Inserto E'Africa settembre 2010

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| NUMERO 4 | SETTEMBRE 2010 | ÈAFRICA | I «È inammissibile buttare via nove mesi della vita di una donna per pochi minuti di assistenza mancata o inadeguata al momento della nascita: la morte di un neonato oltre a essere un dolore enorme per qualunque madre, è un fallimento per la società». (Parole che fanno bene) SPECIALE 60 ANNI MAMME E BAMBINI I PROTAGONISTI DI UNA STORIA

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Inserto del bimestrale di informazione Cuamm Solidarietà di Medici con l'Africa Cuamm

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| NUMERO 4 | SETTEMBRE 2010 | ÈAFRICA | I

«È inammissibile buttare via novemesi della vita di una donna per

pochi minuti di assistenza mancatao inadeguata al momento dellanascita: la morte di un neonatooltre a essere un dolore enorme

per qualunque madre, è unfallimento per la società».

(Parole che fanno bene)

SPECIALE60 ANNIMAMME E BAMBINI

I PROTAGONISTI DI UNA STORIA

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Maquela, ore 21, pediatria. Mamme accasciate sui banchidi legno, con neonati in braccio, due porte socchiuse,occhi mobili che cercano di intravedere cosa gliinfermieri e il dottore stiano facendo. por-ta principale spalancata, sulla vita osulla morte, chissà. la piccola stanzadella maternità straripa sempre didonne. Coccolano i propri pancionisorridendo. qui si sentono protette.Molte di loro sono arrivate con due,tre, anche quattro settimane di an-ticipo, per non dover camminaredecine di chilometri con le doglie.alcune hanno partorito per stra-da. altre sono morte nel cammi-no, altre ancora sono morte ap-pena arrivate qui, stremate». È ilracconto di una nostra volonta-ria in angola.Nel mondo 535.000 donnemuoiono a causa del parto ognianno, di queste la metà è inafrica sub-Sahariana. Nell’an-no del suo 60° anniversario,Medici con l’africa Cuammlancia una campagna checoinvolge tutte le dimensionidel suo intervento, sia in africa,con le azioni dirette di cura e aiuto,sia in italia, attraverso iniziative disensibilizzazione e promozione.

due sono gli intenti principali:> assicurare l’accesso gratuito al parto as-sistito;> garantire l’accesso, la continuità e la quali-tà delle cure dei neonati e dei bambini nei di-stretti africani, attraverso il rafforzamento dei si-stemi sanitari e una efficace collaborazione trapubblico e privato non profit.

II | ÈAFRICA | NUMERO 4 | SETTEMBRE 2010 |

UNA STRATEGIA A 360°TRA CONTINUITÀE INNOVAZIONE

«Il sorriso di unbimbo in braccioalla sua mammae lo sguardo di unadonna che cullail proprio figliotratteggiano ununico cerchio,quello della vita.Un filo così sottileche in Africa sispezza facilmente.La povertà el’ingiustizia fannoda padrone e cosìtroppe mammemuoiono nel darealla luce il propriobambino. Troppipiccoli rimangonosenza la loromamma o perdonola vita nei primimesi. Ancora unavolta, Medici conl’Africa Cuammmette al centrodel suo interventoqueste donnee i loro bambini.

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Italia - Africa - Italia: in viaggio diverse volte all’anno, permonitorare i progetti di Medici con l’Africa Cuamme portare un contributo alla programmazione delle attivitàfuture, partendo dai bisogni che emergono dal campo.Giovanni Putoto, medico esperto di sanità pubblica,è responsabile della programmazione della nostra Onge ci spiega da dove nascono le linee guida attorno a cui siconcentra lo sforzo in questo 60° anno di età.

con particolare attenzione alle mamme e ai bambiniche sono i più vulnerabili. pochi dati bastano per in-dicare un quadro di diritti violati. la mortalità mater-na è fortemente correlata alla povertà. la probabilitàdi morire durante il parto, nei paesi poveri, è di 1 ogni16 gravidanze. Nei paesi sviluppati è di 1 su 2.800. intermini assoluti muoiono circa 535.000 mamme al-l’anno di cui la metà nell’africa del Sud. la mortalitàmaterna è dovuta in gran parte a cause dirette oste-triche (es. emorragia, ipertensione, sepsi, aborto clan-destino e altre) e indirette spesso di natura infettiva(aids, tubercolosi, malaria ecc). inoltre, per ogni don-na che muore di parto, altre 20 soffrono per il restodella loro vita di qualche forma di disabilità. infine,oltre ai costi economici, la morte di una mamma si-gnifica spesso anche gravi complicanze sociali per i fi-gli, che rischiano di crescere meno sani e istruiti».

E la situazione per i bambini non sembra migliore…infatti. a cinque anni dalla data fissata per gli obiet-tivi del Millennio, ancora nel mondo, 1,5 milioni dibambini muoiono nel primo mese di vita, 1 milionenasce morto e 9 milioni di piccoli, sotto i cinque an-ni, perdono la vita per patologie prevenibili. Gli obiet-tivi quattro e cinque (ridurre la mortalità materna equella infantile) sono davvero molto lontani.

E la strada da prendere?«È quella dei servizi essenziali e riconosciuti efficaci:informazione ed educazione sulla gravidanza, visiteprenatali di qualità, parto assistito da personale qua-lificato, accesso all’ospedale per le emergenze ostetri-che, assistenza postnatale alla puerpera e al neonato.diversi studi dimostrano che se questi servizi sono re-si accessibili e gratuiti a livello ospedaliero, di rete sa-nitaria periferica e a livello familiare, si potrebbe ri-durre dell’88-98% la mortalità materna e del 67% lamortalità neonatale.Medici con l’africa Cuamm, che da sempre è attentaalla salute delle fasce più vulnerabili, ha deciso di fo-calizzare ancor più il proprio intervento sulle mam-me e sui bambini. intende offrire un accesso equo egratuito a tutti, al di là di differenze sociali, di reddi-to, istruzione e altro».

«Il diritto ad avere una mamma e un neonato vivi. Èquesto il filo conduttore della campagna che inten-diamo promuovere per i 60 anni di Medici con l’afri-ca Cuamm. una volta, ad aber, in uganda, una don-na ricoverata in ospedale per partorire mi disse: «inquesto ospedale il personale è bravo. quando ci siprende cura delle donne, ci si prende cura dell’interanazione». Sono parole che fanno pensare e se poi leassociamo ai dati della salute, estremamente ingiusti,non si può rimanere impassibili».

Qual è il punto di partenza?«Sono i bisogni di salute delle persone destinatarie de-gli interventi sanitari di Medici con l’africa Cuamm,

LIBERIDI VIVERE

LA CAMPAGNAOggi già il 70-80% dei progetti diMedici con l’Africa Cuamm si occupadella salute delle donne e dei bambini.L’impegno vuole essere ancora piùfocalizzato attorno a queste fasceparticolarmente vulnerabili. Sarannoaboliti i ticket sanitari e sarà favoritol’accesso gratuito delle donne al parto eal cesareo. Garantiremo qualità edequità delle prestazioni materne eneonatali. Infine, i governi e le comunitàlocali saranno sempre più coinvolti, findall’inizio, in forme di partenariato perassicurare anche la sostenibilità degliinterventi. In sostanza, dalla campagnadi comunicazione e raccolta fondi finoalle scelte concrete dell’intervento sulcampo, dalla formazione fino allaricerca, tutto concorrerà a garantireparto sicuro e gratuito e cura delneonato e del bambino. Nuove sfide peruna Ong che ha 60 anni di esperienza,ma lo spirito e la voglia di cambiare deipiù giovani.

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IV | ÈAFRICA | NUMERO 4 | SETTEMBRE 2010 |

LE TAPPEDI UNANNIVERSARIO

23 SETTEMBREA PADOVAPresentazione allastampa delle iniziativeproposte in occasionedei 60 anni di Medicicon l’Africa Cuamm elancio del nuovo sito.

25-29 OTTOBREA PADOVAMeeting annuale deiRappresentanti paesedi Medici con l’AfricaCuamm sul campo,nei 7 paesi in cuiopera.

30 OTTOBREASSEMBLEADEI MEMBRI EFFETTIVIAssumerà una formanuova e originalela prossima assembleadei membri effettividi Medici con l’AfricaCuamm: quattroincontri in quattrograndi città (Padova,Milano, Torino e Roma),pensati e realizzati nellesedi di alcuni gruppi,permetterannoad amici, sostenitorie comunità locali,di incontrarei Rappresentanti paesee conoscere da vicinoi progetti in cantiere.

3 DICEMBRE 2010CERIMONIAFesteggiamentodel “60° compleanno”di Medici con l’AfricaCuamm alla presenzadi autorità localie nazionali.

SPECIALE 60 ANNI

Quest’anno, il 3 dicembre, Medici con l’Africa Cuamm giunge ai 60 anni di attività, di presenza costantenel continente africano. Sessant’anni che rappresentano un capitale di conoscenze speciale e si offronocome un momento di riflessione per l’opinione pubblica, per trasferire le silenziose esperienze d’impegno

di questo lungo percorso ad un pubblico più ampio.Ricostruire tanti anni di cammino, i valori e le motivazioni che li hanno alimentati, è prezioso per ribadire

un’identità e per guardare avanti, al futuro dell’attività programmatica. Le celebrazioni del 60° anniversariointendono quindi rinnovare e ribadire un impegno e al contempo lanciare un messaggio di speranza,incoraggiare le nuove generazioni a vedere il futuro proprio e dell’Africa, intrecciato e connesso in uno scambiodi enormi potenzialità umane e materiali. L’invito ad autorità e istituzioni a livello nazionale, europeo e africano,che hanno già espresso forte gradimento e adesione per una presenza a Padova in occasione dell’anniversariodel 3 dicembre, rappresenta il senso profondo di queste manifestazioni: celebrare una storia e un futuro diimpegno quotidiano e insieme – istituzioni e opinione pubblica – celebrare l’Africa e la sua gente. L’invito alPresidente della Repubblica Giorgio Napolitano è la massima espressione di questa finalità*.

Un momento celebrativo sui temi della cooperazione sanitaria in Africa come sfida per lo sviluppo allapresenza di autorità e istituzioni nazionali, internazionali e africane, l’inaugurazione di una mostra, il lancio diun progetto dedicato su cui far convergere l’impegno di tutti attraverso una campagna speciale disensibilizzazione a favore di mamme e bambini, la Laurea honoris causa in diritti umani a Mons. Luigi Mazzucato,icona e sintesi di una grande storia di cooperazione sanitaria sono gli ingredienti principali delle celebrazioni,su cui avremo modo di aggiornarvi. Nel frattempo: save the date!

* Venerdì 16 luglio il Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napoletano, ha ricevuto una qualificata rappresentanzadella città di Padova, guidata dal sindaco Flavio Zanonato e dal magnifico rettore,Giuseppe Zaccaria, che hacaldeggiato la sua partecipazione all’evento celebrativo dei 60 anni. L’eventuale auspicata adesione e partecipazionedel Presidente della Repubblica potrà comportare un cambio di programma e di data.

Le celebrazioni prevederanno due momenti, uno la mattina e uno la sera, per dare a tutti la possibilità di partecipare.

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PADOVA 3 DICEMBRE 2010