INSIDE DI RIFIUTO comportamenti sociali ed individuali che dimostrano il dissenso degli appartenenti...

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INSID E DI RIFIUTO DI RIFIUTO comportamenti sociali ed comportamenti sociali ed individuali che dimostrano individuali che dimostrano il dissenso degli il dissenso degli appartenenti appartenenti all’organizzazione rispetto all’organizzazione rispetto a tutte o talune a tutte o talune prescrizioni prescrizioni Della struttura di Della struttura di base base Dei meccanismi Dei meccanismi operativi operativi Processi sociali e Processi sociali e culturali attesi culturali attesi Fattori in Fattori in ingresso ingresso Beni/servizi in Beni/servizi in uscita uscita Segnalano che gli attori organizzativi Segnalano che gli attori organizzativi non si identificano non si identificano con gli elementi con gli elementi ed i processi che ed i processi che costituiscono l’organizzazione costituiscono l’organizzazione PROCESSI SOCIALI

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INSIDE

DI RIFIUTODI RIFIUTO

comportamenti sociali ed comportamenti sociali ed individuali che dimostrano il individuali che dimostrano il dissenso degli appartenenti dissenso degli appartenenti all’organizzazione rispetto a all’organizzazione rispetto a tutte o talune prescrizionitutte o talune prescrizioni

Della struttura di Della struttura di basebase

Dei meccanismi Dei meccanismi operativioperativi

Processi sociali e Processi sociali e culturali attesiculturali attesi

Fattori in Fattori in ingressoingressoBeni/servizi in uscitaBeni/servizi in uscita

Segnalano che gli attori organizzativi Segnalano che gli attori organizzativi non si identificano non si identificano con gli elementi ed i con gli elementi ed i

processi che processi che costituiscono l’organizzazionecostituiscono l’organizzazione

PROCESSI SOCIALI

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INSIDE

DI COMPENSAZIONEDI COMPENSAZIONE

comportamenti comportamenti arbitrari/discrezionali che, inarbitrari/discrezionali che, in mancanzamancanza di indicazione da di indicazione da

parte della struttura di base o parte della struttura di base o dei meccanismi operativi o dei meccanismi operativi o

quando sono quando sono presenti indicazioni presenti indicazioni contraddittoriecontraddittorie

Costituiscono sorta di Costituiscono sorta di supplenza organizzativa supplenza organizzativa al fine di raggiungere al fine di raggiungere intuitivamenteintuitivamente gli gli

scopi presunti dell’organizzazionescopi presunti dell’organizzazione

PROCESSI SOCIALI

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INSIDE

QUESTIONARIO ANALISI DI QUESTIONARIO ANALISI DI CLIMACLIMA

Da somministrare a tutto il personaleDa somministrare a tutto il personale

Elaborato dalla Dr.ssa E. Bonamini del Centro Ricerca Elaborato dalla Dr.ssa E. Bonamini del Centro Ricerca e Formazione di Padova, in collaborazione con il e Formazione di Padova, in collaborazione con il

Dipartimento Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica

dell’Università degli Studi di Padovadell’Università degli Studi di Padova

PROCESSI SOCIALI

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Questionario di analisi del clima

Operatori a cui è stato somministrato: tutto il Personale dell’Unità Funzionale.

Il questionario è in forma anonima, è richiesta solamente l’indicazione della qualifica

professionale, ed è costituito da 10 domande secondo la seguente ripartizione:

la prima domanda prevede, su una serie di aspetti organizzativi, l’indicazione dei 4 che

fino ad oggi richiedono attenzione prioritaria e dei 4 che la richiederanno per il futuro;

le domande da 2 a 7 prevedono risposte con diverso livello di graduazione così definiti:

0-2 (mai), 2-4 (quasi mai), 4-6 (quasi sempre) e 6-8 (sempre) oppure 1-4 (sono in

disaccordo e 5-8 (sono d’accordo);

la domanda 8 chiede di indicare gli obiettivi della formazione ritenuti prioritari;

la domanda 9 propone una risposta aperta;

la domanda 10 di associare un valore numerico a frasi in relazione alla loro veridicità

percepita dall’operatore.

INSIDE PROCESSI SOCIALI

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INSIDE PROCESSI SOCIALIPROCESSI SOCIALI

QUESTIONARIO ANALISI DI QUESTIONARIO ANALISI DI CLIMACLIMA

QUESTIONARIO PER L'ANALISI DI CLIMA Qualifica professionale_____________________________________________________________ 1) Quali ritiene siano fino ad oggi gli aspetti organizzativi di prioritaria importanza, cui occorre

che la sua azienda rivolga particolare impegno ? E se guardiamo al futuro, quali saranno di prioritaria importanza per la sua azienda ? Indichi i 4 aspetti che fino ad oggi richiedono attenzione prioritaria e i 4 che la richiederanno domani.

Presente Futuro 1) Qualità del prodotto/servizio 2) Capacità d'innovazione del prodotto/servizio 3) Clima interno 4) Qualità del personale 5) Rinnovamento tecnologico del prodotto/processo 6) Realizzazione di nuove forme organizzative 7) Capacità e competenza della dirigenza 8) Efficacia della comunicazione interna 9) Rapidità di risposta ai bisogni degli utenti 10) Gestione delle persone 11) Orientamento al Servizio ( interno / esterno) 12) Altro (specificare)

2) Come valuta il modo di funzionare dell'organizzazione ? Per ciascuna delle situazioni elencate di seguito indichi con quale frequenza si verifica nella sua realtà di lavoro.

Mai / Sempre / quasi mai quasi sempre

1) Rapporti interpersonali improntati ad un effettivo spirito di collaborazione

2) Opportunità di carriera 3) Valutazione chiara, esplicita e continuativa 4) Occasioni di formazione finalizzate alla propria crescita

professionale 5) Occasione di dialogo con i vertici 6) Doversi attenere in modo rigido alle procedure 7) Insufficiente chiarezza circa finalità e responsabilità affidate 8) Carico di lavoro eccessivo 9) Non poter prendere decisioni in modo veramente autonomo 10) Sufficiente chiarezza circa le priorità di vari obiettivi / compiti

affidati 11) Impegni di lavoro che lasciano troppo poco tempo da dedicare

alla propria vita privata 12) Dover dipendere da altri in modo fin troppo vincolante per

l'adempimento degli obiettivi 13) Scarso impegno da parte dei Responsabili del Servizio o del

settore 14) Gestione retributiva meritocratica e obiettiva 15) Contenuti di lavoro stimolanti ed arricchenti professionalmente 16) Mobilità in ruoli ed attività diversi 17) Altro (specificare)

1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8

3) Come si svolgono le relazioni con capi, colleghi ed altri enti nella sua realtà di lavoro ? NON D'ACCORDO

D'ACCORDO 1) E' facile esprimere un mio parere al mio capo 2) L'azienda mi garantisce sviluppo professionale 3) Se parlo con i responsabili di altri enti ottengo risposte concrete

e veloci 4) Il mio responsabile mi incoraggia a formulare proposte di

miglioramento 5) Ciascuno in azienda è preso dal proprio lavoro e non ha tempo

da dedicare agli altri 6) Quando mi serve riesco a trovare nei colleghi l'aiuto

professionale che mi occorre 7) Nel mio rapporto con l'azienda mi sento considerato come

persona 8) So cosa mi chiede l'azienda e mi sento in grado di rispondere

positivamente a queste richieste 9) Riconosco al mio responsabile la capacità di motivarmi nel fare

al meglio il mio mestiere 10) Quando parlo con un collega ci intendiamo con facilità 11) Quando ne ho necessità ottengo collaborazione dai colleghi di

altri enti 12) Nel mio rapporto con l'azienda mi sento appressato come

professionista 13) Quando mi rivolgo ai responsabili esterni alla mia azienda li

trovo attenti e disponibili 14) Nei rapporti di lavoro mi sento integrato con i colleghi di altri

enti 15) Altro (specificare)

1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 2 3 4 5 6 7 8

4) Nell'organizzazione dove lavoro, sul piano personale, mi sento: Mai / Sempre /

quasi mai quasi sempre 01) In forma e con una carica vitale che facilmente si rinnova 02) Indifferente ed apatico, poco disposto ad impegnarmi 03) Senza particolari ansie e timori nell'accettare i possibili rischi

connessi al lavoro 04) Nelle condizioni di non poter esprimere le proprie potenzialità 05) Pessimista per l'incertezza che presenta il futuro 06) In possesso di reali prospettive di sviluppo

1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 3 4 5 6 7 8

5) Nello svolgimento del proprio ruolo, mi sento:

Mai / Sempre /

quasi mai quasi sempre 01) incline a superare schemi già adottati, anche se superati 02) pieno di idee e proposte concrete per raggiungere i traguardi

stabiliti 03) nella condizione di lavorare in modo dispersivo ed inefficace 04) concreto e pragmatico nel decidere e nell'agire 05) procedere al rallentatore verso il raggiungimento degli obiettivi

prefissati 06) portato a disperdermi in discussioni astratte e superficiali

1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8

6) Nel rapporto con gli altri, mi sento: Mai / Sempre /

quasi mai quasi sempre 01) Per proprio conto, senza obiettivi da condividere 02) Portato ad impostare i rapporti in termini strumentali anziché di

effettiva collaborazione 03) Parte di un gruppo unito e coeso, capace di raggiungere risultati

positivi 04) Costretto ad assumere atteggiamenti difensivi, badando

soprattutto a non esporsi in prima persona 05) Poco disponibile a mettersi veramente "in sintonia" con gli altri 06) A contatto con persone che esprimono con franchezza le

proprie idee e opinioni

1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8

7) Più in generale, nell' organizzazione dove lavoro, mi sento: Mai / Sempre /

quasi mai quasi sempre 01) Convinto dell'importanza della partecipazione di ciascuno per il

conseguimento dei risultati 02) Convinto che i risultati conseguiti passino inosservati e siano

comunque considerati scontati 03) Veramente "parte" dell'organizzazione 04) Realmente motivato a dare il meglio di me stesso 05) Nella necessità di adottare atteggiamenti conformistici 06) Valorizzato, rispetto alle proprie capacità e potenzialità

1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8

7) Considerando le evoluzioni in atto nella sua attività lavorativa, quali sono le principali esigenze di formazione delle persone ? Indichi quali sono, secondo lei, le principali priorità degli obiettivi e delle modalità formative.

OBIETTIVI DELLA FORMAZIONE: indichi i 4 che ritiene prioritari 1) Sviluppare l'orientamento al servizio del cliente 2) Migliorare le competenze tecnico-specialistiche 3) Diffondere sensibilità e strumenti per la gestione economica delle attività 4) Rafforzare le capacità di lavoro in team 5) Sviluppare le capacità gestionali e/o organizzative 6) Migliorare le conoscenze delle politiche aziendali 7) Sviluppare le potenzialità individuali 8) Migliorare le conoscenze sulle altre funzioni interne all'organizzazione 9) Sviluppare le capacità di valorizzazione e gestione dei propri collaboratori 10) Trasmettere i valori e la cultura dell'azienda 11) Sviluppare le capacità di lavorare per processi in modo interfunzionale 12) Altro (specificare)

8) Quali altre osservazioni, proposte, suggerimenti, critiche ritiene utile e importante esporre in

relazione alla sua attuale realtà di lavoro ?

___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________

Metta un numero vicino alle lettere sottostanti, a seconda di quanto Lei crede che la frase sia vera. La somma dei numeri di ciascuna coppia di lettere deve essere 10. 1) a) La maggior parte delle persone ottiene una buona prestazione solo quando è Strettamente sorvegliata

b) il livello delle prestazioni della maggior parte delle persone è mantenuto o migliorato quando viene data loro la possibilità e la libertà di gestire le loro prestazioni

2) a) alla maggior parte delle persone piace lavorare e fare un buon lavoro b) al dipendente medio non piace lavorare; eviterebbe di lavorare se potesse, o farebbe solo lo stretto necessario 3) a) il dipendente medio vuole maggiori responsabilità b) il dipendente medio evita di assumersi responsabilità 4) a) se si dà loro l'opportunità, la maggior parte delle persone fissa per sé stessa degli standard più elevati rispetto a quelli fissati dal loro superiore b) se alle persone si dà l'opportunità di fissare gli standard, essi fissano per sé stessi degli standard inferiori rispetto a quelli fissati dal loro superiore 5) a) i dipendenti lavorano solo se non ci sono conseguenze negative per le prestazioni scadenti b) i dipendenti lavorano solo se ricevono un riconoscimento per una buona prestazione

6) a) il denaro è un elemento motivazionale molto forte per la maggior parte dei lavoratori, indipendentemente dalle loro mansioni b) un lavoro interessante e stimolante costituisce la maggiore motivazione per la maggior parte del lavoratori

7) a) la maggior parte dei dipendenti non ha la creatività e a fantasia necessarie per essere

più produttivi e migliorare la qualità del loro lavoro b) la maggior parte dei dipendenti ha la creatività e a fantasia necessarie per essere più produttivi e migliorare la qualità del loro lavoro

8) a) la maggior parte dei dipendenti vuole partecipare alle decisioni che riguardano il

miglioramento delle loro prestazioni b) la maggior parte dei dipendenti non partecipa in modo significativo alle decisioni che riguardano il miglioramento delle loro prestazioni

9) a) se diamo loro l'opportunità di fornire suggerimenti, la maggior parte dei dipendenti

ha delle idee migliori, rispetto a quelle dei superiori, su come migliorare le proprie prestazioni b) la maggior parte dei dipendenti non ha una visione d'insieme necessaria per esprimere delle buone idee su come migliorare le proprie prestazioni

10) a) la maggior parte dei dipendenti è refrattaria ai cambiamenti che riguardano il modo

di svolgere un determinato lavoro b) se diamo loro l'opportunità di partecipare alle decisioni sulle modalità di cambiamento, la maggior parte dei dipendenti si dente stimolata dalla sfida

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PROCESSI SOCIALIPROCESSI SOCIALI

Risultati delle rilevazioni

Analisi del clima: rilevato nell’Unità Funzionale Igiene e Sanità Pubblica della Zona Mugello

Azienda USL n° 10 Firenze.

Al questionario somministrato, ha risposto tutto il personale (11 componenti) presente nel

servizio.

Con il grafico sotto riportato viene mostrata in termine percentuale la composizione di detto

personale.

Criteri di raccolta dei dati - Valutazione: in considerazione dell’esiguo numero di personale

presente all’interno della struttura in esame, si ritiene opportuno procedere alla raccolta dei dati,

per la successiva analisi, attraverso tutti i questionari somministrati quale valutazione complessiva

del clima percepito e non ripartita fra i singoli profili professionali.

Al fine di rappresentare in questo contesto di analisi organizzativa quanto rilevato, si è

proceduto a selezionare per ciascun quesito le principali indicazioni emerse sia relativamente agli

aspetti vissuti come positivi sia verso quelli opposti.

Per procedere a quanto sopra è stato pertanto scelto di moltiplicare il numero degli

operatori presenti nella struttura, undici, per i valori riferiti al parametro massimo, otto, e al

parametro minimo, uno; con tale metodica pertanto il valore di ottantotto rappresenterà il

potenziale valore massimo espresso ed il valore di undici il potenziale valore minimo.

In considerazione del numero di risposte per ciascun quesito previsto saranno riportate

nella valutazione solo un numero di risposte rappresentative dei valori massimi e di valori minimi.

Dalla presente metodologia valutativa è escluso il primo quesito in quanto per il medesimo

non è prevista graduazione numerica dei parametri; pertanto in tale occasione saranno riportati gli

aspetti maggiormente citati.

27%

55%

18%

Ruolo medico Ruolo tecnico-sanitario Ruolo amministrativo

1) Quali ritiene siano fino ad oggi gli aspetti organizzativi di prioritaria importanza, cui occorre che la sua azienda rivolga particolare impegno? E se guardiamo il futuro quali saranno di prioritaria importanza per la sua azienda?... Per il presente (valore massimo 11, corrispondente al valore segnalato da tutto il personale) Efficacia nella comunicazione interna 11 Capacità e competenze della dirigenza 10 Rinnovamento tecnologico del prodotto/servizio 9 Rapidità di risposte ai bisogni degli utenti 9 Per il futuro (valore massimo 11, corrispondente al valore segnalato da tutto il personale) Rapidità di risposte ai bisogni degli utenti 11 Capacità e competenze della dirigenza 10 Qualità del prodotto/servizio 10 Realizzazione di nuove forme organizzative 9

2) Come valuta il modo di funzionare dell’organizzazione? (viene indicata la frequenza di verificarsi nella realtà lavorativa) Aspetti massimi:

1. Scarso impegno da parte dei responsabili del servizio o del settore 67 2. Rapporti personali improntati ad effettivo spirito di collaborazione 61 3. Insufficiente chiarezza circa finalità e responsabilità affidate 58 4. Carico di lavoro eccessivo 58

Aspetti minimi:

1. Occasione di dialogo con i vertici 16 2. Sufficiente chiarezza circa le priorità di vari obiettivi/compiti 17 3. Gestione retributiva meritocratica e obiettiva 19 4. Opportunità di carriera 20

0

10

20

30

40

50

60

70

1 2 3 4

6761

58 58

16 17 19 20

sempre/quasi sempre mai/quasi mai

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STILI MANAGERIALISTILI MANAGERIALI

UMANOUMANO

Il principio di fondo è quello di mantenere delle buone Il principio di fondo è quello di mantenere delle buone relazioni fra tutti i componenti la struttura organizzativarelazioni fra tutti i componenti la struttura organizzativa

Si esercita mediante la dovuta attenzione agli obiettivi ed Si esercita mediante la dovuta attenzione agli obiettivi ed ai risultatiai risultati

Il Capo si interessa maggiormente alla valorizzazione del Il Capo si interessa maggiormente alla valorizzazione del “fattore umano”, anche se difficilmente riesce ad aiutare “fattore umano”, anche se difficilmente riesce ad aiutare a far crescere professionalmente persone con bassa a far crescere professionalmente persone con bassa maturitàmaturità

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STILI MANAGERIALISTILI MANAGERIALI

FORMALISTAFORMALISTA

Il principio di fondo è l’attenersi scrupolosamente alle leggi e gli Il principio di fondo è l’attenersi scrupolosamente alle leggi e gli ordinamenti che regolano la struttura organizzativa e che ordinamenti che regolano la struttura organizzativa e che presuppongono l’esistenza di un rapporto gerarchicopresuppongono l’esistenza di un rapporto gerarchico

Si esercita mediante il comando ed il controllo in modo da Si esercita mediante il comando ed il controllo in modo da preordinare e distribuire i compiti fra il personale subordinatopreordinare e distribuire i compiti fra il personale subordinato

Il Capo impone le sue decisioni, avendo a riferimento Il Capo impone le sue decisioni, avendo a riferimento l’osservanza delle norme, l’alta formalizzazione, la scarsa l’osservanza delle norme, l’alta formalizzazione, la scarsa partecipazione dei subordinatipartecipazione dei subordinati

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STILI MANAGERIALISTILI MANAGERIALI

REALIZZATOREREALIZZATORE

Il principio di fondo è quello di ottenere il massimo rendimento, Il principio di fondo è quello di ottenere il massimo rendimento, utilizzando nel miglior modo possibile il fattore tempoutilizzando nel miglior modo possibile il fattore tempo

Si esercita mediante rapporti interpersonali fluidi ed informaliSi esercita mediante rapporti interpersonali fluidi ed informali

Il Capo assume la figura di leader ed esercita un ruolo di Il Capo assume la figura di leader ed esercita un ruolo di orientamento all’obiettivo e di valorizzazione delle competenze orientamento all’obiettivo e di valorizzazione delle competenze professionali dei propri subordinati, al fine di ottenere da loro professionali dei propri subordinati, al fine di ottenere da loro stessi un alto rendimento, in modo da raggiungere risultati stessi un alto rendimento, in modo da raggiungere risultati efficienti ed efficaciefficienti ed efficaci

PROCESSI SOCIALI

PROCESSI SOCIALI

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STILI MANAGERIALISTILI MANAGERIALI

PARTECIPATIVOPARTECIPATIVO

Il principio di fondo è il coinvolgimento del personale subordinato Il principio di fondo è il coinvolgimento del personale subordinato nel processo decisorionel processo decisorio

Si esercita mediante i principi della delega e dell’autocontrolloSi esercita mediante i principi della delega e dell’autocontrollo

Il Capo assume la figura di leader ed esercita un ruolo di Il Capo assume la figura di leader ed esercita un ruolo di impulso e di coordinamento nei confronti del personale impulso e di coordinamento nei confronti del personale assegnato alla propria struttura organizzativa, favorendo il lavoro assegnato alla propria struttura organizzativa, favorendo il lavoro di gruppo, l’autonomia professionale, la partecipazione ed il di gruppo, l’autonomia professionale, la partecipazione ed il consensoconsenso

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QUESTIONARIO STILI QUESTIONARIO STILI MANAGERIALIMANAGERIALI

Da somministrare a tutto il personaleDa somministrare a tutto il personale

Elaborato dalla Dr.ssa E. Bonamini del Centro Ricerca Elaborato dalla Dr.ssa E. Bonamini del Centro Ricerca e Formazione di Padova, in collaborazione con il e Formazione di Padova, in collaborazione con il

Dipartimento Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica

dell’Università degli Studi di Padovadell’Università degli Studi di Padova

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QUESTIONARIO STILI QUESTIONARIO STILI MANAGERIALIMANAGERIALI

QUESTIONARIO SULLE CARATTERISTICHE DEGLI STILI MANAGERIALI

Di seguito vengono considerate 14 variabili di comportamento organizzativo. Per ciascuna variabile vengono elencati 4 comportamenti differenti, ciascuno caratterizzante uno stile manageriale. Per ognuna delle 14 variabili associare a ciascuno dei 4 comportamenti elencati il corrispondente stile manageriale: 1) Prevalentemente si rapporta con gli altri:

a) correggendo b) accettando c) dominando d) unendosi

2) Comunica con gli altri prevalentemente:

a) dando ordini verbali b) verbalmente c) facendo riunioni d) inviando comunicazioni scritte

3) Nel suo ambiente le comunicazioni: a) vanno dall'alto verso i subordinati b) sono scarse in tutte le direzioni c) sono a due vie: dal capo verso i subordinati e viceversa d) vanno dai subordinati verso l'alto

4) La sua prospettiva di tempo: a) è al passato b) è indifferente c) è proiettata verso il futuro d) vive nel presente

5) Si identifica con: a) l'organizzazione b) i colleghi c) i subordinati d) i superiori e la tecnologia

6) Esprime giudizi sui subordinati in base:

a) alla loro produttività b) alla loro disposizione a lavorare nel gruppo c) alla loro osservanza alle regole d) alla loro comprensione per le persone

7) Rispetto al capo, il personale: a) esegue i compiti assegnati b) collabora c) si sente sicuro d) aderisce completamente

1) La sua reazione all'errore è: a) aumentare i controlli b) lasciar correre c) punire d) apprendere da

2) In caso di conflitto: a) diventa dipendente e depresso b) evita di prendere decisioni c) si ritira e fa riferimento alle regole d) domina e sfrutta

3) Il problema tipico dei subordinati è quello di: a) non avere direttive b) non avere riconoscimenti c) non avere informazioni d) non avere indipendenza

4) Lei sottovaluta le: a) aspettative del personale b) le necessità di azione indipendente del personale c) le necessità di innovare d) le necessità dell'organizzazione e della tecnologia

5) Le sue grandi debolezze sono: a) è schiavo delle regole b) il sentimentalismo c) la lotta senza necessità d) l'uso inappropriato della partecipazione

6) Lei ha timore, per quanto riguarda sé stesso, di essere: a) respinto dagli altri b) privato del potere c) incapace d'interessare gli altri al lavoro d) emotivo, debole e dipendente

7) Lei ha timore che gli altri: a) producano poco b) siano in conflitto tra di loro e con Lei c) siano insoddisfatti d) provochino deviazioni dal sistema e si comportino in forma irrazionale

Questionario sulle caratteristiche degli stili manageriali

Operatori a cui è stato somministrato: Tutto il personale dell’Unità Funzionale.

Il questionario è in forma anonima ed è composto di 14 domande relative ai comportamenti

ed atteggiamenti che caratterizzano lo stile di leadership; ogni domanda ha 4 possibili risposte, al

compilatore viene richiesto di scegliere solo una fra le 4 risposte disponibili.

Criteri di raccolta dei dati – Valutazione: ciascuna delle quattordici domande del questionario sulle

caratteristiche degli stili manageriali prevedeva quattro diverse possibili risposte, queste a loro

volta miravano sostanzialmente a ricondurre a quattro diversi stili di direzione.

Nella griglia di correzione, che non è stata consegnata al compilatore, ad ogni risposta

corrisponde uno dei 4 stili di leadership di riferimento e la valutazione delle risposte ha la finalità di

individuare lo stile o il mix di più stili che prevalgono nei questionari riconsegnati e riconducibili ai

seguenti stili di direzione:

FFFOOORRRMMMAAALLLIIISSSTTTAAA --- PPPAAARRRTTTEEECCCIIIPPPAAATTTIIIVVVOOO --- RRREEEAAALLLIIIZZZZZZAAATTTOOORRREEE ––– UUUMMMAAANNNOOO

Sulla base delle 154 risposte espresse, sono stati rilevati i seguenti risultati:

FORMALISTA PARTECIPATIVO REALIZZATORE UMANO

99 34 13 8

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INSIDE SISTEMA ORGANIZZATIVO SISTEMA ORGANIZZATIVO CHIUSOCHIUSO

(esercito, carceri)(esercito, carceri)

•STRUTTURA DI BASE:

è rigida e definita; rappresenta l’impianto è rigida e definita; rappresenta l’impianto più determinantepiù determinante

• Processi sociali: codificati per tutta la scala gerarchica, ma i codificati per tutta la scala gerarchica, ma i

controlli della devianza sono applicati solo ai bassi controlli della devianza sono applicati solo ai bassi livelli della gerarchialivelli della gerarchia

• Meccanismi operativi: massimo grado di rigidità e ritualitàmassimo grado di rigidità e ritualità

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INSIDE SISTEMA SISTEMA PATERNALISTICOPATERNALISTICO

(imprese padronali)(imprese padronali)

• Struttura di base: presente in modo sfumatopresente in modo sfumato

• Meccanismi operativi: genericamente definiti e comunque i vertici genericamente definiti e comunque i vertici

possonopossono

derogare rispetto alle normederogare rispetto alle norme

•PROCESSI SOCIALI:

il vertice tende a controllare in termini il vertice tende a controllare in termini adattivi tutti i processiadattivi tutti i processi

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INSIDE SISTEMA SISTEMA BUROCRATICOBUROCRATICO

(enti pubblici)(enti pubblici)

• Struttura di base: meno rigida e meno definita rispetto ai sistemi meno rigida e meno definita rispetto ai sistemi

chiusichiusi

•MECCANISMI OPERATIVI:

rigidi e burocratici (procedure di controllo rigidi e burocratici (procedure di controllo ritualizzate)ritualizzate)

• Processi sociali: proceduralizzati in termini adattiviproceduralizzati in termini adattivi

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INSIDESISTEMA SISTEMA

TECNOCRATICOTECNOCRATICO/EFFICIENTISTA/EFFICIENTISTA

(organizzazioni aziendali ad alta efficienza)(organizzazioni aziendali ad alta efficienza)• Struttura di base: più elastica all’organizzazione definisce funzioni ed più elastica all’organizzazione definisce funzioni ed

obiettiviobiettivi

• Meccanismi operativi: numerosi, complessi, elastici formano un numerosi, complessi, elastici formano un

reticolo di funzionamentoreticolo di funzionamento

• Processi sociali: di notevole importanza e rilevanzadi notevole importanza e rilevanza

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INSIDE

• Struttura di base: poca rilevanzapoca rilevanza

SISTEMA SOCIO-SISTEMA SOCIO-CULTURALECULTURALE

(movimenti d’azione, partiti nascenti)(movimenti d’azione, partiti nascenti)

• Meccanismi operativi: in minima partein minima parte

•PROCESSI SOCIALI:

grossa forza di incidenza nei momenti grossa forza di incidenza nei momenti “vincenti”, dei valori professati e praticati, “vincenti”, dei valori professati e praticati, degrado nei momenti in cui i “valori guida“ degrado nei momenti in cui i “valori guida“ non tengono insieme il sistemanon tengono insieme il sistema

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FATTORI IN USCITA

FATTORI IN USCITA

OUTPUT

Ciò che costituisce il Ciò che costituisce il “prodotto“prodotto

finito” e tangibile finito” e tangibile dell’organizzazionedell’organizzazione

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FATTORI IN USCITA

FATTORI IN USCITA

OUTPUT

Produzione di beni e serviziPrestazioni, esami, educazione, formazione (interna ed Prestazioni, esami, educazione, formazione (interna ed

esterna)esterna)

PRODOTTI FINITI DELLA

PREVENZIONE

PRODOTTI FINITI DELLA

PREVENZIONE

Una prestazione, Una prestazione, anche complessa, in anche complessa, in

grado di costituire una grado di costituire una risposta completa ed risposta completa ed

appropriata ad un appropriata ad un determinato bisogno determinato bisogno sanitario espresso sanitario espresso

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FATTORI IN USCITA

FATTORI IN USCITA

OUTPUT

PRODOTTI FINITI DELLA PREVENZIONEPRODOTTI FINITI DELLA PREVENZIONE

LEA NAZIONALILEA NAZIONALIPrestazioni e servizi che Prestazioni e servizi che il SSN garantisce a tutti i il SSN garantisce a tutti i

cittadinicittadini

LEA NAZIONALILEA NAZIONALIPrestazioni e servizi che Prestazioni e servizi che il SSN garantisce a tutti i il SSN garantisce a tutti i

cittadinicittadini

LEA REGIONALILEA REGIONALI

Elencati nel PSR 2008-Elencati nel PSR 2008-2010 Allegato 12010 Allegato 1

LEA PREVENZIONELEA PREVENZIONE

Elencati nel PSR 2008-Elencati nel PSR 2008-2010 Allegato 12010 Allegato 1

PRODOTTO FINITO PRODOTTO FINITO (OUTPUT)(OUTPUT)

RISPOSTA ATTESA RISPOSTA ATTESA (OUTCOME)(OUTCOME)

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FATTORI IN USCITA

FATTORI IN USCITA

OUTPUT

PRODUZIONE DI BENI E SERVIZIPRODUZIONE DI BENI E SERVIZI

Prodotto finitoProdotto finito PrestazionePrestazione N° N°

prestazioniprestazioni

Autorizzazioni e certificazioni sanitarie su fitofarmaci,additivi alimentari e sulla produzione, commercio, trasporto, vendita e somministrazione di alimentie bevande.

Autorizzazioni sanitarie 338

pareri preventivi 58

Certificazioni vendita fitosanitari 6

Certificazioni per esportazione e certificazioni non commestibilità

63

Controllo igienico-sanitario nei settori della produzione, trasformazione, conservazione, commercializzazione, trasporto, deposito, distribuzione e somministrazionedegli alimenti e bevande, comprese le acque minerali;

sopralluogo 170

Campionamento ed esecuzione dei controlli analitici secondo la tipologia degli alimenti e delle bevande,delle acque destinate al consumo umano, delle acque termali e degli impianti natatori

alimenti, bevande e acque minerali

336

acque potabili 1259

acque termali 8

piscine 206

Consulenza micologica gratuita alla cittadinanza per il riconoscimento dei funghi raccolti ai fini della commestibilità

certificazione 32

Collaborazione con la struttura sanitaria per laconsulenza in caso di intossicazione da funghi

Indagine epidemiologica 1

Sistema Allerta ( su attivazione della regione) controlli 22

Prodotto finitoProdotto finito PrestazionePrestazione Realtà coinvoltaRealtà coinvoltaN° prestazioniN° prestazioni

20032003 20042004 20052005

Prevenzione nella Prevenzione nella collettività degli squilibri collettività degli squilibri nutrizionali qualitativi e nutrizionali qualitativi e quantitativiquantitativi

Acquisizione e Acquisizione e valutazione delle valutazione delle tabelle dietetiche e/o tabelle dietetiche e/o dei menù utilizzatidei menù utilizzati

Ristorazione Ristorazione scolasticascolastica 55 66 88

Ristorazione Ristorazione collettiva nelle collettiva nelle case di riposocase di riposo

11 11 11

MenseMenseospedaliereospedaliere 00 00 00

Interventi di carattere Interventi di carattere educativo formativo, educativo formativo, rivolti alla popolazione rivolti alla popolazione con specifici accordi di con specifici accordi di programma coinvolgendo programma coinvolgendo Enti, Associazioni e Enti, Associazioni e mondo della scuolamondo della scuola

Progettazione Progettazione intervento a carattere intervento a carattere provinciale di provinciale di educazione alimentareeducazione alimentare

Popolazione in Popolazione in età scolareetà scolare -- -- 11

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FATTORI IN USCITA

FATTORI IN USCITA

OUTPUT

Dati di produttivitàCongruenza con la domanda dei bisogni espressi e/o latentiCongruenza con la domanda dei bisogni espressi e/o latenti

Tempi di esecuzione, trend delle attivitàTempi di esecuzione, trend delle attività

Flussi informativi

I tempi di esecuzione delle prestazioni, previsti per l’esecuzione delle attività proprie del Servizio

si diversificano in relazione alla prestazione richieste:

L’accesso alle certificazioni ed alla vaccinazioni non prevede lista d’attesa e/o di

prenotazione, (per le vaccinazioni obbligatori a minori i genitori sono avvisati

telefonicamente) pertanto l’utente ottiene quanto richiesto contingibilmente all’accesso al

Servizio.

Autorizzazioni e pareri igienico sanitari, sono espressi prevedendo il rispetto dei tempi

indicati dalla normativa di riferimento.

Esposti, segnalazioni, ecc. la priorità degli accertamenti è in relazione all’urgenza e

comunque non superiore ad un mese dalla richiesta.

Trend delle attività: il numero sia delle prestazioni e dei Servizi erogati sia dei dati di produttività,

successivamente alla riforma sanitarie e del processo di aziendalizzazione, ha teso ad adeguarsi

ad un livello quantitativo delle prestazioni mediamente standard per tutto l’ambito territoriale. Nel

corso degli ultimi cinque anni invece tali valori sono tornati tendenzialmente a crescere

mediamente fino al 5% annuo fino a stabilizzati nell’anno appena trascorso ed in quello in corso

sui valori sopra citati. Tale risultato mirato al mantenimento delle prestazioni e delle attività è da

considerare positivo in relazione alle avvenute riduzioni della forza lavoro.

Flussi Informativi

Per l’Igiene e Sanità Pubblica è previsto un debito informativo relativo costituito

tendenzialmente da report obbligatori, legati ai vari aspetti delle singole articolazioni funzionali ed

operative e riferibili alle proprie attività istituzionali quali: alimenti, acque, malattie infettive ed

epidemiologia e vaccinazioni. Tali attività vengono quindi relazionate a frequenza variabile sia

quale debito esterno verso altri enti (Regione Toscana), sia quale debito interno (strutture

Aziendali)

Attraverso le sottostanti tabelle viene riportata la succitata “reportistica” di debito informativo.

REPORT ESTERNI FREQUENZA DESTINATARIO

Controllo ufficiale prodotti alimentari (modello A) ANNUALE REGIONE

Riepilogo programma regionale controllo residui fitosanitari

ANNUALE REGIONE

Riepilogo acqua destinata al consumo umano ANNUALE REGIONE

Riepilogo ispezioni e campioni cosmetici SEMESTRALE REGIONE

Riepilogo ricerche anticorpi HIV MENSILE REGIONE

Riepilogo notifiche epatite acute MENSILE REGIONE

Scheda notifiche malattie infettive classe I IMMEDIATA REGIONE

Riepilogo notifiche malattie infettive classe II;III;IV MENSILE REGIONE

Riepilogo notifiche malattie infettive classe V ANNUALE REGIONE

Riepilogo vaccinazioni antiepatite B TRIMESTRALE REGIONE

Riepilogo vaccinazioni contro morbillo, parotite, rosolia ANNUALE REGIONE

Riepilogo vaccinazioni antinfluenzali FINE PERIODO REGIONE

Riepilogo TBC contatti (software SIMI) ANNUALE REGIONE

REPORT INTERNI FREQUENZA DESTINATARIO

Riepilogo programma attività TRIMESTRALE DIPARTIMENTO

Indicatori di budget dipartimentali SEMESTRALE DIPARTIMENTO

Riepilogo programmi specifici attività U.F. TRIMESTRALE UNITA’ FUNZIONALE

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FATTORI IN USCITA

FATTORI IN USCITA

OUTPUT

Sviluppo organizzativo e delle risorse umaneAttività di ricerca, percorsi di carriera, Attività di ricerca, percorsi di carriera, motivazione, professionalità maturate, motivazione, professionalità maturate,

formazione e sviluppo scientifico, valutazione formazione e sviluppo scientifico, valutazione e revisione della qualitàe revisione della qualità

Pubblicazioni

Sviluppo risorse umane

Quale output è possibile produrre uno sviluppo delle risorse umane attraverso i percorsi di

carriera, professionalità acquisite e/o in acquisizione, formazione, sviluppo scientifico, ed attività di

ricerca, motivazioni del personale, ecc.

ATTIVITA' DI FORMAZIONE INTERNA N° ore

Partecipazione in qualità di discenti a corsi, seminari, congressi ecc. 180

Partecipazione in qualità di docenti a corsi, seminari, congressi ecc 214

Livello di motivazione

Il livello di motivazione professionale del personale Tecnico sanitario è buono ed è

rilevabile attraverso il conseguimento, in forma privata, dal parte di due operatori della laurea di

primo livello in Tecniche della Prevenzione, mentre il Coordinatore dei Tecnici della Prevenzione

ha conseguito Master in management delle professioni sanitarie della Prevenzione e quest’anno la

Laurea Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione.

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FATTORI IN USCITA

FATTORI IN USCITA

OUTPUT

Gestione efficace ed efficiente delle risorse

Corretto impiego ed sicurezza di attrezzature Corretto impiego ed sicurezza di attrezzature ed ambienti, nel rispetto dell’economicità e ed ambienti, nel rispetto dell’economicità e

delle priorità istituzionalidelle priorità istituzionali

Fruibilità e caratteristiche dei prodotti e servizi Fruibilità e caratteristiche dei prodotti e servizi offerti offerti

(spot e/o campagne informative)(spot e/o campagne informative)

Informazioni organizzative

Rispetto dei diritti e dei doveri dei lavoratori

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FATTORI IN USCITA

FATTORI IN USCITA

OUTPUT

ImmagineSondaggi rispetto al gradimento, gentilezza e Sondaggi rispetto al gradimento, gentilezza e

professionalità degli operatori, soddisfacimento professionalità degli operatori, soddisfacimento delle richieste degli utentidelle richieste degli utenti

Prodotti non prevedibiliPersonale (lamentele degli utenti, elevati tassi di Personale (lamentele degli utenti, elevati tassi di

assenteismo, elevato turnover, richieste di trasferimento, assenteismo, elevato turnover, richieste di trasferimento, deprofessionalizzazione di categorie professionali o di deprofessionalizzazione di categorie professionali o di

singoli soggetti) singoli soggetti) Risorse materiali (materiale scaduto, giacenze eccessive, Risorse materiali (materiale scaduto, giacenze eccessive,

strumentazioni inadeguate – rotte)strumentazioni inadeguate – rotte)Ambiente (produzione di rifiuti, sopraggiunte inaccessibilità) Ambiente (produzione di rifiuti, sopraggiunte inaccessibilità)

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OUTCOME OUTCOMEOUTCOMEOUTCOMEOUTCOME

Risultati conseguiti in Risultati conseguiti in termini di salutetermini di salute

e/o di obiettivi raggiuntie/o di obiettivi raggiunti

EFFICACIA del grado di soddisfacimento quali-quantitativo del grado di soddisfacimento quali-quantitativo

dei bisogni sanitari ed il grado di attuazione dei bisogni sanitari ed il grado di attuazione degli obiettivi di coerenza fra questi ultimi ed i degli obiettivi di coerenza fra questi ultimi ed i

programmiprogrammi

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OUTCOME OUTCOMEOUTCOMEOUTCOMEOUTCOME

Tale fattore deriva da una serie Tale fattore deriva da una serie di di OUTPUTOUTPUT che ne permettono il che ne permettono il

raggiungimentoraggiungimento

SERVIZI DELLAPREVENZIONE

strumenti che, attraverso l’erogazione di outputoutput rispondono a bisogni

specifici rilevati e definiti a livello del Piano Sanitario

Nazionale e dei Piani Sanitari Regionali

che concorrono contemporaneamente al

miglioramento dello stato di salute nonché degli stili di

vita

Page 28: INSIDE DI RIFIUTO comportamenti sociali ed individuali che dimostrano il dissenso degli appartenenti allorganizzazione rispetto a tutte o talune prescrizioni.

OUTCOME

LA RILEVAZIONE LA RILEVAZIONE DEGLI OUTCOME DEI DEGLI OUTCOME DEI

SINGOLI SERVIZI SINGOLI SERVIZI

LA RILEVAZIONE LA RILEVAZIONE DEGLI OUTCOME DEI DEGLI OUTCOME DEI

SINGOLI SERVIZI SINGOLI SERVIZI

E’ COMPLESSA

in un contesto così in un contesto così limitato la valutazione limitato la valutazione

statistica tende ad statistica tende ad essere ridotta tanto da essere ridotta tanto da non diluire i possibili non diluire i possibili

margini di erroremargini di errore

Page 29: INSIDE DI RIFIUTO comportamenti sociali ed individuali che dimostrano il dissenso degli appartenenti allorganizzazione rispetto a tutte o talune prescrizioni.

OUTCOME

LA RILEVAZIONE LA RILEVAZIONE DEGLI OUTCOME DEI DEGLI OUTCOME DEI

SINGOLI SERVIZI SINGOLI SERVIZI

LA RILEVAZIONE LA RILEVAZIONE DEGLI OUTCOME DEI DEGLI OUTCOME DEI

SINGOLI SERVIZI SINGOLI SERVIZI

Tali difficoltà spesso portano Tali difficoltà spesso portano ad adagiarsi sullaad adagiarsi sulla mera mera

elencazione delle “attività” elencazione delle “attività” svoltesvolte senza interrogarsi se senza interrogarsi se

queste rappresentino o meno un queste rappresentino o meno un risultato in termini di salute per risultato in termini di salute per

la popolazionela popolazione

Page 30: INSIDE DI RIFIUTO comportamenti sociali ed individuali che dimostrano il dissenso degli appartenenti allorganizzazione rispetto a tutte o talune prescrizioni.

OUTCOME OUTCOMEOUTCOMEOUTCOMEOUTCOME

Nella struttura analizzata è stato Nella struttura analizzata è stato evidenziato il sottostante evidenziato il sottostante outcomeoutcome quale quale

risultato di miglioramento in termini di salute:risultato di miglioramento in termini di salute:

Riduzione del numero dei Riduzione del numero dei casi di tossinfezione casi di tossinfezione

alimentarealimentare

Sulla base dei dati epidemiologici presenti presso l’U.F. si rileva che, nella zona di

riferimento, il rischio derivante da eventi di tossinfezioni correlate al consumo di alimenti, è

presente anche per le caratteristiche attrattive che in quasi tutti i periodi dell’anno, richiama molti

turisti e clienti provenienti anche da altre zone.

Nelle tabelle sottostanti si evidenzia il trend delle tossinfezioni alimentari nel 2003 e 2004:

Malattie trasmesse da alimenti 2003

Malattie trasmesse da alimenti 2004

ASL Nº FOCOLAI Nº CASI COINVOLTI

Massa Carrara 2 21

Lucca 10 28

Pistoia 2 10

Pisa 6 16

Livorno 1 4

Siena 2 11

Arezzo 6 51

Grosseto 9 69

Firenze 4 14

Empoli 8 23

Viareggio 5 118

TOTALE REGIONE

55 365

ASL Nº FOCOLAI Nº CASI COINVOLTI

Massa Carrara 4 25

Lucca 5 22

Pistoia 1 8

Pisa 5 20

Livorno 1 2

Siena 0 0

Arezzo 5 24

Grosseto 12 60

Firenze 10 403

Empoli 2 6

Viareggio 0 0

TOTALE REGIONE

45 570

In particolare, dal sistema informativo della U.F. “ Anagrafica zona Mugello”, si evidenzia la

presenza di n° 230 esercizi di ristorazione, a questi si sommano le numerose sagre a produzione

tipica (es sagra del tortello) diffuse su tutto il territorio.

Sulla base di quanto sopra la programmazione delle attività di vigilanza, tendenti alla

verifica dei requisiti strutturali, gestionali e di autocontrollo, si è rivolta verso quelle attività che

effettuano preparazioni di alimenti a “rischio” e nello specifico nel 2005 sono state controllate 82

delle 230 attività censite.

Dal confronto dei dati rilevati dal sistema informativo dell’U.F., inerenti i resoconti di attività

trasmessi al Ministero della Salute tramite l’apposito Modello A previsto dal D.M. 08/10/1998 riferiti

agli anni 2003 e 2004 è stata rilevata una diminuzione dei provvedimenti sanzionatori sia

amministrativi che giudiziari emessi.

Tale diminuzione può essere considerata come un indicatore secondario di miglioramento

generale delle condizioni di igiene degli esercizi e conseguentemente come minor rischio di

malattie trasmesse dagli alimenti.

Contestualmente sempre nel medesimo anno sono state effettuate n° 214 ore di

formazione agli alimentaristi in materia di igiene degli alimenti così come previsto dal Dlgs. 155/97

e stimate un quantitativo pari a circa n° 800 ore di informazione agli utenti sia durante il corso dei

sopralluoghi sia presso la struttura.

Dall’integrazione delle attività di cui sopra alla fine dell’anno 2005 l’incidenza dei casi di

tossinfezione alimentare, nella zona di riferimento, si è ridotta del 22%.

Tale dato viene perciò letto come risposta attesa di outcome in termini di miglioramento

della salute della popolazione.

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DIAGNOSI DELLA DIAGNOSI DELLA SITUAZIONESITUAZIONE

DIAGNOSI DELLA DIAGNOSI DELLA SITUAZIONESITUAZIONE

FINALITA’FINALITA’

Indicare e presidiare le Indicare e presidiare le principali criticità principali criticità su cui su cui focalizzare l’attenzione, focalizzare l’attenzione,

evidenziando nel contempo evidenziando nel contempo ii punti di forza punti di forza della della

struttura utilizzabili quali struttura utilizzabili quali leva strategica di leva strategica di

miglioramentomiglioramento

Page 32: INSIDE DI RIFIUTO comportamenti sociali ed individuali che dimostrano il dissenso degli appartenenti allorganizzazione rispetto a tutte o talune prescrizioni.

DIAGNOSI DELLA DIAGNOSI DELLA SITUAZIONESITUAZIONE

DIAGNOSI DELLA DIAGNOSI DELLA SITUAZIONESITUAZIONE

Per ogni livello Per ogni livello esaminatoesaminato

INPUTINPUT

INSIDEINSIDE

OUPUTOUPUT

In relazione In relazione all’ambitoall’ambito

AttrezzatureAttrezzature

FunzionaleFunzionale

ProfessionaleProfessionale

Servizio Servizio

StrutturaStruttura

AREE DI ECCELLENZAAREE DI ECCELLENZA AREE DI MIGLIORAMENTOAREE DI MIGLIORAMENTO

Page 33: INSIDE DI RIFIUTO comportamenti sociali ed individuali che dimostrano il dissenso degli appartenenti allorganizzazione rispetto a tutte o talune prescrizioni.

ANALISI CONTESTO IN ANALISI CONTESTO IN ENTRATAENTRATA

ANALISI CONTESTO IN ANALISI CONTESTO IN ENTRATAENTRATA

Stima delle criticità Stima delle criticità

FATTORI IN INGRESSOFATTORI IN INGRESSOFATTORI IN INGRESSOFATTORI IN INGRESSO

Fattori in ingresso Criticità liv. Min=1 liv. Max=5

Note

Controlli vigilanza 4 Tendono ad essere sacrificati per garantire le altre risposte

Allerta sanitario 2 Vengono assecondati con adeguata celerità

Controllo esposti 3 Vengono assecondati con adeguata celerità

Campionamenti 1 I programmi vengono rispettati

Domanda istituzionale

Pareri 3 Si rispetta la carta dei servizi

Orario lavoro 1

Orario servizio 3 Risente della non omogeneità fra le diverse realtà

Orario apertura al pubblico

3 Risente delle limitate risorse umane a disposizione e quindi è soggetto a subire l’effetto delle assenze

tempo

Pronta disponibilità 1 Effettuata a turno con i servizi SV e SISP, non pesa sull’organizzazione interna

Norme, leggi e regolamenti

3 Pesa talvolta l’insicurezza interpretativa delle nuove disposizioni

Carta dei Servizi

3 Necessita di aggiornamento

Area dirigenziale 5 Manca il dirigente dell’area nutrizione. Tutto pesa sull’unico dirigente che è anche direttore del Servizio.

amministrativi 3 Il recente arrivo di un amministrativo dovrebbe permettere di ridurre il gap di risposta di questa funzione interna.

Assistente sanitario,Dietista

5 Non è presente; manca la copertura di questa importante funzione

Risorse umane

Tecnici della prevenzione

2 Non è previsto un coordinamento.

Ambienti fisici 4 In particolare nella sede centrale sono troppo esigui gli spazi a disposizione

Risorse economiche

2

Risorse tecnico strumentali

2 Adeguate alle attuali esigenze

Risorse formative

4

Organismi sociali

1

Contesto politico

1

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ANALISI CONTESTO IN ANALISI CONTESTO IN ENTRATAENTRATA

ANALISI CONTESTO IN ANALISI CONTESTO IN ENTRATAENTRATA

FATTORI IN INGRESSOFATTORI IN INGRESSOFATTORI IN INGRESSOFATTORI IN INGRESSO

AMBITOAMBITO AREA DI ECCELLENZAAREA DI ECCELLENZA

ProfessionaleProfessionale Riconoscimento del ruolo di coordinamento professionaleRiconoscimento del ruolo di coordinamento professionale

AMBITOAMBITO AREA DI MIGLIORAMENTOAREA DI MIGLIORAMENTO

ProfessionaleProfessionaleDotazione organica al livello minimo prestazionaleDotazione organica al livello minimo prestazionale

Ridotta rappresentatività verso l’esternoRidotta rappresentatività verso l’esterno

Page 35: INSIDE DI RIFIUTO comportamenti sociali ed individuali che dimostrano il dissenso degli appartenenti allorganizzazione rispetto a tutte o talune prescrizioni.

ANALISI SISTEMA ANALISI SISTEMA ORGANIZZATIVOORGANIZZATIVO

ANALISI SISTEMA ANALISI SISTEMA ORGANIZZATIVOORGANIZZATIVO

Stima del livello di definizione e del Stima del livello di definizione e del livello di adeguatezza (rispetto agli livello di adeguatezza (rispetto agli

obiettivi) dellaobiettivi) della struttura di base struttura di base e dei e dei meccanismi operativi meccanismi operativi

del servizio in esamedel servizio in esame

FATTORI INTERNIFATTORI INTERNIFATTORI INTERNIFATTORI INTERNI

Incidenza dei processi Incidenza dei processi sociali, distinti per sociali, distinti per

professionalità professionalità (peso di incidenza da 1 a 5)(peso di incidenza da 1 a 5)

Livello di definizione Livello di adeguatezza

STRUTTURA DI BASE

Divisione gerarchica Molto Poco

Divisione delle funzioni Abbastanza Abbastanza

Divisione delle mansioni Poco Poco

Divisione degli spazi di lavoro Abbastanza Poco

Distribuzione dell’organico Molto Abbastanza

Divisione delle risorse economiche Poco Poco

Divisione delle risorse tecnologiche Abbastanza Abbastanza

MECCANISMI OPERATIVI

Sistema informativo Poco Poco

Sistema decisorio Molto Molto

Procedura valutazione personale Molto Poco

Procedura valutazione compiti Poco Poco

Procedure lavoro Abbastanza Abbastanza

Procedure gestione risorse economiche Poco Poco

Procedure gestione risorse tecnologiche Poco Poco

Personale direttivo Personale tecnico

Personale amministrativo

Processi di accettazione 5 4 3

Processi di rifiuto 1 1 3

Processi di compensazione 4 4 1

Page 36: INSIDE DI RIFIUTO comportamenti sociali ed individuali che dimostrano il dissenso degli appartenenti allorganizzazione rispetto a tutte o talune prescrizioni.

ANALISI SISTEMA ANALISI SISTEMA ORGANIZZATIVOORGANIZZATIVO

ANALISI SISTEMA ANALISI SISTEMA ORGANIZZATIVOORGANIZZATIVOFATTORI INTERNIFATTORI INTERNIFATTORI INTERNIFATTORI INTERNI

AMBITOAMBITO AREA DI ECCELLENZAAREA DI ECCELLENZA

ProfessionaleProfessionale Riconoscimento del ruolo di coordinamento professionaleRiconoscimento del ruolo di coordinamento professionale

StrutturaStruttura Circolarità delle informazioniCircolarità delle informazioni

AttrezzatureAttrezzatureSpazi occupati / dotazione organicaSpazi occupati / dotazione organica

Ogni operatore è dotato di terminale informaticoOgni operatore è dotato di terminale informatico

FunzionaleFunzionale Accessibilità per ogni operatore alla rete LANAccessibilità per ogni operatore alla rete LAN

ServizioServizio

Condivisione di procedure operative/metodi di lavoro e socializzazione Condivisione di procedure operative/metodi di lavoro e socializzazione non essenzialmente formalenon essenzialmente formale

Procedura uniforme per la gestione dell’archivio delle attivitàProcedura uniforme per la gestione dell’archivio delle attività

AMBITOAMBITO AREA DI MIGLIORAMENTOAREA DI MIGLIORAMENTO

ProfessionaleProfessionale• Limitato livello di responsabilizzazione ripartito fra le figure professionali Riconoscimento di ulteriori livello professionali

AttrezzatureAttrezzature• Frigorifero privo di strumenti per il monitoraggio delle temperature Parco automezzi datato

StrutturaStruttura

• Marcata separazione fra operatori della medesima struttura Microclima interno non ottimale Cartellonistica Procedure Dipartimentali non revisionate

FunzionaleFunzionale

• Distanza dai laboratori di analisi Ottimizzazione dei tempi per il trasporto dei campioni alimentari ai laboratori di analisi Leadership mediamente riconosciuta

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ANALISI CONTESTO IN ANALISI CONTESTO IN USCITAUSCITA

ANALISI CONTESTO IN ANALISI CONTESTO IN USCITAUSCITAFATTORI IN USCITAFATTORI IN USCITAFATTORI IN USCITAFATTORI IN USCITA

Stima della criticità Stima della criticità (difficoltà (difficoltà oggettivamente verificabile di oggettivamente verificabile di

erogazione della prestazione) erogazione della prestazione) e e dell’importanza dell’importanza (priorità (priorità

politicamente scelta o suggerita politicamente scelta o suggerita dai bisogni dell’utenza)dai bisogni dell’utenza) dei dei

beni/servizi in uscita dal servizio, beni/servizi in uscita dal servizio, basata su intervista al dirigente basata su intervista al dirigente

del serviziodel servizio

Servizi in uscita Importanza

liv. Min=1 liv. Max=5

Criticità liv. Min=1 liv. Max=5

Espressione parere su richiesta anche ai fini autorizzativi 5 1

Controllo U.O. per motivi di sanità pubblica 4 1

Sistema di allerta sanitario 5 1

Piani di monitoraggio per alimenti e bevande 3 2

Inchiesta tossinfezione alimentare 5 2

Valutazione menù 4 4

Controllo menù 3 4

Monitoraggio comportamento alimentare 3 4

Valutazione stato nutrizionale 3 4

Interventi per segnalazioni 4 2

Trattamento fitosanitario sottoposto a controllo 2 3

Giudizio di commestibilità 4 2

Valutazione piani di autocontrollo 4 3

Giudizio di potabilità su nuove captazioni 5 2

Piano mirato prevenzione 4 3

Intervento formativo 3 3

Docenza tecnico sanitaria 3 3

Interventi di educazione alla salute, campagne di informazione

4 2

Page 38: INSIDE DI RIFIUTO comportamenti sociali ed individuali che dimostrano il dissenso degli appartenenti allorganizzazione rispetto a tutte o talune prescrizioni.

ANALISI CONTESTO IN ANALISI CONTESTO IN USCITAUSCITA

ANALISI CONTESTO IN ANALISI CONTESTO IN USCITAUSCITAFATTORI IN USCITAFATTORI IN USCITAFATTORI IN USCITAFATTORI IN USCITA

AMBITOAMBITO AREA DI ECCELLENZAAREA DI ECCELLENZA

ProfessionaleProfessionale Mantenimento livelli quantitativi delle prestazioneMantenimento livelli quantitativi delle prestazione

ServizioServizio Codifica del debito relativo i flussi i formativiCodifica del debito relativo i flussi i formativi

Page 39: INSIDE DI RIFIUTO comportamenti sociali ed individuali che dimostrano il dissenso degli appartenenti allorganizzazione rispetto a tutte o talune prescrizioni.

PROGETTO DI PROGETTO DI MIGLIORAMENTOMIGLIORAMENTO

GLI STRUMENTIGLI STRUMENTI

Page 40: INSIDE DI RIFIUTO comportamenti sociali ed individuali che dimostrano il dissenso degli appartenenti allorganizzazione rispetto a tutte o talune prescrizioni.

DIAGNOSI DELLA DIAGNOSI DELLA SITUAZIONESITUAZIONE

DIAGNOSI DELLA DIAGNOSI DELLA SITUAZIONESITUAZIONEE E DOPO….??!!DOPO….??!!

E E DOPO….??!!DOPO….??!!

Individuazione e descrizione di Individuazione e descrizione di unauna criticità organizzativa criticità organizzativa o o

professionaleprofessionale emersa emersa nell’analisi organizzativa nell’analisi organizzativa

comprendente comprendente le manifestazioni e le manifestazioni e

le cause della criticitàle cause della criticità

Individuazione e descrizione di Individuazione e descrizione di unauna criticità organizzativa criticità organizzativa o o

professionaleprofessionale emersa emersa nell’analisi organizzativa nell’analisi organizzativa

comprendente comprendente le manifestazioni e le manifestazioni e

le cause della criticitàle cause della criticità

Page 41: INSIDE DI RIFIUTO comportamenti sociali ed individuali che dimostrano il dissenso degli appartenenti allorganizzazione rispetto a tutte o talune prescrizioni.

INDIVIDUAZIONE DELLA INDIVIDUAZIONE DELLA CRITICITA’CRITICITA’

INDIVIDUAZIONE DELLA INDIVIDUAZIONE DELLA CRITICITA’CRITICITA’SI MA SI MA COME….??!!COME….??!!

SI MA SI MA COME….??!!COME….??!!

BRAINSTORMINGBRAINSTORMINGBRAINSTORMINGBRAINSTORMING

E’ un metodo per generare nuove idee utilizzando una tecnica che rimuove le inibizioni basata sul

principio che le idee si innescano l’una sull’altra

E’ lo strumento base per altre tecniche di analisi e soluzione di

problemi (diagramma di flusso, diagramma causa-

effetto etc)

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BRAIN STORMING - BRAIN STORMING - DEFINIZIONIDEFINIZIONI

BRAIN STORMING - BRAIN STORMING - DEFINIZIONIDEFINIZIONI

• consultazione tecnica con la quale un gruppo cerca una soluzione ad un problema specifico stimolando e raccogliendo tutte le idee dei partecipanti (Alex Osborne 1941)

• utilizzo di regole e tecniche per scatenare nuove idee impensabili in circostanze normali

• generare nuove idee mettendo da parte inibizioni sociali e regole

• tempo dedicato a generare un alto numero di idee indipendentemente dal loro valore

• creazione di uno stato mentale ottimale per la generazione di nuove idee

• libera associazione di idee diverse per dare vita a nuove idee e concetti

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BRAIN STORMING - BRAIN STORMING - SVOLGIMENTOSVOLGIMENTO

BRAIN STORMING - BRAIN STORMING - SVOLGIMENTOSVOLGIMENTO• L’ARGOMENTO

l’obiettivo deve essere chiaro e ben definito• IL GRUPPO

il numero ideale di partecipanti è circa 8-10,scelti in base all’argomento

• IL FACILITATOREcoordina il processointroduce l’argomentospiega le regolecrea l’ambiente adatto

• L’AMBIENTE E I MATERIALIdisposizione circolarelavagna a fogli mobili o post-it

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BRAIN STORMING - LA BRAIN STORMING - LA SEDUTASEDUTA

BRAIN STORMING - LA BRAIN STORMING - LA SEDUTASEDUTA

• ciascun partecipante a turno lancia un’idea

- soluzione - stimolo-base per la soluzione• tutte le idee vengono scritte

(lavagna, post-it)• chi non ha idee “passa”• quando le idee sono esaurite si termina la

sessione (durata ideale 30-40 min)• si elencano le idee e si eliminano i

“doppioni”

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BRAIN STORMING - LE BRAIN STORMING - LE REGOLEREGOLE

BRAIN STORMING - LE BRAIN STORMING - LE REGOLEREGOLE

1) Sospendere il giudizio

2) Incoraggiare idee estreme e

bizzarre

3) Quantità non qualità

4) Costruire sulle idee altrui

5) Ogni partecipante e ogni idea

hanno

lo stesso valore

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BRAIN STORMING - IL BRAIN STORMING - IL FACILITATOREFACILITATORE

BRAIN STORMING - IL BRAIN STORMING - IL FACILITATOREFACILITATORE

• crea il clima adattocrea il clima adatto

• introduce l’argomentointroduce l’argomento

• guida la sessione rendendola più guida la sessione rendendola più

scorrevolescorrevole

• ricorda e fa rispettare le regolericorda e fa rispettare le regole

• controlla i tempicontrolla i tempi

• di solito non partecipa direttamentedi solito non partecipa direttamente

• può essere scelto anche tra “esterni”può essere scelto anche tra “esterni”

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BRAIN STORMING - I RISCHIBRAIN STORMING - I RISCHIBRAIN STORMING - I RISCHIBRAIN STORMING - I RISCHI

LO STRUMENTO NON FUNZIONA SE:

• definizione dell’oggetto non precisa

• scarsa conoscenza delle regole

• mancanza dell’ambiente favorevole

• scarsa fiducia sulla propria

creatività

• timore delle critiche degli altri

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BRAIN STORMING - QUALCHE BRAIN STORMING - QUALCHE TRUCCOTRUCCO

BRAIN STORMING - QUALCHE BRAIN STORMING - QUALCHE TRUCCOTRUCCO

• Ricordare le regole

• Accogliere personalmente e ringraziare

ogni partecipante

• Non avanzare ipotesi o porre limiti nella

fase di descrizione dell’obiettivo

• Effettuare un giro di “riscaldamento”

• Non chiamare i partecipanti per nome

durante la seduta

• Lanciare idee buffe o provocatorie

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BRAIN STORMING - FASE BRAIN STORMING - FASE SUCCESSIVASUCCESSIVA

BRAIN STORMING - FASE BRAIN STORMING - FASE SUCCESSIVASUCCESSIVA

• Analisi delle idee

• Può essere effettuata dal

facilitatore da solo, dal gruppo o da

un altro gruppo

• Permette di classificare le idee

raccolte e di individuare le migliori

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BRAIN STORMING - MATRICE BRAIN STORMING - MATRICE AFFINITA’AFFINITA’

BRAIN STORMING - MATRICE BRAIN STORMING - MATRICE AFFINITA’AFFINITA’

PERMETTE DI RAGGRUPPARE IDEE SIMILI PERMETTE DI RAGGRUPPARE IDEE SIMILI

SECONDO CRITERI CONDIVISISECONDO CRITERI CONDIVISI

• le idee, trascritte su foglietti o post it, le idee, trascritte su foglietti o post it,

vengono disposte casualmente sulla vengono disposte casualmente sulla

lavagnalavagna

• a turno ciascuno sceglie 2 idee simili e le a turno ciascuno sceglie 2 idee simili e le

raggrupparaggruppa

• proseguire finché sono state tutte proseguire finché sono state tutte

raggruppate con consenso unanimeraggruppate con consenso unanime

• per ciascun gruppo scegliere una frase per ciascun gruppo scegliere una frase

descrittivadescrittiva

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PERMETTE DI SELEZIONARE LE IDEEPERMETTE DI SELEZIONARE LE IDEE

• Numerare ciascuna idea sulla lavagnaNumerare ciascuna idea sulla lavagna

• Ciascuno attribuisce individualmente 5 voti Ciascuno attribuisce individualmente 5 voti

così assortiti:così assortiti: - un 3 - un 3

- un 2- un 2

- tre 1- tre 1

• Raccogliere i voti attribuitiRaccogliere i voti attribuiti

• Eliminare le idee con punteggio bassoEliminare le idee con punteggio basso

• Ripetere il processo con le idee rimasteRipetere il processo con le idee rimaste

BRAIN STORMING - MULTIVOTINGBRAIN STORMING - MULTIVOTINGBRAIN STORMING - MULTIVOTINGBRAIN STORMING - MULTIVOTING

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COME ELIMINARE LE IDEE:COME ELIMINARE LE IDEE:

Dimensione del gruppoDimensione del gruppon° di personen° di persone

Eliminare le idee che hanno ottenuto Eliminare le idee che hanno ottenuto meno di X votimeno di X voti

4-54-56-106-1010-1510-15più di 15più di 15

22334455

BRAIN STORMING - MULTIVOTINGBRAIN STORMING - MULTIVOTINGBRAIN STORMING - MULTIVOTINGBRAIN STORMING - MULTIVOTING

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BRAIN STORMING - MATRICE ICABRAIN STORMING - MATRICE ICABRAIN STORMING - MATRICE ICABRAIN STORMING - MATRICE ICA

I:I: ImportanzaImportanzaC:C: ComplessitàComplessitàA:A: AffontabilitàAffontabilità

EVENTI CRITICI EMERSI I C A SCELTE

Difficoltà di comunicazione da parte dell’assistente sanitaria con l’utenza a seguito dei nuovi compiti e della sospensione dell’obbligatorietà delle vaccinazioni dal gennaio 2008

XX X XX 1

Necessità di aggiornamento per i Tecnici della Prevenzione con qualifica di micologo

XX XX XX 3

Necessità di un aggiornamento sull’applicazione dei regolamenti e delle norme in tema di controllo ufficiale degli alimenti

XX X XX 2

Scarsa conoscenza delle politiche Comunitarie Nazionali e Regionali in tema di Igiene e Sanità Pubblica

X X XX 2

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DIAGRAMMA DIAGRAMMA CAUSA/EFFETTOCAUSA/EFFETTO

DIAGRAMMA DIAGRAMMA CAUSA/EFFETTOCAUSA/EFFETTO

Il diagramma aiuta a Il diagramma aiuta a risalire alle vere risalire alle vere causecause, e quindi ai , e quindi ai veri problemi da risolvere veri problemi da risolvere

e permette di costruire e visualizzare le e permette di costruire e visualizzare le relazioni tra le caratteristiche qualitative di relazioni tra le caratteristiche qualitative di un prodotto o di una situazione con i fattori un prodotto o di una situazione con i fattori

che l’hanno determinatache l’hanno determinata

Rappresentazione logica e Rappresentazione logica e strutturata strutturata

dei legami esistenti tra un dei legami esistenti tra un “effetto” “effetto” ee

le relative le relative “cause” (i perché)“cause” (i perché)Ishikawa, inventore della Qualità Totale per Ishikawa, inventore della Qualità Totale per

primo formulò il diagramma, dice che di fronte primo formulò il diagramma, dice che di fronte ad una situazione dovremmo domandarci ad una situazione dovremmo domandarci

quattro volte PERCHÉquattro volte PERCHÉ

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DIAGRAMMA DIAGRAMMA CAUSA/EFFETTOCAUSA/EFFETTO

DIAGRAMMA DIAGRAMMA CAUSA/EFFETTOCAUSA/EFFETTO

Gli effetti Gli effetti vengono spesso confusi vengono spesso confusi con le cause, e si corre subito agli con le cause, e si corre subito agli effetti senza studiare bene le causeeffetti senza studiare bene le cause

EFFETTO:EFFETTO: una qualunque caratteristica qualitativa che si una qualunque caratteristica qualitativa che si voglia analizzare con l’intento di modificarlavoglia analizzare con l’intento di modificarla

CAUSE:CAUSE: rappresentano via via i problemi da risolvererappresentano via via i problemi da risolvere

non confondere con le condizioni, i vincoli imposti non confondere con le condizioni, i vincoli imposti dal contesto, che delimitano l’ambito dal contesto, che delimitano l’ambito

di movimento della ricerca della soluzionedi movimento della ricerca della soluzione

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DIAGRAMMA DIAGRAMMA CAUSA/EFFETTOCAUSA/EFFETTO

DIAGRAMMA DIAGRAMMA CAUSA/EFFETTOCAUSA/EFFETTO

VERIFICA DELLE CAUSEVERIFICA DELLE CAUSEmediante la raccolta dei dati mediante la raccolta dei dati verificareverificare

la reale influenza delle cause selezionate la reale influenza delle cause selezionate perper individuare quelle prioritarieindividuare quelle prioritarie

COSTRUZIONE DEL DIAGRAMMACOSTRUZIONE DEL DIAGRAMMA facendo riferimento all’effetto specifico da analizzare, facendo riferimento all’effetto specifico da analizzare,

chiaramente definito, individuare mediantechiaramente definito, individuare mediante brainstorming,brainstorming, tutte tutte le possibili causele possibili cause che possono determinarloche possono determinarlo

tali cause andranno strutturate in tali cause andranno strutturate in 4 grandi famiglie 4 grandi famiglie

SELEZIONE DELLE CAUSESELEZIONE DELLE CAUSEtra tutte le cause rilevate nel brainstorming tra tutte le cause rilevate nel brainstorming selezionare ed evidenziare selezionare ed evidenziare preferibilmente preferibilmente

quelle ritenute quelle ritenute più influenti più influenti sull’effettosull’effetto

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DIAGRAMMA DIAGRAMMA CAUSA/EFFETTOCAUSA/EFFETTO

DIAGRAMMA DIAGRAMMA CAUSA/EFFETTOCAUSA/EFFETTO

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DIAGRAMMA DI DIAGRAMMA DI FLUSSOFLUSSO

DIAGRAMMA DI DIAGRAMMA DI FLUSSOFLUSSO

È la rappresentazione di una sequenza

di eventi, di attività, di passi e di

decisioni che trasformano input in

output all’interno di un sistema o

di un processo

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DIAGRAMMA DI DIAGRAMMA DI FLUSSOFLUSSO

DIAGRAMMA DI DIAGRAMMA DI FLUSSOFLUSSOSIMBOLI CONVENZIONALISIMBOLI CONVENZIONALI

ATTIVITA’

DECISIONE

DOCUMENTO

DATABASE

ESTREMI

ATTESA

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DIAGRAMMA DI GANTTDIAGRAMMA DI GANTTDIAGRAMMA DI GANTTDIAGRAMMA DI GANTT

Rappresentazione grafica di un calendario di attività, utile al fine di pianificare, coordinare e tracciare

specifiche attività in un progetto dando una chiara illustrazione dello stato

d'avanzamento del progetto rappresentato

Ad ogni attività possono essere in generale associati una serie di

attributi: durata (o data di inizio e fine), responsabilità, risorsa,

costo

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DIAGRAMMA DI GANTTDIAGRAMMA DI GANTTDIAGRAMMA DI GANTTDIAGRAMMA DI GANTT

Asse Verticale: rappresentazione delle

attività che costituiscono il progetto

Asse Orizzontale: a rappresentazione dell'arco

temporale totale del progetto, suddiviso in fasi incrementali (ad esempio, giorni, settimane, mesi)

ATTIVITA’

SET 2009

OTT 2009

NOV 2009

DIC 2009

GEN 2009

FEB 2009

MAR 2009

APR 2009

MAG 2009

GIU 2009

Condivisione progetto

Incontri formativi con il Personale

Sperimentazione del protocollo operativo da parte del Tecnico della Prevenzione Coordinatore e del Tecnico incaricato del trasporto

Verifica ed eventuali azioni correttive

Prima sperimentazione ed implementazione del protocollo operativo

Verifica ed eventuali azioni correttive

Seconda sperimentazione ed implementazione del protocollo operativo

Verifica ed eventuali azioni correttive

Condivisione dati con la struttura

Implementazione a regime del protocollo

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Grazie per Grazie per l’attenzione e…l’attenzione e…Buon Lavoro!!!Buon Lavoro!!!