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1 Campo scuola badia prataglia 2018 Traccia tematica « it’s time to » Immagina puoi “Credetemi ragazzi, la cosa più difficile nella vita è decidere dove vogliamo andare, sembra una cosa banale ma non lo è, decidere davvero qual è il vostro orizzonte è la cosa più difficile che ci sia. L’importante è fare questa scelta per tempo. Poi avete tutto il diritto di alzarvi la mattina e di dire “mi sveglio tardi, guardo il telefonino, chiamo i miei amici, decidiamo cosa facciamo oggi pomeriggio, cosa si fa stasera”… e la giornata è passata, va benissimo, e avete tutto il diritto di vivere in questo modo la vostra età. Però è anche vero che in questo momento la vita è incredibilmente indietro rispetto a voi . Cioè siete in vantaggio bestiale e potete fare tutte le scelte che volete perché avete un vantaggio enorme. Il problema è che lei sta viaggiando un po’ più forte e arriva il giorno in cui vi acchiappa . Se quel giorno non hai ancora scelto, poi sceglie lei per te. E magari ti ritrovi invischiato in un lavoro che non ami, in una situazione familiare che sognavi di crearti in un altro modo e ormai la scelta l’ha fatta lei, la vita ha la sua forma indurita, non la cambi più. Attenzione, per riempire degnamente l’esistenza basta ambire ad essere delle brave persone, non serve avere sogni speciali, però se ne avete uno, cercate di capire davvero qual è, di dargli una sua definizione perché cominciare a fare delle cose oggi per andare in quella direzione vi può portare un giorno a trasformare quel sogno in un obiettivo, in una cosa che si può fare”. Queste sono solo alcune delle parole che Alessandro Zanardi, pilota automobilistico e paraciclista, ha rivolto ad una folla nutrita di giovani al palazzetto dello sport di Porto San Giorgio (Fm). Era il 31 marzo del 2017, titolo dell’incontro “La vita ha più fantasia di noi”. Le provocazioni esistenziali sono lanciate a giovani adolescenti di scuole superiori ma è possibile tradurle anche per i nostri ragazzi delle medie. Come lasciarsi trovare pronti al “grande appuntamento” con la vita? La vita farà domande come: “Ora cosa vuoi fare veramente nella vita? Chi vuoi essere veramente? Puoi sempre pensare di vivere protetto dai tuoi genitori? Possono essere sempre loro a prendersi delle responsabilità per te o a fare delle scelte per te? Quando toccherà a te, come pensi di fare?”. Sono domande che possono essere macigni, specie se si pensa di doverle affrontare da soli. A 11-14 anni non è possibile pensare cosa farò quel giorno, né immaginare quali saranno le risposte da dare. È però vero che già da ora posso fare qualcosa per iniziare a prepararmi,

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Campo scuola badia prataglia 2018

Traccia tematica

« it’s time to…»

Immagina… puoi

“Credetemi ragazzi, la cosa più difficile nella vita è decidere dove vogliamo andare, sembra

una cosa banale ma non lo è, decidere davvero qual è il vostro orizzonte è la cosa più difficile

che ci sia.

L’importante è fare questa scelta per tempo. Poi avete tutto il diritto di alzarvi la mattina e

di dire “mi sveglio tardi, guardo il telefonino, chiamo i miei amici, decidiamo cosa facciamo

oggi pomeriggio, cosa si fa stasera”… e la giornata è passata, va benissimo, e avete tutto il

diritto di vivere in questo modo la vostra età.

Però è anche vero che in questo momento la vita è incredibilmente indietro rispetto a voi.

Cioè siete in vantaggio bestiale e potete fare tutte le scelte che volete perché avete un

vantaggio enorme.

Il problema è che lei sta viaggiando un po’ più forte e arriva il giorno in cui vi acchiappa.

Se quel giorno non hai ancora scelto, poi sceglie lei per te. E magari ti ritrovi invischiato in

un lavoro che non ami, in una situazione familiare che sognavi di crearti in un altro modo e

ormai la scelta l’ha fatta lei, la vita ha la sua forma indurita, non la cambi più.

Attenzione, per riempire degnamente l’esistenza basta ambire ad essere delle brave

persone, non serve avere sogni speciali, però se ne avete uno, cercate di capire davvero qual

è, di dargli una sua definizione perché cominciare a fare delle cose oggi per andare in quella

direzione vi può portare un giorno a trasformare quel sogno in un obiettivo, in una cosa che

si può fare”.

Queste sono solo alcune delle parole che Alessandro Zanardi, pilota automobilistico

e paraciclista, ha rivolto ad una folla nutrita di giovani al palazzetto dello sport di Porto San

Giorgio (Fm). Era il 31 marzo del 2017, titolo dell’incontro “La vita ha più fantasia di noi”.

Le provocazioni esistenziali sono lanciate a giovani adolescenti di scuole superiori ma è

possibile tradurle anche per i nostri ragazzi delle medie. Come lasciarsi trovare pronti al

“grande appuntamento” con la vita? La vita farà domande come: “Ora cosa vuoi fare

veramente nella vita? Chi vuoi essere veramente? Puoi sempre pensare di vivere protetto

dai tuoi genitori? Possono essere sempre loro a prendersi delle responsabilità per te o a fare

delle scelte per te? Quando toccherà a te, come pensi di fare?”. Sono domande che possono

essere macigni, specie se si pensa di doverle affrontare da soli.

A 11-14 anni non è possibile pensare cosa farò quel giorno, né immaginare quali saranno le

risposte da dare. È però vero che già da ora posso fare qualcosa per iniziare a prepararmi,

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qualcosa che è un mix tra esperienze, incontri, riflessioni, gioco, confronto con qualcuno che

ha già vissuto questa esperienza.

Cosa fare ora?

C’è tempo ma forse è meglio non perdere tempo. Stiamo parlando del rapporto che

abbiamo con il tempo, cosa facciamo del nostro tempo, dell’intensità e dello spessore con il

quale viviamo. Questo non vuol dire che c’è da prepararsi solo a qualcosa che accadrà in un

futuro neanche troppo lontano. Già la vita inizia a presentare degli interrogativi, delle paure,

dei desideri che prima non c’erano: è la vita stessa che ci sollecita, ci stimola a prepararci. È

la logica della crescita: ad ogni età la sua prova, ad ogni età il bisogno di confrontarsi con la

vita, ad ogni età le stesse domande esistenziali fatte con linguaggi e consapevolezza

differenti. Una persona, così come una casa, non nasce in un giorno, saremo dunque quello

che già ora costruiamo: tra dieci anni saremo forse fisicamente differenti da come lo siamo

ora ma non saremo all’improvviso pronti ad affrontare le grandi domande della vita se prima

non ci alleniamo ad abitarle, a vivere.

Mentre la vita ci presenta le sue occasioni, impariamo a dedicare tempo, a dare tempo alle

persone e a noi stessi, ad aspettare; scopriamo che c’è un tempo per ogni cosa, un tempo

da vivere o come destinatari o come portatori di una promessa. Scopriamo che il nostro

cuore e la nostra mente faranno scorrere più velocemente o più lentamente il tempo: una

cosa è il tempo della gioia, che corre velocemente, un’altra cosa è il tempo della prova, che

fatica a passare.

Per arrivare al grande appuntamento della vita mettiamo allora da parte ogni ansia.

Abbiamo già delle opportunità, situazioni che sono possibilità, terreni messi a disposizione

e da lavorare con cura (facendoci aiutare da chi è più esperto di noi e ci vuole bene), pronti

per una semina che spetta a noi fare (“È come un granello di senape che, quando viene

seminato sul terreno…”, Mc 4,31), nell’attesa di un germoglio e di un frutto che non potremo

vedere subito ma che possiamo per ora solamente sperare ed immaginare.

Ci sono allora occasioni che sono:

tempo per imparare ad amare e a lasciarci amare,

tempo per cercare e per lasciarci cercare,

tempo per essere generosi e per essere prudenti

tempo per lavorare e per riposare,

tempo per aspettare e per pretendere subito qualcosa,

tempo per imparare a scommettere sempre su di se e su gli altri

tempo per pregare, per mettere tutto questo e la nostra vita nelle mani di Dio.

Pronti molto spesso a rigettare ogni minaccia che li invita ad alzarsi dal letto, pronti a

rispondere dicendo che vogliono essere lasciati in pace e non vogliono essere disturbati, i

nostri ragazzi sono sollecitati da una vita che bussa alla loro porta, già da ora, stimolandoli a

camminare, a crescere, a mettere da parte quei pezzi che li aiuteranno a maturare la

promessa di compimento che già si portano dentro. Sono già il terreno, la perla, il tesoro, il

seme, la pianta, il frutto: dobbiamo aiutarli ad immaginare questo. È il tempo della semina

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e il tempo dell’attesa, il tempo in cui immaginare, con fantasia non ingenua, l’uomo e la

donna che vogliono veramente essere.

È tempo di essere ragazzi ma è anche tempo di guardare al futuro.

Le parabole che abbiamo scelto sono allora inviti ad afferrare il tempo attraverso alcuni

atteggiamenti:

Pecorella smarrita

IT’S TIME TO…. AMARE/FARSI AMARE

Il tesoro e la perla

IT’S TIME TO…. CERCARE

Il ragazzo con i pani e i pesci

IT’S TIME TO…. ESSERE GENEROSI/METTERSI IN GIOCO

Gli operai mandati nella vigna

IT’S TIME TO…. LAVORARE/GODERE

Granello di senapa IT’S TIME TO…. ASPETTARE

Il seminatore IT’S TIME TO…. SEMINARE/RACCOGLIERE/CREDERCI

I talenti IT’S TIME TO…. DARSI DA FARE

Il giudice e la vedova IT’S TIME TO…. PREGARE

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1. IT’S TIME TO…. AMARE/FARSI AMARE PAROLE CHIAVE Amare – Farsi/Lasciarsi amare

Accogliere – Essere accolti

Cercare – Essere cercati

Aspettare – Essere attesi

Prendersi cura – Lasciarsi accudire

Custodire – Essere custoditi

Sostenere – Essere sostenuti

Amare gli altri per quello che sono – Essere amati per quello che si è

GIOCO ROMPIGHIACCIO

ALCUNE DOMANDE

1 Cosa provi quando capisci che qualcuno ti vuole bene veramente? Cosa provi nei

confronti di chi ti vuole bene?

2 Ti sei mai sentito cercato da qualcuno?

3 Ti sei mai sentito cercato da qualcuno mentre tanti altri non lo hanno fatto?

4 Ti sei mai sentito escluso da qualcuno o da qualche gruppo? Come ti sei sentito? Cosa ti

saresti aspettato che, poi, non è successo?

5 Hai mai deciso, invece, di allontanarti da qualcuno o da qualche gruppo? Perché?

6 Hai mai deciso di fare di tutto per appartenere a un gruppo di persone che neanche

erano tuoi amici? Perché? Cosa è stato più difficile? Cosa più facile?

7 Che differenza c’è (se ne hai fatto esperienza) tra questo gruppo e un gruppo di amici?

8 C’è differenza tra l’essere amati, accettati, accolti per quello che si è e, dall’altra parte,

dover dimostrare continuamente qualcosa?

LA PECORELLA SMARRITA (Luca 15,1-7) 1Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. 2I farisei e gli scribi

mormoravano dicendo: "Costui accoglie i peccatori e mangia con loro". 3Ed egli disse

loro questa parabola: 4"Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto

e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? 5Quando l'ha trovata, pieno di

gioia se la carica sulle spalle, 6va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro:

"Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta". 7Io

vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per

novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.

STRUMENTI DA USARE

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2. IT’S TIME TO… CERCARE

PAROLE CHIAVE Fermarsi – muoversi

Accontentarsi

Superficie – profondità

Superficiale – profondo

Perdere tempo – dedicare tempo

Cercare – Scavare – Scoprire – Scegliere – Crescere

I tesori sono sempre nascosti: le cose più importanti non sono mai a portata di mano

Nascosto – l’essenziale è invisibile agli occhi

Limitarsi

Dare tutto per qualcosa di più importante e prezioso

GIOCO ROMPIGHIACCIO

il cieco guidato dai compagni

ALCUNE DOMANDE 1 È proprio tutto a portata di mano?

2 Ti vengono in mente cose che, se non ti mettessi a cercarle, non le troveresti mai?

3 Hai mai perso qualcosa a cui tenevi particolarmente? Ti ricordi che cosa?

4 Per cosa non perderesti mai tempo a metterti a cercarla? Per cosa, invece, sì?

5 Hai mai trovato qualcosa di bello per caso? Cosa hai provato? È stato proprio un caso?

Cosa è successo veramente? “Per caso” vuol dire che non stavi proprio facendo nulla?

6 “Chi trova un amico trova un tesoro”: cosa vuol dire?

7 Tutto per tutto… per cosa o per chi saresti disposto a dare tutto?

8 Si tratta di una scommessa? In che senso sì, in che senso no?

9 E se ti accorgessi di trovarmi di fronte alla grande occasione della vita, cosa ti potrebbe

trattenere?

10 Bisogna essere per forza abili professionisti cercatori (minatori, geologi, esploratori,

ecc.) per trovare qualcosa?

11 Cosa sei disposto a dare per cercare? Cercare non è solo avventura (per es. isola del

tesoro), ma è anche disponibilità a lasciare Qualcosa o Qualcuno per andare verso

l’ignoto; disponibilità a comprare qualcosa per ottenere di più.

IL TESORO E LA PERLA (Matteo 13, 44-46)

44Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo

nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. 45Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle

preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

STRUMENTI DA USARE

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3. IT’S TIME TO…. ESSERE GENEROSI/METTERSI IN GIOCO

PAROLE CHIAVE Avere niente/ Non avere tutto – avere qualcosa

Trattenersi/risparmiarsi/stare sempre a calcolare – buttarsi

Paura/pigrizia – disponibilità/operosità/generosità

Non credere in se stessi - Credere in se stessi e negli altri

Non conoscere i propri talenti

Pensare di risolvere tutto da soli può portare ad avere timore

GIOCO ROMPIGHIACCIO

il cieco guidato dai compagni

ALCUNE DOMANDE

1 Hai mai pensato che non saresti mai stato capace di fare qualcosa? Quando?

2 Ti è mai capitato di riuscire in qualcosa che non avresti mai pensato di fare?

3 Sei in un gruppo, qualcuno fa una richiesta qualsiasi e nessuno risponde, neanche tu. Lo

potresti fare, saresti in grado, ma non lo fai: perché?

4 Ti piacerebbe tanto fare una cosa ma pensi di non esserne capace e che altri ti

prenderebbero in giro: ti è mai successo? Per cosa saresti disposto a provarci lo stesso?

5 Quali pensi siano le cose che puoi mettere in gioco di te? Quali sono i tuoi talenti?

6 Si può comprare la soluzione ad ogni problema?

IL RAGAZZO DEI PANI E DEI PESCI (Gv 6,1-13) 1Dopo questi fatti, Gesù passò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, 2e

lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. 3Gesù

salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. 4Era vicina la Pasqua, la festa

dei Giudei. 5Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo:

"Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?". 6Diceva così

per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. 7Gli rispose

Filippo: "Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa

riceverne un pezzo". 8Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon

Pietro: 9"C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo

per tanta gente?". 10Rispose Gesù: "Fateli sedere". C'era molta erba in quel luogo. Si

misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. 11Allora Gesù prese i pani

e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci,

quanto ne volevano. 12E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: "Raccogliete i

pezzi avanzati, perché nulla vada perduto". 13Li raccolsero e riempirono dodici

canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

STRUMENTI

DA USARE

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4. IT’S TIME TO…. LAVORARE/GODERE

PAROLE CHIAVE Fatica Godimento

Rimpianto Essere attratti

Tristi per la felicità degli altri Felici per la felicità degli altri

Arrabbiati per la felicità degli altri Consapevoli di un dono ricevuto senza motivo

Rivendicare Non vedo l’ora

Non vale la pena Vale la pena

Fare le cose per dovere Il cuore e la mente cambiano il tempo

Costrizione

Tristezza

Approfittare

Furbizia

Giustizia ingiusta

GIOCO ROMPIGHIACCIO

Vuoi essere mio amico?

ALCUNE DOMANDE 1 Sudare tutto il giorno oppure godere tutto il giorno? E tu, da che parte stai?

2 Che cosa è fondamentale sapere per capire da che parte stare?

3 Per cosa o per chi ti dispiacerebbe dire “avrei potuto iniziare prima”, “l’ho scoperto

troppo tardi”? E se non fosse mai “troppo tardi”?

4 Per cosa o per chi saresti disposto a sudare e faticare, alzarti presto al mattino?

5 Per cosa o per chi saresti disposto a soffrire?

6 Conosci persone che lo fanno per te?

7 È tutta una salita, una fatica oppure?

8 Cosa può trasformare tutto? Cosa può dargli senso?

9 È tempo di divertirsi o di lavorare?

10 Ma il lavoro può diventare divertimento? O festa è solo evadere?

STRUMENTI DA USARE

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GLI OPERAI MANDATI NELLA VIGNA (Matteo 19, 27-20,16)

27Allora Pietro gli rispose: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che

cosa dunque ne avremo?". 28E Gesù disse loro: "In verità io vi dico: voi che mi avete

seguito, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla

rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici

tribù d'Israele. 29Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o

figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita

eterna. 30Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi.

1Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a

giornata lavoratori per la sua vigna. 2Si accordò con loro per un denaro al giorno e li

mandò nella sua vigna. 3Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano

in piazza, disoccupati, 4e disse loro: "Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto

ve lo darò". 5Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece

altrettanto. 6Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse

loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?". 7Gli risposero: "Perché

nessuno ci ha presi a giornata". Ed egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna".

8Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e da'

loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi". 9Venuti quelli delle cinque del

pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. 10Quando arrivarono i primi, pensarono

che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero ciascuno un denaro. 11Nel

ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone 12dicendo: "Questi ultimi hanno

lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della

giornata e il caldo". 13Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: "Amico, io non

ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? 14Prendi il tuo e

vattene. Ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te: 15non posso fare delle

mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?". 16Così gli

ultimi saranno primi e i primi, ultimi".

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5. IT’S TIME TO… ASPETTARE

PAROLE CHIAVE Tutto e subito - Aspettare

Piccolo – grande

Prevedere

Immaginare

Sperare

Aspettare/Credere in qualcosa che non c’è ancora

Scommettere

GIOCO ROMPIGHIACCIO

Vuoi essere mio amico?

ALCUNE DOMANDE 1 Per cosa o per chi saresti disposto ad aspettare?

2 Per cosa o per chi non saresti disposto ad aspettare?

3 “Tutto e subito” oppure si può aspettare?

4 Se fosse qualcosa che ti aiutasse a crescere, ad essere migliore? Cosa dovrebbe essere?

5 Cosa vorresti “tutto e subito”?

6 Aspettare è sinonimo di che cosa?

7 Se non si è disposti a crescere che prezzo si paga?

8 Ho mai pensato a frasi del tipo “Se fossi più grande non sarebbe così”?

9 Per cosa è necessario aspettare? Si può sempre scegliere di volere qualcosa subito?

GRANELLO DI SENAPA (Marco 4,30-32)

30Diceva: "A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola

possiamo descriverlo? 31È come un granello di senape che, quando viene seminato

sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; 32ma, quando viene

seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell'orto e fa rami così grandi

che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra".

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6. IT’S TIME TO…. CREDERCI/SEMINARE/RACCOGLIERE

PAROLE CHIAVE Crederci

Cambiare (in meglio o in peggio)

Sprecare – investire

Aspettare

Dare tempo

Irrecuperabile – dare valore

Inconcludente – speranza

Inservibile – recuperabile

GIOCO ROMPIGHIACCIO

Vuoi essere mio amico?

ALCUNE DOMANDE 1 C’è qualcuno che crede in te? Chi?

2 Chi lo fa, anche se sbagli e non sei capace ancora a fare delle cose?

3 Cosa ti piace di queste persone?

4 Credendo in te, come si comportano con te? Ti vengono in mente frasi, momenti?

5 E se qualcuno dicesse di te “non vale la pena”, “è tutto tempo/sudore/denaro

sprecato”?

6 Hai mai pensato questo di qualcuno?

7 Se non ci fosse più neanche un motivo per credere in te e qualcuno continuasse a farlo?

Di cosa sentiresti più di avere bisogno? Come ti sentiresti?

8 Sai che ci sono grandi personaggi che se non avessero avuto qualcuno che continuava a

credere in loro, non sarebbero mai diventati qualcuno?

9 A volte è davvero questione di tempo, questione di aspettare, tempo di continuare a

credere.

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IL SEMINATORE (Marco 4, 3-9.13-20) 3"Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4Mentre seminava, una parte cadde

lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5Un'altra parte cadde sul terreno

sassoso, dove non c'era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era

profondo, 6ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici,

seccò. 7Un'altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede

frutto. 8Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero

e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno". 9E diceva: "Chi ha orecchi per

ascoltare, ascolti!". 13E disse loro: "Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le

parabole? 14Il seminatore semina la Parola. 15Quelli lungo la strada sono coloro nei

quali viene seminata la Parola, ma, quando l'ascoltano, subito viene Satana e porta

via la Parola seminata in loro. 16Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che,

quando ascoltano la Parola, subito l'accolgono con gioia, 17ma non hanno radice in se

stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o

persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. 18Altri sono quelli seminati

tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, 19ma sopraggiungono le

preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni,

soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. 20Altri ancora sono quelli seminati

sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l'accolgono e portano frutto:

il trenta, il sessanta, il cento per uno".

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7. IT’S TIME TO…. DARSI DA FARE

PAROLE CHIAVE Confrontare

Conoscere veramente

Investire

Lavorare

Non perdere tempo

Posso produrre frutto ad ogni età, in ogni momento

GIOCO ROMPIGHIACCIO

Vuoi essere mio amico?

ALCUNE DOMANDE 1 Hai mai provato invidia per qualcosa che non sai fare e che a un tuo amico riesce

benissimo?

2 Hai mai provato invidia per un campione che conosci?

3 Hai mai pensato di avere meno possibilità di qualcun altro?

4 Se ti guardi indietro, ti vengono in mente cose che pensavi fossero inaffrontabili e che

oggi ti sembrano sciocchezze? Ci sono oggi cose che ti sembrano inaffrontabili? Cosa

può voler dire questo?

5 Se ci fossero tre ragazzi di età diverse che devono spostare dei mattoni, chi prenderà il

peso maggiore? Se non ci fosse nessuno a “sorvegliare” sei proprio sicuro che il più

grande prenderà più mattoni di tutti? Cosa potrebbe succedere secondo te? Se il

“sorvegliante” fosse una persona giusta cosa dovrebbe fare? Il più piccolo cosa potrebbe

provare? E se si scoraggiasse e non volesse fare più nulla? Cosa gli diresti?

Cosa proveresti tu? Cosa vorresti essere capace di fare subito?

6 È possibile diventare grandi se desideriamo rimanere “piccoli”?

7 Per diventare grandi cosa bisognerebbe fare allora?

STRUMENTI DA USARE

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LA PARABOLA DEI TALENTI (Matteo 25,14-30)

14Avverrà infatti come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e

consegnò loro i suoi beni. 15A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno,

secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito 16colui che aveva ricevuto cinque

talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. 17Così anche quello che ne aveva

ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18Colui invece che aveva ricevuto un solo talento,

andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 19Dopo molto

tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. 20Si presentò

colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: "Signore, mi

hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque". 21"Bene, servo

buono e fedele - gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su

molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone". 22Si presentò poi colui che aveva

ricevuto due talenti e disse: "Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho

guadagnati altri due". 23"Bene, servo buono e fedele - gli disse il suo padrone -, sei

stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo

padrone".24Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse:

"Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove

non hai sparso. 25Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto

terra: ecco ciò che è tuo". 26Il padrone gli rispose: "Servo malvagio e pigro, tu sapevi

che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27avresti dovuto

affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con

l'interesse. 28Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. 29Perché a

chiunque ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche

quello che ha. 30E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore

di denti".

Page 14: it’s time to - diocesicivitacastellana.com giov/gianpiero/9... · per una semina che spetta a noi fare (“È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno…”,

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8. IT’S TIME TO…. PREGARE

PAROLE CHIAVE Insistere

Avere un motivo per insistere

Rassegnazione – scoraggiamento – stanchezza

Cambiare

Pigrizia

Perdere tempo

Non assolvere al tuo compito: non fai quello che sei.

GIOCO ROMPIGHIACCIO

Vuoi essere mio amico?

ALCUNE DOMANDE 1 Ci sono cose/attività che hai iniziato con tanto entusiasmo e che hai deciso di finire

presto? Perché? Per quali, invece, sei andato avanti? Cosa ha fatto la differenza?

2 Quanto ha contato la fatica e la stanchezza?

3 Pensavi che per arrivare a certi risultati non era necessario impegnarsi tanto?

4 Tra l’obiettivo e noi, spesso ci sono fatiche da affrontare: perché?

5 Nella fatica si entra in lotta (con gli altri e con se stessi): hai mai pensato a frasi del tipo

“ma chi me l’ha fatto fare”, “meglio che rinuncio”?

6 In questi momenti è lo stesso essere da soli o avere qualcuno a fianco?

7 E se anche quando fossi solo non lo fossi veramente?

8 Hai mai pregato il Signore? Quando, al di là di frasi fatte o preghiere conosciute, lo hai

fatto con il cuore?

IL GIUDICE E LA VEDOVA (Luca 18,1-8) 1Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: 2"In

una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. 3In

quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: "Fammi giustizia

contro il mio avversario". 4Per un po' di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé:

"Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, 5dato che questa vedova mi dà

tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi"". 6E

il Signore soggiunse: "Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. 7E Dio non farà forse

giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare

a lungo? 8Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo,

quando verrà, troverà la fede sulla terra?".

STRUMENTI DA USARE