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Istituto Di Patologia Vegetale http://users.unimi.it/~agra/patveg1.html Indirizzo: Via Celoria, 2 20133 MILANO Telefono: 02 50316782 Fax: 02 50316781 E-Mail: [email protected] Direttore: Prof. Piero Attilio Bianco Macro-Settore: Scienze Agrarie e Veterinarie Area di afferenza 1: Scienze Agrarie 1. Organico assegnato e altri collaboratori alla ricerca afferenti alla struttura 1.1 Personale docente Professori di I fascia a tempo pieno Belli Giuseppe Ugo tel. [email protected] Bianco Piero Attilio " [email protected] Cortesi Paolo " [email protected] Quaroni Sergio " 02 5031673 [email protected] Professori di II fascia a tempo pieno Farina Gandolfina tel. [email protected] Vercesi Annamaria " 02 50316776 [email protected] Ricercatori universitari, assistenti di ruolo e assimilati a tempo pieno, assegnisti Assante Gemma Maria tel. [email protected] Casati Paola " [email protected] Iriti Marcello " [email protected] Moretti Maddalena " 02 50316792 [email protected] Quaglino Fabio " [email protected] Saracchi Marco " [email protected] Sardi Paola Ester " 02 50316779 [email protected] Zerbetto Federico " [email protected] Zorloni Anna " [email protected] 1.2 Personale tecnico - amministrativo Personale amministrativo-contabile e tecnici di categoria D - EP Maffi Dario tel. [email protected] Prati Stefania " [email protected] Personale amministrativo-contabile e tecnici di categoria B - C Burrone Elio tel. [email protected] Ferrari Massimo " Giupponi Andrea " [email protected] Paolucci Marina " 02 50316782 [email protected] Pizzatti Cristina " [email protected] 1.3 Dottorandi, specializzandi e borsisti Dottorandi attivi, nell'anno, presso la struttura Chiesa Serena tel. [email protected]

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Istituto Di Patologia Vegetale http://users.unimi.it/~agra/patveg1.html

Indirizzo: Via Celoria, 2 20133 MILANO Telefono: 02 50316782 Fax: 02 50316781 E-Mail: [email protected] Direttore: Prof. Piero Attilio Bianco Macro-Settore: Scienze Agrarie e Veterinarie Area di afferenza 1: Scienze Agrarie

1. Organico assegnato e altri collaboratori alla ricerca afferenti alla struttura

1.1 Personale docente

Professori di I fascia a tempo pieno Belli Giuseppe Ugo tel. [email protected] Bianco Piero Attilio " [email protected] Cortesi Paolo " [email protected] Quaroni Sergio " 02 5031673 [email protected] Professori di II fascia a tempo pieno Farina Gandolfina tel. [email protected] Vercesi Annamaria " 02 50316776 [email protected] Ricercatori universitari, assistenti di ruolo e assimilati a tempo pieno, assegnisti Assante Gemma Maria tel. [email protected] Casati Paola " [email protected] Iriti Marcello " [email protected] Moretti Maddalena " 02 50316792 [email protected] Quaglino Fabio " [email protected] Saracchi Marco " [email protected] Sardi Paola Ester " 02 50316779 [email protected] Zerbetto Federico " [email protected] Zorloni Anna " [email protected] 1.2 Personale tecnico - amministrativo

Personale amministrativo-contabile e tecnici di categoria D - EP Maffi Dario tel. [email protected] Prati Stefania " [email protected] Personale amministrativo-contabile e tecnici di categoria B - C Burrone Elio tel. [email protected] Ferrari Massimo " Giupponi Andrea " [email protected] Paolucci Marina " 02 50316782 [email protected] Pizzatti Cristina " [email protected] 1.3 Dottorandi, specializzandi e borsisti

Dottorandi attivi, nell'anno, presso la struttura Chiesa Serena tel. [email protected]

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Quaglino Fabio " [email protected] Rocchi Federico " [email protected] Spadone Paola " [email protected] Toffolatti Silvia " [email protected] Altri borsisti con laurea e specializzandi attivi, nell'anno, presso la struttura Mazzoleni Anna tel. Piccolo Valeria " [email protected]

Organico

Personale docente No. Professori I fascia a tempo pieno 4No. Professori I fascia a tempo definito 0No. Professori II fascia a tempo pieno 2No. Professori II fascia a tempo definito 0No. Ricercatori universitari, assistenti di ruolo e assimilati a tempo pieno, assegnisti 9No. Ricercatori universitari, assistenti di ruolo e assimilati a tempo definito 0Personale tecnico-amministrativo No. Personale amministrativo-contabile e tecnici di categoria D - EP 2No. Altri collaboratori di ricerca con contratti di collaborazione coordinata e continuativa 0No. Personale amministrativo-contabile e tecnici di categoria B - C 5Dottorandi, specializzandi e borsisti No. Dottorandi attivi, nell'anno, presso la struttura 5No. Borsisti di Training and Mobility of Research della C.E. e No. borsisti post-dottorato attivi, nell'anno, presso la struttura 0No. Altri borsisti con laurea e specializzandi attivi, nell'anno, presso la struttura 2

2. Dati economico finanziari

(Gli importi sono espressi in Euro)

2.1 Finanziamenti per la ricerca Finanziamento complessivo per progetti di Ricerca da fondi di Ateneo 34.299,00 Finanziamento complessivo da fondi MURST 31.500,00 Finanziamento complessivo da contributi CNR 0,00 Finanziamento complessivo da altri organismi pubblici nazionali e da contratti CNR 173.617,00 Finanziamento complessivo da altri organismi privati e imprese nazionali 0,00 Finanziamento complessivo da Commissione Europea 0,00 Finanziamento complessivo da altri organismi pubblici internazionali 0,00 Finanziamento complessivo da altri organismi privati e imprese internazionali 0,00 Totale 239.416,00 2.2 Dati relativi alle spese per la ricerca Somme pagate Somme impegnateSpese annuali complessive della struttura 176.595,00

215.748,00

Spese annuali della struttura esclusivamente per ricerca 123.844,00 152.338,00 2.3 Attrezzature scientifiche e materiale bibliotecario

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Spesa totale annuale per attrezzature scientifiche 22.718,00 Spesa totale annuale per materiale bibliotecario 6.283,00 2.4 Finanziamenti per ricerca gestiti sul bilancio di altri enti e resi disponibili per la struttura Finanziamenti complessivi messi a disposizione da enti pubblici nazionali 0,00 Altri finanziamenti 0,00

3. Progetti di ricerca in corso presso la struttura, finanziati da enti esterni

No. contratto 01 Durata (mesi) 24 Tipologia del contraente Enti pubblici Contraente Regione Lombardia Titolo del progetto Selezione clonale (genetica e sanitaria) della vite in Lombardia Finanziamento complessivo (Euro) 50.000,00

Responsabile del progetto BELLI GIUSEPPE UGO No. contratto 02 Durata (mesi) 36 Tipologia del contraente Enti pubblici Contraente MiPAF Titolo del progetto Giallumi della vite: un fattore limitante le produzioni vitivinicole Finanziamento complessivo (Euro) 92.000,00

Responsabile del progetto BIANCO PIERO ATTILIO No. contratto 03 Durata (mesi) 12 Tipologia del contraente Enti pubblici Contraente Regione Lombardia

Titolo del progetto Collaborazione e consulenza scientifica al laboratorio di analisi fitopatologiche del Servizio fitosanitario della Regione Lombardia

Finanziamento complessivo (Euro) 5.000,00

Responsabile del progetto BIANCO PIERO ATTILIO No. contratto 04 Durata (mesi) 48 Tipologia del contraente Enti pubblici Contraente Regione Lombardia Titolo del progetto La sterilit‡ della pannocchia del riso Finanziamento complessivo (Euro) 59.536,00

Responsabile del progetto CORTESI PAOLO No. contratto 05 Durata (mesi) 12 Tipologia del contraente Enti privati Contraente Dow Agroscience Italia srl Titolo del progetto Oidio della vite e malattie del riso

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Finanziamento complessivo (Euro) 12.000,00

Responsabile del progetto CORTESI PAOLO No. contratto 06 Durata (mesi) 36 Tipologia del contraente Enti pubblici Contraente ERSAF Titolo del progetto INFOGESO Finanziamento complessivo (Euro) 22.500,00

Responsabile del progetto QUARONI SERGIO No. contratto 07 Durata (mesi) 24 Tipologia del contraente Enti pubblici Contraente Regione Lombardia Titolo del progetto Valutazione della resistenza di Cercospora viticola ai trattamenti fungicidi in campo Finanziamento complessivo (Euro) 32.650,00

Responsabile del progetto FARINA GANDOLFINA No. contratto 08 Durata (mesi) 24 Tipologia del contraente Enti pubblici Contraente Regione Lombardia Titolo del progetto Ozono troposferico Finanziamento complessivo (Euro) 12.000,00

Responsabile del progetto QUARONI SERGIO No. contratto 09 Durata (mesi) 36 Tipologia del contraente Enti pubblici Contraente Parco Lombardo della valle del Ticino Titolo del progetto Indagini diagnostiche sul deperimento della farnia nei boschi della valle del Ticino Finanziamento complessivo (Euro) 14.500,00

Responsabile del progetto SARACCHI MARCO No. contratto 10 Durata (mesi) 12 Tipologia del contraente Enti pubblici Contraente Istituto Sperimentale per la Viticoltura Titolo del progetto Protezione fitosanitaria in viticoltura: riduzione dell'impatto ambientale e sicurezza delle produzioni Finanziamento complessivo (Euro) 14.000,00

Responsabile del progetto VERCESI ANNAMARIA No. contratto 11 Durata (mesi) 12 Tipologia del contraente Enti pubblici Contraente ARPA Veneto Titolo del progetto Indagini sulla biologia e l'epidemiologia di Plasmopara viticola

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Finanziamento complessivo (Euro) 24.000,00

Responsabile del progetto VERCESI ANNAMARIA No. contratto 12 Durata (mesi) 12 Tipologia del contraente Enti pubblici Contraente Regione Lombardia Titolo del progetto Funghi ocratossinogeni e presenza di ocratossina A nelle uve in Lombardia Finanziamento complessivo (Euro) 72.000,00

Responsabile del progetto VERCESI ANNAMARIA No. contratto 13 Durata (mesi) 12 Tipologia del contraente Enti privati Contraente Syngenta Crop Protection Titolo del progetto Resistenza di Plasmopara viticola ai QoI Finanziamento complessivo (Euro) 14.000,00

Responsabile del progetto VERCESI ANNAMARIA No. contratto 14 Durata (mesi) 24 Tipologia del contraente Enti pubblici Contraente Regione Lombardia Titolo del progetto REFLAVI Finanziamento complessivo (Euro) 50.000,00

Responsabile del progetto BELLI GIUSEPPE UGO

4. Elenco delle iniziative scientifiche organizzate e gestite nell'ambito della struttura (congressi, convegni, cicli di conferenze e/o seminari, workshop, mostre ed altre

iniziative)

23 marzo 2005: seminario “Etiology and epidemiology of grapevine yellows in Germany” tenuto dal prof. Michael Maixner nell’ambito del dottorato di ricerca in Biologia Vegetale e Produttività della Pianta Coltivata, Aula 3, Facoltà di Agraria, Milano.

23-25 giugno 2005: Terzo Convegno Nazionale sui Fitoplasmi, Aula C03, Facoltà di Agraria, Milano.

28 giugno 2005: Incontro AIPP sull’assistenza tecnica in agricoltura, Aula C03, Facoltà di Agraria, Milano.

5. Direzione di riviste, collane o rilevanti opere collettive a carattere scientifico che fanno capo a docenti della struttura;

partecipazioni a comitati scientifici responsabili di iniziative editoriali

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Il prof. Giuseppe Belli fa parte del Comitato Scientifico della rivista internazionale “Horticultural Science”.

Il prof. Piero Attilio Bianco fa parte del Comitato Scientifico Gruppo Fitoplasmi.

Il prof. Paolo Cortesi fa parte del Comitato Scientifico della Rivista Forestale Svizzera.

La prof. Annamaria Vercesi fa parte del Comitato Scientifico degli Atti delle Giornate Fitopatologiche.

6. Risultati dell'attività di ricerca

Sommario risultati Istituto di Patologia Vegetale - Articoli su rivista 20 - Interventi a convegno 4 - Contributi in volume 4 In allegato si invia il dettaglio delle pubblicazioni

7. Centri di ricerca con sede nel dipartimento o istituto, consorzi per la ricerca cui partecipa la struttura

Dalla fine degli anni ‘60 l’Istituto ospita un centro di ricerca del CNR, che pur passato attraverso alcune ristrutturazioni di tipo istituzionale-amministrativo, si è sempre occupato di virosi delle piante. Nel 2002 a seguito della riforma del CNR il centro è stato trasformato in Sezione di Milano dell’Istituto di Virologia Vegetale che ha sede a Torino. L’attività di ricerca della Sezione è volta prevalentemente allo studio delle malattie causate da virus o da fitoplasmi, alla loro prevenzione e ai meccanismi di resistenza messi in atto dalla pianta verso queste malattie. Alla Sezione collabora sia personale CNR che personale universitario. Nel corso del 2005 il personale CNR era rappresentato da 1 ricercatore (Dr. F. Faoro) e da tre tecnici (Sigg. R. Bosoni, S. Cinquanta, C.E. Longoni); il personale universitario (con collaborazione a tempo parziale) dai Proff. G. Belli, Prof. Bianco P.A. e dal Sig. M. Ferrari (con funzioni amministrative). Pur con una dotazione di personale CNR ormai alquanto ridotta, la Sezione ha svolto un’intensa attività di ricerca su diverse tematiche e principalmente sulle seguenti: - eziologia ed epidemiologia della virosi della vite nota come “Accartocciamento fogliare”; - selezione sanitaria di cloni di vite virus-esenti; - eziologia ed epidemiologia dei “Giallumi” della vite, con particolare riferimento alla “Flavescenza dorata”; - studio dei rapporti virus-pianta-ospite, con particolare riferimento ai fenomeni di resistenza indotta e alle interazioni con gli stress abiotici - impiego degli induttori chimici di resistenza nella lotta alle virosi Nel corso del 2005 la Sezione ha dato alla stampa n. 17 pubblicazioni.

8. Partecipazione dei componenti della struttura ad organi di governo, coordinamento, gestione, ecc. della facoltà e/o dell'ateneo

Il prof. Bianco fa parte della commissione didattica, del comitato di orientamento e svolge il ruolo di tutore per il corso di laurea in Biotecnologie Agrarie; è membro del direttivo della Scuola di Dottorato di Ricerca in Scienze molecolari e

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biotecnologie agrarie, alimentari ed ambientali; partecipa ai Consigli del Centro Interuniversitario per la Cooperazione allo Sviluppo Agroalimentare e Ambientale e del Centro Interuniversitario di Biologia Integrata delle Piante. Il prof. Cortesi è presidente del CCD del corso di Laurea in Protezione delle Piante. Il prof. Cortesi, la dott. Sardi, il dott. Saracchi e la prof. Vercesi svolgono funzione di tutore per il suddetto corso di Laurea. Il prof. Cortesi è membro del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo. La prof. Farina è membro della Commissione Disabili dell’Ateneo e dell Commissione della Biblioteca di Facoltà. Il dott. Saracchi fa parte del comitato di orientamento della Facoltà di Agraria e del Consiglio Scientifico del Gesdimont. La dott. Assante fa parte del comitato di orientamento della Facoltà di Agraria. La prof. Vercesi partecipa al Consiglio del Centro Interuniversitario per la Cooperazione allo Sviluppo Agroalimentare e Ambientale

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9. Dati di contesto didattico

No. totale insegnamenti tenuti da docenti afferenti alla struttura 24No. insegnamenti corsi di laurea 24No. insegnamenti corsi di diploma universitario 0No. insegnamenti corsi di scuole di specializzazione 0No. insegnamenti corsi di scuole di perfezionamento 0No. insegnamenti corsi di dottorati 0No. insegnamenti corsi di scuole post-laurea 0No. corsi di aggiornamento 0No. totale esami tenuti da docenti afferenti alla struttura 669No. esami profitto corsi di laurea 669No. esami profitto corsi di diploma universitario 0No. esami profitto scuole di specializzazione 0No. esami profitto scuole di perfezionamento 0No. tesi di laurea 22No. tesine di diploma 0No. tesi di specialit‡ 0No. dottorati di ricerca con sede amministrativa presso la struttura 0No. dottorati di ricerca con sede amministrativa esterna 3No. dottori di ricerca che hanno conseguito il titolo 2No. di tirocinanti 22No. programmi di tutoraggio 45No. professori a contratto, lettori e docenti di corsi di sostegno 2

10. Commento conclusivo del direttore

L'attività di ricerca svolta dal personale dell'Istituto di Patologia Vegetale nel corso dell’anno 2005 è stata intensa, diversificata e condotta con tecnologie e criteri avanzati. Puo' essere sintetizzata come segue: Principali linee di ricerca anno 2005 1) Malattie fungine della vite Le oospore di Plasmopara viticola svernate in vigneto nel 2005 hanno mostrato una germinabilità più contenuta rispetto a quanto osservato per le oospore mantenute costantemente umettate e ad una temperatura di 5 °C. Le indagini epidemiologiche effettuate in Veneto in diversi areali viticoli hanno evidenziato la comparsa relativamente precoce dei primi focolai di peronospora: le prime macchie d’olio sono state osservate tra la metà e la fine di maggio. L’andamento climatico nel successivo mese di giugno è stato caratterizzato da temperature abbastanza miti e da scarse precipitazioni: tali condizioni hanno determinato una lenta progressione della malattia che ha interessato durante il periodo considerato un numero piuttosto limitato di foglie e grappoli. Al contrario le piogge di inizio e metà luglio hanno avuto effetti diversi a seconda degli areali considerati: mentre nelle province di Treviso e Padova è stato notato un incremento abbastanza consistente degli organi infetti, nelle zone viticole del Veronese l’infezione non ha subito ulteriori marcate progressioni. Ciò è stato dovuto all’effetto dilavante delle piogge rilevate in quest’ultima provincia. Il modello Epi ha saputo simulare correttamente l’andamento epidemico della peronospora, consentendo di limitare il numero dei trattamenti effettuati in vigneto, assicurando tuttavia un’efficace protezione della vite. Sono state infine avviate prove preliminari per la messa a punto di metodologie anche molecolari per l’evidenziazione della resistenza di P. viticola ai

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QoI in oospore raccolte in varie zone d’Italia. Tali indagini sono state effettuate in collaborazione con il prof. Ulrich Gisi, responsabile delle ricerche sulla resistenza presso i laboratori della Syngenta, siti a Stein (CH). 2) Cancro del castagno. Il cancro del castagno è uno dei pochi esempi di malattia fungina epidemica curabile con protezione biologica. Cryphonectria parasitica, il patogeno che induce la malattia, presenta nelle sue popolazioni ceppi virulenti, capaci di portare a morte le piante infettate e altri caratterizzati da ridotta virulenza (ipovirulenti), incapaci di produrre cancri letali per la pianta. L’ipovirulenza è causata dall’infezione di virus a dsRNA, appartenenti alla famiglia Hypoviridae. La trasmissione del virus a un ceppo virulento causa, in quest’ultimo, l’abbassamento della virulenza e dà alla pianta la possibilità di cicatrizzare il cancro. Nell’ambito di una collaborazione con il prof. Michael G. Milgroom del Dep. of Plant Pathology della Cornell University, sono proseguiti gli studi sull’incompatibilità vegetativa (vic), un sistema che ostacola o impedisce la trasmissione degli ipovirus nella popolazione del fungo. Sulla base dei risultati scientifici raggiunti sono state approfondite attraverso indagini microscopiche in vivo i meccanismi fisiologici che determinano l’incompatibilità vegetativa. E’ stata verificata una correlazione positiva tra la velocità di morte cellulare e l’estensione della morte lungo le ife di anastomosi e la probabilità di trasmissione degli ipovirus. E’ in corso uno studio finalizzato ad individuare le cause del deperimento del castagno sul territorio del Parco delle Colline di Brescia. In questo areale, suddiviso in numerose aree di saggio, sono stati prelevati numerosi campioni di corteccia affetta dal cancro. Si vuole determinare la frequenza di ceppi ipovirulenti del fungo presenti nelle diverse sottopopolazioni e studiare la diversità delle stesse per quanto riguarda l’incompatibilità vegetativa nella prospettiva di poter curare la malattia con la lotta biologica. 3) Malattie del riso. Sono proseguiti gli studi relativi alla maculatura delle cariossidi del riso, malattia diffusa da diversi anni, ma ad eziologia tuttora incerta. I risultati di prove sperimentali di campo hanno confermato l'inefficacia dell'impiego dei fungicidi nel controllo della malattia e non è stata trovata una correlazione significativa fra maculatura delle cariossidi ed elmintosporiosi. Per verificare l'ipotesi più accreditata di un'eziologia batterica della malattia è proseguita sia la caratterizzazione morfo-fisiologica e molecolare che quella patogenetica della popolazione batterica precedentemente isolata da cariossidi maculate. I generi Pantoea e Pseudomonas sono risultati i più diffusi. Ceppi rappresentativi delle Pseudomonadaceae, sottoposti al sequenziamento del 16SrDNA, sono stati classificati come P. fluorescens, P. stutzeri, P. fulva e P. putida. Per la prima volta in Italia è stato inoltre isolato Acidovorax avenae ssp. avenae da cariossidi maculate. L'indagine relativa ai fattori abiotici predisponenti la maculatura ha messo in evidenza invece che le semine precoci determinano incrementi dell'incidenza della malattia. A partire dal 2003 è stata intrapresa una nuova linea di ricerca sulla sterilità della pannocchia del riso che, osservata per la prima volta nel 1998, si è diffusa in modo preoccupante nel nostro Paese. Lo studio della diffusione e della gravità della sterilità della pannocchia nel comprensorio risicolo italiano è proseguito nel 2004 e 2005, monitorando 42 aziende lombarde per una superficie di circa 4.500 ha e 22 varietà. La malattia è stata osservata nel 40% delle aziende campione, con una diffusione media inferiore a quella del 2003 e pari allo 0,3%. Da isolamenti effettuati da 29 campioni è stato possibile isolare Acidovorax avenae ssp. avenae dal 55% di essi. Sono in corso le prove, in serra e in campo, per verificare la patogenicità dei ceppi della popolazione italiana di A. avenae ssp. avenae. Gli studi proseguiranno per arrivare ad una più precisa caratterizzazione molecolare e fisiologica del patogeno, conoscenze indispensabili per limitare la diffusione della malattia. 4) Deperimento della farnia. Le indagini sul deperimento della farnia (Quercus robur) iniziate nel territorio del Parco regionale della Valle del Ticino, sono state estese anche ad altre tre aree protette lombarde quali il Parco Adda Sud, il Parco delle Groane e il Parco Lambro. E’ stata continuata la mappatura dei casi presenti, al fine di meglio definire la distribuzione e l’incidenza dell’alterazione e verificare l’evoluzione dell’epidemia. Contemporaneamente, è proseguita l’osservazione periodica del quadro sintomatologico su 150 soggetti rappresentativi, identificati precedentemente allo scopo di studiare l’evoluzione del complesso quadro sintomatologico. E’ continuato, nel tentativo di descrivere la popolazione associata al deperimento, l’isolamento dai tessuti alterati e dalle aree immediatamente adiacenti di ceppi fungini , la loro caratterizzazione morfocolturale e identificazione sia su base micromorfologica sia biomolecolare. 5) Danni ambientali correlati all’ozono in colture di interesse agrario. Questo inquinante atmosferico è causa di alterazioni fogliari su coltivazioni estensive di frumento, cipolla e leguminose da granella. In queste colture è stata studiata l’espressione sintomatologica e l’evoluzione che essa subisce, mettendo anche in luce variazioni di sensibilità all’inquinante nelle diverse cultivar. Sono state intraprese indagini mediante microscopia ottica al fine di determinare la natura del danno indotto dall’ozono nei tessuti vegetali. 6) Problematiche fitopatologiche della frutta in post-raccolta. Le indagini sulle alterazioni fungine post raccolta hanno riguardato le principali alterazioni di fragola e pomacee. In tale ambito, sono state proseguite le ricerche volte alla sperimentazione di sostanze di origine vegetale e di microrganismi

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potenziali antagonisti per il controllo dei marciumi. Sono stati isolati numerosi batteri residenti dei tessuti vegetali che sono stati saggiati nei confronti dei principali agenti di marciume, ottenendo numerosi ceppi attivi da sottoporre a ulteriori indagini. Inoltre, le indagini volte alla valutazione dell’efficacia di diversi oli essenziali nell’inibizione della crescita dei patogeni sono state proseguite mettendo in evidenza l’attività di tali prodotti anche in condizioni di conservazione. Osservazioni al microscopio elettronico a scansione hanno confermato la presenza di alterazioni morfologiche a carico delle ife, provocate sia dai batteri antagonisti sia dagli oli essenziali. 7) Micoflora atmosferica di ambienti di lavorazione dell’industria alimentare Sono state proseguite le indagini volte a valutare la consistenza e la composizione della popolazione fungina presente nell’aria di ambienti di lavorazione di industrie alimentari. I campionamenti sono stati estesi a impianti diversi per dimensione, collocazione e tipologia di prodotto e hanno consentito di confermare la presenza di alcune fasi della lavorazione critiche da questo punto di vista. Nel corso delle indagini sono stati isolati numerosi rappresentanti delle comunità fungine residenti, sui quali sono in corso determinazioni per valutare la presenza di forme potenzialmente tossinogene. 8) Diagnostica biomolecolare applicata in campo micologico e fitopatologico. Tecniche biomolecolari, finalizzate al riconoscimento tassonomico, sono state applicate a colture di numerosi funghi agenti di alterazioni del legno o endofiti dei tessuti legnosi. La sperimentazione ha permesso di mettere a punto alcuni protocolli, utili per l’identificazione,sulla base del DNA, dei basidiomiceti direttamente nel tessuto vegetale, la cui efficienza è ancora in corso di verifica. A questo proposito sono stati già analizzati numerosi casi di carie del legno in evoluzione su esemplari presenti in alberate e parchi cittadini. La sperimentazione di tali protocolli ha già permesso di accertare la variabilità delle popolazione endofita e di intraprendere studi sulla evoluzione e sulla natura delle alterazioni. 9) Miceti tossinogeni della carposfera di Vitis vinifera L’annata 2005 è stata caratterizzata da condizioni climatiche particolarmente favorevoli all’insorgenza di marciumi del grappolo. Tali condizioni hanno influito positivamente anche sulla proliferazione dei miceti tossinogeni. I campioni di cv Fiano, Verdicchio, Refosco e Nero d’Avola, raccolti alla vendemmia in Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata, sono state contaminate prevalentemente da miceti appartenti al gruppo Nigri del genere Aspergillus ed in particolare da A. awamori ed A. foetidus. A. carbonarius ritenuto il principale responsabile dell’accumulo di ocratossina A nelle uve è stato isolato dalle bacche provenienti dalla Puglia. La micoflora rilevata sui campioni delle stesse varietà raccolti in Italia centrale e settentrionale è stata costituita nella maggior parte dei casi da ceppi afferenti a specie diverse di Penicillium probabilmente favorite nel loro sviluppo dalle temperature miti e dalle frequenti piogge. A. carbonarius è stato rinvenuto solo su pochi campioni prelevati in Lombardia. Le uve raccolte in diverse epoche fenologiche nei vigneti lombardi hanno fatto rilevate la contaminazione più elevata in corrispondenza della vendemmia. Parallelamente è stata osservata una diminuzione nella presenza del genere Aspergillus che è stata abbastanza consistente sui campioni prelevati ad inizio e piena invasatura e più contenuta alla vendemmia, quando è diventato dominante il genere Penicillium. Un’indagine effettuata su uvette di diversa provenienza e commercializzate in Lombardia ha permesso di accertare la diffusa contaminazione di tale derrata da parte di ceppi di A. carbonarius, dotati di elevate potenzialità ocratossinogene. 10) Studio della variabilità e della resistenza ai fungicidi in Cercospora beticola Un centinaio di ceppi di C. beticola sono stati isolati in provincia di Pavia, secondo un preciso schema spaziale, su scala gerarchicamente sempre più elevata, dalla singola lesione a un’area di circa 1 Km2. Questi ceppi sono stati esaminati per la produzione di fitotossine e sui medesimi è stata effettuata un’analisi della variabilità genetica, mediante amplificazione delle regioni minisatellite, e della compatibilità vegetativa. In particolare, per quest’ultimo aspetto, si è proceduto ottenendo mutanti autotrofi del fungo che permettessero di evidenziare la formazione di eterocarion stabili. Lo studio della compatibilità si è dimostrato un promettente strumento di indagine della variabilità genetica in C. beticola. Per quanto riguarda la resistenza ai fungicidi, è stata continuata la sperimentazione nelle province di Mantova e Pavia, allo scopo di individuare gli effetti di differenti protocolli fitoiatrici sulla sensibilità delle popolazioni di C. beticola ai principi attivi impiegati: triazoli e strobilurine. Sono stati raccolti i dati relativi a 1200 ceppi per località e per protocollo di trattamento, per un totale di 9600 ceppi. I risultati sono in corso di elaborazione. 12) Studi sul rapporto tra agenti di biocontrollo e funghi fitopatogeni. Sono proseguite le indagini su ceppi a comportamento endofita e/o micoparassita: Cladosporium tenuissimum, isolato come iperparassita da ecidiospore del patogeno Cronartium flaccidum (Alb. et Schwein.) G. Winter e da urediniospore della sua forma autoica Peridermium pini (Pers.) Lév., agenti della ruggine su conifere, è stato impiegato come agente di biocontrollo nei confronti di Uromyces appendiculatus, agente della ruggine del fagiolo. Le interazioni tra iperparassita e patogeno sono state osservate mediante tecniche di microscopia elettronica a trasmissione e a scansione. I metaboliti secondari prodotti da C. tenuissimum in coltura pura sono stati caratterizzati come cladosporoli, una famiglia di decachetidi, attivi nell’inibizione della biosintesi dei glucani. La loro attività biologica è stata saggiata in vitro e in vivo sul sistema ospite/patogeno fagiolo/U. appendiculatus. I risultati ottenuti mettono in evidenza un’attività

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di inibizione sulla germinazione delle spore di ruggine da parte dei cladosporoli e la capacità del fungo di svilupparsi sulle spore e di utilizzare il patogeno come substrato alimentare. L’impiego di C. tenuissimum come agente di biocontrollo rimane problematico, perché i tempi di sviluppo dell’iperparassita sono troppo lenti rispetto alla velocità con cui le spore di ruggine penetrano il loro ospite. Viene riconosciuto un ruolo ecologico di questo fungo a livello forestale, ma non su piante erbacee e a ciclo annuale. L’aumento di produzione di composti attivi nell’inibizione della DNA-topoisomerasi è stato studiato mediante la somministrazione di cladosporoli in colture di un ceppo di Cladosporium cladosporioides. Un ricerca su ceppi di Acremonium spp. isolati come endofiti da diversi organi di Vitis vinifera, è in corso, in collaborazione con il Dipartimento S.En.Fi.Mi.Zo dell’Università di Palermo e il CNR-ICRM del Politecnico di Milano. Un serie di ceppi, isolati da cultivars diverse di viti, sono stati sottoposti a saggi di compatibilità vegetativa. Da un ceppo di Acremonium, in grado di imbrigliare le strutture di riproduzione di Plasmopara viticola, sono state isolate e caratterizzate le acremine A-F, che presentano attività di inibizione sulla germinazione degli sporangi del fitopatogeno 13) Valutazione dell'attività fungicida di composti analoghi di sostanze naturali. E’ stata determinata sia in vitro sia in vivo l’attività antifungina di una serie di analoghi di prodotti naturali estratti da Hydrangea macrophylla e dal fungo Zopfiella curvata. Alcuni dei composti, saggiati sui principali funghi fitopatogeni, hanno dimostrato buona attività in vitro soprattutto verso specie dei generi Pythium e Phytophthora. I trattamenti in vivo sono risultati, invece, alle concentrazioni finora saggiate, poco efficaci. 14) Virosi della vite e del pesco. Nel corso del 2005 sono proseguite le indagini, avviate nel 2004, sulla presenza e la diffusione dell’arricciamento in vigneti dell’Oltrepo’ pavese. I risultati delle indagini, che hanno riguardato vigneti di recente impianto, costituiti sia con barbatelle certificate sia con materiale standard, indicano che questa malattia è piuttosto diffusa. Ciò deve destare una certa preoccupazione anche per il fatto che, nel vigneto in studio, la malattia si è rapidamente propagata nel corso degli ultimi anni. Ciò potrebbe essere messo in relazione sia con la presenza di una consistente popolazione del vettore, il nematode Xiphinema index, già riscontrato nel vigneto stesso nel 2004, sia alla presenza di ceppi di GFLV particolarmente virulenti. Negli stessi vigneti è stato riscontrato un secondo nepovirus, ArMV (Arabis Mosaic Virus), spesso in infezione mista con GFLV, il cui ruolo è ancora poco chiaro anche se viene considerato, insieme a quest’ultimo, agente della degenerazione infettiva. Sono proseguite le ricerche sulla frequenza e distribuzione di virus che infettano la vite con riferimento alle varietà autoctone che presentano interesse per le produzioni enologiche di varie regioni italiane. Alle indagini sintomatologiche sono seguiti i saggi sierologici E.L.I.S.A. eseguiti per accertare l’assenza dei principali virus della vite come viene richiesto dai protocolli di selezione sanitaria. I virus rilevati con maggiore frequenza nei ceppi esaminati sono GLRaV-1 e GLRaV-3 sia in infezione singola che mista, spesso con GVA. Con una certa frequenza inoltre sono stati rilevati GLRaV-2, GFkV e GFLV mentre in nessun caso è stato riscontrato GVB. Va fatto rilevare infine il rilevamento di GLRaV-7 in un vigneto di recente impianto situato in Oltrepo’ pavese. Tale virus, probabilmente di origine balcanica, era stato individuato solamente in Albania e in Puglia. Per quanto riguarda le indagini sull’epidemiologia dell’Accartocciamento fogliare della vite sono proseguite le prove di trasmissione sperimentale di GLRaV1, GLRaV1 e GVA utilizzando Heliococcus bohemicus, Planococcus ficus (pseudococcidi), Neopulvinaria innumerabilis e Partenolecanium corni (coccidi). Le prove hanno confermato che N. innumerabilis è in grado di trasmettere GLRaV-1. Per quanto riguarda il pesco, sono proseguite le analisi molecolari al fine di caratterizzare isolati di PPV (Plum pox virus), agente della sharka, risultati di un certo interesse ai test biologici su piante erbacee (Nicotiana benthamiana) e legnose (pesco GF 305). In particolare sono proseguite le indagini sui ceppi riscontrati in materiale di origine balcanica individuati in pescheti romagnoli. Sono stati esaminati altri geni quali la regione Hc-Pro/P3, al fine di verificare la presenza di regioni geniche ricombinanti 15) Fitoplasmosi della vite e del melo. Le indagini che riguardano la Flavescenza dorata (FD) e il Legno nero (LN) sono state estese ad altre aree viticole lombarde. Sono pertanto proseguiti i sopralluoghi in vigneti oggetto di studio dall’anno 2000, ai quali si sono aggiunti 15 vigneti situati in aree della Lombardia. Per quanto riguarda lo studio del fenomeno della guarigione spontanea (recovery) in viti affette da FD sono proseguite le ricerche volte ad acquisire informazioni sulla comunità microbica presente in floema di vite. Le analisi sono state condotte su viti asintomatiche, infette da Ca. Phytoplasma vitis e risanate, ovvero, infette in precedenza dal fitoplasma suddetto ed in seguito risultate esenti. Le prove sono state condotte inoltre su viti sane e malate. Le prove di amplificazione genica, basate sulla tecnica dell’LH-PCR, hanno finora permesso di individuare la presenza di frammenti di DNA appartenenti al gene 16SrRNA di diversi procarioti, possibili simbionti della vite. Sono tuttora in corso analisi del genoma basate sul sequenziamento del DNA di tali frammenti, al fine di accertare la natura ed il ruolo di tali microrganismi nel fenomeno del recovery. Sono proseguiti gli studi sulla caratterizzazione molecolare dei fitoplasmi associati a FD (16SrV-C e 16SrV-D) e a LN (16SrXII-A). Per quanto riguarda il primo sono proseguite le indagini volte a caratterizzare alcuni isolati provenienti da vigneti dell’Oltrepo’ pavese e da altre aree italiane, appartenenti al sottogruppo 16SrV-C. I risultati ottenuti indicano la

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presenza di numerose varianti geniche zl contratio di quanto osservato per 16SrV-D nel quale la variabilità genica risulterebbe inferiore. Per quanto riguarda invece LN, sono proseguite le indagini in vigneti di Chardonnay fortemente interessati dalla malattia, in Franciacorta (BS) e in Oltrepo’ pavese. Sono stati presi in considerazione la frequenza, la distribuzione e la sintomatologia delle piante colpite, da esse sono stati raccolti campioni in seguito analizzati mediante saggi molecolari basati sulla amplificazione genica (PCR) e la successiva analisi del polimorfismo della lunghezza dei frammenti di restrizione (RFLP). I risultati ottenuti confermano che LN è ancora in forte espansione nei vigneti della Franciacorta e che il fitoplasma coinvolto appartiene a 16SrXII-A, ed in particolare, ai sottotipi VK1 e VKII. Le indagini volte a individuare questi fitoplasmi in specie spontanee hanno messo in evidenza che Convolvolus arvensis è ospite di VKII mentre nessuna specie spontanea esaminata è risultata infetta da VKI. Di particolare interesse inoltre è il ritrovamento di 16SrXII-A in Clematis vitalba, una specie poliennale infestante, largamente diffusa nelle aree viticole del Nord Italia. Indagini ulteriori si rendono necessarie al fine di valutare quale sia il ruolo di questa specie nell’epidemiologia di LN. Sono proseguite le indagini volte a caratterizzare i fitoplasmi coinvolti nelle recenti manifestazioni della malattia degli scopazzi del melo (AP) in Valtellina. I fitoplasmi riscontrati in meleti situati in zone differenti della valle (Cono di Ponte Valtellina e zona di Tirano) appartengono Ca. P. mali, e divergono dai fitoplasmi finora riscontrati in altre zone italiane ed europee. Sono state avviate quindi indagini volte ad individuare l’eventuale presenza di fitoplasmi in insetti potenziali vettori di AP. Principali linee di sviluppo per il 2006 Le principali linee di sviluppo per il 2006 richiamano i temi affrontati nel 2005 sui seguenti argomenti: - virosi, fitoplasmosi e malattie fungine della vite; - virosi del pesco; - fitoplasmosi del melo; - malattie del riso; - malattie del legno; - cancro del castagno - controllo biologico delle fitopatie fungine; - fitotossicità da ozono; - alterazioni della frutta in post-raccolta -funghi tossinogeni e presenza di micotossine in prodotti alimentari di origine vegetale; - studio della compatibilità vegetativa in Cercospora beticola.

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Allegato alla relazione SIR Anno 2005 (punto 6)

Università degli Studi di Milano

Istituto di Patologia Vegetale

__________________________________ Registrazioni bibliografiche relative ai prodotti della ricerca per l'anno 2005 __________________________________

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Articoli su rivista

- Assante, Gemma Maria Acremines A-F, novel secondary metabolites produced by a strain of an endophytic Acremonium, isolated from sporangiophores of Plasmopara viticola in grapevine leaves / G. Assante, S. Dallavalle, L. Malpezzi, G. Nasini, S. Burruano, L. Torta. - In: TETRAHEDRON. - ISSN 0040-4020. - 61TETRAHEDRON. - 61:32(2005), p.7686-7692.

- Assante, Gemma Maria - Saracchi, Marco Integrazione di caratteri molecolari, micro-morfologici e chemiotassonomici per la caratterizzazione di Cladosporium tenuissimum, iperparassita di agenti di ruggine / Gemma Assante, Salvatore Moricca, Alessandro Ragazzi, Maddalena Moretti, Marco Saracchi, Giovanni Torraca. - In: micologia italiana. - ISSN 0390-0460. - 34:2(2005 Aug). - p. 31-39.

- Belli, Giuseppe Ugo Il miglioramento sanitario della vite: un settore di ricerca indispensabile. / G. Belli. - In: Lombardia Verde. - 7(2005).

- Belli, Giuseppe Ugo - Bianco, Piero Attilio - Casati, Paola - Zorloni, Anna Control strategies against Flavescence dorée / F. Pavan, C. Bellomo, L. Carraro, P. Ermacora, M. Martini, A. Loschi, R. Osler, P.A. Bianco, G. Belli, A. Zorloni, P. Casati, F. Quagliono, M. Borgo, E. Angelini. - In: Petria. - ISSN 1120-7698. - 15(2005).

- Belli, Giuseppe Ugo - Bianco, Piero Attilio - Casati, Paola - Zorloni, Anna Different isolates of "Candidatus Phytoplasma solani" associated with bois noir (BN) in Lombardia, Toscana e Marcheregions / F. Quaglino, A. Zorloni, P. Casati, P.A. Bianco P.A., G. Belli. - In: Petria. - ISSN 1120-7698. - 15(2005).

- Bianco, Piero Attilio Individuation and localization of "Candidatus Cardinium sp." endosymbiont in tissues and organs of Scaphoideus titanus, insect vector of Flavescence dorée in Vitis vinifera / M. Pajoro, M. Marzorati, A. Alma, L. Sacchi, S. Palermo, R. Tedeschi, L. Brusetti, N. Raddadi, F. Quaglino, P.A. Bianco, C. Bandi, D. Daffonchio. - In: Petria. - ISSN 1120-7698. - 15(2005).

- Bianco, Piero Attilio - Casati, Paola Endophytic bacterial comunity in Flavescence dorée (FD) infected and recovered grapevine plants / F. Quaglino,P. Casati, M. Marzorati, L. Brusetti, R. Tedeschi, D. Daffonchio, A. Alma, P.A. Bianco. - In: Petria. - ISSN 1120-7698. - 15(2005).

- Bianco, Piero Attilio - Casati, Paola Genetic variability of phytoplasmas belonging to "ca. phytoplasma ulmi" in an ancient historic elm (ulmus minor) tree / F. Quaglino, P. Casati, T. Eccher, P.A. Bianco. - In: Petria. - ISSN 1120-7698. - 15(2005).

- Bianco, Piero Attilio - Maffi, Dario - Prati, Stefania - Quaroni, Sergio Preliminary study on the effects of two Sar inducers and prohexadione calcium on the development of phytoplasmas in vinca / S. Prati, D. Maffi, C. Longoni, S. Chiesa, P.A. Bianco, S. Quaroni. - In: Journal of Plan Pathology. - ISSN 1125-4653. - 87(2005).

- Casati, Paola - Zorloni, Anna Monitoring of grapevine yellow and molecular characterization of associated phytoplasmas in "GIA:VI" project during 2004 / M. Borgo, E. Angelini, L. Filippin, S. Botti, C. Marzachì, P. Casati, F. Quaglino, A. Zorloni, G. Albanese, R. La Rosa, M. Tessitori, G. Pasquin, A. Bertaccini. - In: Petria. - ISSN 1120-7698. - (2005).

- Casati, Paola - Zorloni, Anna Monitoring of grapevine yellow and molecular characterization of associated phytoplasmas in "GIA:VI" project during 2004 / M. Borgo, E. Angelini, L. Filippin, S. Botti, C. Marzachì, P. Casati, F. Quaglino, A. Zorloni, G. Albanese, R. La Rosa, M. Tessitori, G. Pasquin, A. Bertaccini. - In: Petria. - ISSN 1120-7698. - (2005).

- Cortesi, Paolo First report of Acidovorax avenae ssp avenae on rice in Italy / P. Cortesi, E. Bartoli, C. Pizzatti, W.Y. Song, N.W. Schaad. - In: J PLANT PATHOL. - ISSN 1125-4653. - 87J PLANT PATHOL. - 87:1(2005), p.76-76.

- Cortesi, Paolo - Pizzatti, Cristina Genetic similarity of flag shoot and ascospore subpopulations of Erysiphe necator in Italy / P. Cortesi, A. Mazzoleni, C. Pizzatti, M. G. Milgroom. - In: Applied and Environmental Microbiology. - ISSN 0099-2240. - 71:12(2005 Dec). - p. 7788-7791.

- Iriti, Marcello Lepidium meyenii (Maca) does not exert direct androgenic activities / F. Visioli, A. Poletti, P. Bogani, F. Simonini, F. Faoro, M. Iriti, M. Rossoni. - In: Journal of Ethnopharmacology. - ISSN 0378-8741. - 104:3(2006). - p. 415-417.

- Moretti, Maddalena - Saracchi, Marco Cercospora beticola sensitivity to triazoles and strobilurines / Maddalena Moretti, Marco Saracchi, Gandolfina Farina. - In: Journal of Phytopathology. - ISSN 1125-4653. - 87:4(2005 Dec). - p. 298-299.

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- Moretti, Maddalena - Saracchi, Marco - Sardi, Paola Ester Activity of Bacillus circulans Jordan against postharvest rot pathogens / Paola Ester Sardi, Saracchi Marco, Moretti Maddalena, Pamela Principi. - In: Journal of Phytopathology. - ISSN 1125-4653. - 87:4(2005 Dec). - p. 305-305.

- Moretti, Maddalena - Saracchi, Marco - Sardi, Paola Ester Essential oil activity against post harvest pathogens / Gandolfina Farina, Maddalena Moretti, Bianca Ratti, Marco Saracchi, Paola Ester Sardi. - In: Journal of Phytopathology. - ISSN 1125-4653. - 87:4(2005 Dec). - p. 293-293.

- Quaroni, Sergio - Saracchi, Marco - Sardi, Paola Ester Capacità patogeno-repressiva di substrati organici / Sergio Quaroni, Marco Saracchi, Paola Ester Sardi. - In: Bollettino della Società Italiana di Scienza del Suolo. - ISSN 0390-4865. - 54:3(2005). - p. 497-504.

- Saracchi, Marco Further studies on oak decline distribution in Lombardy / Marco Saracchi, Chiara Bottigiola, Marina Lanticina, A.Manuela Vailati, Valentina Parco, Fulvio Caronni. - In: Journal of Phytopathology. - ISSN 1125-4653. - 87:4(2005 Dec). - p. 305-305.

- Vercesi, Annamaria - Zerbetto, Federico Monitoraggio e simulazione dell'andamento epidemico di Plasmopara viticola / A.M. Vercesi, F. Zerbetto, M. Buccini, M. Mogicato, G. Rho, P. Fremiot, G. P. Sancassani, F. Checchetto, G. Cacciatori, I. Delillo, G. Tridello, S. Strizyk. - In: L'informatore Agrario. - 2005:15(2005). - p. 73-79. _________________________________________________________________

Interventi a convegno

- Assante, Gemma Maria Acremines A-F, novel secondary metabolites produced by a strain of Acremonium / Nasini, G., Assante, G., Dallavalle, S., Malpezzi, L., Burruano, S.. - In: ESOC 14- Abstracts / University of Helsinki. - Editors Antti Hoikkala and Sampo Karkola, 2005. - p. 402-.

- Iriti, Marcello Evidence of intestinal binding of prion protein in fish / A.Z. Dalla Valle, M. Iriti, F. Faoro. F. Galvano, S. Ciappellano. - In: Sinergie e attualità in nutrizione / Paolo De Cristofaro. - Stanislao Liberatore, 2005. - p. 101-101.

- Piccolo, Valeria - Vercesi, Annamaria Fungal species associated with grape clusters in Lombardy / A. Vercesi, M. Bosisio, M. Mogicato, V. Piccolo, A. Vecchio. - In: "Ochratoxin A in grapes and wine: prevention and control." / P. Battilani. - Univerità Cattolica - Facoltà di Agraria - Piacenza, 2005. - p. 60-.

- Vercesi, Annamaria Dynamics of Aspergillus and Penicillium species in different Italian vineyards / M. Borgo, S. Burruano, F. Faretra, S. Serra, A. Vercesi. - In: Ochratoxin A in grapes and wine: prevention and control, 20th-21st October 2005, Marsala (TP) - ABSTRACTS / Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Agraria, Piacenza, CAVIRO, ISPA. - Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Agraria, Piacenza, 2005 Oct. - p. 59-59. _________________________________________________________________

Contributi in volume

- Assante, Gemma Maria Biocontrol of rust fungi by Cladopsorium tenuissimum / Salvatore Moricca, Alessandro Ragazzi, Gemma Assante. - In: Rust diseases of Willow and Poplar / eds M.H. Pei and A.R. McCracken. - CAB International, 2005. - p. 213-230.

- Belli, Giuseppe Ugo - Bianco, Piero Attilio Storia e diffusione dei giallumi della vite in Italia / Belli G., Bianco P.A.. - (Quaderno ARSIA 3/2005). - In: Flavescenza dorata e altri giallumi della vite in Toscana e in Italia / Bertaccini A., Braccini P.. - Sesto Fiorentino : ARSIA, Toscana, 2005. - ISBN 88-8295-070-0. - p. 11-14.

- Bianco, Piero Attilio - Casati, Paola Caratterisitiche generali ed eziologia della FLavescenza dorata / P.A. Bianco, N. Loi, M. Martini, P. Casati. - (Quaderno ARSIA 3/2005). - In: Flavescenza dorata e altri giallumi della vite in Toscana e in Italia / Bertaccini A., Braccini A.,. - Sesto Fiorentino : ARSIA, Toscana, 2005. - ISBN 88-8295-070-0.

- Bianco, Piero Attilio - Casati, Paola Diagnosi della Flavescenza dorata / P.A. Bianco, N. Loi, M. Martini, P. Casati. - (Quaderno ARSIA 3/2005). - In: Flavescenza dorata e altri giallumi della vite in Toscana e in Italia / Bertaccini A., Braccini P.. - Sesto Fiorentino : ARSIA, Toscana, 2005. - ISBN 88-8295-070-0. - p. 76-80.

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Riepilogo Istituto di Patologia Vegetale - Articoli su rivista 20 - Interventi a convegno 4 - Contributi in volume 4

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Questo documento è stato redatto in base alle registrazioni relative all'anno 2005 pubblicate nell'Archivio Istituzionale della Ricerca alla data del 14 luglio 2006. I dati completi delle registrazioni sono consultabili alla pagina internet air.unimi.it