ISTITUTO COMPRENSIVO “TEN. ROCCO DAVIA” di … 2017-18.pdf · 2017-11-18 · L’Istituto...
Transcript of ISTITUTO COMPRENSIVO “TEN. ROCCO DAVIA” di … 2017-18.pdf · 2017-11-18 · L’Istituto...
ISTITUTO COMPRENSIVO “TEN. ROCCO DAVIA”
di SALANDRA (Matera) Via C. Menotti, snc – 75017 SALANDRA
Tel. +39 0835 673027 - Fax +39 0835 673027 E-mail [email protected] PEC [email protected]
con Sezioni Associate in Calciano e San Mauro Forte
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016-
2019
Approvato con Delibera del Consiglio d’Istituto n. 2 del 22/12/2015
Variazioni a.s. 2016/17 approvate dal C.I. in data 26/10/2016
Variazioni a.s. 2017/18 approvate dal C.I. in data 09/11/2017
1) PREMESSA
STRUTTURA DEL PTOF 2016/19
2) DIMENSIONE TERRITORIALE
a) Informazioni sull’Istituto Comprensivo
b) Dati generali delle sedi
c) La popolazione scolastica
d) Il contesto socio-culturale
3) DIMENSIONE PEDAGOGICO- CURRICULARE
e) Finalità generale e obiettivi dell’Offerta
f) Finalità Sc. dell’Infanzia – Primaria – Sec. I Grado
g) Obiettivi specifici di apprendimento (Cogniti e metacognitivi)
h) L’offerta formativa triennale: progetti d’Istituto
i) Piano annuale visite guidate e viaggi d’istruzione
3.1) L’inclusione
3.2) Protocollo Accoglienza alunni stranieri
3.3) Valutazione e certificazione delle competenze
4) DIMENSIONE ORGANIZZATIVA E AMMINISTRATIVA
Il personale docente
Organigramma/funzionigramma
L’area amministrativa:
a) Segreteria
b) Funzionamento
Rapporti scuola-famiglia
Fabbisogno delle risorse umane
5) ALLEGATI
All. 1
➢ Curricolo verticale d’Istituto
All. 2
➢ PAI - Piano Annuale d’Inclusione
a) Atto indirizzo del D.S
➢ Piano di Miglioramento (PDM)
➢ Formazione personale docente e ATA
a) Premessa
b) Piano MIUR per la formazione dei docenti 2016/19
c) Piano delle attività formative per il Personale docente e ATA
d) Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali
e) Il monitoraggio
f) Criteri per la formazione del personale
2
g) PNSD – Piano triennale d’intervento
All. 3
➢ Carta dei Servizi
➢ Regolamento d’Istituto
a) Patto di corresponsabilità:
1) Sc. dell’Infanzia
2) Sc. Primaria
3) Sc. Sec. I Grado
➢ Statuto Studenti/Studentesse
a) Regolamento Viaggi d’Istruzione
3
Sommario PREMESSA……………………………………………………….……………………………………5
DIMENSIONE TERRITORIALE
INFORMAZIONI SULL’ISTITUTO COMPRENSIVO……………………………………………….6
DATI GENERALI SULLE SEDI…………………………………………….…...……………………7
POPOLAZIONE SCOLASTICA……………………………………………………………………….9
FINALITÀ SCUOLA PRIMARIA ......................................................................................................... 11
OFFERTA TRIENNALE ...................................................................................................................3214
PIANO ANNUALE VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE………..……………………..24
L'INCLUSIONE……………………………………………………………………………………….26
INCLUSIONE SCOLASTICA - D.Leg.vo . n. 66/17 6...……………….…………………….………27
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA STRANIERI…..…………………………………………………30
LA VALUTAZIONE (DIMENSIONE COGNITIVA E… METACOGNITIVA)..…………………..38
VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (D. Leg.vo n. 62/2017)............5142
DIMENSIONE ORGANIZZATIVA - DOCENTI PER SEDI…………….…………………………..57
ORGANIGRAMMA/FUNZIONIGRAMMA……………….………………………….……………..60
AREA AMMINISTRATIVA………………………………………………………………………….66
FABBISOGNO DELLE RISORSE UMANE…………………………………………………………67
ALLEGATI:
N. 1 - CURRICULUM VERTICALE D’ISTITUTO………………….…………………………..…..72
N. 2 - PAI-PDM – PNSD…………………………………………………………………………… 164
N. 3 - CARTA SERVIZI -REGOL. IST. – STATUTO…………………………………….………..202
PREMESSA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell'identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche definito ai sensi di quanto previsto dalla Legge
107/2015.
E’ elaborato dal Collegio Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle
scelte di gestione e amministrazione del Dirigente Scolastico.
Ha durata triennale ed è rivedibile annualmente entro il mese di ottobre di ciascun anno
scolastico.
E’ approvato dal Consiglio di Istituto.
Il P.T.O.F., in relazione al Rapporto Annuale di Autovalutazione (R.A.V.) e al conseguente
Piano di Miglioramento (P.D.M.):
✓ Esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa.
✓ È coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi.
✓ Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale.
✓ Mette in atto il Piano di Miglioramento elaborato nel R.A.V. .
✓ Elabora il Potenziamento dell’Offerta Formativa.
✓ Promuove finalità, princìpi e strumenti previsti nel Piano Nazionale Scuola Digitale.
✓ Programma le attività formative rivolte al personale docente e Ata.
✓ Presenta il fabbisogno di:
➢ posti comuni e di sostegno dell’Organico dell’Autonomia;
➢ potenziamento dell'offerta formativa;
➢ del personale ATA;
➢ infrastrutture, attrezzature, materiali.
Il piano sarà sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti
d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR.
Verrà, infine, pubblicato nel portale unico dei dati della scuola e diffuso alla comunità, sia
scolastica che civile, attraverso il sito web dell’istituto.
5
DIMENSIONE TERRITORIALE
INFORMAZIONI SULL’ISTITUTO COMPRENSIVO
L’Istituto Comprensivo “Ten. Rocco Davia” si costituisce nell’anno scolastico 2000/2001 con
Decreto del Provveditore n.168 del 11/08/2000 e unifica i tre gradi di scuola presenti nella comunità
di Salandra: Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria I grado.
Dall’Anno Scolastico 2009/2010 ne sono entrate a far parte la Scuola dell’Infanzia, la Scuola
Primaria e la Scuola Secondaria di 1° Grado del Comune di San Mauro Forte e dall’anno scolastico
2015/16 le scuole di Calciano.
La Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria di Salandra sono ubicate nello stesso edificio
sito in Corso Dante, rispettivamente al piano terra e al primo e secondo piano. L’edificio al piano terra
accoglie anche il refettorio con annessa cucina. L’ex palestra dell’edificio, completamente
ristrutturata, è adibita a Cineteatro ed utilizzata per le diverse attività didattiche.
La Scuola Secondaria I grado occupa uno stabile adiacente sito in Via Menotti, collegato al
primo da una passerella. E’ dotata di palestra, di laboratorio multimediale, aula magna, aula di musica.
Dall’anno scolastico 2015/2016, per lavori di ristrutturazione dell’edificio di via Dante,
tutte le attività didattiche e di Segreteria-Dirigenza si svolgono, temporaneamente, nell’edificio
di via Menotti.
L’edificio scolastico di San Mauro Forte, che riunisce i tre ordini di scuola, è ubicato in Via
Papa Giovanni XXIII. E’ strutturato su due livelli intercomunicanti, ma indipendenti; attualmente la
Scuola Primaria, quella dell’Infanzia e la Scuola Secondaria si trovano al piano inferiore, dato l’esiguo
numero degli alunni. Un secondo edificio, collegato al primo, accoglie il refettorio, un ampio salone
e la palestra. L’intera struttura è circondata da un cortile con piccoli spazi verdi.
L’edificio di Calciano è ubicato in via Roma, principale via del paese, e risulta completamente
ristrutturato fra gli anni 2002/2003.
La Scuola dell’Infanzia consta di un salone ingresso, utilizzato per attività ludiche e di
drammatizzazioni, una sezione, un ripostiglio e una cucina.
La Scuola Primaria ha a disposizione, al pianoterra:
➢ n. 5 locali adibiti ad aule scolastiche;
➢ un’aula-laboratorio con la LIM
➢ un ampio salone per drammatizzazioni e spettacoli, una sala insegnanti.
L’entrata della Scuola Secondaria di I° grado, preceduta da una scalinata esterna, non molto
ripida, è situata all’interno della villetta parco giochi. Subito dopo, un’altra scalinata conduce verso
un corridoio che fiancheggia tre aule ampie e luminose, ciascuna delle quali ben attrezzata e
funzionale. La scuola tra l’altro comprende un laboratorio di informatica, una biblioteca, una piccola
sala professori: risponde pienamente alle esigenze scolastiche e costituisce senz’altro un importante
punto di riferimento per l’intera comunità.
6
DATI GENERALI DELLE SEDI
(Numero sezioni/classi, monte ore e orario di funzionamento, numero alunni e docenti.)
SALANDRA
Grado Numero
sezioni/classi
Monte ore settimanale e
orario funzionamento
Numero
alunni
Numero
docenti
Scuola
Infanzia
QUATTRO 40 ORE SETT.(dal Lun. al Ven.)
8.30/16.30 con mensa
n. 63 n.10
Scuola
Primaria
SEI n. 112 n.12
Classe I sez. A 40 ORE SETT. (tempo pieno)
dal Lun. al Ven. 8.25/16.25
con mensa
Classe II sez. A
Classe III sez. A
Classe IV sez. A
Classe V sez. A
Classe V sez. B
27 ORE SETT. (tempo normale)
Lun/Merc/Sab 8.25-12.25
Mart/Giov/Ven 8.25-13.25
Scuola
Secondaria
I grado
QUATTRO n. 77 n.13
Classe I sez. A 36 ORE SETT. (tempo prolung.)
Lun/Merc/Ven/Sab 8.30/13.30
Mart/Gio 8.30/16.30 con mensa
Classe II sez. A
Classe II sez. B
Classe III sez. A
30 ORE SETT. (tempo normale)
Dal Lunedì al Sabato 8.30-13.30
SAN MAURO FORTE
Grado Numero
sezioni/classi
Monte ore settimanale
e orario funzionamento
Numero
alunni
Numero
docenti
Scuola
Infanzia
UNA 40 ORE SETT.
dal Lun. al Ven.
8.30/16.30 con mensa
n.10 n.3
Scuola
Primaria
TRE Classe I sez. A
Pluriclasse II-III sez A
Pluriclasse IV-V sez A
40 ORE SETT.(tempo pieno)
Lun/Mar/Gio/Ven
8.30-16.30 con mensa
Mer/Sabato 8.30-12.30
n. 40 n.9
Scuola
Secondaria
I grado
DUE Classe I sez. A
Pluriclasse II-III sez. A
36 ORE SETT. (tempo prol.)
Lun/Mer/Ven/Sab
n.19 n.12
7
8.30-13.30
Mar/Gio 8.30/16.30
con mensa
CALCIANO
Grado Numero sezioni/classi Monte ore settimanale
e orario funzionamento
Numero
alunni
Numero
docenti
Scuola
Infanzia
UNA 40 ORE SETT.
dal Lun. al Ven. 8.30/16.30
con mensa
n.12 n.3
Scuola
Primaria
DUE pluriclasse I-II-III sez. A
pluriclasse IV-V sez. A
27 ORE SETT. (tempo normale)
Lun/Mer/Gio/Ven
8.30-13.30
Mart. 8.30-16.30
n. 21 n.5
Scuola
Secondaria
I grado
UNA pluriclasse I-II sez. A
36 ORE SETT. (tempo prolungato)
Lun/Mer/Ven/Sab 8.30-
13.30
Mar/Gio 8.30/16.30
con mensa
n.7 n.10
8
LA POPOLAZIONE SCOLASTICA
La popolazione scolastica complessiva del nostro I.C. nell’a.s. 2017/2018 è di 361 alunni (252
alunni di Salandra, 69 di San Mauro Forte e 40 di Calciano.
Sono presenti studenti con cittadinanza non italiana, di nazionalità albanese, rumena e africana
e ciò costituisce motivo di scambio interculturale e di integrazione, nonché di individuazione di scelte
strategiche che promuovano una concreta cultura dell’accoglienza e dell’inclusione.
CALCIANO
11%
TOTALE ALUNNI 361
S. MAURO FORTE 19%
S. MAURO FORTE
SALANDRA 70%
SALANDRA
CALCIANO
IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE
Salandra, sede dell'I.C., San Mauro Forte e Calciano, sono piccoli centri di collina
dell’entroterra materano. Per le loro caratteristiche orografiche, presentano insufficienti collegamenti
con i centri viciniori e con il capoluogo di provincia.
Ciò è motivo di disagio sia dal punto di vista logistico per i docenti che devono raggiungere le
sedi di lavoro sia dal punto di vista didattico, per le difficoltà nei momenti di confronto, di
collaborazione e scambio culturale.
Negli ultimi anni si è registrato un accentuato decremento demografico legato alle scarse
opportunità di lavoro. Il tasso di disoccupazione dei tre Comuni è piuttosto alto e ciò costituisce un
limite anche nelle proposte di attività extra scolastiche che prevedono un contributo economico delle
famiglie. Sul territorio sono comunque presenti varie strutture pubbliche e private a carattere sportivo,
ricreativo e culturale: biblioteca, cine/teatro, palazzetto dello sport, palestre, campi da calcio.
Vi operano anche diverse associazioni culturali, sportive, religiose e di volontariato frequentate
dai ragazzi, che arricchiscono la loro formazione.
Buona la collaborazione con gli Enti locali e le suddette associazioni.
9
FINALITÀ E OBIETTIVI DELL’OFFERTA
La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno
dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della
conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento
attivo degli studenti e delle famiglie.
Il sistema scolastico assume come orizzonte di riferimento il seguente quadro delle
COMPETENZE CHIAVE per l’apprendimento permanente definite dal PARLAMENTO
EUROPEO e dal CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA (Raccomandazione del 18 dicembre
2006):
1) comunicazione nella madrelingua
2) comunicazione nelle lingue straniere
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
4) competenza digitale
5) imparare a imparare
6) competenze sociali e civiche
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità
8) consapevolezza ed espressione culturale.
Tali competenze si intrecciano con LE COMPETENZE DI CITTADINANZA che
fanno da sfondo alle Indicazioni 2012:
➢ Imparare ad imparare
➢ Progettare
➢ Comunicare
➢ Collaborare e partecipare
➢ Agire in modo autonomo e responsabile
➢ Risolvere problemi
➢ Individuare collegamenti e relazioni
➢ Acquisire e interpretare l’informazione
10
FINALITÀ SCUOLA DELL’INFANZIA
• Sviluppo dell’identità
• Sviluppo dell’autonomia
• Sviluppo delle competenze
• Sviluppo della cittadinanza attiva
FINALITÀ SCUOLA PRIMARIA
Promozione del pieno sviluppo della persona e padronanza delle abilità fondamentali dei linguaggi
comunicativi e delle singole discipline.
▪ Acquisire consapevolezza di sé e progressivo senso di responsabilità
▪ Sviluppare autonomia di giudizio
▪ Sviluppare e promuovere il confronto interpersonale
▪ Promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva
▪ Riconoscere la diversità delle persone e delle culture come ricchezza
FINALITÀ SCUOLA SECONDARIA I GRADO
Educare, formare, orientare.
• Sostenere il preadolescente nella costruzione della propria identità
• Sviluppare in modo globale ed integrato la personalità del preadolescente
• Offrire conoscenze e abilità disciplinari e trasversali
• Prevenire disadattamenti ed abbandoni
• Aiutare il preadolescente a superare i confini del proprio mondo e a confrontarsi con gli altri
senza pregiudizi
• Fornire strumenti di consapevolezza in vista di scelte future.
11
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
L’Istituto Comprensivo individua per ogni grado di scuola i seguenti obiettivi specifici di
apprendimento, distinti in cognitivi e metacognitivi:
COGNITIVI
OBIETTIVI COMPETENZE STRATEGIE
COMPRENSIONE
Intesa sia come decodifica dei
messaggi che come
interpretazione
Cogliere, in ogni situazione
comunicativa, le
informazioni esplicite ed
implicite ed i concetti
fondamentali.
Saper operare confronti e
stabilire relazioni tra fatti,
fenomeni e situazioni
problematiche
Comprendere il linguaggio
specifico e gli strumenti
propri di ogni singola
disciplina
Costante esercizio con l’uso di
schede operative di
comprensione analitica e con
elaborazioni personali.
Uso di materiale strutturato per
uno studio comparato tra fatti e
fenomeni storico-letterari e
tecnico-scientifici
Esercitazione per
l’appropriazione del lessico
specifico
PRODUZIONE
Intesa come capacità di cogliere
qualsiasi oggetto di osservazione,
farlo proprio e riproporlo in
maniera originale
Rielaborare le proprie
esperienze di studio in
modo personale
Servirsi delle tecniche e del
lessico dello specifico
disciplinare
Rispondere in maniera
pertinente
Esercizio costante per acquisire
padronanza nell’uso delle diverse
tecniche operative
CONOSCENZA Intesa come capacità di indagare
su stessi e sulla realtà circostante
per poterla governare
Organizzare le proprie
conoscenze in modo
sistematico in un quadro
Tematico.
Porre in relazione fatti e
fenomeni uguali, affini e
diversi
Scelta di proposte culturali
significative per gli alunni.
Sviluppo di argomenti da loro
proposti.
12
METACOGNITIVI
OBIETTIVI COMPETENZE STRATEGIE
Rafforzare la
PARTECIPAZIONE
intesa sia come atteggiamento
interattivo nelle diverse situazioni
di insegnamento/apprendimento sia
come senso di responsabilità
nella gestione organizzativa della
classe
Saper ascoltare in modo
attivo e costruttivo
Saper intervenire,
rispettando il proprio
turno
Saper esprimere la propria
opinione rispettando
quella altrui
Coinvolgimento nelle
discussioni guidate
Assegnazione di incarichi di
responsabilità
Valorizzazione del contributo
personale
Attribuzione di ruoli specifici
nelle attività di gruppo
Promuovere
l’INTERESSE
inteso come sviluppo di un
atteggiamento di curiosità verso le
conoscenze al fine di iniziare a
dare figura al proprio progetto di
vita secondo le proprie
inclinazioni e saper cogliere il
valore individuale e sociale dello
studio
Disporsi spontaneamente
all’ascolto attivo
Offrire spunti utili
per discussioni di gruppo
Farsi promotore di proposte
operative intelligenti
Coinvolgimento in ogni situazione
di insegnamento/apprendimento
Valorizzazione del proprio
contributo in lavori di gruppo,
progetti comuni, giochi di squadra
OFFERTA TRIENNALE
IN RIFERIMENTO AGLI OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
INDICATI DALLA LEGGE n. 107/2015
ORIENTAMENTO
INTERCULTURA E
INCLUSIONE
RECUPERO
POTENZIAMENTO
I PROGETTI
CORPO IN
MOVIMENTO
D’ISTITUTO
LEGALITA'
PROMOZIONE DEL BEN-ESSERE
AMBIENTE
E
TERRITORIO
OBIETTIVI prioritari, comma n. 7 Legge 107/2015
PROGETTI D’ISTITUTO
A. valorizzazione e potenziamento delle
competenze linguistiche, con particolare
riferimento all'italiano nonché alla lingua
inglese e ad altre lingue dell'Unione
europea……
B. potenziamento delle competenze
matematicologiche e scientifiche
C. potenziamento delle competenze nella pratica e
nella cultura musicali…
D. sviluppo delle competenze digitali degli alunni,
con particolare riguardo al pensiero
computazionale
POTENZIAMENTO
E RECUPERO
OBIETTIVI prioritari, comma n. 7 Legge 107/2015 PROGETTI D’ISTITUTO
d) Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza
attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto
delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno
dell’assunzione di responsabilità nonché della
solidarietà e della cura dei beni comuni e della
consapevolezza dei diritti e dei doveri
l) Prevenzione e contrasto della dispersione
scolastica, di ogni forma di discriminazione
e del bullismo, anche informatico; potenziamento
dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli
alunni con bisogni educativi speciali attraverso
percorsi individualizzati e personalizzati anche con il
supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari
ed educativi del territorio e delle associazioni di settore
e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il
diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca
il 18 dicembre 2014
LEGALITA’
INTERCULTURA-INCLUSIONE
OBIETTIVI prioritari, comma n. 7 Legge 107/2015
PROGETTI D’ISTITUTO
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati
alla conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del
patrimonio e delle attività culturali
m) valorizzazione della scuola intesa come comunità
attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e
aumentare l’interazione con le famiglie e con la
comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo
settore e le imprese
AMBIENTE E TERRITORIO
OBIETTIVI prioritari, comma n. 7 Legge 107/2015
PROGETTI D’ISTITUTO
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo
di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con
particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione
fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto
allo studio degli studenti praticanti attività sportiva
agonistica
CORPO IN MOVIMENTO
PROMOZIONE DEL BEN-ESSERE
RECUPERO/POTENZIAMENTO
Titolo Progetto Tipologia di
progetto
Destinatari DOCENTE/I
HAPPY ENGLISH CURRICULARE III SEZIONE
SC. INFANZIA -
SALANDRA
MASIELLO O.
ZAGARIA D.
ZAGARIA M.
‘’HELLO
CHILDREN’’ CURRICULARE SC. INFANZIA
CALCIANO
MONTESANO A.
CENTOLA ROSA
IMPARO LA
MATEMATICA
DIVERTENDOMI
(RECUPERO
MATEMATICA)
EXTRACURR. GRUPPO ALUNNI
CLASSE III A
SC. PRIMARIA SALANDRA
DARAIO C.
LAURIA A.
IL LINGUAGGIO
DELLE FIABE
CURRICULARE
EXTRACURR.
CLASSE I
SC. PRIMARIA SALANDRA
GARAGUSO M.
MARZARIO R.
UN LIBRO PER
SOGNARE CURRICULARE
CLASSE III SC. PRIMARIA SALANDRA
TERRANOVA M.
LAURIA A.
UN’OPPORTUNITA’
IN PIU’
(RECUPERO
ITALIANO)
EXTRACURR.
GRUPPO ALUNNI
CLASSE III A
SC. PRIMARIA SALANDRA
TERRANOVA M.
APPRENDO
FACENDO
(RECUPERO)
EXTRACURR. GRUPPO ALUNNI
CLASSI VA- VB
SC. PRIMARIA SALANDRA
DINNELLA P.
MORENA M.
LOPERGOLO M.
POTENZIAMENTO
MUSICALE “CORO
SCOLASTICO”
CURRICULARE CLASSI VA-VB PRIMARIA
TUTTE LE CLASSI DELLA
SEC. I GRADO- SALANDRA
ZOTTI
IN ALTRE PAROLE
(RECUPERO
ITALIANO)
EXTRACURR. GRUPPO ALUNNI
CLASSE II A
SEC. I GRADO SALANDRA
TOSTI F.
IMPARIAMO PER
SCEGLIERE
(RECUPERO
ITALIANO)
EXTRACURR. GRUPPO ALUNNI
CLASSE II B
SEC. I GRADO SALANDRA
CASTELLANO L.
INCONTRO CON IL
LATINO
EXTRACURR. GRUPPO ALUNNI
CLASSE III B
SEC. I GRADO SALANDRA
CASTELLANO L.
LEGGIMI EXTRACURR. CLASSE II A SEC. I GRADO SALANDRA
TOSTI F.
LIBRIAMOCI (giornate di lettura
nelle scuole)
http://www.libriamoci
ascuola.it
CURRICULARE SC. SEC. I GRADO S. MAURO F.
CARONE L.
MATEMATICA
AMICA
(RECUPERO
MATEMATICA)
EXTRACURR. GRUPPO ALUNNI
CLASSI II A- IIB – III A
SEC. I GRADO SALANDRA
GRASSI A.
DIRE-FARE-
TEATRARE
CARTAPESTANDO
CURRICULARE I.C. SAN MAURO F. TUTTI I DOCENTI
METTIAMOCI IN
SCENA
CURRICULARE
EXTRACURR.
CLASSE I
PLURICLASSE II-III
SC. PRIM. S. MAURO F.
BIANCACCIO A.
FERRARO E.
SALUT, LES AMIS! EXTRACURR. PLURICLASSE II-III
SC. PRIM. S. MAURO FERRARO E.
POTENZIAMENTO
MUSICALE CURRICULARE I.C. SAN MAURO F. LOTITO R.
L’ORA DEL
CODICE -
PENSIERO
COMPUTAZIONA
LE A SCUOLA
www.programmailfut
uro.it/
CURRICULARE I.C.
SAN MAURO F.
E CALCIANO
TUTTI I DOCENTI
POTENZIAMENTO CURRICULARE SC. PRIMARIA
SAN MAURO F. GUIDA A.
POTENZIAMENTO CURRICULARE CLASSI I – II -III
SC. PRIMARIA SALANDRA
MARZIARIO R.
DARAIO C.
PROGETTO AREA
A RISCHIO
“ LE TRE I:
IMPARARE,
INSIEME,
INTEGRANDOCI”
EXTRACURR. I.C.
SALANDRA
S. MAURO F.
CALCIANO
TUTTI I DOCENTI
NEWS PAPER
GAME CURRICULARE SC. SEC. I GRADO
S. MAURO F.
SALANDRA
ZIZZAMIA R.
CARONE L.
PROGETTO
‘’AMICI DEL
TEATRO DI
TARANTO’’
CURRICULARE I.C.
SALANDRA
S. MAURO F.
CALCIANO
ZACCAGNINO
CONCORSO
‘’OPERA D’ARIA’’ CURRICULARE SC. PRIMARIA
SC. SEC. I GRADO
CALCIANO
ZACCAGNINO
SINISGALLO
PROGETTO ACLE (Teatro in Lingua
inglese)
CURRICULARE SC. PRIMARIA
SC. SEC. I GRADO
SALANDRA
S. MAURO F.
CALCIANO
DI MATTEO
‘’I LIBRI…
LEGGIAMOLI AL EXTRACURR. I.C.
SALANDRA
S.MAURO F.
CINEMA’’
CINETEATRO
SALANDRA
CALCIANO
CONTINUITA’/ORIENTAMENTO
Titolo Progetto Tipologia di
progetto
Destinatari DOCENTE/I
PROGETTO
CONTINUITA’
CURRICULARE
EXTRACURR. IV-VA-VB SC. PRIM. I-IIA-IIB-IIIA SEC. I GRADO
SALANDRA
PLUR. IV-V SC. PRIM.
CLASSI I - II - III
SEC. I GRADO
SAN MAURO F.
PLUR. IV-V SC. PRIM.
PLUR. I-II SEC. I GR.
CALCIANO
CARONE L.
ZIZZAMIA R.
MARTELLI N.
CASTELLANO L.
TOSTI F.
LOTITO M.
MASTRANGELO C.
CAVUOTI R.
RUBINO R.
SINISGALLO M.
DINNELLA P.
MORENA M.
LOPERGOLO M.
MARRAUDINO G.
ZAGARIA R.
TRICARICO D.
SERRA I.
FERRARO E.
ZOTTI D.
LINSALATA D.
SUMMA K.
ZACCAGNINO L.
PROGETTO
CONTINUITA’ CURRICULARE SEZ. SC. INFANZIA/
SC. PRIMARIA
SALANDRA
CALCIANO
S. MAURO F.
DOCENTI SC.
INFANZIA 5 ANNI
E CL. I PRIMARIA
‘’UN CIELO
STELLATO’’ (PROGETTO
CONTINUITA’)
CURRICULARE SEZ. I B - III A
SC. INFANZIA
CLASSE IV A
SC. PRIMARIA
SALANDRA
ZAGARIA DONATA
MASIELLO
OTTAVIA
ZAGARIA RITA
LEGALITA’
Titolo Progetto Tipologia di
progetto
Destinatari DOCENTE/I
LA MARCIA DEI
DIRITTI CURRICULARE CLASSE III
SC. PRIMARIA
SALANDRA
TERRANOVA M.
LAURIA A.
MARZARIO R.
ATTIVITA’
FORMATIVA/
INFORMATIVA
SICUREZZA E
LEGALITA’
CURRICULARE I.C.
SALANDRA
S. MAURO F.
CALCIANO
ENTI ESTERNI
(PREFETTURA,
CARABINIERI,
PROTEZIONE
CIVILE,
POLIZIA POSTALE)
PER VIVERE
BENE, RISPETTO
LE REGOLE
CURRICULARE CLASSE II A
SC. PRIMARIA
SALANDRA
MARRAUDINO G.
INTERCULTURA/INCLUSIONE
Titolo Progetto Tipologia di
progetto
Destinatari DOCENTE/I
LA SCUOLA CHE
VA A CASA
(ISTRUZIONE
DOMICILIARE)
EXTRACURR. ALUNNO CLASSE III A
SEC. I GRADO
SALANDRA
GRASSI A.
CASTELLANO L.
TORRACO C.
ORA
ALTERNATIVA
IRC
CURRICULARE GRUPPO ALUNNI
CLASSI IA-III A
SC. SEC.I GRADO
SALANDRA
E CLASSI I – IV SC.
PRIMARIA
S. MAURO F.
BENEVENTO S.
MARZARIO S.
BIANCACCIO
TRICARICO
PROGETTO
INTERCULTURA/
INCLUSIONE
CURRICULARE CLASSE V SC. PRIMARIA
CLASSI I - II - III SEC.I GR.
SAN MAURO
PLUR. IV-V
SC. PRIMARIA
PLUR. I-II
SEC. I GRADO
CALCIANO
CARONE L.
ZIZZAMIA R.
MARTELLI N.
CAVUOTI R.
RUBINO R.
SINISGALLO M.
TRICARICO D.
SERRA I.
MARASA’
LINSALATA D.
SUMMA K.
C’E’ POSTO
ANCHE PER TE
CURRICULARE
EXTRACURR.
CLASSI VA - VB
SC. PRIMARIA
SALANDRA
DINNELLA P.
MORENA M.
VENEZIA M.
RACCOLTA
FONDI
UNICEF
CURRICULARE I.C.
SALANDRA
S. MAURO F.
CALCIANO
TUTTI I DOCENTI
PROGETTO
BASKIN A
SCUOLA’’
(Raccolta tappi di
plastica)
CURRICULARE I.C.
SALANDRA
S. MAURO F.
CALCIANO
TUTTI I DOCENTI
CORPO IN MOVIMENTO
Titolo Progetto Tipologia di
progetto
Destinatari DOCENTE/I
SPORT DI CLASSE CURRICULARE SC. PRIMARIA
SALANDRA
S. MAURO F.
CALCIANO
DOCENTI DI
ED. MOTORIA
PROGETTO DI
PSICOMOTRICITA’
‘’IL CORPO
BALLA’’
CURRICULARE SC. INFANZIA
CALCIANO
MONTESANO A.
CENTOLA R.
PROMOZIONE DEL BEN-ESSERE
Titolo Progetto Tipologia di progetto Destinatari DOCENTE/I
PROGETTO
ACCOGLIENZA CURRICULARE I.C. SALANDRA
S. MAURO F.
CALCIANO
TUTTI I DOCENTI
UNA MELA AL
GIORNO
CURRICULARE CLASSE III
SC- PRIMARIA
SALANDRA
TERRANOVA M.
LAURIA A.
DARAIO C.
MARZARIO R.
EDUSTRADA www.edustrada.it/progetti/
CURRICULARE I.C.
SALANDRA
S.MAURO F.
CALCIANO
MIUR
SE MANGI BENE….
VIVI MEGLIO
CURRICULARE
EDEXTRACURR.
SC. PRIMARIA
CALCIANO
RUBINO R.
SINISGALLO M.
FRUTTA NELLE
SCUOLE CURRICULARE I.C. SALANDRA
S. MAURO F. TUTTI I DOCENTI
CALCIANO
PROGETTO
ALIMENTAZIONE
‘’MUU MUU’’ www.progettoscuolemuumuu.it/
CURRICULARE I.C.
SALANDRA
S. MAURO F.
CALCIANO
DOCENTI
DI SCIENZE
EDUCAZIONE ALLA
SALUTE
(ASL POLICORO)
CURRICULARE I.C. S. MAURO F.
DOCENTI I.C. S. MAURO FORTE
MANGIARE A COLORI CURRICULARE CLASSE II A
SC. PRIMARIA
SALANDRA
MARRAUDINO
AMBIENTE E TERRITORIO
Titolo Progetto Tipologia di
progetto
Destinatari DOCENTE/I
LA RACCOLTA
DIFFERENZIATA A SCUOLA
(con la collaborazione di
CAROVANART LUCANIA)
CURRICULARE CLASSE III
SC. PRIMARIA
SALANDRA
TERRANOVA M.
LAURIA A.
DARAIO C.
FESTE E TRADIZIONI CURRICULARE E
EXTRACURR.
CLASSE II- III
SC. PRIMARIA
SALANDRA
TERRANOVA M.
LAURIA A.
DARAIO C.
MARRAUDINO
VENEZIA M.
L’ARTE NEL MIO PAESE CURRICULARE
EXTRACURR.
PLURICLASSE II-III
SC. PRIMARIA
S.MAURO F.
FERRARO E.
FESTA DELL’ALBERO CURRICULARE I.C.
SALANDRA
S.MAURO F.
CALCIANO
TUTTI I DOCENTI
IL BOSCO DAI MILLE
COLORI CURRICULARE CLASSE I
SC.PRIMARIA
SALANDRA
GARAGUSO M.
MARZARIO R.
ZAGARIA M.
LA TUA ENERGIA http://geracaoedp.edp.pt/atuaenergia/#3
CURRICULARE SC. PRIMARIA
SALANDRA
S. MAURO F.
CALCIANO
EDPR
ARTE E RICICLO CON
L’USO DELLA CREATIVITA’
E DELL’IMMAGINAZIONE
CURRICULARE
EXTRACURR.
I.C
SALANDRA
S. MAURO F.
CALCIANO
FORUM DELLE
ASSOCIAZIONI
‘’CAROVANART
LUCANIA’’
EGRIB - RACCOLTA
DIFFERENZIATA E
RICICLAGGIO – BASILICATA
http://www.egrib.it/
CURRICULARE I.C.
S.MAURO F.
CALCIANO
EGRIB
PIANETA TERRA -
I MISTERI E LE
MERAVIGLIE DELLA
TERRA
(+ Lab. Lettura)
CURRICULARE I.C.
SALANDRA
S. MAURO F.
CALCIANO
ASS. IPAZIA
CON LA
PARTECIPAZIONE
DEL GARANTE
PER L’INFANZIA
E L’ADOLESC.
CONOSCENZA DEL
TERRITORIO
‘’ALLA RISCOPERTA DELLE
NOSTRE RADICI’’
CURRICULARE
EXTRACURR.
I.C.
SALANDRA
S. MAURO F.
CALCIANO
FORUM DELLE
ASSOCIAZIONI
‘’CAROVANART
LUCANIA’’
PIANO ANNUALE VISITE GUIDATE E/O VIAGGI D’ISTRUZIONE
DATA ITINERARIO SEZIONI/CLASSI - SCUOLA
17/10/2017 Uscite sul territorio Sc. dell’Infanzia S. Mauro F.
15/11/2017 (visita al frantoio – Lavorazione
24/01/2018 del miele – passeggiate per le vie
11/04/2018 del paese)
16/05/2018
06/06/2018
17/04/2018 Fattoria didattica Digilio -
Ferrandina
Sc. dell’Infanzia
Sc. Primaria
S. Mauro F. Calciano
Da definire Parco Gallipoli Cognato Sc. dell’Infanzia - Sc. Primaria S. Mauro F.
25/5/2018 ‘’Energy fitness” Tricarico Sc. dell’Infanzia Calciano
Da definire Fattoria didattica “Le Matinelle”
Libreria 365 - Matera
Sez. 1^B e 3^A. Sc. dell’Infanzia
Salandra
Da definire Parco Gallipoli Cognato Sez. 1^B e 3^A. Sc. dell’Infanzia - Salandra
15 nov. 2017 24 aprile 2018
Uscite sul territorio: bosco di
Salandra Classe 1^ Sc. Primaria Salandra
19/12/2017 Matera (Sassi – Libreria 365) 4^A Sc. Primaria Salandra Sc. Primaria San Mauro F.- Calciano
Da definire Circolo Velico Policoro
Cellino San Marco 4^A Sc. Primaria Salandra
Da definire Boscosauro di Altamura
(c/o Tenuta Sabini)
3^A Sc. Primaria Salandra
Da definire Fattoria didattica
Oasi di San Giuliano
1^A e 2^A Sc. Primaria Salandra
Amalfi – Ercolano 5^ A e 5^ B Sc. Primaria Salandra
plur. 4^/5^ Sc. Primaria S. Mauro
Sc. Primaria Calciano
Sc. Sec. I Grado Calciano
Da definire Cineteatro Salandra Sc. dell’Infanzia – Sc. Primaria
San Mauro F. - Calciano
11/12/2017 CineTeatro Montescaglioso-
Castel Malconsiglio Miglionico
Sc. Primaria
San Mauro F. - Calciano
Maggio Cineteatro Nova Siri Sc. Primaria di San Mauro F.
4^/5^ Sc. Primaria Calciano
4^A – 5^ A – 5^ B Sc. Primaria
Salandra
Tutte le classi della Sec. I Grado di
Salandra – S. Mauro F. - Calciano
Da definire Napoli: Teatro S. Carlo
Città della Scienza
Sc. Sec. I grado
Salandra
Calciano
S. Mauro F.
Da definire Museo diocesano Tricarico Sc. Sec. I grado
Calciano
Da definire Centro Spaziale GEODESIA
Matera
Visita nei Sassi
Sc. Sec. I grado
Salandra
Calciano
S. Mauro F.
Da definire Osservatorio Vesuviano
Napoli- Pozzuoli (Viaggio d’istruzione 2 giorni)
Classe 3^ Salandra
Classe 3^ S. Mauro F
Sc. Sec. I grado
Da Definire Andria-Trani Classi 1^ - 2^
Salandra - S. Mauro F
Sc. Sec. I grado
(1)
1 Nella tabella sono state riportate soltanto le date certe; le altre date verranno stabilite nel corso dell’anno, in seguito a contatti con gli Enti e/o le Associazioni responsabili delle varie mete indicate.
L’INCLUSIONE
Il nostro Istituto risponde alla pluralità di esigenze di tutti gli alunni, mettendo in pratica anche percorsi
formativi rivolti a coloro che hanno Bisogni Educativi Speciali. Tra questi, oltre agli alunni riconosciuti
diversamente abili e con disturbo specifico dell’apprendimento (DSA), si includono anche tutti coloro
che sono indicati in situazione di disagio permanente o transitorio (Direttiva MIUR del 27/12/12). Il
supporto agli alunni è favorito non solo dalla capacità di tutti i docenti di osservare e cogliere i segnali
di difficoltà, ma anche dalla consapevolezza delle famiglie di trovare nella scuola un alleato competente
per affrontare un percorso positivo per i loro figli.
Per far ciò, si mettono in atto azioni organizzative e di coordinamento:
Si organizzano gli incontri del Gruppo di lavoro Inclusione d’Istituto (G.L.I.).
Si stila ogni anno un Piano Annuale per l’Inclusione (P.A.I.), nel quale si sintetizzano tutte le attività
inclusive dell’Istituto.
Si provvede alla raccolta e organizzazione della documentazione relativa ai percorsi di alunni con
Bisogni Educativi Speciali.
Si provvede alla stesura del documento sugli alunni BES: «Per una didattica inclusiva, misure e
metodi dispensativi e compensativi».
Si organizzano incontri con l’equipe medico - pedagogica e con i servizi socio- assistenziali, per gli
alunni diversamente abili (secondo la legge 104 /92), nei quali si condivide un piano individualizzato
(P.E.I.).
Si attivano percorsi personalizzati condivisi (P.D.P.) per gli alunni con D.S.A. e B.E.S.
Si collabora con il Comune che eroga il servizio di assistenza educativa per un efficace percorso
integrato.
Si somministrano prove MT per lo screening dei DSA
Si realizzano progetti curriculari ed extracurriculari
Si promuovono Corsi di Formazione per i docenti.
Adesione al Progetto “Dislessia Amica”, organizzato dall’AID e da fondazione TIM, d’intesa con
il MIUR.
Inclusione scolastica alla luce del Decreto legislativo 13 aprile 2017, n.66:
“Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità,
della legge 13 luglio 2015, n. 107”
L’inclusione scolastica è un impegno fondamentale di tutte le componenti della comunità scolastica le
quali, nell'ambito degli specifici ruoli e responsabilità, concorrono ad assicurare il successo formativo
delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti.
Il presente decreto promuove la partecipazione della famiglia, nonché delle associazioni di riferimento,
quali interlocutori dei processi di inclusione scolastica e sociale.
Le disposizioni del decreto riguardano gli studenti con disabilità certificata ai sensi dell’art. 3 della legge
104 del 1992. Le informazioni più rilevanti in materia di inclusione ci provengono da alcuni specifici
articoli del Decreto Legge.
ARTICOLO 3 – Una prima osservazione riguarda l’assegnazione alle scuole dei collaboratori
scolastici. Si prevede, infatti, che svolgano i compiti di assistenza agli alunni con disabilità previsti
dal profilo professionale. Un altro aspetto interessante riguarda l’individuazione di criteri per la
progressiva uniformità su tutto il territorio nazionale della definizione dei profili professionali del
personale destinato all’assistenza per l’autonomia e comunicazione, anche attraverso la previsione
di specifici percorsi formativi. In particolare, gli Enti locali garantiscono, nei limiti delle loro
disponibilità finanziarie, l’assistenza per l’autonomia e per la comunicazione personale, in coerenza
con le mansioni dei collaboratori scolastici, i trasporti per l’inclusione scolastica, l’accessibilità e la
fruibilità degli spazi fisici delle scuole.
ARTICOLO 4 – L'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di
formazione (INVALSI) è chiamato a definire gli indicatori per la
valutazione della qualità dell'inclusione scolastica sulla base di diversi criteri:
1. livello di inclusività del Piano triennale dell’offerta formativa delle scuole;
2. realizzazione di percorsi per la personalizzazione e individualizzazione;
3. coinvolgimento dei diversi soggetti nell’elaborazione del Piano per l’inclusione e
nell’attuazione dei processi di inclusione;
4. realizzazione di iniziative finalizzate alla valorizzazione delle competenze professionali del
personale;
5. utilizzo di strumenti e criteri condivisi per la valutazione dei risultati di apprendimento;
6. grado di accessibilità e di fruibilità delle risorse, delle attrezzature, di strutture e spazi.
Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione scolastica
ARTICOLO 5 – La domanda per l’accertamento della disabilità in età evolutiva è presentata
all’INPS. Vengono introdotti dei cambiamenti nelle commissioni mediche e nella documentazione da
stilare: un Profilo di Funzionamento, redatto secondo i criteri del modello bio-psico-sociale della
Classificazione Internazionale del funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), sostituirà
integralmente la Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale. Tale documento sarà
prodotto dall’Unità di Valutazione Multidisciplinare, di cui al DPR del 24/02/94. Il Profilo di
Funzionamento è il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del Progetto
Individuale e del Piano Educativo Individualizzato (PEI): definisce le
competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie
per l’inclusione scolastica, è redatto con la collaborazione dei genitori e con la partecipazione di un
rappresentante dell’amministrazione scolastica, è aggiornato al passaggio
di ogni grado di istruzione e in presenza di nuove e sopravvenute condizioni (a decorrere dal 1°
gennaio 2019 il Profilo di funzionamento sostituisce la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-
funzionale).
ARTICOLO 8 – Ogni istituzione scolastica predispone il Piano per l’inclusione che definisce
le modalità per l'utilizzo coordinato delle risorse.
Gruppi per l’inclusione scolastica
ARTICOLO 9 – Presso ogni Ufficio scolastico regionale (USR) è istituito il Gruppo di lavoro
interistituzionale regionale (GLIR) con compiti di consulenza e proposta all’USR per la
definizione, l’attuazione e la verifica degli accordi di programma, supporto ai Gruppi per
l’inclusione territoriale (GIT), supporto alle reti di scuole per la progettazione e la realizzazione
dei Piani di formazione in servizio.
Per ogni ambito territoriale è istituito il Gruppo per l’inclusione territoriale (GIT),
composto da un dirigente tecnico o scolastico che lo presiede, tre dirigenti
scolastici dell’ambito territoriale, due docenti per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di
istruzione e uno per il secondo ciclo di istruzione.
Il GIT riceve dai dirigenti scolastici le proposte di quantificazione delle risorse di sostegno
didattico, le verifica e formula la relativa proposta all’USR. Per lo
svolgimento di ulteriori compiti di consultazione e coordinamento il GIT è integrato da
associazioni, ASL ed enti locali. Presso ciascuna istituzione scolastica è istituito il Gruppo di
lavoro per l’inclusione (GLI), composto da docenti, eventualmente personale ATA e specialisti
ASL. Ha il compito di supportare il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano
per l’inclusione nonché i docenti nell’attuazione dei PEI.
ARTICOLO 10 – Il dirigente scolastico, sentito il GLI e sulla base dei singoli PEI, propone al
GIT la quantificazione dell'organico relativo ai posti di sostegno. Il GIT, sulla base del Piano per
l’inclusione, dei Profili di Funzionamento, dei PEI, dei Progetti individuali, sentiti i dirigenti,
verifica la quantificazione delle risorse di sostegno didattico effettuata da ciascuna scuola e
formula una proposta all’USR, che infine, assegna le risorse (istituzione del GIT dal 1° gennaio
2019).
Continuità del progetto educativo e didattico
Al fine di garantire la continuità didattica per le bambine e i bambini, le studentesse e gli studenti
con disabilità certificata, il dirigente scolastico propone ai docenti dell’organico dell’autonomia in
possesso del titolo di specializzazione, lo svolgimento di attività di sostegno. Sempre per lo stesso
fine, non prima dell’inizio dell’anno scolastico, il dirigente scolastico può proporre ulteriori contratti
a tempo determinato a docenti che abbiano avuto una supplenza nell’anno scolastico precedente.
È istituito l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica presso il MIUR che si raccorda
con l'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.
L'Osservatorio permanente per l'inclusione scolastica svolge i seguenti compiti:
a) analisi e studio delle tematiche relative all'inclusione delle bambine e dei bambini, delle alunne
e degli alunni, delle studentesse e degli studenti con disabilità certificata a livello nazionale e
internazionale;
b) monitoraggio delle azioni per l'inclusione scolastica;
c) proposte di accordi inter-istituzionali per la realizzazione del progetto individuale di
inclusione;
d) proposte di sperimentazione in materia di innovazione metodologico-didattica e disciplinare.
Esso è presieduto dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca o da un suo delegato, ed
è composto dai rappresentanti delle Associazioni delle persone con disabilità maggiormente
rappresentative sul territorio nazionale nel campo dell'inclusione scolastica, da studenti nonché da
altri soggetti pubblici e privati, comprese le istituzioni scolastiche, nominati dal Ministro
dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Istruzione domiciliare
È garantito il diritto allo studio per gli studenti che per almeno 30 giorni non possano frequentare
la scuola a causa di gravi patologie anche non continuativi, a causa di gravi patologie certificate,
anche attraverso progetti che possono avvalersi dell'uso delle nuove tecnologie.
Protocollo Accoglienza alunni stranieri
Istituto Comprensivo Salandra
Anno Scolastico 2017-2018
Il Protocollo d’Accoglienza e di integrazione è un documento che, deliberato dal Collegio dei Docenti
ed inserito nel P.T.O.F., predispone e organizza le procedure che l'Istituto intende mettere in atto per
facilitare l’inserimento scolastico degli alunni di origine straniera, quali:
alunni con ambiente familiare non italofono;
minori non accompagnati;
alunni figli di coppia mista;
alunni arrivati con adozione internazionale;
alunni con cittadinanza non italiana.
Il presente Protocollo definisce i compiti degli insegnanti e del personale amministrativo, traccia le
diverse fasi di accoglienza e individua le attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana
(cfr. DDG n. 2/I –8 giugno 2012), attraverso tre attenzioni pedagogiche specifiche:
l’accoglienza del singolo alunno e della sua famiglia;
lo sviluppo linguistico in italiano L2;
la valorizzazione della dimensione interculturale.
FINALITA’
Il Protocollo d’Accoglienza si propone di:
facilitare l’ingresso a scuola degli alunni stranieri e degli alunni stranieri adottati
sostenere i neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto;
entrare in relazione con la famiglia immigrata o adottiva;
favorire un clima d’accoglienza e di solidarietà nella scuola;
promuovere la collaborazione e la comunicazione tra scuola di arrivo e di provenienza e tra scuola
e territorio;
costruire un contesto favorevole all’incontro con altre culture;
promuovere le competenze linguistiche degli alunni stranieri;
diminuire l’insuccesso scolastico degli alunni stranieri.
Scopo fondamentale del documento è quello di fornire un insieme di linee teoriche ed operative,
condivise sul piano ideologico ed educativo, e di fornire linee-guida su modalità amministrative e
didattiche al fine di favorire l’integrazione e la riuscita scolastica e formativa degli alunni stranieri.
FASE AMMINISTRATIVO –BUROCRATICA
1. Iscrizione
Questa fase viene eseguita da un incaricato della segreteria che si occupa dell’iscrizione degli alunni
stranieri in modo continuativo. Essa rappresenta il primo approccio dei genitori stranieri con l'istituzione.
Al fine quindi di garantire un'adeguata cura nell'espletamento di questo incontro di carattere
amministrativo e informativo, si ritiene utile dotare la segreteria di moduli bilingue, onde facilitare la
raccolta delle informazioni.
- Le “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”, febbraio 2014:
“Per facilitare le iscrizioni a inizio anno scolastico, il Ministero ha provveduto a tradurre in inglese
tutte le informazioni utili per la compilazione della domanda d’iscrizione. Se la famiglia del minore
è in posizione di irregolarità e, quindi, lo studente non possiede il codice fiscale, la domanda va
comunque compilata a cura della scuola. L’iscrizione non costituisce requisito per la
regolarizzazione della presenza sul territorio italiano né per il minore, né per i suoi genitori”.
2. Compiti dell’ufficio di segreteria
Consegnare il modulo d’iscrizione, se possibile nella lingua d’origine dell’alunno;
consegnare la scheda di presentazione della scuola in generale, se possibile nella lingua d’origine
dell’alunno;
consegnare la scheda di presentazione dell’istituto, anche in lingua inglese;
fornire ai genitori informazione sul sistema scolastico italiano;
acquisire i certificati di vaccinazione obbligatoria. Se il minore non è vaccinato e la famiglia dichiara
di non voler provvedere, tale decisione deve essere comunicata all’A.S.L di competenza;
avvisare tempestivamente i docenti della Commissione Accoglienza al fine di favorire le successive
fasi dell’accoglienza;
informare i genitori che l’alunno sarà accolto nella scuola di competenza dopo alcuni giorni
dall’iscrizione;
procedere con una segnalazione all’autorità competente nel caso in cui il minore straniero non sia
accompagnato;
acquisire l’opzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica;
definire una data per l’incontro fra i genitori e il nuovo alunno con il Dirigente Scolastico e i docenti
della commissione “accoglienza”;
se necessario chiedere l’intervento di un mediatore linguistico.
L’ufficio, inoltre deve provvedere alla raccolta di materiale utile, quale:
permesso di soggiorno se presente (viene rilasciato all’alunno che ha compiuto 14 anni o ad uno dei genitori);
documenti anagrafici (carta d’identità, codice fiscale, certificato di cittadinanza, certificato di nascita);
documentazione relativa alla precedente scolarità, se esistente (certificato attestante gli studi compiuti nel
Paese d’origine o la dichiarazione del genitore dell’alunno attestante la classe o il tipo di istituto frequentato.
Il documento scolastico, se redatto in lingua d’origine, può essere tradotto da traduttori ufficiali accreditati
presso il tribunale).
FASE COMUNICATIVO-RELAZIONALE
Il primo incontro con gli alunni stranieri e i loro genitori coinvolgerà il Dirigente Scolastico, ove
opportuno, i componenti della Commissione Accoglienza alunni stranieri e l'incaricato di segreteria per
il passaggio delle informazioni raccolte in fase di iscrizione secondo il Protocollo.
La raccolta delle notizie indispensabili per una prima conoscenza dell’alunno consentirà alla
Commissione di adottare decisioni adeguate sia relativamente alla classe in cui inserirlo, sia
relativamente ai percorsi di facilitazione da attivare.
A questo punto la Commissione concorderà con l'alunno e la sua famiglia tempi e modalità per
l'accertamento di prerequisiti linguistici e di conoscenza mediante una o più prove scritte, articolate in
tempi da stabilirsi. Ai fini della valutazione delle abilità, delle competenze, dei bisogni specifici di
apprendimento e degli interessi, ove lo si riterrà opportuno, nel caso in cui l'alunno non abbia le
competenze per rispondere ai questionari scritti, si effettuerà solo il colloquio orale.
La Commissione comunicherà poi alla famiglia la necessità di uno spazio temporale (circa una
settimana) utile a decidere l’inserimento dell'alunno, la preparazione della classe prescelta ad accogliere
il nuovo arrivato e la predisposizione e l'attivazione di eventuali specifici interventi di facilitazione
dell’apprendimento della lingua italiana.
FASE EDUCATIVO-DIDATTICA
1. Criteri di assegnazione alla classe
I criteri di riferimento per l’assegnazione alla classe sono definiti sulla base di quanto previsto:
- dalle “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”, febbraio 2014: “
…gli alunni stranieri vengono iscritti, in via generale, alla classe corrispondente all’età
anagrafica, salvo che il Collegio Docenti deliberi, sulla base di specifici criteri, l’iscrizione ad una
classe diversa, tenendo conto, tra l’altro, delle competenze, abilità e dei livelli di conoscenza della
lingua italiana dell’alunno. In questo caso è prevista al più l’assegnazione alla classe
immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella anagrafica”.
- l’art. 45, comma 2, del D.P.R del 31 agosto 1999 n° 394: “I minori stranieri soggetti all’obbligo
scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il collegio dei
docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:
a) dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare
l’iscrizione ad una classe, immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente
all’età anagrafica;
b) dall’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno;
c) del corso di studi eventualmente seguito nel Paese d’origine;
d) del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno.
L'iscrizione del minore alla scuola dell'obbligo può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno
scolastico.
In base alle leggi suddette i minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico verranno dunque iscritti alla
classe corrispondente all’età anagrafica salvo che la Commissione Accoglienza, in accordo con il
Dirigente Scolastico, deliberi l’iscrizione ad una classe diversa; spetterà, difatti, alla Commissione
valutare, sulla base di specifici criteri, le competenze, le abilità e le conoscenze della lingua italiana
dell’alunno straniero.
La scelta della classe d’inserimento avverrà sulla base dei seguenti criteri:
si eviterà di formare classi con presenza straniera dominante e si cercherà di inserire in ogni classe
non più di 4-5 alunni stranieri che siano, a parità di età, di diverse etnie; ciò per dare a tutte le classi
l’opportunità di conoscere e imparare ad interagire con diverse culture;
si terrà conto del numero degli allievi per classe, in modo da creare gruppi-classe numericamente
omogenei;
si terrà altresì conto del livello di complessità e della presenza di altre situazioni problematiche
(alunni DSA, alunni BES, alunni ripetenti), aspetti significativi o dinamiche relazionali dei diversi
gruppi-classe, per distribuire equamente il compito delle programmazioni individualizzate.
La Commissione, nel periodo immediatamente seguente alla scelta della classe d’inserimento:
raccoglie una documentazione volta a definire il profilo iniziale del bambino/ragazzo e sul suo
percorso scolastico, se possibile;
verifica l’inserimento dell’alunno dopo un breve periodo;
fornisce ai docenti di classe le schede di monitoraggio del comportamento non verbale e verbale;
fornisce i primi dati raccolti al team- docenti che accoglierà il bambino neo-arrivato.
La commissione accoglienza
Viene istituita per l’a.s.2017/2018 la “Commissione Accoglienza”, quale articolazione del Collegio
Docenti, così composta:
COMMISSIONE ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
Dirigente Scolastico Dott.ssa Elena LABBATE
Scuola Secondaria I grado
Prof.ssa Carmela Torraco (plesso di Salandra)
Prof.ssa Filomena Tosti (plesso di Salandra)
Prof. Nicola Martelli (plesso di Calciano
Scuola Primaria
Ins. Maria Rosa Garaguso (plesso di Salandra)
Ins. Donato Antonio Tricarico (plesso di S. Mauro Forte)
Ins. Rachele Rubino (plesso di Calciano)
2. Strategie didattiche
Il Consiglio di Classe individuerà modalità di semplificazione o di facilitazione linguistica secondo una
programmazione didattica personalizzata (come previsto dall’attuale normativa sui BES) nei seguenti
termini:
1. rilevazione dei bisogni specifici di apprendimento;
2. uso di materiali visivi, musicali, grafici, ove opportuno e possibile;
3. semplificazione linguistica;
4. adattamento e facilitazione di programmi curriculari;
5. istituzione di un progetto intensivo di alfabetizzazione in lingua italiana L2.
Finalità: acquisizione della lingua italiana come strumento comunicazionale e culturale.
LA VALUTAZIONE FORMATIVA DEGLI ALUNNI STRANIERI
La valutazione formativa degli alunni che seguono un percorso di alfabetizzazione in L2 prende in
considerazione gli specifici apprendimenti richiesti all'alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la
motivazione, l'impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate.
Per gli alunni stranieri occorre tenere in considerazione la situazione di eventuale svantaggio linguistico
e i tempi di apprendimento dell’italiano come L2. Gli alunni con cittadinanza non italiana necessitano
anzitutto di interventi didattici di natura transitoria relativi all’apprendimento della lingua italiana, e solo
in via eccezionale si deve ricorrere alla formalizzazione di un vero e proprio PDP.
La valutazione finale non può che essere strettamente collegata al percorso di
insegnamento/apprendimento proposto, che, per gli alunni stranieri neo-arrivati sarà necessariamente
personalizzato e sostenuto da interventi specifici per l’apprendimento della lingua italiana. In particolare,
quando si deve decidere il passaggio o meno alla classe successiva, occorre far riferimento a una pluralità
di elementi e di considerazioni fra cui non può mancare una previsione di “sviluppo” dell’alunno in
rapporto all’età e alle motivazioni. Pertanto il Consiglio di Classe decide il passaggio alla classe
successiva.
Per quanto riguarda gli esami al termine del primo ciclo la normativa non permette di differenziare
formalmente le prove per gli studenti stranieri ma solo per gli studenti con bisogni educativi speciali
certificati o comunque forniti di un PDP; nel caso di notevoli difficoltà comunicative, è possibile
prevedere la presenza di mediatori linguistici e nel colloquio orale possono essere inseriti contenuti
relativi alla cultura e alla lingua del Paese d’origine dell’alunno.
In particolare il Consiglio di classe:
potrà decidere che gli alunni stranieri, i quali, non conoscendo la lingua italiana, partono da
un’evidente situazione di svantaggio, possano avere una valutazione nelle materie pratiche e meno
legate alla lingua, come educazione motoria, musicale, arte e immagine e matematica, in alcuni casi
lingua straniera;
dovrà coinvolgere la famiglia nei diversi momenti del processo valutativo e prevedere la presenza
di un mediatore linguistico durante i colloqui con i genitori e durante la consegna delle schede di
valutazione qualora la famiglia non sia in grado di comunicare in lingua italiana. In assenza di tale
figura bisognerà prevedere la possibilità di trasmettere il documento di valutazione dell’alunno
debitamente tradotto.
FASE SOCIALE: L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA
All'interno di un quadro socio-culturale di multiculturalità, l'Istituto, nel sostenere la crescita dei suoi
discenti, si pone come finalità l'educazione interculturale intesa come una prospettiva interdisciplinare,
un valore inerente tutte le discipline e le metodologie del curriculum scolastico e che si rivolge senza
eccezione a tutti gli alunni, insegnanti e personale dell'Istituto.
Pertanto, la scuola intende attivare percorsi d'insegnamento e di apprendimento finalizzati a:
Promuovere il dialogo, l’apertura, il confronto con le varie culture;
Progettare percorsi educativi e didattici interculturali disciplinari e interdisciplinari curriculari;
Promuovere interventi integrativi alle attività curriculari in collaborazione con il territorio (enti
istituzionali, associazioni di mediazione culturale, associazioni di volontariato);
Promuovere e favorire iniziative volte all’accoglienza.
Una dimensione scolastica che valorizzi le diversità, che rifiuti le discriminazioni offrendo pari
opportunità di formazione ai suoi discenti, che attivi dinamiche relazionali di conoscenza e di
accettazione dell’altro, che stimoli al confronto e alla comunicazione è l'unica realtà possibile non solo
per rendere efficaci i processi di apprendimento, ma anche per formare gli alunni al valore del rispetto,
nonché alla cultura della convivenza pacifica, della collaborazione e della solidarietà.
LA VALUTAZIONE
La valutazione è un aspetto molto importante della Programmazione, consente all’alunno
l’autovalutazione e al docente di verificare se quanto pianificato è stato raggiunto o necessita di
revisione. Essa ha per oggetto il rendimento scolastico complessivo che tende a valorizzare le
potenzialità di ogni alunno, il comportamento e il processo di apprendimento. Si attua con strumenti,
tempi e modalità programmati e condivisi dai docenti.
La valutazione è dunque:
formativa ed educativa
punto di riferimento per alunni e genitori
orientativa per le scelte scolastiche La valutazione risponde ai CRITERI di gradualità:
➢ rispetta ritmi e modalità dell'apprendimento e della maturazione personale.
➢ integrazione tra apprendimento teorico e apprendimento attivo e applicativo.
➢ globalità: considera aspetti del comportamento, atteggiamenti, relazioni, conoscenze e competenze.
➢ personalizzazione: in tutte le sue tappe tiene conto del cammino compiuto da ogni alunno.
Tende a valorizzare le potenzialità dell’alunno e si concretizza in un voto in decimi per la cui attribuzione
si fa riferimento ai criteri riportati nelle tabelle che seguono.
Livello di
Competenze
Competenze Voto in
Decimi
Personalizzato Possiede conoscenze complete, approfondite, organiche a carattere
pluridisciplinare.
Elabora strategie risolutive in autonomia e le applica anche in
situazioni complesse nuove.
Ricava informazioni, le rielabora, le organizza in modo personale,
critico e creativo.
Trasferisce le competenze acquisite in altri contesti.
Utilizza un linguaggio ricco, chiaro e appropriato.
10
Approfondito Possiede conoscenze approfondite e organiche a carattere
pluridisciplinare.
Elabora strategie risolutive in autonomia e le applica in situazioni
complesse note. Ricava informazioni, le rielabora e le organizza in
modo personale e costruttivo.
Utilizza e applica correttamente tutte le procedure e le tecniche
operative. Utilizza un linguaggio chiaro e appropriato.
9
Organizzato Possiede conoscenze approfondite e organizzate. Organizza il lavoro
ed imposta strategie risolutive in
situazioni problematiche note.
Ricava informazioni, le rielabora e opera collegamenti.
Utilizza e applica correttamente procedure e tecniche operative
8
Ordinato Utilizza un linguaggio appropriato Possiede conoscenze ordinate e
strutturate.
Organizza il lavoro e usa in modo consapevole le strategie risolutive.
Ricava informazioni, le rielabora e opera collegamenti.
Applica in modo prevalentemente corretto le tecniche operative.
Utilizza un linguaggio chiaro.
7
Essenziale Possiede le conoscenze essenziali.
Organizza il proprio lavoro ed utilizza semplici strategie risolutive.
Coglie le informazioni esplicite e le rielabora in modo lineare.
Utilizza procedure e tecniche operative semplici. Utilizza un linguaggio semplice.
6
Parziale Possiede conoscenze sommarie. Lavora con scarsa autonomia.
Coglie parzialmente le informazioni esplicite e le rielabora. Applica
con difficoltà le tecniche operative. Utilizza un linguaggio poco
corretto.
5
Limitato Possiede conoscenze lacunose e frammentarie 4
Limitato Applica in modo stentato le tecniche operative.
Utilizza un linguaggio non corretto.
Possiede conoscenze episodiche.
4
limitato Non applica le tecniche operative.
Utilizza un linguaggio non corretto.
3
Inesistente Non possiede competenze. 2
Si precisa che per la Scuola Primaria la valutazione in decimi si esprime fino al livello di competenza
“parziale”.
DIMENSIONE METACOGNITIVA
INTERESSE
PARTECIPAZIONE
IMPEGNO
METODO di LAVORO
1
2 Scarso
3
4
5 Saltuario
1
2
3 Passiva
4
5 Discontinua
1
2 Limitato
3
4
5 Irregolare
1
2 Dispersivo
3
4
5 Approssimativo
6 Accettabile
7 Spontaneo
8 Continuo
9 Attivo
10 Vivo
6 Adeguata
7 Costante
8 Attiva
9 Propositiva
10 Costruttiva
6 Superficiale
7 Adeguato
8 Costante
9 Assiduo
10 Notevole
6 Per lo più autonomo
7 Autonomo
8 Organizzato
9 Preciso ed efficace
10 Produttivo
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
RISPETTO DELLE
REGOLE DI CONVIVENZA E
DI BUONA EDUCAZIONE
IN MOMENTI STRUTTURATI
E NON
RISPETTO
DELL’ALTRO
(COMPAGNI,
DOCENTI
E NON DOCENTI)
RISPETTO
DELL’AMBIENTE
E DELLE
ATTREZZATURE
OTTIMO Rispetto sistematico e
consapevole delle regole di
convivenza e di buona
educazione
Stima e considerazione Atteggiamento
corretto e
responsabile
OTTIMO Rispetto sistematico delle
regole di convivenza e di
buona educazione
DISTINTO Rispetto costante delle regole
di convivenza e di buona
educazione
BUONO Rispetto discontinuo delle
regole di convivenza e di buona
educazione
SUFFICIENTE Rispetto occasionale delle
regole di convivenza e di buona
Ascolto partecipativo e collaborazione
Disponibilità
all’ascolto e
interazione
Propensione all’ascolto
Atteggiamento corretto
Atteggiamento
positivo
Rispetto discontinuo
educazione Indifferenza Incuria
INSUFF. Mancanza di rispetto delle
regole di convivenza e di buona
educazione
Offese verbali e/o
comportamenti
violenti,
intimidatorie e
discriminatorie
Danneggiamento di
beni propri, della
scuola o appartenenti
ad altri
VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (D. Leg.vo n. 62/2017)
Riferimenti legislativi
Il decreto legislativo n.62 del 2017, recante norme in materia di valutazione e di certificazione
delle competenze, approvato ai sensi dell’art.1 commi 180 e 181 della Legge 107/2015, pur lasciando
inalterata la natura formativa della valutazione, apporta importanti modifiche al decreto n.122 del
2009, Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione.
Le nuove regole sulla valutazione sono entrate in vigore il 31 maggio scorso, mentre dal 1°
settembre 2017, per effetto delle abrogazioni disposte, si dà il via alla cessazione dell’efficacia di molti
articoli del vecchio DPR n.122/2009.
Al decreto n. 62/2017 è seguito il DM n. 741/2017, dedicato a disciplinare in modo organico
gli esami di Stato di Scuola Secondaria di I Grado, il DM n. 742/2017, con il quale sono stati adottati
i modelli nazionali di certificazione nazionale delle competenze e la nota n. 1865 del 10 ottobre 2017,
volta a fornire indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato
nelle scuole del primo ciclo di istruzione.
Nuovi criteri relativi alla valutazione
La valutazione si configura come un processo, ha funzione formativa e di orientamento, è volta
a documentare non soltanto gli esiti dell’apprendimento, ma anche lo sviluppo dell’identità personale
dello studente ed a promuovere l’autovalutazione in relazione all’acquisizione di conoscenze, abilità
e competenze.
Essa è riferita a ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali per il
curricolo e alle attività svolte nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”, che continua a trovare
espressione nel voto complessivo delle discipline dell’area storico-geografica.
La valutazione è espressa in decimi, ma i voti vanno accompagnati da una descrizione dei
livelli di apprendimento.
La corrispondenza tra voto e livelli di apprendimento può essere esplicitata tramite la
definizione di descrittori e rubriche di valutazione, volte a descrivere i processi formativi – in termini
di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale – e il livello globale di sviluppo degli
apprendimenti conseguito.
La valutazione viene effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe per la Scuola
Primaria, le cui operazioni di scrutinio sono presiedute esclusivamente dal Dirigente Scolastico e dal
Consiglio Di Classe per la Scuola Secondaria di I Grado.
I docenti di potenziamento non esprimono una valutazione in relazione agli alunni cui è rivolta
la loro attività di insegnamento, ma forniscono solo elementi di informazione sui livelli di
apprendimento conseguiti e sull’interesse manifestato dagli alunni, relativamente alla disciplina
interessata dal potenziamento
I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni della classe. Nel caso di
più docenti di sostegno che seguono lo stesso alunno, la valutazione sarà congiunta, ossia tramite
l’espressione di un unico voto.
La valutazione dell’insegnamento di religione cattolica e quella delle attività alternative
all’insegnamento di religione cattolica, per i soli studenti che se ne avvalgono, è espressa con un
giudizio sintetico sull’interesse manifestato ed i livelli di apprendimento raggiunti ed è riportata su
una nota distinta.
La valutazione del comportamento è espressa per tutto il primo ciclo mediante un giudizio
sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di Cittadinanza e Costituzione.
Nella Scuola Secondaria di I Grado, invece, il giudizio fa riferimento, oltre che allo sviluppo
delle competenze di Cittadinanza e Costituzione, anche allo Statuto degli studenti e delle studentesse
e al Patto di corresponsabilità approvato dalla scuola.
Ammissione alla classe successiva.
Obbligo di organizzazione di strategie di recupero
L’ammissione alla classe successiva è stata oggetto di importanti modifiche introdotte dal
decreto legislativo n. 62/2017, attuativo della legge n. 107/2015 e dalla nota n. 1865 del 10 ottobre
2017, volta a fornire indicazioni alle scuole in merito a valutazione, certificazione delle competenze
ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione.
Gli alunni della Scuola Primaria sono ammessi alla classe successiva (II, III, IV e V) e alla
prima classe della Scuola Secondaria di I Grado anche in presenza di livelli di apprendimento
parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.
Da quanto detto sopra, consegue che l’alunno viene ammesso alla classe successiva anche se
in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più
discipline, da riportare nel documento di valutazione.
La scuola, a seguito della valutazione periodica e finale, comunica opportunamente e
tempestivamente alle famiglie degli alunni interessati eventuali livelli di apprendimento parzialmente
raggiunti o in via di prima acquisizione e si impegna ad adottare specifiche strategie di intervento, al
fine di migliorare i livelli di apprendimento e far recuperare le carenze riscontrate.
La non ammissione alla classe successiva è contemplata soltanto in casi eccezionali e
comprovati da specifiche motivazioni; deve essere deliberata all’unanimità dai docenti della classe
nell’ambito dello scrutinio finale, presieduto dal dirigente scolastico e deve avvenire sulla base dei
criteri definiti dal Collegio dei Docenti.
Nella Scuola Secondaria di Primo Grado, il Consiglio di Classe, prima di procedere alla
valutazione finale, verifica, per ciascun alunno, la validità dell’anno scolastico, ossia se l’allievo abbia
frequentato o meno i tre quarti del monte ore annuale personalizzato.
Il monte ore personalizzato è definito dall’ordinamento della Scuola Secondaria di I Grado e
in esso rientrano tutte le attività svolte dall’alunno, che sono oggetto di valutazione periodica e finale
da parte del Consiglio di Classe.
La scuola, tramite delibera del Collegio dei Docenti, stabilisce motivate deroghe al limite
suddetto per casi eccezionali debitamente documentati, fermo restando che il Consiglio di Classe abbia
gli elementi necessari per valutare l’alunno.
La scuola deve comunicare agli allievi e alle famiglie, all’inizio dell’anno scolastico, l’orario
annuale personalizzato e il limite minimo delle ore di presenza per la validità dell’anno scolastico
stesso; deve anche rendere note le deroghe al limite di ore di frequenza, deliberate dal Collegio dei
Docenti.
E’ necessario, inoltre, informare periodicamente le famiglie di ogni alunno sul numero di ore
di assenza effettuate. La tempistica relativa alla predetta informazione è stabilita autonomamente dalle
Istituzioni scolastiche, fermo restando che la stessa deve avvenire prima degli scrutini intermedi e
finali.
In sede di scrutinio finale, per gli alunni, per i quali viene accertata la non validità dell’anno
scolastico, o nel caso in cui gli alunni rientrino nelle deroghe ma non si hanno elementi necessari alla
valutazione, il Consiglio delibera la non validità dell’anno scolastico, non procede alla valutazione e
delibera la non ammissione alla classe successiva.
Anche per la Scuola Secondaria di I Grado c’è la possibilità di ammissione alla classe
successiva in presenza di carenze in una o più discipline, diversamente da quanto dettato dal
precedente DPR n. 122/09 e dal decreto-legge n. 137/2008, convertito con modificazioni dalla legge
n. 169/2008, sulla base dei quali, per essere ammessi alla classe successiva, era necessario aver
conseguito la sufficienza in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.
Questo quanto dettato dal citato decreto legge all’articolo 3 (cui rimanda il DPR 122/09):
‘’Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di Stato a conclusione del ciclo, gli
studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline.’’
L’articolo 6 del decreto legislativo n. 62/2017 – commi 1 e 3 – prevede invece quanto segue:
‘’1. Le alunne e gli alunni della Scuola Secondaria di I Grado sono ammessi alla classe
successiva e all’esame conclusivo del primo ciclo, salvo quanto previsto dall’articolo 4, comma 6, del
decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e dal comma 2 del presente articolo.
3. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino
carenze nell’acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, l’istituzione scolastica,
nell’ambito dell’autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento
dei livelli di apprendimento.
Secondo le nuove disposizioni, dunque, gli alunni sono ammessi alla classe successiva eccetto
quanto previsto dal comma 2, ossia nei casi in cui il Consiglio di Classe decida, adeguatamente
motivata, la non ammissione, in presenza di una parziale o mancata acquisizione dei livelli di
apprendimento in una o più discipline.
In quest’ultimo caso, diversamente che per la Scuola Primaria, non è prevista l’unanimità ma
la maggioranza.
Si evidenzia che, se determinante per la decisione assunta dal Consiglio di Classe, il voto
espresso nella deliberazione di non ammissione dall’insegnante di religione cattolica o di attività
alternative, per i soli alunni che si avvalgono di tali insegnamenti, diviene un giudizio motivato
riportato nel verbale.
Il comma 3, prevede inoltre che, in caso di non ammissione, la scuola debba attivare apposite
strategie di recupero, affinché gli allievi migliorino i livelli di apprendimento. Considerato che le
carenze possono essere riscontrate anche nella valutazione finale, è chiaro che gli studenti possono
essere promossi alla classe successiva anche con una o più insufficienze, le quali possono essere
registrate nel documento di valutazione finale.
Ciò anche alla luce del fatto che l’alunno dovrà essere oggetto delle summenzionate specifiche
strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento (non soltanto il recupero in itinere ma anche
appositi corsi, visto che le carenze sono ammesse anche nell’ambito della valutazione finale), strategie
non previste dal DPR 122/09.
La scuola, a seguito della valutazione periodica e finale, comunica opportunamente e
tempestivamente alle famiglie degli alunni interessati eventuali livelli di apprendimento parzialmente
raggiunti o mancanti.
Criteri per l’ammissione agli esami della Sc. Sec. I Grado.
Il decreto legislativo n. 62/2017 ha modificato anche i criteri di ammissione e le modalità di
svolgimento e valutazione dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.
In sede di scrutinio finale, il Consiglio di Classe, presieduto dal dirigente scolastico o da un
suo delegato, dispone l’ammissione degli studenti all’esame di Stato, in via generale, anche nel caso
di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline (voto inferiore
a 6/10).
I requisiti per essere ammessi sono i seguenti:
1. aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le
eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti;
2. non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Stato
prevista dall’articolo 4, commi 6 e 9 bis, del DPR n. 249/1998 e nello Statuto degli studenti
e delle studentesse ossia l’esclusione dallo scrutinio finale;
3. aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese
predisposte dall’Invalsi (il cui voto non influisce sul voto finale a conclusione dell’esame).
Per i soli alunni ammessi all’esame di Stato, in sede di scrutinio finale, il Consiglio di Classe
attribuisce un voto di ammissione espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali.
Tale voto va espresso sulla base del percorso scolastico triennale effettuato da ciascun/a
allievo/a, nel rispetto dei criteri e delle modalità definiti dal Collegio dei Docenti ed inseriti nel PTOF
e può anche essere inferiore a 6/10, qualora l’alunno/a sia stato/a ammesso/a anche in caso di parziale
o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline.
Il voto di ammissione concorre alla determinazione del voto finale d’esame.
Sebbene nelle parti normative dedicate all’esame non si parli dell’abrogazione della norma che
prevedeva la non ammissione alla classe successiva in caso di voto di comportamento inferiore a 6/10,
è evidente che la stessa non ha più validità, mentre resta valida la norma secondo cui è possibile la
non ammissione alla classe successiva, in base a quanto previsto dallo Statuto degli studenti e delle
studentesse nei confronti di coloro i quali è stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo
scrutinio finale (articolo 4, commi 6 e 9 bis, del DPR n. 249/1998).
Cittadinanza e Costituzione
Secondo quanto stabilito nell’art.1 nel Decreto Legislativo n.62/2017, la valutazione del
comportamento degli alunni di Scuola Secondaria di I Grado dovrà considerare lo sviluppo delle
competenze di Cittadinanza e Costituzione, con riferimento anche allo Statuto degli studenti e delle
studentesse, al Patto educativo di corresponsabilità e ai Regolamenti approvati dalle istituzioni
scolastiche.
Il successivo art.2 dispone un altro adempimento: la valutazione delle attività svolte
nell’ambito di «Cittadinanza e Costituzione» fermo restando quanto previsto all’articolo 1 del
Decreto Legge n.137 del 2008, convertito nella Legge 169/2008.
Per le competenze di cittadinanza, il primo documento ineludibile è rappresentato dalle
Indicazioni nazionali per il curricolo di cui al D.M. n.254 del 2012, il paragrafo “Per una nuova
cittadinanza” è ricco di spunti per comprendere quale sia il senso attribuito al termine cittadinanza.
Tra l’altro le Indicazioni Nazionali riportano anche la Raccomandazione del Parlamento
europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento
permanente.
Nel documento europeo si afferma che “le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno
bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e
l’occupazione”. Tra le otto competenze citate, già utilizzate dalle scuole all’interno dei modelli della
certificazione delle competenze, rilasciate al termine della Scuola Primaria e Secondaria di I Grado,
ne spiccano due che fanno maggiore leva sul concetto di cittadinanza: le competenze civiche e sociali
e lo spirito di iniziativa e di imprenditorialità, le altre sono considerate egualmente utili per poter
esercitare quella “cittadinanza attiva” di cui tanto si parla.
La recente Nota Ministeriale n.1830 del 2017, avente ad oggetto ‘’Orientamenti per il PTOF’’,
indica, inoltre, alle scuole, nella prospettiva di accrescere le competenze di cittadinanza, di tenere
conto, in fase di progettazione, del Piano per l’Educazione alla Sostenibilità, presentato lo scorso
luglio, che ha recepito i Goals dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, relativi a: povertà, fame,
salute e benessere, istruzione di qualità, uguaglianza di genere, acqua pulita e igiene, energia pulita
e accessibile, lavoro dignitoso e crescita economica, industria, innovazione e infrastrutture, riduzione
delle disuguaglianze, città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabili, azioni per il
clima, la vita sott’acqua, la vita sulla Terra, pace, giustizia e istituzioni forti, partnership per gli
obiettivi.
Il compito per le scuole è di recepire tali obiettivi “per costruire sempre più una scuola che
sia strumento per la sostenibilità sociale, economica e ambientale”, prevedendo iniziative concrete
che siano motivo di sviluppo sostenibile e contribuiscano alla crescita della cittadinanza attiva.
L’altro adempimento per le scuole riguarda la valutazione delle attività di Cittadinanza e
Costituzione, che ovviamente non sarà espressa attraverso un voto distinto, ma ricadrà nell’ambito
storico-geografico.
L’articolo 1 del DL 137 del 2008, convertito con modificazioni, dalla Legge n.169 del 2008,
sottolinea che “iniziative analoghe sono avviate anche nella scuola dell’infanzia”.
Per tali attività, un punto di riferimento resta la Circolare ministeriale n.100 del 2008 che ha
fornito alle scuole le prime informazioni sull’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, indicando
le piste da seguire:
sviluppare “principi, temi e valori della Costituzione nonché le norme concernenti l’esercizio
attivo e responsabile della cittadinanza in un’ottica di pluralismo istituzionale;
approfondire, attraverso iniziative di studio, confronti e riflessioni, i contenuti e i profili più
rilevanti dei temi, dei valori e delle regole che costituiscono il fondamento della convivenza
civile;
in fase di verifica in itinere provvedere, laddove possibile, all’inserimento di alcuni
significativi argomenti nella programmazione delle aree “storico-geografica” e “storico
sociale” e delle discipline riconducibili a tali aree; per gli argomenti aventi carattere e valenza
trasversale, nella programmazione delle altre aree e discipline;
svolgere ogni opportuna opera di sensibilizzazione perché le conoscenze apprese al riguardo
si trasformino in competenze personali di ogni studente; stabilire, o consolidare, ogni utile
raccordo e interlocuzione con le famiglie, con gli Enti Locali e con le agenzie culturali operanti
sul territorio.
La successiva Circolare Ministeriale n. 86 del 2010, sull’insegnamento di Cittadinanza e
Costituzione ha dato indicazioni ancora più dettagliate sui contenuti, i quali devono far leva sulla
conoscenza approfondita della Costituzione, sullo studio degli Statuti regionali, sui documenti
nazionali, europei e internazionali (la Carta europea dei diritti fondamentali, la Carta delle Nazioni
Unite, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, la Convenzione dei diritti dell’infanzia, Carta
dei valori, della cittadinanza e dell’integrazione) sulla trasversalità con le altre discipline che può
prevedere i temi della legalità e della coesione sociale, dell’appartenenza nazionale ed europea nel
quadro di una comunità internazionale ed interdipendente, dei diritti umani, delle pari opportunità, del
pluralismo, del rispetto delle diversità, del dialogo interculturale, dell’etica della responsabilità
individuale e sociale, della bioetica, della tutela del patrimonio artistico e culturale, della sensibilità
ambientale e lo sviluppo sostenibile, del benessere personale e sociale, del fair play nello sport, della
sicurezza nelle sue varie dimensioni e stradale in particolare, della solidarietà, del volontariato e della
cittadinanza attiva.
La Circolare n.86 insiste, dunque, soprattutto sulla duplice dimensione integrata alle
discipline dell’area storico-geografica e storico-sociale, sulla dimensione educativa che attraversa ed
interconnette l’intero processo di insegnamento/apprendimento e su quello relativo alla valutazione
di Cittadinanza e Costituzione, essa “trova, infatti, espressione nel complessivo voto delle discipline
delle aree storico-geografica e storico-sociale di cui essa è parte integrante. Cittadinanza e
Costituzione influisce inoltre nella definizione del voto di comportamento per le ricadute che
determina sul piano delle condotte civico-sociali espresse all’interno della scuola così come durante
esperienze formative fuori dell’ambiente scolastico. La partecipazione ad iniziative di cittadinanza
attiva promosse dalle istituzioni scolastiche e/o in collaborazione con il territorio, infine, oltre a
costituire preziosa esperienza di formazione, configura opportunità di accesso al credito formativo”.
Le scuole dovranno dunque definire le competenze di cittadinanza e le attività di Cittadinanza
e Costituzione che saranno oggetto di valutazione nei prossimi scrutini.
Certificazione competenze: modello nazionale.
In sintonia con quanto previsto nell’art.9 comma 3 del Decreto legislativo n.62/2017, con il
quale si stabilisce che il modello nazionale per la certificazione delle competenze deve essere emanato
con decreto ministeriale, il MIUR, con il DM n.742 del 3/10/2017, ha adottato i nuovi modelli
nazionali per la certificazione delle competenze; in tale Decreto vengono fornite, anche, utili
indicazioni riguardanti le finalità della certificazione delle competenze, i tempi e le modalità di
compilazione.
Le Istituzioni Scolastiche statali e paritarie del primo ciclo di istruzione, come chiarisce l’art.1
del succitato DM, hanno il compito di certificare l’acquisizione delle competenze progressivamente
acquisite dagli studenti e cioè il progressivo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle
competenze di cittadinanza, a cui l’intero processo di insegnamento-apprendimento è mirato,
sostenendo ed orientando, al contempo, gli studenti verso la scuola del secondo ciclo di istruzione.
Il documento deve essere predisposto durante lo scrutinio finale dai docenti di classe per la
Scuola Primaria e dal Consiglio di Classe per la scuola Secondaria di I grado; deve essere consegnato
alla famiglia degli studenti e, in copia, all’Istituzione Scolastica o formativa del ciclo successivo.
La certificazione delle competenze descrive i risultati del processo formativo al termine della
Scuola Primaria (Allegato A2) e Secondaria I Grado (Allegato B3), secondo una valutazione
complessiva in ordine alla capacità di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi,
complessi e nuovi, reali o simulati.
I due specifici modelli nazionali (Allegati A e B) tengono conto dei criteri indicati nell’art.9
comma 3 del Decreto legislativo n.62/2017, dove si stabilisce chiaramente che la certificazione delle
competenze deve essere redatta sulla base dei seguenti principi:
a) riferimento al profilo dello studente nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione;
b) ancoraggio alle competenze chiave individuate dall’Unione europea, così come recepite
nell’ordinamento italiano;
c) definizione, mediante enunciati descrittivi, dei diversi livelli di acquisizione delle
competenze;
d) valorizzazione delle eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni di
apprendimento non formale e informale;
e) coerenza con il piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilità;
1. 2
L’Allegato A è il modello nazionale di certificazione che deve essere rilasciato al termine della scuola Primaria e compilato
in sede di scrutinio finale dagli insegnanti di classe al termine del quinto anno, tenendo conto del percorso scolastico
quinquennale.
2. 3
L’Allegato B è il modello nazionale di certificazione che deve essere rilasciato al termine del primo ciclo di istruzione e
compilato in sede di scrutinio finale dal Consiglio di classe del terzo anno di corso della scuola Secondaria I grado, tenendo
conto del percorso scolastico e in riferimento al Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione.
f) indicazione, in forma descrittiva, del livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale di
cui all’articolo 7, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e
certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese.
La certificazione delle competenze non viene rilasciata agli alunni che partecipano all’esame
di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione come privatisti.
Il modello nazionale di certificazione delle competenze è adottato anche per le scuole italiane
all’estero, fatti salvi eventuali adattamenti alle situazioni locali e senza l’integrazione a cura di Invalsi.
I principi generali per la predisposizione di ambedue i modelli, fanno riferimento al Profilo
dello studente, così come definito dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo, alle competenze chiave
individuate dall’Unione Europea e alla descrizione dei diversi livelli di acquisizione delle stesse
competenze.
In ambedue i modelli vengono inserite le seguenti otto competenze chiave europee:
1. Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
4. Competenze digitali
5. Imparare ad imparare
6. Competenze sociali e civiche
7. Spirito di iniziativa
8. Consapevolezza ed espressione culturale
I docenti in fase di compilazione hanno, inoltre, la possibilità di indicare e valorizzare, al punto
9, ulteriori competenze ritenute significative, specificando il relativo ambito disciplinare.
Per ogni competenza viene riportato il riferimento al Profilo dello studente, diversificato per
scuola Primaria e per scuola Secondaria I grado.
Il livello di competenza conseguito deve essere esplicitato mediante precisi indicatori
contraddistinti con le lettere A – B – C – D.
Negli stessi modelli viene indicato il significato delle singole lettere:
Prove Invalsi
Per quanto riguarda le Prove Invalsi, sono confermate in Seconda e Quinta Primaria.
Nell’ultima classe viene introdotta una prova in Inglese coerente con il Quadro Comune
Europeo di riferimento delle Lingue e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo.
Nella certificazione rilasciata al termine della Primaria non è presente la sezione dedicata
all’Invalsi.
Nella secondaria di I grado le prove si sostengono in terza, ma non fanno più parte dell’esame.
Restano Italiano e Matematica e si aggiunge l’Inglese.
Le prove saranno computer-based e si svolgeranno ad aprile. La partecipazione sarà requisito
per l’accesso all’Esame, ma non inciderà sul voto finale. Entro il mese di ottobre, di ogni anno, le
scuole riceveranno dall’Invalsi le informazioni necessarie per lo svolgimento delle prove.
La certificazione delle competenze è integrata da una sezione, predisposta e redatta a cura
dell’Invalsi, che descrive i livelli conseguiti nelle Prove nazionali di Italiano e Matematica e da
un’ulteriore sezione predisposta e redatta sempre dall’Invalsi, che certifica le abilità di comprensione
e uso della lingua Inglese (ascolto e lettura) ed esito della Prova nazionale, come indicato nell’art. 7,
comma 3, del Decreto legislativo n. 62/2017, dove si stabilisce quanto segue: “Per la prova di inglese,
l’INVALSI accerta i livelli di apprendimento attraverso prove di posizionamento sulle abilità di
comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le
Lingue, eventualmente in convenzione con gli enti certificatori, senza nuovi o maggiori oneri per la
finanza pubblica”.
Valutazione alunni disabili.
Per gli studenti con disabilità certificate ai sensi della legge 104/1992, come prevede l’art.3
comma 2 e l’art.4 comma 5 del DM n.742/2017, il modello nazionale può essere accompagnato, ove
necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati relativi alle competenze
del Profilo dello studente agli obiettivi specifici del Piano educativo individualizzato.
Il decreto 62, se da una parte riconferma molte delle norme già esistenti, dall’altra introduce
due importanti novità sulla valutazione.
Nello specifico, le disposizioni generali dell’art.11 per il primo ciclo di istruzione sono le
seguenti:
➢ la valutazione degli alunni con disabilità certificata è riferita:
▪ al comportamento
▪ alle discipline
▪ alle attività svolte sulla base dei documenti previsti dall’articolo 12, comma 5, della
Legge n.104 del 1992 e del Piano Educativo Individualizzato.
Nella valutazione degli alunni con disabilità i docenti perseguono l’obiettivo di cui all’art.314,
comma 2, del D.Lgs. n.297 del 1994 ossia lo sviluppo delle potenzialità della persona disabile
nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.
L’ammissione alla classe successiva e all’ Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di
istruzione avviene secondo quanto disposto dal presente decreto (articoli 3 e 6 rispettivamente per la
Scuola Primaria e Secondaria di I Grado) tenendo a riferimento il Piano Educativo Individualizzato.
Gli alunni con disabilità partecipano alle prove standardizzate di cui agli articoli 4 e 7.
“Il Consiglio di Classe o i docenti contitolari della classe possono prevedere adeguate misure
compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre
specifici adattamenti della prova ovvero l’esonero della prova” (comma 4, art.11).
Le alunne e gli alunni con disabilità sostengono le prove di esame al termine del primo ciclo
di istruzione con l’uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché ogni altra forma di ausilio
tecnico loro necessario, utilizzato nel corso dell’anno scolastico per l’attuazione del piano educativo
individualizzato (comma 5, art.11).
Per lo svolgimento dell’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, la
sottocommissione, sulla base del Piano Educativo Individualizzato, relativo alle attività svolte, alle
valutazioni effettuate e all’assistenza eventualmente prevista per l’autonomia e la comunicazione,
predispone, se necessario, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove
differenziate idonee a valutare il progresso dell’alunna o dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità
e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del
superamento dell’esame e del conseguimento del diploma finale (comma 6, art.11).
L’esito finale dell’esame viene determinato sulla base dei criteri previsti dall’articolo 8 che
disciplina lo svolgimento ed esito dell’Esame di Stato (comma 7, art.11).
Prima novità introdotta dall’articolo 11 del decreto 62: se l’alunno disabile non si
presenta agli esami di Stato si rilascia un attestato di credito formativo. La nuova disposizione introdotta riguarda il comma 8 dell’art.11, all’interno del quale si
prescrive che “alle alunne e agli alunni con disabilità che non si presentano agli esami viene
rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è comunque titolo per l’iscrizione e la
frequenza della Scuola Secondaria di Secondo Grado ovvero dei corsi di istruzione e formazione
professionale, ai soli fini del riconoscimento di ulteriori crediti formativi da valere anche per percorsi
integrati di istruzione e formazione”.
In passato, il rilascio dell’attestato dei crediti formativi in sostituzione del diploma di licenza
media era regolato nell’Ordinanza Ministeriale n.90 del 2001, l’art.11 comma 12, che così
stabiliva: “al fine di garantire l’adempimento dell’obbligo scolastico di cui alla legge 20.1.1999, n.9
e dell’obbligo formativo di cui alla legge 17.5.1999, n.144, il Consiglio di Classe delibera se
ammettere o meno agli esami di licenza media gli alunni in situazione di handicap che possono anche
svolgere prove differenziate in linea con gli interventi educativo-didattici attuati sulla base del
percorso formativo individualizzato, secondo le indicazioni contenute nell’art.318 del D.L.vo
16.4.1994, n.297.
Tali prove devono essere idonee a valutare l’allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli
di apprendimento iniziale. Ove si accerti il mancato raggiungimento degli obiettivi del PEI, il
Consiglio di Classe può decidere che l’alunno ripeta la classe o che sia comunque ammesso agli
esami di licenza, al solo fine del rilascio di un attestato di credito formativo. Tale attestato è titolo per
l’ iscrizione e la frequenza delle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi
da valere anche per percorsi integrati”.
Il rilascio dell’attestato all’alunno disabile era quindi decisione assunta dal Consiglio di Classe,
in relazione ai risultati del PEI, e non conseguenza di una ‘non presentazione’ dell’alunno disabile
all’esame di Stato.
Nel decreto n.62, il legislatore considera l’assegnazione dell’attestato di credito formativo solo
in ordine all’assenza degli alunni disabili agli esami di Stato, svilendo di fatto il ruolo dei Consigli di
Classe e della stessa famiglia dell’alunno disabile, che insieme hanno condiviso il percorso
dell’alunno, predisposto sulle sue reali potenzialità.
Nel comma 8 dell’art.11 del tutto assente risulta infatti l’ipotesi che l’alunno non si presenti
agli esami per motivi ampliamente giustificabili tali da condurre la Commissione d’esame a
predisporre delle prove suppletive. Per cause probabilmente non ascrivibili a responsabilità
dell’alunno disabile non sembra giusto negare la possibilità di iscrizione alle scuole superiori.
Seconda novità: la certificazione delle competenze dell’alunno disabile
Nell’art.9 del decreto N. 62 si prevede che la certificazione delle competenze dell’alunno
disabile sia coerente con il suo Piano Educativo Individualizzato.
In attesa dell’emanazione dei modelli nazionali per la certificazione delle competenze
preannunciate dallo stesso articolo 9, i singoli Consigli di Classe possono attivarsi per definire, in
relazione all’alunno disabile, i livelli di competenza che si prenderanno in considerazione come mete
raggiungibili.
Le scuole sono dunque chiamate a fissare, nell’ambito dell’autonomia scolastica, linee di
azioni uniche e condivise, in attesa di nuove disposizioni o dell’emanazione di circolari ministeriali in
merito.
Valutazione alunni DSA
Le modalità di valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento sono stabilite
nell’art.11 del D.Lgs. 62 del 2017. Le nuove disposizioni sono chiaramente più corpose rispetto a
quanto già fissato nel precedente DPR 122 del 2009.
Buona parte della norma in questione è stata desunta direttamente dal Decreto Ministeriale del
12 luglio 2011, n.5669, emanato ai sensi dell’art.7, comma 2, della Legge 170 del 2010 che ha
riconosciuto i disturbi specifici di apprendimento e a cui sono allegate le Linee guida per il diritto allo
studio degli alunni e degli studenti con DSA.
L’art.6 del citato decreto ministeriale, dedicato alle forme di verifica e di valutazione, rimane
un riferimento imprescindibile, le indicazioni del decreto si armonizzano infatti a quelle disposte nel
decreto 62.
All’articolo 11 del decreto 62 si rileva quanto segue:
“per le alunne e gli alunni con disturbi specifici di apprendimento certificati ai sensi della
Legge 170 del 2010, la valutazione degli apprendimenti, incluse l’ammissione e la partecipazione
all’esame finale del primo ciclo di istruzione, sono coerenti con il piano didattico personalizzato
predisposto nella Scuola Primaria dai docenti contitolari della classe e nella Scuola Secondaria di I
Grado dal Consiglio di Classe” (comma 9 art.11).’’
“Per la valutazione delle alunne e degli alunni con DSA certificato le scuole adottano
modalità che consentano all’alunno di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento
conseguito, mediante l’applicazione delle misure dispensative e degli strumenti
compensativi” (comma 10 art.11).
Per ciascuna disciplina, dunque, occorre stabilire gli strumenti compensativi e le misure
dispensative che verranno adottate al fine di permettere all’alunno di dimostrare l’apprendimento
conseguito.
Nel decreto 5669, l’art.4 afferma che i percorsi didattici individualizzati e personalizzati
articolano gli obiettivi (…) sulla base del livello e delle modalità di apprendimento dell’alunno,
adottando proposte di insegnamento che tengano conto delle abilità possedute e potenzino anche le
funzioni non coinvolte nel disturbo.
È bene tener presente che ciò che si adotta deve essere poi attivato concretamente nel rispetto
del Piano Didattico Personalizzato predisposto, da ciò l’obbligo, per i Consigli di Classe, di riportare
a verbale, in fase di monitoraggio del PDP, non genericamente gli strumenti e le misure adottate, ma
l’applicazione effettiva di quanto stabilito e approvato.
“Per l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione la commissione può riservare
alle alunne e agli alunni tempi più lunghi di quelli ordinari” (comma 11 art.11).
Tali decisioni andranno inserite all’interno del Piano Didattico Personalizzato.
“L’utilizzazione di apparecchiature e di strumenti informatici può essere consentita solo nel
caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti
funzionali allo svolgimento dell’esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove
scritte” (comma 11 art.11) .
L’utilizzo degli strumenti informatici da parte delle alunne e degli alunni non può essere
improvvisato solo in occasione dell’esame, ma l’uso deve essere stato continuo anche durante le
verifiche in corso d’anno o comunque detti strumenti informatici devono essere ritenuti funzionali allo
svolgimento dell’esame, dal che si ricava che la commissione d’esame sia tenuta a giustificarne
l’utilizzo.
“Per l’alunna o l’alunno la cui certificazione di disturbo specifico di apprendimento preveda
la dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, in sede di esame, la sottocommissione stabilisce
contenuti della prova orale sostitutiva della prova scritta di lingua straniera” (comma 12 art.11).
La dispensa dalla prova scritta deve risultare dalla certificazione di DSA, lo stesso principio è
espresso nell’art.6 del D.M. n.5669 del 2011.
Il Collegio dei Docenti, dunque, deve stabilire in tempo utile, all’interno dei criteri e delle
modalità da inserire nel Piano Triennale dell’offerta Formativa, anche quelli relativi alla valutazione
generale degli alunni con DSA, comprendenti le fattispecie della dispensa dalla prova scritta di lingua
straniera o eventualmente dall’esonero dell’insegnamento delle lingue straniere.
I Consigli di Classe possono definire, sulla base delle specifiche situazioni soggettive, le
modalità proprie di svolgimento della prova orale. La documentazione prodotta sarà poi utilizzata
dalle sottocommissioni in sede di esame per stabilire le modalità e i contenuti della prova orale
sostitutiva appunto della prova scritta di lingua straniera.
Le modalità fanno parte integrante delle disposizioni valutative assunte dai Consigli di Classe,
sempre coerenti con quelle deliberate dal Collegio dei Docenti, nella considerazione della specifica
valutazione adottata nell’ambito del Piano Didattico Personalizzato predisposto per il singolo alunno.
Nel comma 12 dell’art.11, poiché si parla di dispensa dalla prova scritta di lingua straniera per
il primo ciclo, ciò implica stabilire per quale lingua sia predisposta la dispensa giacché si studiano due
lingue (lingua inglese e seconda lingua comunitaria).
La certificazione dell’alunno diventa un riferimento ineludibile.
“In caso di particolare gravità del disturbo specifico di apprendimento, anche in comorbilità
con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l’alunna o l’alunno, su richiesta
della famiglia e conseguente approvazione del Consiglio di Classe, è esonerato dall’insegnamento
delle lingue straniere e segue un percorso didattico personalizzato. In sede di Esame di Stato sostiene
prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento
dell’esame e del conseguimento del diploma” (comma 13 art.11)
Nel suddetto comma si afferma che in caso di gravità del disturbo specifico di apprendimento
o qualora tali disturbi specifici coesistano insieme nella stessa persona anche con altri disturbi di
sviluppo o patologie, in presenza quindi di comorbilità, è possibile chiedere l’esonero
dall’insegnamento delle lingue straniere.
Per poter ottenere l’esonero dalle lingue straniere, occorre che la gravità del disturbo risulti
dal certificato diagnostico, la richiesta deve essere presentata dalla famiglia, il Consiglio di Classe
deve approvarla e in ultimo l’alunna o l’alunno deve seguire un percorso didattico personalizzato.
Lo stesso principio è espresso nell’art.6 del decreto 5669: ‘’All’esame di Stato gli alunni
sostengono prove differenziate, predisposte sulla base del percorso svolto che hanno valore
equivalente ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma.’’
“Le alunne e gli alunni con DSA partecipano alle prove standardizzate di cui all’articolo 4 e
7. Per lo svolgimento delle suddette prove, il Consiglio di Classe può disporre adeguati strumenti
compensativi coerenti con il Piano Didattico Personalizzato. Le alunne e gli alunni con DSA
dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall’insegnamento della lingua straniera
non sostengono la prova nazionale di lingua inglese di cui all’articolo 7” (comma 14 art.11).
I Consigli di Classe dovranno predisporre la tipologia di strumenti compensativi che la scuola
adotterà per le prove standardizzate opportunamente adattate alle specifiche situazioni soggettive e al
Piano Didattico Personalizzato predisposto.
“Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami del primo ciclo e nelle tabelle affisse
all’albo di istituto non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione
delle prove” (comma 15 art.11).
La stessa disposizione è contenuta nell’art.10 del DPR n.122 del 2009.
Nel Collegio dei Docenti, nei Consigli di Classe e nei Dipartimenti Disciplinari, andranno,
dunque, rivisti i criteri e le modalità che andranno a confluire nel Piano Triennale dell’Offerta
Formativa e cioè:
▪ le modalità di valutazione che consentano agli alunni con DSA di dimostrare il livello
di apprendimento conseguito; ▪ gli strumenti compensativi per i quali sarà consentito l’utilizzo
▪ i contenuti orali sostitutivi della prova scritta di lingua straniera in presenza di dispensa dalla prova scritta
▪ le attività che l’alunno svolgerà in caso di esonero dall’insegnamento delle lingue
straniere, giacché la norma (comma 13 art.11) prevede che l’alunno segua un percorso didattico
personalizzato.
Una stessa linea di azione e la piena condivisione collegiale sono passaggi dovuti per evitare
il rischio di contenziosi che il non rispetto delle nuove disposizioni potrebbe generare.
Attività alternative alla Religione Cattolica
La valutazione delle attività alternative alla Religione Cattolica è disciplinata nell’art.2 del
D.Lgs. n.62 de 2017. Rispetto al DPR 122 del 2009, il nuovo decreto introduce le seguenti novità:
ai sensi dell’art.2, comma 3 del decreto, tali docenti incaricati delle attività alternative
all’insegnamento della Religione Cattolica partecipano alla valutazione delle alunne e degli alunni
che si avvalgono dei suddetti insegnamenti. Nel decreto 122 del 2009 tali docenti fornivano
preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull’interesse manifestato e il profitto
raggiunto da ciascun alunno.
La valutazione delle attività alternative all’insegnamento della Religione Cattolica è
resa su nota distinta con giudizio sintetico sull’interesse manifestato e i livelli di apprendimento
conseguiti (comma 7, art.2). Il docente di attività alternative esprime dunque un giudizio.
Nel caso in cui si verifichi quanto disposto dal comma 2 dell’art.6, ovvero deliberazione
di non ammissione alla classe successiva nella scuola secondaria di I grado e all’esame conclusivo
di primo ciclo, il comma 4 dell’art.6 dispone che “il voto espresso dal docente per le attività
alternative, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi di detto insegnamento, se determinante,
diviene un giudizio motivato iscritto a verbale”.
In sintesi, i docenti incaricati delle attività alternative, al pari degli insegnanti di Religione
Cattolica, partecipano agli scrutini intermedi e finali degli alunni che si sono avvalsi del suddetto
insegnamento. Invero la Nota ministeriale 695 del 2012 ha chiarito che “i docenti di attività
alternativa partecipano a pieno titolo ai Consigli di Classe per gli scrutini periodici e finali nonché
all’attribuzione del credito scolastico per gli studenti di Scuola Secondaria di II Grado, limitatamente
agli alunni che seguono le attività medesime”. Di già la Circolare ministeriale n.316 del 1987
sosteneva che “gli stessi diritti e doveri spettano ai docenti dell’attività didattica alternativa,
limitatamente, anche per essi, in sede di operazioni di valutazione periodica e finale, agli alunni che
seguono l’attività stessa.
Sulla base di quanto disposto nel nuovo decreto sulla valutazione di tali attività, alle scuole
spetta quindi definire e condividere:
le modalità di valutazione delle attività alternative ossia stabilire collegialmente i
giudizi sintetici che saranno utilizzati in sede di valutazione e i relativi descrittori esprimenti
l’interesse manifestato e i livelli di apprendimento conseguiti, così come richiesto dal comma 7
dell’art.2.
In vista del peso assegnato alla valutazione di tali attività, per realizzare all’interno dei Consigli
di Classe giudicanti una uniformità nella valutazione, il Collegio è tenuto a considerare alcuni aspetti
fondamentali; infatti secondo le nuove disposizioni che prevedono la valutazione delle attività
alternative all’IRC attraverso l’espressione di un giudizio sintetico, le scuole dovrebbero adoperarsi
per garantire agli alunni e alle alunne la stessa tipologia di offerta formativa, escludendo quindi la
libera diversificazione progettuale che può determinare obiettivi e risultati di apprendimento differenti.
In fase di progettazione, sarà dunque necessario tenere presente quanto disposto dai seguenti
documenti:
Circolare ministeriale n.368 del 1985 che all’art.2 rubricato ‘’Modalità di
organizzazione in dipendenza della scelta di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della
Religione Cattolica’’, stabilisce quanto segue:
“la scelta di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica non
deve quindi dar luogo a nessuna forma diretta o indiretta di discriminazione. (…) Il rispetto dell’
anzidetto principio implica che la scuola, e per essa il capo di istituto e il Collegio dei Docenti ai
quali compete lo responsabilità complessiva della programmazione educativa e didattica ai sensi
dell’ art. 4 del Dpr 31 marzo 1974, n. 416, assicura agli alunni che non si avvalgono
dell’insegnamento della Religione Cattolica, ogni opportuna attività culturale, con l’assistenza
degli insegnanti, escluse le attività curricolari comuni a tutti gli alunni”. Il principio espresso
della non coincidenza dei contenuti delle attività alternative con quelle specificamente curricolari
comuni a tutti gli alunni indirizza pertanto verso la scelta di tematiche che non siano già trattate
dalle altre discipline;
Circolare Ministeriale n.316 del 1987 che dispone: “per lo svolgimento delle attività
didattiche e formative previste per gli alunni non avvalentisi, si ribadisce la necessità che da
parte dei Collegi dei Docenti siano formulati precisi programmi (…) Relativamente alle esigenze
connesse con lo svolgimento dello studio o delle attività individuali per gli alunni che ne facciano
richiesta, da svolgere nei locali scolastici in modo coerente con le finalità della scuola, il capo di
istituto deve sottoporre all’esame ed alle deliberazioni degli organi collegiali la necessità di
attrezzare spazi, ove possibile, nonché organizzare servizi, assicurando idonea assistenza agli
alunni, compito questo che discende dalla natura stessa dell’istituzione scolastica. L’assistenza
può configurarsi come attività volta ad offrire contributi formativi ed opportunità di riflessione
per corrispondere agli interessi anche di natura applicativa che siano eventualmente
rappresentati dagli studenti”.
Nella stessa circolare si danno indicazioni sui possibili contenuti delle attività formative, da
prevedere in alternativa all’IRC, il documento di lavoro riguarda i “diritti dell’uomo”.
A prescindere dall’autonomia professionale del singolo docente incaricato di attività
alternative, è giusto, in fase di progettazione che il Collegio definisca, come ribadisce la stessa
circolare n.316, precisi programmi, che diano luogo ad una linea progettuale comune, identificando
anche i parametri della valutazione.
DIMENSIONE ORGANIZZATIVA E AMMINISTRATIVA
I DOCENTI SEDE SALANDRA
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
BENEVENTO Simona
CASTELLANO Lucrezia
GRASSI Anna Felicia
GRIECO Nunzia
MARASA' Letizia Maria
MARZARIO Stefania
MASTRANGELO Gladys Carolina
MAZZIOTTA Maria Antonietta
ROMANIELLO Michele
TORRACO Carmela
TOSTI Filomena
ZIZZAMIA Rosa Angela
ZOTTI Domenico
TOTALE N. 13
SCUOLA PRIMARIA
DARAIO Caterina
DINNELLA Pierina
GARAGUSO Maria Rosa
LAURIA Angela
LOPERGOLO Michela
MARRAUDINO Giulia
MARZARIO Rosa Antonia
MORENA Maria Saveria
SARAINO Mariana Alessandra
TERRANOVA Marianna
VENEZIA Michela
ZAGARIA Margherita
TOTALE N. 12
SCUOLA INFANZIA
D'EUFEMIA Giuseppina
FORNABAIO Margherita
IANDOLI Carmela
MASIELLO Ottavia
MONTANARO Donatella
QUALTIERI Carmela
SCOTELLARO Paola
SELVAGGI ALBANESE Margherita
VENEZIA Michela
ZAGARIA Donata Rosa
TOTALE N. 10
I DOCENTI SEDE SAN MAURO FORTE
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
CARONE Lucia
CAVUOTI Rosa
LINSALATA Domenico
LOIACONO Leonardo G.
LOTITO Maria Rosaria
MAGGIO Rosaria
MARASA' Letizia Maria
MASTRANGELO Gladys Carolina
ROMANIELLO Michele
TORRACO Carmela
ZIZZAMIA Rosa Angela
TOTALE N. 11
SCUOLA PRIMARIA
BIANCACCIO Antonietta
CAVUOTI Rosa
FORTE Elena
FERRARO Emilia Antonietta
GUIDA Alfonso
NOTA Antonella
SARAINO Mariana Alessandra
SERRA Iolanda
TRICARICO Donato
TOTALE N. 9
SCUOLA INFANZIA
CAVUOTI Rosa
QUIRINO Maddalena
TRICARICO Alberta
TOTALE N. 3
I DOCENTI SEDE CALCIANO
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
ALBANO Carmela
BENEVENTO Simona
CAVUOTI Rosa
LOTITO Maria Rosaria
MARASA’ Letizia Maria
MARTELLI Nicola
MASTRANGELO Gladys Carolina
ROMANIELLO Michele
SUMMA Katia
ZACCAGNINO Lucia
TOTALE N. 10
SCUOLA PRIMARIA
DI MATTEO Marianna
CAVUOTI Rosa
RUBINO Rachele
SINISGALLO Maria Maddalena
SOLDO Tiziana
TOTALE N. 5
SCUOLA INFANZIA
CAVUOTI Rosa
CENTOLA Rosa
MONTESANO Angela
TOTALE N. 3
ORGANIGRAMMA/FUNZIONIGRAMMA
STAFF DIRIGENZIALE
NOMI FUNZIONI COMPITI
Dott.ssa
ELENA LABBATE
DIRIGENTE
SCOLASTICO
Prof.Ssa Grassi Anna 1° COLLABORATORE
DEL D. S.
Organizzazione e coordinamento aree di
azione Istituto Comprensivo
Ins. Marraudino Giulia 2° COLLABORATORE
DEL D.S.
Responsabile Scuola Primaria
Ins. Ferraro Emilia REFERENTE PLESSO
SAN MAURO FORTE
Rapporti periodici con la sede centrale e
con i collaboratori del D.S. e del DSGA
comunicare ai colleghi le indicazioni
assunte dal D.S.
Segnalare tempestivamente le emergenze
Collaborare in occasione delle prove di
evacuazione.
Controllare il servizio mensa.
Effettuare comunicazione telefoniche di
Servizio.
Diffondere circolari, comunicazioni ed
informazioni al personale.
Controllare le firme di presa visione.
organizzando un sistema di comunicazione
interna funzionale e rapida.
Disporre che i genitori accedano ai locali
scolastici nelle modalità e nei tempi previsti
dai regolamenti interni all’Istituto.
Controllare che le persone esterne abbiano
un regolare permesso della Presidenza per
accedere ai locali scolastici.
Ins. Rubino Rachele REFERENTE PLESSO
CALCIANO
FUNZIONI STRUMENTALI
NOMI FUNZIONI COMPITI
Ins. Serra Iolanda Area 1
Gestione e
monitoraggio del
P.T.O.F.
Revisione, aggiornamento e stesura in formato
elettronico e cartaceo del documento PTOF 2017/18
Coordinamento in itinere e monitoraggio finale di
progetti e di questionari di valutazione delle varie
componenti (docenti, alunni, genitori)
Presentazione al collegio del P.T.O.F. e dei risultati dei
monitoraggi
Aggiornamento, stesura, diffusione (anche tramite
mailing list) e archiviazione di tutta la documentazione
inerente il P.T.O.F. e le attività in esso previste
Elaborazione di un documento di sintesi del P.T.O.F. per
gli Enti territoriali e di un documento informativo alle
famiglie da consegnarsi all’inizio dell’anno scolastico
con il calendario degli incontri scuola-famiglia, le attività
e i viaggi di istruzione, i sistemi valutativi, ecc.
f. Collaborazione con lo staff della dirigenza e con le
altre FF.SS.
Prof. Linsalata
Domenico
Area 2
Sostegno al lavoro
dei docenti.
Realizzazione di
progetti formativi
Gestisce l’accoglienza e l’inserimento dei docenti in
ingresso.
Rileva i disagi nel lavoro ed attiva e/o interventi di
risoluzione.
Promuove uno stile di comunicazione e collaborazione
costruttivo con e tra i docenti.
Affianca, in particolare, i nuovi docenti con un’azione di
consulenza.
Raccoglie, disamina , produce e diffonde materiali
informativi ed operativi (modelli, schemi, griglie per
progettazioni, verifica e valutazione, …) riferiti al Suo
ambito di competenza.
Propone al Collegio e/o al Dirigente iniziative, attività,
progetti.
Analizza i bisogni formativi, coordina e gestisce il Piano
annuale di formazione e di aggiornamento.
Coordina le attività di informazione e orientamento in
ingresso.
Coordina la progettazione delle attività di formazione e
aggiornamento dei docenti.
Coordina le attività di produzione, gestione e
documentazione dei materiali didattici.
Cura il monitoraggio in itinere e finale dei risultati delle
attività di recupero.
Lavora a contatto con il Dirigente Scolastico e il DSGA
al fine di rendere fattibile l’erogazione di interventi
formativi a favore dei docenti.
Collaborazione con lo staff della dirigenza e con le altre
FF.SS.
Ins. Lauria Angela Area 3
Integrazione/
Inclusione e
prevenzione e
tutela del disagio
• Coordinamento delle attività e dei gruppi di lavoro
relativi alla disabilità (GLH operativi e d’Istituto);
• Controllo, aggiornamento e archiviazione della
documentazione relativa ai disabili, ai dsa ed ai bes
• Coordinamento dei PEI degli alunni diversamente abili
• Organizzazione GLHI, GLH, incontri vari e gestione
dei BES
• Coordinamento, organizzazione delle attività per gli
alunni DSA e BES
• Coordinamento dei PEP per gli alunni DSA e BES
• Attivazione ed elaborazione di progetti e iniziative a
favore degli studenti H e con bisogni speciali
• Consulenza sulle difficoltà degli studenti con bisogni
speciali
• Promozione di attività di sensibilizzazione e di
riflessione didattico/pedagogica per coinvolgere
e impegnare l’intera comunità scolastica nel processo
di inclusione
• Diffusione tra i docenti di sostegno e i coordinatori
delle classi che abbiano alunni con BES di una
modulistica comune per la programmazione, la
valutazione e le relazioni finali, oltre che di materiale
didattico utile ad una didattica inclusiva.
• Monitoraggio delle iniziative di compensazione e
sostegno.
• Monitoraggio dell’inserimento degli alunni
diversamente abili/stranieri/svantaggiati
• Partecipazione alle attività della commissione
Continuità fornendo supporto ai docenti dei tre ordini di
scuola
• Collaborazione con lo staff della dirigenza e con le altre
FF.SS.
Ins. Zagaria Rita Area 4
Realizzazione di
progetti formativi.
Viaggi
d’istruzione.
Organizzazione, Coordinamento e cura dei viaggi
d'Istruzione e delle attività integrative.
Valutazione, proposta e coordinamento di partecipazione
a spettacoli, concorsi, ecc.....
Curare la progettazione e realizzazione Progetto
"Accoglienza".
Collaborazione con lo staff della dirigenza e con le altre
FF.SS.
COMMISSIONE PTOF COMMISSIONE CURRICOLO
VERTICALE
NOMI COMPITI NOMI COMPITI
Ins. Serra Elaborazione, revisione e
aggiornamento PTOF
2017/18
Prof. Romaniello Elaborazione,
revisione e
aggiornamento
curricolo verticale
Ins. Biancaccio Ins. Scotellaro
Ins. Dinnella Ins. Tricarico A.
Ins. Ferraro Ins. Garaguso
Ins. Marraudino Ins. Lauria
Ins. Rubino Ins. Lopergolo
Ins. Terranova Ins. Rubino
Prof.ssa Castellano Prof. Loiacono
Prof.ssa Grassi Prof . Martelli
Prof.ssa Mazziotta Prof .ssa Torraco
Prof.ssa Tosti
Ins. Selvaggi
Ins. Zagaria D.
COMMISSIONE RAV - PDM
NOMI COMPITI
Prof.ssa Tosti Filomena Elaborazione, revisione e aggiornamento RAV - PDM
Ins. Dinnella Pierina
Ins. Morena
Ins. Lopergolo
Ins. Marraudino
Ins. Selvaggi
Ins. Scotellaro
CONSIGLIO D’ISTITUTO
NOMI FUNZIONI RUOLI
DOTT.SSA
ELENA LABBATE Dirigente scolastico
Bruno Rosa Genitore Componente
Daraio Caterina Docente Componente
Donnola Leonardo Genitore Componente
Ferraro Emilia Docente Componente
Filazzola Isabella Genitore Componente
Lamarra Angela Genitore PRESIDENTE
Mazziotta Giuseppe Genitore Componente
Mazziotta Rosaria Docente SEGRETARIA
Pantone Rocco ATA Componente
Santochirico Tommaso Genitore Componente
Selvaggi Albanese Margherita Docente Componente
Torraco Carmela Docente Componente
Zagaria Margherita Docente Componente
GIUNTA ESECUTIVA
NOMI FUNZIONI RUOLI
Dott.ssa Elena Labbate Dirigente Scolastico Presidente
Sig.ra Angela Verrascina DSGA Segretaria
Sig.ra Donnola Leonardo Genitore Componente
Sig. Santochirico Tommaso Genitore Componente
Sig. Pantone Rocco Collaboratore ATA Componente
Ins. Selvaggi Albanese Margherita Docente Componente
COMMISSIONE ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
NOMI FUNZIONI COMPITI
Dott.ssa Elena LABBATE Dirigente Scolastico Incontro con gli alunni stranieri
e i loro genitori
Prof.ssa Carmela Torraco
Prof.ssa Filomena Tosti
Prof. Nicola Martelli
Referenti
Scuola Secondaria I grado
Accoglienza alunni stranieri e i
loro genitori.
Raccolta delle notizie
indispensabili per una prima
conoscenza dell’alunno.
Rapporto scuola-famiglia
Decisioni riguardanti:
i criteri di assegnazione alla
classe e i relativi percorsi di
facilitazione;
i tempi e le modalità per
l'accertamento di prerequisiti
linguistici e di conoscenza
mediante una o più prove
scritte e/o orali.
Ins. Maria Rosa Garaguso
Ins. Donato Antonio Tricarico
Ins. Rachele Rubino
Referenti Scuola Primaria
Gruppo per l’Inclusione scolastica (GLI)
NOMI FUNZIONI COMPITI
Prof. Linsalata Domenico
Prof.ssa Mazziotta Maria A.
Ins Lauria Angela
Ins. Saraino Mariana
Ins. Qualtieri Carmela
Ins. Tricarico Alberta
Ins. Centola Rosa
Ins.Sinisgallo Maria M.
Gruppo di lavoro per
l’Inclusione (GLI),
Supportare il collegio dei docenti nella
definizione e realizzazione del Piano per
l’Inclusione nonché i docenti
nell’attuazione dei PEI.
LA SEGRETERIA
AREA AMMINISTRATIVA
Direttore dei Servizi
Amministrativi e Generali
Sig.ra VERRASCINA Angela
Assistenti amministrativi Sig. IACOVINO Angelo
Sig.ra PUZZUTIELLO Caterina
RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA
I rapporti con le famiglie avvengono tramite i seguenti incontri istituzionali per comunicazioni
relative alla sfera educativa e didattica:
• Assemblee e consigli di intersezione e di classe
• Colloqui individuali
• Ora di ricevimento (Scuola secondaria I grado), ora di compresenza (Scuola infanzia), incontri
di programmazione (scuola Primaria)
• Consiglio d’istituto
• Consegna documento di valutazione.
IL FUNZIONAMENTO
SEGRETERIA Direttore Servizi Amministrativi e Generali
Assistenti Amm.vi
Ricevimento del pubblico:
Dal lunedì al venerdì: ore 11.30 – 12.30
Dal martedì e giovedì: ore 16.30 – 17.30
PRESIDENZA
Dirigente Scolastico
Ricevimento docenti:
nei giorni di presenza in orario non coincidente con
l’attività didattica
Ricevimento del pubblico: previo
appuntamento
COLLABORATORI
SCOLASTICI
SALANDRA: n.6 unità
S. MAURO FORTE: n.2 unità
CALCIANO: n. 2 unità
FABBISOGNO DELLE RISORSE UMANE
ORGANICO PERSONALE DOCENTE - INFANZIA
2016/2017
SCUOLA DELL’INFANZIA
5 SEZIONI
MATERIA CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE
COMUNE POSTO COMUNE 10
IRC RELIGIONE 7,30
SOSTEGNO
2017/2018
SCUOLA DELL’INFANZIA
6 SEZIONI
MATERIA CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE
COMUNE POSTO COMUNE 12
IRC RELIGIONE 9
SOSTEGNO
2018/2019
SCUOLA DELL’INFANZIA
6 SEZIONI
MATERIA CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE
COMUNE POSTO COMUNE 12
IRC RELIGIONE 9
SOSTEGNO
SCUOLA PRIMARIA
8 CLASSI A TEMPO NORMALE - 3 CLASSI A TEMPO PIENO
MATERIA CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE
COMUNE POSTO COMUNE 15 9
SOSTEGNO SOSTEGNO 3
RELIGIONE RELIGIONE 1
PERSONALE DOCENTE - PRIMARIA
2016/2017
2017/2018
SCUOLA PRIMARIA
7 CLASSI A TEMPO NORMALE - 4 CLASSI A TEMPO PIENO
MATERIA CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE
COMUNE POSTO COMUNE 18 1
SOSTEGNO SOSTEGNO 3
RELIGIONE RELIGIONE 1
2018/2019
SCUOLA PRIMARIA - 1° ipotesi
6 CLASSI A TEMPO NORMALE - 4 CLASSI A TEMPO PIENO
MATERIA CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE
COMUNE POSTO COMUNE 18 9
SOSTEGNO SOSTEGNO 1
RELIGIONE RELIGIONE 1
SCUOLA PRIMARIA - 2° ipotesi
5 CLASSI A TEMPO NORMALE - 5 CLASSI A TEMPO PIENO
MATERIA CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE
COMUNE POSTO COMUNE 18
SOSTEGNO SOSTEGNO 1
RELIGIONE RELIGIONE 1
PERSONALE DOCENTE SECONDARIA 1 GRADO
2016/2017
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO SALANDRA
4 CLASSI A TEMPO NORMALE
MATERIA CLASSE DI
CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE
LETTERE A043 2 4
MATEMATICA E
SCIENZE
A059 1 6
INGLESE A345 12
FRANCESE A245 8
TECNOLOGIA A033 8
MUSICA A032 8
ED. FISICA A030 8
ARTE A028 8
SOSTEGNO AD00 1
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO CALCIANO
1 CLASSI A TEMPO PROLUNGATO
MATERIA CLASSE DI
CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE
LETTERE A043 1
MATEM. e SCIENZE A059 9 h
INGLESE A345 3 h
FRANCESE A245 2 h
TECNOLOGIA A033 2 h
MUSICA A032 2 h
ED. FISICA A030 2 h
ARTE A028 2 h
RELIGIONE IRC 1 h
2017/2018
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO SAN MAURO FORTE
2 CLASSI A TEMPO PROLUNGATO
MATERIA CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE
LETTERE A043 1 12 h
MATEM. e SCIENZE A059 1
INGLESE A345 6 h
FRANCESE A245 4 h
TECNOLOGIA A033 4 h
MUSICA A032 4 h
ED. FISICA A030 4 h
ARTE A028 4 h
RELIGIONE IRC 2 h
SOSTEGNO AD00 1
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
3 CLASSI A TEMPO NORMALE + 4 CLASSI A TEMPO PROLUNGATO
MATERIA CLASSE DI
CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE
LETTERE A043 4
MATEM. e SCIENZE A059 2 9
INGLESE A345 1 3
FRANCESE A245 14
TECNOLOGIA A033 14
MUSICA A032 14
ED. FISICA A030 14
ARTE A028 14
RELIGIONE IRC 7
SOSTEGNO AD00 2 9
2018/19
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 1^ ipotesi
3 CLASSI A TEMPO NORMALE + 4 CLASSI A TEMPO PROLUNGATO
MATERIA CLASSE DI
CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE
LETTERE A043 4
MATEM. e SCIENZE A059 2 9
INGLESE A345 1 3
FRANCESE A245 14
TECNOLOGIA A033 14
MUSICA A032 14
ED. FISICA A030 14
ARTE A028 14
RELIGIONE IRC 7
SOSTEGNO AD00 2 9
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 2^ ipotesi
2 CLASSI A TEMPO NORMALE + 5 CLASSI A TEMPO PROLUNGATO
MATERIA CLASSE DI
CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE
LETTERE A043 5 5
MATEM. e SCIENZE A059 2 12
INGLESE A345 1 3
FRANCESE A245 14
TECNOLOGIA A033 14
MUSICA A032 14
ED. FISICA A030 14
ARTE A028 14
RELIGIONE IRC 7
SOSTEGNO AD00 2
ISTITUTO COMPRENSIVO “TEN. ROCCO DAVIA” di SALANDRA (Matera)
Via C. Menotti, snc – 75017 SALANDRA
Tel. +39 0835 673027 - Fax +39 0835 673027 E-mail [email protected] PEC [email protected]
con Sezioni Associate in Calciano e San Mauro Forte
2016-2019
SOMMARIO
6) OBIETTIVI DISCIPLINARI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ....................... 3
a) CLASSE PRIMA .................................................................................................................... 3 b) CLASSE SECONDA ............................................................................................................ 1111
1.3 CLASSE TERZA ..............................................................................................................1818 1.4 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO .................................................................................................... 24 • SCUOLA SECONDARIA di I grado - Classe prima. Obiettivi di apprendimento ...................................... 24
• SCUOLA SECONDARIA di I grado - Classe Seconda. Obiettivi di apprendimento ................................... 25
• SCUOLA SECONDARIA di I grado - Classe Terza. Obiettivi di apprendimento ....................................... 25
7) OBIETTIVI DISCIPLINARI SCUOLA PRIMARIA26
a) VERSO I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 26…………...26 2.1.2 Inglese ........................................................................................................................ 3434
2.1.3 Storia.......................................................................................................................... 3838
2.1.4 Geografia ................................................................................................................... 4545
2.1.5 Matematica................................................................................................................. 5151
2.1.6 Scienze........................................................................................................................ 5959
2.1.7 Musica ........................................................................................................................ 6363
2.1.8 Arte e Immagine ......................................................................................................... 6565
2.1.9 Educazione Motoria ................................................................................................... 6969
2.1.10 Tecnologia.................................................................................................................. 7373
2.1.11 Religione .................................................................................................................... 7777
8) PER CAMPI DI ESPERIENZA ED ETÀ: LA SCUOLA DELL’INFANZIA ....................8282
3.1 I CAMPI DI ESPERIENZA........................................................................................83…82
4 CITTADINANZA E COSTITUZIONE .................................................................................9191
91
1 OBIETTIVI DISCIPLINARI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
1.1 CLASSE PRIMA
ITALIANO LINGUA INGLESE SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE)
Ascolto e parlato Ascolto (comprensione orale) Ascolto (comprensione orale)
Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola.
Ascoltare e comprendere testi letterari mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in modo comprensibile a chi ascolta.
Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente relativi alla vita quotidiana.
Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente relativi alla vita quotidiana.
Parlato (produzione e interazione orale) Parlato (produzione e interazione orale)
Produrre frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note.
Interagire con un interlocutore, utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione.
Produrre frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note.
Interagire con un interlocutore, utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione.
Lettura Lettura (comprensione scritta) Lettura (comprensione scritta)
Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l’argomento di cui si parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni.
Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il loro significato globale e identificando parole e frasi familiari.
Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il loro significato globale e identificando parole e frasi familiari.
Scrittura Scrittura (produzione scritta) Scrittura (produzione scritta)
Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti (per utilità personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare).
Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e al proprio vissuto.
Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e al proprio vissuto.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 3 di 92
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo (Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e attività di interazione orale e di lettura. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua. Applicare le conoscenze morfosintattiche nella propria produzione scritta.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Traguardi per lo sviluppo delle competenze per la lingua inglese
(i traguardi sono riconducibili al Livello A1 del QCER per le lingue del Consiglio d'Europa)
Traguardi per lo sviluppo delle competenze per la seconda lingua comunitaria
(i traguardi sono riconducibili al livello A1 del QCER per le lingue del Consiglio d'Europa)
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Capisce e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti
relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari ed abituali.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 4 di 92
diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all'organizzazione logico- sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 5 di 92
MUSICA ARTE E IMMAGINE EDUCAZIONE FISICA
Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione. Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumenta li anche polifonici, curando l'intonazione, l'espressività e l'interpretazione. Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi.
Esprimersi e comunicare Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare la realtà percepita. Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali. Osservare e leggere le immagini Guardare e osservare con consapevolezza un'immagine e gli oggetti presenti nell'ambiente descrivendo gli elementi formali, utilizzando le regole della percezione visiva e l'orientamento nello spazio. Comprendere e apprezzare le opere d'arte Individuare in un'opera d'arte, sia antica che moderna, gli elementi essenziali della forma, del linguaggio, della tecnica e dello stile dell'artista per comprenderne il messaggio e la funzione.
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma successiva e poi in forma simultanea (correre / saltare, afferrare / lanciare, ecc).
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo - espressiva Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di giocosport. Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 6 di 92
Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L'alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (graficoespressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
L'alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.
STORIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE GEOGRAFIA
4 Uso delle fonti Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato.
5 Organizzazione delle informazioni Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate. Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo. Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, disegni, testi scritti e con risorse
Elaborare e negoziare regole di convivenza civile. Comprendere i rapporti di relazione e l’utilità delle regole. Riconoscere che ogni essere umano è titolare di diritti fondamentali
Orientamento Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano e all'Europa, attraverso gli strumenti dell'osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, ecc.).
Linguaggio della geograficità Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a indicatori socio-demografici ed economici.
➢ Paesaggio
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 7 di 92
digitali. Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite.
Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare.
h) Regione e sistema territoriale Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
L'alunno utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali "oggetti" geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.). Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 8 di 92
MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA
Conoscere il concetto di insieme e sottoinsieme, rappresentare insiemi e sottoinsiemi usando l’opportuna simbologia. Conoscere il sistema di numerazione decimale. Conoscere le proprietà delle operazioni con i numeri naturali.
Operare in N. Eseguire espressioni di calcolo. Analizzare il testo di un problema individuandone dati, relazioni e richieste. Riconoscere multipli e divisori di numeri naturali e individuare i numeri primi. Conoscere i criteri di divisibilità e scomporre un numero naturale in fattori primi.
Calcolare il M.C.D. e il m.c.m. Conoscere il concetto di frazione e operare con esso. Conoscere gli enti fondamentali e i primi assiomi della geometria e operare con essi. Conoscere il Sistema Metrico Decimale e le misure del tempo e degli angoli. Conoscere proprietà e caratteristiche di poligoni e triangoli e risolvere problemi su di essi. Utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico
Acquisire il concetto di scienze sperimentali, il suo metodo, i suoi strumenti. Acquisire i concetti di temperatura, calore e stati della materia.
Individuare le caratteristiche fondamentali relative all’atmosfera, idrosfera e litosfera. Conoscere e descrivere la struttura e le funzioni della cellula. Conoscere ed individuare caratteristiche fondamentali ed organizzazione dei viventi. Utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico.
Vedere e osservare Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti. Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni. Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione informatica. Rappresentare i dati dell'osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi.
Prevedere e immaginare Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i materiali necessari.
Intervenire e trasformare Smontare semplici oggetti e meccanismi, apparecchiature obsolete o altri dispositivi comuni. Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo e documentando la sequenza delle operazioni.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 9 di 92
Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L'alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l'opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e rappresenta forme del piano, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall'uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e ne determina il perimetro. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.
L'alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all'aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici.
L'alunno riconosce e identifica nell'ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 10 di 92
1.2 CLASSE SECONDA
ITALIANO LINGUA INGLESE SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE)
Ascolto e parlato Ascolto (comprensione orale) Ascolto (comprensione orale)
Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente.
Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando l'ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi.
Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti.
Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale.
Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti.
Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale.
Parlato (produzione e interazione orale) Parlato (produzione e interazione orale)
Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari e riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale.
Interagire in modo comprensibile con un interlocutore, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.
Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari e riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale.
Interagire in modo comprensibile con un interlocutore, utilizzando brevi e semplici espressioni e frasi adatte alla situazione.
Lettura Lettura (comprensione scritta) Lettura (comprensione scritta)
Leggere testi narrativi, descrittivi e letterari in lingua italiana contemporanea, e semplici testi poetici cogliendone il senso, le caratteristiche formali più evidenti, l'intenzione comunicativa dell'autore ed esprimendo un motivato parere personale.
Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti audio visivi, cogliendo il loro significato globale e identificando parole e frasi familiari.
Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti audio visivi, cogliendo il loro significato globale e identificando parole e frasi familiari.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 11 di 92
Scrittura Scrittura (produzione scritta) Scrittura (produzione scritta)
Sperimentare liberamente, anche con l'utilizzo del computer, diverse forme di scrittura, adattando il lessico, la struttura del testo, l'impaginazione, le soluzioni grafiche alla forma testuale scelta e integrando eventualmente il testo verbale con materiali multimediali. Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Riconoscere la struttura del nucleo della frase semplice (la cosiddetta frase minima): predicato, soggetto, altri elementi richiesti dal verbo. Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche grammaticali e servirsi di queste conoscenze per rivedere la propria produzione scritta e correggere eventuali errori.
Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi relativi agli argomenti trattati. Riflessione sulla lingua e sull'apprendimento Osservare coppie di parole simili come suono e distinguerne il significato. Osservare parole ed espressioni nei contesti d'uso e coglierne i rapporti di significato. Conoscere e saper utilizzare le principali strutture grammatiche e mettere in relazione costrutti ed intenzioni comunicative.
Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi relativi agli argomenti trattati. Riflessione sulla lingua e sull'apprendimento Conoscere e saper utilizzare le principali strutture grammatiche e mettere in relazione costrutti ed intenzioni comunicative. Riconoscere che cosa si è imparato e che cosa si deve imparare.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 12 di 92
Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze (i
traguardi sono riconducibili al Livello A2 del QCER per le lingue del Consiglio d'Europa)
Traguardi per lo sviluppo delle competenze (i
traguardi sono riconducibili al Livello A1 del QCER per le lingue del Consiglio d'Europa)
L’alunno legge e comprende testi di vario tipo, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti nell'ortografia, chiari e coerenti, legati all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
L'alunno scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
L'alunno scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
MUSICA ARTE E IMMAGINE EDUCAZIONE FISICA
Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all'interno di brani di vario genere e provenienza. Rappresentare gli elementi basilari di brani musicali e di eventi sonori attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali. Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema, televisione, computer).
Esprimersi e comunicare Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali. Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando immagini e opere d'arte. Osservare e leggere le immagini Riconoscere in un testo iconico visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo (linee, colori, forme, volume, spazio) individuando il loro significato espressivo. Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati. Comprendere e apprezzare le opere d'arte Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria e ad altre culture.
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri. Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio, e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità.
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 13 di 92
Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico- artistici.
Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardiorespiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all'esercizio fisico.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e autocostruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
L'alunno è in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d'arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti formali dell'opera d'arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
L'alunno agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell'uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell'ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell'uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all'interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l'importanza di rispettarle.
STORIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE GEOGRAFIA
b) Uso delle fonti Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico. Rappresentare, in un quadro storicosociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul territorio vissuto.
c) Organizzazione delle informazioni Usare cronologie e carte storico geografiche per rappresentare le conoscenze. Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate.
d) Strumenti concettuali
Comprendere i rapporti di relazione e l’utilità delle regole. Costruire legami significativi rispettando e tollerando gli altri. Riconoscere i diritti civili e sociali garantiti dalla Costituzione.
9) Orientamento Estendere le proprie carte mentali all'Europa, attraverso gli strumenti dell'osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, ecc.).
10) Linguaggio della geograficità Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 14 di 92
Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti.
• Produzione scritta e orale Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico della disciplina. Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali.
indicatori socio demografici ed economici. Localizzare sulla carta geografica gli Stati europei; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell'Italia e degli Stati europei nel mondo.
▪ Paesaggio Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani ed europei, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare.
▪ Regione e sistema territoriale Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L'alunno comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell'umanità con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell'Italia, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Coglie nei paesaggi europei della storia le progressive trasformazioni operate dall'uomo sul paesaggio naturale.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 15 di 92
MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA
Conoscere i vari tipi di frazione. Ridurre una frazione ai minimi termini. Trasformare due o più frazioni allo stesso denominatore. Conoscere numeri decimali limitati e illimitati. Trasformare un numero decimale nella corrispondente frazione generatrice. Operare con le frazioni Estrarre la radice quadrata Conoscere le proprietà delle proporzioni e saperle applicare Risolvere problemi su percentuali, interesse e sconto Conoscere le proprietà dei quadrilateri e calcolare il loro perimetro Conoscere ed individuare caratteristiche, proprietà e parti di circonferenza e cerchio Individuare le proprietà di poligoni inscritti e circoscritti ad una circonferenza Applicare le formule geometriche per il calcolo di aree di figure piane e risolvere problemi Conoscere e applicare il Teorema di Pitagora Utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico
Conoscere e descrivere la struttura dell’atomo e distinguere elementi e composti, miscugli e soluzioni. Conoscere gli elementi fondamentali di chimica organica e inorganica. Conoscere gli elementi che caratterizzano i vari tipi di moto e le formule per calcolare la velocità e l’accelerazione. Conoscere il concetto di forza e le leggi che regolano l’equilibrio e il movimento dei corpi. Conoscere e descrivere i vari apparati e sistemi del corpo umano. Utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico.
E. Vedere, osservare e sperimentare Eseguire misurazioni e rilievi grafici o fotografici sull'ambiente scolastico o sulla propria abitazione. Effettuare prove e semplici indagini sulle proprietà fisiche, chimiche, meccaniche e tecnologiche di vari materiali. Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità.
F. Prevedere, immaginare e progettare Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o necessità. Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso quotidiano.
G. Intervenire, trasformare e produrre Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della tecnologia (ad esempio: preparazione e cottura degli alimenti). Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di software specifici.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 16 di 92
Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L'alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina l’area, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni rappresentati in tabelle e grafici.
L'alunno ha una visione della complessità del sistema dei viventi. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livello macroscopico. Possiede corrette informazioni sulla cura e il controllo della propria salute. Realizza esperienze.
L'alunno riconosce nell'ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 17 di 92
1.3 CLASSE TERZA
ITALIANO LINGUA INGLESE SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE)
Ascolto e parlato Ascolto (comprensione orale) Ascolto (comprensione orale)
Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell’emittente.
Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentandolo in modo chiaro.
Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari.
Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di brevi messaggi orali.
Parlato (produzione e interazione orale) Parlato (produzione e interazione orale)
Interagire con un interlocutore, comprendere ed esporre le proprie idee in modo comprensibile.
Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi note. Interagire in modo comprensibile, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.
Lettura Lettura (comprensione scritta) Lettura (comprensione scritta)
Leggere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie) individuando tema principale e intenzioni comunicative dell’autore.
Leggere e individuare informazioni implicite ed esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali.
Leggere e individuare informazioni implicite ed esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali.
Scrittura Scrittura (produzione scritta) Scrittura (produzione scritta)
Scrivere testi di diverso tipo (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo), adeguati allo scopo e al destinatario. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale, così da comprendere e usare le parole dell’intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei
Produrre risposte a questionari sui testi; Scrivere brevi lettere personali, utilizzando funzioni e lessico adeguati. Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento Osservare coppie di parole simili come suono e distinguerne il significato. Osservare parole ed espressioni nei contesti d'uso e coglierne i rapporti di significato. Conoscere e saper utilizzare le principali strutture grammatiche e mettere in relazione costrutti ed intenzioni comunicative.
Produrre risposte a questionari sui testi; Scrivere brevi lettere personali, utilizzando funzioni e lessico adeguati. Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento Osservare coppie di parole simili come suono e distinguerne il significato. Osservare parole ed espressioni nei contesti d'uso e coglierne i rapporti di significato. Conoscere e saper utilizzare le principali strutture grammatiche e mettere in relazione costrutti ed intenzioni comunicative.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 18 di 92
principali tipi testuali; riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole, la struttura logico sintattica della frase, le parti del discorso, le categorie lessicali.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
Traguardi per lo sviluppo delle competenze (i
traguardi sono riconducibili al Livello A2 del QCER per le lingue del Consiglio d'Europa)
Traguardi per lo sviluppo delle competenze (i
traguardi sono riconducibili al Livello A1 del QCER per le lingue del Consiglio d'Europa)
L’alunno interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre ad essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile. Ascolta e comprende testi di vario tipo diretti e trasmessi dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Legge e scrive correttamente testi letterari di vario tipo (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo).
L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Interagisce con un interlocutore in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari ed abituali.
MUSICA ARTE E IMMAGINE EDUCAZIONE FISICA
Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche. Improvvisare, rielaborare, comporre brani musicali vocali e strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici
schemi ritmico-melodici. Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale.
Esprimersi e comunicare Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate anche dallo studio dell'arte e della comunicazione visiva. Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche, pittoriche e plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per una produzione creativa che rispecchi le preferenze e lo stile espressivo personale. Osservare e leggere le immagini Utilizzare diverse tecniche osservative per descrivere, con un linguaggio verbale appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale.
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport. Saper utilizzare l'esperienza motoria acquisita per risolvere situazioni nuove o inusuali. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo- espressiva Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare idee, stati d'animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa,
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 19 di 92
Leggere e Interpretare un'immagine o un'opera d'arte utilizzando gradi progressivi di approfondimento dell'analisi del testo per comprenderne il significato e cogliere le scelte creative e stilistiche dell'autore. Comprendere e apprezzare le opere d'arte Leggere e commentare criticamente un'opera d'arte mettendola in relazione con gli elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene. Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei principali periodi storici del passato e dell'arte moderna e contemporanea, anche appartenenti a contesti culturali diversi dal proprio.
proponendo anche varianti. Saper realizzare strategie di gioco, mettere in atto comportamenti collaborativi e partecipare in forma propositiva alle scelte della squadra. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazione al tipo di attività richiesta e di applicare tecniche di controllo respiratorio e di rilassamento muscolare a conclusione del lavoro. Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e dei compagni anche rispetto a possibili situazioni di pericolo. Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all'assunzione di integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza (doping, droghe, alcool).
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
L'alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l'esecuzione e l'interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all'analisi e alla produzione di brani musicali.
L'alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un'ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l'integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
L'alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 20 di 92
STORIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE GEOGRAFIA
m) Uso delle fonti Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali) per produrre conoscenze su temi definiti.
n) Organizzazione delle informazioni Selezionare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse digitali.
o) Strumenti concettuali Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e mondiali.
p) Produzione scritta e orale Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della disciplina.
Rispettare la libertà degli altri e le regole della democrazia attraverso la consapevolezza dei propri diritti e doveri. Riconoscere i diritti civili e sociali garantiti dalla Costituzione. Riconoscere, anche attraverso notizie fornite dai mass media, avvenimenti in cui vengono violati i diritti umani. Riconoscere le ragioni e i punti di vista diversi dal proprio per un confronto critico.
Orientamento Orientarsi sulle carte e orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto.
Linguaggio della geograficità Leggere ed interpretare vari tipi di carte geografiche, utilizzare strumenti tradizionali per comprendere i fenomeni territoriali.
Paesaggio Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo.
Regione e sistema territoriale Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica) applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri continenti.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
L’alunno s’informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.
Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche, utilizza opportunamente carte geografiche, immagini, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici per comunicare informazioni spaziali
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 21 di 92
MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA
Conoscere i numeri relativi e operare in R. Conoscere e saper eseguire il calcolo letterale. Risolvere espressioni letterali. Conoscere e calcolare i prodotti notevoli. Individuare un’equazione e conoscerne le proprietà. Risolvere una equazione di 1° grado ad una incognita. Risolvere problemi con l’uso di equazioni. Rappresentare sul piano cartesiano le grandezze direttamente ed inversamente proporzionali. Conoscere gli elementi della statistica e delle probabilità. Calcolare lunghezza della circonferenza e area del cerchio. Conoscere caratteristiche e proprietà dei solidi. Calcolare l’area della superficie laterale, totale ed il volume dei poliedri.
Calcolare l’area laterale e totale del cilindro e del cono. Utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico.
Conoscere e saper descrivere il Sistema nervoso e l’Apparato riproduttore. Conoscere e applicare le leggi della Genetica. Conoscere e descrivere i fenomeni endogeni della Terra. Riconoscere le cause che hanno portato alla formazione degli attuali continenti. Conoscere elementi di Geografia Astronomica e descrivere il moto dei pianeti. Utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico.
Vedere, osservare e sperimentare Leggere e interpretare semplici disegni tecnici ricavandone informazioni qualitative e quantitative. Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti o processi.
Prevedere, immaginare e progettare Effettuare stime di grandezze fisiche riferite a materiali e oggetti dell'ambiente scolastico. Modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o necessità. Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso quotidiano.
Intervenire, trasformare e produrre Smontare e rimontare semplici oggetti, apparecchiature elettroniche o altri dispositivi comuni. Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di software specifici. Eseguire interventi di riparazione e manutenzione sugli oggetti dell'arredo scolastico o casalingo. Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni concreti. Programmare ambienti informatici e elaborare semplici istruzioni di controllo.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo con tutti i tipi di numeri, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
L'alunno riconosce nell'ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 22 di 92
Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite. Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livello macroscopico e microscopico, consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell'ineguaglianza dell'accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell'uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all'uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 23 di 92
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 24 di 92
• TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
L’alunno
È aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendentale e porsi domande di senso,
cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire
con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della
salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.
Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende
della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione
consapevole.
Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce
presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista
artistico, culturale e spirituale.
Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di
vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a
dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri,
con il mondo che lo circonda.
• 1 SCUOLA SECONDARIA D I I G R A D O - CL A S S E P R I M A . OB I E T T I V I
D I A P P R E N D I M E N T O
Dio e l’uomo
Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa.
Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana (rivelazione, promessa,
alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di Dio, salvezza…) e confrontarle con quelle di altre
maggiori religioni.
Approfondire l’identità storica, la predicazione e l’opera di Gesù e correlarla alla fede cristiana
che, nella prospettiva dell’evento pasquale (passione, morte e risurrezione), riconosce in Lui il Figlio
di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo che invia la Chiesa nel
mondo.
La bibbia e le altre fonti
Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che nella fede della
Chiesa è accolta come Parola di Dio.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 25 di 92
• 2 SCUOLA SECONDARIA D I I G R A D O - CL A S S E SE C O N D A . OB I E T T I V I
D I A P P R E N D I M E N T O
Dio e l’uomo
Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà voluta da Dio,
universale e locale, articolata secondo carismi e ministeri e rapportarla alla fede cattolica che riconosce in
essa l’azione dello Spirito Santo.
Il linguaggio religioso
Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni liturgiche e dei
sacramenti della Chiesa.
Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa, nell’epoca tardo-
antica, medievale, moderna e contemporanea.
I valori etici e religiosi
Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per la realizzazione di un
progetto libero e responsabile.
• 3 SCUOLA SECONDARIA D I I G R A D O - CL A S S E TER ZA . OB I E T T I V I
D I A P P R E N D I M E N T O
Dio e l’uomo
Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati della scienza come letture distinte
ma non conflittuali dell’uomo e del mondo.
Il linguaggio religioso
Individuare gli elementi specifici della prospettiva cristiana e farne anche un confronto con quelli di
altre religioni.
I valori etici e religiosi
Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di salvezza della
condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione al male.
Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici rispetto alle
relazioni affettive e al valore della vita dal suo inizio al suo termine, in un contesto di pluralismo
culturale e religioso.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 26 di 92
OBIETTIVI DISCIPLINARI SCUOLA PRIMARIA
• VERSO I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
• IT A L I A NO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ITALIANO – CLASSE PRIMA
L’alunno
partecipa a scambi linguistici con compagni e docenti attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti;
si esprime verbalmente su vissuti ed esperienze personali con ordine logico/cronologico, manifestando proprie emozioni;
comprende semplici testi ascoltati e ne individua il senso globale e le informazioni principali;
legge brevi e facili testi per scopi pratici, di intrattenimento e di svago e ne individua gli elementi essenziali;
si esprime attraverso la lingua scritta con frasi semplici e compiute, strutturate in un breve testo, che rispettano le principali convenzioni ortografiche;
a partire dal lessico già in suo possesso comprende nuovi significati e usa nuove parole ed
espressioni.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Ascolto e parlato
Ascoltare e mantenere l’attenzione sul messaggio orale, avvalendosi del contesto e dei diversi linguaggi verbali e non verbali.
Intervenire nel dialogo e nella conversazione in modo ordinato e pertinente.
Comunicare oralmente prestando attenzione alle concordanze, al significato e alla funzione
della frase nei diversi contesti comunicativi (affermativa, negativa, interrogativa, esclamativa)
Narrare brevi esperienze personali e racconti, seguendo un ordine logico e temporale.
Comprendere, ricordare e riferire i contenuti essenziali dei testi trasmessi.
Lettura
Riconoscere le sillabe, le parole e le frasi, anche se proposte in contesti diversi.
Leggere parole/non parole, frasi.
Leggere e comprendere semplici testi, rispettando i principali segni di punteggiatura.
Memorizzare brevi testi di uso quotidiano e semplici poesie e filastrocche.
Scrittura
Acquisire le capacità manuali, percettive e cognitive necessarie per l’apprendimento della scrittura.
Organizzare da un punto di vista grafico la scrittura, utilizzando caratteri diversi.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 27 di 92
Scrivere sotto dettatura lettere, sillabe, parole conosciute e non.
Scrivere autonomamente lettere, sillabe, parole, frasi utilizzando tecniche di facilitazione (immagini, parole stimolo…).
Scrivere frasi e semplici testi per verbalizzare sequenze di immagini o fumetti, per esprimere
il proprio vissuto e descrivere aspetti della realtà.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche.
Usare in modo appropriato le parole man mano apprese.
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
Scoprire e utilizzare alcune fondamentali convenzioni ortografiche: suoni affini, raddoppiamenti, gruppi consonantici, digrammi e trigrammi, accento/apostrofo;
Conoscere e utilizzare i segni di punteggiatura forte: punto; punto interrogativo; punto
esclamativo.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ITALIANO – CLASSE SECONDA
L’alunno
partecipa a scambi linguistici con compagni e docenti nel corso di differenti situazioni comunicative attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti;
racconta oralmente un’esperienza personale o una storia rispettando il criterio della successione cronologica ed esprime le proprie emozioni riferite a situazioni vissute;
ascolta e comprende semplici testi di tipo diverso, in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, e ne individua il senso globale e/o le informazioni principali;
ha acquisito la competenza tecnica della lettura (lettura strumentale): legge in maniera
scorrevole brevi e facili testi per scopi pratici, di intrattenimento e/o svago, sia a voce alta sia con lettura silenziosa e autonoma, e ne individua gli elementi essenziali;
ha acquisito la competenza tecnica della scrittura (scrittura strumentale): produce per scritto
semplici messaggi e testi connessi a scopi pratici e di intrattenimento, rispettando le più importanti convenzioni ortografiche;
comprende nuovi significati e usa nuove parole ed espressioni a partire dal lessico già in suo
possesso, si esprime verbalmente su vissuti ed esperienze personali con ordine logico/cronologico, manifestando proprie emozioni.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Ascolto e parlato
Ascoltare comunicazioni e testi orali di adulti e coetanei, ponendosi in modo attivo.
Intervenire nelle diverse situazioni comunicative in modo adeguato al contesto(per informarsi, spiegare, richiedere, discutere) rispettando le regole stabilite.
Comprendere narrazioni, consegne e spiegazioni.
Rievocare e riferire esperienze personali rispettando l’ordine temporale degli eventi.
Lettura
Leggere in modo corretto e scorrevole. Utilizzare forme di lettura diverse: ad alta voce,
silenziosa, per piacere.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 28 di 92
Leggere semplici testi descrittivi, narrativi e informativi.
Comprendere il significato di semplici testi, riconoscendone la funzione e individuandone gli elementi essenziali: personaggi, luoghi e tempo.
Memorizzare poesie e filastrocche.
Scrittura
Consolidare le capacità manuali, percettive e cognitive necessarie per l’apprendimento della scrittura.
Scrivere sotto dettatura rispettando le convenzioni ortografiche conosciute.
Scrivere testi relativi alla propria esperienza rispettando l’ordine temporale e logico.
Completare semplici testi narrativi.
Produrre semplici testi scritti (descrittivi, narrativi, regolativi) con il supporto di immagini,
parole, scalette, domande-stimolo e schemi.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi sul contesto.
Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche.
Usare in modo appropriato le parole man mano apprese.
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
Conoscere e rispettare le convenzioni ortografiche: accento, digrammi, trigrammi, apostrofo, scansione sillabica.
Conoscere i principali segni di punteggiatura.
Riconoscere nome, articolo, aggettivo qualificativo e verbo (passato, presente, futuro).
Riconoscere la struttura del nucleo della frase minima (soggetto, predicato e altri elementi
richiesti dal verbo).
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ITALIANO – CLASSE TERZA
L’alunno
partecipa a una conversazione su argomenti noti relativi a contesti familiari e interviene in modo adeguato alla situazione;
racconta oralmente una storia personale o fantastica rispettando l’ordine cronologico e/o logico;
comprende il contenuto di testi ascoltati riconoscendone la funzione e individuandone gli elementi essenziali e il senso globale;
legge scorrevolmente ad alta voce o in modo silenzioso semplici e brevi testi letterari e ne coglie il senso globale e le informazioni essenziali;
comincia ad acquisire familiarità con i testi informativi, per ricavarne informazioni utili a parlare e scrivere;
scrive testi di diverso tipo (di invenzione, per lo studio, per comunicare) connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare);
comprende nuovi significati e usa nuove parole ed espressioni a partire dal lessico già in suo possesso;
riconosce alcune regole morfo-sintattiche e le usa nell’elaborazione orale e scritta.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 29 di 92
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Ascolto e parlato
Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi.
Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe.
Ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in modo comprensibile a chi ascolta.
Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un'attività conosciuta.
Raccontare storie personali o fantastiche rispettando l’ordine cronologico ed esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta.
Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola o in altri contesti..
Rievocare e riferire esperienze personali rispettando l’ordine temporale degli eventi.
Lettura
Leggere in modo scorrevole corretto ed espressivo.
Utilizzare forme di lettura diverse funzionali allo scopo: ad alta voce, silenziosa, per ricerca, per studio, per piacere.
Prevedere il contenuto di un testo semplice in base ad alcuni elementi come il titolo e le immagini; comprendere il significato di parole non note in base al testo.
Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l'argomento di cui si parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni.
Comprendere testi di tipo diverso continui e non continui, in vista di scopi pratici, di intrattenimento e di svago.
Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale e le informazioni esplicite- implicite.
Memorizzare filastrocche e poesie.
Scrittura
Acquisire le capacità manuali, percettive e cognitive necessarie per l’apprendimento della scrittura.
Scrivere sotto dettatura rispettando l’ortografia.
Produrre brevi testi legati a scopi diversi (narrativi, descrittivi, regolativi) chiari e coerenti.
Produrre semplici testi legati a scopi concreti (per utilità personale, per comunicare con
altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare).
Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le fondamentali convenzioni ortografiche e di interpunzione.
Utilizzare semplici strategie di autocorrezione.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi, sia sul contesto, sia sulla conoscenza intuitiva delle famiglie di parole.
Riflettere sul lessico: relazioni di connessione lessicale, polisemia, iper/iponimia, contrari.
Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 30 di 92
attività di interazione orale e di lettura.
Usare in modo appropriato le parole man mano apprese.
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche nella produzione scritta.
Confrontare testi per cogliere alcune caratteristiche specifiche (ad esempio maggiore o minore efficacia comunicativa, differenze tra esposizione orale e testo scritto, ecc…).
Riconoscere che una frase è completa se costituita dagli elementi essenziali (soggetto, predicato, complementi necessari).
Riconoscere in frasi o brevi testi le parti del discorso: nome, articolo, aggettivo, verbo e alcune congiunzioni molto frequenti (come, e, ma, perché, quando).
Conoscere la morfologia del nome (derivazione, alterazione…).
Conoscere gli aggettivi qualificativi.
Coniugare il verbo: modo indicativo, tempo, persona,.
Usare correttamente la lettera “h” (avere, esclamazioni).
Usare il discorso diretto.
Conoscere ed usare i segni di punteggiatura.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ITALIANO – CLASSE QUARTA
L’alunno
prende la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione)
dimostrando di aver colto l’argomento principale dei discorsi altrui e di rispettare le regole stabilite; formula domande appropriate, chiede chiarimenti, esprime opinioni, dà istruzioni;
espone oralmente esperienze personali in modo chiaro; esprime emozioni e stati d’animo;
comprende testi ascoltati di tipo diverso e ne individua il senso globale e/o le informazioni principali;
legge in modo scorrevole, con espressività e intonazione, testi letterari sia poetici sia narrativi;
ricerca informazioni nei testi scritti, per scopi diversi, applicando semplici tecniche di supporto;
produce testi coerenti e coesi, legati a scopi diversi (narrare, descrivere, informare); sa completare, manipolare, trasformare e rielaborare testi;
comprende nuovi significati e usa nuove parole ed espressioni a partire dal lessico già in suo possesso;
comprende e utilizza il significato dei più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio;
riconosce alcune regole morfo-sintattiche e le usa nell’elaborazione orale e scritta.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Ascolto e parlato
Utilizzare i codici linguistici inserendosi in modo adeguato e corretto in un contesto
comunicativo.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 31 di 92
Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione diretta o trasmessa.
Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività scolastiche e extrascolastiche.
Esprimere attraverso il parlato spontaneo o parzialmente pianificato pensieri, stati d’animo nel rispetto delle opinioni altrui.
Organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe o argomento di
studio seguendo uno schema.
Lettura
Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce.
Leggere e identificare diverse forme testuali cogliendone il senso globale e analizzandone la struttura e gli aspetti caratteristici.
Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto; porsi
domande all'inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione.
Memorizzare per utilizzare dati, informazioni, per recitare (poesie, brani, dialoghi, …).
Conoscere alcune figure: onomatopea, similitudine, metafora, personificazione.
Scrittura
Raccogliere idee per pianificare in modo personale un testo scritto.
Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.
Produrre testi di vario genere: narrativo, descrittivo, regolativo, poetico.
Manipolare ed elaborare in modo creativo semplici testi seguendo le indicazioni date.
Esercitarsi nelle diverse tecniche del riassunto e produrre semplici sintesi.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base.
Conoscere i principali meccanismi di formazione, derivazione e alterazione delle parole, comprendendone le relazioni sul piano dei significati.
Utilizzare l’ordine alfabetico per effettuare sul dizionario diversi tipi di ricerca sulle parole.
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenze a un campo semantico).
Riconoscere le parti del discorso o categorie lessicali individuandone i principali tratti grammaticali: i gradi dell’aggettivo qualificativo, aggettivi determinativi, pronomi, avverbi.
Conoscere e utilizzare tutti i modi finiti del verbo.
Individuare e analizzare la frase minima ed alcuni complementi.
Riconoscere in un testo alcuni fondamentali connettivi (temporali, spaziali, logici… ).
Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsene per rivedere la propria
produzione scritta e correggere eventuali errori.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 32 di 92
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ITALIANO – CLASSE QUINTA
L’alunno
partecipa a scambi comunicativi con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione;
comprende testi di tipo diverso ascoltati, per scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, e ne individua il senso globale e/o le informazioni principali;
legge e comprende testi di vario tipo, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi;
utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per
l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica;
legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali;
scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse
occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli;
capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio;
riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del
lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative;
padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Ascolto e parlato
Utilizzare i codici linguistici inserendosi in modo adeguato e corretto in un contesto comunicativo.
Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione (diretta o trasmessa); comprendere lo scopo e l'argomento di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini...).
Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo l'ascolto.
Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività scolastiche ed extrascolastiche.
Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente.
Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro
con un lessico appropriato, rispettando l'ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi.
Organizzare un discorso orale su un tema affrontato in classe con un breve intervento
preparato in precedenza o un’esposizione su un argomento di studio utilizzando uno schema.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 33 di 92
Lettura
Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce.
Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto; porsi
domande all'inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione.
Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere.
Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere.
Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (compresi moduli, orari,
grafici, mappe ecc.) per scopi pratici o conoscitivi applicando tecniche di supporto alla comprensione (quali, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.).
Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un’attività, per realizzare un procedimento.
Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà.
Leggere testi letterari narrativi, in lingua italiana contemporanea, e semplici testi poetici
cogliendo il senso, le caratteristiche formali più evidenti, l'intenzione comunicativa dell’autore ed esprimendo un motivato parere personale.
Scrittura
Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza.
Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.
Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti; lettere aperte o brevi articoli di cronaca adeguando le forme espressive ai destinatari e alla situazioni.
Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d'animo sotto forma di diario.
Scrivere semplici testi regolativi o progetti schematici per l'esecuzione di attività (ad esempio: regole di gioco, ricette, ecc.).
Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di studio.
Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie).
Rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o riassumere un testo, trasformarlo, completarlo) e redigerne di nuovi, anche utilizzando programmi di videoscrittura.
Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi.
Sperimentare liberamente, anche con l'utilizzo del computer, diverse forme, adattando il
lessico, la struttura del testo, l'impaginazione, le scelte grafiche alla forma testuale scelta e integrando eventualmente il testo verbale con materiali multimediali.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso).
Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di
scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 34 di 92
(somiglianze, differenze, appartenenze ad un campo semantico).
Comprendere che le parole hanno diversi significati e individuare l’accezione specifica di una parola in un testo.
Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso o il significato figurato delle parole.
Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio.
Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione.
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
Relativamente a testi o in situazione di esperienza diretta, riconoscere la variabilità della lingua nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo.
Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenze a un campo semantico).
Riconoscere le parti del discorso o categorie lessicali individuandone i principali tratti grammaticali.
Conoscere e utilizzare i modi finiti ed indefiniti del verbo.
Individuare e analizzare la frase minima ed alcuni complementi.
Riconoscere in un testo alcuni fondamentali connettivi (temporali, spaziali, logici… ).
Conoscere le convenzioni ortografiche e servirsene per rivedere la propria produzione
scritta e correggere eventuali errori.
• INGL ES E
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
INGLESE – CLASSE PRIMA
L’alunno
comprende e utilizza formule di saluto;
sa presentarsi e chiedere il nome;
comprende ed esegue semplici istruzioni;
riconosce e utilizza gli elementi del lessico trattati durante l’anno;
riconosce alcune parole scritte e le associa alle relative immagini;
riproduce oralmente ritmi e suoni della Lingua 2 attraverso canti e filastrocche.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Ascolto (comprensione orale)
Ascoltare e comprendere vocaboli, espressioni e brevi frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente relativi a se stessi, ai compagni, alla famiglia.
Ascoltare e comprendere facili consegne e semplici istruzioni rispondendo con azioni.
Ascoltare e comprendere formule di saluto informali.
Ascoltare e comprendere in modo globale il contenuto di semplici storie e brevi fumetti.
Parlato
Riprodurre vocaboli noti.
Utilizzare lessico acquisito in situazioni comunicative di gioco.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 35 di 92
Chiedere semplici informazioni e rispondere a semplici domande.
Memorizzare brevi canzoncine e filastrocche
Lettura
Leggere in modo corretto vocaboli precedentemente esercitati a livello orale.
Leggere e comprendere formule di saluto e vocaboli noti.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
INGLESE – CLASSE SECONDA
L’alunno
dimostra di comprendere il contenuto di consegne legate alle routine scolastiche attraverso risposte;
partecipa a interazioni verbali con l’insegnante e tra pari;
usa espressioni per salutare, ringraziare, chiedere aiuto;
ascolta e comprende il significato globale di semplici storie, canzoni, filastrocche;
riproduce semplici strutture linguistiche utilizzando il lessico relativo agli argomenti
sviluppati.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Ascolto (comprensione orale)
Ascoltare e comprendere vocaboli, espressioni e brevi frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente relativi a se stessi, ai compagni, alla famiglia.
Ascoltare e comprendere facili consegne e semplici istruzioni rispondendo con azioni.
Ascoltare e comprendere in modo globale il contenuto di semplici storie e brevi fumetti.
Parlato
Riprodurre vocaboli noti.
Utilizzare lessico acquisito in situazioni comunicative di gioco.
Formulare semplici richieste relative a bisogni personali.
Chiedere semplici informazioni e rispondere a semplici domande.
Memorizzare brevi canzoncine e filastrocche.
Lettura
Leggere in modo corretto vocaboli precedentemente esercitati a livello orale.
Leggere e comprendere formule di saluto e vocaboli noti.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
INGLESE – CLASSE TERZA
L’alunno
ascolta storie e brevi testi accompagnati da immagini e ne comprende le informazioni principali;
ascolta filastrocche o canzoni, ne comprende il senso globale e le memorizza;
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 36 di 92
legge brevi frasi supportate da immagini;
riconosce alcune famiglie lessicali creando messaggi;
interagisce nel gioco e utilizza il lessico e alcune strutture in scambi di informazioni;
conosce aspetti culturali del Regno Unito.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Ascolto (comprensione orale)
Ascoltare e comprendere vocaboli, espressioni e brevi frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente relativi a se stessi, ai compagni, alla famiglia.
Ascoltare e comprendere facili consegne e semplici istruzioni rispondendo con azioni.
Ascoltare e comprendere in modo globale il contenuto di semplici storie e brevi fumetti.
Parlato
Produrre frasi significative utilizzando semplici strutture riferite a se stessi, ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note.
Chiedere semplici informazioni e rispondere a semplici domande.
Memorizzare canzoni e filastrocche.
Riprodurre semplici drammatizzazioni con pronuncia sufficientemente adeguata.
Interagire con un compagno per presentarsi e/o giocare, utilizzando espressioni e frasi
memorizzate adatte alla situazione.
Lettura
Leggere in modo corretto semplici frasi precedentemente esercitate a livello orale.
Leggere e comprendere semplici istruzioni e semplici frasi contenenti strutture e vocaboli noti.
Leggere e comprendere cartoline, biglietti d’auguri e brevi messaggi, accompagnati
preferibilmente da supporti visivi o sonori, cogliendo parole e frasi già esercitate a livello orale.
Scrittura (produzione scritta)
Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e ad
interessi personali o del gruppo.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
INGLESE – CLASSE QUARTA
L’alunno
ascolta e comprende frasi ed espressioni orali di uso comune e relative a contesti noti;
legge e comprende semplici testi scritti (consegne, descrizioni, storie) con il supporto di immagini;
si esprime oralmente in modo semplice relativamente a se stesso, ai suoi vissuti e ai suoi bisogni;
compone semplici testi (descrizioni, messaggi) su un modello fornito;
confronta aspetti della lingua madre e della lingua inglese;
confronta aspetti di civiltà diverse.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Ascolto (comprensione orale)
Ascoltare e comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 37 di 92
pronunciate chiaramente.
Ascoltare e comprendere istruzioni rispondendo con azioni.
Ascoltare ed identificare il tema generale di un discorso inerente argomenti conosciuti.
Parlato (produzione e interazione orale)
Memorizzare canzoni, filastrocche, strutture più complesse e lessico vario ed appropriato.
Esprimersi ed interagire linguisticamente in modo comprensibile utilizzando strutture e lessico adeguati alle situazioni comunicative.
Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando strutture e lessico noti.
Scambiare semplici informazioni afferenti alla sfera personale utilizzando lessico e strutture
conosciuti.
Lettura (comprensione scritta)
Leggere e comprendere istruzioni, semplici frasi, il significato globale di dialoghi illustrati.
Leggere con pronuncia e intonazione sufficientemente corretta.
Scrittura (produzione scritta)
Scrivere in forma comprensibile testi semplici e brevi relativi ad ambiti familiari per
presentarsi, per chiedere o dare notizie, ecc.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
INGLESE – CLASSE QUINTA
L’alunno
comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari;
descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati;
interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine;
svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni;
individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua
straniera.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Ascolto (comprensione orale)
Ascoltare e comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente.
Ascoltare e comprendere istruzioni rispondendo con azioni.
Ascoltare ed identificare il tema generale di un discorso inerente argomenti conosciuti.
Ascoltare e comprendere brevi testi identificando il senso generale.
Parlato (produzione e interazione orale)
Memorizzare canzoni, filastrocche, strutture più complesse e lessico vario ed appropriato.
Esprimersi ed interagire linguisticamente in modo comprensibile utilizzando strutture e lessico adeguati alle situazioni comunicative.
Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando strutture e lessico noti.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 38 di 92
Scambiare semplici informazioni afferenti alla sfera personale utilizzando in modo
consapevole le strutture possedute.
Lettura (comprensione scritta)
Leggere e comprendere il significato globale di brevi e semplici testi: testi narrativi, descrittivi, informativi, regolativi, lettere personali, messaggi di posta elettronica accompagnati preferibilmente da supporti visivi.
Leggere con pronuncia e intonazione sufficientemente corretta.
Scrittura (produzione scritta)
Scrivere in forma comprensibile testi semplici e brevi relativi ad ambiti familiari, per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere o dare notizie, ecc.
Scrivere e inviare messaggi di posta elettronica.
Descrivere in modo semplice aspetti del proprio vissuto, del proprio ambiente ed esprimere
bisogni immediati.
Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento
Osservare coppie di parole simili come suono e distinguerne il significato.
Osservare parole ed espressioni nei contesti d’uso e coglierne i rapporti di significato.
Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative.
Riconoscere la struttura della frase semplice (soggetto, verbo).
Riconoscere che cosa si è imparato e che cosa si deve imparare.
• ST O RI A
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
STORIA – CLASSE PRIMA
L’alunno
riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita;
riconosce ed esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio;
usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare
successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Uso delle fonti
Ricostruire esperienze attraverso la raccolta e l’analisi di “segni e tracce” (avvio al concetto
di fonte).
Organizzazione delle informazioni
Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati.
Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durata, periodi, cicli temporali
(notte- dì, parti della giornata, settimana, mese), mutamenti, in esperienze vissute e narrate.
Strumenti concettuali
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 39 di 92
Seguire e comprendere vicende narrate o lette dall’adulto.
Rappresentare i rapporti temporali esperiti, utilizzando una semplice simbologia condivisa
(linea del tempo, ciclicità degli eventi, …)
Produzione scritta e orale
Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante semplici verbalizzazioni e disegni.
Riferire in modo semplice le esperienze vissute.
Cittadinanza e costituzione
Far vivere ai bambini un’esperienza di ben-essere personale e sociale a scuola, guidandoli a
sperimentare la cortesia, a creare legami di amicizia, a comprendere il senso delle regole.
L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
STORIA – CLASSE SECONDA
L’alunno
riconosce elementi significativi del passato nel suo ambiente di vita;
riconosce ed esplora alcune tracce storiche presenti sul territorio e si avvia a comprendere l’importanza del patrimonio artistico e culturale;
usa la linea del tempo per organizzare informazione, conoscenze, periodi ed individuare successioni, temporaneità, durata, periodizzazioni;
organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni
pertinenti.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Uso delle fonti
Individuare le tracce ed usarle come fonti per produrre conoscenze sul passato proprio, della generazione degli adulti e della comunità di appartenenza.
Ricavare da fonti di tipo diverso semplici informazioni e utilizzarle per acquisire
conoscenze su aspetti del passato.
Organizzazione delle informazioni
Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati.
Organizzare le conoscenze tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, lavoro, scuola, …).
Utilizzare in modo appropriato gli indicatori temporali.
Rilevare e distinguere azioni e/o fatti in successione o in contemporaneità in contesti diversi (esperienza quotidiana, semplici racconti).
Cogliere i mutamenti in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.
Distinguere, confrontare e valutare le azioni in base alla loro durata.
Cogliere relazioni di causa e conseguenza nell’esperienza quotidiana e nei testi ascoltati o letti.
Conoscere la funzione e l'uso degli strumenti convenzionali per la misurazione del tempo e
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 40 di 92
per la periodizzazione: calendario, orologio, linea temporale, …
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 41 di 92
Strumenti concettuali
Seguire e comprendere vicende/testimonianze ascoltate o lette.
Rappresentare i rapporti temporali esperiti, utilizzando una simbologia condivisa (linea del tempo, ciclicità degli eventi, rapporti di causalità, …).
Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra fatti ed eventi attuali e del
recente passato.
Produzione scritta e orale
Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante disegni, testi scritti e con risorse digitali.
Riferire in modo semplice le esperienze e le conoscenze acquisite.
Cittadinanza e costituzione
Vivere un’esperienza di ben-essere personale e sociale a scuola, sperimentare la cortesia, creare legami di amicizia, comprendere il senso delle regole.
Divenire responsabili delle proprie azioni attraverso la conoscenza degli ambienti frequentati e l’interiorizzazione di stili di vita corretti.
Acquisire conoscenza sul tema prevenzione dell’incidentalità nel proprio ambiente.
Acquisire informazioni adeguate sui comportamenti da assumere in situazioni di emergenza.
L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
STORIA – CLASSE TERZA
L’alunno
conosce elementi significativi del passato nel suo ambiente di vita;
riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale;
usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni;
individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali;
organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti;
comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche;
usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici;
racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali;
conosce le società e le civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico;
conosce aspetti fondamentali del passato dell’Italia riferiti al periodo del paleolitico e del
neolitico.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Uso delle fonti
Distinguere e confrontare alcuni tipi di fonte storica.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 42 di 92
Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul passato proprio, della generazione degli adulti e della comunità di appartenenza.
Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato.
Organizzazione delle informazioni
Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati.
Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durata, periodi, cicli temporali, mutamenti, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.
Comprendere la funzione e l'uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la
rappresentazione del tempo (orologio, calendario, linea temporale, …).
Strumenti concettuali
Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o la lettura di testi dell’antichità, di storie, racconti, biografie di grandi del passato.
Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali.
Organizzare le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi (aspetti della vita sociale, politico-istituzionale, economica, artistica, religiosa, ecc.).
Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi,
lontani nello spazio e nel tempo (i gruppi umani preistorici, o le società cacciatori/raccoglitori oggi esistenti).
Conoscere i mutamenti che hanno portato all’evoluzione della vita sulla Terra.
Individuare i bisogni fondamentali dell’uomo preistorico e la sua evoluzione collegata al
loro soddisfacimento e al processo di adattamento all’ambiente.
Produzione scritta e orale
Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante disegni, testi scritti e con risorse digitali.
Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite.
Cittadinanza e costituzione
Raggiungere una prima consapevolezza dei diritti/doveri propri e degli altri.
Essere consapevoli delle differenze e rispettarle.
Conoscere e rispettare il patrimonio culturale presente sul territorio.
Divenire responsabili delle proprie azioni.
Interiorizzare stili di vita corretti con particolare attenzione alle regole dell’ambiente strada.
Acquisire informazioni adeguate sui comportamenti da assumere in situazioni di emergenza.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
STORIA – CLASSE QUARTA
L’alunno
conosce elementi significativi del passato nel suo ambiente di vita;
riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale;
usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare
successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni;
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 43 di 92
individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali;
organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti;
comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche; usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici;
racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali;
conosce le società e le civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico
alla fine del mondo antico.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Uso delle fonti
Distinguere e confrontare alcuni tipi di fonte storica.
Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul passato proprio, della generazione degli adulti e della comunità di appartenenza.
Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato.
Organizzazione delle informazioni
Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati.
Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durata, periodi, cicli temporali, mutamenti, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.
Comprendere la funzione e l'uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la
rappresentazione del tempo (orologio, calendario, linea temporale, …).
Strumenti concettuali
Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o la lettura di testi dell’antichità, di storie, racconti, biografie di grandi del passato.
Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali.
Organizzare le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi (aspetti della vita sociale, politico-istituzionale, economica, artistica, religiosa, ecc.).
Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico sociali diversi,
lontani nello spazio e nel tempo (i gruppi umani preistorici, o le società di cacciatori/raccoglitori oggi esistenti).
Conoscere i mutamenti che hanno portato all’evoluzione della vita sulla Terra.
Individuare i bisogni fondamentali dell’uomo preistorico e la sua evoluzione collegata al
loro soddisfacimento e al processo di adattamento all’ambiente.
Produzione scritta e orale
Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante disegni, testi scritti e con risorse digitali.
Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite.
Cittadinanza e costituzione
Raggiungere una prima consapevolezza dei diritti/doveri propri e degli altri.
Essere consapevoli delle differenze e rispettarle.
Conoscere e rispettare il patrimonio culturale presente sul territorio.
Divenire responsabili delle proprie azioni.
Interiorizzare stili di vita corretti con particolare attenzione alle regole dell’ambiente strada.
Acquisire informazioni adeguate sui comportamenti da assumere in situazioni di emergenza.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 44 di 92
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
STORIA – CLASSE QUINTA
L’alunno
riconosce elementi significativi del passato nel suo ambiente di vita;
riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale;
usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni;
individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali;
organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti;
comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche; usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici;
racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali;
conosce le società e le civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico
alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità;
comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero
romano d’Occidente con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Uso delle fonti
Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico.
Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce
del passato presenti sul territorio vissuto.
Organizzazione delle informazioni
Leggere una carta storico-geografica relativa alle civiltà studiate.
Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze.
Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate.
Strumenti concettuali
Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi dell’antichità, di storie, racconti, biografie di grandi del passato.
Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico (avanti Cristo – dopo Cristo) e conoscere i sistemi di misura del tempo storico di altre civiltà.
Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni
fra gli elementi caratterizzanti.
Produzione scritta e orale
Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente.
Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e
consultare testi di genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 45 di 92
Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali.
Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della
disciplina.
Cittadinanza e costituzione
Maturare gradualmente il senso di legalità e l’etica della responsabilità, condizioni fondamentali per la convivenza civile.
Sperimentare le prime forme di partecipazione alle decisioni comuni.
Acquisire il concetto di cittadinanza.
Analizzare i principi fondamentali della Costituzione.
Conoscere e rispettare i valori sanciti nella Costituzione della Repubblica Italiana.
Conoscere alcuni comportamenti legati ai principi di sussidiarietà e solidarietà.
Conoscere e tutelare il patrimonio culturale e naturale del proprio ambiente.
• GEO GRA FI A
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
GEOGRAFIA – CLASSE PRIMA
L’alunno
si orienta nello spazio circostante utilizzando riferimenti topologici;
utilizza il linguaggio della geo-graficità per semplici rappresentazioni spaziali;
si rende conto che lo spazio geografico è costituito da elementi fisici e antropici.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Orientamento
Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali).
Individuare la posizione degli oggetti nello spazio vissuto rispetto a diversi punti di
riferimento.
Linguaggio della geo-graficità
Rappresentare oggetti e ambienti noti avviandosi all’uso di una simbologia convenzionale e non.
Tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante avviandosi all’uso di una simbologia convenzionale e non.
Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino.
Descrivere verbalmente gli spostamenti propri e di altri elementi nello spazio vissuto
utilizzando gli indicatori topologici.
Paesaggio
Conoscere il proprio ambiente attraverso l'approccio percettivo e l'osservazione diretta.
Riconoscere gli elementi fisici e antropici del proprio ambiente.
Regione e sistema territoriale
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 46 di 92
Riconoscere nel proprio ambiente di vita le caratteristiche e le funzioni dei vari spazi.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 47 di 92
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
GEOGRAFIA – CLASSE SECONDA
L’alunno
si orienta nello spazio circostante utilizzando riferimenti topologici;
interpreta correttamente e realizza semplici piante e mappe riferite ad ambienti conosciuti;
riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici;
si rende conto che lo spazio geografico è costituito da elementi fisici e antropici.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Orientamento
Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali).
Individuare la posizione degli oggetti nello spazio vissuto rispetto a diversi punti di
riferimento.
Linguaggio della geo-graficità
Tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante avviandosi all’uso di una simbologia convenzionale e non.
Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell'aula, ecc.).
Leggere e interpretare piante e mappe utilizzando la legenda.
Descrivere verbalmente gli spostamenti propri e di altri elementi nello spazio vissuto
utilizzando gli indicatori topologici.
Paesaggio
Conoscere il territorio circostante attraverso l'approccio percettivo e l'osservazione diretta.
Individuare, descrivere e rappresentare gli elementi fisici e antropici, fissi e mobili, spazi
aperti e spazi chiusi che caratterizzano l’ambiente di vita e il paesaggio.
Regione e sistema territoriale
Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane.
Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli
interventi positivi e negativi dell’uomo.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
GEOGRAFIA – CLASSE TERZA
L’alunno
si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali;
utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche;
ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari,
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 48 di 92
tecnologie digitali, fotografiche, artistico- letterarie);
riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.);
individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani;
si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici
e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Orientamento
Orientarsi nello spazio attraverso punti di riferimento e indicatori topologici.
Rielaborare e utilizzare mappe mentali riferite a spazi noti.
Conoscere e utilizzare i punti cardinali per orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche.
Linguaggio della geo-graficità
Rappresentare in pianta lo spazio esplorato utilizzando una simbologia concordata.
Leggere e interpretare carte diverse per contenuto e destinazione d’uso.
Organizzare e comunicare le conoscenze acquisite utilizzando il linguaggio geografico.
Paesaggio
Conoscere il territorio circostante attraverso l'osservazione diretta.
Cogliere i rapporti esistenti tra l’ambiente e i bisogni dell’uomo e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi.
Individuare i rapporti esistenti tra fenomeni naturali e trasformazioni del territorio.
Regione e sistema territoriale
Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane con riferimento al proprio Comune.
Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli
interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
GEOGRAFIA – CLASSE QUARTA
L’alunno
si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali;
utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre,
realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio;
ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie);
riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.);
individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.)
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 49 di 92
con particolare attenzione a quelli italiani;
si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici
e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Orientamento
Orientarsi utilizzando la bussola, i punti cardinali e il reticolo geografico.
Estendere le proprie carte mentali a territori via via più lontani, attraverso gli strumenti
dell'osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali ecc.).
Linguaggio della geo-graficità
Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a indicatori sociodemografici ed economici.
Localizzare sulla carta geografica dell'Italia le regioni fisiche.
Localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo.
Progettare itinerari di viaggio segnalando e collegando le diverse tappe sulla carta.
Organizzare ed esporre le conoscenze acquisite utilizzando gli strumenti della geo-graficità.
Paesaggio
Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani.
Cogliere nei paesaggi le trasformazioni operate dall’uomo nel tempo (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato).
Individuare gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare
nei paesaggi considerati.
Regione e sistema territoriale
Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane con particolare riferimento alla propria Provincia.
Acquisire il concetto di regione geografica dal punto di vista fisico e climatico.
Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale,
proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
GEOGRAFIA – CLASSE QUINTA
L’alunno
si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali;
utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre,
realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio;
ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie);
riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.);
individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.)
con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 50 di 92
paesaggi europei e di altri continenti;
si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici
e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Orientamento
Orientarsi utilizzando la bussola, i punti cardinali anche in relazione al sole.
Estendere le proprie carte mentali a territori via via più lontani, attraverso gli strumenti
dell’osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali ecc.).
Linguaggio della geo-graficità
Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a indicatori sociodemografici ed economici.
Localizzare sulla carta geografica dell'Italia le regioni fisiche storiche e amministrative; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo.
Localizzare le regioni fisiche principali e i grandi caratteri dei diversi continenti e degli oceani.
Organizzare ed esporre le conoscenze acquisite utilizzando gli strumenti della geo-graficità.
Paesaggio
Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare.
Maturare la consapevolezza che il territorio è per l'uomo la primaria fonte di sopravvivenza
per acquisire un comportamento rispettoso.
Regione e sistema territoriale
Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storicoculturale, amministrativa) e utilizzarlo a partire dal contesto italiano.
Cogliere gli aspetti caratteristici della propria regione e individuare analogie e differenze con altre regioni italiane.
Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale,
proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 51 di 92
• MA T E M A T I C A
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MATEMATICA – CLASSE PRIMA
L’alunno
legge e scrive i numeri naturali senza limiti prefissati;
riconosce il valore posizionale delle cifre in numerali che possono rappresentare grandezze relative alla sua esperienza;
calcola addizioni e sottrazioni;
risolve problemi riconoscendo da solo quale operazione è più adatta;
compie le prime osservazioni relative alla geometria riconoscendo figure bidimensionali e tridimensionali e indicando alcune loro caratteristiche proprie;
individua e descrive relazioni tra elementi di figure bidimensionali (e tridimensionali;
riconosce simmetrie assiali e traslazioni;
in contesti opportuni, riconosce se un evento casuale è possibile e, nel caso che sia possibile, se è certo;
riconosce in un oggetto alcune grandezze misurabili.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Numeri
Usare il numero per contare, confrontare (anche attraverso i simboli < > =) e ordinare oggetti.
Riconoscere ed usare il numero nel suo aspetto cardinale e ordinale.
Leggere e scrivere i numeri naturali, sia in cifre sia in parole, almeno entro il 20.
Rappresentare graficamente quantità numeriche, attribuendo il numero alla quantità e viceversa.
Contare in senso progressivo e regressivo.
Riconoscere il valore di unità e decina e operare con esse.
Operare con addizioni e sottrazioni sia per iscritto sia oralmente.
Comprendere le relazioni tra operazioni di addizione e sottrazione.
Costruire sequenze numeriche in base a una regola data o scoprire la regola che genera una sequenza data.
Trasformare l’addizione ripetuta in una moltiplicazione.
Saper verbalizzare le procedure utilizzate.
Spazio e figure
Localizzare, descrivere e comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico.
Riconoscere e denominare le principali figure solide presenti nell’ambiente.
Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche.
Eseguire percorsi partendo da istruzioni verbali o grafiche.
Eseguire semplici percorsi sul reticolo, partendo dalla descrizione verbale o dal disegno.
Individuare la posizione di caselle o incroci sul piano quadrettato.
Relazioni, dati e previsioni
Classificare oggetti, simboli o parole in base ad un solo attributo.
Conoscere ed utilizzare i quantificatori.
Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 52 di 92
assegnati.
Raccogliere dati e informazioni legati al contesto reale dei bambini.
Leggere e rappresentare relazioni e dati con grafici, schemi e tabelle.
Individuare grandezze misurabili.
Misurare utilizzando misure arbitrarie.
Effettuare confronti di grandezze.
Rappresentare graficamente situazioni problematiche.
Formulare ipotesi di soluzione.
Individuare l’operazione necessaria alla soluzione di problemi che richiedono l’addizione e la sottrazione (resto e differenza).
Formulare il testo di un problema, data la rappresentazione grafica.
Utilizzare le espressioni: certo, possibile, impossibile.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MATEMATICA – CLASSE SECONDA
L’alunno
domina la scrittura dei numeri naturali anche oltre il 100;
usa con gradualità opportuna le quattro operazioni aritmetiche;
riconosce le principali figure geometriche in base alle loro fondamentali caratteristiche;
riconosce le simmetrie assiali;
organizza e interpreta dati statistici;
analizza situazioni problematiche e produce soluzioni;
fa misurazioni e riconosce la necessità di unità di misura condivise
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Numeri
Usare il numero per contare, confrontare e ordinare raggruppamenti di oggetti.
Leggere e scrivere i numeri naturali almeno entro il 100.
Contare in senso progressivo e regressivo.
Riconoscere il valore posizionale delle cifre.
Eseguire addizioni in riga e in colonna senza riporto e con.
Eseguire sottrazioni in riga e in colonna senza prestito e con.
Eseguire calcoli mentali.
Memorizzare le tabelline.
Eseguire moltiplicazioni, anche con il riporto, con una sola cifra al moltiplicatore.
Eseguire divisioni con una cifra al divisore.
Costruire sequenze numeriche in base a una regola data o scoprire la regola che genera una
sequenza data.
Spazio e figure
Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche.
Riconoscere e denominare i principali tipi di linee.
Individuare regioni e confini.
Acquisire il concetto di simmetria.
Riconoscere e rappresentare simmetrie.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 53 di 92
Relazioni, dati e previsioni
Classificare elementi in base ad attributi specifici.
Riconoscere caratteristiche comuni a più elementi.
Classificare in base alla negazione di un attributo.
Usare il nesso logico “e”.
Rappresentare situazioni con i diagrammi di Venn, di Carroll e ad albero.
Argomentare sui criteri usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati.
Conoscere ed utilizzare i quantificatori.
Raccogliere dati e rappresentarli con tabelle, schemi e grafici.
Effettuare misure di grandezze ed esprimerle secondo unità di misura non convenzionali.
Usare correttamente i termini della probabilità: è certo, è impossibile, è possibile in situazioni concrete.
Stabilire relazioni e corrispondenze fra elementi di due insiemi.
Individuare situazioni problematiche in ambiti di esperienza.
Individuare i dati in una situazione problematica.
Data una situazione, formulare una domanda.
Individuare nelle situazioni problematiche le 4 diverse situazioni che richiedono l’uso della sottrazione: resto – differenza – complemento e negazione.
Individuare l’operazione necessaria per la soluzione di problemi che richiedono la moltiplicazione e la divisione come ripartizione.
Risolvere situazioni problematiche con una o più domande esplicite.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MATEMATICA – CLASSE TERZA
L’alunno
confronta e ordina i numeri naturali, con consapevolezza della notazione posizionale delle
cifre;
conosce i numeri decimali, sa porli sulla retta numerica e sa usarli;
usa gli algoritmi usuali per eseguire le quattro operazioni;
esegue calcoli mentali;
riconosce posizioni nello spazio, le comunica con termini adeguati e fornisce indicazioni
per compiere percorsi;
individua, descrive e rappresenta, anche con modelli materiali, le principali figure
geometriche solide e piane;
è in grado di classificare numeri e figure secondo una o più proprietà;
utilizza diagrammi, schede e tabelle per rappresentare relazioni e dati;
riesce a misurare grandezze con strumenti convenzionali.
sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze
significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad
utilizzare siano utili per operare nella realtà.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Numeri
Usare il numero per contare, confrontare e ordinare raggruppamenti di oggetti.
Leggere e scrivere i numeri naturali almeno entro il 1 000.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 54 di 92
Riconoscere il valore posizionale delle cifre.
Consolidare i concetti di addizione e sottrazione.
Consolidare i concetti di moltiplicazione, di divisione e scoprirne la tecnica del calcolo (moltiplicazioni con 2 cifre al moltiplicatore e divisioni con una cifra al divisore).
Conoscere e utilizzare alcune proprietà delle operazioni.
Sviluppare il calcolo mentale ed effettuare calcoli approssimati.
Costruire sequenze numeriche in base a una regola data o scoprire la regola che genera una sequenza data.
Acquisire il concetto di frazione matematica.
Rappresentare frazioni con il disegno e la simbologia.
Leggere, scrivere e confrontare numeri decimali.
Rappresentare sulla retta i numeri decimali.
Eseguire addizioni e sottrazioni con i numeri decimali anche con riferimento alle monete.
Verbalizzare le procedure di calcolo.
Spazio e figure
Riconoscere, denominare e rappresentare rette, semirette, segmenti e coppie di rette.
Acquisire il concetto di angolo.
Denominare e classificare gli angoli.
Acquisire il concetto di poligono.
Acquisire il concetto di simmetria.
Intuire i concetti di perimetro e superficie.
Relazioni, dati e previsioni
Rappresentare relazioni e dati.
Rappresentare e interpretare i dati di indagini statistiche.
Individuare la moda in tabelle o grafici.
Effettuare classificazioni in base a più attributi.
Conoscere ed utilizzare i quantificatori.
Verbalizzare e tradurre in termini matematici situazioni problematiche.
Usare le 4 operazioni per risolvere situazioni problematiche.
Risolvere problemi con domande anche implicite.
Individuare dati necessari, superflui, mancanti in situazioni problematiche.
Risolvere problemi con 2 o più operazioni.
Verbalizzare il procedimento seguito per la risoluzione del problema.
Effettuare misurazioni utilizzando misure arbitrarie.
Conoscere le misure di lunghezza e operare con esse.
Conoscere e operare con le misure di valore (euro).
Usare consapevolmente i termini certo, possibile e impossibile.
Quantificare, in base alle informazioni possedute, la probabilità che si verifichi un evento.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MATEMATICA – CLASSE QUARTA
L’alunno
legge, scrive e confronta numeri interi e decimali;
esegue le quattro operazioni e valuta se farlo mentalmente, per scritto o con la calcolatrice;
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 55 di 92
stima il risultato delle operazioni;
utilizza le frazioni e riconosce quelle equivalenti;
descrive, denomina e classifica le principali figure geometriche e usa gli strumenti necessari per riprodurle;
localizza punti sul piano cartesiano, date le coordinate;
determina il perimetro e l’area delle figure;
riconosce riproduzioni piane di oggetti tridimensionali e ne realizza i modelli;
in situazioni concrete, intuisce e argomenta qual è il più probabile di una coppia di eventi;
utilizza le principali unità di misura di angoli, lunghezze, capacità, masse, aree e intervalli temporali;
passa da un’unità di misura all’altra nel Sistema Metrico e nel contesto monetario;
riconosce e descrive la regolarità in una sequenza;
sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze
significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Numeri
Leggere e scrivere i numeri naturali (entro il 1 000 000) e decimali (entro i millesimi) consolidando la consapevolezza del valore posizionale delle cifre.
Confrontare e ordinare numeri interi e decimali.
Rappresentare i numeri decimali sulla retta numerica.
Eseguire le 4 operazioni con numeri interi e decimali (addizioni con più riporti, sottrazioni
con più cambi, moltiplicazioni con 3 cifre al moltiplicatore e divisioni con 2 cifre al divisore).
Moltiplicare e dividere per 10, 100, 1 000.
Individuare relazioni tra numeri naturali e riconoscere multipli e divisori.
Confrontare, ordinare le frazioni e saperle classificare in proprie, improprie e apparenti.
Individuare frazioni equivalenti.
Calcolare la frazione di un numero.
Scrivere in modalità diverse lo stesso numero (frazione decimale, numero decimale).
Utilizzare le proprietà delle operazioni nelle strategie di calcolo (scritto e mentale).
Effettuare con consapevolezza calcoli approssimati.
Stimare il risultato di un’operazione.
Conoscere i sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e
culture diverse.
Spazio e figure
Descrivere, denominare, classificare e disegnare figure geometriche.
Conoscere, disegnare, classificare e misurare gli angoli.
Acquisire il concetto di altezza e diagonale di un poligono.
Classificare triangoli e quadrilateri rispetto ai lati, agli angoli e agli assi di simmetria.
Utilizzare e distinguere i concetti di perpendicolarità, parallelismo, orizzontalità e verticalità.
Realizzare graficamente simmetrie e traslazioni di figure piane.
Riconoscere in situazioni concrete figure isoperimetriche e/o equiestese.
Utilizzare le misure di lunghezza per calcolare il perimetro, in situazioni sia concrete che
astratte.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 56 di 92
Riprodurre in scala una figura.
Ricavare dall’analisi dei poligoni le formule del perimetro e saperle utilizzare (formule dirette e inverse).
Relazioni, dati e previsioni
Rappresentare relazioni e dati.
Rappresentare e interpretare i dati di indagini statistiche.
Usare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica.
Classificare in base a più attributi.
Conoscere e operare con le misure di lunghezza, massa e capacità.
Passare da un’unità di misura a un’altra, anche nel contesto del sistema monetario.
Analizzare il testo di un problema, individuare le informazioni necessarie, pianificare un
percorso di soluzione e realizzarlo.
Riflettere sul procedimento risolutivo seguito e individuare altre possibili soluzioni.
Decodificare il testo di un problema esplicitando le domande implicite.
Risolvere problemi relativi alla compravendita, al costo unitario e totale, a tara, peso netto e
peso lordo.
Stabilire il rapporto tra eventi favorevoli e possibili al fine di quantificare le possibilità del
verificarsi di un evento.
Spiegare le procedure utilizzate anche in forma scritta.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MATEMATICA – CLASSE QUINTA
L’alunno
si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice;
riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo;
descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo;
utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...);
ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici;
riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza;
legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici;
riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia
sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria;
costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri;
riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...);
sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze
significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 57 di 92
Numeri
Leggere, scrivere e operare con i grandi numeri.
Utilizzare diverse modalità per comporre e scomporre i numeri.
Eseguire divisioni con il divisore decimale.
Utilizzare le espressioni numeriche in contesti e situazioni diverse.
Individuare alcuni criteri di divisibilità ed utilizzarli in modo opportuno.
Eseguire le 4 operazioni valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni.
Stimare il risultato di un’operazione.
Operare con le frazioni.
Operare in contesti concreti con i numeri interi relativi (positivi-negativi) e saperli ordinare utilizzando la linea dei numeri.
Saper calcolare la percentuale, lo sconto e l’interesse.
Spazio e figure
Descrivere, denominare, classificare e disegnare figure geometriche.
Descrivere figure geometriche al fine di farle riprodurre da altri.
Approfondire il concetto di poligoni regolari e saperli disegnare utilizzando in modo appropriato opportuni strumenti.
Confrontare, misurare e classificare angoli.
Classificare triangoli e quadrilateri rispetto ai lati e agli angoli.
Conoscere e utilizzare le misure di superficie convenzionali.
Riconoscere e confrontare figure simili e figure equicomposte.
Calcolare l’area dei principali poligoni.
Realizzare graficamente la rotazione di una figura piana.
Ipotizzare le misure più adatte per misurare grandezze diverse.
Conoscere e utilizzare il sistema di misura del tempo.
Relazioni, dati e previsioni
Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni.
Confrontare dati utilizzando gli indici di moda, mediana e media aritmetica.
Classificare in base a più attributi.
Utilizzare le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi/capacità, intervalli temporali, masse, pesi, per effettuare misure e stime.
Consolidare la capacità di affrontare situazioni problematiche diverse.
Formulare ipotesi di risoluzione utilizzando strumenti matematici e non.
Analizzare il testo di un problema, individuare le informazioni necessarie, pianificare un percorso di soluzione e realizzarlo.
Analizzare e risolvere problemi con la percentuale, lo sconto e l’interesse.
Rappresentare una situazione problematica con un diagramma e/o un’espressione aritmetica.
Riflettere sul procedimento risolutivo seguito e individuarne altri.
Saper interpretare e costruire diversi tipi di grafici.
Comprendere l’utilità dell’approssimazione dei dati raccolti.
In una coppia di eventi, intuire ed argomentare qual è il più/meno/ugualmente probabile.
In situazioni concrete utilizzare anche le frazioni per quantificare e confrontare il grado di
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 58 di 92
probabilità del verificarsi di eventi possibili.
Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 59 di 92
• SC I E N Z E
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SCIENZE – CLASSE PRIMA
L’alunno
sviluppa un atteggiamento di curiosità e di ricerca esplorativa;
riconosce diversi tipi di materiali;
distingue esseri viventi e cose non viventi;
riconosce e distingue animali domestici, frutti e piante e ne nomina le parti;
ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Esplorare e descrivere oggetti e materiali
Esplorare il mondo attraverso i cinque sensi.
Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà.
Descrivere oggetti e materiali di uso quotidiano.
Osservare e sperimentare sul campo
Osservare i cambiamenti dell’ambiente in relazione al trascorrere delle stagioni.
Individuare simboli e terminologia per registrare il tempo meteorologico.
Rilevare dati e registrare osservazioni climatiche.
L’uomo i viventi e l’ambiente
Identificare e descrivere esseri viventi e non viventi.
Riconoscere e denominare le principali parti del corpo e i cinque sensi.
Conoscere alcuni comportamenti degli organismi viventi in relazione all’ambiente e al clima.
Conoscere la funzione dei denti.
Sapere cos’è la carie, come si previene e come si cura.
Conoscere i principi fondamentali per una corretta igiene orale.
Conoscere le più elementari norme di igiene personale.
Conoscere i cibi da preferire per una corretta alimentazione.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SCIENZE – CLASSE SECONDA
L’alunno
sviluppa un atteggiamento di curiosità di ricerca esplorativa;
opera le prime classificazioni in base alla scelta di alcuni criteri osservabili;
riconosce e descrive le principali caratteristiche di oggetti e strumenti;
riconosce e descrive le principali strutture di organismi viventi;
ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Esplorare e descrivere oggetti e materiali
Sviluppare atteggiamenti di curiosità e interesse.
Confrontare, seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 60 di 92
Distinguere gli stati di aggregazione della materia (solidi/liquidi/aeriformi).
Realizzare esperienze con l’acqua per definirne le proprietà attraverso i cinque sensi.
Produrre grafici, tabelle e schemi per registrare eventi.
Osservare e sperimentare sul campo
Osservare il proprio territorio e cogliere gli elementi naturali e antropici.
Conoscere le varie fasi del ciclo dell’acqua.
Comprendere l’importanza dell’elemento acqua.
Osservare e interpretare le trasformazioni naturali (agenti atmosferici).
Studiare e sperimentare la germinazione del seme.
Comunicare le osservazioni, le ipotesi e le esperienze effettuate.
L’uomo i viventi e l’ambiente
Osservare e classificare le piante dell’ambiente circostante.
Capire come le piante e gli animali si adattano ai cambiamenti stagionali.
Classificare gli animali in base ad alcune caratteristiche.
Promuovere la consapevolezza di un corretto stile alimentare (importanza della colazione e
dello spuntino durante l’intervallo) e incentivare il consumo di frutta e verdura.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SCIENZE – CLASSE TERZA
L’alunno
sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere;
ha atteggiamenti di cura verso di sè e verso l’ambiente scolastico che altri;
rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale;
ha un approccio scientifico ai fenomeni: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo
autonomo, osserva lo svolgersi dei fatti e riesce a schematizzarli, formule domande anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti;
individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni , registra dati significativi, identifica relazioni spazio-temporali;
Conosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Esplorare e descrivere oggetti e materiali
Conoscere la composizione dell’aria e le sue proprietà.
Individuare qualità e proprietà del fuoco.
Osservare e sperimentare sul campo
Acquisire i concetti di miscuglio e soluzione.
Conoscere il fenomeno della combustione.
Conoscere gli effetti dell’aria sull’ambiente e sull’uomo.
L’uomo i viventi e l’ambiente
Conoscere i concetti di ecosistema, catena alimentare e piramide ecologica.
Cogliere i legami tra i diversi fenomeni che avvengono in natura.
Descrivere un ambiente esterno in relazione all’attività umana.
Individuare le strutture, le caratteristiche e le funzioni delle parti della pianta.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 61 di 92
Conoscere la classificazione del regno animale.
Classificare i cibi in base alle loro origine (animale/vegetale).
Conoscere i prodotti alimentari tipici del proprio territorio.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SCIENZE – CLASSE QUARTA
L’alunno
sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere;
ha atteggiamenti di cura verso di sè e verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale;
individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali;
individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli;
utilizza in modo corretto il linguaggio, raccontando in forma chiara ciò che ha fatto e imparato;
trova varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui
problemi che lo interessano.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Oggetti, materiali e trasformazioni
Individuare le proprietà di alcuni materiali (durezza, peso, densità …).
Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato.
Conoscere il significato di calore e temperatura e i loro sistemi di misurazione.
Illustrare la differenza tra temperatura e calore con riferimento all’esperienza ordinaria.
Osservare e sperimentare sul campo
Osservare le caratteristiche dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente.
Conoscere la struttura del suolo.
Scoprire le proprietà fisiche dell’aria attraverso esperimenti.
L’uomo i viventi e l’ambiente
Conoscere le caratteristiche dei viventi (animali e vegetali).
Individuare somiglianze e differenze tra le varie specie studiate in relazione all’ambiente di vita.
Conoscere il processo della fotosintesi clorofilliana.
Conoscere i principi nutritivi degli alimenti.
Conoscere la funzione energetica e regolatrice degli alimenti.
Conoscere il proprio fabbisogno energetico giornaliero.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SCIENZE – CLASSE QUINTA
L’alunno
sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare
spiegazioni di quello che vede succedere;
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 62 di 92
esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti;
individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali;
individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli;
riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali;
ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi
e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute;
ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri;
rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale;
espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato;
trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui
problemi che lo interessano.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Oggetti, materiali e trasformazioni
Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali: forza, movimento, pressione, temperatura, calore, ecc.
Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il concetto di energia.
Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad esempio: la durezza, il peso, l’elasticità,
la trasparenza, la densità, ecc.; realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua (acqua e zucchero, acqua e inchiostro, ecc.).
Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, provando ad esprimere in forma grafica
le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del tempo, ecc.)
Osservare e sperimentare sul campo
Individuare gli elementi che caratterizzano l’ambiente e i cambiamenti nel tempo.
Conoscere la struttura del suolo sperimentando con rocce, sassi e terricci;
Osservare le caratteristiche dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente.
L’uomo i viventi e l’ambiente
Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un ambiente; costruire modelli plausibili sul funzionamento dei diversi apparati, elaborare primi modelli intuitivi di struttura cellulare.
Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio.
Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la sessualità.
Riconoscere, attraverso l’esperienza di coltivazioni, allevamenti, ecc. che la vita di ogni organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita.
Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale sulla base di osservazioni personali.
Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali, ivi comprese quelle globali, in
particolare quelle conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 63 di 92
• MU S I C A
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MUSICA – CLASSE PRIMA
L’alunno
esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in
riferimento alla loro fonte;
esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,
imparando ad ascoltare se stesso e gli altri;
articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando sistemi elementari; le
esegue con la voce, il corpo e gli strumenti musicali;
segue da solo o in gruppo, semplici brani vocali, utilizzando strumenti didattici.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, semplici brani vocali.
Memorizzare canti da eseguire in coro e partecipare a spettacoli.
Rappresentare graficamente suono e silenzio.
Riconoscere somiglianze e differenze.
Utilizzare suoni e musiche collegandoli ad altre forme espressive.
Ricercare le possibilità sonore del corpo umano.
Classificare gli eventi acustici.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MUSICA – CLASSE SECONDA
L’alunno
esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in
riferimento alla loro fonte;
esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,
imparando ad ascoltare se stesso e gli altri;
articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando sistemi elementari; le
esegue con la voce, il corpo e gli strumenti musicali;
esegue da solo o in gruppo, semplici brani vocali, utilizzando strumenti didattici.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Porre attenzione all’ascolto di un brano musicale.
Riconoscere suoni ed eventi sonori con particolare riferimento ai suoni dell’ambiente, degli
oggetti e degli strumenti.
Riconoscere in modo intuitivo il ritmo e i parametri del suono (durata, altezza, intensità,
timbro).
Eseguire canti per imitazione.
Utilizzare le risorse espressive della vocalità.
Avviare alla conoscenza dei primi elementi della notazione musicale.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 64 di 92
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MUSICA – CLASSE TERZA
L’alunno
esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte;
esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri;
articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando sistemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti musicali;
esegue da solo o in gruppo, semplici brani vocali, utilizzando strumenti didattici.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Riconoscere e discriminare gli elementi di base all’interno di un brano musicale (intensità, durata, timbro, altezza e ritmo).
Usare la voce, gli strumenti, gli oggetti sonori per produrre, riprodurre, creare e improvvisare fatti sonori ed eventi musicali di vario genere.
Eseguire in gruppo semplici brani vocali e strumentali.
Cogliere durante l’ascolto gli aspetti espressivi più evidenti di un brano musicale,
traducendoli con parola, azione motoria e segno grafico.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MUSICA – CLASSE QUARTA
L’alunno
esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in
riferimento alla loro fonte;
esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,
imparando ad ascoltare se stesso e gli altri;
articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando sistemi elementari; le
esegue con la voce, il corpo e gli strumenti musicali;
esegue da solo o in gruppo, semplici brani vocali, utilizzando strumenti didattici;
riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli poi
utilizzare;
adotta prime strategie per l’ascolto, l’interpretazione la descrizione e l’apprezzamento
estetico di vari brani musicali.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Conoscere elementi di base del codice musicale (intensità, durata, timbro, altezza, ritmo e
melodia).
Intonare canti di vario genere e provenienza sviluppando le capacità vocali.
Conoscere e utilizzare sistemi di notazione non convenzionali e convenzionali.
Usare lo strumentario della scuola, sperimentando varie modalità di produzione sonora,
improvvisando, imitando.
Cogliere i valori espressivi più evidenti delle musiche ascoltate, traducendoli con parola,
azione motoria e disegno.
Ascolto e lettura di testi musicali semplici.
Esecuzione vocale e ritmica di brani musicali diversi.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 65 di 92
Attività volte all’ascolto, all’attenzione e alla concentrazione.
Attività laboratoriali.
Utilizzo delle tecnologie informatiche per ampliare le proprie conoscenze.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MUSICA – CLASSE QUINTA
L’alunno
esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte;
esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,
imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate;
articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica;
improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi;
esegue da solo e in gruppo, semplici brani vocali e strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto costruiti;
riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale;
ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione sonoro- musicale.
Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.
Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi.
Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani di vario genere e provenienza.
Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori e brani musicali attraverso sistemi
simbolici convenzionali e non convenzionali.
• AR T E E I M M A G I N E
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ARTE E IMMAGINE – CLASSE PRIMA
L’alunno
utilizza la capacità di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini;
utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visuale per produrre varie tipologie di
testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti diversificati (grafico pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 66 di 92
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Esprimersi e comunicare
Rappresentare la figura umana con uno schema corporeo strutturato.
Scoprire le potenzialità espressive dei materiali plastici e grafici.
Usare creativamente i colori primari e secondari.
Utilizzare varie tecniche grafico-pittoriche.
Osservare e leggere le immagini
Osservare le immagini ed individuarne gli elementi.
Distinguere la figura dallo sfondo.
Riconoscere nella realtà e nella rappresentazione le relazioni spaziali (sopra/sotto,
dentro/fuori, destra/sinistra …).
Discriminare le parti principali della figura umana.
Comprendere e apprezzare le opere d’arte
Descrivere ciò che vede in un’opera d’arte dando spazio alle proprie sensazioni.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ARTE E IMMAGINE – CLASSE SECONDA
L’alunno
utilizza la capacità di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini;
utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visuale per produrre varie tipologie di
testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti diversificati (grafico pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Esprimersi e comunicare
Utilizzare tecniche grafico-pittoriche per fini espressivi.
Esprimere le proprie emozioni con forme e colori.
Manipolare e utilizzare materiali diversi.
Osservare e leggere le immagini
Osservare le immagini ed individuarne gli aspetti significativi.
Acquisire la nozione di sfondo e primo piano.
Individuare alcune caratteristiche relative al colore: la tonalità, il chiaro, lo scuro ….
Comprendere e apprezzare le opere d’arte
Descrivere ciò che si vede in un’opera d’arte dando spazio alle proprie sensazioni.
Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria
cultura.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 67 di 92
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ARTE E IMMAGINE – CLASSE TERZA
L’alunno
utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visuale per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti diversificati (grafico pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali);
è in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc…) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc…);
individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria;
conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta
sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Esprimersi e comunicare
Usare gli elementi del linguaggio visivo per stabilire relazioni tra i personaggi e l’ambiente che li circonda.
Conoscere le caratteristiche del colore: scala cromatica, coppie di colori complementari.
Sapersi orientare nello spazio grafico e posizionare elementi decorativi su una superficie.
Collocare gli oggetti nello spazio individuando i campi e i piani.
Produrre una storia a fumetti.
Osservare e leggere le immagini
Riconoscere gli elementi del linguaggio visivo: il segno, la linea, il colore e lo spazio.
Individuare le diverse tipologie di codice nel linguaggio del fumetto.
Comprendere e apprezzare le opere d’arte
Descrivere tutto ciò che si vede in un’opera d’arte dando spazio alle proprie sensazioni, emozioni, riflessioni.
Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria
cultura.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ARTE E IMMAGINE – CLASSE QUARTA
L’alunno
utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visuale per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti diversificati (grafico pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali);
è in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.);
individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria;
conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta
sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 68 di 92
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Esprimersi e comunicare
Elaborare creativamente produzioni personali per esprimere sensazioni ed emozioni.
Esprimersi e comunicare mediante varie tecniche grafiche e pittoriche.
Rielaborare e/modificare creativamente le immagini.
Variare l’uso del colore in una produzione grafico-pittorica.
Osservare e leggere le immagini
Analizzare e descrivere in maniera globale un’immagine.
Analizzare gli elementi del linguaggio grafico-pittorico (colore, punto, linea).
Individuare i generi artistici (ritratto, paesaggio …).
Individuare le molteplici funzioni che l’immagine svolge, da un punto di vista sia
informativo sia emotivo.
Comprendere e apprezzare le opere d’arte
Individuare in un’opera d’arte, sia antica che moderna, gli elementi essenziali della forma, del linguaggio e della tecnica per comprendere il messaggio.
Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria e ad altre culture.
Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio
ambientale e i principali monumenti storico-artistici.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ARTE E IMMAGINE – CLASSE QUINTA
L’alunno
utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visuale per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti diversificati (grafico pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali);
è in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.);
individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria;
conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta
sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Esprimersi e comunicare
Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni.
Usare in modo creativo materiali diversi.
Trasformare in modo creativo immagini di vario genere.
Sperimentare le capacità espressive dei colori.
Osservare e leggere le immagini
Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente
descrivendo gli elementi formali, utilizzando le regole della percezione visiva e
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 69 di 92
l’orientamento nello spazio.
Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo (linee, colori, forme, volume, spazio) individuando il loro significato espressivo.
Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le
sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati.
Comprendere e apprezzare le opere d’arte
Individuare in un’opera d’arte, sia antica che moderna, gli elementi essenziali della forma, del linguaggio, della tecnica e dello stile dell’artista per comprendere il messaggio e la funzione.
Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria e ad altre culture.
Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio
ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici.
• ED U C A Z I O N E MO T O R I A
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
EDUCAZIONE MOTORIA – CLASSE PRIMA
L’alunno
acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variazioni spaziali e temporali contingenti;
utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico musicali e coreutiche;
sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche;
comprende all'interno delle varie occasioni di gioco il valore delle regole e l’importanza di
rispettarle.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
Riconoscere e denominare le varie parti del corpo su di sé e sugli altri.
Assumere posizioni corrette del corpo intero e delle sue parti (flettere, piegare, ruotare, inclinare...).
Utilizzare semplici schemi motori di base (camminare, correre, saltare strisciare, rotolare, lanciare, afferrare...).
Orientarsi all’ interno di uno spazio strutturato.
Ordinare azioni motorie in successione temporale.
Rappresentare graficamente il corpo, fermo e in movimento..
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva
Muoversi seguendo un ritmo.
Esprimersi attraverso il linguaggio gestuale..
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
Conoscere e applicare le modalità esecutive di giochi di movimento individuali e di squadra.
Rispettare le regole in situazioni di gioco.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 70 di 92
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
Conoscere e utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli spazi di attività.
Comprendere l’importanza di assumere una postura corretta in diversi contesti.
Percepire e riconoscere sensazioni di benessere legate all’attività ludicomotoria.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
EDUCAZIONE MOTORIA – CLASSE SECONDA
L’alunno
acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variazioni spaziali e temporali contingenti;
utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico musicali e coreutiche;
sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche;
comprende all'interno delle varie occasioni di gioco il valore delle regole e l'importanza di
rispettarle nella consapevolezza che la correttezza ed il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludica.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
Assumere posizioni corrette del corpo intero e delle sue parti (flettere, piegare, ruotare, inclinare...).
Consolidare semplici schemi motori di base (camminare, correre, saltare strisciare, rotolare, lanciare, afferrare...).
Orientarsi all’ interno di uno spazio strutturato.
Ordinare azioni motorie in successione temporale.
Sviluppare l’attenzione e la concentrazione per controllare e gestire i movimenti del proprio corpo
Rappresentare graficamente percorsi motori.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva
Riconoscere e riprodurre semplici sequenze ritmiche con il proprio corpo e con gli attrezzi.
Utilizzare il corpo per rappresentare situazioni comunicative
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
Conoscere e applicare le modalità esecutive di giochi di movimento individuali e di squadra.
Partecipare al gioco individuale e collettivo rispettando indicazioni e regole.
Conoscere e praticare giochi della tradizione popolare.
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
Conoscere e utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli spazi di attività.
Comprendere l’importanza di assumere una postura corretta in diversi contesti.
Percepire e riconoscere sensazioni di benessere legate all’attività ludicomotoria.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
EDUCAZIONE MOTORIA – CLASSE TERZA
L’alunno
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 71 di 92
acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variazioni spaziali e temporali contingenti;
utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico musicali e coreutiche;
sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco- sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva;
sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche;
comprende all'interno delle varie occasioni di gioco il valore delle regole e l'importanza di
rispettarle nella consapevolezza che la correttezza ed il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludica.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
Utilizzare e padroneggiare gli schemi motori di base combinati tra loro.
Controllare l’equilibrio statico e dinamico del proprio corpo.
Orientarsi all’interno di uno spazio strutturato e progettare percorsi.
Eseguire sequenze ritmiche.
Sviluppare l’attenzione e la concentrazione per controllare e gestire i movimenti del proprio
corpo.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva
Riconoscere e riprodurre semplici sequenze ritmiche con il proprio corpo e con gli attrezzi.
Utilizzare il corpo per rappresentare situazioni comunicative.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
Conoscere e applicare le modalità esecutive di giochi di movimento individuali e di squadra.
Conoscere e praticare giochi della tradizione popolare.
Partecipare al gioco individuale e collettivo rispettando indicazioni e regole.
Cooperare all’interno del gruppo e interagire positivamente con gli altri.
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
Conoscere e utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli spazi di attività nel rispetto dei compagni.
Comprendere l’importanza di assumere una postura corretta in diversi contesti.
Conoscere i benefici delle attività motorie e i pericoli della sedentarietà.
Assumere comportamenti adeguati alle proprie potenzialità e al benessere fisico.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
EDUCAZIONE MOTORIA – CLASSE QUARTA
L’alunno
acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variazioni spaziali e temporali contingenti;
utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico musicali e coreutiche;
sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse
gestualità tecniche;
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 72 di 92
agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri sia nel movimento che
nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenze nell’ambiente scolastico e extra scolastico;
riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura
del proprio corpo e ad un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza;
comprende all'interno delle varie occasioni di gioco il valore delle regole e l'importanza di
rispettarle.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro.
Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle
azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri.
Adeguare le proprie capacità motorie in relazione allo sforzo richiesto.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva
Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali.
Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e
collettive.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
Conoscere e praticare giochi della tradizione popolare applicandone indicazioni e regole.
Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di gioco-sport.
Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri.
Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio, e
vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità.
Conoscere e sperimentare i valori che insegna lo sport: solidarietà, autodisciplina, rispetto,
socializzazione
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita.
Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
EDUCAZIONE MOTORIA – CLASSE QUINTA
L’alunno
acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variazioni spaziali e temporali contingenti;
utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico musicali e coreutiche;
sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità
tecniche;
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 73 di 92
agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenze nell’ambiente scolastico e extra scolastico;
riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del
proprio corpo e ad un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza;
comprende all'interno delle varie occasioni di gioco il valore delle regole e l’importanza di
rispettarle.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro.
Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle
azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva
Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali.
Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e
collettive
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di gioco-sport.
Conoscere e praticare giochi della tradizione popolare applicandone indicazioni e regole.
Conoscere e sperimentare i principali gesti tecnici di alcune discipline sportive.
Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri.
Rispettare le regole nella competizione sportiva.
Conoscere e sperimentare i valori che insegna lo sport: solidarietà, autodisciplina, rispetto,
socializzazione
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita.
Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita.
Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei
loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisico.
• TE C N O L O G I A
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
TECNOLOGIA – CLASSE PRIMA
L’alunno
individua nell’ambiente alcuni elementi di tipo artificiale;
conosce ed utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano;
è capace di piegare e ritagliare carta e cartoncino.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Vedere e osservare
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 74 di 92
Conoscere i manufatti tecnologici d’uso comune a scuola e in casa (elettrodomestici, TV, lettore CD/DVD, apparecchi telefonici, PC) e descriverne le funzioni principali.
Distinguere i materiali di cui sono fatti gli oggetti di uso comune, anche in base alla loro
funzione.
Prevedere e immaginare
Prevedere la possibile funzione di un oggetto o manufatto tecnologico in base alla sua
struttura e al materiale di cui è fatto.
Intervenire e trasformare
Utilizzare giochi, manufatti e meccanismi di uso comune, spiegandone le funzioni
principali.
Informatica
Usare le principali componenti del computer (unità centrale, monitor, tastiera e mouse).
Utilizzare il computer per eseguire semplici giochi, anche didattici.
Accedere ad alcuni siti Internet (ad esempio quello della scuola).
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
TECNOLOGIA – CLASSE SECONDA
L’alunno
individua nell’ambiente alcuni elementi e fenomeni di tipo artificiale;
è a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse;
individua i principali mezzi di comunicazione;
conosce ed utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale;
è capace di piegare e ritagliare carta e cartoncino.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Vedere e osservare
Riconoscere nell’ambiente circostante elementi e fenomeni artificiali.
Eseguire semplici misurazioni e rilievi sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione.
Classificare oggetti in base alla loro funzione.
Prevedere e immaginare
Comprendere la funzione degli interventi attuati dall’uomo e le motivazioni che ne stanno alla base.
Utilizzare manufatti, strumenti tecnologici o meccanismi di uso comune, intuendone
l’utilità.
Intervenire e trasformare
Smontare e rimontare semplici oggetti e meccanismi o dispositivi comuni..
Informatica
Conoscere le funzioni delle parti fondamentali di un computer.
Approcciare programmi di videoscrittura e di videografica.
Navigare in siti internet con la guida dell’insegnante.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 75 di 92
TECNOLOGIA – CLASSE TERZA
L’alunno
individua nell’ambiente elementi e fenomeni di tipo artificiale;
è a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia;
individua i principali mezzi di comunicazione;
conosce ed utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura;
è capace di piegare e ritagliare carta e cartoncino;
produce semplici modelli del proprio operato con disegni o strumenti multimediali.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Vedere e osservare
Conoscere, utilizzare e descrivere le funzioni principali di televisore, video, telefono e telefono cellulare.
Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio (giocattoli,
manufatti d’uso comune).
Prevedere e immaginare
Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto descrivendo gli strumenti e i materiali
necessari.
Intervenire e trasformare
Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo la sequenza delle operazioni.
Informatica
Individuare, denominare ed utilizzare le periferiche di input ed output del computer (monitor, tastiera, mouse, stampante, CD/DVD, strumenti di archiviazione di massa).
Utilizzare le principali procedure di un programma di videoscrittura (formattare, comandi taglia/copia/incolla, stampa e salvataggio).
Utilizzare le principali procedure di un programma di videografica (creare, modificare, colorare, copiare ed incollare, utilizzo degli strumenti disponibili e salvataggio).
Avviare alla conoscenza della rete per scopi di informazione, comunicazione, ricerca e
svago.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
TECNOLOGIA – CLASSE QUARTA
L’alunno
individua nell’ambiente elementi e fenomeni di tipo artificiale;
è a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia e del
relativo impatto ambientale;
si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione;
conosce ed utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di
descriverne la funzione principale e la struttura e di intuirne il funzionamento;
è capace di piegare e ritagliare carta e cartoncino con precisione;
produce semplici modelli del proprio operato con disegni o strumenti multimediali;
produce semplici modelli e rappresentazioni grafiche del proprio operato con disegni o
strumenti multimediali.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 76 di 92
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Vedere e osservare
Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni e testi.
Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti e/o figure geometriche.
Iniziare ad orientarsi tra i diversi mezzi di comunicazione e farne un uso adeguato a seconda delle situazioni.
Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.
Prevedere e immaginare
Riconoscere i difetti di un oggetto ed immaginarne i possibili miglioramenti.
Intervenire e trasformare
Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul proprio materiale
scolastico.
Informatica
Utilizzare un programma di videoscrittura (tabelle, WordArt, ClipArt e salvataggio su supporti diversi, CD-rom o disco rimovibile).
Utilizzare un programma di videografica (inserire immagini, tagliare/copiare/incollare immagini, ridimensionare immagini, selezionare immagini o parti di esse).
Conoscere i comandi principali del browser utilizzato per la navigazione in internet.
Ricercare informazioni e immagini con un motore di ricerca utilizzando le parole chiave
appropriate.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
TECNOLOGIA – CLASSE QUINTA
L’alunno
riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale;
è a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambienta;
conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento;
sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale;
si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni;
produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali;
inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia
attuale.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Vedere e osservare
Distinguere le principali forme di energia ed il loro impiego.
Riconoscere le fonti da cui si può ricavare energia e classificarle in rinnovabili e non.
Conoscere le misure di protezione ed intervento per i pericoli derivanti dalle fonti di calore
e di energia elettrica.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 77 di 92
Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti e/o figure
geometriche.
Prevedere e immaginare
Prevedere le conseguenze di decisioni personali e/o collettive relative al consumo
energetico in vari settori (trasporto, abitazione, ecc.).
Intervenire e trasformare
Progettare e costruire modelli di strumenti e meccanismi che utilizzano varie forme di energia.
Utilizzare semplici procedure per la selezione, la preparazione e la presentazione degli
alimenti.
Informatica
Utilizzare un programma di calcolo.
Utilizzare un programma di presentazione.
Utilizzare un programma per la creazione di ipertesti.
Intuire le caratteristiche, le funzioni ed i limiti della tecnologia attuale.
Conoscere i rischi della navigazione in internet.
Organizzare una gita o una visita ad un museo usando internet per reperire notizie e
informazioni utili.
• RE L I G I O NE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
RELIGIONE – CLASSE PRIMA
L’alunno
sa che la Bibbia presenta Dio creatore e padre;
conosce la figura di Gesù di Nazareth come è presentata nei Vangeli;
comprende che la Chiesa si impegna a diffondere nel mondo il suo messaggio di pace e amore;
comprende che il cristianesimo offre la possibilità di vivere una vita buona.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Dio e l’uomo
Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre.
Conoscere Gesù di Nazareth come Emmanuele e Messia.
La Bibbia e le altre fonti
Ascoltare e saper riferire circa le pagine evangeliche relative alla nascita ed alla passione,
morte e resurrezione di Gesù di Nazareth.
Il linguaggio religioso
Riconoscere i segni religiosi del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e
nella pietà popolare
I valori etici e religiosi
Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del
prossimo.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 78 di 92
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
RELIGIONE – CLASSE SECONDA
L’alunno
conosce l’Antico Testamento come storia dell’esperienza che il popolo ebraico ha fatto di Dio;
conosce la figura di Gesù di Nazareth presentata nei Vangeli e la sua vita in Palestina;
conosce Maria come madre di Gesù e della Chiesa;
conosce il significato del Natale e della Pasqua celebrati dai cristiani;
sa che la Chiesa è la comunità che si impegna a diffondere nel mondo il messaggio di Gesù;
comprende che la preghiera del Padre Nostro invita a realizzare un mondo di fratelli;
comprende che tutte le persone hanno uguale dignità e valore;
apprezza il valore della pace come dono e impegno per tutti.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Dio e l’uomo
Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha stabilito un’alleanza con l’uomo.
Conoscere Gesù di Nazareth come Emmanuele e Messia, testimoniato e risorto.
Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.
La Bibbia e le altre fonti
Ascoltare e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della creazione, di Adamo ed Eva, del diluvio universale e della torre di Babele, e le pagine evangeliche relative alla nascita ed alla passione, morte e resurrezione di Gesù di Nazareth.
Il linguaggio religioso
Riconoscere i segni religiosi del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà popolare.
Conoscere il significato di gesti e segni liturgici come espressione di religiosità.
I valori etici e religiosi
Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo.
Apprezzare l’impegno della comunità umana e cristiana nel porre alla base della convivenza
l’amicizia e la solidarietà.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
RELIGIONE – CLASSE TERZA
L’alunno
conosce l’Antico Testamento come storia dell’esperienza che il popolo ebraico ha fatto di Dio;
conosce la figura di Gesù di Nazareth presentata nei Vangeli e la sua vita in Palestina;
conosce Maria come madre di Gesù e della Chiesa;
conosce il significato del Natale e della Pasqua celebrati dai cristiani;
sa che la Chiesa è la comunità che si impegna a diffondere nel mondo il messaggio di Gesù;
comprende che la preghiera del Padre Nostro invita a realizzare un mondo di fratelli;
comprende che tutte le persone hanno uguale dignità e valore;
apprezza il valore della pace come dono e impegno per tutti.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 79 di 92
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Dio e l’uomo
Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha stabilito un’alleanza con l’uomo.
Conoscere Gesù di Nazareth come Emmanuele e Messia, testimoniato e risorto.
Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.
Identificare come nella preghiera l’uomo si apra al dialogo con Dio e riconoscere, nel
“Padre Nostro”, la specificità della preghiera cristiana.
La Bibbia e le altre fonti
Ascoltare e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della creazione, le vicende e le figure principali del popolo d’Israele, gli episodi chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli Apostoli.
Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.
Il linguaggio religioso
Riconoscere i segni religiosi del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà popolare.
Conoscere il significato di gesti e segni liturgici come espressione di religiosità.
I valori etici e religiosi
Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo.
Apprezzare l’impegno della comunità umana e cristiana nel porre alla base della convivenza
l’amicizia e la solidarietà.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
RELIGIONE – CLASSE QUARTA
L’alunno
sa che la natura è dono di Dio e va amata e rispettata;
sa che il cristianesimo ha le sue radici nel popolo ebraico;
conosce la figura di Gesù e scopre nei Vangeli i suoi gesti di cura;
conosce il testo e il significato delle beatitudini per vivere una vita buona;
comprende che anche oggi la Chiesa si prende cura delle persone.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Dio e l’uomo
Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’uomo il Regno di Dio con parole e azioni.
Individuare nei sacramenti e nelle celebrazioni liturgiche i segni della salvezza di Gesù.
La Bibbia e le altre fonti
Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.
Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale.
Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di santi e in Maria, la
madre di Gesù.
Il linguaggio religioso
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 80 di 92
Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita della Chiesa.
Individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle presenti nel
territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.
I valori etici e religiosi
Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
RELIGIONE – CLASSE QUINTA
L’alunno
riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive;
riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi rispetto al modo in cui lui stesso percepisce e vive tali festività;
riconosce nella Bibbia, libro sacro per ebrei e cristiani, un documento fondamentale della
cultura occidentale, distinguendola da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza culturale ed esistenziale;
confronta la propria esperienza religiosa con quella di altre persone e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo;
identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento;
coglie il valore specifico dei Sacramenti e si interroga sul significato che essi hanno nella vita
dei cristiani.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Dio e l’uomo
Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’uomo il Regno di Dio con parole e azioni.
Descrivere i contenuti principali del credo cattolico.
Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane.
Individuare nei sacramenti e nelle celebrazioni liturgiche i segni della salvezza di Gesù e l’agire dello Spirito Santo nella Chiesa fin dalle sue origini.
Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni.
La Bibbia e le altre fonti
Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.
Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale.
Identificare i principali codici dell’iconografia cristiana.
Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di santi e in Maria, la
madre di Gesù.
Il linguaggio religioso
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 81 di 92
Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita della Chiesa.
Riconoscere il valore del silenzio come “luogo” di incontro con se stessi, con l’altro, con Dio.
Individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle presenti nel
territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.
Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni e ministeri
differenti, la propria fede e il proprio servizio all’uomo
I valori etici e religiosi
Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con quella delle principali religioni non cristiane.
Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, anche
per un personale progetto di vita.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 82 di 92
PER CAMPI DI ESPERIENZA ED ETÀ: LA SCUOLA DELL’INFANZIA
IDENTITÀ
Consolidare l’identità significa:
vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io
stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire
sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato
imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile
sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o
femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli
AUTONOMIA
Sviluppare l’autonomia significa:
avere fiducia in sé e fidarsi degli altri
provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie
esprimere sentimenti ed emozioni
partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere
comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli
COMPETENZE
Acquisire competenze significa:
giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza
attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti
ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise
essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e
giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi
CITTADINANZA
Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa:
scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri, ai loro bisogni
rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise sociali comuni attraverso il dialogo, il confronto e il rispetto dell'altro
Capire l'importanza di possedere delle basi sicure per crescere come buoni cittadini in
rapporto con gli altri e con l'ambiente
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 83 di 92
La scuola dell’infanzia tende a promuovere e a sviluppare le competenze attraverso:
• I CAMPI DI ESPERIENZA
IL SÈ E L’ALTRO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi,
sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini
Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti,
sa esprimerli in modo sempre più adeguato
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della
comunità e le mette a confronto con altre
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere
la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o
male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri,
delle regole del vivere insieme
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente
sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce
e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi
pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
ANNI 3
Conquistare una progressiva autonomia rispetto ai bisogni personali, ai materiali,
all’ambiente
Prendere coscienza della propria ed altrui emotività
Esprimere e comunicare bisogni e desideri
Manifestare sentimenti di fiducia e sicurezza
Accettare l’ambiente e rispettare le più semplici regole di convivenza
Collaborare
Relazionarsi a coetanei e adulti
Sentirsi parte integrante della comunità di appartenenza
Affrontare adeguatamente nuove esperienze
Comunicare attraverso vari linguaggi
Esprimere vissuti personali
ANNI 4
Riconoscere la propria identità sessuale
Acquisire autonomia nell’organizzazione di tempi e spazi di gioco
Superare la fase egocentrica
Imparare a riconoscere, gestire e comunicare emozioni proprie ed altrui
Esprimere in modo adeguato bisogni e sentimenti
Comunicare adeguatamente
Partecipare alla gestione e cura dell’ambiente,
svolgendo piccoli incarichi
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 84 di 92
Lavorare e collaborare interagendo con gli altri
Muoversi in modo adeguato in nuove esperienze
Rispettare le regole del vivere comune
Condividere modi di vivere della comunità di appartenenza
Accogliere le diversità come valore positivo
Rispettare ed aiutare gli altri e iniziare a crescere nel rispetto dei propri diritti e doveri
Saper interpretare e documentare il proprio lavoro
ANNI 5
Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità
Interagire, rispettare e porre attenzione ai punti di vista altrui .
Raccontare esperienze personali, comunicando ed esprimendo le proprie emozioni
Intuire e rispettare le diversità nelle varie espressioni
Comprendere e rispettare regole
Conoscere ed accettare la propria sessualità
Organizzare e portare a termine autonomamente il lavoro
Progettare e crescere insieme agli altri in una prospettiva interculturale
Crescere nel rispetto dei propri diritti e doveri per diventare cittadini del mondo
Condividere i valori della comunità di appartenenza
Ripercorrere le tappe di un lavoro svolto
Interpretare, documentare e registrare il proprio vissuto
IL CORPO E IL MOVIMENTO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo
ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione
della giornata a scuola
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta
pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi
individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle
situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di
movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in
movimento
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
ANNI 3
Prendere coscienza del proprio corpo, anche in rapporto all’ambiente circostante
Avere consapevolezza del proprio corpo e scoprirne le capacità percettive
Riconoscere e denominare le principali parti del corpo
Avere padronanza e controllo degli schemi dinamici posturali
Muoversi nello spazio e sapersi orientare
Acquisire il concetto di crescita
Interiorizzare regole igieniche e corrette norme alimentari
Rispettare se stesso ed i propri compagni
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 85 di 92
Avere cura delle proprie cose e di quelle degli altri
Utilizzare adeguatamente gli oggetti
Prendere coscienza della relazione uomo ambiente
ANNI 4
Rafforzare la coscienza del sé corporeo
Percepire, denominare e rappresentare lo schema corporeo nella sua globalità
Affinare le capacità senso-percettive
Esprimersi e comunicare con il corpo, utilizzando la mimica gestuale
Ampliare il repertorio di abilità motorie libere e guidate
Acquisire la lateralità Verbalizzare esperienze e condividerle con i compagni
Possedere una buona coordinazione oculo-manuale
Muoversi nello spazio in base ad input dati
Essere attento alla cura della propria persona, delle proprie ed altrui cose
Intuire l’importanza di una corretta alimentazione
Organizzare le proprie azioni in base a regole di convivenza, a tempi e a spazi
Esplorare ed interagire con l’ambiente circostante
ANNI 5
Consolidare la coscienza di sé
Conoscere, denominare e rappresentare lo schema corporeo, arricchendolo di particolari in
forma statica o in movimento
Consolidare le capacità senso-percettive e di espressione
Percepire il corpo in rapporto allo spazio
Sviluppare la lateralità relativa al proprio corpo e all’ambiente circostante
Affinare la motricità fine
Orientarsi nello spazio scuola, avendo acquisito ed interiorizzato strutture e nozioni spaziali
Sviluppare schemi posturali nuovi e adattarli alle situazioni
Muoversi nello spazio in base ad azioni, comandi, suoni, rumori, musica
Possedere affinate capacità sensoriali
Interiorizzare l’importanza di una corretta alimentazione
Sviluppare adeguatamente il senso della competizione
Esplorare, interagire e rappresentare la realtà circostante
Acquisire un comportamento adeguato verso l’ambiente fisico e antropico
IMMAGINI, SUONI, COLORI
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività
manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 86 di 92
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
ANNI 3
Esprimere e comunicare emozioni attraverso varie modalità che il linguaggio-corpo
consente
Scoprire tecniche diverse per creare e decorare
Conoscere i colori primari
Manipolare materiali diversi
Sviluppare l’immaginazione e la fantasia
Assistere con interesse ad un breve spettacolo (burattini, film)
Riconoscere i suoni ed i rumori dell’ambiente circostante
Ascoltare e conoscere semplici ritmi
Ascoltare, sviluppando interesse per diversi stili musicali
Esprimere con varie modalità esperienze vissute
Rappresentare attraverso il mimo situazioni diverse
Drammatizzare
ANNI 4
Utilizzare le diverse modalità che il linguaggio del corpo consente in situazioni specifiche
(gestualità, mimica, modulazione della voce)
Utilizzare in modo appropriato varie tecniche grafico-pittorico- plastiche
Riconoscere e utilizzare i colori primari e secondari con l’ausilio di varie tecniche
Discriminare suoni e rumori ed associarli alla fonte.
Riconoscere e riprodurre semplici ritmi
Ascoltare suoni e musiche di vario genere
Assistere con interesse ad uno spettacolo teatrale, filmato o di burattini
Ascoltare, esprimere e comunicare con varie modalità conoscenze e vissuti
Imitare espressioni corporee
ANNI 5
Utilizzare spontaneamente ed in modo appropriato le diverse tecniche grafico-
pittoricoplastiche
Usare con crescente autonomia strumenti di espressione artistica
Distinguere i suoni dai rumori associandoli ai vari e relativi contesti
Ascoltare, riprodurre e inventare semplici ritmi
Ascoltare e conoscere diversi stili musicali
Coordinare i movimenti associandoli alla musica
Sviluppare il senso estetico attraverso l’osservazione di opere d’arte
Interpretare ed inventare ruoli
Ricostruire una storia in sequenza
Usare con interesse il computer
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 87 di 92
I DISCORSI E LE PAROLE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e
discorsi, fa ipotesi sui significati
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il
linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e
analogie tra i suoni e i significati
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il
linguaggio per progettare attività e per definirne regole
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità
dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso
la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
ANNI 3
Provare interesse per diverse forme di comunicazione
Usare il linguaggio per interagire, comunicare ed esprimere bisogni
Ascoltare e produrre semplici frasi
Arricchire il patrimonio lessicale
Prestare attenzione ai messaggi verbali
Leggere e commentare immagini
Esprimere con varie modalità esperienze vissute
ANNI 4
Ascoltare, esprimere e comunicare con varie modalità conoscenze e vissuti
Utilizzare il linguaggio per comunicare emozioni
Analizzare e descrivere immagini ed eventi
Ricostruire verbalmente una sequenza narrativa
Inventare semplici storie
Usare termini appropriati e frasi semplici ma strutturate
Sfogliare un libro e comprendere storie con le immagini
Memorizzare ed esporre oralmente in maniera corretta canti e poesie
ANNI 5
Arricchire il linguaggio attraverso confronti e conversazioni
Inventare brevi storie da solo e in gruppo
Ascoltare rispettando tempi ed opinioni altrui
Dialogare adeguatamente e strutturare frasi
Ascoltare e comprendere messaggi verbali
Ripetere correttamente un racconto o un vissuto
Cogliere la corrispondenza tra fonema e grafema
Esprimersi con una pronuncia corretta e con ricchezza di vocaboli
Memorizzare ed esporre oralmente in maniera corretta canti e poesie
Usare la lingua per interagire con gli altri
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 88 di 92
LA CONOSCENZA DEL MONDO OGGETTI, FENOMENI, VIVENTI NUMERO E SPAZIO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica
alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue
misurazioni usando strumenti alla sua portata
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro
immediato e prossimo
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni
naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi
Padroneggia sia le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia quelle necessarie per
eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro,
sopra/sotto, destra/sinistra ecc..; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni
verbali
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
ANNI 3
Rapportarsi al mondo circostante attraverso l’uso dei sensi
Manipolare vari materiali
Conoscere i colori di base
Esplorare spazi
Intuire scansioni temporali (adesso, prima, dopo; oggi, ieri, domani)
Percepire la ciclicità temporale (notte, giorno, notte)
Eseguire semplici raggruppamenti e quantificazioni
Mettere in relazione fatti e fenomeni della realtà
Formulare ipotesi
Cooperare e collaborare nelle varie e diverse situazioni
ANNI 4
Acquisire abilità manipolative
Raccogliere dati ed informazioni
Registrare i dati
Mettere in relazione, ordine e corrispondenza
Acquisire il concetto di trasformazione
Classificare secondo criteri diversi
Discriminare ed ordinare per dimensione
Collocare nello spazio se stesso e gli oggetti
Riconoscere e denominare le principali forme geometriche
Acquisire consapevolezza delle principali scansioni temporali (giorni, settimane, mattina,
pomeriggio)
Riconoscere e confrontare distanze
Riconoscere spazi chiusi ed aperti
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 89 di 92
ANNI 5
Operare in base alle proprie esigenze ed inclinazioni.
Interagire con la realtà circostante utilizzando tutte le modalità a sua disposizione.
Ideare ed utilizzare strumenti di registrazione.
Formulare ipotesi e previsioni di eventi ed essere in grado di verificarli.
Progettare piani di azione.
Percepire il tempo nel suo divenire (passato, presente, futuro).
Riconoscere e ricostruire relazioni topologiche.
Riconoscere i piani: orizzontale - verticale - obliquo
Effettuare classificazioni e seriazioni in base a criteri dati.
Ricostruire e registrare dati della realtà.
Collaborare, interagire e confrontarsi con gli altri.
RELIGIONE CATTOLICA
IL SÈ E L’ALTRO
Il bambino scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Il bambino riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per
cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
IMMAGINI, SUONI, COLORI
Il bambino riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
I DISCORSI E LE PAROLE
Il bambino impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il bambino osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
ANNI 3
Scoprire che vita e mondo sono doni di Dio.
Conoscere le principali festività, anche attraverso i simboli che le caratterizzano.
Riconoscere la chiesa come luogo di preghiera.
Imparare ad accettare le regole del vivere insieme e le varie “diversità”.
ANNI 4
Prendere consapevolezza che la vita ed il mondo sono doni di Dio.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 90 di 92
Prendere consapevolezza del significato delle feste e associarle a simboli.
Intuire il significato della preghiera.
Intuire l’importanza di regole come valori della convivenza.
Conoscere ed apprezzare la socialità, anche attraverso le “diversità”.
ANNI 5
Adottare comportamenti di rispetto verso se stesso, gli altri, il mondo.
Conoscere la “storia” della R.C. attraverso le tradizioni, le festività e le relative letture e narrazioni.
Identificare gli oggetti e le caratteristiche che simboleggiano le espressioni della Religione.
Prendere consapevolezza dei valori per una serena convivenza.
Prendere coscienza della “diversità” come fonte di arricchimento nella vita sociale e morale.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 91 di 92
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
• COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE: COMPETENZA CHIAVE EUROPEA
FINALITÀ GENERALI
Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise
Scoprire il significato di diritti e doveri
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Sviluppa il senso dell’identità personale
Sa di avere una storia personale e familiare
Conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza
È consapevole delle appartenenze e ne ha rispetto
Comprende chi è fonte di autorità nei diversi contesti
Riflette sull’utilità di comportamenti corretti
Ha sviluppato la conoscenza della lingua italiana
Gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini
CAMPI INTERESSATI
Il sé e l’altro;
I discorsi e le parole;
Il corpo in movimento;
Linguaggi, creatività ed espressione.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Rafforzare l’autonomia, la stima di sé e l’identità
Sviluppare il senso di appartenenza alla propria comunità e conoscerne le tradizioni;
accettare gli altri nella loro diversità
Rispettare la diversità dei ruoli
Conoscere e rispettare le principali regole di convivenza
Conoscere i propri diritti e doveri di bambini
Utilizzare correttamente le forme grammaticali di base della lingua italiana
Partecipare ai giochi di gruppo cooperativi
CONTENUTI
Comportamenti corretti
Diritti e doveri del bambino
La lingua per comunicare
ATTIVITÀ
Racconti di esperienze personali
Lettura di immagini
Racconti di storie
Giochi
Memorizzazione di poesie, canti e filastrocche
Rappresentazioni grafico- pittoriche
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 92 di 92
Conversazioni in circle- time
METODOLOGIA
Vita di relazione
Gioco
Apprendimento Cooperative
Domande- stimolo
TEMPI
Tutto l’anno
VERIFICA
In itinere e finale
STRUMENTI
Osservazione occasionale e sistematica
Disegni individuali e collettivi
Schede
Conversazioni
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 93 di 92
ISTITUTO COMPRENSIVO “TEN. ROCCO DAVIA”
Via C. Menotti, snc – 75017 SALANDRA
Tel. +39 0835 673027 - Fax +39 0835 673027
E-mail [email protected] - PEC [email protected]
1
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 94 di 92
PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIONE (PAI)…………………………………… p. 3
ATTO DI INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI………………………….. p. 11
PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM)……………………………………………... p. 17
PIANO DI FORMAZIONE TRIENNALE (PNSD) 2016/2019……………………… p. 26
2
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 95 di 92
a.s. 2017/2018
“Non c’è nulla di più ingiusto
che fare le parti uguali tra disuguali”
(Don Milani “Lettere ad una Professoressa)
3
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 96 di 92
PREMESSA
Il Piano Annuale per l’Inclusività è un documento-proposta, elaborato dopo un’attenta lettura dei
bisogni della scuola, un’analisi dei punti di forza e delle criticità che hanno accompagnato le azioni
di inclusione scolastica realizzate nel corso dell’anno scolastico.
L’attenzione è posta sui bisogni educativi dei singoli alunni, sugli interventi pedagogico-didattici
effettuati nelle classi nell’anno scolastico corrente e sugli obiettivi programmati per l’anno
successivo. È predisposto dalla funzione strumentale Area 3, nominata dal Dirigente, e condiviso
con il GLHI. Deve essere predisposto al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno).
La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 e la relativa Circolare n. 8 del 6 marzo 2013
estendono a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento,
richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.
Il PAI raccoglie dati di tipo quantitativo e di tipo qualitativo che sintetizzano i punti di forza e di
criticità della scuola e gli obiettivi che si intende attuare.
I dati quantitativi si riferiscono alla rilevazione degli alunni con Bisogno Educativo Speciale, sia
quelli tutelati dalla legge 104/1992, che presentano una disabilità certificata, sia gli alunni con
disturbi specifici di apprendimento tutelati dalla legge 170/2010, che gli alunni che presentano altre
tipologie di svantaggio e disagio. La Circolare n. 8 del 6 marzo 2013 fa infatti riferimento ad
“Alunni con altri BES”, la cui situazione personale sia tale da rendere molto difficoltoso il
processo di apprendimento: ad esempio alunni con disturbi evolutivi specifici, con un disagio
comportamentale, oppure che provengano da una situazione socioculturale svantaggiata che
ostacola il processo formativo o, ancora, che non posseggono una conoscenza di base della lingua
italiana tale da consentire loro di comprendere e dialogare a scuola (BES temporanei). Si tratta di
casi di svantaggio o disagio la cui causa non è sanitaria, pertanto non è possibile una certificazione.
In mancanza di diagnosi mediche, la Circolare ha stabilito che siano i docenti del Consiglio di
classe a decidere, ove necessario a maggioranza, se uno specifico caso di svantaggio o disagio
dell’alunno meriti dei benefici didattici, che consistono nell’utilizzo degli strumenti compensativi e
dispensativi previsti dalla legge 170/2010. Affinché tale rilevazione non si riduca a una
classificazione fine a se stessa, è necessario associarle un’analisi dei Piani Educativi Individualizzati
(PEI) e dei Piani Didattici Personalizzati (PDP).
Gli elementi qualitativi che permettono una valutazione dell’inclusività che la scuola vuole realizzare
riguardano l’organizzazione della gestione degli spazi (aule, laboratori, palestra), dei tempi
(orari di frequenza degli alunni), delle modalità di lavoro adottate in classe da ogni docente per
costruire competenze conoscitive, metodologiche, relazionali e comunicative tra gli alunni. Un
altro dato da inserire nel PAI riguarda le risorse da attivare in base alla lettura dei bisogni degli
alunni e del loro contesto. Le risorse si riferiscono all’impiego di personale con competenze
specifiche, all’individuazione di strumenti che agevolino l’apprendimento e l’autonomia degli
alunni, all’attivazione di iniziative che rispondano ai bisogni di formazione della scuola e a un
costruttivo coinvolgimento di tutti i soggetti che contribuiscano alla realizzazione di un clima
inclusivo.
È compito del Collegio docenti procedere alla verifica dei risultati raggiunti e dell’efficacia delle
risorse impiegate nelle singole scuole. Il GLI raccoglie le valutazioni espresse dal Collegio docenti,
le condivide tra i suoi componenti, le integra e formula così la proposta di Piano Annuale per l’anno
successivo.
4
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 97 di 92
CHI SONO GLI ALUNNI CON BES
Il bisogno educativo speciale è una macrocategoria che comprende le seguenti aree di possibili
difficoltà educative – apprenditive degli alunni
Disabilità (L.104/92); gli alunni con certificazione di disabilità hanno diritto all'insegnante di
sostegno.
Disturbi Evolutivi Specifici di cui i disturbi specifici dell'apprendimento D.S.A. (L. 170/2010),
ovvero dislessia, disgrafia, discalculia e disortografia e altri disturbi evolutivi (D.M. 27-12-12),
ovvero deficit del linguaggio, deficit delle abilità non verbali, deficit dell'attenzione e iperattività -
ADHD, deficit della coordinazione motoria (disprassia), borderline ossia funzionamento intellettivo
limite, spettro autistico lieve (es. Asperger), disturbo oppositivo/provocatorio, disturbi d’ansia e
disturbi dell’umore .
Svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale.
Alunni con BES Bisogni educativi
Speciali
Disturbi Evolutivi Specifici
Svantaggio
Disturbi specifici
dell’apprendimento
DSA (L. 170/2010)
PDP
Disturbi evolutivi
(D.M. 27-12-12
Disabilita' (L.104/92)
PEI
Socio-economico
Linguistico e
culturale
PDP
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 99 di 92
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A) Rilevazione dei BES presenti: n° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 8
9) minorati vista 0 j) minorati udito 0 6 Psicofisici 8
2. disturbi evolutivi specifici 0 DSA 1 ➢ ADHD/DOP 0 i) Borderline cognitivo 0 e) Altro 0
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 0 11) Socio-economico 0 • Linguistico-culturale 0 ▪ Disagio comportamentale/relazionale 0 H. Altro: alunni stranieri 4
Alunni lenti negli apprendimenti 2 Totali 15
% su popolazione scolastica 4,14 N° PEI redatti dai GLHO 8 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 1 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 6
B) Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
SI
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
SI
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
NO
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
NO
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
NO
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
NO
Funzioni strumentali / coordinamento SI Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI
Psicopedagogisti e affini esterni/interni NO
Docenti tutor/mentor NO Altro: Altro:
6
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 100 di 92
C) Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI Non e' stato
istituito
Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva SI
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI Non e' stato
istituito
Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva SI
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI Non e' stato
istituito Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva SI
Altro:
D) Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili SI Progetti di inclusione / laboratori NO Altro:
E) Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su
genitorialità e psicopedagogia dell’età
evolutiva
SI
Coinvolgimento in progetti di inclusione NO
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità educante SI
Altro:
F) Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con CTS /
CTI
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati sulla disabilità NO
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati su disagio e simili NO
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità NO
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili NO
Progetti territoriali integrati NO
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 101 di 92
Progetti integrati a livello di singola scuola
NO
Rapporti con CTS / CTI SI Altro:
G) Rapporti con privato sociale e
volontariato
Progetti territoriali integrati SI Progetti integrati a livello di singola SI Progetti a livello di reti di scuole NO
H) Formazione docenti Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe SI
Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva SI
Didattica interculturale / italiano L2 NO
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD,
ecc.)
SI
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)
SI
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento x Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti
x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della
scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle
attività educative
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi
x
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono
l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di
scuola e il successivo inserimento lavorativo
x
Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 102 di 92
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Funzione Strumentale
Istituzione e organizzazione del GLI come da normativa vigente. Tale gruppo sarà
coordinato dalla funzione strumentale BES per svolgere: attività di Screening nelle classi
terze della scuola primaria e nelle classi prime della scuola secondaria per l’individuazione
di alunni con DSA
Attività di screening per la terza sezione della Scuola dell’Infanzia
Organizzazione dei gruppi H con gli operatori dell’ASM
Stesura del protocollo di accoglienza
Verifica del PAI 2017-18 e formulazione del medesimo per l’a. s. 2018-19
Monitoraggio dell’ attività svolta.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Strutturazione di percorsi di formazione mirati alla sensibilizzazione delle problematiche degli
alunni con Bisogni Educativi Speciali rivolti primariamente ai coordinatori di classe per la Scuola
Secondaria di I Grado e ai referenti delle classi per la Scuola Primaria e per la Scuola dell'Infanzia.
Strutturazione di percorsi di formazione relativi alla normativa vigente in tema di Disturbi Specifici
di Apprendimento e di Bisogni Educativi Speciali estesi a tutti i docenti. Strutturazione di percorsi
di formazione mirati alla rilevazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali estesi a tutti i
docenti.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Si adottano valutazione coerenti con gli interventi didattici individualizzati e personalizzati progettati.
Le modalità valutative da adottare devono consentire agli alunni con Bisogni Educativi Speciali di
poter dimostrare il livello di apprendimento conseguito anche mediante l’utilizzo degli strumenti
compensativi e l’adozione di misure dispensative previste dalla normativa vigente. Sarà cura dei
docenti, nel valutare la prestazione, riservare una maggiore attenzione alla padronanza dei contenuti
disciplinari prescindendo dagli elementi vincolati all’abilità deficitaria.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Le attività di sostegno sono organizzate sulla base delle necessità e dei bisogni degli alunni.
Si prevedono: attività di sostegno individuale, a piccoli gruppi eterogenei, laboratori, peer tutoring,
supporto pomeridiano individuale e a piccoli gruppi.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti
Si prevedono rapporti con le ASM territoriali per i GLHO con la Provincia di Matera per
l’assegnazione delle risorse di loro competenza (Assistenti Specialistici all’Integrazione),
collaborazione con il CTS per la formazione e le TIC.
Adesione a progetti in rete con altre scuole.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
La scuola prevede la valorizzazione del ruolo delle famiglie e la loro partecipazione propositiva. Si
impegna a fornire informazioni e supporto.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 103 di 92
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi
Sviluppo di una didattica individualizzata e personalizzata.
Conferma dei modelli specifici di Piano Educativo Individualizzato e di Piano Didattico
Personalizzato per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Valorizzazione delle risorse esistenti Le categorie di risorse professionali da impegnare nel processo inclusivo a favore degli alunni con
BES sono:
a) Dirigente Scolastico
b) collaboratori del D.S.
c) docente titolare di funzione strumentale BES
d) funzioni strumentali
e) docenti curricolari e docenti di sostegno;
f) personale A T A.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione
Si prevedono collaborazioni con il territorio: associazioni culturali e di volontariato, Pubblica
Amministrazione.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo
Si prevedono: rapporti con i docenti specializzati e curricolari delle scuole di entrata degli alunni in
uscita; esperienze di orientamento con particolare attenzione agli alunni con Bisogni Educativi
Speciali.
Approvato dal GLHI in data 26/06/2017 e deliberato dal Collegio dei Docenti in data 26/06/2017
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 104 di 92
al collegio dei docenti, riguardante la definizione e la predisposizione del piano
triennale dell’offerta formativa triennio 2016/17 – 2017/18 – 2018/19.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo quale documento con cui l’Istituzione
dichiara all’esterno la propria identità, ma quale programma in sè completo e coerente di strutturazione
del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico-didattica, di utilizzo,
promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi
dichiarati nell’esercizio di funzioni che, pur essendo comuni a tutte le istituzioni scolastiche,
contemporaneamente la caratterizzano e la distinguono.
Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’Istituto, la
motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e
delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, l’assunzione di un modello
operativo che miri al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola
chiamano in causa tutti. Solo in questo modo il Piano, da mero adempimento, diventa reale strumento
di lavoro, in grado di valorizzare le risorse umane e strutturali e di dare una direzione chiara all’attività
dei singoli e dell’Istituzione nel suo complesso.
Nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica, pertanto, il Collegio Docenti è chiamato ad elaborare il
Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico 2016-2017.
Finalità dell’Istituto
La finalità del PTOF è espressa in continuità con le finalità perseguite dall’Istituto:
le attività curricolari ed extracurricolari previste devono inserirsi in un quadro unitario, coerente ed
organico
l’offerta formativa prevista deve tener conto della ciclicità triennale del POF
l’elaborazione del PTOF deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza
l’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti
indicazioni, ma facendo anche riferimento a visione mission condivise e dichiarate nei piani
precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito
a costruire l’immagine della scuola.
Lo scopo è realizzare l’autonomia funzionale della istituzione scolastica che è finalizzata al Successo
formativo, allo sviluppo della persona umana e al miglioramento dei processi di
insegnamento/apprendimento, secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità, tenendo conto dei
seguenti indirizzi:
promuovere l'istruzione e l'educazione nella scuola alla luce dei valori costituzionali di
uguaglianza, libertà e accesso al sapere senza discriminazioni di sorta, coniugando lo studio del
sistema dei diritti e dei doveri inerenti la persona con il più ampio tema del rispetto quotidiano
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 105 di 92
offrire ogni possibilità di conoscenza, confronto e scambio di esperienze che permetta a ciascuno
di determinare la propria identità, accompagnandola sempre con la varietà e la differenza,
esponendola volutamente e serenamente alla molteplicità delle culture e delle opinioni
sviluppare la consapevolezza - sia all’interno che all’esterno dell’istituto - sugli elementi caratterizzanti l’Istituto
progettare e realizzare l’offerta formativa nella prospettiva dell’unitarietà, salvaguardando le
differenze specifiche d’ordine (Infanzia, Primaria, Secondaria di 1 grado) e di località geografica, le
libertà individuali e l’autonomia degli organi collegiali
rafforzare la dimensione verticale che caratterizza un istituto comprensivo, favorendo una maggior interazione tra i gradi scolastici
costruire e rafforzare forme di raccordo e di coordinamento con il territorio
integrare e diffondere le possibilità offerte dalle nuove Tecnologie dell'Informazione e della
comunicazione (TIC) nei sistemi di didattica e formazione, sia per supportare la didattica, sia per
favorire un sentimento condiviso di cittadinanza europea
privilegiare la cultura dell'accoglienza, dell'inclusione e della legalità attraverso l’esercizio della cittadinanza attiva anche in ambito internazionale
promuovere l’educazione interculturale, anche migliorando l’apprendimento delle lingue straniere
attività della scuola
inserire nel PTOF linee metodologico-didattiche centrate sugli alunni, che prevedano anche attività
di tipo laboratoriale e l’utilizzo di metodologie adeguate sia al miglioramento degli apprendimenti
(recupero e potenziamento) che allo sviluppo delle competenze sociali, anche utilizzando docenti
dell’organico potenziato
inserire nel PTOF azioni, sia didattiche che di aggiornamento, che consentano il consolidamento e
il radicamento della cultura e della prassi del curricolo verticale finalizzato all’acquisizione delle
competenze disciplinari e delle competenze trasversali di cittadinanza
inserire nel PTOF azioni progettuali che consentano, nel triennio, il raggiungimento degli obiettivi indicati nel RAV ed inseriti nel Piano di miglioramento, che diventa parte integrante del PTOF
inserire nel PTOF azioni progettuali di durata triennale, coerenti con le finalità del PTOF trasversali
ed unificanti, che contribuiscano a caratterizzare significativamente l’Istituto
inserire nel PTOF azioni di formazione-aggiornamento rivolte al personale docente e ATA,
finalizzate alla valorizzazione delle loro professionalità e alla efficacia dell’azione educativa
individuare aree di intervento didattico e/o organizzativo che potrebbero essere strutturate con
successo o essere implementate attraverso l’utilizzo dell’organico potenziato
ASPETTI METODOLOGICI-ORGANIZZATIVI
In continuità con le scelte progettuali dei precedenti anni scolastici e con gli elementi di miglioramento
individuati dal RAV, il PTOF del triennio 2016-2019 dovrà consolidare le azioni già avviate e metterne
in campo di nuove per:
favorire il successo scolastico di tutti gli allievi (con particolare riferimento alle varie tipologie
di bisogni educativi speciali di cui sono portatori)
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 106 di 92
garantire il benessere psicologico e fisico di tutti gli allievi mediante l’utilizzo di metodologie inclusive, l’acquisizione di abitudini di vita sane e l’attenzione ai valori della legalità;
stimolare il dialogo interculturale
A tal fine si ritiene necessario:
consolidare i progetti relativi agli allievi con BES (difficoltà di apprendimento, dislessia
eventuali allievi stranieri, punto d’ascolto…).
adottare nella didattica quotidiana modalità di lavoro inclusive (Cooperative Learning, classi
aperte con gruppi di livello, attuazione dei PDP e dei PEI con il concorso di tutti gli
insegnanti…)
adottare nella didattica quotidiana modalità di lavoro basate sulle Nuove Tecnologie, in modo da stimolare l’apprendimento degli studenti
promuovere modalità didattiche che consentano il consolidamento e l’acquisizione di
competenze disciplinari e di competenze trasversali di cittadinanza
garantire un percorso di continuità fra gradi scolastici, con un progetto pluriennale di continuità
e di orientamento scolastico
garantire il benessere psicologico di tutti gli allievi anche mediante la collaborazione con esperti
quali psicologi o psicopedagogisti
incentivare la cittadinanza digitale per una fruizione consapevole dei social-media e della rete
implementare le azioni volte all’acquisizione/consolidamento delle regole di convivenza da
parte degli allievi e di contrasto al bullismo, alla discriminazione di genere, all’omofobia, alla xenofobia,
anche attraverso metodologie che attivino le risorse degli allievi
proseguire nei progetti relativi agli stili di vita, in particolare quelli finalizzati alla sana alimentazione e a sane abitudini di vita
implementare le azioni dell’Istituto volte ad ottenere processi di confronto tra docenti di classi
parallele, mediante la preparazione e la somministrazione di prove comuni in tutte le discipline in ogni
quadrimestre e la correzione di tali prove utilizzando griglie comuni condivise
promuovere le competenze degli studenti in aree diverse: motricità, musica, arte e teatro
consolidare e implementare il coinvolgimento delle famiglie nella vita della scuola, favorendo
azioni di cittadinanza attiva e incontri di dialogo e confronto garantire l’apertura dell’Istituto a proposte
provenienti dal territorio.
Promuovere la nascita di un Comitato Genitori, che sostenga e collabori attivamente con la
scuola, sia nella gestione pratica di alcuni momenti particolari, quali feste in particolari momenti dell’anno
scolastico, sia nella gestione ordinaria come la realizzazione di alcuni progetti rivolti ai nostri alunni.
ASPETTI CONTENUTISTICI
I risultati delle precedenti prove INVALSI certificano che l’offerta del nostro Istituto risulta nella norma in
ambito linguistico-matematico. Pertanto si ritiene opportuno consolidare le pratiche di recupero degli
allievi in difficoltà che si sono evidentemente rivelate efficaci (corsi di recupero, attività a piccoli
gruppi) e dare attenzione alle competenze-chiave europee, in particolare alle lingue straniere e alle altre
forme di linguaggio che, dal punto di vista dei contenuti disciplinari, hanno costituito, in questi anni,
elemento caratterizzante l’offerta formativa del nostro Istituto.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 107 di 92
A tal fine si ritiene necessario:
• proseguire nei progetti di educazione musicale, sportivo, manuale e teatrale fin dalla scuola
dell’infanzia, proponendo laboratori anche con la collaborazione di esperti esterni
• stimolare l’apprendimento di lingue straniere.
• potenziare le competenze in lingua italiana per tutti gli allievi fin dalla scuola dell’infanzia,
anche con progetti ad hoc
• potenziare le competenze matematico-logiche e scientifiche attraverso il problem solving
• sviluppare competenze nell’uso delle tecnologie, con uso delle TIC nella didattica quotidiana
• incrementare la continuità orizzontale, in modo da garantire agli allievi di classi parallele
analoghe opportunità di apprendimento
• prevedere sistematicamente modalità di recupero delle competenze
• organizzare iniziative di formazione per gli studenti, compresa la conoscenza delle procedure di
pronto soccorso
Scelte di gestione e di amministrazione
L’Istituzione scolastica, articolata nella componente docente e dei servizi generali e amministrativi, è
caratterizzata da una gestione unitaria, garantita dal Dirigente Scolastico. Tutte le sue azioni, sia di tipo
didattico-educativo, che amministrativo, concorrono ad una sola finalità: la realizzazione di un’offerta
formativa significativa. L’Istituto pone gli alunni al centro della propria attenzione educativa, affinando
i percorsi didattici e implementando l’efficacia delle proprie modalità di organizzazione. L’Istituto mira
a soddisfare le esigenze delle famiglie e dell’utenza, anche attraverso:
• valorizzazione delle risorse umane, professionali e strumentali disponibili
• valorizzazione delle potenzialità positive espresse dal territorio
• collaborazione con il territorio (utenza, Amministrazioni Comunali, Associazioni, Enti)
• sottoscrizione di accordi di rete con altre scuole ed Istituti italiani e/o stranieri per promuovere
forme di cooperazione, informazione e formazione.
Per quanto riguarda le pratiche gestionali ed organizzative, l’Istituto opera avendo come riferimento i
criteri di efficacia ed efficienza. Per perseguire le priorità individuate e migliorare la qualità dell’offerta
formativa, l’Istituto potrà prevedere le seguenti azioni:
• funzionale e flessibile organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale, sia docente che ATA;
• costante monitoraggio dei processi e delle procedure in uso, finalizzato al miglioramento e al
superamento delle eventuali criticità
• valorizzazione del personale
• condivisione delle scelte nel rispetto delle competenze degli OO.CC., e degli spazi offerti dalla
Contrattazione integrativa di Istituto
• ascolto costante delle esigenze dell’utenza
• ricerca continua delle migliori modalità di comunicazione con le famiglie
• reperimento di risorse economiche e strumentali adeguate per mantenere gli standard del
servizio sin qui assicurati ed implementarli, anche reperendo fonti di finanziamento diverse da quelle
ministeriali
• adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 108 di 92
Nell’ambito delle relazioni interne ed esterne, l’Istituto promuoverà iniziative quali:
• ampio utilizzo del sito web, allo scopo di rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto
• pubblicazione di news informative curate dai docenti, deliberazioni, anagrafe delle prestazioni,
albo pretorio
• pubblicazione, all’interno dell’area didattica nel sito di istituto, di lavori significativi prodotti
dagli alunni
• registro elettronico e gestione on-line delle assenze, ritardi, voti, comunicazioni scuola-famiglia,
pagelle on line.
FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI
Il POF, sulla base della normativa vigente, deve anche individuare “la programmazione delle attività
formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario” (art.1 – comma 12).
Tenuto conto di quanto deliberato dal Collegio dei Docenti, degli obiettivi di miglioramento e degli
indirizzi sopra delineati, si ritiene che il piano di formazione dovrebbe:
• privilegiare le attività interne all’istituto, che consentono lo sviluppo di un linguaggio comune fra i docenti
• avere come filoni prioritari di formazione:
• valutazione e autovalutazione d’Istituto
• progettazione didattica per competenza
• competenze nella didattica inclusiva (BES, DSA, Diversamente Abili)
• formazione metodologica nella didattica digitale
E’ necessario:
• rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante l’identità dell’Istituto.
• Strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo da:
• migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di
studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo d’istituto)
• superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto
metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica
laboratoriale, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono
riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre,
comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche, competenze digitali)
e a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità,
consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche)
• operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in
difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della
valorizzazione delle eccellenze
• monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione
precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione, abbandono)
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 109 di 92
• implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo
• potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF
• migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli
alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi
perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti • generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza
• migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche
• migliorare l’ambiente di apprendimento
• sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico- didattica
• valorizzare il personale docente ed ATA, ricorrendo alla programmazione di percorsi formativi
finalizzati al miglioramento della professionalità teorico – metodologico e didattica, e amministrativa,
alla innovazione tecnologica, agli stili di insegnamento, alla valutazione formativa e di sistema • implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa
• accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi,
progetti operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.
Tutto ciò premesso e considerati i sopra citati indirizzi generali il Dirigente Scolastico chiede al collegio di
elaborare il del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, A.S. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019
anche con la partecipazione dei genitori, degli studenti e degli stakeholder.
Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare:
• gli indirizzi del DS e le priorità del RAV
• il fabbisogno di posti comuni, di sostegno e per il potenziamento dell’offerta formativa, in riferimento alle linee di intervento
• il fabbisogno di ATA
• il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali
• il piano di miglioramento (riferito al RAV)
• la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.
Delibera n. 2 del Collegio dei docenti del 27/10/2015
Revisione PTOF 2016/19- annualità 2017/18 approvata dal Collegio dei docenti in data 8/11/17 e dal
C.I. in data 9/11/2017 con delibera N.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 110 di 92
2016/2017 - 2017/2018 - 2018/2019
COMPOSIZIONE DEL NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE
(modificato e integrato rispetto a quello che ha elaborato il RAV)
NOME RUOLO
Dott.ssa Elena LABBATE D.S. Responsabile del Piano
Anna Felicia GRASSI Primo collaborate del D.S., docente Scuola Sec. I Grado
Giulia MARRAUDINO Secondo Collaboratore del D.S., docente Scuola Primaria
Iolanda SERRA Funzione strumentale area 1, docente Scuola Primaria
Domenico LINSALATA Funzione strumentale area 2, docente Scuola Sec. I Grado
Filomena TOSTI Docente Scuola Secondaria I grado
Maria MORENA Docente Scuola Primaria
Pierina DINNELLA Docente Scuola Primaria
Michela LOPERGOLO Docente Scuola Primaria
Paola SCOTELLARO Docente Scuola Infanzia
Margherita SELVAGGI ALBANESE Docente Scuola Infanzia
DARAIO CATERINA Docente Scuola Primaria
RELAZIONE TRA R.A.V. E P.D.M
Delle quattro aree degli Esiti
e) Risultati scolastici
f) Risultati nelle prove standardizzate
g) Competenze chiave e di cittadinanza
h) Risultati a distanza
Le priorità hanno riguardato:
• I risultati scolastici
• Lo sviluppo delle competenze chiave e di cittadinanza
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 111 di 92
PRIORITA’ AREA DI
PROCESSO
OBIETTIVI
Risultati esiti esami
di stato primo ciclo
istruzione
Curricolo,
progettazione
e valutazione
Pianificare la formazione dei docenti in particolare sulla
progettazione e valutazione per competenze
Favorire la continuità verticale e orizzontale
Ridurre il divario nella valutazione tra i diversi ordini di
scuola Ambiente di
apprendimento
1. Sviluppare le competenze linguistiche e matematiche
prediligendo la didattica laboratoriale e la
personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento Sviluppo delle
competenze sociali e
civiche
Integrazione
con il territorio
1. Attuare progetti in sinergia con Enti e Associazioni
presenti sul territorio e con le famiglie
TRAGUARDO
Riduzione della quota del 30, 4 % nella fascia bassa negli esiti finali degli esami di stato,
pari ad una percentuale del 20% nel triennio
PIANIFICAZIONE OPERATIVA DEI PROCESSI
Obiettivo di processo
Pianificare la formazione dei docenti in particolare sulla progettazione
e valutazione per competenze.
AZIONI PREVISTE TEMPI DI
ATTUAZIONE
RISULTATI
ATTESI Aggiornamento dei docenti sulla
pianificazione e valutazione per competenze
Inizio sperimentazione pianificazione
didattica per competenze
A.s. 2016/2017
Miglioramento delle
strategie didattiche
Analisi e osservazione delle azioni attuate
nell’anno scolastico 2016/2017
A.s. 2017/2018
Miglioramento delle
strategie didattiche
Miglioramento delle
tecniche di valutazione
Condivisione di scelte didattiche e di
materiali Triennio 2016/2019 Uniformità della
valutazione
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 112 di 92
Obiettivo di processo
Favorire la continuità verticale e orizzontale
AZIONI PREVISTE TEMPI DI
ATTUAZIONE
RISULTATI
ATTESI Elaborazione di prove comuni di italiano,
matematica e inglese per le classi prime della
scuola secondaria I grado
Elaborazione di prove comuni per le classi
seconde e quinte della scuola primaria
Elaborazione di prove comuni di italiano,
matematica, inglese per le classi quinte della
scuola primaria e prime della scuola secondaria
Fine I quadrimestre e
fine II quadrimestre
Uniformità delle prove
Somministrazione e correzione delle prove
stesse da parte di docenti non appartenenti alle
classi interessate
Monitoraggio consiglio orientativo/scelta
effettuata dagli alunni della classe terza scuola
secondaria I grado in uscita
Monitoraggio dei risultati ottenuti dagli stessi
alunni alla fine del primo anno della Scuola
secondaria II grado
Creazione di un archivio cartaceo e digitale del
monitoraggio
Triennio
2016/19
Raggiungere la soglia
dell’80% degli alunni
monitorati nel triennio
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 113 di 92
Obiettivo di processo
Ridurre il divario nella valutazione interna a ciascun ordine e tra i diversi ordini di scuola
AZIONI PREVISTE TEMPI DI
ATTUAZIONE
RISULTATI ATTESI
Elaborazione di griglie di valutazione
comuni per le classi in parallelo
Elaborazione di griglie di valutazione
comuni per i due ordini di scuola
a.s. 2016/2017 Uniformità della valutazione
Obiettivo di processo
Sviluppare le competenze linguistiche e matematiche prediligendo la didattica laboratoriale e la
personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento
AZIONI PREVISTE TEMPI DI
ATTUAZIONE
RISULTATI ATTESI
Somministrazione regolare e
monitorata di prove finalizzate alla
verifica dell'acquisizione di
competenze di volta in volta
individuate
Realizzazione di interventi
personalizzati in funzione dei bisogni
educativi degli studenti.
Triennio 2016/2019 Miglioramento dei risultati
degli studenti
Triennio 2016/2019 Coinvolgimento nel lavoro di
tutti i docenti e
miglioramento degli esiti finali
Obiettivo di processo
Attuare progetti in sinergia con Enti e Associazioni presenti sul territorio e con le famiglie
AZIONI PREVISTE TEMPI DI ATTUAZIONE RISULTATI ATTESI
Pianificazione e realizzazione
di progetti per sviluppare le
competenze sociali e civiche
Triennio 2016/2019 Alleanza educativa con la
famiglia e il territorio per una fattiva
azione formativa
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 114 di 92
PROGETTI DEL PDM
TITOLO del PROGETTO “MIGLIORA….MENTE”
Data prevista di attuazione definitiva a.s. 2018/19
Livello di priorità Alto
DESCRIZIONE del
PROGETTO Fase di PLAN – PIANIFICAZIONE
Dal RAV elaborato dal nostro I.C. è emersa la necessità di migliorare i risultati scolastici anche
attraverso una didattica per competenze che si fonda sul presupposto che gli alunni apprendono meglio
quando costruiscono il loro sapere in modo attivo; ciò impone agli insegnanti di adottare didattiche e
metodi innovativi attraenti per il successo formativo di tutti gli alunni.
Per questo la nostra scuola si prefigge i seguenti obiettivi:
3. RECUPERARE / POTENZIARE le competenze linguistiche e matematiche
4. SVILUPPARE le competenze sociali e civiche.
Si progettano:
Attività di recupero e/o potenziamento della lingua italiana e inglese e di matematica per gli
alunni della scuola primaria e secondaria, in orario curriculare ed extracurriculare.
Dall’a.s. 2016/17, si prevede di attivare nella Scuola dell’infanzia, in via sperimentale,
l’insegnamento della lingua inglese, a carattere laboratoriale, per i bambini di 5 anni della terza
sezione.
Attività di formazione sulla didattica per competenze.
Attività di formazione/informazione in sinergia con Enti e Associazioni presenti sul territorio
e con le famiglie.
Gli alunni destinatari delle varie attività di recupero e di potenziamento sono scelti sulla base dei
risultati delle prove di ingresso e delle osservazioni sistematiche in itinere. I metodi sono vari e
calibrati nell’ottica della personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento.
Le soluzioni organizzative prevedono l’opportunità di lavorare per piccoli gruppi (omogenei o non), a
classi aperte, in orario curricolare e/o extracurriculare.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 115 di 92
Fase di DO – REALIZZAZIONE
a.s. 2016/17
5. Incontri periodici del gruppo di lavoro
6. Progetti di recupero/potenziamento Italiano, Matematica, Inglese
7. Corsi di formazione per docenti sull’uso di strumenti tecnologici, livello base (destinato ai
docenti che ne facciano richiesta)
8. Formazione dei docenti sulla pianificazione per competenze: “Apprendere per competenze”,
a cura della dott.ssa Marina Imperato
9. Inizio sperimentazione pianificazione per competenze
10. Progetti di “Cittadinanza attiva”
a.s. 2017/18
11. Incontri periodici del gruppo di lavoro
12. Progetti di recupero/potenziamento Italiano, Matematica, Inglese
13. Corsi di formazione per docenti sull’uso di strumenti tecnologici livello medio
14. Progetti di “Cittadinanza attiva”
15. Analisi e osservazione delle azioni attuate nell’ a. s. 2016/17
a.s. 2018/19
16. Incontri periodici del gruppo di lavoro
17. Progetti di recupero/potenziamento Italiano, Matematica, Inglese
18. Corsi avanzati per docenti
19. Progetti di “Cittadinanza attiva”
20. Analisi e osservazione delle azioni attuate negli anni scolastici precedenti.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 116 di 92
Fase di CHECK – MONITORAGGIO Per le attività di recupero/potenziamento disciplinari, si valuteranno i risultati intermedi e finali,
nonché quelli delle prove standardizzate nazionali.
RISULTATI ATTESI MISURABILI
nell’a.s. 2016/17
21. Riduzione del 10% del numero di alunni che riportano la valutazione “6” agli esami di stato,
con conseguente aumento del numero di allievi con votazioni superiori
nell’a.s. 2017/18
22. Riduzione del 10% del numero di alunni che riportano la valutazione “6” agli esami di stato,
con conseguente aumento del numero di allievi con votazioni superiori
nell’a.s. 2018/19 23. Consolidamento delle suddette percentuali
24. Per l’innovazione tecnologica, a partire dal 2016/17 si quantificherà con apposite schede il
numero di docenti formati e i livelli conseguiti
RISULTATI ATTESI NON MISURABILI
Nell’arco del triennio si tenderà:
25. Miglioramento delle strategie didattiche;
26. Alleanza educativa con famiglie e territorio
Fase di ACT – RIESAME e MIGLIORAMENTO
Se i risultati ottenuti dovessero discostare in maniera significativa da quelli attesi, si esamineranno tutti
i passaggi per individuare le criticità e si riprogrammeranno le attività in maniera più puntuale.
IL PREVISTO CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO, RESTA
COMUNQUE CONDIZIONATO ALLA CONCRETA DESTINAZIONE AL NOSTRO I.C.
DELLE RISORSE UMANE E STRUMENTALI NECESSARIE.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 117 di 92
TITOLO del PROGETTO “MIGLIORIAMOCI PER MIGLIORARE”
Formazione relativa alla valutazione per competenze
Data prevista di attuazione
definitiva a.s. 2018/19
Livello di priorità Alto
DESCRIZIONE del PROGETTO
fase di PLAN – PIANIFICAZIONE
Per promuovere il successo formativo dell’alunno si deve anche migliorare la metodologia di
valutazione.
Per questo si progettano le seguenti ATTIVITA’:
Elaborazione di griglie di valutazione comuni per classi in parallelo e per i due ordini di Scuola.
Elaborazione e somministrazione di prove comuni di italiano, matematica, inglese per le classi
quinte della scuola primaria e prime della scuola secondaria.
Formazione docenti sulla valutazione per competenze.
I corsi di formazione previsti a partire dal 2016/17 sono 2 (a cura di formatori da individuare) Nell’a.s.
2015/16 è stato già realizzato il corso dal titolo LA VALUTAZIONE, a cura della prof.ssa Serafina
Pastore, esperta di valutazione, docente presso l’Università di Bari.
Inoltre l’Istituto ha aderito nell’a.s. 2015/16 alla rete di scuole “Migliorare per innovare la scuola di
Basilicata”.
Somministrazione di prove fine I quadrimestre e fine II quadrimestre. Condivisione
di scelte didattiche e materiali.
Monitoraggio consiglio orientativo e dei risultati ottenuti dagli stessi alunni alla fine del primo anno
della scuola secondaria di II grado.
Archivio cartaceo del monitoraggio.
a.s. 2017/18
Partecipazione dei docenti a corsi di formazione regionale su tematiche diverse: valutazione,
competenze, innovazione digitale, inclusione, integrazione…
a.s. 2018/19
Somministrazione di prove fine I quadrimestre e fine II quadrimestre. Condivisione
di scelte didattiche e materiali.
Monitoraggio consiglio orientativo e dei risultati ottenuti dagli stessi alunni alla fine del primo anno della
scuola secondaria di II grado.
Archivio digitale del monitoraggio.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 118 di 92
Fase di CHECK – MONITORAGGIO
A.S. 2016/17
• Uniformità prove;
• Uniformità valutazione
A.S. 2017/18
• Miglioramento delle tecniche valutazione e uniformità valutazione
A.S. 2018/19
• Miglioramento delle tecniche valutazione e uniformità valutazione
• Nel triennio 80% degli alunni monitorati in uscita
Fase di ACT – RIESAME e MIGLIORAMENTO Alla fine dei quadrimestri, si valuterà il grado di completezza dei documenti previsti, le difficoltà
incontrate sia nell’organizzazione dei gruppi di lavoro sia nella stesura e si procederà a cercare di
rimuoverne le cause per migliorare il lavoro.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 119 di 92
2016-2019
“Una volta che sei diventato maestro in una cosa,
diventa subito allievo in un’altra”. Gerhart Hauptmann, poeta tedesco
“L’individuo più importuno nella sfera intellettuale è quello che è così affaccendato
nell'istruire gli altri che non ha mai tempo per istruire se stesso.” Oscar Wilde, scrittore inglese
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 120 di 92
1. PREMESSA
La formazione in servizio rappresenta uno dei presupposti fondamentale per lo sviluppo
professionale individuale e della intera comunità docente, da perseguire nell’ottica del Life long
Learning, dell’aggiornamento continuo di conoscenze professionali ed è, a livello europeo,
considerato un’asse strategica per la qualità dei sistemi educativi in Europa.
A partire dalla legge 107/2015, il sistema educativo italiano si allinea ai maggior standard
internazionali facendo dello sviluppo professionale continuo dei docenti un obiettivo strategico
permanente. La partecipazione ad iniziative di formazione rappresenta al contempo un diritto
contrattuale e, in qualche maniera, un “dovere” professionale.
La formazione continua è parte integrante della funzione docente (artt. 26 e 29 del CCNL 2006-
2009) e ora la legge 107/2015 (La Buona Scuola, art.1, c.58, 71, 121, 124) riconosce e dà forza a
questo principio.
Le attività di formazione e di aggiornamento dei docenti hanno lo scopo di arricchire la loro
professionalità in relazione all’approfondimento dei contenuti delle tematiche connesse con i
cambiamenti determinati dall’attuazione dell’autonomia scolastica e dall’uso ormai consolidato di
nuovi strumenti di informazione che contribuiscono a modificare l’approccio fra la funzione
docente, gli studenti e il territorio. Esse comprendono iniziative svolte autonomamente dai docenti
anche singolarmente e iniziative programmate dall’Istituto e deliberate dal Collegio dei Docenti ai
sensi dell’art. 66 del CCNL, la cui frequenza si intende vincolante per tutti i docenti.
Il PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016-2019 elaborato dal MIUR individua la
fondamentale importanza dell’aggiornamento professionale, le modalità di realizzazione del piano
e, soprattutto, i principali campi di intervento che sono i seguenti:
1. Didattica per competenze, innovazione
metodologica e competenze di base
2. Competenze digitali e nuovi ambienti
per l’apprendimento
3. Autonomia organizzativa e didattica 4. Competenze di lingua straniera
5. Inclusione e disabilità 6. Valutazione e miglioramento
7. Integrazione, competenze di
cittadinanza e cittadinanza globale
8. Coesione sociale e prevenzione del
disagio giovanile globale
9. Scuola e Lavoro
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 121 di 92
2. PIANO DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE PER IL PERSONALE
Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto Scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti
attività formative, che saranno specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata
per anno scolastico: • ATTIVITÀ FORMATIVE
DOCENTI
ATTIVITÀ FORMATIVA TEMPI FORMATORI
PRIMO SOCCORSO INIZIATO A.S. 2015/16 COLLABORAZIONE CON ENTI SUL
TERRITORIO: 118 SICUREZZA INIZIATO A.S. 2016/2017 ESTERNI PIANIFICAZIONE PER
COMPETENZE A.S. 2016/2017 ESTERNI
VALUTAZIONE PER
COMPETENZE A.S. 2017/2018
A.S 2018/19 ESTERNI
INCLUSIONE
A.S. 2016/2017
COLLABORAZIONE CON
ASSOCIAZIONE DISLESSIA ITALIANA,
DOTT.SSA AMODIO AUTISMO
BULLISMO- CYBERBULISMO A.S. 2017/2018
A.S 2018/19 INTERNO E/O ESTERNO
CORSO INFORMATICA
FINALIZZATO ALLA
DIDATTICA DIGITALE
A.S. 2016/17 I LIVELLO A.S. 2017/2018 II LIVELLO
A.S 2018/19 III LIVELLO
INTERNO
PERSONALE ATA
ATTIVITÀ FORMATIVA TEMPI FORMATORE
PRIMO SOCCORSO INIZIATO 2015/16 COLLABORAZIONE CON ENTI SUL
TERRITORIO: 118 SICUREZZA ATA A.S. 2016/2017 ESTERNO NUOVE GESTIONI
CONTABILI ATA (PERSONALE
AMMINISTRATIVO) A CURA DEL DSGA
FORMAZIONE
INFORMATICA / DIGITALE
COLLABORATORI
SCOLASTICI A.S. 2016/17
A.S 2017/18 II LIVELLO
INTERNO
RUOLO E FUNZIONI DEI
COLLABORATORI
SCOLASTICI A.S. 2017/18
COLLABORATORI
SCOLASTICI A.S 2018/19 INTERNO
A CURA DEL DSGA
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 122 di 92
PER IL PERSONALE DOCENTE ED ATA, IL PIANO DI FORMAZIONE COMPRENDE
INOLTRE:
• corsi di formazione organizzati da MIUR, USR per rispondere a specifiche esigenze connesse
agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti, alla formazione di figure e/o funzioni specifiche,
a innovazioni di carattere strutturale o metodologico, che ovviamente non è possibile qui
indicare, ma che il Collegio assume quale parte integrante del proprio piano di formazione;
• corsi proposti da MIUR, USR, Enti e associazioni professionali, accreditati presso il
Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati del Piano di Formazione d’Istituto e ai
quali i docenti potranno perciò autonomamente decidere di partecipare, in coerenza con il
proprio Piano Individuale di Sviluppo Professionale;
• corsi organizzati dalla rete di ambito 04, cui l’Istituto aderisce, all’interno del Piano di
Formazione di rete, che il Collegio assume quale parte integrante del proprio Piano di
Formazione; • attività di formazione delle reti di scopo cui l’Istituto aderisce;
• corsi e laboratori di formazione promossi e organizzati direttamente dall’Istituto;
• attività di autoformazione e ricerca;
• azioni promosse e organizzate direttamente dall’Istituto;
• corsi di formazione on line o con modalità integrata a partecipazione individuale, debitamente
autorizzati dal MIUR, se coerenti con gli obiettivi enunciati nel Piano di Formazione d’Istituto e
inserite dai docenti nell’ambito del proprio piano individuale di sviluppo professionale;
• interventi formativi e informativi predisposti dal datore di lavoro, derivanti da obblighi di
legge (Decreto Legislativo 81/2008 e normativa intesa alla promozione della salute e dello
star bene a scuola).
• FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
Dotazione di strumenti digitali finalizzati ad una interazione più efficace ed efficiente nel processo di
insegnamento-apprendimento durante l’orario scolastico.
Provvedere ad una continua ed efficiente manutenzione delle strutture e delle infrastrutture
informatiche dedicate alla didattica e alla comunicazione tra docenti, scuola e famiglia (registro
elettronico; sito di istituto);
Ampliare la dotazione strumentale presente nei laboratori didattici presenti nei plessi al fine di
potenziare gli apprendimenti scientifici e tecnologici.
Prevedere l’acquisto di materiale sportivo, di piccoli e di grandi attrezzi a supporto della
progettualità sportiva caratterizzante l’istituto.
Dotazione in tutti i plessi di laboratori scientifici, musicali e linguistici.
L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata dalla concreta
destinazione a questa Istituzione Scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e
strumentali con esso individuate e richieste.
• IL MONITORAGGIO
È necessario prevedere un’attività periodica di monitoraggio del PTOF. Tale attività diventa
fondamentale, sia perché persegue obiettivi di lungo periodo che necessitano di una verifica costante
degli stati di avanzamento, sia proprio in ragione della possibilità di revisione annuale offerta dalla
legge 107.
Il monitoraggio delle azioni messe in atto dalla scuola è funzionale proprio alla tenuta del modello
progettuale delineato nell’Atto e nel Piano, sia in merito alle scelte didattiche che a quelle
organizzative nell’arco del triennio. È chiaro che un Piano così di lunga durata deve essere
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 123 di 92
suscettibile di modifiche, integrazioni; sarà peraltro soggetto ad aggiustamenti anche in previsione di
nuove possibili indicazioni ministeriali.
In quest’ottica di continua costruzione di un percorso comune, il monitoraggio del Piano sarà
condotto dalla dirigente coadiuvata dallo staff, affinché si possano valutare in modo condiviso tutti
gli eventuali correttivi da apportare alle scelte didattiche e organizzative per il raggiungimento finale
delle priorità triennali, anche considerando l’utilizzo delle risorse sia professionali che materiali, che
potranno variare nel tempo. • FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI
Il POF, sulla base della normativa vigente, deve anche individuare “la programmazione delle attività
formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario” (art.1 – comma 12).
Tenuto conto di quanto deliberato dal Collegio dei Docenti, degli obiettivi di miglioramento e degli
indirizzi sopra delineati, si ritiene che il piano di formazione dovrebbe:
• privilegiare le attività interne all’istituto, che consentono lo sviluppo di un linguaggio comune
fra i docenti;
• avere come filoni prioritari di formazione: valutazione e autovalutazione d’Istituto, progettazione
didattica per competenza;
• competenze nella didattica inclusiva (BES) formazione metodologica nella didattica digitale.
Può risultare utile e necessario rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale,
caratterizzante l’identità dell’Istituto, e strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in
modo da:
migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio
(curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo d’istituto)
superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in
modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica laboratoriale, allo sviluppo delle
competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari
(comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-
matematiche, competenze digitali) e a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa
ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche)
operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in
difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della
valorizzazione delle eccellenze
monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione
precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione)
abbandono implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione,
correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo
potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF
migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli
alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi
perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti
generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza
migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche
migliorare l’ambiente di apprendimento
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 124 di 92
sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico-
didattica
valorizzare il personale docente ed ATA, ricorrendo alla programmazione di percorsi formativi
finalizzati al miglioramento della professionalità teorico – metodologico e didattica, e
amministrativa, alla innovazione tecnologica, agli stili di insegnamento, alla valutazione
formativa e di sistema
implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa
accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi,
progetti operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.
Tutto ciò premesso e considerati i sopra citati indirizzi generali il Dirigente Scolastico chiede al
collegio di elaborare il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, A.S. 2016/2017, 2017/2018,
2018/2019 anche con la partecipazione dei genitori, degli studenti e degli stakeholder.
Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare:
gli indirizzi della D.S. e le priorità del RAV;
il fabbisogno dei posti comuni, di sostegno e per il potenziamento dell’offerta formativa, in
riferimento alle linee di intervento;
il fabbisogno del personale ATA;
il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature, materiali;
il piano di miglioramento (riferito al RAV);
la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.
PNSD – PIANO TRIENNALE D’INTERVENTO Attuazione del Piano Nazionale
Scuola Digitale (A cura dell’animatore digitale ZOTTI Domenico)
• INTRODUZIONE
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di
innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era
digitale. Contrariamente a quanto possa immaginarsi, il Piano non è un “semplice dispiegamento di
tecnologia”. Come recentemente ricordato dall’OCSE, infatti, “nessun passaggio educativo può
prescindere da un’interazione intensiva docente-discente e la tecnologia non può distrarsi da questo
fondamentale rapporto umano”.
Le tecnologie vanno intese, dunque, come uno strumento abilitante, quotidiano, ordinario al servizio
dell’attività scolastica, in un’idea rinnovata di scuola, non più semplice luogo fisico, ma spazio
aperto per l’apprendimento e l’acquisizione di competenze di vita.
La scuola italiana si trova a gestire una grande opportunità di innovazione, adeguando non solo le
strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma
soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe. • ATTUAZIONE DEL PNSD
L’Animatore Digitale è una figura dedicata esclusivamente all’innovazione digitale di natura
metodologica e didattica. Affianca il Dirigente e il Direttore dei Servizi Amministrativi (DSGA)
nella progettazione e realizzazione dei progetti di innovazione digitale contenuti nel PNSD ed è
responsabile dell’attuazione dei progetti e delle indicazioni contenute nel Piano che coordina,
promuove e diffonde nella scuola di appartenenza. Il suo profilo (cfr. Azione #28 del PNSD) metterà
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 125 di 92
in atto azioni coerenti al PNSD rivolto a:
Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso
l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo
l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad
esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.
Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo
degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD,
anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la
realizzazione di una cultura digitale condivisa.
Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da
diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso di particolari strumenti per la didattica di
cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni
esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei
fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre
figure. • AZIONI
1. PUBBLICAZIONE del Piano Nazionale scuola Digitale sul sito ufficiale dell’Istituto in una
sezione dedicata e promozione di un dibattito critico dei contenuti del documento attraverso
incontri in presenza e questionari cartacei.
2. RICOGNIZIONE. Il secondo passo necessario è fare una ricognizione puntuale:
dello stato della scuola in termini di accesso, dotazioni tecnologiche e spazi;
di tutte le “buone pratiche” (digitali e non) che nel proprio istituto vengono già attuate senza
la giusta visibilità. A tal fine sarà somministrato ai docenti un questionario come strumento
di partenza per determinarne il profilo, dal punto di vista della pratica digitale, ma anche per
individuare fabbisogni conoscitivi ed operativi. Ciò consentirà di definire il repertorio delle
competenze utili o necessarie per un impiego significativo delle ITC in ambito scolastico al
fine di costruire nuovi modelli didattici e creare un modello di educazione civica digitale.
Tale ricognizione prenderà in considerazione anche i risultati del RAV (rapporto di
autovalutazione) redatto e pubblicato.
3. ANALISI DEI BISOGNI e PEDAGOGIE. L’elaborazione dei dati rilevati con la
somministrazione del questionario al corpo docente e l’analisi dei punti di forza e di debolezza
del RAV, offriranno un indirizzo in merito a cosa si vuol fare di innovativo nei prossimi 3 anni,
non solo attraverso l’uso delle tecnologie. È, difatti, costantemente, ribadito nel PNSD che le ICT
da sole non sono in grado di creare un nuovo modello di scuola, ma hanno il compito di supportare
il rinnovamento nella professionalità docente.
➢ INTERVENTI AD HOC. Chiariti i punti sui quali intervenire, l’Animatore Digitale potrà
progettare gli interventi specifici di formazione. in riferimento all’annualità in corso, date le esigenze
già riscontrate in itinere, verrà proposto di lavorare sulle competenze potenziando, sin dalla scuola
primaria, a livello trasversale la didattica per problemi (problem solving); saranno previste azioni volte
a valorizzare le competenze digitali già possedute da ciascun docente (o a promuoverne l’acquisizione)
in funzione dello sviluppo di dinamiche di gruppo che si basino sulla interdisciplinarietà, sulla
misurabilità dei risultati, sulla qualità dell’interazione; centrare l’attenzione su alcuni nuovi strumenti
di lavoro il cui funzionamento possa essere di semplice uso e fruibilità.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 126 di 92
➢ VALUTAZIONE e AUTOVALUTAZIONE. Al termine dell’anno scolastico l’AD potrà già
elaborare alcune preliminari conclusioni sui primi interventi ed approcci coordinati, ad esempio
esprimendosi sul grado di partecipazione dei colleghi nella fase di RICOGNIZIONE e di
INTERVENTO. Allo stesso modo, per trasparenza, verrà chiesto ai colleghi un giudizio sull’operato
dell’animatore digitale, soprattutto per poter eliminare, per i mesi a venire, eventuali criticità motivate
da inesperienza e complessità dell’incarico.
Coerentemente a quanto previsto dal PNSD (azione #28) è stato elaborato un piano di azione
triennale di intervento a cura dell’ Animatore Digitale. Tale piano potrebbe essere modificato
secondo le necessità emerse in itinere dal personale della scuola, dagli alunni, dal territorio in cui
opera l’Istituto.
3.4 IL PIANO TRIENNALE
AMBITO DI
INTERVENTO
FORMAZIONE INTERNA
Prima annualità a.s. 2015/2016
INTERVENTI
11 Pubblicizzazione del PNSD attraverso la creazione di una sezione dedicata sul sito ufficiale della scuola e da momenti di confronto con il corpo docenti.
12 Somministrazione di questionari: ricognizione ed analisi dei bisogni
13 Creazione di un gruppo di lavoro a supporto delle azioni connesse al PNSD
14 Partecipazione a comunità in rete con altri Animatori Digitali del territorio.
15 Formazione specifica per Animatori Digitali
16 Formazione base rivolta a docenti sull’uso di strumenti tecnologici già in dotazione della scuola e sull’uso degli ambienti per la didattica digitale integrata: Google Apps e spazi Drive condivisi
17 Progettazione di percorsi e-learning tramite utilizzo della piattaforma Docebo, strumento integrato nel processo di insegnamento/apprendimento.
18 Sviluppo e diffusione del pensiero computazionale
19 Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.
20 Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali, ricerca di soluzioni sostenibili.
21 Partecipazione a progetti internazionali ( etwinning, Erasmus+ )
22 Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali
AMBITO DI
INTERVENTO
FORMAZIONE INTERNA
Seconda annualità a.s. 2016/2017
INTERVENTI 11 Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione dei bisogni formativi
12 Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali
13 Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale
14 Formazione avanzata per l’uso degli strumenti tecnologici in dotazione alla scuola: LIM, tablet.
15 Sviluppo e diffusione del pensiero computazionale: applicazione del coding alla didattica
16 Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla didattica per competenze
17 Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva per l’inclusione degli
studenti con bisogni speciali
18 Progettazione di percorsi e-learning tramite utilizzo di piattaforme Docebo/Google for Education
come strumento integrato nel processo di insegnamento/apprendimento.
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 127 di 92
AMBITO DI
INTERVENTO
FORMAZIONE INTERNA
Terza annualità a.s. 2017/2018
INTERVENTI 11 Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite 12 Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali
13 Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale
14 Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla didattica per competenze
15 Progettazione di percorsi e-learning tramite utilizzo di piattaforme Docebo/Google for Education come strumento integrato nel processo di insegnamento/apprendimento.
16 Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale
17 Azioni di Sviluppo e diffusione del pensiero computazionale: applicazione del coding alla didattica
18 Partecipazione a progetti internazionali ( etwinning, Erasmus+ )
19 Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali
AMBITO DI
INTERVENTO
COINVOLGIMENTO COMUNITÀ SCOLASTICA
Prima annualità a.s. 2015/2016
INTERVENTI
11 Creazione di un gruppo di lavoro costituito dai docenti disponibili ad offrire supporto alle azioni del PNSD
12 Creazione di uno spazio web dedicato sul sito ufficiale dell’Istituto, per la documentazione e diffusione delle azioni del PNSD
13 Introduzione all’utilizzo di spazi cloud per la didattica
14 Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici
15 Partecipazione alla Settimana Nazionale Scuola Digitale con l’Ora del Codice
16 Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori ed alunni sui temi della cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo
17 Partecipazione a comunità e-twinning.
o. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre
istituzioni (Enti, Associazioni,Università)
AMBITO DI
INTERVENTO
COINVOLGIMENTO COMUNITÀ SCOLASTICA
Seconda annualità a.s. 2016/2017
INTERVENTI Aggiornamento della sezione dedicata del sito istituzionale della scuola Implementazione dell’utilizzo di spazi cloud per la didattica
Coordinamento con il gruppo di lavoro, lo staff di direzione, con le figure di sistema e con gli assistenti tecnici
Promozione di laboratori per stimolare la creatività
Laboratori di coding aperti al territorio
Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori ed alunni sui temi della cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo
Partecipazione a comunità e-twinning.
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con
altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 128 di 92
AMBITO DI
INTERVENTO
COINVOLGIMENTO COMUNITÀ SCOLASTICA
Terza annualità a.s. 2017/2018
INTERVENTI g) Ricognizione della strumentazione in dotazione alla scuola
h) Sperimentazione di nuove soluzioni hardware e software
i) Nuove modalità di educazione ai media
j) Realizzazione di una comunità on-line con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e del registro elettronico
k) Coordinamento con il gruppo di lavoro, lo staff di direzione, con le figure di sistema e con gli assistenti tecnici
l) Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento a genitori e alunni sui temi della cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo
m) Partecipazione a comunità e-twinning.
3. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre
istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università
AMBITO DI
INTERVENTO
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
Prima annualità a.s. 2015/2016
INTERVENTI 9. Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto
10. Sviluppo e diffusione del pensiero computazionale
11. Presentazione di siti dedicati, applicazioni, software e cloud per la didattica
12. Presentazione di strumenti per la condivisione di documenti, forum e classi virtuali
13. Introduzione all’utilizzo di piattaforme di e-learning (docebo/google)
14. Utilizzo dei social nella didattica
15. Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: e-twinning
AMBITO DI
INTERVENTO
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
Seconda annualità a.s. 2016/2017
INTERVENTI ➢ Potenziamento piattaforme di e.learning ➢ Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica con il linguaggio Scratch
➢ Realizzazione di curricula verticali per la costruzione di competenze digitali
➢ Implementazione dell’uso di nuove metodologie nella didattica: Etwinning
➢ Potenziamento di Google apps for Education: utilizzo di Google Classroom
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 129 di 92
AMBITO DI
INTERVENTO
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
Terza annualità a.s. 2017/2018
INTERVENTI 8. Ricognizione della strumentazione in dotazione alla scuola 9. Sperimentazione di nuove soluzioni hardware e software
10. Collaborazione e comunicazione in rete
11. Creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della
comunità docenti
12. Introduzione alla robotica educativa
Delibera n. 2 del Consiglio d’Istituto del 22/12/2015
Revisione PTOF 2016/17- Annualità 2017/18 approvata dal C.I. in data 9.11.17
Curricolo Verticale – I.C. SALANDRA Pagina 130 di 92
ISTITUTO COMPRENSIVO “TEN. ROCCO DAVIA”
Via C. Menotti, snc – 75017 SALANDRA
Tel. +39 0835 673027 - Fax +39 0835 673027
E-mail [email protected] - PEC [email protected]
2
CARTA DEI SERVIZI………………………………………………………………… p. 3
REGOLAMENTO D’ISTITUTO ……………………………………………..…….. p. 12
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SC. DELL’INFANZIA …...……………….. p. 58
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SC. PRIMARIA……..…...………………... p. 61
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SC. SECONDARIA I GRADO…...……….. p. 65
STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE……………………… p. 69
REGOLAMENTO VIAGGI D’ISTRUZIONE……………………………………….. p.76
3
SERVIZI AMMINISTRATIVI
Fattori di qualità
10) celerità e semplificazione delle procedure
11) trasparenza
12) informazione adeguata
13) tempi di attesa
14) flessibilità degli orari nel rapporto con il pubblico
Il personale amministrativo si impegna a darne adeguata pubblicazione e a garantirne l’osservanza e il
rispetto. La deroga agli standard è possibile solo se finalizzata al conseguimento di un servizio
qualitativamente migliore.
Rilascio documenti
Non viene richiesta la forma scritta per il rilascio dei documenti (copie conformi; certificati di iscrizione
e frequenza degli alunni; certificati di servizio; dichiarazioni varie), essendo sufficiente la forma
verbale via telefonica o per fax.
Viene richiesta la forma scritta per il rilascio dei documenti, secondo quanto previsto dalla normativa
vigente, con l’esattezza che sia indicato l'uso e il destinatario. L’Istituzione scolastica, rilascerà i
certificati, su richiesta dell'interessata, da utilizzare esclusivamente nei rapporti tra i privati, applicando
l'imposta di bollo di euro 14,62 per usi diversi da quelli esenti previsti dalla normativa vigente.
15) i certificati di servizio, in rispetto alla normativa vigente, vengono rilasciati entro 3
giorni successivi e lavorativi
16) i certificati di iscrizione e frequenza degli alunni, in rispetto alla normativa vigente,
anche con voti, vengono rilasciati entro 3 giorni successivi e lavorativi
17) i certificati di diploma, in rispetto alla normativa vigente, vengono rilasciati entro 1
giorno successivo e lavorativo
18) le copie conformi ai documenti che sono agli atti dell’Istituto vengono rilasciati entro 2
giorni successivi e lavorativi
19) l’utente ha diritto di accesso alle informazioni che riguardano la propria persona e che
sono agli atti della scuola, secondo le modalità previste dalla Legge n. 241/90. L’utente, inoltre,
nel produrre le istanze che debbono comprovare stati, fatti o qualità personali, può presentare
dichiarazione temporaneamente sostitutiva ai sensi dell’art. 3 della Legge n. 15/68 e del DPR
n. 130/94. Le dichiarazioni sostitutive presentate ai sensi degli artt. 2 e 4 ed ai sensi dell’art. 3
della Legge n. 15/68 sono sottoscritte dall’interessato in presenza del Dirigente Scolastico o
del Direttore dei
4
Servizi Generali e Amministrativi o alla presenza dei rispettivi vicari, avvalendosi delle
agevolazioni previste dalla Legge 127/97
20) Il rilascio dei documenti sopra indicati è effettuato nel normale orario di apertura
dell’Ufficio di Segreteria al pubblico. È sempre e comunque garantito uno spazio di apertura
al pubblico di mattina e nei pomeriggi di martedì e giovedì.
Informazioni all’utenza
L’utente ha diritto di accesso alle informazioni che riguardano la propria persona e che sono agli atti
dell’Istituto, secondo le modalità previste dalla Legge n. 241/90. La piena informazione all’utenza è,
inoltre, garantita attraverso l’affissione all’albo dell’Istituto dei seguenti atti: a) organizzazione dei
servizi amministrativi e generali dell’Istituto; b) orario dei servizi dei docenti, compreso l’orario di
ricevimento genitori; c) orario del personale ATA; d) organigramma degli uffici; e) organigramma
degli organi collegiali; f) organici del personale docente e del personale ATA; g) delibere del Consiglio
di Istituto. Possono essere previste, oltre alla bacheca sindacale in tutte le sedi scolastiche, la bacheca
degli alunni e dei genitori. Gli operatori che rispondono al telefono dichiarano all’utente il proprio
nome e la propria qualifica.
ORARI DI APERTURA DEGLI UFFICI
UFFICIO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Il Dirigente Scolastico riceve previo appuntamento
UFFICI AMMINISTRATIVI
L’orario di apertura al pubblico degli Uffici Amministrativi è il seguente: nei periodi di svolgimento
delle attività didattiche
a) dal lunedì al venerdì ore 11.00 - 12.30
b) martedì e giovedì ore 16.30 - 17.30
nei periodi di sospensione delle attività didattiche
c) dal lunedì al venerdì ore 11.30 - 12.30
SETTORI AMMINISTRATIVI
I settori di competenza del personale amministrativo sono di seguito riportati:
5
Piano Attività ATA a.s. 2015/2016
SERVIZI E COMPITI
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e Assistenti Amministrativi
DIRETTORE DEI SERVIZI GENENRALI E AMMINISTRATIVI:
Angela Verrascina
direzione e supervisione dei servizi di segreteria organizzazione e coordinamento dei
servizi generali e amministrativi e del personale ATA
GESTIONE FINANZIARIA, PATRIMONIALE, NEGOZIALE
k) PROGRAMMA ANNUALE
l) VARIAZIONI AL PROGRAMMA ANNUALE
m) CONTO CONSUNTIVO
n) IMPEGNI DI SPESA - LIQUIDAZIONI E PAGAMENTI
o) ACCERTAMENTI - RISCOSSIONI E VERSAMENTO DELLE ENTRATE
p) ADEMPIMENTI CONTRIBUTIVI E FISCALI
q) ADEMPIMENTI CONNESSI ALLE ATTIVITA’ NEGOZIALI
r) COLLAUDI
s) CURA E MANUTENZIONE DEL PATRIMONIO
t) TENUTA DEGLI INVENTARI
u) RAPPORTI CON I SUBCONSEGNATARI
v) COMUNIZAZIONE INTERNA CON IL PERSONALE ATA
w) MATERIALI E SUSSIDI
x) CURA E MANUTENZIONE DEI SUSSIDI AMMINISTRATIVI
y) CURA E MANUTENZIONE DEI SUSSIDI DIDATTICI
z) GESTIONE DEL MATERIALE DIDATTICO
aa) GESTIONE DEL MATERIALE DI PULIZIA
bb) TENUTA DEI REGISTRI
cc) AGGIORNAMENTO DELLE SCHEDE DI CARICO/SCARICO
dd) CURA E GESTIONE DEL MAGAZZINO
6
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO:
Caterina Puzzutiello
AFFARI GENERALI
7 PROTOCOLLO/PROTOCOLLO INFORMATICO (invio elenchi e pieghi ente poste)
8 CORRISPONDENZA E CORRISPONDENZA ELETTRONICA (scarico giornaliero della
posta elettronica da INTRANET MPI ed INTERNET)
9 ARCHIVIO (gestione dell’archivio amministrativo con cambio al 31/12 di ogni anno
scolastico; gestione dell’archivio didattico con cambio al 30/06 di ogni anno scolastico, per tutti i
gradi scolastici (programmazioni educativo-didattiche; registri di classe; registri personali; agende
della programmazione; relazioni finali; registri dei consigli di intersezione/interclasse/classe; etc.)
10 BIBLIOTECA/GESTIONE DEL PRESTITO AI DOCENTI (tutti i gradi scolastici)
11 MEDIATECA/GESTIONE DEL PRESTITO AI DOCENTI (tutti i gradi scolastici)
12 SUSSIDI/GESTIONE DEL PRESTITO AI DOCENTI (tutti i gradi scolastici)
13 ALBO GENERALE (affissione atti) (tutte le sedi)
14 ALBO SICUREZZA (affissione documenti, norme, avvisi) (tutte le sedi)
15 ALBO SINDACALE (affissione comunicazioni, informazioni) (tutte le sedi)
16 COMUNICAZIONE INTERNA (gestione dei registri delle circolari e delle
comunicazioni del Dirigente Scolastico e del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi ai
docenti di ogni grado scolastico e al personale ATA, con controllo dell’avvenuta presa visione)
17 ASSEMBLEE SINDACALI
18 SCIOPERI
ORGANI COLLEGIALI
19 CONVOCAZIONI (Giunta Esecutiva; Consiglio d’Istituto)
20 RILEVAZIONE ASSENZE
21 PUBBLICAZIONE DELIBERAZIONI
22 RINNOVO OO.CC. (esecuzione degli atti di nomina e surroga dei componenti il
Consiglio di Istituto) ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI COMPRESE NEL POF
23 CALENDARI
24 AUTORIZZAZIONE GENITORI
25 RILEVAZIONE PRESENZE ALUNNI
26 RILEVAZIONE PRESENZE DOCENTI
27 RILEVAZIONE PRESENZE PERSONALE ATA
7
28 ADEMPIMENTI VARI CONNESSI ALL’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’
EXTRACURRICOLARI COMPRESE NEL POF
29 FACILE CONSUMO (registrazione del materiale di facile consumo; registrazione
fatture)
30 MATERIALE di PULIZIA (gestione del materiale di pulizia e aggiornamento delle
schede di prelievo)
ALUNNI
31 USCITE ANTICIPATE (controllo deleghe e compilazione moduli)
PERSONALE
PERSONALE (redazione di certificati di servizio per il personale docente e ATA e tenuta dei
relativi registri; registrazione delle assenze dei docenti e del personale ATA; gestione delle visite
medico-fiscali; compilazione dei decreti di assenza e tenuta dei relativi registri)
ORGANICI (tutti i gradi scolastici)
TRASFERIMENTI
PENSIONI
STATISTICHE
GRADUATORIE (compilazione delle graduatorie d’istituto al 1° settembre di ogni anno
scolastico per ogni grado scolastico; aggiornamento delle graduatorie con eventuali nuove
inclusioni del personale docente e ATA, con valutazione titoli; inserimento al SIMPI; stampa
graduatorie; variazione dati e corrispondenza)
RECLUTAMENTO
COSTITUZIONE, SVOLGIMENTO, MODIFICAZIONI, ESTINZIONE DEL RAPPORTO
DI LAVORO
SUPPLENZE BREVI (espletamento dell’individuazione e redazione del contratto)
IMMISSIONE IN RUOLO
ADEMPIMENTI CONNESSI ALLE DIVERSE FASI RELATIVE ALL’IMMISSIONE IN
RUOLO DI DOCENTI E PERSONALE ATA
ADEMPIMENTI CONNESSI ALLA CONFERMA IN RUOLO DI DOCENTI E
PERSONALE ATA
(predisposizione e inoltro all’USP delle domande di dichiarazione dei servizi pre-ruolo; ricostruzione
della carriera; riscatto ai fini della buonuscita INPDAP e pensionistica; predisposizione e inoltro
all’USP delle richieste di piccolo prestito; cura dei rapporti con la DPT e con la RPS; cura della
consegna dei cedolini; esecuzione richieste/trasmissione notizie relativo al personale docente e ATA)
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO:
8
Angelo Iacovino
ALUNNI
➢ ISCRIZIONI (espletamento richiesta/trasmissione di nullaosta e di ogni altro documento; tenuta
delle cartelle e dei documenti, con compilazione del foglio notizie; tenuta e conservazione dei
registri dei candidati ammessi agli esami di stato, del registro annuale, del registro perpetuo dei
diplomi, del registro di carico e scarico dei diplomi; sollecito al ritiro di quelli giacenti;
compilazione informatica dei diplomi; redazione informatica di qualsiasi certificato riguardante
gli alunni e trascrizione nel registro dei certificati; intestazione informatica delle schede di
valutazione personale)
➢ ASSICURAZIONE (anche del personale docente e ATA)
➢ FREQUENZA
➢ AUTORIZZAZIONI (DELEGA PER USCITA ANTICIPATA, AUTORIZZAZIONI PER
USCITA ANTICIPATA SCUOLA DELL’INFANZIA )(predisposizione modulistica)
➢ MODULISTICA (predisposizione di versioni aggiornate)
➢ ESAMI IDONEITA’
➢ ESAME DI STATO CONCLUSIVO I CICLO DI ISTRUZIONE (predisposizione di tutta la
modulistica necessaria per lo svolgimento degli scrutini e dell’esame di stato)
➢ VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI/CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE/DIPLOMA
DI LICENZA MEDIA
➢ CERTIFICAZIONI VARIE
➢ DOCUMENTAZIONI VARIE
➢ OBBLIGO SCOLASTICO E FORMATIVO
➢ ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE
➢ INVALSI
➢ LIBRI DI TESTO
➢ INFORTUNI
➢ VISITE GUIDATE
➢ VIAGGI DI ISTRUZIONE
➢ ATTIVITA’ SPORTIVA
AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE
➢ NOMINE E CONTRATTI ESPERTI ESTERNI
➢ PROGRAMMA E CALENDARIO
➢ ELENCO DEI PARTECIPANTI
9
➢ PREDISPOSIZIONE MATERIALI DIDATTICI, CARTELLINE, ATTESTATI
➢ RILEVAZIONE PRESENZE
➢ ADEMPIMENTI VARI CONNESSI ALLA PREDISPOSIZIONE E ALL’ATTUAZIONE DI
INIZIATIVE DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE
➢ RETRIBUZIONI
➢ RETRIBUZIONE DELLE SUPPLENZE BREVI E ADEMPIMENTI CONNESSI
(predisposizione busta paga; compilazione registro stipendi e schede fiscali; elaborazione di
eventuali conguagli; elaborazione Mod. Cud, Mod. 770 e registro, dichiarazione IRAP,
dichiarazione INPS, Mod. DM 10 on-line; elaborazione dichiarazione INPDAP/TFR;
elaborazione modelli di disoccupazione
SICUREZZA
➢ SUPPORTO ADEMPIMENTI CONNESSI ALLA REDAZIONE E ALL’ATTUAZIONE
DEL PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
➢ SUPPORTO ADEMPIMENTI CONNESSI ALLA REDAZIONE DEL PIANO DI
VALUTAZIONE DEI RISCHI
➢ RAPPORTI IN MATERIA DI SICUREZZA CON L’ENTE PROPRIETARIO (COMUNE)
➢ CURA E COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE CONDOTTE
DALL’ENTE PROPRIETARIO (COMUNE)
➢ AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEL PERSONALE IN MATERIA DI SICUREZZA
➢ RAPPORTI CON ISTITUZIONI, ENTI E SOGGETTI PRIVATI IN MATERIA DI
SICUREZZA TRASPORTO
➢ RAPPORTI IN MATERIA DI TRASPORTO CON L’ENTE PROPRIETARIO (COMUNE)
MENSA SCOLASTICA
➢ RAPPORTI IN MATERIA DI MENSA SCOLASTICA CON L’ENTE PROPRIETARIO
(COMUNE)
PALESTRE, LOCALI, ATTREZZATURE
➢ RAPPORTI IN MATERIA DI CONCESSIONE DI LOCALI SCOLASTICI E
ATTREZZATURE CON L’ENTE PROPRIETARIO (COMUNE)
➢ ADEMPIMENTI CONNESSI A STIPULA DI PROTOCOLLI DI INTESA E CONVENZIONI
CON L’ENTE PROPRIETARIO (COMUNE) E CON SOGGETTI TERZI
VARIE
➢ RAPPORTI IN MATERIE VARIE DI INTERESSE FORMATIVO CON ISTITUZIONI ED
ENTI
10
➢ ADEMPIMENTI CONNESSI A STIPULA DI PROTOCOLLI DI INTESA E CONVENZIONI
CON ISTITUZIONI ED ENTI
➢ CURA E GESTIONE DEI LABORATORI INFORMATICI E DELLE UNITA’ MOBILI
➢ CURA E GESTIONE DEL SERVER E DELLE POSTAZIONI DI LAVORO
ADEMPIMENTI INFORMATICI
➢ COORDINAMENTO E GESTIONE FUNZIONI SIMPI E SISSI AREE PERSONALE
➢ RETRIBUZIONI
➢ NUOVO BILANCIO
SITO INTERNET
➢ GESTIONE DEL SITO
➢ AGGIORNAMENTO DEI CONTENUTI
➢ ORDINAMENTO E GESTIONE FUNZIONI SIMPI E SISSI AREE ALUNNI
➢ INVENTARIO
➢ ATTUAZIONE PIANO ATA
➢ VERIFICA E CONTROLLO DEI COMPITI ASSEGNATI AI COLLABORATORI
SCOLASTICI
• COLLABORAZIONE CON IL DSGA
• SETTORE CONTABILE (programma annuale; variazioni di bilancio; conto consuntivo ed
allegati; flussi di cassa; mandati di pagamento e reversali di incasso; impegni; liquidazioni e
pagamenti delle spese; registro di cassa; registro dei partitari entrate/uscite; reintegro delle minute
spese)
➢ ISTRUTTORIA ATTIVITA’ NEGOZIALE
➢ ATTIVITA’ CONNESSE ALLA PREDISPOSIZIONE E ALL’ATTUAZIONE DEL POF
➢ RACCOLTA E SMISTAMENTO PROPOSTE ESTERNE
➢ RACCOLTA E SMISTAMENTO AVVISI PROGETTI SPECIALI (AREE A RISCHIO,
SCUOLE APERTE, INTERCULTURA, ETC.)
➢ RACCOLTA E SMISTAMENTO AVVISI PROGETTI EUROPEI
➢ INDIVIDUAZIONE E NOMINE INCARICHI PERSONALE DOCENTE
(COLLABORATORI DS, RESPONSABILI/VICE RESPONSABILI DI PLESSO, SUPPORTO
ORGANIZZATIVO, FS, ETC.)
➢ INDIVIDUAZIONE E NOMINE INCARICHI PERSONALE ATA (INCARICHI SPECIFICI,
ETC.)
11
➢ INDIVIDUAZIONE E NOMINE INCARICHI ESTERNI (RSPP)
➢ INDIVIDUAZIONE E NOMINE INCARICHI PERSONALE DOCENTE E ATA PER
SICUREZZA E PRIVACY
Delibera Collegio dei Docenti n. 2 del 27 /10/2015
Revisione PTOF 2016/19 – Annualità 2017/18 approvata dal C.I. in data 9.11.17 con delibera N.
12
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DELIBERA C.I. N.2 DEL 27/10/2015
INDICE
Premessa
PARTE I - DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1 Attuazione
Art. 2 Modifiche al Regolamento
Art. 3 Clausola di salvaguardia
PARTE II - GLI ORGANI COLLEGIALI
Art. 4 Norme generali
Art. 5 Programmazione delle attività
Art. 6 Coordinamento delle attività
Art. 7 Convocazione degli organi collegiali
Art. 8 Ordine del giorno
Art. 9 Verbale delle riunioni
Art. 10 Commissioni di lavoro
Art. 11 Consiglio di Istituto
Art. 12 Attribuzioni e competenze del Consiglio di Istituto
Art. 13 Convocazioni, riunioni, ordine del giorno
Art. 14 Assenze dei componenti il Consiglio di Istituto
Art. 15 Elezione del Presidente e nomina del Segretario del Consiglio di Istituto
Art. 16 Attribuzioni del Presidente del Consiglio di Istituto Art. 17 Revoca del mandato di Presidente
del Consiglio di Istituto
Art. 18 Attribuzioni del Segretario del Consiglio di Istituto
Art. 19 Pubblicità delle sedute del Consiglio di Istituto
13
Art. 20 Partecipazione alle sedute del Consiglio di Istituto
Art. 21 Pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto
Art. 22 Emendamenti, interrogazioni, interpellanze, mozioni
Art. 23 Votazioni
Art. 24 Relazione annuale del Consiglio di Istituto
Art. 25 La Giunta Esecutiva
Art. 26 Autonomia amministrativa
Art. 27 Attribuzioni e competenze della Giunta Esecutiva
Art. 28 Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe
Art. 29 Attribuzioni e competenze dei Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe
Art. 30 Convocazioni, riunioni, verbali
Art. 31 Collegio dei Docenti
Art. 32 Attribuzioni e competenze del Collegio dei Docenti
Art. 33 Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti
Art. 34 Assemblee dei Genitori
Art. 35 Svolgimento delle assemblee
Art. 36 Gruppo di Lavoro per l’Handicap di Istituto (GLH)
PARTE III - L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Art. 37 Criteri per la definizione dell’orario scolastico
Art. 38 Criteri per la formazione delle sezioni e delle classi prime
Art. 39 Criteri per l’assegnazione del personale docente alle sezioni e alle classi
Art. 40 Alunni diversabili
PARTE IV - GLI ALUNNI
Art. 41 Vigilanza - Entrata
Art. 42 Uscita
Art. 43 Orari entrata/uscita
Art. 44 Uscita per fruizione dei servizi igienici
Art. 45 Uscita anticipata
14
Art. 46 Ritardi
Art. 47 Assenze
Art. 48 Assenze prolungate o ripetute, anche ai fini della validità dell’anno scolastico
Art. 49 Compiti degli alunni
Art. 50 Patto Educativo di Corresponsabilità
Art. 51 Sanzioni disciplinari
Art. 52 Infortuni degli alunni
Art. 53 Tutela degli alunni
Art. 54 Comunicazione scuola-famiglia
PARTE V - I GENITORI
Art. 55 Norme di comportamento
Art. 56 Richiesta di informazioni e formulazione di proposte
Art. 57 Patto Educativo di Corresponsabilità
PARTE VI - I DOCENTI
Art. 58 Norme di Servizio
Art. 59 Vigilanza e responsabilità
Art. 60 Spostamenti alunni
Art. 61 Tenuta del Registro Personale e del Registro di Classe
Art. 62 Prove scritte
Art. 63 Sostituzione docenti assenti
Art. 64 Abbinamento classi
Art. 65 Rapporti scuola-famiglia
Art. 66 Ricevimento famiglie
Art. 67 Incompatibilità
Art. 68 Cambio indirizzo
Art. 69 Assenze
Art. 70 Permessi brevi
Art. 71 Consegne ai supplenti
Art. 72 Assenze alunni diversabili
Art. 73 Raccolta fondi
15
Art. 74 Attività nella scuola al di fuori dell’orario di servizio
Art. 75 Sciopero del personale docente
Art. 76 Assemblee sindacali
Art. 77 Somministrazione farmaci
PARTE VII - SERVIZI E STRUTTURE
Art. 78 Utilizzo locali scolastici
Art. 79 Servizio mensa
Art. 80 Aule, uffici
Art. 81 Aule speciali (laboratori)
Art. 82 Conservazione e custodia delle dotazioni
Art. 83 Laboratorio multimediale
Art. 84 Spazi interni ed esterni
Art. 85 Biblioteca docenti
Art. 86 Biblioteca alunni
Art. 87 Sala professori
Art. 88 Palestra
Art. 89 Festeggiamenti
Art. 90 Calendario scolastico
Art. 91 Orario delle attività didattiche
Art. 92 Adozione dei libri di testo
Art. 93 Uscite nel centro urbano
Art. 94 Iniziative educativo-didattiche proposte da terzi
Art. 95 Iniziative promosse da enti esterni
Art. 96 Uso dei locali scolastici da parte di terzi
Art. 97 Assicurazione integrativa contro gli infortuni
Art. 98 Vaccinazioni e frequenza scolastica
Art. 99 Accesso all’Istituto
Art. 100 Divieto di fumare
Art. 101 Fotocopie
16
PARTE VIII - I SERVIZI AMMINISTRATIVI ED AUSILIARI
Art. 102 Rapporti con l’utenza
Art. 103 Apertura al pubblico
Art. 104 Tempi di erogazione dei servizi amministrativi
Art. 105 Informazioni all’utenza
Art. 106 Autocertificazione, dichiarazioni sostitutive, verifiche
Art. 107 Collaboratori scolastici
PARTE IX - VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Art. 108 Finalità
Art. 109 Docenti referenti
Art. 110 Programmazione
Art. 111 Docenti responsabili e docenti accompagnatori
Art. 112 Alunni
Art. 113 Destinazione
Art. 114 Durata
Art. 115 Giorni utilizzabili
Art. 116 Periodo di effettuazione
Art. 117 Partecipazione a spettacoli e iniziative culturali e sportive
Art. 118 Disposizioni finali
17
Premessa
L'Istituto Comprensivo Statale Ten. Rocco Davia di Salandra persegue l’obiettivo prioritario di
migliorare il servizio scolastico in termini di qualità, trasparenza, efficienza, avvalendosi dell’apporto
costruttivo di operatori scolastici, famiglie, EE.LL., nel rispetto delle specifiche competenze assegnate.
L’Istituto è attivamente impegnato nella predisposizione delle condizioni di contesto (strutture e
servizi e relative modalità di organizzazione e fruizione) considerate funzionali alla crescita integrale
della persona. In particolare, persegue la piena vivibilità di tutti gli ambienti, anche in riferimento alla
loro sicurezza e alla loro dotazione tecnica e tecnologica, soprattutto in considerazione della presenza
di alunni diversabili.
Il presente Regolamento, finalizzato ad un corretto e proficuo funzionamento dell’Istituto, è
predisposto in applicazione dell’art. 6, lettera a) del DPR n. 416/74 ed è adottato a partire dall’a.s.
2015/2016. Esso costituisce vincolo imprescindibile per dirigente scolastico, docenti, alunni, personale
ATA, genitori, enti locali, comunità. Resta in vigore fino a nuova revisione, adottata con nuova
deliberazione dal Consiglio di Istituto.
Nel disciplinare il funzionamento dell’Istituto, il presente Regolamento tende a realizzare una
precisa idea di scuola e di conoscenza, maturata nel tempo dalla comunità professionale che lo anima.
In particolare, per l’Istituto la scuola è considerata una comunità di dialogo, ricerca, esperienza sociale,
finalizzata allo sviluppo delle potenzialità individuali.
E’altresì uno strumento per l’acquisizione di abilità, conoscenze e competenze. Essa promuove
l’apertura verso ciò che ancora non si conosce e non si sa fare. Ma soprattutto la scuola è considerata
una fondamentale esperienza di vita. Inoltre, l’Istituto ritiene che la conoscenza debba essere posta al
servizio del singolo non tanto per capire quale mestiere fare e a quale posto ambire nella società, quanto
piuttosto per aiutare a comprendere il proprio progetto di vita ovvero l’idea per la quale ogni soggetto
desidera vivere.
Art. 1 Attuazione
PARTE I - DISPOSIZIONI GENERALI
Il presente Regolamento che annulla e sostituisce il precedente entra in vigore immediatamente, dopo
la delibera di approvazione del Consiglio d'Istituto. E’ esposto all'albo e pubblicizzato nel sito internet
dell’Istituto. E’ consegnato in copia ad ogni docente e ad ogni organo collegiale. E’ affisso in ogni aula
di tutte le sedi scolastiche. I docenti coordinatori di sezione e classe sono tenuti ad illustrare le parti che
interessano gli alunni nel corso della I settimana di lezione, con annotazione sul Registro di Classe e
sul Registro Personale, e in qualsiasi altra occasione ciò sia valutato necessario. Sono tenuti altresì ad
illustrare le parti che interessano i genitori nel corso dell’assemblea di sezione e classe prevista in
occasione del rinnovo dei rappresentanti dei genitori nel Consiglio di Intersezione, Interclasse, Classe.
Le disposizioni contenute nel presente Regolamento si applicano fino a quando non intervengono in
materia norme modificative, contenute in leggi o contratti collettivi. E’ fatto obbligo a tutti di rispettarlo
e di farlo rispettare.
18
Art. 2 Modifiche al Regolamento
Gli articoli del presente Regolamento possono essere modificati o integrati a maggioranza assoluta dai
componenti il Consiglio di Istituto. Le modifiche al presente Regolamento possono essere richieste
anche da un solo componente del Consiglio di Istituto.
Art. 3 Clausola di salvaguardia
Per tutto quello non espressamente precisato nel presente Regolamento, si rinvia alla normativa vigente.
PARTE II - GLI ORGANI COLLEGIALI
Art. 4 Norme generali
Istituiti dal DPR n. 416/74, gli organi collegiali realizzano la partecipazione alla gestione della scuola,
conferendole il carattere di una comunità che interagisce con la più vasta realtà sociale esterna. Gli
organi collegiali sono il Consiglio di Istituto; la Giunta Esecutiva; il Consiglio di Intersezione (Scuola
dell’Infanzia); il Consiglio di Interclasse (Scuola Primaria); il Consiglio di Classe (Scuola Secondaria
I grado); l’Assemblea dei Genitori; il Collegio Docenti; il Comitato per la Valutazione del Servizio
degli Insegnanti.
Art. 5 Pianificazione delle attività
Ogni organo collegiale pianifica temporalmente le proprie attività in rapporto alle proprie competenze,
al fine di adempiere ad un ordinato svolgimento delle attribuzioni assegnate e permettere ai propri
componenti di analizzare gli argomenti in attenzione, raggruppando secondo date e scadenze prefissate,
anche in linea di massima, la discussione di temi su cui è possibile prevedere con certezza la necessità
di adottare decisioni e di formulare pareri e proposte.
Art. 6 Coordinamento delle attività
Ogni organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri che esercitano competenze parallele, ma
con diversa rilevanza, in determinate materie, fermo restando il principio dell’assoluta indipendenza e
autonomia di ogni organo. Il raccordo fra i vari organi è assicurato dalla Giunta Esecutiva che è eletta
tra i componenti il Consiglio di Istituto e a cui partecipano di diritto il Dirigente Scolastico e il Direttore
dei Servizi Generali e Amministrativi.
Art. 7 Convocazione degli organi collegiali
La convocazione degli organi collegiali è disposta con un congruo preavviso, non inferiore a 5 giorni
rispetto alla data delle riunioni. In caso di convocazione urgente, il preavviso può essere predisposto
24 ore prima della data fissata per la riunione, anche per via telefonica o telematica. La convocazione
è effettuata con lettera o avviso di convocazione diretto ai singoli componenti l’organo collegiale. E’
affissa all'albo dell'Istituto oppure consegnata a mano e nel caso dei genitori per il tramite dei figli.
L'affissione dell'avviso di convocazione all'albo è adempimento sufficiente per la regolare
19
convocazione del Consiglio. Di norma, le riunioni sono tenute in un giorno non festivo e prefestivo ed
in ore non coincidenti con quelle di lezione o lavoro.
Art. 8 Ordine del giorno
La lettera o l’avviso di convocazione indicano il giorno, il luogo, l’ora della riunione e gli argomenti
da trattare nella sessione di lavoro. L’ultimo punto dell’ordine del giorno può esprimere la voce Varie
ed Eventuali per trattare argomenti urgenti per i quali non è stato possibile prevedere l’inserimento
nell’ordine del giorno o argomenti liberamente proposti dai componenti l’organo collegiale, la cui
trattazione deve, tuttavia, essere approvata all’unanimità dei presenti. La maggioranza dei presenti può
proporre l’inserimento di argomenti all’ordine del giorno della seduta successiva che può essere
convocata con eventuale carattere d’urgenza.
Art. 9 Verbale delle riunioni
Di ogni seduta di ogni organo collegiale viene redatto processo verbale a cura del Segretario, trascritto
su apposito registro a pagine numerate. Il verbale deve contenere la data, l’ora, il luogo, la durata della
riunione, il nome del Presidente e del Segretario, il nominativo dei presenti e degli assenti, il resoconto
in sintesi della presentazione e della discussione sui vari punti all’ordine del giorno, le eventuali
dichiarazioni espresse dai componenti l’organo e l’esito di eventuali votazioni. Il verbale che viene
letto e approvato nella seduta successiva è sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.
Art. 10 Commissioni di lavoro
Ogni organo collegiale, per un approfondito esame di particolari argomenti, può nominare commissioni
di lavoro, scegliendone i membri tra i propri componenti. Qualora l’organo collegiale lo ritenga
opportuno, la commissione può essere integrata, con prestazioni a titolo gratuito, da persone qualificate,
esperte nella materia in esame e scelte anche al di fuori dei componenti l’organo stesso. Le commissioni
hanno comunque carattere provvisorio e cessano nel momento in cui esauriscono il mandato ricevuto.
Gli atti delle commissioni hanno efficacia solo se l’organo collegiale a maggioranza li fa propri con
specifica deliberazione.
Art. 11 Consiglio di Istituto
Nelle scuole con popolazione scolastica inferiore a 500 alunni il Consiglio di Istituto è composto da 14
componenti: il Dirigente Scolastico; 6 rappresentanti del personale docente; 6 rappresentanti dei
genitori; 1 rappresentante del personale ATA. Nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500
alunni il Consiglio di Istituto è composto da 19 componenti: il Dirigente Scolastico; 8 rappresentanti
del personale docente; 8 rappresentanti dei genitori; 2 rappresentanti del personale ATA. I
rappresentanti del personale docente sono eletti dal Collegio dei Docenti; i rappresentanti dei genitori
degli alunni sono eletti dai genitori o da chi ne fa legalmente le veci; i rappresentanti del personale
ATA sono eletti dal corrispondente personale di ruolo e non di ruolo in servizio nell’Istituto. Il
Consiglio di Istituto è presieduto da un Presidente, componente lo stesso Consiglio, eletto tra i
rappresentati dei genitori. L’elezione avviene a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei presenti.
Qualora non si raggiunga la maggioranza alla prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza
relativa dei votanti. Può essere eletto anche un Vice Presidente. Il Consiglio di Istituto resta in carica
per 3 anni scolastici, a partire dalla data del suo insediamento.
20
Art. 12 Attribuzioni e competenze del Consiglio di Istituto
Il Consiglio di Istituto è l’organo propulsore della vita dell’Istituto e svolge tutte le funzioni stabilite
dall’art. 10 del Dlvo n. 297/94. Nel momento stesso in cui si costituisce, è organo sovrano, autonomo
e indipendente, per cui i suoi componenti sono liberati da qualsiasi rapporto gerarchico e possono
prendere liberamente le loro decisioni. Il Consiglio di Istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e
determina le forme di autofinanziamento. Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e
dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento
amministrativo e didattico dell’Istituto. Fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei
Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe, il Consiglio di Istituto ha potere deliberante, su proposta
della Giunta, per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione dell’intera attività scolastica,
nei limiti delle disponibilità di bilancio. In particolare, ha potere deliberante nelle seguenti materie: a)
adozione del Piano dell’Offerta Formativa; b) adozione del Regolamento di Istituto, dello Statuto degli
Studenti e delle Studentesse, con relativo Codice di Disciplina, e della Carta dei Servizi; c) acquisto,
rinnovo, conservazione di attrezzature tecnico-scientifiche, sussidi didattici, strumenti audio-visivi,
dotazioni librarie, etc.; d) acquisto di materiali di consumo; e) orario scolastico, con eventuali
adattamenti in itinere, f) adattamento del calendario scolastico; g) formulazione di criteri per la
programmazione educativa; h) formulazione di criteri generali per la programmazione e l’attuazione di
attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo a corsi di recupero
e sostegno, ad attività complementari, a visite guidate e viaggi d’istruzione, etc.; i) promozione di
contatti con altre scuole, al fine di realizzare scambi di informazioni ed esperienze e intraprendere
eventuali collaborazioni; l) partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive, ricreative di
particolare interesse educativo; m) definizione di forme e modalità di svolgimento di eventuali
iniziative assistenziali; n) formulazione di criteri per la formazione delle classi; o) formulazione di
criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi; p) formulazione di criteri per la gestione del rapporto
scuola-famiglia; q) attività aggiuntive con accesso al fondo d'Istituto; r) coordinamento organizzativo
dei Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe. Esprime parere sull’andamento generale, didattico e
amministrativo dell’Istituto e stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi. Esercita
le funzioni in materia di sperimentazione ed aggiornamento. Esercita le competenze in materia di uso
delle attrezzature e dei locali scolastici. Sentito per gli aspetti didattici il Collegio dei Docenti, delibera
le iniziative dirette all’educazione alla salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze. Si pronuncia
su ogni altro argomento attribuitogli dalla normativa vigente. Sulle materie devolute alla sua
competenza, invia annualmente una relazione all’Ufficio Scolastico Provinciale e al Consiglio
Scolastico Provinciale.
Art. 13 Convocazioni, riunioni, ordine del giorno
La prima convocazione del Consiglio di Istituto, da effettuarsi possibilmente entro 20 giorni, è disposta
dal Dirigente Scolastico che presiede il Consiglio sino alla nomina del Presidente. Il Consiglio è
convocato dal Presidente oppure su richiesta scritta e motivata di almeno un 1/3 dei suoi componenti o
su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva. La convocazione deve contenere oltre alla data
fissata anche l’ora, il luogo e l’ordine del giorno. La convocazione deve pervenire ai componenti il
Consiglio almeno 5 giorni prima della data stabilita per la riunione. Le sedute del Consiglio sono valide
quando è presente la metà più uno dei componenti in carica. Tale numero deve raggiungersi entro 30
minuti dall’orario fissato per la convocazione. In caso contrario la seduta è dichiarata deserta e viene
rinviata a nuova convocazione. Qualora l’ordine del giorno non possa essere esaurito nella seduta
specifica, la continuazione dell’esame dei punti all’ordine del giorno è rimandata ad una seduta
21
successiva, la cui data viene fissata sentita la maggioranza dei presenti. In tal caso non è necessaria la
lettera di convocazione. E’ ammesso modificare l’ordine degli argomenti in esame, sempre che alla
proposta sia favorevole la maggioranza assoluta dei presenti. I componenti il Consiglio di Istituto hanno
facoltà di documentarsi sugli argomenti all’ordine del giorno presso l’Ufficio di Segreteria. La
documentazione relativa agli argomenti in discussione è messa a disposizione dei componenti il
Consiglio 5 giorni prima della data della riunione del Consiglio stesso. Alle sedute del Consiglio di
Istituto è invitato con convocazione scritta e con diritto di parola il Presidente del Comitato Genitori.
Art. 14 Assenze dei componenti il Consiglio di Istituto
I componenti il Consiglio di Istituto che non possono partecipare alla seduta ne danno tempestiva
comunicazione, anche telefonica, al Presidente o al Dirigente Scolastico. Nel caso di 3 assenze
consecutive non giustificate è prevista la decadenza.
Art. 15 Elezione del Presidente e nomina del Segretario del Consiglio di Istituto
Il Presidente è eletto tra i rappresentanti dei genitori componenti il Consiglio. L’elezione avviene a
maggioranza assoluta dei votanti e a scrutinio segreto. Qualora non si raggiunga tale maggioranza nella
prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che risulti presente
almeno la metà più uno dei componenti in carica. Il Consiglio può eleggere anche un Vicepresidente,
individuato tra i genitori componenti il Consiglio, con le medesime modalità previste per l’elezione del
Presidente. Le funzioni di Segretario del Consiglio di Istituto sono affidate dal Presidente ad uno dei
componenti il Consiglio stesso. In caso di assenza del Presidente, il Consiglio è presieduto dal
Vicepresidente o dal membro più anziano dei rappresentanti dei genitori.
Art. 16 Attribuzioni del Presidente del Consiglio di Istituto
Il Presidente del Consiglio di Istituto rappresenta il Consiglio, ne assicura il regolare funzionamento e
ne sottoscrive gli atti. Convoca il Consiglio e lo presiede, ne dirige i dibattiti, concedendo e togliendo
la parola, ed annuncia il risultato delle votazioni. Fa rispettare il presente Regolamento per la parte di
sua competenza. E’investito di poteri discrezionali nell’ambito del presente Regolamento, al fine di
rispettare l’ordine dei lavori e garantire la libertà di discussione e deliberazione. Svolge tutte le
opportune iniziative per assicurare un’efficace gestione della scuola. Esamina le proposte formulate dai
vari organi collegiali dell’Istituto. Tiene i contatti con i Presidenti di altri organi collegiali e di altri
Consigli di Istituto. Interagisce con Comuni, altri EE.LL. e associazioni operanti sul territorio per
problemi scolastici.
Art. 17 Revoca del mandato di Presidente del Consiglio di Istituto
Il Consiglio, a maggioranza assoluta dei componenti in carica, può revocare il mandato al Presidente
sulla base di distinte mozioni di sfiducia, poste all’ordine del giorno su richiesta scritta e motivata di
almeno 1/3 dei componenti. Le votazioni sulle mozioni di sfiducia si effettuano con scrutinio segreto.
Art. 18 Attribuzioni del Segretario del Consiglio di Istituto
Il Segretario del Consiglio di Istituto, scelto dal Presidente alternativamente tra i rappresentanti dei
docenti e i rappresentanti dei genitori, segue l’andamento dei lavori, annotando gli argomenti in
discussione e quelli esposti nei vari interventi. Raccoglie i risultati delle votazioni e redige le
deliberazioni e i verbali delle riunioni, sottoscrivendoli insieme al Presidente.
22
Art. 19 Pubblicità delle sedute del Consiglio di Istituto
Alle sedute del Consiglio di Istituto possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate nel
Consiglio stesso. Eventuali argomenti la cui discussione è prevista in forma non pubblica devono essere
indicati nell’ordine del giorno. Il titolo di elettore è accertato dal Segretario del Consiglio di Istituto.
Qualora il comportamento del pubblico non consenta l’ordinato svolgimento del lavoro o la libertà di
discussione e deliberazione, il Presidente dispone la sospensione della sessione di lavoro e la sua
prosecuzione in forma non pubblica.
Art. 20 Partecipazione alle sedute del Consiglio di Istituto
Il Consiglio di Istituto, di propria iniziativa o su richiesta della Giunta Esecutiva, per un più
approfondito esame degli argomenti posti all’ordine del giorno, può invitare alle sue sessioni di lavoro
rappresentanti di enti locali, organismi di decentramento, organizzazioni sindacali, altri enti o
associazioni; componenti di organismi di altri ordini di scuola compresi nell’ambito territoriale;
componenti di organismi scolastici distrettuali e provinciali; esperti in materie attinenti alla vita della
scuola. Tali rappresentanti partecipano alle sedute del Consiglio con solo diritto di parola e
limitatamente allo svolgimento dei punti preventivamente stabiliti.
Art. 21 Pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto
La pubblicità degli atti del Consiglio avviene mediante affissione all’albo della copia integrale,
sottoscritta e autenticata dal Segretario del Consiglio o dal Dirigente Scolastico, del testo delle
deliberazioni adottate. L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di 10 giorni dalla relativa
seduta del Consiglio. Ogni atto rimane esposto all’albo per un periodo di almeno 10 giorni. I verbali e
tutti gli atti scritti, preparatori delle sedute e conseguenti alle stesse, ad eccezione di quelli
eventualmente dichiarati riservati, sono depositati presso l’Ufficio di Segreteria. L’accesso agli atti è
regolato dalla Legge n. 241/90. Al fine di garantire la massima trasparenza degli atti deliberativi del
Consiglio, l'albo è collocato nell'atrio della sede scolastica dove è ubicato l’Ufficio di Segreteria e
Dirigenza. Per rispetto della legge sulla privacy, non sono soggetti a pubblicazioni gli atti e le
deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta degli interessati.
Art. 22 Emendamenti, interrogazioni, interpellanze, mozioni
Ogni componente il Consiglio può presentare per iscritto al Presidente uno o più emendamenti al testo
delle relazioni proposte all’ordine del giorno. Ogni emendamento è oggetto di discussione e votazione.
La votazione degli emendamenti precede quella del testo originale. Si procede nell’ordine alla
votazione sugli emendamenti soppressivi, sugli emendamenti sostitutivi, sugli emendamenti
modificativi, sugli emendamenti aggiuntivi. Se l’emendamento è approvato, lo stesso sostituisce il
corrispondente testo della relazione proposta. Ogni componente può presentare al Presidente
interrogazioni, interpellanze e mozioni per iscritto su argomenti di competenza del Consiglio di Istituto,
chiedendo esplicitamente se desidera risposta scritta o se vuole che vengano inseriti in occasione delle
sessioni di lavoro successive del Consiglio. In tal caso l’interrogazione, l’interpellanza o la mozione
sono presentate per iscritto almeno 5 giorni prima della successiva riunione.
Art. 23 Votazioni
23
Le votazioni avvengono per alzata di mano, a meno che non si tratti di questioni riguardanti la singola
persona. In tal caso lo scrutinio è segreto. La votazione è a scrutinio segreto qualora ciò venga richiesto
da un componente il Consiglio. Nel computo dei voti validamente espressi sono calcolate anche le
schede bianche. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei voti validamente espressi. In caso di
parità prevale il voto del Presidente.
Art. 24 Relazione annuale del Consiglio di Istituto
La relazione annuale del Consiglio di Istituto all’Ufficio Scolastico Provinciale, predisposta dalla
Giunta Esecutiva, è oggetto di discussione e approvazione in apposita seduta del Consiglio, da
convocarsi entro il mese di ottobre di ogni anno solare. La relazione, nella versione definitiva approvata
dal Consiglio, firmata dal Presidente del Consiglio di Istituto e dal Presidente della Giunta Esecutiva,
è inviata al all’Ufficio Scolastico Provinciale e al Consiglio Scolastico Provinciale entro 15 giorni dalla
data della sua approvazione, a cura del Dirigente Scolastico, accompagnata da copia della delibera di
approvazione.
Art. 25 Autonomia amministrativa
Il Consiglio di Istituto opera con i fondi assegnati dallo Stato, con mezzi finanziari erogati da enti,
persone giuridiche e persone fisiche e con contributi economici a carico delle famiglie, deliberati dallo
stesso Consiglio. L’esercizio finanziario ha durata annuale e coincide con l’anno solare. Per la gestione
amministrativo-contabile è applicato il D n. 44/01.
Art. 26 La Giunta Esecutiva
Il Consiglio esprime al suo interno una Giunta Esecutiva con i compiti previsti dalle norme vigenti. In
particolare, la Giunta Esecutiva prepara i lavori del Consiglio e cura l'esecuzione delle delibere. La
Giunta Esecutiva è composta da 6 rappresentanti: il Dirigente Scolastico che ne fa parte di diritto e ha
funzione di Presidente; il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che ne fa parte di diritto e ha
funzione di Segretario; 1 rappresentante del personale docente; 1 rappresentante del personale ATA; 2
rappresentanti dei genitori. La Giunta Esecutiva è convocata dal Presidente di propria iniziativa o su
richiesta scritta e motivata di almeno un 1/3 dei suoi componenti. Nel caso di assenza o impedimento
del Dirigente Scolastico, le funzioni di Presidente sono svolte dal docente collaboratore vicario.
Art. 27 Attribuzioni e competenze della Giunta Esecutiva
La Giunta Esecutiva ha compiti preparatori ed esecutivi dell’attività del Consiglio di Istituto. Prepara,
infatti, i lavori del Consiglio di Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso, e
cura l’esecuzione delle relative delibere. In particolare, predispone il bilancio preventivo e il conto
consuntivo. Ha altresì competenza per i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni. In tali casi le
deliberazioni sono adottate su proposta del rispettivo Consiglio di Classe. Contro la decisione in materia
disciplinare della Giunta Esecutiva è ammesso ricorso al dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale
che decide in via definitiva, sentita la sezione del Consiglio Scolastico Provinciale avente competenza
per il grado di scuola a cui appartiene l’alunno.
Art. 28 Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe
I Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe di durata annuale costituiscono la sede più diretta della
collaborazione tra docenti e famiglie per la migliore realizzazione degli obiettivi formativi attesi. Le
elezioni dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe hanno luogo
24
possibilmente nello stesso giorno ed entro il secondo mese dell'anno scolastico in tutte le sedi
dell’Istituto, fatte salve disposizioni ministeriali diverse. Dei risultati delle elezioni è redatto apposito
processo verbale, di cui copia è affissa all'albo dell'Istituto. I Consigli di Intersezione, Interclasse e
Classe sono composti dal Dirigente Scolastico, dai docenti dei gruppi di classi parallele e/o di plesso
e/o di pluriclassi, da 1 rappresentante dei genitori per ognuna delle sezioni o classi interessate per la
Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria e 4 rappresentanti dei genitori per ogni classe per la Scuola
Secondaria di I grado. Sono presieduti dal Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico attribuisce a
un docente componente il Consiglio le funzioni di Coordinatore, con delega alla sua sostituzione in
caso di impedimento, e di Segretario.
Art. 29 Attribuzioni e competenze dei Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe
I Consigli curano il coordinamento didattico e i rapporti interdisciplinari. Formulano proposte al
Collegio dei Docenti e al Consiglio di Istituto in merito ad iniziative educativo-didattiche integrative;
libri di testo; sussidi didattici; visite guidate e viaggi di istruzione. In particolare, esercitano le
competenze in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione. Contribuiscono ad
affrontare eventuali problemi di disadattamento scolastico e sociale degli alunni. Agevolano ed
estendono i rapporti reciproci tra docenti e genitori. Si pronunciano su ogni altro argomento attribuito
loro dalla normativa vigente. Con la sola presenza dei docenti, adottano i provvedimenti disciplinari a
carico degli alunni di cui all’art. 19 lettera d) del RD n. 653/25. Per i provvedimenti disciplinari di cui
alle lettere e), f), g), h), i) del sopra citato articolo formulano proposta alla Giunta Esecutiva del
Consiglio di Istituto.
Art. 30 Convocazioni, riunioni, verbali
Il Consiglio di Intersezione, Interclasse e Classe è convocato dal Dirigente Scolastico, con apposita
circolare affissa all’albo, di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata di almeno la metà dei suoi
componenti. I Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe si riuniscono in ore non coincidenti con
l’orario delle lezioni e in orario compatibile con gli impegni di lavoro dei rappresentanti dei genitori. I
Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe, in via transitoria, fino all’emanazione dei regolamenti
previsti dalla legge di riforma, si riuniscono, di norma, mensilmente per verificare l’andamento
complessivo dell’attività educativo-didattica. Il calendario di massima delle riunioni è stilato secondo
la normativa vigente e nel rispetto delle modalità stabilite dal Collegio dei Docenti. L’ordine del giorno
di ogni sessione di lavoro è stabilito collegialmente o, per difetto, dal Dirigente Scolastico e comprende,
di norma, l’elaborazione e la verifica della programmazione educativo-didattica, nonché l’analisi della
situazione della sezione o classe. Per ogni riunione è redatto apposito processo verbale che resta a
disposizione degli interessati a prenderne visione.
Art. 31 Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti si insedia all'inizio di ogni anno scolastico. E’composto dal personale docente
di ruolo e non di ruolo in servizio nell’Istituto. Il Dirigente Scolastico presiede il Collegio dei Docenti.
In caso di sua assenza o impedimento, è presieduto dal docente collaboratore vicario. Svolge le funzioni
di Segretario uno dei collaboratori del Dirigente Scolastico, che redige il verbale delle sedute.
Art. 32 Attribuzioni e competenze del Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti cura la programmazione dell’azione educativa; formula proposte per la
formazione delle classi e per la formulazione dell’orario; valuta periodicamente l’andamento
25
complessivo dell’azione educativo-didattica; provvede all’adozione dei libri di testo; promuove
iniziative di sperimentazione; promuove iniziative di aggiornamento del personale docente
dell’Istituto; elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio di Istituto; individua docenti componenti il
Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti; individua le funzioni strumentali; designa i tutor
per i docenti neoimmessi in ruolo; esamina i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli
alunni. Il Collegio dei Docenti è convocato dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o su richiesta
scritta e motivata di almeno 1/3 dei suoi componenti. Si riunisce, di regola, almeno una volta ogni
bimestre e, comunque, ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità. Nel periodo dal 1°
settembre all’inizio delle lezioni, il Collegio dei Docenti si riunisce per elaborare il progetto educativo
di istituto, la carta dei servizi, i progetti di istituto, la programmazione educativo-didattica, il piano
annuale delle attività scolastiche, la programmazione delle iniziative di aggiornamento da effettuarsi
nello stesso periodo e nel corso dell’anno. Le riunioni hanno luogo durante l’orario di servizio, in ore
non coincidenti con l’orario di lezione.
Art. 33 Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti (neo-immessi in ruolo)
Il Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti è composto dal Dirigente Scolastico che ne è
il Presidente e da membri effettivi e supplenti eletti dal Collegio dei Docenti al proprio interno, secondo
la normativa vigente. Il Dirigente Scolastico nomina il Comitato entro 5 giorni successivi all’elezione
dei suoi componenti. L’atto di nomina deve indicare prima i membri effettivi poi quelli supplenti,
nell’ordine di elezione. Ad uno degli eletti viene attribuita dal Dirigente Scolastico la funzione di
Segretario del Comitato. Il Comitato è convocato dal Dirigente Scolastico per la valutazione del
servizio su richiesta dei singoli interessati; alla conclusione dell’anno prescritto, agli effetti della
valutazione del periodo di prova degli insegnanti; ogni qualvolta se ne presenti la necessità. Il Comitato
è di durata annuale. Detto articolo viene integrato con l’art.11 della Legge 13 luglio 2015 n.107
“Comitato per la valutazione dei docenti”.
Art. 34 Assemblee dei Genitori
Le assemblee dei genitori sono regolate dall’art. 15 del Dlvo n. 297/94. Allo scopo di rendere attiva e
costante la partecipazione di tutti alla vita della scuola, le riunioni con i genitori sono programmate in
ore non coincidenti con l’orario delle lezioni e in orario compatibile con gli impegni di lavoro. Per ogni
ordine e grado di scuola le assemblee hanno inizio alle ore 17.00 e sono collocate in date diverse. Le
assemblee dei genitori possono essere di sezione, anche parallele, classe, anche parallele, istituto.
L’assemblea dei genitori di sezione e classe si riunisce, in via ordinaria, all’inizio di ogni anno
scolastico in occasione del rinnovo dei rappresentanti nel Consiglio di Intersezione, Interclasse e
Classe. L’assemblea di sezione e classe è composta da tutti gli insegnanti della sezione e classe e da
tutti i genitori degli alunni della sezione e classe. L’assemblea di sezione e classe discute finalità,
contenuti e attività del programma scolastico; verifica lo svolgimento delle attività programmate;
concorda preventivamente e verifica successivamente la trattazione di particolari problemi che
investono la coscienza morale e civile degli alunni e che possono emergere in relazione ad interessi o
a quesiti specifici degli alunni stessi; aiuta i docenti nell’analisi di problemi relativi alla situazione della
classe e nella ricerca di soluzioni condivise; definisce una volontà comune da far valere direttamente
in seno al Consiglio di Intersezione, Interclasse, Classe o, indirettamente, nel Consiglio di Istituto.
Nell’ambito delle assemblee di sezione e classe i rappresentanti dei genitori eletti provvedono a
divulgare l’ordine del giorno del Consiglio di Intersezione, Interclasse e Classe; a raccogliere
26
problematiche, interrogativi, commenti da portare in sede di riunione; ad informare i genitori sugli
argomenti trattati nel Consiglio di Intersezione, Interclasse e Classe con un succinto resoconto; a
convocare i genitori in assemblea, se necessario (su richiesta di almeno un terzo degli stessi).
Qualora le assemblee si svolgono nei locali dell’Istituto, la data e l’ora di svolgimento di ognuna sono
concordate con il Dirigente Scolastico. L’assemblea di sezione e classe può essere convocata su
richiesta dei rappresentanti dei genitori eletti nei Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe. I
rappresentanti dei genitori nei Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe possono esprimere un
Comitato Genitori dell’Istituto. L’assemblea di istituto è convocata su richiesta del Presidente
dell’assemblea, ove sia stato eletto, o dalla maggioranza del Comitato Genitori, oppure qualora lo
richiedano 100 genitori negli istituti con popolazione scolastica fino a 500 alunni, 200 negli istituti con
popolazione scolastica fino a 1000 alunni, 300 genitori negli altri. Sentita la Giunta Esecutiva, il
Dirigente Scolastico autorizza la convocazione e i genitori promotori ne danno comunicazione
mediante avviso affisso all’albo, rendendo noto anche l’ordine del giorno. L’assemblea dei genitori
deve dotarsi di un regolamento interno che deve essere inviato in visione al Consiglio di Istituto. Inoltre,
in relazione al numero dei partecipanti e alla disponibilità dei locali, l’assemblea di istituto può
articolarsi in assemblee di classi parallele. All’assemblea di sezione, classe e istituto possono
partecipare con diritto di parola il Dirigente Scolastico e i docenti rispettivamente della sezione, della
classe o dell’istituto. Non è consentita la presenza degli alunni.
Art. 35 Svolgimento delle assemblee
In apertura dei lavori, i promotori dell’assemblea propongono la persona a cui affidare la presidenza
della riunione, che viene designata per acclamazione. Il Presidente designa tra i presenti il Segretario
della riunione. E’ impegno del Presidente e di tutti i presenti garantire il massimo di ordine allo
svolgimento dei lavori, dal dibattito alla formulazione di proposte e alla relativa votazione. Il Presidente
e il Segretario trasmettono agli organi collegiali e al Dirigente Scolastico le risoluzioni finali
dell’assemblea.
Art. 36 Gruppo di Lavoro per l’Handicap (GLH) e Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI)
Il GLH ha competenze di tipo organizzativo, progettuale e valutativo. Opera con il principale intento
di raccordare docenti, famiglie, territorio per migliorare la qualità dell’integrazione scolastica. Previa
segnalazione dei Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe, il Dirigente Scolastico attiva opportuni
accordi con gli specialisti dell’ASL di riferimento. Il GLH è costituito dal Dirigente Scolastico che lo
presiede,dai rispettivi insegnanti di sostegno degli alunni diversabile, dai docenti di classe; da 1
rappresentante dell’ASL competente; dai genitori degli alunni diversabili. Il GLH analizza i dati del
territorio; promuove modalità di sperimentazione per il superamento di difficoltà o carenze emerse;
promuove momenti pubblici di formazione, riflessione, confronto sulle tematiche dei soggetti
diversabili; propone criteri e indirizzi relativi all’aggiornamento e alla formazione del personale;
promuove e favorisce il raccordo interistituzionale, studiando le modalità di comunicazione; collabora
alle iniziative educative e d’integrazione predisposte dal PEI. Vista la Direttiva Ministeriale del
27/12/2012 e la CM n° 8 del 06/03/2013 “strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi
Speciali (BES) e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” è stata decretata la costituzione
del gruppo di lavoro per l’inclusione, e la contestuale incorporazione del GLHI nel GLI, a cui sarà
affidata la stesura del PAI (Piano annuale per l’inclusione).
27
PARTE III - L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Art. 37 Criteri per la definizione dell’orario scolastico
Il Consiglio di Istituto definisce annualmente il calendario scolastico e gli orari di inizio e di
conclusione delle lezioni nelle diverse sedi scolastiche, sentito il parere del Collegio dei Docenti e
acquisite le esigenze dei genitori. Il Dirigente Scolastico formula l’orario delle lezioni tenendo conto
delle norme vigenti; della situazione locale dei servizi (mensa, trasporto, etc.); delle caratteristiche
psicologiche e delle peculiarità cognitivo-relazionali della fascia di età degli alunni; di eventuali rientri
pomeridiani; di eventuali forme di flessibilità oraria; di eventuali ore di contemporaneità.
Nella formulazione dell’orario delle lezioni adotta i seguenti criteri generali:
i) un’equilibrata distribuzione nell’arco della settimana e della giornata del carico di lavoro
corrispondente ad ogni disciplina, evitando concentrazioni in pochi giorni, anche ai fini
dell’esecuzione di compiti a casa;
j) un’equilibrata distribuzione nell’arco della settimana e della giornata del carico di lavoro
complessivo, con particolare attenzione ai giorni di rientro, evitando di assegnare in tali giorni
compiti a casa per il giorno successivo;
k) un’equilibrata distribuzione delle ore iniziali e terminali fra tutte le discipline;
l) un’equilibrata distribuzione nell’arco della giornata delle ore di lezione delle discipline teoriche
e delle ore di lezione delle discipline pratiche;
m) un’adeguata considerazione delle decisioni prese in sede di programmazione di classe e/o di
classi parallele che prevedano la suddivisione della scolaresca in più gruppi di lavoro;
n) la presenza di 2 ore alla settimana consecutive per le discipline di lingua italiana e matematica,
anche al fine di per poter svolgere i compiti in classe;
o) la presenza e l’utilizzo della palestra da parte di una sola classe per volta;
p) la presenza delle ore di compresenza soprattutto in orario pomeridiano nel tempo prolungato.
Nell’ora di IRC gli alunni che non si avvalgono di tale insegnamento possono anticipare l’uscita
o posticipare l’ingresso. Qualora ciò non sia possibile, sono accolti temporaneamente nelle
classi parallele o di grado immediatamente successivo. I docenti in servizio nelle medesime che
ne diventano responsabili sono tenuti ad annotare sul Registro di Classe il loro temporaneo
inserimento. Fino all’attivazione del servizio mensa, nelle sezioni della Scuola dell’Infanzia a
doppio turno di funzionamento è adottato il turno unico ed i docenti sono in compresenza; nelle
classi della Scuola Primaria a tempo pieno e nelle classi a tempo prolungato della Scuola
Secondaria I grado è adottato un orario provvisorio che non prevede l’assistenza alla mensa. Art. 38 Criteri per la formazione delle sezioni e delle classi prime
Alla formazione delle classi provvede il Dirigente Scolastico sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio
di Istituto e delle proposte formulate dal Collegio dei Docenti.
La formazione delle classi è finalizzata alla creazione di un clima favorevole alla socializzazione e
all'apprendimento. I criteri generali adottati per la formazione delle classi sono:
q) un’equa distribuzione tra le classi degli alunni diversabili;
r) l’inserimento dell’alunno diversabile nella sezione e classe meno numerosa;
28
s) un’equa distribuzione tra le classi di alunni con problemi di comportamento, ad alto rischio di
insuccesso scolastico;
t) un’equilibrata distribuzione in ordine alle fasce di livello all’interno delle singole classi e tra le
classi parallele (la valutazione del livello è determinata dalle informazioni dei docenti
dell’ordine di scuola precedente, dalla visione delle schede di valutazione e dal titolo di studio
dei genitori);
u) un’equilibrata distribuzione in ordine alle caratteristiche comportamentali, alla provenienza
socioculturale, al sesso;
v) un’omogenea distribuzione degli alunni che non si avvalgono dell’IRC. Nella Scuola dell’Infanzia sono costituite sezioni eterogenee ed omogenee rispetto all’età. Nella Scuola
Primaria e nella Scuola Secondaria I grado i passaggi fra classi sono possibili solo sulla base di
un’adeguata motivazione e nell’ambito della stessa fascia di livello.
Nella Scuola Secondaria I grado, una volta costituite, le classi sono assegnate ai corsi tramite sorteggio
pubblico. Relativamente alla Scuola Secondaria I grado, gli alunni ripetenti sono introdotti in classi
dello stesso corso di provenienza, salvo motivazioni particolari e cambio su richiesta. La costituzione
delle classi prime è curata dai docenti dei gradi scolastici interessati.
Art. 39 Criteri per l’assegnazione del personale docente alle sezioni e alle classi
L’assegnazione degli insegnanti alle classi è competenza del Dirigente Scolastico, preso atto dei criteri
generali espressi dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto. I criteri generali adottati per
l’assegnazione dei docenti alle classi sono rappresentati dalla continuità didattica all’interno della
classe e all’interno del team docente, in coerenza con la progettazione educativo-didattica. In presenza
di serie e comprovate motivazioni addotte dal docente, sulla base di una sua esplicita richiesta scritta,
il Dirigente Scolastico può disporre una diversa assegnazione, interrompendo la continuità. Il Dirigente
Scolastico dispone l’assegnazione in base alla configurazione dell’organico, alle specificità del POF e
alle competenze professionali possedute da ogni docente, da ottimizzare in ordine all’impiego.
Nella Scuola Primaria il Dirigente Scolastico dispone l’assegnazione dei docenti che all’inizio
dell’anno scolastico non hanno titolarità di classi o di team anche su classi diverse dalla prima sulla
base della conoscenza della situazione generale, in particolare di quella professionale dei docenti
interessati.
Art. 40 Alunni diversamente abili
Il GLH riceve dal Dirigente Scolastico la segnalazione dell’iscrizione di alunni diversabili; verifica le
condizioni di accessibilità agli edifici e alla comunicazione in ambito scolastico, nonché la fruibilità
delle strutture e delle strumentazioni disponibili; recepisce le risposte degli organi competenti, al fine
di predisporre strumenti di continuità educativa tra i diversi gradi di scuola; rileva le necessità di tipo
assistenziale (persona, trasporto, sussidi) e formula al Dirigente Scolastico le richieste da avanzare
all’Ente Locale; elabora proposte e ipotesi di integrazione; controlla che i PEI vengano redatti e
consegnati individualmente alle famiglie interessate; controlla la consegna della verifica finale del PEI.
29
Art. 41 Vigilanza
PARTE IV - GLI ALUNNI
L’obbligo di vigilanza da parte dell’Istituzione Scolastica ha inizio con l’affidamento dello studente
alla scuola e termina con la riconsegna alla famiglia o ad adulto responsabile (es. delegato o personale
incaricato dall’Ente Locale relativamente al servizio di scuolabus).
La normativa vigente impone il prelievo dalla scuola dei minori fino a 14 anni.
INGRESSO
All’entrata gli alunni devono essere accompagnati dai genitori o dal personale incaricato dall’Ente
Locale per gli alunni pendolari al portone della scuola.
Si raccomanda ai genitori la massima puntualità per garantire il regolare avvio delle attività didattiche.
Gli alunni, sotto la sorveglianza dei collaboratori scolastici, attendono nel cortile esterno antistante il
portone di ingresso principale, esclusivamente in caso di pioggia nell’atrio centrale, il suono della
campanella che suona 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni.
Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti dei tre ordini di scuola (Infanzia,
Primaria, Secondaria I Grado) sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni,
per disporre in fila gli alunni negli spazi assegnati alle classi nell'atrio centrale della sede scolastica e
condurli, ordinatamente, in aula dopo il suono della campanella e ad assistere all’uscita gli alunni
medesimi (art. 29, comma 5 del CCNL 29.11.2007).
I collaboratori scolastici in servizio alle porte d’ingresso sorveglieranno che gli allievi raggiungano le
classi.
In caso di ritardo degli insegnanti avvertiranno subito l’ufficio di segreteria e i responsabili di plesso
che accerteranno il motivo del ritardo predisponendo, all’occorrenza, le sostituzioni.
Nel frattempo gli allievi saranno sorvegliati dai collaboratori scolastici. I docenti esercitano un controllo sui ritardi degli alunni segnalando quelli abituali al Dirigente
Scolastico e/o al coordinatore di plesso operando un’ analisi delle cause ed un eventuale colloquio
con le famiglie.
L’obbligo della vigilanza durante l’entrata, la permanenza a scuola, l’uscita dalla medesima, il percorso
tra le aule, la palestra, la mensa, l’intervallo riguarda tutti i docenti in servizio e si riferisce alle proprie
classi e a quelle in cui si compiono supplenze occasionali. Nella gestione degli spazi interni ed esterni
ogni docente cura che non venga arrecato disturbo ad altre classi. Gli spostamenti necessari devono
essere solleciti.
Durante la mensa la vigilanza spetta al personale docente secondo un rapporto di 1 docente per sezione
e classe.
I collaboratori scolastici vigilano costantemente corridoi, scale, aule, palestra, aule speciali, servizi
igienici, soprattutto al momento dell’intervallo. Art. 42 USCITA
Gli alunni sono tenuti a frequentare con regolarità, a presentarsi puntualmente alle lezioni.
L’uscita deve avvenire sempre in modo ordinato e regolare, secondo le misure di sicurezza fornite.
L’uscita degli alunni è così regolamentata nelle tre sedi:
i docenti dell’ultima ora di tutti gli ordini di scuola accompagneranno le classi ordinatamente al portone
di uscita dove gli alunni saranno consegnati ai genitori, ai loro delegati o al personale incaricato
dall’Ente Locale per gli alunni pendolari al portone della scuola.
Particolare attenzione sarà rivolta all’assistenza degli alunni disabili.
30
I genitori impossibilitati al ritiro dei propri figli potranno delegare solo persone che abbiano compiuto
18 anni d’età utilizzando la modulistica disponibile sul sito web dell’istituto e allegata alla presente
comunicazione. I soggetti delegati non possono essere più di cinque.
Si raccomanda ai genitori la massima puntualità.
Nel caso l’alunno non venga ritirato all’orario stabilito per l’uscita, il personale in servizio contatterà
i genitori e/o i delegati e qualora questi non siano rintracciabili e/o non giungano entro 30 minuti si
rivolgerà all’Ufficio di Polizia Municipale, ai Servizi Sociali Territoriali e come ultima soluzione alla
Stazione locale dei Carabinieri.
Gli insegnanti, in caso si ripeta il mancato ritiro dell’alunno (2 volte ravvicinate) entro 30 minuti dal
termine delle lezioni, convocheranno i genitori per un colloquio esplicativo, informando anche il
Dirigente Scolastico.
Art. 43 ORARI ENTRATA E USCITA ALUNNI DELL’I.C. DI SALANDRA A
DECORRERE DALL’ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO MENSA
SCUOLA DELL’INFANZIA
Orario da lunedì a venerdì
Sede di Salandra
SEZIONE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA
1 A – B (TN) 8.30 - 9.00
16.30 2 (TN)
3 (TN)
TN: Tempo Normale ( n. 40 ore)
Sede di San Mauro Forte
SEZIONE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA
1 (TN) 8.30 - 9.00 16.30
TN: Tempo Normale(n. 40 ore)
Sede di Calciano
SEZIONE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA
1 (TN) 8.30 - 9.00 16.30
TN: Tempo Normale ( n. 40 ore)
SCUOLA PRIMARIA
Orario da lunedì a sabato
Sede di Salandra
CLASSE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA
L M M G V S L M M G V S
1 T.P. 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 // 16.25 16.25 16.25 16.25 16.25 //
2 T.N. 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 12.25 13.25 12.25 13.25 13.25 12.25
3 T.N. 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 12.25 13.25 12.25 13.25 13.25 12.25
4 T.N. 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 12.25 13.25 12.25 13.25 13.25 12.25
5AB T.N. 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 8.25 12.25 13.25 12.25 13.25 13.25 12.25
T.P.: Tempo Pieno ( n. 40 ore) T.N.: Tempo Normale (n. 27 ore)
31
Sede di San Mauro Forte
CLASSE/PLURICLASSE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA
L M M G V S L M M G V S
Classe 1 T.P. 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 16.30 16.30 12.30 16.30 16.30 12.30
Pluriclasse 2 e 3 T.P. 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 16.30 16.30 12.30 16.30 16.30 12.30
Pluriclasse 4 e 5 T.P. 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 16.30 16.30 12.30 16.30 16.30 12.30
T.P.: Tempo Pieno ( n. 40 ore)
Sede di Calciano
CLASSE/PLURICLASSE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA
L M M G V S L M M G V S
Pluriclasse 1- 2 - 3 T.N. 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 16.30 13.30 13.30 13.30 //
Pluriclasse 4 - 5 T.N. 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 16.30 13.30 13.30 13.30 //
T.N.: Tempo Normale (n. 27 ore)
SCUOLA SECONDARIA 1 GRADO
Orario da lunedì a sabato
Sede di Salandra
CLASSE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA
L M M G V S L M M G V S
1 Sez. A (TP) 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 16.30 13.30 16.30 13.30 13.30
2 Sez. A /B (TN) 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30
3 Sez. A(TN) 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30 13.30
T.P.: Tempo Prolungato ( n. 36 ore) T.N.: Tempo Normale (n. 30 ore)
Sede di San Mauro Forte
CLASSE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA
L M M G V S L M M G V S
1 Sez. A (TP) 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 16.30 13.30 16.30 13.30 13.30
Pluriclasse 2-
3(TP) 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 16.30 13.30 16.30 13.30 13.30
T.P.: Tempo Prolungato (n. 36 ore)
Sede di Calciano
CLASSE ORARIO ENTRATA ORARIO USCITA
L M M G V S L M M G V S
Pluricl. 1-2 (TP) 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 8.30 13.30 16.30 13.30 16.30 13.30 13.30
T.P.: Tempo Prolungato (n. 36 ore)
32
Art. 44 Uscita per fruizione dei servizi igienici scuola secondaria di primo grado
L’uscita dall’aula durante le attività scolastiche è di norma consentita per il tempo strettamente necessario
esclusivamente per l’uso dei servizi igienici, a partire dalle ore 10.15.
Ogni classe avrà a disposizione 10 minuti per l’accesso ai servizi.
Non è consentito recarsi ai bagni dopo le ore 12.45.
Con l’apertura della mensa è consentita una sola uscita, preferibilmente prima dell’inizio delle lezioni e
comunque non oltre le ore 16.00. Gli alunni saranno autorizzati ad uscire dall’aula uno alla volta (massimo due alla volta se l’insegnante lo ritiene
opportuno). Anche durante la permanenza fuori dall’aula gli alunni sono sotto la sorveglianza condivisa degli
insegnanti e dei collaboratori scolastici. A questi ultimi è destinata la sorveglianza dei corridoi e dei servizi
igienici e il necessario e dovuto supporto ai disabili.
Art. 45 Uscita anticipata
Nessun alunno può lasciare l'aula senza il permesso del docente in servizio nella classe. Nessun alunno
può lasciare la scuola senza l'autorizzazione del Dirigente Scolastico o del Responsabile di plesso o del
Vice Responsabile di plesso o, in assenza di questi, del docente di sezione e classe. L’uscita anticipata
di un alunno è autorizzata esclusivamente in presenza di uno dei genitori o di chi ne fa le veci o di un
adulto maggiorenne delegato per iscritto dal genitore. I genitori depositano presso l’Ufficio di
Segreteria delega scritta a persona fidata maggiorenne autorizzata a ritirare il minore. In assenza di
delega non è autorizzata alcuna uscita anticipata. Il collaboratore scolastico in servizio all’ingresso fa
compilare la richiesta di uscita anticipata dell’alunno al genitore o a chi ne fa le veci o all’adulto
maggiorenne delegato per iscritto dal genitore e consegna la richiesta al Responsabile di plesso o al
Vice Responsabile di plesso o al docente della sezione e classe, che autorizza solo dopo aver accertato
la corrispondenza fra identità della persona che ritira l’alunno e identità della persona delegata dal
genitore. In caso di uscita anticipata della classe, l’alunno può uscire solo se in possesso
dell’autorizzazione inviata dalla scuola al genitore e restituita firmata. In caso contrario è trattenuto in
classe fino al termine dell’orario scolastico. Nei giorni di mercato (e fiera), i genitori possono prelevare
i propri figli dalle ore 10, 30 e riportarli entro le ore 12,00 per evitare interruzioni continue delle attività
didattiche e consentire quindi il regolare svolgimento della giornata scolastica.
Art. 46 Ritardi
In caso di ritardo, l’alunno può entrare in classe se accompagnato da un genitore che deve compilare la
richiesta di ingresso ritardato, consegnatagli dal collaboratore scolastico in servizio all’ingresso. Può
entrare in classe anche se uno dei genitori o chi ne fa le veci giustifica il ritardo utilizzando il diario
nella Scuola Primaria e l’apposito libretto delle assenze nella Scuola Secondaria I Grado. Se sprovvisto
di giustifica, è ammesso ugualmente in classe, ma il docente in servizio richiede all’alunno di produrre
la giustifica il giorno successivo, annotandolo sul Registro di Classe in corrispondenza del giorno
successivo. E’ cura del docente della prima ora di lezione del giorno successivo richiedere la giustifica.
In caso di ritardo, a prescindere dall’ora di arrivo, gli alunni sono sempre ammessi in classe. L’alunno
che dimentica per il terzo giorno consecutivo la giustificazione del ritardo non è accettato in classe
senza esplicita autorizzazione del Dirigente Scolastico o del Responsabile di plesso o del Vice
Responsabile di plesso. In casi eccezionali, si può disporre la non ammissione degli alunni in ritardo
sistematico dopo aver accertato le reali motivazioni con la famiglia tempestivamente avvisata e invitata
a prelevare il proprio figlio. In caso di ripetuti ritardi da parte degli alunni, i docenti avvisano il
Dirigente Scolastico che provvede a dare comunicazione scritta alle famiglie. Le famiglie sono tenute
33
a rispettare il calendario scolastico e l’orario delle lezioni. Si fa appello alla loro sensibilità e
responsabilità, affinché le assenze siano limitate alle situazioni strettamente necessarie.
Art. 47 Assenze
Le assenze degli alunni devono essere puntualmente annotate dai docenti sul Registro di Classe e sul
loro Registro Personale. Tutte le assenze, anche quella dalla mensa e dal rientro pomeridiano, devono
essere giustificate in forma scritta da uno dei genitori o da chi ne fa le veci, utilizzando il diario o il
libretto delle assenze nella Scuola Primaria e il libretto delle assenze nella Scuola Secondaria I Grado,
presentato al docente in servizio alla prima ora del giorno in cui l’alunno rientra a scuola. Se sprovvisto
di giustifica, il docente in servizio richiede all’alunno di produrre la giustifica il giorno successivo,
annotandolo sul Registro di Classe in corrispondenza del giorno successivo. E’cura del docente della
prima ora del giorno successivo richiedere la giustifica. Qualora dopo l’assenza, l’alunno si presenti a
scuola sprovvisto di giustificazione, su indicazione del docente, l’Ufficio di Segreteria provvede a
darne comunicazione scritta alla famiglia. L’alunno che dimentica per il terzo giorno consecutivo la
giustificazione non è accettato in classe senza esplicita autorizzazione del Dirigente Scolastico o del
Responsabile di plesso o del Vice Responsabile di plesso. Qualora il docente ritenga le assenze degli
alunni non adeguatamente motivate, prolungate o numerose, ne dà comunicazione al Dirigente
Scolastico che valuta l’opportunità di fornire comunicazione scritta alle famiglie. Nel caso di malattie
infettive i genitori avvisano tempestivamente il Dirigente Scolastico, affinché provveda ad informare
le autorità competenti. Non sono ammesse assenze collettive da parte degli alunni. In tal caso queste
devono essere giustificate esclusivamente in presenza da uno dei genitori. Nei giorni di mercato gli
alunni possono uscire, esclusivamente se prelevati da uno dei genitori, dalle 10.30 alle 11.30.
Art. 48 Assenze prolungate o ripetute, anche ai fini della validità dell’anno scolastico
Dopo 15 giorni di assenza ingiustificata di un alunno di Scuola Primaria e di Scuola Secondaria I grado,
il Dirigente avvisa la famiglia con comunicazione scritta o con fonogramma. In caso di mancata
giustificazione, il Dirigente Scolastico informa della sospetta evasione dell'obbligo scolastico il
Servizio Socio-Assistenziale del Comune di residenza della famiglia e successivamente il locale
Comando dei Carabinieri. Ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli alunni nella Scuola
Secondaria I grado è richiesta la frequenza di almeno 3/4 dell’orario personalizzato, ai sensi dell’art.
10 del Dlvo n. 59/04. Per casi eccezionali, in presenza di ragioni (es. malattia prolungata) che non
consentono di considerare i periodi di assenza alla stessa stregua delle assenze ordinarie, i Consigli di
Classe possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite. Art. 49 Compiti degli alunni
Tutte gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi, ad assolvere con assiduità agli impegni
di studio, a portare il materiale didattico richiesto. Sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente
Scolastico, dei docenti, del personale ATA e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che
chiedono per se stessi, mantenendo un comportamento sempre coerente e corretto. Sono tenuti ad
osservare tutte le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal presente Regolamento e da ogni
altro atto o comunicazione. Sono tenuti ad utilizzare in modo consono e adeguato strutture, attrezzature,
sussidi senza arrecare danni al patrimonio della scuola. Devono condividere la responsabilità di rendere
accogliente l'ambiente scolastico e averne cura, in quanto importante fattore di qualità della vita della
scuola. In sostanza, devono riservare ai locali, agli arredi, ai sussidi lo stesso trattamento riservato alla
34
propria abitazione e alle cose di loro proprietà. Per le comunicazioni scuola-famiglia gli alunni di
Scuola Primaria e di Scuola Secondaria I grado utilizzano il diario scolastico, mentre per la Scuola
dell’Infanzia le comunicazioni sono fornite direttamente dai docenti ai genitori all’ingresso o all’uscita
degli alunni. Nel tempo che intercorre fra l’entrata e l’inizio delle lezioni non è permesso vociare
smoderatamente né produrre rumori molesti, fare giochi pericolosi, assumere comportamenti a rischio.
Ad ogni alunno si richiede un abbigliamento consono all’ambiente scolastico. Non è consentito l’uso
del telefono cellulare all’interno della sede scolastica e durante tutto il periodo di svolgimento delle
lezioni, intervallo e mensa compresi. E’ consentito l’uso del telefono della sede scolastica solo per
situazioni di estrema urgenza. Non sono ammessi oggetti estranei all’insegnamento (giocattoli,
figurine, giornaletti, coltellini, giochi elettronici, etc.). Gli alunni devono provvedere ad appendere gli
indumenti agli appositi attaccapanni, evitando di lasciare nelle tasche somme di denaro o oggetti di
valore. Al termine delle lezioni gli alunni sono tenuti a lasciare la scuola ordinatamente ed
educatamente. In mensa sono sempre invitati dai docenti a consumare tutto il pasto. Eventuali allergie,
intolleranze e impedimenti vari da parte degli alunni verso l’assunzione di alcuni cibi sono comunicate
per iscritto dalle famiglie al docente (per le allergie e le intolleranze occorre il certificato medico). Non
è previsto il bis, poiché ogni porzione ha la giusta grammatura stabilita dal nutrizionista. Per motivi
igienici agli alunni è vietato cedere il contenuto del proprio piatto ad altri. Durante la distribuzione e la
consumazione del pasto non possono alzarsi e girare per i locali della mensa per motivi di sicurezza.
Non è permesso giocare e portare in mensa giochi, figurine o altro. Non è permesso cantare ed urlare.
E’ vietato mangiare con le mani, giocare con il cibo, sprecarlo. E’ necessario rispettare le regole di
convivenza e di buona educazione.
Art. 50 Patto Educativo di Corresponsabilità
Per quanto di loro competenza, gli alunni sono tenuti a rispettare in via sistematica il Patto Educativo
di Corresponsabilità, parte integrante del presente Regolamento, in quanto fondamento di una seria e
proficua azione formativa.
Art. 51 Sanzioni disciplinari
Nei casi di negligenza abituale e di reiterata indisciplina da parte degli alunni della Scuola Primaria, i
docenti, qualora ne ravvisino la necessità, informano il Dirigente Scolastico, affinché prenda i necessari
provvedimenti disciplinari. In caso di infrazioni disciplinari commesse da alunni della Scuola
Secondaria I grado, i docenti, una volta accertate le responsabilità che sono sempre personali,
presentano una nota motivata e dettagliata dei comportamenti nel Registro di Classe, chiedendo
l’eventuale convocazione del Consiglio di Classe per proporre opportune sanzioni disciplinari.
Contestualmente informano il Dirigente Scolastico che convoca il Consiglio di Classe in via
straordinaria nel più breve tempo possibile. Il Consiglio di Classe propone i provvedimenti disciplinari
in applicazione del Regolamento di disciplina vigente, parte integrante del presente Regolamento. Il
Dirigente Scolastico ne prende immediata visione ed inoltra il procedimento alla Giunta Esecutiva del
Consiglio d'Istituto, informando tempestivamente le famiglie. Le sanzioni sono sempre temporanee,
proporzionate all'infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, alla riparazione del danno.
L'Istituto non è responsabile della sparizione di oggetti di valore o di qualsiasi altro danno alle proprietà
che gli alunni abbiano a lamentare durante la permanenza nei locali scolastici. Già per le infrazioni di
II livello, al superamento della terza nota, si determina l’allontanamento dell’alunno fino a tre giorni
da parte del Consiglio di Classe, senza obbligo di frequenza.
35
Art. 52 Infortuni degli alunni
Gli infortuni in ambito scolastico sono eventi ad alto rischio di probabilità sia per il personale in servizio
sia per gli alunni. Gli obblighi che scaturiscono dagli infortuni degli alunni e del personale, nonché i
connessi adempimenti, fanno capo alla diretta responsabilità del Dirigente Scolastico nella sua veste di
datore di lavoro. Quando un allievo subisce un infortunio durante le attività didattiche, il docente in
servizio, dopo aver prestato i primi soccorsi, avvisa tempestivamente l’Ufficio di Segreteria. La scuola
deve essere provvista di tutte le dotazioni di Pronto Soccorso previste per legge. La responsabilità della
gestione e della verifica periodica di tale materiale è affidata al personale ATA. In caso di trasporto in
ambulatorio medico o in ospedale, a seguito di infortunio, sono da osservare le seguenti disposizioni:
l’Ufficio di Segreteria, il personale ATA o i docenti chiamano il Servizio di Pronto Intervento; l’alunno
infortunato è accompagnato all’ospedale dall’insegnante di classe; l’Ufficio di Segreteria, il personale
ATA o i docenti avvisano immediatamente la famiglia. La classe rimasta priva di insegnante è dal
Dirigente Scolastico o dal suo collaboratore affidata ad altri insegnanti. Entro le successive 24 ore
dall’infortunio il docente presenta, su apposito modulo, una relazione scritta contenente le generalità
dell’alunno coinvolto e dei testimoni presenti, la descrizione dell’incidente, il luogo, il giorno e l’ora,
avendo cura di registrare al Protocollo dell’Istituto la medesima relazione entro lo stesso giorno
dell’evento. Nella relazione sull’infortunio è tenuto a narrare i fatti che lo hanno provocato in modo
oggettivo, evitando qualsiasi valutazione personale sulla gravità o sulle possibili conseguenze
dell’incidente. Entro lo stesso tempo va consegnato all’Ufficio di Segreteria, a cura dei docenti o dei
genitori, l’originale del certificato rilasciato dal medico o dall’ospedale. In caso di infortunio in orario
non scolastico, comunque coperto da assicurazione (es. percorso casa-scuola o viceversa), la denuncia
è formulata da un genitore dell’alunno o da chi ne fa le veci e fatta pervenire al Dirigente Scolastico
entro il giorno successivo all’infortunio stesso.
Art. 53 Tutela degli alunni
Per la tutela della salute degli alunni è assolutamente vietato fumare nelle aule e negli spazi da loro
frequentati durante tutte le attività didattiche, anche all’aperto. È compito del Dirigente Scolastico far
rispettare il divieto all’interno dell’Istituto.
Art. 54 Comunicazione scuola-famiglia
Le modalità di incontro e comunicazione scuola-famiglia vengono definite annualmente sulla base
delle proposte formulate dal Collegio dei Docenti e dei criteri indicati dal Consiglio di Istituto. Nel
rapporto scuola-famiglia, si assume l’impegno di valorizzare nel corso dell’anno scolastico sia la
dimensione collegiale sia la dimensione individuale. La scuola svolge la propria funzione educativa in
piena collaborazione con le famiglie, di cui ricerca la presenza e l’apporto costruttivo. I rapporti con le
famiglie avvengono attraverso momenti collegiali e momenti individuali, fissati sempre in una fascia
oraria compatibile con gli impegni dei genitori e con gli impegni di servizio dei docenti.
Art. 55 Norme di comportamento
PARTE V - I GENITORI
36
I genitori degli alunni della Scuola Primaria e Scuola Secondaria I grado non possono accedere alle
aule, se non esplicitamente invitati. Solo i genitori degli alunni della Scuola dell’Infanzia possono
accedere alle sezioni per il tempo strettamente necessario alla consegna e al ritiro anticipato dei
bambini. In ogni caso sono tenuti a non sostare e a non conversare con altri adulti.
Art. 56 Richiesta di informazioni e formulazione di proposte
Premesso che un armonioso rapporto scuola-famiglia determina il buon funzionamento della vita
scolastica, i genitori sono invitati a rivolgersi direttamente ai docenti o al Dirigente Scolastico per
qualsiasi richiesta. Ogni genitore ha il diritto-dovere di parlare a titolo personale. I rappresentanti eletti
negli organi collegiali sono tenuti a specificare ogni volta se le loro richieste sono avanzate in tale veste.
Sono possibili istanze scritte promosse da uno o più gruppi di genitori, che possono essere firmate da
tutti i genitori interessati.
Art. 57 Patto Educativo di Corresponsabilità
Per quanto di loro competenza, i genitori sono tenuti a rispettare in via sistematica il Patto Educativo
di Corresponsabilità, parte integrante del presente Regolamento, in quanto fondamento di una seria e
proficua azione formativa.
Art. 58 Norme di Servizio
PARTE VI - I DOCENTI
Ogni docente deve rispettare il proprio orario di servizio, raggiungendo con puntualità la sede di
servizio, prima dell’inizio delle proprie ore di lezione. Ogni docente in servizio alla prima ora deve
trovarsi a scuola 5 minuti prima dell'orario di inizio delle lezioni, al fine di vigilare l'entrata degli alunni.
In tale periodo è responsabile della loro incolumità fisica. Tale comportamento costituisce obbligo di
servizio e l’eventuale inosservanza ha rilevanza disciplinare. Durante l’orario di lezione il docente non
deve uscire dall’aula e lasciare incustodita la classe. Il docente che per gravi e comprovati motivi è
costretto a lasciare l’aula durante la lezione deve affidare la classe ad un docente a disposizione presente
nella sede scolastica, all’uopo chiamato tramite i collaboratori scolastici in servizio nel piano. In caso
di mancanza di docenti a disposizione, il docente deve dare immediata comunicazione al Dirigente
Scolastico tramite i collaboratori scolastici in servizio nel piano. Ai docenti non è consentito sostare
nei corridoi dell’edificio durante l’orario di servizio. I ritardi abituali non sono tollerati. I permessi
brevi e le assenze limitate ad una parte dell'orario di servizio stabilito per un determinato giorno sono
fiscalizzati e recuperati. Non sono assolutamente consentiti cambi occasionali di orario di servizio fra
colleghi senza autorizzazione preventiva del Dirigente Scolastico. I docenti non possono allontanare
per ragioni di ordine disciplinare gli alunni dall’aula, privandoli delle lezioni, né impiegargli per piccole
incombenze fuori dell’aula. Non devono autorizzare in modo autonomo alcuna uscita anticipata degli
alunni. In caso di uscita anticipata, devono verificare sempre che questa sia autorizzata da coloro a ciò
preposti ovvero verificare sulla richiesta di uscita anticipata la presenza della firma del Responsabile
di plesso o del Vice Responsabile di plesso. I docenti sono tenuti a prendere visione e firmare le circolari
interne e le comunicazioni provenienti dall’esterno. Sono tenuti altresì a razionalizzare il carico dei
compiti a casa; ad informare la famiglia per frequenza discontinua e scarso rendimento; in presenza di
annotazione disciplinare, ad informare per iscritto la famiglia, con conseguente convocazione nell’ora
di ricevimento immediatamente disponibile. I docenti non possono utilizzare il telefono cellulare
37
durante lo svolgimento delle lezioni. Possono usare il telefono della sede scolastica esclusivamente per
situazioni di estrema urgenza. Per qualsiasi necessità devono rivolgersi esclusivamente ai collaboratori
scolastici. I docenti sono tenuti a rispettare e far rispettare in modo sistematico le misure di sicurezza e
segnalare al Dirigente Scolastico e al RSPP ogni possibile fonte di rischio. I docenti sono tenuti a
trasmettere tutte le comunicazioni (variazioni d’orario, ricevimenti pomeridiani, etc.) alle famiglie
degli alunni tramite avvisi da far firmare per presa visione, portati a casa e riportati a scuola dagli
alunni. Il docente segna sul Registro di classe, in corrispondenza del giorno successivo alla
distribuzione degli avvisi, il compito, a cura del docente della prima ora di lezione del giorno
successivo, di verificare le firme sugli avvisi e ritirare i medesimi da conservare agli atti dell’Istituto.
Il docente della prima ora di lezione del giorno successivo, dopo aver effettuato il controllo e il ritiro,
segna sempre sul Registro di Classe, i nominativi degli alunni che non hanno provveduto in tal senso.
Art. 59 Vigilanza e responsabilità
Il docente dell'ora è responsabile degli alunni affidatigli. Il cambio dell'ora costituisce un momento
particolarmente critico. Gli spostamenti dei docenti devono avvenire nel modo più rapido possibile. Al
suono della campanella gli alunni devono essere affidati al docente dell'ora successiva. Il docente
attende il cambio sulla soglia della porta dell’aula. Il docente che inizia il suo orario di servizio dopo
la prima ora o con ora di buco deve trovarsi dietro la porta dell’aula almeno 5 minuti prima del suono
della campanella. Al cambio i docenti sono coadiuvati nel compito della sorveglianza dai collaboratori
scolastici in servizio nel piano. I docenti dell'ultima ora antimeridiana e pomeridiana devono
accompagnare e vigilare gli alunni fino all'uscita dall’edificio scolastico. Gli alunni non devono mai
essere lasciati soli in aula. Il docente che per gravi e comprovati motivi è costretto a lasciare l’aula
durante la lezione deve affidare la classe ad un docente a disposizione presente nella sede scolastica,
all’uopo chiamato tramite i collaboratori scolastici in servizio nel piano. In caso di mancanza di docenti
a disposizione, il docente deve dare immediata comunicazione al Dirigente Scolastico tramite i
collaboratori scolastici in servizio nel piano.
Art. 60 Spostamenti alunni
Non è consentito inviare gli alunni fuori dell’aula (ricerca di materiali, libri, sussidi, etc.). Gli alunni
devono essere sempre accompagnati dal docente. Al cambio di lezione, se necessario, gli alunni si
devono spostare da un'aula all'altra accompagnati dall'insegnante in modo ordinato e corretto. Prima
dell'inizio della lezione successiva con un altro docente, devono essere ricondotti nell'aula di classe.
Coadiuvati dai collaboratori scolastici in servizio nel piano, i docenti vigilano sullo spostamento degli
alunni tra l’aula, i laboratori, le aule speciali.
Art. 61 Tenuta del Registro Personale e del Registro di Classe
I docenti devono sempre tenere aggiornato il Registro Personale on line, annotando le assenze degli
alunni, le osservazioni sul loro comportamento e sul loro rendimento scolastico, unitamente agli
argomenti trattati. Tanto vale anche per l’Agenda di Modulo nella Scuola Primaria. Il Registro
Personale è sempre a disposizione del Dirigente Scolastico e di eventuali supplenti muniti della
password. Il Piano di Lavoro annuale è inviato al Dirigente Scolastico nei tempi stabiliti dal dirigente
e comunicati nel Collegio Docenti all’inizio dell’anno scolastico. I docenti devono altresì tenere
aggiornato il Registro di Classe, annotando le assenze degli alunni. Nella Scuola Secondaria I grado
per ogni ora di lezione devono essere annotati gli argomenti trattati.
38
Art. 62 Prove scritte
Nella Scuola Secondaria I grado le verifiche scritte sono conservate a cura del docente nei contenitori
predisposti, da tenersi negli armadi situati in sala professori. Al termine dell'anno scolastico o su
richiesta sono consegnate al Dirigente Scolastico.
Art. 63 Sostituzione docenti assenti
Per la sostituzione dei docenti assenti è applicata la normativa vigente, nel rispetto dei criteri fissati
dalla contrattazione integrativa di istituto.
Art. 64 Rapporti scuola-famiglia
I docenti curano i rapporti con i genitori degli alunni delle proprie classi, secondo i criteri e le modalità
proposti dal Collegio dei Docenti e definiti dal Consiglio di Istituto, compatibilmente con le esigenze
di funzionamento dell’Istituto e in modo da garantire la concreta e reale accessibilità al servizio.
Art. 65 Ricevimento famiglie
Secondo il calendario di ricevimento delle famiglie definito, il docente è tenuto ad essere presente
nell’Istituto nello spazio appositamente destinato. Non è consentita alcuna forma di reperibilità,
costituendo l’ora di ricevimento delle famiglie un obbligo di servizio. Se non per gravi motivi valutati
preventivamente dal Dirigente Scolastico, è vietato il ricevimento al di fuori dell’ora a ciò destinata.
Art. 66 Incompatibilità
La funzione del docente è incompatibile con ogni altro rapporto di impiego di ruolo o non di ruolo alle
dipendenze dello Stato o di Enti Pubblici, con l'esercizio del commercio o dell'industria, con impieghi
alle dipendenze di privati. Il docente che esercita una libera professione o che intende prestare servizio
presso scuole private o legalmente riconosciute è tenuto a chiedere l'autorizzazione al Dirigente
Scolastico che la concede qualora essa non sia di pregiudizio all'assolvimento di tutte le attività inerenti
alla funzione docente e sia compatibile con l'orario di insegnamento e di servizio.
Art. 67 Cambio indirizzo
Il personale scolastico è tenuto a comunicare all’Ufficio di Segreteria il proprio indirizzo e numero
telefonico. E’ tenuto altresì a comunicare tempestivamente per iscritto ogni variazione sopraggiunta.
Art. 68 Assenze
In caso di assenze o impedimenti a causa di malattia è necessario avvisare sempre tempestivamente
l’Ufficio di Segreteria. Le comunicazioni telefoniche per assenze a causa di malattia fatte da luogo
diverso da quello della residenza abituale devono essere seguite da comunicazione telegrafica o fax o
mail con l'esatto indirizzo del mittente e della ASL competente per gli accertamenti medico-fiscali. La
visita medico-fiscale è disposta di norma dal primo giorno. I permessi retribuiti, di cui all’art. 15 del
CCNL, vanno concordate sempre con il Dirigente Scolastico, con un anticipo di almeno 3 giorni, salvo
causa di forza maggiore, e devono comunque essere sempre documentate, anche in autocertificazione.
La fruizione delle ferie durante l’attività didattica, di cui all’art. 13 comma 9 e all’art. 15 comma 2 del
CCNL, è disciplinata dalla normativa vigente ed è autorizzata esclusivamente dal Dirigente Scolastico.
I docenti possono chiedere al Dirigente Scolastico occasionali variazioni di orario (cambio del giorno
libero, scambio di turno) purché, nell’arco del corrispondente mese sia assicurato il monte ore previsto
39
per ogni disciplina in ogni classe interessata. Le variazioni richieste per iscritto, con indicazione dei
giorni e delle ore, controfirmate da tutti i docenti interessati, sono autorizzate esclusivamente dal
Dirigente Scolastico. Sono possibili tra docenti della stessa classe e, in via eccezionale, previa
documentazione prodotta dal docente richiedente, anche con docenti di altra classe. In caso di assenza
sopraggiunta di uno o più dei docenti interessati, la variazione non è effettuata.
Art. 69 Permessi brevi
I permessi brevi, inferiori alla giornata lavorativa, vanno richiesti per iscritto almeno 1 giorno prima e
devono essere preventivamente autorizzati dal Dirigente Scolastico. Possono essere autorizzati solo se
la fruizione non comporta oneri per la scuola. La durata di ogni permesso breve non può essere
superiore alla metà dell’orario giornaliero individuale di servizio e, comunque, per il personale docente
fino ad un massimo di 2 ore. Il limite massimo annuale per il personale docente corrisponde al rispettivo
orario settimanale di insegnamento.
Art. 70 Consegne ai supplenti
In caso di assenza prolungata, i docenti sono tenuti a lasciare a scuola i Registri Personali e tutti gli
altri documenti scolastici. Inoltre, sono tenuti a lasciare annotazioni sui percorsi didattici in via di
realizzazione, per consentire al supplente di attivare un utile raccordo con l'attività didattica in corso.
Art. 71 Assenze alunni diversabili
I docenti di sostegno sono tenuti ad avvisare sempre e comunque l’Ufficio di Segreteria in caso di
assenza degli alunni diversabili da loro seguiti. In tali casi essi sono impiegati secondo il loro orario di
servizio nella stessa classe o secondo le necessità rilevate al momento.
Art. 72 Raccolta fondi
È fatto divieto di raccogliere somme di denaro tra gli alunni a qualsiasi titolo e per qualsiasi ragione,
ad eccezione di casi particolari autorizzati dagli OO.CC. (es. cause umanitarie.). Il materiale di
cancelleria di uso individuale è acquistato direttamente dagli alunni.
Art. 73 Attività nella scuola al di fuori dell’orario di servizio
Le attività extracurricolari (corsi di recupero, prove di recite, preparazione di manifestazioni, iniziative
di ampliamento dell’offerta formativa, etc.) all’interno delle sedi scolastiche, svolte al di fuori
dell’orario scolastico e di servizio dei docenti interessati devono essere autorizzate per iscritto dal
Dirigente Scolastico. Per ogni attività programmata al di fuori dell’orario scolastico e dell’orario di
servizio dei docenti interessati è necessario, quindi, che formulino, almeno 10 giorni prima, al Dirigente
Scolastico richiesta per iscritto di autorizzazione, indicando obbligatoriamente i giorni, le ore, gli alunni
coinvolti, i locali da utilizzare e le eventuali apparecchiature necessarie. Il mancato rispetto di tale
procedura ha per i docenti interessati rilevanza disciplinare e comporta assunzione personale di
responsabilità in merito ad eventuali danni o infortuni a persone e cose, provocati direttamente o dagli
alunni presenti.
Art. 74 Sciopero del personale docente
40
In caso di sciopero del personale docente, il funzionamento del servizio scolastico può subire
modifiche. Al fine di tutelare la sicurezza degli alunni, pertanto, la scuola pone in essere tutte le
procedure previste. In caso di sciopero, il Dirigente Scolastico si attiene alle norme vigenti in materia
per garantire tutti i servizi scolastici di base (scrutini, vigilanza). Preliminarmente invita i dipendenti a
comunicare l'adesione allo sciopero, nella consapevolezza che la comunicazione è volontaria, mentre
la dichiarazione rilasciata dal dipendente non è revocabile. Quindi, sulla base delle comunicazioni
inviate, valuta le possibili modalità di funzionamento del servizio scolastico, comunicando le stesse
alle famiglie entro 2 giorni prima dello sciopero. Il genitore o chi ne fa le veci è tenuto a controfirmare
la comunicazione che viene acquisita e conservata agli atti dell’Istituto. I genitori informati che inviano
i propri figli a scuola nel giorno dello sciopero sollevano il Dirigente Scolastico e i docenti da
responsabilità derivanti dall’impossibilità di effettuare la sorveglianza. Il giorno dello sciopero, entro
la prima ora, il dirigente scolastico può convocare il personale non scioperante in servizio quel giorno
e organizzare le attività nel rispetto del numero di ore previsto per ogni singolo docente. Nel caso di
alunni presenti, il Dirigente Scolastico provvede a prendere contatto con le famiglie, al fine di
concordare il loro rientro a casa. In ogni caso, gli alunni che non possono fare rientro a casa, sono
trattenuti nella sede scolastica per l’orario intero, utilizzando il personale docente e non docente a
disposizione per la loro sorveglianza. In caso di adesione allo sciopero da parte del Dirigente Scolastico
e dei suoi collaboratori spetta procedere alla riorganizzazione dell'orario delle lezioni all'insegnante più
anziano di età presente a scuola nella mattinata o nel pomeriggio.
Art. 75 Assemblee sindacali
Le riunioni sindacali da effettuare durante l'orario di servizio sono regolarmente autorizzate nei limiti
previsti dalle norme vigenti, su richiesta delle competenti organizzazioni sindacali e in tempo utile per
avvertire le famiglie degli alunni circa l'uscita anticipata dalla scuola. Il personale scolastico ha diritto
a partecipare durante l'orario di lavoro a 10 ore annue di assemblee sindacali. Pertanto, nei casi in cui
gli insegnanti si avvalgono di tale diritto, il Dirigente Scolastico sospende le attività didattiche nelle
sole sezioni o classi i cui docenti hanno dichiarato la loro partecipazione. Anche in tal caso i genitori
sono avvisati preventivamente con comunicazione scritta che viene acquisita e conservata agli atti
dell’Istituto e con affissione a vista di un apposito avviso.
Art. 76 Somministrazione farmaci
Per la somministrazione dei farmaci si fa riferimento al Protocollo d’intesa del 22/01/2013 stipulato tra
la regione Basilicata, le due ASL (Matera e Potenza) e l’Ufficio Scolastico Regionale.
PARTE VII - SERVIZI E STRUTTURE
Art. 77 Utilizzo locali scolastici
La scuola è la sede naturale della comunità scolastica, Alunni, docenti, personale ausiliario e genitori
hanno diritto di agibilità all’interno di ogni sede scolastica. In particolare, i genitori possono svolgere
le loro riunioni all’interno degli spazi scolastici. La richiesta dei locali scolastici deve essere presentata
all’Ufficio di Segreteria almeno 5 giorni prima della data prevista per la riunione. La richiesta deve
contenere la data, l’ora e l’ordine del giorno della riunione. Per le riunioni di classe la richiesta deve
essere firmata da almeno 1 rappresentante di sezione e classe o da 1/5 dei genitori della sezione e classe.
Per le riunioni del Comitato Genitori e le sue Commissioni la richiesta deve essere firmata dal
41
Presidente del Comitato Genitori. Il responsabile della riunione si fa carico di lasciare i locali in ordine
e di far rispettare il divieto di fumo. Durante le riunioni dei genitori è garantita la presenza di almeno 1
collaboratore scolastico, con il compito dell’apertura e della chiusura della scuola. La scuola è aperta
alle attività di educazione permanente e ricorrente. Il Consiglio di Istituto opera attivamente affinché
la scuola diventi uno dei poli culturali della comunità circostante. L’eventuale concessione temporanea
di locali e di attrezzature deve essere autorizzata dal Consiglio di Istituto.
Art. 78 Servizio mensa
Il tempo dedicato alla mensa è parte integrante del percorso formativo. L'ente gestore del servizio è
tenuto a considerare le particolari diete osservate dai bambini per motivi di salute o per ragioni
religiose. I genitori possono trasmettere le loro richieste in tal senso direttamente ai docenti. Il servizio
mensa può occasionalmente essere sospeso per esigenze didattiche su richiesta scritta dei docenti.
Art. 79 Aule, uffici
Ad ogni classe è assegnata un’aula per le attività didattiche ordinarie. Le aule speciali vengono
utilizzate prioritariamente dai docenti per le attività a cui sono destinate. Inoltre, vengono utilizzate per
attività di sostegno, studio, ricerca, concordandone le modalità con i docenti responsabili. In caso di
necessità, per l’impiego di determinate aule da parte di più classi o gruppi di alunni sono definiti
dall’Ufficio di Segreteria, di intesa con i docenti, delle turnazioni. Gli uffici sono destinati all’Ufficio
di Segreteria e Dirigenza. Gli archivi ospitano la documentazione da conservare presso l’Istituto.
Art. 80 Aule speciali (laboratori)
Per ogni sede scolastica annualmente il Dirigente Scolastico individua un docente responsabile di ogni
aula speciale o laboratorio, a cui affida la responsabilità e la cura delle attrezzature e dei sussidi didattici
ivi contenuti. Ad ogni docente responsabile è consegnata in duplice copia l’elenco descrittivo delle
attrezzature e dei sussidi didattici presenti nell’aula speciale o laboratorio affidatogli. Tali elenchi sono
sottoscritti dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e dal docente responsabile di ogni aula
speciale o laboratorio. Egli risponde della custodia di tali attrezzature e sussidi, da conservare in armadi
o in appositi locali chiusi a chiave. In base alle attività educativo- didattiche programmate, annualmente
ogni docente comunica il giorno della settimana e l’ora di inizio e fine della lezione prevista nelle aule
speciali o laboratori. L’orario interno predisposto è rispettato da ogni docente. L’impiego delle aule
speciali o laboratori in momenti diversi da quelli previsti dall’orario interno è autorizzato
esclusivamente dal Dirigente Scolastico. Qualora la richiesta di impiego di ogni aula speciale sia
effettuato da docenti di più discipline, l’orario interno è predisposto secondo turnazioni. Ogni volta che
il docente effettua una lezione in un’aula speciale o laboratorio, secondo l’orario interno prestabilito,
firma un apposito registro, ivi depositato, indicando il giorno e l’ora di inizio e fine della lezione. E’
cura del docente responsabile sovrintendere al corretto impiego dell’aula speciale o laboratorio,
facendo rispettare l’orario interno, verificando la stato di funzionamento delle attrezzature e dei sussidi
didattici, suggerendo eventuali nuovi acquisti, segnalando tempestivamente all’Ufficio di Segreteria
possibili anomalie di funzionamento. Al termine dell’anno scolastico, previa attenta ricognizione a cura
del docente responsabile di ogni aula speciale o laboratorio e del Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi, ogni aula speciale o laboratorio, con le attrezzature e i sussidi didattici ivi presenti, è
riconsegnata all’Ufficio di Segreteria, con eventuali annotazioni sullo loro stato di conservazione e
funzionamento. Ogni insegnante fa riferimento al docente responsabile in ordine alle competenze
assegnategli.
42
Art. 81 Conservazione e custodia delle dotazioni
Periodicamente il Dirigente Scolastico compila e aggiorna l’inventario di tutti gli arredi, di tutte le
attrezzature e di tutti i sussidi didattici esistenti nelle diverse sedi dell’Istituto. Per ogni sede scolastica
annualmente il Dirigente Scolastico individua un docente responsabile della custodia delle attrezzature
e dei sussidi didattici non appartenenti ad aule speciali o laboratori, a cui ne affida la responsabilità e
la cura. Ad ogni docente responsabile è consegnata in duplice copia l’elenco descrittivo di tali
attrezzature e sussidi. Siffatti elenchi sono sottoscritti dal Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi e dal docente responsabile che risponde della custodia delle attrezzature e dei sussidi
didattici affidatigli, da conservare in armadi o in appositi locali chiusi a chiave. Il docente responsabile
provvede alle operazioni di prestito e riconsegna delle attrezzature e dei sussidi didattici, su richiesta
dei docenti, su apposito registro in suo possesso. Tale servizio è offerto nel giorno e nelle ore indicate
dal docente responsabile, previa informazione scritta a tutti i docenti. Al termine dell’anno scolastico,
previa attenta ricognizione a cura del docente responsabile e del Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi, le attrezzature i sussidi didattici sono riconsegnati all’Ufficio di Segreteria, con
eventuali annotazioni sullo loro stato di conservazione e funzionamento e su eventuali mancate
riconsegne. Al fine di consentire un impiego diffuso di attrezzature e sussidi didattici presenti in
quantità unitaria ovvero in esemplare unico, i docenti richiedenti devono formulare apposita richiesta
al docente responsabile almeno tre giorni prima rispetto alla data di utilizzo, disponendo del sussidio
per il tempo strettamente necessario ed attendendo una sua tempestiva restituzione. Ogni insegnante fa
riferimento al docente responsabile in ordine alle competenze assegnategli. Ogni docente e ogni alunno
risponde personalmente della propria postazione di lavoro, (cattedra, banco, computer con periferiche,
tavolo da disegno, etc.). Qualora non sia possibile determinare la responsabilità personale di un
danneggiamento, la medesima in solido è attribuita a chi occupa la postazione danneggiata o all’intera
classe. Il danno arrecato alle strutture, alle attrezzature, alle apparecchiature, agli arredi, ai sussidi
didattici dell’Istituto va sempre rifuso secondo una delle seguenti procedure:
j) ripristino della loro completa funzionalità o sostituzione con articoli identici o superiori per marca e
modello direttamente a spese dei responsabili;
k) versamento sul conto corrente postale dell’Istituto, a fronte di regolare fattura, delle spese anticipate
dall’Istituto stesso. Va altresì rifuso ogni eventuale danno arrecato a terzi per incuria e non a causa delle
ordinarie attività didattiche.
Art. 82 Laboratorio multimediale
In ogni sede scolastica l'accesso all'aula multimediale è consentito esclusivamente alle classi. Non è
consentito l’accesso ad altri. Le classi sono sempre accompagnate dal docente in servizio. Non è
consentito l’accesso a classi o gruppi di alunni in assenza del docente. L'uso delle attrezzature presenti
in ogni aula multimediale è consentito esclusivamente per scopi didattici. Il docente che si avvale
dell’aula multimediale assicura una stretta vigilanza degli alunni nell’impiego corretto delle
attrezzature, nel rispetto delle norme di sicurezza. Inoltre, conduce personalmente l’eventuale ricerca
nel web, alla presenza degli alunni, evitando che questi effettuino navigazioni incontrollate. Il
tracciamento dell’avvenuta esplorazione on line è verificato mensilmente dall’Ufficio di Segreteria. Il
docente risponde personalmente della congruità formativa dei siti visitati. In base alle attività
educativo-didattiche programmate, annualmente ogni docente comunica il giorno della settimana e
l’ora di inizio e fine della lezione prevista nell’aula multimediale. L’orario interno predisposto è
rispettato da ogni docente. L’impiego dell’aula multimediale in momenti diversi da quelli previsti
43
dall’orario interno è autorizzato esclusivamente dal Dirigente Scolastico. Qualora la richiesta di
impiego di ogni aula multimediale sia effettuato da docenti di più discipline, oltre Matematica e
Tecnologia, l’orario interno è predisposto secondo turnazioni, fermo restando la possibilità per ogni
classe di accedere almeno un’ora a settimana per ognuna delle discipline sopra citate. Ogni volta che il
docente effettua una lezione nell’aula multimediale secondo l’orario interno prestabilito firma un
apposito registro, ivi depositato, indicando il giorno e l’ora di inizio e fine della lezione. All’inizio di
ogni anno scolastico l’Ufficio di Segreteria provvede ad assegnare ad ogni alunno o coppia di alunni le
postazioni multimediali numerate presenti in ogni aula multimediale, di cui l’alunno o la coppia di
alunni diventa responsabile. Gli elenchi contenenti per ogni classe il nominativo dell’alunno o della
coppia di alunni e la postazione multimediale numerata corrispondente sono affissi nell’aula
multimediale di riferimento. Ogni docente è tenuto a rispettarlo e a farlo rispettare. In caso di danno al
patrimonio, l’alunno o la coppia di alunni provvede al risarcimento del danno. Annualmente il Dirigente
Scolastico individua un docente responsabile per ogni aula multimediale fra coloro che prestano
servizio nella sede scolastica, possibilmente di Tecnologia o Matematica. E’ cura del docente
responsabile coordinare il corretto impiego dell’aula multimediale, facendo rispettare l’orario interno,
verificando la stato di funzionamento delle attrezzature, suggerendo eventuali nuovi acquisti, in
particolare software, segnalando tempestivamente all’Ufficio di Segreteria possibili anomalie di
funzionamento. Al termine dell’anno scolastico è condotta un’attenta ricognizione a cura del docente
responsabile di ogni aula multimediale e dell’Ufficio di Segreteria, con eventuali annotazioni sul suo
stato di conservazione e funzionamento. In caso di danno alle postazioni multimediali, causato da un
non corretto impiego delle medesime, è possibile la riparazione o la sostituzione solo in base alla
disponibilità economica dell’Istituto. Ogni insegnante fa riferimento al docente responsabile in ordine
alle competenze assegnategli.
Art. 83 Spazi interni ed esterni
Tutte le sezioni o classi possono utilizzare per fini didattici o ricreativi gli spazi comuni interni ed
esterni nel rispetto delle norme di sicurezza, purché ciò non costituisca motivo di disturbo al lavoro
altrui.
Art. 85 Biblioteca docenti
L’elenco dei libri che costituiscono la dotazione della biblioteca dei docenti è affisso all’albo della sede
scolastica in cui questa è ubicata. La biblioteca dei docenti è arricchita annualmente sulla base delle
proposte avanzate da docenti e organi collegiali, in base alla disponibilità economica. L’Ufficio di
Segreteria si occupa della conservazione dei libri in armadi chiusi a chiave e cura l’aggiornamento della
dotazione libraria, unitamente alla distribuzione e al ritiro dei libri, su richiesta scritta dei docenti, su
apposito registro, conservato presso il medesimo Ufficio. Al termine dell’anno scolastico l’Ufficio di
Segreteria effettua una ricognizione sullo stato di conservazione dei libri e su eventuali mancate
riconsegne. Al fine di consentire una consultazione diffusa, i docenti dispongono per 30 giorni del libro
preso in prestito. A conclusione dei 30 giorni sono tenuti a restituirlo. Tali disposizioni sono richiamate
dall’Ufficio di Segreteria ai docenti in occasione di ogni prestito I docenti sono tenuti a risarcire i libri
consegnati eventualmente smarriti con l'acquisto di un testo identico.
Art. 84 Biblioteca alunni
L’elenco dei libri che costituiscono la dotazione della biblioteca degli alunni è affisso all’albo di ogni
sede scolastica. La biblioteca degli alunni è arricchita annualmente sulla base delle proposte avanzate
44
da alunni, docenti e organi collegiali, in base alla disponibilità economica. L’Ufficio di Segreteria cura
l’aggiornamento della dotazione libraria di ogni sede scolastica, caricando ogni testo con dati
identificativi su apposito registro, conservato presso ogni sede scolastica in cui è ubicata la biblioteca.
Annualmente il Dirigente Scolastico individua un docente responsabile per ogni sede scolastica, a cui
consegnata in duplice copia l’elenco dei libri disponibili. Tali elenchi sono sottoscritti dal Direttore dei
Servizi Generali e Amministrativi e dal docente responsabile. Il docente responsabile cura la
conservazione dei libri in armadi chiusi a chiave e provvede alla distribuzione e al ritiro dei libri, su
richiesta degli alunni, su apposito registro. Tale servizio è offerto una volta al mese nel giorno e nelle
ore indicate dal docente responsabile, previa informazione scritta a tutti i docenti e a tutti gli alunni. Al
termine dell’anno scolastico, previa attenta ricognizione a cura del docente responsabile e del Direttore
dei Servizi Generali e Amministrativi, gli elenchi sono riconsegnati all’Ufficio di Segreteria, con
eventuali annotazioni sullo stato di conservazione dei libri e su eventuali mancate riconsegne. Al fine
di consentire una consultazione diffusa, gli alunni dispongono per 15 giorni del libro preso in prestito.
A conclusione dei 15 giorni sono tenuti a restituirlo. Tali disposizioni sono richiamate dal docente
responsabile agli alunni in occasione di ogni prestito. Gli alunni sono tenuti a risarcire i libri consegnati
eventualmente smarriti con l'acquisto di un identico testo.
Art. 85 Sala professori
Presso ogni sede scolastica è disponibile una sala professori, munita di almeno 1 postazione
informatica. Qualora necessario, per gli adempimenti programmatori e valutativi connessi alla propria
attività, i docenti possono utilizzare tale attrezzatura. E’loro esclusa la possibilità di utilizzare altre
attrezzature informatiche e multimediali presenti in altre aule o uffici della sede scolastica. In caso di
danno alla postazione informatica, causato da un non corretto impiego, è possibile la riparazione o la
sostituzione solo in base alla disponibilità economica dell’Istituto.
Art. 86 Palestra
Per ogni sede scolastica annualmente è definito l’impiego della palestra in base al numero delle classi
presenti e delle particolari attività progettuali previste dal Piano dell'Offerta Formativa. All’inizio
dell’anno scolastico l’Ufficio di Segreteria provvede ad elaborare un orario interno settimanale, nel
rispetto delle esigenze di tutte le classi. Per ogni sede scolastica annualmente il Direttore dei Servizi
Generali e Amministrativi individua un collaboratore scolastico responsabile della conservazione delle
attrezzature sportive non strutturalmente fissate, a cui ne affida la responsabilità e la cura. Ad ogni
collaboratore scolastico responsabile è consegnata in duplice copia l’elenco descrittivo di tali
attrezzature. Siffatti elenchi sono sottoscritti dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e dal
collaboratore scolastico responsabile che risponde della custodia delle attrezzature affidatigli, da
conservare in armadi o in appositi locali chiusi a chiave. Il collaboratore scolastico responsabile
provvede alle operazioni di prestito e riconsegna delle attrezzature su richiesta dei docenti di Scienze
Motorie. Al termine dell’anno scolastico, previa attenta ricognizione a cura del collaboratore scolastico
responsabile e del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, gli attrezzi sono riconsegnati
all’Ufficio di Segreteria, con eventuali annotazioni sul loro stato di conservazione e funzionamento. Il
Consiglio d'Istituto ha facoltà di deliberare, mediante stipula di apposita convenzione fra l’Istituto e
l’ente proprietario, che venga concesso in uso la palestra di ogni sede scolastica ad organismi non aventi
scopi di lucro, secondo quanto previsto dal Protocollo d'Intesa n. 23414/95 fra il MPI e CONI, sempre
che ciò non costituisca impedimento allo svolgimento di attività sportive scolastiche già programmate,
precisando programma, orario di utilizzo (inizio e fine), modalità di pulizia, procedure di apertura e
45
chiusura della sede scolastica. L’autorizzazione è concessa dal Consiglio di Istituto nel rispetto delle
seguenti condizioni: a) l’organismo richiedente deve indicare il nominativo di un responsabile; b) le
attività sportive devono svolgersi in orario extrascolastico; b) deve essere garantita la pulizia della
palestra dopo l’utilizzo (bagni e spogliatoi compresi); c) devono essere rispettate le procedure di
apertura e chiusura della sede scolastica; d) il responsabile indicato deve vietare l’accesso agli spazi
non indicati nel provvedimento di concessione; e) il responsabile indicato deve avere cura delle
attrezzature sportive presenti; f) il responsabile indicato deve vigilare affinché non siano usati
attrezzature, apparecchiature, sussidi e altro materiale dell’Istituto; g) gli eventuali danni recati alle
strutture o alle attrezzature devono essere rimborsati. In qualsiasi momento il Dirigente Scolastico può
disporre modifiche dell’orario e del calendario concordati, qualora l’attività scolastica risulti disturbata.
Il mancato rispetto anche di una sola delle condizioni sopra esposte comporta la revoca
dell’autorizzazione. Il Dirigente Scolastico è autorizzato a dare parere favorevole all’uso della palestra,
nel rispetto di quanto previsto nel presente articolo e dalla normativa vigente, qualora il Consiglio di
Istituto non sia in grado di rispondere in tempo utile con apposita delibera, previa successiva ratifica.
Art. 87 Festeggiamenti
In occasione di ricorrenze personali degli alunni, è possibile esclusivamente in aula ed esclusivamente
al momento dell’intervallo, non oltre la sua durata, svolgere brevi momenti celebrativi di classe, sotto
la stretta vigilanza dei docenti in servizio, senza sporcare i locali e senza arrecare danno alle persone,
alle strutture, alle attrezzature, alle apparecchiature, agli arredi, ai sussidi didattici. Per il tramite dei
docenti, i genitori sono invitati ad evitare sprechi, limitandosi al valore simbolico dell’evento, e a non
alterare il corretto svolgimento della giornata scolastica. Ogni altro genere di celebrazione è autorizzato
esclusivamente dal Dirigente Scolastico.
Art. 88 Calendario scolastico
Per la definizione del calendario scolastico il Consiglio di Istituto si attiene ai seguenti criteri:
f) uniformità tra i tre ordini di scuola;
g) uniformità a livello territoriale;
h) attuazione del maggior numero possibile di giorni di lezione;
i) riduzione al minimo del disagio dei genitori lavoratori.
Art. 89 Orario delle attività delle attività scolastiche
Relativamente all’articolazione del tempo scuola di ogni grado scolastico in ogni plesso e ai relativi
orari di funzionamento, è adottata la seguente organizzazione:
46
SALANDRA
Grado Numero
sezioni/classi
Monte ore settimanale e orario funzionamento
Scuola
Infanzia
QUATTRO 40 ORE SETT. (dal Lun. al Ven.) 8.30/16.30 con mensa
Scuola
Primaria
SEI
Classe I sez. A 40 ORE SETT. (tempo pieno)
dal Lun. al Ven. 8.25/16.25 con mensa
Classe II sez. A
Classe III sez. A
Classe IV sez. A
Classe V sez. A
Classe V sez. B
27 ORE SETT. (tempo normale)
Lun/Merc/Sab 8.25-12.25
Mart/Giov/Ven 8.25-13.25
Scuola
Secondaria
I grado
QUATTRO
Classe I sez. A 36 ORE SETT. (tempo prolung.)
Lun/Merc/Ven/Sab 8.30/13.30
Mart/Gio 8.30/16.30 con mensa
Classe II sez. A
Classe II sez. B
Classe III sez. A
30 ORE SETT. (tempo normale)
Dal Lunedì al Sabato 8.30-13.30
SAN MAURO FORTE
Grado Numero
sezioni/classi
Monte ore settimanale e orario
funzionamento
Scuola
Infanzia
UNA 40 ORE SETT. dal Lun. al Ven.
8.30/16.30 con mensa
Scuola
Primaria
TRE Classe I sez. A
Pluriclasse II-III sez A
Pluriclasse IV-V sez A
40 ORE SETT. (tempo pieno)
Lun/Mar/Gio/Ven 8.30-16.30 con mensa
Mer/Sabato 8.30-12.30
Scuola
Secondaria
I grado
DUE Classe I sez. A
Pluriclasse II-III sez. A
36 ORE SETT. (tempo prolungato)
Lun/Mer/Ven/Sab 8.30-13.30
Mar/Gio 8.30/16.30 con mensa
47
CALCIANO
Grado Numero sezioni/classi Monte ore settimanale e orario
funzionamento
Scuola
Infanzia
UNA 40 ORE SETT.
dal Lun. al Ven. 8.30/16.30 con mensa
Scuola
Primaria
DUE pluriclasse I-II-III sez. A
pluriclasse IV-V sez. A
27 ORE SETT. (tempo normale)
Lun/Mer/Gio/Ven 8.30-13.30
Mart. 8.30-16.30
Scuola
Secondaria
I grado
UNA pluriclasse I-II sez. A
36 ORE SETT. (tempo prolungato)
Lun/Mer/Ven/Sab 8.30-13.30
Mar/Gio 8.30/16.30 con mensa
Art. 90 Adozione dei libri di testo
La scelta e l’adozione dei libri di testo sono coerenti con il Piano dell’Offerta Formativa e sono attuate
secondo criteri di trasparenza e tempestività. All’adozione dei libri di testo si perviene attraverso un
procedimento amministrativo costituito da atti formali, alcuni di natura propositiva e/o consultiva
(iniziativa del singolo insegnante; proposte dei Consigli di interclasse e Classe), altri di tipo decisionale
(delibera del Collegio dei Docenti). Gli atti del procedimento sono suscettibili di accesso da parte di
chiunque vi abbia interesse, ai sensi della Legge n. 241/90. La Legge n. 448/98 ha emanato le norme
per la compilazione di criteri per la determinazione del prezzo massimo della dotazione libraria
necessaria per ogni anno, da assumere quale limite, all’interno del quale, a partire dall’anno scolastico
2000/2001, i docenti devono operare le loro scelte. Il Consiglio di Istituto annualmente verifica il
rispetto del tetto di spesa per i libri di testo. Il Consiglio di Istituto presta particolare attenzione
all’eventuale presenza di pubblicità ingannevole, da intendere quale messaggio suscettibile di
raggiungere bambini e adolescenti in grado di che minacciare, anche indirettamente, la loro sicurezza,
abusando della loro naturale credulità o mancanza di esperienza.
Art. 91 Uscite nel centro urbano
Le uscite dalla sede scolastica a piedi per effettuare esplorazioni o ricerche d’ambiente nel centro
urbano durante l’orario scolastico sono effettuate previa segnalazione al Dirigente Scolastico. E’
obbligo dei docenti valutare se sussistono difficoltà o pericoli e formulare eventuali proposte per
migliorare le condizioni organizzative e la vigilanza della classe durante l’uscita. Se valutato
opportuno, su richiesta scritta del docente, è fornito il supporto di collaboratori scolastici,
compatibilmente con le esigenze di servizio. Annualmente, entro il 15 ottobre, i docenti interessati sono
tenuti a formulare un piano annuale delle uscite a piedi previste sul territorio e a richiederne
l’autorizzazione cumulativa ai genitori di ogni alunno, utilizzando apposito modello, da consegnare
compilato e firmato dai genitori presso l’Ufficio di Segreteria. Il piano annuale formulato da ogni
docente corredato delle autorizzazioni dei genitori è autorizzato dal Consiglio di Istituto nella prima
riunione utile.
48
Art. 92 Iniziative educativo-didattiche proposte da terzi
Il Dirigente Scolastico diffonde tra i docenti le proposte di iniziative educativo-didattiche senza fini di
lucro rivolte alle sezioni e classi da parte degli enti locali di appartenenza, analogamente quelle che
provengono da organismi nazionali e internazionali, agenzie e organizzazioni operanti sul territorio. Le
iniziative educativo-didattiche che prevedono una spesa a carico delle famiglie sono vagliate dal
Consiglio di Istituto prima di essere divulgate. La partecipazione a tali iniziative è lasciata alla libera
scelta dei Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe nel rispetto delle disposizioni vigenti o del
Collegio dei Docenti.
Art. 93 Iniziative promosse da enti esterni
Con apposita delibera il Consiglio di Istituto autorizza la diffusione di comunicazioni provenienti da
associazioni ed enti esterni pubblici e privati. Nessuna delibera si rende, invece, necessaria in presenza
di comunicazioni relative ad iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale e dall’ASL
competente. Qualora, secondo il Dirigente Scolastico, le comunicazioni relative ad iniziative promosse
dall’Amministrazione Comunale e dall’ASL competente rivestano carattere non scolastico, è delegata
alla Giunta Esecutiva l’autorizzazione alla loro diffusione.
Art. 94 Uso dei locali scolastici da parte di terzi
Ad esclusione delle aule in cui si svolgono le attività didattiche ordinarie, i locali scolastici possono
essere concessi in uso a gruppi, enti, associazioni non aventi scopo di lucro, che organizzano attività
con finalità educative, culturali, ricreative, sportive. Il parere favorevole del Consiglio di Istituto è
subordinato al rispetto delle seguenti condizioni:
✓ le attività per cui è richiesto l’uso dei locali devono svolgersi in orario extrascolastico;
✓ deve essere garantita la pulizia dei locali utilizzati secondo modalità da concordare tra chi
organizza le medesime e l’Istituto;
✓ il responsabile dell’uso dei locali è tenuto a vietare l’accesso agli spazi non indicati nel
provvedimento di concessione e a vigilare affinché non siano usati attrezzature,
apparecchiature, sussidi e altro materiale dell’Istituto;
✓ in qualsiasi momento il Dirigente Scolastico può disporre modifiche dell’orario e del calendario
concordati, qualora l’attività scolastica risulti disturbata;
✓ gli eventuali danni recati alle strutture o alle attrezzature devono essere rimborsati.
Il Dirigente Scolastico è autorizzato a dare parere favorevole all’uso dei locali scolastici, nel rispetto
di quanto previsto nel presente articolo e dalla normativa vigente, qualora il Consiglio di Istituto non
sia in grado di rispondere in tempo utile con apposita delibera, previa successiva ratifica.
Art. 95 Assicurazione integrativa contro gli infortuni
Le necessità assicurative del personale della scuola e degli alunni sono numerose. Il Consiglio di Istituto
annualmente delibera una congrua e pertinente copertura assicurativa, stipulando apposito contratto di
assicurazione.
Art. 96 Vaccinazioni e frequenza scolastica
49
(Gazzetta Ufficiale del 5 agosto 2017 della legge 31 luglio 2017, n. 119 recante conversione in
legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73 e le disposizioni urgenti in
materia di prevenzione vaccinale; circolare MIUR prot. n. 1622 del 16.08.2017)
OBBLIGO VACCINALE
In base all’art. 1 commi 1 e 1-bis del decreto-legge n. 73 del 7 giugno 2017, convertito con
modificazioni dalla legge n. 119 del 31 luglio 20l7, per i minori di età compresa tra zero e sedici anni
e per tutti i minori stranieri non accompagnati sono obbligatorie e gratuite le vaccinazioni di seguito
indicate:
➢ anti-poliomielitica;
➢ anti-difterica;
➢ anti-tetanica;
➢ anti-epatite B;
➢ anti-pertosse;
➢ anti-Haemophilus influenzae tipo b.
➢ anti-morbillo;
➢ anti-rosolia;
➢ anti-parotite;
➢ anti-varicella.
All'obbligo si adempie secondo le indicazioni contenute nel calendario vaccinale nazionale relativo a
ciascuna coorte di nascita, reperibile sul sito istituzionale del Ministero della Salute, al link:
www.salute.gov.it/vaccini
ADEMPIMENTI GENITORI
I genitori esercenti la responsabilità genitoriale, i tutori o i soggetti affidatari dei minori fino a 16 anni,
ivi compresi i minori stranieri non accompagnati dovranno presentare a questa Istituzione Scolastica
le dichiarazioni o i documenti atti a comprovare l'adempimento degli obblighi vaccinali:
12) per le bambine e i bambini della scuola dell' INFANZIA, entro il 10 Settembre 2017 (la
non presentazione di quanto sopra non permette l’accesso a scuola)
• per gli alunni della Scuola PRIMARIA e SECONDARIA DI I GRADO, entro il 31Ottobre
2017, (la non presentazione di quanto sopra permette l’accesso a scuola, ma il Dirigente Scolastico
segnalerà la violazione all’ASL);
Entro il 10 marzo 2018 deve essere presentata la documentazione comprovante l’avvenuta
vaccinazione.
ATTESTAZIONI VACCINAZIONI Al fine di attestare l'effettuazione delle vaccinazioni, potrà essere presentata:
• dichiarazione sostituiva resa ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, (da compilare utilizzando l'Allegato 1 );
• attestazione delle vaccinazioni effettuate rilasciata dall'ASL competente;
• certificato vaccinale rilasciato dall'ASL competente;
• copia del libretto vaccinale vidimato dall'ASL;
• copia di formale richiesta di vaccinazione alla ASL territorialmente competente;
ESONERO, OMISSIONI O DIFFERIMENTO
In caso, viceversa, di esonero, omissione o differimento delle vaccinazioni, potranno essere presentati:
50
▪ attestazione del differimento o dell'omissione delle vaccinazioni per motivi di salute redatta dal
medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta del Servizio Sanitario Nazionale
▪ attestazione di avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale rilasciata dal medico di
medicina generale o dal pediatra di libera scelta del SSN o copia della notifica di malattia infettiva
rilasciata dalla azienda sanitaria locale competente ovvero verificata con analisi sierologica.
OPERATORI SCOLASTICI
Tutti gli operatori scolastici (DOCENTI E ATA) dovranno presentare, entro il 16 novembre 2017,
una dichiarazione sostitutiva resa ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, comprovante la propria
situazione vaccinale, (utilizzando il modello Allegato 2).
Si fa inoltre presente che per approfondimenti sul tema il Ministero della Salute ha pubblicato una
pagina web dedicata all'indirizzo:
http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/homeVaccinazioni.jsp
Se per ragioni organizzative dell’ASL competente i richiami previsti non possono essere eseguiti in
orario extrascolastico, nel giorno e nella fascia oraria stabilita fra l’Istituto e l’ASL, previa
comunicazione scritta alle famiglie, ogni alunno è prelevato dall’aula da uno dei genitori o da chi ne fa
le veci e accompagnato presso i locali attrezzati dell’ASL per eseguire il richiamo. A conclusione, se
valutato opportuno dal genitore, è riaccompagnato in aula. Nessun alunno è sottoposto a richiamo in
assenza di uno dei genitori.
Art. 97 Accesso all’Istituto
Durante l'orario scolastico possono accedere alla sede scolastica esclusivamente persone munite di
preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. Non è consentito alcun accesso di persone estranee
alle aule. I rappresentanti editoriali possono essere ammessi esclusivamente in sala professori per
incontrare i docenti, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. L’accesso di persone estranee per
rivolgersi all’Ufficio di Segretaria è consentito solo durante l’orario di apertura al pubblico, reso noto
mediante avvisi esposti all’albo e all’ingresso della sede scolastica. Ad ogni persona estranea il
collaboratore scolastico addetto al controllo del portone centrale di ingresso è incaricato di chiedere le
generalità e il motivo della visita. Se l’estraneo deve rivolgersi all’Ufficio di Segreteria, il collaboratore
scolastico è tenuto a verificare se è rispettato l’orario di apertura al pubblico. In caso positivo informa
il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi ed esegue l’indicazione da questi ricevuta. In caso
negativo invita la persona estranea a tornare secondo l’orario di apertura al pubblico prestabilito. A
sindaco; assessori comunali; vigili urbani; responsabili, impiegati e manutentori dell’Amministrazione
Comunale; operatori dell’ASL; carabinieri; vigili del fuoco; guardie forestali; impiegati dell’istituto
cassiere e dell’ufficio postale locali non è applicato l’orario di apertura al pubblico prestabilito. I
componenti il Consiglio d'Istituto, nell'esercizio delle loro competenze, accedono ai locali scolastici in
qualsiasi momento, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico che provvede ad accompagnarli.
51
Art. 98 divieto di fumare
PARTE VI- I DOCENTI
Ai sensi della Legge n. 584/75 e delle successive modificazioni e integrazioni, è severamente vietato
fumare in tutti i locali e gli spazi della sede scolastica. Non è consentito abbandonare il posto di lavoro,
la sezione e la classe, sottraendosi così al dovere della vigilanza degli alunni, per uscire a fumare.
All'inizio di ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico designa il responsabile dell'attuazione del
divieto per ogni sede scolastica.
Il recente DL 104/2013 amplia il divieto di fumo a scuola: il divieto di fumo nelle scuole è esteso
anche alle aree all’aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche (cortili ed eventuali giardini). Il
personale incaricato quale preposto alla sorveglianza per il rispetto della legge sul divieto di fumare è
obbligato ad accettare la designazione. Non è prevista alcuna fattispecie che consenta di esimere
dall’incarico il personale in questione. E’fatto onere alle istituzioni scolastiche di attivare – nei limiti
delle risorse umane e finanziarie disponibili – incontri con le ASL del territorio sui temi dell’educazione
alla salute e dei rischi derivanti dal fumo. Per quanto riguarda la lotta al fumo, le istituzioni scolastiche
dovranno attivare incontri degli studenti con esperti delle aziende sanitarie locali del territorio
sull’educazione alla salute e sui rischi derivanti dal fumo. Un'altra novità introdotta con il decreto
riguarda le risorse provenienti dalle multe date a chi fuma all'interno dei locali scolastici. I proventi
delle sanzioni amministrative pecuniarie previste sono destinati dal ministero dell’Istruzione alle
istituzioni che hanno contestato le violazioni, per essere successivamente utilizzati per la realizzazione
di attività formative finalizzate all’educazione alla salute.
Art. 99 Fotocopie
Per razionalizzare l'impiego delle attrezzature, risparmiando sui costi di gestione, tutte le operazioni di
fotocopiatura sono pianificate. L’uso della fotocopiatrice è riservato esclusivamente ai collaboratori
scolastici che ne sono competenti. Annualmente sono definiti dal Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi i tempi e gli orari per effettuare le fotocopie ad uso didattico, annotate per ogni docente
committente su apposito registro.
PARTE VIII - I SERVIZI AMMINISTRATIVI ED AUSILIARI
Art. 100 Rapporti con l’utenza
I rapporti con l’utenza sono tesi a favorire ogni forma di collaborazione e sono improntati alla massima
disponibilità e cortesia. Per garantire la riservatezza di dati e fatti personali, il personale amministrativo
riceve individualmente docenti, ATA, alunni, genitori, utenti, esclusivamente negli orari prestabiliti.
Negli uffici, mentre è in corso il ricevimento, non è assolutamente consentita la presenza di altre
persone, oltre l’addetto responsabile del procedimento, il Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi e il Dirigente Scolastico. La presenza negli uffici deve essere limitata al tempo
strettamente necessario. Il personale amministrativo risponde della mancata applicazione di tali
disposizioni.
Art. 101 Apertura al pubblico
Durante i periodi di attività didattica ordinaria, salvo particolari esigenze di servizio, è garantita
l’apertura al pubblico in orario antimeridiano per almeno 1 ora tutti i giorni lavorativi. In aggiunta, può
52
essere prevista l’apertura al pubblico anche in orario pomeridiano. Durante i periodi di sospensione
delle attività didattiche (festività natalizie, pasquali, periodo estivo), l’apertura è garantita in orario
antimeridiano per almeno 3 giorni a settimana, per almeno 1 ora. L’orario di apertura al pubblico è reso
noto mediante avvisi esposti all’albo e all’ingresso della sede scolastica e degli uffici.
Art. 102 Tempi di erogazione dei servizi amministrativi
Per il rilascio dei documenti (copie conformi, certificati di iscrizione e frequenza degli alunni, certificati
di servizio, dichiarazioni varie) non è richiesta la forma scritta, essendo sufficiente quella verbale,
prodotta anche per via telefonica o per fax. I certificati di servizio sono rilasciati entro 3 giorni
successivi e lavorativi. I certificati di iscrizione e frequenza degli alunni, anche con voti, vengono
rilasciati entro 3 giorni successivi e lavorativi. I certificati di diploma vengono rilasciati entro 1 giorno
successivo e lavorativo. Le copie conformi ai documenti che sono agli atti dell’Istituto vengono
rilasciati entro 2 giorni successivi e lavorativi. Il rilascio dei documenti sopra indicati è effettuato
nell’orario di apertura degli uffici al pubblico.
Art. 103 Informazioni all’utenza
L’utente ha diritto di accesso alle informazioni che riguardano la propria persona e che sono agli atti
dell’Istituto, secondo le modalità previste dalla Legge n. 241/90. La piena informazione all’utenza è,
inoltre, garantita attraverso l’affissione all’albo dell’Istituto dei seguenti atti:
organizzazione dei servizi amministrativi e generali dell’Istituto;
orario dei servizi dei docenti, compreso l’orario di ricevimento genitori;
orario del personale ATA;
organigramma degli uffici;
organigramma degli organi collegiali;
organici del personale docente e del personale ATA;
delibere del Consiglio di Istituto.
Possono essere previste, oltre alla bacheca sindacale in tutte le sedi scolastiche, la bacheca degli alunni
e dei genitori. Gli operatori che rispondono al telefono dichiarano all’utente il proprio nome e la propria
qualifica.
Art. 104 Autocertificazione, dichiarazioni sostitutive, verifiche
L’utente nel produrre all’Istituto le istanze che devono comprovare stati, fatti o qualità personali può
presentare dichiarazione temporaneamente sostitutiva, ai sensi dell’art. 3 della Legge n. 15/68 e del
DPR n. 130/94. Le dichiarazioni sostitutive presentate ai sensi degli artt. 2 e 4 e ai sensi dell’art. 3 della
Legge n. 15/68 sono sottoscritte dall’interessato in presenza del Dirigente Scolastico o del Direttore dei
Servizi Generali e Amministrativi o alla presenza dei rispettivi vicari, avvalendosi delle agevolazioni
previste dalla Legge 127/97. Le dichiarazioni di cui sopra sono oggetto di verifica a campione, secondo
le modalità previste. Nel periodo giugno/agosto si procede negli uffici, alla presenza del Direttore dei
Servizi Generali e Amministrativi, del Dirigente Scolastico e di un assistente amministrativo,
all’estrazione di 3 lettere dell’alfabeto. Le prime 2 dichiarazioni sostitutive e/o autocertificazioni
presentate dall’inizio dell’anno in corso dagli utenti, il cui cognome cominci con una delle lettere
sorteggiate, sono oggetto di verifica nei modi previsti dalla normativa vigente, entro il termine
dell’anno in corso.
53
Art. 105 Collaboratori scolastici
I collaboratori scolastici collaborano con i docenti alla vigilanza degli alunni nell'ambito della sede
scolastica e, quando è possibile, in caso di uscita all'esterno per motivi didattici. In particolare, vigilano
sugli alunni nei casi di momentanea ed eccezionale assenza dei docenti e nel corso degli spostamenti
degli alunni dall’aula ad altre aule speciali, laboratori, palestra, nonché durante l’intervallo. Vigilano
altresì gli alunni che attendono nel cortile esterno antistante il portone di ingresso principale,
esclusivamente in caso di pioggia nell’atrio centrale, il suono della campanella che suona 5 minuti
prima dell'inizio delle lezioni. Particolare cura dedicano all'assidua vigilanza degli ingressi,
controllando l’accesso e la permanenza di genitori e persone estranee. Collaborano con tutti gli organi
collegiali per la preparazione delle riunioni, dei corsi di aggiornamento e di tutte le attività scolastiche.
Collaborano con l’Ufficio di Segreteria e con il Dirigente Scolastico. Al fine di garantire tutte le attività
programmate, l'organizzazione del lavoro è adattata al calendario scolastico e agli orari di lezione di
ogni sede scolastica. L'orario di servizio è funzionale all'apertura e alla chiusura della scuola. E’ loro
consentito l’uso del telefono della sede scolastica esclusivamente per situazioni di estrema urgenza.
Sono tenuti a non allontanarsi dal piano o settore assegnato, senza autorizzazione del Direttore dei
Servizi Generali e Amministrativi. Qualora costretti ad allontanarsi per bisogni personali, comunicano
al proprio collega il temporaneo allontanamento e tornano al proprio piano o settore rapidamente. In
ogni sede scolastica è affisso il Codice di disciplina previsto dal CCNL vigente. I collaboratori
scolastici sono tenuti a rispettare e far rispettare in modo sistematico le misure di sicurezza e segnalare
al Dirigente Scolastico e al RSPP ogni possibile fonte di rischio. Eseguono ogni ordine di servizio
ricevuto così come previsto. L’attività di tutto il personale ATA è disciplinata annualmente dal Piano
delle Attività, con apposito regolamento, predisposto dal Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi.
PARTE IX - VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Art. 106 Finalità
La CM n. 291/92 e successive identificano quattro fondamentali tipologie di attività:
27. visite guidate, da effettuarsi nell’arco di una sola giornata, presso musei, gallerie, monumenti,
scavi di antichità, località di interesse storico- artistico, parchi naturali, mostre, etc.;
28. viaggi di integrazione culturale, con finalità essenzialmente cognitive riguardo ad aspetti
paesaggistici, monumentali, culturali, folcloristici ovvero di partecipazione a manifestazioni o
concorsi;
29. viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo, per l’acquisizione di esperienze tecnico-
scientifiche di interesse per il settore di istruzione coinvolto;
30. viaggi connessi ad attività sportive, per lo svolgimento di specialità sportive tipiche.
Tali attività sono assimilate a vere e proprie esercitazioni didattiche e sono da considerarsi parte
integrante delle lezioni. Devono essere, pertanto, attuate non come iniziative occasionali o con finalità
generiche o di semplice evasione, bensì secondo una preventiva e adeguata programmazione educativo-
didattica e culturale, predisposta fin dall’inizio di ogni anno scolastico, per favorire il reale
perseguimento degli obiettivi formativi attesi. Per lo svolgimento di tali attività, costituiscono principi
generali la validità e la rispondenza della proposta; la cura dell’organizzazione; l’esistenza delle risorse
necessarie; la copertura finanziaria e l’onerosità della proposta, in modo da garantire la partecipazione
a tutti. Annualmente in sede di programmazione il Consiglio di Istituto fornisce i criteri di
54
organizzazione e il Collegio dei Docenti le modalità di attuazione. Le proposte sono formulate dai
Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe e contengono in linea di massima scopi (esplicitando le
connessioni tra lavoro scolastico e uscita), tipologia, destinatari, itinerario, mezzo di trasporto, data,
durata, destinazione, programma dettagliato, docente responsabile, docenti accompagnatori, attività
alternative. Il piano annuale delle uscite è inserito nel Piano dell’Offerta Formativa, approvato dal
Collegio dei Docenti e autorizzato dal Consiglio di Istituto con apposita delibera. Il Consiglio di Istituto
delega il Dirigente Scolastico, previa approvazione del piano annuale delle uscite, ad autorizzare il
programma dettagliato di ogni singola uscita nel rispetto della normativa vigente e dei criteri stabiliti.
Il Consiglio di Istituto delega anche il Dirigente Scolastico ad autorizzare eventuali variazioni di date
e destinazioni al piano annuale delle uscite già approvato, motivate da esigenze di carattere
organizzativo, unitamente ad ulteriori uscite che si dovessero rendere necessarie per la partecipazione
a manifestazioni di rilevanza didattica, organizzate in data successiva alla delibera di riferimento.
Relativamente alle visite guidate, da effettuarsi nell’arco di una sola giornata, costituisce criterio
inderogabile la partecipazione di tutti gli alunni, compreso quelli diversabili, salvo gravi e comprovati
impedimenti, adeguatamente giustificati dalle famiglie. Relativamente ai viaggi di istruzione
costituisce criterio inderogabile la partecipazione pressoché totale degli alunni. In ogni caso il viaggio
di istruzione, ad eccezione di quelli connessi ad attività sportive, può essere effettuato esclusivamente
se è assicurata la partecipazione di almeno il 50% degli alunni di ogni classe. Sia per le visite guidate
sia per i viaggi di istruzione i docenti possono abbinare le classi in senso verticale e orizzontale, al fine
di contenere i costi del trasporto che sono sempre e interamente a carico degli alunni. Gli alunni che
non partecipano all’uscite sono tenuti a frequentare lezioni di recupero, approfondimento o attività
alternative previste dal Consiglio di Intersezione, Interclasse e Classe. Apertura al viaggio d’istruzione
previsto per le classi terze anche alle classi seconde e prime.
Art. 107 Docenti referenti
Sono individuati 2 referenti per le visite guidate e i viaggi di istruzione, 1 per la Scuola dell’Infanzia e
per la Scuola Primaria e 1 per la Scuola Secondaria I grado. Ogni docente referente per ogni uscita cura
i raccordi con i riferimenti considerati utili alla buona riuscita dell’iniziativa (pro-loco, musei,
ristoranti, etc.). Almeno 30 giorni prima dell’effettuazione di ogni uscita provvede a distribuire agli
alunni i modelli di autorizzazione, con indicato il programma dettagliato dell’uscita; provvede a
raccogliere le autorizzazioni firmate dai genitori da conservare agli atti dell’Istituto; compila gli elenchi
degli alunni partecipanti e non. Ogni docente referente per ogni uscita coordina il versamento delle
quote degli alunni, cumulativamente per ogni classe, sul conto corrente bancario dell’Istituto ad opera
di un genitore. Tale adempimento è completato almeno 7 giorni prima della data di effettuazione
dell’uscita.
Art. 108 Programmazione
Entro il 30 novembre le visite guidate e i viaggi di istruzione sono programmate e deliberate dai
Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe. Per ogni uscita i Consigli di Intersezione, Interclasse e
Classe elaborano una proposta contenente scopi (esplicitando le connessioni con l’attività educativo-
didattica), tipologia, destinatari, itinerario, mezzo di trasporto, data, durata, destinazione, programma
dettagliato, docente responsabile dell’uscita, docenti accompagnatori, attività alternative per gli alunni
non partecipanti. Ad ogni proposta è allegata la dichiarazione di impegno dei docenti accompagnatori.
I docenti responsabili consegnano la proposta di ogni uscita al docente referente che predispone il piano
annuale complessivo delle uscite da inoltrare al Dirigente Scolastico per sottoporlo ad approvazione
55
del Collegio dei Docenti e a delibera di autorizzazione del Consiglio di Istituto entro il 15 dicembre.
L’intero piano annuale delle uscite è approvato dal Consiglio di Istituto entro e non oltre il 15 febbraio.
Approvato dal Collegio dei Docenti e autorizzato dal Consiglio di Istituto, l’intero piano annuale delle
uscite è trasmesso all’Ufficio di Segreteria, al fine di avviare per tempo le procedure di richiesta dei
preventivi.
Art. 109 Docenti responsabili e docenti accompagnatori
Per ogni uscita è individuato un docente responsabile della medesima, unitamente a docenti
accompagnatori. Questi ultimi sono previsti in rapporto di 1 docente ogni 15 alunni partecipanti e in
aggiunta 1 docente per ogni alunno diversabile partecipante. Per le uscite che prevedono pernottamenti
il rapporto può essere anche di 1 docente ogni 12 alunni partecipanti. Nella Scuola dell’Infanzia e nella
Scuola Primaria i docenti accompagnatori sono rispettivamente i docenti di sezione e i docenti di classe.
Nella Scuola Secondaria I grado i docenti accompagnatori sono individuati fra i docenti appartenenti
alle classi degli alunni che partecipano all’uscita e che hanno dichiarato formalmente la loro
disponibilità. In occasione di uscite di natura sportiva gli accompagnatori sono sempre docenti di
educazione fisica, con l’eventuale integrazione di altri docenti di classe. I docenti responsabili e i
docenti accompagnatori sono designati del Dirigente Scolastico con incarico formale, in cui sono altresì
esplicitati i nominativi degli alunni in affidamento per tutta la durata dell’uscita. L’incarico di docente
accompagnatore costituisce prestazione di servizio con indennità di missione secondo la normativa
vigente. Entro 7 giorni dal termine dell’uscita il docente responsabile dell’uscita consegna all’Ufficio
di Segreteria la relazione finale su modulo prestampato e le tabelle di missione, debitamente compilate
e sottoscritte dai docenti accompagnatori, relative all’indennità di missione. La partecipazione dei
collaboratori scolastici alle uscite della Scuola dell’Infanzia, finalizzata a garantire un supporto
adeguato ai docenti nella vigilanza degli alunni, è richiesta per iscritto dal Consiglio di Intersezione ed
è autorizzata dal Dirigente Scolastico, sentito il parere del Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi. A tutte le uscite può partecipare il Dirigente Scolastico e/o 1 unità dell’Ufficio di
Segreteria, per la cura della parte amministrativa. In caso di partecipazione, i collaboratori scolastici e
le unità amministrative fruiscono di riposo compensativo per le ore prestate in eccedenza rispetto
all’orario di servizio. Per il viaggio di istruzione, le gratuità concesse dall’agenzia aggiudicataria sono
assegnate e ripartite fra i docenti accompagnatori che anticipano la quota relativa a viaggio e alloggio,
determinata al netto delle gratuità. La stessa è rimborsata al rientro, a carico del fondo dell’istituzione
scolastica, in aggiunta all’indennità di missione e alle ulteriori spese sostenute rimborsabili. Per la
Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria ad ogni uscita può partecipare 1 rappresentante dei
genitori, su richiesta scritta del Consiglio di Intersezione e Interclasse, solo se la loro presenza non
comporta oneri per l’Istituto. La loro presenza è altresì subordinata alla disponibilità di posti liberi sul
mezzo di trasporto. Per la Scuola Secondaria I grado è esclusa la partecipazione dei genitori. In caso di
particolari e comprovate motivazioni, il Dirigente Scolastico consente la partecipazione del genitore
che ne fa richiesta scritta, ma esclusivamente a proprio carico finanziario.
Art. 110 Alunni
La partecipazione degli alunni a qualsiasi uscita è subordinata alla presentazione dell’autorizzazione
scritta del genitore o di chi ne fa le veci, da acquisire agli atti dell’Istituto. Gli alunni che non
partecipano all’uscita frequentano regolarmente le lezioni, come previsto dai Consigli. Gli alunni sono
tenuti a frequentare le lezioni del giorno successivo al rientro dal viaggio. L’assenza in tale giorno è
56
considerata ingiustificata, tranne che in presenza del genitore che giustifica l’assenza o di certificato
medico presentato il primo giorno di rientro a scuola.
Art. 111 Destinazione
Le visite guidate da compiersi nell’arco di una sola giornata sono effettuate nel territorio regionale ed
extraregionale, nel rispetto dei vincoli di percorrenza massima di seguito indicati. Per gli alunni della
Scuola dell’Infanzia e del I biennio della Scuola Primaria la percorrenza massima (andata/ritorno) non
deve superare i 150 Km, con un orario di rientro non oltre le ore 21.00. Per gli alunni delle classi III,
IV, V della Scuola Primaria e per tutte le classi della Scuola Secondaria I grado la percorrenza massima
(andata/ritorno) non deve superare i 300 Km, con un orario di rientro non oltre le ore 21.00. Gli itinerari
non devono risultare particolarmente faticosi e non devono prevedere un’eccessiva permanenza sui
mezzi di trasporto. Gli alunni delle classi III della Scuola Secondaria I grado possono effettuare viaggi
di istruzione nel territorio nazionale della durata massima di 3 giorni consecutivi, con un orario di
rientro non oltre le ore 21.00. Per ogni uscita la sede di partenza e di arrivo è il plesso scolastico di
appartenenza. Da tale punto, quindi, ha inizio l’uso del mezzo di trasporto stabilito.
Art. 112 Durata
Le uscite delle sezioni della Scuola dell’Infanzia e del I biennio della Scuola Primaria hanno una durata
non superiore ad 1 giorno, con possibile partenza non prima delle ore 9.00 e rientro non oltre le ore
• Le uscite delle classi III, IV, V della Scuola Primaria hanno una durata non superiore ad 1 giorno,
con partenza possibile non prima delle ore 7.00 e rientro non oltre le ore 21.00. Le uscite delle classi
della Scuola Secondaria I grado hanno una durata non superiore ad 1 giorno con partenza possibile non
prima delle ore 6.00 e rientro non oltre le ore 21.00. Le uscite per viaggi di istruzione delle classi IIII
della Scuola Secondaria I grado hanno una durata non superiore a 3 giorni consecutivi, con partenza
possibile non prima delle ore 6.00 e rientro non oltre le ore 21.00.
Art. 113 Giorni utilizzabili
Il periodo massimo utilizzabile per le uscite, fatta eccezione per quelle connesse a manifestazioni
sportive, è fissato in 3 giorni di lezione per le classi III della Scuola Secondaria I grado; 2 giorni di
lezione per le altre classi della Scuola Secondaria I grado; 2 giorni di lezione per le classi della Scuola
Primaria; 1 giorno di lezione per le sezioni della Scuola dell’Infanzia. Tale limite può essere diminuito
per ragioni disciplinari (classi che effettuano assenze collettive o i cui alunni si rendono responsabili di
comportamenti scorretti, sanzionati con ricorrenti annotazioni sul Registro di Classe). In tal caso i
Consigli o il Dirigente Scolastico possono anche decidere l’annullamento di tutte le uscite.
Art. 114 Periodo di effettuazione
E' vietato effettuare uscite nell'ultimo mese di lezione. A tale divieto è possibile derogare solo per
effettuare uscite connesse a manifestazioni sportive scolastiche nazionali e internazionali o ad attività
collegate all'educazione ambientale, considerato che queste non possono, nella maggior parte dei casi,
essere svolte prima della tarda primavera. È da evitare ogni uscita in periodi di alta stagione e nei giorni
prefestivi, nonché in coincidenza di altre particolari attività istituzionali della scuola (scrutini, elezioni
scolastiche, etc.). E’ vietato intraprendere qualsiasi tipo di viaggio nelle ore notturne.
Art. 115 Partecipazione a spettacoli e iniziative culturali e sportive
57
La richiesta di autorizzazione a partecipare a spettacoli e iniziative culturali e sportive, sottoscritta dal
docente coordinatore o da un docente di classe, deve essere inoltrata al Dirigente Scolastico almeno 10
giorni prima dell’effettuazione dell’uscita proposta. L'autorizzazione è concessa dal Dirigente
Scolastico, previa ratifica successiva del Consiglio di Istituto, esclusivamente se è assicurata la
partecipazione di almeno il 2/3 degli alunni di ogni sezione e classe. La partecipazione degli alunni
all’uscita proposta è subordinata alla presentazione dell’autorizzazione scritta del genitore o di chi ne
fa le veci, da acquisire agli atti dell’Istituto, con allegata dichiarazione sottoscritta dal genitore o da chi
ne fa le veci di essere a conoscenza dell'ente organizzatore, del luogo, del giorno, del programma e dei
contenuti dell’iniziativa. I costi del trasporto sono sempre e interamente a carico degli alunni. Gli alunni
che non partecipano all’uscita frequentano regolarmente le lezioni. In caso di eventi culturali, la cui
partecipazione richiede un’adesione immediata, la partecipazione è decisa esclusivamente dal Dirigente
Scolastico.
Art. 116 Disposizioni finali
Tutti i partecipanti ad ogni uscita devono essere coperti da polizza assicurativa contro gli infortuni, in
forma personale o cumulativa. Tutti i partecipanti ad ogni uscita devono essere muniti di valido
documento di riconoscimento. Le quote di partecipazione versate dagli alunni sono iscritte nel bilancio
dell’Istituto.
Delibera n. 2 del Consiglio d’Istituto del 27/10/2015
Revisione PTOF 2016/19 – Annualità 2017/18 – Approvata dal C.I. in data 9.11.17, con delibera N.
58
( in base all’art. 3 DPR 235/2007)
SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola è l’ambiente educativo e di apprendimento in cui si promuove la formazione di ogni alunno
attraverso l’interazione sociale in un contesto relazionale positivo.
La condivisione delle regole del vivere e del convivere, può avvenire solo con una efficace e fattiva
collaborazione con la famiglia. La scuola, pertanto, proseguirà costantemente l’obiettivo di costruire
un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di
relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni
finalità educative.
A tal fine, è redatto il presente Patto secondo le norme e i criteri stabiliti nel Decreto del Presidente
della Repubblica del 21 novembre 2007 n. 235, inteso integrare il precedente D.P.R. n. 249 del 24
giugno 1998, Statuto delle studentesse e degli studenti, e recepisce le indicazioni proposte nella
Circolare MIUR prot. 3602/PO del 31 luglio 2008.
Esso integra il Regolamento di Istituto ed esplicita i doveri nel rapporto tra istituzione scolastica,
studenti e famiglie e trova completamento nel Regolamento di disciplina.
In particolare:
LA SCUOLA nelle figure del Dirigente Scolastico e dei Docenti SI IMPEGNA a:
• assicurare modalità comunicative scuola/famiglia improntate alla chiarezza, nonché
trasparenza (informazione in merito alle linee essenziali del POF e del Regolamento di
Istituto, comunicazioni organizzative);
• instaurare con il genitore un dialogo costruttivo;
• creare un ambiente educativo, sereno e rassicurante;
• favorire momenti d’ascolto e di dialogo;
• promuovere il rispetto delle norme del regolamento di istituto (sicurezza, vigilanza sugli
alunni, modalità di ingresso e uscita, ritardi, giustificazioni, colloqui, comunicazioni, uso
spazi scolastici, ecc.);
• affidare i bambini, all’uscita da scuola, ai genitori o a persone delegate da questi ultimi;
• perseguire le finalità enunciate nel POF ed esplicitare alle famiglie il percorso attraverso il
quale vengono realizzate;
59
• creare un ambiente educativo sereno e rassicurante, fondato sull’accoglienza, sull’ascolto, sul
dialogo, sul confronto, sulla fiducia reciproca, sulla condivisione dei valori;
• sviluppare il senso di appartenenza alla comunità;
• mantenere un costante e sistematico confronto con la famiglia, alla quale fornire le
informazioni relative al percorso formativo e con la quale affrontare eventuali problematiche.
Il Personale non docente SI IMPEGNA a:
• fornire con trasparenza e tempestività le informazioni richieste nel rispetto dei ruoli e
delle competenze di ciascuno secondo la normativa della privacy;
• fornire aiuto nella gestione e nella vigilanza in particolari momenti (laboratori, spettacoli,
animazioni, intervallo, temporanee assenze) in relazione ai propri compiti e tempi di
lavoro;
• garantire la pulizia e l'ordine degli ambienti scolastici;
• contribuire ad una confortevole e funzionale organizzazione degli spazi scolastici e degli
arredi.
LA FAMIGLIA per una proficua collaborazione SI IMPEGNA A:
• riconoscere il docente e tutta la comunità educante come alleati nel perseguire la formazione
dei propri figli e instaurare con essi un dialogo costruttivo anche nel caso di punti di vista
divergenti, evitando di esprimere opinioni negative sugli insegnanti, sul loro operato e sulle
scelte educative in presenza dei bambini;
• manifestare fiducia e rispetto della professionalità docente e del suo operato (accogliere
positivamente le proposte di lavoro, valorizzare/accettare consigli ed interventi educativi,
continuare in famiglia le strategie educative concordate);
• contenere eventuali tensioni dovute a reciproche incomprensioni o punti di vista diversi
(confronto rispettoso e diretto con il docente interessato tramite richiesta di colloquio
individuale con il coordinatore e/o gli altri docenti);
• partecipare alle riunioni ordinarie e alla vita scolastica;
• rispettare il “Regolamento d’Istituto” vigente;
• condividere con la scuola il progetto educativo, avviando i propri figli alla conoscenza delle
regole della convivenza civile, insegnando il rispetto degli altri e delle cose altrui;
• tenersi aggiornati su impegni e scadenze;
• collaborare alle iniziative scolastiche;
• rispettare la libertà di insegnamento dei docenti;
• riconoscere il valore e l’importanza delle regole scolastiche;
• garantire la regolarità della frequenza scolastica e giustificare le assenze;
• comunicare tempestivamente alle insegnanti eventuali patologie del proprio figlio/a, che
richiedono particolari attenzioni (allergie, crisi di vario genere, ecc.);
60
• rispettare le norme esplicitate dal Regolamento interno (modalità d’ingresso/uscita, ritardi,
giustificazioni, colloqui, comunicazioni, uso degli spazi scolatici, ecc.).
Pertanto la famiglia è consapevole che ricade anche sotto la sua responsabilità impartire ai figli
un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti e che tali responsabilità non vengono meno
per il solo fatto che il figlio sia affidato alla vigilanza di altri nella scuola (art. 2048 c.c.).
Sottoscrivendo il Patto, il genitore - affidatario è pienamente consapevole dei doveri e dei diritti
richiamati nel presente documento e le responsabilità in esso dichiarate.
Sottoscrivendo il Patto, il Dirigente Scolastico, in quanto rappresentante legale dell’Istituzione
scolastica “Istituto Comprensivo Statale Ten. Rocco Davia – Salandra” assume l’impegno affinché i
diritti degli alunni e delle famiglie, nel presente documento dichiarati, siano pienamente garantiti.
61
( in base all’art. 3 DPR 235/2007)
SCUOLA PRIMARIA
La scuola è l’ambiente educativo e di apprendimento in cui si promuove la formazione di ogni alunno
attraverso l’interazione sociale in un contesto relazionale positivo.
La condivisione delle regole del vivere e del convivere, può avvenire solo con una efficace e fattiva
collaborazione con la famiglia. La scuola, pertanto, proseguirà costantemente l’obiettivo di costruire
un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di
relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni
finalità educative.
A tal fine, è redatto il presente Patto secondo le norme e i criteri stabiliti nel Decreto del Presidente
della Repubblica del 21 novembre 2007 n. 235, inteso integrare il precedente D.P.R. n. 249 del 24
giugno 1998, Statuto delle studentesse e degli studenti, e recepisce le indicazioni proposte nella
Circolare MIUR prot. 3602/PO del 31 luglio 2008.
Esso integra il Regolamento di Istituto ed esplicita i doveri nel rapporto tra istituzione scolastica,
studenti e famiglie e trova completamento nel Regolamento di disciplina.
In particolare:
La SCUOLA nelle figure del Dirigente Scolastico e dei Docenti SI IMPEGNA a:
• assicurare modalità comunicative scuola/famiglia improntate alla chiarezza, nonché
trasparenza (informazione in merito alle linee essenziali del PTOF e del Regolamento di
Istituto, comunicazioni organizzative);
• assicurare modalità comunicative/relazionali adulto/bambino improntate al rispetto, al
confronto ed al dialogo costruttivo (rinforzo dell'autostima, disponibilità all'ascolto, giusta
enfasi sugli sforzi fatti), ma anche al contenimento e alla dissuasione degli atteggiamenti
inadeguati e scorretti;
• affidare gli alunni, all’uscita da scuola, ai genitori o a persone delegate da questi ultimi;
• mantenere chiarezza e coerenza dell'offerta didattico- educativa;
• offrire massimo impegno e competenza per il raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento e formativi;
• garantire un carico di lavoro equilibrato e concordato tra i docenti per assicurare il
consolidamento degli apprendimenti;
62
• assicurare impegno da parte dei docenti nel confronto e nella pianificazione delle attività di
verifica e nell’assegnazione dei compiti a casa;
• progettare percorsi curricolari finalizzati al successo scolastico in riferimento alle capacità
di ogni allievo;
• realizzare la flessibilità organizzativa e didattica per migliorarne, così, l’efficacia;
• valutare l’efficacia e l’efficienza delle proposte;
• cercare, d’accordo con la famiglia, le condizioni per rendere il tempo scuola più
corrispondente alle esigenze degli alunni e del territorio;
• creare un clima sereno e positive relazioni interpersonali tra bambini e adulti;
• favorire l’uguaglianza e l’integrazione scolastica di tutti gli alunni;
• favorire l’acquisizione delle competenze da parte degli alunni e autonomia organizzativa;
• in caso di difficoltà, organizzare interventi individualizzati sia come sostegno che come
recupero;
• verificare l’acquisizione delle competenze;
• stabilire momenti e periodi, con cadenze regolari per la valutazione dell’apprendimento,
tenendo conto dell’impegno di ogni alunno
Il Personale non docente SI IMPEGNA a:
g) fornire con trasparenza e tempestività le informazioni richieste nel rispetto dei ruoli e delle
competenze di ciascuno,
h) secondo la normativa della privacy;
i) fornire aiuto nella gestione e nella vigilanza in particolari momenti (laboratori, spettacoli,
animazioni, intervallo, temporanee assenze) in relazione ai propri compiti e tempi di lavoro;
j) garantire la pulizia e l'ordine degli ambienti scolastici;
k) contribuire ad una confortevole e funzionale organizzazione degli spazi scolastici e degli arredi.
La Famiglia per una proficua collaborazione SI IMPEGNA a:
l) riconoscere la figura docente come alleato nel perseguire la formazione e l’educazione
del proprio figlio (disponibilità al colloquio, al confronto propositivo e alla collaborazione
nelle situazioni quotidiane e in relazione a possibili problematiche);
m) manifestare fiducia e rispetto della professionalità docente e del suo operato (accogliere
positivamente le proposte di lavoro, valorizzare/accettare consigli ed interventi educativi,
continuare in famiglia le strategie educative concordate);
n) contenere eventuali tensioni dovute a reciproche incomprensioni o punti di vista diversi
(confronto rispettoso e diretto con il docente interessato tramite richiesta di colloquio
individuale con il coordinatore e/o gli altri docenti);
o) garantire vicinanza e attenzione al cammino scolastico dei figli e sollecitudine nel soddisfare
le richieste degli insegnanti (controllo del diario, dei lavori da svolgere a casa, di eventuali
avvisi e delle richieste specifiche di materiale scolastico);
p) partecipare alle riunioni ordinarie e alla vita scolastica;
q) rispettare il “Regolamento d’Istituto” vigente;
r) riconoscere il valore educativo della scuola;
63
s) riconoscere e rispettare le regole della scuola;
t) collaborare per favorire lo sviluppo formativo dei propri figli, rispettando la libertà
d’insegnamento di ogni docente;
u) verificare l’esecuzione dei compiti e lo studio delle lezioni seguendo le indicazioni
metodologiche degli insegnanti;
v) partecipare agli incontri scuola famiglia;
w) giustificare le assenze;
x) essere disponibili al dialogo con gli insegnanti;
y) controllare e firmare le comunicazioni;
z) condividere gli atteggiamenti educativi analoghi a quelli scolastici;
aa) collaborare alle iniziative della scuola per la loro realizzazione sul piano operativo.
Pertanto la famiglia è consapevole che ricade anche sotto la sua responsabilità impartire ai figli
un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti e che tali responsabilità non vengono meno
per il solo fatto che il figlio sia affidato alla vigilanza di altri nella scuola (art. 2048 c.c.).
La famiglia inoltre è tenuta a risarcire la scuola per i danneggiamenti intenzionali o gli atti di
vandalismo di cui il proprio figlio sia stato con certezza riconosciuto autore o compartecipe. Il
risarcimento del danno non interferisce sull’eventuale sanzione disciplinare.
Gli Alunni SI IMPEGNANO a :
1. rispettare l’orario, di entrata e uscita, stabilito dalla scuola;
2. frequentare regolarmente le lezioni;
3. portare il materiale necessario allo svolgimento delle attività;
4. avere cura del materiale personale, di quello collettivo e dell'ambiente circostante;
5. rispettare i compagni, ascoltarli e aiutarli;
6. rispettare i docenti e i non docenti: esprimersi con un linguaggio verbale e gestuale corretto;
7. ascoltare e seguire le indicazioni di lavoro;
8. vivere i momenti di convivenza sociale (lezioni, laboratori, mensa, intervallo, uscite) nel
rispetto delle norme di comportamento e buona educazione;
9. eseguire con attenzione le consegne date;
10. seguire con attenzione le lezioni, evitando di creare occasioni di disturbo;
11. segnalare dubbi e difficoltà, chiedendo le spiegazioni e i chiarimenti necessari;
12. essere disponibili ad accettare e mettere in pratica i suggerimenti degli insegnanti sul piano
del comportamento e dell'apprendimento;
13. segnalare puntualmente ai genitori e ai propri insegnanti le comunicazioni.;
14. usare correttamente le attrezzature, gli spazi di proprietà comune di tutti;
15. rispettare le regole fissate dall’organizzazione del plesso scolastico;
16. svolgere i compiti assegnati a casa;
17. in caso di assenza informarsi in modo opportuno e completo delle attività svolte nel periodo
di assenza e dei compiti assegnati;
18. rispettare le opinioni altrui anche se non condivise;
19. rispettare tutti gli adulti che si occupano della loro educazione.
64
Sottoscrivendo il Patto, il genitore - affidatario è pienamente consapevole dei doveri e dei diritti
richiamati nel presente documento e le responsabilità in esso dichiarate.
Sottoscrivendo il Patto, il Dirigente Scolastico, in quanto rappresentante legale dell’Istituzione
scolastica “Istituto Comprensivo Statale Ten. Rocco Davia – Salandra” assume l’impegno affinché i
diritti degli alunni e delle famiglie, nel presente documento dichiarati, siano pienamente garantiti.
65
(in base all’art. 3 DPR 235/2007)
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La scuola è l’ambiente educativo e di apprendimento in cui si promuove la formazione di ogni alunno
attraverso l’interazione sociale in un contesto relazionale positivo.
La condivisione delle regole del vivere e del convivere, può avvenire solo con una efficace e fattiva
collaborazione con la famiglia. La scuola, pertanto, perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire
un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di
relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni
finalità educative.
A tal fine, è redatto il presente Patto, stilato secondo le norme e i criteri stabiliti nel Decreto del
Presidente della Repubblica del 21 novembre 2007 n. 235, inteso ad integrare il precedente D.P.R. n.
249 del 24 giugno 1998, Statuto delle studentesse e degli studenti, e che recepisce le indicazioni
proposte nella Circolare MIUR prot. 3602/PO del 31 luglio 2008.
Esso integra il Regolamento di Istituto ed esplicita i doveri nel rapporto tra istituzione scolastica,
studenti e famiglie e trova completamento nel Regolamento di disciplina.
In particolare:
LA SCUOLA nelle figure del Dirigente Scolastico e dei Docenti SI IMPEGNA a:
• assicurare modalità comunicative scuola/famiglia improntate alla chiarezza, nonché
trasparenza (informazione in merito alle linee essenziali del POF e del Regolamento di
Istituto, comunicazioni organizzative);
• assicurare modalità comunicative/relazionali adulto/ragazzo improntate al rispetto, al
confronto ed al dialogo costruttivo (rinforzo dell'autostima, disponibilità all'ascolto, giusta
enfasi sugli sforzi fatti), ma anche al contenimento e alla dissuasione degli atteggiamenti
inadeguati e scorretti;
• mantenere chiarezza e coerenza dell'offerta didattico - educativa;
• offrire massimo impegno e competenza per il raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento e formativi;
• garantire un carico di lavoro equilibrato e concordato tra i docenti per assicurare il
consolidamento degli apprendimenti;
• assicurare impegno da parte dei docenti nel confronto e nella pianificazione delle attività di
verifica e nell’assegnazione dei compiti a casa;
66
• controllare l’avvenuta comprensione e assimilazione dei contenuti attraverso domande in
classe, verifica dello studio personale, del lavoro a casa e delle altre attività collegate;
• guidare gli alunni ad acquisire la consapevolezza che l’errore non è un momento negativo,
ma è un momento di crescita e che, attraverso la consapevolezza ed accettazione di esso,
inizia il cammino di miglioramento;
• stabilire con anticipo le verifiche scritte previste, comunicandole agli alunni;
• eseguire la correzione delle verifiche e restituirle agli alunni in tempi brevi;
• adottare metodologie relazionali comuni nei confronti dei ragazzi e avere un atteggiamento
disponibile al dialogo, ma fermo nei confronti del rispetto di regole, alcune delle quali sono:
eseguire i lavori entro il termine stabilito, portare puntualmente il materiale necessario,
disporsi in un atteggiamento di attenzione e di silenzio durante le lezioni, non tenere il
cellulare acceso e comunque mai fuori dallo zaino, non sostare o attardarsi nei corridoi, non
utilizzare strumenti impropri durante attività in cui non servono, alzarsi in piedi in segno di
rispetto all’entrata del docente, spostarsi ordinatamente all’interno della scuola.
Il Personale Non Docente SI IMPEGNA a:
bb) fornire con trasparenza e tempestività le informazioni richieste nel rispetto dei ruoli e delle
competenze di ciascuno secondo la normativa sulla privacy;
cc) fornire aiuto nella gestione e nella vigilanza in particolari momenti (laboratori, spettacoli,
animazioni, intervallo, temporanee assenze) in relazione ai propri compiti e tempi di lavoro;
dd) garantire la pulizia e l'ordine degli ambienti scolastici;
ee) contribuire ad una confortevole e funzionale organizzazione degli spazi scolastici e degli arredi.
La Famiglia per una proficua collaborazione SI IMPEGNA A:
ff) riconoscere la figura docente come alleato nel perseguire la formazione e l’educazione
del proprio figlio (disponibilità al colloquio, al confronto propositivo e alla collaborazione
nelle situazioni quotidiane e in relazione a possibili problematiche);
gg) manifestare fiducia e rispetto della professionalità docente e del suo operato (accogliere
positivamente le proposte di lavoro, valorizzare/accettare consigli ed interventi educativi,
continuare in famiglia le strategie educative concordate);
hh) contenere eventuali tensioni dovute a reciproche incomprensioni o punti di vista diversi
(confronto rispettoso e diretto con il docente interessato tramite richiesta di colloquio
individuale con il coordinatore e/o gli altri docenti);
ii) garantire vicinanza e attenzione al cammino scolastico dei figli e sollecitudine nel soddisfare
le richieste degli insegnanti (controllo del diario, dei lavori da svolgere a casa, di eventuali
avvisi e delle richieste specifiche di materiale scolastico);
jj) collaborare attivamente con i docenti nella condivisione di una comune azione educativa e
formativa;
kk) seguire l’andamento didattico - disciplinare dei figli: prendere visione dei voti e di eventuali
comunicazioni dei docenti, partecipare alle riunioni collegiali (assemblee e Consigli di Classe),
contattare eventualmente i propri rappresentanti, utilizzare proficuamente i colloqui individuali
con i docenti.
67
Pertanto la famiglia è consapevole che ricade anche sotto la sua responsabilità impartire ai figli
un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti e che tali responsabilità non vengono meno
per il solo fatto che il figlio sia affidato alla vigilanza di altri nella scuola (art. 2048 c.c.).
La famiglia inoltre è tenuta a risarcire la scuola per i danneggiamenti intenzionali o gli atti di
vandalismo di cui il proprio figlio sia stato con certezza riconosciuto autore o compartecipe. Il
risarcimento del danno non interferisce sull’eventuale sanzione disciplinare.
Gli Alunni SI IMPEGNANO a :
1. rispettare gli orari delle lezioni;
2. portare il materiale necessario allo svolgimento delle attività;
3. frequentare regolarmente le lezioni;
4. avere cura del materiale personale, di quello collettivo e dell'ambiente circostante;
5. rispettare i compagni, ascoltarli e aiutarli;
6. rispettare i docenti e i non docenti: esprimersi con un linguaggio verbale e gestuale
corretto, ascoltare e seguire le indicazioni di lavoro;
7. vivere i momenti di convivenza sociale (lezioni, laboratori, mensa, intervallo, uscite) nel
rispetto delle norme di comportamento e buona educazione;
8. eseguire con attenzione le consegne date;
9. seguire con attenzione le lezioni, evitando di creare occasioni di disturbo;
10. segnalare dubbi e difficoltà, chiedendo spiegazioni e chiarimenti necessari;
11. essere disponibili ad accettare e mettere in pratica i suggerimenti degli insegnanti sul
piano del comportamento e dell'apprendimento;
12. segnalare puntualmente ai genitori e ai propri insegnanti le comunicazioni;
13. avere cura degli ambienti, degli arredi e del materiale scolastico;
14. seguire il regolamento dei singoli laboratori;
15. seguire il regolamento d’istituto;
16. essere puntuali nel rispettare gli orari scolastici, le scadenze e l’esecuzione dei compiti
assegnati;
17. portare a scuola tutto il materiale richiesto dai docenti, secondo la scansione oraria della
giornata scolastica (diario, libri, quaderni, vocabolari, materiale da disegno, strumenti,
tute, ecc.);
18. in caso di assenza informarsi in modo opportuno e completo delle attività svolte nel
periodo di assenza e dei compiti assegnati;
19. attendere l’arrivo del docente nel cambio delle ore rimanendo in classe e al proprio
posto;
20. seguire con attenzione le attività didattiche, comprese le interrogazioni;
21. partecipare in modo pertinente, attivo e costruttivo al dialogo educativo, in modo tale che
ciascuno studente della classe abbia l’opportunità di esprimersi liberamente.
Sottoscrivendo il Patto, il genitore - affidatario è pienamente consapevole dei doveri e dei diritti
richiamati nel presente documento e delle responsabilità in esso dichiarate.
Sottoscrivendo il Patto, il Dirigente Scolastico, in quanto rappresentante legale dell’Istituzione
scolastica “Istituto Comprensivo Statale Ten. Rocco Davia - Salandra”, assume l’impegno affinché i
diritti degli alunni e delle famiglie, nel presente documento dichiarati, siano pienamente garantiti.
69
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
DPR n. 235/07 n. 235, a modifica ed integrazione del DPR n. 249/98
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
DELIBERA N. 2 DEL 27/10/2015
PARTE
DIRITTI DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE
Art. 1 Diritto al rispetto
Ogni studente ha il diritto di essere rispettato dai docenti, dai collaboratori scolastici e dai compagni
tutti
Art. 2 Diritto alla tutela
Lo studente ha diritto alla tutela dentro e fuori la scuola. Quest’ultima deve garantire sempre
un’adeguata vigilanza
Art. 3 Diritto allo studio
Ad ogni studente devono essere garantiti ambienti sani, sicuri ed adeguati alle attività proposte; servizi
igienici puliti e dotati di comfort essenziali; laboratori attrezzati con sussidi didattici.
Art. 4 Diritto all’accoglienza
Gli studenti delle classi prime sono accolti con iniziative volte a ridurre il disagio e consentire un
rapido inserimento nella vita della scuola
Art. 5 Diritto alla propria diversità
Gli studenti hanno diritto alla propria diversità anche di natura culturale e ideologica
Art. 6 Diritto ad essere considerati
Gli studenti hanno diritto ad essere considerati persone dotate di sensibilità e senso critico
Art. 7 Diritto a esprimere liberamente
Gli studenti hanno diritto ad esprimere le proprie idee nel rispetto degli altri
Art. 8 Diritto a conoscere
70
Gli studenti hanno diritto a conoscere all’inizio di ogni anno scolastico, gli obiettivi educativi e
didattici, i risultati attesi, i criteri e i metodi di misurazione, verifica e valutazione degli apprendimenti
realizzati. Art. 9 Diritto allo sviluppo
Gli studenti hanno diritto a conoscere le potenzialità di ognuno e al recupero di situazioni di
svantaggio culturale
Art. 10 Diritto a conoscere i risultati
Gli studenti hanno diritto a conoscere i risultati, motivati dal docente, delle verifiche
Art. 11 Diritto alla salvaguardia della salute,
Gli studenti hanno diritto alla salvaguardia della salute, rispettando le norme vigenti in materia
Art. 12 Diritto all’integrazione e alla solidarietà
Gli studenti portatori di handicap hanno diritto all’integrazione e alla solidarietà
DOVERI DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE
Art. 13 Gli studenti hanno il dovere di utilizzare correttamente le strutture ed i sussidi didattici, in
modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola
Art. 14 Gli studenti sono tenuti ad avere lo stesso rispetto che chiedono per se stessi anche nei
confronti di tutte le componenti scolastiche
Art. 15 Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere ai vari impegni
di studio
Art. 16 Gli studenti devono venire a scuola forniti di materiale didattico (libri, attrezzi da disegno,
etc.)
Art. 17 Gli studenti devono mantenere un comportamento corretto non solo durante le lezioni, ma
anche quando entrano a scuola, nei corridoi, durante la ricreazione, nei cambi d’ora, durante le attività
extrascolastiche (visite guidate e viaggi di istruzione, nei musei, mostre, etc.), negli spostamenti verso
la palestra
Art. 18 Gli studenti devono curare l’igiene della persona e indossare un abbigliamento decoroso
Art. 19 Gli studenti devono rispettare gli ambienti scolastici
Art. 20 Gli studenti non devono disturbare il normale svolgimento delle lezioni
PARTE
Art. 21 Finalità
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Compito istituzionale della scuola è educare. Ogni provvedimento disciplinare ha sempre, pertanto,
finalità educative e mira a rafforzare il senso di responsabilità individuale. La responsabilità
disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni senza prima essere invitato ad
esporre le proprie ragioni. Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all’infrazione commessa,
ispirate al principio della gradualità e della riparazione del danno. La sanzione deve essere irrogata in
71
modo tempestivo per assicurarne la comprensione e, quindi, l'efficacia. Le sanzioni possono essere
inflitte anche per mancanze commesse fuori della scuola, sempre che collegate a eventi o circostanze
la cui gravità ha una evidente ripercussione sull'ambiente scolastico. La successione delle sanzioni
non é automatica. Mancanze lievi possono rimanere, infatti, oggetto di sanzioni lievi, anche se
reiterate. In nessun caso può essere sanzionata la libera espressione del proprio pensiero correttamente
manifestata. Nessun provvedimento disciplinare è preso senza prima aver contattato la famiglia o
l’autorità giudiziaria o i servizi sociali nel caso la famiglia non sia in grado di provvedere
all’educazione dei propri figli.
Art. 22 Corrispondenza infrazione/sanzione/soggetti competenti
INFRAZIONI DI I
LIVELLO
fatti occasionali
SANZIONI SOGGETTI COMPETENTI
AD EROGARE LE
SANZIONI
Inadempienza nello
svolgimento dei compiti
assegnati a scuola e a casa
Mancanza del materiale
occorrente
Abbigliamento non consono
all’ambiente scolastico
Rimprovero verbale del docente
Consegna di lavoro aggiuntiva
Comunicazione alla famiglia
Docente
Dirigente scolastico
Atteggiamento di
disattenzione, disinteresse e
dispersione che reca
disturbo all’attività didattica
e al dialogo educativo
Rimprovero verbale del docente
Consegna di lavoro aggiuntiva
Comunicazione alla famiglia
Docente
Dirigente scolastico
Ritardi ed assenze ingiustificate
Discontinuità nella frequenza
o frequenza saltuaria
inadeguatamente motivata o
giustificata
Rimprovero verbale del docente
Consegna di lavoro aggiuntiva
Comunicazione alla famiglia
Docente
Dirigente scolastico
Inosservanza delle norme di
sicurezza
Rimprovero verbale del docente
Comunicazione alla famiglia Docente
Dirigente scolastico
Inosservanza delle norme del
Regolamento di Istituto
Rimprovero verbale del docente
Comunicazione alla famiglia Docente
Dirigente scolastico
Falsificazione di firme o di
contenuti di comunicazioni
Nota informativa alla famiglia da
parte del Dirigente scolastico Dirigente scolastico
Omissione nella trasmissione
delle comunicazioni a casa
Nota informativa alla famiglia
da parte del Dirigente scolastico
Dirigente scolastico
Danneggiamento di beni (locali,
suppellettili, strutture, materiali
parte del Dirigente scolastico,
con richiesta di riparare il Dirigente scolastico
72
e sussidi didattici) della scuola o
appartenenti a compagni,
docenti e personale in genere
danno a proprie spese o di
eventuale risarcimento
Alterazioni delle condizioni
igieniche dei locali scolastici
Annotazione sul Registro di
classe da parte del docente e
rimprovero da parte del
Dirigente scolastico
Docente
Dirigente scolastico
Offese verbali o comportamenti
violenti, intimidatori o
discriminatori nei confronti dei
compagni e del personale della
scuola in genere
Annotazione sul Registro di
classe da parte del docente e
rimprovero da parte del
Dirigente scolastico
Docente
Dirigente scolastico
INFRAZIONI DI II
LIVELLO
recidiva nel comportamento
SANZIONI SOGGETTI COMPETENTI
AD EROGARE LE
SANZIONI
Inadempienza nello
svolgimento dei compiti
assegnati a scuola e a casa
Mancanza del materiale
occorrente
Abbigliamento non consono
all’ambiente scolastico
Rimprovero con annotazione
scritta sul Registro di classe da
parte del docente, controfirmata
dal Dirigente scolastico e
convocazione della famiglia con
cartolina postale
Esclusione da attività
extrascolastiche, comprese
quelle agonistiche e sportive
Esclusione dalla partecipazione
a visite guidate e viaggi di
istruzione
Docente
Dirigente scolastico
Atteggiamento di
disattenzione, disinteresse e
dispersione che reca disturbo
all’attività didattica e al
dialogo educativo
Rimprovero con annotazione
scritta sul Registro di classe
da parte del docente,
controfirmata dal Dirigente
scolastico e convocazione
della famiglia con cartolina
postale
Esclusione da attività
extrascolastiche, comprese
quelle agonistiche e sportive
Esclusione dalla partecipazione
a visite guidate e viaggi di
istruzione
Docente
Dirigente scolastico
73
Ritardi ed assenze ingiustificate
Discontinuità nella frequenza
o frequenza saltuaria
inadeguatamente motivata o
giustificata
Rimprovero con annotazione
scritta sul Registro di classe
da parte del docente,
controfirmata dal Dirigente
scolastico e convocazione
della famiglia con cartolina
postale
Docente
Dirigente scolastico
Inosservanza
sicurezza delle norme di Rimprovero con annotazione
scritta sul Registro di classe da
parte del docente, controfirmata
dal Dirigente scolastico e
convocazione della famiglia con
cartolina postale
Docente
Dirigente scolastico
Inosservanza delle norme del
Regolamento di Istituto
Rimprovero con annotazione
scritta sul Registro di classe
da parte del docente,
controfirmata dal Dirigente
scolastico e convocazione
della famiglia con cartolina
postale
Docente
Dirigente scolastico
Falsificazione di firme o di
contenuti di comunicazioni
Rimprovero con annotazione
scritta sul Registro di classe
da parte del docente,
controfirmata dal Dirigente
scolastico e convocazione
della famiglia con cartolina
postale
Docente
Dirigente scolastico
Omissione nella trasmissione
delle comunicazioni a casa
Rimprovero con annotazione
scritta sul Registro di classe
da parte del docente,
controfirmata dal Dirigente
scolastico e convocazione
della famiglia con cartolina
postale
Docente
Dirigente scolastico
Danneggiamento di beni
(locali, suppellettili, strutture,
materiali e sussidi didattici)
della scuola o appartenenti a
compagni, docenti e personale
in genere
Rimprovero con annotazione
scritta sul Registro di classe da
parte del docente, controfirmata
dal Dirigente scolastico e
convocazione della famiglia
con cartolina postale, con
richiesta di riparare il danno a
proprie spese o di eventuale
risarcimento
Esclusione da attività
extrascolastiche, comprese
quelle agonistiche e sportive
Docente
Dirigente scolastico
74
Esclusione dalla partecipazione
a visite guidate e viaggi di
istruzione
Alterazioni delle condizioni
igieniche dei locali della scuola
in genere
Rimprovero con annotazione
scritta sul Registro di classe
da parte del docente,
controfirmata dal Dirigente
scolastico e convocazione
della famiglia con cartolina
postale
Docente
Dirigente scolastico
Offese verbali o
comportamenti violenti,
intimidatori o discriminatori
nei confronti dei compagni e
del personale della scuola in
genere
Rimprovero con annotazione
scritta sul Registro di classe
da parte del docente,
controfirmata dal Dirigente
scolastico e convocazione
della famiglia con cartolina
postale
Docente
Dirigente scolastico
INFRAZIONI DI III
LIVELLO
recidiva nel comportamento
SANZIONI
SOGGETTI COMPETENTI
AD EROGARE LE
SANZIONI
Gravi e reiterate offese verbali
o comportamenti violenti,
intimidatori o discriminatori
nei confronti dei compagni e
del personale della scuola in
genere
Allontanamento fino a tre
giorni, senza obbligo di
frequenza (dopo la terza
annotazione scritta)
Consiglio di Classe, convocato
dal Dirigente scolastico, anche
su richiesta della maggioranza
dei docenti che compongono il
Consiglio
Gravi e reiterate infrazioni tali
da disturbare il buon
andamento della vita scolastica
o da creare pericolo per
l’incolumità degli altri
Allontanamento fino a tre
giorni, senza obbligo di
frequenza (dopo la terza
annotazione scritta)
Consiglio di Classe, convocato
dal Dirigente scolastico, anche
su richiesta della maggioranza
dei docenti che compongono il
Consiglio
Gravi infrazioni di rilevanza
civile e penale (atti lesivi
dell’integrità fisica e
psicologica; manifestazioni di
razzismo, xenofobia,
intolleranza; diffamazioni;
istigazione all’illecito;
provocazione di risse; atti
contro la proprietà privata e
pubblica; atti contro la
pubblica decenza; uso e
spaccio di stupefacenti;
falsificazione di documenti e
firme ufficiali;
alterazione o furto di documenti
ufficiali; etc.)
Allontanamento fino a quindici
giorni, con richiesta di riparare
il danno a proprie spese o di
eventuale risarcimento
Consiglio di Classe, convocato
dal Dirigente scolastico
Allontanamento oltre i quindici
giorni, con richiesta di riparare
il danno a proprie spese o di
eventuale risarcimento
Consiglio di Istituto, convocato
dal
Dirigente Scolastico, su
richiesta del
Consiglio di Classe
75
Gravi atti di violenza, connotati
da particolare intensità, tali da
determinare seria apprensione a
livello sociale e da non
consentire interventi per un
reinserimento responsabile e
tempestivo nella comunità
scolastica l’anno scolastico
Allontanamento fino al termine
delle lezioni
Allontanamento fino al termine
delle lezioni ed esclusione dallo
scrutinio finale, con mancata
ammissione all’Esame di Stato
Consiglio di Istituto, convocato
dal Dirigente Scolastico, su
richiesta del Consiglio di
Classe
Mancanze disciplinari
commesse durante la sessione
d’esame
Commissione d’Esame
applicabili anche a candidati
esterni
Art. 23 Modalità di irrogazione delle sanzioni
Prima di irrogare una sanzione disciplinare è necessario che l’alunno esponga le proprie ragioni
verbalmente o per iscritto, anche in presenza dei suoi genitori. Gli organi collegiali sanzionano senza
la presenza dell’alunno e dei suoi genitori, solo dopo aver avuto notizia delle ragioni del primo e aver
informato i secondi. L’allontanamento dalle lezioni può essere parziale, prevedendo anche la sola non
partecipazione ad attività didattiche che si svolgano fuori dalla scuola come competizioni agonistiche
e sportive, visite guidate, viaggi di istruzione. Su proposta del Consiglio di Classe, può essere offerta
all’alunno la possibilità di convertire l’allontanamento in attività a favore della comunità scolastica.
La sanzione alternativa deve essere accettata per iscritto dai genitori. L’allontanamento dalle lezioni
è comunicato per iscritto ai genitori dal Dirigente Scolastico, con l’indicazione delle motivazioni,
delle modalità e delle date stabilite per la sanzione. Quando previsto, l’alunno è tenuto a riparare o
ripagare il danno, anche con un suo personale coinvolgimento in orario extrascolastico o durante
l’intervallo.
Art. 24 Ricorsi
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da chiunque vi abbia interesse entro quindici giorni
dalla comunicazione dell’irrogazione della sanzione all’Organo di Garanzia, interno all’istituzione
scolastica. In tal caso l’Organo di Garanzia deve esprimersi nei successivi dieci giorni. Qualora
l’organo di garanzia non decida entro tale termine la sanzione deve ritenersi confermata.
L’impugnazione non incide sull’esecutività della sanzione disciplinare eventualmente irrogata.
Art. 25 Composizione dell’Organo di Garanzia
L’Organo di Garanzia interno alla scuola è composto da tre docenti indicati dal Collegio dei Docenti,
da tre genitori indicati dal Consiglio di Istituto e dal Dirigente Scolastico che lo presiede. L'Organo
di Garanzia resta in carica per due anni scolastici e decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse,
anche in materia di conflitti interni in merito all'applicazione del presente Regolamento.
Art. 26 Funzionamento dell'Organo di Garanzia
L’Organo di Garanzia è convocato, ogni volta che ciò risulti necessario, dal Dirigente Scolastico che
provvede a designare il segretario verbalizzante. L'avviso di convocazione va fatto pervenire ai
componenti l'Organo per iscritto almeno quattro giorni prima della seduta. Per la validità della seduta
è richiesta la presenza di metà più uno dei componenti. Il componente impedito ad intervenire deve
far pervenire al Presidente dell'Organo, possibilmente per iscritto e prima della seduta, la motivazione
giustificativa dell'assenza. Ciascun componente l'Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto.
L'espressione del voto è palese. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Non è prevista
76
l'astensione che invece è obbligatoria quando i componenti l’Organo abbiano
irrogato la sanzione o siano genitori di studenti coinvolti nell’impugnazione.
Qualora l'avente diritto avanzi ricorso, che deve essere presentato per iscritto, il
Presidente dell’Organo, preso atto dell'istanza inoltrata, convoca mediante lettera i
componenti l'Organo non oltre dieci giorni dalla presentazione del ricorso
medesimo. Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, assume
accuratamente tutti gli elementi utili allo svolgimento dell'attività dell'Organo.
L'esito del ricorso è comunicato per iscritto all'interessato. L’esito del ricorso può
essere impugnato presso l’Organo di Garanzia di livello regionale per la
valutazione di legittimità entro quindi giorni.
Vedi Regolamento d’Istituto: PARTE IX - VISITE GUIDATE E
VIAGGI DI ISTRUZIONE
Revisione PTOF 2016/17 - Annualità 2017/18 approvata dal C.I. in data 9.11.2017