LA COMUNICAZIONE INQUINATA AMBIENTE Parrocchia La ...

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Come si sa, nella Bibbia 40 giorni descrivono un tempo imprecisato di attesa, di impegno, a volte di lotta con la finalità di guadagnare Dio, la sua comunione, i suoi benefici. Così è stato per Elia che camminò per 40 giorni verso l’Oreb, il monte di Dio; così è stato per Mosè che sostò sul monte 40 giorni e 40 notti. Per il Risorto 40 giorni sono stati necessari per affermare la sua gloria divina con apparizioni improvvise e ulteriori insegnamenti e istruzioni dati agli apostoli. E al termine dei quaranta giorni richiamati, con l’Ascensione, non si deve intendere la salita materiale al Cielo, ma solo la conclusione dell'epoca terrena di Gesù, il sottrarsi alla vista materiale dei suoi. “Vivi in modo che la tua presenza non sia notata, ma che la tua assenza sia sentita” ed effettivamente il bene che si fa e le virtù di cui si fa dono dovrebbero essere tali da farci rimpiangere una volta che ce ne siamo andati, non importa se prima ignorati o apprezzati. Non importa come gli altri ci considerano ed è vano e inutile cercare approvazione e vanagloria; quello che conta è risultare indispensabili per gli altri prima e dopo perché possano usufruire di ciò che abbiamo dato e lasciato loro. Un'attitudine non da orfani ma da Figli di Dio, motivati da una grande certezza: chi ci manca non è affatto assente. Gesù nello Spirito infatti opera sempre con noi; nell'Eucarestia si dona di una presenza reale e sostanziale, nella preghiera si mostra solidale e amico, un compagno di viaggio; nel dolore come il Crocifisso che compatisce quanto soffriamo; nella gioia come il Risorto che partecipa di ciò che stiamo gioendo. Nel bisognoso e nel povero Gesù viene realmente a trovarci, provocandoci di cambiare le nostre abitudini, chiedendoci di uscire dai nostri ambiti e dagli schemi a cui ci siamo abituati. La mancanza di Gesù è insomma la più grande presenza di cui possiamo usufruire. Parrocchia S. MARIA MADDALENA CASTION 045-7200019 www.parrocchiadicastion.it [email protected] 7 A SETTIMANA DEL TEMPO DI PASQUA 16 - 23 MAGGIO Altrove ma presente Altrove ma presente MC 16,15-20 Gesù apparve agli Undici e disse loro: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura… Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto mentre il Signore operava insieme con loro. La comunicazione come il nostro pianeta Terra, soggetta a inquinamento e bisognosa urgentemente di una “cura ecologica” prima che sia troppo tardi e venga corrotta definitivamente. Il paragone è di Fausto Colombo, docente di Teoria della comunicazione e dei media all'Università Cattolica di Milano che lancia un allarme e un appello a salvaguardare anche lo spazio digitale in cui tutti ormai ci muoviamo comunemente, affinché sia più preservato da tendenze e comportamenti distorti che rischiano di renderlo sempre meno abitabile a causa dei discorsi d’odio che spesso riempiono il web e in particolare i social network, le conoscenze false (fake news), l’esibizionismo ma anche il controllo e monitoraggio continuo degli utenti da parte dei grandi colossi online (come Google, Facebook, Apple, Amazon e Microsoft). La sfida, allora, è quella di stimolare il lettore a riflettere sulla qualità dell’attuale comunicazione, per poter scegliere con maggiore consapevolezza di come avvalersi dei media (utilizzarli o ignorarli), perché seguano una direzione più proficua e anche più rispettosa della dignità umana e di coloro uomini e donne, e ancora di più i minori che ne hanno fatto uno spazio in cui “abitare” e vivere, seppur spesso in modo virtuale e non sempre reale. Questa tendenza contemporanea è così forte ormai che a buon diritto si parla di una società la nostra mediatizzata, cioè completamente governata dalle tecnologie della comunicazione e dove i grandi colossi, sopra elencati, sono diventati le più grandi realtà economiche del pianeta, inaugurando il cosiddetto capitalismo digitale”. «È inevitabile che media così pervasivi e invasivi incidano sulla nostra vita e su diversi piani, anche perché senza riguardo per l’eccesso e privi di ogni senso della misura. Un azzeccato paragone è quello con la plastica: una scoperta rivoluzionaria, oggi però fonte di rischi a causa della eccessiva diffusione e delle difficoltà di smaltimento. La quantità di informazioni disponibili a un utente è ormai tale, infatti, che diventa sempre più difficile per chi non è sufficientemente navigatoe preparato difendersi da contenuti di dubbia attendibilità o qualità. E sempre più pesci abboccano». LA COMUNICAZIONE (INQUINATA) COME LAMBIENTE «Ormai sei tu il vescovo e tocca a te guidarci a crescere nella generosa testimonianza di amore. Ora tocca a te prendere il cero e io farò da braciere» disse nella cerimonia d'insediamento il vescovo Pietro Bottaccioli al suo successore Mario Ceccobelli nel 2004. Tredici anni dopo toccava a quest'ultimo passare il testimone, citando proprio quelle parole. La staffetta episcopale di Gubbio si rinnova da più di un millennio, sono diversi secoli che si ripete questo gesto, sempre con la stessa formula. Da parte sua il nuovo vescovo Luciano Paolucci Bedini ha voluto onorare il suo illustre predecessore del XII secolo, Sant'Ubaldo Baldassini che trattò personalmente con Federico Barbarossa per evitare la distruzione della città (1155). «Signore, donami un padre come sant'Ubaldo, che mi renda capace di essere padre di ogni figlio». VANGELO VIVO

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Come si sa, nella Bibbia 40 giorni descrivono un tempo imprecisato di attesa, di impegno, a volte di lotta con la finalità di guadagnare Dio, la sua comunione, i suoi benefici. Così è stato per Elia che camminò per 40 giorni verso l’Oreb, il monte di Dio; così è stato per Mosè che sostò sul monte 40 giorni e 40 notti. Per il Risorto 40 giorni sono stati necessari per affermare la sua gloria divina con apparizioni improvvise e ulteriori insegnamenti e istruzioni dati agli apostoli. E al termine dei quaranta giorni richiamati, con l’Ascensione, non si deve intendere la salita materiale al Cielo, ma solo la conclusione dell'epoca terrena di Gesù, il sottrarsi alla vista materiale dei suoi. “Vivi in modo che la tua presenza non sia notata, ma che la tua assenza sia sentita” ed effettivamente il bene che si fa e le virtù di cui si fa dono dovrebbero essere tali da farci rimpiangere una volta che ce ne siamo andati, non importa se prima ignorati o apprezzati. Non importa come gli altri ci considerano ed è vano e inutile cercare approvazione e vanagloria; quello che conta è risultare indispensabili per gli altri prima e dopo perché possano usufruire di ciò che abbiamo dato e lasciato loro. Un'attitudine non da orfani ma da Figli di Dio, motivati da una grande certezza: chi ci manca non è affatto assente. Gesù nello Spirito infatti opera sempre con noi; nell'Eucarestia si dona di una presenza reale e sostanziale, nella preghiera si mostra solidale e amico, un compagno di viaggio; nel dolore come il Crocifisso che compatisce quanto soffriamo; nella gioia come il Risorto che partecipa di ciò che stiamo gioendo. Nel bisognoso e nel povero Gesù viene realmente a trovarci, provocandoci di cambiare le nostre abitudini, chiedendoci di uscire dai nostri ambiti e dagli schemi a cui ci siamo abituati. La mancanza di Gesù è insomma la più grande presenza di cui possiamo usufruire.

Parrocchia

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045-7200019

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Altrove ma presenteAltrove ma presente

MC 16,15-20 Gesù apparve agli Undici e disse loro: "Andate in tutto il mondo

e predicate il vangelo ad ogni creatura… Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto mentre il Signore operava insieme con loro.

La comunicazione come il nostro pianeta Terra, soggetta a inquinamento e bisognosa urgentemente di una “cura ecologica” prima che sia troppo tardi e venga corrotta definitivamente. Il paragone è di Fausto Colombo, docente di Teoria della comunicazione e dei media all'Università Cattolica di Milano che lancia un allarme e un appello a salvaguardare anche lo spazio digitale in cui tutti ormai ci muoviamo comunemente, affinché sia più preservato da tendenze e comportamenti distorti che rischiano di renderlo sempre meno abitabile a causa dei discorsi d’odio che spesso riempiono il web e in particolare i social network, le conoscenze false (fake news), l’esibizionismo ma anche il controllo e monitoraggio continuo degli utenti da parte dei grandi colossi online (come Google, Facebook, Apple, Amazon e Microsoft). La sfida, allora, è quella di stimolare il lettore a riflettere sulla qualità dell’attuale comunicazione, per poter scegliere con maggiore consapevolezza di come avvalersi dei media (utilizzarli o ignorarli), perché seguano una direzione più proficua e anche più rispettosa della dignità umana e di coloro – uomini e donne, e ancora di più i minori – che ne hanno fatto uno spazio in cui “abitare” e vivere, seppur spesso in modo virtuale e non sempre reale. Questa tendenza contemporanea è così forte ormai che a buon diritto si parla di una società – la nostra – mediatizzata, cioè completamente governata dalle tecnologie della comunicazione e dove i grandi colossi, sopra elencati, sono diventati le più grandi realtà economiche del pianeta, inaugurando il cosiddetto “capitalismo digitale”. «È inevitabile che media così pervasivi e invasivi incidano sulla nostra vita e su diversi piani, anche perché senza riguardo per l’eccesso e privi di ogni senso della misura. Un azzeccato paragone è quello con la plastica: una scoperta rivoluzionaria, oggi però fonte di rischi a causa della eccessiva diffusione e delle difficoltà di smaltimento. La quantità di informazioni disponibili a un utente è ormai tale, infatti, che diventa sempre più difficile – per chi non è sufficientemente “navigato” e preparato – difendersi da contenuti di dubbia attendibilità o qualità. E sempre più pesci abboccano».

LA COMUNICAZIONE (INQUINATA) COME L’AMBIENTE

«Ormai sei tu il vescovo e tocca a te guidarci a crescere nella generosa testimonianza di amore. Ora tocca a te prendere il cero e io farò da braciere» disse nella cerimonia d'insediamento il vescovo Pietro Bottaccioli al suo successore Mario Ceccobelli nel 2004. Tredici anni dopo toccava a quest'ultimo passare il testimone, citando proprio quelle parole. La staffetta episcopale di Gubbio si rinnova da più di un millennio, sono diversi secoli che si ripete questo gesto, sempre con la stessa formula. Da parte sua il nuovo vescovo Luciano Paolucci Bedini ha voluto onorare il suo illustre predecessore del XII secolo, Sant'Ubaldo Baldassini che trattò personalmente con Federico Barbarossa per evitare la distruzione della città (1155). «Signore, donami un padre come sant'Ubaldo, che mi renda capace di essere padre di ogni figlio».

VANGELO VIVO

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CALENDARIO LITURGICOCALENDARIO LITURGICO SETTIMANALESETTIMANALE Settima settimana del Tempo di Pasqua e Terza settimana della Liturgia delle Ore

ASCENSIONE DEL SIGNORE (s) At 1,1-11; Sal 46 (47); Ef 4,1-13; Mc 16,15-20 Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. R Ascende il Signore tra canti di gioia.

16 DOMENICA

LO Prop

► 55A GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI

10.30 S. Messa per Alex Sabaini - don Giuseppe Berti Bertasi Emma (anniv) e Freoni Luigi Maria Grazia Fontolan e suor Lina Ferri Chignola Adriano e Pietropoli Igino Lorenzi Carolina (anniv) e Eroina Ottaviano Castellani Caterina (anniv) e Rambaldi Silvio

At 19,1-8; Sal 67 (68); Gv 16,29-33. Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo! R Regni della terra, cantate a Dio.

17 LUNEDÌ

LO 3ª set

Lampada al Santissimo:

secondo intenzione B.V. Maria (Fam. Chignola F.)

► 20.00 S. ROSARIO IN CHIESA- MERCOLEDÌ AL CIMITERO

S. Giovanni I (mf) At 20,17-27; Sal 67 (68); Gv 17,1-11a Padre, glorifica il Figlio tuo. R Regni della terra, cantate a Dio.

18 MARTEDÌ

LO 3ª set

08.00 S. Messa suff. Lorenzini Maria (anniv)

At 20,28-38; Sal 67 (68); Gv 17,11b-19 Siano una cosa sola, come noi. R Regni della terra, cantate a Dio.

19 MERCOLEDÌ

LO 3ª set

08.00 S. Messa

S. Bernardino da Siena (mf) At 22,30; 23,6-11; Sal 15 (16); Gv 17,20-26 Siano perfetti nell’unità. R Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

20 GIOVEDÌ

LO 3ª set

08.00 S. Messa

15.00 IN PARROCCHIA: INCONTRO “GRUPPO 1A COMUNIONE” (4

A–5

AE)

S. Cristoforo Magallánes e compagni (mf) At 25,13-21; Sal 102 (103); Gv 21,15-19 Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore. R Il Signore ha posto il suo trono nei cieli.

21 VENERDÌ

LO 3ª set

08.00 S. Messa suff. Zanetti Paolo

S. Rita da Cascia (mf) At 28,16-20.30-31; Sal 10 (11), Gv 21,20-25 Questo è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e la sua testimonianza è vera. R Gli uomini retti, Signore, contempleranno il tuo volto.

22 SABATO

LO 3ª set

18.30 S. Messa suff. Chignola Angelo - Bertasi Antonio e Arduini Noemi Zanetti Irma e Castelletti Paolo Zanetti Luigi e Lorenzini Giovanna secondo intenzione B.V. M aria (F.C.)

PENTECOSTE (s) At 2,1-11; Sal 103 (104); Gal 5,16-25; Gv 15,26-27;16,12-15. Lo Spirito di verità vi guiderà a tutta la verità. R Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

23 DOMENICA

LO Prop

09.00 PRIME COMUNIONI: incontro per genitori e figli 10.30 S. Messa suff. Berti Silvia ricordata dal Coretto Scantamburlo Amalia (anniv) e Berti Osvaldo secondo intenzione B.V. Maria (Z.L.)