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L’Araldo L’Araldo Gruppo Culturale Cremasco Gruppo Culturale Cremasco Ricerche Storico Ambientali Ricerche Storico Ambientali Ferrante Benvenuti Presidente onorario Mario Cassi Presidente Gian Attilio Puerari Vice presidente Massimo Marinoni Fotografo Federico Corradini Grafico designer Angela Arpini, Mauro Benzoni, Cinzia Cre- monesi, Giulio Foglia, Agostino Giovinetti, Luigi Martini, Marco Gandelli, Chiara Gnesi, Ismaele Gritti, Stefano Rizzetti, Alberto Val- carenghi Collaboratori Gianbattista Longari Addetto stampa Elisa Foglia, Emilio Rigoni, Franco Fusar Poli LE IMMAGINI E LA GRAFICA DEL PERIODICO SONO CURATE DALLO STUDIO FOTOGRAFICO M. MARINONI,CREMA Sito: www.araldo-crema.org Email: [email protected] Sito: www.araldo-crema.org Email: [email protected] Ciclostilato in proprio - Copyright © - Tutti i diritti riservati - Ciclostilato in proprio - Copyright © - Tutti i diritti riservati - L’Araldo PRESIDENTE MARIO CASSI,VICE PRESIDENTE GIAN ATTILIO PUERARI, RESPONSABILE MASSIMO MARINONI A CURA DEL GRUPPO CULTURALE RICERCHE STORICO AMBIENTALI L’ARALDO DI CREMA Fondato nel 1999 - 2009 ANNO II° - NUMERO 5 (DISTRIBUZIONE GRATUITA) CREMA,APRILE 2009 Periodico d’Informazione Culturale Cremasco L’Araldo di Mario Cassi Cari lettori, E’ passato più di un anno dal primo numero e con quest’uscita siamo per la seconda volta ad otto pagine. Nel frattempo abbiamo partecipato all’edizione di mag- gio 2008 di SCRIPTA - Mostra mercato del libro di pregio e della stampa antica, tenutasi nel chiostro dell’ex con- vento di Sant’Agostino in Città, importante momento d’incontro e di collaborazione culturale con altre associa- zioni del territorio. Ho avuto l’onore di accompagnare a una visita in Città S. A. R. il Principe di Napoli Emanuele Filiberto di Sa- voia, galantuomo come pochi, ospite del Lions Club di Crema. La visita è stata occasione per porre in risalto il problema del bel Monumento ai Ca- duti, situato in piazza Trento e Trie- ste, inaugurato il 17 maggio 1924 da suo nonno S. A. R. il Principe Umberto di Savoia. L’at- tuale amministrazione comunale aveva paventato l’in- tenzione di destinare la scultura commemorativa ad altra ubicazione. Continuiamo la tradizione decennale, (oltre- tutto que- st’anno com- piamo due lu- stri della nostra fonda- zione, 1999-2009) della collaborazione per la stampa dei calendari in dialetto cremasco, impreziositi da importanti cartoline della vecchia Crema e del territorio, e da ricette della cucina cremasca. Inoltre, il 9 dicembre è stato presentato con la collaborazione dell’Araldo, il CALENDASSEDIO: calendario commemorativo dell’850° anniversario dell’Assedio di Crema 1159-2009. L’invito, appositamente ideato a cartolina, è stato impreziosito, per l’occasione, di una targhetta-annullo commemorativa dell’850° e del decennale dalla fondazione del nostro Gruppo. Quest’anno, ci occupiamo delle Celebrazioni ufficiale dell’850° dell’Assedio e, del V centenario della battaglia d’Agnadello, e, a novembre della nostra Mostra sociale. Colgo l’occasione per augurarVi Buona Pasqua. Il Canonico Cesare Donato Benvenuti (1669-1745) “Un Cremasco al Le Louvre” Pierre Subleyras Portrait de Cesare Benvenuti vers 1742 V enerdì 24 Aprile 2009 Nell’ambito delle Celebrazioni del V centenario della Battaglia di Agnadello, 14 maggio 1509, Conferenza del prof. Giorgio Chittolini, docente dell’università di Milano, dal titolo, ”La costituzione della Diocesi di Crema e la battaglia di Agnadello”. Sala dell’ex biblioteca conventuale Mvseo Civico di Crema e del cremasco, ore 17. News e appuntamenti V enerdi 22 Maggio 2009 Alle ore 9.30 nella sala Pietro da Cemmo presso il Museo Civico di Crema, il prof. Franco Cardini (Univer- sità di Firenze) terrà una conferenza nell'ambito delle celebrazioni dell' 850° anniversario dell'asse- dio di Crema. S abato 7 Novembre 2009 Inaugurazione mostra dell’ARALDO, e Conferenza del prof. Paolo CESARETTI (Università di Bergamo) e prof. Marco MESCHINI (Università Cattolica di Milano) nella sala Francesco Agello, ore 10

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L’AraldoL’AraldoGruppo Culturale CremascoGruppo Culturale CremascoRicerche Storico AmbientaliRicerche Storico Ambientali

Ferrante Benvenuti Presidente onorarioMario Cassi PresidenteGian Attilio Puerari Vice presidenteMassimo Marinoni FotografoFederico Corradini Grafico designer

Angela Arpini, Mauro Benzoni, Cinzia Cre-monesi, Giulio Foglia, Agostino Giovinetti,Luigi Martini, Marco Gandelli, Chiara Gnesi,Ismaele Gritti, Stefano Rizzetti, Alberto Val-carenghi

Collaboratori

Gianbattista Longari Addetto stampaElisa Foglia, Emilio Rigoni, Franco Fusar Poli

LE IMMAGINI E LA GRAFICA DEL PERIODICO SONO CURATEDALLO STUDIO FOTOGRAFICOM.MARINONI, CREMA

Sito: www.araldo-crema.org Email: [email protected]: www.araldo-crema.org Email: [email protected] in proprio - Copyright © - Tutti i diritti riservati -Ciclostilato in proprio - Copyright © - Tutti i diritti riservati -

L’Araldo

PRESIDENTE MARIO CASSI, VICE PRESIDENTE GIAN ATTILIO PUERARI,

RESPONSABILE MASSIMO MARINONI

A CURA DELGRUPPO CULTURALE RICERCHE STORICO

AMBIENTALI L’ARALDO DI CREMAFondato nel 1999 - 2009

ANNO II° - NUMERO 5(DISTRIBUZIONE GRATUITA)

CREMA, APRILE 2009

Periodico d’InformazioneCulturale Cremasco

L’Araldo

di Mario Cassi

Cari lettori,E’ passato più di un anno dal primo numero e conquest’uscita siamo per la seconda volta ad otto pagine.Nel frattempo abbiamopartecipato all’edizione dimag-gio2008diSCRIPTA-Mostramercatodel librodipregioe della stampa antica, tenutasi nel chiostro dell’ex con-vento di Sant’Agostino in Città, importante momentod’incontroedi collaborazioneculturale conaltreassocia-zioni del territorio.Hoavuto l’onoredi accompagnare aunavisita inCittà S.A.R. il Principedi Napoli Emanuele Filiberto di Sa-voia,galantuomocomepochi, ospitedel Lions Club di Crema. La visita èstata occasione per porre in risalto ilproblemadel belMonumentoaiCa-duti, situato in piazza Trento e Trie-ste, inaugurato il 17maggio 1924 dasuo nonno S. A. R. il Principe Umberto di Savoia. L’at-tuale amministrazione comunale aveva paventato l’in-tenzionedidestinare lasculturacommemorativaadaltraubicazione.Continuiamo la tradizionedecennale, (oltre-t u t t oq u e -st’annoc o m -p i amodue lu-stridellanos t rafonda-zione, 1999-2009)della collaborazioneper la stampadei calendari indialetto cremasco, impreziositi da importanti cartolinedellavecchia Crema e del territorio, e da ricette della cucina cremasca. Inoltre, il 9 dicembre è stato presentato con la collaborazionedell’Araldo, ilCALENDASSEDIO: calendariocommemorativodell’850°anniversariodell’AssediodiCrema1159-2009.L’invito,appositamente ideato a cartolina, è stato impreziosito, per l’occasione, di una targhetta-annullo commemorativa dell’850° e deldecennale dalla fondazione del nostroGruppo.Quest’anno, ci occupiamodelle Celebrazioni ufficiale dell’850° dell’Assedio e, del V centenario della battaglia d’Agnadello, e, anovembre della nostraMostra sociale.Colgo l’occasioneper augurarVi BuonaPasqua.

Il CanonicoCesare Donato Benvenuti(1669-1745)

“Un Cremasco alLe Louvre”

Pierre SubleyrasPortrait de Cesare Benvenutivers 1742

V enerdì 24 Aprile 2009 Nell’ambito delleCelebrazioni del V centenario della Battagliadi Agnadello, 14 maggio 1509, Conferenza

del prof. Giorgio Chittolini, docente dell’universitàdi Milano, dal titolo, ”La costituzione della Diocesidi Crema e la battaglia di Agnadello”.Sala dell’ex biblioteca conventuale Mvseo Civico diCrema e del cremasco, ore 17.

News e appuntamenti

V enerdi 22 Maggio 2009 Alle ore 9.30 nellasala Pietro da Cemmo presso il Museo Civicodi Crema, il prof. Franco Cardini (Univer-

sità di Firenze) terrà una conferenza nell'ambitodelle celebrazioni dell' 850° anniversario dell'asse-dio di Crema.

S abato 7 Novembre 2009 Inaugurazionemostra dell’ARALDO, e Conferenza del prof.Paolo CESARETTI (Università di Bergamo)

e prof. Marco MESCHINI (Università Cattolicadi Milano) nella sala Francesco Agello, ore 10

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L’espressione, senza dubbio unpo’ goliardica e campanilistica,è sorta alcuni anni or sono, fra ibanchi dell’Università Cattolicadi Milano, per opera di alcunistudenti. Eterni pendolari delleAutoguidovie, fermi nella neb-bia da qualche parte sulla Paul-lese, universitari motivati evolenterosi.Nessun figlio di papà e…anche in terra milanese, lacoscienza (il velato orgo-glio) di essere cremaschi!L’episodio all’origine delfatto di riconoscere – e ri-conoscersi parte de – “lacomunità cremasca nelmondo” fu banalissimo:un vasetto di budino alcioccolato prodotto da unaditta a due passi daCrema.Sono passati gli anni,siamo cresciuti, invecchiati(ma no, questo non an-cora), lavoriamo e qualchevolta giriamo il mondo.A Millesimo – romanticoborgo in provincia di Sa-vona, ma molto lontanodal mare, arroccato fra colline eboschi – la gentilissima biblio-tecaria conosce, di Crema, loscrittore Beppe Severgnini, cheè stato ospite per una serata.A Ferrara nell’estate dell’annopassato molti manifesti invita-vano a visitare la bella mostrasu Manini… quella che ha rice-vuto l’attenzione di pochi ap-passionati.A Bologna conoscono i nostritortelli ed il ristoratore ci stupi-sce con effetti speciali: sa che aMantova il ripieno è fatto con la

zucca, mentre a Crema “ci met-tete gli amaretti e le mentine”.ARoma invece ci prendono per“quelli del torrone” e sentiamonecessario specificare e distin-guere bene: no, quelli sono icremonesi. Noi, i cremaschi, ab-biamo la bertolina e chissà per-ché (!) ci sentiamo più vicini a

Milano.A Pisa o a Perugia l’esempio ela metafora esplicativa sonosemplici: “Come voi, oggi, per ilcalcio: Pisa contro Lucca, Perugiacontro Arezzo… risalendo a con-tese di mille anni fa e lotte asper-rime fra città vicine. Ecco, anchenoi di Crema…”All’estero poi non coltiviamo lapretesa che conoscano Crema,ma d’istinto sulla nostra prove-

nienza rispondiamo “vicino aMilano”, mai “vicino a Cre-mona”. Il turismo verso Cremaè di nicchia; non sarà mai dimassa visto che non abbiamoné mare né monti. Quanto allenostre testimonianze artistichee culturali – il Duomo e le no-stre altre chiese, il Museo – è

importante saperle apprez-zare e forse le apprezzanopiù gli stranieri che gli ita-liani. Malcostume del se-colo.Fino a qualche anno fa eradifficile trovare una tabac-cheria o un’edicola in cuifossero in vendita delle car-toline locali, per ringra-ziare gli amici lontani diuna giornata di vacanzatrascorsa con loro o perfarsi vivi senza essere statilontano. Ora pare che laproduzione si stia av-viando. Sperèm.Di recente, a Crema sonogiunti – e non era la primavolta – due studiosi di sto-ria, di Asti, sulle tracce diEugenio di Savoia. Hanno

apprezzato la pulizia ed il silen-zio pittoresco delle vie del cen-tro, la ricca documentazione delMuseo, i fasti della sala Pietroda Cemmo. Di fronte alla casanatale di Giovanni Vailati nehanno ascoltato – dall’improv-visata guida – cenni biografici equalche aneddoto irriverente.Hanno concluso che: avremo lacattiva nomea di brusacristi, masiamo di buon cuore.

Chiara Gnesi

La comunità cremasca nel mondo !Da Eugenio di Savoia a Giovanni Vailati

Il Principe Eugenio di SavoiaCarigano, 18/10/1663 - 21/04/1736

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Alcuni anni fa, durante una edizionedi “Scripta”presso il CentroCulturaleSant’Agostino, sfogliandoun faldonedi documenti l’attenzione venne at-tratta da un foglio con sottolineata ladata Crema il 16 Maggio 1848.Apertolo ci accorgemmo che si trat-tava dell’unica pagina di un giornale“ILGIOBERTI” stampatasudiunsololato. Visto il periodo di pubblicazionesi decise di acquistarlo. Il giornalepassòquindidaunfaldoneadunaltrocadendo di nuovo nel “dimenticatoio”.Due o tre anni dopo durante una riu-nionedelgruppo,sul tavolo fece lasuaapparizione il fascicoletto“CremanellaRivoluzione del 1848 - Conferenza tenutain Crema nella sala di S. Domenico ilgiorno18Marzo1888” tenutadall’Avv.Luigi Viola. Parte della conferenza sibasava sul manoscritto “DIARIODELLE COSE NOTABILI AVVE-NUTE IN CREMA NEL MESE DIMARZO,OSSIANELTEMPODELARIVOLUZIONE DI MILANO NEL1848” del Prof. Ferdinando Mene-ghezzi. Spinti dalla curiosità si decisedi esaminare il manoscritto e ci rivol-gemmo alla biblioteca comunale.Il manoscritto si trovava presso ilmuseo, ma in biblioteca vi era unacopia dattiloscritta. Leggemmo loscritto che completava quanto lettonella conferenza dell’Avv. Viola e perilmomento tutto finì.Tempodoponelriguardare lecarte ricomparve il foglioacquistatoa“Scripta”e rileggendolocifuun collegamento con ilmanoscrittodelMeneghezzi. Difatti tale foglio erafirmatodai sacerdoti FrancescoRego-nati eAntonioSalvoni. Indata29Mer-coledi (marzo 1848 n.d.r.) si legge neldocumento delMeneghezzi: “E’ inu-tile il dire che i giovani Preti più caldiavevano deposto il triangolare cappelloper assumere il cappello alla calabrese,e fra questi distinguevansi i due Proff.Regonati e Salvoni con proclami e poe-sie. Anzi quest’ultimo in appresso siera fitto in capo di compilare un Gior-nale Cremasco, intitolato il Gioberti dicui si mise in stampa il Programma.”.La copia di giornale da noi trovato

si intitola infatti “Il Gioberti”.Ogni numero avrebbe dovuto averequattro pagine su tre colonne nel for-mato del programma. Sarebbe statosuddiviso in dueparti, una istruttiva el’altra storica; inappendicebiografiedeigrandi italiani viventi, racconti divirtù popolare e varietà letterarie.Il giornale sarebbe uscito setti-manalmente il sabato mattina.Leultimeduerighedel fogliorecitano:“ i l 1 ° Num e r o d e l G i o r n a l eu s c i r à n o n a p p e n a s i e n s ir a c c o l t e c e n t o f i rm e s i c u r e ” .Probabilmente si trattava di

cento abbonamenti.IldiariodelMeneghezzi terminaconlaseguentefrase:“IlprimogiornodiAgostosul far del mattino uno o due squadroni diUssari blu entravano in Crema seguiti daun altro di Ulani con quattro pezzi di can-none, e ne riprendevano il possesso a nomedell’Imperatore d’Austria dopo la vacanzadipocopiùdi quattromesi.”Ladomandacheciponiamoèlaseguente:riuscironoiduesacerdotiaraggiungereicentoab-bonamenti e ad iniziare la regolarepubblicazione del settimanale primadel ritorno delle truppe imperialregie?

Un giornale cremasco … roba da pretiDi Gian Attilio Puerari e Stefano Rizzetti

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Le cartoline intestate-commercialidelle attività storiche di Crema

In questo quinto numero trat-tiamo le cartoline commercialirelative alle Ditte Firmi e ai Vet-turali Leccardi, Crotti e Mari-noni.La Ditta Cesare Firmi era situataa Crema in via AlessandroManzoni al civico 2.Oltre che trattare di sport, armie munizioni, commerciava inpezzi di ricambio per auto emoto.Trattava anche equipaggia-menti per la montagna ed iltempo libero.Fu, fino agli Anni Sessanta, ilpiù importante commerciante emeccanico di armi di Crema.La Ditta Stefano Leccardi – ser-vizio vetture di lusso, per cam-pagna, per sposalizi, battesimiecc. – era situata a Crema in viaVittorio Emanuele 18, l’attualevia Giacomo Matteotti.Il Vetturale Angelo Crotti eraubicato in Corte Granda, pressola “Trattoria degli Angeli” in viaGiuseppe Mazzini al civico 40.L’autorimessa AngeloMarinoniera ubicata in via Caravaggio.Tutte queste attività oggi sonoquasi del tutto scomparse, eparzialmente sostituite dal ser-vizio taxi.

Mario Cassi

L’Araldo

I simboli riscoperti(Seconda e ultima Parte)

Dei Cavalieri di Malta presenti aCrema e nel suo territorio sappiamoche un ramo della famiglia Benvenutidi Montodine venne insignito conl’onorificenza omonima e così ancheMarzio Verdelli di Crema, Cavalieredi Malta nel 1583 . La Croce di Maltaè presente nei collari della MadonnaNera della chiesetta di via Civerchio;questa statua nel 1625 venne portatain solenne processione dai frati Ago-stiniani, che ne facevano evidente-mente oggetto di grandevenerazione.Nella quarta colonna si trovanosono 2 coppie di clipei piuttosto rovi-nati, dove si intravedono ancora duespirali.Nella quinta colonna ci sono solo 2coppie di clipei visibili tra le due co-lonne, che raffigurano un Cerchio conun punto al centro, che simboleggia ilCentro del Mondo che è l’origine e ilpunto di partenza di tutte le cose visi-bili ed invisibili e di conseguenza è lasola forma e immagine che si può at-tribuire all’Unità primordiale Divina.Il punto centrale, secondo Renè Gue-non, è il Principio, l’Essere Puro, men-tre il cerchio che si irradia attorno è ilMondo e ci rimanda ancora ad unodei postulati di Euclide.Il numero quattro è associato agli an-tichi “Guardiani “ delle quattro re-gioni del mondo e di conseguenza è inrelazione con gli Evangelisti Luca,

Marco, Matteo e Giovanni.Nella sesta colonna sono presenti 8coppie di clipei , 4 sono parzialmenterovinati tanto da impedirne la lettura,

sugli altri si vede una croce templare,una croce non identificabile, il centrodel mondo e un simbolo che, se vistodi lato e con diverse condizioni diluce, si trasforma in un cubo, uno dei5 solidi Platonici.Nella settima colonna compaiono 8clipei raffiguranti il centro del mondomentre nell’ottava e ultima colonna sitrovano ancora 8 coppie di clipei suiquali è inciso un simbolo formato daun cerchio con delle sferette intorno,all’interno del quale si intravede unacroce segnata al centro con un punto.E’ chiaramente l’immagine stilizzatadel sole, che nell’iconografia cristianasimboleggia l’immortalità e la resurre-zione mentre per l’alchimia è l’oro, ilre dei metalli .Appare chiaro che chi ha costruitoquesti simboli era molto lungimirante

ed ha preferito salvare delle cono-scenze anche eretiche che altrimenti sisarebbero perdute; nel Fiore dellaVita è infatti custodito il Frutto della

Vita, che è allabase del Cubo diMetatron, che con-tiene i 5 solidi Pla-tonici: il tetraedrol’ottaedro, il cuboe l’icosaedro che aloro volta corri-spondono a :

tetraedro = fuocoottaedro = ariacubo = terraicosaedro = acqua.

Il dodecaedro, che è il quinto ele-mento, rappresenta il cosmo in gene-rale, realizzando la Quintessenza.Terra, Aria ed Acqua, insieme alFuoco, sono gli archetipi dei simbolizodiacali ed anche i componentidell’Opera Alchemica, che necessitapoi di un quinto elemento per il suocompletamento, la Quintessenza, lacui formulazione grafica è data dalPentagramma.

Bernardo Zanini

Venerdì 22 Maggio 2009 nell’ambito delle celebrazionidell’850° anniversario ddell’assedio di Crema

Alle ore 9.30nella salaPietrodaCemmopresso ilMuseoCivicodiCrema, il prof. FrancoCardini (Universitàdi Fi-renze) terràuna conferenzanell'ambitodelle celebrazionidell' 850° anniversariodell'assediodiCrema.

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Antefatto

1796.Dal Piemonte sconfitto giungeun’armata francese, chevarcato ilPo punta su Milano, al comandodell’Armatad’Italia il giovaneGe-nerale Corso Napoleone Bona-parte.Sono gli anni seguentialla rivoluzione che hacambiato i connotati po-litici della Francia, lemo-narchie del vecchiomondo reagiscono allaneonata RepubblicaFrancese dichiarandoguerra per riportare laragione e il vecchio re-gime sui rivoluzionari.Proprio in questo pe-riodo nasce e come ve-dremo dopo si crea ilmito di Napoleone, gio-vane artigliere nato inCorsica nel 1769 adAjac-cio.Grazie alla sua compe-tenza e grazie alsuo innato geniotattico,Napoleoneottiene nel 1796 ilbrevetto a Gene-rale e comandantedell’Armata d’Ita-lia, un’armata chenei piani della gio-vane Repubblicaavrebbe dovutoinvadere appuntol’Italia per com-battere i nemiciPiemontesi e Au-striaci.L’Armata d’Italiaperò non era unaforza d’invasionepronta e ben equi-paggiata, anzi lastoria la ricorda

come una “armata di straccioni“,la crisi economica Francese e leprecedenti sconfitte in campobel-lico avevano seriamente danneg-giato l’esercito rivoluzionario,l’Armatad’Italia era tra le più col-pite da questa crisi al punto che almomento dell’arrivo di Napo-leone i reparti di cavalleria erano

stati costretti a mangiare i propricavalli per sfamarsi, i soldati nonhanno uniformi e sono costretti arubare indumenti civili per pro-teggersi dal clima inclemente, lamancanza dei cavalli non per-mette il trasporto dei pezzi di ar-tiglieria che poi sono alla basedelle tattiche del nuovo generale.Solo il genio di Napoleone incampo logistico e soprattutto gra-zie ad espedienti alle volte genialimolto spesso comici, permise al-l’armata non solo di invaderel’Italia in breve tempo, ma ancheuscire da questa campagna vitto-riosa.Il 10Maggio 1796 l’Armata d’Ita-lia si scontra per la prima voltacon l’esercito Imperial - RegioAu-striaco, il luogo della battaglia: ilponte di Lodi.Napoleone sfruttando le sue abiliqualità di artigliere riesce a por-tare sul campo un numero supe-rioredi cannoni rispetto al nemicoe grazie al sapiente spiegamentodelle sue forze, nonostante losquilibrio numerico che pone insvantaggio i Francesi l’esercitoImperial-Regio viene sconfittocontro tutte le previsioni, il gene-rale austriaco Jean-Pierre de Be-aulieu è costretto a fuggirepassandoper i territori cremaschiallora governati dalla RepubblicaVeneta.Qui incomincia il nostro viaggioper raccontare gli eventi che por-teranno il generale Napoleone asoggiornare nel nostro territoriocittadino.

Federico Corradini

(continua)

Napoleone a Cremaschegge di storia Cremasca al tempo dei grandi generali

L’Araldo

Il Conte Francesco Sforza Benve-nuti nacque a Crema il 3 no-vembre 1822, dall’unione delconte dott. Luigi Benvenuti edella contessa Marianna Terni.Ebbe un’educazione domestica,poi studiò legge a Pavia, dove sil au r eò i l 1 ° o t t ob r e 1851 .Nel 1849 si sposò con la nobileGiuseppina Del la Porta ,dalla quale ebbe dei f igl i .Nel febbraio 1859 uscì il primovolume della storia di Cremadalle origini al XVI secolo, in at-tesa di tempi migliori per scri-vere della storia contemporanea.Nel 1859, su richiesta dello sto-rico Cesare Cantù, per comple-tare il quinto volume de ”Lagrande illustrazione del Lombardo-Veneto”, fu incaricato di scrivere“Crema e il suo territorio”. Dopol’unità d’Italia contrappose alperiodico “L’Eco di Crema”, il suo“L’Amico del popolo”, il quale so-stenne successivamente le candi-dature del ministro StefanoJacini, del conte Carlo Premoli,

del conte Fausto Vimercati San-severino Tadini. Collaboraronoal periodico personaggi illustri

come Girolamo Fadini, Carlo ePietro Donati, Vincenzo Freri,Luigi Griffini, Stefano Allocchio.Divenne un bravo giornalista ri-conosciuto da tutti, siglava i suoiarticoli con le sue iniziali, ap-punto F. S. B. Nel 1860 pubblicò

uno studio sulle differenze fra ilcodice Civile austriaco e il pro-getto del nuovo Codice nazio-nale.A causa delle battaglie tra i duegiornali cremaschi, nel 1862 essifurono chiusi, e nel 1871 ripartì“La Gazzetta di Crema”.Fu anche amministratore pub-blico come consigliere provin-ciale, dal 1860 per molti anni, edopo la scomparsa del conteFausto Vimercati Sanseverinodivenne vice presidente delConsiglio. Fu sindaco di Om-briano e di Bagnolo Cremasco;nel 1865 fu decorato dell’insegnada cavaliere dell’Ordine deiSanti Maurizio e Lazzaro, e suc-cessivamente nel 1885 del So-vrano Ordine Gerosolimitano(diMalta).Come ultima opera, scrisse il Di-zionario Biografico Cremasco,che fu ultimato e pubblicatodopo la sua morte, avvenuta adOmbriano il 23 aprile dell’anno1888.

Emmeci

FRANCESCO SFORZA BENVENUTI“SCRITTORE DI COSE CREMASCHE”

Medaglia d’oro Primo premio “INSULA FULCHE-RIA” edita dal CIRCOLO CULTURA , Crema, 20dicembre 1953, consegnata al Conte Avvocato Lodo-vico Benvenuti.