeva in loro.

11. Gli esseri non erano perciò ancora colpevoli, quando il Mio oramai avversario li fecesorgere. Ma erano anche facilmente inclini a donare credibilità alle sue rappresentazioni,quando egli stesso si affermò come essere più alto, perché nessuno degli esseri creatipoteva contemplarMi. Era l’amore che li spingeva verso Me, ma colui che era per lorovisibile voleva essere riconosciuto da loro come Dio e Creatore, ed egli trovava ancheaffermazione in quegli esseri il cui atto di creazione ha avuto luogo nel momento di unaopposizione interiore verso Me.

12. Da parte Mia venne donata Luce a quelle anime, erano pure capaci di percepire la MiaParola, ed erano anche capaci di pensare. Quindi non avrebbero dovuto donarecredibilità alle sue rappresentazioni e conferire loro del riconoscimento, ma anche la lorovolontà era libera, non potevano essere costretti né da Me né dal Mio avversario, eproprio per questo hanno peccato, quando dovevano utilizzare il diritto di autodeterminazione e si sono decisi per il Mio avversario. Perché loro Mi riconoscevanoanche se non erano in grado di contemplarMi, ma seguivano volontariamente colui chepotevano vedere.

13. Era quasi una decisione contro ogni miglior sapere – e per questo quindi una gigantescacolpa, che apportò all’essere totale indebolimento, uno stato spirituale oscurato emancanza di ogni Forza. Perché l’apporto della Mia Forza d’Amore vennecoscientemente rifiutato quando seguivano il Mio avversario nell’abisso.

14. Soltanto chi è in grado di afferrare in quale Perfezione tutti gli esseri sono una voltaproceduti da Me, quanto chiara splendeva in tutti loro la Luce, può sospettare lagrandezza di quella colpa, di aver rinunciato alla Luce e di aver seguito colui che licondusse all’oscurità. Tutti questi esseri non avrebbero potuto essere ritenuti responsabilise fossero stati derubati di quella conoscenza tramite la volontà del Mio avversario, maloro erano tutti prodotti della Mia Forza d’Amore, e quindi erano anche compenetrati daLei e come esseri di Luce capaci ad emettere la giusta decisione, quando questa è statada loro richiesta. Ma loro stessi hanno orientato erroneamente la volontà e non nevennero impediti, e secondo la loro colpa è anche la distanza da Me, ed il ritorno da Merichiede delle Eternità e può aver luogo soltanto quando viene riconosciuta l’Espiazionerappresentata dall’Uomo Gesù e richiesta da ogni essere che una volta era caduto.

Amen.

B. D. Nr. 7471 17 05. 12. 1959 La caduta dell’essere da Dio

1. In Principio tutto l’essenziale risplendeva nello splendore più chiaro della suaperfezione. Era simile a Dio – erano stati creati come Sue Immagini, nei quali Sirifletteva L’Eterna Divinità, nei quali Dio ritrovava il Suo Essere in minuscolissimamisura, perché erano scintille irradiate del Suo Fuoco d’Amore, erano scintille di Forzache sprizzavano dalla Fonte di Forza dall’Eternità.

2. Questi esseri erano illimitatamente beati, erano nella Vicinanza Del Padre, ricevevanocontinuamente la Forza d’Amore che li rendeva beati, e loro potevano creare con questaForza ed operare secondo la loro volontà, che era anche la Volontà di Dio. Ma questostato degli esseri non rimaneva tale, cioè non stavano nella stessa volontà di Dio. Perchéla volontà era libera e non era costretta a dirigersi verso Dio. Poteva orientarsiliberamente, via da Dio verso un altro polo. E l’essenziale lo fece pure, la sua volontà si

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orientò erroneamente. Ma dato che si trattava del raggiungimento della più altaperfezione di questi esseri, non era evitabile una prova di volontà, e per questo sono statimessi davanti ad una decisione.

3. Loro sapevano di essere proceduti da Dio, da una Forza di Creazione, la Quale liirradiava ancora continuamente con Forza d’Amore. Ma loro non potevano vederLa,mentre potevano vedere quell’essere che splendeva in Magnificenza, che era procedutocome primo da Dio e loro stessi erano generati dalla sua volontà con l’utilizzo di quellaForza da Dio.

4. Stando nella massima conoscenza mediante la Luce d’Amore, che irradiavacontinuamente a loro, sapevano di questo processo del creare degli esseri mediante lavolontà di Lucifero e della Forza di Dio. Ma loro potevano contemplare il raggianteessere di Luce, Lucifero, mentre Dio era e rimaneva persino a loro invisibile. Ed ora laloro volontà doveva decidersi per il loro Creatore e Scultore dall’Eternità.

5. E la volontà dell’essenziale si spaccò, una parte rimase fedele al suo Creatore, il Qualericonobbe come Forza Ur unicamente operante, mentre una gran parte si rivolse allospirito visibile nel pensare abbagliato, benché non gli mancasse la conoscenza, ma sifece abbagliare dalla bellezza di Lucifero, che risplendeva in tutta la Magnificenzafinché era ancora unito a Dio. Ma la separazione da Lui si estendeva a tempiinfinitamente lunghi, finché il suo essere era così oscurato, finché non era più aspiratocome “Dio” dagli esseri, ma fungeva soltanto più da signore che aveva l’essenziale nelsuo potere. Ma inizialmente irradiava nello splendore più chiaro, ed ancora in questotempo l’essenziale si decise per lui. La caduta avvenne perciò già quando gli esseri sirivolsero al loro raggiante procreatore, retrocedevano da Dio perché Egli non era visibileper loro.

6. Soltanto dopo la caduta lo spirito si rabbuiò, dopo la caduta l’essere cadde nell’oscurità,il cui stato è da intendere come totale assenza di conoscenza, nel quale tutto lo spiritualecaduto di Dio languiva in eterna tortura. Ma questa decisione di volontà doveva averluogo una volta, la libera volontà doveva essere provata in quale direzione si rivolgeva,perché da ciò dipendeva la massima perfezione, lo stato dell’essere che non può esserecreato ma che deve essere stabilito dall’essere stesso.

7. Ma che ora innumerevoli esseri erano caduti non li impediva di utilizzare la loro volontàuna volta nel modo giusto e di riprendere di nuovo la via del ritorno da Dio, che avràfatto poi degli esseri, dei figli perfetti, che saranno beati in un grado molto superiore chegli esseri erano in Principio quali potevano essere gli esseri “creati”.

8. Ma passeranno dei tempi infiniti finché l’essere si sarà ritrasformato nella perfezione,perché sarà sempre di nuovo determinante la libera volontà se la massima perfezionedeve essere raggiunta – perché la libera volontà deve sempre di nuovo essere provata,che si deve volgere completamente a Dio in Gesù Cristo, Il Quale E’ ora Il Dio visibile,per Il Quale l’essere aveva nostalgia e con Il Quale si unirà nella sua perfezione.Amen.

B. D. Nr. 8797 18 03. 04. 1964 Dio creò solo degli esseri della stessa perfezione

1. Da Me è stato irradiato soltanto un unico essere – Lucifero, il portatore di Luce – che Ioho creato per poter donare Me ed il Mio Amore, e che era stato formato come MiaImmagine proceduta da Me nella più alta Perfezione, che stava al di fuori di Me qualePensiero ed esisteva già anche nella sua Pienezza di Luce e Forza – come non potevaessere diversamente, perché nulla d’imperfetto poteva sorgere da Me.

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2. Ho creato questo essere per la Mia propria Felicitazione, perché il Mio Essere Ur èAmore ed Amore vuole sempre rendere felice, ma prima non esisteva nulla di essenzialeche potesse accogliere in sé il Mio Amore. E fu una Immagine riflessa di Me Stesso, IoStesso Mi vidi in questo essere esternato da Me, era per così dire il Mio secondo Io cheuniva in sé Amore, Saggezza e Potere così come non ha potuto essere diversamente diMe Stesso e che era perciò anche indicibilmente beato, perché la Mia Forza d’Amore locompenetrava costantemente. Io volevo avere accanto a Me un essere simile perché Ioero oltremodo beato nella Mia Forza creativa e volevo preparare la stessa Beatitudine adun essere nella cui felicità Io potevo ora rallegrarMi.

3. La Mia Sostanza Ur è Amore, soltanto questo Amore è a sua volta Forza. La Mia Forzad’Amore non poteva rimanere inattiva e fece sorgere ininterrottamente delle Creazionispirituali. Ma nessuno fuori di Me poteva rallegrarsi di queste Creazioni, e questo Mi hastimolato alla Creazione di Un’Immagine – di un essere che era fatto come Me Stesso,soltanto che aveva un inizio, mentre Io Ero dall’Eternità. Io godetti Beatitudini senzamisura mediante l’Irradiazione della Mia Forza d’Amore in quell’essere creato da Meche ora era compenetrato della stessa Forza d’Amore, poteva e voleva pure diventareattiva nel creare perché era totalmente libero.

4. Si schiudeva totalmente in Me, era un costante scambio d’Amore, perché l’Amore che Iodonai all’essere, lo donò ugualmente a Me. L’essere Mi voleva bene e si schiudevatotalmente in Me. E questo significava libera Irradiazione d’Amore, liberacompenetrazione di Forza che voleva diventare attiva. E dato che la Creazione del primospirito di Luce mi procurava la massima Beatitudine, anche la sua beatitudine era nelcreare esseri simili – quindi dalla Forza d’Amore di noi due procedeva un innumerevoleesercito di esseri simili che erano tutti della più sublime Perfezione ed oltremodo beati.

5. Questo processo è stato spiegato più sovente a voi uomini tramite le Mie Rivelazioni. Emalgrado ciò voi ponete sempre di nuovo domande su chi era veramente il Creatoredegli alti e più sublimi esseri di Luce, perché voi uomini avete già un altro concetto dellospirito di Luce primo creato, e perché voi non avete più la piena conoscenza inconseguenza al peccato. Ma voi dimenticate che tutti gli spiriti ur hanno la loro originein Me e nel portatore di Luce che utilizzava la Mia Forza per la creazione di tutti gliesseri spirituali, che voi siete perciò da Me e da lui, ma anche, che la sua volontàutilizzava la Mia Forza che gli affluiva illimitatamente. E così comprenderete anche cheil portatore di Luce aveva una posizione d’eccezione perché era l’unico che è stato daMe Stesso chiamato in vita.

6. Ora attraverso la caduta da Me egli ha perso la sua forza e potenza, ha perduto la suaconoscenza e cadde nel più profondo abisso, ma come essere egli è ancora sempre lostesso spirito creato ur, che ora si attiva come polo opposto, come egli era prima dedito aMe nel più ardente amore e godeva della più sublime beatitudine. Tutti gli altri essericaduti sono stati dissolti nella loro sostanza ur, la Forza una volta irradiata come esseri èstata trasformata in Creazioni di differenti specie.

7. Ma il portatore di Luce, che aveva perduto ogni Luce, rimase nel suo essere ciò che erain principio, soltanto rivolto totalmente nel contrario, in modo che è diventato il Miopolo opposto e Mi serve ora come polo opposto nel Rimpatrio dello spirituale caduto.Perché una volta è stata posta a tutto lo spirituale la prova di confessarsi per Me o perlui, ed ha seguito lui ed è diventato infelice.

8. Ed ora viene sempre di nuovo messo davanti alla prova, perché il Mio avversario rimanefermo nella convinzionedi avere il diritto sull’essere caduto, come nemmeno Io rinuncioa coloro che sono proceduti dalla Mia Forza d’Amore, ma l’essere stesso prende ladecisione. Il Mio avversario fa valere i suoi diritti ed agisce sugli esseri in sensonegativo, mentre Io cerco di conquistare per Me gli esseri mediante l’influenza positiva.

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9. Ed al Mio Fianco stanno ancora innumerevoli esseri creati da lui, che però Miriconobbero come Fonte di Forza, da cui anche lui ha avuto la sua origine. E questi sonorimasti nella loro beatitudine, perché ricevono ancora ininterrottamente la Mia Forzad’Amore e sono attivi nella creazione e nella formazione. Degli esseri auto consapevolisono però soltanto proceduti insieme da Me e dal portatore di Luce, e questi esseri autoconsapevoli rimangono anche esistenti in tutte le Eternità. Soltanto gli esseri una voltacaduti hanno perduto per un certo tempo la loro auto consapevolezza, per poter di nuovofare la risalita dall’abisso nello stato dissolto. Ma loro riottengono l’auto consapevolezzaappena hanno assolto l’ultima prova di volontà da uomo.

10. Ma deve sempre essere tenuto conto di un Mio essenziale avversario perché è rimastociò che era – ed egli rimarrà anche chi è per tutte le Eternità (tempi eterni), ma una voltail suo essere cambierà di nuovo lo stesso e si ritrasformerà in amore, perché anche luisarà di nuovo illimitatamente beato. Allora il Mio Amore lo irradierà di nuovo, come èstato in principio. Amen.

B. D. Nr. 8798 19 04. 04. 1964 Dio creò solo degli esseri di pari perfezione –

Continuazione del 8797

1. Ma dopo la creazione del Mio primo essere di Luce da Me Stesso e dall’essere di Lucenon è sorto nulla di secondario. Voi uomini siete sempre ancora limitati nel vostropensare perché non siete ancora perfetti, e così è sorto anche in voi il pensiero che gliesseri proceduti dall’Amore di noi Due non possono essere equiparati al primo esserecreato. Ma questo pensiero è sbagliato, perché è stata la stessa Forza e la stessa Volontàd’Amore che li fece sorgere, ed esistevano sempre soltanto degli esseri più perfetti – vereImmagini di Me Stesso.

2. Voi uomini valutate ben il vostro prossimo reciprocamente, potete constatare delle speciedi esseri più o meno maturi, e per questo credete pure di poter effettuare tali stime neiconfronti degli esseri che sono stati creati nel principio ur (primordiale). Ma vi deveessere anche comprensibile che tali stime di valori non sono ammesse nei confronti deiprodotti che sono proceduti da Me e dal Mio Amore. Esisteva soltanto della massimaPerfezione qualunque cosa fu creato di cose spirituali, ed in particolare gli esseri creatierano nella più sublime Perfezione.

3. Che però sono in parte anche caduti, non giustifica la supposizione che questi esseri“caduti” fossero meno perfetti, che siano caduti perché il loro procreatore Luciferoavesse creato degli esseri di minor valore mediante la sua sempre ripetuta rivolta controla Mia Forza d’Amore. Perché persino degli esseri primi creati mediante la nostraVolontà d’Amore una parte lo ha seguito quando egli si era distolto da Me e tendevaverso l’abisso. E nemmeno la volontà dei singoli esseri era diversa in forza, ma libera – equesto spiega tutto. Perché la libertà non conosce nemmeno limitazione, ed una liberavolontà deve potersi sviluppare in tutte le direzioni.

4. Il pensare errato dei singoli esseri è la seconda spiegazione per la caduta. Perché lacapacità di pensare permetteva anche un pensare errato, un’altra interpretazione di ciòche risuonava negli esseri come la Mia Parola attraverso la costante Irradiazioned’Amore. Loro non erano costretti di interpretare la Parola soltanto in una direzione –grazie alla loro capacità di pensare potevano mettervi anche un altro senso e lo hannoanche fatto, quando hanno rifiutato il Mio Amore, perché per questo persero anche laforza di conoscenza, ed i loro pensieri si confondevano (il loro pensare si confondeva).

5. E si aggiungeva che la Forza d’Amore che affluiva loro illimitatamente li fece diventarearroganti, perché credevano di avere nella loro pienezza di forza lo stesso Potere, che

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cioè l’Amore del loro Creatore diminuiva e che l’essere per così dire pose delle pretese –che si manifestava nel desiderio che Io dovevo presentarMi visibilmente agli esseri. Lorocredevano di averne il diritto e questo percorso di pensiero sbagliato venne trasmesso aloro dal Mio essere primo creato. Perché esso aveva questo desiderio malgrado miglioreconoscenza, che questo desiderio (per lui) doveva rimanere inadempiuto, se gli esseri daMe creati dovevano continuare ad esistere. Quindi non si può dire di nessuno di questiesseri che fosse stato solo una vittima della volontà del suo procreatore, perché ognisingolo essere aveva il suo diritto di auto determinazione e possedeva anche la più chiaraconoscenza. Ma ogni essere caduto è diventato di spirito arrogante ed ha dimenticato onon voleva riconoscere che era proceduto da Me – che quindi Ero stato Io il suo Creatoree Padre, contro il Quale ribellarsi era il peccato peggiore, che l’essere stesso non avrebbemai più potuto eliminare.

6. Tutti gli esseri erano stati creati ugualmente perfetti, e già questo da solo è una confermadi una colpa ultragrande, che una parte degli esseri Mi è rimasta fedele, che erano creatinello stesso modo – solo non rinunciavano al loro amore per Me – mentre i “caduti”rifiutavano il Mio Amore ed è stato questo il loro grande peccato ur (primordiale) cheora doveva eliminare soltanto Uno, il Quale era Uno degli esseri che Mi sono rimastifedeli. Gli esseri caduti non sono da scusare con una qualunque manchevolezza, conmancante forza di conoscenza, con Luce più debole o volontà debole. Loro eranocostituiti proprio come quelli che Mi sono rimasti fedeli, ma in coscienza della loroincommensurabile forza non accettavano più la Mia Forza d’Amore nella loro arroganzae per questo sono stati ora derubati anche di quella forza. Loro devono conquistarsifaticosamente di nuovo questa forza se vogliono diventare di nuovo ciò che erano inprincipio. Ogni manchevolezza sarebbe stata una scusa per la caduta di un essere, maquesta non esisteva, e quando Lucifero vide l’infinita schiera dei creati nella Luce piùchiara (splendente) e massima Forza degli esseri, che erano proceduti dalla sua volontàcon l’utilizzo della Mia Forza, si elevò contro (al di sopra) di Me perché non potevacontemplarMi, ma egli stesso era visibile per l’infinita schiera degli spiriti nella suamagnificenza. Infinitamente molti spiriti ur Mi sono rimasti fedeli, che erano costituitiprecisamente come quelli caduti, e non avevano nulla più di Me, soltanto che l’infinitoAmore che li colmava, che ricevevano costantemente da Me, Me lo restituivano e perquesto divenivano sempre più beati, mentre l’amore degli esseri caduti è diventato unamore dell’io, che non voleva più rendere felice ma soltanto prendere.

7. Questo processo è per voi uomini inspiegabile e lo rimarrà perché era un procedimentospirituale, che soltanto lo spirito può comprendere, ma ciononostante possono esserespiegate all’incirca le connessioni che Mi hanno indotto a far sorgere il mondo materialee le sue Creazioni, ed Io tenterò sempre di nuovo, per quanto lo possa afferrare il vostrointelletto, a spiegarvelo e correggervi ogni concetto errato, perché già solamente ununico pensiero sbagliato basta perché voi vi edificate un edificio di pensieri sbagliati chepoi voi non potete più abbattere e vi trovate ugualmente lontano dalla Verità.

8. Fate anche bene a non scervellarvi su cose che sono insignificanti per il bene della vostraanima – dove si riconosce solamente una specie di fame di sapere, il cui soddisfacimentonon contribuisce per nulla alla maturazione della vostra anima. Perché quello che voiavete bisogno di sapere, Io lo guiderò a voi, ma sempre con il limite per cui la maturitàdella vostra propria anima determina la misura per quel che Io distribuisco.

9. Ma dovete sempre sapere che Io Sono della massima Perfezione, che tutto è motivato nelMio Amore, Saggezza e Potenza, e che non possono esistere degli ammanchi dove esistequesto legame con Me. E questa esisteva nella creazione degli esseri, perché anchel’essere esternato da Me – il portatore di Luce – era dedito a Me in profondissimo amoree poteva perciò ricevere anche delle illimitate beatitudini mediante l’afflusso della MiaForza d’Amore. Ed esso utilizzava questa Forza d’Amore di nuovo secondo la Mia

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Volontà, perché la sua volontà era orientata secondo la Mia finché esisteva il più intimoAmore.

10. Ogni Atto di Creazione però condizionava l’afflusso della Mia Forza d’Amore, e cosìanche ogni essere creato era da chiamare perfetto quando è stato chiamato in Vita. Chepoi si è invertito ed è diventato un essere imperfetto, era unicamente conseguenza dellasua libera volontà, che andava pari a Me finché Mi apparteneva l’amore dell’essere.Quando ha rifiutato il Mio Amore, esso doveva uscire dall’eterno Ordine, ma possedevala più splendente Luce finché non si era deciso definitivamente per il distacco da Me.Soltanto allora perse la conoscenza, soltanto allora si oscurò il suo spirito e soltantoallora era in opposizione verso Me. Non era più un essere divino, ma assunse tutte lecaratteristiche di colui che per primo Mi ha disdetto il suo amore ed è diventato il Mioavversario.

11. Ora aveva dato via la sua perfezione, era costituito in modo imperfetto ed era disentimento ostile verso Me, il Mio Raggio d’Amore non lo poteva più toccare, e siinduriva quindi ogni sostanza spirituale, che ora Io trasformavo in Creazioni che sonodiventate materia – in totale opposizione a ciò che è stato in principio ur. Ma questoessenziale caduto ha sempre la possibilità di riconquistare il suo stato ur, se è dispostoper questo, quando rinuncia alla sua ribellione contro di Me e si lascia una volta dinuovo irradiare dalla Mia Forza d’Amore nella libera volontà. La caduta da Me si èsvolta nella libera volontà, ed il ritorno da Me deve avvenire pure nella libera volontà.Allora l’essere sarà di nuovo illimitatamente beato e lo rimarrà anche in eterno. Amen.

B. D. Nr. 8975 20 15 – 16. 05. 1965 L’Atto di Creazione fu un Atto di Felicità per Dio

1. Il motivo del Mio Agire ed Operare in tutto l’Infinito è stato dato dalla Mia perseveranteVolontà di Formare, dalla Mia invariabile forte Forza come il Mio ultra grande Amoreche doveva attivarsi, che però trovava una specie di Soddisfazione solo quando Si creavadegli esseri che potevano accogliere e restituire questo Amore. Perché il Mio Amorenecessitava di un vaso che Gli si apriva ed accoglieva il Mio Amore e Me Lo ri-irradiavadi nuovo, mentre aveva luogo un inimmaginabile Atto di Felicitazione, che a nessunessere creato sarà mai comprensibile.

2. Dopo un tempo infinitamente lungo dall’Essere Solo il Desiderio di un reciprocoscambio divenne sempre più forte, benché Io Mi potevo già rallegrare in sovrabbondanzanelle Creazioni spirituali esternate da Me, perché grazie alla Mia Volontà Io potevovedere ogni Pensiero come un’Opera compiuta, e questi Miei Pensieri sono statiincalcolabili in modo che Io potevo costantemente creare e malgrado ciò non percepivonessuna diminuzione della Mia Forza Creativa, al contrario, questa aumentava sempre dipiù, più Io l’utilizzavo. Ma quando poi Mi mosse il Pensiero di crearMi un vaso per laForza d’Amore, che doveva quindi essere formato come Me, che Io volevo provvederecon tutte le Caratteristiche, che quindi doveva essere esternato come una Mia Immaginecon la stessa Potenza Creativa e Forza, allora ne bastava già solo il Pensiero chequest’Opera della Mia Volontà stava davanti a Me in tutta la Magnificenza, in modo cheIo vi riconobbi Me Stesso e Mi rallegrai di ciò che avevo creato.

3. La comunione con questo essere Mi rese oltre ogni misura felice, dato che era una MiaImmagine, ma che Io non potevo essere visibile a questo essere, perché sarebbe svanitoin vista del Fuoco Ur, che era bensì anche la sostanza ur del suo spirito, ma che –essendo creato – non poteva sopportare questa Pienezza del Mio Amore, Potenza eForza. Perché quell’essere era pur sempre soltanto una scintilla irradiata, la quale –benché incommensurabilmente beato – era sempre solo una Mia creatura, che non

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poteva contemplare la Luce Eterna. Ciononostante questa creatura era per Me il vaso incui Io potevo lasciare fluire la Mia Forza d’Amore, che questo a sua volta impiegavaquesta Forza d’Amore per essere pure attivo creativamente. E dato che il suo desiderioera lo stesso, esso fece sorgere insieme a Me esseri simili, e la beatitudine eraincommensurabilmente grande, che per noi significava l’Atto di Creare.

4. Sempre nuovi esseri procedevano dalla Volontà d’Amore di noi Due, perché lo spazioera illimitato, non esistevano dei limiti, né della Forza Creativa, né d’Amore, né dellanostra Volontà che era uguale. Perché Io rivelai bensì a lui la Mia Volontà, come ancheagli esseri che erano proceduti da noi Due, mediante la Parola, che dava loro la confermache loro tutti avevano riconosciuto in Me la loro origine; loro potevano continuamentesentirMi e ridarMi anche la risposta – loro potevano farMi delle domande, che Iorispondevo anche mediante la Mia Parola, e dato che Io avevo dato lorocontemporaneamente anche la facoltà di pensare, che loro potevano impiegare nellalibera volontà – nel segno di un essere divino -, loro non erano nemmeno costretti diinterpretare la Parola solo in una determinata direzione, ma loro potevano muovere in séla Mia Parola in tutte le direzioni, e per questo era data la possibilità che potevanointerpretarLa anche erroneamente, a seconda della loro volontà.

5. Ma all’inizio tutti gli esseri non erano in opposizione alla Mia Volontà, loro eranoillimitatamente beati , comprendevano bene la Mia Parola, e questo stato non avrebbemai dovuto avere una fine, ma il primo essere irradiato da Me non era venuto a capo conun Pensiero: non era in grado di contemplarMi, e si sarebbe dato da sé la risposta, chequindi per questo gli mancava il Potere. E’ vero che esso riconobbe sé stesso comecreato da Me, sapeva che aveva avuto un inizio, mentre Io Ero dall’Eternità.

6. Ma cominciò a dubitare e non presentò questi dubbi a Me, che Io avrei potutocorreggere. Ed esso credeva di poter nascondere davanti a Me i suoi pensieri perché nonerano sempre in lui, ma solo di tanto in tanto sorgevano in lui, si dedicava sempre dinuovo al Mio Amore e riceveva questo anche interamente. Ma dato che una voltadubitava del Mio Amore che gli affluiva interamente e non si spiegava, il dubbioritornava sempre di nuovo, e così creava lo stato della diffidenza che non avrebbe maidovuto essere tra l’essere creato e Me.

7. In questo spirito ur primo creato la diffidenza divenne sempre più forte, soprattutto cheora si vide come creatore degli esseri innumerevoli che lo potevano vedere in tutta lamagnificenza, a cui Io però non potevo essere visibile. E dato che la facoltà di pensaregli era pure propria così precisamente, trasse delle conclusioni sbagliate nella suadiffidenza, e ciononostante che Mi riconobbe come sua Origine, e (ma egli) sperava dipoter convincerne anche tutti gli altri esseri creati che egli era il loro creatore, dato chenon erano in grado di contemplarMi. Egli si elevò quindi al di sopra di Me e rifiutò orala Mia Forza d’Amore, nella credenza di possedere esso stesso tanta forza da non averepiù bisogno della Mia Forza, e questo era il suo peccato, come anche il peccato di tuttigli esseri caduti che lo seguirono.

8. (16. 5.) Ora veniva per così dire creato un secondo mondo, un mondo nel quale tutto eraorientato erroneamente, che ora però venne anche dominato da colui che oramai era ilMio avversario. Ma dato che tutto il creato ha avuto la sua Origine in Me, anche questomondo era sottoposto alla Mia Volontà ed al Mio Potere, e tutte le Forze positive lottanocontro le negative, sempre con la meta di riconquistare di nuovo tutto il negativo. Perchébenché avessi equipaggiato lo spirito primo creato con la stessa Potenza creativa e Forza,esso aveva perduto queste tramite la sua caduta da Me.

9. Ma Io ho lasciato a lui stesso la sua libertà, mentre ho preso tutto il creato sotto la MiaProtezione e lo tolsi a lui e lo formai in Creazioni di ogni specie perché avevoMisericordia del suo stato che era infelice ed avrebbe dovuto rimanere sempre infelice se

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il Mio Amore non avesse trovato una via d’uscita per ricondurlo una volta di nuovo daMe.

10. Il processo del Rimpatrio però è di una tale infinita durata di tempo che si può parlare diEternità – durante le quali il Mio avversario può far valere il suo diritto solotemporaneamente sullo spirituale che gli appartiene – quando passa nello stadio di uomosulla Terra. Poi però lui ce la mette tutta per portare l’essere di nuovo in suo possesso, sequesto non si fa aiutare diversamente, se non accetta la Salvezza mediante Gesù Cristo esi libera dal suo potere.

11. Il suo potere in questo tempo è enorme, e ci vuole una forte volontà per staccarsi da lui,ma anche la Mia Grazia è smisurata e può essere sempre messa di fronte al suo potere –in modo che è davvero possibile di darsi liberamente a Me e poi il suo stato infelice èfinito.

12. Ma passeranno anche dei tempi eterni finché la caduta da Me di allora siadefinitivamente espiata, e passeranno ancora dei tempi infiniti finché anch’egli sideciderà per il ritorno, colui che una volta è proceduto da Me come massimo spirito diLuce, finché ritorna nella sua Casa Paterna, perché la schiera degli spiriti caduti èinfinita, e questi hanno anche bisogno di tempi infiniti finché si sono liberati dalle cateneche sono state messe loro da parte sua, per poter entrare liberati nel Regno della Luce edella Beatitudine.

13. Ma il Mio Amore è infinito, il Mio Potere non conosce limiti e la Mia Sapienza ècostantemente intenzionata a raggiungere la meta, che Io ho posta nella Creazione delmondo degli spiriti. Amen.

B. D. Nr. 8863 21 02. 10. 1964 Come si è formato il male

1. Quando voi uomini vedete in Me il vostro Dio e Creatore, come avete stabilito il giustorapporto con Me – quello di un figlio verso il Padre – vi trovate anche nel giusto legamecon Me, cioè siete colmi di profonda umiltà ed aspettate da Me il Mio Discorso che Ionon nego a nessuno di voi che pregate a Me nel modo giusto – per cui ci vuoleirrevocabilmente la più profonda umiltà. Perché all’umile Io dono la Mia Grazia.

2. Ma voi uomini dovete aprirvi al Mio Discorso, voi dovete riconoscere ogni pensiero chesorge in voi dopo intima preghiera, come una Mia Risposta, perché allora è impossibileche pensiate qualcosa di diverso di quello che è la Mia Volontà, perché Io vi hopromesso che voi dovete pregare a Me giustamente – cioè nello spirito e nella verità –affinché Io ascolti la vostra preghiera e l’accolga. Non avete però bisogno di contare suavvenimenti insoliti – che voi ora Mi percepite in modo suonante – ma ogni pensiero chesorge in voi dopo intima preghiera, è la Mia Risposta, e poi voi avrete veramente solopensieri buoni che non possono essere usciti da nessun’altra Fonte che la Mia.

3. Voi dovete sempre ricordarvi che Io so quando i vostri pensieri sono rivolti a Me e chepoi non possono venirvi incontro pensieri avversi. Dovete sapere che questa vostrapredisposizione verso Me Mi è cara ed Io vi posso ora compensare secondo la maturitàdella vostra anima – se Io posso esprimerMi nel suono, che però è possibile solo nei casipiù rari.

4. 3. 10.) Ma quando Io posso esprimerMi con il suono, allora ogni errore è escluso, perchéallora risuona in voi come una finissima campanella, voi siete ultra felici quando sentitocosì la Mia Voce. Ed Io vi posso far giungere delle Rivelazioni di profondissimaSapienza, e voi potete dare credibilità senza riserva a tali Rivelazioni.

5. Ma ora è da considerare questo, che l’uomo si occupi di (tali) problemi ed il suointelletto può prendere una via sbagliata, per cui viene data all’avversario la possibilità di

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inserirsi e che egli poi sente ben una Voce che però non lo rende beato, ma fa scaturire inlui un leggero fastidio. E questa Voce risolve poi il problema nel modo come corrispondealla volontà dell’uomo. E perciò proprio in tali questioni è particolarmente necessarioche egli (l’uomo) invii a Me prima la preghiera di “protezione da errore”, perché questapreghiera lo protegge dall’agire dell’avversario. Allora rende sé stesso disponibile per laRisposta, che ora gli può arrivare da Me Stesso, perché questa preghiera manda vial’avversario.

6. E proprio la domanda, se anche il male abbia la sua origine in Me, muove ancora oggivoi uomini come al tempo di quelle Rivelazioni. Ma Io vi posso sempre solo dire che Ionon posso celare in Me nessun Pensiero cattivo, che tutto può essere solamente buonociò che ha avuto la sua Origine in Me. Come dunque è venuto “il male” nel mondo?

7. Avete la spiegazione nella “facoltà di pensare” dell’essere – perché questa era libera,poteva perciò cambiare nella libera volontà il buon Pensiero, che irradiava da Meall’essere. E libera volontà significa potersi sviluppare verso ogni direzione. Quindi ilmale è nato nella libera volontà, prima non esisteva, ma è un prodotto della liberavolontà, – dato che la facoltà di pensare dell’essere non gli ha posto nessuna barriera –è un prodotto di creazione di colui che manifestò il suo potere in opposizione a Me edalla Mia Volontà – perché aveva la caratteristica creativa – ora “creò” anche il male,questo andava sul suo conto che lui ha messo nel mondo e per questo è diventato unessere impuro.

8. Voi volete sempre attribuire il male a Me, l’Essere più Perfetto, ma che non avrebbe maitrovato spazio in Me. Ma i Miei avversari stessi erano l’origine del male, perché eglistesso ha invertita la sua facoltà di pensare in sé stesso nel male, perché si è allontanatodal Mio Cerchio di Corrente d’Amore e che questo era quindi un “uscire” dal MioOrdine dall’Eternità, questo non ve lo rendete chiaro. Che lui, proprio come Me, era unessere autonomo e che poteva invertire per propria volontà i buoni Pensieri irradiatigli daMe e li aveva invertiti, questo era l’inizio del peccato contro di Me, perché Io avevo datoa tutti gli esseri la libera volontà, Io avevo provveduto tutti gli esseri con la facoltà dipensare.

9. Come mai che poi non tutti gli esseri hanno utilizzato la loro libera volontà e la lorofacoltà di pensare nello stesso modo? E’ stato egli stesso che aveva partorito da sé ilmale, ha cominciato con un amore sbagliato che egli sentiva in sé, che Mi invidiava laForza e da ciò venne poi tutto il male, ma ha avuto in lui stesso l’origine, perchéutilizzava erroneamente la sua facoltà di pensare, cosa che Io però non ho potutomodificare per via della libera volontà.

10. Dovete sempre ricordarvi che quell’essere – Lucifero o portatore di Luce – è statoqualcos’altro che gli esseri generati dalla Forza e Volontà di noi Due – che Io Mi sonocreato in lui un’Immagine, un essere, che era costituito precisamente come Me ed alquale Io diedi anche la grande Potenza di Creare – e che era anche oltremodo buono. Mala Pienezza degli esseri proceduti da noi Due lo rese arrogante, e quest’arroganzaoffuscava temporaneamente la sua facoltà di pensare, e questo era già un minimo iniziodi amor proprio, che era opposto al Mio Essere.

11. E per questo Io dico: Quello che si muove all’esterno da Me, non si muove più nel MioOrdine. E questo essere – Lucifero – si è staccato da Me, e tutto in lui si è invertito versoun essere fondamentalmente cattivo, egli stesso ha partorito tutte le caratteristiche e le hamanifestate. Voi potete sempre soltanto dire: egli, come anche un potere simile a Me – haportato al mondo il male e trasferito a quegli esseri, ma non che Io avessi il male in Me.Perché la circostanza che esistevano anche degli esseri non caduti, dovrebbeconvincervi, che la “facoltà di pensare” non avrebbe dovuto portare alla caduta, che peròal Mio avversario stavano a disposizione molti mezzi di condurre pure il suo seguito allacaduta.

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12. Già per il fatto che Io come l’Essere più sublime non ero visibile per loro, ma che eglisplendeva in tutta la Pienezza di Luce e loro lo riconoscevano come loro dio malgrado laLuce più splendente. Dato che la caduta si estendeva a tempi infinitamente lunghi, eglinon poteva essere stato creato da Me come spirito impuro, e quelle caratteristiche cattivepotevano svilupparsi lentamente, ma non hanno mai avuto la loro origine in Me, invecein colui che era potente come Me, soltanto che ha avuto un inizio, cosa che lui sapevamolto bene.

13. E così il male ha avuto anche il suo inizio con l’iniziale caduta degli spiriti da Me. Finoallora però tutto era perfetto, e così anch’egli è proceduto da Me in tutta la Perfezione,cosa che però non esclude che lui utilizzava tutti i suoi pensieri diversamente di comeera la Mia Intenzione.

14. E questo dunque l’aveva prodotto la sua “facoltà di pensare” che Io però non avevodeterminata, ma da Me gli affluivano sempre soltanto buoni Pensieri.

15. E vi indico sempre di nuovo il numero infinito di esseri non caduti, che hanno anche lorola facoltà di pensare, ma hanno scoperto in Lucifero l’abuso di forze, che ha portato nelmondo il male, e questo ha reso responsabile Me Stesso per questo, che Io avessi in Meil male ed egli condurrà sempre nell’errore gli uomini che ne sono ricettivi. Amen.

B. D. Nr. 8887 22 25. 11. 1964 Quando e perché il perfetto è diventato imperfetto?

1. Tutto ciò che é da Me deve essere Perfetto perché Io semplicemente non potevo crearenulla d’imperfetto, perché il Mio Amore, Sapienza e Potenza non permetteva nessunaimperfezione nelle Creazioni che la Mia Volontà ha esternate da Me. Questo dunqueavvenne “in Principio”, quando Mi compiacque, di crearMi un essere e di equipaggiarlocon la stessa Potenza di Creare, e per rendere poi felice questo essere con l’esternazionedi esseri simili mediante la sua volontà con l’utilizzo della Mia Forza.

2. Contestare a Me questa Perfezione lo possono però solamente gli uomini che trovano sestessi in uno stato di imperfezione, che quindi nel limite del loro pensare non possonoimmaginarsi uno stato della Perfezione, nel quale poi è impossibile di far sorgerequalcosa d’imperfetto. Se però da Me poteva sorgere solamente qualcosa di Perfetto,quando è subentrata poi la modifica del Perfetto nell’imperfetto?

3. E’ difficile ma anche di nuovo facile rispondere a questa domanda. Che ciò che eracreato da Me assolutamente perfetto poteva invertirsi nel contrario, resterà per voieternamente incomprensibile. Perché la libera volontà poteva uscire dall’Ordine divino,egli stesso poteva rovesciare l’Ordine divino, quindi egli l’originariamente perfettopoteva invertirlo nel contrario, in uno stato della non divinità, che contraddicevatotalmente il Mio Essere perfetto, che il Mio spirito primo creato, che era equipaggiatocon la stessa Potenza Creativa, ha creato grazie alla sua facoltà di pensare.

4. Nella Mia Perfezione non ho potuto avere in Me nessun falso Pensiero – ma egli lopoteva, perché aveva una libera volontà che utilizzava erroneamente. Per Me un falsoPensiero sarebbe stato una Impossibilità, per lui era possibile mediante la sua facoltà dipensare che era orientata diversamente attraverso la sua libera volontà.

5. E voi come uomini siete nel vostro pensare limitato, voi cercate di darvi una spiegazionesul Mio Essere Stesso, che anche il male sia venuto da Me, ma non considerate che poila caduta degli spiriti sarebbe da attribuire a Me Stesso, che Io non avrei esternato gliesseri come perfetti. Ma che voi dovete ringraziare lui per la caduta, non lo voleteaccettare, ma cercate la colpa presso L’Essere più Perfetto che veramente ha potutocrearvi solamente così come questo era possibile: nella più sublime Perfezione.

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6. Che voi vogliate vedere ancorato tutto il contrario anche in Me, è soltanto una confermache il Mio Essere Ur vi è sconosciuto. Io so bene che cosa Mi è contrario, perché hopotuto seguire il pensare errato del Mio avversario e sapevo in che cosa consisteva il suopeccato: che si è ribellato contro di Me, che Mi invidiava la Mia Forza, e cominciavalentamente ad odiarMi. Ed Io sapevo anche dove conduceva il suo sentimento, ma Io nongli ho impedito la sua caduta e nemmeno agli esseri che volevano seguirlo – benchéquesti fossero proceduti da Me in tutta la Perfezione.

7. Dato però che Io ho equipaggiato gli esseri con una libera volontà, non ho nemmenopotuto impedire loro di accettare i pensieri di colui che ha opposto a Me la sua segretaribellione e questi pensieri hanno anche portato gli esseri alla caduta, dato che ora luitrasferiva tutti i suoi pensieri d’odio a quegli esseri e li incitò alla caduta. Perché si sonoribellati contro di Me, non Mi riconoscevano più e rifiutavano la Mia Forza d’Amore.

8. Quanto sia sbagliato però di voler vedere in Me tutto il contrario risulta dal fatto che voiavete potuto mettere in dubbio il Mio Amore, che vi ha creato secondo la Mia Immagine,che avete potuto mettere in dubbio la Mia Sapienza che quindi accetta la vostra caduta,e che vi sarebbe dubbiosa anche la Mia Onnipotenza che ha sempre soltanto potutocreare della massima Perfezione. E per questo dunque Io confuto questo comeinsegnamento errato, che vi impedirà sempre di riconoscerMi bene nel Mio Essere Ur evoi Mi rifiutate l’amore che Io desidero da voi. Amen.

B. D. Nr. 8755 23 17. 02. 1964 L’attività degli spiriti ur non caduti

1. Se voi volete essere attivi nell’insegnamento, allora dovete anche essere istruiti su tuttonella Verità, dovete poter contrastare ogni insegnamento errato, cioè loro stessi devonoessere totalmente informati su ciò che volete portare come sapere spirituale ai vostriprossimi. E voi rappresenterete il vostro sapere anche soltanto quando voi siete informatida Me Stesso, perché soltanto Io so tutto ed anche soltanto Io posso introdurvi in quelleregioni che sono irraggiungibili al vostro intelletto.

2. L’Atto della Creazione di esseri spirituali è stato sempre un’Irradiazione della Mia Forzad’Amore nel vaso che Io Stesso Mi sono creato come primo essere, che ha accolto cosìla Corrente della Mia Forza d’Amore e che ora – dato che è stata la Mia Immagine -rifiutava di nuovo la Forza che affluiva a lui, mentre egli era pure attivo creativamente,creando degli esseri simili in numero infinito.

3. Quindi ogni essere era la Mia Forza d’Amore irradiata. Ogni essere doveva essereperfetto al massimo perché da Me non poteva procedere nulla di imperfetto, perché laMia Forza d’Amore non si è mai indebolita e perciò la stessa Forza d’Amorecompenetrava tutti questi esseri.

4. Che Io avessi creato da Me qualcosa di secondo rango, non poteva perciò esserepossibile. Ma gli esseri stessi potevano formarsi in esseri non divini mediante il loroerrato orientamento di volontà. E deve essere prima affermato che ogni essere aveva unalibera volontà, altrimenti non potrebbe essere chiamato perfetto. Questa libera volontàora è stata messa davanti ad una decisione, perché l’essere doveva mettere alla prova lasua perfezione. Doveva decidersi, se voleva rimanere perfetto, benché poteva ancheinvertirsi nel contrario – proprio perché era provvisto con la libera volontà.

5. E che in questa prova di volontà, incalcolabili esseri creati nella Perfezione sono cadutida Me ed hanno seguito il loro signore nell’abisso, perché egli stesso non avevasostenuto la prova di volontà, di questo siete già sovente messi al corrente. Ma ora sitratta del fatto se esistevano anche degli esseri che erano stati creati senza la liberavolontà, che perciò non potevano fare altro che adempiere la Mia Volontà?

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6. Allora Io Stesso Mi sarei creato degli esseri inferiori a cui doveva essere negata laPerfezione, perché la libera volontà fa parte di un essere perfetto, altrimenti sarebberostate delle “opere” insussistenti della Mia Volontà di Creatore – in certo modo Creazionimorte, perché la libera volontà soltanto è motivo per ogni attività. Ma se questa volontàsi è sottomessa totalmente a Me oppure opera nell’impotenza, lo determina ora anche ilrapporto dell’essere con Me.

7. Ogni essere non caduto ora si è dato totalmente a Me, ha sottomesso la sua volontà da séstesso alla Mia ed operava ora con Me e nella Mia Volontà. Ha eseguito soltanto ciò checorrispondeva alla Mia Volontà, perché mediante la sua unione con Me era anche essostesso della stessa volontà – mentre gli esseri caduti si sono separati grazie alla lorolibera volontà. Loro disdegnavano la Mia Volontà ed operavano contro di Me e possonogiungere soltanto di nuovo dopo percorso infinitamente lungo attraverso l’abisso all’altogrado d’amore, dove si sottomettono di nuovo volontariamente alla Mia Volontà, poipotranno quindi di nuovo operare e creare con Me nella Mia Volontà, che sarà diventataora anche la loro.

8. Così dunque dovete distinguere: Esseri di Luce – che Mi sono rimasti fedeli nella loroprova di volontà e quindi creeranno e opereranno sempre nella Mia Volontà e sonoperciò incommensurabilmente beati, perché non si sentiranno mai come esseri non liberideterminati da Me, perché un tale stato contraddirebbe totalmente al Mio Ordinedall’Eternità -, ed esseri caduti che hanno orientato erroneamente la loro libera volontà, iquali agirebbero sempre contro di Me, se Io non legassi la loro volontà durante il periododel loro sviluppo verso l’alto dall’abisso. In questi esseri ora si svolge il processo dirimpatrio, al quale partecipano tutti gli esseri di Luce, cioè tutti gli esseri una volta noncaduti e tali che hanno già raggiunto la figliolanza di Dio nella vita terrena oppure quelliche si trovano in un alto grado di Luce.

9. Tutti questi esseri portano in loro la Mia Volontà, ma è libera e si sottomette da sé allaMia, dato che questo non sarebbe davvero un segno di un essere divino e perfetto, se sitrovasse sotto pressione – che cioè dovrebbe eseguire ciò che Io gli ordino.

10. Voi uomini non riuscite ancora a spiegarvi bene la Parola “Perfezione”, perché alloraogni stato di imperfezione sarebbe escluso; illimitata beatitudine di felicità è la sorte diun essere perfetto, che però non potrebbe essere messa in accordo se un essere venisseobbligato ad ogni attività e quindi sarebbe in certo qual modo non libero.

11. L’esercito degli spiriti da Me creati che sono rimasti con Me, sono incalcolabili, e tuttiagiscono nell’Infinito, sempre in senso di salvezza, creando a tutto il caduto dellepossibilità di risalire. Ma è sbagliato dire, che questi esseri non possono fare altro cheeseguire la Mia Volontà, ma non vogliono altro che servire Me ed a tutto lo spiritualenon libero, perché sono alti spiriti d’Amore, ed Io Stesso li lascio essere attivi per Me perrenderli felici perché basta davvero un Mio Pensiero per portarLo ad effetto grazie allaMia Volontà, per far sorgere tutto ciò che quegli esseri di Luce creano, per sentire lorostessi della beatitudine di felicità.

12. E se parlo Io di esseri di Luce, allora è lo stesso come se Io parlassi dell’infinita schieradei Miei Angeli, che si trovano tutti nella più sublime Perfezione e mettono alla prova laloro Perfezione, mentre Mi sono rimasti fedeli, quando l’esercito maggiore di questiAngeli si è distolto da Me e precipitava nell’abisso. Loro Mi hanno dimostrato il loroamore e fedeltà, e malgrado ciò anche questi esseri di Luce faranno una volta il percorsoattraverso l’abisso, affinché loro stessi compiano l’opera di formazione a figlio di Dio,che loro poi per propria volontà e amore che vuole servire compiano loro stessi per cosìdire un’Opera di Creazione, che proprio Io non potrei crearMi, perché questa ha perpremessa la libera volontà che l’essere poi impiega nella vita terrena come uomo, pergiungere alla più sublime perfezione, e tutti gli esseri che Mi sono rimasti fedeli, sitrovano nel più sublime grado di Luce, ed il loro amore per Me è indescrivibile, loro

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sanno della Mia Volontà e non faranno sorgere in loro comprensibilmente nessun altravolontà per via del loro infinitamente profondo amore. Ma nessuno di questi esseri èlegato alla Mia Volontà, altrimenti la sua beatitudine sarebbe diminuita, che da parte Mianon avverrà mai – che però la Mia Intera Opera di Creazione è sottomesss lo stesso allagerarchia dei Miei Angeli, è motivata dal fatto che gli esseri una volta irradiati come MiaForza devono essere attivi ed il Mio Amore fa sempre di nuovo arrivare delle Ideeall’esecuzione, per rendere costantemente felici le Mie creature. Ma sempre soltanto unaattività in libertà rende felice, mai una attività sotto costrizione. Perché soltanto lospirituale caduto è sottomesso ad una costrizione in un certo spazio di tempo, ma mai gliesseri che sono attivi come Angeli di Luce nel Mio Regno. Amen.

B. D. Nr. 8868 24 14. 10. 1964 Diversità di rango degli esseri creati

1. Credete a Me, che Io devo correggere ancora molti errori, se dovete muovervi nellaVerità ed anche sostenere la stessa. Voi avete un concetto completamente sbagliato dellaMia Forza Creativa che è illimitata ed ha compensato anche con illimitata pienezza diForza gli esseri creati, che perciò come Me potevano esternare continuamente delleCreazioni nell’Universo, che non conoscevano nessuna limitazione. E quindi non potetefare nemmeno nessuna differenza nei gradi del potere di creazione di quegli esseri cheMi sono rimasti fedeli, perciò non si sono recati volontariamente in un'altra sfera chequella dove Io Stesso in mezzo al Mio esercito ho la Regione della Mia Forza di Creare.Tutti gli esseri sono stati creati perfetti, e ciò significa che nessun essere è sottomesso aduna limitazione, che però ad ogni essere è posto un compito che adempiecoscientemente.

2. Nessun compito è più importante di un altro, e così non esiste nemmeno una differenzadi rango – l’amore di tutti quegli esseri culmina nell’amore per Me, e loro tendonoveramente sempre verso Me, per ora essere resi anche sempre più felici mediante lacorresponsione del Mio Amore, per cui voi uomini non potete mettere nessuna scala dimisura. Soltanto il grado di Luce di quegli esseri può essere diverso, che hanno superatoquell’abisso senza aver raggiunto la figliolanza sulla Terra, che però si trovano lo stessoin un grado di Luce e che cercano di aumentare questo continuamente. E la lorobeatitudine non conosce limiti, che sono sfuggiti all’abisso e che dunque hanno dovutosuperare il percorso del loro sviluppo. Loro sono ora anche consapevoli della beatitudineoramai raggiunta, e la loro vita nell’Eternità è un unico canto di lode e ringraziamento.

3. Anche questi sono ammessi alla creazione e vivificazione del Cosmo, ma semprecorrispondente alla loro pienezza di Luce che aumenta continuamente. Quindi tutto ilperfetto non conosce limitazione, di conseguenza non possono nemmeno esistere degliesseri che possiedono priorità, e la vostra immaginazione di voler suddividere questiesseri in più o meno capaci, è sbagliata, perché la Perfezione lo esclude. Questi sonosempre dei concetti umani, perché voi siete formati più o meno imperfetti e volete anchetrasmettere queste caratteristiche a quegli esseri che sono formati oltremodo perfetti.

4. Se ora l’essere più piccolo o più grande viene creato – a tutto serve la stessa Forza diCreazione, perché è la stessa Opera di Miracolo nella Mia Creazione, e la più sublimePerfezione degli esseri consiste nel fatto che uno serve l’altro, che nessuno vuoleoccupare una priorità davanti all’altro e che di conseguenza l’espressione “Angelo oArcangelo” non è giustificata, ma tutti gli esseri appartengono alla grande schiera deiMiei spiriti ur creati, che solo voi uomini vi immaginate questo mondo degli spiriti aranghi, proprio come vi create sulla Terra delle graduatorie.

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5. Fintanto che voi possedete un basso grado di maturità, anche il grado d’amore è diverso,e non potete creare in forza e potere. E dovete sempre cercare di aumentare questo gradod’amore, finché siete di nuovo arrivati in questo stato ur, da cui ha avuto luogo la vostracaduta nell’abisso. Ma di questo fa parte anche che voi raggiungiate la figliolanza di Diosulla Terra e per questo scopo un essere di Luce può ritornare ancora una volta sullaTerra per una missione, quando ha fallito sulla Terra raggiunge lo stesso nell’aldilà ungrado di Luce che permette questa ripetuta incarnazione, come però anche ogni spiritonon caduto può fare questo percorso attraverso l’abisso, per provare la sua liberavolontà, che però non può mai sprofondare, ma la spinta di creare in quello spirito urdiventa sempre più potente. Allora richiede sempre di più la Mia Forza d’Amore e tendeverso Me e crea perciò con la Mia Forza che lo colma completamente.

6. La Perfezione però è illimitata oppure, quello che è perfetto, non conosce limitazione. E’come Me potente e può creare e formare il più grande come anche il più piccolo, perchéserve sempre ed aiuta il non beato alla beatitudine. Solo quando voi sapete che cosa è“l’Amore” veramente ur (primordiale) voi lo potete comprendere, e per questo Io valutotutto secondo il grado dell’amore, ma questo valutare termina appena l’essere è perfetto.Perché essere perfetto significa essere illimitatamente beato, allora l’amore di ogniessere è per Me, L’Essere più altamente perfetto che adempie sempre la sua nostalgiad’amore e non finisce lo stesso mai in eterno. Amen.

B. D. Nr. 6207 25 07. 03. 1955 Divinazione degli esseri creati

1. In Principio voi tutti eravate con Me, perché il Mio Amore vi colmava completamente, viattraeva a Me. Era uno stato della più sublime Beatitudine per voi, perché eravate degliesseri divini, siete la Mia Irradiazione d’Amore diventata forma, eravate delle immaginidella massima intelligenza ed in possesso di Luce e Forza, che vi ha di nuovo resi capacidell’attività creativa. Voi eravate degli esseri perfetti, Immagini di Me Stesso con solouna differenza, che voi eravate proceduti da Me, mentre Io Stesso Sono dall’Eternità efuori di Me non regna nessuna Forza creativa.

2. Perciò tutto il proceduto da Me era la Mia Opera. E così anche l’essere primo creato, cheera il procreatore di tutti voi con il Mio Assenso e con l’uso (per l’utilizzo) della MiaForza. Anche questo essere era la Mia Opera, non come esso (stesso) voleva farvicredere – la Forza creativa stessa. Questo essere ha chiamato in vita innumerevolicreature, perché voleva utilizzare la Mia Forza che gli affluiva ininterrottamente in sensocreativo – perché ne possedeva la facoltà, perché era perfetto e “simile a Me” da Meesternato, appunto a questo scopo – a vivificare questo infinito Regno spirituale per lapropria beatitudine.

3. Quello che rese felice Me, doveva rendere felice anche questo essere da Me primocreato, e per questo Io gli diedi illimitata Luce e Forza, Io gli diedi la libera volontà, cheora poteva utilizzare secondo il proprio benestare – ma che l’avrebbe dovuto utilizzaresecondo la Mia Volontà, se voleva essere attivo corrispondente alla sua Perfezione. Lasua volontà però si dischiudeva contro la Mia Volontà, cosa che era ben possibile datoche l’essere era stato creato totalmente libero, cioè nessuna costrizione avrebbe messo indubbio la sua Perfezione – cosa che però sarebbe stata impossibile, se l’essere avesseteso più per il Mio Amore, che per la Mia Forza d’Amore, se si fosse accontentato dellaMia Forza d’Amore che ricevette continuamente.

4. Il numero infinito delle sue Creazioni essenziali, che il suo ed il Mio Amore avevanochiamati in Vita, risvegliava in lui il desiderio di dominarli – ed anche se sapeva che laMia Forza era attiva nella Creazione di quegli esseri, esso invertì il suo amore per Me in

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un sentimento avverso – Mi invidiava la Forza, e voleva separare da Me ciò che la MiaForza aveva chiamato in Vita, per possederlo lui stesso e dominarlo. Non gli sarebbecomunque stato possibile separare da Me queste Mie creature, - dato che erano colmidella Mia Forza d’Amore, che li legava inseparabilmente a Me – se Io Stesso non liavessi lasciati liberi – cosa che Io ho anche fatto per via della divinazione dei Mieiesseri.

5. Voi, che siete stati creati perfetti, sareste rimasti in eterno soltanto le Mie creature, -Opere che potevano pensare ed agire soltanto nella Mia Volontà, ma che noncorrispondevano all’Immagine che Io Mi ero immaginato quando vi ho creati: figliliberi, operando e stando nella più sublime Perfezione, che sono bensì attivi secondo laloro propria libera volontà, che però come conseguenza d’amore per Me era anche laMia. Io volevo ottenere questo e perciò vi lasciai liberi, affinché voi stessi potevateformarvi a ciò che Io Mi ero prefisso come meta. Io non vi ho tolto il Mio Amore, manon ho nemmeno impedito all’essere primo creato – ora il Mio avversario – di agire puresu di voi.

6. Ma anche voi eravate equipaggiati con la libera volontà e potevate ora deciderviliberamente per Me o per lui. Voi non dovevate cadere, perché stavate nella Luce epotevate sentire il Mio Amore e lasciarvi attirare da questo a Me. Ma anche la suainfluenza su di voi era grande, e voi ve ne siete arresi. Voi lo avete seguito nella liberavolontà, che però non vi ha donato nessuna beatitudine, ma vi ha precipitato nell’abisso.Perché egli si è opposto a Me, si è ribellato a Me, ha reso inefficace la Mia Forzad’Amore. Io Stesso non glie l’ho sottratta, ma egli si è allontanato così tanto da Me chela Mia Radiazione d’Amore agiva sempre più debolmente, perché egli vi ha oppostoaperta ribellione – nella credenza di possedere esso stesso abbastanza forza nella schieradei suoi seguaci, che lui aveva tirato con sé nell’abisso.

7. Tutti voi dovevate ora fare a meno della Mia Forza d’Amore, anche se Io Stesso non vel’ho sottratto, ma voi l’avete respinto e siete perciò diventati senza forza e di spiritooscuro. Voi avete liberamente rinunciato allo stato ur in incredibile beatitudine. Ma voinon dovete rimanere eternamente nel vostro stato auto eletto, perché il Mio Amore nonrinuncia a voi, perché siete anche le Mie creature, che Io non lascio mai in eterno in unostato che contraddice totalmente alla vostra destinazione ed alla vostra nascita. Io nonrinuncio alla meta che Io ho posto una volta per voi – la divinazione degli esseri che Ioho creato. Io l’otterrò ed anche voi, che siete ancora non-beati come conseguenza dellavostra ribellione unilaterale contro di Me, voi ritornerete una volta di nuovo nel Regno diLuce, voi vi rallegrerete dell’illimitata Forza e sarete beati. Ma Io non agisco su di voinella costrizione, ma voi stessi dovete fare la via nella totale libera volontà che riconducea Me, indietro alla Perfezione, che una volta era la vostra parte, a cui avete rinunciato,ma la raggiungerete una volta di nuovo irrevocabilmente, perché il Mio Amore perseguesoltanto quest’unica meta, che voi quali Miei figli agite e create nel Mio Regno nellaLuce e Forza e Beatitudine. Amen.

B. D. Nr. 8631 26 30. 09. 1963 Dio sa da Eternità della volontà delle creature

1. Io ho previsto tutto, Io sapevo come si sarebbero sviluppati sia gli esseri spirituali nellalibera volontà, come so anche della volontà degli uomini sin dall’Eternità, quanto tempoMi pone resistenza. Ma questo Sapere non Mi impediva di eseguire il Piano delladivinazione degli esseri da Me creati, perché Io previdi pure che Io raggiungo una voltala meta, che Io ho posto a Me Stesso, quando Io creai dal Mio Amore degli esseri

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spirituali. Ma Io non toccherò mai la libera volontà delle Mie creature, per quanto sitengono ancora lontani da Me, perché per Me non esiste nessun concetto di tempo,perché nell’Eternità sono tutti soltanto dei momenti fuggenti, cosa che voi uominiconsiderate come spazi di tempo di infinita lunga durata.

2. Ma voi uomini, che vi tenete ancora lontani da Me, che siete ancora imperfetti, per voivale ancora il concetto tempo e questo fintanto che vi siete di nuovo perfezionati, finchévi siete ritrasformati nei vostri esseri ur (primordiali), quando tutte le limitazionivengono annullate. E fino allora il vostro destino non è da chiamare beatitudine, perchéin questo tempo fino al vostro perfezionamento dovete soffrire. La meta che Mi sonoprefissa quando Io vi creai deve essere raggiunta da voi stessi, la vostra volontà vi devetendere, e dato che questa Mi è sovente molto a lungo contraria, devo impiegare deimezzi che conducono alla rinuncia della resistenza. Ed un tale mezzo è sovente lasofferenza, una sofferenza in cui l’uomo riconosce la propria debolezza ed ha il bisognodi appoggiarsi ad un Essere Che lo assiste.

3. Allora si stabilisce un avvicinamento a Me, che conduce poi anche alla meta: ladefinitiva unione con Me. Il Piano della divinazione degli esseri creati da Me Mi haanche trattenuto di impedire la caduta degli esseri da Me, perché l’essere stesso dovevacompiere questa divinazione nella libera volontà, e dato che ha rinunciato alla suaPerfezione in cui Io avevo creato l’essere, doveva compiere una grande opera: dielaborare se stesso dall’abisso di nuovo verso l’alto, per poi però raggiungere il massimogrado della Perfezione, che la sua volontà stessa doveva anelare – quindi a questo nonveniva costretto da Me.

4. Questa libertà della volontà è decisiva, se Io voglio avere accanto a Me degli esseritotalmente liberi, al massimo perfetti, che ora sono veri dei e lo rimarranno, perché sonodiventati assolutamente le Mie Immagini. Io posso tutto, al Mio Potere non sono postidei limiti, ma Io Stesso non posso infrangere la Legge dell’eterno Ordine, che è basata suprofondissimo Amore e raggiante Sapienza. Io non potevo perciò creare degli esserisenza libera volontà perché Io posso far sorgere soltanto del Perfetto, la libera volontàperò fa parte della Perfezione. E d’altra parte questi esseri dovevano ora mettere allaprova la loro divinità, che mantenevano quindi la loro Perfezione anche nella liberavolontà e si appropriavano del tutto alla Mia Volontà e perciò rimanevano anche nellaPerfezione.

5. Per questo dovevano anche avere la possibilità di orientare erroneamente la loro volontà,perché non erano degli esseri tenuti da Me sotto costrizione. Ed ogni essere esternato daMe doveva trovare questa decisione, ed Io sapevo del successo di questa prova divolontà. Ma dato che per Me nulla è impossibile, impiego i mezzi più differenti che laMia Saggezza ha considerato buoni e d’effetto e che hanno sempre soltanto permotivazione il Mio Amore di rendere tutte le Mie creature incommensurabilmente felici.Così ho anche la panoramica dello stato spirituale delle Mie creature e so perciò anchequando sono necessari cambiamenti incisivi o sconvolgenti, per portare avanti ilprocesso di Rimpatrio che si è fermato.

6. Ed il tempo per Me non conta, perché appena l’essere ha raggiunto lo stato dellaPerfezione, dove non esiste più il concetto di tempo, esso considera anche questo lungoperiodo della risalita soltanto come un breve attimo ed è beato di averlo superato. Allorasi trova anche di nuovo nella più chiara conoscenza e sa perciò anche che la Leggedell’eterno Ordine richiede una tale ritrasformazione, se l’essere vuole raggiungere la piùsublime Perfezione – la figliolanza di Dio. Allora Mi loderà e glorierà e Mi donerà tuttoil suo amore ed allora sarà di nuovo illimitatamente beato, come lo era in principio.

Amen.

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B.D. Nr. 6087 27 23. 10. 1954 Peccato Ur (Primordiale) – Irradiazione d’Amore – Gesù Cristo

1. Il primo peccato della ribellione contro di Me ha avuto per conseguenza la grandedistanza delle Mie creature da Me, perché con il rifiuto di Me Stesso hanno rigettatoanche la Mia Forza d’Amore, loro stessi sono usciti dalla Mia Cerchia della Corrented’Amore e si sono sempre di più allontanati da Me.

2. La resistenza contro di Me è uguale al rifiuto della Mia Forza d’Amore, per cui nessunuomo può essere compenetrato dalla Mia Forza d’Amore che resiste a Me ancorainteriormente. E per resistenza è già da considerare quando egli non crede in Me e perciòè senza legame con Me. Allora si trova quindi al di fuori della Mia Cerchia di Corrented’Amore – non può sentire niente del Mio Amore, perché non si apre liberamente e nonè disposto ad entrare in unione con Me. Non riconoscerMi significa essere totalmente nelpotere di colui che una volta si è opposto a Me e per questo è diventato il Mioavversario. Ed il suo piano è di influenzare tutte le creature, che percepiscono per cosìdire Me come Non-Esistente, che non credono in un Essere che li creò e che desideraessere in unione con loro. Ma questo Non-Riconoscere ha per conseguenza anche latotale assenza di Forza ed oscurità nel pensare.

3. Solo da Me si può ottenere Luce e Forza – e loro disdegnano Luce e Forza, perchédisdegnano il Donatore di Luce e Forza – perché non hanno nessuna fede nella Fonte Urdi Luce e Forza, da Cui anche loro sono proceduti. Nella stessa misura nella qualerifiutano questa Fonte Ur, rendono sé stessi incapaci di venire nutriti da questa Fonte Ur,e rimangono così senza luce e forza, finché non tendono a questa Fonte nella liberavolontà – finché riconoscono il Potere che li ha creati ed ora si aprono liberamente, peressere provveduti con la divina Forza d’Amore – finché si uniscono con il Donatore diLuce e Forza. Ed ora ricevono smisuratamente ciò di cui hanno bisogno, per diventarebeati – per entrare di nuovo nello stato ur, che loro una volta hanno liberamenteabbandonato.

4. Ogni uomo che si rivolge a Me, potrà ricevere abbondantemente, perché il Mio Amorenon si esaurisce mai – vuole donare continuamente e rendere felice e richiede solamentedei vasi aperti in cui poterSi riversare. E come è risvegliato nell’uomo la seria volontà dientrare in unione con il Potere Che li ha creati, si distoglie dal peccato ur (primordiale)della resistenza contro di Me, ed egli raggiungerà certamente la meta con l’aiuto deldivino Salvatore, Gesù Cristo, Che ha versato il Suo Sangue per questa grande colpa ur(primordiale), Che ha sofferto infinitamente ed è morto sulla Croce, per conquistareall’umanità indebolita un tesoro di Grazia – il rafforzamento della volontà ed ilriconoscimento della loro colpa.

5. Ogni uomo può diminuire ora la grande distanza da Me, ogni uomo può trovare perdonoper la grande colpa della resistenza di allora contro Me; ogni uomo può di nuovo entrarenella Cerchia della Corrente d’Amore e ricevere Luce e Forza in sovrabbondanza – se siserve della Grazia che gli è abbondantemente a disposizione mediante l’Opera diSalvezza di Gesù Cristo – se riconosce Me, Che ho espiato da Uomo Gesù la colpa pervoi mediante la Mia morte sulla Croce. Amen.

B. D. Nr. 9030: 23. 08. 1965 Avvertimento dal cambiare la Parola di Dio

Che vi urtiate comunque sempre di nuovo alla forma, come vi giunge la Mia Parola dall’Alto.Questo è da spiegare in modo così semplice, che Mi servo del dono dell’afferrare di una persona,ma questo non deve essere confuso con l’istruzione generale, perché trovo solo raramente una

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Page 43: LA CREAZIONE SPIRITUALE UR (Primordiale)

persona a cui è possibile di ricevere la Mia Parola nel Dettato, perché questo richiede la capacità, diafferrare fulmineamente dei pensieri che la toccano e di scriverli secondo il Dettato, cosa che perònon è da scambiare con dei pensieri nati nel proprio intelletto. Questo potrebbe condurre all’erratasupposizione, che fosse del proprio bene mentale ciò che ora la persona cercherebbe dirappresentare come ricevuto spiritualmente. In quel momento l’intelletto umano non lavora, maascolta nell’interiore ciò che gli dice lo Spirito di Dio. Ciò che ricevete come la Mia Parola non visarà mai incomprensibile quando la leggete con la necessaria apertura che richiede un intelletto. Edun cambiamento non è adeguato in quanto anche voi uomini cambiate sempre nella vostra formad’espressione, quindi la Mia Parola deve essere lasciata così com’è stata ricevuta, perché ilcontenuto testimonia dell’Origine divina, e secondo della sua facoltà di ricezione ora il riceventeode la Mia Parola, anche se viene irradiata sulla Terra da uno spirito di Luce, perché costui non puòfare altro che irradiare la Mia Parola. Più l’uomo stabilisce il collegamento interiore, piùchiaramente si forma il Dettato, ma non sarà mai difettoso, perché dove s’insinua un erroreattraverso dei disturbi, questo viene anche presto fatto notare al ricevente, in modo che lui stessopossa correggerlo. (23. 08. 1965) Perché proprio in questo si trova il pericolo, che la Mia Parola siamolto facilmente esposta a tali cambiamenti, perché gli uomini, secondo il loro “gradod’istruzione”, vogliono darle una forma che però è del tutto inadeguata, perché Io so come devorivolgerMi ad una persona per essere compresa da lei. Ed il senso del Mio Discorso è semprecomprensibile, se soltanto attraverso l’amore sia stato raggiunto un certo grado di maturità, che perònon viene sostituito da una formulazione per quanto possa essere comprensibile. Ed una cosa dovetericordare, che in vista della vicina fine a voi uomini viene offerta la Mia Parola davvero in unmodo, che la potete accogliere senza dubbio come Verità, perché Io so che soltanto unicamente laVerità significa Salvezza per voi uomini e che faccio di tutto per guidare a voi la Verità, ma viavvertirò anche costantemente affinché voi stessi non apportiate dei cambiamenti, anche se questosuccede con la migliore volontà. Amen.

Fonte: CD-ROM La Parola di Dio – pubblicato dagli Amici della Nuova Rivelazione –Informazioni per tutti, in riferimenti a tutte le Comunicazioni, CD-ROM, libri, libretti tematici ecc.

in Internet su: http/www.bertha-dudde.info

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