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    60 Internazionale 821 | 13 novembre 2009

    Portolio

    Il maestrodel librootografco

    Una grande mostra a Parigi ripercorre sessantannidi carriera delleditore rancese Robert Delpire.Visita guidata di ChristianCaujolle

    Sotto: Robert Delpire ritratto da Sa-rah Moon. Nella pagina accanto, in al-to: la copertina di Identits. In basso:la pubblicit di Andr Franois per ilNouvel Observateur, la locandina delflm Qui tes-vous Polly Maggoo?, undettaglio del ritratto di Henri Matisseotograato da Henri Cartier-Bresson.

    commovente, suggestiva e rigo-rosa, caratterizzata da una gran-de libert, da un amore proondoper loggetto stampato e per lo

    sguardo che ofre. bella e semplice, mo-desta senza alsa modestia. Di cosa stiamoparlando? Della mostra che nalmente, do-

    po anni di riuti, Robert Delpire ha accet-tato di organizzare e di presentare ripercor-rendo sessantanni di attivit editorialeininterrotta, eclettica e senza cadute di sti-le. La sintesi di una vita intera con losses-sione del are e dellorganizzare e che n daltitolo, Delpire & Compagnie, rende omag-gio a chi, parenti e amici, lha accompagna-to in unavventura che non ha mai cedutoalle acili spettacolarizzazioni. La mostradice grazie in modo sincero, dice che nien-te di importante pu essere atto da soli,che non c niente di pi inutile delle coseatte a met.

    Accanto allattivit editoriale ci sonoanche lillustrazione e la tipograa (due del-le sue passioni meno note), lattenzione peril testo, per il cinema e la pubblicit, per lemostre e la difusione dellimmagine, per lavolont di conoscere e di comprendere, perlesplorazione delle orme. E c la elicitdi portare a termine un progetto.

    Davanti a tutte queste realizzazioni vie-ne da pensare che Delpire abbia avuto di-verse vite, che si sono sviluppate in paralle-lo acendosi gioco delle dicolt tecnicheed economiche. Ha sruttato le occasioni,

    imponendo un punto di vista e mantenen-dolo, nel rispetto di alcuni princpi e conuna edelt assoluta allamicizia.

    Tutto comincia quando il giovane stu-dente di medicina, che ammette di sapereben poco di otograa e di editoria, accetta,non sa neanche lui perch, di dirigere la ri-vista della Maison des etudiants e la trasor-ma in una pubblicazione di lusso. La chia-ma Neu (nuovo) e va a trovare Brassa,

    Doisneau e Cartier-Bresson, che non sololo ricevono ma gli adano le loro immaginiper la pubblicazione. un progetto nuovo,di grande rigore graco, originale ed ele-gante. Limpaginazione impeccabile, itesti sono scritti con gusto, senza ostenta-zione. La ormula riprende, in meglio, quel-la di riviste come Art et Mdecine o di altrepubblicazioni che i laboratori armaceutici i principali nanziatori di Neu distribui-vano ai medici n dagli anni trenta. Diverseversioni monograiche della rivista (peresempio un meraviglioso Brassa) apronola strada al libro.

    Reinventare le regoleSarebbe impossibile citare tutte le pubbli-cazioni e non avrebbe senso rispettare lacronologia di un lavoro che non si maistandardizzato e che ha continuamentereinventato le sue regole. Procediamo quin-di in modo pi o meno casuale: Indiens pasmorts, prima apparizione di Robert Franckin un libro con le sue immagini del Per,accanto a Pierre Verger e a Werner Bishof;la prima collana in piccolo ormato (antena-ta del Photo Poche), con copertina rigida, in

    cui si ritrovano lArica di Georges Rodger,le Danses Bali di Cartier-Bresson (con untesto di Antonin Artaud), Les parisiens tels

    quils sont di Robert Doisneau. Una collanache sar un allimento da un punto di vistacommerciale, come molti altri progetti. Co-me il mitico (e senza prezzo) Les amricains

    di Robert Franck ( pubblicato in Italia daContrasto), che ha sconvolto il concetto direportage e inuenza ancora oggi molti gio-vani otogra.

    Per non parlare delle collane tematiche,accurate ed esigenti (per esempio Le cheveu,La main e Le chat), in cui le immagini nonsono mai semplici illustrazioni. Anche inquesto caso, ritmo uido, sorprese, poeticain evidenza. E i libri per bambini (una sezio-ne allegra e piacevole della mostra, piena direschezza e vitalit), intelligenti e mai ste-reotipati, tra cui la piccola meraviglia delleavventure del coccodrillo di Andr Franois.

    Ritroviamo le stesse caratteristiche quandoDelpire (non si sa bene come) cura la pro-mozione internazionale della Citron esviluppa alcune campagne pubblicitarieche oggi sarebbero impensabili. Unattivitin cui ha grande importanza il disegno, maanche i otomontaggi e le immagini di An-dr Martin, un altro dei suoi amici, che esal-ta lumorismo della 2Cv e leleganza ra-nata della Ds. Poi Delpire chiamato acreare limmagine di una marca come Ca-charel, associata al mondo delicato, dolcee onirico di Sarah Moon, compagna e com-

    plice di una vita. Non si possono per di-menticare le avventure impossibili e olli,

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    Sopra: Chaos di Jose Kudelka, la bro-chure della Citron 2Cv, la mostra suWilliam Klein al Cnp. Sotto: la pubbli-cit di un proumo Cacharel, linvitoalla mostra Lubalin, Smith, CarnaseInc., Nadar(Photo Poche).

    di copie, tradotti in inglese, spagnolo, giap-ponese e italiano. In coanetto troviamouna storia della otograa in tre volumi, Hi-stoires de voir, unica e indispensabile. Fin

    dallinizio Delpire aveva chiarito che sareb-be rimasto direttore della collana dopo averlasciato il Cnp, e cos stato. Oggi la collana pubblicata dalleditore Actes Sud, sotto laguida di Benot Rivero, che si comporta co-me un custode del tempio. La edelt primadi tutto. Da quasi due anni nata una sorel-lina, Poche Illustrateur, con titoli molto in-teressanti come quelli su Roman Cieslewi-cz e su Granville. Non si pu ignorare JoseKudelka, di cui Delpire editore da quandoil giovane cecoslovacco, aiutato da AnnaFarova, arriv a Parigi da Henri Cartier-Bresson con le sue immagini dellinvasione

    sovietica a Praga nel 1968. N MichaelAckerman, il pi recente dei suoi autori, dicui pubblicher in primaveraHalf Life, dopoEnd Time City (Edizioni Scalo) e Fiction (Fe-derico Motta Editore).

    Delpire ha usato le sue amicizie per spe-rimentare, cercare e trovare la orma per-etta per le sue idee. Cos aveva proposto aClaude Perdriel, editore del Nouvel Obser-vateur, un periodico di grande ormato in-titolato Nouvel Obs Spcial Photo. I settenumeri usciti in edicola si sono distinti perla qualit della scrittura, dellimpaginazio-

    ne e delle immagini (da Richard Avedonagli anonimi), e hanno evidenziato la me-diocrit delle riviste otograche dalle co-pertine intriganti e volgari, pi vicine allapornograa che allestetica. Ma non statoun successo. E ci sono voluti anni per arri-vare, in occasione di questo sessantesimo

    anniversario, alluscita del numero 8, sem-pre in grande ormato, incentrato sul temasolo e rimasto edele ai princpi di curio-sit, libert, elicit per un lavoro ben atto,

    per una creazione artigianale di qualit. impossibile riassumere tutte questeattivit. E sarebbe noioso cercare di classi-carle. Bisogna lasciare a questopera, chechiede di non essere ingabbiata, la possibi-lit di respirare tutta la vita che ore e lagenerosit che condivide.

    Lo dimostra anche il dialogo amorosonato nel 2009 tra Robert Delpire e SarahMoon. Lui, leditore, ha realizzato un pro-getto retrospettivo, un percorso armoniosoper un libro che si articola in cinque asi,racchiuso in un coanetto: Sarah Moon 1, 2,3, 4, 5 (Contrasto 2008). Lei, la creatrice di

    immagini, lha convinto a esporsi in un ri-tratto lmato. Delpire ha accettato solo perlei, e comunque ha resistito a lungo, soste-nendo di non avere niente di interessanteda dire. Sarah Moon ha riunito lo scrittoreEric Orsenna e Robert Delpire e li ha lascia-ti parlare, in un conronto libero. Orsennaha toccato i tasti giusti e Delpire si lasciatoandare, con complicit e riservatezza. Laconversazione stata semplice e sorpren-dente, divertita e tesa, con qualche allusio-ne afettuosa. E cera emozione, sempre.

    Forse questa la cosa pi importante da

    ricordare: al di l dei atti, lesemplarit del-le cose.adr

    INFORMAZIONI

    La mostra Delpire & Compagnie in corso allaMaison europenne de la photographie diParigi. Si concluder il 24 gennaio 2010.