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Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica Relatore: Giovanni B. Valsecchi 1 Roma, 5-6 novembre 2003 Linea di ricerca: Scoperta e studio dei Near-Earth Objects (NEO) Partecipanti all’attività Andrea Carusi (1° Ricercatore IASF) Giovanni Battista Valsecchi (1° Ricercatore IASF) Andrea Boattini (Dottorando Roma Tor Vergata) Germano D’Abramo (Assegnista IASF) Livia Giacomini (Assegnista Politecnico Milano) Fabrizio Bernardi (Post Doc University of

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Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica

Relatore: Giovanni B. Valsecchi 1 Roma, 5-6 novembre 2003

Linea di ricerca: Scoperta e studio dei Near-Earth Objects (NEO)

Partecipanti all’attività

• Andrea Carusi (1° Ricercatore IASF)

• Giovanni Battista Valsecchi (1° Ricercatore IASF)

• Andrea Boattini (Dottorando Roma Tor Vergata)

• Germano D’Abramo (Assegnista IASF)

• Livia Giacomini (Assegnista Politecnico Milano)

• Fabrizio Bernardi (Post Doc University of Hawaii)

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Relatore: Giovanni B. Valsecchi 2 Roma, 5-6 novembre 2003

PERCHÉ studiamo i NEO (1)

1. Questo bombardamento rappresenta la “coda” del processo di accrescimento della Terra

2. Vogliamo capire la dinamica e la fisica di questi corpi

3. Vogliamo contribuire alla difesa da impatti

La Terra è bombardata di continuo da corpi minori di tutte le dimensioni

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Relatore: Giovanni B. Valsecchi 3 Roma, 5-6 novembre 2003

Gli impatti di grandi NEO sono un pericolo per la società umana

1. Il rischio che pongono è dello stesso livello di quello di altre catastrofi naturali (terremoti, inondazioni)

2. È un problema intrinsecamente internazionale

3. Riguarda sia la scienza che la protezione civile

4. Un esempio nuovo di fenomeno con bassa frequenza ma grandi conseguenze

5. Contrariamente a tutti gli altri disastri naturali, è totalmente predicibile e, dato un sufficiente preavviso, potenzialmente evitabile

PERCHÉ studiamo i NEO (2)

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Relatore: Giovanni B. Valsecchi 4 Roma, 5-6 novembre 2003

Survey: EDENS, CINEOS

Follow-up: 1. Coordinamento allo Spaceguard Central Node della Spaceguard Foundation (contratto SGF-ESA-IASF)

2. CINEOS

Studi: 1. Impact monitoring in collaborazione con NEODyS (Università di Pisa)

2. Sviluppo di teorie analitiche

3. Studio dei requisiti e simulazione delle manovre di deflessione

COME studiamo i NEO

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Relatore: Giovanni B. Valsecchi 5 Roma, 5-6 novembre 2003

EDENS

A Complete All-European NEO Programme

Andrea Carusi and Richard West

ESO Science Day

ESO, Garching, 14 November 2003

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Relatore: Giovanni B. Valsecchi 6 Roma, 5-6 novembre 2003

Summary of EDENS (1)

1. Proposed to the European Commission by: SGF, ESO, NOTSA and ESA, with partner institutes in Finland, France, Germany, Italy, Spain, Sweden, UK. Coordinator: A. Carusi (SGF)

2. 120 nights/yr ESO 2.2m, 18 nights/yr NTT, ~20 hours/yr VLT, 8 nights/yr Nordic Optical Telescope (NOT)

3. Synergies with INT, JKT and national facilities (e.g. CINEOS)

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Relatore: Giovanni B. Valsecchi 7 Roma, 5-6 novembre 2003

Summary of EDENS (2)

1. First programme in the world making a systematic survey at magnitude 22.5 (objects down to 150 m diametre)

2. Complete pipeline: discovery, follow-up, orbit computation, physical studies, risk analysis

3. Able to provide governments with essential data to evaluate and plan civil defence measures (in particular concerning tsunamis)

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Relatore: Giovanni B. Valsecchi 8 Roma, 5-6 novembre 2003

CINEOS: Programma italiano di survey di NEO

1. Ricerca e scoperta di asteroidi (5 NEO, 1200 Main Belt, dal 2001) con il telescopio Schmidt dell’OAR a Campo Imperatore

2. Attualmente l’unica survey Europea di NEO che ha successo: la sua continuazione è essenziale

3. È anche un buono strumento per il follow-up: 0.72 gradi quadrati di FoV, magnitudine limite 20.5

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Relatore: Giovanni B. Valsecchi 9 Roma, 5-6 novembre 2003

Stiamo facendo le cose giuste?

1. Questa è un’attività a livello mondiale, i riconoscimenti e le valutazioni sono fatte tutte a livello internazionale. Il “crocevia” delle attività in Europa è Roma

2. Il nostro gruppo ha un ruolo cruciale nella rete internazionale che si occupa di scoperta – follow-up – impact monitoring

3. Siamo in continuo contatto con tutti gli organismi internazionali che stanno studiando il problema (ONU, OCSE, Consiglio d’Europa, ESF, IAU, ICSU, ESA, ESO)

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Relatore: Giovanni B. Valsecchi 10 Roma, 5-6 novembre 2003

CONTESTO Internazionale

1996: Fondazione di The Spaceguard Foundation (presidente: Carusi)

1999: Creazione dello Spaceguard Central Node (SCN) (con fondi ESA, direttore: Valsecchi)

2000: SCN e CLOMON (previsione impatti) operativi

2002: Contratto ESA-SGF-IASF: l’SCN è spostato a ESRIN e opera con personale IASF

2002: 6 studi di missione ESA ai NEO

2003: Meeting OCSE a Frascati

2003: Proposta EDENS alla Commissione Europea

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Relatore: Giovanni B. Valsecchi 11 Roma, 5-6 novembre 2003

CONTESTO Nazionale e Locale

Nazionale

1997: Progetto ITANET finanziato dal CNR

1998: Inizio della collaborazione con l’Università di Pisa (NEODyS, CLOMON; in corso)

Locale1996: Inizio della collaborazione con l’OAR (CINEOS; in corso)

2000: Inizio della collaborazione con la SGF per Public Outreach (Sezione NEO Science di SCN, rivista Tumbling Stone; in corso)

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Relatore: Giovanni B. Valsecchi 12 Roma, 5-6 novembre 2003

PROBLEMI aperti

Cosa serve per migliorare

1. La sopravvivenza e lo sviluppo futuro di molte delle attività dipendono da un’opportuna politica del personale (in particolare contratto con ESA e SGF)

2. I fondi (~50 kEuro/anno con grandi fluttuazioni) sono finora stati ottenuti da ASI; un budget più elevato sarebbe benvenuto, ma non è un punto critico per ora

3. Servirebbe un forte supporto istituzionale, specialmente per creare connessioni con altre agenzie nazionali potenzialmente interessate (Protezione Civile, ASI)