INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del...

68

Transcript of INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del...

Page 1: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.
Page 2: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.
Page 3: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

2 SOMMARIO

L’EDITORIALEArrivano i robot, niente panico .................................................................................... 5

ECONOMIA E MERCATOEconomia italiana tra leggeri mutamenti e grande diffidenza .................................... 6

ATTUALITàManager e competenze nell’industria di oggi ............................................................ 8La cultura della Previdenza .......................................................................................... 12Il primo I.T.S. nel settore agroalimentare in Sardegna ................................................ 16Tecnologia a portata di Pmi .......................................................................................... 18

AMBIENTEGli accordi per la manifattura sostenibile .................................................................... 20RE-AIR è ora di cambiare area ...................................................................................... 23Differenziare in un solo passaggio .............................................................................. 24Ottimizzare i consumi energetici per ridurre le spese.................................................. 26

INNOvAzIONI & TECNOLOgIEYou can only make as well as you can measure! .......................................................... 28La logistica del futuro .................................................................................................. 32Una proposta completa per la stampa 3D in metallo .................................................. 34Robot in giro per l’officina .......................................................................................... 36Tumori nel mirino con la precisione di un laser Tracker .............................................. 40La Fabbrica Digitale secondo Missler Software ............................................................ 44La rivoluzione nella saldatura spot .............................................................................. 48La rivoluzione dei materiali .......................................................................................... 50

EvENTIEventi Confapi Milano “I vantaggi del contratto di apprendistato e la garanzia giovani” 52La smart energy in Italia .............................................................................................. 53Mass Customization: dal prodotto di massa all’industria su misura .......................... 54Recorda di iscrizioni ad Automatica 2016 .................................................................. 56

LE PMI SANNO INNOvARELa smart city comincia dalla pubblica illuminazione .................................................... 58Soluzioni rapide, economiche e personalizzate per problemi di spazio ...................... 59Innovazione sociale ...................................................................................................... 62Alitalia premia i suoi fornitori ...................................................................................... 64Il futuro è nei prodotti superconcentrati ...................................................................... 65

SERvIzIO AI LETTORI 66

2016

Page 4: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.
Page 5: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

Arrivano i robot, niente panicoL’EDITORIALE

Ci stiamo ormai abituando a vedererobot giardinieri, robot che pulisco-no casa, robot che spostano carichi,che lavorano in agricoltura, edilizia,in superficie o sott’acqua. I confinitra robot industriali e di servizio so-no diventati talmente sottili che nel-l’estate 2015 è stato aperto il primohotel a Nagasaki, in giappone, il cuipersonale è perlopiù composto darobot. All’hotel Henn-na infatti si viene su-bito accolti da una giovane receptio-nist (robot) e un simpatico aiutanteuscito probabilmente da JurassicWorld, ma più cortese.In campo manifatturiero Industria 4.0è ormai diventato il termine più co-nosciuto e diffuso. Tutto deve esse-re collegato in rete e in grado di ri-spondere in modo flessibile e auto-matico alla domanda del mercato. Irobot devono essere capaci di colla-borare il più possibile con gli addettiin carne e ossa. L’internet of Thingcollegherà tutti i dispositivi in un’u-nica catena di produzione automa-tizzata indipendentemente dalla lo-ro collocazione fisica.

Ma allora quale futuro ci sarà per illavoro umano?Scienziati e analisti prevedono unmercato in cui i cyber-uomini sosti-tuiranno un numero considerevole dioperai e impiegati. Entro il 2018 l’In-ternational Federation of Roboticsprevede che verranno venduti150.000 esemplari e le applicazioniriguarderanno agricoltura, medicina,ambito civile e logistica.Ma cosa significherà veramente? Co-me prepararsi a questo futuro? Co-me mantenersi?Sicuramente puntando su compe-tenze come creatività e problem-sol-ving; coltivando capacità e abilità “ti-picamente umane”, ma forse tuttociò potrebbe non bastare. Alcuni gu-ru della tecnologia sostengono la ne-cessità di un “reddito a vita”: un as-segno che permetta a chiunque, oc-cupato o no, di sopravvivere. Al di làdelle giuste perplessità bisogna pen-sare che lasciare un mondo in manoalla tecnologia, ma con le personesenza impiego e in stato di povertà,non rappresenti la soluzione miglio-re. Il “reddito a vita” garantirebbe

comunque un’economia necessariae necessaria all’innovazione.Un esperimento in questo senso èstato fatto negli anni ’70 in una pro-vincia canadese, con un programmadi 5 anni. I risultati sono stati ecce-zionali: studenti con punteggi più al-ti, riduzione di malattie mentali, inci-denti stradali e di abusi domestici. Leore lavorative totali erano calate so-lo di poco. Il “reddito a vita” ha fat-to sì che le persone coinvolte potes-sero dedicarsi di più a ciò che contaveramente: famiglia, educazione, sa-lute e realizzazione personale. Forse allora se un giorno ci trovassi-mo un robot come collega, dovrem-mo solo sorridergli.

Cristina Gualdoni

Page 6: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

Il quadro generale dell’economia ita-liana sembra abbia subito negli ultimimesi dei leggeri mutamenti. Il conte-sto internazionale ci dice che le pro-spettive sono in miglioramento neiPaesi avanzati, ma la debolezza delleeconomie emergenti frena l’espansio-ne degli scambi globali. In Italia la ri-presa prosegue gradualmente ma sen-za slanci repentini. I dati dell’ultima in-dagine congiunturale Confapi, se pa-ragonati a quelli di qualche semestrefa, ci confermano una leggera ripresadell’attività economica. Emerge infattiche, nell’ultimo ciclo economico, vi èstato un aumento dei livelli di produ-zione, di ordini e del fatturato rispettoal primo semestre del 2015.Il numero di imprese che indicano unmiglioramento del business aziendale(33,7%) a fine 2015 è maggiore rispet-to a quel gruppo di piccole e medieimprese che invece registrano un peg-gioramento (22,28%). La produzionesegna un saldo positivo del +5,86%,

gli ordini del +2,04% e il fatturato siassesta intorno al +7,14%. Peggioraperò il saldo della domanda domesti-ca: -6,32% a fronte di un -4,80% del se-mestre precedente. Infatti il 29,31%delle imprese intervistate dichiara diaver registrato, nel secondo semestredel 2015, una diminuzione degli ordi-ni in Italia. In contrapposizione la do-manda estera migliora e registra deivalori positivi. Si registra infatti un no-tevole incremento dei saldi sui merca-ti UE. Questo andamento è conferma-to sia sugli ordini UE (+5,59%) che suilivelli di fatturato UE (7,61%).L’andamento della serie storica su pro-duzione, ordini e fatturato (grafico 1)mostra come l’inversione di tendenzache si è avuta dal 2012 in poi non siaavvenuta in maniera lineare ma quasia scaglioni. Questa non linearità è sta-ta caratterizzata dai lunghi semestri diincertezza dove venivano annunciatidei primi segnali di ripresa poi sempresmentiti. È di auspicio che nel prossi-mo semestre, il trend migliori fino atrovare lo slancio per tornare su livellipositivi stabili che possano definitiva-mente confermare una ripresa solidadell’economia.I segnali di ripresa hanno inevitabil-mente avuto delle ripercussioni sul ca-lo del tasso di disoccupazione. Nel secondo semestre del 2015, le pic-cole e medie imprese del sistemaCONFAPI hanno rimpinguato gli orga-nici aziendali. Si registra un netto mi-glioramento del saldo delle risposte esi passa dallo 0,44% del I semestre del2015 ad un +8.75% del II semestre.Il 20,2% delle imprese che hanno ef-fettuato nuove assunzioni prevalente-mente ha utilizzato contratti di lavorosubordinato: tempo indeterminato(51,43%), tempo determinato (40%).

6

Economia italiana tra leggeri mutamenti e grande diffidenza

a cura di Massimo Maria Amorosini*

INNOvARE – ECONOMIA

Massimo Maria Amorosini

Indagine congiunturale CONFAPI.

Grafico 1 – Serie storica produzione, ordini e fatturato corrente

Fonte: Confapi

Page 7: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

I dati occupazionali sono senza dub-bio migliori rispetto a quelli delle pas-sate rilevazioni. gli sgravi contributimessi in atto con il Jobs Act hanno in-centivato, nel corso del 2015, le im-prese ad assumere. Il 74,29% degli im-prenditori dichiara infatti di aver be-neficiato degli sgravi contributi messiin campo dal governo. Ci si aspetta o-ra che per i semestri a venire ci sia lariconferma di tali livelli di occupazionecon l’auspicio che queste nuove assun-zioni siano state fatte in modo struttu-rale e dovute pertanto ad un’effettivaripresa delle attività produttive.Segnali incoraggianti anche sul versan-te degli investimenti. Sale la percen-tuale di imprese che ha effettuato nuo-vi investimenti (+35,47%), sia materialiche immateriali. Una percentuale considerevole di im-prese ha aumentato gli investimenti le-gati alla ricerca (+12,5%) e alla certifi-cazione (+5,4%), una parentesi positi-va che delinea la volontà degli impren-ditori di migliorarsi, di voler essere alpasso con i mutamenti dei mercati, diessere maggiormente competitivi.Accanto ai segnali positivi però ve nesono altri negativi che impongono an-cora una certa cautela. Sulle modalitàdi accesso al credito l’indicazione è diun leggero peggioramento. Le azien-de lamentano ancora difficoltà nell’ot-tenimento di crediti bancari e diminui-sce notevolmente la quota di impreseche ricorre all’autofinanziamento. Persolo il 9,77% degli imprenditori inter-vistati, l’accesso al credito di impresa,nel secondo semestre del 2015, è mi-gliorato. Nel primo semestre del 2015la percentuale degli intervistati che a-veva indicato dei miglioramenti era il14,68%. Aumenta invece il numero diimprese che dichiara invariate le mo-dalità di accesso al credito (+74,71%).Sulle aspettative per il semestre in cor-so (I semestre 2016) gli imprenditorisembrano essere prudenti nelle lorovalutazioni. Lo scenario economico nel2015 è cambiato in positivo rispetto a-gli ultimi anni, ma tra le piccole e me-die imprese continua a prevalere l’in-certezza sulla effettiva solidità dell’at-tuale momento congiunturale “favo-revole”. Dalla nostra indagine emergeche la situazione attesa dei prossimimesi è trainata dal fatturato UE(+7,14%). Le difficoltà saranno legateancora alla domanda domestica, cherimane depressa. Anche le previsioni

occupazionali sono incerte: il 76% del-le imprese prevede di non aumentarené diminuire la forza lavoro. Solo il 10,80% degli intervistati ha inprevisioni per il I semestre 2016 nuo-ve assunzioni a fronte di un 13,20% cheha intenzione di ridurre gli organici a-ziendali. Il saldo previsionale del livel-lo di occupazione è pertanto negati-vo: -2,43%. Se questo dato venisseconfermato, si tornerebbe ai valori diinizio 2015.In conclusione il quadro che viene de-lineato potremmo definirlo di matura-zione e consolidamento della fase ci-clica che, da quasi un anno, sembra a-ver invertito la rotta. I benefici sembra-no essere diffusi uniformemente. Si as-siste già da due rilevazioni ad un mar-cato miglioramento dei principali indi-catori aziendali. Il nostro Paese si è distinto negli annipassati per una spiccata capacità di dif-fusione delle best practice; questomeccanismo basato in parte sul mo-dello distrettuale in parte su un’innatacapacità imprenditoriale, è stato mes-so in crisi dall’asprezza della competi-zione globale nel periodo di forte crisieconomica. I segnali che emergono daquesta indagine suggeriscono che,forse, questo meccanismo virtuoso sista riproponendo, con modalità diffe-renti, modalità che è necessario com-prendere e rafforzare.Non mancano però aspetti critici. Pri-mo fra tutti è la debolezza della do-manda domestica. La domanda infattiè supportata prevalentemente daimercati UE che aumentano notevol-mente rispetto alla precedente rileva-zione. Anche sulle aspettative sembre-rebbe che non vi sia un’inversione ditendenza. Restano significativi i rischiassociati al contesto internazionale,tornati in evidenza nelle ultime setti-mane. Si auspica che nei prossimi me-si venga mantenuta in Italia e nell’areadell’euro la fiducia di famiglie e impre-se e che proseguano con determina-zione politiche di sostegno al rilanciodell’economia del Paese soprattuttoper le imprese di media e piccola di-mensione che sono i veri giganti dellanostra economia.

*Direttore Generale Confapi

ECONOMIA – INNOvARE 7

Page 8: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

Dopo la relazione del Presidente fe-derale Stefano Cuzzilla, la prima As-semblea Nazionale di Federmanagersi è aperta con un ciclo di saluti istitu-zionali, con gli interventi di BeatriceLorenzin, Ministro della Salute, CarloFormosa, Ministro plenipotenziario,Direttore generale per l’internaziona-lizzazione del sistema paese e le au-tonomie territoriali e Maurizio Casa-sco, Presidente Confapi. Le conclusio-ni sono state affidate a Pier Paolo Ba-retta, Sottosegretario alle Finanze.Secondo i dati relativi alla dirigenzaindustriale che Federmanager ha pre-sentato in Assemblea si è confermatala flessione occupazionale che, nel

triennio 2011-2015, ha determinato laperdita di un -10,6% di dirigenti. Tut-tavia, il 2015 ha presentato con un pri-mo segnale positivo: il numero delleassunzioni di manager è ripreso a sa-lire rispetto all’anno precedente dioltre il 20% e ha riguardato in modoparticolare la componente over 55che, unica tra le fasce d’età conside-rate, ha registrato un +17% rispetto al2011, arrivando a rappresentare nel2015 un terzo della popolazione inservizio.Per far ripartire il Paese, dunque, ser-vono competenze manageriali inno-vative e una buon bagaglio di espe-rienza. Di questo si è discusso duran-te la Tavola rotonda “Fare industria:quali competenze per ripartire” che siè aperta subito dopo i saluti delle isti-tuzioni. Hanno partecipato: MarioCardoni, Dg Federmanager, Dome-nico Casalino, Ad Techno Sky, CettiGalante, Ad Intoo, Gabriele Ghini,Managing Director Transearch, Lucia-no Marcocci, Responsabile Innovazio-ne e governance Tecnologica Fin-meccanica, Salvo Mizzi, Ceo Invitaliaventures, Alessandro Ovi, DirettoreMIT Technology Review Italia, Stefa-no Pighini, Presidente Lventuregroup, moderati da Antonio Polito.

8

Manager e competenze nell’industria di oggi

a cura di Dina Galano

INNOvARE – ATTUALITà

I numeri sulla situazione dei managernell’industria e le competenze che servonoper trainarla verso il futuro sono stati i duefocus su cui si sono concentrati i lavori dellaprima Assemblea Nazionale Federmanager,che si è svolta lo scorso 6 maggio,all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Maurizio Casasco e Stefano Cuzzilla all’assemblea Nazionale Federmanager

Page 9: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

«Oggi inauguriamo un nuovo corso.Da questa Assemblea mi aspetto chesi eserciti la capacità di vedere il mon-do attraverso lenti diverse dalle pro-prie, la capacità di immaginare ciò chenessuno ha immaginato prima e, poi-ché ci troviamo in una cornice che benesprime l’eccellenza dell’industria del-la cultura italiana, di trovare bellezza,significato e ispirazione. Usciamo quindi dalle imprese e par-liamo alla società, italiana ed europea,per dire che siamo portatori sani di in-novazione. In questo senso, intendiamo indivi-duare le priorità e intendiamo vigi-lare sulla loro attuazione. Se ci sono chances per ripartire, sen-tiamo l’obbligo di dare oggi una lettu-ra disincantata della realtà, suggeren-do un cambio di prospettiva in meritoa quello che intendiamo proporre co-me management e a quello che voglia-mo vedere realizzato come cittadini. Procedo perciò con il mio interventoseguendo la direttrice dell’innovazio-ne, partendo, come è d’obbligo perun’Organizzazione come la nostra, dal-l’evoluzione del nostro ruolo di rappre-sentanza.

INNOvARE LA CONTRATTAzIONEUn organismo di rappresentanza figliodi questi tempi deve innanzitutto pro-muovere un pensiero di rinnovamen-to culturale.Calarsi nella società, riaffermare i valo-ri che contraddistinguono il patto coni propri associati, mirare a farsi porta-voce di un riposizionamento della ca-tegoria all’interno del contesto italia-no ed europeo.Oggi il ruolo dei corpi intermedi con-siste nell’aggregare, valorizzare e re-stituire alla generalità le espressionipiù valide che si riconoscono in esso.Pertanto, ferma restando la centralitàdel contratto collettivo nazionale, ve-diamo con favore l'impegno del gover-no a promuovere la contrattazione de-centrata come uno spazio ulteriore do-ve realizzare un avanzamento. La bilateralità è per noi un valore car-dine che deve essere promosso a tuttilivelli. Penso in primo luogo all'allarga-mento delle tutele di welfare. Sia con

Confindustria sia con Confapi stiamomettendo in campo strategie e pro-grammi che, partendo dal rafforza-mento della contrattazione nazionale,consentono di trovare a livello azien-dale nuovi spazi di ampliamento per lasanità integrativa, la previdenza com-plementare, le politiche attive del la-voro. Siamo tanto convinti del modello dasostenere che quest’anno, volendo co-stituire in casa Federmanager delleCommissioni tematiche per la defini-zione di politiche di indirizzo per noiprioritarie, ne abbiamo dedicata unaspecificatamente al tema sanità. Sot-tolineiamo in particolare la necessità dimaggiori sinergie tra Fondi sanitari in-tegrativi e SSN, e l’adozione di politi-che ad ampio spettro che favoriscanola prevenzione sanitaria e gli stili di vi-ta positivi.Pur se valutiamo che l’ultima Legge diStabilità va nella giusta direzione, conle agevolazioni in favore di welfare a-ziendale e di premi di produttività, vo-gliamo chiarire che molto coraggio civuole ancora per renderle accessibili atutti i lavoratori.In questo contesto infatti dobbiamoconsiderare la poca lungimiranza concui si sta affrontando nel nostro Paesela questione pensionistica. Si tratta diuno dei pilastri essenziali del nostro si-stema sul quale tuttavia domina l’im-provvisazione e si procede ad annunci. Abbiamo chiesto a più di uno degli e-sponenti di governo di intervenire perla flessibilità in uscita per chi è prossi-mo alla pensione; oggi vediamo pre-sentare dal Presidente del Consiglio l’i-potesi “Ape” che sarà inserita nellaStabilità 2017 e di cui attendiamo diconoscere i dettagli.

INNOvARE L’INDUSTRIAProduttività, occupazione e sostenibi-lità sono gli orizzonti su cui il governodeve concentrare la propria attenzio-ne per trasformare la fragile ripresa inuna crescita strutturale e duratura.Non è la specializzazione produttiva suisettori tradizionali a penalizzare il no-stro Paese. Ciò che veramente ci pe-nalizza è il peso dimensionale delle no-stre aziende. Su un totale di quasi

ATTUALITà – INNOvARE

ESTRATTO DELLA RELAzIONE DEL PRESIDENTE FEDERALE, STEFANO CUzzILLA, CHE HA APERTO I LAvORI DELLA ASSEMBLEA NAzIONALE FEDERMANAgER DEL 6 MAggIO 2016

9

Page 10: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

300mila imprese industriali, soltanto16.527 hanno un dirigente in organi-co.Dal nostro osservatorio emerge inol-tre che ogniqualvolta si inserisce unmanager all'interno di una PMI, so-prattutto nelle delicate fasi del pas-saggio generazionale, essa ne trae unbeneficio immediato in termini dicompetitività, di innovazione e di svi-luppo di strategie vincenti. La seconda Commissione a cui Feder-manager ha dato vita quest’anno èproprio dedicata alle Politiche indu-striali, ed è articolata al suo interno inquattro macro aree: una si occupa ditrasporti-infrastrutture –logistica, unaseconda è focalizzata sulla siderurgia,una terza sull'energia, e una quarta la-vora allo sviluppo dell'agenda digitalee dell'industria 4.0.Siamo al lavoro per abbattere alcuni o-stacoli che affliggono il nostro Paese:le troppe penalizzazioni che gravanosui costi dei brevetti, una mancata va-lorizzazione dei marchi e le barriere al-l'accesso al credito; ancora troppi pa-letti sono stati posti per qualificarequegli incubatori di innovazione chemeritano le agevolazioni previste. Bisogna infatti ripartire dagli investi-menti per crescere e dall'adozione dipolitiche industriali di lungo respiro.In particolare il rapporto tra investi-menti e Pil deve arrivare a quel 20%,che era il valore pre-crisi. In riferimento alla dimensione interna-zionale, seguiamo con attenzione le fa-si di attuazione del decreto Sblocca I-talia e di quanto lì previsto per la pro-mozione straordinaria del Made in Italyche impegna oltre 270 milioni di euronel triennio 2015-2017.

INNOvARE IL MERCATO DEL LAvOROConnesso a questo discorso, vi sono lericadute che il digitale ha o avrà sulmercato del lavoro. La pubblicazione del Piano per ban-da “ultra larga” del 4 marzo 2015 è so-stanzialmente fermo, quando invecela parola d’ordine dovrebbe essere“execution”.Oggi vediamo approvare un Def fidu-cioso sulle proiezioni di crescita e di ri-duzione del divario deficit/Pil ma i no-stri dati ci inducono a non essere trop-po ottimisti sugli andamenti occupa-zionali.

In questi anni di crisi abbiamo soffertouna consistente riduzione del numerodi manager validi e competenti (-10%nel quinquennio 2011-2015) fuoriuscitidalle aziende e in alcuni casi costrettia rientrare sotto forme di temporary. Quando parliamo di Quarta Rivoluzio-ne Industriale dobbiamo riconoscereche si tratta di un cambiamento già inatto, che certamente sta provocandoun'evoluzione dei modelli di busi-ness, l’affermazione dello smartworking e una nuova profilazione del-le posizioni richieste. A livello governativo è stato aperto unciclo di consultazioni sul progetto In-dustry 4.0 al quale Federmanager stapartecipando sia con confronti diretticon il MISE sia nell'ambito dell'indagi-ne conoscitiva in corso in Commissio-ne attività produttive alla Camera deideputati.

INNOvARE LE COMPETENzEPerciò ci aspettiamo che i decisori pub-blici e privati ripongano una maggio-re attenzione all’importanza del capi-tale umano.La strategia deve partire dai banchi discuola, dalle università e dai centri delsapere. Vanno colte tutte le opportu-nità offerte dal modello di alternanzascuola-lavoro, per il quale stiamo av-viando iniziative territoriali congiuntecon la Federazione dei dirigenti dellafunzione pubblica, e va aumentata laquota di Pil in Ricerca e Sviluppo.Dalle persone si deve ripartire, nellaconvinzione che l'unica economia chepuò crescere quella che è basata sul-le risorse umane.Anche per questo ci siamo impegnatinella certificazione delle competenzemanageriali, avviando un progetto checi ha portato a individuare quattro pro-fili di manager. Innovation manager,temporary manager, export managere manager di rete sono per noi quellefigure che saranno indispensabili perle aziende industriali che vorranno es-sere competitive sui nuovi mercati.La certificazione non solo è uno stru-mento riconosciuto per stabilire ilbenchmark a livello globale, ma è an-che l’unico modo per far prevalere ilmerito».

10 INNOvARE – ATTUALITà

Stefano Cuzzilla presidente Federmanager

Page 11: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.
Page 12: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

Con l’augurio inviato dal Presidentedella Repubblica Sergio Mattarella«che si possano creare, soprattutto inun momento di continue sfide, mo-menti di riflessione e crescita dellaconsapevolezza su come rispondereal meglio ai dettami dell’articolo 38della Costituzione», si è aperta la vI e-dizione della giornata Nazionale del-la Previdenza e del Lavoro. In PiazzaPlebiscito a Napoli è stato allestito un“edificio della previdenza” che ha ac-colto oltre 100 espositori e decine diworkshop dedicati ai temi della pen-sione, del welfare e del lavoro. Obiet-tivo della tre giorni è fare cultura del-la previdenza. Tra le persone interve-nute: il prof. Alberto Brambilla, pre-sidente CTS Itinerari Previdenziali eorganizzatore della giornata, TitoBoeri presidente Inps, Luigi De Magi-stris sindaco di Napoli, Alberto Olive-ti presidente AdEPP, Maurizio delContepresidente Anpal, Maurizio Pe-triccioli Segretario generale Cisl e ilMinistro del Lavoro e delle PoliticheSociali Giuliano Poletti.

L’IMPORTANzA DELLA PREvIDENzACOMPLEMENTARE PER I gIOvANI*La previdenza complementare o inte-grativa è un Istituto che a livello sin-

dacale dirigenti è sempre stato og-getto di interesse e di pratica attua-zione, ben prima quindi che ne esplo-desse come oggi la drammatica ne-cessità, specie per i giovani.Sono anni infatti che operano i dueFondi pensionistici complementarifrutto degli accordi di Federmanagercon Confapi, in rappresentanza dellapiccola e media impresa, e di Confin-dustria per quella grande: rispettiva-mente Previndapi e Previndai.La previdenza è stata oggetto negli ul-timi anni di numerose riforme che han-no profondamente modificato il siste-ma di calcolo dell’importo della pen-sione di base dovute, tra l’altro, al pro-gressivo aumento della durata dellavita media ed al rallentamento dellacrescita economica, nonché all’au-mento della disoccupazione.Le principali modifiche sono state l’in-nalzamento dell’età richiesta per an-dare in pensione e dell’anzianità con-tributiva minima, nonché il passaggioper il calcolo della pensione dal siste-ma retributivo a quello contributivo,con la conseguenza che la prestazio-ne di base diminuirà significativamen-te rispetto all’ultima retribuzione pri-ma del pensionamento.Queste le ragioni principali per cui al-la previdenza obbligatoria è stato af-fiancato il secondo pilastro del siste-ma: la previdenza complementare.È però doveroso intendersi per non a-limentare colpevolmente il contrastotra le generazioni.Non bisogna dimenticare che la fun-zione della pensione, che si inquadrain un sistema solidaristico, è quella diassicurare un tenore di vita analogo aquello che si aveva prima dell’andatain quiescenza. Il sistema contributivoè la negazione di tale concetto, per-ché “prendo quello che ho messo daparte”, e allora tanto vale mettere isoldi in banca, anche se oggi nemme-no questo è sicuro. Cosa dovrebbero

12

La cultura della Previdenzaa cura della Redazione

INNOvARE – ATTUALITà

Da sinistra: avv. Eleonora Pirro (Faspadi) e Armando Occhipinti, direttore Previndapi

Page 13: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

prendere allora quelli che non hannomai versato niente, quelli che prendo-no invece la pensione sociale? Le pen-sioni vengono pagate, anno per anno,dai lavoratori. Un esempio recente: laconfluenza dell’Inpdap nell’Inps, conle conseguenze che tutti conosciamo.Il sistema pensionistico italiano, in se-guito alle molteplici riforme succedu-tesi nel corso degli anni, si fonda adoggi su tre pilastri:■ primo pilastro: la previdenza pub-blica obbligatoria, finanziata dai lavo-ratori e dai datori di lavoro durante ilcorso della vita lavorativa. Con il pas-saggio dalle pensioni calcolate con ilmetodo retributivo a quelle calcolatecon il metodo contributivo, la previ-denza di primo pilastro non sarà piùsufficiente per garantire il manteni-mento del tenore di vita;■ secondo pilastro: i fondi pensioneai quali i lavoratori aderiscono in for-ma collettiva. I fondi pensione sonogestiti secondo il sistema della capi-talizzazione, i contributi raccolti sonoinvestiti al fine di generare una rendi-ta al momento del pensionamento,tramite gestori appositamente sele-zionati dai fondi;■ terzo pilastro: la previdenza inte-grativa individuale che ciascuno puòrealizzare, discrezionalmente, me-diante forme di risparmio individualicon la finalità di integrare sia la previ-denza pubblica sia quella realizzata informa collettiva.La scelta di aderire ad una forma pen-sionistica complementare è libera evolontaria. Chi aderisce ad una di que-ste forme acquista il diritto a ricevereuna pensione complementare, che siaggiunge a quella obbligatoria.Aderire alla previdenza complemen-tare significa accantonare regolar-mente una parte dei risparmi durantela vita lavorativa per ottenere una pen-sione che si aggiunge a quella corri-sposta dalla previdenza obbligatoria.La previdenza complementare rap-presenta un’opportunità di risparmioa cui lo Stato riconosce agevolazionifiscali di cui altre forme di risparmionon beneficiano.Tutte le forme pensionistiche comple-mentari sono sottoposte al controllodella Commissione di vigilanza suiFondi Pensione (COvIP).La previdenza integrativa è il vero ful-cro delle strategie di welfare dei pros-simi anni. Di fronte alla crisi economi-

ca globale ed a bilanci pubblici sem-pre più in rosso la scelta dei governi èdi affidarsi al sostegno del settore pri-vato.Il sistema contributivo sembra infattiessere in grado di assicurare, nel mi-gliore dei casi, all’incirca il 50% dell’ul-timo stipendio.Accantonare regolarmente una partedei risparmi durante la vita lavorativadedicandola alla previdenza comple-mentare consentirebbe di aggiunge-re qualcosa alla pensione pubblica.L’importo di questo tipo di pensioneè determinato dall’ammontare del ca-pitale versato, dall’età e dal generedel soggetto che ne beneficerà. Laconsistenza dell’assegno sarà tantopiù alta quanto più alto è il risparmioaccumulato per la pensione integrati-va e quanto maggiore è l’età del sog-getto stesso.In Italia gli iscritti alla previdenza com-plementare sono circa 6 milioni, soloquasi il 30% del totale.Più si è giovani e meglio è per comin-ciare a pensare alla previdenza inte-grativa.I motivi sono molteplici: dal maturareprima il diritto alle anticipazioni previ-ste in caso di necessità alla deduzionedal reddito imponibile fino ad un cer-to limite ai fini fiscali. Anche il rendi-mento prodotto dalla gestione finan-ziaria del capitale investito ha una tas-sazione agevolata rispetto ad altre for-me di risparmio, così come la renditache si percepisce come pensione go-de di un trattamento fiscale di migliorfavore.I fondi privati, peraltro, principale stru-mento del sistema complementare,non sono a capitale garantito. Le pos-sibilità sono:■ fondi chiusi o negoziali: offrono ilcosto di gestione più vantaggioso. So-no istituiti dai rappresentanti dei lavo-ratori e dei datori di lavoro nell’ambi-to della contrattazione nazionale, di

ATTUALITà – INNOvARE 13

Da sinistra: Delio Dalola - vice presidente Fasdapi e Alberto Brambilla

Da sinistra: Mario Cardoni - direttore generale Federmanager e Vittorio Ambrosio - presidente Fasdapi

Giuseppe Noviello, vicepresidente Previndapi

Page 14: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

14 INNOvARE – ATTUALITà

settore od aziendale. Possono racco-gliere, oltre al Tfr, ulteriori versamen-ti effettuati sia dai lavoratori sia dai da-tori di lavoro;■ fondi aperti: sono forme pensioni-stiche complementari istituite da ban-che, imprese di assicurazione, societàdi gestione del risparmio e società diintermediazione mobiliare;■ piani individuali pensionistici: ingenere sono creati dalle imprese diassicurazione attraverso polizze assi-curative sulla vita con finalità previ-denziali;■ fondi preesistenti: sono le formepensionistiche presenti prima del1993 quando la previdenza comple-mentare è stata disciplinata per la pri-ma volta.Ferma restando la libertà di scelta perognuno, va detto che una particolareattenzione meritano i fondi costituitidai datori di lavoro e dai lavoratori,quali Previndai e Previndapi citati al-l’inizio. Qui infatti sicuramente si tro-vano forme di difesa del capitale inve-stito, costi di gestione decisamentecontenuti, estrema cura dei rapporticon gli iscritti che hanno anche lororappresentanti negli organi di gover-nance, rapidità di messa a disposizio-ne degli anticipi richiesti, scelta accu-rata del gestore finanziario e dellabanca depositaria, nonché, particola-re importante, la possibilità di rad-doppiare la quota da investire, perchéc’è il contributo del datore di lavoro,

oltre alle agevolazioni fiscali che sonosuperiori a quelle che si ottengonocon il TFR.Di certo oggi per i giovani è impor-tante iniziare la previdenza comple-mentare quanto prima, ma condizio-ne essenziale per farlo è avere intan-to un lavoro e che sia poi tale da la-sciare margini per una contribuzionedi questo tipo.E torniamo al punto vero, che non èquello di contrapporre giovani ad an-ziani facendo discendere le difficoltàdei primi a trovare lavoro dalla mag-giore permanenza in servizio dei se-condi o instillando sentimenti di ran-core nei primi perché pagano la pen-sione ai secondi. gli anziani di oggihanno pagato la pensione dei loro an-ziani del tempo, quali lavoratori di al-lora, con i contributi previdenziali e letasse versati allo Stato.La risposta quindi non è nello scardi-namento del patto generazionale manel rafforzamento dello stesso, in unritrovato spirito di solidarietà che pun-ti ad una nuova fase di progresso eco-nomico-sociale, unica via per assicu-rare al Paese un futuro per i giovai eduna serena vecchiaia per gli anziani.

* Tratto dall’intervento alla gNP di giusep-pe Noviello - vice Presidente Previndapi

Redazione

Page 15: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

ATTUALITà – INNOvARE 15

Page 16: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

È stata costituita nel 2015 la Fonda-zione ITS Filiera Agroalimentare,che ha dato così avvio al primo I.T.S.nel settore in Sardegna.gli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.)sono "scuole speciali di tecnologia"che rappresentano un canale forma-tivo di livello post secondario, pa-rallelo ai percorsi accademici e per-mettono la formazione di tecnici su-periori in aree tecnologiche ritenu-te strategiche per lo sviluppo eco-nomico e la competitività. gli ITS sicostituiscono proprio attraversodelle Fondazioni che prevedono lapartecipazione di organizzazionipubbliche e private tra cui Enti diformazione, Scuole, Imprese, EntiLocali, Università e Centri di ricerca.La sinergia attiva tra questi sogget-ti, la condivisione di fabbisogni pro-fessionali, formativi, la co-progetta-zione di linee strategiche sono tragli elementi che attribuiscono agliITS un valore determinante nel so-stegno all’occupabilità e allo svilup-po del territorio. Da qui la forza el’importanza degli I.T.S. su tutto ilterritorio nazionale ed in particola-re in Sardegna. Isfor Api è tra i fondatori della Fon-dazione ITS Filiera Agroalimentaredella Sardegna fortemente volutadall’Istituto agrario Pellegrini e rea-lizzata con il sostegno degli altri so-ci fondatori: in primis l’impresa F.lliPinna SpA il cui legale rappresen-tante è il presidente della Fondazio-ne, vari Comuni come il Comune diBonorva ; di Sassari, di Bono e diPerfugas, istituti scolastici come l'IISFermi di Ozieri, e Università degliStudi come quella di Sassari, e inol-tre l'Accademia di Belle Arti di Sas-sari, il Parco Naturale Regionale diPorto Conte, la Confederazione Ita-liana Agricoltori di Sassari, Confa-gricoltura di Sassari, la FondazioneBanco di Sardegna e le imprese Pa-stificio artigianale Tanda & Spada

snc, e la Società Cooperativa PrimoPrincipio.Un nucleo importante e strategicodi soggetti che da alcuni mesi stan-no collaborando nel rendere real-mente attuativa l’integrazione tra si-stemi di istruzione, formazione e la-voro nell’ottica di promuovere e va-lorizzare la cultura tecnica e scienti-fica, formare risorse che possanopromuovere l’innovazione e il tra-sferimento tecnologico nelle azien-de. In modo particolare il compitoe il ruolo che l’ITS Filiera Agroali-mentare si pone, è quello di pro-muovere l’orientamento dei giova-ni verso le professioni tecniche delsettore dell’agroalimentare, pro-gettando e studiando dei profiliprofessionali realmente rispondentialle esigenze del settore. Un settore sul quale la Regione Sar-degna intende investire riconoscen-done il ruolo strategico per la ripre-sa economica dell’isola. Il Program-ma di sviluppo rurale 2014-2020della Sardegna pone l’accento in-fatti sull’esigenza di “..Potenziare lacompetitività dell'agricoltura in tut-te le sue forme e la redditività delleaziende agricole; Promuovere l'or-ganizzazione della filiera agroali-mentare e la gestione dei rischi nelsettore agricolo; Preservare, ripri-stinare e valorizzare gli ecosistemidipendenti dall'agricoltura e dalleforeste;..”. Su questa linea Isfor Apie alcuni degli altri soci fondatoridella Fondazione sarda hanno av-viato confronti e indagini con inter-viste dirette alle imprese, per co-struire un profilo professionale sulquale investire. Un profilo tecnicoche possa rispondere alle esigenzedel territorio, che possa contribuirea potenziare lo sviluppo dell’azien-da e la qualità dell’offerta dei servi-zi e dei prodotti del comparto. La fi-gura professionale identificata èquella di “Tecnico Superiore Re-

sponsabile delle produzioni e delletrasformazioni agrarie, agro-alimen-tari e agro-industriali” e a breve u-scirà un bando per permettere adalmeno 15 giovani di poter parteci-pare ad un percorso formativo ca-ratterizzato da alta qualità e scienti-ficità delle tematiche, simulazioni edesperienze di sperimentazione di-retta in azienda, percorsi motivazio-nali e di supporto per sviluppare deipropri progetti professionali, con-fronti diretti con una rete di impre-se del settore.Isfor Api e le altre organizzazionidella Fondazione stanno investen-do nel settore dell’agroalimentarenella consapevolezza del suo ruolostrategico non solo dal punto di vi-sta economico e di sviluppo ma an-che sociale. La tutela della salute de-ve infatti oggi diventare un must perle aziende che si occupano di agro-alimentare e, se è vero che la Sarde-gna deve investire in innovazione,in internazionalizzazione del proprioprodotto non può non lavorare sulbinomio qualità e sicurezza alimen-tare. In un periodo in cui gli stili divita e i ritmi hanno portato ad uncambiamento sia nella preparazio-ne dei cibi che nei consumi, l’ap-proccio sistematico in tutta la cate-na alimentare (dal campo al consu-matore) diventa una necessità. È ne-cessario quindi formare giovani chepossano operare con professiona-lità in tutti i passaggi della produ-zione e dell’offerta dei prodotti, nel-l’ottica del rispetto delle leggi e nor-mative europee e regionali, in lineacon gli approcci e le strategie di unmercato sempre più ampio nel qua-le deve rimanere al primo posto ilprincipio della tutela della salutedella persona.

16 INNOvARE – ATTUALITà

Il primo I.T.S. nel settore agroalimentare in Sardegna

a cura di Isfor Api

Page 17: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.
Page 18: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

Portare le migliori tecnologie in tuttele imprese. Obiettivo ambizioso? Nonper ApiTech, nata proprio per creareun ponte tra i bisogni di innovazionetecnologica espressi dalle aziende ele competenze presenti nel mondoscientifico. ApiTech Srl è la start up innovativa cuipartecipano Api Lecco (90%) ed ilConsorzio per il Trasferimento Tecno-logico C2T (10%): si tratta di un servi-zio per sostenere gli imprenditori nel-lo sviluppo di progetti di ricerca e in-novazione, offrendo così anche con-crete opportunità lavorative ai ricer-catori italiani.Il modello ApiTech, già sperimentatocon successo negli ultimi 12 mesi daalcune aziende “pilota”, risponde conefficacia ai tre problemi principali chele Pmi si trovano a fronteggiare neltentativo di sviluppare prodotti e pro-getti all’avanguardia: colmare le dif-ferenti tempistiche tra mondo acca-demico e aziendale, coprire costi dif-ficilmente quantificabili ma general-mente elevati e, infine, individuare legiuste competenze.gli imprenditori interessati possonosegnalare ad ApiTech, attraverso il si-to www.api-tech.it, le proprie neces-sità, che quindi saranno analizzatedalla direzione scientifica del proget-to. Sulla base di un sopralluogo in a-zienda, in non più di tre settimane dal-la richiesta saranno selezionati fino atre profili all’interno del data base“Find Your Doctor”, al quale sono at-tualmente iscritti oltre 500 ricercato-ri. Il team così costituito formulerà,entro altre tre settimane, un’analisidettagliata e un progetto concreto,cui l’azienda deciderà liberamente diaderire.Il Partner C2T ha ribadito la filosofiadel progetto, che propone un meto-do di avvicinamento al trasferimentotecnologico basato su un accompa-gnamento multidisciplinare dell’a-zienda attraverso le differenti fasi che

compongono un progetto d’innova-zione, e soprattutto, creando un con-tatto individuale tra ricercatori e im-presa.

ALCUNI CASI DI SUCCESSODue aziende hanno già beneficiatodel nuovo servizio e hanno ottenutoimportanti miglioramenti del prodot-to, che sarà presumibilmente protet-to da segreto industriale. Un altro im-prenditore ha, invece, potuto risolve-re problematiche legate alla perfor-mance di un impianto, ottenendo unimportante vantaggio competitivo ri-spetto ai concorrenti.

UN FONDO AD HOCPer facilitare ulteriormente l’accessoa questo servizio da parte delle im-prese associate all’Api, è stato propo-sto un importo forfettario per il servi-zio di scouting tecnologico, dandoquindi la certezza delle spese da so-stenere, che potranno essere ulterior-mente abbattute grazie a un apposi-to Fondo Innovazione di 30mila euroistituito nel 2015 per le aziende asso-ciate all’Api di Lecco. L’impegno di A-piTech sarà poi quello di accompa-gnare le aziende nella fase di svilup-po dei progetti anche avvalendosidelle risorse eventualmente disponi-bili sui bandi pubblici.

UN’INTERFACCIA TRA RICERCAE MONDO DELLE AzIENDEL’attività di Api Tech non si sovrappo-ne a quella dei centri di ricerca comeil Politecnico o il Cnr, al contrario puòessere visto come un “portale” di ac-ceso alla loro conoscenza, ovviandoad alcune criticità, come ha spiegatoOriano Lanfranconi, consigliere di A-pi Lecco. «ApiTech costituirà un’inter-faccia utile per entrambe le parti co-dificando i problemi delle aziende eselezionando le competenze già pre-senti nel mondo accademico con ilvantaggio di limitare costi e tempi».

18

Tecnologia a portatadi Pmia cura dell’ Ufficio Stampa Api Lecco

INNOvARE – ATTUALITà

La nuova start updi Api Leccoper connetterericerca eimprenditorialità

Page 19: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

Vi abbiamo mostrato immagini dei panorami del percorso della EOLO Campo dei Fiori Trail ma ora è il momento di provare di persona il percorso! Senza tappe obbligate, liberi di correre per tutto il percorso (41 km...

Lido di Gavirate (Varese) - 1 ottobre 2016

Le gareEOLO Campo Dei Fiori Trail (41 km 2100D+)

FoLaGa Trail (18km 900 D+)

Junior Mini Trail Campo Dei Fiori

Per informazioniwww.campodeifioritrail.itASD ATLETICA GAVIRATESegreteria +39 328 [email protected]

Gold sponsor

Main Sponsor

Page 20: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

20 INNOvARE – AMBIENTE

Gli accordi per la manifattura sostenibile

a cura di Luigi PastoreLa significativa novità è legata alfatto che quasi tutti i contraenti ma-nifestano una significativa volontàdi conclusione positiva che va daisingoli Stati, ai movimenti ambien-talistici.Si tratta del principale accordo suiprodotti ecologici ed ecosostenibi-li mai firmato e gli attori coinvoltioltre alla UE,gli Stati Uniti e la Cina,sono: Australia, Canada, Costarica,Taipei, Hong Kong, giappone, Co-rea, Nuova zelanda, Norvegia,Svizzera, Singapore, Israele, Tur-chia ed Islanda.Dovrà essere ratificata l’abolizione,

In un Mondo sempre più comples-so e difficile da governare per l’as-senza di strumenti interpretativi egestionali efficaci, anche le pochebuone notizie rischiano di passaresotto silenzio.Mentre sono ancora forti i clamoriper l’assenza di risultati nel nego-ziato per il Trattato CommercialeTransatlantico, sono, invece, quasial traguardo gli accordi che la Com-

missione europea sta discu-tendo al WTO in merito

all’EgA (Environmen-tal goods Agree-

ment).

Page 21: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

21AMBIENTE – INNOvARE

zione dell’inquinamento e della sal-vaguardia delle risorse non rinno-vabili, si abbinano anche vantaggieconomici.Infatti la manifattura europea, giàleader di questo mercato, potreb-be ulteriormente avvantaggiarsidalla riduzione dei tassi doganaliche nei Paesi Emergenti sono circatre volte superiori a quelli statuni-tensi fermi all’1,5% medio dei pro-dotti, con il conseguente aumentodei volumi venduti che compense-rebbe ampiamente l’eliminazione

attraverso la progressiva riduzione,di tutti i dazi doganali e le barrierenon tariffarie che gravano su una li-sta di oltre settecento articoli con-siderati beni ambientali o “greengoods”che arrecano benefiche ri-cadute sull’ambiente che ci circon-da.Il volume delle risorse in gioco èmolto elevato e stimabile in circa1700 miliardi di euro entro il 2020,con tassi di crescita, pur in momen-ti di difficoltà quali gli attuali, di cir-ca il 10% annuo.Per il nostro Continente, poi, il va-lore stimato , in percentuale sul to-tale delle esportazioni europee, èdi circa il 9%, con l’Italia che occu-pa la quinta posizione tra i Paesi e-sportatori.È questo un singolare caso nel qua-le ai benefici ambientali della ridu-

I negoziati EGA sono entrati nella seconda fase dei colloqui da partedella Commisione europea. L'obiettivo è redigere un elenco comunea partire da una vasta gamma di prodotti ecologici indicati dai singoli partecipanti. Il negoziato continua sull'applicazione ecologica di prodotti per la generazione di energia rinnovabile, iltrattamento delle acque, il controllo dell'inquinamento atmosferico,ecc. I negoziatori vogliono inoltre garantire che l'elenco dei prodottiche potranno accedere senza dazi sia di facile applicazione da partedelle dogane e dell'industria.

Page 22: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

dei dazi all’importazione.Ad oggi nell’elenco dei prodotti deiquali si discute all’EgA, sono inse-rite le seguenti categorie: organiz-zazione e gestione dei rifiuti, trat-tamento delle acque, energia puli-ta e rinnovabile, inquinamento ae-reo, acustico, strumenti di monito-raggio ambientale, bonifiche am-bientali, tecnologie energetica-mente efficienti ed efficaci.È ovvio che si tratta di un elenco inprogress, perché se è vero che unmotore a combustione interna in-quina, se ne realizzo uno più effi-ciente, inquinerà meno, quindi po-trà entrare nell’elenco dei prodotti“green goods” e godere di un trat-tamento doganale più favorevoleche ne diminuirà il prezzo e accre-scerà la richiesta.La discussione è quindi aperta e lalista andrà costantemente verifica-ta ed aggiornata, fornendo ai pro-duttori lo stimolo per aggiornareed innovare i prodotti in modo sem-pre più ecosostenibile.L’EgA quindi è anche un’occasio-ne culturale per favorire una sem-pre più avanzata sensibilità e cultu-ra ambientalista non conflittualecon le logiche della moderna pro-duzione industriale che fa dell’im-piego delle tecnologie lean (ridu-zione degli sprechi) uno dei suoipunti di forza.Pertanto dopo il suo inserimento altavolo di confronto della conferen-za di Parigi sul clima, l’accordo fi-nale dovrà essere ratificato dai mi-nistri competenti nella prossima riu-

nione del WTO di Nairobi, per di-ventare poi definitivamente opera-tivo dal primo di gennaio 2017. Si tratterà di un risultato importan-te che consentirà di realizzare unacorrispondenza biunivoca tra esi-genze ambientali ed economiche eperché sarà più conveniente lotta-re contro le emissioni di CO2, piut-tosto che continuare ad inquinaresenza limiti e con regole poco chia-re.Potremmo definirlo come un verocambio di paradigma, destinato,nei prossimi anni, a trasformare ilpercorso di tutta l’attività manifat-turiera, con la sostituzione di milio-ni di posti di lavoro. In effetti secondo molti pareri di e-conomisti importanti, il cambia-mento climatico, non affrontato,potrebbe portare ad una recessio-ne mondiale in grado di ridurre ilPIL globale di oltre il 20%.Mentre la battaglia per contenerela crescita delle temperature, intor-no ai due gradi, porterebbe ad unacrescita del Pil mondiale dell’1% an-nuo.Si passerebbe da un rischio sistemi-co (molto probabile, prevedibile ead alto impatto) ad un’opportunità,che grazie all’economia decarbo-nizzata, potrebbe portare alla crea-zione di circa 30 milioni di posti dilavoro aggiuntivi a livello mondia-le, con ulteriore riduzione di disu-guaglianze sociali e povertà.Infine, secondo una stima di green-peace, se tutti i principali Paesi sidessero come obiettivo di produr-re energia solo da fonti rinnovabilientro il 2050, i costi ammontereb-bero a 1000 miliardi di dollari.Spesa inferiore a quella che annual-mente si affronta per ottenere lastessa quantità di energia da fontifossili (circa 1070 miliardi di dollari)e questo senza calcolare gli ulterio-ri costi economici e sociali che sidebbono comunque affrontare percontenere l’inquinamento da fontinon rinnovabili.

Luigi Pastore

22 INNOvARE – AMBIENTE

Page 23: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

Quando si parla di inquinamento sipensa ai gas di scarico della auto, allelavorazioni industriali, ai condizionato-ri estivi...Si tratta di un nemico che pur-troppo conosciamo bene e che in Eu-ropa, secondo l'Agenzia europea del-l'ambiente, ha causato la morte pre-matura di 491mila persone nel 2012,con il primato italiano di 84.400 deces-si. Meno noto è invece l'inquinamento'indoor', al chiuso, in casa ma anche ascuola e in ufficio. A questo nemico na-scosto, sempre nel 2012, si devono ben99mila morti registrate in Europa. Losottolinea uno studio britannico delRoyal College of Physicians e del RoyalCollege of Paediatrics and ChildHealth.garantire il benesserepsico-fisico allavoratore, in termini di comfort igro-termico, acustico e visivo è collegatoanche il benessere ambientaledei luo-ghi di lavoro, troppo spesso trascura-to ma di importanza fondamentale, èquello della qualità dell’aria interna.Siamo ormai tutti sufficientementesensibilizzati sul discorso dell’inquina-mento ambientale e della qualità del-l’aria delle città in cui viviamo, ma pro-babilmente non molti sanno che gliambienti interni sono sempre più in-quinati dell’esterno. Inquinanti chimi-ci, fisici e biologici si riscontrano nell’a-ria degli ambienti confinati in concen-trazioni di gran lunga superiori a quel-le dell’aria esterna.Impianti di ventilazione con condottidegradati e serrande non funzionanticorrettamente, anziché ricambiare l’a-ria, riciclano aria viziata e portatrice dibatteri, gas nocivi e altro materiale in-quinante, favorendo addirittura la cre-scita di microbi, funghi e germi.Da tutto questo Re-Air è perfettamen-te in grado di difenderci e proteggerciabbattendo drasticamente in tempibrevissimi la maggior parte delle so-stanze nocive presenti nell’ambiente,con enormi benefici per le persone chein quell’ambiente vivono o lavorano.Re-air si presenta come uno spray nogas, dal semplice utilizzo basta infattivaporizzarlo su pareti, mobili o qualsia-si altra superficie esposta alla luce perattivare la sua azione antibatterica, an-

ti-inquinamento e autopulente senzala necessita di dover ricorrere a mate-riali preventivamente trattati a tale sco-po e con una potenza ed un efficaciaassai maggiore.Composto al 100% di elementi com-pletamenti naturali, che si attivano gra-zie all’azione della luce e dell’ara in unprocesso che si definisce fotocatalisi.gli elementi sono due: acqua e il bios-sido di Titano, una polvere cristallina i-nodore e incolore la cui capacità “fo-tocatalitica” è enormemente amplifi-cata su scala nanometrica, tanto da a-verlo reso il catalizzatore più attivo emaggiormente usato per la realizzazio-ne di sostanze anti-inquinamento, an-tibatteriche e autopulente. Tutto ciò che concerne il biossido ditianio fotocatalizzatore di Reair è di-mostrato scientificamente e certificaoda rigorosi test eseguiti su diverse ti-pologie di ambienti e ceppi microbio-tici, confrontando prima e dopo laplli-cazione del prodotto per verificarnel’effettiva afficacia.100 ml di prodotto sono sufficenti atrattare una supercifice di circa 5/8me-tri quadrati. Per quanto riguarda la suaefficacia si può stimare che 10 metriquadrai di superficie trattata con Re-air siano in grado di trasformare e pu-rificare 500 metri cubi di aria ogni ora.In pratica, un effetto purificatore pariq auello di 3 alberi a medio fusto.Re-air assicura risultati e vantaggi ec-cezionali e pienamente dimostrabili: o-vunque ci si trovi, aria pura e ambientipuliti garantiscono un miglioramentodella qualità della vita.In conclusione si pone l’accento sullanecessità di progettare con estrema at-tenzione gli edifici che ospitano uffici,dall’involucro edilizio, agli impianti, fi-no all’arredo e alla scelta dei prodotticonsumabili e per la manutenzione. Lacorretta scelta dei materiali possonometterci al riparo dall’inquinamento in-door e aumentare le performance a-ziendali.

RE-AIR è ora di cambiare area

a cura di Pasqualina BorrelliConfapi Varese

Vivere in un ambiente

dove l’aria è puravuol dire

vivere meglio.

23AMBIENTE – INNOvARE

Page 24: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

INNOvARE – AMBIENTE24

L’impianto di selezione del multimateriale della società AmbienteS.p.A. rappresenta una realtà di in-novativa concezione. É infatti in grado di selezionare,con sistema automatico, il multimateriale proveniente dalla rac-colta differenziata in frazioni omo-genee, con successiva suddivisio-ne del PET – in base al colore – inun solo passaggio. L’impianto viene concepito, nellasua idea iniziale, dall'esperienzaquasi ventennale dei Tecnici ecoordinata nelle successive elabo-

razioni dalla Direzione generale,con la stesura di una lista di ideeavanzate ed originali per la reda-zione di un progetto di massima.Tale progetto, condiviso dalla so-cietà francese vauchè SA e dallasua rappresentanza in Italia, è sta-to – dapprima – tradotto in un pro-getto esecutivo e successivamen-te in una pianificazione di detta-glio. L’idea fondamentale, che ha gui-dato l’innovazione nel campo spe-cifico, è stata quella di spingere ilrecupero al massimo livello possi-

Differenziare in un solo passaggio

Page 25: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

bile non solo dei componenti dipregio ma anche per le frazioni piùpovere e, più in generale, versotutti i sottoprodotti aventi comun-que valore intrinseco, in quanto re-cuperati dalla frazione di scarto,resa in questo modo minima conuna riduzione concreta del mate-riale da conferire a discarica. L’in-clinazione dei nastri, così come laloro larghezza e le differenti velo-cità, ripartitori specifici del flussoper ottenere la massima dispersio-ne possibile del materiale, il nu-mero e le dimensioni dei silos diaccumulo dei materiali recuperati,i lettori ottici di nuova generazio-ne e le unità presenti in impiantodi tali lettori consentono di tratta-re oltre 100.000 tonnellate per an-no di multi materiale. «Abbiamo deciso – dichiara l’Am-ministratore Unico di AmbienteS.p.A. Bruno Rossi – di realizzareun impianto che fosse ai verticidella tecnologia esistente, capaceanche di essere flessibile pur nellasua completa innovazione, rappre-sentando in tal modo un’eccellen-za europea nel panorama delle a-ziende che si dedicano al recupe-ro di materia prima derivante dairifiuti».«Ogni anno, noi della Pellenc ST,- dichiara il Direttore delle vendi-te di Pellenc ST Jeremie garbe -gestiamo più di 100 nuovi proget-ti, che riguardano i centri di tratta-mento e di riciclaggio dei rifiuti inquasi tutto il mondo. Devo, però,

dire che questo progetto è davve-ro unico. Il Cliente voleva raggiun-gere il tasso di automazione più al-to possibile, in modo da migliora-re sensibilmente la qualità dei pro-dotti recuperati, ridurre in modosignificativo lo stress subito dalpersonale coinvolto e minimizzarei costi di esercizio. Il risultato hadato vita a un design unico cherappresenta, sicuramente, la piùsofisticata linea esistente del suotipo in Europa».«L’ Ambiente S.p.A. - dichiara il Di-rettore generale dell’azienda Ma-rio Bruscino - è uno dei fiori all’oc-chiello del gruppo GreenEnergyHolding S.p.A. ed, in questi venti-cinque anni di attività, è diventataun modello nel panorama dellaGreen Economy, grazie alla conti-nua attenzione per le nuove tec-nologie ed ai mirati investimenti,realizzati tanto sull’automazione esull’efficienza dei processi quantonello sviluppo di nuovi e moderniprocessi, adeguati sia ad ottimiz-zare i sistemi di recupero della rac-colta differenziata, sia a progredi-re verso elevati livelli di confortooperativo negli ambienti di lavo-ro».

25AMBIENTE – INNOvARE

a cura della Redazione

Page 26: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

26 INNOvARE – AMBIENTE

Sempre più spesso ci si interroga su co-me riuscire a ridurre i consumi di ener-gia degli edifici pubblici e delle grandistrutture di edilizia terziaria per potercontenere i costi elevati necessari allaloro gestione e contribuire a diminuirein modo significativo l’inquinamentoambientale. La risposta è l’adozione diuna corretta gestione energetica, chepassa attraverso la collaborazione di E-nergy Manager debitamente formati el’impiego della strumentazione più i-donea per aiutarli ad operare in modoefficace, semplice e veloce. A dimostrarlo concretamente sono sta-ti i risultati ottenuti grazie a Energy Ma-nagement (2014-2015), una misura delProgetto AmbientEnergia, promossodalla Fondazione CRC per sensibilizza-re le pubbliche amministrazioni dellaprovincia di Cuneo sulla necessità el’importanza di adottare strumenti peruna corretta gestione dell’energia.Un’iniziativa che ha visto la collabora-zione del Parco Scientifico e Tecnolo-gico per l’Ambiente Environment Parkdi Torino e la partecipazione dell’a-zienda Capetti Elettronica, in qualità difornitore di tecnologia dedicata. Il pro-getto ha previsto un’attività di forma-zione in Energy Management per i tec-nici dei Comuni e della Provincia, asso-ciata al monitoraggio di edifici pubbli-ci condotto con sistemi Capetti Elet-tronica, al fine di contribuire a ridurnei consumi energetici e i relativi costi,puntando sul miglioramento gestiona-le delle fonti energetiche impiegate,senza la necessità di interventi di tipostrutturale. Capetti Elettronica, azienda di Casti-glione Torinese (TO) dal 1973 specia-lizzata nella progettazione e nella pro-duzione di strumentazione elettronicaper il rilevamento dati - tra cui sonde,dataloggers e reti di sensori wireless

(WSN) - ha realizzato un kit di monito-raggio energetico, implementabile, wi-reless e capace di operare da remotovia web, per fornire agli addetti ai la-vori un aggiornamento dati costante etempestivo. L’attività condotta negli edifici pilotaha dimostrato che è possibile ridurre iloro consumi energetici annui media-mente del 10% e fino ad un massimodel 18%. In particolare, nel Comune diBra, attraverso le azioni di ottimizza-zione gestionale condotte, è stato pos-sibile ottenere un risparmio energeti-co di quasi il 18%, per un volume di cir-ca 66 mila kWh per anno, pari a un ri-sparmio di circa 5.700 euro sulle spesedestinate ai consumi energetici, da de-dicare al finanziamento di altre impor-tanti attività. Dato che le strutture pubbliche cam-pione sono state scelte tra quelle conconsumi energetici annuali superiori ai20 mila euro, è stato inoltre dimostra-to che il costo del kit di monitoraggiodi Capetti Elettronica, impiegato perl’attività di monitoraggio, non richiedeinvestimenti ingenti, poiché può esse-re totalmente ripagato in meno di unanno. visto il successo ottenuto nel-l’anno passato, l’attività promossa dal-la Fondazione CRC è stata replicata an-che per l’anno 2015-2016, con il servi-zio di formazione e di supporto tecni-co di Environment Park e l’implemen-tazione di nuovi kit da parte dell’azien-da Capetti Elettronica. Per maggiori dettagli sulla misura E-nergy Management del Progetto Am-bienteEnergia della Fondazione CRC:http://www.fondazionecrc.it/index.php/sviluppo-locale/ambientenergia/for-mazione-di-energy-manager

Ottimizzare i consumi energetici per ridurre le spese

a cura della Redazione

Un efficiente monitoraggioenergetico degli edificipubblici può portare a risparmi in bolletta fino al 18%, liberando risorse dadestinare ad altre importantiaree di attività. A dimostrarlo sono i risultatiraggiunti con il progettoEnergy Managementpromosso dalla FondazioneCRC, che ha visto la partecipazione diEnvironment Park di Torinoe la fornitura di tecnologiaprogettata dall’aziendaCapetti Elettronica.

Page 27: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.
Page 28: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

28 INNOvARE – INNOvAzIONI & TECNOLOgIE

Quando si discute l’accuratezza di unalavorazione o di una misura, è facile ca-dere nella tentazione di riassumeretutto in un unico numeretto: “Qual èla precisione del tuo strumento? Uncentesimo? Eh, beh, il mio arriva a 100nanometri, cento volte meglio!”Chi vive il mondo delle lavorazionimeccaniche di precisione però sa be-ne che questi ragionamenti sono maleimpostati dal punto di vista teorico esoprattutto sono del tutto slegati daireali problemi applicativi.Immaginiamo, ad esempio, di dovermisurare il diametro di una sfera digrande dimensioni (come potrebbeessere, ad esempio, l’otturatore di u-na valvola). Forse, più che preoccupar-si della risoluzione dello strumento u-tilizzato, converrebbe iniziare a chie-dersi, in pratica, come fare la misura esoprattutto a cosa riferirla: in che mo-do si può essere sicuri che i punti scel-ti siano effettivamente appartenentiallo stesso diametro? Come confron-tare, ad esempio, la misura fatta dal

fornitore e quella fatta dal cliente? Co-me essere sicuri di aver misurato neglistessi punti? Questi problemi sono vecchi (quasi)quanto la meccanica, e tradizional-mente si fa risalire a Joseph Withworthl’esposizione sintetica ed efficace delprincipio per cui you can only make aswell as you can measure.All’epoca, quasi duecento anni fa, eraovvio pensare a misure realizzate consemplici dime, calibri e micrometri chepotevano essere fatte durante il pro-cesso di lavorazione, e quindi il gran-de Joseph non dovette sentire il biso-gno di specificare but don’t move theworkpiece!Nel contesto industriale attuale, inve-ce, la situazione più comune è quelladi poter fare misure estremamenteprecise grazie a macchine automati-che dedicate, ma solo posizionando ilmanufatto fuori dalla postazione in cuiviene lavorato. Il risultato è che quel-l’operazione di misura fornisce infor-mazioni difficili da utilizzare per con-trollare e migliorare il processo, spe-cialmente nei casi in cui, come nell’e-sempio della sfera, non si hanno su-perfici e spigoli di riferimento utilizza-bili.Da alcuni anni, grazie anche alla possi-bilità di avere controlli d’asse semprepiù precisi, si è iniziato a proporre l’in-tegrazione di sistemi metrologici all’in-terno delle macchine utensili allo sco-po di superare la limitazione fonda-mentale appena descritta e di poter u-sare le macchine utensili multiasse an-che come stazione di controllo metro-logico. Il vantaggio principale di questa inte-grazione non consiste nel risparmio diuna stazione nella linea e neppure nel-la riduzione dei tempi di lavoro asso-ciata al minor numero di movimenta-zioni e montaggi del pezzo. Il vantag-

You can only make as well as you can measure!a cura di Marco Silvestri, Matteo Confalonieri, Andrea Ferrario

Pannello fotografato al Museum of Science and Industry (MOSI) of Manchester

Page 29: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

INNOvAzIONI & TECNOLOgIE – INNOvARE 29

gio maggiore è invece dato dalla pos-sibilità di riferire la misura allo stessoposaggio con cui si lavora il pezzo e a-gli stessi assi che effettuano la lavora-zione. Supponiamo infatti di ricevere un pez-zo, precedentemente lavorato, e divoler effettuare delle verifiche dimen-sionali. Al netto dell’accuratezza dellostrumento e della procedura adotta-ta, in generale la misura effettuata saràaffetta da un errore che è dato dallasomma di tre contributi rappresentatiin figura 1: il posizionamento non per-fetto del pezzo, la stima errata dellaposizione del punto misurato e l’effet-tivo errore dimensionale. All’atto pra-tico, risulta molto difficile individuaredelle strategie per isolare il terzo ter-mine dai primi due.

UN CASO INDUSTRIALESi è da poco concluso un progetto diricerca industriale sviluppato daISTePS (l’Istituto di Sistemi e Tecnolo-gie per la Produzione Sostenibile del-la SUPSI) a supporto di un costruttoredi macchine utensili per lavorazioni diprecisione di parti freeform, ovvero disuperfici curve senza piani o spigoli diriferimento facili da individuare.La soluzione adottata è basata sull’in-tegrazione in macchina di un sensorelaser a triangolazione per misurare ipezzi prima e dopo la lavorazione, conil duplice vantaggio di poter riferire lalavorazione alla effettiva posizionedella superficie da lavorare e di verifi-carne il risultato al netto di errori di po-sizionamento del pezzo.La figura 2 mostra come, nella fasepreliminare del progetto, sia stata mo-dificata una macchina di misura pre-sente nei laboratori della nostra scuo-la per testare le prestazioni dello scan-ner laser e per convalidarne i risultatiutilizzando il tastatore meccanico pre-sente in macchina. Questa fase preli-minare è indispensabile per verificareche le caratteristiche ottiche dei pezzimisurati (colore, presenza di riflessio-ni, effetti della rugosità) non pregiudi-chino il funzionamento del sistema.Una volta verificate le potenzialitàdello strumento e del metodo di e-laborazione dei dati acquisiti, si èpassati ad affrontare i problemi di in-tegrazione all’interno di una macchi-na di produzione.A questo proposito, il primo interro-gativo che viene spontaneo porsi è:

“la macchina di misura è estremamen-te rigida e accurata nei movimenti. gliassi e il telaio della macchina utensilesaranno sufficientemente buoni?” Perrispondere, si potrebbe ribaltare l’as-sunto da cui siamo partiti: non ti servemisurare meglio di quanto tu non pos-sa muovere, come ben sanno tuttiquelli che hanno sperato di rimediarea delle problematiche di qualità di as-si meccanici introducendo controlli diposizione retroazionati con sensori dielevata accuratezza. Al contrario, segli assi sono sufficientemente accuratie ripetibili per fare le lavorazioni ri-chieste, lo sono anche per misurare ilpezzo da lavorare, una volta che si sia-no eliminate le altre sorgenti di incer-tezza nella misura. Una seconda osservazione molto im-portante riguarda lo specifico stru-mento di misura utilizzato: uno scan-ner laser è un sistema estremamenteversatile, perché permette di combi-nare le informazioni provenienti dadue domini indipendenti: la geome-tria e il colore. Si osservi, ad esempio,la figura 3: nella parte superiore, è vi-sualizzato il risultato della scansioneche è costituito da una nuvola di pun-ti, cioè da punti individuati da tre coor-dinate spaziali che descrivono la for-ma dell’oggetto misurato. In questaprima immagine, il colore della luce ri-flessa non sembra aggiungere infor-mazioni utili. Se però, come è eviden-ziato nel particolare riportato nellaparte inferiore, si è interessati al rile-vamento del codice riportato in rilie-vo sul pezzo, ecco che ci si accorge di

Figura 1: l’errore della misura è in effetti la somma dell’errore di posizionamento del pezzo, dell’errore relativoalla posizione in cui si effettua la misura e dell’errore legato alle tolleranze di lavorazione del pezzo stesso

Figura 2: la macchina di misura modificatacon l’introduzione di uno scanner laser

Figura 3: esempio di scansione: acquisizione della geometria e del colore

Page 30: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

Marco Silvestri Matteo Confalonieri

Andrea FerrarioSUPSI

Scuola Universitaria Professionaledella Svizzera Italiana

30 INNOvARE – INNOvAzIONI & TECNOLOgIE

aver effettivamente a disposizione an-che una fotografia dell’oggetto a cuisi può applicare un algoritmo di OCRper ricavare l’informazione cercata.La figura 4 fornisce un’ulteriore esem-pio di questo concetto: la combinazio-ne dell’analisi del colore e della formapermette di identificare in modo sicu-ro sia la presenza di fori parzialmenteocclusi che una eventuale imperfettaablazione dello strato di rivestimentosuperficiale del pezzo, che deve esse-re svolta prima della foratura vera epropria.Un ulteriore elemento di novità di que-sta applicazione è costituito da un par-ticolare sistema di movimentazione eposizionamento del pezzo, di cui è incorso la procedura di richiesta di bre-vetto, che permette di ridurre al mini-mo la perdita di volume di lavoro e diproteggere il sensore durante la lavo-razione con fluidi contaminanti.

ANCHE NOI DIAMO I NUMERIUn lettore malizioso potrebbe crede-re che la considerazione iniziale fossein fondo un tentativo di giustificare lamancanza di dati numerici, siamo in-vece pronti a smentirlo con una pre-sentazione dei parametri più impor-tanti. A questo riguardo occorre pre-mettere che le prestazioni degli scan-ner laser sono in continua evoluzione,grazie al costante miglioramento del-le caratteristiche delle lenti, dei siste-mi di elaborazione dei segnali e dellesorgenti di pompaggio per l’emissio-ne laser. All’interno di una specificagenerazione di prodotti, poi, è spessopossibile trovare una gamma di dispo-sitivi che si caratterizzano per l’uso diobiettivi con diversi fattori di ingran-dimento (e conseguentemente concampi inquadrati e distanze focali checambiano).La scelta del sensore da adottare risul-ta dunque da un compromesso tra nu-merose esigenze: inquadrare una su-

perficie sufficientemente grande, ave-re una profondità di campo che per-metta di scansionare superfici di altez-za variabile, montare il sensore ad unadistanza compatibile con gli ingombridella macchina e avere una risoluzio-ne sufficiente.Nel caso in esame, si è adottato unoscanner con una risoluzione lineare indirezione X (si veda la figura 5) di 1280pixel su una larghezza di 25 mm, cor-rispondenti a 25 µm per pixel (valoreche può essere migliorato fino ad unordine di grandezza mediante tecni-che di analisi sub-pixel). La risoluzionein direzione Y può essere, in linea diprincipio, molto migliore, ma essa di-pende esclusivamente dalla qualitàdegli assi della macchina sia in terminidi minimo movimento controllabile,che di stabilità, ripetibilità e assenzadi vibrazioni. Queste caratteristiche,insieme all’elettronica del sensore, in-fluenzano anche la massima velocità discansione che, nel caso specifico, è pa-ri a 40 mm/s.Infine la risoluzione in direzione z è pa-ri a 2 µm all’interno di una profonditàdi campo utilizzabile pari a circa 20mm.Per concludere, i riscontri avuti sia dalcostruttore che dagli utenti delle mac-chine realizzate risultano estremamen-te promettenti e suggeriscono, neiprossimi anni la possibilità di rivederetutto il processo di progettazione e dilavorazione utilizzato dalla macchinaper sfruttare completamente il poten-ziale offerto dal sistema.

Figura 4: analisi della profondità di fori

Figura 5: schema di uno scanner lineare a triangolazione

Page 31: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.
Page 32: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

È stato presentato a Parma in un con-vegno dal titolo “L’innovazione nellalogistica”a cui hanno partecipatogiampaolo Calanchi, AD di Number1Logistics group, il Presidente onora-rio Alessandro Perego e i vertici di A-mazon Prime Now, un investimentoche proietta la logistica nel futuro.Protagonista di questo evento Num-ber1 Logistics group, società italianaoperante nella logistica integrata peri beni di largo consumo, che continuaa puntare sull’innovazione e investein una nuova linea robotizzata antro-pomorfa dedicata al riconfeziona-mento.Una nuova linea robotizzata che po-tremmo definire “sartoriale”, datoche è stata realizzata da Siscodatacon robot antropomorfi Comau Ro-botics espressamente per le esigen-ze di Number1 Logistics group. Un investimento innovativo che per-metterà a Number1 Logistics groupdi aumentare i volumi lavorati e di fat-turato, anche con un’importante rica-duta occupazionale.«L’innovazione fa parte del nostroDNA - sottolinea Gianpaolo Calanchi,AD di Number1 Logistics group. Ciòsi traduce in un’offerta di nuove solu-zioni volte ad anticipare le esigenzedel mercato. Negli ultimi anni il trenddei volumi di co-packing realizzati aNumber1 per le sue committenti è incontinua crescita e proprio per questoabbiamo deciso di automatizzare ilprocesso di riconfezionamento».Da un punto di vista concreto il nuo-vo impianto è in grado di automatiz-zare totalmente il processo di ricon-fezionamento, dalla formatura dei di-splay box al riempimento degli stessicon i prodotti grazie all’utilizzo dibraccia antropomorfe.

IL RICONFEzIONAMENTO ROBOTIzzATO, UN’ECCELLENzA ITALIANAL'impianto si compone di un sistemadi formatura e riempimento di esposi-tori tipo box-pallet e vassoi-display peril settore della grande distribuzione. È possibile suddividere le attività svol-te dall'impianto in 3 macro aree:■ Area di formazione espositore box

pallet e area di formazione esposi-tore vassoio / display;

■ Isola di pick & place – riempimento;■ Area di impilamento.

Area di formazione espositore box palletIl sistema di formazione di espositoribox-pallet, così come l’area di forma-zione dell’espositore vassoio-display,è robotizzato con un Comau NJ40. Ilsistema dà forma all'espositore in mo-do automatico chiudendo la parte in-feriore con una fusione calda (hotmelt), rompendone e ripiegandone laparte centrale e incollando l'esposi-tore su pallet di legno. In alternativapuò inserire una forma di cartone al-l'interno dell'espositore. gli espositori box pallet possono es-sere di 2 tipologie e avere diverse di-mensioni. Nel dettaglio:■ TIPO 1: box pallet “classico” per il

quale è prevista la chiusura inferio-re con hot melt;

■ TIPO 2: box pallet per il quale dopola srombatura si richiede l'introdu-zione della sagoma in cartone nellaparte inferiore del box pallet.

Il sistema di formazione box è inter-facciato con l'impianto di riempimen-to pick & place degli espositori.È stato previsto un silos di min. 50 car-toni, con regolazione facilitata, per lagestione di imballi di entrambe le ti-

32 INNOvARE – INNOvAzIONI & TECNOLOgIE

La logistica del futuroNumber1 investe nell’innovazione tecnologicacapace di aumentare i volumi lavorati e di fatturato, anche con un’importante ricaduta occupazionale, con una nuova linea robotizzata antropomorfa.

Page 33: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

INNOvAzIONI & TECNOLOgIE – INNOvARE 33

pologie ed un sistema silos per i mi-nipallet (600x400 mm – equivalenti ad1/4 di Euro Pallet) che può contenerediverse pile da una ventina l'una di mi-nipallet. Il sistema di formazione e-spositori box pallet forma, in media,20 box pallet/ora.

Area di formazione espositore vassoio/displayIl sistema di formazione di vassoio-di-splay forma il vassoio in cartone in mo-do automatico. Durante la formazionedel vassoio, i lembi laterali vengono la-sciati aperti al fine di consentire l'inse-rimento dei prodotti nella fase dipick&place. Attraverso una successivastazione di incollaggio, dopo il riem-pimento, avviene la chiusura dei lembilaterali. L'area include un silos di qual-che centinaia di cartoni piani fustella-ti, con regolazione facilitata. Il sistemadi formazione vassoi/display forma u-na media di 120/150 vassoi/ora.

Isola di pick & place - riempimentoL'isola di pick & place dispone in mo-do automatico i prodotti negli espo-sitori tipo box pallet e tipo vassoio-display grazie al lavoro svolto da 4 Co-mau NS12. Il sistema robotico che ge-stisce il pick & place è in grado di ma-nipolare prodotti molto diversi tra lo-ro, come ad esempio:■ Astucci di biscotti;■ Imballaggi di flowpack;■ vasetti di vetro in confezione multi-

pack 2x1 / 3x1 / 2x2 / 3x2■ Ecc.e si trova dopo l'area di formazionedegli espositori di entrambi i tipi. L'isola di pick&place è in grado diriempire:■ Box pallet da 1/4 (600x400mm) di

pallet;■ vassoi espositori da 1/4 (600x400

mm) di pallet.Box pallet e vassoi arrivano alla mac-china già formati pronti per essereriempiti. La manipolazione automati-ca dei box pallet e dei vassoi esposi-tori si regola facilmente in base al for-mato. Un operatore prepara manual-mente i prodotti che devono riempi-re il box pallet / vassoio e li carica nelsistema di alimentazione del pick &place. Successivamente, i prodotti vengonoprelevati e posizionati dai robot ge-melli antropomorfi, in automatico, al-l'interno del box pallet e/o vassoio.

In base al prodotto oggetto delpick&place è stata prevista una sta-zione buffer per l'inserimento, sem-pre automatico, di cartoni interstratoe cartoni di rinforzo - separatori al-veolari. Box pallet e vassoi vuoti provenientidall'area di formatura vengono auto-maticamente posizionati nell'area diriempimento e, sempre in automati-co (una volta completato il pick&pla-ce e la chiusura con hot melt delle fal-dine), vengono accumulati per esseresuccessivamente impilati dai duebracci robot che lavorano in modocoordinato.

Area di impilamentoIl box pallet viene già corredato daminipallet o da una forma di cartonenel momento della sua formazione. Diconseguenza non viene “lavorato”nell'area di impilamento.I vassoi / display, una volta che sonostati riempiti con il prodotto richiesto,vengono accumulati in uscita nell'a-rea di pick & place e, dopo che l'im-pianto, in modo automatico, ha chiu-so la parte superiore del vassoio (in-collando i lembi lateriali), vengono im-pilati e deposti sul minipallet di legnorichiamato dall'area di formazione.Le diverse funzionalità vengono im-postate da un quadro elettrico cen-trale di comando.

Dettagli sui robot utilizzatiI Robot antropomorfi Comau sono ca-paci di alte velocità e accelerazioni,insieme ad alta precisione e ripetibi-lità di movimenti. Il robot, dotato diprotezione IP67 al polso, è attrezzatocon il computer di processo C5g edun terminale ergonomico per l'ope-ratore con touchscreen e display LCDa colori TFT. Il C5g dispone inoltre diuscita per chiavetta USB tramite laquale è possibile caricare nuovi pro-grammi via e-mail o scaricare log diproduzione. Ha anche la possibilità diinterfacciarsi con i più comuni field-bus e di scambiare i dati tramite por-ta Ethernet residente con PC networkgià presenti nell'impianto. In questomodo, ad esempio, è possibile tra-smettere il file log data di produzio-ne per la packing list o il carico di ma-gazzino.

a cura di Mattia Barattolo

Page 34: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

La stampa 3D in metallo è la vera no-vità di questo momento. Spalancanuovi orizzonti alle possibilità pro-gettuali rendendo realizzabili ogget-ti con caratteristiche meccaniche dialtissima qualità che, sino ad ora, po-tevano sembrare irrealizzabili.Nel caso di fusioni o microfusioni ladimensione delle luci dei passaggidel metallo fuso che raffreddandosipuò ostruirle, la complessità del pro-dotto o la difficoltà di realizzazionedello stampo o di estrazione del pro-dotto dallo stampo stesso erano li-miti oggettivi alla realizzazione.Nel caso della lavorazione per a-sportazione di truciolo, la dimensio-ne dell’utensile ha sempre rappre-sentato un ostacolo, così come il suofissaggio alla testa di lavoro o, anco-ra, la dimensione della testa stessa.La lavorazione per asportazione ditruciolo non si configura però comealternativa alla stampa 3D, ma piut-tosto come una tecnologia sinergicain quanto, per raggiungere determi-nate specifiche di planarità, eccen-tricità, dimensione dei fori, interassi,e tolleranze inferiori al centesimo,questo tipo di lavorazione diventainsostituibile.Con la stampa 3D la produzione conun funzionamento molto semplice:la macchina deposita uno strato dipolvere del metallo desiderato conuno spessore medio di 50µm (ma sipossono raggiungere spessori di20µm) ed il laser in fibra agisce sui

punti necessari fondendo il metallo.Dopodiché la macchina deposita unaltro strato e così via. I materiali piùutilizzati sono il Titanio, l’Inconel e leleghe in Cromo-Cobalto. La produ-zione con “stampa 3D in metallo”presenta numerosi vantaggi, primotra tutti l’assenza di lead time, la ve-locità di trasformazione del proget-to in oggetto.

LE MACCHINE La gamma Renishaw si articola sudue macchine: la AM400, per produ-zione con diversi tipi di polveri me-talliche e la RenAM 500M, più orien-tata a grandi serie relative a produ-zioni monomateriale. Entrambe lemacchine presentano consumi mol-to ridotti, anche considerando gli ac-cessori: siamo nell’ordine di pochiAmpere in corrente monofase, co-me un elettrodomestico per inten-dersi. Consumi che nulla hanno a chevedere con le decine di kW richiestidalle macchine per asportazione ditruciolo. Le motivazioni sono sempli-ci: la potenza richiesta al laser è limi-tata poiché deve fondere solo unostrato sottile di polvere, il suo spo-stamento è angolare per ottenerevelocità elevate e consumi ridotti. Affinché avvenga in modo ottimale,il processo di fusione delle polverideve essere realizzato in assenza diossigeno. Questo perché la presen-za di ossigeno potrebbe portare a fe-nomeni di ossidazione di varia entità:

Una proposta completa per la stampa 3D in metalloNel settore della produzione additiva in metallo,Renishaw presenta una proposta esaustiva checomprende macchine progettate per diverse tipologie di produzione ed un software proprietario per rendererapido ed intuitivo il processo.

34 INNOvARE – INNOvAzIONI & TECNOLOgIE

La nuova macchina per produzione additivain metallo Renishaw RenAM 500M

La nuova macchina per produzione additivain metallo Renishaw RenAM 500M

Page 35: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

dalla semplice brunitura della zo-na superficiale alla compromissio-ne delle caratteristiche meccani-che del pezzo, fino ad arrivare al-l’incendio delle polveri stesse contutti i pericoli relativi a livello diambiente di lavoro e sicurezza de-gli operatori.

I gas utilizzati per creare l’atmosfe-ra protetta possono essere Azoto oArgon. Concetto valido nella gene-ralità dei casi, tranne che per le la-vorazioni con Titanio ed Alluminioche, in presenza di Azoto, formanonitruri che danneggiano gravemen-te il comportamento meccanico delpezzo. Renishaw ha orientato di conse-guenza la scelta verso l’uso di Argon,dopo aver rilevato che, con questogas, si ottiene una migliore qualitàmetallurgica finale ed anche in con-siderazione della particolarità dellamacchina, costruita attorno ad unacamera a vuoto nella zona di lavoro. Con questa modalità, esclusiva Re-nishaw, l’aria presente viene elimi-nata prima della lavorazione e sosti-tuita con Argon. Il gas di protezioneviene poi fatto circolare e continua-mente filtrato per garantire la conti-nuità di purezza, con un consumo fi-nale di pochi litri all’ora. La differen-za per l’utilizzatore rispetto ad altreproposte commerciali che pompanosemplicemente Argon nella cameradi lavoro è considerevole: il consu-mo del gas si riduce di oltre 20 voltecon risparmi di molte decine di mi-gliaia di euro all’anno.Parlando di polveri metalliche, è ne-cessario precisare come queste mac-chine siano state progettate diretta-mente per la fusione di metalli e nonderivino da adattamenti di macchi-ne dedicate alla plastica. È quindistata posta un’attenzione particola-re nella gestione delle polveri daparte dell’operatore, evitando ognicontatto in tutte le fasi di carico escarico. Nella procedura Renishaw lepolveri sono sempre contenute in re-cipienti chiusi (di piccole dimensionie peso limitato) e sotto atmosferaprotettiva in Argon. Il carico e lo sca-rico avvengono con sistemi a dop-pia valvola e anche lo svuotamentodella camera di lavoro è previstosenza contatto diretto dell’operato-re. Le polveri recuperate dalla lavo-

razione, possono essere riciclate inmisura di oltre il 95% (si arriva al 98%)con un procedimento di setacciatu-ra, anch’esso gestito completamen-te in ambiente chiuso e senza con-tatto operatore. In entrambe le macchine i parametridi lavoro sono “aperti”, vale a direche, partendo da impostazioni esi-stenti, ogni operatore potrà modifi-carli in funzione della propria espe-rienza ed esigenze.

IL SOFTWAREPer ottimizzare la resa delle propriemacchine, Renishaw ha sviluppatoun software proprietario: il nuovissi-mo QuantAM™. Si tratta di un pro-gramma potente, facile da appren-dere ed intuitivo da utilizzare, pro-gettato specificatamente per lemacchine di produzione additiva Re-nishaw. Permette l’importazione digeometrie .STL ed è utilizzabile daun nuovo operatore già dopo pocheore, con evidenti vantaggi di produt-tività e limitato impiego di risorse. Il flusso di processo è molto raziona-le ed intuitivo. Si parte dall’orienta-mento ottimale del componente daprodurre per passare alla creazionedi supporti, alla sistemazione ed e-ventuale duplicazione del pezzo nel-lo spazio operativo per garantire piùefficienza. Si termina con il controllodella struttura simulata per la suc-cessiva esportazione. Oltre a questecaratteristiche strettamente opera-tive, il software permette anche diprevedere in modo estremamenteaccurato i tempi di produzione delpezzo, di visionare la creazione delpezzo strato dopo strato e di segui-re il percorso individuale del laser. Inconclusione, la tecnologia di stam-pa 3D sarà sicuramente portatrice diinnovazioni di enorme rilievo. È unambito in cui l’innovazione crea séstessa con un’accelerazione impres-sionante: basti pensare ai primi te-lefoni cellulari e agli smartphone dioggi per immaginare come la possi-bilità di realizzare oggetti prima ir-realizzabili spalanchi confini difficilida ipotizzare ora.

INNOvAzIONI & TECNOLOgIE – INNOvARE 35

Particolari in Titanio realizzati con produzione additiva Renishaw

Particolari in Titanio realizzati con produzioneadditiva Renishaw

Interno della camera di lavoro della macchina

Il software QuantAM permette di trasformarein modo facile, rapido e intuitivo il progetto 3D in file di produzione

a cura della Redazione

Page 36: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

La collaborazione uomo-robot (HRC)da sola non è sufficiente a renderela produzione più flessibile a lungotermine. Nel prossimo futuro, i ro-bot devono poter essere impiegatiin applicazioni mobili. Montato supiattaforme mobili, si muovono inmodo indipendente attraverso offi-cine e mezzi di trasporto merci o pez-zi, modernizzando i sistemi logisticidi domani. Ora, anche KUKA Robo-ter gmbH sta beneficiando di que-sto presso concetto nella sede prin-cipale di Augsburg. Con lo sviluppo,produzione e vendita di robot indu-striali, controlli e software, l'aziendaè uno dei leader di mercato a livellomondiale. L’impianto di produzionedi robot della società è ormai passa-to da un sistema di linea-multipla auna produzione a linea-singola se-guendo i principi della lean produc-tion. La KMR iiwa robot mobile (KMRsta per KUKA Robotica Mobile, iiwaper intelligent industrial work assi-stant) è una piattaforma di naviga-zione autonoma combinato con unKUKA LBR iiwa lightweight robot.Esso fornisce automaticamente ilmateriale di produzione alla stazio-ne di assemblaggio polso KR Quan-tec in linea.

NUOvI STANDARD PER LA PRODUzIONE DI DOMANI«Vogliamo orientare le nostre atti-vità verso il futuro e, allo stesso tem-

po, aumentare notevolmente la no-stra efficienza. Il nostro obiettivo èquello di raggiungere una capacitàdi oltre 20.000 robot all'anno nellasede di Augsburg. Siamo in grado diraggiungere questo obiettivo solose ristruttureremo i processi di mon-taggio del robot in conformità con ipiù recenti metodi della lean pro-duction», spiega Andreas Oster-mann von Roth, vice presidente ese-cutivo di KUKA Robotics, sul motivoper cui la linea di produzione di cir-ca 140 metri è stata costruita con unmaggior grado di automazione. Il JISovvero consegna "just-in-sequence"del materiale di montaggio è unacomponente importante. KUKA hasviluppato una gamma completa disoluzioni per questo scopo –li-ghtweigth robot spostabili manual-mente, a sistemi che si muovono inmodo completamente autonomo.Le nuove applicazioni sono già pos-

36 INNOvARE – INNOvAzIONI & TECNOLOgIE

Con il KMR iiwa robotmobile, KUKAsta implementando unasoluzione di trasportoautonoma nella propriaproduzione.

Robot in giro perl’officina

a cura di Fabio Chiavieri

Page 37: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

sibili, in particolare nel settore dellalogistica, e specialmente magazzi-no. Questo permette sia ai materialiche ai robot di essere sempre pre-senti dove sono necessari.

KMR IIWA FORNISCE AUTOMATICAMENTE BULLONI,DADI E ALTROKUKA utilizza il sistema KMR iiwaKMR nella propria produzione. Unasoluzione Kanban è in corso di im-plementazione nell’assemblaggiodel KUKA KR Quantec. Qui, il KMRiiwa distribuisce viti, bulloni, anelli ditenuta e altre piccole parti. Würthfornisce i colli ordinati in modo Kan-ban al rack del magazzino centrale.A intervalli regolari, il KMR iiwa uti-lizza i sensori per controllare i singo-li scaffali e rimuovere i colli in conse-gna in piccole parti. Il lightweight ro-bot tiene la scatola su un lettore diQR code montato sulla piattaforma,

identificando la destinazione di ognisingolo collo. La piattaforma con na-vigazione automatica trasporta poi icontenitori attraverso la commessadi produzione e li consegna alla sta-zione di lavoro. «Questa consegna just-in-sequencefa parte di una nuova concezionedella logistica nella nostra produzio-ne di robot», spiega Sebastian Bo-denmüller, Responsabile DivisioneAssemblaggio Robot alla KUKA Ro-boter gmbH. Due aspetti chiave as-sicurano la massima economicità:KMR iiwa non percorre eventuali di-stanze inutili e lavora instancabil-mente senza una pausa.

ROBOT MOBILI COME COLLEgHI Il KUKA.NavigationSolution integra-to, in combinazione con gli scannerlaser di sicurezza, permette al KMRiiwaper di rilevare gli ostacoli sul suocammino nella fase iniziale e, quin-

INNOvAzIONI & TECNOLOgIE – INNOvARE 37

EKMR iiwa fornisce automaticamente il materiale di produzione alla stazione

di assemblaggio polso KR Quantec in linea

Page 38: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

di, in modo sicuro ed autonomatico,navigare attraverso l'impianto diproduzione. Una caratteristica essenziale delKMR iiwa è quindi la sua capacità dicondividere percorsi comuni con lepersone e treni per la logistica. Nonsono necessarie speciali protezionio modifiche dei percorsi. «KUKA è sinonimo di innovazione.Questo è ora evidente anche nellanostra produzione. I nostri colleghiumani hanno subito accettato laKMR iiwa come un collega di lavorovero e proprio e apprezzano i van-taggi di questo assistente intelligen-

te e mobile», dice Sebastian Bo-denmüller, dopo le prima settimanedi impiego del collega-robot. Il ro-bot prende prevalentemente incompiti che sono monotoni ed ergo-nomicamente molto difficili per lepersone. Non richiede pause ed èsempre pronto all'uso quando ri-chiesto. Nella misura in cui le attivitàdi logistica sono importanti, i poten-ziali campi di applicazione per il KMRiiwa sono illimitate.

UN ASSISTENTE ALLA PRODUzIONE ALTAMENTEFLESSIBILE E INDIPENDENTECon KMR iiwa, KUKA combina i pun-ti di forza del robot LBR iiwa con u-na piattaforma mobile e autonoma.Nell’edificio 7 della sede KUKA diAugsburg, il robot è ormai diventa-to un “lavoratore” indipendente, unassistente flessibile alla produzionealtamente flessibile con uno spaziodi lavoro senza limitazioni - una ba-se ideale per soddisfare le esigenzedell'industria 4.0. La flessibilità è ilpresupposto fondamentale per laproduzione versatile e adattabile didomani. grazie alle sue ruote Meca-num sviluppati appositamente, lapiattaforma KMR iiwa può muoversiin qualsiasi direzione con partenzada fermo. Il robot e il veicolo vengo-no azionati con il controllo KUKASunrise, che è in grado di gestire piùcinematismi, semplificando notevol-mente il comando e l'utilizzo in ap-plicazioni pratiche.

FLESSIBILITà DI FRONTE ALLE ESIgENzE DEL CLIENTE E DEL MERCATOAumentando il grado di automazio-ne nella propria produzione, KUKAsta mettendo le basi per il futuro.«Mentre l'industria 4.0 è ancora indiscussione in molti luoghi, noi ab-biamo già cominciato ad applicarlanel nostro impianto di produzione.Gli investimenti in automazione, co-me con il KMR iiwa nella logisticagarantiscono il nostro successo alungo termine», afferma AndreasOstermann von Roth.

38 INNOvARE – INNOvAzIONI & TECNOLOgIE

A intervalli regolari, il KMR iiwa utilizza i sensori per controllare i singoli scaffali e rimuovere i colli in consegna in piccoli lotti

KUKA utilizza il sistema KMR iiwa negli stabilimenti produttivi di Augsburg

Fabio Chiavieri

Page 39: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

pr

presspress

press

press

presspress

press

press

presspress

press

press

press

press

press

press

press

press

press

press

press

press

press

press

www.confapi.orgwww.confapipress.it

@Confapi@ConfapiPress

Page 40: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

40

a cura di Levio Valetti

INNOvARE – INNOvAzIONI & TECNOLOgIE

Tumori nel mirino con la precisione di un laser Tracker

Page 41: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

INNOvAzIONI & TECNOLOgIE – INNOvARE 41

Le applicazioni dei laser tracker per il corretto posizionamento di parti da assemblare o di macchine operatrici sono oggi tecniche consolidate e utilizzate in svariati campi della produzione industriale. La precisione con la quale è possibile rilevare la posizione di oggetti nello spazio tridimensionale è decisamente elevata(nell’ordine di pochi centesimi di millimetro) ed è quindi possibile,attraverso l’opportuno trattamento delle coordinate rilevate, movimentare tali oggetti in modo estremamente accurato.

Page 42: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

42 INNOvARE – INNOvAzIONI & TECNOLOgIE

Talvolta, e ogni giorno di più, questetecnologie inizialmente concepiteper essere utilizzate nell’industriamanifatturiera sconfinano in ambitidiversi, altrettanto bisognosi di ac-curatezza.È il caso del progetto RPPS, realizza-to dalla Itel Telecomunicazioni di Ru-vo di Puglia, in provincia di Bari.L’Azienda, nata nel 1982, è specializ-zata nella progettazione e installa-zione di apparecchiature di risonan-za magnetica, diagnostica per imma-gini, medicina nucleare e radiotera-pia avanzata. Fortemente orientataall’innovazione e alla ricerca, Itel harealizzato e installato impianti in 40paesi nel mondo ed è attualmenteimpegnata nella messa a punto di uninnovativo sistema di Protonterapia,per la cura dei tumori.Raffaele Andrea Prisco è il Respon-sabile Ricerca e Sviluppo della so-cietà, e ci illustra come i laser trackerdi Hexagon Manufacturing Intelli-gence sono diventati parte dell’im-pianto.«La medicina nucleare, inizialmenteutilizzata per la diagnostica avanza-ta, sta evolvendosi rapidamente ver-so le applicazioni terapeutiche, inparticolare il trattamento delle neo-plasie per mezzo di radiazioni con-centrate. Stiamo realizzando un ac-celeratore di protoni in grado di rila-sciare al volume bersaglio una dosedi energia molto elevata rispetto al-le altre radiazioni finora impiegate(fotoni ed elettroni), con la possibi-lità di curare quasi il 95% delle neo-plasie rispetto all’attuale 75%, e diconseguenza di ridurre la percentua-

le di recidive e di metastasi a distan-za. Le proprietà dei fasci protonicipermettono un forte dosaggio delleparticelle rilasciate sul bersaglio e unlimitato rilascio di radiazioni ai tes-suti sani circostanti, con una conse-guente limitata probabilità di effetticollaterali tipici dei trattamenti radio-terapici».L’acceleratore di protoni è una gran-de macchina estremamente com-plessa e racchiusa all’interno di unvero e proprio bunker in cemento ar-mato. Tutto ciò è totalmente invisi-bile al paziente, che è invece tratta-to in una sala nella quale il lettino sulquale è disteso è movimentato dadue robot antropomorfi Kuka.«L’efficacia del trattamento è tan-to più grande quanto maggiore èla precisione balistica con la qualeriusciamo a colpire l’area tumoraleda trattare, che è all’interno delcorpo del paziente. L’acceleratoredi protoni, date le sue dimensionie caratteristiche, non è movimen-tabile e orientabile, di conseguen-za abbiamo dovuto trovare il mo-do di orientare con precisione il pa-ziente soggetto a trattamento. Illettino può essere movimentato inqualsiasi direzione nello spazio dauna coppia di robot. La necessitàdi colpire con il fascio di protoni lazona da curare con una precisionemillimetrica, ha generato la neces-sità di controllare e correggere laposizione e l’orientamento del let-tino nello spazio, ed è qui che civiene in aiuto il laser tracker diHexagon Manufacturing Intelli-

Raffaele Prisco e Massimiliano Buonamico di Itel, hanno realizzato con il loro team

il progetto RPPS

Page 43: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

Il posizionamento del lettino sul quale il paziente è sdraiato è eseguito da una coppia di robot antropomorfi Kuka, controllati con elevata precisione da un laser tracker Leica Geosystems

Levio Valetti

gence. I riflettori opportunamenteposizionati sul lettino e controllatidal tracker ci permettono di verifi-care in tempo reale la posizione delpaziente ed eventualmente “cor-reggere la mira”. La precisone dirilevamento del tracker, che si at-testa intorno a pochi centesimi dimillimetro, è tale da garantire chela catena di errori che si sommanonelle operazioni di puntamento delfascio protonico sia contenuta inmeno di un millimetro, operandocosì al massimo dell’efficacia e del-la sicurezza».

Data l’applicazione molto particola-re, non è stato possibile utilizzare

nessuno dei software normalmenteforniti in abbinamento al lasertracker. Il team di sviluppo di Itel haquindi realizzato un’interfaccia dedi-cata in grado di dialogare diretta-mente con il firmware del tracker egestirne tutte le operazioni.«L’utilizzo dei laser tracker - conclu-de Prisco - non è stata per noi una no-vità legata a questo progetto: sonoimpiegati per altre operazioni di con-trollo, posizionamento e allineamen-to di impianti in attività e diverse. Èstato quindi naturale pensare allostesso strumento quando abbiamodefinito le caratteristiche del sistemaRPPS e i risultati sono stati, come pre-visto, più che soddisfacenti».

INNOvAzIONI & TECNOLOgIE – INNOvARE 43

Page 44: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

44

a cura della Redazione

INNOvARE – INNOvAzIONI & TECNOLOgIE

La Fabbrica Digitalesecondo Missler Software

Negli ultimi anni l'esigenza si è natu-ralmente evoluta; non basta più infor-matizzare i processi poichè la loro ot-timizzazione e tracciabilità al fine dimigliorare la qualità hanno creato unnuovo punto critico nello scambio deldato. La soluzione quindi si trova nelconcetto di Fabbrica Digitale ovveroIndustria 4.0 (Quarta rivoluzione in-dustriale dopo meccanizzazione, e-lettricità ed automazione).Rendere intelligenti le nostre fabbri-che è un concetto che non può nonsottostare a certe caratteristiche fon-damentali quali la compatibilità, la

condivisione e l'interazione dei datiinformatici. Una fabbrica Digitale se-condo Missler Software va inoltrecontestualizzata nella nostra indu-stria, la quale è fatta anche di moltePMI e nelle realtà della subfornitura,la quale interagisce da protagonistanella catena produttiva. Il concetto diFabbrica Digitale si basa quindi sul-l'effettivo utilizzo di dati digitali a360° in tutti i reparti aziendali dalCRM/ERP al CAD/CAM/ CAE/PDMper la fase di ideazione e realizzazio-ne. Questo complesso elaborato didati deve essere aggiornato, rintrac-ciabile e condiviso da un'azienda, u-na rete di aziende, senza il vincolo delluogo geografico o del software uti-lizzato. L'attuabilità della Fabbrica Digitalenel futuro sarà sempre più concretagrazie ad un processo globale distandardizzazione di certi dati digi-tali fondamentali (Modelli 3D, Di-stinte Basi, Features 3D, componen-tistica e normalizzati 3D, Utensili econdizioni di taglio digitali, attrez-zature 3D ecc.).

Festeggiando i suoi 30 anni di attività Missler Software si è maggiormente concentratanello sviluppo di tecnologie informatiche in grado di rispondere alle esigenze varie di un processoproduttivo non concentrate solo su CAD e CAMma bensì sulla gestione integrata di un prodottodurante la sua fase progettuale e produttiva.

TS'Wood House - Building

Page 45: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

INNOvAzIONI & TECNOLOgIE – INNOvARE 45

In questo contesto Missler Softwarecon il suo prodotto TopSolid è unodei principali attori mondiali nello svi-luppo di tecnologie CAD/CAM/ PDMed investe circa il 30% del fatturatoin R&D per offrire ai propri utilizzato-ri una soluzione informatica di ultimagenerazione, in grado di soddisfarele nuove esigenze con gli hardwarepiù recenti del mercato. Questa filo-sofia ha integrato di pari passo ancheil PDM in modalità nativa perché indi-pendentemente dall'uso del CAD/CAM, il PDM è uno strumento al qua-le non è più possibile rinunciare. IlPDM è un strumento che ha molti ruo-li: dall'archiviazione, alla gestione del-le modifiche, delle revisioni, delle co-municazioni ecc. In sintesi il PDM è untassello fondamentale nella FabbricaDigitale ed il successo di MisslerSoftware è stato proprio di renderequesto strumento componente fon-damentale di TopSolid. In termini diCAD, è necessario gestire informazio-ni geometriche su assiemi che sonodiventati sempre più complessi constudi cinematici e dinamici. Missler Software è tra le poche azien-de che ha riscritto totalmente ilsoftware per rispondere a queste e-voluzioni, mantenendo la parametriz-zazione e l'associatività oppure la li-bertà di progettazione diretta senzavincolare lo studio dalla partenza. Le altre evoluzioni riguardano l'arric-chimento di librerie che velocizzanola progettazione, l'importazione didati 3D esterni sempre più facili darendere nativi nel software di desti-nazione facilitando la gestione deidati tecnici utili per il lavoro in team.La tecnologia CAM invece si spingesempre più verso una virtualizzazio-ne completa della lavorazione chenon deve più accontentarsi di gene-rare e simulare un percorso utensilema di fornire una gestione a 360° del-la fase produttiva: studio delle attrez-zature, definizione degli utensili e de-gli ingombri reali, generazione di per-corsi utensili sia di lavoro che di svin-colo considerando il contesto realedella macchina utensile e del grezzodi lavorazione.Oltre alla complessità delle nuovemacchine sempre più ibride (multi-ta-sking), il CAM ora deve poter gestireil presetting e la tastatura, infine for-nire automaticamente anche tutta ladocumentazione necessaria per sod-

disfare i criteri di qualità (schede tem-pi e cicli, schede utensili, schede piaz-zamento pezzo con attrezzature).La realtà industriale indica che anco-ra molto spesso il divario di compati-bilità tra CAD e CAM impatta il costodi produzione e la naturale fluidità deldato avendo prodotti diversificatiquindi, l'utilizzatore finale dovràsempre manipolare un oggetto ester-no. Concretamente, è ancora un o-stacolo importare un modello mate-matico CAD e nel CAM avere già lecaratteristiche tecnologiche deglioggetti (features) riconoscibili so-prattutto per quanto riguarda quellenon geometriche (Tolleranze mecca-niche, features di maschiatura chenon sono realmente filetti nel CADma un'immagine). Quanto descrittotrova soluzioni in TopSolid grazie astrumenti che permettono di asse-gnare tolleranze geometriche su mo-delli 3D esterni e di riconoscere e/oaggiungere automaticamente carat-teristiche tecnologiche agli oggetti. Un'altra problematica nasce dalla de-cisione (spesso volontaria e necessa-

La suddivisione dei documenti facilita la progettazione e la gestione delle vari fasi esecutive dello stampo

TopSolid 7 e la nuova piattaforma riscritta da zero per ottimizzare il flusso dei dati anche su grossi complessivi

Page 46: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

46 INNOvARE – INNOvAzIONI & TECNOLOgIE

ria) di escludere dettagli sul modello3D da parte dell'ufficio tecnico permantenere files leggeri e questi ele-menti vengono soltanto indicati sulletavole 2D. Per ovviare a questo pro-blema, offriamo Missler Software of-fre agli utilizzatori CAM dei cicli au-tomatici che vanno a rilevare i vari spi-goli del pezzo da lavorare e permet-tono una selezione automatica deglispigoli (da raggiare o smussare) se-condo dei criteri di ricerca MisslerSoftware fornisce ai propri clienti u-na suite integrata di ultima genera-zione in grado di soddisfare le neces-sità di gestione (ERP / PDM) di pro-gettazione (CAD, CAE) e CAM in uncontesto unico dove il flusso del da-to riposa su un unico DB quindi il pro-cesso è lineare e totalmente integra-to ma in più TopSolid può integrarsicon altri software a tutti i livelli (ERPcon distinta base, PDM, CAM). Per quanto riguarda il CAM dove laFabbrica Digitale necessita di moltopiù che un semplice file ISO, TopSo-lid offre davvero uno strumento com-pleto per gestire, generare e docu-mentare la realizzazione di un parti-colare, considerando il globale con-testo di lavoro (Pezzo, materiale,grezzo di partenza, Utensili, Condi-zioni di taglio, Cinematica e Ingom-bri macchina utensile, attrezzaturavarie attrezzature).Missler Software si distingue per ave-re ripensato da zero la sua piattafor-ma TopSolid anche negli strumenti disviluppo (C# e .net) che garantisconoprestazioni elevate ad esempio nellagestione di assiemi di grosse dimen-sioni. Inoltre TopSolid è stato pensa-to come una cassettiera multiuso cheoffre all'utilizzatore una soluzione u-nica, integrata e associativa tra i varimoduli per rispondere a tutte le prin-cipali problematiche industriali. To-

pSolid'Design è il motore CAD gene-rico che a sua volta offre verticalizza-zioni di settore inedite: Mold, Flow,Electrode e Progress che sono mo-duli rispettivamente sviluppati per lagestione degli stampi iniezione pla-stica, Pressofusione, Stampi trancia,progressivi, transfer con gestione diimbutiture. Sempre nell'ambito CAD,il modulo WOOD si dedica alle pro-blematiche di chi progetta nell'indu-stria del legno mentre TopSolid'-Sheetmetal soddisfa le esigenze dichi produce modelli lamiera. Per le la-vorazioni ogni settore trova una so-luzione nella suite di Missler Softwa-re: per centri di lavoro, torni, tornimulti task, alesatrici, macchine elet-troerosione a filo, macchine punzo-natrici, taglio laser, ossitaglio e com-binate, infine macchine per la lavora-zione del legno. Tutto ciò è gestitograzie al PDM nativo che canalizzacorrettamente e automaticamentequesto infinito numero di dati.

Continuando ad investire nello svi-luppo della nuova piattaforma To-pSolid integrerà soluzioni per ro-botica e fantine mobili, mentrel'R&D progettarà i prossimi passitenendo conto degli strumenti at-tuali di lavoro che sempre di più sispostano verso tablet e smartpho-ne. Nel breve termine (2/3 anni) sa-ranno disponibili tutti i moduli sul-la nuova generazione v7 di TopSo-lid e sarà per il gruppo un grandetraguardo.

Missler Software dispone inoltre dispecialisti (Missler Service) che offro-no strumenti avanzati e personalizza-ti per rispondere a richieste specifi-che quali sviluppi dedicati ad un pro-dotto secondo un capitolato tecnicospecifico. Il valore aggiunto di Mis-sler Software è di disporre anche diun team dedicato alle richieste spe-cifiche di clienti: Interfacce di scam-bio dati, moduli di progettazione elavorazione per svolgere applicazionispeciali (es. coclee, camme, ingra-naggi...).Da tutti questi presupposti la filoso-fia di TopSolid è di rendere reale laFabbrica digitale.

Redazione

TopsolidCam5AxisSwarf-hpr

Page 47: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

RICERCA SOCIO/CESSIONE QUOTE STORICASOCIETA' LEADER NEL SETTORE MECCANICO E

METALMECCANICO CONSOLIDATO PORTAFOGLIOCLIENTI CON PRESTIGIOSE REFERENZE, FATTURATOITALIA OLTRE EURO 6.000.000 FASE AVANZATA DISVILUPPO IN ARABIA SAUDITA. AVVIO ENTRO I°SEMESTRE 2015, FATTURATO PREVISTO 18.000.000ENTRO 3 ANNI Certificata UNI EN ISO 9001:2008

settori EA 17, 28 MASSIMA RISERVATEZZA 11085

BESOZZO (VA) posizione centralezona lago Maggiore vendiamoIMMOBILE di circa mq. 200,

2 vetrine in nuova palazzina, ideale per molteplici attività

proposta interessante11542

TRA BUSTO ARSIZIO e LEGNANO cediamo AREA INDUSTRIALE superficie

totale MQ 65.000 con superficie COPERTA di MQ 26.000 - possibilità di

trasformazione parziale in commerciale -operazione già finanziata all'80% -

richieste garanzie11729

CANZO (CO) posizione di fortepassaggio e grande visibilità

vendiamo TRATTORIA PIZZERIAideale per conduzione familiare -

vero affare - attrezzaturecompletissime - forno a legna

11822

SOCIETÀ FRANCHISING SETTORERISTORAZIONE con know how esclusivo e specifico valuta proposte di cessione

anche separatamente di 3 PUNTIVENDITA in ITALIA del NORD - posizioni

strategiche - importanti fatturati in fortecrescita - ideale per imprenditori con

spiccate attitudini commerciali11949

A 30 km. da MILANO importantecittà cedesi avviata e rinomataPESCHERIA con GASTRONOMIA

clientela fidelizzata - elevati incassipossibilità di acquisto anche

dell'IMMOBILE12062

ACQUI TERME (AL) posizione centralissimaadiacente corso Italia vendesi INTERO

FABBRICATO RESIDENZIALE di mq. 500 circacielo-terra - 2 piani fuori terra - ampia

terrazza panoramica + garage + ampiecantine a volta - immobile

polivalente - idoneo anche per attività commerciali / professionali 12270

LAGO di COMO in una delle più famoseLOCALITÀ TURISTICHE vendiamo CONIMMOBILE ANTICA e STORICA LOCANDA

completamente ristrutturata conRISTORANTE GOURMET e HOTEL di

CHARME in casa d’epoca antistante lago con splendida vista

12385TOSCANA provincia FIRENZE si valutano proposte

di cessione, joint venture AZIENDA SRL settore LOGISTICA TRASPORTO LIQUIDI con IMMOBILE

di PROPRIETÀ di MQ 250 su area di MQ 1.900 condepuratore interrato e impianto di lavaggio cisterne -

certificata ISO 9000 ISO14001 associata A.L.C.I.,automezzi e cisterne di ultima generazione

ottima opportunità per azienda del settore perampliamento del fatturato o per investitore in

prospettiva di alti utili 12519

BRESCIA PROVINCIA in zona Lago d’Iseovendesi importante e prestigioso IMMOBILE

INDUSTRIALE a vantaggioso redditogarantito - immobile di circa mq. 5.500 dicui oltre 1.000 di prestigiosi uffici - ampia

area di pertinenza - garantito ottimoinvestimento immobiliare

12550

In NOTA LOCALITÀ PROVINCIAdi MILANO cedesi avviato

ASILO NIDO e SCUOLA MATERNAubicato in prestigioso immobileall’interno di importante parco

privato - garantita ottima opportunitàdi ulteriore crescita

12559

TOSCANA - imprenditore operante con successonel settore tessile dopo avere ideato e brevettato

macchinario rivoluzionario nel settore dellaCUCITURA TOTALE delle T-SHIRT evitando costose

rifiniture manuali e di delocalizzazione col pregio dietichettare i capi col marchio MADE IN ITALY -

valuta proposte di joint venture / partnership confinanziatori ed imprenditori 12574

(PU) Prestigiosa holding pesarese esamina lavendita di affermata STRUTTURA ALBERGHIERA

classificata in 4 stelle - PATRIMONIO IMMOBILIAREdi oltre mq. 5.000 su area di oltre mq. 40.000

adatta a percorsi naturalistici e sportivi - posizionepanoramica nel comune di Urbino - nota città

universitaria meta di turismo internazionale -affare imperdibile per società del settore12706

RIMINI vendiamo storica ATTIVITA’COMMERCIALE specializzata in VENDITA al

DETTAGLIO di ELETTRODOMESTICI daINCASSO - ubicazione strategica - verrà

garantito un congruo affiancamento oltrealla eventuale permanenza definitiva

di un componente familiare 12717

LAGO MAGGIORE sponda PROVINCIA DI VARESE in importante CITTADINA

TURISTICA fronte lago con ampio dehorsestivo vendiamo RISTORANTE PIZZERIABAR - arredato ed attrezzato nuovo

vero affare per famiglia - proposta unicanel suo genere 12731

MILANO zona CADORNA /SANT'AMBROGIO in edificio d'epoca

ristrutturato, soffitti a volta ecompletamente arredato ed attrezzatoa nuovo cediamo RISTORANTE circa 60

coperti - ideale per imprenditori conspiccate attitudini commerciali

11376

OPERA (MI) adicente tangenziale inposizione interessantissima cediamoIMMOBILE su area di mq. 2.500 conPALAZZINA UFFICI ed ABITAZIONE per

circa mq. 400 ed eventuali CELLEFRIGORIFERE a norma per mq. 650 circa

proposta immobiliare unica11577

PROVINCIA CHIETI vicinanze mare si valuta lacessione di prestigiosa DIMORA NOBILIAREstorica curatissima nei particolari ed unica nel suo genere - posizione panoramica dasogno - annessa attività di RISTORAZIONE

ad alto livello molto conosciuta anche pereventi cerimoniali - investimento adatto

a soggetti patrimonializzati 11745

PROVINCIA DI COMO vendiamosplendido CAPANNONE in zonaartigianale / industriale nuova

uffici di mq. 300 1' piano, capannone dimq. 600 - impianti domotici, pannelli

fotovoltaici, impianto di allarme etc. -proposta unica nel suo genere - 1' piano

ampliabile con altri uffici 11823

VIGEVANO (PV) ATTIVITÀultradecennale di TINTEGGIATURA eRISTRUTTURAZIONI CHIAVI in MANO -

selezionato portafoglio clienti e ordinigià acquisiti - ottimamente attrezzata

valuta proposte di cessionegarantendo affiancamento11972

ZONA MAGENTA (MI) comodissimo uscita autostradale MI-TO

cediamo TERRENO AGRICOLOpianeggiante irriguo di circa MQ 70.000con CAPANNONE AGRICOLO per circaMQ 750 con eventualmente impianto

fotovoltaico 12069

MILANO vendiamo AREA di circamq. 6.000 di cui circa mq. 1.300

coperti da PALAZZINA UFFICICAPANNONI BOX - destinazione

commerciale - posizione invidiabileantistante Istituto Europeo di

Oncologia 12278

MILANO zona NORD vendiamo AZIENDAPROGETTAZIONE, PRODUZIONE eCOMMERCIALIZZAZIONE con

PROPRIO MARCHIO INTERNAZIONALEdi COMPLEMENTI di arredo e mobili

di design - esportazione 95%clientela di alto livello 12400

GATTATICO (RE) vendiamo AZIENDAAGRICOLA specializzata in PRODUZIONE di

LATTE per la PREPARAZIONE delPARMIGIANO REGGIANO - circa mq. 2.000di immobili residenziali e strumentali su 16

ettari di terreno in posizione di sicurointeresse - investimento adatto anche per

la creazione di ricettivo agricolo 12532

PROVINCIA di CHIETI vendiamo 100% di SRL con importante ATTIVITÀ di

SOMMINISTRAZIONE - circa 200 posti asedere - oltre 80.000 coperti annui -

posizione strategica di sicuro interesse -investimento adatto per soggettipatrimonializzati - si garantisce unaffiancamento di lunga durata 12552

SARONNO (VA) posizione semi-centrale vendiamo conarea edificabile PALAZZINA

costituita da 3 appartamenti dicirca mq. 120 ciascuno + box -

ottimo affare12560

In NOTA LOCALITÀ DELL’HINTERLANDMILANESE - cedesi avviato e prestigiosoRISTORANTE PIZZERIA - ottimamente

attrezzato con ampi spazi interni ed esterniubicazione molto importante su statale di grande afflusso veicolare - garantito

ottimo investimento lavorativo12578

NOVELLARA (RE) società in liquidazioneesamina la vendita di esclusivaSTRUTTURA ALBERGHIERA causamancanza di gestori capaci -

circa mq. 1.200 su tre livelli con annessaristorazione - 15 camere ampliabili oltre

ad ampio alloggio gestore 12707

CESANO MADERNO (MB) vendiamoIMMOBILE INDUSTRIALE/ARTIGIANALEdi circa 3.000 mq coperti su tre piani -

ideale per molteplici usi in perfetto stato di manutenzione - ubicato immediate

vicinanze arterie di comunicazione12719

PROVINCIA NOVARA - adiacente lagoMaggiore società cede avviato

SUPERMERCATO ALIMENTARI di mq. 600superfici polivalenti e modulabili con

laboratori attrezzati - ottimi incassi sicuro investimento lavorativo

per nucleo familiare12733

TORTONA (AL) società immobiliare valutaproposte per cessione di IMMOBILE

AZIENDALE attualmente locato con ottimoreddito comprensivo di PALAZZINA

uffici/appartamento custode, capannoneindustriale - area di mq. 11.000

piazzale/giardino e terreno edificabile -possibilità di frazionamento - progetto

approvato per ampliamento 11459

Importante cittadina della BRIANZA (MB)su strada di fortissimo passaggio vicinanze

scuole e importante banca cediamo bellissimaCAFFETTERIA PASTICCERIA e GELATERIA

completamente rinnovata, 20 posti a sedere,posizione angolare – a mezzogiorno

servizio di tavola calda - volume d'affari ottimo in continua crescita 11607

TRA SAVONA e CEVA (CN) posizionecentralissima vendesi IMMOBILE di

ampie superfici polivalenti conmagazzini e cortile di pertinenza

occupato da PANIFICIO PASTICCERIAe relativo NEGOZIO ALIMENTARI

che verrà ceduto a prezzo irrisorio11749

CAPOLUOGO EMILIANO CENTRO STORICODIMORA NOBILIARE DI PREGIO del 1500 adibita

ad HOTEL**** - 22 camere su 3 livelli - adattaanche a rappresentanza aziendale o

residenziale di lusso oltre ad autorimessa in corpo separato composta da posti auto areddito - si esaminano proposte di cessione -

investimento imperdibile 11832

CASTELLETTO TICINO (NO) TERRENOdi circa MQ 40.000 dei quali circa 1.500 già edificabile, il rimanente

agricola ma con pratica in essere peredificabilità - ottima posizione e nelle

vicinanze del lago e Malpensa -eventuali permute immobiliari al 50% e

possibilità di vendita frazionata 11996

LOMBARDIA STORICA AZIENDAPRODUZIONE MANUFATTI inCEMENTO con importante

portafoglio clienti ed ottimaliattrezzature valuta proposte di

cessione con o senzaIMMOBILI di PROPRIETÀ 12170

PIEMONTE cedesi STORICA AZIENDA VINICOLA produzione ecommercializzazione vini pregiati - dotata di autorizzazione

ministeriale vinificazione ed invecchiamento uve per Barolo eBarbaresco - fabbricato di mq. 450 comprendente uffici,

abitazione custode e laboratorio - piazzale interno mq. 3.000 -cantina mq. 2.000 completamente attrezzata - capienza di hl. 44.500 di cui 28.000 in celle frigo - impianto pigiatura il tutto su area di mq. 23.000 con possibilità ampliamentoedilizio - ideale per importatore e distributore del settore

12286Adiacente autostrada MI – CO e ingresso

Pedemontana Lombarda vendiamo COMPENDIOIMMOBILIARE su area di circa 100.000 mq con 22.000

mq uso PARCHEGGIO, 7.000 mq. uso UFFICI classeenergetica G e 7.500 mq di CAPANNONI

per le sue caratteristiche il complesso immobiliare siritiene unico nel suo genere e adatto a molteplici

utilizzi – possibilità di ampliamento superficie copertaper circa 20.000 mq - eventuale acquisto attraverso

acquisizione Società SRL 12431

PORRETTA TERME (BO) vendiamoaffermato RISTORANTINO ubicato indinamica posizione centrale - buon

volume d’affari adatto a gestionifamiliari - prezzo di vendita anche

dilazionabile - si garantiscel’affiancamento 12533

LANCIANO (CH) zona fieravendiamo STRUTTURA IMMOBILIARE

disposta su due livelli ad usocommerciale e residenziale di

pregio - ATTIVITÀ di RISTORAZIONEavviata - due appartamenti di

pregio - ampia area privata11553

LOMBARDIA importante ed affermataAZIENDA METALMECCANICA con fatturato

di oltre € 11.000.000,00 annui - operante nel settore COMPONENTI per AUTOMOTIVE

con processo produttivo ad altissimatecnologia - valuta concrete proposte di

joint-venture, partnership o cessioni quote -trattative riservate 12562

TOSCANA immediate vicinanze FIRENZE causamancanza di ricambio generazionale sivalutano proposte per la cessione di SRLultradecennale di TERMOIDRAULICA conIMMOBILE di PROPRIETÀ e pacchetto

manutenzioni di oltre 2.000 privati - fatturatoadeguato - si valutano partner ship

12591

OSIMO (AN) vendiamo CENTROCOMMERCIALE in fase di ULTIMAZIONE

caratterizzato da rifiniture di pregio si valutano inoltre varie formule di

collaborazione finalizzate all’ultimazionedella struttura - investimento di sicuro

interesse - adatto a societàpatrimonializzate 12708

PROVINCIA di COMO - ZONASARONNO comodo autostradevendiamo in centro paese BARTABACCHI LOTTO + GIOCHI

RISTORANTE - ottimi incassi e aggi -ideale per famiglia - affitto nuovo

12722

PROVINCIA di NAPOLI cedesi decennale ATTIVITÀ di

PRODUZIONE DISPOSITIVI TECNICIORTOPEDICI - convenzionato con enti

pubblici - ottimo fatturato12735

BORGOSESIA (VC) in posizione di assoluta visibilità SOCIETÀ valutaproposte di vendita di STUPENDOIMMOBILE di ampissime superfici

polivalenti per ATTIVITÀ COMMERCIALIcon grande parcheggio adiacente

11501

ITALIA DEL NORD cediamo eventualmente con immobile AZIENDA con proprio BRANDSETTORE COSTRUZIONE APPARECCHIATUREELETTROMEDICALI ED ESTETICHE - immagine

di prestigio - prodotti con elevato know-how - mercato prevalentemente estero

garantita continuità ed assistenza dell’attuale proprietario 11616

CASTELNOVO NE MONTI (RE) strepitosaopportunità accreditata

SOCIETÀ AGRICOLA con PROPRIETÀIMMOBILIARI di pregio ricerca socio per

ultimazione di business plan settoreallevamento animali con possibilità di

integrare attività agrituristica - investimentoredditizio garantito 11778

BRIANZA (CO) IMPORTANTE CITTADINAsu strada di fortissimo passaggio e

grande visibilità cediamo SPLENDIDOIMMOBILE di circa MQ 2.500 coperti su

area di circa mq. 4.000 - palazzina ufficifronte strada con grande immagine e design curato nei minimi dettagli -

appartamento custode 11835

ALESSANDRIA STORICA SOCIETA'commerciale DISTRIBUZIONE ARTICOLI perFUMATORI e TABACCHERIE valuta cessione

totale oppure partner commerciali in tutte leprovince - si assicura contratto di franchisingin esclusiva con apporto minimo di capitale -

sicuro investimento lavorativo garantendoaffiancamento 12009

Causa mancato utilizzo cedesi SRL attiva dal 2011 -l'azienda ha regolarmente

adempiuto a tutti gli oneri senzafatturazione - ampio oggetto

sociale 12194

POLONIA OVEST immediate vicinanze confine tedescovendiamo SOCIETÀ di AUTOTRASPORTI

con importante parco automezzi - sededi MQ 2.000 coperti su area di MQ 20.000

12317

TRA TORINO e ASTI adiacente autostrada - SOCIETÀ vende

anche frazionato - CAPANNONE di MQ. 1.100 - altezza mt. 7,50 - blocco uffici -

servizi di circa mq. 200 - area totale mq. 3.800 - cabina elettrica - carroponte -

eventuali permute da valutare - libero con tempi da concordare 12446

IMPORTANTE CITTÀ TURISTICA - LAGOMAGGIORE (VB) - cedesi avviato

PANIFICIO PASTICCERIA con annessaRIVENDITA - ampio LABORATORIO

completamente attrezzato ottimo volume di affari incrementabile -

sicuro investimento lavorativo per nucleo familiare 12542

TOSCANA PROVINCIA di PISA si valutanoproposte di cessione ultradecennale

ATTIVITÀ PRODUZIONE BORSE ed ACCESSORIin PELLE D’ALTA MODA specializzata in

particolare nella lavorazione del pitone -fatturato importante azienda di nicchia

ottima opportunità causa mancanzaricambio generazionale 12555

PARMA contesto di sicuro interessevendiamo rinomata PASTICCERIA

CAFFETTERIA con annessa RISTORAZIONE e forno pizza - attività

diurna - volume d’affari superiore a € 700.000 annui - arredi e attrezzature

di ultima generazione 12563

BERGAMO PROVINCIA affermata ecertificata CARPENTERIA in FERRO

PESANTE e LEGGERA con consolidato e importante fatturato

valuta concrete proposte di cessioneQUOTE SOCIETARIE e IMMOBILIARI -

trattative riservate 12621

VARAZZE (SV) cedesi famoso e storicoPANIFICIO ARTIGIANALE con

FOCACCERIA e PASTICCERIA - laboratorioe negozio in posizione centrale - frontemare clientela dettaglio e ingrosso con

elevato volume di affari - ideale pernucleo familiare numeroso 12712

CENTRO ITALIA - AZIENDA di nicchia specializzata in IMPIANTI

TECNOLOGICI/ENERGIE RINNOVABILI - rivolta adutilizzi aziendali ed abitativi privati - esamina la

vendita del proprio ramo aziendale garantendocontinuità e portafoglio clienti fidelizzato -

opportunità esclusiva per aziende del settore o per aziende che intendessero

diversificare i propri settori 12724

PROVINCIA di COMO zona ERBA vendiamoIMMOBILE INDUSTRIALE/ARTIGIANALE

con 2 appartamenti annessi - totali MQ 600circa + piazzale di pertinenza con AZIENDA

di AUTOMAZIONE INDUSTRIALE l’azienda dispone di varie attrezzature

e ricambistica anche trasferibile garantita assistenza del titolare12738

CAPOLUOGO di PROVINCIAPIEMONTESE storica CONCESSIONARIA

AUTO di importante CASAAUTOMOBILISTICA con prestigiosiIMMOBILI in posizione centrale

valuta proposte di cessione totale o parziale 11503

A GARLASCO (PV) 35 km. da Milano inposizione di ampia visibilità e intensopassaggio veicolare vendesi intera

PROPRIETÀ IMMOBILIARE di MQ 3.000 circa suarea di MQ 6.000 - ampi piazzali per

movimento merci, struttura polivalente permolteplici attività commerciali - possibilità

anche di vendita frazionata 11621

SARDEGNA SUD ORIENTALE (Monte Acuto) a 10 minuti dal mare vendesi AZIENDA

AGRUMICOLA superficie 13 ettari, 4500 alberi da frutto, 2 pozzi artesiani,

energia elettrica confinante con riserva di caccia privata possibilità edificazione

residenziale turistico ricettiva11786

ITALIA NORD OVEST per ritiro attivitàlavorativa affermata AZIENDA PRODUZIONE

INSEGNE LUMINOSE con prestigiosoportafoglio clienti selezionato valuta

proposte di cessione attività ed IMMOBILEoperativo garantendo adeguata assistenza

ed affiancamento prolungato - sicuroinvestimento lavorativo 11857

MONDOVI' PIAZZA (CN) CENTRO STORICO, società vende PRESTIGIOSO IMMOBILE con progetto

approvato (ex casa circondariale) per la realizzazione di 16APPARTAMENTI RESIDENZIALI DI PREGIO di diverse metrature,

più 3 attici con vista panoramica e 19 box auto, per mq. complessivi (compreso parti comuni) di 3.340 -

possibilità di convertire la progettazione tutta o in parte perrealizzo commerciale, alberghiero e/o socio assistenziale -

massima disponibilità di trattativa12011

MILANO zona MELEGNANO comodotangenziale cediamo con

IMMOBILE di MQ 1.000 SPLENDIDO SELF-SERVICE - circa 300 pasti gg.

ottimo investimentocommerciale/immobiliare 12216

MILANO zona CERTOSA EXPOvendiamo PALAZZINA di circa MQ 800

su 4 piani + negozi piano strada e postiauto - edificato nel 1993, posizione

commerciale molto interessante, validoanche come sede di prestigio o

rappresentanza 12360

PROVINCIA di MILANO zona MONZA -cediamo SNC settore AUTOTRASPORTICONTO TERZI INTERNAZIONALE con

ampissimo oggetto sociale parco automezzi completo

clientela fidelizzata - ottimo affare -garantita assistenza 12451

MANTOVA PROVINCIA - cedesiavviatissima RIVENDITA TABACCHIcon RICEVITORIA CARTOLIBRERIA

GIOCATTOLI ecc buoni aggi incrementabili -richiesta molto interessante

12547

FORLI’ - posizione strategica - vendiamo IMMOBILEPOLIVALENTE di PREGIO - due piani costituiti da

centro congressi - ristorazione - uffici -poliambulatori - palestra vocata alla riabilitazione

centro estetico - oltre ad ampio terrazzo conannesso campetto da calcio - posizione di testapreceduta da torre adibita ad ingresso privatoprovvisto di ampia scala e doppio ascensore -

circa mq. 5.000 di ingegneria architettonica rivolta al mercato del lusso 12557-a

ITALIA DEL NORD vendiamo storicaAZIENDA PRODUTTRICE di STRUMENTI

per LABORATORIO (prove su vari tipi di materiale) - importante know-how e portafoglio clienti costituitoanche da aziende multinazionali

12569

PERIFERIA MILANO - adiacente clinica e zonacommerciale/logistica - società esamina

proposte per vendita IMMOBILE di mq. 150 circacon attività di RISTORAZIONE esistente da oltre

cinquant’anni - ubicata stesso stabile confinantecon bar e tabacchi - eventuale GESTIONE conAFFITTO AZIENDA - richieste adeguate - cauzione

e referenze ineccepibili 12703

MILANO Viale Monza/Stazione vendiamo

con IMMOBILE attività diRISTORAZIONE circa 80 posti

ideale anche come locale serale VERO AFFARE commerciale e

immobiliare 12713

PUGLIA - LECCE società ALLESTIMENTI FIERISTICI

operante sul mercato italiano edestero da oltre 12 anni - valutaproposte di cessione totale e/o

parziale12728

AZIENDA di servizi operante nel SETTOREEDILIZIA e COSTRUZIONI STRADALI consede HINTERLAND TORINESE cede perraggiunti limiti di età - CERTIFICAZIONI

SOA: OG1 cl. III - OG3 cl. IV - OG4 cl. III -OS9 cl. II - OS10 cl. II - OS24 cl. I

12742

VALSESIA (VC) storica AZIENDA PRODUZIONE MINUTERIA

METALLICA in ottone - ottimamenteattrezzata con cespiti operativi seminuovi e di altra produzione - elevato fatturato

documentabile con clientela selezionata e fidelizzata valuta proposte cessione

quote societarie del 50% 11517

PROVINCIA FORLI'-CESENA adiacenteRIMINI noto NEGOZIO di ABBIGLIAMENTOcon IMMOBILE commerciale di prestigio -

MQ 3.000 su due livelli oltre a villinoindipendente ed area di pertinenza -investimento raccomandato a società

patrimonializzate 11671

CANTON TICINO (SVIZZERA) cediamo con avviamento ventennale attività di

VENDITA REGISTRATORI di CASSAe SISTEMI INFORMATICI - clientela

prevalentemente settore pubblicoesercizio garantita assistenza del titolare

ottimo fatturato incrementabile 11809

CANTON TICINO - SVIZZERA cediamo conavviamento quarantennale AZIENDAINDUSTRIALE PRODUTTRICE di IMPIANTI eSISTEMI per TRASPORTO prevalentemente

verticale interno di prodotti sfusi per svariatisettori produttivi - importanti utili superiori

alla media - ottimo affare11897

ALBENGA (SV) adiacente svincoloautostradale ed aeroportoSOCIETÀ vende IMMOBILE

di MQ 1.724 + AREA ESTERNAdi MQ 3.150 attualmente a reddito

con contratto pluriennale12059

AZIENDA PRODUZIONE MACCHINE CAFFE' ESPRESSO

con portafoglio clienti Italia/Esterovaluta proposte cessione totale

dell'attività12236

MILANO vendiamo COMPLESSOINDUSTRIALE già frazionato in vari spaziaffittati con reddito interessante - areatotale circa MQ 3.200 COPERTA su area

complessiva di circa MQ 6.500 -posizione commerciale interessante

TORINO PROVINCIA - per raggiunti limiti di età si cede- QUOTA MAGGIORITARIA di IMPORTANTE AZIENDAoperante dal 1964 nel SETTORE STRADE in centinaia di comuni del Piemonte e di altre regioni - SEDE diPROPRIETÀ mq. 1.200 coperti di cui mq. 400 di uffici,

impianti di produzione asfalto e frantumazione50 macchine operatrici e vari mezzi d’opera - aree

stoccaggio di vario tipo - investimento su quotaazienda di sicuro interesse - trattative riservate

12471

BARI ZONA INDUSTRIALE vicinanze accesso A14cedesi COMPLESSO INDUSTRIALE composto da

superficie complessiva di mq. 17.000area esterna mq. 10.300 con piazzale asfaltatoe aree verdi - area coperta mq. 6.700 suddivisain 4 stabili di: CAPANNONI mq. 4.200 - mq. 900 -

mq. 700 e mq. 300 di stabile - guardiania ecancelli automatizzati 12548

PROVINCIA di RAVENNA inmeraviglioso contesto

paesaggistico vendiamo AZIENDAAGRITURISTICA con RICETTIVO

e RISTORAZIONE di livellocirca 700 mq di IMMOBILI con

curatissima area di pertinenza12558

BRINDISI PROVINCIA - SRL cede IMMOBILE COMMERCIALE in zona

centrale - unità indipendente pianostrada - 3 ingressi mq. 500 piano terra,

mq. 200 seminterrato, mq. 200 soppalco - volte a stella - piccolo patio

posteriore - montacarichi - vengonovalutate proposte di acquisizione

societaria 12573

TORINO importante importatorePNEUMATICI USATI e NUOVI - cede perampliamento rete nazionale - ATTIVITÀVENDITA E INSTALLAZIONE GOMME

usate e nuove avviatissima - impiantimontaggio e stoccaggio gomme - affittomodico - uffici annessi - affare introvabile

trattative riservate 12705

BRIANZA LECCHESE storica AZIENDA settore LEGNO con FALEGNAMERIA annessa e

SEGHERIA con enormi potenzialità vendesi compreso l’IMMOBILE

12716

BOLOGNA - vendiamo RISTORANTINOcon avviamento centenario in

posizione strategica - trentasei posti a sedere rivolti ad una clientela di fascia medio/alta- fatturato

costante - garantiamo un affiancamento di lunga durata

12730

PROVINCIA di RAGUSAcedesi avviata ed affermataLAVANDERIA INDUSTRIALE

con CAPANNONEottimo fatturato

12744

VVVVUUUUOOOOLLLLEEEEAAAACCCCQQQQUUUUIIIISSSSTTTTAAAARRRREEEE////VVVVEEEENNNNDDDDEEEERRRREEEE

UUUUNNNN’’’’AAAAZZZZIIIIEEEENNNNDDDDAAAA UUUUNNNN IIIIMMMMMMMMOOOOBBBBIIIILLLLEEEE????RRRRIIIICCCCEEEERRRRCCCCAAAARRRREEEE SSSSOOOOCCCCIIII

www.generalcessioni.it - [email protected]

TTTTEEEELLLL.... 00002222....33339999222266661111111199991111 TTTTEEEELLLL.... 00002222 ....33339999222211115555888800004444

www.cogefim.com - [email protected]

12383

Page 48: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

48 INNOvARE – INNOvAzIONI & TECNOLOgIE

PAD. B26, STAND 502La Yaskawa Spot WeldingSolution - in mostra alla fieraAutomatica di Monaco di Bavierai prossimi 21-24 giugno

La Yaskawa Spot Welding Solution ècomposta dal posizionatore con ro-bot on board, dai robot di saldaturadi piccola taglia (MS e vS Series) o ilnuovo Yaskawa vS100 (a 7 assi conenorme raggiungibilità grazie al set-timo asse – E – inserito tra i tradizio-nali assi L ed U Yaskawa), dalla LightWelding gun, dalle attrezzature edalla Nut Welding Machine.La novità è rappresentata dall’interoprocesso di approccio alla saldaturaSpot, il focus è sulla soluzione nonsolo sui singoli prodotti a marchio. I vantaggi della Spot Welding Solu-tion per l’utilizzatore sono:■ soluzione compatta, risparmio di

spazio fino al 40%;■ controllo completo della soluzione,

grazie ai prodotti totalmente amarchio Yaskawa;

■ migliore accessibilità sulle parti dasaldare;

■ facile da spostare, è composta daun solo blocco;

■ facile da installare e Set-up ridottidal cliente, nessun re-teach sul po-sto;

■ facile da programmare, posizioneergonomica per l’operatore;

■ concept flessibile - Flessibilità 0-100 da un prodotto all'altro;

■ robot on board in posizione fron-tale, può facilmente scaricare l’e-lemento senza interferenze;

■ più veloce che mai, con risparmiosul tempo ciclo (tempo stimato dicirca 6” per rotazione).

PINEzE LIgHT WELDINg gUNL’intera gamma di pinze a fulcro ecorsoio è configurabile molto sem-

Per Yaskawa il 2016 è l’anno del lancio ufficialedella Spot Welding Solution che ha rivoluzionato la saldatura spot nel settore Automotive,interamente progettata, costruita e installata grazie al know-how interno.

La rivoluzione nella saldatura spot

Il lay-out della cella robotizzata con due robot e i sistemi Nut Welding Machine e Light Welding Gun

Page 49: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

INNOvAzIONI & TECNOLOgIE – INNOvARE 49

plicemente rispetto alla versionestandard, pronta per essere flessibi-le e disponibile ad adattarsi alle dif-ferenti necessità dell’elemento dasaldare.I vantaggi delle pinze per l’utilizzato-re sono: ■ non hanno pneumatica;■ sono costituite da tre componenti

(corpo pinza, trasformatore e mo-tore) per la massima semplicità del-la struttura;

■ possono ricevere i cavi anche late-ralmente per garantire una miglio-re rotazione del polso del robot;

■ minori consumi energetici;■ montaggio su robot di peso infe-

riore;■ maggior semplicità di installazione; ■ standardizzazione della pinza con

maggior possibilità di personaliz-zazione partendo dalla soluzionestandard.

NUT WELDINg MACHINELa Nut Welding Machine è la novitàprogettata e costruita da Yaskawaper il completamento del processodi saldatura. È composta da unastruttura elettrosaldata, regolabile indiverse posizioni e testa superiore. Sul lato della saldatrice, destro o si-nistro in base alle esigenze, trova po-sto il robot MH5 di manipolazionecon supporto fissato alla struttura eun gruppo di asservimento dell’ele-

mento da saldare (dado/boccola/perno). Sul retro della struttura si trova un ar-madio contenente un vibratore conla selezione dell’elemento da salda-re, il controllo del robot di manipo-lazione e il timer del trasformatore.gli elementi da saldare sono caricatinel vibratore e, tramite la vibrazione,portati in prossimità del gruppo diasservimento. Quando il singolo ele-mento giunge in posizione può esse-re prelevato dal robot MH5 di mani-polazione che lo deposita sull’attrez-zaggio dove è già presente il parti-colare di lamiera. Il servo-motoreporta a contatto la parte mobile del-l’attrezzaggio con l’elemento che sitrova a contatto con il particolare dilamiera. Tramite pressione e passag-gio di corrente, le bugne dell’ele-mento (dado/boccola/perno) vengo-no fuse con il particolare di lamiera. I vantaggi della Nut Welding Machi-ne per l’utilizzatore sono:■ autonomia, grazie all’integrazione

dei sui elementi; ■ maggior efficienza e affidabilità;■ manutenzione immediata; ■ rapidità di set-up in caso di cambio

elemento.

a cura della Redazione

Page 50: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

50 INNOvARE – INNOvAzIONI & TECNOLOgIE

La rivoluzionedei materiali

Fin dall'Età della pietra, del bronzo edel ferro, le innovazioni relative ai ma-teriali hanno contribuito ad allargaregli orizzonti dell'uomo, permettendodi compiere nuove imprese e conse-guire nuovi obiettivi. Nel XXI secolosettori come l'industria aerospaziale eautomobilistica continuano a scavalca-re tutti i confini, portando le caratteri-stiche dei materiali a livelli sempre piùestremi.L'uomo per sua natura cerca sempre direalizzare ciò che vorrebbe fosse pos-sibile. L'industria automobilistica ne èun esempio perfetto. Ford aveva stila-to un elenco dei materiali che si auspi-cava fossero impiegati nei veicoli delfuturo, indicandone alcuni che avreb-bero potuto contribuire a salvare viteumane. Nell'età moderna, anche l'industria ae-rospaziale guarda al futuro, ricercandomateriali sempre più tenaci, leggeri eresistenti al calore, che permettano diridurre le emissioni e i costi del carbu-rante e di viaggiare a velocità più ele-vate. Finora, nel settore dell'aviazionesi è puntato soprattutto sui materialicompositi. Secondo la dott.ssa EleanorMerson, specialista nella ricerca relati-

va ai materiali compositi, “Trent'annifa, solo il 5-6% di un aeroplano era co-stituito da compositi; oggi il 50% di unaeroplano commerciale come ilDreamliner è realizzato con materialicompositi.”Pur avendo un peso pari a un quinto diquello dell'acciaio, i compositi a basedi fibra di carbonio sono più robusti.Nel caso del Dreamliner, ad esempio,questi materiali sono stati utilizzati perrealizzare le ali, la coda, i portelloni, lafusoliera e gli interni, per cui l'aereo ri-sulta più leggero. Quando si progettaun aeromobile, bisogna prestare at-tenzione anche al singolo chilogram-mo. Secondo gli esperti, infatti, ridu-cendo anche solo di un chilo il peso diun aeroplano commerciale, si può ot-tenere una riduzione dei costi operati-vi dell'ordine di 2000-3000 euro l'an-no.

UNA LAMBORgHINI FATTA DI COMPOSITIOggi i compositi sono sempre più dif-fusi: sono molto utilizzati per la costru-zione di automobili, pale delle turbineeoliche e altri prodotti. La BMW i3 e-lettrica, ad esempio, è in gran parterealizzata con materiali compositi. Se-condo BMW è proprio grazie alla leg-gerezza di questi materiali che il veico-lo può percorrere addirittura 160 kmcon un'unica carica. La veneno Road-ster Lamborghini, con il suo design ag-gressivo, è ricca di componenti realiz-zati con materiali compositi, che con-sentono di ridurre il peso complessivoe di passare da 0 a 100 km/h in 2,9 se-

Ecco come i nuovi materiali stanno cambiando l'industria manifatturiera.

Page 51: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

a cura di Sandvik Coromant

condi. La produzione di materiali com-positi oggi è meno costosa e sono sem-pre più le aziende che operano in que-sto campo, anche se per produrre com-positi a grana fine si richiedono ancoraalte temperature, ambienti estrema-mente puliti e molta disponibilità dimanodopera«Le operazioni di taglio e soprattuttodi foratura sono particolarmente diffi-coltose nei compositi», spiega Merson,che si occupa di ricerca relativa a que-sti materiali per Sandvik Coromant. In futuro probabilmente i compositiverranno ulteriormente rafforzati conl'aggiunta di nanofibre. gli esperti del-l'azienda chimica tedesca Alt ana Agsostengono che è possibile realizzareminuscoli nanotubi di carbonio 400 vol-te più robusti dell'acciaio o dell'allumi-nio e 20 volte più robusti delle fibre dicarbonio tradizionali.

IL gRAFENE NEgLI SMARTPHONEMateriali come il grafene e i quasicri-stalli, che sono valsi il Nobel ai loro sco-pritori, sono ancora più promettenti dalpunto di vista della tenacità e potreb-bero rivoluzionare completamente ildesign industriale. Tuttavia, ci vorràprobabilmente ancora molto tempoprima che questi materiali possano tro-vare largo impiego nell'industria.Lo scorso anno un'azienda cinese ha in-corporato dei grani di grafene nei pro-pri telefoni cellulari per migliorarne laconduttività. I fiocchi di quasicristallisono stati utilizzati per aumentare ladurevolezza di padelle e strumenti chi-rurgici in metallo prodotti mediantestampaggio. Anche se all'orizzontenon ci sono grandi rivoluzioni industria-li, si sta investendo molto nella ricercarelativa al grafene, che è 200 volte piùrobusto dell'acciaio ed è il materialepiù sottile al mondo (1 milione di voltepiù sottile di un capello umano).

RIvESTIMENTI PIù DURI DELL'ACCIAIOLa PvD (Physical vapour deposition) ela CvD (Chemical vapour deposition)sono processi che permettono di ap-plicare una pellicola estremamentesottile ma dura e resistente al calore su-gli oggetti. Queste tecniche di rivesti-mento si sono diffuse negli anni Ottan-ta del secolo scorso e sono ancora am-piamente utilizzate per la produzionedi dispositivi meccanici, ottici ed elet-

tronici.Sandvik Coromant utilizza questi me-todi per indurire la superficie dei suoiutensili con inserti. Il nucleo dell'inser-to è realizzato in metallo duro, costitui-to principalmente da carburo di tung-steno e cobalto.«Aggiungendo uno strato dello spes-sore di 2-10 micron di PVD, la duratadell'inserto diventa 100 volte maggio-re», spiega il dott. Mats Ahlgren, e-sperto di fisica dei materiali e respon-sabile del reparto PvD di Sandvik Co-romant. «Ma la maggiore durata non èl'unico vantaggio offerto da questi in-serti: permettendo di lavorare con ve-locità e avanzamenti molto più elevati,infatti, consentono anche di migliorarela produttività».Sandvik Coromant sta attualmenteconducendo ricerche per rendere ilmateriale ancora più tenace allo scopodi soddisfare la domanda di materialidurevoli.Nel 2013 Sandvik Coromant ha brevet-tato il rivestimento CvD Inveio™ concristalli unidirezionali, un enorme pas-so avanti dal punto di vista della dure-volezza e della durezza.

TECNICHE DI RICICLO CHE HANNO DELL'INCREDIBILELe leghe di alluminio create recente-mente per l'industria automobilisticasono state studiate pensando al riciclo.La riciclabilità, infatti, è diventata unodei fattori trainanti della produzioneautomobilistica. Secondo le leggi eu-ropee, tutte le automobili devono es-sere costruite in modo da permettereil riciclo dell'85% dei materiali. La sfida della riciclabilità sta favorendolo sviluppo di soluzioni ingegnose.Ford ha iniziato a utilizzare prodotti abase di paglia di frumento e soia per laprogettazione degli interni, e sta con-ducendo studi su plastiche a base di

mais, carote e gusci di cocco. L'obiet-tivo dell'azienda è quello di arrivare aprodurre interni biodegradabili al100%.«La ricerca di materiali alternativi è unpercorso importante, ma è anche fon-damentale studiare processi di sostitu-zione e riciclo efficienti dal punto di vi-sta dei costi», spiega la dott.ssa AnnaHultin Stigenberg, responsabile R&S diSandvik Coromant, che fino a pocotempo fa presiedeva il comitato diret-tivo internazionale della Knowledgeand Innovation Community dedicataalle materie prime, un'iniziativa a cuipartecipano oltre 100 aziende e istitutidi ricerca, finalizzata allo sviluppo dimateriali sostenibili.

A LIvELLO ATOMICOMa perché concentrarsi solo sui mate-riali esistenti? L'umanità sta sviluppan-do la capacità di creare materiali com-pletamente nuovi con caratteristichespecifiche.«Con l'aiuto dei microscopi moderni edi calcoli informatici, stiamo diventan-do sempre più esperti nella progetta-zione di nuovi materiali a livello atomi-co», spiega la dottoressa Hultin Stigen-berg.Dalla fine dell'Età del ferro, conclusasiintorno al 550 a.C., non ci sono più sta-ti periodi storici in cui un materiale ab-bia avuto un ruolo così dominante.Molti studiosi sostengono che viviamonell'Età della plastica, ma in futuro lanostra epoca potrebbe davvero esse-re definita l'Età dei nuovi materiali, poi-ché le ripercussioni sullo sviluppo uma-no potranno essere maggiori di quan-to possiamo immaginare ora.

Rivestimenti più duri dell’acciaio

INNOvAzIONI & TECNOLOgIE – INNOvARE 51

Page 52: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

52

a cura di Confapi Milano

INNOvARE – EvENTI

Si è tenuto il 28 aprile u.s. presso ilbusiness center Copernico l’eventoorganizzato da Confapi Milano in cuisono stati presentati i vantaggi deinuovi contratti di apprendistato, pro-mulgati dalla nuova legge 30/2015,la garanzia giovani e i bonus riserva-ti alle aziende.grazie alla convenzio-ne stipulata tra Confapi Milano e AfolMetropolitana possono essere attiva-ti i contratti di apprendistato oltre atutti i servizi di politiche attive per illavoro come ad esempio tirocini, in-serimenti lavorativi, categorie protet-te, autoimpiego e autoimprenditoria-lità nonché varie consulenze per tut-to ciò che riguarda gli sgravi fiscali,bonus occupazionali, e altre forme didetrazione. «Vogliamo fornire ai no-stri soci – spiega Mario Cesaroni, Pre-sidente di Confapi Milano – un ampiopacchetto di informazioni per offrirela possibilità di scegliere le modalitàmigliori per il coinvolgimento lavo-rativo dei giovani nelle loro aziende,permettendo loro anche di valutarecon cognizione di causa la formulache meglio si adegua alla lororealtà».Tra queste modalità ci sono icontratti di apprendistato e la for-

mula Garanzia Giovani.Il primo è un rapporto di lavoro a“causa mista” che prevede l’alternan-za lavoro-formazione per cui l’attivitàlavorativa dell’apprendista è integra-ta con una formazione professiona-lizzante finalizzata all’acquisizionedella qualifica per la quale è stato as-sunto. L’azienda ha la responsabilità dellaformazione professionale dell’ap-prendista a fronte di agevolazioni checoprono quasi il 100% degli oneri as-sicurativi e previdenziali. garanzia giovani invece è uno stru-mento per l’inserimento lavorativodei giovani dai 15 ai 29 anni, che pre-vede programmi, iniziative, serviziinformativi, percorsi personalizzati eche in Lombardia ha dato ottimi risul-tati. L’impresa ha quindi la possibilitàdi investire su risorse giovani da cre-scere e formare in azienda con un ab-battimento del costo del lavoro di cir-ca il 40% rispetto agli altri contratti.

Evento Confapi Milano

www.confapi-milano.it

“I vantaggi del contratto di apprendistato e la garanzia giovani”

Page 53: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

EvENTI – INNOvARE 53

a cura di Francesca Cipollone

Wekiwi è una start-up innovativa chesi presenta sul mercato come primofornitore di energia elettrica e gas inItalia a offrire un servizio completa-mente online.È stata definita dall’AmministratoreDelegato, Matteo Bello – in occasio-ne della conferenza stampa tenutasia Milano l’11 maggio scorso – “la nuo-va rotta dell’energia”. Perché, comedisse Spinoza, “non si piange sullapropria storia, si cambia rotta” e que-sto è stato il punto di partenza per ifondatori della start-up, che hannovoluto dare una nuova rotta a ciò chesecondo la loro esperienza necessita-va un’evoluzione nella sua storia: l’e-nergia.Wekiwi nasce infatti dalla volontà delGruppo Tremagi, operatore privatodel settore energetico attivo da oltre10 anni, di rivolgersi a un target gio-vane e di farlo cominciando con il par-lare la sua lingua, quella digitale. L’i-dea di creare una realtà nuova, com-pletamente digital, è frutto anchedell’esperienza del gruppo nella ri-cerca di Agenzie che garantiscanoqualità nella vendita di energia, cheha permesso all’azienda di capire chela qualità migliore si ottiene grazie etrasparenza e semplicità, a un rappor-to con il consumatore diretto e menodispendioso in termini di energia e di

tempo. Il tutto all’insegna di una “smart e-nergy” di cui la nuova realtà impren-ditoriale si fa promotrice, volendosidistinguere per essere conveniente,semplice e social.È conveniente innanzitutto perchépermette agli abbonati di scegliere u-na carica mensile, ovvero un impor-to (Iva esclusa) che verrà fatturato alcliente in attesa della lettura del di-stributore di zona e su cui è applica-to uno sconto di circa il 10% del prez-zo dell’energia. L’importo della carica, che va da unminimo di 20 euro a un massimo di400 euro al mese, può essere modifi-cato in qualsiasi momento e quantevolte si vuole. Oltre allo sconto sullacariche Wekiwi riserva uno sconto ul-teriore ai clienti che dialogano con ilfornitore via e-mail, Facebook, Twit-ter , App o area personale del sito enon utilizzano il call center: Wekiwipremia chi risparmia, facendolo ri-sparmiare. Il cliente, infatti, può an-che scegliere la modalità di fattura-zione, e quella quadrimestrale, intro-dotta dalla start-up, è promossa co-me gratuita, così da ridurre ancora icosti per fornitore e per consumato-re. Altro valore fondamentale su cuiWekiwi ha voluto puntare è la sempli-

cità. Per abbonarsi basta qualche clicksul sito e, proprio nell’ottica dellasemplicità, i giovani imprenditori han-no pensato di intervenire sull’elemen-to che solitamente più allontana ilcliente, la bolletta. Proprio alla con-ferenza stampa tenutasi lo scorso 11maggio nel suggestivo e ispirantespazio del Talent garden di Milano,ė stata presentata la bolletta “digi-tal” ideata dalla start-up, un docu-mento in html che viene inviato via e-mail e che è navigabile dal cliente. U-na sorta di mini sito che permette diavere prima di tutto un riepilogo del-la fattura e solo scorrendo con il mou-se le pagine seguenti di approfondi-re le voci di spesa, attraverso graficiche vogliono essere i più chiari e sem-plici possibili, in un documento dina-mico che lascia comunque la possibi-lità di scaricare il pdf della bolletta. Infine Wekiwi è sicuramente social: èpossibile controllare i consumi attra-verso l’innovativa App dedicata econtattare il servizio clienti tramiteFacebook e Twitter, via e-mail o at-traverso la chat. È online dal 15 mar-zo di quest’anno e ha già circa 500clienti. È una giovane promessa nelcampo della fornitura di energia egas, e non solo. Può essere il puntodi partenza per lo sviluppo di unamaggiore consapevolezza del consu-matore, che si avvicina al mondo dell’energia e si comporta anche in ma-niera più virtuosa.

La smart energy in ItaliaWekiwi, rendere semplice il dialogo con ciò di cui avremo sempre bisogno, l’energia.

Page 54: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

54 INNOvARE – EvENTI

La Mass Customizationo “personalizzazione dimassa" nasce comenuovo paradigma in-dustriale a seguito del-le mutate esigenze deiconsumatori nel corsodegli ultimi anni. Met-tere al centro le esi-genze dei clienti diven-ta, quindi, sempre più importante. Diriflesso acquisiscono sempre più rile-vanza le nuove tecnologie legate al-l’automazione, inserite nel contestodi Fabbrica Digitale o Industria 4.0. Aquesto proposito abbiamo intervista-to Donald Wich, amministratore de-legato di Messe Frankfurt Italia.

Come reagiscono i fornitori di im-pianti, macchine, robot e sistemi diproduzione a questa sfida? E come?Le tecnologie per realizzare le fabbri-che digitali sono totalmente disponi-bili e i fornitori di componenti, siste-mi e software industriale sono in gra-do di proporre soluzione adeguate.Ciò che richiede più tempo è l'imple-mentazione perché si tratta di uncambiamento epocale che coinvolgenon solo gli aspetti tecnici, ma anchequelli sociali.La Mass Customization è un obietti-vo ormai alla portata di tutti? Si, in linea teorica è vero. Tuttavia so-no necessari investimenti mirati perpoter ottenere i risultati desiderati.Come detto le tecnologie esistono esono mature, affidabili e accessibili,ma è necessario ridisegnare i proces-si produttivi per rendere concreta lamass customization.

Dal punto di vista organizzativo, ge-stionale e tecnologico cosa compor-ta allinearsi a questo nuovo modo diapprocciare le esigenze del cliente?

È un tema complessoperché coinvolge uncambiamento culturale,diversi profili professio-nali, una conoscenza de-gli strumenti e una capa-cità di analisi diversa.Per questo il tema Indu-stria 4.0 è trasversale,per allinearsi occorre

partire dalla scuola, dalla formazio-ne.

Cosa sta facendo SPS per far avvici-nare il più possibile le aziende aquesto nuovo concetto di produzio-ne industriale di beni personalizza-ti?SPS Italia è una vetrina, ma anche u-na piattaforma di incontro fra doman-da e offerta. Per questo abbiamopensato di allestire un'area espositi-va come una vera fabbrica, con solu-zioni applicative per l’industria e lamanifattura 4.0. L’area si chiama K-now how 4.0 e sarà popolata da oltre25 demo funzionanti, espressione inmovimento dell’industria connessa.Il nostro è un compito di alfabetizza-zione del mercato e proseguiremo suquesto cammino che abbiamo intra-preso già lo scorso anno.

Simulazione, manutenzione predit-tiva, automazione: quali tra questielementi saranno determinanti? Equali avranno il maggior margine disviluppo nei prossimi anni?Il cambiamento dei processi produt-tivi sarà guidato dall'automazione ein questo ambito temi quali la simu-lazione, per facilitare la progettazio-ne delle macchine e impianti, e la ma-nutenzione predittiva, per garantirela continuità operativa con risparmiodi costi, saranno protagoniste di ungrande sviluppo nel prossimo futuro.

Mass Customization:dal prodotto di massaall'industriale su misura

Tecnologie per l'Automazione Elettrica, Sistemi e Componenti, Fiera e Congresso a Parma dal 24 al 26 maggio.

Page 55: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

a cura di Fabio Chiavieri

Per poter ridurre il time to market eil total cost of ownership sia la simu-lazione che la manutenzione predit-tiva saranno oggetto di importanti in-vestimenti sia da parte degli OEMche End User.

Come vede invece l’inserimentodella realtà aumentata e di IoT (In-ternet of Things)?L'Industrial IoT è direttamente colle-gato alla necessità di poter monito-rare al meglio le singole macchine egli impianti. Ad esempio la manuten-zione predittiva ha bisogno di potercontare su molte informazioni prele-vate dal campo, da qui la necessità diinstallare molti sensori le cui informa-zioni saranno validate ed analizzateda appropriati analitycs. Per quantoriguarda la Realtà Aumentata, an-ch'essa è direttamente collegata allasimulazione e alla manutenzione per-ché permette di “entrare” nel pro-dotto e verificarne la struttura e lefunzionalità. Fare manutenzione conla realtà aumentata vuol dire, ad e-sempio, poter gestire macchine e im-pianti da remoto in tempo reale sen-za dover investire tempo e denaro inviaggi.

Dal punto di vista culturale, dellaformazione e occupazionale qualesarà l’impatto sulle risorse umane? Come detto Industria 4.0 è un cam-biamento epocale che comporta unarivoluzione nei processi produttivi econseguentemente richiede anche u-na revisione profonda delle compe-tenze richieste sia ai progettisti sia acoloro che devono gestire gli impian-ti. Cambia sostanzialmente la cono-scenza richiesta e l'approccio ai pro-blemi, per questo è assolutamentenecessaria una nuova formazione chedeve partire dalle scuole superiori edalle università. Non ultimo un'inte-razione scuola-lavoro, come avvienein germania, diverrà una nuova prio-rità.

Per concludere, ritiene che questarivoluzione industriale porterà deibenefici a livello concorrenziale perle aziende che riusciranno a seguir-ne i dettami?La ragione che sta alla base di Indu-stria 4.0 è la necessità di recuperarecompetitività nei confronti dei Paesiemergenti dove i bassi costi di mano

d'opera hanno creato difficoltà allenostre aziende europee suggerendola delocalizzazione delle unità pro-duttive. Questo processo ha indebo-lito la manifattura europea facendoperdere molti posti di lavoro e ridu-cendo il PIL. La sfida di Industria 4.0è proprio quella di recuperare quan-to perso e rilanciare la manifattura inEuropa. Sono convinto che la stradasia giusta e che i risultati non si faran-no attendere.

S.E.I. SRL A SPS IPC DRIvE PARMA

Nata nel 1985 a Civate (Lecco),S.E.I. Srl si presenta nel pano-rama industriale come partnerideale per costruttori e utiliz-zatori finali, fornendo soluzio-ni caratterizzate da un elevatolivello di qualità per l’automa-zione di macchine e impianti diprocesso. L’esperienza matu-rata dalla S.E.I. in nei suoitrent’anni di attività in molte-plici settori e la sua dinamicastruttura organizzativa consen-tono all’azienda di proporresoluzioni competitive e di rapi-da realizzazione, soddisfacen-do i requisiti di tempismo, fles-sibilità, integrazione e innova-zione del prodotto, indispen-sabili per rispondere alle ne-cessità di un mercato in conti-nua evoluzione come quelloattuale.Quest’anno per la prima voltaS.E.I. Srl, associata all’Api diLecco, partecipa alla Fiera diParma delle Tecnologie perl’Automazione Elettrica, Siste-mi e Componenti, consideran-dola occasione da non perde-re, in quanto prima Fiera delsettore “System Integrator” inItalia, e aspettandosi da que-sta esperienza sia una maggio-re visibilità sia l’opportunità diinserirsi nei settori industrialinei quali attualmente non ope-ra.Pad. 3 - Stand D070b

EvENTI – INNOvARE 55

Page 56: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

56 INNOvARE – FIERE

gli affari nel settore non potrebbe-ro andare meglio. Patrick Schwar-zkopf, Direttore generale di vDMARobotik + Automation, va dritto alpunto: «Nel 2014 l’industria tedescadi robotica e automazione ha regi-strato un giro d’affari di 11,4 miliar-di di Euro. Questo nuovo record cor-risponde a un incremento del fattu-rato del nove percento rispetto al-l’anno precedente. Nell’anno in cor-so prevediamo un ulteriore aumen-to del cinque percento. Spinto daquesti segnali positivi, il settore pro-segue nello sviluppo di tecnologieavanzate come la collaborazione frauomo e macchina, la robotica mobi-le e l’Industria 4.0».Per AUTOMATICA questo significanon solo un'evoluzione, ma una verae propria rivoluzione in termini di tec-nologie ed esposizione. Robotica, si-stemi di visione, soluzioni di assem-blaggio integrate e robotica di servi-zio professionale sono le avanguar-die di questa rivoluzione. La capacitàdi innovazione ha preso ulterioreslancio negli ultimi due anni, comesottolinea Wilfried Eberhardt, ChiefMarketing Officer di KUKA Ag: «Te-matiche specifiche come l’Industria4.0, la collaborazione sicura fra uomi-ni e robot, e i nuovi campi di applica-zione dei robot sono al centro del di-

battito. Gli utilizzatori non voglionosolo conoscere i vantaggi, ma poterutilizzare in tempi rapidi queste tec-nologie nella pratica quotidiana. Co-me azienda leader nella robotica enell’automazione, in KUKA stiamo la-vorando con grande impegno persoddisfare queste richieste. Già oggipossiamo promettere che ad AUTO-MATICA 2016 mostreremo soluzionitecnologiche futuristiche, promet-tenti e uniche nel loro genere. Solu-zioni che garantiscono forti incre-menti della produttività e portanol'automazione in aree finora difficil-mente gestibili».

UN SALONE, MOLTI SETTORIAUTOMATICA propone tutta la gam-ma di prodotti, sistemi e soluzioni perqualsiasi progetto di automazione.Dall’industria automobilistica alla la-vorazione dei metalli, dal medicale al-l’alimentare, dal farmaceutico allaplastica, AUTOMATICA si rivolge a-gli utilizzatori dei settori più svariati.Perché espositori e visitatori condivi-dono lo stesso obiettivo: ottimizzarei processi produttivi.

ROBOTICA DI SERvIzIO PROFESSIONALE: ARRIvANO I ROBOT INTELLIgENTII robot hanno abbandonato le loro

Boom del salone di automazionee meccatronica a Monaco di Baviera.

Il salone AUTOMATICA se-gna un nuovo record di iscri-zioni: per l’edizione in pro-gramma dal 21 al 24 giugno2016 a Monaco di Baviera,la superficie prenotata dagliespositori è già superiore aquella della precedente edi-zione. In cinque padiglioni,oltre 800 aziende presente-ranno le loro soluzioni perl’ottimizzazione dei proces-si produttivi e la robotica diservizio professionale, di-mostrando che è comincia-ta l’era dei sistemi di auto-mazione e dei robot intelli-genti.

Record di iscrizioni ad Automatica 2016

Page 57: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

Profilo di AUTOMATICA

AUTOMATICA è il salone in-ternazionale di robotica eautomazione e il principaleappuntamento per i costrut-tori e gli utilizzatori di solu-zioni di assemblaggio inte-grate, robotica, visione in-dustriale e robotica di servi-zio professionale. Alla pre-cedente edizione del 2014hanno partecipato 724 e-spositori da 42 Paesi e34.493 visitatori da oltre 100nazioni. La formula di AUTOMATI-CA, sollecitata e promossadall’industria, porta la firmadell’ente fieristico MesseMünchen gmbH e dell’As-sociazione Robotica + Auto-mazione di vDMA, organi-smo tecnico promotore del-la manife-stazione. AUTO-MATICA ha cadenza bien-nale. La prossima edizione èin programma dal 21 al 24giugno 2016 a Monaco diBaviera.

gabbie di protezione e lavorano go-mito a gomito con gli esseri umani.Dall’industria estrattiva all’agricoltu-ra, dai cantieri edili ai boschi, su ter-ra o in acqua, nei cieli o nello spazio,i robot di servizio sono entrati nellavita lavorativa di molti settori. L’area“Robotica di servizio professionale”ad AUTOMATICA mostrerà nuova-mente le soluzioni concrete più re-centi.

IT2I: NUOvO SALONE INTEgRATOPER LA DIgITALIzzAzIONE DELLA PRODUzIONEDopo il debutto positivo del tema“Industria 4.0 nella realtà produttiva”ad AUTOMATICA 2014, la prossimaedizione del salone proporrà il nuo-vo tema “IT2Industry”. Si tratta di unsalone specializzato accompagnatoda un convegno dedicato agli am-bienti di lavori intelligenti e connes-si. Nel padiglione A5 gli espositoripresenteranno soluzioni e servizi perl’Internet delle Cose industriale e

pro-porranno esempi concreti e be-st-practice nell’ambito della confe-renza.

MAINTAIN CON UNA NUOvA FORMULAMentre nel giugno 2014 il Salone diManutenzione Industriale si era svol-to contestualmente ad AUTOMATI-CA, il prossimo anno la manifestazio-ne si trasferirà nell'International Con-gress Center (ICM) annesso al Cen-tro Fieristico di Monaco di Baviera.Cambiando sede e date (18-20 otto-bre 2016), maintain punta a rispon-dere alla richiesta degli operatori dinuovi contenuti e un programma con-vegnistico più ampio e ricco, per con-solidare in tal modo la propria posi-zione di principale vetrina della ma-nutenzione industriale. verrà inoltreimplementato un nuovo concetto dipresentazione “dal vivo” di processidi manutenzione in condizioni reali,per trasmettere informazioni e cono-scenze mirate sulla manutenzione.

CENTRO FIERISTICO DI MONACO DI BAvIERAMesse München, con i suoi circa 40 saloni dedicati a beni di investi-mento, beni di consumo e nuove tecnologie nella sola piazza di Mona-co di Baviera, è uno dei principali organizzatori fieristici al mondo. 14di queste manifestazioni sono l’evento più importante a livello mon-diale nei rispettivi settori. Oltre 30.000 espositori e circa due milioni divisitatori partecipano ogni anno alle manifestazioni presso il CentroFieristico, il ICM Internationales Congress Center München e il MOCveranstaltungscenter München. Il gruppo organizza inoltre fiere spe-cializzate in Cina, India, Turchia e Sudafrica. Con diverse consociate e-stere in Europa, Asia e Africa e oltre 60 rappresentanze straniere, cheoffrono i loro servizi in più di 100 Paesi, Messe München dispone di u-na rete operativa su scala mondiale.

FIERE– INNOvARE 57

Page 58: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

58 INNOvARE – LE PMI SANNO INNOvARE

grazie alle nuove tecnologie il siste-ma di illuminazione può diventare og-gi un’infrastruttura strategica per u-na città intelligente, più vivibile, so-stenibile e attenta ai consumi. Un ca-so significativo è rappresentato dalComune di Francavilla al Mare, in pro-vincia di Chieti, che ha trasformato unintervento di efficientamento ener-getico all’impianto di illuminazionepubblica in molto di più, predispo-nendo il sistema per telecontrollaree telegestire una serie di servizi. Letecnologie necessarie sono firmateda Menowatt ge, azienda attiva nel-la green e white economy con pro-getti e prodotti brevettati dedicati al-l’efficienza energetica. Una realtà chevanta una forte esperienza in partico-lare nella pubblica illuminazione, coninterventi effettuati in ben 387 Co-muni italiani dove i consumi energe-tici sono stati ridotti in media del45%. L’aspetto più interessante è chegrazie alle tecnologie sviluppate daMenowatt ge, il punto luce si trasfor-ma in un vero e proprio hub per ser-vizi integrati di smart city e smart me-tering. Il Comune di Francavilla è partito dal-l’esigenza di abbattere i consumi e-nergetici. L’intervento ha coinvolto3908 punti luminosi su un totale di4188: grazie all’installazione dei siste-

mi Menowatt ge, che consentono diottimizzare il funzionamento dellelampade gestendo in modo intelli-gente i bisogni energetici ed evitan-do sprechi e dispersioni, i consuminell’impianto d’illuminazione sonostati ridotti del 48%, un risparmio e-nergetico che equivale a 783 tonnel-late l’anno di CO2 non immesse in at-mosfera e a circa 35849 alberi pian-tati. Un intervento di riqualificazionerealizzato grazie all’attenzione del-l’amministrazione comunale per unagestione sostenibile delle risorse e ilrispetto dell’ambiente ma che ha vo-luto guardare più in là. All’interno delcorpo illuminante Menowatt ge hainfatti inserito una tecnologia radiocon frequenza di trasmissione 169MHz che non solo permette di tele-gestire e telecontrollare le funzioni diilluminazione, ma sulla quale è possi-bile far viaggiare una serie di servizi.Tradotto in pratica, tramite un porta-le web o anche semplicemente conuno smart phone, è possibile control-lare i consumi energetici dell’illumi-nazione pubblica e gestire il funzio-namento del sistema, ma si può faremolto altro: ad esempio effettuare lalettura dei consumi del gas o dell’ac-qua non solo dell’ente Comune, madelle utenze che insistono sul territo-rio: «Questo è un aspetto particolar-

La smart city comincia dalla pubblica illuminazione

Le tecnologie sviluppate dall’azienda consentono non solo di ridurre i consumi ma di gestire da remoto tanti servizi in modointelligente. Il caso di Francavilla al Mare.

Page 59: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

mente interessante – spiega AdrianoMaroni, amministratore delegato diMenowatt ge – perché esprime be-ne le potenzialità di questa tecnolo-gia che consente non solo di control-lare in tempo reale i consumi stimo-lando una gestione più sostenibile eintelligente delle risorse, ma anche digenerare flussi di cassa. In questo ca-so ad esempio, è l’amministrazionestessa ad effettuare, in modo com-pletamente automatizzato, un servi-zio che prima svolgeva il gestore digas o acqua, e può mettere a reddi-to questa attività. L’illuminazione puòdiventar insomma un’infrastrutturache anziché costi genera ricavi». La telelettura dei consumi di acqua egas è un’opportunità legata anche al-le nuove normative che impongonola sostituzione entro il 2018 dei vec-chi contatori con strumenti intelligen-

ti capaci di dialogare in rete. Ma so-no molti i servizi che possono esseregestiti da remoto grazie alla tecnolo-gia Menowatt ge, ad esempio: il mo-nitoraggio dell’inquinamento da pm10 o acustico grazie a sensori in gra-do di trasmettere con un alert lo sfo-ramento dei limiti, il controllo in tem-po reale dello stato di utilizzo dei cas-sonetti di nettezza urbana e la ge-stione del sistema di videosorve-glianza. In realtà, una volta creata l’in-frastruttura radio, sono molteplici iservizi gestibili da remoto e adatta-bili alle diverse realtà ed esigenze: u-na illuminazione pubblica più effi-ciente può essere solo il primo passoper la città del futuro.

Adriatica Chiusure® opera nel settoredelle chiusure industriali, civili e nellacarpenteria metallica industriale, of-frendo una vasta gamma di coperturee tunnel mobili, capannoni fissi, sop-palchi, tettoie, portoni industriali, por-te rapide, portoni sezionali per gara-ge, porte a strisce, porte a battenti, si-gillanti, punti di carico, scaffalaturemetalliche e gazebi.

La serietà e la ventennale esperienzaacquisita dal titolare Bruno Walter nelsettore della logistica, consente alla A-driatica Chiusure di essere presente sututto il mercato nazionale, vantandotra la clientela nomi rilevanti quali Cle-mentoni, Indesit, Caterpillar, etc.La forte crescita riscontrata negli ulti-mi anni è frutto di una politica azien-dale volta alla soddisfazione del clien-

te; Adriatica Chiusure infatti non cono-sce prodotti standard, ma progettarealizza per ciascun cliente prodotti sumisura ed in regola con le normative diriferimento.Il nostro cliente tipo è colui che ha ne-cessità di ampliare ed ottimizzare glispazi interni ed esterni in tempi brevie a costi contenuti, ovviamente senzatralasciare qualità e sicurezza.

Soluzioni rapide, economiche e personalizzateper problemi di spazio

a cura di Confapi Ancona

LE PMI SANNO INNOvARE – INNOvARE 59

Page 60: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

60

Adriatica Chiusure risponde con i suoicapannoni mobili ed i soppalchi.I capannoni mobili sono strutture fles-sibili che si prestano per risolvere pro-blemi logistici di spazio di grandi e pic-cole realtà industriali e commerciali.Sono strutture realizzate in acciaio zin-cato a caldo rivestite con un manto inPvC che possono essere installate nelmezzo di un piazzale (capannone mo-bile indipendente-INDY) oppure acco-stati a capannoni già esistenti (capan-none mobile zoppo-SIDE), nonché dicollegamento tra due edifici (capanno-ne mobile di collegamento-JOIN). Unuso frequente dei capannoni mobili èdato dal deposito temporaneo di ma-teriali e/o dall’ampliamento dei repar-ti produttivi.Aziende operanti in diversi settoripossono necessitare durante l’annodi uno spazio dove allocare le propriemerci.I Capannoni mobili possono ospitarequalunque tipo di prodotto o merce:da quelle più semplici e maneggevoli(merci del settore agricolo, prodotti in-dustriali, etc.) a quelle più complesseed ingombranti impiegate per lo svol-gimento delle ordinarie attività indu-striali (macchinari di lavorazione, ca-mion aziendali, carrelli elevatori, mez-zi agricoli, etc.). I capannoni mobili si prestano ancheper il contenimento di materiali e pol-veri di lavorazione che potrebbero a-vere un impatto ambientale o per labonifica di aree agricole e industriali.Un esempio di questa applicazione è ilrisanamento di un fiume o la copertu-ra di materiali come la segatura checon la pioggia e il vento , potrebberobagnarsi e volatilizzarsi.Le coperture mobili di Adriatica Chiu-sure rappresentano la soluzione idea-

le per proteggere i materiali dagli a-genti atmosferici esterni (raggi Uv,vento, neve, ecc) e vengono opportu-namente progettate e calibrate pergarantire resistenza alla spinta del ven-to, al carico neve e alle sollecitazionisismiche.I vantaggi offerti dalle Coperture mo-bili Adriatica Chiusure sono innumere-voli:■ facilità di accesso; ■ aumento dello spazio disponibile;■ tempi di realizzazione brevi;■ robustezza e resistenza della struttu-

ra;■ possibilità di personalizzazione I soppalchi industriali di Adriatica Chiu-sure rappresentano la soluzione idea-le in tutte quelle situazioni in cui vi è lanecessità di raddoppiare le aree dispo-nibili interne senza dover ricorrere acostose opere in edilizia.Sono strutture autoportanti realizza-te in carpenteria metallica, verniciateo zincate, montate senza alterare lostato dei fabbricati esistenti e ricava-te mediante un solaio intermedio al-l’interno di un locale sufficientemen-te alto.Creando una nuova superficie calpe-stabile, i soppalchi consentono in tem-pi brevi di ■ aumentare gli spazi di lavoro;■ ampliare la capacità di magazzino, ■ ricavare spazi per l’allestimento uffi-

ci, ■ ottimizzare i volumi dei locali.Adriatica Chiusure progetta i proprisoppalchi su misura per cliente, in fun-zione del loro utilizzo, realizzandostrutture con portata variabile, sullabase delle esigenze logistiche e strut-turali e nel rispetto della normativa vi-gente sulle costruzioni metalliche.I piani di calpestio possono essere rea-

lizzati in cemento armato, in lamieragrecata oppure in legno.I soppalchi industriali di Adriatica Chiu-sure possono avere una struttura linea-re o composta, sviluppandosi lungol’area perimetrale del fabbricato. Sitratta di strutture flessibili, che posso-no essere smontate e rimontate in bre-vissimo tempo grazie al sistema in bul-lonato.Come le altre strutture, anche i soppal-chi di Adriatica Chiusure possono es-sere personalizzati nelle dimensioni enei colori. Inoltre il cliente può sceglie-re tra una vasta gamma di accessori,come scale d’accesso, i parapetti, le fa-sce battipiede, cancelli a norma con a-pertura a bascula.Per chi,invece, ha necessità di separa-re ambienti interni o collegare areecontigue, Adriatica Chiusure offre lesue porte rapide in PvC ad impacchet-tamento, avvolgimento o autoriparan-ti.Il sistema di chiusura-apertura a scorri-mento verticale consente di effettuaretransiti veloci e ripetuti con il minimoingombro. Le porte rapide possono es-sere installate in zone di carico-scaricomerci, all’interno di punti di carico o inprossimità di ambienti esposti a tem-perature molte basse (celle frigorife-re), limitano la dispersione di calore egarantiscono una elevata resistenza a-gli agenti atmosferici.Le porte rapide di Adriatica Chiusuresono strutture flessibili e personalizza-bili nel colore del telo in PvC, nella ag-giunta di marchi e/o loghi aziendale.Sono strutture che possono essereprogettate anche per ampi vani (portegrandi luci) raggiungendo notevoli di-mensioni in altezza e in larghezza.L’esperienza e la professionalità concui Adriatica Chiusure realizza le pro-prie strutture le è valsa la qualificazio-ne del processo produttivo attraversol’ottenimento della Certificazione UNIEN ISO 3834 nel 2011 e la successivaintegrazione della Certificazione EN1090 con rilascio della marcatura CE.Inoltre, l’elevata qualità dei materialiimpiegati, rigorosamente Made in I-taly, la rapidità di consegna e l’ottimorapporto qualità/prezzo, consente allaAdriatica Chiusure di essere ai verticidelle aziende del settore più competi-tive a livello nazionale.

INNOvARE – LE PMI SANNO INNOvARE

a cura di Confapi Ancona

Page 61: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

LE PMI SANNO INNOvARE – INNOvARE 61

Page 62: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

62 INNOvARE – LE PMI SANNO INNOvARE

Hostis (nemico) e hospes (ospite)hanno la stessa radice hos, perché ilforestiero, lo straniero, non sia consi-derato un nemico ma una persona cuidare ospitalità. Parole con significatidiversi hanno sorprendentemente u-na stessa radice, circostanza seman-tica che la cooperativa sociale SenisHospes di Senise (Pz) ha colto appie-no per portare avanti la propria atti-vità di promozione umana e integra-zione sociale dei cittadini attraversola gestione di servizi socio-assisten-ziali, educativi e di assistenza.Il nemico, lo straniero, il diverso, l’al-tro da noi diventa l’ospite da acco-gliere e con cui solidarizzare; questoè il compito di Senis Hospes che ge-stisce il Centro di Prima Accoglienza(CPA) di Chiaromonte (Pz) e ha colla-borato con l’Istituto Comprensivo “L.Milani” di Policoro (Mt) per la realiz-zazione del progetto scolastico “Cor-

ri, Salta e Impara”.Il progetto, ideato dalla dott.ssa Sil-via Auletta, psicologa della coopera-tiva, nonché mamma di un’alunnadell’Istituto, si basa sulla collabora-zione con un ospite del CPA, OKO-MON OSARIYEKEMWEN, nato in Ni-geria il 22.9.1987. Okomon è un ra-gazzo che vive a Chiaromonte da piùdi un anno e si è ben integrato nellacomunità che lo ospita. “Intagliatoredi legno”, segue le orme del padre,artigiano di professione. Okomon hasempre partecipato con impegno ededizione alle attività educative e ri-creative del centro che lo accoglie. Ilsuo interesse l’ha motivato a conse-guire la certificazione di livello A1 fre-quentando il Corso di Italiano e orasi sta impegnando, con enorme pas-sione, al conseguimento del titolo diterza media.Okomon, lavorando egregiamente il

Lotta contro l’esclusione sociale di persone svantaggiate.La cooperativa Senis Hospes e l’Istituto Comprensivo “L. Milani” di Policoro realizzano il progetto scolastico “Corri, Salta e Impara”.

a cura di Pasquale Latorre*

Innovazione sociale

Page 63: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

legno, ha realizzato una statua di Pi-nocchio, mentre altri ragazzi migrantihanno realizzato delle coccarde conla faccina triste e allegra, che i bam-bini utilizzeranno durante questi me-si scolastici per caratterizzare le buo-ne e le cattive azioni. Le coccarde sa-ranno attaccate a una statua del gril-lo Parlante ogni volta che i bimbi do-vranno incentivare una o l’altra azio-ne.Lo scorso 10 marzo, nello spazio da-vanti all’Istituto Comprensivo “L. Mi-lani” di Policoro, è stata consegnatala statua in legno di Pinocchio, un me-tro di pino intagliato collocato all’in-terno della classe sezione M, dellaScuola dell’Infanzia, che terrà compa-gnia a tutti i bambini per la restanteparte dell’anno scolastico, nell’ambi-to del progetto sperimentale “Corri,Salta e Impara”. È noto il significato simbolico di Pi-nocchio. Personaggio collodiano che,nato da un pezzo di legno, sogna diessere come tutti i bambini fino aquando lo diventerà davvero, Pinoc-chio nasce come materia semplice esi evolve fino a diventare umano, mafin dall’inizio è portatore dell’indoledell’uomo di dire bugie e di cederealle tentazioni che lo portano sullacattiva strada (il gatto e la volpe), an-ziché seguire la coscienza (il grillo),ma pronto a riscattarsi grazie all’amo-re di geppetto e all’aiuto della Fati-na. La manifestazione si è svolta alla pre-senza della delegazione di Senis Ho-spes, composta dal vice presidenteMarcello Cervone, dal ResponsabileSprar Patrizio Donadio, dai Coordina-tori Egidio Castronuovo e StefanoCervone, dalla direttrice del CPA diChiaromonte Rossella Tanese, dall’o-spite Okomon Osariyekemwen, dalmediatore Moussa Koubally, dal pro-prietario della struttura ospitante Ro-dolfo Tanese, dalla psicologa SilviaAuletta, oltre che del dirigente scola-stico Agnese Schettini, e delle mae-stre di sezione grazia Filomena Lavio-la e giovanna Fagnano.«Si tratta – ha dichiarato il dirigentescolastico – di un progetto sperimen-tale proposto dall’Ufficio ScolasticoRegionale per la Basilicata in collabo-razione anche con altre regioni d’Ita-lia. L’accoglienza, la gratuità e l’inte-grazione sono alcuni dei valori a cuisi ispira il Piano dell’Offerta Formati-

va dell’Istituto Comprensivo LorenzoMilani».«Diventa importante – ha scanditocon un velo di emozione il vicepresi-dente della cooperativa MarcelloCervone – imparare e continuare a ve-dere il mondo attraverso gli occhi ditutti questi bambini che ci ricordanoche non dovremmo mai perdere di vi-sta valori essenziali quali la sensibilitàe la gentilezza. Non dimenticandociche anche noi siamo stati bambini!”L’iniziativa scaturisce dalla richiestadella classe sezione M dell’Istituto“Milani”, alla ricerca di risorse all’in-terno del network “genitori” per rea-lizzare statue di Pinocchio per il pro-getto scolastico “corri, salta, impara”e che ha ricevuto la collaborazionedei ragazzi migranti di Senis Hospes.La cooperativa senisese pone l’accen-to sul significato profondo di tale ini-ziativa, che si inserisce nel solco dellalotta contro l’esclusione sociale dipersone svantaggiate, promuovendopercorsi di presa in carico globale del-la persona, fornendo a ciascuno ri-sposte mirate ai reali bisogni di inte-grazione, autonomia e sviluppo.Per Senis Hospes, dunque, immigra-zione è innanzitutto integrazione e lacollaborazione col “Milani” di Polico-ro diventa fondamentale sia per i ra-gazzi migranti ospiti del Centro di Pri-ma Accoglienza di Chiaromonte, siaper gli alunni della scuola, bambiniche cresceranno con la consapevolez-za che la diversità unisce e non divi-de e con la cultura dell’accoglienza.

LE PMI SANNO INNOvARE – INNOvARE 63

*Confapi Matera

Page 64: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

64 INNOvARE – LE PMI SANNO INNOvARE

Made in Matera. E con successo. Dadiversi anni l’impresa Laurieri Srl diMatera, aderente a Confapi, fornisceprodotti da forno ad Alitalia e ad al-tre compagnie aeree internazionali;in tutto 15 nelle rotte di tutto il mon-do portando i biscotti materani su egiù per il pianeta.Lo scorso 26 febbraio, presso lo She-raton golf Parco dei Medici di Roma,Laurieri Srl ha ricevuto dal presiden-te di Alitalia Luca Cordero di Monte-zemolo il premio “Best Award: Qua-lity and Delivery”, come miglior for-nitore di Alitalia nel 2015, unica a-zienda italiana a essere premiata.Alla Convention dei Fornitori Alitalia,tra circa 2.100 aziende fornitrici pro-venienti da tutto il mondo, la compa-gnia aerea ha premiato 5 aziende conil Supplier Award per i prodotti e ser-vizi forniti nel corso del 2015, tra cuiLaurieri Srl, unica per le forniture dialimenti, biscotti dolci e salati.Le altre 4 aziende provengono dagiappone, Usa e Turchia, e operanoin differenti comparti di fornitura.AerCap, lessor mondiale di aeromo-bili, si è aggiudicato il premio forni-tore dell’anno; JX Nippon, fornitoredi carburante, il premio fidelity; Bab-cock, per la manutenzione dei mezziaeroportuali, il premio innovazione;Do&Co, per il servizio offerto nel Pa-diglione Alitalia di Expo, il premiospecial project.

Ai fornitori di Alitalia riuniti allo She-raton di Roma il presidente Monte-zemolo ha illustrato gli importanti in-vestimenti compiuti dalla compagnianell’ultimo anno, investimenti cheproseguiranno nel corso dei prossimianni a seguito della decisione dellaCompagnia di diventare “top spon-sor” della candidatura di Roma per leOlimpiadi del 2024.Il premio Quality and Delivery comemiglior fornitore del 2015 per glisnack a bordo rappresenta un ricono-scimento di grandissimo livello perl’impresa Laurieri che, oltre a esserebusiness partner di Alitalia, è fornito-re anche di Trenitalia.Azienda modello, nata nel 1976 ad o-pera dei mastri fornai fratelli Laurieri,la Società materana oggi occupa 35dipendenti e realizza il 98% del pro-prio fatturato all’estero, a dimostra-zione che l’internazionalizzazione èuna carta vincente nelle strategie im-prenditoriali e che le imprese localisono in grado di competere sui mer-cati internazionali con i concorrenti ditutto il mondo.

Laurieri Srl di Matera miglior fornitoreAlitalia del 2015per Qualityand Delivery. Biscotti fatti a Matera sui voli di 15 compagnie aeree internazionali.

a cura di Pasquale Latorre*

*Confapi Matera

Page 65: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

a cura di Pasquale LatorreConfapi Matera

LE PMI SANNO INNOvARE – INNOvARE 65

“Abbiamo previsto il futuro”. Miche-le Ramundo, amministratore unicodi Raro Srl, società materana nata nel1977 e specializzata nella produzio-ne di detersivi e detergenti profes-sionali, mostra con orgoglio i pro-dotti fiore all’occhiello della sua a-zienda, i superconcentrati a bassoimpatto ambientale che in un setto-re delicato quale quello chimico so-no sempre più ricercati dai clienti.«Già nel 1993 presentammo alla fie-ra “Pulire” di Verona una gammacompleta di prodotti superconcen-trati pensando a una riduzione deicosti nella detergenza per gli opera-tori e a una riduzione significativadell’impatto ambientale, dovute a-gli imballi, logistica e trasporti e diconseguenza con meno emissione diCO2 e anidride carbonica», spiegaRamundo.Ospedali, case di cura, case di ripo-so, lavanderie industriali, industriealimentari e zootecniche, termotec-niche e di trasporti, sono i settoriprincipali che necessitano di un mi-glioramento continuo nei prodottidetergenti per mantenere elevatistandard di qualità.I prodotti “linea Full superconcen-trati” sono la risposta innovativa edefficace alle esigenze del clienteprofessionale. Puliscono, disincro-stano e disinfettano in soluzioneall’1,5%, 10 ml di prodotto in 750 mldi acqua. Altrettanto dicasi per il prodotto Til-lygiene, disinfettante con autorizza-zione ministeriale. Alla concentra-zione minima dell’1% possiede atti-vità fungicida in 5 minuti a 20ºC, incondizioni di pulito e di sporco neiconfronti dei ceppi di riferimentoCandida albicans ATCC 10231, A-

spergillus niger ATCC 16404, Pseu-domas aeurginosa ATCC 15442,Staphilococcus aures ATCC 6538, E-scherichiacoli ATCE 10536 e Entero-coceus Hirae 8043.Il settore Ricerca e Sviluppo di Raro,facendo affidamento sui risultaticonsolidati di qualità-convenienzadei prodotti “Full superconcentra-ti”, ha realizzato i prodotti “Fullgreen Superconcentrati” che ri-spondono ai criteri di ecosostenibi-lità recepiti anche a livello legislati-vo col Decreto del Ministero del-l’Ambiente del 24 maggio 2012 perla definizione dei CAM (criteri am-bientali minimi), destinati principal-mente agli acquisti green della pub-blica amministrazione.I contenitori dei prodotti supercon-centrati sono in cartuccia ermetica,confezione che offre notevoli van-taggi ambientali e di sicurezza per

gli operatori. «Noi riteniamo – di-chiara Michele Ramundo – che i pro-dotti superconcentrati siano più van-taggiosi economicamente e logisti-camente se dosati alla giusta dosedi utilizzo rispetto ai prodotti in mo-nodose, pertanto ci siamo molto im-pegnati a trovare soluzioni semplici,economiche ed efficienti sui sistemidi diluizione e dosaggio». «Abbiamo realizzato un “Kit LineaFull” e sistemi di diluizione di pro-dotti in automatico. Il Kit è un siste-ma green perché riduce considere-volmente l’impatto ambientale finoa 500 volte grazie all’utilizzo dei fla-coni, delle etichette e dei nebulizza-tori. Questo sistema evita che ven-gano utilizzati flaconi di recuperosenza etichetta o con sistemi di i-dentificazione con un basso livello disicurezza. Raro ha pensato di forni-re, unitamente alle confezioni di pro-dotti superconcentrati, etichette anorma di legge e con un buon valo-re grafico e di resistenza all’usura eai componenti chimici, da apporresui flaconi dei prodotti diluiti o solomanipolati».Il Kit Full è composto da: 1 pompadosatrice da 10 ml da apporre sullatanica o sulla sacca, 1 rubinetto daapporre sulla tanica o sulla sacca, 1flacone graduato da 750 ml, 1 flaco-ne con serbatoio a doppio tappo, 1caraffa graduata, 1 trigger spray e 2etichette specifiche di prodotto daapplicare sui flaconi che contengo-no prodotti diluiti o manipolati. I si-stemi di diluizione e dosaggio “Do-so Full System” sono macchine e ap-parecchiature che possono diluire odosare da 1 a 25 prodotti supercon-centrati.

Raro ci ha credutofin dal 1993,la forza pulente a basso impatto ambientale.

Page 66: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.

n

Innovare è edita da

Mar.Te Edizioni srl

Via Magenta 9 - 21100 VareseTel. +39 0332 283009 (6 linee ra)

Fax +39 0332 [email protected]

www.rivistainnovare.com

n

Stampa Tipografia Galli - Varese

n

Pubblicazione autorizzata e registrata

presso il Tribunale di Varese

al n. 797 in data 11.07.2000

n

Spedizione in A. P. 70% - LO/MI

n

© Copyright Mar.Te Edizioni srl

La riproduzione anche parziale di quanto pubblicato nella rivista è consentita solo dietro autorizzazione dell’Editore. L’Editore non assume alcuna responsabilità per gli articoli firmati.

n

InnovarE è associato USPI Unione Stampa Periodica Italiana

n

Abb. annuo Italia € 25,00 - Estero € 40,00

Ufficio Pubblicità e Abbonamenti

Tel. 0332 283009

[email protected]

INNOVARE

66 INNOvARE – SERvIzIO AI LETTORI

Adriatica Chiusure 59

AMB 17

Ambiente Spa 24

Apitech 18

Automatica 56

Capetti Elettronica 26

Cogefim 47

Comau 32

Confapi 6

Confapi Ancona 58

Confapi Matera 62

Confapi Milano 52

Confapipress 39

Eolo Campo dei Fiori Trail 19

Equity Factory 43

Fasdapi III

Federmanager 8

Heidenhain 4

Hexagon Metrology 40

Isforapi 16

Itel 40

IVP 27

Kuka 15-36

Laurieri 64

Malpensanet 49

Martino & Partners 61

Menowatt 58

Missler 44

Previndapi II-12

Raro 65

Re-Air 23

Renishaw 34

Repar 2-11

Sandvik Coromant 50

SPS Ipc Drives 54

Supsi 28

Tonucci & Partners 31

Wekiwi 53

Yaskawa IV-48

IN QUESTO NUMERO SI PARLA DI...

Organo Scientifico Ufficiale di CONFAPIConfederazione Italiana

della Piccola e Media Industria Privata

n

Direttore Responsabile Cristina Gualdoni

n

Direttore Editoriale Fabio Chiavieri

n

Publisher Marco Tenaglia

n

Ufficio Pubblicità Gianluigi Carta

n

[email protected]

n

Hanno collaborato a questo numero:

Massimo Maria Amorosini, Mattia Barattolo, Pasqualina Borrelli, Fabio Chiavieri, Francesca Cipollone, Matteo Confalonieri, Andrea Ferrario, Dina Galano, Pasquale Latorre, Luigi Pastore, Marco Silvestri, Levio Valetti

Page 67: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.
Page 68: INNO 4 2006 - Innovare › wp-content › uploads › 2016 › 05 › i… · lizzazione del sistema paese e le au - tonomie territoriali e Maurizio Casa - sco, Presidente Confapi.