Respirate aria pulita o inquinata? Scopritelo con un semplice test!

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le pagine dei ragazzi C ari ragazzi, sicuramente sapete che chi vive in campagna respira aria più pulita e salutare. A volte, però, i fumi nocivi giun- gono dai centri abitati e contaminano l’aria che ci circonda, anche se noi non lo vediamo! Ma non vi pre- occupate, vi sveleremo un mo- do per scoprire se l’aria che re- spirate è pulita oppure no. In natura esistono dei bioin- dicatori, ossia degli organismi che funzionano come sentinelle della qualità dell’aria e che su- biscono variazioni in presenza di inquinamento. I bioindicato- ri che ci aiuteranno nel nostro esperimento sono i licheni. Es- Respirate aria pulita o inquinata? Scopritelo con un semplice test! sendo molto sensibili, in presenza di aria inquinata il loro sviluppo è scarso. Se l’aria invece è pulita, sulla stessa superficie se ne svilup- pano tante specie diverse. L’importante è riu- scire a riconoscere i tre gruppi principali di li- cheni: fogliosi (simili a piccole foglioline con i margini più o meno frastagliati) (1), cro- stosi (ben aderen- ti alla superficie su cui si formano) (2) e fruticosi (costituiti da sottili filamenti spesso aggrovigliati) (3). Per misurare la quali- tà dell’aria nel luogo in cui vi trovate, dovrete osservare quante specie diverse di li- cheni si sviluppano sul tron- co di un albero e controlla- re il risultato su una tabella. Adesso immaginate di es- sere degli esperti scienziati e... via all’esperimento! Nel nostro esempio (vedi disegno 5 qui a sinistra) abbiamo ottenuto 14 che corrisponde alla somma dei rettangoli in cui compare ciascuna specie (5+5+4). Quindi, in base alla tabella 6 qui a destra, l'aria è mediocre (cioè l’inquinamento è medio-alto, ma non pericoloso) 74 VITA IN CAMPAGNA 12/2015 1 4 5 6 2 3 © 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.

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le pagine dei ragazzi

Cari ragazzi, sicuramente sapete che chi vive in

campagna respira aria più pulita e salutare. A volte, però, i fumi nocivi giun-gono dai centri abitati e contaminano l’aria che ci circonda, anche se noi non lo vediamo! Ma non vi pre-occupate, vi sveleremo un mo-do per scoprire se l’aria che re-spirate è pulita oppure no.

In natura esistono dei bioin-dicatori, ossia degli organismi che funzionano come sentinelle della qualità dell’aria e che su-biscono variazioni in presenza di inquinamento. I bioindicato-ri che ci aiuteranno nel nostro esperimento sono i licheni. Es-

Respirate aria pulita o inquinata? Scopritelo con un semplice test!

sendo molto sensibili, in presenza di aria inquinata il loro sviluppo è scarso. Se l’aria invece è pulita, sulla stessa superfi cie se ne svilup-pano tante specie diverse.

L’importante è riu-scire a riconoscere i tre gruppi principali di li-cheni: fogliosi (simili a piccole foglioline con i margini più o meno

frastagliati) (1), cro-stosi (ben aderen-

ti alla superficie su cui si formano) (2) e fruticosi (costituiti da

sottili filamenti spesso aggrovigliati) (3).

Per misurare la quali-tà dell’aria nel luogo in cui vi trovate, dovrete osservare quante specie diverse di li-cheni si sviluppano sul tron-co di un albero e controlla-re il risultato su una tabella.

Adesso immaginate di es-sere degli esperti scienziati e... via all’esperimento!

Nel nostro esempio (vedi disegno 5 qui a sinistra)

abbiamo ottenuto 14

che corrisponde alla somma dei rettangoli in cui compare ciascuna

specie (5+5+4). Quindi, in base alla tabella 6qui a destra,

l'aria è mediocre (cioè l’inquinamento

è medio-alto, ma non pericoloso)

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Scegliete un albero, ma fate at-tenzione: evitate sia quelli che per-dono la superfi cie della corteccia come betulla, platano e ippocasta-no, sia le conifere perché hanno la corteccia troppo acida (cioè non adatta alla formazione di licheni). La circonferenza del tronco dovrà essere superiore a 70 cm, misurata a 120 cm da terra: per queste misu-razioni potete farvi aiutare da mam-ma o papà.

Ora disegnate con un gesset-to (4) sulla corteccia dell’albero (a circa un metro da terra) una tabel-la formata da 2 colonne di 5 rettan-goli ciascuna, ognuno di 15 cm di base per 10 cm di altezza. Munite-vi di lente d’ingrandimento e os-servate quante specie diverse di li-cheni rientrano nei 10 rettangoli.

Non bisogna sapere riconosce-re le specie licheniche, è suffi cien-te distinguere quelle diverse tra lo-ro in base al colore e alla forma che assumono.

Poi disegnate su un foglio lo stesso reticolo e riportate la map-pa dei licheni individuati, rappre-sentando ogni specie con un sim-bolo. Ora contate quante specie di-verse avete individuato e per cia-scuna contatene la frequenza, os-sia in quanti rettangoli essa com-pare. Infine sommate le diverse frequenze (5).

Per scoprire se l’aria che sta-te respirando è pulita o inquina-ta, confrontate il risultato ottenuto con i valori della tabella (6), maga-ri facendovi aiutare dai vostri ge-nitori per leggerla correttamente.

Potete fare lo stesso esperimen-to su più alberi della stessa zona, sommare i risultati e dividere il va-lore ottenuto per il numero di albe-ri analizzati: in questo modo avre-te un risultato ancora più preciso.

Illustrazioni 4-5-6 dell’autrice Irene Messina

anno piovoso o asciutto?Ve lo dice una cipolla!

Un tempo nelle campagne era importante prevedere l’andamen-

to del clima dell’anno che stava per iniziare per poter organizzare

le semine e per non farsi trovare impreparati rispetto ai lavori pri-

maverili.

Ma come si poteva predire il futuro?

I contadini avevano a disposizione metodi che avevano ben poco

a che fare con la scienza, e molto con la magia e la superstizione.

Sapete con quale strumento indovinavano che cosa sarebbe ac-

caduto? Con una semplice, umilissima cipolla!

Ebbene sì, ma questa «magia» poteva verifi carsi solo in una data

molto speciale, nella notte del 24 gennaio, festa dedicata alla

Conversione di San Paolo, popolarmente detta «San Paolo dei se-

gni» proprio perché, leggendo determinati segni della natura, in

questo giorno si poteva «prevedere» il futuro.

Vediamo dunque come speri-

mentare questo misterioso ri-

tuale che secondo i nostri non-

ni era davvero infallibile.

Ecco ciò che vi occorre: una

cipolla, sale grosso, un tagliere

in legno, un coltello (A). Ecco come fare. Facendovi

aiutare da un adulto, tagliate in

quattro spicchi la cipolla, e da-

gli spicchi ottenete 12 «petali». Poneteli in ordine su di un tagliere

in legno, assegnando a ognuno un mese dell’anno, e su ogni pe-

talo spargete un pizzico di sale grosso (B). Sistemate poi il tagliere all’a-

perto, sul davanzale di una

fi nestra o sul balcone: l’im-

portante è che sia esposto a

est. Lasciatelo all’aperto per

l’intera notte e la mattina

successiva controllate cos’è

successo nel frattempo.

Osservate dove si è formata

l’acqua (C): i petali in cui il

sale sarà completamente

sciolto corrispondono a mesi molto piovosi, gli altri, al contrario, a

mesi asciutti o addirittura siccitosi.

Provate e fateci sapere il risultato del vostro esperimento!

Anastasia Malacarne

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