La CanTiNa OFfICiNa ViNaRiA - Tenuta Santi Giacomo e Filippo...nel 1979 per tutelare il variegato...

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La Ca n T i Na OF f ICiN a V i NaRiA

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La CanTiNa OFfICiNa ViNaRiA

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4 Filosofia

6 Territorio arte e cultura

8 Storia e racconto della Tenuta

10 La famiglia Bruscoli

12 Terreni e vigneti

14 La cantina

16 I vini

18 La Fogliola

22 BellAntonio e FortErcole 28 Isabecta

32 La bottega

34 I prodotti

Indice

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processo che la società manifesta le proprie aspirazioni. Trecentosessanta ettari di terre chiamano al rendiconto di uno stato dell’arte del paesaggio. La tradizione rinascimentale delle colture del contado urbinate si rinnova nella terra vineata e nel viridarium di mandorli, castagni, meli, fichi, melaranci, noci, peri, ciliegi, susini e melograni,

Il nostro paesaggio non è statico e non è riconducibile ad un insieme di vedute panoramiche. In altre parole esso comprende sia la realtà che l’apparenza della realtà in tutta la sua mutevolezza. Da questo punto di vista il paesaggio è anche un potente linguaggio: non esiste un paesaggio senza rappresentazione di esso, ed è attraverso questo

nelle pianure d’orzo, grano duro, avena, frumento e con le piantumazioni di sempiterni ulivi. Le querce secolari cadenzano un percorso di seduzione sensoriale e la campana della trecentesca chiesa rurale dei Santi Giacomo e Filippo scandisce un tempo di lavoro antico, sacro all’uomo e rispettoso della terra. Addomestichiamo

col nostro impegno la varietà dell’intorno, prendendoci cura della nostra terra con rispetto e resilienza agricola. Facciamo paesaggio facendoci paesaggio.

FiLoSoFiA

L’amore, l’ascolto della natura e il rispetto dei tempi che essa impone ci regala vini migliori. Diamo ai nostri figli la coscienza che l’onestà verso il mondo in cui viviamo genera salute, benessere, vita nuova.

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storica dai confini piuttosto labili, un territorio che attualmente raccoglie in sé varie realtà amministrative, tre regioni (Marche, Emilia Romagna e Toscana) e, addirittura, uno stato estero, la Repubblica di San Marino.Questo territorio è stato un importante palcoscenico calcato nei secoli da personaggi che hanno portato al suo apice la cultura

Perdersi per poi ritrovarsi, è forse questo il miglior modo di esplorare e scoprire il territorio del “Montefeltro”. Questo toponimo evoca alla memoria svariate immagini che in parte tradiscono la vera essenza di un lembo di terra assai complesso per storia, morfologia e tradizioni. Da un punto di vista geografico, si definisce Montefeltro una regione

umanistica: qui si raggiunsero i più alti livelli evocativi della pittura rinascimentale grazie a interpreti del calibro di Raffaello Sanzio e Piero della Francesca; queste terre hanno ispirato il genio architettonico di Luciano Laurana, Donato Bramante e Francesco di Giorgio Martini; qui Federico da Montefeltro instaurò il suo regno illuminato, e ancora altri artisti, santi,

condottieri, letterati hanno impreziosito queste terre con i rispettivi vissuti. La perfezione matematica del rinascimento urbinate permane immutata nel nostro variegato paesaggio agricolo marchigiano, dove la mano contadina ha dipinto tele intrise di orgoglio e sudore, eterna custode delle bellezze locali racchiuse tra il blu dell’adriatico e il verde della selva appenninica.

T∞|riT°|io ArTEe CuLtU|a

“…questo vento collinare che piega il grano e l’oliva, che porta sbuffi di mare tra l’arenaria viva.” P. Volponi

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il paesaggio circostante. Il rispetto del territorio è il principio a cui si sonoispirate le opere di bioarchitettura, attraverso l’uso di materiali naturali e l’adozione di sistemi eco-compatibili per la produzione di energia, facendo sì che i vecchi fabbricati e la natura circostante potessero esprimere tutta la forza della storia. All’interno

La Tenuta Santi Giacomo e Filippo nasce da una profonda volontà di realizzare un attento recupero conservativo, il quale ha riportato a nuova vita un territorio che fu luogo nel XV e XVI secolo di affermazione di una società mezzadrile, eseguito nella convinzione che l’intervento dell’uomo, se guidato dall’amore per la natura, possa migliorare

della Tenuta si possono ammirare ancora diversi ruderi di case-torri, come i siti di Ca’ Lombaia, Ca’ Lanciamolino o Ca’ Rosello, simbolo del processo di appoderamento delle campagne in epoca medioevale, quando la torre cittadina fu traslata al di fuori delle mura a difesa del lavoro agricolo, testimone silente di un orgoglio

contadino a cui si rende omaggio nel logo della Tenuta. Come dimostrano gli atti dell’Archivio di Stato di Urbino, una parte delle terre della Tenuta apparteneva alla nonna paterna di Raffaello Sanzio, Isabecta De Lominis, madre di Giovanni Santi. Certa è anche la frequentazione di questi luoghi da parte dello stesso Raffaello Sanzio e del Duca

di Montefeltro, che qui aveva il suo casino di caccia.La Tenuta oggi è una realtà polivalente che si compone di un albergo diffuso, antico borgo contadino della fine del ‘700 che oggi ospita 33 camere ubicate in 6 edifici, un ristorante ospitato da un ex capanna per pescatori, un centro per il turismo equestre ed ovviamente

l’azienda agricola che comprende altre colture ed altre produzioni oltre a quella vitivinicola, ma che vede nel vino un obiettivo in termini di qualità e di espressione di un territorio tutto da scoprire.

STo|ia E |aCcOnToDeLlA TeNuTa

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il rispetto e la fiducia delle sue persone dando importanza a gesti autentici come una stretta di mano e il rispetto della parola data. L’artigianalità marchigiana e la giovialità romagnola risplendono oggi sul volto sorridente di Marianna, che dai due nonni e dal babbo Gianfranco ha ereditato non solo la brillante visionarietà,

La Tenuta è il frutto di un percorso che parte da lontano, il nucleo attuale della famiglia Bruscoli ha infatti radici che scavano tra Marche e Romagna. La concretezza artigiana e il costante sguardo al futuro sono il tratto portante della famiglia che a partire dai nonni Antonio ed Ercole ha sempre creduto nel valore del territorio guadagnandosi

ma anche il legame con la terra, la sua terra, in cui ha infuso nuova passione rinnovando il patto che lega la sua famiglia agli eleganti colli del Montefeltro.Dalla piccola bottega di nonno Antonio nell’arco di due generazioni, un grande sogno agricolo ha preso vita, crescendo di forma e sostanza, sorretto dall’operosità della gente

locale in cui la famiglia Bruscoli ha sempre creduto. Oggi Marianna è una giovane donna e la sua famiglia è una finestra costantemente aperta sul futuro, un orizzonte continuo con cui confrontarsi, ulteriore stimolo per continuare a gestire queste nostre terre in maniera sostenibile e virtuosa.

La FaMiGLiA B|uScOLi

“Crediamo in questa terra perchè questa è la nostra casa.”

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degli anni ha dato un forte contributo all’avvio del fenomeno biologico italiano che noi stessi abbiamo adottato dai primissimi anni novanta ottenendo la relativa certificazione a partire dal 1997, ben prima che il fenomeno si estendesse su scala più ampia.I nostri vigneti sono pertanto stati messi a dimora nel 2006 in un suolo di singolare

La Tenuta Santi Giacomo e Filippo è immersa in un sistema ambientale di particolare pregio caratterizzato dall’Oasi faunistica della Badia, una riserva istituita nel 1979 per tutelare il variegato ambiente naturale locale e la sua ricca avifauna. Ci troviamo in una porzione della Regione Marche, le campagne tra Urbino e Pesaro, che nel corso

qualità, esule da residui chimici dovuti a diserbi, concimi o fitofarmaci, in un’altitudine compresa tra i 90 e i 220 m s.l.m. Le vigne hanno una dislocazione ragionata a seconda della composizione mineraria dei suoli, volta ad esaltare le caratteristiche delle nostre varietà di uva, ben 11 fra autoctone e alloctone; tra i filari trovano infatti

spazio vitigni internazionali come Chardonnay, Sauvignon, Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Syrah, anche se il fulcro del nostro lavoro è incentrato nella valorizzazione di varietà locali come Biancame, Incrocio Bruni 54, Verdicchio, Montepulciano e Sangiovese grosso.

Te|rENiE ViGneTi

Nei pressi di un’area di tutela ambientale, in un sistema agricolo certificato biologico da più di 20 anni, i nostri vigneti hanno radici in terreni della miglior qualità.

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sono state poste le basi per un progetto concreto, saldamente rivolto al futuro. Oggi, il lavoro del giovane team agro-enologico guidato da Marco Tomassetti e dall’Enologo Roberto Potentini è orientato a valorizzare le tipicità delle uve, ricorrendo esclusivamente a pratiche enologiche, logiche e mai invasive.Inaugurata nel settembre

2016, la cantina della nostra azienda agricola è luogo di sperimentazioni continue tramite l’ausilio di differenti tecniche e materiali di vinificazione. Le botti d’acciaio si alternano ai tini di rovere, moderne autoclavi per la spumantizzazione fronteggiano anfore in terracotta di più antica concezione, nell’aria

l’inebriante profumo del vino vivo avvolge l’ambiente, parzialmente ipogeo e particolarmente atto alla vinificazione. È qui che ogni giorno lavoriamo duramente per dare forma alle cangianti espressioni del territorio, specchio di annate differenti, narrazione di stagioni mutevoli.

Ci piace definire la nostra cantina come un’officina vinaria, un luogo di operosità artigiana in cui non facciamo altro che agevolare i naturali processi fermentativi delle uve, con studio, esperienza e grande rispetto della materia di lavorazione.L’idea produttiva di Marianna è cresciuta nel tempo maturando in consistenza, con le primordiali vinificazioni

La CanTiNaOgni giorno portiamo in cantina la nostra operosità, mettiamo la nostra passione e la nostra esperienza al servizio delle nostre uve in un armonico dialogo. Così nascono i nostri vini.

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Il colore, il profumo e il gusto dei nostri vini derivano dall’amore ed il carattere forte degli uomini che li realizzano, dalla sinuosità delle colline dove cresce la nostra vite e dalla ricchezza e complessità del grande patrimonio di cultura e tradizione conservato da secoli nelle terre di Raffaello.

I ViNI

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La FOGLiOLa

Il fiume scorre e dona la vita, come linfa in una foglia. Al corso d’acqua che lambisce la Tenuta abbiamo voluto dedicare i nostri vini del territorio.

La lenta, ma inesorabile azione del corso del fiume, nell’arco dei millenni ha contribuito a dare l’attuale morfologia ai luoghi lambiti dalle sue acque. Nulla oggi sarebbe tale senza la sua costante presenza. Questa importanza non è solo di carattere naturalistico, ma anche antropico, tanto che nell’antico villaggio contadino all’interno della Tenuta

Il corso del fiume Foglia, per circa 8 chilometri, disegna il confine ovest delle nostre terre con serpentine gorgheggianti, facendo curiosamente rassomigliare la nostra Tenuta vista dall’alto proprio ad una foglia di quercia, come quella che abbiamo raccolto dai nostri boschi per farne un calco da apporre in etichetta.

Santi Giacomo e Filippo sono state rinvenute delle stele inneggianti proprio al fiume Foglia. Abbiamo perciò voluto che i nostri vini a maggiore diffusione locale portassero il nome di questo importante elemento catalizzatore, perché ne racchiudono essenza e carattere e vogliono essere altrettanto portatori di vita e giovialità.

Vinificati in bianco e in rosso, i nostri fogliola sono la nostra idea di territorialità messa in bottiglia.

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denominazione

tipologiazona di produzionevitigni anno d’impianto dei vignetiorientamento filarialtitudine s.l.m.terreno

densità ceppi per ettaro sistema di allevamento produzione media per ettarogestione del suoloente certificatore momento vendemmiale

modalità vendemmia metodo di produzione

Profilo sensorialeElegante colore giallo paglierino, naso floreale di fiori bianchi, sentori esotici e agrumati, ottima intensità. In bocca sapido, di pronta bevibilità, fresco, acidulo nell’equilibrio. Vino intelligente.

La Fogliola Bianco La Fogliola Rosso

Profilo sensorialeColore elegante, rubino, naso vinoso, intenso di frutti rossi maturi. In bocca di buona struttura, armonico, morbido e gentile, sensazioni finali di grande piacevolezza.

Abbinamenti a 10-12 °CCon tutto ciò che non è rosso. Piacevole con amici.

Abbinamenti a 16-18 °CCon tutto ciò che è rosso e verace. Piacevole con amici.

“Vino giovane, di pronta beva che rispecchia il forte legame con il territorio. Il nome deriva da una pietra miliare

ritrovata all’interno della Tenuta durante il recupero dove inciso viene riportato: Divis della fogliola 1806”

La Fogliola Bianco vino biologico IGT Marche Bianco Urbino – Montefeltrouve naturalmente bianche2006nord – sud100 mcollinare, medio impasto in prevalenza limoso, ben drenato4000guyot80 quintaliinerbimento naturale totaleBiologico – certificazione CCPBprime decadi di settembre, dopo controllo evoluzione delle curve di maturazionea mano in cassettelavorato in botti di acciaio

La Fogliola Rosso vino biologico IGT Marche RossoUrbino – MontefeltroSangiovese2006nord – sud100 mcollinare, medio impasto tendente all’argilloso, ben drenato4000cordone speronato80 quintaliinerbimento naturale totaleBiologico – certificazione CCPBseconda decade di settembre, dopo controllo evoluzione delle curve di maturazionea mano in cassettelavorato in botti di acciaio

La FOGLiOLa

denominazione

tipologiazona di produzionevitigni anno d’impianto dei vignetiorientamento filarialtitudine s.l.m.terreno

densità ceppi per ettaro sistema di allevamento produzione media per ettarogestione del suoloente certificatore momento vendemmiale

modalità vendemmia metodo di produzione

La tradizione

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Due nonni diversi, un’unica ispirazione: esprimere la propria passione attraverso l’artigianalità. Nel forte legame con le radici si nutre l’idea di Marianna di produrre di vino.

mi faceva assistere al recupero della Tenuta, raccontandomi e trasferendomi l’amore per questa terra ed il fascino che tale paesaggio gli trasmetteva.” Uomo brillante e deciso, come il vino che ne porta il nome, Antonio è sempre stato per Marianna una fonte di ispirazione quotidiana. Ercole, di carattere gioviale, legato alle tradizioni, al buon bere,

I vini di selezione della nostra Tenuta portano i nomi dei nonni di Marianna BellAntonio e FortErcole sono un sincero omaggio a chi ha permesso che tutto ciò potesse concretizzarsi. Vini la cui storia inizia ben prima della bottiglia e si confonde col vissuto personale di chi ne ha ispirato il nome. “Ricordo il nonno Antonio da piccolina, quando

al buon mangiare e a l convivio, era dedito alla produzione di vino in casa. “Nonno Ercole amava la cantina e con gran tenacia imbottigliava vini che esprimevano la sua allegra personalità. Grazie a lui ho vissuto tanti momenti felici a sperimentare, imparando ad attendere ed assaggiare”.La passione per il vino nasce da questo legame

BeLlAnToNiO e ForTe|coLe

forte con le sue radici e la produzione che ne porta il nome è espressione di forza e coraggio.

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BeLlAnToNiO e ForTe|coLe

Profilo sensorialePaglierino molto tenue; naso floreale di fiori di camomilla e limone, leggeri sentori di aromi terziari finanche al minerale, intenso e persistente. In bocca molto sapido, morbido di sensazioni dolci sempre governate dall’acidità fine e molto armonizzata.

Profilo sensorialeColore porpora impenetrabile con velature viola; al naso marmellate fresche, di mirtillo, d’uva e mele cotogne, di fichi; sentori di spezie leggere e cacao. Al palato grande corpo, pieno, caldo, armonico, di struttura complessa, ma ben equilibrata. Retro con sensazioni dolci ma asciutte.

Abbinamenti a 14 °CAntipasti crudi e caldi, paste mediterranee non troppo elaborate nei condimenti, pesce anche complesso, formaggi freschi, aperitivo lontano dal pasto.

Abbinamenti a 18 °CPerfetto ed emozionante da solo e dopo il calar del sole. A tavola con carni rosse, cucine tipiche ed eccedenti per complessità aromatiche, formaggi stagionati.

denominazione

tipologiazona di produzionevitigni anno d’impianto dei vignetiorientamento filarialtitudine s.l.m.terreno

densità ceppi per ettaro sistema di allevamento produzione media per ettarogestione del suoloente certificatore momento vendemmiale

modalità vendemmia metodo di produzione affinamento

denominazione

tipologiazona di produzionevitigni anno d’impianto dei vignetiorientamento filarialtitudine s.l.m.terreno

densità ceppi per ettaro sistema di allevamento produzione media per ettarogestione del suoloente certificatore momento vendemmiale

modalità vendemmia metodo di produzioneaffinamento

BellAntonio vino biologicoIGT Marche Bianco Urbino – MontefeltroSelezione uve a bacca bianca2006nord/ovest – sud/est101 mcollinare, medio impasto in prevalenza limoso, ben drenato4000guyot50 – 60 quintaliinerbimento naturale totaleBiologico – certificazione CCPBseconda decade di settembre, dopo controllo evoluzione zuccheri, acidità totale e pH (curve di maturazione) a mano in cassettelavorato in botte di acciaioin bottiglia per 2 mesi

FortErcole vino biologicoIGT Marche Rosso Urbino – MontefeltroSelezione uve a bacca rossa2006est – ovest194 mcollinare, medio impasto tendente all’argilloso, ben drenato4000guyot e cordone speronato50 – 60 quintaliinerbimento naturale totaleBiologico – certificazione CCPBterza decade di settembre, dopo controllo evoluzione zuccheri, acidità totale e pH (curve di maturazione) a mano in cassettematurato in botte di quercia in bottiglia per 4 mesi

“Brillante e deciso, come il vino che ne porta il nome, con Lui tutto è nato. Al caro nonno Antonio, nostra ispirazione quotidiana.”

“Per Lui il vino era affar serio, nessun acino era scontato. Alle ore passate con Lui a sperimentare, attendere e assaggiare. Un omaggio al caro nonno Ercole.”

BellAntonio FortErcole La selezione

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denominazione

tipologiazona di produzionevitigni anno d’impianto dei vignetiorientamento filarialtitudine s.l.m.terreno

densità ceppi per ettaro sistema di allevamento produzione media per ettarogestione del suoloente certificatore momento vendemmiale

modalità vendemmia metodo di produzione

affinamento

BellAntonio vino biologicoIGT Marche Bianco Urbino – MontefeltroSelezione uve a bacca bianca2006nord/ovest – sud/est101 mcollinare, medio impasto in prevalenza limoso, ben drenato4000guyot50 – 60 quintaliinerbimento naturale totalebiologico – certificazione CCPBseconda decade di settembre, dopo controllo evoluzione zuccheri, acidità totale e pH (curve di maturazione) a mano in cassettelavorato in acciaio e maturato in anforain bottiglia per 2 mesi

BeLlAnToNiO iN AnFo|a

Profilo sensorialePaglia matura brillante, al naso descrittori di miele giovane, incenso, cedro, fieno di malga e salvia; aromi intensi e persistenti; in bocca morbido, gentile e maturo, armonico fino all’avvolgente, austero, ma pieno di corpo.

Abbinamenti a 14 °CPrimi piatti elaborati anche rossi, carni bianche, pesce elaborato, formaggi fino alla media stagionatura; vino da meditazione, amichevole fuoripasto.

Figlio del caso e della perseveranza. Cercavamo una strada nuova per l’evoluzione del nostro vino, è bastato aspettare che fosse lui stesso a indicarcela. Arrivate in cantina per rafforzare la produzione del Bellantonio in acciaio, le nostre anfore non hanno prodotto risultati

BellAntonio in anfora Le anforeimmediatamente tangibili. Consapevoli della qualità delle nostre uve, abbiamo pertanto scelto di dedicargli una produzione separata, affidandole al tempo per un lungo affinamento, da cui è emerso un carattere nuovo, figlio di un’idea istintiva.

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dipingendo scenari riconducibili all’oasi faunistica in cui è immersa la nostra Tenuta. Tramite un accurato lavoro di ricerca presso gli archivi storici del comune di Urbino siamo riusciti a risalire alle antiche scritture che non solo attestano tale titolarità, ma sono anche state lo spunto grafico per disegnare un’etichetta partendo dall’originale grafia

La famiglia di Raffaello Sanzio, tramite la nonna Isabecta, è stata a lungo proprietaria di parte dei terreni oggi della Tenuta Santi Giacomo e Filippo, nobilitando la storia di queste colline e aggiungendo ulteriore pregio all’eccellete qualità dei nostri vigneti. Raffaello stesso, nato e cresciuto nella vicina Urbino, si è formato artisticamente

dei documenti del tempo a cui sono stati poi aggiunti decori minuziosamente estrapolati da tradizionali abiti cinquecenteschi. Il color guado è un ulteriore omaggio al territorio, ottenuto da una tradizionale coltivazione locale, il guado appunto, da cui in passato si estraeva la pigmentazione che ha contraddistinto gli azzurri tipici delle vesti

IsABecTa

Isabecta, elegante spumante, arricchisce la nostra famiglia di vini così come lei, Isabecta de Lominis, ha impreziosito la storia dei nostri terreni.

e dei quadri rinascimentali. Isabecta de Lominis ha vissuto il trionfo delle arti e della tecnica, i nostri Isabecta vogliono reinterpretare in chiave moderna quello spirito di brillante capacità di interpretazione e lavorazione applicandolo alle nostre uve.

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Profilo sensorialeTra il carta e il paglierino brillante; perlage rumoroso, intenso e fine, fino alla spuma galleggiante; naso citrino, intenso di lime e cedro. In bocca fragrante, allegro, vivace, acidulo ma morbido, di grande beva, armonico nella giovane maturità con un retro di piacevole mandorla amara.

Profilo sensorialeSi presenta di colore rosa tenue, con perlage fine e persistente. Al naso si apprezzano gradevoli profumi fruttati alternati a sentori di fiori bianchi ed un velato sottofondo di crosta di pane. Al gusto emerge tutta la sua freschezza insieme all’equilibrio di tutte le sue componenti.

Abbinamenti a 11 °CSenza limiti di tempo e di spazio purchè fresco, non sotto i 10 °C e non sopra i 14 °C.

Abbinamenti a 11 °CSenza limiti di tempo e di spazio purchè fresco, non sotto i 10° C e non sopra i 14° C.

IsABecTa“Isabecta de Lominis, madre di Giovanni Santi e nonna del celebre pittore rinascimentale Raffaello.”

“Nel XV secolo ricevette in doteparte della Tenuta nella quale oggi viene prodotto il nostro vino.”

denominazione

tipologiazona di produzionevitigni anno d’impianto dei vignetiorientamento filarialtitudine s.l.m.terreno

densità ceppi per ettaro sistema di allevamento produzione media per ettarogestione del suoloente certificatore momento vendemmiale

modalità vendemmia metodo di produzione

Isabecta brut bianco vino biologico Marche – Spumante Brut Urbino – MontefeltroSelezione uve a bacca bianca 2006nord/ovest – sud/est101 mcollinare, medio impasto in prevalenza limoso, ben drenato4000guyot80 quintaliinerbimento naturale totaleBiologico – certificazione CCPBterza decade di agosto, dopo controllo evoluzione zuccheri, acidità totale e pH (curve di maturazione) a mano in cassette in autoclavi piccole da 25 ettolitri

Isabecta brut rosè vino biologico Marche – Spumante BrutUrbino – MontefeltroSangiovese 100%2006nord/ovest – sud/est101 mcollinare, medio impasto tendente all’argilloso, ben drenato4000cordone speronato80 quintaliinerbimento naturale nell’interfila e lavorazione meccanica nel sottofilaBiologico – certificazione CCPBterza decade di agosto, dopo controllo evoluzione zuccheri, acidità totale e pH (curve di maturazione) a mano in cassette in autoclavi piccole da 25 ettolitri

denominazione

tipologiazona di produzionevitigni anno d’impianto dei vignetiorientamento filarialtitudine s.l.m.terreno

densità ceppi per ettaro sistema di allevamento produzione media per ettarogestione del suolo

ente certificatore momento vendemmiale

modalità vendemmia metodo di produzione

Isabecta brut bianco Isabecta brut rosè Le bollicine

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La BoTtEgA

La nostra Bottega accoglie gli ospiti in un suggestivo ambiente rispettoso delle antiche tradizioni artigianali delle Marche.

ceste di lavanda, si possono assaggiare e acquistare i prodotti della Tenuta e di altri piccoli produttori del circondario che con noi condividono visione lavorativa e attaccamento al territorio.La bottega è il naturale punto di incontro tra il produttore e il consumatore, dove le storie del nostro lavoro si accompagnano all’acquisto dei nostri prodotti.

Collocata nel più antico dei nostri casolari, sapientemente restaurato per esaltarne l’architettura tradizionale, la nostra Bottega accoglie gli ospiti in un suggestivo ambiente rispettoso delle tradizioni artigianali delle Marche. Tra le credenze ottocentesche, decorate a mano e recuperate da una vetusta erboristeria urbinate e le profumate

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a proteggere la salute dei nostri clienti e dei loro figli. Non solo vino, ma produzioni agricole da diverse colture tradizionali e ancora olio extra vergine d’oliva, miele, confetture, passata di pomodoro e altri prodotti, tutti concepiti in regime biologico, con cui diamo sapore all’eccellenza del nostro territorio.

Del biologico, più che di una certificazione, abbiamo fatto uno stile di vita. L’impegno nel raccontare il legame con il passato si traduce in uno sguardo rivolto al futuro: le scelte che operiamo ogni giorno mirano a sostenere un’agricoltura fonte di vita, rispettosa degli animali e della biodiversità del pianeta, che contribuisce

I P|oDotTi

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Tenuta Santi Giacomo e FilippoVia San Giacomo in Foglia, 7Loc. Pantiere – 61029 Urbinot +39 0722 580305f +39 0722 [email protected]@tenutasantigiacomoefilippo.ittenutasantigiacomoefilippo.it

Progetto grafico: Metodo studioFotografia: Wilson SantinelliStampa: Arti Grafiche Stibu

Urbino

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