I.P. La Rocca CORRIERE dell’ ARTE · quivalenza dei suoi due stili di vita. Nel Seicento il...

12
PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da Carlo Accossato nel 1994 dell’ ARTE I.P. CORRIERE 2,50 COURRIER DES ARTS Anno XIX - n° 10 - Venerdì 24 Maggio 2013 Direzione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 Torino. Tel. 011 6312666 - Fax 011 6317243 - Cell. 377 4648901 E-Mail: [email protected] - www.corrieredellarte.it Art. 2 Comma 2 Legge 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% Spedizione in abbonamento postale Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 6.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno S arà inaugurata giovedì 6 giugno nelle sale di Palazzo Madama la mostra “Il Col- lezionista di Mera- viglie. L’Ermi- tage di Basi- lewsky”. Smalti, bronzi, oreficerie, avori: quasi 90 eccezionali opere dal Medioevo al Rina- scimento de “le roi des col- lectionneurs” escono dall’Ermitage e tornano in Europa per la prima volta, in mo- stra a Torino. Questa straordinaria esposi- zione nasce da un accordo siglato ufficial- mente alla fine dello scorso anno, a San Pie- troburgo e a Torino e prevede la collabora- zione tra il Museo Statale Ermitage, la Fon- dazione Ermitage Italia, l’Amministrazione Comunale di Torino e la Fondazione Torino Musei, per la “preparazione e la realizzazione di un programma d’iniziative di collaborazione culturale e scien- tifica”. In cantiere, per quanto riguarda gli eventi a seguire, ci sono già alcune iniziative di grande impegno e valore culturale sia per il 2014 - che vedrà protagonista all’Ermitage l’Orche- stra del Teatro Regio di Torino, in occasione del Giubileo per i 250 anni del museo russo - sia per il 2015 con un’e- sposizione di grandissima attrattiva sulla pittura francese dal Seicento alla fine dell’ Ottocen- to da realizzarsi a Torino. Ma un’ulteriore iniziativa, a suggellare la prestigiosa in- tesa si proporrà anche questo autun- no, con lo scambio tra San Pietro- burgo e Torino di due assoluti ca- polavori artistici. Il Museo sul- la Neva esporrà nella Sala di Apollo del Palazzo d’Inver- no il bellissimo ritratto di Antonello da Messina del- le collezioni torinesi men- tre nel capoluogo piemon- tese, in via eccezionale, giungerà un superbo Raf- faello, tra le opere più im- portanti dell’Ermitage: “La sacra famiglia con San Giuseppe imberbe”, ricon- ducibile alla fase fiorenti- na dell’artista e realizzata da Raffaello per Guidobaldo da Montefeltro durante uno o più brevi soggiorni nella sua città natale, verso il 1505-1506. La collezione di Alexandre Petrovič Basilewsky (1829-1899) è unica al mondo ed è composta per la gran par- te da rarissimi esemplari della prima arte cristiana e da stupefacenti e preziosi oggetti del Medioevo e del Rinascimento europeo. La mostra “Il Collezionista di Meraviglie. L’Ermitage di Basi- lewsky” - curata da Enrica Pagella e Tamara Rappe – è propo- sta in uno dei luoghi divenuto punto di riferimento internazio- nale delle arti decorative: Palazzo Madama. Palazzo Madama Piazza Castello - Torino Il Collezionista di Meraviglie. L’Ermitage di Basilewsky Dal 7 giugno al 13 ottobre Info: 011 4433501 GALLERIA La Rocca Manifesti, originali, grafica, multipli e dipinti Via della Rocca, 4 TORINO Tel. 011.8174644 GALLERIA La Rocca Manifesti, originali, grafica, multipli e dipinti Via della Rocca, 4 TORINO Tel. 011.8174644 MARIA LUISA TIBONE M usicisti e giocatori d’azzardo’,‘Raccon- ti ed emozioni’, ‘Vol- ti e protagonisti’, ‘La maniera trionfante’, ‘Eroine e virtù stoi- ca’. Questi i temi della mostra che in cinque sezioni conduce nelle Sale delle Arti del Ca- stello della Venaria alla sco- perta dell’opera del Cavaliere Calabrese Mattia Preti (Taver- na (Catanzaro) 1613- La Val- letta (Malta) 1699). Dopo le ce- lebrazioni svolte dal 1999 al 2005 per celebrare il III cente- nario della morte, a tempo ro- vesciato, per il IV centenario della nascita, un Comitato pre- sieduto da Vittorio Sgarbi ha provveduto ad organizzare per iniziativa della Regione Cala- bria –che per piacevole coin- cidenza è ospite d’onore dal 16 al 20 maggio 2013 al Salone del Libro di Torino- questa im- portante rassegna che nel suo percorso privilegia elementi sti- listici e virtuosismo del pittore Mattia Preti a partire dalle sco- perte caravaggesche fino alla maturazione degli splendori teatrali prediletti da Luca Gior- dano. A partire dal naturalismo offerto dal ‘Riposo durante la fuga in Egitto’ della Galleria Doria Pamphilj di Roma di- pinto da Caravaggio nel1595- 96 -il cui messaggio di assolu- ta bellezza trionfa in apertura della mostra- la maniera eroi- ca e quella trionfante splendo- no nei dipinti che, scorrono sul- le pareti superbi e pieni di fa- scino per il diletto dei visitato- ri e raggiungono con i rutilan- ti splendori il fare dell’altro grande artista più giovane e ve- loce nelle sue realizzazioni: quel Luca Giordano che per la sua immediatezza e rapidità di esecuzione fu soprannomina- to ‘Lucafapresto’. Mattia Pre- ti rinasce quindi nelle opere che realizza negli anni della ma- turazione degli intenti d’arte, dopo che ha raggiunto nel 1630 il fratello Gregorio a Roma e successivamente, quando si ispirerà ai caravaggeschi Man- fredi, Valentin de Boulogne, Ribera, Guercino e Lanfranco dei quali si leggono in mostra una serie di opere di raro col- lezionismo. Seguace non di uno stile ma di una visione, Mattia Preti por- tava la pittura dall’idea alla realtà: il rapporto con la sua leggenda appare determinante. Immediata appare sempre l’e- secuzione ad olio o ad affresco: ha la sicurezza di tocco dei grandi maestri, utile ad espri- mere le situazioni eroiche. No- minato da papa Urbano VIII cavaliere di Malta ebbe più amore per la carriera cavalle- resca o per la pittura? I sim- boli del pennello e della spada con i quali si ritrae, dicono l’e- quivalenza dei suoi due stili di vita. Nel Seicento il teorico del- l’arte Bellori ricorda che, finito di dipingere, egli andava per strada a far professione d’armi. Giovane ed ambizioso, uomo che col pensiero sostiene l’evo- luzione dell’arte, si accostava a Jusepe de Ribera, caravaggesco Mattia Preti alla Venaria Reale, tra Caravaggio e Luca Giordano Dal naturalismo virtuoso allo spettacolo barocco L’Ermitage al Palazzo Madama di Torino La collezione delle meraviglie ENZO P APA Q uesto è il momento dell’arte! Nessuna opera d’arte storicizzata subisce inversione di valo- re, e in una fase di bassa congiuntura l’arte è l’unico bene che incrementa le quotazioni, perché le stime dell’arte non dipendono dalla funzionalità, dal- l’omogeneità merceologica o dalla disponibilità del mercato, ma da peculiarità intrinseche, obiettive e sog- gettive, del tutto indipendenti dalle attribuzioni di pre- gio proprie di tutti i beni naturali o industriali. L’ope- ra d’arte è sempre un “unicum”, per caratteri, Firma, epoca, valenze simboliche. Appunto per queste prero- gative la Galleria Aversa da sempre propone piccole collezioni di pittura dell’Ottocento e dei primi del No- vecento, nell’obiettivo mai deluso che il collezionista “Flabellum”. Germania, fine XII sec. Rame dorato, smalto champlevé. San Pietroburgo, Museo Statale Ermitage © The State Hermitage Museum 2013 Galleria d’Arte Aversa - Torino Il mare protagonista dell’Ottocento segue a pag. 2 Carlo Follini, “Venezia” segue a pag. 2 Caravaggio “Riposo durante la fuga in Egitto” corriere10__ 16/05/13 13:14 Pagina 1

Transcript of I.P. La Rocca CORRIERE dell’ ARTE · quivalenza dei suoi due stili di vita. Nel Seicento il...

P E R I O D I C O D I C U L T U R A E I N F O R M A Z I O N E

Fondato da Carlo Accossato nel 1994

dell’ARTE

I.P.

CORRIERE €2,50

C O U R R I E R D E S A R T S

Anno XIX - n° 10 - Venerdì 24 Maggio 2013

Direzione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 Torino. Tel. 011 6312666 - Fax 011 6317243 - Cell. 377 4648901E-Mail: [email protected] - www.corrieredellarte.itArt. 2 Comma 2 Legge 662/96 - Pubblicità inferiore al 45%Spedizione in abbonamento postale

Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 6.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno

Sarà inaugurata giovedì 6 giugno nellesale di Palazzo Madamala mostra “Il Col-

lezionista di Mera-viglie. L’Ermi-tage di Basi-lewsky”.Smalti,

b r o n z i ,oreficerie,avori: quasi 90eccezionali operedal Medioevo al Rina-scimento de “le roi des col-lectionneurs” escono dall’Ermitage etornano in Europa per la prima volta, in mo-stra a Torino. Questa straordinaria esposi-zione nasce da un accordo siglato ufficial-mente alla fine dello scorso anno, a San Pie-troburgo e a Torino e prevede la collabora-zione tra il Museo Statale Ermitage, la Fon-dazione Ermitage Italia, l’AmministrazioneComunale di Torino e la Fondazione TorinoMusei, per la “preparazione e la realizzazionedi un programma d’iniziative di collaborazione culturale e scien-tifica”. In cantiere, per quanto riguarda gli eventi a seguire, cisono già alcune iniziative di grande impegno e valore culturale

sia per il 2014 - che vedrà protagonista all’Ermitage l’Orche-stra del Teatro Regio di Torino, in occasione del Giubileo per

i 250 anni del museo russo - sia per il 2015 con un’e-sposizione di grandissima attrattiva sulla pittura

francese dal Seicento alla fine dell’ Ottocen-to da realizzarsi a Torino. Ma un’ulteriore

iniziativa, a suggellare la prestigiosa in-tesa si proporrà anche questo autun-

no, con lo scambio tra San Pietro-burgo e Torino di due assoluti ca-

polavori artistici. Il Museo sul-la Neva esporrà nella Sala diApollo del Palazzo d’Inver-no il bellissimo ritratto diAntonello da Messina del-le collezioni torinesi men-tre nel capoluogo piemon-tese, in via eccezionale,giungerà un superbo Raf-faello, tra le opere più im-portanti dell’Ermitage:“La sacra famiglia con SanGiuseppe imberbe”, ricon-ducibile alla fase fiorenti-

na dell’artista e realizzata daRaffaello per Guidobaldo da

Montefeltro durante uno o piùbrevi soggiorni nella sua città

natale, verso il 1505-1506. Lacollezione di Alexandre Petrovič

Basilewsky (1829-1899) è unica almondo ed è composta per la gran par-

te da rarissimi esemplari della prima artecristiana e da stupefacenti e preziosi oggetti

del Medioevo e del Rinascimento europeo. La

mostra “Il Collezionista di Meraviglie. L’Ermitage di Basi-lewsky” - curata da Enrica Pagella e Tamara Rappe – è propo-sta in uno dei luoghi divenuto punto di riferimento internazio-nale delle arti decorative: Palazzo Madama.

Palazzo Madama Piazza Castello - TorinoIl Collezionista di Meraviglie. L’Ermitage di BasilewskyDal 7 giugno al 13 ottobreInfo: 011 4433501

GALLERIA

La RoccaManifesti, originali, grafica,

multipli e dipinti

Via della Rocca, 4TORINO

Tel. 011.8174644

GALLERIA

La RoccaManifesti, originali, grafica,

multipli e dipinti

Via della Rocca, 4TORINO

Tel. 011.8174644

MARIA LUISA TIBONE

Musicisti e giocatorid’azzardo’,‘Raccon-ti ed emozioni’, ‘Vol-

ti e protagonisti’, ‘La manieratrionfante’, ‘Eroine e virtù stoi-ca’. Questi i temi della mostrache in cinque sezioni conducenelle Sale delle Arti del Ca-stello della Venaria alla sco-perta dell’opera del CavaliereCalabrese Mattia Preti (Taver-na (Catanzaro) 1613- La Val-letta (Malta) 1699). Dopo le ce-lebrazioni svolte dal 1999 al2005 per celebrare il III cente-nario della morte, a tempo ro-vesciato, per il IV centenariodella nascita, un Comitato pre-

sieduto da Vittorio Sgarbi haprovveduto ad organizzare periniziativa della Regione Cala-bria –che per piacevole coin-cidenza è ospite d’onore dal 16al 20 maggio 2013 al Salonedel Libro di Torino- questa im-portante rassegna che nel suopercorso privilegia elementi sti-listici e virtuosismo del pittoreMattia Preti a partire dalle sco-perte caravaggesche fino allamaturazione degli splendoriteatrali prediletti da Luca Gior-dano. A partire dal naturalismoofferto dal ‘Riposo durante lafuga in Egitto’ della GalleriaDoria Pamphilj di Roma di-pinto da Caravaggio nel1595-96 -il cui messaggio di assolu-ta bellezza trionfa in aperturadella mostra- la maniera eroi-ca e quella trionfante splendo-no nei dipinti che, scorrono sul-le pareti superbi e pieni di fa-scino per il diletto dei visitato-

ri e raggiungono con i rutilan-ti splendori il fare dell’altrogrande artista più giovane e ve-loce nelle sue realizzazioni:quel Luca Giordano che per lasua immediatezza e rapidità diesecuzione fu soprannomina-to ‘Lucafapresto’. Mattia Pre-ti rinasce quindi nelle opere cherealizza negli anni della ma-turazione degli intenti d’arte,dopo che ha raggiunto nel 1630il fratello Gregorio a Roma esuccessivamente, quando siispirerà ai caravaggeschi Man-fredi, Valentin de Boulogne,Ribera, Guercino e Lanfrancodei quali si leggono in mostrauna serie di opere di raro col-lezionismo.

Seguace non di uno stile ma diuna visione, Mattia Preti por-tava la pittura dall’idea allarealtà: il rapporto con la sualeggenda appare determinante.Immediata appare sempre l’e-secuzione ad olio o ad affresco:ha la sicurezza di tocco deigrandi maestri, utile ad espri-mere le situazioni eroiche. No-minato da papa Urbano VIIIcavaliere di Malta ebbe piùamore per la carriera cavalle-resca o per la pittura? I sim-boli del pennello e della spadacon i quali si ritrae, dicono l’e-quivalenza dei suoi due stili divita. Nel Seicento il teorico del-l’arte Bellori ricorda che, finitodi dipingere, egli andava perstrada a far professione d’armi.Giovane ed ambizioso, uomoche col pensiero sostiene l’evo-luzione dell’arte, si accostava aJusepe de Ribera, caravaggesco

Mattia Preti alla Venaria Reale, tra Caravaggio e Luca Giordano

Dal naturalismo virtuoso allospettacolo barocco

L’Ermitage al Palazzo Madama di Torino

La collezione delle meraviglie

ENZO PAPA

Questo è il momento dell’arte! Nessuna operad’arte storicizzata subisce inversione di valo-re, e in una fase di bassa congiuntura l’arte è

l’unico bene che incrementa le quotazioni, perché lestime dell’arte non dipendono dalla funzionalità, dal-l’omogeneità merceologica o dalla disponibilità delmercato, ma da peculiarità intrinseche, obiettive e sog-gettive, del tutto indipendenti dalle attribuzioni di pre-gio proprie di tutti i beni naturali o industriali. L’ope-ra d’arte è sempre un “unicum”, per caratteri, Firma,epoca, valenze simboliche. Appunto per queste prero-gative la Galleria Aversa da sempre propone piccolecollezioni di pittura dell’Ottocento e dei primi del No-vecento, nell’obiettivo mai deluso che il collezionista

“Flabellum”. Germania, fine XII sec. Rame dorato, smalto champlevé.San Pietroburgo, Museo Statale Ermitage © The State Hermitage Museum 2013

Galleria d’Arte Aversa - Torino

Il mare protagonista dell’Ottocento

segue a pag. 2 Carlo Follini, “Venezia” segue a pag. 2

Caravaggio “Riposo durante la fuga in Egitto”

corriere10__ 16/05/13 13:14 Pagina 1

24 Maggio 2013Pagina 2dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

avveduto riporrà attenzione e fiducia sulle cer-tezze e sulla stabilità economica dell’opera d’ar-te. Sono in mostra, nelle nuove acquisizioni, al-cune gemme di Nomi superlativi, tra cui un ec-cezionale e rarissimo Grubax (Carlo Grubacs),artista di origini croate, attivo a Venezia nei pri-mi settantotto anni del secolo XIX, autore di unaveduta del Canal Grande, di soverchiante con-fronto con altri dipinti storici dello stesso tema:l’Artista coglie il verismo palpitante della Lagu-na, con la presenza di alcune gondole, un barco-ne, poche figure umane e le finestre degli edificiaperte alla vita, attraverso una fattura descrittivae precisa, ma non pedantesca, che conferisce pre-ziosità al piccolo quadro. La raccolta di Aversadedica ampio spazio alle opere veneziane di Fol-lini, di cui è in mostra il delicatissimo acquerellodi un tipico Canale, luminoso nei colori in con-troluce, nell’esecuzione fluida e nella prospetti-va lineare che amplia l’orizzonte in profondità.Ancora di Follini è la rappresentazione della Co-lonna di San Marco, in un’atmosfera di grigi co-lorati di gamma vastissima e di soave commo-zione nei toni insaturi, quasi autunnali. Di Cesa-re Maggi è la “Riva del Carbon”, impressione se-rale, doppiamente tardo-romantica, sia per la ca-

lante ora serale, l’ora del bruzzolo, quando si di-leguano gli ultimi bagliori del giorno, e sia perl’accendersi delle prime luci elettriche, le quali situffano nel vibrante tremolio dell’acqua laguna-re, animando di forme dinamiche l’immagine ri-gidamente frontale del profilo urbano. Prestigio-sa presenza, nella raccolta di Aversa, è il Nome diPasini, con due opere di rilevante qualità artistica,uno stretto e ombroso canale, solcato da misteriosegondole che s’impertugiano nei fornici sott’arco deimille ponti, e una veduta d’impressione del porto diCostantinopoli, acquarellata a toni chiarissimi, tantoda rendere diafano il clima estivo rarefatto del Cor-no d’Oro: l’atmosfera portuale e levantina, la mo-schea ed i minareti attraggono l’interesse e suscita-no i sentimenti dello spettatore verso un mondo lon-tano, evocante Aladino, le Mille ed una Notte ed imisteri mediorientali. Altre accattivanti opere di Car-paneto, di Mosso, di Mennei integrano questa primacollezione dell’anno, per le cui opere singole si puòpronosticare la sollecita collocazione nelle raccoltedegli estimatori più sensibili ed accorti.

Galleria AversaTorino, via Cavour, 13Venezia e il Mediterraneo, tra ‘800 e ‘900Tel 011 532662Da mar a sab, 10-12,30 – 15,30-19

di origine spagnola. E’ uno degli artisti che of-frono la valenza duratura del messaggio, il primodi una lunga serie. Nella mostra alla Venaria Sgar-bi ha visto lo svolgersi di un importante e dura-turo rapporto tra Mattia Preti e Caravaggio e unodei campi di osservazione è un’opera che sta To-rino, alla Pinacoteca Albertina. “ Egli inserisce isoggetti caravaggeschi all’interno di ampi tableauxvivants in una rappresentazione teatrale che com-prende diverse citazioni da Caravaggio dentro unsolo quadro. Penso al Concerto con scena di buo-na ventura di Torino dove si vedono un numerocospicuo di personaggi, alcuni suonano, alcuniservono da bere, la zingara legge . Tutto questoin un proliferare di personaggi: è una enfatizza-zione, un potenziamento, una moltiplicazione diCaravaggio”. E Veronese veneto offre gli spazidove far rivivere il lessico del pittore lombardo.Dopo Ribera e Veronese, la curiosità del Cava-liere Calabrese lo conduce verso Guercino da cuiassorbe gli umori della terra e le luci del cielo. Lavita e le inclinazioni di Mattia Preti sono infini-tamente complesse e con una sfilata di opere sug-gestive la mostra ne dà conto. Un aspetto deter-minante è che egli condivide con Caravaggio ildestino maltese. Il lombardo vi aveva operato nel

1605-06, il calabrese arriva nel 1660 e cominciauna stesura di affreschi infinita a San Giovanni,al Gesù, a San Francesco … una produzione disingolare vastità, desiderosa di misurarsi conl’opera maltese, prima ed assoluta, del Merisi:la Decollazione del Battista. Ma il punto di ar-rivo sarà costituito da nuove sperimentazioni.In un lungo monologo, in anteprima per la stam-pa, Vittorio Sgarbi ha scandito con osserva-zioni puntuali e attente riflessioni intercalatead alcune sapide battute, il lungo e complessoiter della sua appassionata rassegna. Accanto alui, in veste di co-curatore, il docente di storiadell’arte dell’università maltese Keith Sciber-ras ha completato l’esegesi delle opere, sug-gerendo quella lettura degli splendori barocchiche la mostra propone spettacolare e trionfan-te nei recitativi dei quadri della maturità e piùpacata, misurata e intima nelle opere dell’etàpiù tarda. Contribuendo a definire il Cavalie-re Calabrese unico ed apprezzato rappresen-tante di una superba grandissima pittura.

La Venaria Reale – TorinoIl Cavalier calabrese Mattia Preti.Tra Caravaggio e GiordanoFino al 15 settembreInfo: 011 4992333

continua da pag. 1Il mare protagonista dell’Ottocento

continua da pag. 1Dal naturalismo virtuoso allo spettacolo barocco

La comunicazione è la trasmissione di daticonoscitivi da esseri viventi e pensanti adun altro gruppo eterogeneo per promuo-

vere, informare o semplicemente mettere a co-noscenza pensieri, attività o immagini. Nell’ul-timo ventennio ha subito una trasformazione det-tata da codici intimamente legati alla trasmis-sione di informazioni in un tempo cronologicomolto rapido, i quali – anche non necessariamenteesatti, considerano più importante il movimentoeffettivo di dati piuttosto che il contenuto stesso.Nella mostra “#Codex”, che si svolgerà dal 25maggio all’8 giugno, nella nuova sede espositi-va torinese “Spazio” di via Sacchi 26, saranno

esposte installazioni e tavole degli artisti di fa-ma internazionale ToshiroYamaguchi, Theo Gal-lino, Shinya Sakurai, Lia Mele, Guido Persico,Vittorio Valente, Maurizio Benatello. La mo-stra,  curata da Maurizio Colombo e Elena Pia-centini, vuole distinguere alcune funzioni fon-damentali della comunicazione: la funzione dicontatto in cui il messaggio visivo viene utiliz-zato per stabilire o rafforzare il contatto tra emit-tente e destinatari, la funzione emotiva: dove gliautori mettono in evidenza i propri pensieri, sen-timenti ed emozioni e il proprio immaginario; lafunzione estetica in cui è posta grande attenzio-ne verso l’aspetto formale, compositivo e cro-matico e infine la funzione metalinguistica: uti-lizzando immagini che illustrano il linguaggiostesso. Toshiro Yamaguchi presenta l’installa-

zione Sublimazione, esposta nel tempio shintoi-sta di Tokyo, in cui più di cinquecento corolle difiori, realizzate in materiale ceramico rivestito divernice iridescente, emergono da un affascinan-te orcio; Theo Gallino, con l’installazione Al-chimie quotidiane trasmette un linguaggio for-mato da un percorso visivo segnato da piccoleprovette che celebrano il corpo femminile comefulcro fondamentale della continuità della spe-cie umana. Shinya Sakurai, presenta “Fly theflag”, serie che segna la trasformazione nella fi-gurazione dell’artista congiunta ad un profondolegame con la terra natia: i colori e l’iconografiadella vessillo sintetizzano il suo concetto di Pa-

tria, di nazione e di appar-tenenza alla storia del pro-prio popolo; Lia Mele, lagiovane artista torineseesprime la propria perso-nale figurazione legata adun intrico di rami avvoltinella cera microcristallina:essi mostrano una ragnate-la di percorsi mentali uni-versali. Guido Persico,espone un insieme di ope-re pittoriche nelle quali lesovrapposizioni materichedi carta, smalti e cenere in-dicano il processo di tra-sformazione del perimetrosociale. Vittorio Valente incui le  Griglie formate dainnumerevoli piccole for-

melle di silicone adducono il fruitore ad una co-noscenza emozionale legata al colore e alla sensa-zione dermatica profonda. Maurizio Benatello, ce-ra e vetro alimentano la propria visione metafisi-ca che considera la reinvenzione e la reinterpreta-zione del mondo circostante. (c.s.)

Galleria SpazioVia Sacchi 26 - Torino “#CODEX”Maurizio Benatello, Theo Gallino, Lia Mele,Guido Persico, Shinya Sakurai, Vittorio Valente, Toshiro Yamaguchi.A cura di Maurizio Colomboe Elena PiacentiniDal 25 maggio al 8 giugno Info: 3356848924

Galleria Spazio - Torino

Gli artisti internazionaliche celebrano la comunicazione

Galleria Spazio, sala 3, Maurizio Colombo “Oceano” opera in permanenza

Venerdì 24 maggio 2013, alle ore 18, conuna semplice, ma importante, manife-stazione, verrà inaugurata a Conzano

una sala di Villa Vidua dedicata a Enrico Co-lombotto Rosso. È il riconoscimento da partedell’amministrazione comunale all’opera di unautore che fece di questa località uno dei suoiluoghi più amati. Inoltre, la data non è casua-le, poiché fu proprio dieci anni fa che, nellostesso giorno, venne inaugurata una mostra daltitolo Sette amici, sette rose per Enrico Co-lombotto Rosso, una mostra che proponeva unaserie di opere che sette artisti realizzarono peromaggiare la peculiarità dell’arte di un im-portante maestro del Novecento. Non fu ov-viamente l’unica mostra che ebbe come pro-tagonista la figura di questo singolare artista,perché a Conzano, ogni anno, vennero realiz-zate altre rassegne che convinsero il pittore adonare nel 2007, 102 lavori dai quali, periodi-camente ma in modo continuativo, verrannoesposti quelli che occuperanno le pareti dellasala. Accanto alle opere dipinte saranno pro-posti anche dei documenti fotografici e dei vi-deo capaci di illustrare e chiarire i passaggidella carriera di Enrico Colombotto Rosso.

A Conzano, in provincia di Alessandria

Una sala per Colombotto Rosso

Corriere10__ 16/05/13 14:59 Pagina 2

Pagina 3dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

24 Maggio 2013

Inaugura l’8 giugno nella suggestiva corniceFortezza Poliziana di Montepulciano (Si)la mostra “Giorgio de Chirico. Il ritratto -

Figura e forma” è il titolo del progetto esposi-tivo, a cura di Katherine Robinson,Il percorso dell’esposizione sisnoda attraverso 68 opere, 44dipinti, 7 sculture e 17 lavorisu carta, ripercorrendo cin-quant’anni (1925-1976) dellaproduzione artistica di de Chi-rico, per giungere ad una saladedicata alla proiezione di undocumentario storico sul mae-stro. Tra le opere più significa-tive della sezione dedicata alritratto classico, si distinguonoil celebre Autoritratto nudo del1945, il grande Bagnanti (condrappo rosso nel paesaggio)anch’esso del 1945, l’Autori-tratto nel parco con costumedel Seicento (1959) e il Ritrat-to di Isa, vestito rosa e nero(1934). Nella sezione dellaNeometafisica troviamo i piùfamosi soggetti dechirichiani:i manichini, rappresentati daEttore e Andromaca (1970), ilcelebre tema della Piazza d’I-talia, con Piazza d’Italia constatua di Cavour (1974) el’Archeologo con Il Pensato-re (1973) e il sorprendenteMeditatore (1971).

Fortezza PolizianaMontepulciano (Si)“Giorgio de Chirico. Il ritratto. Figura e forma”Dal 8 giugno al 30 settembreInfo: 0578 757007

Fortezza Poliziana – MontepulcianoIn mostra più di sessanta opereper raccontare De ChiricoDAL NOSTRO CORRISPONDENTE

MAURO LUCENTINI

La stagione primaveriledelle grandi case d’astaa New York, accompa-

gnata dal numero crescente del-le cosiddette “fiere” d’arte, con-tinua a servire da vero e pro-prio mercato finanziario, unmercato parallelo mondiale inmagico sviluppo, che fa con-trasto con l’economia tuttoraaddormentata nei grandi paesiindustriali inclusi gli Stati Uni-ti. Con acque appena turbate daun’ inchiesta di prima paginadel New York Times, la qualeha accertato che esso rappre-senta ormai anche uno dei prin-cipali strumenti di riciclaggiodel danaro in cerca di evasionefiscale, o magari decisamenteillecito. L’inchiesta ha presospunto dall’arrivo all’aeropor-to Kennedy di New York di unacassa con un contenuto dichia-rato di cento dollari, contenu-to che alle dogane è risultatouna tela di Jean-Michel Bas-quiat, valutata dagli specialistiotto milioni. Il quadro intitola-to Hannibal (il noto cannibale)apparteneva a un banchiere bra-siliano in bancarotta fraudo-lenta che si è costituito una col-lezione di 12.000 pezzi d’artecome rifugio dai creditori ed èstato rispedito alle autorità delsuo paese. Ma dicono i porta-voce dell’I.R.S., o Ufficio del-le Imposte americano, che è so-lo un pallido esempio delle de-cine di migliaia di opere d’ar-te che mascherano profitti o ca-pitali d’origine dubbia in viag-gio intorno al globo.Indipendentemente da questoaspetto che indubbiamente aiu-ta a sostenere l’ascesa a quan-to pare inarrestabile dei prezzi,il pubblico continua a godereanche gratuitamente la visionedi opere di ogni epoca chesplendono per qualche giornonelle esposizioni precedenti legiornate di vendita, per poi spa-rire per anni o secoli nelle col-lezioni private o nelle botteghedei mediatori. Così, per esem-

pio, se l’ultima delle quattrovendite di Sotheby’s riservateai maestri delle grandi scuoleha fruttato un quarto di miliar-do di dollari (una delle ultimenature morte di Cézanne in cir-colazione è andata per 37 mi-lioni), ha anche permesso a fol-le di amatori di vedere per laprima e probabilmente ultimavolta opere eccezionali come,da Sotheby’s, una bellissimaAmazzone di Modigliani e daChristie’s un inedito di JacksonPollock. Alla Armory, una del-le vecchie caserme militari alcentro di Manhattan passata al-la storia per aver ospitato nel1913 la prima mostra che sve-

lò al grosso pubblico ma anchea molti futuri grandi artisti ame-ricani le rivoluzioni artistichein corso a Parigi si sono susse-guite quattro “fiere”, l’ultimaquella dei grandi antiquari ditutto il mondo che ha svelatotesori d’arte di ogni epoca eprovenienza. Tra tutti, chi scri-ve è stato colpito da un dipin-to di Giovanni Langetti, un sei-centista genovese-veneziano,

“Giobbe maledetto da sua mo-glie,” un tempo attribuito a Ri-bera. Era in vendita dalla casad’arte Robert Simon.Praticamente ogni angolo diManhattan e ormai anche varieparti di Brooklyn continuanonel frattempo ad esporre a get-tito continuo la produzione vec-chia e nuova di artisti princi-palmente americani ma anchestranieri. Per genuinità, novi-tà e freschezza vorrei segnala-re disegni e acquerelli dell’ar-tista fiorentino-americanaArianna Fioratti Loreto. Ma lascelta è veramente difficile.Contemporaneamente, pres-so la succursale brooklynia-

na del MoMa, la “PS 1”, il te-ma della natura, e dei suoi piùsegreti rapporti l’uomo, veni-va brevemente ma memora-bilmente penetrato da un al-tro italiano, MichelangeloFrammartino, con un sor-prendente video di 25 minutiintitolato Alberi. Che in unaatavica festa della Basilicatasi trasformano ogni anno inesseri umani.

New York

Aste e intrighi a Manhattan

Giovanni Battista Langetti, “Giobbe maledetto dalla moglie”

Giorgio De Chirico, “Interno metafisico con testa di Mercurio”

Definito da MartinScorsese “uno dei piùgrandi artisti del XX

secolo, un poeta del nostromondo che cambia”, Miche-langelo Antonioni è uno deipadri della modernità cine-matografica. La sua opera,che ha oltrepassato i confinidella settima arte, è stata pro-fondamente ispirata dalle ar-ti figurative e ha esercitato asua volta su di esse un note-vole ascendente, come sul ci-

nema di ieri e dioggi. A celebrareil maestro ferra-rese è una gran-de mostra, a curadi DominiquePaïni – già diret-tore della Ciné-mathèque Fran-çaise, visibile fi-no al 9 giugno.La rassegna ri-percorre la para-bola creativa diAntonioni acco-stando i suoi la-vori a opere digrandi artisti, co-me De Chirico,Morandi, Roth-ko, Pollock, Bur-ri e Vedova, e of-

frendo un inedito e suggesti-vo dialogo tra film e pittura,letteratura e fotografia.Al pari di Roberto Rossellini,Michelangelo Antonioni hacontribuito al passaggio dallavocazione realista del cinemaitaliano alla sua ambizione difarsi pensiero, come testimo-niano molti dei suoi film, con-traddistinti da una scrittura ci-nematografica fatta di rottu-re, di misteri e di disgrega-zione. Affianca la mostra ilprogetto didattico Guardare ilmondo con altri occhi che in-tende offrire alle scuole, allefamiglie e agli adulti un’oc-casione per scoprire o mette-re a fuoco l’opera del cinea-sta ferrarese, uno dei prota-gonisti della modernità cine-matografica ma che ha ancheinstaurato un profondo dialo-go con altri linguaggi artisti-ci a partire dalla pittura. Persottolineare la fecondità diquesto confronto tra diversimezzi espressivi, il progettopresenta un programma di ini-ziative di taglio interdiscipli-nare, per lo più centrate sumetodologie che favorisconoil coinvolgimento e la parte-cipazione attiva dei fruitori. Ilpercorso espositivo, articola-

to in nove sezioni, vede avvi-cendarsi un racconto cronolo-gico e approfondimenti tema-tici su alcuni motivi chiavedel lavoro del regista: le leg-gendarie nebbie della pianurapadana, che ammantano glianni della giovinezza di An-tonioni e ritornano in moltidei suoi film, sono contrap-poste alla luce abbagliante deideserti aridi e polverosi dellepellicole della maturità; a lo-ro volta, le visioni della me-tropoli moderna, spesso ispi-rate alle atmosfere sospesedella pittura metafisica, si al-ternano alle lucide premoni-zioni del disastro ecologico edella crisi finanziaria, socialee ideologica che incombe sul-la società dei consumi. La ras-segna ripercorre così l’interaparabola creativa di Antonio-ni, attraverso un suggestivodialogo tra film e pittura, let-teratura e fotografia.

Palazzo dei Diamanti C.so Ercole d’Este 21Ferrara“Lo sguardodi Michelangelo Antonionie le arti”Fino al 9 giugno Info: 0532 244949

Al Palazzo dei Diamanti un dialogo tra arte e cinema

Ferrara rende omaggioa Michelangelo Antonioni

Monica Vitti nel film “Il Deserto Rosso” di Antonioni

Corriere10__ 16/05/13 16:25 Pagina 3

Mario Gossotra il verde del golfSi è svolta, sabato 18 e domenica 19maggio, nelle sale del Circolo del Ba-rolo Golf Club di Novello, in provin-cia di Cuneo, la mostra personale diMario Gosso Nel golf dipinto di…. Unappuntamento di prestigio inserito nelprogramma di manifestazioni della Cit-tà di Alba Primavera di Bellezza cheimmediatamente rimanda alla figura diBeppe Fenoglio e al suo romanzo, nelcinquantesimo anniversario della mor-te. Di Mario Gosso sono stati presen-tati con successo alcuni degli ultimilavori, “che evidenziano – come è sta-to scritto – il rapporto stretto e la con-tinua relazione tra calcografia e pittu-ra, quasi a trovare la mediazione idea-le fra linguaggi e realtà apparente-mente distanti: natura ed artificio, fi-gura ed astrazione, colore e scrittura”.

dell’ARTECCOORRRRIIEERREEC O U R R I E R D E S A R T S

Pagina 4 24 Maggio 2013

Libro Opera d’Arte

In occasione del Salone Internazionaledel Libro di Torino, in corso fino al 30maggio, la Galleria ViviArteViva (viaMadonna delle Rose, 34 - Torino) pre-senta Libro Opera d’Arte 2013, unamanifestazione culturale che coinvol-ge i vari aspetti della cultura, al fine diapprofondire, divulgare e conoscere l’ar-te. Il progetto è nato nel 2006, ideato daLina Marando (Mirandolina), e que-st’anno - sottotitolato “Viaggiando conCreati-Vita” - raggiunge la VIII edizio-ne ed è presentato presso l’ex M.O.I.di via Giordano Bruno 181 a Torino.Info: 347 9453075

RENATA PANIZZERI

Appassionato di elefanti esocio da quindici annidell’associazione artisti-

co-culturale TeArt di Torino, Gior-gio Enrico Bena vi espone fino al1° giugno i propri cahiers de vo-yage (Quaderni di viaggio), Schiz-zi ed Emozioni d’Africa. Conce-piti dopo due avventurosi itinera-ri intorno all’Africa, effettuati tracarri militari e notti in campeggioi quaderni di viaggio sono com-posizioni a tecnica mista, in cuiimperano i disegni a matita su car-ta da pacchi, scelta perché pove-ra e dal colore che rimanda allasavana. Il disegno naturalisticodall’impronta romantico-simbo-lista è un focus in orizzontale sufauna, arte e cultura locale: tramebatik, scultura e pittura africana -sì, proprio quelle che tanto affa-scinarono le Avanguardie dei pri-mi anni del Novecento, Picassoin primis - alternate alla fotogra-fia: medium attraverso il qualel’artista ci offre intensi ritrattid’indigeni e coglie attimi d’e-mozione cromatica dei paesaggie delle tante curiosità on the road.

La narrazione delviaggio si svolge inchiave sia visuale siascritta, dove le parolefungono quasi da ci-tazione solo decorati-va alle forti sugge-stioni infuse dalle im-magini ai nostri sen-si. Al vernissage Gior-gio Enrico Bena haproiettato il video dalui creato a presenta-zione del progettoespositivo presso laTeArt e di quello edi-toriale: il libro Schiz-zi d’Africa - The lionis coming, Carnet diviaggio - Neos Ed.Viaggi, introduzione a cura del-l’antropologo Marco Aime e post-spedizione degli amici che hannodefinitivamente lasciato l’Italia percedere al richiamo del Continentenero. Una video-carrellata d’im-magini in cui a trionfare è la na-tura selvaggia dell’Africa, affa-scinante quanto “ricca di peri-coli a noi sconosciuti” avverteBena, condividendo alcuni aned-doti di viaggio con il pubblico.

GalleriaTeArtAssociazioneArtistico-culturaleVia Giotto 14Torino“Quaderni di Viaggio”Personaledi Giorgio Enrico BenaFino al 1° giugnoInfo: 011 6966422

Alla Galleria TeaArt di Torino

Giorgio Enrico Bena raccontala sua Africa

Con Davide Virdis dentrole “seconde esistenze”di opifici abbandonati

Labloft / We-MADE-for-Love, viaAlessandria, 51/e (int. cortile) - To-rino. Relitti, personale fotograficadi Davide Virdis, a cura di AndreaBajani, Daniela Boni e Davide Ve-stidello. L’ex Lavanderia a vapore Ni-col, risorta a spazio cultural-espositivograzie all’Associazione We-Made-for-Love, in seno a Labloft, in un popolarequartiere “periferico”, dal passato ope-raio, nell’età critica di sviluppo (o re-

gresso?) e crescente trasformazione:qua-le sito migliore per mostrare gli scatti cheVirdis ha dedicato appunto a più o me-no derelitti stabilimenti industriali o edi-fici pubblici dismessi? Senza intenti mi-litanti o moralistici, tra l’“umanità in can-tiere”di Augé e le esplorazioni socio-ur-banistiche di Gabriele Basilico (recente-mente scomparso), come dei new topo-graphers nordamericani, tali immagini,quasi istantanee mnemoniche, realizza-te nell’ambito del progetto concepito incollaborazione con l’antropologo PaoloChiozzi, svelano la senescenza e obso-lescenza ma insieme “danno alla luce”la rinascita a nuova vita di aree abban-donate, di singolare desolante bellezza,presso Firenze,Roma e Sassari,dalle vec-chie fabbriche in disarmo ai manicomi“fuori-uso”, lasciati in rovina,ove soventei fantasmi di precarie presenze - ed esi-stenze - emarginate, indesiderate, reiet-te, simili ad impensate esplosive fioritu-re cromatiche sul grigio delle rocce, cioèdel cemento (e amianto!), riempiono vuo-ti materiali ovvero spirituali cui la sedi-cente civiltà-del-benessere volta le spal-le con infastidita indifferenza, se non pa-lese ostilità, chiudendo gli occhi per nonvedere, in attesa che quei rugginosi in-terstizi in degrado, imbarazzanti retro-scena metropolitani della nostra cattiva-coscienza collettiva, siano rasi al suoloper piazzarvi il solito immancabile me-gacentro commerciale. Non-luogo-a-pro-cedere. In occasione del Festival Ar-chitettura in Città 2013, l’aperturadurerà ancora sino al 1° giugno.Info: 338 3493125 / 389 9888081www.wemadeforlove.com

L’“occhio segreto”di Antonella Monzoniin camera (d’albergo)

Una Stanza per la Fotografia, c.soMoncalieri, 238 - Torino. Antonel-la Monzoni, L’Ospite segreto. Men-tre Milano, con la Fiera MIA, inaugu-rata lo scorso 10 maggio, fa fruttare leidee brillanti, a Torino chi, come Danie-la Trunfio, ha sempre creduto - sin daitempi ahinoi remoti della compianta F.I.F.- nel valore artistico-culturale ma ancheeconomico-commerciale della fotogra-fia non ha certo trovato vita facile. Però(forse un po’diabolicamente) perseve-ra, persiste ed insiste. Onore al merito.Dalla presentazione della prima assolu-ta della mostra personale di AntonellaMonzoni s’intuisce giustappunto l’acu-me della curatrice accanto all’originaleprofondità dell’autrice degli scatti, af-

fermata reporter documentarista (si ri-cordi, ad esempio, Ferita Armena, del2009), che qui offre un’angolazione tut-t’affatto particolare del suo obiettivo “in-discreto”, l’ottica della fotocamera in ca-mera (si scusi l’irrefrenabile bisticcio),quasi a raccogliere sotto il fuoco dellalente della sua macchina, prima che lestanze venissero rigovernate, i “reperti”dei passaggi d’ignoti ospiti dell’albergo- uno qualsiasi dei tanti, in giro per ilmondo -, compilando così, in absentia,una sorta di diario iconico di frammentidimenticati di destini ed esistenze sco-nosciute, indefinite, sospese, molte sto-rie diverse da raccontare, da reinven-tare, apparentemente banali eppure/op-pure affascinanti, chissà!?... Miss Mur-ple non mancherebbe di indagare.Fino al 16 giugno.Info: 339 6116688www.photoltd.itwww.antonellamonzoni.it

Labloft/MADE – Torino

La ditta che visse due volte

FOTORAMA

Inaugura oggi alle 18, la mo-stra che vedrà protagonistipresso le sale della Galleria

Arte Città Amica di Torino, gliartisti Gian Andrea Bodo, Ren-zo Michi, Danila Salvadore. Ar-tista torinese, Gian Andrea Bo-do fin da giovanissimo si dedi-ca all’arte. Frequenta e si diplo-ma all’Accademia delle BelleArti di Torino, dove si specia-lizza nell’arte della scultura. Bo-

do è affascinato dall’arte pittorica. Le sue opere so-no quasi sempre corpi e volti femminili, curati in ognipiccolo dettaglio. Renzo Michi, piemontese, anch’eglisi rivolge alla pittura da giovanissimo attratto dai co-lori. Un passo dopo l’altro, comincia per lui il cam-mino verso la pittura, si perfeziona nell’arte figurati-va. I suoi paesaggi, ricchi di colore, le sue marineespressive, le sue poetiche vele rigonfie dal vento ver-so il largo creano atmosfere affascinanti. La sua ri-cerca del bello lo porta a ritrarre tutto ciò che lo ispi-ra per trasmettere al visitatore emozioni e serenità.È presente in questa mostra con circa venti opere.

Danila Salvadore infine,è stata sem-pre affascinata dal colore. Inizia ilsuo percorso come autodidatta enon soddisfatta dei risultati conse-guiti approfondisce quella che erauna passione affidandosi a grandimaestri quali Gianfranco Oddone.Sperimenta nuovi materiali per rea-lizzare nuove forme con ottimi ri-sultati e presenta una ventina di ope-re di buona suggestione e stempe-rati da una sensibilità non comune.

GalleriaArte Città AmicaCentro Artistico CulturaleVia Rubiana 15TorinoPersonalidi Gian Andrea BodoRenzo MichiDanila SalvadoreDal 24 maggio fino al 2 giugno Info: 011 7717471www.artecittaamica.it

Tre mostre personali alla Galleria Arte Città Amica – Torino

Riflessioni di forme e coloriGian Andrea Bodo, “Carezza”

Renzo Michi, “Tintarella di luna”

Danila Salvatore “Le portatrici di lune”

- maggiugno - a cura di Enrico S. Laterza

Una Stanza per la Fotografia – Torino

(S)cortesie per l’ospite

D. Virdis, Vetreria Savia di Empoli (Firenze)2012, serie “Relitti”, fotocolor © aut./MADE

A. Monzoni, “L’Ospite segreto”, fotocolor© aut./PhotoLtd

Corriere10_4-12 16-05-2013 11:51 Pagina 4

Quarto appuntamento per il ciclo Grea-ter Torino alla Fondazione SandrettoRe Rebaudengo dedicato ai artisti che

a Torino lavorano o si sono formati. Protago-nisti di questa edizione, curata da Irene Cal-deroni e Maria Teresa Roberto, sono Alis/Fil-liol e Alessandro Sciaraffa. La scelta della dop-pia personale risponde a una strategia curato-

riale che intende approfondire e valorizzare unpercorso in atto attraverso una selezione di ope-re significative e nuove produzioni, in un in-sieme capace di restituire gli interessi temati-ci, le modalità progettuali, le pratiche e gli stru-menti degli autori. Alis/Filliol è il duo artisti-co formato da Davide Gennarino e Andrea Re-

spino, la loro ricerca artistica, in-centrata sulla scultura, riflette co-stantemente sul tema della dua-lità nei termini di un confron-to/scontro di sagome umane spes-

so celate, segni di fisionomie nascoste, tracceevanescenti di un vuoto, un’assenza su cui losguardo rimbalza, per ritornare a chi osservacome misura del corpo e della sua presenza.Per Alis/Filliol la scultura è esperienza fisica,uno spazio intensivo nel quale sperimentarenuove procedure o trasformare tecniche tradi-zionali. Nella stessa sala il silenzio è scandito

da rumori, brusii, crepitii che torna-no in superficie grazie all’articolatarelazione tra i materiali, lo spazio, lapresenza e i gesti di chi fa ingressonella sfera dell’opera di AlessandroSciaraffa. Nelle sue sculture e instal-lazioni elementi sfuggenti quali ilsuono, la luce, il calore, l’acqua, levibrazioni, l’eco danno vita a lavo-ri ibridi, in costante mutamento cheriempiono lo spazio. Due perfor-mance trasformeranno la mostranello spazio di una “fisica” collet-tiva: Low Crawl, nella quale gli ar-tisti Alis/Filliol chiedono di per-correre la mostra in orizzontale,opera per opera, punta a ribaltare ilrapporto che normalmente abbiamocon le opere esposte e Ti con zero,performance corale diretta da Ales-sandro Sciaraffa che darà vita ad unconcerto in bilico tra udibile e inau-dito. (ma.or.)

Fondazione Sandretto Re RebaudengoGreater Torino.Alessandro Sciaraffa e Alis/FilliolVia Modane 16 – TorinoInfo: 011 3797600Fino al 15 settembre

Pagina 5dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

24 Maggio 2013

MARIANNA ORLOTTI

Imille volti del Piemonte, crocevia trastoria e letteratura - poesie, raccon-ti, storie, favole della letteratura e ri-

tagli di storia” è il tema scelto per la col-lettiva dell’URP, curata da GianfrancoGavinelli, che si aprirà il prossimo 27maggio presso la Sala Mostre del Con-siglio Regionale del Piemonte a Torino.La mostra, come da tradizione, vede lapartecipazione dei “Maestri d’arte” Gui-do Appendino, facendo seguito ad unprogetto ripresenta una delle residenzeSabaude come aveva fatto nel 2011 conle scuole materne, elementari e mediedel Piemonte, Anna Borgarelli che ri-evoca l’eroica liberazione di Torino da

parte di Pietro Micca con un’opera rea-lizzata in occasione dell’annuale Paliodi Pianezza, Roberto Dellavalle rac-conta quello che gli uomini hanno sa-puto costruire attraverso aspetti legati al-l’abilità di fare e alla responsabilità delfarlo, Gianni Sesia Della Merla che ciporta in un mondo ricco di luci e colo-ri, pigmenti dove a volte il reale si me-scola con il fantastico e Tatiana Vere-mejenko con l’opera Fine estate de-scrive il trascorrere del tempo attraver-so l’avvicendarsi delle stagioni e il pas-saggio generazionale adulto-bambino.Umberto Zullo emerge con i suoi di-pinti  da cui traspare una vena lirica eromantica dai quali fuoriescono imma-gini, floreali e paesaggi, facendo ri-

emergere tutta la sua passione per l’Ar-te e il suo animo sensibile.Le opere di Graziella Vigna, artista do-tata di una virtuosa abilità pittorica, sidistingue per la precisione e l’attenzio-ne ai particolari, ai cromatismi e allesfumature tanto da suggerire una forteispirazione iperrealista. Il suo è uncontinuo gioco tra realtà e finzionepittorica, come spesso accade perl’impatto illusorio dei dipinti iperrea-listi, ma evocano stupore affettuoso eci trascinano, in una delicata derivapoetica.

Per Luisa Bosso lapittura è medicina emeditazione che indu-ce alla connessionecon la grande energiadell’Universo. I suoipaesaggi ci trasporta-no in luoghi esoticinarrati nei romanzid’avventura, mentre lesue figure umane, spe-cialmente quelle fem-minili, parlano diemozioni, di fragilitàe di sentimenti.Tutti i pittori dimostra-no un alto livello qua-litativo ed una maestrianel cimentarsi in varietecniche quali oli, tem-pere, matite, acquerellirendendo interessantela mostra e stimolando

l’attenzione.Sono presenti inmostra: GuidoAppendino, Ser-gio Bilucaglia,Anna Borgarelli,Luisa Bosso, An-tonella Bovino,Adriano Carpani,Franco Casti-glioni, Flaviana

Chiarotto, Ester De Chiara, Rober-to Dellavalle, Gianni Sesia DellaMerla, Clara Dorma, Maria PiaFransos, Gianfranco Gavinelli, An-na Virginia Lanfranchini,  MariellChirone Guglielminetti, Luisella Pa-storino, Milena Rosa Paro, FrancaPessone, Luciana Pistone, NicolettaPizzetti, Simonetta Secci, Maria An-tonietta Sismondo, Paola Targa,Giusy Uljanic, Ornella Vacchina,Graziella Vigna, Tatiana Vereme-jenko, Luciana Yaia Bertaglia, Lo-redana Zucca, Umberto Zullo.

Sala Mostre dell’URPConsiglio Regionale del PiemonteVia Arsenale 14/g – Torino“I mille volti del Piemonte, croceviatra storia e letteratura. Poesie, racconti, storie, favole della letteratura e ritagli di storia”Dal 27 maggio al 25 giugno

Sala Mostre dell’URP – Consiglio Regionale del Piemonte

I mille volti del Piemonte

Alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Greater Torino

Qui a lato:Umberto Zullo, “La Gran Madre”In basso, a sinistraLuisa Bosso, “I misteri della giun-gla nera” (Salgari)e a destra,Graziella Vigna:“La curt dla Mason-na”

Alessandro Sciaraffa, “Belltower”

C’è un grande amoreper l’Africa nellesculture e nelle te-

le di Giancarlo Laurenti. Esat-tamente per quella parte delsuolo africano che sta al di qua

e al di là del fiume Ruvuna,incui risiede storicamente l’et-nia Makonde e dove l’artista– attraverso le tante esperien-ze che laggù lo portarono perlavoro e per turismo – ebbemodo di incontrare e frequen-tare i maestri scultori del le-gno, dove si imbattè in pre-ziosi insegnamenti, dove col-

tivò suggestioni e ricordi cheoggi ancora esplora e tra-smette a chi gli è vicino. Unacultura a lui congeniale, la rap-presentazione di una figura es-senziale e scarna, una ricerca

che ha fatto con gli anni sua,“ha appreso da vicino – hascritto di recente Paolo Nestapresentando la mostra, “Re-miniscenze d’Africa”, cheLaurenti ha allestito ad Avi-gliana nella Chiesa della San-ta Croce e che terminerà do-menica 25 maggio -, diretta-mente, a dare espressione con-

creta alle idee e cioè a fareemergere alla dimensione del-la corporeità, a conferire pre-senza fisica all’intuizione crea-tiva, a ciò che il sapere retori-co antico già denominava in-

ventio”. Suggestioni ericordi che Laurentitrasferisce anche nel-l’opera pittorica, incui fissa la propriaevoluzione cromatica,il giorno che si buttanella notte mentre gliazzurri mutano neirossi e nell’arancioper arrivare alle zonepiù buie, le terre con iloro colori aspri e ri-arsi, tra i deserti e lesavane, tra le grandicascate che colano giùnella natura e sulla te-la, alternandosi allegrandi macchie verdi,

compatte, ignote. (e.rb.)

Chiesa della Santa CrocePiazza Conte RossoAvigliana“Reminiscenze d’Africa”Personale di Giancarlo LaurentiOrganizzazione Gall. Arte per VoiFino al 26 maggioInfo 339 2523791

Ad Avigliana, sino al 26 maggio

Suggestioni d’Africaper Giancarlo Laurenti

corriere10__ 16/05/13 13:14 Pagina 5

24 Maggio 2013Pagina 6dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

Al Museo dei Campionissimi – Novi Ligure (AL)

Mostra di pittura di Anna Borgarelli e del suo gruppo di acquerelliste

Si svolgerà a Novi Ligure (AL) presso il Museo del Cam-pionissimi la mostra “Anna Borgarelli e il suo gruppo diacquerelliste” da sabato 8 giugno – inaugurazione ore 17

- al 1 Settembre. Le artiste, che presenteranno circa una venti-na di opere ciascuna, oltre alla Maestra Anna Borgarelli (cheè nata a Torino ma la cui famiglia ha origini a Novi e Pozzolo)sono: Rosanna Bianchi, Vilma Borra, Cristina De Maria,Silvana Di Tavi, Marisa Mazzarello, Piera Pertusati, Ro-berta Riva. La Mostra è organizzata su progetto “Mettiamole opere in Comune” – Vol. stampato da Elede srl - di PaoloLevi e Stefania Bison, Saranno presenti all’inaugurazione ilSindaco di Novi Ligure Lorenzo Robbiano e l’assessore alTurismo Simone Tedeschi che per l’occasione hanno dichia-rato: “...nel fare sistema culturale lo strumento più idoneo èquello di valorizzare al meglio le risorse locali e le immaginidella nostra terra...creare sinergie tra diverse realtà è il modomigliore e più efficace per fare e diffondere l’arte e la cultura”.

Museo dei CampionissimiViale dei Campionissimi, 2 – Novi Ligure (AL)Anna Borgarelli e il suo gruppo di acquerellisteDall’ 8 giugno – inaugurazione ore 17 – al 1° settembreInfo: 0143 72585

ANNA BORGARELLI - CELL. 335.6887703C’era anche mio padre tra i tifosi dei campionissimi, recitail titolo di questo acquerello, eseguito con notevole talentoda Anna Borgarelli. In effetti, l’occhio attento e memore delprofilo riconoscibile di Fausto Coppi, indimenticabile cam-pione del ciclismo italiano negli anni del secondo dopoguer-ra, identifica nell’opera una situazione famigliare e, nel con-tempo, di costume nazionale. Con questa composizione ric-ca di cromia tonale, densa e nel contempo leggera, sapiente-mente stesa sul granuloso supporto di carta, che bene assor-be i passaggi guidati dal sottile pennello, l’artista si confron-ta con una tematica che era cara ad Aligi Sassu. Ma d’altrocanto va sottolineato come Borgarelli si allontani dalle te-matiche più strettamente connesse alla tecnica dell’acque-rello, come il paesaggi o i fiori, rinnovando con sapienza unamodalità rappresentativa bella, importante e assai difficolto-sa, in quanto legata a una manualità sicura che non si può per-mettere né incertezze, né ripensamenti. (Paolo Levi)

ROSANNA BIANCHI - CELL. 347.4169599Dal titolo suggestivo Le peonie del mio giardino si può bencomprendere quale e quan-ta carica poetica porti den-tro di se questa pittrice del-la natura. Interpreta il fiorein chiave intimista, che ri-manda alla poetica del tardoRomanticismo. RosannaBianchi agisce sulla spintadi una forte tensione inte-riore, quella di un’artista in-tuitiva, ma capace di soffer-marsi con acutezza visiona-ria nella contemplazione delmondo che la circonda.(Paolo Levi)

VILMA BORRA - CELL. 338.7423226Conosce in modo approfondito la bella e difficile arte dell’ac-querello. Per lei è una sorta di irrinunciabile vocazione. Chilegge questo lavoro, dove sono messi in risalto i petali rosatidi un mazzo di peonie, si nota una certa tendenza alla stesurainformale, poiché è il colore a prendere il sopravvento, piutto-sto che il segno a suggerire la riconoscibilità, ed è possibile chel’artista non usi la traccia a matita necessaria alla preparazio-ne del costrutto sul-la carta. In questa oc-casione si può parla-re di una soavità liri-ca nel modo elegantecon cui Borra affron-ta la sua tematica.(Paolo Levi)

CRISTINA DE MARIA - CELL. 339.2945409Due gufi appoggiati su ra-mi fragili sono immobili,sembrano in attesa di im-probabili eventi. Regnanosu una notte violacea, qua-si rosata, illuminata da unaluna vaga, in una composi-zione tutta declinata sui to-ni più o meno intensi di unasola cromia. L’artista, noncasualmente, privilegia ilcolor viola come campitu-ra prioritaria in un conte-sto magico, suggestivo e as-sai interessante a livelloesecutivo. (Paolo Levi)

“C’era anche mio padre tra i tifosi del Campionissimo” - acquerello

“Le peonie del mio giardino”

“Peonie rosa”“Luna e Gufi Viola”

ROBERTA RIVA - CELL. 338.7520310Acquarellista portatrice di generosità cromatica. Si tratta quidi una tecnica poetica senza intermediazioni e senza ripen-samenti, dove è l’applicazione del colore a evocare le formefloreali, senza bisogno di affidarsi al disegno preparatorio.Sicuramente il primo impatto visivo suscita emozione, ma aben guardare ci troviamo difronte a un’espressività soli-da, professionalmente inec-cepibile e cromaticamentesinfonica. Le tacche di colo-re non coprono interamentela superficie della carta, la-sciando alle tracce bianchedel fondo intonso un ruolo de-scrittivo e di contenimento deivolumi. (Paolo Levi)

“La brocca con papaveri”

SILVANA DI TAVI - CELL. 333.1750764L’arte del-l’acquerelloè una tecni-ca antica.E s i s t o n ovarie scuo-le in Euro-pa, e la piùnota è quel-la inglese.Ricordiamogli acquerellisti che soggiornavano in Italia, riportandoi loro fogli nella natia Inghilterra, come testimonianzadi un viaggio indimenticabile. Silvana Di Tavi è di scuo-la squisitamente italiana, e si distingue da quella ingle-se, perché dietro la sua ricerca c’è la trasparenza dei pit-tori di Scuola Veneta. (Paolo Levi)

“Emozioni e Papaveri”

MARISA MAZZARELLO - CELL. 333.4631513B e t u l l enella neverappresen-ta il sensopoetico e ilno tevoletalento cheapparten-gono aM a r i s aMazzarel-lo. La pit-trice si rispecchia nei suoi lavori, che trasmettono gentilezza,entusiasmo, necessità di tramutare il vero in poesia. In questo,come in altri suoi preziosi lavori all’acquarello, pare compe-tere con se stessa: è qui particolarmente evidente la sfida e ildialogo complesso tra lei e il soggetto prescelto. (Paolo Levi)

“Betulle nella neve”

PIERA PERTUSATI - CELL. 333.6137364Acquerellista molto seria nel suo non facile lavoro, dove esprimele sue emozioni in un gioco prospettico e nei particolari di un an-golo paesaggistico di campagna, non rivelato dal titolo. Del restoriconoscere i luoghi di questa rappresentazione non ha importan-za, perché si tratta soprattutto di un paesaggio dell’anima, di un pa-norama utopico e interiore. Questo bel lavoro, eseguito con sensi-bilità e trasporto, esalta la luce e i colori della natura, in una ricer-ca assai ben calibrata... la composizione è tutta giocata su sovrap-posizioni di pigmento, e su stesure atonali di breve e audace espres-sività. (Paolo Levi)“Campagna estiva”

corriere10__ 16/05/13 13:14 Pagina 6

L’Eden riprodotto nell’opera di Graziella Caccia costituisce la rappresentazione figurale del-l’immagine biblica tramandata nei millenni dalla Storia dell’uomo: elementi oggettivi come lanudità di Adamo e di Eva, così come la scena del tutto naturale dei felini assetati ed intenti abere nello specchio d’acqua, esprimono le componenti simboliche dell’innocenza, in cui tutto

era perfetto, sotto l’occhio vigile di Dio. Tut-tavia i riferimenti religiosi evocano semplice-mente una proiezione logica verso ciò ch’è im-mediatamente riconoscibile, trascendendo laconcretizzazione del dato reale. In altri termi-ni, la figurazione stessa assolve a catalizzato-re iconico che esclude una componente oniri-ca o dedotta dalla fantasia, pur descrivendoelementi che non appartengono all’ordinario.Secondo tali modalità, il processo costituti-vo dell’opera è finalizzato a comporre qual-cosa di irreale che nello stesso tempo richia-ma idealmente un fatto realmente accaduto.

“Natura”

L’opera della Destefanis delinea un punto di conver-genza fondamentale tra i diversi livelli mentali cheproiettano il reale verso la trasformazione in dati crea-tivi e concettuali. Il soggetto maschile sulla destra -reso cromaticamente e formalmente dalla pura pittu-ra -diviene il modello di partenza dal quale deriva ilsoggetto scultoreo di sinistra e dal loro reciproco equi-librio in primo piano si avvicendano sullo sfondo tut-te le proiezioni possibili della figura umana; la resametafisica di questo concetto trasla ulteriormente com-ponendo le figure e lo spazio in dati espressionistici.Ma il dato ancor più interessante consiste proprio neltrattamento dei materiali differenti riferiti all’ogget-to rappresentato e la loro combinazione assemblati-va per descriverci l’idea stessa che quella pittura tra-smette. E l’idea prende forma proprio per mezzodi questi materiali sino a sublimarli nella tecnica.

"Sculture", 2013

Mara DESTEFANIS - Cell. 335 1378404

Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 6.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno

Le frammentazioni spaziali dell’opera di Gabriella Lu-catello indagano la trasposizione pittorica del paesag-gio retrostante, frammentandolo in matrici geometriz-zanti atte ad una trasfigurazione plastica. Questo tipodi procedura proietta lo sguardo verso un’interioritàespressiva che promuove la pittura a strumento di in-dagine, quasi potesse virtualizzare e scomporre ciò cheappartiene al mondo concreto. Nella descrizione diquesto processo avviene la sintesi perfetta tra il rea-le ed il fantastico, che trovano nella composizionedefinitiva il loro naturale equilibrio, come se apris-simo delle scatole cinesi ed approdassimo ai mondisommersi dell’inconscio. Ma le componenti dimen-sionali si amalgamano perfettamente sino alla gene-razione di nuove strade e l’iperrealizzazione astrattaprende finalmente vita. L’aspetto simbolico di tali la-vori definisce un modus operandi del tutto originale.

Gabriella LUCATELLO - [email protected]

Osservando l’opera della Peressini sembra quasi di essere inghiottiti dal vortice formale estrutturale del colore, incanalati dall’armonia della composizione ma stravolti dallo sfon-damento dello spazio: in altre parole, genera diversi piani oltre i quali si penetra in profon-dità per mezzo dello sguardo, dialogando conle leggi prospettiche che delineano l’abbatti-mento della quarta parete. Un senso di teatra-lizzazione dunque, di impostazione scenogra-fica che mette il fruitore nella posizione di sen-tirsi direttamente coinvolto dalla scena in attoe di poter interagire con gli elementi rappre-sentati. Ne deriva una forza centripeta capacedi rinnovarsi con l’influsso della luce che stra-tifica lo spazio, dinamizzando tutto ciò che ap-parentemente sembra statico o destinato all’e-terna immobilità. E la mela rossa diviene il pun-to di convergenza di queste forze, il centro mo-tore di un cosmo costantemente vivo e fluido.

Daria PERESSINI - Cell. 339 8757063

Il senso dell’arte è plurimo nei suoi significati anche se soggetto alle leggi estetiche chevigono nel lento scorrere delle epoche o dei criteri di valutazione. Ma una cosa predo-mina, oltre al senso del bello, dell’armonia o dell’equilibrio logico: il sentimento. Nel-l’opera di Tamagno, quest’ultimo è radicatoed è inequivocabile, grazie alla semplicità delsoggetto. Un viale di fiori induce lo sguardoe l’anima di chi lo percorre verso una casu-pola dispersa nel verde, ai piedi delle altureretrostanti. Quel tempietto sacro edificato dal-l’uomo si inserisce profondamente nel pae-saggio precostituito dalla natura ed il sensodi trasporto verso quell’altrove è raggiuntoimmediatamente. Un senso nostalgico versoqualcosa di remoto ci proietta indietro neltempo, lontano dal fracasso delle metropolie dai qualunquismi offerti dal triste gioco del-la civiltà e, finalmente, ci sentiamo liberi.

Giampiero TAMAGNO - Tel. 011 3181756

Graziella CACCIA - Cell. 347 4617007

Il mondo immaginifico di Elisa Donetti è costellatoda elementi assemblativi dedotti dalla fantasia, spin-gendo le componenti strutturali al limite dell’ordi-nario: Il volo libero nel cielo del sogno (2011) ne èla rappresentazione figurale, determinata dal desi-derio di stravolgere i caratteri logici della realtà diriferimento sino al successivo inserimento nella sfe-ra della fiaba. L’immagine angelica della figura uma-na che sorvola appunto i paesaggi mistici del fanta-smagorico universo onirico costituisce proprio que-sto desiderio di purificare, di elevare e di restituir-ci, attraverso la pittura, il racconto sublimato dellasperanza in cui il fruitore torna per un attimo ad es-sere bambino, contemplando, quasi per scherzo, ciòche da sempre lo circonda. Un sogno ad occhi aper-ti, dunque, un viaggio a ritroso nel tempo in cui lafreschezza dell’innocenza diventa finalmente arte.

Elisa DONETTI - Cell. 347 1067190

“Volo libera nel cielo del sogno” (part.), 2011

Pagina a Tema“il Senso della Natura” Artisti scelti dal Corriere dell’Arte

P.za Zara, 3 - 10133 TorinoTel. 011 6312666 / fax 011 6317243

[email protected]

L’aspetto figurativo della Clot parte dal senso tradizio-nale della posa intesa secondo gli stilemi compositividella tradizione pittorica, trapiantati poi nell’evoluzio-ne successiva dettata dalla fotografia od ancora dal ci-nema; ma eleva queste modalità a formule del tutto per-sonali. Spiccano i corpi sottostanti delle due bambine dicui una, tenendosi per mano all’adulto, tende lo sguar-do verso una rana, l’altra invece sorregge un fiore. Ve-diamo poi, nella parte superiore dell’opera tre figurefemminili di cui quella centrale dà le spalle all’osser-vatore ed è contornata dalle altre due speculari tra loroche definiscono un senso di equilibrio e protezione. Idati simbolici, racchiusi tra queste cinque figure, sotto-lineano sicuramente aspetti inconsci da parte dell’arti-sta, che proietta la crescita delle due infanti in donne deltutto simili alla madre centrale, sconvolgendo le leggitemporali che solo l’arte può compiere progressivamente.

“Morgana e le fate sorelle”, 2010

Clara MARCHITELLI ROSA CLOT - Tel. 011 9352907

Colpisce, dell’opera Gabriele Belliero, realizzata dalla Pizzi, lo sguardo puro del bam-bino immortalato, mediante l’arte, in un gesto involontario ma carico di significati.L’espressione un po’ contrariata ma obbediente, i tratti minuti ed eleganti, colti al-l’alba della nuova vita, riflettono sicuramente l’amore, la cura e la dovizia che un ge-

nitore deve trasmette al proprio figlio e la re-sponsabilità assoluta che tutto questo comporta.L’elaborazione pop descrive i piani luministi-ci dell’espressione del viso innocente e la met-te in rilievo rispetto allo sfondo in penombra.Sembra lo scatto fotografico di un momentoqualunque, pare l’istantanea d’uno sguardoamorevole che vedrà per sempre, in quegli oc-chi, il proprio figlio, anche quando crescerà eandrà via verso il proprio destino. L’arte di-viene strumento sublime per descriverci que-sto sentimento profondo che rende l’uomo,ancor prima dell’artista, un essere speciale.

“Gabriele Belliero”

Anna Maria PIZZI - Cell. 333 5351783

dell’ARTECORRIERE

“Campi di colza”

“Inverno”

a cura di Andrea Domenico Taricco

“La cappella della lavanda”

Corriere10_7-natura__ 16/05/13 14:45 Pagina 1

ELENA PIACENTINI

Venerdi 10 maggio,nelle sale del Circo-lo degli Artisti, è sta-

ta inaugurata la mostra “Unacquerello al giorno”, con lapresentazione delle opere diVittoria Piccioni e EvelinaGibaldi. Le due sale esposi-tive di Palazzo Graneri ospi-tano circa 70 tavole ad ac-querello di due artiste sensi-bilmente legate dal rapportoinsegnante – allieva, che tra-smettono un linguaggio par-ticolare declinato ciascunacon perfezione tecnica e in-cisiva personalità. Nella pri-ma sala si possono ammira-

re le tavole delicatamente in-timiste che si orientano ver-

so una formulazionecromatica luminosa eparticolareggiata diEvelina Gibaldi, ben in-terpretabili da titoli am-pliamente esplicativi disensazioni e ricordi dicui ne è esempio la ta-vola “Una comune pas-sione”; l’artista si è for-mata al Liceo Artisti-co di Palermo ed è sta-ta docente di Disegno eStoria dell’Arte. De-butta all’estero con al-cune mostre personalidi pittura ad olio, - percitare nel 1991 la Per-sonale ad Antwerpen(Belgio) alla EEC In-ternational School -,che segnano il suo per-corso artistico: centra-to sulla continua ricer-ca di espressioni arti-stiche. Dal 2004 vive elavora a Torino risco-prendo la passione perl’acquerello perfezio-nando la sua tecnica at-traverso la partecipa-zione all’atelier di Vit-toria Piccioni e attra-verso la partecipazioneai workshop del pittorebelga Pierre Sentjens,dove ha approfondito letecniche di rappresen-tazione del paesaggio. Nella seconda sala sipossono apprezzare le

tavole di Vittoria Piccioni,segnate da vedute e partico-lari architettonici che con-traddistinguono il sapienteed elegante stile vedutistico,si veda ad esempio “Versosera alla Gran Madre” (hascritto un tempo, a proposi-to dell’artista, Antonio Ober-ti: “Acquerelli da conosceree apprezzare perchè splen-dini nella loro cangiante na-tura, ricchi di patos poeticoe di particolari dimensioni:sono effetti cromatici cheraggiungono prima che la vi-ta il cuore e nell’immedia-

tezza del colore si trasfor-mano in voumi e superfci”).L’artista vive e lavora a To-rino dove si è diplomata alLiceo Artistico e laureata inArchitettura; tra le sue nu-merose mostre e concorsi ri-cordiamo nel 1998 la perso-nale presso la Galleria Aba-co di Torino, nel 2010 la per-sonale presso la galleriapresso la Galleria Pontecor-vo a Levanto, dal 2012 è so-cia dell’AIA – AssociazioneItaliana Acquerellisti -; ellacoglie, attraverso giochi diluci, le tonalità intrinsechedelle ore del giorno e del-l’imbrunire dove pone l’ac-cento su scene urbane, men-tre manifesta un sicuro ef-fetto a-temporale per le de-licate e suggestive riprodu-zioni floreali. La grande affluenza di pub-blico durante l’inaugurazio-ne, ha contraddistinto questainteressante mostra che valela pena cogliere per la novi-tà di esposizione di eccel-lenze artistiche nella mede-sima tecnica: segno di gran-dezza d’animo e sicuraespressione estetica delle pit-trici - acquerelliste.

Circolo degli ArtistiPalazzo Graneri della RocciaVia Bogino 9 Scala B dx 1° pianoFino al 24 maggioInfo: 011 812 8718

24 Maggio 2013Pagina 8dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

SERENA AVEZZA

Si è inaugurata inquesti giorni la bi-personale di Mario

Pich e Pierluigi Bovone.I lavori dei due artisti (eamici) si alternano sen-za soluzione di continui-tà nelle sale del Piemon-te Artistico creandoun’atmosfera di equili-brio formale. Se i lavoridi Bosone mostrano unpercorso che negli annilo ha portato dal figura-tivo verso la rappresen-tazione di forme piùastratte, ma sempre an-cora legate alla narrazio-ne attraverso le immagi-ni, i lavori di Pich si ac-costano di più al filone

dell’astratto puro, anche se na-scondono alcune strizzatined’occhio all’osservatore atten-to: silhouette di animali o per-sone si stagliano fra i numeri, lelinee e gli intarsi; i titoli talvol-ta risultano evocativi. Tra le ope-re di Bovone in mostra trovia-mo un quadrittico dedicato alCosmo: quattro tele che riman-dano alla passione del pittore perla fisica e rappresentano la len-ta ma costante evoluzione dellamateria dal caos all’equilibrio.Una traccia dello studio di testidi fisica e matematica divulga-tivi si ritrova anche nella seriedi tele dedicate a Fibonacci e al-la sua celebre serie «che i tori-nesi erano abituati a ricordarecon l’installazione sulla Mole,ora purtroppo rimossa» come ri-corda Bovone. Il gioco della se-rie di forme geometriche le cuiaree sono l’una il risultato dellasomma delle due precedenti vie-ne replicato dal pittore in alcu-ne varianti, nascono così tele da-

gli equilibri formali e cro-matici classici come “Ver-ticale 1,2,3,5…” o “Rotan-te 1,2,3,5,8…”. L’uso del-l’acrilico si fa invece piùmaterico nelle tele che Bo-vone dedica alle chiese,soggetto in parte autobio-grafico, perché sede dellaprima educazione del pit-tore, ma rivisto con sguar-do critico: la tela “La chie-sa all’inizio” (2013) pro-pone di fatto un ritorno al-l’anno zero, ispirato anchedalla recente elezione diFrancesco. Il bilanciamen-to dei colori primari e lasintesi lineare sono, inve-ce, i protagonisti dei raffi-nati lavori di Mario Pichche assembla e cesella fi-gure geometriche con pa-zienza e abilità da artigia-no. I suoi riferimenti più di-retti, ci racconta Pich stes-so, sono «i futuristi e alMac, l’arte concreta, con

particolare riferimentoalla scuola torinese diGalvano e di Scroppo».Il percorso di Pich comepittore comincia neglianni ’50 e in mostra sitrovano opere apparte-nenti a differenti fasi e in-teressanti studi a penna-rello su carta nei quali sipuò osservare l’attenzio-ne dell’artista per il mo-vimento, per gli effetti diluce e ombra e per il gra-fismo, come nelle opereche omaggiano Giansonee la sua teoria delle tan-genti. I lavori esposti so-no realizzati con tecnichediverse, ma sono uniti dauna costante ricerca delgioco, del divertissement,che mostra come la fan-tasia di Pich vada oltre

ogni dato anagrafico e sia quelladi un bambino che con uno sguar-do ludico cerchi fra le forme as-semblate in equilibri cromaticipreziosi un racconto fiabesco, co-me in “Gamba di legno” o “Di-vertimento”.

Piemonte Artistico Culturale Piazza Solferino 7 – TorinoPeronali di Mario Pich e Pierluigi BovoneInfo: 011 542737

A sinistra: Evelina Gibaldi, “Una comune passione”, acquerello

In basso: Vittoria Piccioni, “ Verso sera alla Gran Madre”, acquerello

In mostra al Piemonte Artistico di Torino

Il percorso verso l’astratto di Bovone e Pich

Sopra: un’opera di Pierluigi Bovone.Qui sotto: un’opera di Mario Pich

Circolo degli Artisti - Torino

Acquerelli al femminile

corriere10__ 16/05/13 13:15 Pagina 8

ALESSANDRO MORMILE

Oberto, conte di San Boni-facio fu l’opera con cui ilgiovane Verdi, nel 1839,

faceva il suo esordio sulle scene, enientemeno che al Teatro alla Sca-la di Milano. L’allora ventiseienne“Cigno di Busseto” era composi-tore già capace di innovare corag-giosamente il teatro d’opera, per-ché questa partitura, che certo ca-polavoro non è, conserva nel suoDNA le caratteristiche di quello chesarà lo stile rivoluzionario del pri-moVerdi, con la sua drammaturgiaricca di contrasti e con quel cantocolmo di tensione incalzante, qua-si “barbarica”, che si affrancava daimoduli del melodramma del primoOttocento italiano di Rossini, Bel-lini e Donizetti. Alcune pagine loattestano, come il terzetto del pri-mo atto e il quartetto del secondo,nelle quali l’impeto melodico e ilvigore degli accenti drammatici as-sumono un’evidenza poi accentua-ta in opere che daranno a Verdi ce-

lebrità ben maggiore, come Na-buccoedErnani; tali caratteristichegià si ritrovano in questa partitura,il cui libretto di Temistocle Soleraambienta la vicenda in un oscuroMedioevo dove il cattivo di turno,Riccardo, conte di Salinguerra, se-duce la giovane Leonora, figlia diOberto,conte di San Bonifacio,mapoi preferisce a lei Cuniza, fra i me-riti della quale c’è quello di esserela sorella del potente Ezzelino daRomano. Oberto tenterà di vendi-care il disonore subito,ma finirà uc-ciso in duello e alla sventurata figlianon resterà che la strada del con-vento. Nel nuovo allestimento sca-ligero del regista Mario Martone alMedioevo si sostituisce un’am-bientazione contemporanea dovel’interno lussuosamente kitschdel-la villa di un boss della camorra(Riccardo) si alterna agli esterni de-solati di una periferia napoletanaabbandonata al degrado edilizioabusivo più indiscriminato. L’idearegistica di sostituire le rivalità fracasate medievali in lotte fra faide

camorristiche tutto sommato fun-ziona. Riccardo Frizza dirige assaibene e recupera pure il duetto delsecondo atto fra le due protagoni-ste femminili, appartenente alla ste-sura originale dell’opera, poi eli-minato dallo stesso Verdi: un’in-contro fra le due rivali ricco di toc-cante umanità. In esso si ammira labravura del soprano Maria Agresta(Leonora), che canta con bella li-nea di canto e un lirismo che tal-volta si preferirebbe veder attraver-sato da maggiore intensità vocale.Una verdiana in senso assoluto nonè neanche il mezzosoprano SoniaGanassi, che canta bene, ma in unruolo come quello di Cuniza nonpuò far valere più di tanto le sue bennote capacità di belcantista. Nobi-le e misurato è il canto del bassoMichele Pertusi (Oberto), am-mantato sempre di morbidezza edi una signorilità che mai cede alfacile effetto. Fabio Sartori (Ric-cardo) è tenore di potenza tenorilecerta, anche se espressivamente unpoco ruvido. Successo vibrante.

ELIO RABBIONE

Acelebrare il sodalizio ar-tistico tra Glauco Mau-ro e Roberto Sturno –

trent’annidi titoli e di scommes-se portate avanti con caparbietà esuccesso – ecco al Carignano,peril cartellone dello Stabile torine-se, la messinscena di Quello cheprende gli schiaffi di Leonid An-dreev, uno dei nomi più impor-tanti della letteratura russa degliinizi del secolo scorso, dramma-turgo e intellettuale caro a Mejer-chol’d e Stanislavskij. Un titoloche, nelle mani di Mauri – sua larilettura e la regia -, a specchios’inserisce nella nostra epoca, làdove un uomo con ogni mezzoha dedicato la propria esistenzaalla cultura,divisa tra arte e scien-za, e per questo viene umiliato daun potere che sanguina tracotan-za: anonimamente, reclamerànuovamente una propria affer-mazione, un pezzo di vita vera e,quasi come un personaggio pi-randelliano, sale a nascondersi sudiun palcoscenico, tra i giochi diun circo, tra i suoni dei semplicistrumenti, sotto le luci ed i numeri,con il trucco in viso ed un buffocostume, in compagnia di tre al-tri clown, una ballerina muta, un

acrobata,una domatrice ed il sag-gio papà Briquet pronto ad acco-glierlo. Accolto in un luogo do-ve le lacrime si confondono conle risate, dove la farsa si mesco-la con il dramma, dove c’è postoper una speranza nuova: ma do-ve altresì può nuovamente ripre-sentarsi il marcio che lui ha ap-pena abbandonato, l’egoismo el’angoscia, e cancellarsi quel so-gno in cui egli sino a quel mo-mento ha ripreso a credere. “Iosento che la speranza è lì che ciaspetta, dipende da noi”, ripete ilregista/portavoce mentre, comenel finale di una favola, una fittaneve prende a scendere per rico-prire uomini ed azioni. Sotto l’ar-

codi luci, al riparo dei velari bian-chi ed il ruotare di una doppia gra-dinata (la scena è firmata da Mau-ro Carosi, i costumi di respiro pi-cassiano si devono alle invenzio-ni di Odette Nicoletti), si respiraforse l’aria di un teatro antico,cheama dire cose di oggi con le pa-role di ieri:ma la rilettura di Mau-ri, che corre con esattezza tra ilcomico ed il doloroso, registica-mente elegante (ed è anche un lu-cido Briquet), convince appieno,anche grazie alla prova assai ma-tura di Roberto Sturno, eccel-lente nell’esprimere il bene e leribellioni e le contraddizioni diun essere umano, il proprio in-finito desiderio di normalità.

24 Maggio 2013 Pagina 9dell’ARTECCOORRRRIIEERREEC O U R R I E R D E S A R T S

“Quello che prende gli schiaffi”, regia di Glauco Mauri

Un uomo con la faccia da clownTeatro alla Scala

Oberto fra i camorristi

Glauco Mauri e Roberto Sturnoin “Quello che prende gli schiaffi”di Leonid Andre’ev, in scenaal Carignano di Torinofoto © aut./TST

MANUELA MARASCIO

Ateatro, dove tutto è concesso, la frustrazionepersonale può diventare comicità, e già ma-gari lo è, nel pensiero comune: osservare chi

si arrovella per trovare spiragli nella matassa melan-conica in cui è avviluppato, spesso e volentieri portaall’uso sfrenato di quell’arma potente che è l’ironia. Echissà se l’intento di Rosario Galli fosse proprio quel-lo di scrivere una commedia a doppio strato, leggera epoco impegnativa in superficie, variamente sofferta emeditata in profondità, rivolta a una società da critica-re in quanto fautrice di amare disillusioni, sogni infranti,infelicità in diversi gradi, accezioni e sfumature. Sta difatto che Donne che vogliono tuttonon è solo un’ope-ra sugli sfoghi ormonali da parte di donne incapaci disoffocare l’istinto materno, ma vede protagonista l’i-netto e inconcludente Luca (interpretato dallo stessoRosario Galli), uomo di mezzetà, ancora affascinante,dilaniato dalla consapevolezza della sua ormai calan-te carriera di cantautore, rancoroso nei confronti di quelgioco perverso che è l’industria dello spettacolo. Ipo-condria, depressione latente e impotenza a tutti gli ef-fetti sono manifestazioni psicofisiche d’un male incu-rabile, che non suscita pietà alcuna nella sua compa-gna,Giulia (Pia Engleberth),ma trova un sostegno nelfiglio muto (Gabriele Galli), con cui comunica attra-verso il linguaggio universale della musica. A supera-re lo stallo,ecco intervenire due impetuose bombe sexy,Marta (Patricia Vezzulli) e Tina (Chiara Mastalli), chenon si fanno frenare dagli intoppi fisiologici dei dueuomini, ricorrendo alla sempre efficace arte del cavar-sela da sé. Il tutto sotto il segno della filosofia epicu-rea liberamente interpretata: accontentare i piaceri, masenza eccessi, e distaccarsi dalle passioni rovinose. Cisi deve sempre accontentare, in un modo o nell’altro.

“Donne che vogliono tutto” al Gioiello

Chi si accontenta non gode

Patricia Vezzulli e Gabriele Galli in “Donne che vogliono tutto”al Teatro Gioiello, foto © aut./Gioiello

MAX FIRINU

Sorprendente ritorno suinostri schermi per Pa-blo Larrain, cineasta

che aveva già conquistato ilTorino Film Festival con TonyManero. Coadiuvato anchedalla festa del cinema, che hariempito le sale grazie al suocelebrativo prezzo di bigliet-to, No - I giorni dell’arcoba-leno pare aria fresca per quelcinema sperimentale e lonta-no dagli schemi commerciali.La pellicola parte da quelliche sono stati gli ultimi gior-ni del regime di Pinochet, manon li narra con un occhio sto-riografico e critico. L’occhiodi Larrain segue la vicenda delpubblicitario René Saavedra(Gael Garcia Bernal), incari-cato di realizzare lo spazio te-

levisivo di 15 minuti a favoredel No per il referendum cheavrebbe chiesto al popolo selegittimare il regime di Pino-chet. Inevitabili gli scontri coicolleghi e i rappresentanti dipartito, inclusa la repressione,quando il regime stesso si ac-corge che lo spot è talmentefunzionale da far perdere il re-ferendum al dittatore. Unapellicola costruita su imma-gini televisive di repertorio –le originali degli spot girati daSaavedra, alternati a ricostru-zioni cinematografiche – fil-mata in digitale e con luce na-turale (alla fotografia SergioArmstrong) che stringe suiprimi piani e racconta conschiaffi di camera e messe afuoco automatiche, in lineacoi colori degli anni 80, spar-tiacque tra due ere, quellapost-guerra fredda e quella ca-pitalistica. Saavedra stesso

gioca coi trenini elettrici delfiglio, guida un’auto sportiva,va sullo skateboard e si di-verte col forno microonde. Enel finale, quando la folla ce-lebra la vittoria, a stento ac-cenna a un sorriso, mentrepasseggia col figlio per la cit-tà in festa, perché convinto diaver conquistato l’animo de-gli elettori col subdolo e mo-derno linguaggio capitalistadella pubblicità. La televisio-ne che funge da vero archiviodella memoria, con non pocheapparizioni (da PatricioAlwyn a Eugenio Garcia, fi-no agli hollywoodiani Chri-stopher Reeves, Jane Fonda eRichard Dreyfuss). Un filmbello, coinvolgente nonostan-te la sua natura anticommer-ciale, vivido e realistico. Nona caso si apre e si chiude sudue primi piani di Saavedra,specchio dell’uomo moderno.

Spettacoli

So blue per Louise Lecavalier

La stagione di danza della Lavanderia a Vapore di Collegno ha visto Loui-se Lecavalier impegnata in un applauditissimo progetto speciale (lo spet-

tacolo accompagnato da un workshop e da un incontro aperto al pubblico).Con Frédéric Tavernini ha presentato una propria coreografia, So blue, i co-stumi a firma Yso, il disegno luci di Alan Sortie, le musiche affidate al com-positore turco Mercan Dede, alias Arkin Allen, un artista che ama mescola-re la tradizione ottomana con la modernità occidentale. Grande successo perla serata, per Lecavalier che ancora una volta ha saputo offrire aima e corpoalla propria arte, all’interno di uno spazio che è “un set libero e semplice do-ve le strisce colorate di luce del tappeto da danza formano un’area delimita-ta, dando alla coreografia una struttura che è al contempo intima e aperta”.

foto © aut. / Teatro alla Scala

“No - I giorni dell’arcobaleno” di Pablo Larrain

La pubblicità come copia della storia

Gael Garcia Bernal è il protagonista del film “No - I giorni dell’arcobaleno”foto © 2012 aut./Fabula/CananaFilms

Corriere10_4-12 16-05-2013 11:46 Pagina 9

Venerdì 24 maggio - ore 18,00Galleria Arte Città Amica

Via Rubiana 15 – TorinoPersonali di Gian Andrea BodoRenzo Michi, Danila Salvatore

Mercoledì 29 maggio - dalle ore 18,30 alle ore 22,00MartinArte Laboratorio d’Arte e Corsi

C.so Siracusa 24/a – TorinoPersonale di Guglielmo Durazzo

Giovedì 30 maggio - dalle ore 18,00Galleria Davico

Gall. Subalpina 30 – TorinoGuido Zibordi Marchesi

Venerdì 31 maggio - ore 18,00Piemonte Artistico Culturale

P.za Solferino 7 – Torino“Colori & Volumi” Collettiva

Sabato 8 giugno - ore 17,00Museo dei Campionissimi

V.le Campionissimi 2 – Novi Ligure (Al)Mostra di pittura di Anna Borgarelli

e delle sue acquerelliste

Pagina 10 24 Maggio 2013

DDiirreettttoorree EEddiittoorriiaalleePietro PanacciDDiirreettttoorree RReessppoonnssaabbiilleeVirginia ColacinoCCoonnddiirreettttoorree Elio RabbioneAAssssiisstteennttee ddii DDiirreezziioonneeChiara PittavinoCCoommiittaattoo ddii RReeddaazziioonneeGiorgio Barberis, Rolando Bellini,Massimo Boccaletti, Franco Caresio,Angelo Caroli, Claudia Cassio,Massimo Centini, Fernanda De Bernardi,Marilina Di Cataldo, Gian Giorgio Massara,Alessandro Mormile, Massimo Olivetti,Enzo Papa, Lorenzo Reggiani,Gianfranco Schialvino, Maria Luisa TiboneSSeeggrreetteerriiaa eeddiittoorriiaalleeAnna Maria PerroneCCoorrrriissppoonnddeennttee ddaa NNeeww YYoorrkkMauro LucentiniCCoorrrriissppoonnddeennttee ddaa BBeerrlliinnooSabatino Cersosimo

HHaannnnoo ccoollllaabboorraattooS. Avezza, M. Firinu, E.S. Laterza,M. Marascio, M. Orlotti, R. Panizzeri,E. Piacentini, A.D. TariccoRReeaalliizzzzaazziioonnee ggrraaffiiccaa internaa cura di E.S. Laterza e G. VeceFFoottooggrraaffoo uuffffiicciiaalleeAntonio AttiniRReeddaazziioonnii ddiissttaaccccaatteeMMiillaannoo Rosa CarnevaleTel. 339 1746312RRoommaa ee NNaappoollii Fabrizio FlorianTel. 388 9426443PPaalleerrmmoo Caterina RandazzoTel. 334 1022647CCoonncceessssiioonnaarriiaa ddii PPuubbbblliicciittàà internaSSttaammppaaArti Grafiche CiverchiaLatina e Moncalieri (To)DDiissttrriibbuuzziioonneeEditService S.r.l. - Leinì (To)EEddiittoorreeAssociazione Culturale Arte GiovaniTorino - P.IVA 06956300013

AAbbbboonnaammeennttiiAnnuale (22 nn.):euro 50,00 per l’Italiaeuro 120,00 per l’esteroArretrati: euro 4,00

c.c. postale n. 45958055intestato a Corriere dell’ArteAssociazione Culturale Arte GiovaniAut. Tribunale di Torinon. 4818 del 28/07/1995

in ITALIATORINO e PIEMONTE

• P.za Castello• Molino delle Armi

ang. Ticinese• C.so Magenta

f.te Teatro Litta• C.so Garibaldi 83• Via Boscovich 22• P.le Principessa Clotilde• Bookstore Triennale• Bookstore

Palazzo delle Stelline• Bookshop

Villa Necchi CampiglioVia Mozart 14

• P.za Oberdanang. v.le Piave

IL CORRIERE DELL’ARTEÈ REPERIBILEA MILANO

PRESSO LE SEGUENTI EDICOLE :

Vernissage

• P.za Croce Rossa• P.za Colonna• P.za Colonna

ang. l.go Chigi/Tritone• P.za S. Silvestro• L.go Argentina• Via Nomentana• C.so Francia• P.za Fontanella Borghese• P.za Porta Maggiore• Dorothy Circus Gallery

Via dei Pettinari 76• La Diagonale Libreria

Via dei Chiavari 75

IL CORRIERE DELL’ARTEÈ REPERIBILE

A ROMAPRESSO LE SEGUENTI EDICOLE :

““AAmmoorree ee PPssiicchheellaa ffaavvoollaa ddeellll’’aanniimmaa””PPaallaazzzzoo BBaarroollooVia delle Orfane 7 – TorinoFino al 16 giugnoInfo: 011 4360311La mostra organizzata dalla Fondazione DNArtdi Milano presenta un percorso affascinante einedito che accosta opere classiche e contem-poranee in un viaggio alla scoperta degli aspet-ti simbolici e archetipici della favola di Amoree Psiche. La mostra Amore e Psiche, la favoladell’anima si basa sull’interpretazione del mi-to in chiave platonica che venne data nell’U-manesimo: l’errore di Psiche consiste nel rite-nere il divino come una realtà tangibile e ve-rificabile con i sensi, mentre è solo il cuore chepuò percepirne pienamente la presenza.“Lavita attuale - ha dichiarato la curatrice dellamostra Elena Fontanella - nega spesso all’uo-mo gli spazi del sacro. Caoticamente travoltidell’esistenza, siamo impreparati ad affronta-re le immense traversate interiori fatte di vuo-ti e silenzi che la vita ci mette davanti. Grazieall’aiuto di una delle favole più belle sull’a-more, sulla morte e sulla vita, vogliamo ac-compagnare il visitatore in questi sentieri del-l’anima, sfruttando le immagini artistiche che,nei millenni, si sono ispirate a questa storia.”

EElliissaabbeettttaa BBeennaassssii““ VVoogglliioo ffaarree ssuubbiittoo uunnaa mmoossttrraa””FFoonnddaazziioonnee MMeerrzzVia Limone 24 – TorinoDal 15 maggio all’8 settembreInfo: 011 19719437La mostra, realizzata seguendo la consuetudi-ne di far dialogare opere di artisti ospiti conquelle di Mario Merz, rappresenta la sintesi diuna ricerca che Benassi porta avanti da moltianni. La forte connotazione fantasmatica delsuo lavoro porta direttamente alle opere di Ma-rio Merz. Queste, insieme al luogo che le ospi-ta, sono state un forte stimolo all’ideazione erealizzazione della mostra. In esposizione al-cuni lavori di Mario Merz realizzati tra gli an-ni Sessanta e Settanta e installazioni di Elisa-betta Benassi realizzate appositamente per ilprogetto, tra le quali emerge l’opera Mareo-Merz, perno dell’intera mostra. Si tratta di un’in-stallazione costituita da un importante ogget-to di uso quotidiano appartenuto a Mario Merz,la sua ultima automobile: Elisabetta Benassine celebra la riapparizione e l’oggetto diven-ta l’anello di un racconto umano che si lega,per circostanze insolite, alla storia collettiva.

““GG rreeaatteerr TToorriinnoo””DDooppppiiaa ppeerrssoonnaalleeddii AAlliiss//FFiilllliiooll ee AAlleessssaannddrroo SScciiaarraaffffaaFFoonnddaazziioonnee SSaannddrreettttooRRee RReebbaauuddeennggooVia Modane 16 – TorinoFino al 15 settembreInfo: 011 3797600Prosegue la quarta mostra del ciclo Greater To-rino, dedicato agli artisti delle giovani genera-zioni che hanno in Torino il proprio spazio diformazione o di lavoro. La città è intesa cometerritorio allargato, luogo di nascita o di ele-zione ma soprattutto piattaforma per la co-struzione di un percorso di ricerca alimentatoda opportunità di crescita, di mobilità e di re-lazioni con l’esterno. Una città aperta dunque,capace di accogliere quelle dinamiche di “an-data e ritorno” essenziali nella definizione del-le carriere artistiche. Gli artisti invitati alla quar-ta edizione di Greater Torino sono Alis/Filliol eAlessandro Sciaraffa. Alis/Filliol è il duo artisti-co fondato nel 2007 da Davide Gennarino (Pi-nerolo, 1979) e Andrea Respino (Torino, 1976).

IInncciissiioonnii ddii LLuucciiaa CCaapprriioogglliiooAAssssoocciiaazziioonnee CCuullttuurraalleeIInncciissiioonnee ee DDiisseeggnnooVia Duchessa Jolanda 34 - TorinoFino al 25 maggioInfo: 011 4473998

““NNooppxx AArrttbbooookk 22001133”” CCoolllleetttt iivvaaAAttttiillaa FFlloosszzmmaannnn““LLiibbyyaa,, SSiilleennccee aafftteerr tthhee RReevvoolluuttiioonn””NNOOPPXX LLiimmiitteeddeeddiittiioonnppiiccssVia Saluzzo 30 – TorinoFino al 31 maggioInfo: www.nopx.itPPHHOOSS -- CCeennttrroo PPoolliiffuunnzziioonnaalleeppeerr llaa FFoottooggrraaffiiaa ee llee AArrttii VViissiivveeVia Garibaldi 35 bis – Chieri (To)Fino al 29 maggioInfo: 011 7604867www.phosfotografia.it - www.fatilla.comInaugurata il 15 maggio scorso la mostracollettiva dei migliori partecipanti al Con-corso Internazionale per Libro d’Artista, edi-zione 2012-13, bandito da NOPX in colla-borazione con il Centro PHOS.Il Premio speciale Phos è stato assegnato al-l’ungherese Attila Floszmann per Libya, Silenceafter the Revolution, progetto documentari-stico che racconta con distacco e neutralità ladistruzione di un intero paese. L’autore saràin residenza sino al 29 maggio. (c.s./e.s.l.)

MMiillaannoo MMaannggaa FFeesstt iivvaall““220000 AAnnnnii ddeell ll’’AArrttee MMaannggaa””WW oo ww SSppaazziioo FFuummeettttooMMuusseeoo ddeell FFuummeettttoo,, ddeellll’’IIlllluussttrraazziioonneeee ddeellll’’IImmmmaaggiinnee AAnniimmaattaaV.le Campania 12 – MilanoRRoottoonnddaa ddii VViiaa BBeessaannaaVia Besana 12 – MilanoFino al 21 luglioInfo: www.milanomangafestival.itLa prima edizione del Milano Manga Festival siapre con la mostra 200 Anni di Arte Manga cu-rata da Isao Shimizu, che riunirà per la prima vol-ta circa 500 tavole – originali e copie - di oltre350 artisti creando così la più grande mostra an-tologica sull’arte Manga. Anni di lavoro e tratta-tive e che ha coinvolto manga-ka, esperti del set-tore e le più importanti Case editrici giapponesi– oltre venti – che capendo l’importanza del pro-getto hanno accettato di collaborare. Il festival,dedicato alla cultura giapponese tradiziona-le e contemporanea, avrà quest’anno un fo-cus sulla città e il tessuto urbano. Associazio-ni, esperti, appassionati e studiosi sarannoprotagonisti di dimostrazioni, seminari, works-hop, lezioni aperte e altre attività legate al-la musica, alla cucina e alle arti nipponiche.

AAlleessssaannddrraa AAnnggeelliinnii““NNeellllee ssttaannzzee ddeellll’’iimmmmaaggiinnaazziioonnee””SSeeggnnii,, ddiisseeggnnii,, ggrraaffiicchhee,, ssccuullttuurreeLLiibbrreerriiaa EEddiizziioonnii CCaarrddaannooVia Cardano 48/52 – PaviaFino al 9 giugnoInfo: 0382 23377La Libreria Cardano di Pavia ospita la nuova mo-stra di Alessandra Angelini Nelle stanze dell’im-maginazione, aperta al pubblico dal 18 maggioal 9 giugno. Con lo stesso procedimento sono sta-te realizzate Aracne e Maree, gioielli-scultura insmalto a fuoco su oro e argento, creati pensan-do alla carica emozionale che comunica il coloreunito alla manipolazione a caldo dei metalli pre-ziosi. L’esposizione, in perfetta sintonia con il luo-go che l’accoglie, rimanda ad un mondo imma-ginario, a delle “stanze” che contengono un’infi-nita varietà di pensieri e di oggetti, simili e allostesso tempo assai diversi fra loro. Proprio que-sto è il fil rouge seguito Alessandra Angelini: pre-sentare opere esteticamente lontane fra loro pertecnica e materiali, che illustrano un percorso ar-tistico poliedrico, ricco di sperimentazione e in-novazione. L’artista non intende infatti limitar-si nella scelta delle tecniche o dei linguaggi, maesternare la propria creatività in ogni singolaopera, che è momento unico e irripetibile.

““MMaann eettRRii ttoorrnnoo aa VVeenneezziiaa””PPaallaazzzzoo DDuuccaalleeMMuusseeii ddii PPiiaazzzzaa SSaann MMaarrccooP.za S. Marco 1 – VeneziaFino al 18 agostoInfo: 041 2715911www.palazzoducale.visitmuve.itLa mostra che la Fondazione Musei Civici diVenezia ospita nelle monumentali sale di Pa-lazzo Ducale è progettata con la collabora-zione speciale del Musée D’Orsay di Parigi.Attraverso un corpus straordinario d’operedell’artista e confronti mai prima d’ora resipossibili, l’esposizione mette in luce il rap-porto stringente di Manet con l’Italia e, inparticolare, con l’arte veneziana del Cin-quecento Complessivamente, ottanta le ope-re in mostra, tra dipinti, disegni e documenti.

MMaarriioo GGaattttoonniissccuullttuurree ee ddiisseeggnniiMMuusseeii CCiivviiccii ““EE.. BBuuttttii””V.le Varese 4 – Viggiù (Va)In corsoInfo: 0332 486510www.comune.viggiu.va.it

““GGaassppaarr vvaann WWiitttteell.. II ddiisseeggnnii””LLaa ccoolllleezziioonneeddeellllaa BBiibblliiootteeccaa NNaazziioonnaallee ddii RRoommaaBBNNCC -- BBiibblliiootteeccaa NNaazziioonnaallee CCeennttrraalleeV.le Castro Pretorio 105 – RomaFino al 13 luglioInfo: 06 4989344www.bncrm.librari.beniculturali.itLa mostra rappresenta per la Biblioteca Na-zionale Centrale di Roma una storica occasio-ne per esporre al pubblico, per la prima voltanella sua interezza, una delle più importanticollezioni di grafica in suo possesso: la raccol-ta completa dei 52 disegni preparatori per lecelebri Vedute del pittore olandese Gaspar vanWittel, naturalizzato in Italia con il nome di Ga-spare Vanvitelli. Allo scopo di inquadrare legrandi trasformazioni artistiche e urbanistichedella Roma dell’epoca, sono esposti anche unagrande pianta di Roma del 1668, edita da Mat-teo Gregorio De Rossi, recentemente acquistatadalla Biblioteca Nazionale, e i manoscritti del-la Biblioteca Nazionale di Roma e della Cor-sianiana contenenti il progetto, auspicato daPapa Clemente X, per rendere navigabile ilTevere da Perugia a Roma, realizzato dall’in-gegnere olandese Cornelius Meyer con la col-laborazione del giovane Gaspar van Wittel.

ABBÒNATI

COURRIER DES ARTSdell’ARTECCOORRRRIIEERREE

22 numeri a casa tua

dell’ARTECCOORRRRIIEERREEC O U R R I E R D E S A R T S Segnalazioni

a soli 50 europer un anno

Il CorCorrrieriere dell’Are dell’Artetededica una pagina intera

ai vari temi dell’arteIn ogni pagina saranno presenti otto artisti

a ciascuno dei quali verrà riservato uno spaziopari a 7x13 cm.

Ogni artista presenterà un’operache verrà corredata da una recensione

(circa 12 righe) realizzata dai nostri critici.I temi trattati sono:

nudo, informale, acquerello, gli animali, il mare,città/campagna/montagna, scultura/incisione.

Realizziamo anche pagine dedicatead Associazioni e Scuole d’Arte.

Lo stesso artista potrà essere presente con più temi.Il costo di ogni uscita,

la cui data è da programmare,è pari a 60 euro.

Info: 011 6312666

al CORRIEREdell’ARTE

Il Corriere dell’Arte apre su questa pagina un servizio di informazione per eventi presenti su Torino e Piemonte e in tutta Italia.Entro uno spazio di 7x4 cm. segnaleremo in modo esaustivo (data, luogo, riferimenti nominativi e descrizione) notizie da Gallerie, Musei, Fondazioni, Artistiche espongono con mostre personali o collettive. Il costo della segnalazione ammonta a 15 euro cadauna e la stessa deve pervenire in redazione 12 giorni prima della data di inizio.Ricordiamo che il Corriere dell’Arte è l’unico quindicinale del settore, da 17 anni presente in Italia, e si avvale di una distribuzione agli abbonati,in edicola sul territorio torinese, e di una presenza on-line (www.corrieredellarte.it) con oltre 500 contatti al giorno e su facebook con più di 6000 followers.

Corriere10_4-12 16-05-2013 15:57 Pagina 10

GIEMME S.r.l. Via Cuneo, 33 - 10044 Pianezza (TO) - ItalyTel. +39 011.2344400 - Fax +39 011.2344491

E-mail: [email protected]

GIEMME S.r.l. Via Cuneo, 33 - 10044 Pianezza (TO) - ItalyTel. +39 011.2344400 - Fax +39 011.2344491

E-mail: [email protected]

AVERSA GalleriaVia Cavour 13 int. cortile – Torino - Tel. 011 532662Orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00“Venezia e il Mediterraneo tra ’800 e ’900”

CASA D’ASTE DELLA ROCCAVia della Rocca 33 – Torino - Tel. 011 8123070/888226 Fax 011 [email protected] - www.dellarocca.net

LUIGI CARETTO GalleriaVia Maria Vittoria 10 – Torino - Tel. 011 537274Orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30Miscellanea di Pittura Fiamminga e Olandese

SANT’AGOSTINO Casa d’AsteC.so Tassoni 56 – Torino - Tel. 011 4377770 - Fax 011 4377577Orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30

A.L.P.G.A.M.C.Associazione Ligure e Piemontese Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea

Maestro Raul VIGLIONE Studio - Galleria - Mostra CulturaleVia Servais 56 – Torino - Tel. 011 798238 - Cell. 335 [email protected] - www.raulviglione.it

MARTINARTE Laboratorio d’Arte e CorsiC.so Siracusa, 24/a – Torino - Tel. 011 3433756 - Fax 011 3091323Cell. 335 [email protected]: merc. e ven. 9,30-12,30/15,30-19,30;mart. e giov. 9,30-12,30/15,30-22,00Sono aperte le iscrizioni ai corsiDal 29/5 al 12/6 Personale di Guglielmo Durazzo

MERCURIO Galleria d’Arte ContemporaneaVia F.lli Calandra 20/F – Torino - Cell. 333 [email protected] - www.galleriamercurio.comIn permanenza Opere di Roberto Demarchi

OTTORINO RESPIGHI Centro Culturale MusicaleVia Vincenzo Monti, 11/E – Torino - Cell. 348 [email protected] - www.centromusicaleottorinorespighi.itOrario: visite su appuntamentoSono aperte le iscrizioni ai corsi musicali

PIEMONTE ARTISTICO CULTURALE Galleria d’Arte dal 1957P.za Solferino 7 – Torino - Tel./Fax 011 [email protected] - www.piemonteartistico.it - presente su facebookOrario: lun. - sab. 15,30-19,30Fino al 29/5 Doppia Personale di Pierluigi Bovone Mario PichDal 31/5 al 15/6 “Colori & Volumi” Collettiva

RINASCENZA CONTEMPORANEA Associazione CulturaleVia Palermo 140 – Pescara - Cell. 328 6979208rinascenzacontemporanea@gmail.comwww.rinascenzacontemporanea.jimdo.comOrario: mar. - sab. (su appuntamento)Fino al 27/6 “Transizionalismo medioletèo” Collettiva

SENESI Galleria d’ArteVia Sant’Andrea 44 – Savigliano (Cn) - Tel. 0172 712922www.senesiarte.itFino al 23/6 “Dieci anni d’Arte” Personale di Daniele Fissore

SILVY BASSANESE ARTE CONTEMPORANEAVia Galileo Galilei 45 – Biella - Tel. 015 355414Orario: mart. - ven. 16,30-19,30; sab. e festivi su appuntamentoFino al 30/6 “Solitudine allo specchio” con Antonio De Venezia,Giuseppe Bombaci ed Eva Antonini

STORELLO Galleria d’ArteVia del Pino 54 – Pinerolo (To) - Tel. 0121 76235Orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00; lun. e dom. chiusoIn permanenza Opere di Avataneo, Carena, Coco Cano, Faccincani, Fresu,Garis, Luzzati, Massucco, Musante

TEART Associazione Artistico-culturaleVia Giotto 14 – Torino - Tel. 011 6966422Orario: mart. - sab.17,00-19,00Fino al 1/6 “Schizzi d’Africa” Personale di Giorgio Enrico Bena

TINBER ART GALLERYVia Albergian 20 – Pragelato (To) - Tel. 0122 [email protected]: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00In permanenza Opere di Tino Aime, Jean-François Béné, Andrea Berlinghieri,Gianni Bertola, Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto, Enrico Challier,Dino Damiani, Pierflavio Gallina, Lia Laterza, Claudio Malacarne,Vinicio Perugia, Elena Piacentini, Mariangela Redolfini, Sergio Saccomandi,Luciano Spessot

UNIQUE Galerie d’Art di Patrick CAPUTOC.so Vittorio Emanuele II 36 – Torino - Tel. 011 5617049 - Cell. 334 [email protected] - www.galerieunique.comOrario: mart.- sab. 10,00-12.30/15,00-19.30Artisti della Galleria

VIVIARTEVIVA Galleria Artistica e CulturaleVia Madonna delle Rose 34/C – Torino - Cell. 347 9453075 - Fax 011 [email protected] - www.viviarteviva.itOrario: lun. - sab.16,00-19,00Fino al 26/5 “Ventun Artisti di ViviArteViva”c/o Ristorante “Parthenope” (via Madama Cristina 62 – Torino)Fino al 30/5 Presente all’evento artistico e culturale“Libro. Opera d’Arte 2013”c/o Parco Olimpico (via Giordano Bruno 181 – Torino)

ACCADEMIA GalleriaVia Accademia Albertina 3/e – Torino - Tel. 011 [email protected]: 10,00-12,30/16,00-19,30; chiuso lunedìDal 30/5 al 13/7 Collettiva di Artisti contemporanei

A.C.I. GALLERY Associazione Arte Cultura ImmagineC.so Novara 20/f – Torino - Tel. 011 [email protected]: lun. - sab. 16,00-19,00

ARTE CITTA’ AMICA Centro Artistico CulturaleVia Rubiana 15 – Torino - Tel. 011 7717471- Fax 011 7768845www.artecittaamica.itOrario: mart. - sab.16,00-19,00; dom. 10,00-12,00; lunedì chiusoDal 24/5 al 2/6 Personali di Gian Andrea Bodo, Renzo Michi, Danila Salvatore

ARTE PER VOI Associazione CulturaleP.za Conte Rosso 1 – Avigliana (To)Luigi Castagna - Tel. 011 9369179 - Cell. 339 [email protected] - www.artepervoi.itPaolo Nesta - Tel. 011 9328447 - Cell. 333 [email protected]: sab. - dom. 15,00-19,00Fino al 26/5 “Dante Selva. Opere inedite” in sedeFino al 26/5 “Reminescenze d’Africa” Dipinti e sculture di Giancarlo Laurentic/o Chiesa S. Croce (p.za Conte Rosso – Avigliana)

ART GALLERY LA LUNAVia Roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn) - Cell. 339 [email protected]: ven. 16,00-19,00; sab. 10,30-13,00/16,00-19,00; dom. 10,30-12,00

CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINOPalazzo Graneri della RocciaVia Bogino 9 – Torino - scala B destra - 1° piano (digitare 4444+ )Tel./fax 011 [email protected] - www.circolodegliartistitorino.itOrario: lun. - ven. 15,30-19,30Fino al 24/5 “Un acquerello al giorno”Personali di Vittoria Piccioni e Evelina GibaldiFino al 2/6 II Mostra Sociale di Primaverac/o Circolo Eridano (c.so Moncalieri 88 – Torino)

GIORGIO MAROSI GalleriaC.so Francia 209/B – Torino - Tel. 011 [email protected]: 10,00-12,30/16-19,30 esclusi lunedì e festiviSino a fine maggio Opere grafiche di Emanuele Luzzati

LA LANTERNA Galleria di Maristella SANDANODirettore Artistico: Livio Pezzato - Via Santa Croce 7/c – Moncalieri (To)Tel. 011 644480 - Fax 011 [email protected] - www.lalanternaarte.comOrario: lun. - sab. 16,00-19,00A. Arcidiacono, S. Attisani, G. Boffa, A. Ciocca, E. Colombotto Rosso,Gigli, E. Gribaudo, E. Longo, F. Maiolo, E. Maneglia, S. Manfredi,U. Nespolo, D. Pasquero, G. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato, C. Pirotti,G. Sesia della Merla, F. Tabusso, G. Valerioti, naïf croatie grafica nazionale ed internazionale

LA ROCCA GalleriaVia della Rocca 4 – Torino - Tel. 011 8174644 - Fax 011 8129026Orario: lun. - sab. 10,00-13,00/15,30-19,30; domenica chiusoManifesti originali, grafica, multipli e dipinti

LUCE GalleryC.so S. Maurizio 25 – Torino - Tel. 011 [email protected] - www.lucegallery.comOrario: mer. - sab. 15,30-19,30Fino al 12/7 Mostra personale di Asta Meldal Lynge

LUNA ART COLLECTION Spazio espositivoVia Nazionale 73/1 – Cambiano (To) - Tel./Fax 011 [email protected] - www.luna-art-collection.comOrario: lun. - ven. 8,30-17,30; sab. 8,30-17.30 (previa telefonata)In permanenza serigrafie d’arte a tiratura limitatadi Coco Cano, Francesco Casorati, Isidoro Cottino, Theo Gallino,Franco Negro, Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg, John Picking,Marco Puerari, Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti, Francesco Tabusso,Silvio Vigliaturo

BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’ArteVia Bonafous 7/1 – Torino - Tel. 011 8173511Orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30

CENTRO ARTE LA TESORIERAC.so Francia 268 – Torino - Tel. 011 7792147Orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00; lunedì e festivi chiusoo su appuntamentoFino al 26/5 Pittura dell’Ottocento alla Fiera Nazionale dell’Antiquariatodi Saluzzo

DAVICO GalleriaGall. Subalpina 30 – Torino - Tel. 011 5629152Orario: mart. - sab. 10,00-12,30/16-19,30; lunedì e festivi chiusoFino al 25/5 Mibramig “Arcani Maggiori”Dal 30/5 al 29/6 Guido Zibordi Marchesi

TERRE D’ARTE GalleriaVia Maria Vittoria 20/A – Torino - Tel./Fax. 011 19503453www.terredarte.netOrario: mar. 16,30-19,30; mer. - sab. 11.00-13,00/16,30-19,30Fino al 15/6 “Marina Sasso. Le ceramiche 1968-2013”

Arte Antica

dell’ARTECCOORRRRIIEERREEC O U R R I E R D E S A R T S

Gallerie

Corriere10_4-12 16-05-2013 15:00 Pagina 11

Nel gennaio 2013 è stato co-stituito l’Archivio Francesco

Tabusso. L’Archivio, con sede a To-rino, intende diventare punto di ri-ferimento per studiosi, collezionistie persone interessate alla cono-scenza dell’opera e della vita del pit-tore Francesco Tabusso (SestoSan Giovanni, 1930 - Torino, 2012).

Al fine di salvaguardare il consi-stente patrimonio artistico e docu-mentario, l’archivio promuoverà ri-cerche storico-critiche, iniziative edi-toriali, esposizioni legate all’artista,auspicando la collaborazione conIstituzioni, Enti e Musei comunali, re-gionali e nazionali. È stato dato ini-zio al lavoro di schedatura dei dipintiad olio in vista della realizzazione delI volume del Catalogo Generale. I col-lezionisti e le istituzioni interessatiall’inserimento delle opere di loro

proprietà nel Catalogo Generale so-no invitati a presentare la docu-mentazione relativa ad ogni operain loro possesso presso GiampieroBiasutti - Studio d’Arte per il ’900,via della Rocca, 10 - 10123 Torino,tel. e fax 011 8390690,email:[email protected] informazioni e i materiali neces-sari per autenticare e/o archiviareun’opera sono disponibili sul sitowww.archiviotabusso.it.

Ven

erdì

24M

aggi

o20

13CC OO

RR RRII EE

RR EEde

ll’A

RTE

“Festa paesana”, 2006 © AFT “Alpeggio”, 1991 © AFT

“Pittrice con modelline”, 1986 © AFT “Proverbi piemontesi”, 1970 © AFT

Giampiero Biasutti Studio d’Arte per il ’900Via della Rocca, 10 – TORINO

Tel./fax 011 8390690email: [email protected]

Il Maestro Francesco Tabusso, foto © aut./AFT

ARCHIVIO FRANCESCO TABUSSO

C.so Galileo Ferraris, 95 – TORINOwww.archiviotabusso.it

Corriere10_4-12 16-05-2013 13:07 Pagina 12