ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa...

16
Poste Italiane - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 DCB Palermo ISSIMO Periodico di promozione culturale dell’Ass. Il Vertice-Onlus Anno XXI n. 59 nuova serie Novembre Dicembre 2008 …e bontà, / bontà sola ci resta / tu persa in quella terra / di pietra, io solo in questa / silenziosa mia guerra. (Giorgio Caproni)

Transcript of ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa...

Page 1: ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa assalita da orologi malati ... piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio

Poste Italiane - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 DCB Palermo

ISSIMOPeriodico di promozione culturale dell’Ass. Il Vertice-Onlus

Anno XXI n. 59nuova serieNovembreDicembre2008

…e bontà, / bontà sola ci resta / tu persa in quella terra / di pietra,io solo in questa / silenziosa mia guerra. (Giorgio Caproni)

Page 2: ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa assalita da orologi malati ... piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio

Yves Broussard

Segretamente

frusciano le fonti

alla ricerca d’altri paesaggi

Altrove ciò che nasce dalla fiamma caratterizza il giorno

*

Tenace

la candela favoriscelo slittamento dell’ombra

Nell’inseguire la speranza tu sei più di te stesso

Segui l’orma di questa alba nuova

La gioia è senza ritorno.

(da Mesures de la vie, Traduzione dal francese di

Bruno Rombi)

Cavaliere insonne

(per Antonio Castelli)

Più alta la casa di Raymundo Herreratorre silenziosaassalita da orologi malatiche tornano e tornanoper un debito di sonnoaccumulatonotte dietro notte.

Ferro nichelio o piuma un giorno vale l’altro e va crescendo la distanza dal cielo

- non si sale per azzurre parole: si gira attorno a quesiti di scontata retorica.

Si gira attornoe si cade.

Carmelo Pirrera

Da La farfalla di Brodskij, Il Vertice, Palermo 1989

Page 3: ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa assalita da orologi malati ... piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio

Sulla sabbia

Scrivo i miei semplici versisulla sabba di Berkperché voglio nessuno li leggatanto sono segreti, intimi, delicati.

Li scrivo su chilometri di sabbiadove presto saran solo frammentidei passi dell’Oceanoche, lento,li coglierà con la risaccae ne farà poi donoa delfini e balene d’ogni mare.

I miei versi saranno nell’Oceanocome vere discrete sireneche incantano in segreto ogni cuoree svaniscono poi come il sale.

Bruno Rombi

Berk sur Mar, 29/11/2000

Naufragio possibile

Nell’inchiostro dei giorni aveva in cuore sempre il suo cammino a ritroso – viaggio estremo a possedere le origini lungo un fiume che conosceva i tentacoli tanti pericoli nel caos dell’imbroglio e il fumo era perverso e le alitava promesse. Come disfarsene e correre al canto del libero cielo? Ma ormai i chiodi pungevano ed era una farsal’ottuso riparo. Il naufragio incombeva solenne.

Scivolosa sirena

La mia vita è scivolosa sirena piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio di vestirmi d’alghe – intricate alla vista ma liquide al tatto – addensate agli anfratti più bui.Rido nel fossato dell’anima abbarbicata alla roccia per un canto di morte e i tuffi sono lontani persi nell’onda.

Mariuccia Coretti

(da Inquieti abbandoni, Ed. del Tornasole, 2007)

Page 4: ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa assalita da orologi malati ... piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio

Ho qui il mio azzurro e nel respiro svapora

la conquista.

Nella coppa dell’ingordo tramontoritorno in trasparenze e mi appago da folle:lentamente svaniscono illusioni.

Le palpebre misurano ogni offerta, ogni gesto,mi affatica il volo dell’ebbrezza in sorrisi escintille.

Ho posseduto il tuo viso, la sua fiamma,nel battito di un grido.

*

A capofitto ho giocato la mia rabbia per una

guerra non santa.Deglutisco le mille corrosioni della mente,per il drago nascosto nelle frasi,per quel Caino che decapita lo spaziodel vecchio Dio.

Ne contrabbanda la luce.

Antonio Spagnuolo

Una pagina di Fernando Pessoa

L’autunno

Quando le ultime calure dell’estate avevanoperduto la loro più torrida violenza sotto ilsole velato, l’autunno iniziava ancora primadi arrivare, in una lieve tristezza, prolissa-mente indefinita, come se il cielo non voles-se sorridere. Era un azzurro talora più chia-ro, altre volte più verde, dovuto alla stessaassenza di sostanza del colore profondo; erauna specie di oblio fra le nuvole, porporediverse e sfumate; non era più un torpore,ma un tedio, nella solitudine immobileattraversata dalle nuvole.L’entrata dell’autunno vero e proprio era poiannunciata dal freddo di un’aria non ancorafredda, da un attenuarsi dei colori che tutta-via non erano ancora sbiaditi, di un qualco-sa di umbratile e di evanescente in ciò cheera stato il tono del paesaggio e l’aspettodisperso delle cose. Niente era ancora inprocinto di morire, ma tutto, quasi come inun sorriso che ancora mancava, si mutava innostalgia verso la vita.Alla fine arrivava l’autunno vero: l’aria sifaceva freddo vento;si sentiva il rumoresecco delle foglie, anche se non erano fogliesecche; tutta la terra assumeva il colore e laforma impalpabile di una vaga palude. Erauno scolorire di ciò che era stato il sorrisoultimo, in una stanchezza di palpebre, inuna indifferenza di gesti. E così tutto ciò chepuò sentire , o supponiamo che senta, strin-geva, intimo, al petto il suo stesso commia-to. Un rumore di mulinello in un atrio flut-tuava,attraverso la coscienza che avevamodi un’altra cosa. Ci sarebbe piaciuto entrarein convalescenza per sentire veramente lavita.

(da Il libro dell’inquietudine, Trad. P.Ceccucci e O.Abbati)

Page 5: ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa assalita da orologi malati ... piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio

Odissèas Elitis

Da “La passione”

Ora m’incammino in una terra lontana e levigata.Ora mi seguono ragazze color del cielo

e cavallucci di pietracon la ruota del sole sulla fronte piatta.

Stirpi di mirto mi riconosconoda quando tremante m’accostavo all’acqua dell’iconostasi,

gridando: santo, santo.E’ lui il conquistatore dell’Ade e il salvatore dell’Amore,

è lui il principe dei Gigli.E per un attimo mi incarnavo ancora

in questi respiri di Creta.Perché il croco si affranchi dai cieli.

Ora chiudo e alla calce affidole mie veridiche Leggi.

Beati, dico, i forti che decifrano l’ImmacolatoE’ per i loro denti il chicco che inebria,

sul petto dei vulcani e sul tralcio delle vergini.Che seguano dunque i miei passi!

Ora m’incammino in una terra lontana e levigata.E’ la mano della Morte

che dona la vitae il sonno non esiste.

Suona la campana di mezzogiornoe lentamente si scolpiscono nelle pietre rosse come fuoco le lettere:

ORA e SEMPRE e DIGNUM ESTSempre e sempre, ora e ora gli uccelli cantano

DIGNUM EST il prezzo pagato.

(Da Odissèas Elitis, Poesie scelte a cura di Tino Sangiglio)

Page 6: ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa assalita da orologi malati ... piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio

La straniera

A Francis de Miomandri

Parla con distacco dei suoi mari barbari,con ignote alghe e ignote arene;rivolge a Dio preghiere senza forma,decrepita quasi ormai al di là della morte.Nel nostro orto, che ci ha reso straniera,ha posto cactus ed erbe acuminate.Alita dell’aroma del deserto,e in lei risplende la passione di un tempo,che mai ci narra e che narrata sarebbe come la carta di una stella remota.Vivrà fra noi cent’anni,ma sempre come fosse appena giunta,con un linguaggio affannato e gemente che solo piccoli animali comprendono.

E poi fra noi morrà,una notte in cui sia al colmo della pena,avendo solo il suo destino per guancialedella tacita morte straniera.

Gabriela Mistral

(Trad. di Margherita Guidacci)

Anche i santi muoiono

non è piovuto / tutto è stato più facile / la caccia è stata magra

la festa è dei Santi di popolo e di carne / fra i banchetti il passo lento è un gioco da ragazzi

si ripete il rito delle frasi e dei gesti / tutto rientra nell’ordinaria amministrazione

tentano di alzarsi gli aquiloni contro il vento / ma la vita muore

Il padre ferroviere

nelle case degli amici lasciai qualcosa una sciarpa rosaun pensiero

poi vidi tutto il resto / gli intonaci rotti qualche gesto violento / un collage concettuale su un’arancia dipinta

lasciai nell’angolo di una casa modesta la memoria della bambina del latte col padre ferroviere

picchiato in Sezione diceva no no no e seguitò a respirare finché gli fu possibile

erano verdi gli alberi

Dino Carlesi

Page 7: ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa assalita da orologi malati ... piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio

Il Plantageneta

(Non parlare della tua gola squarciata dal corno della menzogna).

L’ultimo Plantageneta ha caricato la mula dell’ultima bisaccia di amarezza. Hasognato castelli ed altari pagani dove porre, recisa, la tua testa di dea; ha percor-so avventure leggendarie all’insegna del cuore, senza cuore.Occhi verdi d’oliva, chiari al mattino più scuri la sera. Lì non s’affaccia l’anima,mute vi si riflettono stagioni immemori di pianto.

(“I love you” è formula cretina. Io non ti amo, tu non mi ami. A questo patto noiterremo fede).

Bruciate così l’arcolaio e l’orditoio, appiccate il fuoco. Non tessermi lenzuola di silenzio e accoglimi nell’ultimo tuo inganno, storia eleggenda inutili, broglio avvolto in merletti d’innocenza che ci indusse a chia-mare paradiso le rovine scomposte di un troiano.Libre cours à ta gloire, Puissance!Libertà alla tua ansia di vivere: era un gioco e ho perduto: l’Aquitania era sogno,sogno e nebbia.

(Comment ça va, Plantagenete? Ci sono venerdì di cenere, conclusioni tristi perle quali inventare feste d’addio).

L’ultimo Plantageneta ha caricato la mula dell’ultima bisaccia d’amarezza unvenerdì di cenere. Ti presterò un mantello per le tue sere umide di mare e unnome breve per chiamarti ancora: tu esisti e io ti perdo: questo è vero.L’Aquitania era sogno, sogno e nebbia.

Carmelo Pirrera

(da Il miele di maggio, 1985)

Page 8: ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa assalita da orologi malati ... piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio

Giorno dopo giorno

Giorno dopo giorno ho costruito il mio sentimento in questo breve spazio che m’illudo di racchiudere.

Goccia dopo goccia in un crescendo spumeggiante tra le rocce ingrossando ora scorre dilagando al piano in corsa incontro al mare ad annientarsi.

Ed ora,in un tutt’uno,nel mormorio dell’onda,tace di sé,immerso in un immenso più non suo,disperso in questa liquida agonia.

Guardarti

Guardarti, o notte,è perdermi nella tua vastità.E non paura mi assale mentre per mano mi porti lontano.E non so più se stupore o angoscia mi prende quando mia ti so,madre e amica,amante e rara compagna.

Soltanto con te – ora –Mi sorprendo a viaggiare.

Omar Pirrera

Nuovo anno

Passi come frecce che si spuntano contro la roccia oppure corse al trotto a captare incognite ereditate da millenni?

Non mi rimane che l’eco a scrivere diari risaputi forse il canto antico di un gallo all’alba.

Se n’è andato l’ieri con l’artificio dei botti.L’oggi sta arrivando a cavalcioni di una slitta.

Anno nuovo, vita nuova?

Io l’ho già vissuta più volte e non me ne sono accorto.

Fulvio Castellani

Page 9: ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa assalita da orologi malati ... piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio

Grigiore di case antiche

Questo grigiore di case antiche rattrista l’anima confonde pensieri e sillabe inchioda a torpore il vecchiume.

D’istinto mi offro come uccello in gabbia da questa finestra del cielo per farmi nuvoletta bianca, pensiero puro e uscire dalla cornice del tempo:

mi dilato al vento, senza limiti.

Bocche di leone

Resiste al limite del precipiziol’esile cespuglio del leone con la bocca ora chiusa ora aperta sul balcone del cielo, sull’alito del mare per dare sorrisi colorati ai venti,

alla nicchia del muro che lo ospita, all’insetto che vi ronza attorno,

al violento acquazzone che ne schiude le labbra.

Sempre in bilico tutti, anche il più forte tra stare e cadere nel risucchio del vuoto, del non esserci più.

Ampia è però la ruota dell’esistere girata da più mani in oscura concordia di progetti e tutti uniti allo stesso comandamento d’amore.

Nino Agnello

Non più

E ancora, ancora scorrerà la vita,ma non più nostra. Ancora dolce e caldad’incontri, di scoperte, di visioni,ma non per noi. Non più andremo leggeri,stupiti nella luce del mattino,contro il vento giocoso che scompiglia e ravviva i pensieri. E le perenniacque fluenti altre nubi, altri volispecchieranno nel rosa dei crepuscoli,nelle serate trepide d’attesa.Altre voci altri nomi chiameranno,ma noi saremo muti, in un lontanodileguare d’ogni eco. Non l’odoretenero più ci giungerà dai pratiche la pioggia d’aprile rinverdisce.Passa invano la brezza sulle tombe.

Ferdinando Banchini

Page 10: ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa assalita da orologi malati ... piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio

Sogno impossibile

(a Bartolo Cattafi)

Versi hai scritto-non di volpe –ridotti all’osso senza punti né virgole poveri di aggettivi che abbelliscono il nulla per molti – gli impegnati nelle nicchie,

i gladiatori in arena – fu un gran peccato

ma non era un vezzo un colpo di dadi oh no

cruento atto esistenziale il tuo poetare ne conoscevi l’interna verità

il tuo animo scrivente era saldo preciso e pure onesto

a leggerti s’innalzava non so quale lamento d’un oltre della calda terra che chiamava chiamava

Viviane Ciampi

Meglio sarebbe andarmene per non

Quello che adesso manca è lo stupore - esorcismo indispensabile a salvare ogni tristo momento: ha lunghe mani - lo stupore – e scova anche nel buio promesse di luce coglie ali da un refolo di vento e lo spalanca in volo ardito.Meglio sarebbe andarmene per non mostrare un viso spoglio di colori senza le meraviglie che intagliava profondità nello sguardo e permetteva di rinnovarsi fuori dai confini.Ho capito che non serve rammendare gli orli lisi dell’anima: il rammendo convince forse gli altri quando è buio – ma l’inganno non regge allo specchio.Meglio sarebbe andarmene per non mostrare a chi mi vide differente una faccia che arranca tra cadenze di espressioni banali.

Fryda Rota

Page 11: ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa assalita da orologi malati ... piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio

All’editore Sciascia va riconosciuto il merito di avere riproposto nella colla-

na Aretusa l’opera di Antonio Castelli di cui in più occasioni Issimo si è inte-

ressato proponendone alcune pagine. Di questo autore che ci fu caro è stato

scritto che “la sua Sicilia non ha nulla di meschinamente locale. I microco-

smi da cui prende l’avvio tendono a farsi macrocosmi…”

Nelle sue pagine trovano spazio alcune lettere di emigranti: un mondo col

quale, scrivendo da queste parti, ognuno si è scontrato almeno una volta.

Kall, 10. 8. 1965

Cara Sposa rispondo alla tua lettera del 3 corrente nella quale mi dici che stai

poco bene ma i nostri bambini stanno bene come pure ti posso assicurare di

me che godo ottima salute. Leggendo la lettera Antonietta mi dici che sei

andata ai Comuni a raccogliere la manna nella quale mi dici che i frassini

della lenza ne fanno poco ma vi sono quelli della casa che sono graziosi e

credo che specialmente i verdelli saranno belli veramente e credo che anche

i peri brei sono belli adesso a mangiare. Antonietta ti raccomando che tuo fra-

tello Giovanni deve partire sempre di venerdi mattina per arrivare di domeni-

ca in modo che io non perdo la giornata di lavoro. Cara Antonietta con la stes-

sa data ò ricevuta una lettera da mio fratello Mariano dicendomi che voleva

mettere un po di paglia e tu ce la fai mettere, tanto è imballata e non occupa

tanto largo. Cara Antonietta mi avvio alla conclusione con una lagrima di

commozione che non ti posso esprimere con quale gioia ti abbraccerei in que-

sto momento di solitudine. Ti abbraccio Antonietta mia di vero cuore assieme

a Gandolfo e Giuseppe che sono stati i nostri garofani seminati nel giardino

più bello del mondo il tuo Sposo Luigi.

(Antonio Castelli. Entromondo, Vallecchi 1967)

Page 12: ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa assalita da orologi malati ... piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio

LIVING

La casa di Giosuè, nel villaggio dei minatori ormai spopolato,a La Louviere, somigliava alle altre, bassa, annerita, con unavizza pianta di geranio davanti alla porta della cucina per laquale entrammo.- Preparate il caffè! Preparate il caffè!Ne bevevano a litri: si trattava di una miscela decaffeinata chenon faceva male al cuore. Così assicuravano.- Cosa si dice in Sicilia?La vecchia era vivace ed era la sua voce, con l’inflessione delnativo dialetto ancora intatto, a riempire tutta la cucina ingom-bra di un grande tavolo e con tante foto appese alle pareti.Davanti ad una, un lumicino acceso: era quella del figliomorto.Giosuè, taciturno, apriva bocca solo per ricordare miniere - dizolfo o di carbone era lo stesso - nella sua vita non aveva vistoaltro. Si ricordava pure di essere vecchio e che in Belgio eravenuto quando i figlioli (compreso il figlio morto) andavanoancora a scuola e la piccina, che adesso era già nonna, comin-ciava a muovere, incerti, i primi passi.Si parlò di parenti confondendoli in sommari giudizi negativi,e di altri conoscenti rimasti in Sicilia o emigrati per posti piùlontani, a volte senza possibilità di ritorno, come il giovanesorridente dalla foto dietro il lumicino.Un sospiro, e toccava ad altre persone passare per il setacciodella nostalgia. Giosuè sospirava, quando un pensiero improv-viso gli sovvenne, gli accese gli occhi: - Il living! - esclamòcome a rimproverarsi di una grave omissione verso gli ospiti. - Non avete visto il living! - E facendosi strada tra le sedie cheingombravano l’angusto spazio, ci guidò, come in processione,verso una stanza che era più grande della cucina, con poltroneenormi ancora avvolte nel cellophan, una consolle sovrastatada uno specchio con cornice dorata, un lampadario degno diuna cattedrale e un tavolo basso carico di ninnoli di gesso e al-tre cose inutili.-Bello, bello. Auguri e complimenti, - dicemmo tutti riguada-gnando la cucina, mentre Giosuè, con occhi che brillavano dilegittimo orgoglio, richiudeva pian piano la porta, come sefosse stato in casa d’altri.

c. p.

Delos

(Ricordo di Enrica di Giorgi)

L’inchiostro si seccò.Le grechemelodieti seguironoin volo.Il ricordodella tuavoce che sorrideè qui.E tu pure sei qui:il tuo cuoreha dolcissimaeco.

Nevio Nigro

Stagioni

Scena del tempocambia già i costumia filo d’erbaTrasparente èil velo del doppio ches’arrende al soleLungo il passola concava riservagià cade fogliaGranoparolasemi dal vizzo caldostanno eterniSaremo oggiciò che rappresenta l’inizioin luce d’anni

Liliana Ugolini

Page 13: ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa assalita da orologi malati ... piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio

Ancora una pagina di Antonio Castelli

Da “Gli ombelichi tenui”

Dove l’infanzia ha lo stelo lungo. Sivive quotidianamente sorvegliati e spiati daquell’occhio prismatico che è la costrizionedello stare insieme. Una comunità precaria,governata dall’abitudine, da una incidenzaobbligata, tetra, messa continuamente inpericolo dall’egoismo, dall’istinto di dura-re, di sopravivere, Tra persona e persona,tra gruppo e gruppo si perviene ad ogniaccomodamento. . Ciascuno ha dell’altrol’esatta nozione, buona o cattiva, ma non siallentano, non si rompono mai i rapporti, sipuò avere sempre bisogno. E poi come si faa non andare d’accordo con questo e quello,se i luoghi di svago, di pena, le occasioni,gli incentivi di incontro non si scelgono, masi danno uniformemente per tutti?

Nel paese in cui son tante le famiglieimparentate fra loro, nascite, matrimoni,lutti, con i nuovi assetti lieti e dolorosi cheproducono, finiscono sempre col consiglia-re ad una più tollerante frequentazione. Macodesto fatale incontrarsi e scoprirsi, code-sta ineluttabilità dell’essere denudati, del-l’essere alienati, può far partire davvero sesi è in colpa, ma chi è in pace col paesequanto tepore raccoglie dal non sentirsi maisolo, dall’esser protetto e vegliato daglialtri, che lo considerano costantemente pre-sente nello spazio del loro consistere.

*

Quella dei soprannomi è la solanomenclatura che abbia corso nel paese.

Un’anagrafe emblematica al cui ufficiosovrintende permanentemente il popolointero. E nell’ideogonia popolare il nomi-gnolo si configura come una sorta di princi-pio d’individuazione per segni salienti. Conquel marchio s’indicherà il portatore nel-l’abbrivio dei riconoscimenti.Disavventure, topiche, distonie nel compor-tamento, occorse o patite in una congiuntu-ra particolarmente soverchiante della suavita, familiare, pubblica, professionale,fanno macchia per sempre.

Page 14: ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa assalita da orologi malati ... piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio

NUOVI LIBRI

Elena Milesi, Introibo adEd. LietoColle pp. 90 - € 13,oo

Maria Teresa Liuzzo, GenesisA.G.A.R. editrice, pp.360 - € 40,00

Nino Agnello, Ancilla Domini, pp. 32 s.i.p.Il cugino di Boston, pp. 32 s.i.p.Ed. Le colonne doriche

Gabriele Quartero, Il cancellatore e altre poesie casuali – Prefazione di Giancarlo SissaEd. La Fenice, pp. 80 - € 8,00Premio Senigallia Spiaggia di velluto 2008.

Jean-Paul Mestas, MagiqueEd. Les presses letteraires, pp.40 – s.i.p.

Armando Rudi, Interrogativi e riflessioni,Prefazione di Dante Mafia – Ed. Lepismapp.76 - € 15,00

Andrea Rompianesi, il gridoScrittura Creativa Edizioni – pp. 76, € 12,00

Nevio Nigro, IncontriCrocetti Editore, pp. 64, € 10,00

AA.VV. Sentire antico con parole nuoveEd. FIDAPA Enna, pp.140, s.i.p.

Giovanni Monti, Deliri - pp. 46, € 5,00Vuoto a perdere – pp. 32. € 5,00Edizioni Nuova Ipsa

Sandra Mazzini, Verso l’altra metà del cieloPrefazione di Luciano FogliettaEd. L’Ortica, pp. 124 € s.i.p.

Con una vampa d’ombre e luci chedilagano e visi che sono spesso la proiezioned’altri remoti visi perduti nel passato, e insogni mai vissuti, Giovanni Torres La Torreedifica un fastoso racconto fra la favola e un’ingemmata fotografia del vero fondato sul-l’intreccio di musica e visioni che sembranoesatte, scolpite nelle pietre e, invece, sono unpaesaggio di sagome alterate che la follia delsogno narratore confonde con le trameimpresse alle pareti da secoli carichi diun’antica sapienza di memorie.

(da una nota di Giuseppe Amoroso)

Giovanni Torres La TorreCon patir di cuorepp. 80 € 8,00Pungitopo editrice, Marina di Patti (Me)

Il volumetto sarà inviato in OMAGGIOai primi 100 lettori che rinnoverannol’abbonamento a Issimo

Page 15: ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa assalita da orologi malati ... piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio

Cartesio ammicca a Camus

Logorato dal dubbio e dall’assurdo (Cartesio ammicca a Camus,implacabile gioco…)vivi nella tua trappola l’inganno quotidiano,la facile miseria, l’irrisione di te a te stesso.

Pruno soffocato, tronco esaustonell’abbraccio triste dei licheni,roccia smangiata, ti risenti dentro una perversa primavera sognando, all’improvviso,l’isola fragrante dei ciliegi,piumini giganti, vaporosi,scavati nella luce e nella noia.

Eolo valica le punte estreme degli ulivi,scende radente e dissipale immagini che porti dal passato.

Sirio Guerrieri

Solo; o solocon la mia ombrache il sole riflette sulla terra.Solo, solo con la mia ombra che accompagna i pensieri nell’infinito dubbio del presente.

Ottavio Piacentini

la terra gira senza emozione

l’arcolaio è così fatto che il filodiventa tessuto e il tessuto vestito

la somma dei morti respingequella dei vivi

a quale numero appartengo?

*

esiste una legge che unifica la dispa-rità

delle cose

è contenuta nella molteplicitànelle parole e nel silenzio

i disegni della parola sono effimeriil loro ricordo senza limiti

bevo un caffè leggo il giornaledomani rileggerò le stesse notizie.

Paul Bélanger (Canada)

Traduzione dal francese di Viviane Ciampi

Page 16: ISSIMO - benvenuti nel mio sito internet · Più alta la casa di Raymundo Herrera torre silenziosa assalita da orologi malati ... piango ogni giorno nel retro dei flutti il miraggio

ISSIMO

periodico di promozione culturaledell’Associazione Il Vertice - Onlusfondato e diretto da Carmelo PirreraDirettore responsabile Anna BarberaReg. Trib. di Palermo al n. 41/87del 31-12-1987 al registro dei periodici.La collaborazione é per invito e nonretribuita.Redazione c/o il Vertice, (Pirrera)Via Norvegia, 2/a - Tel. 091 670223590146 PALERMOE-mail: [email protected]. annuo € 15 sostenitore € 25 c/c postale n. 10171908intestato a:Il Vertice /libri - PalermoAnno XXI - n. 59 - nuova serienovembre - dicembre 2008Stampa Tipografia Bonfardinovia Altofonte, 107tel. 091 6687058 - 90129 PALERMO

on questo numero di Issimo si conclu-de il nostro ventunesimo anno di atti-vità. Ventuno anni ricchi di incontri,

di conoscenze e di poesia.Vorremmo, qui e in questa circostanza, ringraziare itanti che ci sono stati e che ci sono vicini non facen-doci mancare simpatia, solidarietà e sostegno.Non possiamo tacere o dimenticare che nel trascor-rere di questi anni abbiamo anche subito delle perdi-te: molti amici ci sono venuti a mancare: gente rara,insostituibile. Nella modestia dei nostri mezzi abbia-mo voluto ricordarli e tenere presenti, riproponendoa volte loro scritti, scoprendo un ulteriore ruolo efunzione della scrittura, un ruolo di valenza (e diimpertinenza) metafisica quale è quello di opporsi edi negare la morte.Ma non è tempo per discorsi grevi. Concludiamocon un brindisi augurale questi ventuno anni di ser-vizio reso alla poesia, chiedendo ancora agli amicilettori un contributo di solidarietà e simpatia nonchéun concreto sostegno che ci aiuti a tirare avanti senzanulla dovere alle istituzioni del potere (Regioni befa-ne o Assessori collusi o in procinto di colludere, tira-piedi, lacchè: “gente cui si fa buio innanzi sera / dabasto, da bastone e da galera”.), fieri della nostralibertà.

Con i migliori auguri agli amici lettori ci avviamo,con Issimo, verso il XXII anno di esistenza. BuonNatale, Viva l’anno che viene, Viva la poesia!

Numero illustrato con disegni diBruno Caruso, realizzati per“Parti del discorso” di Antonio Castelli

CC

Ai nostri lettori ricordiamodi rinnovare l’abbonamento

GRAZIE