Inquadramento Diagnostico Funzionale “La MANOMETRIA ... · Stipsi: - malattia di ... - Presenza...

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Inquadramento, Diagnosi e Terapia delle Disfunzioni del Pavimento Pelvico Inquadramento Diagnostico Funzionale “La MANOMETRIA ANORETTALE” Prof. Filippo La Torre

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Inquadramento, Diagnosi e Terapia delle Disfunzioni del Pavimento Pelvico

Inquadramento Diagnostico Funzionale

“La MANOMETRIA ANORETTALE”

Prof. Filippo La Torre

Inquadramento, Diagnosi e Terapia delle Disfunzioni del Pavimento Pelvico

DEFINIZIONE

E' un indagine strumentale che, grazie alla determinazione delle pressioni intraluminali, valuta lo stato funzionale dell’ultimo

tratto dell'intestino (ano-retto) e della muscolatura del pavimento pelvico, in relazione alla continenza ed alla

evacuazione del contenuto intestinale

Inquadramento, Diagnosi e Terapia delle Disfunzioni del Pavimento Pelvico

Aspetti Tecnici - CATETERI

Catetere: dotato di un lume centrale che si apre nel palloncino montato sulla punta (a). - 4 lumi che si aprono con 4 fori di 0,8 mm di diametro disposti elicoidalmente (radialmente) lungo il catetere a distanza di 0,5 cm -foro distale che si apre a 3 cm dall’inserzione del palloncino - marcatura centimetrica a partire dal lume distale - diametro 4 mm - lunghezza 100 cm. Cannula in PVC, palloncino in LATEX Sterile , monouso

(a)

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Aspetti Tecnici – Sistema di acquisizione

- Trasduttore dati - Amplificazione segnale - Registrazione dati - Estrattore meccanico - Inserimento markers (contrazione, ponzamento, etc.)

- Acqua distilata/degassificata

- Sistema pneumo-idraulico di

perfusione: la pompa idro-

pneumatica con capillari deve

assicurare un flusso di

perfusione costante (velocità:

0,5-1ml al minuto).

- L'acqua nel serbatoio viene

messa in pressione mediante

gas con bassa solubilità in acqua

(idealmente elio o azoto)

Inquadramento, Diagnosi e Terapia delle Disfunzioni del Pavimento Pelvico

L'apparato di registrazione

prevede quindi l'uso di rilevatori

dei valori pressori esistenti

nell'ampolla rettale e nel canale

anale e di stimolatori dei recettori

della sensibilità viscerale della

parete rettale.

Questo ultimo aspetto viene

assolto da un palloncino in lattice

che, una volta posizionato nel

retto, può essere insufflato con

aria o acqua inducendo una

dilatazione della parete rettale

che elivita sensazioni prima di

distensione, poi di necessità di

evacuare fino al dolore.

Inquadramento, Diagnosi e Terapia delle Disfunzioni del Pavimento Pelvico

- Tono anale di base

- Capacità di contrazione volontaria (valori pressori massimali e

mantenimento in durata)

- R.I.R.A. (riflesso inibitorio retto anale)

- Sensibilità rettale (soglia di distensione, soglia di percezione

dello stimolo evacuativo, etc.)

PARAMETRI

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Stipsi:

- malattia di Hirschsprung (aganglia congenita)

- disordini della coordinazione motoria (muscolatura liscia/striata)

- ipertonia del canale anale, anismo, dissinergia retto-sfinterica o addomino-perineale

- alterata sensibilità rettale

INDICAZIONI

Incontinenza:

- ipersensibilità e/o ridotta distensibilità del retto

- capacità contrattile della muscolatura striata

- tono a riposo del canale anale

- eventuali anormalità pressorie settoriali

Valutazione Preoperatoria:

- tumori

- prolasso rettale

- ragade anale

- fistole complesse

- emorroidi

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Valutazione:

- riabilitazione funzionale del pavimento pelvico (E.S. – BFB),

possibilità di impiego, monitoraggio, valutazione dei risultati.

INDICAZIONI

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- Mancanza di collaborazione da parte del paziente

(comprensione delle manovre richieste)

- Presenza di coprostasi (fecaloma in ampolla)

- Recenti interventi chirurgici

- Dolore (raro)

- Rettorragia in atto

PRECAUZIONI:

- Evitare di eseguire l’esame dopo altre indagini diagnostiche

invasive (colonscopia totale, clisma opaco, preparazioni

intestinale, esplorazione rettale)

CONTROINDICAZIONI

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PREPARAZIONE:

- clistere fosfato ipertonico di circa 130cc non meno di 2 ore prima

dell'esame

-decubito laterale sinistro, coscie sovrapposte, flesse a 90° sul tronco

VALUTAZIONE DEL PROFILO PRESSORIO LONGITUDINALE

DEL CANALE A RIPOSO

Metodica

Tracciato ottenuto con pull-through stazionario

(catetere a 5 vie)

G.I.S.M.A.D.

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- Lunghezza della zona sfinterica (innalzamento pressorio di

almeno 3 canali su 4)

- Pressione a riposo massimale (mmHg)

- Pressione massima a riposo media (mmHg)

- Oscillazioni spontanee dell'attività contrattile (SAI)

Rilevazione

G.I.S.M.A.D.

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Capacità di contrazione volontaria massimale (squeeze)

Tracciato ottenuto con catetere a 5 vie (radiale)

Il paziente viene invitato ad eseguire una contrazione massimale della muscolatura perineale della durata di pochi secondi.

cm

Metodica

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- Pressione Massima di Squeeze (mmHg)

- Incremento radiale medio di Squeeze (mmHg)

Rilevazione

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Studio del R.I.R.A. e della compliance rettale

Tracciato ottenuto con catetere a 5 vie (radiale)

Metodica

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- Soglia di comparsa del riflesso inibitore retto-anale (ml) ( 5-10 mmHg)

- Durata del rilasciamento

- Soglia di percezione della distensione (ml) ["presenza d'aria", di

"movimento all'interno del retto", di "sensazione di gonfiore"]

- Soglia di percezione dello stimolo evacuativo (ml)

- Soglia di percezione del dolore (ml)

Rilevazione

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Valutazione della sinergia retto-sfinterica e della durata della contrazione

volontaria.

Metodica

A) Pressione di Straining (mmHg)

B) Mantenimento in durata

Rilevazione

A B

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VANTAGGI:

- Preparazione

- Ripetibile

- Invasivo ma ben tollerato dal paziente

SVANTAGGI

- Standardizzazione dei parametri e delle metodiche di

misurazione

VANTAGGI e SVANTAGGI

Inquadramento, Diagnosi e Terapia delle Disfunzioni del Pavimento Pelvico

La manometria anorettale è un’indagine diagnostica di prima

importanza nello studio delle disfunzioni del pavimento pelvico

e delle patologie colorettali.

L’abbinamento con gli altri esami specialistici (clisma opaco,

colonscopia totale, defecografia, elettromiografia, eco-

transanale), l’accurata raccolta anamnestica ed un approfondito

esame obiettivo (esplorazione rettale) contribuisce al

ragiungimento di un preciso inquadramento diagnostico.

E’ questo il primo passo verso la scelta di un trattamento

adeguato ed efficace.

CONCLUSIONI