JUDO XV LIDO DI ROMA PERIODICO MENSILE DELLA …venus.unive.it/venescus/judo/athlon...

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42006 PERIODICO MENSILE DELLA FIJLKAM • ANNO 25° In caso di mancato recapito restituire a: FIJLKAM Via dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido RM Tariffa Roc: Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - ROMA JUDO: SCAPIN ORO A ROMA KARATE: VALDESI ORO EUROPEO LOTTA: DE PAOLA BRONZO EUROPEO JUDO XV LIDO DI ROMA LUCA VALDESI SETTIMO SIGILLO LUCA VALDESI SETTIMO SIGILLO Lucia Morico, argento Ylenia Scapin, oro Valentina Moscatt, bronzo FRANCINE DE PAOLA A MOSCA

Transcript of JUDO XV LIDO DI ROMA PERIODICO MENSILE DELLA …venus.unive.it/venescus/judo/athlon...

4•2006P E R I O D I C O M E N S I L E D E L L A F I J L K A M • A N N O 2 5 °

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JUDO: SCAPIN ORO A ROMAKARATE: VALDESI ORO EUROPEO

LOTTA: DE PAOLA BRONZO EUROPEO

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SSEETTTTIIMMOO SSIIGGIILLLLOOLLUUCCAA VVAALLDDEESSII

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Lucia Morico, argento

Ylenia Scapin, oro

Valentina Moscatt, bronzo

FRANCINEDE PAOLAA MOSCA

APRILE 2006 1

2 LOTTACampionati d’Europadi Vanni Lòriga

32 Trofeo di Ungheriadi Vittorio Fasone

8 KARATECampionati d’Europadi Franco Difeliciantonio

16 JUDOXV Lido di Romadi Giorgio Sozzi

AATTTTIIVVIITTÀÀ IINNTTEERRNNAAZZIIOONNAALLEE

28 Centro Federale di Lottadi Riccardo Bufalino

30 Saluto a Nino Caudullodi Vanni Lòriga

34 Fijlkam in Piemontedi Daniele Poto

36 Nagai Takeodi Giorgio Sozzi

39 Onorificenze

40 Cronache regionali

46 I Libri

LLEE RRUUBBRRIICCHHEE

II SSEERRVVIIZZII

L’apertura è dedicata alla bella medaglia di

bronzo che Francine De Paola, astro nascente

della Lotta femminile italiana, ha conquistato a

Mosca; né va sottaciuto il quinto posto di Rocco

Daniele Ficara in una competizione a dir poco

proibitiva.

Poi, successo continentale del nostro Karate con il

settimo sigillo d’oro di Luca Valdesi nel Kata individuale

senza dimenticare l’altro oro di Stefano Maniscalco nel Kumite e i più che

onorevoli piazzamenti nelle classifiche maschili e femminili. Infine, il

terzo grande appuntamento agonistico, l’edizione numero quindici –

femminile – nel 2006, del “Lido di Roma” di Judo dove le nostre “big”

Ylenia Scapin e Lucia Morico sono salite sul podio rispettivamente per la

medaglia d’oro e d’argento… ma è ordinaria amministrazione, mentre la

novità è arrivata dal bronzo di Valentina Moscatt, una giovane in continua

crescita.Diversi i servizi fra i quali spicca il saluto al Direttore del Centro

Olimpico, Nino Caudullo, che dal mese di maggio ha lasciato il servizio

attivo di funzionario del Coni…ma certamente non il servizio a favore

dello sport in generale e delle nostre discipline in particolare.

Un “bravo!” (alla Sergio Leone…) è il minimo che possiamo dire!

L’ultima parte è dedicata alle cronache regionali e alla presentazione del

lavoro di Livio Toschi “Fijlkam 1953/1980”.

Buona lettura.GS

Si ricorda ai corrispondenti di ogni livello di cortesemente

inviare testi per e-mail.

Materiale pervenuto diversamente e non corredato da fotografie

non può essere preso in considerazione.

Periodico della FIJLKAM • n. 4 Aprile 2006

Foto in copertina: Luca Valdesi e Francine De PaolaFoto in ultima di copertina: Ylenia Scapin, Lucia Morico,Valentina Moscatt

DirettoreMatteo Pellicone

Direttore responsabileGiorgio Sozzi

Comitato di RedazioneAldo Albanese, Franco Capelletti, Domenico Falcone,Vanni Lòriga, Giuseppe Pellicone

Progetto e impaginazioneSergio Fuselli

Hanno collaboratoRiccardo Bufalino, Franco Difeliciantonio, Vittorio Fasone,Vanni Loriga, Matteo Pellicone, Daniele Poto, GiorgioSozzi

Servizi fotograficiArchivio Fijlkam, Emanuele Difeliciantonio, Giorgio Sozzi

Direzione, Amministrazione, PubblicitàViale Tiziano, 70 - 00196 Roma - Tel. 06/36858230

Abbonamenti:annuale (gen/dic) E 15,00versamento in c/c post. n° 269019 intestato a:FIJLKAM-BNL CONI - Viale Tiziano, 70 - 00196 RomaCopia del versamento effettuatodeve essere inviato per posta o via fax (06 5647.0523) a:FIJLKAM-UFFICIO STAMPAVia dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido

Sito Internethttp:/www.fijlkam.it - e-mail: [email protected]

SegreteriaStefano Federici, Giovanna GrassoVia dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido (RM)Tel. 06/56470894 Fax 06/56470523e-mail: [email protected]

RedazioneVia Bosco, 2/0 - 26100 CremonaTel. 0372/454884 - Fax 0372 431672e-mail - [email protected]

Fotocomposizione e stampaStab. Tipolit. Ugo Quintily S.p.A.Viale Enrico Ortolani, 149-151 - 00125 Acilia, Z.I. (Roma)Autorizzazione Tribunale di Roma n. 3418 dell’11.08.1953Iscrizione al R.O.C. n. 7498 del 29.08.2001

Associato all’USPIUnione StampaPeriodica Italiana

SOMMARIO

INQUESTONUMERO

Il Presidente Matteo Pelliconepremia Ylenia Scapin

L O T T A

2 APRILE 2006

L’Olympiyskiy Sports Com-plex moscovita ha ospitatodal 25 al 30 aprile 2006 i

Campionati Europei di lotta, per laseconda volta disputati unitariamen-te per la greco romana, lo stile liberoe la femminile. Per dare risposta allelegittima curiosità degli appassionatidi statistica, ricordiamo che la grecoromana era al 51^ appuntamentocontinentale, lo stile libero al 49^ e lafemminile alla tredicesima edizione.Un commento su questa completa

rassegna lottatoria non può nonprendere le mosse dall’esame dellaripartizione delle medaglie, che sin-tetizziamo in un due tabelline.“Si è trattato – ha sottolineato il Presi-dente Federale Matteo Pellicone, pre-sente a Mosca anche nella sua qualitàdi Vice Presidente della FILA e diDelegato Tecnico dei Campionati – diuna vera festa della lotta. Gli Europei2006 sono stati ospitati in uno splendi-do complesso realizzato in occasionedei Giochi Olimpici del 1980. Numero-so e competente il pubblico, altissimo illivello della competizione, con unbilancio finale che si deve definireveramente positivo, facendo ampia-mente perdonare gli organizzatori perqualche lieve disfunzione organizzati-va. L’impegno dei padroni di casa èstato premiato dai risultati da loro con-seguiti, che vengono ben riassunti daiposti sul podio conquisati dai lottatorirussi, con undici medaglie d’oro, unad’argento e quattro di bronzo”.Il dominio russo conferma un trendormai consolidato, che diventa anco-ra più evidente se si considerano lemedaglie ed i piazzamenti dei rap-presentanti di Paesi che facevanoparte della disciolta Unione Sovieti-

ca: come abbiamo indicato nelletabelle numeriche che a parte pub-blichiamo, si sono assicurati oltre idue terzi dei gradini alti del podio.“In realtà – interviene il DT CarloMarini – assistiamo ad uno strapoteredegli eredi della vecchia scuola sovieti-ca che pochissimo spazio lascia aglialtri. Questo soprattutto nello stile libe-ro, mentre nella greco romana ci sonoancora spiragli di possibilità un po’ per

tutti. L’attuale formula di gara, con eli-minazione diretta e ripescaggi, offrenuove possibilità di affermazione. Par-lando della libera, notiamo come ci siastata la conferma di molti campioniolimpici di Atene (i fratelli Bouvaisa edAdam Saitiev, Gatsalov, Batirov siapure in categoria diversa) e i pronosticisono stati quasi integralmente rispetta-ti, mentre nella greco romana sono statispesso disattesi”.

CAMPIONATI EUROPEI

Francine De Paolasul podio di Mosca

di Vanni Lòriga

Francine De Paola, medaglia dibronzo europea, astro nascente dellaLotta femminile azzurra

APRILE 2006 3

L O T T A“Le affermazioni di Carlo Marini –rafforza Matteo Pellicone – non si pos-sono non condividere.Ma la situazione è nota da sempre: sipensava che con il passare del tempo laforza dei Paesi ex URSS potesse esau-rirsi, ed invece succede il contrario,con nuove motivazioni ed una inesauri-bile scuola che ha creato maestri bra-vissimi. E’una realtà con cui dobbiamoe dovremo fare i conti. Per rendere piùchiaro il concetto, nella lotta europea emondiale si sta verificando quello chepotrebbe succedere, per esempio, nel-l’atletica leggera se gli USA potesseroiscrivere ai Giochi Olimpici ed allegrandi manifestazioni i campioni deiloro 50 Stati. Anziché tre formidabilivelocisti, sui 100 metri ne presentereb-bero almeno una trentina…”“Ho voluto ricorrere a questa esempli-ficazione non certo per cercare alibi,ma per fornire una obiettiva chiave dilettura della situazione in cui ci trovia-mo ad operare. Tutti debbono conosce-re l’impegno a cui sono chiamati i

nostri lottatori e chi li allena. Non perquesto si getta la spugna, ma ognirisultato positivo va considerato perquanto effettivamente vale”“La lotta azzurra torna da Mosca conla coscienza a posto, perché ognunodei nostri atleti si è battuto per quantovaleva e per quello che poteva dare. Ilmiglior risultato è stato quello di Fran-cine De Paola, che si è assicurata lamedaglia di bronzo e che ha dimostra-to di battersi alla pari con le avversa-rie che l’hanno preceduta sul podio.Nell’incontro con la russa Kaskarako-va le ha tenuto testa validamente e lasua è stata una sconfitta che la onoraper l’impegno e la determinazione cheha profuso. Francine è una vera com-battente ed ha tenuto alto il nome dellaSocietà per cui è tesserata, l’Accade-mia Scuderi, ed ha confermato labuona qualità della lotta femminile ita-

liana, continuando la tradizione dellevarie Lattanzio, Giampiccolo ed Espo-sito”.“Ho provato invece un senso di delu-sione per il risultato di Salvatore Rinel-la nei 74 chili dello stile libero. E pensoche la stessa sensazione abbia provatoil bravo atleta di Termini Imerese. Ilfatto è che il nostro veterano avrebbemeritato di più. Praticamente alle ulti-me battute di una onoratissima carrie-ra ha dimostrato di essere in grado direggere l’urto del magiaro GaborHatos. In vantaggio dopo il primoperiodo, ha pareggiato nel secondo edha ceduto solo al termine dell’incontro.L’ accesso alla semifinale era alla suaportata, ed una medaglia avrebbe pre-miato una bella carriera al serviziodella lotta azzurra”.“Lascio al DT Marini una valutazionepiù dettagliata sull’Europeo degli altri

Rocco DanieleFicara, un ottimoquinto posto

Da Daigoro Timoncini eralecito aspettarsi qualcosain più

L O T T A

4 APRILE 2006

azzurri. Per concludere, ho già espres-so il mio giudizio sulla validità di que-sta rassegna e voglio soltanto aggiun-gere che ancora una volta il lottatoreche mi ha più favorevolmente impres-sionato è stato Buvaisa Saytiev, unuomo che ha vinto tutto e che continuaa dominare la scena per classe e perrendimento”.Il realtà esaminando la storia sportivadi questo liberista di origine cecenasembra di consultare una schedina delTotocalcio di una domenica con tuttevittorie in casa. Il segno dominante èl”uno” ! Per limitarci agli avvenimentipiù rilevanti, notiamo:

2006 Europei 1°2005 Mondiali 1°2004 Olimpiadi 1°2003 Mondiali 1°2001 Mondiali 1°2000 Europei 1°1998 Mondiali 1°

Goodwil G. 1°Europei 1°

1997 Mondiali 1°Europei 1°

1996 Olimpiadi 1°Europei 1°

1995 Mondiali 1°1994 Europei 1°

Unica “macchia” il nono posto alleolimpiadi di Sydney 2000!Il commento passa ora al Direttore Tec-nico Carlo Marini per parlare con mag-giori dettagli degli azzurri.“In campo femminile avevamo in garadue atlete. Valentina Minguzzi ha paga-to la novità della nuova categoria dipeso e più non avrebbe potuto fare. DiFrancine De Paola si è già parlato.Bisogna però aggiungere che il sorteg-gio l’ha collocata nella parte alta deltabellone dove c’erano le più brave.Contro la russa Kaskarakova, che poi ègiunta seconda, ha dimostrato di essereal suo livello ed ha ceduto nel terzoperiodo per un soffio. Bravissima nellafinale per il bronzo: ha perso nel primoperiodo con la bielorussa Maryna Mar-kevich e si è affermata negli altri due.Ha fatto bene e potrà fare anche meglionel futuro”.“Nel torneo di greco romana il primo

turno è da dimenticare per tutti. TizianoCorriga ha subito affrontato il futurocampione europeo Tamas Lorincz a cuiha potuto opporre solo la sua generosi-tà. Al ripescaggio ha superato conmolta determinazione lo slovaccoMariam Nagy (3-0; 7-0) e poi ha benresistito, pur cedendogli, al turco SerefEroglu, alla fine medaglia di bronzo”.“Andrea Minguzzi è partito bene eli-minando l’olandese Fred De Vos per2-0; successivamente si è trovato difronte il futuro campione del mondo,il polacco Artur Michalkiewicz. Unasconfitta praticamente inevitabile cheperò ha portato l’azzurro ai ripescaggi.Anche in questa fase missione diffici-le contro il turco Nazmi Avluca, al ter-mine del torneo anche lui sul podio”.“Daigoro Timoncini, che parteciperàinsieme a Monguzzi ed a Spanò aiMondiali Universitari in programma il12 giugno a Kuala Lampour in Mongo-lia, si deve fare le ossa: a Mosca haperso per limitatissimo differenziale(0-1;0-0) con il lituano Maculevics”.“Ultimo italiano in gara nella grecoromana il peso massimo Rocco Danie-le Ficara. Debutto incoraggiante controil finlandese Jhua Ahokas, con il cata-nese in vantaggio nel primo round per6-0 con una bella proiezione; poi capo-volgimento nel secondo periodo a

favore del finnico che non verrà piùbattuto, se non nella finale per il titolo.Rocco va ai ripescaggi dove primasupera il polacco Marek Mikulski (2-1)e poi deve riconoscere l’affermarsi delrusso Khasan Baroev, alla fine terzo.”“Voglio ricordare che Ficara è stato agliinizi degli anni 2000 allievo del Colle-ge di Ostia, che ora sta riprendendocorpo e del quale parliamo in questostesso numero di Athlon”.“Passiamo allo stile libero. Per Salvato-re Rinella un sorteggio che lasciava bensperare. Il primo avversario, lo spagno-lo Carlos Dominguez, viene eliminatoper 2-0 (3-1; 4-3); poi è la volta dell’un-gherese Gabor Hatos che intanto ha eli-minato il turco Ozata. Rinella va in van-taggio; impatta il secondo periodo manel terzo deve rintuzzare l’incalzarecontinuo del magiaro. Se avesse potutocurare maggiormente la preparazione,l’azzurro avrebbe concluso positiva-mente ed invece ha pagato lo scottodegli anni di onorata carriera. Non èdetto che si tratti di un addio all’agoni-smo: ma se dovesse verificarsi, il suoerede già esiste ed èin famiglia e si trat-ta del fratello Ema-nuele”.“Coraggioso ilcomportamento di

Matteo Pelliconee Carlo Marinid’accordo sullostrapotere russo

APRILE 2006 5

L O T T APietro Piscitelli che ha ceduto con ilminimo scarto allo svizzero-russo Gre-gory Sarrasin (0-1; 1-1): ma abbiamo lagaranzia che si tratta di un lottatore chenon si tira mai indietro. Anthony Fasug-ba da parte sua si avvia benissimo conun 5-1 al lituano Lagockis, al quale peròcede, sia pure per esiguo margine, glialtri due periodi “.Dopo gli Europei si programma il restodella stagione 2006 verso l’appunta-mento mondiale di Canton ( nellaattuale dizione cinese esattamenteGuangzhou, gare dal 26 settembre alprimo ottobre). Nell’ultima decade dimaggio per le donne uno stage di alle-namento a Pechino (De Paola, Minguz-zi, Esposito); per la greco romana unostage ad Ostia con i russi; per lo stilelibero, dopo gli Assoluti di Palermo edil Città di Sassari, un periodo di allena-mento in luglio in Germania (rientranonei ruoli Lipari e Miano Petta). Per tutti, infine, dal 12 settembre alle-namenti a Canton in vista dei Campio-nati Mondiali.

CAMPIONATI EUROPEI STILE LIBEROLA CLASSIFICA DEI LOTTATORIDELLA EX URSS

55 kg1. Zakharuk UKR; 2. Abudullayev AZE; 3. OtarsultanovRUS e Kartanov GRE (ma di nascita russa); 5.TulbeaMDA e Andreev BLR… 8. Cumakovas LTU…10.Goshashvili GEO; 11. Vasiljevs LAT; 12. SimonyanARM;

60 kg1. Batirov RUS… 3. Khavelov UKR; 5. Vusal ARM…8. Perepelita MDA; 9. Kurdiani GEO; 10. KarapetyanARM;

66 kg1.Murtazaliev RUS; 2. Batyrov BLR; 3. Gugolaev FRA(origine russa); 5. Tushishvili GEO e Talambat MDA;7. Markosyan ARM; 8. Elkiev UKR… 12. Azizov AZE;

74 kg1. Buvaisa Saytiev RUS; 2. Kokaev ARM… 5. GaidarovBLR… 8. Stancev MDA;

84 kg1. Adam Saytiev RUS… 3. Laliev ARM; 5. Bichinashvi-li GER (di scuola armena)… 7. Lagockis LAT; 8. Yan-kovski BLR; 9. Ianulov MDA;

96 kg1. Gatsalov RUS; 2. Gitinov ARM; 3. GogshelidzeGEO; 5. Atakisiev AZE e Sheyikhov BLR;

120 kg1. Kuramagomedov RUS; 2. Ischenko UKR; 3. Kurta-nidze GEO… 7. Durgayev AZE… 11. Mikhalevich BLR.

La EX URSS SUL PODIO EUROPEO

Lotta femminile oro 5 - argento 4 - bronzo 4(totale 13 di cui 7 della Russiache con 5 ori, 1 argento ed 1bronzo ha vinto medaglie in ognicategoria)

Greco – romana oro 3 - argento 5 - bronzo 6(totale 14 )

Stile libero oro 7 - argento 5 - bronzo 8(totale 20 con la Russia che havinto 6 ori ed un bronzo)

Bilancio finale I Paesi della disciolta UnioneSovietica hanno vinto 15 meda-glie d’oro sulle 21 in palio; 14d’argento sulle 21 in palio; 18 dibronzo sulle 42 in palio. La Rus-sia, in particolare, con 21 atleti ingara si è aggiudicata 11 medaglied’oro, 1 d’argento e 4 di bronzo.

Così la Gazzetta dello Sport ha celebrato, conun articolo di Carlo Gobbi e con una bellissimafoto della France Press, il bronzo di Francine

L O T T A

6 APRILE 2006

STILE LIBERO

Cat. kg 551) Zakharuk Olexandr UKR

2) Abdullaev Namik AZE

3) Otarsultanov Dyamal RUS

3) Kartanov Amiran GRE

Cat. kg 601) Batirov Mavlet RUS

2) Odabasi Tevfik TUR

3) Guidea Anatoli BUL

3) Khavilov Evgeni UKR

Cat. kg 661) Murtazaliev Makhach RUS

2) Batyrov Albert BLR

3) Barzakov Serafim BUL

3) Guigolaev Vadim FRA

15) Piscitelli Pietro ITA

Cat. kg 741) Saitiev Bouvaisa RUS

2) Kokaev Rouslan ARM

3) Brzozowski Krystian POL

3) Hatos Gabor HUN

9) Rinella Salvatore ITA

Cat. kg 841) Saitiev Adam RUS

2) Yavaser Goekhan TUR

3) Laliev Vadim ARM

3) Danko Taras UKR

11) Fasugba Anthony Junior ITA

Cat. kg 961) Gatsalov Khadshimourad RUS

2) Gitinov Shamil ARM

3) Gogchelidze Georgi GEO

3) Kehrer Stefan GER

Cat. kg 1201) Kuramagomedov Kuramagomed RUS

2) Ishchenko Ivan UKR

3) Kurtanidze Luka Eldari GEO

3) Chintoan Rares Daniel ROM

CAMPIONATO EUROPEO SENIORES S.L. - G.R - FEMMINILEMosca (RUS), 25-30 aprile 2006

GRECO ROMANA

Cat. kg 551) Amoyan Armen ARM2) Venkov Venelin BUL3) Bayramov Rovshan AZE3) Gavrila Claudiu Florin ROM

Cat. kg 601) Mnatsakanyan Karen ARM2) Bedinadze David GEO3) Aliyev Fuad AZE3) Djaste Vyacheslav RUS

Cat. kg 661) Loerincz Tamas HUN2) Kovalenko Sergey RUS3) Eroglu Seref TUR3) Khvoshch Olexandr UKR11) Corriga Tiziano ITA

Cat. kg 741) Samourgashev Varteres RUS2) Mikhalovich Oleg BLR3) Kvirkvelia Manuchar GEO3) Altay Mahmut TUR

Cat. kg 841) Michalkiewicz Artur POL2) Forov Dennis ARM3) Avluca Nazmi TUR3) Noumonvi Mélonin FRA11) Minguzzi Andrea ITA

Cat. kg 961) Yerlikaya Hamza TUR2) Nikolaev Mikhail UKR3) Svec Marek CZE3) Lidberg Jimmy SWE20) Timoncini Daigoro ITA

Cat. kg 1201) Guezel Ismail TUR2) Ahokas Juha FIN3) Tchernecki Alexander UKR3) Baroev Khassan RUS5) Ficara Rocco Daniele ITA

FEMMINILE

Cat. kg 48

1) Stadnyk Mariya UKR

2) Kaskarakova Lilya RUS

3) De Paola Francine ITA

3) Psatha Fani GRE

Cat. kg 51

1) Boubryemm Vanessa FRA

2) Engelhardt Alexandra GER

3) Kohut Aleksandra UKR

3) Smirnova Natalja RUS

11) Minguzzi Valentina ITA

Cat. kg 55

1) Golts Natalya RUS

2) Cristya Ludmila MDA

3) Gomis Anna FRA

3) Mattsson Johanna SWE

Cat. kg 59

1) Volossova Michailovna Lubov RUS

2) Stueber Stefanie GER

3) Prieto-Bokhashvili Audrey FRA

3) Sastin Marianna HUN

Cat. kg 63

1) Kartashova Alena RUS

2) Michalik Rogien Monika POL

3) Hartmann Nikola AUT

3) Papavasileiou Agoro GRE

Cat. kg 67

1) Perepelkina Elena RUS

2) Odrina Kristine LAT

3) Tsyrkevich Irina BLR

3) Wieszczek Agnieska POL

Cat. kg 72

1) Zlateva Hristova Stanka BUL

2) Sayenko Svetlana UKR

3) Shadoyan Karine ARM

3) Schaetzle Anita GER

K A R A T E

8 APRILE 2006

Stavanger (Norvegia) - Un soleche difficilmente si puòapprezzare in questo stupendo

paese nordico ha riscaldato l’atmo-sfera di questa 41a edizione dei cam-pionati europei di karate seniors. L’Italia, con le sue undici medaglie, ilmaggior numero conquistato da unasingola nazione, ed il terzo posto

nella classifica generale, ha onoratola sua partecipazione con una squadrache ha sfiorato un risultato storico masoprattutto ha offerto, senza limiti, lesue potenzialità che potranno espri-mersi ai prossimi mondiali di Tampe-re in Finlandia.L’organizzazione non ha eccelsononostante l’abituale attenzione dei

norvegesi a particolari e alle rifinitu-re, ma nel complesso è stato unospettacolo di grande effetto, come delresto lo è una manifestazione che rac-coglie il meglio degli atleti occiden-tali.All’Italia è mancato soprattutto il suc-cesso del trio dei kata, il terzetto checon Figuccio, Maurino e Valdesi, ha

EUROPEI A STAVANGER

Valdesi settimo sigilloin una Italia giovane

di Franco Di Feliciantonio - foto di Emanuele Di Feliciantonio

Luca Valdesi

Michele Giuliani

�Giuseppe Di Domenico

APRILE 2006 9

fatto piu’ volte sognare tutti gli appas-sionati. Una piccola imperfezione nonha permesso agli azzurri di fregiarsidell’ennesimo titolo continentalelasciando ai nostri cugini transalpinila gioia di esultare per un risultato cheli consacra campioni d’Europa. Glistessi francesi, che hanno battuto infinale le tre piccole “creature” della

classe femminile, già campioni delmondo juniores (Bottaro, Battaglia,Piccolo), che comunque nulla avreb-bero potuto contro l’imbattibile for-mazione campione del mondo, unasquadra compatta e con grande espe-rienza. Le nostre giovani atlete stannomaturando una grande consapevolez-za ed il tempo certamente le premierà.

Per tornare alla categoria maschile,nella gara individuale il dominiodegli azzurri è stato consacrato con laconferma del settimo titolo consecu-tivo da parte del campione iridato,Luca Valdesi, atleta delle FiammeGialle, che ha perso un po’ l’abitudi-ne di scendere sui gradini bassi delpodio.Accanto a lui, al terzo posto, l’atletacasertano Lucio Maurino, che quan-do può non perde mai l’occasione diaffacciarsi per strappare una meda-glia in una specialità che vede l’Italiagrande maestra. Ha mancato l’ap-puntamento la romana Daniela Ber-rettoni, che in una poule di ferro nonè riuscita ad andare oltre il primoturno. Nella specialità del kumitemaschile, i 60 kg., rappresentati da

K A R A T E

�Selene Guglielmi affronta l’atleta turca

�La squadra di kata maschile tifa per il kumite femminile

�La squadra di kata femminile

K A R A T E

10 APRILE 2006

Giuliani e Ortu (campione in carica),non hanno dato l’opportunità di con-quistare medaglie. Il carabiniere,dopo aver superato il turno contro ilfinlandese Toivanen, è stato fermatodal bosniaco Muslic che non è statocapace di recuperarlo. Meglio è anda-ta a Giuliani, che vittorioso nei primidue match ha poi ceduto le armi alturco Kemaloglu ma nella fase deirecuperi ha perso l’occasione di potercompetere per una medaglia. Daricordare comunque la prestazione in

occasione della gara a squadre, dovela sostituzione all’infortunato Massa,è stata provvidenziale, quanto la suavittoria contro il fuoriclasse spagno-lo. Nei 65 kg. il geniale napoletanoCiro Massa ha confermato le doti digrande campione che gli permettonodi esprimersi con una naturalezzaincredibile ma che evidenziano anco-ra la mancanza di un senso tattico chegli potrebbe offrire l’imbattibilità.Una serie di combattimenti al cardio-palma, I primi due superati alle ban-

dierine, la semifinale vinta per unsoffio. In vantaggio per 4 a 1 si èfatto raggiungere a 1 secondo dallafine, poi è riuscito a tirar fuori quellaclasse che lo contraddistingue ed havinto il match decisivo: purtropponella finalissima lo zampino arbitralenon gli ha permesso di consacrarsi ilmigliore, anche se possiamo conside-rarlo tale. Nella clas-se open, il preannun-ciato risultato per Ste-fano Maniscalco èfinalmente arrivato.

SalvatoreLoria

Ciro Massa

FrancescoOrtu (dx)

APRILE 2006 11

L’atleta siciliano, dopo aver fallitol’occasione offertagli nella categoriadegli oltre 80 (dove ha “solamente”vinto il bronzo”), non si è fatto prega-re per esibirsi al meglio delle sue pre-stazioni. Quattro matches ad altissimilivelli ed una finale, contro il belgaVandeschrick sudata ma vinta merita-tamente per 2 a 1. Lo si era potuto

apprezzare ai mondiali del Messico esuccessivamente agli Europei diMosca: ora sono confermate le piùottimistiche previsioni Buona laprova offerta negli 80 kg. da Busà,alle sue prime esperienze internazio-nali della classe seniors. Il ragazzo hainoltre dato un contributo determi-nante anche in occasione della gara a

squadre dove gli azzurri si sono fre-giati del bronzo. L’azzurro è giuntoin semifinale dopo vittorie nette con-tro l’ungherese Ruzsinszki per 6 a 0,contro l’ostico bielorusso Hrachouper 3 a 0, contro il campione dlemondo del 2002, lo spagnolo Regle-ro, che è stato completamenteannientato in un combattimento adaltissimo livello tecnico. Purtroppo lacorsa per l’oro si è poi conclusa con-tro il turco Demir, vincitore dellacategoria, ma questo non gli ha nega-to la possibilità di veder salire il tri-colore in occasione della premiazio-ne grazie alla vittoria contro il Tede-sco Loewenstein. Ritorno sul podioanche per l’ex campione mondiale DiDomenico nella categoria dei 70 kg.Il finanziere ha sudato non poco per

K A R A T E

Luigi Busà inazione

StefanoManiscalco(dx)

�Roberta Minet (dx)

K A R A T E

12 APRILE 2006

raggiungere il match valido per ilbronzo, infatti, sconfitto al secondoturno dal bosniaco Cakic, nei recupe-ri ha strappato la vittoria con tre suc-cessi di notevole interesse, compresoquello contro il temibilissimo turcoAlagas. L’elenco delle medagliedella classe individuale del kumite siconclude con il successo sfiorato daSalvatore Loria, già campione euro-peo. L’atleta giallo verde, è tornadoin forma smagliante, tanto da sbaraz-zarsi di ben 4 avversari con unadeterminazione che non vedevamo datempo. Purtroppo nella finalissima(la settima della sua carriera euro-pea) ha trovato un francese Beaudry,

fuori da ogni dimensione umana.Il transalpino ha caricato fin daiprimi secondi l’azzurro, stordendolo,senza dargli la possibilità di replicaed un netto 8 a 0 ha chiuso un matchche ci aveva fatto sperare per un biseuropeo per il torinese, che comun-que sarà certamente un punto diforza per l’Italia ai prossimi mondia-

li in Finlandia.Ancora qualcosa per aggiustare il tironella classe femminile con GretaVitelli alla ricerca del risultato chepossa consacrarla a livello interna-zionale, come per Roberta Minet,sempre vicino alla possibilità di farerisultato ma un po’ piegata dalla sfor-tuna. Buone note note comunque sia

Loria eGuazzaroni

Greta Vitelli

La gioia della squadramaschile di kumite

Le ragazze del Kata

APRILE 2006 13

per la piccola Guglielmi, che solo gliarbitri sono in grado di fermare. Nelmomento in cui le daranno la possibi-lità di porsi nelle condizioni migliori,la piccola pugliese darà certamentedelle grandi soddisfazioni a tutti.Il 41 campionato d’Europa si è quindiconcluso con il bronzo della squadramaschile, un bronzo che vale molto,

soprattutto in considerazione dellegrandi forze in campo. Solo la Turchiaè stata in grado di fermare la marciaazzurra, che grazie all’esperienza ealla presenza delle giovani leve hagarantito un risultato importante.La solita inevitabile nota per il grup-po tecnico, seguito dal D.T. Aschierie dalle immancabili prestazioni degli

allenatori Guazzaroni e Simmi, chehanno seguito attentantamente tutti iragazzi in gara, come per la classearbitrale che ha visto i nostri rappre-sentanti dirigere più di una finale.Appuntamento quindi a Tampere perpoter esultare ancora una volta conquesti giovanissimi e fortissimi cam-pioni.

K A R A T E

�Lucio Maurino e Luca Valdesi

�Stefano Maniscalcocon il papà

Viviana Bottaro

�Loria, Maniscalco, Guazzaroni

K A R A T E

14 APRILE 2006

FEMMINILI MASCHILI

Kata Kata1. Cogolludo De las Heras ESP 1. VALDESI ITA2. Nova CZE 2. Novak CRO3. Munoz Gonzalez ESP 3. MAURINO ITA

Senjug CRO Dack FRA

Kata a squadre Kata a squadre1. Francia 1. Francia2. ITALIA (Bottaro, Battaglia, Piccolo) 2. ITALIA (Figuccio,Maurino,Valdesi)3. Croazia 3. Croazia

Spagna Spagna

Kumite KumiteKg 53 Kg 601. Visnovska SVK 1. Luque Camacho ESP2. Kovacevic CRO 2. Kemaloglu RUS3. Fleischmann GER 3. Rolle FRA

Afara ISR Domdjoni CRO

Kg 60 Kg 651. Vicente ESP 1. Castano ESP2. Sobol RUS 2. MASSA ITA3. Sperner GER 3. Gruener GER

Medvedova SVK Kovacs HUN

+ Kg 60 Kg 701. Fischer FRA 1. Cacik BIH2. Aras TUR 2. Vendeschrick BEL3. Herrgesell GER 3. DI DOMENICO ITA

Koshty RUS Ledgister ENG

Kg 801. Demir TUR2. Pack ENG3. Papadopoulos GRE

BUSA’ ITA

+ Kg 801. Walters ENG2. Kalusic BIH3. Robb SCO

MANISCALCO ITA

Open Open1. Peric SCG 1. MANISCALCO ITA2. Aras TUR 2. Vandeschrick BEL3. Feo Gomez ESP 3. Cacheux FRA

Ziemer GER Margaritopoulos GRE

Kumite a squadre Kumite a squadre1. Germania 1. Turchia2. Bosnia Herzegovina 2. Bosnia Herzegovina3. Serbia Montenegro 3. Olanda

Spagna ITALIA (Ortu, Massa, Di Domenico,Loria, Busà, Maniscalco)

CAMPIONATI EUROPEI DI KARATEStavanger (Nor), 5-7 maggio 2006

I RISULTATI

CLASSIFICAA PUNTI

1. ITALIA punti 96

2. Spagna punti 88

3. Francia punti 64

4. Turchia punti 57

5. Germania punti 50

Croazia punti 50

7. Bosnia punti 45

8. Inghilterra punti 27

MEDAGLIERE

Spagna4 ori e 6 bronzi totale 10

Francia4 ori e 3 bronzi totale 7

ITALIA2 ori, 4 argenti e 5 bronzi totale 11

Turchia2 ori e 3 argenti totale 5

Bosnia1 oro, 3 argenti e 1 bronzo totale 5

Inghilterra1 oro, 1 argento,1 bronzo totale 3

Germania1 oro e 5 bronzi totale 6

Slovacchia1 oro ed 1 bronzo totale 2

J U D O

16 APRILE 2006

Una edizione decisamente bellaquesta numero quindici dovesi sono affrontati sui tre tap-

peti allestiti nel Palafijlkam del CentroOlimpico alcuni fra i più bei nomi deljudo sportivo femminile europeo edunque mondiale. Quando si incontra-

no e si scontrano in una finale comequella della categoria 52 kg. judokadel calibro di Yvonne Boenisch e Isa-bel Fernandez, ovvero due ori olimpi-ci rispettivamente ad Atene 2004 eSydney 2000, la qualità tecnica, ago-nistica e dello spettacolo sono assicu-

rati.Senza parlare poi di Edith Bosch,l’atleta olandese che negli ultimi treanni è passata dal bronzo mondialenel 2003 al titolo europeo e all’ argen-to olimpico nel 2004, e, infine, nel2005, ai titoli di Campione d’Europa,

XV TORNEO LIDO DI ROMA

Ad Ostia buon Judoe bei combattimenti!

Scapin, Morico e Moscatt suo podio per oro, argento e bronzo – Cina e Usa uniche presenzeextra europee – Molti bei nomi del judo mondiale – Barbieri, Piano e Sguazzo al quinto posto

Testo e foto di Giorgio Sozzi

Il PresidenteMatteoPellicone sicongratulacon YleniaScapin

Ylenia Scapinall’attaccodell’olandeseWilleboordse�

APRILE 2006 17

J U D O

Ylenia Scapin domina lafrancese Zouak

�Ylenia Scapin lancia la spagnolaSara Alvarez

�Ylenia Scapinimpegnata aterra

�Ylenia Scapin in difficoltàsull’O-soto-gake di SaraAlvarez

�Ylenia Scapin all’attaccodella spagnola SaraAlvarez

J U D O

18 APRILE 2006

a spese della nostra Ylenia Scapin, eCampione del mondo al Cairo; unapresenza, la sua, che oltre al prestigioha offerto sprazzi di altissima classe.E ancora atlete di assoluto valoreinternazionale come le spagnole SaraAlvarez e Esther San Miguel, la rume-na Aluas Dinea, l’olandese ClaudiaZwiers, la russa Ludmilla Bogdanova,le tedesche Boehnm , Koeppen eJenny Karl tanto per fermarsi alleprime che vengono alla mente e chehanno dato spessore alla manifesta-zione.A quelle sopra citate, prima per dove-re di ospitalità, vanno aggiunte lenostre migliori judoka italiane, ossiaLucia Morico e Ylenia Scapin, le uni-che di questo giro blasonate a livellointernazionale dopo i ritiri di Giusep-pina Macrì, Cinzia Cavazzuti e Barba-ra Andolina.; ritiri che dovranno esse-re degnamente sostituiti così da poterricostituire al più presto lo squadroneche raggiunse nel 2002 il bronzo mon-diale a Basilea e rimettere in piediquella splendida formazione che aiGiochi di Sydney vide quattro azzurrepresenti ad un combatti-mento medaglia - CinziaCavazzuti, Jenny Gal,Emanuela Pierantozzi,Ylenia Scapin - e due diesse risalire su di unpodio olimpico : Ema-nuela Pierantozzi, dopoBarcellona 1992 e Yle-nia Scapin, dopo Atlanta1996 !E proprio da una di que-st’ultime, Ylenia Scapin,è venuta l’unica meda-glia d’oro per l’Italia.Forte, sicura, attenta ebrillante. l’ atleta italiananon ha avuto difficoltàad imporre ritmo e tecni-ca; bello il suo duellocon Sara Alvarez, judokadi pari valore e con laquale si è incontrata escontrata più volte con alterno esito ealla quale, qui a Roma, non ha conces-so spazio. In finale Ylenia Scapin nonha dovuto impegnarsi più di tanto in

�Lucia Morico: non è statauna passeggiata

�Un altro Seoi di Lucia Moricosulla russa Mkhitaryan

APRILE 2006 19

J U D O

�Moscatt e l’ungheresePerge in una fase a terra

Seoi –nage vincente di LuciaMorico sulla canadese Levesque

Lucia Morico attaccain Seoi-nage

Valentina Moscatt nel suoKo-uchi-makikomi

J U D O

20 APRILE 2006

quanto l’ungherese Szabo si era ritira-ta per infortunio; peccato perché ilforfait dell’avversaria l’ha privatadella gioia dell’Ippon davanti ad unpubblico tutto per lei !Lucia Morico dopo il bronzo olimpicodi Atene, il bronzo europeo di Rotter-dam 2005 e il quinto posto mondiale,si è mantenuta agli alti livelli ma èmancata la scintilla vincente. Qui aRoma è arrivato “solo” all’argento inquanto è stata stoppata in finale dallaspagnola Esther San Miguel, un’av-versaria di eccellente livello mapotenzialmente inferiore all’azzurra.Ma oggi l’iberica era decisamente lapiù in forma fra tutte le altre più seriecandidate alla vittoria, e cioè JennyKarl e Claudia Zwiers.Ma, al di là della medaglia, che puòandare e venire, l’azzurra si è confer-mata nel ristretto lotto delle miglioriatlete continentali al limite dei 78 kg. La giovanissima Valentina Moscatt haconquistato la terza medaglia italiana.La torinese si rivela sempre di più unajudoka di grande tempra agonistica edai notevoli margini di miglioramen-to. Una sconfitta dalla spagnola Blan-co e tre vittorie sono il suo bilancioche la proietta verso il posto di titola-

Valentina Moscatt sulpodio dei 48 kg.

Roberta Pianoall’attacco dellafrancese Zouak �

Attacco in Seoi-otoshidi Erica Barbieri

APRILE 2006 21

J U D O

Roberta Piano contra laportoghese Cavalleri

O-soto-gari di EricaBarbieri sull’unghereseMeszaros

�Erica Barbieri subisce l’attaccodella francese Legray

J U D O

22 APRILE 2006

re nella categoria 48 kg. Queste le medaglie raggiunte dall’ Ita-lia in una competizione che ha vistouna grande ripartizione di podi fra ivari paesi europei e della Cina, paesequest’ultimo presente con atlete tantogiovani quanto già competitive.Dopo le medagliate sono da citareErica Barbieri, Roberta Piano e Anto-nietta Sguazzo, arrivate al combatti-mento per il bronzo con alterne presta-zioni sotto il profilo tecnico/tattico macon l’identica determinazione.Bene, sempre sotto il profilo agonisti-co, Laura Maddaloni, schiacciata dallasuperiore esperienza della “super”Fernandez e dalla maggior vitalitàdella cinese Yu.Di Michela Torrenti è doveroso pre-miare la buona volontà: schierata inuna categoria improbabile, quella dei+ 78 kg, non può opporre oggi comeoggi alle straripanti (sotto il profilofisico) avversarie che un dignitosoagonismo.Ennesima delusione da AntoniaCuomo che non riesce ad esprimersi alivelli accettabili malgrado pratichi iljudo a tempo pieno e sia ricca di espe-rienza internazionale (dov’è finito losplendido Uchi-mata del passato?).

�Jennifer Pitzanti attaccatadalla “super” Edith Bosh

Tani-otoshi diRoberta Pianosull’unghereseSzabo

APRILE 2006 23

J U D O

�Rosalba Forciniti attacca laromena Caprioriu

Jennifer Pitzanti impegna aterra la russa Tchekanina

La Boenish ha ragione diIsabel Fernandez

Antonietta Sguazzocontra l’olandeseVerkerk

Marianna Marinosciin O-uchi-gari sulla

svizzera Robra

J U D O

24 APRILE 2006

Qualcosa di più ci si aspettava daFrancesca Congia che purtroppo èstata fermata al secondo turno, senzaappello, dalla spagnola Arenas; comepure da Rosalba Forciniti, MariannaMarinosci e Jennifer Pitzanti, judokache anche se non da molto, hanno unacerta dimestichezza con il judo sporti-vo internazionale.Poi uno stuolo di giovani atlete azzur-re, che si sono battute con buonadeterminazione sorrette dalla voglia diun risultato di prestigio davanti alpubblico di casa ma, come già detto, il“Città di Roma” è torneo di Serie“A”…Arbitri già in forma – non ci sono statecontestazioni importanti – e ciò è unindizio positivo del fatto che il nuovoregolamento che ha abolito la fasciarossa di pericolo comincia ad esserecompreso da atleti, allenatori ed arbi-tri: quando sarà digerito e metaboliz-zato le gare ne guadagneranno infedeltà ai valori in campo e in …spet-tacolo, cosa che non guasta!Ha onorato la manifestazione il Presi-dente dell’UEJ Marius Vizer.

La romena AluasDinea strappal’oro dei 52 kg.alla cinese Zhu

Potente Usuri-goshidella francese Zouaksu Roberta Piano

Laura Maddaloni indifficoltà con la cinese Yu

APRILE 2006 25

J U D O�

La spagnola SanMiguel in Seoi sullatedesca Karl

Morote-gari dellacinese Ding su

Giulia Quintavalle

Gilda Rovereattacca la cineseYan Xu

Il Presidente dell’UEJ, Marius Vizer,

alle premiazioni conFranco Capelletti

Foto emblematicadell’impegnoagonistico profusoda ogni atleta

J U D O

26 APRILE 2006

GENERALE EVANGELISTI:PRESENTE!

Più presente che mai Ezio Evangelisti,per tutti “Il Generale”, che, interpre-tando appieno la sua veste di Presi-dente Onorario della Federazione, nonpoteva mancare alla manifestazioneprincipe del judo italiano: Il “Lido diRoma”.Seduto in tribuna, affabile come sem-pre, il “Generale” è più che mai impe-gnato nella vita federale; infatti pre-siede quattro commissioni - Aikido,

MGA, Azzurri e degli Appalti - com-missione, quest’ultima, come si puòben immaginare delicatissima e cherichiede tanta esperienza, prudenza econoscenza approfondita delle norma-tive. Inoltre il “Generale” è membrodel Comitato che si occupa di Proto-collo, Cerimoniale e Organizzazionegare e del Comitato di studio sulladidattica.Insomma, da quanto sopra si può benimmaginare… un “generale” non ariposo ma in servizio permanenteeffettivo!

1) Dom Leen BEL2) Blanco Oiana ESP3) Jun Xiao CHN3) Moscatt Valentina ITA

Congia Francesca ITAVinci Nicoletta ITA

1) Aluas-Dinea Ioana ROM2) Zhu Ang CHN3) Van Gurp Natascha NED3) Nareks Petra SVN

Cuomo Antonia ITAGrassi Roberta ITAMarsili Cristina ITAVerga Cristina ITA

1) Bönisch Yvonne GER2) Fernández Isabel ESP3) Golaszewska Inga POL3) Ling Yu Ya CHN

Aloisi Valentina ITAForciniti Rosalba ITAMaddaloni Laura ITAPaganessi Flavia ITA

1) Scapin Ylenia ITA2) Szabó Brigitta HUN3) Zouak Rizlein FRA3) Willeboordse Elisabeth NED5) Piano Roberta ITA

Marinosci Marianna ITAQuintavalle Giulia ITA

Cat. kg 63

Cat. kg 57

Cat. kg 52

Cat. kg 48

XV TORNEO INTERNAZIONALE “LIDO DI ROMA” FEMMINILEOstia (RM), 25-26 marzo 2006

1) Bosch Edith NED

2) Wollert Heide GER

3) Böhm Annett GER

3) Chollet Mylène FRA

5) Barbieri Erica ITA

Lucà Gabriella ITA

Pitzanti Jennifer ITA

1) San Miguel Esther ESP

2) Morico Lucia ITA

3) Louette Lucie FRA

3) Karl Jenny GER

5) Sguazzo Antonietta ITA

Rovere Gilda ITA

1) Polavder Lucija SVN

2) Köppen Sandra GER

3) Uilenhoed Carola NED

3) Yu Song CHN

Loprete Teresa ITA

Torrenti Michela ITA

Cat. kg + 78

Cat. kg 78

Cat. kg 70

L O T T A

28 APRILE 2006

Le recenti modifiche al regola-mento della lotta inducono adadeguarsi ad una mentalità

ormai consolidata in seno al Comita-to Olimpiaco Internazionale: persopravvivere e continuare a far partedei futuri programmi olimpici biso-gna essere comprensibili e fotogeni-ci. Oppure avere alle spalle sponsorricchi e potenti, si potrebbe malizio-samente aggiungere. In assenza diquesti requisiti, neanche uno sportantico quanto l’uomo come la lottapotrà resistere a dispetto della duralegge dello show business. Perciò, lefederazioni si sono tirate su le mani-che e intrapreso nuove strade. Perprima cosa si è decisa la separazionenetta dei calendari: i primi sei mesidell’anno sono stati dedicati allostile libero, gli altri alla greco roma-na. In questo modo, gli atleti posso-no cimentarsi in entrambe le discipli-ne arricchendo il proprio bagagliotecnico e di esperienza attuando, difatto, la specializzazione, e avviaregradualmente il cambiamento di unamentalità consolidata di netta divi-sione tra i due tipi di lotta e di lotta-tori.Quindi, per rimanere alle decisioniprese dalla nostra Fijlkam in Italia,si è deliberato di affiancare al centropermanente federale di allenamentodella lotta femminile guidato dalcubano Aldo Martinez, uno di grecoromana gestito dall’armeno RobertAsryan. Nell’impianto federale diOstia, sotto la responsabilità delDirettore Tecnico della nazionaleazzurra, Carlo Marini, vivono e siallenano stabilmente otto atleti:

Sabrina Esposito, Silvia Felice,Valentina Minguzzi, Francine DePaola, Daniele Ficara, Andrea Min-guzzi, Tiziano Corriga e DaigoroTimoncini, ovvero il meglio delladisciplina insieme all’esperto Salva-tore Rinella, che si aggrega al grup-po in occasione di stage ed eventi diparticolare importanza come cam-pionati del mondo ed Olimpiadi.“Nei primi anni 90’, non appenavenne creato il centro federale diOstia – racconta il Direttore TecnicoCarlo Marini, memoria storica dellanazionale di lotta azzurra con laquale ha partecipato a diverse Olim-piadi contribuendo agli storici suc-cessi di Pollio e Maenza– il collegeromano ospitava i migliori giovaniitaliani tra i 16 e i 18 anni. La nostraintenzione era quella di formare gliatleti che poi, dopo l’arruolamentonei vari corpi militari, avrebberocomposto la futura ossatura dellanazionale. Il bronzo agli Europeijuniores di Daniele Terracchio fu ilfrutto di quel lavoro di semina ma,alla fine del ciclo, a causa di variproblemi legati ai concorsi di arruo-lamento, solo 3-4 di quei ragazziriuscirono ad entrare in un grupposportivo militare. E non erano nean-che quelli che noi ci aspettavamo.Così, l’esperimento venne accanto-nato e si tornò all’antico ricomin-ciando a fare selezione tra atleti giàaffermati nei corpi militari. Riuniva-mo ad Ostia solo i qualificati perOlimpiadi e Mondiali per allena-menti collegiali ma la crescita dellenuove leve era affidata esclusiva-

mente alle società. Con l’aperturaolimpica alla lotta femminile, dopoAtene 2004, il centro permanentefederale tornò ad essere un’esigen-za. Dato l’esiguo numero di atlete dialto livello, le azzurre non avevanooccasione di crescere confrontando-si con avversarie alla loro altezza.Perciò le abbiamo riunite tutte adOstia ospitando anche delle sparringpartner con cui potersi cimentarequotidianamente. In più, potendocontare su una struttura tutta nostra,organizziamo tornei e stage interna-zionali allo scopo di accrescere laloro esperienza”. Da questo punto divista, il centro federale è senza dub-bio un luogo ideale. Le delegazionistraniere possono trovare al suointerno tutto ciò di cui hanno biso-gno. Dai posti letto alla mensa, dallapalestra alla sala conferenze.“Abbiamo ospitato diverse nazionali– prosegue Marini – e tutte sonostate entusiaste del nostro centro.Poterci confrontare con loro è diven-tato ancor più necessario adesso chesono state introdotte le nuove regolenella greco romana. Regole che,secondo me, non sono la soluzionedel problema, ma alle quali bisognaadeguarsi in fretta perché Pechino2008 è già molto vicina”. Già, man-cano solo poco più di due anniall’appuntamento olimpico cinese,Circa 1000 giorni di lavoro che iltrio tecnico Marini-Martinez-Asryancondurrà nel centro federale di Ostiatornato ad essere la casa della lottaazzurra.

Esperimenti ad Ostiadi “College” Federale

di Riccardo Bufalino

APRILE 2006 29

L O T T A

Sabrina Esposito

Data e luogo di nascita: Modena22/10/1985

Residenza: Modena

Categoria: Kg 55

Società: G.S. Forestale

Allenatore: Luciano Ortelli

Migliori risultati: Argento EuropeiSenior, bronzo Giochi del Mediterra-neo

Hobby: libri e shopping

Musica preferita: Ligabue

Film preferiti: commedie romantiche

Squadra di calcio: Inter

Silvia Felice

Data e luogo di nascita: Palermo25/3/1987

Residenza: Palermo

Categoria: Kg 48

Società: Fiamme Oro

Allenatore: Salvatore Finizio

Migliori risultati: 4° Posto EuropeiCadetti

Hobby: nessuno in particolare

Musica preferita: pop

Film preferiti: drammatici e horror

Squadra di calcio: Palermo

Valentina Minguzzi

Data e luogo di nascita: Castel S. Pie-tro (Bo) 24/3/1986

Residenza: Imola

Categoria: Kg 51

Società: Fiamme Azzurre

Allenatore: Marco Papacci

Migliori risultati: 4° Mondiali Juniores

Musica preferita: tutta

Film preferiti: americani in genere

Squadra di calcio: nessuna

Francine De Paola

Data e luogo di nascita: Vesoul (Fra)27/7/1980

Residenza: Palermo

Categoria: Kg 48

Società: Accademia Scuderi Palermo

Allenatore: Marco Antonio De Paola

Migliori risultati: bronzo EuropeiSenior, Oro Europei Juniores

Hobby: il figlio Enzo, pallamano e ten-nis

Musica preferita: Noa e Nora Jonhs

Film preferiti: commedie

Squadra di calcio: nessuna

Daniele Ficara

Data e luogo di nascita: Catania26/11/1982

Residenza: Catania

Categoria: Kg 120

Società: Cus Catania

Allenatore: Giuseppe Giuffrida

Migliori risultati: bronzo Giochi delMediterraneo

Hobby: televisione e libri

Musica preferita: Renato Zero e GigiD’alessio

Film preferiti: azione

Squadra di calcio: Catania

Andrea Minguzzi

Data e luogo di nascita: Castel S. Pie-tro (Bo) 1/2/1982

Residenza: Imola

Categoria: Kg 84

Società: Fiamme Oro

Allenatore: Marco Papacci

Migliori risultati: 6 volte Campione Ita-liano Senior

Hobby: uscire con gli amici

Musica preferita: Vasco Rossi

Film preferiti: tutti i generi

Tiziano Corriga

Data e luogo di nascita: Savona17/11/1984

Residenza: Savona

Categoria: Kg 66

Società: Polisportiva MandraccioGenova

Allenatore: Lucio Caneva e Piero Car-retto

Migliori risultati: bronzo Giochi delMediterraneo

Musica preferita: tutta

Film preferiti: thriller e commedie

Squadra di calcio: Inter

Daigoro Timoncini

Data e luogo di nascita: Faenza13/12/1985

Residenza: Riolo Terme (Ra)

Categoria: Kg 96

Società: G.S. Forestale

Allenatore: Domenico Giuffrida

Migliori risultati: 2 volte Campione Ita-liano Senior

Hobby: Sci e Bicicletta

Musica preferita: Vasco Rossi e Liga-bue

Film preferiti: commedie americane

Squadra di calcio: nessuna

LE SCHEDE DEGLI “ALLIEVI” DEL COLLEGE

30 APRILE 2006

Il Maestro dello Sport Antonino“Nino” Caudullo il 1 maggio 2006ha lasciato il servizio attivo di

Funzionario del CONI. E’ stato al ser-vizio dello sport per circa 50 anni.Catanese, classe 1941, iniziò la prati-ca della Lotta nel 1959, all’età di 18anni.

Prima, studente liceale al classicoCutulli, frequenta le pedane di lanciodel mitico Stadio Cimbali. Lo allenal’altrettanto famoso professor BrunoCacchi, poi sposato con Paola Pigni esuccessivamente Commissario Tecni-co della Nazionale italiana di atleticaleggera.

Nino, forte ed agile, attira l’attenzio-ne di Totò Strano, allenatore di Lottapresso i Vigili del Fuoco del capoluo-go etneo. Lo inserisce fra i suoi allievie nel 1960 Caudullo vince i Campio-nati Italiani Universitari (frequenta lafacoltà di giurisprudenza) di grecoromana nella categoria dei massimi.E’ anche campione juniores e nel 1962si fregia del titolo tricolore dei IIIserie. Pratica anche lo stile libero e nel1964 lo troviamo sul podio tricolore.Gareggia per le Fiamme Oro di Romaperché milita nel Gruppo Sportivodell’allora Corpo delle Guardie diPubblica Sicurezza. La sede di allena-mento è alla Caserma Guido Reni,dove il gruppo della nostra Federazio-ne (allora FIAP) è seguito dal Capita-no Ermanno Pignatti, bronzo olimpicoa Melbourne 1956 nella pesistica enegli anni successivi Generale dellaPolizia di Stato e Vice Presidentefederale.

Per Caudullo in quel periodo ci sonodue strade aperte: o la Scuola Ufficia-li della PS o la appena inaugurataScuola dello Sport del CONI all’Ac-

quacetosa. Sceglie la seconda ed altermine dei tre anni di corso (dal 1966al 1969) è nominato Maestro delloSport. Viene destinato al Centro diPreparazione Olimpica di Savona e,nella qualità di preparatore atleticodella Nazionale, ha inizio al fianco delDT Franco Marziani la sua carriera didirigente sportivo, sempre impegnato

Tecnico della greco-romana. Fra i suoipiù significativi risultati il bronzomondiale di Antonino Caltabiano ed ildebutto olimpico di Vincenzo Maenza( a 18 anni settimo ai Giochi di Mosca,prima tappa di una carriera inimitabi-le).

Intanto la FILA, la federazionemondiale delle lotte associate, lo tiene

nel settore della lotta e comunquedella FIJLKAM.

Sono vari gli incarichi a cui è chia-mato. Ai Giochi di Monaco 1972 (duemedaglie di bronzo nella greco-roma-na con Ranzi e Bognanni) è il bracciodestro di Marziani; due anni dopo ètrasferito a Catania a dirigere il CAS;nel 1976 viene nominato Direttore

in grande considerazione e nel 1981viene nominato membro, e successi-vamente Segretario, della Commissio-ne tecnica. In tale ruolo viene chiama-to ad operare nell’ampio programmadella Solidarietà Olimpica del CIO.

Si tratta di una iniziativa che si pre-figge di portare aiuto tecnico ai Paesiin via di sviluppo. Visita per diffonde-

SALUTO AL DIRETTORE DEL CENTRO OLIMPICO

Caudullo, mezzo secoloal servizio dello Sport

di Vanni Lòriga

APRILE 2006 31

re la lotta molti Paesi dell’Africa Cen-trale e del nord, dell’America latina,della Polinesia.

Nel 1991 la definitiva svolta di unavita sempre nuova. Gli viene affidatol’incarico di dirigere il Centro Olimpi-co di Ostia. Si mette subito al lavoro etiene l’incarico sino al momento delsuo collocamento in pensione, cioè

sino al già citato 1 maggio. Si tratta diuna esperienza nuova, senza prece-denti in Italia. Come tutti sanno si trat-ta di gestire il Palazzetto dello Sportcon i suoi costanti impegni; le fore-sterie in cui sono alloggiati gli atletidella Nazionale ed i frequentatori deicorsi; i ristoranti che possono servirecontemporaneamente 500 commensa-

li; gli uffici federali; le aule didattiche;

il Centro Medico. Bisogna attuare la

sorveglianza su un territorio del-

l’estensione di circa 3 ettari. Il Centro

FIJLKAM ospita anche la Scuola

Mondiali di Lotta e Nino Caudullo ne

è responsabile.

“ La mia stima per questo Uomo di

sport – dichiara il Presidente Federale

Matteo Pellicone – è altissima. E non

solo per la sua estrema lealtà nell’as-

solvere i compiti che gli sono stati

affidati ma anche per la grande dispo-

nibilità, in assoluto spirito di servizio.

Il Maestro dello Sport Caudullo meri-

ta da parte di tutti un ricordo ricono-

scente. Per quanto mi riguarda diret-

tamente, è stato un prezioso compa-

gno di viaggio. Da quando ricopro

ruoli di dirigente federale, lo ho sem-

pre apprezzato. Nel 1961, quando fui

eletto Consigliere federale, lo seguivo

come promettente lottatore. Poi lo sti-

mai nel suo impegno quale frequenta-

tore della Scuola dello Sport. Molti

dei nostri dirigenti e tecnici hanno

seguito quel percorso didattico: ricor-

do fra gli altri Carlo Piovan, Carlo

Buldrassi, Carmelo Pallara, Pietro

Masera che risultò il primo del Corso

ed in tempi successivi Vittoriano

Romanacci e Carlo Marini. Tutti

hanno ricoperto incarichi di prestigio

e fra questi proprio Nino Caudullo.

Voglio ufficialmente ringraziarlo per

quanto ha fatto ed anche per quanto

ancora potrà dare al nostro mondo,

considerando che mantiene la presi-

denza della Commissione Sumo”.

Anche ATHLON lo saluta con stima

e con affetto e vuole sottolineare come

il suo comportamento fu sempre ispi-

rato all’osservanza del precetto che

postula “chi vuole il rispetto deglialtri non deve chiederlo, ma darlo”.

Nino Caudullo il rispetto lo ha sem-

pre meritato perché non ha mai omes-

so di riservarlo a tutti gli altri.

Nino Caudullo fa glionori di casa alSindaco di RomaWalter Veltroni

Nino Caudullo, conl’immancabile telefono, a

coordinare e dirigere per laperfetta riuscita delle mille

manifestazioni al CentroOlimpico

Nino Caudullo,durante il “Città diRoma”, consegnaad Anton Geesink ildistintivo dellaFijlkam

L O T T A

32 APRILE 2006

Per Andrea Minguzzi ancora unprezioso podio internazionale,ottenuto al Grand Prix d’Un-

gheria di greco-romana, nella catego-ria di peso dove in Italia è consideratoil leader del momento. In questo tor-neo si sono presentati nei kg 84 dicias-sette atleti. La competizione, organizzata in modoeccellente dalla federazione unghere-se, si è disputata nell’ottimo campo digara di Szekesfehervar (paese distanteuna quarantina di chilometri da Buda-pest) nei giorni 25 e 26 marzo scorso.Una lode obbligatoria è da riconosce-re al nostro azzurro Andrea, che,determinato fin dal primo incontro,superando ai punti lo sloveno MarianMihalik ha subito cercato la via delpodio, ma, una volta entrato negliottavi di finale, ha ceduto il passoall’ottimo lottatore dell’Ucraina Gen-nadly Shabanov (secondo in catego-ria). Nei ripescaggi, per non perdere lascia, Andrea si è dovuto imporre conun punteggio finale di nove ad unocontro Dejan Franjikovic (Serbia-Montenegro), per poi chiudere l’ulti-mo incontro della giornata, ai punticontro uno dei padroni di casa: ZsoltDajka (Ungheria), aggiudicandosicosì la seconda medaglia di bronzoconsecutiva in una trasferta esterna.Esito positivo, considerando la suaseconda uscita con il team italiano, èstato quello di Beniamino Scibilia (kg.96), che pur perdendo il primo matchalla terza ripresa con il turco EminOzturk (vincitore di questo Gran Pre-mio) non si è lasciato scoraggiare,anzi per lui si era aperta la strada per ilbronzo e la quinta posizione, che èstata invece occupata dall’ucrainoOleg Kryoka.In questa stessa categoria ha presen-ziato anche Daigoro Timoncini che siè saputo mettere bene in evidenzacontro l’ungherese Juszup Jnajevsuperandolo ai punti; ma la gara perlui è finita con l’incontro di competi-zione contro Bojan Jatov (Serbia-Montenegro).Appuntamento in parte da dimenticareper il centoventichili Rocco DanieleFicara e per il sessanta chili AnacletoGhirotti; usciti dalla manifestazione

senza arrivare neanche ai gironi diripescaggio. A Daniele è rimasta sol-tanto la soddisfazione di aver tiratouna splendida rebours nella primaripresa di lotta contro Marek Svec(CZE); per Anacleto sarà invece tuttoda rivedere.Esperienza sicuramente positiva perl’uomo dei 55 chili: Roberto Pira, chenel suo primo incontro della giornataha dettato legge nei confronti di JanHocko (CZE), nel secondo è statostoppato dal rumeno Bogdan Chelaruper due riprese a una e con un risulta-to finale tirato di 4 a 1. Anche per luiquesto Grand Prix si è concluso senzala possibilità di essere ripescato.Fuori gara anche i due atleti dei 66chili, che la nostra federazione ha pre-sentato: Rocco Fabio Spanò e TizianoCorriga. Fabio non ha potuto nullacontro il turco Cebi Selcut (secondo

nella classifica finale) come nel ripe-scaggio contro l’ucraino OlekayVakulenko. Tiziano invece, ha persol’occasione di spingere a fondo l’acce-leratore contro l’ungherese TamasLorincz, e, si è dovuto accontentare diassistere la fine della competizionecome spettatore.Un torneo nel contesto, sicuramentenon facile, considerando anche la pre-senza di campioni di fama mondiale, eper fare qualche nome: Seref Eroglu eYekta Yilmaz (Turchia), Svela Petr(CZE), Majoros Istvan e Sandor Bar-dosi (Hungheria), Vardanyan Armen(Ucraina), Selimav Alim (Bielorussia)e Diaconu Eusebiu (Romania).E’ certamente emozionante, potervedere un italiano sul podio, in mezzoad un gruppo di atleti che nel loro pal-mares, godono di titoli prestigiosi emedaglie d’onore.

GRAN PRIX DI UNGHERIA

Bronzo perAndrea Minguzzi

di Vittorio Fasone

34 APRILE 2006

Nella regione e nella città dove èonnivoro uno sport (il calcio)e, dove domina soprattutto una

squadra (la Juventus) c’è una Fijlkamdalle solide radici e dalle indubbie dif-ficoltà che, sotto la guida appassionatadel presidente Bertone, asseconda unaleadership nazionale multi-disciplina-re. Il fenomeno è vulcanicamenteemergente e verrà ancora più piena-mente alla luce nei prossimi anni per-chè il Piemonte lavora bene e con ladiscrezione tipica della gente di questeparti semina sulle categorie giovanili edunque l’investimento appare redditi-zio e sicuro. Ma la regione non vivesolo di attese e, ad esempio, a livelloassoluto si gode il sicuro presente diFrancesco Bruyere, 25 anni (medagliad’argento iridata, la prima di un judokaazzurro dopo quelle di Ezio Gamba)che Bertone ha deciso di sfruttare comeuomo-immagine per tutte le manifesta-zioni che lo richiedano, conscio che losport è soprattutto imitazione. “Bruyere è l’uomo giusto perchè èsoprattutto un bravo ragazzo chediventerà un grande uomo, con i piedipiantati per terra, assecondato da unafamiglia benestante che ne sostiene glisforzi”.Dunque storie di benessere e di fratel-li. I Bruyere (da non dimenticare ilfratello Alessandro) nel judo, come iSaglietti nella lotta (un altro Alessan-dro è il responsabile della promozioneregionale). Questi ultimi agonisti, maanche dirigenti, tesi a rilanciare quellatradizione che a Torino, sponda Cus(prima di Nebiolo e di D’Elicio, maancora molto prima) con la FIAT assi-curò un primo titolo italiano con LuigiRigamonti, agli albori degli anni ‘40.Rigamonti era anche lui un fratellod’arte perchè ancora più illustre

parente fu il portiere del grande Tori-no. Lui, il “povero” lottatore (mamedico) passò aneddoticamente allastoria per aver vegliato in ospedaletutta una notte un avversario franceseda lui malridotto in combattimento. Nel contesto coordinato del ComitatoPiemontese per dimensioni il judoassume emblematicamente la parte delleone, grazie al sostegno di 140 clubdi cui 90 consolidati a Torino. Societàche lavorano tanto e bene se l’Akiya-ma di Settimo Torinese è prima nellagraduatoria nazionale, mettendo inriga ben più blasonati club militari(284 a 139 il rapporto punti con leFiamme Gialle) e, comunque, ancheGinnastico Torino (con Pawlovsky,grande passato agonistico, nazionale,maestro di Giorgi in loco) e KimochiAlpignano rientrano nei primi dieci.C’è anche profondità se tra le prime40 società in Italia ne troviamo ancora6 piemontesi. Il problema con cui Ber-tone si confronta è, naturalmente,quello economico. Assenti gli sponsorsi ricorre all’auto-finanziamento edalla collaborazione prioritaria con laLombardia, regione limitrofa. Comestrutture manca l’impianto interme-dio. Se si apre il Pala Ruffini, l’im-pianto del grande basket a Torino inanni più gloriosi, il costo chiavi inmano (incassa il Comune) pur a tarif-fa agevolata supera i 1.500 euro ecerto non sarà l’incasso (la Siae è die-tro l’angolo con la sua richiesta diquota parte) a permettere un gran rien-tro. E’ inevitabilmente quello lo sce-nario per i grandi eventi. Come gliassoluti di kata, prologo agli europeidi specialità con la delega organizzati-va all’abile Fabrizio Marchetti, bravocome galvanizzatore e come speaker,un personaggio-chiave nella scacchie-

ra piemontese, oppure il Trofeo Topo-lino. Nel judo il nome emergente sul-l’onda è quello di Valentina Moscatt,semifinalista nel “Città di Roma”,piuma di 48 chilogrammi. Prodotti diregione sono anche Congia, Ballabio,Pitzanti. A volte risucchiati da offertepiù importanti.L’uomo del judo, Marusia,lamental’assenza di una struttura intermedia.“La nostra gara-standard si svolge alleCupole dove siamo ai limiti dell’agibi-lità, dove possono entrare al massimo300-400 persone, dove, per metodo,proviamo anche a far pagare il bigliet-to (dai 3 ai 4 euro) per abituare i nostrispettatori che sono poi evidentemente ifamiliari degli atleti in gara”.

REGIONI IN VETRINA

La Fijlkam In Piemontedi Daniele Poto

PierangeloToniolo, leader

dell’AkiyamaSettimo, primasocietà d’Italia

APRILE 2006 35

La lotta non offre ricavi, come lediscipline consorelle (la risorsa deglistage) e dunque la leva è penosa e dif-ficile. Ma non impossibile.Bertone ha ereditato il problema sto-

rico della lotta che, dopo quelle glo-riose origini, ha pagato come un con-trappasso, testimone il responsabileLocantore, la ricchezza para-profes-sionista quando gli investitori eranoMichelin, Ceat negli anni ‘50 o, conun brusco salto temporale e metodo-logico, la Sisport Fiat che concentra-va a Torino i migliori talenti naziona-li. Ora c’è una grande voglia di rigua-dagnare il tempo perduto e la risalitaè evidente. Con il raddoppio dei clubche fanno attività e delle palestre. Ilriferimenti, oltre al Cus Torino sonola Scuola di Lotta Torino, SportForma ed il Falchera dell’imprevedi-bile Mario Loi, ovvero padre Rambo,finito recentemente in un capitolo dicronaca nera per l’ipotesi di reato dimalversazione ai danni dello Stato.Locantore sostiene con orgoglio: “C’èsoddisfazione perchè c’è attività in unluogo strategico, a Mirafiori, nel

cuore della Fiat, dove bisogna guar-darsi dal degrado post-industriale,con la lotta che si propone come anti-doto”. Alla Torino multi-etnica guardaanche il presidente Bertone che lan-cerà gli sport di combattimento nel2007 come progetto mirato nelle car-ceri minorili. La coperta corta è unbudget complessivo di 250.000. Cifrapiccola o grande a seconda dei puntidi vista. Si entrerà al Ferrante Aporticon il richiamo alle regole, all’auto-controllo, all’agonismo spicciolo eliberatorio nell’arco prevedibile dipermanenza dei giovani in quegliistituti, stimato nei 60-90 giorni.“Anche in questo caso - ricorda Ber-tone - abbiamo dovuto rinviarel’esperimento per difetto di finanzia-menti. Non ci nascondiamo dietro undito. Vogliamo sfruttare l’immagine el’appeal del combattimento per tro-vare adesioni. Torino è una città par-ticolare. Probabilmente ricorreremoanche ad insegnanti musulmani pertrovare proseliti. Il tentativo si chia-ma progetto-integrazione”.

La lotta si sforza di non coltivarecomplessi d’inferiorità nei complessidel judo. Significativo il depliantsfornato dal comitato. Il titolo è:“Benvenuto nel nuovo mondo dellalotta”, quattro paginette che diconotutto o quasi e che cercano di rimuo-vere steccati troppo profondi tra libe-ra e greco-romana.Nel karate il presidente Penna guar-da con interesse all’investimentologistico-ambientale su GennaroTalarico, un carico sulle spalle di 7medaglie mondiali, 14 europee e 14tricolori, tante scelte nella vita ed incarriera, ora uomo-missione per ilkarate a Torino. “Stiamo cercandopercorsi alternativi per questa disci-plina. Cito i nomi di Cristian Valinot-ti e Davide Ronco come battistradaper il movimento”-sintetizza Talari-co.In circolazione in Piemonte dopol’Olimpiade l’effetto-euforia, un’adre-nalina incentivante. Tutto sembra piùfacile, anche alla Fijlkam.

Il Presidente del CR PiemonteCesare Bertone �

Gennaro Talarico agli Europei del 2004 -foto di Emanuele Di Feliciantonio

J U D O

36 APRILE 2006

Nagai Takeo, cintura nera 6°dan, è stata invitata in Italiadalla Delegazione provincia-

le della Fijlkam di Cremona per unaserie di stages sui Kata di Judo.Già atleta di valore internazionale eallenatrice della nazionale femminilegiapponese, oggi è tra l’altro respon-sabile dei corsi femminili del Kodo-kan di Tokyo e, lavorando in strettocontatto con Daigo Sensei - la memo-ria storica del judo - è esperta di“Kata” in generale e, in particolare, ègrande studiosa del “Ju-no-kata”,ovvero le forme della flessibilità,della cedevolezza; “Kata” quest’ulti-mo creato personalmente dal fondato-re del Judo, il prof. Jigoro Kano ilquale lo raccomandava anche ai novi-zi per il fatto che i tempi lenti di ese-cuzione negli attacchi e nelle difese(una sorta di Taiji stile Yang giappo-nese), l’assenza di cadute e il nonrichiedere abbigliamenti particolari lorendono praticabile a chiunque edovunque! Il prof. Kano lo raccoman-dava inoltre alle donne che, attraver-so lo studio di forme “mediate” diattacco e difesa, potevano avvicinarsial Judo senza problemi psicologicidovuti a un impatto troppo violentocon la disciplina. Ed è forse per quest’ultima raccomandazione che il “Ju-no-kata” si è trascinato per decenni,almeno in Italia, la fama alquantolimitante e vagamente riduttiva(quando non spregiativa) di “katadelle donne!”.E proprio per meglio approfondire lostudio di questo Kata, da sempreseguito al Kodokan Cremona, e perfe-zionarne la pratica la DelegazioneProvinciale di Cremona ha messo inmoto la complessa macchina organiz-

zativa per invitarla in Italia e dunquea Cremona. Ricevuta da PierluigiComino, friulano di nascita ma giap-ponese nell’anima (anche se continuaa preferire il Tocai al Saké…), dopodue giorni in Veneto e in Friuli, fraMestre e Spilimbergo, la prof. NagaiTakeo ha tenuto due lezioni a Cremo-na per i judoisti del “Circuito Lune-zia” con il successo di numeri e dientusiasmo che è facile immaginare:il dojo di via Corte scoppiava diappassionati di ogni età e grado siaper apprendere sia per la curiosità diammirare dal vivo, per la prima voltain Padania, una judoka del Sol Levan-te!Poi un terzo incontro, questa volta“privato”, per Ilaria Sozzi e MartaFrittoli, da qualche anno le principaliinterpreti di “Ju-no-kata” cremonesie lombarde, lezione nella quale l’inse-gnante nipponica si è profusa e soffer-mata in mille dettagli… che però sonoquelli che fanno la differenza!E, dopo Cremona, la tappa conclusivanelle Marche, presso Giuseppe DeBerardinis, un altro judoista italianocon il Giappone nel cuore e che è dicasa al Kodokan di Tokyo cui è tocca-to il compito, dopo le due giornate distages, del saluto e dei ringraziamen-ti di rito.Personaggio squisito per disponibili-tà e gentilezza, Nagai Takeo, malgra-do una fastidiosa indisposizione aller-gica, ha lavorato senza pause,da bravaerede dei “samurai”, lasciando, inogni sede, una immagine di alta pro-fessionalità e una più che positivaidea del Judo “tradizionale”, per nullain contrasto con quello “sportivo”!

PIANETA KATA

Nagai Takeo in CattedraLa docente giapponese in Italia per una serie di stages sui Kata

Testo e foto di Giorgio Sozzi

APRILE 2006 37

J U D O�

Pignolanell’abbigliamento…

Nagae Takeo,estremaprofessionalità

Instancabile nelledimostrazioni:sia come Tori...

�… sia come Uke

�…come neidettagli tecnici!