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NUMERI TELEFONICI SACERDOTI Don Paolo Zago 02 4042970 Don Luigi Giussani 02 4075922 Padre Giustino Oliva 02 40071324 Anno 6 Numero 43 Settembre-Ottobre 2015 E-mail: [email protected] San Protaso InForma Informatore mensile della Parrocchia San Protaso Vescovo in S.S. Protaso e Gervaso martiri SEGRETERIA da lunedì a sabato dalle 9 alle 12; da martedì a giovedì anche dalle 16 alle 18 Via Osoppo, 2 - 20148 MILANO - Tel. 02 40071324 - Fax 02 87181771 - E-mail: [email protected] RELIGIOSE Oblate M. V. Fatima 02 4036244 via Osoppo, 2 Serve degli Infermi 02 48007302 via Previati, 51 Religiose di Nazareth 024814767 via Correggio, 36 ORATORIO via Osoppo, 2 Tel./Fax 02 4077474 SERVIZI Centro d’Ascolto Caritas 02 40071324 mercoledì dalle 10 alle 12 Casa d’Accoglienza 02 4980127 V.le Murillo, 14 Patronato Acli 02 40071324 Centro Culturale 02 40071324 SANTE MESSE Vigiliare 18,00 Festive 8,00 - 10,00 - 11,30 - 18,00 Feriali 7,00 - 9,30 - 18,00

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NUMERI TELEFONICISACERDOTIDon Paolo Zago 02 4042970Don Luigi Giussani 02 4075922Padre Giustino Oliva 02 40071324

Anno 6 Numero 43 Settembre-Ottobre 2015E-mail: [email protected]

San Protaso InFormaInformatore mensile della Parrocchia San Protaso Vescovo in S.S. Protaso e Gervaso martiriSEGRETERIA da lunedì a sabato dalle 9 alle 12; da martedì a giovedì anche dalle 16 alle 18Via Osoppo, 2 - 20148 MILANO - Tel. 02 40071324 - Fax 02 87181771 - E-mail: [email protected]

RELIGIOSEOblate M. V. Fatima 02 4036244via Osoppo, 2Serve degli Infermi 02 48007302via Previati, 51Religiose di Nazareth 024814767via Correggio, 36

ORATORIOvia Osoppo, 2 Tel./Fax 02 4077474

SERVIZICentro d’Ascolto Caritas 02 40071324mercoledì dalle 10 alle 12

Casa d’Accoglienza 02 4980127V.le Murillo, 14

Patronato Acli 02 40071324

Centro Culturale 02 40071324

SANTE MESSEVigiliare 18,00Festive 8,00 - 10,00 - 11,30 - 18,00Feriali 7,00 - 9,30 - 18,00

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Buona la prima....... mi riferisco alla prima esperienza della mia vita da con-sigliere pastorale. Partenza in salita (sembrava un sabato di novembre) per me e la mia tenuta estiva, completata da uno zaino non imper-meabile... d’altra parte, come vuoi presentarti per una due giorni al lago il primo weekend di settembre?Ma già in piazzale Lotto il cielo dava segnali di rappacifica-zione con le donne e gli uomini della spedizione e, una volta a destino, l’estate aveva avuto decisamente la meglio su quelle iniziali prove di autunno.Quello a cui non ero più abituato, però, era il “ritmo” e l’in-tensità del lavoro di programmazione ed approfondimento al quale sono stato sottoposto e gli orari da comunità monastica che di conseguenza mi sono trovato senza difficoltà a rispettare.

Esperienza validissima, possibilità e gioia di percepire quale tipo di attenzione e di affetto la Parrocchia, attra-verso i suoi rappresentanti (laici, sacerdoti, suore) ha nei confronti dei suoi abitanti, rapporti personali faci-litati dal non essere con persone scelte da me per tra-scorrere un weekend, ma fratelli e sorelle con i quali condividere ciò che abbiamo in comune e che stiamo cercando di far diventare il centro della nostra vita... l’incontro con il Signore.C’è una comunità in cammino e sono felice di farne parte... Sono davvero contento... si capisce?

Enrico Molinari

IL PROGRAMMA PERL’ANNO PASTORALE 2015-2016

Si potrebbe cominciare da qui. Da questa frase che Enrico ci scrive, di ritorno dalla “due giorni” del Consiglio Pastorale, a Castelveccana, sulle rive del lago Maggiore, con a tema il programma del nuovo anno: “c’è una comunità in cam-mino e sono felice di farne parte”. E poi prendere quei cinque verbi dell’immagine in copertina. Uscire, annunciare, abitare, educare e trasfigurare. Cinque verbi che saranno al centro del convegno ecclesiale della Chiesa italiana, che si terrà a Firenze il prossimo mese di novembre. E che si

coniugano bene anche nella vita della nostra parrocchia. A partire da tutto questo, ecco allora le proposte che, insieme alle tradizionali iniziative, caratterizzeranno l’anno pastorale che è appena cominciato.

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1. USCIRE

a) VISITA ANNUALE ALLE CASE POPOLARI ALER non solo durante il periodo natalizio…don Emanuele e padre Giustino, durante le sere di tutto l’anno, visiteranno una per una le famiglie delle case popo-lari ALER, dando tempo all’ascolto e al dialogo.

b) CINEFORUM E RASSEGNA TEATRALESono disponibili per tutti i programmi e le finalità di queste proposte culturali, come luogo di un pensiero cristiano sul reale e di una fede che si fa cultura.

c) RILANCIO DEL CENTRO CULTURALEVivere e far vivere la fede in Cristo - c’è altro da fare nella comunità cristiana? - comporta il non ridurre la pra-tica cristiana ad un buon sentimento, ad una convivenza onesta, ad una difesa dagli attacchi esterni. Comporta il non separare l’essere in grazia di Dio e i momenti liturgici dal resto: nascere e morire, amare e soffrire, lavorare ed educare. La Chiesa non può limitarsi alla celebrazione del culto, non può accontentarsi di offrire al mondo un’assistenza sociale in più, non si deve chiudere nel privato.La Chiesa deve assumersi anche un compito culturale qualificato, se vuole incarnare lo Spirito del Risorto in ogni tempo e luogo. Sottrarsi a tale lavoro sarebbe una sorta di tradimento della sua missione ed una grave ina-dempienza nei confronti della società stessa.Concretamente cercheremo di:☞ Fare in modo che il Centro Culturale sia ambito privilegiato in cui “tradurre il Vangelo in cultura”. ☞ Curare un maggior coinvolgimento sul territorio parrocchiale, anche a livello di conoscenza e comunicazione

mediatica, delle proposte culturali (cinema, teatro, conferenze, mostre, ecc.).

d) ACCOGLIENZA MIGRANTISi sta studiando con le Parrocchie del Decanato la possibilità di un alloggio per l’accoglienza, dato che noi in Parrocchia non ne abbiamo…

2-3. ANNUNCIARE – ABITARE

a) “GRUPPI DEL VANGELO” NELLE CASEA partire dal febbraio 2015 (dalla Quaresima), piccoli gruppi di persone (non più di 15) chiamati “gruppi del Vangelo” si riuniranno una volta al mese nelle case di persone disponibili sparse nel territorio della parrocchia, in serate prestabilite. Guidate da alcuni laici opportunamente preparati, esse si troveranno per ascoltare insieme una pagina della Parola di Dio, invitando le persone del condominio che lo desiderano, allo scopo di:☞ aiutarsi a vivere il Vangelo, approfondendo insieme la Parola e comunicandosi le esperienze vissute;☞ stimolare a crescere nella vita della Chiesa;☞ lanciare l’impegno dell’evangelizzazione nel proprio ambiente di vita.

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Questi gruppi inizieranno il loro incontro serale con un momento introduttivo del Parroco tramite il voice link, avranno un foglio come traccia e vivranno per questo primo anno (4 incontri da fine febbraio a fine maggio) un dialogo sul Vangelo della Domenica, mentre per gli anni successivi potranno avere un itinerario con contenuti meglio definiti.Quella dei gruppi del Vangelo nelle case, è una scelta di qualità che indica un cambiamento di rotta significativo: non più solo la Parrocchia che aspetta che i fedeli “vengano” in Chiesa, ma lei stessa che “va” nelle case della gente, là dove le persone vivono.Grazie alla presenza sul territorio, potranno essere un’occasione per avvicinare anche persone che normalmente non partecipano ai momenti formativi della vita della comunità.Non sono incontri sostitutivi della lectio settimanale (anche se in quella settimana viene sospesa), né della cate-chesi degli adulti.Per prepararci a questa grande e nuova esperienza di annuncio del Vangelo nelle case, nei primi mesi dell’anno pastorale (fino a gennaio) cerchiamo:☞ Persone disponibili per fare gli animatori di questi gruppi☞ Persone disponibili a mettere a disposizione la loro casa per questi incontri

b) LA LECTIO DIVINA SETTIMANALEProsegue la lectio divina settimanale, tutti i venerdì, sulla prima lettura della Messa.

4. EDUCARE

a) CATECHESI ADULTI: “COME GESU’. EDUCARSI AL PENSIERO DI CRISTO”Teniamo come tema di fondo la lettera pastorale dell’Arci-vescovo “Educarsi al pensiero di Cristo” e quindi l’idea centrale: il rapporto fede-vita, la fede che si incarna nella cultura, che diventa mentalità, criterio di giudizio della real-tà, unendo la persona in Cristo.

Questi i CONTENUTI degli incontri:1. EDUCARSI AL PENSIERO DI CRISTO Presentazione della lettera pastorale dell’Arcivescovo.2. COI SENTIMENTI DI GESU’ Il pensiero di Cristo nei confronti della mia persona, dei miei desideri, delle mie fragilità3. CON LO SGUARDO DI GESU’ Il pensiero di Cristo nei confronti delle mie relazioni e delle circostanze facili o difficili della mia vita4. CON IL CUORE DI GESU’ Il pensiero di Cristo nei confronti della famiglia, dell’amore coniugale e della responsabilità educativa5. CON LE MANI DI GESU’ Il pensiero di Cristo nei confronti dell’economia, della giustizia, della carità6. CON I PIEDI DI GESU’ Il pensiero di Cristo nei confronti del quartiere e del posto di lavoro

Questo il CALENDARIO degli incontri:11 Ottobre: 1° incontro: Cristo uomo nuovo8 Novembre: 2° incontro: Coi sentimenti di Gesù13 Dicembre, ritiro parrocchiale d’Avvento: L’esperienza di Pietro10 Gennaio: 3° incontro: Con lo sguardo di Gesù14 Febbraio: 4° incontro: Con lo sguardo di Gesù13 Marzo, ritiro parrocchiale di Quaresima: L’esperienza di Pietro10 Aprile: 5° incontro: Con le mani di Gesù8 Maggio: 6° incontro: Con i piedi di Gesù

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Questa la MODALITA’ degli incontri:- Proposta a tutti alle h. 11, dopo la Messa della 2^ Domenica del mese- Ripresa insieme alla 4^ Domenica del mese, sempre alle h. 11, dopo la Messa

b) GRUPPI FAMIGLIA PER LE COPPIEProsegue la proposta di un incontro mensile per le coppie che vogliono confrontare la loro vita di famiglia alla luce del Vangelo.In continuità col tema dell’anno, cercheremo di comprendere come “avere gli stessi sentimenti di Gesù”, i suoi affetti e il suo pensiero all’interno della vita di coppia.Il primo incontro si svolgerà sabato 10 ottobre: dopo un momento insieme con la cena, vivremo una serata di divertimento che aiuterà a pensare sui luoghi comuni della vita famigliare: un cabarettista eccezionale coinvol-gerà in teatro tutta la famiglia, grandi e piccoli. Il costo del biglietto, per i gruppi famigliari che partecipano coi bambini sarà di soli € 5,00 per tutta la famiglia!

c) LA PROPOSTA EDUCATIVA DELL’ORATORIO NEL POST CRESIMA: COME GESU’Dentro una proposta cristiana. Chi rimane avrà ben chiaro che la proposta educativa del post-cresima non è un cammino di “amici e basta”, ma un cammino da discepoli dietro il Signore Gesù, nella sua Chiesa.Dopo la cresima i ragazzi non sono affidati all’Oratorio e basta, ma si cammina insieme (ragazzi-educatori-famiglia) per dare futuro ai propri figli.

Riferimento e obiettivi:Partendo dai “cinque pilastri” che ci ha consegnato il cardinal Martini, vorremmo far sì che i nostri ragazzi cre-scano nella fede come discepoli per poter poi essere testimoni:☞ Dimensione contemplativa della vita☞ In principio la Parola☞ Attirerò tutti a me☞ Partenza da Emmaus☞ Farsi prossimo

Questi invece gli appuntamenti dell’anno oratoriano:☞ Assisi: 28-30 marzo 2016, per i ragazzi delle medie☞ Roma (Giubileo adolescenti): 23-25 aprile 2016☞ Cracovia (GMG) per i giovani: 26-31 luglio 2016☞ Ritiri di Avvento e Quaresima☞ Esperienze di carità e servizio☞ I “venerdì forti”☞ Proposte di Decanato Giovani

5. TRASFIGURARE

PER VIVERE L’ANNO DELLA MISERICORDIA che inizierà ufficialmente a Roma l’8 dicembre, PROPONIAMO:☞ Una celebrazione giubilare penitenziale di decanato nei

giorni 21, 22, 23 dicembre☞ Una settimana di “deserto” alla prima di quaresima☞ La presenza in parrocchia della Madonna pellegrina di

Fatima, nel mese di maggio.Inoltre, per vivere le Opere di misericordia che l’indizio-ne del Giubileo della Misericordia ci propone con forza come contenuto di conversione, insieme alle Parrocchie del nostro Decanato ci apriremo all’accoglienza nei confronti dei nuovi migranti.

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Il giorno di don Andrea21 giugno 2015, il giorno della prima Messa di don Andrea a San Protaso. Il suo “sì” al Signore, pronunciato dentro un abbraccio. Quello del nuovo e del vecchio parroco, don Paolo e don Piero, con lui sull’altare insieme agli altri fra-telli sacerdoti. Delle suore e delle religiose. Dei fedeli laici, famiglie, adulti e bambini. E poi la festa. La gioia di un nuovo inizio. Perché, come scriveva Pavese - la frase che La Zolla ha posto come motto del nuovo anno scolastico - “è bello vivere perché vivere è cominciare sempre, ad ogni istante”. Grazie don Andrea, del tuo essere con noi, fra noi. Comincia una nuova avventura, tutta da percorrere. Insieme.

✾ ✾ ✾ vita della comunità ✾ ✾ ✾ vita della comunità ✾ ✾ ✾

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Pellegrinaggio in Terra SantaCronaca di un pellegrinaggio in Terra Santa, dal 9 al 21 agosto. Dieci famiglie, 47 persone, di cui 27 bambini e ragazzi, dai 4 ai 19 anni, tutti guidati da don Paolo. Per scoprire la geografia della Parola di Dio ed incon-trare testimoni, le pietre vive di questi luoghi. E vivere un’esperienza di unità, da riportare a casa.

“Quale gioia quando mi dissero: andremo alla casa del Signore...”.In pellegrinaggio sulle orme di Gesù per ripercorrere i suoi passi, trascorrere qualche giorno nei luoghi in cui Lui è nato, cresciuto, ha mangiato, giocato, dormito, incontrato amici, ammirato quei panorami, respirato quell’aria... perché, quando vuoi bene ad una persona, vuoi vedere dove vive.E’ stato un venire a conoscenza di storie di personaggi e luoghi biblici intrecciati ad incontri con “pietre vive” che ora animano quei posti con una letizia ed una gratuità stupefacenti; storie di pietre che narrano di gloria e di distruzione, storie di popoli i cui volti si mescolano a colori e a profumi di spezie ma che faticano a guardarsi

negli occhi con simpatia.A distanza di giorni riscopro nel mio cuore, impressi come dei flash, le espressioni delle tante persone incontra-te con le loro testimonianze di fede, di sofferenza, di letizia, di speranza....volti amici, che rimarranno sempre con me. Come quelli di alcuni bambini della Crèche, mendicanti di gioia e di amore dove un attimo condiviso con loro assumeva il sapore dell’eterno o il volto radioso di suor Rosa, la testi-monianza di gratuità di suor Maria, la sofferenza di Nasyr, la baldanza di Sobhy, l’intensità della suora di Gaza, la letizia di Emile, l’autorevolezza e l’accoglienza di padre Pizzaballa, la semplicità e sincerità di don Marco, il volto solare della suora clarissa, fino a quello abbronzato del beduino incontra-to all’alba nel deserto che, dopo aver pazientemente atteso la fine della Messa per venderci le sue kefiah e collane di osso di cammello, ci ha accompagnati fino al pullman salutandoci cordialmente ed affettuosamente con un bacio soffiato sul palmo della mano... o ancora gli occhi scuri e sorri-

denti, seminascosti dal velo bianco che le copriva il capo, di una bambina nella spianata delle moschee che, con il suo gesto spontaneo di saluto con la manina, in un attimo ha fatto crollare il muro di diffidenza dietro al quale mi ero rifugiata quasi impaurita, per quel mondo che pensavo potesse esse-re per noi solo ostile, confermando così le parole di Diego, amico in Terra Santa da qualche mese, che diceva di essersi reso conto che il cuore dell’uomo è lo stesso che sia ebreo, cristiano o musulmano: in ognuno alberga l’identico desiderio ed esigenza di felicità e di compimento.Anche l’incontro con i Luoghi Santi ha lasciato un’impronta indelebile nel mio cuore. L’emozione nel toccare la pietra in cui Gesù bambino è stato deposto o quella del Calvario è stata davvero grande! Ma ancora di più è stato entrare nell’edicola del Santo Sepolcro, luogo un po’ cupo che mi incuteva una strana soggezione, accompagnata dalla voce calda e rassicu-rante di don Paolo che leggeva una bellissima meditazione e mi introduce-va nell’evento straordinario che lì, proprio lì, era accaduto, cambiando il corso della storia e della mia vita.Suggestiva la Messa celebrata nella grotta dei pastori a Bet Sahur, la visita alla prigione di Gesù, la scala i cui gradini hanno portato il peso di Gesù

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sofferente, la piscina di Siloe e quella di Bethsaida, il Getzemani, la tomba di Maria, fino alla grotta dell’an-nunciazione nella quale “lì” e non da un’altra parte, il Verbo si è fatto carne, per proseguire a Cafarnao nella casa di Pietro, sul lago di Tiberiade con la pietra sulla quale Gesù ha cotto il pesce per i suoi amici, chiedendo a Pietro e a noi:” mi ami tu?”. O l’affascinante giornata nel deserto, luogo di tentazione ma anche di profonda intimità con Dio, il monte delle Beatitudini, il Tabor con la sua vista mozzafiato, il Giordano sulle cui rive, con immensa commozione, abbiamo rinnovato le nostre pro-messe battesimali e Cana, dove abbiamo ridetto il nostro sì, confermando il sacramento del matrimonio e ancora tanti altri luoghi importanti e suggestivi del

Vangelo che ora, leggendoli, è come se prendessero più vita, colore, profumo, intensità.Anche le giornate di mare, dalla splendida Cesarea al Mar Morto fino ad Haifa, hanno avuto il loro perché. Cullata dalle onde del mare ho vissuto momenti di profonda letizia: mi sentivo abbracciata, coccolata dal Signore che mi donava momenti d’amore così speciali: niente è stato lasciato fuori, tutto di me era dentro il suo abbraccio.Ma, il miracolo più grande e commovente è stato vivere la comunione profonda tra noi, grandi e piccoli, alcuni amici già alla partenza, altri che lo sono diventati nel susseguirsi dei giorni, segno tangibile della presenza di Gesù Risorto nelle nostre giornate, nei momenti solenni di preghiera e riflessione, come in quelli di convivenza, dai pranzi agli spostamenti in pullman, fino a quelli divertenti come l’ulti-ma serata passata tra canti e frizzi. Non si avvertiva soluzione di continuità tra una cosa e l’altra: tutto era dentro quell’avvenimento che stava accadendo.Un pensiero e un ringraziamento speciale a don Paolo che ci ha guidato con sapienza, autorevolezza ed amore attentissimo al bisogno di ciascuno, grande o piccolo che fosse, come un padre amoroso fa con tutti i suoi figli, Ci ha letteralmente presi per mano ed immersi nella storia, nell’archeologia, nella vita e nella fede di questi popoli e dei nostri fratelli, perché la nostra vita e la nostra fede riacquistassero sapore e gusto, più certi del fatto che quell’avvenimento, Dio fatto uomo morto e risorto, è davvero accaduto, in quei luoghi, in quel periodo della storia, in quel tempo preciso...

Il desiderio ora è di proseguire il pellegrinaggio della vita così come è iniziato in Terra Santa: un cammino guidato, insieme ai fratelli che il Signore metterà sulla strada che conduce al nostro Destino, portando sempre nel cuore la preghiera che recita-vamo ogni mattina di gratitudine per essere fatta cristiana e, con il cuore rivolto a chi continua la sua avventura in quella straordinaria terra, di invocazio-ne di “pace per Gerusalemme: vivano sicuri quelli che ti amano; sia pace nelle tue mura, sicurezza nei tuoi palazzi. Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: “Su te sia pace!”. Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene”.

Daniela Leali

Un articolo che racconta degli incontri avvenuti nel corso del pellegrinaggio è disponibile sul quotidiano online “Il Sussidiario”, a questo indirizzo: http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2015/9/6/TERRASANTA-Cristiani-in-Palestina-papa-come-si-fa-ad-amare-il-proprio-nemico-/634744/

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Un incontro con padre PizzaballaIl 12 agosto scorso, le famiglie pellegrine in Terra Santa hanno avuto il dono d’incontrare a Gerusalemme il custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa. Un momento prezioso, che ha aiutato tutti ad entrare maggior-mente nella realtà complessa di questi luoghi, ma anche ricco di spunti per migliorare la concretezza della nostra vita di fede. Ne riportiamo alcuni.

“Perché venire oggi in Terra Santa?”“Perché questa terra è testimone della storia della salvezza. Paolo VI, quando è stato anche nostro vescovo, diceva che se c’è una storia della salvezza, ci deve essere anche una geografia della salvezza. Se Dio ha parlato, si è rive-lato, si è manifestato all’uomo, deve esserci anche un luogo, dove è avvenu-to. Senza il luogo non c’è l’evento: è una banalità, però è una realtà. Per noi questa è terra santa per questa ragione, perché testimone di quest’aspetto fondamentale della nostra vita di fede: il cristianesimo è incarnazione, non un messaggio spirituale. Il Vangelo è innanzitutto storia. Gesù a volte diventa un po’ qualcosa di spirituale. Invece Gesù è innanzitutto una realtà che puoi

toccare. C’è anche l’Eucaristia per questo, ma la Terra Santa è una sorta di ottavo sacramento. I pellegrini vogliono venire qui da tutto il mondo per fare quest’esperienza, per incontrare in maniera nuova, diversa, l’umanità di Gesù”.

“Può spiegarci la differenza tra cristianesimo e cristianità?”“C’è una tendenza, soprattutto in Europa, ad identificare la nostra fede con un sistema culturale o sociale. Ora, anche se la maggioranza intorno a me non è cristiana, le ragioni della mia fede non vengono meno. Io sono chia-mato a vivere la mia fede a prescindere da questo. Gesù è morto sulla croce gratuitamente. La gratuità deve essere ciò che mi caratterizza. Il cristiano è non violento. Egli propone, non impone. Si presenta, testimonia, vive la sua fede, l’annuncia con la vita. La redenzione che raggiunge tutto il mondo è innanzitutto la mia esperienza: io sono stato redento, salvato e vivo questa salvezza con gratuità, facendo tutto quello che posso perché gratuitamente sono stato salvato. Non devo conquistare, ma attrarre. Poi il resto lo fa il Signore. Se c’è una cosa che è chiara, qui in Medio Oriente e in Terra santa in particolare, è che noi cristiani siamo sempre stati in minoranza. A volte questa minoranza è ben tollerata, a volte male, a volte è perseguitata. Il cristianesimo nei primi secoli è stato perseguitato, ma è cresciuto. Il cristianesimo, non la cristianità. Oggi sta scomparendo forse la cristianità, ma non il cristianesimo. Sta scomparendo un modello di vita sociale cristiana, ma non la fede cristiana. Per me questo è chiaro qui, in Terra Santa. Nella società contiamo poco, perché qui è tutto fuorché cristiano: o ebrei o musulmani. Però la testimonian-za cristiana non è scomparsa, non è finita. Non è che non abbiamo più niente da dire”.

“Come costruire la pace?”“Se, dopo una spiegazione sul Medio Oriente, pensate di aver capito, significa che non avete capito nulla! E’ una realtà molto complessa. Il Medio Oriente, la Terra santa, non è aut aut, è et et, non è questo o quello, la verità non sta tutta di qua o di là. Se si vuol “fare la pace”, si finisce per essere frustrati, dall’inizio alla fine. Sei tu che devi avere un atteggiamento di pace, pacifico. Devi intercedere per la pace. Creare le premesse, costruire, fare tutte le iniziative possibili. Il motivo per cui sei qui non è cambiare il mondo, ma testimoniare un’esperienza che deve diventare la vita. Cercare di costruire relazioni. E le relazioni non sempre hanno successo, ci sono anche i fallimenti. A volte i tempi sono diversi. Allora bisogna avere la pazienza di attendere l’altro, che ha tempi diver-si dai tuoi. Tutte queste cose qui ci vengono insegnate dall’esperienza concreta”.

“Cosa possiamo fare noi cristiani per la Terra Santa?”“Innanzitutto pregare. Poche settimane fa uno dei nostri frati era stato rapito in Siria, poi è riuscito a scappare. E lui è riuscito a dirmi una cosa interessante: “per tutte queste settimane sono rimasto calmissimo senza riuscire a spiegarmi perché. Poi ho capito la forza della preghiera, sentivo la preghiera di tutti che mi dava tanta pace”. Noi abbiamo bisogno di questa preghiera di tutti. Sapere che Dio c’è, è presente e interviene. Poi un’altra cosa è venire qui. Il pellegrinaggio porta lavoro ed è un modo concreto e dignitoso di aiutare. Infine, parlare della Terra Santa. Quello che è avvenuto qui ci riguarda. Questa Terra ci appartiene. O meglio noi apparteniamo a questa terra. Quindi parlarne”.

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Estate con l’oratorioDal 6 al 13 luglio elementari e medie si sono recate a Sant’Anna di Vinadio. Dal 20 al 26 luglio è stato il turno degli adolescenti, ad Ostia con la Caritas. Nel racconto di don Andrea i frutti di un’esperienza positiva.

Sant’Anna di Vinadio. Un paesino arrampicato sui monti vicino a Cuneo ha visto la presenza, per due settima-ne, di ragazzi delle elementari e delle medie dell’Oratorio san Protaso per le loro “vacanze” estive! Due settima-ne intense, piene di allegria, fraternità, amicizia, riflessioni, attività, spiritualità e camminate! A “Casa Caramba” - così si chiamava la casa che ci ha ospitato - sono passate rapidamente le giornate. Dopo la sveglia della matti-na ci si preparava alla colazione e poi si iniziava la giornata: momenti di riflessione e meditazione, attività e giochi di gruppo, gite e passeggiate sui monti che circondavano il paese. Ci hanno guidato in queste settimane i personaggi del film d’animazione “Le cinque leggende”. Li abbiamo conosciuti anche attraverso alcuni brani di Vangelo che ci hanno aiutato a capire l’importanza dei sogni, dell’amicizia, della fede e della speranza. Sono stati giorni davvero belli, soleggiati, arricchiti dall’entusiasmo e dalla grinta che hanno avuto sempre la meglio anche dopo qualche piccola litigata o battibecco. Le passeggiate ci hanno portato in alta quota fino addirittura in Francia! Paesaggi davvero meravigliosi, come la compagnia! Con i ragazzi delle medie abbiamo imparato che la fede ci porta ad avere fiducia nel Signore che ci suggerisce - prendendo spunto da una canzone di Nesli - che “Andrà tutto bene”! Gli educatori, le suore e le nostre fantastiche cuoche hanno reso queste settimane davvero organizzate, speciali e indimenticabili.

Ostia. Dopo sei ore di Intercity e treno di collegamento Roma-Ostia siamo approdati al lido romano per una setti-mana di vita insieme e servizio presso la mensa dei poveri. Alloggiati presso un Ostello proprio in riva al mare, questi giorni esano scanditi da alcuni appuntamenti: messa e riflessione mattutina sul Vangelo, servizio presso la Caritas e pomeriggio al mare. Ha accompagnato i nostri giorni il Vangelo di Marco e alcuni brani che ci hanno aiutato a scoprire un po’ di più chi è Gesù per noi. Alla mensa dei poveri ciascuno di noi era impegnato in un set-tore per aiutare a servire un buon pasto ai poveri che si presentavano alla porta. Uomini e donne di ogni etnia e lingua che, in fila, chiedevano cibo, sguardi, qualche buona parola e qualcuno che sapesse che ci sono anche loro. Uomini e donne qualunque che quotidianamente ci passano accanto nell’indifferenza che ormai fa da padrona in questo nostro mondo. “Ma quello l’ho visto stamattina” si diceva spesso incontrando gli stessi poveri in giro per strada a far nulla o in spiaggia a raccogliere avanzi dai cestini. Il Vangelo meditato la mattina diventava realtà e concretezza in questo piccolo servizio. Il pomeriggio al mare - o a fare il riposino - era un momento di relax, svago e amicizia. La Domenica passata a Roma, con messa e angelus del Papa, ci ha permesso di fare un salto nella capi-tale sotto il caldo sole di fine Luglio. Un’esperienza partita con qualche dubbio che però ha portato frutto, se non nell’immediato - magari - sicuramente nella memoria e nel cuore. Giornate intense, ma belle, di amicizia e di con-divisione semplice che ricordano la semplicità della vita cristiana: fede, servizio, amicizia!

don Andrea

archivio di luglio/settembreRIGENERATI NELLO SPIRITOLa comunità parrocchiale accoglie nuovi figli del Padre e membra vive del Corpo di Cristo.E si impegna ad educarli nella fede.AMBROSIO CHRISTINE CHIRICO IRMA DEFALCO MATTIADI VIRGILIO VIOLA OCANA ROMEO FANTOLI VITTORIAGALLESI RICCARDO SCROFANI LUCA STEFANO DELLA RAIA FEDERICO

UNITI IN CRISTOAuguriamo gioia ai coniugi che hanno deciso di amarsi sempre e di educare i figli in una famiglia cristiana.PETRUCCI SALVATORE con COLLINI FEDERICAARENA SIMONE con CHAICHAREE NUALAWANG

NELLA CASA DEL PADRELa vita non è tolta, è soltanto cambiata: erano pellegrini come noi, ora ci attendono da loro, nel posto preparato dal Risorto.NOTO VINCENZA, a. 74 POZZANI ENRICO, a. 84 CHIGORNO BRUNA, a.88SIGNORILE VITTORIO, a. 77 LUPO GIOVANNA, a. 98 ALBANI ANTONIETTA, a. 92LIGGI LUIGINA, a. 79 GIRONI ENRICA, a. 99 VOMMARO CARMINE, a. 76VENTURA PIERINA, a. 85 MASIERO ANNAMARIA, a. 67 GHIONI BRUNO, a. 75BOMBARDIERE SANTA, a. 85 ROSSINI TORQUATO, a. 57 SCIALPI CINZIA, a. 55TEMPESTI LINA, a. 86 CALVI GABRIELE, a. 90 VENTURI ANNAMARIA, a. 77LADORNI FRANCO, a. 75 SASSI IDA, a. 96 CANTONI FRANCA, a. 95MOSCARDI ELSA, a. 65 MARCHILLO BIANCA, a. 81 DONATI UMBERTO, a. 84

Page 11: Informatore mensile della Parrocchia San Protaso Vescovo ...E-mail: sanprotasoinforma@gmail.comSan Protaso InForma Anno 6 Numero 43 Settembre-Ottobre 2015 SEGRETERIA da lunedì a sabato
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Parrocchia: www.parrocchiasanprotaso.orgGruppo sportivo: www.spes-mi.org

Centro culturale: http://centroculturalesp.wordpress.comLa Zolla: http://www.lazolla.it

Teatro Osoppo “Il tempio milanese del teatro amatoriale di qualità”

Con le migliori compagnie teatrali FITA e GATaL della Lombardia

Sabato ore 21.00 e Domenica ore 16.00 19 e 20 settembre La compagnia Il Siparietto in “La fevun apena per misericordia” di Kesserling Commedia dialettale 26 e 27 settembre La Compagnia “I catanaij:

“I scalmann de la sciora Giulia” di N. Silveri Commedia dialettale Sabato 10 ottobre Spettacolo comico per famiglie

“Quattro maschi?!” di e con Mike Diegoli Cabaret Domenica 11 ottobre La Compagnia Ambrosiana:

“L’anima travasada” di G. Bertini Commedia dialettale 24 e 25 ottobre Compagnia Ad aspera per astra:

“Ruomors” di Neil Simon Commedia brillante 31 ottobre e 1 novembre Compagnia Pratocentenaro:

“Il Povero Piero” di P. F. Campanile Commedia brillante 7 e 8 novembre La compagnia La Maschera

“…e pensà che l’era inscì stracch!” di D. Angeli Commedia dialettale 14 e 15 novembre Il nuovo teatro dei nove in:

“Harvey” di Mary Chase Commedia brillante 21 e 22 novembre La compagnia I sempreverdi in

“Gildo l'Ingegner” di Emerico Valentinetti Commedia dialettale 28 e 29 novembre La Compagnia dei giovani in:

“Un marì per la mia tusa” di A. Lunati Commedia dialettale 12 e 13 dicembre Cabaret Milano Duemila in:

“A batt i pagn compar la stria” di F. Fumagalli Commedia dialettale Sabato 19 dicembre Gruppo Circuiti dinamici in:

“Una pausa a colori” di e con M. Vergnaghi e M. Mungo Spettacolo musicale 9 e 10 gennaio 2016 La compagnia La Sarabanda

“Sior Todero Brontolon” di C. Goldoni Teatro classico in costume

16 e 17 gennaio Cabaret Milanes in:

“Milan, ona canzon” di e con A. Ressa e A. Galassi Cabaret in dialetto 23 e 24 gennaio La compagnia La marmotta in:

“Gatta ci cova” di A.Russo Giusti. Commedia brillante 30 e 31 gennaio Nuova compagnia Anni Verdi:

“Non ti conosco più” di Aldo De Benedetti Commedia brillante 6 e 7 febbraio Compagnia Gli adulti in:

“Il re dei giochi” di Mario Pozzoli Commedia brillante 13 e 14 febbraio Il socco e la maschera in:

“Il parroco è impazzito” di G. Di Maio Commedia brillante 20 e 21 febbraio La compagnia Politeatro in

“El zio matt” di G. Bertini Commedia dialettale 27 e 28 febbraio La combricola del Baffo in

“La palla al piede” di Feydeau Commedia brillante 5 e 6 marzo La Compagnia il Nodo in

“El baloss” di A. Pozzoli da Moliere Commedia dialettale 12 e 13 marzo La compagnia AttoRe in

“Colto in flagrante” di Derek Benfield Commedia brillante 19 e 20 marzo Il serpente Tentattore in

“Il grosso grasso matrimonio a Torre del Greco” di R. Gallo Commedia brillante 9 e 10 aprile La Compagnia dei giovani in:

“E’ tanto che non bevo champagne” di A. Cecov Teatro classico in costume 16 e 17 aprile Compagnia Latte nero in:

“Le baruffe chiozzotte” di C. Goldoni Teatro classico in costume 30 aprile e 1 maggio Roberto Bignoli in:

“Il mio cuore canta!” Spettacolo musicale

Biglietto: Intero: € 8,00 Over 65: € 5,00 Abbonamento € 80,00