Israele è razzista con gli immigrati neri - Gideon Levy

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 Le opinioni 34 Internazio nal e 952 | 8 giu gno 2012 I sraele è il paese più razzista e allo stesso tempo più ingenuo dell’occidente. Razzista perché in nessun altro stato i politici possono parlare de- gli immigrati come fanno quelli israeliani e re- stare al loro posto. Ingenuo perché solo ora ha scoperto un problema che il “primo mondo” ha ormai da anni. Solo in Israele un parlame ntare del par- tito di governo può denire gli immigrati “un cancro”. Peggio ancora, solo in Israele quel parlamentare sa che il suo spregevole sfoggio di razzismo au- menterà i suoi consensi presso l’opinio- ne pubblica. Solo Israele non ha una politica per l’immigrazione degna di questo nome. Solo in Israele i migranti sono ucial- mente considerati degli “inltrati ”. Solo in Israele il governo aizza le classi più deboli contro gli immigrati, e quando esplode la violenza il primo ministro si limita a dichiarare “non c’è posto per queste cose”. La verità è che in Israele il posto per la violenza contro gli immigra- ti c’è eccome. Pensavamo davvero che dopo averli de- niti un cancro, una massa di untori, una minaccia e un pericolo non sarebbero stati attaccati? Pensavamo davvero che la paura dei quartieri poveri e l’incitamen- to all’odio non avrebbero partorito la violenza? Se gli abitanti dei quartieri poveri hanno paura è perché qualcuno li ha spaventati. Se odiano è perché qualcuno ha seminato odio, soprattutto nei confronti dei neri. In realtà gli immigrati neri non sono pericolo- si, ma ormai è troppo tardi per rimediare. Il seme del disprezzo e della rabbia violenta è stato piantato ed è germogliato. Il governo sta portando avanti una campagna di terrore, perché così può distogliere l’attenzione e l’in- dignazione dell’op inione pubblica dai suoi fallimenti. Non è una novità. È la vecchia tattica dei peggiori regi- mi: alimentare la collera della popolazione contro lo straniero, spaventare la gente con uno spauracchio immaginario, esagerare a dismisura i pericoli. Tutto pur di evitare di assumersi le proprie responsabilità. Quello che stanno facendo con l’immigrazione lo han- no già fatto in passato con altre questioni: la politica del governo è una non-politica; tutto ciò che fa è na- scondere la testa sotto la sabbia per poi urlare ai quat- tro venti quando la situazione degenera. Dopo aver condotto un esperimento di massa con in ballo migliaia di vite umane – permettendo agli im- migrati di restare ma impedendogli di lavorare e cal- pestando i loro diritti fondamentali – Israele ora nge di cadere dalle nuvole se ci sono delle violenze o dei crimini. Quando si parla d’immigrazione cadono tutte le maschere: oggi in Israele il razzismo è diventat o una nuova forma di politicamente corretto. Lo stato ebraico ha accolto un milione di russi, di cui circa la metà non ebrei, e ha saputo assorbire la loro presenza. Perché erano bianchi. Quando invece arri- vano poche decine di migliaia di africani, ecco che subito diventano il nuovo nemico. Perché sono neri. Nel mondo di oggi Israele non può più evitare di accogliere migranti e rifugiati, anche se sono entrati illegalmente nel suo territo- rio. Milioni di immigrati hanno invaso altri paesi, ma hanno trovato istituzioni che sapevano come gestire i ussi mi- gratori. In anni bui decine di migliaia di ebrei si sono “inltrati” in altre nazioni. Nel 1948 i rifugiati palestinesi hanno co- minciato a riversarsi nei paesi vicini, e da allora il usso non si è mai interrotto. Oggi la Giordania è sommersa non solo dai rifugiati palestinesi ma anche da ira- cheni e siriani. Anche la Turchia ha as- sorbito migliaia di disperati in fuga dalla Siria. La po- polazione della Francia sta diventando sempre più nera, mentre in Gran Bretagna il numero di musulma- ni è in aumento costante. Il mondo va così, e Israele non può far altro che prenderne atto. L’istigazione all’odio per gli immigrati ignora non solo la storia ebraica e la realtà di oggi, ma anche il fu- turo prossimo. Cosa succederebbe se un giorno – spe- riamo di no – le campagne allarmistiche del governo diventassero realtà e Israele fosse davvero costretto ad arontare una minaccia reale, con migliaia di ebrei in fuga dal paese? Cosa diremmo al mondo se ci chiu- desse le porte in faccia come noi oggi le chiudiamo in faccia ai migranti africani, molti dei quali rischiano la vita? Per quanto tempo ancora ripeteremo la perversa litania secondo cui “la situazione di Israele è diver- sa”? Sia chiaro, la soluzione non è spalancare i cancelli a tutti quelli che chiedono di poter entrare nel territo- rio di Israele. Nessun paese ha un obbligo del genere. Ma l’ausso di rifugiati dev’essere regolamentato, e i migranti già arrivati devono essere classicati in base ai pericoli che correrebbero se li rispedissimo da dove sono venuti. Quelli che hanno diritto a restare devono essere assistiti. La violenza e l’odio non risolveranno nulla, biso- gna dare agli immigrati la possibilità di vivere dignito- samente. Contrariamente a quanto pensano molti israeliani, i migranti non sono davvero un pericolo. Il vero pericolo viene dal modo in cui sono trattati. u as Israele è razzista con gli immigrati neri Gideon Levy GIDEON LEVY è un giornalista israeliano . Scrive per il quotidiano Ha’aretz. È la vecchia tattica dei peggiori regimi: alimentare la collera della popolazione contro lo straniero, spaventare la gente con uno spauracchio immaginario, esagerar e a dismisura i pericoli

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Le opinioni

Israele razzista con gli immigrati neriGideon Levy

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sraele il paese pi razzista e allo stesso tempo crimini. Quando si parla dimmigrazione cadono tutte pi ingenuo delloccidente. Razzista perch in le maschere: oggi in Israele il razzismo diventato una nessun altro stato i politici possono parlare de- nuova forma di politicamente corretto. Lo stato ebraico ha accolto un milione di russi, di gli immigrati come fanno quelli israeliani e restare al loro posto. Ingenuo perch solo ora ha cui circa la met non ebrei, e ha saputo assorbire la loro scoperto un problema che il primo mondo ha presenza. Perch erano bianchi. Quando invece arriormai da anni. Solo in Israele un parlamentare del par- vano poche decine di migliaia di africani, ecco che tito di governo pu deinire gli immigrati un cancro. subito diventano il nuovo nemico. Perch sono neri. Nel mondo di oggi Israele non pu pi evitare di Peggio ancora, solo in Israele quel parlamentare sa che accogliere migranti e rifugiati, anche se il suo spregevole sfoggio di razzismo ausono entrati illegalmente nel suo territomenter i suoi consensi presso lopinio- la vecchia tattica dei peggiori regimi: rio. Milioni di immigrati hanno invaso ne pubblica. Solo Israele non ha una politica per alimentare la collera altri paesi, ma hanno trovato istituzioni che sapevano come gestire i lussi milimmigrazione degna di questo nome. della popolazione gratori. In anni bui decine di migliaia di Solo in Israele i migranti sono uicial- contro lo straniero, ebrei si sono iniltrati in altre nazioni. mente considerati degli iniltrati. Solo spaventare la gente in Israele il governo aizza le classi pi con uno spauracchio Nel 1948 i rifugiati palestinesi hanno cominciato a riversarsi nei paesi vicini, e deboli contro gli immigrati, e quando immaginario, da allora il lusso non si mai interrotto. esplode la violenza il primo ministro si esagerare a Oggi la Giordania sommersa non solo limita a dichiarare non c posto per dismisura i pericoli dai rifugiati palestinesi ma anche da iraqueste cose. La verit che in Israele il cheni e siriani. Anche la Turchia ha asposto per la violenza contro gli immigrati c eccome. Pensavamo davvero che dopo averli de- sorbito migliaia di disperati in fuga dalla Siria. La poiniti un cancro, una massa di untori, una minaccia e polazione della Francia sta diventando sempre pi un pericolo non sarebbero stati attaccati? Pensavamo nera, mentre in Gran Bretagna il numero di musulmadavvero che la paura dei quartieri poveri e lincitamen- ni in aumento costante. Il mondo va cos, e Israele non pu far altro che prenderne atto. to allodio non avrebbero partorito la violenza? Listigazione allodio per gli immigrati ignora non Se gli abitanti dei quartieri poveri hanno paura perch qualcuno li ha spaventati. Se odiano perch solo la storia ebraica e la realt di oggi, ma anche il fuqualcuno ha seminato odio, soprattutto nei confronti turo prossimo. Cosa succederebbe se un giorno spedei neri. In realt gli immigrati neri non sono pericolo- riamo di no le campagne allarmistiche del governo si, ma ormai troppo tardi per rimediare. Il seme del diventassero realt e Israele fosse davvero costretto disprezzo e della rabbia violenta stato piantato ed ad afrontare una minaccia reale, con migliaia di ebrei in fuga dal paese? Cosa diremmo al mondo se ci chiugermogliato. Il governo sta portando avanti una campagna di desse le porte in faccia come noi oggi le chiudiamo in terrore, perch cos pu distogliere lattenzione e lin- faccia ai migranti africani, molti dei quali rischiano la dignazione dellopinione pubblica dai suoi fallimenti. vita? Per quanto tempo ancora ripeteremo la perversa Non una novit. la vecchia tattica dei peggiori regi- litania secondo cui la situazione di Israele divermi: alimentare la collera della popolazione contro lo sa? Sia chiaro, la soluzione non spalancare i cancelli straniero, spaventare la gente con uno spauracchio immaginario, esagerare a dismisura i pericoli. Tutto a tutti quelli che chiedono di poter entrare nel territopur di evitare di assumersi le proprie responsabilit. rio di Israele. Nessun paese ha un obbligo del genere. Quello che stanno facendo con limmigrazione lo han- Ma lalusso di rifugiati devessere regolamentato, e i no gi fatto in passato con altre questioni: la politica migranti gi arrivati devono essere classiicati in base del governo una non-politica; tutto ci che fa na- ai pericoli che correrebbero se li rispedissimo da dove scondere la testa sotto la sabbia per poi urlare ai quat- sono venuti. Quelli che hanno diritto a restare devono essere assistiti. tro venti quando la situazione degenera. La violenza e lodio non risolveranno nulla, bisoDopo aver condotto un esperimento di massa con in ballo migliaia di vite umane permettendo agli im- gna dare agli immigrati la possibilit di vivere dignitomigrati di restare ma impedendogli di lavorare e cal- samente. Contrariamente a quanto pensano molti pestando i loro diritti fondamentali Israele ora inge israeliani, i migranti non sono davvero un pericolo. Il di cadere dalle nuvole se ci sono delle violenze o dei vero pericolo viene dal modo in cui sono trattati. u asInternazionale 952 | 8 giugno 2012

GIDEON LEVY

un giornalista israeliano. Scrive per il quotidiano Haaretz.

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