L 'armonizzazione con il modello organizzativo 231 I modelli organizzativi nel nuovo sistema...
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L'armonizzazione con il modello organizzativo 231
I modelli organizzativi nel nuovo sistema delineato dal d.lgs. 81/08
Avv. Pietro Domenichini, Fermignano 28 Novembre 2008 I S R
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SICUREZZA SUL LAVORO, PIÙ ORGANIZZAZIONE
VALUTAZIONE DEI RISCHI – SEZIONE II TESTO UNICO
ARTT. 28 E 29 - IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI - DVR
Il datore di lavoro deve valutare, in collaborazione con il RSPP ed il medico competente, previa consultazione del RLS, i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, che possono derivare dalla scelta delle attrezzature di lavoro, delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché dalla sistemazione dei luoghi di lavoro
La valutazione deve essere effettuata su tutti rischi (obbligo non delegabile ) compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari (compreso lo stress lavoro - correlato), lavoratrici in stato di gravidanza, rischi connessi a differenze di genere, età, provenienza.
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SICUREZZA SUL LAVORO, PIÙ ORGANIZZAZIONE
VALUTAZIONE DEI RISCHI – SEZIONE II TESTO UNICO
IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI - DVR
IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DEVE ESSERE “MISURATO” SULLA REALTA’ OPERATIVA DELL’AZIENDA, DEVE RAPPRESENTARE UN AIUTO ALLA SOLUZIONE DELLE PROBLEMATICHE PER AFFRONTARE CON SERENITA’ L’IMPEGNO DEGLI ADEMPIMENTI
IL RISULTATO DEVE ESSERE QUELLO DI UN DOCUMENTO MIRATO E DI SEMPLICE FRUIZIONE
ARTT. 28 E 29 - IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI - DVR
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SICUREZZA SUL LAVORO, PIÙ ORGANIZZAZIONE
VALUTAZIONE DEI RISCHI – SEZIONE II TESTO UNICO
IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI - DVRART. 30 – MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
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Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale per l'adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi alla materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.
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SICUREZZA SUL LAVORO, PIÙ ORGANIZZAZIONE
VALUTAZIONE DEI RISCHI – SEZIONE II TESTO UNICO
I S R
Ma cosa si intende per responsabilità amministrativa delle imprese?
Cosa dice il decreto 231 del 2001?
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SICUREZZA SUL LAVORO, PIÙ ORGANIZZAZIONE
MODELLO ORGANIZZATIVO – IL DECRETO 231 - 01
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Il D.lgs. 231/2001 ha introdotto una forma nuova di responsabilità:
Quando vengano commessi dai soggetti apicali di un’impresa alcuni reati i cui effetti costituiscano un vantaggio per l‘impresa stessa…. L‘IMPRESA E' RESPONSABILE IN PROPRIO!
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SICUREZZA SUL LAVORO, PIÙ ORGANIZZAZIONE
I S R
MODELLO ORGANIZZATIVO DI GESTIONE PER LA DEFINIZIONE E L’ATTUAZIONE DI UNA POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E SICUREZZA
Sistema di formalizzazione
Funzioni relative al rischio
Sistema disciplinare
Sistema di controllo
Che memorizzi la realizzazione degli adempimenti in materia valido in sede giudiziaria come strumento di difesa
Insieme di ruoli, attività, competenze erisorse umane, interne all’azienda, focalizzate sul rischio alla salute
Sistema coattivo aziendale con uno specifico codice disciplinare interno
Un meccanismo di auditing per verificareL’adozione del modello
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SICUREZZA SUL LAVORO, PIÙ ORGANIZZAZIONE
I S R
MODELLO ORGANIZZATIVO – IL DECRETO 231 - 01
Ma il decreto 231 si occupa solo di sicurezza?
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SICUREZZA SUL LAVORO, PIÙ ORGANIZZAZIONE
I S R
I REATI PRESUPPOSTO (CATALOGO “APERTO”)
d. lgs. n. 231 del 2001
d. lgs. n. 231 del 2001
Reati contro la PA (art.24):
Malversazione a danno dello Stato, Indebita percezione di erogazioni, Truffa in danno della PA, Frode informatica in danno della PA
Reati relativi a monete ed altri valori “pubblici”(art.25 bis):
Falsificazione di monete, spedita e introduzione nello Stato di monete false e Alterazione di monete ecc.
Reati societari (art.25 ter): False Comunicazioni sociali, Falso in prospetto; Impedito controllo, Operazioni in pregiudizio dei creditori;Illecita influenza sull’assemblea, Aggiotaggio;Ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, ecc...
Reati aventi finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico e di finanziamento del terrorismo (art.25 quater)
Reati contro la personalità individuale (art.25 quinquies):
Riduzione o mantenimento in schiavitù, tratta di persone, acquisto o alienazione di schiavi
Ricettazione, riciclaggio e impiego di risorse illecite (art. 25 octies)
Lesioni personali e omicidio colposi commessi con inosservanza delle norme sulla sicurezza del lavoro (art. 25 septies e art. 30 d.lgs. n. 81 del 2008)
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SICUREZZA SUL LAVORO, PIÙ ORGANIZZAZIONE
I S R
LE CONSEGUENZE DEL REATO PRESUPPOSTO
Responsabilità penale
personale del soggetto che compie il reato
Responsabilità “amministrativa”
Dell’impresa alla quale è legato l’autore del reato
E INOLTRE
Se il reato è commesso da persone che dirigono/controllano l’azienda o che sono sottoposte alla vigilanza di queste (anche se si tratta di “parasubordinati”)
Se per effetto del reato si determina un vantaggio o un interesse per l’azienda (quindi potrebbe trattarsi anche di un “beneficio indiretto”)
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SICUREZZA SUL LAVORO, PIÙ ORGANIZZAZIONE
MODELLO ORGANIZZATIVO – IL DECRETO 231 - 01
IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI - DVR
DIMOSTRANDO CHE IL SOGGETTO AUTORE DEL REATO HA AGITO UNICAMENTE NEL PROPRIO INTERESSE
DIMOSTRANDO DI AVERE ADOTTATO ED EFFICACEMENTE ATTUATO UN MODELLO ORGANIZZATIVO IDONEO ALLA PREVENZIONE DELLA COMMISSIONE DI REATI QUALI QUELLO VERIFICATOSI
L'ENTE PUÒ ESIMERSI DA RESPONSABILITÀ SOLTANTO IN DUE MODI:
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RELAZIONE IDEATA E SVILUPPATA DAEVO consulting s.r.l. ISR Istituto di studi sulla responsabilità amministrativa degli enti
www.evoconsulting.it www.istituto.isr.eu
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