La costruzione dell'identità attraverso Avatar, Nickname e Selfie
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Transcript of La costruzione dell'identità attraverso Avatar, Nickname e Selfie
La costruzione dell’identità
attraverso avatar, Nickname e selfie!
!!
dott. alberto rossetti !
L’identità oggi sembra confondersi con l’immagine
Sui social media, usiamo le immagini anche
quando scriviamo delle parole
Non ha più senso differenziare tra vita online e vita offline
L’essere umano vive parte della sua esistenza immerso nell’immagine
Fino a qualche anno fa Internet era considerato il regno della finzione (virtuale) e quindi l’identità non era chiamata in causa perché faceva parte della vita reale.
Chi sono io?
Un uomo
Un marito
Un membro della mia famiglia
Uno che si lamenta sempre
Uno che ama il calcio
Uno che non sopporta le ingiustizie
???
“But is my collection of status updates, photos, videos, blogposts and podcasts really me? It’s one expression of self, for sure. It’ s also one that I manipulate”
Alex Krotoski - Untangling the web
Il corpo escluso
Si prende in prestito l’immagine di un altro corpo “non sopportando l’immagine
del proprio”
Avatar: incarnazione di un Dio nel corpo di un umano
Non potendo eliminare l’immagine del proprio corpo si elimina il corpo “reale”, nella supposizione che sia di
intralcio nello svelarsi dell’identità
L’identità viene costruita attraverso l’esclusione del corpo,
che a questo punto può essere trascurato e in alcuni casi anche
lasciato morire
Clinica per le Internet Addiction vicino a Pechino
Come esseri umani abbiamo bisogno dei limiti offerti dal corpo per poter
esistere
Selfie e Self-trackingSelfie: una fotografia che una p e r s o n a f a a s e s t e s s o , tipicamente fatta con uno smartphone o una webcam e postata su un social media.
1. Il selfie ha come obiettivo l’immagine della persona e si disinteressa di ciò che c’è attorno.
Parola dell’anno 2013 per l’Oxford Dictionary
2. Il selfie deve essere condiviso
Diventa problematico quando un adolescente costruisce la propria identità a partire da quella
immagine.
L’identità si appiattisce sull'immagine
Quanto più quell’immagine prende il posto della nostra identità, tanto più l’identità è in una posizione di
potenziale pericolo.
“L’immagine è tutto”
“L’immagine comunica più di tante parole”
SELF TRACKINGDispositivi indossabili che permettono di registrare i nostri comportamenti, archiviarli in banche dati, farli interagire tra di loro e condividerli
Si pensa che il self tracking restituisca un’immagine di sè corretta perché basata sui dati insindacabili
I dati ci restituiscono un’immagine che non ha nulla a che fare con l’identità.
E’ solo un’immagine.
Anche in questo caso i dati raccolti vanno ad abitare uno spazio online e, una volta aggregati tra di loro,
costruiscono un’immagine di noi. Questa immagine può confondersi molto facilmente con
la nostra identità.
In conclusione
1. L’immagine non è sinonimo di identità
2. L’immagine, con le nuove tecnologie, si presta facilmente a prendere il posto dell’identità
Selfie “Sono proprio io”
Self tracking“Quelli sono i miei
comportamenti e quindi io sono fatto così”
Avatar “Non sono io e proprio per questo posso essere me
stesso”
4. L’immagine deve poter contenere al suo interno emozioni, parole, storie, fraintendimenti…
5. “Le emozioni, le parole, le storie hanno iniziato a diventare parte della composizione, della luce, delle
ombre, dei dettagli”
3. Le nuove tecnologie ci consentono di utilizzare le potenzialità dell’immagine in molti modi e spetta a noi
fare in modo che immagine e identità non vengano confuse
6. I moderni dispositivi tecnologici e le varie tecniche creative, possono senza dubbio consentirci questa
apertura sulla nostra identità, a patto di tenere sempre in considerazione la complessità dell’identità di una
persona.
Chi siete voi?
dott. Alberto Rossetti !
3474452581 [email protected]
@alberossetti
www.albertorossetti.com