Surf Casting Mania 06

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Tariffa ROC – POSTE ITALIANE Spa – Sped. Abb. Post. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n. 46) – Art. 1 C. 1 – LO/MI N. 6 MARZO 2012 MENSILE E 5,50 ON TECNICA FOCUS BIOLOGIA • Orate invernali • Spigole con il vivo • Predatori “rompipascolo” Corsica Light nelle onde Long casting Le prime mormore Razze: dove e come in Italia WWW.SURFCASTING-MANIA.IT ORa SIamO anChe On-LIne surfcasting-mania.it è ora una realtà: approfondimenti, multimedia e blog ISSN 2239-6977

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Sfoglia il numero 6 di Surf Casting Mania

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N. 6 marzO 2012 mENSILE E 5,50

ontecnica focus

biologia

• Orate invernali • Spigole con il vivo • Predatori “rompipascolo” Corsica

Light nelle onde

Long casting Le primemormore

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••Razze: dove

e come in Italia

WWW.SURFCASTING-MANIA.IT

ORa SIamO anChe On-LInesurfcasting-mania.it è ora una realtà: approfondimenti, multimedia e blog

ISSN 2239-6977

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C apita a volte che le copertine vengano a te e non sei tu che vai a cercarle. è il caso dello squalo tigre che “sorride” sulla prima pagina di questo numero. La storia è questa: ci arriva una mail da parte del “friction team”, ovvero gli

amici pescatori Carlo e Filippo. Racconta di un’avventura a Capo Verde e di uno squalo che ha coronato il sogno di due surfcastman alla loro prima esperienza oce-anica alla ricerca della pinna. Lo scatto che occupa la copertina ci ha colpiti fin da subito. A parte la buona qualità della fotografia, a incantarci è stata l’espressione di grandissima soddisfazione e gioia del pescatore, quel sorriso ancora carico di adrenalina che sembra quasi dire: “l’abbiamo preso, l’abbiamo preso, diavolo chis-sà la faccia degli amici quando lo racconterò, chissà quante volte ripenserò a que-sta notte e alla sua magia”. La decisione di utilizzare questo scatto come “icona” di questo numero è stata presa praticamente subito, senza contemplare alternative. E questo molto prima che i due pescatori ci venissero a trovare al nostro stand du-rante il Fishing Show di Bologna. Carlo e Filippo, infatti, sono venuti a chiedere se le loro foto fossero arrivate in redazione e se fossero piaciute. La tentazione di dirgli subito che ci erano piaciute tanto da metterle in copertina è stata fortissima, ma ho pensato che così facendo avrei rovinato la sorpresa di questi due coraggiosi e appassionati surfcastman quando, di fronte all’edicola, avrebbero sgranato gli occhi forse replicando la medesima espressione che tanto ci ha coinvolto nello scatto con lo squalo. Quindi non mi sono lasciato scappare niente. Avrei voluto dirgli: “guardate che quella foto è già in copertina e aspetta solo di essere stampa-ta”. E invece mi sono fatto raccontare l’avventura che avevano vissuto. Il dato più particolare che è venuto fuori è un particolare che non si nota immediatamente: tra le fauci dello squalo si vedono non uno ma due terminali. Il motivo è molto sem-plice e alquanto sorprendente: uno dei due terminali è la prova di un combattimen-to risolto con una rottura. Sì, avete capito bene: quello squalo ha abboccato una prima volta spaccando tutto e, poco dopo, si è lanciato sul secondo terminale, che questa volta ha retto e ha dato questa grandissima gioia agli angler. Insomma, era proprio destino che quel tigre arrivasse sul bagnasciuga. I ragazzi ci hanno pro-messo un video di quei momenti, anche se dicono sia di qualità un po’ scadente. Non importa, mandatelo, perché l’emozione del surf oceanico è forte anche quan-do non è patinata. Senza nulla togliere a quanto già fatto, anzi, sono particolar-mente orgoglioso di questa copertina, perché è l’emblema del punto di incontro fra

noi della redazione e voi lettori. Un modo per dire: siamo una grande famiglia.

Carp fishing ManiaCerca in edicola il mensile tutto dedicato alla pesca delle grandi carpe: firme di prestigio e un bellissimo omaggio per chi si abbona!

spinning Maniail mensile più completo per gli amanti della pesca con le esche artificiali in mare e in acqua dolce: i più grandi esperti e un fantastico regalo per chi si abbona!

Giulio Marcone

Il network Surfcasting Mania diventa ancora più ricco: dopo rivista, pagina Facebook, Twitter e canale tematico YouTube, ecco il sito con news,

video, approfondimenti e blog!

www.sURFCAsTING-mANIA.IT

copertina meritata

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I

N. 6 marzO 2012 mENSILE E 5,50

ontecnica focus

biologia

• Orate invernali • Spigole con il vivo • Predatori “rompipascolo” Corsica

Light nelle onde

Long casting Le primemormore

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••Razze: dove

e come in Italia

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36 chi zittisce il pascolo

La chiusura del cerchio: dopo la

raccolta tocca al predatore

filosofia della pesca secondo sandro meloniLe domande a se stessi e al mare, le risposte date e non date, i

tentativi di un pescatore di dare corpo alla strana girandola del surf

orate quando il mare spingeD’inverno, di notte e nella schiuma: il guanto di sfida raccolto da un surfcastman che non si tira indietro

Calamenti light, finali sottili e onde serie: light & strong si può

mastersurf

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52beach ledgering

nel regno delle tenebreRagionamento: ecco perché surf casting vuol dire soprattutto notte

68

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razze all’italianaQuali nuotano vicino alle spiagge e cosa preferiscono mangiare

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corsica terra da surfUna lunga e divertente vacanza di pesca

sull’isola francese per fare carniere

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le rubriche per approfondire

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nodo per lo shock Su base Uni, utile e facile

esche e inneschi La più micidale: il cefalo vivo

post it Long casting: verso gli XXXL

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La stagione migliore per prenderne di grosse non è ancora arrivata, ma i pensieri già volano a lei e alla sua timida tocca

surf news La gazzetta del surfcaster italianocon curiosità dall’Italia e dal mondo

in vetrina94

la ricetta del mese96

Anno II - N. 6 - Marzo 2012

dIrettore respoNsAbIleGiulio Marcone

[email protected]

In redazione: Fabio Marotta, Paolo Meneghelli

Impaginazione e dtp: Red Art di Paola Pogliani

Hanno collaborato:Pasquale Barnabà, Emilio D’Amato, Fabrizio

Gisarella, Rosa La Candia, Federico Marchetti, Stefano Marconi, Sandro Meloni, Gavina Tolu

Foto di copertina: Friction TeamFoto: Vittorio Azzano, Pasquale Barnabà, Emilio D’Amato, Fabrizio Gisarella, Rosa La Candia,

Federico Marchetti, Giulio Marcone, Sandro Meloni

disegni e computer graphics: Emiliano Marazzi

dIreZIoNe e redAZIoNeVia Garberini, 18 - 27029 Vigevano (Pv)

Tel. (+39) 0381 29.00.05 - Fax (+39) 0381 29.006

pUbblICItàdavide Morino (responsabile commerciale)

Tel. (+ 39) 348 [email protected]

edItore: peNtA press s.r.l

sede legale: Via Savona, 123

20144 Milano

publisher: Riccardo [email protected]

responsabile di produzione: Andrea [email protected]

dIstrIbUtore esClUsIVo per l’ItAlIAso.dI.p. “Angelo patuzzi” s.p.A.

Via Bettola, 18 - 20092 Cinisello Balsamo (Mi)Tel. (+39) 02 66.03.01 - Fax (+39) 02 66.03.03.20

stAMpApUNtoWeb s.r.l

Via Var. di Cancelliera, snc00040 Ariccia (Rm)

Tel. (+39) 06 93.49.721 - Fax (+39) 06 93.49.72242

Pubblicazione mensile registrata al Tribunale di Milano il 27.06.2011 con il numero 357

Sped. Abb. Post. 45% MilanoTassa Riscossa Cpm Roserio

Una copia Euro 5,50

Sono vietati la pubblicazione e l’utilizzo anche solo parziale di testi, fotografie e disegni, se non espressamente autorizzati da Penta Press S.r.l. titolare del Copyright. L’invio di fotografie e materiale dattiloscritto

alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione a titolo gratuito su qualsiasi opera, editata su qualsiasi supporto anche

multimediale, della Penta Press S.r.l. Tutto il materiale inviato alla redazione non verrà restituito, salvo precedenti accordi.

INFORMATIVA AI SENSI DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI (Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003)

Il Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 ha la finalità di garantire che il trattamento dei Vostri dati personali si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità delle persone, con

particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale. Vi informiamo, ai sensi dell’art. 13 del Codice, che i dati personali da Voi forniti, ovvero altrimenti acquisiti nell’ambito dell’attività da noi svolta,

potranno formare oggetto di trattamento per le finalità connesse all’esercizio della nostra attività. Per trattamento di dati personali si intende la loro raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, ela-borazione, modificazione, selezione, estrazione, raffronto, utilizzo, diffusione, cancellazione, distribuzione, interconnessione e quant’altro sia utile per l’esecuzione del servizio, compresa la combinazione di due o

più di tali operazioni. Il trattamento dei Vostri dati per le finalità sopraindicate avrà luogo prevalentemente con modalità automatizzate e informatiche, sempre nel rispetto delle regole di riservatezza e di sicurezza

previste dalla legge e con procedure idonee alla tutela delle stesse. Il titolare del trattamento dei dati personali è PENTA PRESS S.r.l., con sede legale in Milano, nella persona del legale rappresentante;

responsabili del trattamento sono i dipendenti e/o professionisti incaricati da PENTA PRESS S.r.l., i quali svolgono le suddette attività sotto la sua diretta supervisione e responsabilità. Il conferimento dei dati per-sonali da parte Vostra è assolutamente facoltativo; tuttavia l’eventuale Vostro rifiuto ci rende impossibile l’esecuzione di alcun adempimento contrattuale. I dati o alcuni di essi, per i fini di cui dianzi, potranno essere comunicati a: società appartenenti al medesimo gruppo societario di cui fa parte PENTA PRESS S.r.l.; soggetti esterni che svolgano funzioni connesse e strumentali all’operatività del Servizio, come, a puro titolo esemplificativo, la gestione del sistema informatico, l’assistenza e consulenza in materia contabile, amministrativa, legale, tributaria e finanziaria; soggetti cui la facoltà di accedere ai dati sia

riconosciuta da disposizioni di legge o da ordini delle autorità. Un elenco dettagliato dei predetti soggetti è disponibile presso PENTA PRESS S.r.l. Vi informiamo, inoltre, che potrete consultare, modificare, opporVi o far cancellare i Vostri dati o comunque esercitare tutti i diritti che Vi sono riconosciuti ai sensi dell’art. 7 del Codice, inviando una lettera raccomandata a PENTA PRESS S.r.l. agli indirizzi sopra indicati. Se volete consultare il testo completo del Codice in materia di protezione dei dati personali, visitate il sito ufficiale

dell’Autorità Garante www.garanteprivacy.it.

surf CastING

Mania

mormore: aspettando primavera

Page 6: Surf Casting Mania 06

Sei lì da tre ore. il tempo per conoScere tutto di quelle onde. ma anche adeSSo ne Sai meno di prima. ti avvolge l’oblio, la Solitudine, l’impotenza davanti alla bianca energia che tu non hai. e Sei piccolo, non più protetto dalla forza delle idee e del tuo ruolo tra le onde. un povero eSSere, pieno di coSe che non Servono e che adeSSo Sei diSpoSto a ripudiare pur di capire ciò che non Si vede e non Si Sente. ma dura poco, azioni il “tergicriStalli”, puliSci tutto, vuoi vedere bene. Sei lì per peScare, non Sei l’ultimo arrivato, c’è una tattica da portare avanti e ti vuole tutto, che cazzo vai a penSare? là davanti non ti aSpetta neSSuno, pedala, corri!

silenzioassordanteQuel

di fondo

24 | surfcasting Mania surfcasting Mania | 25

monologo di sabbial’esperienza che contail mare di sandro meloni

mastersurf

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Sei lì da tre ore. il tempo per conoScere tutto di quelle onde. ma anche adeSSo ne Sai meno di prima. ti avvolge l’oblio, la Solitudine, l’impotenza davanti alla bianca energia che tu non hai. e Sei piccolo, non più protetto dalla forza delle idee e del tuo ruolo tra le onde. un povero eSSere, pieno di coSe che non Servono e che adeSSo Sei diSpoSto a ripudiare pur di capire ciò che non Si vede e non Si Sente. ma dura poco, azioni il “tergicriStalli”, puliSci tutto, vuoi vedere bene. Sei lì per peScare, non Sei l’ultimo arrivato, c’è una tattica da portare avanti e ti vuole tutto, che cazzo vai a penSare? là davanti non ti aSpetta neSSuno, pedala, corri!

silenzioassordanteQuel

di fondo

24 | surfcasting Mania surfcasting Mania | 25

monologo di sabbial’esperienza che contail mare di sandro meloni

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ArrivA e lo AnnunciA il silenzio. Quello del

pAscolo rumoroso che si fermA di colpo. Quel

sottofondo liQuido del QuAle AbbiAmo A lungo discusso nel

numero scorso. ci erAvAmo lAsciAti così: “il silenzio...

AssordAnte segnAle che AnnunciA l’entrAtA in scenA

del predAtore”... beh, eccolo, Anzi eccoli!

Chi azzittisce il pascolo?

sotto taceSe là tutto

SurfcaSting Mania | 37

le dritte di emilio d’amatoSulla punta della piramide

nel Silenzio

36 | SurfcaSting Mania

predator

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ArrivA e lo AnnunciA il silenzio. Quello del

pAscolo rumoroso che si fermA di colpo. Quel

sottofondo liQuido del QuAle AbbiAmo A lungo discusso nel

numero scorso. ci erAvAmo lAsciAti così: “il silenzio...

AssordAnte segnAle che AnnunciA l’entrAtA in scenA

del predAtore”... beh, eccolo, Anzi eccoli!

Chi azzittisce il pascolo?

sotto taceSe là tutto

SurfcaSting Mania | 37

le dritte di emilio d’amatoSulla punta della piramide

nel Silenzio

36 | SurfcaSting Mania

predator

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I nverno inoltrato, tempo da lupi e quel freddo che entra nelle ossa per non uscire più; la temperatura

dell’acqua è scesa intorno ai 12-13 gradi, castigata da forti raffiche di tramontana e da neve sciolta che, quest’anno, è stata più copiosa del solito anche a bassa quota. La tem-peratura del mare, dunque, è bassa, specie su fondali bassi e quindi vicino alla costa. Con queste condizioni proibitive la regina primeggia su tutti i litorali, affamata come non mai è alla ricerca di un boccone calorico che riesca a rinvigo-rirne le energie. Dopo aver deposto le uova, e dopo aver passato quel periodo pigro tipi-co del pre frega, quando porta alla luce il lato da grufolatore della sua doppia vita e tende a risparmiare le energie per l’ac-coppiamento, ritorna Mr Hyde e si riappropria del suo lato oscuro di predone dell’inverno. Stanziano e cacciano in tutti gli spot prossimi alle foci, risa-lendo i fiumi anche per diversi

chilometri in cerca di avan-notti, pesci adulti e quant’altro riesce ad ingurgitare per sfa-marsi. A farne le spese sono soprattutto i cefali. Tutti gli appassionati di spinning sanno che questi sono i mesi della risalita delle spigole e possono di sicuro raccontare di essersi imbattuti con un po’ di fortuna in scodate e attacchi in superfi-cie a ridosso delle sponde e ai

danni di cefali nervosi e molto spaventati. Quello che non sanno i pescatori a spinning è che la regina diventa ancora più famelica nelle ore notturne, dove ha gioco più facile nel tendere i suoi agguati.

Trovarli è un problemaPremesso quindi che le nostre uscite saranno notturne, non ci

rimane che procurarci l’esca principe di questa stagione, quella più amata dalla spigola. Il cefalo è un boccone diffici-le da reperire vivo, specie in periodi freddi. Se avessimo

un amico che ama pescare di frequente con la bilancia sa-rebbe come avere un amico in parlamento (almeno in Italia pare funzionare così ;-)! Ma se facessimo difetto di tanta fortuna si potrebbe optare per la pesca con il rezzaglio in foce (per chi ne è capace) op-

pure per l’acquisto nei vivai di cefaletti da innesco che fanno al caso nostro. Certo, questi ultimi non si trovano ovunque e, spesso e volentieri, sono a diversi chilometri da casa. Volendo, ci si potrebbe persi-no armare di bolognese, lenza leggera con pane francese e

tentare di catturare da noi le esche. Ma ci sono di-versi problemi: non bi-sogna rovinare il pesce con l’amo (dovremmo prenderli tutti a fil di labbro) e dovremmo pescare i pesci giorni

prima della battuta, per-ché i cefali si fanno a mare

calmo ma le spigole no, ov-viamente utilizzando un con-tenitore ossigenato per poterli trasportare e mantenere vivi a lungo. Insomma, procurarsi il vivo e conservarlo nel tempo non è facile, e proprio per questo la pesca con il cefalo non è praticata da molti... ma i risultati, mai come in questo caso, possono considerarsi praticamente scontati!

La reginae quel

peccato di gola

Con il Cefalo vivo la sfida Ci vede vittoriosi

pratiCamente in partenza...

non C’è niente di più

devastante per le spigole

invernali Che pattugliano un Canalone

profondo viCino a una

foCe durante una sCaduta.

teCniCa sempliCe...

tranne per il reperimento

dell’esCa

Di notte e con il freDDoCondizioni avverse da affrontare equipaggiati e Con un truCCo

L e nostre uscite saranno soprattutto notturne: quando il caos si calmerà

la nostra esca guizzante farà la sua parte. Bisognerà però vestirsi adeguatamente, perché le fredde nottate di febbraio e marzo sono indimenticabili (e non per il piacere...). Caldi felpe e giubbotti in cerata anti vento ci aiuteranno a superare quelle tremende ore di attesa. Inoltre, è bene aiutarsi con le salopette da neve o le più dedicate tute isotermiche, come ormai da anni ha preferito fare chi scrive. Ma un particolare non va mai lasciato al caso: i piedi devono stare caldi, altrimenti una bella serata potrebbe

trasformarsi in sofferenza e rischiamo di non godere appieno della battuta e persino di non ripetere l’esperienza. Alcuni amici adoperano scarponi doposcì... la soluzione migliore, invece, credo sia usare stivali con rivestimento in neoprene che mantiene una temperatura godibile anche a basse temperature (li usano anche i cacciatori per andare nella neve). Piccolo consiglio: dopo aver indossato le calze di lana, mettiamo i piedi in un sacchetto di plastica e poi negli stivali... la traspirazione ne risentirà, ovvio, ma il freddo diventerà un nemico dimenticato.

la scadutaè il momento topper cercare le spigole

delle foci

SurfcaSting Mania | 47

I bocconi, le montature, le strategie, i calamentile precauzioni che fanno la differenza

un pesce tante strategiei bocconi di pasquale barnabà

escheinneschiA febbraio abbiamo lanciato il sitoguarda i nostri contenuti extrawww.surfcasting-mania.it

Barnabà risponde ai lettori su Facebookcercalo sulla nostra pagina fanwww.facebook.com/SurfManiaMag

Surf Casting Mania è anche videodai un’occhiata al nostro canale www.youtube.com/SurfManiaMag

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I nverno inoltrato, tempo da lupi e quel freddo che entra nelle ossa per non uscire più; la temperatura

dell’acqua è scesa intorno ai 12-13 gradi, castigata da forti raffiche di tramontana e da neve sciolta che, quest’anno, è stata più copiosa del solito anche a bassa quota. La tem-peratura del mare, dunque, è bassa, specie su fondali bassi e quindi vicino alla costa. Con queste condizioni proibitive la regina primeggia su tutti i litorali, affamata come non mai è alla ricerca di un boccone calorico che riesca a rinvigo-rirne le energie. Dopo aver deposto le uova, e dopo aver passato quel periodo pigro tipi-co del pre frega, quando porta alla luce il lato da grufolatore della sua doppia vita e tende a risparmiare le energie per l’ac-coppiamento, ritorna Mr Hyde e si riappropria del suo lato oscuro di predone dell’inverno. Stanziano e cacciano in tutti gli spot prossimi alle foci, risa-lendo i fiumi anche per diversi

chilometri in cerca di avan-notti, pesci adulti e quant’altro riesce ad ingurgitare per sfa-marsi. A farne le spese sono soprattutto i cefali. Tutti gli appassionati di spinning sanno che questi sono i mesi della risalita delle spigole e possono di sicuro raccontare di essersi imbattuti con un po’ di fortuna in scodate e attacchi in superfi-cie a ridosso delle sponde e ai

danni di cefali nervosi e molto spaventati. Quello che non sanno i pescatori a spinning è che la regina diventa ancora più famelica nelle ore notturne, dove ha gioco più facile nel tendere i suoi agguati.

Trovarli è un problemaPremesso quindi che le nostre uscite saranno notturne, non ci

rimane che procurarci l’esca principe di questa stagione, quella più amata dalla spigola. Il cefalo è un boccone diffici-le da reperire vivo, specie in periodi freddi. Se avessimo

un amico che ama pescare di frequente con la bilancia sa-rebbe come avere un amico in parlamento (almeno in Italia pare funzionare così ;-)! Ma se facessimo difetto di tanta fortuna si potrebbe optare per la pesca con il rezzaglio in foce (per chi ne è capace) op-

pure per l’acquisto nei vivai di cefaletti da innesco che fanno al caso nostro. Certo, questi ultimi non si trovano ovunque e, spesso e volentieri, sono a diversi chilometri da casa. Volendo, ci si potrebbe persi-no armare di bolognese, lenza leggera con pane francese e

tentare di catturare da noi le esche. Ma ci sono di-versi problemi: non bi-sogna rovinare il pesce con l’amo (dovremmo prenderli tutti a fil di labbro) e dovremmo pescare i pesci giorni

prima della battuta, per-ché i cefali si fanno a mare

calmo ma le spigole no, ov-viamente utilizzando un con-tenitore ossigenato per poterli trasportare e mantenere vivi a lungo. Insomma, procurarsi il vivo e conservarlo nel tempo non è facile, e proprio per questo la pesca con il cefalo non è praticata da molti... ma i risultati, mai come in questo caso, possono considerarsi praticamente scontati!

La reginae quel

peccato di gola

Con il Cefalo vivo la sfida Ci vede vittoriosi

pratiCamente in partenza...

non C’è niente di più

devastante per le spigole

invernali Che pattugliano un Canalone

profondo viCino a una

foCe durante una sCaduta.

teCniCa sempliCe...

tranne per il reperimento

dell’esCa

Di notte e con il freDDoCondizioni avverse da affrontare equipaggiati e Con un truCCo

L e nostre uscite saranno soprattutto notturne: quando il caos si calmerà

la nostra esca guizzante farà la sua parte. Bisognerà però vestirsi adeguatamente, perché le fredde nottate di febbraio e marzo sono indimenticabili (e non per il piacere...). Caldi felpe e giubbotti in cerata anti vento ci aiuteranno a superare quelle tremende ore di attesa. Inoltre, è bene aiutarsi con le salopette da neve o le più dedicate tute isotermiche, come ormai da anni ha preferito fare chi scrive. Ma un particolare non va mai lasciato al caso: i piedi devono stare caldi, altrimenti una bella serata potrebbe

trasformarsi in sofferenza e rischiamo di non godere appieno della battuta e persino di non ripetere l’esperienza. Alcuni amici adoperano scarponi doposcì... la soluzione migliore, invece, credo sia usare stivali con rivestimento in neoprene che mantiene una temperatura godibile anche a basse temperature (li usano anche i cacciatori per andare nella neve). Piccolo consiglio: dopo aver indossato le calze di lana, mettiamo i piedi in un sacchetto di plastica e poi negli stivali... la traspirazione ne risentirà, ovvio, ma il freddo diventerà un nemico dimenticato.

la scadutaè il momento topper cercare le spigole

delle foci

SurfcaSting Mania | 47

I bocconi, le montature, le strategie, i calamentile precauzioni che fanno la differenza

un pesce tante strategiei bocconi di pasquale barnabà

escheinneschiA febbraio abbiamo lanciato il sitoguarda i nostri contenuti extrawww.surfcasting-mania.it

Barnabà risponde ai lettori su Facebookcercalo sulla nostra pagina fanwww.facebook.com/SurfManiaMag

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Page 12: Surf Casting Mania 06

misteriosoNel

mondodi

ecate

La dea deLLa notte, deL mistero, deLLe streghe e dei crocicchi è un’immagine perfetta per definire iL surf casting

notturno. iL buio è spesso iL migLior amico deL surfcastman: oLtre aLL’indubbio fascino

misterioso e confinante con La paura deLL’ignoto, però, ad attirare noi patiti

suLLe spiagge neLLe tenebre sono anche e soprattutto motivazioni di carniere.

scontato? mica tanto...

SurfcaSting Mania | 69

Le strategie dei top anglerdietro il tripode di fabrizio gisarella

on the bank notte porta pesci

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misteriosoNel

mondodi

ecate

La dea deLLa notte, deL mistero, deLLe streghe e dei crocicchi è un’immagine perfetta per definire iL surf casting

notturno. iL buio è spesso iL migLior amico deL surfcastman: oLtre aLL’indubbio fascino

misterioso e confinante con La paura deLL’ignoto, però, ad attirare noi patiti

suLLe spiagge neLLe tenebre sono anche e soprattutto motivazioni di carniere.

scontato? mica tanto...

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Le strategie dei top anglerdietro il tripode di fabrizio gisarella

on the bank notte porta pesci

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I l beach ledgering ha fatto non poca fatica a farsi spazio fra le preferenze dei tanti pescatori dalla spiag-

gia. Questo perché si confonde la tecnica con una generica pesca a fondo. Niente di più sbagliato. La tecnica del beach è tutt’altra cosa. La ricerca del miglior compromesso tra di-stanza di lancio, tenuta al moto ondoso e sensibilità, potendo disporre di più vette e di attrez-zi particolarmente potenti per la loro categoria, costituisce un elemento che conferisce al beach ledgering una “persona-

lità” tutta particolare che non può essere assolutamente con-fusa con la pesca a fondo tradi-zionale la quale, non preveden-do l’utilizzo di attrezzi speci-fici e vette intercambiabili, pur garantendo in talune situazioni buone doti di sensibilità, finisce

poi con il presentare dei grossi limiti in fatto di distanza di lan-cio e stabilità in pesca. Come dice un proverbio, lasciamo tempo al tempo, poi anche i più scettici dovranno ammettere che il beach ledgering non è una moda, ma viceversa rap-presenta una risposta tecnica consapevole nata da molteplici esperienze di pesca.

Tecnica “amica” della frenesiaDunque, proviamo a prepararci alla primavera imminente per pescare con questo sistema e

mettendo nel mirino le mormore. È inutile negare che proprio questi pesci rappre-sentano le prede più comuni per i nostri arenili, perciò sarà

bene vedere come fare a rendere più interessanti e divertenti le nostre uscite di pesca senza perderci in sogni che pochissi-mo o poco hanno di reale. Gli impegni di lavoro, la vita fre-netica, l’impossibilità oggettiva per molti di ritrovarsi nel posto

giusto al momento giusto, sono tutti aspetti del nostro modo di vivere che lasciano poco spazio alle possibilità di dedicarsi in maniera specifica alla ricerca della cattu-ra esaltante. Certo, sarebbe bel-lo avere sempre a disposizione tutto il tempo da dedicare alla ricerca di una spigola gigante-sca. Ma la realtà è che molte volte “scappiamo” dal lavoro, frettolosamente ci procuriamo le esche e sempre di corsa sia-mo lì, sulla spiaggia, magari senza troppe pretese ma con la speranza che almeno le nostre belle mormore si facciano vive. E sicuramente riusciremo a ri-lassarci, poi il resto si vedrà.

Aspettando la primaveraNotoriamente questa stagione coincide con l’inizio del pe-riodo favorevole per la pesca alle mormore. La pescosità, nel mese di aprile in particolar modo, dipenderà ancora molto da come si presenterà la sta-gione, ovvero se si mostrerà sufficientemente mite o se con-serverà ancora caratteristiche invernali. In linea di massima l’attività dei pesci in questi pe-

Waiting for mormora

Dai che arriva sta beneDetta primavera e le prime timiDe mormore, quelle più grosse! le tentiamo a beach leDgering, trovanDo il punto Di massimo equilibrio fra vetta, piombo e stato Del mare...la parola D’orDine è sensibilità. prepariamoci per il prossimo mese... AttrezzAturA pensAtA

per l'occAsione Canne Con vette interCambiabili e mulinelli

piCColi a doppia bobinaP escare a tutte le distanze desiderate, conservando doti di massima sensibilità alle tocche,

risulterà determinante. Per esempio, con mare calmo potremo pescare a circa 100 metri dalla riva con un piombo da 50 grammi e la vetta leggera. Mentre durante una scaduta sarà sufficiente un piombo di 70 grammi e la vetta più pesante per acquisire la dovuta stabilità in pesca. Sicuramente i piombi pesanti resteranno solo un ricordo, tanto più che per la pesca alle mormore non avremo la necessità di ricorrere a inneschi particolarmente impegnativi e pesanti. Presupponendo l’impiego di canne specifiche da beach ledgering, ovvero con tre vette intercambiabili con diversa sensibilità e tre diverse portanze, vediamo allora come predisporre i nostri mulinelli, che non

potranno essere troppo grandi. Tanto per fare qualche esempio potrebbe fare al caso nostro lo Zebco Match 50, il Ryobi Prosection 3000, l’Aero Spheros 4000, come pure il Mitchell 650. Sarà importante, però, che questi siano corredati di bobina doppia, su una delle quali sistemeremo un buon monofilo dello 0,20 con shock leader dello 0,25 da impiegare con la vetta più leggera. Sull’altra imbobineremo un trave dello 0,23 o anche 0,25 con shock leader 0,30-0,35, ovviamente da impiegare quando ricorreremo alla vetta pesante o a quella media. Così operando saremo sempre in grado di ottenere i migliori risultati in fatto di distanza di lancio e sensibilità. Soltanto sulla spiaggia, e dopo aver valutato le condizioni del mare, faremo le scelte più opportune in fatto di piombi e vette.

qui non si parla dipeschetta a fondo...il beach ledgering è tecnica

da veri esperti

LA PRIMAVERA è ORMAI ALLE PORTE E IL VERO PESCATORE DEVE ESSERE SEMPRE UN PASSO AVANTI. QUINDI, STUDIAMO SISTEMI E STRATEGIE PER PORTARE NEL CARNIERE ANChE LE PRIME MORMORE.

Il beach di

primavera

SurfcaSting Mania | 85

L’appuntamento per i più giovaniPER ChI SI AVVICINA ORA AL SURfl’esperienza di VITTORIO AzzANO

stArtup

Nessuno nasce imparato Hai dei video di surf casting? Contattacipotremo pubblicarli sul nostro canalewww.youtube.com

Al network Surf Casting Maniasi è aggiunto anche il nuovo sitowww.surfcasting-mania.it

Questa è la rubrica dedicata ai neofiti postate sulla nostra pagina i vostri dubbiwww.facebook.com

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I l beach ledgering ha fatto non poca fatica a farsi spazio fra le preferenze dei tanti pescatori dalla spiag-

gia. Questo perché si confonde la tecnica con una generica pesca a fondo. Niente di più sbagliato. La tecnica del beach è tutt’altra cosa. La ricerca del miglior compromesso tra di-stanza di lancio, tenuta al moto ondoso e sensibilità, potendo disporre di più vette e di attrez-zi particolarmente potenti per la loro categoria, costituisce un elemento che conferisce al beach ledgering una “persona-

lità” tutta particolare che non può essere assolutamente con-fusa con la pesca a fondo tradi-zionale la quale, non preveden-do l’utilizzo di attrezzi speci-fici e vette intercambiabili, pur garantendo in talune situazioni buone doti di sensibilità, finisce

poi con il presentare dei grossi limiti in fatto di distanza di lan-cio e stabilità in pesca. Come dice un proverbio, lasciamo tempo al tempo, poi anche i più scettici dovranno ammettere che il beach ledgering non è una moda, ma viceversa rap-presenta una risposta tecnica consapevole nata da molteplici esperienze di pesca.

Tecnica “amica” della frenesiaDunque, proviamo a prepararci alla primavera imminente per pescare con questo sistema e

mettendo nel mirino le mormore. È inutile negare che proprio questi pesci rappre-sentano le prede più comuni per i nostri arenili, perciò sarà

bene vedere come fare a rendere più interessanti e divertenti le nostre uscite di pesca senza perderci in sogni che pochissi-mo o poco hanno di reale. Gli impegni di lavoro, la vita fre-netica, l’impossibilità oggettiva per molti di ritrovarsi nel posto

giusto al momento giusto, sono tutti aspetti del nostro modo di vivere che lasciano poco spazio alle possibilità di dedicarsi in maniera specifica alla ricerca della cattu-ra esaltante. Certo, sarebbe bel-lo avere sempre a disposizione tutto il tempo da dedicare alla ricerca di una spigola gigante-sca. Ma la realtà è che molte volte “scappiamo” dal lavoro, frettolosamente ci procuriamo le esche e sempre di corsa sia-mo lì, sulla spiaggia, magari senza troppe pretese ma con la speranza che almeno le nostre belle mormore si facciano vive. E sicuramente riusciremo a ri-lassarci, poi il resto si vedrà.

Aspettando la primaveraNotoriamente questa stagione coincide con l’inizio del pe-riodo favorevole per la pesca alle mormore. La pescosità, nel mese di aprile in particolar modo, dipenderà ancora molto da come si presenterà la sta-gione, ovvero se si mostrerà sufficientemente mite o se con-serverà ancora caratteristiche invernali. In linea di massima l’attività dei pesci in questi pe-

Waiting for mormora

Dai che arriva sta beneDetta primavera e le prime timiDe mormore, quelle più grosse! le tentiamo a beach leDgering, trovanDo il punto Di massimo equilibrio fra vetta, piombo e stato Del mare...la parola D’orDine è sensibilità. prepariamoci per il prossimo mese... AttrezzAturA pensAtA

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risulterà determinante. Per esempio, con mare calmo potremo pescare a circa 100 metri dalla riva con un piombo da 50 grammi e la vetta leggera. Mentre durante una scaduta sarà sufficiente un piombo di 70 grammi e la vetta più pesante per acquisire la dovuta stabilità in pesca. Sicuramente i piombi pesanti resteranno solo un ricordo, tanto più che per la pesca alle mormore non avremo la necessità di ricorrere a inneschi particolarmente impegnativi e pesanti. Presupponendo l’impiego di canne specifiche da beach ledgering, ovvero con tre vette intercambiabili con diversa sensibilità e tre diverse portanze, vediamo allora come predisporre i nostri mulinelli, che non

potranno essere troppo grandi. Tanto per fare qualche esempio potrebbe fare al caso nostro lo Zebco Match 50, il Ryobi Prosection 3000, l’Aero Spheros 4000, come pure il Mitchell 650. Sarà importante, però, che questi siano corredati di bobina doppia, su una delle quali sistemeremo un buon monofilo dello 0,20 con shock leader dello 0,25 da impiegare con la vetta più leggera. Sull’altra imbobineremo un trave dello 0,23 o anche 0,25 con shock leader 0,30-0,35, ovviamente da impiegare quando ricorreremo alla vetta pesante o a quella media. Così operando saremo sempre in grado di ottenere i migliori risultati in fatto di distanza di lancio e sensibilità. Soltanto sulla spiaggia, e dopo aver valutato le condizioni del mare, faremo le scelte più opportune in fatto di piombi e vette.

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