Internazionale 868 [15/21 ottobre 2010]

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AttuAlità14 Il virus cheminacciagli iranianiFinancial TimesAfricAE mEdio oriENtE18 Come fermarela fuga dei cervelliafricaniLe MondeAmErichE20 La legge sulrazzismo divide laBoliviaLa NaciónAsiA E pAcifico22 Giro di vite diPechino dopo ilNobel a Liu XiaoboSouth China MorningPostEuropA26 L’Europa deveproteggere i gaydi BelgradoThe Independentvisti dAgli Altri28 DevotamentemaiosiProcesoiN copErtiNA36 L’America nonsogna piùTimegiAppoNE44 Nelle manidella yakuzaWorld Policy JournalEcoNomiA50 Tutti i rischidel mondoDer SpiegelsciENzA56 Una vita russandoLe Monde Magazineportfolio60 Il PunjablombardoLe foto di MatteoGozziritrAtti66 Mahamadou KeitaUn aiuto a BamakoLe MondeviAggi68 Tra balloe nostalgiaUlyssegrAphicJourNAlism72 Cartoline daglispazi aerei sovraniNate PowellciNEmA74 La solitudinedel milionarioThe New York Timespop90 L’indipendenzaera un cha chaAlain Mabanckou92 Barbarie dal voltoumanoSlavoj Žižek

Transcript of Internazionale 868 [15/21 ottobre 2010]

15/21 ottobre 2010 Numero 868 Anno 17

SommarioLa settimana14 Il virus cheminaccia gli iraniani Financial TimesAfricA E mEdio oriENtE AttuAlit

Che senso ha una rivoluzione se non la si fa cantando?AlAiN mAbANckou, pAgiNA

50 Tutti i rischidel mondo Der Spiegel

EcoNomiA

TardiCe ne rendemmo conto troppo tardi. Era un caldo pomeriggio di luglio. La luce iltrava dalle tende nella grande sala dove con gli altri anziani trascorrevamo le giornate guardando la tv, in uno stato di continuo passaggio dal sonno alla veglia. I ragazzi si afacciarono alla porta. Erano grandi, ormai. Vivevano allestero e venivano a trovarci solo due volte allanno, a Natale e destate. Ci salutarono, temendo che non li avremmo riconosciuti. Anche questa volta erano soli, i nipotini erano rimasti a casa. Ci scossero leggermente, per assicurarsi che fossimo svegli. Poi ci guardarono negli occhi. Sorrisero a mezza bocca. E dissero semplicemente: Perch? Avreste potuto impedirlo ma non muoveste un dito. Non ci provaste neanche. Perch?. Li issammo con aria stupita, restituimmo il mezzo sorriso. Riuscimmo solo a biascicare poche parole: Scusateci, fummo dei grandissimi coglioni a lasciar demolire la scuola italiana. Giovanni De Mauro [email protected] JACkSoN (CouRtESY oF HAMILtoNS GALLERY LoNdoN)

96 Il pianeta

sciENzA E tEcNologiA

56 Una vita russandoLe Monde Magazineportfolio

sciENzA

98

abbandonato da tutti The Guardian Il diario della TerraEcoNomiA E lAvoro

18 Come fermare

la fuga dei cervelli africani Le Monde

60 Il Punjab

100 Il mondo sidail dollaro debole Die Welt

20 La legge sulrazzismo divide la Bolivia La Nacin

AmErichE

lombardo Le foto di Matteo Gozzi

66 Mahamadou KeitaUn aiuto a Bamako Le Monde

ritrAtti

cultura76 Cinema, libri, musica, tv, arte

22 Giro di vite di

AsiA E pAcifico

Pechino dopo il Nobel a Liu Xiaobo South China Morning Post

68 Tra balloe nostalgia UlyssegrAphic JourNAlism

viAggi

Le opinioni19 21 32 34 78 80 84 86 94 97 Amira Hass Yoani Snchez Gideon Levy James Surowiecki Gofredo Foi Giuliano Milani Pier Andrea Canei Christian Caujolle Tullio De Mauro Anahad OConnor

26 LEuropa deveproteggere i gay di Belgrado The Independent

EuropA

72 Cartoline daglispazi aerei sovrani Nate Powell

28 Devotamentemaiosi Proceso

visti dAgli Altri

74 La solitudinedel milionario The New York Times

ciNEmA

101 Tito Boeri

le rubriche13 31 Editoriali Italieni

36 LAmerica nonsogna pi Time

iN copErtiNA

90 Lindipendenza 92era un cha cha Alain Mabanckou Barbarie dal volto umano Slavoj iek

pop

104 Strisce 105 Loroscopo 106 Lultima

44 Nelle manidella yakuza World Policy Journal

giAppoNE

le principali fonti di questo numeroFinancial Times uno dei quotidiani inanziari pi importanti del mondo. Ha sede a Londra. Larticolo a pagina 14 uscito il 1 ottobre 2010 con il titolo A code explodes. Proceso un settimanale messicano fondato nel 1976. Larticolo a pagina 28 uscito il 10 ottobre 2010 con il titolo Relaciones non sanctas. Der Spiegel Fondato nel 1947, un settimanale tedesco indipendente. Larticolo a pagina 50 uscito il 30 agosto 2010 con il titolo Im Zentrum des Risikos. Time un settimanale dinformazione statunitense, il primo a introdurre la formula del newsmagazine. Larticolo a pagina 36 uscito il 18 ottobre 2010 con il titolo Encountering anguish and anxiety across America. World Policy Journal un trimestrale di politica e cultura pubblicato dal World policy institute di New York e dalla Mit Press, la casa editrice del Massachusetts institute of technology. Larticolo a pagina 44 uscito nel numero dellestate del 2010 con il titolo The last yakuza. Internazionale pubblica in esclusiva per lItalia gli articoli dellEconomist.

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internazionale.it/sommario

Immagini Finalmente liberiCopiap, Cile 13 ottobre 2010

Labbraccio tra il minatore Osmn Araya, 30 anni, e la moglie Angelica. La notte del 12 ottobre cominciato il salvataggio dei 33 minatori sepolti da 69 giorni nella miniera di San Jos, a seicento metri di profondit. I minatori sono stati trasportati in supericie grazie a una capsula metallica sollevata da una gru, attraverso una galleria lunga 622 metri ma larga solo 66 centimetri. Foto di Hugo Infante (Afp/Getty Images)

Immagini Truppe a seccoNowshera, Pakistan 7 ottobre 2010

Continuano gli attacchi ai camion cisterna carichi di carburante diretti in Afghanistan per rifornire le truppe Nato. Da due settimane, dopo che le forze statunitensi hanno ucciso tre soldati pachistani, i rapporti tra la coalizione a guida statunitense e Islamabad sono diventati pi tesi e, nelle regioni vicino al conine con lAfghanistan, gli attacchi si sono moltiplicati. Foto di Adrees Latif (Reuters/Contrasto)

Immagini Let della pensioneParigi, Francia 12 ottobre 2010Studenti in piazza contro la riforma delle pensioni voluta dal governo di Nicolas Sarkozy. Secondo le stime degli organizzatori, alla quarta giornata di mobilitazione convocata dai sindacati hanno partecipato pi di tre milioni di persone tra cui, per la prima volta, anche i giovani dei licei. Gli scioperi hanno quasi paralizzato il trasporto pubblico e hanno bloccato il funzionamento di nove delle dodici rainerie di petrolio attive in Francia. Foto di Ian Langsdon (Epa/ Ansa)

[email protected] donne In riferimento allinteressante reportage di Robert Fisk (8 ottobre) vorrei far notare che tra le cose che secondo lui fanno impallidire il nostro occidente civilizzato ci sarebbe la cura che i igli dedicano ai genitori anziani, curati in casa invece di essere abbandonati nelle case di riposo. Il fatto che chi cura gli anziani in casa sono ancora le donne, non i igli, e lo fanno perch non lavorano e sono rinchiuse in casa, vittime anche qui del sistema patriarcale condannato nellarticolo. Maya Rossa Sono delusa dallultima copertina. La prima ragione che la violenza non conosce religione mentre lequazione violenza sulle donne=islam in troppo evidente. come se Internazionale pubblicasse un articolo sul sistema inanziario distorto americano e in copertina ci fosse limmagine di un grasso banchiere di origine ebraica. Lequazione ebraismo=venalit sarebbe scontata, intrisa dei peggiori luoghi comuni su questa religione. La seconda ragione riguarda La ine del maschio (16 luglio). Entrambe le copertine danno limpressione di voler occuparsi del tema della donna ma senza scrollarsi di dosso i clich, anche quelli pi qualunquisti. Giordana Gozzini (about a third of my time) and I grieve every Friday when I am away as I still prefer printed media. The only possible regret I could have is that the other love of my life Robert Fisks writing is not included in your regular roster. And now this week: Allelujia! Not only do you have Fisk, but I also discovered that I can purchase a single issue online when I need that Internazionale ix real bad... Many thanks for all your work and long may you continue! Mary Ann DeVlieg

Caro economista

Occasioni speciali

Taglio e colore Mi capitato di leggere in questa rubrica che alcuni lettori lasciano in giro, nei parchi o alle fermate dellautobus, i vecchi numeri di Internazionale. Io preferisco portarli al mio parrucchiere e metterli tra i rotocalchi popolari: c chi continua a leggere di gossip, ma alcune signore si appassionano ai vostri articoli e, mi assicura il parrucchiere, ne prendono spunto per parlare di politica. E parlare di politica gi, per deinizione, fare politica. Laura Brita

Correzioni Nellarticolo Giordania verde (8 ottobre) le uova dipinte sono di struzzo, non di ostriche. A pagina 91 luomo nella foto David Bowie.PER CONTATTARE LA REDAZIONE

Allelujia! I have become totally enamored of Internazionale since I discovered it, only two years ago. My life revolves around Fridays when I am in Italy

Telefono 06 441 7301 Fax 06 4425 2718 Posta viale Regina Margherita 294, 00198 Roma Email [email protected] Web internazionale.itINTERNAZIONALE SU

Facebook.com/internazionale Twitter.com/internazionale Flickr.com/internaz YouTube.com/internaz09

Cara Milana

Cambiare vitaCara Milana, il mio lavoro non mi piace pi ma ho bisogno di soldi. Dovrei inischiarmene e cominciare una nuova vita? Un nuovo inizio sempre una cosa positiva. Ogni volta che ho fatto una scelta radicale, per quanto pericolosa, mi sono sempre sentita meglio. Mi rendo conto che oggi sia molto pi diicile mollare tutto, ma non credo che i soldi bastino a giustiicare linfelicit. In questo senso credo di essere viziata. Cerco sempre di fare quello che mi piace. E anche se vedo intorno a me persone che accettano facilmente condizioni di lavoro insopportabili, continuo a cercare la felicit, perch credo che luomo possa vivere davvero solo quando ha la vita che desidera. Naturalmente questa ricerca incontra ostacoli e problemi. Inoltre, lincapacit di essere felici insita negli esseri umani, e io non faccio eccezione. Basta poco per buttarmi gi e sentirmi sconitta. Ma poi mi dico che, in fondo, perdere fa parte della vittoria. Per rispondere alla tua domanda: importante cambiare, rinnovarsi continuamente, come un serpente che cambia pelle. importante fare in modo che le attivit della nostra vita non diventino noiose come in una soap opera che non inisce mai. Ed importante, quando ci troviamo in una delle tante trappole dellesistenza, trovare una porticina attraverso cui scappare per fare qualcosaltro. Queste porticine sono ovunque, basta cercarle bene. it Milana Runjic risponde alle domande dei lettori allindirizzo [email protected]

Ho ereditato sei eccellenti bottiglie di vino che vorrei bere solo in occasioni speciali. Come capisco quand il momento giusto per stapparle? Non mi va di berle subito tutte, magari sprecandole per occasioni mediocri. Per non voglio nemmeno portarmele nella tomba. George Stevens noto anche come il problema del contraccettivo meritato, dopo che nella sitcom Seinfeld il personaggio Elaine Benes compra centinaia di confezioni di un contraccettivo che sta andando fuori produzione. E ha il tuo problema: stabilire quando un uomo vale tanto da meritare luso del contraccettivo. La soluzione arriva da Avinash Dixit, autorevole esponente della teoria dei giochi (il professor Dixit aspett di concludere il suo incarico prima di pubblicare la sua ricerca sul contraccettivo meritato). Supponiamo che tu abbia la pazienza di far aumentare del 5 per cento annuo la possibilit che accadano occasioni speciali, e che se ne presenti una al mese. Secondo Dixit devi aprire una bottiglia se levento sta tra i primi 21 della tua lista di cento. Mano a mano che le bottiglie diminuiscono devi alzare i tuoi standard. Tieni lultima bottiglia per un evento che sta tra i primi nove della tua classiica. Tim Harford risponde alle domande dei lettori del Financial Times.

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Internazionale 868 | 15 ottobre 2010

CON LA NUVOLA ITALIANA LA PUNTUALIT DELLE CONSEGNE SI MISURA CON IL TEMPO DI UN DOWNLOAD.

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Nasce la Nuvola Italiana. Per lavorare con le imprese pubbliche e private allinnovazione digitale del Paese.La Nuvola Italiana il cloud computing di Telecom Italia creato per le imprese pubbliche e private. Le aziende non dovranno pi dotarsi di infrastrutture, piattaforme e applicazioni IT dedicate perch tutto nella Nuvola. Tutto pi efciente, semplice e essibile perch si usa e si paga solo quello che serve. Pi veloce e sicuro perch si accede ai servizi in tempo reale con qualit garantita. Con la Nuvola di Telecom Italia il Paese diventa innovativo, efciente, competitivo e ancora pi ricco di opportunit per ognuno di noi.

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EditorialiVi sono pi cose in cielo e in terra, Orazio, di quante se ne sognano nella vostra ilosoia William Shakespeare, Amleto Direttore Giovanni De Mauro Vicedirettori Elena Boille, Chiara Nielsen, Alberto Notarbartolo, Jacopo Zanchini Comitato di direzione Giovanna Chioini (copy editor), Stefania Mascetti (Internazionale.it), Martina Recchiuti (Internazionale.it), Pierfrancesco Romano (copy editor) In redazione Liliana Cardile (Cina), Carlo Ciurlo (viaggi), Camilla Desideri (America Latina), Simon Dunaway (attualit), Mlissa Jollivet (photo editor), Alessandro Lubello (economia), Maysa Moroni, Andrea Pipino (Europa), Claudio Rossi Marcelli (Internazionale. it), Francesca Sibani (Italieni), Piero Zardo (cultura), Giulia Zoli (Stati Uniti) Impaginazione Pasquale Cavorsi, Valeria Quadri Segreteria Teresa Censini, Luisa Cifolilli Correzione di bozze Sara Esposito Traduzioni I traduttori sono indicati dalla sigla alla ine degli articoli. Marina Astrologo, Sara Bani, Giuseppina Cavallo, Olga DAmato, Stefania De Franco, Andrea De Ritis, Enrico Del Sero, Andrea Ferrario, Nazzareno Mataldi, Floriana Pagano, Fabrizio Saulini, Francesca Spinelli, Ivana Telebak, Bruna Tortorella, Stefano Valenti, Nicola Vincenzoni, Silvia Zanardi Disegni Anna Keen. I ritratti dei columnist sono di Scott Menchin Progetto graico Mark Porter Hanno collaborato Gian Paolo Accardo, Isabella Aguilar, Luca Bacchini, Francesco Boille, Annalisa Camilli, Gabriele Crescente, Catherine Cornet, Giovanna DAscenzi, Sergio Fant, Francesca Gnetti, Anita Joshi, Alessio Marchionna, Jamila Mascat, Odaira Namihei, Lore Popper, Fabio Pusterla, Michael Robinson, Marta Russo, Andreana Saint Amour, Diana Santini, Junko Terao, Laura Tonon, Pierre Vanrie, Guido Vitiello, Abdelkader Zemouri Editore Internazionale srl Consiglio di amministrazione Brunetto Tini (presidente), Giuseppe Cornetto Bourlot (vicepresidente), Emanuele Bevilacqua (amministratore delegato), Alessandro Spaventa (amministratore delegato), Antonio Abete, Giovanni De Mauro, Giovanni Lo Storto Sede legale via Prenestina 685, 00155 Roma Produzione e difusione Francisco Vilalta Amministrazione Tommasa Palumbo, Arianna Castelli Concessionaria esclusiva per la pubblicit Agenzia del marketing editoriale Tel. 06 809 1271, 06 80660287 [email protected] Subconcessionaria Download Pubblicit S.r.l. Stampa Elcograf Industria Graica, via Nazionale 14, Beverate di Brivio (Lc) Distribuzione Press Di, Segrate (Mi) Copyright Tutto il materiale scritto dalla redazione disponibile sotto la licenza Creative Common Attribuzione-Non commercialeCondividi allo stesso modo 3.0. Signiica che pu essere riprodotto a patto di citare Internazionale, di non usarlo per ini commerciali e di condividerlo con la stessa licenza. Per questioni di diritti non possiamo applicare questa licenza agli articoli che compriamo dai giornali stranieri. Info: [email protected]

La Francia senza via duscitaLe Monde, FranciaAlla ine della battaglia sulla riforma delle pensioni, in Francia ci potrebbero essere due perdenti. O due vincitori senza medaglie. Il 12 ottobre i sindacati hanno ottenuto la loro quarta vittoria, con lappoggio inaspettato di migliaia di studenti. Invece di indebolirsi, come dava per scontato Nicolas Sarkozy, la contestazione resta forte. Dal 23 marzo, allindomani della sconitta della destra alle elezioni regionali, i sindacati guidano la fronda, uniti come non accadeva dal 2006. La loro tenuta durante le sei giornate nazionali di scioperi, in un paese in cui il tasso di sindacalizzazione (8 per cento) piuttosto debole, gi un ottimo risultato. Hanno vinto tutte le loro scommesse e soprattutto stanno beneiciando di un ampio sostegno dellopinione pubblica. Ma se i sindacati hanno mostrato la loro capacit di resistenza di fronte a Sarkozy, non faranno certo arretrare il presidente. E lo sanno. La riforma delle pensioni sar adottata dal parlamento prima della ine del mese. Di fronte alla protesta Sarkozy rimane irremovibile. Il presidente sta per vincere la sua scommessa. Sar riuscito a imporre, nonostante il riiuto dellopinione pubblica, una riforma delle pensioni che non aveva inserito nel suo programma elettorale del 2007. Ma la vittoria seriamente ofuscata. Riiutando qualsiasi dibattito o negoziato, ha gravemente messo in pericolo la coesione sociale di cui dovrebbe essere il garante. ai minimi storici nei sondaggi e rischia un efetto boomerang nelle presidenziali del 2012. Oggi lo stallo totale e i sindacati non hanno una strategia duscita. Leventualit di una serie di voti dei lavoratori a favore di altri scioperi nelle ferrovie e nelle rainerie un vicolo cieco. In questo modo i sindacati corrono semplicemente il rischio di alimentare la tensione proprio quando la battaglia sembra gi persa. Ma lintransigenza di Sarkozy, con il riiuto di qualsiasi forma di dialogo, sta spingendo alla radicalizzazione dello scontro. In questo contesto, e mentre la lotta si sta spostando sul terreno politico, il Partito socialista francese ha una posizione ambigua. Le due leader Martine Aubry e Sgolne Royal sono arrivate a chiedere semplicemente il ritiro della riforma, mentre quasi tutte le organizzazioni sindacali chiedono solo di trattare sui singoli punti della nuova legge. I socialisti propongono di ristabilire let legale del pensionamento a 60 anni, ma accogliendo al tempo stesso il principio di un aumento degli anni di contribuzione, cosa non molto credibile, e chiedendo anche di riconoscere a ognuno il diritto di andare in pensione quando vuole. Entro le elezioni presidenziali del 2012 anche il Partito socialista dovrebbe chiarire la sua posizione. u oda

Avere sedici anni su FacebookWilliam Falk, The Week, Stati UnitiQuando avevo sedici anni i miei amici se la presero con me. Nellarco di qualche mese mi accorsi che gradualmente mi stavano escludendo, ma la vera rottura avvenne il giorno in cui alcuni di loro mi placcarono, mi gettarono contro una siepe e mi saltarono addosso. Mentre lottavo furiosamente per liberarmi, lessi nei loro occhi che avevano come unico scopo vedere il mio dolore e la mia rabbia. La mia nuova condizione di capro espiatorio era stata discussa e programmata. Non sapevo perch, ma ci furono altre aggressioni e umiliazioni, inch una sera un gruppo mi leg a un palo della luce e mi lasci l. Allora inalmente capii che quelli non erano pi i miei amici, e che non li avrei mai pi visti n sentiti. Smisi semplicemente di andare dove andavano loro, e trovai un po di conforto e di consolazione nel mio esilio. Tutto questo, naturalmente, succedeva prima che i prepotenti e i sadici potessero entrare in casa nostra attraverso il computer o il telefono cellulare. Oggi ho due igli adolescenti e ho notato che i social network hanno radicalmente cambiato la vita dei ragazzi. Non tutto negativo: Facebook e gli sms possono diventare comodi bozzoli nei quali i giovani si sentono costantemente avvolti dallattenzione e dallafetto dei loro amici. I social network in s non sono migliori o peggiori di unarma, di unautomobile o di un qualsiasi altro prodotto della tecnologia. Si limitano ad ampliicare quello che c gi in noi: la nostra fame di contatti o la nostra perversa capacit di essere crudeli. Comunque sono contento di non avere sedici anni oggi. u btInternazionale 868 | 15 ottobre 2010

Registrazione tribunale di Roma n. 433 del 4 ottobre 1993 Direttore responsabile Giovanni De Mauro Chiuso in redazione alle 20 di mercoled 13 ottobre 2010PER ABBONARSI E PER INFORMAZIONI SUL PROPRIO ABBONAMENTO

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AttualitLimpianto nucleare di Bushehr, in IranBehROuz MehRI (AfP/Getty IMAGeS)

IIPA/Getty IMAGeS

Il virus che minaccia gli iranianiJames Blitz, Financial Times, Gran BretagnaStuxnet ha fatto scattare lallarme della ciberguerra: per la prima volta un attacco informatico ha colpito le infrastrutture di un paesecose come questa possono capitare. Ma non mi sarei mai aspettato di incontrare un virus cos rainato e aggressivo. Stuxnet (il nome deriva dalle parole chiave nascoste nel codice) un malware un programma dannoso che stato scoperto per la prima volta quattro mesi fa. Ora sta facendo preoccupare gli esperti dinformatica come Langner e anche gli strateghi della sicurezza e dei governi. Stuxnet, infatti, potrebbe aver colpito il programma nucleare iraniano, una delle principali minacce alla sicurezza mondiale. Da anni i governi sanno quanto possono essere pericolosi i reati informatici. Il Pentagono ha dichiarato pubblicamente che gli hacker entrano di continuo nei suoi sistemi per cercare di rubare informazioni. tutti i paesi hanno assistito agli attacchi lanciati probabilmente dalla Russia contro lestonia nel 2007 e contro la Georgia nel 2008, che hanno messo fuori uso per brevi periodi i sistemi di telecomunicazione dei due paesi. La comparsa di Stuxnet sposta la paura di una guerra informatica su un altro piano. Per la prima volta un gruppo ancora sconosciuto ha creato e usato un software capace di difondersi da solo e penetrare in sistemi informatici collegati a un bersaglio concreto: una fabbrica, una raineria, un impianto

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el suo ufficio di Amburgo, Ralph Langner racconta la prima volta in cui si imbattuto in Stuxnet: Sono rimasto a bocca aperta. Sono ventanni che faccio il consulente informatico e ho sempre avvertito i miei clienti cheInternazionale 868 | 15 ottobre 2010

AfP

nucleare. progettato per distruggere o far saltare in aria il bersaglio. un missile informatico, spiega Langner, che stato tra i primi a rivelare le potenzialit del virus come arma. Stuxnet stato scoperto da una ditta bielorussa che si occupa di sicurezza. Da allora gli esperti lhanno seguito da vicino. Ad agosto la Microsoft ha dichiarato che il virus aveva colpito pi di 45mila computer in tutto il mondo. Gli analisti hanno stabili to che stato ideato per colpire un certo tipo di computer prodotti dallazienda tedesca Siemens e usati in tutto il mondo per il con trollo di oleodotti, reti elettriche e impianti nucleari. Negli ultimi dieci giorni il bersaglio e il movente sono diventati pi chiari. Secondo lazienda statunitense di sicurezza informa tica Symantec, il 60 per cento dei computer attaccati si trova in Iran. Il 26 settembre Te heran ha ammesso che il virus ha infettato i sistemi Siemens del reattore nucleare civile di Bushehr. Questa ammissione solleva nuove ipotesi su chi abbia creato Stuxnet e perch. La complessit del virus e la sua precisione insieme al fatto che stato con cepito per attaccare un certo tipo di impian ti industriali inducono gli esperti a pensare che sia stato progettato da un governo. Al cuni accusano Israele, che ha destinato molte risorse allUnit 8200, il braccio tec nologico dellintelligence dedicato alla guerra informatica. Israele considera il pro gramma nucleare di Teheran come una mi naccia alla sua sopravvivenza. Per questo la scoperta della parola Myrtus (mirto) allinterno del virus stata ritenuta da alcu ni un indizio delle sue possibili origini israe liane, visto che il nome di una delle princi pali igure della storia ebraica nella Bibbia, la regina Ester, signiica mirto. Ma lIran preoccupa anche gli Stati Uni ti e la Gran Bretagna, che dispongono di grandi risorse per la guerra informatica, e qualcuno si chiede se il virus non provenga proprio da l. Gli esperti di intelligence stan no cercando di scoprire quale sia stato lim patto delloperazione Stuxnet. Secondo Teheran, non stato danneggiato nessuno dei sistemi chiave del reattore di Bushehr. Ma come ha affermato Hamid Alipour, dellagenzia governativa Information tech nology company , lattacco ancora in cor so e si stanno difondendo nuove versioni del virus. Ma perch Israele o qualcun altro do vrebbe prendere di mira Bushehr? Chiun

DallIranu Stuxnet ha infettato circa 30mila computer, ma il ministro dellintelligence iraniano Heydar Moslehi ha dichiarato che i siti nucleari iraniani non hanno subto nessun danno e che la decisione di rinviare lavvio dellimpianto di Bushehr allinizio del 2011 non ha niente a che vedere con il virus. Il 2 ottobre la polizia ha arrestato alcune persone sospettate di spionaggio, ma non ha reso noto il numero n lidentit degli accusati. Il capo del programma nucleare Ali Akbar Salehi ha afermato che Teheran prender misure pi severe per combattere le iniltrazioni informatiche.

que attacchi cos un reattore nucleare un irresponsabile, considerando i danni am bientali che potrebbe provocare, sostiene Mark Fitzpatrick dellInternational institu te for strategic studies. Inoltre non lim pianto civile di Bushehr a preoccupare loc cidente. Secondo Fitzpatrick sarebbe pi interessante sapere se Stuxnet riuscito a colpire Natanz, limpianto di arricchimento delluranio, grazie al quale Teheran si sta probabilmente avvicinando alla realizza zione della bomba nucleare. Questa s che potrebbe essere una notizia importante. Stuxnet solleva molti interrogativi. La preoccupazione principale capire se pre annuncia unepoca di guerra informatica in cui gli stati, e perino i terroristi, potranno usare dei software come armi di distruzio ne di massa. Non una sceneggiatura di fantascienza. un tentativo reale di sabota re i sistemi di controllo industriale, dice Eric Chien, esperto di virus della Symantec. E potrebbe convincere altri hacker a ripe tere loperazione. Rick Caccia, della ditta di consulenza per la sicurezza informatica

ArcSight, daccordo: Ci saranno sicura mente altri attacchi e causeranno danni enormi. Bisogna stare in allerta. Langner spiega come funziona Stuxnet. Gli autori hanno bisogno di accedere alla rete dellimpianto che vogliono attaccare. Le infrastrutture importanti come Bushehr sono quasi sempre isolate da internet, per evitare gli attacchi online. In questo caso probabile che il virus sia stato caricato in delle chiavette usb che unagenzia di intelli gence straniera potrebbe aver fatto arrivare agli ingegneri russi impegnati nella costru zione del reattore. Non serviva dirgli che le chiavette erano infette, ipotizza Langner. Bastava metterle di nascosto tra le attrez zature informatiche usate dai russi. Una volta inserite le chiavette nei terminali, suc cedono due cose. Il virus prende il controllo del computer. Poi cominciano i problemi seri, continua Langner. Stuxnet pu ac cedere ai meccanismi di controllo dellim pianto: apparecchi computerizzati che azio nano pompe, valvole e altri macchinari. A quel punto inarrestabile. Anche se gli in gegneri lo scoprono e sconnettono i portati li, il virus programmato per continuare a funzionare.

I propositi del generaleWashington da tempo si preoccupa della sicurezza informatica. Finora la paura prin cipale aggravata dallattacco cinese ai ser ver di Google nel 2009 era che gli hacker potessero rubare segreti aziendali o gover nativi. Poi cera il timore che si moltiplicas sero i reati informatici comuni, come il fur to dei dati bancari. Stuxnet, invece, ha sca tenato la paura che la maggiore minaccia per loccidente sia una guerra informatica su larga scala, in grado di distruggere le

Da sapereu Stuxnet ha colpito anche gli impianti industriali tede schi. La Sddeutsche Zeitung scrive che hanno su bto un attacco quindici aziende clienti del gruppo Siemens. Cinque di queste hanno sede in Germania, mentre le restanti dieci si trovano in altri paesi dellEu ropa occidentale, negli Stati Uniti e in Asia. La Siemens ha confermato che si tratta di centrali elettriche, fabbri che di prodotti chimici e altri impianti industriali. In tutti i casi il virus stato bloccato con laiuto dei tecnici Sie mens. Per quanto riguarda lattacco agli impianti nucle ari iraniani, continua il quo tidiano, il gruppo tedesco ha precisato di non aver mai venduto, n direttamente n indirettamente, componenti per la costruzione della cen trale di Bushehr o dellim pianto di Natanz. Ma non da escludere che gli iraniani dispongano comunque di tecnologie Siemens. Sistemi automatizzati come Sima tic7, la piattaforma sfruttata da Stuxnet, si possono facil mente comprare anche su eBay. Secondo la Sddeutsche Zeitung, inoltre, nel genna io del 2008 gli ispettori dellAgenzia internazionale dellenergia atomica hanno scoperto in Iran diversi siste mi della Siemens, ma senza sapere a quali impianti fos sero destinati.

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Attualitprincipali infrastrutture. Anche il generale Keith Alexander, capo del nuovo centro Cyber command del Pentagono che ha il compito di difendere la struttura militare dagli attacchi informatici, ha ammesso che Stuxnet potrebbe provocare danni spaventosi. Finora per proteggersi gli Stati Uniti si sono concentrati sulla difesa dellesercito. Ma di recente il Pentagono ha creato il Cyber command per difendere le proprie infrastrutture. A ine settembre il generale Alexander ha annunciato al congresso che c bisogno di escogitare una difesa pi dinamica e che sta lavorando a questo con la Casa Bianca. Washington ha annunciato di voler tutelare anche il settore privato. logico che sia compito nostro proteggere le infrastrutture private del paese, ha dichiarato Richard Clarke, ex responsabile antiterrorismo. Se il governo si preoccupa solo di difendere se stesso, le sue decisioni non saranno accolte di buon grado. Una questione che sta a cuore ai governi riguarda la possibilit che le principali potenze Stati Uniti, Cina e Russia si uniscano per combattere gli attacchi informatici. Si tratta di stabilire le regole del gioco, come quelle che limitano la proliferazione nucleare. Sappiamo di poter danneggiare la rete elettrica di altri paesi, che gli altri paesi potrebbero fare altrettanto, e nessuno vuole che questo succeda, dice un ex funzionario dellamministrazione di Barack Obama. Ma i recenti tentativi della Casa Bianca di stringere accordi internazionali sono falliti e i sospetti che Israele possa essere lautore di Stuxnet non serviranno certo a farli ripartire. Uno dei maggiori problemi della creazione di queste regole, per, la quasi totale impossibilit di risalire allorigine di un attacco informatico. Come ha spiegato il sottosegretario alla Difesa William Lynn: Se diicile individuare la fonte, impossibile punire i colpevoli. I punti interrogativi sulla guerra informatica su come i paesi possano difendersi e su come regolamentarla saranno al centro dei dibattiti sulla sicurezza globale del prossimo decennio. Ora il mistero da svelare cosha fatto Stuxnet dietro il muro della segretezza iraniana. Se ha danneggiato e ritardato il suo programma nucleare, Stati Uniti, Israele ed Europa saranno soddisfatti. Ma lentusiasmo sar limitato. Questo successo segnerebbe linizio di un nuovo allarmante capitolo della storia bellica. u sdfBAz RATNER (REUTERS/CONTRASTO)

Tel Hashomer, Israele. Esercitazione per un attacco chimico

Anche Israele nel mirino dei ciberpiratiGuy Grimland, Haaretz, IsraeleMolti esperti pensano che il governo israeliano sia lautore di Stuxnet. Ma anche Tel Aviv subisce da anni attacchi informaticiverno. Ora, probabile che Israele usi linformatica per difendere i suoi interessi, ma anche vero che da anni il paese vittima di ciberattacchi. Durante la seconda guerra del Libano, nel 2007, spiega Nir David, esperto di sicurezza digitale, Hezbollah aveva capacit informatiche pi avanzate di quanto si pensasse. Sistemi e formazione erano forniti dallIran. Israele ha sempre rivendicato con orgoglio che Hezbollah non riuscita a decifrare la rete criptata Vered Harim, fa notare Avi Weissman, docente della Technion university e presidente del Forum per la sicurezza informatica. Ma il fatto che Hezbollah abbia provato a penetrare nel sistema ne dimostra le capacit e le ambizioni. Lesercito israeliano stato vittima di ciberattacchi anche durante loperazione Piombo fuso, lattacco a Gaza cominciato nel dicembre 2008. In quei giorni il nemico si inserito nel satellite per le comunicazioni Amos con lobiettivo di difondere programmi di propaganda. I sistemi di sicurezza del satellite hanno respinto il tentativo, spiega David, ma il fatto una prova ulteriore che il nemico sta ainando le sue competenze digitali. u nm

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el settembre del 2007 un impianto nucleare siriano stato colpito da un attacco aereo che la stampa internazionale ha attribuito a Israele. Alcuni mesi dopo il New York Times ha riferito un particolare imprevisto: sembra che prima dellattacco il radar e le batterie antimissile siriani siano stati paralizzati da un virus, permettendo ai bombardieri di entrare indisturbati nello spazio aereo di Damasco. Questo potrebbe essere stato il primo vero esempio di guerra informatica. Anche lattacco del virus Stuxnet in Iran stato attribuito da molti a Israele. Non ci sono prove certe, ma una cosa su cui gli esperti concordano che Stuxnet non la trovata di qualche ragazzino nel garage dei genitori: stato realizzato da una grande organizzazione, forse addirittura da un go-

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Lopinione

Quando il pericolo viene da una chiavettaFarhad Manjoo, Slate, Stati Uniti I dispositivi usb sono molto comuni e sono lideale per trasmettere i virus. Stuxnet colpisce grazie a loroarlare di Stuxnet con un esperto di sicurezza informatica come chiedere a un critico darte di descrivere i particolari della Gioconda. Le menti pi brillanti della cibersicurezza sono estasiate. Stuxnet il pi rainato attacco informatico di sempre. il primo virus capace di programmare di nascosto macchine che gestiscono processi industriali delicati come lattivit di centrali energetiche, oleodotti, gasdotti, aeroporti e navi. Secondo i ricercatori, chiaramente il frutto di mesi o addirittura anni di lavoro e probabilmente stato progettato da un gruppo di persone specializzate in oscuri sistemi industriali. Il virus sintroduce nei computer che usano Windows sfruttando quattro vulnerabilit di cui non si sapeva niente. Gli autori sono riusciti addirittura a mettere la irma sul virus grazie ai certiicati crittograici rubati a due societ informatiche di Taiwan. Com possibile pensare di introdursi in alcuni degli impianti pi sicuri al mondo? Spesso le macchine di questi sistemi usano reti isicamente separate da internet e da altri network dove i virus circolano liberamente. Per introdurre qualunque cosa allinterno di questi ambienti serve la complicit di un dipendente. Stuxnet funziona proprio cos. I suoi creatori hanno fatto in modo che viaggiasse a bordo di un veicolo perfetto: lonnipresente, apparentemente innocua chiavetta usb. Quasi tutti gli attacchi informatici pi clamorosi degli ultimi anni sono passati attraverso un dispositivo usb. Conicker, il virus che nel 2009 ha colpito milioni di pc, entrato nei computer della marina francese grazie a chiavette usb infette. William Lynn, sottosegretario alla difesa statunitense, ha reso noto che due anni fa le forze armate americane sono state attaccate da un virus dopo che una pennetta infetta stata inserita in un pc portatile dellesercito in una base in Medio Oriente.

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InsospettabiliLe chiavette sono le zanzare del mondo digitale. Sono piccole, portatili e onnipresenti, cos comuni da essere praticamente invisibili. Sulla mia scrivania ci sono una decina di dispositivi usb. Un paio li ho comprati, ma gli altri li ho presi da amici e colleghi. Lanno scorso, durante una conferenza in Australia, lIbm ha regalato delle pennette che poi si sono rivelate infette. Era una conferenza sulla sicurezza informatica. proprio questo laspetto pi pericoloso dei dispositivi usb: molti utenti non sospettano minimamente che possano essere pericolosi. Negli ultimi dieci anni ci siamo abituati al malware che circola su internet. Sappiamo che non dobbiamo cliccare sugli allegati delle email sconosciute e che non si deve digitare la password su siti di cui non ci possiamo idare. Ma le chiavette usb sono sempre riuscite a sfuggire ai nostri sospetti: diicile che qualcuno le guardi inorridito pensando ai pericoli che si nascondono allinterno. Anzi, spesso le chiavette provocano la reazione

Le forze armate degli Stati Uniti sono state attaccate da un virus dopo che una pennetta infetta stata inserita in un computer

opposta: se ne troviamo una per strada o in uicio, di solito la colleghiamo al computer per capire di chi . Secondo Chester Wisniewski, ricercatore della societ di sicurezza informatica Sophos, i creatori di Stuxnet hanno puntato proprio su questa ingenuit. JMicron e RealTek, le due societ taiwanesi proprietarie dei certiicati digitali rubati da Stuxnet, hanno la sede nello stesso complesso di uici a Taiwan. Wisniewski ha una teoria: Forse i pirati informatici hanno lasciato un paio di memorie usb nel parcheggio, e i dipendenti le hanno raccolte e collegate ai loro computer. Et voil, linfezione istantanea. Sean Sullivan, ricercatore della societ di sicurezza F-Secure, osserva che gran parte dei virus provenienti dalle periferiche usb sinstalla grazie ad AutoRun, una funzione di Windows sviluppata per facilitare linstallazione del software. Le nuove versioni del sistema operativo della Microsoft informano gli utenti sui software contenuti in un disco dinstallazione, e i tecnici informatici delle aziende spesso disabilitano le funzioni di AutoRun. Stuxnet, per, in grado di aggirare queste misure. Naturalmente c un modo per bloccare il virus: proibire agli utenti di inserire periferiche usb in macchine isolate da Internet. Avrebbe funzionato, dice Wisniewski, ma la realt che in tutto il mondo la sicurezza ancora abbastanza ridicola. Nelle aziende i regolamenti di questo tipo non esistono o non vengono fatti rispettare, magari perch le chiavette fanno comodo ai dipendenti pigri (come me). Quando bisogna passare una presentazione in PowerPoint al collega in fondo al corridoio, la cosa pi semplice metterla su una memoria usb. Secondo Wisniewski, lunica speranza linformazione. Non scambiare chiavette, non inserire una chiavetta di provenienza ignota nel pc. Ma non so se vinceremo mai questa battaglia, dice. la natura umana. Se fossi una persona normale e non vivessi in questa bolla di sicurezza, mi comporterei allo stesso modo. Se trovassi una pennetta usb, la prima cosa che farei sarebbe inserirla nel pc. u fasInternazionale 868 | 15 ottobre 2010

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Africa e Medio OrienteDa sapereNumero di ricercatori per milione di abitanti Nordamerica

4.654Unione europea

2.728FOnTE: LE MOnDE

Asia

742Africa

169MOHAMED DAHIR (AFP/GETTy IMAGES)

Studenti di medicina a Mogadiscio, in Somalia

Come fermare la fuga dei cervelli africaniBrigitte Perucca, Le Monde, FranciaIl 2,3 per cento dei ricercatori di tutto il mondo viene dallAfrica. I pi qualiicati cercano lavoro negli altri continenti. Ma ora le universit europee vogliono invertire questa tendenzapaesi africani supera il 50 per cento : 67 per cento a Capo Verde, 63 per cento in Gambia, 56 per cento alle Seychelles, 56 per cento nella repubblica di Mauritius e 52 per cento in Sierra Leone. E quasi un ricercatore africano su due abita in Europa. La fuga stata rallentata dalla crisi economica, ma le universit africane continuano a dover affrontare molti problemi, in particolare laumento degli studenti (reso possibile dal miglioramento dellistruzione secondaria), lassenza di investimenti pubblici e la competizione sulle risorse umane con gli altri stati africani. Senza laboratori degni di questo nome, senza centri di eccellenza e con salari dieci o venti volte inferiori

a quelli oferti nelle universit del nord, non possiamo stupirci di questa emorragia di competenze, ha dichiarato Abdoulaye Salifou, direttore della politica scientifica dellAgence universitaire de la francophonie. La cooperazione in grado di fermare e invertire questa tendenza? Il sostegno dellUnione europea si concentra sulla realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio. Gli aiuti nel settore dellistruzione sono molto modesti, spiega Kees Kouwenaar, direttore del centro di cooperazione internazionale delluniversit di Amsterdam. Secondo Pascal Hoba, dellAssociazione delle universit africane, le iniziative esistenti sono poche e poco visibili. Dal 2004, per esempio, le borse di studio Erasmus Mundus sono state concesse a 866 studenti africani. Ma questo tipo diniziative riservato alllite, dice Hoba.

Un esempio da seguireJamil Salmi, esperto della Banca mondiale, sostiene che ci sono pochi programmi di cooperazione bilaterali che ofrono alle universit africane i mezzi per convincere i ricercatori a tornare nei loro paesi di origine. Esistono, per, partenariati a lungo termine che lavorano per consolidare le squadre di ricerca sul posto. LEua vuole ispirarsi a questi esperimenti, convinta che una cooperazione corretta sia meglio della mobilit sfrenata. Luniversit di Uppsala, in Svezia, porta avanti da quasi quarantanni il suo International science program in chimica, isica e matematica rivolto non agli studenti, ma ai dipartimenti delle universit. Tra il 2003 e il 2008 il programma stato sviluppato in dodici paesi, di cui dieci dellAfrica subsahariana, e il bilancio positivo: 138 dottorati, 600 lauree e una fuga di cervelli del 5 per cento. Secondo lEua un esempio da seguire. Ma bisogna convincere lUnione europea e lUnione africana a condividere questa prospettiva. u sv

C

ome possibile sviluppare la collaborazione tra i ricercatori europei e africani, senza accelerare la fuga dei cervelli dallAfrica? Il 28 settembre lAssociazione delle universit europee (Eua), che comprende 850 istituti presenti in 46 paesi, ha presentato a Bruxelles un piano per dare il buon esempio. LEua vuole consolidare la iducia e gli scambi tra Europa e Africa, ma vuole anche una cooperazione universitaria tra i due continenti che combatta la fuga di cervelli. LAfrica forma il 2,3 per cento dei ricercatori del mondo, meno di quelli della sola Gran Bretagna. Inoltre le persone altamente qualificate abbandonano lAfrica. Abdeslam Marfouk, ricercatore delluniversit di Lovanio, che lavora da molti anni sulla fuga di cervelli africani, spiega che il tasso di emigrazione dei lavoratori qualiicati in cinqueInternazionale 868 | 15 ottobre 2010

Universitu nel 1997 la Banca mondiale ha creato lUniversit virtuale africana (Uva), con lobiettivo di colmare il deicit accademico del continente. LUva una ong che collabora con lUnesco e decine di universit di tutto il mondo. Dal 1997, 40mila studenti hanno seguito i suoi programmi online. LUva promuove la formazione delle donne e linsegnamento nelle zone di guerra. Con i corsi dellUva in Somalia settemila studenti si sono formati.

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Libano

ZIMBABWE

Benvenuto AhmadinejadAMr NABIL (AP/LAPrESSE)

Tsvangirai protestaIl primo ministro Morgan Tsvangirai ha annunciato che non riconoscer le nomine di governatori, giudici e ambasciatori fatte dal presidente robert Mugabe senza consultarlo. Secondo The Standard, Mugabe ignorer la mossa del premier. Tsvangirai pu solo sperare nella pressione internazionale per limitare il potere di Mugabe.

Aeroporto di Beirut

EGITTO

I Fratelli musulmani parteciperanno alle elezioni presidenziali di novembre, ma il movimento diviso e alcuni avrebbero voluto boicottare le urne. Lex guida suprema del gruppo Mohamed Mahdi Akef (nella foto) in unintervista ad Al Masry al Youm ha lanciato lallarme contro le persecuzioni del regime dopo gli arresti di alcuni militanti avvenuti nelle ultime settimane. Nel 2005 i Fratelli musulmani avevano avuto il 20 per cento dei seggi presentandosi come candidati indipendenti, perch il loro partito incostituzionale.

JOSEPH EID (AFP/GETTy IMAGES)

I Fratelli pronti per le elezioni

IN BREVE

Il 13 ottobre il presidente Mahmoud Ahmadinejad arrivato in Libano per una visita uiciale di due giorni. Per loccasione sono state predisposte misure di sicurezza in tutto il paese. Nei villaggi del sud sciita, tra cui Qana e Bint Jbeil, le roccaforti di Hezbollah che sono state al centro degli scontri con le forze israeliane nel 2006, sono stati aissi manifesti e striscioni di benvenuto. The Daily Star scrive che il viaggio del presidente iraniano stato criticato dalla coalizione 14 marzo del premier Saad Hariri, secondo cui il messaggio di questa visita che lIran alle porte di Israele. u

Ruanda L11 ottobre stato arrestato a Parigi il leader ribelle hutu Callixte Mbarushimana, ricercato dalla Corte penale internazionale per i crimini commessi nella repubblica Democratica del Congo. Sudan Il 12 ottobre il presidente Omar al Bashir ha annunciato che non permetter che il paese si divida (a gennaio previsto il referendum sullindipendenza del Sud Sudan). Intanto sono falliti i negoziati sulla regione petrolifera di Abyei.

GAMBIA

La giustizia sotto accusaForoyaa denuncia lincostituzionalit della nuova legge votata dal parlamento di Banjul, che prevede la pena di morte per chi viene trovato in possesso di pi di 250 grammi di cocaina o eroina. La legge fa parte di un pacchetto di misure introdotte dal governo gambiano per punire i reati di droga in un paese che rischia di diventare lennesimo narcostato dellAfrica dellovest (a giugno sono state sequestrate due tonnellate di cocaina). Il quotidiano afronta anche un altro buco nero del sistema giudiziario gambiano: decine di persone arrestate, mai processate e poi scomparse, di cui il governo non d notizia nonostante le richieste delle famiglie.

Da Istanbul Amira Hass

Scambio di popolazioniIl 12 ottobre ho proclamato uno sciopero. Negli ultimi giorni di vacanza lontano da casa ho annunciato agli amici (franco-libanesi e turchi) che per un giorno intero non avrei parlato di Israele, occupazione, palestinesi. Ho evitato di parlare di una notizia in particolare, anche se era lunica per cui valesse la pena di rompere il mio sciopero. La settimana scorsa le forze di sicurezza israeliane polizia, esercito e autorit penitenziaria hanno svolto unesercitazione congiunta per prepararsi al trasferimento di palestinesi che vivono in Israele e sono cittadini israeliani. Secondo la radio israeliana, le forze di sicurezza hanno ipotizzato uno scenario estremo: Israele conclude un accordo con lAutorit Palestinese che comporta un trasferimento di citt e villaggi arabi israeliani nel nuovo stato palestinese in cambio di colonie annesse a Israele; Hamas reagisce cercando di impadronirsi della Cisgiordania, sparando razzi e riprendendo gli attentati suicidi; i palestinesi riiutano il trasferimento e lesercito arresta migliaia di persone per spostarle in un enorme campo di detenzione nel nord del paese. Il ministro per la sicurezza interna (responsabile della polizia e dellautorit penitenziaria) un esponente del partito di Avigdor Lieberman, che ha pi volte teorizzato lo scambio di popolazioni. Ma il ministro della difesa il leader del Partito laburista, e comunque questa esercitazione non si sarebbe potuta svolgere senza il consenso del primo ministro. u nm

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AmericheLa Paz, Bolivia. La protesta dei giornali, il 7 ottobre 2010

Il confronto

Grande potenzialeLa Prensa, Boliviaopo aver visto la reazione dellopinione pubblica boliviana di fronte alla legge contro il razzismo e la discriminazione approvata l8 ottobre, possiamo afermare che questa norma non potr essere applicata cos com. Se lo fosse, ci mangeremmo vivi a vicenda cercando di accusarci di razzismo a ogni possibile occasione per la semplice ragione che viviamo ancora in una societ piena di complessi per il suo passato coloniale e il suo presente. Il nostro passato ancora vivo, per questo non siamo ancora in grado di digerire criticamente termini come razza, razzismo e discriminazione. La nuova legge ha un grande potenziale e molte possibilit di successo. Ma per ora il paese ha bisogno solo di una legge dura per i casi estremi di razzismo e discriminazione. In futuro, la legge potrebbe essere estesa prevedendo una prima fase preventiva e, a lungo termine, una riforma delleducazione per eliminare alla radice il pensiero razzista. u sb

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Juan KarIta (aP/LaPrESSE)

La legge sul razzismo divide la BoliviaLa Nacin, Argentina

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8 ottobre il presidente della Bolivia Evo Morales ha promulgato una legge contro il razzismo. Lha deinita storica e democratica nonostante le proteste dellopposizione, degli imprenditori e delle organizzazioni dei giornalisti, che invece la considerano un attentato contro la libert despressione. Dopo pi di cinquecento anni di razzismo, 185 anni di vita statale, 184 di stato coloniale e un anno di stato plurinazionale, inalmente abbiamo approvato una legge contro il razzismo e la discriminazione, ha detto Morales. una legge per decolonizzare la Bolivia. Bisogna smettere di parlare di razza maledetta: non libert despressione, unumiliazione. La decolonizzazione continuer, il processo irreversibile. Dopo lapprovazione della legge, sessanta giornalisti hanno interrotto lo sciopero della fame annunciando che porteranno la protesta davanti agli organismi internazionali. Due articoli della nuova norma il 16 e il 23 violano diversi accordi. Ci impegneremo in altre iniziative, chiederemo uninterpretazione della legge alle nazioni unite, ci attiveremo per migliorarla e non parteciperemo alla sua regolamentazione, ha annunciato Pablo Zenteno, leader della Confederazione dei lavoratoriInternazionale 868 | 15 ottobre 2010

della stampa boliviana. In un comunicato, il senato boliviano ha spiegato che la legge stata approvata da pi di due terzi dei senatori senza lappoggio della forza dopposizione Convergencia nacional. Gli articoli 16 e 23 della norma, sostiene Convergencia nacional, non rispettano il diritto allinformazione, alla libert di stampa e despressione. Larticolo 16 stabilisce che il mezzo dinformazione che autorizzer e pubblicher opinioni razziste e discriminatorie sar passibile di sanzioni economiche e la sua licenza potr essere sospesa. In base allarticolo 23, qualora il fatto sia commesso da un dipendente o da una dipendente di un mezzo dinformazione o dal proprietario dello stesso, non si potr richiedere limmunit.

Rischio di abusiEl Da, Bolivial 7 ottobre i giornali boliviani sono usciti con la prima pagina bianca e la scritta non c democrazia senza libert despressione. anticipavano e condannavano lapprovazione della legge antirazzista. La norma stabilisce che i mezzi dinformazione che autorizzano o pubblicano opinioni razziste o discriminatorie possono ricevere delle sanzioni economiche, e la loro licenza pu essere sospesa, senza possibilit di appellarsi allimmunit nel caso di un processo. La questione ha poco a che vedere con il riiuto del razzismo, condiviso da tutti. riguarda invece possibili abusi per censurare i mezzi dinformazione. importante unirsi al messaggio di solidariet della Societ interamericana di stampa, preoccupata per la libert despressione nel paese. u sb

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Pagina biancaIl 7 ottobre vari giornali boliviani sono usciti con la prima pagina bianca e la scritta non c democrazia senza libert despressione. La chiesa cattolica e altre organizzazioni hanno dato il loro sostegno alla stampa. Secondo lopposizione, c il rischio che il governo usi la legge per mettere a tacere le voci dissidenti. La Societ interamericana di stampa ha espresso la sua piena solidariet ai giornalisti boliviani. u sb

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Stati UnitiMArCELO HErNANDEz (DPA/COrBIS)

STATI UNITI

Il presentatore ipocritaThe Nation, Stati UnitiQuando conduceva Lou Dobbs tonight, uno dei talk show pi seguiti della Cnn, Lou Dobbs era uno dei pi accaniti oppositori dellimmigrazione illegale. Anche ora, dalla radio, continua a rivolgere critiche molto dure contro chi assume i lavoratori senza permesso di soggiorno. Ma uno scoop di The Nation lha smascherato: secondo uninchiesta del settimanale statunitense, infatti, per anni Dobbs ha impiegato almeno cinque lavoratori irregolari nella sua tenuta di cavalli di 120 ettari nel New Jersey, obbligandoli a orari di lavoro durissimi in cambio di un misero compenso. Che impatto avr la notizia sulla carriera del presentatore, che in passato non ha escluso la possibilit di candidarsi alle elezioni del 2012? Secondo New York Magazine nessuno: I fatti sono senza dubbio gravi e deprimenti, scrive Nitasha Tiku. Ma sono il genere di accuse che torna sempre quando ci si avvicina alle elezioni. Due giorni dopo la pubblicazione dello scoop Dobbs era atteso per un comizio a un raduno di Tea party in Virginia, nota Slate. E non ha accennato allargomento. u

Le trivellazioni ripartonoIl 6 ottobre la commissione incaricata da Barack Obama di indagare sul disastro della Bp ha pubblicato un rapporto che accusa la Casa Bianca di ineicienza. Nei primi dieci giorni dopo lincidente c stato un ottimismo ingiustiicato da parte di chi doveva intervenire, scrivono gli esperti. Lamministrazione Obama accusata di aver scartato le stime pi pessimistiche sullentit del disastro rallentando gli interventi per fermare la marea nera. Jefrey Kluger, su Time, difende Washington: Se la reazione non stata abbastanza decisa perch i dati a disposizione erano incerti. Quando si tratta di sospendere la moratoria sulle trivellazioni in mare aperto, per, la Casa Bianca non perde tempo. Le ha sospese il 13 ottobre, con quasi due mesi di anticipo rispetto alla scadenza iniziale, osserva il Wall Street Journal.

CILE

S al dialogo con i mapucheTre mesi dopo linizio dello sciopero della fame di 35 prigionieri indigeni, lultimo mapuche il diciottenne Luis Marileo Cariqueo ha sospeso il digiuno, scrive il quotidiano El Mercurio. Il governo del conservatore Sebastin Piera ha accolto la richiesta della comunit mapuche: gli indigeni accusati di azioni violente contro le propriet che considerano loro per diritto ancestrale saranno giudicati da tribunali civili, non in base alla legge antiterrorista approvata durante la dittatura di Augusto Pinochet.

DallAvana Yoani Snchez

Libri foderati e autori proibitiIl libro era foderato con una di quelle riviste piene di colori e povere di verit che cercano di convincere i turisti dei vantaggi dellutopia cubana. Lo leggeva un ragazzino gli stavano spuntando i primi bai e, nonostante i sobbalzi dellautobus e le persone che si frapponevano tra me e quelle pagine, lho riconosciuto: era La guerra della ine del mondo di Mario Vargas Llosa, che pochi giorni fa ha ricevuto il Nobel per la letteratura. A Cuba coprire la copertina dei libri censurati stato un trucco che per anni ci ha permesso di sfogliare in luoghi pubblici gli autori esiliati dalle librerie uiciali. Dimostrare una cultura letteraria allAvana oggi non signiica conoscere Alejo Carpentier o Julio Cortzar, ma aver tenuto tra le mani un libro di reinaldo Arenas, Herta Mller o Guillermo Cabrera Infante. La seduzione degli espulsi ininitamente pi grande di quella degli scrittori autorizzati. Abbiamo letto Vargas Llosa non solo per il suo talento di narratore o per larguzia dei suoi articoli, ma anche come gesto di ribellione. Non c legame pi forte tra un autore e i suoi lettori di quello che si stabilisce nella clandestinit. Un po di paura di essere scoperti ci rimarr sempre di fronte allopera di Mario Vargas Llosa, ma gran parte del timore si sta dissipando. Da un po di tempo ho notato che alcune persone pi coraggiose leggono i suoi romanzi, senza foderare la copertina, nei parchi, in uicio o nelle aule universitarie. u sb

IN BREVE

Stati Uniti L8 ottobre si dimesso il generale James Jones (nella foto), consigliere del presidente Barack Obama per la sicurezza nazionale. Il suo successore Tom Donilon. Colombia Il 12 ottobre il congresso ha aperto uninchiesta sul ruolo dellex presidente lvaro Uribe (2002-2010) in una questione di intercettazioni illegali in cui sono implicati alcuni suoi consiglieri.

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CHArLES DHArAPAK (AP/LAPrESSE)

Asia e PaciicoGiro di vite di Pechino dopo il Nobel a Liu XiaoboSouth China Morning Post, Hong KongPrima ha nascosto la notizia, poi ha deinito il premio unoscenit e minacciato Oslo di ricadute diplomatiche. Inine il governo cinese ha messo agli arresti domiciliari la moglie di Liul premio va innanzitutto ai martiri di Tiananmen, ha detto in lacrime a sua moglie il dissidente cinese Liu Xiaobo, incarcerato e vincitore del Nobel per la pace. La moglie, Liu Xia, gli ha fatto visita in prigione due giorni dopo lassegnazione del Nobel e ora si trova segregata dalla polizia nel suo appartamento di Pechino. Fratelli e sorelle, sono appena tornata. Sono agli arresti domiciliari dall8 ottobre e non so quando potr rivedervi. Mi hanno distrutto il cellulare e quindi non posso ricevere telefonate. Ho visto Xiaobo. I suoi carcerieri gli hanno dato la notizia del Nobel il 9 ottobre. A presto per nuovi dettagli, ha scritto su Twitter. Come ha riferito Wang Jinbo, attivista per i diritti umani e suo caro amico, Liu Xia ha anche fatto sapere che il marito era profondamente avviREUTERS/CONTRASTO

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Liu Xiaobo, a destra, e sua moglie Xia lito e che quando ha ricevuto la notizia scoppiato a piangere. Freedom now, unorganizzazione non profit con sede a Washington della quale fanno parte lesperto di diritto cinese Jerome A. Cohen e il dissidente di Tiananmen Yang Jianli, ha confermato che Liu Xia costretta a rimanere nel suo appartamento senza poter incontrare n amici n giornalisti. Speriamo che la comunit internazionale condanni immediatamente questo vergognoso atto del governo cinese, sollecitando il rilascio immediato e incondizionato di Liu Xia. Yang ha poi chiesto ai giornalisti stranieri e ai dissidenti cinesi di circondare il condominio di Liu per pretendere il via libera alle interviste e laccesso allappartamento. Due giorni dopo Liu Xia ha mandato un nuovo messaggio via Twitter, lunico legame che le rimasto con il mondo esterno: Protesto con forza contro il governo per la mia detenzione illegale, ha denunciato, deinendo la sua situazione molto dura da sostenere. Due diplomatici norvegesi che avevano tentato di farle visita sono stati allontanati e la sua famiglia, non potendo comunicare con lei per telefono, molto preoccupata.

Le reazioni

Per la Cina loccidente ha pauraPechino. I mezzi dinformazione di stato hanno attaccato la decisione del comitato di Oslo. Il tabloid in inglese Global Times scrive che non altro che leffetto della paura delloccidente nei confronti della ricchezza e del potere della Cina. Leditoriale continua spiegando che se la Cina, come vorrebbe Liu, fosse una democrazia multipartitica, non starebbe molto meglio dellex Unione Sovietica o dellex Jugoslavia, e sarebbe sullorlo del collasso. Per il quotidiano China Daily lunico efetto che pu avere sottolineare la profonda diversit ideologica tra il nostro paese e loccidente. Il 13 ottobre, invece, 23 veterani del Partito comunista hanno irmato una lettera aperta chiedendo maggior libert di parola nel paese, ricordando che un diritto previsto dalla costituzione. Europa e Stati Uniti. La notizia del Nobel a Liu stata applaudita in tutto loccidente e il presidente Barack Obama ha chiesto la sua liberazione. Taiwan. Il presidente Ma Ying-jeou, nonostante sia un amico di Pechino, si augurato la liberazione del dissidente. u

In nome della democraziaZhang Xianling una delle madri di Tiananmen, chiamate cos perch i loro igli sono stati uccisi durante la repressione ha fatto sapere che le parole di Liu Xiaobo sono state di grande sostegno per chi ha

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contribuito al movimento democratico in Cina. Il premio non stato dato solo a Liu, ma a quanti hanno combattuto o sacriicato la loro vita per portare la democrazia nel paese, ha dichiarato Zhang, 73 anni, madre di un ragazzo ucciso in piazza Tiananmen nel 1989 allet di 19 anni. Liu ha il merito di aver lottato per la democrazia e i diritti umani in modo razionale e paciico in tutti questi anni, ha aggiunto. Il comitato per il Nobel norvegese ha elogiato Liu per la sua lunga lotta non violenta in difesa dei diritti fondamentali delluomo in Cina. Venerd sera, dopo lannuncio del Nobel al marito, Liu Xia stata costretta a lasciare Pechino scortata dalla polizia. Da allora, le chiamate al suo cellulare non hanno avuto risposta. La scorsa settimana, in unintervista, aveva confessato che non sperava nellassegnazione del premio a suo marito. Ma aveva aggiunto che, se lo avesse vinto, forse le autorit si sarebbero convinte a rilasciarlo prima: I miei amici si sono giustamente chiesti come si possa tenere in prigione il vincitore di un Nobel per la pace. Il governo cinese ha deinito il premio a Liu unoscenit che va contro gli obiettivi del premio e ha avvertito che i rapporti tra Cina e Norvegia potrebbero incrinarsi. Per tre giorni sui giornali e le tv pubbliche cinesi non comparso nemmeno un accenno al Nobel. Il blackout dei mezzi dinformazione statali si rotto domenica quando, in modo un po bizzarro, lagenzia di stampa Xinhua ha riportato un editoriale russo che criticava luso politicamente strumentale del Nobel per la pace.

Lopinione

Uno spiraglio per il futuroBao Pu, Asia Sentinel, BangkokIl Nobel a Liu Xiaobo aiuter le giovani generazioni ad aprire le loro coscienze e a capire meglio il paeselezza di una politica simile, tuttavia, che, per quanto elevate siano le risorse mobilitate per sostenerlo, questo sistema resta molto fragile dal punto di vista morale. Liu Xiaobo non ha mai rinunciato a sottolineare queste ingiustizie protestando contro la mancanza di diritti umani in Cina. Per questo stato arrestato pi volte. Anche se non cambier la Cina da un giorno allaltro, il premio Nobel a Liu Xiaobo avr ripercussioni sulla crescente consapevolezza dei ragazzi cinesi, che non potranno fare a meno di chiedersi: Perch il governo tiene un premio Nobel in carcere? Cos Charta 2008? Cosa chiede Liu Xiaobo? Qual la sua storia? Cosa stato il massacro di piazza Tiananmen del 1989?. In poco tempo, alcuni iniranno per scoprire che molti dei mali sociali della Cina sono radicati nel suo sistema politico. La questione fondamentale che la leadership attuale ha scelto dignorare come cambiare questo sistema politico. Liu Xiaobo un pensatore e un autore dotato di grande passione e intelligenza. Nel 2001, in uno dei suoi numerosi saggi, ha proposto di preparare la transizione verso la privatizzazione delle terre responsabilizzando la popolazione rurale e consentendo le elezioni dei dirigenti locali. Nel dicembre del 2009, di fronte alla condanna a undici anni di carcere, Liu ha mantenuto la sua obiettivit e la sua moderazione dichiarando: Non ho nemici. Nel corso di trentanni di attivismo, Liu diventato sempre pi moderato, ma ha continuato a sostenere con forza il riconoscimento dei diritti e della dignit come essenziali al progresso umano. u sv Bao Pu un attivista per i diritti umani cinese e un analista politico che vive a Hong Kong. Dirige la casa editrice New Century Press, che ha pubblicato molti libri sgraditi a Pechino.Internazionale 868 | 15 ottobre 2010

I

Una vita controLiu stato arrestato per la prima volta nel 1989 per aver partecipato a uno sciopero della fame durante le manifestazioni di Tiananmen. Nel dicembre del 2008 stato fermato di nuovo dalla polizia in quanto coautore di Charta 08, un appello in favore della democrazia in Cina. stato inine condannato a 11 anni di reclusione nel dicembre scorso per incitamento alla sovversione del potere statale. Secondo il centro per i diritti umani e la democrazia di Hong Kong, per evitare che altri prigionieri rinchiusi nel carcere di Jinzhou insieme a Liu vengano a sapere di pi sul dissidente, il premio Nobel potrebbe essere trasferito nel carcere segreto Qincheng a Pechino. u sz

l Nobel per la pace a Liu Xiaobo ha avuto lefetto di un acquazzone dopo una siccit durata ventanni. arrivato in un momento in cui molti intellettuali cinesi hanno scelto il silenzio in cambio del privilegio di partecipare alla corsa allarricchimento personale; in cui i leader politici insistono nel mantenere lautocrazia autoritaria che ha fatto registrare una crescita economica vertiginosa e in cui il capitalismo mondiale pi che mai disposto a mettere da parte la spinosa questione dei diritti umani davanti allemergere della Cina come nuova potenza economica. Il premio a Liu Xiaobo serve a riportare alla ribalta un problema accantonato: in che modo il sistema politico cinese, iglio della rivoluzione del novecento e di programmi sociali radicali, potrebbe diventare un ostacolo sia per la Cina sia per il resto del mondo. La Cina ha mostrato al mondo che uneconomia di mercato gestita da un governo autoritario pu raggiungere una crescita economica rapida e intensa. Esiste, tuttavia, un costo enorme di cui nessun cinese pu parlare: lingiustizia radicata nel programma di riforma economica nazionale. Questo programma economico permette a pochi privilegiati di beneiciare delle propriet dello stato, che sono propriet del popolo solo di nome. noto a tutti che per sostenere questo sistema il governo deve mantenere un apparato di controllo autoritario sulla giustizia, sulleducazione e sullinformazione. Un apparato di sicurezza sempre pi forte che mette a tacere le critiche e impedisce ai cinesi laccesso alle informazioni via internet. La debo-

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Photo: Philippe Antonello

La fotografia neL cinemaWorkshop con Arnaldo CatinariDirettore della fotograia di Vallanzascagli angeli del male, I demoni di San Pietroburgo, Il caimano, ...

13-17 DICEMBRE 2010Corso intensivo a numero chiuso. Sono previste borse di studio. Colloqui entro il 20 novembre 2010. Per informazioni e prenotazioni: 02 5796951 - [email protected]

http://oficine.ied.itUn laboratorio dedicato alla sperimentazione. Corsi e workshop sulle pratiche del fare cinema. Comitato scientico: Gabriele Basilico, Vincenzo Cerami, Leonardo di Costanzo, Paolo Mereghetti, Silvio Soldini, Paolo Sorrentino. Partner istituzionale

asia e Paciicosri LankaVICTOR DRACHEV (AFP/GETTy IMAGES)

vietnam

Chi sta con ColomboAsia News, ThailandiaDal 15 agosto lUnione europea ha sospeso i dazi privilegiati riservati ai prodotti srilanchesi. La decisione stata presa dopo che il governo di Colombo ha riiutato le indagini sulle sospette violazioni dei diritti umani commesse nei quasi trentanni di guerra civile. Le conseguenze di questa misura, tuttavia, non saranno molto gravi perch paesi emergenti come la Cina e lIndia sono intervenuti in soccorso del paese. Mentre il blocco dei privilegi commerciali entrava in vigore, il presidente Mahinda Rajapaksa ha inaugurato il porto di Hambantota, inanziato quasi interamente da Pechino. A settembre, inoltre, il governo di Colombo ha irmato un accordo con lIndia del valore di 83 milioni di dollari per la riparazione di un tratto della ferrovia nel nord del paese, danneggiata dalla guerra contro le Tigri tamil. New Delhi anche impegnata nella ricostruzione delle province settentrionali, dove centinaia di migliaia di tamil sono rimasti senza casa. Il governo di Colombo ha fatto inoltre sapere che entro la ine di ottobre conta di aumentare le riserve di valuta straniera, grazie anche alle entrate derivate dal turismo e dalle rimesse. circostanze, che ora devono entrare nel processo di pace. Per Karzai i taliban sono come dei igli che hanno abbandonato la famiglia, per questo ora la famiglia deve cercare di riportarli a casa dando loro una disciplina migliore. Il presidente ha nominato alla testa del consiglio di pace Burhanuddin Rabbani, ex capo del governo dei mujahidin. La coalizione per il cambiamento e la speranza, guidata dal leader dellopposizione Fazel Sancharaki, ha criticato questa scelta, avvertendo che la nomina di Rabbani porter il processo di pace a unimpasse. Questo dimostra lindecisione del governo nel condurre i colloqui di pace con le forze armate antigovernative, ha commentato Sancharaki.

aggressivit cineseIl 12 ottobre si aperto ad Hanoi, in Vietnam, il primo forum sulla sicurezza tra i ministri della difesa dei dieci paesi dellAsean, di sei partner regionali (India, Cina, Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda) e di Stati Uniti e Russia. I protagonisti sono stati Pechino e Washington. La Cina ha minimizzato i suoi recenti tentativi di assumere il controllo di acque contese (ne hanno fatto le spese Giappone, India e Vietnam), mentre gli Stati Uniti hanno chiesto di garantire la sicurezza delle rotte navali commerciali, scrive il quotidiano giapponese Mainichi Shimbun. I ministri hanno poi afrontato i temi della lotta alla criminalit organizzata e della gestione delle catastroi naturali.

Kirghizistan

Un governo di coalizioneSar un governo di coalizione a guidare il Kirghizistan. Dopo il risultato del voto del 10 ottobre, i cinque partiti su 29 che hanno ottenuto dei seggi in parlamento dovranno dividersi il compito di guidare il paese. Ata-Jurt, partito nazionalista fedele allex presidente Kurmanbek Bakiev, ha ottenuto l8,8 per cento dei voti, seguito dai socialdemocratici dellSdpk, con l8,04 per cento. Il principale partito dellopposizione, Ar-Namys, sostenuto da Mosca, ha avuto il 7,74 per cento, il neonato Respublika il 7,24 per cento e AtaMeken, ilogovernativo, il 5,6 per cento. Su richiesta di un sesto partito, che assicura di aver superato lo sbarramento del 5 per cento, i cinque vincitori hanno accettato il riconteggio delle schede. Lagenzia di stampa russa Ria Novosti scrive che Mosca pronta a collaborare con il nuovo governo. Il voto ha segnato linizio di una nuova fase per il paese dopo la destituzione di Bakiev e il governo ad interim di Roza Otunbaeva.I seggi del nuovo parlamento del Kirghizistan

afghanistan

Consiglio di pace al lavoroL8 ottobre il presidente Hamid Karzai ha inaugurato i lavori dellalto consiglio di pace, un organismo composto da 68 persone, tra cui otto donne, incaricato di negoziare la pace con i taliban. In realt, scrive il sito afgano Tolo news, il governo di Kabul sta gi portando avanti da tempo, segretamente e in maniera informale, le trattative con i taliban. Il presidente Karzai, continua il sito, ha confermato in unintervista alla Cnn che sono in corso da tempo dei contatti personali. Karzai ha inoltre spiegato che i taliban sono igli del suolo afgano, costretti alla violenza da varie

in breve

Totale 120

ata-Jurt 28 | sdpk 26 | ar-namys 25 | respublika 23 | ata-meken 18

India Il 12 ottobre le autorit del Jammu e Kashmir hanno imposto il coprifuoco per impedire una marcia di protesta indetta dal leader separatista Syed Ali Gilani. Birmania La leader dellopposizione Aung San Suu Kyi ha annunciato il 12 ottobre che non voter nelle elezioni legislative del 7 novembre. Il suo partito aveva gi annunciato il boicottaggio dello scrutinio. Corea del Sud Il 10 ottobre a Seoul morto Hwang Jang-yop, 87 anni, il pi importante dissidente nordcoreano fuggito in Corea del Sud.

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EuropaIl Gay pride di Belgrado, 10 ottobre 2010

Il nostro un paese malatoDanas, Serbiali uomini e le donne con un orientamento sessuale diverso da quello della maggioranza forse non sono i cittadini pi discriminati della Serbia, ma sono gli unici a essere aggrediti quando scendono in piazza. Lha dichiarato lombudsman Saa jankovi, spiegando cos il motivo per cui lo svolgimento del Gay pride era importante per veriicare il livello di democrazia del paese. La manifestazione stata un esame per la Serbia in materia di diritti umani e libert personali. Le istituzioni, spinte dalla volont politica di cambiare le cose, lhanno superato, ma lo stesso non si pu dire della societ nel suo complesso. Oggi solo uno sforzo comune delle istituzioni pubbliche, delle associazioni non governative e dei mezzi dinformazione pu portare a una profonda trasformazione della societ serba, che non solo conservatrice, ma anche malata, contagiata dai virus che si sono diffusi durante le guerre degli anni novanta. Gruppi di teppisti organizzati, quasi tutti estremisti di destra, il 10 ottobre hanno messo sotto assedio Belgrado, come era successo nel 2008 durante la manifestazione organizzata dal premier di allora, Vojislav kostunica, contro lindipendenza del kosovo e in occasione delle proteste per larresto di Radovan karadzic. Gli estremisti di destra sono un tumore che va asportato con gli strumenti del diritto penale. Ma i teppisti non sono lessenza del problema, sono solo la manifestazione pi evidente di una confusione che in questo paese riguarda un gran numero di persone. Un fenomeno che ha le sue radici negli anni novanta. In quel periodo la maggioranza silenziosa dei serbi non marci su Vukovar n partecip ai bombardamenti di Sarajevo, ma sostenne la politica che stava dietro alle bombe. Sabato scorso queste persone non sono scese in piazza per aggredire i gay. Si sono limitate a esprimere la loro intolleranza intervenendo in trasmissioni alla radio e in tv. Il 10 ottobre stato fatto un passo importante nella lotta per i diritti dei gay e delle lesbiche. Gli sforzi per fare della Serbia un paese normale non solo devono continuare, ma vanno anche raforzati. u af

MaRkO DjURICa (REUTERS/CONTRaSTO)

G

LEuropa deve proteggere i gay di BelgradoThe Independent, Gran Bretagna

A

uto in iamme, vetrine in frantumi e decine di feriti. Sono queste le scene viste il 10 ottobre a Belgrado, quando la comunit gay e lesbica della Serbia scesa in piazza per il primo Gay pride in dieci anni. Che i partecipanti, quasi un migliaio, siano usciti illesi dal corteo, quasi un miracolo. Il primo Gay pride serbo, che si svolse nel 2001, in nel sangue. La polizia rimase a guardare, lasciando che gli autoproclamati difensori dei valori della famiglia attaccassero e picchiassero i manifestanti. I motivi per cui questanno il governo serbo ha assunto una posizione pi ferma contro i teppisti sono evidenti. La Serbia ha un disperato bisogno di aderire allUnione europea ed in attesa del rapporto della Commissione sulla sua candidatura. Il documento prender in esame anche il rispetto dei diritti delle minoranze. Diversi funzionari dellUe avevano anche annunciato la loro presenza se a Belgrado si fosse svolto un Gay pride. Terrorizzate dallipotesi che alcuni importanti osservatori europei si trovassero faccia a faccia con estremisti di destra e nazionalisti, le autorit hanno schierato migliaia di poliziotti a difesa del corteo. La lezione che dobbiamo trarre dallaccaduto chiara. Quando BruInternazionale 868 | 15 ottobre 2010

xelles decide di mettere in campo le sue leve diplomatiche e inanziarie, in altre parole il suo soft power, pu inluire davvero sui comportamenti dei paesi candidati a farne parte.

Rom e altre minoranzeOra lEuropa deve applicare questi stessi strumenti per tutelare le altre minoranze della regione, dai rom alle persone con handicap fisici e mentali. Malgrado le ovvie diferenze, questi gruppi sono tutti emarginati, quando non apertamente discriminati e perseguitati, allinterno di societ in cui il rispetto di norme rigidamente definite molto importante. LEuropa ha gi tradito questi cittadini quando ha accettato, per motivi di convenienza politica, ladesione di Romania e Bulgaria, una decisione che oggi a Bruxelles molti deiniscono prematura. Bruxelles si avvia a prendere in esame le candidature di altri stati balcanici e non deve fare lerrore di credere che lingresso nellUe migliorer automaticamente le condizioni delle minoranze in questi paesi. Come ha dimostrato il corteo di Belgrado, i comportamenti dei governi dei paesi candidati cambiano solo quando lEuropa vigila con grande rigore. u nm

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bielorussia

la scommessa di lukashenkoLa decisione del presidente bielorusso Aliaksandr Lukashenko di anticipare le elezioni presidenziali al 19 dicembre, due mesi prima della data prevista, legata al deterioramento dei rapporti con Mosca, da sempre il pi stretto alleato di Minsk. Come spiega Moscow News, lestate scorsa la Russia ha sospeso le forniture di gas a Minsk e il presidente Medvedev ha criticato duramente Lukashenko, al potere dal 1994. La crisi nei rapporti tra i due paesi potrebbe pesare sui negoziati per le importazioni di energia dalla Russia. E laumento delle tarife, inora molto vantaggiose per la Bielorussia, avrebbe una pesante ricaduta sul costo della vita. Lukashenko sa che non potr concludere un accordo vantaggioso, scrive Moscow News, e per questo ha deciso di andare al voto prima che gli efetti della crisi con Mosca si facciano sentire sulle tasche degli elettori.DIETER NAGL (AFP/GETTy IMAGES)

Heinz-Christian Strache, 10 ottobre 2010

unione europea

chi difende i farmaci grifatiSecondo Medici senza frontiere, la Commissione europea preme per una regolamentazione pi dura in materia di farmaci generici nellambito dei negoziati per laccordo di libero scambio con lIndia. Bruxelles vuole introdurre la data exclusivity, che impedirebbe di registrare un farmaco equivalente a meno che la casa produttrice non conduca indipendentemente i test clinici, scrive il Guardian. Msf accusa Bruxelles di piegarsi agli interessi delle multinazionali farmaceutiche, decise a proteggere i loro monopoli mentre milioni di persone nei paesi poveri vedono svanire la possibilit di ricevere medicine a prezzi accessibili.

anche vienna va a destra Heinz-Christian Strache, il leader dellestrema destra dellFp, il vero vincitore delle elezioni comunali che si sono svolte a Vienna il 10 ottobre. Il suo partito ha quasi raddoppiato i consensi, passando dal 15 per cento del 2005 al 27 per cento. I socialdemocratici di Michael Hupl, sindaco di Vienna dal 1994, non sono riusciti ad aggiudicarsi la maggioranza assoluta, e dovranno ora dare vita a un governo di coalizione, probabilmente con i popolari dellvp. Secondo Die Presse, il successo dellFp non una sorpresa: Il partito di Strache ha monopolizzato il voto di protesta e per questo ha un grande potenziale di crescita. molto probabile che alle prossime elezi0ni politiche otterr gli stessi ottimi risultati.

francia

la battaglia del burqaLExpress, FranciaMentre, come ricorda in copertina LExpress, loccidente sinterroga sul ruolo dellislam nella societ, la Francia risponde a modo suo: dopo il via libera del consiglio costituzionale, il 12 ottobre stata promulgata la legge che vieta di indossare indumenti che coprano il volto nei luoghi pubblici. La cosiddetta legge anti-burqa, che entrer in vigore ad aprile, prevede sanzioni diverse per chi la infrange: multe ino a 150 euro e lobbligo di compiere corsi di cittadinanza. Chi, invece, costringe una persona a coprirsi il volto commette un reato punibile con un anno di reclusione e 30mila euro di multa. La legge, approvata con un consenso molto pi ampio rispetto a quello registrato dal primo provvedimento proposto per vietare il velo integrale, dovrebbe servire a chiudere la discussione sul burqa, cominciata in Francia oltre un anno fa. Da allora in tutto il paese sono state censite non pi di duemila donne che indossano il velo integrale.

francia

in piazza contro sarkozyLo sciopero del 12 ottobre stato un successo: i sindacati afermano che 3,5 milioni di persone sono scese in piazza (1,2 milioni secondo la polizia) per protestare contro la riforma delle pensioni voluta dal governo. Secondo gli organizzatori, scrive Le Monde, si tratta delle manifestazioni pi imponenti dallinizio del movimento, ai primi di settembre. Le adesioni maggiori sono state nel settore dei trasporti e in quello petrolifero, mentre, per la prima volta, anche gli studenti hanno preso parte ai cortei. La mobilitazione continuata il 13 ottobre. Il governo ha annunciato che non far altre concessioni oltre a quelle negoziate negli ultimi giorni.

in breve

Paesi Bassi Dal 10 ottobre le Antille Olandesi non esistono pi. Due isole Curaao e Sint Maarten sono diventate stati autonomi sotto sovranit olandese. Le altre tre Bonaire, Saba e Sint Eustatius sono diventate comuni olandesi. Gran Bretagna L11 ottobre cominciata a Londra uninchiesta sugli attentati del 7 luglio 2005. Gli inquirenti indagheranno sul comportamento di polizia e servizi segreti. Grecia Epaminondas Korkoneas, il poliziotto accusato di aver ucciso un ragazzo di 15 anni durante una manifestazione ad Atene nel 2008, stato condannato allergastolo l11 ottobre.

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Visti dagli altriDevotamente maiosiCynthia Rodrguez, Proceso, MessicoI boss siciliani sono spesso molto legati alla chiesa. Vanno a messa e inanziano le feste religiose per guadagnare consenso sociale. Lanalisi del settimanale messicano Procesodella loro religiosit e la sfruttano per le loro attivit. Un caso emblematico quello del boss dei boss Bernardo Provenzano, che usava frasi della Bibbia per mandare ordini e messaggi. La mattina del suo arresto, l11 aprile 2006, Provenzano stava scrivendo un pizzino. Accanto aveva una Bibbia su cui sottolineava le frasi da usare nei messaggi. Il boss mandava ordini per estorcere denaro a un commerciante o per commissionare un omicidio, comunicava con gli altri boss, e mandava saluti e messaggi alla moglie e ai igli. Provenzano era ricercato dalla polizia dal 1963 per associazione maiosa, traico di stupefacenti, vari tipi di reati patrimoniali, omicidio, porto illegale di armi, tentato omicidio, rapina ed estorsione. Per tutti questi reati la giustizia italiana lha condannato a vari ergastoli. Ma per la chiesa era un bravuomo e un buon padre di famiglia. Lo affermavano nelle messe domenicali i parroci di Corleone, il paese d0v nato, e di Brancaccio, il quartiere di Palermo dove si nascosto per anni. Come Provenzano, molti capi delle organizzazioni criminali si professano credenti, vanno a messa, battezzano i loro igli, fanno voti religiosi. Alessandra Dino, docente di sociologia giuridica delluniversit di Palermo e autrice del libro La maia devota (Laterza 2008), spiega che i membri delle cosche si avvicinano alla chiesa per ottenere consenso sociale. La religiosit ofre un senso di identit e di forza alle organizzazioni criminali, aferma. Dino ricorda che limmagine e la credibilit di Cosa nostra subirono un duro colpo negli anni ottanta e allinizio degli anni novanta, periodo di stragi e omicidi. A quei tempi il capo dellorganizzazione era Tot Riina. Dopo gli attentati contro i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino molti boss inirono in carcere, mettendo in crisi la struttura e le attivit dellorganizzazione. Il 9 maggio 1993 papa Giovanni Paolo II and in Sicilia e davanti a migliaia di fedeli pronunci la critica pi dura contro la maia che fosse mai stata fatta da un papa: I colpevoli che portano sulle loro coscienze tante vittime umane debbono capire che non si permette di uccidere degli innocenti. Dio ha detto una volta: Non uccidere. Non pu un uomo, qualsiasi umana agglomerazione, maia, non pu cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio. Per tutta risposta, il 17 luglio 1993 Cosa nostra organizz tre attentati. Le esplosioni, una a Milano e due a Roma, furono quasi simultanee. Nella capitale gli obiettivi furono due chiese, San Giorgio al Velabro e San Giovanni in Laterano. Decine di persone rimasero ferite e le chiese furono gravemente danneggiate.

a maia incompatibile con il Vangelo, ha detto papa Benedetto XVI davanti alle migliaia di persone che lhanno accolto il 3 ottobre a Palermo, durante la sua prima visita in Sicilia. Papa Ratzinger ha condannato le attivit della criminalit organizzata dicendo che ci si deve vergognare del male e ha chiesto ai ragazzi siciliani di non cedere alle suggestioni della maia. Queste dichiarazioni rallegrano don Tonio DellOlio, responsabile del settore internazionale dellassociazione antimaia Libera, che critica per il ritardo con cui il papa ha reso pubbliche le sue posizioni. DellOlio ritiene inoltre che quelle dichiarazioni non siano abbastanza forti, visto che da decenni i boss maiosi si vantano

L

Una nuova immaginePoi Provenzano sostitu Tot Riina al vertice di Cosa nostra. Decise di cambiare limmagine dellorganizzazione. Alessandra Dino ricorda che Provenzano divent il paciicatore, presentandosi come un padre buono che leggeva lAntico testamento. Perch?, si chiede Dino. Perch in questo modo raforzava una certa immagine della maia e restituiva allorganizzazione unidentit che era stata profondamente colpita dalle tragedie del 1992. I siciliani non credevano pi ai maiosi. Anche loro erano in crisi. Secondo le centinaia di inchieste svolte dalle procure siciliane e le confessioni dei collaboratori di giustizia, i boss maiosi e i sacerdoti hanno spesso camminato sulla stessa strada. A volte, tenendosi per mano. Dino fa notare che i maiosi hanno una fede sincera e si raccomandano a Dio, ai santi e alla Madonna. La loro religiosit non at-

MAURIzIO BRAMBATTI (EPA/ANSA)

Papa Ratzinger al Foro italico di Palermo, il 3 ottobre 2010

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tribuibile ai sensi di colpa o al pentimento per le azioni criminali. Non vivono conlitti morali perch dal loro punto di vista, fa notare la sociologa, sono chiamati a occuparsi della giustizia sociale, dimostrando che lo stato non risolve i problemi pi immediati delle famiglie siciliane, come la disoccupazione. Nel settembre del 2009 la Sicilia ha raggiunto un tasso di disoccupazione del 13,9 per cento, diventando una delle regioni europee pi colpite da questo problema. Tuttavia, lidea che la maia crei posti di lavoro sbagliata: il lavoro che ofre legato allo sfruttamento, allestorsione, agli omicidi e ad altri reati. Secondo Dino, laccoglienza che la chiesa ha riservato nel corso degli anni ad alcuni ailiati ha creato grande confusione tra la popolazione. Un esempio tra tutti: la festa di santAgata a Catania. la seconda festa religiosa pi

Latteggiamento della chiesa verso alcuni ailiati alle cosche ha creato confusioneimportante in Europa per numero di fedeli (un milione) e si celebra nei primi giorni di febbraio. Secondo le indagini della procura di Catania, dal 1999 al 2005 lorganizzazione della festa stata una responsabilit del boss di turno. Il business dei festeggiamenti era controllato dalle famiglie della maia locale. Per esempio, i clan di Cosa nostra avevano il monopolio della vendita di candele e ceri, importantissimi per la processione. Chi non apparteneva a uno dei clan non poteva vendere questi prodotti, e il giro dafari enorme. Secondo Dino, le celebrazioni del 2004 sono state ancora pi particolari: per festeggiare il boss Giuseppe Mangion, meglio noto come u z Pippu, la processione ha fatto una deviazione dal suo percorso tradizionale per sostare di fronte alla casa del maioso. Larcivescovo di Catania, Salvatore Gristina, era in testa alla processione. Anche in altre localit le processioni passano apposta davanti alle case dei boss, aferma Dino. Molti di loro sfruttano queste occasioni per passare le consegne a uno dei loro igli. In questo modo il passaggio di potere dal vecchio al nuovo boss avviene davanti alla popolazione. successo anche a Giuseppe Di Cristi-

na, boss di Riesi. Quando ha deciso che suo iglio Salvatore sarebbe stato il nuovo boss, gli ha passato il potere davanti a tutti. Questo, secondo Dino, spiega limportanza che i boss attribuiscono ad alcuni riti religiosi: Se io, maioso, faccio deviare la processione durante limportantissima festa di santAgata per farla passare davanti a casa mia, che messaggio lancio al popolo? Che sono estremamente potente, che sono una persona perbene e che ho lappoggio della chiesa cattolica. Secondo Dino, la maia un problema sociale che la chiesa cattolica non ha mai voluto afrontare. Le sempre interessato di pi salvare le anime. Il fenomeno della maia non ricadeva nel suo ambito dazione. I sacerdoti non si sono sentiti in dovere di esprimere una posizione contraria a queste organizzazioni, e cos facendo hanno aumentato la confusione nella societ. La sociologa ricorda anche un episodio del 1998: il funerale di Salvatore Greco, il senatore, fratello del boss Michele Greco, il papa. Il sacerdote che celebr le esequie disse: Solo la giustizia divina non sbaglia mai, solo la giustizia umana pu sbagliarsi. Questuomo sar giudicato da Dio. Cosa signiicano queste parole?, si chiede Dino. Che ai religiosi non importano gli atti del senatore o le vittime delle sue azioni criminali. Questo un esempio dellatteggiamento ambiguo che la chiesa ha sempre tenuto verso la maia e che ha avuto conseguenze molto gravi per la societ. Dino parla anche di un altro aspetto inquietante: il riciclaggio di grandi quantit di denaro sporco attraverso le donazioni alla chiesa. quello che fece Cosa nostra negli anni cinquanta tra Europa e Nordamerica. I maiosi che vivevano negli Stati Uniti mandavano in Sicilia grandi quantit di denaro in forma di donazioni. E il clero faceva inta di nulla. Il 26 settembre larcivescovo di Palermo Paolo Romeo ha riconosciuto che la maia s difusa a macchia dolio minando capillarmente il tessuto sociale. Con il trascorrere del tempo ha cambiato strategia. Oggi sembra attenersi a un proilo di minore visibilit. In un mondo che punta tutto sullinteresse, anche la maia s lanciata sulleconomia. Per questo oggi sembra giusta lazione di colpire i capitali maiosi e i patrimoni acquisiti illegalmente. Penso che si possa e si debba dire ch