Io Come Autore

31
autore www.iocome.it Anno 1 N. 06 / giugno 2011 - Periodico settimanale - In attesa di Registrazione 22 14 24 Copertina di Andrea Simoncini Gibson pag. pag. pag. 06 numero San Silvio: satira politica Su quel letto passioni indicibili Ribellarsi è giusto

description

Rivista dedicata agli autori

Transcript of Io Come Autore

Page 1: Io Come Autore

autorewww.iocome.it

Anno

1 N

. 06

/ giu

gno

2011

- Pe

riodi

co se

ttima

nale

- In

atte

sa d

i Reg

istra

zione

22

14

24

Copertinadi Andrea SimonciniGibson

pag.

pag.

pag.

06num

ero

San Silvio: satira politica

Su quel letto passioni indicibiliRibellarsi è giusto

Page 2: Io Come Autore

06num

ero

IN COPERTINAANDREA SIMONCINI GIBSON.FotograFo.

Nato a Roma e si laurea in disegno industriale a Londra. Simoncini insegna all’Università del Progetto di Reggio Emilia e all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Il lavoro sul corpo femminile cominciò con le prime sculture di Venere nel 1999 sviluppandosi attraverso i ritratti fotografici digitali. Arrangia il corpo della modella come se plasmasse della creta fino a intervenire sull’immagine graficamente per mettere in risalto le sue qualità. Tenendo fede alla sua ricerca dell’universo femminile Simoncini prende parte a molte mostre personali e collettive, nonché a svariati concorsi che lo vedono vincitore. Risiede e lavora a Milano.

[email protected]

Page 3: Io Come Autore

Ritratto La Pina Di Radio Deejay

in copertina Andrea Simoncini Gibson

Page 4: Io Come Autore

som

mar

iorubricheFocus on | 6Blogger per caso

Il vortex | 10Blog letterari, araldi delle muse

Appuntamenti | 18BoteroNotturno FestivalA cena con lo scrittore

Estratto | 24Siate anche voi partigiani!

Patrizia Debicke van der Noot | 8Un incidente: una seconda vita

Francesca Bertoldi | 14Dare la vita e la morte

Ivo Ragazzini | 22San Silvio e la satira politica

06autori num

ero

Page 5: Io Come Autore

editoriale

www.iocome.it 5

Focus on | 6Blogger per caso

Il vortex | 10Blog letterari, araldi delle muse

Appuntamenti | 18BoteroNotturno FestivalA cena con lo scrittore

Estratto | 24Siate anche voi partigiani!

Patrizia Debicke van der Noot | 8Un incidente: una seconda vita

Francesca Bertoldi | 14Dare la vita e la morte

Ivo Ragazzini | 22San Silvio e la satira politica

Come dice Elena Ossella: “Se scrivi è perché vuoi essere letto”. Sembra a tutti così facile sa-per comunicare e far arrivare il proprio mes-saggio; ma è solo apparenza.

Scrivere implica ricerca, passione e una sa-piente mescolanza tra creatività e praticità; soprattutto sul web dove, riuscire a catturare l’attenzione degli utenti richiede vera maestria.

Ecco perché vi proponiamo, non solo i consigli di una professionista, Elena appunto; ma soprat-tuto 3 storie di scrittori che fanno della ricerca (della verità) il cardine della loro letteratura.

Farsi leggere, significa anche saper cercare im-magini che sappiano comunicare il messaggio.

Noi abbiamo scelto di condividere quello dell’ar-tista contemporaneo Andrea Simoncini Gib-son, rendendo omaggio al corpo femminile immortalato come pura opera d’arte.

Per questo abbiamo scelto La Pina, di Radio Deejay come simbolo di questa riflessione.

Buona Lettura.Marika Barbanti

Page 6: Io Come Autore

6

06num

ero

focus on

BLOGGER PER CASOCos’è un blog? È un piccolo spazio virtuale che ci rita-gliamo nel web, dove sono presenti al-tre centinaia di migliaia di spazi simili. Un blog è un diario personale dove mettiamo i nostri appunti alla mercé voyeuristica di tutti gli utenti che navi-gano e che incappano per caso o voluta-mente sul nostro spazio.

A cosa serve un blog?Un blog serve a trasmettere nel minor spazio possibile e nel modo più incisi-vo possibile informazioni a chi legge i nostri post. Le informazioni posso-no essere di carattere politico, turisti-co, medico, commerciale e, perché no, emotivo.

Le emozioni informative?Esprimo me stessa attraverso i miei post e trasmetto a chi mi legge una piccola porzione del mio ego. La per-sona che legge il post può essere inte-ressata a ME o può essere interessata al mio stato emotivo, perché magari prova le stesse sensazioni in quel momento, o non le ha mai provate.

Come si scrive un blog?Scegli il tuo argomento portante tra i temi su cui non ti stancherai mai di scrivere (o almeno si spera). Sii mono-

tematico, i calderoni non piacciono quasi a nessuno e se scrivi on-line è perché vuoi essere letto, non prendia-moci in giro.

Quando scegli un argomento su cui scrivere, dai un’occhiata allo strumen-to per le parole chiave di AdWords, vedi quali combinazioni di parole sono utilizzate di più per cercare informa-zioni su quell’argomento e riutilizza-le nel post e una volta nel titolo. Non dividere le parole chiave con preposi-zioni, articoli o altro.

Se la parola chiave non ti convince grammaticalmente, scegline un’altra. Scrivi massimo 500 parole. Chi legge in rete vuole leggere tutto in meno di 2 minuti, per poi poter passare all’articolo o al sito successivo. Se chi naviga volesse approfondire le lettu-re avrebbe davanti un tuo libro, non il tuo blog.

Struttura il tuo post visivamente: pre-para un elenco di punti, oppure sepa-ra i paragrafi tra di loro in modo ben definito, oppure con dei titoli.

Chi legge avrà subito un’idea di cosa si parla nel tuo post e potrà decidere se leggerlo.

Page 7: Io Come Autore

7www.iocome.it

Elena Ossella, laureata in lingue e letterature straniere e un dottorato in linguistica.

Dopo aver lavorato 1 anno per un sito italiano e stanca della sua vita, piuttosto monotona, fugge a 28 anni in Germania dove da quasi 3 anni vive e lavora nell’ambito della comunicazione on-line.

di Elena Ossella

... se scrivi è perché vuoi essere letto...

Page 8: Io Come Autore

8

num

ero

UN INCIDENTE: UNA SECONDA VITA“Il fulmine di guerra” racconta la sua ricetta

06

Buongiorno! Sono Patrizia Debicke van der Noot, dal 1985 natura-lizzata lussemburghese e firmo i

miei libri con il cognome di mio marito. Solo da due anni infatti le donne in Lus-semburgo hanno recuperato il cognome di nascita ma… io scrivevo già.Mi presenterò come persona e come scrittrice.

Come persona: sono curiosa, molto curiosa! Vorrei poter sapere e leggere tutto. Naturalmente è impossibile, ma il mio motto resta: ogni giorno posso imparare qualcosa. Ho le mie idee, ma accetto volentieri suggerimenti e consigli se li ritengo validi. Privilegio il rapporto e il contatto con i giovani, ma ho largamente l’età per essere nonna e prima di cominciare a scrivere ho fatto tante cose diverse. Mi servo di internet dalla sua nascita, per molti anni ho fat-to parte di un’equipe di indagini di mer-cato con anche il compito di relatore, e continuo a considerare i motori di ri-cerca web indispensabili per qualunque scrittore.

Sono sempre attiva, poche cose mi spa-ventano, ma undici anni fa lo ero molto di più. Allora familiari, amici e colle-

L’uomo dagli occhi glauchi è una splendida tela di Tiziano, dipinta intorno alla metà del 500. Ritrae un giovane biondo, bello, sicuro di sé, aristocratico. Patrizia Debicke, ha costruito un romanzo attorno a questa figura misteriosa. Fra duelli e veleni, in una Venezia insidiosa e mascherata e in una Roma corrotta e devastata dalla piena del Tevere, Il suo protagonista cercherà di portare a termine la sua missione, senza rinunciare ai piaceri dell’amore e dell’amicizia…

In copertina: opera di Tiziano Vecellio.Per concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; © Archivi Alinari, Firenze. Grafica: Elena Leoni / Booh Studio.

Isbn

978

-88-

6380

-039

-5

Pagine 295 • € 18,60

L’uomo dagLi occhi gLauchi

num

ero

Autori

Page 9: Io Come Autore

9www.iocome.it

Patrizia Debicke van der Noot

ghi mi chiamavano fulmine di guer-ra. Poi nel 2000, sopraffatta da un’ernia del disco che per mesi mi ha costretto in poltrona, una specie di pensione an-ticipata con il passaggio alla scrittura. Avevo qualche idea che tenevo da parte. Ho incominciato quasi per scherzo, per ingannare il tempo e poi scoprire che volevo farlo.

E parliamo della scrittrice e di quel-lo che è stato il mio percorso.All’inizio ho privilegiato argomenti che mi stuzzicavano, cercando di mettere a punto uno stile e di adeguarmi a un registro narrativo. Usavo frasi brevi, per riabituarmi all’italiano, trascurato a

lungo per il francese, poi ho preso mag-gior confidenza. Ho spaziato tra thriller e saghe familiari per poi approdare con soddisfazione nel 2007 al romanzo sto-rico e ho pubblicato con Corbaccio: L’o-ro dei Medici, La gemma del cardinale e L’uomo dagli occhi glauchi.

Mi piace scrivere di storia d’avventura e di storia, ma non è facile. La docu-mentazione è vitale. Ci vogliono tempo, precisione, pazienza, e impegno di mesi per raccogliere il materiale necessario a un’ambientazione soddisfacente. Ma-teriale che poi, con umiltà e misura bi-sogna centellinare, facendolo trasparire dalle righe, bene attenti a non appesan-tire la narrazione. Vorrei paragonare i romanzi a ricet-te di cucina. Servono gli ingredienti giusti. Che poi sono: frasi scorrevoli, senza inutili eccessi e soprattutto idee e fantasia che portino a una trama coin-volgente.

Ma questo potrebbe non bastare perché sul mercato letterario italiano spesso dominano certe mode e non è facile tro-vare spazio. L’editore è sovrano e il lettore anche. Senza rinnegare il mio spirito, tento di offrire un prodotto giusto. Ho un paio di romanzi pronti nelle mani della mia agente Roberta Oliva e altri in incuba-zione. Ho scelto di scrivere, perseverò con ca-parbietà in un confronto giornaliero che si è trasformato in una passione tra-scinante, quasi una seconda vita!

I romanzi sono come le ricette

di cucina: servono gli

ingredienti giusti.

Patrizia Debicke van der Noot

Page 10: Io Come Autore

10

06num

ero

Blog letterari, araldi delle museRispetto a qualche anno fa (tecni-

camente il secolo scorso, ma in pratica l’altro ieri) la separazio-

ne tra lettore e scrittore era ben defini-ta ed evidente. Soprattutto per quanto riguarda la letteratura più “letteraria” (passatemi il termine; il dibattito sareb-be a lungo e prima o poi lo faremo, ma non ora) non vi erano eccessivi momen-ti di scambio tra autori e lettori, se non i canonici eventi quali presentazioni uf-ficiali e fiere.

Solo alcuni generi letterari molto ben definiti godevano della possibilità di avere degli spazi dove autori e lettori

il vortex

potevano incontrarsi per discutere, conoscersi e scambiare opinioni, an-ticipazioni, pettegolezzi (?!?) o in al-cuni casi innescare delle vere e pro-prie “faide” letterarie. Questi spazi si chiamavano fanzine e sono nate sulla carta; dapprima battute a macchina, poi ciclostilate e infine fotocopiate, quasi mai stampate.

In Italia, sono comparse a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, hanno avuto il loro periodo d’oro tra la fine degli anni ’70 e la metà degli anni ’80, per poi su-bire una sorta di serena quiescenza negli anni ’90.Una delle caratteristiche peculiari erano i tempi e le dinamiche estrema-mente dilatate: le fanzine uscivano

Page 11: Io Come Autore

11www.iocome.it

di Giorgio Ginelli

quando potevano (quando si trovavano soldi e tempo per confezionarle), era-no distribuite tramite posta solo a chi ne faceva richiesta, non sempre (quasi mai) erano tempestive sulle uscite del-le opere degli autori e raramente pote-vano permettersi il lusso delle anticipa-zioni. Erano quasi tutte ponderate.Poi, un bel giorno, come si sa, qualcuno ha messo gli occhi sul filo del telefo-no e gli è venuta l’idea di usar-lo non solo per telefona-re alla mamma. Lavoraci oggi, lavoraci domani, sia-mo arrivati (quasi) al web 4.0; ma già, fin dall’inizio di quest’avventura, la rete ha dato strumenti che hanno in alcuni casi integrato e poi sostituito egregiamente le fan-zine. Ma soprattutto il web ha esteso il loro utilizzo in tutti gli ambiti della creatività, dalla letteratura alle arti visive, dalla musica alle peculiarità di tutte le altre muse.

Tra gli incontri al Delos Day anche quel-lo con le curatrici di alcuni tra i blog italiani dedicati alla letteratura molto trafficati; un incontro che ha messo l’accento su come sono cambiati negli

Quasi sempre chi scrive è anche chi legge...

La scorsa settimana dal 2 al 5 giugno a Milano si è tenuto il Delos Day 2011 (http://www.delosdays2011.it/); un evento organizzato dall’Associazione Delos Book che ha pensato di fare quattro giorni serratissi-mi di incontri, suddividendo le giornate nei temi capofila del catalogo di Delos: vam-piri, fantasy, fantascienza e horror. Folta la presenza di autori internazionali e nostrani, ma soprattut-to tanti incontri dedicati

alla letteratura, in cui autori e lettori hanno avuto modo di incontrarsi e arricchirsi.

ultimi dieci anni gli equilibri tra scritto-re e lettore. I blog possono essere con-siderati come l’evoluzione di ciò che è iniziato con le fanzine su carta (che tecnicamente comunque rimangono e sono magari divenute delle webzine) e nascono dal famelico bisogno di tempe-

incontri

Page 12: Io Come Autore

12

06num

ero

Giorgio Ginelliil vortex

stività che, nel bene o nel male, la rete impone. Il blog letterario è una strut-tura che permette a chiunque almeno due generi di attività: essere tempesti-vamente informato sulle uscite e dire la propria.

Fare una lista dei blog dedicati alla letteratura potrebbe essere un’im-presa ardua, ci limitiamo perciò a citare alcuni dei più significativi e completi, molti dei quali presen-ti attraverso le loro Admin all’in-contro al Delos Day della scorsa settimana. Si può iniziare da “Ro-manticamente Fantasy” (http://romanticamentefantasy.blogspot.com/) le cui Admin Selly, Nuvolina e Baby sono sempre disponibili a interagire. Il blog è dedicato a di-versi generi dall’urban fantasy al paranormal e al romance; al suo interno anticipazioni, recensioni e interviste. Keira87 cura invece il blog “The Book-Lover” (http://the-book-lover.blogspot.com/) molto elegante e curato, dove si possono trovare anticipazioni e quant’altro vi serva su romance e novel di vam-piri e streghe. Per chi non ama le emozioni forti c’è sempre “Isn’t it romantic?” (http://romancebooks.

splinder.com/) italianissimo blog dedicato al romanzo d’amore di stampo tardo vittoriano, con un’in-teressante sezione legata all’inte-razione con i lettori ai quali viene data la possibilità di postare delle situazioni inventate da calare in un romanzo specifico.È nel “Gloria’s Literary Café” (http://glorialiterarycafe.blogspot.com/) che si possono trovare mi-stero e avventura in un giusto mix sempre fresco proposti e coordi-nati dalla Admin Glory e da altre quattro collaboratrici, ognuna con un notevole pedigree.Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Per maschi e femmine, indistin-tamente. Tutti i blog hanno una caratteristica comune: sono tem-pestivi. Il libro esce e compito puntuale delle curatrici è quello di mettere a disposizione informa-zioni e commenti senza tralasciare nessun aspetto.

Il primo aspetto assume a volte pro-prio la caratteristica di fanatismo, il che ha una sua logica: se sono “fan” di quell’autore sono tendenzialmente portato a cercare di sapere tutto su di lui, il PRIMA possibile e in antici-po sul Resto Del Mondo. Il modo in cui un blog riesce a soddisfare questo tipo di richiesta a volte è semplice e immediato: un collegamento diretto con l’autore. Il quale, spesso, ha una propria pagina web, è presente nei socialnetwork e ha molti altri modi di raggiungere i propri lettori (tra cui es-

SF BLoG

Page 13: Io Come Autore

13www.iocome.it

... non sempre chi legge si mette anche a scrivere.sere presente nelle pagine di Io Come Autore, naturalmente) ma che a volte viene anche coinvolto dalle blogger in un confronto diretto all’interno del loro blog.La possibilità di dire la propria, se vo-gliamo, è poi l’aspetto che soddisfa la necessità più recondita di ognuno di noi; può essere un commento buttato lì nel forum del blog (un po’ l’equivalente di essere al bar e poter dire la propria idea sul modulo 4-4-2 di Trapattoni) oppure può assumere la forma di una recensione costruita con tutti i crismi e le regole.

I blog letterari soddisfano dunque di-verse esigenze e a ben valutare ce ne sono alcuni che offrono un servizio che le case editrici si sognano. Tutto all’in-segna, naturalmente, del no-profit ma non per questo sono da considerare carenti in professionalità e serietà.Quasi sempre gli scrittori sono anche accaniti lettori, ma non è mai stata fis-sata la regola che il lettore, prima o poi, si mettesse anche a scrivere. Nel blog, invece, questa regola è quasi fer-rea e l’invito è quasi sempre esplicito: iscrivetevi e dite la vostra.

Page 14: Io Come Autore

14

num

ero

Passioni e tormentidi una nouvelle Proust

Autori 06

P er me scrivere è ed è stata sem-pre una passione e un lavoro di ricerca interiore. Fin da bam-

bina mi sono chiesta quale fosse la ragione della mia presenza nel mondo.Se faccio un passo indietro per cerca-re di capire quando ho cominciato a scrivere posso affermare con assoluta certezza che è stato all’alba dei miei undici anni.

Mi ammalai e la malattia mi costrinse per un mese a letto. Fu una magni-fica occasione per me, anche se può sembrare inverosimile, e per svariati motivi. Il primo era catalizzare l’attenzione di mia madre su di me, il secondo ri-spondere a milioni di domande che da sempre si affollavano nella mia mente. Quest’occasione mi avrebbe lasciato il tempo di pensare, di edificare uno spazio che appagasse l’esigenza di scarnificare la mia realtà di bambina difficile, ombrosa, ribelle. Sarebbe stata la mia fuga costruttiva.

La prima cosa che feci durante quelle lunghissime giornate fu

num

ero

DARE LA VITA E LA MORTE

Una raccolta di racconti nati da una suggestione diversa, ognuna delle quali mi ha concesso l’opportunità di riuscire nell’analisi dei personaggi, degli eventi, dei limiti temporali, di comunicare con “interlocutori” immaginari e interagire con loro rispondendo a una fascinazione che dovevo consumare in fretta. Non c’è un vero filo conduttore, è un viaggio tra il sogno e la finzione, dove il dubbio e l’enigma si affacciano senza una logica apparente e attraverso imprevisti fotogrammi costruiscono una sequenza narrativa permeata da singolari influssi. I personaggi condividono la necessità, di fare i conti con aspetti oscuri delle proprie vite, mentre il passato e il presente diventano i luoghi privilegiati del loro confronto.

Isbn

978

-88-

6316

-125

-0

Pagine 168 • € 14,00

Forse tu sì

Page 15: Io Come Autore

15www.iocome.it

Francesca Bertoldi

“ritagliare”. Mi facevo portare da mia madre giornali e riviste di moda e ritagliavo figure e articoli, misce-lavo parole e immagini, intentavo storie.

Non avevo un’apparente ragione di elu-dere la realtà, ma volevo farlo e fu così che il grande letto matrimoniale dei miei genitori, dove mi era permesso ri-posare durante il giorno, si trasformò in teatro, testimone unico di avventure incredibili.

Attori di carta si muovevano guidati da mani infantili, agitati da ingenui tormenti. Io davo loro voce e anima. Parlavano, urlavano, piangevano, ride-vano.

Su quel letto, posso assicurarlo, si con-sumarono passioni indicibili e io insie-me alle mie figurine di carta ero il pri-

mo attore, l’artefice, il semidio, potevo dare la vita e la morte. Forse per questo la memoria è spesso la protagonista dei miei racconti, forse qualcuna di quelle storie animate da ri-tagli di carta emerge ancora, una pro-tagonista peculiare sia nella sua acce-zione positiva, del ricordo, che in quella negativa dell’oblio. La memoria può appartenermi o esse-re universale, può essere il frutto di un sogno o di una vita altra, immaginata o temuta.

La mia vita è ricca di suggestioni, sono preda dei magnetismi, delle seduzio-ni. Osservo con voracità le vite de-gli altri, inseguo le loro emozioni, mi avventuro e scrivo e non so mai dove andrò, l’unica cosa che so è che il mio raccontare è una continua ricerca di senso e spero che la tensione emo-tiva che io provo quando scrivo possa passare da me alla storia, dalla storia al lettore.

Su quel letto, posso assicurarlo, si consumarono passioni indicibili...

Page 16: Io Come Autore

16

06num

ero

Autori Francesca Bertoldi

Attori di carta si muovevano guidati da mani infantili, agitati da ingenui tormenti. Io davo loro voce e anima.

Francesca Bertoldi

www.iocome.it

La mia storia di scrittrice nasce nella prima adolescenza, quando non facevo altro che riempire quaderni di storie fantasiose. Mai avrei pensato di pub-blicare prima che la mia strada s’incro-ciasse con quella della Giulio Perrone Editore che ha editato il mio primo li-bro. Prima di questo incontro il mio in-teresse era solo scrivere.

Sono un ex allieva dell’Istituto Su-periore di Giornalismo e Tecniche Audiovisive del TG2. Nel 2005 ho frequentato il mio primo corso di scrit-tura creativa condotto da Paola Ducci, scrittrice e sceneggiatrice. In segui-to mi sono iscritta ai corsi di scrittura creativa della Giulio Perrone Editore con la partecipazione di autori stima-ti come Raffaele la Capria, Dacia Ma-raini, Ugo Riccarelli, Lidia Ravera, An-tonio Pascale e il seminario avanzato Fiction/Faction dove si è affrontato il tema della letteratura da più angolatu-re possibili passando per tutti i gran-di autori contemporanei impegnati nel corpo a corpo con la realtà. Da Pamuk a Handke, da Auster a Grossman, da Saviano a Chandra con l’intervento di ospiti prestigiosi scrittori e critici e l’opportunità di vivere un’avventura singolare: l’esplorazione della vita in carcere per il progetto di un libro col-lettivo frutto della collaborazione tra la casa editrice e gli allievi del corso. La mia ultima “fatica” Il libro che non c’è, appena concluso; attualmente sto fre-quentando lo stage avanzato di scrittura di RaiEri, iniziato lo scorso maggio.

Page 17: Io Come Autore

Scopri la NUOVA rivista il 20 giugno on-line!www.iocome.it

Page 18: Io Come Autore

18

num

ero

appuntamenti appuntamenti

Mostra dedicata a FERNANDO BOTERO. Opere sulla produzione degli ultimi 15 anni.

L’esposizione a cura di Rudy Chiap-pini e allestita in stretta collabora-zione con l’artista, si concentra in particolare sulla produzione artisti-ca degli ultimi quindici anni, offren-do così ai visitatori l’opportunità di conoscere la più recente evoluzione pittorica di Botero.

Il maestro colombiano è considera-to uno degli artisti più rappresen-tativi del nostro tempo ed è noto in tutto il mondo per il suo peculiare linguaggio pittorico, caratterizzato da una cifra stilistica riconoscibile a prima vista.

Botero06nu

mer

o

Per informazioniPiazza Sant’Antonio - 6600 LocarnoTel: +41 91 756 31 [email protected] www.locarno.ch

Quando: dal 20.03.2011 - al 10.07.2011Fonte: http://www.ticino.ch/it/

IN COR-SO

Page 19: Io Come Autore

19www.iocome.it

appuntamenti

L’11 e 12 giugno: due giorni concentrati su dibattiti appassionanti, indagini antiche e moderne, casi irrisolti e storie di sangue, ma anche letture recitate, videoproiezioni, mo-stre di genere, mini- corsi di giornalismo d’in-chiesta, scrittura gialla, indagine poliziesca. L’hotel casertano aprirà le porte a Notturno Festival con un susseguirsi di sessioni irresi-stibili. La lussemburghese Patrizia Debicke van der Noot accompagnerà il pubblico nel-le pieghe del suo famoso giallo storico L’uo-mo dagli occhi glauchi e questo è solo uno dei tanti argomenti.

L’evento sarà momento per parlare del de-licato caso di Angela Celentano, la bimba scomparsa 15 anni fa in circostanze che re-stano tutt’oggi misteriose. I genitori di An-gela, hanno accettato di partecipare come ospiti, e racconteranno, insieme alla giorna-lista di ‘Quarto Grado’ Filomena Rorro, le tante ombre e nebbie che ancora circondano la loro triste vicenda.Il fitto programma d’incontri, dibattiti e con-ferenze si svilupperà lungo un network di mostre, dai disegni di Diabolik alle foto in gara per ‘Filtro giallo’, dalle videoproiezioni cinematografiche di grandi classici alle novi-tà del genere giallo, noir e thriller. Un’altra novità proposta è quella della ‘Cena con de-litto’, un equilibrio tra teatro, gioco e giallo deduttivo, come in un gigantesco Cluedo, con cui il pubblico del Festival potrà conclu-dere entrambe le serate.

11GIU-GNO

Notturno Festival

Per informazioni11/12 giugnoCrowne Plaza di Caserta.

Il programma dell’evento su www.notturnofestival.it

L’ingresso al Festival è gratuito.

Per i maniaci del mistero, gli appassionati delle ‘scene del crimine’, i fana-tici del romanzo giallo, i critici amanti delle inchieste giornalistiche, apre le porte Notturno Festival, gigantesco contenitore di spunti, idee, dibattiti di genere ma soprattutto d’incontri a dir poco entusiasmanti. Il primo Festival del Giallo e del Giornalismo d’Inchiesta del Meridione, organizzato da Majeutica.

Page 20: Io Come Autore

06num

ero

appuntamenti

20

A Cena con lo Scrittore pre-senta il reading di Fabio Riz-zoli tratto dal suo libro Al-manacco dei giorni migliori – Primavera, Fernandel Edi-

tore. L’autore verrà accompa-gnato da Luca Fattori, musicista

esperto di improvvisazione vocale.

Almanacco dei giorni migliori è uno scrigno traboccante di storie, per l’e-sattezza novantadue. Un breve racconto per ogni giorno di primavera, accompagnato da consi-gli di lettura, visione e ascolto, non-ché da un suggerimento ad agire.

Fabio Rizzoli ha creato una sorta di lunario postmoderno, un almanacco “contro il logorio della vita moder-na”. Nato a Bologna nel 1974. È sta-to tra i creatori della rivista lettera-ria «Adodo», composta da testi scritti dalla redazione ma attribuiti a credi-bilissimi autori immaginari.

Ha diretto la casa editrice Alessio Roberti Editore (NLP ITALY). Attual-mente lavora come consulente crea-tivo.

Per informazioniAgriturismo Ca’de’Gatti, Via Roncona 1, San Mamante in Oriolo Faenza. Sabato 11 giugno, ore 20,00.

Tel: 0546/642202 – 339/2848391 www.cadegatti.it – [email protected]

Prenotazione obbligatoria. Costo della cena: 25,00 euro bevande incluse.

A cena con lo scrittore

11GIU-GNO

Isbn 978-88-9586-545-4

Pagine 198 • € 14,00

Page 21: Io Come Autore

Inbook.tv è una nuova opportunità per rendersi maggiromente visibili ed emergere attraverso il Web, collegando in una sola pagina tutte le informazioni che ti riguardano. Inbook.tv racconta chi sei, cosa scrivi e cosa scriverai, ti connette ai tuoi potenziali lettori, editori e altri professionisti. Tra i nuovi servizi troverai i prodotti video che potrai acquistare e un sistema di generazione eventi che ti permetterà di essere invitato a presentare un tuo libro presso librerie e altri luoghi, anche virtuali, ci sarà inoltre una parte social in cui potrai raccontare le tue nuove iniziative con una connessione diretta a FaceBook. Inbook.tv ti spiega cos’è l’eBook e come sta cambiando l’editoria. Senza nessun limite di spazio e tempo costruiamo un nuovo circuito concentrato ed efficace per portarti a contatto con il lettore che ha il diritto di scegliere il libro che preferisce. Inbook.tv nasce da una domanda: perché le persone leggono? Per sognare, socializzare, credere, pensare, conoscere, perdersi, trovarsi, imitare. Un prodotto unico, molte espressioni. Perché un libro si può leggere, ascoltare, vedere e… parlarci.

inbook.tv e iocome.it sostengono gli autori

Promuovi il tuo libro in video! RACCONTARE CHI SEI È IMPORTANTE.

www.inbook.tv

Inbook.tv la nuova piattaforma video

Page 22: Io Come Autore

22

num

ero

SAN SILVIO E LA SATIRA POLITICA“Giuro di dire tutta la verità, nient’altro che la verità”

Autori 06

A scuola ero una frana in storia e letteratura. Poi finita la scuola è scoppiato un interesse per que-

ste materie e ho iniziato a scrivere un po’ alla volta su fogli e pezzetti di car-ta, mini storie e racconti di vario genere che ora sono sparpagliati e ammucchiati per casa da qualche parte e che promet-to un giorno o l’altro di trascriverli su files, ma non lo faccio mai, perché ap-pena mi siedo davanti alla tastiera mi vengono subito in mente nuove storie e trame da fermare su carta.

Che cos’è la parola?E la conoscenza?Parola e conoscenza sono forse sino-nimi?No, non lo sono.La conoscenza è consapevolezza o cer-tezza di qualcosa?

La parola è qualcosa di magico che gli uomini usano per comunicare tra loro fatti, idee, sensazioni, pensieri, stati d’animo e un’infinità di altre infor-mazioni.

Per comunicare bene qualcosa sembra che occorra avere entrambe. Is

bn 9

78-8

8-63

54-4

15-2

Pagine 86 • € 10,00

San Silvio e il Drago racconta le avventure di un santo che aveva delle reti e dei canali nei quali stava pescando; amava tanto la libertà fino al punto che quando vide che essa era in pericolo, si scalzò e scese in campo per difenderla contro un drago e altri personaggi che provarono di tutto per fermarlo.

Solo alla fine, dopo parecchie peripezie e miracoli incredibili, ma in qualche modo accaduti veramente, il lettore scoprirà, che “il bene trionfò sul male” e il protagonista verrà eletto santo protettore della libertà. Un misto tra umorismo e satira politica, probabilmente uno dei pochi libri di questa natura.

san siLvio e iL drago

Page 23: Io Come Autore

www.iocome.it 23

Ivo Ragazzini

Sono un autore che ama diversi gene-ri letterari che vanno dall’avventura, al mistero e soprattutto al genere sto-rico come San Silvio e il Drago che è il mio primo libro pubblicato, ma ho già in progetto alcuni romanzi storici da sotto-porre a pubblicazione. Mi piace questo genere e mi riesce facile farlo.

Di base mi basta prendere un evento storico poco chiaro, osservare qualcosa a riguardo e intuire cosa veramente è successo o dove qualcuno ha voluto sim-bolizzare o non raccontare, per vari mo-tivi, tutta la verità.Naturalmente anche il perché e per qua-li motivi qualcuno ha dovuto simbolizza-re qualcosa, invece di raccontarlo così come era, è possibile intuirlo e capirlo dal contesto storico o dall’ambiente cul-turale o da cosa si cercava di nasconde-

re o di mostrare in quel momento. An-che San Silvio e il Drago se lo si legge attentamente, pur essendo umorismo e satira è un libro che assomiglia in qual-che modo a una biografia medioevale delle gesta di un santo contro qualcuno, e se vi è mai capitato di leggere la storia di un santo piena di draghi e cose mi-rabolanti, vedrete che spesso è simbo-lizzata e raccontata in modo simile per non rivelare direttamente di cosa si sta-va parlando, usando metafore e doppi sensi per celare il tutto.Così su quella falsariga, in modo simi-le a parecchi testi medioevali di santi e draghi, ho deciso di scrivere un rac-conto il cui scopo era quello di far divertire le persone a leggere e sco-prire da soli gli episodi camuffati dalla storia, ma in qualche modo veramente accaduti, tra il ventesimo e ventunesi-mo secolo.

Ivo Ragazzini

... ho deciso di scrivere un racconto il cui scopo era quello di far divertire le persone a leggere...

Page 24: Io Come Autore

24

06num

ero

estratto

Cari amici, scusate la confidenza, ma il solo fatto che ci si ritrovi in questa importante occasione, af-

follati in questa nostra amata piazza, per ricordare insieme il 25 aprile e il cen-tocinquantesimo anniversario dell’Uni-tà d’Italia, significa una comunanza di sentire e di pensare che ci affratella in un grande abbraccio. Ringrazio le autorità convenute, in par-ticolare il nostro primo cittadino Sergio Chiamparino, per essere qui con noi e soprattutto per aver saputo dare un volto nuovo alla nostra città, per averle restituito un sorriso di speranza in un periodo di triste e penosa decadenza del nostro Paese. Ringrazio per l’onore fattomi nel dele-garmi a parlare a voi tutti come testi-mone e resistente. Spero che chi mi ha designato non abbia a pentirsi d’aver scelto un vecchio testardo rima- sto re-sistente anche nell’oggi. Un democrati-co in servizio permanente effettivo fino all’ultimo. Un democratico che crede ancora nella libertà, nella giustizia, nell’uguaglianza, nella continuità e consequenzialità della storia; della storia che va sempre rivisi-tata e tenuta presente, nella sua peren-ne attualità, e che va rielaborata nella

“Noi non ce l’abbiamo fatta, abbiamo fallito, ora tocca a voi”. Un’ammissione di colpa grave e un appello vigoroso quelli di Massimo Ottolenghi, classe 1915, un simbolo della resistenza civile. “Un miracoloso soprassalto”, ecco quello che ci vuole per togliere il potere dalle mani dei più anziani e partecipare in prima persona alle scelte del Paese, diminuendo l’influenza dei partiti. Il pericolo di una deriva antidemocratica è evidente. “Evitiamo una nuova shoah dei diritti” scrive l’autore con riferimento alle vecchie e alle attuali discriminazioni. “Cominciano così le dittature”: Ottolenghi lo sa sulla sua pelle. Bisogna difendere la scuola pubblica (grande palestra di democrazia), gli investimenti alla cultura e la Costituzione. A tutti i costi. Parola di un novantacinquenne con il cuore e la mente rivolti al futuro.

Isbn

978

-88-

6190

-193

-3

Pagine 144 • € 12,00

ribeLLarsi è giusto

SIATE ANCHE VOI PARTIGIANI!

Ribellarsi è giusto

Page 25: Io Come Autore

www.iocome.it

25www.iocome.it

profondità delle nostre coscienze per salvare un futuro per i giovani.Sento la responsabilità di parlarvi in un momento in cui i cittadini del nostro Pa-ese dovrebbero riprendere in mano la situazione e per questo occorre rianda-re al passato. Il 25 aprile è il giorno che segna la fine del furore, la fine del peg-gior incubo della nostra storia.

È il giorno della resurrezione. Avrebbe dovuto essere il momento della «Demo-cratizzazione! e Defascistizzazione!», secondo la parola d’ordine, per operai e partigiani insorti, scritta nei primi ma-nifestini diffusi quel giorno per la città. Pur nello svanire dei ricordi, le immagi-ni di quei giorni in me sono vive. Anche se non hanno più la stessa forza delle emozioni, del lezzo di morte, del profu-mo della vita ritrovata a un tempo, che si respirava allora, dovunque tra le ma-cerie di questa città sofferta.

Ricordi indimenticabili: –l’urlo che si alza alto, incontrollato, improvviso nel-la notte, alle 24 del 24 aprile;– quelle parole «Aldo dice 24x1», pronuncia-te dalla voce stenta e gracchiata di un vecchio apparecchio radio di fortuna. Il messaggio tanto atteso, in codice, dell’insurrezione generale. Ora toccava a noi. Poi quei brevi flash in punti diversi della nostra città, sul-lo sfondo di macerie bruciate o di ba-gliori sinistri nelle ore notturne: –due panzer tedeschi sparavano d’infilata, sferragliando per i viali della Crocetta, distaccandosi dal quadrilatero formato intorno ai Grandi comandi per cercare di forare l’assedio delle fabbriche, or-

mai saldamente in mano agli operai, alla periferia della città;– un automezzo militare tedesco, sotto un palo divelto e un groviglio di fili dell’Azienda tram-viaria con quattro corpi riversi di SS te-desche, in fiamme all’angolo di piazza Solferino con via Santa Teresa; spari di cecchini appiattiti tra le macerie del Te-atro Alfieri e sul tetto della casa d’an-golo di via Cernaia; –i volti dapprima terrorizzati e poi sbalorditi e timorosi di due militari tedeschi, da noi catturati, ancora intenti a far bottino nella casa di un mio familiare prima di fuggire in au-tomobile;– una motocicletta a fari spen-ti nella notte, fra gli spari di cecchini, con Giovanni Trovati, futuro vicediret-tore de «La Stampa», alla guida per raggiungere la tipografia in via Roma. * * *

Discorso tenuto a Torino il 21 aprile 2011 in occasione della Liberazione e del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

edito da Chiarelettere

Page 26: Io Come Autore

26

06num

ero

estratto

Soltanto il 28 mattina, dopo aspri com-battimenti al Ponte della Gran Madre e in zona Crimea, fu possibile, alla Bri-gata Superga «Bruno Balbis» del grup-po Giustizia e Libertà, proveniente da Pino, irrompere in profondità, sino a giungere in questa piazza, occupare il palazzo della Prefettura e infiltrarsi in via Roma. Sotto la Galleria San Federico un gran-de abbraccio: giovani esultanti, scon-volti e stremati della Brigata mobile di Carlo Mussa.

Alla sede del giornale Mario Andreis, Sandro Galante Garrone, Pierdomeni-co Cosmo, Ettore Sisto e un tumulto di volti amici e sconosciuti. Poi l’odore caldo del piombo liquido delle linotype. Fra le urla e la calca si stampava il messaggio per la città che doveva uscire subito, il n.1 di «GL», il nostro futuro giornale. Solo il n. 2, di domenica 29 aprile, sarebbe stato un vero giornale, se pur ridotto a un solo foglio, con una grande GL al centro e due facciate fitte di notizie di portata storica.

Un giornale finalmente libero e di tutti. Da ogni parte correva la gente strap-pandosi quel foglio dalle mani. Non occorreva una distribuzione. In prima pagina di spalla il titolo dell’articolo di fondo: «Rivoluzione democratica». Mentre fuori si sparava ancora, quel foglio avrebbe portato a tutti parole di speranza.* * *

“QUESTA È L’ORA DELLA MOBILITAZIONE”.

Gustavo Zagrebelsky, 2011

“La sfiducia nella libertà, il DESIDERIO di appartarsi, di lasciare la POLITICA ai politicanti.

Questo è il PERICOLOSO stato d’animo che ognuno deve sorvegliare e COMBATTERE, prima che negli altri, in se STESSO”.

Piero Calamandrei, 19 ottobre 1946

Ribellarsi è giusto

Page 27: Io Come Autore

www.iocome.it

27www.iocome.it

Da quel momento tutti tornavamo a es-sere liberi, uguali, senza angosce, sen-za padroni. Tutti cittadini, anziché sudditi, titolari di diritti oltre che di doveri. Per mol-ti poi quella Liberazione significava la vita, il diritto a esistere, da cose e da subumani destinati allo sterminio, ridi-ventare persone, soggetti.

Per i trentamila ebrei sopravvissuti si-gnificava recuperare vita, affetti, la propria identità, la luce del giorno, una patria. Significava ritrovare un letto si-curo la sera senza il terrore di essere sorpresi nel sonno per venire umiliati, spogliati, stuprati, eliminati o avviati ai campi di Fossoli, di Bolzano, della Ri-viera di Saba, in attesa dei forni della morte pianificata. Per loro la vita clandestina, la ricerca di gente amica, di un rifugio, di docu-menti falsi, di salva- condotti era inco-minciata fin dal 1938, dall’emanazione delle 27 Leggi razziali e delle centinaia di ordinanze e circolari repressive; cin-que anni prima del fatidico 8 settem-bre, quando la guerra si sarebbe estesa a tutti contro tutti.

Allora proprio quella rete di rifugi, di persone amiche, di anime belle avrebbe costituito negli ultimi lembi di patria, nelle valli, nelle campagne e nei con-venti, la prima struttura pronta ad ac-cogliere ricercati, prigionieri, dispersi, sbandati in fuga dalle carceri politiche e da un esercito in rotta abbandonato e tradito dai capi. Fu la prima trama su cui iniziò la tessi-tura della Resistenza. Uomini di tutte le provenienze, del Nord e del Sud, diversi per estrazioni sociali, orientamenti, for-

mazione culturale e ideologica, se pur spesso con dolorosi travagli, si sarebbe-ro uniti nell’azione contro un unico ne-mico. La miglior gioventù d’Italia, come nel Risorgimento, per amore della liber-tà e della giustizia avrebbe costituito il nuovo esercito di liberazione.

E grazie ancora alla convergenza di consensi dagli estremi opposti, dal cat-tolicesimo al comunismo, uomini ecce-zionali di partiti diversi sarebbero poi giunti a varare e a realizzare il grande dono della Costituzione, le tavole istitu-zionali della nuova ricostruzione. Da un fortunato coagulo di forze in «concorde discordia», come l’ha definito Norberto Bobbio, nacque dialetticamente il patto della nuova convivenza civile.

Tutti finalmente sarebbero stati legit-timi abitanti di una sola casa comune le cui dimensioni sociali e giuridiche, nazionali e internazionali, finalmente sarebbero state ben definite con una struttura e confini ben precisi, con un volto degno e luminoso per un solo po-polo.

Gli italiani però, seppur con questo grande dono, non hanno saputo realiz-zare in concreto quello che alla Libera-zione era stato all’ordine del giorno di operai e partigiani: la «Democratizza-zione! e Defascistizzazione!» del Paese.

La prima fu attuata solo formalmente. Molti, per interesse e assuefazione alla illegalità, troppi per comodo o semplice inerzia e indifferenza hanno infatti pro-gressivamente abdicato alla funzione di cittadino, delegando i propri diritti, lasciando spazio al potere di gruppi e

edito da Chiarelettere

Page 28: Io Come Autore

28

06num

ero

estratto Ribellarsi è giusto

MASSIMO OTTOLENGHI, di famiglia ebrea, torinese, già militante del Partito d’azione con Ada Gobetti, Alessandro Galante Garrone, Giorgio Agosti, è stato magistrato nel dopoguerra, quindi avvocato civilista.

persone tanto da tollerare nuove disu-guaglianze e limitazioni, con lesione e ingiuria alla giustizia e alla libertà. La seconda, la defascistizzazione, si è limi-tata alla cancellazione dei vecchi sim-boli ma non fu attuata, con adeguata epurazione, nei gangli del potere. Man-cò soprattutto quella revisione delle coscienze, che ha invece radicalmente innovato la Germania, tanto che alcuni nuovi partiti si sono progressivamente fascistizzati al punto da aspirare a di-venire partito unico e padrone del po-tere, a trasformare il Parlamento in una Camera delle corporazioni costituita da delegati al servizio di capi anziché degli elettori.Della democrazia è mancata la pratica, gli strumenti per ora ci sono ancora, ma restano inutilizzati e quelli di controllo vengono intanto delegittimati, sfiducia-ti e attaccati in guerra aperta.

Della defascistizzazione non vi è più traccia perché ogni relitto fascista è stato recuperato per rafforzare il pote-re del governo contro la giustizia e lo Stato, a servizio di un potere padronale.Amici e amiche, cittadini, se volete ri-spettare i nostri martiri e i nostri cadu-ti, guardatevi dal ritorno di un regime che viene spacciato come decisionismo, che presuppone comunque un padrone e ovviamente la disuguaglianza e la pre-potenza.

Occorre salvare lo Stato, le istituzioni e la Costituzione.Forse questo oggi è rivoluzionario ma occorre un nuovo risorgimento, una nuova liberazione.Siate anche voi partigiani!

Page 29: Io Come Autore

?

www.iocome.it

Hai fatto una FOTO CURIOSA?mentre qualcuno legge o

sceglie un libro?Inviala a [email protected]

le più belle verrannopubblicate con il tuo nome su

“Io come Autore”

Foto di:

? ??

Page 30: Io Come Autore

30 Io come Autore

Page 31: Io Come Autore

www.iocome.it 31

Io Come Autore

È una rivista di EbooksErvicE srl

rEdazionE-amministrazionE dirEttorE rEsponsabilE: GiorGio GinElli

rEsponsabilE EditorialE: marika barbanti

rEsponsabilE approfondimEnti: @Eldica66art dirEctor: simona Gornati

Graphic dEsiGnEr: laura rinaldi

via po, 44 - 20010 prEGnana milanEsE

tEl. 02/93590424 - fax 02/[email protected]

ufficio pubblicità:tEl 02/93590424 - fax 02/[email protected]

avvErtEnza

EbooksErvicE srl non si assume la responsabilità sul contenuto degli articoli che resta a carico degli autori, i quali lo inviano a titolo gratuito senza rice-vere alcuna ricompensa in merito. In caso di pub-blicazioni parziali del testo, resta l’impegno della Redazione di non modificare i dati o distorcerne il significato. Ebookservice Srl sarà libera di non pubblicare testi in contrasto con le leggi italiane vigenti.

copyriGhtTutti i diritti di proprietà intellettuali relativi ai contributi inviati alla Redazione (testi e imma-gini); sono soggetti al copyright dei rispettivi autori e delle Case Editrici che ne detengono i diritti. Testi e fotografie non saranno restituiti.