Inserto sulla manifestazione Parolario
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Transcript of Inserto sulla manifestazione Parolario
Supplemento al numero odierno - Direttore responsabile Diego Minonzio
Ideazione e cura di Vera Fisogni - Ideazione grafica Antonella Corengia
DAL 30
AGOSTO
AL 9
SETTEMBRE
PAROLARIO
Segnali di cambiamentoda leggere con coraggio
IL FUTURO DA SFOGLIARE 3
di Diego Minonzio
L 'avvenire ci tormenta, il passato ci trat-tiene, il presente ci sfugge. Non c'è stataepoca storica più consona ad incarnare
dentro di sé questo celebre aforisma di Flau-bert, perché mai come ora ci troviamo sballot-tati dentro una rivoluzione socio-culturale dicui la crisi economica è solo l'aspetto più ap-pariscente, per quanto terribile e sanguinoso.Un mondo - il nostro, quello a cui eravamo abi-tuati e al quale avevamo affidato tutti i nostririferimenti, tutte le nostre certezze - sta mo-rendo e nulla sappiamo di quello che accadràda qui ai prossimi anni. In questo, il passato
non ci aiuta. Anzi, tende a farci seguire sche-mi mentali che ormai non hanno più alcun sen-so in una società che ha spostato il suo bari-centro, mentre il presente è talmente soffo-cato dall'angoscia per il nostro lavoro che spa-risce e per i nostri risparmi che domani po-trebbero non valere più nulla da risultare deltutto incomprensibile. Non capiamo niente diquello che succede, questa è la verità. E se lapaura ci fa agire con la pancia invece che conla testa, allora siamo davvero perduti."Parolario" 2012 parla di questo, con l'obietti-vo di aiutarci a leggere il futuro che si sta pre-parando per noi e i nostri figli. È l'unica cosache una rassegna culturale - soprattutto se
consolidata come questa - può fare per dareun senso alla propria missione: coinvolgeregente con idee e coraggio da condividere contutti i comaschi. Il canovaccio è quello a cuisiamo abituati da dodici anni: spaziare tra itanti campi del sapere - letteratura, poesia, fi-losofia, economia, attualità, alimentazione,cinema, teatro, arte - alla ricerca di tutti queisegnali che ci mettano sulla strada giusta. Tresettimane di dibattiti, conferenze e provoca-zioni incastonate nella meraviglia di Villa Ol-mo, la sede convegnistica più bella che c'è, edivulgate in tutto il territorio grazie al sup-porto comunicativo quotidiano e appassio-nato della "Provincia", che seguirà gli appun-tamenti della kermesse con la sua edizionecartacea e con quella on line. "La Provincia" "è" il giornalismo a Como da120 anni anche perché sa perfettamente di-stinguere quali sono gli eventi che merita-no l'appoggio del suo marchio e quali no."Parolario" lo merita ed è per questo che or-mai fa parte della nostra famiglia. E anchedella vostra.
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Homo sapiens alla provain un cosmo responsabiledi Alfredo Tomasetta*
L’idea degli incontri di filosofia a “Parolario” èdi tenere conto di prospettive sul futuro che ab-biano un orizzonte diverso. C’è quello della vitaindividuale che può durare non molto più di unsecolo, quello più largo della storia diun Paese o di una civiltà e quelloancora più vasto della nostrarealtà biologica.
Un orizzonte - quest’ultimo -capace di influenzare la vita, siaindividuale, sia sociale, entro il qua-le le vicende della nostra specie costi-tuiscono soltanto un piccolo frammento di unastoria più generale. A questo ambito fanno rife-rimento le ricerche di Telmo Pievani, filosofo del-la biologia, che ha studiato ad Harvard conStephen J. Gould e apre "Parolario" con una ri-flessione sulla storia evolutiva di Homo Sapiens.Pievani insiste sulla radicale contingenza dellapresenza umana sul nostro pianeta: date le leg-gi della natura, l’ordine che regola il cosmo, le co-se sulla Terra avrebbero potuto andare in mo-do molto diverso. Gould - come ricorda Pievani- amava mostrare un lucertolone in camice diricercatore che il cartellino di riconoscimentoqualificava come "professor Gould": trovare incattedra a Harvard un rettile invece di un HomoSapiens avrebbe potuto essere una realtà; la no-stra posizione di preminenza era tutt’altro cheinscritta nel destino degli esseri umani.
Né intenzioni, né leggi deterministiche, dun-que, ma mutazioni genetiche e selezione dellespecie date certe - accidentali - circostanze am-
bientali: questa è naturalmente un’idea che ri-sale a Darwin ed è condivisa dalla maggioran-za degli evoluzionisti. Non dai fautori dell’Intel-ligent Design, uno dei bersagli polemici di Pie-vani; infatti per i sostenitori della teoria, la po-sizione per cui ciò che accade nel cosmo è
conforme all’intenzione del "progettista" del co-smo stesso è una tesi scientifica. A giudizio diPievani – e a mio giudizio – l’idea della scienti-ficità dell’Intelligent Design è tuttavia priva diogni fondamento. Ci si può comunque chiede-re se la tesi di un progetto intelligente possa es-sere esclusa anche come pura credenza. Qui en-tra in gioco la questione del rapporto tra teoriadell’evoluzione e credenza religiosa. Chi nonammette uno spazio anche solo per la creden-za in un progetto intelligente, deve fronteggia-re l’idea che l’uomo non è il centro del cosmo, né
il fine di un disegno, e che non si può escludereche contingenze future possano portare alla no-stra estinzione. Questo non significa che il fu-turo non sia - in parte - nelle nostre mani: pos-sediamo la capacità di fronteggiare almeno al-cune contingenze - se fossi nato un secolo fa,senza le medicine di oggi, forse non sarei qui -e questa possibilità è anche un compito che ciresponsabilizza. (Testo raccolto da Vera Fiso-gni)
* Logico e metafisico, Università di Bergamo, curatore della sezione di Filosofia a “Parolario”
DDopo undici anni verrebbe spontaneo ri-flettere sul passato, farsi prendere dairicordi, dalla nostalgia. E invece,
il tema di quest’anno di "Parolario" è"Leggere il futuro". In uno scenariocarico di tensioni, di preoccupazio-ni e di incertezze, vogliamo offri-re al nostro pubblico argomenti,idee, percorsi per tentare di capireciò che ci attende e, se possibile, ten-tare di costruire un futuro migliore. Alcu-ni temi ci sono sembrati ineludibili: la conviven-za o lo scontro tra religioni e culture, la ricerca
di uno sviluppo ecosostenibile, l’impatto con lenuove tecnologie in molteplici campi (dal ci-
bo alla bioetica), andando a vedere co-me tutto ciò potrà modificare la no-
stra vita. Ovviamente non manche-ranno, come sempre, incontri conromanzieri, giornalisti, filosofi,poeti ed ancora teatro, musica, ci-
nema e cultura del cibo. Le vie delfuturo non hanno evidentemente fi-
ne. Esplorare alcune di esse, dare stimo-li, idee e suggestioni è il compito che "Parolario"si dà per la sua dodicesima edizione, unendo ri-
flessione e leggerezza con la massima apertu-ra di orizzonti, come abbiamo sempre tentatodi fare.
Glauco Peverelli*Presidente Associazione culturale "Parolario"
IL TEMA DI QUEST’ANNO
ORIZZONTI APERTI SULLA VITA, CON CURIOSITÀ E LEGGEREZZA
IL FUTURO EVOLVE
TelmoPievani,sotto disegnodi S. Misesti
5dal
30 agosto
al 9
settembre
30agosto
oorree 1188
VViillllaa OOllmmoo
Gualtiero Marchesi: «Più etica in tavola»diVera Fisogni
Umanista, cultore di filosofia, lo chef Gualtiero Mar-chesi ha un grande passato alle spalle (è nato nel1930), ma ascoltandolo, si comprende quanto la suaricerca guardi avanti. Ospite di "Parolario", a un con-fronto sul futuro della ristorazione (affiancato daMarco Bolasco, direttore editoriale di Slow Food Edi-tore), invita all'essenzialità sulla tavola. Perché «il sa-pore è dentro» di noi.
MMaarrcchheessii,, ppeerrcchhéé llaa ""ccuullttuurraa"" ddeell cciibboo èè sseemmpprreeppiiùù iimmppoorrttaannttee??
Perché in primo luogo il cibo è salute. C'è unaprofonda verità nel proverbio che "siamoquello che mangiamo", l'ho sempre pen-sato e ho cercato di proporre una cuci-na in linea con lo star bene, senza pre-tendere di essere seguito, s'intende. Èvero che i tempi cambiano e mutano lescelte, le proposte, le materie prime. Bi-sognerà adattarsi. Anche il cibo costituisceun fatto evolutivo: detto questo, la cucina èmemoria, un po' come la musica. Come dico sempreai miei collaboratori, le novità maggiori si ottengo-no arrangiando in maniera inedita le cose del pas-sato. Qui entra la cultura, molto più di quanto si im-magini.
SSaappoorree ee ssaappeerree hhaannnnoo llaa sstteessssaa rraaddiiccee.. CChhii ffaa ggaa--ssttrroonnoommiiaa,, èè uunn ppoo'' ffiilloossooffoo .. QQuuaall èè llaa ssuuaa iiddeeaa iinn pprroo--ppoossiittoo??
Intanto, regola numero uno, bisogna imparare acucinare. Il compositore Bartok diceva, e io penso siavero anche per il mio lavoro, l' improvvisazione pre-suppone l'ottima conoscenza della materia. Sul sa-pore, sono d'accordo: è qualcosa di interiore. Il sa-pore è dentro. Di recente ho letto una frase di Gandhi:«Il cibo deve scendere liquido», diceva. La mastica-
zione fa sì che si immetta qualsiasi cibo, già in par-te digerito, nello stomaco; la saliva è una salsa na-turale. Spesso si esagera con la sapidità, si vuo-le nel piatto sempre qualcosa di più. Io vadoverso la purificazione.
SSeemmbbrraa llaa lleezziioonnee oorriieennttaallee ddeellll''iinnssaappoorree,,pprriinncciippiioo bbaassee ddii qquueellllaa ccuullttuurraa,, ccoommee hhaa ssppiiee--ggaattoo FFrraannççooiiss JJuulllliieenn……
Certamente. Non è un caso che nel-la gastronomia i giovani vadano ver-so la cultura orientale, verso sugge-stioni zen.
LLeeii èè uunn aarrttiissttaa ddeeii cciibbii,, uunn eessttee--ttaa.. PPeennssaa,, ccoommee ii ggrreeccii ee
ccoommee TToommmmaassoo dd''AA--qquuiinnoo,, cchhee bbuuoonnoo eebbeelllloo vvaannnnoo iinnssiiee--mmee??
Sì, assoluta-mente. Il bello pu-
ro è il vero buono.Con i miei collaborato-
ri, cerchiamo il prodotto, laqualità. E pensare che qual-cuno lo disintegra pure (ilriferimento è alla cosiddetta "cucina moleco-lare", nda): mi sembra una grande stupidaggi-ne. La dimensione materica va valorizza-ta nella cucina: mi considero vicino aKirkegaard, perché trovo l'etica nell'e-stetica.
UUnn eesseemmppiioo ddii eettiiccaa ddeellllaa ttaavvoollaa??Per il compleanno del professor Luca
Cavalli Sforza ho fatto un menù tutto im-prontato alla purezza. Una portata era un carrédi vitello da latte, con le costolette intere, tranciatoin sala e servito puro. Senza salsa. Un trionfo.
Gastronome per vocazione. Ma an-che per una sorta di codice gene-tico di genere, che si tramanda da
millenni. In "Il gusto delle donne" (Rizzo-li) la food editor Licia Granello, firma de
"La Repubblica" dal 1981 e docente di An-tropologia dell'alimentazione all'Università
Suor Orsola Benincasa di Napoli - ospite a"Parolario" il 2 settembre - delinea i ritratti diventi grandi "signore del gusto", donne combat-tive che si sono imposte in un settore, quellodel food & beverage, tipicamente maschile.
Madri e nonne, single e sposate, hanno colti-vato spesso nell'ombra ma con passione ine-sorabile ciascuna la propria vocazione, chi peril vino, chi per il Parmigiano Reggiano, chi perl'accoglienza e la ristorazione. Come Annie Féol-de che, giunta molti anni fa dalla Francia in To-scana per fare la ragazza alla pari, fu lasciatasulla strada dalla facoltosa famiglia di Fiesoleche l'aveva chiamata, ma reagì con tanta for-za e talento da diventare, qualche anno dopo,l'anima dell'Enoteca Pinchiorri, gioiello dell'e-nogastronomia che il mondo intero ci invidia.
Oppure come Margherita Mastromauro cheha saputo conciliare la passione per il pastifi-cio di famiglia e per la politica. O ancora comeJosé Rallo, prima donna alla guida della gran-de azienda vinicola Donnafugata. All'incontroparteciperanno Maida Mercuri del ristorante"Al Pont de Fer", Marella Levoni di "Salumi Le-voni" e Luisa Va-lazza, titolaredel ristorante"Al Sorri-so".
GASTRONOME PER VOCAZIONE
BELLA IMPRESA, SIGNORE. HA IL SAPORE DEL SUCCESSO
IL GUSTO DEL FUTURO
GualtieroMarchesi
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settembreoorree 1111,,3300VViillllaa OOllmmoo
5settembre
oorree 1188 -- VViillllaa
ddeell GGrruummeelllloo
«Gli astri ci guidanoMa conta il presente»diSara Cerrato
"Leggere il futuro?", interrogativo affascinante in-torno al quale, da sempre, gli uomini si sono ci-mentati, interrogando le stelle e i segni del mon-do. A "Parolario" ne parleranno il 2 settembrealle 18, a Villa Olmo, Leandro Cantamessa, notoavvocato milanese, collezionista e appassiona-to di astrologia, con lo scrittore e giornalista del"Corriere della Sera", Armando Torno. Cantames-sa presenterà "Astrologia Ins & Outs. Opere astampa 1468 - 1930", in quattro volumi, la primabibliografia dedicata solo alle opere di astrolo-gia, edita da Otto/Novecento nel 2011.CCaannttaammeessssaa,, lleeii,, aavvvvooccaattoo ddii ssuucccceessssoo ((èè lleeggaalleeddeell MMiillaann)) èè aappppaassssiioonnaattoo ddii aassttrroollooggiiaa.. UUnn ccoonn--nnuubbiioo iinnssoolliittoo.. CCoommee èè nnaattoo ll''iinntteerreessssee ppeerr oorroo--ssccooppii ee ssiimmiillii??Tutto risale a quando, da ragazzino, non poten-do muovermi per motivi di salute, mi accostai al-le passioni di mia madre che leggeva tomi diastrologia, in francese. Ne ho tratto l'idea dellaprevisione del futuro come filosofia e… ho impa-rato il francese. CCoossaa ll''aaffffaasscciinnaa ddeellll''aassttrroollooggiiaa??Prima di tutto la semplificazione del linguaggioche mi è sempre stata congeniale. In più la strut-tura logica.AAppppaarreenntteemmeennttee sseemmbbrreerreebbbbee iill ccoonnttrraarriioo……In realtà l'astrologia obbedisce, al suo interno, aregole logico-matematiche e il conto che tornami ha sempre affascinato. DDaa qquuii,, ll''iiddeeaa ddii ccoolllleezziioonnaarree lliibbrrii……Mi sono avvicinato al mondo del collezionismo,quando ho deciso di ampliare il patrimonio la-sciatomi da mio nonno. Sono così entrato nelmondo d'élite dei collezionisti, acquistando vo-
lumi che vanno dal XV al XX secolo. Qualche tem-po fa, un libraio, mi sfidò e mi disse che, primao poi gli avrei chiesto un catalogo. Da lì il proget-to di una bibliografia. LLaa lleettttuurraa ddii uunn ccoossìì vvaassttoo nnuummeerroo ddii tteessttii llee hhaaddaattoo uunn''iiddeeaa ddii ccoommee ssiiaa mmuuttaattaa,, nneell ccoorrssoo ddeelltteemmppoo,, llaa ppeerrcceezziioonnee ddeell ffuuttuurroo??La domanda è vastissima e per tentare una ri-sposta bisogna precisare che la visione del fu-turo è sempre legata al presente. Da qui com-prendiamo che se il problema principale, nel Cin-quecento, era il "campare", tutto era di conse-guenza. Gli astri e il cielo venivano interrogati so-prattutto per capire dove, come e quando, sareb-be arrivata lei, la peste.
EE ooggggii iinnvveeccee,, cchhii ssoonnoo ii ccoonnssuu--mmaattoorrii ddii oorroossccooppii??Le confesso che non seguomai gli astrologi dei giornali.Fare l'oroscopo di gruppo èdavvero impossibile. MMaaii aavvuuttoo dduubbbbii ssuullllaappoossssiibbiilliittàà ddii lleeggggeerree iillffuuttuurroo nneeggllii aassttrrii??Certamente! La fede,quella vera, è solo nelMilan (ride). Per il re-sto, sono pronto an-che a smontare tutte lemie certezze.
Uno spettacolo importante, ispirato al romanzofondamentale della letteratura italiana, fa irru-zione a "Parolario". L'8 settembre, alle 21 (e non
alle 20.30 come inizialmente previsto), a Villa Olmoandrà in scena "I Promessi sposi da Alessandro Man-zoni", lavoro diretto e interpretato da Massimilia-no Finazzer Flory, con coreografie di Gilda Gelati,prima ballerina del Corpo di Ballo del Teatro al-
la Scala di Milano, su musiche di Verdi, Masca-gni, Bellini, Paganini, Berio, Rota. Parola, dan-za, musica si pongono al servizio della vicen-
da, in cui il ruolo della Provvidenza viene esaltato senza ana-cronismi. Forza superiore capace di volgere gli eventi al bene,la tensione provvidenziale in Manzoni interseca, così, anche iltema-chiave del futuro, declinato da "Parolario". Come ricorda-va il critico Natalino Sapegno in merito: «L'intervento di Dionegli accadimenti piccoli e grandi è in ogni momento così for-te che ti sembra di poterlo toccar con mano: è una presenza pa-terna, amorosa e severa, che palpita in ogni cosa; e il poeta l'av-verte con la fede semplice e intatta dei suoi contadini, dellapovera gente».
SS.. CCeerr..
I "PROMESSI SPOSI" DANZANTI
E LA PROVVIDENZA CI ACCOMPAGNA (A TEATRO)
INTERPRETARE IL FUTURO
LeandroCantamessa
98
settembreoorree 2211
VViillllaa OOllmmoo
2settembre
oorree 1188
VViillllaa OOllmmoo
Maraini allo specchiocontro la violenzadiSara CerratoPer parlare di futuro arriva a “Parolario” una don-na dallo straordinario passato e dal presente pienoe sempre interessante. È Dacia Maraini, attesissi-ma ospite della giornata del 2 settembre. La scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sce-neggiatrice presenterà il suo nuovissimo romanzo,che arriverà in libreria solo il 29 agosto. Si tratta di"L'amore rubato", edito da Rizzoli, otto ritratti di«donne maltrattate, stuprate, uccise». Per parlaredel libro – un intenso j’accuse contro la violenza digenere («mi sono ispirata a fatti di cronaca, ma nonho fatto un lavoro giornalistico») - ma anche dellasua vita e dei ricordi di un pas-sato intensissimo, arriverà a Co-mo il giorno dopo aver ricevutoil premio "Campiello alla carrie-ra", il 1° settembre a Venezia. Unriconoscimento, il “Campiello”,già vinto nel 1990 con “La lungavita di Marianna Ucrìa”. «C’èperò un aspetto un po’ triste –ha commentato Maraini – Vuoldire che tutto è alle spalle. Ti fasentire un po’ fuori. Come se tut-to fosse passato, se non avessipiù niente da raccontare».La scrittrice avrà invece moltoda raccontare a “Parolario”, apartire dagli episodi, indelebili,della sua infanzia trascorsa inGiappone, terra in cui era giun-ta con il resto della famiglia, se-guendo il padre, Fosco Maraini,antropologo e viaggiatore, arri-vato nella terra del Sol Levante,per studiare la minoranza degli
Haiunu. In quel periodo, con tutta la famiglia,venne rinchiusa in un campo di concentramento,dal momento che il padre aveva rifiutato l'adesio-ne alla Repubblica di Salò. Di questa esperienza, chele fece conoscere, in giovanissima età, fame e pri-vazioni, Maraini ha parlato spesso e recentementein una bella intervista realizzata da Antonio D'Orri-co per "Sette" del "Corriere della Sera". Si raccontanon solo dell'infanzia in guerra ma anche del rien-tro in Italia, degli incontri culturali di primissimo li-vello come quelli con Guido Piovene, che ne scoprì
il talento letterario a Gut-tuso, amico perso-
Visto il tema di questa edizione di “Paro-lario”, la storia vera di Manuel, che horaccontato in "Il bambino invisibile", li-
bro che presenterò a Como il 2settembre (ore17, Villa Olmo),evidenzia due
aspetti. Inp r i m i s ,dal male,
per quanto possa essere sconvolgente, puònascere il bene. La sua vicenda di bambinoche ha visto la madre venire uccisa e, poi, si èrifugiato da solo nei boschi del Cile, ne è unesempio: nonostante quello che ha subito du-rante la sua infanzia, che istintivamente ci fapensare che ognuno di noi, al suo posto, sareb-be forse diventato un poco di buono, lui è riu-scito a ricostruirsi una vita, un lavoro e unafamiglia, anche attraverso l’aiuto di due per-
sone meravigliose (i signori Bragonzi, che lohanno adottato e cresciuto a Milano, ndr). Insecondo luogo, la storia di Manuel testimonial’importanza di pensare al futuro, quando siattraversano momenti duri. É proprio questoche permette di far tornare il sereno all’inter-no dell’anima, senza tradire la nostra indole esenza abbandonarsi allo sconforto.
MMaarrcceelllloo FFooaa(Testo raccolto da Marco Castelli)
OGGI È ADULTO, VIVE IN ITALIA
SOLO NEI BOSCHI DEL CILE. ECCO LA STORIA DI MANUEL
TESTIMONIANZE PER IL FUTURO 112
settembreoorree 1177
VViillllaa OOllmmoo
nale del padre, fino a Moravia, compagno di vita edi arte. E non dimentichiamo poi l'amici-
zia con Pasolini, che le capitò di assi-stere durante un momento di im-
provvisa malattia e quella con Ma-stroianni, considerato vero gentle-man dall'appetito formidabile. Eancora Sandro Penna, Piera Degli
Esposti ed Elsa Morante, definita, lagrande scrittrice che verrà celebrata,
quest'anno, proprio a "Parolario" e definita daMaraini «donna assoluta». Proprio questo passato importante e una vita cosìintensa sono per Maraini lo spunto per guardare alfuturo. La scrittrice, infatti, si presenta, oggi, comeuna paladina delle cause civili e in particolare unasostenitrice della lotta per la dignità femminile, chespesso vediamo in pericolo. Il passato, il presentee il futuro si incontrano dunque a "Parolario".
2settembre
oorree 2211
VViillllaa OOllmmoo
Pier Paolo Pasolini, MarcelloMastroianni, Alberto Moravia e il
padre Fosco sono stati alcuni punti di
riferimento nella vita di Dacia Maraini
diFrancesco MannoniLa giovane egiziana Amal è la protagonista
del romanzo dello scrittore iracheno Younis Taw-fik, in esilio in Italia dal 1970 e insegnante di let-teratura araba all'Università di Genova. "La ra-gazza di piazza Tahrir" (Barbera editore, 160 pp.12 €) verrà presentata dall'autore a "Parolario". Sitratta di un grande affresco di intenso va-lore letterario che apre alla compren-sione della "primavera araba" e, so-prattutto, induce a interrogarsi sul-le prospettive future dei Paesi a Suddel Mediterraneo.
PPrrooffeessssoorree,, llaa ""pprriimmaavveerraa aarraabbaa""ppuuòò eesssseerree ppaarraaggoonnaattaa aallllaa RRiivvoolluuzziioo--nnee FFrraanncceessee??
No, non siamo ancora a quei livelli, pur essen-doci alcuni punti in comune, ma il paragone nonconsiste. Nei Paesi arabi non esiste la borghesia,come la riconosciamo in Occidente, e la classeche ha guidato la rivolta possiamo dire è stata laclasse sotto la media e quella povera. La prima-vera araba è nata da un con-nubio di protesta popola-re e presa di coscienza
collettiva sopportata dalla tecnologia moderna;è stata la rivolta dei giovani disoccupati, deglistudenti, del semplice cittadino oppresso e per-seguitato, della massa disperata. Non ci sono sta-ti alla guida filosofi o ideologi, ma soltanto la par-tecipazione di pochissimi intellettuali. Essa ha lasua particolarità nell'essere iniziata come mani-
festazione pacifica e finita come rivoltapacifica.
FFaacceennddoo ddii AAmmaall llaa pprroottaaggoonniissttaa,,lleeii hhaa vvoolluuttoo,, iinn qquuaallcchhee mmooddoo,, rreessttii--ttuuiirree aallllee ddoonnnnee ll''iimmppoorrttaannzzaa ddeellllaa lloo--
rroo pprreesseennzzaa ssiiaa ppuurree sseemmpprree ssoottttoo--mmeessssaa?? La sottomissione è un'errata idea rima-
sta in occidente dal secolo scorso. La nostra so-cietà oggi è costituita dal settantaper cento di giovani e la mag-gioranza di loro sono istruitie sono in contatto con le al-tre società del mondo. Nonsono stato io a restituire
alle donne la po ten-za della loro presenza, ma sono state loro a ripren-dersela attraverso la piazza, il social network eil sacrificio.
CCoommee ddiiccee llaa ssuuaa pprroottaaggoonniissttaa,, iill mmoonnddoo aarraa--bboo èè ffiinnaallmmeennttee eennttrraattoo nneellll''eettàà ddeellllaa rraaggiioonnee??
Noi siamo un popolo fatto di emozioni e sen-timenti. I nostri valori sono antichi, tribali comel'ospitalità, la generosità, la disponibilità e l'amo-re e a questi si sono aggiunti altri dell'Islam. L'a-buso della fede ha portato la mente di alcuni ver-so il fanatismo, e di questo i nostri giovani inizia-no a rendersi conto e la svolta per loro è quelladi poter riconciliare tra fede e ragione. La sfidanon è soltanto la lotta per cambiare la società enemmeno il combattere per abbattere i regimidittatoriali ma quella di instaurare la società deidiritti, di liberare il uomo e dimantenere lo spirito della ri-volta e i suoi principi.
PPuò sembrare curioso che il maggioreditore di letteratura nordica pub-blichi un romanzo potentemente fe-
dele alla tradizione persiana di "istruire di-vertendo". Ma è subito svelato l’arcano,perché Kader Abdolah, nato in Iran nel1954, perseguitato prima dallo Scià e poida Khomeini, rifugiato politico in Olanda,è divenuto in breve tempo uno degli scrit-tori più autorevoli di questo Paese. Nel
KADER ABDOLAH A COMO
"IL RE", STORIA DEL SULTANO CHE NON CAPÌ IL PROGRESSO
QUALE FUTURO PER L’ISLAM31
agosto
oorree 2200,,3300
VViillllaa OOllmmoo
13
Tawfik e il mondo arabo«Dopo la rivolta, i diritti»
"La ragazza di piazza Tahrir" Younis Tawfik
suo ultimo libro "Il Re" (Iperborea) egli tes-se un ambizioso e imponente romanzo at-torno alla figura dello Scià Nasser al-DinShah Qajar, che regnò dal 1848 al 1896, an-no del suo assassinio.Debole, ostinato, vendicativo, maldestropoeta, più interessato alle 230 concubinedel suo harem e al suo gatto Sharmin cheai problemi dell'Iran, lo Scià è l'incarnazio-ne del potere sordo e ottuso, incapace di
intercettare gli snodi cruciali della storia.A lui si contrappone il Visir Mirza Kabirche invece guarda all'Occidente e auspicaper il proprio Paese un futuro di progres-so. Nel far sentire «la storia che bussa al-la porta», Kader Abdolah - a "Parolario" il31 agosto alle 20.30, a Villa Olmo - apre unampio scenario di riflessione su Paesi ara-bi come Iran e Afghanistan, cruciali perl’Occidente.
5settembre
oorree 1188,,3300
VViillllaa OOllmmoo
Verso un inquieto destino I bagliori gelidi di JóndiGianfranco Colombo
Il romanzo "Paradiso e inferno" (Iperborea) delloscrittore islandese Jón Kalman Stefánsson, è sta-to paragonato in modo felice ad una Spoon Riverdei ghiacci. Il suo protagonista è un ragazzo chescopre il suo futuro nella lettura e nella scrittura.Non importa se la vita lo costringerà ad affronta-re prove durissime nei climi gelidi della sua ter-ra, la parola sarà sempre un luogo amico, un rifu-gio contro ogni avversità. A “Parolario”, il prossi-mo 8 settembre, Stefánsson presenterà il secon-do volume, di quella che è un'annunciata trilogia,intitolato "La tristezza degli angeli" (Iperborea).Come si sarà capito non siamo di fronte ad un gial-lista alla Arnaldur Indridason, tanto per fare un no-me. Nella sua prosa immagi-nifica Stefánsson mischial'avventura al racconto diviaggio, il romanzo storicoalla leggenda popolare e siserve di una scrittura di altoprofilo. Ex professore e bi-bliotecario, Stefánsson èpassato alla narrativa dopotre raccolte poetiche. I suoiromanzi sono stati nomina-ti più volte al Premio delConsiglio Nordico e pubbli-cati dalle più importanti ca-se editrici europee. "Paradi-so e inferno" è stato definitoil miglior romanzo islande-se degli ultimi anni. Ed in ef-fetti, con questi primi due ro-manzi, Stefánsson costruiscecon maestria la figura di que-
sto suo protagonista senza nome, il ragazzo,come lui lo definisce, la cui crescita in-teriore passerà attraverso esperien-ze estreme, entro i ghiacci non sem-pre amici della sua terra. In "Para-diso e inferno" condividerà un pez-zo di strada con Bárour, un mari-naio con la passione dei libri. Saràproprio la lettura del "Paradiso per-duto" di Milton, da cui il rude mari-naio resta letteralmente affascinato,a fargli dimenticare la cerata da infilar-si sul maglione. Una dimenticanza che, trai ghiacci dell'Artico, gli costerà la vita. Undolore immenso per il protagonista, cheha però la scorza dura. Lo ritroviamo,
infatti, cresciuto, in "Latristezza degli an-
geli". Stabilitosi incittà, scopre che un'al-tra vita è possibile, che esistono libri, ami-cizie e la scrittura. Ma l'esistenza gli ri-serva altro e dovrà partire per un viag-gio che diventerà una dura lotta contro
le forze della natura. É il destino di que-sto personaggio attraverso il quale lo scrit-
tore islandese sa comunicarci la for-za delle parole che contano.
In questo periodo di grandi cambiamentisocio-economici, non è solo il Nord Euro-pa ad affermarsi. Ci sono, infatti, anche e
soprattutto i Paesi del profondo Oriente, chestanno diventando veri e propri punti cardi-ne nel panorama geopolitico mondiale: l'In-dia, la Cina e il Giappone. Nell'ambito di "Pa-
rolario", non a caso, ci si interrogherà sul futuro di queste tre realtà ingrande ascesa: lo faranno, nello specifico, i docenti ed esperti Giulia-no Boccali, già professore di Indologia presso l'Università degli Studidi Milano, Gian Carlo Calza, storico dell'arte orientale, e Alessandra La-
vagnino, insegnante di Lingue e Letterature della Cina e dell'Asia sudorientale, che venerdì 31 agosto, alle 18, a Villa Olmo, dialogherannocon Alfredo Tomasetta sulle prospettive dei tre Stati dal pun-to di vista filosofico e culturale. Se iltema portante di questa edizione di"Parolario" è il futuro, non si può dun-que non considerare la crescita del ruo-lo internazionale del Continente asia-tico e dei suoi rapporti con l'Europa.
MM.. CCaass..
GLI EQUILIBRI GEOPOLITICI
INDIA, CINA E GIAPPONE. IL NUOVO VA CERCATO QUI
QUALE FUTURO A NORD-EST
Jón KalmanStefánsson
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agostooorree 1188
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8settembre
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Magica Antonia Pozzi«Parole piene di vita»diSerena SciontiCent’anni fa nasceva Antonia Pozzi, cui sono sta-ti dedicati numerosi studi critici. Il 7 settembre Pa-rolario ospita suor Onorina Dino e GraziellaBernabò, che presentano "Per troppa vi-ta che ho nel sangue. Antonia Pozzi ela sua poesia”, ripubblicato per Ac-cento grave. Di seguito, verrà proiet-tato “Poesia che mi guardi”, il film diMarina Spada sulla Pozzi. QQuuaannddoo ee ccoommee ssii èè aavvvviicciinnaattaa aallllaappooeessiiaa ddii AAnnttoonniiaa PPoozzzzii?? Nel 1976 vidi dei testi di Antonia su un’an-tologia. Da allora non ho più smesso di rilegger-la, trovando sempre qualcosa di nuovo. In moltivanno apprezzando i suoi versi, tradotti e stu-diati pure all’estero. Una versione attualizzantedi Antonia e della poesia in sé, è stata data nel film"Poesia che mi guardi" di Marina Spada: in esso
si coglie come la lezione della poetessa milane-se sia vivida e pregna di significato anche per legenerazioni future.
AAnnttoonniiaa PPoozzzzii hhaa aannccoorraa qquuaallccoossaa ddaa ddiirrccii??Sì, se si va al cuore della sua persona, in-
terpretandone la biografia sotto unaluce nuova: quella di una donna mo-derna, passionale, dinamica, mortaper la "troppa vita" che aveva nel san-gue. Il suo suicidio non è da attribui-
re solo ad amori non corrisposti o allaseverità paterna, bensì alla mancanza di
relazioni amicali paritarie in cui potesseesprimere l’energia emotiva che la animava, chenon trovò nell’ambiente universitario tutto ma-schile, razionalizzante, competitivo, che frequen-tava. Antonia era progettuale, pensava al futuro,trovava la forza di ricominciare dopo le crisi. Isuoi versi sono attraversati da una vena malin-
conica, ma non vi prevale un’aura di morte, ben-sì di vita, colta nelle creature tutte. Si ricordi cheAntonia, pur di famiglia ricca, portava un aiuto at-tivo nella periferia milanese. Fu una donna posi-tiva, di relazione, che strenuamente di fronte al-le difficoltà cercava di conferire un senso alla vi-ta, nutrendo pietas e compassione verso ogni vi-vente. Addirittura in alcune poesie espresse mo-ti antibellicisti, lei che aveva un padre fascista. UUnnaa ccuurriioossiittàà:: nneeii tteessttii ddii AAnnttoonniiaa PPoozzzzii hhaa ttrroovvaa--ttoo qquuaallcchhee rriiffeerriimmeennttoo aall tteerrrriittoorriioo ccoommaassccoo?? Non espressamente, anche se la presenza costan-te della natura - Antonia soggiornava in Valsas-sina - fa respirare l’atmosfera dei monti lariani.Però i comaschi possono recarsi sui luoghi di An-tonia e ripercorrerne i passi: a marzo è stato inau-gurato a Pasturo un itinerario permanente fattodi frammenti di poesie, diari, lettere, fotografiescattate da lei stessa.
ABrunate viveva il nonno di Alda Merini,Giovanni, con sua moglie Maddalena Ba-serga. Alda ci era affezionata, a Como, e
veniva spesso tra lago e monti. A lei è intitolatoun certame poetico, il "Premio internazio-nale di letteratura Alda Merini", la cui pre-miazione avverrà nella Biblioteca comuna-le di Brunate (www.premioaldamerini.eu).Poco però ancora si è scoperto, nei suoi te-sti, dei precisi rimandi testuali al territoriolariano, che la vede in alcun fotografie. Diquesta poco nota “Merini comasca” parle-ranno martedì 4 settembre Ambrogio Bor-sani ed Emanuela Carniti, figlia della poetes-sa, in un incontro dal titolo “Alda Merini, no-
stra madre”, guidati da Pietro Berra e accompa-gnati dal violino di Pietro Boscacci e le letture diRosanna Pirovano.
SS.. SSccii..
ALDA MERINI “COMASCA”
UNA POETESSA DA RITROVARE SUL LARIO
LA POESIA HA FUTURO4
settembreoorree 2200..3300VViillllaa OOllmmoo
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Martedì 4 settembreOre 20.30, Como, Villa Olmo“Alda Merini, nostra madre”
Venerdì 7 settembreOre 20.30, Como, Villa Olmo“Per troppa vita che ho nel sangue. Antonia Pozzi e la sua poesia”
Domenica 9 settembreOre 11, Como, da Villa Olmo a Villa del GrumelloCamminata Poetica “Il chilometro della conoscenza e il futuro della poesia”Con letture a cura di poeti nati negli anni Ottanta e la partecipazione di Matteo Fantuzzi
I POETI ALLA RIBALTA
Metti l’orto nel giardinoE la vita rinverdiscedi Marco Castelli
Il mondo anglosassone lo chiama "edible landscaping", men-tre in italiano può essere tradotto con il singolare epiteto "pae-saggio commestibile". Più semplicemente, si tratta della colti-
vazione di piante alimentari per scopi estetico-paesaggisti-ci, un fenomeno sempre più diffuso che evidenzia quan-
to il nostro futuro sia legato al cosiddetto sviluppo so-stenibile. Il trend sarà dibattuto a "Parolario" il 3 set-tembre, alle 18, alla Villa del Grumello nel corso di unincontro organizzato in collaborazione con Orticola-rio e moderato dalla giornalista Emanuela Rosa-Clot,direttrice della rivista "Gardenia". È proprio lei a spie-gare a "La Provincia" le radici e le potenzialità dell’ "edible landscaping".
OOggggii ssii ppaarrllaa mmoollttoo ddii ssvviilluuppppoo ssoosstteenniibbiillee ee ddii""ggrreeeenn"".. AA cchhee ppuunnttoo ssiiaammoo iinn IIttaalliiaa rriissppeettttoo aagglliiaallttrrii PPaaeessii eeuurrooppeeii??
Sicuramente, nel nostro Paese c’è ancora moltastrada da fare, considerando che all’estero ci so-no città come Barcellona, Monaco, Berlino e Cope-
naghen nelle quali interi quartieri sono diventa-ti "sostenibili". In Italia, se si esclude l’Alto Adi-
ge, siamo fermi al "bike sharing" promosso da alcune grandi me-tropoli. In altre parole, siamo ancora indietro.
CChhee ssvviilluuppppoo ssttaa aavveennddoo,, iinnvveeccee,, ll’’eeddiibbllee llaannddssccaappiinngg?? La tendenza di creare un giardino "bello e buono" si sta affer-
mando soprattutto nel privato e, anche se i grandi esperti fannodell’ironia, coltivare ortaggi e frutti in casa può contribuire a crea-re una mentalità diversa. Vorrei sottolineare che noi italiani, intema di paesaggio agricolo, abbiamo una grande tradizione e nonabbiamo nulla da imparare dagli anglosassoni. Questo aspettova solo recuperato.
QQuuaallee ffuuttuurroo ssii iimmmmaaggiinnaa,, iinn ttaall sseennssoo?? Le potenzialità del "green" sono senza dubbio elevate, ma oc-
corre creare cultura e consapevolezza. In altre parole, invece diedificare continuamente capannoni, bisognerebbe valorizzare inostri paesaggi e le nostre colline….
MMoollttoo ssppeessssoo ssii ppeennssaa aall ""ggrreeeenn"" ccoommee aa uunnaa ppaassssiioonnee ssoopprraatt--ttuuttttoo ffeemmmmiinniillee.. ÈÈ ccoossìì??
Non vedo una netta divisione di generi, anche perché ci sonodiversi architetti uomini che progettano giardini sostenibili. So-litamente, però, è la donna il pollice verde della famiglia e, quin-di, è naturale che dalla parte femminile ci sia maggiore sensibi-lità nei confronti di questi temi.
Il ritorno allanatura e allacandida bel-
lezza dei pae-saggi incontami-nati non è sola-mente una catar-si per l’anima eper gli occhi, ma
è anche e soprattutto il punto di partenzaper recuperare i veri valori della vita e, quin-di, per costruire un futuro migliore.
Un concetto, questo, evidenziato dall’ultimafatica letteraria di Mauro Corona, "La casadei sette ponti" (Feltrinelli). L’autore friula-no sarà a "Parolario" il 5 settembre alle 19,30a Villa Olmo proprio per parlare di questo ar-gomento che, nel libro, trovaespressione nella vicendadi un cinico industrialedella seta che rimaneirresistibilmente af-fascinato da una ca-supola situata nel bel
mezzo dell’Appennino tosco-emiliano, in uncontesto magico e fiabesco. Proprio grazieall’incontro con la coppia di anziani che laabitano, l’uomo riesce a ritrovare le sue ori-gini, la sua famiglia e i valori che, nel mon-
do degli affari, aveva inesorabilmenteperduto. Anche nella letteratura,dunque, il legame tra spiritualità
e natura torna ad essere un im-portante leit-motiv.
MM.. CCaass..
IL NUOVO LIBRO DI MAURO CORONA
LA MONTAGNA INCANTATA SI SCOPRE TRA SETTE PONTI
LA NATURA DEL FUTURO 195
settembre
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VViillllaa OOllmmoo
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ddeell GGrruummeelllloo
EmanuelaRosa-Clotdirettoredi Gardenia
ore 17.30 - Villa Olmo - INAUGURAZIONEPerformance di danza di Giorgia Cafiero e Albero Del Prete (exComo Ballet)
ore 18.00 - Villa Olmo - Incontro con l'autore:Telmo Pievani "Il futuro imprevedibile di Homo Sapiens". Introduce Alfredo Tomasetta
ore 19.30- Villa Olmo - Incontro con l'autore: Maurizio Milani "Fidanzarsi non conviene".Dialoga con Alessio Brunialti
ore 21.00 - Villa Olmo - Incontro:Graziella Bernabò "La fiaba estrema. Elsa Morante tra vita e scrittura".Dialoga con Goffredo Fofi e Carla Colmegna
ore 22.30 - Villa Olmo - Cinema:"Elsa Morante" (Ita 1997, 40’) di Francesca Comencini
GIOVEDI
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AGOSTO
ore 17.00 - Villa Olmo - Incontro: Enrico Camanni e Marco Albino Ferrari "Argonauti nelle Alpi. Narratori in viaggio". Dialogano con Gianluigi Ricuperati
ore 18.00- Villa Olmo - Incontro:Giuliano Boccali, Gian Carlo Calza e Alessandra Lavagnino "Giappone, Cina e India nel futuro dell'Occidente". Dialogano con Alfredo Tomasetta
ore 19.30 - Villa Olmo - Incontro: "Laura Maestri - NeuroLinguistica: l’orientamento verso il futuro".
ore 20.30 - Villa Olmo - Incontro con l’autore:Kader Abdolah "Vecchia Persia e nuovo Iran". Traduzione in consecutiva a cura di Emanuela Giniore 20.30 - Villa Olmo - Cinema:"I gatti persiani" (IRAN 2009, 106') di Bahman Ghobadi. Con Negar Shaghaghi, Ashkan Koshanejad, Hamed Behdad. Proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano
VENERDI
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AGOSTO
ore 11.30 - Villa Olmo - Incontro con l’autore: Antonio Marino "Como, dal passato una lezione per il futuro". Dialoga con Diego Minonzio e Alberto Longattiore 17.00 - Villa Olmo Incontro con l'autore: "Rosa Teruzzi - Il segreto del giardiniere". Dialoga con Massimo Picozzi. Introduce Ornella Gambarotto. A cura del Comitato per la Promozione dell'Imprenditoria Femminile della CCIAA di Como ore 18.00 - Villa Olmo - Incontro con la filosofia:Salvatore Natoli "Improbabilità e speranza". Dialoga con Alfredo Tomasetta ore 20.30 - Villa Olmo - Incontro con l'autore: Flavio Insinna "L'eterno Peter Pan". Dialoga con Alessio Brunialtiore 22.30 - Villa Olmo - Cinema:"Big Fish" (USA, 2003, 123') di Tim Burton. Con Ewan McGregor, Albert Finney e Helena Bonham-Carter
SABATO
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SETTEMBRE
ore 11.30 - Villa Olmo - Incontro con l’autore:Licia Granello "Il gusto delle donne". Con Marella Levoni, Luisa Valazza e Maida Mercuri. Coordina Sara Vitali ore 17.00- Villa Olmo - Incontro con l’autore:Marcello Foa "Il bambino invisibile". Dialoga con Lucia Capuzzi
ore 18.00 - Villa Olmo - Incontro: Leandro Cantamessa e Armando Torno "Leggere il futuro?"
ore 19.30 - Villa Olmo - Incontro:Alberto Patrucco "Chi non la pensa come noi: lapidario, tra parole e musica (da Brassens)" con Daniele Caldarini (pianoforte) e Francesco Gaffuri (contrabbasso). Presenta Alessio Brunialtiore 21.00 - Villa Olmo - Incontro con l’autore:Dacia Maraini. Dialoga con Katia Trinca Colonel
ore 22.30 - Villa Olmo - Cinema:"La voce di Pasolini" (ITA 2005, 54') di Mario Sesti e Matteo Cerami.Con Toni Servillo.
DOMENICA
2
SETTEMBRE
ore 17.00 - Villa Olmo - Incontro con l’autore:Giuseppe Bresciani "L'inferno chiamato Afghanistan". Dialoga con Bruno Profazioore 18.00- Villa del Grumello - Incontro:"Paola Violani, Carlo Pagani, Mimma Pallavicini e Giustino Ballato - Il futuro del nostro verde: l'esempio dell'edible landscaping. Un paesaggio bello da vedere e buono da mangiare". Dialogano con Emanuela Rosa-Clot. In collaborazione con Orticolarioore 18.30 - Villa Olmo - Incontro con l’autore: Daria Galateria "Scritti galeotti". Dialoga con Laura D'Incalciore 19.30 - Villa Olmo - Incontro:"Ricordare il futuro. A 90 anni la lezione di vita di Ines Figini". A cura del Teatrino di Noi ore 20.30 - Villa Olmo - Incontro:"Le stelle del Lago di Como" con Andrea Camesasca e Pietro Berra. A seguire "Il labirinto della passione" (GB/D 1925, 75') di Alfred Hitchcock. Con Virginia Valli, Carmelita Geraghty, Miles Mander e John Stuartore 21.00 - corte Liceo A. Volta - Spettacolo:"Medea" e "Umbrella". Con i ragazzi dei corsi di teatro del Liceo Alessandro Volta di Como
LUNEDI
3
SETTEMBRE
ore 16.00 - Parco di Villa Olmo - Incontro con l'autore: Felice Cappa "La rivoluzione di Gianni Rodari" con Mario Bianchi. Letture a cura di Fata Morganaore 17.00 - Villa Olmo - Incontro con l'autore: Piercarlo Grimaldi "Nutrire il futuro. Cibo e rito". Dialoga con Roberta Schiradalle ore 17.00 - Como - Librerie in città - Omaggio a Charles Dickens: Persone comuni e attori leggeranno brani del grande autore inglese nel bicentenario dalla nascita. Libreria Mentana: Piero Lenardon legge Il circolo Pickwick; Libreria Feltrinelli: Clelia Bianchini legge David Copperfield; Libreria Ubik: Silvia Dogliani legge Oliver Twist; Libreria dei Ragazzi: Nicoletta Cardone Johnson legge Canto di Natale; Libreria Noseda: Renata Coluccini legge Grandi Speranze; Biblioteca Comunale: Lilia Marcucci legge Le due città; Libreria del Cinema: vetrina di film tratti dalle opere di Dickensal termine - Teatro Sociale - Videomaggio: "Dickens, il nostro comune amico". Videomaggio di Mario Bianchiore 18.00 - Fondazione Antonio Ratti - Incontro: "Il futuro è già qui. Nuove tecnologie e arte: media, new media, postmedia". Domenico Quaranta dialoga con Elena Di Raddo. In collaborazione con Associazione Chiave di Voltaore 18.30 - Villa Olmo - Incontro con l'autore: Francesco Morace e Linda Gobbi "I paradigmi del futuro. Lo scenario dei trend". Dialogano con Serena Brivioore 19.30 - Villa Olmo Incontro con l'autore: Ginevra Bompiani "La stazione termale" dialoga con Sara Cerratoore 20.30 - Villa Olmo - Incontro con la filosofia: Giulio Giorello "Il tradimento. In politica, in amore e non solo". Dialoga con Alfredo Tomasettaore 22.00 - Villa Olmo - Musica: Intorno a "I Capuleti e i Montecchi" di Vincenzo Bellini. Con i cantanti AsLiCo e Federica Falasconi (pianoforte). Al termine, "Questo amore così violento, così fragile, così tenero, così disperato". Videomontaggio su Romeo e Giulietta nel cinema e nell’opera a cura di Mario Bianchi
GIOVEDI
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SETTEMBRE
ore 17.00 - Villa Olmo - Incontro con l'autore: Filippo Zanoli e Andrea Peduzzi "Il coraggioso nuovo mondo. I videogames e le nuove frontiere della narrazione"
ore 18.00 - Fondazione Antonio Ratti - Incontro con l'autore: Fabio Fornasari "Lo spazio del libro: uno spazio per gli occhi, le mani e la mente". Dialoga con Chiara Milani ore 18.00 - Villa del Grumello Incontro: Gualtiero Marchesi e Marco Bolasco "Disegnare il futuro della ristorazione". Dialogano con Alfredo Antonaros In collaborazione con Fondazione Gualtiero Marchesi ore 18.30 - Villa Olmo - Incontro con l'autore: Younis Tawfik "La primavera araba e il futuro del Medioriente". Dialoga con Nello Scavo
ore 19.30 - Villa Olmo - Incontro con l'autore: Mauro Corona "La casa dei sette ponti". Dialoga con Grazia Lissi
ore 20.30 - Villa Olmo - Incontro: Sherazade Hushmand, David Sciunnach e Marco Roncalli "Il futuro delle religioni". Introduce e modera Armando Torno
ore 22.30 - Villa Olmo - Cinema: "Kundun" (USA 1997, 134') di Martin Scorsese. Con Tenzin Thuthob Tsarong, Gyurme Tethong e Tulku Jamyang Kunga Tenzin
MERCOLEDI
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SETTEMBRE
ore 10.00 - Como da Palazzo Terragni a Villa Olmo Caccia al tesoro: "Fuori pista!" Viaggio tra le architetture razionaliste. Dedicato ai ragazzi e alle famiglie. A cura dell’Associazione Luminanda. Prenotazione obbligatoria e info Tel.338-7872193 mail [email protected] ore 11.30 - Villa Olmo - Incontro con l'autore: Sandra Bonzi "Stress and the city: una vita frenetica nella città che evolve". Dialoga con Annarita Polacchiniore 16.00 - Villa Olmo - Linda Busato e Giovanna Lomazzi - Ricette “verdi” per mangiare fuori casaore 17.00 - Villa Olmo Incontro con la filosofia: Andrea Moro "Parlo dunque sono". Dialoga con Alfredo Tomasetta ore 18.30 - Villa Olmo - Incontro con l'autore: Isabella Bossi Fedrigotti "I vestiti delle donne"ore 19.30 - Como - Villa Olmo - Incontro con l'autore: Jón Kalman Stefánsson "La tristezza degli angeli". Traduzione in consecutiva a cura di Emanuela Giniore 21.00 - Villa Olmo - Spettacolo: "I Promessi Sposi da Alessandro Manzoni". Diretto e interpretato da Massimiliano Finazzer Flory, coreografie di Gilda Gelati. Musiche di G. Verdi, P. Mascagni, V. Bellini, N. Paganini, L. Berio, N. Rota
SABATO
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SETTEMBRE
ore 17.00 - Villa Olmo - Incontro: Maria Luisa Frosio e Cinzia Palmi "Le donne: motore del cambiamento e dello sviluppo sostenibile". Dialogano con Adriana Bazzi. Intervengono: Nicoletta Morelli, Giulia Pusterla e Chiara Milani. In collaborazione con Soroptimist International - Club di Comoore 17.00 - Como dalla Casa del Fascio a Villa Olmo - Passeggiata d'autore: "Un viaggio letterario nella storia architettonica della città". Con Gianni Biondillo. Prenotazione obbligatoria tel. 031.301037
ore 18.00 - Como - Fondazione Antonio Ratti Incontro: "Perché realizzare un'opera quando è così bello sognarla soltanto? Il mistero del genio cieco." Discorso per immagini intorno alla pittura e ai pittori. Videomaggio di Mario Bianchi con Luigi Cavadiniore 18.30 - Villa Olmo - Incontro con l'autore: Gianni Biondillo "A Como non sono razionale. Un viaggio letterario nella storia architettonica della città". Dialoga con Severino Colombo. In collaborazione con Satisfictionore 19.30 - Villa Olmo- Concerto: Orchestra a plettro Flora 1892 "Concerto di mandolini e chitarre" in occasione del 120° anniversario dalla fondazione. Dirige: Matteo Castelliore 20.30 - Villa Olmo - Incontro con la poesia: Graziella Bernabò e Suor Onorina Dino "Per troppa vita che ho nel sangue. Antonia Pozzi e la sua poesia". Dialogano con Pietro Berra e Laura Garavagliaore 22.30 - Villa Olmo - Cinema: "Poesia che mi guardi" (ITA 2009, 57') di Marina Spada. Con Elena Ghiaurov, Marco Colombo Bolla, Enrica Chiurazzi eCarlo Bassetti. La proiezione sarà introdotta dalla regista Marina Spada e da Graziella Bernabò
VENERDI
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SETTEMBRE
ore 17.00 - Villa Olmo - Incontro con l’autore:Norbert Lantschner "Il futuro che vogliamo"
ore 18.00 - Fondazione Antonio Ratti - Incontro:"Ico Parisi. Architettura, fotografia e design. L'immagine come progetto" con Giovanna D’Amia e Lucia Tenconi. Intervengono Luigi Cavadini, Flaminio Gualdoni e Marco Biraghi
ore 18.30 - Villa Olmo - Incontro con la filosofia:Silvano Petrosino "Il denaro: da mero strumento a fantasma vorace". Dialoga con Alfredo Tomasetta
ore 19.30 - Villa Olmo - Incontro con l’autore:Ilaria D'Amico "Dove io non sono". Dialoga con Davide Van De Sfroos.
ore 20.30 - Villa Olmo - Incontro con la poesia:“Alda Merini, nostra madre” con Ambrogio Borsani ed Emanuela Carniti. Letture a cura di Rosanna Pirovano, musiche di Pietro Boscacciore 22.30 - Villa Olmo - “Seraphine” Film di M. Provost
MARTEDI
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SETTEMBRE
ore 10.00 - Como da Palazzo Terragni a Villa Olmo Caccia al tesoro: "Fuori pista!" Viaggio tra le architetture razionaliste. Dedicato ai ragazzi e alle famiglie. A cura dell’Associazione Luminanda. Prenotazione obbligatoria e info Tel. 338-7872193 mail [email protected]
ore 11.00 - Como da Villa Olmo a Villa del Grumello Camminata poetica: “Il chilometro della conoscenza e il futuro della poesia”. Con letture a cura di giovani poeti nati negli anni Ottanta e con la partecipazione di Matteo Fantuzzi ore 11.30 - Villa Olmo - Incontro con l'autore: Marina Terragni "Un gioco da ragazze". Dialoga con Sara Cerrato. A cura del Comitato per la Promozione dell'Imprenditoria Femminile della CCIAA di Como ore 16.00 - Villa Olmo - Incontro con l'autore: Alessandro Coppola "Apocalipse town. Cronache dalla fine della civiltà urbana". Dialoga con Giacomo Borella
ore 17.00 - Villa Olmo - Incontro con la filosofia: Franca D'Agostini "Filosofia e democrazia". Dialoga con Alfredo Tomasetta
ore 18.30 - Villa Olmo - Incontro con l'autore: Luca Doninelli "Cattedrali: lo spirito eterno delle città" Dialoga con Laura D'Incalciore 19.30 - Villa Olmo - Incontro con l'autore: Gianni Barbacetto e Davide Milosa "Le mani sulla città. La 'ndrangheta e il futuro del Nord Italia".ore 20.30 - Villa Olmo - Incontro con l'autore: Pietro Grasso "Liberi tutti". Dialoga con Diego Minonzio e Paolo Morettiore 22.30 - Villa Olmo - Cinema: "Bronx" (USA 1993, 121') di Robert De Niro. Con Robert De Niro, Chazz Palminteri e Joe Pesci
DOMENICA
9
SETTEMBRE
E per finire... MERCOLEDÌ 19 SETTEMBRE
ore 18.30 - Como Biblioteca Comunale - Incontro: "I simboli religiosi nei luoghi pubblici. Fondamenti e prospettive etiche e culturali della civiltà europea". Valerio Onida dialoga con Mons. Diego Coletti. Introduce Marcello Iantorno. In collaborazione con A.G.E D. Associazione Giustizia e Democrazia
Incontro con l autore:con Katia Trinca Colonel
Cinema:
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S- Incontro: Maria Luisa
N 2009, 106') di Bahman aghaghi, Ashkan Koshanejad,one
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- Incontro con l'autore:
Olmo - Cinema: "Poesia che mi 9, 57') di Marina Spada. Con Elena olombo Bolla,
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IL PROGRAMMA DI PAROLARIO 2012
Il programmapotrebbe subire varia-
zioni. Per aggiornamentiin tempo reale consultare ilsito wwwwww..ppaarroollaarriioo..iitt, lapagina Facebook o il profilosu Twitter. Tutti gli incon-
tri di Parolario sono adingresso gratuito.
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Morante ritrovataOmaggio in anteprimadiSara Cerrato
Il cartellone di "Parolario" prevede appunta-menti in prima nazionale, tra letteratura espettacolo. Il 30 agosto alle 21, a Villa Olmo, sisvolgerà l'incontro con Graziella Bernabò,studiosa di scrittura al femminile. Dialo-gando con il critico Goffredo Fofi, par-lerà di "La fiaba estrema. Elsa Morantetra vita e scrittura". Il pubblico potrà conoscere inmodo più approfondito la figuradella Morante, personalità com-plessa e in anticipo sui tempi, autrice dicapolavori assoluti come "L'isola di Arturo","Menzogna e sortilegio", "La Storia". Sulla vita esulla produzione letteraria della scrittrice(1912-1985), Bernabò ha scritto un libro minu-zioso e analitico che esplora i lati piùreconditi della personalità dell'autri-ce, in cui le vicende biografiche, gliamori, gli incontri, si intreccianocon l'ispirazione poetica. Alle22.30, a seguire, sempre a VillaOlmo, sarà il momento del cine-ma, con "Elsa Morante" (1997, 40')di Francesca Comencini. Prodottonel 1997 in Francia nella collezionedi France 3 "Un siècle d'écrivains", fugirato a Roma. Il lavoro della Comencini, cinea-sta sensibile e attenta ai temi sociali ("Mi piacelavorare"), vuole indagare la donna più che lascrittrice, raccontandone particolari biograficipoco noti. Francesca si accosta a Elsa in tonointimo, facendo parlare i testi: di sé la scrittricedice di essere nata insieme alla necessità discrivere e alla libertà. Impegnata socialmente
in difesa dei reietti - la scrittrice veniva dalquartiere popolare del Testaccio - nell'intimo sisentiva tagliata fuori dalla realtà degli altri.Così la ritrae Pierpaolo Pasolini in una scena di"Accattone" (1961), in una delle poche immagini
che la Morante concesse di sé: muta, vicina adue carcerate. Così la ricorda
Comencini nel commossocortometraggio che vedre-mo a "Parolario".
Viene definito un esperimento poetico, per lacreazione di un "circolo letterario diffuso e ur-bano", anche se temporaneo, l'omaggio a
Dickens previsto il 6 settembre, dalle 17, nelle libre-rie di Como. In occasione del bicentenario della na-scita del grande autore, quanti abbiamo passione perla lettura, si raduneranno in diverse librerie comasche(Libreria Mentana, Feltrinelli, Ubik, Libreria dei ragaz-zi, Noseda, Libreria del Cinema, ma anche in Biblio-teca comunale e per finire al Teatro Sociale), per leg-gere insieme passi tratti dalle più grandi opere del-
l'autore inglese. Per fare qualche esempio, Piero Le-nardon legge "Il circolo Pickwick", mentre Clelia Bian-chini legge “David Copperfield”. Oliver Twist verrà let-to da Silvia Dogliani, mentre il celeberrimo "Canto di Na-tale" sarà letto a bambini di ogni età da Nicoletta Car-done Johnson. Renata Coluccini legge "Grandi speran-ze" e Lilia Marcucci legge "Le due città". Per i cinefiliuna vetrina di film tratti dalle opere di Dickens, con vi-deomaggio di Mario Bianchi al Sociale: "Dickens, il no-stro comune amico".
SS.. CCeerr
CLASSICI PER IL FUTURO 236
settembreddaallllee 1177 iinn
vvaarriiee lliibbrreerriieeddii CCoommoo
30/08
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UNA GIORNATA PARTICOLARE
SIAMO TUTTI UN PO' POETI IN CIRCOLO CON DICKENS
ElsaMoranteSopra la regista
FrancescaComencini
«Soltanto la speranzasalverà le religioni»
Il tema dellaspiritualità, a"Parolario", si
declina anche insenso urbanisticoe letterario. Danon perdere, perle ricche implica-zioni, due incontri:
il 9 settembre, a Villa Olmo (ore 18.30), lo scrit-tore Luca Doninelli presenta il libro "Cattedra-
li" (Garzanti), una straordinaria riflessione sulpaesaggio attraverso i luoghi simbolici di aggre-gazione, dall’Europa alla Cina. Si parlerà di edi-fici sacri come il Muro del pianto a Gerusalem-me, o la Sagrada Familia a Barcel-lona, ma anche del centrocommerciale-culturale LesHalles a Parigi e dellaCittà proibita a Pe-chino. Il 19 settem-bre, in un evento
fuori cartellone, comunque promosso da "Paro-lario", sarà la conferenza - alle ore 18.30 in bi-blioteca - sul tema: "I simboli religiosi nei luo-ghi pubblici. Fondamenti e prospettive etichee culturali della civiltà europea". Valerio Onida
dialogherà con monsignor DiegoColetti, vescovo di Como. Introdu-ce Marcello Iantorno, in collabora-
zione con Associazione Giusti-zia e Democrazia.
VV.. FFiiss..
MarcoRoncalli
diMarco Castelli
Come sarà, nel mondo del futuro, il rapporto trale religioni? E, soprattutto, riuscirà la spiritualitàa resistere all'avanzata del progresso? A questiquesiti proverà a dare una risposta il saggistaMarco Roncalli, che il prossimo 5 settembre dia-logherà su tali temi con la teologa islamica She-razade Hushmand e il rabbino David Sciunnach. IIll tteemmaa ddeellll''iinnccoonnttrroo ssaarràà iill ffuuttuurroo ddeellllee rreelliiggiioo--nnii.. QQuuaallee èè lloo sscceennaarriioo cchhee lleeii iimmmmaaggiinnaa??Qualsiasi futuro, compreso quello delle religio-ni, ha bisogno di un balzo in avanti. E il primo pas-so consiste nel conoscersi e nel rispettarsi, sen-za nascondere le differenze, ma anche senza re-stare bloccati da pregiudizi e paure. Nel "Gau-dium et spes", uno dei principali documenti delConcilio Vaticano II, si legge: «Il futuro del mon-do apparterrà a coloro che sapranno dare alle
giovani generazioni ragioni di vita e di speran-za». Questo vale anche per il rapporto con le re-ligioni. OOggggii ssiiaammoo ddaavvvveerroo ddii ffrroonnttee aa uunnaa ccrriissii ddeellllaa ssppii--rriittuuaalliittàà rriissppeettttoo aall ppaassssaattoo??Non so a che livello sia la crisi di spi-ritualità. Di certo, però, quest'ultimac'è e ha bisogno di rinnovarsi. Se lamodernità aveva contrapposto la ve-rità universale della ragione e la ve-rità contingente della vita, favoren-do il divorzio fra riflessione e spiri-tualità e riducendo quest'ultima a qual-cosa di sentimentale e intimistico, il nostrotempo chiede di sperimentare nuove forme. Laverità non è qualcosa che si possiede, ma qual-cuno dal quale lasciarsi possedere: ecco cosavuol dire essere davvero "cristiani adulti", pron-ti a rendere ragione della loro speranza. Anche
in base a queste considerazioni, si può suppor-re che il futuro del cristianesimo, e della teolo-gia in esso, o sarà più marcatamente spiritualeo potrà ben poco contribuire al superamento
della crisi e al cambiamento in atto nelmondo.
QQuuaannttoo llaa gglloobbaalliizzzzaazziioonnee ppoottrràà iinn--fflluueennzzaarree iill rraappppoorrttoo ttrraa llee rreelliiggiioo--nnii?? La globalizzazione non risolve ilproblema dell'arcipelago delle soli-
tudini. E, allora, la vera sfida delle re-ligioni è valorizzare nell'unità la diver-
sità, cioè il locale con la sua storia. A questasfida può rispondere bene anche il mondo cat-tolico, lavorando sul dialogo senza mai dimen-ticare l'impegno nel servizio ai più deboli, per lagiustizia e la pace, temi che accomunano i cre-denti di ogni religione.
5settembre
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9/9oorree 1188,,3300VViillllaa OOllmmoo
19/9oorree 1188,,3300bbiibblliiootteeccaaCON DONINELLI E POI CON IL VESCOVO
CATTEDRALI E SIMBOLI DIALOGHI SULLA CIVILTÀ
25LO SPIRITO DEL FUTURO
diSerena Scionti
L’universo femminile (ma non solo) è finemen-te esplorato nella raccolta "I vestiti delle donne"(Barbera), che Isabella Fedrigotti - un’amica di "Pa-rolario" - presenterà a Villa Olmo, l’8 settembre al-le 18.30.
SSiiggnnoorraa FFeeddrriiggoottttii,, uunn lliibbrroo ssuullllee ddoonnnnee.. UUnnooddeeii rraaccccoonnttii èè nnaarrrraattoo iinn pprriimmaa ppeerrssoonnaa ddaa uunn uuoo--mmoo.. CCoommee ssii eesspprriimmee llaa nnaarrrraazziioonnee aall mmaasscchhiillee??
Chiunque sia dedito alla scrittura compie unquotidiano esercizio di immedesima-zione; osservo ogni giorno gli uo-mini che incontro, ciò che espri-mono. È un esercizio di vita,prima ancora che di scrit-tura, ha in sé una base diverità.
PPeerrcchhéé qquueessttoo ttiittoolloo,, ""II vveessttiittii ddeellllee ddoonnnnee""??
Non solo le donne sono protagoniste di questitesti; nel primo, che è il racconto portante e piùlungo, a parlare è un vestito; la vicenda si snodasotto il suo peculiare punto di vista. Il titolo? Co-me spesso accade è l’editore a suggerirlo, frutto diun compromesso. Trovare titoli incisivi non è sem-pre facile!
""PPaarroollaarriioo"" vvuuoollee lleeggggeerree iill ffuuttuurroo.. CCoossaa ccii ppuuòòiinnsseeggnnaarree iinn qquueessttoo sseennssoo iill ssuuoo uullttiimmoo lliibbrroo??
Questi racconti fotografano la solitudine, che èla cifra del nostro presente, alimentata da prossi-mità solo virtuali. Mi auguro che la società com-prenda che il doloroso lavorio di questo modellocomunicativo non può reggere, e che il futuro ve-da ritornare e rinnovarsi forme di vicinanza in-centrate sulla corporeità.
DDaa ""AAmmoorree mmiioo uucccciiddii GGaarriibbaallddii"",, ssuuoopprriimmoo rroommaannzzoo,, aa ooggggii,, ""II vveessttiittii ddeelllleeddoonnnnee"".. PPiiùù ddii ttrreenntt’’aannnnii ccoommee nnaarrrraa--ttrriiccee,, ee nneell ccoonntteemmppoo ggiioorrnnaalliissttaa.. CCoo--mmee ccoonncciilliiaa llee dduuee aattttiivviittàà??
Le due diverse forme di scritturache coltivo si completano l’una con l’al-tra: la pratica quotidiana al giornale è co-me l’esercizio ripetitivo in palestra di ognigiorno, senza il quale non sarebbe possibile la lun-ga corsa. Così l’allenamento alla scrittura tipico
del giornale, senza il quale rapidamente si arrug-ginirebbero le competenze. La stesu-ra di testi di più ampio respiro, ovve-
ro i romanzi, mi ha insegnato a scava-re nel profondo e a cavare emo-
zioni dal cuore: questa capa-cità sviluppata con la nar-
razione a sua volta si è riversata nelle mierubriche giornalistiche sui sentimenti e
la vita. UUnn mmoommeennttoo ssiiggnniiffiiccaattiivvoo ddeell ssuuoo
ppeerrccoorrssoo ddii ssccrriittttrriiccee ffuu llaa vviinncciittaa ddeellCCaammppiieelllloo nneell 11999911,, ccoonn iill rroommaannzzoo ““DDii
bbuuoonnaa ffaammiigglliiaa””.. CCoossaa ppeennssaa ddeeii pprreemmiilleetttteerraarrii ooggggii?? Faccio parte di giurie di critica letteraria e
posso dire che nella maggior parte dei casi essesono costituite da persone serie, che amano mol-to i libri. Istituire premi letterari e divulgarne i ri-sultati è un modo per far leggere di più, per acco-
stare i curiosi, per suscitare di-battito e circolazione di
libri. Quindi, svolgo-no certo una fun-zione positiva.
Si muovono tra Milano e il lago di Como le indagini di Irene, gior-nalista di cronaca nera di un quotidiano del pomeriggio, prota-gonista di "Il segreto del giardiniere" (Rusconi), ultimo roman-
zo giallo di Rosa Teruzzi. L’autrice si trova a proprio agio tra delitti& inchieste giudiziare, essendo caporedatto-re di "Quarto Grado" su Canale 5. Sarà a"Parolario" il 1° settembre, alle ore 17, aVilla Olmo, con il criminologoMassimo Picozzi.
NOIR DELLA TERUZZI
L’INCHIESTA DI IRENE
IL FUTURO E’ DONNA
Isabella Bossi Fedrigotti, foto di C. Pozzoni
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8settembre
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La protagonista di questo divertente quanto surreale racconto me-tropolitano è una donna allo stremo. Gestire una figlia adolescen-te e un bambino saputello, il lavoro, un cane Labrador con pro-
blemi alimentari non è facile. Anche se spread e disoccupazione creano problemi ben maggiori, nel libro diSandra Bonzi - "Stress & the City" (Rizzo-li) - qualche lettrice potrebbe identifi-carsi. L’autrice sarà a "Parolario" l’8 settembre alle ore 11.30, a Villa Olmo.
RISO AMARO CON LA BONZI
CHE STRESS, RAGAZZE
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settembreoorree 1111,,3300VViillllaa OOllmmoo
Parole al femminilecontro la solitudine
di Silvano Petrosino* In genere, la critica che più comunemente si
muove al denaro è legata all’accumulo, a quel-la tendenza così ben raccontata da GiovanniVerga nella novella "La roba". La trovo abba-stanza ingenua, per-ché ciò che sta alfondo dei soldi è
in realtà un fantasma. Un esempio: che una ra-gazzina voglia il jeans da 120 euro e non quel-lo da 20 euro, dipende dal fatto che ha costrui-to un fantasma, il suo desiderio.
Nella mia conferenza a "Parolario" riprendoalcune idee formulate in "Soggettività e dena-ro" (Jaca Book). Vorrei, in particolare, enfatiz-zarne due. La prima si può sintetizzare in que-
sti termini: il denaro, permet-tendo l’accesso alle in-finite cose, consente ilperpetuarsi del pro-cesso di fantasma-tizzazione.
In secondo luogo,per un po’ il fantasmafunziona, poi non va più.Come l’idolo, per qualche tem-po sta in piedi, poi cade. Così noi compriamo ilcellulare, poi l’iPhone, l’iPad, la macchina con l’a-ria condizionata, il televisione al plasma di ul-tima generazione, e così via.
Questo processo di sostituzione dei fanta-smi - attraverso gli oggetti attorno ai quali sicoagula un fantasma, a cui muove il desiderio- è esattamente ciò che garantisce la societàdei consumi e la società del denaro.
Per me la definizione più appropriata deldenaro è "ancora". O meglio, i soldi sono la pos-sibilità dell’ancora. Non voglio certo criminaliz-zare gli acquisti, anzi. Da un certo punto di vi-sta, questa dinamica rimotiva a iniziare da ca-po (c’è chi fa shopping per scacciare il malumo-re o una frustrazione). Però esiste anche il ver-sante negativo, da non sottostimare: precisa-mente, ricominciando di nuovo a comprare,spendere, passare la carta di credito non si im-patta mai con il problema del desiderio. Perconcludere, quello che importa è non caderenella trappola della criminalizzazione, perché«guai a coloro che chiamano bene il male e ma-le il bene» (Isaia, 5,20). Il denaro non è male, malo diventa facilmente perché permettendo l’ac-cesso ai fantasmi, diventa il fantasma per ec-cellenza. (Testo raccolto da Vera Fisogni)
* Filosofo, insegna all’Università Cattolica di Milano
IDEE PER IL FUTURO 29
4settembre
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C’è un fantasmanella carta di credito
Silvano Petrosino
MINI-FESTIVAL FILOSOFICO
Giovedì 30 agostoOre 18, Como, Villa OlmoTelmo Pievani“Il futuro imprevedibile di Homo Sapiens”
Sabato 1 settembreOre 18, Como, Villa OlmoSalvatore Natoli“Improbabilità e speranza”
Martedì 4 settembre
Silvano Petrosino“Il denaro: da mero
Giovedì 6 settembre
Giulio Giorello
in amore e non solo”
diAlberto Galimberti
La legalità è la forza dei deboli, il baluardo chepossiamo opporre alla prevaricazione e alla corru-zione. Queste parole aprono uno dei diciannove ca-pitoli del libro di Pietro Grasso, Procuratore Nazio-
nale Antimafia, intitolato "Liberi tutti, lettera aun ragazzo che non vuole morire di mafia"(Sper-ling & Kupfer, 15 euro). L'autore presenterà il li-bro a Villa Olmo, il 9 settembre alle 20.30, dia-logando con Diego Minonzio e Paolo Moretti.
AA 2200 aannnnii ddaallllaa mmoorrttee ddeeii ggiiuuddiiccii FFaallccoonnee eeBBoorrsseelllliinnoo èè ppoossssiibbiillee ddaarree uunn ffuuttuurroo aaii lloorroo iinn--sseeggnnaammeennttii sseennzzaa ccaaddeerree nneellllaa rreettoorriiccaa ddeelllleecceelleebbrraazziioonnii,, mmaa aalllloo sstteessssoo tteemmppoo eevviittaannddoo ddii
rriippoorrllii aannttiicciippaattaammeennttee nneellllaa ssooffffiittttaa ddeellllaa SSttoorriiaa??Il miglior modo per ricordare Falcone e Borsel-
lino è seguire i valori che loro incarnavano, primofra tutti, il senso del dovere. Il senso del dovere in-teso come il coraggio di compiere il proprio me-stiere nonostante gli ostacoli e le difficoltà che s'in-contrano lungo la strada. La professionalità e l'im-pegno senza abbattersi dopo una sconfitta o una se-rie di risultati deludenti. Le qualità di Giovanni ePaolo erano la tenacia, la capacità di soffrire e sop-portate senza mai arrendersi. Una lezione che va-le per l'antimafia e non solo.
QQuuaall èè ll''aattttuuaallee ssttaattoo ddii ssaalluuttee ddeellll''aannttiimmaaffiiaa:: lleebbuuoonnee nnoottiizziiee pprreevvaallggoonnoo ssuu qquueellllee nneeggaattiivvee??
Dal punto di vista della repressione stiamo per-seguendo ottimi risultati. Ogni giorno la cronacagiudiziaria ci consegna notizie su operazioni di po-lizia: la cattura di pericolosi latitanti, il sequestro ela confisca di beni. Nonostante gli scarsi mezzi a di-sposizione, grazie all'impegno di tanti uomini del-le forze dell'ordine, noi riusciamo a ottenere risul-tati importanti, a essere un modello positivo pergli altri Paesi. In particolare nell'aggressione ai pa-trimoni mafiosi: in quattro anni abbiamo seque-strato patrimoni per 40 mld di euro.
QQuuaallii pprroossppeettttiivvee ppeerr ll''aavvvveenniirree??L'antimafia deve restare un'opera continua di
magistratura e polizia, ma questo non può basta-re. Devono essere anche le altre istituzioni, nazio-nali e locali, a promuovere politiche antimafia e infavore della legalità. È necessario - come lo è nei fat-ti - che su questo fronte siano coinvolte tutte lescuole d'Italia per cercare di formare ai valori del-la giustizia, della solidarietà e della legalità i citta-dini di domani. La mafia non è solo un'organizza-zione, ma un fenomeno che ha radici sociali e cul-turali profonde. Come tale va combattuto: con il sa-pere, la conoscenza critica e la partecipazione de-mocratica.
La 'ndrangheta abita Milano, la capi-tale morale ed economica delPaese. La forte denuncia è con-
tenuta nel libro inchiesta dei gior-nalisti Gianni Barbacetto e Da-vide Milosa "Le mani sullacittà. I boss della 'ndranghe-ta vivono tra noi e control-lano Milano" (Chiarelettere, 16.60euro), che sarà presentato dagli autori
AFFARI IN DROGA, DISCOTECHE, ORTOFRUTTA
«NUOVI BOSS IN CAMPO: CERCATELI IN LOMBARDIA»
IL FUTURO DELLA LEGALITA’9
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domenica 9 settembre, alle 19.30 a VillaOlmo. Il volume è una puntuale ricerca -basata sulle rivelazioni dei pentiti e gliatti processuali - sulla rete di potere, gliaffari e i rapporti delle organizzazioni
politiche a Milano. Come rivelaBarbacetto: «La scalata al potereinizia nell'88, a Buccinasco, dove
s'incontrano le famiglie più impor-tanti: i Papalia, i Morabito e i San Luca».
Le ‘ndrine calabresi godono del favoredell'imprenditoria, detengono il mono-polio del mercato della droga e dell'orto-frutta; gestiscono bar, ristoranti e disco-teche. «Non si tratta di semplici infiltra-zioni - spiega Milosa - La 'ndrangheta èprofondamente radicata nel tessuto so-ciale, economico, finanziario e politicolombardo».
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«L’antidoto alla mafia? È il senso del dovere»
PietroGrasso
A spasso con Terragnioltre la modernitàdi Gianni Biondillo*Quando mi è stato proposto di guidare il pubblico in una passeggiata “razionali-sta”, ho accettato subito con entusiasmo perché a Milano mi capita spesso di fa-re percorsi tra tessuto urbano e letteratura. Poi, da architetto e studioso della sto-ria dell’architettura, ho sempre letto la città di Como nella prospettiva di una pic-cola capitale della modernità, anche quando ero studente. Mi è capitato anche discriverlo: il razionalismo “talebano”, ortodosso e originale, si gioca tutto tra Co-mo e Milano, le altre cose, fatte a Roma o da Adalberto Libera sono spurie, vici-ne al gusto novecentesco. Qui sul lago abbiamo costruzioni più integraliste di
quelle tedesche. La Casa del fascio di Giuseppe Terragni è un ca-polavoro in senso stretto, senza se e senza ma. Non ce ne ren-
diamo conto, vedendo questo mezzo cubo bianco. Ma lì fugiocata una grande sfida della modernità. Un architetto,che era ancora un ragazzo (morì a soli 39 anni) aveva ot-tenuto che le porte scorressero da sole: oggi pare tuttoovvio, ma allora erano idee avveniristiche con cui si mi-
surava l’architettura. Terragni e altri con lui volevanoportare una nazione arcaica verso la modernità. Contava-
no le intuizioni, il vedere lontano. Sant’Elia non aveva mai co-struito nulla; il Monumento ai caduti fu realizzato da Terragni, non a caso. Rac-contare l’avventura razionalista significa ricordare cose divertenti. Il Novum Co-mun era differente: Terragni cambiò la facciata in corso di costruzione, la licen-za era differente. Oggi diremmo che fece una sorta di abuso. Aveva già le ideechiarissime. Se non faceva questo colpo di mano, non poteva entrare in quellafamiglia di “talebani”. É una storia tutta da raccontare. Farci un libro? Chissà, stocominciando a pensarci. Il periodo è affascinante, ma essendo legato alla nasci-ta e allo sviluppo del fascismo, si tende a omologare. Di certo Terragni non è af-fatto omologabile. Che fosse un genio, resta un dato di fatto. Paragonato a lui, Lin-geri era un buon artigiano. Come si capisce la sua genialità? Semplice. Le Corbou-sier, come insegnano ad Architettura, indicò cinque punti dell’architettura moder-na: non rispettarli significava esserne fuori. Il comasco Terragni non ne rispettòneppure uno, realizzando la Casa del fascio. Chi è più avanti di lui? Forse non ab-biamo ancora compreso il suo valore e il senso etico di quel modo di pensare l’ar-te e l’architettura, profondamente legato alla tecnologia. (Testo raccolto - Per par-tecipare alla passeggiata con Gianni Biondillo la prenotazione è obbligatoria: tel.031.301037). * Scrittore e architetto
PERCORSO TRA I MONUMENTI
CACCIA AL TESORO DEL RAZIONALISMO
QUANTO FUTURO IN QUELLE ARCHITETTURE 33
7settembreoorree 1177 ddaallllaa
CCaassaa ddeell ffaasscciioo
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30 agostoe 9 settembre
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7settembre
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Palazzo Terragni, foto di C. Pozzoni
Pensate di conoscere il cuore razionalista diComo? "Parolario" vi mette alla prova conil gioco "Fuori pista!", pensato per ragazzi
e genitori. Si tratta di una singolare caccia al te-soro, che si propone al contempo di riscoprire l’o-pera di Giuseppe Terragni con un linguaggio in-novativo. Da Palazzo Terragni, a Villa Olmo, se-guendo una serie di indizi e superando prove diabilità, si entrerà nell’opera dell’architetto coma-
sco. Pensato per tutti, dai 9 ai 99 anni, il gioco sisvolgerà sabato 8 settembre e domenica 9 set-tembre, alle ore 10, con partenza da Palazzo Ter-ragni, in piazza del Popolo 4. L’iniziativa, a curadell’Associazione Luminanda, richiede la preno-tazione obbligatoria. Per informazioni: 338-7872193 - [email protected]. Dal 30agosto al 9 settembre, si svolgerà “Tracce del fu-turo: il cuore razionalista di Como”, un percorso
organizzato in collaborazione con l’Ordine degliarchitetti di Como: partendo dalla Casa del fascio,raggiungerà Villa del Grumello, attraverso la sco-perta degli edifici razionalisti della città. Accan-to ai quali si potranno vedere 12 lettere coloratee oversize, che nell’insieme compongono la pa-rola “Razionalismo”: un modo per aprire gli occhisu un patrimonio cittadino troppo spesso trascu-rato, anche dai cittadini.
di Francesco MannoniConduttori che diventano romanzieri, volti televisivi chevirano alla letteratura. “Parolario” porta a Como duedi questi "casi letterari", i più emblematici di unastrana stagione letteraria. Se Flavio Insinna haincontrato - con il suo scritto autobiografico- il plauso della critica e l'affetto dei lettori,Ilaria D'Amico, giornalista di Sky, si è impo-sta con "Dove io non sono" (Bompiani). Il libroè quasi un apologo sul sentimento, sempre piùincompreso e sulle nostre carenze affettive.UUnn mmuussiicciissttaa aammeerriiccaannoo eevvooccaa llaa ssuuaa vviittaa ddii aallttii ee bbaass--ssii,, aatttteennddeennddoo -- ll''iinnddoommaannii -- ddii iinnccoonnttrraarree llaa ddoonnnnaa ddeellllaassuuaa vviittaa.. SSiiggnnoorraa DD''AAmmiiccoo,, ccoommee hhaa ppeennssaattoo aa qquueessttoo rraacc--ccoonnttoo??Ho immaginato - spiega la bella conduttrice-scrittrice -che se uno va verso un male di vivere indefinito, comecapita quando si ha un approccio con la vita profondo econtorto, pieno di tante contraddizioni, può capire cheuna persona possa essere così come ho raccontato il mioprotagonista.PPeerrcchhéé uunn ccoommppoorrttaammeennttoo ccoossìì ppiieennoo ddii ccoonnttrraassttii??Secondo me il protagonista del libro decide di non vive-re perché è assolutamente spaventato dall'idea di delu-dersi più che deludere. La sua è una scelta che mi sem-bra di ritrovare in tanti, della mia generazione in parti-colare. Sentono chiuse le possibilità di accedere agli obiet-tivi. Vivono con una specie di tappo, e anche quando que-sto tappo si sposta dalla loro testa, sono talmente schiac-ciati dall'aspettativa che nel frattempo si è creata in lorodi arrivare da qualche parte, che rinunciano all'offertaperché non vogliono sapere se saranno all'altezza oppu-re no. NNeell rroommaannzzoo ccii ssoonnoo ttaannttee cciittaazziioonnii mmuussiiccaallii.. CC''èè uunnaa rraa--ggiioonnee ssppeecciiffiiccaa??La musica per me in questo romanzo è stata un pretesto.Ci sono tante citazioni per sottolineare la personalità di
un musicista, ma soprattutto quello che mi piaceva rac-contare e volevo raccontare con questa storia che si sro-
tolava dentro di me e diventava quasi una febbre,era la psicologia di quest'uomo, che ha una
serie di incontri musicali, e sa ancheun percorso di storia della musi-ca americana. La musica mi haaiutato a immaginare meglioil tratto psicologico del pro-
tagonista.
«Il libro? È stata una sfida. Io sono un attore,ma quando è morto mio padre, si è comeacceso un motore in me e ho avuto neces-
sità di trascrivere le emozioni che sentivo rispet-to alla perdita che avevo subito». Scrivendo "Nean-che con un morso all'orecchio" (Mondadori), il 1°settembre a "Parolario", a Vil-la Olmo, ore 20.30, Insinnaha colto «l’eco dolorosadella morte»: non èun caso che ci sia sta-
ta una singolare sintonia notata anche da Anto-nio D'Orrico, e da altri critici letterari. «Il libro parla di una grande fortuna,non per quello che ho avuto dal miomestiere, ma da quello che ho avu-to nella vita: dei genitori straordi-nari nella loro apparente norma-
lità. È una gigantesca lettera d'a-more a mio padre e a mia madre.
Con mio padre nel libro tengo vi-va la famiglia che per noi è sempre stata
un branco, una tribù. Mio padre era siciliano, sia-mo una famiglia di gente per bene - non
siamo la famiglia Provenzano - Con imiei fratelli ho studiato in un collegioa Palermo, frequentato a suo tempoanche da papà. Ogni volta che pren-devo un brutto voto a scuola ci tene-
va a sottolineare che si era laureatocon un anticipo di due anni. Lui ha trac-
ciato in noi una strada precisa».FF.. MMaann..
INSINNA DALLA TV ALLE LIBRERIE
LA PRIMA VOLTA DI FLAVIO: «HO ELABORATO IL LUTTO»
UN FUTURO TUTTO DA SCRIVERE
IlariaD’Amico
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La sfida narrativa di Ilaria«È stata come una febbre»
Hitchcock e il lago, un amore ritrovatodi Bernardino Marinoni
RITORNO AL FUTURO 37
LE PROIEZIONIGiovedì 30 agosto ore 22.30, Como, Villa OlmoElsa Morante (Italia 1997, col., 40’) Regia Francesca ComenciniVenerdì 31 agosto ore 22.30, Como, Villa OlmoI gatti persiani (Iran 2009, col., 106’) Regia Bahman Ghobadi. Proiezione in lingua originale con sottotitoli in italianoSabato 1 settembreore 22.30, Como, Villa OlmoBig Fish (id., USA 2003, col., 125’) Regia Tim Burton. Con Ewan Mc Gregor, Albert Finney e Helena Bonham-Carter
Domenica 2 settembre ore 22.30, Como, Villa OlmoLa voce di Pasolini (Italia 2005, col. 54’) Regia Mario Sesti e Matteo Cerami. Con Toni Servillo.Lunedì 3 settembre ore 22.00, Como, Villa OlmoIl labirinto della passione (The pleasure garden, Gran Bretagna/Germania 1925, B/N, muto, 75’) Regia Alfred Hitchcock. Con Virginia Valli, Carmelita Geraghty, Miles Mander e John StuartMartedì 4 settembre ore 22.30, Como, Villa OlmoSéraphine (id., Francia/Belgio 2008, col. 125’) Regia Martin Provost. Con Yolande Moreau e Ulrich Tukur
Mercoledì 5 settembre ore 22.30, Como, Villa OlmoKundun (id., USA 1997, col. 134’) Regia Martin Scorsese. Con Tenzin Thuthob Tsarong, Gyurme Tethong e Tulku Jamyang Kunga TenzinVenerdì 7 settembre ore 22.30, Como, Villa OlmoPoesia che mi guardi (Italia 2009, col. 57’) Regia Marina Spada. Con Elena Ghiaurov, Marco Colombo Bolla, Enrica Chiurazzi e Carlo Bassetti.Sabato 8 settembre ore 22.30, Como, Villa OlmoGinger e Fred (Italia/Francia/Germania Ovest 1985, col. 125’) Regia Federico Fellini. Con Marcello Mastroianni, Giulietta Masina e Franco FabriziDomenica 9 settembre ore 22.30, Como, Villa OlmoBronx (A Bronx Tale, USA 1993, col. 121’) Regia R. De Niro. Con Robert De Niro, Chazz Palminteri e Joe Pesci
Complementare al programma di “Parolario”, ilsuo cartellone cinematografico non segue un iti-nerario proprio, ma ne sbalza sullo schermo te-mi e motivi. I film proposti perciò sono da inten-dere come frammenti: brillano di luce propria,ma sulla loro orbita gli incroci diventano fertili.Che siano ricorrenze obbligate, "Poesia che miguardi" di Marina Spada dove l'eredità artisticadella poetessa Antonia Pozzi, nata cent'anni fae morta suicida nel 1938, è raccolta dalle vocidi giovani poeti di strada, oppure accostamen-ti nuovi ("Séraphine" di Martin Prevost: lastoria vera di una pittrice autodidattamorta in manicomio si pone in pa-rallelo con la vita della poetes-sa Alda Merini), il cinema di“Parolario” stabilisce altre sin-tonie tra immagini e parole.L'iraniano "I gatti persiani" -per scrivere canzoni in Iran bisogna andarsene?- allarga il dibattito all'ambiente musicale giova-nile del Paese. Mentre la rassegna presenta duedistinti esordi registici, di Alfred Hitchcock - "Il la-birinto della passione", fresco di restauro, em-blema sul Lario di quello che oggi si chiama ci-neturismo - e di Robert De Niro, che di "Bronx" èpure interprete. Il film è da intendere anche co-me tributo a Martin Scorsese di cui a “Parolario”è in programma "Kundun", la visionariamentepresaga storia del quattordicesimo Dalai Lama,il ragazzo nel cui cuore è depositato il destinodel popolo tibetano, una civiltà per secoli ignaradell'Occidente. E poi c'è Federico Fellini, precor-rendo il ventennale, nel 2013, della scomparsadel regista. Ma il cinema è un motivo perenne-mente valido per presentarne le opere: nel caso,"Ginger e Fred", film "dentro" la televisione, viag-gio completo e avventuroso nella gigantesca Te-
lecittà felliniana, di fantasia, ma che avrebbe po-tuto avere ubicazione in ogni parte d'Europa ed'America con la sua passerella di saltimbanchie altra varia umanità. E una sfilata evocatrice di
Fellini conclude il "Big Fish" di Tim Burton: il mae-stro riminese forse l'avrebbe sottoscritto.
Video di passione
I giovani talenti vincitori del Concorso Aslico,accompagnati al pianoforte da Federica Falasco-ni, proporranno arie belliniane. Celebreranno latragica storia di Romeo e Giulietta, celebri
amanti di Verona che - da Shakespeare in poi -il teatro, l'opera e il cinema hanno omaggiato,trasformandola in mito. Mario Bianchi riper-corre quel mito, dai film degli anni '30 ai
cartoni manga di oggi, con il videomon-taggio "Questo amore così violento, cosìfragile, così tenero, così disperato, il 6settembre alle 22 a Villa Olmo.
Il film girato da Hitchcock a Comonel 1925
MUOVERSI NEL FUTURO
Se il tema dell'ambiente è uno dei Leitmotiv di "Parolario", la locationdi Villa Olmo invita a una passeggiata, a piedi o in bus. Anche quest'an-no "Asf Autolinee", l'azienda di trasporto pubblico di Como e provin-cia metterà a disposizione del pubblico un bus navetta gratuito tra ilcentro città e i luoghi dell'evento. Per tutta la manifestazione, tutti igiorni, dalle 16 circa alle 22.30, ogni 20 minuti circa, una navetta col-legherà in entrambe le direzioni piazza Cavour con Villa Olmo, senzafermate intermedie. Nel weekend (sabato e dome-nica) il servizio comincerà alle 11.10 per garantirela copertura del servizio per poter assistere agliincontri in programma al mattino. La navettaproseguirà fino alla Villa del Grumello e alla Fon-dazione Ratti nei soli giorni in cui sono previ-sti gli eventi. Al di fuori delle fasce orarie incui è attiva la navetta gratuita, il pubblicodi “Parolario”, in possesso di biglietto o ab-bonamento, potrà utilizzare il servizio ur-bano effettuato dalle linee 1, 6 e 11 pressola fermata di Largo Spluga. Info:031/247111 dalle 7.30 alle 12. e dalle 14. al-le 17 (venerdì dalle 7.30 alle 12 e dalle 14 al-le ore 16). Per aggiornamenti sul Festival, aVilla Olmo saranno operativi un info pointe un bookshop, dove si venderanno i libripresentati a "Parolario" (orari: lun-ven 16-23; sab e dom 10.30-13.30 e 15-23).
IInnffoo:: 003311//330011..003377 ee wwwwww.. ppaarroollaarriioo..iitt
Cultura solidale
A passo di danza
Leggere è un’arte
E la navetta vaper tutto il Festival
"Parolario" que-st'anno ospita la"Fonda-
zione Dr. Ambrosoli MemorialHospital", la missione istituita in
Uganda nel 1998 dai MissionariComboniani e dalla famiglia dipadre Giuseppe Ambrosoli, per darecontinuità e futuro all'ospedale diKalongo e alla scuola di ostetri-
cia da lui fondati nel 1957.Info: www.fondazio-
neambrosoli.it
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Due le mostre a mar-gine di “Parolario”, dal 30 ago-
sto al 9 settembre. "Leggere connes-sioni" si terrà in Biblioteca, a Como.
Orari: 30 agosto e 1 settembre: 9.30-14.30.Dal 3 settembre: lun-mar-giov-ven 9.30-19;mer 9-18; sab 14-19 Chiuso: 31 agosto, 2 set-tembre. Domenica visite guidate su prenota-zione Info: 031252850. Ingresso gratuito.A Villa Olmo si svolgerà “Legature d’at-
tese” di Antonio Teruzzi. Orari: Lun16-23, sab-dom 10.30 -13.30 e
15-23. Ingresso libero.
La dodicesimaedizione di "Paro-
lario", verrà inau-gurata il 30 agosto alleore 17.30 a Villa Olmo (viaSimone Cantoni 1, a Como)con la performance di danza
di Giorgia Cafiero e Alber-to Del Prete (eXcomo
ballet).
con il patrocinio e il finanziamento di
con il contributo di con il contributo tecnico di
con il contributo di si ringrazia
un grazie particolare a Arch. Corrado Tagliabue
Alessandro Rampoldi / Alecom
media partner
Infor
mazio
ne pu
bblic
itaria
(Questo inserto è stato chiuso in tipografia il giorno 27 agosto)