ITINERARI PER CONOSCERE A MILANO NUOVI EDIFICI E …Non si tratta semplicisticamente di rincorrere...

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MILANO APERTA LE NUOVEARCHITETTURE ITINERARI PER CONOSCERE A MILANO NUOVI EDIFICI E QUARTIERI Con il patrocinio di

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MILANO APERTALE NUOVE ARCHITETTURE

ITINERARI PER CONOSCERE A MILANONUOVI EDIFICI E QUARTIERI

Con il patrocinio di

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MILANO SI RACCONTA

Mentre la città si prepara ad ospitare nuovi progetti diriqualificazione urbana, Urban Center, in collaborazionecon AIM, diviene protagonista per la promozione di itine-rari di conoscenza delle nuove architetture milanesi. Un viaggio attraverso la città che cambia per vivere inprima persona gli spazi offerti da questi significativi epi-sodi di trasformazione.Oggi, nell’avviare una nuova stagione, è assolutamente

necessario essere nuovamente capaci di anticipare gli eventi con corag-gio per dare spazio a nuove avventure progettuali. Occasione per pro-muovere un programma di “rinascimento urbano” capace di integrarsicon ciò che già esiste e che riveli l’opportunità di disegnare insieme lanostra Milano con il contributo di tutti. Per una città aperta, innovativa eattenta a migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti.Non si tratta semplicisticamente di rincorrere le grandi metropoli nellacorsa ai grattacieli ma di segnare una svolta culturale: essere capostipi-ti di una nuova forma di rapporto tra tradizione e innovazione, di una spe-ciale via milanese alla modernità.Urban Center sarà l’interfaccia di quanto accadrà in città. Un laboratoriopermanente di studio e comunicazione dei processi di trasformazione.Un momento culturale, formativo e di incontro. Un’opportunità di promo-zione della nostra città. Qualsiasi idea, proposta o contributo è prezioso.Nessuno si senta escluso, lavoriamo insieme.

Carlo MasseroliAssessore allo Sviluppo del Territorio

Comune di Milano

Milano aperta - Le nuove architettureFra i molti episodi di rinnovo urbano avvenuti negli ultimi anni a Milano, questamini-guida ne propone alcuni che si prestano a diventare itinerari lungo tre diversedirettrici: nord, ovest e sud della città. Comprendono alcuni edifici e alcune aree untempo industriali ormai trasformate in moderni quartieri con verde e servizi.

AIM Associazione Interessi MetropolitaniProgettazione e coordinamento generale: Luisa Toeschi, Carlo Berizzi

Ricerche e testi Massimo Tiano

Progetto grafico e fotografie Roberto Redaelli

INFORMAZIONIwww.conosceremilano.it

Urban Center del Comune di MilanoGalleria Vittorio Emanuele 11/12 - Milano - Tel 02 884 56 [email protected] - www.comune.milano.itDirettore Centrale Sviluppo del Territorio: Paolo SimonettiResponsabile Urban Center: Alfredo Spaggiari

AIM Associazione Interessi MetropolitaniCorso Magenta 59 - Milano - Tel 02 48 19 30 [email protected] - www.aim.milano.it

Copyright: Urban Center - AIM Milano, 2008

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Lo storico complesso industriale dellaCarlo Erba, una delle maggiori indu-strie mondiali per la produzione di far-maci e reagenti chimici, nato alla finedell’Ottocento e sviluppatosi fino aoccupare un’area di circa 100.000mq, con la crisi industriale degli annisettanta, è stato progressivamentedismesso fino alla chiusura nel 1998.Oggi su questa vasta area sta sorgen-do un moderno business park dovelavoreranno oltre 4.000 persone: ungrande progetto urbano per nuovi uffi-ci, ma anche un teatro-museo, uncentro fitness con negozi di vicinato,un foodpark e spazi pubblici per iltempo libero. Lo sviluppo delle primetre fasi è stato curato da EuropaRisorse durante il periodo di proprietàdell’area di Doughty Hanson & CoReal Estate, e sta continuando anche

per conto del nuovo investitore.Europa Risorse è impegnata ugual-mente nella gestione della quarta fasecon Doughty Hanson. La progettazionearchitettonica è stata affidata a unteam di architetti italiani ed inter-nazionali di elevata qualità: MauriceKanah per i primi edifici terziari;Alessandro Scandurra per la nuovasede di Zurich; Italo Rota ha progetta-to gli spazi commerciali, il teatro-museo, la futura sede di EuropaRisorse e il verde circostante; PaoloPasquini per il food park; lo studioberlinese Sauerbruch Hutton per larestante parte del complessodirezionale. Subito dopo un’impo-nente opera di bonifica si sono apertii cantieri che in tempi molto rapidihanno portato già nel 2006 alla realiz-zazione dei primi edifici, identificati

con il nome di Mac 1, 2, 3 e 4, cheoggi ospitano importanti multinazio-nali: Sorin Group, Société Générale,Mattel, Hyperion, Mont Blanc, Oracle,Macquarie e Universal Music Italia.Una scultura di 17 metri di altezza èstata realizzata dall’artista Alberto DeBraud per la grande hall degli edificiMac 2 e 3, di cui ne arricchisce la giàelevata qualità architettonica.Il prossimo edificio a entrare in fun-zione sarà il Mac 9, oggi in costru-zione: sarà il più grande fabbricato delcomplesso, circa 29.000 mq, eospiterà la nuova sede di Zurich Italia.Il teatro-museo progettato dall’ar-chitetto Italo Rota sarà il cuore pubbli-co del nuovo quartiere: un teatro chepotrà aprirsi completamente trasfor-mando l’area in un grande anfiteatroall’aperto dove un’ampia gradinata

potrà ospitare fino a 1.250 persone. Il verde sorgerà sopra al parcheggiopubblico interrato e collegherà ilteatro con il foodpark, i padiglioni perla ristorazione che si svilupperannolungo un percorso semi-coperto,parte centrale del nuovo isolato. Il progetto riqualifica le strade attorno,con nuova illuminazione e nuova pavi-mentazione. Da Maciachini al ParcoNord saranno realizzati 2 km di RaggioVerde, nuovo percorso ciclopedonale.

ITINERARIO VERSO NORD

Maciachini Progetti Maurice Kanah, Italo Rota, Paolo P asquini, Alessandro Scandurra, Studio Sauerbruch Hutton

Localizzazione: Area ex Carlo Erba, travia Imbonati, Crespi, Bovio, BraccoProgetto: architetti M. Kanah, I. Rota,P. Pasquini, A. Scandurra,M. Sauerbruch e L. Hutton Superficie commerciale: 95.000 mq

DATI PROGETTO

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sede dei servizi per il rettorato e pergli uffici del Dipartimento di Proget-tazione Architettonica. L’edificio, cheun tempo ospitava gli spogliatoi deglioperai della Ceretti & Tanfani, è oggidestinato ai laboratori, al centro stam-pe e al bar interno del Politecnico.Il grande edifico lineare grigio rossoe blu situato al centro del campusospita l’importante Laboratorio per la sicurezza nei trasporti (Last) con i re-lativi uffici, altri laboratori didattici el’Acceleratore d’Impresa del Politec-nico. Alle sue spalle vi è un altro edificio grigio e giallo, composto daquattro livelli che si sviluppano at-torno a un grande atrio a tutta altezzadotato di scale e ascensori che por-tano alle aule, ai laboratori del Design,ai servizi docenti. Accanto si trova ilnuovo grande fabbricato denominato

Pk: anch’esso colorato in rosso, blu egiallo. Si sviluppa su quattro pianifuori terra e tre interrati; si presentacon una parte a sbalzo caratterizzatada una grande facciata inclinata avetri. Qui sono ospitati archivi, saleespositive e gli uffici della presidenzadella Facoltà del Design.Altri due fabbricati sono in progetto aest dell’edificio Pk: un impianto nata-torio integrato e una palestra poliva-lente che concluderanno questo nuo-vo pezzo di Bovisa ampliando l’offertadei servizi anche per il quartiere.

Il quartiere della Bovisa, in passatopolo della chimica italiana e simbolodella Milano industriale, sta vivendoda alcuni anni uno dei più importantiprocessi di riqualificazione urbanadella città, avviato con l’arrivo dellanuova sede del Politecnico nella primametà degli anni novanta e quindi conl’apertura del Passante Ferroviario nel1997. Oggi Bovisa sta diventando uncentro della creatività, della scienza edella ricerca, con importanti realtàcome l’Istituto Mario Negri e la sededi Triennale Bovisa. L’avventura delPolitecnico di Milano in Bovisa iniziaufficialmente nel 1989, quando si ten-gono i primi corsi in un capannoneceduto in comodato dall’Fbm, ma è apartire dal 1994 che si avviano i corsiin quella che è oggi la Sede di viaDurando, nel riadattato stabilimento

della ex Ceretti & Tanfani, dove in pas-sato si fabbricavano cavi per funivie.L’intervento di recupero, curato daun’equipe di progettisti coordinata dalprof. Luigi Chiara del Politecnico diMilano, ha dedicato molta attenzioneai percorsi interni e agli spazi direlazione, facendo ricorso a colori vivi(rosso, blu, giallo) e riproponendocome sculture colorate le grandiforme di fusione ritrovate nei luoghistessi di produzione. Il primo comparto che è stato riquali-ficato è quello costituito da edificistorici di grande interesse che oggiospitano aule, laboratori, uffici, ilservizio biblioteca e la portineria. Inparticolare la Palazzina Uffici che siaffaccia lungo via Durando, con i suoielementi architettonici industriali benconservati, è stata recuperata come

ITINERARIO VERSO NORD

Politecnico di Milano, Sede Bovisa Dur ando Progetto coordinato da Luigi Chiara

DATI PROGETTO

Localizzazione: Bovisa Progetto: coordinato da Luigi ChiaraCronologia: 1994 - 2006Superficie: 83.900 mq

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Lo scenografico edificio di viaValtellina, progettato dallo StudioDante O. Benini & Partners Architects,ospita la sede italiana di McCannWorldgroup, uno dei principali gruppidi comunicazione al mondo. Il complesso edilizio è costituito dadue edifici; il primo, completato nel2001, è stato realizzato recuperando lastruttura di un palazzo degli anni ses-santa sul quale è stata “appesa” unasuggestiva facciata vetrata che per-mette di ottenere un grande risparmioenergetico. Il secondo edificio è del tutto nuovo,terminato nel 2006, e caratterizzatodalla grande vela in acciaio chefavorisce anche in questo caso ottimeprestazioni energetiche: un grande“spinnaker” di 26 tonnellate in acciaiomicroperforato che, partendo dalla

sommità, scende a creare uno spetta-colare scivolo concavo. Questo scudodi lamiera consente di ombreggiare ebilanciare naturalmente il microclimadell’edificio.L’ingegneria strutturale e l’ingegneriaimpiantistica assumono un’impor-tanza preponderante e prevalgonoaddirittura sul segno architettonico,con innovative combinazioni di ac-ciaio, vetro e luce. Facciate e serramenti sono differen-ziati a seconda dell’orientamento edella quota; la facciata verso viaValtellina è dotata di una secondapelle in vetro, con meccanismi attividi termoregolazione che sfruttano laventilazione naturale per mantenere latemperatura e ridurre i consumi, sia inestate che in inverno. L’edificio si sviluppa su 8 piani fuori

terra senza pilastri interni, in modo darendere molto flessibile l’organiz-zazione degli uffici open space. Al piano terra si trova uno spaziopolifunzionale che può essere utilizza-to come ristorante, centro congressi oarea espositiva, raggiungibile dallastraordinaria hall di ingresso che, coni suoi 40 metri di altezza, fa da con-giunzione tra i due edifici del com-plesso. L’edificio prosegue sotto terra con ben5 piani di parcheggio interrato ingrado di ospitare fino a 250 auto.Un’attenta progettazione della luce hapermesso di rendere unico e affasci-nante questo edificio, sia di giornoche di notte, grazie allo speciale si-stema di illuminazione pensato peresaltarne le caratteristiche costruttiveed evidenziare i diversi materiali con

cui è realizzato. Bellissimo l’effettodella luce artificiale sulla lamieramicroforata, che la trasforma in ungrande scheletro evanescente. Il lavoro di progettazione ha riguardatoanche gli spazi pubblici e l’arredourbano tra via Valtellina e via del-l’Aprica, tratto reso molto piacevole ea misura d’uomo grazie a una nuovasistemazione della pavimentazione deimarciapiedi e dei sistemi di illumi-nazione pubblica.

Sede McCann Worldgroup Progetto Dante O. Benini

DATI PROGETTO

Localizzazione: via Valtellina 15/17 Progetto: Studio Dante O. Benini & Partners ArchitectsIngegneria strutturale: Arup e DLCCronologia: 2001-2006Superficie lorda: 10.000 mq fuori terra

ITINERARIO VERSO NORD

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Dopo aver lasciato la vecchia sede divia Lomazzo, il principale gruppo ita-liano di informazione economica efinanziaria, Il Sole 24 ORE, si è trasfe-rito in via Monte Rosa, nella zonaovest della città, nei pressi di piazzaleLotto, all’interno del moderno eaffascinante edificio progettato daRenzo Piano, che ha riconvertito inmodo spettacolare e con moderniaccorgimenti tecnologici il vecchiostabilimento industriale Italtel. Il progetto ha aperto il vecchio recintoindustriale, demolendo l’ala su vialeMigliara, e consentendo un’illumi-nazione diretta dei tre blocchi rima-nenti. Di questi è stata mantenuta lastruttura portante e ai volumi dei pianibassi sono stati aggiunti due piani conuna struttura in acciaio.Dopo circa 4 anni di lavori, nel 2004 il

gruppo editoriale ha iniziato i primitrasferimenti e oggi il nuovo edificioospita le diverse attività del sistemaintegrato di comunicazione del grup-po: lo storico quotidiano, ma anchel’agenzia di stampa Radiocor, le fre-quenze di Radio 24, il sito internet,l’editoria professionale, i periodici, iprodotti finanziari, convegni, master ecorsi di formazione. Parte dell’edificoospita anche gli uffici di altre società. L’edificio oggi si presenta di grandetrasparenza e leggerezza grazie allefacciate in vetro che si sovrappongonoalle vecchie strutture. Trasparenza chelascia intravedere dal fronte principaledi via Monte Rosa, attraverso il grandespazio dell’atrio, la collina verdecostruita in quella che prima era lacorte chiusa dell’edificio industriale eche accoglie al proprio interno i

parcheggi sotterranei, i servizi di ri-storazione e una grande e suggestivasala convegni, la “Sala collina”. La corte interna, con la collina, ècaratterizzata da prospetti più articolatie soprattutto dalla presenza di benventi ascensori panoramici esterni. L’edificio si contraddistingue ancheper l’impiego, sia nelle pareti esterneche in quelle interne, di listelli dicotto, decolorato in modo da ottenerela tonalità di giallo ocra tipica mi-lanese. A questo colore è affiancato il verde acceso delle tende che ca-ratterizzano le facciate: gestite auto-maticamente, sono collegate a sta-zioni meteorologiche posizionate sultetto che controllano temperatura,umidità, luce solare. L’edificio rappre-senta un esempio di intervento soste-nibile e a basso consumo energetico.

Lo stesso verde delle tende è il coloreusato per le poltrone dell’eleganteauditorium situato al piano seminter-rato che, insieme alla sala sotto lacollina artificiale, ospita convegni,eventi culturali e corsi. Un tetto sospeso, leggero come untappeto volante, sormonta l’edificio,riparandolo e proteggendolo come ungrande “parasole urbano”.

DATI PROGETTO

Localizzazione: via Monte Rosa 91 Progetto: Renzo Piano Building WorkshopIngegneria: Ove Arup ltdCronologia: luglio 2000 inizio lavorimaggio 2004 inizio trasferimentiSuperficie per uffici: 28.000 mq circaServizi interni: parcheggi, auditorium,sala collina, ristorante e bar

Sede Il Sole 24 ORE Progetto Renzo Piano Building Workshop

ITINERARIO VERSO OVEST

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Sull’area del Portello, dove un temposi fabbricavano le automobili AlfaRomeo, oggi sta prendendo vita unnuovo grande quartiere con residenze,uffici, un bellissimo centro commer-ciale e un grande e moderno parcourbano. Siamo nella zona nord occi-dentale di Milano, tra il polo urbanodella Fiera e il Monte Stella, a cavallodella circonvallazione di viale Serra:qui, su un’area di circa 215.000 mq, èin corso la ricostruzione del tessutourbano di questa parte di città, sullabase di un masterplan realizzato dal-l’architetto Gino Valle.Il primo spettacolare tassello delnuovo quartiere è il centro commer-ciale Iper, progettato da Gino Valle,formato da cinque blocchi intervallatida strade luminose e portici e con unagrande piazza di accesso protetta da

un’ampia pensilina alta 14 metri. La seconda parte del quartiere è ilcomparto residenziale progettato dal-l’architetto Cino Zucchi composto dacinque torri residenziali lungo viaTraiano verso il parco, oltre a tre corpiin linea di otto piani, di residenza con-venzionata, che chiudono l’angoloverso viale Serra. Ai fronti compatti lungo la strada, sicontrappongono le logge aperte sulparco, sempre con una composizionemolto movimentata delle facciate. Traquesti edifici residenziali si fa notare ilfabbricato dell’ex mensa Alfa Romeo,che oggi ospita 5.000 mq di uffici, di cui è stata conservata la facciataoriginale su via Traiano con grandifinestre dal profilo in pietra. Le altrefacciate di questo edificio sono com-pletamente rivestite nella scura “pietra

del Cardaso” a tessitura orizzontale.Il parco urbano, inaspettato con le suecolline a forma di cratere, è in fase direalizzazione: sono circa 80.000 mq diverde pubblico progettato dal paesag-gista inglese Charles Jencks e dallostudio Land di Andreas Kipar che nesta seguendo la realizzazione. Il diseg-no del parco costituisce una grandescultura urbana dove colline sinuoseformano una doppia esse allungata euna grande spirale, tra le quali saràrealizzato uno specchio d’acqua chene seguirà le forme tondeggianti. Questi movimenti del terreno garanti-scono l’isolamento acustico e creanospazi differenti tra loro: un anfiteatroverde, uno specchio d'acqua, un giar-dino per bambini. Il parco sarà realiz-zato in tre fasi successive, la primadelle quali è già terminata: un bellissi-

mo ed elegante giardino di fiori conelementi legati al tema del “tempo”. La nuova area verde sarà connessa altessuto urbano del QT8 e alla partesud del nuovo quartiere con duepasserelle pedonali. A sud di viale Serra sono in fase direalizzazione le residenze dell’architet-to Guido Canali e il comparto terziarioprogettato dallo Studio Valle, posto difronte al timpano della Fiera.

ITINERARIO VERSO OVEST

Nuovo Quartiere Portello Progetto Studio Gino Valle, Cino Zucchi Architetti Associati, Charles Jencks, Land

DATI PROGETTO

Localizzazione: Portello, ex Alfa Romeo CronologiaCentro commerciale: 2002-2005 Residenze Zucchi: 2004-2008 Residenze Canali: 2007-2010Terziario: 2007-2010. Parco: 2005-2011Superficie: circa 215.000 mq

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L’ultimo gioiello dell’architettura con-temporanea milanese ospiterà gli uffi-ci dei dipartimenti e la nuova grandeAula Magna dell’Università Bocconi: èl’edificio che sorge tra viale Bligny evia Roentgen che, con la sua impo-nente soluzione architettonica a sbal-zo, è già diventato un simbolo dellacittà che cambia. L’edificio è stato progettato dallo studio irlandese Grafton Architects(arch. Yvonne Farrell e arch. ShelleyMcNamara) che ha vinto nel 2001 ilconcorso internazionale a inviti indet-to dall’Università Bocconi. Questointervento rappresenta solo l’ultimatappa dell’ampliamento del polo uni-versitario che dagli anni quaranta èinsediato in via Sarfatti, nei pressi delParco Ravizza. Dai primi edifici degliarchitetti Pagano e Muzio, passando

per la nuova sede della Scuola diDirezione Aziendale di Vittore Cerettidegli anni ottanta, fino all’ultimo edi-ficio, il “Velodromo”, terminato nel2001 su progetto di Ignazio Gardella,la storia della Bocconi è un susseguir-si di importanti episodi architettonicidestinata a continuare in futuro sul-l’area dell’ex Centrale del Latte subitoal di là di via Sarfatti.L’edificio di viale Bligny, realizzato suun’area che ospitava in passato unastazione di autolinee, ha permesso laricostruzione del tessuto urbano trauniversità e quartiere intervenendo suun lotto di 50 metri di larghezza per150 di lunghezza. La facciata all’ango-lo delle due vie si presenta austera eimponente, con grandi vetrate al pianoterreno che permettono un dialogocon l’interno dell’edificio e in partico-

lare con l’Aula Magna, elemento pro-gettato per giocare un ruolo importantedi relazione e apertura verso la città. I volumi, di rilevanti dimensioni, sfal-sati e sovrapposti, creano un gioco diincastri e un’affascinante prospettivalungo via Roentgen che nasconde unlabirinto di uffici, volumi leggeri esospesi, nel cuore dell’edificio. L’Aula Magna, in parte interrata e co-stituita da due volumi sovrapposti ingrado di ospitare 600 persone sopra e400 sotto, ha spazi interni davveroimponenti, con un atrio altissimo emolto luminoso che permette lacreazione di prospettive maestose;l’utilizzo interno della stessa pietracon la quale sono rivestite le facciateesterne crea un passaggio morbido tradentro e fuori. La particolare formadell’Aula, con la sua mole sospesa e a

sbalzo, crea la grande piazza coperta,immediatamente visibile anche daPorta Lodovica. Tutto l’edificio, con isuoi volumi puliti e definiti e soprat-tutto i suoi interni, intreccia un dialo-go con il disegno esterno e con glispazi luminosi e vasti dell’ormai stori-co edificio dell’Università progettatoda Giuseppe Pagano prima della guer-ra: ciò crea una forte ed elegante unitàfra gli elementi del campus.

ITINERARIO VERSO SUD

Nuovo Campus Università Bocconi Proge tto Grafton Architects

DATI PROGETTO

Localizzazione: v.le Bligny, via Roentgen Progetto: Grafton Architects Cronologia: Inizio lavori: 1 luglio 2004Fine lavori: 30 giugno 2007Superficie: Slp complessiva 38.200 mqdi cui 28.000 mq fuori terra

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Al posto degli immensi capannonidelle Officine Meccaniche-OM e poidella Iveco, dove un tempo si pro-ducevano autocarri e lavoravano oltre4.000 operai, oggi sorge un nuovoquartiere con residenze, uffici, attivitàproduttive e commerciali. Un piano di riqualificazione sviluppatoa partire dalla fine degli anni novantaha interessato l’area dismessa dell’exOM, circa 315.000 mq situati tra via-le Toscana e le vie Pompeo Leoni,Pietrasanta, Ripamonti, Bazzi. Siamonei pressi dello storico parco Ravizza,appena oltre la circonvallazione, nellospazio compreso tra il tracciato dellaferrovia Milano-Mortara a nord e laroggia Vettabbia a sud. Dopo quasidieci anni dall’approvazione del Pro-gramma di Riqualificazione Urbananel 1998, oggi troviamo un quartiere

grande e piacevole, già tutto abitato eimmerso nel verde, con due parchiche racchiudono i nuovi edifici: ilprogetto preliminare elaborato dalpaesaggista francese Christophe Girotè stato in seguito sviluppato e resoesecutivo dallo Studio Land di Milano. Il Parco delle Memorie Industriali èposto a nord e conserva alcune testi-monianze del passato produttivo,come il grande carroponte giallo delleOfficine Meccaniche, mentre il Parcodella Vettabbia chiude a sud ilquartiere con una piacevole passeg-giata lungo l’alzaia del canale cherichiama ambienti olandesi. Un terzoparco, ancora più a nord, permetteràdi collegare il quartiere al ParcoRavizza ponendosi come ampliamentoideale dello stesso, ma per ora è solonelle carte di progetto con il nome di

Parco della Cultura. Dall’asse centraledel quartiere, la via Spadolini, si scor-gono tra gli alberi i nuovi edifici resi-denziali: torri ed edifici a corte, di re-sidenza convenzionata nella parte suddel quartiere, di edilizia libera nellaparte a nord. Qui svettano le due torriprogettate da Massimiliano Fuksas checon i loro 15 piani di altezza e le fac-ciate rivestite di pietra dorata e ardesiacostituiscono il simbolo del nuovoquartiere. Ai lati delle torri si fannonotare le due corti di Valentino Benati,con i grandi balconi vegetali degradan-ti verso il parco. Tutti gli edifici sonostati realizzati con particolare atten-zione agli spazi verdi comuni e all’in-serimento nel quartiere. A sud si trovala Residenza Giovanni Spadolini cheospita un pensionato dell’UniversitàBocconi per 300 studenti. È in fase di

ultimazione un grande edificio resi-denziale costituito da loft e openspace, che chiude a est il quartierecompletandolo verso la grande super-ficie commerciale Esselunga, proget-tata da Ignazio Gardella. Infine la parteterziaria, che è costituita da un fabbri-cato di Benati e dal Centro Leoni, duegrandi blocchi quadrati di circa50.000 mq di uffici su via Bazzi.

ITINERARIO VERSO SUD

Nuovo Quartiere Ravizza Progetti Massimiliano Fuksas, Valentino Benati e altri con Studio Land

DATI PROGETTOLocalizzazione: v.le Toscana, via Leoni,via Pietrasanta, via Bazzi, area ex OMProgetto: architetti Benati, Fuksas,Gardella, Cappato, Cortese, Valsasnini e ForestiSuperficie: St 315.000 mq, Slp residenza80.000 mq, Slp terziario produttivo64.000 mq, Slp commerciale 9.000 mq

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ITINERARIO VERSO SUDITINERARIO V ERSO OVESTITINERARIO VERSO NORD

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