Inserto Surf Casting Mania numero 4

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IL LITORALE DI NOTO Rubrica Spiagge spot a Noto 3 GLI INSERTI DI Spiagge barocche COME ARRIVARE Provenendo dallo stretto è necessario imboccare la Messina - Catania e proseguire per la A18 (Siracusa - Gela) in direzione Siracusa e uscire al casello (non ancora in funzione) di Noto. Non appena usciti dall’autostrada si trovano le indicazioni per Noto Marina, distante appena tre chilometri. Si arriva direttamente sul viale che scorre parallelo alla spiaggia centrale (lido di Noto). Per trovare le altre bisogna proseguire in direzione nord o sud. DOVE MANGIARE E DORMIRE • I sapori del val di Noto Via Ronco B.Leanti 9, 96017 Noto (Sr) - Tel. 0931 83.93.22 www.isaporidellavaldinoto.com In una traversa della via più caratteristica di Noto, via Nicolaci, il ristorante offre una cucina di gran classe senza tradire, come il nome stesso dice, i sapori caratteristici della terra di Sicilia. Si spende il giusto. • Trattoria Al buco Via Zanardelli, 1 - 96017 Noto (Sr) Tel. 0931 57.39.79 Della trattoria ha solo il nome. In realtà si tratta di un apprezzato ristorante con i tavolini disposti lungo il corso della città. Ottime pietanze e il gusto di mangiare godendosi il passeggio dei turisti. • B&B Alberini Via A. Barbazio, 10 - 96017 Noto (Sr) - Tel. 0931 89.46.68 www.bb-alberini.it Ogni stanza è dotata di televisione, climatizzatore e bagno. È inoltre disponibile un mini appartamento con quattro posti letto. • Hotel della Ferla Via A.Gramsci, 5 - 96017 Noto (Sr) Tel. 0931 57.60.07 www.hoteldellaferla.it La struttura moderna dell’Hotel è incastonata in rigogliosi giardini di zagare ed ulivi, tipici profumi di Sicilia. NEGOZI DI PESCA In zona, di posti veramente forniti ce ne sono due. Però bisogna spostarsi di qualche chilometro per raggiungerli, perché uno si trova a Pozzallo (Rg) e uno a Portopalo di Capo Passero (Sr). Ma ne vale la pena, perché sono forniti di tutto il necessario e i prezzi sono talmente competitivi da richiamare acquirenti pure dalla distante Catania. • Slas di Andrea Camerata Via Mario Rapisardi, 116b 97016 Pozzallo (Rg) Tel. 0932 79.70.35 La cortesia, la gentilezza e la competenza della famiglia Camerata è già un buon motivo per visitare il negozio, ma sicuramente i prezzi, la quantità dell’attrezzatura e la presenza assicurata di tutte le esche per l’intera settimana, ne fanno un punto di riferimento per ogni pescatore della zona. Se poi abbiamo bisogno di qualche dritta sui luoghi e sui metodi di pesca in zona basta chiedere di Andrea, bravo negoziante e pescatore esperto. • Tre Anelli Sport di Pierpaolo Beninato Via V. Emanuele, 88 - 96010 Portopalo di Capo Passero (Sr) Tel. 0931 84.20.26 Il negozio è fornitissimo di articoli da pesca, sub e nautica e i prezzi sono eccellenti. Pierpaolo non fa mai uscire nessuno dal suo negozio a mani vuote perché è capace di metterlo a gambe all’aria pur di accontentare i clienti. Anche da lui è possibile ricevere preziosi consigli su come e dove pescare. SPIAGGIA CICERATA A MEDIA ENERGIA, È INCASTONATA FRA DUE PUNTE DI ROCCIA. GROSSE ORATE, MORMORE, SARAGHI E GRONGHI FANNO DIVERTIRE P artiamo dalla spiaggia più a nord del nostro percorso, lungo circa cinque o sei chilometri e che terminerà al confine dell’oasi faunistica di Vendicari, dove la pesca costiera è vietata e che per forza di cose non prenderemo in considerazione. Rispetto alle altre due che tratteremo, questa spiaggia ha un netto gradino di risacca. Tuttavia, la spiaggia Cicerata è a media energia. Ha una lunghezza di circa 800 metri ed è incastonata tra due punte di roccia: quella a nord è di tipo misto, mentre quella a sud è completamente rocciosa e si allunga verso il piccolo borgo marinaro di Calabernardo. Sul lato sud c’è la foce del fiume Asinaro, irresistibile richiamo per muggini, serra, spigole e piccole orate. Per il resto la spiaggia è ottima per le orate, in primavera e in autunno, e per le mormore in autunno e a inizio inverno. Queste ultime in estate sono assai piccole e si rischia di fare una vera e propria “strage di innocenti”. Anche i pesci serra sono molto frequenti e vengono pescati, da maggio a dicembre, soprattutto di notte con tranci di spigola e muggini. I saraghi si possono tentare con buoni risultati in prossimità delle scogliere che delimitano la spiaggia. Si pesca bene a lunga distanza e, quando si affronta il mare di questa spiaggia, non bisogna mai partire sforniti di bibi per orate e saraghi, di tranci di muggine per i serra e i gronghi, e di arenicola per le mormore. Pure il granchio e l’americano rendono bene alle prese con le orate di grossa taglia che, come detto, qui non mancano di sicuro. Mare piatto o poco mosso sono le condizioni ideali per far carniere. I lati dell’arenile si raggiungono facilmente in auto, mentre se l’intenzione è di pescare al centro della spiaggia bisogna districarsi tra alcune stradine secondarie e villette. S cendendo verso sud troveremo un ampio tratto di costa a fondale roccioso che lentamente diventa di tipo misto con basse falesie bianche friabili, dove la presenza di grossi saraghi, orate, gronghi e pesci di scoglio è garantita, per la gioia di chi si volesse cimentare con il rock fishing. Superato questo tratto si arriva a Marina di Noto. La spiaggia è lunga poco più di un chilometro e si può percorrere tutta camminando per la battigia e superando in tre occasioni delle piccole punte di scogli che fuoriescono di poco dalla sabbia per esaurirsi a pochi metri da riva. Solo verso il centro c’è un ristretto tratto a fondale roccioso con posidonia, dimora di piccoli e medi saraghi e anche di grosse orate. Lanciando proprio al limite delle macchie scure che si intravedono tra il bianco “tropicale” della sabbia, nel periodo autunnale è possibile fare delle belle catture di orate di giorno e di belle mormore di notte, anche se queste ultime rispondo presente un po’ ovunque e quasi tutto l’anno. Discreta la presenza di pesci pettini. Qualche spigola si lascia ingannare nel primo tratto di quest’arenile e alla fine, dove poi bisogna saltare la terza punta di scogli che ci porta nell’ultimo tratto della spiaggia. Essendo l’ultima porzione la continuazione della “lunga” spiaggia di lido di Noto, è normale che prevalgano gli stessi pesci che abbiamo già elencato, ma con una quasi totale assenza di saraghi e un incremento di gronghi. Lungo tutto l’arenile, nei mesi che vanno da maggio ad agosto (bagnanti permettendo), è garantita la presenza di pesci serra … anche di grosse dimensioni. Proprio la loro presenza è la ragione per cui le canne a volte non danno alcun segno di vita… segnale certo che è arrivato il momento di innescare un bel trancio di muggine. Le condizioni che pagano di più sono il mare calmo o quasi per mormore, serra, pettini, orate e mosso o in scaduta per saraghi, spigole e qualche grongo. La notte rende nettamente di più e la scelta delle esche si restringe a bibi, arenicola e tranci di muggine. La sardina viene letteralmente ignorata da quasi tutti i pesci, eccetto dai gronghi e da qualche affamato serra. La spiaggia in questione si raggiunge comodamente in auto grazie a un lungo viale parallelo alla linea di costa. Scendendo ancora in direzione sud e superando l’ultima parte della spiaggia di Noto Marina troviamo la selvaggia spiaggia di Eloro. Come di consueto da queste parti, le due spiagge sono divise tra loro da un tratto di scogli, ma la particolarità di questa scogliera sta nel fatto che non ha prolungamenti in acqua, quindi il fondale è esclusivamente sabbioso e va sfruttato quando il mare picchia duro e rende inaffrontabili le spiagge, oppure con mare calmo per evitare i bagnanti estivi e andare alla ricerca dei “pezzi grossi” del surf: orate, lampughe, serra, lecce, pesci balestra e più raramente gronghi e spigole. La fauna che colonizza le acque prospicienti la scogliera non si esaurisce alle specie appena elencate ma comprende pure mormore, pesci piatti, pettini e lecce stella di buona dimensione. È evidente che le tecniche da adottare vanno dalla teleferica al surf casting, dal beach legering addirittura alla pesca col galleggiante. Questa spiaggia non vanta particolari differenze con le altre due, se non fosse per una maggiore presenza di spigole e di saraghi con mare formato. In verità una differenza grande esiste: la quiete che si gode in questo posto sembra richiamare i ricordi del surf delle origini, quello più puro, fatto di solitudine e mare, sabbia e salsedine. Per raggiungere la spiaggia è necessario affrontare un sentiero lungo qualche centinaio di metri che divide la macchina dall’arenile. Per arrivare in auto nei pressi del sentiero che porta alla spiaggia bisogna lasciare la strada asfaltata che percorre tutta la litoranea e immettersi su una stradina sterrata lunga circa 500 metri che costeggia da una certa distanza la scogliera vista in precedenza. Come detto, la bellezza e la solitudine di questo arenile lasciano incantati, preludio a ciò che ci aspetta una volta entrati nella splendida oasi faunistica di Vendicari. Oltre la spiaggia di Eloro, proseguendo sempre verso sud, troviamo una scogliera abbastanza alta, molto interessante dal punto di vista alieutico, ma difficile da raggiungere con tutta l’attrezzatura. Anche qui i soliti pesci... che però si fanno più numerosi, perché appena terminata la lunga scogliera ci si ritrova già all’interno della zona interdetta alla pesca costiera e, proprio per questo, rifugio e vivaio per molte specie ittiche. Almeno in teoria, perché nella pratica i pescherecci e le lampare ne fanno meta di indisturbate scorribande illegali. LIDO DI NOTO ALLEVAMENTI... PER I SURFCASTER ECCO COME È TORNATA L’ORATA IN QUESTI LIDI T utto il litorale preso in considerazione per lungo tempo ha risposto picche quando l’obiettivo era l’orata. Decimata in passato, o semplicemente rara di suo, negli ultimi anni è tornata così in gran numero da richiamare tanti appassionati che ne fanno un obiettivo primario. Niente a che vedere con correnti, temperature, pesca professionale e inquinamento... l’orata è di nuovo su queste spiagge grazie alle mareggiate! E sì, in passato un impianto di acquacoltura ha subito perdite di orate e spigole proprio a causa del mare in burrasca. Spigole e orate hanno quindi trovato condizioni ottimali per stabilirsi e riprodursi con evidente successo. Dal canto nostro non possiamo che essere grati, una volta tanto, alla mano dell’uomo che involontariamente ha contribuito al ripopolamento di tutta la costa che descriviamo, ma anche di quella ancora più a sud, sicuramente tema di un secondo itinerario in terra sicula, meta ancora più bella dal punto di vista paesaggistico e addirittura più interessante dal punto di vista del pescatore. C i troviamo nel versante sud della Sicilia orientale, dove nel corso dei secoli arte, storia e natura si sono fusi dando vita a una meravigliosa esplosione di antichi teatri, splendide chiese, palazzi e preziose testi- monianze storiche a ogni piè sospinto. La “greca” Siracusa e il settecentesco “giardino di pietra” Noto sono gli esempi di una terra affascinante e antica. Basta poi spostarsi di poco verso i monti Iblei per godere di paesaggi mozzafiato sempre contornati dal blu intenso del mare e da una natura che in certi luoghi si può dire ancora incontaminata. Questo non è uno spot pubblitario-turistico, eppure è bene avere la consapevolezza del territorio che farà da cornice a battute di pesca all’insegna di grossi calibri e di un mare che incanta. E se ma- lauguratamente i tentativi dedicati alla nostra passione preferita non dessero i risultati sperati, potremo sempre consolarci con il resto. Strano ma vero, anche se il percorso che stiamo per intraprendere si snoda sulla costa siciliana, in realtà come latitudine siamo più a sud di Tunisi, tanto che il clima è più simile a quello nordafricano che a quello continentale. Anche le acque costiere hanno una temperatura media abbastanza elevata e, proprio per questo, le prede tipiche del surf stazionano più a lungo sottocosta rispetto alle coste peninsulari più a nord. Motivo per cui alcuni “infiltrati” dal Mar Rosso sguazzano in queste acque come fossero a casa loro: serra, barracuda, balestra, aguglie imperiali, carangidi e a volte anche squali e pesci palla, possono ritrovarsi più o meno frequentemente impigliati nelle reti dei pescherecci o agganciati agli ami dei pescatori. Le spiagge che prendiamo in esame ricadono tutte nell’enorme territorio di Noto, che con i suoi 554 chilometri quadrati è uno tra i più ampi d’Italia. Di conseguenza, la cittadina di riferimento sarà proprio questa. In realtà, più che spiagge, in questo tratto di costa si trovano soprattutto piccoli arenili tutti divisi tra loro da più o meno lunghi tratti di costa rocciosa a fondo sabbioso, misto o prettamente roccioso. Per cui chi volesse sbizzarrirsi anche con il rock fishing o con altre tecniche che non siano strettamente legate alla sabbia non ha che l’imbarazzo della scelta. LA PIÙ COMODA DI TUTTE: TANTE CATTURE (TRANNE I SARAGHI CHE LATITANO) E ANCHE GROSSE QUI SI PUÒ CONTARE SU TRE ESCHE: BIBI IN PRIMIS, POI ARENICOLA E TRANCIO DI MUGGINE. TANTO PER CAPIRE CON CHI ABBIAMO A CHE FARE: ECCO COSA HA COMBINATO UNA GROSSA ORATA A UN AMO INNESCATO A BIBI. SPIAGGIA ELORO MARE, SABBIA, (TANTI) PESCI E SOLITUDINE: ORIGINAL SURF! BELLE MORMORE CON L’ARENICOLA, ESCA PRINCIPE IN QUESTI LIDI. LASCIAMO PERDERE L’ESTATE, SI PRENDONO SOLO LE PICCOLE. DAL ROCK FISHING AL SURF SULLA SABBIA, LA SICILIA OFFRE OGNI BEN DI DIO PER I PESCATORI a cura di FABRIZIO GISARELLA

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Itinerario di surf casting a Noto, in Sicilia

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IL LITORALE DI NOTO

Rubrica Spiagge

spot a Noto3

GLI INSERTI DI

Spiaggebarocche

COME ARRIVAREProvenendo dallo stretto è necessario imboccare la Messina - Catania e proseguire per la A18 (Siracusa - Gela) in direzione Siracusa e uscire al casello (non ancora in funzione) di Noto. Non appena usciti dall’autostrada si trovano le indicazioni per Noto Marina, distante appena tre chilometri. Si arriva direttamente sul viale che scorre parallelo alla spiaggia centrale (lido di Noto). Per trovare le altre bisogna proseguire in direzione nord o sud.

DOVE MANGIARE E DORMIRE• I sapori del val di Noto Via Ronco B.Leanti 9, 96017 Noto (Sr) - Tel. 0931 83.93.22www.isaporidellavaldinoto.comIn una traversa della via più caratteristica di Noto, via Nicolaci, il ristorante offre una cucina di gran classe senza tradire, come il nome stesso dice, i sapori caratteristici della terra di Sicilia. Si spende il giusto.

• Trattoria Al buco Via Zanardelli, 1 - 96017 Noto (Sr) Tel. 0931 57.39.79 Della trattoria ha solo il nome. In realtà si tratta di un apprezzato ristorante con i tavolini disposti

lungo il corso della città. Ottime pietanze e il gusto di mangiare godendosi il passeggio dei turisti.

• B&B Alberini Via A. Barbazio, 10 - 96017 Noto (Sr) - Tel. 0931 89.46.68 www.bb-alberini.itOgni stanza è dotata di televisione, climatizzatore e bagno. È inoltre disponibile un mini appartamento con quattro posti letto.

• Hotel della Ferla Via A.Gramsci, 5 - 96017 Noto (Sr)Tel. 0931 57.60.07www.hoteldellaferla.itLa struttura moderna dell’Hotel è incastonata in rigogliosi giardini di zagare ed ulivi, tipici profumi di Sicilia.

NEGOZI DI PESCAIn zona, di posti veramente forniti ce ne sono due. Però bisogna spostarsi di qualche chilometro per raggiungerli, perché uno si trova a Pozzallo (Rg) e uno a Portopalo di Capo Passero (Sr). Ma ne vale la pena, perché sono forniti di tutto il necessario e i prezzi sono talmente competitivi da richiamare acquirenti pure dalla distante Catania.

• Slas di Andrea CamerataVia Mario Rapisardi, 116b97016 Pozzallo (Rg) Tel. 0932 79.70.35

La cortesia, la gentilezza e la competenza della famiglia Camerata è già un buon motivo per visitare il negozio, ma sicuramente i prezzi, la quantità dell’attrezzatura e la presenza assicurata di tutte le esche per l’intera settimana, ne fanno un punto di riferimento per ogni pescatore della zona. Se poi abbiamo bisogno di qualche dritta sui luoghi e sui metodi di pesca in zona basta chiedere di Andrea, bravo negoziante e pescatore esperto.

• Tre Anelli Sport di Pierpaolo BeninatoVia V. Emanuele, 88 - 96010 Portopalo di Capo Passero (Sr) Tel. 0931 84.20.26Il negozio è fornitissimo di articoli da pesca, sub e nautica e i prezzi sono eccellenti. Pierpaolo non fa mai uscire nessuno dal suo negozio a mani vuote perché è capace di metterlo a gambe all’aria pur di accontentare i clienti. Anche da lui è possibile ricevere preziosi consigli su come e dove pescare.

SPIAGGIA CICERATAA MEDIA ENERGIA, È INCASTONATA FRA DUE PUNTE DI ROCCIA. GROSSE ORATE, MORMORE, SARAGHI E GRONGHI FANNO DIVERTIRE

P artiamo dalla spiaggia più a nord del nostro percorso, lungo circa cinque o sei chilometri e che terminerà al confine dell’oasi faunistica di

Vendicari, dove la pesca costiera è vietata e che per forza di cose non prenderemo in considerazione. Rispetto alle altre due che tratteremo, questa spiaggia ha un netto gradino di risacca. Tuttavia, la spiaggia Cicerata è a media energia. Ha una lunghezza di circa 800 metri ed è incastonata tra due punte di roccia: quella a nord è di tipo misto, mentre quella a sud è completamente rocciosa e si allunga verso il piccolo borgo marinaro di Calabernardo. Sul lato sud c’è la foce del fiume Asinaro, irresistibile richiamo per muggini, serra, spigole e piccole orate. Per il resto la spiaggia è ottima per le orate, in primavera e in autunno, e per le mormore in autunno e

a inizio inverno. Queste ultime in estate sono assai piccole e si rischia di fare una vera e

propria “strage di innocenti” . Anche i pesci serra sono molto frequenti e vengono pescati, da maggio a dicembre, soprattutto di notte con tranci di spigola

e muggini. I saraghi si possono tentare con buoni risultati in prossimità delle scogliere che delimitano la spiaggia. Si pesca bene a lunga distanza e,

quando si affronta il mare di questa spiaggia, non bisogna mai partire sforniti di bibi per orate e saraghi, di tranci di muggine per i serra e i gronghi, e di arenicola per le mormore. Pure il

granchio e l’americano rendono bene alle prese con le orate di grossa taglia che, come detto, qui non

mancano di sicuro. Mare piatto o poco mosso sono le condizioni ideali per far carniere. I lati dell’arenile si

raggiungono facilmente in auto, mentre se l’intenzione è di pescare al centro della spiaggia bisogna districarsi tra alcune stradine secondarie e villette.

S cendendo verso sud troveremo un ampio tratto di costa a fondale roccioso che lentamente diventa di tipo misto con

basse falesie bianche friabili, dove la presenza di grossi saraghi, orate, gronghi e pesci di scoglio è garantita, per la gioia di chi si volesse cimentare con il rock fishing. Superato questo tratto si arriva a Marina di Noto. La spiaggia è lunga poco più di un chilometro e si può percorrere tutta camminando per la battigia e superando in tre occasioni delle piccole punte di scogli che fuoriescono di poco dalla sabbia per esaurirsi a pochi metri da riva. Solo verso il centro c’è un ristretto tratto a fondale roccioso con posidonia, dimora di piccoli e medi saraghi e anche di grosse orate. Lanciando proprio al limite delle macchie scure che si intravedono tra il bianco “tropicale” della sabbia, nel periodo autunnale è possibile fare delle belle catture di orate di giorno e

di belle mormore di notte, anche se queste ultime rispondo presente un po’ ovunque e quasi tutto l’anno. Discreta la presenza di pesci pettini. Qualche spigola si lascia ingannare nel primo tratto di quest’arenile e alla fine, dove poi bisogna saltare la terza punta di

scogli che ci porta nell’ultimo tratto della spiaggia. Essendo l’ultima porzione la continuazione della “lunga” spiaggia di lido di Noto, è normale che prevalgano gli stessi pesci che abbiamo già elencato, ma con una quasi totale assenza di saraghi e un incremento di gronghi. Lungo tutto l’arenile, nei mesi che vanno da maggio ad agosto (bagnanti permettendo), è garantita la presenza di pesci serra …

anche di grosse dimensioni. Proprio la loro presenza è la ragione per cui le canne a volte non danno alcun segno di vita… segnale certo che è arrivato il momento di innescare un bel trancio di muggine. Le condizioni che pagano di più sono il mare calmo o quasi per mormore, serra, pettini, orate e mosso o in scaduta per saraghi, spigole e qualche grongo. La notte rende nettamente di più e la scelta delle esche si restringe a bibi, arenicola e tranci di muggine. La sardina viene letteralmente ignorata da quasi tutti i pesci, eccetto dai gronghi e da qualche affamato serra. La spiaggia in questione si raggiunge comodamente in auto grazie a un lungo viale parallelo alla linea di costa.

Scendendo ancora in direzione sud e superando l’ultima parte della spiaggia di Noto Marina troviamo la selvaggia spiaggia di Eloro. Come di consueto da queste parti, le due spiagge sono divise tra loro da un tratto di scogli, ma la particolarità di questa scogliera sta nel fatto che non ha prolungamenti in acqua, quindi il fondale è esclusivamente sabbioso e va sfruttato quando il mare picchia duro e rende inaffrontabili le spiagge, oppure con mare calmo per evitare i bagnanti estivi e andare alla ricerca dei “pezzi grossi” del surf: orate, lampughe, serra, lecce, pesci balestra e più raramente gronghi e spigole. La fauna che colonizza le acque prospicienti la scogliera non si esaurisce alle specie appena elencate ma comprende pure mormore, pesci piatti, pettini e lecce stella di buona dimensione. È evidente che le tecniche da adottare vanno dalla teleferica al surf casting, dal beach legering addirittura alla pesca col galleggiante. Questa spiaggia non vanta particolari differenze con le altre due, se non fosse per una maggiore presenza di spigole e di saraghi con mare formato. In verità una differenza grande esiste: la quiete che si gode in questo posto sembra richiamare i ricordi del surf delle

origini, quello più puro, fatto di solitudine e mare, sabbia e salsedine. Per raggiungere la spiaggia è necessario affrontare un sentiero lungo qualche centinaio di metri che divide la macchina dall’arenile. Per arrivare in auto nei pressi del sentiero che porta alla spiaggia bisogna lasciare la strada asfaltata che percorre tutta la litoranea e immettersi su una stradina sterrata lunga circa 500 metri che costeggia da una certa distanza la scogliera vista in precedenza. Come detto, la bellezza e la solitudine di questo arenile lasciano incantati, preludio a ciò che ci aspetta una volta entrati nella splendida oasi faunistica di Vendicari. Oltre la spiaggia di Eloro, proseguendo sempre verso sud, troviamo una scogliera abbastanza alta, molto interessante dal punto di vista alieutico, ma difficile da raggiungere con tutta l’attrezzatura. Anche qui i soliti pesci... che però si fanno più numerosi, perché appena terminata la lunga scogliera ci si ritrova già all’interno della zona interdetta alla pesca costiera e, proprio per questo, rifugio e vivaio per molte specie ittiche. Almeno in teoria, perché nella pratica i pescherecci e le lampare ne fanno meta di indisturbate scorribande illegali.

LIDO DI NOTOALLEVAMENTI... PER I SURFCASTERECCO COME È TORNATA L’ORATA IN QUESTI LIDI

T utto il litorale preso in considerazione per lungo tempo ha risposto picche quando l’obiettivo era l’orata. Decimata in passato, o semplicemente rara di suo, negli ultimi anni è

tornata così in gran numero da richiamare tanti appassionati che ne fanno un obiettivo primario. Niente a che vedere con correnti, temperature, pesca professionale e inquinamento... l’orata è di nuovo su queste spiagge grazie alle mareggiate! E sì, in passato un impianto di acquacoltura ha subito perdite di orate e spigole proprio a causa del mare in burrasca. Spigole e orate hanno quindi trovato condizioni ottimali per stabilirsi e riprodursi con evidente successo. Dal canto nostro non possiamo che essere grati, una volta tanto, alla mano dell’uomo che involontariamente ha contribuito al ripopolamento di tutta la costa che descriviamo, ma anche di quella ancora più a sud, sicuramente tema di un secondo itinerario in terra sicula, meta ancora più bella dal punto di vista paesaggistico e addirittura più interessante dal punto di vista del pescatore.

Ci troviamo nel versante sud della Sicilia orientale, dove nel corso dei secoli arte, storia e natura si sono fusi dando vita a una meravigliosa esplosione di antichi teatri, splendide chiese, palazzi e preziose testi-monianze storiche a ogni piè sospinto. La “greca” Siracusa e il settecentesco “giardino di pietra” Noto

sono gli esempi di una terra affascinante e antica. Basta poi spostarsi di poco verso i monti Iblei per godere di paesaggi mozzafiato sempre contornati dal blu intenso del mare e da una natura che in certi luoghi si può dire ancora incontaminata. Questo non è uno spot pubblitario-turistico, eppure è bene avere la consapevolezza del territorio che farà da cornice a battute di pesca all’insegna di grossi calibri e di un mare che incanta. E se ma-lauguratamente i tentativi dedicati alla nostra passione preferita non dessero i risultati sperati, potremo sempre consolarci con il resto. Strano ma vero, anche se il percorso che stiamo per intraprendere si snoda sulla costa siciliana, in realtà come latitudine siamo più a sud di Tunisi, tanto che il clima è più simile a quello nordafricano che a quello continentale. Anche le acque costiere hanno una temperatura media abbastanza elevata e, proprio per questo, le prede tipiche del surf stazionano più a lungo sottocosta rispetto alle coste peninsulari più a nord. Motivo per cui alcuni “infiltrati” dal Mar Rosso sguazzano in queste acque come fossero a casa loro: serra, barracuda, balestra, aguglie imperiali, carangidi e a volte anche squali e pesci palla, possono ritrovarsi più o meno frequentemente impigliati nelle reti dei pescherecci o agganciati agli ami dei pescatori. Le spiagge che prendiamo in esame ricadono tutte nell’enorme territorio di Noto, che con i suoi 554 chilometri quadrati è uno tra i più ampi d’Italia. Di conseguenza, la cittadina di riferimento sarà proprio questa. In realtà, più che spiagge, in questo tratto di costa si trovano soprattutto piccoli arenili tutti divisi tra loro da più o meno lunghi tratti di costa rocciosa a fondo sabbioso, misto o prettamente roccioso. Per cui chi volesse sbizzarrirsi anche con il rock fishing o con altre tecniche che non siano strettamente legate alla sabbia non ha che l’imbarazzo della scelta.

LA PIÙ COMODA DI TUTTE: TANTE CATTURE (TRANNE I SARAGHI CHE LATITANO) E ANCHE GROSSE

QUI SI PUÒ CONTARE SU TRE ESCHE: BIBI IN PRIMIS, POI ARENICOLA E TRANCIO DI MUGGINE.

TANTO PER CAPIRE CON CHI ABBIAMO A CHE FARE: ECCO COSA HA COMBINATO UNA GROSSA

ORATA A UN AMO INNESCATO A BIBI.

SPIAGGIA ELOROMARE, SABBIA, (TANTI) PESCI E SOLITUDINE: ORIGINAL SURF!

BELLE MORMORE CON L’ARENICOLA, ESCA PRINCIPE IN QUESTI LIDI. LASCIAMO PERDERE L’ESTATE, SI PRENDONO SOLO LE PICCOLE.

DAL ROCK FISHING AL SURF SULLA SABBIA, LA SICILIA OFFRE OGNI BEN DI DIO PER I PESCATORIa cura di FABRIZIO GISARELLA

ECCO I PUNTI MIGLIORI DI QUESTO LITORALE, TESTATI DA UNA VITA DAL NOSTRO FABRIZIO GISARELLA: UNA SICUREZZA!

IL LITORALE DI NOTO GLI INSERTI DI

Punta di

SPIAGGIA CICERATA

I SERRA DI LIDO DI NOTO

rocciaa fondaleSP15

Madonnamarina

Lido di Noto

calabernardo

Cicerata

VillaBimmisca

Riserva NaturaleOasi faunisticaVendicari

RovetoTorre

Vendicari

SP19

SP19

E45

A18

SP19

UNA GROSSA ORATA PRESA SULLA SPIAGGIA PIÙ A NORD DI QUESTO ITINERARIO. ESEMPLARI DEL GENERE NON SONO RARI.

VISTA DALL’ALTO DELLA SCOGLIERA CHE DA CALA BERNARDO ARRIVA FINO AL LATO NORD DI LIDO DI NOTO. I LOCALI LA CHIAMANO “SCOGLI BIANCHI”. È IL PRIMO TRATTO ROCCIOSO DOPO SPIAGGIA CICERATA CHE INVECE È LA PRIMA SPIAGGIA A NORD DI QUESTO ITINERARIO.

ECCO UNA PANORAMICA DELLA SECONDA SPIAGGIA. AL CENTRO SI NOTA LA MACCHIA SCURA DEGLI SCOGLI AL CENTRO DELL’ARENILE. PIÙ A SUD SI NOTA LA PUNTA DI ROCCIA CHE DIVIDE LIDO DI NOTO CON LA SPIAGGIA ELORO.

SPIAGGIA DI LIDO DI NOTO

IN CERCA DEI GROSSI CALIBRI SULLA SCOGLIERA CHE DIVIDE LIDO DI NOTO CON LA SPIAGGIA SPIAGGIA DI ELORO.

IL REGNO DELLA SOLITUDINE: LA SPIAGGIA DI ELORO È UN POSTO DOVE

CI SI RIAPPACIFICA CON IL MARE.

LA VECCHIA TONNARA.

LA SPIAGGIA DELLE TARTARUGHE

MISTO

SCOGLI BIANCHI

INIZIO RISERVA