la città di cinisello 16-2011

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[email protected] www.lacittadicinisello.it Giornale di Cinisello Balsamo dal 1978 Anno XXXIII - Numero 16 - 12 ottobre 2011 Periodico d’informazione - Diffusione gratuita SE L’AUTO DEVI ACQUISTARE DA DEVI ANDARE!!! AUCHAN: CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ FINO A LUGLIO 2013 PER I LAVORATORI intervista a Guido Galardi presidente Coop lombardia a pagina 3 >> eDitoriale Del Direttore Donne in nero Nessuna bandiera tricolore sulle bare di Matilde, Giovanna, Antonella e Tina, morte schiacciate in- sieme a Maria, la figlia quattordicenne dei titolari del maglificio di Barletta, dal crollo del palazzo dove lavoravano in nero a 3.95 euro fino a 18 ore al giorno. «Sono situazioni abnormi e illegali, so- no lo specchio di un’economia ancora arretrata o fragile» ha espresso il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riferendosi all’accaduto. L‘Italia è piena di lavoro irregolare. È una piaga sociale, al Sud soprattutto. Ma non solo, ne è col- mo il Paese. Il lavoro nero non ha colore, sesso. Appartiene a tutti. Il lavoro nero contribuisce a for- mare il 17 per cento del Pil e il 20 per cento delle attività’ private (dati Istat). Succede una tragedia e tutti se ne ricordano all’improvviso, come se aves- sero fatto la scoperta del secolo. Il lavoro nero è quotidiano, è normalità e routine, passa innosser- vato, e all’improvviso diventa emergenza. Almeno sino alla prossima tragedia. Poi su tutto scende il silenzio. Ho zie, cugine costrette a lavorare in campagna, nelle fabbriche a prezzi infami senza potersi per- mettere nemmeno di andare a fare pipì. Se si rifiu- tano di lavorare si fa avanti un’altra donna, perché c’è un bisogno estremo di “faticare”. Donne che hanno portato avanti famiglie numerose chinate verso la terra, a testa bassa da mattina a sera. Nes- suna di loro ha mai pensato di essere una fuorileg- ge. Non esiste nessuno che possa tutelarle, nemme- no i sindacati che, al Sud, fanno gli interessi degli imprenditori. È un sistema che fa comodo a tutti e tra la rassegnazione e l’omertà si va avanti. Perché si deve pur mangiare. di Katia Giannotta LAVORO PRECARIO LAVORO PRECARIO Foto: Sergio Orfeo

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Giornale di Cinisello Balsamo dal 1978 Anno XXXIII - Numero 16 - 12 ottobre 2011 Periodico d’informazione - Diffusione gratuita

SE L’AUTO DEVI ACQUISTARE DA

DEVI ANDARE!!!

AUCHAN: CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ FINO A LUGLIO 2013 PER I LAVORATORI

intervista a Guido Galardipresidente Coop lombardia

a pagina 3 >>

eDitoriale Del Direttore

Donne in neroNessuna bandiera tricolore sulle bare di Matilde,Giovanna, Antonella e Tina, morte schiacciate in-sieme a Maria, la figlia quattordicenne dei titolaridel maglificio di Barletta, dal crollo del palazzodove lavoravano in nero a 3.95 euro fino a 18 oreal giorno. «Sono situazioni abnormi e illegali, so-no lo specchio di un’economia ancora arretrata ofragile» ha espresso il Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano riferendosi all’accaduto. L‘Italia è piena di lavoro irregolare. È una piaga

sociale, al Sud soprattutto. Ma non solo, ne è col-mo il Paese. Il lavoro nero non ha colore, sesso.Appartiene a tutti. Il lavoro nero contribuisce a for-mare il 17 per cento del Pil e il 20 per cento delleattività’ private (dati Istat). Succede una tragedia etutti se ne ricordano all’improvviso, come se aves-sero fatto la scoperta del secolo. Il lavoro nero èquotidiano, è normalità e routine, passa innosser-vato, e all’improvviso diventa emergenza. Almeno sino alla prossima tragedia. Poi su tuttoscende il silenzio. Ho zie, cugine costrette a lavorare in campagna,

nelle fabbriche a prezzi infami senza potersi per-mettere nemmeno di andare a fare pipì. Se si rifiu-tano di lavorare si fa avanti un’altra donna, perchéc’è un bisogno estremo di “faticare”. Donne chehanno portato avanti famiglie numerose chinateverso la terra, a testa bassa da mattina a sera. Nes-suna di loro ha mai pensato di essere una fuorileg-ge. Non esiste nessuno che possa tutelarle, nemme-no i sindacati che, al Sud, fanno gli interessi degliimprenditori. È un sistema che fa comodo a tutti etra la rassegnazione e l’omertà si va avanti. Perchési deve pur mangiare.

di Katia Giannotta

LAVORO PRECARIO

LAVORO PRECARIO

Foto

: Sergio

Orfeo

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PRIMO PIANOMercoledì 12 ottobre 20112

di Sabrina Zocco

Lavoro che non c’è più, al nord co-me al sud, soprattutto per donne egiovani. La famiglia sempre più

spesso monoparentale, ovvero costituitada un solo genitore, scivola nella pover-tà e con la perdita del potere d’acquistoalimenta la crisi. Sono soprattutto donnei 194 dipendenti (60% part time, 40% atempo pieno indeterminato) del centrocommerciale Auchan di Cinisello Balsa-mo, 75 dei quali ad aprile sono stati di-chiarati “esuberi” dal noto marchio fran-cese. Per scongiurare i licenziamenti i la-voratori e le rappresentanze sindacalihanno trattato con la Società giungendoa un’intesa, che prevede l’utilizzo delcontratto di solidarietà fino a luglio2013. Si tratta di un ammortizzatore so-ciale, che comporta per tutti una riduzio-ne fino a un massimo del 45% della pre-stazione lavorativa (ore lavorate) e del-lo stipendio da 1.100 a 800 euro per iltempo pieno e da 700 a 570 euro per ilpart time (indennizzato all’80% dal-l’Inps). Turni e sacrifici a parte, a preoc-cupare i dipendenti è il loro futuro lavo-rativo. «Costituiamo l’80% dei lavora-tori, molte di noi vivono da sole con i fi-gli e non possiamo permetterci di starea casa. Così quando la Società ha an-nunciato 75 esuberi abbiamo sottoscrit-to il contratto di solidarietà dando lanostra disponibilità a effettuare turniimprovvisi e cumulabili nell’arco dellastessa giornata, comprese le domenichepagate come giorni feriali – ha spiegatoun gruppo di lavoratrici Auchan –. Il mi-nor numero di ore lavorate è il motivoper cui ad agosto avete trovato banchisguarniti e disordinati, prezzi al bancodiscordanti al momento del pagamentoe infine lunghissime file alle casse. Noiabbiamo dimostrato senso di responsa-bilità accettando di vederci dimezzaregli stipendi, così come quando nel 2004accettammo lo spostamento per due an-

LAVORATRICI E LAVORATORI PREOCCUPATI PER IL FUTURO

Meno ore e meno soldini a Cesano Boscone per rientrare nel2007 al centro commerciale ampliato diCinisello Balsamo. A questo punto, vistii disagi di cui ci scusiamo, vi chiediamose siamo noi il problema o piuttosto lepolitiche commerciali del famoso mar-chio?». Scelta obbligata fa sapere Au-chan, che lamenta crisi e disagi viabili-stici per i clienti del centro commercia-le. «La contrazione dei consumi delmercato di riferimento ed il protrarsi deilavori per l’ampliamento della connes-sione tra la strada statale 36 ed il sis-tema autostradale di Milano, cherende non agevole l’ accesso al nostroipermercato, hanno prodotto come di-retta conseguenza il drastico crollo del-

l’afflusso di clientela e dei volumi di at-tività dell’ipermercato – ha spiegatoAuchan -. Tutto ciò ha comportatoun abbattimento dei principali indica-tori economici commerciali; in partico-lare del volume di fatturato, del numerodegli articoli venduti rendendo, di fatto,insostenibile la situazione di crisi. LaSocietà è stata costretta, in questafase, ad un contenimento dei costi in re-lazione alla riduzione dei volumi di ven-dita. Il contratto di solidarietà ha con-

Il principio alla base della Cassa Integrazione Gua-dagni (CIG) è la solidarietà: piuttosto che licenzia-re una parte dei lavoratori di un’impresa, i dipen-

denti accettano la riduzione, in alcuni casi la sospen-sione, delle ore di attività lavorativa e in cambio rice-vono una prestazione economica che compensa, al-meno in parte, il mancato salario; l’imprenditore netrae invece beneficio grazie al conseguente abbatti-mento del costo del lavoro. Durante l’ultima reces-sione, le ore di cassa in-tegrazione sono passatedai 228 milioni del2008 ai 915 milioni del2009. Si stima quindiche senza CIG in Italia la disoccupazione sarebbe sa-lita dall’8,5 al 12%, un dato che fa emergere l’impat-to positivo di questo strumento. L’anomalia italianaemerge però se consideriamo l’andamento nei dueanni successivi: nonostante la recessione finisca conil terzo trimestre 2009, nel 2010 le ore di CIG rag-giungono il record del miliardo e duecento milioni ea settembre 2011 le aziende fanno ancora uso di 732

milioni di ore. Se guardiamo alla Germania, l’altropaese europeo in cui la cassa integrazione è forte-mente utilizzata, la fine della crisi è coincisa invececon una parallela riduzione nell’uso di questo stru-mento. Come spiegare questa differenza? In Germa-nia, l’uso della CIG è previsto in casi specifici, qua-lora l’impresa non sia in condizioni di crisi irreversi-bile. E’ richiesta inoltre la presentazione di un pianoeconomico dettagliato (e vincolante) e le imprese

continuano a pagare i contributi sociali del lavorato-re. Queste condizioni disincentivano l’abuso di que-sto strumento. In Italia, al contrario, la CIG è spessousata come fosse un normale sussidio di disoccupa-zione e il fatto che non abbia praticamente costi perl’azienda fa sì che l’imprenditore abbia un incentivoperverso a farne uso. Ovviamente, questo ha un im-patto in termini di spesa pubblica: la maggioranza

delle imprese ha oggi esaurito l’ammontare di cassaordinaria a cui può fare ricorso e la cassa in deroga èsovrautilizzata. Se un domani il paese dovesse rica-dere in una nuova recessione, il rischio è che non cisiano più le risorse per finanziare la CIG. Come usci-re da questo circolo vizioso? E’ fondamentale torna-re ad un uso congruo di questo istituto, limitandol’uso della cassa in deroga, aumentando i costi per leimprese e definendo un sistema di sussidi di disoccu-

pazione universale chevalga sia per i lavora-tori precari che a tem-po indeterminato, siaper le piccole che le

grandi imprese, e che intervenga in quelle situazionioggi senza alcuna tutela. Imprese, sindacati e politi-ca dovrebbero probabilmente rinunciare a parte del-l’enorme potere di cui godono oggi nel contrattare edefinire l’assegnazione della CIG ma il sistema pae-se nel complesso ne beneficerebbe.

Andrea CataniaSegretario Giovani Democratici Milano

Uso e abuso della cassa integrazione

Primo piano: lavoro in provincia di Milano Lavoro nero privo di tutele e sicurezza oltre che privato della dignità. Lavorosempre più precario e meno sicuro anche quando regolamentato, al sud come alnord. Crescono gli incidenti mortali in particolare quelli “in itinere” cioè duran-te gli spostamenti di lavoro (+ 7,4 % nazionale, + 20% in Lombardia con 46morti da inizio anno a settembre, di cui 12 nella sola provincia di Milano; Fon-te dati: registro infortuni regionale). Crescono i licenziati (+ 6.99% in Lombar-dia per un totale di 45.414 lavoratori interessati al 26 settembre 2011; Fonte da-ti: Cgil Lombardia) che sommati ai disoccupati (114 mila in Provincia di Mila-no a inizio 2011; Fonte dati: Istat) fanno dire alla Camera del Lavoro di Milanoche sono150 mila le persone interessate dalla crisi nella sola provincia milane-se. «Milano non è una città per donne, soprattutto se laureate perché più pena-lizzate, né per giovani con meno di 30 anni, inoccupati per il 23%. Solo l’1,7%dei laureati è impegnato in attività di ricerca e sviluppo nelle aziende milanesi,una quantità ridicola se rapportata ai bisogni di innovazione e crescita – hacommentato Antonio Verona responsabile del Dipartimento del Mercato del La-voro, Formazione, Scuola, Ricerca della Camera del Lavoro Metropolitana diMilano – . Dismessi i settori trainanti di manifattura, telecomunicazioni, metal-meccanico, informatico e oggi il chimico-farmaceutico impensabile crescere coni servizi alla persona o lo spettacolo. Occorre mettere in campo una politica in-dustriale degna di questo nome, capace di orientare domanda-offerta, progettiformativi, filiere produttive, rapporti di rete, processi innovativi. Se non gover-nata la crisi metterà a rischio la coesione sociale, che finora ha retto grazie al-la famiglia, vero ammortizzatore sociale in assenza di tutele».

sentito di salvaguardare i livelli occu-pazionali». Preoccupato il sindacalistaStefano Franzoni della Uil ha annuncia-to un possibile peggioramento dellecondizioni di lavoro delle lavoratrici conla trasformazione di Cinisello Balsamoin distretto commerciale: «Forse a farconcorrenza all’Auchan di Cinisello èl’iper realizzato a Monza dallo stessomarchio, sempre sulla strada statale 36,aperto più domeniche all’anno perchéMonza è già distretto commerciale. E seCinisello Balsamo diventasse distrettocommerciale, su richiesta di Comune eUnione Commercianti a Regione, le la-voratrici con i figli a carico dovrebberofar i salti mortali per lavorare 10 do-meniche in più all’anno oltre le 22 giàpreviste dalla legge regionale. Senzacontare che il lavoro in più farebbe ces-sare il presupposto per il contratto disolidarietà applicato ai dipendenti. Fer-mo restando che le esigenze di chi lavo-ra devono stare in equilibrio con le esi-genze dei cittadini, come avremo mododi dire al Comune al tavolo che chiede-remo in attesa della risposta di Regio-ne». Distretto commerciale considerato daAuchan e dal Comune come opportuni-tà di sviluppo oltre che «strumento diriequilibrio di una concorrenza distortatra Cinisello Balsamo e distretti di Mon-za e Milano» ha spiegato l’assessore alCommercio Davide Veronese. Distrettoche comporterà opere per migliorie pub-bliche a sostegno del commercio di vi-cinato e opere private (insegne, allarmie vetrine) per un totale complessivo di1.221.640 euro di cui 320 mila finanzia-ti da Regione.

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L’intervista al cooperatore Guido GalardiPRIMO PIANO Mercoledì 12 ottobre 2011 3

Quale crede debba essere oggi il ruolo del presidente di Coop Lombardiae come intende caratterizzare la sua presidenza?La responsabilità che mi è stata affidata è molto importante. Coop Lombardiaè impegnata a mantenere politiche che sappiano offrire prezzi convenienti maanche qualità, sicurezza, eticità, tutela dell’ambiente e politiche sociali.Da parte mia lavorerò per affermare e rafforzare questa linea. Cercherò di di-rigere Coop Lombardia creando un forte gioco di squadra visto che io non cre-do alla forza dell’uomo solo al comando. Anzi, sono convinto che al di là del-le precise responsabilità di ognuno e di cui si deve rispondere, le sfide che ab-biamo di fronte le vinciamo se gioca bene tutta la squadra, quindi tutto il grup-po dirigente, i quadri e il personale, i soci e gli interlocutori esterni della coo-perativa in un clima di collaborazione e partecipazione. La fiducia e l’unita-rietà di intenti che si è espressa nell’ambito dellamia nomina le avverto come un grande patrimonioda salvaguardare e condizione per poter lavoraremeglio.Il report 2011 di LegaCoop parla di un paese, ilnostro, con meno cicale e meno formiche. Qualistrategie crede debbano essere messe in campo daCoop Lombardia per far fronte, stando al fiancodelle famiglie, a questo periodo di crisi che colpi-sce consumo e risparmio dopo il lavoro?L’incertezza sull’occupazione e sulle prospettive fu-ture, il calo del reddito familiare ci portano a direche va rafforzato il nostro impegno nella difesa del-l’interesse del consumatore, che vuol dire continua-re a garantire la convenienza. Per farlo dovremocontinuare a lavorare per il contenimento dei costiattraverso politiche mirate a eliminare gli sprechi eal miglioramento dell’efficienza con interventi anchesull’organizzazione, il modo di lavorare della struttura aziendale, la prepara-zione, la formazione e la motivazione del nostro personale, il continuo miglio-ramento dei nostri punti vendita. La crisi porta con sé anche cambiamenti neicomportamenti, nelle abitudini nella stessa cultura dei consumatori e dei cit-tadini. Cambiamenti che noi dobbiamo saper cogliere, mettendoci nelle con-dizioni di soddisfare i nuovi bisogni sociali e che oggi esprimono i nostri socie clienti. Da qui il progetto che abbiamo avviato di “Orientamento al consu-matore”. E’ un progetto teso a dare un profilo, una caratterizzazione alla no-stra cooperativa e a focalizzare l’attenzione di tutta l’azienda sulla soddisfa-zione del socio e del cliente indirizzando a questo scopo le nostre risorse e pro-muovendo iniziative mirate. Dobbiamo far percepire meglio i vantaggi di es-sere socio ad esempio rendendo più rispondenti alle attese le politiche promo-zionali e rafforzando gli elementi che ci contraddistinguono quali la qualità esicurezza dei nostri prodotti e il buon rapporto qualità/convenienza, l’opera-re nel rispetto e per la difesa dell’ambiente, la nostra attenzione per le inizia-tive di carattere sociale, in particolare quelle rivolte alle fasce sociali più de-boli, ai cittadini in difficoltà.

Quali le ricadute della manovra finanziaria sul movimento, cosa chiedeCoop Lombardia al Governo?La situazione è preoccupante. Non c’è solo il dato finanziario ed economico.Calano i consumi, ma calano anche le iscrizioni all’Università, è un dato checi dovrebbe far riflettere. Dalla crisi il nostro paese non può uscire se non c’èuna politica nazionale che accanto a scelte di rigore e controllo della spesa,indispensabili a causa del nostro debito pubblico, non si avviano provvedimen-ti mirati a favorire la crescita e lo sviluppo, a partire ad esempio da misure chepossono anche non costare nulla come le liberalizzazioni. Certo servirebbe ungoverno forte e autorevole, ma nel senso di essere capace di suscitare il piùampio consenso e la partecipazione sulle riforme che bisogna fare da partedelle forze politiche e sociali, dell’impresa e del lavoro. Le misure prese dal

governo nei giorni scorsi vanno purtroppo sulla di-rezione opposta e, accanto alla confusione, a misureinadeguate, ce n’è una che colpisce in modo partico-lare la cooperazione che in questi anni di crisi èquella che ha tenuto sia sull’occupazione, sia sugliinvestimenti e oggi viene colpita in maniera del tuttoingiustificata (unica categoria produttiva) con l’au-mento della tassazione. In conclusione noi al Gover-no chiediamo rigore, equità e misure per il lavoro, losviluppo e la crescita.Quale il futuro della cooperazione?Alcuni anni fa si era aperto un dibattito che essen-zialmente diceva che la cooperazione non potevaavere futuro perché o restava piccola o si omologa-va all’impresa capitalistica. Oggi credo sia chiaro atutti, la capacità che in questi anni hanno avuto lecooperative di crescere e di rafforzare il proprio si-stema valoriale e la loro funzione sociale, infatti og-

gi rappresentano un pezzo importante dell’economia di questo paese. Oltre unmilione di persone lavorano in Cooperativa e il fatturato cooperativo rappre-senta oltre il 7% del PIL. Per questo sono convinto, anche di fronte alla crisiche attraversiamo, che se la cooperazione saprà innovare, rinnovarsi ma an-che riaffermare le sue caratteristiche, i suoi valori, il suo modo di essere, avràun futuro importante.In questo contesto ritiene sia utile il processo di unificazione avviato tra lepiù grandi cooperative di consumo in Lombardia, Piemonte e Liguria?E’ utile, necessario anzi fondamentale perché può consentire rilevanti riduzio-ni dei costi, miglioramenti di efficienza, una maggior forza per stare su un mer-cato particolarmente difficile in questa parte del paese così importante sia sulpiano economico sia per insediamento sociale. E’ un processo sicuramentecomplesso ma possibile, che va perseguito con grande determinazione ponen-doci anche l’obiettivo di un’accelerazione dei tempi. Noi faremo sicuramentela nostra parte per far nascere presto questa grande cooperativa del NordOvest e ci adopereremo perché mantenga un forte radicamento sociale e ter-ritoriale.

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Nella notte tra il 28 e il 29 settembre scorso in silenzio è morta Veronica Gio-vine, ammazzata dall’ex fidanzato Antonio Passalacqua con 40 coltellate in-ferte con due coltelli. A ritrovare il cadavere nell’appartamento di via Rossi-

ni, dove da quattro anni la trentaquattrenne abitava da sola, la madre della vittimaallertata dalle colleghe della figlia, preoccupate per non aver visto nè sentito Vero-nica. Nessuno dei vicini di casa ha riferito di urla o rumori. Incredulità tra i dipen-denti dell’Azienda Multiservizi Farmacie, dove la Giovine lavorava. Sconcerto tra itanti cittadini presenti ai funerali della ragazza. L’ennesima tragedia che vede unadonna vittima della follia omicida di un uo-mo. Risale a maggio scorso il ritrovamen-to del cadavere di Gianina Ganfalianu, unaprostituta romena, torturata da AntonioGiordano nel box in affitto in vicolo VillaRachele. Storie diverse ma identico il com-portamento violento dei protagonisti degliinfami delitti. Passalacqua, trentacinque an-ni, tossicodipendente con precedenti pena-li per rapina, lesioni e furto aggravato, ave-va già minacciato la sua vittima con deicoltelli. Posto in stato di fermo dalla Poli-zia di Stato subito dopo il ritrovamento delcadavere, l’uomo si trova oggi agli arrestinel carcere di Monza. «Poche settimaneprima di essere uccisa la donna aveva riti-rato la denuncia per stalking (persecuzio-ne) sporta contro Passalacqua, che nonconsentiva all’uomo di avvicinarla. – haspiegato il commissario Marco De Nunzio- Sappiamo di litigi tra i due, ma non la se-ra in cui l’ha ammazzata. Gli indizi acqui-siti ci portano a ritenere che l’omicidio siaavvenuto all’interno dell’appartamento.L’esame obiettivo parla di 40 coltellate in-ferte anche su bocca e gola. I vicini confer-mano di non aver udito rumori. In attesadell’esito delle analisi chimiche effettuatesul corpo della ragazza, per accertareeventuali patologie o stati di alterazione,stiamo effettuando accertamenti fisiologicisulle tracce ematiche ritrovate nell’appar-tamento di Passalacqua». Sa. Zo.

CRONACA Mercoledì 12 ottobre 20114

fUori Dal Coro

intercettare l’imbroglio

Stavo leggendo alcuni resoconti del dibattito parlamentare sulle intercettazio-ni. Come in un riflesso, non riuscivo a convincermi di elettori del centrodestracosì stupidi. Io ne conosco parecchi e vi assicuro che non lo sono. Neppure losono quelli della Lega, sebbene soffrano dell’aggravante di credersi molto fur-bi. Come quando svolgono i congressi (Varese) a porte chiuse, scelta sulla qua-le si potrebbe davvero istruire un “processo” alle intenzioni. Per le intercetta-zioni le questioni sul tappeto sono legate alla diffusione di quanto emerge dal-le inchieste. Evidente che la cosa riguarda solo i giornalisti. Per loro sono pre-viste, dal DDl in discussione, pene severe in caso di infrazione. Mi è venuto inmente che esiste una legge che punisce la diffamazione per mezzo stampa. In-somma c’è il codice penale. Non è sufficiente? Le norme in discussione, di cui si chiede la rapida approvazione metterebberoin quarantena tutte le informazioni sull’attività d’indagine fino all’udienza pre-liminare con l’obbligo di macerare tutte quelle senza rilevanza processuale. Ladomanda è: se un giornalista entra in possesso di informazioni (autentiche, ve-re) deve pubblicarle o no? Se un cronista ottiene notizie(anche se non di rile-vanza penale) su persone elette o nominate nelle istituzioni lo deve scrivere?Io sostengo di si. E’ giusto informare la pubblica opinione su chi esercita il po-tere. Alla Camera vogliono oscurare la trasparenza. In più, si punta al bavaglioraccontando frottole. Dai dati del 2009 (gli ultimi disponibili) le intercettazio-ni riguardano lo0,2% degli italiani. Non tutti costoro finiscono sulle pagine deigiornali. Si parla, fingendo di non sapere, di “colossale lesione della libertà in-dividuali”. Sui giornali, come è giusto vi finisce il potente. Votare a destra è le-gittimo (sacrosanto diritto) ma è mai possibile che non si sentano imbrogliati,quei cittadini fiduciosi, per aver sostenuto parlamentari pronti a varare la leg-ge in questione? Imbrogliati per la seconda volta. La prima fu quando, gli stes-si signori (compresi quei furbacchioni della Lega) approvarono la storiella diRuby nipote di Mubarak. Ivano Bison PS. Nel numero scorso ho scritto 1984 nel raccontare un episodio invece avvenuto nel 1994. Confermo i fatti. Per l’errore di data chiedo scusa a tutti.

Non soddisfatti della proroga della chiu-sura del cinema Marconi da ottobre amaggio, richiesta al gestore (CiSe) e ot-tenuta dal Comune in virtù di un cavillocontrattuale, i cittadini riuniti per la se-conda domenica consecutiva nella salacinematografica comunale hanno decisodi costituirsi in associazione e presenta-re all’ente un piano gestionale capace difar fronte all’affitto di 50 mila euro delcinema. Rivendicando il ruolo culturale edi aggregazione sociale della sala poliva-lente, i cittadini si sono impegnati a chie-dere all’amministrazione comunale la va-riazione della voce in bilancio che parladi alienazione (vendita) del cinema. Traloro un esponente del comitato genitoricittadino si è detto pronto a coinvolgerele scuole nella campagna a difesa della

sala di proiezione. L’assessore alle Poli-tiche culturali Luciano Fasano ha ribadi-to l’impegno dell’ amministrazione co-munale a verificare la disponibilità disoggetti privati a collaborare con il Co-mune per la gestione del Marconi e delCinema nel Parco. Impegno imprescindi-bile da una valutazione di ordine econo-mico. «Stiamo valutando ipotesi di rilan-cio che però devono trovare compatibili-tà anche con la sostituzione di quello cheoggi è previsto nel bilancio 2012 per lavendita dell’immobile, ovvero 800 milaeuro – ha spiegato l’assessore Fasano - .Cercheremo di fare tutti gli sforzi possi-bili, consapevoli però che questi sforzidebbono essere compatibili con la tenu-ta più generale del bilancio della nostraamministrazione».

Consegna “censimento 2011” (riceviamo e pubblichiamo)Questa mattina, 10 ottobre 2011, mi sono recata al Palazzetto dello Sport per con-segnare i moduli del censimento 2011; un cartello avvisava però di recarsi in Vico-lo del Gallo all’Ufficio Tributi. I terminali erano fuori uso quindi bisognava recar-si all’ufficio postale ma anche lì i terminali fuori uso... recarsi in Vicolo del Gallo...Presa in giro? Dovendo fare la spesa sono andata in un centro commerciale dellazona, dove c’è un ufficio postale dove mi è stato detto che non avevano il compitodi ritirare i moduli. Che fare? Riproverò fra qualche giorno, sperando che gli oraridegli uffici non coincidano con i miei orari di lavoro. Vero che questo era il primogiorno di consegna; vero che tutti i terminali erano in tilt a causa delle consegne viaon line; vero che l’organizzazione ha fatto veramente pena. Lucia Viano

Cinema Marconi: aperto fino a maggio 2012

«Cara Veronica,non siamo state amiche, perché troppo lon-tane per età, ma solo colleghe e con pochimomenti di condivisione lavorativa. Mi sen-to, comunque, di dedicarti questi miei pen-sieri.Che cosa il mondo non ha capito di te? Checosa gli uomini non hanno capito di te? Seil’ennesima vittima della stupidità, della bru-talità, della forza che si misura in centimetridi bicipiti! Il tuo ultimo messaggio su face-book rivela tutta la tua consapevolezza del-l’abisso che ancora separa la donna, sulpiano della sensibilità e della profonda com-prensione della parola amore, da molti uo-mini, quegli uomini che vogliono ancora ladonna geisha,sottomessa e servizievole , enon sono in grado di riconoscerle pari di-gnità e diritti. Ti ho sentita, sempre, comeuno spirito libero, forte, indipendente, con avolte quella aggressività che può nasconde-re qualche conflitto interiore. Ti ricorderòsempre con dolcezza, perché è con dolcezzache ti rivolgevi a me. Precisa nell’eseguire icompiti assegnati, intelligente nel capire alvolo quello che volevo da te. La tua presen-za c’era, era una presenza che voleva con-tare. La tua risata allegra, cristallina, a vol-te un po’ chiassosa mi risuonerà a lungo nel-la mente e nel cuore, quella risata che forseera anche liberatoria di qualche mistero del-l’anima che ti sei portata con te.» M.F.

VERONICA GIOVINE TRAFITTA DA QUARANTA FENDENTI

Accoltellata dall’ex fidanzato

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ATTUALITÀ Mercoledì 12 ottobre 2011 5

Un registro comunale per il testamento biologico. È quanto è stato approva-to lo scorso 3 ottobre in consiglio comunale con 14 voti favorevoli, 5 con-trari e 5 astenuti. L’ordine del giorno, che impegna il Sindaco e la giunta

a istituire un registro comunale per le dichiarazioni anticipate di volontà, è statoda me presentato il 20 settembre 2010 e sottoscritto dai capigruppo di cinqueforze politiche: PD, Italia dei Valori, Sinistra e libertà, Rifondazione Comunistae la lista civica Cittadini Insieme. Purtroppo i lavori del consiglio comunale han-no consentito la discussione a un anno di distanza dalla presentazione. La mag-gioranza ha avuto solo 3 consiglieri che si sono astenuti e uno che non ha parte-cipato al voto, mentre il capogruppo della lista civica Cittadini Insieme si è in-spiegabilmente astenuto su un ordine del giorno su cui aveva inizialmente appo-sto la firma.Il tema è di particolare importanza, l’Italia è uno dei pochi paesi dell’Unione Eu-ropea a non avere una legislazione sulla materia. La tristemente nota vicenda diEluana Englaro, in cui un padre ha dovuto percorre diversi gradi di giudizio perfar dichiarare la volontà della propria figlia a non sottoporsi a determinati trat-tamenti medici, invece di aprire un dibattito parlamentare per arrivare a una leg-ge seria in sintonia con l’art 32 della costituzione, ha portato una parte del parla-mento a lavorare nel senso opposto. Il disegno di legge Calabrò attualmente in discussione, impedisce le dichiarazio-ni anticipate di volontà in determinati ambiti (alimentazione e idratazione), pre-vedendo procedure complesse per le stesse con l’unico scopo di renderle di fat-to impraticabili.L’istituzione del registro è dunque un chiaro messaggio al Parlamento Italiano eall’attuale maggioranza, pronta ad assecondare visioni confessionali dello stato.La data di presentazione dell’ordine del giorno è non casualmente quella del 140°anniversario della Breccia di Porta Pia, una data importante, non solo perché rap-presenta l’unione di Roma all’Italia, ma anche perché è la fine del potere tempo-rale del papato e l’inizio della separazione fra il potere spirituale e quello tempo-rale su tutto il territorio nazionale. Dispiace constatare come a più di 141 annida quella data alcuni valori di libertà magnificamente espressi nella nostra Car-ta costituzionale non siano ancora patrimonio culturale di tutti.

Andrea Ronchi - Consigliere comunale PD Presidente commissione servizi alla persona

TESTAMENTO BIOLOGICO SÌ DELLA MAGGIORANZA

Istituito il registro comunale

Lascia IDV e si dimette da consiglie-re comunale. Un altro giovane se neva dalla politica cinisellese. Dopo il

consigliere Schiavone, IDV perde ancheil consigliere Quattrocchi. Non sarà uncaso. Forse la latitanza della segreteriacittadina o la volontà del responsabileprovinciale di IDV di non nominare unnuovo segretario cittadino nonostante lesollecitazioni degli iscritti. Una gestionedel partito che Quat-trocchi, nella lettera didimissioni del 4 otto-bre scorso, ha definito“padronale”. «Moltesono le persone perbe-ne in IDV – ha spiega-to Quattrocchi – dicontro c’è chi compieazioni esclusivamenteper acquisire crediti.Mi sono accorto di farparte di un partito che non mi rappresen-tava più, così pieno di arrivisti sempreimpegnati ad agire non per il bene delpartito e della comunità, ma per mero in-teresse personale. Ho deciso quindi di la-sciare, prima ancora che l’incarico diConsigliere Comunale, l’Italia dei Valo-ri, il partito che pensavo essere il miglio-re della scena politica attuale. Mi sonoritrovato ad avere a che fare con una ge-stione padronale (sia a livello centrale,sia a livello locale) fatta di persone il cui

unico scopo era mettere i bastoni tra leruote a coloro che volevano lavorare di-ligentemente ma senza avere paura diesprimere le proprie opinioni, anche cri-tiche, nei confronti dei livelli superiori».In rotta con il partito di Di Pietro l’exconsigliere si è detto distante anche dal-l’azione dell’amministrazione: «Seppurabbia meriti inoppugnabili, in due annisono molte le cose che ho dovuto digeri-

re. La volontà, in unanno e mezzo di man-cato tavolo tecnico, dinon andare in gara perl’assegnazione del ser-vizio di trasporto pub-blico, nonostante le no-te vicende che hannovisto protagonista Ca-ronte, è stata la gocciache ha fatto traboccareil vaso». Vicenda che

ha spinto l’opposizione a chiedere in con-siglio comunale l’istituzione di una com-missione di inchiesta per far luce sullaproroga decennale del servizio di traspor-to pubblico all’azienda di proprietà di DiCaterina. Richiesta rinviata alla prossimaseduta consiliare. «Preso atto dell’impos-sibilità di portare a termine il mandatoricevuto sulla base dei principi che ci siaspetta da IDV – ha concluso Quattroc-chi – ho ritenuto coerente e corretto di-mettermi».

QUATTROCCHI SI DIMETTE DAL CONSIGLIO COMUNALE

La politica allontana i giovani

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SOCIETÀMercoledì 12 ottobre 20116

RIPARAZIONE, MANUTENZIONE, SOSTITUZIONE

DI CANCELLI ELETTRICI, RIPARAZIONE E MESSA A NORMA

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Circolo Culturale Cinis Aeli ClubDomenica 2 ottobre 2011 si è svolta la Premiazione delConcorso XXII Concorso di Pittura del Circolo Cultu-re Cinis Aeli Club con la partecipazione del presidentedel Consiglio Comunale di Cinisello Balsamo Ing. Giu-seppe Sacco (nella foto secondo a sin.) e del Prof. Lu-ciano Fasano (nella foto primo a destra), Assessore al-la Cultura, e presentata dal Prof. Mario Marcante (nella foto primo a destra). Primo premio a te-ma Libero a Daria Cipolla (nella foto), secondo premio a Agnese Ossoli, terzo premio ex aequoa Carmen Cantamessa e a Andrea Benincasa. Nella sezione “miglior quadro con soggetto Cini-sello Balsamo” è stato premiato l’artista Silvano Corneo e segnalato l’artista Luigi Gelmi.

Gruppo Culturale Compagnia del BorgoL’Associazione Gruppo Culturale Compagnia del Borgo è lieta di ri-proporre il suo ultimo spettacolo: Le furberie di Scapino diMolière presso il Teatro Pax di Via Fiume in Cinisello Balsamo,ve-nerdì 21 e sabato 22 ottobre 2011 alle ore 21. Informazioni e preno-tazioni: e-mail: [email protected] www.compagniadel-borgo.it Tel. dal lunedì al venerdì dalle 21.00 alle 22.00 e il sabatodalle 10,00 alle 17,00 prevendita presso Ottica Greta Genitoni - ViaM.te Grappa n. 111 - Cinisello Balsamo

Gruppo Donne LombardiniSabato 15 ottobre: riprendono gli incontri con una giornata intera (ore 10,00 – 17,00)presso il Centro Puntoeacapo con un programma di gioco-teatro-comico terapia a curadella dott. Mariuccia Fumusa e dell’attrice Marisa Maritello, maestra di teatro; appunta-mento ore 9,30 al Centro Culturale J. Lombardini, via Montegrappa 62/b.Pranzo comunitario “porta e condividi”. E’ consigliato un abbigliamento comodo tipo tuta.Mercoledì 19 ottobre: La comunicazione. Laboratorio di ascolto a cura della pastora Do-rothee Mack. Ore 21,00 presso il Centro Culturale J. Lombardini

Cornaggia in festa 14 -16 OTTOBRE 2011 - Chiesa S. Margherita in Cornaggia

Venerdì 14 ottobre 2011: dalle 19.30 “HAPPY HOUR 4 SOLOLO”.Serata di racconto con parole e immagini del “Progetto Sololo”, a so-stegno dei bambini vulnerabili della tribù Borana, nel nord deserticodel Kenya, colpito da siccità e carestia.Sabato 15 ottobre 2011: dalle 19 serata musicale con i gruppi “WallOf Sound” e “Civico 60” Domenica 16 ottobre 2011: ore 11, S. Messa sotto il tendone; ore 12gruppo folkloristico sardo Circolo A.M.I.S. di Via Cornaggia; ore12.30 aperitivo per tutti; ore 13 pranzo di condivisione (Adulti � 15,00– Bambini fino a 10 anni � 8,00. Prenotarsi entro venerdì 14 ottobrepresso Evelina 02.6170466 orario cena o Daniela 333.4550894 pome-riggio). Giochi e intrattenimenti vari per grandi e piccini (animazio-ne clown, pista macchinine, occhio al salame, cavagna, bowling, tiroal bersaglio); ore 16: musica con i gruppi “Give Me Funk” – “TheBurps” – “Colorado Bettola Band” e “jam session” finale; dalle 19 ce-na insieme a noi;ore 20.30 estrazione della sottoscrizione a premi.Durante tutta la festa funzionerà il bar e uno stand gastronomico. Gli spettacoli musicali si svolgeranno al coperto con qualsiasi condi-zione di tempo. Nell’area della festa troveranno spazio un banco-ven-dita di fiori e torte e banchetti di gruppi e associazioni impegnati nelcampo della solidarietà: ”Mondeco Onlus” (pro Sololo), Coop. Chi-co Mendes, Ass. Carcere Aperto, CUMSE.info: 338.6579230 - [email protected] - www.cornaggia.eu

Raccolta fondi … una casa per Luca”La Confcommercio di Cinisello Balsamo in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpi-ni e con il patrocinio del Comune di Cinisello Balsamo, comunica con soddisfazione che il gior-no 23 settembre alle ore 20.30 nella chiesa di Sant’Ambrogio si è svolto con grande succes-so il concerto di beneficenza, con l’esibizione dei cori C.A.I. – A.N.A. di Cinisello Balsamo e

Voci Miste AENGLAO di Muggiò. L’evento haavuto lo scopo di raccogliere i fondi per “UNACASA PER LUCA”, Alpino ferito gravemen-te in Afghanistan per la costruzione di una casasenza barriere architettoniche. Più di 200 perso-ne hanno gremito la Chiesa e i cori hanno com-mosso con i loro canti tutti i partecipanti. Inci-sivo è stato il contributo raccolto dai commer-cianti di Cinisello per aiutare l’Alpino Luca.

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CULTURA Mercoledì 12 ottobre 2011 7

IL FOTOROMANZO DEL NORD MILANO

Ricordami per sempre

AL VIA IL GRUPPO DI LETTURA IN BIBLIOTECA

Leggere al pluralePrimo appuntamento in Biblioteca, giovedì 20 ottobre alle 21, per

il gruppo di lettura; gruppo che si raccoglie attorno al suo ani-matore, Enrico Ernst, e alla propria passione per i libri. Dopo il

viaggio nella scrittura dell’Europa orientale, il baricentro geograficoe letterario si dirige a sud per incontrare autori israeliani ed arabi. Lascelta, decisa dal gruppo stesso, si rivolge alla grandezza della lette-ratura israeliana, irrorata dallo spirito tragicomico della tradizioneebraica, e al suo perenne essere alle prese con uno stato di tensione,se non di guerra. Una letteratura comunque vivissima, della quale sa-rà possibile conoscere autori diversi dai grandi e celebrati Oz, Yeho-shua, Grossman. Conoscere poi autori arabi è, mai come oggi, im-portante per andare oltre quella superficialità di giudizi madre delpregiudizio. Agli scrittori quindi l’arduo compito di portarci - graziealla potenza della poesia e dell’incanto letterario - nei loro paesi, aldi là degli steccati ideologici e delle facili contrapposizioni Legge-re questi scrittori significa avere anche maggiori strumenti per met-tere a fuoco uno dei luoghi di conflitto, quello mediorientale – eisraelo-palestinese in particolare – dove non sembra possibile sape-re se, appunto, un dialogo sia possibile o impossibile. Dove le diffe-renze paiono eternamente inconciliabili, dove integralismo e laicità,ricchezza e povertà, occidente ed oriente sono comunque vicini dicasa. Perché unirsi ad un gruppo di lettura? E’ lo stesso Ernst che stila unasorta di decalogo di ottime motivazioni: per conoscere persone checome te hanno una passione: la lettura. Per fare diventare una prati-ca essenzialmente solitaria, qualcosa di condiviso e condivisibile.Per comunicare un’esperienza di lettura e per arricchirla con il con-fronto. Per diventare lettori sempre più attenti e curiosi. Perché siconoscono autori e libri che altrimenti non si conoscerebbero. Per-ché la motivazione alla lettura cresce e si fa più intrigante, se si èchiamati a discuterne con altri. Perché in giro ci sono tanti lettorisimpatici. Perché diamo valore a qualcosa di “non mercantile” sot-tile come una piuma, ma importante per l’anima e la formazione diciascuno. Gp.Favalli

Il Museo di Fotografia Contemporaneapresenta al pubblico il fotoromanzod’autore “Ricordami per sempre”, rea-

lizzato tra Cinisello Balsamo e Sesto SanGiovanni insieme ai cittadini. Un fotoro-manzo che racconta la storia del nostroterritorio e dei suoi cambiamenti, paesag-gisti e sociali, attraverso una struggentestoria d’amore. Lorenzo, ex operaio del-la Falck di 55 anni, torna dal Sud dell’Ita-lia dopo 30 anni per inseguire un sogno:ritrovare Tamara, una ragazza conosciutaquando era molto giovane e che compa-riva di tanto in tanto nei fotoromanzi diGrand Hotel. Comincia così una lunga ricerca tra quelche resta del passato operaio del NordMilano e la memoria perduta di un terri-torio fortemente mutato. Troverà Tama-ra? Riuscirà a portare indietro le lancettedel tempo e a stringere finalmente tra lebraccia quel sogno di gioventù? La storia di “Ricordami per sempre” èfrutto della penna di Giulio Mozzi, scrit-tore, docente di scrittura creativa e con-sulente editoriale per Einaudi. Le imma-gini sono state realizzate da Marco Si-gnorini, fotografo e docente che lavoracon la fotografia e il video dagli anniNovanta. Le riprese si sono concentratenel mese di luglio e sono state realizza-te interamente tra Cinisello Balsamo eSesto San Giovanni, utilizzando loca-tion reali. Gli attori sono stati scelti con

un casting pub-blico e sono qua-si tutti neofiti al-la prima espe-rienza. A questisi aggiungono itanti negozianti eprofessionisti che hanno prestato il lorovolto interpretando se stessi. “Ricordami per sempre” è stato realizza-to grazie al contributo dell’Archivio diEtnografia e Storia Sociale della RegioneLombardia ed è una delle iniziative dipromozione del R.E.I.L. Registro delleEredità Immateriali Lombarde. Il fotoromanzo sarà presentato al pubbli-co sabato 22 ottobre alle ore 18 al Museodi Fotografia Contemporanea con la pre-senza dell‘intero cast e degli autori. Con-temporaneamente sarà inaugurata unamostra sul fotoromanzo che occuperà tut-to il Museo e presenterà tavole e imma-gini da “Ricordami per sempre” insiemea vere e proprie chicche del fotoromanzostorico, compreso quello realizzato daFellini.“Ricordami per sempre” verrà distribuitogratuitamente ai cittadini. Sabato 22 otto-bre sarà possibile trovarlo al Museo; apartire dalla settimana successiva sarà an-che nelle edicole della città, negli ufficicomunali, in biblioteca e nei negozi chehanno prestato i loro spazi come set.

f.m.

Dall’Inghilterra l’Italia sembra una gigantesca pietrafilosofale in mano ad una gang di viziati e pericolosi psi-colabili. Vivo qui da un mese ormai. Ovunque vedo negozi italiani, ristoranti italiani.Ho visto più bandiere tricolore qui che nel Bel Paese. In Italia, al massimo, il tricoloreè utilizzato ad altri fini, meno nobili. Ad esempio a pulire il padan deretano. Anche sevien da chiedersi come possa fare il Senatur ad articolarsi in un gesto talmente sofisti-cato. Ad ogni modo, il prodotto “Italia” funziona. Macchine italiane, ristoranti italiani,cafè italiani, vestiti italiani. Gli inglesi stessi si chiedono: “come può essere ridotto co-sì un Paese dalle così valide risorse? “ Ma la risposta è molto semplice (per chiunqueabbia capito che con la nuova finanziaria sarà più facile vedere la tomba della pensio-ne). I soldi in Italia sono in mano a poche persone. E quelle poche persone sono dei cri-minali o dei comuni idioti. O entrambe le cose. E la cosa più sorprendente è che alcunidi questi esemplari amministrano anche i nostri soldi. E per amministrare intendo spen-derli in prostitute o altri beni di consumo personali. In questo modo la situazione colaa picco. L’Italia si ritrova ad essere un paese povero ed arretrato. Barzelletta di quellastessa Europa che tutto vorrebbe copiarci. Il nostro paese è stimato. Il nostro paese hauna storia che tutte le altre nazioni si sognano. Ma come è possibile che lo stesso Pae-se che ha dato i natali a Leonardo Da Vinci, Michelangelo e Dante, abbia partorito an-che gli imbecilli che continuano a permettere alla casta di ridurci in mutande? Io sonofiero della mia Nazione. Ma non del popolo che l’abita. Sono scappato dagli italiani,non dall’Italia. Perchè l’Italia è casa mia. E mi sento invaso, mi sento esiliato perchè ècome se fossi stato costretto ad andarmene. Costretto da una società xenofoba ed arre-trata che non offre nessun tipo di spunto a persone che si rifiutino di percorrere il cam-mino segnato dai passi di miliardi di persone prima di lui. Perchè se pensi fuori dal co-ro, la maggior parte degli italiani non ti guardano bene. Perchè se provi ad esprimere latua opinione liberamente, la maggior parte degli italiani ti fa cenno di tacere, di lascia-re stare. Perchè se voglio scrivere che a mio modesto parere il Presidente del Consiglioè un criminale gravemente malato e dovrebbe passare il resto dei suoi giorni in galera,non lo posso fare su tutti i giornali perchè la maggior parte me lo censurerebbe. Perciò,per adesso: goodbye Malinconia. Mattia Schiavano

GOODBYE MALINCONIA

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8 PUBBLICITÀMercoledì 12 ottobre 2011

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9Mercoledì 12 ottobre 2011ATTUALITÀ

MARTEDÌ 18 OTTOBRE, ORE 21,00Cinema Teatro Rondinella - viale Matteotti 425 - Sesto S. G.All’interno della 12° edizione della Settimana della CooperazioneSestese che si svolge da sabato 15 a domenica 23 ottobre a Spazio-arte, in via Maestri del Lavoro, le cooperative UniAbita e Nuova Tor-retta promuovono lo spettacolo

LE CAMICIE DI GARIBALDIUna produzione Teatro del Buratto. Testo e Regia: Renata Colucciniin collaborazione con Jolanda Cappi; con Renata Coluccini, Bene-detta Brambilla, Clara Terranova. Due donne in una stanza rammendano le 1.000 camicie rosse deigaribaldini. “Cosa se ne farà di tutte queste camicie?” “Ne cambie-rà tre al giorno...” “Chissà poi perché proprio rosse?” Le ha scelteGaribaldi quando stava a Montevideo e combatteva per la Repub-blica Uruguaiana contro la dittatura argentina. Si sa le donne quan-do cuciono parlano! Se la raccontano, ce la raccontano. Tra storiae “pettegolezzi”, tra curiosità e aneddoti, le donne costruiscono ilritratto di un uomo, di un’epoca in un alternarsi di momenti comicie drammatici. Tra le camice rosse appaiono personaggi noti, ma an-che panettieri, contadini, madri… per rivivere grandi avvenimentistorici, ma anche piccole realtà quotidiane. (Ingresso libero)

SABATO 15 OTTOBRE, ORE 21,00Palazzetto Allende - via XXV Aprile - Cinisello B.

AUPREMA VOLLEY1° SQUADRA SERIE “C” - CAMPIONATO AUPREMA VOLLEY - VIRTUS CERMENATE CO (Ingr. libero)

ANTEPRIMA MERCATINI DI NATALESABATO 3 E DOMENICA 4 DICEMBRE

STRASBURGO Dicembre a Strasburgo è innanzitutto un immenso mercatodi Natale, che quest’anno giungerà alla... 442a edizione.L’ambiente che regna in quel periodo a Strasburgo è unicosoprattutto nel tardo pomeriggio ecco allora che le vetrinebrillano, le decorazioni abbelliscono le facciate, gli odori dispezie e cannella riportano alla mente ricordi d’infanzia, dal-le chiese risuonano i canti di Natale. Viaggio di gruppo inpullman, sistemazione in albergo cat. 3* trattamento di mez-za pensione, visita guidata di mezza giornata a Strasburgo.Quota per persona in camera doppia: Euro 185,00.Minimo 30 iscritti. Prenotazione entro 26 ottobre.

DOMENICA 11 DICEMBRE 2011

MERCATINO DI ARCOArco offre la possibilità di acquistare regali e addobbi, am-mirare luci, ascoltare musiche e cori in sottofondo, guardarevetrine, gustare specialità gastronomiche. In più per la piaz-za del centro si potranno trovare prodotti tipici del Natale:dai dolci agli addobbi, dai biscotti alle piccole idee regalo,dalle bambole in pezza alle candele, dalle statue di legno aglioggetti in vetro. Il Mercatino di Natale si svolge nel centropaese, dove sono presenti 40 stand che propongono il me-glio dell’artigianato locale e nazionale, ricchi di articoli daQuota per persona in pullman: Euro 25,00.Minimo 30 partecipanti. tel. 02 61293712

Tel. 02 6127830

Sono tante le organizzazioni cheoggi fanno dell’impegno socialeuno degli obiettivi principali.

I Salesiani Don Bosco è una di queste,ed è vicina a noi ma le sue proposte ei suoi impegni sono per lo più scono-sciuti. Don Paolo Caiani, coordinatoredi settore e catechista del biennio liceoscientifico e iti all’istituto Salesiani diSesto San Giovanni, che si trova sulconfine tra Sesto e Cinisello Balsamoha deciso di impegnarsi perso-nalmente per far conoscere aigiovani studenti i problemi cheaffliggono l’Etiopia. Don Paolo, insieme ad alcunistudenti, riesce ad organizzareogni anno viaggi in diversemissioni, presenti in Africa. Haprovato sulla propria pelle que-sta esperienza umanitaria nel‘94 alla fine del quinto anno distudi e oggi ci dice: «Per af-frontare un viaggio a scopoumanitario è importante un camminodi preparazione per non farci scivola-re addosso un’esperienza che segna».Prepararsi significa sapere a cosa si vain contro perché le differenze tra lacultura Etiope e la nostra sono tante.«Quando fai un’esperienza bella per-ché ti sei preparato bene, essa ti rima-ne nel cuore» dice Don Paolo.

Il primo confronto di Don Paolo conl’Africa fu a Zway dove c’è una delle12 missioni che sono nate e cresciutein Etiopia. Oggi il prete dà la possibi-lità a studenti e non di poter viverequesta esperienza, andando in Africaper un breve periodo in estate. Gli obiettivi: dare di che mangiare aipiù poveri, ma anche fornire un’istru-zione adeguata che renda indipendentii giovani etiopi. Il gruppo missionario

Amici del Sidamo ha ideato il proget-to Tokuma che si occupa di insegnareuna professione per dare autosufficien-za agli indigeni così che possano ungiorno non dipendere più da noi. E Caiani conclude citando Raoul Fol-lereau «Amarsi tutti. Non a orari fissima per tutta la vita».

Giacomo Bertoli

DON PAOLO CAIANI PARLA DELL’OPERA MISSIONARIA

In Etiopia giovani salesianiQUaNti PerCHe’

Il problema del costo della politica è tutto italiano! Perché? Perché in Italia co-sta tutto di più? Al primo posto c’è la politica, e questo è un fatto. Un parlamen-tare europeo italiano costa quattro volte di più di uno olandese? Vogliamo con-tinuare con le tasse, la luce, il gas, la benzina? La sanità, con tutto il suo indot-to, i trasporti, e ancora, per scendere nel privato quotidiano, il pane, il latte, i pan-nolini, il dentista ecc. Però i servizi erogati sono tra i più scadenti d’Europa. Eallora, i conti non tornano. Anche qui è d’obbligo chiedersi, perché? E perchéabbiamo tanti problemi con le lungaggini della giustizia, con le pratiche di ognitipo, con la burocrazia, per una visita medica o specialistica, quando negli altripaesi europei avviene tutto più velocemente, con efficacia ed efficienza. Accu-ratissimi servizi d’inchiesta giornalistica di trasmissioni televisive ci racconta-no di truffe, di doppi e tripli incarichi istituzionali, e quindi doppi e tripli stipen-di con soldi pubblici. È anche per questo, che cresce il costo della politica a di-smisura.Gli altri Paesi investono nel welfare, nel socio-assistenziale, su temi di tipo so-lidale, hanno cura e attenzione per i diversamente abili, per gli studenti che vi-vono fuori sede, ai quali elargiscono supporti economici e borse di studio. Dan-no aiuti per migliorare il presente e per costruire il futuro. Perché non riusciamoa fare le stesse “cose” anche in Italia? Eppure, il nostro non è un paese povero,anche se ci sono 7,5 milioni di poveri veri e un ceto medio che si sta impoveren-do. Lo sapete che gli unici “generi” in crescita nel nostro bel Paese sono quellidi lusso ed extralusso e certamente sono consumatori che non pagano le tasse!Il nostro è solo un paese mal gestito, mal amministrato, mal governato, capacesoltanto di fare propaganda, proclami, demagogia; di favorire gli adepti, le “cric-che”, gli affaristi, le “caste”. Pronto a proteggere illegalità, impunità, concussio-ni. Perché non “urliamo” quando ci tolgono la dignità, il lavoro, la sicurezza, ilfuturo? È valida ancora oggi la considerazione fatta più di un secolo fa da Gio-vanni Giolitti: “governare l’Italia e gli italiani non è impossibile, è inutile”. So-no sempre più indignato! Però ora non sono più solo! Ho tanti amici di “Indi-gnados” a Barcellona! Silvano D’Agostino

L’angolo dell’indignato

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10 PUBBLICITÀMercoledì 12 ottobre 2011

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11Mercoledì 12 ottobre 2011RUBRICHE

L’8 ottobre di 10 anni fa, sulla pista dell’aeroporto di Li-nate, avvenne il più grave incidente aereo mai avvenuto inItalia: un MD-87 della SAS entrò in collisione, in fase didecollo, con un piccolo jet che attraversava la pista. Era-no le 8.10 di un mattino nebbioso. Il velivolo più grandenon riuscì a decollare, finendo la propria corsa control’edificio adibito a smistamento bagagli. L’aereo, carico dicarburante, prese fuoco. Un unico superstite fra i 5 addet-ti allo smistamento bagagli. Dopo i primi (vani) soccorsiprestati nei momenti immediatamente successivi al crash,venne mobilitato il Nucleo di Protezione Ci-vile della Croce Rossa Provinciale di Mila-no. La chiamata ai volontari arrivò in brevetempo e richiedeva la disponibilità immedia-ta a partecipare ai “soccorsi”. Oltre a perso-nale di manovalanza erano necessari anchepsicologi e interpreti per accogliere i paren-ti delle vittime in arrivo (gran parte dei qua-li dal nord-Europa). Fummo in parecchi dalComitato Locale CRI di Cinisello Balsamoa dare la disponibilità. Oltre me, Marco, Daniela e altri.Daniela aveva vissuto per un anno negli Stati Uniti, l’in-glese era la sua seconda lingua naturale. Partimmo nel tar-do pomeriggio su un pulmino nel quale ha regnato un si-lenzio assoluto per tutti i 15 chilometri del tragitto fino aLinate. Controlli militari all’ingresso, documenti; poi ilbriefing con i responsabili (sul posto già dalla mattina): «Ilnostro compito è di recuperare i corpi delle vittime. Pre-state la massima attenzione a come vi muovete, dovrete ac-cedere a una struttura pericolante, attendete ordini dai vi-gili del fuoco. Le macerie vanno tolte a mano, pietra do-po pietra, il cambio arriverà domani mattina alle 7. I vo-lontari che hanno dato disponibilità come interpreti ven-gano da questa parte, gli altri seguano Antonio». Daniela

mi salutò e venne portata insieme a interpreti e psicologilà dove era stata allestita l’accoglienza dei parenti che ini-ziavano a giungere a Milano, noi fummo guidati sul luogodell’incidente. Del capannone restavano solo macerie,grosse gru ne sostenevano le travi di cemento armato. En-trammo in azione: gli strumenti a disposizione erano guan-ti da lavoro e sacchi per cadaveri. Scelsi i guanti. Una ca-tena di Volontari si passava pezzi di cemento dal “cratere”fino ai cassoni. Sasso dopo sasso si ripuliva la scena fraodori indicibili, polvere e puzza di kerosene. Ogni tanto,

da dentro, un urlo: “TOBOGA!!”. Aquel punto partivano in due con il tobo-ga (barella leggera semichiusa) e unsacco vuoto, tornavano e lo riconsegna-vano a chi si occupava di trasportarlonella camera mortuaria. Li vedevo usci-re sudati, mascherina sulla bocca e oc-chi carichi di dolore, sentivo le miebraccia sempre più pesanti, ora dopoora, “TOBOGA!” dopo “TOBOGA!”.

Nessuno di noi si è mai fermato a riposare per più di 5 mi-nuti. La puzza di kerosene impregnava anche le divise (an-cora oggi, ogni volta che prendo un aereo, l’odore mi ri-porta con la memoria alla tragedia di Linate). Sudore, pol-vere, kerosene, “TOBOGA!” tutta notte; il cambio arrivòcon mezz’ora di anticipo, solo allora sentimmo la stan-chezza. 118 le vittime, molti di più i parenti da consolare.Ritrovai Daniela, più provata di me che avevo braccia eschiena a pezzi. Ci abbracciammo. La nostra “storia”, fi-no ad allora avvolta da fumo, diventò improvvisamentelimpida: la tragedia e il dolore vissuto spazzarono via tut-to il superfluo che ci aveva impedito di viverla fino in fon-do, ricordandoci che è un istante che ci può portare vial’esistenza intera.

V O C I D A L L ’ A M B U L A N Z A

L’unificazione di Uniabita, da parte delle cooperative edificatrici Auprema di

Cinisello Balsamo e Camagni Olmini di Sesto San Giovanni, ha prodotto una

profonda riflessione non solo sulle caratteristiche abitative, ma soprattutto

sulle qualità dell’abitare, nell’impegno e la valorizzazione dei servizi già atti-

vi, offerti ai nostri soci sport, sanità, cultura, tempo libero, solidarietà.

Questa seria valutazione che impegna Uniabita sia economicamente che pro-

gettualmente, non è disgiunta da una valutazione politica sulla attuale situa-

zione del Welfare e sul sempre più pressante indebolimento delle risorse fi-

nanziarie degli Enti locali. Come si può coniugare

tra soggetti diversi una collaborazione proficua e ri-

spettosa della qualità dei servizi pubblici in due cit-

tà che hanno sempre operato nella difesa e nella ri-

cerca dell’eccellenza degli stessi?

I servizi di Uniabita, sviluppati soprattutto a Cinisel-

lo, sono rivolti ai soci come destinatari privilegiati,

ma è indubbio che ,conosciuti ed apprezzati nella

città,abbiano una ricaduta significativa sul territo-

rio,tale da individuare la cooperativa come interlo-

cutore sensibile per una riflessione comune tra

pubblico e privato nelle politiche del welfare citta-

dino. Oltre alla gestione dei servizi già esistenti, la

cooperativa è attenta ai processi che si sviluppano nella società ed in questo

anno si è sperimentata, attraverso la Fondazione Auprema, nel dare corpo a

due progetti importanti ” Custodi sociali” e “Lingua madre”, in sinergia con at-

tori qualificati del territorio.

Il primo si è svolto sperimentalmente nei nostri caseggiati: i custodi sociali,

personale opportunamente formato, presenti settimanalmente nelle case rac-

coglievano le fragilità e le situazioni di disagio degli abitanti, fornendo i neces-

sari supporti ed informazioni per sostenere l’autonomia della persona e so-

cializzare la solitudine del bisogno vissuto, ma non dichiarato.

Quali importanti sbocchi può riservare questo progetto a livello più generale

della città, valorizzando le esperienze monitorate attraverso l’esperienza con-

dotta e diffondendo le competenze dei singoli servizi (Asl, servizi sociali, coo-

perative, Associazioni di volontariato, ecc) cioè lavorando in rete?

Lingua madre che prevede l’alfabetizzazione delle donne straniere con bam-

bini piccoli, si è svolto nel salone di Salvo e si è avvalso della collaborazione

del CTP, titolare del progetto, che ha messo a disposizione gli insegnanti di lin-

gua italiana, il settore progetti del Comune e le affettuosissime nonne volon-

tarie di Uniabita.

L’attenzione all’accoglienza, a fornire strumenti in-

dispensabili all’integrazione, il confronto tra cultu-

re diverse e sulle modalità di cura dell’infanzia, cer-

cando, pur nella difficoltà del linguaggio, modi di

comunicazioni e di comportamenti condivisi sono

stati la strategia della buona riuscita dell’iniziati-

va,che verrà riproposta anche quest’anno.

La collaborazione tra soggetti diversi, in queste

esperienze, ha evidenziato la consapevolezza di co-

me i servizi di sostegno e di incontro aiutino al su-

peramento degli ostacoli nelle fasce fragili, superi-

no gli stereotipi della discriminazione ed operino

per l’esercizio di una concreta inclusione e coesione sociale, indispensabile

per la nostra città in continuo mutamento, dove la socialità è sempre più mi-

nata ed il diritto all’esercizio della cittadinanza è sempre più faticosamente ga-

rantito.

Queste buone pratiche possono essere una scommessa per il futuro,coniu-

gando la concretezza della mutualità con una responsabilità attiva, condivisa

ed operante tra pubblico e privato, ognuno con il proprio ruolo, nella difesa

dei diritti dei cittadini e della identità valoriale della nostra città.

Mara Negri

Oltre l’abitare

V O C I D A L L ’ A M B U L A N Z A Nuova sede per la protezione civileFinalmente una nuova sede per la ProtezioneCivile di Cinisello Balsamo: dopo aver lun-gamente condiviso i locali della Croce Rossadi via Giolitti, ora i ragazzi di Enzo Acquavi-va si trasferiscono in una sistemazione auto-noma nell’ex scuola materna di via Giolitti 2,sempre in compagnia di altre associazioni. Ilocali sono ovviamente da riadattare al nuo-vo uso e i volontari si stanno già dando da fa-re in vista dell’inaugurazione della sede, chesi terrà quanto prima. Un nuovo motivo di or-goglio per la Protezione Civile cittadina, che,insieme alla dotazione di mezzi per il traspor-to e per la logistica – che si arricchirà proba-bilmente di un nuovo veicolo verso fine annograzie ad un bando della Regione Lombardiavinto proprio dalla PC di Cinisello Balsamo– afferma con segni sempre più tangibili lapropria identità attiva nel mondo del volon-tariato cinisellese. È recente anche l’ultimaoperazione andata a buon fine nella missionedella ricerca delle persone scomparse, diven-tata una vera bandiera nell’azione della Pro-tezione Civile di Cinisello Balsamo. Un bam-bino scomparso è stato infatti ritrovato in bre-ve tempo grazie all’applicazione del proto-collo di coordinamento tra volontari e forzedell’ordine introdotto lo scorso giugno con illancio del cosiddetto “Progetto Missing”.Grazie a questa procedura, le forze dell’ordi-ne di Sesto San Giovanni e Cinisello Balsa-mo e la Protezione Civile hanno potuto lavo-rare insieme rapidamente e riportare a casa ilbambino senza incidenti. Ottimo lavoro.

Flo. Liu.

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13Mercoledì 12 ottobre 2011SOCIETÀ

6° MEETING INTERREGIONALE DELLA “RUZZOLA”Si è svolto, domenica 2 ottobre, il 6° Meeting Interregionale di “Ruzzola, organiz-zato dal Circolo R.S. Unione, settore Ruzzola. Tredici le “terne che si sono affron-tate sulle strade di Inverno e Monteleone (Pavia). A prevalere le compagini di Ca-stelplanio che hannopiazzato due loro squadre al primo e al secondo posto. Termi-nato il confronto sportivo, i giocatori e gli accompagnatori si sono recati nella sede

del Circolo RS Unio-ne a Cinisello Balsa-mo dove c’è stato ilmomento conviviale ele premiazioni dei vin-citori. Medaglie d’oroai giocatori, primi esecondi classificati, diCastelplanio. In classi-fica segue Pavia, alterzo posto e il Circo-lo RS Unione, alquarto e quinto posto.

MMAARRIIAANNNNAACCAARRTTOOMMAANNTTEEA SOLO DONNE

Tel 34955404123663052342

Cinisello Balsamovia Pacinotti

(ang. via De Vizzi)tel. 02.6171244

Nella foto i vincitori di Castelplanio

PREMIAZIONE DI DOMENICO LAFERGOLA COME MIGLIOR AGENTE ASSICURATIVOUn premio per l’esperienza, un riconoscimento per la professionalità. Tra i 16 agen-ti premiati quest’anno dal gruppo Unipol per le proprie capacità in ambito assicura-tivo spicca il nome di Domenico Lafergola della filiale di Viale Rinascita a Cinisel-lo Balsamo. «Per questa premiazione è stata organizzata una cerimonia ufficialenella Villa Venaria di Torino in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Sono sta-ti premiati i 16 agenti assicurativi che non solo hanno raggiunto il maggior nume-ro di assicurazioni, ma che si sono contraddistinti per la professionalità e l’abilitànel raggiungere gli obiettivi prefissati dal gruppo Unipol a inizio anno» spiega La-fergola.Una festa con tutti i crismi: dalla premiazione nella sala imperiale, al giro in mongol-fiera, alla visita delle langhe fino alla sfilata delle frecce tricolori.Unipol Assicurazioni rappresenta oggi una delle compagnie assicurative ai vertici delmercato italiano, con una raccolta premi di 5,5 miliardi di euro. Una grande realtà ca-pace di garantire tutta l’esperienza, l’affidabilità ed i valori di chi da decenni lavoranel settore assicurativo. Attraverso 3600 collaboratori ed una rete di oltre 2000 agen-zie su tutto il territorio nazionale, Unipol Assicurazioni propone una gamma comple-ta ed innovativa di soluzioni per la persona, la famiglia, l’azienda. «La sede di Cini-sello funziona molto bene – prosegue Lafergola - è stata fondata nel 1982 e, ad oggi,conta 6000 associati. Nel 2004, dalla costola associativa, ha preso vita anche Uni-pol Banca per soddisfare le esigenze bancarie e finanziarie dei nostri clienti».

Marta Valota

WEPARTY CON ARCI LA QUERCIA E POLISURBANLABDomenica 25 settembre si è conclusa la prima edizione di WEPARTY. L’unionedi Arci La Quercia e Polisurbanlab ha permesso di mettere in campo competen-ze, esperienze, energie e idee, creando le condizioni perché WEPARTY potes-se divenire realtà. Dieci giorni, faticosi ed entusiasmanti, hanno coronato tre me-si di lavoro e più di 1000 ore di volontariato, che trenta ragazze e ragazzi, tuttiunder 35, hanno messo a disposizione della città e dei loro coetanei. Il grande ri-scontro di pubblico e partecipazione, giovanile ma non solo, che ha attraversa-to la manifestazione, dimostra che il tentativo di coniugare aggregazione, musi-ca e dibattiti su temi importanti e di attualità trova ancora spazio in città e tra igiovani che vogliono costruire un futuro migliore e diverso, per sé e per la col-lettività. Affrontare a viso aperto differenze, sensibilità, culture, facendone unfattore di arricchimento e contaminazione e non di esclusione è stata una dellecifre stilistiche di WEPARTY, così come il tentativo di indagare e sperimentarestili di vita più sostenibili, nel-la consapevolezza che anchedalla nostra vita quotidianapassa una diversa concezionedella società e del futuro.Ospitare in un incontro, ma an-che in diverse occasioni ludi-che e di socialità, i profughi li-bici accolti dalla nostra città al-cuni mesi fa, ci ha riempitod’orgoglio, nella convinzioneche siano persone a cui bisognagarantire un’accoglienza de-gna e una quotidianità accettabile. Abbiamo pensato al nostro futuro affrontan-do il tema della casa, e ci siamo interrogati su quello della nostra città insiemeai consiglieri comunali. Certo, anche una festa ben riuscita ha i suoi margini dimiglioramento. Sappiamo che per alcuni cittadini la musica fino a tardi può es-sere stata un disturbo, ma confidiamo nel fatto che tutto ciò sia risolvibile, perdieci giorni l’anno. Soprattutto nella consapevolezza di aver permesso a moltigiovani di vivere la città in maniera diversa e speriamo più piacevole.WEPAR-TY è stata una scommessa vinta, che ci ha dato tanto. Continueremo ad impe-gnarci, a promuovere socialità, partecipazione, cultura all’interno della città, per-ché crediamo che una città si risvegli unendo le forze, che una primavera siafatta di donne e uomini desiderosi di futuro, che il cambiamento si costruisca in-sieme. Noi non ci arrendiamo, e voi?

Ciao Lucia sei sempre con noi.

Auser

Guardia medica

02 34567

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14 PUBBLICITÀMercoledì 12 ottobre 2011

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Quattro giovani cinisellesi ai “Campionati Italiani di Atletica” - categoria Allievi

Ai campionati italiani di Rieti, di sabato 1 e domenica 2 ottobre, hanno partecipato, per lacategoria Allieve/i, Debora Varrone (Camelot Milano) e Jacopo Lorello, Mario Paredes eRiccardo Felici (Riccardi Milano). I tre ragazzi, provenienti dalla Cinisello Balsamo Atleti-ca, erano in corsa con i colori della Riccardi Milano. Jacopo Lorello sulla distanza dei 2000siepi ha realizzato il tempo di 6’ 43’’ 32, 9° tempo di batteria e 26° assoluto; Mario Paredessugli 800 m. con 2’ 11’’ 01 è arrivato 10° di batteria e 48° assoluto. Per Mario Paredes e Ric-cardo Felici c’è stata anche la partecipazione allastaffetta 4 x 400 che ha chiuso con un tempo di 3’29’’ 37 , classificandosi al settimo posto assoluto.

Per Debora Varrone, atleta della ASD Atletica Cinisello e in gara con la maglia del-la Camelot Milano, l’impegno era sui 1500 metri. Qui ha ottenuto il quinto postoche tuttavia, non ha premiato il valore della ragazza, che partiva con il quarto tem-po di accredito. Va sottolineato, però, che la prestazione è stata fortemente penaliz-zata dal fatto che l’atleta, immediatamente dopo la partenza, ha perso una scarpa,effettuando la quasi totalità della gara con un piede scalzo. Il tempo finale di 4’ 51’’03 è molto posito in questo particolare contesto di gara.

15Mercoledì 12 ottobre 2011SPORT

Gli atleti dell’ Isao Okano Club 97 di Cinisello Balsamo, domenica 2 ottobre, a Spi-limbergo, nel trofeo internazionale di judo “Città del Mosaico” hanno conquistatodue medaglie d’ argento nella classe cadetti (under17) con Mattia Redaelli, cat-66kg e Gianluca Ghidini cat -81 kg e due medaglie di bronzo nella classe juniores/se-niores con Daniele Mannina cat -60 kg e Carlo Chiavenna cat -81 kg.Meno brillan-ti Jonathan Agosto (cadetti -55 kg), Athos Lussignoli (ju/se -66 kg), Giuseppe Bon-fitto (ju/se -73 kg) e Francesco Mosca , in questa occasione nella categoria ju/se -81 kg, che non sono riusciti a raggiungere una finale per la medaglia. Sabato 1 ot-tobre a Marsiglia, nel torneo internazionale “Ville de Marseille”, buona prova de-gli atleti allenati da Diego Brambilla. Diego Cressi (JC Sarnico) è riuscito a con-

quistare la medaglia di bronzonella cat -66 kg, Amedeo Ac-corsi (Isao Okano Club 97) eMiranda Giambelli (IOC.97) sisono classificati al quinto postorispettivamente nella cat -60 kge -78 kg, Mattia Galbiati (Fore-stale -66 kg) e Giada Chioso(IOC.97 -70 kg) sono finiti set-timi , mentre Claudio Accorsi(IOC.97 -66 kg) ha concluso lasua gara al nono posto.

Alla gare di Triathlon disputate ad Assago, il 25settembre, sette i partecipanti, categoria Ragaz-ze/Ragazzi, dell’ASD Atletica Cinisello.

Questi i risultati. Irene Cassini (33°) punti 1166, Valen-tina Giannotta (34°) punti 1139, Francesca Cortelezzi(38°) punti 1051, Pietro Masseria (7°) punti 1637, Ales-sandro Becchi (11°) punti 1274, Mattia Sambruna (15°)punti 1226 e Samuele Caputo (18°) punti 1077. Tuttihanno fatto il loro miglior risultato con Irene e Pietroche hanno portato a casa anche il record sociale. Bella prova di Riccardo Cavozza, sabato 24 settembre,a Busto Arsizio in occasione dei Campionati Regiona-li Cadetti. Nei 300 metri ha fermato il cronometro a38”33, nuovo primato personale e nuovo record socia-le, nonché ottima prestazione tecnica che gli è valsa

l’ottava posizione di categoria.Alla gara di inaugurazione dello storico impianto delXXV Aprile a Milano, mercoledì 28 settembre, presen-ti per l’ASD Atletica Cinisello Andrea Bellandi, Ales-sandro Vercesi e Stefano Cassini. Sulla distanza dei 1500 metri Andrea vince la sua se-rie in 4’32”73 facendo il suo primato personale e recordsociale. Alessandro arriva sesto e con 4’39”06 miglio-ra il suo personale. Positivo il risultato per Stefano checonclude la sua gara in 5’23”93. E dopo tutti questi campioncini non poteva mancare ilbotto del “master”. Ancora una volta Remo Andreolli, classe 1936, ha cen-trato l’ennesimo risultato di prestigio. Domenica 25 set-tembre, nella maratona di Bergamo ha conquistato il ti-

tolo italiano (cat. MM75) concludendo la sua prova conil tempo di 3 ore 29 minuti e 9 secondi. E come se nonbastasse, la prestazione gli è valsa per centrare anche iltitolo regionale. Remo ha allungato ulteriormente il suoeccezionale e prestigioso “palmares”, ricco di innume-revoli trofei e medaglie, portando sugli allori i coloridella sua società, l’ASD Atletica Cinisello.

L.F.

BRILLA IL SETTORE MASCHILE DELL’ATLETICA CINISELLO

I giovani e un master sugli “scudi”

PER L’ISAO OKANO 97 UN BUON INIZIO DI STAGIONE

Due argenti e due bronzi

Remo AnreolliRiccardo Cavozza

Da sin: Agosto, Ghidini, Redaelli, Lussignoli,

Mannina, Mosca, Chiavenna, Bonfitto a Spilimbergo

Giornata di sport, il 16 ottobre, sul “ring” a Cinisello Balsamo

L’evento, organizzato da Pierri e Rinaldi, porterà nella nostra città un altro galàall’insegna della grande boxe e del k1. Ci saranno gli incontri di boxe con gli al-lievi di Pierri, Perulli e Cologna, mentre Rinaldi schiererà, per il K1, Haidemak,Pugach e Konovalov. Quest’ultimo,ottavo nel ranking italiano, combat-terà, contro un atleta emiliano cheè invece al quarto posto nella clas-sifica nazionale. Tenterà di portarea casa la sua prima cintura lombar-da combattendo a Cinisello Balsa-mo, grazie al Presidente della FI-SCAM, Rinaldi, che si è adoperatoper portare il match nella nostra cit-tà. Se Stanislav centrerà l’obiettivofarà un doppio colpo, titolo e pas-saggio al terzo posto nella classifi-ca nazionale. Per gli appassionatiun avvenimento da non mancare.

Camp Sportivo dell’U.S.ACLICinisello

Un gruppo di circa 15/18 ragazzi e ra-gazze, dai 7 ai 13 anni, ha partecipa-to a un camp multidisciplinare del-l’USACLI Cinisello. Presso il centrosociale Il Sito di Via Marconi, dal 29agosto al 9 settembre, si è svolto l’ini-ziativa del “camp” con l’obiettivo didare una continuità alle attività spor-tive, scolastico e non, che il ragazzoha svolto durante l’anno. Le attivitàproposte, volley, calcio, danza, ba-sket, rugby, scherma e baseball, sonostate intervallate da attività ricreativee dallo svolgimento dei compiti dellevacanze. Compito degli istruttori, unoper ogni attività sportiva, e dei quattroeducatori presenti, è stato anche quel-lo di favorire l’integrazione di atleti

provenienti da va-rie discipline,promuovendo lasocializzazione eil rispetto delleregole con finalitàformative. Tantoil divertimento ealla fine “festa”con un saggio didanza e con lepremiazioni deivari tornei

via Sant’Antonio, 37 - Cinisello Balsamotel. 0266040313 - fax 026120052 - [email protected]

Autorizz. Trib di Monzan. 316 del 11-3-1978CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE:PRESIDENTE: Annunzio Sonno VICEPRESIDENTE: Fabio BrioschiCONSIGLIERI: Annamaria Cialdella,Leonardo D’Agata, Americo Pa-gliara, Bruno Sivaglieri, Angelo To-soni.

DIRETTORE RESPONSABILE: Katia GiannottaREDATTORE: Luigi FilipcicCOLLABORATORI: Ivano Bison, Gianpietro Favalli, Emanuele Lavizzari, Licia Lanza, Floriana Liuni,Fiorenza Melani, Sergio Orfeo, Arianna Recalcati, Noemi Tediosi, Marta Valota, Beatrice Verga, Sabrina Zocco.

PUBBLICITÀ:Luigi Ghezzi Tel. 3400752991Maurizio Baruffaldi Tel. 3338061147Giorgio Ravagnani Tel. 3335382867STAMPA: “San Biagio Stampa spa”via al Santuario della Guardia 43/P Genova - tel. 0107231700

AMMINISTRAZIONE: via Sant’Antonio, 37 Cinisello Balsamo Tel. 0266040313Fax [email protected]

GRAFICA: Fernanda Boari

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16 PUBBLICITÀMercoledì 12 ottobre 2011

Viale Casiraghi, 376/C - 20099 Sesto San Giovanni (MI)Tel./Fax 0222474947 - Fax 0224862978

Mortara (PV) 3401564858