Kyos Verona Settembre 2009

52
...Bel tempo si spera Enzo Bianchi Roberto Puliero Andrea Romeo Davide Zovadelli Un set per Verona Letters to Juliet E con la collaborazione dei bambini dello Sport Expo 2009: Piero Fanna Davide Pellegrini Diego Confalonieri Redskins Verona Christian Filippi Fabio Moro settembre 2009 v e r o n a KYOS VERONA - SETTEMBRE 2009 N. 36 - DISTRIBUZIONE GRATUITA - POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, CNS VERONA - PREZZO A COPIA € 2,00 KYOS VERONA SETTEMBRE 2009 MUSICA ARTE TEATRO SPETTACOLO DESIGN SPORT TEMPO LIBERO PERSONAGGI CULTURA CUCINA VIAGGI AUTO NATURA

description

... Bel tempo si spera

Transcript of Kyos Verona Settembre 2009

Page 1: Kyos Verona Settembre 2009

...Bel tempo si spera

Enzo BianchiRoberto PulieroAndrea RomeoDavide Zovadelli

Un set per VeronaLetters to Juliet

E con la collaborazione dei bambini dello Sport Expo 2009:Piero FannaDavide PellegriniDiego ConfalonieriRedskins Verona Christian FilippiFabio Moro

settembre 2009

MUSICA ARTE TEATRO SPETTACOLO DESIGN SPORT TEMPO LIBERO PERSONAGGI CULTURA CUCINA VIAGGI AUTO NATURA

v e r o n a

ky

os

ver

on

a -

set

tem

br

e 2

00

9 n

. 3

6 -

dis

trib

uzi

on

e g

ra

tuit

a -

Po

ste

ita

lia

ne

s.P

.a.

- sP

ediz

ion

e in

ab

bo

na

men

to P

ost

ale

- d

.l.

35

3/2

00

3 (

co

nv

. in

l.

27

/02

/20

04

46

) a

rt.

1,

co

mm

a 1

, c

ns

ver

on

a -

Pr

ezzo

a c

oP

ia €

2,0

0

kyo

S V

ERo

nA

SETT

EMBR

E 20

09

MUSICA ARTE TEATRO SPETTACOLO DESIGN SPORT TEMPO LIBERO PERSONAGGI CULTURA CUCINA VIAGGI AUTO NATURA

Page 2: Kyos Verona Settembre 2009

Eccomi Associazione di Volontariato onluslavorare per i giovani con i giovaniEccomi è un’associazione di volontariato che sostiene progetti per i giovani in Burundi, Burkina Faso, e in Brasile, il progetto Remar. Promuove l’educazione, l’istruzione e la formazione di giovani e adulti in difficoltà Appoggia i giovani nel loro ambiente collaborando alla realizzazione di iniziative imprenditoriali e artigianaliReperisce le risorse umane ed economiche necessarie alla definizione dei progettiSostiene lo scoutismo giovanile e adulto, coerente con i valori associativi di solidarietà, di promozione umana, di pace e di rispetto della dignità di ogni uomo

Come offrire le donazioniLe donazioni possono essere effettuate a favore diEccomi - Associazione di volontariato OnlusVia G.A.Pasquale, 11 - 00156 Roma indicando il nome del progetto che si intende sostenere- tramite conto corrente postale: n° 78044310- tramite assegno non trasferibile o bonifico bancario:Banca Popolare Etica, Agenzia di Roma, via Rasella, 14 - 00187 Romacoordinate bancarie internazionali: IT77 Q 05018 03200 000000118601.

L’Associazione di volontariato Eccomi Onlus è una Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale con sede legale in Roma debitamente registrata presso l’Agenzia delle Entrate, Direzione regionale del Lazio ai sensi dei D.Lgs 460/97 e D.M. 266/03. Pertanto le donazioni in denaro e in natura erogate da persone fisiche sono deducibili dal reddito complessivo o detraibili dall’imposta lorda del soggetto erogante a norma di legge.

Printedita

Verona

Se cerchi Kyos Verona in centro... LOCANDA CASTELVECCHIO • CAFFÈ PER TE • CIRCOLO UFFICIALI • BAR CASTELLO • VIA ROMA 33 • RESIDENCE CASTELVECCHIO • IL CIOTTOLO • FITNESS FIRST PALESTRA • BIBLOS ART GALLERY • CAFFÈ ORO BIANCO • CREPERIA L’ ORA DI MEZZO • MERCEDES BENZ CAFE’ • CAFFÈ RIALTO • GELATERIA VITTORIA • PASTICCERIA MIOZZI • GIOIELLERIA BONER • NEW GALLES • HOTEL BOLOGNA • SOCIETà LETTERARIA • L’ORDINE DEGLI ARCHITETTI • GALLERIA D’ ARTE LA MERIDIANA • ROTARY CLUB VERONA ◊ Se cerchi Kyos Verona nelle aree pedonali del centro storico... BAR LISTON 12 • GELATERIA EMANUEL • PIZZERIA LA COSTA IN BRA’ • RISTORANTE GIOVANNI RANA • RISTORANTE OLIVO • HOTEL TORCOLO • RISTORANTE TORCOLO • HOTEL COLOMBA D’ORO • BIRRERIA RE CARLO • SQUASSABIA ARREDAMENTI • BOUTIQUE NOVELLA • HOTEL EUROPA • GELATERIA SAVOIA • LIBRERIA CATULLO • PROFUMERIA GRAZIA • CAFFÈ ROMA • LOUIS VUITTON • STEFANEL • DOUGLAS PROFUMERIE • BIASIA BORSE • LUISA SPAGNOLI • DIESEL • GIOIELLERIA CANESTRARI • LE SPOSE DI CRISTINA • MONTBLANC • BOUTIQUE ALEXANDRA • GUCCI • SWATCH • TIMBERLAND • CHOCOLATE • JULIET • EMPORIO ARMANI • PASTICCERIA CORDIOLI • CALZATURE BRUSCHI • GABEL • CAFFÈ PORTA LEONA • LIBRERIA GIUNTI • BASEVI JEANS • BIO BAR • ISTITUTO LIFE • CAFFÈ LEONI • LA GALLERIA DEL MANIFESTO • CAFFÈ LUI E LEI • FNAC • OSTERIA DA UGO • LIBRERIA IL GELSO • LA CASA DEL CAFFÈ • ARNOLD SARTORIE • SAHARA ABBRONZATURE • BAR LA BATIDA • MAX & CO. • GIOIELLERIA DARIA BONER • LIBRERIA GHELFI E BARBATO • DUCA D’ AOSTA • CARTIER GIOIELLI • FOOTLOCKER • LA BAGAGERIE ◊ Sempre in centro storico, dalle parti di Piazza Erbe... HOTEL DUE TORRI • PIZZERIA PAM PAM • FATTO A MANO • IL MERCANTE D’ORIENTE • PASTICCERIA ALLE FOGGE • CAFFÈ DANTE • ANTICA TIPOGRAFIA ARCHE SCALIGERE • LA BOTTEGA DEL CUOIO • BLOOM FOOD AND CAFFÈ • CAFFÈ FILIPPINI • CAFFÈ MAZZANTI • OSTERIA VERONA • CLARKS • GIOIELLERIA PIERROT • CAFFÈ BARBARANI • CAFFÈ MEZZA PARTE • BAR DELLA RAGIONE • PROFUMERIA GRAZIA • TEZENIS • LAZZARI & CO. • HOTEL AURORA • CARNABY STREET • GALLERIA D’ARTE GHELFI • FORNAIO DE ROSSI • OSTERIA DEL BUGIARDO • SHOWROOM SELEZIONE ARREDAMENTI • CAMPIDOGLIO • RISTORANTE 12 APOSTOLI • DOLCE E GABBANA • REPLAY • AQUILA NERA • LUMBERJACK • JUST CAVALLI • FATE E FOLLETTI • ETRO’ • DISMERO • FOLLI FOLLIE • TONI & GUY PARRUCCHIERI • ALCHIMIA • LIBRERIA RINASCITA • MARIELLA BURANI • OKKIO • PATRIZIA PEPE • LO SCRITTOIO PINEIDER • PAUL & SHARK • MAGIOCA BOTIQUE • RISTORANTE MAFFEI • LACOSTE • AGOR E AMIGHINI • NEW FARAONI • CASABELLA • LIBRERIA GHEDUZZI • PUNTO VENDITA LOACKER • CIRC. RICREATIVO UNICREDIT • CAFFÈ MONTE BALDO • PASTICCERIA ALLA ROSA • ROSA THEA • GALLERIA PALAZZO FORTI • GIOIE ED ARTI • SALUMERIA ALBERTINI • OTTICA ASCHIERI • UNIVERSITà DELLA TERZA ETà • GELATERIA PAMPANIN ◊ In zona Ponte Pietra e in Sottoriva ALCOVA DEL FRATE • OSTERIA DELL’ORSO • TAVERNA TIGELLA BELLA • TRATTORIA VECIO MULIN • SQUARE BAR • SOTTORIVA 23 • CAPPA CAFFÈ ◊ Se passi da Borgo Trento TECNOBAR - PASTICCERIA ALLA ROSA 3 - LA PANIZZERIA - TAKE AWAY GIAPPONESE SUSHI - BAR ROSSO - ENNEVI FOTOGRAFIE ◊ In zona San Zeno PIZZERIA VESUVIO - TRATTORIA PORTICHETTI - RISTORANTE AL CALMIERE - OSTERIA AI PILOTI - OSTERIA LA BUSA - LA PANZEROTTERIA ◊ In zona Corso Milano GIOIELLERIA STEVANELLA • PASTICCERIA TOMMASI • HOTEL PORTA SAN ZENO • PROFILI ILLUMINAZIONE • CONCESSIONARIA RENAULT • SEI ARREDAMENTI • OIKOS ARREDARE OGGI • VICENTINI AUDI • VICENTINI VOLKSWAGEN • CARBONI ADB • OSTERIA L’ALTRO CAPPERO • PIZZERIA RIO • PIZZERIA RIO • CONCESSIONARIA CHEVROLET • IMPERO DEL SOLE • HOTEL LEOPARDI ◊ Tra Santa Lucia e Borgo Roma IMPERO DEL SOLE • BASCO ABBIGLIAMENTO • OTTICA GIOIELLERIA BENETTI • AUTOGERMA • VOLKSWAGEN GROUP ITALIA • CONCESSIONARIA BENATI • CONCESSIONARIA AUTOZAI • VERONAFIERE ◊ Zona Cittadella, Veronetta e zona Università BEAUTY TIME • GRAND HOTEL • HOTEL TRIESTE • ZECCHINI MUSICA • GREEN BAR • PIZZERIA TORRE 5 • PASTICCERIA FILARMONICO • GELATERIA PATAGONIA • PASTICCERIA BARINI • HOTEL MASTINO • BOX ART GALLERY • LAB. CHITARRE RAN DE GAL • HOTEL TRENTO • TAKE AWAY GIAPPONESE SUSHI • OSTERIA E FORMAGGI RETROGUSTO • BAR LA VOGLIA • L’ATTIMO CAFFÈ • BAR LE PINTE • CAFFÈ CAMBRIDGE • PIADINERIA BACCHABUNDUS • BAR TIME OUT • MACELLERIA MOLON • TEATRO CAMPLOY • CAFFÈ FUORICORSO • BAR UNIVERSITà • NATURA Sì ◊ Sulle Torricelle e in Borgo Venezia PIZZERIA SAN MATTIA • AGRITURISMO SAN MATTIA • PIPER • PASTICCERIA PERLINI • IL GELATONE 2 • BAR DAL COLLE • PIZZERIA OSTERI LA MATTARANA

Anche in provinciaA Parona DOLCE GUSTO PUNTO VERDE • HOTEL BRENNERO • RENBEL TRAVEL • VIAGGI E DINTORNI • GASTRONOMIA AL PORTO • PASTICCERIA IL BIGNÈ • HOTEL BORGHETTI • PISCINA ACQUA 2 O ◊ Arbizzano PALESTRA OLYMPUS • SPORTING CLUB ARBIZZANO • TRATTORIA STELLA • PIZZERIA PUB ALL’OCA • PALESTRA OPTIMA • PIZZERIA LA GALLERIA • PIZZERIA RISTORANTE CAPRI • OUTLET BRUSCHI ◊ Santa Maria di Negrar CENTRO COMMERCIALE VALFIORITA • PALESTRA DINAMIKA • OSTERIA IL BUGIARDO • METE LONTANE ◊ San Vito di Negrar HOTEL SAN VITO • CONSORTIA DI VALPOLICELLA • PIZZERIA VILLA RENZI • LA MAGIOCA RELAIS • LOCANDA ’800 • PIZZERIA IL RITROVO ◊ Negrar PIZZERIA DA GIGI • PIZZERIA LA VECCHIA RAMA • PIZZERIA ALLE VIGNE • BIBLIOTECA COMUNALE • PASTICCERIA PELLEGRINO • COMUNE DI NEGRAR • BAR EUROPA • PARADISE CAFFÈ • JAGO EDIZIONI • BAR LA DIVINA COMMEDIA • PALESTRA OBLò ◊ Torbe di Negrar RISTORANTE VALPOLICELLA • OSTERIA DALLA BICE • TRATTORIA CAPRINI ◊ Fane TRATTORIA ALLA RUOTA • PIZZERIA L’ANGOLO VERDE ◊ Sant’Anna D’Alfaedo GYMNASIUM CLUB • TRATTORIA AL TESORO • TRATTORIA PONTE DI VEIA • ALBERGO MORANDINI • PASTICCERIA MORANDINI • TRATTORIA CAMPOSTRINI • TRATTORIA RONCONI • ALBERGO ZULIANI ◊ Marano di Valpolicella OSTERIA DELLA VALPOLICELLA • BIBLIOTECA COMUNALE • BAR FERRARI • PIZZERIA AL RUGOLIN ◊ San Floriano, San Pietro in Cariano, Fumane e S. Ambrogio PRISMA 2 • ENOTECA DELLA VALPOLICELLA • CENTRO SPORT. CEMENTI ROSSI • BIBLIOTECA COMUNALE • MASI AGRICOLA • PIZZERIA PRIMAVERA • PETRA ANTICA ENOTECA CAFFÈ • HOTEL VALPOLICELLA • SALUMIFICIO VALPOLICELLA • RUGBY CLUB VALPOLICELLA ASD • CENTRO SPORTIVO SAN FLORIANO • IAT VALPOLICELLA ◊ Pedemonte PIZZERIA ALLA GRIGLIA • PIZZERIA ALLA QUINTA STAGIONE • ALBERGO ALLA PESA • RISTORANTE VILLA DEL QUAR ◊ Bussolengo PIZZERIA DA NELLO • PALESTRA NEW GYM • PALESTRA FOR YOU • MONTRESOR HOTEL TOWER • BAR L’INCONTRO • GLAMOUR CAFE’ • DALEN’S CAFE’ • BAR CHAPLIN’S • BAR MAZZINI • MACELLERIA VASSANELLI • PASTICCERIA GARZOTTI • CAFFÈ RISTO’ CARACE • PIZZERIA AL CASOLARE • PIZZERIA AL PICCIONE • PIZZERIA DUE COLONNE • PIZZERIA ALLA PASSEGGIATA • BAR RICKY • BAR CATULLO • BAR AL PESCO • PASTIFICIO AVESANI • PIZZERIA DECO’ • TRATTORIA PICCOLO COVO • VILLAGE / AREA BENESSERE • PIZZERIA ALLA CORTE ◊ Lugagnano CLUB IL GIARDINO ◊ Villafranca CAFFÈ FANTONI

kyos I punti di incontro di Verona e provincia dove puoi trovare la tua copia

Page 3: Kyos Verona Settembre 2009

KYOS verona editoriale

C’era una volta e c’è tutt’ora, profumata e bella, una rosa che rasserena le nostre giorna-te, e che può diventare di tutti i colori. Era la copertina di un nuovo giornale che arrivava a Verona con pagine coperte di entusiasmo e curiosità. Gli stessi ogni mese, di ogni anno che passa, l’entusiasmo e la curiosità di Kyos Verona per le storie vere, di vite e di esperien-ze. Oggi abbiamo dato una “mano di rosso”, abbiamo scelto un colore intenso e vivace, che dà energia e che evoca molte diverse sensazio-ni. Emozioni forti come una grande passione, una ventata di rabbia o la forza di una visione bellissima. Emozioni che sono in piena sinto-nia con gli ospiti che abbiamo incontrato. Ci sorprende la convinzione con cui Padre Enzo Bianchi insiste a sostenere i valori su cui si deve fondare il presente per portare ad un futuro sempre migliore: la fedeltà, la speranza e la perseveranza. Ci porta allo stadio sugli spalti di una partita di serie A, la chiacchierata con l’ar-bitro Andrea Romeo, e alle porte dell’Accade-

mia del Teatro alla Scala di Milano, la storia di un piccolo ballerino veronese, a cui auguriamo di fare tanta strada: Davide Zovadelli.Una nostra inviata speciale ha seguito passo passo le riprese di Letters to Juliet, il film che riporterà Verona sul grande schermo, raccon-tandoci le vicende che hanno trasformato la città in un set cinematografico vivo e pulsante. Torna Roberto Puliero, questa volta per ricor-dare con noi l’amico Dino Coltro, e per festeg-giare i primi “soddisfatti” 40 anni della “sua” Barcaccia. Il rosso domina poi le rubriche del gusto, dove consigliamo cibi e bevande, dove scorriamo la storia del colore che ha segnato la storia del marchio Ferrari. Con il rosso di sera, con i tempi che corrono, con i buoni propositi che tutti si stanno impegnando ad attuare, con l’estate che ci regalerà ancora splendide gior-nate... bel tempo si spera!

Silvia [email protected]

... Bel tempo si spera

KYOS verona

Page 4: Kyos Verona Settembre 2009

Impazziamo di luceElio FiorucciMarco Vinco

Teresa RomanoGiovanni SirottoAlberto Sartori

Verona Emergenza

luglio-agosto 2009

MUSICA ARTE TEATRO SPETTACOLO DESIGN SPORT TEMPO LIBERO PERSONAGGI CULTURA CUCINA VIAGGI AUTO NATURA

v e r o n a

ky

os

ver

on

a -

LU

GLI

o-a

Go

sTo

20

09 n

. 35

- d

IsTr

IbU

zIo

ne

Gr

aTU

ITa

- P

osT

e IT

aLI

an

e s.

P.a

. -

sPed

IzIo

ne

In a

bb

on

am

enTo

Po

sTa

Le -

d.L

. 35

3/20

03 (

co

nv

. In

L.

27/0

2/20

04 n

° 46

) a

rT.

1,

co

mm

a 1

, c

ns

ver

on

a -

Pr

ezzo

a c

oPI

a €

2,0

0

kyo

S V

ERo

nA

LUG

LIo

-AG

oST

o 2

009

MUSICA ARTE TEATRO SPETTACOLO DESIGN SPORT TEMPO LIBERO PERSONAGGI CULTURA CUCINA VIAGGI AUTO NATURA

cop_lugago_09.indd 1

30/06/09 18:48

v e r o n a

tutto l’anno a casa tua il meglio di verona e del suo territorioabbonati

tutte le informazioni sull’abbonamento a pagina 48

Foto

Enn

evi

Page 5: Kyos Verona Settembre 2009

...bel tempo si spera

Valori di ieri, di oggi e di domaniIncontro con Fratel Enzo Bianchi 06

TEATRO DANZA - MUSICA 26ARTE - DA NON PERDERE 30

SPORT 34

Un set per VeronaTra gli attori e le macchine di Letters to Juliet 12

A passo di danza Davide Zovadelli, un giovanissimo veronese all’Accademia del Teatro alla Scala 16

Giornalista per un giornoI ragazzi dello Sport Expo 2009 intervistano i campioni 16

appuntamenti

rubriche

Consigli di letturaRosso tra gli scaffali 35Storie su ruote

Ferrari, rossa italiana 37Vetrina veronese

I fratelli Maggi e Decorart 38

rivista mensile di Verona

settembre 2009anno 4 - numero 36

Rivista mensile free press di Verona e provincia. 12.000 copie distribuite nei migliori punti di incontro

EditorePRINTEDITA Srl - Via Francia, 7/b - 37024 Negrar (Vr) - Tel. : (+39) 045 8101204 Fax: (+39) 045 [email protected]

Iscrizione al Tribunale di Verona:n. 1786 - 17/01/2008Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, CNS VERONARegistrazione al ROC n° 16808 Prezzo a copia € 2,00

Direttore responsabile: Silvia Sartea

Art director: Simone Pavan

Consulente editoriale: Pino Agostini

Redazione: Guido Benati, Simone Bonini, Riccardo Ferraresso

Hanno collaborato: Cristiana Albertini, Ennevi, Elisa Zoppei Supervisione Tecnica: Gianna Calabria

Redazione Grafica: Cinzia Signorini, Manuel Bergamasco

Relazioni Pubbliche: Luisa Calabria

Sviluppo Commerciale e Pubblicità:Guido Benati, Alessia Corso 348 15 32 664

Stampa: CierreGrafica Sommacampagna (VR)Tel. 045 8580900 - www.cierrenet.it

Numero chiuso in redazione il:31 luglio 2009

In copertina: “Enzo Bianchi”,Foto © 2009 Bosephotoarchiv

v e r o n a

40 anni di BarcacciaC’è da fidarsi 22

Un veronese di Serie AL’arbitro Andrea Romeo 10

Printedita sostieneABO PROJECTwww.aboproject.it

Questioni di stileButton Noise un’idea tutta veronese 46

Impazziamo di luceElio FiorucciMarco Vinco

Teresa RomanoGiovanni SirottoAlberto Sartori

Verona Emergenza

luglio-agosto 2009

MUSICA ARTE TEATRO SPETTACOLO DESIGN SPORT TEMPO LIBERO PERSONAGGI CULTURA CUCINA VIAGGI AUTO NATURA

v e r o n a

ky

os

ver

on

a -

LU

GLI

o-a

Go

sTo

20

09 n

. 35

- d

IsTr

IbU

zIo

ne

Gr

aTU

ITa

- P

osT

e IT

aLI

an

e s.

P.a

. -

sPed

IzIo

ne

In a

bb

on

am

enTo

Po

sTa

Le -

d.L

. 35

3/20

03 (

co

nv

. In

L.

27/0

2/20

04 n

° 46

) a

rT.

1,

co

mm

a 1

, c

ns

ver

on

a -

Pr

ezzo

a c

oPI

a €

2,0

0

kyo

S V

ERo

nA

LUG

LIo

-AG

oST

o 2

009

MUSICA ARTE TEATRO SPETTACOLO DESIGN SPORT TEMPO LIBERO PERSONAGGI CULTURA CUCINA VIAGGI AUTO NATURA

cop_lugago_09.indd 1

30/06/09 18:48

Colori in cucinaRosso pomodoro 40Rituali urbani

Storie da bere 42

Italia TagliaLe censura svelata 45

Semplicemente preziosiIl rubino 44

Page 6: Kyos Verona Settembre 2009

Con quello sguardo scrutatore che ti esamina-va da sotto le lenti degli occhiali, la testa un po’ abbassata e una dolcezza che veniva fuori, con battute di spirito in dialetto, solo dopo un po’ che la conversazione era cominciata. Solo dopo che, con le prime domande dell’intervista lo avevamo convinto. Dino Coltro ci ha accolti nella sua casa, per la prima volta, all’inizio del 2007, con sua moglie sempre così gentile, e una nipotina che lo veniva a coccolare ogni tanto, durante il pomeriggio che abbiamo passato con lui. Ci ha incantati con la sua infinita cono-scenza delle storie del passato, ci ha incantato per le pareti del suo studio ricoperte di libri e le scrivanie piene di pagine e libri aperti pronti per essere consultati. Lo salutiamo così e lo ringraziamo per la fidu-cia che ci ha dato e l’apprezzamento che ha dimostrato per il nostro giornale.

... E el campo,scaelzà,sburtonà,ingozà de somenza,stofegà de la spuzade le boazeche se mescola a la tèra,el lo vardade traersonin mezo a la nìbia,el lo vardae el par che ’l ghe dìga:“Zàpame!” Tratto da Noantri, di Roberto Puliero (Perosini Editore)

Un sorriso per Dino con RobertoSorridiamo per allontanare l’emozione che ci muove il ricordo del maestro, con i versi che Roberto Puliero gli faceva recitare quando lo imitava in televisione. Quei versi che molti gli hanno chiesto di recitare nei suoi incontri pub-blici e che Dino Coltro doveva sempre specifi-care che non aveva scritto lui.Coltro si lamentava sempre che quando anda-va a fare le conferenze gli chiedevano proprio quella poesia, non sua, ma in fondo ne era con-tento e divertito.Puliero indossava una parrucca con l’attacca-tura molto bassa, gli occhiali e partiva nella sua imitazione recitando in dialetto...

Dino Coltro

Kyos Verona Settembre 2009

Omaggio a Dino Coltro“quel tale de fora che cata su parole

che la gente perde”

4

Foto tratte da Dino Coltro, La terra e l’uomo, Cierre Edizioni, 2006

Page 7: Kyos Verona Settembre 2009
Page 8: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009

Sono occasioni speciali. Come quando incontri qualcuno e sai che da lì in avanti nella tua vita e nella tua esperienza c’è qualcosa di nuovo, migliore. Sono incontri speciali. Come quello con Fratel Enzo Bianchi, che ho conosciuto molti anni fa e che seguo attraverso i suoi libri. E quest’anno, lo scorso luglio, Verona lo ha ospitato in un caloroso appuntamento in Gran Guardia. Era il quarto evento della 10a edizione di Sorsi d’autore organizzato da Fondazione Aida. Grazie a questa coincidenza ho avuto di nuovo la possibilità di scambiare due parole con lui. Enzo Bianchi è un religioso che ha fondato la comunità monastica di Bose, tra Biella e Ivrea, in Piemonte. Vivono in comunione monaci e monache cristiani, cattolici, protestanti e ortodossi che hanno promesso l’obbedienza ai voti di vita comune e di celibato.

Come è iniziato tutto?Nel periodo in cui mi trovavo a Torino per compiere gli studi universitari, iniziavo a scorgere nella vita comunitaria di tipo monastico la più adatta per me. Nel 1965 cominciai a vivere nella frazione di Bose, tra Ivrea e Biella. Per alcuni anni rimasi da solo, ma già nel 1968 arrivarono i primi amici, un pastore protestante e una giovane. In realtà non avevo alcun progetto di creare una comunità ecumenica, tuttavia, con il consiglio del Cardinale Pellegrino (vescovo di Torino ndr.) che mi era vicino, ho cercato di cogliere questa opportunità che col tempo si è rivelata assai feconda. Arrivarono altre donne, altri protestanti e qualche ortodosso che diedero così un volto ecumenico alla comunità. Una delle ricchezze del Monastero di Bose è proprio la ricerca del dialogo, tra le differenti

chiese cristiane e soprattutto con il mondo dell’ortodossia.

Non furono anni facili…Il cammino dell’ecumenismo era una del-le mete indicate dal Concilio Vaticano II, ma molti settori della chiesa non erano preparati ad accogliere questo messaggio. Il dialogo era difficile soprattutto con le chiese che vivevano ancora nel mondo comunista, piuttosto restie al confronto e all’apertura.

In una società così mutevole come si può rimanere fedeli e coerenti a delle scelte così impegnative?Indubbiamente anche noi risentiamo della mancanza di stabilità. Il monachesimo si è sem-pre contraddistinto per la stabilità benedettina che richiede di dimorare in un unico luogo, e di perseverare nella fedeltà alla scelta iniziale. I giovani dei nostri giorni manifestano invece una maggiore incostanza e altrettanta voglia di provare. Sovente la decisione per una perseveran-za totale è una decisione quasi impossibile, che alcune volte viene anche contestata e contrad-detta. Tuttavia io credo che questi siano valo-ri fondamentali e inalienabili non solo per un cristiano ma per tutta l’umanità. Senza fedeltà e perseveranza nessuna opera umana, soprat-tutto se si tratta di un’opera d’amore, è possibi-le. Pertanto è importante che ci siano persone, anche se sono una minoranza, che sanno dare un segno di stabilità e continuità, senza essere preda delle voglie e delle mode del momento.

Speriamo ci siano...Sì! Io credo che la speranza sia qualcosa che

6

Padre Enzo BianchiLa Comunità di Bose come esperienza monastica, e scelta di vita nell’intreccio di esperienze religiose

Fratel Enzo Bianchidi Guido Benati

Foto © 2009 Bosephotoarchiv

Foto © 2009 Bosephotoarchiv

Page 9: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009

diventa possibile quando siamo tutti insieme a sperare. Certamente ci sono situazioni in cui la speranza si fa difficile, ma per un cristiano la speranza è anche un esercizio e non semplice-mente un orizzonte o un dovere. Sperare è un impegno, bisogna imparare a sperare, e per far-lo occorre soprattutto prestare attenzione alla vicinanza e all’ascolto degli altri.

Il lavoro e la preghiera sono i pilastri su cui si fonda la vostra regola, anche sull’esempio di ordini monastici del passato. Tuttavia la vostra comunità è fortemente inserita nella società. Lei viaggia moltissimo, che visione ha del cristianesimo di oggi in Europa?Di certo il cristianesimo in Europa attraversa un momento difficile. Non solo assistiamo ad un avanzamento della secolarizzazione ma an-che a improvvise crisi che lo rendono precario. Ad esempio in Belgio cristianesimo e cattolice-simo erano fiorentissimi 30 anni fa; era inoltre il paese che in percentuale dava più vocazio-ni missionarie. Oggi invece è il paese dove ci sono meno vocazioni, meno frequenza a messa e sembra esserci addirittura una politica ostile al cristianesimo. In Francia il cristianesimo è costituito da una minoranza, anche se molto attiva e presente. Poi ci sono paesi come l’Italia, la Spagna e il Portogallo in cui sembra resistere uno zoccolo duro di cattolici, ma si assottiglia il numero di vocazioni.Qualche preoccupazione bisognerebbe dunque averla, se in futuro non si sarà capaci di un ri-sveglio, di una presa di coscienza, di raggiun-gere la consapevolezza di che cosa sia il cristia-nesimo in una società pluralista, multiculturale,

multietnica e multietica che si sta profilando.

La società in cui viviamo vede convivere diverse religioni. A volte i valori cristia-ni non si trovano d’accordo con le scelte dei governi. Secondo lei è possibile un dialogo e in che tempi?Spero vivamente che un dialogo sia possibile. Attualmente c’è la tendenza a contrapporre di continuo mondo laico e mondo religioso, so-prattutto sui temi dell’etica, come abbiamo vi-sto in questi ultimi anni in Italia. Io mi auguro che possa esserci un confronto reale, e che si arrivi infine ad un’etica condivisa. È vero che un cristiano ha dei principi etici irrinunciabili, però è altrettanto vero che nella società talvolta occorre perseguire il male minore. Perciò dob-biamo imparare a convivere con etiche diverse, e contemporaneamente a farci ascoltare dal mondo non cristiano con un discorso che sia persuasivo ma soprattutto che sia fondato an-tropologicamente. Ho invece l’impressione che proprio i cattolici non siano ancora capaci di proferire e comprendere un discorso antropo-logico.

Parliamo dei ragazzi. Qual è il modo più efficace per dialogare con loro, tra-smettere un’etica e un corretto stile di vita rispetto ai modelli effimeri che ve-diamo ogni giorno?Credo che la mia generazione abbia delle gran-di colpe verso i giovani perché non è stata capa-ce di trasmettere la propria esperienza. Siamo di fronte a una generazione che si ritrova senza un’eredità spirituale e vive la rottura del legame con la tradizione. Invece di continuare a fare

della retorica, sarebbe semplicemente il caso di ascoltarli e di concedere loro il dono della nostra presenza. I giovani non hanno bisogno di discorsi, quelli li trovano nei libri, hanno bi-sogno di adulti che siano presenti e mostrino passioni per cui valga la pena di vivere una vita. Se non siamo in grado di fare ciò, i giovani con-tinueranno ad essere nutriti dai miti effimeri di oggi. La ricerca della soddisfazione di tutte le voglie (il successo, l’apparire, la bellezza, l’eter-na giovinezza e il denaro) finirà per alienarli da se stessi, privandoli di uno spazio di vita interio-re. In questo modo saranno ridotti a individui omologati in una società omologata, in cui non ci sarà più traccia né di identità né di soggetti-vità, elementi dai quali nasce la responsabilità.

Una visione in prospettiva che volge verso il sereno o che intravede la notte?Credo che non si sia ancora giunti al fondo del-la notte, e sono altrettanto convinto che dopo la notte arrivi comunque l’alba. Noi uomini siamo abili nel risollevarci, ma oggi c’è ancora troppa ambiguità, e non ci sono figure esempla-ri a cui ispirarsi.

Una curiosità sul suo ultimo libro: per-ché “El pan ed sèira, l’è bon adman”?Perché è un proverbio contadino. Da noi, nelle campagne, il pane del giorno prima si mangia-va il terzo giorno. Il pane fresco una volta non si mangiava. Questa immagine serve per dire che ci sono molte cose del nostro passato che sono buone per il domani. L’uomo è sempre uomo, bisogna però avere il coraggio di ricordargli il passato se vogliamo indicargli l’avvenire.

7

La Comunità di Bose come esperienza monastica, e scelta di vita nell’intreccio di esperienze religiose

Foto © 2009 Bosephotoarchiv

Page 10: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 20098

Valori di ieri, di oggi e di domaniFr. Enzo Bianchi incontra il pubblico in Gran Guardia

Appunti sull’ultimo libro: Il pane di ieri«La mia generazione, detta del ’68, è sovente accusata, e con ragione io credo, di non aver saputo trasmettere alle nuove generazioni la grande eredità che aveva invece ricevuto. Io ho reagito. Mi sono detto: io voglio trasmettere qualcosa del mio passato, senza nostalgia, ma semplicemente parlando di cose che fanno par-te dell’uomo, che stanno all’interno dell’espe-rienza, della sapienza, e che non andrebbero perse. Non mi aspettavo che il libro ottenesse un così grande successo, e tanto meno che potesse parlare a così tante persone. Eviden-temente sono riuscito ad evocare dei bisogni, delle urgenze, e ne sono molto contento».

Valori di ieri e valori di oggi«Il mutamento è stato grande, è un mutamento che tutti conosciamo ma che non tutti riesco-no ad individuare. È avvenuto prima agli inizi degli anni ’60, con il boom economico, e poi negli anni ’70 con la grande svolta mondiale. In quegli anni, in tutto l’Occidente, si è com-piuta l’emergenza della soggettività, sfociata nell’individualismo più sfrenato, e allo stesso tempo, paradossalmente, si è verificato un ri-sveglio della religione, dell’identità, che è parti-to dall’Iran. Sono cambiate molte cose, ma cre-do che siano due quelle essenziali: il benessere e la nascita della soggettività. Pochi ricordano, ma prima della fine degli

anni ’60 era difficilissimo poter avere dirit-to alla parola. A chiunque avesse manifestato un suo pensiero veniva detto: “Chi sei tu, chi ti autorizza?” Il ’68, ci piaccia o no, ha rivo-luzionato tutto. Da allora tutti hanno diritto di dire qualcosa, giusta o sbagliata che sia. La vera rivoluzione del ’68 è stata la soggettività (anche se oggi nell’interpretazione di quegli anni si accavallano tante derive che sono venu-te più tardi), e questa soggettività è cresciuta in tutto l’Occidente fino alla situazione attuale in cui si è sfaldata completamente la possibilità di un orizzonte comunitario, di una convergenza all’interno della società. La polis ormai non c’è più, e nel frattempo la pulsione individualistica è cresciuta talmente che da un lato arriviamo all’idolatria e dall’al-tro alla trasformazione di tutti i bisogni in di-ritti, e di tutte le voglie in traguardi che l’indi-viduo vuole assolutamente conquistare anche senza gli altri e persino contro gli altri. Il mondo del passato è scomparso ma non dob-biamo averne alcun rimpianto: il mondo in cui dobbiamo vivere e che dobbiamo migliorare è quello di oggi. Tra l’altro sono più contento di come viviamo la fede oggi. In definitiva il vero problema da risolvere è se noi vogliamo dav-vero umanizzarci, ricordare il passato, essere consapevoli di aver ricevuto un’eredità, oppure se ci accontentiamo di guardare ad un futuro che senza un passato diventa impossibile, vuo-to e molto fragile».

I grandi maestri«Non ho avuto dei grandi maestri nel senso classico del termine. Una delle cose che ho imparato dalla mia famiglia, è di guardare ai maestri che si possono incontrare quotidiana-mente e nelle situazioni non previste. Per esem-pio il mio vicino di casa, un pover’uomo che aveva un orto e mi ha insegnato come si colti-va. Ci sono molti più maestri di quelli che noi crediamo, è sbagliato pensare solo a persone esemplari, straordinarie, vanno invece incon-trati nel quotidiano e sovente nelle persone più semplici. Per me sono davvero queste persone i miei grandi maestri, per questo le ho volute ricordare nel libro».

Credenti e non credenti: il confronto possibile«Nel 1994 uscì anche in Italia il libro di Hun-tington Lo scontro di civiltà che prevedeva un grande scontro di civiltà soprattutto tra occi-dente cristiano e mondo arabo musulmano. Dovendo recensirlo scrissi che secondo me Huntington si sbagliava, che non ci sarebbe stato uno scontro di questo tipo, e che era da temere di più lo scontro all’interno delle no-stre società, tra etiche diverse. Alla luce dei fatti, ne sono tuttora convinto. Non c’è più la possibilità di uno scontro tra islam e cristiane-simo, e neanche tra occidente e mondo arabo. Quello che invece si è verificato in questi anni è proprio lo scontro sulle etiche all’interno della

Foto di Luca Pinali - fornita da U

fficio Stampa Fondazione A

ida

Page 11: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009 9

nostra società. Siamo arrivati ad una contrap-posizione continua e temo che non si sia più capaci di un confronto e un ascolto reciproco. Per questo nutro un vivo timore verso questo confine invalicabile, questo vuoto, che si è ve-nuto a creare tra i cattolici e gli altri. A partire dalla fine degli anni ’60, con la crescita della soggettività nel mondo occidentale, le diver-se etiche sono emerse e si sono poste in grave contraddizione con quella cattolica. Giunti a questo punto vogliamo deciderci ad ascoltarci, a confrontarci, o preferiamo invece continua-re semplicemente a scomunicarci a vicenda, a disprezzare gli uni gli altri? Porto l’esempio di due casi eclatanti. Da parte dei cattolici qual-che volta si dice: se non c’è Dio non ci può essere nessuna morale ed etica. I cattolici che dicono questo sostengono che se non si crede non si sia capaci di distinguere il male dal bene, e questo a me sembra grave. Chi la pensa così, pur non rendendosene conto, nega ciò che la Bibbia dice dalla prima pagina, cioè che ogni uomo è immagine e somiglianza di Dio, che sia credente o no. Allora se è immagine e so-miglianza di Dio, è capace di una morale e di un’etica. Possiamo dire che i buddisti siano sen-za etica? Che gli induisti siano senza etica? Che le grandi spiritualità dell’estremo oriente non abbiano etica?Ecco l’altro esempio. Da parte di alcuni lai-ci si scrive che i cattolici non possono avere un’etica, perché essendo la loro vita regolata

dalla chiesa, non hanno libertà di pensiero, di espressione e di coscienza. Lecaldano ha scritto un libro, Perché i cristiani non possono avere un’etica, che è la risposta, direi simmetrica, di una con-trapposizione in cui non ci si ascolta e ci si di-sprezza. In questo modo i credenti sono tentati di andare su posizioni difensive e intransigenti ignorando la società, i laici percepiscono tutto questo come espressione di un fondamenta-lismo ingiustificato, e allora è chiaro che non c’è dialogo. Ma se non c’è dialogo finiamo per andare verso la barbarie e l’accrescimento del-la conflittualità. Purtroppo continuo a temere uno scontro senza fine, mentre invece dovrem-mo avere la pazienza di ascoltarci, di cercare per quanto possibile di condividere un’etica».

Economia, etica e paesi del terzo mondo«I problemi dei paesi poveri devono essere affrontati a livello mondiale, e tenendo conto che l’attuale crisi economica-finanziaria è nata proprio dai paesi ricchi in cui è venuto meno qualunque orizzonte comunitario. Negli anni ’70-’80 pensavamo anche con l’Africa e il Sud America, ora è impossibile. Qualche addetto ai lavori continua a farlo, qualche volontario, ma a livello decisionale, in questi ultimi due decenni siamo precipitati nell’idolatria del libero mercato e di una finanza senza nessuna regola comune, salvo quella degli interessi. Che futuro c’è per questi paesi? Pensiamo all’Africa, soprattutto negli ultimi 20 anni ha

subito una forte regressione, e se ci sono così tante persone che scelgono di emigrare è per una legge molto semplice: gli affamati vanno dove c’è il pane, non è certo il pane che corre da loro. Dobbiamo fare in modo che queste persone nei loro paesi possano avere dei tragitti di vita, altrimenti continueranno a scappare. A quel punto saranno per noi quello che i barbari nel IV, V e VI secolo furono per i romani. Se ci troveremo in una situazione di decadenza come quella del basso Impero Romano, cosa di cui ci sono già diversi sintomi, sarà ancora più facile per gli immigrati di oggi diventare coloro che daranno un futuro alle nostre terre. Il problema è veramente di identità culturale, di consapevolezza. Dovremmo avere la capacità di pensare in termini mondiali e invece viviamo un paradosso: assistiamo alla globalizzazione e la nostra reazione, per paura, è di salvaguardare gli interessi localistici. Ma il cammino deve essere un altro perché non possiamo salvarci da soli, senza gli altri. Se vogliamo un futuro di qualità dobbiamo avere il coraggio, oggi, di rifare le regole dell’economia mondiale! Altrimenti ci sarà una crisi molto presto e sarà una crisi sempre più culturale ed etica, che sfibrerà la nostra società. Credo che sarebbe importante trovare delle forme per cui possiamo camminare di pari passo con i paesi in via di sviluppo, e farci carico anche dei poveri, per preparare insieme un orizzonte nuovo e una qualità di vita migliore».

EDIZIONI QIQAJONDa venticinque anni, il lavoro di studio e di ricerca di alcuni fratelli e sorelle del Monastero di Bose si è concretizzato anche attraverso le Edizioni Qiqajon:

esse prendono il nome dall’alberello che Dio fece crescere sopra la testa del profeta Giona per dargli un momento di gioioso e gratuito riposo nella fre-scura.

L’idea di proporre testi della tradizione ebraica e cristiana che cercassero di unire serietà di impianto con una forma e uno stile di alta divulgazione ha preso corpo in una ventina di collane, per un totale di oltre 370 titoli, quasi tutti ancora a catalogo.

Il qiqajon, l’alberello è cresciuto, ha messo rami e fronde, cercando ancora oggi di predisporre un luogo di pace in cui sostare per pensare a ciò che più sta a cuore, nella piena solidarietà con gli uomini e le donne del nostro tempo.

Presentazione tratta dal sitowww.monasterodibose.it

Foto © 2009 Bosephotoarchiv

Page 12: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009

Andrea Romeo ha 39 anni e da 7 è arbitro in serie A. Il suo segreto: non abbandona-re mai le buone vecchie abitudini come gli amici e il bar di sempre, dove lo abbiamo incontrato in un caldo pomeriggio di lu-glio per bere un caffè e fare quattro chiac-chiere sulla sua professione.

Veniamo subito al dunque: come le è venuta l’idea di diventare arbitro?È nato tutto un po’ per caso. Come cal-ciatore non sono mai stato un granché, da giovane giocavo a rugby.Un giorno (più di ventitre anni fa) sfo-gliando l’Arena ho visto l’inserzione che pubblicizzava il corso di preparazione per arbitri di calcio e così ho deciso di provare.Ho iniziato nel 1986 e ora sono 23 anni

che faccio parte di questa grande famiglia e da 7 anni sono arbitro di Serie A.

Del giornalista Candido Cannavò, da poco venuto a mancare, si dice che con le sue battaglie sia riuscito a rilanciare il ciclismo e l’atletica leggera in Italia, e che soprattutto abbia introdotto quella parola strana, etica, anche nel calcio. Cosa vuol dire avere un’etica e rispettarla nel suo lavoro, considerando che il mondo del calcio non sta vivendo uno dei suoi periodi migliori?L’etica è fondamentale per noi, così come per qualsiasi altra disciplina. L’arbitro ha il com-pito di tutelare i giocatori durante la partita

facendo rispettare le regole del gioco, al di là della popolarità o meno dello sport qualsiasi arbitro di qualsiasi disciplina deve mantenere questo atteggiamento che gli permette sempre di differenziarsi dal suo ruolo di protagonista e rimanere lo sportivo (calciatore, pallavolista, cestista). È fondamentale per noi mantenere questo tipo di rapporto con l’etica sportiva. Il nostro ruolo comunque ci impone di seguire un regolamento sia in campo sia fuori.

Sembra incredibile che intorno al calcio sia lievitato così tanto l’aspetto economico, girano cifre imponenti, i calciatori si comprano e vendono per centinaia di migliaia di euro...Purtroppo (o per fortuna) per la sua semplicità, per il fatto che tutti lo pos-sono praticare, il calcio ha raccolto tantissime adesioni, e nel nostro paese è senza dubbio lo sport nazionale. Proprio per questo è cresciuto anche un grande bu-siness economico, che ruota soprattutto intorno al mon-do dei calciatori. In altri paesi gli stessi numeri si sentono per altri sport. Dire se sia giusto o sbagliato non spetta a me, l’importante è che il piacere di giocare o di assi-stere a una par-tita non venga mai meno

di Riccardo Ferraresso

10

AUn veronese di Serie A

Andrea Romeo, professione arbitro

Page 13: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009

per i giocatori e per gli spettatori tifosi.

Chi comincia a fare sport ha sempre come punto di riferimento un grande campione: Maradona per il calcio, Michael Jordan per la pallacanestro... C’è un grande arbitro che lei ammira e dal quale ha preso l’esempio?Quando ho iniziato ad arbitrare guardavo con grande ammirazione tutti gli arbitri che avevano molta personalità. Come ad esempio Stefano Braschi e Pierluigi Collina che poi

sono riusciti ad arrivare in alto, arbitrando la finale mondiale e finali di Champions

League, portando i colori dell’Italia a li-vello internazionale.

Decidere il destino di una partita in una frazione di

secondo assegnando un rigore o annullando un gol.

Si tratta di una grande responsabilità.

Troppe volte l’importanza che viene data all’arbitro

è esagerata. La partita si decide tra i calciatori,

ma il loro gesto tecni-co ultimamente viene

sempre meno consi-derato, per guarda-

re invece all’errore che può aver

fatto l’arbitro. Le polemiche

arbirali fan-

no parte del gioco, ma è chiaro che anche noi rischiamo di “farci del male” arbitrando una partita distrattamente. I nostri designatori san-no quando noi arbitriamo bene, e ci giudicano non per ciò che si dice durante i programmi tv ma secondo precisi criteri e l’esperienza.

La partita più difficile che ha arbitrato?Potrei dire la partita più bella che ho arbitrato: quella che verrà domani. Le partite sono tutte difficili e belle e vanno affrontate con la mas-sima concentrazione e serietà, dall’amichevole alla partita “di cartello”. Sulla carta non esisto-no partite facile o difficili, dipende dai calcia-tori, se sono collaborativi o meno, tutte le par-tite sono delicate, è pur logico che il calciatore possa sentire in modo particolare certi incontri.Il nostro impegno è cercare sempre di essere perfetti nell’arbitraggio, non possiamo permet-terci di prendere sottogamba una partita che magari poi può diventare difficile da gestire, sbagliare un fischio potrebbe voler dire scalda-re gli animi in campo.

C’è un giocatore in particolare che lei ricorda per le sue qualità non solo tecniche ma anche umane, un giocatore che aiuta l’arbitro... Tutti i giocatori dovrebbero essere collaborati-vi nei confronti dell’arbitro (poi passa sempre più inosservato il giocatore che si relaziona bene con l’arbitro mentre in prima pagina, sui giornali, vanno gli “scontri” tra arbitro e gio-catore). Il regolamento dice che in campo può parlare solo il capitano, succede raramente, ma sarebbe un buon inizio per instaurare al meglio

il rapporto arbitro-giocatore.Paolo Maldini, che ho avuto l’occasione di ar-bitrare, è stato un signore dentro e fuori dal campo, esempio di lealtà e correttezza. Il rap-porto con lui è sempre stato di collaborazione e reciproco rispetto, quello che noi dovremmo dare ai giocatori e che i giocatori dovrebbero dare a noi.

La partita che vorrebbe arbitrare?Un sogno sarebbe sicuramente la finale dei Mondiali, ma purtroppo per limiti d’età credo che resterà un sogno. Più concretamente potrei dire un derby importante magari quello della città di Milano.

Come si diventa arbitri internazionali?È una scelta tecnica che viene effettuata dall’organo di selezione e ulteriormente valu-tata dalla UEFA (Union of European Football Associations). Io non rimpiango di non esserlo diventato, nonostante tutto riesco ugualmente a visitare l’Europa ed i suoi stadi come quarto ufficiale di arbitri di rilievo.

Infine sfatiamo un mito. Lei da giovane aveva una squadra del cuore?Io da buon veronese sono supporter dell’Hellas Verona, con il cuore rivolto ai ricordi dell’espe-rienza stupenda dello scudetto dell’84-’85 , come la maggior parte dei miei coetanei. Am-miro molto anche la bella realtà del Chievo Verona, una grande società di serie A, con un grande presidente. L’unica sfortuna è che es-sendo veronese non potrò mai arbitrarle.

11

Andrea Romeo nato a Verona nel settembre del 1970,esordisce in serie A il 29 maggio 2005 in Messina - Livorno, ad oggi ha diretto più di 25 incontri della massima serie.

AFotoexpress Verona © copyright

La foto dell’arbitro Andrea Romano è stata gentilmente fornita da Fotoexpress Verona

Page 14: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009

letters toGiugno 2009, Verona diventa un set cinema-tografico: il balcone di Giulietta, Piazza del Campidoglio, Piazzetta Pescheria, Piazza Bra-Molinari, piazza Erbe, la chiesa di S. Bernar-dino, Castel S.Pietro... Gli accessi vengono transennati, metri di nastro a strisce bianche e rosse, cartelli di avvertimento, macchine da ri-presa in lontananza, ragazzi che girano indaf-farati riconoscibili dai badge. Passando è inevitabile fare due chiacchiere con gli uomini che controllano il lavoro, sono tutti in pantaloncini corti e hanno un forte, simpa-tico e ironico accento romano. Lungadige Ru-bele è invaso per alcuni giorni da una lunga fila di camion bianchi, pieni di attrezzatura e di cavi. La scritta “Tranquilli” che campeggia sulle fiancate, sembra un monito rassicurante per la gente che passa, e un segno di riconosci-mento quasi familiare.Erano 20 anni che non si girava un film di un certo calibro in questa città e gli effetti si sono visti anche nella reazione della gente. Verona è un set naturale, bella, signorile, romantica e suggestiva. Una città da scoprire oltre lo ste-reotipo shakesperiano che è, peraltro, la sua fortuna. Guardare la nostra città con gli occhi della te-lecamera ci permette di scoprire scorci, angoli, piazze, strade, palazzi da sempre custodi della bellezza e della storia, e scorgere, al di là, atmo-sfere e messaggi inconsueti. Entrare anche solo per un attimo nella “macchina” è stato motivo di conoscenza e di rivelazione. Verona ne ha acquistato in visibilità non del tutto banale. E questo può essere un motivo interessante per gli abitanti della città scalige-ra che hanno accolto la novità e gli inevitabili

disagi qualche volta con impazienza e un pizzi-co di diffidenza e che scopriranno, ancora una volta, che “c’è un mondo al di fuor di queste mura”.

Scene dalle ripreseÈ strano che Verona sia conosciuta solo per l’Arena, la musica, il teatro e sia meno valo-rizzata per il suo contesto architettonico e ar-tistico, che lascia a bocca aperta il personale romano del film che commentava meravigliato le bellezze della città.

Il set in Piazzetta Pescheria. Un grande pergolato avvolto dall’edera viene montato da-vanti all’ingresso ad arco non lontano dall’uni-co supermercato della zona. Si crea così l’am-biente di un raffinato ristorante dall’atmosfera quasi retrò. Poco lontano un movimento con-tinuo di persone, mezzi, cavi, sedie, luci che si accendono, si spengono e si spostano in con-tinuazione obbedendo ai comandi che arriva-no dall’interno: “Tutti zitti, si gira!”, “Pausa, il pubblico si deve spostare..”, “Arrivano gli atto-ri, togli quel cavo”.Sopra la piazza aleggia galleggiando un grande pallone rettangolare coperto da un telo nero di plastica, che la sera si è svelato essere una fon-te di luce che creava una suggestione di colore dall’alto. E l’alta gru posizionata appena prima della piazza a sostenere un piccolo albero? La sera un’altra magia: il braccio della gru si alza, si accendono le luci e l’ombra dell’alberello si proietta grandissima sul palazzo di fronte.Poco dopo la scena cambia e tutti corrono, spostano cose, cambiano cavi, aggiungono luci, escono i protagonisti e provano distanze

ed effetti con il maestro della fotografia, Mar-co Pontecorvo (regista di Paradà e figlio di Gil-lo Pontecorvo): la qualità è assicurata! In quel momento arrivano i taxi... con estrema elegan-za scende una signora, con delicatezza e un ac-cento decisamente inglese chiede permesso, il suo volto è particolare, grave e quasi solenne, riconosco Vanessa Redgrave, grande attrice in-glese, semplice e raffinata come poche.

12

Un set per verona: letters to juliet di Cristiana Albertini

Letters to Juliet: il filmBasato su Letters to Juliet (Tea Edizio-ni) di Lise e Ceil Friedman. Rincorre la storia di Giulietta per trasportarla nell’oggi. Il tema è quello delle lette-re d’amore che le persone inviano al Comitato, da qui la storia si snoda e si intreccia con amori passati...Regia: Gary Winick (La mia miglior nemica, La tela di Carlotta, Tadpole); sce-neggiatura: Marc Canton; produzio-ne: Ellen Barkin e Caroline Kaplan. Attori: Amanda Seyfried, Gael Gar-cia Bernal,Vanessa Redgrave, Franco Nero.Girato a Verona, Soave, Siena e in America, Letters to Juliet sarà in uscita il 14 maggio 2010.

Amanda Seyfried, l’attrice protagonista

Page 15: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009

letters toTonino Nigro:il cinema al di là dello specchioVia Cappello, una calda mattina di giugno. Due uomini transennano la strada e, gentil-mente, invitano a cambiare giro. Oppure a fer-marsi a guardare, in fondo Verona non è abi-tuata a vedere queste cose. Giovanni e Tonino, lavorano da anni nel cinema, dalla parte che non si vede quando si guarda un film in sala. Eppure se non ci fosse una grande equipè di persone a fare il lavoro di retroguardia, il re-gista non potrebbe fare nulla. Il film, dicono, è un grande impegno d’equipè, un lavoro di gruppo dove il regista sa il valore di un bravo macchinista e il grande attore ha un profondo rispetto per il tecnico delle luci o il montatore.Tonino e Giovanni sono simpatici, hanno da raccontare un mondo di storie, hanno vissuto con attori e registi importanti, sanno e cono-scono questa realtà e la sanno valutare. Parlano in modo affabile e immediato, danno del tu alla romana, hanno l’atteggiamento di chi ha visto molto e sanno capire chi vale e chi no, la loro esperienza è così vasta che sanno valutare veri-tà e falsità di questo strano mondo.Raccontano di un periodo particolare del cine-ma italiano in cui l’attore sapeva distinguere, nonostante la fama, il valore di alcuni rapporti e l’importanza di alcuni lavori. Come Marcello Mastroianni che invitava le maestranze a bere il caffè con lui, oppure Alberto Sordi che of-friva il salame a tutti, trasformando la mitica “roulotte” in un punto d’incontro, e in una scusa per non creare una vera separazione tra chi si prende gli applausi e chi sa che non sarà mai notato.Il dialogo non finisce qui, decidiamo di trovar-

ci per una sorta di intervista, ma i tempi non sono immediati né per loro né per me. Fissia-mo un appuntamento qualche giorno dopo. La serata è strana, stanno girando dentro il palazzo gotico alla fine della strada di Ponte Pietra, grandi nuvoloni scuri si avvicinano. Ci sediamo fuori dal Bar Cappa, ma dopo poco la pioggia scivola impenitente dall’ombrellone siamo costretti a rifugiarci all’interno, bevendo caffè a lume di candela. Tonino Nigro è nato e vive a Roma, lavora fin da ragazzo e a 23 anni viene assunto come autista degli attori. Da qui inizia la sua carriera e dall’83 è stabile nella ditta “Tranquilli” TCT, trasporto, messa in opera e utilizzo materiali cinematografici. Il loro lavoro è indispensabile alla realizzazio-ne di qualsiasi film, nel territorio italiano ma non solo. Per questo tipo di lavoro è necessario essere disponibili e puntuali, tenere i rapporti con tutti i reparti e sapere che la maggior parte della fatica è sulle proprie spalle. Tonino parla con la tipica scioltezza dei romani, ma anche con la consapevolezza e la rara umiltà di essere un punto di riferimento per la sua equipè. Dice che il mondo del cinema è diverso dagli altri, spesso diviso tra chi è famoso e visibile e chi crea questo ambiente con le mani e la fatica: “È un lavoro di grande passione ma di gran-de fatica. La gente non lo vede, ma dietro ogni scena c’è un grande impegno!”La ditta “Tranquilli” è passata di padre in fi-glio, in un circuito tutto romano e molto chiu-so, ora è un pò diverso ma il centro del lavoro cinematografico rimane a Roma. Attualmente si stanno aprendo film-commission a Napoli, a Torino e a Milano ma il vero snodo rimane la capitale. In questo contesto il lavoro è pari ad

una sorta di piccola industria, gli operai sono gli ultimi arrivati e lo stipendio è relativo, c’è diversità tra le mansioni ma l’orario è davvero pesante soprattutto se, come spesso succede, le cosidette location sono fuori dal territorio ro-mano. “Basta un click della chiave e si chiude tutto!”, dice Tonino, “Sono le maestranze che determinano l’andamento tecnico-logistico del film, basta un nulla per far saltare il lavoro di ore, se registi e attori ne fossero sempre con-sapevoli ci sarebbe più equilibrio nei rapporti e nell’umanità del lavoro”. Degli attori e dei registi Tonino parla a lungo. Ne ha conosciuti molti, pochi in realtà coloro che considerano recitare un servizio e non una scalata sl succes-so. Gli americani sono professionisti, dice, ma quasi sempre ingabbiati nello star system, dove i soldi giocano un ruolo fondamentale. Così ci confida che le fiction sono “lavatrici di dena-ro”, comprese quelle italiane. E qui la discus-sione si apre velocemente sul valore del cinema italiano e sulla possibilità di un cambiamento di qualità e atteggiamento. Alla fine il mondo del cinema è un mondo di apparenza, un mon-do relativo, dove esistono le “caste” e dove non è facile avere dei veri rapporti, dove l’ultimo arrivato se ha successo rischia di perdere il sen-so dell’appartenenza. E qui ha citato il famoso attore americano Turturro che aveva il corag-gio di mettersi in coda per il pranzo come tutti invece di farsi servire a parte.“Quando il diavolo ti accarezza vuole l’ani-ma!”, diceva il vecchio Tranquilli, “I veri amici sono quasi sempre fuori, il cinema è il regno di un giorno, la vita è altro”...Salutiamo Tonino, lo sguardo è andato oltre lo schermo.

13

Tonino Nigro, capo macchinisti Il set in zona Ponte Pietra

Page 16: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 200914

Quattro amici per il cinemaIncontro Gabor per caso, fuori dal set vicino a Porta Leoni. E il racconto nasce a cena sot-to il portico delle Sgarzarie. Nicola, Marco, Giuseppe e Gabor, quattro amici che fanno un lavoro davvero strano e particolare per questo territorio: i location-manager. Il gruppo sembra davvero affiatato, sono quattro personaggi in-teressanti e la loro storia è originale, nulla av-viene per caso!Nicola Fedrigoni è veronese, figlio dei Fedri-goni della carta, decide di seguire una strada diversa. “Avevo la passione del cinema, mi sono trasferito a Roma e ho accettato di lavorare gra-tuitamente con un famoso regista romano pur di provare questo mestiere. Sono rimasto nella capitale per 6 anni lavorando sodo, ma mi sono accorto con l’esperienza che è difficile far car-riera in questo mondo se non sei spalleggiato. Allora mi è venuta voglia di tornare a casa, di provare a svolgere la professione proprio qui, a Verona, per portare una ventata di novità nella mia città e, perché no, farla crescere.”Giuseppe Scarpilla invece non è veronese ma lo diventa, è amico di Nicola e rientra in città:“Ho fatto di tutto per non tornare eppu-re qualcosa e qualcuno mi ha spinto qui, dopo Bologna e dopo il DAMS e un lavoro già avvia-to sul cinema”.Marco Milani viene da Colognola ai Colli, è ingegnere ma, preso dalla passione per cinema e musica, si iscrive al Centro Sperimentale di Roma per 3 anni. “Avevo bisogno di riscoprire le mie radici e lavorando su un progetto a Sar-zana ho conosciuto per caso Giuseppe”.Gabor Agostou nasce a Budapest e viene a

Verona. Studia anche lui a Bologna, “Poi Ni-cola, che conoscevo, aveva bisogno di un aiuto macchinista ed elettricista. Ho accettato. La passione per il cinema mi ha fatto tornare e la-vorare con loro”.I 4 amici hanno la loro sede in un capannone alla Bassona dove svolgono due lavori partico-lari: videoclip musicali e location-manager.Nicola spiega che, ottenuto il testo di un film con la sceneggiatura, i location-manager ri-cercano, propongono e scelgono tutti i luoghi richiesti dal film, ne curano tutta la logistica, i permessi, i rapporti con il territorio e tutti gli aspetti istituzionali. “In questo caso siamo ri-usciti ad ottenere la location di Letters to Juliet, abbiamo lavorato in casa e siamo orgogliosi di averlo fatto per la nostra città e per una pro-duzione interessante. Speriamo che Verona apprezzi lo sforzo! Gli anni scorsi abbiamo la-vorato per l’ultimo film della serie James Bond e per il film-documentario sulla vita di suor Bakita”.Giuseppe e Marco mettono l’accento sulla ca-pacità di mediare e di saper parlare con perso-ne di tutti gli strati sociali, dal fattore al conte, dal negoziante alla signora, di cercare di com-prendere, come afferma Nicola, la psicologia di ognuno per saper ottenere, senza sforzo ap-parente, l’uso di una villa o il passaggio sopra un campo! Così l’uso della comunicazione è altrettanto fondamentale nel rapporto con le istituzioni, nella salvaguardia dei luoghi e nel rispetto nelle diverse competenze, dal comune ai carabinieri o ai vigili del fuoco.I quattro hanno diversi ruoli: Nicola ha il com-pito di creare e tenere i rapporti con la parte

istituzionale; Giuseppe ha la funzione dello scouting, cercare luoghi e curare la fotografia; Marco si occupa della parte più produttiva, scrivere e curare le carte e i documenti; Gabor il ruolo più logistico e pratico.La sera si conclude ma le ultime battute sono la chiave di tutto, speriamo che con questo stile possano trovare terreno fertile anche a Verona:“Il cinema è un sistema gerarchico, noi cerchia-mo di non essere capi tra noi, nessuno è capo di nessuno e ognuno sa essere intercambiabile.Cerchiamo una concertazione nella decisione.Alla fine l’importante è fare esperienza e farla insieme perchè ogni situazione è diversa e, con il beneficio del dubbio, possiamo insieme tro-vare la soluzione!”.

Nicola Fedrigoni,location-manager

Page 17: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009

“Sono nato

ballando!”.R i s p o n d e

così Davide se gli si chiede

come e quando si sia innamora-

to del ballo. La mamma pronta-

mente conferma: “Ha iniziato a studiare dan-

za a 5 anni, ma ballava già fin dall’asilo, ideando

da sé le proprie coreogra-fie. Poi non ha più smesso,

proseguendo via via con cor-si sempre più avanzati”. Da quando Davide ha iniziato a

frequentare lo Studio Danza Artescena di San Giovanni Lupatoto, sotto la guida della maestra Barbara de’ Nucci, sono passati solo 5 anni, du-rante i quali ha però già dato prova di grandi potenzialità. Da tre anni partecipa al con-corso internazionale Città di Bolzano, migliorando di continuo il suo piazzamen-to: dopo la menzione di merito riconosciuta nel 2007, ha infatti guada-gnato il terzo posto nel 2008 e il secondo nel 2009.

Una delle cose che colpisce di più di Davide è la grande determinazione. Nulla può osta-colare la sua immensa voglia di ballare, tanto meno le opinioni dei suoi coetanei: “I maschi mi prendono un po’ in giro, perché credono che la danza sia una cosa solo da femmine. Io provo a spiegare loro che non è così, ma non mi ascoltano molto... Comunque non mi dà fastidio, a me piace ballare!”. Nell’atteggia-mento già si percepisce la sicurezza, innocen-temente sprezzante, di chi sa bene quello che vuole e intende ottenerlo, dote rara specie per un bambino. Nessun altro svago sembra con-quistare l’attenzione di Davide, esclusa una concessione al teatro, forse non a caso, visto che è senz’altro un buon allenamento per im-parare a stare sul palco. Per il resto ci confida: “Niente videogiochi, né computer, e non mi interessa neanche la televisione... al massimo mi diverto a pasticciare in cucina! La maggior parte del tempo la passo ballando, metto la musica, anche quella rock di mio fratello, e ballo, sempre classico ovviamente”. L’unico “problema” che sembra avvicinare Davide alla sua generazione è la scuola: “Non mi pia-ce tanto la scuola, sopporto un po’ la mate-matica, ma mi piace molto di più l’intervallo, educazione motoria, e la campanella di fine giornata”.Nel giugno scorso Davide ha fatto un gran-de passo verso la realizzazione del suo sogno. Dopo le selezioni fisico-attitudinali, le succes-sive tre intense settimane di prova, a cui sono stati ammessi 35 allievi dei circa 400 parte-cipanti, ha infatti superato l’esame finale per accedere all’Acccademia del Teatro alla Sca-la di Milano con altri 18 giovani colleghi. A

A passo di danza

l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano apre le porte a Davide Zovadelli, giovanissimo ballerino veronese

15

settembre per Davide inizierà una nuova vita: abiterà in una nuova città, lontano da casa e dalla famiglia, con nuovi maestri e compa-gni, e sarà esaminato severamente di anno in anno per i successivi 8 anni (durata comples-siva dell’Accademia ndr). Rivoluzioni di que-sto tipo potrebbero spaventare chiunque, ma non Davide, che non ha alcun timore e solo un punto di riferimento cui ispirarsi: Roberto Bolle, di cui ammira la bellezza nel modo di ballare. C’è da dire che al momento l’étoile e la piccola stella veronese hanno già qualcosa in comune: dedizione, disciplina, l’età in cui sono entrati alla Scala, e una curiosità, il fatto che entambi hanno un fratello gemello.

L’ingresso alla Scala, oltre all’enorme gioia, porta però con sé anche alcuni grattacapi per la famiglia di Davide. “Si va avanti solo per passione”, ci svela la mamma di Davide, Daniela Bonizzato, “Nel mondo della danza non ci sono riconoscimenti economici, anzi, è una continua spesa, dai costumi, alle esibizio-ni. Ora si prospettano 8 anni in cui le spese saranno ancora più grandi. Inutile negare, le preoccupazioni ci sono. Ma non ci è mai passato per la testa di dire a Davide: ‘Non si può’, la danza è tutto per lui. Perciò andremo avanti di sicuro nel fronteggiare le spese ne-cessarie a garantirgli lo studio. Non nascondo però la speranza che anche oggi possa farsi avanti qualche nuovo mecenate, capace di so-stenere finanziariamente Davide nell’oneroso cammino verso la realizzazione del suo unico grande desiderio: diventare primo ballerino”. (S.B.)

Page 18: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009

“Giornalista per un giorno”. Si è ripetuta con grande entusiasmo da parte di tutti i giovani partecipanti allo Sport Expo 2009 l’esperien-za di collaborare con la redazione della rivista Kyos Verona durante i due giorni della mani-festazione. Al di sopra delle aspettative, si con-ferma il successo dell’evento che ha registrato la presenza di 27 mila bambini e ragazzi prove-nienti da tutto il Triveneto, che si sono misurati con ben 30 diverse discipline sportive, rappre-sentate da federazioni e associazioni. Volley e Mini volley, Basket e Mini basket, Scherma, con le avvincenti Finali del Campionato Re-gionale Open di Spada, e ancora Ciclismo su strada, Tiro con l’Arco, Corsa di velocità sui 100 metri, Football americano, Kendo, Danza classica, Pattinaggio, Arrampicata, Ginnasti-ca artistica ecco alcune delle tante possibilità di pratica sportiva e dimostrazioni, che la due giorni ha potuto far provare ai suoi giovani ospiti. Non sono mancate le prove di go-kart e un percorso di guida per il “motorino sicuro”, né il Golf e molto altro ancora.Il 30 e il 31 maggio, quindi, i padiglioni 8 e 9 della fiera di Verona e una parte dell’area ester-

na brulicavano di sportivi (nessuno più grande di 14 anni esclusi gli accompagnatori), e alcuni di loro, armati di registratore e macchina fo-tografica, hanno perlustrato i padiglioni alla ricerca di campioni a cui far svelare trucchi, ricordi e passione.Ecco di seguito il risultato del loro lavoro che, con l’entusiasmo e la “spudoratezza” di chi non ha nessun problema a relazionarsi con i propri idoli e modelli, colleziona storie e rac-conti di vita, sport, soddisfazioni e fatica.

I ragazzi dello Sport Expo 2009 a caccia di campioni per i padiglioni della fiera

Piccoli sportivi giornalisti per un giorno

16

a cura della Redazione

Sport Expo 2009 è un evento organizza-to dal Comune di Verona con il supporto di Verona Fiere, la Regione Veneto e la Provincia, con il contributo del Coni, e l’appoggio del Provveditorato agli Studi di Verona e la Facoltà di Scienze Motorie. Presenter partner Lidl, con Banca Popola-re di Verona, Asics, Gruppo Athesis, Kyos Verona, tele Mantova, Sport Più e Radio Peter Pan.

Page 19: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009

Francesco B. con i suoi compagni della II D della A. Manzoni, intervista Piero Fanna cal-ciatore ala destra dell’Hellas Verona dei tempi dello scudetto vinto nel 1985 con Osvaldo Ba-gnoli allenatore.

Quali sono i più bei ricordi di quando giocava a calcio?Mi divertivo correndo dietro a un pallone, quello che spero possano fare i giovani oggi, fare movimento, fare sport, perché è un modo di affrontare la vita diverso e importante.

Continua a giocare?Sempre di meno, ho raggiunto i 51 anni, mi diverto sempre con la squadretta dei nostri ve-terani per non dimenticare...

Cosa pensa dell’Hellas Verona di oggi?Purtroppo siamo “caduti” in questa categoria, speriamo di risalire già da quest’anno, che la società faccia una buona squadra perché i tifosi sono tanti, c’è molta passione e molto entusia-smo. Sarebbe bello che il Verona potesse torna-re nella classe che gli compete, cioè in serie A.

17

Divertirsi correndo dietro a un pallone

Sei stato anche allenatore, per quanto?A livello di prima squadra ho allenato soltanto per un anno, ma mi sono sempre dedicato alle squadre emergenti, passando molto tempo a fare l’istruttore nelle giovanili.

Perché il calcio, e non ad esempio il basket?Pensa che io giocavo sia a basket che a calcio, perché mi piacevano molto entrambi. Poi visto che non sono proprio un gigante di statura, mi sono buttato sul calcio. Era una grande passio-ne anche in famiglia. Ho altri due fratelli, Luca e Stefano, e tutti e tre siamo stati calciatori pro-fessionisti, facendo una buona carriera tra serie A e serie B.

Il goal più bello?Tanti, il più importante forse è stato quello che ho fatto contro il Milan, tutti se lo ricordano, ne ho fatti altri però molto più belli e che mi diverte sempre ricordare.

In che squadra giocavi da piccolo?Sono cresciuto in una squadra che si chiama-va Bosto di Varese, poi sono passato nel settore giovanile del Varese, e da lì tutta la trafila: pri-ma squadra e poi sono andato a Firenze.

Davide Pellegrini (classe 1966) anche allenato-re del Verona, capo cannoniere dall’89 al ’91. lo intervistano Leonardo T. con i piccoli gioca-tori dell’Hellas Verona

Per quanto tempo hai giocato a calcio?Da professionista 17 anni, ma ho iniziato quando avevo 9 anni.

Piero Fanna intervistato dai piccoli calciatori

Davide Pellegrini

Page 20: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 200918

A tu per tu con un campione di spada

Elena M. intervista Diego Confalonieri scher-midore nella specialità spada, che ha meritato una medaglia di bronzo nella prova a squadre alle Olimpiadi di Pechino 2008

Com’è stata la tua olimpiade?È stata una bellissima esperienza. Già superare le selezioni per poter partecipare è stata davve-ro una grande soddisfazione. In più, salire sul podio e vincere la medaglia è stato ancora più bello, ho coronato un sogno della mia vita.

Quanto ti impegna praticare la scherma a livello agonistico?La scherma è praticamente la mia professio-ne, quindi occupa la maggior parte del mio tempo. Mi alleno almeno 4 ore ogni giorno, perché l’allenamento è davvero duro e bisogna sempre essere preparati.

Sei anche un carabiniere. Ma come riesci a farlo se il tuo tempo è così occupato dallo sport?Faccio parte del Gruppo sportivo dell’Arma

dei Carabinieri. Il mio impegno nello sport serve per portare in alto il nome dei Carabi-nieri, sono un carabiniere a tutti gli effetti, ma non svolgo il servizio nello stesso modo dei col-leghi che lavorano per strada o nelle caserme, il mio lavoro riguarda l’attività sportiva.Guadagno lo stipendio dei carabinieri, che è fondamentale per me e mi permette di fare scherma come una professione. Inoltre mi sono laureato in Economia e Commercio, quindi probabilmente in futuro mi attende un lavoro diverso. Ma per ora penso a Londra, alle Olimpiadi che si svolgeranno là tra due anni: questo è il mio prossimo obiettivo, e poi farò le mie scelte.

Quindi parteciperai alle prossime Olimpiadi?Certo, spero proprio di sì! Non sono vecchio abbastanza per non partecipare. Poi valuterò se proseguire, ma ora sono già in fase di prepa-razione per raggiungere l’obiettivo delle Olim-piadi del 2012.

Quali sono le differenze tra le tre discipline della scherma? Come si sceglie in quale specializzarsi?Si inizia tutti a 6 anni, la maggior parte del-le volte con il fioretto perché è un’arma più tecnica. Poi verso i 12 anni si fa la scelta della specialità. Dipende da diversi fattori, si decide in base alle proprie caratteristiche fisiche e di approccio psicologico, ma anche in relazione alla località in cui ci si trova; ci sono delle situa-zioni territoriali diverse, per esempio nel nord Italia la spada è il fiore all’occhiello, in Tosca-na il fioretto, a Roma la sciabola. Le celebri ragazze marchigiane di Jesi Giovanna Trillini e Valentina Vezzali ne sono la prova, perché Jesi è uno dei posti dove si può fare fioretto in modo più elevato, tecnico, questo è fondamen-tale. Io che sono di Bresso, vicino a Milano ho iniziato con il fioretto e poi ho scelto di fare spada, con buoni risultati.

Le differenze?Stanno nel modo di approcciare il bersaglio. Nella spada si può toccare ed essere toccati su tutto il corpo: piedi, maschera, guanti. Con il fioretto soltanto nella parte del corpetto elet-trico dall’anca fino alle spalle. Con la sciabola si possono colpire il corpetto elettrico con l’ag-giunta anche delle braccia e la maschera. Inol-tre nella sciabola si può toccare anche di taglio mentre nel fioretto e nella spada solo di punta.

Che rapporto si vive con i colleghi della squadra?La scherma è uno sport individuale, le gare sono sempre combattute individualmente, in-fatti si può anche tirare, vincere e perdere con i propri compagni di squadra. Poi c’è la gara a squadre in cui 3 o 4 individualità si uniscono con l’obiettivo di vincere. Sono due situazioni molto diverse, una è una prova individuale al-tamente egoistica in cui bisogna sempre vince-re con tutti, l’altra invece in cui bisogna unire le forze per battere gli avversari.

Diego Confalonieri ospite d’onore allo sport expo 2009

Diego Confalonieri

Page 21: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009 19

Piroettando verso la meta

Quanto conta il fisico nel vostro sport?A - Dall’alto dei miei 60 kg posso dire che ov-viamente conta nel momento del contatto, ma non è determinante...B - Nel nostro sport ci sono tanti ruoli diver-si, e per ognuno di questi ruoli servono fisici diversi. Per coprire una postazione di linea conviene pesare almeno 100 kg, un ricevito-re può essere anche molto meno pesante ed ugualmente agile e scattante.

Che tipo di allenamento comprende la preparazione al football americano?B - Di solito facciamo una prima mezz’ora di riscaldamento, un’altra mezz’ora di atletica, poi ci si divide per settori e ognuno prova i movimenti che dovrà fare in partita. L’ultima mezz’ora si provano gli schemi per l’incontro.

È una naturale conformazione fisica che vi fa avvicinare a questo sport, o viceversa è praticando questo sport che modificate la vostra forma?

A - Ci sono persone che avendo già un fisico adeguato non hanno problemi ad affrontare questo sport, e altri che sono appassionati del-lo sport e devono adeguarsi per poter adem-piere al meglio al loro ruolo.

È uno sport veramente violento come appare?A - C’è molto contatto, e visto da fuori può sembrare un semplice azzuffarsi, invece è mol-to più strategico di quello che sembra, il con-tatto del resto è inevitabile, la “violenza” c’è, ma è studiata, non fine a se stessa.B - Di certo non si vedrà quasi mai una rissa, perché ci si picchia abbastanza in campo... ma sempre “puliti”, si cerca di non commettere scorrettezze o fare dispetti agli avversari, duri sì ma puliti, con molta sportività.

REDSKINS PROGETTO SCUOLE

Il football americano nelle scuole di VeronaIl Progetto Scuole curato dalla squadra vero-nese di football americano Redskins, è partito da qualche anno e dal 2008 si è strutturato e diffuso efficacemente in più scuole di Verona. Infatti alle Paolo Caliari, alle Cesare Bettelloni, e in diversi licei della città le ore di educazio-ne fisica sono sostituite dall’avvicinamento a questo sport: al Galileo Ferraris al Galileo Ga-lilei, alle Seghetti. L’esperienza ha un ottimo riscontro, per esempio alle Bettelloni i ragazzi hanno scelto di fare un corso supplementare, oltre alle ore che facevano a scuola e grazie al supporto dei formatori dei redskins, sono riu-sciti a mettere in piedi una squadra e hanno partecipato ai campionati nazionali che si sono svolti a Parma lo scorso 9 maggio 2009.È ammirevole l’impegno dei protagonisti della squadra rossa che gratuitamente si prestano per fare le lezioni durante le ore scolastiche. Visto il buon risultato dell’esperienza, è in via di attivazione un accordo con il Prof. Bertinato della Facoltà di Scienze Motorie dell’Univer-sità di Verona grazie al quale gli studenti tiro-cinanti della facoltà dovrebbero supportare la squadra per le lezioni.

400 hamburger a partitaI Redskins si danno molto da fare per diffonde-re il football americano e il suo spirito di corpo e di collaborazione. Un gioco di squadra dove non esistono prime donne e dove ogni movi-mento di ciascuno è determinante per il resto della squadra. Un ambiente dove nascono del-le grandi amicizie, e c’è un terzo tempo vero e bello con genitori, tifosi... e con una griglia di 1 metro per 1,80 per 400 hamburger a partita.

I due giocatori intervistati dalla ballerina

La grazia delle ballerine classiche VS la forza dei giocatori di football americano

Page 22: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 200920

Sulla via della spada

Andrea C. lo aspetta alla fine di una dimo-strazione e gli rivolge queste domande che ci aiutano a capire meglio questa arte marziale.

Dov’è nato questo sport?Questa disciplina, come preferisco chiamarla io, viene dall’Oriente. Il Giappone e la Korea si contendono storicamente la sua origine, ma il punto di riferimento internazionale, sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista fe-derale, è il Giappone.

Cosa significano le urla durante il combattimento?Le urla sono chiamate letteralmente kiai. Ki significa spirito, ai estrazione, nel senso di estrazione di energia spirituale (non fisico o muscolare) che l’atleta deve ogni volta lavorare e praticare per dare incisività all’azione e vo-lontarietà sul colpo.

Quanto è importante la concentrazione mentale e cosa si deve fare per riuscire

ad ottenerla e conservarla per il combattimento?Il lavoro alla base delle arti marziali e in tutte le discipline di derivazione orientale, è lo stu-dio sulla respirazione. È la fonte di energia che va oltre il nostro limite fisico: una buona con-dizione fisica accompagna una buona pratica, ma per essere ancora più potente ed efficace e ottenere il massimo dalla tecnica, la respira-zione, è fondamentale. Così riesco ad attingere a risorse che altrimenti, solo fisicamente, non avrei. La concentrazione è legata all’equilibrio psico-fisico durante l’azione di combattimento.

È uno sport di attacco o di difesa?Non saprei rispondere. Attacco e difesa sono entrambi parte del combattimento, l’attacco diventa efficace se riesco a congelare psicolo-gicamente il mio avversario, la difesa diventa efficace se viene concepita come costruzione di una nuova azione. Non esiste mai un at-teggiamento difensivo fine a se stesso, volto ad arrestare i movimenti dell’avversario, ma

c’è sempre un atteggiamento costruttivo con l’obiettivo di produrre il mio meglio, non di ridurre il meglio dell’avversario.

Siete vestiti in un modo così strano. Non vi intralcia nei movimenti questo costume così ricco?Immagino che, da fuori, il nostro abbigliamen-to possa apparire ingombrante, oltre che ori-ginale e strano. Tutto quello che indossiamo, invece, ha un senso e una finalità. Per esempio la gonna pantalone ha lo scopo di nascondere il movimento dei piedi, dal quale si generano le tecniche che sopra vengono realizzate con la spada. Ingombra un po’, ma nel kendo non ci sono calci o movimenti delle gambe che ar-rivano sopra la cintura, quindi la gonna pan-talone non compromette la pratica della disci-plina.

Incontro con Christian Filippi responsabile tecnico della società Kendo Cus Verona, direttore della nazionale juniores e capitano della nazionale italiana di Kendo

Andrea mentre intervista Christian Filippi

Page 23: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009 21

La fortuna dei calciatori

Ginnastica artistica è il mio sport, è poco conosciuto e poco praticato. Abbiamo pochi fondi ed è difficile farlo diventare una professione. Ti sembra giusta questa grandissima differenza tra ginnastica e calcio rispetto a fama e risorse economiche?Non penso che sia giusto o sbagliato, sicura-mente, ogni sport ha il suo fascino, interesse e bellezza, però ci sono delle leggi di mercato che non decidiamo noi, né io né te. In que-sto modo, purtroppo o per fortuna, ci sono sport che attirano di più la massa e creano giri di interessi diversi. Secondo me quando qualcuno ama uno sport perché lo ha scelto e perché gli si dedica con tutte le forze, trova già nel praticarlo le sue soddisfazioni.

Quindi è la società che è impostata così con le regole del calcio mercato. Come si potrebbe colmare questa grande differenza?

Non saprei risponderti. Le leggi del merca-to non dipendono da noi, ma dagli interessi commerciali che ci sono dietro.

A quanti anni hai iniziato a giocare a calcio?Ero molto piccolo, avevo sei anni. Ho sempre fatto questo sport perché mi piaceva tanto, lo seguivo, guardavo gli altri giocare e ogni volta che potevo correvo dietro a un pallone.

Ti diverti ancora?Mi diverto sempre, anche perché è la passio-ne che ti porta a continuare a giocare. Guai se non mi divertissi.

Quindi non è solo un lavoro?Lo è diventato però strada facendo dopo che sono diventato professionista, ma se non ci fosse la passione e l’amore?

Ti piacerebbe andare in nazionale?È il sogno di tutti i giocatori, non ci sono riu-

scito ma non si sa mai.

La squadra che ti è piaciuta di più in questo campionato?La squadra più forte è stata l’Inter e infatti si è meritata lo scudetto.

Due atleti di ginnastica artistica a confronto con il calciatore Fabio Moro

FAbIO MORO: per saperne di piùNato a Bassano del Grappa nel 1975 ha gio-cato nel Milan, con la maglia del Ravenna, del Torino, nella Salernitana e infine al Monza. Dal febbraio del 2000 è passato al Chievo Ve-rona dove ha contribuito alla promozione del-la squadra in serie A. Per lui in serie A, con la maglia del Chievo, 148 presenze complessive.

Fabio Moro con uno dei suoi intervistatori

Page 24: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009

fondamentale e prezioso perché la fa esistere. “Il teatro esiste solo perché c’è un pubblico a guardarlo ed ascoltarlo”, così ci spiega con ca-lore Puliero, e la Barcaccia dimostra proprio questo assunto... e ne è l’esempio.

40 anni di storia. Soddisfazione, fatica..?Direi 40 anni di grande gioia. Nel 1969 quando è nata la Barcaccia non esistevano compagnie teatrali con una solida struttura. Ci si riuniva di tanto in tanto tra i teatranti della città, si met-teva su qualche spettacolo, e dopo poche repli-che ognuno prendeva la sua strada. L’idea che abbiamo avuto nel ’69, io allora ero il più gio-

vane dei fondatori, è stata quella di creare una struttura organizzativa in grado di consentire la prosecuzione dell’attività indipendentemen-te dalle scelte e dai capricci individuali. Ab-biamo fissato delle norme statutarie precise e questo ci ha consentito di andare avanti anche quando qualcuno ha preso strade diverse, per esempio quando è andato via Giorgio Totola. Nel corso di questi 40 anni ci sono stati arrivi e partenze, ma la compagnia ha conservato delle sue caratteristiche peculiari: ricerca di testi in cui abbinare qualche valenza culturale impor-tante legata al territorio, alla nostra storia, al nostro linguaggio e la proposta dei contenuti con un linguaggio teatrale di chiara lettura e

Una Barcaccia di 40 anni... C’è da fidarsi!

Roberto Puliero e i segreti di una storia di fedeltà e successo

Una sera di luglio in un cortile all’aperto dell’ex Arsenale di Verona. La scena è allesti-ta, lo spiazzo di ghiaia di questo cortile dello storico (in gran parte abbandonato) edificio militare, è riempito di sedie rosse che tra meno di un’ora accoglieranno il pubblico de I gemelli veneziani, l’ultima opera della Barcaccia che fe-steggia quest’anno i suoi primi 40 anni. C’è un grande caldo a Verona ma qui si muove un’aria fresca che scompiglia anche i capelli di Rober-to Puliero, che accetta di sedersi con noi alcuni minuti, per una corsa nel tempo, a ricordarci questa storia di una compagnia teatrale. La storia di un rapporto sincero di fedeltà e stima, quello che lega la compagnia al suo pubblico,

22

Sopra: Roberto Puliero nella ex stalla di vicolo Satiro;sotto: la prima immagine ufficiale della Compagnia (1969)

Page 25: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009

ampio respiro spettacolare. Lo chiamo Teatro Popolare, nel senso che piace alla gente, come dovrebbe essere tutto il te-atro.

40 anni di teatro con un pubblico che vi segue, vi riconosce e si rinnova. Qual è il trucco?Uno dei segreti è non aver mai imbro-gliato nessuno. Uno spettacolo può pia-cere di più o di meno però è impossibile che uno spettatore si sia annoiato o non abbia visto una rappresentazione recita-ta con impegno, egregiamente. Abbiamo sempre rifiutato, anche se oggi il teatro non consente più a nessuno di vivere facendolo, l’aggettivo “amatoriale” per definire il nostro lavoro, perché inten-derlo così è una contraddizione. Giocavo a pallone con i miei amici ed eravamo “calciatori amatoriali”, ci divertivamo tra di noi e non ci importava che qualcu-no venisse a vederci. Con il teatro questo non è possibile. Il teatro esiste solo nel momento in cui si crea un rapporto con il pubblico che va sempre onorato con professionalità assoluta. Questa è una posizione in cui noi crediamo profonda-mente e sono convinto che il pubblico si accorga proprio di questo impegno che ci siamo presi con lui, di rispettarlo e amarlo. Non abbiamo mai mancato un appuntamento, se un attore si ammala stiamo in piedi la notte per sostituirlo, siamo persone di cui ci si può fidare.

Cosa avete portato ai vostri spettatori?Oltre al rispetto e alla stima che dobbia-mo al nostro pubblico solo per il fatto che ci fa esistere come compagnia teatrale

proprio perché viene a guardarci, ab-biamo raccontato delle cose importanti. Abbiamo fatto molti spettacoli origina-li, costruiti apposta per noi, alcuni negli anni ’70 con Dino Coltro (amico da poco scomparso) quando i suoi testi erano ri-voluzionari, quando la cultura dominan-te non aveva ancora promosso la cultura e la vita degli umili e dei perdenti. Poi con Marino Zampieri abbiamo prodotto spettacoli con uno studio sull’area vene-ta, sul dialetto e sul patrimonio lettera-rio straordinario che la nostra cultura ci ha riservato. E poi abbiamo raggiunto numeri importanti. Nel 1997 abbiamo debuttato al Teatro Romano all’interno della rassegna dell’Estate teatrale vero-nese e siamo stati in cartellone 9 gior-ni raggiungendo 12mila spettatori. An-che oggi, nella nostra programmazione stiamo in cartellone 12 giorni e il teatro è sempre pieno. Si è creato un rapporto magico di cui siamo davvero orgogliosi.

I veronesi quindi, vanno a teatro. Gli spettacoli della Barcaccia li vengono a vedere. Non abbiamo mai avuto mo-menti di crisi. Oggi il teatro di prosa vive un momento difficile, non ci sono più gli autori, in libreria si trovano solo Goldoni, Shakespeare e Pirandello, non esiste più l’editoria teatrale, il teatro non appare più in televisione per cui molti pensano che non esista. Ci sono teatranti che fan-no cose che soffrono di intellettualismo, o fanno esperimenti multimediali. Il te-atro non deve cercare alternative, tanto meno multimediali, esiste perché ci sono io in carne ed ossa. È un momento diffici-le ma c’è un grande entusiasmo da parte

dei ragazzi che si avvicinano alla nostra compagnia e quando proponi qualcosa di coinvolgente la gente risponde.

Avete degli autori portafortuna?Abbiamo frequentato molto Goldoni... Io parlo con Carlo tutte le mattine. Lo amiamo molto e inseguiamo i suoi con-tenuti universali, per il loro valore e il loro significato. Abbiamo sempre volu-to affrontare i suoi testi, assicurando il divertimento che un artigiano della sce-na come lui sapeva garantire, però sot-tolineando l’universalità dei contenuti, rifuggendo dagli stereotipi (non ci met-tiamo mai le mani sui fianchi e i ventagli sono proibiti...). Tra una interpretazione scontata o delle elucubrazioni celebrali, noi scegliamo una terza via che Carlo mi ha detto che è quella giusta.Troppo spesso molte compagnie lo han-no trattato come un autore folkloristico.

Un sogno per i prossimi 40.Non ho un sogno diverso se non quello di continuare a fare teatro ancora per tanti anni. Faccio molte cose, anche il “paiaso” in tv, ma rinuncio a qualsiasi cosa per fare teatro. Abbiamo compiuto 40 anni ma siamo una compagnia giova-nissima anche per l’età media di chi ne fa parte. Ne I gemelli veneziani, ci sono 4 attori giovanissimi di 20 anni. Un ra-gazzo che si avvicina alla Barcaccia e non scappa via (120 recite all’anno, più le prove non sono poco) se resta è davvero convinto e pieno di talento. Nei loro en-tusiasmi ritrovo i nostri, e so che questi 40 sono solo l’inizio. (S.S.)

23

Page 26: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009

RecyclArtil 12 e il 13 settembre a Castiglione delle Stiviere il festival del riciclo

24

Come ogni anno durante i mesi estivi abbia-mo fatto l’abitudine a trovare le vie e le piazze dei paesi della nostra provincia rallegrate dai numerosi festival e sagre comunali. Non siamo certo nuovi a rassegne musicali, collettive d’arte contemporanea, originali laboratori di cucina, angoli degustazioni dove potersi godere squisi-te leccornie con la scusa della riscoperta delle tradizioni del nostro territorio. Tuttavia l’evento che si terrà il 12 e il 13 settembre, poco fuori i confini di Verona, non può fare a meno di desta-re un certo stupore. RecyclArt è sì un festival, ma un festival sul riciclo! Dietro al nome strava-gante si cela un vero e proprio progetto, alla cui base sta l’idea di affrontare il tema del riciclo in tutti i modi che si possono immaginare.

Dire sì al rifiutoIl riciclo è una necessità che si fa sempre più pressante ai nostri giorni, ed è una questione che deve essere obbligatoriamente affrontata da tut-ti noi, per arrivare finalmente a pratiche di con-sumo più responsabili nell’utilizzo dei prodotti e dei relativi scarti. RecyclArt si propone non

solo di formare e informare i visitatori sul rici-clo, prospettando soluzioni pratiche e concrete per la gestione dei rifiuti, ma anche di affrontare il riciclo inteso come recupero e riscoperta di antichi progetti, idee, sapori, costumi e oggetti prodotti dall’industria, dall’agricoltura e dall’ar-tigianato, tramite la rivalutazione dello scarto.

Una festa in cui tutti sono protagonistiLa manifestazione è rivolta a tutti: studenti, fa-miglie, professionisti, giovani e meno giovani. RecyclArt sarà una vera e propria fucina di idee su come riutilizzare ciò che sembra non servire più. I visitatori impareranno a creare prelibati piatti sfruttando gli avanzi; a costruire giocatto-li e accessori con gli oggetti di scarto; potranno degustare piatti della tradizione e conoscere le più recenti possibilità che offrono le aziende del settore; i più piccoli giocheranno al riciclo coin-volti in divertenti giochi a squadre. Non man-cheranno ovviamente importanti appuntamen-ti di informazione in cui esperti della materia tratteranno i temi del riciclo e della sostenibilità.

L’evento è realizzato da

in collaborazione con

Per informazioni: www.recyclart.it - [email protected] -

Tel.: 0376 63 81 55

DA NON PERDERELa mostra mercato del riciclo all’aperto: nelle vie del centro storico si animerà un mercato di prodotti e produttori di mate-riali derivati dal riciclo. Angolo gastronomico con degustazioni: per scoprire i sapori della tradizione ita-liana, utilizzando piante spontanee e pro-dotti agricoli antichi. Laboratori ludico-didattici: 50 laboratori creativi tra cui laboratori per impara-re a creare oggetti riutilizzando carta e lana, laboratori di cucina per conoscere le gustose curiosità che si possono creare a partire dagli avanzi delle dispense, la-boratori di artigianato e di fito-cosmesi per scoprire come creare creme e saponi naturali. Aree gioco: dove i bambini riscopriranno i giochi antichi. Mostra d’arte: 20 scuole di diverse regioni italiane esibiranno le proprie opere d’ar-te contemporanea. Inoltre sono previsti numerosi spetta-coli, tra cui una sfilata di moda, ovvia-mente con vestiti realizzati in materiale riciclato e abiti vintage, e il concerto con Mark Baldwin Harris, che interagendo con il pubblico darà prova di come i mu-sicisti siano da sempre grandi esperti in materia di “riciclo”.

Imm

agini fornite da Ufficio Stam

pa Solariatrade

Il comune italiano che ricicla di più si trova

in Veneto. Si tratta di Cessalto (TV) trionfa

nella classifica di Legambiente. Ma anche

Verona ha dei grandi meriti. Sommacampa-

gna conquista il primo posto tra i comuni del

Nord con più di 10.000 abitanti. Inoltre tra

i Comuni capoluogo della regione Verona

pur non raggiungendo il 45 % nel 2008, si

segnala al primo posto fra le grandi città con

il 36,5% superando Milano ferma al 35,4

%. A incoraggiare la rincorsa di Verona è

la percentuale di raccolta differenziata rag-

giunta nel giugno 2009 pari al 45,37 %, che

fa ben sperare per il futuro.

(Fonte: Legambiente; L’Arena)

Sabato 12 dalle 16.00 alle 23.00Domenica 13 dalle 9.00 alle 21.00a Castiglione delle Stiviere (MN)

Page 27: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009 2525

Cos’è la Legge 81/08: testo unico sulla sicurezzaIl D.Lgs 81/08 (testo unico della sicurezza) è emanato dallo Stato italiano e definisce come un’attività economica si debba comportare per essere in ordine dal punto di vista della sicurez-za negli ambienti di lavoro, nei confronti delle persone tutte, degli animali e del territorio.Questa norma adotta un sistema europeo di le-giferare dando informazioni e focalizzando l’at-tenzione sul problema che vuole risolvere, spesso non obbligando a soluzioni predefinite.Il testo unico della sicurezza illustra quindi come ci si debba organizzare per avere un’atti-vità che nel tempo sia sempre più sicura per chi vi lavora, per chi la frequenta, per i vicini, per la società in genere, ambiente incluso.Il lavoro di adeguamento può essere fatto mano a mano che l’attività si evolve secondo le proprie naturali necessità.Sinergie & Sistemi è convinta che un imprendi-tore debba conoscere i problemi, avere la pos-sibilità di “pesarli” per poter decidere come e quando risolverli. L’imprenditore deve essere messo in condizioni di fare strategia quindi di scegliere sapendo le cose e non ignorandole.

Quando si applicaOgni attività si può dire sia assoggettata alla Legge 81/08, mentre nella precedente Legge 626 si potevano escludere le imprese familiari e

i liberi professionisti, oggi la norma ha inglobato tutti.Non tutti però hanno gli stessi obblighi o meglio il peso di questi varia in considerazione della tipologia di attività, delle materie che tratta o impiega, della quantità di persone, del procedi-mento produttivo o servizio erogato.

Si deve quindi riuscire a capire quali tra tutti gli articoli previsti riguardano la singola attività e di questi cosa sia richiesto di fare.

Questi saranno gli argomenti dei prossimi ap-puntamenti della Rubrica “Sicurezza istruzioni per l’uso:2 - Le nomine previste dalla norma, loro compe-tenze diritti e doveri3 - La valutazione dei rischi, il documento in ge-nerale e i fattori di rischio indicati dalla norma4 - La gestione della formazione 5 - La gestione della documentazione della si-curezza

Nasce una nuova rubrica che ha l’obiettivo di accompagnare i lettori nell’illustrazione a carat-tere generale di cosa significhi mettersi “a nor-ma” secondo quanto previsto dalla attuale legi-slazione in materia di sicurezza sugli ambienti di

lavoro. Data la vastità degli argomenti chiaria-mo sin da ora che la rubrica sarà divisa in due parti, la prima per spiegare di volta in volta gli aspetti della normativa, la seconda per chiarire le domande che verranno poste dai lettori, per consentirci di scendere in esempi concreti.

Attraverso la rubrica si riuscirà ad avere le idee più chiare su come muoversi, su come interpre-tare le norme, a volte poco chiare e a un po’ astratte. La priorità diventa quindi avere la pos-sibilità di scegliere come adeguarsi facendo le cose più importanti in tempi brevi, avendo poi il tempo giusto per adeguare gli aspetti secondari.

Sinergie & Sistemi è a disposizione per consenti-re ai singoli imprenditori di scegliere e decidere con consapevolezza come adeguarsi alle norme.È un’azienda che opera da diversi anni in mate-ria di organizzazione aziendale, in particolare, nell’ambito della sicurezza sui macchinari e ne-gli ambienti di lavoro. Collabora con aziende di diversa natura, piccole e grandi, con l’obiettivo di creare squadra. Questa versatilità ha permes-so di accumulare esperienze in realtà aziendali di dimensioni piccole fino ad aziende ospedalie-re con centinaia di dipendenti.

È a vostra disposizione l’indirizzo mail [email protected] al quale potete rivolgere tutte le domande inerenti la materia trattata. Vi sarà data risposta diretta fino anche a mettervi in contatto diretto con l’azienda che tratta l’argomen-to ed i casi ritenuti più rappresentativi sa-ranno pubblicati nel corso della rubrica successiva.Se avete dubbi o domande non esitate a scrivere alla mail della redazione indicando nell’oggetto “Sinergie e Siste-mi”. Oppure direttamente alla società:Sinergie & Sistemi - via Pigafetta, 16Tel.: 045 57 63 40 [email protected]

Pubbliredazionale in collaborazione con Sinergie & Sistemi Srl

Legge 81/08 sulla sicurezzaTutto quello che c’è da sapere per mettere a norma la propria attività

Page 28: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 200926

KYOS verona

Immagine fornita da Teatro Impiria

Imm

agine fornita da Fondazione Gaspari A

vrese onlus

nel bosco d’autunnoBosco Magico, Torricelle

Tutte le domeniche alle ore 16.30 nel teatro del Bosco Magico diversi spettacoli dedicati ai bambini:

6 settembre Canta storie e favole13 settembre L’isola delle lucciole20 settembre Avenida immaginaria27 settembre Le tre prove di fagiolino

Per informazioni: Fondaz. Gaspari Avrese Tel.: 045 8309066 - www.ilmuseodelgiocattolo.it

roberto benigni

Arena di Verona

Roberto Bengini si esibisce in Arena con Tutto Dante - XXXIII Canto dell’Inferno. Una produzio-ne Melampo Cinematografica e produzione esecutiva Arcobaleno Tre in collaborazione con Arena Extra.

Domenica 6 settembre ore 21.00

Per informazioni: Tel.: 848 00 2008 www.arena.it

negrar d’estaterassegna teatrale di fine estate Villa Albertini - Arbizzano (Vr)

Compagnia El GavetinFiole da maridar ossi da rosegargiovedì 3 settembre ore 21.00

Compagnia Teatro Dell’AttorchioNon sparate sul postinoSabato 12 settembre ore 21.00

Per informazioni: Comune di NegrarTel.: 045 60 11 666www.comunenegrar.it

sipario peschiera 2009Caserma d’Artiglieria Porta Verona Peschiera

Compagnia La BarcacciaSior Todero BrontolonSi conclude con la celebre commedia goldonia-na messa in scena da La Barcaccia la rassegna estiva allestita nella Caserma di Porta Verona a Peschiera.

Martedì 1 settembre ore 21.30

Per informazioni: Iat PeschieraTel.: 045 6408385

teatro nei cortiliCortile S. Eufemia, via S. Eufemia 1 (VR)

Compagnia Einaudi-Galilei8 donne e un gialloTesto: Robert Thomas; regia: Renato Baldi. In scena otto donne di diversa estrazione sociale che si trovano rinchiuse in una villa, bloccate dalla neve, ogni comunicazione interrotta. Una di loro ha pugnalato a morte il padrone di casa...

Dal 24 agosto al 2 settembre ore 21.00

Per informazioni: Teatro CamployTel.: 045 8009549

teatro nei cortiliPiazza Arsenale, Verona

Compagnia C.M.T. Music theatre CompanyWe are the champions - il musicalTesto: Pia Montanaro, Marco Benedetti; regia: Pia Sheridan. Una storia raccontata attraverso le canzoni dei Queen. Nel futuro la dittatura vuole abolire ogni espressione creativa. Un gruppo di giovani è però sulle tracce di antichi testi e strani oggetti: gli strumenti musicali...

Dal 30 agosto al 2 settembrePer informazioni: Teatro CamployTel.: 045 8009549

festival del teatro di veronaEx Arsenale Cortile Ovest

Orchestra Harmonie e Teatro Impiria Romeo, Giulietta e i motivi dell’amoreOpera teatrale per 22 fiati, 2 attori e 22 scato-loni. Testi di Shakespeare e musiche di Bellini, Gounod, Tchaikovsky, Berlioz, Prokofiev. Regia di Andrea Castelletti; dirige l’orchestra: Renato Perrotta.

Sabato 12 settembre ore 21.00Per informazioni: Teatro ImpiriaTel.: 340 5926978www.festivalteatroverona.net - www.teatroimpiria.net

laboratori di teatro fondazione aidaVerona

Dal 1 settembre sono aperte le iscrizioni ai la-boratori annuali di teatro di Fondazione Aida. Oltre ai corsi per bambini e ragazzi una novi-tà di quest’anno è il laboratorio permanente di formazione dell’attore che si propone di forma-re attori da inserire nel circuito professionaleDa martedì 1 settembre

Per informazioni: Fondazione AidaTel.: 045.8001471/045.595284www.fondazioneaida.it

Immagine fornita da Box Office Live

appuntamenti teatro danza

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

Page 29: Kyos Verona Settembre 2009

Assessorato alla Cultura

GRANDEil

17-18-19-20-21-22 novembreTeatro Stabile di Catania

IL BIRRAIO DI PRESTONdal romanzo di Andrea Camillericon Pino Micol, Giulio Brogi, Mariella Lo Giudiceregia Giuseppe Dipasquale

1-2-3-4-5-6 dicembreTeatro Stabile del Veneto Teatro Stabile di Catania

L’IMPRESARIO DELLE SMIRNEdi Carlo Goldonicon Eros Pagniregia Luca De Fusco

15-16-17-18-19-20 dicembreArtisti Riuniti - Noctivagus s.r.l.

EST OVESTdi Cristina Comencinicon Rossella Falk e Luciano Virgilioregia Cristina Comencini

19-20-21-22-23-24 gennaioCompagnia di Teatro Luca De Filippo

FILUMENA MARTURANOdi Eduardo De Filippocon Lina Sastri e Luca De Filipporegia Francesco Rosi

2-3-4-5-6-7 febbraioTeatro de “Gli Incamminati”

DON CHISCIOTTEdi Franco Branciaroli da Cervantesdiretto e interpretatoda Franco Branciaroli

16-17-18-19-20-21 febbraioJolefilm

LA MACCHINA DEL CAPOdi e con Marco Paolinimusiche di Lorenzo Monguzzi

2-3-4-5-6-7 marzoCompagnia Mauri Sturno

L’INGANNO - SLEUTHdi Antony Shaffercon Glauco Mauri e Roberto Sturnoregia Glauco Mauri

16-17-18-19-20-21 marzoTeatro Bellini Teatro Stabile di Napoli

IL PAESE DEGLI IDIOTIdi Tato Russo da Fedor Dostoevskijcon Tato Russoregia Alvaro Piccardi

i 045 8077201 [email protected] ABBONAMENTI: Palazzo Barbieri, angolo via Leoncino 61 tel. 045 806648/5-8, ore 16-19.30 esclusi i

giorni festivi. CONFERMA dal 13 al 23 ottobre. NUOVI ABBONAMENTI dal 27 ottobre al 4 novembre. BIGLIETTI in vendita dal 9 novembre.

in collaborazione con con il contributo di

TEATRO NUOVO novembre 2009 marzo 2010

GRANDE GRANDEGRANDEGRANDEGRANDEGRANDE

www.teatrostabileverona.itprovincia

veronadi

Page 30: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 200928

KYOS verona

Immagine fornita da Zed Live

Immagine fornita da Zed Live

Immagine fornita da Eventi

appuntamenti musica

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

notre dame de paris Arena di Verona

Quasi 3 milioni di spettatori hanno seguito Notre Dame de Paris dal debutto del 2002, ma l’Opera Popolare di Riccardo Cocciante e Luc Plamondon, nella versione italiana di Pa-squale Panella non mostra segni di cedimento. E l’Arena la accoglie di nuovo.

Giovedì 10 settembre ore 21.00

Per informazioni: Tel.: 045 8039156 www.eventiverona.it

tosca amore disperatoArena di Verona

Accompagnata e arricchita dall’orchestra del Festival Puccini di Torre del Lago torna in Arena l’opera di Lucio Dalla.

Sabato 12 settembre

Per informazioni: Tel. 045 8039156www.eventiverona.it.

ligabueArena di Verona

Ligabue con l’Orchestra dell’Arena di Vero-na e accompagato dalla sua band, fino alla fusione di band e orchestra. Sette serate unico appuntamento dal vivo in Italia.

24, 26, 27, 29, 30 settembre 2, 3 ottobre ore 21.00

Per informazioni: Tel.: 045 8039156www.eventiverona.it

gianna dream tourspeciale anteprimaArena di Verona

Prima dell’inizio del tour l’Arena ospita un concerto di rock sinfonico in cui la Nannini si esibirà insieme alla sua band e alla London Studio Orchestra diretta da Wil Malone.

Lunedì 13 settembre ore 21.00

Per informazioni: Tel.: 045 8039156www.eventiverona.it.

giovanni allevie la all stars orchestraArena di Verona

La musica di Giovanni Allevi trova l’accompa-gnamento della All Stars Orchestra, ensamble sinfonica voluta per l’occasione e costituita da oltre 80 professori d’orchestra scelti tra i vir-tuosi dei più importanti e prestigiosi ensemble musicali del mondo. Martedì 1 settembre alle 21.30

Per informazioni: Tel.: 049 8644888www.zedlive.it

de andrè canta de andrèTeatro Romano - Verona

Cristiano De André, polistrumentista, com-positore, cantautore, scava nelle pieghe del re-pertorio di Faber e parte per un viaggio fra le canzoni che hanno consegnato alla storia del-la musica e della letteratura italiana il nome di De André.

Sabato 12 settembre ore 21.15

Per informazioni: Tel.: 045 8039156www.eventiverona.it

claudio baglioniArena di Verona

Storia musicale di un amore che non dura tut-ta la vita. In un live-show innovativo e straor-dinario Claudio Baglioni anticipa i contenuti musicali del suo nuovo doppio cd con brani inediti che si ascolteranno per la prima volta dal vivo.

Lunedì 14 settembre ore 21.15

Per informazioni: Tel.: 045 8644888www.zedlive.it

festival venetoTeatro Romano - Verona

Dopo le due anteprime a Malcesine e ad Ar-cole, il Festival Veneto approderà al Teatro Romano di Verona per la serata finale: lo spet-tacolo sarà presentato da Monica Rubele, gior-nalista veronese.

Venerdì 11 settembre ore 21.00

Per informazioni: Tel.: 045 8011154

ireale music festivalCastello di Villafranca - Verona

Just married presenza tre esclusive serate al ca-stello di Villafranca il 3, 4, 5 settembre.

giovedì 3 James Taylor Quartet venerdì 4 Morgan + L’ombrososabato 6 Alex Mastini + dj FalconL’ingresso alle tre serate è gratuito

Per informazioni: http://www.myspace.com/justmarriedparty

Page 31: Kyos Verona Settembre 2009

radioverona.it

la tua città, la tua provincia...

dal 1975 Radio Verona

FM 103.00 - 103.90 MHz - AM 1584 Khz

PrinteditaVerona

Page 32: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 200930

KYOS veronaIm

magine fornita da U

fficio Stampa A

rtVerona - M

erighi Com

unicazione

Immagine fornita da PaciArte contemporary

Garden, Maggie Taylor - immagine tratta da dfac.org Dunedin Fine Art Center

appuntamenti arte

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

francesca mascottovolto, corpo, ritoMuseo Africano Vicolo Pozzo 1, Verona

Un reportage di viaggio che attraverso 50 imma-gini racconta la vita delle comunità visitate dalla biologa Francesca Mascotto durante i suoi itine-rari. Fino al 4 ottobre da martedì a sabato dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30domenica dalle 14.00 alle 18.00

Per informazioni: Tel.: 045 809 21 99

il mito marc quinnCasa di Giulietta, Via Cappello 23, Verona

Prosegue la mostra dedicata a Marc Quinn, collaterale alla 53^ Biennale di Venezia con installazioni nel centro storico e l’esposizione delle opere più celebri. (Nella foto accanto: Alison Lapper Pregnant, Marc Quinn)

Fino al 27 settembre, lunedì 13.30-19.30, da martedì a domenica 8.30-19.30.

Per informazioni: Galleria Palazzo FortiTel.: 045 8001903 - www.palazzoforti.it

summer show. esotico contemporaneoGalleria Studio La Città, Lungadige Galtarossa 2, Verona

Collettiva di artisti provenienti dai cinque continenti che trattano nelle loro opere il tema dell’ esotico contemporaneo.

Fino al 4 ottobre lunedì ore 13.30-19.30, da martedì a domenica ore 8.30-19.30

Per informazioni: Studio La CittàTel.: 045 597549www.studiolacitta.it

maggie taylor: albumCentro Internazionale di fotografia Scavi Scaligeri, Verona

Con una selezione di più di 100 opere, pietre miliari della fotografia digitale contempora-nea, si presenta questa visionaria artista.Fino al 6 settembre, da martedì a domenica ore 10.00-19.00

Per informazioni: Centro Internazionale di fotografia Scavi ScaligeriTel.: 0458077532 - 0458007490www.comune.verona.it/scaviscaligeri

artverona09 5a edizionePresso Verona Fiere

ArtVerona è la fiera che rappresenta il pano-rama delle gallerie italiane di arte moderna e contemporanea. Vede la partecipazione di 170 espositori, che propongono una rosa seleziona-ta di artisti di fama consolidata e i talenti più promettenti. Numerosi eventi collaterali arric-chiscono questa edizione: PhotoArtVerona - Dalla fotografia d’arte all’arte della fotografia, una mostra a cura di Fabio Castelli, realizzata in collabora-zione con Alinari 24ORE; VideoArtVerona - Vi-sione Video//Videoart Yearbook 2009, due percorsi

mario cravo netothe mystic photoPaciArte contemporary - Brescia

Uno tra i più famosi artisti brasiliani con la sua fotografia attraverso il bianco e nero ci trasporta in una dimensione dove corpi e og-getti assumono un aspetto intimo e mistico. (Nella foto accanto: Odè, Mario Cravo Neto, 1989).

Fino al 20 settembrePer informazioni: PaciArte ConteporaryTel.: 030 2906352 - www.paciarte.com

drive & dreamArianta ass. culturale, Scorzè (Ve)

L’Associazione Arianta seleziona artisti per la mostra Drive & Dream che sarà allestita dal 3 al 18 ottobre 2009 presso gli spazi espositivi della Concessionaria Fiat Stefar di Mirano - Venezia.

Fino al 17 settembre

Per informazioni: Ariantawww.eventiartearianta.it

di videoarte curati rispettivamente da Maria Rosa Sossai e Renato Barilli; SoundArtVerona - Jennifer Walshe in performance, ospite d’eccezione, Jennifer Walshe, artista irlandese per la prima volta in Italia; D’EST - Padiglione immaginario Bo-snia Erzegovina collettiva con doppio allestimen-to, in fiera e alla Galleria d’Arte Moderna Pa-lazzo Forti. (Nell’immagine accanto: ICONA 2009, Sophy Rickett, Curtain (Glyndebourne), 2008, cm.100x100, C-type print ed.5, Alberto Peola Arte Contemporanea)Da giovedì 17 a lunedì 21 settembre

Per informazioni: www.artverona.it

Page 33: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009 31

Appesi ad un filo...... inchiodati al muro

Pubbliredazionale in collaborazione con Punto Cornici

Non parliamo per fortuna dell’ultimo film “horror” americano di fine estate, ma di una ben più serena situazione casalinga, quella di arredare le pareti di casa di quadri.Chi non si è mai sentito spaesato e un po’ intimorito davanti ad una parete bianca e pulita che si deve riempire non di parole ma di foto e quadri? Ognuno di noi ha sicuramente provato la situazione di avere tele, fotografie, disegni accatastate in modo confuso, appoggiate ai muri, sdraiate sui divani o nascoste negli armadi.Cosa si può fare per creare la nostra atmosfera, per sfuggire all’anonimato del conformismo, per rendere la nostra abitazione più elegante e personale. E’ bene riconoscere che oggi si è senz’altro affermato un eclettismo che consente di non avere regole, stili, generi e forme così come è avvenuto nel modo di vestirsi.Ed è, infatti, di cornici che qui vogliamo parlare. Oggigiorno non è raro trovare nelle case delle bellissime cornici moderne e colorate….vuote. Oppure una preziosa cornice veneta del Cinquecento, debitamente restaurata può da sola impreziosire una parete a tinte forti. L’accostamento ardito e spiazzante ha rimosso in gran parte il minimalismo degli anni ’90 dove il bianco e nero trionfava accanto al divanetto nero Le Corbusier.Abbiamo voluto farci raccontare da un esperto, Davide Rossi , titolare di Punto

Cornici a San Giovanni Lupatoto le attuali tendenze e mode in termini di colori, forme e materiali. Immaginiamo ad esempio un vecchio ritratto ereditato dalla nonna: invece di seppellirlo in cantina, è facile recuperarlo con un restyling che costa anche poco. La cornice si può decapare, si inserisce un passepartout rosso con filo dorato e il risultato è eccellente.Oggi c’è una libertà quasi assoluta di associare elementi molto diversi tra loro. Ecco che allora un quadro antico sta bene accanto ad un paesaggio toscano, una delicata incisione settecentesca accanto al disegno dei bambini, uno specchio dalla cornice barocca ed una litografia di Andy Warhol. In ogni caso la cornice deve essere importante, suggestiva, colorata.Anche la profondità è importante per la cornice: 5 centimetri sono particolarmente indicati per una cornice bianca intorno ad una foro in bianconero e un piccolo passepartout trasparente. Molto efficace esteticamente è il materiale: oltre al consueto legno, oggi anche l’alluminio opaco o lucido è di grande effetto, magari abbinato ad una controcornice coloratissima sulla tinta dominante del quadro stesso.

Davide RossiPunto Cornici sas, Via Cesare Battisti 337057 San Giovanni Lupatoto VR045 547088

31

Page 34: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 200932

KYOS verona

Foto fornita da Verona Film Festival

Foto

forn

ita d

a or

gani

zzaz

ione

Mag

nalo

nga

sett

embr

ina

Foto

forn

ita d

a or

gani

zzaz

ione

Med

ieva

lia

appuntamenti da non perdere

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

7^ magnalonga settembrinaNegrar - Verona

Quattro passi fra i colori dei vigneti e i sapo-ri delle cantine nei sentieri salgariani. Anche quest’anno torna la Magnalonga settembrina, un’iniziativa nata per far conoscere i vini, e il territorio delle colline della Valpolicella.

Domenica 6 settembre ore 10.00

Per informazioni: Tel.: 346 36 47 892www.magnalongasettembrina.it

cinema: i martedì del festivalcinema Kappadue, Verona

Prende il via il 30 settembre, con l’anteprima del film Bastardi senza gloria (un fotogramma nella foto accanto) di Quentin Tarantino, la 9a edizione de I martedì del Festival, rassegna orga-nizzata dall’Assessorato alla Cultura del Co-mune di Verona.Bastardi senza gloria, di Quentin TarantinoMercoledì 30 settembre ore 21.00

Per informazioni: Tel.: 045 8005348www.schermidamore.it

49a festa di santa croceQuartiere santa Croce, Verona

Dalle ore 18.00 l’apertura dei chioschi eno-gastronomici, della pesca e delle mostre.Giovedì 10 settembre orchestra I DiamantiVenerdì 11 settembre Anime in plexiglass,tributo a LigabueSabato 12 settembre Diapason band, tributo a Vasco RossiSabato 12 settembre orchestra Linda BiscaroSabato 12 settembre orchestra Millennio Band

Per informazioni: www.sagrasantacroce.it

3a magnalonga di costermanoAlbarè e Castion di Costermano

3a magnalonga tra uliveti e vigneti di Coster-mano per promuovere il territorio, la produ-zione enologica e olearia dell’entroterra gar-desano, e l’antica cucina veronese.

Domenica 20 settembre

Per informazioni: Comune di CostermanoTel.: 045 6208113www.comunecostermano.it

sagra dei oseiBardolino, Cisano

Una delle più antiche sagre del veronese, che testimonia il grande amore dell’uomo per il mondo alato. Alle gare di richiami e chiocco-lo, e alle mostre ornitologiche, faranno da cor-nice chioschi gastronomici, musica e danze.

Da sabato 5 a mercoledì 9 settembre

Per informazioni: Comune di BardolinoTel.: 045 7210078www.sagradeiosei.com

trekking urbanoVerona

La collina VeroneseBatteria Scarpa - Vallo di Cangrande - Stra-da Castellana - Poiano - 1^ Torricella - Castel S. Felice - Centro Trekking Batteria di Scarpa

Distanza: 7 km circaDurata: 4 oreDifficoltà: medio

Sabato 19 settembre ore 14.00

Sulle tracce di Rosmunda e AlboinoTeatro Romano - Castel S. Pietro - Castello Visconteo, con la rappresentazione della tra-gedia di Rosmunda e Alboino a cura della compagnia teatrale Estravagario di Verona

Distanza: 2 km circaDurata: 3 oreDifficoltà: facile

Sabato 26 settembre ore 20.30Per informazioni: Legambiente VeronaTel.: 045 8009686www.legambienteverona.it

medievalia 2009Tregnago

Per un fine settimana Tregnago tornerà al Medioevo, con feste, cortei, spettacoli, ban-chetti, dimostrazioni di antichi mestieri...Negli stessi giorni si svolgerà anche la “Gran Fondo Tre Valli” e la rassegna di prodotti ti-pici “Val d’Illasi Expo”.Sabato 5 e domenica 6 settembre

Per informazioni: Comune di TregnagoTel.: 045 6508630 www.granfondotrevalli.it/medievalia.html

Page 35: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009 33

KYOS verona

Imm

agin

e fo

rnita

da

Segr

eter

ia E

nte

Fier

a di

Iso

la d

ella

Sca

la sr

l

Foto Ennevi

Foto fornita da Ufficio Stampa Verona Fiere

KYOS verona appuntamenti da non perdere

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

mercato dell’antiquariato seraleTorri del Benaco

Una piacevole serata a visitare l’esposizione di un mercato d’antiquariato, i mercoledì sera di settembre. L’iniziativa è promossa dal comu-ne di Torri.

Mercoledì 2, 9 e 16 settembredalle 19.00 alle 22.00

Per informazioni: Comune di Torri del BenacoTel.: 045 7225120

tocatì 2009 - festival internaziona-le dei giochi in stradaVerona, centro storico

Le strade e le piazze del centro storico di Ve-rona si animano di giochi, spettacoli, concerti e danze che provengono dalla nostra tradizio-ne.

Da venerdì 25 a domenica 27 settembre

Per informazioni: Associazione Giochi AntichiTel.: 045 8309162www.tocati.it

beauty forum italyFiera di Verona

Grande evento per il settore dell’estetica professionale: sui due piani del Palaexpo di VeronaFiere i visitatori saranno accolti da numerose aziende. Tra queste produttori di apparecchiature e prodotti cosmetici, costrut-tori di solarium e società fornitrici di lime, smalti e prodotti per la ricostruzione unghie.

Sabato 12 e domenica 13 settembre

Per informazioni: www.beauty-forum.it

abitare il tempoFiera di Verona

Da 23 anni la fiera più esclusiva per l’arreda-mento d’interni, un evento che riunisce tradi-zione ed avanguardia, classico e contempora-neo. (Nella foto accanto: Attraverso lo specchio, Carlo Ninchi e Vittorio Locatelli, photo Jo-hnny Dell’Orto).

Da giovedì 17 a lunedì 21 settembre

Per informazioni: www.abitareiltempo.it

marmomaccFiera di Verona

44a edizione per la Mostra Internazionale di Pietre, Design e Tecnologie, che si presenta ancora una volta come la manifestazione lea-der per sostenere il sistema marmo sul mercato mondiale. Una grande vetrina dove ammirare il meglio della tradizione e dell’innovazione produttiva nazionale e internazionale.

Da mercoledì 30 settembe a sbato 3 ottobre

Per informazioni: www.marmomacc.com

102^ fiera del bestiameErbezzo, Verona

Ogni anno, dal 1907, quando le mandrie tor-nano nelle stalle, si svolge il mercato di bestia-me più importante della montagna veronese. Alla fiera si affianca una grande festa del paese con musica, divertimento, mercato di attrezzi e prodotti agricoli e chioschi enogastronomici.

Da mercoledì 30 settembe a sbato 3 ottobre

Per informazioni: Pro Loco ErbezzoTel.: 045 7075013

vino in corteSan Briccio di Lavagno, Verona

Manifestazione enogastronomica itinerante per le antiche corti di San Briccio. Il paese si trasforma in un vecchio borgo illuminato da fiaccole, dove passeggiando per le antiche corti, è possibile degustare vini e birre abbi-nati a salumi e formaggi tipici regionali. .

Da venerdì 4 a domenica 6 settembre

Per informazioni: Ass. San Briccio in Festawww.sbif.it

fiera del riso vialone nanoIsola della scala

43a edizione del più grande evento nazionale del settore. In contemporanea con la fiera si terrà Risitaly: primo meeting internazionale sul riso.

Dal 16 settembre all’11 ottobre

Per informazioni: Ente Fiera Isola della ScalaTel.: 045 7300089www.fieradelriso.it

Page 36: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 200934

KYOS veronaKYOS veronaKYOS verona appuntamenti sport

Foto tratta da ww

w.xmountain.it

Foto fornita da organizzazione Gran Fondo Tre Valli

marcia valli grandi veronesiBovolone, piazza Aldo Moro

32a edizione della marcia Valli Grandi Veronesi, con percorsi da 5, 10 e 18 km.

Domenica 13 settembre ore 8.30

Per informazioni: Pro Loco BovoloneTel.: 347 7040259www.tourism.verona.it

giornata dell’orsaBrentino Belluno, Valle dell’Orsa

Una giornata di escursioni per vivere appie-no le meraviglie che offre la splendida Valle dell’Orsa.

Domenica 13 settembre ore 8.30

Per informazioni: Comune Brentino BellunoTel.: 045 6284079

escursioni guidate con MTBBrenzone

Ogni giovedì la Pro Loco di Brenzone or-ganizza un’escursione guidata in mountain-bike. Il percorso, di media difficoltà, ha una durata di circa 3 ore e si estente per 20 km

3, 10, 17, 24 settembre e 1 ottobre ore 9.30

Per informazioni: Pro Loco “Per Brenzone”Tel.: 045 7420076www.brenzone.it

fitzcarraldo cupBrenzone

Il circolo Compagnia delle Derive Fitzcar-raldo organizza a Brenzone la regata long distance per derive, nella magnifica cornice offerta dall’alto lago di Garda.

Sabato 26 e domenica 27 settembre

Per informazioni: FitzcarraldoTel.: 045 6590178www.fitzcarraldocup.org

nico nel cuoretorneo di calcio tra pulciniMontorio - Vr

Torna il torneo nazionale pulcini che vede quest’anno in gara i piccoli calciatori di: Mi-lan, Inter, Atalanta, Chievo, Udinese e le tre squadre di casa Montorio, Alba Ronco e Vir-tus Vecomp.

Domenica 20 settembre

Per informazioni: www.montorioveronese.it

3a international lake garda marathonLimone sul Garda

La corsa podistica di 42,195 km prenderà il via da Limone sul Garda e arriverà fino a malcesine.

Domenica 27 settembre

Per informazioni: Lake Garda MarathonTel.: 036 5954781www.lakegardamarathon.com

granfondo tre valliLimone sul Garda

12a edizione della Granfondo Tre Valli, una delle competizioni più classiche del panorama italiano della mountain-bike.

Domenica 6 settembre

Per informazioni: Comune di TregnagoTel.: 045 6508630www.granfondotrevalli.it

2°open internazionale di scacchi del basso veroneseCasaleone, Parco dell’Unità

Manifestazione internazionale organizzata da ASD A. Karpov - Casaleone Scacchi e pa-trocinata dal comune di Casaleone.

Sabato 26 e domenica 27 settembre

Per informazioni: Casaleone ScacchiTel.: 347 1409195www.casaleonescacchi.it

Page 37: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009 35

KYOS verona

Curiosando tra gli scaffali di una storica libreria cittadina realizzo che il rosso in letteratura è un colore piuttosto diffuso anche fra i titoli dei romanzi. Ecco un panorama variegato che invita a piacevoli letture.

Rosso tra gli scaffali Suggerimenti di lettura

consigli di lettura a cura di Elisa Zoppei

Le donne deL vento rosso Di Liu Hong (Newton Compton Editori, 2009). Definito dalla BBC Radio 4, il più bel romanzo mai scritto sulla Cina degli anni ’60-’70, che, mentre si allontana dallo spettro della guerra in Corea, precipita nel terrore della Rivoluzione Culturale. Regna l’obbedienza alla voce del partito, si lotta contro la miseria, e la fame. Ma le pagine sono illuminate da un profondo umano sentire rischiarato dal sole della primavera, dal biancore dalla neve, dalla pioggia che lava, irradiante desiderio di rinascita nella gente qui interpretata dalle due giovani coppie protagoniste. I loro destini, sconvolti dalla furia del vento rosso, orbitano intorno alla East Wind, statale fabbrica di camion. È una storia esaltante annodata alla solidarietà di due autentiche eroine che camminano nel mondo stando accanto ai loro uomini fino alla fine. La loro energia positiva scavalca la durezza dei tempi, i bassi antagonismi, i miti che tramontano, il progresso che avanza e discrimina chi può da chi non può.

rossocoraLLo Di Sveva Casati Modignani (Sperling&Kupfer, 2009). Il titolo del romanzo e l’immagine di coper-tina colpiscono gli occhi e invitano a sognare. Con consumata abilità narrativa l’autrice ci intro-duce nella storia di Liliana Corti, donna in carriera del nostro tempo, divisa fra lavoro e famiglia. Ci permette di entrare nella sua vita intima e privata, di accompagnarla nei gesti quotidiani, di soffrire e gioire con lei, combattere e commuoverci. Un esempio ideale ma convincente che inco-raggia aspirazioni e scelte delle donne di oggi.

rossovermigLio Romanzo d’esordio di Benedetta Cibrario, (Feltrinelli, Premio Campiello, 2008). Una giovane donna di nobile casato, bella e indipendente, si svincola dai legami coniugali, sottraendosi agli obblighi aristocratici per vivere tenacemente (e felicemente) relegata alla “Bandita”, una tenuta immersa nella campagna toscana. Qui fra il verde e la pace dei boschi, passeggiate a cavallo, clan-destine notti d’amore e sguardi incantati al panorama, si dedica a coltivare uve e produrre vini di qualità, fra cui il “Rossovermiglio”, è famoso nel mondo. La vita di questa donna coraggiosa e anticonformista si dipana lungo l’arco del novecento, raccogliendo l’ultimo respiro di convenzioni, regole, etichette e dettami dell’epoca monarchica con i suoi privilegi di casta. Ma tutto ciò viene divorato dalla guerra e dall’avvento della repubblica, per riemergere in modo inatteso e incalzante sul filo dei suoi ricordi in un continuo andirivieni fra presente e passato, fino all’ultimo atto, dove ci attende un vero e proprio colpo di scena. L’autrice con mirabile tattica narrativa, portando alla luce sorprendenti rivelazioni epistolari, ci costringe a ri-leggere tutta la storia dal principio alla fine per coglierne le pieghe segrete e riassaporarne il fascino sottile e discreto.

Page 38: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 200936

KYOS veronaKYOS veronaKYOS verona colori in cucina

xxx

xxxx

xxxx

xxxx

Fnac ti invita a partecipare alla

4 MARATONA FOTOGRAFICA DIGITALEDomenica 4 ottobre 2009

Scatta le tue foto spaziando liberamente in città alla ricerca di temie attimi da immortalare per vincere fantastici premi.

Iscrizioni presso lo Spazio Soci Fnac dal 1° al 30 settembre 2009. Informazioni e regolamento su www.fnac.it

a

Main sponsor:In collaborazione con:

Fnac Verona | Via Cappello, 34 | info: 045-8063811 | www.fnac.it | Lunedì - Sabato: 9.30 - 20.00Domenica: 10.30 - 20.00

Page 39: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009

Fnac ti invita a partecipare alla

4 MARATONA FOTOGRAFICA DIGITALEDomenica 4 ottobre 2009

Scatta le tue foto spaziando liberamente in città alla ricerca di temie attimi da immortalare per vincere fantastici premi.

Iscrizioni presso lo Spazio Soci Fnac dal 1° al 30 settembre 2009. Informazioni e regolamento su www.fnac.it

a

Main sponsor:In collaborazione con:

Fnac Verona | Via Cappello, 34 | info: 045-8063811 | www.fnac.it | Lunedì - Sabato: 9.30 - 20.00Domenica: 10.30 - 20.00

Parlando del colore rosso su questo numero di settembre, non potevamo non dedicare una pagina al “rosso” made in italy per eccellenza e famoso in tutto il mondo, la Ferrari, proprio a pochi giorni dalla presentazione ufficiale del-la nuova Ferrari 458 Italia (Salone di Franco-forte 17-27 settembre 2009) .La storia della casa di Maranello e del suo fon-datore è ben nota, nel 2003 in occasione del quindicesimo anniversario della morte del suo fondatore Enzo Anselmo Ferrari (14 agosto 1988) venne mandata in onda una fiction che ne raccontava le imprese e la storia.Oggi a ventun’anni dalla scomparsa di uno de-gli imprenditori che hanno portato in giro per il mondo i colori dell’Italia ci piace ricordare Enzo Ferrari, uomo fortemente legato a quel suo (e per questo mese anche nostro) colore rosso, accostato per caso alla Ferrari grazie ad un regolamento FIA (Federazione Internazio-nale dell’ Automobile ) dei primi anni del se-colo scorso, il quale assegnava ad ogni nazione un colore con il quale dipingere le macchine che avrebbero partecipato ai gran premi, ed è così che all’Italia venne associato il rosso.La storia di Enzo Ferrari è fatta di duro lavo-ro e sacrifici ed inizia con un rifiuto da parte della casa automobilistica di Torino, la Fiat, presso la quale cerca la-voro. Nel 1923 un altro segnale importante

che determinò la scelta del “cavallino rampan-te” come marchio della futura scuderia Ferrari. Il cavallino era infatti il simbolo che l’aviato-re Francesco Baracca portava sulla carlinga dell’aereo, e che sua madre regalò ad Enzo come portafortuna.La nascita della Scuderia Ferrari è storia del primo dopoguerra. Superate poi le difficoltà del secondo conflitto mondiale Enzo Ferrari trasferisce la casa automobilistica dove si tro-va tutt’ora, a Maranello. La famiglia/azienda, come la definì Pino Allievi in un recente arti-colo sulla Gazzetta dello Sport, era talmente familiare che lo stesso Ferrari decise di festeg-giarvi i 90 anni con tutti i suoi 1800 dipenden-ti, ricordandolo come “Il regalo più bello della mia lunga vita”.Mi piace pensare che il successo di quel mar-chio, il successo di quell’uomo, il successo del sogno Ferrari sia nato proprio dalla semplici-tà e dalla pura passione che Enzo Ferrari ha impiegato nel corso degli anni tentando (e riu-scendovi alla grande) di produrre la macchina numero uno al mondo.

Citazioni: “Spesso mi chiedono quale sia stata la vittoria più importante di un’autovettura uscita dalla mia fabbrica e io rispondo sempre così: la vitto-ria più importante sarà la prossima”. Enzo Ferrari

Episodi curiosi:Quando il Presidente della repubblica Sandro Pertini fece visita ad Enzo Ferrari in quel di Maranello si presentò a bordo di una Maserati. Mai errore più grave avrebbe potuto commette-re, a causa della storica rivalità Ferrari esclamò: “A me la vecchiaia ha preso alle gambe, ma a lui (riferito a Pertini) ha preso alla testa!”. (R.F.)

rossorossorosso

rossorossorosso

Enzo Ferrari

L’ultima nata: la Ferrari 458 Italia37

Un sogno in rosso

Page 40: Kyos Verona Settembre 2009

Luciano e Osvaldo Maggi sono due fratelli che portano avanti l’eredità di una famiglia che da generazioni è legata al marmo, e dal 1980, quando hanno dato vita a Decorart sono specializzati nel restauro lapideo. La loro storia silenzionsa è costellata di opere architettoniche e sculture che grazie al loro tocco sono tornate a vivere. In molte parti d’Italia, in vari paesi stranieri e a Verona dove porta la loro firma il Chiostro della basilica di San Zeno, il restau-ro degli Arcovoli dell’Arena e il Duomo. Dal 2007 sono consulenti del Governo Algerino e responsabili di una scuola cantiere di restauro ad Algeri.

I Maggi, una famiglia con una tradizione artistica, che nasce da una abilità abbinata a una passione. Come si tramanda nel tempo un’attività come questa ?Attualmente, sotto la denominazione Decorart siamo io e mio fratello. Ma tutta la storia della famiglia è dedicata alla lavorazione artistica del marmo, e da secoli, dal 1500, di padre in figlio, ci tramandiamo l’arte (e il mestiere) di lavorare la pietra. Il mio bisnonno e il mio prozio alla fine dell’800 sono stati due tra i soci fondatori dell’Unione marmisti, ovvero la seconda coo-perativa di Sant’Ambrogio. Al mio bisnonno seguì mio nonno, poi nel 1947 mio padre fu fra i fondatori della terza cooperativa di Sant’Am-brogio “La Marmo” attiva in campo artistico e commerciale. Io e mio fratello ci siamo un po’ spostati da questo ambito, e abbiamo pre-so la via del restauro monumentale. Entrambi abbiamo una precedente esperienza nella lavo-razione artistica del marmo iniziata nel 1976, e questo ha sicuramente influito sulla scelta di questa alternativa, oltre al fatto che Verona, così ricca di monumenti preziosi si offre già come fucina di lavoro.

Quando ha preso il via il lavoro di

Decorart?Il 1980 segna l’avvio della nostra attività nel re-stauro artistico monumentale. Abbiamo intra-preso i primi lavori con la soddisfazione di chi li commissionava e credeva in noi e abbiamo capito che la scelta era indovinata.

Il restauro del Chiostro di San Zeno porta la vostra firma. Eravate molto giovani!Il Chiostro di San Zeno è stato il lavoro che ha determinato il no-stro salto di qualità, un trampoli-no di lancio. L’architetto Libero Cecchini si fidò di noi e ci diede la possibilità di lavorare a un restau-ro così importante. Il nostro colpo di fortuna a cui si sono aggiunte la nostra effettiva capacità, la mo-destia per muoversi e le persone che abbiamo avuto occasione di incontrare.

In cosa si caratterizzano i

L’arte del restauroLuciano Maggi e la storia di Decorart di Sant’Ambrogio di Valpolicella

due fratelli che sono il cuore e l’anima di Decorart? La specializzazione è stata acquisita nel tem-po: lavorando, studiando, facendo sempre più esperienza, imparando il più possibile da chi lavorava insieme a noi. Quello che credo sia-mo stati in grado di fare è soprattutto imparare.

Kyos Verona Settembre 200938

Il sarcofago di Bellerofonte conservato al Museo Nazionale delle Antichità di Algeri prima (nel dettaglio) e dopo l’intervento di restauro.

Page 41: Kyos Verona Settembre 2009

39

Operando soprattutto nel restauro monumen-tale lapideo abbiamo formato una esperienza su cui eravamo già cresciuti. Fin da piccoli marmi, pietre, materiali sono parte della nostra vita, li abbiamo acquisiti senza meriti e sono stati la base di partenza. La nostra attività esiste da oltre 25 anni, ma stiamo raccogliendo in questi ultimi tempi i frutti di un lavoro che ha visto momenti vera-mente molto importanti. Con gli anni ci siamo divisi i compiti. All’inizio lavoravamo insieme in cantiere. Andando avanti il mio tempo per la lavorazione manuale è diminuito e mi sono specializzato nella direzione tecnica e a segui-re nell’ambito commerciale. Negli ultimi anni infatti io dirigo i lavori e seguo gli aspetti “più burocratici”, Osvaldo è sempre presente in cantiere.

Un’impresa veronese capace di progettare il restauro tecnico delle facciate dalla città di Beirut negli anni ’90, in un lavoro commissionato dall’Unesco...Abbiamo progettato il restauro tecnico dell’in-volucro di 252 palazzi della città di Beirut orga-nizzando una metodologia, tecniche e prodotti per poter effettuare il restauro di questo pa-trimonio bellissimo che era stato distrutto nei bombardamenti durante la guerra.

Kyos Verona Settembre 2009

A sinistra: i fratelli Luciano e Osvaldo Maggi

Siamo stati selezionati, con grande soddisfa-zione da parte nostra, tra molti candidati di più nazioni, che avevano presentato i loro pro-getti.

Ci parli di Verona. In cosa vi ha premiato la nostra città, che luce particolare avete ottenuto?Verona ci ha premiato concedendoci di fare lavori importanti. Il restauro del Duomo e del campanile che è stato ultimato nel dicembre del 2008. Nel 1999 il Comune ci ha incaricato di eseguire il progetto pilota per il restauro di tutti gli arcovoli dell’anfiteatro Arena indivi-duando le metodologie, le tecniche e i materia-li per il restauro dell’anfiteatro. Dopo questo ci sono stati affidati 8 arcovoli e l’anno scorso l’appalto per il restauro dell’Ala e degli ultimi 5 arcovoli prospicienti. Così il restauro dell’Are-na di Verona si concluderà con un nostro no-tevole intervento. Un’altra grande gratificazio-ne che la città ci ha offerto è stato il secondo restauro di Palazzo Maffei, in Piazza Erbe, la Casa di Romeo, in Via Arche Scaligere e San Giorgio in Braida, le basiliche di san Giovanni in valle e di Santa Maria in Organo.

Che rapporto avete con la città?Siamo fieri di essere veronesi ogni volta che abbiamo l’occasione di lavorare e di portare

la nostra esperienza e formazione all’estero. Restauri in Libano, a Beirut, a Ginevra, in Al-geria, dove siamo stati consulenti del ministro della cultura, con grande soddisfazione perché alla fine dei lavori che abbiamo svolto sono state inviate alle cariche istituzionali italiane, al Presidente della Repubblica, al Presidente della Regione Veneto, al Sindaco della nostra città e del Comune di Sant’Ambrogio, notevo-li e lusinghiere lettere di apprezzamento delle autorità algerine.

Esiste una scuola di formazione, esistono figure che hanno il coraggio di intraprendere esperienze come la vostra?Le cose sono molto cambiate. Quello che noi all’epoca ci siamo “inventati”, adesso è un me-stiere. C’è stato un proliferare di scuole e un implemento della formazione nel settore del restauro e molte scuole, grazie a fondi regionali o europei riescono a strutturare corsi di inse-gnamento.(G.B.)

Anfiteatro Arena Il restauro dell’Arena di Verona vede un ampio intervento dei Maggi di Decorart. La storia della società con l'Anfiteatro storico della città è iniziata nel 1999 quando il Comune di Verona ha dato loro l'incarico di progettare il restauro degli Arcovoli, e si conclude ora con il grande lavoro sull’ala.

Page 42: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 200940

In giro per l’Italia

Nei piatti di molte regioni il pomodoro porta colore e sapore, ecco alcuni esempi famosi di

ricette che lo esaltano.

PugliaCrostini rossi piccanti (per 4 persone - prepa-razione 10 minuti). Mettere 2 spicchi di aglio pelato e 1 peperoncino piccante in padella con un filo d’olio d’oliva. Versare 200 g di pomodo-ri pelati e tagliuzzarli con la punta di un coltello affilato, aggiungere origano pepe e sale. Fare restringere il sugo. Nel frattempo tostare 4 fet-te di pane casereccio raffermo, spalmarle con il sugo preparato e fatto intiepidire. Servire e gustare.

CampaniaCaponata di pomodori (per 4 persone - preparazione 15 minuti)Immergere rapidamente in acqua 2 freselle (crostini di pane tostato) di pane integrale, sco-larle e ridurle in pezzi grossolani. Riporli in una insalatiera capiente e condirli con olio d’oliva, 4 pomodori maturi tagliati a fettine, 1 spicchio di aglio tritato, 4 foglie di basilico tagliate a pezzi, origano, e sale. Mescolare il tutto lasciare insa-porire e servire.

Toscana Acqua cotta (per 6 persone - preparazione 20 minuti)Scottare 300 g di pomodori tondi maturi per po-chi secondi in acqua bollente, pelarli, tagliarli in 4 spicchi e eliminare i semi. Pulire 3 cipolle e ta-gliarle a rondelle sottili; versarle in una casseruo-la, aggiungere olio e 1 foglia di alloro e lasciare rosolare per 5-7 minuti a fuoco lento. Unire 5 foglie di basilico, i pezzi di pomodoro e 1 costa di sedano a fettine. Aspettare qualche minuto, versare il brodo e fare sobbollire per 20 minuti. aggiustare con sale e pepe. A parte tostare 6 fet-te di pane toscano. Rompere 6 uova intere nella zuppa bollente e versare la zuppa in scodelle o fondine con 1 fetta di pane tostato sul fondo e mettere in ciascuna un uovo in camicia scolato dalla zuppa. Spolverare con una grattugiata di pecorino.

Pappa col pomodoro (preparazione 25 minuti)Preparare una salsa di pomodoro bollendone 600 g con 1 costa di sedano, una carota e una cipolla, passare tutto al colino e rimettere a bol-lire con olio sale e pepe. Tagliare a fette mezzo kg di pane toscano raffermo e metterlo in un te-game cosparso di abbondante olio d’oliva, unire

Tanto saporito da non aver nemmeno bisogno di condimento per essere gustato. È l’emble-ma del sapore italiano e mediterraneo, anche se viene da molto lontano nel tempo e nello spazio. È rosso come il calore del sole che lo porta a diventare così buono. Il pomodoro è un ortaggio delizioso che si può coltivare do-vunque e che colora le ricette di molte regio-ni italiane. Ha nomi diversi a seconda della qualità: cherry o ciliegino, tondo liscio per la raccolta a grappolo, insalataro, cuore di bue, san marzano, costoluto, piacentino, perino... ma è sempre inconfondibilmente rosso e gusto-so. Perché possa sprigionare tutte le sue virtù e la sua fragranza, va consumato crudo, me-glio ancora con la buccia, in ottime insalate,

ma la preparazione culinaria per antonomasia, famosa in tutto il mondo, e che si prepara allo stesso modo in ogni luogo, è la salsa di pomo-doro, di cui esistono più versioni secondo gli estri delle padrone di casa e secondo i territori. La più semplice e immediata, quella basilare, si ottiene sbollentando i pomodori, togliendo la buccia, dopo averli privati dei semi e tagliati a pezzetti. Si mettono poi in una casseruola con uno spicchio d’aglio mondato, salando e pe-pando a piacere. Si fanno quindi cuocere a fuo-co lento, lasciando addensare; qualche minuto prima di spegnere il fuoco, si insaporisce la sal-sa con alcune foglioline di basilico spezzettate, mescolando delicatamente in modo che il loro aroma rimanga tutto all’interno della salsa.

pomodori per tutte le regioni italiane

Rosso da mangiare

di Pino Agosini

Page 43: Kyos Verona Settembre 2009

41

2 spicchi di aglio e basilico intero, sale pepe e acqua se serve. Fare bollire il tutto e mescola-re amalgamando gli ingredienti e spezzettando bene il pane. Aggiustare con la salsa di pomodo-ro e fare bollire per 1 ora. Servire la pappa fred-da o calda a seconda del gusto o della stagione.

SiciliaPomodori secchi all’olio (per 4 persone - preparazione 30 minuti)Tagliare a metà i pomodori e salarli, distribu-irli su una griglia e farli scolare per circa 3 ore. Disporli su una tavola o un piano di lavoro a asciugare per 3 giorni. Dopo averli seccati, distribuirli in vasetti di vetro formando degli strati, versare sul fondo prima olio di oliva poi i pomodori, quindi coprire con l’origano, del pecorino grattugiato, qualche foglia di basilico, sale pepe e ancora olio. Ripetere l’operazione formando strati alterni. Chiudere i vasetti (non ermeticamente) e aspettare almeno 19 giorni prima di gustare i pomodori.

tanti nomi per gusto e sapore inconfondibiliCalabria: pummaruolu, pumadùaru Campania: pummarola Emilia-Romagna: tomatas, pamdòra, pimidòraLiguria: tomâtaLombardia: Tumàtic, Tumatiché, tomata, pomata, pomdor, tùmatisMarche: p’mmadora, pummidoruMolise: pummaruolPiemonte: tumaticaPuglia: pimbidoru, pummidoruSardegna: pumata, tamata, tomatigaSicilia: pumaruoruTrentino-Alto Adige: pomidoroVeneto: pomidoro

Page 44: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 200942

KYOS verona

Storie da bere

Rosso nel bicchiere. Curiosità e ricette su alcuni tra i cocktail più rossi del bar

La fantasia dei barman non ha mai fine. Ma la storia porta un lungo elenco di cocktail che dominano le carte di tutti i locali del mondo. E portano sapori, gusto e tradizioni da diverse latitudini, per cui si può sognare un angolo del mondo sorseggiando un succo di pomodoro o una miscela di gin burbon o campari.

Rosso come Maria I Tudor: Il Bloody Mary. Si ispira a Maria la sanguinaria, so-prannome che si meritò la regina inglese. È a base di succo di pomodoro, vodka, limone, tabasco, salsa Worcester, sedano , sale e pepe. Se si vuole le punte di sedano usate al posto del prezzemolo danno un gusto più fresco, e posso-no essere usate come decorazione. Si prepara direttamente nel bicchiere alto miscelando tutti insieme gli ingredienti, è ottima anche la ver-sione analcolica. Ingredienti: 3/10 di Vodka - 6/10 di succo di pomodoro - 1/10 di succo di limone - cubetti di ghiaccio - 3 gocce di salsa Worcester - uno spruzzo di Tabasco - 1 punta di sedano - sale e pepe.

Americano. Agli inizi del ‘900 in America si usava già miscelare questo cocktail. I baristi italiani inventarono una ricetta che ricordava il modo di bere americano e che infatti prese per questo lo stesso nome. Ha un colore rosso rubino molto intenso e nel gusto si uniscono il dolce del vermouth e l’amaro del bitter. Si miscela direttamente sul ghiaccio nel bicchiere decorato con mezza fetta di arancio e scorza di limone e si completa con la soda.Ingredienti: 5/10 bitter; 5/10 vermouth rosso.

“Un Americano alla maniera del Conte Negroni”. Il Conte Camillo Negroni negli anni Venti del 1900 chiese a Fosco Scarselli, il barista del Casoni di Firenze, di aggiungere un po’ più di forza al suo Americano, aggiungen-do del gin. Rosso rubino con riflessi vermigli.Ingredienti: 1/3 gin; 1/3 vermouth rosso; 1/3 bitter Campari.

En Plein. Rosso vermiglio, è secco e alcolico. Consigliato come aperitivo.Ingredienti: 1/3 dry gin Beefeater; 1/3 Ge-nepy; 1/3 bitter Campari.

Gin and It. Inventato negli anni Trenta dal barman Charley di un noto Club di New York, si basa sul vermouth italiano, inimitabile, che si deve usare per prepararlo. It infatti riprende Italian Vermouth che si chiamava Turin Ver-mouth. Rosso mattone brillante.Ingredienti: 7/10 gin; 3/10 vermouth rosso italiano

Lena. Ha un bellissimo colore rosso con rifles-si ambrati. Si gusta nella coppa da cocktail con un ciliegina rossa.Ingredienti: 5/10 bourbon whisky Old Grand Dad; 2/10 vermouth rosso Martini; 1/10 bitter Campari; 1/10 liquore Galliano; 1/10 vermouth dry Cinzano.

Passionate Sunrise. Dolce, leggero al sapore di frutta, con la fusione degli agrumi ai lampo-ni e la pesca. Rosso vinaccia si beve nel bicchie-re da long drink.Ingredienti: 1/10 Cordial Campari; 4/10 vodka alla pesca; 2/10 succo di pompelmo

fresco; 3/10 sciroppo di lampone; completare con Talento brut Banfi

Shirley Temple, piccola e ric-cia. Shirley Temple, l’attrice bambina prodigio inventò questa ricetta rigoro-samente analcolica che offriva ai suoi ospiti. Nel bicchiere si ottiene un rosso rubino con il profumo dello zenzero, e ciliegine per guarnizione.Ingredienti: 9/10 ginger ale; 1/10 sciroppo di granatina.

Le ricette dei drink sono tratte da una pubblica-zione internet curata da A.I.B.E.S. (Associa-zione italiana barmen e sostenitori)

Page 45: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009 43

Alcuni nostri marchi esclusivi

Eurospin è il più grande gruppo discount italiano con oltre 750 punti vendita che offre un risparmio quotidiano a oltre 7,5 milioni di clienti

Printedita

Verona

gustoseSensazioni!

Page 46: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 200944

KYOS verona

Rubini dall’orienteCuriosità e tradizione del rosso più prezioso

Leggenda e tradizioneAnche le leggende su questa gemma così spe-ciale ci arrivano dall’oriente. Si racconta nei testi puranici (testi sacri induisti) che Surya, il dio-sole, prese il sangue del possente demone Bala e fuggì nella vastità degli spazi celesti. Ra-vana, il sovrano dell’isola di Sri Lanka, provò a fermare il volo del dio-sole. Questi apparente-mente terrificato dalla presenza di Ravana, la-sciò cadere il sangue del demone che precipitò nella profonda pozza di Bharata (il nome anti-co con cui veniva indicato il territorio del sub-continente indiano), circondata da una densa foresta di alberi di betel. Con il passare del tempo quelle piscine divennero sacre quanto il fiume Gange e furono chiamate Ravana Gan-ga. Le rive si ricoprirono di rosse pietre prezio-se: i rubini, luccicanti d’abbagliante splendore.

Curiosità• Il rubino più grande del mondo 21.450 cara-ti, oggi conservato nel museo di Yangoon è sta-to trovato proprio in uno dei villaggi della valle di Mogok a nord della regione del Myanmar.• Un rubino stellato di 2967 carati venne tro-vato a Sri Lanka nel 1934 ed un altro di 250 carati fu incastonato nella corona di San Ven-ceslao a Praga.• Le più importanti collezioni di rubini e zaffiri appartengono ai principi indiani e allo scià di Persia e per la maggior parte contengono gros-se pietre irregolari tagliate a cobochon.

Il rubino del Principe neroStoria di un gioiello della corona ingleseIl Rubino del Principe Nero non è un vero rubino, ma un minerale simile che è però an-cora più raro in natura. Pesa circa 170 carati (34 g) e ha le dimensioni di un uovo di gallina. È attualmente incastonato nella croce al di so-pra del Diamante Cullinan II sulla fronte del-la Imperial State Crown (la corona imperiale Britannica). Il Rubino del Principe Nero è uno dei più antichi gioielli della Corona del Regno Unito, è in possesso dei Re inglesi da quando fu consegnato nel 1367 a colui che gli diede il suo nome, Edoardo di Woodstock: il “Principe Nero”. (S.S.)

Rubino. Eccezionale quanto raro, oggi prati-camente introvabile. Caldo e prezioso ma so-prattutto rosso. È la varietà rossa del minerale corundum (corindone), uno dei più duri della terra che comprende anche lo zaffiro (blu). La responsabilità del colore rosso è da attribuire tutta al cromo, nel profondo della terra dove si forma il minerale. Infatti il corindone puro è incolore e la tonalità gli viene fornita dall’ac-ciaio, dal titanio o dal vanadio e appunto dal cromo; è quindi famoso per le sue varietà, di solito è fluorescente, fonde a temperature di poco superiori ai 2000 °C ed è molto resistente ad agenti chimici corrosivi; può presentare il fenomeno ottico della cangianza, per cui al-cuni minerali cambiano colore a seconda del tipo di luce che li illumina. Ha diversi modi di essere utilizzato come abrasivo (è presente per un terzo nello smeriglio), in mole, affilatoi, carta vetrata, per la produzione di ceramiche e prodotti ininfiammabili (in forni) e come perno di supporto per orologi; ovviamente quando si rinviene in qualità da taglio viene impiegato in gioielleria. Viene inoltre venduto anche come minerale da collezione ed impiegato in cristal-loterapia. In Birmania, sopratutto nella regio-ne del Myanmar nella cittadina Mong Hsu, e nel centro gemme Mogok Stone Tract, hanno avuto luogo i più importanti ritrovamenti degli anni novanta, e sono ancora le uniche minie-re esportatrici rimaste. In Thailandia, in Vie-tnam, in Pakistan, in Afganistan e in India c’è ancora una certa produzione.

semplicemente preziosi

Page 47: Kyos Verona Settembre 2009

45

Italia Taglia: la censura è svelata

www.italiataglia.it un archivio on-line per raccogliere le scene “calde” sforbiciate dalla censura italiana

Il progetto prende le mosse da un’idea mol-to ambiziosa: dare una sistemazione organica all’enorme quantità di materiale prodotto dal-la Revisione cinematografica, ovvero conser-vare e catalogare le pellicole che sono state sot-toposte a censura, per poi diffondere il tutto al grande pubblico. Questo è in breve il nocciolo dell’iniziativa, promossa dall’ex Dipartimento dello Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (ora Direzione Generale per il Cinema) e realizzata dalla Cineteca di Bolo-gna in collaborazione con l’a.n.i.c.a. (Associa-zione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e multimediali). Grazie al progetto Italia Taglia sarà quindi finalmente possibile conoscere le motivazioni dei tagli di censura subiti da lungometraggi, cortometraggi, pub-blicità e attualità italiana ed estere, accedendo direttamente ai visti originali.Sono 30 mila i titoli già disponibili on-line, e riguardano il periodo che va dal 1913 al 1943. Ogni trimestre l’archivio si amplierà, ed entro l’anno prossimo i titoli saranno già 130 mila, fino ad arrivare a comprendere tutti i film re-visionati fino al 2000. La banca dati di Italia Taglia, unica nel suo genere, costituisce un patrimonio prezioso non solo per la storia del cinema, ma anche per lo studio dell’evoluzio-

ne del costume, della sensibilità e del comune senso del pudore della società italiana. Casi celebri dimostrano che le forbici della censura non hanno mai avuto alcun timore reverenziale, nemmeno nei confronti dei grandi maestri del cinema. Per esempio Lubitsch in Madame du Barry indugia troppo nei dettagli della rivoluzione francese; Kubrick è troppo violento in Full metal jacket, e troppo scabroso in Lolita; Fritz Lang in Metropolis è troppo attento alla difficile situazione operaia. Come si intuisce i contenuti politici hanno un peso notevole per provocare l’azione delle cesoie censorie. Uno dei casi più eclatanti a tal riguardo è Totò e Carolina di Mario Monicelli, che a metà anni ’50 è giudicato addirittura “inammissibile” per oltraggio al pudore, alla morale, alla religione e alle forze armate. La satira nei confronti della polizia e del clericalismo, nonché “una specie di esaltazione umoristico-comica delle sezioni comuniste”, come disse lo stesso regista, fece perdere al film 31 scene, 200 metri di pellicola, e tutta l’originale carica provocatoria. L’altro tema delicato per la censura è ovviamente la salvaguardia del cosiddetto “comune senso del pudore”, che si traduce nella limitazione di quei contenuti che possono essere

considerati “troppo erotici” e scandalosi. È famosissima l’odissea di Ultimo tango a Parigi, di Bernardo Bertolucci. Uscito nel dicembre del 1972, viene immediatamente sequestrato in quanto spettacolo osceno. Nel 1973 viene assolto dal tribunale di Bologna e torna nelle sale segnando un clamoroso successo e ottenendo la nomination agli Oscar. Poco dopo viene però ricondannato in appello e dalla Cassazione, e nel 1978 se ne ordina la distruzione di ogni copia in positivo. Il lieto fine della vicenda arriverà solo 15 anni dopo la prima proiezione, nel 1987, quando Ultimo tango a Parigi fu finalmente riabilitato dalla censura senza più i tagli inflitti nel 1972, e riconosciuto per il capolavoro quale è. Questi sono solo alcuni esempi di quanto si può trovare sul portale www.italiataglia.it: una vera e propria gigantesca biblioteca sempre accessibile on-line, dove i cinefili, ma non solo loro, troveranno il modo di soddisfare sia le proprie esigenze di ricerca, sia la più semplice curiosità. (S.B.)

La legge n° 161 del 21 aprile 1962

prevede che in Italia ogni opera

filmica prima di poter essere

proiettata in pubblico debba es-

sere visionata da parte delle

Commissioni di revisione cin-

ematografica ed ottenere il nulla

osta.

Due fotogrammi tratti dal film Metropolis considerato il capolavoro del regista austriaco Fritz Lang

Page 48: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 200946

KYOS verona questioni di stile

OTTO E MANIABotton noise, giovane, elegante, divertente, unico

Un bottone come must. Stanchi della solita moda omologata, con la voglia di creare capi nuovi, innovativi ma soprattutto personalizzati, unici e in grado di rispecchiare i gusti e la per-sonalità di chi decide di indossarli. Quattro giovani veronesi si sono messi in gioco in un settore molto selettivo (e per loro nuovo) portando la loro idea sul mercato e riscuotendo grande successo tra i giovani veronesi e non. E così abbiamo incontrato Alberto Morelato, Marco Piubello, Pietro Lazzarini, Sara Valbusa e ci siamo fatti raccontare la storia di questa avventura nel mondo della moda.

Chi si nasconde dietro i vostri bottoni?Dietro ai tonanti bottoni ci sono quattro sem-plici ragazzi: Alberto, Marco, Pietro, Sara. Ab-biamo creato Button Noise nel Novembre del 2008 con l’intenzione di “sfondare la barriera del rumore”, proponendo qualcosa di nuo-vo, simpatico, divertente e allo stesso tempo elegante. Nessuno di noi ha studiato moda o design, anzi, ci occupiamo di tutt’altro. Dopo il lampo di genio iniziale, ci siamo resi conto che in realtà per creare non occorre null’altro che fantasia, grinta, determinazione e menta-lità aperta, poche idee per capi unici nel loro genere che ci hanno permesso di appassionarci ancora di più ai nostri prodotti ed al mondo del fashion design.

Da dove parte la vostra idea di creare capi unici diversi l’uno dall’altro?Ci siamo resi conto che la moda impone alle persone uno stile da seguire, stereotipi che alla lunga ti fanno sentire un automa, un oggetto in serie, non più un individuo ma parte di una massa omologata. Noi, partendo da una bana-le felpa girocollo, capo tra i più indossati dai ragazzi tra i 15 e i 35 anni, abbiamo studiato e progettato modifiche in grado di restituire a ciascuno la propria personalità, la propria uni-cità, la propria indipendenza dal sistema della moda. Le personalizzazioni sono tantissime a partire dai già citati bottoni, dagli sbiechi, dal colore della felpa, poi a seconda del modello è possibile personalizzare polsini, toppe, colli, risvolti, tasche....

Perché Button Noise? Ma soprattutto perchè i bottoni?I bottoni sono il dettaglio che rende il tutto di-verso, è ciò che ti distingue, ciò che esprime la tua personalità in un piccolissimo particolare che potrebbe sembrare inutile, ma che in ve-rità crea il senso totale della felpa stessa. A noi il bottone apre un immaginario fantastico, un mondo da favola... Forse non è un caso che proprio recentemente Tim Burton ci abbia fat-to un film (ndr. Coraline e la porta magica). Il bottone sa essere mille cose: necessario, utile, bello, giocoso, rappresentativo, da qui Button Noise.

Come definite i vostri capi?A noi piace definire i nostri capi come la per-fetta interpretazione della persona che li in-dosserà. Con questo non vogliamo dire che i nostri articoli facciano psicologia ma che, essendo realizzati in base al gusto del cliente, avranno sicuramente lo stile di quest’ultimo, saranno quindi una scelta personalissima che si contrapporrà fortemente alle imposizioni mo-daiole di oggi. Con la felpa o la t-shirt Button Noise vogliamo far emergere l’essenza di chi le porterà.

Come siete stati accolti sul mercato? All’inizio ci siamo accorti che i punti vendita erano diffidenti, non tanto per quello che ri-guardava il prodotto, ma piuttosto per le ga-ranzie che ci venivano richieste. Purtroppo il negoziante tende ad esigere garanzie e sicurez-ze, che nei primi tempi neppure noi avevamo. Per fortuna abbiamo appurato che le nostre creazioni avevano riscosso molto successo tra

di Riccardo Ferraresso

KYOS verona

Page 49: Kyos Verona Settembre 2009

Kyos Verona Settembre 2009 47

conoscenti e sconosciuti. Grazie a questa for-za e all’entusiasmo con cui ci hanno accolto i clienti finali abbiamo tenuto duro e continuato a credere nel progetto, arrivando oggi a con-quistare alcune tra le più importanti boutique di alcune città del nord Italia.

Nella pratica, come è organizzato il vostro lavoro?Ognuno di noi ha i propri impegni lavorativi e di studio, di conseguenza cerchiamo di de-dicare a Button Noise le sere, o i momenti li-beri. Ci incontriamo una volta alla settimana per accordarci sui compiti da svolgere di volta in volta, non abbiamo dei ruoli definiti, tutti fanno tutto, cercando di dividere equamente la mole di lavoro. Diciamo che arrivano giorni in cui stiamo al telefono ore e ore per riusci-re a combinare gli appuntamenti con le varie aziende che ci forniscono i tessuti piuttosto o le minuterie, o con i negozi stessi. Reperire tutti i fornitori giusti, proprio quelli che servivano per le cose che avevamo in mente, è stato diffi-

cile. Ora ci siamo sistemati discretamente, ma si può sempre fare meglio, più si lavora più si conosce gente, più si ottengono dritte e infor-mazioni.

Progetti per il futuro?Per l’estate 2010 abbiamo progettato 13 nuo-vi modelli tra felpe e t-shirt, il cui fil-rouge è l’idea della camicia usata in nuove maniere, in-solite, che sdrammatizzano la funzione seriosa di questo tessuto/capo. Abbiamo poi deciso di lanciarci nel total look maschile integrando al brand Button Noise un’etichetta con un target più ampio, di nome “n”, in cui presentiamo fel-pe dallo stile più classico e pantaloni dal taglio street-chic, che possono essere portati, a secon-da della taglia che il cliente sceglierà, in modo formale o in alternativa in modo più fashiona-ble, grazie a piccoli accorgimenti come bottoni e lingue di tessuto che permettono di adattare il modello secondo i propri gusti.

SARA: L’UNICA DONNAIn verità non lo so nemmeno io cosa ci faccio con quei tre! Scherzo dai... Avevo voglia di lan-ciarmi in qualcosa di nuovo, per dar sfogo alla mia creatività e alla voglia di mettermi in gio-co. I ragazzi si conoscevano già tra loro, erano già un gruppo, ma non ho avuto nessun proble-ma a inserirmi, né mi sono mai sentita esclusa, anzi devo dire che mi coccolano tutti un po’.Ovviamente non mancano le discussioni, come si può immaginare, il modo di vedere le cose e le opinioni raramente combaciano, ma questo è il bello del nostro gruppo, si impara assieme in modo costruttivo ed ogni punto di vista vie-ne rispettato, anche quello dell’universo fem-minile.

LE ORIGININei primi tempi, per questioni economiche e poiché eravamo sconosciuti, vendevamo le nostre creazioni direttamente ai negozi, senza passare da agenti o distributori. Pietro voleva presentare il nostro brand nel negozio più im-portante di Trento, dove i nostri competitors sa-rebbero stati marchi noti ed affermati (Conver-se, TST, ACNE, Cheap Monday... ). Abbiamo decisamente puntato in alto. Ma nella vita chi non risica non rosica. Così un giorno, con sole 3 felpe, nessun catalogo ma ruvidi bottoni e sbie-chi sparsi nello zaino Invicta, abbiamo trovato il coraggio di entrare. Accompagnati dalla per-plessità della commessa abbiamo parlato con il proprietario che... Ha ordinato venti felpe!

Page 50: Kyos Verona Settembre 2009

KYOS verona indirizzi utili

PRINTEDITA Servizi per la comunicazione e la stampaVia Francia, 7/bNegrar - Verona045 810 12 04www.printedita.com

EUROSPIN S.p.a.sede legale: Loc. Albarello S.S. 11Palazzolo di Sona - Verona045 609 46 11sede amm.va: Via Campalto, 3/dS. Martino B.A. - Verona 045 878 22 22www.eurospin.it

ZED ENTERTAINMENT’S WORLDViale della Navigazione Interna, 87Noventa Padovana (PD)Tel 049 86 44 888 www.zedlive.com

25KYOSPresentando questo coupon all’ingresso, i possessori del biglietto riceveranno in omaggio* la locandina dello spettacolo.

*La promozione è valida fi no ad esaurimento scorteverona

ENNEVIVia XXIV Maggio, 12/b37123 Verona045 83 42 347www.ennevifoto.com

CARTOLINA DI ABBONAMENTO da compilare in stampatellodesidero ricevere a casa per un anno Kyos Verona contribuendoalle spese di spedizione con la cifra di 20,00 EuroSI

l’abbonamento a Kyos Verona per un anno contribuendo alle spese di spedizione con la cifra di 20,00 EuroRegalo

Nome CognomeIndirizzo C.A.P.Città ProvinciaPartita IVA e Codice FiscaleIndirizzo email

Nome CognomeIndirizzo C.A.P.Città ProvinciaPartita IVA o Codice FiscaleIndirizzo email

I MIEI DATI

REGALO PER

I dat

i per

sona

li da

me

forn

iti s

aran

no u

tiliz

zati

e t

ratt

ati d

a Pr

inte

dita

Srl

per

la g

esti

one

dell’

abbo

nam

ento

o

per

iniz

iati

ve d

i car

atte

re r

edaz

iona

le.

Ai s

ensi

del

l’Ar

t. 7

del

D.L

eg.

196/

03 i

o po

trò

in q

uals

iasi

mom

ento

ese

rcit

are

i re

lati

vi d

irit

ti,

tra

cui

cons

ulta

re,

mod

ifica

re e

can

cella

re i

mie

i dat

i, s

criv

endo

a P

rint

edit

a Sr

l via

Fra

ncia

7/b

370

24 N

egra

r (V

r).

Firm

a

Pago tramite bonifico sul conto corrente postale n. 000094503968intestato a Printedita Srl - via Francia 7/b, 37024 Negrar (Vr) c/o Banco Posta — ABI 07601 — CAB 11700 — COD. IBAN IT 66 H 07601 11700 000094503968È possibile effettuare il pagamento anche tramite bollettino postale indicando il numero del conto corrente.Inviare tramite fax, email o posta la ricevuta del pagamento effettuato allegando la presente cartolina.

Per informazioni relative ad altre modalità di pagamento dell’abbonamento, contattare la redazione presso PRINTEDITA - Tel 045 810 12 04 - Fax 045 600 05 31 - [email protected]

#ritaglia la tua cartolina per sottoscrivere l’abbonamento

ECCOMI onlusvia G. A. Pasquale, 1100156 Romawww.eccomi.org

RADIO VERONA S.r.l.Via Della Scienza, 2537139 Veronawww.radioverona.it

LEGNAGHESE CANTIERIVia L. Pancaldo, 68 (VR)045 81 03 616www.sottomontequinzano.it

SINERGIE & SISTEMIVia A. Pigafetta, 16 (VR)045 57 63 40www.sinergievr.it

PUNTO CORNICIvia Cesare Battisti, 3 San Giovanni Lupatoto, (VR)045 54 70 88

Page 51: Kyos Verona Settembre 2009

Eccomi Associazione di Volontariato onluslavorare per i giovani con i giovaniEccomi è un’associazione di volontariato che sostiene progetti per i giovani in Burundi, Burkina Faso, e in Brasile, il progetto Remar. Promuove l’educazione, l’istruzione e la formazione di giovani e adulti in difficoltà Appoggia i giovani nel loro ambiente collaborando alla realizzazione di iniziative imprenditoriali e artigianaliReperisce le risorse umane ed economiche necessarie alla definizione dei progettiSostiene lo scoutismo giovanile e adulto, coerente con i valori associativi di solidarietà, di promozione umana, di pace e di rispetto della dignità di ogni uomo

Come offrire le donazioniLe donazioni possono essere effettuate a favore diEccomi - Associazione di volontariato OnlusVia G.A.Pasquale, 11 - 00156 Roma indicando il nome del progetto che si intende sostenere- tramite conto corrente postale: n° 78044310- tramite assegno non trasferibile o bonifico bancario:Banca Popolare Etica, Agenzia di Roma, via Rasella, 14 - 00187 Romacoordinate bancarie internazionali: IT77 Q 05018 03200 000000118601.

L’Associazione di volontariato Eccomi Onlus è una Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale con sede legale in Roma debitamente registrata presso l’Agenzia delle Entrate, Direzione regionale del Lazio ai sensi dei D.Lgs 460/97 e D.M. 266/03. Pertanto le donazioni in denaro e in natura erogate da persone fisiche sono deducibili dal reddito complessivo o detraibili dall’imposta lorda del soggetto erogante a norma di legge.

Printedita

Verona

Se cerchi Kyos Verona in centro... LOCANDA CASTELVECCHIO • CAFFÈ PER TE • CIRCOLO UFFICIALI • BAR CASTELLO • VIA ROMA 33 • RESIDENCE CASTELVECCHIO • IL CIOTTOLO • FITNESS FIRST PALESTRA • BIBLOS ART GALLERY • CAFFÈ ORO BIANCO • CREPERIA L’ ORA DI MEZZO • MERCEDES BENZ CAFE’ • CAFFÈ RIALTO • GELATERIA VITTORIA • PASTICCERIA MIOZZI • GIOIELLERIA BONER • NEW GALLES • HOTEL BOLOGNA • SOCIETà LETTERARIA • L’ORDINE DEGLI ARCHITETTI • GALLERIA D’ ARTE LA MERIDIANA • ROTARY CLUB VERONA ◊ Se cerchi Kyos Verona nelle aree pedonali del centro storico... BAR LISTON 12 • GELATERIA EMANUEL • PIZZERIA LA COSTA IN BRA’ • RISTORANTE GIOVANNI RANA • RISTORANTE OLIVO • HOTEL TORCOLO • RISTORANTE TORCOLO • HOTEL COLOMBA D’ORO • BIRRERIA RE CARLO • SQUASSABIA ARREDAMENTI • BOUTIQUE NOVELLA • HOTEL EUROPA • GELATERIA SAVOIA • LIBRERIA CATULLO • PROFUMERIA GRAZIA • CAFFÈ ROMA • LOUIS VUITTON • STEFANEL • DOUGLAS PROFUMERIE • BIASIA BORSE • LUISA SPAGNOLI • DIESEL • GIOIELLERIA CANESTRARI • LE SPOSE DI CRISTINA • MONTBLANC • BOUTIQUE ALEXANDRA • GUCCI • SWATCH • TIMBERLAND • CHOCOLATE • JULIET • EMPORIO ARMANI • PASTICCERIA CORDIOLI • CALZATURE BRUSCHI • GABEL • CAFFÈ PORTA LEONA • LIBRERIA GIUNTI • BASEVI JEANS • BIO BAR • ISTITUTO LIFE • CAFFÈ LEONI • LA GALLERIA DEL MANIFESTO • CAFFÈ LUI E LEI • FNAC • OSTERIA DA UGO • LIBRERIA IL GELSO • LA CASA DEL CAFFÈ • ARNOLD SARTORIE • SAHARA ABBRONZATURE • BAR LA BATIDA • MAX & CO. • GIOIELLERIA DARIA BONER • LIBRERIA GHELFI E BARBATO • DUCA D’ AOSTA • CARTIER GIOIELLI • FOOTLOCKER • LA BAGAGERIE ◊ Sempre in centro storico, dalle parti di Piazza Erbe... HOTEL DUE TORRI • PIZZERIA PAM PAM • FATTO A MANO • IL MERCANTE D’ORIENTE • PASTICCERIA ALLE FOGGE • CAFFÈ DANTE • ANTICA TIPOGRAFIA ARCHE SCALIGERE • LA BOTTEGA DEL CUOIO • BLOOM FOOD AND CAFFÈ • CAFFÈ FILIPPINI • CAFFÈ MAZZANTI • OSTERIA VERONA • CLARKS • GIOIELLERIA PIERROT • CAFFÈ BARBARANI • CAFFÈ MEZZA PARTE • BAR DELLA RAGIONE • PROFUMERIA GRAZIA • TEZENIS • LAZZARI & CO. • HOTEL AURORA • CARNABY STREET • GALLERIA D’ARTE GHELFI • FORNAIO DE ROSSI • OSTERIA DEL BUGIARDO • SHOWROOM SELEZIONE ARREDAMENTI • CAMPIDOGLIO • RISTORANTE 12 APOSTOLI • DOLCE E GABBANA • REPLAY • AQUILA NERA • LUMBERJACK • JUST CAVALLI • FATE E FOLLETTI • ETRO’ • DISMERO • FOLLI FOLLIE • TONI & GUY PARRUCCHIERI • ALCHIMIA • LIBRERIA RINASCITA • MARIELLA BURANI • OKKIO • PATRIZIA PEPE • LO SCRITTOIO PINEIDER • PAUL & SHARK • MAGIOCA BOTIQUE • RISTORANTE MAFFEI • LACOSTE • AGOR E AMIGHINI • NEW FARAONI • CASABELLA • LIBRERIA GHEDUZZI • PUNTO VENDITA LOACKER • CIRC. RICREATIVO UNICREDIT • CAFFÈ MONTE BALDO • PASTICCERIA ALLA ROSA • ROSA THEA • GALLERIA PALAZZO FORTI • GIOIE ED ARTI • SALUMERIA ALBERTINI • OTTICA ASCHIERI • UNIVERSITà DELLA TERZA ETà • GELATERIA PAMPANIN ◊ In zona Ponte Pietra e in Sottoriva ALCOVA DEL FRATE • OSTERIA DELL’ORSO • TAVERNA TIGELLA BELLA • TRATTORIA VECIO MULIN • SQUARE BAR • SOTTORIVA 23 • CAPPA CAFFÈ ◊ Se passi da Borgo Trento TECNOBAR - PASTICCERIA ALLA ROSA 3 - LA PANIZZERIA - TAKE AWAY GIAPPONESE SUSHI - BAR ROSSO - ENNEVI FOTOGRAFIE ◊ In zona San Zeno PIZZERIA VESUVIO - TRATTORIA PORTICHETTI - RISTORANTE AL CALMIERE - OSTERIA AI PILOTI - OSTERIA LA BUSA - LA PANZEROTTERIA ◊ In zona Corso Milano GIOIELLERIA STEVANELLA • PASTICCERIA TOMMASI • HOTEL PORTA SAN ZENO • PROFILI ILLUMINAZIONE • CONCESSIONARIA RENAULT • SEI ARREDAMENTI • OIKOS ARREDARE OGGI • VICENTINI AUDI • VICENTINI VOLKSWAGEN • CARBONI ADB • OSTERIA L’ALTRO CAPPERO • PIZZERIA RIO • PIZZERIA RIO • CONCESSIONARIA CHEVROLET • IMPERO DEL SOLE • HOTEL LEOPARDI ◊ Tra Santa Lucia e Borgo Roma IMPERO DEL SOLE • BASCO ABBIGLIAMENTO • OTTICA GIOIELLERIA BENETTI • AUTOGERMA • VOLKSWAGEN GROUP ITALIA • CONCESSIONARIA BENATI • CONCESSIONARIA AUTOZAI • VERONAFIERE ◊ Zona Cittadella, Veronetta e zona Università BEAUTY TIME • GRAND HOTEL • HOTEL TRIESTE • ZECCHINI MUSICA • GREEN BAR • PIZZERIA TORRE 5 • PASTICCERIA FILARMONICO • GELATERIA PATAGONIA • PASTICCERIA BARINI • HOTEL MASTINO • BOX ART GALLERY • LAB. CHITARRE RAN DE GAL • HOTEL TRENTO • TAKE AWAY GIAPPONESE SUSHI • OSTERIA E FORMAGGI RETROGUSTO • BAR LA VOGLIA • L’ATTIMO CAFFÈ • BAR LE PINTE • CAFFÈ CAMBRIDGE • PIADINERIA BACCHABUNDUS • BAR TIME OUT • MACELLERIA MOLON • TEATRO CAMPLOY • CAFFÈ FUORICORSO • BAR UNIVERSITà • NATURA Sì ◊ Sulle Torricelle e in Borgo Venezia PIZZERIA SAN MATTIA • AGRITURISMO SAN MATTIA • PIPER • PASTICCERIA PERLINI • IL GELATONE 2 • BAR DAL COLLE • PIZZERIA OSTERI LA MATTARANA

Anche in provinciaA Parona DOLCE GUSTO PUNTO VERDE • HOTEL BRENNERO • RENBEL TRAVEL • VIAGGI E DINTORNI • GASTRONOMIA AL PORTO • PASTICCERIA IL BIGNÈ • HOTEL BORGHETTI • PISCINA ACQUA 2 O ◊ Arbizzano PALESTRA OLYMPUS • SPORTING CLUB ARBIZZANO • TRATTORIA STELLA • PIZZERIA PUB ALL’OCA • PALESTRA OPTIMA • PIZZERIA LA GALLERIA • PIZZERIA RISTORANTE CAPRI • OUTLET BRUSCHI ◊ Santa Maria di Negrar CENTRO COMMERCIALE VALFIORITA • PALESTRA DINAMIKA • OSTERIA IL BUGIARDO • METE LONTANE ◊ San Vito di Negrar HOTEL SAN VITO • CONSORTIA DI VALPOLICELLA • PIZZERIA VILLA RENZI • LA MAGIOCA RELAIS • LOCANDA ’800 • PIZZERIA IL RITROVO ◊ Negrar PIZZERIA DA GIGI • PIZZERIA LA VECCHIA RAMA • PIZZERIA ALLE VIGNE • BIBLIOTECA COMUNALE • PASTICCERIA PELLEGRINO • COMUNE DI NEGRAR • BAR EUROPA • PARADISE CAFFÈ • JAGO EDIZIONI • BAR LA DIVINA COMMEDIA • PALESTRA OBLò ◊ Torbe di Negrar RISTORANTE VALPOLICELLA • OSTERIA DALLA BICE • TRATTORIA CAPRINI ◊ Fane TRATTORIA ALLA RUOTA • PIZZERIA L’ANGOLO VERDE ◊ Sant’Anna D’Alfaedo GYMNASIUM CLUB • TRATTORIA AL TESORO • TRATTORIA PONTE DI VEIA • ALBERGO MORANDINI • PASTICCERIA MORANDINI • TRATTORIA CAMPOSTRINI • TRATTORIA RONCONI • ALBERGO ZULIANI ◊ Marano di Valpolicella OSTERIA DELLA VALPOLICELLA • BIBLIOTECA COMUNALE • BAR FERRARI • PIZZERIA AL RUGOLIN ◊ San Floriano, San Pietro in Cariano, Fumane e S. Ambrogio PRISMA 2 • ENOTECA DELLA VALPOLICELLA • CENTRO SPORT. CEMENTI ROSSI • BIBLIOTECA COMUNALE • MASI AGRICOLA • PIZZERIA PRIMAVERA • PETRA ANTICA ENOTECA CAFFÈ • HOTEL VALPOLICELLA • SALUMIFICIO VALPOLICELLA • RUGBY CLUB VALPOLICELLA ASD • CENTRO SPORTIVO SAN FLORIANO • IAT VALPOLICELLA ◊ Pedemonte PIZZERIA ALLA GRIGLIA • PIZZERIA ALLA QUINTA STAGIONE • ALBERGO ALLA PESA • RISTORANTE VILLA DEL QUAR ◊ Bussolengo PIZZERIA DA NELLO • PALESTRA NEW GYM • PALESTRA FOR YOU • MONTRESOR HOTEL TOWER • BAR L’INCONTRO • GLAMOUR CAFE’ • DALEN’S CAFE’ • BAR CHAPLIN’S • BAR MAZZINI • MACELLERIA VASSANELLI • PASTICCERIA GARZOTTI • CAFFÈ RISTO’ CARACE • PIZZERIA AL CASOLARE • PIZZERIA AL PICCIONE • PIZZERIA DUE COLONNE • PIZZERIA ALLA PASSEGGIATA • BAR RICKY • BAR CATULLO • BAR AL PESCO • PASTIFICIO AVESANI • PIZZERIA DECO’ • TRATTORIA PICCOLO COVO • VILLAGE / AREA BENESSERE • PIZZERIA ALLA CORTE ◊ Lugagnano CLUB IL GIARDINO ◊ Villafranca CAFFÈ FANTONI

kyos I punti di incontro di Verona e provincia dove puoi trovare la tua copia

Page 52: Kyos Verona Settembre 2009

...Bel tempo si spera

Enzo BianchiRoberto PulieroAndrea RomeoDavide Zovadelli

Un set per VeronaLetters to Juliet

E con la collaborazione dei bambini dello Sport Expo 2009:Piero FannaDavide PellegriniDiego ConfalonieriRedskins Verona Christian FilippiFabio Moro

settembre 2009

MUSICA ARTE TEATRO SPETTACOLO DESIGN SPORT TEMPO LIBERO PERSONAGGI CULTURA CUCINA VIAGGI AUTO NATURA

v e r o n a

ky

os

ver

on

a -

set

tem

br

e 2

00

9 n

. 3

6 -

dis

trib

uzi

on

e g

ra

tuit

a -

Po

ste

ita

lia

ne

s.P

.a.

- sP

ediz

ion

e in

ab

bo

na

men

to P

ost

ale

- d

.l.

35

3/2

00

3 (

co

nv

. in

l.

27

/02

/20

04

46

) a

rt.

1,

co

mm

a 1

, c

ns

ver

on

a -

Pr

ezzo

a c

oP

ia €

2,0

0

kyo

S V

ERo

nA

SETT

EMBR

E 20

09

MUSICA ARTE TEATRO SPETTACOLO DESIGN SPORT TEMPO LIBERO PERSONAGGI CULTURA CUCINA VIAGGI AUTO NATURA