La Belle époque, bella davvero?
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IL NUOVO SECOLO: L’INZIO DEL NOVECENTO
La Belle époque, bella davvero?
Il periodo che va dal 1900 al 1914 fu caratterizzato da un’atmosfera di euforia e fiducia nel
futuro, sintetizzata in una definizione divenuta celebre: “Belle époque”, bei tempi. Da questi
anni ci sono giunte immagini fastose simbolo di un progresso apparentemente inarrestabile.
➢ Associa ciascuna immagine alla descrizione corrispondente riportando la lettera nei
cerchietti.
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D) Nasce il turismo di massa
La rivoluzione dei mezzi di trasporto, unita al clima di relativa stabilità politica e ad un
certo benessere economico offrì la possibilità di effettuare viaggi più velocemente e in
sicurezza, rendendo il turismo un costume sociale. In Ticino e in Svizzera il fenomeno fu
agevolato dal traforo ferroviario del Gottardo (inaugurato nel 1882).
B) Beni di consumo durevoli migliorano la qualità di vita
La Seconda rivoluzione industriale offrì una serie di beni di consumo durevoli che permise
un miglioramento del tenore di vita delle persone: lavatrici, frigoriferi, macchine per
cucire, resero più agevole la vita quotidiana. Il telefono inaugurò l’era delle
telecomunicazioni. La Belle époque è non a caso ben rappresentata dalla parola “velocità”,
resa possibile da queste importanti innovazioni e simboleggiata dalle automobili.
C) Grandi magazzini per una società di consumatori
La Seconda Rivoluzione industriale permise di far entrare nelle case dei consumatori una
varietà di nuovi oggetti e invenzioni. Accrebbero i sistemi di produzione nelle grandi città
dove fecero la loro comparsa i primi grandi magazzini, frequentati soprattutto dalle
famiglie borghesi, in cui si poteva trovare ogni sorta di prodotto, diffuso dalla pubblicità.
A) La scoperta dei vaccini
Dal 1877 Louis Pastor rivoluzionò le conoscenze dell’epoca con la scoperta dei batteri e
della loro funzione, sviluppando così i vaccini per combatterli. Nel corso del Novecento ciò
permise di debellare una serie di malattie che avevano flagellato le popolazioni nei secoli
precedenti.
La Belle époque è ben rappresentata
dall’Esposizione universale del 1’900, una
gigantesca fiera nella quale vennero presentate
tutte le meraviglie tecnologiche della Seconda
Rivoluzione industriale e i prodotti esotici che un
commercio di dimensioni mondiali era in grado di
far affluire dai più remoti angoli della terra.
Parigi accolse questo immenso pubblico sfoggiando
magnificenza: la Tour Eiffel svettava con la sua
possente mole d’acciaio.
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La lotta delle donne per ottenere la parità dei diritti civili e
politici fu lunga e difficile: implicava cambiare non solo le leggi,
ma anche la mentalità dell’epoca. Le donne che intrapresero
questa lotta vennero soprannominate “suffragette” e ottennero il
diritto di voto solo nel ‘900: più precisamente nel 1946 in Italia e
Francia. E in Svizzera, quando? (Approfondimento pp. 245-256
libro: “La Svizzera nella Storia”)
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Nascono i partiti di massa e ottengono il suffragio universale
➢ Leggi il seguente documento e rispondi alle domande.
❖ Il documento rappresenta una fonte diretta o indiretta, perché?
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❖ Quale fattore agevolò la formazione di partiti di massa?
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❖ Evidenzia nel documento l’espressione che descrive le caratteristiche dei partiti di massa.
❖ Definisci l’espressione “suffragio universale”
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«La società del Novecento non fu caratterizzata solo dalla formazione di masse di
consumatori, ma anche dalla partecipazione delle masse alla vita politica, causate
soprattutto dal peso crescente che aveva assunto il movimento operaio con le sue
durissime lotte. L’irrompere dei lavoratori sulla scena ebbe l’effetto di mutare la natura
dei partiti. I partiti ottocenteschi erano stati “partiti di notabili”, cioè piccoli
raggruppamenti di persone influenti. Nel Novecento, invece, essi si trasformarono in
partiti di massa dotati di una struttura permanente, garantita dal tesseramento,
articolata in una rete di organizzazioni locali (sezioni o federazioni), guidata da un
segretario e da un gruppo dirigente.
Il primo obiettivo dei partiti di massa fu quello di premere sui rispettivi governi perché
cambiassero le leggi elettorali e concedessero il suffragio universale maschile. Alla
fine del secolo, in Europa, il diritto di voto esteso a tutti i maggiorenni maschi senza
limitazione né di reddito né di istruzione, esisteva soltanto in Francia, in Germania e in
Svizzera. Tra il 1890 e il 1914 esso fu conquistato anche in Spagna, in Austria, nei
Paesi scandinavi e in Italia, dove fu introdotto nel 1912. Inghilterra e Olanda furono gli
ultimi Stati ad adeguarsi, negli anni Venti. In questo periodo entrarono per la prima
volta in lotta anche le donne compiendo una svolta di portata storica epocale.”
Calvani V., Storie mondi, Il Novecento e l’Età attuale, Mondadori Scuola, Milano 2014.
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La società di massa
➢ Leggi il testo e riassumi nel riquadro le caratteristiche della società di massa.
Avrai notato che la parola “massa” ricorre più
volte. I primi decenni del Novecento furono
infatti il periodo in cui nacque e si sviluppò la
cosiddetta “società di massa”. Essa vede la
popolazione concentrata nelle aree urbane (le
città).
In città le persone entrano in rapporto tra
loro con più facilità e frequenza, sia perché
lavorano in grandi fabbriche e abitano in
enormi palazzi sia per la maggiore disponibilità
di mezzi di trasporto e di comunicazione.
Tuttavia le relazioni sociali hanno un carattere
più anonimo e impersonale poiché fanno a
capo a realtà enormi e spesso gestite dall’alto,
come i partiti. La maggior parte della popolazione ha abbandonato un’economia di autoconsumo
per entrare a far parte della società dei consumatori, che è anch’essa una società di massa,
influenzata dalla pubblicità. In questa società i comportamenti e le mentalità tendono a
uniformarsi ad una serie di modelli imposti dall’alto.
➢ Avrai compreso che la società dell’epoca, perlomeno la borghesia, era convinta di vivere
un’epoca di pace, prosperità e fiducia nel progresso. Osserva ora le seguenti immagini che
mostrano un’altra faccia dell’inizio del Novecento:
SOCIETÀ DI MASSA
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Anzitutto il benessere e la ricchezza erano distribuiti in modo ineguale e le grandi masse
rimasero generalmente povere, tanto che a cavallo del secolo si verificò anche un boom di
emigrazione europea verso gli Stati Uniti, dove un elevato numero di contadini e operai poveri
si riversarono alla ricerca di lavoro e di migliori condizioni di vita.
Nonostante la pace fra gli Stati che si protraeva dal 1871 (guerra franco-prussiana), in realtà,
diversi elementi parteciparono a favorire una tensione crescente.
Un primo elemento di tensione fu sicuramente la competizione tra le potenze europee
innescata dall’imperialismo, cioè dalla volontà di conquista di sempre maggiori territori esteri,
con cui costruire un vero e proprio impero, possibilmente maggiore di quello delle altre
potenze, per affermare la propria supremazia.
Sul suolo europeo un fenomeno simile si verificò nei confronti dei Balcani, formalmente
sottomessi all’Impero ottomano ma contesi soprattutto tra l’Austria, esclusa dall’imperialismo
d’oltremare, e la Russia, che tendeva invece a porsi come protettrice dei popoli slavi, che
desideravano la costituzione di Stati autonomi. La situazione appariva dunque distesa in
superficie, ma nascondeva in sé i germi di una tensione che poteva esplodere da un momento
all’altro: per questo motivo le potenze
europee si adoperarono per crearsi una fitta
rete di alleanze e si dedicarono a una
rocambolesca corsa agli armamenti, sempre
più tecnologici grazie alle innovazioni
tecnico-scientifiche. Venne così a crearsi
una situazione di pace armata, che resse
fino all’estate del 1914. Le due foto della
pagina precedente rappresentano dunque
due aspetti chiave di questo periodo, la
corsa agli armamenti e l’imperialismo (con le
sue vittime), che approfondiremo nei capitoli
seguenti.
➢ Completa la tabella proposta.
Elementi di progresso Elementi di tensione
Rappresentazione satirica della Triplice Alleanza,
patto difensivo tra Italia, Germania e Austria (1882)
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