Informatore Coop Firenze novembre 2013

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Informatore Nei punti vendita dal 28 ottobre 2013 Novembre 2013 LE STORIE SIAMO NOI A novembre la compagnia del Cuore (a pag. 4) GIOCHI PROIBITI Continua l’iniziativa delle sezioni soci per nuovi stili di vita (pag. 6) MANGIARE CON GUSTO Incontri con la città: il 10 novembre all’Università di Firenze (pag. 10) 11 1973 / 2013. Una vita insieme (a pag. 3) Per i soci che ritirano il giornale alla cassa

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InformatoreNei punti vendita dal 28 ottobre 2013

Novembre 2013

LE STORIESIAMO NOIa novembre la compagniadel Cuore (a pag. 4) GIOCHI PROIBITIContinua l’iniziativa delle sezioni soci per nuovi stili di vita (pag. 6) MANGIARE CON GUSTOIncontri con la città: il 10 novembre all’Università di firenze (pag. 10)

11

1973 / 2013. Una vita insieme (a pag. 3)

Per i sociche ritirano il giornalealla cassa

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2 - Informatore - Novembre 2013

Mondo coop

4 le storie siamo noiA novembre in Toscana: esperienze vicine e lontaneSara Barbanera

5 sotto il segno dell’alberoLe tre centrali cooperative toscane si danno un’organizzazione unicaSara Barbanera

29 senza ali, “musicisti” dentro

Il cd con le storie cantate e scritte dai ragazzi dell’Istituto Penale Minorile G. Meucci di FirenzeRossana de Caro

Att ualità6 giochi “proibiti”

Gratta e vinci, superenalotto e simili, danno dipendenza, sono una vera e propria patologiaFrancesco Giannoni

7 uscio e bottegaFilm-commedia divertente, con attori toscani e personaggi famosiRiccardo Gatteschi

8 portatori sani di pollineUno studio dell’Università di Pisa sullo stato di salute degli insetti impollinatoriLaura D’Ettole

9 i soci tartufaiCooperativa tartufai senesi. Per difendere tartufi e territorioAndrea Marchetti

10 mangiare con gusto Il 10 novembre conferenza nell’aula magna dell’Università di FirenzeBruno Santini

11 tutti a dieta A Buti un progetto europeo per esaltare i piatti della tradizione locale e mediterranea Gabriele Parenti

Guida alla spesa

12 con tè o senza tèIn bottiglia, in brick o in bicchieri da passeggio, è tra le bibite più gettonateMonica Gallie Alessandra Pesciullesi

13 il quinto gusto Scoperto nel 1909 da un medico giapponese. Lo hanno molti alimenti della dieta mediterraneaSara Barbanera

14 arrivano i vitaminiSimpatici e colorati pupazzetti-ortaggi per

“insegnare”a mangiare ai bambiniMelania Pellegrini

15 olio da oscarFrantoio Franci, qualità “premiata”Laura D’Ettole

16 l’imbarazzo della sceltaDifetti e virtù dei vari materiali con cui sono fatte le stoviglie da cucinaMelania Pellegrini

17 i datteri di gericoLavoro per una cooperativa palestinese e fondi per la costruzione di un ospedale pediatrico Laura D’Ettole

Varieed eventuali

34 da palasport ad agoràA Firenze il più grande spazio di eventi al coperto in ToscanaEdi Ferrari

38 cicciobelliA volte la fame smodata può essere sintomo di disagio Rossana de Caro

38 l’albero della memoriaLa Shoah raccontata ai bambini

39 amico a quattro zampeLa convivenza cane-

bambino, le regole da seguire, i benefici Sara Barbanera 40 la rinascita di agneseUn progetto per

far conoscere i problemi di chi è affetto da

albinismoSilvia

Amodio

42 innaffiare da sottoAmpolle in terracotta per risparmiare acqua. Un metodo antico riscopertoCàrola Ciotti

43 moderno e appassionatoMatia Barciulli,un cuoco eclettico con la passione dell’olio di olivaLeonardo Romanelli

44 mal di pancia Una patologia infiammatoria intestinale che crea molti problemi. Cause e terapieAlma Valente

Rubriche14 promozioni

a cura di Melania Pellegrini

24 attività delle sezioni socia cura di Valentina Vannini

30 lettere dei socia cura di Antonio Comerci

34 eventi a sconto per i socia cura di Edi Ferrari

36 segnalazionia cura di Rossana de Caro

Sommario

Mensile diUnICooP fIrenZe

Via Santa Reparata 4350129 Firenze

Tel. 05547801 - Fax [email protected]

Registraz. Trib. Firenzen. 1554 del 17/07/63

Direttoreantonio Comerci

Segreteria di redazionemarie Casarosa

Coordinatrice di redazionerossana de Caro

Direttore responsabileSara Barbanera

Grafica e impaginazioneWalter Sardonini e Daniela Lotti

SocialDesignPrestampa

La ProgressivaStampaCoptip

Questo numero è stato chiusoin tipografia il 16/10/2013.

Diffonde 620.000 copie.

Trasmissione televisiva diUnICooP fIrenZe

Sabato ore 14.00 su RTV 38,ore 17.30 su Italia 7

Domenica ore 8.15 su Italia 7ore 18.45 Toscana TVore 23.05 su RTV 38

Lunedì ore 13.15 Toscana TV

USI e ConSUmIogni lunedì dalle 21 alle 23su RTV38, approfondimentosu temi d’attualità con ospiti

in diretta dallo studioe interventi dei telespettatori.

inFormatoree inFormacoop

sono sempre on line suwww.coopfirenze.it

InformatoreNei punti vendita dal 28 ottobre 2013

Novembre 2013

LE STORIESIAMO NOIA novembre la compagniadel Cuore (a pag. 4) GIOCHI PROIBITIContinua l’iniziativa delle sezioni soci per nuovi stili di vita (pag. 6) MANGIARE CON GUSTOIncontri con la città: il 10 novembre all’Università di Firenze (pag. 10)

11

1973 / 2013. Una vita insieme (a pag. 3)

Per i sociche ritirano il giornalealla cassa

11 – novembre 2013

29 senza ali,

i datteri di gerico

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Novembre 2013 - Informatore - 3

Punto e a capo

I 40 annidell’Unicoop Firenze

di antonio Comerci

Una vita insiemeSulla carta intestata dell’Unicoop Firenze c’è annotato “fondata nel 1891” (milleottocento… non è uno sbaglio!). Infatti, dal punto di vista formale, tutte le aggregazioni fra le cooperative che hanno portato alla nostra, sono state “fusioni per incorporazione” nell’antica Cooperativa di consumo di Sesto Fiorentino, con il suo atto costitutivo del 1° novembre 1891, firmato da 35 soci, operai e artigiani. Dal punto di vista sostanziale, la cooperativa è la diretta erede del tumultuoso movimento del dopoguerra e della rinascita civile dell’Italia dopo il fascismo e la guerra. Sotto quella spinta sono nati come funghi gli spacci cooperativi, sotto ogni campanile della nostra Toscana. Un movimento che abbiamo definito tumultuoso non a caso, e per questo ha dovuto subire rovesci e disillusioni negli anni Cinquanta, e una ferrea selezione di gruppi dirigenti. Grazie a questa selezione si sono potute affinare capacità professionali e strategie adatte non alla semplice sopravvivenza ma a uno sviluppo eccezionale dell’Unicoop Firenze. Insomma, la nostra cooperativa è più figlia del dopoguerra e del boom economico degli anni

Sessanta che dell’epopea ottocentesca della classe operaia. E sarà questo lo spirito che animerà la festa per il 40° onomastico che terremo

il 10 novembre al Mandela Forum. Un “dì di festa”, una domenica da passare insieme; dipendenti della cooperativa, familiari, consiglieri delle sezioni soci, soci volontari nelle varie attività culturali e di solidarietà che la cooperativa e le

sue sezioni portano avanti. Ma riprendiamo il filo della storia. Il 25 luglio 1973 avviene

la fusione fra Tosco Coop (con punti di vendita da Arezzo a Prato, passando dal Mugello e da Firenze) e Unicoop Empoli,

con punti vendita da Scandicci a Empoli e da Vinci a Poggibonsi. Nasce così l’Unicoop Firenze che già allora è la più grande cooperativa di consumo italiana per soci, vendite, dipendenti e negozi. Il 1973 non è comunque un punto d’arrivo ma di

partenza: inizia un drastico cambiamento nella rete di vendita con la chiusura dei piccoli spacci e dei negozi inefficienti, per razionalizzare la rete di vendita,

aumentare la produttività, diminuire l’incidenza dei costi sul prezzo dei prodotti. Grazie alle scelte coraggiose fatte allora, la cooperativa si è incamminata su un percorso che l’ha portata oggi a essere la rete di supermercati con i prezzi più bassi d’Italia. Non solo: abbiamo una rete di punti di vendita belli! Dai grandi supermercati agli inCoop, con

prodotti freschi e locali, con una clientela di soci affezionati e di lavoratori appassionati e legati

alla loro cooperativa.

_iva al 22%, ma i prezzi da noi non salgono

_alla cassa dici downA ottobre donazioni per Trisomia 21

Le news più lette nel WebLe notizie più cliccate

dalla prima pagina del sitowww.coopfirenze .it

unicoop Firenze

_enigma a firenze!Al Museo La Specola la mostra Enigma

_tutti a bordo!Vendita degli abbonamenti Ataf

Sessanta che dell’epopea ottocentesca della classe operaia. E sarà questo lo spirito che animerà la festa per il 40° onomastico che terremo

il 10 novembre al Mandela Forum. Un “dì di festa”, una domenica da passare insieme; dipendenti della cooperativa, familiari, consiglieri delle sezioni soci, soci volontari nelle varie attività culturali e di solidarietà che la cooperativa e le

sue sezioni portano avanti. Ma riprendiamo il filo della storia. Il 25 luglio 1973 avviene

la fusione fra Tosco Coop (con punti di vendita da Arezzo a Prato, passando dal Mugello e da Firenze) e Unicoop Empoli,

con punti vendita da Scandicci a Empoli e da Vinci a Poggibonsi. Nasce così l’Unicoop Firenze che già allora è la più grande cooperativa di consumo italiana per soci, vendite, dipendenti e negozi. Il 1973 non è comunque un punto d’arrivo ma di

partenza: inizia un drastico cambiamento

piccoli spacci e dei negozi inefficienti, per razionalizzare la rete di vendita,

aumentare la produttività, diminuire l’incidenza dei costi sul prezzo dei prodotti. Grazie alle scelte coraggiose fatte allora, la cooperativa si è incamminata su un percorso che l’ha portata oggi a essere la rete di supermercati con i prezzi più bassi d’Italia. Non solo: abbiamo una rete di punti di vendita belli! Dai grandi supermercati agli inCoop, con

prodotti freschi e locali, con una clientela di soci affezionati e di lavoratori appassionati e legati

alla loro cooperativa.

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Mondo CoopRiccardo non ha avuto nemmeno

tempo di rendersi conto e, in un at-timo, è finito a dormire alla stazione di Firenze, dove è rimasto per tre mesi: «Lì i giorni sono tutti uguali e le notti pure: finché… finché accade che incontri qualcuno che si accorge che sei ancora vivo».

E così è stato per Riccardo che, grazie all’incontro con l’Auser, ha visto riaccendersi una piccola luce: «E poi immaginatevi che all’improv-viso, vi venga proposto di abitare in “coabitazione solidale” con una per-sona anziana e sola. Immaginate che

una “cosa” chia-mata A bitare Solidale si faccia viva. Non è una “cosa”, ma ha la voce di persone cortesi che im-provvisamente ti ascoltano e si danno da fare per aiutarti. E poi ti fanno la pro-posta incredibile di un alloggio presso persone anziane e sole. Gratuitamente. Ed infine, im-maginatevi che

tutto improvvisamente sta filando liscio, malgrado la vostra incredulità e felicità, perché a volte essere felici può fare paura».

Sì, perché questo è Abitare Soli-dale, come ci ha spiegato Gabriele Da-nesi, che lo coordina per l’Auser: «Si tratta di un progetto che fa incontrare le necessità di persone sconosciute, di qualunque sesso, in qualunque situa-zione cattiva della vita. Due problemi sociali, una soluzione sola: un patto abitativo vero e proprio che permette a persone in difficoltà di trovare al-loggio temporaneo presso anziani soli, con abitazioni troppo grandi, o famiglie che hanno bisogno di un pic-colo sostegno per risolvere i semplici problemi di ogni giorno».

Sì, perché la casa è un bene così prezioso che in effetti può diventare un problema per chi non può acqui-starne o affittarne una, ma anche per chi, pur avendola, non riesce a o

di Sara Barbanera

Un giorno, all’improvviso, tutto cambia e la vita si fa difficile.

Storie di vita, storie di oggi che è tutt’altra cosa da ieri, quando lavoro, casa, macchina e vacanze erano alla portata di quasi tutti. Il benessere, insomma, quello della normale vita della gente normale. La crisi, i tagli, la disoccupazione, gli aumenti. La sfiducia: quale che sia la congiuntura, tutto è cambiato e nulla è più scontato.

Ma non sempre il finale è amaro. La luce può arrivare anche da piccole storie di ordinario coraggio di quelli che, armati di pazienza e dispera-zione, hanno provato a ripartire.

La Compagnia del Cuore quest’anno sarà questo: un racconto di racconti che girerà a tappe la To-scana e che, dal 15 novembre all’8 dicembre, darà voce a quelle storie di riscatto che costruiscono la speranza di domani. Per il sesto anno di tour, la Fondazione Il Cuore si scioglie ha chiamato a raccolta testimonial dalle Filippine, dal Perù, dall’Africa e dalla Toscana, per raccontare storie da tutto il mondo: un messaggio positivo, dove la scintilla di una mano tesa fa ri-partire il motore di un futuro nuovo. Solidarietà, partecipazione, ascolto di molti che, nella vita di tutti i giorni, si-gnificano riavere un tetto, un pranzo e una cena, un lavoro e, perché no, un po’ di elementare felicità.

AbitAre solidAle«Immaginate che stasera non po-

trete tornare a casa vostra perché vi hanno sfrattato. Vi hanno sfrattato perché avete perduto il vostro lavoro. Immaginatevi di fronte alla vostra ex casa, con una valigia in mano, duecento euro in tasca e nessuno da chiamare. Immaginate di essere dive-nuti parte di un popolo invisibile, e che stanotte dovrete fare finta di essere un viaggiatore, per trovare una scusa per dormire seduti alla stazione centrale. Immaginate di essere morti, anzi, civilmente morti. Peggio che essere morti, perché siete ancora vivi».

Questa è la storia di Riccardo che, a cinquantanove anni, ha perso, semplicemente, tutto. «Era il 2009 – racconta Riccardo – che, con il primo soffio di crisi, ha fatto volare via i piccoli straccetti come me. La mia

azienda di impianti elettrici, l’attività di consulente alle imprese, la mia casa in affitto, i risparmi, gli amici. Ero un caso come tanti, non sollevavo parti-

colare attenzione: forse perché è così scontato avere una casa che nessuno riesce a mettersi nei panni di chi non ce l’ha. È come svegliarsi la mattina e non avere le gambe: impossibile immaginare la vita così».

compagnia del cuore

Le storie siamo noi

A novembre in Toscana: esperienze vicine e lontane

Saluti dal PerùI ragazzi peruviani del Manthoc fanno parte della Compagnia del Cuore fin dall’inizio e riescono sempre ad attrarre l’attenzione per un lavoro minorile dignitoso e protetto. A loro è dedicata la mostra che la Fondazione Il Cuore si scioglie e il Museo di storia naturale dell’Università di Firenze, organizzano presso la sezione Antropologica (via del Proconsolo, Palazzo Non Finito). La mostra si apre al pubblico il 18 novembre, presso la sezione dedicata alle raccolte sul Perù, con le fotografie di Silvia Amodio. Foto intense, molto più significative di tanti discorsi che si possono fare sulla dignità e fierezza di questi ragazzi. Con le foto di Silvia è stato realizzato anche un calendario, Saluti dal Perù, che servirà per raccogliere fondi per il Manthoc; sarà distribuito nel corso degli incontri della Compagnia del Cuore e presso i “banchini” de Il Cuore si scioglie nei centri commerciali a dicembre.

mostra e calendario

Compagnia del Cuore 2012, all'Obi HallFOTO torrini fotogiornalismo

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Novembre 2013 - Informatore - 5

o alleanza delle cooperative

Sotto il segno dell’alberoLe tre centrali cooperative toscane si danno un’organizzazione unica

Solide, vitali e al femminile: questa la fotografia delle imprese cooperative

toscane aderenti a Agci, Confcoopera-tive e Legacoop, le tre organizzazioni cooperative che rappresentano ben 2700 imprese, 80.000 soci lavoratori dipen-denti, con 9,2 miliardi di Euro di ricavi, 15

miliardi di raccolta e 13,5 miliardi di im-pieghi nel settore delle Banche di credito cooperativo.

Pur nella crisi persistente, infatti, il set-tore cooperativo toscano mostra segnali di solidità che lo distinguono dal quadro economico complessivo: la dimensione media delle imprese cooperative risulta significativamente più alta (31 addetti) rispetto al totale delle imprese toscane (4 addetti); al tempo stesso, la longevità media (29 anni) è superiore a quella di altre imprese (18 anni). Ultimo, ma non in ordine d’importanza, l’occupazione femminile nelle imprese cooperative è al 57% contro il 43% delle altre imprese.

Elementi di forza, questi, al centro della nuova Alleanza delle cooperative toscane, nata il 6 ottobre dall’unione delle tre centrali cooperative, sotto la presi-denza di Claudia Fiaschi, già presidente di Confcooperative.

Come simbolo è stato scelto l’Albero della cooperazione, una struttura in legno decorata dai bambini lo scorso 6 ottobre al Parco delle Cascine di Firenze; l’Alle-anza, infatti, esprime la volontà di unire le

energie, sia per dare più forza alle imprese cooperative che per continuare a difen-dere l’occupazione e il potere d’acquisto delle famiglie.

Questo anche il senso delle parole della neopresidente, alla quale abbiamo chiesto i motivi e le prossime linee di azione dell’Alleanza.

Perché nasce l’Alleanza?«Nasce come evoluzione sia di scelte

nazionali, che di un dialogo avviato da tempo fra le tre centrali cooperative toscane: oggi abbiamo un organismo rappresentativo di 33 persone che de-cide le linee strategiche della coopera-zione toscana e propone nuovi modelli di impresa cooperativa e di welfare. L’obiettivo è ricollocarsi in un contesto complesso, anche per essere più effi-caci rispetto alle politiche nazionali e regionali. Le grandi partite si decidono su tavoli ampi in cui abbiamo molte carte buone da giocare, in un’ottica di costruzione partecipata delle politiche economiche cooperative».

Quali sono le linee di lavoroche seguirà il nuovo organismo? «La scommessa è rimettere al centro

i valori tipici della cooperazione per un ri-lancio dell’economia toscana. L’economia cooperativa registra risultati migliori di altri settori, perché si basa sulla parteci-pazione di persone che lavorano insieme, non solo per una remunerazione econo-mica, ma per un investimento sul territorio, sulle competenze e sulle relazioni. L’Italia ora ha molto bisogno di questa capacità di intrapresa e di imprenditori, anche cooperativi, che non possiedono capitali immensi ma molta voglia di fare e di crescere.

Abbiamo mostrato che sappiamo rispondere a sfide su settori come l’ac-cesso alla casa o il sostegno alle aree rurali, con strategie diverse da quelle pu-ramente commerciali. Insieme possiamo farlo meglio, puntando sulla capacità di risposta innovativa rispetto alle frontiere della nuova economia».

Su quali fronti lavoreretecon maggiore urgenza? «La priorità è restituire alle famiglie

contrattualità economica e capacità di provvedere ai propri bisogni primari. Al di là delle situazioni critiche da tamponare, occorre ricostruire un sistema in cui al centro siano le persone. La buona coo-perazione nasce dalla volontà di risolvere anzitutto i problemi degli individui, e ciò che la rende unica e più efficace di altri modelli economici è proprio la capacità di scegliere le persone come orizzonte di riferimento delle proprie azioni». x

di Sara Barbanera

gestirla al meglio o a sostenere i costi di manutenzione: «In sostituzione di un normale contratto d’affitto – continua Danesi – proponiamo un patto abitativo basato su un reciproco scambio di servizi: e così, da pro-blema, la casa diventa opportunità, per ricostruire se stessi e una comu-nità più solidale e coesa».

lA storiA insegnAAuser Territoriale Firenze, asso-

ciazione Artemisia, Comune di Fi-renze e vari enti pubblici al lavoro per risolvere un problema che, oggi, è all’ordine del giorno.

Diversa ma simile è l’esperienza di Annamaria che ha incontrato “A-bitare Solidale” grazie ad Artemisia che l’ha accolta per due anni in un domicilio protetto, dove si è risolle-vata da un’esperienza affettiva ne-gativa: «Mi sono ritrovata bambina nuda in mezzo alla strada perché, per quanto preparati e forti, siamo esseri molto delicati, ancora più se ci sentiamo soli. Nella persona che mi ha ospitato ho trovato non solo un tetto, ma anche una forma di contatto umano profondo che mi ha riportato la fiducia nel prossimo. E da lì ho ritrovato un lavoro part time, tutte le mie attività di operatrice culturale, e la vita è ripresa». Esperienze che segnano, esperienze che insegnano, come racconta Annamaria: «Non è vero che la storia non insegna, anche una cattiva storia è un’esperienza da cui imparare: a me ha insegnato a tirare fuori la volontà, a essere grata, a impiegare bene l’aiuto degli altri e a ricambiare la forza e l’umanità che si ricevono quando se ne ha più bisogno e che vanno poi restituiti a chi ne ha più bisogno di noi. Sì, a volte si può camminare anche senza gambe, se gli altri intorno ti sorreggono».

Ascoltarsi per capire come aiu-tarsi: e per chi sarà all’ascolto, la Compagnia del Cuore racconterà storie di ogni età e di ogni dove, ma anche storie di casa nostra perché la solidarietà inizia dietro l’angolo, nello sguardo che non ignora e nel gesto di ogni giorno. Di ora. “Imma-ginate che…” domani tocchi a voi: e allora immaginerete anche cosa significa umanità. x

Mondo Coop

L’interviStataClaudia Fiaschi,

Presidente Alleanza delle Cooperative

Toscana

La giornata di presentazione il 6 ottobre alle Cascine

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Att ualità

di Francesco

Giannoni

qualsiasi momento del giorno e della notte: sale aperte fino a tardi, slot machine ovunque; addirittura gli uf-fici postali propongono gratta e vinci: «per noi che ci occupiamo di questo problema, è spaventoso - dice Cecchi -. Un giocatore patologico cerca di stare lontano dalle sale da gioco, va a fare una raccomandata e gli offrono la sua droga. C’è scarsa attenzione per i tanti ludopatici italiani, anzi non c’è nessun rispetto».

Ora c’è il gioco on line che si ri-volge a tutti, in particolare ai giovani che vivono davanti al computer. Ma-gari stanno studiando e sul monitor passa un banner che pubblicizza il po-ker on line (che ci vuole a registrarsi?); aprono la posta elettronica dove una mail offre 100 euro virtuali per co-minciare a giocare. Statistiche svolte nelle scuole superiori rivelano che la metà degli studenti gioca d’azzardo.

I risultati? Una media di 1400 euro bruciati da ogni italiano, e dolore, dif-ficoltà estreme, furti, omicidi, famiglie distrutte.

ci gUAdAgnAAnche lA mAfiALa criminalità organizzata al-

lunga le zampe. Filippo Torrigiani di Avviso pubblico: sono circa 50 i clan che arricchiscono attraverso il mercato del gioco d’azzardo; de-cine d’inchieste e una commissione parlamentare hanno appurato che «maggiore è l’offerta del gioco lecito,

stili di vita

Giochi “proibiti”

Gratta e vinci, superenalotto e simili, danno dipendenza, sono una vera e propria patologia

o

Una pubblicità pone una do-manda: “ti piace vincere facile?”.

Efficace e divertente, cela peraltro l’estrema difficoltà della “vittoria”: secondo la matematica, la possibilità di fare 6 al superenalotto è di una su 622 milioni. Vincere quindi non è facile; ma tanti, attratti dal miraggio, giocano, e d’azzardo.

“Cosa saranno mai un gratta e vinci o una slot machine?”. Secondo lo psicologo Massimo Cecchi, all’origine della domanda c’è la «mancanza di consapevolezza che quel che si sta facendo è proprio gioco d’azzardo»; l’immaginario collettivo pensa che questo voglia dire il casinò, la roulette,

il fumo delle bische. Il gioco d’azzardo è «quell’attività dove si punta denaro (senza poter tornare indietro), e il cui risultato dipende solo dal caso».

Perdo mA giocoI meccanismi che scattano nella

mente del giocatore sono subdoli e perversi: il piacere di giocare, l’attesa del risultato, la speranza della vincita, l’adrenalina che entra in circolo. Dato che spesso ci si rimette, scatta l’altro meccanismo: “perdo, ma continuo a giocare; devo rifarmi. Ora è andata male; ma lo sento: andrà bene”. Ben presto non si gioca per vincere, ma per giocare: «diventa una compul-sione, una spinta a doverlo fare, una dipendenza, una droga». Non a caso il giocatore non si ferma davanti a una vincita, anche forte; anzi: “oggi sono fortunato, continuo a giocare”; e perde tutto, passando dall’euforia alla disperazione. Ma senza riuscire a smettere.

Pericoloso e trasversale: d’azzardo

Qualche cifra in ItaliaIn Italia, nel 2011, il gioco d’azzardo ha fatturato 80 miliardi (è la terza impresa nazionale dopo Eni ed Enel); solo 9 sono rimasti nelle casse statali. Il 60-70% degli introiti del gioco d’azzardo legale proviene da slot machine e gratta e vinci. Nell’Empolese-Valdelsa ogni giorno si giocano 500.000 euro. L’Iva sui beni di consumo (pane, latte ecc.) è applicata al 4%, quella sui giochi on line allo 0,6%: più nuovi sono meno tasse pagano. Il Consiglio nazionale delle ricerche stima che il 2,2-3% degli italiani sia a rischio. In Italia i giocatori patologici sono 700.000-1.000.000; sono aumentati di 10 volte dal 2007/8 al 2010/11. Il recupero di un giocatore costa 30.000 euro.

Gioco d’azzardo

giocano uomini, donne, giovani, an-ziani, italiani, extracomunitari. C’è la crisi e non si gioca per risparmiare? Sbagliato: al gioco si chiede di risol-vere i problemi.

lUdoPAticiMentre una volta per giocare d’az-

zardo si doveva fare la fatica di andare al casinò, all’ippodromo, in una sala, oggi si può giocare dappertutto, in

GLi interviStatiMassimo Cecchi, psicologo, Azienda sanitaria di Firenze;Filippo Torrigiani, Associazione Avviso pubblico

FOTO f.giannoniFOTO c.valentini

La documentazione contro il gioco d’azzardoè disponibile presso le sezioni soci di Campi Bisenzio, Empoli, Firenze Sud ovest, San Casciano

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toscana

Uscio e bottegaFilm-commedia divertente, con attori toscanie personaggi famosi

Chi poteva immaginare, due anni fa, che in Vaticano avrebbe preso dimora

un uomo come Francesco, così vicino al popolo, così disponibile a interpretare e capire i problemi e le difficoltà dei più emarginati?

Sì, qualcuno ci aveva pensato e le prove sono a disposizione di tutti. Marco Daffra, regista di Uscio e Bottega, un film in circolazione nelle sale toscane, pensò di affidare la parte del pontefice all’attore forse più lontano dallo stereotipo del padre della cristianità: gli dette il volto un poco stralunato e le movenze sconclusionate di Carlo Monni, popolare e popolano attore fiorentino, scomparso nel maggio scorso.

Ma sono molti altri i personaggi di un certo rilievo, non solo del mondo dello spettacolo, che impreziosiscono questa pellicola; brevi ma efficaci apparizioni sono affidate a Giorgio Panariello e Katia Beni, per esempio, oppure a Cristiano Militello o Andrea Agresti, per citarne solo alcuni. Ma appaiono anche Giancarlo Antognoni, simbolo della Firenze sportiva, o Eugenio Giani, emblema del mondo politico locale.

dA PortA A PortAUscio e bottega è tratto dal romanzo

C’era un volta Porta a Porta, scritto dall’ot-tantacinquenne Brunetto Salvini e pub-blicato nel 2011. Marco Daffra, quando lo ha letto, ha subito intravisto le giuste potenzialità per trasformare con efficacia quelle pagine in immagini in movimento. In estrema sintesi la trama parla di un anziano

“giovanissimo” - impersonato dallo stesso Brunetto Salvini, nelle vesti del pensionato Lapo Corsini - il quale non ne può più della televisione nostrana con tutti quei dibattiti su politica, sport o religione che riempiono la bocca dei partecipanti ma non dicono

di riccardo Gatteschi

più semplice è per le associazioni malavitose trarre profitti, con il rici-claggio, l’usura e l’estorsione».

Secondo la legge non è il gioco a essere dannoso, ma che non sia lo Stato a gestirlo, senza introiti. Solo la legislazione nazionale può legiferare sul gioco d’azzardo; «gli enti locali non hanno alcuna facoltà: neanche decidere dove fare aprire una sala scommesse, una sala giochi, i suoi orari d’apertura. Non hanno nessuna arma per contrastare la piaga».

Nonostante che dal 1980 l’Organiz-zazione mondiale della sanità abbia chiesto all’Italia di riconoscere la di-pendenza da gioco come vera e propria malattia, questo è avvenuto solo nel novembre 2012, grazie al ministro Renato Balduzzi, autore dell’omonimo decreto. I cui iniziali, importanti prin-cipi di contrasto al gioco d’azzardo, per pressioni politiche trasversali, sono stati man mano smontati. In pratica il decreto mette solo paletti alla pubbli-cità. Occorrerebbe altro. x

o

Ferite a morteIl 2 novembre al Teatro nazionale di Quarrata, il 4 dicembre al Teatro del Giglio di Lucca e il 12 dicembre al Teatro Verdi di San Vincenzo (Li), si terranno le ultime tre tappe toscane della tournée nazionale di Serena Dandini con lo spettacolo Ferite a morte, dedicato al femminicidio. Una piaga anche nel nostro paese dove una donna ogni due/tre giorni muore per mano di un marito, un amante, un fidanzato, un ex compagno. Ferite a Morte nasce come un progetto teatrale scritto e diretto da Serena Dandini, una antologia di monologhi (sulla falsariga dell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master) costruita in collaborazione con Maura Misiti, demografa e ricercatrice del Cnr. I testi attingono alla cronaca e alle indagini giornalistiche per ricordare le donne che hanno perso la vita in questo modo violento e insensato. Biglietto ridotto per i soci Coopi www.feriteamorte.it

femminicidio

Mondo Coopnulla di concreto ai telespettatori. Riesce a farsi invitare a una trasmissione a Roma e mette in crisi il conduttore e tutto il pa-linsesto della serata con le sue domande imbarazzanti, condite con l’arguzia e la causticità tipiche di un fiorentino di vecchio stampo. Ma, colpo di scena, durante una pausa pubblicitaria, Lapo Corsini scom-pare misteriosamente. La vicenda arriva alle orecchie del papa il quale esprime il desiderio di incontrare quello strano per-sonaggio che lo ha tanto intrigato. A questo punto la penna del cronista deve fermarsi per non svelare il sorprendente finale.

ritmo scAnzonAtoLa prima rappresentazione è già av-

venuta il 22 ottobre scorso al cinema Adriano di Firenze. Adesso sta girando di sala in sala in varie località della Toscana con, sembra dai primi dati, un buon suc-cesso di pubblico. Un successo che, si sa come vanno le cose nel mondo del cinema attuale, è indispensabile per la sua stessa sopravvivenza. Perché, è noto, al primo segnale di calo nell’affluenza di spettatori, quasi automaticamente la pellicola cessa di esistere. «Quindi - esorta Marco Daffra

-, tutti, grandi e piccini, uomini e donne, sono invitati a non mancare a questo rito di partecipazione dove, se non altro, si possono fare due sane risate». Il film ha il ritmo brillante e scanzonato nel filone del classico umorismo dialettale. Fatti i dovuti distinguo, la pellicola sembra essersi ispirata a film come Amici miei di Mario Monicelli. «Le uniche persone che possono fare a meno di entrare in sala - aggiunge il regista -, sono coloro che si aspettano di assistere a un “cinepanet-tone”. Nel mio film sono bandite le battute a doppio senso, le scene scollacciate,

frizzi e lazzi di dubbio gusto».i www.uscio ebottega.org

FOTO v.matricardiMarco Daffra fra Riccardo Azzurri e Novello Novelli Carlo Monni e Cristiano Militello

FOTO carpetta

Il trailerdel film Uscio e BottegaDurata 2’ 10’’http://youtu.be/VD4w_HHZ3Fs

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8 - Informatore - Novembre 2013

Ambienteapi

diLaura D’ettole

Uno studio dell’Universitàdi Pisa ha messo in evidenza

il buono stato di salute degli insetti impollinatori

Portatori sani di polline

tore - afferma Felicioli -. Alcune sono ben note: i cambiamenti climatici, le grandi estensioni di monocolture agricole, l’utilizzo di molecole chimi-che dannose per questi insetti». Altre lo sono un po’ meno: «Recentemente le api mellifere hanno subito l’attacco di un fungo, il Nosema ceranae, un elemento patogeno finora estraneo alle nostre api, perché tipico delle zone orientali». Si chiama “salto di specie” e purtroppo è una delle conseguenze nefaste della globalizzazione: arriva un agente patogeno “alieno” da cui le nostre api non sono protette ed è una morìa. Purtroppo su questa specie già così tanto minacciata, anno dopo anno aumentano i fattori di rischio.

e se sPArisse?L’ape mell i fera è al levata

dall’uomo, è un insetto sociale e ci aiuta a impollinare quasi il 90% delle specie vegetali (di cui 150 colture). E se sparisse? Sarebbe una catastrofe irreparabile? I ricercatori non sono in grado di rispondere a questa do-manda, ma su una cosa sono tutti concordi: è molto rischioso che l’equi-librio dell’ecosistema poggi in modo così esclusivo su una sola specie. Ma gli altri impollinatori che fanno? Sa-rebbero mai in grado di sostituire l’ape mellifera se questa venisse a mancare? In realtà anche loro hanno il proprio bel da fare per garantire la sopravvivenza del nostro ecosistema, ma di questo loro mondo si conosce molto meno.

Infatti, «mentre gli effetti mor-tali sono stati rilevati chiaramente nelle api mellifere, poca attenzione finora è stata rivolta a tutti gli al-tri insetti apoidei», dice Felicioli. Il progetto europeo vuole contribuire a colmare questa lacuna. I risultati, per la nostra regione, sembrano in-coraggianti. E ci dicono che se non alteriamo in modo significativo l’uso del territorio, la biodiversità si man-tiene intatta. Insomma, se un terreno agricolo resta tale, se non si passa da colture biologiche a chimiche, se non si cementifica, il nostro equilibrio e la nostra ricchezza ambientale saranno preservate. Speriamo che questa sem-plice verità resti sempre presente nella testa di chi governa il territorio. x

Insetti impollinatori in buona sa-lute: il nostro ambiente (per ora)

non corre rischi irreparabili. I primi risultati di un monitoraggio in To-scana ed Emilia Romagna rivelano che da dieci anni a questa parte non ci sono stati sconvolgimenti, catastrofi, né perdite irrimediabili per questi insetti che svolgono un ruolo chiave nel nostro ecosistema.

La buona notizia arriva dal di-partimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa, impegnata dal 2010 in uno straordinario progetto che coinvolge una ventina di enti di ricerca e università europee con un obiettivo ambizioso: contribuire a frenare la perdita di diversità di specie animali e vegetali, che (secondo Le-gambiente) nel mondo sta viaggiando a ritmi da cento a mille volte più veloci del normale.

Il progetto si chiama “Step” (Sta-tus and trend in european pollina-tors) e parte dallo studio di insetti i cui comportamenti biologici sono ancora in gran parte sconosciuti: gli impollinatori.

«Una chiave di lettura della biodi-versità ci viene fornita proprio dallo studio di questi insetti che rappre-sentano l’interfaccia fra mondo ve-getale, animale e produttivo», spiega Antonio Felicioli, biologo e ricercatore del dipartimento di Scienze veterina-rie dell’Università di Pisa. «Esistono alcune specie di piante - continua Felicioli -, che dipendono interamente da singoli tipi di insetti. Se un giorno o l’altro questi sparissero, i danni per il mondo vegetale sarebbero incal-colabili. Per questo nell’ambito del progetto “Step” è previsto anche un censimento per capire qual è la loro condizione attuale».

UnA sUPerfAmigliASe invece dello spread calcolassero

la biodiversità, gli italiani sarebbero i più ricchi d’Europa. Legambiente dice che nel nostro paese esiste una fauna di circa 58.000 specie, quasi un terzo della biodiversità attualmente pre-sente in Ue. Questa nostra “opulenza” traspare in ogni forma di vita.

La “superfamiglia” apoidea, per esempio, raccoglie sei famiglie di imenotteri. Quella delle api, il cui

L’interviStatoAntonio Felicioli, biologo e ricercatore del dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa

esemplare più conosciuto è l’ape da miele, in Italia conta la bellezza di mille specie. Ape più, ape meno, per-ché in realtà il numero esatto è ancora in via di definizione. La Germania, invece, tanto per fare un esempio, secondo dati pubblicati nel 2009 da ricercatori belgi, ne ha appena 547, la Polonia 454 e il Regno Unito 240.

In questi ultimi anni però, come è noto, le colonie di api mellifere hanno subito perdite enormi, una mortalità eccezionale che si aggira fra il 30 e il 50%. Che cosa è accaduto?

«Non si tratta di un solo fattore, ma di varie cause che si sono sovrap-poste generando un effetto moltiplica-

Le apiUtili alleate per la nostra saluteDa Euronews Tv - Durata 4’http://goo.gl/MZt10Q

FOTO c.valentini

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Novembre 2013 - Informatore - 9

diandrea

Marchetti

Cooperativa tartufai senesi.Per difendere tartufi

e territorio

crete senesi

I soci tartufai

Mondo Coopglierei di abbinarlo a pecorino senese e vini bianchi della zona. Un classico sono i tagliolini con tartufo e burro ma vanno bene anche le tagliatelle e il risotto, così come una semplice ma gustosa bruschetta, col tartufo che sostituisce l’aglio. Oppure l’uovo sodo con il tartufo grattugiato. C’è poi la stracciatella: una minestra in brodo con pangrattato, uovo e tartufo».

La cooperativa si occupa anche di salvaguardia del territorio: «i tar-

tufi sono sempre meno: le piogge sono diminu-ite e la cura dei boschi è minore. Il clima ideale sarebbe quello temperato: i tar-tufi hanno bi-sogno di ombra, umidità e fresco ma anche, nel caso del tartufo bianco, di un po’ di arieggiatura. Non possiamo i n f lu i r e s u l clima ma nelle

tartufaie facciamo quelle opere di mantenimento che una volta fa-cevano i contadini: fossette per far defluire le acque, piccoli interventi e potature nelle strisce di terreno lungo i torrenti, i fossi e ai margini del bosco».

Anche Valdambrini va alla ricerca di tartufi con i suoi cani: «adesso ne ho tre con i quali c’è molto feeling. I cani sono tutto. Bisogna creare una squadra. Si addestrano subito dopo l’allattamento e si portano in tartufaia quando hanno un anno. I lagotti sono i più tranquilli e adde-strabili. Si parte col cane, secondo la legge, un’ora prima dell’alba e si torna a casa verso le undici per un pranzo o un’abbondante colazione. Si può cambiare cane e stare di nuovo

fuori fino a un’ora dopo il tramonto». x

La cooperazione aiuta anche il tar-tufo. Lo sanno bene a San Gio-

vanni d’Asso, in provincia di Siena, dove, dall’ottobre del 2008, è attiva la Società cooperativa il tartufo delle Crete Senesi che, partita con dodici soci fondatori, adesso ha più di ottanta membri.

«Per farne parte - spiega Paolo Valdambrini, 43 anni, vicepresi-dente della cooperativa e assessore comunale di San Giovanni d’Asso -, bisogna essere iscritti all’Associa-

zione tartufai senesi. I tartufi confe-riti alla cooperativa, infatti, devono provenire dalle zone tartufigene censite di San Giovanni d’Asso e dei comuni senesi limitrofi. La coopera-tiva è nata per la salvaguardia com-merciale dei prodotti del territorio e dei consumatori. I commercianti, infatti, possono vendere i tartufi di qualsiasi tipo e zona. Noi, invece, volevamo evitare che, in anni di scarsa raccolta, si vendessero come tartufi delle Crete Senesi dei tuberi provenienti, in realtà, da altre zone».

«Abbiamo avuto delle critiche - prosegue Valdambrini - ma abbiamo deciso di fare solo con i nostri tartufi. Siamo disposti ad andare alle fiere con meno prodotti e spiegando che l’an-nata è andata male e si è raccolto meno. Alla festa del tartufo vendiamo anche la crema con il tartufo bianco, il patè (spalmabile, buono per la bruschetta) di Marzuolo (che nasce a primavera) o Scorzone (il tartufo estivo, scuro e con la buccia) oppure il carpaccio di Scor-zone in olio di oliva. Facciamo tutto nel nostro laboratorio, senza conservanti,

Il treno dei desideri La sezione soci Coop di Siena ha prenotato 50 posti sul

“treno natura” a vapore, per il 10 novembre, in occasione della mostra mercato del tartufo bianco a San Giovanni d’Asso. Per chi fosse interessato, questo il programma della giornata: ore 9.45 partenza da Siena; arrivo a Monte Antico; da qui si prosegue attraverso il Parco della Val d’Orcia, le zone del Brunello e delle Crete Senesi. Alle 12.30 arrivo alla stazione di San Giovanni d’Asso; possibilità di pranzo, facoltativo su prenotazione; si può anche mangiare agli stand della mostra mercato. Nel pomeriggio visita libera al Castello, dove si svolge la mostra mercato del tartufo. Nelle vie del paese esposizione e vendita di prodotti tipici e dell’artigianato locale con spettacoli itineranti. Alle 17.10 partenza del treno da San Giovanni d’Asso e arrivo a Siena alle 18.40. Il costo è di 30 euro per gli adulti e 3 euro per i bambini fino a 10 anni.i Iscrizioni al punto soci Coop di Siena Grondaie;

0577332029; [email protected]

La sagraIl tartufo di San Giovanni D’Asso - Durata 2’ 36’’http://youtu.be/t5FIAv4RsaM

L’interviStatoPaolo Valdambrini,

vicepresidente della Società cooperativa

il tartufo delle Crete Senesi di San

Giovanni d’Asso

l’iniziativa

prodotti chimici o aromi al tartufo, usando solo una percentuale, varia-bile dal 20 al 60%, di tartufo fresco».

Il tartufaio conferisce il tartufo alla cooperativa e riceve un compenso. La cooperativa, poi, coordina e si oc-cupa della promozione.

«Facciamo degustazioni e serate a tema nei ristoranti - spiega Val-dambrini - specie d’estate. Il tartufo è anche un richiamo turistico. Consi-

Paolo Valdambrini

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10 - Informatore - Novembre 2013

Cultura‘mangiar sano – mangiar bene’ ri-sulterebbe compiuta! «In parte è vero

- puntualizza Dinnella -. Tale dieta infatti risponde ai principi fondanti di uno stile alimentare corretto; il successo di questo, anche in Paesi con diete tradizionalmente diverse, è da imputare alla sua capacità di sod-disfare l’aspetto edonistico. Il grande successo e la grande diffusione nel mondo della pasta oppure della pizza è da attribuire, infatti, alla versati-lità delle ricette: mantenendo ferma la composizione base del piatto, è possibile combinare gli ingredienti in maniera estremamente varia, in modo da andare incontro alle prefe-renze alimentari anche, appunto, di culture distanti».

stile di vitAIn base all’esperienza maturata

sullo studio delle proprietà sensoriali dei prodotti alimentari, Caterina Din-nella fa subito notare come, purtroppo le cose non siano così semplici. «Lo stile di vita in Italia si è sostanzial-mente modificato negli ultimi trenta, quaranta anni e con questo anche le abitudini alimentari. Quel che è più evidente è il cambiamento della tradizionale ripartizione dei pasti in momenti precisi della giornata; a questa si è naturalmente accompa-gnato anche una modifica profonda nel tipo di alimenti che si consumano in maniera abituale. Dunque si sono create le condizioni per continuare a consumare alimenti prodotti per soddisfare l’aspetto edonistico, ma non proprio bilanciati o ottimali dal punto di vista salutistico».

Visto che mangiare in maniera sana ed appagante deve assoluta-mente essere un obiettivo da perse-guire, cosa può e dovrebbe fare chi produce e commercializza alimenti? «Sfruttare, per esempio, l’effetto po-sitivo delle sensazioni preferite in maniera innata, per immettere sul mercato dei prodotti salutari e ‘buoni’ (secondo il mio concetto). Come fac-ciamo a fare in modo che i bambini mangino frutta se quella che gli viene proposta è spesso acida, astringente?… Oppure ortaggi e vegetali il cui gusto amaro ne frena il consumo? Baste-rebbe proporre questi alimenti in

diBruno Santini

alimentazione

Mangiarecon gusto

Il 10 novembre conferenza nell’aula magna

dell’Università di Firenze

Prosegue con successo l’iniziativa dell’Università degli studi di Fi-

renze “Incontri con la città. Leggere il presente per comprendere il futuro”.

Il prossimo 10 novembre, alle ore 10.30, nell’aula magna del Rettorato di piazza San Marco a Firenze si tiene

“Mangiar sano è mangiar bene?”, le-zione aperta alla cittadinanza, con relatrice Caterina Dinnella, ricerca-trice di analisi chimica e fisica degli a-limenti. «Il mio intento è eliminare il punto interrogativo che accompagna il titolo dato all’incontro e sostituirlo con un punto esclamativo», dichiara immediatamente la Dinnella che incontriamo nel Laboratorio di a-nalisi sensoriale del Dipartimento di gestione dei sistemi agrari alimentari e forestali dell’Università di Firenze (diretto dal professor Erminio Monte-leone) dove quotidianamente lavora.

mAngiAreciò che PiAceIntanto cominciamo a fare subito

chiarezza. Cosa significa mangiare bene? «Mangiare quello che ci piace! La scelta di cosa mangiare, che ne siamo consapevoli oppure no, passa attraverso l’attento controllo del no-stro sistema sensoriale: noi siamo progettati per fidarci dei nostri sensi. L’onnivoro, dovendo scegliere fra i diversi cibi che ha a disposizione, sceglie quelli ai quali è associato il maggiore vantaggio espresso in ter-

La Biblioteca sconosciuta Fino al 14 dicembre si effettueranno una serie di visite guidate nella Biblioteca nazionale centrale per scoprire il luogo, la storia e i suoi tesori, (tra cui anche il laboratorio di restauro e la la sezione manoscritti); si potrà anche vedere la mostra documentaria su Niccolò Machiavelli allestita nella biblioteca fiorentina per ricordare l’autore del Principe in occasione del 5° centenario della nascita. La Biblioteca nazionale centrale di Firenze conserva un patrimonio bibliografico ricchissimo che rappresenta l’identità culturale dell’Italia. Il programma di visite guidate, organizzato dall’Associazione bibliografia e informazione, vuole far conoscere questo monumento culturale, oltre che agli addetti ai lavori, ad un pubblico più ampio. Le visite hanno una durata di circa 2 ore. Costo € 5 (in parte devoluti alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze).i Info e prenotazioni 3492256996; eventi@

bibliografiaeinformazione.it; il calendario delle visite su www.bibliografiaeinformazione.it

firenze mini di miglior apporto energetico con il minimo sforzo. Ma l’onnivoro dei nostri giorni, applica nella scelta anche altri criteri. Il primo risponde a un’esigenza edonistica (“scelgo di mangiare quello che mi piace di più!”), cioè scegliamo il cibo con il quale siamo più familiari, quello cui siamo più esposti. Il secondo deriva dalla consapevolezza, largamente diffusa, che esista un legame tra le nostre scelte alimentari e la nostra salute e, più in generale, il nostro benessere fisico».

Stando così le cose, c’è da pensare che quello che ci piace, rifletta la nostra storia. Sia figlio praticamente della nostra cultura culinaria, della nostra cucina… e quindi, grazie alla dieta mediterranea, l’equazione o

FOTO d.tartaglia

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Novembre 2013 - Informatore - 11

Mondo Coop

diGabriele Parenti

buti (pi)

Tutti a dieta Un progetto europeo per esaltare i piatti della tradizione locale e mediterranea

Buti (Pisa) ai piedi del Monte Serra, terra di poeti, patria dei Maggi, tra

pievi millenarie e castelli unisce le bel-lezze paesaggistiche ai ricordi storici. Ma oggi è anche un centro rinomato della ristorazione che spazia dai piatti tipici (come la trippa, la minestra di cavoli, i maccheroni alla butese) alla cucina internazionale. Buti è stato proclamato Villaggio della dieta mediterranea, e il 23 e 24 novembre (sabato e domenica), il centro storico sarà animato con mercatini, corsi di cucina, degustazioni e visite ai frantoi e alle aziende agricole locali. Non

mancheranno i poeti in ottava rima, i maggianti e le contrade del Palio, eventi in costume ed esposizioni di pittura. Uno dei momenti clou della mattina sarà quando un famoso chef, in una sorta di “prova del cuoco”, giudicherà i piatti tipici preparati da massaie butesi; poi… tutti a tavola. Per l’occasione in piazza Garibaldi e nelle vie del centro, si rievocherà, con una gran-dissima tavolata, il pranzo della domenica.

med-dietLa giornata del 23 novembre s’in-

serisce nel “Mediterranean Diet and enhancement of traditional foodstuff – MedDiet”, progetto strategico finanziato dall’Unione europea nell’ambito del pro-

gramma “Enpi Cbc bacino del Mediter-raneo 2007-2013”, con un budget com-plessivo pari a circa 5 milioni di euro e una durata di 30 mesi. Cinque eventi nazionali organizzati dall’Associazione nazionale città dell’olio in altrettante regioni d’Italia (Sardegna, Campania, Liguria, Toscana e Puglia) che hanno come filo conduttore la promozione e valorizzazione della dieta mediterranea, riconosciuta Patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2010.

«Una grande sfida che unisce tradizione e innovazione - osservano gli organizzatori - coinvolgendo altri 5 Paesi del Mediterraneo (Spagna, Tunisia, Grecia, Egitto e Libano). Si è iniziato a Cagliari il 28-29 settembre con il MedDiet Camp, poi nel weekend del 24-26 ottobre ci si è spostati in Campania, a Napoli e a Pollica, nel Cilento. Il 16 novembre è la volta della Liguria, a Imperia. Poi, appunto, a Buti per concludere il 21 e 22 dicembre in Puglia, a Bitonto». «La scelta di Buti – os-serva il sindaco Alessio Lari - mette in risalto la peculiarità del territorio dove le nostre capacità di essere al passo con i tempi, e si radica sulle tradizioni e sulla dimensione sociale. A esempio, nelle giornate del 23 e 24 oltre ai frantoi, alle attività agricole, vorremmo riproporre la lavorazione del castagno che alcuni decenni fa aveva reso famosa Buti».

PiAtti e dolci tiPiciIl presidente delle Città dell’olio, Enrico

Lupi, conferma che Buti è un esempio di come la dieta mediterranea non sia solo uno stile di vita legato alla corretta alimentazione e alle nostre tipicità, ma anche un’espressione di convivialità. «Buti

- sottolinea Lupi - rappresenta al meglio il villaggio ideale mediterraneo, perché ha le caratteristiche tradizionali del paese per-cepito come una grande famiglia dove ci si conosce tutti, dove nel tempo della realtà virtuale e della globalizzazione, si conserva ancora il gusto di andare in piazza e incon-trarsi». Da qui l’idea di una grande tavolata dove tutti possono ritrovarsi attorno al cibo con la capacità di coglierne le implicazioni culturali e di riscoprire il territorio.

In questo i piatti tipici butesi avranno un ruolo centrale: ad esempio la zuppa di cavoli è detta alla frantoiana, perché (come si legge nelle ricette di Liliana in www.lidoscarpellini.it) nelle serate inver-nali passate nei frantoi, si provava con essa la bontà dell’olio nuovo, insieme ad erbe di monte, come finocchio, timo, maggiorana, origano, menta che, insieme al cavolo nero sono ingredienti fondamentali della zuppa. I dolci tipici come le cialde (o nozze) scandivano i momenti felici, perché erano il dolce-simbolo di matrimoni e battesimi; i neccini e le frittelle con la farina di casta-gne ricordano come Buti fosse legato agli alimenti semplici della montagna. x

Dieta mediterraneaI consigli del Prof. Dr. Giorgio Calabrese ABCsalute.it - Durata 2’ 36’’http://youtu.be/X7PyzaCJiX8

giuste combinazioni con altri ingre-dienti che smorzano e mascherano le sensazioni poco gradite».

«Le campagne di educazione ali-mentare - suggerisce la Dinnella - non possono essere basate esclusivamente sulla rivendicazione nutrizionale, ma devono essere necessariamente accom-pagnate da esperienze sensoriali posi-tive e ripetute, per i prodotti per i quali si vuole incrementare il consumo».

mAggiore consAPevolezzAE il consumatore, da parte sua,

come si deve comportare? «Certa-mente può aumentare la sua consape-volezza nella scelta di ciò che compra. Un aiuto, in questo, viene dalla capa-cità di intendere in maniera corretta le informazioni riportate in etichetta. Oppure rispettare la stagionalità di un dato prodotto. Sicuramente cucinare i propri piatti porta ad un ulteriore

favorevole predisposizione… e altret-tanto utile sarebbe farlo con i propri figli, trasformando tutto in un gioco divertente. Ma attenzione: non basta tutto questo a far scattare un mec-canismo duraturo di affezione a un prodotto, se poi la sua prestazione in termini edonistici è deludente. Dun-que il titolo più corretto del nostro incontro dovrebbe essere: “Per man-giare sano, bisogna mangiare bene”».

Il ciclo di incontri è promosso con il sostegno della Fondazione interna-zionale Menarini, con il patrocinio del Comune di Firenze, in collaborazione con Unicoop Firenze e Ataf.i www.unifi.it

o

L’interviStataCaterina Dinella, ricercatrice di analisi chimica e fisica degli alimenti

FOTO c.valentini

FOTO c.valentini

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12 - Informatore - Novembre 2013

carosio, consente di metterne meno, risparmiando sulle calorie.

infUsoo estrAtto di tÈSolo pochi produttori l’hanno al

primo posto, nella maggioranza si trova dopo lo zucchero. Le due diciture, infuso o estratto di tè, non sono la stessa cosa, poiché il primo è ottenuto mettendo le foglie in acqua calda, mentre l’altro si ottiene per estra-zione con solventi diversi, che vanno dall’acqua all’alcol. Le quantità sono dichiarate raramente, e quando lo

sono non supe-rano lo 0,2%. Nelle varietà al limone si

trova il succo di limone, ge-

neralmente 0,1%, mentre in quello alla pe-

sca il succo oscilla nei diversi produttori dallo 0,1 fino al 9%.

Per finire, anche nei prodotti che vantano di essere senza

conservanti né coloranti, si trovano in proporzione varia-bile antiossidanti, come l’a-cido ascorbico, correttori di

acidità e molto spesso anche aromi.

le cAlorieVariano se-c o n d o l a

quant ità d i zuccheri, me-diamente dalle 13 alle 50 calorie per 100 grammi. I prodotti meno calorici hanno l’aggiunta di dol-cificanti diversi dallo zucchero, come aspartame, acesulfame-K e sucralosio. I pro-dotti totalmente senza zuccheri natura l i che contengono solo dolcificanti di sintesi arrivano ad apportare 1 sola caloria per 100 ml.

Guida alla spesa

Dopo l’acqua, il tè è la seconda be-vanda più consumata al mondo,

preparata per infusione in acqua calda con foglie intere o sbriciolate di varietà della pianta Camelia sinen-sis. Ormai da tempo il consumatore può trovare in vendita preparati, che, complici pubblicità accattivanti, in comode confezioni in bottiglia ma anche in brik o bicchieri da passeggio, risultano fra le bibite analcoliche più richieste. È lecito chiedersi se sia vero tè. In realtà non lo è, si tratta di una bevanda analcolica al gusto di tè, va-riamente aromatizzato. Come sempre, l’etichetta, letta in ogni sua parte, scioglie i dubbi sul reale contenuto della bevanda.

AcQUA PUrAL’acqua è prevalen-

temente al primo posto. In genere non è dato sapere la composizione minerale o l’ori-gine (da falda o da sor-gente); solo di recente aziende famose che imbottigliano acque mi-nerali, hanno messo in vendita tè pronto fatto con le omonime acque, di cui è nota la composizione minerale. Alcune marche mettono in evidenza la scritta “con acqua pura”. Non si tratta di un partico-lare pregio, è vero per tutti i prodotti, nel senso che l’acqua usata non può contenere microbi di alcun tipo, al-trimenti in breve tempo la bevanda sarebbe arricchita di muffe e batteri. A seguire, nella stragrande maggio-ranza dei prodotti, si trova lo zucchero, o saccarosio, che può essere sostituito dal destrosio, sinonimo di glucosio, o anche dal fruttosio, generalmente e-stratto dall’amido. Le quantità variano dai 3 ai 15 g per 100 ml. Rispetto al tipo di carboidrato usato per dolcificare, varia in maniera sensibile il gusto ma non le calorie, che rimangono in tutti

4 per ogni grammo. Poiché il fruttosio dolcifica quasi il doppio rispetto al sac-

bevande

Con tèo senza tè

In bottiglia, in bricko in bicchieri da passeggio,

è tra le bibite più gettonate. Il confronto con quello tradizionale

o

diMonica Gallie alessandra Pesciullesi

come scegliere

Tradizionaleo bevanda?È appurato che sono prodotti diversi.

I punti di forza della bevanda sono l’innegabile praticità (è già pronto), il gusto e la mancanza di anidride carbo-nica e coloranti rispetto ad altre bibite. Se lo paragoniamo al tè preparato in modo classico le differenze sono davvero tante. Oltre alla mancanza di poteri benefici sulla salute, la discreta presenza di zuccheri ne fa una bevanda che alza rapidamente la quantità di glucosio nel sangue e, nonostante la famosa pubblicità, disseta poco. Infatti, se bevuto molto freddo, è la bassa temperatura che calma momentane-amente l’arsura; poco dopo, però, la voglia di bere si presenterà più di prima,

proprio a causa degli zuccheri ingeriti che sequestrano parte dei liquidi cor-porei, richiedendo acqua.

QUello verdeÈ un tipo di tè le cui foglie non

sono sottoposte a fermentazione, ma solo stabilizzate con l’esposizione al calore. Questo permette alle foglie di rimanere di colore verde. Povero in teina, contiene discrete quantità di una sostanza dal nome difficile, epi-gallocatechina gallato (EGCG), ritenuta capace di contrastare i meccanismi di degenerazione dei tessuti e addirittura di rallentare la crescita e l’invasione di alcuni tipi di cellule tumorali. Anche questo tipo di tè è proposto in forma di bevanda pronta o solubile. È dimostrato che la quantità di EGCG nei preparati pronti o solubili a base di tè verde è decisamente trascurabile rispetto al tè tradizionale.

Le proprietàbenefi cheDa Tv 2000 - Durata 14’ http://youtu.be/Yz7dx_s4vMg

FOTO c.valentini

mentre l’altro si ottiene per estra-zione con solventi diversi, che vanno dall’acqua all’alcol. Le quantità sono dichiarate raramente, e quando lo

sono non supe-rano lo 0,2%. Nelle varietà al limone si

trova il succo di limone, ge-

neralmente 0,1%, mentre in quello alla pe-

sca il succo oscilla nei diversi produttori dallo 0,1 fino al 9%.

Per finire, anche nei prodotti che vantano di essere senza

conservanti né coloranti, si trovano in proporzione varia-bile antiossidanti, come l’a-cido ascorbico, correttori di

acidità e molto spesso anche aromi.

le cAlorieVariano se-c o n d o l a

quant ità d i zuccheri, me-

richieste. È lecito chiedersi se sia vero tè. In realtà non lo è, si tratta di una bevanda analcolica al gusto di tè, va-riamente aromatizzato. Come sempre, l’etichetta, letta in ogni sua parte, scioglie i dubbi sul reale contenuto

L’acqua è prevalen-temente al primo posto. In genere non è dato sapere la composizione minerale o l’ori-gine (da falda o da sor-gente); solo di recente aziende famose che imbottigliano acque mi-nerali, hanno messo in vendita tè pronto fatto con le omonime acque, di cui è nota la composizione minerale. Alcune marche mettono in evidenza la scritta “con acqua pura”. Non si tratta di un partico-lare pregio, è vero per tutti i prodotti, nel senso che l’acqua usata non può contenere microbi di alcun tipo, al-

gettonate. Il confronto con quello tradizionale

Pesciullesi

FOTO c.valentini

Page 13: Informatore Coop Firenze novembre 2013

Novembre 2013 - Informatore - 13

Go papille gustative

Il quinto gusto Scoperto nel 1909,lo hanno molti alimenti della dieta mediterranea

Umami, ovvero il quinto gusto. Che sia vero o no, negli ultimi tempi questa

nuova parola rimbalza tra giornali, tv ed eventi enogastronomici che promettono percorsi di degustazioni alla scoperta di questo misterioso gusto. Si tratterebbe del gusto “grasso”, collegato al glutam-mato monosodico, utilizzato spesso come esaltatore di sapidità. Ma cosa è vera-mente l’Umami? Abbiamo intervistato il dottor Tomaso Papi, esperto in produzioni animali e acquacoltura che all’Umami

ha dedicato le proprie ricerche e un sito ricco di informazioni e curiosità

(www.umami.it).

Dottor Papi, che cos’è l’Umamie quando è stato identificatoper la prima volta?«L’Umami è il quinto gusto, oltre ai

quattro noti del salato, dolce, amaro e acido. È stato scoperto nel 1909 da un medico giapponese, ma il riconoscimento ufficiale è avvenuto nel 1985, quando fu dimostrato che esistono nella lingua spe-cifici recettori del gusto che ne portano le informazioni al cervello. Quindi è sempre esistito ma nessuno ci ha mai allenato a distinguerlo. Si tratta di quel sapore sapido, per spiegarmi… quello che fa venire l’acquolina in bocca. Nella nostra alimentazione quotidiana lo stimoliamo continuamente, dato che la dieta medi-terranea contiene molti degli alimenti che lo stimolano di più».

Quali sostanze stimolano l’Umami e in quali alimentile troviamo? «Le sostanze che stimolano i recettori

sono il glutammato monosodico, un sale e l’inosina 5 monofosfato, un aminoacido: è la loro combinazione che fa esplodere la sensazione in bocca.

In cima alla classifica degli alimenti naturali che contengono questa miscela,

troviamo il pomodoro maturo, i piselli, il latte umano, la carne di pollo e pesci po-veri, come il merluzzo o lo sgombro. Fra gli alimenti lavorati, il parmigiano è quello che ne ha più in assoluto, seguito dal pro-sciutto, in particolare toscano, o dal brodo, per esempio. Quindi forse sarà anche per questo che una semplice pasta sugo e parmigiano è fra i piatti più appetitosi e famosi al mondo! Pensando alla tradizione toscana, un buon esempio è il lampredotto: prima cuoce nel brodo e poi viene condito con la salsa verde di capperi e prezzemolo, che contiene glutammato».

A proposito di glutammato,si sente parlare di “sindromeda ristorante cinese”. «Per sindrome da ristorante cinese

s’intende quel malessere generale che sopraggiunge dopo aver mangiato piatti di questa tradizione e che spesso è stata collegata all’uso abbondante di glutam-mato presente in questo tipo di cucina.

Questa fobia verso il glutam-mato monodosico è dovuta a un certo

tam tam esagerato su internet: piuttosto, la ragione del malessere è che il menù dei ristoranti cinesi occidentali propone molti alimenti fritti che, in quantità, generano affaticamento del fegato, pesantezza e mal di testa. In realtà la cucina cinese originaria si caratterizza per i cibi naturali, sani e cotti al vapore, che non causano alcun malessere. Il glutammato in sé non provoca nessuna sindrome e non esi-stono, in effetti, studi che ne dimostrino la pericolosità per l’uomo, se usato in dosi normali; ricordiamoci, però, che è comunque un sale e va usato con le stesse precauzioni».

Dopo questa scoperta, cosa deve aspettarsi il nostro palatoper il futuro? «Più che una scoperta, è un modo di

rendersi conto di un sapore che c’è sem-pre stato, ma di cui non ci eravamo mai accorti. Direi che oggi possiamo pensare di cucinare in modo ancora più alternativo, senza ricorrere ad additivi artificiali: per esempio, per rendere più appetitoso un classico passato di verdure, la mamma può abbondare con i piselli, aggiungere una goccia di salsa di soia e una punta di concentrato di pomodoro e l’Umami del bambino esploderà!». x

diSara Barbanera

sostAnzebenefiche La teina è una sostanza contenuta

in molte piante oltre al tè; appartiene alla grande famiglia degli alcaloidi, molecole con importanti azioni sul sistema nervoso centrale, sia di tipo calmante che eccitante. La quantità di questa sostanza non è rilevabile dall’etichetta dei prodotti a base di tè pronto. La quantità che si riesce a estrarre per infusione o macerazione, dipende fortemente da molti fattori, quali le varietà botaniche, il tempo di contatto e la temperatura dell’acqua. Non essendoci tali informazioni, non si può risalire alle quantità.

Negli ultimi anni studi scienti-fici hanno evidenziato che le diverse varietà di tè contengono sostanze na-turali diverse dalla teina che hanno effetti benefici sulla salute. Si tratta prevalentemente dei polifenoli, mo-lecole antiossidanti e protettive nei confronti di molte malattie, se con-sumate in quantità discrete e con regolarità. Due anni fa, al congresso dell’American Society of Boston sono stati presentati i risultati di uno studio, secondo il quale le quantità di queste benefiche sostanze nel tè pronto non superano i 10 milligrammi, mentre il tè tradizionale ne può contenere fino a 20 volte di più. Secondo i ricer-catori, tutte le marche testate conte-nevano meno polifenoli, sia perché le molecole si degradano rapidamente nel tempo dopo la preparazione, sia perché il loro sapore astringente e amarognolo non rende la bevanda appetibile. x

L’interviStatoDottor Tomaso

Papi, esperto in produzioni animali

e acquacoltura

esaltatore di sapidità. Ma cosa è vera-mente l’Umami? Abbiamo intervistato il dottor Tomaso Papi, esperto in produzioni animali e acquacoltura che all’Umami

ha dedicato le proprie ricerche e un sito ricco di informazioni e curiosità

(www.umami.it).

Dottor Papi, che cos’è l’Umami

si sente parlare di “sindromeda ristorante cinese”. «Per sindrome da ristorante cinese

s’intende quel malessere generale che sopraggiunge dopo aver mangiato piatti di questa tradizione e che spesso è stata collegata all’uso abbondante di glutam-mato presente in questo tipo di cucina.

Questa fobia verso il glutam-mato monodosico è dovuta a un certo

tam tam esagerato su internet: piuttosto, la ragione del malessere è che il menù dei

Pere dell’EmiliaCoop ha versato 160.000 euro per la ricostruzione

dei luoghi distrutti dal terremoto di un anno e mezzo fa. In cifre, è stato questo il risultato della campagna “Pere Abate dell’Emilia buone anche per ricostruire” con cui Coop, in

partnership con i produttori di pere dell’area, ha voluto contribuire al ripristino di luoghi di

incontro e strutture di servizio delle zone più colpite dal sisma (scuole, asili, case per anziani...). Chi ha acquistato queste pere ha dato un contributo prezioso per alleviare il peso del disastro che ha colpito quella regione. Il risultato è andato ogni oltre previsione. Le previsioni di vendita iniziali si attestava a circa 200 tonnellate: ne sono state vendute molto più del doppio, ben 558.

solidarietà

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appetibile.

Pere dell’EmiliaCoop ha versato 160.000 euro per la ricostruzione

dei luoghi distrutti dal terremoto di un anno e mezzo fa. In cifre, è stato questo il risultato della campagna “Pere Abate dell’Emilia buone anche per ricostruire” con cui Coop, in

partnership con i produttori di pere dell’area, ha voluto contribuire al ripristino di luoghi di

solidarietà

Page 14: Informatore Coop Firenze novembre 2013

14 - Informatore - Novembre 2013

Guida ai prodott i

diMelania

Pellegrini

collezione bollini

Arrivanoi vitaminiTanti simpatici colorati pupazzetti-ortaggi e un libro per “insegnare” a mangiare correttamente ai bambini

Arriva nei punti vendita di Unicoop Firenze una collezione tutta pen-

sata per i bambini e ispirata ad uno dei valori cardine del mondo Coop: la corretta alimentazione. I protagonisti

NOVITÀUnA coPPiA sAlUtAre eufyr ed eukappa: due nuovi prodotti per il proprio benessere

Due proposte innovative sono su-gli scaffali con il marchio Coop:

Eufyr, un integratore, ed Eukappa, un latte fermentato, favoriscono l’equilibrio della flora intestinale, con vitamine K1, K2 e D3 per favorire il benessere delle ossa.

eufyr è un latte fermentato al quale è aggiunto il lievito Kluyveromyces marxia-nus fragilis B0399, un lievito lattico con attività probiotica. È uno dei lieviti presenti nel Kefir, l’antica bevanda caucasica nota per gli effetti benefici sull’organismo.

Il probiotico alla base di Eufy ha pro-prietà benefiche su soggetti affetti da sindrome del colon irritabile (Ibs). È stato scientificamente dimostrato che il lievito migliora i sintomi di gonfiore e malessere intestinale.

eukappa: in uno yogurt bianco natu-rale sono state aggiunte vitamine K1, K2 e D3: sono le vitamine che “innescano” il meccanismo che fissa il calcio nelle nostre ossa, utili quindi per mantenere il normale stato di salute delle ossa. Dopo i 50 anni (e nella donna in particolare dopo la menopausa), è documentata una carenza significativa di vitamina K2. Per questi motivi è raccomandabile in tale fascia di età integrare l’alimentazione quotidiana con un supplemento adeguato di vitamina K2.

La vitamina K2 (nella forma più bio-attiva della MK-7) è soprattutto prodotta dai batteri presenti a livello intestinale. Nella sua forma meno bioattiva (MK-4)

è presente nella carne e nei deri-vati animali (uova, lat te, yogurt in-tero): una volta int rodot ta con l’alimentazione, viene trasformata dai batteri intestinali nella forma MK-7. Quest’ultima forma è anche presente in alcuni alimenti, come formaggi fermen-tati e soia fermentata. La “dose minima” alimentare quotidiana è stimata intorno a 25-50 mcg. Un apporto alimentare adeguato risulta comunque difficol-toso, se si pensa che 45 mcg possono ottenersi solo con 4 kg di carne oppure 5 litri di latte o di yogurt intero o con 8 tuorli d’uovo.

Unicoop Firenze, mentre i premi si possono ritirare negli ipermercati, nei superstore, nei supermercati, negli InCoop e nei punti vendita del Galluzzo e di Tavarnuzze. Ogni 20 euro di spesa e ogni 10 euro di spesa di frutta e verdura si ha diritto a un bollino. Inoltre si può velocizzare la raccolta con l’acquisto dei “prodotti sprint”. Con 14 bollini e un contributo di 3 euro si porta a casa un Vitamino; il libro costa 2,50 euro e non servono bollini per acquistarlo: esiste anche in versione elettronica ed è possibile scaricarlo gratuitamente (da tablet o telefonini con sistemi operativi Apple e Android).

Questa campagna promossa da Unicoop Firenze aiuterà i genitori a mi-gliorare la dieta dei propri figli, spesso restii di fronte a un piatto di carote o

di pomodori. I Vitamini, con la loro simpatia in-voglieranno i bam-bini a mangiare più frutta e verdura che sono così im-portanti nell’ali-mentazione infan-

tile e non solo. Questi alimenti sono alla base

della piramide alimentare, e dovrebbero essere consu-mati quotidianamente; la frutta rappresenta anche

un’ottima merenda, per spezzare fra un pasto e l’altro. Giocando con i

propri bambini, i genitori potranno insegnare loro come mangiare bene e correggere le abitudini sbagliate che si sono create nel tempo. In particolare nel libro, si potranno trovare notizie sui prodotti per ampliare la conoscenza dei bambini verso il mondo dei vegetali.

solidArietÀ meYerL’iniziativa dei Vitamini sostiene

anche un progetto per il Meyer di Fi-renze: per ogni peluche acquistato sa-ranno donati 10 centesimi, e per ogni li-bro venduto 50 centesimi, all’ospedale fiorentino dei bambini. Il ricavato sarà infatti devoluto per il progetto RetCam, sistema digitale grandangolare che permette l’acquisizione di immagini retiniche in piccoli pazienti e il loro confronto nel tempo. x

Una carenza prolungata di vitamina K2 può favorire sia l’insorgenza dell’osteoporosi che delle malattie cardiovascolari.

carne e nei deri-

di questa nuova collezione sono i Vi-tamini: Joe Pomodoro, Bob Broccolo, Rudy Aglio, Mimì Melanzana, Carla Carota, Max Banana, Francy Fragola, Patty Pera, Miki Mela e Jimmy Melone. Frutta e verdura si trasformano così in simpatici peluche per avvicinare i bambini a una corretta alimenta-zione. In più ci sarà un libro, edizione Giunti, che racconterà le loro avven-ture: un mondo di ortaggi e verdure dove le vitamine hanno sempre la meglio rispetto ai grassi e alle “schi-fezze”, con giochi e informazioni su un’alimentazione sana e gustosa.

L’iniziativa parte il 31 ottobre 2013 e prosegue fino all’8 gennaio 2014: è possibile collezionare i bollini per prendere i Vitamini. I bollini si pos-sono raccogliere in tutti i punti vendita

ue proposte innovative sono su-

dai batteri intestinali nella forma MK-7. Quest’ultima forma è anche presente in alcuni alimenti, come formaggi fermen-tati e soia fermentata. La “dose minima” alimentare quotidiana è stimata intorno a 25-50 mcg. Un apporto alimentare adeguato risulta comunque difficol-toso, se si pensa che 45 mcg possono ottenersi solo con 4 kg di carne oppure 5 litri di latte o di yogurt intero o con 8

Page 15: Informatore Coop Firenze novembre 2013

Novembre 2013 - Informatore - 15

Guida ai prodotti

diLaura D’ettole

pizze cerealia

Frescheda infornareRicche farciture per tutti i gusti

Ricche farciture e lavorazione tradi-zionale. Sono le pizze di Cerealia, a

novembre in promozione (nel reparto forneria) per i soci Coop.

L’azienda Cerealia (centro di pro-duzione di prodotti da forno di Unicoop Firenze) ha tra i suoi obiettivi il rilancio della produzione cerealicola in Toscana e, in via di sviluppo, l’utilizzo di grani e farine toscane al 100%. Gli impasti delle pizze vengono lavorati secondo la tradizione, con lunghe lievitazioni. Le pizze sono prodotte a partire da una biga. La biga è un preimpasto molto duro che deve es-sere lasciato a riposo per 24/48 ore e che permette di ridurre al minimo l’impiego di lievito di birra: è una lievitazione naturale che rende le pizze saporite e facilmente digeribili. La seguente spianatura viene fatta a mano da personale esperto; in questo modo si ottiene una pizza con la caratteristica struttura alveolata, e con-seguente aumento della fragranza. Le pizze Cerealia si possono trovare nei banchi della forneria, nei frigo-riferi dei freschi e tra i surgelati.

Nelle fornerie dei punti vendita più grandi si può scegliere tra 12 ricche farciture diverse di pizze tonde, dalla clas-sica margherita alla ripiena (il pan focaccia) di pro-sciutto e formag-gio, a quella con il lardo, alla vegetariana con verdure grigliate, solo per fare alcuni esempi.

Nei banchi dei freschi si potranno invece trovare le pizze tonde o a trancio nei gusti più classici; in più si potranno acquistare le basi rossa e bianca per creare la pizza preferita con l’aggiunta di qualunque ingrediente si voglia, o sem-plicemente, per chi non ama il formaggio o è intollerante ai latticini, sono un’ottima alternativa da condire anche solo con un po’ di aglio. Fra i surgelati si trovano tre gusti di pizza quella doppia mozzarella, la boscaiola e quella piccante con spianata calabra e provola. (M.P.)

prodotti

Olio da OscarFrantoio Franci, qualità “premiata”

Primavera ed estate piovosa, dunque le piante presentano un quadro a-

gronomico perfetto. Se il diavolo non ci mette la coda, «l’olio di quest’anno sarà di ottima qualità». Parola di Giorgio Franci, titolare - insieme al padre - dell’omonimo Frantoio, considerato dagli addetti ai la-vori una boutique dell’olio di qualità. Una

produzione di poco più di mille quintali l’anno, sede a Montenero d’Orcia (Gr), dieci dipendenti e cinque oliveti sparsi nel raggio di settanta chilometri: il Villa Magra è l’etichetta che è diventata la loro bandiera ed è capostipite di altre otto. Frantoio Franci è un’azienda di nicchia, e a partire dal 1997 non ha smesso mai di inanellare premi internazionali, uno dietro l’altro. Ha vinto tre volte il Sol d’Oro, una sorta di campionato del mondo degli oli di qualità. Per nove anni (su undici) è stato fra i primi venti oli italiani nella guida internazionale Flos Olei. E la lista potrebbe continuare.

«La qualità dei nostri oli è il frutto di una ricerca continua», dice Franci. Ed è

il prodotto di «tanti piccoli dettagli: primo fra tutti la materia prima». Infatti quel fazzoletto di terra che dà il nome all’olio, Villa Magra appunto, ha un’estensione di poco più di cinque ettari, ma si sa-peva fin dalla notte dei tempi che aveva caratteristiche fuori dal comune. Alla fine della lavorazione, il frantoio impone una verifica interna di qualità, e solo gli oli che passano i test vengono poi commercializzati.

Frantoio Franci nasce negli anni ’50 sulla collina di Montenero d’Orcia - un piccolo borgo alle pendici dell’A-miata che domina il paesaggio della Val

d’Orcia -, quando i fratelli Franco e Fernando Franci acquistano l’oli-veto Villa Magra e ristrutturano un antico fienile per farne un frantoio appunto. Nel 1995 entra in azienda il figlio di Fernando, Giorgio, allora ven-tiseienne. Studi in architettura e volontà di ferro, Giorgio pensa di farne un’attività part time per due o tre mesi l’anno. In realtà, da subito, la sua fu una vera e propria full im-mersion.

Oggi Giorgio è ancora lì. Ha capito che la loro strada era puntare tutto sulla qualità,

quando ancora il mercato era acerbo per accoglierla. Studia il packaging, affina le tecniche di lavorazione, e mantiene sempre alto il profilo. Un giorno arriva da lui Emanuel Berk, un importatore americano fra i più importanti del mondo, che voleva comprare un olio non filtrato. «Caro signore – gli risponde Giorgio – io mi rifiuto di mettere il mio nome su quello che lei mi sta chiedendo: se lei vuole, il mio olio lo prende così». Berk lì per lì rimase di stucco: non sapeva che dire a questo giovanotto cocciuto e così sicuro di sé. Per quanto frugasse nella sua memoria, nessuno si era mai sognato di rispondergli in questo modo. In seguito però scriverà in un suo libro: “…Quando abbiamo iniziato ad assaggiare, tutti i nostri dubbi sono scomparsi: i suoi oli avevano una pulizia e una complessità che non hanno eguali”. Giorgio Franci aveva vinto.i www.frantoiofranci.it

Come nasce l'olio“Centosedici” produzioniDurata 2’ 10” http://youtu.be/vSG0XF4uaPs

L’olio Franci è disponibile in

quasi tutti i punti di vendita di

Unicoop Firenze; solo a Novoli Coop.

fi si trova il Villa Magra, olio di

qualità superiore

Dal 1° al 15 novembre, per i soci, negli ipermercati, nei grandi e medi supermercati e nei minimercati ci sarà la promozione delle pizze Cerealia con sconto del 40% nel reparto forneria.

Fernando e Giorgio Franci

Page 16: Informatore Coop Firenze novembre 2013

16 - Informatore - Novembre 2013

Guida alle off erte

diMelania Pellegrini

padelle

L’imbarazzo della sceltaDifetti e virtù dei vari materiali con cui sono fatte le stoviglie da cucina

Alluminio, acciaio, ferro, rame, terracotta, vetro, silicone. Sono

tanti i materiali utilizzati per cucinare e forse non sempre sono noti pregi e difetti di ciascuno.

Per informare i consumatori, l’azienda Ballarini ha realizzato con Andid (l’Associazione nazionale die-tisti) una Guida alla scelta dei ma-teriali per la cottura degli alimenti, spiegando che “strumenti e metodi di cottura opportunamente combinati, permettono di poter amalgamare sa-pientemente saperi e sapori per dar vita a un’alimentazione gustosa, sicura e salutare adatta a grandi e piccini”. Una delle qualità principali del mate-riale usato per utensili da cucina è che in condizioni normali debba essere sufficientemente inerte da escludere il trasferimento di sostanze ai pro-dotti alimentari indipendentemente se si tratti di materiali metallici o non metallici.

QUelli metAlliciPer quanto riguarda quelli me-

tallici, possono essere semplici o con rivestimento antiaderente.

Tra i più diffusi l’alluminio crudo, usato nella ristorazione perché leg-gero e di elevata conducibilità ter-mica. Con questo materiale si ha un un’efficace regolazione delle tempe-rature nelle varie fasi di cottura e una distribuzione uniforme del calore. Le perplessità di molti riguardano il trasferimento di alluminio nei cibi, ma gli studi hanno rilevato che solo i contatti prolungati a temperatura ambiente con alimenti acidi dovreb-bero essere evitati per prudenza.

L’acciaio inossidabile è un altro materiale largamente diffuso per cu-cinare. Ha doti eccellenti di resistenza e durezza ma le pentole risultano pesanti. Questo materiale ha scarsa conduttività e per questo è consigliato per le cotture in cui il calore è tra-smesso dall’acqua, come la bollitura.

Ci sono poi rame, ferro e ghisa, ot-timi per cucinare ma con pro e contro. A esempio gli utensili in rame sono molto costosi, perché la stagnatura che li riveste, per non far entrare in contatto il rame con gli alimenti, viene fatta a mano. Il ferro ha scarsa conducibilità, è consigliabile per la cottura di carni

o fritti ma tende ad arrugginirsi facil-mente a contatto con l’acqua. La ghisa è ottima per cotture alla piastra, zuppe e stufati ma gli utensili risultano davvero molto pesanti.

rivestimentiPer ciò che riguarda i rivestimenti,

quello che da più tempo è sul mercato è a

base di Ptfe, conosciuto comunemente col nome di Teflon. Furono messe in giro notizie errate sulla salubrità in cucina del Teflon, ma vari studi hanno ribadito che le particelle di materiale antiaderente, anche se ingerite acci-dentalmente, non costituiscono un pericolo per la salute, grazie alla loro inerzia chimica. Il pentolame graffiato non è rischioso, ma non assolve più alla sua specifica funzione di antiaderenza. I vantaggi sono che, non attaccandosi al fondo, il cibo non rischia di svilup-pare sostanze dannose o tossiche e che grazie a questo rivestimento è possibile cucinare senza oli e grassi.

Anche la ceramica viene usata per i rivestimenti antiaderenti ma ha pro-prietà inferiori al teflon e per questo non è possibile effettuare una cottura a secco; è ideale per le cotture dorate e croccanti e non dovrebbe essere lavata in lavastoviglie.

gli AltriCi sono poi i materiali non me-

tallici come la terracotta. Gli utensili in terracotta smaltata sono ideali per cotture a fiamma bassa senza sbalzi di temperatura, come legumi, risotti, minestroni di verdura o stufati di carne. Per lavarli basta metterci dell’acqua calda per qualche ora e poi procedere con poco detersivo e una

spugnetta anti-graffio.Il vetro, o pirex, è un materiale i-

nerte chimicamente e resistente al ca-lore; può essere usato nei forni tradi-zionali e a microonde. Il lato negativo è la sua fragilità e la poca resistenza a brusche variazioni di temperatura.

Una novità degli ultimi anni è costituita dagli stampi in silicone, uti-lizzati soprattutto per preparare torte o dolci che si cuociono velocemente e si sfornano con facilità. Unica precau-zione da prendere è quella di lavarli in lavastoviglie prima del primo utilizzo per evitare che ci possa essere migra-zione di sostanze non desiderate fra l’utensile e il cibo.i Per ulteriori informazioni su questi

e altri materiali si può consultare la guida scaricabile on-line all’indirizzo http://www.ballarini.it/ita/guida-materiali-da-cottura.php

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Page 17: Informatore Coop Firenze novembre 2013

Novembre 2013 - Informatore - 17

Mondo Coopdi

Laura D’ettoleCRISANTEMI i fiori d’oro

Novembre è il mese dei crisantemi;

in Italia questo fiore di grande effetto e bel-lezza, viene por-tato sulle tombe dei nostri cari. Al di là delle u-sanze e delle t radiz ioni , t a l i f i o r i sono molto adatti per decorare terrazzi o giardini durante tutto l’in-verno, essendo resistenti alle basse temperature. In altre culture, come quelle asiatiche, il crisantemo è legato a festeggia-menti come compleanni e matri-moni, in quanto beneaugurante

“donatore” di lunga vita. Il nome crisantemo deriva dal greco e vuol dire “fiore d’oro”. È un ibrido complesso di parecchie specie selvatiche origina-rie della Cina e del Giappone. In Giap-pone è addirittura il fiore nazionale e c’è una giornata di festa a esso dedi-cata. L’imperatore ogni anno apre al pubblico i giardini della reggia, proprio in occasione della fioritura dei crisantemi per far ammirare a tutti gli invitati le varietà più recenti. Attualmente se ne conoscono 7000 ma ogni anno ne vengono presentate, anche qui in Italia, delle nuove.

La fioritura dei crisantemi dipende dalla luce, e perciò nei vivai vengono sottoposti a trattamenti di fotoperiodo per stimolare la vegetazione e la fioritura tra-mite uso di luce od oscuramento artificiali.

Queste piante fioriscono i primi di novembre, quando le giornate si ac-corciano. Amano la luce, ma non il sole diretto. Vanno annaffiati poco ma spesso, senza bagnare le foglie. Se queste avviz-zissero o diventassero di color marrone, va aumentata la quantità d’acqua. La temperatura ideale per il crisantemo è fra i 4 e i 13°C. Per ottenere una fiori-tura abbondante, il terreno deve essere fertile, sciolto e ben drenato, e prima che compaiano i boccioli, bisognerebbe cimare il fusto principale e le ramifica-zioni principali.

Nei punti vendita Coop si potranno trovare i crisantemi recisi in mazzo oppure le piante già fiorite in vaso. (M.P.)

solidarietà

I datteridi GericoLavoro per una cooperativa palestinese e fondi per la costruzionedi un ospedale pediatrico

Torna il Medjoul, il re dei datteri in arrivo da Gerico, in esclusiva nel circuito

Coop. Lo scorso anno ebbe un tale suc-cesso che i due container importati dalla Palestina si esaurirono con molto anticipo. Non è stato solo un evento commerciale, perché con un semplice gesto d’acquisto si sono ottenuti due risultati straordinari. La cooperativa palestinese che lavora per Coop si è ingrandita e ha assunto dodici giovani. Mentre il futuro ospedale di chirurgia pediatrica di Betlemme, grazie ai fondi ricevuti, avanza a ritmo veloce: sono

infatti ai nastri di partenza progettazione definitiva e inizio lavori.

In totale, con le vendite dei datteri di Gerico del 2012, Coop ha versato ai produttori palestinesi un sovrapprezzo di 15.000 euro rispetto a quanto avrebbero potuto “spuntare” sul mercato locale. Mentre i contributi per l’ospedale pedia-trico sono stati di 25.000 euro.

Anche quest’anno acquistando una confezione di datteri di Gerico si contri-buisce (con 25 centesimi a confezione, pari a 1 euro al chilo) alla realizzazione di una sala della prima clinica di chirurgia pediatrica a Betlemme. In cifre: 38 posti letto, più chirurgia e rianimazione. Com-plessivamente l’ospedale costerà oltre cinque milioni di euro: ad oggi non esiste niente di simile in Palestina.

Il progetto “datteri di Gerico” è frutto della collaborazione di Coop con i produt-tori palestinesi e i trasportatori israeliani. Ma sono tanti i soggetti che stanno dando il loro contributo in questa complessa gara

di solidarietà: la Fondazione Giovanni Paolo II, la Regione Toscana,

Unicoop Firenze, oltre a professionisti

che hanno lavorato all’o-

spedale fioren-tino Meyer, uno dei più noti

o s p e d a l i pediatrici d’Italia, e che mette-ranno a di-

sposizione la loro esperienza

per questo nuovo progetto. Creare certezze e

lavoro è un fatto vitale per la Palestina. Da quando è nato il Muro a Betlemme qualsiasi attività nell’area è collassata. La barriera di sicurezza israeliana fatta di trincee, check point, filo spinato ha isolato i territori governati dall’Autorità nazionale palestinese. E Gerico, insieme a tutti i paesi della cerchia di Betlemme, piano piano si è impoverita in modo irreversi-bile. Niente più interscambi, né turismo (fiorente in passato), mentre l’agricoltura si è ridotta ad un mercato di semplice sussistenza.

A Betlemme e nella Palestina intera inoltre è impossibile curare i bambini. Le poche famiglie che riescono a raggiun-gere gli ospedali in territorio israeliano devono affrontare spese insostenibili. Per questo la costruzione di una clinica pedia-trica è così importante. Il nuovo ospedale sarà a disposizione di piccoli degenti fino a 14 anni d’età e ci saranno spazi per le famiglie che potranno così partecipare al percorso di cura dei loro figli. x

Sostengo il museoUn elegante maxi quaderno spiralato con il logo dell’Università di Firenze è

in distribuzione in tutti i maggiori punti vendita dell’Unicoop Firenze. Il

costo è di 4,50 euro. Una parte del ricavato andrà al Museo di scienze naturali per sostenerne le attività.

diLaura D’ettole

i fiori d’oroovembre è il mese dei crisantemi;

in Italia questo fiore di grande effetto e bel-lezza, viene por-tato sulle tombe dei nostri cari. Al di là delle u-

sono molto adatti per decorare terrazzi o giardini durante tutto l’in-verno, essendo resistenti

I datteridi GericoLavoro per una cooperativa palestinese e fondi Lavoro per una cooperativa palestinese e fondi Lavoro per una cooperativa

per la costruzionepalestinese e fondi per la costruzionepalestinese e fondi

di un ospedale pediatrico per la costruzionedi un ospedale pediatrico per la costruzione

TCoop. Lo scorso anno ebbe un tale suc-cesso che i due container importati dalla Palestina si esaurirono con molto anticipo. Non è stato solo un evento commerciale,

Paolo II, la Regione Toscana, Unicoop Firenze, oltre

a professionisti che hanno lavorato all’o-

spedale fioren-tino Meyer, uno dei più noti

o s p e d a l i pediatrici d’Italia, e che mette-ranno a di-

sposizione la loro esperienza

per questo nuovo progetto. Creare certezze e

lavoro è un fatto vitale per la Palestina. Giochi per tuttiDal 12 novembre nei punti vendita di Unicoop Firenze si potrà cominciare ad acquistare i regali natalizi per i bambini. Si spazia dal classico Lego ai tablet: in offerta il ClemPad, un tablet per bambini con un sistema operativo Android che si può collegare a internet in modalità Wi-Fi, che permette il controllo dei siti da parte dei genitori; comunque, grazie a dei link preimpostati, il piccolo potrà navigare sempre in sicurezza. Dal 22 novembre l’offerta si amplia. Quest’anno spiccano i gadget e i pupazzi di Peppa Pig, e i libri che hanno come protagonista la maialina più amata dei cartoni. Per le bambine più grandi e le adolescenti ecco il mondo di Violetta dal Canta: dai microfoni alle chitarre ai trucchi. Non poteva mancare la Barbie, edizione2013: Barbie Mariposa e Barbie principessa delle fiabe. Davvero atteso è l’atterraggio sugli scaffali di Planes e dei suoi amici, una linea di giochi e personaggi tratti dal nuovo film della Disney. Per i bambini ci saranno i giochi di Leonardo, riproduzioni delle invenzioni di Leonardo da Vinci da costruire, e realmente funzionanti. Si potrà poi scegliere fra i giochi di società, da Occhio al fantasma al sempreverde Monopoli. i Tutte le promozioni, sia quelle per i soci sia quelle

del catalogo di Natale, termineranno il 24 dicembre e saranno disponibili presso tutti i Superstore Coop.

Sostengo il museo

asPettando natale

Page 18: Informatore Coop Firenze novembre 2013

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Page 24: Informatore Coop Firenze novembre 2013

24 - Informatore - Novembre 2013

a cura di valentina vannini

SocialitàProvinciadi ArezzoArezzogli incontridel lunedìProssimo appuntamento con “La Toscana in tavola” l’11/11, alle 17.15, nella sala soci dell’iperCoop di viale Amendola, per parlare di “Dal chicco alle trafile. La pasta”. Ingresso libero. In collaborazione con l’Usl 8 Arezzo, l’Ufficio qualità di Unicoop Firenze e la direzione del centro commerciale. A novembre partono anche gli approfondimenti di cucina con l’ass. Cuochi di Arezzo, sempre legati ai temi degli incontri. Si comincia con 4 incontri su “La pasta e i prodotti del forno”. Richiesto un contributo di 20 euro per Il Cuore si scioglie; max. 22 partecipanti; sarà data precedenza ai partecipanti agli incontri del lunedì. i spazio soci Coop via Veneto 0575908475 – mart. e giov. 16.30-18.30; ipercoop v.le Amendola 0575328226 lun. e merc.16.30-18.30, sab. 10-12

gita in valdarnoIl 10/11 uscita in Valdarno per visitare i territori di Terranuova Bracciolini e Loro Ciuffenna e della vicina pieve di Gropina, uno dei massimi esempi di architettura romanica del territorio aretino. Partenza in bus alle 9 dal posteggio dell’ipercoop lato Euronix. Quota trasporto 14 euro a persona; max. 28 iscritti. Pranzo al sacco.i Iscrizioni entro il 31/10 c/o Agenzia Viaggia con noi di Arezzo, viale Amendola 15, c/o Centro Setteponti, tel. 0575381050, fax 05751592007 - [email protected]

gita in città Il 24/11, alla scoperta di Arezzo, “Dal canto dei Bacci al canto alla Croce: via Cavour e la sua storia”. Partenza alle 9.30 dalla Coop di via V. Veneto. Partecipazione libera; gradita informativa di adesione.i spazio soci Coop via Veneto 0575908475 – mart. e giov. 16.30-18.30 / Ipercoop v.le Amendola 0575328226 lun. e merc. 16.30-18.30 – sab. 10-12

nordic WalkingCorso di Nordic Walking, la camminata con gli appositi bastoncini, un’attività motoria che riesce ad allenare il corpo nella sua totalità, efficace nella rieducazione posturale, per la prevenzione dei problemi osteoarticolari e di sovrappeso. Il 9-16-23-30/11, ore 10-12, nella sala Bibliocoop, del supermercato

di via Veneto. Condurrà gli incontri Filippo Perazzini, istruttore nazionale Ani. Costo del corso 45 euro, comprensivo di 10 euro per assicurazione presso l’asd e di un contributo di solidarietà di 5 euro per Il Cuore si scioglie.i iscrizioni : spazio soci Coop via Veneto 0575908475, mart. e giov. 16.30-18.30 / ipercoop v.le Amendola 0575328226, lun. e merc. 16.30-18.30, sab. 10-12

italianosenza problemiCorsi di italiano a cura di Dedalus Società Cooperativa sociale presso la sede di via Avv. Fulvio Croce 14 (zona tribunale). Per novembre previsti due corsi. Uno a livello

postintermedio, 28 ore, dal 4/11 al 18/12, il lun. e merc., dalle 19 alle 21, mart. e giov. dalle 10 alle 12. Costo soci Coop 80 euro, non soci 95. L’altro a livello postintermedio avanzato, 22 ore, dal 26/11 al 14/1/2014, mart. e giov. dalle 18 alle 20. Costo soci Coop 70 euro, non soci 80. Min. 6 - max. 10 partecipanti ad ogni corso; test di livello a inizio corso.i iscrizioni 05751975678; 3703226704; www.cooperativadedalus.it

montevArchi/ sAn giovAnni v.nocibo è saluteUn ciclo di incontri da novembre fino al prossimo aprile per parlare di alimentazione, salute e

benessere, promossi dalle sezioni soci di Montevarchi e San Giovanni Valdarno e dall’Usl 8 zona distretto Valdarno con il patrocinio dei due Comuni e delle ass. Cibo è salute e Amici dei Varchi. Nel 2013: l’8/11, alle 21, al Centro sociale polivalente La Bartolea, in via dei Mille 2, a Montevarchi, “Cambiare alimentazione per prevenire e curare le malattie”, con il prof. Sergio Chiesa, presidente dell’ass. Cibo è salute; il 18/11, alle 16.30, nella sala soci Coop di San Giovanni V.no, via Napoli 21, “Il rapporto fra alimentazione e salute: brevi cenni su linee guida Oms, Werf, Harward School of Pubblic Health, Piramide alimentare toscana”; il 16/12, alle 16.30, nella sala soci Coop di Montevarchi, via dell’Oleandro 37, “Scegliamo i cibi della salute”. Il calendario completo con gli incontri per il 2014 su www.coopfirenze.it. Partecipazione gratuita.i sezione soci Montevarchi, 0559109772, [email protected]; sezione soci San Giovanni V.no, 0559122406, [email protected]; Usl 8, 0559106354, [email protected]

Provinciadi Firenzefirenze Ponte A grevela ronda raccontaDal 9 al 16/11, nello spazio eventi del Centro*Ponte a Greve, sarà ospitata la mostra fotografica “La Ronda racconta: 20 anni

di cammino insieme”, il racconto dei 20 anni di attività dell’associazione la Ronda della carità e della solidarietà onlus, che si occupa delle persone in grave stato di disagio sociale.

firenze rifredicena per il cuoreIl 29/11, alle 20, presso la parrocchia S. Pio X, salone Icaro, via delle Panche 212 (zona Il Sodo), con un menù tutto toscano, cena di solidarietà per Il Cuore si scioglie. Prezzo euro 20; prenotazione con acconto di euro 10 entro il 26/11.i prenotazioni sezione soci via V. Emanuele 192/A, 0554376343, lun. e ven. 10-12; mart. e giov., 17-19. È in funzione una segreteria telefonica, sarete richiamati

buonosenza glutineCorso di cucina senza glutine il 18 e 25/11 e 2-9-16/12, dalle 19.45 alle 21.45, al

montevArchi

Pane fatto in casaLa sezione soci Coop di Montevarchi con l’ass. Servizi alla persona del Comune di Montevarchi, del maestro panificatore Lorenzo Semboloni e del cuoco Mauro Baldi, organizza a novembre la I edizione di un corso per panificare in casa, rivolto prevalentemente alle assistenti familiari che operano in Valdarno. Il corso si terrà presso la cucina del Centro pastorale della parrocchia di S. Maria del Giglio, via Michelangelo 7, a Montevarchi, dalle 15 alle 17.30. Questo il calendario: il 7/11, “Il pane comune”; il 14/11, “I pani speciali”; il 21/11, “Il pane all’olio, al burro e gourmet”; il 28/11, “Pizze, schiacciate e …brindisi finale!!”. Partecipazione gratuita. Max. 30 partecipanti. i iscrizioni sezione soci, c/o Coop.fi 0559109772; Centro di ascolto per cittadini stranieri del Comune di Montevarchi, via Isidoro del Lungo 34, 0559108208/246

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BiblioCoop vestitodi nuovoA settembre ha riaperto al pubblico il punto prestito BiblioCoop di Firenze Gavinana, che in estate ha subito un restyling, con più spazio per i libri, tavoli per la lettura e la consultazione, e molto altro ancora. È aperto il martedì e il giovedì, 10-13/16.30-19. Lo spazio BiblioCoop è completamente gestito da volontari; quindi se avete del tempo libero e volete dare una mano, sarete i benvenuti.i punto soci via Erbosa, [email protected]

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FOTO m.d'amato

Page 25: Informatore Coop Firenze novembre 2013

Novembre 2013 - Informatore - 25

70; max. 10 partecipanti.i iscrizioni Giuditta Gattulli 3397056350; Danila Santo 3398314146

bAgno A riPolimaglia con i ferriCorso di maglia con i ferri presso la sede della sezione soci in via Pulicciano 16, ad Antella, dal 13/11. Dieci lezioni,

dalle 16 alle 18. Costo 40 euro, che andranno a Il Cuore si scioglie. Max. 12 partecipanti.i punto soci

musicaper il cuoreUltimi due appuntamenti con la musica da camera nella suggestiva chiesa di S. Lorenzo, a Vicchio di Rimaggio. L’8/11, alle 21.15, concerto dedicato a Il Cuore si scioglie, con il Duo Musizieren. Sarà presente Daniela Mori, vice presidente della Fondazione Il Cuore si scioglie che ne illustrerà le attività; il ricavato della serata sarà interamente devoluto alla Fondazione. Ingresso a offerta libera. Il 22/11 alle 21.15, il Duo Dessì-Giammarco (pianoforte a 4 mani) con musiche di Schubert e Debussy. Ingresso libero.

bArberinodi mUgellocena per il cuoreIl 22/11 la sezione soci Coop organizza presso il Circolo Arci la consueta cena per Il Cuore si scioglie.i punto soci

decameron 2013Il 23/11, al Palazzo Pretorio alle 17, in collab. con la Biblioteca comunale, presentazione del libro Decameron 2013 a cura di Marco Vichi. Sarà presente Simona Baldanzi, una delle autrici del libro.

vAldisieveballocon lo sconto15% sconto per i soci Unicoop Firenze per i corsi di ballo alla Scuola di danza Asd Social dance. I corsi si svolgono alle 21: a Sieci, al Circolo Arci 1° Maggio; a Pontassieve, alla Casa del popolo, accanto al cinema; a Rufina, alla Casa

del popolo. Prima settimana gratuita. Fra le proposte: ballo liscio, da sala, latino-americani, caraibici, standard, balli di gruppo.i sezione soci Coop, 0558953360; 3282937465

figline vAldArnosi fa teatroRiparte a novembre, nella sala soci Coop di Figline V.no, il laboratorio teatrale “Si fa teatro”, con Patrizia Mazzoni e Miriam Bardini, per bambini e ragazzi (età minima 8 anni). Il laboratorio ha come obiettivo il miglioramento delle capacità relazionali attraverso l’esperienza dei linguaggi del teatro e si concluderà con la messa in scena di uno spettacolo. Fino a maggio, il lun. e mer., dalle 17 alle 19. Il 6/11, alle 17, lezione di prova gratuita. In collaborazione con Agita e con il patrocinio del Comune di Figline V.no.i 3332763866; 3478286393

cena di solidarietàLa sezione soci di Figline V. no - Rignano s. A. organizza per il 15/11, alle 20, nei locali della parrocchia di San Biagio (Figline V. no) una cena di solidarietà per Il Cuore si scioglie. Saranno presenti anche le associazioni e i

partecipanti del progetto Ausilio. Al termine della cena, lotteria con ricchi premi.

le signeassertivitàe giochi di potereIl 20 e 27/11, dalle 20.45 alle 22.45, nella sala soci dell’ipermercato di Lastra a Signa, in via S. M. Castagnolo 5, due incontri per promuovere le relazioni interpersonali attraverso la conoscenza della comunicazione assertiva. Il 4, 11 e 18/12, dalle 20.45 alle 22.45, nella sala soci dell’ipercoop di Lastra a Signa, tre incontri su “Relazioni affettive: giochi di potere”, per promuovere una maggiore capacità d’ascolto e una più efficace comunicazione per la costruzione di relazioni soddisfacenti. Con la counselor Anna Pecorini.i www.creative-counseling.it; 3273282562; [email protected]

Provinciadi PistoiavAldinievolefatto a manoCorso di gioielleria e bigiotteria, per imparare a realizzare gioielli artistici con vetro, pietre, cristallo. Dieci lezioni, tutti i giovedì, dal 14/11, dalle 17 alle 19, nella saletta soci presso il Coop.fi di Massa e Cozzile. Quota d’iscrizione euro 120 per i soci Unicoop Firenze; euro 140 non soci. Una parte sarà devoluta a Il Cuore si scioglie.

lezioni di burracoCon il Circolo culturale Undici di Pieve a Nievole e la sezione soci Coop. Quattro lezioni all’Atelier del corso, in via Matteotti 85, tutti i mercoledì, dal 13/11, dalle 21 alle 23. Costo euro 25 soci Unicoop Firenze e Circolo Undici, euro 35 non soci. Parte della quota andrà a Il Cuore si scioglie.i Prenotazioni 3334633378, [email protected]

e-bookCorso di alfabetizzazione al mondo degli e-book. Cinque lezioni con la dott.ssa Irene Giacomelli, il mercoledì, dal 13/11, dalle 18.30 alle 20.30 e dalle 21 alle 23, nella saletta soci del Coop.fi di Massa e Cozzile. Prezzi: euro 35 soci Unicoop Firenze; euro 40 non soci.

Centro educazione al consumo in via V. Emanuele 192. Contributo di euro 50 che saranno devolute all’Ass.ne italiana celiachia (Aic) onlus Toscana.i Iscrizioni Aic Toscana,ore 9-13, 0558732792;coord. Firenze sig.ra Zuffanelli 13-15.30, 3460050154;[email protected]

rilassamento antistress Dal 13/11, alle 20.30, nella sede della sezione soci Coop in via V. Emanuele 192/A, corso di “Rilassamento muscolare progressivo”, per imparare semplici tecniche per ridurre la tensione e gli stati di ansia e stress. Sei incontri di un’ora e mezza ciascuno. Costo euro

le signe

Prevenzioneè vitaIl 4/11, alle 18, si terrà nella sala soci dell’ipercoop di Lastra a Signa un incontro sulla prevenzione dei tumori della tiroide, la corretta alimentazione e i corretti stili di vita da seguire. L’incontro sarà tenuto dalla dott.ssa Olga Bartolini. L’11/11, uno specialista radiologo, retribuito dalla Fondazione Ant, effettuerà ecografie gratuite per 30 cittadini residenti nei Comuni di Signa e Lastra a Signa, all’interno dell’ipercoop. Per prenotarsi per le visite ecografiche dell’11/11 chiamare il 3490693571, dal 5 all’8/11, dalle 9 alle 13.

o

scAndicci

Caino vive a PalermoIl 15/11, alle 21, nella sala soci Coop di via Aleardi 1, pre-sentazione del libro Caino vive a Palermo, di Pietro Trapassi. Il libro è la storia di Mario Trapassi, narrata dal fratello Pietro, a distanza di trent’anni dalla sua morte. Mario Trapassi, nato a Palermo l’8 dicembre 1950, maresciallo ordinario dei carabinieri, assieme al collega Salvatore Bartolotta, faceva parte della scorta del giudice istruttore Rocco Chinnici a Palermo, quando il 29 luglio 1983 furono uccisi tutti e tre, insieme al por-tiere dello stabile, Stefano Li Sacchi, dall’esplosione di una macchina imbottita di tritolo da Cosa Nostra. Alla serata parteciperanno rappresentanti delle istituzioni civili e militari, di associazioni territoriali e autorevoli esponenti della cultura territoriale.

assertività

Caino vive a Palermo

rignAnosUll’Arno

Un libroall’inCoopSono circa 60 volumi, dalla narrativa ai libri per bambini, acquistati dalla sezione soci Coop, che andranno a riempire gli scaffali del punto prestito libri che sarà presto attivato all’inCoop di Rignano sull'Arno. L’iniziativa nasce dalla volontà di mettere a disposizione i libri per i clienti che vengono a fare la spesa al punto vendita e a quelli assistiti con la spesa a domicilio. Durante le aperture del servizio, in collaborazione con la Biblioteca comunale di Rignano sull'Arno e il Comune, sarà possibile anche iscriversi alla biblioteca, prenotare, prendere in prestito o restituire i libri provenienti dal catalogo della biblioteca del comune.i Per aiutare a mantenere attivo il servizio 3280490134

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26 - Informatore - Novembre 2013

kung fuLezioni di Kung fu per bambini da 6 a12 anni con il maestro Massimiliano Biondi, resp. per l’Italia della Kaohsiung Tai chi chuan association (Taiwan), www.taichichengmanching.it. Sei lezioni, tutti i lunedì a partire dall’11/11 dalle 18.30 alle 19.30, al punto soci del Coop.fi di Massa e Cozzile. Quota d’iscrizione euro 50, figli di soci Unicoop Firenze; euro 60 figli di non soci. Una parte della quota andrà a Il Cuore si scioglie.

autostimae assertivitàMigliorare la propria autostima per stare meglio con se stessi e gli altri. Cinque lezioni nella saletta soci del Coop.fi di Massa e Cozzile, tutti i lunedì, dall’11/11, dalle 20.30 alle 21.30, con la psicologa Federica Michelotti, esperta in training auotgeno e tecniche di rilassamento. Quota di partecipazione euro 80 per i soci Unicoop Firenze e loro familiari; euro 90 non soci. Una parte della quota andrà a Il Cuore si scioglie. Max. 10 partecipanti. Iscrizioni entro il 7/11.

lezionidi pianoCorso di pianoforte e tastiera, 10 lezioni, dal 12/11, con il maestro Fernando La Vigna, al punto soci Coop di Borgo a Buggiano: corso A, dalle 18.30; corso B, dalle 19.30. Gli strumenti sono messi a disposizione. Quota di partecipazione euro 90 per i soci Unicoop Firenze e familiari; euro 100 non soci. Una parte della quota andrà a Il Cuore si scioglie.

lezioni di fotografiaCorso base e avanzato di fotografia, il giovedì, dalle 20.30 alle 22.30, dal 14 /11, al Coop.fi di Massa e Cozzile. Il 31/10, alle 21, serata di presentazione nella sala multifunzione del centro commerciale. i www.globalphoto.it; [email protected]. Entro il 7/11 inviare la scheda di partecipazione compilata nell’urna davanti al punto soci,

o via fax allo 057272274 oppure [email protected]

zilgreiSei lezioni per imparare le tecniche di base del Metodo Zilgrei, per affrontare e vincere lo stress e trovare beneficio a eventuali problemi di artrosi, reumatismi, mal di testa. Con il prof. Fabrizio Ghelli, il martedì, dal 12/11, dalle 20.30 alle 21.30, nella saletta soci del Coop.fi di Massa e Cozzile. Quota di partecipazione euro 60 soci Unicoop Firenze; euro 70 non soci.i per tutti i corsi in programma della sezione soci Valdinievole: [email protected]

Provinciadi LuccalUccAcaldarroste e vino nuovo!Il 14/11, davanti all’inCoop di Lucca Arancio, dalle 16 alle 18, castagne e vino nuovo per tutti, fino a sera. Replica il 21/11 davanti alla Coop di Lucca Sant’Anna, dalle 16 alle 18.

Provinciadi PisaPisAarmonie di coppiaIl 6/11, alle 15.30, nella sala soci Coop di Pisa Cisanello, incontro su “La terza età, una risorsa da scoprire: la sessualità” con le dott.sse Kendra Pupilli e Maria Teresa Cino, esperte in educazione sessuale.i [email protected]

volterrAriccioli di cartaA novembre e dicembre, corso di "Quilling" riservato ai soci Coop, una tecnica che consiste nell’arrotolare delle strisce di fogli di carta per realizzare biglietti di auguri, portagioie, quadretti...Costo iscrizione euro 10, più euro 15 per il materiale. Due lezioni la settimana ore 16-18. La quota per l’iscrizione e il ricavato della vendita dei lavori realizzati andranno a sostegno de Il Cuore si scioglie. Max.18 partecipanti.i 058886470; 058887518; 058888436

mostra pontecorvoDall’8 novembre al 22 dicembre nei locali della Limonaia di Palazzo Ruschi a Pisa, in vicolo dei Ruschi 4, mostra dedicata al fisico Bruno Pontecorvo, con una vasta collezione di documenti e materiale audiovisivo che ricostruisce la vita dello scienziato. Fra le iniziative collaterali, anche un incontro presso la sezione soci Coop di Pisa Cisanello.

fra terra e uvaIn collaborazione con il Gruppo di degustazione Puro malto e la sezione soci Coop, ciclo di serate riservate ai soci Unicoop Firenze dedicate al mondo del vino con degustazioni guidate. Dal 14/11, alle 21, nella sala soci Coop di Pisa Cisanello, per un totale di 5 appuntamenti (14-21-28/11 e 5 e 12/12). Prevista una visita a un’azienda vitivinicola. Quota d’iscrizione euro 90, una parte sarà devoluta a Il Cuore si scioglie.i prenotazioni 3667259848 o [email protected]

lezionidi photoshopSette lezioni teoriche con Lorenzo Evangelisti, il lunedì 4-11-18-25/11 e il 2-9-16/12, dalle 17 alle 19, nella sala soci Coop di Pisa in via W. Tobagi 1 (sopra la Coop di Pisa Cisanello). L’scrizione, euro 50, gratuita per ragazzi fino a 14 anni, andrà a Il Cuore si scioglie. Max. 25 partecipanti.i [email protected]; 3311086849; 050579544 (segreteria telefonica)

dal mar nero all’arno

“Dal Mar Nero all’Arno. Georgia e Italia unite per l’arte nei luoghi storici di Pisa”, uno scambio culturale fra la cultura italiana e quella georgiana, attraverso la collaborazione di artisti di entrambi i Paesi, spaziando dalla pittura, la musica, il teatro, alla danza, la letteratura, la fotografia. Un progetto nato dal sodalizio delle ass. Il Mestiere di Sognare e Chi vuol esser lieto sia... con Claudio Cerrai e Gaga Shotadze, che prevede la realizzazione di quattro appuntamenti a novembre. Si

vAldinievole

OleaDal 10 al 30/11, nuova edizione di “Olea”, manifestazione promossa dall’Istituto agrario Anzillotti di Pescia, dedicata al mondo dell’olivocoltura, in particolare quest’anno agli oli della Valdinievole. Assaggiatori professionali e nazionali incaricati da Slow Food selezioneranno 6 oli del territorio. Fino al 26/11, nella galleria commerciale del Coop.fi di Massa e Cozzile, si potranno assaggiare gli oli partecipanti alla selezione; il 29, ci sarà una cena in sei diversi ristoranti della Valdinievole, stesso menù, utilizzando i 6 oli selezionati dagli assaggiatori di Slow Food. I partecipanti alla cena voteranno l’olio migliore. Il 30/11, all’Istituto agrario di Pescia, convegno sull’olio: parteciperanno esperti nazionali ed esteri di rilievo, rappresentanti dell’Accademia dei Georgofili di Firenze e autorità regionali.

PrAto

Mercatino solidaleIl 9 e 16 novembre, dalle 9 alle 19, nella galleria commerciale del Parco*Prato, mercatino della solidarietà per la Fondazione Il Cuore si scioglie. Sui banchi ci saranno i tanti bei lavori fatti a mano da alcune socie volontarie, insieme alla sezione soci Coop.i Punto soci; [email protected]

Socialità

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Prato - Mercatino della solidarietà

Bruno Pontecorvo con il fratello Gillo

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Novembre 2013 - Informatore - 27

di raccontare delle storie, siano esse fiabe o storie di vita personale. Un progetto per riscoprire una memoria collettiva, affinché non vada perduta, e favorire un confronto intergenerazionale. Il laboratorio sarà tenuto da due attori del teatro della Città del teatro, Laura Rossi e Federico Raffaelli. Max. 15 partecipanti. 10 incontri di due ore, dal 27/11, alle 17.i box informazioni punti vendita di Cascina, Uliveto Terme, Calci, Casciavola, e dell’ipermercato di Navacchio. Chiusura iscrizioni il 16/11

Provinciadi SienasienAi dirittidel condominioMolto spesso le liti condominiali nascono a causa della mancata conoscenza dei propri diritti e doveri. Il 21 novembre, alle ore 17, nella sala soci Coop di Siena Grondaie, l’avvocato

Elisa Ferri e la dottoressa Elena Lorenzini terranno un incontro dal titolo “I diritti del condominio, la riforma, e i conflitti fra i condomini e la loro gestione assertiva”. Per capire meglio la riforma sul diritto del condominio (entrata in vigore a giugno 2013) e come uscire dai conflitti, imparando a esprimere il proprio pensiero in modo assertivo per arrivare a un compromesso o all’accordo.

libri in libertàÈ un servizio, in collaborazione con l’Auser comunale, che consente ai clienti della Coop di Siena Grondaie di prendere liberamente i libri offerti, riconoscibili grazie a una particolare etichetta, per leggerli e poi lasciarli dopo la lettura, anche in un altro luogo, a disposizione di altri lettori, con l’unica attenzione che siano al riparo dalla pioggia.

pranzo per l’unicefIl 10/11, pranzo di solidarietà al circolo Arci dei Due Ponti a sostegno dell’impegno umanitario dell’Unicef. I fondi raccolti in occasione dell’iniziativa, sostenuta dall’Arci, dalla sezione soci e dal Comitato provinciale per l’Unicef di Siena, saranno destinati agli aiuti forniti da Unicef Italia per l’emergenza in Siria.i sezione soci

a ritmo di tango 10% sconto per i soci Unicoop Firenze per i corsi di tango argentino all’Asd Martinfierro.

Le lezioni si svolgeranno presso il circolo Arci Due Ponti, via Aretina 192, a Siena. Due incontri settimanali: il martedì alle 20.30, lezioni di cultura e pratica di tango; il giovedì, alle 20, tango argentino livello principianti e, alle 21.30, intermedio. Fra i docenti, Anibal Castro e Griselda Bressan, maestri di tango e coreografi argentini di fama nazionale. i 3471372778, 3703228808; www.tangomartinfierro.it; [email protected]

parte il 15, alle 19, al Palazzo comunale di Calci, con l’inaugurazione della mostra fotografica “La Georgia, un ponte con l’Asia tra passato e futuro” e aperitivo con degustazione di prodotti tipici georgiani e della provincia di Pisa. Il 16, alle 16, presso la Certosa monumentale di Calci, omaggio ai poeti georgiani Akaki Tzereteli e Galaktion Tabidze, con musica e poesia. Prima del concerto sarà possibile visitare il Museo nazionale della Certosa monumentale. Il 21, alle 21, al Teatro Sant’Andrea di Pisa, spettacolo teatrale Il vello d’oro. Il 23, alle 21, alla Basilica di

San Piero a Grado, concerto di beneficenza per orchestra da camera formata da musicisti italiani e georgiani, e cerimonia di consegna delle icone di San Giorgio del Maestro Giuseppe Marino all’Arcivescovo di Pisa e alla rappresentanza dell’Ambasciata della Repubblica di Georgia in Italia. Il ricavato andrà alla città di Akhmeta (Georgia) per la creazione di un centro di cultura italiana.i dettagli spettacoli e biglietto: www.chivuolesserlietosia.org; www.georgiaforfriends.it. Prenotazioni: 3478890899; [email protected]

vAlderAzuccheriin eccessoIl 9 novembre, dalle 8 alle 20, nello spazio soci all’interno della galleria commerciale del Centro*Pontedera, in via Terracini, in occasione della “Giornata mondiale del diabete”, volontari e personale infermieristico e medico dell’Associazione diabetici della Valdera effettueranno gratuitamente l’esame della glicemia mediante uno stick. Sarà distribuito materiale informativo per la prevenzione del diabete.i Punto soci

cAscinAriciclare con arteTerza edizione del concorso artistico-educativo rivolto alle scuole primarie e secondarie di I grado dei Comuni di Cascina, Calci e Vicopisano. L’edizione 2013 ha come tema “Raccolta differenziata, riuso e riciclo”. Fino al 1°/11 gli studenti delle scuole gareggeranno raccogliendo multimateriale leggero con il quale poi daranno vita a opere artistiche riutilizzando il materiale raccolto. Le opere realizzate saranno esposte al Centro dei Borghi dal 14/11 al

1°/12. Il 1°/12, grande evento in galleria, con la premiazione delle scuole alla presenza delle istituzioni comunali, Geofor e Revet. È un’iniziativa del Centro dei Borghi e della sezione soci, con Geofor e Revet, e con il patrocinio dei comuni di Cascina, Vicopisano e Calci.

spazio al giocoDue nuove convenzioni per i soci Unicoop Firenze. La prima al parco giochi al coperto Bimbo Planet, in via Belgio 10, a Cascina: 10% sconto per feste di compleanno, baby parking, abbonamenti (www.bimboplanetpark.com).La seconda, al parco giochi L’Isola delle meraviglie, in via Sant’Antioco 1 (www.isoladellemeraviglie.it), oltre 700 mq al chiuso per bimbi da 0 a 12 anni: 10% sconto su tutti i servizi offerti. i dettagli www.coopfirenze.it

a scuola di musica10% sconto per i soci Unicoop Firenze e figli minorenni presso la scuola di musica della Filarmonica municipale G.

Puccini di S. Anna di Cascina. Iscrizioni aperte fino a giugno. I corsi sono aperti a tutti senza limiti di età.i iscrizioni dal lun. al sab. ore 15.30-19.30, Filarmonica municipale G. Puccini, via T. Romagnola 1255, S. Anna di Cascina, 050741515, www.filarmonicapuccinicascina.it

fatti una storiaLa sezione soci Coop con la Fondazione Sipario Toscana onlus – la Città del teatro presentano “Fatti una storia”, laboratorio di narrazione rivolto alle persone anziane che abbiano voglia

cooP.fi mAssA e cozzile

Il villaggio di Babbo NataleDall’8/11 al 26/12, dalle 10 alle 22, nel Garden Pedicino, area Coop.fi di Massa e Cozzile, “Il villaggio di Babbo Natale”, oltre 3500 mq di fantasie natalizie: il villaggio lappone, la slitta, la fabbrica, il salotto, l’ufficio postale di Babbo Natale, i giochi e le avventure degli elfi. Non mancheranno il mercatino, l’albero della solidarietà e la pista di pattinaggio sul ghiaccio.i [email protected]

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Cascina - Riciclare con arte, edizione 2012

FOTO g.c. asd martin fierro

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28 - Informatore - Novembre 2013

SocialitàFirenze in Foto

Operaiae industrialeUna riflessione sulla storia operaia in

provincia di Firenze, con riferimento alle grandi aziende presenti sul territorio fiorentino, come la Fiat, Targetti, il Nuovo Pignone, la Galileo e la Stice Zanussi. In mostra 32 pannelli che, attraverso foto d'epoca e contributi scritti, raccontano quella grande epopea del Movimento operaio e studentesco del '68. Un'epopea di diritti conquistati con fatica da una generazione che, con una fede incrollabile

nel progresso e nella giustizia sociale, ha lasciato un'eredità da valorizzare e riat-tualizzare per uscire da una crisi sempre più avvolgente. La mostra è stata curata da tre tirocinanti dell'Università degli studi di Firenze, facoltà di Scienze politiche. La mostra sarà visibile in anteprima presso la Biblioteca, nell'area in cui sorgeva il vecchio stabilimento della Fiat, al polo u-niversitario di Novoli, in via delle Pandette, 2. Le opere rimarranno lì esposte dal 25 novembre al 7 dicembre.

Al termine della presentazione all'Uni-versità la mostra verrà trasferita nel por-tico al primo piano della Biblioteca delle Oblate, in via dell'Oriuolo 26 a Firenze, dove sarà esposta dal 13 dicembre 2013 al 21 febbraio 2014.

novoli

Cooking musicImprovvisazioni gastronomicheed elettroniche live

Appuntamento con Cooking music alle prese con i suoni di un grande

supermercato, la macelleria, le persone, la pescheria. Il sound producer Alberto Tucci mixerà i suoni in presa diretta, fa-cendoli vibrare per tutto lo spazio. Tuzzy è un DJ, produttore e sound designer con una sostanziosa esperienza live. Questo progetto è “musica cucinata al computer”.

Utilizzando microfoni all'interno dei vari settori della coop, tra macellai, coltelli, attrezzature le più varie, Tuzzy mixerà suoni elettronici con elementi rubati in tempo reale. In contemporanea le proie-zioni video faranno capire chi sono i veri

“compositori”: le persone! i Venerdi 15 novembre 2013

dalle ore 17 presso Unicoop Firenze Novoli, Multiplex

solidarietà

Un cestodi speranza Il mondo del gusto e quello della soli-

darietà si incontrano grazie a “Il Cesto di Natale dell’Att”, un’iniziativa a favore dell’Associazione Tumori Toscana Att realizzata in collaborazione con Unicoop Firenze. Ogni cesto conterrà prodotti tipici della tradizione toscana realizzati da aziende di qualità: vino, pancetta, sa-lame, salsicce di cinghiale, ragù, caciotta vaccina; olio extra vergine di oliva, pasta.

A partire da fine novembre le con-

fezioni saranno disponibili in tutti i punti vendita Unicoop Firenze al prezzo di 29,90 Euro e per ogni confezione venduta 5 Euro saranno devoluti all’Att, per sostenere il servizio di cure domiciliari oncologiche gratuite ai malati della Toscana.

È dal 1999 che l’Att cura a domicilio i malati di tumore, e fa questo gratuita-mente, 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. Con oltre 9000 pazienti curati in questi anni, una media di circa 1000 nuovi pa-zienti all’anno e costi che si aggirano intorno ai 100.000 euro al mese per un totale di più di 9 milioni di Euro spesi dal 1999 ad oggi, l’Att è la più grande asso-ciazione di volontariato della Toscana in termini di pazienti assistiti.

Attualmente l’Att opera a Firenze, Prato/Pistoia e rispettive province, as-sistendo quotidianamente circa 300 pa-zienti con un’équipe poli-specialistica retribuita dall’associazione stessa e composta da 10 medici, 3 psicologi, 7 infermieri professionali, 5 operatori socio-sanitari e 1 masso-fisioterapista.i Att Firenze 0552466666

Università Pisa-firenze

Esperti in conflittiParte a gennaio 2014 il master in “Gestione dei conflitti e mediazione”, organizzato congiuntamente dalle Università di Pisa e Firenze. Il nuovo master mira a formare nuovi esperti in grado gestire conflitti contemporanei, di facilitare la comunicazione tra persone, gruppi e istituzioni, per raggiungere soluzioni condivise dei problemi, così da trasformare il conflitto in opportunità di crescita sociale. Le nuove figure professionali potranno operare come esperti presso enti pubblici e privati, nazionali e internazionali o ricercatori sul campo e formatori, specialmente  del terzo settore.i Cisp - Via E. Filiberto duca d’Aosta, 1 - 56127 Pisa Tel. 0502211200/202 www.mastergeco.it - [email protected]

FOTO red giorgetti

FOTO g.ugolini

FOTO red giorgetti

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Novembre 2013 - Informatore - 29

Solidarietà

dirossana de Caro

la storia

Senza ali,“musicisti” dentroIl cd con le storie cantate e scrittein musica rap, dai ragazzi dell’Istituto penale minorile G. Meucci di Firenze.Un nuovo progetto da sostenere

Il titolo è già di per sè significativo: Senza ali. È il cd realizzato dai ra-

gazzi dell’Istituto penale minorile di Firenze grazie al progetto “Pollicino”, ideato e gestito da Cat Cooperativa Sociale onlus. Un’esperienza che va avanti da circa 6 anni, con un labo-ratorio di musica hip hop. «Perché il rap, che dell’hip hop è la voce, serve a raccontare delle storie. Scrivere e cantare una canzone rap vuol dire ripensare la propria storia, metterla in ordine in frasi ritmate e rimate, e buttarla fuori, farsi ascoltare», ci dice Daniele Bertusi della Cooperativa Cat

e responsabile del progetto. Nel cd le canzoni, 17 brani incisi tra il 2011 e il 2012, sono state scritte dai ragazzi, sia italiani che stranieri, dell’Istituto, con musica originale. Sono storie di solitudine, di vite senza speranza, di mancanza di affetto, di rabbia e di amore. «I ragazzi che si trovano nel Carcere Minorile vengono dalla strada. Spesso è stata la loro unica casa, l’u-nica scuola, dove molti di essi non hanno imparato nemmeno a leggere e scrivere. In strada hanno imparato a rubare e a spacciare, i due motivi principali per cui sono finiti “dentro”».

Nei 19 istituti penali minorili i-taliani ci sono circa 500 ragazzi. O-gni anno ne girano circa 1300. In Toscana ce ne sono due: uno a Fi-renze (che ospita circa una decina di ragazzi) e a Pontremoli (quello femminile). L’età dei ragazzi detenuti va dai 14 ai 21 anni. Sono quasi tutti

per tutti noi, per riflettere sul nostro sistema sociale, e guardare da un’al-tra angolatura il detenuto e la galera”.

Il progetto si fa ora più ampio: «Vo-gliamo far incontrare questi giovani musicisti “che suonano dentro”- af-ferma Daniele - con altri giovani arti-sti “che suonano fuori”, far incontrare davvero due mondi, e far nascere un nuovo cd che li metta insieme. Ora abbiamo il permesso di far entrare con noi in carcere altri musicisti, e già diversi artisti giovani o affermati ci hanno dato la loro disponibilità».

Ma per dar vita a questo progetto servono 7000 euro e i fondi a disposi-zione sono pochi. Chi vuole contribuire lo può fare con una donazione, come ringraziamento gli verrà regalato il cd Senza ali.i Daniele 3357238740;

[email protected]; www.coopcat.it

l’evento

Buon compleanno fortezza!Giovedì 14 novembre, ore 21.15,nell’ambito della rassegna Teatri di Confine – organizzata da Fondazione Toscana Spettacolo insieme a I Sacchi di Sabbia, con il sostegno della Provincia e del Comune di Pisa e la collaborazione della Fondazione Teatro di Pisa – si celebrano i venticinque anni della straordinaria esperienza teatrale della Compagnia della Fortezza. Sotto la direzione di Armando Punzo, la compagnia ha totalmente rivoluzionato il carcere di Volterra, trasformandolo da Istituto di Pena in Istituto di Cultura. Un avvincente racconto teatrale che attraverserà la storia della Compagnia della Fortezza con la presentazione di estratti dagli spettacoli più importanti fino ad oggi realizzati, interpretati da Armando Punzo insieme agli attori della compagnia, di video storici, di interventi musicali delle CERAMICHELINEARI (Marco Bagnai, Marzio Del Testa, Antonio Chierici), con le suggestioni delle musiche di scena di Andrea Salvadori e le immagini della mostra fotografica Una radicale bellezza di Stefano Vaja. La serata verrà coordinata da Massimo Marino che traccerà il fil rouge del libro di Armando Punzo, È ai vinti che va il suo amore - I primi venticinque anni di autoreclusione con la Compagnia della Fortezza di Volterra, ed. Clichy.Ingresso libero

ragazzi stranieri, o che vengono da realtà degradate, soprattutto del sud e delle periferie: «Perché in carcere non ci finisce chiunque, ma solo chi non ha alternative, chi non ha la possibilità di avere un affidamento o una messa alla prova, svolgendo atti-vità sociali». Il laboratorio di musica è uno tra i tanti proposti ai ragazzi dell’istituto (ce ne sono di pittura, di sport, sui mestieri). È un laboratorio educativo condotto da una équipe di persone (Sabrina, coordinatrice, Papaleo, educatore, Kidre e Charlie Dakilo, rapper), che guida i ragazzi nell’approccio alla musica, «l’obiet-tivo è spingere attraverso la musica i ragazzi a raccontarsi, a riflettere sulla propria storia e sui progetti futuri», ci spiega Daniele. Vedendo e ascoltando il cd fatto da loro, aumenta l’auto-stima e la fiducia dei giovani carcerati in se stessi ma è anche “un’occasione,

Parte dello staff che ha realizzato il cd

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30 - Informatore - Novembre 2013

a cura di antonio Comerci

promozioni in atto, come sempre è stato fatto, anche perché sicuramente molti soci non sono attrezzati per un collegamento on line. enzo Selvi - Sansepolcro (AR)

I depliant sono costosi e spesso vengono sprecati inutilmente. Risparmiando su questi costi, potremo essere sempre più convenienti. Abbiamo reso disponibili questi stampati nel punto vendita, e sul sito abbiamo decine di migliaia di soci che vanno a sfogliare le offerte.

olio frittoNoto che non fate niente per il problema dell’olio da cucina esausto. Ho chiesto anche all’Ipercoop di Lastra a Signa dove abito e dove faccio la spesa quasi quotidianamente. Avete mai fatto un’indagine per sapere dove le famiglie sversano il dannoso residuo? Ho chiesto un po’ in giro ad amici e conoscenti e tutti mi dicono che la via preferita è il gabinetto di casa. Vi rendete conto del danno ecologico se moltiplichiamo questa brutta consuetudine per migliaia di famiglie? Non potreste assumervi l’iniziativa, magari istituendo dei punti di raccolta per appositi contenitori? Luciano taccetti -Lastra a Signa

Proprio a giugno (quando ha scritto il socio) è stata avviata l’iniziativa “L’isola che non c’era”, per la raccolta differenziata di rifiuti di speciali, quali pile, toner, farmaci scaduti e anche oli vegetali esausti; interessa Lastra a Signa, Empoli e Montecatini ed è svolta in collaborazione con Publiambiente. Gli oli alimentari sono raccolti anche a Ponte a Greve, Bagno e Ripoli, Prato Pleiadi, Montemurlo, Borgo San Lorenzo, Barberino e Vicchio.

bomba e non rappresagliaIn riferimento a quanto riportato nell’articolo Dal carcere al riscatto (a pagina

mai più asiloHo tra le mani il Vostro

“Informatore” che come ogni volta che mi viene recapitato a casa, mi appassiono a leggere. Purtroppo questa volta mi sono sentita “offesa” dal Vostro articolo Per chi suona la campanella dove più volte si fa riferimento a articoli

“per l’asilo” (vedi i grembiuli) riferendosi alla Scuola dell’infanzia, quando da quasi 50 anni la Scuola dell’infanzia, ex Scuola materna, è tale. So che ai “profani” la cosa può passare inosservata. Ma è profondamente sbagliato e lesivo nei confronti di chi fa questo mestiere che è quasi una vocazione. Lo vivo ogni anno, è il mio lavoro. In Italia di asili esistono solo i nidi, che giustamente hanno questo nome, in quanto i bambini vengono accolti e accuditi fin da una età dove l’insegnamento didattico è ancora lontano. Come insegnante di Scuola dell’Infanzia mi sento indignata che un giornale come il Vostro, che non a caso si chiama

“Informatore” non abbia rilevato un errore così grossolano quanto lesivo e grave per una categoria di insegnanti che sono tali: insegnano. annalisa Lorenzini - Siena

L’indignazione è un sentimento troppo forte, ci pare, in questo contesto. Ci dispiace per l’inesattezza dovuta soprattutto all’uso di un linguaggio semplice e colloquiale che cerchiamo di dare all’“Informatore”. Ripetere più volte “Scuola dell’infanzia” dà allo scritto un sapore più

“ingessato”, burocratico.

solo carta e a casaChiedo perché da alcuni mesi non vengono più distribuiti nella mia zona di residenza (Santafiora di Sansepolcro) i depliant della pubblicità. Non ricevo più la pubblicità della Coop di Sansepolcro né quella relativa alle offerte dell’Iper di Arezzo. Non voglio sapere se è un problema di distribuzione o altro, ma credo di aver diritto, in qualità di socio, di essere informato sulle varie

29 del numero di luglio/agosto 2013), sembra storicamente dimostrato che a causare la strage a San Miniato durante l’ultima guerra mondiale, non fu una rappresaglia nazista bensì una (ovviamente accidentale ed involontaria) bomba americana. Se non ricordo male, gli stessi fratelli

Taviani riconobbero di essere incorsi, nel loro film La notte di san Lorenzo, in tale errore narrativo. Quindi, se anche a voi risultasse ciò, sarebbe forse utile una rettifica in tal senso. Paolo mazzanti - E mail

Grazie mille al socio per la preziosa segnalazione. Ci scusiamo con i lettori per l’errore.

cent e puntiL’altra mattina il mio babbo ha fatto la spesa come al solito e, non avendo i 78 centesimi richiesti dalla cassiera, la stessa gli chiede di poterli scalare dai punti. Lui approva, salvo poi accorgersi appena fuori dal supermercato che gli erano stati scalati ben 78 punti! Mi sbaglio o viene dato un punto ogni euro di spesa? Beh? Allora a mio babbo sono stati tolti 78 punti, equivalente di 78 euro! L’indomani, quando si è recato al supermercato, ha fatto presente tale cosa

al box informazioni, dove gli hanno spiegato che la cosa non conviene, ma che non si poteva ormai fare più niente!! Gli hanno chiesto solo se la cassiera aveva chiesto il permesso di scalare punti oppure lo aveva fatto di sua spontanea volontà. Ma a questo punto, mi chiedo io, se la cosa non conviene, perché viene chiesto dalle cassiere?roberta francioli - Poggibonsi (SI)

La risposta è semplice: un punto vale un centesimo di sconto sulla spesa. Quindi dato che il padre della socia doveva dare 78 centesimi, gli è stato chiesto di scalarli in punti: quindi 78 punti. Dare un punto ogni euro di spesa equivale a riconoscere al socio un ulteriore sconto dell’1% oltre ai prezzi bassi, alle offerte e agli sconti. È più conveniente per il socio approfittare delle “offerte speciali” nelle quali il valore del punto raddoppia (cioè vale due centesimi) o altre occasioni

di questo genere. Ma sono occasioni sporadiche. La maggior parte dei soci spende i punti per avere lo sconto sulla spesa: un centesimo a punto, con mille punti 10 euro. Comunque ha ragione la socia quando dice che le cassiere devono far fronte a tutti i resti da dare, quindi prima di trovare soluzioni “facili”, come quello dei punti, le cassiere devono rifornirsi di tutte le monete per poter fare i resti.

mai più tropeaHo scoperto con spiacevole rammarico, che avete rimesso in offerta le cipolle di Tropea. Dico con spiacevole rammarico, perché nella confezione ci sono più gambi da buttare che cipolle, e il prezzo è molto caro, visto il peso di quello che viene non consumato. Non è solo mia la considerazione, ma di tutti i clienti che al momento della pesa hanno rinunciato all’acquisto; spero che in futuro rivediate questi tipi di promozione. Gaspare mazzamuto -Sesto Fiorentino (FI)

L’offerta delle cipolle fresche di Tropea Igp è molto gradita e ha avuto successo, perché sono

Le lettere

via Santa Reparata 43 50129 Firenze [email protected] Fax 0554780766

La redazione si riservadi abbreviare le lettere,senza naturalmente cambiarne il senso.

Le lettere non pubblicate sono comunque all’attenzione delle varie strutture Coop interessate.

Su richiesta dei soci firmiamo le lettere con le iniziali o il solo nome.

NON PUBBLICHIAMOle lettere e i messaggiche ci arrivano anonimi.

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Informatore Coop

FOTO m.d’amato

FOTO m.d’amato

Page 31: Informatore Coop Firenze novembre 2013

Novembre 2013 - Informatore - 31

cipolle particolarmente buone e gustose. Quasi tutte le cipolle fresche hanno tanto di gambo, in modo che mantengano più a lungo la freschezza. Ci sono clienti, come quello che ci scrive, che preferiscono le cipolle senza gambo, meno costose, e cerchiamo di accontentare anche loro.

cose turcheMa come è possibile che alla Coop ci siano ciliegie

provenienti dalla Turchia e anche a un elevato prezzo? Non è possibile andare in un supermercato di fiducia e accorgersi che stai comprando delle ciliegie provenienti non dall’Italia. Non mi venite a raccontare che non ne trovate, perché è questo il periodo; quindi se non le trovate adesso, quando le trovate, a dicembre? angela Pinco -Sesto Fiorentino (FI)

La cooperativa ha come priorità di avere in vendita, quanto più possibile, prodotti ortofrutticoli nazionali. Solo quando la produzione nazionale termina o non garantisce standard qualitativi validi (ogni stagione fa storia a parte), attingiamo, e solo per alcune tipologie di prodotti, a forniture che arrivano dall’estero, comunque monitorate e certificate. Quest’anno abbiamo avuto ciliegie italiane buone e in quantità maggiore del 6% rispetto all’anno precedente. Poi sono venute quelle turche.

senza fior-fioreHo comprato quasi per caso il numero di marzo della rivista “Fior Fiore in Cucina”; mi è piaciuto molto e ho preso anche i numeri di aprile e maggio. Poi però si sono interrotte le pubblicazioni. Perché? Era una rivista fatta molto bene; ho provato anche alcune ricette, tutte riuscitissime. Sono previste nuove uscite? mauro Parigi - Siena

La pubblicazione continua e con grande successo. Vale ampiamente l’euro che costa. Probabilmente nel punto vendita frequentato dal socio c’è stato un problema momentaneo.

ragù vegetaleDa sempre vostra socia, da un anno e mezzo vegetariana. Ho visto su internet che c’è il ragù vegetariano di seitan a marchio coop; qui a Firenze non lo trovo. Come mai?Veronica Birri - Firenze

Questi prodotti sono usciti dopo che era già definito l’assortimento estivo dei surgelati. Per il periodo invernale sicuramente saranno presi in considerazione.

domesticie industrialiUso le vostre borsine biodegradabili per il compostaggio. Ho vuotato il contenuto nei miei campi constatando con stupore

che i sacchetti di Mater-bi erano ancora intatti. Ma non dovrebbero dissolversi nell’arco di pochi mesi?marco alderotti - Pistoia

I sacchetti della spesa compostabili sono certificati come biodegradabili e compostabili ai sensi dello standard europeo EN 13432 che garantisce la disintegrazione e la biodegradabilità in impianti

di compostaggio industriale, dove si raggiungono temperature dell’ordine di 50 gradi, costanti e per lungo tempo. Prove di compostaggio domestico, fatte nelle compostiere da “giardino”, indicano che i sacchetti si biodegradano in tempi variabili e comunque in diversi mesi e non in settimane, come negli impianti industriali. Sono stati sviluppati gradi di Mater-Bi adatti al compostaggio domestico, ed è in studio la possibile loro applicazione nei sacchetti per la spesa.

i furbettidelle scatoletteAbbiamo sempre trovato nei depliant pubblicitari vostri una informazione chiara e corretta sulle varie offerte che proponevano. Da un po’ di tempo non è più così; la cosa ci dispiace molto e ci lascia il sospetto che i responsabili attuali della pubblicità vogliano fare “i furbetti”. Infatti le varie offerte che di volta in

volta sono evidenziate sulle copertine non riguardano mai tutti i punti vendita. Inoltre anche le date di validità delle promozioni variano da pagina a pagina e non sono quasi mai bene evidenziate (del resto come l’elenco dei punti di vendita interessati). Perché rinunciare alla chiarezza? Forse per colpire i consumatori meno attenti con promesse quanto meno ambigue? Pier angiolo Locchi - Firenze

Il nostro tentativo è sempre quello di rendere le cose semplici e chiare; è altrettanto probabile che non sempre ci si riesca. Il problema di fondo è che abbiamo una rete di vendita molto eterogenea. Quindi delle promozioni valide per le “grandi strutture” non trovano posto in altri punti vendita che, considerate da soci e clienti “grandi strutture”, non hanno la dimensione e la clientela giusta per quel prodotto.Comunque siamo ai primi passi per razionalizzare le offerte e le promozioni; quindi sono inevitabili errori e approssimazioni. Via via cercheremo di aggiustare il tiro e semplificare l’offerta.

credito sìNello scorso numero in merito al pagamento dei bollettini postali abbiamo risposto ad un socio che non si poteva pagare con la carta di credito. Era una risposta “vecchia” di qualche mese: ora si può!

_Pentole con i puntiNuova collezione

_la casacol cappottoCome risparmiare con nuovi stili di vita

_l’origine svelataLe materie prime dei prodotti coop

_ricci d’autunnoCastagnee marroni

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Gli articoli più letti nel webDall’Informatore on line di ottobre

www.coopfirenze.it/informazioni/informatori

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FOTO m.d’amato FOTO m.d’amato FOTO m.d’amato

FOTO m.d’amato

E tre!Dopo Montecatini e Sesto Fiorentino, è toccato all’iper di Montevarchi diventare un superstore. L’inaugurazione è il 24 ottobre e dallo spazio lasciato libero da alcuni reparti che erano dell’ipercoop, ora c’è una media superficie d’abbigliamento.

Montevarchi

Page 32: Informatore Coop Firenze novembre 2013

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Page 33: Informatore Coop Firenze novembre 2013

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34 - Informatore - Novembre 2013

Un via vai quotidiano ignoto ai più. Perché, quando si pensa al Nelson

Mandela Forum di Firenze, l’associa-zione immediata è con i concerti e gli spettacoli, o con l’ospitalità di conven-tion aziendali o grandi eventi, come i recenti Mondiali di ciclismo 2013 (qui ha trovato casa una sala stampa le cui soluzioni tecnologiche e di accoglienza sono state molto apprezzate dagli ad-detti ai lavori). È invece un microcosmo fatto anche di uffici, palestre (pugilato, atletica, arrampicata), di quotidiane lezioni di educazione fisica delle scuole o di periodiche assemblee di istituto delle scuole fiorentine. Una struttura che, tra fruitori e addetti ai lavori, vive praticamente 24 ore su 24. Tanto per fare un esempio, «sabato abbiamo uno spettacolo; quando è finito, la notte dobbiamo smontare tutto e rimontare il campo da pallacanestro per la partita della domenica; poi rismontiamo tutto e lunedì mattina alle 8 rimontiamo il nuovo parquet che ci arriva», racconta Giuseppe Malgeri, una delle due anime operative del Mandela Forum, che si occupa della parte logistica e del per-sonale, e della commercializzazione, mentre Silvia Marchi ne è la responsa-bile finanziaria.

E pensare che quello che oggi è il più grande spazio per eventi al coperto della regione, era nato con tutt’altri intenti. «Questo impianto adesso ha più di 28 anni - spiega Malgeri - nasce come progetto per una piscina, grazie a una intuizione di Giordano Goggioli (sportivo, giornalista, è stato anche presidente del Coni regionale e fonda-tore del gruppo storico sportivo della Rari Nantes Florentia, ndr) che subito dopo l’alluvione candidò, provoca-toriamente, Firenze come sede delle Olimpiadi. Questo permise alla città di ottenere una serie di finanziamenti per la realizzazione di diversi impianti sportivi, fra cui il vecchio Palazzo dello Sport, oggi Mandela Forum».

Una trasformazione, quella da Palasport a Mandela Forum, nella forma e nella sostanza. Perché la possibilità di intitolare la struttura all’uomo che ha sconfitto l’apartheid in Sudafrica – questo grazie a un ac-cordo del novembre 2004 fra la Nelson Mandela Foundation e l’Associazione Palasport di Firenze, associazione

Eventinotevole risparmio energetico, e un microclima interno decisamente mi-gliore. Poi grande attenzione alla rac-colta differenziata che, si capirà, per un impianto con un’agibilità di 8200 posti è un procedimento complesso. Noi partiamo dall’origine: nei punti ristoro vengono utilizzati tazzine in Mater-bi e bicchieri in Pla, materiali altamente biodegradabili e derivati da una lavorazione assolutamente

eco-compatibile. Alcuni servizi igie-nici sono stati ristrutturati - grazie ai finanziamenti di Unicoop Firenze e di Mps - con una tecnologia che ci permette di risparmiare 500.000 litri d’acqua l’anno. Ma di esempi se ne po-trebbero fare tanti», afferma Malgeri.

E largo alle grandi possibilità (e responsabilità) che chiamarsi così comporta: «più persone passano dal Mandela Forum e più persone pos-sono chiedersi perché un impianto come questo ha un nome così impor-tante. Una risposta la diamo attra-verso le mostre permanenti che ospi-tiamo, tutte legate ai temi dei diritti dell’uomo. Chi fruisce della struttura

– che si tratti di una scolaresca come di una persona che viene ad assistere a un concerto – resta colpito da questa unione fra aspetto ludico e spazio di riflessione. Sì, perché penso che noi dobbiamo dare l’esempio, dobbiamo essere per il quartiere, per la città, per la regione, una grande agorà, un punto di riferimento. E me lo faccia dire: noi abbiamo la cosa più bella

mandela Forum

Da Palasport ad agoràA Firenze il più grande spazio di evential coperto in Toscana

Il Dì di Festa e l’autunnoMa per le vie del borgodal ribollir de’ tiniva l’aspro odor dei vinil’anime a rallegrar. Le cooperative del Dì di festa non vanno in letargo! Anzi, se è possibile, moltiplicano gli appuntamenti per cogliere i colori, i profumi e le occasioni dell’autunno. Arte, cultura, escursioni, in tante proposte per tutto il mese di novembre. Perché ogni stagione nasconde tesori per chi li sa trovare.i Tutti gli appuntamenti su www.ildidifesta.it

aPPUntamenti

diedi Ferrari

non profit formata da privati, Co-mune e Provincia di Firenze – ha dato un’accelerata ai processi già in atto di ristrutturazione dell’edificio nel senso della compatibilità ambientale, e impulso ulteriore all’impegno etico e sociale. Perché se scegli di portare il nome di un premio Nobel per la pace (gli è stato assegnato nel 1993), una marcia in più la devi avere.

Dunque spazio a «un impianto di raffrescamento che utilizza l’acqua prelevata da una falda dove l’acqua poi torna: solo questo comporta un

o

FOTO m.sani lella

iL 10 noveMBreal Mandela Forum, festa della cooperativa per dipendenti, consiglieri di sezioni soci e familiari.

Fanno parte dell’Associazione Mandela Forum anche Sonia Spacchini,Marco Calamaie Niccolò Abriani

Page 35: Informatore Coop Firenze novembre 2013

Novembre 2013 - Informatore - 35

FIRENZEdA cinemA A sPAzioDa cinema – anzi da Atelier, che dal

1979 fino alla chiusura, sette anni fa, è stato la sala fiorentina per eccellenza dedicata al cinema d’autore – a Spazio. Un nuovo nome, Spazio Alfieri, e una nuova vita, con l’obiettivo di essere luogo di incontro e di scambio fra le persone e le arti: non solo cinema, ma anche proposte di teatro e musica, e poi gastronomia, design, arti visive, con un lungo orario di apertura (tutti

i giorni dalle 17 alle 1 di notte), una sala da 230 posti e uno spazio ristorazione.

Taglio del nastro lo scorso 25 set-tembre, dopo i lavori di ristrutturazione realizzati dal Comune di Firenze (l’immo-bile è infatti di proprietà comunale), per un importo complessivo di un milione di euro: fra i vari interventi, la realizzazione di percorsi per non vedenti e l’abbattimento delle barriere architettoniche, mentre la sala di proiezione è stata dotata di speciali apparecchiature per ‘raccontare’ i film a chi non vede o non sente. Ad aggiudicarsi il bando indetto dal Comune per la ge-stione della struttura, è stato un raggrup-pamento temporaneo di imprese formato da “Ad Arte spettacoli” di Grosseto, da Luca Bertini (lunga esperienza di organiz-zatore e animatore delle notti fiorentine: le

“Rime Rampanti”, per citarne solo una) e dall’associazione culturale “ENTR’ARTe” (entrambi con sede a Firenze). Nel loro progetto, molte realtà ed eccellenze.

Al timone del coordinamento artistico del teatro c’è Sergio Bini, in arte Bustric; la programmazione cinematografica è a cura del critico e scrittore Claudio Carabba, in collaborazione con Quelli della Compagnia di Fst-Fondazione sistema Toscana (è il progetto della Regione Toscana di Casa del cinema diffusa sul territorio); la cura del settore scuola è del regista e attore

_Ferite a morte_Visite guidatein Santa Crocea Firenze

_Buon compleanno maestro Verdi

_La locandiera_Visite guidate

a casa Martellie Palazzo Davanzati

_I swingle singers_La Traviata

Gli eventi più letti nel webLe schede di eventi e spettacoli

più cliccati suwww.coopfirenze.it/eventi/eventi

sPettacoli nel carrello

Italo dall’Orto (il suo spettacolo Il Piccolo Principe è ormai un vero e proprio cult); e poi ci sono il contributo dello Studio Maran-goni per la fotografia, e la nuova immagine curata dallo Ied-Istituto europeo di design, con un’attenzione particolare alla contem-poraneità e al design. Infine la gastronomia: a cura della Brac (libreria fiorentina di arte contemporanea, con apprezzato spazio ri-storazione), con un’attenzione particolare alle produzioni del territorio, all’insegna dell’originalità e del benessere; e l’aperitivo sarà un momento di incontro a fine giornata con contributi artistici, video arte, corto-metraggi, appuntamenti culturali.

Lo Spazio Alfieri è in via dell’Ulivo 6; la programmazione si può consultare su www.spazioalfieri.it. Non lasciate a casa la carta socio: tutti i giorni sconti per gli spettacoli teatrali (2 euro) e per il cinema (1 euro); mentre i soci con disabilità hanno diritto all’ingresso gratuito nelle serate dedicate alla proiezione di film per non vedenti/udenti.

FIESOLE“il sole d’inverno” Si presenta come, testuale, “un’epi-

demia di attività sparse per tutte le terre fiesolane, generatrice di occasioni di incontro, emozione, relazione”: un mani-festo d’intenti che l’associazione culturale Teatro Solare di Fiesole (Fi) realizza nelle sue diverse attività, dalle proposte teatrali vere e proprie ai laboratori nelle scuole del territorio. A novembre propone una breve stagione al Teatro di Caldine che va sotto il titolo di “Il Sole d’Inverno”, presentando due spettacoli della compagnia Teatro dell’Elce. Il primo appuntamento, dal 4 al 6, è con Ercole e le stalle di Augia: raffi-nata e ironica riscrittura del mito firmata da Friedrich Dürrenmatt, è una metafora sorprendentemente attuale dell’inerzia della politica di fronte al precipitare dei problemi della società. Il 7 e l’8, e poi dall’11 al 15, sarà la volta di Farruscad e Cherestanì: tratto dalla fiaba teatrale La donna serpente di Carlo Gozzi, presenta tre attori squattrinati che, con i pochi oggetti loro rimasti, si danno da fare per tenere in vita lo spettacolo dei loro sogni.

Teatro di Caldine / Circolo Arci Caldine, via Faentina 183, Fiesole. Ingresso 12 €, per i soci 10 €.i Info e prenotazioni 3334036962;

www.teatrosolare.it Per gli spettacoli sul ghiaccio

100 punti sulla carta socio

di tutta Italia, direi forse di tutto il mondo, che sono i due bar gestiti da Trisomia 21 (associazione che si occupa dello sviluppo e dell’inte-grazione sociale delle persone con sindrome di Down, ndr) e Matrix coo-perativa sociale; chiunque abbia a che fare con questa realtà viene colpito e toccato dal sorriso di questi ragazzi. Tutti pensano che sia un inserimento lavorativo al quale siamo costretti dalla legge sulle categorie protette. In realtà stare dietro al bancone è per loro il punto di arrivo di un percorso lungo e complicato». Nella lunga se-rie e varietà di eventi che il Mandela Forum ha ospitato fino a ora (si cal-cola che dalla sua inaugurazione e ridenominazione con la nuova gestione nel 2004, oltre due milioni di persone hanno assistito agli eventi del Forum), c’è stato un po’ di tutto (compresa una memorabile esibi-zione del Maggio Musicale diretto da Zubin Mehta insieme a La Fura dels Baus per i Carmina Burana di Orff), e presto arriveranno le partite di Eurolega della Mens Sana Basket. Ma proprio non c’è qualcosa che non si possa fare al Mandela Forum?

«Il mio sogno, che condivido con il presidente dell’associazione Palasport Mas-simo Gramigni, è quello di utiliz-zare questo im-pianto almeno una volta come pi s c i na , con l’installazione di una vasca e la realizzazione di una competi-zione indoor. Ho anche preparato un progetto; ma certo in questi momenti è dif-ficile trovare i fondi. Però du-rante i Mondiali di ciclismo c’è stata la visita del presidente del Coni Malagò; accompagnandolo in giro, ho gli ho parlato di questa idea…». Puntini di sospensione. Chissà. x

50 punti sulla Carta socio per gli acquisti nei punti Coop/Box Office

22-23 novembre - Mandela Forum (Firenze)

La Bella e la bestia on iceda 20 a 36 € (+ diritti di prevendita)

24 novembre - Mandela Forum (Firenze) Peter Pan on ice

da 20 a 36 € (+ diritti di prevendita)26 novembre - Mandela Forum (Firenze)

Negramaroda 34 a 42 € (+ diritti di prevendita)

27 novembre - Obihall (Firenze) Brit Floyd

da 25 a 38 € (+ diritti di prevendita)27 novembre - Mandela Forum (Firenze)

Emmada 28 a 37 € (+ diritti di prevendita)

30 novembre - Mandela Forum (Firenze) Max Pezzali

da 30 a 38 € (+ diritti di prevendita)

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Sergio Bini in arte Bustric

Page 36: Informatore Coop Firenze novembre 2013

36 - Informatore - Novembre 2013

a cura di rossana De Caro

firenzeautoritratti ungheresi Fino al 30 novembre a San Pier Scheraggio, è aperta la mostra Autoritratti di artisti ungheresi degli Uffizi.La mostra presenta 23 opere della Collezione degli autoritratti della Galleria degli Uffizi, la maggior parte delle quali acquisite tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, ma con arrivi anche più recenti. L’esposizione è dedicata alla memoria di Miklós Boskovits, storico dell’arte ungherese scomparso nel 2011 - dal 1968 in Italia e docente presso l’ateneo fiorentino -, in occasione dei festeggiamenti dell’amicizia culturale fra l’Italia e l’Ungheria. La gran parte degli autoritratti ungheresi sono stati donati alla Galleria dagli artisti stessi. i Dal martedì al venerdì,ore 10-17; ingresso gratuito

firenzeasta di beneficenza Domenica 30 novembre, ore 15, a Montedomini - Giardino d’Inverno (via dei Malcontenti 6), si tiene un’asta di beneficenza: oltre cento lotti tra cui gioielli moderni e d’epoca, articoli di arredamento, argenteria, pelletteria, oggettistica varia, quadri, vini, olio e tanto altro. Tra curiosità e oggetti preziosi, tante occasioni per farsi e per fare un regalo. Il ricavato va a sostegno del Servizio di assistenza domiciliare dell’Associazione Pallium che cura a casa, attraverso un’équipe specialistica i malati oncologici e cronici nel territorio fiorentino.i 0552001292; 3396892474

Poggibonsi/colle vAl d’elsAsu il siparioÈ di nuovo una stagione teatrale e concertistica all’insegna della messa in comune di risorse e di energie quella che riunisce le programmazioni del Teatro Politeama di Poggibonsi e del

Teatro del Popolo di Colle Val d’Elsa (Siena). Il sipario, per quanto riguarda la stagione teatrale, si apre il 5 novembre al Politeama con il cechoviano Zio Vanja (sul palcoscenico Sergio Rubini e Michele Placido diretti da Marco Bellocchio) e si chiude, sempre al Politeama, ad aprile 2014 con la danza contemporanea di Daniel Ezralow e il suo Open. Fra le altre proposte, spazio al musical con My fair lady (19-20 novembre, Teatro del Popolo), ad alcuni dei volti creati da Antonio Albanese in questi anni e riuniti nel suo Personaggi (23 gennaio, Politeama), alle tentazioni cui è sottoposto Vincenzo Salemme ne Il

diavolo custode (4-5 marzo, Teatro del Popolo).Per i soci biglietti (per la sola stagione teatrale) e abbonamenti in convenzione.i Info e prenotazioni Teatro Politeama 0577985697,www.politeama.info;Teatro del Popolo 0577921105, www.teatrodelpopolo.it

PisAmitico WarholFino al 2 febbraio, al Palazzo Blu di Pisa, si tiene la mostra Andy Warhol. Una storia americana. Sono esposte 230 opere, provenienti dall’Andy Warhol Museum di Pittsburgh e da numerose collezioni americane ed europee, che ripercorrono il percorso creativo dell’artista che tanto ha rivoluzionato l’arte del XX secolo e che ha spostato la centralità dell’arte dall’Europa agli Stati Uniti, attraverso opere quali le Campbell Soup - per la rivoluzione della Pop Art - le grandi tele dedicate ai Most

Segnalazioni

firenze

Le muse al museoProsegue anche a novembre il Tempio delle Muse, la rassegna di concerti nel Museo di storia naturale dell’Università di Firenze,

giunta alla sua terza edizione. La manifestazione, nata nell’Ateneo di

Firenze nel 2012 offre una serie di concerti a ingresso gratuito la domenica mattina

nelle varie sedi del Museo di storia naturale. Fra le novità, la presenza di noti scrittori che si presenteranno attraverso i

loro libri, in sintonia con l’offerta musicale. C’è anche una nuova sezione intitolata

Musica e scienza, per approfondire il rapporto tra produzione musicale e

scienza, mentre continueranno i concerti del ciclo I sapori della musica, con incontri

dedicati all’olio, al caffè e al pane e gli Incontri con l’autore con il concerto

dedicato a Brahms. Il 3 novembre (ore 11) nel Salone degli Scheletri della Specola (via

Romana, 19) si esibirà Stefano Corsi, fondatore dello storico gruppo dei Whisky

Trail, con le sue arpa celtica e armonica. Seguirà il 24 novembre (ore 11) nella Sala Strozzi della Sezione di paleontologia (via

La Pira 4) il gruppo degli Odd Solution, percussionisti Michele Busdraghi e

Nazareno Caputo, accompagnati dal clarinetto di Pierpaolo Romani.

Per i soci Unicoop possibilità di prenotazione al concerto scrivendo

[email protected] o telefonando al 3318762068 (dalle ore 15

alle 18 dal lun. al ven.).i [email protected];

[email protected]; www.msn.unifi.it o

Andy Warhol, Skull,1976

Liz Taylor, 1964

Ransonnet Villez, Elza Contessa Nemes

Le muse al museo

Poggibonsi/diavoloTeatro del Popolo).

Page 37: Informatore Coop Firenze novembre 2013

Novembre 2013 - Informatore - 37

enologica e oleicola italiana, raccontata dai produttori italiani più rappresentativi ma soprattutto da quei sommelier Ais che ogni giorno comunicano, con impeccabile professionalità e passione, il vino e l’olio italiano nel mondo. Si può partecipare anche a degustazioni guidate da sommeliers di fama internzionale.i Orari sabato e domenica ore 11-21; biglietto 20 euro (degustazioni e assaggi compresi); 3356130800, 3206434045; www.aistoscana.it

firenzeil parcodella pauraDomenica 3 novembre dalle ore 16 alle ore 19.30 al Parco Paci (Limite sull’Arno, via Ivo Montagni, 182 a Firenze), in occasione della notte di Halloween, torna a grande richiesta il “Tunnel della Paura” per divertire i piccoli diavoletti e le streghette.i Orario 16 -19.30; 05711604559;www.boscoleggenda.it; www.parcogiochipaci.it

PrAtoil mare dentroSabato 2 e domenica 3 novembre, a cura dell’associazione culturale Marginalia, si terrà nei locali dell’hotel Datini a Prato (in viale Marconi, 80 / zona fiera) la XIV edizione di “Mirablia”, una mostra di conchiglie mediterranee e da tutto il mondo. In mostra esemplari bellissimi commentati e spiegati dai più famosi malacologi italiani.i Ingresso gratuito;orari sabato 9.30-19;domenica 9.30-18; 3664475881; [email protected]

PrAtopasticcierie biscottieriUn fine settimana all’insegna della ricca produzione dolciaria pratese: sabato 9 e domenica 10 novembre il palazzo Buonamici, sede della Provincia di Prato, ospita “Un Filo Dolce” la rassegna dei maestri pasticceri e biscottieri pratesi. Un appuntamento goloso con le migliori creazioni dolciarie, i biscotti che portano il nome di Prato nel mondo, con le torte al cioccolato e le mousse particolari che insieme ai profumi del forno accompagneranno grandi e piccini nel meraviglioso

mondo della pasticceria. Una ghiotta kermesse che si apre anche a laboratori creativi per i bambini e promuove un viaggio sensoriale nei laboratori di produzione, aperti straordinariamente la domenica mattina, e poi ancora degustazioni e “show cooking”.Palazzo Buonamici, sabato 9 (ore 15/22), domenica 10 (ore 15/19,30). Laboratorio per famiglie presso DolceLab, sede formativa del Consorzio pasticceri sabato 9 novembre (ore 10/12), prenotazione necessaria allo 057424112. Eventi nei singoli punti vendita di pasticceri e biscottieri domenica 10 (ore 9/12).

i Tutti gli eventi sono gratuiti, laboratori compresi; per la degustazione dei prodotti è previsto un contributo di 2 euro che sarà completamente devoluto in beneficenza

PoesiAle roseche non colsiDomenica 10 novembre ore 16 a Villa Pozzolini, (viale Guidoni 188, Firenze) i poeti dell’Accademia Alfieri provenienti da varie parti d’Italia daranno vita allo spettacolo Le rose che non colsi con la partecipazione del Coro Armonia non solo cantata.i Ingresso libero

Wanted Men, i ritratti di Marylin Monroe, Liz Taylor, Mick Jagger, ma anche di Mao - per trasformare l’immagine in icona universale eterna. La mostra inoltre presenterà alcune tele di grande formato come Myths, Dollar, Skull, ma anche i rarissimi portfolio dedicati a Marylin Monroe e alle zuppe Campbell, e ad alcune serie che renderanno visibile la sua evoluzione stilistica, a partire dalla fotografia poi al disegno e infine all’opera su tela, come nel caso di Knives (coltelli), divenuto ancora più nota negli ultimi anni come immagine di copertina di Gomorra, il libro di Roberto Saviano venduto in milioni di copie.i Orari dal lunedì al venerdì ore 10-19, sabato e domenica ore 10-20; biglietti interocon audioguida € 10,ridotto con audioguida € 8,50;www.mostrawarhol.it

firenzesommeliere degustazioniDuecento produttori di vino, 60 espositori di prodotti tipici e 40 produttori di olio: questo in cifre è quanto Firenze e la Stazione Leopolda si preparano ad accogliere il 16 e 17 novembre in occasione del 47° congresso nazionale dell’Associazione italiana sommelier. Per la prima volta in assoluto nella sua storia sarà aperto al pubblico per dieci ore al giorno con l’intento di far conoscere attraverso degustazioni libere e guidate anche ai non addetti ai lavori l’eccellenza

firenze

L’India sull’ArnoSarà l’attrice pluripremiata e attivista indiana Shabana Azmi la madrina del 13° “River to River Florence Indian Film Festival”, unico festival italiano interamente dedicato alla cinematografia indiana, che si terrà a Firenze (Cinema Odeon, piazza Strozzi 1) dal 22 al 28 novembre. In programma oltre 40 film, tra prime nazionali, europee e mondiali e 4 eventi speciali, incontri con attori e registi e una mostra di arte contemporanea. Durante il festival non mancheranno i momenti ludici, come le lezioni di “danza Bollywood” (i balli tradizionali conosciuti dal grande pubblico grazie al cinema popolare indiano). Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano. Biglietto unico: intero 5 euro, ridotto 4 euro; biglietto giornaliero: intero 8 euro, ridotto (studenti, soci Coop, soci Arci) 7 euro.i 055286929; 055284983; website: www.rivertoriver.it

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Shabana Azmil

Novembre 2013 - INFORMATORE - 37

enologica e oleicola italiana, raccontata dai produttori italiani più rappresentativi ma soprattutto da quei sommelier Ais che ogni giorno comunicano, con impeccabile professionalità e passione, il vino e l’olio italiano nel mondo. Si può partecipare anche a degustazioni guidate da sommeliers di fama internzionale.i Orari sabato e domenica ore 11-21; biglietto 20 euro (degustazioni e assaggi compresi); 3356130800, 3206434045; www.aistoscana.it

FIRENZEIL PARCODELLA PAURADomenica 3 novembre dalle ore 16 alle ore 19.30 al Parco Paci (Limite sull’Arno, via Ivo Montagni, 182 a Firenze), in occasione della notte di Halloween, torna a grande richiesta il “Tunnel della Paura” per divertire i piccoli diavoletti e le streghette.i Orario 16 -19.30; 05711604559;www.boscoleggenda.it; www.parcogiochipaci.it

SAN MINIATO MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO BIANCO Nel cuore della Toscana, in una terra d'eccellenza e in un ambiente incontaminato, nasce un frutto magico: il pregiato Tartufo Bianco di San Miniato. Nel mese di Novembre il centro storico di San Miniato, con le antiche vie e le storiche piazze, diventa il più grande laboratorio del gusto a cielo aperto d'Italia, dove buongustai e visitatori si incontrano per apprezzare le eccellenze

dell'enogastronomia. Per gli appassionati del celebre tubero. Queste le date a novembre 9-10, 16-17, 23-24.i Fondazione San Miniato Promozione 057142745; [email protected];www.sanminiatopromozione.it

PRATOPASTICCIERIE BISCOTTIERIUn fine settimana all’insegna della ricca produzione dolciaria pratese: sabato 9 e domenica 10 novembre il palazzo Buonamici, sede della Provincia di Prato, ospita “Un Filo Dolce” la rassegna dei maestri pasticceri e biscottieri pratesi. Un appuntamento goloso con le migliori creazioni dolciarie, i biscotti che portano il nome di Prato nel mondo, con le torte al cioccolato e

le mousse particolari che insieme ai profumi del forno accompagneranno grandi e piccini nel meraviglioso mondo della pasticceria. Una ghiotta kermesse che si apre anche a laboratori creativi per i bambini e promuove un viaggio sensoriale nei laboratori di produzione, aperti straordinariamente la domenica mattina, e poi ancora degustazioni e “show cooking”. Palazzo Buonamici, sabato 9 (ore 15/22), domenica 10 (ore 15/19,30). Laboratorio per famiglie presso DolceLab, sede formativa del Consorzio

pasticceri sabato 9 novembre (ore 10/12), prenotazione necessaria allo 057424112. Eventi nei singoli punti vendita di pasticceri e biscottieri domenica 10 (ore 9/12).i Tutti gli eventi sono gratuiti, laboratori compresi; per la degustazione dei prodotti è previsto un contributo di 2 euro che sarà completamente devoluto in beneficenza

POESIALE ROSECHE NON COLSIDomenica 10 novembre ore 16 a Villa Pozzolini, (viale Guidoni 188, Firenze) i poeti dell’Accademia Alfieri provenienti da varie parti d’Italia daranno vita allo spettacolo Le rose che non colsi con la partecipazione del Coro Armonia non solo cantata.i Ingresso libero

Wanted Men, i ritratti di Marylin Monroe, Liz Taylor, Mick Jagger, ma anche di Mao - per trasformare l’immagine in icona universale eterna. La mostra inoltre presenterà alcune tele di grande formato come Myths, Dollar, Skull, ma anche i rarissimi portfolio dedicati a Marylin Monroe e alle zuppe Campbell, e ad alcune serie che renderanno visibile la sua evoluzione stilistica, a partire dalla fotografia poi al disegno e infine all’opera su tela, come nel caso di Knives (coltelli), divenuto ancora più nota negli ultimi anni come immagine di copertina di Gomorra, il libro di Roberto Saviano venduto in milioni di copie.i Orari dal lunedì al venerdì ore 10-19, sabato e domenica ore 10-20; biglietti interocon audioguida € 10,ridotto con audioguida € 8,50;www.mostrawarhol.it

FIRENZESOMMELIERE DEGUSTAZIONIDuecento produttori di vino, 60 espositori di prodotti tipici e 40 produttori di olio: questo in cifre è quanto Firenze e la Stazione Leopolda si preparano ad accogliere il 16 e 17 novembre in occasione del 47° congresso nazionale dell’Associazione italiana sommelier. Per la prima volta in assoluto nella sua storia sarà aperto al pubblico per dieci ore al giorno con l’intento di far conoscere attraverso degustazioni libere e guidate anche ai non addetti ai lavori l’eccellenza

FIRENZE

L’India sull’ArnoSarà l’attrice pluripremiata e attivista indiana Shabana Azmi la madrina del 13° “River to River Florence Indian Film Festival”, unico festival italiano interamente dedicato alla cinematografia indiana, che si terrà a Firenze (Cinema Odeon, piazza Strozzi 1) dal 22 al 28 novembre. In programma oltre 40 film, tra prime nazionali, europee e mondiali e 4 eventi speciali, incontri con attori e registi e una mostra di arte contemporanea. Durante il festival non mancheranno i momenti ludici, come le lezioni di “danza Bollywood” (i balli tradizionali conosciuti dal grande pubblico grazie al cinema popolare indiano). Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano. Biglietto unico: intero 5 euro, ridotto 4 euro; biglietto giornaliero: intero 8 euro, ridotto (studenti, soci Coop, soci Arci) 7 euro.i 055286929; 055284983; website: www.rivertoriver.it

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Shabana Azmil

Page 38: Informatore Coop Firenze novembre 2013

38 - Informatore - Novembre 2013

Grandi & piccoli

Mangiano troppo e male, ma a volte la fame smodata può essere il sintomo di un disagio da non trascurare

bambini e alimentazione

CicciobelliUna vera e propria epidemia di so-

vrappeso e obesità colpisce i nostri bambini: poco movimento, troppo tempo passato davanti alla televisione, merendine consumate a ripetizione, e i nostri amati pargoli diventano dei Cicciobelli. Dall’indagine, OKkio alla Salute, sulle abitudini alimentari e sull’attività fisica dei bambini delle scuole prima-rie (6-10 anni), coordinata dal Centro nazionale di epidemiologia, s or veg l ia n za e promozione della salute Cne-sps dell’Istituto superiore di sa-nità, emergono dati allarmanti.

“In Italia - riporta l’indagine -, più di 1 bambino su 3, fra i 6 e gli 11 anni, pesa troppo. In par-ticolare, il 12,3% dei bambini è obeso, mentre il 23,6% è in sovrappeso. Com-plessivamente oltre 1.100.000 bambini

Franchi - il primo canale comunica-tivo fra bambino e genitore, il modo più antico di entrare in relazione. Capita spesso che si confonda il dar da mangiare con il nutrire, e alcuni geni-tori, in buona fede s’intende, tendono a sovrapporre il ruolo del cibo con quello della relazione e distribuiscono pasti e merende come fossero equi-

valenti a cure e attenzioni».

Nutrire un figlio tuttavia ha un significato profondo e alta-mente simbolico. «La famiglia che si concentra os-sessivamente su quanto e come mangia il bam-bino, trasmette u n a t t e g g i a -mento ansioso rispetto al cibo, pur avendo le migliori inten-zioni di cura e

attenzione premurosa». E per i ragazzini più grandi? «Il

cibo diventa, crescendo, in gran parte un oggetto di consumo che viene in-gurgitato in grandi quantità e a ripe-tizione, con l’idea che riempiendosi di cibo si possa riempire di senso anche la propria esistenza. Spesso è la ricerca di una gratificazione immediata; il cibo si concretizza come un mediatore emo-tivo e relazionale a cui è utile togliere attenzione piuttosto che aggiungerne».

In che modo distogliere un ra-gazzino dal “mangiare compulsivo”? «L’insoddisfazione - osserva Franchi - non si può sempre compensare con il cibo, si devono trovare altre strade per permettere ai desideri dei ragazzi di emergere. In questi casi è opportuno non far diventare il cibo un argomento tabù o una battaglia quotidiana; può essere molto più utile invece far passare l’argomento in secondo piano, non ossessionarsi con ciò che si mangerà a pranzo o a cena e spingere così bambini e ragazzi a cercare modi differenti e più creativi di riempire le giornate».i Fida Firenze-Dedalo 3271272917;

dal lunedì al venerdì ore 10-18; [email protected]

dirossana de Caro

il libro

L’albero della memoriaÈ uscito recentemente nelle librerie il nuovo lavoro di Anna Sarfatti e del fratello Michele, L’albero della memoria (ed. Mondadori), la Shoah raccontata ai bambini. Scritto in modo semplice e rivolto ai bambini della scuola primaria, il libro narra la storia di Samuele Finzi, Sami, un bambino ebreo italiano che vive con la sua famiglia gli anni bui della persecuzione antisemita in Italia, dal 1938 al 1945, e della Shoah, con le conseguenze che tutto ciò ha nella loro vita quotidiana. Nel giardino della loro casa c’è un vecchio olivo, nella cui cavità Sami ripone i suoi “tesori”. Dopo l’8 settembre 1943 Sami viene nascosto in collina presso amici, i genitori vengono arrestati, e i suoi i tesori rimangono nell’olivo. “L’albero, che dà il titolo al libro, ha un significato importante – scrivono gli autori nell’introduzione -: in tempo di guerra, quando le famiglie vengono disperse o uccise e le case razziate o bombardate, accade che siano gli alberi a farsi carico della memoria delle persone”. “Ci auguriamo che la lettura di questo libro sia di aiuto per accrescere la conoscenza della Shoah - affermano Anna e Michele Sarfatti -, per conservare il ricordo delle vittime, per incoraggiare la riflessione sulle questioni poste dagli eventi della Shoah e sul loro valore per il mondo contemporaneo”. Nel libro c’è anche una parte storica, con documenti a cura di Michele Sarfatti. Le illustrazioni sono di Giulia Orecchia. (R.d.C.)

L’interviStatodottor Lorenzo Franchi, psicologo-psicoterapeuta, responsabile Fida Firenze Dedalo

Il Giorno della MemoriaVideodizionario della Shoah - Speciale RaiTv Junior - Durata 2’15’’http://youtu.be/rJZk2rJMc4w

L’albero della memoriaÈ uscito recentemente nelle librerie il nuovo lavoro di Anna

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I L’albero della mem

oria

Samuele Finzi e la sua famiglia vivono

a Firenze, dove conducono una vita

serena seguendo i precetti della tradi-

zione ebraica. Nel giardino della loro

casa c’è un vecchio olivo, nella cui

cavità Sami ripone i suoi “teso-

ri”. Ma con l’entrata in vigore

delle leggi antiebraiche la vita

dei Finzi cambia per sempre:

i genitori devono abbando-

nare il lavoro, Sami la scuola

e gli amici, gli zii emigrano.

Le persecuzioni si fanno più

intense e scoppia la guerra.

Dopo l’8 settembre 1943 i Fin-

zi entrano in clandestinità. Il fi -

glio viene nascosto in collina presso i

nonni dell’amica Francesca. I genito-

ri vengono arrestati. I tesori di Sami

rimangono nell’olivo…

Seguendo le vicissitudini di Sami e

della sua famiglia, basate su eventi

storici realmente accaduti tra il 1938

e la fi ne della Seconda guerra mon-

diale, i bambini possono conoscere

che cosa accadde agli ebrei in Italia

in quel periodo. L’appendice storico-

documentaria aiuta a comprendere il

signifi cato della Shoah.

Zio Elio arriva spesso col giornale

che dà notizie sempre più inquietanti:

gli ebrei sono accusati di ogni male.

Mamma commenta: «Così non si va avanti!

È un veleno che penetra pian piano

e a poco a poco fa terra bruciata.»

Papà risponde: «Non ci disperiamo,

finirà, così come è cominciata.»

Sami li ascolta e, tutto preoccupato,

corre in giardino, ha fretta di annaffiare:

copre d’acqua l’olivo e tutto il prato,

poi coi sassi gioca ai pesci dentro il mare.

illustrazioni di

Giulia Orecchia

L’albero della memoria

La Shoah raccontata ai bambiniANNA SARFATTI ha insegnato nella

scuola dell’infanzia e primaria. Ha

scritto molti testi per bambini, saggi

di pedagogia, articoli, ed è

la traduttrice di Theodor Seuss,

uno dei massimi rappresentanti

americani della letteratura

per l’infanzia. Per Mondadori ha già

pubblicato La Costituzione

raccontata ai bambini, Tante quante

donne, Chiama il diritto risponde

il dovere, La scuola va a rotoli,

Fulmine un cane coraggioso,

I bambini non vogliono il pizzo.

MICHELE SARFATTI, direttore

della Fondazione Centro

di Documentazione Ebraica

Contemporanea CDEC

di Milano, si occupa

di storia contemporanea,

e in particolare delle vicende

degli ebrei e della Shoah in Italia.

Ha scritto insieme ad Anna Fulmine

un cane coraggioso.

GIULIA ORECCHIA lavora

in campo editoriale dal 1980.

Illustra copertine, testi di

divulgazione, fiabe, romanzi e

poesie. È autrice di libri con giochi

e storie. Ha vinto tre volte il Premio

Andersen - Il mondo dell’infanzia.

Vive a Milano con due figli

e due gatti.

Questo libro parla di...

SOLO € 9,00

SECONDO BIENNIO

i sassolini blu

STORIE E RIME PER TUTTI

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SCUOLA DELL’INFANZIA

i primi sassolini

PRIMO BIENNIO

i sassolini rossi

PRIMO ANNO DI RACCORDO

i sassolini verdi

Anna Sarfatti e Michele Sarfatti

Samuele Finzi e la sua famiglia vivono Samuele Finzi e la sua famiglia vivono

a Firenze, dove conducono una vita a Firenze, dove conducono una vita

serena seguendo i precetti della tradi-serena seguendo i precetti della tradi-

zione ebraica. Nel giardino della loro zione ebraica. Nel giardino della loro

casa c’è un vecchio olivo, nella cui casa c’è un vecchio olivo, nella cui

cavità Sami ripone i suoi “teso-cavità Sami ripone i suoi “teso-

ri”. Ma con l’entrata in vigore ri”. Ma con l’entrata in vigore

delle leggi antiebraiche la vita delle leggi antiebraiche la vita

dei Finzi cambia per sempre: dei Finzi cambia per sempre:

i genitori devono abbando-i genitori devono abbando-

nare il lavoro, Sami la scuola nare il lavoro, Sami la scuola

e gli amici, gli zii emigrano. e gli amici, gli zii emigrano.

Le persecuzioni si fanno più Le persecuzioni si fanno più

intense e scoppia la guerra. intense e scoppia la guerra.

Dopo l’8 settembre 1943 i Fin-Dopo l’8 settembre 1943 i Fin-

zi entrano in clandestinità. Il fi -zi entrano in clandestinità. Il fi -

glio viene nascosto in collina presso i glio viene nascosto in collina presso i

nonni dell’amica Francesca. I genito-nonni dell’amica Francesca. I genito-

della memoriadella memoriadella memoriadella memoria

La Shoah raccontata ai bambiniLa Shoah raccontata ai bambiniLa Shoah raccontata ai bambiniLa Shoah raccontata ai bambini

Anna Sarfatti e Michele Sarfatti

Italia solidarietà

antisemitismo guerra italiani ha un peso eccessivo rispetto alla propria altezza”. Spesso quest’abi-tudine a mangiare in modo sregolato ed eccessivo nasconde un disagio psico-logico e sociale, emotivo e relazionale che va letto e interpretato. Inoltre la fa-scia dei disturbi alimentari (anoressia, bulimia) si allarga sempre di più, non riguarda più solo gli adolescenti: l’età media si è infatti molto abbassata, al di sotto dei 13 anni, coinvolgendo anche bambini di età inferiore, come quelli delle elementari, fra i 6 e gli 11 anni.

«L’adolescenza oggi si è molto al-lungata - afferma il dottor Lorenzo Franchi, responsabile di Fida (Fede-razione italiana disturbi alimentari) di Firenze -; inizia molto presto e dura fino all’età adulta, il rapporto dei ra-gazzi col cibo si costruisce e consolida quindi in un periodo molto lungo, e animato da molteplici influenze sia esterne (tv, internet, ambienti scola-stici) che familiari. In estrema sintesi si può dire che l’atteggiamento nei confronti del cibo è per i bambini o-rientato ad attirare l’attenzione degli adulti, e per gli adolescenti un modo facile e quotidiano per affermare se stessi. Il cibo rappresenta - prosegue

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Page 39: Informatore Coop Firenze novembre 2013

Novembre 2013 - Informatore - 39

Toscanaeducazione e comportamento

Amicoa quattro zampeLa convivenzacane-bambino, le regoleda seguire, i benefici

Cani e bambini, amici per la pelle, ma non sempre è facile fare la coppia

perfetta: soprattutto con i più piccoli, oc-corre qualche accortezza perché questo avvenga. A questo proposito abbiamo chiesto alla dottoressa Patricia Mearini, istruttore cinofilo Siua – Ficss e operatore di pet therapy dell’associazione A-Z Dog di chiarirci le idee su rischi, opzioni e van-taggi fra bimbi e quattro zampe.

Come scegliere il cane più adatto alla convivenza con un bambino?Molto spesso si sceglie un cucciolo

senza considerare che è un soggetto in crescita, più vivace e impegnativo; quindi consiglio un cane giovane ma già adulto, con un po’ di esperienza di vita.

Quanto alle razze, mai prendere il primo cane che capita: con bimbi in casa, meglio scegliere razze che, per il loro passato genetico, garantiscono più sicurezza e sono più predisposte al con-tatto umano, come i cani da riporto, quali il golden retriever o il labrador. Infine diffiderei delle super offerte di cuccioli a prezzi stracciati: spesso arrivano dall’e-stero, strappati alla mamma non ancora svezzati e in una condizione fisica ed

emotiva non ideale per la vicinanza ad un bambino.

Quali sono le regoleper una buona convivenzafra cani e bambini?La prima regola è documentarsi bene

prima di sceglierlo e valutare pro e contro di ogni razza. Inoltre è importante fare un percorso educativo che dia regole precise e chiare per tutti e, soprattutto, che insegni la regola di base: un cane è un cane e non un pupazzo o un giocattolo. Va trattato da cane, al nostro fianco, ma cane.

La presenza di un adulto è sempre fondamentale: il bambino non va mai lasciato solo con il cane, per una compo-nente di imprevedibilità reciproca e di fisi-cità differente; spesso, infatti, gli episodi di aggressività dell’animale dipendono da una cattiva gestione del rapporto più che dal carattere negativo di una razza.

Quali sono per un bambinoi benefici della compagniadi un cane?È ormai dimostrato che la compagnia

di un cane rende il bambino molto più socie-vole, aperto. Convivere con un cane signi-fica accettare la sua diversità, rapportarsi ad altro da sé e prendersi cura dell’altro: ciò dà al bambino un’apertura diversa rispetto al mondo e al modo di approcciare la realtà. Tolleranza, gentilezza e rispetto: i benefici sono importanti e di lungo periodo, perché riguardano il modo di essere persona nella relazione con il mondo. i AZ Dog Piazza Marchionne 8,

Arezzo; 0575371265; 3484464885; 3343761359; www.azdogarezzo.altervista.org

diSara Barbanera

Cani, gatti e bambiniIntervista a Flavio Morchi, medico Veterinario, direttoredella Comunicazione scientifica Royal Canin - Durata 1’http://youtu.be/-IvZVkzUch4

laboratori Per bambini

Arte contemporaneaFino al 30 novembre alla Galleria degli Uffizi, Sala delle Reali Poste, si svolge la seconda edizione di “Laboratorio Novecento”, mostra-laboratorio dedicata a scuole e famiglie, per promuovere la conoscenza dei linguaggi dell’arte contemporanea. Gli spazi del museo ospiteranno una selezione di opere importanti, provenienti dai depositi degli Uffizi, riunite attorno al tema del corpo: percezione, interpretazione, camuffamento e trasfigurazione del corpo nell’autorappresentazione dei più noti artisti del XIX e XX secolo. L’iniziativa prevede una visita alla mostra e un laboratorio manuale. Il laboratorio è rivolto alle scuole primarie e secondarie (dal martedì al venerdì) e alle famiglie con bambini dai 6 anni in su (il sabato); dura due ore, dalle 10 alle 12, e la partecipazione è completamente gratuita.i Prenotazioni [email protected]

CASCINA-PISAdomenicA A teAtroriparte la rassegna di spettacoli(+ merenda) per i bambini

Ritorna “Domenica a Teatro”, la sta-gione di spettacoli dedicata ai bam-

bini, proposta dalla Fondazione Sipario Toscana onlus e articolata su due sale e due territori. A Cascina alla Città del Teatro e a Pontasserchio al Teatro Rossini.

Sedici titoli e 23 recite per un car-tellone che ospita Compagnie nazionali d’eccellenza nel settore del teatro per l’infanzia, proponendo alcuni tra gli spet-tacoli più belli e significativi realizzati per il giovane pubblico. Fiabe celebri, storie originali, storie fantastiche, che rega-leranno incanto ed emozioni ai piccoli spettatori e agli adulti che li accompa-gneranno.

Dal 3 novembre al 23 febbraio, spet-tacoli tutte le domeniche, con due appun-tamenti speciali nel periodo natalizio: il 22 dicembre con le Fiabe di Natale e il 6 gen-naio con la Befana a Teatro. E nella pausa tra le due repliche pomeridiane, dalle cin-que alle sei, c’è la merenda per tutti i bam-bini compresa nel prezzo del biglietto, e altre sorprese.

La rassegna, che prevede dop-pie repliche alle 16 e alle 18, inizierà domenica 3 no-vembre alla Città del Teatro con Pe-ter Pan.i Per i soci Unicoop Firenze riduzione sul prezzo dei biglietti degli abbonamenti e dei carnet

Pinocchio su Youtube“Nonna Aldina,

leggimi una storia”Dopo tanti anni passati nel teatro

dell’animazione, Cinzia Ghelli (sotto lo pseudonimo di “Nonna

Aldina”) propone una divertente lettura di brani selezionati da Le

avventure di Pinocchio, per tutti i bambini che la vorranno ascoltare.

La lettura si rivolge anche agli adulti, mamme e babbi, perché non

perdano la voglia di leggere una, tante novelle, ai loro bambini.

L'indirizzo su You Tubehttp://youtu.be/n_v6HUrQ5Rk

iLa Città DeL teatrovia Toscoromagnola 656 Cascina - Pi050744400; [email protected]; www.lacitta delteatro.itteatro roSSinip.zza Togliatti Pontasserchio - San Giuliano T. Pisa

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Page 40: Informatore Coop Firenze novembre 2013

40 - Informatore - Novembre 2013

Attualità

«Ho avuto un periodo della mia vita in cui mi sono

particolarmente chiusa in me stessa, non mi piacevo e non pensavo di piacere agli altri. Non trovavo nulla di entusiasmante in me stessa che mi facesse dire “che bella persona che sei, Agnese!”. Poi nell’autunno della terza media, mia mamma mi accenna di un progetto, di una foto-grafa e di un calendario. Così inizio a pensare che forse avrei dovuto a-derire e provare a farmi fare qualche scatto, anche solo per svago, siccome adoro la fotografia. Ho accettato. E mi sono ritrovata a casa di Silvia, la fotografa. A un certo punto mi dà in braccio il suo gatto; inizialmente rimango un po’ perplessa, ma poi mi giro verso l’obbiettivo e Silvia scatta la meravigliosa foto che finirà sul calendario. Questo è stato uno dei momenti che hanno caratterizzato di più il mio essere e che mi hanno aiutata ad aprirmi e a dire che forse qualcosa di bello in Agnese c’è».

Questa è la testimonianza sponta-nea di Agnese, una ragazza di 15 anni di Verona, affetta da albinismo. Una delle tante persone che ho fotografato in giro per l’Europa per raccontare tutte le sfumature di questa condizione. Il pro-getto “Tutti i colori del bianco” è stato promosso da Albinit, un’associazione italiana che si occupa di promuovere la conoscenza di questa patologia e di aiutare le persone albine a orientarsi nel sistema sanitario.

I centri referenziati in Italia sono pochi, e spesso le diagnosi sono tar-dive se non addirittura errate. Albinit è un punto di riferimento importante, soprattutto per i genitori che si tro-vano all’improvviso ad affrontare una situazione nuova e sconosciuta, ma anche per gli insegnanti, spesso impreparati loro malgrado, nell’ac-cogliere un bambino albino in classe. Limiti e difficoltà che si possono supe-rare partendo solo dalla conoscenza e da un approccio precoce.

Il progetto, realizzato in collabo-razione con gli ospedali Niguarda e

albini

La rinascita di Agnese

diSilvia amodio

Un progetto per far conoscere i problemidi chi è affetto da albinismo

ria da 1 su 2000/5000, a seconda della regione, mentre fra i Kuna di Panama si raggiungono cifre molto alte, circa 1 su 100/150.

nel continente neroNegli ultimi anni, anche a causa

delle persecuzioni di cui gli albini africani sono vittime, questo argo-mento è stato trattato più frequente-mente. All’ultimo festival del cinema di Venezia ha ricevuto un premio il film White Shadow, del regista Noaz Deshe, che racconta la condizione degli albini in Tanzania, dove per de-cenni sono stati discriminati e uccisi. Un fenomeno legato alla stregoneria diffuso in tutta l’Africa.

Nascere albino in Africa è indub-biamente una bella sfortuna, ma

anche negli altri paesi questa condizione viene vissuta con molte difficoltà, fisiche, ma anche sociali e culturali. Tra i problemi più gravi, l’ipersensi-bilità alla luce (fotofobia), im-

portante riduzione della vista non correggibile con lenti, movi-

menti incontrollati degli occhi (ni-stagmo), strabismo. La pelle ha una maggiore sensibilità alle radiazioni ultraviolette e deve essere protetta

dal sole con creme ad alta protezione o indumenti, per e-vitare l’insorgenza di tumori cutanei come melanomi e

carcinomi. o

Tutti i colori del biancoLe foto, le testimonianzeDurata 9’ 30”http://youtu.be/5w6d63MvM2I

San Raffaele di Milano, e patrocinato da Telethon, ha indagato, attraverso una serie di ritratti, questa anomalia in Europa. Ne è nata una mostra itine-rante, esposta in molte città d’Italia, e anche al famoso festival della fotogra-fia di Arles, che ha ricevuto premi e riconoscimenti. Per il secondo anno è stato realizzato l’omo-nimo calendario, focalizzando l’attenzione sull’importanza di una diagnosi precoce. Il ricavato della vendita andrà a sostenere le attività di Albinit.

mAlAttiA rArAL’albinismo rientra nella lista

delle malattie rare; per questa ra-gione è poco studiato e co-nosciuto, e non sempre è così appariscente. Infatti, la patologia può essere totale, riguardare cioè la pelle e gli occhi, parziale, quando colpisce solo una parte del corpo, op-pure riguardare solo gli occhi. Operazioni semplici, come guidare l’automobile o leggere dei caratteri molto piccoli, sono precluse. Anche i dati che si trovano sono assai variabili, e farsi un’idea della sua diffusione non è semplice. In Europa pare ci sia un’incidenza di 1 su 17.000, mentre in Africa la per-centuale è molto più alta, a causa delle unioni tra consanguinei: va-

FOTO s.amodio

Page 41: Informatore Coop Firenze novembre 2013

Novembre 2013 - Informatore - 41

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diSilvia amodio

Mondo Coopcontroradio

Animaliin ondaUna trasmissionesui diritti dei viventi

Ci sono persone che nascono con una strada già segnata. Non c’è nulla da

fare. Camilla Lattanzi a dieci anni faceva la radio per i bambini e amava gli animali; ora conduce con successo una trasmissione che parla di animali e di ambiente. Lo fa da “Controradio”, un’emittente fiorentina del gruppo Radio popolare.

«Per tanti anni ho condotto una rubrica che si chiamava Questioni di stili, sul con-sumo consapevole – ci racconta –; poi è stata la lettura del libro Se niente importa di Jonathan Safran Foer (ed. Feltrinelli) che mi ha portato a riflettere su molte cose, e soprattutto a chiedermi che cosa facevo per la Vita, nel senso più ampio e filosofico del termine. Ho capito che volevo occuparmi dei diritti dei viventi, tutti, senza

escludere nessuna specie, neanche quella umana, naturalmente. Nella rubrica Re-stiamo Animali (in onda dal primo ottobre, la domenica alle ore 12 e il giovedì alle 9.55, ma si può seguire in streaming anche fuori dalla Toscana), si parla delle varie forme di oppressione e discriminazione: quelle verso gli animali, ma anche verso le donne, le minoranze e le altre diversità».

Sono moltissimi i successi che sono stati ottenuti da Camilla e dal suo gruppo. È stata abolita a esempio, per restare in Toscana, la caccia alla volpe in tana, prima a Siena poi a Prato. Poi sono state fatte tante campagne contro la vivisezione, le pellicce, i circhi. Al microfono di Camilla sono passati personaggi del calibro di Margherita Hack, Red Canziani, Enzo Ma-iorca, Danilo Mainardi, Susanna Tamaro, Goffredo Fofi, Luigi Lombardi Vallauri.

«Val la pena registrare il cambiamento che c’è stato negli ultimi anni riguardo a questi temi – ci spiega la conduttrice –; basti pensare ai ristoranti vegetariani: fino a poco tempo fa erano pochissimi; oggi, anche quelli vegani sono davvero numerosi». Cercando su Google Re-stiamo Animali, si trovano tante notizie e storie interessanti su questi argomenti e gustose ricette alternative.i Sul blog

restiamoanimali.wordpress.com

o

Animalista, Antispecista e VeganIn onda dalle frequenze di Controradio FirenzeDurata 7’ 58’’http://youtu.be/w__GksYc1hI

biAnchi frA i biAnchi«La situazione in Africa è dramma-

tica - sottolinea Elisa Tronconi, pre-sidentessa di Albinit -, tuttavia essere albini non è semplice da nessuna parte. Quando ero piccola, la mia vita era scandita da cose che non potevo fare. Alle elementari ero isolata dagli altri, , nello sport di squadra non venivo mai scelta, perché non vedevo la palla, da adolescente non rientravo nei canoni estetici che piacevano ai ragazzi, all’u-niversità non vedevo la lavagna e i libri di testo erano troppo piccoli. Non posso prendere la patente, non posso stare sotto il sole e non tutti i lavori sono ac-cessibili. Insomma, questa condizione è piuttosto limitante; ma io ho voluto prendere in mano la mia vita e fare leva sulle mie potenzialità. Mi sono laure-ata in ingegneria, ho raggiunto ottimi risultati nel nuoto e ho una bambina bellissima. L’associazione, l’unica in Italia, è un punto di riferimento per affrontare le difficoltà che ci caratteriz-zano, ma anche per invitare le persone a guardare oltre il bianco».i www.albinit.org

FOTO s.amodio

FOTO g. montenero

Camilla Lattanzi

Page 42: Informatore Coop Firenze novembre 2013

42 - Informatore - Novembre 2013

slow water

Innaffiareda sotto

Mondo verde

Nella difficile, ma quanto mai ne-cessaria, lotta per la salvaguardia

del Pianeta, ciascun individuo può svolgere il suo ruolo attivo, a comin-ciare dai piccoli gesti quotidiani. In quest’ottica di responsabilità ambien-tale è nato “Slow Water: irrigazione sostenibile”, un progetto di notevole valore non solo ecologico.

Incontriamo Giacomo Salizzoni, architetto e designer che, con Cecilia Lucchesi, colti-vatrice diretta, e Niccolò Poggi, anch’egli archi-tetto, ha dato vita a quest’impresa nel 2012. «Il progetto “Slow Water” – spiega Salizzoni – nasce dalla volontà di offrire un’alter-nativa sostenibile, a basso impatto ambientale, volta a l r i spar mio idrico, in un momento in cui la risorsa acqua è gravemente minacciata e scarseggia in aree sempre più vaste del mondo; in questo senso, occorre assolutamente limitare i nostri sprechi e ottimizzare i consumi».

Il sistema utilizzato – antichissimo e in uso ancora oggi in paesi come la Cina, il Pakistan, l’India e il Mes-sico – si basa sull’utilizzo di anfore in terracotta, che, sepolte nel terreno, lo idratano dall’interno, consentendo un risparmio idrico notevole. «Ho studiato a lungo il sistema della sub-irrigazione (questo il termine esatto della tecnica utilizzata) e dopo molti esperimenti condotti da solo, ho compreso che per rendere concreto il progetto era ne-cessario l’aiuto di altri professionisti. Ho avuto la fortuna di riuscire a coin-volgere Niccolò, che opera nel campo delle materie plastiche, e di incontrare Cecilia che con la sua lunga esperienza di vivaista si è subito dedicata con entu-siasmo al progetto».

Si parte con gli studi e le ricerche per individuare quale sia la giusta mi-scela di argilla per le anfore irrigatrici.

risparmio idrico fino al 70% e una cre-scita più rapida e vigorosa delle piante.

«Questo sistema – dichiara Gia-como – è utile per giardini e orti domestici, e molto consigliato per la coltivazione in contenitore; l’acqua è utilizzata in modo più efficace dato che arriva direttamente alle radici e non si disperde. Ciò consente un ac-crescimento regolare, costante e non sottopone le piante ad alcuno stress

idrico». Quando la

terra circostante è satura di ac-qua e l’ampolla è vuota, o quasi, l’acqua tenderà a rifluire all’in-terno dell’am-polla stessa in un processo che si autoregola. Par-ticolari benefici si sono riscontrati nella coltivazione di piante orticole e ornamentali poste in conteni-tori da terrazzo, e in quelle da ap-

partamento. Le piante si dispongono in prossimità dell’ampolla a una distanza pari al diametro della stessa, in modo che abbiano spazio per sviluppare a livello radicale.

«Ci sono diversi schemi da utiliz-zare, a seconda delle specie e degli spazi

diCàrola Ciotti

«Abbiamo tro-vato un bravo produttore im-prunetano che, con g rande impegno e de-terminazione, ha sperimen-tato numerose amalgame – ci racconta Saliz-zoni –; in capo a due anni siamo g iu nt i a l l a formulazione del composto adatto per rea-lizzare anfore con la giusta porosità, in grado di rilasciare nella giusta misura acqua nel terreno». La porosità del materiale, infatti, consente all’acqua di fuoriuscire con costante regolarità e di nutrire le radici delle piante circostanti senza alcuna disper-sione ed evaporazione, permettendo un o

Ampolle in terracottaper risparmiare acqua.Un metodo antico riscoperto

iMonDoroSeVia Aretina 241, 0558328725www.slowwater.it

community garden

L’ortoin centroNel centro di Firenze

ha sede il Community garden, l’orto sociale voluto e sognato da Giacomo Sa-lizzoni, e realizzato in uno spazio pubblico recuperato al degrado; vi si accede da un cancello situato in fondo a un piccolo giardino comu-nale, al 76 di Borgo Pinti.

«Ho scelto questo luogo dimenticato per creare il primo Community garden

cittadino, ispirandomi ad analoghe esperienze in-glesi – dichiara Giacomo –, puntando, però, non solo al recupero materiale dell’a-rea ma anche, e soprattutto, a stimolare e far crescere nelle persone una nuova responsabilità ambientale».

Ottenuto dal Comune di Firenze l’appoggio e il so-stegno necessari, Salizzoni ha coinvolto diversi sog-getti per la realizzazione di quest’orto urbano che ricorda, per molti aspetti, l’antica usanza medievale degli orti dei conventi fio-rentini. Un esperimento

che sta dando ottimi frutti. Qui si coltivano in grandi cassoni di legno, verdure, piante aromatiche, antichi alberi da frutto, fiori e canne di bambù. Il tutto, natural-mente, grazie al sistema delle anfore interrate. Il valore dell’iniziativa ideata da Salizzoni si arricchisce anche attraverso il coinvol-gimento diretto dei ragazzi disabili che frequentano il centro diurno “Gaetano Barbieri”, che qui affaccia le proprie finestre: molti di essi partecipano attiva-mente al progetto, occu-pandosi della coltivazione e

FOTO f.magonio

Page 43: Informatore Coop Firenze novembre 2013

Novembre 2013 - Informatore - 43

Mondo Coopo di

Leonardo romanelli

intervista con lo cHeF

Moderno e appassionato Un cuoco eclettico con la passione dell’olio di oliva

Matia Barciulli incarna la figura del cuoco “moderno”, molto simile

agli chef che vediamo in televisione nelle varie trasmissioni dedicate alla cucina: fisico atletico, grande comunicativa e una forte partecipazione emotiva al suo lavoro. Coniuga l’attività di chef a quella di comunicatore, attraverso i corsi per principianti, e la divulga-zione dell’olio extravergine di oliva, sua grande passione.

Cosa ci dici delle Cene galeotte a Volterra a cui hai partecipato due volte?Le Cene gale-

otte sono sempre un’emozione; storie, persone, incontri che non possono lasciare indifferenti: essere lì è vivere un giorno di-verso fra tanti uguali, tutti in fila. Mi porto nel cuore la miglior battuta dell’anno; alla mia osservazione che la temperatura in cucina fosse polare, hanno risposto: “guarda, che noi siamo abituati a stare al fresco”. Ne approfitto per mandare un caro saluto a tutti i ragazzi che ci hanno aiutato in questo bellissimo progetto e un grazie a tutti i partecipanti che con la loro presenza contribuiscono a questo evento.

Quando hai preso la decisione di fare questa professione?A quattro anni chiedevo a Natale i

“coccini”, tra le preoccupazioni di mio papà, che a distanza di tempo ha capito. È difficile definire questa come una pro-fessione: è la mia vita; ancora non ci credo che qualcuno mi paghi per farmi divertire.

Una passione incredibile per l’olio extra vergine di oliva: quando è nata?1997 “Oleum”, un evento che si te-

neva a Firenze e coinvolgeva gli oli del Me-diterraneo. Marco Mugelli, uno dei mas-simi esperti del settore, mi contattò per affidarmi la comunicazione di una nuova idea, l’abbinamento olio-piatto: assaggiai quasi 500 oli da tutto il Mediterraneo, e

scoccò la scintilla dell’amore per l’olio. Marco è venuto a mancare due anni fa, e in suo onore ho fondato un’associazione che assegna tutti gli anni l’oscar dell’olio di eccellenza italiano “il Magnifico” (www.premioilmagnifico.com).

Piatti fuori dal comune che hai fatto con l’“oro verde”?Credo che il mio più conosciuto sia

stato il gelato all’olio, perfezionato l’anno scorso con la versione

2.0, ma anche l’olio spalma-bile (stessa consistenza del burro) è stata una grande soddisfazione.

In quali piatti ritieni che l’olio sia indispensabile?

Beh, una vita senza olio è un cielo senza

stelle! A parte le battute, tutto il mondo delle verdure e della

griglia non può essere senza un olio bello verde e piccante, ma

ci pensate ad una ribollita senza il suo bel filo verde-oro, pro-fumato?

Due ristoranti da gestire, di stile

diverso: quali sono le particolarità?Ti confesso che le cucine adesso sono

4, il primo amore l’Osteria di Passignano, il nuovo Bistrot nelle Cantine del Chianti clas-sico Rinuccio 1180, la mensa delle Nuove cantine e la Scuola di cucina di Fonte de’ Medici, dove organizziamo corsi durante l’inverno. La mia vita è confidare emozioni, non solo riempire stomaci, e quindi all’O-steria la mia missione è di coccolare i nostri ospiti con più cura e attenzione possibile, sempre in modo informale ma attento. Da Rinuccio, invece, si va per divertirsi con un calice di vino e un pranzo sfizioso ma non impegnativo; la mensa è dove invece ho più pensiero, il pasto di tutti i giorni, una prova non facile da affrontare e penso alle signore (e signori) che tutti i giorni sfornano pasti, pranzo e cena per i propri familiari: mica semplice! E infine la scuola di cucina, la mia fucina di idee e sede di inviti di chef amici e non!

Una ricetta che ti ha dato molta soddisfazione?I ravioli di pappa al pomodoro su letto

di pesto di basilico: mi è sempre piaciuto trasportare nel futuro le nostre radici più sane. x

iCoMMUnitY GarDenBorgo Pinti 76lun. h 9/12; mar.e gio. h 9/17; mer.e ven. h 9 /12 -13/18; sab. e dom. h 10/13

a disposizione – suggerisce Salizzoni –; l’importante è porre dei tappi sulle anfore, in modo che non entri sporci-zia e che l’acqua non evapori; è molto importante pacciamare il terreno: in questo modo si garantisce una buona riuscita del sistema, la terra rimarrà u-mida più a lungo e si riempiranno le anfore più ra-ramente».

Le ampolle che “Slow Water” pro-pone sono di tre dimensioni e hanno un costo che va dai 15 ai 25 euro; si possono acquistare presso il vivaio Mondo Rose, al Community garden di Borgo Pinti o ordinare sul sito www.slowwater.it. x

manutenzione del giardino comunitario, con grande beneficio al loro sviluppo e apprendimento. I prodotti orticoli ricavati saranno così spartiti: un terzo, quale compenso per i lavoratori volontari che qui preste-ranno la loro opera; un terzo, donato in beneficenza; un terzo, consegnato alle cucine del lussuoso hotel Four Season (che si trova limitrofo), e che garantirà una donazione per la vita del progetto. Il Community garden, infatti, necessita di fondi da investire - le dona-zioni, quindi, sono molto im-

portanti -, poiché, in futuro, alla coltivazione si punta ad affiancare attività di ri-cerca e sperimentazione, laboratori di educazione ambientale e didattici, con l’obiettivo di una collabora-zione la più ampia possibile con diverse realtà scien-tifiche e culturali. Siamo quindi di fronte a qualcosa di realmente nuovo: un luogo aperto e pubblico, dove le persone potranno incontrarsi, confrontarsi e partecipare attivamente e responsabilmente alla cre-azione di un nuovo modello di sviluppo. x

L’interviStatoGiacomo Salizzoni, architetto e designer

Un cuoco eclettico con la passione dell’olio di oliva

Matia Barciulli incarna la figura del cuoco “moderno”, molto simile

agli chef che vediamo in televisione nelle varie trasmissioni dedicate alla cucina: fisico atletico, grande comunicativa e una forte partecipazione emotiva al suo lavoro. Coniuga l’attività di chef a quella di comunicatore, attraverso i corsi per principianti, e la divulga-zione dell’olio extravergine di oliva, sua grande passione.

Cosa ci dici delle Cene galeotte a Volterra a cui hai partecipato due volte?Le Cene gale-

otte sono sempre un’emozione; storie, persone, incontri che non possono lasciare indifferenti: essere lì è vivere un giorno di-verso fra tanti uguali, tutti in fila. Mi porto nel cuore la miglior battuta dell’anno; alla mia osservazione

premioilmagnifico.com).

Piatti fuori dal comune che hai fatto con l’“oro verde”?Credo che il mio più conosciuto sia

stato il gelato all’olio, perfezionato l’anno scorso con la versione

2.0, ma anche l’olio spalma-bile (stessa consistenza del burro) è stata una grande soddisfazione.

In quali piatti ritieni che l’olio sia indispensabile?

Beh, una vita senza olio è un cielo senza

stelle! A parte le battute, tutto il mondo delle verdure e della

griglia non può essere senza un olio bello verde e piccante, ma

ci pensate ad una ribollita senza il suo bel filo verde-oro, pro-fumato?

Due ristoranti da gestire, di stile

diverso: quali sono le particolarità?

cuoco “moderno”, molto simile agli chef che vediamo in televisione nelle varie trasmissioni dedicate alla cucina: fisico atletico, grande comunicativa e una forte partecipazione emotiva al suo lavoro. Coniuga l’attività di chef a quella di comunicatore, attraverso i corsi per principianti, e la divulga-zione dell’olio extravergine di oliva, sua grande passione.

Cosa ci dici delle Cene galeotte a Volterra a cui hai partecipato due

Le Cene gale-otte sono sempre un’emozione; storie, persone,

possono lasciare indifferenti: essere lì è vivere un giorno di-verso fra tanti uguali, tutti in fila. Mi porto

stato il gelato all’olio, perfezionato l’anno scorso con la versione

2.0, ma anche l’olio spalma-bile (stessa consistenza del burro) è stata una grande soddisfazione.

In quali piatti ritieni che l’olio sia indispensabile?

Beh, una vita senza olio è un cielo senza

stelle! A parte le battute, tutto il mondo delle verdure e della

griglia non può essere senza un olio bello verde e piccante, ma

ci pensate ad una ribollita senza il suo bel filo verde-oro, pro-fumato?

Due ristoranti da gestire, di stile Matia BarciulliFOTO f.magonio

FOTO f.magonio

Page 44: Informatore Coop Firenze novembre 2013

44 - Informatore - Novembre 2013

di Crohn è dello 0,5 - 0,8 %, quindi lievemente inferiore a quella della ce-liachia, stimata nell’ordine dell’1%. Oltre a queste esistono altre forme di coliti, decisamente meno frequenti, che è inutile menzionare.

Ma adesso vediamo quali sono i sintomi più rilevanti che meritano un approfondimento diagnostico. «In presenza di sangue evidente nelle feci -

sta patologia. Nulla di più sbagliato, perché questo termine può essere indice di varie malattie.

Cerchiamo di passare in rasse-gna quelle più importanti e la loro prevalenza nella popolazione. «In generale il suffisso -ite implica l’esi-stenza di un quadro infiammatorio a carico di un determinato organo: a esempio gastrite significa infiam-mazione dello stomaco, epatite in-fiammazione a carico del fegato e così via. L’infiammazione dovrebbe essere documentata, attraverso l’e-secuzione di prelievi bioptici e non semplicemente supposta.

Dal punto di vista strettamente medico, dunque, il termine colite dovrebbe essere usato solo nei casi in cui è documentata una infiamma-zione a carico del colon. In presenza di disturbi generici, molto spesso di natura funzionale, in genere è probabile possa trattarsi di una sin-drome da intestino irritabile, un tempo comunemente denominata colite spastica, o di intolleranze a-limentari».

Si tratta di patologie non sempre facilmente distinguibili fra di loro, fondamentalmente legate ad una ano-mala interazione fra fattori genetici e ambientali, la cui frequenza è progres-sivamente aumentata nel corso degli ultimi anni. La prevalenza complessiva della colite ulcerosa e della malattia

Salutecolite

Mal di pancia

dialma valente

Nel linguaggio comune c’è sicu-ramente un abuso della parola

colite. Basta infatti una piccola colica addominale, la presenza di aria in pancia con gon-fiore o un epi-sodio di diar-rea di scarsa rilevanza per parlare di que-

Una patologia infiammatoria intestinale che crea molti problemi. Cause e terapie

o

sta patologia. Nulla di più sbagliato,

mala interazione fra fattori genetici e ambientali, la cui frequenza è progres-sivamente aumentata nel corso degli ultimi anni. La prevalenza complessiva della colite ulcerosa e della malattia

Mal di pancia

dialma valente

addominale, la presenza di aria in pancia con gon-fiore o un epi-sodio di diar-rea di scarsa rilevanza per parlare di que-

Una patologia infiammatoria intestinale che crea molti problemi. Cause e terapie

alimentazionee intestino

Sensibilità al glutineIl ruolo dell’alimentazione nelle

genesi di vari disturbi funzionali è decisamente molto importante, specie, ovviamente, in caso di par-ticolari intolleranze alimentari. A questo proposito, basti pensare alla intolleranza al lattosio, la più comune fra tutte le intolleranze a-limentari, o alla celiachia. I sintomi legati a queste due frequenti intol-leranze sono spesso sovrapponibili a quelli del colon irritabile, con cui

peraltro possono realmente coe-sistere. Un problema emergente è tuttavia rappresentato dalla co-siddetta “sensibilità al glutine”, una condizione caratterizzata da sintomi in parte o del tutto simili a quelli della celiachia, in soggetti che non presentano tuttavia i ti-pici markers sierologici di questa particolare intolleranza alimentare (anticorpi anti-endomisio e anti-transglutaminasi) né le alterazioni della mucosa intestinale (atrofia dei villi), rilevabile tramite biopsia. Sebbene non esista una stima accurata circa la reale prevalenza della sensibilità al glutine non ce-liaca, dati iniziali suggeriscono che questa particolare condizione

possa interessare fino al 6% della popolazione generale. Scarse in-formazioni sono invece disponibili per quanto riguarda il ruolo dell’a-limentazione nella genesi delle malattie infiammatorie croniche intestinali, sebbene esse siano meno frequenti in ambienti rurali, e quindi probabilmente correlate con un diverso tipo di alimenta-zione. Per quanto riguarda il loro trattamento, una intolleranza al lattosio è talora presente anche in questi pazienti, mentre una dieta povera di fibre è certamente con-sigliabile in soggetti con malattia di Crohn, con restringimento in-fiammatorio-cicatriziale del lume intestinale.

Così esordisce il professor Anto-nino Calabrò, direttore della Scuola di specializzazione in Gastroenterolo-gia dell’Università di Firenze. Le coliti “vere” invece possono essere distinte in acute o croniche. Le prime sono spesso di natura infettiva e di breve durata, mentre le seconde sono più importanti, in particolare quella ulcerosa e la ma-lattia di Crohn.

Page 45: Informatore Coop Firenze novembre 2013

Novembre 2013 - Informatore - 45

Mondo Coopprecisa Calabrò - e di sintomi cosiddetti generali (febbre, malessere, dimagri-mento...) si consiglia di rivolgersi ad uno specialista gastroenterologo per eseguire i necessari accertamenti la-boratoristici (esami del sangue e delle feci) e strumentali (colonscopia, eco-grafia dell’addome, Tac)».

Ma la colite può essere di base psicosomatica? «L’influenza della psiche sulla

percezione dei sintomi addominali è indiscutibile e svolge un ruolo rile-vante nei disturbi di natura funzionale, come nella cosiddetta sindrome del colon irritabile. Per quanto riguarda le malattie infiammatorie croniche intestinali, mentre un tempo si riteneva che Crohn e colite ulcerosa avessero un’origine psicosomatica, oggi sap-piamo con certezza che entrambe le malattie sono dovute a una alterazione dei meccanismi di regolazione della risposta immunitaria».

I cambi di stagione possono riacutizzare la sintomatologia?«Sebbene alcune malattie gastro-

enterologiche tendano decisamente a peggiorare in concomitanza con i cambiamenti stagionali - dice il no-stro esperto -, specie in primavera e autunno (a esempio la malattia da reflusso gastro-esofageo), questo non sembra essere il caso delle malattie infiammatorie croniche intestinali. In quest’ultime esiste in realtà un au-mentato rischio di riacutizzazione in determinati periodi dell’anno, ma que-sto sembra più che altro legarsi a una maggiore frequenza di infezioni, specie di natura virale, in grado di determi-nare una recidiva infiammatoria».

Qual è la terapia? «Nelle forme funzionali (colon ir-

ritabile) - conclude Calabrò -, possono essere utilizzati farmaci spasmolitici naturali (derivati della menta piperita) o di sintesi, eventualmente associati a piccole quantità di ansiolitici, volti a minimizzare il ruolo dello stress. An-che gli accorgimenti dietetici possono essere di aiuto in questi soggetti. Un aspetto interessante è che un 15-20% di queste forme possono essere legate ad una sindrome da una anomala cre-

Festival salute mentale

Siam mica mattiA Firenze, la manifestazione delle Associazioni fiorentine per la salute mentale.Incontri, dibattiti e spettacoli

Tante le iniziative in programma per l’edizione 2013 del “Festival della

salute mentale” che si svolgerà a Fi-renze fino al 5 dicembre. Dibattiti, incon-tri, rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche, sparpagliati in diversi posti diversi della città, durante i quali si cercherà di accorciare le distanze che ancor oggi separano, a più di 30 anni dalla riforma dell’assistenza psichiatrica, quello che vien chiamato il mondo dei sani e quello dei malati, dei savi da una parte e dei matti dall’altra.

Organizzato dal coordinamento delle Associazioni fiorentine per la salute mentale, vede l’impegno in prima per-sona del Comune di Firenze e dei servizi di salute mentale dell’Azienda sanitaria di Firenze.

Oltre che alle Murate, quest’anno gli eventi si terranno anche alla Biblioteca delle Oblate, nel chiostro di Sant’Apol-lonia, all’Istituto degli Innocenti, a Villa Arrivabene, al Parterre, al Teatro Affra-tellamento e al Puccini.

L’edizione di quest’anno in partico-lare affronterà il tema delle patologie le-gate alla crisi, connesse cioè alla perdita del posto di lavoro, all’aumento del livello di stress nelle situazioni lavorative, alla mancanza di prospettive occupazionali e di futuro, soprattutto per le giovani generazioni. Di questo e molto altro ancora si parlerà, cercando di capire, di conoscere meglio, di vincere i pregiudizi, ma anche di vivere un momento di festa, di divertimento e di spensieratezza per chi soffre e per chi gli è accanto, per i tanti, professionisti o volontari, che si occupano da vicino di questa realtà in continua crescita.

«Ci sono diritti ancora da affermare in questo campo - affermano gli organiz-zatori -, conquiste della scienza e delle conoscenze che possono offrire molto alle persone che soffrono per problemi di salute mentale e ai loro familiari, ma con la consapevolezza che le istituzioni e i servizi sanitari hanno avviato strategie e si sono presi impegni per sviluppare per-corsi terapeutici e riabilitativi ormai dive-nuti un patrimonio dell’intera comunità». i Il calendario degli eventi è su

www.festivalsalutementale.org

o

L’interviStato professor Antonino Calabrò, direttore della Scuola di specializzazione in Gastroenterologia dell’Università di Firenze

Mal di panciaI cibi giusti per chi soffre di coliteDa Rai 2 - I fatti vostri - Durata 10’50’http://youtu.be/2a_SKhywQR4

Volontariato e medicinaUn’area del Centro*Sesto (via Petrosa 19 a Sesto Fiorentino), di oltre seicento metri quadrati, è stata ristrutturata e ospita dal 26 ottobre la Pubblica assistenza sestese Croce viola con il servizio di emergenza medica per conto del 118, i trasporti sanitari, la formazione, la segreteria. Si concretizza, così, una partnership avviata da tempo che vede protagoniste da una parte Unicoop Firenze e dall’altra una giovane realtà come la Pubblica assistenza sestese, che in soli quattro anni è riuscita a creare non solo un’associazione di volontariato, ma anche un gruppo di persone che condivide valori, aspirazioni, obiettivi. Una collaborazione che nel 2010 ha visto l’apertura di un punto Cup gestito dai volontari della Croce viola per le prenotazioni di esami e visite mediche all’interno del centro commerciale sestese. Senza dimenticare le diverse esperienze fatte con i giovani “viola” insieme alla Fondazione Il Cuore si scioglie in Calabria, nelle terre confiscate alle mafie e assegnate alla Cooperativa Valle del Marro – Libera Terra.A fianco della sede della Croce viola, c’è l'area dedicata agli studi medici: ospita uno studio dentistico, uno di psicologia clinica e uno di fisioterapia.

centro*sesto

scita batterica intestinale, che richiede una specifica terapia (antibiotici non assorbibili associati a probiotici). Una percentuale forse addirittura superiore di soggetti con sindrome da intestino irritabile è in realtà affetta da sensibi-lità al glutine non celiaca, e risponde in maniera positiva alla sospensione del glutine dalla dieta. Una precisa diagnosi di quest’ultima condizione è tuttavia particolarmente impegnativa; a questo scopo è utile rivolgersi a centri veramente specializzati. Da ultimo, ma non certo in ordine di importanza, il trattamento delle malattie infiamma-torie croniche intestinali presuppone l’impiego di farmaci che sopprimono la risposta immunitaria. Da diversi anni sono tuttavia disponibili farmaci biologici, mirati a neutralizzare il ruolo di molecole specifiche, le così dette ci-tochine, prodotte in eccesso nei tessuti intestinali in preda al processo infiam-matorio. Questi ultimi vanno tuttavia usati con estrema cautela, non solo per il costo elevato, ma anche per i possibili effetti collaterali; è quindi necessario rivolgersi ai centri che hanno la neces-saria esperienza». x

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NOVITÀ PER L’UDITO

La nuova soluzione invisibile INIUM miniaturizzata che scompareall’interno del condotto uditivo

YOUMATIC: ORA L’UDITOSI MIGLIORA CON IL COMPUTER

A differenza dei microchip tradizionali che amplificano tutti i suoni (voce e rumo-re) rendendo il tutto sì più forte, ma non chiaro e distinto; INIUM fa una cosacompletamente diversa. Amplifica, cioè alza il volume della voce e riduce ildisturbo del rumore che ne ostacola la comprensione. Un trattamento delsuono che privilegia due aspetti: capire la voce ed essere molto confortevole. Inoltre la tecnologia wireless di INIUM consente il collegamento senza fili aimoderni dispositivi di comunicazione quali televisioni, telefoni, cellulari, compu-ter, lettori MP3, ecc. INIUM è la piattaforma wireless di 3° generazione per unagaranzia di funzionamento senza uguali e una continua evoluzione tecnologicaper aiutare a sentire come prima e restituire tutto il potenziale uditivo.

l’obiettivo del nuovo microchip per l’udito INIUM.Tornare a sentire come prima:

Si chiama YouMatic la nuova procedura di rego-lazione su misura degli apparecchi acustici.Utilizzata dagli Audioprotesisti di AudioClinic perutilizzare al massimo il potenziale uditivo dellepersone. Infatti, anche il migliore apparecchioacustico, ha bisogno di una calibrazione ottimiz-zata per la persona che lo indossa. Un protocollodi regolazione preciso e calzante per le esigenzedell’utente. Poiché ogni persona èunica, unica dovrà essere la regola-zione dell’apparecchio. Per fare que-sto la scienza audioprotesica e laricerca audiologica esplorano nuovicampi: da quello uditivo, a quellopsicologico, a quello cognitivo.

Tenendo conto di tutte queste variabili, il software diregolazione GENIE, gestito dagli Audioprotesisti diAudioClinic, ottimizza il funzionammo degli apparec-chi acustici grazie al protocollo YouMatic. Gli indicato-ri del software YouMatic evidenziano alcuni parame-tri fondamentali di regolazione che l’Audioprotesistapuò modificare in base alle necessità dell’utente:

• Riduzione del rumore,• Direzionalità,• Compressione,• Supporto Cognitivo.YouMatic permette di modi-

ficare e calibrare i para-metri di controllo in 15diverse configurazioni.

Il softwareYouMatic usato inAudioClinic

• Prova gratuita senza impegno

• Sconto 20% sul prezzo di listino

• Test gratuito dell’udito

L’aspettiamo per la prova della nuova tecnologia INIUM

BADIA A RIPOLI il venerdì ore 10-13Misericordia di Badia a Ripoli Via Chiantigiana, 26

CAMPI BISENZIO il lunedì ore 15-18Ambulatori della MisericordiaVia Montalvo, 8

FIRENZE Via del Giglio 53/r tel. 055 281659 - 281662Orario: 9-13 / 15-19 - Parcheggio privato convenzionato

CALENZANO il mercoledì ore 10-13Farmacia della Marina - Via di Prato, 26

800 44 41 42 www.audioclinic.it

Il nuovo microchip

INIUM

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CAPODANNO E EPIFANIA 2013 – 2014

Sicilia Orientale Riviera dei Ciclopi, Siracusa, Taormina, Etna, Catania4 giorni - Volo di linea da FirenzePullman G.T. durante il tourHotel 4 stellePensione completa con bevande (eccetto due pasti)Cenone e veglione incluso

Partenze Quota 30/12/2013 € 6693/1/2014 € 539

Matera e le Murge4 giorni Pullman G.T. Hotel 4 stelle Pensione completa con bevande (eccetto un pasto)Cenone e veglione incluso

Partenza Quota 29/12/2013 € 529

Nel cuore del Salento4 giorni - Pullman G.T. Hotel 4 stelle Pensione completa con bevande (eccetto un pasto)Cenone e veglione incluso

Partenza Quota 29/12/2013 € 519

Roma, città eterna3 giorni - Pullman G.T. Hotel 4 stelleMezza pensione con bevande Cenone incluso

Partenza Quota 30/12//2013 € 429

Portogallo Da Porto a Lisbona6 giorni - Volo di linea da Roma F.co Trasferimento pullman per/da l’aeroportoPullman G.T. durante il tour Hotel 3/4 stelle – Pensione completaCenone e veglione escluso

Partenze Quota 29/12/2013 € 1.190 2/1/2014 € 900

San Sebastian,Pamplona, Bilbao6 giorni - Pullman G.T.Hotel 3/4 stelle – Mezza pensione

Partenze Quota 28/12/2013 € 6401/1/2014 € 630

Madrid, Toledo e Andalusia6 giorni - Volo di linea da BolognaTrasferimento pullman per/da l’aeroportoPullman G.T. durante il tour Hotel 4 stelle – Prima colazione + 4 cene Cenone obbligatorio (€ 190 da pagare in agenzia)

Partenza Quota 29/12/2013 € 840

Istanbul4 giorni - Volo di linea da Bologna Pullman G.T. durante le visite Hotel 4 Stelle – Pernottamento e prima colazione + 2 pasti Cenone e veglione incluso

Partenza Quota 30/12/2013 € 665San Pietroburgo 5 giorni - Volo di linea da FirenzeRientro da Bologna con pullman per FirenzePullman G.T. durante le visiteHotel 4 Stelle – Pensione completa (eccetto cenone e un pasto)

Partenza Quota 30/12/2013 € 949

Epifania a New York7 giorni - Volo di linea da Pisa Trasferimento pullman per/da PisaHotel 4 stellePernottamento e prima colazione

Partenza Quota Partenza 1/1/2014 € 1.185

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Speciale crociere

BarcellonaGiallo oro con Costa Serena5 giorni Pullman G.T. per/da il portoImbarco/sbarco da SavonaPensione completaTasse portuali, d’iscrizione e assicurazioni incluse

Partenza Quota 5/12/2013 € 399

Spagna, Marocco, PortogalloOltre le Colonne d’Ercole con Costa Deliziosa12 giorniPullman G.T. per/da il portoImbarco/sbarco da SavonaPensione completa Tasse portuali, d’iscrizione e assicurazioni incluse

Partenza Quota 10/12/2013 € 519

NOTA INFORMATIVA

I prezzi si intendono per persona e per camera doppia o cabina doppia interna e per partenze di gruppo. Per tutto ciò che riguarda l’organizzazione tecnica, l’elenco dei servizi inclusi/esclusi nelle quote di partecipazione, il costo gestione pratica, i diritti di agenzia, gli orari di partenza, gli aeroporti, le tasse aeroportuali e le condizioni generali di contratto di vendita dei pacchetti turistici faranno fede esclusivamente i programmi dettagliati da richiedere prima della prenotazione alle agenzie di viaggio Toscana Turismo. L’effettuazione dei viaggi indicati nella presente pagina e la conferma della quota di partecipazione sono soggetti al raggiungimento del numero minimo di partecipanti indicato in ogni singolo programma dettagliato.

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Un inverno pieno di occasioni!

Page 48: Informatore Coop Firenze novembre 2013

Condizioni della promozione. L’opzione “1 cent”, valida per chi porta il numero in CoopVoce dal 18 novembre 2013 al 15 gennaio 2014, permette di chiamare ad 1 cent al minuto ed inviare SMS ad 1 cent verso tutti i numeri nazionali di rete fissa e mobile (sono escluse le numerazioni a sovraprezzo ed il traffico roaming), oltre a comprendere chiamate ed SMS gratuiti ed illimitati verso i numeri CoopVoce. La tariffazione è al secondo e senza scatto alla risposta. L’opzione “1 cent” si applica fino a 1000 minuti voce e 1000 SMS settimanali, di cui massimo 250 minuti e 250 SMS verso clienti H3G o di operatori virtuali attivi su rete H3G. Al superamento delle soglie, si applica la tariffa prevista dal piano tariffario e dalle eventuali altre opzioni attive sulla linea. Sulle linee che passano in CoopVoce “1 cent” prevede un costo settimanale di 1€ per i primi 12 mesi, successivamente 2€ settimanali. Per i già clienti CoopVoce l’opzione prevede un costo settimanale di 2€. In entrambi i casi “1 cent” è attivabile gratuitamente e si rinnova in automatico se il credito è sufficiente. Inoltre, per coloro che sottoscrivono “1 cent”, è possibile attivare l’offerta “Web 1 Giga senza limiti” al costo di 2€ al mese oppure l’offerta “Web 2 Giga senza limiti” al costo di 2,50€ al mese. Per tutti i dettagli sull’offerta CoopVoce visita il sito www.coopvoce.it

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