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Anno XXXIII Nr. 4 Giugno-Luglio 2007 Fr. 5.– Periodico dell’Associazione Consumatrici della Svizzera italiana La borsa della spesa HAPPY HOUR: APERITIVI A CONFRONTO TEST: VIDEOPROIETTORI IL CINEMA IN CASA MASTERIZZARE E SCARICARE MUSICA E FILM OCCHIO AI SOUVENIR GUIDA PER LE VACANZE

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Anno XXXIIINr. 4 Giugno-Luglio 2007 Fr. 5.–

Periodico dell’AssociazioneConsumatricidella Svizzera italiana

La borsa della spesa

HAPPY HOUR:APERITIVI A CONFRONTO

TEST: VIDEOPROIETTORIIL CINEMA IN CASA

MASTERIZZARE E SCARICAREMUSICA E FILM

OCCHIO AI SOUVENIRGUIDA PER LE VACANZE

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n.4 Giugno-Luglio 2007

Organo di informazionedell’AssociazioneConsumatricidella Svizzera Italiana

Esce 8 volte all’anno

E-MAIL: [email protected]

EDITORE: ACSI

REDATTRICE RESPONSABILE:Laura Bottani-Villa

IN REDAZIONE:Ivana Caldelari Magaton

CONCETTO GRAFICO:Marcello Coray

HANNO COLLABORATO

A QUESTO NUMERO:Laura Regazzoni MeliTatiana FerrariSilvano ToppiGiuseppe Valli

STAMPA:TBS, La Buona Stampa sa6963 Pregassona

TIRATURA: 9’500 copie

CARTA:Cyclus Print, riciclatabianca 80gm2

FOTO DI COPERTINA:Aperitivo (ACSI)

PRESIDENTE:Mario Jäggli

SEGRETARIA GENERALE:Laura Regazzoni Meli

SEGRETARIA

AMMINISTRATIVA:Fabrizia Sormani

SEDE:Stabile amministrativovia Polar 46, c.p.1656932 Breganzona tel. 091 922 97 55fax 091 922 04 71E-MAIL: [email protected]

Associazione consumatrici della Svizzera italiana

La borsa della spesaÈ il periodico d’informazione dell’Asso-

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ciazione Consumatrici della SvizzeraItaliana (ACSI). La rivista è indipendente enon contiene nessun tipo di pubblicità,una precisa scelta dell’associazione che halo scopo di garantire la trasparenza,l’obiettività dei giudizi e il rifiuto di ogniforma di condizionamento. La riprodu-zione di articoli per scopi non pubblicitari èautorizzata, con l’indicazione della fonte el’invio di una copia giustificativa all’ACSI.

I test comparativisu beni di consumo, servizi pubblici e pri-vati, prodotti finanziari e assicurativi, ecc.sono l’altro elemento che contraddistin-gue il periodico: le regole e i metodi deitest comparativi svolti a livello europeosono coordinati dall’International Con-sumer Research and Testing, un organi-smo indipendente che raggruppa leprincipali associazioni di consumatori.Sul piano nazionale, i test vengono coor-dinati e svolti in collaborazione con laFederazione romanda dei consumatori(FRC). Per queste ragioni, l’ACSI vietaespressamente la riproduzione ancheparziale degli articoli e dei risultati dei testper fini commerciali o pubblicitari.

L’ACSIè un’associazione senza scopo di lucrofondata nel 1974. L’associazione, in pie-na autonomia e indipendenza, si ponecome scopo l’informazione, la difesa e larappresentanza dei consumatori e delleconsumatrici presso produttori e fornito-ri di beni e servizi, enti o istituzioni pub-bliche.

I servizi dell’ACSI sono:– l’Infoconsumi– la Consulenza alimentare– la Consulenza casse malati– la Consulenza contabilità domestica– i Mercatini dell’usato– lo Scambio dell’usato.

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Editoriale Il bastone o la carota? 3

La Posta SUV, non è questione di invidia 4

Sotto la lente Aperitivi a confronto 6

Viaggi I souvenir da evitare 8

Salute Ora basta, voglio dimagrire 10Prodotti dimagranti online 12Bilance poco precise 13

Consumatori attenti Tariffe FFS 14H&M, per favore un po’ di decenza 14

Internet Dossier - Scaricare e masterizzare 15musica e film

Test Videoproiettori, il cinema in salotto 19

Test flash JaMaDu la scimmietta più furba 22che bellaSeggiolini auto per bimbi 22

Ambiente Iniziativa “per un clima sano” 23

Società Chi ha paura della class action? 25

Pubblicità La calligrafa che strappava 26le spazzoleCorpus Domini e mandala 26

Scheda Quali scelte contano davvero 27per l’ambiente - La mobilità privata

Primo piano Corretta indicazione dei prezzi: 29un diritto per i consumatori

Attualità Dentisti: i pazienti rischiano di 30essere meno tutelatiIl miele ticinese migliora 30

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editoriale

Il bastone o la carota?

Laura Bottani-Villaredattrice responsabileLa borsa della spesa

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[email protected]

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JaMaDu è una simpatica scimmietta che Coop Svizzera ha scelto per propagandare una li-nea di prodotti alimentari destinata ai bambini tra 4 e 9 anni. Abbiamo deciso di parlarne perchéquesta apparentemente innocua strategia commerciale si presta a diverse considerazioni. Si trat-ta di una ventina di prodotti, principalmente frutta e verdura, latte e latticini che vorrebbero con-tribuire a un’alimentazione sana e equilibrata per questa fascia d’età. Ma quel sacchettino di pla-stica che contiene 70 grammi di carote tagliate è uno spaccato della nostra società, di noi consu-matori e di noi genitori.

Escludiamo in partenza il discorso che ogni giorno centinaia di migliaia di bambini non han-no nemmeno l’acqua da bere, ma limitiamoci alla nostra realtà opulenta. In questa realtà opu-lenta bambini e adulti hanno bisogno di mettersi a dieta e quelle che dovrebbero essere dellebuone indicazioni per una sana alimentazione si trasformano immediatamente in business (inquesta BdS trovate un ampio servizio sull’argomento). Basta entrare in un supermercato e vede-re gli spazi sempre più grandi che occupano gli alimenti light che, a detta degli esperti, nella mag-gior parte dei casi non presentano vantaggi rispetto agli altri alimenti se non per chi li vende, per-ché costano di più. Partiamo, dunque, dal prezzo, primo elemento “oggettivo” di valutazioneper il consumatore: 100 grammi di carote costano 15 centesimi, 100 grammi di carote JaMaDucostano 2 franchi. Invece di dare una carota fresca ai nostri figli a un costo irrisorio siamo dispo-sti a pagare 13 volte di più quella carota meno fresca, già appassita, meno ricca di vitamine.Senza contare che il sacchettino di plastica in cui è contenuta ha richiesto materie prime, ener-gia, lavoro e va ad aggiungersi alla montagna di rifiuti che ci portiamo a casa ogni giorno.Perché? Per metterci a posto la coscienza senza fare il minimo sforzo educativo e delegare tuttele scelte di crescita al supermercato?

Purtroppo però la considerazione più preoccupante e per certi versi anche più triste è che ilmarketing per bambini è diventato – prima negli Stati Uniti, ovviamente, ma ormai anche nel no-stro paese – un business plurimiliardario. Infatti, non solo i bambini sono cambiati, ma è muta-to soprattutto il loro potere d’acquisto e il loro ruolo all’interno del nucleo familiare. Non si ac-contentano più di una cosa sola ma le vogliono tutte e hanno molte più possibilità, economichee psicologiche, per ottenerle: centinaia di aziende quindi non fanno altro che studiare come rag-giungere l’obiettivo.

E, naturalmente in USA, hanno già coniato il termine che rappresenta il fenomeno. Si chia-ma “nag factor” cioè “il fattore assillo”, quelle richieste insistenti, capricci, paragoni con gli altribambini, che un piccolo ben condizionato dalla pubblicità fa ai suoi genitori, nonni, zii affinchèacquistino per lui un determinato prodotto, gli consentano di vestire e comportarsi in un certomodo, di mangiare determinati alimenti. Una campagna pubblicitaria ben congeniata può met-tere in crisi il rapporto genitore-bambino: il piccolo a cui si dice che una serie di prodotti sono ‘perlui’, considera ‘cattivo’ l’adulto che non soddisfa le sue ‘legittime’ richieste.

Se il messaggio che proviene dai media contrasta apertamente con la volontà dei genitori,questi dovranno fare un lavoro supplementare per convincere i figli a seguire la loro linea educa-tiva; in caso contrario a avere la meglio saranno i messaggi pubblicitari, i nuovi educatori dei no-stri ragazzi. Per ottenere i risultati, le grandi compagnie internazionali ingaggiano fior di espertiche mettono le loro conoscenze a disposizione dei pubblicitari: questi ultimi, collaborando conpsicologi, sociologi, esperti di comunicazione, ecc. mettono poi a punto strategie che variano inrapporto all’età del ‘target’ e alle caratteristiche del prodotto. Con i più piccini, per esempio, fun-zionano gli animali...

Leggi la Borsa della Spesa online sul sito www.acsi.ch inserendo il codice di giugno-luglio 2007: TZ6PT

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Mi ha molto disturbato il vostro editoriale“sosteniamo l’iniziativa anti-SUV”. Sonostufa di questi continui stupidi proibizio-nismi che ledono la libertà dell’individuo,sono ridicoli e dettati dalla solita invidiaverso chi può permettersi o desidera qual-cosa di più. Queste macchine, inoltre, so-no comode, sicure e ben costruite. Colgoquindi l’occasione per pregarvi, alla sca-denza dell’abbonamento, di non inviarmiil vostro giornale con il quale spesso nonsono assolutamente in sintonia. Gli allar-mismi non mi sono mai piaciuti.

L.T. dr.med. - Bellinzona

Per via dei gas-serra il clima potrebbe farce-ne vedere delle belle e forse ha già comin-ciato. Il Ticino soffoca negli scappamenti diun traffico che sta paralizzando se stesso. Imedici, responsabilmente, denuncianopreoccupati una crescita delle affezioni pol-monari per via dell’ozono, degli ossidi diazoto e delle polveri fini prodotti dai veicolia motore, tossici che siamo costretti a respi-rare. Ma tra i medici ce n’è uno che – sorvo-lando disinvoltamente sul fatto che se tutticircolassimo in un grosso SUV*) questeemissioni crescerebbero oltre misura – so-stiene che la “voglia” di vietarli sarebbe so-lo data da invidia per chi li possiede. Ma con

buona pace sua, Dottoressa, se si guardas-se bene in giro si accorgerebbe che i SUV,ormai democratizzati, non sono nemmenopiù uno status symbol. Restano solo arro-ganti e inquinanti. Se è vero, come tutti proclamano, che dob-biamo ripensare (non eliminare!) la nostramobilità privata, è bello vedere che giovanidi partiti diversi si uniscono per fare quelleproposte concrete che tardano ad arrivareda parte di chi fa le scelte politiche che con-tano davvero per la salute e per l’ambiente(vedi scheda a pag. 27). E’ per questo chel’ACSI ha deciso di sostenere l’iniziativacon le argomentazioni descritte nell’edito-riale che l’ha fatta arrabbiare. Buona conti-nuazione anche senza la nostra Borsa dellaSpesa.

SUV, non è questione di invidia

I SUV – che uno è liberissimo di acquistare eche non saranno certo sequestrati a chi lipossiede – sono di fatto i porta-bandiera diun processo di regresso tecnologico che staportando a una perdita di efficienza energe-tica nel trasporto privato su gomma.L’aumento della stazza media , si legge nelladocumentazione di Legambiente , minacciainfatti di vanificare tutte le conquiste fattedalla ricerca per ottenere motori più effi-cienti. I 10 SUV più venduti hanno consumiurbani del 60-70% superiori rispetto aquelli delle 10 auto più vendute tout court.

Stazza pachidermicaGravi inefficienze anche per quanto riguardagli ingombri: 4.50 - 4.80 metri di lunghezzain media con picchi di 5 metri, per larghezzeche in media si aggirano intorno ai 1.9 metri,rappresentano stazze pachidermiche chenon solo recano disturbo agli altri ma cheprocurano grave impaccio agli stessi condu-centi. Tanto più se consideriamo che i posses-sori di SUV sono per lo pù abitanti di cittàche mai useranno l’auto per andare su per-corsi accidentati. Prova ne è che solo una mi-noranza dei SUV in vendita sono dotati di ri-dotte, le marce adatte alla guida fuoristrada.Spesso chi acquista un SUV lo fa perché cre-de che siano auto molto sicure. Ma non sem-pre è così. Il baricentro è molto alto e dà unaforte instabilità alla vettura. Questa instabili-tà si traduce anche in un forte pericolo di ri-baltamento: per un SUV le probabilità di ri-baltarsi in caso di incidente che coinvolge unsolo veicolo sono quasi tre volte più alte cheper una normale autovettura. Gli spazi di fre-nata in media sono notevolmente più lunghi

che nelle normali automobili a causa dellapossente massa inerziale.

L’effetto schiacciasassiI SUV sono auto molto pericolose anche perchi si trova nelle vicinanze. Il peso, la rigiditàdel telaio e l’altezza di queste auto ne fannodei mezzi estremamente pericolosi per berlinee utilitarie, per i pedoni e per i ciclisti. Troppospesso chi compra un SUV dimentica che la(presunta) sicurezza aggiuntiva di chi vi sta abordo va a discapito di quella altrui, ossia deipedoni, dei ciclisti e di tutti quegli automobili-sti che non sono disposti (o in grado) di spen-dere migliaia di euro per queste specie di carriarmati. Alto il pericolo anche nel caso di scon-tri frontali: l’altezza e la massa del SUV inne-scano l’effetto schiacciasassi, il SUV monta sulcofano dell’auto normale, schiacciandolo eentrando con il muso nel parabrezza. Un altroproblema è quello della scarsa visibilità ri-spetto a quello che succede in basso: passantie soprattutto bambini rischiano di rimanerefuori dal campo visivo del guidatore di SUV.

Completiamo la risposta alla lettrice, conquanto dichiara nel suo ultimo editoriale, ildirettore di Infovel, Raffaele Domeniconi(23. 5. 07). “Quando ci serve un paio discarpe, andiamo in negozio, guardiamo imodelli relativi all’uso che intendiamo far-ne, le proviamo e poi decidiamo se acqui-starle o no. Scarpe da montagna, da pas-seggio, eleganti, casual: ognuno di noi è ingrado di scegliere la scarpa giusta per l’oc-casione giusta. (...) E in ogni caso le pren-diamo del nostro numero! E quelle specialiche utilizziamo raramente, come i pattini ole scarpe da bowling, le noleggiamo quan-do ci servono... Con le scarpe funziona,sappiamo abbinare il gusto personale allafunzionalità in modo razionale. Ma perchécon l’automobile non funziona? Se dovessi-mo scegliere le scarpe come scegliamo leauto, quante signore in tailleur e stivaloninumero 62 e quanti signori in giacca e cra-vatta con scarponi da spedizione himalaya-na incontreremmo in via Nassa? E allora, sesono single perché devo prendere una mo-novolume da 7 posti? E che cosa me ne fac-cio di un grintoso fuoristrada se non honemmeno la casa in montagna? (e anche sece l’ho in fin dei conti la strada è asfaltata, ilservizio sgombero neve è ottimo, se maidovesse nevicare)?” ...

Poco sicure per gli altri automobilisti e i pedoni

Perché non scegliamol’auto come un paio

g

di scarpe?

*) SUV = Sport and Utility Vehicle = grossifuoristrada (gipponi)

Bambini più a rischioSecondo l’Ufficio prevenzione inci-

denti (UPI) i bambini sono particolarmen-te minacciati dai SUV. La diffusione diquesti modelli non è dunque grave solodal punto di vista ambientale ma anchedal punto di vista della sicurezza stradale.

(Fonte ATA 1/2007)

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Conviene assicurare carte di creditoe di identità?Alcuni giorni orsono ho ricevuto dal TCS laproposta di “assicurare” il blocco imme-diato e rimborso spese di sostituzione pertutte le carte di credito mie e dei membridella mia famiglia per Fr. 28.– all’anno.Trovo che, per il prezzo offerto, sia moltorassicurante il fatto che se mi viene rubatoil portamonete con tutte le carte possabloccarle e rifarle con una telefonata.Siccome devo dare al TCS tutti i dati (nu-mero di carte e soprattutto di conti bancari)delle mie carte che voglio proteggere (car-te di credito, identità e passaporto) vi chie-do se ci si può fidare e se è una cosa seria.Prima di spedire i dati completi al TCS vor-rei sentire un vostro parere in merito.

S.I.- emailLa decisione sull’accettare o meno la propo-sta del TCS dipende in primo luogo dal va-lore che lei attribuisce alla protezione deisuoi dati personali e, naturalmente, dallaserietà della ditta a cui li comunica. La co-modità di poter bloccare tutti i suoi conti etutte le sue carte di credito con un’unica te-lefonata in caso di furto ha in effetti qualecontropartita negativa la comunicazione aterzi di molti dati “sensibili” e delicati. IlTCS dovrebbe poter garantire la necessariaaffidabilità. Non si può tuttavia escluderein modo assoluto che qualcuno non facciaun uso abusivo dei suoi dati.

In genere l’ACSI raccomanda la massimaprudenza nella divulgazione di dati per-sonali e consiglia di limitare la diffusione aicasi di reale necessità.

Variante ’95,16’000 firme controC’è soddisfazione anche nell’ACSI –

che ha sostenuto con convinzione il refe-rendum contro il credito di progettazione di4,7 milioni di franhi destinato alla nuova su-perstrada A2-A13 – per il risultato della rac-

colta di firme. Sono quasi 16’000, infatti, iticinesi che hanno firmato il referendum(esattamente 15’750: più del doppio dellefirme necessarie). Tutto il cantone si è mo-bilitato per dare un segnale forte all’autori-

tà politica, in particolare i locarnesi. Il refe-rendum era stato promosso da una trentinadi associazioni, tra cui l’ACSI, preoccupateper il futuro del Piano di Magadino, impor-tante area agricola e di svago che sarebbedefinitivamente compromesso dal collega-mento veloce tra il Locarnese e l’autostra-da. Le firme sono state consegnate alConsiglio di Stato venerdì 11 maggio e i cit-tadini saranno chiamati a votare su questotema in settembre.

L’ACSI si è già dichiarata favorevole al-la variante cosiddetta “Panoramica” cheeviterebbe di tagliare in due il Piano eavrebbe pure il considerevole vantaggio dicostare 200 milioni di franchi in meno.

Bellinzona: consegna firme contro variante 95.I promotori con i pacchi delle firme davanti aPalazzo delle Orsoline, da sin. Ulrico Feitknecht ,Chicco Gregori, Gian Paolo Torricelli, Eva Feistmanne Laura Regazzoni Meli, segretaria generale ACSI(Ti-Press )

Intrappolatanel park & ride FFS

pppp

Dovendo partire in treno per la Svizzera in-terna, metto l’automobile al “park-ride FFSsud“ della Stazione di Lugano, acquisto ilbiglietto e pago il posteggio alla tariffaspeciale fr. 8.– riservata ai clienti FFS.Torno verso le 21 del giorno dopo e al po-steggio mi accorgo di aver perso il ticket .Essendo le biglietterie chiuse già dalle19.00, preoccupata premo a più riprese iltasto del citofono dell’automatico che di-stribuisce i tickets. Ma contrariamente aquanto succede negli autosili cittadini nes-suno risponde. Con sollievo vedo che è in-dicato un numero telefonico a cui rivolger-si in caso di problemi. Provo a chiamare:con mia grande sorpresa l’addetto mi in-forma che per venire a “liberarmi” è previ-sta una tassa di intervento di fr. 70.-Possibile che non vi siano soluzioni più ra-gionevoli? Morale: tenetevi ben stretti ivostri tickets.

Z.J. - CaronaPrima di tutto ha già dell’incredibile il fattoche dalle 19 alla stazione ferroviaria di unacittà come Lugano non vi sia più nessuno. Ilnegozio, in compenso, è aperto fino a tardaora. Possibile che non vi sia una soluzionemeno costosa per il povero cliente (che hagià pagato in anticipo il parcheggio) peruscire, per esempio un accordo con il nego-zio .

A proposito di “rendita a vita”

p pp p

In relazione all’articolo “Una rendita men-sile di 3500 franchi? E chi la rifiuta?” pub-blicato sulla BdS 3.07 la ditta Reader’sDigest ci ha comunicato che il primo premio– la rendita mensile a vita di fr. 3466 – è sta-to assegnato a una signora della Baviera(Germania) la quale ha tuttavia “deciso dinon percepire la somma vinta sotto formadi rendita, bensì di riceverla in un’unica so-luzione”. Ne prendiamo atto.L’ACSI invita comunque sempre consuma-trici e consumatori ad essere prudenti in ca-so di sollecitazioni a partecipare a concorsi,estrazioni, ecc. e ricorda che concorsi conobbligo di acquisto non sono ammessi dallalegge.

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La borsa della spesa

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sotto la lente

...Sei già dentroQuel piacere ch

gg

L’aperitivo è un rito, un gradevole appuntamento per la fine della giornata lavorativa o per l’inizio dellaserata. Ci si ritrova davanti a un bicchiere di vino o a un cocktail, in un caffè del centro o in un locale che fatendenza, e d’estate si può godere dei sempre più numerosi spazi esterni affacciati su piazze e vie pedonali.Insieme al bicchiere non dovrebbe mai mancare un piattino di stuzzichini. Le diverse proposte possonoandare dai taglieri di salumi, ai formaggi e frittate, da tartine e pizze a sushi e involtini, fino ad arrivare a veri epropri buffet che possono diventare sostitutivi della cena.

V a di moda l’aperitivo e diversi lo-cali si adeguano proponendo deibuffet per il tardo pomeriggio, apartire dalle 17.30, all’ora del-

l’uscita dagli uffici. Pagando il prezzo dellabevanda ordinata ci si può servire a volontàdi stuzzichini vari che possono andare daibocconcini di pizza, alla pasta fredda, dalgrana a scaglie alle olive, dalle bruschette dipomodoro alle tartine al salmone.

Anche noi abbiamo voluto visitarne al-cuni e assaggiare le diverse proposte.Abbiamo così scelto alcuni ambienti tra ipiù gettonati del momento e altri scelti a ca-

so per valutare l’offerta. C’è un po’ di tutto,con variazioni contenute di prezzo ma l’im-pressione generale, a parte qualche ecce-zione, è che, laddove sono allestiti buffet,prevalga più la quantità che la qualità.Eppure, anche per un’ordinazione modesta(per esempio un aperitivo analcolico, comequello ordinato da noi), ci vuole poco a farela differenza, basta un tovagliolo di cartaper pulirsi le dita unte dopo aver mangiatobocconi di pizza o pezzi di formaggio.

Aldilà della qualità dei contorni propo-sti sembra prevalere sulla scelta del locale,la capacità di proporsi come punto di ritro-

vo. Eh già, perché l’aperitivo è un rito che sisvolge prevalentemente in compagnia, unmomento per rilassarsi dopo il lavoro, pri-ma del rientro a casa o prima di prolungarela serata. Ingrediente fondamentale è pureil bel tempo perché allora ci si può sedere al-l’aperto, preferibilmente in una zona pedo-nale chiusa al traffico. Non a caso i punti danoi giudicati più piacevoli si trovano neicentri storici pedonalizzati dove si possonocreare angoli suggestivi. È il caso del bar700° a Bellinzona che trova il suo fascinonell’avere un piccolo spiazzo sotto la rocciadi Castelgrande. La calura è anche stempe-

Locale

Bevanda

Prezzo

Servito con

Servizio

Ambiente

Toilette

GIUDIZIO

AsconaOsteriaNostrana

AnalcolicoCrodino

fr. 5.–

Olive, bocconcinidi formaggio ecrostini

Discreto

Buono: zona pedonale,lungolago

Buono

���

LocarnoCaffè PiazzaGrande

Analcolico bianco

fr. 4.30

Spicchi di pizzaMargherita

Sufficiente

Sufficiente: zonaaperta al traffico

Buono

��

LocarnoDebarcadero

Analcolico bianco

fr. 3.80

Patatine chips alla paprika

Sufficiente

Buono: lato vistalago. Sufficiente:lato strada

Discreto

LuganoSassCafè

Analcolico bianco

fr. 6.20

Bruschette, olive,pomodorini, gris-sini

Buono

Buono: zona pe-donale

Discreto

����

LuganoSoho

Analcolico bianco

fr. 5.–

Quadretti di piz-za, verdura gri-gliata su pane

Discreto

Buono: corteinterna

Discreto

���

� Sufficiente�� Discreto

��� Buono���� Molto Buono

����� Eccellente

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sotto la lente

L’aperitivo a casa

L’aperitivo è anche un rito casalingo eun buffet con aperitivo può essere unmodo simpatico per trascorrere incasa una serata con gli amici. Sevolete offrire un aperitivo agli ospitibasta avere a disposizione alcuniingredienti come pomodorini cherry,mozzarella, carciofini, olive, alici,capperi, rucola, pane fresco o panetoast, il classico grana a scaglie maanche formaggini freschi, carnesecca, lardo, crudité per unpinzimonio. Con un pizzico difantasia, l’aperitivo è servito.Vanno benissimo anche frittate,bocconcini di pizza o focaccia, tortesalate.Le bevande possono spaziaredall’analcolico al vino bianco, dallospumante ai succhi di frutta.In tavola vanno messi tovagliolini dicarta, stuzzicadenti e piattini. Se nonvolete usare il servizio di piatti mavolete far ricorso all’usa e getta,invece dei piatti di plastica viconsigliamo i piatti in foglie di palmamolto belli da vedere e per nullainquinanti, addirittura compostabili.

rata da una fontana che sgorga dalla pietragrigia. Lì vicino sono imbanditi i tavoli contovaglia bianca (unico neo, l’ombrelloneblu della RedBull...) su cui vengono deposi-tati in continuazione piatti colmi di stuzzi-chini ma anche di più, visto che è servitopure del coniglio arrosto e polenta abbru-stolita. Anche se i commercianti general-mente sono ostili all’allontanamento delleauto dai centri, di fatto realizzare delle zo-ne chiuse al traffico rende. Gli esempi inSvizzera e all’estero dimostrano che le zonepedonali aumentano il fascino dei centri-città e portano benefici economici al com-mercio, oltre naturalmente alla qualità del-la vita. E Bellinzona, da questo punto di vi-sta merita il primo posto. Non così Locarnoche pur avendo a disposizione una bellissi-ma piazza, offre alla vista degli avventori lospettacolo delle auto parcheggiate.Spettacolo che fortunatamente non si ha inpiazza Riforma a Lugano e sul lungolago diAscona. Buono anche l’ambiente del Citydi Chiasso nella nuova zona pedonalementre a Mendrisio, la Dolce tentazione, inzona Fox Town, sembra dovere la sua for-tuna proprio al traffico smisurato che si re-gistra nei pressi.

Capitali dell’aperitivo a nostro giudi-zio si profilano Bellinzona e Lugano: aBellinzona, il pub 700° per i motivi che ab-biamo già descritto e a Lugano il SassCafèper la qualità del prodotto e del servizio.

Anche il Diamond di Viganello (che ha delletoilette in ottime condizioni) merita una ci-tazione per lo sforzo di offrire un buffet ric-co, qualcosa di diverso in una zona traffica-ta che viene percepita già come periferia diLugano. Una nota di merito al City di Chiasso dove la bevanda è preparata dal bar-man che non si limita a stappare una botti-glietta.

Come si è svolto il testAbbiamo ordinato un analcolico bian-

co in 11 bar del cantone (ad Ascona, nonl’avevano e ci hanno servito un Crodino e aChiasso, l’analcolico della casa): nella tabel-la sottostante è indicato il locale, il prezzo, iltipo di accompagnamento servito con labevanda, senza una specifica richiesta.Abbiamo giudicato il servizio valutando lapresentazione dell’aperitivo, la presenza ditovagliette e tovaglioli e la cortesia.Abbiamo ritenuto importante indicare an-che l’ambientazione, del locale, in partico-lare se è situato in zona pedonale o aperta altraffico. Per completare il quadro abbiamopure aggiunto un giudizio sulla toilette con-siderando come si presentano i locali, la pu-lizia complessiva, la presenza di carta WC,sapone e sistema per asciugare le mani. Iservizi igienici, infatti, sono il miglior bigliet-to da visita di un locale e da quelli si può giu-dicare con sarà la qualità del resto.

LuganoDiamondBar-Pub

Analcolico bianco

fr. 4.50

Buffet

Buono

Discreto: zonatrafficata

Buono

����

LuganoAntica osteria del porto

Analcolico bianco

fr. 4.20

Noccioline salate

Sufficiente

Buono: zona ver-de ma trafficata

Discreto

��

ChiassoBar City

Analcolico dellacasa

fr. 5.–

Buffet

Buono

Buono: zona pe-donale

Buono

���

MendrisioDolce tentazione

Analcolico bianco

fr. 5.–

Buffet

Sufficiente

Sufficiente: zonatrafficata

Sufficiente

BellinzonaPeverelli, TeaRoom

Analcolico bianco

fr. 4.20

Quadretti di pizza

Sufficiente

Buono: zona pe-donale

Discreto

��

BellinzonaFun Cafè

Analcolico bianco

fr. 4.50

Bruschette

Discreto

Buono: zona pe-donale

Discreto

��

BellinzonaCremeria 700°

Analcolico bianco

fr. 5.–

Buffet

Buono

Buono: zona pe-donale

Discreto

����

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Ciò che i turisti si portano a casa come ricordo delle vacanze rappresenta spesso una minaccia per le specieprotette e un problema alla dogana. La «Guida ai souvenir» del WWF e dell’Ufficio federale di veterinaria vidà una mano nella scelta dei souvenir. L’ACSI sostiene la campagna e offre a soci e socie la Guida “Occhio aisouvenir” insieme alla BdS.

U n cranio di alligatore imbalsamatoè appoggiato su una pelliccia discimmia. Dietro, sugli scaffali –accanto a poiane, sparvieri, mo-

rette tabaccate e francolini di monte impa-gliati – stanno allineati i gusci di diverse spe-cie di tartarughe. Questi sono solo alcunidegli oggetti sequestrati di recente al confi-ne svizzero e immagazzinati nelle cosiddet-te «sale della confisca» dell’Ufficio federaledi veterinaria (UFV).

«Le cose che più mi impressionano so-no le teste e le zampe di animali o gli esem-plari interi conservati sotto alcol», affermaMathias Lörtscher, responsabile protezionedelle specie all’UFV.

In Svizzera, tuttavia, non vengono in-trodotti solo animali imbalsamati, o parti diessi, ma anche animali vivi (pappagalli, ret-tili, ecc.) e piante rare. Secondo DorisCalegari, responsabile per la protezione del-le specie al WWF Svizzera, si tratta di unproblema serio: «Ogni anno in tutto il mon-do vengono commercializzati milioni diesemplari di specie protette, un quarto dei

quali illegalmente». Per molte piante e ani-mali selvatici questo commercio rappre-senta una grave minaccia.

Nella maggior parte dei casi i turisti ac-quistano questi souvenir senza darsi troppipensieri e senza intenzioni criminose. «Icommercianti delle località turistiche, inol-tre, non attirano sufficientemente l’atten-zione dei viaggiatori sull’obbligo d’auto-rizzazione» afferma Lörtscher. Se i souvenirsottostanno alla Convenzione diWashington Cites (vedi a lato) e non ven-gono dichiarati, si rischiano problemi alladogana e anche multe salate.

In occasione dell’inizio della stagionevacanziera, il WWF e l’UFV, hanno decisodi aiutare i viaggiatori e di pubblicare laGuida «Occhio ai souvenir!». Nel praticoformato pieghevole, che trovate allegatoalla BdS, sono indicati i souvenir ammessidalla legge e quelli da cui conviene tenerlontane le mani, per amore della naturanonché del vostro portafoglio.

Con questo non si intende rovinare anessuno la gioia di un ricordo delle vacan-

ze, ma solo attirare l’attenzione sulla tuteladelle specie.

Tra le merci e i souvenir maggiormenteconfiscati vi sono, oggi come ieri, gioielli estatuine d’avorio, collane e orecchini rica-vati da conchiglie e coralli nonché stivali,borse, cinture e portafogli in pelle di ser-pente o lucertola. Gli animali vivi – comepappagalli, rapaci o rettili – costituisconosolo una piccola parte della merce seque-strata.

Traffic: contro il vile commercioLa vendita illegale di animali e piante è

uno dei commerci più lucrosi, secondo soloal traffico di armi e droga. Particolarmenterichieste sono le parti più redditizie di alcu-ni animali come, ad esempio, le zanned’elefante, le corna di rinoceronte, le pelli dileopardo, le ossa di tigre, le pinne di squalo,nonché la carne di balena, delfino o tarta-ruga. Molte di queste specie sono grave-mente minacciate.

Tuttavia solo una piccola parte di que-sto commercio viene scoperta. Un esempio

viaggi

I souvenir da evitare

© W

WF

CH

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La borsa della spesa

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viaggi

lo offre il caso verificatosi pochi mesi fa sul confine sino–russo: in un ca-mion i doganieri hanno trovato 768 zampe e 24 cistifellee d’orso nero. Ilcarico era sicuramente destinato alla Cina poiché nella medicina tradizio-nale cinese queste parti sono molto ricercate.

Fintanto che il commercio illegale rimarrà fiorente, le riserve e i parchinazionali non riusciranno ad impedire la scomparsa di tigri, rinoceronti,ecc. Per questo, nel 1976 il WWF e l’Unione Mondiale per laConservazione della Natura (IUCN) hanno fondato Traffic, un’organizza-zione che raccoglie dati sulle esportazioni e i carichi illegali.

Grazie a Traffic è possibile denunciare il grave lassismo nei controlli el’inazione di governi troppo poco solerti. Elaborare delle leggi più severesulla protezione delle specie è una cosa, applicarle un’altra. Altrettanto im-portanti sono un’adeguata formazione di doganieri e forze di polizia neipaesi d’origine nonché delle campagne di relazioni pubbliche in Svizzera.Questa guida vuol essere un piccolo contributo in questo senso.

Buona lettura e... occhio ai souvenir!fonte: WWF

Cites: una barriera di protezione

La «Convenzione Internazionale sul Commercio di Specie aRischio»(Convention on International Trade in Endangered Species ofWild Fauna and Flora), meglio nota come Cites*, regola il commerciointernazionale di piante e animali – vivi, morti o parti e prodotti deriva-ti – appartenenti a più di 30’000 specie. Ad oggi i paesi che hanno fir-mato la Cites sono 169. La Svizzera è stata una delle prime nazioni asottoscriverla.www.cites.ch (UFV); www.wwf.ch/ souvenir; www.cites.org.

Consigli ACSI per gli

ggacquisti

g

Souvenir in legno garantito FSC o Good WoodsLe sculture con legno certificato FSC e Good Woodsprovengono da una selvicoltura rispettosa dell’am-biente, da piccole aziende che praticano una selvicol-tura controllata. I prodotti contrassegnati dal marchioGood Woods sono in vendita in Kenia e Tanzania.

Lavori d’intreccio (cappelli, cesti, stuoie)Se volete acquistare articoli di questo genere assicura-tevi che siano prodotti da artigiani locali: è un modoper sostenere economicamente la gente del posto.

VasellameChe si tratti di brocche per l’acqua o ceramiche d’usocome pentole o piatti, spesso i singoli oggetti sono di-pinti, usando colori e motivi decorativi tipici della zona.Acquistare vasellame è anche uno stimolo a mantenerevivo l’artigianato tipico del luogo. Attenzione, non usa-teli per alimenti: rischio di intossicazione da piombo!

Manufatti in filo metallico e lattaNei mercati rionali africani e asiatici si trovano giocat-toli realizzati con cura e fantasia, spesso riciclando ma-teriali di scarto come la latta e il filo metallico. Tuttoquesto senza intaccare risorse preziose come il legno.

Gioielli in vetro e pietreUna collana realizzata con perle in vetro al posto delleconchiglie preserva i piccoli abitanti dei mari e alimen-ta l’industria vetraria. Con la giusta lavorazione anchele perle in vetro acquistano colori e forme gradevoli.

Gioielli e ciotole in noce di coccoUna volta eliminate le fibre esterne, la superficie lucidae scura della noce di cocco, che è estremamente dura,si presta a essere decorata con motivi filigranati.

Stoffe in seta selvatica o altre fibre vegetaliContrariamente alla seta tradizionale, il bozzolo della se-ta selvatica è lavorato solo dopo che la farfalla è uscita.La seta selvatica proviene prevalentemente da alcuneregioni della Cina, dell’India e del Sud-Est asiatico, ma lasi trova anche in Madagascar. Esistono inoltre prodottirealizzati in altre fibre vegetali (esempio lino e canapa.

DipintiAcquistare un dipinto o un disegno significa sostenerel’economia locale, oltre che portarsi a casa un souvenirche racchiude in sé i colori e le sensazioni dell’esperien-za vissuta. Un consiglio: acquistate i dipinti senza cor-nice, occuperanno meno spazio nelle valigie.

Oggetti artistici in steatiteLa steatite viene estratta in tutti i continenti e presentacolori e caratteristiche diverse a seconda della regioned’origine. Artisti e artigiani locali lavorano questo ma-teriale per farne gioielli, ciotole e statuine, per poi luci-dare o colorare gli oggetti ultimati.

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Ora basta, voglio

La borsa della spesa

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salute

La fatidica prova”costume da bagno” ci ha messoin crisi? L’errore più clamoroso da fare è quello dibuttarci nelle diete più o meno estreme. La verità delle cifre è cruda: “Nell’anno che segueuna dieta il 60% delle persone riprende i chili persi.Peggio, due anni dopo, il 95% dei soggetti è tornatoal peso iniziale!” Lo sostiene il dr. Eric Héraief,membro della Società svizzera contro l’obesità. In buona sostanza, in queste condizioni dimagrirefa ingrassare! A questa conclusione è giunta latavola rotonda organizzata dalla FRC (Federazioneromanda dei consumatori) in collaborazione conA bon entendeur (l’emissione televisiva romandasui consumi), alla quale hanno partecipato, oltre al dr. Héraief, Magali Volery, Dipartimentodella salute e dell’economia di Ginevra, e SéverineChédal, dietista della FRC (vedi J’achète mieux,maggio 07). Per qualcuno, magari, può averfunzionato, ma per quante persone la perdita di peso è stata un fallimento, con la messa inpericolo della stessa salute? Infatti più le variazionidi peso sono frequenti (effetto yo-yo) oimportanti, più si aggravano i rischi per la salute.E più il comportamento alimentare è perturbatoda restrizioni, più la percezione della fame e dellasazietà, di voglie e bisogni sono falsati.Credere che si possa dimagrire senza sforzi ostabilizzare il peso dopo una dieta è un’illusione:dopo un periodo di carenza, il corpo umano tendea stoccare ciò che ha perso e ad aggiungere anchequalcosa in più. Ecco perché dopo una dieta siriprende facilmente il peso perso.L’unica soluzione credibile passa attraverso uncambiamento radicale del propriocomportamento (alimentare e di igiene di vita):spendere più energie con l’attività fisica e ridurrel’apporto alimentare, soprattutto gli alimentiricchi di grassi.

Diete: nessunasoluzione miracolosa

I tre esperti hanno valutato l’efficacia di alcune diete. I giudizi silimitano a due categorie, “illusione”, perché non funzionano,o “disequilibrante”, poiché i chili persi saranno presto ripresi

con l’aggravante del rischio di entrare in una spirale che alterna die-te a restrizioni e compulsioni alimentari, perdita e ripresa di peso.

I giudizi possono non essere condivisi da tutti, ma dannol’opportunità di interrogarsi sul fattore “peso”: riconoscere e ac-cettare il proprio peso rappresenta anche il primo passo verso unapresa di coscienza indispensabile per regolare i propri comporta-menti alimentari e di vita quotidiana.

Cura BiolineTurbodynamic

Promette la perdita di 31kg in 7 settimane.

Capsule a base di ananas, tè verde, citrusaurantium, uva e papaia.Nessuna di queste sostanze fa dimagrire.Quello che fa perdere peso è solo la dimi-nuzione delle calorie ingerite. Nessun con-siglio dietetico o di cambiamento di com-portamento viene elargito. Una volontariadella FRC l’ha provato senza successo.

illusione!illusione!

illusione!

Dimagrire con ilSubliminal

Un CD da scoltarealla sera ripetendosi

in continuazione delle frasi. Da abbinareeventualmente con alimenti “brucia gras-si”, capsule o bagni ai piedi. Costa circa 80 fr. e il prezzo invita a prova-re... Non viene fornito nessun tipo di consi-glio dietetico. Il sistema può indurre a os-sessioni o false credenze.

Special K:programma 2-2-2

Per perdere 2 kg, due vol-te alla settimana bisogna

sostituire 2 pasti con i cereali dellaKellogg’s. Oltre alla monotonia del menu,l’apporto energetico è insufficiente. SpecialK contiene le stesse calorie dei classici corn-flakes. Si tratta chiaramente di marketing alsolo scopo di vendere il prodotto, anche sei consigli per un’alimentazione equilibratae la pratica di sport sono sensati.

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La borsa della spesa

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salute

Ai giorni nostri la nozione “peso” è più legata a un fatto estetico che a unrischio per la salute , come in realtà va considerato.Per calcolare il peso ideale occorre calcolare l’indice di massa corporea (IMC oBody Mass Index-BMI). Come? Si divide la propria massa (in kg) per l’altezza(in metri) al quadrato. Valutazione del valore ottenuto:- meno di 17: pericolo per troppo poco peso!- tra 17 e 18.5: magro. Per essere in buona salute, bisogna aumentare di peso- tra 18.5 e 25: l’IMC è normale. Il rapporto peso-salute è corretto dal profilo

medico.- tra 25 e 30: sovrappeso. Prudenza e cercare di perdere un po’ di peso. Ma

piuttosto che sottoporsi a diete ferree - che potrebbero poi portareall’obesità - cercare di stabilizzare il peso.

- tra 30 e 35: obesità moderata che potrebbe comunque portare a problemicardio-vascolari. A partire da questo IMC è consigliabile chiedere consiglio aun medico o consultare un servizio specializzato. Per migliorare il propriostato di salute è consigliabile perdere perdere circa il 10% del peso con uncambiamento di comportamento

- tra 35 e 40: obesità severa- da 40 in su: obesità grave. Pericoli imminenti per la salute.

Diamoci ilgiusto peso Dieta Slenderline

Un apporto nutrizionaleviene stabilito per telefono, così come unmenu: e si è seguiti per telefono. Il regime in-clude un farinaceo per pasto, sconsiglia l’ec-cesso di verdure e promette la perdita dellapancia. Il contatto telefonico con un medicoè contrario a ogni deontologia. Un mediconon dovrebbe prescrivere diete per telefo-no, senza conoscere il paziente e il suo statopsico-fisico.

slenderline diffusion

disequilibrante

Eurodiet

Sotto prescrizione medica, si suddivide inquattro fasi che includono dei sostituti iper-proteici dei pasti.La perdita di peso con diete iperproteiche èconosciuta dal 1980. Si tratta di una sorta didigiuno (senza zuccheri, deficit energeticoimportante e perdita di peso rapida) dove lamuscolatura è nutrita da proteine. Sistemapericoloso anche se prescritto da un medi-co. Effetto yo-yo assicurato.

disequilibrante

Dieta Miami

Un libro con consigli (comequello di eliminare i carboi-

drati: pane, riso, farina...) menu e ricette.Seguire alla lettera i consigli significa dimi-nuire drasticamente le calorie e ciò causa laperdita di peso. Non è un modello alimen-tare da seguire a lungo termine poiché nonriequilibra assolutamente il regime alimen-tare e non è compatibile con una vita socia-le. Effetto yo-yo assicurato.

disequilibrante

Dieta Montignac

Dieta dissociata: evita dicombinare cibi ricchi diproteine con altri ricchi di

glucidi. Consigli interessanti ma la combi-nazione di tutte le restrizioni la rende difficil-mente conciliabile con il lungo termine. Laperdita di peso è dovuta alla quantità ridot-ta di calorie e non alla dissociazione deglialimenti.

Modifast

Sostituti iperproteici deipasti (in vendita nelle far-

macie con un libretto).L’apporto calorico è troppo limitato. I pro-dotti liquidi sono frustranti, manca l’atto(soddisfacente) del masticare. Non fornisceconsigli sul comportamento. Effetto yo-yoassicurato.

disequilibranteDigiuno

Privarsi di alimenti e talvol-ta anche liquidi per un de-terminato periodo.

L’organismo che digiuna perde massa ma-gra (muscolare) con il pericolo di incombe-re in carenze e disidratazione. La ripresa dipeso è assicurata.

disequilibrante

disequilibrante

“D imagrire in buona salute” èpubblicato dalla Società Sviz-zera di Nutrizione-SSN (pur-

troppo esiste solo in lingua tedesca e fran-cese): informa su tutto quello che volete sa-pere su peso e diete. Le diete più in vogasotto state messe sotto la lente dai loroesperti e analizzate dal punto dell’equilibrionutrizionale, con gli eventuali rischi e lechances di tenuta a lungo termine. Vi tro-vate consigli su come cambiare metodo difare la spesa, di cucinare e di mangiare, sen-za dimenticare le molte persone che devo-no mangiare regolarmente fuori casa.

Potete ordinarla sul sito www.sge-ssn(prezzo fr. 26.– / fr. 13.– per membri dellaSSN).

Dimagrire inbuona salute

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La borsa della spesa

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salute

Pericoloper la salute

Lida-Shop/non leggibile

Beach Power/non dichiarato

Lida Life/non leggibile

Lida-Shop/non leggibile

Lida-Shop/non leggibile

Tristatemeds/Windlas Biotech

Astro Nutrition/non dichiarato

Shayana Shop/DNEPharmaceuticals

AmericanLife-style/non dichiarato

Powerchamp/NVEPharmaceuticals

FloraCura/ NVEPharmaceuticals

Vitabay/non dichiarato

Feel Good Shop/Nature’s Bounty

Powerchamp/non dichiarato

Hoodia Shop/non dichiarato

Powerchamp/non dichiarato

goldpharma/Sanofi-Aventis

30 euro/30

35 euro/100

29 euro/30

30 euro/30

30 euro/60

21 euro/30

50 euro/120

35 euro/100

57 euro/60

45 euro/100

32 euro/60

66 euro/90

34 euro/120

25 euro/90

30 euro/90

30 euro/90

152 euro/28

Ordinato suinternet presso/Produttore

Darling TianRan Jian Fei

Dyma-BurnXtreme

LiDa Dai Dai HuaJiao Nang

Meizitang

Miaozi

Obego 5

ThermoGenesis

Ephedra Nature’s Super Cap

Looking TrimOriginal

Stacker 2

Stacker 3 XPLC

Supprex

X-treme Lean

Guggul Complex

Original HoodiaGordonii-Kapseln

T3 DietarySupplement

Acomplia*

Nome del prodotto

Prezzo /Capsule perconfezione

MOLTO ALTO

MOLTO ALTO

MOLTO ALTO

MOLTO ALTO

MOLTO ALTO

MOLTO ALTO

MOLTO ALTO

ALTO

ALTO

ALTO

ALTO

ALTO

ALTO

NONVALUTABILE

NONVALUTABILE

NONVALUTABILE

online:strani e pericolosi cocktail

gg

C hi cerca in internet “dieta” o “dimagrire” trovauna miriade di siti con offerte di prodotti dima-granti di ogni tipo e con immagini e testimonian-ze di persone in gran forma e felici. Il messaggio è:

snello=felice=successo=anche tu ce la puoi fare.La vendita è libera: tutti li possono ordinare.

Particolarmente richiesti sono i prodotti cosiddetti “fatbur-ner” (brucia-grassi) a base di Efedrina che promettono disciogliere il grasso eccessivo e trasformarlo in energia (per-fino durante il sonno!). Da un’inchiesta online, svolta inGermania da Test, su 3000 partecipanti, il 14% ha dichiara-to di aver provato queste pillole; molti hanno comunicato diaver avuto problemi di salute (alimentari o circolatori) o dinon aver notato nessun effetto (perdita di peso). Il proble-ma è che molti acquirenti sopportano i pesanti effetti colla-terali pur di ottenere un risultato, altri (uno su tre) ne vengo-no a conoscenza solo al momento dell’assunzione del me-dicamento.

La rivista tedesca Test (della Stiftung Warentest, aprile2007) ha analizzato 16 prodotti. Gli esiti (riassunti qui di se-guito e nella tabella) sono molto preoccupanti:- 13 prodotti nascondono un pericolo da alto a molto alto

per la salute; spesso contengono cocktail di prodotti sco-nosciuti o pericolosi e non sempre gli ingredienti sono in-dicati.

- Sono arrivati per posta in pacchi “esotici” da paesi lonta-ni o attraverso intermediari tedeschi (mai presenti suelenchi telefonici). Nessun pacco è stato intercettato infrontiera.

- Il testo pubblicitario promette spesso più di quanto sia ra-gionevolmente possibile. E sovente i mix di sostanze so-no a rischio. Ad esempio: Efedrina + caffeina, un cocktailche aumenta gli effetti del medicamento e può dar luogoa disturbi del ritmo cardiaco (sudorazioni, insonnia, tachi-cardia).

- Spesso viene aggiunta la Sibutramina, una sostanza cheinibisce l’appetito (a volte non è neppure indicato sullaconfezione) e può provocare tachicardia e ipertensione.

- Altri prodotti, destinati soprattutto alle donne, si presen-tano in modo attraente con riferimenti a antiche tradizio-ni cinesi e al “naturale” (erbe). Questi prodotti (Lida Shopin internet) sono risultati molto pericolosi.

- Hoodia, una polvere ottenuta da una pianta tipo cactus delSudafrica, usata dai boscimani per aumentare la loro effi-cienza, va oggi per la maggiore. Tuttavia, anche nelle cap-sule Original Hoodia-Gardonii non vi era traccia di Hoodia!

Per persone con grande soprappeso esiste dal 2006una nuova speranza: la pastiglia anti-grasso Acomplia.Deve però essere prescritta dal medico in combinazione conun programma specifico, ma su Internet è possibile acqui-starla illegalmente. La sostanza contenuta, Rimonabant,toglie la fame ma contemporaneamente può dare effetti in-desiderati quali depressioni e paure.

L’unico sistema per perdere peso è cambiare stiledi vita, cioè più movimento e mangiare meno,cercando, se occorre, un aiuto e una consulenzapresso medici, dietisti o casse malati.

*) Acomplia è l’unico prodotto della lista ammesso in Germania ma solo su ricetta medica(tutti gli altri sono illegali). Da Goldpharma si riceve la confezione originale ma in modo illecito,

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La borsa della spesa

13

salute

Commento

Rischi: aumento della pressione del sangue, tachicardia. Sibutramin nondichiarato, il dosaggio è maggiore di quello ammesso in Germania.

Rischi: irrequietezza, insonnia, dipendenza, aumento della pressione san-guigna, tachicardia, disturbi del ritmo cardiaco. Acido Azetylsalizyl nondichiarato. Nessuna traccia di Yohimbin. Ogni capsula contiene il 75% inpiù di caffeina e il doppio di Efedrina rispetto a quanto dichiarato.

Rischi: aumento della pressione del sangue, tachicardia. Sibutramin nondichiarato, il dosaggio è maggiore di quello ammesso in Germania.

Rischi: aumento della pressione del sangue, tachicardia. Sibutramin nondichiarato.

Rischi: aumento della pressione del sangue, tachicardia. Sibutramin nondichiarato. Due diversi tipi di capsule con dosi variabili in una confezione.

Rischi: aumento della pressione del sangue, tachicardia.

Rischi: irrequietezza, insonnia, dipendenza, aumento della pressione san-guigna, tachicardia, disturbi del ritmo cardiaco.

Rischi: irrequietezza, insonnia, dipendenza, tachicardia, disturbi del ritmocardiaco. Aggiunta di caffeina sintetica.

Rischi: insonnia, irrequietezza interna, tachicardia. Non rilevata la presen-za della sostanza P57 caratteristica per Hoodia Gordonii.

Rischi: insonnia, irrequietezza interna, tachicardia, aumento della pressio-ne sanguigna. Yohimbin non dichiarato.Nessuna traccia di Efedrina.

Rischi: insonnia, irrequietezza interna, tachicardia, aumento della pressio-ne sanguigna.

Rischi: irrequietezza, palpitazioni. Non rilevata la presenza della sostanzaP57 caratteristica per Hoodia Gordonii.

Rischi: insonnia, irrequietezza interna, palpitazioni. L’indicazione “SenzaEfedrina” vuole indicare che il prodotto è “innocuo”.

L’innocuità del Guggulsterone come sistema di dimagrimento non è suf-ficientemente provata, per cui i rischi non sono valutabili. 88% circa inmeno di Guggulsterone rispetto a quanto dichiarato.

Non rilevata la presenza della sostanza P57 caratteristica per HoodiaGordonii. Gli ingredienti delle capsule sono sconosciuti. L’assunzione èsconsigliata.

L’innocuità del Guggulsterone come sistema di dimagrimento non è suf-ficientemente provata, per cui i rischi non sono valutabili.

Con limitazione d’uso quale sostegno a terapie per forte sovrappeso, per ilquale un cambiamento delle abitudini alimentari o di comportamento nonsono sufficienti a raggiungere una riduzione di peso. Le conseguenze diun’assunzione per lungo tempo non sono ancora state valutate a sufficienza.

ConsigliACSI� Non inquietatevi per i 2-3 kg che si acquisiscono

naturalmente durante l’inverno: di regola se neandranno da soli con l’arrivo della bella stagione.

�Chiedetevi perché siete aumentati peso: vi mancal’attività fisica? Mangiate troppo?

�Cercate di guarire la causa dell’aumento di peso,prima di pensare ai chili aggiunti.

�La soluzione migliore per perdere chili è... noningrassare!

��Rispettate la piramide alimentare: mangiate menoRispettate la piramide alimentare: mangiate menograssi e meno zuccheri, bevete meno alcol.

�Fate più attività fisica quotidiana, camminate di più,fate le scale a piedi.

�Non esistono alimenti “miracolo” (pompelmo,ananas, papaya, asparagi, ecc. sono soventeerroneamente indicati come alimenti che “brucianograssi”).

�Richiedete all’ACSI le schede “Mangiare bene pervivere bene” (vedi p. 31)

Bilancepoco precise

P er sapere quanto si pesa bisogna avere una bilancia. E unabilancia precisa. Come sapere quale è la migliore? Per avereuna valutazione degli apparecchi sul mercato, la FRC ne ha

testati 13: 10 elettroniche e 3 meccaniche. Queste ultime sono ri-sultate piuttosto scadenti, ma anche quelle elettroniche non sonotutte così precise! Peggio: alcuni modelli fanno errori non lineari, ilmargine d’errore varia a dipendenza del peso. Si chiede ai fabbri-canti un maggior sforzo di precisione.Ecco i risultati:Modelli elettronicisono risultati buoni: Tanita UM-030 (fr. 65), Trisa Fitronic (fr.69.90), Beurer BF 40 (fr. 98), Ikea Grössby (fr. 19.95), RowentaStylis (fr. 69.90), Terraillon Nautic Memory (fr. 85.50)sono soddisfacenti: Far BAL 4000 (fr. 34.95), Babyliss Paris SC100E (fr. 69.90), Soehnle New-York (fr. 169)insufficiente: Korona KFW 4019 (fr. 69.90)Modelli meccanicisoddisfacente: Korona Rick (fr. 12.95)insufficiente: Soehnle 61012 (fr. 19.50), Beurer MS 01 (fr. 18)Le differenze di prezzo sono notevoli. Il design, evidentemente,conta e si paga. Certi apparecchi però hanno anche funzioni spe-ciali: come quella di fornire la proporzione d’acqua, di grassi o dimuscolatura del corpo. Tuttavia se questi dati possono essere utilinell’ambito medico, non lo sono per l’uso privato.L’interpretazione di questi dati è complessa e, d’altra parte, la va-riazione della quantità di liquidi nel corpo può variare a dipenden-za di parecchi fattori. Tra l’altro l’uso di questo tipo di bilancia è vie-tato alle persone portatrici di pacemaker.

Consigli ACSI� Pesatevi sempre sulla stessa bilancia, meglio al mattino a digiuno.� Posate la bilancia su superfici piane e possibilmente non su tap-peti o moquette.� Non riponete mai la bilancia in posizione verticale.� È inutile pesarsi più di una volta alla settimana: è sufficiente an-che una volta al mese.

senza ricetta medica. Acomplia è omologato anche in Svizzera ma solo su ricettamedica. Tutti gli altri prodotti non sono omologati in Svizzera come medicamenti.

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consumatori attentiLa borsa della spesa

14

A chi durante il giorno (da Lugano,per esempio) deve recarsi a Bernale FFS offrono un treno ogni ora.Per ragioni loro, probabilmente

dovute a un razionale quanto opportunoutilizzo delle risorse, vi è un’alternanza dipercorsi: a un Lugano-Lucerna-Berna e vi-ceversa quasi sempre si alterna un Lugano-Zurigo-Berna. Malgrado quest’ultimo per-corso sia assai più lungo, i tempi di viaggioin entrambi i casi superano di poco le quat-tro ore. Ma una differenza c’è ed è il prezzodel biglietto.

Con l’abbonamento mezza tassa il bi-glietto di seconda e ritorno per Berna viaLucerna costa infatti 77 franchi contro gli88 franchi per il percorso via Zurigo.Qualche mese fa dovendo andare a Bernavia Lucerna ho acquistato il biglietto da 77franchi ma per il ritorno – avvenuto il gior-no successivo – il primo treno disponibileera quello che, ahimè, transitava perZurigo: sullo stesso sono quindi stato obbli-gato a pagare metà della differenza tra ledue tariffe, cioè fr. 5.50.

Il bigliettaio, insensibile alle mie per-plessità e riconoscendo che a quell’ orarionon avevo alternative, mi ha spiegato che

FFSserìe: tariffediverse semprea svantaggiodei consumatori

pp

benché il tempo di viaggio fosse pratica-mente uguale le FFS mi avevano comunquefatto percorrere chilometri in più, chilometriche andavano pagati. Quasi avessi chiestodi percorrerli o che ne avessi avuto un qual-che tornaconto. Pace.

Ma il bello viene ora: con il biglietto da88 franchi, qualche settimana fa, prendo iltreno per Berna via Zurigo. Il giorno succes-sivo per il ritorno il primo disponibile eraquello che passava da Lucerna. Lo prendoin tutta tranquillità. Ma con mia meravigliala giovane bigliettaia, con la delicatezza concui si trattano i “clandestini a bordo”, mi fanotare che ho un biglietto sbagliato, perchéè quello “via Zurigo”. Non c’è stato verso dispiegarle che avevo comunque pagato5.50 fr. in più e che ora mi trovavo sulla trat-ta meno cara. Con la sua macchinetta rossame ne stampa uno giusto, peraltro a costozero.

Per tutto il resto del viaggio ho riflettu-to sul senso di questa operazione e poi il“flash”: certo! Sarà una prassi prevista perpermettere al viaggiatore di riottenere l’im-porto pagato in più. Arrivato a Lugano miaffanno allo sportello. La risposta dell’ad-detta è: no, mi spiace ma le FFS non rimbor-

sano questa differenza (come si è visto, pe-rò, non perdono comunque l’occasione diincassarla se la cosa va a loro favore). Il suoconsiglio: compri sempre il biglietto menocaro (via Lucerna) e semmai paghi la diffe-renza sul ritorno da Zurigo...

B.B. - ORIGLIO

Visto quanto ci segnala il nostrosocio, alla direzione delle FFS l’ACSIchiede due cose:

� non andrebbe prevista una tariffaunica per chi dal Ticino si reca a Berna (o ri-torna) indipendentemente dal fatto che,per il comodo delle FFS, si debba passareda Lucerna o da Zurigo? Sui grandi nume-ri le FFS non ci rimetterebbero probabil-mente nulla e verrebbero così a cadere tut-te le complicazioni e le irritazioni dovute aquesta singolare situazione;

� se ciò non fosse possibile, per unapura ragione di equità si provveda almenoa fare in modo che al viaggiatore sia rim-borsato quanto ha pagato in più e che nonha consumato. Da questo punto di vista laprassi asimmetrica seguita attualmente èpura arroganza aziendale, intollerabile perun servizio pubblico.

È vero, i consumatori spesso sono ma-leducati, ma i camerini di prova dell’H&Msono indegni, particolarmente il sabato po-meriggio. Indumenti di ogni tipo sono ap-pesi malamente o abbandonati per terra trala polvere. Difficile, quindi, entrare ma an-che trovare un gancio libero sia per i capid’abbigliamento che si vorrebbero provaresia un angolo per riporre i propri abiti. Nonessendoci nessuna assistenza per la prova (ilche rende maggiormente liberi i consuma-tori e fa acquistare di più) ed essendo diffici-le conquistarsi la cabina, è comprensibileche l’acquirente cerchi di portarsi più capipossibile da provare. Si crea quindi un circo-lo vizioso di cui si possono vedere i risultatinelle foto a lato.

Per non parlare delle code al momentodi pagare: anche nei momenti più critici,

Per favore, un po’ di decenza

mai si trovano due commesse nonostantele casse siano previste sempre in doppio.

La domanda che sorge spontanea eche poniamo anche ai dirigenti del gigantesvedese dell’abbigliamento: ma con i fattu-rati stratosferici che fate, non potete pren-dere una persona in più almeno nei giorni onegli orari di punta?

Sarebbe anche interessante capire lalogica che ha mosso gli architetti che hannoprogettato le cabine di prova, con porteenormi che si aprono verso l’interno e checonstringono chi entra a difficili contorsionicomplicate dall’impegno a non calpestareindumenti e appendiabiti caduti a terra.Che ne dite di sostituire le porte esagerata-mente grandi con semplici e agili tende?

Foto: H&M di Lugano, sabato 8 maggio 07

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Scaricare emasterizzaremusica e film

Una volta era faticoso registrare dalla radio e su cassetta le nostre canzoni preferite. Adesso bastano invece un paio di clickcon il computer per masterizzare (l’equivalente di registrare) un CD o caricare le canzoni sull’iPod oppure sul vostro telefonocellulare. Quindi, possiamo entrare in possesso di musica e film non solo acquistando CD e DVD con tanto di confezione ebooklet (i libretti con testi delle canzoni, storia degli artisti e quant’altro), ma anche scaricandoli (download) da Internet.Come amanti di musica e film abbiamo infinite possibilità di utilizzare il nostro materiale, ma non è tutto consentito quel cheè possibile fare. In seguito alle pressioni esercitate dall’industria dell’intrattenimento, con la nuova legge sui diritti d’autoredovrebbe aumentare il numero delle azioni proibite, con il risultato che dovremo sborsare più soldi. Questo dossier ci aiuteràdunque a utilizzare nel miglior modo possibile, e soprattutto legalmente, l’evoluzione tecnologica .

1) Posso copiare un CD musicale oun film in DVD per utilizzarli inauto, passarli agli amici o fare unregalo di compleanno?

Oggi è consentito copiare CD e DVDper il proprio uso personale. Ciò significa chele copie possiamo utilizzarle noi stessi e nel-l’ambito della cerchia di parenti, amici e co-noscenti. Per produrre le copie esistono pro-grammi informatici di masterizzazione chefanno parte della dotazione di ogni compu-ter o possono essere acquistati. È pure con-cesso fare delle copie di CD e DVD che sonostati prestati o noleggiati. CD e DVD che ab-biamo masterizzato possono essere regalatiin una cerchia ristretta. Non è consentito edè pure punibile ai sensi della legge venderli oregalarli in modo massiccio.

In proposito, con la nuova legge sui di-ritti d’autore non dovrebbe cambiare nulla.

Cosa è lecito oggi? Cosa potrebbe cambiarecon le nuove disposizioni sul diritto d’autore?

2) Un CD o un DVD sono dotati diun dispositivo che impedisce dicopiarli: come posso eludere ilblocco per farne una copia? Ed èlecito farlo?

L’industria dell’intrattenimento sem-pre più spesso inserisce in CD e DVD dispo-sitivi digitali che impediscono di fare copie,soprattutto se questo dovesse avvenire inmodo esteso. Purtroppo, queste misure li-mitano anche il consumatore che agiscecorrettamente, perché con la maggior par-te dei programmi di masterizzazione copia-re CD e DVD non è più possibile.

Comunque, esistono programmi chepermettono di eludere i sistemi di blocco edopo che sono stati aggirati, con lo stessosoftware o un altro programma di masteriz-zazione è possibile produrre una copia delnostro CD o DVD, che inoltre non contiene

più i dispositivi intesi a bloccarne la duplica-zione. Spesso possiamo agire nello stessomodo con i programmi forniti dai fabbri-canti di telefoni cellulari (vedi domanda nu-mero 6).

Oggi è legale aggirare i sistemi di bloc-co e i programmi per eluderli o saltarli pos-sono essere prodotti, distribuiti, venduti eutilizzati.

La nuova legge sui diritti d’autore in-tende introdurre delle limitazioni. Potremo

Attenzione!

In corsivo indichiamo comepotrebbe cambiare la situazionecon la revisione della legge suldiritto d’autore.

Copiare CD e DVD per uso personale

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eludere i dispositivi di blocco solo a titoloprivato, per poi tenere una copia per noi odarla ad amici intimi. C’è però un proble-ma: i programmi per aggirare i sistemi diblocco dovrebbero essere proibiti inSvizzera e proibita dovrebbe esserne la pro-duzione, la vendita e la distribuzione gra-tuita. Per contro, non saranno proibiti l’ac-quisizione e l’utilizzo di questi software.

Ciò significggiirrarrararrarararrarreeere ii bbllooccccccchcchchcchcc ii dd pp

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però delle possibilità per acquisirli:� ad esempio, se la ditta Slysoft, che

produce programmi per eludere i bloc-chi di facile utilizzo, trasferisce la suasede sull’isola caraibica di Antigua,dove questo tipo di software non èproibito. Quindi, possiamo acquistare

Acquisire musica e film da internet

e scaricare via Internet i programmidella Slysoft oppure provarli gratuita-mente per un periodo di tre settimane.

� Lo stesso tipo di software fornito daifabbricanti di telefoni cellulari verosi-milmente non verrà invece proibitonel nostro paese (vedi domanda 6).Ad ogni modo, le cose si complicano

comunque. Poiché con la nuova legge sirafforzano le misure atte a favorire il bloc-co della copiatura, i relativi dispositivi ver-ranno inseriti sempre di più in CD e DVD.

Di conseguenza, dovremo sborsareuna somma supplementare per acquistareun software atto a saltarli o eluderli.Oppure, dovremo affidarci a un relativoprogramma di un produttore di telefonicellulari, se ne possedete uno che riprodu-ce anche musica (vedi domanda 6).

3) Posso scaricare (download)musica o film gratuitamente daInternet?

Invece di acquistare CD e DVD in unnegozio vero e proprio, possiamo scarica-re musica e film da Internet. Accanto a ne-gozianti online (i cosiddetti portali a paga-mento; vedi anche domanda 4), ci sono si-ti dove musica e film vengono offerti a tito-lo gratuito. In quest’ambito siamo in pre-senza di due possibilità.� Da una parte cantanti o gruppi musi-

cali mettono a disposizione gratuita-mente i loro prodotti, ad esempio per-ché la loro musica viene utilizzata inambito pubblicitaro o perché voglio-no farla conoscere a una cerchia mag-giore di utenti.

� Dall’altra, musica è offerta gratis sucosiddette borse di scambio (peer topeer), che vengono gestite da cono-scitori di Internet senza che sia statoperò chiesto il permesso ad autori ocase discografiche di inserire nel mon-do virtuale i loro prodotti.

Per noi consumatori la situazione,dal punto di vista legale, è chiara, per-ché la schiacciante maggioranza degliesperti di giurisprudenza – per quantoconcerne i diritti d’autore – è del parereche si possono scaricare gratuitamenteda internet musica e film. E ciò indipen-

dentemente dal fatto che il download av-venga da siti legalmente autorizzati o dasiti per scambi che legali non lo sono. In-fatti, secondo i giuristi non compete alconsumatore discriminare i siti legali daquelli illegali. A tal proposito, non ci sonosentenze che facciano giurisprudenza,perché sino ad oggi non ci sono ancorastate azioni di carattere giudiziario riguar-danti questi aspetti. Verosimilmente an-che l’associazione mantello mondiale del-l’industria dell’intrattenimento (la IFPI) ri-tiene scarse le possibilità di ottenere ra-gione in sede di giudizio, per quanto con-cerne questo punto.

In proposito, con la nuova legge sui di-ritti d’autore non dovrebbe cambiare nulla.

4) Posso masterizzare su un CD lamusica che ho scaricato da Inter-net?

Bisogna distinguere se la musica è sta-ta scaricata gratuitamente o se per ottener-la abbiamo dovuto pagare. Se il downloadè avvenuto senza pagamento, possiamocopiare canzoni e pezzi per uso personale.Nella maggior parte dei casi non vi sonoostacoli come i dispositivi per il blocco dellacopiatura. Il comportamento da tenere ècome quello riguardante le copie ottenuteda un CD (vedi domanda 1).

Se invece abbiamo dovuto pagare perscaricare da Internet musica e film, abbia-

mo concluso un contratto. Quindi, faccia-mo attenzione e atteniamoci alle condizio-ni generali di acquisto e ai diritti di utilizzoche sono stati fissati dal venditore, che in-dica se e in quale numero possiamo faredelle copie su CD del materiale acquistato.Di regola, le condizioni generali di acquistoe i diritti di utilizzo vengono accettate dalconsumatore cliccando su una specifica ca-sella, azione senza la quale di solito non sipuò procedere con il cosiddetto checkout.Le regole fissate dal venditore riguardanoanche il trasferimento dei prodotti scaricatida Internet su altri riproduttori di suoni eimmagini quali i lettori mp3 e telefoni cel-lulari (vedi domanda 6).

Quasi sempre la musica scaricata a pa-gamento (ad esempio da iTunes o dal sitodella Migros) è abbinata a dispositivi atti abloccarne la copiatura su CD oppure a limi-tarla, consentendola ad esempio per trevolte. Questo sistema è chiamato “DigitalRights Management” (DRM) e ulterioricopie rispetto a quelle fissate dal venditorenon sono possibili, a meno che non vengautilizzato un programma che permetta dieludere o saltare i dispositivi di blocco. Nelcaso di un loro utilizzo, si pongono le stes-se questioni poste alla domanda 2. Ad ognimodo, la tecnologia non è ancora suffi-cientemente matura e nella pratica ci sonoancora dei problemi, se si cerca di eludere il“Digital Rights Management”.

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La borsaa borsa delladella spesapesa

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La borsaLa borsaLa borsaLa borsaLa borsa delladelladelladelladella spesaspesaspesaspesaspesa

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internet

Le risposte alla domanda numero 2valgono anche per la musica e i film scarica-ti da Internet. I software per eludere o sal-tare i dispositivi di blocco della copiaturadovrebbero essere proibiti e dunque la mu-sica acquistata online non potrebbe più es-sere copiata illimitatamente come è il casodi quella dei CD. SSee vvoo mmee--rroooro mmaagggggggggggggiioorreeere ddii ccooocoppiiee rriii ssaaaa--

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5) Posso mettere a disposizione iostesso (upload) musica e film suuna borsa di scambio?

Come spiegato rispondendo alla do-manda 3, è illegale immettere su Internetmusica e film senza il consenso degli autori odi chi ne detiene i diritti. Quindi, come con-sumatori agiamo illegalmente, se offriamo achiunque su Internet la nostra musica o i no-stri film a titolo gratuito con un’operazionedi upload. Ciò significa che possiamo soloscaricare (downolad) e che ci è proibito ca-ricare (upload).

Nella pratica è però complicato rispet-tare questa regole. Alcuni siti di scambio, in-fatti, sono strutturati in modo tale che men-tre il nostro computer effettua un downlo-

ad, automaticamente compie un upload.Per rimanere nell’ambito della legalità,

possiamo proteggerci in due modi. � Il primo: dopo il download, trasferia-

mo immediatamente il materiale inun’altra cartella sull’hard disk del no-stro computer; spesso l’upload iniziadurante il download, ma comunque cimuoviamo in una zona grigia, per ciòche concerne legalità e diritto.

� Il secondo: in pochi casi possiamo mo-dificare l’impostazione del sito discambio, facendo così in modo di noncompiere a nostra volta un upload, cheviene bloccato; questo non è però ilsenso con cui sono stati creati i siti discambio, ma guardando a diritto e le-galità saremmo in un territorio sicuro.E se è possibile modificare le imposta-zioni solo in pochi casi, è perché i pro-grammatori dei siti di scambio le crea-no in modo tale da impedire consape-volmente di agire così.Destreggiarsi tra download e upload

per rispettare la legalità è molto complessoe ci sono numerosi casi di consumatori cheinconsapevolmente caricano a loro voltamusica e film su Internet. In caso di proce-dura legale o giudiziaria, potrebbero far va-lere il fatto che non hanno agito consape-

volmente e intenzionalmente.La situazione legale, tuttavia, è tal-

mente poco chiara che la pratica del-l’upload è assolutamente da evitare.

In materia non ci sono ancora statesentenze che facciano giurisprudenza.Quando l’associazione mantello mondialedell’industria dell’intrattenimento (IFPI)ha sporto denuncia per casi di upload, iconsumatori che sono stati oggetto delleaccuse hanno trovato con la stessa IFPI unaccordo extra-giudiziale. Quindi, non si saquanto i consumatori abbiano dovuto pa-gare.

Le cifre si possono, tuttavia, valutarein 3’000 franchi a persona. Sinora né l’IFPIné i consumatori denunciati hanno avutointeresse a portare i loro casi davanti a untribunale. Ad ogni modo, vista la comples-sità e l’incertezza al riguardo della con-temporaneità tra down- e upload, l’IFPI hasporto denuncia solo nei confronti di queiconsumatori che consapevolmente oppu-re per negligenza hanno immesso inInternet un grande numero di dati o file.

In proposito, con la nuova legge suidiritti d’autore non dovrebbe cambiarenulla.

Petizione online per un diritto d'autoredalla parte dei consumatori

p

Sottoscrivete la petizione online sul diritto d'autore. Questol'appello lanciato dalle quattro organizzazioni consumeriste ACSI,FRC, kf e SKS. Sul sito www.lieblingsmusig.ch (in tedesco o fran-cese), alcune sezioni giovanili di partiti politici pubblicano una pe-tizione online in favore del diritto alla copia privata e contro le tas-se sui lettori MP3 e sui telefonini con lettori MP3.

La legge sul diritto d'autore è attualmente in fase di revisionee gli interessi dell'industria discografica rischiano di passare in pri-mo piano rispetto a quelli dei fruitori di musica. Ciò ha spinto i gio-vani socialisti, i giovani verdi e i giovani democristiani a lanciareuna petizione che chiede il rispetto di 4 principi essenziali:� deve essere garantito il diritto alla copia privata per uso perso-

nale;� i files musicali in formato MP3 scaricati legalmente devono

poter essere "letti" su tutti gli apparecchi;� non deve essere prelevata alcuna tassa sui supporti di registra-

zione e sui lettori (lettori MP3, telefonini con lettore MP3);� le licenze libere (per esempio LAL o GNU) devono essere raf-

forzate e ancorate nel diritto svizzero.Fin dall'inizio dei lavori per la revisione della legge sul diritto

d'autore le organizzazioni consumeriste hanno protestato controla mancanza di equilibrio fra autori, produttori e consumatori. Inuovi modi di fruizione della musica non devono essere ostacolatidall'incompatibilità fra i diversi apparecchi, né da sistemi di sicu-rezza che impedirebbero il trasferimento di files musicali destinatiall'uso personale. La petizione ha, dunque, l'obiettivo di farepressione sulla commissione degli affari giuridici del Consiglio na-zionale e sul Consiglio nazionale che sta esaminado il progetto direvisione della legge sul diritto d'autore.

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internetLa borsa della spesa

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Mp3 e telefonini che riproducono musica6) Posso caricare sul mio lettoremp3 o sul mio telefono cellularemusica che ho copiato da un CD oche ho scaricato in Internet da unsito a pagamento o da uno per loscambio? Quali sono le difficoltàche potrebbero insorgere?

In seguito all’evoluzione tecnologica,possiamo ascoltare musica non solo con unlettore per CD o tramite il nostro computer,ma anche su nuovi tipi di riproduttori disuoni come gli mp3 e anche i telefoni cellu-lari.

Il libero trasferimento di musica è fon-damentalmente facile e ammesso. La situa-zione è uguale a quella della copiatura di unCD, perché si tratta di utilizzo di musica inambito privato. Nella maggior parte dei ca-si bastano un paio di click per trasferire i filemusicali dal computer al lettore mp3.

Fonte di problemi sono i sistemi atti abloccare la copiatura e i differenti formati.Questi rendono più difficoltoso trasferiremusica. Se ad esempio avete acquisito dellamusica con il formato wma della Microsoft,non potete trasferirla a un iPod, il lettoremp3 della concorrente Apple. Quindi, biso-gna trasformare il file musicale in un forma-to mp3 neutro. Ciò è possibile grazie a spe-cifici programmi, che convertono i file mu-sicali e spesso permettono pure di saltare idispositivi anti-copia.

Su Internet si trovano tutta una serie diprogrammi che si possono scaricare e utiliz-zare gratuitamente (ad esempio sul sitowww.programmifree.com) e con questi sia-mo in grado di convertire un formato in unaltro file musicali e video, compresi quelli incui sono inseriti blocchi della copiatura.Questi ultimi spesso vengono convertiti inun formato mp3 liberamente utilizzabile.

A questo tipo di programmi apparten-gono anche quelli forniti dai fabbricanti ditelefoni cellulari in grado di riprodurre mu-sica: possiamo installarli sul nostro compu-ter e poi, con pochi click, caricare pezzi mu-sicali sul nostro hard disk o cellulare. Conquesti software possiamo trasformare in unfile mp3 anche musica di un CD in cui è in-serito un dispositivo di blocco della copia-tura, per poi trasferirlo su un lettore mp3 osul telefono cellulare.

La musica trasformata in un formatomp3 trasferibile liberamente non viene ca-ricata solo sul telefono cellulare, ma è an-che archiviata sull’hard disk del nostrocomputer. Di conseguenza, possiamo faredelle copie a titolo privato – anche per uti-lizzarle in auto o regalarle a parenti – di CDper i quali era stato previsto dal produttoreil blocco della copiatura. E questo anche sevi occorre un maggior numero di click ri-spetto a ciò che accade quando un CD noncontiene dei blocchi.

Programmi che convertono musicadi un formato in un altro sono anche soft-ware che permettono di aggirare o saltarei dispositivi anti-copia, i quali dovrebbe-ro essere proibiti. I programmi in questio-ne in primo luogo esistono però affinchésia possibile l’interscambiabilità dellamusica tra gli apparecchi di differentiproduttori e fabbricanti. Quindi, secondoi giuristi l’interscambiabilità deve esseresalvaguardata e deve essere presa in con-siderazione prioritariamente rispetto allaproibizione di quei dispositivi che per-mettono di aggirare o saltare quelli atti abloccare la copiatura. Sarebbero, dun-que, ancora considerati leciti gli specificisoftware dei produttori di telefoni cellu-lari. Non è invece chiaro se ciò varrebbeanche per lo stesso tipo di software che sipuò scaricare gratuitamente da Internet.

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Vocabolario

DownloadLetteralmente: scaricare. In generale

con questo termine si intende il trasferimen-to di dati da un computer a un altro (utiliz-zando per esempio il modem) o tra compu-ter della stessa rete. Per download si inten-de anche la visualizzazione sul proprio com-puter di una pagina internet.

UploadProcedura per l’invio di file da un com-

puter locale a uno remoto. Si effettua unupload ad esempio quando si pubblicanodelle pagine web inviandole al server webche le ospita.

DRMDRM è un tipo di software sviluppato

per assicurare una distribuzione sicura – eforse, ancora più importante, per disincenti-vare le distribuzioni illegali – di lavori coperti

dai diritti d’autore. La tecnologia DRM vienesviluppata come mezzo di protezione controla pirateria informatica e lo scambio di mate-riale illegale che ha cominciato a proliferarecon l’avvento dei programmi p2p.

Peer to Peer (p2p)Letteralmente: da pari a pari. Nel lin-

guaggio corrente il termine Peer to Peerviene usato per descrivere le applicazionicon le quali gli utenti possono, attraversoInternet, scambiarsi direttamente files conaltri utenti. In particolare, per quanto ri-guarda Internet, P2P è un tipo di networkche permette a un gruppo di persone con lostesso programma, di connettersi e accede-re direttamente alle risorse condivise.Napster, Gnutella, Kazaa e altri sono esem-pi di tali software.

iPodDispositivo di Apple per l’ascolto della

musica acquistata e poi scaricata daInternet. Ne esistono vari modelli (origina-le, mini e shuffle) e di varie capacità di harddisk il più piccolo dei quali è di 1GB. Oggi

questo dispositivo consente di vedere fil-mati in formato MPEG.

MPEGLetteralmente: Motion Picture

Experts Group. Comitato formato nel1988 che stabilisce gli standard digitali peraudio e video. Nel 1993 ha emesso lastandard MPEG-1 che regolava lo stan-dard per la registrazione di file audio e vi-deo su CD. Nel 1994 è stato presentato lostandard MPEG-2, che regola la televisio-ne digitale, terrestre e via satellite, adotta-to anche dai produttori di DVD. Nel 1998è arrivato il MPEG-4, che presenta note-voli miglioramenti nelle tecniche di com-pressione.

MP3Letteralmente: MPEG Audio Layer

III. Tecnologia per la compressione/de-compressione di file audio, che consentedi mantenere una perfetta fedeltà e quali-tà anche riducendo il file audio di ben 12volte la lunghezza originale.

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La borsaLa borsa delladella spesaspesa

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test

S e volete vivere in casa le emozionidel grande schermo, l’idea di re-galarvi un videoproiettore (bea-mer) vi ha sicuramente già sfiora-

to. D’altro canto, con tutte le marche e letecnologie presenti sul mercato, i fan dellasettima arte hanno solo l’imbarazzo dellascelta. È dunque indispensabile una buonaconoscenza dei prodotti per scegliere il pro-iettore che meglio si adatta alle vostre ne-cessità.

Tipi di proiettori, luminosità,contrasto e risoluzione

Esistono molti tipi di videoproiettori:alcuni sono destinati alle presentazioni diprodotti, altri invece sono concepiti per l’-home cinema. In questo test esamineremoi prodotti della seconda categoria.

La qualità dell’immagine proiettata di-pende dalla luminosità, dal contrasto e dal-la risoluzione. La luminosità si calcola in lu-men ANSI. Per proiettare un film al buio ba-stano 1000 lumen, mentre se l’ambiente èrischiarato sono necessari almeno 700 lu-men per metro quadrato. Bisogna inoltretener presente che più l’immagine è grandee più la luminosità diventa importante: peruno schermo da 1,5 x 1 sono necessari al-meno 1050 lumen.

Il tasso di contrasto indica la differenza

fra le zone scure e quelle chiare dell’imma-gine. Un livello di contrasto di 800:1 è il mi-nimo accettabile. Più aumenta il contrasto epiù l’immagine sembra naturale. Alcuniproiettori attuali offrono livelli di contrastoche possono arrivare a 10.000:1.

Le differenze di prezzo tra i videopro-iettori dipendono in gran parte dalla loro ri-soluzione, cioè dal numero di linee checompongono l’immagine. Esistono tre ca-tegorie: la categoria 480 o 576 linee (checorrispondono al televisore e al DVD),quella da 720 linee dell’alta definizione(HD) e le 1080 linee del Full-HD.

LCD, DLP, LCOS e TritubesQuando si acquista un beamer è im-

portante conoscere le tecnologie che im-piega. I sistemi utilizzati sono quattro: il pri-mo è l’LCD, che è anche il meno costoso. Lamaggior parte dei proiettori di nuova gene-razione sono dotati di 3 LCD per un migliorcontrollo della qualità cromatica. Ne risultauna buona luminosità e dei colori a voltemagnifici, ma i neri spesso mancano di pro-fondità. Se l’immagine è molto grande, avolte compare il cosiddetto “effetto scre-endoor” che viene generato dallo spaziopresente tra i pixel.

Il secondo sistema si chiama DLP: offreneri più profondi e non si manifesta l’effet-to screendoor. Per contro, gli svantaggi so-no una luminosità meno intensa, colori me-no naturali e il cosiddetto “effetto arcoba-leno”. Un piccolo problema che appare semuoviamo rapidamente gli occhi: le partipiù in contrasto dell’immagine si dividonoin linee rosse, verdi e blu.

Videoproiettori,il cinema in salotto

pp

Trasformare in una salacinematografica il propriosalotto è possibile.A condizione di sceglierebene.

Immensi progressi

Per quanto riguarda la qualità delleimmagini, abbiamo constatato dei note-voli progressi rispetto ai primi videopro-iettori provati dai colleghi europei nel2004. Tutti i modelli ottengono da “sod-disfacente” a “buono” per la qualità del-la proiezione in una stanza buia, con imodelli soddisfacenti che peccano unpo’ per quanto riguarda il livello di con-trasto. Due modelli ottengono addirittu-ra un “molto buono”: Sony VPL-VW50e Optoma HD81.

Per contro, se accendiamo la luce, lecose cambiano parecchio. Solo un mo-dello Panasonic riesce in qualche modo atrarsi d’impaccio grazie allo zoom mec-canico. L’immagine risulta più piccola,ma perlomeno è chiara.

Diffidate degli annunci dei produt-tori sui livelli di luminosità (espressa inLumen ANSI). Dato che non esiste unostandard unificato, ognuno sbandiera ivalori che più gli fanno comodo.

Le prove di laboratorio mostranodelle differenze tra i valori di luminositàdichiarati e quelli effettivi. Naturalmentetutti i proiettori funzionano bene in unastanza buia, ma come ha potuto consta-tare la giuria, le prestazioni scendono pa-recchio alla luce del giorno.

Tanto rumore per nulla

Purtroppo, tanti modelli restano piùrumorosi di un televisore classico o persi-no di un proiettore da ufficio. Senza con-tare il soffio della ventola di raffredda-mento, che in alcuni casi manda un get-to d’aria calda fino a 1 metro di distanza.Per una buona ventilazione del proietto-re è dunque necessario liberare dellospazio. Preferite i modelli con la ventolasituata sul davanti, accanto alla lente,perlomeno nessuno si siede da quelleparti.

Il terzo sistema è il LCOS, un misto fral’LCD e il DLP. Questa tecnologia offre unbuon compromesso, ma il livello di contra-sto è ancora un po’ scarso.

La quarta tecnologia si basa invece sul-la convergenza di tre tubi di colore, da cui il

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testLa borsa della spesa

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GIUDIZIOGLOBALE

PREZ

ZO IN

DIC

ATIV

O

6100.–

7021.–

8020.–

2499.–

8719.–*

3007.–

2499.–

2520.–

2430.–

1369.–*

2349.–

1999.–

2299.–

2399.–

1463.–

2999.–

Altadefinizione

1) Modello equivalente in Svizzera PT-AE1000E

PREZ

ZO D

ELLA

LAM

PAD

A D

I RIC

AM

BIO

643.–*

590.–

798.–

590.–

687.–*

629.–

499.–

628.–*

628.–*

363.–*

399.–

477.–

680.–

549.–

610.–

654.–

/

/

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* in vendita solo su Internet. Prezzi in euro convertiti in franchi svizzeri (tasso di cambio 1,60)

ModalitàTV DVD

Immagini alcomputer

(foto)

VALUTAZIONE DELLA GIURIA

Utilizzo digiorno

QUALITÀ DELL’IMMAGINE (62,5%)

MITSUBISHI HC5000

PANASONIC PT-AE1000U 1

SONY VPL-VW50

PANASONIC PT-AX-100E

OPTOMA TECHNOLOGY HD81

SONY VPL-HS60

SANYO PLV-Z5

MITSUBISHI HD1000

MITSUBISHI HC1100

OPTOMA TECHNOLOGY HD70

HITACHI PJ-TX300

INFOCUS IN76

BENQ PE7700

EPSON EMP-TW 700

ACER PH530

LG AN110B

nome inglese tritubes. Le immagini sonoeccellenti, ma prezzo, dimensione e manu-tenzione rendono questo proiettore pocoattrattivo.

Dimensioni dello schermo edistanza del proiettore

I due fattori che influiscono sulle dimen-sioni dello schermo e sulla distanza di proie-zione sono il campo visivo e la risoluzionedell’immagine. A una maggior ampiezza delcampo visivo corrisponde una miglior perce-zione dell’immagine. Nell’installazione idea-le, gli spettatori dovrebbero sedersi a una di-stanza pari al doppio della larghezza delloschermo. Questo però non tiene conto dellarisoluzione: in effetti, se ci troviamo troppovicini allo schermo, l’occhio umano cominciaa notare i piccoli difetti della proiezione. Seosserviamo da una distanza di tre metriun’immagine di 90 cm di apertura diagona-le, i vantaggi di una risoluzione da 720 lineesi fanno già sentire e dunque l’alta definizio-

ne è praticamente diventata indispensabilenell’home cinema.

Per quanto riguarda la proiezione, nonè indispensabile lo schermo: una paretebianca si presta altrettanto bene. Lo scher-mo offre il vantaggio di correggere la rifles-sione della luce, poiché è studiato per mi-gliorare il cosiddetto “fattore di guadagno”.

L’installazioneSe non siete tra quei fortunati che pos-

sono dedicare un’intera stanza all’home ci-nema, probabilmente vi toccherà spostareregolarmente il proiettore. Assicuratevi chepossa venir installato su qualsiasi supporto:tavolo, mensole, soffitto, eccetera. La mag-gior parte dei proiettori permette di zooma-re, regolare la lente e correggere le deforma-zioni dell’immagine, ma attenzione al dete-rioramento della qualità di proiezione.

La connessioneUn videoproiettore può essere collega-

to in vari modi a una fonte: HDMI, firewire,RGB, S-Video e cavi compositi. Questi ultimisono da evitare. Il cavo S-Video permette iltrasferimento d’immagini a una risoluzionedi 480–576 linee, ma c’è una perdita di qua-lità. L’RGB è perfetto per la connessione a uncomputer e il firewire per connettere una vi-deocamera. Per l’alta definizione e la full-HDè necessaria una connessione HDMI. La di-gitalizzazione completa fa in modo che nonvi sia alcuna perdita di dati durante il trasfe-rimento. Inoltre il proiettore si imposta auto-maticamente sulla miglior risoluzione.

La regolazionePer fare in modo che le immagini siano

il più naturale possibile, è necessario cali-brare il proiettore, regolando la luminosità,il contrasto e i colori. Purtroppo le procedu-re possono rivelarsi piuttosto complicate,se siete poco pratici: meglio rivolgersi a unprofessionista.

TRADUZIONE TF

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test

Il migliore della prova Il modello Mitsubishi HC5000si posiziona nella fascia altadella gamma con un prezzo dilistino di 6’100 franchi.

La qualità della proiezione è stata valutata dauna giuria composta da cinque persone, con imma-gini provenienti da diverse fonti: film ad alta defini-zione, DVD, televisore e computer. Con le misura-zioni di laboratorio è stato verificato il livello di lumi-nosità dichiarato dai produttori.

La facilità d’impiego è stata valutata sul teleco-mando, sui menu e sull’utilizzo vero e proprio del-l’apparecchio (cambio della lampada, eccetera). Ilrumore della ventola è stato misurato in entrambele modalità di utilizzo del proiettore, cioè in modonormale e in modo “economy”.

Il consumo di energia è stato misurato in stand-by, in modo normale e in modo “economy”.

Come si è svolto il test

Consigli ACSI

La parte più sensibile di un videoproiettore è lalampada. In media, ha una durata di circa 2000ore. Ma se si considerano i tempi di raffredda-mento, dopo aver spento l’apparecchio, la dura-ta reale è ben inferiore. D’altro canto, la mag-gior parte delle garanzie offerte dai produttorinon supera le 300 ore oppure i 3 mesi. LG èl’unico a dare una garanzia per 3000 ore, men-tre Sony non ne offre nessuna. Alcuni produtto-ri, come Hitachi, includono nella confezione unalampada di scorta. Una soluzione che ha indub-bi vantaggi, considerando che il prezzo di que-ste lampade varia dai 300 ai 600 franchi.Per prolungare la durata delle lampade vi sonoalcuni accorgimenti da seguire: � utilizzate sempre la modalità “economy”, seè disponibile;� fate in modo che la presa di ventilazione nonsia mai ostruita; � non sistemate mai il proiettore in una cassatroppo piccola; � pulite regolarmente il filtro e non accendete ospegnete il proiettore senza motivo, soprattuttose la lampada è in fase di riscaldamento o di raf-freddamento;� evitate infine di spostare il proiettore quand’èancora caldo.

PrudenzaAnche se alcune marche sono in vendita nei ne-gozi svizzeri, a volte può rivelarsi un problematrovare la lampada di ricambio (vedi tabella).Meglio dunque informarsi al momento dell’ac-quisto, tenendo presente che se è vero che tuttele lampade sono disponibili su Internet, è anchevero che i tempi di consegna possono a volte ri-velarsi scoraggianti.

FAC

ILIT

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USO

(7,5

%)

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(15%

)

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O(5

%)

CA

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ZIO

NE

(2,5

%)

PO

LIV

ALEN

ZA

(7,5

%)

Misure dilaboratorio

Buono Soddisfacente Poco soddisfacente Insufficiente

Lasceltamigliore

Al centro della gamma Con un prezzo di listino di2’499 franchi, Panasonic PtAX100E offre un ottimo rap-porto qualità-prezzo.

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test flash

Per l’edizione 2007 del test sui seggioli-ni auto per bambini, il TCS ha esami-nato 28 marche e per la prima volta

(in quasi 40 anni di test su questi apparec-chi) un seggiolino ha ottenuto il voto massi-mo. Ciò dimostra che in questi anni il gradodi sicurezza dei seggiolini auto per bambiniha avuto un’evoluzione positiva.

15 seggiolini auto hanno ottenuto lamenzione «molto consigliato»; 8 sono stativalutati con «consigliato», 4 sono «consi-gliati con riserva» o «non consigliati».

Un crescente numero di seggiolini au-to (8 nel test) è munito del sistema di fis-saggio Isofix che facilita notevolmente lamanipolazione e riduce il rischio di proce-dere a una sistemazione scorretta. Questol’ha dimostrato soprattutto il Maxi CosiCabriofix con Easyfix, che ha ottenuto ilpunteggio massimo, 5 stelle. Ma anchesenza il fissaggio di norma nei veicoli, sipossono raggiungere buoni risultati.

Seggiolino autoper bimbi: come sceglierlo?L’hanno dimostrato 9 seggiolini, che ven-gono fissati con la cintura di sicurezza delveicolo e hanno raggiunto 4 stelle. Da sot-tolineare anche che i modelli che possonoessere usati per varie categorie di peso, odove si può togliere lo schienale, presenta-no nel complesso un numero maggiore dilacune in termini di sicurezza e di manipola-zione rispetto ai seggiolini concepiti per unasola categoria di peso.

Ecco i risultati ottenuti dai 28 seggioli-ni sottoposti al test (tra parentesi il peso delbambino):

� eccellente: Maxi Cosi Cabriofixcon Easyfix (fino a 13 kg)

� molto consigliato: Bébé ConfortCreatisfix, Chicco Synthesis Plus, ConcordIon, HTS BeSafe iZi Sleep, Maxi Cosi CitiSPS, Recaro Young Profi Plus Isofix (tutti fi-no a 13 kg), Chicco Key1 Isofix, HTS BeSafeiZi Comfort X1 Isofix, Kiddy Infinity Pro,Maxi Cosi Priorifix, Römer Duo Plus Isofix

(9 a18 kg), Concord Lift Evo PT, Maxi CosiRodi XR, Römer Kidfix, Römer Kid Plus (15a 36 kg)

� consigliato: Nania Driver SP (fino a18 kg), Chicco Key1 X-Plus, ConcordTrimax, HTS BeSafe iZi Comfort X1, MaxiCosi Tobi, Recaro Young Expert Plus conBasis (9 a 18 kg), Storchenmühle StarlightSP (9 a 36 kg), Cybex Solution S (15 a 36kg)

� consigliato con riserva: JanéMatrix Cup (fino a 13 kg), Recaro Start (9 a36 kg)

� non consigliato: Nania Newfix SP(9 a 36 kg)

In conclusione va detto che esistonosempre grandi differenze tra i seggiolini au-to ma che in tutte le categorie di peso sonoofferti diversi buoni seggiolini auto.

La pubblicazione (gratuita) è disponi-bile al Centro TCS a Rivera, in tutti gli ufficidel TCS e presso l’Upi a Berna.

JaMaDu la scimmietta più furba che bella...

J aMaDu è il nome della scimmiettache figura sulla nuova linea di pro-dotti per bambini della Coop. Vi so-no alimenti, ma anche menu al risto-

rante, giochi, concerti e persino una news-letter. Il fine è buono: contrapporsi agli squi-libri alimentari e alla tendenza al sovrappesodei bambini dei giorni nostri. Vi è tuttavia dachiedersi se per raggiungere questo scoposia necessario creare delle linee di produzio-ne speciali e accattivanti per i bambini. Lascimmietta JaMaDu attira di certo l’attenzio-ne dei bimbi (e del genitore che fa la spesa)ma cosa dà di più sotto il profilo alimentare?Nella maggior parte dei casi, nulla.

Quello che ne risente di più è il borselli-no. Infatti, se taluni prodotti JaMaDU han-no un prezzo uguale a quello del prodottonella tradizionale confezione, altri hannoprezzi molto più alti!

Gli aspetti positivi riscontrabili (le be-vande non sono zuccherate, i succhi di frut-ta sono 100% di frutta e gli alimenti propo-sti sono effettivamente quelli meno presen-ti nell’alimentazione dei bambini) sono sop-piantati da quelli negativi: il marketing am-malia i bambini e ci fa credere che questiprodotti sono indispensabili e i prezzi sonosovente troppo alti!

Latte della merenda bioLatte intero UHT (2,5 dl)30 ct/dl

Prodotto tradizionale17 ct/dl

TROPPO CARO

TROPPO CARO

Succo d’arancia eananas(2 dl)36 ct/dl

Prodotto tradizionaleda 13 a 31 ct/dl

TROPPO CARO

Stick di frutta fresca / Ananas(100g)2,50 fr./100g

Prodotto tradizionale40 ct/100 g

Cetrioli / Carotea bastoncini(70g)2 fr./100g

Prodotto PrixGarantie (famiglia)15 ct/100 g

TROPPO CARO

Fonte: JAM, giugno 07

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La borsa della spesa

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ambiente

Uniti contro l’effetto serraFirmate l’iniziativa “per un clima sano”

Tutti noi siamo ormai consapevoli del fatto che il cambiamento climatico rappresenti una delle maggiori sfide a livellomondiale. La Confederazione e i Cantoni si stanno dando da fare, ma i provvedimenti per un’efficace riduzione dei gas serrain Svizzera non sono incisivi. Ci vogliono sforzi maggiori. Ecco perché il WWF - insieme a Verdi, PS Svizzero, Fondazionesvizzera per l’energia, Greenpeace e ATA (Associazione traffico e ambiente) - ha deciso di lanciare l’iniziativa popolarefederale “per un clima sano”.L’obiettivo dell’iniziativa è ancorare nella Costituzione svizzera il principio di un’azione politica volta a ridurre, entro il 2020,del 30% le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990. La meta è raggiungibile: bastano un uso più efficiente e razionaledell’energia, il risparmio e l’incentivazione delle energie rinnovabili (solare, eolica, geotermica e legno).L’ACSI, che da sempre si preoccupa dello stato dell’ambiente e dell’aria che respiriamo, sostiene l’iniziativa e invita a firmaree far firmare la richiesta tramite il formulario che trovate nella pagina che segue. Affinché l’iniziativa abbia successooccorrono 100’000 firme valide.Le liste, anche se incomplete, devono essere inviate con tempestività al Comitato d’iniziativa: Iniziativa Clima, Casella Postale 362,3052 Zollikofen. Altre liste possono essere scaricate direttamente dal sito www.acsi.ch o richieste all’ACSI, casella postale 165,6932 Breganzona, tel. 091 922 97 55, fax 091 922 04 71, [email protected]

P erché si chiede una riduzione del30% delle emissioni dei gas a ef-fetto serra entro il 2020?Attraverso complessi modelli ma-

tematici si è stabilito che solo una riduzionedel 30% delle loro emissioni consentirebbeai paesi industrializzati di mantenere il riscal-damento terrestre medio sotto i 2°C. Anchel’UE si è prefissa il medesimo obiettivo.

Se non riusciremo a contenere l’au-mento del riscaldamento terrestre entro lapercentuale indicata, le conseguenze sa-ranno drammatiche.

Gli svizzeri sono inoltre doppiamente in-teressati da questa questione: nello spazioalpino, infatti, le temperature dovrebberoaumentare del doppio rispetto alla mediamondiale. E d’altra parte il contributo della

Svizzera alle emissioni globali di CO2 è net-tamente superiore alla media: il nostro paeseha il sesto più alto tasso di emissioni di CO2pro capite di tutti gli stati OCSE.

Vivere nel rispetto del clima è pos-sibile e ognuno di noi può fare qual-cosa senza rinunciare ai confort a cuisiamo abituati e, anzi, risparmiandodenaro.

Ecco qualche esempio:� Acquistate apparecchi e auto effi-

cienti (vedi www.topten.ch). Optando perun’auto efficiente potete risparmiare, nel-l’ambito di una determinata classe, circa il30% di carburante. Tra le auto più consi-gliabili vi sono i veicoli ibridi. La cosa miglio-re, ovviamente, è rinunciare il più possibile

all’auto privata e preferire il mezzo pubbli-co.� Scegliere lampadine a risparmio ener-

getico della classe energetica A, consu-mano un quinto e durano 10 volte dipiù rispetto alle lampadine convenzio-nali.

� Se siete proprietari: adattate la vostracasa ai più recenti standard energetici.Investite i vostri soldi in modo sosteni-bile.

� Acquistate corrente elettrica ecologi-ca, ad esempio quella a marchio ener-getico “nature-made star”.

� Acquistate, nella misura del possibile,alimenti bio di stagione e della regione.La tutela del clima inizia dalle nostreanche piccole scelte!

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Compilare (anche solo parzialmente) e inviare subito a Iniziativa Clima, casella postale 362, 3052 Zollikofen

Cantone: NPA: Comune politico:

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Il comitato d’iniziativa, composto dei seguenti promotori, è autorizzato a ritirare incon-dizionatamente la presente iniziativa con decisione presa dalla maggioranza assolutadei suoi membri aventi ancora diritto di voto:

Ruedi Aeschbacher, Etzelstrasse 1, 8624 Grüt, presidente Partito evangelico svizzero; Monika Bloch Süss, Bruneggweg 4, 8002 Zurigo, presidente Partito cristiano-sociale PCS; Cécile Bühlmann, Guggistrasse 17, 6005 Lucerna, presidente del consiglio di fondazione di Greenpeace; Isabelle Chevalley, rte du Marchairuz, 1188 St-George, presidente di Ecologie libérale; Eugen David, Höhenweg 74, 9000 San Gallo, consigliere agli Stati PPD SG; Ulrich Doepper, ch. des Allinges 4, 1006 Losanna, vicepresidente ATA; Hans-Jürg Fehr, Pilatuss-trasse 60, 8203 Sciaffusa, presidente Partito socialista svizzero; Hans-Peter Fricker, Tur-nerstrasse 18, 8006 Zurigo, direttore WWF Svizzera; Ruth Genner, Haumesserstrasse 16, 8038 Zurigo, presidente nazionale de I Verdi; Peter Hasler, Böschacherstrasse 51, 8624 Grüt, membro del consiglio di fondazione WWF Svizzera; Hansjörg Hassler, Cultira, 7433 Donath, consigliere nazionale UDC GR; Ueli Leuenberger, rue de Lausanne 95, 1202 Ginevra, vice-presidente nazionale de I Verdi; Geri Müller, Obere Gasse 25, 5401 Baden, presidente del consiglio di fondazione di FSE; Kaspar Schuler, Sägereistrasse 6, 7208 Malans, direttore Greenpeace; Prof. Christoph Stückelberger, Allenmoosstrasse 66, 8057 Zurigo, professore d’etica; Ursula Wyss, Rabbentalstrasse 83, 3013 Berna, presidente del Gruppo socialista alle Camere federali.

Altre liste possono essere scaricate all’indirizzo wwf.ch/iniziativaclima.

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5

6

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Iniziativa ClimaIniziativa popolare federale «per un clima sano»

-

Art. 89a (nuovo) Protezione del clima-

antropogeniche di gas a effetto serra a livello nazionale si riduca entro il 2020 almeno del 30 per cento rispetto al 1990.

2. La legislazione esecutiva si fonda sull’articolo 89 capoversi

rinnovabili.

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società

Chi ha paura della class action?Consumatori con un vero potere

pp

Politicamente, la possibilità per le associazioni di consumatori dirappresentare terzi in giudizio ètemuta come la nascita di uncontropotere pericoloso.

I consumatori non si rendono ancorasufficientemente conto che hanno unpotere. Non tanto il potere d’acquisto:acquistare o non acquistare un pro-

dotto ridotto alla sola valutazione delprezzo. Piuttosto il potere “politico” o discelta consapevole: rifiutare o boicottareun prodotto o un venditore per motivi chevanno oltre il prezzo; contestare o opporsia metodi, sistemi, trucchi ingannevoli divendita; preferire venditori, gamma e pro-venienza di prodotti, metodi di produzioneche tengono conto dei diritti fondamenta-li dell’uomo, della protezione dell’ambien-te, della salute. O persino di una logica di-versa da quella economica imposta (lefragole che hanno fatto 1’000 chilometri ogli asparagi addirittura 6’000 saranno sem-pre un’assurdità, nonostante si presentinocome un progresso economico).

Possono essere due i modi per riscat-tare questo potere del consumatore.Primo, l’opera intensa e continua di infor-mazione e di pressione delle associazionidelle consumatrici e dei consumatori o dialtre associazioni e gruppi particolari.Secondo, la possibilità di condurre un’azio-ne comune in sede giudiziaria.

Le associazioni di consumatoriLa prima sta producendo qualche ef-

fetto. Non ci si può più comportare comese il consumatore fosse uno smidollato. IlComitato internazionale d’impresa a suc-cursale (una definizione vecchiotta che inrealtà designa un forum di dirigenti di 190imprese della grande distribuzione ali-mentare mondiale, tra cui Carrefour,Migros, Coop, Tesco, Metro, Auchan, Wal-Mart ecc. e i loro principali fornitori in 150paesi) lanciano un “Programma mondialeper la confomità sociale” (Global socialcompliance programme) che dovrebbe farrispettare alcuni principi fondamentali inmateria di diritti sociali e diritti umani.Alcuni grandi distributori hanno a loro vol-ta lanciato una strategia “per rendersi re-sponsabili”, come ad esempio: diminuiredel 5% il volume degli imballaggi, utilizza-

re nella misura massima del possibile ener-gie rinnovabili, riciclare la totalità dei rifiu-ti, proporre ai clienti una gamma di pro-dotti “durevoli” provenienti dall’agricoltu-ra biologica o dal commercio equo. Sonoinnegabilmente alcuni tentativi per riacqui-stare la fiducia dei consumatori, divenutisempre più diffidenti e critici. Ed è un effet-to positivo. Siamo però anche di fronte auna strategia che non può più ignorareuna domanda crescente, che dal 2002 èraddoppiata: quella dei prodotti dell’agri-coltura biologica, del commercio equo,quella fondata su concetti “ecologici” eche è ormai sia quotata in Borsa (v. BodyShop, Natura) sia contesa dai fornitori del-la grande distribuzione (v. Aveda da EstéeLauder, Ben & Jerry’s da Unilever, MadreTerra da Schweppes, Stonyfield daDanone, Body Shop da L’Oréal ecc.).Purché non sia un’ abile fagocitazione cheannienti quel poco di buono che maturavasotto la spinta dei consumatori responsa-bili.

La class action, possibilità di adirein giudizio

La possibilità di condurre un’azione didiritto fa del consumatore un vero prota-gonista. Supponiamo che un consumatorevoglia agire contro fatturazioni bancarieritenute eccessive, contro offerte telefoni-che ingannevoli, contro pericolosi sistemidi fedeltà dei supermercati. Accedere indi-vidualmente alla giustizia, avviando unprocedimento in cui si può anche perdere,appare subito sproporzionato sia per l’im-pegno richiesto sia per la somma in gioco.Nessuno o pochi si muovono. Il sistemadelle “class actions” (termine americano)o “azioni di gruppo” permetterebbe di farfronte comune a questi inconvenienti, ro-vesciando la procedura. Oggi ogni perso-na lesa deve agire individualmente. Con leazioni di gruppo più persone lese per lostesso motivo potrebbero accedere assie-me alla giustizia.

I giuristi dicono: nessuno può intenta-re causa per procura. La “class action”permette l’eccezione: l’organizzazione(supponiamo l’Acsi) può agire per contodei suoi membri e anche per altre personelese che non si sono manifestate. Avremmouna effettiva possibilità di intervento, unaripartizione dei costi dell’indagine, una piùfacile raccolta delle prove. Alla fine, tutti

approfittano del giudizio e incassano partedel risarcimento versato. Hanno sinoraadottato questa procedura gli Stati Uniti(dal 1960), il Canada, l’Olanda, ilPortogallo, l’Inghilterra, la Spagna, laSvezia. Ne stanno discutendo l’Italia, laFrancia, la Finlandia, la Germania. E anchela Svizzera, con un messaggio del Consigliofederale che è però tendenzialmente nega-tivo. Teme che si finisca come negli StatiUniti (grande interesse degli avvocati acreare “class action”, rimunerati poi per-centualmente al risarcimento ottenuto);che ci potrebbero essere richieste penaliz-zanti per imprese, ambienti economici, en-ti pubblici (ciò che gli americani chiamano“blackmail” o ricatto legale); che sorgereb-bero problemi nella ripartizione dei risarci-menti.

La vera preoccupazione è che le orga-nizzazioni dei consumatori sostengonoquesto tipo di “azione” e vi si intravede,politicamente, la nascita di un contropote-re pericoloso del consumatore. Eppure, piùragionevolmente, l’introduzione di azionicollettive limitate e secondo modalità pre-cise migliorerebbe sia l’acceso alla giustiziasia la democrazia economica, senza perquesto minacciare la sopravvivenza di im-prese, società o gruppi. Insomma, un po’più di Davide (consumatore) di fronte alGolia (potere economico) non sarebbe unmale: rassicurerebbe il primo dandogli glistrumenti per manifestare la sua responsa-bilità; renderebbe più guardingo e menosfrontato il secondo.

SILVANO TOPPI

ECONOMISTA

La borsa della spesa

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pubblicitàLa borsa della spesa

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E ra stanco di stare incollato al moni-tor del notebook. Voleva emozionidiverse. Con un filo di esitazioneprese il catalogo della migros,

quello della biancheria. Non vi erano lelenzuola e neppure gli asciugamani di otti-ma spugna. Non era più la migros di unavolta, tutta casa, azione e cioccolata frey.C’era la biancheria sexy negli scaffali, e nonsolo lì. E la possibilità di combinare via mail.

Aveva fatto la sua discreta comparsaun catalogo da ritirare in ogni filiale: bian-cheria presentata da single svizzeri. Lui aprìil catalogo, lo sfogliò e si fermò alla indos-satrice migros numero 3’866’789. Non fu ilpigiama corto e rosa a inebriarlo, fu quel-l’indicazione di professione: calligrafa.Sedurre una calligrafa, questo era vivere.Aprì la posta elettronica, andò su crea mes-saggio, digitò l’indirizzo di posta elettroni-ca @migrosmodels.ch.

L’idea che una calligrafa rispondessecon un banale arial era inebriante. E lei re-plicò. Le mail viaggiarono sempre più velo-ci. Mise il meglio in quelle mail, le raccontòdella cura che aveva a scegliere i boxer, dicome fosse stato galvanizzato da quel pi-giama da 25 franchi, con il quadratino sulcalzoncino corto e i bordi esterni come sefossero ricamati. Certo, il piedone infilatonell’infradito non era propriamente galva-nizzante, ma i capelli fluenti ad accompa-gnare il collo compensavano ampiamente.

Si scrissero mail sempre più lunghe,traboccanti di passione. Lui capì che erastato il prescelto. Finché osò: mandami unbiglietto scritto a mano, con il bell’indirizzo,i bei tondi, gli svolazzi e il profumo di in-chiostro. Lei lo fece. Poi tutto si srotolò co-

La calligrafa chestrappava le spazzole

gg

me è fin troppo facile immaginare in questecircostanze. Fissarono un incontro.

Lui si indebitò alla money bank e si pre-sentò all’appuntamento con l’auto nuova:per impressionare la calligrafa, si compròuna mercedes my first star, in versione A150 Classic color nero notte e il pacchettosedili confort. Avrebbe potuto avere pure icerchi in lega, ma pensò che era meglio in-vestire sulla pelle. Lei salì, lui avviò e liberòi cavalli del motore. Ma per poco. Cercò unposto buio come il catrame. Fu facile, contutto l’asfalto che aveva ricoperto i prati esostituito alberi per piazzarci autosili.Subito ne trovò uno vuoto. Posteggiò e ilprimo istinto fu di mirare allo slip, ma si do-vette trattenere. Lei si alzò di scatto, aprì laportiera, mirò i tergicristalli della nuovaclasse A e li strappò: li collezionava. Solo aquel punto si concedette estasiata da tan-ta morbida gomma. Ci ameremo per iprossimi quattro miliardi di anni, gli sussur-rò mentre sentiva lo spermatozoo posarsidolcemente sull’ovulo, dolce quasi fosseuna pallina di gelato alla fragola. Quasi lostesso colore del pigiamino. “Ci ameremoper sempre, cresceremo i nostri figli, com-preremo i pannolini alla migros e le pappealla coop. Per me e per te. Per l’unico piane-ta che abbiamo.” Questo lei gli sussurrò,mentre lui pensava preoccupato alla fattu-ra del carrozziere per i 29’000 franchi di ter-gicristalli strappati.

GIUSEPPE [email protected]

Liberamente ispirato dalle campagnepubblicitarie Money Bank, Migros,Mercedes-Benz e Coop

C he il rito domenicale della famiglia sisia trasferito dalla chiesa al centrocommerciale lo sappiamo da tempo

ma che si usi il simbolo dell’ostia consacrataper ricordare che il Corpus Domini è la festada santificare al FoxTown facendo acquistici sembra un po’ esagerato.

“Corpus Domini, dai corpo alla tua vo-glia di shopping” dice la pubblicità, giocan-do in maniera, diciamo spudorata, anchesul nome stesso della festa, una delle piùantiche della comunità cattolica, sebbenepochi ne sappiano il significato. Si festeg-giava con processioni durante le quali lebambine vestite di bianco spargevano pe-tali di rosa sulla strada. Sfumati ricordi d’in-fanzia. Il tempio dei giorni nostri è ormai ilsupermercato. Anche i pacifici buddisti, po-chi giorni fa, confezionavano con pazienzasuggestivi mandala alla Manor.

Corpus Dominie mandala

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La borsaLa borsa delladella spesaspesa

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Lo studio“Consumo: qualisono le decisioni checontano veramenteper l’ambiente?” èstato pubblicato daUfficio federaledell'ambiente:www.umwelt-schweiz.chIl testo integrale èdisponibile solo intedesco e francese.

L’indirizzo cuirivolgere domande:� Marie-AmélieArdiot, sezioneRifiuti urbani e edili,divisione Rifiuti ematerie prime,UFAMtel. 031 323 03 57

� Anna Wälty,sezione Beni diconsumo edecobilanci, divisioneRifiuti e materieprime, UFAMtel. 031 323 13 17

2.07

davvero p

Mobilità privata

Per un chilometro percorso, sulletratte europee l’aereo è il mezzo di tra-sporto con il maggior impatto ambien-tale, seguito dall’automobile fuoristra-da, dall’automobile da turismo (occu-pata da una sola persona) e dall’aereosui voli a medio e lungo raggio. Dalpunto di vista del numero di chilometripercorsi ogni anno per abitante, inSvizzera è l’automobile a inquinare dipiù (dal 55 al 70% dell’impatto totaledella mobilità privata).

Tra le decisioni legate alla mobilitàsono quindi soprattutto quelle riguar-danti la distanza e la frequenza deglispostamenti a esercitare un forte in-flusso sul bilancio ecologico personale,seguite dalla scelta del mezzo di tra-sporto (vedi tabella sotto). La metadelle vacanze è quindi decisiva: può in-fatti modificare il bilancio individualetotale di oltre il 20%.

Trascorrere le vacanze in Svizzerainvece che a Chicago migliora il bilan-cio ecologico personale di un quarto.Nell’elenco delle decisioni importantiper l’ambiente segue la scelta del tipodi veicolo (consumo, tecnologia delmotore). Anche il tasso di occupazio-ne, in particolare quello delle automo-bili, può incidere sensibilmente sull’im-patto ambientale. Il bilancio di una per-sona che si reca a Parigi in un’automo-bile occupata da altre tre persone si av-vicina al bilancio personale di chi viag-gia in treno. Andare a Parigi da soli conla propria automobile equivale invecequasi a prendere l’aereo. L’aereo è ilmezzo più inquinante, però è quellomeno caro.

Decisioni e fattori-chiave del settore di consumo“mobilità privata”

Influssosull’impattoambientale totaleesercitatoannualmenteda una persona*

ProduzionePianificazione e costruzione • Infrastruttura e pianificazione del territo-

rio (ferrovie, strade, aeroporti, ecc.)• Veicolo (consumo, peso, aerodinamica,

tecnologia del motore, bilancio acustico,ecc.)

AcquisizioneAcquisto, noleggio e condivisione del mezzodi trasporto • Scelta del mezzo di trasporto (aereo, treno,

automobile, bus, bicicletta, a piedi, ecc.) • Scelta del tipo di veicolo (veicolo a basso

consumo, pesante, leggero, tecnologiadel motore, ecc.)

UtilizzoAbitudini quotidiane dell’utilizzatore• Distanza e frequenza - luogo di residenza - meta delle vacanze • Tasso d’occupazione del veicolo • Comportamento del conducente (eco-dri-

ve)

SmaltimentoSmaltimento a fine vita • Smaltimento (deposito in discarica, ince-

nerimento, smontaggio, riciclaggio)

*) +++++ > +/- 20%++++ [+/- 10% a 20%] +++ [+/- 4% a 10%] ++ [+/- 2% a 4%]+ [+/- 0,5% a 2%]< +/- 0,5%

+ + +

+ + +

+ +

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+ + + + ++ + + ++ + + + ++ ++

+

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La borsa della spesa

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L’Associazione Traffico Ambiente trovainteressanti i risultati del microcensimento2005 sul comportamento nel traffico. Tra il2000 e il 2005 le distanze percorse com-plessivamente e quelle percorse in automo-bile sono rimaste per la prima volta costan-ti, mentre sono aumentate le distanze per-corse in treno. Non è dunque necessariopotenziare ulteriormente la rete stradale.Per ridurre le emissioni di CO2 e protegge-re il clima, l’ATA chiede invece che siano po-tenziati i trasporti pubblici e accelerata lapolitica di trasferimento del traffico dellemerci dalla strada alla ferrovia. L’ATA chiedeche ora sia realizzata rapidamente la secon-da tappa di Ferrovia 2000 — Sviluppo futu-ro dell’infrastruttura ferroviaria (SIF) —compreso il terzo binario fra Ginevra eLosanna.

L’ampio materiale statistico permetteanche di costatare che il 52% del tempo diviaggio in Svizzera è dovuto al traffico deltempo libero e che il 18% della mobilità an-nuale complessiva (Svizzera e estero) è traf-fico aereo. L’ATA è quindi favorevole agli in-vestimenti necessari per allacciare la reteferroviaria svizzera alla rete a grande veloci-tà europea. Il nuovo collegamento TGV chedal 10 giugno collegherà Basilea a Parigi,per esempio, accorcerà il tempo di viaggio a3 ore e sarà un’alternativa interessante alcollegamento aereo (i voli su brevi distanzesono dannosi per il clima).

Poiché il 30% dei tragitti in automobi-le è inferiore a 3 chilometri, l’ATA chiedeche i 3,6 miliardi ancora rimasti nel fondoper le infrastrutture siano spesi prioritaria-mente per migliorare i trasporti pubblicinonché i percorsi pedonali e ciclistici negliagglomerati urbani.

La popolazione svizzera è mobile: nel 2005 sono stati percorsi in media 19’000chilometri a persona in Svizzera e all’estero, ossia circa mezza circonferenza dellaterra. Tra il 2000 e il 2005 le distanze percorse complessivamente e quelle percor-se in automobile per persona sono rimaste per la prima volta costanti. Sono inveceaumentate del 19% le distanze percorse in treno. Questo è quanto risulta dal“Microcensimento in materia di trasporti 2005”, una rilevazione realizzatadall’Ufficio federale di statistica (UST) e dall’Ufficio federale per lo sviluppo territo-riale (ARE), che ha coinvolto 33’000 persone.

Per la prima volta è stata fatta una rilevazione più precisa delle gite giornalie-re e dei viaggi con pernottamenti, che attesta una mobilità annua di circa 19’000chilometri per persona in Svizzera e all’estero. Il 24% dei chilometri percorsi riguar-da viaggi con pernottamenti (4’600 km) e il 6% viaggi di un giorno non quotidia-ni (1’200 km). Quasi il 18% della mobilità annua è percorso in aereo (3’400 km).

Nel 2005, le persone residenti in Svizzera di almeno 6 anni hanno percorso inmedia 37 chilometri al giorno entro i confini nazionali impiegandovi 88 minuti. Inmedia in una giornata soltanto un nono della popolazione resta in casa.

Mobilità per la prima volta costanteSebbene la mobilità delle persone sia fortemente cresciuta dal 1984, per la pri-

ma volta essa è rimasta complessivamente costante rispetto all’ultima rilevazionedel 2000. Mentre le distanze percorse con i mezzi pubblici (soprattutto in treno)sono aumentate del 16%, quelle percorse in automobile per persona sono rimastepraticamente invariate. Nonostante la stabilizzazione delle distanze automobilisti-che medie per persona, il traffico stradale è ulteriormente cresciuto dal 2000 sia acausa dell’incremento demografico che per il diminuito tasso d’occupazione deiveicoli. E’ invece nuovamente aumentato (5%) nell’arco di cinque anni il tempo dipercorso, soprattutto a causa della crescita della quota del traffico lento (a piedi ein bicicletta).

Circa la metà di tutti gli spostamenti interni sono effettuati a piedi o in biciclet-ta. Tuttavia, in genere si tratta di spostamenti di breve raggio; il 69% delle distan-ze è infatti percorso con il traffico motorizzato privato. L’occupazione di un’auto-mobile è in media di 1,6 persone.

Il principale motivo dello spostamento è il tempo libero con il 45% delle di-stanze percorse in Svizzera, seguito col 27% dal lavoro e dalla formazione e conl’11% dagli acquisti. Gli spostamenti durante il tempo libero prendono addiritturaoltre la metà del tempo di percorso (lavoro/formazione: 23%, acquisti: 13%).

Aumentato il possesso dell’automobileCirca l’81% delle economie domestiche ha almeno un’automobile. Il posses-

so di un’automobile è cresciuto negli ultimi 20 anni: solo il 19% delle economie do-mestiche non ne possiede alcuna, mentre ne era priva il 31% nel 1984. Al contra-rio, nel 2005 il 31% ne possedeva più d’una (1984: 17%).

Influiscono particolarmente sulla mobilità l’età, il sesso, l’attività professiona-le e il reddito. Le persone di meno di 17 anni e più di 66 percorrono meno della me-tà delle distanze coperte dalle classi d’età intermedie. Gli uomini percorrono di-stanze più lunghe di un terzo (circa 13 km) rispetto alle donne. Le persone occupa-te percorrono una distanza doppia rispetto a quelle non occupate. Le economiedomestiche con un reddito mensile di oltre 6’000 franchi percorrono distanze su-periori alla media.

Le zone densamente urbanizzate determinano tragitti più brevi: nei centri de-gli agglomerati la distanza giornaliera per persona è di 33 km ed è al di sotto diquella delle zone rurali (42 km).

Traffico: facciamo mezzo girodel mondo ogni anno

ATA, inutilepotenziare

,

la rete stradalepp

Fino a 1’700 franchi di risparmio all'annoRicordiamo che un uso più razionaledelle risorse naturali si ripercuote anchesulle finanze personali. La somma di piùdecisioni favorevoli all'ambiente – comeabbassare la temperatura di 2 gradi ininverno, sostenere energie rinnovabiliper la produzione di elettricità,acquistare apparecchi di classe A,spostarsi con i mezzi pubblici erinunciare all'aereo per i viaggi in Europa– migliora il bilancio ecologico personaledel 25% e genera un risparmio di circa1700 franchi all'anno per persona.

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primo piano

Segnalo a tutti gli utenti di cellulari la miadisavventura (finita però bene). La dittaaustriaca JAMBA che, tramite i suoi servizipubblicitari con le compagnie telefoniche,invia i suoi servizi SMS prepagati (a fr. 4,90al colpo), mi trasmetteva almeno due volteal mese inserzioni mai richieste e nemme-no sottoscritte da un contratto. Il mio tele-fonino acquistato nel mese di novembre2006 (con un numero di chiamata fornito-mi e scelto, tra tant’altri, nel negozio dovel’ho comperato) é stato tempestato daSMS pubblicitari in arrivo da JAMBA connumero iniziale 9222xxx. Tramite questonumero la mia compagnia telefonica SUN-RISE ha potuto identificare l’offerente delservizio. Per mesi via telefono, e-mail efax, ho cercato di disattivare questa intru-sione della JAMBA senza però riuscirci. Il

Disavventura - ma finita bene - con Jambabello é che dal momento che io ricevevoqueste corrispondenze pubblicitarie, lamia carta prepagata veniva automatica-mente scalata di fr. 4,90 ad ogni SMS an-che se non l’aprivo. Finalmente lo scorsomese di maggio, dopo un’ennesima ri-chiesta di disattivazione del servizio fattanel negozio dove ho acquistato il telefoni-no (a Bellinzona), ricevo questa volta dallaGermania una telefonata di scuse dellaJAMBA per il disservizio e il rimborso ditutti gli SMS mai richiesti tramite la SUN-RISE sulla mia carta prepagata.Verosimilmente si é trattato, nel mio caso,di un numero di cellulare che é rimastosenza utente (si parla di almeno un anno),al quale non é stato disinserito il prece-dente abbonamento JAMBA e che mi éstato accollato senza avvertirmi dell’in-

ghippo. Il mio consiglio? Controllate gior-nalmente il vostro saldo e gli SMS che rice-vete con il numero iniziale indicato sopra.Se non avete sottoscritto un abbonamentofatevi sentire, come ho fatto io.

G.P.L. - Giubiasco

Come sia potuto accadere che il possessoreattuale del numero di telefono abbia “ere-ditato” anche l’abbonamento Jamba delpossessore precedente non è chiaro, vistoche il numero di telefono, prima di essereassegnato ad un altro utente deve restare ingiacenza per un determinato periodo...Consiglio ACSI: non trascurate mai di controllare lebollette telefoniche o il saldo dellavostra carta prepagata. Potreste ave-re delle sorprese!

Corretta indicazione dei prezzi:undirittoper i consumatori

pp

Lopuscolo è ottenibile gratuitamente pressol’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL),

( )3003 Berna (n° 704.200i).È anche consultabile online sul sito del SECO

www.seco.admin.ch (sotto: documentazione)

P er poter scegliere tra un prodotto o un servizio e l’altro, iconsumatori hanno bisogno di informazioni corrette etrasparenti. Così devono essere per esempio, le informa-zioni riguardanti i prezzi. Come devono essere indicati i

prezzi e a cosa devono far riferimento lo segnala la rinnovata“Guida pratica OIP-Ordinanza sull’indicazione dei prezzi”, editadalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO) e indirizzata a tutti iconsumatori che vogliono essere correttamente informati e ai ri-venditori, affinché operino in modo esemplare, nell’interesse delconsumatore e di una sana economia di mercato.

L’OIP si prefigge di garanire una chiara indicazione dei prezziche consenta ai consumatori di confrontarli senza essere indotti inerrore. Per raggiungere questo obbiettivo è dato l’obbligo genera-le dell’indicazione dei prezzi per tutte le merci in vendita e per unatrentina di prestazioni (nei rami alberghiero e ricreativo, taxi, lavan-derie, parrucchieri, servizi bancari, viaggi “tutto compreso”, servi-zi di telecomunicazione e di odontoiatria, ecc.), nonché direttivechiare sull’indicazione dei prezzi nella pubblicità per merci e servi-zi. Allo stesso modo sono date disposizioni chiare sull’uso dei prez-zi comparativi, spesso usati come specchietto per le allodole.

In vetrina, dal garagista, in banca, nell’agenziadi viaggio, del parrucchiere non sempre i prezzisono esposti in modo chiaro. Segnalateci (entrofine agosto) eventuali lacune o scorrettezze nel-l’indicazione dei prezzi. Abbiamo bisogno delvostro aiuto per essere più efficaci per farrispettare le norme previste.

La borsa della spesa

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Page 30: La borsa della spesa - old.acsi.chold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_4_07.pdfn.4 Giugno-Luglio 2007 Organo di in formazione dell’Associazione Consumatrici della Svizzera Italiana

Segretariato acsiVia Polar 46, CP 165 6932 Breganzona091 922 97 55 fax 091 922 04 [email protected] CCP 69-4470-1

da lunedì a venerdì 8.30-11.30lunedì-martedì- giovedì 13.30-15.30

La borsa della spesa091 922 97 55 fax 091 922 04 [email protected]

www.acsi.ch

Infoconsumi acsi091 923 53 23 [email protected]

lunedì 14-17giovedì 9-11

Consulenza casse malatiConsigli pratici e documentazione091 922 97 55venerdì 9-12

AlimentazioneConsigli pratici e documentazione091 922 97 55

1° e 3° giovedì del mese 14.30-17.30

Contabilità domesticaPer una consulenza sul bilancio familiare contattareil segretariato ACSI.Durante le vacanze scolastiche i servizi di consu-lenza sono chiusi, ma possono essere raggiuntitelefonando al segretariato.

Mercatini dell’usatoAbbigliamento per bambini a prezzi contenuti ein ottimo stato, indumenti e equipaggiamentosportivo, carrozzelle, passeggini, biciclette, letti-ni, seggioloni, ecc. Prima della consegna di merceingombrante contattare il mercatino.

Bellinzona, viale Portone 9 091 825 81 77martedì, giovedì e venerdì 14-17mercoledì (solo vendita) 14-17

Locarno, via Castelrotto 20, 091 751 24 73martedì e venerdì 9-11mercoledì (solo vendita) 14-17.30giovedì 14-17.30

Bioggio, via Cademario, 091 605 69 03 martedì e mercoledì 14-17giovedì e venerdì 9-11

Mendrisio, via Maspoli 13, 091 646 07 25mercoledì 14-17venerdì 14-17.30sabato (solo da ottobre a febbraio) 14-17

I mercatini di Locarno e Mendrisio sono chiu-si durante le vacanze scolastiche. La sede diBioggio è chiusa solo per le feste di fine anno;durante le altre vacanze scolastiche consultate lasegreteria telefonica del mercatino. ABellinzona, il mercatino è aperto durante la set-timana delle vacanze autunnali mentre negli altriperiodi di vacanze scolastiche è aperto il vener-dì dalle 14 alle 17 (solo vendita). Aperture straor-dinarie sono segnalate tramite la stampa.

La borsa della spesa

30

attualità

Dentisti: i pazienti rischiano di essere meno tutelati

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Ilmiele ticinese migliora

Il miele è il prodotto simbolo della natura, metafora di dol-cezza e purezza nonché benefico per le sue proprietà nutrizio-nali e curative. Per questa ragione l’ACSI ha sempre avuto unatteggiamento critico nei confronti di quei produttori che, perscarsa professionalità o peggio, hanno messo sul mercato mielicontaminati da antibiotici, sulfamidici e PDCB.

Prendiamo, quindi, atto dei risultati recentemente annun-ciati dal Laboratorio cantonale: le analisi – si legge nel comuni-cato – hanno dato un esito più soddisfacente rispetto al passato, in particolare per il pro-dotto locale. Se, infatti, nel 2003 il 21.3% del miele ticinese presentava residui di PDCB(paradiclorobenzolo) superiori alla tolleranza di 0.01 mg/kg e nel 2004 ancora il 16.7%,finalmente questa volta si è potuto osservare un netto miglioramento, quantunque an-cora 3 (6.3%) dei 48 campioni di miele nostrano analizzati non abbiano soddisfatto i re-quisiti di legge. L’impiego di diclorobenzolo si è confermato un problema tipicamenteindigeno. Tutti i mieli esteri infatti ne sono risultati esenti. Il sensibile miglioramento os-servato indica che gli apicoltori, dopo numerose denunce, cominciano ad attenersi allebuone pratiche di produzione, ricorrendo a trattamenti diretti alternativi al PDCB nellalotta alle tarme della cera e alla sostituzione sistematica dei vecchi favi potenzialmentecontaminati. Ricordiamo che, mentre residui di PDCB attorno a 0.002 mg/kg sono ri-conducibili all’impiego di cera già contaminata, valori nettamente superiori a 0.01mg/kg indicano in modo inequivocabile un suo impiego diretto”.

Gli apicoltori ticinesi hanno quindi imboccato la strada giusta: l’ACSI si aspetta co-munque al più presto un prodotto ineccepibile, anche per premiare tutti quei consuma-tori che sono disposti a pagare di più il prodotto locale nella convinzione di acquistare unprodotto migliore sotto tutti i punti di vista.

Ma il 6,3% dei campioni analizzati è ancorarisultato non conforme per eccessiva presenza diparadiclorobenzolo (PDCB).

La commissione arbitrale della SSO – la Società Svizzera diodontostomatologia – non esaminerà più i casi contestati di terapieprestate da dentisti che non fanno parte della società. Lo ha stabilitorecentemente l’assemblea dei dentisti ticinesi. Questa decisione non èpriva di conseguenze per i pazienti: in caso di contestazioni chi si facurare da un dentista non iscritto alla SSO sarà meno tutelato.

L’ACSI ha sempre giudicato positivamente l’esistenza delle commissione arbitrale deidentisti. I pazienti che reclamano per la qualità del lavoro o la fatturazione del loro dentistapossono in effetti chiedere gratuitamente l’intervento di questa commissione. Il dentistamembro della SSO è obbligato a rispettarne la decisione.

Fino a poco tempo fa praticamente tutti i dentisti che operano in Svizzera (e in Ticino)erano membri della SSO. Attualmente numerosi dentisti stranieri, che si sono stabiliti inSvizzera grazie agli accordi bilaterali, non fanno tuttavia parte della società svizzera deidentisti. In Ticino sarebbero oltre una quarantina. In caso di contestazioni i pazienti di que-sti dentisti rischiano di essere meno tutelati: per far valere le loro ragioni devono rivolgersialla giustizia ordinaria e affrontare quindi una procedura molto più lunga e costosa rispet-to a quella offerta dalla commissione arbitrale.

Se da una parte la decisione della SSO è comprensibile, dall’altra è innegabile che a far-ne le spese rischiano di essere i pazienti.

Ai pazienti l’ACSI consiglia, dunque, di informarsi se il loro dentista (svizzero o stranie-ro) faccia parte o meno della SSO e a prendere coscienza del rischio di essere meno tutela-ti in caso di contestazioni per prestazioni effettuate da dentisti non SSO.

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desidero ricevere:� Schede: mangiare bene per vivere bene NUOVO fr. 3.–� L’alimentazione equilibrata dei bambini (esaurito) gratis� La guida del bebè fr. 5.–� Imprenditori di cambiamento: Agenda 21 locale fr. 18.–� Schede: come risparmiare energia * fr. 4.–� Schede: perché separare i rifiuti? * fr. 4.–� Marchi per alimenti * fr. 25.–� Osare. Prospettive per un cambio di rotta fr. 15.–� I conti di casa (soci ACSI 12.-) * fr. 16.–� Piatti unici * fr. 7.–� Schede Internet * fr. 4.50� Tessili: per saperne di più fr. 6.–� Reclamare. Ma come? fr. 7.–� Medi-Minus (13 schede informative sui medicamenti) fr. 2.–� Micro-onde: per saperne di più fr. 8.–� Guida ai marchi alimentari (formato tessera) gratis� Guida alla luce (formato tessera) gratis� Guida ai marchi non alimentari (formato tessera) gratis� Guida all’acquisto del pesce (formato tessera) gratis� Guida all’acquisto del legno (formato tessera) gratis� Guida all’acquisto degli elettrodomestici (formato tessera) gratis� Adesivo contro la pubblicità nella bucalettere fr. 1.40� 24 etichette per respingere la pubblicità indirizzata fr. 2.–� Penna ACSI “salvagente” fr. 3.–� La borsa per la spesa fr. 5.–

Per importi complessivi fino a fr. 15.– allegare il controvalore in francobolli da ct. 85 o da fr.1.–, fr. 2.– in francobolli per i costi di spedizione (rispettivamente fr. 3.50 per le pubblicazio-ni segnate da asterisco). Per importi superiori a fr. 15.– riceverete una polizza di versamen-to. Allegando un’etichetta autocollante col vostro indirizzo facilitate il nostro lavoro.

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Questi test sono a disposizionein lingua originale presso il segretariato ACSI

La borsa della spesaNavigatori GPS Mag. 07Produzione di PC, aspetti etici Mar. 07Fast food, aspetti etici Gen. 07Marchi alimentari Dic. 06Caffè, aspetti etici Nov. 06Gelati confezionati Set. 06Sviluppo foto: laboratori virtuali Ago. 06Nichel nella bigiotteria Giu. 06Case farmaceutiche Mag. 06Software per immagini digitali Mar. 06Yogurt probiotici Feb. 06

J’achète mieux, LosannaApp. foto ultracompatti Giu. 07Bilance pesa-persone Mag. 07Seggiolini per bicicletta Apr. 07Programmi antivirus Mar. 07Registratori DVD Dic. 06Binocoli Ott. 06Tostapane Mar. 06

Altro Consumo, MilanoTelefonini Mag. 07Condizionatori a parete Mag. 07Ferri stiro con caldaia separata Mag. 07Stampanti laser e getto d’inchiostro Apr. 07Televisori LCD e plasma Apr. 07Stampanti multifunzionali Mar. 07Trapani ad accumulatore Feb. 07Station wagon e grandi berline Feb. 07Lettori MP3 Gen. 07Computer fissi e portatili Dic. 06Lettori portatili DVD Dic. 06Smacchiatori in polvere e liquidi Dic. 06Smartphone Ott. 06Forno microonde senza grill Ott. 06Cartucce per stampanti Set. 06Batterie ricaricabili+caricatori Lug. 06Lavastoviglie Apr. 06

Test, BerlinoSeggiolini auto per bambini Giu. 07Termopompa Giu. 07App. foto digitali reflex Giu. 07Lettori Blu-ray e HD - DVD Giu 07Tosaerba Mag. 07Videocamere Mag. 07Mountainbike Mag. 07Aspirapolveri Apr. 07Pulitori a valore Apr. 07Pneumatici estivi Mar. 07Ricevitori DVB-T Mar. 07Apparecchi cottura a vapore Gen. 07Stepper e crosstrainer Gen. 07Computer portatili Nov. 06Spazzolini elettrici per denti Nov. 06Asciugatrici Ott. 06Lavatrici Set. 06

pZaini per escursioni Set. 06

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GAB6932 Breganzona

Stop ai rifiuti!Consigli per gli acquisti

della Svizzera italiana

� Se fai una lista della spesa comperi solo ciò di cui haibisogno e non quello che forse userai! E’ un buon modo perevitare acquisti sbagliati.

� Nei negozi in cui si possono comprare prodotti freschicome frutta, verdura, salumi e formaggi si produconomeno rifiuti.

� Le borse di stoffa si possono riutilizzare mille volte. Cosìfacendo, eviti l’uso di molti sacchetti di carta o, peggio, diplastica. Anche un cestino di vimini può durare molti anni.L’ACSI vi propone una comoda borsa pieghevole da teneresempre in borsetta. Richiedetela al segretariato (fr. 5.–)

� Se non puoi evitare le confezioni scegli quelle piùleggere possibile. Si spreca così minor quantità di materiaprima.

� Non farti abbindolare. Con i dolci si imbroglia molto:tanta confezione e poco contenuto. Ci sono dolci chevengono impacchettati anche 5 volte!

� Spesso grandi quantità di un alimento sono piùeconomiche rispetto alle piccole quantità e a quelle chevengono impacchettate eccessivamente. In generale vale laconsiderazione: più grande è la quantità minore è il rifiuto.Valutate se la confezione proposta fa al vostro caso.

� Più del 90 % delle bevande che si portano a casa dalsupermercato in cassette, bottiglie, confezioni e lattine èACQUA! Già ce l’abbiamo a casa (e quasi regalata)! Conl’acqua mescolata allo sciroppo si può fare una bevandarinfrescante. Con meno rifiuti, meno soldi e menosfacchinate.

� Preferisci prodotti e merci regionali.

� Privilegia prodotti con marchi ecologici.

� Chi va a fare la spesa affamato spesso compera cose chenon sono veramente necessarie. Risulta che il 30% deiprodotti viene acquistato inutilmente.

Coldrerio, Valle della Motta (2005), Foto: Tipress

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