Io Come Autore 37

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o Il socialnetwork per la cultura è già on-line raggiungici ora! In Copertina foto di Ryan Jerome autore www.iocome.it 37 numero Anno 1 N. 37 / GENNAIO 2012 - Periodico settimanale - Editore e Proprietario: eBookservice srl C.F./P.I. : 07193470965-REA: MI-1942227. Iscr. Tribunale di Milano n. 324 del 10.6.2011. LA MIA VERITÀ Amori clandestini APRIAMO GLI OCCHI Book & music tutti i colori della fantasia COOLtura Firenze, Trentino

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Rivista dedicata agli autori

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oIl socialnetwork

per la cultura

è già on-line

raggiungici ora!

In Copertina fotodi Ryan Jerome

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Anno 1 N. 37 / geNNAIo 2012 - Periodico settimanale - editore e Proprietario: eBookservice srl C.F./P.I. : 07193470965-ReA: MI-1942227. Iscr. Tribunale di Milano n. 324 del 10.6.2011.

la mia veritàamori clandestiniapriamo gli occhi

Book & musictutti i colori della fantasia

cooltura Firenze,trentino

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ero

In copertIna fotodI ryan Jerome

fotografo.

Immaginare la moda è immaginare una rivoluzione.

nato a Singapore e cresciuto inoregon (USa), ryan Jerome è andato per conto suo alla scoperta del mondo catturando l’essenza della vita in diverse emozioni.

La sua carriera è iniziata comegraphic designer per poi spostarsi verso l’arte e la fotografia.

Le sue ispirazioni arrivano dalle vicissitudini della vita stessa.

Invece di preparare la cena, hapreferito uscire, attraversare ilmondo al fine di trovare un altrose stesso.

dopo aver forografato le maggiorni città del mondo, attualmente ha aperto il suo studio a milano, per lui l’importante è muoversi per condividere la sua fotografia.”

credits for the picturephoto published in SoUS magazine 2/2011

photo: ryan Jeromeproduction & Styling: Stephan KallausHair: damiano renguccimake-up: notburga Zoeggelermodel: Vaida tamulenaite @ Img models milan

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in copertina Ryan Jerome

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mar

iorubricheLa Bottega editoriale | 10Amori clandestiniLettura in Semibreve | 16Pennac e AIR mixdi Paola e Laura Caponetti

Intervistando | 20Annarita Faggionipollicino | 26La fantasia ha i colori pastellodi Pina Varriale appuntamenti | 28• Tutti gli eveti a Firenze• Tutti gli eveti in Trentino

erika pesce | 6La verità nelle mie parolegianfranco Iovino | 12Una realtà difficileIsaia Vitelli | 22Apriamo gli occhi

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editoriale

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La Bottega editoriale | 10Amori clandestiniLettura in Semibreve | 16Pennac e AIR mixdi Paola e Laura Caponetti

Intervistando | 20Annarita Faggionipollicino | 26La fantasia ha i colori pastellodi Pina Varriale appuntamenti | 28• Tutti gli eveti a Firenze• Tutti gli eveti in Trentino

Questo 2012 inizia per tutti all’inse-gna della realtà e forse anche della verità. Per la situazione che viviamo e il punto dove siamo arrivati non possiamo che non aprire gli occhi, capire e cambiare tutto ciò che non funziona.Per questo vi proponiamo l’espe-rienza di 3 scrittori che con occhio indagatore accendono nuovi signi-ficati su tematiche attuali quali la pedofilia, la depressione, i bam-bini indaco e una rilettura perso-nale con spirito critico dei racconti del Vecchio Testamento alla ricerca di quegli interventi divini accredi-tati come tali dalla chiesa cattolica.

Ripartiamo con temi forti, perché insieme si possa prendere coscien-za e cambiare il nostro modo di pen-sare, avvicinandolo maggiormente alla realtà e alla verità.

Buona lettura!m. B.

Marika Barbanti

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Mi chiamo Erika Pesce, il mio approccio alla scrittura è principalmente il risultato di tutti gli incontri fatti con

Genitori ed Insegnanti sul tema dei “Nuovi Bambini”.

Nella primavera del 2011, mi sono quindi ritrovata con molto materiale cartaceo e tante esperienze personali che non volevo perdere e le ho rac-colte iniziando a dare una forma al libro “Bambini di Luce Indaco – I figli della nostra era”.

Mi sono da subito affidata ad un consulente di marketing, che dimo-strando una disponibilità ed un impe-gno davvero unico mi ha guidata pas-so passo alla creazione del mio primo e-book ed alla valorizzazione dello stesso attraverso i canali più attuali.

I miei libri nascono direttamen-te dal mio vissuto e dalle cose in cui credo, non potrei scrivere falsità per-ché sono parte di me e sento che mi rappresentano pienamente. Io sono sicuramente, ad esempio, un Indaco anche se un po’ cresciuto… Perché alla delicatezza dell’aspetto mesco-lo una potenza ed una persistenza nel raggiungere gli obiettivi che mi prefiggo che ricordano molto l’acqua che silenziosamente spacca anche il cemento. •••

Autori

La veritànelle mie parole

"I figli della nostra era"sono nuovi e speciali ed ogni giorno ci stupiscono, sono ammantati di un'aura di po-sitività e sono la radicedel cambiamento. A differenza dei tanti libri sui Bambini Indaco presenti non è frutto di canalizzazio-ni, ma di studi scientifici ef-fettuati su territorio Italia-no, oltre che testimonianze reali. Desidera essere in qualche modo un compendio, trat-tando l’argomento dalla gravidanza in poi, facendo riferimento alle nuove re-altà in rete e terminando le medicinenon convenzionali.

[email protected]

BaMBInI dI Luce Indaco

numero

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Erika Pesce

Pagine 163 • 27 €Pubblicato: 3 Gennaio 2012Isbn: 978-1-4477-8090-8

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Il mio motto personale è più che altro un modo di vivere: lascia che sia e ringrazia l’universo ogni giorno. Lascia che sia non significa infilare la testa sotto la sabbia, ma comprendere ed accettare anche ciò che non piace sapendo che ad ogni aspetto negativo si contrappone sem-pre un positivo che porta equilibrio, basta saper cogliere i segni.

Io vivo per trasmettere principal-mente con l’esempio questo modo di vedere e vivere alle persone che amo. Vivo anche per continuare a scoprire, crescere e meravigliarmi e questo riesco farlo molto meglio da quando sono mamma e lascio che i bambini a volte insegnino a me ponendomi in una condizione di ascolto e non sempre “dirigendo” la situazione. Vivo infine per ama-re ed essere amata, in quanto credo che il cuore sia al centro del nostro benessere emotivo e che questo si ri-fletta sul fisico.

Dovreste acquistare la mia opera per avere un punto di vista attuale e sicuramente fuori dagli stereoti-pi sui bambini ed i ragazzi di oggi, il loro mondo e ciò che concerne la loro crescita ed educazione sia in fa-miglia che a scuola, il tutto in un ot-tica completamente naturale. Attra-verso questo libro non si hanno facili risposte universalmente valide, ma si accede ad un insieme di input che aiutano porre il bambino, la sua cre-scita, il nostro ruolo, sotto una luce differente. In pratica invece che for-nire risposte aiuta a porsi domande per evolvere. ●

Autori Erika Pescenumero

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Lascia che sia eringrazia l ’universoogni giorno.. .

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ero37

La Bottega editorialeun’agenzia letteraria che offre servizi

per l’editoria, la comunicazione e il giornalismo.

Supporta gli autori per approdare alla pubblicazione (attraverso la valutazione degli inediti, l’editing, la rappresentanza

presso gli editori, ecc.) e alla sua successiva

diffusione (attraverso il marketing editoriale: promozione

stampa, organizzazioni di eventi letterari, ecc.).

collabora, inoltre, con le case editrici nell’affrontare i serrati ritmi del mercato editoriale.

È anche editore di due riviste on-line: Bottega Scriptamanent e

direfarescrivere, mensili dedicati a recensioni librarie, articoli e

approfondimenti culturali e di attualità.In un libro da raccontare diamo spazio ai migliori libri scelti per Io come autore.

Il direttore è il giornalista e saggista Fulvio Mazza.

Com’è noto, le più grandi produzioni arti-stiche di ogni epoca si sono ispirate e in-centrate sull’amore: storie di amori felici, travagliati o spesso anche tragici ed infe-lici. Quelli che narra Italo Ghirigato nei suoi racconti sono gli Amori clandestini (Sovera, pp. 144, € 12,00) in cui lo scrit-tore ricostruisce i turbamenti che l’animo umano “subisce” quando vi fa irruzione il sentimento amoroso. Un tema antico e dif-fuso, dunque, declinato però con estrema originalità. Lo stile con cui Ghirigato descrive le vicen-de si può definire “elegante”, così come risultano i personaggi, delineati sapien-temente, con delicatezza e accuratezza: personaggi in balìa della successione, mai banale, di circostanze e sentimenti, si muo-vono incastonati in situazioni spesso com-plicate e di irrisolta precarietà.Raffinato è il linguaggio, privo di qualsiasi forma estenuante nella terminologia; an-che negli scontri, nelle accese conversa-zioni che si verificano nelle storie, l’autore

CronaChe di amori immersi in una romantiCa follia

consigliati da

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la Bottega editoriale

mantiene un certo garbo e un’insolita com-postezza linguistica, conferendo equilibrio alla struttura narrativa. Merito anche dell’ambientazione: lo sce-nario presenta la quotidianità di un mondo attuale, i luoghi dove si consumano le vi-cende sono “comuni” e realistici, anche se mostrano, talvolta, un gusto che ci riporta indietro, in un tempo passato. La scrittu-ra di Ghirigato, infatti, richiama spesso un certo stile di letteratura retrò: malinconica, romantica, riflessiva.Non a caso, nell’accurata e dettagliata Pre-fazione, Margherita Ganeri svolge un’at-tenta analisi paragonando gli Amori clan-destini a Gli amori difficili di Italo Calvino «perché, come in quelle storie di trasgres-sione e di incomunicabilità, anche i grade-voli testi di Ghirigato rappresentano episo-di e personaggi con ironia sottile, a volte solare e ilare, a volte malinconica».Sono questi i temi che Ghirigato sviluppa: inquietudine, fragilità dei rapporti umani, forte senso dell’effimero ed anche il desi-derio d’evasione proprio dell’essere uma-

no, così forte da “consumarsi”, seppur solo platonicamente, in pochi ma intensi attimi, come in Adulterio sul treno.

Grazie alla sua fluidità, il testo risulta av-vincente e fornisce spunti di riflessione sull’incomprensibile che il turbinio di pas-sioni, alimentato dalla società, sviluppa in noi, soggiogando spesso il nostro libero ar-bitrio. Cosa è davvero “giusto” o “sbaglia-to” ci chiediamo allora? «Ciò che si fa per amore lo si fa sempre al di là del bene e del male» argomentava Friedrich Nietzsche.

patrIZIa pIperIS

amori clandestiniautore: Italo ghirigatoeditore: Sovera edizionipubblicazione: 2011ISBn: 8866520055ISBn 13: 9788866520054pagine: 144€ 12,00

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12 www.gianfrancoiovino.it

è terminata l'attesa del ritorno in libreria di Gianfranco Iovi-no, che proprio in questi gior-ni esce con il   nuovo roman-

zo "OLTRE IL CONFINE", una storia cruda e reale, che affronta il tema della depressione distimica, di cui è malata la protagonista per colpa de-gli abusi sessuali subiti in età adole-scente da parte del padre.

Dopo gli amori in chat e le rubriche del cuore, Iovino sterza senza indugi nella direzione della sofferenza inte-riore e il dramma della pedofilia, per raccontare un male sociale, trop-po nascosto e difficile da denunciare pubblicamente. Paola, la protagoni-sta della storia, è una donna prossi-ma al suicidio, perché stanca di esse-re solo oggetto di desiderio sessuale e condannata a collezionare delusio-ni amorose ed eccessi di vita, da oltre ogni confine della ragione.

L'amico psicanalista cercherà di al-leggerirle i pesi sul cuore, diventa-ti macigni nel tempo, quando torna con la mente sui luoghi che l'hanno vista preda di un padre pedofilo, che ha abusato del suo corpo e della sua coscienza, fino al punto da sbriciolar-le ogni entusiasmo e voglia di vivere.

Autori

una realtà difficile

è il nuovo romanzo diGianfranco Iovino, che affrontail tema della depressione, causata dai ripetuti abusi sessuali, subiti in età adolescente, da parte della protagonista del racconto.

pubblicato dalla Sassoscritto editore, per i temi trattati e la finalità del diritto d’autore, devoluto interamente alla fondazione Luca Barbareschi contro la Pedofilia, “oltre il confine” ha la prefazionedi gigi d’alessio ed ha ottenuto i patrocini della provincia di Verona e i comuni di roma, firenze ed Offda.

oLt re IL conFIne

Editore: Sassoscritto EditoreAnno di pubblicazione 2011iSbn: 9788866020134Prezzo: € 14,00

numero

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Gianfranco Iovino

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Lo stile narrativo di Iovino è sempre molto coinvolgente, concentrandosi sui dettagli della scena raccontata per immergere il lettore nella storia e farlo diventare parte attiva di ciò che assorbe, man mano prosegue la lettura, fino al punto da sentirsi par-te di Paola e del suo pensiero malato di depressione cronica distimica.

Oltre il confine, pubblicato dalla casa toscana Sassoscritto editore, per i temi trattati e la finalità a cui sono destinati i diritti d'autore, de-voluti interamente alla fondazione onlus Luca Barbareschi per favo-rire la divulgazione e la maggiore sensibilizzazione alla Giornata Na-zionale contro la Pedofilia e  la Pe-dopornografia, ha ottenuto impor-tanti patrocini e riconoscimenti, che garantiscono visibilità e affidabilità nell'acquistare un romanzo di altissi-ma qualità.

con la prefazione di gigi d'a-lessio e la postfazione di Luca Barbareschi, "oltre il confine di gianfranco Iovino" si candida a pieni voti come romanzo ideale a saper descrivere e trasmettere, con accuratezza,  i drammi di un male silenzioso e tremendo qual è la de-pressione. ●

gianfranco Iovino

Autori Gianfranco Iovinonumero

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di Laura Caponetti

Nella famiglia di ognu-no non mancano i tipi strani. Chi ha la zia che parla con i fantasmi, chi ha la nonna fissa-

ta con i numeri del lotto, chi ha il cuginetto che estrae radici qua-drate come fossero conigli da un cilindro, chi ha lo zio che diventa paonazzo se si pronuncia la paro-la “telecomando”, insomma ogni famiglia ha le sue stranezze, chi più chi meno, ma nessuna, dico nessuna, è folle come quella di Benjamin malaussène.Se potessi decidere in quale am-bientazione letteraria vivere, sce-

Letture in Semibreve...il giusto mix di parole e musica

"I giorni della mia infanzia sono trascorsi nello studio di mio nonno che faceva il maestro, sul divano con mia zia a leggere dante e tra i libri regalati della mamma. ecco perchè mi occupo di recensioni. Ho avuto scelta?"

“eccomi uf ficialmente parte della famiglia

di iocome autore con questa nuova rubrica in cui, oltre a parlarvi

di un libro, grazie all’aiuto di paola4quarti

immagineremo di abbinare un’ipotetica

colonna sonora.”Iniziamo con Pennac.

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glierei i Malaussène. Innanzitutto trattasi di una tribù che vive a Parigi nel quartiere di Belleville. Il personaggio intorno al quale ruota tutta la storia e tutti gli altri libri del-la saga Malaussène è Benjamin di pro-fessione capro espiatorio. Potrei anche fermarmi qui ma non posso perché sono follemente innamorata di Benjamin. Se qualcosa succede nella Parigi immagi-nata da , la colpa è di Benjamin, così la storia andrà avanti cercando di scagio-nare il poveretto.

La sua capacità d’amare è sconfinata, ama ogni membro della sua famiglia e le loro piccole follie, la sorella che fo-tografa tutto dalla mattina alla sera, il piccolo che si placa solo se inforca i suoi occhiali rosa, la veggente, la piccola pe-ste, il cane epilettico ed è innamorato pazzo della sua Julie, l’essere umano che più di tutti si avvicina alla normalità. Il “Signor Malaussène” altro non è che il figlio che aspetta Julie e con il quale Benjamin parla di continuo, raccontan-dogli le vicende della sua famiglia, come a prepararlo a ciò che lo aspetta.

Questo romanzo è narrativamente il più complesso, anche perché sono presen-ti quasi tutti i personaggi, ma è anche il più ironico e il più filosofico. Benja-min si prepara ad essere padre e quindi deve diventare adulto e forse nel par-lare e nel raccontare di sé al nascitu-ro cerca giustificazioni, alibi. In fin dei conti sta avvisando suo figlio, gli dice di non aspettarsi un padre come gli altri.

Letture in Semibreve 37num

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Potrebbe risultare affollato per chi si avvicina a Pennac per la prima volta, ma, il mio consiglio è andate avanti, non soffermatevi a pensare “da dove salta fuori questo per-sonaggio”, a tutto troverete un senso.Io stessa ho cominciato dal “Si-gnor Malaussène” e sono poi tor-nata indietro ai tre libri che lo pre-cedono. Non so perché ma credo che sia la cosa migliore, tuffarsi a piè pari nel mondo dei Malaussène ed uscirne senza fiato, aggrappati ad un filo d’aria.

Quando poi vi sarete schiarite le idee, vi ritroverete a volerlo rifa-re, ancora ed ancora, e vi ritrove-rete a ricordarvi frasi ed eventi e a riderne da soli nei momenti più impensati. Di solito non metto ci-tazioni nelle recensioni, perché secondo me vanno evitate da chi scrive di libri, ma stavolta, chiedo venia e mi disobbedisco:

“Quando la vita è quello che è, il romanzo ha il dovere di esse-re quello che vuole”, forse basta-va questo per farvi comprendere la bellezza del mondo immaginato da Pennac, fatto di mescolanze e di chiaroscuri, in cui nulla è defini-to e tutto è possibile.

grazie, daniel. ●

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paola4quaRtI

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eroLetture in Semibreve

propongo di abbinareal libro di Pennacl'album degli aIrMoon SaFarI (1998)

autore: daniel Pennac titolo originale: Monsieur Malaussèneanno: 1995Isbn: 9788807814334Pagine: 444

...il giusto mix di parole e musica

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Scrittura e motivazione:coaching in campoeditoriale

offerte Medeowww.medeo.it

dove e quandodal 17-19 febbraio 2012,presso la sede dell’agenzia letteraria in via Bertolotti 7 a tori no, avrà luogo il primo seminario di talent coa ching dal titolo ‘Scrittura e libertà: il ‘Big Bang’ della creatività e la parola come energia.’Per informazioni sui seminari:www.agenziacontrappunto.com

Seminari di Talent Coaching, or-ganizzati, per la prima volta in Italia, dall’agenzia letteraria Con-trappunto Literary Management con la collabo razione di Elisabetta Garbarini di Comunicazione Cir-colare: 2° appuntamento da 18 ore nel quale la parola e la per-sona sono i protagoni sti asso-luti.

I seminari di Talent Coaching appli-cano le tecniche motivazionali alla sfera artisti ca, per una formazio-ne integrata della persona come scrittore, e dello scrittore come persona, intersecando le frontiere della comunicazione a quelle della motivazione, al servizio della scrit-tura, in una visione olistica di ciò che l’uomo sa creare attorno a sé

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Studentessa al terzo anno di Lettere e cultura del territorio si è recentemente appassionata al web e sogna di realizzar-si nel settore, con l’obiettivo di sostenere i nuovi autori. da qui l’idea del blog de-dicato: piacere di Scrivere, online dal 1° marzo 2011. noi l’abbiamo intervistata per l’uscita della sua prima opera “canto D’Inverno” , frutto della sua fase più si-gnificativa di vita: l’adolescenza.

come hai iniziato a scrivere? chi ti leg-geva all’inizio?

Ho iniziato a scrivere quando avevo 9 anni e mezzo, soprattutto per i concorsi locali in col-laborazione con le scuole. I miei primi lettori sono stati la mia mamma e gli insegnanti, alcu-ni dei quali mi ritenevano una grande autrice già da allora.

che tipo di lettura ti attiva la voglia di scrivere?

La letteratura senza roba trita e ritrita: quel-la che ha i topoi, non gli slogan “sole-cuore-amore”, che onestamente hanno stancato non soltanto noi che scriviamo, ma anche i nostri lettori. “Canto D’Inverno” è nato proprio per questo: per riscoprire se stessi e non perdersi in mille rivoli degli impegni quotidiani (spes-so inutili?). Amo quando leggo chi esprime la propria anima, a prescindere dal risultato let-terario: prediligo la persona dietro la penna più che un nome noto che si è appiattito su se stesso.

com’è stata la tua esperienza con case editrici?

Con le case editrici ho avuto un rapporto di amore-odio. Odio per quelle a pagamento, amore per chi era animato da vera passione

annarita Faggioni

intervistando

titolo: canto d’InvernoISBn:9781-4709-6735-2prezzo: €7.50Lingua: Italianopagine: 68

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per la letteratura. Anche se ho pub-blicato con il print-on-demand, pub-blico le case editrici sul mio portale online Il Piacere di Scrivere, perché penso che non bisogna confondere la vera editoria con la mercificazione dilagante.Cos’è “Canto D’Inverno”?“Canto D’Inverno” è la mia pri-

ma raccolta di poesia edita e rap-presenta la mia adolescenza ap-pena trascorsa. Una raccolta di 33 liriche che ho deciso di pubblicare sia in italiano che inglese, in un percor-so a ritroso, dalle poesie più recenti a quelle più “vecchie” (considerando che ho raccolto le liriche dal 2006 al 2011). Il testo ha già avuto i primi riscontri favorevoli online: è già su Anobii. Lo potete trovare su Lulu al prezzo di 7.50 €+ spese di spedizio-ne, oppure potete chiedere una copia autografata direttamente a me, sen-za spese di spedizione, alla email [email protected].

In che progetto stai lavorando ora?

Al momento aiuto gli autori esor-dienti, le riviste letterarie e le case editrici sul Piacere di Scrivere. La mia passione mi ha portato alla scel-ta universitaria, al mio essere blog-ger e freelance, ad aiutare gli altri. Non potrei chiedere di più dalla mia passione per la letteratura e per la scrittura.

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Sono nato e vivo a Sezze in pro-vincia di Latina, il 23 settembre 1948, nonostante le diverse sedi di lavoro, a volte, mi abbiano sol-

lecitato un trasferimento logisticamente più consono.

Sono sposato dal 1972, ho due figli ed un nipote. Tendenzialmente ritengo di avere un carattere socievole, mi pia-ce stare con gli amici veri, amo il ballo, pratico il nuoto e lo sci, ma mi piace an-che giocare a carte ed a biliardo. Amo viaggiare verso mete culturali, conosce-re altri popoli ed usanze. Sono disponi-bile per dare una mano a chi ne ha biso-gno senza intermediari. Non sopporto le ingiustizie.

Non ho pregressi in questo campo. Sono stato per tutta la vita lavorativa un tecnico che ha operato nell’industria privata con responsabilità, nell’ultimo decennio, del Sistema Qualità in una azienda metalmeccanica.

Ho posseduto, da sempre, la caratte-ristica di saper sintetizzare i concetti rendendoli immediatamente comprensi-bili. è una qualità naturale. Ho sempre pensato di dedicarmi alla scrittura ma la vita di stabilimento industriale non la-scia molto tempo a disposizione per que-ste cose, che comunque vengono dopo la famiglia ed i figli. Non appena le con-dizioni lo hanno permesso ho preso se-riamente in considerazione il mio sogno nel cassetto. Ho deciso di intraprendere

Autori

un “nuovo” vecchio testamento

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una sfida impegnativa: analizzare criti-camente le radici della religione cattoli-ca e la sua evoluzione fino ai nostri gior-ni. Tema questo molto spinoso, delicato e personale. Del resto a me piacciono le sfide impegnative.

Così ho iniziato a scrivere un libro verso la fine del 2008. Dopo un anno di lavoro il libro era finito con il titolo “aprIamo gLI occHI” col sottoti-tolo “Quello che la chiesa cattolica non dice per…vergogna”. Nel 2010 è stato pubblicato da La Riflessione – Davide Zedda Editore. Il libro è una rilettura con spirito critico dei rac-conti del Vecchio testamento alla ri-cerca di quegli interventi divini accredi-tati come tali dalla chiesa cattolica. In ultima analisi è la ricerca di quel Dio, onnipotente ed infinitamente misericor-dioso, attraverso le manifestazioni rac-contate da migliaia di anni.

In realtà i risultati dell’analisi sono…da leggere!!!! Adesso ho quasi finito di revisionare il secondo libro che ho in-viato a diversi editori ed agenzie lette-rarie per una valutazione.

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Il libro è un viaggio a ritroso nel tempo con una rilettura attenta ed un’analisi puntuale e razionale degli avvenimenti raccontati nel Vecchio Testamento. L’attenzione è rivolta soprattutto ai fatti raccontati, rela-tivi a presunti interventi divini, che la chiesa cristiana/cattolica sostiene ed avalla da migliaia di anni. Il viag-gio inizia con le origini delle prime civiltà ubicate in Mesopotamia di cui si trovano conferme e tracce, accreditate come realistiche, nel Vecchio Testamento.

L’analisi si snoda attraverso tutti i libri del Vecchio Testamento rileg-gendo con attenzione i fatti signi-ficativi raccontati alla ricerca dei segni inequivocabili relativi agli interventi divini tanto pubblicizzati ed inculcati nelle nostre menti da migliaia di anni. Allo stesso modo segue l’analisi de-gli avvenimenti nella chiesa da quel tempo antico fino ai nostri giorni e dei cambiamenti intervenuti sia nel-la chiesa che nella società. Il libro vuole essere una provoca-zione, una sfida alla razionalità, che come tale deve poter discernere la verità dalle ipocrisie e le relative conseguenze, unita alla ricerca di soddisfazione della comune necessi-tà e recondito desiderio di conosce-re la verità.

L’analisi è sempre strettamente oggettiva ed eseguita con la mente libera da qualsiasi preconcetto non supportato da evidenze chiare.

apriamo Gli occhi

* Prezzo: € 18.00 * Editore: La Riflessione * Data di Pubblicazione: 2010 * ISBN: 8862113889 * ISBN-13: 9788862113885 * Pagine: 250

Isaia Vitelli

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Pollicinoper non perdersi tra i libri

“Tra le fresche colline boscose del Sussex, in un punto in-definito nel verde, si aprono

grandi distese di camomilla selvatica; la-rici, querce, faggi, cespugli di lavanda, fragoline di bosco e caprifoglio danno il benvenuto nel piccolo mondo di Quieta Radura, dove sbirciando qua e là con at-tenzione, è possibile scorgere qualche musino impertinente che fa capolino dal suo nascondiglio. I topolini del bosco non amano molto gli intrusi e le visite im-provvise, per questo bisogna fare piano, in punta di piedi, senza far rumore…”

Così si legge sulla pagina iniziale del sito ufficiale di Clelia Cané, dedicato a “Quieta Radura” un posto popolato da topolini, animaletti del bosco e creature magiche, un luogo incantato che la gio-vanissima e bravissima autrice di que-sto delizioso libro ha saputo inventare con rara maestria.. E’ una gioia vedere come la passione per la natura, l’arte del narrare e un raffinato gusto per il disegno siano tutti elementi fondamen-tali e imprescindibili nel lavoro di Clelia Cané, che dalla passione per il tratto e il colore ha saputo trasformare il suo amore per il disegno e per la scrittura in un impegno professionale e artisti-co. Sono molte le storie che accadono a Quieta Radura ed è impossibile non af-fezionarsi ai personaggi che con delica-tezza e simpatia, emergono dalle pagine

La fantasia hai colori pastello

e si fanno, non soltanto narrazione, ma figura concreta e piena e, nel contempo, colore dalle delicate sfumature pastello. E’ una magia che si rinnova ad ogni pa-gina, incantando e affascinando anche il lettore adulto che saprà apprezzare non solo l’equilibrio dei toni, ma l’intrinseca e innegabile poesia di cui tutta l’opera è pervasa.

“Gelo d’Autunno a Quieta Radura” è stato presentato di recente in libreria, edito da Edigiò, casa editrice che ha an-che un’ottima vetrina on-line. L’impegno di Clelia Cané, che da “grande” sognava di fare la fumettista, prosegue. E’ difatti già al lavoro per illustrare una nuova av-ventura a Quieta Radura.

In ultimo, sul sito dell’autrice (http://www.quietaradura.com/home.html ) è possibile “esplorare il bosco”, conoscere meglio i protagonisti delle sue storie e… colorare i disegni! Forza, bambini, che aspettate?

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di Pina Varriale

Gelo d’autunno aQuieta radura

numero

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Autore: Canè Clelia anno: 2011 pagine: 32ISBn: 978-88-6205-420-1prezzo: € 13,50editore: edigiò

www.quietaradura.com

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Ed eccoci qui con gli eventi culturali più interessanti a Firenze nel mese di genna-io 2012: tante le mostre in programma. A partire da quella dedicata a Ferdinando Zannetti, il medico di Garibaldi, un viaggio alla scoperta di questa figura storica. Senza dimenticare le mostre alla Galleria degli Uffizi, come quella del ‘Dante illu-strato’ o ancora i ‘Volti Svelati’ nella Sala delle Reali Poste, che ci propone dei busti provenienti dalla Riserva.

1) garibaldi fu ferito… Il medico ferdinando Zannetti (1801-1881):patria, civiltà, scienza Fino al 31 gennaio 2012 al Palazzo Medici Ricciardi di Firen-ze ci sarà un’interessante mostra dedicata alla figura di Ferdinando Zannetti, medi-co di Garibaldi. L’evento fa parte delle celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia. Ci saranno opere e documenti che testimonieranno la presenza storica e umana di questa figura.

2) dante illustrato – paesaggi per la divina commediaLa Galleria degli Uffizi ci propone un’interessante mostra dedicata alle fotografie realizzate per l’edizione del 1898 della Divina Commedia di Dante Alighieri: realiz-zate da Giuseppe Cremoncini, vennero poi donate nel 1916 al Gabinetto Fotografi-co che Corrado Ricci aveva fondato nel 1904.

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Firenze: gli eventi culturali più interessanti nel mese di gennaio

3) Volti svelatiFino al 29 gennaio 2012 nella Sala delle Reali Poste gli Uffizi ospitano l’undicesima edizione del ciclo ‘I mai visti’ con la mostra dal titolo ‘Vol-ti Svelati’: 44 busti della collezione dei Cesari mai visti dal pubblico in quanto facenti parti della ricchissima e misteriosa Riserva. Si possono prendere due piccioni con una fava: andate a visitare anche le nuovo Sale Blu degli Uffizi.

4) La maestà del museo puškin di moscaFino all’8 gennaio 2012 la Galleria degli Uffizi di Firenze ospita una mo-stra dedicata alla Madonna col Bambino in trono e a diciassette storie della Vita di Maria dal Museo Pušhkin di Mosca. Si tratta di un’esposizio-ne nata all’interno del programma di scambio artistico fra Italia e Russia.

5) Le stanze dei tesori.meraviglie dei collezionisti nei musei di firenzeNon perdete questo appuntamento: fino al 12 aprile 2012 al Palazzo Me-dici Riccardi, al Museo Stefano Bardini, al Museo Horne, al Museo Stib-bert e alla Fondazione Salvatore Romano arriva una mostra dedicata alle meraviglie dei collezionisti fiorentini.

6) Vasari, gli Uffizi e il ducaPare che sia stata prorogata fino all’8 gennaio 2012 la mostra che la Galleria degli Uffizi ha deciso di dedicare a questo terzetto d’eccezione: il Vasari, gli Uffizi medesimi e il Duca. Non ci resta che approfittare di questo prolungamento dell’esposizione.

7) denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo della vanità LFino al 22 gennaio 2012 Palazzo Strozzi ci proporrà un interessante mostra dedicata ai banchieri di Firenze e al Botticelli. Di particolare pre-gio l’esposizione della celebre “Pala della Zecca”, reduce da un recentis-simo restauro.

8) La Bella Italia.Dopo tanti mesi, la mostra “Bella Italia” lascia Torino e si dirige verso Firenze. Sarà Palazzo Pitti ad ospitarla, dall’11 ottobre 2011 e fino al 4 marzo 2012. Una mostra che vuole evidenziare non solo i fasti delle tre storiche capitali d’Italia (Torino, Firenze, Roma), ma anche valorizzare le piccole cittadine.

Link: http://www.fulltravel.it/Proposte-di-Viaggio/Mostre-in-Trentino-tutti-gli-eventi-culturali-dell-inverno/6-3106-1.html

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Ecco una panoramica sulle maggiori mostre in Trentino in corso di svolgimento nell’inverno. Dalla programmazione del mart di rovereto, fino a quella del mu-seo delle Scienze al museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, sono tante le occasioni di arricchimento culturale.

C’è tempo fino al 19 febbraio per visitare la mostra monografica su diango Hernández, ospitata presso la sede di Rovereto del Mart, il museo di arte mo-derna e contemporanea.Tanti i materiali che entrano in gioco per la creazione di questa esposizione: video, sculture, disegni, installazioni, pitture: difficile contenere tutto l’estro di questo ar-tista cubano in una sola direzione. La mostra è da visitare sia per scoprire il perso-naggio, sia perchè Diango Hernández ha realizzato alcuni pezzi eccezionalmente proprio per la mostra a Rovereto.

Ancora nella stessa sede del Mart e sempre fino al 19 febbraio c’è modo di intro-dursi alla mostra “Argentina” di Carlo Valsecchi: attenzione puntata, in questo caso, alla fotografia. E’ questo il linguaggio scelto dall’artista emergente che, solita-mente attratto dai panorami urbani, questa volta ha deciso di prestare il suo occhio alla fotocamera, volgendola verso i paesaggi. Non c’è traccia di presenza umana ma la vita scorre ovunque tra gli elementi naturali ripresi.

Per quanto riguarda la pittura al Mart, la mostra su gillo dorfles - visitabile fino al 12 febbraio - trasporta chi si avvicina a questo artista in mondi ricchi di surre-alismo, in bilico con l’espressionismo. Un viaggio affascinante che passa anche per la scultura e per l’arte applicata.

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Mostre in trentino: tutti gli eventi culturali dell’inverno

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Restando a rovereto, la casa d’arte futurista depero è un’altra tappa artisti-ca da non mancare: anche qui a farla da padrona è l’arte applicata, con una ricca collezione di circa 3000 oggetti che spaziano dalle tele ai giocattoli, passando per locandine, mobili e creazioni di vario genere.

Spostandosi verso San michele all’adige sarà possibile visitare il museo degli Usi e costumi della gente trentina che in questo periodo - fino al 6 gennaio - ospita l’esposizione “Boschi e pascoli in trentino come beni collettivi. Un percorso tra storia e documenti”.

C’è anche un’altra mostra, sempre aperta fino al 6 gennaio, davvero particolare: si chiama “carnival King of europe II. Le mascherate invernali di fertilità nel contesto etnografico europeo” ed è incentrata sulle usanze del Carnevale non solo in Trentino ma anche in altri contesti. Alcuni dei costumi arrivano infatti da Bilbao, da Lubiana, da Skopjie, da Sibiu, da Varsavia, da Sofia e da Zagabria.La programmazione delle esposizioni in Trentino, comprese le mostre a Trento, è decisamente molto ricca questo inverno: motivo per il quale, oltre alla più classica vacanza invernale in Trentino, sarà molto piacevole scoprire l’aspetto più creativo e culturale di questa terra.

In foto: mart, molte le mostre in programma in trentino

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