IPSAAABI DE FRANCESCHI-PACINOTTI - Gli anni 50 · 2020. 6. 30. · Adriano Celentano a partire dal...
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Gli anni 50Gli anni 50
Piano MarshallLo stile e la moda degli anni ’50 sono conosciutissimi. Con la fine della seconda guerra mondiale si apre un decennio di grande ottimismo, di sviluppo economico, di benessere diffuso, che si riflette in una vera e propria rivoluzione dello stile.
è importante ricordare i grandi cambiamenti che caratterizzano quest’epoca. L’equillibrio politico mondiale infatti, in seguito al conflitto, si modifica profondamente.Gli Stati Uniti, già vincitori della guerra, assumono il ruolo di potenza leader dell’Occidente. La loro influenza è evidente in materia politica ed econimica, ma anche nella cultura e negli stili di vita.
Nel 1947 viene inaugurato il Piano Marshall: un programma americano di aiuti economici per supportare la ricostruzione dei paesi alleati in Europa. Da questa parte dell’oceano la miseria è ancora tanta, ma si comincia intravedere un futuro più roseo.
Gli Usa vengono visti come un modello a cui ispirarsi per plasmare uno stile di vita nuovo, dinamico e al passo coi tempi.
È in questo momento che nascono tanti degli stereotipi che ancor oggi troviamo nelle pubblicità occidentale: l’immagine della famigliola felice, quella della casalinga perfetta che
passa l’aspirapolvere con i tacchi addosso, e via dicendo.
“Tu vò fa’ l’americano” cantava Carosone, rispecchiando perfettamente l’attitudine del tempo.
Le nuove cucine a gas, i frigoriferi, gli aspirapolvere e la lavatrice modificano il modo di organizzare i lavori domestici e le cure familiari. Più in generale, l’aumento dei salari e le
migliorate condizioni di vita porteranno, tra il 1950 e il 1962, a una crescita dei consumi privati
Il boom economico nella cucina
La donna è al centro del cambiamento sociale e, la cucina rappresenta ora un ambiente importante della casa, non solo funzionale, ma anche estetico. Il progresso dell’industria degli
elettrodomestici facilita i compiti casalinghi, ora tocca all’estetica conquistare con le belle cucine componibili che s’intravedono sulle riviste patinate americane
Sempre più spesso, in cucina o in salotto, trova spazio anche l’apparecchio televisivo, come veniva chiamata la tv in quegli anni, che trasmetteva in bianco e nero i primi programmi RAI. La televisione rappresentò per l'Italia un potente strumento di unificazione nazionale e culturale, a partire dalla lingua, nonché di diffusione di comportamenti e nuovi stili di vita.
La televisone
Nelle sale cinematografiche arrivano anche le grandi produzioni hollywoodiane. Le star del cinema invadono le copertine delle riviste femminili, dalla procace Marilyn Monroe alla minuta Audrey Hepburn,
Dalla radio e dalla televisione arrivano anche gli echi della nuova cultura
americana, primo fra tutti il rock’n’roll di Elvis Presley i cui successi saranno
riproposti in Italia da un giovanissimo Adriano Celentano a partire dal 1955.
La moda anni 50In fatto di moda però è ancora l’Europa a dettar legge.E per una curiosa coincidenza, anche in questo campo l’anno cruciale è il 1947.Nel febbraio del ’47, infatti, nasce la silhouette a clessidra, fatta di ampie gonne e vitini di vespa che rimarrà in voga per tutto decennio.A inventarla è Christian Dior: in una Parigi ancora segnata dalla guerra, al couturier basta una sola collezione per spazzare via l’austerity e le miserie del conflitto.
“It’s a New Look!” esclamano estasiate le editor americane: e proprio con questo nome la Ligne Corolle passerà alla storia. Il successo di questo nuovo look è immediato e trasversale: dopo anni di guerra, di razionamento, di economie e di fatica, le donne non vedono l’ora di riscoprirsi frivole e vezzose. E i modelli di Dior, grazie a un ingegnoso sistema di licenze, si diffondono rapidamente in tutto il mondo.Ma questa non è l’unica trovata commerciale del grande sarto: sua è anche l’idea delle collezioni stagionali, in cui i nuovi trend e i nuovi modelli sono destinati a rimpiazzare i precedenti.
Christian Dior
Sull’onda del nuovo benessere, l’industria tessile conosce i tessuti sintetici, e le nuove tinture consentono di ottenere tonalità vibranti fino ad allora impensabili
Negli stessi anni, prende forma l’editoria di moda come la conosciamo oggi. Le modelle vengono portate fuori dagli atelier e si cominciano a raccontare “storie” attorno agli abiti. Le mitiche fashion editor di quest’epoca (come Carmel Snow e Diana Vreeland) lavorano a quattro mani con fotografi leggendari, per creare immagini che ancora oggi non smettono di affascinare.
Coco Chanel
Un altro nome fondamentale per quanto riguarda la moda femminile nel dopoguerra fu quello di Coco Chanel: la sua lunga
assenza dal settore, che lasciò il campo libero a Dior, si interruppe nel 1954 con un trionfale ritorno. Nonostante i suoi 71
anni Chanel tornò sulle scene più agguerrita che mai, opponendosi al recupero dei vecchi standard promosso dal suo
rivale e affrontandolo a distanza con una frase ormai storica: “Dior addobba poltrone, non veste donne”. Dopo aver lanciato un
abito da sera in tenda taffetà, nel 1955 Chanel crea un altro classico con la sua borsetta 2.55,: realizzata in pelle trapuntata e munita di tracolla in cuoio e metallo; non molto tempo dopo i suoi tailleur vengono giustamente ricompensati con il Neiman Marcus
Award, mentre nel mondo si diffondevano sempre di più i suoi completi caratterizzati dalla pulizia estrema, con i bottoni a forma di testa di leone ed il riconoscibilissimo simbolo con la doppia C, che nel 1959 divenne il logo ufficiale della sua azienda. Erano solo i semi di quello che sarebbe poi diventato il prét-à-porter.
Le pin upGli anni '50 sono il decennio
del rock 'n' roll, dei blue jeans, delle t-shirt, delle pin up e dei pattern a pois; è il momento in cui cominciano a comparire i primi bikini e la giacca di pelle diventa un
irrinunciabile must have della moda uomo.
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Con il termine di pin-up ( "da appendere") si indicano generalmente le ragazze - solitamente ammiccanti e sorridenti , fotografate in abiti succinti le cui immagini, durante il primo conflitto mondiale, iniziarono a diffondersi su molte riviste settimanali degli Stati Uniti, per iniziativa del presidente Woodrow Wilson, con lo scopo di ideare stimoli visivi per convincere gli uomini ad
arruolarsi.Questo fenomeno attirò in maniera sempre maggiore l'attenzione dei lettori uomini, e in particolare
registrò un incredibile successo fra i soldati impegnati al fronte, che usavano appendere le fotografie di queste ragazze nei loro armadietti o nelle loro tende di accampamento.
L’abito “ricco” è un iconico di questa decade. Negli anni ’50 infatti gli abiti da sera tornano ad essere incredibilmente sfarzosi, ispirandosi dichiaratamente ai modelli dell’ottocento. Accanto a questi, nasce anche una versione più “facile”: si tratta l’abito da cocktail, che combina una
lunghezza da giorno a materiali preziosi e decorazioni importanti tipici dell’abbigliamento da gran soirée.
Femminilità è la parola d’ordine del decennio. Colori pastello e stampe floreali la fanno da padroni.
Nella silhouette, punto vita è il protagonista indiscusso di questo periodo.
Gonne e pantaloni Le gonne negli anni ’50 sono a ruota oppure a matita, mentre i pantaloni rimangono una scelta
popolare per il tempo libero. Tuttavia, rispetto agli anni ’40, le proporzioni cambiano drasticamente. Adesso il modello preferito è rigorosamente a sigaretta, con la vita alta (e segnata) e una lugnhezza
ridotta, che lascia scoperta la caviglia.
Il look iper-coordinato è un must del decennio, merito del nuovo benessere e di un approccio più edonistico all’abbigliamento, per cui si moltiplicano i capi da avere in guardaroba e le occasioni d’uso.
Biancheria intimaLa biancheria intima è fondamentale per ottenere il look anni ’50. Torna di moda il bustino, che ora
è fatto in nylon e si chiama guêpiere. In alternativa, gli stringivita sono popolari per ottenere l’agognata silhouette a clessidra. I reggiseni hanno la tipica forma “a punta” (ottenuta grazie a
piccole imbottite o cuciture strategiche) per regalare al seno un profilo audace. E per sostenere le ampie gonne nascono le sottogonne, versioni contemporanee dell’ottocentesca crinolina
La moda anche per i teenagerNegli anni ’50 nasce anche la moda dedicata ai teenager. Grazie alle migliori condizioni
economiche, i ragazzi rimangono più a lungo a casa con i genitori, e non sono più visti – come accadeva prima della guerra – come degli adulti in miniatura. Nascono prodotti ( e vestiti) dedicati
espressamente a loro. In America spopolano le Sweater Girls, che indossano maglioncini attillati. E proprio i teenager cominciano a rendere popolari i jeans.
Accesori Le scarpe con il tacco sono il complemento ideale delle mise anni ’50. Proprio in questi anni, viene inventato il tacco a spillo, quindi i tacchi diventano molto più sottili che in passato, mentre la punta è di preferenza sfilata. Arrivano sul mercato le scarpe colorate e quelle realizzate in pendant con gli
abiti
Le borse negli anni 50 sono piccole , di solito con un manico da portare a mano o al polso. La novità è che a fianco delle “solite” borse in pelle pregiata o meno, compaiono per i cocktail borsette di ogni materiale: quelle a cofanetto in lucite, ambite oggi dai collezionisti, quelle in midollino con le
conchiglie applicate, quelle in colori pastello caramellosi.
La bigiotteria negli anni ’50 abbandona la pretesa di assomigliare ai gioielli veri e si sbizzarrisce coi colori. Tinte che, sono spesso coordinate con quelle dell’abito. Compaiono le perle colorate, e vanno forte anche le parure di Svarovski che comprendono orecchini, collana, spilla e bracciale.
Popolarissimi in quest’epoca anche gli strass bianchi, usati a profusione.
I cappelli tornano ad essere popolari. Per il giorno, possono essere a tesa larga oppure simil-cloche.. Ma quelli più famosi sono i “fascinator” cioé le acconciature ideate per completare gli abiti
da cocktail, in cui ci si sbizzarrisce con fiori, velette e applicazioni
I guanti vengono proposti per tutte le ore del giorno e per la sera. Gli ombrelli, sottilissimi, diventano parte dell’outfit, così come le stole in pelliccia, che diventano una scelta popolare per
scaldare gli abiti da sera e da cocktail
Gli occhiali, fino a quel momento considerati dei dispositivi medici iniziano ad essere utilizzate anche solo per fine estetico. Le montature cominciano ad essere prodotte in tanti colori diversi, e
decorate da intagli, strass e altre decorazioni
Vezzi esteticiLe mani hanno unghie lunghe, leggermente arrotondate e perfettamente laccate. Il colore dello
smalto in questo periodo è rigorosamente coordinato con quello del rossetto, quindi rosso o rosa e sfumature simili
Uno sfizio di questo periodo è il neo, chiamato beauty mark. Esso è celebre da Marylin Monroe. è imitato da tantissime donne con un semplice punto di matita da trucco.
CapelliI capelli si portano di preferenza medio-corti, perfettamente acconciati in boccoli vaporosi. Il look è reso popolare dalle attrici di questo decennio, e richiede un accurato lavoro di styling utilizzando
bigodini e forcine per mettere in piega i capelli durante la notte.
I must have erano sicuramente:● i riccioli scolpiti,
● i capelli con le onde,● lo chinon a banana,
● i capelli biondo platino alla Marilyn Monroe,● il cappello con la valetta
Il trucco Gli anni ’50 furono sicuramente il decennio più glorioso per quanto riguarda il make up femminile, anche grazie ad icone di bellezza che a tutte noi saltano alla mente quando pensiamo al makeup
anni 50, da Grace Kelly a Sofia Loren, da Audrey Hepburn a Marilyn Monroe. I loro make up hanno definito un’era, la più glamour in assoluto, un’epoca in cui i saloni di bellezza e le cosiddette
powder rooms sono diventati dei veri e propri santuari per le donne
Colori dominanti I colori pastello hanno sicuramente dominato quest’epoca, il rosa, blu, verdi e gialli tutti
rigorosamente pallidi. Se c’è stato un colore sicuramente rappresentativo di quest’epoca, questo è sicuramente stato il rosa. Il rosa spopolava nel make up, nella moda e nell’home decor al
femminile. La stessa Audrey Hepburn affermava “credo nel rosa!”.
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Il Russian Red era una delle tinte preferite, mentre fin dai primi anni ’40 sono venuti ad imporsi i rosa, i viola-rossi ed i rossi aranciati. I libri di bellezza dedicavano pagine pagine nel consigliare le
donne su che makeup indossare, in che momento del giorno e con che abito ovviamente.
L'eyelinerPer quanto riguarda il trucco, l’eyeliner fu uno dei protagonisti del decennio. Esso veniva applicato
sulla parte superiore delle palpebre come una lunga coda che svaniva alla fine degli occhi allungandoli. Il più utilizzato era l’eyeliner nero, anche se venivano utilizzati anche quelli di colore
grigio, blu scuro, verde e marrone, che conferiva allo sguardo una profonda sensualità come quello di Marilyn Monroe.
Prima del passaggio della seducente linea nera, la palpebra andava preparata (e va preparata ancora oggi) con un ombretto panna opaco, il bianco infatti aiutava a far risaltare le linee scure. Una cosa che le donne degli anni ’50 non dimenticavano mai era la codina finale che seguiva la
linea delle ciglia inferiori.
La cura della pelleLe donne facevano grande attenzione alla cura della pelle. Il trucco può anche fare miracoli, ma
senza una pelle ben curata il risultato non sarà mai soddisfacente.Durante gli anni ’50 la donna torna tra le mura di casa diventando lo stereotipo della moglie e della
madre perfetta. Perfezione non solo della condotta ma anche della pelle. Era importante avere l’uniformità dell’incarnato, bianco d’inverno e dorato d’estate. Per questo motivo utilizzare creme
idratanti era all’ordine del giorno.L’idratazione della pelle era fondamentale per mantenerla in salute; inoltre visto il grande utilizzo dei prodotti di make-up la crema aveva anche lo scopo di salvaguardare la pelle dagli agenti aggressivi.
Fu una delle prime creme viso che produceva prodotti specifici
per tipi di pelle, quindi c'era la crema per pelli miste,secca grassa ecc
Make-up anni 50Ecco quali sono i passaggi fondamentali per realizzare un trucco anni ’50:
● Uniformare il colorito con il fondotinta: la prima cosa da fare, dopo aver utilizzato una buona crema idratante per il viso, è uniformare l’incarnato con il fondotinta. L’effetto finale dovrà essere
di pelle di porcellana: perfetta e senza imperfezioni ma soprattutto senza stacchi di colore.● Utilizzare la cipria per fissare il fondotinta: il passo successivo è fissare la base con una cipria
trasparente per evitare di modificare il colore della pelle.● Servirsi di una base per gli occhi: negli anni ’50 esistevano solo colori opachi e tenui, per questo
è bene utilizzare come base un ombretto bianco o color gesso da applicare su tutta la palpebra mobile.
● Applicare l’eyeliner ovvero il protagonista assoluto del trucco anni ’50: la linea dovrà essere sottile nella parte interna dell’occhio per poi allargarsi andando verso l’esterno. Oggi a differenza
degli anni ’50, per chi non è pratica con il pennellino● Per dare maggiore enfasi all’eyeliner è opportuno utilizzare il mascara oppurele ciglia finte.
Esempio trucco e acconciatura anni 50 prima dopo