Introduzione alla Psicologia Sociale dei Gruppi...Introduzione alla Psicologia Sociale dei Gruppi...
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Ferdinando Fornara
Introduzione allaPsicologia Sociale dei Gruppi
APPROCCI ALLO STUDIO DEI GRUPPI
¢ Antropologico
¢ Etologico
¢ Sociologico
¢ Psicanalitico
¢ Psicodrammatico
¢ Psicologico-sociale
LA PSICOLOGIA SOCIALE DEI GRUPPI: BREVE STORIA - I
¢ Nascita dell’interesse verso lo studio dei gruppi: America anni ’30
¢ 2 tipi di fenomeni promotori di interesse:
- eventi storici di natura politico-economica (crollo della Borsa di Wall-Street, avvento dei regimi totalitari in Europa)
- incidenza dei “fattori umani” nella produzione dei lavoratori e importanza dei gruppi di lavoro nell’orientare il comportamento degli individui (ricerche di E. Mayo negli stabilimenti Hawthorne)
LA PSICOLOGIA SOCIALE DEI GRUPPI: BREVE STORIA - II
¢ Il “Centro di Ricerca per le Dinamiche di Gruppo”di K. Lewin: il gruppo come totalità dinamica con caratteristiche diverse dalla semplice somma dei componenti.
Es.: le proprietà dell’acqua sono qualcosa di diverso dalla sempice somma di proprietà di 2 molecole d’idrogeno e una di ossigeno (Asch, 1952)
¢ Anni ’60: l’interesse psicosociale per lo studio dei gruppi si sposta in Europa (ad esempio, studi su influenza minoritaria, relazioni intergruppi e identità sociale)
: ESEMPI DI RICERCA DI
PSICOLOGIA SOCIALE DEI GRUPPI - I
¢Condizioni per cui gli individui si conformano agli altri (Stanley Milgram)
¢ Influenza dei gruppi (team, associazioni, gruppo dei pari) sugli individui (Solomon Asch, Muzafer Sherif)
: ESEMPI DI RICERCA DI
PSICOLOGIA SOCIALE DEI GRUPPI - II
¢Comportamento antisociale (aggressività) e comportamento della folla (Philip Zimbardo)
: ESEMPI DI RICERCA DI
PSICOLOGIA SOCIALE DEI GRUPPI - III
¢Effetto degli stili di leadership sulla prestazione dei singoli e del gruppo (Kurt Lewin)
: ESEMPI DI RICERCA DI
PSICOLOGIA SOCIALE DEI GRUPPI - IV
¢Rapporti tra gruppi sociali e tra minoranze e maggioranza (Serge Moscovici)
: ESEMPI DI RICERCA DI
PSICOLOGIA SOCIALE DEI GRUPPI - V
TIPI DI GRUPPO - I
¢ In sociologia, si opera una distinzione tra i concetti di:
- Gruppo sociale: numero limitato di individui cheinteragiscono con regolarità
Esempio: una famiglia, un circolo sportivo
- Aggregato: insieme di individui che si trovano nellostesso luogo e allo stesso momento, senza condividereun legame preciso
Esempio: gli spettatori in una sala cinematografica
- Categoria sociale: raggruppamento statistico (insiemedi individui che hanno una caratteristica comune)
Esempio: le donne, i vegani
TIPI DI GRUPPO - IIAlcune dicotomie
¢ Piccoli gruppi vs. Grandi gruppi(detti anche “ristretti”) (detti anche “estesi”)
¢ Gruppi primari vs. Gruppi secondari(es. Famiglia) (es. team aziendale)
¢ Gruppi formali vs. Gruppi informali(es. Associazioni) (es. gruppo di amici)
¢ Gruppi strumentali vs. Gruppi espressivi(orientati allo scopo) (orient. emozionale)
¢ Gruppi artificiali vs. Gruppi naturali(creati ad hoc) (pre-esistenti)
Che cos’è un gruppo? Definizioni - I¢ 1) Il fattore critico è l’esperienza di un destino comune
(Lewin, 1948; Campbell, 1958; Rabbie e Horwitz, 1988)
¢ 2) La cosa fondamentale è l’esistenza di una struttura sociale formale o implicita, espressa solitamente attraverso relazioni di status o di ruolo (Sherif e Sherif, 1969)
¢ 3) E’ necessario che vi sia una interazione faccia a faccia tra i membri (Bales, 1950; Homans, 1950)
La seconda e la terza definizione possono essere applicate solo a gruppi di piccole dimensioni (massimo 20
membri)
Che cos’è un gruppo? Definizioni - II
¢ 4) Un gruppo esiste quando due o più individui percepiscono se stessi come membri della medesima categoria sociale (Turner, 1982)
¢ 5) Un gruppo esiste quando due o più individui definiscono se stessi come membri e quando la sua esistenza è riconosciuta da almeno un’altra persona, intendendo per “altra persona” un singolo individuo o un gruppo di persone che non si definiscono membri di quel gruppo (Brown, 2000)
Le polarità intergruppi – interpersonale (Tajfel, 1978)
Comportamento sociale
Comportamento intergruppi Comportamento interpersonale
L’interazione è determinata dall’appartenenza ai vari gruppi e dalle relazioni tra loro
L’interazione dipende dagli individui, dalle caratteristiche personali e dalle relazioni interpersonali
Il continuum dall’interpersonale al gruppo - I
Esempio di passaggio dall’interpersonale all’intergruppi: il Palio di Siena
Che cosa può favorire lo spostamento sull’asse ipotizzato da Tajfel?
Secondo Turner (1982) è necessario fare riferimento al concetto di “sé” e ai cambiamenti nel suo funzionamento.
Per Turner il concetto di sé è formato da:1) identità personale (le autodescrizioni basate su
caratteristiche individuali: “sono un amante della musica jazz”)
2) identità sociale (le descrizioni basate in termini di appartenenza a categorie: “sono un tifoso del Cagliari”).
Il continuum dall’interpersonale al gruppo - II
La differenziazione tra il comportamento interpersonale e il comportamento di gruppo può dipendere principalmente dal numero di persone coinvolte?
Ad esempio: tra un uomo e una donna oppure tra 2 concittadini di Siena l’interazione è interpersonale o di gruppo?
Quello che caratterizza l’interazione come comportamento di gruppo è l’uniformità nelle azioni degli individui che lascia supporre che questi interagiscano in base alla loro appartenenza a un gruppo piuttosto che in base alle loro caratteristiche personali.
Il continuum dall’interpersonale al gruppo - III