ISTITUTO COMPRENSIVO “TEN. ROCCO DAVIA” di … 2017-18.pdf · 2017-11-18 · L’Istituto...

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ISTITUTO COMPRENSIVO “TEN. ROCCO DAVIA” di SALANDRA (Matera) Via C. Menotti, snc – 75017 SALANDRA Tel. +39 0835 673027 - Fax +39 0835 673027 E-mail [email protected]- PEC [email protected] con Sezioni Associate in Calciano e San Mauro Forte PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016- 2019 Approvato con Delibera del Consiglio d’Istituto n. 2 del 22/12/2015 Variazioni a.s. 2016/17 approvate dal C.I. in data 26/10/2016 Variazioni a.s. 2017/18 approvate dal C.I. in data 09/11/2017

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ISTITUTO COMPRENSIVO “TEN. ROCCO DAVIA”

di SALANDRA (Matera) Via C. Menotti, snc – 75017 SALANDRA

Tel. +39 0835 673027 - Fax +39 0835 673027 E-mail [email protected] PEC [email protected]

con Sezioni Associate in Calciano e San Mauro Forte

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016-

2019

Approvato con Delibera del Consiglio d’Istituto n. 2 del 22/12/2015

Variazioni a.s. 2016/17 approvate dal C.I. in data 26/10/2016

Variazioni a.s. 2017/18 approvate dal C.I. in data 09/11/2017

1) PREMESSA

STRUTTURA DEL PTOF 2016/19

2) DIMENSIONE TERRITORIALE

a) Informazioni sull’Istituto Comprensivo

b) Dati generali delle sedi

c) La popolazione scolastica

d) Il contesto socio-culturale

3) DIMENSIONE PEDAGOGICO- CURRICULARE

e) Finalità generale e obiettivi dell’Offerta

f) Finalità Sc. dell’Infanzia – Primaria – Sec. I Grado

g) Obiettivi specifici di apprendimento (Cogniti e metacognitivi)

h) L’offerta formativa triennale: progetti d’Istituto

i) Piano annuale visite guidate e viaggi d’istruzione

3.1) L’inclusione

3.2) Protocollo Accoglienza alunni stranieri

3.3) Valutazione e certificazione delle competenze

4) DIMENSIONE ORGANIZZATIVA E AMMINISTRATIVA

Il personale docente

Organigramma/funzionigramma

L’area amministrativa:

a) Segreteria

b) Funzionamento

Rapporti scuola-famiglia

Fabbisogno delle risorse umane

5) ALLEGATI

All. 1

➢ Curricolo verticale d’Istituto

All. 2

➢ PAI - Piano Annuale d’Inclusione

a) Atto indirizzo del D.S

➢ Piano di Miglioramento (PDM)

➢ Formazione personale docente e ATA

a) Premessa

b) Piano MIUR per la formazione dei docenti 2016/19

c) Piano delle attività formative per il Personale docente e ATA

d) Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali

e) Il monitoraggio

f) Criteri per la formazione del personale

2

g) PNSD – Piano triennale d’intervento

All. 3

➢ Carta dei Servizi

➢ Regolamento d’Istituto

a) Patto di corresponsabilità:

1) Sc. dell’Infanzia

2) Sc. Primaria

3) Sc. Sec. I Grado

➢ Statuto Studenti/Studentesse

a) Regolamento Viaggi d’Istruzione

3

Sommario PREMESSA……………………………………………………….……………………………………5

DIMENSIONE TERRITORIALE

INFORMAZIONI SULL’ISTITUTO COMPRENSIVO……………………………………………….6

DATI GENERALI SULLE SEDI…………………………………………….…...……………………7

POPOLAZIONE SCOLASTICA……………………………………………………………………….9

FINALITÀ SCUOLA PRIMARIA ......................................................................................................... 11

OFFERTA TRIENNALE ...................................................................................................................3214

PIANO ANNUALE VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE………..……………………..24

L'INCLUSIONE……………………………………………………………………………………….26

INCLUSIONE SCOLASTICA - D.Leg.vo . n. 66/17 6...……………….…………………….………27

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA STRANIERI…..…………………………………………………30

LA VALUTAZIONE (DIMENSIONE COGNITIVA E… METACOGNITIVA)..…………………..38

VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (D. Leg.vo n. 62/2017)............5142

DIMENSIONE ORGANIZZATIVA - DOCENTI PER SEDI…………….…………………………..57

ORGANIGRAMMA/FUNZIONIGRAMMA……………….………………………….……………..60

AREA AMMINISTRATIVA………………………………………………………………………….66

FABBISOGNO DELLE RISORSE UMANE…………………………………………………………67

ALLEGATI:

N. 1 - CURRICULUM VERTICALE D’ISTITUTO………………….…………………………..…..72

N. 2 - PAI-PDM – PNSD…………………………………………………………………………… 164

N. 3 - CARTA SERVIZI -REGOL. IST. – STATUTO…………………………………….………..202

4

PREMESSA

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell'identità

culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche definito ai sensi di quanto previsto dalla Legge

107/2015.

E’ elaborato dal Collegio Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle

scelte di gestione e amministrazione del Dirigente Scolastico.

Ha durata triennale ed è rivedibile annualmente entro il mese di ottobre di ciascun anno

scolastico.

E’ approvato dal Consiglio di Istituto.

Il P.T.O.F., in relazione al Rapporto Annuale di Autovalutazione (R.A.V.) e al conseguente

Piano di Miglioramento (P.D.M.):

✓ Esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa.

✓ È coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi.

✓ Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale.

✓ Mette in atto il Piano di Miglioramento elaborato nel R.A.V. .

✓ Elabora il Potenziamento dell’Offerta Formativa.

✓ Promuove finalità, princìpi e strumenti previsti nel Piano Nazionale Scuola Digitale.

✓ Programma le attività formative rivolte al personale docente e Ata.

✓ Presenta il fabbisogno di:

➢ posti comuni e di sostegno dell’Organico dell’Autonomia;

➢ potenziamento dell'offerta formativa;

➢ del personale ATA;

➢ infrastrutture, attrezzature, materiali.

Il piano sarà sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti

d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR.

Verrà, infine, pubblicato nel portale unico dei dati della scuola e diffuso alla comunità, sia

scolastica che civile, attraverso il sito web dell’istituto.

5

DIMENSIONE TERRITORIALE

INFORMAZIONI SULL’ISTITUTO COMPRENSIVO

L’Istituto Comprensivo “Ten. Rocco Davia” si costituisce nell’anno scolastico 2000/2001 con

Decreto del Provveditore n.168 del 11/08/2000 e unifica i tre gradi di scuola presenti nella comunità

di Salandra: Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria I grado.

Dall’Anno Scolastico 2009/2010 ne sono entrate a far parte la Scuola dell’Infanzia, la Scuola

Primaria e la Scuola Secondaria di 1° Grado del Comune di San Mauro Forte e dall’anno scolastico

2015/16 le scuole di Calciano.

La Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria di Salandra sono ubicate nello stesso edificio

sito in Corso Dante, rispettivamente al piano terra e al primo e secondo piano. L’edificio al piano terra

accoglie anche il refettorio con annessa cucina. L’ex palestra dell’edificio, completamente

ristrutturata, è adibita a Cineteatro ed utilizzata per le diverse attività didattiche.

La Scuola Secondaria I grado occupa uno stabile adiacente sito in Via Menotti, collegato al

primo da una passerella. E’ dotata di palestra, di laboratorio multimediale, aula magna, aula di musica.

Dall’anno scolastico 2015/2016, per lavori di ristrutturazione dell’edificio di via Dante,

tutte le attività didattiche e di Segreteria-Dirigenza si svolgono, temporaneamente, nell’edificio

di via Menotti.

L’edificio scolastico di San Mauro Forte, che riunisce i tre ordini di scuola, è ubicato in Via

Papa Giovanni XXIII. E’ strutturato su due livelli intercomunicanti, ma indipendenti; attualmente la

Scuola Primaria, quella dell’Infanzia e la Scuola Secondaria si trovano al piano inferiore, dato l’esiguo

numero degli alunni. Un secondo edificio, collegato al primo, accoglie il refettorio, un ampio salone

e la palestra. L’intera struttura è circondata da un cortile con piccoli spazi verdi.

L’edificio di Calciano è ubicato in via Roma, principale via del paese, e risulta completamente

ristrutturato fra gli anni 2002/2003.

La Scuola dell’Infanzia consta di un salone ingresso, utilizzato per attività ludiche e di

drammatizzazioni, una sezione, un ripostiglio e una cucina.

La Scuola Primaria ha a disposizione, al pianoterra:

➢ n. 5 locali adibiti ad aule scolastiche;

➢ un’aula-laboratorio con la LIM

➢ un ampio salone per drammatizzazioni e spettacoli, una sala insegnanti.

L’entrata della Scuola Secondaria di I° grado, preceduta da una scalinata esterna, non molto

ripida, è situata all’interno della villetta parco giochi. Subito dopo, un’altra scalinata conduce verso

un corridoio che fiancheggia tre aule ampie e luminose, ciascuna delle quali ben attrezzata e

funzionale. La scuola tra l’altro comprende un laboratorio di informatica, una biblioteca, una piccola

sala professori: risponde pienamente alle esigenze scolastiche e costituisce senz’altro un importante

punto di riferimento per l’intera comunità.

6

DATI GENERALI DELLE SEDI

(Numero sezioni/classi, monte ore e orario di funzionamento, numero alunni e docenti.)

SALANDRA

Grado Numero

sezioni/classi

Monte ore settimanale e

orario funzionamento

Numero

alunni

Numero

docenti

Scuola

Infanzia

QUATTRO 40 ORE SETT.(dal Lun. al Ven.)

8.30/16.30 con mensa

n. 63 n.10

Scuola

Primaria

SEI n. 112 n.12

Classe I sez. A 40 ORE SETT. (tempo pieno)

dal Lun. al Ven. 8.25/16.25

con mensa

Classe II sez. A

Classe III sez. A

Classe IV sez. A

Classe V sez. A

Classe V sez. B

27 ORE SETT. (tempo normale)

Lun/Merc/Sab 8.25-12.25

Mart/Giov/Ven 8.25-13.25

Scuola

Secondaria

I grado

QUATTRO n. 77 n.13

Classe I sez. A 36 ORE SETT. (tempo prolung.)

Lun/Merc/Ven/Sab 8.30/13.30

Mart/Gio 8.30/16.30 con mensa

Classe II sez. A

Classe II sez. B

Classe III sez. A

30 ORE SETT. (tempo normale)

Dal Lunedì al Sabato 8.30-13.30

SAN MAURO FORTE

Grado Numero

sezioni/classi

Monte ore settimanale

e orario funzionamento

Numero

alunni

Numero

docenti

Scuola

Infanzia

UNA 40 ORE SETT.

dal Lun. al Ven.

8.30/16.30 con mensa

n.10 n.3

Scuola

Primaria

TRE Classe I sez. A

Pluriclasse II-III sez A

Pluriclasse IV-V sez A

40 ORE SETT.(tempo pieno)

Lun/Mar/Gio/Ven

8.30-16.30 con mensa

Mer/Sabato 8.30-12.30

n. 40 n.9

Scuola

Secondaria

I grado

DUE Classe I sez. A

Pluriclasse II-III sez. A

36 ORE SETT. (tempo prol.)

Lun/Mer/Ven/Sab

n.19 n.12

7

8.30-13.30

Mar/Gio 8.30/16.30

con mensa

CALCIANO

Grado Numero sezioni/classi Monte ore settimanale

e orario funzionamento

Numero

alunni

Numero

docenti

Scuola

Infanzia

UNA 40 ORE SETT.

dal Lun. al Ven. 8.30/16.30

con mensa

n.12 n.3

Scuola

Primaria

DUE pluriclasse I-II-III sez. A

pluriclasse IV-V sez. A

27 ORE SETT. (tempo normale)

Lun/Mer/Gio/Ven

8.30-13.30

Mart. 8.30-16.30

n. 21 n.5

Scuola

Secondaria

I grado

UNA pluriclasse I-II sez. A

36 ORE SETT. (tempo prolungato)

Lun/Mer/Ven/Sab 8.30-

13.30

Mar/Gio 8.30/16.30

con mensa

n.7 n.10

8

LA POPOLAZIONE SCOLASTICA

La popolazione scolastica complessiva del nostro I.C. nell’a.s. 2017/2018 è di 361 alunni (252

alunni di Salandra, 69 di San Mauro Forte e 40 di Calciano.

Sono presenti studenti con cittadinanza non italiana, di nazionalità albanese, rumena e africana

e ciò costituisce motivo di scambio interculturale e di integrazione, nonché di individuazione di scelte

strategiche che promuovano una concreta cultura dell’accoglienza e dell’inclusione.

CALCIANO

11%

TOTALE ALUNNI 361

S. MAURO FORTE 19%

S. MAURO FORTE

SALANDRA 70%

SALANDRA

CALCIANO

IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE

Salandra, sede dell'I.C., San Mauro Forte e Calciano, sono piccoli centri di collina

dell’entroterra materano. Per le loro caratteristiche orografiche, presentano insufficienti collegamenti

con i centri viciniori e con il capoluogo di provincia.

Ciò è motivo di disagio sia dal punto di vista logistico per i docenti che devono raggiungere le

sedi di lavoro sia dal punto di vista didattico, per le difficoltà nei momenti di confronto, di

collaborazione e scambio culturale.

Negli ultimi anni si è registrato un accentuato decremento demografico legato alle scarse

opportunità di lavoro. Il tasso di disoccupazione dei tre Comuni è piuttosto alto e ciò costituisce un

limite anche nelle proposte di attività extra scolastiche che prevedono un contributo economico delle

famiglie. Sul territorio sono comunque presenti varie strutture pubbliche e private a carattere sportivo,

ricreativo e culturale: biblioteca, cine/teatro, palazzetto dello sport, palestre, campi da calcio.

Vi operano anche diverse associazioni culturali, sportive, religiose e di volontariato frequentate

dai ragazzi, che arricchiscono la loro formazione.

Buona la collaborazione con gli Enti locali e le suddette associazioni.

9

FINALITÀ E OBIETTIVI DELL’OFFERTA

La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno

dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della

conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento

attivo degli studenti e delle famiglie.

Il sistema scolastico assume come orizzonte di riferimento il seguente quadro delle

COMPETENZE CHIAVE per l’apprendimento permanente definite dal PARLAMENTO

EUROPEO e dal CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA (Raccomandazione del 18 dicembre

2006):

1) comunicazione nella madrelingua

2) comunicazione nelle lingue straniere

3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

4) competenza digitale

5) imparare a imparare

6) competenze sociali e civiche

7) spirito di iniziativa e imprenditorialità

8) consapevolezza ed espressione culturale.

Tali competenze si intrecciano con LE COMPETENZE DI CITTADINANZA che

fanno da sfondo alle Indicazioni 2012:

➢ Imparare ad imparare

➢ Progettare

➢ Comunicare

➢ Collaborare e partecipare

➢ Agire in modo autonomo e responsabile

➢ Risolvere problemi

➢ Individuare collegamenti e relazioni

➢ Acquisire e interpretare l’informazione

10

FINALITÀ SCUOLA DELL’INFANZIA

• Sviluppo dell’identità

• Sviluppo dell’autonomia

• Sviluppo delle competenze

• Sviluppo della cittadinanza attiva

FINALITÀ SCUOLA PRIMARIA

Promozione del pieno sviluppo della persona e padronanza delle abilità fondamentali dei linguaggi

comunicativi e delle singole discipline.

▪ Acquisire consapevolezza di sé e progressivo senso di responsabilità

▪ Sviluppare autonomia di giudizio

▪ Sviluppare e promuovere il confronto interpersonale

▪ Promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva

▪ Riconoscere la diversità delle persone e delle culture come ricchezza

FINALITÀ SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Educare, formare, orientare.

• Sostenere il preadolescente nella costruzione della propria identità

• Sviluppare in modo globale ed integrato la personalità del preadolescente

• Offrire conoscenze e abilità disciplinari e trasversali

• Prevenire disadattamenti ed abbandoni

• Aiutare il preadolescente a superare i confini del proprio mondo e a confrontarsi con gli altri

senza pregiudizi

• Fornire strumenti di consapevolezza in vista di scelte future.

11

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

L’Istituto Comprensivo individua per ogni grado di scuola i seguenti obiettivi specifici di

apprendimento, distinti in cognitivi e metacognitivi:

COGNITIVI

OBIETTIVI COMPETENZE STRATEGIE

COMPRENSIONE

Intesa sia come decodifica dei

messaggi che come

interpretazione

Cogliere, in ogni situazione

comunicativa, le

informazioni esplicite ed

implicite ed i concetti

fondamentali.

Saper operare confronti e

stabilire relazioni tra fatti,

fenomeni e situazioni

problematiche

Comprendere il linguaggio

specifico e gli strumenti

propri di ogni singola

disciplina

Costante esercizio con l’uso di

schede operative di

comprensione analitica e con

elaborazioni personali.

Uso di materiale strutturato per

uno studio comparato tra fatti e

fenomeni storico-letterari e

tecnico-scientifici

Esercitazione per

l’appropriazione del lessico

specifico

PRODUZIONE

Intesa come capacità di cogliere

qualsiasi oggetto di osservazione,

farlo proprio e riproporlo in

maniera originale

Rielaborare le proprie

esperienze di studio in

modo personale

Servirsi delle tecniche e del

lessico dello specifico

disciplinare

Rispondere in maniera

pertinente

Esercizio costante per acquisire

padronanza nell’uso delle diverse

tecniche operative

CONOSCENZA Intesa come capacità di indagare

su stessi e sulla realtà circostante

per poterla governare

Organizzare le proprie

conoscenze in modo

sistematico in un quadro

Tematico.

Porre in relazione fatti e

fenomeni uguali, affini e

diversi

Scelta di proposte culturali

significative per gli alunni.

Sviluppo di argomenti da loro

proposti.

12

METACOGNITIVI

OBIETTIVI COMPETENZE STRATEGIE

Rafforzare la

PARTECIPAZIONE

intesa sia come atteggiamento

interattivo nelle diverse situazioni

di insegnamento/apprendimento sia

come senso di responsabilità

nella gestione organizzativa della

classe

Saper ascoltare in modo

attivo e costruttivo

Saper intervenire,

rispettando il proprio

turno

Saper esprimere la propria

opinione rispettando

quella altrui

Coinvolgimento nelle

discussioni guidate

Assegnazione di incarichi di

responsabilità

Valorizzazione del contributo

personale

Attribuzione di ruoli specifici

nelle attività di gruppo

Promuovere

l’INTERESSE

inteso come sviluppo di un

atteggiamento di curiosità verso le

conoscenze al fine di iniziare a

dare figura al proprio progetto di

vita secondo le proprie

inclinazioni e saper cogliere il

valore individuale e sociale dello

studio

Disporsi spontaneamente

all’ascolto attivo

Offrire spunti utili

per discussioni di gruppo

Farsi promotore di proposte

operative intelligenti

Coinvolgimento in ogni situazione

di insegnamento/apprendimento

Valorizzazione del proprio

contributo in lavori di gruppo,

progetti comuni, giochi di squadra

OFFERTA TRIENNALE

IN RIFERIMENTO AGLI OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI

INDICATI DALLA LEGGE n. 107/2015

ORIENTAMENTO

INTERCULTURA E

INCLUSIONE

RECUPERO

POTENZIAMENTO

I PROGETTI

CORPO IN

MOVIMENTO

D’ISTITUTO

LEGALITA'

PROMOZIONE DEL BEN-ESSERE

AMBIENTE

E

TERRITORIO

OBIETTIVI prioritari, comma n. 7 Legge 107/2015

PROGETTI D’ISTITUTO

A. valorizzazione e potenziamento delle

competenze linguistiche, con particolare

riferimento all'italiano nonché alla lingua

inglese e ad altre lingue dell'Unione

europea……

B. potenziamento delle competenze

matematicologiche e scientifiche

C. potenziamento delle competenze nella pratica e

nella cultura musicali…

D. sviluppo delle competenze digitali degli alunni,

con particolare riguardo al pensiero

computazionale

POTENZIAMENTO

E RECUPERO

OBIETTIVI prioritari, comma n. 7 Legge 107/2015 PROGETTI D’ISTITUTO

d) Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza

attiva e democratica attraverso la valorizzazione

dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto

delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno

dell’assunzione di responsabilità nonché della

solidarietà e della cura dei beni comuni e della

consapevolezza dei diritti e dei doveri

l) Prevenzione e contrasto della dispersione

scolastica, di ogni forma di discriminazione

e del bullismo, anche informatico; potenziamento

dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli

alunni con bisogni educativi speciali attraverso

percorsi individualizzati e personalizzati anche con il

supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari

ed educativi del territorio e delle associazioni di settore

e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il

diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal

Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca

il 18 dicembre 2014

LEGALITA’

INTERCULTURA-INCLUSIONE

OBIETTIVI prioritari, comma n. 7 Legge 107/2015

PROGETTI D’ISTITUTO

e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati

alla conoscenza e al rispetto della legalità, della

sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del

patrimonio e delle attività culturali

m) valorizzazione della scuola intesa come comunità

attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e

aumentare l’interazione con le famiglie e con la

comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo

settore e le imprese

AMBIENTE E TERRITORIO

OBIETTIVI prioritari, comma n. 7 Legge 107/2015

PROGETTI D’ISTITUTO

g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo

di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con

particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione

fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto

allo studio degli studenti praticanti attività sportiva

agonistica

CORPO IN MOVIMENTO

PROMOZIONE DEL BEN-ESSERE

RECUPERO/POTENZIAMENTO

Titolo Progetto Tipologia di

progetto

Destinatari DOCENTE/I

HAPPY ENGLISH CURRICULARE III SEZIONE

SC. INFANZIA -

SALANDRA

MASIELLO O.

ZAGARIA D.

ZAGARIA M.

‘’HELLO

CHILDREN’’ CURRICULARE SC. INFANZIA

CALCIANO

MONTESANO A.

CENTOLA ROSA

IMPARO LA

MATEMATICA

DIVERTENDOMI

(RECUPERO

MATEMATICA)

EXTRACURR. GRUPPO ALUNNI

CLASSE III A

SC. PRIMARIA SALANDRA

DARAIO C.

LAURIA A.

IL LINGUAGGIO

DELLE FIABE

CURRICULARE

EXTRACURR.

CLASSE I

SC. PRIMARIA SALANDRA

GARAGUSO M.

MARZARIO R.

UN LIBRO PER

SOGNARE CURRICULARE

CLASSE III SC. PRIMARIA SALANDRA

TERRANOVA M.

LAURIA A.

UN’OPPORTUNITA’

IN PIU’

(RECUPERO

ITALIANO)

EXTRACURR.

GRUPPO ALUNNI

CLASSE III A

SC. PRIMARIA SALANDRA

TERRANOVA M.

APPRENDO

FACENDO

(RECUPERO)

EXTRACURR. GRUPPO ALUNNI

CLASSI VA- VB

SC. PRIMARIA SALANDRA

DINNELLA P.

MORENA M.

LOPERGOLO M.

POTENZIAMENTO

MUSICALE “CORO

SCOLASTICO”

CURRICULARE CLASSI VA-VB PRIMARIA

TUTTE LE CLASSI DELLA

SEC. I GRADO- SALANDRA

ZOTTI

IN ALTRE PAROLE

(RECUPERO

ITALIANO)

EXTRACURR. GRUPPO ALUNNI

CLASSE II A

SEC. I GRADO SALANDRA

TOSTI F.

IMPARIAMO PER

SCEGLIERE

(RECUPERO

ITALIANO)

EXTRACURR. GRUPPO ALUNNI

CLASSE II B

SEC. I GRADO SALANDRA

CASTELLANO L.

INCONTRO CON IL

LATINO

EXTRACURR. GRUPPO ALUNNI

CLASSE III B

SEC. I GRADO SALANDRA

CASTELLANO L.

LEGGIMI EXTRACURR. CLASSE II A SEC. I GRADO SALANDRA

TOSTI F.

LIBRIAMOCI (giornate di lettura

nelle scuole)

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ascuola.it

CURRICULARE SC. SEC. I GRADO S. MAURO F.

CARONE L.

MATEMATICA

AMICA

(RECUPERO

MATEMATICA)

EXTRACURR. GRUPPO ALUNNI

CLASSI II A- IIB – III A

SEC. I GRADO SALANDRA

GRASSI A.

DIRE-FARE-

TEATRARE

CARTAPESTANDO

CURRICULARE I.C. SAN MAURO F. TUTTI I DOCENTI

METTIAMOCI IN

SCENA

CURRICULARE

EXTRACURR.

CLASSE I

PLURICLASSE II-III

SC. PRIM. S. MAURO F.

BIANCACCIO A.

FERRARO E.

SALUT, LES AMIS! EXTRACURR. PLURICLASSE II-III

SC. PRIM. S. MAURO FERRARO E.

POTENZIAMENTO

MUSICALE CURRICULARE I.C. SAN MAURO F. LOTITO R.

L’ORA DEL

CODICE -

PENSIERO

COMPUTAZIONA

LE A SCUOLA

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CURRICULARE I.C.

SAN MAURO F.

E CALCIANO

TUTTI I DOCENTI

POTENZIAMENTO CURRICULARE SC. PRIMARIA

SAN MAURO F. GUIDA A.

POTENZIAMENTO CURRICULARE CLASSI I – II -III

SC. PRIMARIA SALANDRA

MARZIARIO R.

DARAIO C.

PROGETTO AREA

A RISCHIO

“ LE TRE I:

IMPARARE,

INSIEME,

INTEGRANDOCI”

EXTRACURR. I.C.

SALANDRA

S. MAURO F.

CALCIANO

TUTTI I DOCENTI

NEWS PAPER

GAME CURRICULARE SC. SEC. I GRADO

S. MAURO F.

SALANDRA

ZIZZAMIA R.

CARONE L.

PROGETTO

‘’AMICI DEL

TEATRO DI

TARANTO’’

CURRICULARE I.C.

SALANDRA

S. MAURO F.

CALCIANO

ZACCAGNINO

CONCORSO

‘’OPERA D’ARIA’’ CURRICULARE SC. PRIMARIA

SC. SEC. I GRADO

CALCIANO

ZACCAGNINO

SINISGALLO

PROGETTO ACLE (Teatro in Lingua

inglese)

CURRICULARE SC. PRIMARIA

SC. SEC. I GRADO

SALANDRA

S. MAURO F.

CALCIANO

DI MATTEO

‘’I LIBRI…

LEGGIAMOLI AL EXTRACURR. I.C.

SALANDRA

S.MAURO F.

CINEMA’’

CINETEATRO

SALANDRA

CALCIANO

CONTINUITA’/ORIENTAMENTO

Titolo Progetto Tipologia di

progetto

Destinatari DOCENTE/I

PROGETTO

CONTINUITA’

CURRICULARE

EXTRACURR. IV-VA-VB SC. PRIM. I-IIA-IIB-IIIA SEC. I GRADO

SALANDRA

PLUR. IV-V SC. PRIM.

CLASSI I - II - III

SEC. I GRADO

SAN MAURO F.

PLUR. IV-V SC. PRIM.

PLUR. I-II SEC. I GR.

CALCIANO

CARONE L.

ZIZZAMIA R.

MARTELLI N.

CASTELLANO L.

TOSTI F.

LOTITO M.

MASTRANGELO C.

CAVUOTI R.

RUBINO R.

SINISGALLO M.

DINNELLA P.

MORENA M.

LOPERGOLO M.

MARRAUDINO G.

ZAGARIA R.

TRICARICO D.

SERRA I.

FERRARO E.

ZOTTI D.

LINSALATA D.

SUMMA K.

ZACCAGNINO L.

PROGETTO

CONTINUITA’ CURRICULARE SEZ. SC. INFANZIA/

SC. PRIMARIA

SALANDRA

CALCIANO

S. MAURO F.

DOCENTI SC.

INFANZIA 5 ANNI

E CL. I PRIMARIA

‘’UN CIELO

STELLATO’’ (PROGETTO

CONTINUITA’)

CURRICULARE SEZ. I B - III A

SC. INFANZIA

CLASSE IV A

SC. PRIMARIA

SALANDRA

ZAGARIA DONATA

MASIELLO

OTTAVIA

ZAGARIA RITA

LEGALITA’

Titolo Progetto Tipologia di

progetto

Destinatari DOCENTE/I

LA MARCIA DEI

DIRITTI CURRICULARE CLASSE III

SC. PRIMARIA

SALANDRA

TERRANOVA M.

LAURIA A.

MARZARIO R.

ATTIVITA’

FORMATIVA/

INFORMATIVA

SICUREZZA E

LEGALITA’

CURRICULARE I.C.

SALANDRA

S. MAURO F.

CALCIANO

ENTI ESTERNI

(PREFETTURA,

CARABINIERI,

PROTEZIONE

CIVILE,

POLIZIA POSTALE)

PER VIVERE

BENE, RISPETTO

LE REGOLE

CURRICULARE CLASSE II A

SC. PRIMARIA

SALANDRA

MARRAUDINO G.

INTERCULTURA/INCLUSIONE

Titolo Progetto Tipologia di

progetto

Destinatari DOCENTE/I

LA SCUOLA CHE

VA A CASA

(ISTRUZIONE

DOMICILIARE)

EXTRACURR. ALUNNO CLASSE III A

SEC. I GRADO

SALANDRA

GRASSI A.

CASTELLANO L.

TORRACO C.

ORA

ALTERNATIVA

IRC

CURRICULARE GRUPPO ALUNNI

CLASSI IA-III A

SC. SEC.I GRADO

SALANDRA

E CLASSI I – IV SC.

PRIMARIA

S. MAURO F.

BENEVENTO S.

MARZARIO S.

BIANCACCIO

TRICARICO

PROGETTO

INTERCULTURA/

INCLUSIONE

CURRICULARE CLASSE V SC. PRIMARIA

CLASSI I - II - III SEC.I GR.

SAN MAURO

PLUR. IV-V

SC. PRIMARIA

PLUR. I-II

SEC. I GRADO

CALCIANO

CARONE L.

ZIZZAMIA R.

MARTELLI N.

CAVUOTI R.

RUBINO R.

SINISGALLO M.

TRICARICO D.

SERRA I.

MARASA’

LINSALATA D.

SUMMA K.

C’E’ POSTO

ANCHE PER TE

CURRICULARE

EXTRACURR.

CLASSI VA - VB

SC. PRIMARIA

SALANDRA

DINNELLA P.

MORENA M.

VENEZIA M.

RACCOLTA

FONDI

UNICEF

CURRICULARE I.C.

SALANDRA

S. MAURO F.

CALCIANO

TUTTI I DOCENTI

PROGETTO

BASKIN A

SCUOLA’’

(Raccolta tappi di

plastica)

CURRICULARE I.C.

SALANDRA

S. MAURO F.

CALCIANO

TUTTI I DOCENTI

CORPO IN MOVIMENTO

Titolo Progetto Tipologia di

progetto

Destinatari DOCENTE/I

SPORT DI CLASSE CURRICULARE SC. PRIMARIA

SALANDRA

S. MAURO F.

CALCIANO

DOCENTI DI

ED. MOTORIA

PROGETTO DI

PSICOMOTRICITA’

‘’IL CORPO

BALLA’’

CURRICULARE SC. INFANZIA

CALCIANO

MONTESANO A.

CENTOLA R.

PROMOZIONE DEL BEN-ESSERE

Titolo Progetto Tipologia di progetto Destinatari DOCENTE/I

PROGETTO

ACCOGLIENZA CURRICULARE I.C. SALANDRA

S. MAURO F.

CALCIANO

TUTTI I DOCENTI

UNA MELA AL

GIORNO

CURRICULARE CLASSE III

SC- PRIMARIA

SALANDRA

TERRANOVA M.

LAURIA A.

DARAIO C.

MARZARIO R.

EDUSTRADA www.edustrada.it/progetti/

CURRICULARE I.C.

SALANDRA

S.MAURO F.

CALCIANO

MIUR

SE MANGI BENE….

VIVI MEGLIO

CURRICULARE

EDEXTRACURR.

SC. PRIMARIA

CALCIANO

RUBINO R.

SINISGALLO M.

FRUTTA NELLE

SCUOLE CURRICULARE I.C. SALANDRA

S. MAURO F. TUTTI I DOCENTI

CALCIANO

PROGETTO

ALIMENTAZIONE

‘’MUU MUU’’ www.progettoscuolemuumuu.it/

CURRICULARE I.C.

SALANDRA

S. MAURO F.

CALCIANO

DOCENTI

DI SCIENZE

EDUCAZIONE ALLA

SALUTE

(ASL POLICORO)

CURRICULARE I.C. S. MAURO F.

DOCENTI I.C. S. MAURO FORTE

MANGIARE A COLORI CURRICULARE CLASSE II A

SC. PRIMARIA

SALANDRA

MARRAUDINO

AMBIENTE E TERRITORIO

Titolo Progetto Tipologia di

progetto

Destinatari DOCENTE/I

LA RACCOLTA

DIFFERENZIATA A SCUOLA

(con la collaborazione di

CAROVANART LUCANIA)

CURRICULARE CLASSE III

SC. PRIMARIA

SALANDRA

TERRANOVA M.

LAURIA A.

DARAIO C.

FESTE E TRADIZIONI CURRICULARE E

EXTRACURR.

CLASSE II- III

SC. PRIMARIA

SALANDRA

TERRANOVA M.

LAURIA A.

DARAIO C.

MARRAUDINO

VENEZIA M.

L’ARTE NEL MIO PAESE CURRICULARE

EXTRACURR.

PLURICLASSE II-III

SC. PRIMARIA

S.MAURO F.

FERRARO E.

FESTA DELL’ALBERO CURRICULARE I.C.

SALANDRA

S.MAURO F.

CALCIANO

TUTTI I DOCENTI

IL BOSCO DAI MILLE

COLORI CURRICULARE CLASSE I

SC.PRIMARIA

SALANDRA

GARAGUSO M.

MARZARIO R.

ZAGARIA M.

LA TUA ENERGIA http://geracaoedp.edp.pt/atuaenergia/#3

CURRICULARE SC. PRIMARIA

SALANDRA

S. MAURO F.

CALCIANO

EDPR

ARTE E RICICLO CON

L’USO DELLA CREATIVITA’

E DELL’IMMAGINAZIONE

CURRICULARE

EXTRACURR.

I.C

SALANDRA

S. MAURO F.

CALCIANO

FORUM DELLE

ASSOCIAZIONI

‘’CAROVANART

LUCANIA’’

EGRIB - RACCOLTA

DIFFERENZIATA E

RICICLAGGIO – BASILICATA

http://www.egrib.it/

CURRICULARE I.C.

S.MAURO F.

CALCIANO

EGRIB

PIANETA TERRA -

I MISTERI E LE

MERAVIGLIE DELLA

TERRA

(+ Lab. Lettura)

CURRICULARE I.C.

SALANDRA

S. MAURO F.

CALCIANO

ASS. IPAZIA

CON LA

PARTECIPAZIONE

DEL GARANTE

PER L’INFANZIA

E L’ADOLESC.

CONOSCENZA DEL

TERRITORIO

‘’ALLA RISCOPERTA DELLE

NOSTRE RADICI’’

CURRICULARE

EXTRACURR.

I.C.

SALANDRA

S. MAURO F.

CALCIANO

FORUM DELLE

ASSOCIAZIONI

‘’CAROVANART

LUCANIA’’

PIANO ANNUALE VISITE GUIDATE E/O VIAGGI D’ISTRUZIONE

DATA ITINERARIO SEZIONI/CLASSI - SCUOLA

17/10/2017 Uscite sul territorio Sc. dell’Infanzia S. Mauro F.

15/11/2017 (visita al frantoio – Lavorazione

24/01/2018 del miele – passeggiate per le vie

11/04/2018 del paese)

16/05/2018

06/06/2018

17/04/2018 Fattoria didattica Digilio -

Ferrandina

Sc. dell’Infanzia

Sc. Primaria

S. Mauro F. Calciano

Da definire Parco Gallipoli Cognato Sc. dell’Infanzia - Sc. Primaria S. Mauro F.

25/5/2018 ‘’Energy fitness” Tricarico Sc. dell’Infanzia Calciano

Da definire Fattoria didattica “Le Matinelle”

Libreria 365 - Matera

Sez. 1^B e 3^A. Sc. dell’Infanzia

Salandra

Da definire Parco Gallipoli Cognato Sez. 1^B e 3^A. Sc. dell’Infanzia - Salandra

15 nov. 2017 24 aprile 2018

Uscite sul territorio: bosco di

Salandra Classe 1^ Sc. Primaria Salandra

19/12/2017 Matera (Sassi – Libreria 365) 4^A Sc. Primaria Salandra Sc. Primaria San Mauro F.- Calciano

Da definire Circolo Velico Policoro

Cellino San Marco 4^A Sc. Primaria Salandra

Da definire Boscosauro di Altamura

(c/o Tenuta Sabini)

3^A Sc. Primaria Salandra

Da definire Fattoria didattica

Oasi di San Giuliano

1^A e 2^A Sc. Primaria Salandra

Amalfi – Ercolano 5^ A e 5^ B Sc. Primaria Salandra

plur. 4^/5^ Sc. Primaria S. Mauro

Sc. Primaria Calciano

Sc. Sec. I Grado Calciano

Da definire Cineteatro Salandra Sc. dell’Infanzia – Sc. Primaria

San Mauro F. - Calciano

11/12/2017 CineTeatro Montescaglioso-

Castel Malconsiglio Miglionico

Sc. Primaria

San Mauro F. - Calciano

Maggio Cineteatro Nova Siri Sc. Primaria di San Mauro F.

4^/5^ Sc. Primaria Calciano

4^A – 5^ A – 5^ B Sc. Primaria

Salandra

Tutte le classi della Sec. I Grado di

Salandra – S. Mauro F. - Calciano

Da definire Napoli: Teatro S. Carlo

Città della Scienza

Sc. Sec. I grado

Salandra

Calciano

S. Mauro F.

Da definire Museo diocesano Tricarico Sc. Sec. I grado

Calciano

Da definire Centro Spaziale GEODESIA

Matera

Visita nei Sassi

Sc. Sec. I grado

Salandra

Calciano

S. Mauro F.

Da definire Osservatorio Vesuviano

Napoli- Pozzuoli (Viaggio d’istruzione 2 giorni)

Classe 3^ Salandra

Classe 3^ S. Mauro F

Sc. Sec. I grado

Da Definire Andria-Trani Classi 1^ - 2^

Salandra - S. Mauro F

Sc. Sec. I grado

(1)

1 Nella tabella sono state riportate soltanto le date certe; le altre date verranno stabilite nel corso dell’anno, in seguito a contatti con gli Enti e/o le Associazioni responsabili delle varie mete indicate.

L’INCLUSIONE

Il nostro Istituto risponde alla pluralità di esigenze di tutti gli alunni, mettendo in pratica anche percorsi

formativi rivolti a coloro che hanno Bisogni Educativi Speciali. Tra questi, oltre agli alunni riconosciuti

diversamente abili e con disturbo specifico dell’apprendimento (DSA), si includono anche tutti coloro

che sono indicati in situazione di disagio permanente o transitorio (Direttiva MIUR del 27/12/12). Il

supporto agli alunni è favorito non solo dalla capacità di tutti i docenti di osservare e cogliere i segnali

di difficoltà, ma anche dalla consapevolezza delle famiglie di trovare nella scuola un alleato competente

per affrontare un percorso positivo per i loro figli.

Per far ciò, si mettono in atto azioni organizzative e di coordinamento:

Si organizzano gli incontri del Gruppo di lavoro Inclusione d’Istituto (G.L.I.).

Si stila ogni anno un Piano Annuale per l’Inclusione (P.A.I.), nel quale si sintetizzano tutte le attività

inclusive dell’Istituto.

Si provvede alla raccolta e organizzazione della documentazione relativa ai percorsi di alunni con

Bisogni Educativi Speciali.

Si provvede alla stesura del documento sugli alunni BES: «Per una didattica inclusiva, misure e

metodi dispensativi e compensativi».

Si organizzano incontri con l’equipe medico - pedagogica e con i servizi socio- assistenziali, per gli

alunni diversamente abili (secondo la legge 104 /92), nei quali si condivide un piano individualizzato

(P.E.I.).

Si attivano percorsi personalizzati condivisi (P.D.P.) per gli alunni con D.S.A. e B.E.S.

Si collabora con il Comune che eroga il servizio di assistenza educativa per un efficace percorso

integrato.

Si somministrano prove MT per lo screening dei DSA

Si realizzano progetti curriculari ed extracurriculari

Si promuovono Corsi di Formazione per i docenti.

Adesione al Progetto “Dislessia Amica”, organizzato dall’AID e da fondazione TIM, d’intesa con

il MIUR.

Inclusione scolastica alla luce del Decreto legislativo 13 aprile 2017, n.66:

“Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità,

della legge 13 luglio 2015, n. 107”

L’inclusione scolastica è un impegno fondamentale di tutte le componenti della comunità scolastica le

quali, nell'ambito degli specifici ruoli e responsabilità, concorrono ad assicurare il successo formativo

delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti.

Il presente decreto promuove la partecipazione della famiglia, nonché delle associazioni di riferimento,

quali interlocutori dei processi di inclusione scolastica e sociale.

Le disposizioni del decreto riguardano gli studenti con disabilità certificata ai sensi dell’art. 3 della legge

104 del 1992. Le informazioni più rilevanti in materia di inclusione ci provengono da alcuni specifici

articoli del Decreto Legge.

ARTICOLO 3 – Una prima osservazione riguarda l’assegnazione alle scuole dei collaboratori

scolastici. Si prevede, infatti, che svolgano i compiti di assistenza agli alunni con disabilità previsti

dal profilo professionale. Un altro aspetto interessante riguarda l’individuazione di criteri per la

progressiva uniformità su tutto il territorio nazionale della definizione dei profili professionali del

personale destinato all’assistenza per l’autonomia e comunicazione, anche attraverso la previsione

di specifici percorsi formativi. In particolare, gli Enti locali garantiscono, nei limiti delle loro

disponibilità finanziarie, l’assistenza per l’autonomia e per la comunicazione personale, in coerenza

con le mansioni dei collaboratori scolastici, i trasporti per l’inclusione scolastica, l’accessibilità e la

fruibilità degli spazi fisici delle scuole.

ARTICOLO 4 – L'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di

formazione (INVALSI) è chiamato a definire gli indicatori per la

valutazione della qualità dell'inclusione scolastica sulla base di diversi criteri:

1. livello di inclusività del Piano triennale dell’offerta formativa delle scuole;

2. realizzazione di percorsi per la personalizzazione e individualizzazione;

3. coinvolgimento dei diversi soggetti nell’elaborazione del Piano per l’inclusione e

nell’attuazione dei processi di inclusione;

4. realizzazione di iniziative finalizzate alla valorizzazione delle competenze professionali del

personale;

5. utilizzo di strumenti e criteri condivisi per la valutazione dei risultati di apprendimento;

6. grado di accessibilità e di fruibilità delle risorse, delle attrezzature, di strutture e spazi.

Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione scolastica

ARTICOLO 5 – La domanda per l’accertamento della disabilità in età evolutiva è presentata

all’INPS. Vengono introdotti dei cambiamenti nelle commissioni mediche e nella documentazione da

stilare: un Profilo di Funzionamento, redatto secondo i criteri del modello bio-psico-sociale della

Classificazione Internazionale del funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), sostituirà

integralmente la Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale. Tale documento sarà

prodotto dall’Unità di Valutazione Multidisciplinare, di cui al DPR del 24/02/94. Il Profilo di

Funzionamento è il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del Progetto

Individuale e del Piano Educativo Individualizzato (PEI): definisce le

competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie

per l’inclusione scolastica, è redatto con la collaborazione dei genitori e con la partecipazione di un

rappresentante dell’amministrazione scolastica, è aggiornato al passaggio

di ogni grado di istruzione e in presenza di nuove e sopravvenute condizioni (a decorrere dal 1°

gennaio 2019 il Profilo di funzionamento sostituisce la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-

funzionale).

ARTICOLO 8 – Ogni istituzione scolastica predispone il Piano per l’inclusione che definisce

le modalità per l'utilizzo coordinato delle risorse.

Gruppi per l’inclusione scolastica

ARTICOLO 9 – Presso ogni Ufficio scolastico regionale (USR) è istituito il Gruppo di lavoro

interistituzionale regionale (GLIR) con compiti di consulenza e proposta all’USR per la

definizione, l’attuazione e la verifica degli accordi di programma, supporto ai Gruppi per

l’inclusione territoriale (GIT), supporto alle reti di scuole per la progettazione e la realizzazione

dei Piani di formazione in servizio.

Per ogni ambito territoriale è istituito il Gruppo per l’inclusione territoriale (GIT),

composto da un dirigente tecnico o scolastico che lo presiede, tre dirigenti

scolastici dell’ambito territoriale, due docenti per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di

istruzione e uno per il secondo ciclo di istruzione.

Il GIT riceve dai dirigenti scolastici le proposte di quantificazione delle risorse di sostegno

didattico, le verifica e formula la relativa proposta all’USR. Per lo

svolgimento di ulteriori compiti di consultazione e coordinamento il GIT è integrato da

associazioni, ASL ed enti locali. Presso ciascuna istituzione scolastica è istituito il Gruppo di

lavoro per l’inclusione (GLI), composto da docenti, eventualmente personale ATA e specialisti

ASL. Ha il compito di supportare il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano

per l’inclusione nonché i docenti nell’attuazione dei PEI.

ARTICOLO 10 – Il dirigente scolastico, sentito il GLI e sulla base dei singoli PEI, propone al

GIT la quantificazione dell'organico relativo ai posti di sostegno. Il GIT, sulla base del Piano per

l’inclusione, dei Profili di Funzionamento, dei PEI, dei Progetti individuali, sentiti i dirigenti,

verifica la quantificazione delle risorse di sostegno didattico effettuata da ciascuna scuola e

formula una proposta all’USR, che infine, assegna le risorse (istituzione del GIT dal 1° gennaio

2019).

Continuità del progetto educativo e didattico

Al fine di garantire la continuità didattica per le bambine e i bambini, le studentesse e gli studenti

con disabilità certificata, il dirigente scolastico propone ai docenti dell’organico dell’autonomia in

possesso del titolo di specializzazione, lo svolgimento di attività di sostegno. Sempre per lo stesso

fine, non prima dell’inizio dell’anno scolastico, il dirigente scolastico può proporre ulteriori contratti

a tempo determinato a docenti che abbiano avuto una supplenza nell’anno scolastico precedente.

È istituito l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica presso il MIUR che si raccorda

con l'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.

L'Osservatorio permanente per l'inclusione scolastica svolge i seguenti compiti:

a) analisi e studio delle tematiche relative all'inclusione delle bambine e dei bambini, delle alunne

e degli alunni, delle studentesse e degli studenti con disabilità certificata a livello nazionale e

internazionale;

b) monitoraggio delle azioni per l'inclusione scolastica;

c) proposte di accordi inter-istituzionali per la realizzazione del progetto individuale di

inclusione;

d) proposte di sperimentazione in materia di innovazione metodologico-didattica e disciplinare.

Esso è presieduto dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca o da un suo delegato, ed

è composto dai rappresentanti delle Associazioni delle persone con disabilità maggiormente

rappresentative sul territorio nazionale nel campo dell'inclusione scolastica, da studenti nonché da

altri soggetti pubblici e privati, comprese le istituzioni scolastiche, nominati dal Ministro

dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

Istruzione domiciliare

È garantito il diritto allo studio per gli studenti che per almeno 30 giorni non possano frequentare

la scuola a causa di gravi patologie anche non continuativi, a causa di gravi patologie certificate,

anche attraverso progetti che possono avvalersi dell'uso delle nuove tecnologie.

Protocollo Accoglienza alunni stranieri

Istituto Comprensivo Salandra

Anno Scolastico 2017-2018

Il Protocollo d’Accoglienza e di integrazione è un documento che, deliberato dal Collegio dei Docenti

ed inserito nel P.T.O.F., predispone e organizza le procedure che l'Istituto intende mettere in atto per

facilitare l’inserimento scolastico degli alunni di origine straniera, quali:

alunni con ambiente familiare non italofono;

minori non accompagnati;

alunni figli di coppia mista;

alunni arrivati con adozione internazionale;

alunni con cittadinanza non italiana.

Il presente Protocollo definisce i compiti degli insegnanti e del personale amministrativo, traccia le

diverse fasi di accoglienza e individua le attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana

(cfr. DDG n. 2/I –8 giugno 2012), attraverso tre attenzioni pedagogiche specifiche:

l’accoglienza del singolo alunno e della sua famiglia;

lo sviluppo linguistico in italiano L2;

la valorizzazione della dimensione interculturale.

FINALITA’

Il Protocollo d’Accoglienza si propone di:

facilitare l’ingresso a scuola degli alunni stranieri e degli alunni stranieri adottati

sostenere i neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto;

entrare in relazione con la famiglia immigrata o adottiva;

favorire un clima d’accoglienza e di solidarietà nella scuola;

promuovere la collaborazione e la comunicazione tra scuola di arrivo e di provenienza e tra scuola

e territorio;

costruire un contesto favorevole all’incontro con altre culture;

promuovere le competenze linguistiche degli alunni stranieri;

diminuire l’insuccesso scolastico degli alunni stranieri.

Scopo fondamentale del documento è quello di fornire un insieme di linee teoriche ed operative,

condivise sul piano ideologico ed educativo, e di fornire linee-guida su modalità amministrative e

didattiche al fine di favorire l’integrazione e la riuscita scolastica e formativa degli alunni stranieri.

FASE AMMINISTRATIVO –BUROCRATICA

1. Iscrizione

Questa fase viene eseguita da un incaricato della segreteria che si occupa dell’iscrizione degli alunni

stranieri in modo continuativo. Essa rappresenta il primo approccio dei genitori stranieri con l'istituzione.

Al fine quindi di garantire un'adeguata cura nell'espletamento di questo incontro di carattere

amministrativo e informativo, si ritiene utile dotare la segreteria di moduli bilingue, onde facilitare la

raccolta delle informazioni.

- Le “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”, febbraio 2014:

“Per facilitare le iscrizioni a inizio anno scolastico, il Ministero ha provveduto a tradurre in inglese

tutte le informazioni utili per la compilazione della domanda d’iscrizione. Se la famiglia del minore

è in posizione di irregolarità e, quindi, lo studente non possiede il codice fiscale, la domanda va

comunque compilata a cura della scuola. L’iscrizione non costituisce requisito per la

regolarizzazione della presenza sul territorio italiano né per il minore, né per i suoi genitori”.

2. Compiti dell’ufficio di segreteria

Consegnare il modulo d’iscrizione, se possibile nella lingua d’origine dell’alunno;

consegnare la scheda di presentazione della scuola in generale, se possibile nella lingua d’origine

dell’alunno;

consegnare la scheda di presentazione dell’istituto, anche in lingua inglese;

fornire ai genitori informazione sul sistema scolastico italiano;

acquisire i certificati di vaccinazione obbligatoria. Se il minore non è vaccinato e la famiglia dichiara

di non voler provvedere, tale decisione deve essere comunicata all’A.S.L di competenza;

avvisare tempestivamente i docenti della Commissione Accoglienza al fine di favorire le successive

fasi dell’accoglienza;

informare i genitori che l’alunno sarà accolto nella scuola di competenza dopo alcuni giorni

dall’iscrizione;

procedere con una segnalazione all’autorità competente nel caso in cui il minore straniero non sia

accompagnato;

acquisire l’opzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica;

definire una data per l’incontro fra i genitori e il nuovo alunno con il Dirigente Scolastico e i docenti

della commissione “accoglienza”;

se necessario chiedere l’intervento di un mediatore linguistico.

L’ufficio, inoltre deve provvedere alla raccolta di materiale utile, quale:

permesso di soggiorno se presente (viene rilasciato all’alunno che ha compiuto 14 anni o ad uno dei genitori);

documenti anagrafici (carta d’identità, codice fiscale, certificato di cittadinanza, certificato di nascita);

documentazione relativa alla precedente scolarità, se esistente (certificato attestante gli studi compiuti nel

Paese d’origine o la dichiarazione del genitore dell’alunno attestante la classe o il tipo di istituto frequentato.

Il documento scolastico, se redatto in lingua d’origine, può essere tradotto da traduttori ufficiali accreditati

presso il tribunale).

FASE COMUNICATIVO-RELAZIONALE

Il primo incontro con gli alunni stranieri e i loro genitori coinvolgerà il Dirigente Scolastico, ove

opportuno, i componenti della Commissione Accoglienza alunni stranieri e l'incaricato di segreteria per

il passaggio delle informazioni raccolte in fase di iscrizione secondo il Protocollo.

La raccolta delle notizie indispensabili per una prima conoscenza dell’alunno consentirà alla

Commissione di adottare decisioni adeguate sia relativamente alla classe in cui inserirlo, sia

relativamente ai percorsi di facilitazione da attivare.

A questo punto la Commissione concorderà con l'alunno e la sua famiglia tempi e modalità per

l'accertamento di prerequisiti linguistici e di conoscenza mediante una o più prove scritte, articolate in

tempi da stabilirsi. Ai fini della valutazione delle abilità, delle competenze, dei bisogni specifici di

apprendimento e degli interessi, ove lo si riterrà opportuno, nel caso in cui l'alunno non abbia le

competenze per rispondere ai questionari scritti, si effettuerà solo il colloquio orale.

La Commissione comunicherà poi alla famiglia la necessità di uno spazio temporale (circa una

settimana) utile a decidere l’inserimento dell'alunno, la preparazione della classe prescelta ad accogliere

il nuovo arrivato e la predisposizione e l'attivazione di eventuali specifici interventi di facilitazione

dell’apprendimento della lingua italiana.

FASE EDUCATIVO-DIDATTICA

1. Criteri di assegnazione alla classe

I criteri di riferimento per l’assegnazione alla classe sono definiti sulla base di quanto previsto:

- dalle “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”, febbraio 2014: “

…gli alunni stranieri vengono iscritti, in via generale, alla classe corrispondente all’età

anagrafica, salvo che il Collegio Docenti deliberi, sulla base di specifici criteri, l’iscrizione ad una

classe diversa, tenendo conto, tra l’altro, delle competenze, abilità e dei livelli di conoscenza della

lingua italiana dell’alunno. In questo caso è prevista al più l’assegnazione alla classe

immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella anagrafica”.

- l’art. 45, comma 2, del D.P.R del 31 agosto 1999 n° 394: “I minori stranieri soggetti all’obbligo

scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il collegio dei

docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:

a) dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare

l’iscrizione ad una classe, immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente

all’età anagrafica;

b) dall’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno;

c) del corso di studi eventualmente seguito nel Paese d’origine;

d) del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno.

L'iscrizione del minore alla scuola dell'obbligo può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno

scolastico.

In base alle leggi suddette i minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico verranno dunque iscritti alla

classe corrispondente all’età anagrafica salvo che la Commissione Accoglienza, in accordo con il

Dirigente Scolastico, deliberi l’iscrizione ad una classe diversa; spetterà, difatti, alla Commissione

valutare, sulla base di specifici criteri, le competenze, le abilità e le conoscenze della lingua italiana

dell’alunno straniero.

La scelta della classe d’inserimento avverrà sulla base dei seguenti criteri:

si eviterà di formare classi con presenza straniera dominante e si cercherà di inserire in ogni classe

non più di 4-5 alunni stranieri che siano, a parità di età, di diverse etnie; ciò per dare a tutte le classi

l’opportunità di conoscere e imparare ad interagire con diverse culture;

si terrà conto del numero degli allievi per classe, in modo da creare gruppi-classe numericamente

omogenei;

si terrà altresì conto del livello di complessità e della presenza di altre situazioni problematiche

(alunni DSA, alunni BES, alunni ripetenti), aspetti significativi o dinamiche relazionali dei diversi

gruppi-classe, per distribuire equamente il compito delle programmazioni individualizzate.

La Commissione, nel periodo immediatamente seguente alla scelta della classe d’inserimento:

raccoglie una documentazione volta a definire il profilo iniziale del bambino/ragazzo e sul suo

percorso scolastico, se possibile;

verifica l’inserimento dell’alunno dopo un breve periodo;

fornisce ai docenti di classe le schede di monitoraggio del comportamento non verbale e verbale;

fornisce i primi dati raccolti al team- docenti che accoglierà il bambino neo-arrivato.

La commissione accoglienza

Viene istituita per l’a.s.2017/2018 la “Commissione Accoglienza”, quale articolazione del Collegio

Docenti, così composta:

COMMISSIONE ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

Dirigente Scolastico Dott.ssa Elena LABBATE

Scuola Secondaria I grado

Prof.ssa Carmela Torraco (plesso di Salandra)

Prof.ssa Filomena Tosti (plesso di Salandra)

Prof. Nicola Martelli (plesso di Calciano

Scuola Primaria

Ins. Maria Rosa Garaguso (plesso di Salandra)

Ins. Donato Antonio Tricarico (plesso di S. Mauro Forte)

Ins. Rachele Rubino (plesso di Calciano)

2. Strategie didattiche

Il Consiglio di Classe individuerà modalità di semplificazione o di facilitazione linguistica secondo una

programmazione didattica personalizzata (come previsto dall’attuale normativa sui BES) nei seguenti

termini:

1. rilevazione dei bisogni specifici di apprendimento;

2. uso di materiali visivi, musicali, grafici, ove opportuno e possibile;

3. semplificazione linguistica;

4. adattamento e facilitazione di programmi curriculari;

5. istituzione di un progetto intensivo di alfabetizzazione in lingua italiana L2.

Finalità: acquisizione della lingua italiana come strumento comunicazionale e culturale.

LA VALUTAZIONE FORMATIVA DEGLI ALUNNI STRANIERI

La valutazione formativa degli alunni che seguono un percorso di alfabetizzazione in L2 prende in

considerazione gli specifici apprendimenti richiesti all'alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la

motivazione, l'impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate.

Per gli alunni stranieri occorre tenere in considerazione la situazione di eventuale svantaggio linguistico

e i tempi di apprendimento dell’italiano come L2. Gli alunni con cittadinanza non italiana necessitano

anzitutto di interventi didattici di natura transitoria relativi all’apprendimento della lingua italiana, e solo

in via eccezionale si deve ricorrere alla formalizzazione di un vero e proprio PDP.

La valutazione finale non può che essere strettamente collegata al percorso di

insegnamento/apprendimento proposto, che, per gli alunni stranieri neo-arrivati sarà necessariamente

personalizzato e sostenuto da interventi specifici per l’apprendimento della lingua italiana. In particolare,

quando si deve decidere il passaggio o meno alla classe successiva, occorre far riferimento a una pluralità

di elementi e di considerazioni fra cui non può mancare una previsione di “sviluppo” dell’alunno in

rapporto all’età e alle motivazioni. Pertanto il Consiglio di Classe decide il passaggio alla classe

successiva.

Per quanto riguarda gli esami al termine del primo ciclo la normativa non permette di differenziare

formalmente le prove per gli studenti stranieri ma solo per gli studenti con bisogni educativi speciali

certificati o comunque forniti di un PDP; nel caso di notevoli difficoltà comunicative, è possibile

prevedere la presenza di mediatori linguistici e nel colloquio orale possono essere inseriti contenuti

relativi alla cultura e alla lingua del Paese d’origine dell’alunno.

In particolare il Consiglio di classe:

potrà decidere che gli alunni stranieri, i quali, non conoscendo la lingua italiana, partono da

un’evidente situazione di svantaggio, possano avere una valutazione nelle materie pratiche e meno

legate alla lingua, come educazione motoria, musicale, arte e immagine e matematica, in alcuni casi

lingua straniera;

dovrà coinvolgere la famiglia nei diversi momenti del processo valutativo e prevedere la presenza

di un mediatore linguistico durante i colloqui con i genitori e durante la consegna delle schede di

valutazione qualora la famiglia non sia in grado di comunicare in lingua italiana. In assenza di tale

figura bisognerà prevedere la possibilità di trasmettere il documento di valutazione dell’alunno

debitamente tradotto.

FASE SOCIALE: L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA

All'interno di un quadro socio-culturale di multiculturalità, l'Istituto, nel sostenere la crescita dei suoi

discenti, si pone come finalità l'educazione interculturale intesa come una prospettiva interdisciplinare,

un valore inerente tutte le discipline e le metodologie del curriculum scolastico e che si rivolge senza

eccezione a tutti gli alunni, insegnanti e personale dell'Istituto.

Pertanto, la scuola intende attivare percorsi d'insegnamento e di apprendimento finalizzati a:

Promuovere il dialogo, l’apertura, il confronto con le varie culture;

Progettare percorsi educativi e didattici interculturali disciplinari e interdisciplinari curriculari;

Promuovere interventi integrativi alle attività curriculari in collaborazione con il territorio (enti

istituzionali, associazioni di mediazione culturale, associazioni di volontariato);

Promuovere e favorire iniziative volte all’accoglienza.

Una dimensione scolastica che valorizzi le diversità, che rifiuti le discriminazioni offrendo pari

opportunità di formazione ai suoi discenti, che attivi dinamiche relazionali di conoscenza e di

accettazione dell’altro, che stimoli al confronto e alla comunicazione è l'unica realtà possibile non solo

per rendere efficaci i processi di apprendimento, ma anche per formare gli alunni al valore del rispetto,

nonché alla cultura della convivenza pacifica, della collaborazione e della solidarietà.

LA VALUTAZIONE

La valutazione è un aspetto molto importante della Programmazione, consente all’alunno

l’autovalutazione e al docente di verificare se quanto pianificato è stato raggiunto o necessita di

revisione. Essa ha per oggetto il rendimento scolastico complessivo che tende a valorizzare le

potenzialità di ogni alunno, il comportamento e il processo di apprendimento. Si attua con strumenti,

tempi e modalità programmati e condivisi dai docenti.

La valutazione è dunque:

formativa ed educativa

punto di riferimento per alunni e genitori

orientativa per le scelte scolastiche La valutazione risponde ai CRITERI di gradualità:

➢ rispetta ritmi e modalità dell'apprendimento e della maturazione personale.

➢ integrazione tra apprendimento teorico e apprendimento attivo e applicativo.

➢ globalità: considera aspetti del comportamento, atteggiamenti, relazioni, conoscenze e competenze.

➢ personalizzazione: in tutte le sue tappe tiene conto del cammino compiuto da ogni alunno.

Tende a valorizzare le potenzialità dell’alunno e si concretizza in un voto in decimi per la cui attribuzione

si fa riferimento ai criteri riportati nelle tabelle che seguono.

Livello di

Competenze

Competenze Voto in

Decimi

Personalizzato Possiede conoscenze complete, approfondite, organiche a carattere

pluridisciplinare.

Elabora strategie risolutive in autonomia e le applica anche in

situazioni complesse nuove.

Ricava informazioni, le rielabora, le organizza in modo personale,

critico e creativo.

Trasferisce le competenze acquisite in altri contesti.

Utilizza un linguaggio ricco, chiaro e appropriato.

10

Approfondito Possiede conoscenze approfondite e organiche a carattere

pluridisciplinare.

Elabora strategie risolutive in autonomia e le applica in situazioni

complesse note. Ricava informazioni, le rielabora e le organizza in

modo personale e costruttivo.

Utilizza e applica correttamente tutte le procedure e le tecniche

operative. Utilizza un linguaggio chiaro e appropriato.

9

Organizzato Possiede conoscenze approfondite e organizzate. Organizza il lavoro

ed imposta strategie risolutive in

situazioni problematiche note.

Ricava informazioni, le rielabora e opera collegamenti.

Utilizza e applica correttamente procedure e tecniche operative

8

Ordinato Utilizza un linguaggio appropriato Possiede conoscenze ordinate e

strutturate.

Organizza il lavoro e usa in modo consapevole le strategie risolutive.

Ricava informazioni, le rielabora e opera collegamenti.

Applica in modo prevalentemente corretto le tecniche operative.

Utilizza un linguaggio chiaro.

7

Essenziale Possiede le conoscenze essenziali.

Organizza il proprio lavoro ed utilizza semplici strategie risolutive.

Coglie le informazioni esplicite e le rielabora in modo lineare.

Utilizza procedure e tecniche operative semplici. Utilizza un linguaggio semplice.

6

Parziale Possiede conoscenze sommarie. Lavora con scarsa autonomia.

Coglie parzialmente le informazioni esplicite e le rielabora. Applica

con difficoltà le tecniche operative. Utilizza un linguaggio poco

corretto.

5

Limitato Possiede conoscenze lacunose e frammentarie 4

Limitato Applica in modo stentato le tecniche operative.

Utilizza un linguaggio non corretto.

Possiede conoscenze episodiche.

4

limitato Non applica le tecniche operative.

Utilizza un linguaggio non corretto.

3

Inesistente Non possiede competenze. 2

Si precisa che per la Scuola Primaria la valutazione in decimi si esprime fino al livello di competenza

“parziale”.

DIMENSIONE METACOGNITIVA

INTERESSE

PARTECIPAZIONE

IMPEGNO

METODO di LAVORO

1

2 Scarso

3

4

5 Saltuario

1

2

3 Passiva

4

5 Discontinua

1

2 Limitato

3

4

5 Irregolare

1

2 Dispersivo

3

4

5 Approssimativo

6 Accettabile

7 Spontaneo

8 Continuo

9 Attivo

10 Vivo

6 Adeguata

7 Costante

8 Attiva

9 Propositiva

10 Costruttiva

6 Superficiale

7 Adeguato

8 Costante

9 Assiduo

10 Notevole

6 Per lo più autonomo

7 Autonomo

8 Organizzato

9 Preciso ed efficace

10 Produttivo

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

RISPETTO DELLE

REGOLE DI CONVIVENZA E

DI BUONA EDUCAZIONE

IN MOMENTI STRUTTURATI

E NON

RISPETTO

DELL’ALTRO

(COMPAGNI,

DOCENTI

E NON DOCENTI)

RISPETTO

DELL’AMBIENTE

E DELLE

ATTREZZATURE

OTTIMO Rispetto sistematico e

consapevole delle regole di

convivenza e di buona

educazione

Stima e considerazione Atteggiamento

corretto e

responsabile

OTTIMO Rispetto sistematico delle

regole di convivenza e di

buona educazione

DISTINTO Rispetto costante delle regole

di convivenza e di buona

educazione

BUONO Rispetto discontinuo delle

regole di convivenza e di buona

educazione

SUFFICIENTE Rispetto occasionale delle

regole di convivenza e di buona

Ascolto partecipativo e collaborazione

Disponibilità

all’ascolto e

interazione

Propensione all’ascolto

Atteggiamento corretto

Atteggiamento

positivo

Rispetto discontinuo

educazione Indifferenza Incuria

INSUFF. Mancanza di rispetto delle

regole di convivenza e di buona

educazione

Offese verbali e/o

comportamenti

violenti,

intimidatorie e

discriminatorie

Danneggiamento di

beni propri, della

scuola o appartenenti

ad altri

VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (D. Leg.vo n. 62/2017)

Riferimenti legislativi

Il decreto legislativo n.62 del 2017, recante norme in materia di valutazione e di certificazione

delle competenze, approvato ai sensi dell’art.1 commi 180 e 181 della Legge 107/2015, pur lasciando

inalterata la natura formativa della valutazione, apporta importanti modifiche al decreto n.122 del

2009, Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione.

Le nuove regole sulla valutazione sono entrate in vigore il 31 maggio scorso, mentre dal 1°

settembre 2017, per effetto delle abrogazioni disposte, si dà il via alla cessazione dell’efficacia di molti

articoli del vecchio DPR n.122/2009.

Al decreto n. 62/2017 è seguito il DM n. 741/2017, dedicato a disciplinare in modo organico

gli esami di Stato di Scuola Secondaria di I Grado, il DM n. 742/2017, con il quale sono stati adottati

i modelli nazionali di certificazione nazionale delle competenze e la nota n. 1865 del 10 ottobre 2017,

volta a fornire indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato

nelle scuole del primo ciclo di istruzione.

Nuovi criteri relativi alla valutazione

La valutazione si configura come un processo, ha funzione formativa e di orientamento, è volta

a documentare non soltanto gli esiti dell’apprendimento, ma anche lo sviluppo dell’identità personale

dello studente ed a promuovere l’autovalutazione in relazione all’acquisizione di conoscenze, abilità

e competenze.

Essa è riferita a ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali per il

curricolo e alle attività svolte nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”, che continua a trovare

espressione nel voto complessivo delle discipline dell’area storico-geografica.

La valutazione è espressa in decimi, ma i voti vanno accompagnati da una descrizione dei

livelli di apprendimento.

La corrispondenza tra voto e livelli di apprendimento può essere esplicitata tramite la

definizione di descrittori e rubriche di valutazione, volte a descrivere i processi formativi – in termini

di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale – e il livello globale di sviluppo degli

apprendimenti conseguito.

La valutazione viene effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe per la Scuola

Primaria, le cui operazioni di scrutinio sono presiedute esclusivamente dal Dirigente Scolastico e dal

Consiglio Di Classe per la Scuola Secondaria di I Grado.

I docenti di potenziamento non esprimono una valutazione in relazione agli alunni cui è rivolta

la loro attività di insegnamento, ma forniscono solo elementi di informazione sui livelli di

apprendimento conseguiti e sull’interesse manifestato dagli alunni, relativamente alla disciplina

interessata dal potenziamento

I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni della classe. Nel caso di

più docenti di sostegno che seguono lo stesso alunno, la valutazione sarà congiunta, ossia tramite

l’espressione di un unico voto.

La valutazione dell’insegnamento di religione cattolica e quella delle attività alternative

all’insegnamento di religione cattolica, per i soli studenti che se ne avvalgono, è espressa con un

giudizio sintetico sull’interesse manifestato ed i livelli di apprendimento raggiunti ed è riportata su

una nota distinta.

La valutazione del comportamento è espressa per tutto il primo ciclo mediante un giudizio

sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di Cittadinanza e Costituzione.

Nella Scuola Secondaria di I Grado, invece, il giudizio fa riferimento, oltre che allo sviluppo

delle competenze di Cittadinanza e Costituzione, anche allo Statuto degli studenti e delle studentesse

e al Patto di corresponsabilità approvato dalla scuola.

Ammissione alla classe successiva.

Obbligo di organizzazione di strategie di recupero

L’ammissione alla classe successiva è stata oggetto di importanti modifiche introdotte dal

decreto legislativo n. 62/2017, attuativo della legge n. 107/2015 e dalla nota n. 1865 del 10 ottobre

2017, volta a fornire indicazioni alle scuole in merito a valutazione, certificazione delle competenze

ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione.

Gli alunni della Scuola Primaria sono ammessi alla classe successiva (II, III, IV e V) e alla

prima classe della Scuola Secondaria di I Grado anche in presenza di livelli di apprendimento

parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.

Da quanto detto sopra, consegue che l’alunno viene ammesso alla classe successiva anche se

in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più

discipline, da riportare nel documento di valutazione.

La scuola, a seguito della valutazione periodica e finale, comunica opportunamente e

tempestivamente alle famiglie degli alunni interessati eventuali livelli di apprendimento parzialmente

raggiunti o in via di prima acquisizione e si impegna ad adottare specifiche strategie di intervento, al

fine di migliorare i livelli di apprendimento e far recuperare le carenze riscontrate.

La non ammissione alla classe successiva è contemplata soltanto in casi eccezionali e

comprovati da specifiche motivazioni; deve essere deliberata all’unanimità dai docenti della classe

nell’ambito dello scrutinio finale, presieduto dal dirigente scolastico e deve avvenire sulla base dei

criteri definiti dal Collegio dei Docenti.

Nella Scuola Secondaria di Primo Grado, il Consiglio di Classe, prima di procedere alla

valutazione finale, verifica, per ciascun alunno, la validità dell’anno scolastico, ossia se l’allievo abbia

frequentato o meno i tre quarti del monte ore annuale personalizzato.

Il monte ore personalizzato è definito dall’ordinamento della Scuola Secondaria di I Grado e

in esso rientrano tutte le attività svolte dall’alunno, che sono oggetto di valutazione periodica e finale

da parte del Consiglio di Classe.

La scuola, tramite delibera del Collegio dei Docenti, stabilisce motivate deroghe al limite

suddetto per casi eccezionali debitamente documentati, fermo restando che il Consiglio di Classe abbia

gli elementi necessari per valutare l’alunno.

La scuola deve comunicare agli allievi e alle famiglie, all’inizio dell’anno scolastico, l’orario

annuale personalizzato e il limite minimo delle ore di presenza per la validità dell’anno scolastico

stesso; deve anche rendere note le deroghe al limite di ore di frequenza, deliberate dal Collegio dei

Docenti.

E’ necessario, inoltre, informare periodicamente le famiglie di ogni alunno sul numero di ore

di assenza effettuate. La tempistica relativa alla predetta informazione è stabilita autonomamente dalle

Istituzioni scolastiche, fermo restando che la stessa deve avvenire prima degli scrutini intermedi e

finali.

In sede di scrutinio finale, per gli alunni, per i quali viene accertata la non validità dell’anno

scolastico, o nel caso in cui gli alunni rientrino nelle deroghe ma non si hanno elementi necessari alla

valutazione, il Consiglio delibera la non validità dell’anno scolastico, non procede alla valutazione e

delibera la non ammissione alla classe successiva.

Anche per la Scuola Secondaria di I Grado c’è la possibilità di ammissione alla classe

successiva in presenza di carenze in una o più discipline, diversamente da quanto dettato dal

precedente DPR n. 122/09 e dal decreto-legge n. 137/2008, convertito con modificazioni dalla legge

n. 169/2008, sulla base dei quali, per essere ammessi alla classe successiva, era necessario aver

conseguito la sufficienza in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.

Questo quanto dettato dal citato decreto legge all’articolo 3 (cui rimanda il DPR 122/09):

‘’Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di Stato a conclusione del ciclo, gli

studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di

discipline.’’

L’articolo 6 del decreto legislativo n. 62/2017 – commi 1 e 3 – prevede invece quanto segue:

‘’1. Le alunne e gli alunni della Scuola Secondaria di I Grado sono ammessi alla classe

successiva e all’esame conclusivo del primo ciclo, salvo quanto previsto dall’articolo 4, comma 6, del

decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e dal comma 2 del presente articolo.

3. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino

carenze nell’acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, l’istituzione scolastica,

nell’ambito dell’autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento

dei livelli di apprendimento.

Secondo le nuove disposizioni, dunque, gli alunni sono ammessi alla classe successiva eccetto

quanto previsto dal comma 2, ossia nei casi in cui il Consiglio di Classe decida, adeguatamente

motivata, la non ammissione, in presenza di una parziale o mancata acquisizione dei livelli di

apprendimento in una o più discipline.

In quest’ultimo caso, diversamente che per la Scuola Primaria, non è prevista l’unanimità ma

la maggioranza.

Si evidenzia che, se determinante per la decisione assunta dal Consiglio di Classe, il voto

espresso nella deliberazione di non ammissione dall’insegnante di religione cattolica o di attività

alternative, per i soli alunni che si avvalgono di tali insegnamenti, diviene un giudizio motivato

riportato nel verbale.

Il comma 3, prevede inoltre che, in caso di non ammissione, la scuola debba attivare apposite

strategie di recupero, affinché gli allievi migliorino i livelli di apprendimento. Considerato che le

carenze possono essere riscontrate anche nella valutazione finale, è chiaro che gli studenti possono

essere promossi alla classe successiva anche con una o più insufficienze, le quali possono essere

registrate nel documento di valutazione finale.

Ciò anche alla luce del fatto che l’alunno dovrà essere oggetto delle summenzionate specifiche

strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento (non soltanto il recupero in itinere ma anche

appositi corsi, visto che le carenze sono ammesse anche nell’ambito della valutazione finale), strategie

non previste dal DPR 122/09.

La scuola, a seguito della valutazione periodica e finale, comunica opportunamente e

tempestivamente alle famiglie degli alunni interessati eventuali livelli di apprendimento parzialmente

raggiunti o mancanti.

Criteri per l’ammissione agli esami della Sc. Sec. I Grado.

Il decreto legislativo n. 62/2017 ha modificato anche i criteri di ammissione e le modalità di

svolgimento e valutazione dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.

In sede di scrutinio finale, il Consiglio di Classe, presieduto dal dirigente scolastico o da un

suo delegato, dispone l’ammissione degli studenti all’esame di Stato, in via generale, anche nel caso

di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline (voto inferiore

a 6/10).

I requisiti per essere ammessi sono i seguenti:

1. aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le

eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti;

2. non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Stato

prevista dall’articolo 4, commi 6 e 9 bis, del DPR n. 249/1998 e nello Statuto degli studenti

e delle studentesse ossia l’esclusione dallo scrutinio finale;

3. aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese

predisposte dall’Invalsi (il cui voto non influisce sul voto finale a conclusione dell’esame).

Per i soli alunni ammessi all’esame di Stato, in sede di scrutinio finale, il Consiglio di Classe

attribuisce un voto di ammissione espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali.

Tale voto va espresso sulla base del percorso scolastico triennale effettuato da ciascun/a

allievo/a, nel rispetto dei criteri e delle modalità definiti dal Collegio dei Docenti ed inseriti nel PTOF

e può anche essere inferiore a 6/10, qualora l’alunno/a sia stato/a ammesso/a anche in caso di parziale

o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline.

Il voto di ammissione concorre alla determinazione del voto finale d’esame.

Sebbene nelle parti normative dedicate all’esame non si parli dell’abrogazione della norma che

prevedeva la non ammissione alla classe successiva in caso di voto di comportamento inferiore a 6/10,

è evidente che la stessa non ha più validità, mentre resta valida la norma secondo cui è possibile la

non ammissione alla classe successiva, in base a quanto previsto dallo Statuto degli studenti e delle

studentesse nei confronti di coloro i quali è stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo

scrutinio finale (articolo 4, commi 6 e 9 bis, del DPR n. 249/1998).

Cittadinanza e Costituzione

Secondo quanto stabilito nell’art.1 nel Decreto Legislativo n.62/2017, la valutazione del

comportamento degli alunni di Scuola Secondaria di I Grado dovrà considerare lo sviluppo delle

competenze di Cittadinanza e Costituzione, con riferimento anche allo Statuto degli studenti e delle

studentesse, al Patto educativo di corresponsabilità e ai Regolamenti approvati dalle istituzioni

scolastiche.

Il successivo art.2 dispone un altro adempimento: la valutazione delle attività svolte

nell’ambito di «Cittadinanza e Costituzione» fermo restando quanto previsto all’articolo 1 del

Decreto Legge n.137 del 2008, convertito nella Legge 169/2008.

Per le competenze di cittadinanza, il primo documento ineludibile è rappresentato dalle

Indicazioni nazionali per il curricolo di cui al D.M. n.254 del 2012, il paragrafo “Per una nuova

cittadinanza” è ricco di spunti per comprendere quale sia il senso attribuito al termine cittadinanza.

Tra l’altro le Indicazioni Nazionali riportano anche la Raccomandazione del Parlamento

europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento

permanente.

Nel documento europeo si afferma che “le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno

bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e

l’occupazione”. Tra le otto competenze citate, già utilizzate dalle scuole all’interno dei modelli della

certificazione delle competenze, rilasciate al termine della Scuola Primaria e Secondaria di I Grado,

ne spiccano due che fanno maggiore leva sul concetto di cittadinanza: le competenze civiche e sociali

e lo spirito di iniziativa e di imprenditorialità, le altre sono considerate egualmente utili per poter

esercitare quella “cittadinanza attiva” di cui tanto si parla.

La recente Nota Ministeriale n.1830 del 2017, avente ad oggetto ‘’Orientamenti per il PTOF’’,

indica, inoltre, alle scuole, nella prospettiva di accrescere le competenze di cittadinanza, di tenere

conto, in fase di progettazione, del Piano per l’Educazione alla Sostenibilità, presentato lo scorso

luglio, che ha recepito i Goals dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, relativi a: povertà, fame,

salute e benessere, istruzione di qualità, uguaglianza di genere, acqua pulita e igiene, energia pulita

e accessibile, lavoro dignitoso e crescita economica, industria, innovazione e infrastrutture, riduzione

delle disuguaglianze, città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabili, azioni per il

clima, la vita sott’acqua, la vita sulla Terra, pace, giustizia e istituzioni forti, partnership per gli

obiettivi.

Il compito per le scuole è di recepire tali obiettivi “per costruire sempre più una scuola che

sia strumento per la sostenibilità sociale, economica e ambientale”, prevedendo iniziative concrete

che siano motivo di sviluppo sostenibile e contribuiscano alla crescita della cittadinanza attiva.

L’altro adempimento per le scuole riguarda la valutazione delle attività di Cittadinanza e

Costituzione, che ovviamente non sarà espressa attraverso un voto distinto, ma ricadrà nell’ambito

storico-geografico.

L’articolo 1 del DL 137 del 2008, convertito con modificazioni, dalla Legge n.169 del 2008,

sottolinea che “iniziative analoghe sono avviate anche nella scuola dell’infanzia”.

Per tali attività, un punto di riferimento resta la Circolare ministeriale n.100 del 2008 che ha

fornito alle scuole le prime informazioni sull’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, indicando

le piste da seguire:

sviluppare “principi, temi e valori della Costituzione nonché le norme concernenti l’esercizio

attivo e responsabile della cittadinanza in un’ottica di pluralismo istituzionale;

approfondire, attraverso iniziative di studio, confronti e riflessioni, i contenuti e i profili più

rilevanti dei temi, dei valori e delle regole che costituiscono il fondamento della convivenza

civile;

in fase di verifica in itinere provvedere, laddove possibile, all’inserimento di alcuni

significativi argomenti nella programmazione delle aree “storico-geografica” e “storico

sociale” e delle discipline riconducibili a tali aree; per gli argomenti aventi carattere e valenza

trasversale, nella programmazione delle altre aree e discipline;

svolgere ogni opportuna opera di sensibilizzazione perché le conoscenze apprese al riguardo

si trasformino in competenze personali di ogni studente; stabilire, o consolidare, ogni utile

raccordo e interlocuzione con le famiglie, con gli Enti Locali e con le agenzie culturali operanti

sul territorio.

La successiva Circolare Ministeriale n. 86 del 2010, sull’insegnamento di Cittadinanza e

Costituzione ha dato indicazioni ancora più dettagliate sui contenuti, i quali devono far leva sulla

conoscenza approfondita della Costituzione, sullo studio degli Statuti regionali, sui documenti

nazionali, europei e internazionali (la Carta europea dei diritti fondamentali, la Carta delle Nazioni

Unite, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, la Convenzione dei diritti dell’infanzia, Carta

dei valori, della cittadinanza e dell’integrazione) sulla trasversalità con le altre discipline che può

prevedere i temi della legalità e della coesione sociale, dell’appartenenza nazionale ed europea nel

quadro di una comunità internazionale ed interdipendente, dei diritti umani, delle pari opportunità, del

pluralismo, del rispetto delle diversità, del dialogo interculturale, dell’etica della responsabilità

individuale e sociale, della bioetica, della tutela del patrimonio artistico e culturale, della sensibilità

ambientale e lo sviluppo sostenibile, del benessere personale e sociale, del fair play nello sport, della

sicurezza nelle sue varie dimensioni e stradale in particolare, della solidarietà, del volontariato e della

cittadinanza attiva.

La Circolare n.86 insiste, dunque, soprattutto sulla duplice dimensione integrata alle

discipline dell’area storico-geografica e storico-sociale, sulla dimensione educativa che attraversa ed

interconnette l’intero processo di insegnamento/apprendimento e su quello relativo alla valutazione

di Cittadinanza e Costituzione, essa “trova, infatti, espressione nel complessivo voto delle discipline

delle aree storico-geografica e storico-sociale di cui essa è parte integrante. Cittadinanza e

Costituzione influisce inoltre nella definizione del voto di comportamento per le ricadute che

determina sul piano delle condotte civico-sociali espresse all’interno della scuola così come durante

esperienze formative fuori dell’ambiente scolastico. La partecipazione ad iniziative di cittadinanza

attiva promosse dalle istituzioni scolastiche e/o in collaborazione con il territorio, infine, oltre a

costituire preziosa esperienza di formazione, configura opportunità di accesso al credito formativo”.

Le scuole dovranno dunque definire le competenze di cittadinanza e le attività di Cittadinanza

e Costituzione che saranno oggetto di valutazione nei prossimi scrutini.

Certificazione competenze: modello nazionale.

In sintonia con quanto previsto nell’art.9 comma 3 del Decreto legislativo n.62/2017, con il

quale si stabilisce che il modello nazionale per la certificazione delle competenze deve essere emanato

con decreto ministeriale, il MIUR, con il DM n.742 del 3/10/2017, ha adottato i nuovi modelli

nazionali per la certificazione delle competenze; in tale Decreto vengono fornite, anche, utili

indicazioni riguardanti le finalità della certificazione delle competenze, i tempi e le modalità di

compilazione.

Le Istituzioni Scolastiche statali e paritarie del primo ciclo di istruzione, come chiarisce l’art.1

del succitato DM, hanno il compito di certificare l’acquisizione delle competenze progressivamente

acquisite dagli studenti e cioè il progressivo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle

competenze di cittadinanza, a cui l’intero processo di insegnamento-apprendimento è mirato,

sostenendo ed orientando, al contempo, gli studenti verso la scuola del secondo ciclo di istruzione.

Il documento deve essere predisposto durante lo scrutinio finale dai docenti di classe per la

Scuola Primaria e dal Consiglio di Classe per la scuola Secondaria di I grado; deve essere consegnato

alla famiglia degli studenti e, in copia, all’Istituzione Scolastica o formativa del ciclo successivo.

La certificazione delle competenze descrive i risultati del processo formativo al termine della

Scuola Primaria (Allegato A2) e Secondaria I Grado (Allegato B3), secondo una valutazione

complessiva in ordine alla capacità di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi,

complessi e nuovi, reali o simulati.

I due specifici modelli nazionali (Allegati A e B) tengono conto dei criteri indicati nell’art.9

comma 3 del Decreto legislativo n.62/2017, dove si stabilisce chiaramente che la certificazione delle

competenze deve essere redatta sulla base dei seguenti principi:

a) riferimento al profilo dello studente nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola

dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione;

b) ancoraggio alle competenze chiave individuate dall’Unione europea, così come recepite

nell’ordinamento italiano;

c) definizione, mediante enunciati descrittivi, dei diversi livelli di acquisizione delle

competenze;

d) valorizzazione delle eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni di

apprendimento non formale e informale;

e) coerenza con il piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilità;

1. 2

L’Allegato A è il modello nazionale di certificazione che deve essere rilasciato al termine della scuola Primaria e compilato

in sede di scrutinio finale dagli insegnanti di classe al termine del quinto anno, tenendo conto del percorso scolastico

quinquennale.

2. 3

L’Allegato B è il modello nazionale di certificazione che deve essere rilasciato al termine del primo ciclo di istruzione e

compilato in sede di scrutinio finale dal Consiglio di classe del terzo anno di corso della scuola Secondaria I grado, tenendo

conto del percorso scolastico e in riferimento al Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione.

f) indicazione, in forma descrittiva, del livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale di

cui all’articolo 7, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e

certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese.

La certificazione delle competenze non viene rilasciata agli alunni che partecipano all’esame

di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione come privatisti.

Il modello nazionale di certificazione delle competenze è adottato anche per le scuole italiane

all’estero, fatti salvi eventuali adattamenti alle situazioni locali e senza l’integrazione a cura di Invalsi.

I principi generali per la predisposizione di ambedue i modelli, fanno riferimento al Profilo

dello studente, così come definito dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo, alle competenze chiave

individuate dall’Unione Europea e alla descrizione dei diversi livelli di acquisizione delle stesse

competenze.

In ambedue i modelli vengono inserite le seguenti otto competenze chiave europee:

1. Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione

2. Comunicazione nelle lingue straniere

3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

4. Competenze digitali

5. Imparare ad imparare

6. Competenze sociali e civiche

7. Spirito di iniziativa

8. Consapevolezza ed espressione culturale

I docenti in fase di compilazione hanno, inoltre, la possibilità di indicare e valorizzare, al punto

9, ulteriori competenze ritenute significative, specificando il relativo ambito disciplinare.

Per ogni competenza viene riportato il riferimento al Profilo dello studente, diversificato per

scuola Primaria e per scuola Secondaria I grado.

Il livello di competenza conseguito deve essere esplicitato mediante precisi indicatori

contraddistinti con le lettere A – B – C – D.

Negli stessi modelli viene indicato il significato delle singole lettere:

Prove Invalsi

Per quanto riguarda le Prove Invalsi, sono confermate in Seconda e Quinta Primaria.

Nell’ultima classe viene introdotta una prova in Inglese coerente con il Quadro Comune

Europeo di riferimento delle Lingue e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo.

Nella certificazione rilasciata al termine della Primaria non è presente la sezione dedicata

all’Invalsi.

Nella secondaria di I grado le prove si sostengono in terza, ma non fanno più parte dell’esame.

Restano Italiano e Matematica e si aggiunge l’Inglese.

Le prove saranno computer-based e si svolgeranno ad aprile. La partecipazione sarà requisito

per l’accesso all’Esame, ma non inciderà sul voto finale. Entro il mese di ottobre, di ogni anno, le

scuole riceveranno dall’Invalsi le informazioni necessarie per lo svolgimento delle prove.

La certificazione delle competenze è integrata da una sezione, predisposta e redatta a cura

dell’Invalsi, che descrive i livelli conseguiti nelle Prove nazionali di Italiano e Matematica e da

un’ulteriore sezione predisposta e redatta sempre dall’Invalsi, che certifica le abilità di comprensione

e uso della lingua Inglese (ascolto e lettura) ed esito della Prova nazionale, come indicato nell’art. 7,

comma 3, del Decreto legislativo n. 62/2017, dove si stabilisce quanto segue: “Per la prova di inglese,

l’INVALSI accerta i livelli di apprendimento attraverso prove di posizionamento sulle abilità di

comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le

Lingue, eventualmente in convenzione con gli enti certificatori, senza nuovi o maggiori oneri per la

finanza pubblica”.

Valutazione alunni disabili.

Per gli studenti con disabilità certificate ai sensi della legge 104/1992, come prevede l’art.3

comma 2 e l’art.4 comma 5 del DM n.742/2017, il modello nazionale può essere accompagnato, ove

necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati relativi alle competenze

del Profilo dello studente agli obiettivi specifici del Piano educativo individualizzato.

Il decreto 62, se da una parte riconferma molte delle norme già esistenti, dall’altra introduce

due importanti novità sulla valutazione.

Nello specifico, le disposizioni generali dell’art.11 per il primo ciclo di istruzione sono le

seguenti:

➢ la valutazione degli alunni con disabilità certificata è riferita:

▪ al comportamento

▪ alle discipline

▪ alle attività svolte sulla base dei documenti previsti dall’articolo 12, comma 5, della

Legge n.104 del 1992 e del Piano Educativo Individualizzato.

Nella valutazione degli alunni con disabilità i docenti perseguono l’obiettivo di cui all’art.314,

comma 2, del D.Lgs. n.297 del 1994 ossia lo sviluppo delle potenzialità della persona disabile

nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.

L’ammissione alla classe successiva e all’ Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di

istruzione avviene secondo quanto disposto dal presente decreto (articoli 3 e 6 rispettivamente per la

Scuola Primaria e Secondaria di I Grado) tenendo a riferimento il Piano Educativo Individualizzato.

Gli alunni con disabilità partecipano alle prove standardizzate di cui agli articoli 4 e 7.

“Il Consiglio di Classe o i docenti contitolari della classe possono prevedere adeguate misure

compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre

specifici adattamenti della prova ovvero l’esonero della prova” (comma 4, art.11).

Le alunne e gli alunni con disabilità sostengono le prove di esame al termine del primo ciclo

di istruzione con l’uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché ogni altra forma di ausilio

tecnico loro necessario, utilizzato nel corso dell’anno scolastico per l’attuazione del piano educativo

individualizzato (comma 5, art.11).

Per lo svolgimento dell’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, la

sottocommissione, sulla base del Piano Educativo Individualizzato, relativo alle attività svolte, alle

valutazioni effettuate e all’assistenza eventualmente prevista per l’autonomia e la comunicazione,

predispone, se necessario, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove

differenziate idonee a valutare il progresso dell’alunna o dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità

e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del

superamento dell’esame e del conseguimento del diploma finale (comma 6, art.11).

L’esito finale dell’esame viene determinato sulla base dei criteri previsti dall’articolo 8 che

disciplina lo svolgimento ed esito dell’Esame di Stato (comma 7, art.11).

Prima novità introdotta dall’articolo 11 del decreto 62: se l’alunno disabile non si

presenta agli esami di Stato si rilascia un attestato di credito formativo. La nuova disposizione introdotta riguarda il comma 8 dell’art.11, all’interno del quale si

prescrive che “alle alunne e agli alunni con disabilità che non si presentano agli esami viene

rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è comunque titolo per l’iscrizione e la

frequenza della Scuola Secondaria di Secondo Grado ovvero dei corsi di istruzione e formazione

professionale, ai soli fini del riconoscimento di ulteriori crediti formativi da valere anche per percorsi

integrati di istruzione e formazione”.

In passato, il rilascio dell’attestato dei crediti formativi in sostituzione del diploma di licenza

media era regolato nell’Ordinanza Ministeriale n.90 del 2001, l’art.11 comma 12, che così

stabiliva: “al fine di garantire l’adempimento dell’obbligo scolastico di cui alla legge 20.1.1999, n.9

e dell’obbligo formativo di cui alla legge 17.5.1999, n.144, il Consiglio di Classe delibera se

ammettere o meno agli esami di licenza media gli alunni in situazione di handicap che possono anche

svolgere prove differenziate in linea con gli interventi educativo-didattici attuati sulla base del

percorso formativo individualizzato, secondo le indicazioni contenute nell’art.318 del D.L.vo

16.4.1994, n.297.

Tali prove devono essere idonee a valutare l’allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli

di apprendimento iniziale. Ove si accerti il mancato raggiungimento degli obiettivi del PEI, il

Consiglio di Classe può decidere che l’alunno ripeta la classe o che sia comunque ammesso agli

esami di licenza, al solo fine del rilascio di un attestato di credito formativo. Tale attestato è titolo per

l’ iscrizione e la frequenza delle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi

da valere anche per percorsi integrati”.

Il rilascio dell’attestato all’alunno disabile era quindi decisione assunta dal Consiglio di Classe,

in relazione ai risultati del PEI, e non conseguenza di una ‘non presentazione’ dell’alunno disabile

all’esame di Stato.

Nel decreto n.62, il legislatore considera l’assegnazione dell’attestato di credito formativo solo

in ordine all’assenza degli alunni disabili agli esami di Stato, svilendo di fatto il ruolo dei Consigli di

Classe e della stessa famiglia dell’alunno disabile, che insieme hanno condiviso il percorso

dell’alunno, predisposto sulle sue reali potenzialità.

Nel comma 8 dell’art.11 del tutto assente risulta infatti l’ipotesi che l’alunno non si presenti

agli esami per motivi ampliamente giustificabili tali da condurre la Commissione d’esame a

predisporre delle prove suppletive. Per cause probabilmente non ascrivibili a responsabilità

dell’alunno disabile non sembra giusto negare la possibilità di iscrizione alle scuole superiori.

Seconda novità: la certificazione delle competenze dell’alunno disabile

Nell’art.9 del decreto N. 62 si prevede che la certificazione delle competenze dell’alunno

disabile sia coerente con il suo Piano Educativo Individualizzato.

In attesa dell’emanazione dei modelli nazionali per la certificazione delle competenze

preannunciate dallo stesso articolo 9, i singoli Consigli di Classe possono attivarsi per definire, in

relazione all’alunno disabile, i livelli di competenza che si prenderanno in considerazione come mete

raggiungibili.

Le scuole sono dunque chiamate a fissare, nell’ambito dell’autonomia scolastica, linee di

azioni uniche e condivise, in attesa di nuove disposizioni o dell’emanazione di circolari ministeriali in

merito.

Valutazione alunni DSA

Le modalità di valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento sono stabilite

nell’art.11 del D.Lgs. 62 del 2017. Le nuove disposizioni sono chiaramente più corpose rispetto a

quanto già fissato nel precedente DPR 122 del 2009.

Buona parte della norma in questione è stata desunta direttamente dal Decreto Ministeriale del

12 luglio 2011, n.5669, emanato ai sensi dell’art.7, comma 2, della Legge 170 del 2010 che ha

riconosciuto i disturbi specifici di apprendimento e a cui sono allegate le Linee guida per il diritto allo

studio degli alunni e degli studenti con DSA.

L’art.6 del citato decreto ministeriale, dedicato alle forme di verifica e di valutazione, rimane

un riferimento imprescindibile, le indicazioni del decreto si armonizzano infatti a quelle disposte nel

decreto 62.

All’articolo 11 del decreto 62 si rileva quanto segue:

“per le alunne e gli alunni con disturbi specifici di apprendimento certificati ai sensi della

Legge 170 del 2010, la valutazione degli apprendimenti, incluse l’ammissione e la partecipazione

all’esame finale del primo ciclo di istruzione, sono coerenti con il piano didattico personalizzato

predisposto nella Scuola Primaria dai docenti contitolari della classe e nella Scuola Secondaria di I

Grado dal Consiglio di Classe” (comma 9 art.11).’’

“Per la valutazione delle alunne e degli alunni con DSA certificato le scuole adottano

modalità che consentano all’alunno di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento

conseguito, mediante l’applicazione delle misure dispensative e degli strumenti

compensativi” (comma 10 art.11).

Per ciascuna disciplina, dunque, occorre stabilire gli strumenti compensativi e le misure

dispensative che verranno adottate al fine di permettere all’alunno di dimostrare l’apprendimento

conseguito.

Nel decreto 5669, l’art.4 afferma che i percorsi didattici individualizzati e personalizzati

articolano gli obiettivi (…) sulla base del livello e delle modalità di apprendimento dell’alunno,

adottando proposte di insegnamento che tengano conto delle abilità possedute e potenzino anche le

funzioni non coinvolte nel disturbo.

È bene tener presente che ciò che si adotta deve essere poi attivato concretamente nel rispetto

del Piano Didattico Personalizzato predisposto, da ciò l’obbligo, per i Consigli di Classe, di riportare

a verbale, in fase di monitoraggio del PDP, non genericamente gli strumenti e le misure adottate, ma

l’applicazione effettiva di quanto stabilito e approvato.

“Per l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione la commissione può riservare

alle alunne e agli alunni tempi più lunghi di quelli ordinari” (comma 11 art.11).

Tali decisioni andranno inserite all’interno del Piano Didattico Personalizzato.

“L’utilizzazione di apparecchiature e di strumenti informatici può essere consentita solo nel

caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti

funzionali allo svolgimento dell’esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove

scritte” (comma 11 art.11) .

L’utilizzo degli strumenti informatici da parte delle alunne e degli alunni non può essere

improvvisato solo in occasione dell’esame, ma l’uso deve essere stato continuo anche durante le

verifiche in corso d’anno o comunque detti strumenti informatici devono essere ritenuti funzionali allo

svolgimento dell’esame, dal che si ricava che la commissione d’esame sia tenuta a giustificarne

l’utilizzo.

“Per l’alunna o l’alunno la cui certificazione di disturbo specifico di apprendimento preveda

la dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, in sede di esame, la sottocommissione stabilisce

contenuti della prova orale sostitutiva della prova scritta di lingua straniera” (comma 12 art.11).

La dispensa dalla prova scritta deve risultare dalla certificazione di DSA, lo stesso principio è

espresso nell’art.6 del D.M. n.5669 del 2011.

Il Collegio dei Docenti, dunque, deve stabilire in tempo utile, all’interno dei criteri e delle

modalità da inserire nel Piano Triennale dell’offerta Formativa, anche quelli relativi alla valutazione

generale degli alunni con DSA, comprendenti le fattispecie della dispensa dalla prova scritta di lingua

straniera o eventualmente dall’esonero dell’insegnamento delle lingue straniere.

I Consigli di Classe possono definire, sulla base delle specifiche situazioni soggettive, le

modalità proprie di svolgimento della prova orale. La documentazione prodotta sarà poi utilizzata

dalle sottocommissioni in sede di esame per stabilire le modalità e i contenuti della prova orale

sostitutiva appunto della prova scritta di lingua straniera.

Le modalità fanno parte integrante delle disposizioni valutative assunte dai Consigli di Classe,

sempre coerenti con quelle deliberate dal Collegio dei Docenti, nella considerazione della specifica

valutazione adottata nell’ambito del Piano Didattico Personalizzato predisposto per il singolo alunno.

Nel comma 12 dell’art.11, poiché si parla di dispensa dalla prova scritta di lingua straniera per

il primo ciclo, ciò implica stabilire per quale lingua sia predisposta la dispensa giacché si studiano due

lingue (lingua inglese e seconda lingua comunitaria).

La certificazione dell’alunno diventa un riferimento ineludibile.

“In caso di particolare gravità del disturbo specifico di apprendimento, anche in comorbilità

con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l’alunna o l’alunno, su richiesta

della famiglia e conseguente approvazione del Consiglio di Classe, è esonerato dall’insegnamento

delle lingue straniere e segue un percorso didattico personalizzato. In sede di Esame di Stato sostiene

prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento

dell’esame e del conseguimento del diploma” (comma 13 art.11)

Nel suddetto comma si afferma che in caso di gravità del disturbo specifico di apprendimento

o qualora tali disturbi specifici coesistano insieme nella stessa persona anche con altri disturbi di

sviluppo o patologie, in presenza quindi di comorbilità, è possibile chiedere l’esonero

dall’insegnamento delle lingue straniere.

Per poter ottenere l’esonero dalle lingue straniere, occorre che la gravità del disturbo risulti

dal certificato diagnostico, la richiesta deve essere presentata dalla famiglia, il Consiglio di Classe

deve approvarla e in ultimo l’alunna o l’alunno deve seguire un percorso didattico personalizzato.

Lo stesso principio è espresso nell’art.6 del decreto 5669: ‘’All’esame di Stato gli alunni

sostengono prove differenziate, predisposte sulla base del percorso svolto che hanno valore

equivalente ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma.’’

“Le alunne e gli alunni con DSA partecipano alle prove standardizzate di cui all’articolo 4 e

7. Per lo svolgimento delle suddette prove, il Consiglio di Classe può disporre adeguati strumenti

compensativi coerenti con il Piano Didattico Personalizzato. Le alunne e gli alunni con DSA

dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall’insegnamento della lingua straniera

non sostengono la prova nazionale di lingua inglese di cui all’articolo 7” (comma 14 art.11).

I Consigli di Classe dovranno predisporre la tipologia di strumenti compensativi che la scuola

adotterà per le prove standardizzate opportunamente adattate alle specifiche situazioni soggettive e al

Piano Didattico Personalizzato predisposto.

“Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami del primo ciclo e nelle tabelle affisse

all’albo di istituto non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione

delle prove” (comma 15 art.11).

La stessa disposizione è contenuta nell’art.10 del DPR n.122 del 2009.

Nel Collegio dei Docenti, nei Consigli di Classe e nei Dipartimenti Disciplinari, andranno,

dunque, rivisti i criteri e le modalità che andranno a confluire nel Piano Triennale dell’Offerta

Formativa e cioè:

▪ le modalità di valutazione che consentano agli alunni con DSA di dimostrare il livello

di apprendimento conseguito; ▪ gli strumenti compensativi per i quali sarà consentito l’utilizzo

▪ i contenuti orali sostitutivi della prova scritta di lingua straniera in presenza di dispensa dalla prova scritta

▪ le attività che l’alunno svolgerà in caso di esonero dall’insegnamento delle lingue

straniere, giacché la norma (comma 13 art.11) prevede che l’alunno segua un percorso didattico

personalizzato.

Una stessa linea di azione e la piena condivisione collegiale sono passaggi dovuti per evitare

il rischio di contenziosi che il non rispetto delle nuove disposizioni potrebbe generare.

Attività alternative alla Religione Cattolica

La valutazione delle attività alternative alla Religione Cattolica è disciplinata nell’art.2 del

D.Lgs. n.62 de 2017. Rispetto al DPR 122 del 2009, il nuovo decreto introduce le seguenti novità:

ai sensi dell’art.2, comma 3 del decreto, tali docenti incaricati delle attività alternative

all’insegnamento della Religione Cattolica partecipano alla valutazione delle alunne e degli alunni

che si avvalgono dei suddetti insegnamenti. Nel decreto 122 del 2009 tali docenti fornivano

preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull’interesse manifestato e il profitto

raggiunto da ciascun alunno.

La valutazione delle attività alternative all’insegnamento della Religione Cattolica è

resa su nota distinta con giudizio sintetico sull’interesse manifestato e i livelli di apprendimento

conseguiti (comma 7, art.2). Il docente di attività alternative esprime dunque un giudizio.

Nel caso in cui si verifichi quanto disposto dal comma 2 dell’art.6, ovvero deliberazione

di non ammissione alla classe successiva nella scuola secondaria di I grado e all’esame conclusivo

di primo ciclo, il comma 4 dell’art.6 dispone che “il voto espresso dal docente per le attività

alternative, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi di detto insegnamento, se determinante,

diviene un giudizio motivato iscritto a verbale”.

In sintesi, i docenti incaricati delle attività alternative, al pari degli insegnanti di Religione

Cattolica, partecipano agli scrutini intermedi e finali degli alunni che si sono avvalsi del suddetto

insegnamento. Invero la Nota ministeriale 695 del 2012 ha chiarito che “i docenti di attività

alternativa partecipano a pieno titolo ai Consigli di Classe per gli scrutini periodici e finali nonché

all’attribuzione del credito scolastico per gli studenti di Scuola Secondaria di II Grado, limitatamente

agli alunni che seguono le attività medesime”. Di già la Circolare ministeriale n.316 del 1987

sosteneva che “gli stessi diritti e doveri spettano ai docenti dell’attività didattica alternativa,

limitatamente, anche per essi, in sede di operazioni di valutazione periodica e finale, agli alunni che

seguono l’attività stessa.

Sulla base di quanto disposto nel nuovo decreto sulla valutazione di tali attività, alle scuole

spetta quindi definire e condividere:

le modalità di valutazione delle attività alternative ossia stabilire collegialmente i

giudizi sintetici che saranno utilizzati in sede di valutazione e i relativi descrittori esprimenti

l’interesse manifestato e i livelli di apprendimento conseguiti, così come richiesto dal comma 7

dell’art.2.

In vista del peso assegnato alla valutazione di tali attività, per realizzare all’interno dei Consigli

di Classe giudicanti una uniformità nella valutazione, il Collegio è tenuto a considerare alcuni aspetti

fondamentali; infatti secondo le nuove disposizioni che prevedono la valutazione delle attività

alternative all’IRC attraverso l’espressione di un giudizio sintetico, le scuole dovrebbero adoperarsi

per garantire agli alunni e alle alunne la stessa tipologia di offerta formativa, escludendo quindi la

libera diversificazione progettuale che può determinare obiettivi e risultati di apprendimento differenti.

In fase di progettazione, sarà dunque necessario tenere presente quanto disposto dai seguenti

documenti:

Circolare ministeriale n.368 del 1985 che all’art.2 rubricato ‘’Modalità di

organizzazione in dipendenza della scelta di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della

Religione Cattolica’’, stabilisce quanto segue:

“la scelta di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica non

deve quindi dar luogo a nessuna forma diretta o indiretta di discriminazione. (…) Il rispetto dell’

anzidetto principio implica che la scuola, e per essa il capo di istituto e il Collegio dei Docenti ai

quali compete lo responsabilità complessiva della programmazione educativa e didattica ai sensi

dell’ art. 4 del Dpr 31 marzo 1974, n. 416, assicura agli alunni che non si avvalgono

dell’insegnamento della Religione Cattolica, ogni opportuna attività culturale, con l’assistenza

degli insegnanti, escluse le attività curricolari comuni a tutti gli alunni”. Il principio espresso

della non coincidenza dei contenuti delle attività alternative con quelle specificamente curricolari

comuni a tutti gli alunni indirizza pertanto verso la scelta di tematiche che non siano già trattate

dalle altre discipline;

Circolare Ministeriale n.316 del 1987 che dispone: “per lo svolgimento delle attività

didattiche e formative previste per gli alunni non avvalentisi, si ribadisce la necessità che da

parte dei Collegi dei Docenti siano formulati precisi programmi (…) Relativamente alle esigenze

connesse con lo svolgimento dello studio o delle attività individuali per gli alunni che ne facciano

richiesta, da svolgere nei locali scolastici in modo coerente con le finalità della scuola, il capo di

istituto deve sottoporre all’esame ed alle deliberazioni degli organi collegiali la necessità di

attrezzare spazi, ove possibile, nonché organizzare servizi, assicurando idonea assistenza agli

alunni, compito questo che discende dalla natura stessa dell’istituzione scolastica. L’assistenza

può configurarsi come attività volta ad offrire contributi formativi ed opportunità di riflessione

per corrispondere agli interessi anche di natura applicativa che siano eventualmente

rappresentati dagli studenti”.

Nella stessa circolare si danno indicazioni sui possibili contenuti delle attività formative, da

prevedere in alternativa all’IRC, il documento di lavoro riguarda i “diritti dell’uomo”.

A prescindere dall’autonomia professionale del singolo docente incaricato di attività

alternative, è giusto, in fase di progettazione che il Collegio definisca, come ribadisce la stessa

circolare n.316, precisi programmi, che diano luogo ad una linea progettuale comune, identificando

anche i parametri della valutazione.

DIMENSIONE ORGANIZZATIVA E AMMINISTRATIVA

I DOCENTI SEDE SALANDRA

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

BENEVENTO Simona

CASTELLANO Lucrezia

GRASSI Anna Felicia

GRIECO Nunzia

MARASA' Letizia Maria

MARZARIO Stefania

MASTRANGELO Gladys Carolina

MAZZIOTTA Maria Antonietta

ROMANIELLO Michele

TORRACO Carmela

TOSTI Filomena

ZIZZAMIA Rosa Angela

ZOTTI Domenico

TOTALE N. 13

SCUOLA PRIMARIA

DARAIO Caterina

DINNELLA Pierina

GARAGUSO Maria Rosa

LAURIA Angela

LOPERGOLO Michela

MARRAUDINO Giulia

MARZARIO Rosa Antonia

MORENA Maria Saveria

SARAINO Mariana Alessandra

TERRANOVA Marianna

VENEZIA Michela

ZAGARIA Margherita

TOTALE N. 12

SCUOLA INFANZIA

D'EUFEMIA Giuseppina

FORNABAIO Margherita

IANDOLI Carmela

MASIELLO Ottavia

MONTANARO Donatella

QUALTIERI Carmela

SCOTELLARO Paola

SELVAGGI ALBANESE Margherita

VENEZIA Michela

ZAGARIA Donata Rosa

TOTALE N. 10

I DOCENTI SEDE SAN MAURO FORTE

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

CARONE Lucia

CAVUOTI Rosa

LINSALATA Domenico

LOIACONO Leonardo G.

LOTITO Maria Rosaria

MAGGIO Rosaria

MARASA' Letizia Maria

MASTRANGELO Gladys Carolina

ROMANIELLO Michele

TORRACO Carmela

ZIZZAMIA Rosa Angela

TOTALE N. 11

SCUOLA PRIMARIA

BIANCACCIO Antonietta

CAVUOTI Rosa

FORTE Elena

FERRARO Emilia Antonietta

GUIDA Alfonso

NOTA Antonella

SARAINO Mariana Alessandra

SERRA Iolanda

TRICARICO Donato

TOTALE N. 9

SCUOLA INFANZIA

CAVUOTI Rosa

QUIRINO Maddalena

TRICARICO Alberta

TOTALE N. 3

I DOCENTI SEDE CALCIANO

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

ALBANO Carmela

BENEVENTO Simona

CAVUOTI Rosa

LOTITO Maria Rosaria

MARASA’ Letizia Maria

MARTELLI Nicola

MASTRANGELO Gladys Carolina

ROMANIELLO Michele

SUMMA Katia

ZACCAGNINO Lucia

TOTALE N. 10

SCUOLA PRIMARIA

DI MATTEO Marianna

CAVUOTI Rosa

RUBINO Rachele

SINISGALLO Maria Maddalena

SOLDO Tiziana

TOTALE N. 5

SCUOLA INFANZIA

CAVUOTI Rosa

CENTOLA Rosa

MONTESANO Angela

TOTALE N. 3

ORGANIGRAMMA/FUNZIONIGRAMMA

STAFF DIRIGENZIALE

NOMI FUNZIONI COMPITI

Dott.ssa

ELENA LABBATE

DIRIGENTE

SCOLASTICO

Prof.Ssa Grassi Anna 1° COLLABORATORE

DEL D. S.

Organizzazione e coordinamento aree di

azione Istituto Comprensivo

Ins. Marraudino Giulia 2° COLLABORATORE

DEL D.S.

Responsabile Scuola Primaria

Ins. Ferraro Emilia REFERENTE PLESSO

SAN MAURO FORTE

Rapporti periodici con la sede centrale e

con i collaboratori del D.S. e del DSGA

comunicare ai colleghi le indicazioni

assunte dal D.S.

Segnalare tempestivamente le emergenze

Collaborare in occasione delle prove di

evacuazione.

Controllare il servizio mensa.

Effettuare comunicazione telefoniche di

Servizio.

Diffondere circolari, comunicazioni ed

informazioni al personale.

Controllare le firme di presa visione.

organizzando un sistema di comunicazione

interna funzionale e rapida.

Disporre che i genitori accedano ai locali

scolastici nelle modalità e nei tempi previsti

dai regolamenti interni all’Istituto.

Controllare che le persone esterne abbiano

un regolare permesso della Presidenza per

accedere ai locali scolastici.

Ins. Rubino Rachele REFERENTE PLESSO

CALCIANO

FUNZIONI STRUMENTALI

NOMI FUNZIONI COMPITI

Ins. Serra Iolanda Area 1

Gestione e

monitoraggio del

P.T.O.F.

Revisione, aggiornamento e stesura in formato

elettronico e cartaceo del documento PTOF 2017/18

Coordinamento in itinere e monitoraggio finale di

progetti e di questionari di valutazione delle varie

componenti (docenti, alunni, genitori)

Presentazione al collegio del P.T.O.F. e dei risultati dei

monitoraggi

Aggiornamento, stesura, diffusione (anche tramite

mailing list) e archiviazione di tutta la documentazione

inerente il P.T.O.F. e le attività in esso previste

Elaborazione di un documento di sintesi del P.T.O.F. per

gli Enti territoriali e di un documento informativo alle

famiglie da consegnarsi all’inizio dell’anno scolastico

con il calendario degli incontri scuola-famiglia, le attività

e i viaggi di istruzione, i sistemi valutativi, ecc.

f. Collaborazione con lo staff della dirigenza e con le

altre FF.SS.

Prof. Linsalata

Domenico

Area 2

Sostegno al lavoro

dei docenti.

Realizzazione di

progetti formativi

Gestisce l’accoglienza e l’inserimento dei docenti in

ingresso.

Rileva i disagi nel lavoro ed attiva e/o interventi di

risoluzione.

Promuove uno stile di comunicazione e collaborazione

costruttivo con e tra i docenti.

Affianca, in particolare, i nuovi docenti con un’azione di

consulenza.

Raccoglie, disamina , produce e diffonde materiali

informativi ed operativi (modelli, schemi, griglie per

progettazioni, verifica e valutazione, …) riferiti al Suo

ambito di competenza.

Propone al Collegio e/o al Dirigente iniziative, attività,

progetti.

Analizza i bisogni formativi, coordina e gestisce il Piano

annuale di formazione e di aggiornamento.

Coordina le attività di informazione e orientamento in

ingresso.

Coordina la progettazione delle attività di formazione e

aggiornamento dei docenti.

Coordina le attività di produzione, gestione e

documentazione dei materiali didattici.

Cura il monitoraggio in itinere e finale dei risultati delle

attività di recupero.

Lavora a contatto con il Dirigente Scolastico e il DSGA

al fine di rendere fattibile l’erogazione di interventi

formativi a favore dei docenti.

Collaborazione con lo staff della dirigenza e con le altre

FF.SS.

Ins. Lauria Angela Area 3

Integrazione/

Inclusione e

prevenzione e

tutela del disagio

• Coordinamento delle attività e dei gruppi di lavoro

relativi alla disabilità (GLH operativi e d’Istituto);

• Controllo, aggiornamento e archiviazione della

documentazione relativa ai disabili, ai dsa ed ai bes

• Coordinamento dei PEI degli alunni diversamente abili

• Organizzazione GLHI, GLH, incontri vari e gestione

dei BES

• Coordinamento, organizzazione delle attività per gli

alunni DSA e BES

• Coordinamento dei PEP per gli alunni DSA e BES

• Attivazione ed elaborazione di progetti e iniziative a

favore degli studenti H e con bisogni speciali

• Consulenza sulle difficoltà degli studenti con bisogni

speciali

• Promozione di attività di sensibilizzazione e di

riflessione didattico/pedagogica per coinvolgere

e impegnare l’intera comunità scolastica nel processo

di inclusione

• Diffusione tra i docenti di sostegno e i coordinatori

delle classi che abbiano alunni con BES di una

modulistica comune per la programmazione, la

valutazione e le relazioni finali, oltre che di materiale

didattico utile ad una didattica inclusiva.

• Monitoraggio delle iniziative di compensazione e

sostegno.

• Monitoraggio dell’inserimento degli alunni

diversamente abili/stranieri/svantaggiati

• Partecipazione alle attività della commissione

Continuità fornendo supporto ai docenti dei tre ordini di

scuola

• Collaborazione con lo staff della dirigenza e con le altre

FF.SS.

Ins. Zagaria Rita Area 4

Realizzazione di

progetti formativi.

Viaggi

d’istruzione.

Organizzazione, Coordinamento e cura dei viaggi

d'Istruzione e delle attività integrative.

Valutazione, proposta e coordinamento di partecipazione

a spettacoli, concorsi, ecc.....

Curare la progettazione e realizzazione Progetto

"Accoglienza".

Collaborazione con lo staff della dirigenza e con le altre

FF.SS.

COMMISSIONE PTOF COMMISSIONE CURRICOLO

VERTICALE

NOMI COMPITI NOMI COMPITI

Ins. Serra Elaborazione, revisione e

aggiornamento PTOF

2017/18

Prof. Romaniello Elaborazione,

revisione e

aggiornamento

curricolo verticale

Ins. Biancaccio Ins. Scotellaro

Ins. Dinnella Ins. Tricarico A.

Ins. Ferraro Ins. Garaguso

Ins. Marraudino Ins. Lauria

Ins. Rubino Ins. Lopergolo

Ins. Terranova Ins. Rubino

Prof.ssa Castellano Prof. Loiacono

Prof.ssa Grassi Prof . Martelli

Prof.ssa Mazziotta Prof .ssa Torraco

Prof.ssa Tosti

Ins. Selvaggi

Ins. Zagaria D.

COMMISSIONE RAV - PDM

NOMI COMPITI

Prof.ssa Tosti Filomena Elaborazione, revisione e aggiornamento RAV - PDM

Ins. Dinnella Pierina

Ins. Morena

Ins. Lopergolo

Ins. Marraudino

Ins. Selvaggi

Ins. Scotellaro

CONSIGLIO D’ISTITUTO

NOMI FUNZIONI RUOLI

DOTT.SSA

ELENA LABBATE Dirigente scolastico

Bruno Rosa Genitore Componente

Daraio Caterina Docente Componente

Donnola Leonardo Genitore Componente

Ferraro Emilia Docente Componente

Filazzola Isabella Genitore Componente

Lamarra Angela Genitore PRESIDENTE

Mazziotta Giuseppe Genitore Componente

Mazziotta Rosaria Docente SEGRETARIA

Pantone Rocco ATA Componente

Santochirico Tommaso Genitore Componente

Selvaggi Albanese Margherita Docente Componente

Torraco Carmela Docente Componente

Zagaria Margherita Docente Componente

GIUNTA ESECUTIVA

NOMI FUNZIONI RUOLI

Dott.ssa Elena Labbate Dirigente Scolastico Presidente

Sig.ra Angela Verrascina DSGA Segretaria

Sig.ra Donnola Leonardo Genitore Componente

Sig. Santochirico Tommaso Genitore Componente

Sig. Pantone Rocco Collaboratore ATA Componente

Ins. Selvaggi Albanese Margherita Docente Componente

COMMISSIONE ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

NOMI FUNZIONI COMPITI

Dott.ssa Elena LABBATE Dirigente Scolastico Incontro con gli alunni stranieri

e i loro genitori

Prof.ssa Carmela Torraco

Prof.ssa Filomena Tosti

Prof. Nicola Martelli

Referenti

Scuola Secondaria I grado

Accoglienza alunni stranieri e i

loro genitori.

Raccolta delle notizie

indispensabili per una prima

conoscenza dell’alunno.

Rapporto scuola-famiglia

Decisioni riguardanti:

i criteri di assegnazione alla

classe e i relativi percorsi di

facilitazione;

i tempi e le modalità per

l'accertamento di prerequisiti

linguistici e di conoscenza

mediante una o più prove

scritte e/o orali.

Ins. Maria Rosa Garaguso

Ins. Donato Antonio Tricarico

Ins. Rachele Rubino

Referenti Scuola Primaria

Gruppo per l’Inclusione scolastica (GLI)

NOMI FUNZIONI COMPITI

Prof. Linsalata Domenico

Prof.ssa Mazziotta Maria A.

Ins Lauria Angela

Ins. Saraino Mariana

Ins. Qualtieri Carmela

Ins. Tricarico Alberta

Ins. Centola Rosa

Ins.Sinisgallo Maria M.

Gruppo di lavoro per

l’Inclusione (GLI),

Supportare il collegio dei docenti nella

definizione e realizzazione del Piano per

l’Inclusione nonché i docenti

nell’attuazione dei PEI.

LA SEGRETERIA

AREA AMMINISTRATIVA

Direttore dei Servizi

Amministrativi e Generali

Sig.ra VERRASCINA Angela

Assistenti amministrativi Sig. IACOVINO Angelo

Sig.ra PUZZUTIELLO Caterina

RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA

I rapporti con le famiglie avvengono tramite i seguenti incontri istituzionali per comunicazioni

relative alla sfera educativa e didattica:

• Assemblee e consigli di intersezione e di classe

• Colloqui individuali

• Ora di ricevimento (Scuola secondaria I grado), ora di compresenza (Scuola infanzia), incontri

di programmazione (scuola Primaria)

• Consiglio d’istituto

• Consegna documento di valutazione.

IL FUNZIONAMENTO

SEGRETERIA Direttore Servizi Amministrativi e Generali

Assistenti Amm.vi

Ricevimento del pubblico:

Dal lunedì al venerdì: ore 11.30 – 12.30

Dal martedì e giovedì: ore 16.30 – 17.30

PRESIDENZA

Dirigente Scolastico

Ricevimento docenti:

nei giorni di presenza in orario non coincidente con

l’attività didattica

Ricevimento del pubblico: previo

appuntamento

COLLABORATORI

SCOLASTICI

SALANDRA: n.6 unità

S. MAURO FORTE: n.2 unità

CALCIANO: n. 2 unità

FABBISOGNO DELLE RISORSE UMANE

ORGANICO PERSONALE DOCENTE - INFANZIA

2016/2017

SCUOLA DELL’INFANZIA

5 SEZIONI

MATERIA CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE

COMUNE POSTO COMUNE 10

IRC RELIGIONE 7,30

SOSTEGNO

2017/2018

SCUOLA DELL’INFANZIA

6 SEZIONI

MATERIA CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE

COMUNE POSTO COMUNE 12

IRC RELIGIONE 9

SOSTEGNO

2018/2019

SCUOLA DELL’INFANZIA

6 SEZIONI

MATERIA CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE

COMUNE POSTO COMUNE 12

IRC RELIGIONE 9

SOSTEGNO

SCUOLA PRIMARIA

8 CLASSI A TEMPO NORMALE - 3 CLASSI A TEMPO PIENO

MATERIA CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE

COMUNE POSTO COMUNE 15 9

SOSTEGNO SOSTEGNO 3

RELIGIONE RELIGIONE 1

PERSONALE DOCENTE - PRIMARIA

2016/2017

2017/2018

SCUOLA PRIMARIA

7 CLASSI A TEMPO NORMALE - 4 CLASSI A TEMPO PIENO

MATERIA CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE

COMUNE POSTO COMUNE 18 1

SOSTEGNO SOSTEGNO 3

RELIGIONE RELIGIONE 1

2018/2019

SCUOLA PRIMARIA - 1° ipotesi

6 CLASSI A TEMPO NORMALE - 4 CLASSI A TEMPO PIENO

MATERIA CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE

COMUNE POSTO COMUNE 18 9

SOSTEGNO SOSTEGNO 1

RELIGIONE RELIGIONE 1

SCUOLA PRIMARIA - 2° ipotesi

5 CLASSI A TEMPO NORMALE - 5 CLASSI A TEMPO PIENO

MATERIA CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE

COMUNE POSTO COMUNE 18

SOSTEGNO SOSTEGNO 1

RELIGIONE RELIGIONE 1

PERSONALE DOCENTE SECONDARIA 1 GRADO

2016/2017

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO SALANDRA

4 CLASSI A TEMPO NORMALE

MATERIA CLASSE DI

CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE

LETTERE A043 2 4

MATEMATICA E

SCIENZE

A059 1 6

INGLESE A345 12

FRANCESE A245 8

TECNOLOGIA A033 8

MUSICA A032 8

ED. FISICA A030 8

ARTE A028 8

SOSTEGNO AD00 1

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO CALCIANO

1 CLASSI A TEMPO PROLUNGATO

MATERIA CLASSE DI

CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE

LETTERE A043 1

MATEM. e SCIENZE A059 9 h

INGLESE A345 3 h

FRANCESE A245 2 h

TECNOLOGIA A033 2 h

MUSICA A032 2 h

ED. FISICA A030 2 h

ARTE A028 2 h

RELIGIONE IRC 1 h

2017/2018

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO SAN MAURO FORTE

2 CLASSI A TEMPO PROLUNGATO

MATERIA CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE

LETTERE A043 1 12 h

MATEM. e SCIENZE A059 1

INGLESE A345 6 h

FRANCESE A245 4 h

TECNOLOGIA A033 4 h

MUSICA A032 4 h

ED. FISICA A030 4 h

ARTE A028 4 h

RELIGIONE IRC 2 h

SOSTEGNO AD00 1

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

3 CLASSI A TEMPO NORMALE + 4 CLASSI A TEMPO PROLUNGATO

MATERIA CLASSE DI

CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE

LETTERE A043 4

MATEM. e SCIENZE A059 2 9

INGLESE A345 1 3

FRANCESE A245 14

TECNOLOGIA A033 14

MUSICA A032 14

ED. FISICA A030 14

ARTE A028 14

RELIGIONE IRC 7

SOSTEGNO AD00 2 9

2018/19

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 1^ ipotesi

3 CLASSI A TEMPO NORMALE + 4 CLASSI A TEMPO PROLUNGATO

MATERIA CLASSE DI

CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE

LETTERE A043 4

MATEM. e SCIENZE A059 2 9

INGLESE A345 1 3

FRANCESE A245 14

TECNOLOGIA A033 14

MUSICA A032 14

ED. FISICA A030 14

ARTE A028 14

RELIGIONE IRC 7

SOSTEGNO AD00 2 9

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 2^ ipotesi

2 CLASSI A TEMPO NORMALE + 5 CLASSI A TEMPO PROLUNGATO

MATERIA CLASSE DI

CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE

LETTERE A043 5 5

MATEM. e SCIENZE A059 2 12

INGLESE A345 1 3

FRANCESE A245 14

TECNOLOGIA A033 14

MUSICA A032 14

ED. FISICA A030 14

ARTE A028 14

RELIGIONE IRC 7

SOSTEGNO AD00 2

ISTITUTO COMPRENSIVO “TEN. ROCCO DAVIA” di SALANDRA (Matera)

Via C. Menotti, snc – 75017 SALANDRA

Tel. +39 0835 673027 - Fax +39 0835 673027 E-mail [email protected] PEC [email protected]

con Sezioni Associate in Calciano e San Mauro Forte

2016-2019

SOMMARIO

6) OBIETTIVI DISCIPLINARI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ....................... 3

a) CLASSE PRIMA .................................................................................................................... 3 b) CLASSE SECONDA ............................................................................................................ 1111

1.3 CLASSE TERZA ..............................................................................................................1818 1.4 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO .................................................................................................... 24 • SCUOLA SECONDARIA di I grado - Classe prima. Obiettivi di apprendimento ...................................... 24

• SCUOLA SECONDARIA di I grado - Classe Seconda. Obiettivi di apprendimento ................................... 25

• SCUOLA SECONDARIA di I grado - Classe Terza. Obiettivi di apprendimento ....................................... 25

7) OBIETTIVI DISCIPLINARI SCUOLA PRIMARIA26

a) VERSO I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 26…………...26 2.1.2 Inglese ........................................................................................................................ 3434

2.1.3 Storia.......................................................................................................................... 3838

2.1.4 Geografia ................................................................................................................... 4545

2.1.5 Matematica................................................................................................................. 5151

2.1.6 Scienze........................................................................................................................ 5959

2.1.7 Musica ........................................................................................................................ 6363

2.1.8 Arte e Immagine ......................................................................................................... 6565

2.1.9 Educazione Motoria ................................................................................................... 6969

2.1.10 Tecnologia.................................................................................................................. 7373

2.1.11 Religione .................................................................................................................... 7777

8) PER CAMPI DI ESPERIENZA ED ETÀ: LA SCUOLA DELL’INFANZIA ....................8282

3.1 I CAMPI DI ESPERIENZA........................................................................................83…82

4 CITTADINANZA E COSTITUZIONE .................................................................................9191

91

1 OBIETTIVI DISCIPLINARI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

1.1 CLASSE PRIMA

ITALIANO LINGUA INGLESE SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE)

Ascolto e parlato Ascolto (comprensione orale) Ascolto (comprensione orale)

Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola.

Ascoltare e comprendere testi letterari mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in modo comprensibile a chi ascolta.

Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente relativi alla vita quotidiana.

Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente relativi alla vita quotidiana.

Parlato (produzione e interazione orale) Parlato (produzione e interazione orale)

Produrre frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note.

Interagire con un interlocutore, utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione.

Produrre frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note.

Interagire con un interlocutore, utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione.

Lettura Lettura (comprensione scritta) Lettura (comprensione scritta)

Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l’argomento di cui si parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni.

Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il loro significato globale e identificando parole e frasi familiari.

Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il loro significato globale e identificando parole e frasi familiari.

Scrittura Scrittura (produzione scritta) Scrittura (produzione scritta)

Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti (per utilità personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare).

Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e al proprio vissuto.

Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e al proprio vissuto.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 3 di 92

Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo (Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e attività di interazione orale e di lettura. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua. Applicare le conoscenze morfosintattiche nella propria produzione scritta.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Traguardi per lo sviluppo delle competenze per la lingua inglese

(i traguardi sono riconducibili al Livello A1 del QCER per le lingue del Consiglio d'Europa)

Traguardi per lo sviluppo delle competenze per la seconda lingua comunitaria

(i traguardi sono riconducibili al livello A1 del QCER per le lingue del Consiglio d'Europa)

L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Capisce e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti

relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari ed abituali.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 4 di 92

diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all'organizzazione logico- sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 5 di 92

MUSICA ARTE E IMMAGINE EDUCAZIONE FISICA

Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione. Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumenta li anche polifonici, curando l'intonazione, l'espressività e l'interpretazione. Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi.

Esprimersi e comunicare Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare la realtà percepita. Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali. Osservare e leggere le immagini Guardare e osservare con consapevolezza un'immagine e gli oggetti presenti nell'ambiente descrivendo gli elementi formali, utilizzando le regole della percezione visiva e l'orientamento nello spazio. Comprendere e apprezzare le opere d'arte Individuare in un'opera d'arte, sia antica che moderna, gli elementi essenziali della forma, del linguaggio, della tecnica e dello stile dell'artista per comprenderne il messaggio e la funzione.

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma successiva e poi in forma simultanea (correre / saltare, afferrare / lanciare, ecc).

Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo - espressiva Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di giocosport. Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 6 di 92

Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze

L'alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e

L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (graficoespressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).

L'alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.

STORIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE GEOGRAFIA

4 Uso delle fonti Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato.

5 Organizzazione delle informazioni Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate. Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo. Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, disegni, testi scritti e con risorse

Elaborare e negoziare regole di convivenza civile. Comprendere i rapporti di relazione e l’utilità delle regole. Riconoscere che ogni essere umano è titolare di diritti fondamentali

Orientamento Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano e all'Europa, attraverso gli strumenti dell'osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, ecc.).

Linguaggio della geograficità Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a indicatori socio-demografici ed economici.

➢ Paesaggio

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 7 di 92

digitali. Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite.

Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare.

h) Regione e sistema territoriale Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.

L'alunno utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali "oggetti" geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.). Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 8 di 92

MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA

Conoscere il concetto di insieme e sottoinsieme, rappresentare insiemi e sottoinsiemi usando l’opportuna simbologia. Conoscere il sistema di numerazione decimale. Conoscere le proprietà delle operazioni con i numeri naturali.

Operare in N. Eseguire espressioni di calcolo. Analizzare il testo di un problema individuandone dati, relazioni e richieste. Riconoscere multipli e divisori di numeri naturali e individuare i numeri primi. Conoscere i criteri di divisibilità e scomporre un numero naturale in fattori primi.

Calcolare il M.C.D. e il m.c.m. Conoscere il concetto di frazione e operare con esso. Conoscere gli enti fondamentali e i primi assiomi della geometria e operare con essi. Conoscere il Sistema Metrico Decimale e le misure del tempo e degli angoli. Conoscere proprietà e caratteristiche di poligoni e triangoli e risolvere problemi su di essi. Utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico

Acquisire il concetto di scienze sperimentali, il suo metodo, i suoi strumenti. Acquisire i concetti di temperatura, calore e stati della materia.

Individuare le caratteristiche fondamentali relative all’atmosfera, idrosfera e litosfera. Conoscere e descrivere la struttura e le funzioni della cellula. Conoscere ed individuare caratteristiche fondamentali ed organizzazione dei viventi. Utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico.

Vedere e osservare Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti. Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni. Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione informatica. Rappresentare i dati dell'osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi.

Prevedere e immaginare Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i materiali necessari.

Intervenire e trasformare Smontare semplici oggetti e meccanismi, apparecchiature obsolete o altri dispositivi comuni. Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo e documentando la sequenza delle operazioni.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 9 di 92

Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze

L'alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l'opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e rappresenta forme del piano, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall'uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e ne determina il perimetro. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.

L'alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all'aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici.

L'alunno riconosce e identifica nell'ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 10 di 92

1.2 CLASSE SECONDA

ITALIANO LINGUA INGLESE SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE)

Ascolto e parlato Ascolto (comprensione orale) Ascolto (comprensione orale)

Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente.

Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando l'ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi.

Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti.

Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale.

Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti.

Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale.

Parlato (produzione e interazione orale) Parlato (produzione e interazione orale)

Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari e riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale.

Interagire in modo comprensibile con un interlocutore, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.

Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari e riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale.

Interagire in modo comprensibile con un interlocutore, utilizzando brevi e semplici espressioni e frasi adatte alla situazione.

Lettura Lettura (comprensione scritta) Lettura (comprensione scritta)

Leggere testi narrativi, descrittivi e letterari in lingua italiana contemporanea, e semplici testi poetici cogliendone il senso, le caratteristiche formali più evidenti, l'intenzione comunicativa dell'autore ed esprimendo un motivato parere personale.

Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti audio visivi, cogliendo il loro significato globale e identificando parole e frasi familiari.

Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti audio visivi, cogliendo il loro significato globale e identificando parole e frasi familiari.

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Scrittura Scrittura (produzione scritta) Scrittura (produzione scritta)

Sperimentare liberamente, anche con l'utilizzo del computer, diverse forme di scrittura, adattando il lessico, la struttura del testo, l'impaginazione, le soluzioni grafiche alla forma testuale scelta e integrando eventualmente il testo verbale con materiali multimediali. Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Riconoscere la struttura del nucleo della frase semplice (la cosiddetta frase minima): predicato, soggetto, altri elementi richiesti dal verbo. Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche grammaticali e servirsi di queste conoscenze per rivedere la propria produzione scritta e correggere eventuali errori.

Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi relativi agli argomenti trattati. Riflessione sulla lingua e sull'apprendimento Osservare coppie di parole simili come suono e distinguerne il significato. Osservare parole ed espressioni nei contesti d'uso e coglierne i rapporti di significato. Conoscere e saper utilizzare le principali strutture grammatiche e mettere in relazione costrutti ed intenzioni comunicative.

Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi relativi agli argomenti trattati. Riflessione sulla lingua e sull'apprendimento Conoscere e saper utilizzare le principali strutture grammatiche e mettere in relazione costrutti ed intenzioni comunicative. Riconoscere che cosa si è imparato e che cosa si deve imparare.

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Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze (i

traguardi sono riconducibili al Livello A2 del QCER per le lingue del Consiglio d'Europa)

Traguardi per lo sviluppo delle competenze (i

traguardi sono riconducibili al Livello A1 del QCER per le lingue del Consiglio d'Europa)

L’alunno legge e comprende testi di vario tipo, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti nell'ortografia, chiari e coerenti, legati all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.

L'alunno scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.

L'alunno scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.

MUSICA ARTE E IMMAGINE EDUCAZIONE FISICA

Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all'interno di brani di vario genere e provenienza. Rappresentare gli elementi basilari di brani musicali e di eventi sonori attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali. Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema, televisione, computer).

Esprimersi e comunicare Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali. Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando immagini e opere d'arte. Osservare e leggere le immagini Riconoscere in un testo iconico visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo (linee, colori, forme, volume, spazio) individuando il loro significato espressivo. Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati. Comprendere e apprezzare le opere d'arte Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria e ad altre culture.

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri. Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio, e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità.

Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

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Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico- artistici.

Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardiorespiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all'esercizio fisico.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e autocostruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

L'alunno è in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d'arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti formali dell'opera d'arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.

L'alunno agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell'uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell'ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell'uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all'interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l'importanza di rispettarle.

STORIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE GEOGRAFIA

b) Uso delle fonti Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico. Rappresentare, in un quadro storicosociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul territorio vissuto.

c) Organizzazione delle informazioni Usare cronologie e carte storico geografiche per rappresentare le conoscenze. Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate.

d) Strumenti concettuali

Comprendere i rapporti di relazione e l’utilità delle regole. Costruire legami significativi rispettando e tollerando gli altri. Riconoscere i diritti civili e sociali garantiti dalla Costituzione.

9) Orientamento Estendere le proprie carte mentali all'Europa, attraverso gli strumenti dell'osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, ecc.).

10) Linguaggio della geograficità Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a

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Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti.

• Produzione scritta e orale Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico della disciplina. Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali.

indicatori socio demografici ed economici. Localizzare sulla carta geografica gli Stati europei; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell'Italia e degli Stati europei nel mondo.

▪ Paesaggio Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani ed europei, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare.

▪ Regione e sistema territoriale Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze

L'alunno comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell'umanità con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell'Italia, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Coglie nei paesaggi europei della storia le progressive trasformazioni operate dall'uomo sul paesaggio naturale.

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MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA

Conoscere i vari tipi di frazione. Ridurre una frazione ai minimi termini. Trasformare due o più frazioni allo stesso denominatore. Conoscere numeri decimali limitati e illimitati. Trasformare un numero decimale nella corrispondente frazione generatrice. Operare con le frazioni Estrarre la radice quadrata Conoscere le proprietà delle proporzioni e saperle applicare Risolvere problemi su percentuali, interesse e sconto Conoscere le proprietà dei quadrilateri e calcolare il loro perimetro Conoscere ed individuare caratteristiche, proprietà e parti di circonferenza e cerchio Individuare le proprietà di poligoni inscritti e circoscritti ad una circonferenza Applicare le formule geometriche per il calcolo di aree di figure piane e risolvere problemi Conoscere e applicare il Teorema di Pitagora Utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico

Conoscere e descrivere la struttura dell’atomo e distinguere elementi e composti, miscugli e soluzioni. Conoscere gli elementi fondamentali di chimica organica e inorganica. Conoscere gli elementi che caratterizzano i vari tipi di moto e le formule per calcolare la velocità e l’accelerazione. Conoscere il concetto di forza e le leggi che regolano l’equilibrio e il movimento dei corpi. Conoscere e descrivere i vari apparati e sistemi del corpo umano. Utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico.

E. Vedere, osservare e sperimentare Eseguire misurazioni e rilievi grafici o fotografici sull'ambiente scolastico o sulla propria abitazione. Effettuare prove e semplici indagini sulle proprietà fisiche, chimiche, meccaniche e tecnologiche di vari materiali. Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità.

F. Prevedere, immaginare e progettare Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o necessità. Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso quotidiano.

G. Intervenire, trasformare e produrre Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della tecnologia (ad esempio: preparazione e cottura degli alimenti). Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di software specifici.

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Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze

L'alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina l’area, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni rappresentati in tabelle e grafici.

L'alunno ha una visione della complessità del sistema dei viventi. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livello macroscopico. Possiede corrette informazioni sulla cura e il controllo della propria salute. Realizza esperienze.

L'alunno riconosce nell'ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.

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1.3 CLASSE TERZA

ITALIANO LINGUA INGLESE SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE)

Ascolto e parlato Ascolto (comprensione orale) Ascolto (comprensione orale)

Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell’emittente.

Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentandolo in modo chiaro.

Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari.

Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di brevi messaggi orali.

Parlato (produzione e interazione orale) Parlato (produzione e interazione orale)

Interagire con un interlocutore, comprendere ed esporre le proprie idee in modo comprensibile.

Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi note. Interagire in modo comprensibile, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.

Lettura Lettura (comprensione scritta) Lettura (comprensione scritta)

Leggere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie) individuando tema principale e intenzioni comunicative dell’autore.

Leggere e individuare informazioni implicite ed esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali.

Leggere e individuare informazioni implicite ed esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali.

Scrittura Scrittura (produzione scritta) Scrittura (produzione scritta)

Scrivere testi di diverso tipo (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo), adeguati allo scopo e al destinatario. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale, così da comprendere e usare le parole dell’intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei

Produrre risposte a questionari sui testi; Scrivere brevi lettere personali, utilizzando funzioni e lessico adeguati. Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento Osservare coppie di parole simili come suono e distinguerne il significato. Osservare parole ed espressioni nei contesti d'uso e coglierne i rapporti di significato. Conoscere e saper utilizzare le principali strutture grammatiche e mettere in relazione costrutti ed intenzioni comunicative.

Produrre risposte a questionari sui testi; Scrivere brevi lettere personali, utilizzando funzioni e lessico adeguati. Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento Osservare coppie di parole simili come suono e distinguerne il significato. Osservare parole ed espressioni nei contesti d'uso e coglierne i rapporti di significato. Conoscere e saper utilizzare le principali strutture grammatiche e mettere in relazione costrutti ed intenzioni comunicative.

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principali tipi testuali; riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole, la struttura logico sintattica della frase, le parti del discorso, le categorie lessicali.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

Traguardi per lo sviluppo delle competenze (i

traguardi sono riconducibili al Livello A2 del QCER per le lingue del Consiglio d'Europa)

Traguardi per lo sviluppo delle competenze (i

traguardi sono riconducibili al Livello A1 del QCER per le lingue del Consiglio d'Europa)

L’alunno interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre ad essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile. Ascolta e comprende testi di vario tipo diretti e trasmessi dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Legge e scrive correttamente testi letterari di vario tipo (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo).

L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Interagisce con un interlocutore in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari ed abituali.

MUSICA ARTE E IMMAGINE EDUCAZIONE FISICA

Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche. Improvvisare, rielaborare, comporre brani musicali vocali e strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici

schemi ritmico-melodici. Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale.

Esprimersi e comunicare Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate anche dallo studio dell'arte e della comunicazione visiva. Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche, pittoriche e plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per una produzione creativa che rispecchi le preferenze e lo stile espressivo personale. Osservare e leggere le immagini Utilizzare diverse tecniche osservative per descrivere, con un linguaggio verbale appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale.

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport. Saper utilizzare l'esperienza motoria acquisita per risolvere situazioni nuove o inusuali. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo- espressiva Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare idee, stati d'animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa,

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Leggere e Interpretare un'immagine o un'opera d'arte utilizzando gradi progressivi di approfondimento dell'analisi del testo per comprenderne il significato e cogliere le scelte creative e stilistiche dell'autore. Comprendere e apprezzare le opere d'arte Leggere e commentare criticamente un'opera d'arte mettendola in relazione con gli elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene. Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei principali periodi storici del passato e dell'arte moderna e contemporanea, anche appartenenti a contesti culturali diversi dal proprio.

proponendo anche varianti. Saper realizzare strategie di gioco, mettere in atto comportamenti collaborativi e partecipare in forma propositiva alle scelte della squadra. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazione al tipo di attività richiesta e di applicare tecniche di controllo respiratorio e di rilassamento muscolare a conclusione del lavoro. Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e dei compagni anche rispetto a possibili situazioni di pericolo. Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all'assunzione di integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza (doping, droghe, alcool).

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

L'alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l'esecuzione e l'interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all'analisi e alla produzione di brani musicali.

L'alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un'ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l'integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.

L'alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.

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STORIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE GEOGRAFIA

m) Uso delle fonti Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali) per produrre conoscenze su temi definiti.

n) Organizzazione delle informazioni Selezionare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse digitali.

o) Strumenti concettuali Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e mondiali.

p) Produzione scritta e orale Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della disciplina.

Rispettare la libertà degli altri e le regole della democrazia attraverso la consapevolezza dei propri diritti e doveri. Riconoscere i diritti civili e sociali garantiti dalla Costituzione. Riconoscere, anche attraverso notizie fornite dai mass media, avvenimenti in cui vengono violati i diritti umani. Riconoscere le ragioni e i punti di vista diversi dal proprio per un confronto critico.

Orientamento Orientarsi sulle carte e orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto.

Linguaggio della geograficità Leggere ed interpretare vari tipi di carte geografiche, utilizzare strumenti tradizionali per comprendere i fenomeni territoriali.

Paesaggio Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo.

Regione e sistema territoriale Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica) applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri continenti.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

L’alunno s’informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.

Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche, utilizza opportunamente carte geografiche, immagini, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici per comunicare informazioni spaziali

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MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA

Conoscere i numeri relativi e operare in R. Conoscere e saper eseguire il calcolo letterale. Risolvere espressioni letterali. Conoscere e calcolare i prodotti notevoli. Individuare un’equazione e conoscerne le proprietà. Risolvere una equazione di 1° grado ad una incognita. Risolvere problemi con l’uso di equazioni. Rappresentare sul piano cartesiano le grandezze direttamente ed inversamente proporzionali. Conoscere gli elementi della statistica e delle probabilità. Calcolare lunghezza della circonferenza e area del cerchio. Conoscere caratteristiche e proprietà dei solidi. Calcolare l’area della superficie laterale, totale ed il volume dei poliedri.

Calcolare l’area laterale e totale del cilindro e del cono. Utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico.

Conoscere e saper descrivere il Sistema nervoso e l’Apparato riproduttore. Conoscere e applicare le leggi della Genetica. Conoscere e descrivere i fenomeni endogeni della Terra. Riconoscere le cause che hanno portato alla formazione degli attuali continenti. Conoscere elementi di Geografia Astronomica e descrivere il moto dei pianeti. Utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico.

Vedere, osservare e sperimentare Leggere e interpretare semplici disegni tecnici ricavandone informazioni qualitative e quantitative. Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti o processi.

Prevedere, immaginare e progettare Effettuare stime di grandezze fisiche riferite a materiali e oggetti dell'ambiente scolastico. Modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o necessità. Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso quotidiano.

Intervenire, trasformare e produrre Smontare e rimontare semplici oggetti, apparecchiature elettroniche o altri dispositivi comuni. Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di software specifici. Eseguire interventi di riparazione e manutenzione sugli oggetti dell'arredo scolastico o casalingo. Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni concreti. Programmare ambienti informatici e elaborare semplici istruzioni di controllo.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo con tutti i tipi di numeri, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.

L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.

L'alunno riconosce nell'ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.

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Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite. Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livello macroscopico e microscopico, consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell'ineguaglianza dell'accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell'uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all'uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.

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• TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

L’alunno

È aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendentale e porsi domande di senso,

cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire

con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.

Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della

salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.

Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende

della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione

consapevole.

Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce

presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista

artistico, culturale e spirituale.

Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di

vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a

dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri,

con il mondo che lo circonda.

• 1 SCUOLA SECONDARIA D I I G R A D O - CL A S S E P R I M A . OB I E T T I V I

D I A P P R E N D I M E N T O

Dio e l’uomo

Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa.

Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana (rivelazione, promessa,

alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di Dio, salvezza…) e confrontarle con quelle di altre

maggiori religioni.

Approfondire l’identità storica, la predicazione e l’opera di Gesù e correlarla alla fede cristiana

che, nella prospettiva dell’evento pasquale (passione, morte e risurrezione), riconosce in Lui il Figlio

di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo che invia la Chiesa nel

mondo.

La bibbia e le altre fonti

Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che nella fede della

Chiesa è accolta come Parola di Dio.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 25 di 92

• 2 SCUOLA SECONDARIA D I I G R A D O - CL A S S E SE C O N D A . OB I E T T I V I

D I A P P R E N D I M E N T O

Dio e l’uomo

Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà voluta da Dio,

universale e locale, articolata secondo carismi e ministeri e rapportarla alla fede cattolica che riconosce in

essa l’azione dello Spirito Santo.

Il linguaggio religioso

Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni liturgiche e dei

sacramenti della Chiesa.

Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa, nell’epoca tardo-

antica, medievale, moderna e contemporanea.

I valori etici e religiosi

Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per la realizzazione di un

progetto libero e responsabile.

• 3 SCUOLA SECONDARIA D I I G R A D O - CL A S S E TER ZA . OB I E T T I V I

D I A P P R E N D I M E N T O

Dio e l’uomo

Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati della scienza come letture distinte

ma non conflittuali dell’uomo e del mondo.

Il linguaggio religioso

Individuare gli elementi specifici della prospettiva cristiana e farne anche un confronto con quelli di

altre religioni.

I valori etici e religiosi

Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di salvezza della

condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione al male.

Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici rispetto alle

relazioni affettive e al valore della vita dal suo inizio al suo termine, in un contesto di pluralismo

culturale e religioso.

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OBIETTIVI DISCIPLINARI SCUOLA PRIMARIA

• VERSO I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

• IT A L I A NO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

ITALIANO – CLASSE PRIMA

L’alunno

partecipa a scambi linguistici con compagni e docenti attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti;

si esprime verbalmente su vissuti ed esperienze personali con ordine logico/cronologico, manifestando proprie emozioni;

comprende semplici testi ascoltati e ne individua il senso globale e le informazioni principali;

legge brevi e facili testi per scopi pratici, di intrattenimento e di svago e ne individua gli elementi essenziali;

si esprime attraverso la lingua scritta con frasi semplici e compiute, strutturate in un breve testo, che rispettano le principali convenzioni ortografiche;

a partire dal lessico già in suo possesso comprende nuovi significati e usa nuove parole ed

espressioni.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Ascolto e parlato

Ascoltare e mantenere l’attenzione sul messaggio orale, avvalendosi del contesto e dei diversi linguaggi verbali e non verbali.

Intervenire nel dialogo e nella conversazione in modo ordinato e pertinente.

Comunicare oralmente prestando attenzione alle concordanze, al significato e alla funzione

della frase nei diversi contesti comunicativi (affermativa, negativa, interrogativa, esclamativa)

Narrare brevi esperienze personali e racconti, seguendo un ordine logico e temporale.

Comprendere, ricordare e riferire i contenuti essenziali dei testi trasmessi.

Lettura

Riconoscere le sillabe, le parole e le frasi, anche se proposte in contesti diversi.

Leggere parole/non parole, frasi.

Leggere e comprendere semplici testi, rispettando i principali segni di punteggiatura.

Memorizzare brevi testi di uso quotidiano e semplici poesie e filastrocche.

Scrittura

Acquisire le capacità manuali, percettive e cognitive necessarie per l’apprendimento della scrittura.

Organizzare da un punto di vista grafico la scrittura, utilizzando caratteri diversi.

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Scrivere sotto dettatura lettere, sillabe, parole conosciute e non.

Scrivere autonomamente lettere, sillabe, parole, frasi utilizzando tecniche di facilitazione (immagini, parole stimolo…).

Scrivere frasi e semplici testi per verbalizzare sequenze di immagini o fumetti, per esprimere

il proprio vissuto e descrivere aspetti della realtà.

Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche.

Usare in modo appropriato le parole man mano apprese.

Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

Scoprire e utilizzare alcune fondamentali convenzioni ortografiche: suoni affini, raddoppiamenti, gruppi consonantici, digrammi e trigrammi, accento/apostrofo;

Conoscere e utilizzare i segni di punteggiatura forte: punto; punto interrogativo; punto

esclamativo.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

ITALIANO – CLASSE SECONDA

L’alunno

partecipa a scambi linguistici con compagni e docenti nel corso di differenti situazioni comunicative attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti;

racconta oralmente un’esperienza personale o una storia rispettando il criterio della successione cronologica ed esprime le proprie emozioni riferite a situazioni vissute;

ascolta e comprende semplici testi di tipo diverso, in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, e ne individua il senso globale e/o le informazioni principali;

ha acquisito la competenza tecnica della lettura (lettura strumentale): legge in maniera

scorrevole brevi e facili testi per scopi pratici, di intrattenimento e/o svago, sia a voce alta sia con lettura silenziosa e autonoma, e ne individua gli elementi essenziali;

ha acquisito la competenza tecnica della scrittura (scrittura strumentale): produce per scritto

semplici messaggi e testi connessi a scopi pratici e di intrattenimento, rispettando le più importanti convenzioni ortografiche;

comprende nuovi significati e usa nuove parole ed espressioni a partire dal lessico già in suo

possesso, si esprime verbalmente su vissuti ed esperienze personali con ordine logico/cronologico, manifestando proprie emozioni.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Ascolto e parlato

Ascoltare comunicazioni e testi orali di adulti e coetanei, ponendosi in modo attivo.

Intervenire nelle diverse situazioni comunicative in modo adeguato al contesto(per informarsi, spiegare, richiedere, discutere) rispettando le regole stabilite.

Comprendere narrazioni, consegne e spiegazioni.

Rievocare e riferire esperienze personali rispettando l’ordine temporale degli eventi.

Lettura

Leggere in modo corretto e scorrevole. Utilizzare forme di lettura diverse: ad alta voce,

silenziosa, per piacere.

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Leggere semplici testi descrittivi, narrativi e informativi.

Comprendere il significato di semplici testi, riconoscendone la funzione e individuandone gli elementi essenziali: personaggi, luoghi e tempo.

Memorizzare poesie e filastrocche.

Scrittura

Consolidare le capacità manuali, percettive e cognitive necessarie per l’apprendimento della scrittura.

Scrivere sotto dettatura rispettando le convenzioni ortografiche conosciute.

Scrivere testi relativi alla propria esperienza rispettando l’ordine temporale e logico.

Completare semplici testi narrativi.

Produrre semplici testi scritti (descrittivi, narrativi, regolativi) con il supporto di immagini,

parole, scalette, domande-stimolo e schemi.

Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi sul contesto.

Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche.

Usare in modo appropriato le parole man mano apprese.

Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

Conoscere e rispettare le convenzioni ortografiche: accento, digrammi, trigrammi, apostrofo, scansione sillabica.

Conoscere i principali segni di punteggiatura.

Riconoscere nome, articolo, aggettivo qualificativo e verbo (passato, presente, futuro).

Riconoscere la struttura del nucleo della frase minima (soggetto, predicato e altri elementi

richiesti dal verbo).

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

ITALIANO – CLASSE TERZA

L’alunno

partecipa a una conversazione su argomenti noti relativi a contesti familiari e interviene in modo adeguato alla situazione;

racconta oralmente una storia personale o fantastica rispettando l’ordine cronologico e/o logico;

comprende il contenuto di testi ascoltati riconoscendone la funzione e individuandone gli elementi essenziali e il senso globale;

legge scorrevolmente ad alta voce o in modo silenzioso semplici e brevi testi letterari e ne coglie il senso globale e le informazioni essenziali;

comincia ad acquisire familiarità con i testi informativi, per ricavarne informazioni utili a parlare e scrivere;

scrive testi di diverso tipo (di invenzione, per lo studio, per comunicare) connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare);

comprende nuovi significati e usa nuove parole ed espressioni a partire dal lessico già in suo possesso;

riconosce alcune regole morfo-sintattiche e le usa nell’elaborazione orale e scritta.

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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Ascolto e parlato

Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi.

Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe.

Ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in modo comprensibile a chi ascolta.

Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un'attività conosciuta.

Raccontare storie personali o fantastiche rispettando l’ordine cronologico ed esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta.

Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola o in altri contesti..

Rievocare e riferire esperienze personali rispettando l’ordine temporale degli eventi.

Lettura

Leggere in modo scorrevole corretto ed espressivo.

Utilizzare forme di lettura diverse funzionali allo scopo: ad alta voce, silenziosa, per ricerca, per studio, per piacere.

Prevedere il contenuto di un testo semplice in base ad alcuni elementi come il titolo e le immagini; comprendere il significato di parole non note in base al testo.

Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l'argomento di cui si parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni.

Comprendere testi di tipo diverso continui e non continui, in vista di scopi pratici, di intrattenimento e di svago.

Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale e le informazioni esplicite- implicite.

Memorizzare filastrocche e poesie.

Scrittura

Acquisire le capacità manuali, percettive e cognitive necessarie per l’apprendimento della scrittura.

Scrivere sotto dettatura rispettando l’ortografia.

Produrre brevi testi legati a scopi diversi (narrativi, descrittivi, regolativi) chiari e coerenti.

Produrre semplici testi legati a scopi concreti (per utilità personale, per comunicare con

altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare).

Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le fondamentali convenzioni ortografiche e di interpunzione.

Utilizzare semplici strategie di autocorrezione.

Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi, sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva delle famiglie di parole.

Riflettere sul lessico: relazioni di connessione lessicale, polisemia, iper/iponimia, contrari.

Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 30 di 92

attività di interazione orale e di lettura.

Usare in modo appropriato le parole man mano apprese.

Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche nella produzione scritta.

Confrontare testi per cogliere alcune caratteristiche specifiche (ad esempio maggiore o minore efficacia comunicativa, differenze tra esposizione orale e testo scritto, ecc…).

Riconoscere che una frase è completa se costituita dagli elementi essenziali (soggetto, predicato, complementi necessari).

Riconoscere in frasi o brevi testi le parti del discorso: nome, articolo, aggettivo, verbo e alcune congiunzioni molto frequenti (come, e, ma, perché, quando).

Conoscere la morfologia del nome (derivazione, alterazione…).

Conoscere gli aggettivi qualificativi.

Coniugare il verbo: modo indicativo, tempo, persona,.

Usare correttamente la lettera “h” (avere, esclamazioni).

Usare il discorso diretto.

Conoscere ed usare i segni di punteggiatura.

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

ITALIANO – CLASSE QUARTA

L’alunno

prende la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione)

dimostrando di aver colto l’argomento principale dei discorsi altrui e di rispettare le regole stabilite; formula domande appropriate, chiede chiarimenti, esprime opinioni, dà istruzioni;

espone oralmente esperienze personali in modo chiaro; esprime emozioni e stati d’animo;

comprende testi ascoltati di tipo diverso e ne individua il senso globale e/o le informazioni principali;

legge in modo scorrevole, con espressività e intonazione, testi letterari sia poetici sia narrativi;

ricerca informazioni nei testi scritti, per scopi diversi, applicando semplici tecniche di supporto;

produce testi coerenti e coesi, legati a scopi diversi (narrare, descrivere, informare); sa completare, manipolare, trasformare e rielaborare testi;

comprende nuovi significati e usa nuove parole ed espressioni a partire dal lessico già in suo possesso;

comprende e utilizza il significato dei più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio;

riconosce alcune regole morfo-sintattiche e le usa nell’elaborazione orale e scritta.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Ascolto e parlato

Utilizzare i codici linguistici inserendosi in modo adeguato e corretto in un contesto

comunicativo.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 31 di 92

Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione diretta o trasmessa.

Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività scolastiche e extrascolastiche.

Esprimere attraverso il parlato spontaneo o parzialmente pianificato pensieri, stati d’animo nel rispetto delle opinioni altrui.

Organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe o argomento di

studio seguendo uno schema.

Lettura

Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce.

Leggere e identificare diverse forme testuali cogliendone il senso globale e analizzandone la struttura e gli aspetti caratteristici.

Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto; porsi

domande all'inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione.

Memorizzare per utilizzare dati, informazioni, per recitare (poesie, brani, dialoghi, …).

Conoscere alcune figure: onomatopea, similitudine, metafora, personificazione.

Scrittura

Raccogliere idee per pianificare in modo personale un testo scritto.

Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.

Produrre testi di vario genere: narrativo, descrittivo, regolativo, poetico.

Manipolare ed elaborare in modo creativo semplici testi seguendo le indicazioni date.

Esercitarsi nelle diverse tecniche del riassunto e produrre semplici sintesi.

Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base.

Conoscere i principali meccanismi di formazione, derivazione e alterazione delle parole, comprendendone le relazioni sul piano dei significati.

Utilizzare l’ordine alfabetico per effettuare sul dizionario diversi tipi di ricerca sulle parole.

Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenze a un campo semantico).

Riconoscere le parti del discorso o categorie lessicali individuandone i principali tratti grammaticali: i gradi dell’aggettivo qualificativo, aggettivi determinativi, pronomi, avverbi.

Conoscere e utilizzare tutti i modi finiti del verbo.

Individuare e analizzare la frase minima ed alcuni complementi.

Riconoscere in un testo alcuni fondamentali connettivi (temporali, spaziali, logici… ).

Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsene per rivedere la propria

produzione scritta e correggere eventuali errori.

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TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

ITALIANO – CLASSE QUINTA

L’alunno

partecipa a scambi comunicativi con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione;

comprende testi di tipo diverso ascoltati, per scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, e ne individua il senso globale e/o le informazioni principali;

legge e comprende testi di vario tipo, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi;

utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per

l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica;

legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali;

scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse

occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli;

capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio;

riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del

lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative;

padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Ascolto e parlato

Utilizzare i codici linguistici inserendosi in modo adeguato e corretto in un contesto comunicativo.

Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione (diretta o trasmessa); comprendere lo scopo e l'argomento di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini...).

Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo l'ascolto.

Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività scolastiche ed extrascolastiche.

Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente.

Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro

con un lessico appropriato, rispettando l'ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi.

Organizzare un discorso orale su un tema affrontato in classe con un breve intervento

preparato in precedenza o un’esposizione su un argomento di studio utilizzando uno schema.

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Lettura

Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce.

Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto; porsi

domande all'inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione.

Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere.

Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere.

Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (compresi moduli, orari,

grafici, mappe ecc.) per scopi pratici o conoscitivi applicando tecniche di supporto alla comprensione (quali, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.).

Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un’attività, per realizzare un procedimento.

Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà.

Leggere testi letterari narrativi, in lingua italiana contemporanea, e semplici testi poetici

cogliendo il senso, le caratteristiche formali più evidenti, l'intenzione comunicativa dell’autore ed esprimendo un motivato parere personale.

Scrittura

Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza.

Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.

Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti; lettere aperte o brevi articoli di cronaca adeguando le forme espressive ai destinatari e alla situazioni.

Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d'animo sotto forma di diario.

Scrivere semplici testi regolativi o progetti schematici per l'esecuzione di attività (ad esempio: regole di gioco, ricette, ecc.).

Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di studio.

Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie).

Rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o riassumere un testo, trasformarlo, completarlo) e redigerne di nuovi, anche utilizzando programmi di videoscrittura.

Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi.

Sperimentare liberamente, anche con l'utilizzo del computer, diverse forme, adattando il

lessico, la struttura del testo, l'impaginazione, le scelte grafiche alla forma testuale scelta e integrando eventualmente il testo verbale con materiali multimediali.

Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso).

Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di

scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 34 di 92

(somiglianze, differenze, appartenenze ad un campo semantico).

Comprendere che le parole hanno diversi significati e individuare l’accezione specifica di una parola in un testo.

Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso o il significato figurato delle parole.

Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio.

Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione.

Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

Relativamente a testi o in situazione di esperienza diretta, riconoscere la variabilità della lingua nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo.

Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenze a un campo semantico).

Riconoscere le parti del discorso o categorie lessicali individuandone i principali tratti grammaticali.

Conoscere e utilizzare i modi finiti ed indefiniti del verbo.

Individuare e analizzare la frase minima ed alcuni complementi.

Riconoscere in un testo alcuni fondamentali connettivi (temporali, spaziali, logici… ).

Conoscere le convenzioni ortografiche e servirsene per rivedere la propria produzione

scritta e correggere eventuali errori.

• INGL ES E

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

INGLESE – CLASSE PRIMA

L’alunno

comprende e utilizza formule di saluto;

sa presentarsi e chiedere il nome;

comprende ed esegue semplici istruzioni;

riconosce e utilizza gli elementi del lessico trattati durante l’anno;

riconosce alcune parole scritte e le associa alle relative immagini;

riproduce oralmente ritmi e suoni della Lingua 2 attraverso canti e filastrocche.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Ascolto (comprensione orale)

Ascoltare e comprendere vocaboli, espressioni e brevi frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente relativi a se stessi, ai compagni, alla famiglia.

Ascoltare e comprendere facili consegne e semplici istruzioni rispondendo con azioni.

Ascoltare e comprendere formule di saluto informali.

Ascoltare e comprendere in modo globale il contenuto di semplici storie e brevi fumetti.

Parlato

Riprodurre vocaboli noti.

Utilizzare lessico acquisito in situazioni comunicative di gioco.

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Chiedere semplici informazioni e rispondere a semplici domande.

Memorizzare brevi canzoncine e filastrocche

Lettura

Leggere in modo corretto vocaboli precedentemente esercitati a livello orale.

Leggere e comprendere formule di saluto e vocaboli noti.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

INGLESE – CLASSE SECONDA

L’alunno

dimostra di comprendere il contenuto di consegne legate alle routine scolastiche attraverso risposte;

partecipa a interazioni verbali con l’insegnante e tra pari;

usa espressioni per salutare, ringraziare, chiedere aiuto;

ascolta e comprende il significato globale di semplici storie, canzoni, filastrocche;

riproduce semplici strutture linguistiche utilizzando il lessico relativo agli argomenti

sviluppati.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Ascolto (comprensione orale)

Ascoltare e comprendere vocaboli, espressioni e brevi frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente relativi a se stessi, ai compagni, alla famiglia.

Ascoltare e comprendere facili consegne e semplici istruzioni rispondendo con azioni.

Ascoltare e comprendere in modo globale il contenuto di semplici storie e brevi fumetti.

Parlato

Riprodurre vocaboli noti.

Utilizzare lessico acquisito in situazioni comunicative di gioco.

Formulare semplici richieste relative a bisogni personali.

Chiedere semplici informazioni e rispondere a semplici domande.

Memorizzare brevi canzoncine e filastrocche.

Lettura

Leggere in modo corretto vocaboli precedentemente esercitati a livello orale.

Leggere e comprendere formule di saluto e vocaboli noti.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

INGLESE – CLASSE TERZA

L’alunno

ascolta storie e brevi testi accompagnati da immagini e ne comprende le informazioni principali;

ascolta filastrocche o canzoni, ne comprende il senso globale e le memorizza;

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 36 di 92

legge brevi frasi supportate da immagini;

riconosce alcune famiglie lessicali creando messaggi;

interagisce nel gioco e utilizza il lessico e alcune strutture in scambi di informazioni;

conosce aspetti culturali del Regno Unito.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Ascolto (comprensione orale)

Ascoltare e comprendere vocaboli, espressioni e brevi frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente relativi a se stessi, ai compagni, alla famiglia.

Ascoltare e comprendere facili consegne e semplici istruzioni rispondendo con azioni.

Ascoltare e comprendere in modo globale il contenuto di semplici storie e brevi fumetti.

Parlato

Produrre frasi significative utilizzando semplici strutture riferite a se stessi, ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note.

Chiedere semplici informazioni e rispondere a semplici domande.

Memorizzare canzoni e filastrocche.

Riprodurre semplici drammatizzazioni con pronuncia sufficientemente adeguata.

Interagire con un compagno per presentarsi e/o giocare, utilizzando espressioni e frasi

memorizzate adatte alla situazione.

Lettura

Leggere in modo corretto semplici frasi precedentemente esercitate a livello orale.

Leggere e comprendere semplici istruzioni e semplici frasi contenenti strutture e vocaboli noti.

Leggere e comprendere cartoline, biglietti d’auguri e brevi messaggi, accompagnati

preferibilmente da supporti visivi o sonori, cogliendo parole e frasi già esercitate a livello orale.

Scrittura (produzione scritta)

Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e ad

interessi personali o del gruppo.

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

INGLESE – CLASSE QUARTA

L’alunno

ascolta e comprende frasi ed espressioni orali di uso comune e relative a contesti noti;

legge e comprende semplici testi scritti (consegne, descrizioni, storie) con il supporto di immagini;

si esprime oralmente in modo semplice relativamente a se stesso, ai suoi vissuti e ai suoi bisogni;

compone semplici testi (descrizioni, messaggi) su un modello fornito;

confronta aspetti della lingua madre e della lingua inglese;

confronta aspetti di civiltà diverse.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Ascolto (comprensione orale)

Ascoltare e comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se

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pronunciate chiaramente.

Ascoltare e comprendere istruzioni rispondendo con azioni.

Ascoltare ed identificare il tema generale di un discorso inerente argomenti conosciuti.

Parlato (produzione e interazione orale)

Memorizzare canzoni, filastrocche, strutture più complesse e lessico vario ed appropriato.

Esprimersi ed interagire linguisticamente in modo comprensibile utilizzando strutture e lessico adeguati alle situazioni comunicative.

Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando strutture e lessico noti.

Scambiare semplici informazioni afferenti alla sfera personale utilizzando lessico e strutture

conosciuti.

Lettura (comprensione scritta)

Leggere e comprendere istruzioni, semplici frasi, il significato globale di dialoghi illustrati.

Leggere con pronuncia e intonazione sufficientemente corretta.

Scrittura (produzione scritta)

Scrivere in forma comprensibile testi semplici e brevi relativi ad ambiti familiari per

presentarsi, per chiedere o dare notizie, ecc.

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

INGLESE – CLASSE QUINTA

L’alunno

comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari;

descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati;

interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine;

svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni;

individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua

straniera.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Ascolto (comprensione orale)

Ascoltare e comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente.

Ascoltare e comprendere istruzioni rispondendo con azioni.

Ascoltare ed identificare il tema generale di un discorso inerente argomenti conosciuti.

Ascoltare e comprendere brevi testi identificando il senso generale.

Parlato (produzione e interazione orale)

Memorizzare canzoni, filastrocche, strutture più complesse e lessico vario ed appropriato.

Esprimersi ed interagire linguisticamente in modo comprensibile utilizzando strutture e lessico adeguati alle situazioni comunicative.

Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando strutture e lessico noti.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 38 di 92

Scambiare semplici informazioni afferenti alla sfera personale utilizzando in modo

consapevole le strutture possedute.

Lettura (comprensione scritta)

Leggere e comprendere il significato globale di brevi e semplici testi: testi narrativi, descrittivi, informativi, regolativi, lettere personali, messaggi di posta elettronica accompagnati preferibilmente da supporti visivi.

Leggere con pronuncia e intonazione sufficientemente corretta.

Scrittura (produzione scritta)

Scrivere in forma comprensibile testi semplici e brevi relativi ad ambiti familiari, per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere o dare notizie, ecc.

Scrivere e inviare messaggi di posta elettronica.

Descrivere in modo semplice aspetti del proprio vissuto, del proprio ambiente ed esprimere

bisogni immediati.

Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento

Osservare coppie di parole simili come suono e distinguerne il significato.

Osservare parole ed espressioni nei contesti d’uso e coglierne i rapporti di significato.

Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative.

Riconoscere la struttura della frase semplice (soggetto, verbo).

Riconoscere che cosa si è imparato e che cosa si deve imparare.

• ST O RI A

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

STORIA – CLASSE PRIMA

L’alunno

riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita;

riconosce ed esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio;

usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare

successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Uso delle fonti

Ricostruire esperienze attraverso la raccolta e l’analisi di “segni e tracce” (avvio al concetto

di fonte).

Organizzazione delle informazioni

Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati.

Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durata, periodi, cicli temporali

(notte- dì, parti della giornata, settimana, mese), mutamenti, in esperienze vissute e narrate.

Strumenti concettuali

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 39 di 92

Seguire e comprendere vicende narrate o lette dall’adulto.

Rappresentare i rapporti temporali esperiti, utilizzando una semplice simbologia condivisa

(linea del tempo, ciclicità degli eventi, …)

Produzione scritta e orale

Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante semplici verbalizzazioni e disegni.

Riferire in modo semplice le esperienze vissute.

Cittadinanza e costituzione

Far vivere ai bambini un’esperienza di ben-essere personale e sociale a scuola, guidandoli a

sperimentare la cortesia, a creare legami di amicizia, a comprendere il senso delle regole.

L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

STORIA – CLASSE SECONDA

L’alunno

riconosce elementi significativi del passato nel suo ambiente di vita;

riconosce ed esplora alcune tracce storiche presenti sul territorio e si avvia a comprendere l’importanza del patrimonio artistico e culturale;

usa la linea del tempo per organizzare informazione, conoscenze, periodi ed individuare successioni, temporaneità, durata, periodizzazioni;

organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni

pertinenti.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Uso delle fonti

Individuare le tracce ed usarle come fonti per produrre conoscenze sul passato proprio, della generazione degli adulti e della comunità di appartenenza.

Ricavare da fonti di tipo diverso semplici informazioni e utilizzarle per acquisire

conoscenze su aspetti del passato.

Organizzazione delle informazioni

Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati.

Organizzare le conoscenze tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, lavoro, scuola, …).

Utilizzare in modo appropriato gli indicatori temporali.

Rilevare e distinguere azioni e/o fatti in successione o in contemporaneità in contesti diversi (esperienza quotidiana, semplici racconti).

Cogliere i mutamenti in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.

Distinguere, confrontare e valutare le azioni in base alla loro durata.

Cogliere relazioni di causa e conseguenza nell’esperienza quotidiana e nei testi ascoltati o letti.

Conoscere la funzione e l'uso degli strumenti convenzionali per la misurazione del tempo e

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 40 di 92

per la periodizzazione: calendario, orologio, linea temporale, …

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 41 di 92

Strumenti concettuali

Seguire e comprendere vicende/testimonianze ascoltate o lette.

Rappresentare i rapporti temporali esperiti, utilizzando una simbologia condivisa (linea del tempo, ciclicità degli eventi, rapporti di causalità, …).

Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra fatti ed eventi attuali e del

recente passato.

Produzione scritta e orale

Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante disegni, testi scritti e con risorse digitali.

Riferire in modo semplice le esperienze e le conoscenze acquisite.

Cittadinanza e costituzione

Vivere un’esperienza di ben-essere personale e sociale a scuola, sperimentare la cortesia, creare legami di amicizia, comprendere il senso delle regole.

Divenire responsabili delle proprie azioni attraverso la conoscenza degli ambienti frequentati e l’interiorizzazione di stili di vita corretti.

Acquisire conoscenza sul tema prevenzione dell’incidentalità nel proprio ambiente.

Acquisire informazioni adeguate sui comportamenti da assumere in situazioni di emergenza.

L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà.

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

STORIA – CLASSE TERZA

L’alunno

conosce elementi significativi del passato nel suo ambiente di vita;

riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale;

usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni;

individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali;

organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti;

comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche;

usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici;

racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali;

conosce le società e le civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico;

conosce aspetti fondamentali del passato dell’Italia riferiti al periodo del paleolitico e del

neolitico.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Uso delle fonti

Distinguere e confrontare alcuni tipi di fonte storica.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 42 di 92

Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul passato proprio, della generazione degli adulti e della comunità di appartenenza.

Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato.

Organizzazione delle informazioni

Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati.

Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durata, periodi, cicli temporali, mutamenti, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.

Comprendere la funzione e l'uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la

rappresentazione del tempo (orologio, calendario, linea temporale, …).

Strumenti concettuali

Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o la lettura di testi dell’antichità, di storie, racconti, biografie di grandi del passato.

Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali.

Organizzare le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi (aspetti della vita sociale, politico-istituzionale, economica, artistica, religiosa, ecc.).

Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi,

lontani nello spazio e nel tempo (i gruppi umani preistorici, o le società cacciatori/raccoglitori oggi esistenti).

Conoscere i mutamenti che hanno portato all’evoluzione della vita sulla Terra.

Individuare i bisogni fondamentali dell’uomo preistorico e la sua evoluzione collegata al

loro soddisfacimento e al processo di adattamento all’ambiente.

Produzione scritta e orale

Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante disegni, testi scritti e con risorse digitali.

Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite.

Cittadinanza e costituzione

Raggiungere una prima consapevolezza dei diritti/doveri propri e degli altri.

Essere consapevoli delle differenze e rispettarle.

Conoscere e rispettare il patrimonio culturale presente sul territorio.

Divenire responsabili delle proprie azioni.

Interiorizzare stili di vita corretti con particolare attenzione alle regole dell’ambiente strada.

Acquisire informazioni adeguate sui comportamenti da assumere in situazioni di emergenza.

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

STORIA – CLASSE QUARTA

L’alunno

conosce elementi significativi del passato nel suo ambiente di vita;

riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale;

usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare

successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni;

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 43 di 92

individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali;

organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti;

comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche; usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici;

racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali;

conosce le società e le civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico

alla fine del mondo antico.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Uso delle fonti

Distinguere e confrontare alcuni tipi di fonte storica.

Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul passato proprio, della generazione degli adulti e della comunità di appartenenza.

Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato.

Organizzazione delle informazioni

Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati.

Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durata, periodi, cicli temporali, mutamenti, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.

Comprendere la funzione e l'uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la

rappresentazione del tempo (orologio, calendario, linea temporale, …).

Strumenti concettuali

Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o la lettura di testi dell’antichità, di storie, racconti, biografie di grandi del passato.

Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali.

Organizzare le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi (aspetti della vita sociale, politico-istituzionale, economica, artistica, religiosa, ecc.).

Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico sociali diversi,

lontani nello spazio e nel tempo (i gruppi umani preistorici, o le società di cacciatori/raccoglitori oggi esistenti).

Conoscere i mutamenti che hanno portato all’evoluzione della vita sulla Terra.

Individuare i bisogni fondamentali dell’uomo preistorico e la sua evoluzione collegata al

loro soddisfacimento e al processo di adattamento all’ambiente.

Produzione scritta e orale

Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante disegni, testi scritti e con risorse digitali.

Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite.

Cittadinanza e costituzione

Raggiungere una prima consapevolezza dei diritti/doveri propri e degli altri.

Essere consapevoli delle differenze e rispettarle.

Conoscere e rispettare il patrimonio culturale presente sul territorio.

Divenire responsabili delle proprie azioni.

Interiorizzare stili di vita corretti con particolare attenzione alle regole dell’ambiente strada.

Acquisire informazioni adeguate sui comportamenti da assumere in situazioni di emergenza.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 44 di 92

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

STORIA – CLASSE QUINTA

L’alunno

riconosce elementi significativi del passato nel suo ambiente di vita;

riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale;

usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni;

individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali;

organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti;

comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche; usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici;

racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali;

conosce le società e le civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico

alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità;

comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero

romano d’Occidente con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Uso delle fonti

Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico.

Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce

del passato presenti sul territorio vissuto.

Organizzazione delle informazioni

Leggere una carta storico-geografica relativa alle civiltà studiate.

Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze.

Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate.

Strumenti concettuali

Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi dell’antichità, di storie, racconti, biografie di grandi del passato.

Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico (avanti Cristo – dopo Cristo) e conoscere i sistemi di misura del tempo storico di altre civiltà.

Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni

fra gli elementi caratterizzanti.

Produzione scritta e orale

Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente.

Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e

consultare testi di genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 45 di 92

Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali.

Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della

disciplina.

Cittadinanza e costituzione

Maturare gradualmente il senso di legalità e l’etica della responsabilità, condizioni fondamentali per la convivenza civile.

Sperimentare le prime forme di partecipazione alle decisioni comuni.

Acquisire il concetto di cittadinanza.

Analizzare i principi fondamentali della Costituzione.

Conoscere e rispettare i valori sanciti nella Costituzione della Repubblica Italiana.

Conoscere alcuni comportamenti legati ai principi di sussidiarietà e solidarietà.

Conoscere e tutelare il patrimonio culturale e naturale del proprio ambiente.

• GEO GRA FI A

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

GEOGRAFIA – CLASSE PRIMA

L’alunno

si orienta nello spazio circostante utilizzando riferimenti topologici;

utilizza il linguaggio della geo-graficità per semplici rappresentazioni spaziali;

si rende conto che lo spazio geografico è costituito da elementi fisici e antropici.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Orientamento

Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali).

Individuare la posizione degli oggetti nello spazio vissuto rispetto a diversi punti di

riferimento.

Linguaggio della geo-graficità

Rappresentare oggetti e ambienti noti avviandosi all’uso di una simbologia convenzionale e non.

Tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante avviandosi all’uso di una simbologia convenzionale e non.

Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino.

Descrivere verbalmente gli spostamenti propri e di altri elementi nello spazio vissuto

utilizzando gli indicatori topologici.

Paesaggio

Conoscere il proprio ambiente attraverso l'approccio percettivo e l'osservazione diretta.

Riconoscere gli elementi fisici e antropici del proprio ambiente.

Regione e sistema territoriale

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 46 di 92

Riconoscere nel proprio ambiente di vita le caratteristiche e le funzioni dei vari spazi.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 47 di 92

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

GEOGRAFIA – CLASSE SECONDA

L’alunno

si orienta nello spazio circostante utilizzando riferimenti topologici;

interpreta correttamente e realizza semplici piante e mappe riferite ad ambienti conosciuti;

riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici;

si rende conto che lo spazio geografico è costituito da elementi fisici e antropici.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Orientamento

Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali).

Individuare la posizione degli oggetti nello spazio vissuto rispetto a diversi punti di

riferimento.

Linguaggio della geo-graficità

Tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante avviandosi all’uso di una simbologia convenzionale e non.

Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell'aula, ecc.).

Leggere e interpretare piante e mappe utilizzando la legenda.

Descrivere verbalmente gli spostamenti propri e di altri elementi nello spazio vissuto

utilizzando gli indicatori topologici.

Paesaggio

Conoscere il territorio circostante attraverso l'approccio percettivo e l'osservazione diretta.

Individuare, descrivere e rappresentare gli elementi fisici e antropici, fissi e mobili, spazi

aperti e spazi chiusi che caratterizzano l’ambiente di vita e il paesaggio.

Regione e sistema territoriale

Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane.

Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli

interventi positivi e negativi dell’uomo.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

GEOGRAFIA – CLASSE TERZA

L’alunno

si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali;

utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche;

ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari,

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 48 di 92

tecnologie digitali, fotografiche, artistico- letterarie);

riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.);

individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani;

si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici

e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Orientamento

Orientarsi nello spazio attraverso punti di riferimento e indicatori topologici.

Rielaborare e utilizzare mappe mentali riferite a spazi noti.

Conoscere e utilizzare i punti cardinali per orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche.

Linguaggio della geo-graficità

Rappresentare in pianta lo spazio esplorato utilizzando una simbologia concordata.

Leggere e interpretare carte diverse per contenuto e destinazione d’uso.

Organizzare e comunicare le conoscenze acquisite utilizzando il linguaggio geografico.

Paesaggio

Conoscere il territorio circostante attraverso l'osservazione diretta.

Cogliere i rapporti esistenti tra l’ambiente e i bisogni dell’uomo e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi.

Individuare i rapporti esistenti tra fenomeni naturali e trasformazioni del territorio.

Regione e sistema territoriale

Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane con riferimento al proprio Comune.

Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli

interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

GEOGRAFIA – CLASSE QUARTA

L’alunno

si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali;

utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre,

realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio;

ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie);

riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.);

individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.)

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 49 di 92

con particolare attenzione a quelli italiani;

si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici

e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Orientamento

Orientarsi utilizzando la bussola, i punti cardinali e il reticolo geografico.

Estendere le proprie carte mentali a territori via via più lontani, attraverso gli strumenti

dell'osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali ecc.).

Linguaggio della geo-graficità

Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a indicatori sociodemografici ed economici.

Localizzare sulla carta geografica dell'Italia le regioni fisiche.

Localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo.

Progettare itinerari di viaggio segnalando e collegando le diverse tappe sulla carta.

Organizzare ed esporre le conoscenze acquisite utilizzando gli strumenti della geo-graficità.

Paesaggio

Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani.

Cogliere nei paesaggi le trasformazioni operate dall’uomo nel tempo (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato).

Individuare gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare

nei paesaggi considerati.

Regione e sistema territoriale

Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane con particolare riferimento alla propria Provincia.

Acquisire il concetto di regione geografica dal punto di vista fisico e climatico.

Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale,

proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

GEOGRAFIA – CLASSE QUINTA

L’alunno

si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali;

utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre,

realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio;

ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie);

riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.);

individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.)

con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 50 di 92

paesaggi europei e di altri continenti;

si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici

e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Orientamento

Orientarsi utilizzando la bussola, i punti cardinali anche in relazione al sole.

Estendere le proprie carte mentali a territori via via più lontani, attraverso gli strumenti

dell’osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali ecc.).

Linguaggio della geo-graficità

Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a indicatori sociodemografici ed economici.

Localizzare sulla carta geografica dell'Italia le regioni fisiche storiche e amministrative; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo.

Localizzare le regioni fisiche principali e i grandi caratteri dei diversi continenti e degli oceani.

Organizzare ed esporre le conoscenze acquisite utilizzando gli strumenti della geo-graficità.

Paesaggio

Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare.

Maturare la consapevolezza che il territorio è per l'uomo la primaria fonte di sopravvivenza

per acquisire un comportamento rispettoso.

Regione e sistema territoriale

Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storicoculturale, amministrativa) e utilizzarlo a partire dal contesto italiano.

Cogliere gli aspetti caratteristici della propria regione e individuare analogie e differenze con altre regioni italiane.

Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale,

proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 51 di 92

• MA T E M A T I C A

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

MATEMATICA – CLASSE PRIMA

L’alunno

legge e scrive i numeri naturali senza limiti prefissati;

riconosce il valore posizionale delle cifre in numerali che possono rappresentare grandezze relative alla sua esperienza;

calcola addizioni e sottrazioni;

risolve problemi riconoscendo da solo quale operazione è più adatta;

compie le prime osservazioni relative alla geometria riconoscendo figure bidimensionali e tridimensionali e indicando alcune loro caratteristiche proprie;

individua e descrive relazioni tra elementi di figure bidimensionali (e tridimensionali;

riconosce simmetrie assiali e traslazioni;

in contesti opportuni, riconosce se un evento casuale è possibile e, nel caso che sia possibile, se è certo;

riconosce in un oggetto alcune grandezze misurabili.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Numeri

Usare il numero per contare, confrontare (anche attraverso i simboli < > =) e ordinare oggetti.

Riconoscere ed usare il numero nel suo aspetto cardinale e ordinale.

Leggere e scrivere i numeri naturali, sia in cifre sia in parole, almeno entro il 20.

Rappresentare graficamente quantità numeriche, attribuendo il numero alla quantità e viceversa.

Contare in senso progressivo e regressivo.

Riconoscere il valore di unità e decina e operare con esse.

Operare con addizioni e sottrazioni sia per iscritto sia oralmente.

Comprendere le relazioni tra operazioni di addizione e sottrazione.

Costruire sequenze numeriche in base a una regola data o scoprire la regola che genera una sequenza data.

Trasformare l’addizione ripetuta in una moltiplicazione.

Saper verbalizzare le procedure utilizzate.

Spazio e figure

Localizzare, descrivere e comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico.

Riconoscere e denominare le principali figure solide presenti nell’ambiente.

Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche.

Eseguire percorsi partendo da istruzioni verbali o grafiche.

Eseguire semplici percorsi sul reticolo, partendo dalla descrizione verbale o dal disegno.

Individuare la posizione di caselle o incroci sul piano quadrettato.

Relazioni, dati e previsioni

Classificare oggetti, simboli o parole in base ad un solo attributo.

Conoscere ed utilizzare i quantificatori.

Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 52 di 92

assegnati.

Raccogliere dati e informazioni legati al contesto reale dei bambini.

Leggere e rappresentare relazioni e dati con grafici, schemi e tabelle.

Individuare grandezze misurabili.

Misurare utilizzando misure arbitrarie.

Effettuare confronti di grandezze.

Rappresentare graficamente situazioni problematiche.

Formulare ipotesi di soluzione.

Individuare l’operazione necessaria alla soluzione di problemi che richiedono l’addizione e la sottrazione (resto e differenza).

Formulare il testo di un problema, data la rappresentazione grafica.

Utilizzare le espressioni: certo, possibile, impossibile.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

MATEMATICA – CLASSE SECONDA

L’alunno

domina la scrittura dei numeri naturali anche oltre il 100;

usa con gradualità opportuna le quattro operazioni aritmetiche;

riconosce le principali figure geometriche in base alle loro fondamentali caratteristiche;

riconosce le simmetrie assiali;

organizza e interpreta dati statistici;

analizza situazioni problematiche e produce soluzioni;

fa misurazioni e riconosce la necessità di unità di misura condivise

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Numeri

Usare il numero per contare, confrontare e ordinare raggruppamenti di oggetti.

Leggere e scrivere i numeri naturali almeno entro il 100.

Contare in senso progressivo e regressivo.

Riconoscere il valore posizionale delle cifre.

Eseguire addizioni in riga e in colonna senza riporto e con.

Eseguire sottrazioni in riga e in colonna senza prestito e con.

Eseguire calcoli mentali.

Memorizzare le tabelline.

Eseguire moltiplicazioni, anche con il riporto, con una sola cifra al moltiplicatore.

Eseguire divisioni con una cifra al divisore.

Costruire sequenze numeriche in base a una regola data o scoprire la regola che genera una

sequenza data.

Spazio e figure

Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche.

Riconoscere e denominare i principali tipi di linee.

Individuare regioni e confini.

Acquisire il concetto di simmetria.

Riconoscere e rappresentare simmetrie.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 53 di 92

Relazioni, dati e previsioni

Classificare elementi in base ad attributi specifici.

Riconoscere caratteristiche comuni a più elementi.

Classificare in base alla negazione di un attributo.

Usare il nesso logico “e”.

Rappresentare situazioni con i diagrammi di Venn, di Carroll e ad albero.

Argomentare sui criteri usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati.

Conoscere ed utilizzare i quantificatori.

Raccogliere dati e rappresentarli con tabelle, schemi e grafici.

Effettuare misure di grandezze ed esprimerle secondo unità di misura non convenzionali.

Usare correttamente i termini della probabilità: è certo, è impossibile, è possibile in situazioni concrete.

Stabilire relazioni e corrispondenze fra elementi di due insiemi.

Individuare situazioni problematiche in ambiti di esperienza.

Individuare i dati in una situazione problematica.

Data una situazione, formulare una domanda.

Individuare nelle situazioni problematiche le 4 diverse situazioni che richiedono l’uso della sottrazione: resto – differenza – complemento e negazione.

Individuare l’operazione necessaria per la soluzione di problemi che richiedono la moltiplicazione e la divisione come ripartizione.

Risolvere situazioni problematiche con una o più domande esplicite.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

MATEMATICA – CLASSE TERZA

L’alunno

confronta e ordina i numeri naturali, con consapevolezza della notazione posizionale delle

cifre;

conosce i numeri decimali, sa porli sulla retta numerica e sa usarli;

usa gli algoritmi usuali per eseguire le quattro operazioni;

esegue calcoli mentali;

riconosce posizioni nello spazio, le comunica con termini adeguati e fornisce indicazioni

per compiere percorsi;

individua, descrive e rappresenta, anche con modelli materiali, le principali figure

geometriche solide e piane;

è in grado di classificare numeri e figure secondo una o più proprietà;

utilizza diagrammi, schede e tabelle per rappresentare relazioni e dati;

riesce a misurare grandezze con strumenti convenzionali.

sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze

significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad

utilizzare siano utili per operare nella realtà.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Numeri

Usare il numero per contare, confrontare e ordinare raggruppamenti di oggetti.

Leggere e scrivere i numeri naturali almeno entro il 1 000.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 54 di 92

Riconoscere il valore posizionale delle cifre.

Consolidare i concetti di addizione e sottrazione.

Consolidare i concetti di moltiplicazione, di divisione e scoprirne la tecnica del calcolo (moltiplicazioni con 2 cifre al moltiplicatore e divisioni con una cifra al divisore).

Conoscere e utilizzare alcune proprietà delle operazioni.

Sviluppare il calcolo mentale ed effettuare calcoli approssimati.

Costruire sequenze numeriche in base a una regola data o scoprire la regola che genera una sequenza data.

Acquisire il concetto di frazione matematica.

Rappresentare frazioni con il disegno e la simbologia.

Leggere, scrivere e confrontare numeri decimali.

Rappresentare sulla retta i numeri decimali.

Eseguire addizioni e sottrazioni con i numeri decimali anche con riferimento alle monete.

Verbalizzare le procedure di calcolo.

Spazio e figure

Riconoscere, denominare e rappresentare rette, semirette, segmenti e coppie di rette.

Acquisire il concetto di angolo.

Denominare e classificare gli angoli.

Acquisire il concetto di poligono.

Acquisire il concetto di simmetria.

Intuire i concetti di perimetro e superficie.

Relazioni, dati e previsioni

Rappresentare relazioni e dati.

Rappresentare e interpretare i dati di indagini statistiche.

Individuare la moda in tabelle o grafici.

Effettuare classificazioni in base a più attributi.

Conoscere ed utilizzare i quantificatori.

Verbalizzare e tradurre in termini matematici situazioni problematiche.

Usare le 4 operazioni per risolvere situazioni problematiche.

Risolvere problemi con domande anche implicite.

Individuare dati necessari, superflui, mancanti in situazioni problematiche.

Risolvere problemi con 2 o più operazioni.

Verbalizzare il procedimento seguito per la risoluzione del problema.

Effettuare misurazioni utilizzando misure arbitrarie.

Conoscere le misure di lunghezza e operare con esse.

Conoscere e operare con le misure di valore (euro).

Usare consapevolmente i termini certo, possibile e impossibile.

Quantificare, in base alle informazioni possedute, la probabilità che si verifichi un evento.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

MATEMATICA – CLASSE QUARTA

L’alunno

legge, scrive e confronta numeri interi e decimali;

esegue le quattro operazioni e valuta se farlo mentalmente, per scritto o con la calcolatrice;

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 55 di 92

stima il risultato delle operazioni;

utilizza le frazioni e riconosce quelle equivalenti;

descrive, denomina e classifica le principali figure geometriche e usa gli strumenti necessari per riprodurle;

localizza punti sul piano cartesiano, date le coordinate;

determina il perimetro e l’area delle figure;

riconosce riproduzioni piane di oggetti tridimensionali e ne realizza i modelli;

in situazioni concrete, intuisce e argomenta qual è il più probabile di una coppia di eventi;

utilizza le principali unità di misura di angoli, lunghezze, capacità, masse, aree e intervalli temporali;

passa da un’unità di misura all’altra nel Sistema Metrico e nel contesto monetario;

riconosce e descrive la regolarità in una sequenza;

sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze

significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Numeri

Leggere e scrivere i numeri naturali (entro il 1 000 000) e decimali (entro i millesimi) consolidando la consapevolezza del valore posizionale delle cifre.

Confrontare e ordinare numeri interi e decimali.

Rappresentare i numeri decimali sulla retta numerica.

Eseguire le 4 operazioni con numeri interi e decimali (addizioni con più riporti, sottrazioni

con più cambi, moltiplicazioni con 3 cifre al moltiplicatore e divisioni con 2 cifre al divisore).

Moltiplicare e dividere per 10, 100, 1 000.

Individuare relazioni tra numeri naturali e riconoscere multipli e divisori.

Confrontare, ordinare le frazioni e saperle classificare in proprie, improprie e apparenti.

Individuare frazioni equivalenti.

Calcolare la frazione di un numero.

Scrivere in modalità diverse lo stesso numero (frazione decimale, numero decimale).

Utilizzare le proprietà delle operazioni nelle strategie di calcolo (scritto e mentale).

Effettuare con consapevolezza calcoli approssimati.

Stimare il risultato di un’operazione.

Conoscere i sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e

culture diverse.

Spazio e figure

Descrivere, denominare, classificare e disegnare figure geometriche.

Conoscere, disegnare, classificare e misurare gli angoli.

Acquisire il concetto di altezza e diagonale di un poligono.

Classificare triangoli e quadrilateri rispetto ai lati, agli angoli e agli assi di simmetria.

Utilizzare e distinguere i concetti di perpendicolarità, parallelismo, orizzontalità e verticalità.

Realizzare graficamente simmetrie e traslazioni di figure piane.

Riconoscere in situazioni concrete figure isoperimetriche e/o equiestese.

Utilizzare le misure di lunghezza per calcolare il perimetro, in situazioni sia concrete che

astratte.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 56 di 92

Riprodurre in scala una figura.

Ricavare dall’analisi dei poligoni le formule del perimetro e saperle utilizzare (formule dirette e inverse).

Relazioni, dati e previsioni

Rappresentare relazioni e dati.

Rappresentare e interpretare i dati di indagini statistiche.

Usare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica.

Classificare in base a più attributi.

Conoscere e operare con le misure di lunghezza, massa e capacità.

Passare da un’unità di misura a un’altra, anche nel contesto del sistema monetario.

Analizzare il testo di un problema, individuare le informazioni necessarie, pianificare un

percorso di soluzione e realizzarlo.

Riflettere sul procedimento risolutivo seguito e individuare altre possibili soluzioni.

Decodificare il testo di un problema esplicitando le domande implicite.

Risolvere problemi relativi alla compravendita, al costo unitario e totale, a tara, peso netto e

peso lordo.

Stabilire il rapporto tra eventi favorevoli e possibili al fine di quantificare le possibilità del

verificarsi di un evento.

Spiegare le procedure utilizzate anche in forma scritta.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

MATEMATICA – CLASSE QUINTA

L’alunno

si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice;

riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo;

descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo;

utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...);

ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici;

riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza;

legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici;

riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia

sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria;

costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri;

riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...);

sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze

significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 57 di 92

Numeri

Leggere, scrivere e operare con i grandi numeri.

Utilizzare diverse modalità per comporre e scomporre i numeri.

Eseguire divisioni con il divisore decimale.

Utilizzare le espressioni numeriche in contesti e situazioni diverse.

Individuare alcuni criteri di divisibilità ed utilizzarli in modo opportuno.

Eseguire le 4 operazioni valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni.

Stimare il risultato di un’operazione.

Operare con le frazioni.

Operare in contesti concreti con i numeri interi relativi (positivi-negativi) e saperli ordinare utilizzando la linea dei numeri.

Saper calcolare la percentuale, lo sconto e l’interesse.

Spazio e figure

Descrivere, denominare, classificare e disegnare figure geometriche.

Descrivere figure geometriche al fine di farle riprodurre da altri.

Approfondire il concetto di poligoni regolari e saperli disegnare utilizzando in modo appropriato opportuni strumenti.

Confrontare, misurare e classificare angoli.

Classificare triangoli e quadrilateri rispetto ai lati e agli angoli.

Conoscere e utilizzare le misure di superficie convenzionali.

Riconoscere e confrontare figure simili e figure equicomposte.

Calcolare l’area dei principali poligoni.

Realizzare graficamente la rotazione di una figura piana.

Ipotizzare le misure più adatte per misurare grandezze diverse.

Conoscere e utilizzare il sistema di misura del tempo.

Relazioni, dati e previsioni

Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni.

Confrontare dati utilizzando gli indici di moda, mediana e media aritmetica.

Classificare in base a più attributi.

Utilizzare le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi/capacità, intervalli temporali, masse, pesi, per effettuare misure e stime.

Consolidare la capacità di affrontare situazioni problematiche diverse.

Formulare ipotesi di risoluzione utilizzando strumenti matematici e non.

Analizzare il testo di un problema, individuare le informazioni necessarie, pianificare un percorso di soluzione e realizzarlo.

Analizzare e risolvere problemi con la percentuale, lo sconto e l’interesse.

Rappresentare una situazione problematica con un diagramma e/o un’espressione aritmetica.

Riflettere sul procedimento risolutivo seguito e individuarne altri.

Saper interpretare e costruire diversi tipi di grafici.

Comprendere l’utilità dell’approssimazione dei dati raccolti.

In una coppia di eventi, intuire ed argomentare qual è il più/meno/ugualmente probabile.

In situazioni concrete utilizzare anche le frazioni per quantificare e confrontare il grado di

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 58 di 92

probabilità del verificarsi di eventi possibili.

Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 59 di 92

• SC I E N Z E

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCIENZE – CLASSE PRIMA

L’alunno

sviluppa un atteggiamento di curiosità e di ricerca esplorativa;

riconosce diversi tipi di materiali;

distingue esseri viventi e cose non viventi;

riconosce e distingue animali domestici, frutti e piante e ne nomina le parti;

ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Esplorare e descrivere oggetti e materiali

Esplorare il mondo attraverso i cinque sensi.

Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà.

Descrivere oggetti e materiali di uso quotidiano.

Osservare e sperimentare sul campo

Osservare i cambiamenti dell’ambiente in relazione al trascorrere delle stagioni.

Individuare simboli e terminologia per registrare il tempo meteorologico.

Rilevare dati e registrare osservazioni climatiche.

L’uomo i viventi e l’ambiente

Identificare e descrivere esseri viventi e non viventi.

Riconoscere e denominare le principali parti del corpo e i cinque sensi.

Conoscere alcuni comportamenti degli organismi viventi in relazione all’ambiente e al clima.

Conoscere la funzione dei denti.

Sapere cos’è la carie, come si previene e come si cura.

Conoscere i principi fondamentali per una corretta igiene orale.

Conoscere le più elementari norme di igiene personale.

Conoscere i cibi da preferire per una corretta alimentazione.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCIENZE – CLASSE SECONDA

L’alunno

sviluppa un atteggiamento di curiosità di ricerca esplorativa;

opera le prime classificazioni in base alla scelta di alcuni criteri osservabili;

riconosce e descrive le principali caratteristiche di oggetti e strumenti;

riconosce e descrive le principali strutture di organismi viventi;

ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Esplorare e descrivere oggetti e materiali

Sviluppare atteggiamenti di curiosità e interesse.

Confrontare, seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 60 di 92

Distinguere gli stati di aggregazione della materia (solidi/liquidi/aeriformi).

Realizzare esperienze con l’acqua per definirne le proprietà attraverso i cinque sensi.

Produrre grafici, tabelle e schemi per registrare eventi.

Osservare e sperimentare sul campo

Osservare il proprio territorio e cogliere gli elementi naturali e antropici.

Conoscere le varie fasi del ciclo dell’acqua.

Comprendere l’importanza dell’elemento acqua.

Osservare e interpretare le trasformazioni naturali (agenti atmosferici).

Studiare e sperimentare la germinazione del seme.

Comunicare le osservazioni, le ipotesi e le esperienze effettuate.

L’uomo i viventi e l’ambiente

Osservare e classificare le piante dell’ambiente circostante.

Capire come le piante e gli animali si adattano ai cambiamenti stagionali.

Classificare gli animali in base ad alcune caratteristiche.

Promuovere la consapevolezza di un corretto stile alimentare (importanza della colazione e

dello spuntino durante l’intervallo) e incentivare il consumo di frutta e verdura.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCIENZE – CLASSE TERZA

L’alunno

sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere;

ha atteggiamenti di cura verso di sè e verso l’ambiente scolastico che altri;

rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale;

ha un approccio scientifico ai fenomeni: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo

autonomo, osserva lo svolgersi dei fatti e riesce a schematizzarli, formule domande anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti;

individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni , registra dati significativi, identifica relazioni spazio-temporali;

Conosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Esplorare e descrivere oggetti e materiali

Conoscere la composizione dell’aria e le sue proprietà.

Individuare qualità e proprietà del fuoco.

Osservare e sperimentare sul campo

Acquisire i concetti di miscuglio e soluzione.

Conoscere il fenomeno della combustione.

Conoscere gli effetti dell’aria sull’ambiente e sull’uomo.

L’uomo i viventi e l’ambiente

Conoscere i concetti di ecosistema, catena alimentare e piramide ecologica.

Cogliere i legami tra i diversi fenomeni che avvengono in natura.

Descrivere un ambiente esterno in relazione all’attività umana.

Individuare le strutture, le caratteristiche e le funzioni delle parti della pianta.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 61 di 92

Conoscere la classificazione del regno animale.

Classificare i cibi in base alle loro origine (animale/vegetale).

Conoscere i prodotti alimentari tipici del proprio territorio.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCIENZE – CLASSE QUARTA

L’alunno

sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere;

ha atteggiamenti di cura verso di sè e verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale;

individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali;

individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli;

utilizza in modo corretto il linguaggio, raccontando in forma chiara ciò che ha fatto e imparato;

trova varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui

problemi che lo interessano.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Oggetti, materiali e trasformazioni

Individuare le proprietà di alcuni materiali (durezza, peso, densità …).

Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato.

Conoscere il significato di calore e temperatura e i loro sistemi di misurazione.

Illustrare la differenza tra temperatura e calore con riferimento all’esperienza ordinaria.

Osservare e sperimentare sul campo

Osservare le caratteristiche dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente.

Conoscere la struttura del suolo.

Scoprire le proprietà fisiche dell’aria attraverso esperimenti.

L’uomo i viventi e l’ambiente

Conoscere le caratteristiche dei viventi (animali e vegetali).

Individuare somiglianze e differenze tra le varie specie studiate in relazione all’ambiente di vita.

Conoscere il processo della fotosintesi clorofilliana.

Conoscere i principi nutritivi degli alimenti.

Conoscere la funzione energetica e regolatrice degli alimenti.

Conoscere il proprio fabbisogno energetico giornaliero.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCIENZE – CLASSE QUINTA

L’alunno

sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare

spiegazioni di quello che vede succedere;

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 62 di 92

esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti;

individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali;

individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli;

riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali;

ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi

e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute;

ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri;

rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale;

espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato;

trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui

problemi che lo interessano.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Oggetti, materiali e trasformazioni

Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali: forza, movimento, pressione, temperatura, calore, ecc.

Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il concetto di energia.

Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad esempio: la durezza, il peso, l’elasticità,

la trasparenza, la densità, ecc.; realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua (acqua e zucchero, acqua e inchiostro, ecc.).

Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, provando ad esprimere in forma grafica

le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del tempo, ecc.)

Osservare e sperimentare sul campo

Individuare gli elementi che caratterizzano l’ambiente e i cambiamenti nel tempo.

Conoscere la struttura del suolo sperimentando con rocce, sassi e terricci;

Osservare le caratteristiche dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente.

L’uomo i viventi e l’ambiente

Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un ambiente; costruire modelli plausibili sul funzionamento dei diversi apparati, elaborare primi modelli intuitivi di struttura cellulare.

Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio.

Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la sessualità.

Riconoscere, attraverso l’esperienza di coltivazioni, allevamenti, ecc. che la vita di ogni organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita.

Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale sulla base di osservazioni personali.

Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali, ivi comprese quelle globali, in

particolare quelle conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 63 di 92

• MU S I C A

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

MUSICA – CLASSE PRIMA

L’alunno

esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in

riferimento alla loro fonte;

esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,

imparando ad ascoltare se stesso e gli altri;

articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando sistemi elementari; le

esegue con la voce, il corpo e gli strumenti musicali;

segue da solo o in gruppo, semplici brani vocali, utilizzando strumenti didattici.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, semplici brani vocali.

Memorizzare canti da eseguire in coro e partecipare a spettacoli.

Rappresentare graficamente suono e silenzio.

Riconoscere somiglianze e differenze.

Utilizzare suoni e musiche collegandoli ad altre forme espressive.

Ricercare le possibilità sonore del corpo umano.

Classificare gli eventi acustici.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

MUSICA – CLASSE SECONDA

L’alunno

esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in

riferimento alla loro fonte;

esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,

imparando ad ascoltare se stesso e gli altri;

articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando sistemi elementari; le

esegue con la voce, il corpo e gli strumenti musicali;

esegue da solo o in gruppo, semplici brani vocali, utilizzando strumenti didattici.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Porre attenzione all’ascolto di un brano musicale.

Riconoscere suoni ed eventi sonori con particolare riferimento ai suoni dell’ambiente, degli

oggetti e degli strumenti.

Riconoscere in modo intuitivo il ritmo e i parametri del suono (durata, altezza, intensità,

timbro).

Eseguire canti per imitazione.

Utilizzare le risorse espressive della vocalità.

Avviare alla conoscenza dei primi elementi della notazione musicale.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 64 di 92

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

MUSICA – CLASSE TERZA

L’alunno

esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte;

esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri;

articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando sistemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti musicali;

esegue da solo o in gruppo, semplici brani vocali, utilizzando strumenti didattici.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Riconoscere e discriminare gli elementi di base all’interno di un brano musicale (intensità, durata, timbro, altezza e ritmo).

Usare la voce, gli strumenti, gli oggetti sonori per produrre, riprodurre, creare e improvvisare fatti sonori ed eventi musicali di vario genere.

Eseguire in gruppo semplici brani vocali e strumentali.

Cogliere durante l’ascolto gli aspetti espressivi più evidenti di un brano musicale,

traducendoli con parola, azione motoria e segno grafico.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

MUSICA – CLASSE QUARTA

L’alunno

esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in

riferimento alla loro fonte;

esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,

imparando ad ascoltare se stesso e gli altri;

articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando sistemi elementari; le

esegue con la voce, il corpo e gli strumenti musicali;

esegue da solo o in gruppo, semplici brani vocali, utilizzando strumenti didattici;

riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli poi

utilizzare;

adotta prime strategie per l’ascolto, l’interpretazione la descrizione e l’apprezzamento

estetico di vari brani musicali.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Conoscere elementi di base del codice musicale (intensità, durata, timbro, altezza, ritmo e

melodia).

Intonare canti di vario genere e provenienza sviluppando le capacità vocali.

Conoscere e utilizzare sistemi di notazione non convenzionali e convenzionali.

Usare lo strumentario della scuola, sperimentando varie modalità di produzione sonora,

improvvisando, imitando.

Cogliere i valori espressivi più evidenti delle musiche ascoltate, traducendoli con parola,

azione motoria e disegno.

Ascolto e lettura di testi musicali semplici.

Esecuzione vocale e ritmica di brani musicali diversi.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 65 di 92

Attività volte all’ascolto, all’attenzione e alla concentrazione.

Attività laboratoriali.

Utilizzo delle tecnologie informatiche per ampliare le proprie conoscenze.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

MUSICA – CLASSE QUINTA

L’alunno

esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte;

esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,

imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate;

articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica;

improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi;

esegue da solo e in gruppo, semplici brani vocali e strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto costruiti;

riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale;

ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione sonoro- musicale.

Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.

Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi.

Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani di vario genere e provenienza.

Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori e brani musicali attraverso sistemi

simbolici convenzionali e non convenzionali.

• AR T E E I M M A G I N E

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

ARTE E IMMAGINE – CLASSE PRIMA

L’alunno

utilizza la capacità di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini;

utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visuale per produrre varie tipologie di

testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti diversificati (grafico pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 66 di 92

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Esprimersi e comunicare

Rappresentare la figura umana con uno schema corporeo strutturato.

Scoprire le potenzialità espressive dei materiali plastici e grafici.

Usare creativamente i colori primari e secondari.

Utilizzare varie tecniche grafico-pittoriche.

Osservare e leggere le immagini

Osservare le immagini ed individuarne gli elementi.

Distinguere la figura dallo sfondo.

Riconoscere nella realtà e nella rappresentazione le relazioni spaziali (sopra/sotto,

dentro/fuori, destra/sinistra …).

Discriminare le parti principali della figura umana.

Comprendere e apprezzare le opere d’arte

Descrivere ciò che vede in un’opera d’arte dando spazio alle proprie sensazioni.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

ARTE E IMMAGINE – CLASSE SECONDA

L’alunno

utilizza la capacità di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini;

utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visuale per produrre varie tipologie di

testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti diversificati (grafico pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Esprimersi e comunicare

Utilizzare tecniche grafico-pittoriche per fini espressivi.

Esprimere le proprie emozioni con forme e colori.

Manipolare e utilizzare materiali diversi.

Osservare e leggere le immagini

Osservare le immagini ed individuarne gli aspetti significativi.

Acquisire la nozione di sfondo e primo piano.

Individuare alcune caratteristiche relative al colore: la tonalità, il chiaro, lo scuro ….

Comprendere e apprezzare le opere d’arte

Descrivere ciò che si vede in un’opera d’arte dando spazio alle proprie sensazioni.

Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria

cultura.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 67 di 92

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

ARTE E IMMAGINE – CLASSE TERZA

L’alunno

utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visuale per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti diversificati (grafico pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali);

è in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc…) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc…);

individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria;

conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta

sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Esprimersi e comunicare

Usare gli elementi del linguaggio visivo per stabilire relazioni tra i personaggi e l’ambiente che li circonda.

Conoscere le caratteristiche del colore: scala cromatica, coppie di colori complementari.

Sapersi orientare nello spazio grafico e posizionare elementi decorativi su una superficie.

Collocare gli oggetti nello spazio individuando i campi e i piani.

Produrre una storia a fumetti.

Osservare e leggere le immagini

Riconoscere gli elementi del linguaggio visivo: il segno, la linea, il colore e lo spazio.

Individuare le diverse tipologie di codice nel linguaggio del fumetto.

Comprendere e apprezzare le opere d’arte

Descrivere tutto ciò che si vede in un’opera d’arte dando spazio alle proprie sensazioni, emozioni, riflessioni.

Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria

cultura.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

ARTE E IMMAGINE – CLASSE QUARTA

L’alunno

utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visuale per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti diversificati (grafico pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali);

è in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.);

individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria;

conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta

sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 68 di 92

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Esprimersi e comunicare

Elaborare creativamente produzioni personali per esprimere sensazioni ed emozioni.

Esprimersi e comunicare mediante varie tecniche grafiche e pittoriche.

Rielaborare e/modificare creativamente le immagini.

Variare l’uso del colore in una produzione grafico-pittorica.

Osservare e leggere le immagini

Analizzare e descrivere in maniera globale un’immagine.

Analizzare gli elementi del linguaggio grafico-pittorico (colore, punto, linea).

Individuare i generi artistici (ritratto, paesaggio …).

Individuare le molteplici funzioni che l’immagine svolge, da un punto di vista sia

informativo sia emotivo.

Comprendere e apprezzare le opere d’arte

Individuare in un’opera d’arte, sia antica che moderna, gli elementi essenziali della forma, del linguaggio e della tecnica per comprendere il messaggio.

Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria e ad altre culture.

Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio

ambientale e i principali monumenti storico-artistici.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

ARTE E IMMAGINE – CLASSE QUINTA

L’alunno

utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visuale per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti diversificati (grafico pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali);

è in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.);

individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria;

conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta

sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Esprimersi e comunicare

Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni.

Usare in modo creativo materiali diversi.

Trasformare in modo creativo immagini di vario genere.

Sperimentare le capacità espressive dei colori.

Osservare e leggere le immagini

Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente

descrivendo gli elementi formali, utilizzando le regole della percezione visiva e

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 69 di 92

l’orientamento nello spazio.

Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo (linee, colori, forme, volume, spazio) individuando il loro significato espressivo.

Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le

sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati.

Comprendere e apprezzare le opere d’arte

Individuare in un’opera d’arte, sia antica che moderna, gli elementi essenziali della forma, del linguaggio, della tecnica e dello stile dell’artista per comprendere il messaggio e la funzione.

Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria e ad altre culture.

Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio

ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici.

• ED U C A Z I O N E MO T O R I A

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

EDUCAZIONE MOTORIA – CLASSE PRIMA

L’alunno

acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variazioni spaziali e temporali contingenti;

utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico musicali e coreutiche;

sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche;

comprende all'interno delle varie occasioni di gioco il valore delle regole e l’importanza di

rispettarle.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo

Riconoscere e denominare le varie parti del corpo su di sé e sugli altri.

Assumere posizioni corrette del corpo intero e delle sue parti (flettere, piegare, ruotare, inclinare...).

Utilizzare semplici schemi motori di base (camminare, correre, saltare strisciare, rotolare, lanciare, afferrare...).

Orientarsi all’ interno di uno spazio strutturato.

Ordinare azioni motorie in successione temporale.

Rappresentare graficamente il corpo, fermo e in movimento..

Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva

Muoversi seguendo un ritmo.

Esprimersi attraverso il linguaggio gestuale..

Il gioco, lo sport, le regole e il fair play

Conoscere e applicare le modalità esecutive di giochi di movimento individuali e di squadra.

Rispettare le regole in situazioni di gioco.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 70 di 92

Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

Conoscere e utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli spazi di attività.

Comprendere l’importanza di assumere una postura corretta in diversi contesti.

Percepire e riconoscere sensazioni di benessere legate all’attività ludicomotoria.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

EDUCAZIONE MOTORIA – CLASSE SECONDA

L’alunno

acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variazioni spaziali e temporali contingenti;

utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico musicali e coreutiche;

sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche;

comprende all'interno delle varie occasioni di gioco il valore delle regole e l'importanza di

rispettarle nella consapevolezza che la correttezza ed il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludica.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo

Assumere posizioni corrette del corpo intero e delle sue parti (flettere, piegare, ruotare, inclinare...).

Consolidare semplici schemi motori di base (camminare, correre, saltare strisciare, rotolare, lanciare, afferrare...).

Orientarsi all’ interno di uno spazio strutturato.

Ordinare azioni motorie in successione temporale.

Sviluppare l’attenzione e la concentrazione per controllare e gestire i movimenti del proprio corpo

Rappresentare graficamente percorsi motori.

Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva

Riconoscere e riprodurre semplici sequenze ritmiche con il proprio corpo e con gli attrezzi.

Utilizzare il corpo per rappresentare situazioni comunicative

Il gioco, lo sport, le regole e il fair play

Conoscere e applicare le modalità esecutive di giochi di movimento individuali e di squadra.

Partecipare al gioco individuale e collettivo rispettando indicazioni e regole.

Conoscere e praticare giochi della tradizione popolare.

Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

Conoscere e utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli spazi di attività.

Comprendere l’importanza di assumere una postura corretta in diversi contesti.

Percepire e riconoscere sensazioni di benessere legate all’attività ludicomotoria.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

EDUCAZIONE MOTORIA – CLASSE TERZA

L’alunno

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 71 di 92

acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variazioni spaziali e temporali contingenti;

utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico musicali e coreutiche;

sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco- sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva;

sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche;

comprende all'interno delle varie occasioni di gioco il valore delle regole e l'importanza di

rispettarle nella consapevolezza che la correttezza ed il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludica.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo

Utilizzare e padroneggiare gli schemi motori di base combinati tra loro.

Controllare l’equilibrio statico e dinamico del proprio corpo.

Orientarsi all’interno di uno spazio strutturato e progettare percorsi.

Eseguire sequenze ritmiche.

Sviluppare l’attenzione e la concentrazione per controllare e gestire i movimenti del proprio

corpo.

Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva

Riconoscere e riprodurre semplici sequenze ritmiche con il proprio corpo e con gli attrezzi.

Utilizzare il corpo per rappresentare situazioni comunicative.

Il gioco, lo sport, le regole e il fair play

Conoscere e applicare le modalità esecutive di giochi di movimento individuali e di squadra.

Conoscere e praticare giochi della tradizione popolare.

Partecipare al gioco individuale e collettivo rispettando indicazioni e regole.

Cooperare all’interno del gruppo e interagire positivamente con gli altri.

Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

Conoscere e utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli spazi di attività nel rispetto dei compagni.

Comprendere l’importanza di assumere una postura corretta in diversi contesti.

Conoscere i benefici delle attività motorie e i pericoli della sedentarietà.

Assumere comportamenti adeguati alle proprie potenzialità e al benessere fisico.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

EDUCAZIONE MOTORIA – CLASSE QUARTA

L’alunno

acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variazioni spaziali e temporali contingenti;

utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico musicali e coreutiche;

sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse

gestualità tecniche;

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 72 di 92

agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri sia nel movimento che

nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenze nell’ambiente scolastico e extra scolastico;

riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura

del proprio corpo e ad un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza;

comprende all'interno delle varie occasioni di gioco il valore delle regole e l'importanza di

rispettarle.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo

Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro.

Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle

azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri.

Adeguare le proprie capacità motorie in relazione allo sforzo richiesto.

Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva

Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali.

Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e

collettive.

Il gioco, lo sport, le regole e il fair play

Conoscere e praticare giochi della tradizione popolare applicandone indicazioni e regole.

Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di gioco-sport.

Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri.

Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio, e

vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità.

Conoscere e sperimentare i valori che insegna lo sport: solidarietà, autodisciplina, rispetto,

socializzazione

Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita.

Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

EDUCAZIONE MOTORIA – CLASSE QUINTA

L’alunno

acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variazioni spaziali e temporali contingenti;

utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico musicali e coreutiche;

sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità

tecniche;

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 73 di 92

agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenze nell’ambiente scolastico e extra scolastico;

riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del

proprio corpo e ad un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza;

comprende all'interno delle varie occasioni di gioco il valore delle regole e l’importanza di

rispettarle.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo

Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro.

Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle

azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri.

Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva

Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali.

Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e

collettive

Il gioco, lo sport, le regole e il fair play

Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di gioco-sport.

Conoscere e praticare giochi della tradizione popolare applicandone indicazioni e regole.

Conoscere e sperimentare i principali gesti tecnici di alcune discipline sportive.

Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri.

Rispettare le regole nella competizione sportiva.

Conoscere e sperimentare i valori che insegna lo sport: solidarietà, autodisciplina, rispetto,

socializzazione

Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita.

Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita.

Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei

loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisico.

• TE C N O L O G I A

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

TECNOLOGIA – CLASSE PRIMA

L’alunno

individua nell’ambiente alcuni elementi di tipo artificiale;

conosce ed utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano;

è capace di piegare e ritagliare carta e cartoncino.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Vedere e osservare

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 74 di 92

Conoscere i manufatti tecnologici d’uso comune a scuola e in casa (elettrodomestici, TV, lettore CD/DVD, apparecchi telefonici, PC) e descriverne le funzioni principali.

Distinguere i materiali di cui sono fatti gli oggetti di uso comune, anche in base alla loro

funzione.

Prevedere e immaginare

Prevedere la possibile funzione di un oggetto o manufatto tecnologico in base alla sua

struttura e al materiale di cui è fatto.

Intervenire e trasformare

Utilizzare giochi, manufatti e meccanismi di uso comune, spiegandone le funzioni

principali.

Informatica

Usare le principali componenti del computer (unità centrale, monitor, tastiera e mouse).

Utilizzare il computer per eseguire semplici giochi, anche didattici.

Accedere ad alcuni siti Internet (ad esempio quello della scuola).

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

TECNOLOGIA – CLASSE SECONDA

L’alunno

individua nell’ambiente alcuni elementi e fenomeni di tipo artificiale;

è a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse;

individua i principali mezzi di comunicazione;

conosce ed utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale;

è capace di piegare e ritagliare carta e cartoncino.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Vedere e osservare

Riconoscere nell’ambiente circostante elementi e fenomeni artificiali.

Eseguire semplici misurazioni e rilievi sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione.

Classificare oggetti in base alla loro funzione.

Prevedere e immaginare

Comprendere la funzione degli interventi attuati dall’uomo e le motivazioni che ne stanno alla base.

Utilizzare manufatti, strumenti tecnologici o meccanismi di uso comune, intuendone

l’utilità.

Intervenire e trasformare

Smontare e rimontare semplici oggetti e meccanismi o dispositivi comuni..

Informatica

Conoscere le funzioni delle parti fondamentali di un computer.

Approcciare programmi di videoscrittura e di videografica.

Navigare in siti internet con la guida dell’insegnante.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 75 di 92

TECNOLOGIA – CLASSE TERZA

L’alunno

individua nell’ambiente elementi e fenomeni di tipo artificiale;

è a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia;

individua i principali mezzi di comunicazione;

conosce ed utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura;

è capace di piegare e ritagliare carta e cartoncino;

produce semplici modelli del proprio operato con disegni o strumenti multimediali.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Vedere e osservare

Conoscere, utilizzare e descrivere le funzioni principali di televisore, video, telefono e telefono cellulare.

Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio (giocattoli,

manufatti d’uso comune).

Prevedere e immaginare

Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto descrivendo gli strumenti e i materiali

necessari.

Intervenire e trasformare

Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo la sequenza delle operazioni.

Informatica

Individuare, denominare ed utilizzare le periferiche di input ed output del computer (monitor, tastiera, mouse, stampante, CD/DVD, strumenti di archiviazione di massa).

Utilizzare le principali procedure di un programma di videoscrittura (formattare, comandi taglia/copia/incolla, stampa e salvataggio).

Utilizzare le principali procedure di un programma di videografica (creare, modificare, colorare, copiare ed incollare, utilizzo degli strumenti disponibili e salvataggio).

Avviare alla conoscenza della rete per scopi di informazione, comunicazione, ricerca e

svago.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

TECNOLOGIA – CLASSE QUARTA

L’alunno

individua nell’ambiente elementi e fenomeni di tipo artificiale;

è a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia e del

relativo impatto ambientale;

si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione;

conosce ed utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di

descriverne la funzione principale e la struttura e di intuirne il funzionamento;

è capace di piegare e ritagliare carta e cartoncino con precisione;

produce semplici modelli del proprio operato con disegni o strumenti multimediali;

produce semplici modelli e rappresentazioni grafiche del proprio operato con disegni o

strumenti multimediali.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 76 di 92

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Vedere e osservare

Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni e testi.

Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti e/o figure geometriche.

Iniziare ad orientarsi tra i diversi mezzi di comunicazione e farne un uso adeguato a seconda delle situazioni.

Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.

Prevedere e immaginare

Riconoscere i difetti di un oggetto ed immaginarne i possibili miglioramenti.

Intervenire e trasformare

Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul proprio materiale

scolastico.

Informatica

Utilizzare un programma di videoscrittura (tabelle, WordArt, ClipArt e salvataggio su supporti diversi, CD-rom o disco rimovibile).

Utilizzare un programma di videografica (inserire immagini, tagliare/copiare/incollare immagini, ridimensionare immagini, selezionare immagini o parti di esse).

Conoscere i comandi principali del browser utilizzato per la navigazione in internet.

Ricercare informazioni e immagini con un motore di ricerca utilizzando le parole chiave

appropriate.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

TECNOLOGIA – CLASSE QUINTA

L’alunno

riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale;

è a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambienta;

conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento;

sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale;

si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni;

produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali;

inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia

attuale.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Vedere e osservare

Distinguere le principali forme di energia ed il loro impiego.

Riconoscere le fonti da cui si può ricavare energia e classificarle in rinnovabili e non.

Conoscere le misure di protezione ed intervento per i pericoli derivanti dalle fonti di calore

e di energia elettrica.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 77 di 92

Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti e/o figure

geometriche.

Prevedere e immaginare

Prevedere le conseguenze di decisioni personali e/o collettive relative al consumo

energetico in vari settori (trasporto, abitazione, ecc.).

Intervenire e trasformare

Progettare e costruire modelli di strumenti e meccanismi che utilizzano varie forme di energia.

Utilizzare semplici procedure per la selezione, la preparazione e la presentazione degli

alimenti.

Informatica

Utilizzare un programma di calcolo.

Utilizzare un programma di presentazione.

Utilizzare un programma per la creazione di ipertesti.

Intuire le caratteristiche, le funzioni ed i limiti della tecnologia attuale.

Conoscere i rischi della navigazione in internet.

Organizzare una gita o una visita ad un museo usando internet per reperire notizie e

informazioni utili.

• RE L I G I O NE

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

RELIGIONE – CLASSE PRIMA

L’alunno

sa che la Bibbia presenta Dio creatore e padre;

conosce la figura di Gesù di Nazareth come è presentata nei Vangeli;

comprende che la Chiesa si impegna a diffondere nel mondo il suo messaggio di pace e amore;

comprende che il cristianesimo offre la possibilità di vivere una vita buona.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Dio e l’uomo

Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre.

Conoscere Gesù di Nazareth come Emmanuele e Messia.

La Bibbia e le altre fonti

Ascoltare e saper riferire circa le pagine evangeliche relative alla nascita ed alla passione,

morte e resurrezione di Gesù di Nazareth.

Il linguaggio religioso

Riconoscere i segni religiosi del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e

nella pietà popolare

I valori etici e religiosi

Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del

prossimo.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 78 di 92

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

RELIGIONE – CLASSE SECONDA

L’alunno

conosce l’Antico Testamento come storia dell’esperienza che il popolo ebraico ha fatto di Dio;

conosce la figura di Gesù di Nazareth presentata nei Vangeli e la sua vita in Palestina;

conosce Maria come madre di Gesù e della Chiesa;

conosce il significato del Natale e della Pasqua celebrati dai cristiani;

sa che la Chiesa è la comunità che si impegna a diffondere nel mondo il messaggio di Gesù;

comprende che la preghiera del Padre Nostro invita a realizzare un mondo di fratelli;

comprende che tutte le persone hanno uguale dignità e valore;

apprezza il valore della pace come dono e impegno per tutti.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Dio e l’uomo

Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha stabilito un’alleanza con l’uomo.

Conoscere Gesù di Nazareth come Emmanuele e Messia, testimoniato e risorto.

Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.

La Bibbia e le altre fonti

Ascoltare e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della creazione, di Adamo ed Eva, del diluvio universale e della torre di Babele, e le pagine evangeliche relative alla nascita ed alla passione, morte e resurrezione di Gesù di Nazareth.

Il linguaggio religioso

Riconoscere i segni religiosi del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà popolare.

Conoscere il significato di gesti e segni liturgici come espressione di religiosità.

I valori etici e religiosi

Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo.

Apprezzare l’impegno della comunità umana e cristiana nel porre alla base della convivenza

l’amicizia e la solidarietà.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

RELIGIONE – CLASSE TERZA

L’alunno

conosce l’Antico Testamento come storia dell’esperienza che il popolo ebraico ha fatto di Dio;

conosce la figura di Gesù di Nazareth presentata nei Vangeli e la sua vita in Palestina;

conosce Maria come madre di Gesù e della Chiesa;

conosce il significato del Natale e della Pasqua celebrati dai cristiani;

sa che la Chiesa è la comunità che si impegna a diffondere nel mondo il messaggio di Gesù;

comprende che la preghiera del Padre Nostro invita a realizzare un mondo di fratelli;

comprende che tutte le persone hanno uguale dignità e valore;

apprezza il valore della pace come dono e impegno per tutti.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 79 di 92

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Dio e l’uomo

Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha stabilito un’alleanza con l’uomo.

Conoscere Gesù di Nazareth come Emmanuele e Messia, testimoniato e risorto.

Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.

Identificare come nella preghiera l’uomo si apra al dialogo con Dio e riconoscere, nel

“Padre Nostro”, la specificità della preghiera cristiana.

La Bibbia e le altre fonti

Ascoltare e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della creazione, le vicende e le figure principali del popolo d’Israele, gli episodi chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli Apostoli.

Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.

Il linguaggio religioso

Riconoscere i segni religiosi del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà popolare.

Conoscere il significato di gesti e segni liturgici come espressione di religiosità.

I valori etici e religiosi

Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo.

Apprezzare l’impegno della comunità umana e cristiana nel porre alla base della convivenza

l’amicizia e la solidarietà.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

RELIGIONE – CLASSE QUARTA

L’alunno

sa che la natura è dono di Dio e va amata e rispettata;

sa che il cristianesimo ha le sue radici nel popolo ebraico;

conosce la figura di Gesù e scopre nei Vangeli i suoi gesti di cura;

conosce il testo e il significato delle beatitudini per vivere una vita buona;

comprende che anche oggi la Chiesa si prende cura delle persone.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Dio e l’uomo

Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’uomo il Regno di Dio con parole e azioni.

Individuare nei sacramenti e nelle celebrazioni liturgiche i segni della salvezza di Gesù.

La Bibbia e le altre fonti

Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.

Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale.

Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di santi e in Maria, la

madre di Gesù.

Il linguaggio religioso

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 80 di 92

Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita della Chiesa.

Individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle presenti nel

territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.

I valori etici e religiosi

Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

RELIGIONE – CLASSE QUINTA

L’alunno

riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive;

riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi rispetto al modo in cui lui stesso percepisce e vive tali festività;

riconosce nella Bibbia, libro sacro per ebrei e cristiani, un documento fondamentale della

cultura occidentale, distinguendola da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza culturale ed esistenziale;

confronta la propria esperienza religiosa con quella di altre persone e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo;

identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento;

coglie il valore specifico dei Sacramenti e si interroga sul significato che essi hanno nella vita

dei cristiani.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Dio e l’uomo

Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’uomo il Regno di Dio con parole e azioni.

Descrivere i contenuti principali del credo cattolico.

Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane.

Individuare nei sacramenti e nelle celebrazioni liturgiche i segni della salvezza di Gesù e l’agire dello Spirito Santo nella Chiesa fin dalle sue origini.

Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni.

La Bibbia e le altre fonti

Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.

Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale.

Identificare i principali codici dell’iconografia cristiana.

Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di santi e in Maria, la

madre di Gesù.

Il linguaggio religioso

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 81 di 92

Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita della Chiesa.

Riconoscere il valore del silenzio come “luogo” di incontro con se stessi, con l’altro, con Dio.

Individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle presenti nel

territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.

Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni e ministeri

differenti, la propria fede e il proprio servizio all’uomo

I valori etici e religiosi

Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con quella delle principali religioni non cristiane.

Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, anche

per un personale progetto di vita.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 82 di 92

PER CAMPI DI ESPERIENZA ED ETÀ: LA SCUOLA DELL’INFANZIA

IDENTITÀ

Consolidare l’identità significa:

vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io

stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire

sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato

imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile

sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o

femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli

AUTONOMIA

Sviluppare l’autonomia significa:

avere fiducia in sé e fidarsi degli altri

provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie

esprimere sentimenti ed emozioni

partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere

comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli

COMPETENZE

Acquisire competenze significa:

giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza

attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti

ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise

essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e

giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi

CITTADINANZA

Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa:

scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri, ai loro bisogni

rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise sociali comuni attraverso il dialogo, il confronto e il rispetto dell'altro

Capire l'importanza di possedere delle basi sicure per crescere come buoni cittadini in

rapporto con gli altri e con l'ambiente

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 83 di 92

La scuola dell’infanzia tende a promuovere e a sviluppare le competenze attraverso:

• I CAMPI DI ESPERIENZA

IL SÈ E L’ALTRO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi,

sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini

Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti,

sa esprimerli in modo sempre più adeguato

Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della

comunità e le mette a confronto con altre

Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere

la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta

Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o

male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri,

delle regole del vivere insieme

Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente

sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce

e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise

Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi

pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ANNI 3

Conquistare una progressiva autonomia rispetto ai bisogni personali, ai materiali,

all’ambiente

Prendere coscienza della propria ed altrui emotività

Esprimere e comunicare bisogni e desideri

Manifestare sentimenti di fiducia e sicurezza

Accettare l’ambiente e rispettare le più semplici regole di convivenza

Collaborare

Relazionarsi a coetanei e adulti

Sentirsi parte integrante della comunità di appartenenza

Affrontare adeguatamente nuove esperienze

Comunicare attraverso vari linguaggi

Esprimere vissuti personali

ANNI 4

Riconoscere la propria identità sessuale

Acquisire autonomia nell’organizzazione di tempi e spazi di gioco

Superare la fase egocentrica

Imparare a riconoscere, gestire e comunicare emozioni proprie ed altrui

Esprimere in modo adeguato bisogni e sentimenti

Comunicare adeguatamente

Partecipare alla gestione e cura dell’ambiente,

svolgendo piccoli incarichi

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 84 di 92

Lavorare e collaborare interagendo con gli altri

Muoversi in modo adeguato in nuove esperienze

Rispettare le regole del vivere comune

Condividere modi di vivere della comunità di appartenenza

Accogliere le diversità come valore positivo

Rispettare ed aiutare gli altri e iniziare a crescere nel rispetto dei propri diritti e doveri

Saper interpretare e documentare il proprio lavoro

ANNI 5

Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità

Interagire, rispettare e porre attenzione ai punti di vista altrui .

Raccontare esperienze personali, comunicando ed esprimendo le proprie emozioni

Intuire e rispettare le diversità nelle varie espressioni

Comprendere e rispettare regole

Conoscere ed accettare la propria sessualità

Organizzare e portare a termine autonomamente il lavoro

Progettare e crescere insieme agli altri in una prospettiva interculturale

Crescere nel rispetto dei propri diritti e doveri per diventare cittadini del mondo

Condividere i valori della comunità di appartenenza

Ripercorrere le tappe di un lavoro svolto

Interpretare, documentare e registrare il proprio vissuto

IL CORPO E IL MOVIMENTO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo

ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione

della giornata a scuola

Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta

pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione

Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi

individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle

situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto

Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di

movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva

Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in

movimento

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ANNI 3

Prendere coscienza del proprio corpo, anche in rapporto all’ambiente circostante

Avere consapevolezza del proprio corpo e scoprirne le capacità percettive

Riconoscere e denominare le principali parti del corpo

Avere padronanza e controllo degli schemi dinamici posturali

Muoversi nello spazio e sapersi orientare

Acquisire il concetto di crescita

Interiorizzare regole igieniche e corrette norme alimentari

Rispettare se stesso ed i propri compagni

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 85 di 92

Avere cura delle proprie cose e di quelle degli altri

Utilizzare adeguatamente gli oggetti

Prendere coscienza della relazione uomo ambiente

ANNI 4

Rafforzare la coscienza del sé corporeo

Percepire, denominare e rappresentare lo schema corporeo nella sua globalità

Affinare le capacità senso-percettive

Esprimersi e comunicare con il corpo, utilizzando la mimica gestuale

Ampliare il repertorio di abilità motorie libere e guidate

Acquisire la lateralità Verbalizzare esperienze e condividerle con i compagni

Possedere una buona coordinazione oculo-manuale

Muoversi nello spazio in base ad input dati

Essere attento alla cura della propria persona, delle proprie ed altrui cose

Intuire l’importanza di una corretta alimentazione

Organizzare le proprie azioni in base a regole di convivenza, a tempi e a spazi

Esplorare ed interagire con l’ambiente circostante

ANNI 5

Consolidare la coscienza di sé

Conoscere, denominare e rappresentare lo schema corporeo, arricchendolo di particolari in

forma statica o in movimento

Consolidare le capacità senso-percettive e di espressione

Percepire il corpo in rapporto allo spazio

Sviluppare la lateralità relativa al proprio corpo e all’ambiente circostante

Affinare la motricità fine

Orientarsi nello spazio scuola, avendo acquisito ed interiorizzato strutture e nozioni spaziali

Sviluppare schemi posturali nuovi e adattarli alle situazioni

Muoversi nello spazio in base ad azioni, comandi, suoni, rumori, musica

Possedere affinate capacità sensoriali

Interiorizzare l’importanza di una corretta alimentazione

Sviluppare adeguatamente il senso della competizione

Esplorare, interagire e rappresentare la realtà circostante

Acquisire un comportamento adeguato verso l’ambiente fisico e antropico

IMMAGINI, SUONI, COLORI

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente

Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività

manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie

Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte

Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti

Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 86 di 92

Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ANNI 3

Esprimere e comunicare emozioni attraverso varie modalità che il linguaggio-corpo

consente

Scoprire tecniche diverse per creare e decorare

Conoscere i colori primari

Manipolare materiali diversi

Sviluppare l’immaginazione e la fantasia

Assistere con interesse ad un breve spettacolo (burattini, film)

Riconoscere i suoni ed i rumori dell’ambiente circostante

Ascoltare e conoscere semplici ritmi

Ascoltare, sviluppando interesse per diversi stili musicali

Esprimere con varie modalità esperienze vissute

Rappresentare attraverso il mimo situazioni diverse

Drammatizzare

ANNI 4

Utilizzare le diverse modalità che il linguaggio del corpo consente in situazioni specifiche

(gestualità, mimica, modulazione della voce)

Utilizzare in modo appropriato varie tecniche grafico-pittorico- plastiche

Riconoscere e utilizzare i colori primari e secondari con l’ausilio di varie tecniche

Discriminare suoni e rumori ed associarli alla fonte.

Riconoscere e riprodurre semplici ritmi

Ascoltare suoni e musiche di vario genere

Assistere con interesse ad uno spettacolo teatrale, filmato o di burattini

Ascoltare, esprimere e comunicare con varie modalità conoscenze e vissuti

Imitare espressioni corporee

ANNI 5

Utilizzare spontaneamente ed in modo appropriato le diverse tecniche grafico-

pittoricoplastiche

Usare con crescente autonomia strumenti di espressione artistica

Distinguere i suoni dai rumori associandoli ai vari e relativi contesti

Ascoltare, riprodurre e inventare semplici ritmi

Ascoltare e conoscere diversi stili musicali

Coordinare i movimenti associandoli alla musica

Sviluppare il senso estetico attraverso l’osservazione di opere d’arte

Interpretare ed inventare ruoli

Ricostruire una storia in sequenza

Usare con interesse il computer

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 87 di 92

I DISCORSI E LE PAROLE

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e

discorsi, fa ipotesi sui significati

Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il

linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative

Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e

analogie tra i suoni e i significati

Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il

linguaggio per progettare attività e per definirne regole

Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità

dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia

Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso

la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ANNI 3

Provare interesse per diverse forme di comunicazione

Usare il linguaggio per interagire, comunicare ed esprimere bisogni

Ascoltare e produrre semplici frasi

Arricchire il patrimonio lessicale

Prestare attenzione ai messaggi verbali

Leggere e commentare immagini

Esprimere con varie modalità esperienze vissute

ANNI 4

Ascoltare, esprimere e comunicare con varie modalità conoscenze e vissuti

Utilizzare il linguaggio per comunicare emozioni

Analizzare e descrivere immagini ed eventi

Ricostruire verbalmente una sequenza narrativa

Inventare semplici storie

Usare termini appropriati e frasi semplici ma strutturate

Sfogliare un libro e comprendere storie con le immagini

Memorizzare ed esporre oralmente in maniera corretta canti e poesie

ANNI 5

Arricchire il linguaggio attraverso confronti e conversazioni

Inventare brevi storie da solo e in gruppo

Ascoltare rispettando tempi ed opinioni altrui

Dialogare adeguatamente e strutturare frasi

Ascoltare e comprendere messaggi verbali

Ripetere correttamente un racconto o un vissuto

Cogliere la corrispondenza tra fonema e grafema

Esprimersi con una pronuncia corretta e con ricchezza di vocaboli

Memorizzare ed esporre oralmente in maniera corretta canti e poesie

Usare la lingua per interagire con gli altri

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 88 di 92

LA CONOSCENZA DEL MONDO OGGETTI, FENOMENI, VIVENTI NUMERO E SPAZIO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica

alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue

misurazioni usando strumenti alla sua portata

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana

Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro

immediato e prossimo

Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni

naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti

Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi

Padroneggia sia le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia quelle necessarie per

eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità

Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro,

sopra/sotto, destra/sinistra ecc..; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni

verbali

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ANNI 3

Rapportarsi al mondo circostante attraverso l’uso dei sensi

Manipolare vari materiali

Conoscere i colori di base

Esplorare spazi

Intuire scansioni temporali (adesso, prima, dopo; oggi, ieri, domani)

Percepire la ciclicità temporale (notte, giorno, notte)

Eseguire semplici raggruppamenti e quantificazioni

Mettere in relazione fatti e fenomeni della realtà

Formulare ipotesi

Cooperare e collaborare nelle varie e diverse situazioni

ANNI 4

Acquisire abilità manipolative

Raccogliere dati ed informazioni

Registrare i dati

Mettere in relazione, ordine e corrispondenza

Acquisire il concetto di trasformazione

Classificare secondo criteri diversi

Discriminare ed ordinare per dimensione

Collocare nello spazio se stesso e gli oggetti

Riconoscere e denominare le principali forme geometriche

Acquisire consapevolezza delle principali scansioni temporali (giorni, settimane, mattina,

pomeriggio)

Riconoscere e confrontare distanze

Riconoscere spazi chiusi ed aperti

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 89 di 92

ANNI 5

Operare in base alle proprie esigenze ed inclinazioni.

Interagire con la realtà circostante utilizzando tutte le modalità a sua disposizione.

Ideare ed utilizzare strumenti di registrazione.

Formulare ipotesi e previsioni di eventi ed essere in grado di verificarli.

Progettare piani di azione.

Percepire il tempo nel suo divenire (passato, presente, futuro).

Riconoscere e ricostruire relazioni topologiche.

Riconoscere i piani: orizzontale - verticale - obliquo

Effettuare classificazioni e seriazioni in base a criteri dati.

Ricostruire e registrare dati della realtà.

Collaborare, interagire e confrontarsi con gli altri.

RELIGIONE CATTOLICA

IL SÈ E L’ALTRO

Il bambino scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Il bambino riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per

cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.

IMMAGINI, SUONI, COLORI

Il bambino riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.

I DISCORSI E LE PAROLE

Il bambino impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Il bambino osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ANNI 3

Scoprire che vita e mondo sono doni di Dio.

Conoscere le principali festività, anche attraverso i simboli che le caratterizzano.

Riconoscere la chiesa come luogo di preghiera.

Imparare ad accettare le regole del vivere insieme e le varie “diversità”.

ANNI 4

Prendere consapevolezza che la vita ed il mondo sono doni di Dio.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 90 di 92

Prendere consapevolezza del significato delle feste e associarle a simboli.

Intuire il significato della preghiera.

Intuire l’importanza di regole come valori della convivenza.

Conoscere ed apprezzare la socialità, anche attraverso le “diversità”.

ANNI 5

Adottare comportamenti di rispetto verso se stesso, gli altri, il mondo.

Conoscere la “storia” della R.C. attraverso le tradizioni, le festività e le relative letture e narrazioni.

Identificare gli oggetti e le caratteristiche che simboleggiano le espressioni della Religione.

Prendere consapevolezza dei valori per una serena convivenza.

Prendere coscienza della “diversità” come fonte di arricchimento nella vita sociale e morale.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 91 di 92

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

• COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE: COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

FINALITÀ GENERALI

Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise

Scoprire il significato di diritti e doveri

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Sviluppa il senso dell’identità personale

Sa di avere una storia personale e familiare

Conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza

È consapevole delle appartenenze e ne ha rispetto

Comprende chi è fonte di autorità nei diversi contesti

Riflette sull’utilità di comportamenti corretti

Ha sviluppato la conoscenza della lingua italiana

Gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini

CAMPI INTERESSATI

Il sé e l’altro;

I discorsi e le parole;

Il corpo in movimento;

Linguaggi, creatività ed espressione.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Rafforzare l’autonomia, la stima di sé e l’identità

Sviluppare il senso di appartenenza alla propria comunità e conoscerne le tradizioni;

accettare gli altri nella loro diversità

Rispettare la diversità dei ruoli

Conoscere e rispettare le principali regole di convivenza

Conoscere i propri diritti e doveri di bambini

Utilizzare correttamente le forme grammaticali di base della lingua italiana

Partecipare ai giochi di gruppo cooperativi

CONTENUTI

Comportamenti corretti

Diritti e doveri del bambino

La lingua per comunicare

ATTIVITÀ

Racconti di esperienze personali

Lettura di immagini

Racconti di storie

Giochi

Memorizzazione di poesie, canti e filastrocche

Rappresentazioni grafico- pittoriche

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 92 di 92

Conversazioni in circle- time

METODOLOGIA

Vita di relazione

Gioco

Apprendimento Cooperative

Domande- stimolo

TEMPI

Tutto l’anno

VERIFICA

In itinere e finale

STRUMENTI

Osservazione occasionale e sistematica

Disegni individuali e collettivi

Schede

Conversazioni

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 93 di 92

ISTITUTO COMPRENSIVO “TEN. ROCCO DAVIA”

Via C. Menotti, snc – 75017 SALANDRA

Tel. +39 0835 673027 - Fax +39 0835 673027

E-mail [email protected] - PEC [email protected]

1

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 94 di 92

PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIONE (PAI)…………………………………… p. 3

ATTO DI INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI………………………….. p. 11

PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM)……………………………………………... p. 17

PIANO DI FORMAZIONE TRIENNALE (PNSD) 2016/2019……………………… p. 26

2

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 95 di 92

a.s. 2017/2018

“Non c’è nulla di più ingiusto

che fare le parti uguali tra disuguali”

(Don Milani “Lettere ad una Professoressa)

3

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 96 di 92

PREMESSA

Il Piano Annuale per l’Inclusività è un documento-proposta, elaborato dopo un’attenta lettura dei

bisogni della scuola, un’analisi dei punti di forza e delle criticità che hanno accompagnato le azioni

di inclusione scolastica realizzate nel corso dell’anno scolastico.

L’attenzione è posta sui bisogni educativi dei singoli alunni, sugli interventi pedagogico-didattici

effettuati nelle classi nell’anno scolastico corrente e sugli obiettivi programmati per l’anno

successivo. È predisposto dalla funzione strumentale Area 3, nominata dal Dirigente, e condiviso

con il GLHI. Deve essere predisposto al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno).

La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 e la relativa Circolare n. 8 del 6 marzo 2013

estendono a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento,

richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.

Il PAI raccoglie dati di tipo quantitativo e di tipo qualitativo che sintetizzano i punti di forza e di

criticità della scuola e gli obiettivi che si intende attuare.

I dati quantitativi si riferiscono alla rilevazione degli alunni con Bisogno Educativo Speciale, sia

quelli tutelati dalla legge 104/1992, che presentano una disabilità certificata, sia gli alunni con

disturbi specifici di apprendimento tutelati dalla legge 170/2010, che gli alunni che presentano altre

tipologie di svantaggio e disagio. La Circolare n. 8 del 6 marzo 2013 fa infatti riferimento ad

“Alunni con altri BES”, la cui situazione personale sia tale da rendere molto difficoltoso il

processo di apprendimento: ad esempio alunni con disturbi evolutivi specifici, con un disagio

comportamentale, oppure che provengano da una situazione socioculturale svantaggiata che

ostacola il processo formativo o, ancora, che non posseggono una conoscenza di base della lingua

italiana tale da consentire loro di comprendere e dialogare a scuola (BES temporanei). Si tratta di

casi di svantaggio o disagio la cui causa non è sanitaria, pertanto non è possibile una certificazione.

In mancanza di diagnosi mediche, la Circolare ha stabilito che siano i docenti del Consiglio di

classe a decidere, ove necessario a maggioranza, se uno specifico caso di svantaggio o disagio

dell’alunno meriti dei benefici didattici, che consistono nell’utilizzo degli strumenti compensativi e

dispensativi previsti dalla legge 170/2010. Affinché tale rilevazione non si riduca a una

classificazione fine a se stessa, è necessario associarle un’analisi dei Piani Educativi Individualizzati

(PEI) e dei Piani Didattici Personalizzati (PDP).

Gli elementi qualitativi che permettono una valutazione dell’inclusività che la scuola vuole realizzare

riguardano l’organizzazione della gestione degli spazi (aule, laboratori, palestra), dei tempi

(orari di frequenza degli alunni), delle modalità di lavoro adottate in classe da ogni docente per

costruire competenze conoscitive, metodologiche, relazionali e comunicative tra gli alunni. Un

altro dato da inserire nel PAI riguarda le risorse da attivare in base alla lettura dei bisogni degli

alunni e del loro contesto. Le risorse si riferiscono all’impiego di personale con competenze

specifiche, all’individuazione di strumenti che agevolino l’apprendimento e l’autonomia degli

alunni, all’attivazione di iniziative che rispondano ai bisogni di formazione della scuola e a un

costruttivo coinvolgimento di tutti i soggetti che contribuiscano alla realizzazione di un clima

inclusivo.

È compito del Collegio docenti procedere alla verifica dei risultati raggiunti e dell’efficacia delle

risorse impiegate nelle singole scuole. Il GLI raccoglie le valutazioni espresse dal Collegio docenti,

le condivide tra i suoi componenti, le integra e formula così la proposta di Piano Annuale per l’anno

successivo.

4

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 97 di 92

CHI SONO GLI ALUNNI CON BES

Il bisogno educativo speciale è una macrocategoria che comprende le seguenti aree di possibili

difficoltà educative – apprenditive degli alunni

Disabilità (L.104/92); gli alunni con certificazione di disabilità hanno diritto all'insegnante di

sostegno.

Disturbi Evolutivi Specifici di cui i disturbi specifici dell'apprendimento D.S.A. (L. 170/2010),

ovvero dislessia, disgrafia, discalculia e disortografia e altri disturbi evolutivi (D.M. 27-12-12),

ovvero deficit del linguaggio, deficit delle abilità non verbali, deficit dell'attenzione e iperattività -

ADHD, deficit della coordinazione motoria (disprassia), borderline ossia funzionamento intellettivo

limite, spettro autistico lieve (es. Asperger), disturbo oppositivo/provocatorio, disturbi d’ansia e

disturbi dell’umore .

Svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale.

Alunni con BES Bisogni educativi

Speciali

Disturbi Evolutivi Specifici

Svantaggio

Disturbi specifici

dell’apprendimento

DSA (L. 170/2010)

PDP

Disturbi evolutivi

(D.M. 27-12-12

Disabilita' (L.104/92)

PEI

Socio-economico

Linguistico e

culturale

PDP

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 98 di 92

5

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 99 di 92

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A) Rilevazione dei BES presenti: n° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 8

9) minorati vista 0 j) minorati udito 0 6 Psicofisici 8

2. disturbi evolutivi specifici 0 DSA 1 ➢ ADHD/DOP 0 i) Borderline cognitivo 0 e) Altro 0

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 0 11) Socio-economico 0 • Linguistico-culturale 0 ▪ Disagio comportamentale/relazionale 0 H. Altro: alunni stranieri 4

Alunni lenti negli apprendimenti 2 Totali 15

% su popolazione scolastica 4,14 N° PEI redatti dai GLHO 8 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 1 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 6

B) Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

NO

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

NO

Funzioni strumentali / coordinamento SI Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni NO

Docenti tutor/mentor NO Altro: Altro:

6

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 100 di 92

C) Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI Non e' stato

istituito

Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI Non e' stato

istituito

Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI Non e' stato

istituito Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro:

D) Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili SI Progetti di inclusione / laboratori NO Altro:

E) Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su

genitorialità e psicopedagogia dell’età

evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione NO

Coinvolgimento in attività di

promozione della comunità educante SI

Altro:

F) Rapporti con servizi

sociosanitari territoriali e

istituzioni deputate alla

sicurezza. Rapporti con CTS /

CTI

Accordi di programma / protocolli di

intesa formalizzati sulla disabilità NO

Accordi di programma / protocolli di

intesa formalizzati su disagio e simili NO

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità NO

Procedure condivise di intervento su

disagio e simili NO

Progetti territoriali integrati NO

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 101 di 92

Progetti integrati a livello di singola scuola

NO

Rapporti con CTS / CTI SI Altro:

G) Rapporti con privato sociale e

volontariato

Progetti territoriali integrati SI Progetti integrati a livello di singola SI Progetti a livello di reti di scuole NO

H) Formazione docenti Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe SI

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva SI

Didattica interculturale / italiano L2 NO

Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD,

ecc.)

SI

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

SI

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento x Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e

aggiornamento degli insegnanti

x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della

scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel

partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle

attività educative

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di

percorsi formativi inclusivi

x

Valorizzazione delle risorse esistenti x

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono

l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di

scuola e il successivo inserimento lavorativo

x

Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 102 di 92

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Funzione Strumentale

Istituzione e organizzazione del GLI come da normativa vigente. Tale gruppo sarà

coordinato dalla funzione strumentale BES per svolgere: attività di Screening nelle classi

terze della scuola primaria e nelle classi prime della scuola secondaria per l’individuazione

di alunni con DSA

Attività di screening per la terza sezione della Scuola dell’Infanzia

Organizzazione dei gruppi H con gli operatori dell’ASM

Stesura del protocollo di accoglienza

Verifica del PAI 2017-18 e formulazione del medesimo per l’a. s. 2018-19

Monitoraggio dell’ attività svolta.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Strutturazione di percorsi di formazione mirati alla sensibilizzazione delle problematiche degli

alunni con Bisogni Educativi Speciali rivolti primariamente ai coordinatori di classe per la Scuola

Secondaria di I Grado e ai referenti delle classi per la Scuola Primaria e per la Scuola dell'Infanzia.

Strutturazione di percorsi di formazione relativi alla normativa vigente in tema di Disturbi Specifici

di Apprendimento e di Bisogni Educativi Speciali estesi a tutti i docenti. Strutturazione di percorsi

di formazione mirati alla rilevazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali estesi a tutti i

docenti.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Si adottano valutazione coerenti con gli interventi didattici individualizzati e personalizzati progettati.

Le modalità valutative da adottare devono consentire agli alunni con Bisogni Educativi Speciali di

poter dimostrare il livello di apprendimento conseguito anche mediante l’utilizzo degli strumenti

compensativi e l’adozione di misure dispensative previste dalla normativa vigente. Sarà cura dei

docenti, nel valutare la prestazione, riservare una maggiore attenzione alla padronanza dei contenuti

disciplinari prescindendo dagli elementi vincolati all’abilità deficitaria.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Le attività di sostegno sono organizzate sulla base delle necessità e dei bisogni degli alunni.

Si prevedono: attività di sostegno individuale, a piccoli gruppi eterogenei, laboratori, peer tutoring,

supporto pomeridiano individuale e a piccoli gruppi.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai

diversi servizi esistenti

Si prevedono rapporti con le ASM territoriali per i GLHO con la Provincia di Matera per

l’assegnazione delle risorse di loro competenza (Assistenti Specialistici all’Integrazione),

collaborazione con il CTS per la formazione e le TIC.

Adesione a progetti in rete con altre scuole.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che

riguardano l’organizzazione delle attività educative

La scuola prevede la valorizzazione del ruolo delle famiglie e la loro partecipazione propositiva. Si

impegna a fornire informazioni e supporto.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 103 di 92

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi

inclusivi

Sviluppo di una didattica individualizzata e personalizzata.

Conferma dei modelli specifici di Piano Educativo Individualizzato e di Piano Didattico

Personalizzato per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Valorizzazione delle risorse esistenti Le categorie di risorse professionali da impegnare nel processo inclusivo a favore degli alunni con

BES sono:

a) Dirigente Scolastico

b) collaboratori del D.S.

c) docente titolare di funzione strumentale BES

d) funzioni strumentali

e) docenti curricolari e docenti di sostegno;

f) personale A T A.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di

inclusione

Si prevedono collaborazioni con il territorio: associazioni culturali e di volontariato, Pubblica

Amministrazione.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la

continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

Si prevedono: rapporti con i docenti specializzati e curricolari delle scuole di entrata degli alunni in

uscita; esperienze di orientamento con particolare attenzione agli alunni con Bisogni Educativi

Speciali.

Approvato dal GLHI in data 26/06/2017 e deliberato dal Collegio dei Docenti in data 26/06/2017

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 104 di 92

al collegio dei docenti, riguardante la definizione e la predisposizione del piano

triennale dell’offerta formativa triennio 2016/17 – 2017/18 – 2018/19.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo quale documento con cui l’Istituzione

dichiara all’esterno la propria identità, ma quale programma in sè completo e coerente di strutturazione

del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico-didattica, di utilizzo,

promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi

dichiarati nell’esercizio di funzioni che, pur essendo comuni a tutte le istituzioni scolastiche,

contemporaneamente la caratterizzano e la distinguono.

Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’Istituto, la

motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e

delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, l’assunzione di un modello

operativo che miri al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola

chiamano in causa tutti. Solo in questo modo il Piano, da mero adempimento, diventa reale strumento

di lavoro, in grado di valorizzare le risorse umane e strutturali e di dare una direzione chiara all’attività

dei singoli e dell’Istituzione nel suo complesso.

Nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica, pertanto, il Collegio Docenti è chiamato ad elaborare il

Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico 2016-2017.

Finalità dell’Istituto

La finalità del PTOF è espressa in continuità con le finalità perseguite dall’Istituto:

le attività curricolari ed extracurricolari previste devono inserirsi in un quadro unitario, coerente ed

organico

l’offerta formativa prevista deve tener conto della ciclicità triennale del POF

l’elaborazione del PTOF deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza

l’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti

indicazioni, ma facendo anche riferimento a visione mission condivise e dichiarate nei piani

precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito

a costruire l’immagine della scuola.

Lo scopo è realizzare l’autonomia funzionale della istituzione scolastica che è finalizzata al Successo

formativo, allo sviluppo della persona umana e al miglioramento dei processi di

insegnamento/apprendimento, secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità, tenendo conto dei

seguenti indirizzi:

promuovere l'istruzione e l'educazione nella scuola alla luce dei valori costituzionali di

uguaglianza, libertà e accesso al sapere senza discriminazioni di sorta, coniugando lo studio del

sistema dei diritti e dei doveri inerenti la persona con il più ampio tema del rispetto quotidiano

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 105 di 92

offrire ogni possibilità di conoscenza, confronto e scambio di esperienze che permetta a ciascuno

di determinare la propria identità, accompagnandola sempre con la varietà e la differenza,

esponendola volutamente e serenamente alla molteplicità delle culture e delle opinioni

sviluppare la consapevolezza - sia all’interno che all’esterno dell’istituto - sugli elementi caratterizzanti l’Istituto

progettare e realizzare l’offerta formativa nella prospettiva dell’unitarietà, salvaguardando le

differenze specifiche d’ordine (Infanzia, Primaria, Secondaria di 1 grado) e di località geografica, le

libertà individuali e l’autonomia degli organi collegiali

rafforzare la dimensione verticale che caratterizza un istituto comprensivo, favorendo una maggior interazione tra i gradi scolastici

costruire e rafforzare forme di raccordo e di coordinamento con il territorio

integrare e diffondere le possibilità offerte dalle nuove Tecnologie dell'Informazione e della

comunicazione (TIC) nei sistemi di didattica e formazione, sia per supportare la didattica, sia per

favorire un sentimento condiviso di cittadinanza europea

privilegiare la cultura dell'accoglienza, dell'inclusione e della legalità attraverso l’esercizio della cittadinanza attiva anche in ambito internazionale

promuovere l’educazione interculturale, anche migliorando l’apprendimento delle lingue straniere

attività della scuola

inserire nel PTOF linee metodologico-didattiche centrate sugli alunni, che prevedano anche attività

di tipo laboratoriale e l’utilizzo di metodologie adeguate sia al miglioramento degli apprendimenti

(recupero e potenziamento) che allo sviluppo delle competenze sociali, anche utilizzando docenti

dell’organico potenziato

inserire nel PTOF azioni, sia didattiche che di aggiornamento, che consentano il consolidamento e

il radicamento della cultura e della prassi del curricolo verticale finalizzato all’acquisizione delle

competenze disciplinari e delle competenze trasversali di cittadinanza

inserire nel PTOF azioni progettuali che consentano, nel triennio, il raggiungimento degli obiettivi indicati nel RAV ed inseriti nel Piano di miglioramento, che diventa parte integrante del PTOF

inserire nel PTOF azioni progettuali di durata triennale, coerenti con le finalità del PTOF trasversali

ed unificanti, che contribuiscano a caratterizzare significativamente l’Istituto

inserire nel PTOF azioni di formazione-aggiornamento rivolte al personale docente e ATA,

finalizzate alla valorizzazione delle loro professionalità e alla efficacia dell’azione educativa

individuare aree di intervento didattico e/o organizzativo che potrebbero essere strutturate con

successo o essere implementate attraverso l’utilizzo dell’organico potenziato

ASPETTI METODOLOGICI-ORGANIZZATIVI

In continuità con le scelte progettuali dei precedenti anni scolastici e con gli elementi di miglioramento

individuati dal RAV, il PTOF del triennio 2016-2019 dovrà consolidare le azioni già avviate e metterne

in campo di nuove per:

favorire il successo scolastico di tutti gli allievi (con particolare riferimento alle varie tipologie

di bisogni educativi speciali di cui sono portatori)

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 106 di 92

garantire il benessere psicologico e fisico di tutti gli allievi mediante l’utilizzo di metodologie inclusive, l’acquisizione di abitudini di vita sane e l’attenzione ai valori della legalità;

stimolare il dialogo interculturale

A tal fine si ritiene necessario:

consolidare i progetti relativi agli allievi con BES (difficoltà di apprendimento, dislessia

eventuali allievi stranieri, punto d’ascolto…).

adottare nella didattica quotidiana modalità di lavoro inclusive (Cooperative Learning, classi

aperte con gruppi di livello, attuazione dei PDP e dei PEI con il concorso di tutti gli

insegnanti…)

adottare nella didattica quotidiana modalità di lavoro basate sulle Nuove Tecnologie, in modo da stimolare l’apprendimento degli studenti

promuovere modalità didattiche che consentano il consolidamento e l’acquisizione di

competenze disciplinari e di competenze trasversali di cittadinanza

garantire un percorso di continuità fra gradi scolastici, con un progetto pluriennale di continuità

e di orientamento scolastico

garantire il benessere psicologico di tutti gli allievi anche mediante la collaborazione con esperti

quali psicologi o psicopedagogisti

incentivare la cittadinanza digitale per una fruizione consapevole dei social-media e della rete

implementare le azioni volte all’acquisizione/consolidamento delle regole di convivenza da

parte degli allievi e di contrasto al bullismo, alla discriminazione di genere, all’omofobia, alla xenofobia,

anche attraverso metodologie che attivino le risorse degli allievi

proseguire nei progetti relativi agli stili di vita, in particolare quelli finalizzati alla sana alimentazione e a sane abitudini di vita

implementare le azioni dell’Istituto volte ad ottenere processi di confronto tra docenti di classi

parallele, mediante la preparazione e la somministrazione di prove comuni in tutte le discipline in ogni

quadrimestre e la correzione di tali prove utilizzando griglie comuni condivise

promuovere le competenze degli studenti in aree diverse: motricità, musica, arte e teatro

consolidare e implementare il coinvolgimento delle famiglie nella vita della scuola, favorendo

azioni di cittadinanza attiva e incontri di dialogo e confronto garantire l’apertura dell’Istituto a proposte

provenienti dal territorio.

Promuovere la nascita di un Comitato Genitori, che sostenga e collabori attivamente con la

scuola, sia nella gestione pratica di alcuni momenti particolari, quali feste in particolari momenti dell’anno

scolastico, sia nella gestione ordinaria come la realizzazione di alcuni progetti rivolti ai nostri alunni.

ASPETTI CONTENUTISTICI

I risultati delle precedenti prove INVALSI certificano che l’offerta del nostro Istituto risulta nella norma in

ambito linguistico-matematico. Pertanto si ritiene opportuno consolidare le pratiche di recupero degli

allievi in difficoltà che si sono evidentemente rivelate efficaci (corsi di recupero, attività a piccoli

gruppi) e dare attenzione alle competenze-chiave europee, in particolare alle lingue straniere e alle altre

forme di linguaggio che, dal punto di vista dei contenuti disciplinari, hanno costituito, in questi anni,

elemento caratterizzante l’offerta formativa del nostro Istituto.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 107 di 92

A tal fine si ritiene necessario:

• proseguire nei progetti di educazione musicale, sportivo, manuale e teatrale fin dalla scuola

dell’infanzia, proponendo laboratori anche con la collaborazione di esperti esterni

• stimolare l’apprendimento di lingue straniere.

• potenziare le competenze in lingua italiana per tutti gli allievi fin dalla scuola dell’infanzia,

anche con progetti ad hoc

• potenziare le competenze matematico-logiche e scientifiche attraverso il problem solving

• sviluppare competenze nell’uso delle tecnologie, con uso delle TIC nella didattica quotidiana

• incrementare la continuità orizzontale, in modo da garantire agli allievi di classi parallele

analoghe opportunità di apprendimento

• prevedere sistematicamente modalità di recupero delle competenze

• organizzare iniziative di formazione per gli studenti, compresa la conoscenza delle procedure di

pronto soccorso

Scelte di gestione e di amministrazione

L’Istituzione scolastica, articolata nella componente docente e dei servizi generali e amministrativi, è

caratterizzata da una gestione unitaria, garantita dal Dirigente Scolastico. Tutte le sue azioni, sia di tipo

didattico-educativo, che amministrativo, concorrono ad una sola finalità: la realizzazione di un’offerta

formativa significativa. L’Istituto pone gli alunni al centro della propria attenzione educativa, affinando

i percorsi didattici e implementando l’efficacia delle proprie modalità di organizzazione. L’Istituto mira

a soddisfare le esigenze delle famiglie e dell’utenza, anche attraverso:

• valorizzazione delle risorse umane, professionali e strumentali disponibili

• valorizzazione delle potenzialità positive espresse dal territorio

• collaborazione con il territorio (utenza, Amministrazioni Comunali, Associazioni, Enti)

• sottoscrizione di accordi di rete con altre scuole ed Istituti italiani e/o stranieri per promuovere

forme di cooperazione, informazione e formazione.

Per quanto riguarda le pratiche gestionali ed organizzative, l’Istituto opera avendo come riferimento i

criteri di efficacia ed efficienza. Per perseguire le priorità individuate e migliorare la qualità dell’offerta

formativa, l’Istituto potrà prevedere le seguenti azioni:

• funzionale e flessibile organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale, sia docente che ATA;

• costante monitoraggio dei processi e delle procedure in uso, finalizzato al miglioramento e al

superamento delle eventuali criticità

• valorizzazione del personale

• condivisione delle scelte nel rispetto delle competenze degli OO.CC., e degli spazi offerti dalla

Contrattazione integrativa di Istituto

• ascolto costante delle esigenze dell’utenza

• ricerca continua delle migliori modalità di comunicazione con le famiglie

• reperimento di risorse economiche e strumentali adeguate per mantenere gli standard del

servizio sin qui assicurati ed implementarli, anche reperendo fonti di finanziamento diverse da quelle

ministeriali

• adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 108 di 92

Nell’ambito delle relazioni interne ed esterne, l’Istituto promuoverà iniziative quali:

• ampio utilizzo del sito web, allo scopo di rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto

• pubblicazione di news informative curate dai docenti, deliberazioni, anagrafe delle prestazioni,

albo pretorio

• pubblicazione, all’interno dell’area didattica nel sito di istituto, di lavori significativi prodotti

dagli alunni

• registro elettronico e gestione on-line delle assenze, ritardi, voti, comunicazioni scuola-famiglia,

pagelle on line.

FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI

Il POF, sulla base della normativa vigente, deve anche individuare “la programmazione delle attività

formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario” (art.1 – comma 12).

Tenuto conto di quanto deliberato dal Collegio dei Docenti, degli obiettivi di miglioramento e degli

indirizzi sopra delineati, si ritiene che il piano di formazione dovrebbe:

• privilegiare le attività interne all’istituto, che consentono lo sviluppo di un linguaggio comune fra i docenti

• avere come filoni prioritari di formazione:

• valutazione e autovalutazione d’Istituto

• progettazione didattica per competenza

• competenze nella didattica inclusiva (BES, DSA, Diversamente Abili)

• formazione metodologica nella didattica digitale

E’ necessario:

• rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante l’identità dell’Istituto.

• Strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo da:

• migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di

studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo d’istituto)

• superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto

metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica

laboratoriale, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono

riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre,

comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche, competenze digitali)

e a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità,

consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche)

• operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in

difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della

valorizzazione delle eccellenze

• monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione

precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione, abbandono)

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 109 di 92

• implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo

• potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF

• migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli

alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi

perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti • generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza

• migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche

• migliorare l’ambiente di apprendimento

• sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico- didattica

• valorizzare il personale docente ed ATA, ricorrendo alla programmazione di percorsi formativi

finalizzati al miglioramento della professionalità teorico – metodologico e didattica, e amministrativa,

alla innovazione tecnologica, agli stili di insegnamento, alla valutazione formativa e di sistema • implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa

• accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi,

progetti operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.

Tutto ciò premesso e considerati i sopra citati indirizzi generali il Dirigente Scolastico chiede al collegio di

elaborare il del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, A.S. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019

anche con la partecipazione dei genitori, degli studenti e degli stakeholder.

Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare:

• gli indirizzi del DS e le priorità del RAV

• il fabbisogno di posti comuni, di sostegno e per il potenziamento dell’offerta formativa, in riferimento alle linee di intervento

• il fabbisogno di ATA

• il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali

• il piano di miglioramento (riferito al RAV)

• la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.

Delibera n. 2 del Collegio dei docenti del 27/10/2015

Revisione PTOF 2016/19- annualità 2017/18 approvata dal Collegio dei docenti in data 8/11/17 e dal

C.I. in data 9/11/2017 con delibera N.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 110 di 92

2016/2017 - 2017/2018 - 2018/2019

COMPOSIZIONE DEL NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE

(modificato e integrato rispetto a quello che ha elaborato il RAV)

NOME RUOLO

Dott.ssa Elena LABBATE D.S. Responsabile del Piano

Anna Felicia GRASSI Primo collaborate del D.S., docente Scuola Sec. I Grado

Giulia MARRAUDINO Secondo Collaboratore del D.S., docente Scuola Primaria

Iolanda SERRA Funzione strumentale area 1, docente Scuola Primaria

Domenico LINSALATA Funzione strumentale area 2, docente Scuola Sec. I Grado

Filomena TOSTI Docente Scuola Secondaria I grado

Maria MORENA Docente Scuola Primaria

Pierina DINNELLA Docente Scuola Primaria

Michela LOPERGOLO Docente Scuola Primaria

Paola SCOTELLARO Docente Scuola Infanzia

Margherita SELVAGGI ALBANESE Docente Scuola Infanzia

DARAIO CATERINA Docente Scuola Primaria

RELAZIONE TRA R.A.V. E P.D.M

Delle quattro aree degli Esiti

e) Risultati scolastici

f) Risultati nelle prove standardizzate

g) Competenze chiave e di cittadinanza

h) Risultati a distanza

Le priorità hanno riguardato:

• I risultati scolastici

• Lo sviluppo delle competenze chiave e di cittadinanza

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 111 di 92

PRIORITA’ AREA DI

PROCESSO

OBIETTIVI

Risultati esiti esami

di stato primo ciclo

istruzione

Curricolo,

progettazione

e valutazione

Pianificare la formazione dei docenti in particolare sulla

progettazione e valutazione per competenze

Favorire la continuità verticale e orizzontale

Ridurre il divario nella valutazione tra i diversi ordini di

scuola Ambiente di

apprendimento

1. Sviluppare le competenze linguistiche e matematiche

prediligendo la didattica laboratoriale e la

personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento Sviluppo delle

competenze sociali e

civiche

Integrazione

con il territorio

1. Attuare progetti in sinergia con Enti e Associazioni

presenti sul territorio e con le famiglie

TRAGUARDO

Riduzione della quota del 30, 4 % nella fascia bassa negli esiti finali degli esami di stato,

pari ad una percentuale del 20% nel triennio

PIANIFICAZIONE OPERATIVA DEI PROCESSI

Obiettivo di processo

Pianificare la formazione dei docenti in particolare sulla progettazione

e valutazione per competenze.

AZIONI PREVISTE TEMPI DI

ATTUAZIONE

RISULTATI

ATTESI Aggiornamento dei docenti sulla

pianificazione e valutazione per competenze

Inizio sperimentazione pianificazione

didattica per competenze

A.s. 2016/2017

Miglioramento delle

strategie didattiche

Analisi e osservazione delle azioni attuate

nell’anno scolastico 2016/2017

A.s. 2017/2018

Miglioramento delle

strategie didattiche

Miglioramento delle

tecniche di valutazione

Condivisione di scelte didattiche e di

materiali Triennio 2016/2019 Uniformità della

valutazione

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 112 di 92

Obiettivo di processo

Favorire la continuità verticale e orizzontale

AZIONI PREVISTE TEMPI DI

ATTUAZIONE

RISULTATI

ATTESI Elaborazione di prove comuni di italiano,

matematica e inglese per le classi prime della

scuola secondaria I grado

Elaborazione di prove comuni per le classi

seconde e quinte della scuola primaria

Elaborazione di prove comuni di italiano,

matematica, inglese per le classi quinte della

scuola primaria e prime della scuola secondaria

Fine I quadrimestre e

fine II quadrimestre

Uniformità delle prove

Somministrazione e correzione delle prove

stesse da parte di docenti non appartenenti alle

classi interessate

Monitoraggio consiglio orientativo/scelta

effettuata dagli alunni della classe terza scuola

secondaria I grado in uscita

Monitoraggio dei risultati ottenuti dagli stessi

alunni alla fine del primo anno della Scuola

secondaria II grado

Creazione di un archivio cartaceo e digitale del

monitoraggio

Triennio

2016/19

Raggiungere la soglia

dell’80% degli alunni

monitorati nel triennio

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 113 di 92

Obiettivo di processo

Ridurre il divario nella valutazione interna a ciascun ordine e tra i diversi ordini di scuola

AZIONI PREVISTE TEMPI DI

ATTUAZIONE

RISULTATI ATTESI

Elaborazione di griglie di valutazione

comuni per le classi in parallelo

Elaborazione di griglie di valutazione

comuni per i due ordini di scuola

a.s. 2016/2017 Uniformità della valutazione

Obiettivo di processo

Sviluppare le competenze linguistiche e matematiche prediligendo la didattica laboratoriale e la

personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento

AZIONI PREVISTE TEMPI DI

ATTUAZIONE

RISULTATI ATTESI

Somministrazione regolare e

monitorata di prove finalizzate alla

verifica dell'acquisizione di

competenze di volta in volta

individuate

Realizzazione di interventi

personalizzati in funzione dei bisogni

educativi degli studenti.

Triennio 2016/2019 Miglioramento dei risultati

degli studenti

Triennio 2016/2019 Coinvolgimento nel lavoro di

tutti i docenti e

miglioramento degli esiti finali

Obiettivo di processo

Attuare progetti in sinergia con Enti e Associazioni presenti sul territorio e con le famiglie

AZIONI PREVISTE TEMPI DI ATTUAZIONE RISULTATI ATTESI

Pianificazione e realizzazione

di progetti per sviluppare le

competenze sociali e civiche

Triennio 2016/2019 Alleanza educativa con la

famiglia e il territorio per una fattiva

azione formativa

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 114 di 92

PROGETTI DEL PDM

TITOLO del PROGETTO “MIGLIORA….MENTE”

Data prevista di attuazione definitiva a.s. 2018/19

Livello di priorità Alto

DESCRIZIONE del

PROGETTO Fase di PLAN – PIANIFICAZIONE

Dal RAV elaborato dal nostro I.C. è emersa la necessità di migliorare i risultati scolastici anche

attraverso una didattica per competenze che si fonda sul presupposto che gli alunni apprendono meglio

quando costruiscono il loro sapere in modo attivo; ciò impone agli insegnanti di adottare didattiche e

metodi innovativi attraenti per il successo formativo di tutti gli alunni.

Per questo la nostra scuola si prefigge i seguenti obiettivi:

3. RECUPERARE / POTENZIARE le competenze linguistiche e matematiche

4. SVILUPPARE le competenze sociali e civiche.

Si progettano:

Attività di recupero e/o potenziamento della lingua italiana e inglese e di matematica per gli

alunni della scuola primaria e secondaria, in orario curriculare ed extracurriculare.

Dall’a.s. 2016/17, si prevede di attivare nella Scuola dell’infanzia, in via sperimentale,

l’insegnamento della lingua inglese, a carattere laboratoriale, per i bambini di 5 anni della terza

sezione.

Attività di formazione sulla didattica per competenze.

Attività di formazione/informazione in sinergia con Enti e Associazioni presenti sul territorio

e con le famiglie.

Gli alunni destinatari delle varie attività di recupero e di potenziamento sono scelti sulla base dei

risultati delle prove di ingresso e delle osservazioni sistematiche in itinere. I metodi sono vari e

calibrati nell’ottica della personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento.

Le soluzioni organizzative prevedono l’opportunità di lavorare per piccoli gruppi (omogenei o non), a

classi aperte, in orario curricolare e/o extracurriculare.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 115 di 92

Fase di DO – REALIZZAZIONE

a.s. 2016/17

5. Incontri periodici del gruppo di lavoro

6. Progetti di recupero/potenziamento Italiano, Matematica, Inglese

7. Corsi di formazione per docenti sull’uso di strumenti tecnologici, livello base (destinato ai

docenti che ne facciano richiesta)

8. Formazione dei docenti sulla pianificazione per competenze: “Apprendere per competenze”,

a cura della dott.ssa Marina Imperato

9. Inizio sperimentazione pianificazione per competenze

10. Progetti di “Cittadinanza attiva”

a.s. 2017/18

11. Incontri periodici del gruppo di lavoro

12. Progetti di recupero/potenziamento Italiano, Matematica, Inglese

13. Corsi di formazione per docenti sull’uso di strumenti tecnologici livello medio

14. Progetti di “Cittadinanza attiva”

15. Analisi e osservazione delle azioni attuate nell’ a. s. 2016/17

a.s. 2018/19

16. Incontri periodici del gruppo di lavoro

17. Progetti di recupero/potenziamento Italiano, Matematica, Inglese

18. Corsi avanzati per docenti

19. Progetti di “Cittadinanza attiva”

20. Analisi e osservazione delle azioni attuate negli anni scolastici precedenti.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 116 di 92

Fase di CHECK – MONITORAGGIO Per le attività di recupero/potenziamento disciplinari, si valuteranno i risultati intermedi e finali,

nonché quelli delle prove standardizzate nazionali.

RISULTATI ATTESI MISURABILI

nell’a.s. 2016/17

21. Riduzione del 10% del numero di alunni che riportano la valutazione “6” agli esami di stato,

con conseguente aumento del numero di allievi con votazioni superiori

nell’a.s. 2017/18

22. Riduzione del 10% del numero di alunni che riportano la valutazione “6” agli esami di stato,

con conseguente aumento del numero di allievi con votazioni superiori

nell’a.s. 2018/19 23. Consolidamento delle suddette percentuali

24. Per l’innovazione tecnologica, a partire dal 2016/17 si quantificherà con apposite schede il

numero di docenti formati e i livelli conseguiti

RISULTATI ATTESI NON MISURABILI

Nell’arco del triennio si tenderà:

25. Miglioramento delle strategie didattiche;

26. Alleanza educativa con famiglie e territorio

Fase di ACT – RIESAME e MIGLIORAMENTO

Se i risultati ottenuti dovessero discostare in maniera significativa da quelli attesi, si esamineranno tutti

i passaggi per individuare le criticità e si riprogrammeranno le attività in maniera più puntuale.

IL PREVISTO CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO, RESTA

COMUNQUE CONDIZIONATO ALLA CONCRETA DESTINAZIONE AL NOSTRO I.C.

DELLE RISORSE UMANE E STRUMENTALI NECESSARIE.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 117 di 92

TITOLO del PROGETTO “MIGLIORIAMOCI PER MIGLIORARE”

Formazione relativa alla valutazione per competenze

Data prevista di attuazione

definitiva a.s. 2018/19

Livello di priorità Alto

DESCRIZIONE del PROGETTO

fase di PLAN – PIANIFICAZIONE

Per promuovere il successo formativo dell’alunno si deve anche migliorare la metodologia di

valutazione.

Per questo si progettano le seguenti ATTIVITA’:

Elaborazione di griglie di valutazione comuni per classi in parallelo e per i due ordini di Scuola.

Elaborazione e somministrazione di prove comuni di italiano, matematica, inglese per le classi

quinte della scuola primaria e prime della scuola secondaria.

Formazione docenti sulla valutazione per competenze.

I corsi di formazione previsti a partire dal 2016/17 sono 2 (a cura di formatori da individuare) Nell’a.s.

2015/16 è stato già realizzato il corso dal titolo LA VALUTAZIONE, a cura della prof.ssa Serafina

Pastore, esperta di valutazione, docente presso l’Università di Bari.

Inoltre l’Istituto ha aderito nell’a.s. 2015/16 alla rete di scuole “Migliorare per innovare la scuola di

Basilicata”.

Somministrazione di prove fine I quadrimestre e fine II quadrimestre. Condivisione

di scelte didattiche e materiali.

Monitoraggio consiglio orientativo e dei risultati ottenuti dagli stessi alunni alla fine del primo anno

della scuola secondaria di II grado.

Archivio cartaceo del monitoraggio.

a.s. 2017/18

Partecipazione dei docenti a corsi di formazione regionale su tematiche diverse: valutazione,

competenze, innovazione digitale, inclusione, integrazione…

a.s. 2018/19

Somministrazione di prove fine I quadrimestre e fine II quadrimestre. Condivisione

di scelte didattiche e materiali.

Monitoraggio consiglio orientativo e dei risultati ottenuti dagli stessi alunni alla fine del primo anno della

scuola secondaria di II grado.

Archivio digitale del monitoraggio.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 118 di 92

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

A.S. 2016/17

• Uniformità prove;

• Uniformità valutazione

A.S. 2017/18

• Miglioramento delle tecniche valutazione e uniformità valutazione

A.S. 2018/19

• Miglioramento delle tecniche valutazione e uniformità valutazione

• Nel triennio 80% degli alunni monitorati in uscita

Fase di ACT – RIESAME e MIGLIORAMENTO Alla fine dei quadrimestri, si valuterà il grado di completezza dei documenti previsti, le difficoltà

incontrate sia nell’organizzazione dei gruppi di lavoro sia nella stesura e si procederà a cercare di

rimuoverne le cause per migliorare il lavoro.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 119 di 92

2016-2019

“Una volta che sei diventato maestro in una cosa,

diventa subito allievo in un’altra”. Gerhart Hauptmann, poeta tedesco

“L’individuo più importuno nella sfera intellettuale è quello che è così affaccendato

nell'istruire gli altri che non ha mai tempo per istruire se stesso.” Oscar Wilde, scrittore inglese

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 120 di 92

1. PREMESSA

La formazione in servizio rappresenta uno dei presupposti fondamentale per lo sviluppo

professionale individuale e della intera comunità docente, da perseguire nell’ottica del Life long

Learning, dell’aggiornamento continuo di conoscenze professionali ed è, a livello europeo,

considerato un’asse strategica per la qualità dei sistemi educativi in Europa.

A partire dalla legge 107/2015, il sistema educativo italiano si allinea ai maggior standard

internazionali facendo dello sviluppo professionale continuo dei docenti un obiettivo strategico

permanente. La partecipazione ad iniziative di formazione rappresenta al contempo un diritto

contrattuale e, in qualche maniera, un “dovere” professionale.

La formazione continua è parte integrante della funzione docente (artt. 26 e 29 del CCNL 2006-

2009) e ora la legge 107/2015 (La Buona Scuola, art.1, c.58, 71, 121, 124) riconosce e dà forza a

questo principio.

Le attività di formazione e di aggiornamento dei docenti hanno lo scopo di arricchire la loro

professionalità in relazione all’approfondimento dei contenuti delle tematiche connesse con i

cambiamenti determinati dall’attuazione dell’autonomia scolastica e dall’uso ormai consolidato di

nuovi strumenti di informazione che contribuiscono a modificare l’approccio fra la funzione

docente, gli studenti e il territorio. Esse comprendono iniziative svolte autonomamente dai docenti

anche singolarmente e iniziative programmate dall’Istituto e deliberate dal Collegio dei Docenti ai

sensi dell’art. 66 del CCNL, la cui frequenza si intende vincolante per tutti i docenti.

Il PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016-2019 elaborato dal MIUR individua la

fondamentale importanza dell’aggiornamento professionale, le modalità di realizzazione del piano

e, soprattutto, i principali campi di intervento che sono i seguenti:

1. Didattica per competenze, innovazione

metodologica e competenze di base

2. Competenze digitali e nuovi ambienti

per l’apprendimento

3. Autonomia organizzativa e didattica 4. Competenze di lingua straniera

5. Inclusione e disabilità 6. Valutazione e miglioramento

7. Integrazione, competenze di

cittadinanza e cittadinanza globale

8. Coesione sociale e prevenzione del

disagio giovanile globale

9. Scuola e Lavoro

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 121 di 92

2. PIANO DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE PER IL PERSONALE

Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto Scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti

attività formative, che saranno specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata

per anno scolastico: • ATTIVITÀ FORMATIVE

DOCENTI

ATTIVITÀ FORMATIVA TEMPI FORMATORI

PRIMO SOCCORSO INIZIATO A.S. 2015/16 COLLABORAZIONE CON ENTI SUL

TERRITORIO: 118 SICUREZZA INIZIATO A.S. 2016/2017 ESTERNI PIANIFICAZIONE PER

COMPETENZE A.S. 2016/2017 ESTERNI

VALUTAZIONE PER

COMPETENZE A.S. 2017/2018

A.S 2018/19 ESTERNI

INCLUSIONE

A.S. 2016/2017

COLLABORAZIONE CON

ASSOCIAZIONE DISLESSIA ITALIANA,

DOTT.SSA AMODIO AUTISMO

BULLISMO- CYBERBULISMO A.S. 2017/2018

A.S 2018/19 INTERNO E/O ESTERNO

CORSO INFORMATICA

FINALIZZATO ALLA

DIDATTICA DIGITALE

A.S. 2016/17 I LIVELLO A.S. 2017/2018 II LIVELLO

A.S 2018/19 III LIVELLO

INTERNO

PERSONALE ATA

ATTIVITÀ FORMATIVA TEMPI FORMATORE

PRIMO SOCCORSO INIZIATO 2015/16 COLLABORAZIONE CON ENTI SUL

TERRITORIO: 118 SICUREZZA ATA A.S. 2016/2017 ESTERNO NUOVE GESTIONI

CONTABILI ATA (PERSONALE

AMMINISTRATIVO) A CURA DEL DSGA

FORMAZIONE

INFORMATICA / DIGITALE

COLLABORATORI

SCOLASTICI A.S. 2016/17

A.S 2017/18 II LIVELLO

INTERNO

RUOLO E FUNZIONI DEI

COLLABORATORI

SCOLASTICI A.S. 2017/18

COLLABORATORI

SCOLASTICI A.S 2018/19 INTERNO

A CURA DEL DSGA

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 122 di 92

PER IL PERSONALE DOCENTE ED ATA, IL PIANO DI FORMAZIONE COMPRENDE

INOLTRE:

• corsi di formazione organizzati da MIUR, USR per rispondere a specifiche esigenze connesse

agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti, alla formazione di figure e/o funzioni specifiche,

a innovazioni di carattere strutturale o metodologico, che ovviamente non è possibile qui

indicare, ma che il Collegio assume quale parte integrante del proprio piano di formazione;

• corsi proposti da MIUR, USR, Enti e associazioni professionali, accreditati presso il

Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati del Piano di Formazione d’Istituto e ai

quali i docenti potranno perciò autonomamente decidere di partecipare, in coerenza con il

proprio Piano Individuale di Sviluppo Professionale;

• corsi organizzati dalla rete di ambito 04, cui l’Istituto aderisce, all’interno del Piano di

Formazione di rete, che il Collegio assume quale parte integrante del proprio Piano di

Formazione; • attività di formazione delle reti di scopo cui l’Istituto aderisce;

• corsi e laboratori di formazione promossi e organizzati direttamente dall’Istituto;

• attività di autoformazione e ricerca;

• azioni promosse e organizzate direttamente dall’Istituto;

• corsi di formazione on line o con modalità integrata a partecipazione individuale, debitamente

autorizzati dal MIUR, se coerenti con gli obiettivi enunciati nel Piano di Formazione d’Istituto e

inserite dai docenti nell’ambito del proprio piano individuale di sviluppo professionale;

• interventi formativi e informativi predisposti dal datore di lavoro, derivanti da obblighi di

legge (Decreto Legislativo 81/2008 e normativa intesa alla promozione della salute e dello

star bene a scuola).

• FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Dotazione di strumenti digitali finalizzati ad una interazione più efficace ed efficiente nel processo di

insegnamento-apprendimento durante l’orario scolastico.

Provvedere ad una continua ed efficiente manutenzione delle strutture e delle infrastrutture

informatiche dedicate alla didattica e alla comunicazione tra docenti, scuola e famiglia (registro

elettronico; sito di istituto);

Ampliare la dotazione strumentale presente nei laboratori didattici presenti nei plessi al fine di

potenziare gli apprendimenti scientifici e tecnologici.

Prevedere l’acquisto di materiale sportivo, di piccoli e di grandi attrezzi a supporto della

progettualità sportiva caratterizzante l’istituto.

Dotazione in tutti i plessi di laboratori scientifici, musicali e linguistici.

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata dalla concreta

destinazione a questa Istituzione Scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e

strumentali con esso individuate e richieste.

• IL MONITORAGGIO

È necessario prevedere un’attività periodica di monitoraggio del PTOF. Tale attività diventa

fondamentale, sia perché persegue obiettivi di lungo periodo che necessitano di una verifica costante

degli stati di avanzamento, sia proprio in ragione della possibilità di revisione annuale offerta dalla

legge 107.

Il monitoraggio delle azioni messe in atto dalla scuola è funzionale proprio alla tenuta del modello

progettuale delineato nell’Atto e nel Piano, sia in merito alle scelte didattiche che a quelle

organizzative nell’arco del triennio. È chiaro che un Piano così di lunga durata deve essere

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 123 di 92

suscettibile di modifiche, integrazioni; sarà peraltro soggetto ad aggiustamenti anche in previsione di

nuove possibili indicazioni ministeriali.

In quest’ottica di continua costruzione di un percorso comune, il monitoraggio del Piano sarà

condotto dalla dirigente coadiuvata dallo staff, affinché si possano valutare in modo condiviso tutti

gli eventuali correttivi da apportare alle scelte didattiche e organizzative per il raggiungimento finale

delle priorità triennali, anche considerando l’utilizzo delle risorse sia professionali che materiali, che

potranno variare nel tempo. • FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI

Il POF, sulla base della normativa vigente, deve anche individuare “la programmazione delle attività

formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario” (art.1 – comma 12).

Tenuto conto di quanto deliberato dal Collegio dei Docenti, degli obiettivi di miglioramento e degli

indirizzi sopra delineati, si ritiene che il piano di formazione dovrebbe:

• privilegiare le attività interne all’istituto, che consentono lo sviluppo di un linguaggio comune

fra i docenti;

• avere come filoni prioritari di formazione: valutazione e autovalutazione d’Istituto, progettazione

didattica per competenza;

• competenze nella didattica inclusiva (BES) formazione metodologica nella didattica digitale.

Può risultare utile e necessario rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale,

caratterizzante l’identità dell’Istituto, e strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in

modo da:

migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio

(curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo d’istituto)

superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in

modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica laboratoriale, allo sviluppo delle

competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari

(comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-

matematiche, competenze digitali) e a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa

ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche)

operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in

difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della

valorizzazione delle eccellenze

monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione

precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione)

abbandono implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione,

correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo

potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF

migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli

alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi

perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti

generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza

migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche

migliorare l’ambiente di apprendimento

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 124 di 92

sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico-

didattica

valorizzare il personale docente ed ATA, ricorrendo alla programmazione di percorsi formativi

finalizzati al miglioramento della professionalità teorico – metodologico e didattica, e

amministrativa, alla innovazione tecnologica, agli stili di insegnamento, alla valutazione

formativa e di sistema

implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa

accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi,

progetti operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.

Tutto ciò premesso e considerati i sopra citati indirizzi generali il Dirigente Scolastico chiede al

collegio di elaborare il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, A.S. 2016/2017, 2017/2018,

2018/2019 anche con la partecipazione dei genitori, degli studenti e degli stakeholder.

Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare:

gli indirizzi della D.S. e le priorità del RAV;

il fabbisogno dei posti comuni, di sostegno e per il potenziamento dell’offerta formativa, in

riferimento alle linee di intervento;

il fabbisogno del personale ATA;

il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature, materiali;

il piano di miglioramento (riferito al RAV);

la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.

PNSD – PIANO TRIENNALE D’INTERVENTO Attuazione del Piano Nazionale

Scuola Digitale (A cura dell’animatore digitale ZOTTI Domenico)

• INTRODUZIONE

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero

dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di

innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era

digitale. Contrariamente a quanto possa immaginarsi, il Piano non è un “semplice dispiegamento di

tecnologia”. Come recentemente ricordato dall’OCSE, infatti, “nessun passaggio educativo può

prescindere da un’interazione intensiva docente-discente e la tecnologia non può distrarsi da questo

fondamentale rapporto umano”.

Le tecnologie vanno intese, dunque, come uno strumento abilitante, quotidiano, ordinario al servizio

dell’attività scolastica, in un’idea rinnovata di scuola, non più semplice luogo fisico, ma spazio

aperto per l’apprendimento e l’acquisizione di competenze di vita.

La scuola italiana si trova a gestire una grande opportunità di innovazione, adeguando non solo le

strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma

soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe. • ATTUAZIONE DEL PNSD

L’Animatore Digitale è una figura dedicata esclusivamente all’innovazione digitale di natura

metodologica e didattica. Affianca il Dirigente e il Direttore dei Servizi Amministrativi (DSGA)

nella progettazione e realizzazione dei progetti di innovazione digitale contenuti nel PNSD ed è

responsabile dell’attuazione dei progetti e delle indicazioni contenute nel Piano che coordina,

promuove e diffonde nella scuola di appartenenza. Il suo profilo (cfr. Azione #28 del PNSD) metterà

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 125 di 92

in atto azioni coerenti al PNSD rivolto a:

Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso

l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo

l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad

esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.

Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo

degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD,

anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la

realizzazione di una cultura digitale condivisa.

Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da

diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso di particolari strumenti per la didattica di

cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni

esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei

fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre

figure. • AZIONI

1. PUBBLICAZIONE del Piano Nazionale scuola Digitale sul sito ufficiale dell’Istituto in una

sezione dedicata e promozione di un dibattito critico dei contenuti del documento attraverso

incontri in presenza e questionari cartacei.

2. RICOGNIZIONE. Il secondo passo necessario è fare una ricognizione puntuale:

dello stato della scuola in termini di accesso, dotazioni tecnologiche e spazi;

di tutte le “buone pratiche” (digitali e non) che nel proprio istituto vengono già attuate senza

la giusta visibilità. A tal fine sarà somministrato ai docenti un questionario come strumento

di partenza per determinarne il profilo, dal punto di vista della pratica digitale, ma anche per

individuare fabbisogni conoscitivi ed operativi. Ciò consentirà di definire il repertorio delle

competenze utili o necessarie per un impiego significativo delle ITC in ambito scolastico al

fine di costruire nuovi modelli didattici e creare un modello di educazione civica digitale.

Tale ricognizione prenderà in considerazione anche i risultati del RAV (rapporto di

autovalutazione) redatto e pubblicato.

3. ANALISI DEI BISOGNI e PEDAGOGIE. L’elaborazione dei dati rilevati con la

somministrazione del questionario al corpo docente e l’analisi dei punti di forza e di debolezza

del RAV, offriranno un indirizzo in merito a cosa si vuol fare di innovativo nei prossimi 3 anni,

non solo attraverso l’uso delle tecnologie. È, difatti, costantemente, ribadito nel PNSD che le ICT

da sole non sono in grado di creare un nuovo modello di scuola, ma hanno il compito di supportare

il rinnovamento nella professionalità docente.

➢ INTERVENTI AD HOC. Chiariti i punti sui quali intervenire, l’Animatore Digitale potrà

progettare gli interventi specifici di formazione. in riferimento all’annualità in corso, date le esigenze

già riscontrate in itinere, verrà proposto di lavorare sulle competenze potenziando, sin dalla scuola

primaria, a livello trasversale la didattica per problemi (problem solving); saranno previste azioni volte

a valorizzare le competenze digitali già possedute da ciascun docente (o a promuoverne l’acquisizione)

in funzione dello sviluppo di dinamiche di gruppo che si basino sulla interdisciplinarietà, sulla

misurabilità dei risultati, sulla qualità dell’interazione; centrare l’attenzione su alcuni nuovi strumenti

di lavoro il cui funzionamento possa essere di semplice uso e fruibilità.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 126 di 92

➢ VALUTAZIONE e AUTOVALUTAZIONE. Al termine dell’anno scolastico l’AD potrà già

elaborare alcune preliminari conclusioni sui primi interventi ed approcci coordinati, ad esempio

esprimendosi sul grado di partecipazione dei colleghi nella fase di RICOGNIZIONE e di

INTERVENTO. Allo stesso modo, per trasparenza, verrà chiesto ai colleghi un giudizio sull’operato

dell’animatore digitale, soprattutto per poter eliminare, per i mesi a venire, eventuali criticità motivate

da inesperienza e complessità dell’incarico.

Coerentemente a quanto previsto dal PNSD (azione #28) è stato elaborato un piano di azione

triennale di intervento a cura dell’ Animatore Digitale. Tale piano potrebbe essere modificato

secondo le necessità emerse in itinere dal personale della scuola, dagli alunni, dal territorio in cui

opera l’Istituto.

3.4 IL PIANO TRIENNALE

AMBITO DI

INTERVENTO

FORMAZIONE INTERNA

Prima annualità a.s. 2015/2016

INTERVENTI

11 Pubblicizzazione del PNSD attraverso la creazione di una sezione dedicata sul sito ufficiale della scuola e da momenti di confronto con il corpo docenti.

12 Somministrazione di questionari: ricognizione ed analisi dei bisogni

13 Creazione di un gruppo di lavoro a supporto delle azioni connesse al PNSD

14 Partecipazione a comunità in rete con altri Animatori Digitali del territorio.

15 Formazione specifica per Animatori Digitali

16 Formazione base rivolta a docenti sull’uso di strumenti tecnologici già in dotazione della scuola e sull’uso degli ambienti per la didattica digitale integrata: Google Apps e spazi Drive condivisi

17 Progettazione di percorsi e-learning tramite utilizzo della piattaforma Docebo, strumento integrato nel processo di insegnamento/apprendimento.

18 Sviluppo e diffusione del pensiero computazionale

19 Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.

20 Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali, ricerca di soluzioni sostenibili.

21 Partecipazione a progetti internazionali ( etwinning, Erasmus+ )

22 Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali

AMBITO DI

INTERVENTO

FORMAZIONE INTERNA

Seconda annualità a.s. 2016/2017

INTERVENTI 11 Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione dei bisogni formativi

12 Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali

13 Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale

14 Formazione avanzata per l’uso degli strumenti tecnologici in dotazione alla scuola: LIM, tablet.

15 Sviluppo e diffusione del pensiero computazionale: applicazione del coding alla didattica

16 Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla didattica per competenze

17 Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva per l’inclusione degli

studenti con bisogni speciali

18 Progettazione di percorsi e-learning tramite utilizzo di piattaforme Docebo/Google for Education

come strumento integrato nel processo di insegnamento/apprendimento.

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 127 di 92

AMBITO DI

INTERVENTO

FORMAZIONE INTERNA

Terza annualità a.s. 2017/2018

INTERVENTI 11 Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite 12 Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali

13 Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale

14 Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla didattica per competenze

15 Progettazione di percorsi e-learning tramite utilizzo di piattaforme Docebo/Google for Education come strumento integrato nel processo di insegnamento/apprendimento.

16 Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale

17 Azioni di Sviluppo e diffusione del pensiero computazionale: applicazione del coding alla didattica

18 Partecipazione a progetti internazionali ( etwinning, Erasmus+ )

19 Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali

AMBITO DI

INTERVENTO

COINVOLGIMENTO COMUNITÀ SCOLASTICA

Prima annualità a.s. 2015/2016

INTERVENTI

11 Creazione di un gruppo di lavoro costituito dai docenti disponibili ad offrire supporto alle azioni del PNSD

12 Creazione di uno spazio web dedicato sul sito ufficiale dell’Istituto, per la documentazione e diffusione delle azioni del PNSD

13 Introduzione all’utilizzo di spazi cloud per la didattica

14 Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici

15 Partecipazione alla Settimana Nazionale Scuola Digitale con l’Ora del Codice

16 Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori ed alunni sui temi della cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo

17 Partecipazione a comunità e-twinning.

o. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre

istituzioni (Enti, Associazioni,Università)

AMBITO DI

INTERVENTO

COINVOLGIMENTO COMUNITÀ SCOLASTICA

Seconda annualità a.s. 2016/2017

INTERVENTI Aggiornamento della sezione dedicata del sito istituzionale della scuola Implementazione dell’utilizzo di spazi cloud per la didattica

Coordinamento con il gruppo di lavoro, lo staff di direzione, con le figure di sistema e con gli assistenti tecnici

Promozione di laboratori per stimolare la creatività

Laboratori di coding aperti al territorio

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori ed alunni sui temi della cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo

Partecipazione a comunità e-twinning.

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con

altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 128 di 92

AMBITO DI

INTERVENTO

COINVOLGIMENTO COMUNITÀ SCOLASTICA

Terza annualità a.s. 2017/2018

INTERVENTI g) Ricognizione della strumentazione in dotazione alla scuola

h) Sperimentazione di nuove soluzioni hardware e software

i) Nuove modalità di educazione ai media

j) Realizzazione di una comunità on-line con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e del registro elettronico

k) Coordinamento con il gruppo di lavoro, lo staff di direzione, con le figure di sistema e con gli assistenti tecnici

l) Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento a genitori e alunni sui temi della cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo

m) Partecipazione a comunità e-twinning.

3. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre

istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università

AMBITO DI

INTERVENTO

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Prima annualità a.s. 2015/2016

INTERVENTI 9. Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto

10. Sviluppo e diffusione del pensiero computazionale

11. Presentazione di siti dedicati, applicazioni, software e cloud per la didattica

12. Presentazione di strumenti per la condivisione di documenti, forum e classi virtuali

13. Introduzione all’utilizzo di piattaforme di e-learning (docebo/google)

14. Utilizzo dei social nella didattica

15. Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: e-twinning

AMBITO DI

INTERVENTO

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Seconda annualità a.s. 2016/2017

INTERVENTI ➢ Potenziamento piattaforme di e.learning ➢ Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica con il linguaggio Scratch

➢ Realizzazione di curricula verticali per la costruzione di competenze digitali

➢ Implementazione dell’uso di nuove metodologie nella didattica: Etwinning

➢ Potenziamento di Google apps for Education: utilizzo di Google Classroom

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 129 di 92

AMBITO DI

INTERVENTO

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Terza annualità a.s. 2017/2018

INTERVENTI 8. Ricognizione della strumentazione in dotazione alla scuola 9. Sperimentazione di nuove soluzioni hardware e software

10. Collaborazione e comunicazione in rete

11. Creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della

comunità docenti

12. Introduzione alla robotica educativa

Delibera n. 2 del Consiglio d’Istituto del 22/12/2015

Revisione PTOF 2016/17- Annualità 2017/18 approvata dal C.I. in data 9.11.17

Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 130 di 92

ISTITUTO COMPRENSIVO “TEN. ROCCO DAVIA”

Via C. Menotti, snc – 75017 SALANDRA

Tel. +39 0835 673027 - Fax +39 0835 673027

E-mail [email protected] - PEC [email protected]

2

CARTA DEI SERVIZI………………………………………………………………… p. 3

REGOLAMENTO D’ISTITUTO ……………………………………………..…….. p. 12

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SC. DELL’INFANZIA …...……………….. p. 58

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SC. PRIMARIA……..…...………………... p. 61

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SC. SECONDARIA I GRADO…...……….. p. 65

STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE……………………… p. 69

REGOLAMENTO VIAGGI D’ISTRUZIONE……………………………………….. p.76

3

SERVIZI AMMINISTRATIVI

Fattori di qualità

10) celerità e semplificazione delle procedure

11) trasparenza

12) informazione adeguata

13) tempi di attesa

14) flessibilità degli orari nel rapporto con il pubblico

Il personale amministrativo si impegna a darne adeguata pubblicazione e a garantirne l’osservanza e il

rispetto. La deroga agli standard è possibile solo se finalizzata al conseguimento di un servizio

qualitativamente migliore.

Rilascio documenti

Non viene richiesta la forma scritta per il rilascio dei documenti (copie conformi; certificati di iscrizione

e frequenza degli alunni; certificati di servizio; dichiarazioni varie), essendo sufficiente la forma

verbale via telefonica o per fax.

Viene richiesta la forma scritta per il rilascio dei documenti, secondo quanto previsto dalla normativa

vigente, con l’esattezza che sia indicato l'uso e il destinatario. L’Istituzione scolastica, rilascerà i

certificati, su richiesta dell'interessata, da utilizzare esclusivamente nei rapporti tra i privati, applicando

l'imposta di bollo di euro 14,62 per usi diversi da quelli esenti previsti dalla normativa vigente.

15) i certificati di servizio, in rispetto alla normativa vigente, vengono rilasciati entro 3

giorni successivi e lavorativi

16) i certificati di iscrizione e frequenza degli alunni, in rispetto alla normativa vigente,

anche con voti, vengono rilasciati entro 3 giorni successivi e lavorativi

17) i certificati di diploma, in rispetto alla normativa vigente, vengono rilasciati entro 1

giorno successivo e lavorativo

18) le copie conformi ai documenti che sono agli atti dell’Istituto vengono rilasciati entro 2

giorni successivi e lavorativi

19) l’utente ha diritto di accesso alle informazioni che riguardano la propria persona e che

sono agli atti della scuola, secondo le modalità previste dalla Legge n. 241/90. L’utente, inoltre,

nel produrre le istanze che debbono comprovare stati, fatti o qualità personali, può presentare

dichiarazione temporaneamente sostitutiva ai sensi dell’art. 3 della Legge n. 15/68 e del DPR

n. 130/94. Le dichiarazioni sostitutive presentate ai sensi degli artt. 2 e 4 ed ai sensi dell’art. 3

della Legge n. 15/68 sono sottoscritte dall’interessato in presenza del Dirigente Scolastico o

del Direttore dei

4

Servizi Generali e Amministrativi o alla presenza dei rispettivi vicari, avvalendosi delle

agevolazioni previste dalla Legge 127/97

20) Il rilascio dei documenti sopra indicati è effettuato nel normale orario di apertura

dell’Ufficio di Segreteria al pubblico. È sempre e comunque garantito uno spazio di apertura

al pubblico di mattina e nei pomeriggi di martedì e giovedì.

Informazioni all’utenza

L’utente ha diritto di accesso alle informazioni che riguardano la propria persona e che sono agli atti

dell’Istituto, secondo le modalità previste dalla Legge n. 241/90. La piena informazione all’utenza è,

inoltre, garantita attraverso l’affissione all’albo dell’Istituto dei seguenti atti: a) organizzazione dei

servizi amministrativi e generali dell’Istituto; b) orario dei servizi dei docenti, compreso l’orario di

ricevimento genitori; c) orario del personale ATA; d) organigramma degli uffici; e) organigramma

degli organi collegiali; f) organici del personale docente e del personale ATA; g) delibere del Consiglio

di Istituto. Possono essere previste, oltre alla bacheca sindacale in tutte le sedi scolastiche, la bacheca

degli alunni e dei genitori. Gli operatori che rispondono al telefono dichiarano all’utente il proprio

nome e la propria qualifica.

ORARI DI APERTURA DEGLI UFFICI

UFFICIO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Il Dirigente Scolastico riceve previo appuntamento

UFFICI AMMINISTRATIVI

L’orario di apertura al pubblico degli Uffici Amministrativi è il seguente: nei periodi di svolgimento

delle attività didattiche

a) dal lunedì al venerdì ore 11.00 - 12.30

b) martedì e giovedì ore 16.30 - 17.30

nei periodi di sospensione delle attività didattiche

c) dal lunedì al venerdì ore 11.30 - 12.30

SETTORI AMMINISTRATIVI

I settori di competenza del personale amministrativo sono di seguito riportati:

5

Piano Attività ATA a.s. 2015/2016

SERVIZI E COMPITI

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e Assistenti Amministrativi

DIRETTORE DEI SERVIZI GENENRALI E AMMINISTRATIVI:

Angela Verrascina

direzione e supervisione dei servizi di segreteria organizzazione e coordinamento dei

servizi generali e amministrativi e del personale ATA

GESTIONE FINANZIARIA, PATRIMONIALE, NEGOZIALE

k) PROGRAMMA ANNUALE

l) VARIAZIONI AL PROGRAMMA ANNUALE

m) CONTO CONSUNTIVO

n) IMPEGNI DI SPESA - LIQUIDAZIONI E PAGAMENTI

o) ACCERTAMENTI - RISCOSSIONI E VERSAMENTO DELLE ENTRATE

p) ADEMPIMENTI CONTRIBUTIVI E FISCALI

q) ADEMPIMENTI CONNESSI ALLE ATTIVITA’ NEGOZIALI

r) COLLAUDI

s) CURA E MANUTENZIONE DEL PATRIMONIO

t) TENUTA DEGLI INVENTARI

u) RAPPORTI CON I SUBCONSEGNATARI

v) COMUNIZAZIONE INTERNA CON IL PERSONALE ATA

w) MATERIALI E SUSSIDI

x) CURA E MANUTENZIONE DEI SUSSIDI AMMINISTRATIVI

y) CURA E MANUTENZIONE DEI SUSSIDI DIDATTICI

z) GESTIONE DEL MATERIALE DIDATTICO

aa) GESTIONE DEL MATERIALE DI PULIZIA

bb) TENUTA DEI REGISTRI

cc) AGGIORNAMENTO DELLE SCHEDE DI CARICO/SCARICO

dd) CURA E GESTIONE DEL MAGAZZINO

6

ASSISTENTE AMMINISTRATIVO:

Caterina Puzzutiello

AFFARI GENERALI

7 PROTOCOLLO/PROTOCOLLO INFORMATICO (invio elenchi e pieghi ente poste)

8 CORRISPONDENZA E CORRISPONDENZA ELETTRONICA (scarico giornaliero della

posta elettronica da INTRANET MPI ed INTERNET)

9 ARCHIVIO (gestione dell’archivio amministrativo con cambio al 31/12 di ogni anno

scolastico; gestione dell’archivio didattico con cambio al 30/06 di ogni anno scolastico, per tutti i

gradi scolastici (programmazioni educativo-didattiche; registri di classe; registri personali; agende

della programmazione; relazioni finali; registri dei consigli di intersezione/interclasse/classe; etc.)

10 BIBLIOTECA/GESTIONE DEL PRESTITO AI DOCENTI (tutti i gradi scolastici)

11 MEDIATECA/GESTIONE DEL PRESTITO AI DOCENTI (tutti i gradi scolastici)

12 SUSSIDI/GESTIONE DEL PRESTITO AI DOCENTI (tutti i gradi scolastici)

13 ALBO GENERALE (affissione atti) (tutte le sedi)

14 ALBO SICUREZZA (affissione documenti, norme, avvisi) (tutte le sedi)

15 ALBO SINDACALE (affissione comunicazioni, informazioni) (tutte le sedi)

16 COMUNICAZIONE INTERNA (gestione dei registri delle circolari e delle

comunicazioni del Dirigente Scolastico e del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi ai

docenti di ogni grado scolastico e al personale ATA, con controllo dell’avvenuta presa visione)

17 ASSEMBLEE SINDACALI

18 SCIOPERI

ORGANI COLLEGIALI

19 CONVOCAZIONI (Giunta Esecutiva; Consiglio d’Istituto)

20 RILEVAZIONE ASSENZE

21 PUBBLICAZIONE DELIBERAZIONI

22 RINNOVO OO.CC. (esecuzione degli atti di nomina e surroga dei componenti il

Consiglio di Istituto) ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI COMPRESE NEL POF

23 CALENDARI

24 AUTORIZZAZIONE GENITORI

25 RILEVAZIONE PRESENZE ALUNNI

26 RILEVAZIONE PRESENZE DOCENTI

27 RILEVAZIONE PRESENZE PERSONALE ATA

7

28 ADEMPIMENTI VARI CONNESSI ALL’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’

EXTRACURRICOLARI COMPRESE NEL POF

29 FACILE CONSUMO (registrazione del materiale di facile consumo; registrazione

fatture)

30 MATERIALE di PULIZIA (gestione del materiale di pulizia e aggiornamento delle

schede di prelievo)

ALUNNI

31 USCITE ANTICIPATE (controllo deleghe e compilazione moduli)

PERSONALE

PERSONALE (redazione di certificati di servizio per il personale docente e ATA e tenuta dei

relativi registri; registrazione delle assenze dei docenti e del personale ATA; gestione delle visite

medico-fiscali; compilazione dei decreti di assenza e tenuta dei relativi registri)

ORGANICI (tutti i gradi scolastici)

TRASFERIMENTI

PENSIONI

STATISTICHE

GRADUATORIE (compilazione delle graduatorie d’istituto al 1° settembre di ogni anno

scolastico per ogni grado scolastico; aggiornamento delle graduatorie con eventuali nuove

inclusioni del personale docente e ATA, con valutazione titoli; inserimento al SIMPI; stampa

graduatorie; variazione dati e corrispondenza)

RECLUTAMENTO

COSTITUZIONE, SVOLGIMENTO, MODIFICAZIONI, ESTINZIONE DEL RAPPORTO

DI LAVORO

SUPPLENZE BREVI (espletamento dell’individuazione e redazione del contratto)

IMMISSIONE IN RUOLO

ADEMPIMENTI CONNESSI ALLE DIVERSE FASI RELATIVE ALL’IMMISSIONE IN

RUOLO DI DOCENTI E PERSONALE ATA

ADEMPIMENTI CONNESSI ALLA CONFERMA IN RUOLO DI DOCENTI E

PERSONALE ATA

(predisposizione e inoltro all’USP delle domande di dichiarazione dei servizi pre-ruolo; ricostruzione

della carriera; riscatto ai fini della buonuscita INPDAP e pensionistica; predisposizione e inoltro

all’USP delle richieste di piccolo prestito; cura dei rapporti con la DPT e con la RPS; cura della

consegna dei cedolini; esecuzione richieste/trasmissione notizie relativo al personale docente e ATA)

ASSISTENTE AMMINISTRATIVO:

8

Angelo Iacovino

ALUNNI

➢ ISCRIZIONI (espletamento richiesta/trasmissione di nullaosta e di ogni altro documento; tenuta

delle cartelle e dei documenti, con compilazione del foglio notizie; tenuta e conservazione dei

registri dei candidati ammessi agli esami di stato, del registro annuale, del registro perpetuo dei

diplomi, del registro di carico e scarico dei diplomi; sollecito al ritiro di quelli giacenti;

compilazione informatica dei diplomi; redazione informatica di qualsiasi certificato riguardante

gli alunni e trascrizione nel registro dei certificati; intestazione informatica delle schede di

valutazione personale)

➢ ASSICURAZIONE (anche del personale docente e ATA)

➢ FREQUENZA

➢ AUTORIZZAZIONI (DELEGA PER USCITA ANTICIPATA, AUTORIZZAZIONI PER

USCITA ANTICIPATA SCUOLA DELL’INFANZIA )(predisposizione modulistica)

➢ MODULISTICA (predisposizione di versioni aggiornate)

➢ ESAMI IDONEITA’

➢ ESAME DI STATO CONCLUSIVO I CICLO DI ISTRUZIONE (predisposizione di tutta la

modulistica necessaria per lo svolgimento degli scrutini e dell’esame di stato)

➢ VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI/CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE/DIPLOMA

DI LICENZA MEDIA

➢ CERTIFICAZIONI VARIE

➢ DOCUMENTAZIONI VARIE

➢ OBBLIGO SCOLASTICO E FORMATIVO

➢ ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE

➢ INVALSI

➢ LIBRI DI TESTO

➢ INFORTUNI

➢ VISITE GUIDATE

➢ VIAGGI DI ISTRUZIONE

➢ ATTIVITA’ SPORTIVA

AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE

➢ NOMINE E CONTRATTI ESPERTI ESTERNI

➢ PROGRAMMA E CALENDARIO

➢ ELENCO DEI PARTECIPANTI

9

➢ PREDISPOSIZIONE MATERIALI DIDATTICI, CARTELLINE, ATTESTATI

➢ RILEVAZIONE PRESENZE

➢ ADEMPIMENTI VARI CONNESSI ALLA PREDISPOSIZIONE E ALL’ATTUAZIONE DI

INIZIATIVE DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE

➢ RETRIBUZIONI

➢ RETRIBUZIONE DELLE SUPPLENZE BREVI E ADEMPIMENTI CONNESSI

(predisposizione busta paga; compilazione registro stipendi e schede fiscali; elaborazione di

eventuali conguagli; elaborazione Mod. Cud, Mod. 770 e registro, dichiarazione IRAP,

dichiarazione INPS, Mod. DM 10 on-line; elaborazione dichiarazione INPDAP/TFR;

elaborazione modelli di disoccupazione

SICUREZZA

➢ SUPPORTO ADEMPIMENTI CONNESSI ALLA REDAZIONE E ALL’ATTUAZIONE

DEL PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

➢ SUPPORTO ADEMPIMENTI CONNESSI ALLA REDAZIONE DEL PIANO DI

VALUTAZIONE DEI RISCHI

➢ RAPPORTI IN MATERIA DI SICUREZZA CON L’ENTE PROPRIETARIO (COMUNE)

➢ CURA E COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE CONDOTTE

DALL’ENTE PROPRIETARIO (COMUNE)

➢ AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEL PERSONALE IN MATERIA DI SICUREZZA

➢ RAPPORTI CON ISTITUZIONI, ENTI E SOGGETTI PRIVATI IN MATERIA DI

SICUREZZA TRASPORTO

➢ RAPPORTI IN MATERIA DI TRASPORTO CON L’ENTE PROPRIETARIO (COMUNE)

MENSA SCOLASTICA

➢ RAPPORTI IN MATERIA DI MENSA SCOLASTICA CON L’ENTE PROPRIETARIO

(COMUNE)

PALESTRE, LOCALI, ATTREZZATURE

➢ RAPPORTI IN MATERIA DI CONCESSIONE DI LOCALI SCOLASTICI E

ATTREZZATURE CON L’ENTE PROPRIETARIO (COMUNE)

➢ ADEMPIMENTI CONNESSI A STIPULA DI PROTOCOLLI DI INTESA E CONVENZIONI

CON L’ENTE PROPRIETARIO (COMUNE) E CON SOGGETTI TERZI

VARIE

➢ RAPPORTI IN MATERIE VARIE DI INTERESSE FORMATIVO CON ISTITUZIONI ED

ENTI

10

➢ ADEMPIMENTI CONNESSI A STIPULA DI PROTOCOLLI DI INTESA E CONVENZIONI

CON ISTITUZIONI ED ENTI

➢ CURA E GESTIONE DEI LABORATORI INFORMATICI E DELLE UNITA’ MOBILI

➢ CURA E GESTIONE DEL SERVER E DELLE POSTAZIONI DI LAVORO

ADEMPIMENTI INFORMATICI

➢ COORDINAMENTO E GESTIONE FUNZIONI SIMPI E SISSI AREE PERSONALE

➢ RETRIBUZIONI

➢ NUOVO BILANCIO

SITO INTERNET

➢ GESTIONE DEL SITO

➢ AGGIORNAMENTO DEI CONTENUTI

➢ ORDINAMENTO E GESTIONE FUNZIONI SIMPI E SISSI AREE ALUNNI

➢ INVENTARIO

➢ ATTUAZIONE PIANO ATA

➢ VERIFICA E CONTROLLO DEI COMPITI ASSEGNATI AI COLLABORATORI

SCOLASTICI

• COLLABORAZIONE CON IL DSGA

• SETTORE CONTABILE (programma annuale; variazioni di bilancio; conto consuntivo ed

allegati; flussi di cassa; mandati di pagamento e reversali di incasso; impegni; liquidazioni e

pagamenti delle spese; registro di cassa; registro dei partitari entrate/uscite; reintegro delle minute

spese)

➢ ISTRUTTORIA ATTIVITA’ NEGOZIALE

➢ ATTIVITA’ CONNESSE ALLA PREDISPOSIZIONE E ALL’ATTUAZIONE DEL POF

➢ RACCOLTA E SMISTAMENTO PROPOSTE ESTERNE

➢ RACCOLTA E SMISTAMENTO AVVISI PROGETTI SPECIALI (AREE A RISCHIO,

SCUOLE APERTE, INTERCULTURA, ETC.)

➢ RACCOLTA E SMISTAMENTO AVVISI PROGETTI EUROPEI

➢ INDIVIDUAZIONE E NOMINE INCARICHI PERSONALE DOCENTE

(COLLABORATORI DS, RESPONSABILI/VICE RESPONSABILI DI PLESSO, SUPPORTO

ORGANIZZATIVO, FS, ETC.)

➢ INDIVIDUAZIONE E NOMINE INCARICHI PERSONALE ATA (INCARICHI SPECIFICI,

ETC.)

11

➢ INDIVIDUAZIONE E NOMINE INCARICHI ESTERNI (RSPP)

➢ INDIVIDUAZIONE E NOMINE INCARICHI PERSONALE DOCENTE E ATA PER

SICUREZZA E PRIVACY

Delibera Collegio dei Docenti n. 2 del 27 /10/2015

Revisione PTOF 2016/19 – Annualità 2017/18 approvata dal C.I. in data 9.11.17 con delibera N.

12

ANNO SCOLASTICO 2015/2016

DELIBERA C.I. N.2 DEL 27/10/2015

INDICE

Premessa

PARTE I - DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 1 Attuazione

Art. 2 Modifiche al Regolamento

Art. 3 Clausola di salvaguardia

PARTE II - GLI ORGANI COLLEGIALI

Art. 4 Norme generali

Art. 5 Programmazione delle attività

Art. 6 Coordinamento delle attività

Art. 7 Convocazione degli organi collegiali

Art. 8 Ordine del giorno

Art. 9 Verbale delle riunioni

Art. 10 Commissioni di lavoro

Art. 11 Consiglio di Istituto

Art. 12 Attribuzioni e competenze del Consiglio di Istituto

Art. 13 Convocazioni, riunioni, ordine del giorno

Art. 14 Assenze dei componenti il Consiglio di Istituto

Art. 15 Elezione del Presidente e nomina del Segretario del Consiglio di Istituto

Art. 16 Attribuzioni del Presidente del Consiglio di Istituto Art. 17 Revoca del mandato di Presidente

del Consiglio di Istituto

Art. 18 Attribuzioni del Segretario del Consiglio di Istituto

Art. 19 Pubblicità delle sedute del Consiglio di Istituto

13

Art. 20 Partecipazione alle sedute del Consiglio di Istituto

Art. 21 Pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto

Art. 22 Emendamenti, interrogazioni, interpellanze, mozioni

Art. 23 Votazioni

Art. 24 Relazione annuale del Consiglio di Istituto

Art. 25 La Giunta Esecutiva

Art. 26 Autonomia amministrativa

Art. 27 Attribuzioni e competenze della Giunta Esecutiva

Art. 28 Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe

Art. 29 Attribuzioni e competenze dei Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe

Art. 30 Convocazioni, riunioni, verbali

Art. 31 Collegio dei Docenti

Art. 32 Attribuzioni e competenze del Collegio dei Docenti

Art. 33 Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti

Art. 34 Assemblee dei Genitori

Art. 35 Svolgimento delle assemblee

Art. 36 Gruppo di Lavoro per l’Handicap di Istituto (GLH)

PARTE III - L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

Art. 37 Criteri per la definizione dell’orario scolastico

Art. 38 Criteri per la formazione delle sezioni e delle classi prime

Art. 39 Criteri per l’assegnazione del personale docente alle sezioni e alle classi

Art. 40 Alunni diversabili

PARTE IV - GLI ALUNNI

Art. 41 Vigilanza - Entrata

Art. 42 Uscita

Art. 43 Orari entrata/uscita

Art. 44 Uscita per fruizione dei servizi igienici

Art. 45 Uscita anticipata

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Art. 46 Ritardi

Art. 47 Assenze

Art. 48 Assenze prolungate o ripetute, anche ai fini della validità dell’anno scolastico

Art. 49 Compiti degli alunni

Art. 50 Patto Educativo di Corresponsabilità

Art. 51 Sanzioni disciplinari

Art. 52 Infortuni degli alunni

Art. 53 Tutela degli alunni

Art. 54 Comunicazione scuola-famiglia

PARTE V - I GENITORI

Art. 55 Norme di comportamento

Art. 56 Richiesta di informazioni e formulazione di proposte

Art. 57 Patto Educativo di Corresponsabilità

PARTE VI - I DOCENTI

Art. 58 Norme di Servizio

Art. 59 Vigilanza e responsabilità

Art. 60 Spostamenti alunni

Art. 61 Tenuta del Registro Personale e del Registro di Classe

Art. 62 Prove scritte

Art. 63 Sostituzione docenti assenti

Art. 64 Abbinamento classi

Art. 65 Rapporti scuola-famiglia

Art. 66 Ricevimento famiglie

Art. 67 Incompatibilità

Art. 68 Cambio indirizzo

Art. 69 Assenze

Art. 70 Permessi brevi

Art. 71 Consegne ai supplenti

Art. 72 Assenze alunni diversabili

Art. 73 Raccolta fondi

15

Art. 74 Attività nella scuola al di fuori dell’orario di servizio

Art. 75 Sciopero del personale docente

Art. 76 Assemblee sindacali

Art. 77 Somministrazione farmaci

PARTE VII - SERVIZI E STRUTTURE

Art. 78 Utilizzo locali scolastici

Art. 79 Servizio mensa

Art. 80 Aule, uffici

Art. 81 Aule speciali (laboratori)

Art. 82 Conservazione e custodia delle dotazioni

Art. 83 Laboratorio multimediale

Art. 84 Spazi interni ed esterni

Art. 85 Biblioteca docenti

Art. 86 Biblioteca alunni

Art. 87 Sala professori

Art. 88 Palestra

Art. 89 Festeggiamenti

Art. 90 Calendario scolastico

Art. 91 Orario delle attività didattiche

Art. 92 Adozione dei libri di testo

Art. 93 Uscite nel centro urbano

Art. 94 Iniziative educativo-didattiche proposte da terzi

Art. 95 Iniziative promosse da enti esterni

Art. 96 Uso dei locali scolastici da parte di terzi

Art. 97 Assicurazione integrativa contro gli infortuni

Art. 98 Vaccinazioni e frequenza scolastica

Art. 99 Accesso all’Istituto

Art. 100 Divieto di fumare

Art. 101 Fotocopie

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PARTE VIII - I SERVIZI AMMINISTRATIVI ED AUSILIARI

Art. 102 Rapporti con l’utenza

Art. 103 Apertura al pubblico

Art. 104 Tempi di erogazione dei servizi amministrativi

Art. 105 Informazioni all’utenza

Art. 106 Autocertificazione, dichiarazioni sostitutive, verifiche

Art. 107 Collaboratori scolastici

PARTE IX - VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

Art. 108 Finalità

Art. 109 Docenti referenti

Art. 110 Programmazione

Art. 111 Docenti responsabili e docenti accompagnatori

Art. 112 Alunni

Art. 113 Destinazione

Art. 114 Durata

Art. 115 Giorni utilizzabili

Art. 116 Periodo di effettuazione

Art. 117 Partecipazione a spettacoli e iniziative culturali e sportive

Art. 118 Disposizioni finali

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Premessa

L'Istituto Comprensivo Statale Ten. Rocco Davia di Salandra persegue l’obiettivo prioritario di

migliorare il servizio scolastico in termini di qualità, trasparenza, efficienza, avvalendosi dell’apporto

costruttivo di operatori scolastici, famiglie, EE.LL., nel rispetto delle specifiche competenze assegnate.

L’Istituto è attivamente impegnato nella predisposizione delle condizioni di contesto (strutture e

servizi e relative modalità di organizzazione e fruizione) considerate funzionali alla crescita integrale

della persona. In particolare, persegue la piena vivibilità di tutti gli ambienti, anche in riferimento alla

loro sicurezza e alla loro dotazione tecnica e tecnologica, soprattutto in considerazione della presenza

di alunni diversabili.

Il presente Regolamento, finalizzato ad un corretto e proficuo funzionamento dell’Istituto, è

predisposto in applicazione dell’art. 6, lettera a) del DPR n. 416/74 ed è adottato a partire dall’a.s.

2015/2016. Esso costituisce vincolo imprescindibile per dirigente scolastico, docenti, alunni, personale

ATA, genitori, enti locali, comunità. Resta in vigore fino a nuova revisione, adottata con nuova

deliberazione dal Consiglio di Istituto.

Nel disciplinare il funzionamento dell’Istituto, il presente Regolamento tende a realizzare una

precisa idea di scuola e di conoscenza, maturata nel tempo dalla comunità professionale che lo anima.

In particolare, per l’Istituto la scuola è considerata una comunità di dialogo, ricerca, esperienza sociale,

finalizzata allo sviluppo delle potenzialità individuali.

E’altresì uno strumento per l’acquisizione di abilità, conoscenze e competenze. Essa promuove

l’apertura verso ciò che ancora non si conosce e non si sa fare. Ma soprattutto la scuola è considerata

una fondamentale esperienza di vita. Inoltre, l’Istituto ritiene che la conoscenza debba essere posta al

servizio del singolo non tanto per capire quale mestiere fare e a quale posto ambire nella società, quanto

piuttosto per aiutare a comprendere il proprio progetto di vita ovvero l’idea per la quale ogni soggetto

desidera vivere.

Art. 1 Attuazione

PARTE I - DISPOSIZIONI GENERALI

Il presente Regolamento che annulla e sostituisce il precedente entra in vigore immediatamente, dopo

la delibera di approvazione del Consiglio d'Istituto. E’ esposto all'albo e pubblicizzato nel sito internet

dell’Istituto. E’ consegnato in copia ad ogni docente e ad ogni organo collegiale. E’ affisso in ogni aula

di tutte le sedi scolastiche. I docenti coordinatori di sezione e classe sono tenuti ad illustrare le parti che

interessano gli alunni nel corso della I settimana di lezione, con annotazione sul Registro di Classe e

sul Registro Personale, e in qualsiasi altra occasione ciò sia valutato necessario. Sono tenuti altresì ad

illustrare le parti che interessano i genitori nel corso dell’assemblea di sezione e classe prevista in

occasione del rinnovo dei rappresentanti dei genitori nel Consiglio di Intersezione, Interclasse, Classe.

Le disposizioni contenute nel presente Regolamento si applicano fino a quando non intervengono in

materia norme modificative, contenute in leggi o contratti collettivi. E’ fatto obbligo a tutti di rispettarlo

e di farlo rispettare.

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Art. 2 Modifiche al Regolamento

Gli articoli del presente Regolamento possono essere modificati o integrati a maggioranza assoluta dai

componenti il Consiglio di Istituto. Le modifiche al presente Regolamento possono essere richieste

anche da un solo componente del Consiglio di Istituto.

Art. 3 Clausola di salvaguardia

Per tutto quello non espressamente precisato nel presente Regolamento, si rinvia alla normativa vigente.

PARTE II - GLI ORGANI COLLEGIALI

Art. 4 Norme generali

Istituiti dal DPR n. 416/74, gli organi collegiali realizzano la partecipazione alla gestione della scuola,

conferendole il carattere di una comunità che interagisce con la più vasta realtà sociale esterna. Gli

organi collegiali sono il Consiglio di Istituto; la Giunta Esecutiva; il Consiglio di Intersezione (Scuola

dell’Infanzia); il Consiglio di Interclasse (Scuola Primaria); il Consiglio di Classe (Scuola Secondaria

I grado); l’Assemblea dei Genitori; il Collegio Docenti; il Comitato per la Valutazione del Servizio

degli Insegnanti.

Art. 5 Pianificazione delle attività

Ogni organo collegiale pianifica temporalmente le proprie attività in rapporto alle proprie competenze,

al fine di adempiere ad un ordinato svolgimento delle attribuzioni assegnate e permettere ai propri

componenti di analizzare gli argomenti in attenzione, raggruppando secondo date e scadenze prefissate,

anche in linea di massima, la discussione di temi su cui è possibile prevedere con certezza la necessità

di adottare decisioni e di formulare pareri e proposte.

Art. 6 Coordinamento delle attività

Ogni organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri che esercitano competenze parallele, ma

con diversa rilevanza, in determinate materie, fermo restando il principio dell’assoluta indipendenza e

autonomia di ogni organo. Il raccordo fra i vari organi è assicurato dalla Giunta Esecutiva che è eletta

tra i componenti il Consiglio di Istituto e a cui partecipano di diritto il Dirigente Scolastico e il Direttore

dei Servizi Generali e Amministrativi.

Art. 7 Convocazione degli organi collegiali

La convocazione degli organi collegiali è disposta con un congruo preavviso, non inferiore a 5 giorni

rispetto alla data delle riunioni. In caso di convocazione urgente, il preavviso può essere predisposto

24 ore prima della data fissata per la riunione, anche per via telefonica o telematica. La convocazione

è effettuata con lettera o avviso di convocazione diretto ai singoli componenti l’organo collegiale. E’

affissa all'albo dell'Istituto oppure consegnata a mano e nel caso dei genitori per il tramite dei figli.

L'affissione dell'avviso di convocazione all'albo è adempimento sufficiente per la regolare

19

convocazione del Consiglio. Di norma, le riunioni sono tenute in un giorno non festivo e prefestivo ed

in ore non coincidenti con quelle di lezione o lavoro.

Art. 8 Ordine del giorno

La lettera o l’avviso di convocazione indicano il giorno, il luogo, l’ora della riunione e gli argomenti

da trattare nella sessione di lavoro. L’ultimo punto dell’ordine del giorno può esprimere la voce Varie

ed Eventuali per trattare argomenti urgenti per i quali non è stato possibile prevedere l’inserimento

nell’ordine del giorno o argomenti liberamente proposti dai componenti l’organo collegiale, la cui

trattazione deve, tuttavia, essere approvata all’unanimità dei presenti. La maggioranza dei presenti può

proporre l’inserimento di argomenti all’ordine del giorno della seduta successiva che può essere

convocata con eventuale carattere d’urgenza.

Art. 9 Verbale delle riunioni

Di ogni seduta di ogni organo collegiale viene redatto processo verbale a cura del Segretario, trascritto

su apposito registro a pagine numerate. Il verbale deve contenere la data, l’ora, il luogo, la durata della

riunione, il nome del Presidente e del Segretario, il nominativo dei presenti e degli assenti, il resoconto

in sintesi della presentazione e della discussione sui vari punti all’ordine del giorno, le eventuali

dichiarazioni espresse dai componenti l’organo e l’esito di eventuali votazioni. Il verbale che viene

letto e approvato nella seduta successiva è sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.

Art. 10 Commissioni di lavoro

Ogni organo collegiale, per un approfondito esame di particolari argomenti, può nominare commissioni

di lavoro, scegliendone i membri tra i propri componenti. Qualora l’organo collegiale lo ritenga

opportuno, la commissione può essere integrata, con prestazioni a titolo gratuito, da persone qualificate,

esperte nella materia in esame e scelte anche al di fuori dei componenti l’organo stesso. Le commissioni

hanno comunque carattere provvisorio e cessano nel momento in cui esauriscono il mandato ricevuto.

Gli atti delle commissioni hanno efficacia solo se l’organo collegiale a maggioranza li fa propri con

specifica deliberazione.

Art. 11 Consiglio di Istituto

Nelle scuole con popolazione scolastica inferiore a 500 alunni il Consiglio di Istituto è composto da 14

componenti: il Dirigente Scolastico; 6 rappresentanti del personale docente; 6 rappresentanti dei

genitori; 1 rappresentante del personale ATA. Nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500

alunni il Consiglio di Istituto è composto da 19 componenti: il Dirigente Scolastico; 8 rappresentanti

del personale docente; 8 rappresentanti dei genitori; 2 rappresentanti del personale ATA. I

rappresentanti del personale docente sono eletti dal Collegio dei Docenti; i rappresentanti dei genitori

degli alunni sono eletti dai genitori o da chi ne fa legalmente le veci; i rappresentanti del personale

ATA sono eletti dal corrispondente personale di ruolo e non di ruolo in servizio nell’Istituto. Il

Consiglio di Istituto è presieduto da un Presidente, componente lo stesso Consiglio, eletto tra i

rappresentati dei genitori. L’elezione avviene a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei presenti.

Qualora non si raggiunga la maggioranza alla prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza

relativa dei votanti. Può essere eletto anche un Vice Presidente. Il Consiglio di Istituto resta in carica

per 3 anni scolastici, a partire dalla data del suo insediamento.

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Art. 12 Attribuzioni e competenze del Consiglio di Istituto

Il Consiglio di Istituto è l’organo propulsore della vita dell’Istituto e svolge tutte le funzioni stabilite

dall’art. 10 del Dlvo n. 297/94. Nel momento stesso in cui si costituisce, è organo sovrano, autonomo

e indipendente, per cui i suoi componenti sono liberati da qualsiasi rapporto gerarchico e possono

prendere liberamente le loro decisioni. Il Consiglio di Istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e

determina le forme di autofinanziamento. Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e

dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento

amministrativo e didattico dell’Istituto. Fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei

Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe, il Consiglio di Istituto ha potere deliberante, su proposta

della Giunta, per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione dell’intera attività scolastica,

nei limiti delle disponibilità di bilancio. In particolare, ha potere deliberante nelle seguenti materie: a)

adozione del Piano dell’Offerta Formativa; b) adozione del Regolamento di Istituto, dello Statuto degli

Studenti e delle Studentesse, con relativo Codice di Disciplina, e della Carta dei Servizi; c) acquisto,

rinnovo, conservazione di attrezzature tecnico-scientifiche, sussidi didattici, strumenti audio-visivi,

dotazioni librarie, etc.; d) acquisto di materiali di consumo; e) orario scolastico, con eventuali

adattamenti in itinere, f) adattamento del calendario scolastico; g) formulazione di criteri per la

programmazione educativa; h) formulazione di criteri generali per la programmazione e l’attuazione di

attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo a corsi di recupero

e sostegno, ad attività complementari, a visite guidate e viaggi d’istruzione, etc.; i) promozione di

contatti con altre scuole, al fine di realizzare scambi di informazioni ed esperienze e intraprendere

eventuali collaborazioni; l) partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive, ricreative di

particolare interesse educativo; m) definizione di forme e modalità di svolgimento di eventuali

iniziative assistenziali; n) formulazione di criteri per la formazione delle classi; o) formulazione di

criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi; p) formulazione di criteri per la gestione del rapporto

scuola-famiglia; q) attività aggiuntive con accesso al fondo d'Istituto; r) coordinamento organizzativo

dei Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe. Esprime parere sull’andamento generale, didattico e

amministrativo dell’Istituto e stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi. Esercita

le funzioni in materia di sperimentazione ed aggiornamento. Esercita le competenze in materia di uso

delle attrezzature e dei locali scolastici. Sentito per gli aspetti didattici il Collegio dei Docenti, delibera

le iniziative dirette all’educazione alla salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze. Si pronuncia

su ogni altro argomento attribuitogli dalla normativa vigente. Sulle materie devolute alla sua

competenza, invia annualmente una relazione all’Ufficio Scolastico Provinciale e al Consiglio

Scolastico Provinciale.

Art. 13 Convocazioni, riunioni, ordine del giorno

La prima convocazione del Consiglio di Istituto, da effettuarsi possibilmente entro 20 giorni, è disposta

dal Dirigente Scolastico che presiede il Consiglio sino alla nomina del Presidente. Il Consiglio è

convocato dal Presidente oppure su richiesta scritta e motivata di almeno un 1/3 dei suoi componenti o

su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva. La convocazione deve contenere oltre alla data

fissata anche l’ora, il luogo e l’ordine del giorno. La convocazione deve pervenire ai componenti il

Consiglio almeno 5 giorni prima della data stabilita per la riunione. Le sedute del Consiglio sono valide

quando è presente la metà più uno dei componenti in carica. Tale numero deve raggiungersi entro 30

minuti dall’orario fissato per la convocazione. In caso contrario la seduta è dichiarata deserta e viene

rinviata a nuova convocazione. Qualora l’ordine del giorno non possa essere esaurito nella seduta

specifica, la continuazione dell’esame dei punti all’ordine del giorno è rimandata ad una seduta

21

successiva, la cui data viene fissata sentita la maggioranza dei presenti. In tal caso non è necessaria la

lettera di convocazione. E’ ammesso modificare l’ordine degli argomenti in esame, sempre che alla

proposta sia favorevole la maggioranza assoluta dei presenti. I componenti il Consiglio di Istituto hanno

facoltà di documentarsi sugli argomenti all’ordine del giorno presso l’Ufficio di Segreteria. La

documentazione relativa agli argomenti in discussione è messa a disposizione dei componenti il

Consiglio 5 giorni prima della data della riunione del Consiglio stesso. Alle sedute del Consiglio di

Istituto è invitato con convocazione scritta e con diritto di parola il Presidente del Comitato Genitori.

Art. 14 Assenze dei componenti il Consiglio di Istituto

I componenti il Consiglio di Istituto che non possono partecipare alla seduta ne danno tempestiva

comunicazione, anche telefonica, al Presidente o al Dirigente Scolastico. Nel caso di 3 assenze

consecutive non giustificate è prevista la decadenza.

Art. 15 Elezione del Presidente e nomina del Segretario del Consiglio di Istituto

Il Presidente è eletto tra i rappresentanti dei genitori componenti il Consiglio. L’elezione avviene a

maggioranza assoluta dei votanti e a scrutinio segreto. Qualora non si raggiunga tale maggioranza nella

prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che risulti presente

almeno la metà più uno dei componenti in carica. Il Consiglio può eleggere anche un Vicepresidente,

individuato tra i genitori componenti il Consiglio, con le medesime modalità previste per l’elezione del

Presidente. Le funzioni di Segretario del Consiglio di Istituto sono affidate dal Presidente ad uno dei

componenti il Consiglio stesso. In caso di assenza del Presidente, il Consiglio è presieduto dal

Vicepresidente o dal membro più anziano dei rappresentanti dei genitori.

Art. 16 Attribuzioni del Presidente del Consiglio di Istituto

Il Presidente del Consiglio di Istituto rappresenta il Consiglio, ne assicura il regolare funzionamento e

ne sottoscrive gli atti. Convoca il Consiglio e lo presiede, ne dirige i dibattiti, concedendo e togliendo

la parola, ed annuncia il risultato delle votazioni. Fa rispettare il presente Regolamento per la parte di

sua competenza. E’investito di poteri discrezionali nell’ambito del presente Regolamento, al fine di

rispettare l’ordine dei lavori e garantire la libertà di discussione e deliberazione. Svolge tutte le

opportune iniziative per assicurare un’efficace gestione della scuola. Esamina le proposte formulate dai

vari organi collegiali dell’Istituto. Tiene i contatti con i Presidenti di altri organi collegiali e di altri

Consigli di Istituto. Interagisce con Comuni, altri EE.LL. e associazioni operanti sul territorio per

problemi scolastici.

Art. 17 Revoca del mandato di Presidente del Consiglio di Istituto

Il Consiglio, a maggioranza assoluta dei componenti in carica, può revocare il mandato al Presidente

sulla base di distinte mozioni di sfiducia, poste all’ordine del giorno su richiesta scritta e motivata di

almeno 1/3 dei componenti. Le votazioni sulle mozioni di sfiducia si effettuano con scrutinio segreto.

Art. 18 Attribuzioni del Segretario del Consiglio di Istituto

Il Segretario del Consiglio di Istituto, scelto dal Presidente alternativamente tra i rappresentanti dei

docenti e i rappresentanti dei genitori, segue l’andamento dei lavori, annotando gli argomenti in

discussione e quelli esposti nei vari interventi. Raccoglie i risultati delle votazioni e redige le

deliberazioni e i verbali delle riunioni, sottoscrivendoli insieme al Presidente.

22

Art. 19 Pubblicità delle sedute del Consiglio di Istituto

Alle sedute del Consiglio di Istituto possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate nel

Consiglio stesso. Eventuali argomenti la cui discussione è prevista in forma non pubblica devono essere

indicati nell’ordine del giorno. Il titolo di elettore è accertato dal Segretario del Consiglio di Istituto.

Qualora il comportamento del pubblico non consenta l’ordinato svolgimento del lavoro o la libertà di

discussione e deliberazione, il Presidente dispone la sospensione della sessione di lavoro e la sua

prosecuzione in forma non pubblica.

Art. 20 Partecipazione alle sedute del Consiglio di Istituto

Il Consiglio di Istituto, di propria iniziativa o su richiesta della Giunta Esecutiva, per un più

approfondito esame degli argomenti posti all’ordine del giorno, può invitare alle sue sessioni di lavoro

rappresentanti di enti locali, organismi di decentramento, organizzazioni sindacali, altri enti o

associazioni; componenti di organismi di altri ordini di scuola compresi nell’ambito territoriale;

componenti di organismi scolastici distrettuali e provinciali; esperti in materie attinenti alla vita della

scuola. Tali rappresentanti partecipano alle sedute del Consiglio con solo diritto di parola e

limitatamente allo svolgimento dei punti preventivamente stabiliti.

Art. 21 Pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto

La pubblicità degli atti del Consiglio avviene mediante affissione all’albo della copia integrale,

sottoscritta e autenticata dal Segretario del Consiglio o dal Dirigente Scolastico, del testo delle

deliberazioni adottate. L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di 10 giorni dalla relativa

seduta del Consiglio. Ogni atto rimane esposto all’albo per un periodo di almeno 10 giorni. I verbali e

tutti gli atti scritti, preparatori delle sedute e conseguenti alle stesse, ad eccezione di quelli

eventualmente dichiarati riservati, sono depositati presso l’Ufficio di Segreteria. L’accesso agli atti è

regolato dalla Legge n. 241/90. Al fine di garantire la massima trasparenza degli atti deliberativi del

Consiglio, l'albo è collocato nell'atrio della sede scolastica dove è ubicato l’Ufficio di Segreteria e

Dirigenza. Per rispetto della legge sulla privacy, non sono soggetti a pubblicazioni gli atti e le

deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta degli interessati.

Art. 22 Emendamenti, interrogazioni, interpellanze, mozioni

Ogni componente il Consiglio può presentare per iscritto al Presidente uno o più emendamenti al testo

delle relazioni proposte all’ordine del giorno. Ogni emendamento è oggetto di discussione e votazione.

La votazione degli emendamenti precede quella del testo originale. Si procede nell’ordine alla

votazione sugli emendamenti soppressivi, sugli emendamenti sostitutivi, sugli emendamenti

modificativi, sugli emendamenti aggiuntivi. Se l’emendamento è approvato, lo stesso sostituisce il

corrispondente testo della relazione proposta. Ogni componente può presentare al Presidente

interrogazioni, interpellanze e mozioni per iscritto su argomenti di competenza del Consiglio di Istituto,

chiedendo esplicitamente se desidera risposta scritta o se vuole che vengano inseriti in occasione delle

sessioni di lavoro successive del Consiglio. In tal caso l’interrogazione, l’interpellanza o la mozione

sono presentate per iscritto almeno 5 giorni prima della successiva riunione.

Art. 23 Votazioni

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Le votazioni avvengono per alzata di mano, a meno che non si tratti di questioni riguardanti la singola

persona. In tal caso lo scrutinio è segreto. La votazione è a scrutinio segreto qualora ciò venga richiesto

da un componente il Consiglio. Nel computo dei voti validamente espressi sono calcolate anche le

schede bianche. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei voti validamente espressi. In caso di

parità prevale il voto del Presidente.

Art. 24 Relazione annuale del Consiglio di Istituto

La relazione annuale del Consiglio di Istituto all’Ufficio Scolastico Provinciale, predisposta dalla

Giunta Esecutiva, è oggetto di discussione e approvazione in apposita seduta del Consiglio, da

convocarsi entro il mese di ottobre di ogni anno solare. La relazione, nella versione definitiva approvata

dal Consiglio, firmata dal Presidente del Consiglio di Istituto e dal Presidente della Giunta Esecutiva,

è inviata al all’Ufficio Scolastico Provinciale e al Consiglio Scolastico Provinciale entro 15 giorni dalla

data della sua approvazione, a cura del Dirigente Scolastico, accompagnata da copia della delibera di

approvazione.

Art. 25 Autonomia amministrativa

Il Consiglio di Istituto opera con i fondi assegnati dallo Stato, con mezzi finanziari erogati da enti,

persone giuridiche e persone fisiche e con contributi economici a carico delle famiglie, deliberati dallo

stesso Consiglio. L’esercizio finanziario ha durata annuale e coincide con l’anno solare. Per la gestione

amministrativo-contabile è applicato il D n. 44/01.

Art. 26 La Giunta Esecutiva

Il Consiglio esprime al suo interno una Giunta Esecutiva con i compiti previsti dalle norme vigenti. In

particolare, la Giunta Esecutiva prepara i lavori del Consiglio e cura l'esecuzione delle delibere. La

Giunta Esecutiva è composta da 6 rappresentanti: il Dirigente Scolastico che ne fa parte di diritto e ha

funzione di Presidente; il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che ne fa parte di diritto e ha

funzione di Segretario; 1 rappresentante del personale docente; 1 rappresentante del personale ATA; 2

rappresentanti dei genitori. La Giunta Esecutiva è convocata dal Presidente di propria iniziativa o su

richiesta scritta e motivata di almeno un 1/3 dei suoi componenti. Nel caso di assenza o impedimento

del Dirigente Scolastico, le funzioni di Presidente sono svolte dal docente collaboratore vicario.

Art. 27 Attribuzioni e competenze della Giunta Esecutiva

La Giunta Esecutiva ha compiti preparatori ed esecutivi dell’attività del Consiglio di Istituto. Prepara,

infatti, i lavori del Consiglio di Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso, e

cura l’esecuzione delle relative delibere. In particolare, predispone il bilancio preventivo e il conto

consuntivo. Ha altresì competenza per i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni. In tali casi le

deliberazioni sono adottate su proposta del rispettivo Consiglio di Classe. Contro la decisione in materia

disciplinare della Giunta Esecutiva è ammesso ricorso al dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale

che decide in via definitiva, sentita la sezione del Consiglio Scolastico Provinciale avente competenza

per il grado di scuola a cui appartiene l’alunno.

Art. 28 Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe

I Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe di durata annuale costituiscono la sede più diretta della

collaborazione tra docenti e famiglie per la migliore realizzazione degli obiettivi formativi attesi. Le

elezioni dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe hanno luogo

24

possibilmente nello stesso giorno ed entro il secondo mese dell'anno scolastico in tutte le sedi

dell’Istituto, fatte salve disposizioni ministeriali diverse. Dei risultati delle elezioni è redatto apposito

processo verbale, di cui copia è affissa all'albo dell'Istituto. I Consigli di Intersezione, Interclasse e

Classe sono composti dal Dirigente Scolastico, dai docenti dei gruppi di classi parallele e/o di plesso

e/o di pluriclassi, da 1 rappresentante dei genitori per ognuna delle sezioni o classi interessate per la

Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria e 4 rappresentanti dei genitori per ogni classe per la Scuola

Secondaria di I grado. Sono presieduti dal Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico attribuisce a

un docente componente il Consiglio le funzioni di Coordinatore, con delega alla sua sostituzione in

caso di impedimento, e di Segretario.

Art. 29 Attribuzioni e competenze dei Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe

I Consigli curano il coordinamento didattico e i rapporti interdisciplinari. Formulano proposte al

Collegio dei Docenti e al Consiglio di Istituto in merito ad iniziative educativo-didattiche integrative;

libri di testo; sussidi didattici; visite guidate e viaggi di istruzione. In particolare, esercitano le

competenze in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione. Contribuiscono ad

affrontare eventuali problemi di disadattamento scolastico e sociale degli alunni. Agevolano ed

estendono i rapporti reciproci tra docenti e genitori. Si pronunciano su ogni altro argomento attribuito

loro dalla normativa vigente. Con la sola presenza dei docenti, adottano i provvedimenti disciplinari a

carico degli alunni di cui all’art. 19 lettera d) del RD n. 653/25. Per i provvedimenti disciplinari di cui

alle lettere e), f), g), h), i) del sopra citato articolo formulano proposta alla Giunta Esecutiva del

Consiglio di Istituto.

Art. 30 Convocazioni, riunioni, verbali

Il Consiglio di Intersezione, Interclasse e Classe è convocato dal Dirigente Scolastico, con apposita

circolare affissa all’albo, di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata di almeno la metà dei suoi

componenti. I Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe si riuniscono in ore non coincidenti con

l’orario delle lezioni e in orario compatibile con gli impegni di lavoro dei rappresentanti dei genitori. I

Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe, in via transitoria, fino all’emanazione dei regolamenti

previsti dalla legge di riforma, si riuniscono, di norma, mensilmente per verificare l’andamento

complessivo dell’attività educativo-didattica. Il calendario di massima delle riunioni è stilato secondo

la normativa vigente e nel rispetto delle modalità stabilite dal Collegio dei Docenti. L’ordine del giorno

di ogni sessione di lavoro è stabilito collegialmente o, per difetto, dal Dirigente Scolastico e comprende,

di norma, l’elaborazione e la verifica della programmazione educativo-didattica, nonché l’analisi della

situazione della sezione o classe. Per ogni riunione è redatto apposito processo verbale che resta a

disposizione degli interessati a prenderne visione.

Art. 31 Collegio dei Docenti

Il Collegio dei Docenti si insedia all'inizio di ogni anno scolastico. E’composto dal personale docente

di ruolo e non di ruolo in servizio nell’Istituto. Il Dirigente Scolastico presiede il Collegio dei Docenti.

In caso di sua assenza o impedimento, è presieduto dal docente collaboratore vicario. Svolge le funzioni

di Segretario uno dei collaboratori del Dirigente Scolastico, che redige il verbale delle sedute.

Art. 32 Attribuzioni e competenze del Collegio dei Docenti

Il Collegio dei Docenti cura la programmazione dell’azione educativa; formula proposte per la

formazione delle classi e per la formulazione dell’orario; valuta periodicamente l’andamento

25

complessivo dell’azione educativo-didattica; provvede all’adozione dei libri di testo; promuove

iniziative di sperimentazione; promuove iniziative di aggiornamento del personale docente

dell’Istituto; elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio di Istituto; individua docenti componenti il

Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti; individua le funzioni strumentali; designa i tutor

per i docenti neoimmessi in ruolo; esamina i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli

alunni. Il Collegio dei Docenti è convocato dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o su richiesta

scritta e motivata di almeno 1/3 dei suoi componenti. Si riunisce, di regola, almeno una volta ogni

bimestre e, comunque, ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità. Nel periodo dal 1°

settembre all’inizio delle lezioni, il Collegio dei Docenti si riunisce per elaborare il progetto educativo

di istituto, la carta dei servizi, i progetti di istituto, la programmazione educativo-didattica, il piano

annuale delle attività scolastiche, la programmazione delle iniziative di aggiornamento da effettuarsi

nello stesso periodo e nel corso dell’anno. Le riunioni hanno luogo durante l’orario di servizio, in ore

non coincidenti con l’orario di lezione.

Art. 33 Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti (neo-immessi in ruolo)

Il Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti è composto dal Dirigente Scolastico che ne è

il Presidente e da membri effettivi e supplenti eletti dal Collegio dei Docenti al proprio interno, secondo

la normativa vigente. Il Dirigente Scolastico nomina il Comitato entro 5 giorni successivi all’elezione

dei suoi componenti. L’atto di nomina deve indicare prima i membri effettivi poi quelli supplenti,

nell’ordine di elezione. Ad uno degli eletti viene attribuita dal Dirigente Scolastico la funzione di

Segretario del Comitato. Il Comitato è convocato dal Dirigente Scolastico per la valutazione del

servizio su richiesta dei singoli interessati; alla conclusione dell’anno prescritto, agli effetti della

valutazione del periodo di prova degli insegnanti; ogni qualvolta se ne presenti la necessità. Il Comitato

è di durata annuale. Detto articolo viene integrato con l’art.11 della Legge 13 luglio 2015 n.107

“Comitato per la valutazione dei docenti”.

Art. 34 Assemblee dei Genitori

Le assemblee dei genitori sono regolate dall’art. 15 del Dlvo n. 297/94. Allo scopo di rendere attiva e

costante la partecipazione di tutti alla vita della scuola, le riunioni con i genitori sono programmate in

ore non coincidenti con l’orario delle lezioni e in orario compatibile con gli impegni di lavoro. Per ogni

ordine e grado di scuola le assemblee hanno inizio alle ore 17.00 e sono collocate in date diverse. Le

assemblee dei genitori possono essere di sezione, anche parallele, classe, anche parallele, istituto.

L’assemblea dei genitori di sezione e classe si riunisce, in via ordinaria, all’inizio di ogni anno

scolastico in occasione del rinnovo dei rappresentanti nel Consiglio di Intersezione, Interclasse e

Classe. L’assemblea di sezione e classe è composta da tutti gli insegnanti della sezione e classe e da

tutti i genitori degli alunni della sezione e classe. L’assemblea di sezione e classe discute finalità,

contenuti e attività del programma scolastico; verifica lo svolgimento delle attività programmate;

concorda preventivamente e verifica successivamente la trattazione di particolari problemi che

investono la coscienza morale e civile degli alunni e che possono emergere in relazione ad interessi o

a quesiti specifici degli alunni stessi; aiuta i docenti nell’analisi di problemi relativi alla situazione della

classe e nella ricerca di soluzioni condivise; definisce una volontà comune da far valere direttamente

in seno al Consiglio di Intersezione, Interclasse, Classe o, indirettamente, nel Consiglio di Istituto.

Nell’ambito delle assemblee di sezione e classe i rappresentanti dei genitori eletti provvedono a

divulgare l’ordine del giorno del Consiglio di Intersezione, Interclasse e Classe; a raccogliere

26

problematiche, interrogativi, commenti da portare in sede di riunione; ad informare i genitori sugli

argomenti trattati nel Consiglio di Intersezione, Interclasse e Classe con un succinto resoconto; a

convocare i genitori in assemblea, se necessario (su richiesta di almeno un terzo degli stessi).

Qualora le assemblee si svolgono nei locali dell’Istituto, la data e l’ora di svolgimento di ognuna sono

concordate con il Dirigente Scolastico. L’assemblea di sezione e classe può essere convocata su

richiesta dei rappresentanti dei genitori eletti nei Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe. I

rappresentanti dei genitori nei Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe possono esprimere un

Comitato Genitori dell’Istituto. L’assemblea di istituto è convocata su richiesta del Presidente

dell’assemblea, ove sia stato eletto, o dalla maggioranza del Comitato Genitori, oppure qualora lo

richiedano 100 genitori negli istituti con popolazione scolastica fino a 500 alunni, 200 negli istituti con

popolazione scolastica fino a 1000 alunni, 300 genitori negli altri. Sentita la Giunta Esecutiva, il

Dirigente Scolastico autorizza la convocazione e i genitori promotori ne danno comunicazione

mediante avviso affisso all’albo, rendendo noto anche l’ordine del giorno. L’assemblea dei genitori

deve dotarsi di un regolamento interno che deve essere inviato in visione al Consiglio di Istituto. Inoltre,

in relazione al numero dei partecipanti e alla disponibilità dei locali, l’assemblea di istituto può

articolarsi in assemblee di classi parallele. All’assemblea di sezione, classe e istituto possono

partecipare con diritto di parola il Dirigente Scolastico e i docenti rispettivamente della sezione, della

classe o dell’istituto. Non è consentita la presenza degli alunni.

Art. 35 Svolgimento delle assemblee

In apertura dei lavori, i promotori dell’assemblea propongono la persona a cui affidare la presidenza

della riunione, che viene designata per acclamazione. Il Presidente designa tra i presenti il Segretario

della riunione. E’ impegno del Presidente e di tutti i presenti garantire il massimo di ordine allo

svolgimento dei lavori, dal dibattito alla formulazione di proposte e alla relativa votazione. Il Presidente

e il Segretario trasmettono agli organi collegiali e al Dirigente Scolastico le risoluzioni finali

dell’assemblea.

Art. 36 Gruppo di Lavoro per l’Handicap (GLH) e Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI)

Il GLH ha competenze di tipo organizzativo, progettuale e valutativo. Opera con il principale intento

di raccordare docenti, famiglie, territorio per migliorare la qualità dell’integrazione scolastica. Previa

segnalazione dei Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe, il Dirigente Scolastico attiva opportuni

accordi con gli specialisti dell’ASL di riferimento. Il GLH è costituito dal Dirigente Scolastico che lo

presiede,dai rispettivi insegnanti di sostegno degli alunni diversabile, dai docenti di classe; da 1

rappresentante dell’ASL competente; dai genitori degli alunni diversabili. Il GLH analizza i dati del

territorio; promuove modalità di sperimentazione per il superamento di difficoltà o carenze emerse;

promuove momenti pubblici di formazione, riflessione, confronto sulle tematiche dei soggetti

diversabili; propone criteri e indirizzi relativi all’aggiornamento e alla formazione del personale;

promuove e favorisce il raccordo interistituzionale, studiando le modalità di comunicazione; collabora

alle iniziative educative e d’integrazione predisposte dal PEI. Vista la Direttiva Ministeriale del

27/12/2012 e la CM n° 8 del 06/03/2013 “strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi

Speciali (BES) e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” è stata decretata la costituzione

del gruppo di lavoro per l’inclusione, e la contestuale incorporazione del GLHI nel GLI, a cui sarà

affidata la stesura del PAI (Piano annuale per l’inclusione).

27

PARTE III - L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

Art. 37 Criteri per la definizione dell’orario scolastico

Il Consiglio di Istituto definisce annualmente il calendario scolastico e gli orari di inizio e di

conclusione delle lezioni nelle diverse sedi scolastiche, sentito il parere del Collegio dei Docenti e

acquisite le esigenze dei genitori. Il Dirigente Scolastico formula l’orario delle lezioni tenendo conto

delle norme vigenti; della situazione locale dei servizi (mensa, trasporto, etc.); delle caratteristiche

psicologiche e delle peculiarità cognitivo-relazionali della fascia di età degli alunni; di eventuali rientri

pomeridiani; di eventuali forme di flessibilità oraria; di eventuali ore di contemporaneità.

Nella formulazione dell’orario delle lezioni adotta i seguenti criteri generali:

i) un’equilibrata distribuzione nell’arco della settimana e della giornata del carico di lavoro

corrispondente ad ogni disciplina, evitando concentrazioni in pochi giorni, anche ai fini

dell’esecuzione di compiti a casa;

j) un’equilibrata distribuzione nell’arco della settimana e della giornata del carico di lavoro

complessivo, con particolare attenzione ai giorni di rientro, evitando di assegnare in tali giorni

compiti a casa per il giorno successivo;

k) un’equilibrata distribuzione delle ore iniziali e terminali fra tutte le discipline;

l) un’equilibrata distribuzione nell’arco della giornata delle ore di lezione delle discipline teoriche

e delle ore di lezione delle discipline pratiche;

m) un’adeguata considerazione delle decisioni prese in sede di programmazione di classe e/o di

classi parallele che prevedano la suddivisione della scolaresca in più gruppi di lavoro;

n) la presenza di 2 ore alla settimana consecutive per le discipline di lingua italiana e matematica,

anche al fine di per poter svolgere i compiti in classe;

o) la presenza e l’utilizzo della palestra da parte di una sola classe per volta;

p) la presenza delle ore di compresenza soprattutto in orario pomeridiano nel tempo prolungato.

Nell’ora di IRC gli alunni che non si avvalgono di tale insegnamento possono anticipare l’uscita

o posticipare l’ingresso. Qualora ciò non sia possibile, sono accolti temporaneamente nelle

classi parallele o di grado immediatamente successivo. I docenti in servizio nelle medesime che

ne diventano responsabili sono tenuti ad annotare sul Registro di Classe il loro temporaneo

inserimento. Fino all’attivazione del servizio mensa, nelle sezioni della Scuola dell’Infanzia a

doppio turno di funzionamento è adottato il turno unico ed i docenti sono in compresenza; nelle

classi della Scuola Primaria a tempo pieno e nelle classi a tempo prolungato della Scuola

Secondaria I grado è adottato un orario provvisorio che non prevede l’assistenza alla mensa. Art. 38 Criteri per la formazione delle sezioni e delle classi prime

Alla formazione delle classi provvede il Dirigente Scolastico sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio

di Istituto e delle proposte formulate dal Collegio dei Docenti.

La formazione delle classi è finalizzata alla creazione di un clima favorevole alla socializzazione e

all'apprendimento. I criteri generali adottati per la formazione delle classi sono:

q) un’equa distribuzione tra le classi degli alunni diversabili;

r) l’inserimento dell’alunno diversabile nella sezione e classe meno numerosa;

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s) un’equa distribuzione tra le classi di alunni con problemi di comportamento, ad alto rischio di

insuccesso scolastico;

t) un’equilibrata distribuzione in ordine alle fasce di livello all’interno delle singole classi e tra le

classi parallele (la valutazione del livello è determinata dalle informazioni dei docenti

dell’ordine di scuola precedente, dalla visione delle schede di valutazione e dal titolo di studio

dei genitori);

u) un’equilibrata distribuzione in ordine alle caratteristiche comportamentali, alla provenienza

socioculturale, al sesso;

v) un’omogenea distribuzione degli alunni che non si avvalgono dell’IRC. Nella Scuola dell’Infanzia sono costituite sezioni eterogenee ed omogenee rispetto all’età. Nella Scuola

Primaria e nella Scuola Secondaria I grado i passaggi fra classi sono possibili solo sulla base di

un’adeguata motivazione e nell’ambito della stessa fascia di livello.

Nella Scuola Secondaria I grado, una volta costituite, le classi sono assegnate ai corsi tramite sorteggio

pubblico. Relativamente alla Scuola Secondaria I grado, gli alunni ripetenti sono introdotti in classi

dello stesso corso di provenienza, salvo motivazioni particolari e cambio su richiesta. La costituzione

delle classi prime è curata dai docenti dei gradi scolastici interessati.

Art. 39 Criteri per l’assegnazione del personale docente alle sezioni e alle classi

L’assegnazione degli insegnanti alle classi è competenza del Dirigente Scolastico, preso atto dei criteri

generali espressi dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto. I criteri generali adottati per

l’assegnazione dei docenti alle classi sono rappresentati dalla continuità didattica all’interno della

classe e all’interno del team docente, in coerenza con la progettazione educativo-didattica. In presenza

di serie e comprovate motivazioni addotte dal docente, sulla base di una sua esplicita richiesta scritta,

il Dirigente Scolastico può disporre una diversa assegnazione, interrompendo la continuità. Il Dirigente

Scolastico dispone l’assegnazione in base alla configurazione dell’organico, alle specificità del POF e

alle competenze professionali possedute da ogni docente, da ottimizzare in ordine all’impiego.

Nella Scuola Primaria il Dirigente Scolastico dispone l’assegnazione dei docenti che all’inizio

dell’anno scolastico non hanno titolarità di classi o di team anche su classi diverse dalla prima sulla

base della conoscenza della situazione generale, in particolare di quella professionale dei docenti

interessati.

Art. 40 Alunni diversamente abili

Il GLH riceve dal Dirigente Scolastico la segnalazione dell’iscrizione di alunni diversabili; verifica le

condizioni di accessibilità agli edifici e alla comunicazione in ambito scolastico, nonché la fruibilità

delle strutture e delle strumentazioni disponibili; recepisce le risposte degli organi competenti, al fine

di predisporre strumenti di continuità educativa tra i diversi gradi di scuola; rileva le necessità di tipo

assistenziale (persona, trasporto, sussidi) e formula al Dirigente Scolastico le richieste da avanzare

all’Ente Locale; elabora proposte e ipotesi di integrazione; controlla che i PEI vengano redatti e

consegnati individualmente alle famiglie interessate; controlla la consegna della verifica finale del PEI.

29

Art. 41 Vigilanza

PARTE IV - GLI ALUNNI

L’obbligo di vigilanza da parte dell’Istituzione Scolastica ha inizio con l’affidamento dello studente

alla scuola e termina con la riconsegna alla famiglia o ad adulto responsabile (es. delegato o personale

incaricato dall’Ente Locale relativamente al servizio di scuolabus).

La normativa vigente impone il prelievo dalla scuola dei minori fino a 14 anni.

INGRESSO

All’entrata gli alunni devono essere accompagnati dai genitori o dal personale incaricato dall’Ente

Locale per gli alunni pendolari al portone della scuola.

Si raccomanda ai genitori la massima puntualità per garantire il regolare avvio delle attività didattiche.

Gli alunni, sotto la sorveglianza dei collaboratori scolastici, attendono nel cortile esterno antistante il

portone di ingresso principale, esclusivamente in caso di pioggia nell’atrio centrale, il suono della

campanella che suona 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni.

Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti dei tre ordini di scuola (Infanzia,

Primaria, Secondaria I Grado) sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni,

per disporre in fila gli alunni negli spazi assegnati alle classi nell'atrio centrale della sede scolastica e

condurli, ordinatamente, in aula dopo il suono della campanella e ad assistere all’uscita gli alunni

medesimi (art. 29, comma 5 del CCNL 29.11.2007).

I collaboratori scolastici in servizio alle porte d’ingresso sorveglieranno che gli allievi raggiungano le

classi.

In caso di ritardo degli insegnanti avvertiranno subito l’ufficio di segreteria e i responsabili di plesso

che accerteranno il motivo del ritardo predisponendo, all’occorrenza, le sostituzioni.

Nel frattempo gli allievi saranno sorvegliati dai collaboratori scolastici. I docenti esercitano un controllo sui ritardi degli alunni segnalando quelli abituali al Dirigente

Scolastico e/o al coordinatore di plesso operando un’ analisi delle cause ed un eventuale colloquio

con le famiglie.

L’obbligo della vigilanza durante l’entrata, la permanenza a scuola, l’uscita dalla medesima, il percorso

tra le aule, la palestra, la mensa, l’intervallo riguarda tutti i docenti in servizio e si riferisce alle proprie

classi e a quelle in cui si compiono supplenze occasionali. Nella gestione degli spazi interni ed esterni

ogni docente cura che non venga arrecato disturbo ad altre classi. Gli spostamenti necessari devono

essere solleciti.

Durante la mensa la vigilanza spetta al personale docente secondo un rapporto di 1 docente per sezione

e classe.

I collaboratori scolastici vigilano costantemente corridoi, scale, aule, palestra, aule speciali, servizi

igienici, soprattutto al momento dell’intervallo. Art. 42 USCITA

Gli alunni sono tenuti a frequentare con regolarità, a presentarsi puntualmente alle lezioni.

L’uscita deve avvenire sempre in modo ordinato e regolare, secondo le misure di sicurezza fornite.

L’uscita degli alunni è così regolamentata nelle tre sedi:

i docenti dell’ultima ora di tutti gli ordini di scuola accompagneranno le classi ordinatamente al portone

di uscita dove gli alunni saranno consegnati ai genitori, ai loro delegati o al personale incaricato

dall’Ente Locale per gli alunni pendolari al portone della scuola.

Particolare attenzione sarà rivolta all’assistenza degli alunni disabili.

30

I genitori impossibilitati al ritiro dei propri figli potranno delegare solo persone che abbiano compiuto

18 anni d’età utilizzando la modulistica disponibile sul sito web dell’istituto e allegata alla presente

comunicazione. I soggetti delegati non possono essere più di cinque.

Si raccomanda ai genitori la massima puntualità.

Nel caso l’alunno non venga ritirato all’orario stabilito per l’uscita, il personale in servizio contatterà

i genitori e/o i delegati e qualora questi non siano rintracciabili e/o non giungano entro 30 minuti si

rivolgerà all’Ufficio di Polizia Municipale, ai Servizi Sociali Territoriali e come ultima soluzione alla

Stazione locale dei Carabinieri.

Gli insegnanti, in caso si ripeta il mancato ritiro dell’alunno (2 volte ravvicinate) entro 30 minuti dal

termine delle lezioni, convocheranno i genitori per un colloquio esplicativo, informando anche il

Dirigente Scolastico.

Art. 43 ORARI ENTRATA E USCITA ALUNNI DELL’I.C. DI SALANDRA A

DECORRERE DALL’ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO MENSA

SCUOLA DELL’INFANZIA

Orario da lunedì a venerdì

Sede di Salandra

SEZIONE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA

1 A – B (TN) 8.30 - 9.00

16.30 2 (TN)

3 (TN)

TN: Tempo Normale ( n. 40 ore)

Sede di San Mauro Forte

SEZIONE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA

1 (TN) 8.30 - 9.00 16.30

TN: Tempo Normale(n. 40 ore)

Sede di Calciano

SEZIONE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA

1 (TN) 8.30 - 9.00 16.30

TN: Tempo Normale ( n. 40 ore)

SCUOLA PRIMARIA

Orario da lunedì a sabato

Sede di Salandra

CLASSE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA

L M M G V S L M M G V S

1 T.P. 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 // 16.25 16.25 16.25 16.25 16.25 //

2 T.N. 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 12.25 13.25 12.25 13.25 13.25 12.25

3 T.N. 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 12.25 13.25 12.25 13.25 13.25 12.25

4 T.N. 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 12.25 13.25 12.25 13.25 13.25 12.25

5AB T.N. 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 12.25 13.25 12.25 13.25 13.25 12.25

T.P.: Tempo Pieno ( n. 40 ore) T.N.: Tempo Normale (n. 27 ore)

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Sede di San Mauro Forte

CLASSE/PLURICLASSE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA

L M M G V S L M M G V S

Classe 1 T.P. 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 16.30 16.30 12.30 16.30 16.30 12.30

Pluriclasse 2 e 3 T.P. 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 16.30 16.30 12.30 16.30 16.30 12.30

Pluriclasse 4 e 5 T.P. 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 16.30 16.30 12.30 16.30 16.30 12.30

T.P.: Tempo Pieno ( n. 40 ore)

Sede di Calciano

CLASSE/PLURICLASSE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA

L M M G V S L M M G V S

Pluriclasse 1- 2 - 3 T.N. 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 16.30 13.30 13.30 13.30 //

Pluriclasse 4 - 5 T.N. 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 16.30 13.30 13.30 13.30 //

T.N.: Tempo Normale (n. 27 ore)

SCUOLA SECONDARIA 1 GRADO

Orario da lunedì a sabato

Sede di Salandra

CLASSE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA

L M M G V S L M M G V S

1 Sez. A (TP) 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 16.30 13.30 16.30 13.30 13.30

2 Sez. A /B (TN) 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30

3 Sez. A(TN) 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30

T.P.: Tempo Prolungato ( n. 36 ore) T.N.: Tempo Normale (n. 30 ore)

Sede di San Mauro Forte

CLASSE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA

L M M G V S L M M G V S

1 Sez. A (TP) 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 16.30 13.30 16.30 13.30 13.30

Pluriclasse 2-

3(TP) 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 16.30 13.30 16.30 13.30 13.30

T.P.: Tempo Prolungato (n. 36 ore)

Sede di Calciano

CLASSE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA

L M M G V S L M M G V S

Pluricl. 1-2 (TP) 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 16.30 13.30 16.30 13.30 13.30

T.P.: Tempo Prolungato (n. 36 ore)

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Art. 44 Uscita per fruizione dei servizi igienici scuola secondaria di primo grado

L’uscita dall’aula durante le attività scolastiche è di norma consentita per il tempo strettamente necessario

esclusivamente per l’uso dei servizi igienici, a partire dalle ore 10.15.

Ogni classe avrà a disposizione 10 minuti per l’accesso ai servizi.

Non è consentito recarsi ai bagni dopo le ore 12.45.

Con l’apertura della mensa è consentita una sola uscita, preferibilmente prima dell’inizio delle lezioni e

comunque non oltre le ore 16.00. Gli alunni saranno autorizzati ad uscire dall’aula uno alla volta (massimo due alla volta se l’insegnante lo ritiene

opportuno). Anche durante la permanenza fuori dall’aula gli alunni sono sotto la sorveglianza condivisa degli

insegnanti e dei collaboratori scolastici. A questi ultimi è destinata la sorveglianza dei corridoi e dei servizi

igienici e il necessario e dovuto supporto ai disabili.

Art. 45 Uscita anticipata

Nessun alunno può lasciare l'aula senza il permesso del docente in servizio nella classe. Nessun alunno

può lasciare la scuola senza l'autorizzazione del Dirigente Scolastico o del Responsabile di plesso o del

Vice Responsabile di plesso o, in assenza di questi, del docente di sezione e classe. L’uscita anticipata

di un alunno è autorizzata esclusivamente in presenza di uno dei genitori o di chi ne fa le veci o di un

adulto maggiorenne delegato per iscritto dal genitore. I genitori depositano presso l’Ufficio di

Segreteria delega scritta a persona fidata maggiorenne autorizzata a ritirare il minore. In assenza di

delega non è autorizzata alcuna uscita anticipata. Il collaboratore scolastico in servizio all’ingresso fa

compilare la richiesta di uscita anticipata dell’alunno al genitore o a chi ne fa le veci o all’adulto

maggiorenne delegato per iscritto dal genitore e consegna la richiesta al Responsabile di plesso o al

Vice Responsabile di plesso o al docente della sezione e classe, che autorizza solo dopo aver accertato

la corrispondenza fra identità della persona che ritira l’alunno e identità della persona delegata dal

genitore. In caso di uscita anticipata della classe, l’alunno può uscire solo se in possesso

dell’autorizzazione inviata dalla scuola al genitore e restituita firmata. In caso contrario è trattenuto in

classe fino al termine dell’orario scolastico. Nei giorni di mercato (e fiera), i genitori possono prelevare

i propri figli dalle ore 10, 30 e riportarli entro le ore 12,00 per evitare interruzioni continue delle attività

didattiche e consentire quindi il regolare svolgimento della giornata scolastica.

Art. 46 Ritardi

In caso di ritardo, l’alunno può entrare in classe se accompagnato da un genitore che deve compilare la

richiesta di ingresso ritardato, consegnatagli dal collaboratore scolastico in servizio all’ingresso. Può

entrare in classe anche se uno dei genitori o chi ne fa le veci giustifica il ritardo utilizzando il diario

nella Scuola Primaria e l’apposito libretto delle assenze nella Scuola Secondaria I Grado. Se sprovvisto

di giustifica, è ammesso ugualmente in classe, ma il docente in servizio richiede all’alunno di produrre

la giustifica il giorno successivo, annotandolo sul Registro di Classe in corrispondenza del giorno

successivo. E’ cura del docente della prima ora di lezione del giorno successivo richiedere la giustifica.

In caso di ritardo, a prescindere dall’ora di arrivo, gli alunni sono sempre ammessi in classe. L’alunno

che dimentica per il terzo giorno consecutivo la giustificazione del ritardo non è accettato in classe

senza esplicita autorizzazione del Dirigente Scolastico o del Responsabile di plesso o del Vice

Responsabile di plesso. In casi eccezionali, si può disporre la non ammissione degli alunni in ritardo

sistematico dopo aver accertato le reali motivazioni con la famiglia tempestivamente avvisata e invitata

a prelevare il proprio figlio. In caso di ripetuti ritardi da parte degli alunni, i docenti avvisano il

Dirigente Scolastico che provvede a dare comunicazione scritta alle famiglie. Le famiglie sono tenute

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a rispettare il calendario scolastico e l’orario delle lezioni. Si fa appello alla loro sensibilità e

responsabilità, affinché le assenze siano limitate alle situazioni strettamente necessarie.

Art. 47 Assenze

Le assenze degli alunni devono essere puntualmente annotate dai docenti sul Registro di Classe e sul

loro Registro Personale. Tutte le assenze, anche quella dalla mensa e dal rientro pomeridiano, devono

essere giustificate in forma scritta da uno dei genitori o da chi ne fa le veci, utilizzando il diario o il

libretto delle assenze nella Scuola Primaria e il libretto delle assenze nella Scuola Secondaria I Grado,

presentato al docente in servizio alla prima ora del giorno in cui l’alunno rientra a scuola. Se sprovvisto

di giustifica, il docente in servizio richiede all’alunno di produrre la giustifica il giorno successivo,

annotandolo sul Registro di Classe in corrispondenza del giorno successivo. E’cura del docente della

prima ora del giorno successivo richiedere la giustifica. Qualora dopo l’assenza, l’alunno si presenti a

scuola sprovvisto di giustificazione, su indicazione del docente, l’Ufficio di Segreteria provvede a

darne comunicazione scritta alla famiglia. L’alunno che dimentica per il terzo giorno consecutivo la

giustificazione non è accettato in classe senza esplicita autorizzazione del Dirigente Scolastico o del

Responsabile di plesso o del Vice Responsabile di plesso. Qualora il docente ritenga le assenze degli

alunni non adeguatamente motivate, prolungate o numerose, ne dà comunicazione al Dirigente

Scolastico che valuta l’opportunità di fornire comunicazione scritta alle famiglie. Nel caso di malattie

infettive i genitori avvisano tempestivamente il Dirigente Scolastico, affinché provveda ad informare

le autorità competenti. Non sono ammesse assenze collettive da parte degli alunni. In tal caso queste

devono essere giustificate esclusivamente in presenza da uno dei genitori. Nei giorni di mercato gli

alunni possono uscire, esclusivamente se prelevati da uno dei genitori, dalle 10.30 alle 11.30.

Art. 48 Assenze prolungate o ripetute, anche ai fini della validità dell’anno scolastico

Dopo 15 giorni di assenza ingiustificata di un alunno di Scuola Primaria e di Scuola Secondaria I grado,

il Dirigente avvisa la famiglia con comunicazione scritta o con fonogramma. In caso di mancata

giustificazione, il Dirigente Scolastico informa della sospetta evasione dell'obbligo scolastico il

Servizio Socio-Assistenziale del Comune di residenza della famiglia e successivamente il locale

Comando dei Carabinieri. Ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli alunni nella Scuola

Secondaria I grado è richiesta la frequenza di almeno 3/4 dell’orario personalizzato, ai sensi dell’art.

10 del Dlvo n. 59/04. Per casi eccezionali, in presenza di ragioni (es. malattia prolungata) che non

consentono di considerare i periodi di assenza alla stessa stregua delle assenze ordinarie, i Consigli di

Classe possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite. Art. 49 Compiti degli alunni

Tutte gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi, ad assolvere con assiduità agli impegni

di studio, a portare il materiale didattico richiesto. Sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente

Scolastico, dei docenti, del personale ATA e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che

chiedono per se stessi, mantenendo un comportamento sempre coerente e corretto. Sono tenuti ad

osservare tutte le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal presente Regolamento e da ogni

altro atto o comunicazione. Sono tenuti ad utilizzare in modo consono e adeguato strutture, attrezzature,

sussidi senza arrecare danni al patrimonio della scuola. Devono condividere la responsabilità di rendere

accogliente l'ambiente scolastico e averne cura, in quanto importante fattore di qualità della vita della

scuola. In sostanza, devono riservare ai locali, agli arredi, ai sussidi lo stesso trattamento riservato alla

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propria abitazione e alle cose di loro proprietà. Per le comunicazioni scuola-famiglia gli alunni di

Scuola Primaria e di Scuola Secondaria I grado utilizzano il diario scolastico, mentre per la Scuola

dell’Infanzia le comunicazioni sono fornite direttamente dai docenti ai genitori all’ingresso o all’uscita

degli alunni. Nel tempo che intercorre fra l’entrata e l’inizio delle lezioni non è permesso vociare

smoderatamente né produrre rumori molesti, fare giochi pericolosi, assumere comportamenti a rischio.

Ad ogni alunno si richiede un abbigliamento consono all’ambiente scolastico. Non è consentito l’uso

del telefono cellulare all’interno della sede scolastica e durante tutto il periodo di svolgimento delle

lezioni, intervallo e mensa compresi. E’ consentito l’uso del telefono della sede scolastica solo per

situazioni di estrema urgenza. Non sono ammessi oggetti estranei all’insegnamento (giocattoli,

figurine, giornaletti, coltellini, giochi elettronici, etc.). Gli alunni devono provvedere ad appendere gli

indumenti agli appositi attaccapanni, evitando di lasciare nelle tasche somme di denaro o oggetti di

valore. Al termine delle lezioni gli alunni sono tenuti a lasciare la scuola ordinatamente ed

educatamente. In mensa sono sempre invitati dai docenti a consumare tutto il pasto. Eventuali allergie,

intolleranze e impedimenti vari da parte degli alunni verso l’assunzione di alcuni cibi sono comunicate

per iscritto dalle famiglie al docente (per le allergie e le intolleranze occorre il certificato medico). Non

è previsto il bis, poiché ogni porzione ha la giusta grammatura stabilita dal nutrizionista. Per motivi

igienici agli alunni è vietato cedere il contenuto del proprio piatto ad altri. Durante la distribuzione e la

consumazione del pasto non possono alzarsi e girare per i locali della mensa per motivi di sicurezza.

Non è permesso giocare e portare in mensa giochi, figurine o altro. Non è permesso cantare ed urlare.

E’ vietato mangiare con le mani, giocare con il cibo, sprecarlo. E’ necessario rispettare le regole di

convivenza e di buona educazione.

Art. 50 Patto Educativo di Corresponsabilità

Per quanto di loro competenza, gli alunni sono tenuti a rispettare in via sistematica il Patto Educativo

di Corresponsabilità, parte integrante del presente Regolamento, in quanto fondamento di una seria e

proficua azione formativa.

Art. 51 Sanzioni disciplinari

Nei casi di negligenza abituale e di reiterata indisciplina da parte degli alunni della Scuola Primaria, i

docenti, qualora ne ravvisino la necessità, informano il Dirigente Scolastico, affinché prenda i necessari

provvedimenti disciplinari. In caso di infrazioni disciplinari commesse da alunni della Scuola

Secondaria I grado, i docenti, una volta accertate le responsabilità che sono sempre personali,

presentano una nota motivata e dettagliata dei comportamenti nel Registro di Classe, chiedendo

l’eventuale convocazione del Consiglio di Classe per proporre opportune sanzioni disciplinari.

Contestualmente informano il Dirigente Scolastico che convoca il Consiglio di Classe in via

straordinaria nel più breve tempo possibile. Il Consiglio di Classe propone i provvedimenti disciplinari

in applicazione del Regolamento di disciplina vigente, parte integrante del presente Regolamento. Il

Dirigente Scolastico ne prende immediata visione ed inoltra il procedimento alla Giunta Esecutiva del

Consiglio d'Istituto, informando tempestivamente le famiglie. Le sanzioni sono sempre temporanee,

proporzionate all'infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, alla riparazione del danno.

L'Istituto non è responsabile della sparizione di oggetti di valore o di qualsiasi altro danno alle proprietà

che gli alunni abbiano a lamentare durante la permanenza nei locali scolastici. Già per le infrazioni di

II livello, al superamento della terza nota, si determina l’allontanamento dell’alunno fino a tre giorni

da parte del Consiglio di Classe, senza obbligo di frequenza.

35

Art. 52 Infortuni degli alunni

Gli infortuni in ambito scolastico sono eventi ad alto rischio di probabilità sia per il personale in servizio

sia per gli alunni. Gli obblighi che scaturiscono dagli infortuni degli alunni e del personale, nonché i

connessi adempimenti, fanno capo alla diretta responsabilità del Dirigente Scolastico nella sua veste di

datore di lavoro. Quando un allievo subisce un infortunio durante le attività didattiche, il docente in

servizio, dopo aver prestato i primi soccorsi, avvisa tempestivamente l’Ufficio di Segreteria. La scuola

deve essere provvista di tutte le dotazioni di Pronto Soccorso previste per legge. La responsabilità della

gestione e della verifica periodica di tale materiale è affidata al personale ATA. In caso di trasporto in

ambulatorio medico o in ospedale, a seguito di infortunio, sono da osservare le seguenti disposizioni:

l’Ufficio di Segreteria, il personale ATA o i docenti chiamano il Servizio di Pronto Intervento; l’alunno

infortunato è accompagnato all’ospedale dall’insegnante di classe; l’Ufficio di Segreteria, il personale

ATA o i docenti avvisano immediatamente la famiglia. La classe rimasta priva di insegnante è dal

Dirigente Scolastico o dal suo collaboratore affidata ad altri insegnanti. Entro le successive 24 ore

dall’infortunio il docente presenta, su apposito modulo, una relazione scritta contenente le generalità

dell’alunno coinvolto e dei testimoni presenti, la descrizione dell’incidente, il luogo, il giorno e l’ora,

avendo cura di registrare al Protocollo dell’Istituto la medesima relazione entro lo stesso giorno

dell’evento. Nella relazione sull’infortunio è tenuto a narrare i fatti che lo hanno provocato in modo

oggettivo, evitando qualsiasi valutazione personale sulla gravità o sulle possibili conseguenze

dell’incidente. Entro lo stesso tempo va consegnato all’Ufficio di Segreteria, a cura dei docenti o dei

genitori, l’originale del certificato rilasciato dal medico o dall’ospedale. In caso di infortunio in orario

non scolastico, comunque coperto da assicurazione (es. percorso casa-scuola o viceversa), la denuncia

è formulata da un genitore dell’alunno o da chi ne fa le veci e fatta pervenire al Dirigente Scolastico

entro il giorno successivo all’infortunio stesso.

Art. 53 Tutela degli alunni

Per la tutela della salute degli alunni è assolutamente vietato fumare nelle aule e negli spazi da loro

frequentati durante tutte le attività didattiche, anche all’aperto. È compito del Dirigente Scolastico far

rispettare il divieto all’interno dell’Istituto.

Art. 54 Comunicazione scuola-famiglia

Le modalità di incontro e comunicazione scuola-famiglia vengono definite annualmente sulla base

delle proposte formulate dal Collegio dei Docenti e dei criteri indicati dal Consiglio di Istituto. Nel

rapporto scuola-famiglia, si assume l’impegno di valorizzare nel corso dell’anno scolastico sia la

dimensione collegiale sia la dimensione individuale. La scuola svolge la propria funzione educativa in

piena collaborazione con le famiglie, di cui ricerca la presenza e l’apporto costruttivo. I rapporti con le

famiglie avvengono attraverso momenti collegiali e momenti individuali, fissati sempre in una fascia

oraria compatibile con gli impegni dei genitori e con gli impegni di servizio dei docenti.

Art. 55 Norme di comportamento

PARTE V - I GENITORI

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I genitori degli alunni della Scuola Primaria e Scuola Secondaria I grado non possono accedere alle

aule, se non esplicitamente invitati. Solo i genitori degli alunni della Scuola dell’Infanzia possono

accedere alle sezioni per il tempo strettamente necessario alla consegna e al ritiro anticipato dei

bambini. In ogni caso sono tenuti a non sostare e a non conversare con altri adulti.

Art. 56 Richiesta di informazioni e formulazione di proposte

Premesso che un armonioso rapporto scuola-famiglia determina il buon funzionamento della vita

scolastica, i genitori sono invitati a rivolgersi direttamente ai docenti o al Dirigente Scolastico per

qualsiasi richiesta. Ogni genitore ha il diritto-dovere di parlare a titolo personale. I rappresentanti eletti

negli organi collegiali sono tenuti a specificare ogni volta se le loro richieste sono avanzate in tale veste.

Sono possibili istanze scritte promosse da uno o più gruppi di genitori, che possono essere firmate da

tutti i genitori interessati.

Art. 57 Patto Educativo di Corresponsabilità

Per quanto di loro competenza, i genitori sono tenuti a rispettare in via sistematica il Patto Educativo

di Corresponsabilità, parte integrante del presente Regolamento, in quanto fondamento di una seria e

proficua azione formativa.

Art. 58 Norme di Servizio

PARTE VI - I DOCENTI

Ogni docente deve rispettare il proprio orario di servizio, raggiungendo con puntualità la sede di

servizio, prima dell’inizio delle proprie ore di lezione. Ogni docente in servizio alla prima ora deve

trovarsi a scuola 5 minuti prima dell'orario di inizio delle lezioni, al fine di vigilare l'entrata degli alunni.

In tale periodo è responsabile della loro incolumità fisica. Tale comportamento costituisce obbligo di

servizio e l’eventuale inosservanza ha rilevanza disciplinare. Durante l’orario di lezione il docente non

deve uscire dall’aula e lasciare incustodita la classe. Il docente che per gravi e comprovati motivi è

costretto a lasciare l’aula durante la lezione deve affidare la classe ad un docente a disposizione presente

nella sede scolastica, all’uopo chiamato tramite i collaboratori scolastici in servizio nel piano. In caso

di mancanza di docenti a disposizione, il docente deve dare immediata comunicazione al Dirigente

Scolastico tramite i collaboratori scolastici in servizio nel piano. Ai docenti non è consentito sostare

nei corridoi dell’edificio durante l’orario di servizio. I ritardi abituali non sono tollerati. I permessi

brevi e le assenze limitate ad una parte dell'orario di servizio stabilito per un determinato giorno sono

fiscalizzati e recuperati. Non sono assolutamente consentiti cambi occasionali di orario di servizio fra

colleghi senza autorizzazione preventiva del Dirigente Scolastico. I docenti non possono allontanare

per ragioni di ordine disciplinare gli alunni dall’aula, privandoli delle lezioni, né impiegargli per piccole

incombenze fuori dell’aula. Non devono autorizzare in modo autonomo alcuna uscita anticipata degli

alunni. In caso di uscita anticipata, devono verificare sempre che questa sia autorizzata da coloro a ciò

preposti ovvero verificare sulla richiesta di uscita anticipata la presenza della firma del Responsabile

di plesso o del Vice Responsabile di plesso. I docenti sono tenuti a prendere visione e firmare le circolari

interne e le comunicazioni provenienti dall’esterno. Sono tenuti altresì a razionalizzare il carico dei

compiti a casa; ad informare la famiglia per frequenza discontinua e scarso rendimento; in presenza di

annotazione disciplinare, ad informare per iscritto la famiglia, con conseguente convocazione nell’ora

di ricevimento immediatamente disponibile. I docenti non possono utilizzare il telefono cellulare

37

durante lo svolgimento delle lezioni. Possono usare il telefono della sede scolastica esclusivamente per

situazioni di estrema urgenza. Per qualsiasi necessità devono rivolgersi esclusivamente ai collaboratori

scolastici. I docenti sono tenuti a rispettare e far rispettare in modo sistematico le misure di sicurezza e

segnalare al Dirigente Scolastico e al RSPP ogni possibile fonte di rischio. I docenti sono tenuti a

trasmettere tutte le comunicazioni (variazioni d’orario, ricevimenti pomeridiani, etc.) alle famiglie

degli alunni tramite avvisi da far firmare per presa visione, portati a casa e riportati a scuola dagli

alunni. Il docente segna sul Registro di classe, in corrispondenza del giorno successivo alla

distribuzione degli avvisi, il compito, a cura del docente della prima ora di lezione del giorno

successivo, di verificare le firme sugli avvisi e ritirare i medesimi da conservare agli atti dell’Istituto.

Il docente della prima ora di lezione del giorno successivo, dopo aver effettuato il controllo e il ritiro,

segna sempre sul Registro di Classe, i nominativi degli alunni che non hanno provveduto in tal senso.

Art. 59 Vigilanza e responsabilità

Il docente dell'ora è responsabile degli alunni affidatigli. Il cambio dell'ora costituisce un momento

particolarmente critico. Gli spostamenti dei docenti devono avvenire nel modo più rapido possibile. Al

suono della campanella gli alunni devono essere affidati al docente dell'ora successiva. Il docente

attende il cambio sulla soglia della porta dell’aula. Il docente che inizia il suo orario di servizio dopo

la prima ora o con ora di buco deve trovarsi dietro la porta dell’aula almeno 5 minuti prima del suono

della campanella. Al cambio i docenti sono coadiuvati nel compito della sorveglianza dai collaboratori

scolastici in servizio nel piano. I docenti dell'ultima ora antimeridiana e pomeridiana devono

accompagnare e vigilare gli alunni fino all'uscita dall’edificio scolastico. Gli alunni non devono mai

essere lasciati soli in aula. Il docente che per gravi e comprovati motivi è costretto a lasciare l’aula

durante la lezione deve affidare la classe ad un docente a disposizione presente nella sede scolastica,

all’uopo chiamato tramite i collaboratori scolastici in servizio nel piano. In caso di mancanza di docenti

a disposizione, il docente deve dare immediata comunicazione al Dirigente Scolastico tramite i

collaboratori scolastici in servizio nel piano.

Art. 60 Spostamenti alunni

Non è consentito inviare gli alunni fuori dell’aula (ricerca di materiali, libri, sussidi, etc.). Gli alunni

devono essere sempre accompagnati dal docente. Al cambio di lezione, se necessario, gli alunni si

devono spostare da un'aula all'altra accompagnati dall'insegnante in modo ordinato e corretto. Prima

dell'inizio della lezione successiva con un altro docente, devono essere ricondotti nell'aula di classe.

Coadiuvati dai collaboratori scolastici in servizio nel piano, i docenti vigilano sullo spostamento degli

alunni tra l’aula, i laboratori, le aule speciali.

Art. 61 Tenuta del Registro Personale e del Registro di Classe

I docenti devono sempre tenere aggiornato il Registro Personale on line, annotando le assenze degli

alunni, le osservazioni sul loro comportamento e sul loro rendimento scolastico, unitamente agli

argomenti trattati. Tanto vale anche per l’Agenda di Modulo nella Scuola Primaria. Il Registro

Personale è sempre a disposizione del Dirigente Scolastico e di eventuali supplenti muniti della

password. Il Piano di Lavoro annuale è inviato al Dirigente Scolastico nei tempi stabiliti dal dirigente

e comunicati nel Collegio Docenti all’inizio dell’anno scolastico. I docenti devono altresì tenere

aggiornato il Registro di Classe, annotando le assenze degli alunni. Nella Scuola Secondaria I grado

per ogni ora di lezione devono essere annotati gli argomenti trattati.

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Art. 62 Prove scritte

Nella Scuola Secondaria I grado le verifiche scritte sono conservate a cura del docente nei contenitori

predisposti, da tenersi negli armadi situati in sala professori. Al termine dell'anno scolastico o su

richiesta sono consegnate al Dirigente Scolastico.

Art. 63 Sostituzione docenti assenti

Per la sostituzione dei docenti assenti è applicata la normativa vigente, nel rispetto dei criteri fissati

dalla contrattazione integrativa di istituto.

Art. 64 Rapporti scuola-famiglia

I docenti curano i rapporti con i genitori degli alunni delle proprie classi, secondo i criteri e le modalità

proposti dal Collegio dei Docenti e definiti dal Consiglio di Istituto, compatibilmente con le esigenze

di funzionamento dell’Istituto e in modo da garantire la concreta e reale accessibilità al servizio.

Art. 65 Ricevimento famiglie

Secondo il calendario di ricevimento delle famiglie definito, il docente è tenuto ad essere presente

nell’Istituto nello spazio appositamente destinato. Non è consentita alcuna forma di reperibilità,

costituendo l’ora di ricevimento delle famiglie un obbligo di servizio. Se non per gravi motivi valutati

preventivamente dal Dirigente Scolastico, è vietato il ricevimento al di fuori dell’ora a ciò destinata.

Art. 66 Incompatibilità

La funzione del docente è incompatibile con ogni altro rapporto di impiego di ruolo o non di ruolo alle

dipendenze dello Stato o di Enti Pubblici, con l'esercizio del commercio o dell'industria, con impieghi

alle dipendenze di privati. Il docente che esercita una libera professione o che intende prestare servizio

presso scuole private o legalmente riconosciute è tenuto a chiedere l'autorizzazione al Dirigente

Scolastico che la concede qualora essa non sia di pregiudizio all'assolvimento di tutte le attività inerenti

alla funzione docente e sia compatibile con l'orario di insegnamento e di servizio.

Art. 67 Cambio indirizzo

Il personale scolastico è tenuto a comunicare all’Ufficio di Segreteria il proprio indirizzo e numero

telefonico. E’ tenuto altresì a comunicare tempestivamente per iscritto ogni variazione sopraggiunta.

Art. 68 Assenze

In caso di assenze o impedimenti a causa di malattia è necessario avvisare sempre tempestivamente

l’Ufficio di Segreteria. Le comunicazioni telefoniche per assenze a causa di malattia fatte da luogo

diverso da quello della residenza abituale devono essere seguite da comunicazione telegrafica o fax o

mail con l'esatto indirizzo del mittente e della ASL competente per gli accertamenti medico-fiscali. La

visita medico-fiscale è disposta di norma dal primo giorno. I permessi retribuiti, di cui all’art. 15 del

CCNL, vanno concordate sempre con il Dirigente Scolastico, con un anticipo di almeno 3 giorni, salvo

causa di forza maggiore, e devono comunque essere sempre documentate, anche in autocertificazione.

La fruizione delle ferie durante l’attività didattica, di cui all’art. 13 comma 9 e all’art. 15 comma 2 del

CCNL, è disciplinata dalla normativa vigente ed è autorizzata esclusivamente dal Dirigente Scolastico.

I docenti possono chiedere al Dirigente Scolastico occasionali variazioni di orario (cambio del giorno

libero, scambio di turno) purché, nell’arco del corrispondente mese sia assicurato il monte ore previsto

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per ogni disciplina in ogni classe interessata. Le variazioni richieste per iscritto, con indicazione dei

giorni e delle ore, controfirmate da tutti i docenti interessati, sono autorizzate esclusivamente dal

Dirigente Scolastico. Sono possibili tra docenti della stessa classe e, in via eccezionale, previa

documentazione prodotta dal docente richiedente, anche con docenti di altra classe. In caso di assenza

sopraggiunta di uno o più dei docenti interessati, la variazione non è effettuata.

Art. 69 Permessi brevi

I permessi brevi, inferiori alla giornata lavorativa, vanno richiesti per iscritto almeno 1 giorno prima e

devono essere preventivamente autorizzati dal Dirigente Scolastico. Possono essere autorizzati solo se

la fruizione non comporta oneri per la scuola. La durata di ogni permesso breve non può essere

superiore alla metà dell’orario giornaliero individuale di servizio e, comunque, per il personale docente

fino ad un massimo di 2 ore. Il limite massimo annuale per il personale docente corrisponde al rispettivo

orario settimanale di insegnamento.

Art. 70 Consegne ai supplenti

In caso di assenza prolungata, i docenti sono tenuti a lasciare a scuola i Registri Personali e tutti gli

altri documenti scolastici. Inoltre, sono tenuti a lasciare annotazioni sui percorsi didattici in via di

realizzazione, per consentire al supplente di attivare un utile raccordo con l'attività didattica in corso.

Art. 71 Assenze alunni diversabili

I docenti di sostegno sono tenuti ad avvisare sempre e comunque l’Ufficio di Segreteria in caso di

assenza degli alunni diversabili da loro seguiti. In tali casi essi sono impiegati secondo il loro orario di

servizio nella stessa classe o secondo le necessità rilevate al momento.

Art. 72 Raccolta fondi

È fatto divieto di raccogliere somme di denaro tra gli alunni a qualsiasi titolo e per qualsiasi ragione,

ad eccezione di casi particolari autorizzati dagli OO.CC. (es. cause umanitarie.). Il materiale di

cancelleria di uso individuale è acquistato direttamente dagli alunni.

Art. 73 Attività nella scuola al di fuori dell’orario di servizio

Le attività extracurricolari (corsi di recupero, prove di recite, preparazione di manifestazioni, iniziative

di ampliamento dell’offerta formativa, etc.) all’interno delle sedi scolastiche, svolte al di fuori

dell’orario scolastico e di servizio dei docenti interessati devono essere autorizzate per iscritto dal

Dirigente Scolastico. Per ogni attività programmata al di fuori dell’orario scolastico e dell’orario di

servizio dei docenti interessati è necessario, quindi, che formulino, almeno 10 giorni prima, al Dirigente

Scolastico richiesta per iscritto di autorizzazione, indicando obbligatoriamente i giorni, le ore, gli alunni

coinvolti, i locali da utilizzare e le eventuali apparecchiature necessarie. Il mancato rispetto di tale

procedura ha per i docenti interessati rilevanza disciplinare e comporta assunzione personale di

responsabilità in merito ad eventuali danni o infortuni a persone e cose, provocati direttamente o dagli

alunni presenti.

Art. 74 Sciopero del personale docente

40

In caso di sciopero del personale docente, il funzionamento del servizio scolastico può subire

modifiche. Al fine di tutelare la sicurezza degli alunni, pertanto, la scuola pone in essere tutte le

procedure previste. In caso di sciopero, il Dirigente Scolastico si attiene alle norme vigenti in materia

per garantire tutti i servizi scolastici di base (scrutini, vigilanza). Preliminarmente invita i dipendenti a

comunicare l'adesione allo sciopero, nella consapevolezza che la comunicazione è volontaria, mentre

la dichiarazione rilasciata dal dipendente non è revocabile. Quindi, sulla base delle comunicazioni

inviate, valuta le possibili modalità di funzionamento del servizio scolastico, comunicando le stesse

alle famiglie entro 2 giorni prima dello sciopero. Il genitore o chi ne fa le veci è tenuto a controfirmare

la comunicazione che viene acquisita e conservata agli atti dell’Istituto. I genitori informati che inviano

i propri figli a scuola nel giorno dello sciopero sollevano il Dirigente Scolastico e i docenti da

responsabilità derivanti dall’impossibilità di effettuare la sorveglianza. Il giorno dello sciopero, entro

la prima ora, il dirigente scolastico può convocare il personale non scioperante in servizio quel giorno

e organizzare le attività nel rispetto del numero di ore previsto per ogni singolo docente. Nel caso di

alunni presenti, il Dirigente Scolastico provvede a prendere contatto con le famiglie, al fine di

concordare il loro rientro a casa. In ogni caso, gli alunni che non possono fare rientro a casa, sono

trattenuti nella sede scolastica per l’orario intero, utilizzando il personale docente e non docente a

disposizione per la loro sorveglianza. In caso di adesione allo sciopero da parte del Dirigente Scolastico

e dei suoi collaboratori spetta procedere alla riorganizzazione dell'orario delle lezioni all'insegnante più

anziano di età presente a scuola nella mattinata o nel pomeriggio.

Art. 75 Assemblee sindacali

Le riunioni sindacali da effettuare durante l'orario di servizio sono regolarmente autorizzate nei limiti

previsti dalle norme vigenti, su richiesta delle competenti organizzazioni sindacali e in tempo utile per

avvertire le famiglie degli alunni circa l'uscita anticipata dalla scuola. Il personale scolastico ha diritto

a partecipare durante l'orario di lavoro a 10 ore annue di assemblee sindacali. Pertanto, nei casi in cui

gli insegnanti si avvalgono di tale diritto, il Dirigente Scolastico sospende le attività didattiche nelle

sole sezioni o classi i cui docenti hanno dichiarato la loro partecipazione. Anche in tal caso i genitori

sono avvisati preventivamente con comunicazione scritta che viene acquisita e conservata agli atti

dell’Istituto e con affissione a vista di un apposito avviso.

Art. 76 Somministrazione farmaci

Per la somministrazione dei farmaci si fa riferimento al Protocollo d’intesa del 22/01/2013 stipulato tra

la regione Basilicata, le due ASL (Matera e Potenza) e l’Ufficio Scolastico Regionale.

PARTE VII - SERVIZI E STRUTTURE

Art. 77 Utilizzo locali scolastici

La scuola è la sede naturale della comunità scolastica, Alunni, docenti, personale ausiliario e genitori

hanno diritto di agibilità all’interno di ogni sede scolastica. In particolare, i genitori possono svolgere

le loro riunioni all’interno degli spazi scolastici. La richiesta dei locali scolastici deve essere presentata

all’Ufficio di Segreteria almeno 5 giorni prima della data prevista per la riunione. La richiesta deve

contenere la data, l’ora e l’ordine del giorno della riunione. Per le riunioni di classe la richiesta deve

essere firmata da almeno 1 rappresentante di sezione e classe o da 1/5 dei genitori della sezione e classe.

Per le riunioni del Comitato Genitori e le sue Commissioni la richiesta deve essere firmata dal

41

Presidente del Comitato Genitori. Il responsabile della riunione si fa carico di lasciare i locali in ordine

e di far rispettare il divieto di fumo. Durante le riunioni dei genitori è garantita la presenza di almeno 1

collaboratore scolastico, con il compito dell’apertura e della chiusura della scuola. La scuola è aperta

alle attività di educazione permanente e ricorrente. Il Consiglio di Istituto opera attivamente affinché

la scuola diventi uno dei poli culturali della comunità circostante. L’eventuale concessione temporanea

di locali e di attrezzature deve essere autorizzata dal Consiglio di Istituto.

Art. 78 Servizio mensa

Il tempo dedicato alla mensa è parte integrante del percorso formativo. L'ente gestore del servizio è

tenuto a considerare le particolari diete osservate dai bambini per motivi di salute o per ragioni

religiose. I genitori possono trasmettere le loro richieste in tal senso direttamente ai docenti. Il servizio

mensa può occasionalmente essere sospeso per esigenze didattiche su richiesta scritta dei docenti.

Art. 79 Aule, uffici

Ad ogni classe è assegnata un’aula per le attività didattiche ordinarie. Le aule speciali vengono

utilizzate prioritariamente dai docenti per le attività a cui sono destinate. Inoltre, vengono utilizzate per

attività di sostegno, studio, ricerca, concordandone le modalità con i docenti responsabili. In caso di

necessità, per l’impiego di determinate aule da parte di più classi o gruppi di alunni sono definiti

dall’Ufficio di Segreteria, di intesa con i docenti, delle turnazioni. Gli uffici sono destinati all’Ufficio

di Segreteria e Dirigenza. Gli archivi ospitano la documentazione da conservare presso l’Istituto.

Art. 80 Aule speciali (laboratori)

Per ogni sede scolastica annualmente il Dirigente Scolastico individua un docente responsabile di ogni

aula speciale o laboratorio, a cui affida la responsabilità e la cura delle attrezzature e dei sussidi didattici

ivi contenuti. Ad ogni docente responsabile è consegnata in duplice copia l’elenco descrittivo delle

attrezzature e dei sussidi didattici presenti nell’aula speciale o laboratorio affidatogli. Tali elenchi sono

sottoscritti dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e dal docente responsabile di ogni aula

speciale o laboratorio. Egli risponde della custodia di tali attrezzature e sussidi, da conservare in armadi

o in appositi locali chiusi a chiave. In base alle attività educativo- didattiche programmate, annualmente

ogni docente comunica il giorno della settimana e l’ora di inizio e fine della lezione prevista nelle aule

speciali o laboratori. L’orario interno predisposto è rispettato da ogni docente. L’impiego delle aule

speciali o laboratori in momenti diversi da quelli previsti dall’orario interno è autorizzato

esclusivamente dal Dirigente Scolastico. Qualora la richiesta di impiego di ogni aula speciale sia

effettuato da docenti di più discipline, l’orario interno è predisposto secondo turnazioni. Ogni volta che

il docente effettua una lezione in un’aula speciale o laboratorio, secondo l’orario interno prestabilito,

firma un apposito registro, ivi depositato, indicando il giorno e l’ora di inizio e fine della lezione. E’

cura del docente responsabile sovrintendere al corretto impiego dell’aula speciale o laboratorio,

facendo rispettare l’orario interno, verificando la stato di funzionamento delle attrezzature e dei sussidi

didattici, suggerendo eventuali nuovi acquisti, segnalando tempestivamente all’Ufficio di Segreteria

possibili anomalie di funzionamento. Al termine dell’anno scolastico, previa attenta ricognizione a cura

del docente responsabile di ogni aula speciale o laboratorio e del Direttore dei Servizi Generali e

Amministrativi, ogni aula speciale o laboratorio, con le attrezzature e i sussidi didattici ivi presenti, è

riconsegnata all’Ufficio di Segreteria, con eventuali annotazioni sullo loro stato di conservazione e

funzionamento. Ogni insegnante fa riferimento al docente responsabile in ordine alle competenze

assegnategli.

42

Art. 81 Conservazione e custodia delle dotazioni

Periodicamente il Dirigente Scolastico compila e aggiorna l’inventario di tutti gli arredi, di tutte le

attrezzature e di tutti i sussidi didattici esistenti nelle diverse sedi dell’Istituto. Per ogni sede scolastica

annualmente il Dirigente Scolastico individua un docente responsabile della custodia delle attrezzature

e dei sussidi didattici non appartenenti ad aule speciali o laboratori, a cui ne affida la responsabilità e

la cura. Ad ogni docente responsabile è consegnata in duplice copia l’elenco descrittivo di tali

attrezzature e sussidi. Siffatti elenchi sono sottoscritti dal Direttore dei Servizi Generali e

Amministrativi e dal docente responsabile che risponde della custodia delle attrezzature e dei sussidi

didattici affidatigli, da conservare in armadi o in appositi locali chiusi a chiave. Il docente responsabile

provvede alle operazioni di prestito e riconsegna delle attrezzature e dei sussidi didattici, su richiesta

dei docenti, su apposito registro in suo possesso. Tale servizio è offerto nel giorno e nelle ore indicate

dal docente responsabile, previa informazione scritta a tutti i docenti. Al termine dell’anno scolastico,

previa attenta ricognizione a cura del docente responsabile e del Direttore dei Servizi Generali e

Amministrativi, le attrezzature i sussidi didattici sono riconsegnati all’Ufficio di Segreteria, con

eventuali annotazioni sullo loro stato di conservazione e funzionamento e su eventuali mancate

riconsegne. Al fine di consentire un impiego diffuso di attrezzature e sussidi didattici presenti in

quantità unitaria ovvero in esemplare unico, i docenti richiedenti devono formulare apposita richiesta

al docente responsabile almeno tre giorni prima rispetto alla data di utilizzo, disponendo del sussidio

per il tempo strettamente necessario ed attendendo una sua tempestiva restituzione. Ogni insegnante fa

riferimento al docente responsabile in ordine alle competenze assegnategli. Ogni docente e ogni alunno

risponde personalmente della propria postazione di lavoro, (cattedra, banco, computer con periferiche,

tavolo da disegno, etc.). Qualora non sia possibile determinare la responsabilità personale di un

danneggiamento, la medesima in solido è attribuita a chi occupa la postazione danneggiata o all’intera

classe. Il danno arrecato alle strutture, alle attrezzature, alle apparecchiature, agli arredi, ai sussidi

didattici dell’Istituto va sempre rifuso secondo una delle seguenti procedure:

j) ripristino della loro completa funzionalità o sostituzione con articoli identici o superiori per marca e

modello direttamente a spese dei responsabili;

k) versamento sul conto corrente postale dell’Istituto, a fronte di regolare fattura, delle spese anticipate

dall’Istituto stesso. Va altresì rifuso ogni eventuale danno arrecato a terzi per incuria e non a causa delle

ordinarie attività didattiche.

Art. 82 Laboratorio multimediale

In ogni sede scolastica l'accesso all'aula multimediale è consentito esclusivamente alle classi. Non è

consentito l’accesso ad altri. Le classi sono sempre accompagnate dal docente in servizio. Non è

consentito l’accesso a classi o gruppi di alunni in assenza del docente. L'uso delle attrezzature presenti

in ogni aula multimediale è consentito esclusivamente per scopi didattici. Il docente che si avvale

dell’aula multimediale assicura una stretta vigilanza degli alunni nell’impiego corretto delle

attrezzature, nel rispetto delle norme di sicurezza. Inoltre, conduce personalmente l’eventuale ricerca

nel web, alla presenza degli alunni, evitando che questi effettuino navigazioni incontrollate. Il

tracciamento dell’avvenuta esplorazione on line è verificato mensilmente dall’Ufficio di Segreteria. Il

docente risponde personalmente della congruità formativa dei siti visitati. In base alle attività

educativo-didattiche programmate, annualmente ogni docente comunica il giorno della settimana e

l’ora di inizio e fine della lezione prevista nell’aula multimediale. L’orario interno predisposto è

rispettato da ogni docente. L’impiego dell’aula multimediale in momenti diversi da quelli previsti

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dall’orario interno è autorizzato esclusivamente dal Dirigente Scolastico. Qualora la richiesta di

impiego di ogni aula multimediale sia effettuato da docenti di più discipline, oltre Matematica e

Tecnologia, l’orario interno è predisposto secondo turnazioni, fermo restando la possibilità per ogni

classe di accedere almeno un’ora a settimana per ognuna delle discipline sopra citate. Ogni volta che il

docente effettua una lezione nell’aula multimediale secondo l’orario interno prestabilito firma un

apposito registro, ivi depositato, indicando il giorno e l’ora di inizio e fine della lezione. All’inizio di

ogni anno scolastico l’Ufficio di Segreteria provvede ad assegnare ad ogni alunno o coppia di alunni le

postazioni multimediali numerate presenti in ogni aula multimediale, di cui l’alunno o la coppia di

alunni diventa responsabile. Gli elenchi contenenti per ogni classe il nominativo dell’alunno o della

coppia di alunni e la postazione multimediale numerata corrispondente sono affissi nell’aula

multimediale di riferimento. Ogni docente è tenuto a rispettarlo e a farlo rispettare. In caso di danno al

patrimonio, l’alunno o la coppia di alunni provvede al risarcimento del danno. Annualmente il Dirigente

Scolastico individua un docente responsabile per ogni aula multimediale fra coloro che prestano

servizio nella sede scolastica, possibilmente di Tecnologia o Matematica. E’ cura del docente

responsabile coordinare il corretto impiego dell’aula multimediale, facendo rispettare l’orario interno,

verificando la stato di funzionamento delle attrezzature, suggerendo eventuali nuovi acquisti, in

particolare software, segnalando tempestivamente all’Ufficio di Segreteria possibili anomalie di

funzionamento. Al termine dell’anno scolastico è condotta un’attenta ricognizione a cura del docente

responsabile di ogni aula multimediale e dell’Ufficio di Segreteria, con eventuali annotazioni sul suo

stato di conservazione e funzionamento. In caso di danno alle postazioni multimediali, causato da un

non corretto impiego delle medesime, è possibile la riparazione o la sostituzione solo in base alla

disponibilità economica dell’Istituto. Ogni insegnante fa riferimento al docente responsabile in ordine

alle competenze assegnategli.

Art. 83 Spazi interni ed esterni

Tutte le sezioni o classi possono utilizzare per fini didattici o ricreativi gli spazi comuni interni ed

esterni nel rispetto delle norme di sicurezza, purché ciò non costituisca motivo di disturbo al lavoro

altrui.

Art. 85 Biblioteca docenti

L’elenco dei libri che costituiscono la dotazione della biblioteca dei docenti è affisso all’albo della sede

scolastica in cui questa è ubicata. La biblioteca dei docenti è arricchita annualmente sulla base delle

proposte avanzate da docenti e organi collegiali, in base alla disponibilità economica. L’Ufficio di

Segreteria si occupa della conservazione dei libri in armadi chiusi a chiave e cura l’aggiornamento della

dotazione libraria, unitamente alla distribuzione e al ritiro dei libri, su richiesta scritta dei docenti, su

apposito registro, conservato presso il medesimo Ufficio. Al termine dell’anno scolastico l’Ufficio di

Segreteria effettua una ricognizione sullo stato di conservazione dei libri e su eventuali mancate

riconsegne. Al fine di consentire una consultazione diffusa, i docenti dispongono per 30 giorni del libro

preso in prestito. A conclusione dei 30 giorni sono tenuti a restituirlo. Tali disposizioni sono richiamate

dall’Ufficio di Segreteria ai docenti in occasione di ogni prestito I docenti sono tenuti a risarcire i libri

consegnati eventualmente smarriti con l'acquisto di un testo identico.

Art. 84 Biblioteca alunni

L’elenco dei libri che costituiscono la dotazione della biblioteca degli alunni è affisso all’albo di ogni

sede scolastica. La biblioteca degli alunni è arricchita annualmente sulla base delle proposte avanzate

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da alunni, docenti e organi collegiali, in base alla disponibilità economica. L’Ufficio di Segreteria cura

l’aggiornamento della dotazione libraria di ogni sede scolastica, caricando ogni testo con dati

identificativi su apposito registro, conservato presso ogni sede scolastica in cui è ubicata la biblioteca.

Annualmente il Dirigente Scolastico individua un docente responsabile per ogni sede scolastica, a cui

consegnata in duplice copia l’elenco dei libri disponibili. Tali elenchi sono sottoscritti dal Direttore dei

Servizi Generali e Amministrativi e dal docente responsabile. Il docente responsabile cura la

conservazione dei libri in armadi chiusi a chiave e provvede alla distribuzione e al ritiro dei libri, su

richiesta degli alunni, su apposito registro. Tale servizio è offerto una volta al mese nel giorno e nelle

ore indicate dal docente responsabile, previa informazione scritta a tutti i docenti e a tutti gli alunni. Al

termine dell’anno scolastico, previa attenta ricognizione a cura del docente responsabile e del Direttore

dei Servizi Generali e Amministrativi, gli elenchi sono riconsegnati all’Ufficio di Segreteria, con

eventuali annotazioni sullo stato di conservazione dei libri e su eventuali mancate riconsegne. Al fine

di consentire una consultazione diffusa, gli alunni dispongono per 15 giorni del libro preso in prestito.

A conclusione dei 15 giorni sono tenuti a restituirlo. Tali disposizioni sono richiamate dal docente

responsabile agli alunni in occasione di ogni prestito. Gli alunni sono tenuti a risarcire i libri consegnati

eventualmente smarriti con l'acquisto di un identico testo.

Art. 85 Sala professori

Presso ogni sede scolastica è disponibile una sala professori, munita di almeno 1 postazione

informatica. Qualora necessario, per gli adempimenti programmatori e valutativi connessi alla propria

attività, i docenti possono utilizzare tale attrezzatura. E’loro esclusa la possibilità di utilizzare altre

attrezzature informatiche e multimediali presenti in altre aule o uffici della sede scolastica. In caso di

danno alla postazione informatica, causato da un non corretto impiego, è possibile la riparazione o la

sostituzione solo in base alla disponibilità economica dell’Istituto.

Art. 86 Palestra

Per ogni sede scolastica annualmente è definito l’impiego della palestra in base al numero delle classi

presenti e delle particolari attività progettuali previste dal Piano dell'Offerta Formativa. All’inizio

dell’anno scolastico l’Ufficio di Segreteria provvede ad elaborare un orario interno settimanale, nel

rispetto delle esigenze di tutte le classi. Per ogni sede scolastica annualmente il Direttore dei Servizi

Generali e Amministrativi individua un collaboratore scolastico responsabile della conservazione delle

attrezzature sportive non strutturalmente fissate, a cui ne affida la responsabilità e la cura. Ad ogni

collaboratore scolastico responsabile è consegnata in duplice copia l’elenco descrittivo di tali

attrezzature. Siffatti elenchi sono sottoscritti dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e dal

collaboratore scolastico responsabile che risponde della custodia delle attrezzature affidatigli, da

conservare in armadi o in appositi locali chiusi a chiave. Il collaboratore scolastico responsabile

provvede alle operazioni di prestito e riconsegna delle attrezzature su richiesta dei docenti di Scienze

Motorie. Al termine dell’anno scolastico, previa attenta ricognizione a cura del collaboratore scolastico

responsabile e del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, gli attrezzi sono riconsegnati

all’Ufficio di Segreteria, con eventuali annotazioni sul loro stato di conservazione e funzionamento. Il

Consiglio d'Istituto ha facoltà di deliberare, mediante stipula di apposita convenzione fra l’Istituto e

l’ente proprietario, che venga concesso in uso la palestra di ogni sede scolastica ad organismi non aventi

scopi di lucro, secondo quanto previsto dal Protocollo d'Intesa n. 23414/95 fra il MPI e CONI, sempre

che ciò non costituisca impedimento allo svolgimento di attività sportive scolastiche già programmate,

precisando programma, orario di utilizzo (inizio e fine), modalità di pulizia, procedure di apertura e

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chiusura della sede scolastica. L’autorizzazione è concessa dal Consiglio di Istituto nel rispetto delle

seguenti condizioni: a) l’organismo richiedente deve indicare il nominativo di un responsabile; b) le

attività sportive devono svolgersi in orario extrascolastico; b) deve essere garantita la pulizia della

palestra dopo l’utilizzo (bagni e spogliatoi compresi); c) devono essere rispettate le procedure di

apertura e chiusura della sede scolastica; d) il responsabile indicato deve vietare l’accesso agli spazi

non indicati nel provvedimento di concessione; e) il responsabile indicato deve avere cura delle

attrezzature sportive presenti; f) il responsabile indicato deve vigilare affinché non siano usati

attrezzature, apparecchiature, sussidi e altro materiale dell’Istituto; g) gli eventuali danni recati alle

strutture o alle attrezzature devono essere rimborsati. In qualsiasi momento il Dirigente Scolastico può

disporre modifiche dell’orario e del calendario concordati, qualora l’attività scolastica risulti disturbata.

Il mancato rispetto anche di una sola delle condizioni sopra esposte comporta la revoca

dell’autorizzazione. Il Dirigente Scolastico è autorizzato a dare parere favorevole all’uso della palestra,

nel rispetto di quanto previsto nel presente articolo e dalla normativa vigente, qualora il Consiglio di

Istituto non sia in grado di rispondere in tempo utile con apposita delibera, previa successiva ratifica.

Art. 87 Festeggiamenti

In occasione di ricorrenze personali degli alunni, è possibile esclusivamente in aula ed esclusivamente

al momento dell’intervallo, non oltre la sua durata, svolgere brevi momenti celebrativi di classe, sotto

la stretta vigilanza dei docenti in servizio, senza sporcare i locali e senza arrecare danno alle persone,

alle strutture, alle attrezzature, alle apparecchiature, agli arredi, ai sussidi didattici. Per il tramite dei

docenti, i genitori sono invitati ad evitare sprechi, limitandosi al valore simbolico dell’evento, e a non

alterare il corretto svolgimento della giornata scolastica. Ogni altro genere di celebrazione è autorizzato

esclusivamente dal Dirigente Scolastico.

Art. 88 Calendario scolastico

Per la definizione del calendario scolastico il Consiglio di Istituto si attiene ai seguenti criteri:

f) uniformità tra i tre ordini di scuola;

g) uniformità a livello territoriale;

h) attuazione del maggior numero possibile di giorni di lezione;

i) riduzione al minimo del disagio dei genitori lavoratori.

Art. 89 Orario delle attività delle attività scolastiche

Relativamente all’articolazione del tempo scuola di ogni grado scolastico in ogni plesso e ai relativi

orari di funzionamento, è adottata la seguente organizzazione:

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SALANDRA

Grado Numero

sezioni/classi

Monte ore settimanale e orario funzionamento

Scuola

Infanzia

QUATTRO 40 ORE SETT. (dal Lun. al Ven.) 8.30/16.30 con mensa

Scuola

Primaria

SEI

Classe I sez. A 40 ORE SETT. (tempo pieno)

dal Lun. al Ven. 8.25/16.25 con mensa

Classe II sez. A

Classe III sez. A

Classe IV sez. A

Classe V sez. A

Classe V sez. B

27 ORE SETT. (tempo normale)

Lun/Merc/Sab 8.25-12.25

Mart/Giov/Ven 8.25-13.25

Scuola

Secondaria

I grado

QUATTRO

Classe I sez. A 36 ORE SETT. (tempo prolung.)

Lun/Merc/Ven/Sab 8.30/13.30

Mart/Gio 8.30/16.30 con mensa

Classe II sez. A

Classe II sez. B

Classe III sez. A

30 ORE SETT. (tempo normale)

Dal Lunedì al Sabato 8.30-13.30

SAN MAURO FORTE

Grado Numero

sezioni/classi

Monte ore settimanale e orario

funzionamento

Scuola

Infanzia

UNA 40 ORE SETT. dal Lun. al Ven.

8.30/16.30 con mensa

Scuola

Primaria

TRE Classe I sez. A

Pluriclasse II-III sez A

Pluriclasse IV-V sez A

40 ORE SETT. (tempo pieno)

Lun/Mar/Gio/Ven 8.30-16.30 con mensa

Mer/Sabato 8.30-12.30

Scuola

Secondaria

I grado

DUE Classe I sez. A

Pluriclasse II-III sez. A

36 ORE SETT. (tempo prolungato)

Lun/Mer/Ven/Sab 8.30-13.30

Mar/Gio 8.30/16.30 con mensa

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CALCIANO

Grado Numero sezioni/classi Monte ore settimanale e orario

funzionamento

Scuola

Infanzia

UNA 40 ORE SETT.

dal Lun. al Ven. 8.30/16.30 con mensa

Scuola

Primaria

DUE pluriclasse I-II-III sez. A

pluriclasse IV-V sez. A

27 ORE SETT. (tempo normale)

Lun/Mer/Gio/Ven 8.30-13.30

Mart. 8.30-16.30

Scuola

Secondaria

I grado

UNA pluriclasse I-II sez. A

36 ORE SETT. (tempo prolungato)

Lun/Mer/Ven/Sab 8.30-13.30

Mar/Gio 8.30/16.30 con mensa

Art. 90 Adozione dei libri di testo

La scelta e l’adozione dei libri di testo sono coerenti con il Piano dell’Offerta Formativa e sono attuate

secondo criteri di trasparenza e tempestività. All’adozione dei libri di testo si perviene attraverso un

procedimento amministrativo costituito da atti formali, alcuni di natura propositiva e/o consultiva

(iniziativa del singolo insegnante; proposte dei Consigli di interclasse e Classe), altri di tipo decisionale

(delibera del Collegio dei Docenti). Gli atti del procedimento sono suscettibili di accesso da parte di

chiunque vi abbia interesse, ai sensi della Legge n. 241/90. La Legge n. 448/98 ha emanato le norme

per la compilazione di criteri per la determinazione del prezzo massimo della dotazione libraria

necessaria per ogni anno, da assumere quale limite, all’interno del quale, a partire dall’anno scolastico

2000/2001, i docenti devono operare le loro scelte. Il Consiglio di Istituto annualmente verifica il

rispetto del tetto di spesa per i libri di testo. Il Consiglio di Istituto presta particolare attenzione

all’eventuale presenza di pubblicità ingannevole, da intendere quale messaggio suscettibile di

raggiungere bambini e adolescenti in grado di che minacciare, anche indirettamente, la loro sicurezza,

abusando della loro naturale credulità o mancanza di esperienza.

Art. 91 Uscite nel centro urbano

Le uscite dalla sede scolastica a piedi per effettuare esplorazioni o ricerche d’ambiente nel centro

urbano durante l’orario scolastico sono effettuate previa segnalazione al Dirigente Scolastico. E’

obbligo dei docenti valutare se sussistono difficoltà o pericoli e formulare eventuali proposte per

migliorare le condizioni organizzative e la vigilanza della classe durante l’uscita. Se valutato

opportuno, su richiesta scritta del docente, è fornito il supporto di collaboratori scolastici,

compatibilmente con le esigenze di servizio. Annualmente, entro il 15 ottobre, i docenti interessati sono

tenuti a formulare un piano annuale delle uscite a piedi previste sul territorio e a richiederne

l’autorizzazione cumulativa ai genitori di ogni alunno, utilizzando apposito modello, da consegnare

compilato e firmato dai genitori presso l’Ufficio di Segreteria. Il piano annuale formulato da ogni

docente corredato delle autorizzazioni dei genitori è autorizzato dal Consiglio di Istituto nella prima

riunione utile.

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Art. 92 Iniziative educativo-didattiche proposte da terzi

Il Dirigente Scolastico diffonde tra i docenti le proposte di iniziative educativo-didattiche senza fini di

lucro rivolte alle sezioni e classi da parte degli enti locali di appartenenza, analogamente quelle che

provengono da organismi nazionali e internazionali, agenzie e organizzazioni operanti sul territorio. Le

iniziative educativo-didattiche che prevedono una spesa a carico delle famiglie sono vagliate dal

Consiglio di Istituto prima di essere divulgate. La partecipazione a tali iniziative è lasciata alla libera

scelta dei Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe nel rispetto delle disposizioni vigenti o del

Collegio dei Docenti.

Art. 93 Iniziative promosse da enti esterni

Con apposita delibera il Consiglio di Istituto autorizza la diffusione di comunicazioni provenienti da

associazioni ed enti esterni pubblici e privati. Nessuna delibera si rende, invece, necessaria in presenza

di comunicazioni relative ad iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale e dall’ASL

competente. Qualora, secondo il Dirigente Scolastico, le comunicazioni relative ad iniziative promosse

dall’Amministrazione Comunale e dall’ASL competente rivestano carattere non scolastico, è delegata

alla Giunta Esecutiva l’autorizzazione alla loro diffusione.

Art. 94 Uso dei locali scolastici da parte di terzi

Ad esclusione delle aule in cui si svolgono le attività didattiche ordinarie, i locali scolastici possono

essere concessi in uso a gruppi, enti, associazioni non aventi scopo di lucro, che organizzano attività

con finalità educative, culturali, ricreative, sportive. Il parere favorevole del Consiglio di Istituto è

subordinato al rispetto delle seguenti condizioni:

✓ le attività per cui è richiesto l’uso dei locali devono svolgersi in orario extrascolastico;

✓ deve essere garantita la pulizia dei locali utilizzati secondo modalità da concordare tra chi

organizza le medesime e l’Istituto;

✓ il responsabile dell’uso dei locali è tenuto a vietare l’accesso agli spazi non indicati nel

provvedimento di concessione e a vigilare affinché non siano usati attrezzature,

apparecchiature, sussidi e altro materiale dell’Istituto;

✓ in qualsiasi momento il Dirigente Scolastico può disporre modifiche dell’orario e del calendario

concordati, qualora l’attività scolastica risulti disturbata;

✓ gli eventuali danni recati alle strutture o alle attrezzature devono essere rimborsati.

Il Dirigente Scolastico è autorizzato a dare parere favorevole all’uso dei locali scolastici, nel rispetto

di quanto previsto nel presente articolo e dalla normativa vigente, qualora il Consiglio di Istituto non

sia in grado di rispondere in tempo utile con apposita delibera, previa successiva ratifica.

Art. 95 Assicurazione integrativa contro gli infortuni

Le necessità assicurative del personale della scuola e degli alunni sono numerose. Il Consiglio di Istituto

annualmente delibera una congrua e pertinente copertura assicurativa, stipulando apposito contratto di

assicurazione.

Art. 96 Vaccinazioni e frequenza scolastica

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(Gazzetta Ufficiale del 5 agosto 2017 della legge 31 luglio 2017, n. 119 recante conversione in

legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73 e le disposizioni urgenti in

materia di prevenzione vaccinale; circolare MIUR prot. n. 1622 del 16.08.2017)

OBBLIGO VACCINALE

In base all’art. 1 commi 1 e 1-bis del decreto-legge n. 73 del 7 giugno 2017, convertito con

modificazioni dalla legge n. 119 del 31 luglio 20l7, per i minori di età compresa tra zero e sedici anni

e per tutti i minori stranieri non accompagnati sono obbligatorie e gratuite le vaccinazioni di seguito

indicate:

➢ anti-poliomielitica;

➢ anti-difterica;

➢ anti-tetanica;

➢ anti-epatite B;

➢ anti-pertosse;

➢ anti-Haemophilus influenzae tipo b.

➢ anti-morbillo;

➢ anti-rosolia;

➢ anti-parotite;

➢ anti-varicella.

All'obbligo si adempie secondo le indicazioni contenute nel calendario vaccinale nazionale relativo a

ciascuna coorte di nascita, reperibile sul sito istituzionale del Ministero della Salute, al link:

www.salute.gov.it/vaccini

ADEMPIMENTI GENITORI

I genitori esercenti la responsabilità genitoriale, i tutori o i soggetti affidatari dei minori fino a 16 anni,

ivi compresi i minori stranieri non accompagnati dovranno presentare a questa Istituzione Scolastica

le dichiarazioni o i documenti atti a comprovare l'adempimento degli obblighi vaccinali:

12) per le bambine e i bambini della scuola dell' INFANZIA, entro il 10 Settembre 2017 (la

non presentazione di quanto sopra non permette l’accesso a scuola)

• per gli alunni della Scuola PRIMARIA e SECONDARIA DI I GRADO, entro il 31Ottobre

2017, (la non presentazione di quanto sopra permette l’accesso a scuola, ma il Dirigente Scolastico

segnalerà la violazione all’ASL);

Entro il 10 marzo 2018 deve essere presentata la documentazione comprovante l’avvenuta

vaccinazione.

ATTESTAZIONI VACCINAZIONI Al fine di attestare l'effettuazione delle vaccinazioni, potrà essere presentata:

• dichiarazione sostituiva resa ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, (da compilare utilizzando l'Allegato 1 );

• attestazione delle vaccinazioni effettuate rilasciata dall'ASL competente;

• certificato vaccinale rilasciato dall'ASL competente;

• copia del libretto vaccinale vidimato dall'ASL;

• copia di formale richiesta di vaccinazione alla ASL territorialmente competente;

ESONERO, OMISSIONI O DIFFERIMENTO

In caso, viceversa, di esonero, omissione o differimento delle vaccinazioni, potranno essere presentati:

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▪ attestazione del differimento o dell'omissione delle vaccinazioni per motivi di salute redatta dal

medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta del Servizio Sanitario Nazionale

▪ attestazione di avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale rilasciata dal medico di

medicina generale o dal pediatra di libera scelta del SSN o copia della notifica di malattia infettiva

rilasciata dalla azienda sanitaria locale competente ovvero verificata con analisi sierologica.

OPERATORI SCOLASTICI

Tutti gli operatori scolastici (DOCENTI E ATA) dovranno presentare, entro il 16 novembre 2017,

una dichiarazione sostitutiva resa ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, comprovante la propria

situazione vaccinale, (utilizzando il modello Allegato 2).

Si fa inoltre presente che per approfondimenti sul tema il Ministero della Salute ha pubblicato una

pagina web dedicata all'indirizzo:

http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/homeVaccinazioni.jsp

Se per ragioni organizzative dell’ASL competente i richiami previsti non possono essere eseguiti in

orario extrascolastico, nel giorno e nella fascia oraria stabilita fra l’Istituto e l’ASL, previa

comunicazione scritta alle famiglie, ogni alunno è prelevato dall’aula da uno dei genitori o da chi ne fa

le veci e accompagnato presso i locali attrezzati dell’ASL per eseguire il richiamo. A conclusione, se

valutato opportuno dal genitore, è riaccompagnato in aula. Nessun alunno è sottoposto a richiamo in

assenza di uno dei genitori.

Art. 97 Accesso all’Istituto

Durante l'orario scolastico possono accedere alla sede scolastica esclusivamente persone munite di

preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. Non è consentito alcun accesso di persone estranee

alle aule. I rappresentanti editoriali possono essere ammessi esclusivamente in sala professori per

incontrare i docenti, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. L’accesso di persone estranee per

rivolgersi all’Ufficio di Segretaria è consentito solo durante l’orario di apertura al pubblico, reso noto

mediante avvisi esposti all’albo e all’ingresso della sede scolastica. Ad ogni persona estranea il

collaboratore scolastico addetto al controllo del portone centrale di ingresso è incaricato di chiedere le

generalità e il motivo della visita. Se l’estraneo deve rivolgersi all’Ufficio di Segreteria, il collaboratore

scolastico è tenuto a verificare se è rispettato l’orario di apertura al pubblico. In caso positivo informa

il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi ed esegue l’indicazione da questi ricevuta. In caso

negativo invita la persona estranea a tornare secondo l’orario di apertura al pubblico prestabilito. A

sindaco; assessori comunali; vigili urbani; responsabili, impiegati e manutentori dell’Amministrazione

Comunale; operatori dell’ASL; carabinieri; vigili del fuoco; guardie forestali; impiegati dell’istituto

cassiere e dell’ufficio postale locali non è applicato l’orario di apertura al pubblico prestabilito. I

componenti il Consiglio d'Istituto, nell'esercizio delle loro competenze, accedono ai locali scolastici in

qualsiasi momento, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico che provvede ad accompagnarli.

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Art. 98 divieto di fumare

PARTE VI- I DOCENTI

Ai sensi della Legge n. 584/75 e delle successive modificazioni e integrazioni, è severamente vietato

fumare in tutti i locali e gli spazi della sede scolastica. Non è consentito abbandonare il posto di lavoro,

la sezione e la classe, sottraendosi così al dovere della vigilanza degli alunni, per uscire a fumare.

All'inizio di ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico designa il responsabile dell'attuazione del

divieto per ogni sede scolastica.

Il recente DL 104/2013 amplia il divieto di fumo a scuola: il divieto di fumo nelle scuole è esteso

anche alle aree all’aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche (cortili ed eventuali giardini). Il

personale incaricato quale preposto alla sorveglianza per il rispetto della legge sul divieto di fumare è

obbligato ad accettare la designazione. Non è prevista alcuna fattispecie che consenta di esimere

dall’incarico il personale in questione. E’fatto onere alle istituzioni scolastiche di attivare – nei limiti

delle risorse umane e finanziarie disponibili – incontri con le ASL del territorio sui temi dell’educazione

alla salute e dei rischi derivanti dal fumo. Per quanto riguarda la lotta al fumo, le istituzioni scolastiche

dovranno attivare incontri degli studenti con esperti delle aziende sanitarie locali del territorio

sull’educazione alla salute e sui rischi derivanti dal fumo. Un'altra novità introdotta con il decreto

riguarda le risorse provenienti dalle multe date a chi fuma all'interno dei locali scolastici. I proventi

delle sanzioni amministrative pecuniarie previste sono destinati dal ministero dell’Istruzione alle

istituzioni che hanno contestato le violazioni, per essere successivamente utilizzati per la realizzazione

di attività formative finalizzate all’educazione alla salute.

Art. 99 Fotocopie

Per razionalizzare l'impiego delle attrezzature, risparmiando sui costi di gestione, tutte le operazioni di

fotocopiatura sono pianificate. L’uso della fotocopiatrice è riservato esclusivamente ai collaboratori

scolastici che ne sono competenti. Annualmente sono definiti dal Direttore dei Servizi Generali e

Amministrativi i tempi e gli orari per effettuare le fotocopie ad uso didattico, annotate per ogni docente

committente su apposito registro.

PARTE VIII - I SERVIZI AMMINISTRATIVI ED AUSILIARI

Art. 100 Rapporti con l’utenza

I rapporti con l’utenza sono tesi a favorire ogni forma di collaborazione e sono improntati alla massima

disponibilità e cortesia. Per garantire la riservatezza di dati e fatti personali, il personale amministrativo

riceve individualmente docenti, ATA, alunni, genitori, utenti, esclusivamente negli orari prestabiliti.

Negli uffici, mentre è in corso il ricevimento, non è assolutamente consentita la presenza di altre

persone, oltre l’addetto responsabile del procedimento, il Direttore dei Servizi Generali e

Amministrativi e il Dirigente Scolastico. La presenza negli uffici deve essere limitata al tempo

strettamente necessario. Il personale amministrativo risponde della mancata applicazione di tali

disposizioni.

Art. 101 Apertura al pubblico

Durante i periodi di attività didattica ordinaria, salvo particolari esigenze di servizio, è garantita

l’apertura al pubblico in orario antimeridiano per almeno 1 ora tutti i giorni lavorativi. In aggiunta, può

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essere prevista l’apertura al pubblico anche in orario pomeridiano. Durante i periodi di sospensione

delle attività didattiche (festività natalizie, pasquali, periodo estivo), l’apertura è garantita in orario

antimeridiano per almeno 3 giorni a settimana, per almeno 1 ora. L’orario di apertura al pubblico è reso

noto mediante avvisi esposti all’albo e all’ingresso della sede scolastica e degli uffici.

Art. 102 Tempi di erogazione dei servizi amministrativi

Per il rilascio dei documenti (copie conformi, certificati di iscrizione e frequenza degli alunni, certificati

di servizio, dichiarazioni varie) non è richiesta la forma scritta, essendo sufficiente quella verbale,

prodotta anche per via telefonica o per fax. I certificati di servizio sono rilasciati entro 3 giorni

successivi e lavorativi. I certificati di iscrizione e frequenza degli alunni, anche con voti, vengono

rilasciati entro 3 giorni successivi e lavorativi. I certificati di diploma vengono rilasciati entro 1 giorno

successivo e lavorativo. Le copie conformi ai documenti che sono agli atti dell’Istituto vengono

rilasciati entro 2 giorni successivi e lavorativi. Il rilascio dei documenti sopra indicati è effettuato

nell’orario di apertura degli uffici al pubblico.

Art. 103 Informazioni all’utenza

L’utente ha diritto di accesso alle informazioni che riguardano la propria persona e che sono agli atti

dell’Istituto, secondo le modalità previste dalla Legge n. 241/90. La piena informazione all’utenza è,

inoltre, garantita attraverso l’affissione all’albo dell’Istituto dei seguenti atti:

organizzazione dei servizi amministrativi e generali dell’Istituto;

orario dei servizi dei docenti, compreso l’orario di ricevimento genitori;

orario del personale ATA;

organigramma degli uffici;

organigramma degli organi collegiali;

organici del personale docente e del personale ATA;

delibere del Consiglio di Istituto.

Possono essere previste, oltre alla bacheca sindacale in tutte le sedi scolastiche, la bacheca degli alunni

e dei genitori. Gli operatori che rispondono al telefono dichiarano all’utente il proprio nome e la propria

qualifica.

Art. 104 Autocertificazione, dichiarazioni sostitutive, verifiche

L’utente nel produrre all’Istituto le istanze che devono comprovare stati, fatti o qualità personali può

presentare dichiarazione temporaneamente sostitutiva, ai sensi dell’art. 3 della Legge n. 15/68 e del

DPR n. 130/94. Le dichiarazioni sostitutive presentate ai sensi degli artt. 2 e 4 e ai sensi dell’art. 3 della

Legge n. 15/68 sono sottoscritte dall’interessato in presenza del Dirigente Scolastico o del Direttore dei

Servizi Generali e Amministrativi o alla presenza dei rispettivi vicari, avvalendosi delle agevolazioni

previste dalla Legge 127/97. Le dichiarazioni di cui sopra sono oggetto di verifica a campione, secondo

le modalità previste. Nel periodo giugno/agosto si procede negli uffici, alla presenza del Direttore dei

Servizi Generali e Amministrativi, del Dirigente Scolastico e di un assistente amministrativo,

all’estrazione di 3 lettere dell’alfabeto. Le prime 2 dichiarazioni sostitutive e/o autocertificazioni

presentate dall’inizio dell’anno in corso dagli utenti, il cui cognome cominci con una delle lettere

sorteggiate, sono oggetto di verifica nei modi previsti dalla normativa vigente, entro il termine

dell’anno in corso.

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Art. 105 Collaboratori scolastici

I collaboratori scolastici collaborano con i docenti alla vigilanza degli alunni nell'ambito della sede

scolastica e, quando è possibile, in caso di uscita all'esterno per motivi didattici. In particolare, vigilano

sugli alunni nei casi di momentanea ed eccezionale assenza dei docenti e nel corso degli spostamenti

degli alunni dall’aula ad altre aule speciali, laboratori, palestra, nonché durante l’intervallo. Vigilano

altresì gli alunni che attendono nel cortile esterno antistante il portone di ingresso principale,

esclusivamente in caso di pioggia nell’atrio centrale, il suono della campanella che suona 5 minuti

prima dell'inizio delle lezioni. Particolare cura dedicano all'assidua vigilanza degli ingressi,

controllando l’accesso e la permanenza di genitori e persone estranee. Collaborano con tutti gli organi

collegiali per la preparazione delle riunioni, dei corsi di aggiornamento e di tutte le attività scolastiche.

Collaborano con l’Ufficio di Segreteria e con il Dirigente Scolastico. Al fine di garantire tutte le attività

programmate, l'organizzazione del lavoro è adattata al calendario scolastico e agli orari di lezione di

ogni sede scolastica. L'orario di servizio è funzionale all'apertura e alla chiusura della scuola. E’ loro

consentito l’uso del telefono della sede scolastica esclusivamente per situazioni di estrema urgenza.

Sono tenuti a non allontanarsi dal piano o settore assegnato, senza autorizzazione del Direttore dei

Servizi Generali e Amministrativi. Qualora costretti ad allontanarsi per bisogni personali, comunicano

al proprio collega il temporaneo allontanamento e tornano al proprio piano o settore rapidamente. In

ogni sede scolastica è affisso il Codice di disciplina previsto dal CCNL vigente. I collaboratori

scolastici sono tenuti a rispettare e far rispettare in modo sistematico le misure di sicurezza e segnalare

al Dirigente Scolastico e al RSPP ogni possibile fonte di rischio. Eseguono ogni ordine di servizio

ricevuto così come previsto. L’attività di tutto il personale ATA è disciplinata annualmente dal Piano

delle Attività, con apposito regolamento, predisposto dal Direttore dei Servizi Generali e

Amministrativi.

PARTE IX - VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

Art. 106 Finalità

La CM n. 291/92 e successive identificano quattro fondamentali tipologie di attività:

27. visite guidate, da effettuarsi nell’arco di una sola giornata, presso musei, gallerie, monumenti,

scavi di antichità, località di interesse storico- artistico, parchi naturali, mostre, etc.;

28. viaggi di integrazione culturale, con finalità essenzialmente cognitive riguardo ad aspetti

paesaggistici, monumentali, culturali, folcloristici ovvero di partecipazione a manifestazioni o

concorsi;

29. viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo, per l’acquisizione di esperienze tecnico-

scientifiche di interesse per il settore di istruzione coinvolto;

30. viaggi connessi ad attività sportive, per lo svolgimento di specialità sportive tipiche.

Tali attività sono assimilate a vere e proprie esercitazioni didattiche e sono da considerarsi parte

integrante delle lezioni. Devono essere, pertanto, attuate non come iniziative occasionali o con finalità

generiche o di semplice evasione, bensì secondo una preventiva e adeguata programmazione educativo-

didattica e culturale, predisposta fin dall’inizio di ogni anno scolastico, per favorire il reale

perseguimento degli obiettivi formativi attesi. Per lo svolgimento di tali attività, costituiscono principi

generali la validità e la rispondenza della proposta; la cura dell’organizzazione; l’esistenza delle risorse

necessarie; la copertura finanziaria e l’onerosità della proposta, in modo da garantire la partecipazione

a tutti. Annualmente in sede di programmazione il Consiglio di Istituto fornisce i criteri di

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organizzazione e il Collegio dei Docenti le modalità di attuazione. Le proposte sono formulate dai

Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe e contengono in linea di massima scopi (esplicitando le

connessioni tra lavoro scolastico e uscita), tipologia, destinatari, itinerario, mezzo di trasporto, data,

durata, destinazione, programma dettagliato, docente responsabile, docenti accompagnatori, attività

alternative. Il piano annuale delle uscite è inserito nel Piano dell’Offerta Formativa, approvato dal

Collegio dei Docenti e autorizzato dal Consiglio di Istituto con apposita delibera. Il Consiglio di Istituto

delega il Dirigente Scolastico, previa approvazione del piano annuale delle uscite, ad autorizzare il

programma dettagliato di ogni singola uscita nel rispetto della normativa vigente e dei criteri stabiliti.

Il Consiglio di Istituto delega anche il Dirigente Scolastico ad autorizzare eventuali variazioni di date

e destinazioni al piano annuale delle uscite già approvato, motivate da esigenze di carattere

organizzativo, unitamente ad ulteriori uscite che si dovessero rendere necessarie per la partecipazione

a manifestazioni di rilevanza didattica, organizzate in data successiva alla delibera di riferimento.

Relativamente alle visite guidate, da effettuarsi nell’arco di una sola giornata, costituisce criterio

inderogabile la partecipazione di tutti gli alunni, compreso quelli diversabili, salvo gravi e comprovati

impedimenti, adeguatamente giustificati dalle famiglie. Relativamente ai viaggi di istruzione

costituisce criterio inderogabile la partecipazione pressoché totale degli alunni. In ogni caso il viaggio

di istruzione, ad eccezione di quelli connessi ad attività sportive, può essere effettuato esclusivamente

se è assicurata la partecipazione di almeno il 50% degli alunni di ogni classe. Sia per le visite guidate

sia per i viaggi di istruzione i docenti possono abbinare le classi in senso verticale e orizzontale, al fine

di contenere i costi del trasporto che sono sempre e interamente a carico degli alunni. Gli alunni che

non partecipano all’uscite sono tenuti a frequentare lezioni di recupero, approfondimento o attività

alternative previste dal Consiglio di Intersezione, Interclasse e Classe. Apertura al viaggio d’istruzione

previsto per le classi terze anche alle classi seconde e prime.

Art. 107 Docenti referenti

Sono individuati 2 referenti per le visite guidate e i viaggi di istruzione, 1 per la Scuola dell’Infanzia e

per la Scuola Primaria e 1 per la Scuola Secondaria I grado. Ogni docente referente per ogni uscita cura

i raccordi con i riferimenti considerati utili alla buona riuscita dell’iniziativa (pro-loco, musei,

ristoranti, etc.). Almeno 30 giorni prima dell’effettuazione di ogni uscita provvede a distribuire agli

alunni i modelli di autorizzazione, con indicato il programma dettagliato dell’uscita; provvede a

raccogliere le autorizzazioni firmate dai genitori da conservare agli atti dell’Istituto; compila gli elenchi

degli alunni partecipanti e non. Ogni docente referente per ogni uscita coordina il versamento delle

quote degli alunni, cumulativamente per ogni classe, sul conto corrente bancario dell’Istituto ad opera

di un genitore. Tale adempimento è completato almeno 7 giorni prima della data di effettuazione

dell’uscita.

Art. 108 Programmazione

Entro il 30 novembre le visite guidate e i viaggi di istruzione sono programmate e deliberate dai

Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe. Per ogni uscita i Consigli di Intersezione, Interclasse e

Classe elaborano una proposta contenente scopi (esplicitando le connessioni con l’attività educativo-

didattica), tipologia, destinatari, itinerario, mezzo di trasporto, data, durata, destinazione, programma

dettagliato, docente responsabile dell’uscita, docenti accompagnatori, attività alternative per gli alunni

non partecipanti. Ad ogni proposta è allegata la dichiarazione di impegno dei docenti accompagnatori.

I docenti responsabili consegnano la proposta di ogni uscita al docente referente che predispone il piano

annuale complessivo delle uscite da inoltrare al Dirigente Scolastico per sottoporlo ad approvazione

55

del Collegio dei Docenti e a delibera di autorizzazione del Consiglio di Istituto entro il 15 dicembre.

L’intero piano annuale delle uscite è approvato dal Consiglio di Istituto entro e non oltre il 15 febbraio.

Approvato dal Collegio dei Docenti e autorizzato dal Consiglio di Istituto, l’intero piano annuale delle

uscite è trasmesso all’Ufficio di Segreteria, al fine di avviare per tempo le procedure di richiesta dei

preventivi.

Art. 109 Docenti responsabili e docenti accompagnatori

Per ogni uscita è individuato un docente responsabile della medesima, unitamente a docenti

accompagnatori. Questi ultimi sono previsti in rapporto di 1 docente ogni 15 alunni partecipanti e in

aggiunta 1 docente per ogni alunno diversabile partecipante. Per le uscite che prevedono pernottamenti

il rapporto può essere anche di 1 docente ogni 12 alunni partecipanti. Nella Scuola dell’Infanzia e nella

Scuola Primaria i docenti accompagnatori sono rispettivamente i docenti di sezione e i docenti di classe.

Nella Scuola Secondaria I grado i docenti accompagnatori sono individuati fra i docenti appartenenti

alle classi degli alunni che partecipano all’uscita e che hanno dichiarato formalmente la loro

disponibilità. In occasione di uscite di natura sportiva gli accompagnatori sono sempre docenti di

educazione fisica, con l’eventuale integrazione di altri docenti di classe. I docenti responsabili e i

docenti accompagnatori sono designati del Dirigente Scolastico con incarico formale, in cui sono altresì

esplicitati i nominativi degli alunni in affidamento per tutta la durata dell’uscita. L’incarico di docente

accompagnatore costituisce prestazione di servizio con indennità di missione secondo la normativa

vigente. Entro 7 giorni dal termine dell’uscita il docente responsabile dell’uscita consegna all’Ufficio

di Segreteria la relazione finale su modulo prestampato e le tabelle di missione, debitamente compilate

e sottoscritte dai docenti accompagnatori, relative all’indennità di missione. La partecipazione dei

collaboratori scolastici alle uscite della Scuola dell’Infanzia, finalizzata a garantire un supporto

adeguato ai docenti nella vigilanza degli alunni, è richiesta per iscritto dal Consiglio di Intersezione ed

è autorizzata dal Dirigente Scolastico, sentito il parere del Direttore dei Servizi Generali e

Amministrativi. A tutte le uscite può partecipare il Dirigente Scolastico e/o 1 unità dell’Ufficio di

Segreteria, per la cura della parte amministrativa. In caso di partecipazione, i collaboratori scolastici e

le unità amministrative fruiscono di riposo compensativo per le ore prestate in eccedenza rispetto

all’orario di servizio. Per il viaggio di istruzione, le gratuità concesse dall’agenzia aggiudicataria sono

assegnate e ripartite fra i docenti accompagnatori che anticipano la quota relativa a viaggio e alloggio,

determinata al netto delle gratuità. La stessa è rimborsata al rientro, a carico del fondo dell’istituzione

scolastica, in aggiunta all’indennità di missione e alle ulteriori spese sostenute rimborsabili. Per la

Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria ad ogni uscita può partecipare 1 rappresentante dei

genitori, su richiesta scritta del Consiglio di Intersezione e Interclasse, solo se la loro presenza non

comporta oneri per l’Istituto. La loro presenza è altresì subordinata alla disponibilità di posti liberi sul

mezzo di trasporto. Per la Scuola Secondaria I grado è esclusa la partecipazione dei genitori. In caso di

particolari e comprovate motivazioni, il Dirigente Scolastico consente la partecipazione del genitore

che ne fa richiesta scritta, ma esclusivamente a proprio carico finanziario.

Art. 110 Alunni

La partecipazione degli alunni a qualsiasi uscita è subordinata alla presentazione dell’autorizzazione

scritta del genitore o di chi ne fa le veci, da acquisire agli atti dell’Istituto. Gli alunni che non

partecipano all’uscita frequentano regolarmente le lezioni, come previsto dai Consigli. Gli alunni sono

tenuti a frequentare le lezioni del giorno successivo al rientro dal viaggio. L’assenza in tale giorno è

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considerata ingiustificata, tranne che in presenza del genitore che giustifica l’assenza o di certificato

medico presentato il primo giorno di rientro a scuola.

Art. 111 Destinazione

Le visite guidate da compiersi nell’arco di una sola giornata sono effettuate nel territorio regionale ed

extraregionale, nel rispetto dei vincoli di percorrenza massima di seguito indicati. Per gli alunni della

Scuola dell’Infanzia e del I biennio della Scuola Primaria la percorrenza massima (andata/ritorno) non

deve superare i 150 Km, con un orario di rientro non oltre le ore 21.00. Per gli alunni delle classi III,

IV, V della Scuola Primaria e per tutte le classi della Scuola Secondaria I grado la percorrenza massima

(andata/ritorno) non deve superare i 300 Km, con un orario di rientro non oltre le ore 21.00. Gli itinerari

non devono risultare particolarmente faticosi e non devono prevedere un’eccessiva permanenza sui

mezzi di trasporto. Gli alunni delle classi III della Scuola Secondaria I grado possono effettuare viaggi

di istruzione nel territorio nazionale della durata massima di 3 giorni consecutivi, con un orario di

rientro non oltre le ore 21.00. Per ogni uscita la sede di partenza e di arrivo è il plesso scolastico di

appartenenza. Da tale punto, quindi, ha inizio l’uso del mezzo di trasporto stabilito.

Art. 112 Durata

Le uscite delle sezioni della Scuola dell’Infanzia e del I biennio della Scuola Primaria hanno una durata

non superiore ad 1 giorno, con possibile partenza non prima delle ore 9.00 e rientro non oltre le ore

• Le uscite delle classi III, IV, V della Scuola Primaria hanno una durata non superiore ad 1 giorno,

con partenza possibile non prima delle ore 7.00 e rientro non oltre le ore 21.00. Le uscite delle classi

della Scuola Secondaria I grado hanno una durata non superiore ad 1 giorno con partenza possibile non

prima delle ore 6.00 e rientro non oltre le ore 21.00. Le uscite per viaggi di istruzione delle classi IIII

della Scuola Secondaria I grado hanno una durata non superiore a 3 giorni consecutivi, con partenza

possibile non prima delle ore 6.00 e rientro non oltre le ore 21.00.

Art. 113 Giorni utilizzabili

Il periodo massimo utilizzabile per le uscite, fatta eccezione per quelle connesse a manifestazioni

sportive, è fissato in 3 giorni di lezione per le classi III della Scuola Secondaria I grado; 2 giorni di

lezione per le altre classi della Scuola Secondaria I grado; 2 giorni di lezione per le classi della Scuola

Primaria; 1 giorno di lezione per le sezioni della Scuola dell’Infanzia. Tale limite può essere diminuito

per ragioni disciplinari (classi che effettuano assenze collettive o i cui alunni si rendono responsabili di

comportamenti scorretti, sanzionati con ricorrenti annotazioni sul Registro di Classe). In tal caso i

Consigli o il Dirigente Scolastico possono anche decidere l’annullamento di tutte le uscite.

Art. 114 Periodo di effettuazione

E' vietato effettuare uscite nell'ultimo mese di lezione. A tale divieto è possibile derogare solo per

effettuare uscite connesse a manifestazioni sportive scolastiche nazionali e internazionali o ad attività

collegate all'educazione ambientale, considerato che queste non possono, nella maggior parte dei casi,

essere svolte prima della tarda primavera. È da evitare ogni uscita in periodi di alta stagione e nei giorni

prefestivi, nonché in coincidenza di altre particolari attività istituzionali della scuola (scrutini, elezioni

scolastiche, etc.). E’ vietato intraprendere qualsiasi tipo di viaggio nelle ore notturne.

Art. 115 Partecipazione a spettacoli e iniziative culturali e sportive

57

La richiesta di autorizzazione a partecipare a spettacoli e iniziative culturali e sportive, sottoscritta dal

docente coordinatore o da un docente di classe, deve essere inoltrata al Dirigente Scolastico almeno 10

giorni prima dell’effettuazione dell’uscita proposta. L'autorizzazione è concessa dal Dirigente

Scolastico, previa ratifica successiva del Consiglio di Istituto, esclusivamente se è assicurata la

partecipazione di almeno il 2/3 degli alunni di ogni sezione e classe. La partecipazione degli alunni

all’uscita proposta è subordinata alla presentazione dell’autorizzazione scritta del genitore o di chi ne

fa le veci, da acquisire agli atti dell’Istituto, con allegata dichiarazione sottoscritta dal genitore o da chi

ne fa le veci di essere a conoscenza dell'ente organizzatore, del luogo, del giorno, del programma e dei

contenuti dell’iniziativa. I costi del trasporto sono sempre e interamente a carico degli alunni. Gli alunni

che non partecipano all’uscita frequentano regolarmente le lezioni. In caso di eventi culturali, la cui

partecipazione richiede un’adesione immediata, la partecipazione è decisa esclusivamente dal Dirigente

Scolastico.

Art. 116 Disposizioni finali

Tutti i partecipanti ad ogni uscita devono essere coperti da polizza assicurativa contro gli infortuni, in

forma personale o cumulativa. Tutti i partecipanti ad ogni uscita devono essere muniti di valido

documento di riconoscimento. Le quote di partecipazione versate dagli alunni sono iscritte nel bilancio

dell’Istituto.

Delibera n. 2 del Consiglio d’Istituto del 27/10/2015

Revisione PTOF 2016/19 – Annualità 2017/18 – Approvata dal C.I. in data 9.11.17, con delibera N.

58

( in base all’art. 3 DPR 235/2007)

SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola è l’ambiente educativo e di apprendimento in cui si promuove la formazione di ogni alunno

attraverso l’interazione sociale in un contesto relazionale positivo.

La condivisione delle regole del vivere e del convivere, può avvenire solo con una efficace e fattiva

collaborazione con la famiglia. La scuola, pertanto, proseguirà costantemente l’obiettivo di costruire

un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di

relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni

finalità educative.

A tal fine, è redatto il presente Patto secondo le norme e i criteri stabiliti nel Decreto del Presidente

della Repubblica del 21 novembre 2007 n. 235, inteso integrare il precedente D.P.R. n. 249 del 24

giugno 1998, Statuto delle studentesse e degli studenti, e recepisce le indicazioni proposte nella

Circolare MIUR prot. 3602/PO del 31 luglio 2008.

Esso integra il Regolamento di Istituto ed esplicita i doveri nel rapporto tra istituzione scolastica,

studenti e famiglie e trova completamento nel Regolamento di disciplina.

In particolare:

LA SCUOLA nelle figure del Dirigente Scolastico e dei Docenti SI IMPEGNA a:

• assicurare modalità comunicative scuola/famiglia improntate alla chiarezza, nonché

trasparenza (informazione in merito alle linee essenziali del POF e del Regolamento di

Istituto, comunicazioni organizzative);

• instaurare con il genitore un dialogo costruttivo;

• creare un ambiente educativo, sereno e rassicurante;

• favorire momenti d’ascolto e di dialogo;

• promuovere il rispetto delle norme del regolamento di istituto (sicurezza, vigilanza sugli

alunni, modalità di ingresso e uscita, ritardi, giustificazioni, colloqui, comunicazioni, uso

spazi scolastici, ecc.);

• affidare i bambini, all’uscita da scuola, ai genitori o a persone delegate da questi ultimi;

• perseguire le finalità enunciate nel POF ed esplicitare alle famiglie il percorso attraverso il

quale vengono realizzate;

59

• creare un ambiente educativo sereno e rassicurante, fondato sull’accoglienza, sull’ascolto, sul

dialogo, sul confronto, sulla fiducia reciproca, sulla condivisione dei valori;

• sviluppare il senso di appartenenza alla comunità;

• mantenere un costante e sistematico confronto con la famiglia, alla quale fornire le

informazioni relative al percorso formativo e con la quale affrontare eventuali problematiche.

Il Personale non docente SI IMPEGNA a:

• fornire con trasparenza e tempestività le informazioni richieste nel rispetto dei ruoli e

delle competenze di ciascuno secondo la normativa della privacy;

• fornire aiuto nella gestione e nella vigilanza in particolari momenti (laboratori, spettacoli,

animazioni, intervallo, temporanee assenze) in relazione ai propri compiti e tempi di

lavoro;

• garantire la pulizia e l'ordine degli ambienti scolastici;

• contribuire ad una confortevole e funzionale organizzazione degli spazi scolastici e degli

arredi.

LA FAMIGLIA per una proficua collaborazione SI IMPEGNA A:

• riconoscere il docente e tutta la comunità educante come alleati nel perseguire la formazione

dei propri figli e instaurare con essi un dialogo costruttivo anche nel caso di punti di vista

divergenti, evitando di esprimere opinioni negative sugli insegnanti, sul loro operato e sulle

scelte educative in presenza dei bambini;

• manifestare fiducia e rispetto della professionalità docente e del suo operato (accogliere

positivamente le proposte di lavoro, valorizzare/accettare consigli ed interventi educativi,

continuare in famiglia le strategie educative concordate);

• contenere eventuali tensioni dovute a reciproche incomprensioni o punti di vista diversi

(confronto rispettoso e diretto con il docente interessato tramite richiesta di colloquio

individuale con il coordinatore e/o gli altri docenti);

• partecipare alle riunioni ordinarie e alla vita scolastica;

• rispettare il “Regolamento d’Istituto” vigente;

• condividere con la scuola il progetto educativo, avviando i propri figli alla conoscenza delle

regole della convivenza civile, insegnando il rispetto degli altri e delle cose altrui;

• tenersi aggiornati su impegni e scadenze;

• collaborare alle iniziative scolastiche;

• rispettare la libertà di insegnamento dei docenti;

• riconoscere il valore e l’importanza delle regole scolastiche;

• garantire la regolarità della frequenza scolastica e giustificare le assenze;

• comunicare tempestivamente alle insegnanti eventuali patologie del proprio figlio/a, che

richiedono particolari attenzioni (allergie, crisi di vario genere, ecc.);

60

• rispettare le norme esplicitate dal Regolamento interno (modalità d’ingresso/uscita, ritardi,

giustificazioni, colloqui, comunicazioni, uso degli spazi scolatici, ecc.).

Pertanto la famiglia è consapevole che ricade anche sotto la sua responsabilità impartire ai figli

un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti e che tali responsabilità non vengono meno

per il solo fatto che il figlio sia affidato alla vigilanza di altri nella scuola (art. 2048 c.c.).

Sottoscrivendo il Patto, il genitore - affidatario è pienamente consapevole dei doveri e dei diritti

richiamati nel presente documento e le responsabilità in esso dichiarate.

Sottoscrivendo il Patto, il Dirigente Scolastico, in quanto rappresentante legale dell’Istituzione

scolastica “Istituto Comprensivo Statale Ten. Rocco Davia – Salandra” assume l’impegno affinché i

diritti degli alunni e delle famiglie, nel presente documento dichiarati, siano pienamente garantiti.

61

( in base all’art. 3 DPR 235/2007)

SCUOLA PRIMARIA

La scuola è l’ambiente educativo e di apprendimento in cui si promuove la formazione di ogni alunno

attraverso l’interazione sociale in un contesto relazionale positivo.

La condivisione delle regole del vivere e del convivere, può avvenire solo con una efficace e fattiva

collaborazione con la famiglia. La scuola, pertanto, proseguirà costantemente l’obiettivo di costruire

un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di

relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni

finalità educative.

A tal fine, è redatto il presente Patto secondo le norme e i criteri stabiliti nel Decreto del Presidente

della Repubblica del 21 novembre 2007 n. 235, inteso integrare il precedente D.P.R. n. 249 del 24

giugno 1998, Statuto delle studentesse e degli studenti, e recepisce le indicazioni proposte nella

Circolare MIUR prot. 3602/PO del 31 luglio 2008.

Esso integra il Regolamento di Istituto ed esplicita i doveri nel rapporto tra istituzione scolastica,

studenti e famiglie e trova completamento nel Regolamento di disciplina.

In particolare:

La SCUOLA nelle figure del Dirigente Scolastico e dei Docenti SI IMPEGNA a:

• assicurare modalità comunicative scuola/famiglia improntate alla chiarezza, nonché

trasparenza (informazione in merito alle linee essenziali del PTOF e del Regolamento di

Istituto, comunicazioni organizzative);

• assicurare modalità comunicative/relazionali adulto/bambino improntate al rispetto, al

confronto ed al dialogo costruttivo (rinforzo dell'autostima, disponibilità all'ascolto, giusta

enfasi sugli sforzi fatti), ma anche al contenimento e alla dissuasione degli atteggiamenti

inadeguati e scorretti;

• affidare gli alunni, all’uscita da scuola, ai genitori o a persone delegate da questi ultimi;

• mantenere chiarezza e coerenza dell'offerta didattico- educativa;

• offrire massimo impegno e competenza per il raggiungimento degli obiettivi di

apprendimento e formativi;

• garantire un carico di lavoro equilibrato e concordato tra i docenti per assicurare il

consolidamento degli apprendimenti;

62

• assicurare impegno da parte dei docenti nel confronto e nella pianificazione delle attività di

verifica e nell’assegnazione dei compiti a casa;

• progettare percorsi curricolari finalizzati al successo scolastico in riferimento alle capacità

di ogni allievo;

• realizzare la flessibilità organizzativa e didattica per migliorarne, così, l’efficacia;

• valutare l’efficacia e l’efficienza delle proposte;

• cercare, d’accordo con la famiglia, le condizioni per rendere il tempo scuola più

corrispondente alle esigenze degli alunni e del territorio;

• creare un clima sereno e positive relazioni interpersonali tra bambini e adulti;

• favorire l’uguaglianza e l’integrazione scolastica di tutti gli alunni;

• favorire l’acquisizione delle competenze da parte degli alunni e autonomia organizzativa;

• in caso di difficoltà, organizzare interventi individualizzati sia come sostegno che come

recupero;

• verificare l’acquisizione delle competenze;

• stabilire momenti e periodi, con cadenze regolari per la valutazione dell’apprendimento,

tenendo conto dell’impegno di ogni alunno

Il Personale non docente SI IMPEGNA a:

g) fornire con trasparenza e tempestività le informazioni richieste nel rispetto dei ruoli e delle

competenze di ciascuno,

h) secondo la normativa della privacy;

i) fornire aiuto nella gestione e nella vigilanza in particolari momenti (laboratori, spettacoli,

animazioni, intervallo, temporanee assenze) in relazione ai propri compiti e tempi di lavoro;

j) garantire la pulizia e l'ordine degli ambienti scolastici;

k) contribuire ad una confortevole e funzionale organizzazione degli spazi scolastici e degli arredi.

La Famiglia per una proficua collaborazione SI IMPEGNA a:

l) riconoscere la figura docente come alleato nel perseguire la formazione e l’educazione

del proprio figlio (disponibilità al colloquio, al confronto propositivo e alla collaborazione

nelle situazioni quotidiane e in relazione a possibili problematiche);

m) manifestare fiducia e rispetto della professionalità docente e del suo operato (accogliere

positivamente le proposte di lavoro, valorizzare/accettare consigli ed interventi educativi,

continuare in famiglia le strategie educative concordate);

n) contenere eventuali tensioni dovute a reciproche incomprensioni o punti di vista diversi

(confronto rispettoso e diretto con il docente interessato tramite richiesta di colloquio

individuale con il coordinatore e/o gli altri docenti);

o) garantire vicinanza e attenzione al cammino scolastico dei figli e sollecitudine nel soddisfare

le richieste degli insegnanti (controllo del diario, dei lavori da svolgere a casa, di eventuali

avvisi e delle richieste specifiche di materiale scolastico);

p) partecipare alle riunioni ordinarie e alla vita scolastica;

q) rispettare il “Regolamento d’Istituto” vigente;

r) riconoscere il valore educativo della scuola;

63

s) riconoscere e rispettare le regole della scuola;

t) collaborare per favorire lo sviluppo formativo dei propri figli, rispettando la libertà

d’insegnamento di ogni docente;

u) verificare l’esecuzione dei compiti e lo studio delle lezioni seguendo le indicazioni

metodologiche degli insegnanti;

v) partecipare agli incontri scuola famiglia;

w) giustificare le assenze;

x) essere disponibili al dialogo con gli insegnanti;

y) controllare e firmare le comunicazioni;

z) condividere gli atteggiamenti educativi analoghi a quelli scolastici;

aa) collaborare alle iniziative della scuola per la loro realizzazione sul piano operativo.

Pertanto la famiglia è consapevole che ricade anche sotto la sua responsabilità impartire ai figli

un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti e che tali responsabilità non vengono meno

per il solo fatto che il figlio sia affidato alla vigilanza di altri nella scuola (art. 2048 c.c.).

La famiglia inoltre è tenuta a risarcire la scuola per i danneggiamenti intenzionali o gli atti di

vandalismo di cui il proprio figlio sia stato con certezza riconosciuto autore o compartecipe. Il

risarcimento del danno non interferisce sull’eventuale sanzione disciplinare.

Gli Alunni SI IMPEGNANO a :

1. rispettare l’orario, di entrata e uscita, stabilito dalla scuola;

2. frequentare regolarmente le lezioni;

3. portare il materiale necessario allo svolgimento delle attività;

4. avere cura del materiale personale, di quello collettivo e dell'ambiente circostante;

5. rispettare i compagni, ascoltarli e aiutarli;

6. rispettare i docenti e i non docenti: esprimersi con un linguaggio verbale e gestuale corretto;

7. ascoltare e seguire le indicazioni di lavoro;

8. vivere i momenti di convivenza sociale (lezioni, laboratori, mensa, intervallo, uscite) nel

rispetto delle norme di comportamento e buona educazione;

9. eseguire con attenzione le consegne date;

10. seguire con attenzione le lezioni, evitando di creare occasioni di disturbo;

11. segnalare dubbi e difficoltà, chiedendo le spiegazioni e i chiarimenti necessari;

12. essere disponibili ad accettare e mettere in pratica i suggerimenti degli insegnanti sul piano

del comportamento e dell'apprendimento;

13. segnalare puntualmente ai genitori e ai propri insegnanti le comunicazioni.;

14. usare correttamente le attrezzature, gli spazi di proprietà comune di tutti;

15. rispettare le regole fissate dall’organizzazione del plesso scolastico;

16. svolgere i compiti assegnati a casa;

17. in caso di assenza informarsi in modo opportuno e completo delle attività svolte nel periodo

di assenza e dei compiti assegnati;

18. rispettare le opinioni altrui anche se non condivise;

19. rispettare tutti gli adulti che si occupano della loro educazione.

64

Sottoscrivendo il Patto, il genitore - affidatario è pienamente consapevole dei doveri e dei diritti

richiamati nel presente documento e le responsabilità in esso dichiarate.

Sottoscrivendo il Patto, il Dirigente Scolastico, in quanto rappresentante legale dell’Istituzione

scolastica “Istituto Comprensivo Statale Ten. Rocco Davia – Salandra” assume l’impegno affinché i

diritti degli alunni e delle famiglie, nel presente documento dichiarati, siano pienamente garantiti.

65

(in base all’art. 3 DPR 235/2007)

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La scuola è l’ambiente educativo e di apprendimento in cui si promuove la formazione di ogni alunno

attraverso l’interazione sociale in un contesto relazionale positivo.

La condivisione delle regole del vivere e del convivere, può avvenire solo con una efficace e fattiva

collaborazione con la famiglia. La scuola, pertanto, perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire

un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di

relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni

finalità educative.

A tal fine, è redatto il presente Patto, stilato secondo le norme e i criteri stabiliti nel Decreto del

Presidente della Repubblica del 21 novembre 2007 n. 235, inteso ad integrare il precedente D.P.R. n.

249 del 24 giugno 1998, Statuto delle studentesse e degli studenti, e che recepisce le indicazioni

proposte nella Circolare MIUR prot. 3602/PO del 31 luglio 2008.

Esso integra il Regolamento di Istituto ed esplicita i doveri nel rapporto tra istituzione scolastica,

studenti e famiglie e trova completamento nel Regolamento di disciplina.

In particolare:

LA SCUOLA nelle figure del Dirigente Scolastico e dei Docenti SI IMPEGNA a:

• assicurare modalità comunicative scuola/famiglia improntate alla chiarezza, nonché

trasparenza (informazione in merito alle linee essenziali del POF e del Regolamento di

Istituto, comunicazioni organizzative);

• assicurare modalità comunicative/relazionali adulto/ragazzo improntate al rispetto, al

confronto ed al dialogo costruttivo (rinforzo dell'autostima, disponibilità all'ascolto, giusta

enfasi sugli sforzi fatti), ma anche al contenimento e alla dissuasione degli atteggiamenti

inadeguati e scorretti;

• mantenere chiarezza e coerenza dell'offerta didattico - educativa;

• offrire massimo impegno e competenza per il raggiungimento degli obiettivi di

apprendimento e formativi;

• garantire un carico di lavoro equilibrato e concordato tra i docenti per assicurare il

consolidamento degli apprendimenti;

• assicurare impegno da parte dei docenti nel confronto e nella pianificazione delle attività di

verifica e nell’assegnazione dei compiti a casa;

66

• controllare l’avvenuta comprensione e assimilazione dei contenuti attraverso domande in

classe, verifica dello studio personale, del lavoro a casa e delle altre attività collegate;

• guidare gli alunni ad acquisire la consapevolezza che l’errore non è un momento negativo,

ma è un momento di crescita e che, attraverso la consapevolezza ed accettazione di esso,

inizia il cammino di miglioramento;

• stabilire con anticipo le verifiche scritte previste, comunicandole agli alunni;

• eseguire la correzione delle verifiche e restituirle agli alunni in tempi brevi;

• adottare metodologie relazionali comuni nei confronti dei ragazzi e avere un atteggiamento

disponibile al dialogo, ma fermo nei confronti del rispetto di regole, alcune delle quali sono:

eseguire i lavori entro il termine stabilito, portare puntualmente il materiale necessario,

disporsi in un atteggiamento di attenzione e di silenzio durante le lezioni, non tenere il

cellulare acceso e comunque mai fuori dallo zaino, non sostare o attardarsi nei corridoi, non

utilizzare strumenti impropri durante attività in cui non servono, alzarsi in piedi in segno di

rispetto all’entrata del docente, spostarsi ordinatamente all’interno della scuola.

Il Personale Non Docente SI IMPEGNA a:

bb) fornire con trasparenza e tempestività le informazioni richieste nel rispetto dei ruoli e delle

competenze di ciascuno secondo la normativa sulla privacy;

cc) fornire aiuto nella gestione e nella vigilanza in particolari momenti (laboratori, spettacoli,

animazioni, intervallo, temporanee assenze) in relazione ai propri compiti e tempi di lavoro;

dd) garantire la pulizia e l'ordine degli ambienti scolastici;

ee) contribuire ad una confortevole e funzionale organizzazione degli spazi scolastici e degli arredi.

La Famiglia per una proficua collaborazione SI IMPEGNA A:

ff) riconoscere la figura docente come alleato nel perseguire la formazione e l’educazione

del proprio figlio (disponibilità al colloquio, al confronto propositivo e alla collaborazione

nelle situazioni quotidiane e in relazione a possibili problematiche);

gg) manifestare fiducia e rispetto della professionalità docente e del suo operato (accogliere

positivamente le proposte di lavoro, valorizzare/accettare consigli ed interventi educativi,

continuare in famiglia le strategie educative concordate);

hh) contenere eventuali tensioni dovute a reciproche incomprensioni o punti di vista diversi

(confronto rispettoso e diretto con il docente interessato tramite richiesta di colloquio

individuale con il coordinatore e/o gli altri docenti);

ii) garantire vicinanza e attenzione al cammino scolastico dei figli e sollecitudine nel soddisfare

le richieste degli insegnanti (controllo del diario, dei lavori da svolgere a casa, di eventuali

avvisi e delle richieste specifiche di materiale scolastico);

jj) collaborare attivamente con i docenti nella condivisione di una comune azione educativa e

formativa;

kk) seguire l’andamento didattico - disciplinare dei figli: prendere visione dei voti e di eventuali

comunicazioni dei docenti, partecipare alle riunioni collegiali (assemblee e Consigli di Classe),

contattare eventualmente i propri rappresentanti, utilizzare proficuamente i colloqui individuali

con i docenti.

67

Pertanto la famiglia è consapevole che ricade anche sotto la sua responsabilità impartire ai figli

un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti e che tali responsabilità non vengono meno

per il solo fatto che il figlio sia affidato alla vigilanza di altri nella scuola (art. 2048 c.c.).

La famiglia inoltre è tenuta a risarcire la scuola per i danneggiamenti intenzionali o gli atti di

vandalismo di cui il proprio figlio sia stato con certezza riconosciuto autore o compartecipe. Il

risarcimento del danno non interferisce sull’eventuale sanzione disciplinare.

Gli Alunni SI IMPEGNANO a :

1. rispettare gli orari delle lezioni;

2. portare il materiale necessario allo svolgimento delle attività;

3. frequentare regolarmente le lezioni;

4. avere cura del materiale personale, di quello collettivo e dell'ambiente circostante;

5. rispettare i compagni, ascoltarli e aiutarli;

6. rispettare i docenti e i non docenti: esprimersi con un linguaggio verbale e gestuale

corretto, ascoltare e seguire le indicazioni di lavoro;

7. vivere i momenti di convivenza sociale (lezioni, laboratori, mensa, intervallo, uscite) nel

rispetto delle norme di comportamento e buona educazione;

8. eseguire con attenzione le consegne date;

9. seguire con attenzione le lezioni, evitando di creare occasioni di disturbo;

10. segnalare dubbi e difficoltà, chiedendo spiegazioni e chiarimenti necessari;

11. essere disponibili ad accettare e mettere in pratica i suggerimenti degli insegnanti sul

piano del comportamento e dell'apprendimento;

12. segnalare puntualmente ai genitori e ai propri insegnanti le comunicazioni;

13. avere cura degli ambienti, degli arredi e del materiale scolastico;

14. seguire il regolamento dei singoli laboratori;

15. seguire il regolamento d’istituto;

16. essere puntuali nel rispettare gli orari scolastici, le scadenze e l’esecuzione dei compiti

assegnati;

17. portare a scuola tutto il materiale richiesto dai docenti, secondo la scansione oraria della

giornata scolastica (diario, libri, quaderni, vocabolari, materiale da disegno, strumenti,

tute, ecc.);

18. in caso di assenza informarsi in modo opportuno e completo delle attività svolte nel

periodo di assenza e dei compiti assegnati;

19. attendere l’arrivo del docente nel cambio delle ore rimanendo in classe e al proprio

posto;

20. seguire con attenzione le attività didattiche, comprese le interrogazioni;

21. partecipare in modo pertinente, attivo e costruttivo al dialogo educativo, in modo tale che

ciascuno studente della classe abbia l’opportunità di esprimersi liberamente.

Sottoscrivendo il Patto, il genitore - affidatario è pienamente consapevole dei doveri e dei diritti

richiamati nel presente documento e delle responsabilità in esso dichiarate.

Sottoscrivendo il Patto, il Dirigente Scolastico, in quanto rappresentante legale dell’Istituzione

scolastica “Istituto Comprensivo Statale Ten. Rocco Davia - Salandra”, assume l’impegno affinché i

diritti degli alunni e delle famiglie, nel presente documento dichiarati, siano pienamente garantiti.

68

69

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

DPR n. 235/07 n. 235, a modifica ed integrazione del DPR n. 249/98

ANNO SCOLASTICO 2015/2016

DELIBERA N. 2 DEL 27/10/2015

PARTE

DIRITTI DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE

Art. 1 Diritto al rispetto

Ogni studente ha il diritto di essere rispettato dai docenti, dai collaboratori scolastici e dai compagni

tutti

Art. 2 Diritto alla tutela

Lo studente ha diritto alla tutela dentro e fuori la scuola. Quest’ultima deve garantire sempre

un’adeguata vigilanza

Art. 3 Diritto allo studio

Ad ogni studente devono essere garantiti ambienti sani, sicuri ed adeguati alle attività proposte; servizi

igienici puliti e dotati di comfort essenziali; laboratori attrezzati con sussidi didattici.

Art. 4 Diritto all’accoglienza

Gli studenti delle classi prime sono accolti con iniziative volte a ridurre il disagio e consentire un

rapido inserimento nella vita della scuola

Art. 5 Diritto alla propria diversità

Gli studenti hanno diritto alla propria diversità anche di natura culturale e ideologica

Art. 6 Diritto ad essere considerati

Gli studenti hanno diritto ad essere considerati persone dotate di sensibilità e senso critico

Art. 7 Diritto a esprimere liberamente

Gli studenti hanno diritto ad esprimere le proprie idee nel rispetto degli altri

Art. 8 Diritto a conoscere

70

Gli studenti hanno diritto a conoscere all’inizio di ogni anno scolastico, gli obiettivi educativi e

didattici, i risultati attesi, i criteri e i metodi di misurazione, verifica e valutazione degli apprendimenti

realizzati. Art. 9 Diritto allo sviluppo

Gli studenti hanno diritto a conoscere le potenzialità di ognuno e al recupero di situazioni di

svantaggio culturale

Art. 10 Diritto a conoscere i risultati

Gli studenti hanno diritto a conoscere i risultati, motivati dal docente, delle verifiche

Art. 11 Diritto alla salvaguardia della salute,

Gli studenti hanno diritto alla salvaguardia della salute, rispettando le norme vigenti in materia

Art. 12 Diritto all’integrazione e alla solidarietà

Gli studenti portatori di handicap hanno diritto all’integrazione e alla solidarietà

DOVERI DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE

Art. 13 Gli studenti hanno il dovere di utilizzare correttamente le strutture ed i sussidi didattici, in

modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola

Art. 14 Gli studenti sono tenuti ad avere lo stesso rispetto che chiedono per se stessi anche nei

confronti di tutte le componenti scolastiche

Art. 15 Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere ai vari impegni

di studio

Art. 16 Gli studenti devono venire a scuola forniti di materiale didattico (libri, attrezzi da disegno,

etc.)

Art. 17 Gli studenti devono mantenere un comportamento corretto non solo durante le lezioni, ma

anche quando entrano a scuola, nei corridoi, durante la ricreazione, nei cambi d’ora, durante le attività

extrascolastiche (visite guidate e viaggi di istruzione, nei musei, mostre, etc.), negli spostamenti verso

la palestra

Art. 18 Gli studenti devono curare l’igiene della persona e indossare un abbigliamento decoroso

Art. 19 Gli studenti devono rispettare gli ambienti scolastici

Art. 20 Gli studenti non devono disturbare il normale svolgimento delle lezioni

PARTE

Art. 21 Finalità

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

Compito istituzionale della scuola è educare. Ogni provvedimento disciplinare ha sempre, pertanto,

finalità educative e mira a rafforzare il senso di responsabilità individuale. La responsabilità

disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni senza prima essere invitato ad

esporre le proprie ragioni. Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all’infrazione commessa,

ispirate al principio della gradualità e della riparazione del danno. La sanzione deve essere irrogata in

71

modo tempestivo per assicurarne la comprensione e, quindi, l'efficacia. Le sanzioni possono essere

inflitte anche per mancanze commesse fuori della scuola, sempre che collegate a eventi o circostanze

la cui gravità ha una evidente ripercussione sull'ambiente scolastico. La successione delle sanzioni

non é automatica. Mancanze lievi possono rimanere, infatti, oggetto di sanzioni lievi, anche se

reiterate. In nessun caso può essere sanzionata la libera espressione del proprio pensiero correttamente

manifestata. Nessun provvedimento disciplinare è preso senza prima aver contattato la famiglia o

l’autorità giudiziaria o i servizi sociali nel caso la famiglia non sia in grado di provvedere

all’educazione dei propri figli.

Art. 22 Corrispondenza infrazione/sanzione/soggetti competenti

INFRAZIONI DI I

LIVELLO

fatti occasionali

SANZIONI SOGGETTI COMPETENTI

AD EROGARE LE

SANZIONI

Inadempienza nello

svolgimento dei compiti

assegnati a scuola e a casa

Mancanza del materiale

occorrente

Abbigliamento non consono

all’ambiente scolastico

Rimprovero verbale del docente

Consegna di lavoro aggiuntiva

Comunicazione alla famiglia

Docente

Dirigente scolastico

Atteggiamento di

disattenzione, disinteresse e

dispersione che reca

disturbo all’attività didattica

e al dialogo educativo

Rimprovero verbale del docente

Consegna di lavoro aggiuntiva

Comunicazione alla famiglia

Docente

Dirigente scolastico

Ritardi ed assenze ingiustificate

Discontinuità nella frequenza

o frequenza saltuaria

inadeguatamente motivata o

giustificata

Rimprovero verbale del docente

Consegna di lavoro aggiuntiva

Comunicazione alla famiglia

Docente

Dirigente scolastico

Inosservanza delle norme di

sicurezza

Rimprovero verbale del docente

Comunicazione alla famiglia Docente

Dirigente scolastico

Inosservanza delle norme del

Regolamento di Istituto

Rimprovero verbale del docente

Comunicazione alla famiglia Docente

Dirigente scolastico

Falsificazione di firme o di

contenuti di comunicazioni

Nota informativa alla famiglia da

parte del Dirigente scolastico Dirigente scolastico

Omissione nella trasmissione

delle comunicazioni a casa

Nota informativa alla famiglia

da parte del Dirigente scolastico

Dirigente scolastico

Danneggiamento di beni (locali,

suppellettili, strutture, materiali

parte del Dirigente scolastico,

con richiesta di riparare il Dirigente scolastico

72

e sussidi didattici) della scuola o

appartenenti a compagni,

docenti e personale in genere

danno a proprie spese o di

eventuale risarcimento

Alterazioni delle condizioni

igieniche dei locali scolastici

Annotazione sul Registro di

classe da parte del docente e

rimprovero da parte del

Dirigente scolastico

Docente

Dirigente scolastico

Offese verbali o comportamenti

violenti, intimidatori o

discriminatori nei confronti dei

compagni e del personale della

scuola in genere

Annotazione sul Registro di

classe da parte del docente e

rimprovero da parte del

Dirigente scolastico

Docente

Dirigente scolastico

INFRAZIONI DI II

LIVELLO

recidiva nel comportamento

SANZIONI SOGGETTI COMPETENTI

AD EROGARE LE

SANZIONI

Inadempienza nello

svolgimento dei compiti

assegnati a scuola e a casa

Mancanza del materiale

occorrente

Abbigliamento non consono

all’ambiente scolastico

Rimprovero con annotazione

scritta sul Registro di classe da

parte del docente, controfirmata

dal Dirigente scolastico e

convocazione della famiglia con

cartolina postale

Esclusione da attività

extrascolastiche, comprese

quelle agonistiche e sportive

Esclusione dalla partecipazione

a visite guidate e viaggi di

istruzione

Docente

Dirigente scolastico

Atteggiamento di

disattenzione, disinteresse e

dispersione che reca disturbo

all’attività didattica e al

dialogo educativo

Rimprovero con annotazione

scritta sul Registro di classe

da parte del docente,

controfirmata dal Dirigente

scolastico e convocazione

della famiglia con cartolina

postale

Esclusione da attività

extrascolastiche, comprese

quelle agonistiche e sportive

Esclusione dalla partecipazione

a visite guidate e viaggi di

istruzione

Docente

Dirigente scolastico

73

Ritardi ed assenze ingiustificate

Discontinuità nella frequenza

o frequenza saltuaria

inadeguatamente motivata o

giustificata

Rimprovero con annotazione

scritta sul Registro di classe

da parte del docente,

controfirmata dal Dirigente

scolastico e convocazione

della famiglia con cartolina

postale

Docente

Dirigente scolastico

Inosservanza

sicurezza delle norme di Rimprovero con annotazione

scritta sul Registro di classe da

parte del docente, controfirmata

dal Dirigente scolastico e

convocazione della famiglia con

cartolina postale

Docente

Dirigente scolastico

Inosservanza delle norme del

Regolamento di Istituto

Rimprovero con annotazione

scritta sul Registro di classe

da parte del docente,

controfirmata dal Dirigente

scolastico e convocazione

della famiglia con cartolina

postale

Docente

Dirigente scolastico

Falsificazione di firme o di

contenuti di comunicazioni

Rimprovero con annotazione

scritta sul Registro di classe

da parte del docente,

controfirmata dal Dirigente

scolastico e convocazione

della famiglia con cartolina

postale

Docente

Dirigente scolastico

Omissione nella trasmissione

delle comunicazioni a casa

Rimprovero con annotazione

scritta sul Registro di classe

da parte del docente,

controfirmata dal Dirigente

scolastico e convocazione

della famiglia con cartolina

postale

Docente

Dirigente scolastico

Danneggiamento di beni

(locali, suppellettili, strutture,

materiali e sussidi didattici)

della scuola o appartenenti a

compagni, docenti e personale

in genere

Rimprovero con annotazione

scritta sul Registro di classe da

parte del docente, controfirmata

dal Dirigente scolastico e

convocazione della famiglia

con cartolina postale, con

richiesta di riparare il danno a

proprie spese o di eventuale

risarcimento

Esclusione da attività

extrascolastiche, comprese

quelle agonistiche e sportive

Docente

Dirigente scolastico

74

Esclusione dalla partecipazione

a visite guidate e viaggi di

istruzione

Alterazioni delle condizioni

igieniche dei locali della scuola

in genere

Rimprovero con annotazione

scritta sul Registro di classe

da parte del docente,

controfirmata dal Dirigente

scolastico e convocazione

della famiglia con cartolina

postale

Docente

Dirigente scolastico

Offese verbali o

comportamenti violenti,

intimidatori o discriminatori

nei confronti dei compagni e

del personale della scuola in

genere

Rimprovero con annotazione

scritta sul Registro di classe

da parte del docente,

controfirmata dal Dirigente

scolastico e convocazione

della famiglia con cartolina

postale

Docente

Dirigente scolastico

INFRAZIONI DI III

LIVELLO

recidiva nel comportamento

SANZIONI

SOGGETTI COMPETENTI

AD EROGARE LE

SANZIONI

Gravi e reiterate offese verbali

o comportamenti violenti,

intimidatori o discriminatori

nei confronti dei compagni e

del personale della scuola in

genere

Allontanamento fino a tre

giorni, senza obbligo di

frequenza (dopo la terza

annotazione scritta)

Consiglio di Classe, convocato

dal Dirigente scolastico, anche

su richiesta della maggioranza

dei docenti che compongono il

Consiglio

Gravi e reiterate infrazioni tali

da disturbare il buon

andamento della vita scolastica

o da creare pericolo per

l’incolumità degli altri

Allontanamento fino a tre

giorni, senza obbligo di

frequenza (dopo la terza

annotazione scritta)

Consiglio di Classe, convocato

dal Dirigente scolastico, anche

su richiesta della maggioranza

dei docenti che compongono il

Consiglio

Gravi infrazioni di rilevanza

civile e penale (atti lesivi

dell’integrità fisica e

psicologica; manifestazioni di

razzismo, xenofobia,

intolleranza; diffamazioni;

istigazione all’illecito;

provocazione di risse; atti

contro la proprietà privata e

pubblica; atti contro la

pubblica decenza; uso e

spaccio di stupefacenti;

falsificazione di documenti e

firme ufficiali;

alterazione o furto di documenti

ufficiali; etc.)

Allontanamento fino a quindici

giorni, con richiesta di riparare

il danno a proprie spese o di

eventuale risarcimento

Consiglio di Classe, convocato

dal Dirigente scolastico

Allontanamento oltre i quindici

giorni, con richiesta di riparare

il danno a proprie spese o di

eventuale risarcimento

Consiglio di Istituto, convocato

dal

Dirigente Scolastico, su

richiesta del

Consiglio di Classe

75

Gravi atti di violenza, connotati

da particolare intensità, tali da

determinare seria apprensione a

livello sociale e da non

consentire interventi per un

reinserimento responsabile e

tempestivo nella comunità

scolastica l’anno scolastico

Allontanamento fino al termine

delle lezioni

Allontanamento fino al termine

delle lezioni ed esclusione dallo

scrutinio finale, con mancata

ammissione all’Esame di Stato

Consiglio di Istituto, convocato

dal Dirigente Scolastico, su

richiesta del Consiglio di

Classe

Mancanze disciplinari

commesse durante la sessione

d’esame

Commissione d’Esame

applicabili anche a candidati

esterni

Art. 23 Modalità di irrogazione delle sanzioni

Prima di irrogare una sanzione disciplinare è necessario che l’alunno esponga le proprie ragioni

verbalmente o per iscritto, anche in presenza dei suoi genitori. Gli organi collegiali sanzionano senza

la presenza dell’alunno e dei suoi genitori, solo dopo aver avuto notizia delle ragioni del primo e aver

informato i secondi. L’allontanamento dalle lezioni può essere parziale, prevedendo anche la sola non

partecipazione ad attività didattiche che si svolgano fuori dalla scuola come competizioni agonistiche

e sportive, visite guidate, viaggi di istruzione. Su proposta del Consiglio di Classe, può essere offerta

all’alunno la possibilità di convertire l’allontanamento in attività a favore della comunità scolastica.

La sanzione alternativa deve essere accettata per iscritto dai genitori. L’allontanamento dalle lezioni

è comunicato per iscritto ai genitori dal Dirigente Scolastico, con l’indicazione delle motivazioni,

delle modalità e delle date stabilite per la sanzione. Quando previsto, l’alunno è tenuto a riparare o

ripagare il danno, anche con un suo personale coinvolgimento in orario extrascolastico o durante

l’intervallo.

Art. 24 Ricorsi

Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da chiunque vi abbia interesse entro quindici giorni

dalla comunicazione dell’irrogazione della sanzione all’Organo di Garanzia, interno all’istituzione

scolastica. In tal caso l’Organo di Garanzia deve esprimersi nei successivi dieci giorni. Qualora

l’organo di garanzia non decida entro tale termine la sanzione deve ritenersi confermata.

L’impugnazione non incide sull’esecutività della sanzione disciplinare eventualmente irrogata.

Art. 25 Composizione dell’Organo di Garanzia

L’Organo di Garanzia interno alla scuola è composto da tre docenti indicati dal Collegio dei Docenti,

da tre genitori indicati dal Consiglio di Istituto e dal Dirigente Scolastico che lo presiede. L'Organo

di Garanzia resta in carica per due anni scolastici e decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse,

anche in materia di conflitti interni in merito all'applicazione del presente Regolamento.

Art. 26 Funzionamento dell'Organo di Garanzia

L’Organo di Garanzia è convocato, ogni volta che ciò risulti necessario, dal Dirigente Scolastico che

provvede a designare il segretario verbalizzante. L'avviso di convocazione va fatto pervenire ai

componenti l'Organo per iscritto almeno quattro giorni prima della seduta. Per la validità della seduta

è richiesta la presenza di metà più uno dei componenti. Il componente impedito ad intervenire deve

far pervenire al Presidente dell'Organo, possibilmente per iscritto e prima della seduta, la motivazione

giustificativa dell'assenza. Ciascun componente l'Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto.

L'espressione del voto è palese. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Non è prevista

76

l'astensione che invece è obbligatoria quando i componenti l’Organo abbiano

irrogato la sanzione o siano genitori di studenti coinvolti nell’impugnazione.

Qualora l'avente diritto avanzi ricorso, che deve essere presentato per iscritto, il

Presidente dell’Organo, preso atto dell'istanza inoltrata, convoca mediante lettera i

componenti l'Organo non oltre dieci giorni dalla presentazione del ricorso

medesimo. Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, assume

accuratamente tutti gli elementi utili allo svolgimento dell'attività dell'Organo.

L'esito del ricorso è comunicato per iscritto all'interessato. L’esito del ricorso può

essere impugnato presso l’Organo di Garanzia di livello regionale per la

valutazione di legittimità entro quindi giorni.

Vedi Regolamento d’Istituto: PARTE IX - VISITE GUIDATE E

VIAGGI DI ISTRUZIONE

Revisione PTOF 2016/17 - Annualità 2017/18 approvata dal C.I. in data 9.11.2017