Informatore Consumatori Unicoop Firenze luglio-agosto 2014

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Informatore Nei punti vendita dal 26/06/2014 Luglio/Agosto 2014 7/8 Cinque punti premio per i soci che ritirano il giornale alla cassa UN TUFFO NEL PASSATO Feste medievali in Toscana. Monteriggioni e Certaldo (a pag. 34, 35) Risi e risaie Origine del riso a marchio Coop e quello toscano (a pag. 14) Solidarietà in vista Un progetto a Siena per riciclare occhiali per solidarietà (a pag. 29)

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InformatoreNei punti vendita dal 26/06/2014

Luglio/Agosto 20147/8

Cinque punti premio per i sociche ritiranoil giornale alla cassa

Un tUffonel passatoFeste medievali in Toscana. Monteriggioni e Certaldo (a pag. 34, 35)

Risi e risaieOrigine del riso a marchio Coope quello toscano (a pag. 14)

Solidarietà in vistaUn progetto a Siena per riciclare occhiali per solidarietà (a pag. 29)

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Mondo Coop4 Non sprecare:

un’impresa! Tre progetti per trasformare lo spreco in risorsa di solidarietàSara Barbanera

5 Solidarietà a tonnellateLa raccolta di alimenti destinati alle famiglie meno abbienti fa il pieno. La testimonianza di Poggibonsi

6 Pisa dall’ArnoGite per i soci a luglio

28 Pratese DocIl 23 maggio ci ha lasciati Vasco GuarducciTuriddo Campaini

29 Solidarietà in vistaUn progetto per riciclare occhiali da spedire nei paesi più poveriSara Barbanera

Attualità6 Turista fai da te

Come organizzare un viaggio

7 Un’estate al lagoIl Bilancino, nel Mugello, tra offerte e iniziativeFrancesco Giannoni

8 Pace e libertà secondo TerzaniA dieci anni dalla morte, il ricordo del figlio Riccardo Gatteschi

9 Libri per l’estateLe ultime fatiche di Stefano Benni e Francesco GucciniRossana de Caro

10 La magnifica dozzinaNatura e cultura nelle dodici ville medicee, ora Patrimonio dell’umanitàAndrea Schillaci

11 Sopra e sotto il mareA Livorno l’Acquario che insegna il rispetto per il marePippo Russo

Guida alla spesa

12 Zuppa o pan bagnatoDue piatti poveri della tradizione gastronomica toscana Leonardo Romanelli

13 Regina della tavolaLa storia di Maria de’ Medici, regina di Francia Donatella Cirri

14 Risi e risaieOrigine del riso a marchio Coop e quello toscanoClaudio Mazzini e Melania Pellegrini

16 On line conviene!Prenotazione libri scolastici. Novità per i soci con i buoni sconto sulla spesaMelania Pellegrini

17 Ingredienti misteriosiRicette e segreti nel nuovo libro per i sociRossana de Caro

17 Arriva il totemPer gli acquisti on line con Più Scelta

18 Puliti e profumatiI prodotti per detergere la pelle: come fare acquisti consapevoliMonica Galli

19 Ginestra, ortica, bambùTessuti vegetali: dal passato a novità Alessandra Pesciullesi

Varie ed eventuali

34 Un tuffo nel passatoFesta medievale del borgo di Monteriggioni che “di torri si corona”Edi Ferrari

35 Teatro in stradaRitorna “Mercantia” a CertaldoEdi Ferrari

38 Quelli della domenicaIl Dì di festa: lavoro e cultura vanno a braccettoMariella Marzuoli

Sommario

Mensile diUNICOOP FIRENZE

Via Santa Reparata 4350129 Firenze

Tel. 05547801 - Fax [email protected]

Registraz. Trib. Firenzen. 1554 del 17/07/63

DirettoreAntonio Comerci

Segreteria di redazioneMarie Casarosa

Coordinatrice di redazioneRossana de Caro

Direttore responsabileSara Barbanera

Grafica e impaginazioneWalter Sardonini e Daniela Lotti

SocialDesignPrestampa

La ProgressivaStampaCoptip

Questo numero è stato chiusoin tipografia il 16/06/2014.

Diffonde 620.000 copie.

Trasmissione televisivadi Unicoop Firenze

Sabato ore 14.00 su RTV 38,ore 17.45 su Italia 7

Domenica ore 8.10 su Italia 7ore 18.45 Toscana TVore 23.05 su RTV 38

Lunedì ore 13.15 Toscana TVLa trasmissione si

interrompe il 14 luglio e riprende a settembre

STILI DI VITAOgni mercoledì dalle 21 alle 23

su RTV38, approfondimentosu temi d’attualità con ospiti

in diretta dallo studioe interventi dei telespettatori.

INFORMATOREe INFORMACOOP

sono sempre on line suwww.coopfirenze.it

InformatoreInformatoreInformatoreInformatoreNei punti vendita dal 26/06/2014

Informatore

Luglio/Agosto 20147/8

Cinque punti premio per i sociche ritiranoil giornale alla cassa

InformatoreInformatore

UN TUFFONEL PASSATOFeste medievali in Toscana. Monteriggioni e Certaldo (a pag. 34, 35)

Risi e risaieOrigine del riso a marchio Coope quello toscano (a pag. 14)

Solidarietà in vistaUn progetto a Siena per riciclare occhiali per solidarietà (a pag. 29)

7/8 - Luglio/Agosto 2014

39 Notti archeologicheAppuntamenti in tutta la regione per scoprire siti e bellezze

40 Tartarughe di altri mondiQuando sopravvivono, creano problemi all’ambienteSilvia Amodio

41 Lotta agli alieni!Difesa della biodiversità nelle zone umide della regioneAndrea Marchetti

42 Flessibile per naturaDa esterno o da interno, la bellezza esotica del bambùCàrola Ciotti

43 Bat box da designer Un’interpretazione fotografica dei rifugi per pipistrelliSilvia Amodio

44 Funghi fuori postoAl mare, in piscina, è facile contrarre infezioni virali e batteriche della pelleAlma Valente

45 Mensa fresca e colorataI cibi per i bambini nella stagione estivaSara Barbanera

46 Mal di panciaTalvolta sintomo dell’infiammazione del pancreasAlma Valente

Rubriche14/19 Promozioni

a cura diMelania Pellegrini

24/27 Attività delle sezioni socia cura diValentina Vannini

30 Lettere dei socia cura diAntonio Comerci

34 Eventi a sconto per i socia cura di Edi Ferrari

36 Segnalazionia cura diRossana de Caro

informa

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Punto e a capo

Ampio rinnovamento negli organismi della cooperativa.

Turiddo Campaini lasciala presidenza del consiglio

di sorveglianza,arriva Daniela Mori

Cambio generazionaleI più diffusi quotidiani hanno pubblicato la notizia con enfasi e nelle pagine nazionali (“Il Corriere della sera”, “ la Repubblica”, “Quotidiano nazionale”). Tutti hanno dato la notizia con meraviglia e sorpresa, eppure l’evento era annunciato. Già al precedente rinnovo del Consiglio di sorveglianza, nel 2011, Turiddo Campaini dichiarò di accettare l’ incarico di presidente con l’ impegno però di lavorare per arrivare, alla fine del mandato, a un cambiamento, anche generazionale, del gruppo dirigente. In effetti dall’estate dello scorso anno c’è un gruppo di nuovi e giovani dirigenti, alcuni dei quali sono entrati a far parte del Consiglio di gestione. Un cambiamento accolto con favore dalle sezioni soci, dal Consiglio di sorveglianza e da molti quadri e dipendenti.Dopo il rinnovamento della Gestione, non poteva non toccare anche al Consiglio di sorveglianza, dove coerentemente Campaini non si è ripresentato per il prossimo mandato triennale. L’assemblea generale dei soci del 14 giugno ha eletto 19 consiglieri di nuova nomina su 45 totali: un rinnovamento sostanzioso.

Campaini è stato nominato presidente onorario ed è il giusto riconoscimento dopo quaranta anni di presidenza che hanno confermato l’Unicoop Firenze come

la cooperativa di consumatori più grande d’Italia per fatturato e soci, e soprattutto come la rete di vendita con i prezzi più bassi a livello

nazionale. Sono state assemblee molto affollate quelle previste dallo

statuto per l’approvazione del Bilancio consuntivo 2013, la destinazione dell’utile e quest’anno anche l’elezione del Consiglio di sorveglianza che rappresenterà i soci della cooperativa per i prossimi tre anni. Questo per la parte

“ordinaria”, preceduta dalla parte “straordinaria” delle assemblee che hanno apportato delle modifiche allo statuto. In

tutto sette le assemblee “separate”, una per ogni provincia nella quale opera la cooperativa, che hanno visto la partecipazione di oltre 2800 soci, 1200 in più dell’anno precedente. La Commissione elettorale, ha proposto alle assemblee separate

la lista del nuovo consiglio di sorveglianza, con il candidato a presiederlo, al posto di Campaini.

È stata scelta Daniela Mori, nel segno della continuità.Giovanissima presidente della sezione soci di Empoli, è stata per lungo tempo nella direzione Soci e consumatori dell’Unicoop Firenze, sia come coordinatrice delle sezioni soci che come responsabile dei progetti educativi della cooperativa per il mondo scolastico. Ricopre la carica di vicepresidente della Fondazione Il Cuore si scioglie onlus, fin dalla

costituzione nel 2010. Nell'ultimo anno è stata direttore del settore Soci e consumatori.

Un saluto affettuoso a Campaini e auguri calorosi a Daniela Mori, da parte di tutti noi.

le news più lette nel WebLe notizie più cliccate

dalla prima pagina del sitowww.coopfirenze.it

unicoop firenze

2,7 milioni di euroin 15 giorniRisultati dello sconto “Scegli tu” dal 16 al 31 maggio

Le magnifiche setteOltre 2800 i partecipanti alle assemblee dei soci

Le sere del dì di festaIniziative culturali in collaborazione con Legacoop

Utili in busta paga11 milioni di euro ai dipendenti come “premio variabile di risultato”

Daniela Mori, presidente del Consiglio di sorveglianza dell'Unicoop Firenze

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Mondo Coop

di Sara Barbanera

La ricerca

Valori inossidabiliLa convenienza certamente è importante, ma per il socio di Unicoop Firenze conta molto di più il radicamento sul territorio, il senso di comunità e di tutela. Sono questi solo alcuni dei risultati della ricerca

“Unicoop Firenze: quarant’anni di valori” realizzata da SDA Bocconi. Insomma, un’impresa cooperativa che nell’arco di decenni ha avuto la capacità di attualizzare i valori delle sue origini, arricchendoli di contenuti e rendendoli riconoscibili ad un’amplissima platea. Unicoop Firenze in occasione del suo quarantesimo compleanno (1973-2013) ha commissionato una ricerca sui propri valori identitari ad un soggetto indipendente e autorevole che non facesse parte del proprio territorio. SDA Bocconi è arrivata e ha messo la cooperativa “sotto osservazione” per un anno, conducendo una ricerca sofisticata e articolata in più parti.

Socialità

non sprecare: un’impresa!Tre progetti per trasformare lo spreco in risorsadi solidarietà

Non sprecare è guadagnare e la logica vale per tutti, produttori,

distributori, consumatori. E se un’idea così semplice trova

gambe, può diventare una rivolu-zione: quella che hanno in mente i tre team finalisti del progetto “Fel-lowship” tra i quali, lo scorso maggio, la Fondazione Il Cuore si scioglie ha scelto il vincitore. Il progetto “Senza-Spreco”, di cinque giovani fiorentini, ha così ottenuto i l cont r ibuto per trasformare l’idea in un’im-presa per il recu-pero dello spreco alimentare, con una sperimen-tazione pilota da realizzare entro febbraio 2015.

Gli altri due finalisti, dei pro-getti “S-Cambia Cibo” e “Myfoody”, avranno comunque la possibilità di lavorare sulle proprie proposte grazie al sostegno di altri partner e investi-tori presenti alla premiazione dello scorso 10 giugno, con cena a base di prodotti invenduti del punto vendita Coop di via Forlanini.

Quali le tre proposte e i vantaggi che chiunque può quotidianamente trarne, una volta che i progetti sa-ranno realtà? Queste le domande poste ai tre team, a partire dalla certezza che lo spreco abbonda in tutta la filiera alimentare ma in particolare sulla tavola e nel frigo dei consumatori finali, come evi-denziava già nel 2012 la ricerca Dar da mangiare agli affamati. Le ecce-denze alimentari come opportunità, realizzata dal Politecnico di Milano, in collaborazione con Nielsen Italia e Fondazione per la Sussidiarietà. In numeri, quelli del 2012, ogni anno in Italia vengono buttati 6 milioni di tonnellate di cibo, pari a 12,3 miliardi di euro, di cui la metà di-rettamente dai consumatori: 42 kg a persona di prodotti non consumati, per uno spreco pro capite di 117 euro l’anno.

Riportando i grandi numeri al contesto toscano, i tre team hanno previsto strumenti alla portata di tutti per far incontrare domanda e

offerta di eccedenza e recuperare beni non più vendibili ma ancora consumabili, come ci hanno spiegato i tre giovani capiprogetto.

SenzaSpreco,Jacopo Visani Il nostro team, tre uomini e due

donne, tutti fiorentini, propone un sito di acquisto e vendita dove tutti gli iscritti possono vendere a privati con uno sconto dal 50% in su o donare al terzo settore l’invenduto ancora consumabile. Il consumatore potrà registrarsi, scegliere in foto le offerte del giorno e la zona di preferenza e pagare di persona al momento del ritiro dell’acquisto direttamente dal venditore. Si tratta di una piazza

virtuale che ri-mette in circolo prodotti ancora buoni, fa rispar-miare il consu-matore e salva l ’ambiente. Ol-tretutto, ciò che r imane inven-duto sul portale entro un limite p r e f i s s a t o , viene donato. È un circuito sem-pl ice e molte aziende fioren-tine hanno già deciso di ade-rire non appena partirà, per con-

tribuire alla piccola, quotidiana battaglia per una società… “Sen-zaSpreco”!

S-Cambia Cibo,Ilaria Venturelli Sei da Bologna e una da Berlino,

cinque donne e due uomini, ci siamo ritrovati a Firenze; qui è nato il no-stro progetto urbano di riduzione dello spreco domestico attraverso un nuovo modo di vivere l’ambiente e la relazione con gli altri. Sul por-tale i consumatori mettono on line le eccedenze di frigo e dispensa, per cederle gratuitamente o scambiarle con eccedenze di altri, geografica-mente vicini, con cui poi mantenere il contatto e fare rete anche in futuro. Gli scambi saranno quantificati in termini di effetto sulla riduzione dei rifiuti che aumenterà se si uniranno grande distribuzione e ristoratori. Ambiente, socialità e più equità, e anche la città può tornare a essere un villaggio urbano fatto di… baratto e, soprattutto, di contatti umani!

Jacopo Visani,SenzaSpreco

o

IL TEAM SENZASPRECOintervistatoda Bruno Santiniper la trasmissione televisiva settimanale InformaCoop

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o Sezioni Soci

Solidarietàa tonnellateLa raccolta di alimenti destinati alle famiglie meno abbienti fa il pieno. La testimonianza di Poggibonsi

Tonnellate e tonnellate di prodotti alimentari raccolti in vari punti ven-

dita dell’Unicoop Firenze, e destinati alle famiglie in difficoltà. È un risultato eccezionale e la risposta di soci e clienti è stata al di sopra di ogni attesa.

«Sono le sezioni soci e le associa-zioni di volontariato – dichiara Luciano Rossetti, direttore Organizzazione soci - che provvedono alle raccolte straordi-narie per rifornire le mense e dare un aiuto alle famiglie in difficoltà, con lo slogan Alimenta la solidarietà. È una continuazione del progetto “Buon Fine” per il recupero dei prodotti ancora buoni, ma non vendibili a causa di difetti nella confezione».

C’è da dire che offrendo nei punti vendita, a soci e clienti, lo sconto del 50 per cento sui prodotti in scadenza, una buona parte del “Buon Fine” è venuta meno, e quindi “Alimenta la solidarietà” in modo nuovo ripristina quel flusso di beni essenziali che vanno in solidarietà a chi ha bisogno. «Bisogna aggiungere

– precisa Rossetti – che rispetto ad altre raccolte che sono organiz-zate centralmente, le no-stre restano sul territorio.

In altre parole quello che si raccoglie a Montevarchi resta nel Valdarno, per fare un esempio. E questo aumenta molto lo slancio di consumatori e soci verso questa attività».

Ed ecco la testimonianza di Linda Diomiri, neo-consigliera della sezione soci di Poggibonsi.

«A maggio c’è stata la prima raccolta alimentare dedicata esclusivamente alle famiglie più bisognose e disagiate di Poggibonsi. Una giornata di solida-

rietà dove le associazioni di volonta-riato del territorio hanno lavorato per la prima volta con la massima collabo-razione. Confidiamo nell’unione delle associazioni locali per il progetto “Pog-gibonsi con te”: apertura e gestione del futuro emporio della solidarietà. Più di 100 volontari delle associazioni Auser, Caritas, Centro sociale insieme, Misericordia e Pubblica assistenza, si sono impegnati per la raccolta con il risultato di circa 56 quintali di prodotti. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno profuso della Sezione soci di Poggibonsi, della Fondazione Ftsa e dell’assessore alle politiche sociali del comune, Filomena Convertito, rappre-sentante di “Poggibonsi con te”, una rete per la solidarietà. Si ringrazia la generosità di tutti i soci e clienti dei su-permercati Unicoop Firenze di Poggi-bonsi. E un ringraziamento particolare ai direttori dei due punti vendita e ai dipendenti, per l’eccellente organizza-zione delle isole all’interno dei super-mercati. La Sezione soci di Poggibonsi si dedicherà ad altre iniziative riguar-

danti la solidarietà, con la collaborazione di tutte le associazioni locali e del Comune di Poggibonsi». s

recupero dello sprecoInaugurazione dellìImpact Hub FirenzeDa Informacoop - 14.02.14 - o 4’ 30’’http://goo.gl/oO50z0

Myfoody,Francesco GibertiCi siamo ritrovati in cinque da

Milano, da Firenze e dal Belgio per creare un portale di e-commerce su cui collegare la domanda con l’offerta di prodotti in scadenza o con difetti e-stetici, scontati dal 30 al 70%: gli utenti potranno vederli in foto, acquistarli e, ecco la novità, riceverli a casa con la consegna in bicicletta o con mezzi

elettrici, a un costo minimo. Ridu-zione degli sprechi sì, ma anche di più: la consegna a casa e il risparmio di tempo per il consumatore incentivano l’acquisto quotidiano di piccole quan-tità da consumare rapidamente, evi-tando l’effetto maxi scorta in dispensa che genera molto spreco domestico. E l’ambiente ringrazia due volte, per la riduzione dei rifiuti e la consegna ecologica, già molto diffusa in altri Paesi europei. Il risparmio riguarda tutto il sistema ed è possibile: basta salire a bordo e… pedalare verso una direzione nuova!

Tanti gli spunti che i tre team vogliono trasformare in realtà; e mentre loro sono all’opera, i progetti restano aperti a chiunque abbia idee

da mettere in campo, dove lo spreco trova il varco per diventare risorsa. s

raccolta alimentareLe attività della sez. soci di FucecchioDa Informacoop 12.10.13 - o 2’ 50’’http://goo.gl/XPcqMW

Poggibonsi

SENZASPRECOsu Fb e twitter senzasprecoS-CAMBIA CIBOsu Fb S-Cambia [email protected] www.myfoody.it

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Attualitàvacanze

turistafai da teCome organizzare un viaggio

di Bruno Santini

Costumino hawaiano o maglion-cino a collo alto? Paletta e sec-

chiello o piccozza e siero antivipera? Ciabatta infradito o comode scarpe da ginnastica? Diamo tempo al tempo! Procediamo con ordine… e prima della preparazione della vali-gia da portare in vacanza, ci aspetta la fase più delicata (un’alchimia per-fetta di diplomazia familiare, mera ragioneria per gestire il risicato bud-get e incastro millimetrico di giorni liberi e lavorativi): la scelta della meta da raggiungere.

Interneto agenzia?Come muo-

v e r s i ? Q u a l i regole seguire? Stando ai dati uf-ficiali di Union-camere, nel 2013 i l 32,6% del le vacanze è stato prenotato via in-ternet; da un’in-dagine Eurisko, però, la quota di chi si rivolge alle agenzie di viag-gio e ai tour operator, dal 2007 al 2013, cioè negli anni più duri della crisi, è calata appena di un 1% sul totale della popolazione, passando da 4,8 milioni di persone a 4,5 milioni. Proviamo ad accantonare le cifre e lasciamoci guidare da un vero esperto del settore.

L’avvento di internet ha cambiato (e in che modo)il ruolo dell’agenzia di viaggi?«Sono ormai 10 anni - afferma Pa-

olo Grandi (responsabile marketing Robintour SpA) - che il fenomeno del Web nel mondo dei viaggi continua a portare forti cambiamenti sul mer-cato, avvicinando il consumatore al bene “viaggio”, inteso sempre più come un bene alla portata di tutti, e facendolo assurgere a un ruolo centrale nel proprio pattern (piano) di consumi, anche in tempi di crisi, seppur con maggiore attenzione e contenimento. Se da un lato il mer-cato con Internet e i suoi derivati (i network sociali per intenderci) ha fatto emergere un target di clientela

più giovane, magari più colta, più ap-passionata al viaggio, oppure anche più adulta ma con maggior tempo a

disposizione per ‘navigare’, allo stesso tempo ha lasciato spazio a territori che non possono essere esplorati dalla

macchina ma solo dall’uomo: per esempio la consulenza per realizzare un viaggio, costruito a misura del cliente e adatto alle proprie esigenze. L’aspetto creativo del cliente e del suo consulente trova, infatti, attraverso la vendita in un luogo fisico, una mag-giore possibilità di dialogo e di con-cretizzazione, cosa che attraverso un computer, per quanto questo sia dotato di algoritmi sofisticatissimi, non si può facilmente ottenere».

Che tipo di cliente si affida ancora all’agenzia?«Innanzitutto il cliente abituale:

noi abbiamo diverse persone che da anni ci seguono e ritornano con fi-ducia e stima a chiederci l’organiz-zazione della loro vacanza. Possono essere più o meno giovani, preva-lentemente famiglie con bambini, in quanto si sentono più tutelate. In molti casi anche giovani sposi per il viaggio di nozze. Oppure clienti con minori problemi di budget che non vogliono correre il rischio di sbagliare auto organizzandosi la vacanza, so-prattutto all’estero, specialmente viaggi “complessi”, con più tappe (come per esempio per gli Stati Uniti, dove non esiste, vista la complessità a gestire la destinazione, un vero sito che propone pacchetti dinamici).

Come si organizza un viaggio (una vacanza) su internet?«Ricercando, comparando e affi-

dandosi a influencers (influenzatori). Ora ci sono i blog, i discussion group, i forum, ma ci sono anche i social net-work come Facebook per prendere spunto dagli amici, oppure i portali web di viaggi, che pubblicano le re-censioni degli utenti riguardo hotel, ristoranti e attrazioni turistiche».

Una dritta per sceglieresenza correre rischi?

«Scegliere siti sicuri, collaudati, seguire i discussion group prima di o

pisa dall’arnoÈ un’occasione per conoscere il Parco di San Rossore con tutte le sue bellezze naturali e la città della torre, ma in modo insolito, navigando sull’Arno. Le gite sono previste sabato 12, 19, 26 luglio, intorno alle ore 16, con partenza da diversi luoghi della Toscana. Arrivo al Parco di San Rossore, famoso per la ricchezza degli habitat e per le particolarità paesaggistiche, che iniziano poco lontano da Pisa e si estendono fino al mare. Quindi l’imbarco sull’Arno. Un percorso che si snoda attraverso il centro storico di Pisa, per vivere i lungarni da una prospettiva privilegiata e unica, quella dell’alveo del fiume, con il personale di bordo che racconterà le bellezze storico-artistiche dei magnifici ponti, palazzi e chiese che si affacciano sul fiume. Si torna indietro, navigando lungo il Parco di San Rossore, meraviglioso polmone verde, che offre scenari di particolare bellezza, fino a raggiungere il punto più suggestivo, dove l’Arno sfocia nel mar Tirreno. Al termine trasferimento a Marina di Pisa, in un locale accogliente e informale per la cena a base di pesce (spaghetti allo scoglio e pennette al granchio; gran frittura di totani e gamberi; patatine fritte e insalata; acqua, vino e caffè). Dopo cena, tempo permettendo, passeggiata sul lungomare. Costo: € 64 a persona.i Agenzie Toscana Turismo, 0552345040

Gite soci

In Italia e all’esteroIl costo medio di una vacanza in Italia, nel 2013, è stato di 450

euro, quello di una vacanza all’estero 1050 euro. Il totale

della spesa, su base annua, circa 48 miliardi di euro

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Luglio/Agosto 2014 - Informatore - 7

per chi non parte per le vacanze. Alcune zone del lago sono attrezzate per la tintarella e un bagno rinfrescante; chi sa farlo, può andare in barca a vela, win-dsurf, canoa che si possono noleggiare. Ci si rilassa anche pescando: cavedani, persici, lucci, carpe, carassi e anguille, furbi e smaliziati, metteranno alla prova la pazienza e l’abilità dei pescatori.

Da tener d’occhio il Bahia Cafè, con bar e ristorante su terrazze affacciate sul lago, parco divertimenti galleg-giante, scuola di windsurf, serate mu-sicali e danzanti a ingresso gratuito.

Segnaliamo, il 18 agosto, la “Fiera di Cavallina”, nella località omonima: dal mattino a tarda sera, banchi ali-mentari e non, e poi musica dal vivo e karaoke. Percorsi ciclo-pedonali (o stra-dali) permettono il periplo del lago e la visita di alcune magnifiche emergenze artistiche.

Vicino al lago, la villa medicea di Ca-faggiolo: “habituro acto a fortezza”, ma quanto elegante, dopo gli interventi di Michelozzo, l’architetto preferito di Cosimo il Vecchio. Il Magnifico Lorenzo amava trascorrervi i suoi momenti di quiete, al riparo della possente torre.

Accanto, sulla strada, colpisce, ap-peso al muro di una colonica, un osso di balena preistorica, testimonianza che avvalora l’ipotesi di certi studiosi che qua un tempo c’era il mare.

Poco distante, su un poggio, un’al-tra villa medicea, quella del Trebbio, che vede anch’essa (secondo alcuni) lo zampino di Michelozzo; l’aspetto dell’edificio però è più rustico; bellis-simo il panorama. Sempre medicea, la poderosa fortezza di San Piero a Sieve, voluta da Cosimo I e terminata dal Buontalenti; per secoli è stata una città in miniatura, difesa da mura poligonali, dotate di 7 baluardi.

Il convento di Bosco ai Frati fu fon-dato intorno al 1000: è uno dei più antichi della Toscana. Fu sempre Mi-chelozzo a metterci le mani, riuscendo ad armonizzare il gusto rinascimentale con le caratteristiche medievali dell’e-difico. Nell’annesso piccolo Museo di arte sacra, un drammatico Crocifisso ligneo è attribuito a Donatello.

Da considerare una scappata a Scar-peria (Museo dei ferri taglienti e Palazzo dei Vicari), Borgo San Lorenzo (Museo della manifattura Chini), Vespignano (casa natale di Giotto) e Barbiana (le memorie di don Lorenzo Milani).i Bahia Cafè, strada Sodera

3383927974, [email protected]

di Francesco Giannoni

AmbienteMugello

Un’estate al lagoIl Bilancino tra offertee iniziative

Per riempire l’invaso del Bilancino ci sono voluti 140 anni. Risale al 1857

l’intuizione di creare un lago artificiale per risolvere i problemi di approvvi-gionamento idrico di Firenze, e (forse questo non era nelle menti di allora) contenere le piene dell’Arno, basan-dosi sull’antico proverbio “Arno non

cresce se Sieve non mesce”. Arriviamo agli anni ’50 del XX secolo, quando l’intuizione diventa idea, al 1978, con la stesura dei primi progetti (nel frat-tempo c’era stata l’alluvione del ’66), e al 1984, anno d’inizio dei lavori, termi-nati nel 1999, con la nascita del lago del Bilancino.

Esteso per 5 km quadrati nel terri-torio di Barberino di Mugello, ha una costa mossa e scenografica, raccoglie 69 milioni di metri cubi d’acqua, con una profondità massima di 31 metri, limita i rischi di esondazione dell’Arno, è una soluzione alla siccità estiva nell’area fiorentina, offre molteplici attività sulle sue rive e ha dintorni cari agli amanti dell’arte. Può essere una soluzione in-teressante nei mesi di luglio e agosto

scegliere in base a un mero consiglio di un conoscente o di un amico, veri-ficare la qualità anche su siti di com-parazione esteri, non solo italiani. Il punto di vista globale è sempre più importante: si veda il successo, per esempio, di Trip Advisor (sito che raccoglie le recensioni degli utenti su ristoranti e alberghi e che ha 40 milioni di accessi mensili).

È vero che una vacanza su internet ci fa risparmiare?

«Non sempre, il più delle volte sono specchietti per le allodole, vista anche l’ormai tipica tendenza dei tour operator a ricorrere, sotto data, al last minute o addirittura al last se-cond. In quest’ottica, internet, grazie alla sua tempestività e incisività, è lo strumento principe. Molte volte tut-tavia si nascondono insidie perché l’invenduto può essere sinonimo di scarsa qualità e su Internet diventa sempre più difficile andare incontro alle informazioni, giacché ce ne sono tante, troppe, per cui non si riesce, da soli, a discernere quali siano le buone e quali le cattive. C’è un “effetto ovat-tato” per cui tutto viene mescolato insieme al resto… e, senza peccare di presunzione, chi è in grado se non un tecnico o un vero expert traveller (esperto di viaggi) di dire se quella struttura turistica, in quel dato paese oltreoceano, sia valida oppure no? In questo caso, si può andare incontro a un rapporto prezzo/qualità non soddisfacente, per cui il risparmio in termini di minor spesa iniziale si tramuta in una maggiore insoddi-sfazione finale, per cui non premia».i www.robintur.it

o

lagodi BilancinoIL lago artificiale

a Barberinodi Mugello

30.09.09o 7’ 25’’

http://goo.gl/ZFdc53

Oasi del Gabbianello

A guArdArle stelle Parte integrante del

lago del Bilancino è l’Oasi del Gabbianello, a-rea umida artificiale, nata nel 2004, sulla sponda nord dell’invaso. Accoglie varie specie animali, prevalente-

mente avicole: aironi, ana-tre selvatiche, limicoli, ra-paci; osservati fenicottero, spatola e gru. Anche se nei mesi estivi è chiusa, pro-pone un paio di iniziative, inerenti al “Dì di festa”: una serata per osservare le stelle (probabilmente in orario 21-23) e un’escursione tra oasi e dintorni.i www.gabbianello.it

L’intervistatoPaolo Grandiresponsabile marketing Robintour SpA

Lago di Bilancino

FOTO F. GIANNONI

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Cultura

di Riccardo Gatteschi

Nello stesso anno 1995, in una delle sue “esplorazioni” nel territorio che forse più lo affascinava, quello dell’Himalaya, quello de-gli ottomila metri di alti-tudine, quello delle nevi perenni e della più pro-

fonda spiritualità, scoprì il Mustang, un minuscolo regno incastonato in un

lembo estremo del Nepal, senza una strada ma con il re e i suoi tremila sudditi. Un reale Shangri-La dove Tiziano si fermò per alcune settimane, ospite del re Jigme Dorje Palbar Bista e dove, oltre a scat-tare una serie di splendide foto-grafie in bianco e nero, riuscì a trovare - forse - qualche risposta ai suoi interroga-tivi esistenziali.

«Dopo cinque giorni di marcia, a volte a piedi a volte a cavallo, improvvi-samente, in mezzo a una piana cir-condata da colline brulle e giallastre, appare [la città di, n.d.r.] Lo Mantang. Con le sue tre gompa (monasteri bud-disti) dipinte di rosso, le mura di fango bianche di calce e i due salici gigante-schi, la città pare intatta come il giorno della sua fondazione. Da lontano si ha l’impressione di essere finalmente ar-rivati al cuore di un segreto mai prima svelato. Avvicinandosi, l’immagine si smitizza e il viaggiatore finalmente capisce: il senso della ricerca sta nel cammino fatto e non nella mèta; il fine del viaggiatore è il viaggiare stesso non l’arrivare».

Un momento crucialeIl 1997 è l’anno che segnerà una

svolta radicale nella sua vita sia pub-blica che privata: gli viene diagnosti-cato un tumore allo stomaco. Questo e-vento così traumatico gli darà la spinta per rivolgere la sua attenzione e le sue curiosità verso altri obiettivi; non più il mondo esterno ma quello interiore,

l’anniverSario

pace e libertàsecondo terzaniA dieci anni dalla morte,il ricordo del figlio

Quando Tiziano informava la fami-glia che si sarebbe allontanato da

casa per un paio di mesi - a inseguire una rivoluzione, a testimoniare una guerra o semplicemente a rincorrere un sogno – la moglie e i due figli se ne facevano alla svelta una ragione; anzi, spesso tiravano un sospiro di sollievo. Perché Tiziano Terzani, il grande gior-nalista e scrittore fiorentino, morto dieci anni fa a Orsigna, era un uomo parecchio ingombrante, o meglio “im-pegnativo” come lo definisce suo figlio Folco. «Con lui non era facile rilassarsi; teneva sempre la corda tirata». Nella sua conversazione non c’era spazio per il frivolo, il superficiale o il banale. Però, come a controbilanciare questo suo comportamento piuttosto burbero

– anche se non si palesava nelle sue apparizioni in pubblico – aveva il culto della libertà; e quanta ne pretendeva per se stesso, altrettanta ne concedeva agli altri. «Devo dire - continua Folco -, che mio padre non ha mai intralciato né ha condizionato il mio stile di vita. Quando gli comunicai che preferivo rinunciare a una buona opportunità di lavoro per andare a piedi scalzi sulle strade dell’India, lui non batté ciglio e assecondò il mio desiderio».

Curioso del mondoDel resto, questo era il carattere di

Tiziano. Era un uomo assetato di cose nuove, sempre curioso del mondo che gli girava intorno, alla costante ricerca di dare un senso alla vita e trovare una risposta ai suoi innumerevoli perché. Nei trenta anni vissuti in Oriente, è stato in prima linea nella guerra nel Vietnam, ha assistito all’invasione della Cambogia; dei suoi anni vissuti in Cina e della sua espulsione per “attività controrivoluzionarie” parla nel libro La porta proibita. Risiederà a lungo a Hong Kong, in Giappone, in Thailan-dia e in ogni occasione affiderà le sue esperienze a pagine memorabili. Da un viaggio in Siberia e un breve sog-giorno a Mosca scaturirà Buonanotte, signor Lenin. È del 1995 il libro Un in-dovino mi disse che gli dette notorietà internazionale. Si tratta della cronaca di un anno vissuto in India e dei suoi continui viaggi in Asia senza mai sa-lire su un aereo, proprio perché un in-dovino gli aveva predetto una sciagura.

IniziativeA Firenze il 28 luglio, per celebrare il decennale della scomparsa di Tiziano Terzani, si terrà una serata nel nuovo Teatro dell’Opera di Firenze. L’evento è organizzato dal Comitato Un indovino ci disse, Il film e da Longanesi, in collaborazione con il Comune di Firenze. Sarà un omaggio con musica dal vivo, reading, filmati inediti e la presentazione di Un’idea di destino, diari di una vita straordinaria di Tiziano Terzani, uscito da poco nelle librerie. Alla serata parteciperanno Angela, Folco e Saskia Terzani, insieme a tantissimi altri ospiti, attori, cantanti e musicisti: Monica Guerritore, Valentina Lodovini, Enrico Lo Verso, Francesco Scianna, Irene Grandi, la PFM, la Casa del Vento, i Gnu Quartet, Giulio Casale e Joe Barbieri. Ci saranno anche contributi video di Ermanno Olmi, Cecilia Strada, presidente di Emergency ed Ettore Mo. A condurre sarà Paola Maugeri insieme a Raffaele Palumbo di Controradio, media-partner dell’iniziativa. La regia dell’evento è a cura di Mario Zanot, autore di Anam il senzanome, l’ultima intervista a Tiziano Terzani. Durante la serata, Mario Zanot presenterà il progetto di raccolta fondi per la realizzazione del film Un indovino mi disse, tratto dall’omonimo libro di Tiziano Terzani.I biglietti d’ingresso si possono acquistaresu www.boxofficetoscana.it i www.unindovinocidisse.it

Firenze

Tiziano Terzani lungo il Mekong, Laos

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Luglio/Agosto 2014 - Informatore - 9

il suo intimo. Non rinuncia però a cu-rarsi e lo fa cercando i migliori medici e le cliniche più all’avanguardia. Ma, svanite le speranze di una guarigione con la medicina occidentale, si rivolge allora ai metodi alternativi di gua-ritori asiatici. Per due anni si ritira in India, a Binsar, una vetta solitaria della catena himalaiana dove non arri-vano né acqua né luce elettrica. Torna

brevemente a oc-cuparsi delle cose del mondo dopo l’11 settembre del 2001: viaggia in Pakistan e Afgha-nistan e stampa le sue Lettere contro la guerra. Poi decide di tornare in Italia, si costruisce una capanna in legno a Orsigna, sull’Ap-pennino pistoiese, accanto alla casa acquistata negli anni ’60, ed è là che incontrerà la morte il 28 luglio 2004. La moglie Angela scrive nella prefazione all’ultimo libro appena uscito Un’idea di destino dove sono resi pubblici i diari degli ultimi trenta anni di vita: «I venti mesi che gli restano, sembra strano, sono i più sereni. Non era la morte che temeva, era la confusione, gli errori, il proprio smarrimento. Una volta capito che lavorando su se stessi si può cambiare il mondo, anche la morte diventa per lui una sfida in cui sono in gioco alti ideali». s

Mondo Coop

di Rossana de Caro

libri d’eState

La reginadella steccaStefano Bennie il suo ultimo libro Pantera

Ha uno stile inconfondibile. Satirico, surreale, sarcastico, Stefano Benni

autore di romanzi e racconti (Bar sport, La Compagnia dei celestini, Il bar sotto il mare, solo per citarne alcuni), popolati da indimenticabili perso-naggi è uno dei prota-gonisti della narrativa contemporanea. Bo-lognese doc, classe 1947, oltre che scrit-tore Benni è anche giornalista (ha col-laborato fra gli altri con “l’Espresso” e

“Panorama”, “la Repubblica”, “il m a n i f e s t o ” ) , poeta, saggista, sceneggiatore. È s tato anche autore televisivo, (fu “battutista” di Beppe Grillo agli esordi). Personaggio schivo e poco incline alle apparizioni

pubbliche, nonché alle interviste, Benni è andato recentemente al “Salone del libro” di Torino a maggio, per presen-tare la sua ultima fatica Pantera (con le illustrazioni di Luca Ralli), libro edito da Feltrinelli, suo editore storico. A dare il ti-tolo al romanzo è una sensuale dark lady, giocatrice di biliardo, che sconvolge con la sua presenza la routine dell’Accade-mia dei tre principi, una bettola fumosa dove, insieme al poeta cieco Borges, si danno appuntamento alcuni grandi campioni della stecca, “eroi di un tempo

antico ormai perduto”. Solo Jones, giovane e fascinoso straniero, riuscirà a tener testa alla conturbante Pan-tera sia nel gioco del biliardo che in quello dell’amore. Ab-

biamo rivolto a Stefano Benni qualche domanda.

La protagonista è una donna: una questione di pari opportunità?«Pari opportunità, che orrore! La

letteratura non è politica. Ho sempre scritto a volte con protagoniste donne, a volte con protagonisti uomini, senza mai pensare a una spartizione. E altret-tanto fanno le scrittrici».

Che valore hanno i libri in un mondo ormai quasi totalmente digitale?«I libri cartacei sono sopravvissuti

alla radio, alla televisione, a internet e ad altre rivoluzioni tecnologiche, e ancora sono vivi. Se uno mi legge su kindle o su internet sono contento, ma ho imparato la passione della scrittura sui libri di carta, e ho fiducia che continueranno a esistere».

Un pensiero per Gabriel Garcìa Marquez, che ci ha lasciato da poco.«Grande scrittore visionario e poe-

tico, anche se fra i latino-americani, gli preferisco Borges e Cortazar. In autunno a Torino in teatro leggerò Cent’anni di solitudine: sarà emozionante». s

Intervista a stefano

BenniDa Arcoiris

TV Channel - 20.02.2013

o 3’ 37’’ http://goo.gl/

d3XrL4

la vitae "le parole altre"Terzani Channel - 23.04.11 o 9’ 23’’ - http://goo.gl/P2nO0s

Francesco Guccini

I bei vecchi tempiC’erano una volta e ora non ci sono più. Dopo il successo del primo, ecco il Nuovo dizionario delle cose perdute di Francesco Guccini (ed. Libellule Mondadori, euro 12) dove, tra deflettori, carta carbone, idrolitina e cabine telefoniche, si rimembra, con un tocco di ironia e riflessioni varie, quegli oggetti che un tempo, non troppo

lontano, facevano parte del vissuto quotidiano, e che oggi invece appaiono “reperti archeologici” da museo. E allora strappa qualche sorriso il ricordo (di stampo vagamente proustiano) delle merendine: non quelle confezionate e patinate pubblicizzate oggi in tivù, ma quelle “vere”, preparate dalle mamme e dalle nonne con pane e burro, o vino e zucchero, o con olio e sale. E che dire dell’autoradio estraibile, oggetto molto ambito ma anche assai ingombrante che bisognava portarsi dietro ogni volta che si scendeva dalla macchina per non andare incontro a brutte sorprese: il finestrino rotto e l’autoradio sparita! Un salto a ritroso “per rivivere con commozione, ma senza amarezza, un tempo che è stato e che non tornerà più”. (R.d.C.)i F. Guccini, Nuovo dizionario delle cose perdute, ed. Libellule Mondadori, 12 euro (sconto 15%)

Stefano Benni, Pantera,

Feltrinelli,euro 12

Tiziano Terzani

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Toscana

di Andrea Schillaci

Ascoltare un concerto o vedere un’importante collezione di

opere d’arte, assistere alla rappre-sentazione di un’opera o addirittura festeggiare il proprio matrimonio in una cornice da fiaba. O semplice-mente passeggiare in un bellissimo parco e visitare un museo meno co-nosciuto. È possibile nei giardini e nelle ville medicee toscane che re-centemente sono entrate a far parte del patrimonio mondiale dell’Unesco, l’organizzazione internazionale nata nel 1945, la cui missione principale è mantenere una lista di opere da sal-vaguardare per l’umanità. L’Italia ha il primato nel mondo dei beni artistici tutelati e fra questi da maggio anche 12 ville medicee e 2 giardini.

“Quella delle ville medicee è una caratteristica propria della Toscana,

- si legge nel testo della Regione To-scana scritto per la cerimonia dell’U-nesco - dove la famiglia dei Medici ebbe grande potere e inf luenza economica. La nascita della ‘villa con giardino’ rappresentò il supera-mento dell’occupazione feudale del territorio e della tipologia edilizia fortificata a favore di una concezione del territorio come luogo pacificato dove l’architettura è in un rinnovato rapporto dialettico e aperto con gli elementi naturali di pertinenza e il paesaggio circostante”.

Dunque, costruzioni sempre in posizioni strategiche, imponenti, e-leganti e circondate da grandi par-chi. Delle 12 ville medicee, alcune appartengono ancora a privati, ma la maggior parte è dello Stato, come anche i due parchi, il giardino di Bo-boli e quello di Pratolino. Quasi tutte sono accessibili su prenotazione o a ingresso libero, almeno per i parchi circostanti le ville. E specialmente in estate sono numerosi gli eventi organizzati.

Caccia nel PaduleLa Villa Medicea di Cerreto

Guidi, situata nei pressi del Padule di Fucecchio, una zona umida par-t i c o l a r m e n t e ricca di fauna, fu edificata nel 1556 per iniziativa di Cosimo I come

Anche in VersiliaIl Palazzo di Seravezza (Lucca),

una maestosa costruzione subito fuori dal paese, ospita un interessante museo del lavoro e delle tradizioni popolari della Versilia oltre a mostre temporanee di arte e di fotografia, allestite anche nelle scuderie grandu-cali. Il museo venne aperto nel 1996 e ripercorre le attività principali della zona, a cominciare dall’industria

dell ’estrazione del marmo, dalle vicine cave del Monte Altissimo, che è documen-tata da una serie di utensili, mac-chine e modelli d i m a c c h i n e sulle tecniche di escavazione, di trasporto e di lavorazione pra-ticate nella zona.

La domenica a QuarrataUn’importante

collezione permanente di opere d’arte è visibile nel bellissimo parco della villa La Magia (Quarrata) che da quest’anno sarà aperto in estate tutte le domeniche, mentre la visita

Natura e culturanelle dodici ville medicee,ora Patrimonio dell’umanità

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la magnifica dozzina

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residenza di caccia e presidio terri-toriale e venne usata spesso come punto di sosta fra Firenze, Pisa e Li-vorno. Nel 1576 qui venne assassinata brutalmente dal marito, Isabella de’ Medici. All’interno della villa sono esposti ritratti della famiglia Medici e mobili di varia epoca e provenienza, in un percorso ricostruito sulla base degli antichi documenti ritrovati negli archivi. I rapporti della villa con l’habitat del Padule sono illustrati da mappe e plastici. Al primo piano è stato allestito il Museo storico della caccia e del territorio, che ospita una raccolta di armi, principalmente da caccia e da tiro dei secoli XVII-XIX arrivati in parte dall’eredità Bardini, in parte dalle armi dismesse dalle autorità di polizia e in parte da do-nazioni. Tra le armi più rare, quelle appartenute al granduca Pietro Leopoldo e a Fer-dinando III di Toscana.

le altre ottoVilla La Petraia (Firenze), sulla collina che sovrasta Castello, sono appena tornate visibili, con ingresso libero, le 14 lunette raffiguranti altrettante ville medicee toscane, dipinte dall’artista fiammingoIustus (Giusto) van Utens.Villa di Castello (Firenze), è sede dell’Accademia della Crusca, ma il suo parco è visitabile con ingresso libero. Villa di Careggi (Firenze), della Regione Toscana,è in fase di restauro.Villa del Poggio Imperiale (Firenze),sede di educandato e scuola statale,ospita un piccolo museo scientifico.Villa di Cafaggiolo (Barberino di Mugello),di proprietà privata, è in fase di ristrutturazionee quindi non è visitabile. Villa di Artimino (Carmignano, Prato),di proprietà privata.Villa Medicea del Trebbio (San Piero a Sieve)è privata, si può visitare il parco.Villa Medici a Fiesole, privata.i www.polomuseale.firenze.it

Ville medicee

Ville in festaLa ricorrenza del riconoscimento Unesco 2013 - Da Toscanamedia – 05.05.14 - o 1’ 33’’http://goo.gl/yWm8F3

Castello di Cafaggiolo

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Incontri & città

di Pippo Russo

della villa è possibile prenotando al numero 0573774500. Il nucleo origina-rio della villa fu costruito nel Trecento, ma nel 1584 venne ristrutturata da Bernardo Buontalenti. La collezione che si trova nel giardino, dal nome “Lo spirito del luogo”, si snoda attraverso un cammino sensoriale all’interno di un parco museo di rara bellezza dove le opere degli artisti si fondono nel pae-saggio. Vi sono esposte opere singolari

come I muri fontane a tre colori per un esagono di Daniel Buren, o il Parco Giardino Rovesciato (Nagasawa 2008), o, ancora, i Bruciaprofumi di Anne e Patrick Poirier (2006) realizzati in cotto dell’Impruneta e alti 3 metri.

Un interessante museo, infine, dedicato alla natura morta nel quale sono esposti circa 200 dipinti appar-tenuti ai Medici, è visitabile nella Villa di Poggio a Caiano (Prato), che ha anche un grande parco che circonda la splendida dimora. Sia la villa che il parco sono visitabili gratuitamente.

Nel cuore di FirenzeAperto a tutti (con ingresso gra-

tuito per i residenti a Firenze e a paga-mento per gli altri) il Giardino di Boboli, nel cuore di Firenze, dove specialmente in questo periodo vengono organizzati vari eventi: il 9-10-16-19-23-24 luglio, nella Grotta del Buontalenti ci saranno i concerti del Maggio Musicale; dal 4 lu-glio al 4 settembre una mostra di arte contemporanea “Prospettiva vegetale” dell’artista Giuseppe Penone; il 3 ago-sto “La notte della Memoria”, serata di commemorazione dei 70 anni dal bombardamento dei ponti di Firenze, nel Piazzale della Meridiana dalle 21 alle 24 (per prenotare e acquistare i biglietti visitare il sito del Polo museale fiorentino). s

livorno

Soprae sotto il mareL’Acquario che insegnail rispetto per il mare

Quasi tutti gli acquari sono costruiti a partire da un concetto di sepa-

razione. Tracciano una netta demarca-zione fra la parte emersa e quella som-

mersa del mondo. Chi ha concepito e disegnato il percorso dell’Acquario di Livorno, ha optato, invece, per un altro concetto: quello dell’integrazione fra mondo emerso e mondo sommerso. Una scelta compiuta seguendo la lo-gica d’insegnare un senso di respon-sabilità verso l’ambiente da declinarsi con eguale attenzione verso ciascuno dei suoi elementi, e di costruire una visione d’assieme che faccia percepire quello marittimo come un ambiente meno distante di quanto appaia. La cura di quegli abissi, da noi così re-moti, dipende, in realtà, dalla nostra

responsabilità so-ciale quotidiana. Quello che ci si para davanti at-traverso le vetrate delle singole va-sche e i pannelli didattici non è lo show del mondo subacqueo, ma

l’effetto delle nostre pratiche quoti-diane, verso le quali dovremmo eserci-tare maggiore attenzione.

Sono innanzitutto la divisione della

struttura e il disegno del percorso a comunicare il senso di questa integra-zione. Il mondo marino è collocato al piano terreno della struttura, e dispie-gato attraverso tutte le sue dimensioni a partire dalle biodiversità dei mari sparsi per il globo. Il piano superiore è dedicato invece a una lettura del rap-porto fra il mare e il mondo culturale che gli sta accanto: religione, mito, a-stronomia, scienze fisiche e naturali. Lì si trova anche uno spazio riservato alle

mostre, che attra-verso la scelta dei temi permette di s v i lupp are ulteriormente il senso della non separazione fra la conoscenza dell ’ambiente marino e ogni altro sapere utile a renderci dome-stico il mondo in cui viviamo.

Ma gli sforzi più efficaci per

divulgare questo senso dell’integra-zione fra il nostro vivere quotidiano e il mondo marino è effettuato al pianter-reno. Lì, oltre alla presenza delle vasche in cui è possibile osservare con stupore le creature che popolano i diversi mari, si ha una ricostruzione degli effetti che sul mare sono causati dalle attività umane. Cioè, da tutti quegli interventi attraverso i quali l’uomo, insediandosi in un contesto ambientale, strappa alla natura le condizioni della propria sopravvivenza.

Per rimanere all’ambito locale, vengono illustrati l’impatto generato sul mare di Livorno dalla Fortezza e il modo in cui la vita sottomarina si è adattata al nuovo habitat, ricavandone inattese opportunità. Il concetto viene ribadito facendo riferimento ai relitti delle imbarcazioni che giacciono nei fondali, e che per la flora e la fauna di laggiù costituiscono un elemento di felice adattamento ambientale.

Ovviamente, i casi di antropizza-zione non sono solo positivi. Anzi, è più probabile che essi diano luogo a gravi casi di devastazione dell’ambiente marino. Anche su essi i pannelli didat-tici dell’Acquario si soffermano, richia-mando una volta di più alla necessità di perseguire una giusta integrazione fra mondo emerso e mondo sommerso, attraverso l’azione umana. s

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Per i sociIngresso a punti

I soci dell’Unicoop Firenze possono ottenere con 800 punti

un buono per l’ingresso all’acquario di Livorno per un

adulto, e con 400 punti per un bambino

ACQUARIODI LIVORNO

Piazzale Mascagni 1Orario luglio

e agosto ore 10-21. Prezzi d’ingresso

adulti 13 euro, ridotti 10 euro, ragazzi 7 euro,

disabili, invalidie bambini gratuito.

www.acquariodilivorno.it

Il più grande della toscana Da www.acquariodilivorno.it - 10.03.14 o 1’ 41’’http://goo.gl/ROmuUb

La Villa medicea di Seravezza (LU)

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Guida in cucinaestive con amici, meno noioso di una insalata di riso. Fra le aggiunte più frequenti, che certo non soddisfano i puristi del gusto, è il sedano, senza valutare vere e proprie aberrazioni culinarie, nelle quali trovano posto carote, sottaceti, per non parlare del tonno.

Per quanto riguarda la pappa al pomodoro, o col pomodoro come cantava Rita Pavone, la riuscita perfetta si deve al pane, che la deve rendere cremosa e non troppo solida. Si trovano versioni di pappa delle

Due piatti poveridella tradizione gastronomica toscana, semplici e gustosi per l’estate

L’estate è la stagione nella quale si riesce ad avere buone oppor-

tunità di cimentarsi nella cucina toscana tradizionale, secondo ri-cette tipiche, costruite con i prodotti di stagione. Protagonista assoluto rimane il pane, che costituisce la base per due piatti, considerati di recupero, ma in realtà dotati di per-sonalità propria: la panzanella e la pappa al pomodoro.

L’esempio più evidente del con-cetto di attenzione agli sprechi è

quello della pan-zanella, detta an-che “pan molle”: il riutilizzo del pane raffermo av viene grazie a l l ’acqua che, bagnandolo, lo r end e nuo v a-mente morbido e gradevole da c o n s u m a r e . Nella versione o-riginaria, il pane veniva tagliato a fette e semplice-mente inumidito, poi coperto in su-perficie di cipolla fresca tagliata a fettine, e condito con sale, pepe, aceto, basilico fresco e olio extravergine di oliva; l’aggiunta di cetrioli e pomo-dori è considerata una variante nata quando si è cominciato a sbriciolare

panzanellae pappa al poModoro

Zuppa opan bagnato

di Leonardo Romanelli

PanzanellaIngredienti per 6 persone: 500 g di pane toscano raffermo, 20 foglie di basilico, 3 pomodori maturi,1 cipolla rossa, 1 cetriolo, 6 cl di aceto di vino (3 cucchiai), sale fino, pepe nero, olio extravergine di oliva

Tagliare la cipolla a fette sottili e metterla a bagno per un’ora in acqua e poco aceto per farle perdere

il sapore troppo acre. Sbucciare il cetriolo, tagliarlo e fette sottili, salarlo leggermente e far riposare. Lavare le foglie di basilico e asciugarle. Privare i pomodori dei semi, quindi tagliarli a cubetti. Ammollare il pane nell’acqua dopo averlo tagliato a fette, strizzarlo e metterlo in una zuppiera; unire gli ingredienti già preparati, quindi insaporire con sale, pepe e olio. Mettere in frigorifero per almeno un’ora; assaggiarla prima di servirla, aggiustando di sapore, se occorre.

Pappa al pomodoroIngredienti per 6 persone: 450 g di pane raffermo, 30 foglie di basilico, 1 cipolla rossa,2 dl di olio extravergine di oliva, 1,200 kg di pomodori freschi maturi, 2 spicchi di aglio, sale fino, pepe nero,1 l di acqua o brodo vegetale

Sbollentare i pomodori, privarli dei semi e della buccia; affettare la cipolla e metterla a rosolare

in una casseruola con metà dell’olio, salandola leggermente. Aggiungere i pomodori pelati e privati dei semi e far cuocere fino a che tendano a disfarsi; eventualmente, passarli al passaverdura e farli continuare a bollire con il basilico sminuzzato. Versare nel pomodoro il pane raffermo sminuzzato, bagnare con acqua e far cuocere ancora, fino a che il pane risulti cremoso. Unire l’olio restante, montando con una frusta e far riposare qualche minuto prima di servire.

il pane, più facile così da condire: obbligatoria la presenza di aceto di vino, che rende appetitosa la ricetta.

Oggi è un antipasto ma, in realtà, lo si potrebbe considerare un piatto unico, perfetto per tavolate di cene

FOTO A. FANTAUZZO FOTO A. FANTAUZZO

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di Donatella Cirri

al quale parteciparono il pittore Rubens, e il nipote di Michelangelo, che portava lo stesso nome del celebre zio, e che ci ha lasciato dell’evento un “reportage” di eccezione. Tale banchetto di nozze di-venne famoso in tutta Europa non solo per la ricchezza delle portate e per l’ec-cellente qualità di vini e cibi, ma anche per il mirabolante allestimento scenico: ideato dai grandi artisti presenti alla Corte Medicea, quali il Tacca, il Buonta-lenti e il Giambologna, deliziò gli invitati con scene di caccia, corredate da mute di cani, divinità che calavano dal sof-fitto, temporali e arcobaleni. Il tutto era rigorosamente dal “vivo”, reso possibile da una rivoluzionaria “macchineria” tea-trale e da uno studiato gioco di specchi: tanto che fu necessario mostrare tale ap-parato al rappresentante del pontefice, per fugare ogni dubbio di “stregoneria”. Maria venne incoronata regina di Fran-cia il 13 maggio del 1600: il giorno dopo rimase vedova, poiché il marito morì in un agguato. Divenuta reggente del figlio, attuò una politica che non fu certo accorta, ferma e lineare come quella di Caterina, commise diversi errori, primo fra i quali sottovalutare il temibile e po-tente cardinale di Richelieu, o di entrare in aperto contrasto, con il figlio Luigi XIII, che l’allontanò da corte, imprigio-nandola nel Castello di Blois. Gli ultimi anni della sua vita furono caratterizzati da fughe, soggiorni all’estero e colpi di scena, degni di un romanzo di cappa e spada, sul tipo de I Tre Moschettieri, ambientato alla corte francese proprio in quel periodo. I francesi la bollarono con l’epiteto “la Balorda”, a causa delle sue iniziative non proprio felici. In realtà Maria non era portata per la gestione del potere politico e si ritrovò in una corte, che era un vero e proprio “covo di vipere”.

Maria era una donna colta e raffinata, buona musicista e amante dell’arte: fu amica di Rubens che eseguì per lei mol-teplici ritratti e dipinti e che la ospiterà a Colonia, durante gli ultimi infelici giorni della sua vita, che trascorse in miseria e in solitudine. In Francia portò non solo broccati stupendi e una gran quantità di gioielli di squisita fattura, adorni di pietre eccezionali, ma anche i sorbetti, antenati dei nostri gelati, di cui era go-losissima, e che a Pitti erano preparati in un’apposita “ghiacciaia”, costruita dal Buontalenti. Per non parlare delle piante di susine, del marzapane e della ricetta dei “maccheroni”: pasta fresca, cotta nel brodo, scolata e condita, in maniera analoga alle ricette attuali. s

Mondo Coop

I maccheronidella regina

Ingredienti: per la sfoglia: 300 g. di farina O,100 g. di semola di grano duro, 4 uova, 2 cucchiai di olio, 2 cucchiai di vino bianco, sale; per il condimento:200 g. di ricotta di pecora, 50 g. di burro, un cucchiainodi zucchero, 1\2 cucchiaino di cannella,50 g. di parmigiano grattugiato. Per cuocere la pasta: brodo di carne, abbondante, realizzato anche con il granulato, cui andranno aggiunte alcune coste di sedano.

Preparate la sfoglia, mescolando tutti gli ingredienti e lavorando bene l’impasto, fino a che non sarà

divenuto morbido ed elastico; quindi stenderla, con il mattarello o con la macchinetta, e ritagliarla a “lavagnette” lunghe e larghe circa 4/5 cm. Lessarle nel brodo bollente, scolarle e condirle con il burro fuso, amalgamato col parmigiano, lo zucchero e la cannella; servirle bollenti, cosparse di fiocchetti di ricotta.

Dolcetti reali di mandorleIngredienti: 200 g. di mandorle sbucciate,finemente tritate, 200 g. di farina del tipo OO,200 g. di zucchero, 200 g. di burro, il succo di un’aranciae un cucchiaino di scorza grattugiata, 3 uova

Ammorbidite il burro, dopo averlo lasciato fuori dal frigo per almeno un’ora; amalgamarlo con tutti gli

ingredienti, mettendo prima i rossi delle uova e poi le chiare montate a neve. Deve venire un impasto morbido ed elastico; se necessario, potete aumentare un po’ le dosi della farina. Lavoratelo con le mani fino a creare dei “salamini”, dello spessore di circa 2 cm, che taglierete in tanti piccoli gnocchetti e che disporrete sulla placca del forno, ricoperta dell’apposita carta; cuocete nel forno scaldato a 160°, per circa 20\25 minuti. Devono restare abbastanza chiari e morbidi; fate raffreddare e servite spolverati di zucchero ed eventualmente di granella di mandorle, leggermente tostata.

panzanella chicDa Real Time, In cucinacon Ale - 03.05.12 - o 7’15’’http://goo.gl/XyV6y0

la Storia nel piatto

Reginadella tavolaLa storia di Maria de’ Medici,

regina di Francia, amante della buona tavola

Il 5 ottobre del 1600 Maria, figlia del gran-

duca Francesco I e di Giovanna d’Austria, sposa per procura En-rico IV, re di Francia: la cerimonia, celebrata in Santa Maria del

Fiore, venne seguita da uno stupefacente ban-

chetto a Palazzo Vecchio,

più incredibili: il problema nasce dal fatto che, essendo incredibilmente semplice, sembra quasi che la si vo-glia complicare solo quale esercizio di stile.

Si comincia a rosolare la cipolla in olio extraver-gine di oliva; si ag-giungono pomodori freschi sbollentati e privati dei semi, meglio se pas-sati (altrimenti, meglio usare buoni pelati i n s c a t o l a) . Una volta che il pomodoro si è insaporito, con l’aggiunta di sale e basilico, si aggiunge il pane e si porta a cottura bagnando con acqua salata.

L’importante è mescolare bene con un mestolo di legno per frantu-mare il pane: è per questo che, per tale operazione, si utilizza una frusta, almeno all’inizio, per completare alla fine con l’olio, versato quasi a mantecare il tutto.

Numerose le varianti: la più co-mune e accettata è quella che prevede la presenza dell’aglio insieme alla cipolla, ma non di rado c’è chi pre-ferisce sostituire il tutto con porro, oppure aggiungere anche carota e sedano tritati.

Negli ultimi anni è invalsa l’abi-tudine di mettere il peperoncino che non rappresenta certo un prodotto tipico, oltre che bagnare il tutto con brodo di carne invece dell’acqua.

I cuochi di nuova generazione hanno scoperto la pappa quale piatto da integrare con altri ingredienti: per esempio utilizzandola come ripieno di ravioli, quale base di crostacei come scampi o gamberi o nobilitan-dola, nella versione invernale con sottili lamelle di tartufo.

Tutti d’accordo nel non aggiungere parmigiano, nemmeno a scaglie. s

o

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14 - Informatore - Luglio/Agosto 2014

origine dei prodotti

risi e risaieIl riso a marchio Coopdi

Claudio Mazzini

Guida ai prodotti

Quello del riso è uno dei pochi comparti agroalimentari nei

quali la produzione italiana è suffi-ciente ai bisogni del Paese. Inoltre è una produzione di grande storia e di qualità. Per questo il riso a marchio Coop comprende diverse varietà, per venire incontro alle diverse esigenze di gusti e di preparazioni culinarie.

A marchio Coop ci sono le seguenti varietà di riso: Arborio, Originario, Vialone nano e Carnaroli, risi per preparazioni clas-siche (risotti e insalate di riso). Poi ci sono i prodotti fior fiore con Basmati e Long&Wild, il biologico con le re-ferenze Baldo, Ribe e Carnaroli, infine il Solidal con Jasmin e il Thaibonnet. È possi-bile trovare anche i parboiled nelle va-rietà Ribe e Roma. Parboiled è una definizione per i risi che hanno avuto una pre-cottura per per-mettere tempi di cottura più rapidi e migliore conservazione delle caratteri-stiche organolet-tiche e igienico-s a n i t a r i e . P e r garantire le caratteristiche organolet-tiche e prevenire eventuali infestazioni (rischio tipico del riso), Coop ha deciso di proteggere il proprio prodotto con sacchetti sottovuoto o in atmosfera controllata.

L’origineAd esclusione dei prodotti Solidal

e fior fiore, tutti i risi a marchio Coop sono coltivati e lavorati in Italia, in al-cuni casi anche in piccole zone tipiche, come il Carnaroli Tutela.

Per il Carnaroli Tutela, Coop ha selezionato un unico fornitore che produce un riso tipico del delta del Po. Questo riso è coltivato in terreni con caratteristiche minerali e climatiche particolari che gli conferiscono un

Serrata Lunga

riso toscAnoColtivato da una azienda della Maremma grossetana. Qualità e caratteristiche

di Melania Pellegrini

In Maremma la coltiva-zione del riso si è diffusa

dal secondo dopoguerra, incon-trando in questa pianura un clima e delle condizioni am-bientali particolarmente favo-revoli. Dagli anni ‘60 si iniziano a registrare le prime semine di una certa rilevanza per arrivare poi a un vero e proprio boom negli anni ‘80. È qui che agli inizi del 2000 nasce l’Azienda agraria “Serrata Lunga” snc, con 150 ettari di risaie concentrate nella pianura compresa tra Prin-cipina Terra e Principina a Mare. Si tratta di un progetto nato dalla volontà delle tre famiglie, Sfondrini, Lolini e Fini, che negli anni 90 diedero nuova linfa alla coltivazione di riso in Maremma. Grazie a questo pro-getto gli stessi agricoltori che coltivano il riso hanno potuto cominciare a commercializzarlo con un marchio proprio del riso della Maremma Toscana: “Riso

Maremma”. Il riso maremmano è di alta qualità, sia per le carat-teristiche climatiche sia perché i terreni usati per queste coltiva-zioni sono stati destinati alla ri-sicoltura solo in epoca recente e quindi non sono stati impoveriti da una ripetuta monocoltura, come è successo per altre zone dell’Italia tradizionalmente vo-cate a questa coltivazione.

Questo riso è coltivato esclu-sivamente nella Maremma gros-setana e viene lavorato tramite macchinari tecnologicamente all’avanguardia ma che operano in modo estremamente natu-rale. Le acque di sommersione delle risaie sono pulite e non inquinate. La sbiancatura viene realizzata “a pietra” per non ag-gredire il riso e salvaguardarne

profumo e sapore. Se durante il processo di sbiancatura i chicchi si rompono, questi non vengono immessi nelle confezioni, per-ché durante la cottura si spap-polerebbero, abbassando la qua-lità del prodotto. Le macchine lavorano a un basso regime di giri, in modo da non scaldare il chicco e mantenerne inalterate caratteristiche organolettiche, vitamine, proprietà nutritive e così via. Il prodotto è privo di ogni tipo di conservanti e immune da pratiche di manipo-lazione e risponde a standard qualitativi molto elevati, così come avviene sempre per le la-vorazioni artigianali.

Le condizioni climatiche qui sono ottimali, il riso cresce a brevissima distanza dal mare

risoal vaporeTutorialDa Repubblica TV - 13.02.14 o 6’ 51’’http://goo.gl/9cidUC

aroma caratteristico e sono tali da rendere possibile una coltivazione senza l’utilizzo di fertilizzanti.

I prodotti fior fiore, che rappre-sentano varietà tipiche di alcuni paesi nel mondo, provengono da India e

Pakistan per il Basmati; Stati Uniti, Canada e Un-gheria per il Long&Wild e dalla Thailandia per

Jasmin Solidal, ma sono poi confezionati da a-ziende italiane. Si tratta comunque di consumi ab-bastanza limitati rispetto alle varietà coltivate in Italia.

I fornitoriSono solo quattro i

fornitori che producono riso a marchio Coop e devono garantire che i prodotti siano conformi ai requisiti richiesti, con o

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Luglio/Agosto 2014 - Informatore - 15

di Laura D’Ettole

Mondo Coopnovità

Meloni superDalla Maremma col bollino

Sono meloni apparentemente simili agli altri, ma hanno una marcia in

più: un grado zuccherino superiore certificato e garantito. La “prova” è il bollino che garantisce la provenienza territoriale e il loro “grado brix”. Di cosa si tratta? Ferdinand Brix anzitutto era un ingegnere tedesco. A lui si deve que-sta unità di misura molto importante in campo alimentare che si applica alla quantità zuccherina presente negli alimenti. In sostanza il “naso” e l’occhio per scegliere i prodotti migliori non bastano più: oggi occorrono compu-

I meloni di terraequa

Da Informacoop – 17.04.14 - o

3’ 23’’http://goo.gl/

RphGDp

sodi e morbidiI fagiolini sono delle leguminose molto amate in estate: freschi e leggeri, sono ideali anche per regimi alimentari dietetici, visto l’apporto calorico bassissimo. I fagiolini boby sono conosciuti anche come mangiatutto, cornetto o tegolino. Si tratta di una pianta annuale di origini tropicali che necessita di temperature abbastanza elevate: tra i 18 e i 28 gradi. Con temperature basse o troppo alte la pianta rischia di morire o non crescere. I fagiolini in promozione soci sono italiani e vengono coltivati nella provincia di Piacenza dalla Riverfrut. I terreni si trovano tra due fiumi, il Trebbia e il Nure, ai piedi delle colline, una zona sempre ventilata e senza umidità dove le percentuali di sabbia, limo e argilla sono ottimali e permettono un buon drenaggio. Tali caratteristiche danno vita a un prodotto tenero, un fagiolino sodo ma morbido e con i semi poco sviluppati. La filiera corta e la raccolta quotidiana del prodotto, che dopo poche ore viene consegnato, ne garantisce la freschezza.I fagiolini Boby sono in offertaper i soci dal 1° al 15 luglio

e grazie alla caratteristica ven-tilazione cresce naturalmente sano, senza malattie come fun-ghi o muffe.

Le principali varietà col-tivate sono il riso Carnaroli e l’Arborio; entrambi hanno una cottura di 16-18 minuti.

Il primo è un riso bianco che si può considerare il migliore riso italiano. Ha chicchi grossi e consistenti, è ideale per la pre-parazione di risotti pregiati, a-malgama ed esalta i sapori degli ingredienti più diversi, grazie all’alto contenuto di amilosio e alla sua capacità di cederlo progressivamente durante la cottura. È molto usato nelle cu-cine regionali.

L’Arborio è un riso bianco lavorato tipo japonica, di me-dia lunghezza e forma tondeg-giante. È uno dei risi più cono-sciuti dai consumatori, presente da decenni sulle nostre tavole tanto da poter essere conside-rato all’interno della tradizione gastronomica italiana. Si tratta del riso per risotti per antono-masia: resistente alla cottura, ha un nucleo ricco di amido che rimane più al dente rispetto all’esterno. Anche questo riso è ricco di amilosio che lo rende adatto anche a risi lessati, al sugo o a timballi.

ter, algoritmi e soprattutto ci vuole il brix. «Funziona così: dopo una prima selezione “a vista”, i meloni vengono depositati su un nastro e passano all’in-terno di un tunnel con fasci di luce», spiega Paolo Simonelli, responsabile del reparto commerciale ortofrutti-colo della Cooperativa Terre d’Etruria di Donoratico (Li). Con i suoi cento dipendenti, circa 40 milioni di euro di fatturato, è la prima coop di servizi agli agricoltori a livello toscano: raggruppa ben 2700 unità agricole.

«La rifrazione luminosa che ne de-riva - prosegue - viene decodificata dal computer ed è in grado di dare informazioni sul grado zuccherino di ogni singolo prodotto». La macchina poi ha varie uscite dove vengono fatti confluire i frutti selezionati per grado zuccherino. Quelli con un brix ottimale, a 13° o più, arrivano con il bollino sui banchi ortofrutta di Unicoop Firenze.

Passando dalla Val di Cornia, spe-cialmente in primavera, basta spa-ziare un po’ con lo sguardo per vedere lunghe teorie di bianche e basse serre al cui interno maturano lentamente i meloni. Da queste parti il terreno adibito alla coltivazione di angurie e meloni si aggira sui cinquecento ettari ogni anno. «Dopo aver lavorato

il terreno nel periodo invernale, si procede, con una speciale macchina azionata da un trattore, a deporre una striscia di telo in plastica nera provvisto, a intervalli regolari, di un foro dove verrà sistemata la piantina», spiega Simonelli. «Con un altro attrezzo mec-canico si procede in seguito a piantare ogni due metri un archetto metallico sopra il quale verrà deposto un altro telo, stavolta trasparente, a protezione delle pianticelle», continua Simonelli. Un’operazione non proprio semplice, per cui occorrono attenzione e preci-sione. Non finisce qui, perché i meloni «hanno bisogno di acqua e al momento della posa in terra del telo nero si pro-cede anche a stendere un tubicino collegato a una pompa che provvede a dispensare l’acqua necessaria».

Dopo la raccolta, che è manuale e dunque lunga e faticosa, i meloni vengono trasportati all’interno dello stabilimento dove ogni frutto viene pesato e sottoposto all’indagine brix.

Le aziende toscane fornitrici di U-nicoop Firenze che utilizzano questo strumento sono quattro: oltre a Terre d’Etruria, Agriverde Etruria, Verde To-scana e Sole di Maremma. s

la sottoscrizione di capitolati tecnici, tali da assicurare il controllo delle materie prime, della produzione e dei prodotti finiti. Sistematicamente Coop, con propri ispettori specializ-zati, effettua verifiche di sorveglianza su tutti gli stabilimenti coinvolti nelle produzione per verificare il rispetto dei requisiti richiesti. Inoltre Coop verifica analiticamente tutti i prodotti in assortimento attraverso un piano di analisi annuale per il presidio sui pos-sibili contaminanti (metalli pesanti, pesticidi, corpi estranei). I requisiti Coop prevedono che i fornitori oltre alle normali garanzie di sicurezza dei prodotti siano in grado di soddisfare le ulteriori richieste come il controllo sistematico di micotossine, ogm, aller-geni e corpi estranei. Per le produzioni che provengono da paesi terzi (Thai-landia, India…) Coop chiede ai forni-tori un controllo delle materie prime come per le produzioni nazionali, con una rintracciabilità completa. s

Fagiolini boby

o

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16 - Informatore - Luglio/Agosto 2014

Guida ai prodotti

Novità per i soci con i buoni sconto sulla spesa

Da fine giugno, alla Coop, è ripreso il servizio di prenotazione e ac-

quisto di libri scolastici nuovi e usati.

I nuoviPer quanto riguarda i libri scola-

stici nuovi, si potranno prenotare on line con vantaggi e sconti maggiori, o in modo tradizionale presso i punti vendita abilitati. I soci quest’anno a-vranno dei motivi in più per prenotare i libri presso la nostra cooperativa: al momento del pagamento, sulla carta socio verrà calcolato un buono sconto virtuale che sarà scalato sulla spesa successiva. Per chi prenota da casa con internet, il buono virtuale è pari al 20 per cento di quanto speso, mentre per le prenotazioni presso i punti vendita è del 15 per cento.

In pratica se si spendono 100 euro, sulla carta socio viene caricato un buono virtuale da 20 euro, per le pre-notazioni on line, o 15 euro per quelle fatte nel punto vendita. Il buono sarà scalato in automatico sulla spesa successiva. E se l’importo della spesa è inferiore al valore del buono, il resto va a scalare sulle spese successive.

Meglio da casaPrenotare da casa on line è sicura-

mente più vantaggioso (oltre che più comodo!), visto che il buono sconto virtuale è più alto, e la procedura è comunque molto semplice. Dal 23 giugno fino al 30 novembre basta an-

notifiche che i testi sono arrivati, si torna al punto vendita per il ritiro.

Anche usatiSempre dal 23 giugno, fino all’8

agosto, si possono vendere i libri di testo usati. Per la vendita dei libri usati, bisogna prima di tutto an-dare sul sito www.coopfirenze.it e cliccare sul logo della prenotazione di libri scolastici on line per control-lare se il libro che si vuole vendere è nell’elenco dei libri usati che pos-sono essere ritirati; a questo punto va prenotata la consegna nel punto vendita scelto dove bisogna presen-tarsi entro al massimo 72 ore (il lu-nedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20). Perché il personale addetto possa ritirare i libri usati, è necessario stamparne l’elenco. L’accettazione dei libri e la loro valutazione sono soggette al giudizio insindacabile del personale Coop. I libri verranno valutati il 30% del prezzo di copertina del 2013; per i libri accettati verrà rilasciato un

buono cartaceo che si potrà spendere dal giorno dopo sino al 31/12/2014.

Se si desidera acquistare un libro usato, nel caso fosse disponibile, si pagherà il 60% del prezzo di coper-tina 2014.

Coop VoceNuova offertaPer chi ordinerà on line i libri di

testo sarà possibile partecipare a una nuova, esclusiva e conveniente offerta di Coop Voce Chiama tutti 100. Dal 1° luglio, portando la copia dell’or-dine dei libri fatta DA CASA al box informazioni del negozio scelto per il ritiro, si potrà attivare (o portare in Coop Voce il proprio numero) una scheda sim Coop Voce con 100 minuti, 100 sms e 1 giga di internet a soli 5 euro al mese a partire dal secondo mese: il primo mese è gratis! Sono esclusi per motivi tecnici i punti vendita di San Casciano, Volterra e Montemurlo s

prenotazione libri ScolaStici

on line conviene!

di Melania Pellegrini

Punti vendita

Quando si prenota,per proteggere i libri, si possono acquistare le copertine, trasparenti, resistentie personalizzabili. Si può anche scegliere un disegnoper dare un tocco d’allegria.

Dove RITIRARe i libri scolastici prenotati on lineAgliana, Arezzo, Borgo San Lorenzo, Cascina,

Castelfiorentino, Empoli (via Raffaello Sanzio), Figline, Firenze (piazza Leopoldo, Gavinana, via Erbosa,

Ponte a Greve, viuzzo delle Case Nuove, via Carlo del Prete, Le Piagge e via Lombardia), Fucecchio, Lastra a Signa, Lucca, Montecatini, Montemurlo, Montevarchi,

Pisa Cisanello, Pistoia, Poggibonsi, Pontassieve, Pontedera (via Terracini), Prato (via Pleiadi),

San Casciano, Sansepolcro, Santa Maria a Monte,Sesto Fiorentino, Siena (strada del Paradiso) e Volterra.

Dove PReNOTARe i libri scolasticiArezzo, Borgo San Lorenzo, Cascina, Empoli (via

Raffaello Sanzio), Figline Valdarno, Firenze (Gavinana e Ponte a Greve), Lastra a Signa, Lucca, Montecatini,

Montevarchi, Pontedera (via Terracini), Prato (via Pleiadi), Sesto Fiorentino e Siena (strada del Paradiso).

In questi stessi punti vendita, più Pistoia,si ritirano dai clienti i libri usati

dare sul sito www.coopfirenze.it, re-gistrarsi e seguire via via le istruzioni. Per prima cosa bisogna indicare il pro-prio istituto e la propria classe, poi si devono selezionare i libri da ordinare dall’elenco e successivamente con-fermare l’ordine e scegliere il punto vendita per il ritiro. Appena arrivano la notifiche che i libri sono pronti per la consegna, si potranno ritirare nel punto vendita scelto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.

La prenotazione presso i nostri punti vendita è cominciata il 23 giugno e terminerà il 20 settembre 2014. Per prenotare bisogna recarsi presso uno dei punti vendita abilitati e andare alla postazione assistita dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, portando la lista completa dei libri da ordinare, il codice ISBN dei testi e il codice dell’istituto sco-lastico. Una volta fatto l’ordine, va confermato. Quando si ricevono le

FOTO D. TARTAGLIA

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Luglio/Agosto 2014 - Informatore - 17

libro Soci

Ingredienti misteriosiRicette e segreti nel nuovo libro di Andrea Gamannossi

Suspence e gastro-nomia, sono gli in-

gredienti principali del nuovo libro di Andrea Gamannossi, fioren-tino e affermato gial-lista, che, dopo i suoi thriller di suc-cesso (l’ultimo, Nessie. Morte sul lago, è del 2011) e i “non ricettari” Sangue di rose, Oh mare nero… e 19 sfumature di peperoncino, torna sul luogo del delitto, acco-stando i misteri della Toscana alle ricette della tradizione.

In Misteri e sapori di Toscana, in offerta ai soci Coop per tutto il mese di luglio [sconto 15% + 300 punti; a conti fatti meno di 10 euro!], l’autore ripercorre i segreti che ap-partengono a borghi e paesi, alle leggende a cui sono legati e alle gu-stose ricette che li accompagnano. «I dieci racconti di questo libro – spiega Gamannossi - sono ispirati in parte da antichi miti, in parte da cronache recenti e infine alcuni sono frutto di mera fantasia. Così come i piatti tradizionali vengono trasformati e rivisti con tecniche moderne tanto da raggiungere l’apice del gusto, altri vengono mantenuti secondo le ricette originali, e altri ancora sono elaborati da grandi chef di oggi». 

Dalla Maremma al Casentino, dal Chianti alla Garfagnana, l’autore spazia agilmente fra storie di fantasmi, folletti, streghe e mostri marini, piccoli racconti capaci di destare la nostra curiosità e, qualche volta, di togliere il sonno. Per incrementare l’appetito, invece, ci sono cinquanta ricette per cucinare le pie-tanze più squisite del nostro territorio, come la zuppa alla volterrana o il pollo ruspante ripieno di castagne e prugne: piatti antichi e spesso poco conosciuti che ci faranno fare bella figura con qualsiasi ospite. s

Goloso nel freezerAvere nel freezer un gelato, a portata di mano, è una bella comodità oltre che un piacere. Una golosità per tutti, grandi e piccini. La scelta sugli scaffali è

ampia ma i gusti dei nostri consumatori e clienti sono chiarissimi. Primo posto al cornetto,

in confezione multipack, quella che contiene più gelati. Che sia piccolo o grande, al cioccolato o alla panna o ad altri gusti, il cornetto è il preferito in assoluto; in particolare il più amato e venduto lo scorso anno è stato il cornetto classico Coop. Per le vaschette e i barattoli invece non c’è una marca preferita: i nostri soci sembrano orientarsi su quelli a sconto o in promozione. Per quanto riguarda i gusti, dai dati di vendita del 2013, primeggiano la crema classica, il fior di latte, la panna e il duo cioccolato e crema. Anche i ghiaccioli vanno per la maggiore: sono al 15° posto nella classifica delle vendite 2013 dei gelati, una posizione ragguardevole, visto che non è stata un’estate molto calda. Una golosa novità attende quest’anno i nostri clienti: si tratta del nuovo gelato della Gelateria del Giglio, in assortimento nelle Coop più grandi. È un gelato made in Toscana, prodotto ad Arezzo. Si potrà scegliere tra le diverse proposte: coppe di vaniglia e cacao, coni panna o panna e cacao, biscotti. Da provare, vista anche la convenienza del prezzo, basso tutti i giorni, le 4 coppette vaniglia e cacao a solo 1 euro. (M.P.)

di Rossana de Caro

Gelati

Misteri e saporidi Toscana10 storie e 50 ricettedella migliore tradizione,ed. Sarnus, 2014, pp. 160,€ 15, prezzo Coop 12,75,per i soci300 punti premio

PiùScelta

Arriva il totemSemplice da usare, è presente già in diversi punti vendita

Un servizio esclusivo, dedicato ai soci. È piùscelta, la nuova modalità

di acquisto riservata ai soci di Unicoop Firenze, online da due anni. Un punto vendita virtuale, dove trovare articoli per

la casa, per la persona, per i bambini; e utilizzando i punti della carta socio, ci sono grandi vantaggi.

Oggi è ancora più facile acquistare: si può fare dal sito internet www.piu-scelta.it, dal box informazioni oppure sempre in negozio ma con il nuovo chiosco elettronico! È questa la grande novità: per sfogliare i cataloghi, consul-tare le schede tecniche degli articoli e infine procedere con l’acquisto sono

stati inaugurati i totem piùscelta. Attraverso questi, si possono effet-tuare tutte le o-perazioni, fino al pagamento dei prodotti prescelti, in tranquillità, s en z a l ’ imb a -razzo di “creare fila” o i tempi di at-tesa che possono esserci in alcuni momenti al box. Insomma, si fa da sé, ma con il per-sonale pronto a dare supporto in

caso di necessità. Attualmente i totem si trovano nei punti vendita di Sesto Fiorentino via Petrosa, Ponte a Greve, Prato via delle Pleiadi, Siena Grondaie e Montevarchi via dell’Oleandro; pre-sto, se la soluzione incontrerà il favore dei soci, ne verranno installati altri.

Il totem è semplice da usare, intu-itivo e immediato grazie al suo touch screen; anche i pagamenti sono sempli-cissimi con il “pinpad” uguale a quello delle casse dei supermercati e super-store. Il totem accetta pagamenti con tutta la moneta elettronica: bancomat, carte di credito, carte prepagate, carte socio abilitate al pagamento, Spesa in, Scelta più e Tanti Acquisti. Con il totem si può navigare fra gli oggetti a disposizione come da un pc o un tablet e si potrà consultare l’intero catalogo di oggetti acquistabili, (ogni prodotto ha anche una scheda tecnica molto dettagliata per chi desidera maggiori informazioni).

Per accedere è semplice: basta pas-sare la propria carta socio e seguire passo passo le istruzioni che appaiono sul video sino al pagamento. Si può co-munque scegliere di ritirare gli articoli acquistati anche in un punto vendita diverso rispetto a quello dove si è fatto l’ordine con il totem. (M.P.)

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18 - Informatore - Luglio/Agosto 2014

di Monica Galli

Guida ai prodotti

Ingredienti

non piùsconosciutiEcco l’elencodegli ingredienti più ricorrenti

Acqua: sempre al primo posto, necessaria per solu-bilizzare tutti i componenti e rendere più fluido il pro-dotto.

Tiazolinoni e parabeni: conservanti cui molte per-sone sono allergiche o co-munque sui quali il mondo scientif ico ha espresso dubbi sulla sicurezza (so-prattutto propylparaben e butylparaben).

Tensioattivi sgras-santi, Sls e Sles (rispettiva-mente Sodium lauryl sulfate e il Sodium laureth sulfate) e varie amine e amino derivati riconoscibili per il suffisso

-mea, -dea, o -tea, molto ag-gressivi e molto discussi.

Altri tensioattivi: be-taine, meno efficaci e poco

schiumogene da sole ma che rendono meno aggressivo il detergente.

Molecole con suffisso –glucoside utilizzate per e-mulsionare, cioè rendere omogeneo nel tempo il de-tergente. Sia le betaine che i glucosidi sono guardati dal mondo scientifico più benevolmente.

Sale da cucina (sodium chloride): per rendere più viscoso il detergente.

Edta: per abbassare la durezza dell’acqua e rendere più efficaci i tensioattivi, si trova in quasi tutti i prodotti, rischiando di rilasciarne in eccesso nell’ambiente dove può essere dannoso.

Per mantenere l’acidità si usano i derivati degli a-cidi lattico e citrico (sodium lactate, lactic acid, citric acid, sodium citrate), contenuti anche nello yogurt e nel li-mone.

Idratanti e umettanti: varie molecole svolgono questa funzione fra cui gli-cerina e acido ialuronico.

Dai bagni pubblici usati una volta la settimana, siamo passati a

docce quotidiane nelle nostre case, e invece della saponetta usiamo deter-genti gradevoli sulla pelle, schiumo-geni e profumati che non bruciano più gli occhi. L’igiene personale non è soltanto un fatto estetico ma uno strumento importantissimo per ri-durre infezioni e malattie, e la scelta dei prodotti da usare è dunque impor-tante; vale la pena cercare di capire cosa stiamo acquistando, leggendo in modo più consapevole le etichette, anche se, oggettivamente, sono diffi-cilissime da interpretare, se si vuole andare oltre ai messaggi pubblicitari.

Tutto in etichettaI prodotti per la pulizia della pelle

sono regolamentati dalla normativa europea relativa ai cosmetici (reg CE 1223/2009), che ha imposto il divieto totale dei test su animali dal marzo 2013. Sulle confezioni è obbligatorio riportare molte indicazioni fra cui la scadenza del prodotto confezionato e anche la durata dopo l’apertura, informazioni sulla funzione e sulle eventuali precauzioni d’impiego. La cosa più interessante, sebbene la più difficile da capire, è l’elenco degli ingredienti scritto in ordine decre-scente di quantità. La nomenclatura utilizzata è quella codificata dall’Inci (International nomenclature cosme-tic ingredients), l’inventario europeo delle molecole detergenti e coadiu-vanti nella detersione permesse per utilizzo cosmetico. Possono essere i nomi chimici, oppure, per gli estratti o parti di piante utilizzate, il nome botanico della specie con l’aggiunta dei termini oil o juice (olio o succo); per i coloranti permessi, invece, si utilizza un codice preceduto dalla sigla Ci (Colour index), La parola pro-fumo indica una miscela di molecole aromatizzanti; della miscela si speci-ficano soltanto quelle comprese fra le 26 classificate dalla normativa come allergeni.

Ingredienti caratterizzantiAnche se non se ne può conoscere

la quantità esatta, la posizione nella lista degli ingredienti è informa-

I prodotti per detergerela pelle: come fare acquisti consapevoli

igiene perSonale

pulitie profumati

tiva: più un ingrediente è all’inizio, maggiore sarà il suo contenuto nel prodotto. Alcuni prodotti possono sembrare simili, sono pubblicizzati per la presenza delle stesse essenze, oli, minerali o succhi, che conferi-scono una particolare proprietà. Per confrontarli possiamo valutare la posizione che queste sostanze ca-ratterizzanti hanno nella lista degli ingredienti.

In origine Il sapone si prepara semplice-

mente scaldando oli o grassi vegetali o animali con acqua e soda caustica (o potassa caustica se vogliamo sa-poni più fluidi); la reazione chimica, definita saponificazione, con un mi-nimo di strumentazione, si può fare anche in casa. Con l’olio di cocco, o di palma, otteniamo tensioattivi (nome chimico delle molecole attive nel la-vaggio) schiumogeni e sgrassanti ma molto aggressivi per la pelle (si riconoscono in etichetta con i nomi di sodium cocoate, sodium palmate). Con l’olio di oliva o grassi animali di scarto (sodium olivate, sodium tallowate) si ottengono saponi meno aggressivi ma poco schiumogeni e sgrassanti. Miscelando adeguata-mente gli oli e i grassi, si ottengono saponi con proprietà più equilibrate. Alcune aziende, anche toscane, pro-ducono saponette e saponi liquidi di ottima qualità e completamente biodegradabili. Lo svantaggio è che tutti hanno pH basico in contrasto con l’acidità della pelle, bruciano negli occhi e formano delle sostanze solide che si depositano nel lavandino, rendendolo più difficile da pulire.

I syndetI detergenti più diffusi oggi sono

i syndet (dall’inglese synthetic deter-gent cioè detergenti sintetici), di ori-gine industriale detti anche saponi non saponi. Si parte da oli o grassi saponificati che poi sono modificati, coinvolgendo spesso reagenti di de-rivazione petrolchimica. Si possono costruire con vari gradi di acidità in modo che si adattino meglio alla pelle e alle mucose, come nel caso dei detergenti intimi che hanno pH molto acido fra 3,5 e 4. s

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Luglio/Agosto 2014 - Informatore - 19

Mondo CoopMondo Coop

diAlessandra Pesciullesi

teSSuti vegetali

Ginestra, ortica, bambùDal passato nuovi tessili

È alto l’interesse verso la produzione di filati a basso impatto ambien-

tale, la cui produzione non avveleni il Pianeta con sostanze chimiche o lo impoveriscano d’acqua, che siano rici-

clabili e abbiano un basso carico di emissioni dovute ai trasporti. La Fao ha dedicato il 2009 alle fibre naturali, e Pitti Immagine Filati ogni anno orga-nizza dibat titi sulle novità dei filati eco-equo-etici, di tipo na-turale, sintetico e misto. In Italia, Università e a-ziende private collaborano alla ricerca e allo svi-luppo di filiere per la produ-

zione di fibre (non solo ad uso tessile) sia partendo

dall’analisi di antiche pro-duzioni che sperimentando

fonti totalmente innovative, come polpa di granchio, seta di ragno o mix di lieviti e batteri. Se alcuni dei progetti sono ancora allo stato sperimentale, altri sono già realtà: nel 2013, alla set-timana della moda di New York, lo stilista fiorentino Simone Vannuzzi ha presentato una collezione fatta intera-mente con tessuti vegetali ecologici, ricavati ad esempio dalla ginestra, dal bambù, dall’ortica.

I magnifici treLa ginestra è una leguminosa che

vive anche in climi aridi e sopporta il gelo invernale. Ha virtù ecologiche, perché fissa direttamente l’azoto at-mosferico senza bisogno di concimi sintetici; inoltre con le sue radici ha effetto stabilizzante sulle scarpate e sui fianchi delle vallate.

Le fibre tessili, ricavate dai rami più giovani, dette vermene, e lavorate con procedimenti simili a quelli del lino e della canapa, erano usate già dalle

antiche popolazioni per fare corde, ca-nestri, reti da pesca e tessuti per le vele, per la sua fibra robusta e resistente alla salsedine.

Il tessuto di ginestra assomiglia al lino e in Italia la sua produzione artigia-nale era piuttosto diffusa fino alla metà del secolo scorso in Toscana, Basilicata e Calabria. Negli ultimi dieci anni la ginestra è stata oggetto di importanti progetti di sviluppo; in Toscana e in Calabria sono stati allestiti campi spe-rimentali di ginestra e messi a punto prototipi di filati e tessuti che hanno suscitato un serio interesse da parte di produttori che forniscono stilisti come Dior e Chanel. Molto promettente il suo uso come sostituto della fibra di vetro in campo automobilistico e nella bioedilizia, perché è difficilmente in-fiammabile e riduce la tossicità delle esalazioni in caso di incendio.

L’ortica è un’erbacea infestante che cresce spontaneamente in molti paesi. Conosciuta oggi come pianta medicinale, nell’antichità era usata anche per fare lacci, tessuti e carta. Ne esistono diverse specie, ma è soprat-tutto l’Urtica dioica la più adatta alla produzione di fibre tenaci e flessibili, morbide, resistenti e traspiranti come il lino, e lucide come la seta. La sua fibra ha proprietà antistatiche ed è biodegradabile al 100%. Secondo come si torce, ha diverse proprietà termoregolatrici: se molto attorci-gliata, assume caratteristiche simili al cotone, se invece è attorcigliata poco, protegge dal freddo come la lana. A oggi, l’unica realtà industriale che partendo dalla fibra arriva al tessuto è in Germania. La Regione Toscana ha finanziato alcuni progetti di ricerca per la coltivazione e l’estrazione di fibra di ortica in Toscana.

Il bambù vive in clima tropicale. La coltivazione non richiede uso di fertilizzanti e non ha bisogno di molta irrigazione, anzi migliora le qualità del terreno. La Cina ha il brevetto di estra-zione della fibra con metodi chimici. Questa fibra si chiama Rayon (viscosa) di bambù ed è comunque considerata una fibra eco-sostenibile, poiché pro-viene da fibra naturalmente rigenerata. Dal bambù si può estrarre fibra anche senza processi chimici, dalla polpa degli steli e delle foglie. Questa fibra è cava e risulta soffice come il cashmere, di eccellente traspirabilità, e ha una so-stanza antibatterica che rimane anche dopo molti lavaggi. s

piante graSSe

Bellee succulenteCe ne sono tante varietà,una diversa dall’altra,ma tutte affascinanti

Le piante grasse, o succulente, sono in grado di adattarsi agli ambienti

siccitosi senza problemi, prediligono il

caldo piuttosto che il freddo ma la tem-peratura ideale si aggira intorno ai 20°C. Per lo più provengono dall’America e dall’Africa meridionale; nel mondo se ne possono contare più di 2000 specie. La loro caratteristica principale è quella di immagazzinare acqua e per questo sono molto “carnose”, (da qui il loro altro nome di piante succulente).

Per farle vivere a lungo e al meglio basta seguire degli accorgimenti. È bene tenerle in un posto soleggiato e poco umido come per esempio un da-vanzale. Per l’estate la cosa migliore è trasferirle all’aperto e rimetterle in casa all’inizio del freddo; anche se ci sono alcune varietà in grado di sopportare brevi periodi di gelo, è meglio non metterle alla prova.

Per quanto riguarda le annaffia-ture, le succulente non hanno bisogno di molta acqua: d’inverno basta an-naffiarle 1-2 volte al mese, mentre in primavera ed estate ogni 7-10 giorni. Il terreno va bagnato in modo uniforme, dall’alto, evitando i ristagni d’acqua. La crescita delle piante grasse è lenta ma quando le dimensioni della pianta superano quelle del vaso, è il momento di rinvasarle. (M.P.)Lo speciale piante grasse partirà il 10 luglio e terminerà il 23 luglio; dal 16 al 31 agosto i nostri soci potranno scegliere delle composizioni di piante grasse in promozione solo per loro.

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Page 20: Informatore Consumatori Unicoop Firenze luglio-agosto 2014

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Page 24: Informatore Consumatori Unicoop Firenze luglio-agosto 2014

24 - Informatore - Luglio/Agosto 2014

SocialitàArezzoProvincia di

AREZZOEcoscambio Torna il 17 luglio all’interno di “Arezzo Wave”, a Villa Severi, l’appuntamento con il mercatino del dono e del baratto “Ecoscambio BarattoWave” a cura del Comune di Arezzo e del Gruppo degli As-

sediati, che vede anche questa volta il sostegno della sezione soci Coop. L’iniziativa coinvolge adulti e bambini; l’ingresso è gratuito. Un’ottima occasione per fare un po’ di spazio in casa o in cantina, per scambiare o regalare quei libri, cd, vestiti o giocattoli che ormai non ci servono più, ma che possono ancora essere utili per qualcun altro.Un invito a uno stile di vita più sostenibile e a riflettere sul tema dello spreco e del riuso. Non è possibile scambiare oggetti contundenti o pericolosi. Ogni barattatore partecipa con una sedia e gli oggetti che possono essere esposti sulla sedia, più eventuale lumino o altra luce.i prenotazioni entro il 10 luglio, [email protected]

Orari estivi BibliocoopIn estate la Bibliocoop del super di via Veneto non va in vacanza ma cambia orari: sarà aperta il lunedì dalle 16.30 alle 18.30 e il giovedì dalle 10 alle 12. Da settembre i turni riprenderanno con orario normale.

SAN GIOVANNI VALDARNOA.A.A.redattore cercasiScade il 30 settembre il termine per la presentazione del curriculum e del progetto di ricerca documentaria per partecipare al concorso per un incarico di redazione di un’opera intellettuale

sulla storia del consiglio della sezione soci di San Giovanni Valdarno, a partire dall’apertura della Coop di via Napoli nel marzo 1980. L’iniziativa è promossa da Unicoop Firenze, sezione soci Coop di San Giovanni Valdarno e famiglia Pieralli, in ricordo di Osvaldo

Pieralli, già presidente del consiglio della sezione soci di San Giovanni Valdarno e amministratore della cooperativa. Il compenso per l’incarico è di euro 2000 (duemila).i info, dettagli, termini di partecipazione e bando su http://www.coopfirenze.it/sezione-soci/notizie/a-dot-a-a-cercasi-redattore

MONTEVARChIFerragosto musicaleFerragosto all’insegna della buona tavola e della musica di qualità, quella ospitata nello splendido scenario di Villa Masini. Il concerto delle 21.15 è preceduto da un aperitivo cena con inizio alle 19.30 (costo € 15).Il ricavato dell’iniziativa,

organizzata dalle sezioni soci Coop di Montevarchi e San Giovanni Valdarno, sarà devoluto alla Fondazione Il Cuore si scioglie e all’Associazione per Villa Masini Onlus.i Prenotazione obbligatoria al 3358114851 

firenzeProvincia di

FIRENZE RIFREDI /MONTEVARChIYogaRiaprono le iscrizioni ai corsi di yoga con Sabrina Manetti, organizzati dalle sezioni soci Coop di Firenze nord ovest e Montevarchi. I nuovi incontri prevedono corsi trimestrali di dodici lezioni intensive, a cadenza settimanale, di

un’ora e mezza ciascuna. Si svolgeranno a Firenze ogni martedì, mercoledì e giovedì, dalle 17.30 alle 19, in via Vittorio Emanuele; a Montevarchi, ogni lunedì, dalle 18.30 alle 20. Inizio il 15 settembre. Costo 152,50 euro per l’intero trimestre. i iscrizioni Sabrina Manetti 3335752841 o

Castelfiorentinolo spot è servito!

Lo scorso 14 maggio si è svolta la giornata conclusiva del concorso “Lo spot è servito” cui

hanno partecipato 14 classi di quattro istituti scolastici primari dei Comuni di Castelfiorentino e Gambassi Terme, più precisamente le scuole “Roosevelt” “Tilli “ e “di Vittorio” di Castelfiorentino e la scuola elementare di Gambassi Terme. Tema del concorso: il consumo consapevole. Gli studenti hanno realizzato manifesti pubblicitari e uno spot televisivo sul corretto regime alimentare. Gli spot sono stati trasmessi presso il cinema Ridotto del Teatro del popolo dove sono stati esposti anche i lavori cartacei dei bambini.

PellegrinaggioNella terra di Gesù

Il Movimento Shalom organizza un pellegrinaggio di pace in Israele e Palestina dal 10/16 novembre 2014. Un viaggio nella straordinaria terra che ha dato origine alla nostra cultura, con incontri con le comunità locali e con realtà di particolare interesse in

ambito sociale. Quota individuale di partecipazione (minimo 41 partecipanti) € 1.250. Supplemento camera singola € 230. Assicurazione facoltativa annullamento

viaggio € 40 i Prenotazione segreteria centrale Shalom

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Page 25: Informatore Consumatori Unicoop Firenze luglio-agosto 2014

Luglio/Agosto 2014 - Informatore - 25

FIRENZE GAVINANA/ PONTE A GREVEAperti per ferieTutto pronto per l’estate 2014: le sezioni soci Firenze Sud Est e Firenze Sud Ovest, in collaborazione con i centri commerciali Coop di Firenze Gavinana e Ponte a Greve, e coordinati dall’agenzia Teorema, replicano per il quinto anno l’iniziativa “Aperti per ferie”, realizzata anche grazie al sostegno dei quartieri Q3 e Q4, e del Comune di Firenze. Occasioni gratuite di socialità, incontro e intrattenimento pomeridiano per grandi e piccini che a Gavinana sono in corso da giugno, mentre a Ponte a Greve si tengono a luglio e agosto.

Il calendarioAl Centro*Gavinana al via laboratori creativi per nonni, genitori e bambini realizzati in collaborazione con Convoi s.c.s. Onlus e Cooperativa Socialeinrete. - “Oggetti volanti non identificati”: 14/7, 11/8,ore 16-18.

- “Orto fai da te: 7, 25/7; 4, 25/8, ore 16-18 con

“Festa dell’orto”: creiamo un’installazione completa per il nostro orto sul balcone”.

- “Idee di carta”: 11, 28/7, 8/8.

- “Barattolandia”: 18/7, 18/8 ore 16-18.

- “I giochi dei nonni ai tempi moderni”: 4, 21/7, 22/08, ore 16-19.

- Workshop “Cucina fresca e veloce” - progetto

“Cocomeri in salita”, in collaborazione con Associazione Inzuppa: 2, 9/7, ore 17-19.- “Scrivere di Sé: come scrivere un diario”, a cura di Elettra Lorini: 16, 23, 30/07, 6, 20/8. - Tutti i giovedì di luglio incontri fra culture - Città del Mondo a cura di Elettra Lorini. Al Centro*Ponte a Greve,

nello Spazio eventi (piano superiore del centro commerciale), appuntamenti ogni mercoledì e venerdì:

- Festa di apertura: 4/7 presentazione attività con aperitivo a cura di Ops Caffè e intrattenimento musicale.

- Tombola con premi in prodotti alimentari Coop: 9, 23, 30/7, 6, 20/8.- Tombola con letture a cura dei Nonni leggendari: 16/7,

27/8.- Creazioni di candele in collaborazione con l’associazione il Cavaliere azzurro: 11, 18, 25/7.

- Laboratorio “Dai bauli di Ale” di riciclo creativo: 18/7, 1/8.- Grande festa di fine attività con canzoni popolari con il coro Cantatorri di Casellina dell’Associazione le arti in gioco.i presso punto soci Gavinana e Ponte a Greve

BAGNO A RIPOLICentri estivi Antella Per i ritardatari, ancora posti disponibili a luglio, agosto e inizio settembre per i “Centri estivi” per bambini e ragazzi da 6 a 14 anni di Bagno a Ripoli e non, organizzati dalla cooperativa Coop21 in collaborazione con la sezione soci di Bagno a Ripoli. Con base e mensa al Circolo ricreativo e

culturale di Antella, ogni settimana il centro estivo offrirà attività sportive, laboratori, giochi, gite ed escursioni nel territorio. Previsti sconti per i soci di Unicoop Firenze, nel caso d’iscrizione a più settimane o d’iscrizione di più di un figlio. i dettagli, costi e iscrizioni Coop21 055630089, [email protected], www.coop21.it

GRASSINAIl gusto del vinoPer il 17 luglio dalle ore 20, presso la sede della Sms, la sezione soci di Bagno a Ripoli, in collaborazione

con la Casa del popolo di Grassina, organizza una serata di degustazione di vini Marchesi Frescobaldi. L’azienda presenterà i suoi vini Remole, Pomino e Nipozzano in abbinamento a un menù toscano.Costo € 20 euro. Parte del ricavato sarà devoluto alla Fondazione Il Cuore si scioglie.

BORGO SAN LORENZOPasseggiatein saluteUltima passeggiata estiva della salute in programma per il 31 agosto, con

partenza alle 8 dalla sezione soci di Vicchio, per l’inaugurazione del sentiero Vicchio - Barbiana. La sezione soci di Borgo San Lorenzo, in collaborazione con Mukki, il Gruppo escursionistico vicchiese e la Uisp Delegazione Mugello, propone una giornata all’insegna della vita sana e alla scoperta del territorio, con pranzo al sacco, un ristoro offerto da Mukki e un rinfresco finale offerto dalla sezione soci Coop. Necessari abbigliamento e scarpe idonee e borraccia con acqua.i punto soci o Uisp Delegazione Mugello 0558458290 GEV 3341273091 Marcello 3287510882

Il brunchdella domenicaSconto di 2 € sul brunch della domenica (ore 11-14) per i soci Coop che, fra una passeggiata e una pedalata, faranno sosta presso il ristorante Ethnos di Borgo San Lorenzo. Nella campagna mugellana, lungo “il formicone”, il sentiero che collega Borgo San Lorenzo al villaggio La Brocchi, Ethnos è l’occasione per un ristoro a base di insalate di cereali, focacce, centrifugati di frutta e verdura e altre specialità fra gusto e salute. i Ethnos –Villaggio La Brocchi Borgo San Lorenzo 0558450268 [email protected]; www.associazione-ethnos.it

A scuola di balloCon l’appuntamento del 15 settembre alle 21, presso il circolo Spazio Tre di Borgo San Lorenzo, riprendono i corsi della scuola di ballo Asd Social dance proposti in collaborazione con la sezione soci di Borgo San Lorenzo. Per i soci Coop, prima settimana gratuita e sconto del 20%. i punto soci o Angelo 0558953360 - 3282937465

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Galluzzofa’ festa

Musica? Spettacolo? Buon cibo? All’iniziativa “Fa’ festa” c’è questo e molto più! Dal 7 al

13 luglio, presso l’area feste di viale Tanini al Galluzzo, un gruppo di giovani e giovanissimi gestiranno un ristorante e due bar e offriranno un programma vario di eventi, incontri, serate di improvvisazione teatrale, tornei di calcetto con le immancabili proiezioni delle partite dei mondiali. Accanto al divertimento, anche la solidarietà con alcune iniziative di raccolta fondi, in collaborazione con la sezione soci Coop Firenze Sud Ovest a favore della Fondazione Il Cuore si scioglie. Per i giovani di ogni età quindi… festa tutti insieme e la possibilità di dare il proprio contributo all’organizzazione degli eventi: e così, a portata di mano e di tasca, nel parco dietro casa, le sere d’estate si riempiono di divertimento e buona compagnia! i Pagina Facebook “Fa’ festa”

I volontari del gruppo Fà festa

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26 - Informatore - Luglio/Agosto 2014

VICChIOSpesa insiemeIn via sperimentale e per tre mesi, parte anche a Vicchio il servizio di “Spesa insieme” del progetto “Ausilio”, offerto ogni giovedì dalle 9 alle 12 dalla sezione soci Coop di Borgo San Lorenzo, in collaborazione con il Centro radio soccorso di Vicchio, previa prenotazione telefonica con almeno un giorno di anticipo. Il servizio di accompagnamento alla spesa di persone anziane sole e non autosufficienti prevede il trasporto dei richiedenti dal proprio domicilio fino al punto vendita Coop di Vicchio, l’aiuto dei volontari per fare la spesa e il ritorno al proprio domicilio.i Prenotazioni Coop di Vicchio 055844574; Centro radio soccorso 0558497206

CERTALDOA cena con il CuoreLa sezione soci di Certaldo invita tutti per domenica 6 luglio, alle ore 20, presso il supermercato Coop di Certaldo dove, nel nuovo punto vendita, si terrà la prima cena per la Fondazione Il Cuore si scioglie alla quale sarà devoluto l’intero incasso. Costo della cena € 15; bambini gratis da 0 a sei anni.i al punto soci

FIGLINE VALDARNOEscursionid’acqua e di terra La sezione soci di Figline Valdarno, in collaborazione con l’Associazione Geco escursioni da luglio a novembre per scoprire le bellezze naturali del Valdarno, nei suoi aspetti morfologici, storici, botanici e agricoli. Si comincia il 13 luglio con la gita in barca

“L’Arno a Bandella e Valle dell’Inferno” con ritrovo alle 9.30 presso il Centro

visite della Riserva naturale della Valle dell’Inferno e Bandella (località Monticello -Terranuova Bracciolini – AR). Il 14 settembre è la volta dell’uscita “Le Balze del Gretaio: un viaggio indietro nel tempo” con ritrovo alle 9.30 a Montanino presso il fontanello pubblico e rientro per l’ora di pranzo. Il ciclo si conclude il 30 novembre con “Le vie dell’oro verde” con ritrovo alle 9.30 in

piazza Aldo Moro a Reggello e possibilità di una degustazione di olio presso un agriturismo lungo il percorso. Tutte le uscite prevedono il rientro per l’ora di pranzo (durata circa 3 ore).i e prenotazioni presso punto soci - tel. 055951888

RIGNANOL’angolo LibroCoopPresso il supermercato Incoop di Rignano sull’Arno ogni mercoledì e venerdì dalle ore 9.30 alle ore 11.30, è aperto il prestito LibroCoop, realizzato dalla sezione soci di Figline Valdarno – Rignano in

collaborazione con la Biblioteca comunale di Rignano. Appassionati ed esperti del settore possono offrirsi volontari e contribuire al presidio del punto prestito.i al punto soci.

FUCECChIOFesta in terrazzaIl 12 luglio, alle ore 20.30, appuntamento sulla terrazza della Coop di Fucecchio per

un’apericena a buffet e, a seguire, serata danzante con musica dal vivo ed esibizione di danzatrici del ventre. L’intero ricavato sarà

devoluto alla Fondazione Il Cuore si scioglie. Costo della cena: 10 €. i Prenotazioni punto soci

Corsa podisticaMartedì 15/7 la sez. soci Le Signe e l’Asd Nuova atletica Lastra organizzano la 5ª edizione di “Corri Lastra”, non competitiva di km 8.3 e camminata ludico-motoria di km 4, con partenza ore 20.15 dal supermercato di

Lastra a Signa.Il costo dell’iscrizione di 4 € prevede un premio di partecipazione offerto dalla sezione soci.

L’iscrizione senza premio di partecipazione è di 1 €. La palestra Dimafit offre altri premi come 15 indagini Bia, 10 percorsi salute e 5 monitoraggi con Holter metabolico.i Sezione soci 0558749221 o Giampiero 3489308614

SAN CASCIANO VAL DI PESA Bambini sicuriIl 28 maggio si è conclusa

con la premiazione di circa 200 ragazzi partecipanti al progetto “Educazione stradale”, la campagna sostenuta dalla sezione soci di San Casciano in collaborazione con il Corpo di Polizia comunale di San Casciano. Il progetto ha previsto la consegna della patente di pedone ai piccoli del primo anno della scuola primaria e la patente di ciclista ai ragazzi del quarto anno della scuola primaria. Il sindaco di San Casciano,

Massimiliano Pescini, ha partecipato alla premiazione e ha ringraziato la sezione soci di San Casciano per l’impegno nel progetto.

Socialità

Valdiserchio / Versilia In visita alla novamont

Grande soddisfazione per i soci della sezione Valdiserchio/Versilia che lo scorso maggio

sono andati in visita alla fabbrica della Novamont a Novara, un’occasione formativa per saperne di più e vedere da vicino i laboratori dove è stato progettato il MaterBi, la bioplastica biodegradabile e compostabile con cui sono fatti i sacchetti della spesa, i sacchetti e i guanti dell’ortofrutta dei punti vendita Unicoop Firenze. Nella foto un momento della sosta al lago di Orta.

o

Le Signe I vincitoridella lotteria del Cuore

Sabato 24 maggio si è svolta l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria per Il

Cuore di scioglie. I premi, 3 quadri realizzati con materiale riciclato omaggiati dall’artista Antonio Veltro, sono andati al biglietto n° 19290 (1° premio), al n° 19303 (2° premio) e al n° 08733 (3° premio). I vincitori possono ritirare il premio presso la sezione soci Le Signe presso il supermercato di Lastra a Signa.

FirenzePremio per la pace

L’edizione 2014 del Premio Firenze per le Culture di Pace, è legata alla visita (avvenuta a giugno) del Dalai Lama in Toscana, una delle personalità più importanti di pace e non violenza del nostro tempo. Il Premio si articola in tre settori: uno dedicato alla scrittura per la pace, uno per le

composizioni musicali per la pace, e uno dedicato a un personaggio e a un progetto di pace.i Bando Segreteria Un Tempio per la Pace,

055.2476004, 3394173319 (dalle ore 9.30 alle 13); [email protected];

www.untempioperlapace.it

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Luglio/Agosto 2014 - Informatore - 27

TAVARNELLE VAL DI PESA L’orto per la legalità Sotto il cielo d’agosto, due iniziative per la legalità realizzate con il contributo della sezione soci Coop

di Tavarnelle Val di Pesa: il 2 agosto dalle 7 alle 13 in piazza G. Matteotti a Tavarnelle Val di Pesa è in programma una vendita di prodotti degli orti degli associati al circolo Arci La Rampa e Spi-Cgil. Il 15 agosto alle ore 20, al Parco del Mocale di Tavarnelle, si terrà la cena della legalità. Il ricavato delle iniziative sosterrà i lavori di manutenzione

di Casa Caponnetto, sede della Cooperativa sociale

“Lavoro e non solo” di Corleone.i Prenotazioni 3338870477

CALDINEDieci candelineIl 17 luglio tutti in festa per i primi dieci anni del punto vendita Coop: sono in programma tre giorni, da giovedì 17 a sabato 19 luglio, di offerte e promozioni riservate ai soci della cooperativa. E non solo: nel pomeriggio di giovedì 17 luglio, nella piazza davanti al punto di vendita, ci sarà una vera e propria festa per

grandi e bambini, mentre dalle 19 è prevista una degustazione di prodotti Coop. All’evento saranno presenti Anna Ravoni, sindaco di Fiesole e Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze.

pisAProvincia di

PISAIl piatto solidale Assaggi, musica e folklore di Sardegna in arrivo a Uliveto Terme dove, dal 4 al 13 luglio 2014 (giorno di riposo lunedì 7), si svolgerà la XVI “Festa della Sardegna”. Nell’ambito della rassegna enogastronomica, la sezione soci di Pisa sostiene l’iniziativa “Il piatto solidale” con cui, per ogni piatto di malloreddus (gnocchetti sardi) consumato, verrà donato 1 € in parte all’ass.

Pollicino di Olbia, che assiste circa 100 bambini e le loro famiglie colpite dall’alluvione, e in parte a sostegno dei progetti della Fondazione Il Cuore si scioglie. Il programma prevede spettacoli serali con inizio alle ore 21.30.

pistoiAProvincia di

VALDINIEVOLENuoto estivo La sezione soci Valdinievole, in convenzione con l’Asd Nuoto Valdinievole, offre ai soci Coop del territorio che ancora non li conoscono, la possibilità di sperimentare gli impianti e i corsi di nuoto dell’Associazione sportiva: presentando la propria carta socio alle segreterie delle piscine, i soci Coop potranno usufruire di un abbonamento gratuito di 4 lezioni da utilizzare

presso le Piscine comunali di Monsummano Terme e intercomunali di Larciano – Lamporecchio. i Piscine comunali di Monsummano Terme tel. 0572952255 – Piscine intercomunali Larciano – Lamporecchio 057381506

prAtoProvincia di

PRATOCena per il CuorePer il 9 luglio, ore 21, presso il Parco*Prato, la sezione soci di Prato organizza una cena di solidarietà a favore della Fondazione Il Cuore si scioglie. Costo: 15 €. i e prenotazioni presso il box informazioni del supermercato Coop via delle Pleiadi

sienAProvincia di

SIENA La moda del ricicloDal 14 al 21 luglio, nella galleria commerciale della Coop di Siena Grondaie, mostra della collezione di abiti realizzati con materiale di recupero della eco-sfilata

“Raccatto-Riaggeggio-Riadopero”, organizzati da cinque anni dalla Pro loco di Civitella M.ma allo scopo di sensibilizzare la popolazione alla raccolta differenziata e al recupero di materiali di scarto.

o

Sienarecord di lettura

Con ben 92 libri letti in un anno, la sig.ra Loretta Bartalini è risultata la lettrice

numero uno della Bibliocoop di Siena: un record che la sezione soci Coop ha premiato lo scorso 19 maggio, giornata di promozione della lettura organizzata dalla Biblioteca comunale degli Intronati con l’Associazione amici delle biblioteche nell’ambito della campagna nazionale “Il Maggio dei libri”. Tanti gli eventi in vari luoghi della città, fra i quali la simpatica premiazione avvenuta nella sala storica della Biblioteca. L’iniziativa era in collaborazione con la candidatura di Siena a Capitale europea della cultura 2019. E intanto per il 2014 la sfida è aperta… buona lettura a tutti! Nella foto la premiazione della sig.ra Loretta Bartalini

Sienala città candidata

Lunedì 7 luglio alle ore 18 nella sala soci della Coop di Grondaie il prof. Pierluigi

Sacco, direttore della candidatura di Siena Capitale europea della cultura 2019, terrà una conferenza sul tema “Prospettive e opportunità per Siena Capitale europea della cultura 2019”. La conferenza è la prima occasione d’incontro fra lo staff del Comitato per la candidatura e i soci Coop interessati a dare il proprio concreto contributo sul tema.

Premiazione Il Maggio dei lIbri

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28 - Informatore - Luglio/Agosto 2014

Unicoop Firenze

Caro Vasco, vogliamo ricordarti con lo stesso stile semplice, di-

retto, essenziale che ha caratteriz-zato i nostri incontri. Il rapporto del gruppo dirigente di Unicoop-Firenze, di cui facevi parte, non si è mai limi-tato agli aspetti del lavoro. C’è stato il tempo dei racconti, delle confidenze e allora tu imperversavi da maestro quale eri. C’è stato il tempo delle bat-

tute e delle prese in giro, fra di noi e verso gli altri. C’è stato perfino il tempo degli scherzi e del gioco. C’è stato insomma un gruppo di persone che, pur avendo grosse responsabilità nella conduzione di una grande im-presa cooperativa, non rinunciava all’aspetto umano ed esprimeva un valore, quello dell’amicizia, che do-vrebbe essere insegnato ai giovani di oggi.

Oggi va di moda il termine “so-lare”. Ebbene tu sei sempre stato so-lare. Hai amato la vita come pochi altri. Non ti ho mai pensato come sei ora, sembravi immortale, perché avevi una voglia di vivere incompri-mibile, E l’hai saputa vivere la tua vita. E così facendo, hai dato il contributo

que stesse ad ascoltarti. Tu, pratese doc, hai saputo supe-

rare il confine campanilistico e con-quistare anche i fiorentini, facendo a-mare loro i tanti detti popolari pratesi e le tante storie che ci hai raccontato.

Sei stato un cooperatore convinto, ma soprattutto attaccato come l’e-dera alla tua cooperativa, che hai difeso sempre e comunque, anche

quando, e tu lo sapevi bene, non ave-vamo tutte le ragioni.

Prato è stata per tanti anni priva di un punto vendita cooperativo all’altezza della città. Questo era per te come un “complesso di inferiorità”, e lo vivevi soffrendo internamente, senza palesarlo all’esterno.

E quando inaug urammo i l “GRANDE COOP” di piazza San Marco, arrivò il giorno del tuo riscatto: per te fu come rinascere e poter parlare di nuovo con i pratesi con l’orgoglio di aver fatto una grande conquista nel gruppo dirigente della Cooperativa.

Caro Vasco, ci mancherà la tua presenza, ci mancherà il tuo inter-vento alle nostre assemblee, sem-pre incisivo, sempre appassionato, sempre pieno di buon senso. Ma sarà impossibile dimenticarti, e quando avremo momenti più difficili, anche nella vita privata, potremo cercare di riconquistare un po’ di ottimismo ricordandoti e utilizzando quanto ci hai insegnato. Grazie per quanto ci hai lasciato. s

lutto

pratese DocIl 23 maggio ci ha

lasciati Vasco Guarducci. Riprendiamo il ricordo

che ne ha datoTuriddo Campaini

di Turiddo Campaini

VAscoguArducciClasse 1924, operaio,

è eletto nel 1952 presidente della Coopera-tiva di Santa Lucia (Prato). Nel 1954 lascia la fabbrica per diventare direttore dell’Alleanza cooperative pratese, sorta in quell’anno per rilevare i 7 negozi che la Casa del popolo di Sesto gestiva a Prato, ed erano in passivo. Grazie a Guarducci, presidente da una parte e di-rettore dall’altra, si creano

le condizioni per mettere insieme le due cooperative pratesi. Sia la cooperativa di Santa Lucia (22 punti di vendita) che l’Alleanza pra-tese (23) confluiscono nel 1968 nella Toscocoop dove Guarducci ricopre il ruolo di direttore al personale e alle strutture. Mantiene quest’ultimo incarico anche nell’Unicoop Firenze, dal 1973 al 1976, anno del suo pensionamento. Membro del consiglio d’amministra-zione e dell’esecutivo della cooperativa, dalla fonda-zione al 2002.

maggiore anche agli amici, proprio insegnandoci a vivere.

Ricordo i momenti bui per la no-stra Cooperativa, quando le preoc-cupazioni erano veramente enormi. Anche in quelle circostanze, pur con senso di responsabilità, trovavi sem-pre la battuta per tirarci su, per darci una carica di ottimismo. Proprio io, che allora, pur essendo giovane, pren-devo quasi tutto sul serio, sentivo forse più di altri quanto mi aiutasse la tua vicinanza, il tuo incoraggia-mento, il tuo invito a sdrammatiz-zare, la tua saggezza, la tua espe-rienza di vita, il tuo bicchiere sempre

“mezzo pieno”. Oggi è come ammainare una ban-

diera importante della Cooperativa, è come perdere un pezzo rilevante della nostra storia. Quella nostra sto-ria di cui ci hai portato tante testi-monianze fino a pochi mesi or sono, con le tue battute fresche e frizzanti, con quella tua arguta umanità, con quella tua anima popolare che riu-sciva a entrare in sintonia con chiun-

Vasco Guarducci, a sinistra, anni ’50

Vasco Guarducci, Paolo Cantelli e Turiddo Campaini, 2010

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Luglio/Agosto 2014 - Informatore - 29

Siena

solidarietàin vista

Un progetto dell’Auser di Siena, con Ottica Colombini e la sezione soci locale per riciclare

occhiali da spedire nei paesi più poveri

di Sara Barbanera

Da vista, da sole, di plastica, me-tallo o celluloide, per miopi, astig-

matici o presbiti: è di occhiali che par-liamo, un oggetto comune per noi, così tanto che in Italia è persino arrivato il primo paio per animali, destinato a Totò, un cane tredicenne di Padova affetto da atrofia iridea senile che ora vede e passeggia di nuovo all’aperto.

Comune ma non per tutti: secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, sono ben 153 milioni nel mondo le persone che ne hanno biso-gno, ma per molti essere un “quattroc-chi” rimane un sogno. Alcuni lo hanno realizzato grazie a un progetto aperto a chiunque abbia un paio di occhiali usati che potrebbero cambiare la vita di una persona. Il progetto è ideato dall’Auser di Siena, in collaborazione con la Sezione soci locale e l’Ottica Colombini di Siena: un gesto utile, per chi prende, per chi cede e per l’am-biente, che ha portato un risultato di 700 occhiali già spediti in vari paesi del mondo in due anni di attività. «Avere occhiali adatti è semplicemente fonda-mentale – spiega Gianni Colombini, ti-tolare dell’Ottica - per la qualità di vita a ogni età: non vedere altera i rapporti con il mondo e limita le possibilità di spostamento, apprendimento e lavoro. Nei bambini, gli occhiali correggono il difetto in tempo e permettono uno sviluppo, un’istruzione e un futuro migliori. Per gli adulti significano an-che maggiori opportunità di lavoro, mentre agli anziani garantiscono più autonomia». Per chi vuole contribu-ire, l’incombenza è piccola, la spesa inesistente e il requisito è solo avere oc-chiali vecchi ma ancora in condizioni discrete, come ci ha chiarito Gianni Colombini nell’intervista.

Quali occhiali servono e dove devono essere portati? «Di tutti i tipi! Perché nei Paesi del

Sud del mondo servono tutti. Sono richiestissimi quelli per la miopia che è il difetto più limitante. Ne arrivano molti da lettura ma i più preziosi e dif-ficili da trovare sono quelli per bam-bini. Da sole sono utili per pazienti con cataratta incipiente. Gli occhiali possono essere portati o spediti al punto soci della Coop di Siena Gron-daie che poi ce li consegna».

intervento è di verifica e certificazione della correzione delle lenti e poi di ripri-stino degli occhiaIi; a volte è impossi-bile, perché l’usura tende a deteriorare le lenti o a deformare la montatura: i materiali di oggi purtroppo non sono malleabili e le ditte non forniscono più pezzi di ricambio gratuiti, perciò ripa-rarli è più costoso che comprarli nuovi. Il 90% degli occhiali raccolti sono in condizioni buone tali da rigenerarli al 65% della loro funzionalità originaria, forse perché oggi si cambia occhiale per estetica e non per usura o danno».

Come smaltire correttamentegli occhiali danneggiati?

«Salvo lenti rov inate o oc-chiali deformati, consiglio di farli comunque va-lutare perché altrove sono, di-rei… sacri! Per smaltirli occorre separare il vetro dalla montatura, in genere in pla-stica biodegra-dabile, oppure la-sciarli al proprio ottico, in caso di un nuovo acqui-sto. Ora, a Siena, c’è chi li aspetta a braccia aperte!».

Non è il primo progetto a promuo-vere una raccolta simile che da oltre 70 anni è portata avanti dal Lions Club, con 18 punti ritiro che ogni anno nel mondo raccolgono 5 milioni di occhiali e ne distribuiscono 2 milioni e mezzo.

Al di là dei numeri, il progetto crescerà, come spiega Mauro Mar-rucci, presidente della Sezione soci Coop: «Arrivano occhiali da tutta la Toscana, perché è un’attività rara ma così utile che vogliamo coinvolgere altre associazioni del territorio e ottici disponibili a collaborare».

A chiudere il circuito virtuoso, si aggiunge la creatività dell’Auser nel realizzare le custodie che indicano la gradazione e proteggono gli occhiali nel viaggio verso una seconda vita. s

In quale condizione devono essere e che percentuale di occhiali consegnati viene rigenerata e spedita?«È essenziale che le lenti non siano

molto graffiate, perché levigarle è co-stosissimo e diminuisce la gradazione; inoltre non devono essere troppo vec-chi, massimo dieci anni, perché dure-rebbero poco a chi li riceve. Il nostro

L’intervistatoGianni ColombiniOttica Colombini di Siena

Mondo Coop

rigiocattoloLa raccolta inizia nella seconda metà di settembre e va avanti fino alla seconda settimana di dicembre, quando scatta l’operazione “Rigiocattolo”: questa l’iniziativa di solidarietà che la Comunità di Sant’Egidio organizza da oltre 15 anni, coinvolgendo genitori e bambini nella raccolta di giocattoli poi venduti per finanziare progetti in Africa e in altre parti del mondo. Giochi da tavola, puzzle, Lego, bambole, peluche che vengono ripuliti e riconfezionati per il mercato di piazza che, in particolare a Firenze, ha conquistato il cuore della città e il sostegno della Fondazione il cuore si scioglie. i Comunità di Sant’egidio, 0552342712; [email protected]

Firenze

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30 - Informatore - Luglio/Agosto 2014

a cura di Antonio Comerci

LetterePlastica o MaterBiSono scontento dei vostri nuovi sacchetti per ortofrutta biodegradabili: finora più di una volta la cassiera ha dovuto rimettere in un sacchetto nuovo la merce perché l’altro si era squarciato ed altre volte ho dovuto dividere l’ortaggio fra due sacchetti per prevenirne la rottura! Vi rendete conto che tutti questi sacchetti extra sono a spese vostre e quindi nostre? La plastica dei vecchi sacchetti era riciclabile e quindi riutilizzabile, mentre questa non so dove andrà a finire. Lucio Rossano Borgo San Lorenzo (Fi)

Il MaterBi con cui sono fatti i sacchetti dell’ortofrutta, si degrada dopo un certo numero di mesi, sia che finisca in discarica sia che diventi compost insieme all’umido. Per farlo non si compra il petrolio dall’estero perché si genera da scarti agricoli italiani. Abbiamo rilanciato con l’operazione MaterBi l’occupazione in una fabbrica del Mugello che rischiava di non aver futuro con le buste di plastica. Tutti vantaggi che speriamo anche il socio di Borgo apprezzi. Come tutti i prodotti nuovi, anche il sacchetto dell’ortofrutta in MaterBi ha bisogno di essere messo a punto, trovando il giusto equilibrio tra spessore necessario per non rompersi, ma anche evitando lo spreco di materiale. Già dai prossimi mesi i fornitori ci hanno promesso sacchetti più resistenti.

Decrescita feliceCon un po’ di rammarico vedo che state

ritrasformando anche l’Ipercoop di Lastra a Signa in Superstore... peccato. In tanti anni ho acquistato molti elettrodomestici e molti capi di abbigliamento o attrezzature sportive presso l’Iper; era così necessario smantellare tutto? Alessandro Russo Scandicci (Fi)

Ritengo che il “profondo” ridimensionamento del settore dedicato agli acquisti dei prodotti elettronici sia un grave errore che danneggia fortemente gli interessi dei soci-consumatori. Inoltre, un provvedimento così drastico avrà sicuramente degli influssi negativi anche sui livelli occupazionali del personale. Pertanto, chiedo le motivazioni di una scelta simile. Fabio BrainiSan Giuliano Terme (PI)

La tipologia degli iper è in crisi da diversi anni: perde vendite nei settori non alimentari a favore delle grandi superfici specializzate, specie per elettronica, elettrodomestici e abbigliamento. Insomma l’era delle grandissime superfici dove trovare un po’ di tutto è tramontata, e queste superfici hanno costi che incidono in misura sempre maggiore. Riducendo l’area di vendita e riqualificando il personale, che sarà tutto ricollocato nella rete di vendita dell’Unicoop Firenze, siamo in grado di superare la crisi degli iper e di offrire al socio una struttura più agile e sulla quale esprimiamo il meglio della cooperativa. Con questo speriamo che

i soci trarranno vantaggi dal nuovo punto vendita e dall’offerta complessiva del centro commerciale che nell’area lasciata libera dall’iper vedrà nuove attività.

ChiapparelliSono contro le stupidaggini dei premi a bollini che ormai da molti anni state facendo... Posate, bicchieri, pentole, pupazzi... Non servono a niente, servono a prendere in giro noi soci, dato che questi regali li paghiamo sull’acquisto dei prodotti finali. Secondo me senza questi chiapparelli si possono abbassare i prezzi di tutti i prodotti. Francesco Bartalucci Castelfiorentino (Fi)

I costi delle promozioni sono da considerare investimenti, in quanto servono per aumentare le vendite. Con più vendite anche i costi incidono meno sui prezzi di vendita. Inoltre, facciamo notare, spesso i

“chiapparelli” comportano un contributo in euro, oltre che in “bollini” e questo riduce di molto il costo della promozione, che incide sulle vendite per pochi decimi di centesimo di euro! Insomma il risparmio sui prezzi di vendita non si vedrebbe proprio! Ma c’è un altro aspetto che ci preme sottolineare: i nostri “chiapparelli” servono sempre a qualcosa o a qualcuno. I piatti sono serviti a mantenere la produzione a Sesto, i calici a Colle Val d’Elsa, i

“vitamini” per la corretta alimentazione dei bambini e per dare fondi all’ospedale pediatrico

Mayer e così per le figurine a finanziare progetti Wwf per l’ambiente.

Miele okVorrei porre l’attenzione su uno dei vostri prodotti, il miele di acacia che, dall’etichetta riportata, proviene da diversi paesi. Alla luce delle ultime informazioni riportate anche da testate giornalistiche o

da trasmissioni televisive (Geo&Geo), i controlli su Ogm non sono da tutti effettuati a norma. Vorrei essere tranquillizzato e sapere che il vostro prodotto è super controllato.Massimo Di Fraia

-Pontassieve (Fi)

Per i prodotti a marchio Coop, l’eliminazione degli Ogm come dei grassi idrogenati, dell’aspartame, o la riduzione/eliminazione del glutammato, il divieto di utilizzo dei coloranti, sono scelte fatte ormai da molti

anni. Siamo stati i primi, molti anni fa, a dotarci di strumenti d’avanguardia per l’individuazione di Organismi geneticamente modificati. Quindi i controlli li facciamo e a maggior ragione sui prodotti di origine non italiana.

Vuoto a renderePerché non introducete il vuoto a rendere? La sua

introduzione potrebbe portare a una sorta di fidelizzazione del cliente. Si potrebbero introdurre contenitori che riconoscono il tipo di materiale, attraverso il codice a barre, attribuendo punti per i soci e/o sconti per la spesa creando così un circolo virtuoso anche per i clienti meno abituali. È un sistema assai diffuso in paesi come Germania e Svezia, ma sta iniziando a essere proposto anche in alcune realtà italiane.Giampiero Castagna Uzzano (PT)

Non è una scelta che potremmo fare da soli: per primi dovrebbero essere

via Santa Reparata 43 50129 Firenze [email protected] Fax 0554780766

La redazione si riservadi abbreviare le lettere,senza naturalmente cambiarne il senso.

Le lettere non pubblicate sono comunque all’attenzione delle varie strutture Coop

interessate.Su richiesta dei soci firmiamo le lettere con le iniziali o il solo nome.

NON PUBBLICHIAMOle lettere e i messaggiche ci arrivano anonimi.

Informatore Coop

o

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Luglio/Agosto 2014 - Informatore - 31

d’accordo le grandi aziende (spesso multinazionali) del settore che dovrebbero investire in nuove linee di imbottigliamento, e mantenere un “parco bottiglie” costoso, fragile e pesante. E poi dovrebbero essere i consumatori a scegliere il pesante e fragile vuoto a rendere rispetto alla leggera, comoda e infrangibile bottiglia di plastica. Insomma, una decisione del genere può essere imposta od orientata solo da norme di legge. Noi abbiamo scelto un’altra strada: quella dell’acqua del rubinetto, anche perché siamo, senza ragioni obiettive, fra i maggiori consumatori mondiali di acqua in bottiglia. In pochi anni il consumo di acqua in bottiglia nei nostri punti vendita si è ridotto del dieci per cento.

Logo fuori luogoMi ha stupito non poco vedere su un cartellone che pubblicizza lo spettacolo di Beppe Grillo Te la do io l’Europa (che si è tenuto al Mandela Forum il 12 aprile, n.d.r.), in un angolo in basso a destra la dizione “con il supporto di Unicoop Firenze” insieme ad altri. Il ruolo che Grillo ha ormai assunto nella politica italiana rende i suoi spettacoli un evento di natura politica, a mio avviso paragonabile al comizio di un rappresentante di qualsiasi altro partito. Mi piacerebbe capire meglio il significato di questo

“supporto”. Francesco Vanzi - Firenze

Unicoop Firenze è sponsor del Mandela Forum: quindi la dizione “con il supporto di Unicoop Firenze” non riguarda lo spettacolo di Grillo, ma il sostegno che da anni diamo a

questa struttura; quindi il nostro logo viene messo

“automaticamente” per tutti gli eventi organizzati al Mandela Forum. Questo automatismo a volte è inopportuno, come rileva giustamente il socio, e dovremo superarlo.

Sempre più cinesiÈ mai possibile che la maggior parte degli oggetti non alimentari, provenga dalla Cina? Io non sono razzista e abito in una zona con tanti cinesi, ma vi chiedo: come fa a ripartire l’economia italiana se non compriamo in Italia? Sarà più economica ma non mi sembra una buona politica. Nadia CorsiCarmignano (Po)

Comprare in Italia è meglio se… ci fossero i prodotti. Sempre più le aziende del nostro Paese si stanno delocalizzando all’estero, oppure i marchi italiani sono rilevati da gruppi stranieri che poi negli anni spostano le produzioni nei paesi dove per loro è più conveniente produrre. Per quanto ci riguarda cerchiamo sempre di avere prodotti non alimentari Made in Italy, ma è sempre più difficile.

Mal rappresentatoLeggo sempre l’“Informatore”, specie l’editoriale, e guardo con interesse le vignette. Nel numero di marzo c’è una vignetta sulle votazioni per le sezioni soci. Anche qui il socio, come nelle altre vignette pubblicate fino a ora, è rappresentato con espressioni poco sicure e convincenti. Come socio mi sento mal rappresentato. Renzo ManescalchiFirenze

L’autore delle vignette, Lido Contemori, è molto bravo e aggiunge quel tocco d’ironia che non guasta per alleggerire i temi, spesso troppo seri, dell’editoriale. I suoi non sono disegni realistici, ma caricature da guardare con un sorriso.

Senza guantoConosco le molte iniziative intelligenti fatte in difesa dell’ambiente tra cui questa ultima di utilizzare il MaterBi come materiale biodegradabile… Come medico, però, non riesco proprio a capire perché non si riesca a far un piccolo ulteriore passo verso l’abolizione dei guanti per scegliere la frutta e la verdura il cui uso è semplicemente ridicolo. Se lo scopo è quello dell’igiene, dobbiamo insegnare alla popolazione che la frutta e verdura è talmente “sporca” nel suo percorso prima di arrivare al banco, che toccarla solo con i guanti è privo di ogni valore. Piuttosto va detto che oltre che lavata andrebbe anche sbucciata se proprio vogliamo tutelare la nostra salute dalle sostanze tossiche che vi si possono accumulare. Se esistono normative che obbligano a utilizzare i guanti, ma non credo, dobbiamo allora iniziare una campagna informativa volta a abolirli.Franco Bergesio - Firenze

L’uso del “guanto” è imposto dalle norme di legge che vogliono la “separazione” fra clienti e prodotti di ortofrutta. Per noi l’uso del guanto rappresenta un costo e un problema. Però è vero che dà un senso d’igiene e di pulizia che è rassicurante per il consumatore, rispetto a una folla che tasta e

Gli articoli più letti nel webDall’Informatore on line di giugno

www.coopfirenze.it/informazioni/informatori

I numeri del 2013Bilancio consuntivo dell’Unicoop Firenze

Liste prontecon un clickLibri scolasticida prenotare on line

L’offerta raddoppiaDal 19 giugno due promozioni quindicinali

Tutti i pesci della reteIl cacciucco alla maniera di Livorno

Promozionie dintorniLe offerte non alimentari di giugno

spreme la frutta a mani nude. Comunque per decidere se il guanto è utile o inutile, occorrerebbe una ricerca scientifica vera, con dati certi.

Sconto o soldi?Oggi ho fatto spesa alla Coop e ho speso 80,98 euro; quindi, se avessi pagato con moneta contante o bancomat, avrei dovuto ricevere quattro bollini. Poiché sulla tessera avevo ben 2.344 punti, ho chiesto di “scalarmeli” dall’importo da pagare, considerandoli equivalenti ad euro 23,44. A questo punto l’importo da pagare è passato ad euro 57,54 e la cassiera mi ha dato solo due bollini. Vorrei sapere, da qualcuno dei capoccia che “contano”, perché il personale non mi ha riconosciuto il totale della spesa di 80,98 euro e quindi quattro bollini.Andrea AngelelliSanta Maria a Monte (PI)

L’equivoco di fondo è che i punti sono considerati soldi: non è così. Un punto dà diritto a uno SCONTO sulla spesa pari a un centesimo. Per l’appunto i bollini sono erogati al netto di tutti gli sconti. L’estratto del regolamento è presente nei nostri materiali di comunicazione (depliant, scheda raccolta bollini…) nonché nel regolamento integrale, con firma autenticata dal notaio, inviato al ministero delle attività produttive e presente presso ogni box informazione dei punti vendita e consultabile dai clienti. In breve c’è scritto: riceverai un bollino ogni 20 € di spesa (per spesa s’intende il totale dello scontrino, al netto di sconti promozionali e sconto spesa).

o

firenzeAlcune immagini dell'Assemblea provinciale dei soci all'Obi Hall il 3 giugno scorso. A sinistra Barbara Pollero, Turiddo Campaini e Renato Burigana. Sopra Sall Mamadou neo eletto consigliere della sezione soci di Campi Bisenzio, mentre interviene all'assemblea.

Page 32: Informatore Consumatori Unicoop Firenze luglio-agosto 2014

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34 - Informatore - Luglio/Agosto 2014

Eventi

Maghi e giullari, acrobati e improvvisatori teatrali e in

rima, nobili fanciulle e accattivanti meretrici, e poi uno speziale e un ospitale medievale per ritemprare la vostra salute, il mangia-spade, l’incantatore di serpenti e gli artisti più rappresentativi della tradizione popolare toscana: per incontrarli basta attendere gli ultimi due fine settimana di luglio (dal 18 al 20 e dal 25 al 27) e la “Festa Medievale di Monteriggioni”, appuntamento che ogni anno richiama nel piccolo borgo in provincia di Siena migliaia di visitatori da tutto il mondo.

Sei giorni fitti di attrazioni, con spettacoli suggestivi, personaggi in costume, il mercato delle arti e dei mestieri lungo le strade e le piazze. Questa 24ª edizione di “Monterig-gioni di torri si corona” – direzione artistica del regista, cantautore e scrittore David Riondino, e direzione scientifica di Marco Valenti, profes-sore di Archeologia medievale e cri-stiana all’Università di Siena – ha messo a punto una serie di rievoca-zioni e ricostruzioni storiche ancora più dettagliate e filologicamente cu-rate: attraverso le cosiddette “bolle temporali”, infatti, sarà possibile scoprire la vita di un piccolo villag-gio longobardo, di una città di età comunale e i tornei di scherma di un esercito mercenario...

Come di consueto, lungo le vie del castello verrà poi allestito il tradizio-nale mercato, dedicato in gran parte a prodotti artigianali di ispirazione medievale: maschere in pelle, terre-cotte, giochi in legno per bambini, ma anche riproduzioni di armi anti-che, araldica e molto altro sono solo alcuni esempi delle diverse proposte che saranno presenti durante la Festa. Ecco allora l’officina del fabbro, la bottega dello speziale, il forno dove si cuoce la ceramica a contatto diretto del fuoco, l’amanuense che crea nuovi manoscritti sulla pergamena e gli artigiani-poeti del Laboratorio del sonetto di Siena che creeranno su

Monteriggioni

Un tuffonel passatoFesta medievale del borgoche “di torri si corona”. Ingresso a sconto per i soci

diEdi Ferrari

Gli eventi più visti nel WebLe schede di eventi

più cliccati sulwww.coopfirenze.it/eventi

Il ritorno di CasanovaCrozza delle meraviglieL'Amour des trois orangesOrfeo ed Euridice

Lavia dice LeopardiSeduzione etruscaChe puro ciel! Che chiaro sol! Gluck e l’“Orfeo ed Euridice” a Firenze

richiesta all’istante sonetti e altre poesie dedicate a un vostro amore vicino o lontano… o a un capoufficio particolarmente severo. E poi i con-cai che sveleranno ai visitatori l’arte della lavorazione degli antichi orci, e la bottega di un maestro dove si di-pinge una imponente pala trecente-sca. Ogni artigiano sarà affiancato da un narratore che racconterà la storia della sua arte e le novelle e leggende

nate intorno ai suoi manufatti: si potranno così ascoltare novelle popo-lari senesi e toscane che ci raccontano di fornai, fabbri, maniscalchi, mu-gnai, calzolai ma anche avventure più misteriose di maghi, indovini e venditori di elisir. Molte le locande e i banchi dove gli ospiti potranno assaggiare e degustare le specialità gastronomiche locali accompagnate da ottimo vino. E, tenetelo a mente, nei giorni della Festa la cinta muraria tornerà a rivivere proprio come un antico borgo medievale, con tanto di cambiavalute all’ingresso con cam-bio dell’euro in “Grosso”, l’antica mo-neta della Repubblica Senese, coniata appositamente per l’occasione e da utilizzare esclusivamente all’interno del castello. Ingresso 8 euro (venerdì), 12 euro (sabato), 10 euro (domenica); per i soci ingresso ridotto (rispetti-vamente 6, 10 e 8 euro) acquistando il biglietto nei Box office presenti nei punti vendita della Cooperativa.i www.monteriggioniturismo.it e

www.monteriggionimedievale.it; 0577304834

anno Domini 1398Domenica 17 e 24 agosto le piazze e le vie del centro storico e il Parco di Castello, si animeranno con spettacoli, colori e musiche. Accampamenti, taverne, mercati, prenderanno vita riempiendosi di artigiani, nobili, popolani, cavalieri, frati, musici e giocolieri. Un’occasione unica per immergersi nelle atmosfere medievali di una delle più belle città della Toscana. Il Mestiere delle Armi è il tema scelto per questa XVII edizione, il “filo rosso” che legherà tutti gli eventi presenti nelle due giornate di festa. Ma Volterra AD 1398 era già iniziata: dal 2 giugno e fino al 13 luglio è possibile prendere parte, visitando il sito www.volterraAD1398.com/ilviaggio, al gioco di ruolo che si concluderà a Volterra durante la festa del 24 agosto: Ritorno a Volterra - Il Viaggio. Ingresso intero 10 euro; 6 euro soci Unicoop Firenze; sotto 10 anni gratuito. i www.volterra1398.it

Volterra

festa dell’UnicornoDa www.festaunicorno.com - 04.06.2013 - o 2’ 55’’http://goo.gl/19S5AF

Page 35: Informatore Consumatori Unicoop Firenze luglio-agosto 2014

Luglio/Agosto 2014 - Informatore - 35

Spettacoli nel carrello

50 punti sulla Carta socioper gli acquisti nei punti Coop/Box Office

16 luglio - Stadio Artemio Franchi (Firenze) Luciano LigabueDa 28 a 70 € (+ diritti di prevendita)

16 luglio - Teatro Comunale (Firenze)Joe BonamassaNon disponibile

17 luglio - Teatro Romano (Fiesole)EelsDa 30 a 40 € (+ diritti di prevendita)

22 luglio - Teatro Romano (Fiesole)Giovanni AlleviDa 20 a 35 € (+ diritti di prevendita)

2 agosto - Teatro Romano (Fiesole)Pippo PollinaDa 25 a 35 € (+ diritti di prevendita)

sconto in convenzione (i prezzi non sono comprensivi di prevendita).i 055289276; www.florencedance.org

Quaranta autori e altrettanti luoghi d’arte (musei, palazzi, basiliche, piazze, vie), e 4 chilometri di centro storico ‘in-vaso’ dalla cultura: torna Icastica ad A-rezzo e fino al 31 ottobre propone molti appuntamenti di carattere artistico, ma anche spettacoli, teatro, danza, poesia, design, giornate di studio. Le

mostre sono a ingresso gratuito (ec-cetto le sezioni allestite in sedi museali statali: Museo archeologico, Museo casa Vasari e Casa museo Ivan Bruschi); mentre per gli spettacoli è prevista la riduzione per i soci Coop. i www.icastica.it

Nella ricorrenza dei 70 anni dalle stragi nazifasciste sul territorio toscano, l’As-sociazione musicale Giulio Gabbiani mette in scena l’Histoire du soldat di Stravinskij. Lo studio attento del testo di Ramuz, autore del libretto, ha permesso di trovare forti parallelismi tra l’Histoire du soldat e la storia di alcuni soldati toscani: ecco dunque l’elaborazione di un testo e di una ver-sione originale dello spettacolo, dove i personaggi acquistano una “identità storica”, con riferimenti diretti (luoghi, date, nomi) a fatti realmente accaduti. Per i soci ingresso in convenzione (10 euro invece di 15). Il 3 agosto alle 21.30 in piazza del Duomo a San Gimi-gnano ( Ufficio informazioni turistiche, 0577940008) e il 7 agosto alle 21.30 a Prato, nella Corte delle Sculture della Biblioteca Lazzerini ( [email protected]). s

certaldo

Teatro in stradaRitorna “Mercantia”.Nei punti vendita Coopil Pass Family per risparmiare il 20 per cento

«Il miracolo che c’interessa in que-sta edizione è quello di poter con-

tinuare a stupire, a sognare, a essere ancora noi stessi, quello di continuare a

esistere per produrre cultura, socialità, turismo e commercio». È (parte) dell’‘i-dea poetica’ che il direttore artistico A-lessandro Gigli ha elaborato per “Mer-cantia”, la 27ª edizione del “Festival internazionale del teatro di strada” che si tiene dal 16 al 20 luglio a Certaldo (Firenze). Una “Festa dei Miracoli” nella quale lo spettatore memore di altre edizioni potrà ritrovare e rivivere le emozioni che pensava perdute con i migliori gruppi di sempre che hanno calcato il palco di Certaldo dal 1988 a oggi. Lo spettatore nuovo potrà invece

“miracolosamente” trovare spettacoli di ogni tipo, forma, altezza e tematica, e cercare lì quel clown, quell’acrobata, quel verso o quel passo di danza che affonda le radici nella sua memoria.

Tra i gruppi internazionali, dall’A-frica gli Asante Kenya Acrobats, con uno spettacolo di acrobazie ed evoluzioni di origine tribale riviste in chiave circense; dall’India i Milon Mela, formazione multidisciplinare (danzatori mascherati, musicisti, acrobati, maestri d’armi) in parata con canti, musiche e danze dei Baul del Bengala, da Mosca il teatro di figura dei Moscow Hand Theater. In cielo, le Cafelulè, quattro fascinose ballerine

con un partner maschile, dan-zano in verticale lanciandosi dai muri. E non man-cheranno il teatro di strada e la mu-sica: la Napoli di Teatro Caccabak e Silvestro Sentiero, la tammurriata della Compagnia dell’atto comico;

la melodia sacra e profana di Opus Band, orchestra di frati che suonano fiati mixando Carmina Burana e James Brown; le Girlesque, marching band di fiati femminili in stile burlesque. E molto, molto altro.i www.mercantiacertaldo.it

altri eventi

Un’estate pienaUna collezione di compagnie e core-

ografi d’eccellenza per il 25° Flo-rence Dance Festival, nel cortile del Museo del Bargello di Firenze. Per alcuni spettacoli, ci sono particolari riduzioni per i soci. Eccoli: 2/3 luglio Stars of Ame-rican Ballet 7 luglio; Trisha Brown Dance Company – New York; 8 luglio The Sofia Festival Ballet - Don Chisciotte; 10/11 luglio Die Wut “la rabbia - the fury - la fureur”;16 luglio Compagnia Zappalà Danza ANTICORPI; 20/21 luglio Quattro Maggiore - Adi Da Samraj per Vivaldi. Su tutti gli altri spettacoli in programma

MeRCANTIA Per i soci, oltre all’ingresso ridotto il mercoledì (6 euro invece di 10), c’è il Pass Family: valido nei giorni di giovedì, venerdì e domenica: può essere acquistato solo nei Box Office presenti nei punti vendita della cooperativa, è rivolto a una famiglia composta minimo da due adulti e due ragazzi, e dà diritto a uno sconto del 20% sul costo del biglietto d’ingresso.

Rebecca Krohn

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36 - Informatore - Luglio/Agosto 2014

Segnalazionia cura di Rossana de Caro

VINCIFesta magicaCome ogni anno, il borgo toscano di Vinci (Fi), ospiterà la “Festa dell’unicorno”, la manifestazione medievale fantasy più famosa d’Italia, giunta alla decima edizione.

Per l’importante anniversario, la festa durerà ben tre giorni, 25, 26 e 27 luglio. Il paese si trasformerà per l’occasione in un libro vivente di fiabe e sogni, fra danze, musiche, duelli e giochi di ruolo, personaggi paurosi e fantastici, elfi, streghe e roghi. Ci sarà come al solito l’area

“Fumetti e follie” dedicata al comics e al cosplay. Sarà presente anche l’attore Finn Jones della serie Il Trono di Spade; padrini della manifestazione saranno Andy dei Fluon, famoso per aver fatto parte dei Bluvertigo, e Davide Perino, doppiatore di Frodo ne Il Signore degli Anelli. Importante la sempre presente “Disfida di arti magiche” e l’originale concorso delle “Creature fantastiche”. La festa si chiuderà la domenica, con una cascata di fuochi, preparati dallo Stregone Grigio e proiettati dalla splendida torre del castello. i www.festaunicorno.com; [email protected]; Gianluca 3293155843; Alessio 3407215121

CERRETO GUIDI (FI)La Notte d’IsabellaIl 5 e 6 luglio il centro storico di Cerreto Guidi tornerà

indietro nel tempo, nel 1576, in un clima di festa per l’arrivo di Isabella, figlia prediletta di Cosimo I, che veniva a raggiungere il suo sposo nella villa medicea e che lì morì misteriosamente il 16 luglio. Tra le mura del borgo cinquecentesco appariranno nobili e popolani, antichi cavalieri, nella Villa Medicea i visitatori saranno accolti da personaggi storici. Si potranno inoltre gustare piatti tipici nelle antiche locande e osterie. La manifestazione si concluderà con uno spettacolo allestito nel magnifico scenario dei Ponti Medicei per festeggiare Isabella. Ingresso gratuito e navetta gratuita.i 057155462; lanottedisabella @gmail.com

FIRENZE150 anni di storiae tecnologia Dal 13 giugno al 7 settembre, al Museo Galileo, in occasione del 150° anniversario della fondazione di Officine

Galileo, è allestita una mostra sulla storia di un’azienda che ha avuto un forte impatto sul tessuto sociale fiorentino, rivestendo un ruolo estremamente significativo per la storia della scienza e della tecnologia nella

città. L’esposizione, curata da Paolo Brenni, si articola in tre periodi: “Dall’officina alla fabbrica” (1863-1914);

“Le guerre mondiali” (1914-1945); “Nuovi orizzonti” (1945-2014). Saranno esposti strumenti che coprono l’intero arco di vita di Officine Galileo, provenienti dal Museo della Tecnologia “Adolfo Tiezzi”, dal Museo FirST-Firenze Scienza e Tecnica, dal Museo Galileo e da collezioni private. Dal lunedì alla domenica, 9.30-18; martedì 9.30-13. Biglietto € 9i 055265311; [email protected]

SAN GIMIGNANOMuseo a 4D Il museo del futuro è a San Gimignano con gli ARtGlass, occhiali

speciali che permettono di scoprire in maniera

inedita l’opera d’arte. Indossandoli

all’interno del percorso “Palazzo

Comunale, Pinacoteca, Torre Grossa”,

Firenzeprospettiva vegetale

Forte di Belvedere e Giardino di Boboli, ospiteranno, a partire dal

5 luglio, fino al 5 settembre, “Prospettiva vegetale”, un grande progetto espositivo

dedicato a Giuseppe Penone, affermato artista a livello internazionale. Dopo i successi ottenuti con la mostra realizzata nei giardini della Reggia di Versailles e l’installazione delle opere permanenti alla Venaria di Torino, Penone si confronta ora con il parco storico di Boboli e con la sfida che Forte di Belvedere - restituito al pubblico lo scorso anno dopo una lunga chiusura

- ha lanciato ad alcuni dei più grandi scultori del XX e del XXI secolo. Le sculture di Giuseppe Penone si dislocheranno tra gli imponenti bastioni esterni della fortezza fiorentina e il magnifico Giardino di Boboli, che per la prima volta saranno collegati tra loro in un percorso artistico inedito. Le opere dell’artista torinese creeranno, infatti, una nuova prospettiva, dove il pubblico potrà muoversi tra i diversi spazi alla scoperta di Firenze e del suo skyline, seguendo il ritmo e la direzione delle opere di Penone, in cui visione e percezione sempre si rigenerano a partire da un rapporto profondo tra uomo e ambiente, tra corpo e natura vegetale. o

Ricevitore Morse

Luce e ombra, G.Penone, Forte di Belvedere

FOTO P. FRULLINI

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Luglio/Agosto 2014 - Informatore - 37

sarà possibile compiere un viaggio virtuale nel Medioevo, navigando nei racconti dipinti da Lippo Memmi nella sua Maestà, Azzo di Masetto, nel celebre ciclo cavalleresco, e Memmo di Filippuccio, nelle scene dedicate agli

inganni dell’amore della Camera del Podestà. Gli affreschi acquisiranno tridimensionalità e mostreranno particolari inediti. Inoltre due guide speciali, in costumi d’epoca, faranno rivivere il pittore Lippo Memmi e l’armigero di palazzo. Il progetto

“ARtGlass a San Gimignano” è stato realizzato da Comune di San Gimignano, Fondazione Musei Senesi, Opera – Gruppo Civita in collaborazione con ArtGlass e Capitale Cultura; è a cura di Luigi Di Corato, direttore generale di Fondazione musei senesi.i 0577286300; www.sangimignano musei.it; [email protected]

PECCIOLIVerde Armonia Fino al 14 settembre, tutte le domeniche, sarà possibile visitare, dalle 17 alle 21, il giardino all’italiana di Villa Venerosi Pesciolini di Ghizzano di

Peccioli (PI). All’interno del giardino, nei mesi estivi di luglio e agosto, si terranno appuntamenti musicali (a pagamento) che spazieranno dal jazz alla musica classica, accompagnati da degustazioni guidate di prodotti biologici e biodinamici. Inoltre per la prima volta sarà presentato “Verde armonico”: in mostra un’accurata selezione di opere di giovani allievi del Dipartimento di scultura della rinomata Accademia di Carrara, affiancati da giovani maestri. i www.tenuta dighizzano.com; Giardino Venerosi Pesciolini, via della Chiesa, Ghizzano di Peccioli (PI)

LUCCAFoto di guerraUn omaggio al “migliore fotografo di guerra del mondo”. La mostra “Robert Capa. Retrospective”, a cura di Maurizio Vanni, che si terrà al Lu.C.C.A. (Lucca

Center of Contemporary Art), dal 5 luglio al 2 novembre 2014, è una selezione di 97 fotografie in bianco e nero che documentano la guerra civile spagnola (1936-1939), i sei mesi trascorsi in Cina nel 1938 per fotografare la resistenza all’invasione giapponese, la Seconda guerra mondiale (1939-1945), il primo conflitto arabo-israeliano (1948) e la guerra francese in Indocina (1954), a cui si aggiunge una serie di ritratti di amici e artisti, fra cui Ernest Hemingway, Truman Capote, William Faulkner, Henri Matisse e Pablo Picasso.Orario: dal martedì alla domenica, 10 – 19; chiuso il lunedì. Biglietti: intero 9

euro / ridotto 7.i 0583492180; www.luccamuseum.com; [email protected]

GALLUZZOPalla pillotta Anche quest’anno, come ormai dal 1975, si svolgerà la partita di “Palla Pillotta”. Questo evento riaccende la sfida “rinascimentale” fra i Gialli del Galluzzo Vecchio e i Blu della Corte Regia. Il corteo storico composto da più di 100 figuranti, apre la manifestazione con partenza alle 21 dal Palazzo del Podestà e si snoda per le vie del Galluzzo fino all’arrivo al campo sportivo Filippo Guidi dove si esibiranno gli sbandieratori e i musici, e a conclusione avrà inizio la partita. Il gioco di tradizione cinquecentesca, fra 27 calcianti blu e 27 calcianti gialli, ha la durata di 50 minuti, al termine dei quali sancirà una squadra vincitrice, in base alle cacce aggiudicate, alla quale verrà consegnato, dal Porta Palio, il palio devoluto in onore di un personaggio legato alla tradizione di questo gioco.

FIRENZEDa Pontormoa MercuzioIl 3 luglio, alle 19.30, all’interno del programma di eventi legato alla mostra “Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della maniera”, Palazzo Strozzi ospita Mercuzio non vuole morire – open space della Compagnia della Fortezza diretta da Armando Punzo. Lo spettacolo viene proposto in questa versione appositamente studiata per lo spazio del cortile. Il pubblico è incluso nella rappresentazione teatrale attraverso il coinvolgimento in alcune azione simboliche. Per partecipare è richiesto di portare un libro e una valigia. i www.palazzostrozzi.com; www.compagnia dellafortezza.org

Barberino Val d’Elsa tignano festival

Dal 6 luglio a Barberino Val d’Elsa si tiene la XXVII edizione del “Tignano festival

per l’ambiente e l’incontro fra i popoli”. Inaugurazione domenica 6 luglio con la bio-cena spettacolo in piazzetta del Castello. E poi tanti altri appuntamenti: l’11 luglio appuntamento con il jazz di Antonio Torrini, il 15 luglio l’incontro dibattito in collaborazione con Navdanya International, l’associazione presieduta dall’ecologista, attivista, scienziata e filosofa Vandana Shiva. Giovedì 17 luglio sarà la volta dell’Orchestra sinfonica belga Zuiderkempen, venerdì 25 luglio i belgi della ACA Big Band e il coro Kill Your Darlings, delle accademie di Beringen e Merksem nelle Fiandre, passeranno dal gospel al soul fino a incontrare i grandi classici del jazz.  Dal 27 luglio, infine, si volgerà la seconda edizione di “InCanto Tignano”, il workshop per giovani cantanti lirici provenienti da tutto il mondo. Concerto finale a ingresso libero domenica 3 agosto.i www.tignano.it

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Particolare affresco ciclo cavalleresco Museo Civico di San Gimignano R. Capa, Guerra civile spagnola, 1936

Giardino Venerosi Pesciolini Vandana Shiva

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38 - Informatore - Luglio/Agosto 2014

Toscana

L’estate è anche tempo di verifiche e bilanci. A quasi quattro anni

dall’inizio del progetto, “Il Dì di festa” è un marchio ormai familiare tra i nostri soci, marchio che evoca una vasta offerta di iniziative culturali, di svago, di tipo naturalistico per tutte le età. Ne parliamo con Marcella Vannozzi, responsabile del progetto per il Consorzio Toscana Turismo e Cultura.

Come sono andate le prenotazioni in questa prima parte dell’anno?«La media dei

partecipanti si è alzata notevol-mente e nei primi cinque mesi del 2014 si sono re-gistrati i numeri più alti dall’ini-zio dell’attività. In particolare a marzo siamo ar-rivati a oltre 1200 presenze. Anche negli altri mesi l’andamento è stato comunque molto buono, sempre intorno alle 900. Poi, alle presenze effettive della giornata, dobbiamo aggiungere le liste di attesa, i contatti e le richieste per iniziative successive, che molte delle cooperative ricevono».

Qual è il pubblico de “Il Dì di festa”?«Principalmente ultracinquan-

tenni e famiglie con bambini. Si può notare però che a poco a poco si va ampliando anche la fascia dei 30-40 anni. Soprattutto nei mesi estivi, gra-zie alle proposte in orario serale che spesso coniugano l’offerta culturale con momenti più conviviali, come aperitivi e degustazioni, si registra una notevole partecipazione anche di persone di età mediamente più bassa».

Quali sono gli eventi più richiesti?«Le visite di maggior successo

restano quelle nel capoluogo, sia le classiche che quelle più inconsuete, che attirano i fiorentini, ma anche

i residenti di altre province toscane. Ma funzionano anche iniziative in al-tre province, per esempio su Livorno e recentemente su Arezzo e Siena o i percorsi particolari, anche da fare a piedi, per scoprire luoghi non rag-giungibili in auto».

La provenienza delle richieste è prevalentemente fiorentina?«In effetti una grande fetta dei

partecipanti proviene dalla provincia fiorentina, soprattutto per le visite a Firenze, ma disponibile a spostarsi anche sul resto del territorio».

Gli eventi che durante l’anno sono a data unica, la terza domenica del mese, nei mesi estivi e prenatalizi si moltiplicano e l’offerta si articola su molte date diverse. Come vanno le prenotazioni in questi periodi?

«È difficile fare una compara-zione precisa, la risposta del pubblico è comunque sempre molto positiva, perché ormai le persone conoscono il progetto e lo seguono con una certa continuità».

Artigianato culturaleA Barbara Setti, presidente del

Consorzio Toscana Turismo e Cultura, chiediamo una valutazione comples-siva di questa esperienza fino a oggi.

«Le cooperative culturali che hanno aderito al progetto, rappresen-tano una fotografia eterogenea del settore delle cooperative che si occu-pano di turismo e cultura in Toscana. Sono tutte fortemente radicate sul territorio e lavorano nei siti, mu-sei, territori spazi culturali che sono stati fatti conoscere ai soci Unicoop dal 2010 a oggi. Questo, siamo con-vinti, costituisce la forza, la bellezza e il valore aggiunto de “Il Dì di festa”. Perché non è solo una questione di competenze e di informazioni, ma soprattutto di passione e orgoglio per questo lavoro, un vero e proprio artigianato culturale, nel senso no-bile che il termine “artigiano” ha per la cultura e l’economia italiana».

«Abbiamo cominciato con ini-ziative piccole - continua Barbara Setti -, con pochi visitatori ma, colto subito l’entusiasmo del pubblico, si è deciso insieme di organizzare eventi che potessero accogliere numeri più consistenti. Il numero delle realtà aderenti al progetto è aumentato e, dall’anno scorso, tutte si sono asso-ciate al Consorzio Toscana Turismo e Cultura, nato nel 2008 con il supporto della Regione Toscana all’insegna del turismo di qualità e sostenibile. Ormai da tutto il 2013 progettiamo insieme, cerchiamo sempre di pre-sentare nuove offerte e nuovi territori. Insomma le cooperative sono cre-sciute, dal punto di vista progettuale, insieme al pubblico de “Il Dì di festa”».

Nel lontano ottobre 2010 Anto-nio Comerci scriveva, presentando il progetto: «Un incontro fecondo tra la cooperativa di un milione di con-sumatori e le cooperative di servizi, del turismo, del lavoro intellettuale. Strano per una “catena di distribu-zione” che dovrebbe puntare all’au-mento delle vendite, alle aperture No stop».

Col senno di poi possiamo dire che proprio questa “stranezza” è il bello della cooperazione e la sua arma vincente. s

diMariella Marzuoli

i www.ildidifesta.it, su facebook ildidifesta

Le intervistateIn alto,Marcella Vannozzi responsabiledel progetto per il Consorzio Toscana Turismo e Cultura;in basso,Barbara Setti presidente del Consorzio Toscana Turismo e Cultura

il dì di feSta

Quelli della domenicaL’incontro fra coop culturalie Unicoop Firenze: lavoroe cultura vanno a braccetto

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Luglio/Agosto 2014 - Informatore - 39

toScana

Notti archeologicheTanti appuntamenti in tutta la regione per scoprire sitie bellezze

Dal 1° al 31 luglio appuntamento con la quattordicesima edizione

delle “Notti dell’Archeologia” in To-scana. Centinaia le iniziative - fra a-perture speciali e notturne di musei e parchi, esposizioni, escursioni, visite guidate e trekking archeologici, confe-renze, mostre, concerti, rappresenta-zioni teatrali, proiezioni, degustazioni - che riservano quest’anno al pubblico dei bambini un considerevole numero di laboratori e attività, offrendo l’occa-sione per i piccoli visitatori di sperimen-tare direttamente le tecniche di mani-polazione e di pittura della terracotta o raccontando quali, tra i giochi che i bambini fanno ancora oggi, abbiano un origine molto più antica. Durante le

“Notti” ci sarà anche un omicidio al mu-seo: indagini e quiz animeranno la sera del 23 luglio al Museo archeologico di Orbetello. Il 19 luglio il Museo del paesaggio di Castelnuovo Berardenga ospiterà un laboratorio sulla realizza-zione degli olii profumati nel mondo antico; nello stesso giorno, il Museo dell’accademia etrusca e della Città di Cortona organizza, la “Giornata di Archeologia Viva”, corredata da visite guidate e da un cooking show. Molti gli spettacoli teatrali: assieme alla tradizionale attività di “Archeologia Narrante”, si ricordano lo spettacolo su Caligola del 26 luglio al Museo Mece-nate di Arezzo, tratto da testi di Sveto-nio e di Albert Camus; “Danzando con gli Etruschi”, conferenza-spettacolo di danza etrusca del 19 luglio al Museo civico e Pinacoteca Crociani di Monte-pulciano, e, a Fiesole, la serata del 19 sui Longobardi, con un banchetto dai sapori perduti della cucina longobarda. Numerosissimi gli archeotrekking, fra i quali ricordiamo quelli del Museo archeologico di Sarteano alla scoperta del “Percorso delle acque” lungo an-tiche vie intagliate nella roccia - il 13 luglio - e del Castelliere medievale di Castiglioncello del Trinoro, sino alle tombe etrusche di Molin Canale - il 20 luglio -; il Museo di Cortona accompa-gnerà i visitatori, il 6 luglio, alla strada romana del Torreone.

«Le molteplici opportunità di cono-scenza che le “Notti dell’Archeologia” offrono, - afferma Sara Nocentini, asses-sore alla cultura della Regione Toscana,- puntano dunque quest’anno a conso-lidare l’interesse degli appassionati, a coinvolgere sempre nuovo pubblico come attivatore turistico ed economico, ed a portare sempre più persone nel numero di coloro che apprendono come questo stupendo patrimonio -spesso a rischio- debba essere difeso da ognuno

di noi, perché ad ognuno appartiene; ma anche ed anzitutto l’edizione 2014 delle “Notti” spera di diffondere il mes-saggio di come gli uomini possano im-parare a capire il presente attraverso i moniti del passato, dove molti dei fenomeni storici che in questi tempi viviamo sono già accaduti, e dove la creatività e la vitalità dei nostri avi ha saputo trovare una straordinaria via che conduce ad oggi».i www.regione.toscana.it/

nottidellarcheologia; numero verde Urp Giunta regionale 800860070

notti di stelle Proseguono a luglio gli incontri serali all’Osservatorio astrofisico di Arcetri. Serate a tema fra musica, stelle e poesia, letture, alla scoperta della luna e dello spazio, con osservazioni al telescopio. Ore 20 apericena con “Mangia toscano”; ore 21,15 inizio eventi e serate a tema.i via Pian dei Giullari 16 r, Firenze; ingresso: adulti 12 €, incluso apericena; ragazzi sotto i 12 anni 5 €; prenotazioni 0552752280 (lun.-ven. 10-12); [email protected]; www.arcetri.astro.it

Arcetri - Firenze

torre del lago

Numeri tondi Il Festival Puccinialla sessantesima edizione

È l’anno dei numeri tondi tondi per il “Festival Puccini”: si tratta della

60ª edizione del festival (l’unico al mondo dedicato al Maestro Puccini), mentre 90 anni sono passati dalla sua scomparsa e 110 anni dalla prima di

Madama Butterfly. Un anno straordi-nario che la Fondazione Festival Puc-ciniano celebra con 19 magiche serate d’opera nel Gran Teatro all’aperto e quattro nuovi allestimenti, tra cui uno dei più impegnativi dal punto di vista della produzione, Trittico, che mancava a Torre del Lago da 40 anni.

Inaugurazione il 25 luglio (repliche il 1°, 8, 16 e 24 agosto) proprio con Madama Butterfly: il nuovo allesti-mento porta la firma di un grande protagonista della storia dell’opera italiana, Renzo Giacchieri cui sono affi-date scene, costumi e regia dello spet-tacolo; sul podio il ritorno di un grande direttore, Daniel Oren, che cederà la sua bacchetta a Francesco Ivan Ciampa per l’ultima recita.

A firmare una nuova e diversa lettura del capolavoro pucciniano La Bohème sarà uno dei più grandi registi del cinema italiano, Ettore Scola, che celebra, con la 60ª edizione del Festival i suoi 50 anni di carriera (26 luglio e 2, 10, 15 e 22 agosto). Seguono la grande incompiuta Turandot (9, 14, 17, 23 e 29 agosto); e, all’Auditorium del Teatro di Torre del Lago intitolato a Enrico Caruso, Trittico (ossia i tre atti unici Il Tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi): la Fondazione Festival Pucciniano, in un’ottica di formazione, perfeziona-mento e valorizzazione dei giovani artisti, ha scelto di affidare regia, scene e costumi a una selezione pubblica, e ad aggiudicarsi il bando è stata la pro-posta di un gruppo di donne (ad agosto il 3, 7, 21 e 30). s

i FESTIVAL PUCCInI

Biglietti da 17,50 a 159 euro.

Per i soci sconti dal 10% al 25% a seconda delle

serate. Info 0584359322 -

427201, www.puccini

festival.it

Porta all’Arco, VolterraFO

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40 - Informatore - Luglio/Agosto 2014

Mondo animale

Sarà capitato a molti di noi di ve-dere nuotare nei laghetti artifi-

ciali e nelle fontane delle città le tarta-rughe. La maggior parte di quelle che incontriamo, a dire il vero, non appar-tiene alla nostra fauna autoctona. Si tratta, infatti, delle cosiddette specie aliene, quelle che per varie ragioni si sono ambientate in aree geografiche diverse da quelle originarie.

Il nostro territorio è infestato da questi invasori, sia piante che ani-mali, alcuni dei quali sono molto graziosi, come lo scoiattolo grigio, il gambero rosso della Louisiana o le tartarughe appunto. Altre, come la zanzara tigre, sono decisamente an-tipatiche. Ma tutti, indistintamente, possono creare danni importanti al nostro ecosistema.

Orecchie rosse e gialleCi invita a riflettere sul problema

delle “tartarughe aliene” la veteri-naria Donatella Gelli, la nostra con-sulente esperta di animali selvatici. «Ormai da decenni – ci spiega - questi animaletti sono in vendita per pochi euro; mi ricordo che al tempo della mia prima comunione ne ho ricevuta una in regalo con un orologino. Il loro commercio in realtà continua ancora oggi, anche se, raramente, sopravvi-vono in cattività. Sono le cosiddette tartarughe dalle orecchie rosse (Tra-chemys scripta elegans) e quelle dalle orecchie gialle (Trachemys scripta scripta) così conosciute per il colore delle macchie che si trovano ai lati della testa. Sono rettili che proven-gono dalla Florida, dal sud della Vir-ginia e dal golfo del Messico. Paesi a clima tropicale, e per questa ragione spesso le tartarughine neonate non sopravvivono. I primi anni, infatti, sarebbe necessario ospitarle in una tartarughiera provvista di riscalda-mento e lampada a spettro solare, pena la morte della bestiola nata per vivere in altri ambienti».

Tuttavia, se nutrite e curate ade-guatamente possono raggiungere an-che i 30 cm di lunghezza diventando ingestibili nei nostri appartamenti. Ecco perché spesso le persone se ne liberano abbandonandole in natura, sia nei parchi, ma anche nelle città. È frequente vederle nelle fontane che

però d’estate diventano un’invivibile fanghiglia, oppure trovarle morte sulle strade mentre disorientate ri-cercano l’ambiente dove sono cre-sciute…

«Purtroppo - ci mette in guar-dia la dottoressa - in natura sono diventate una specie infestante che preda animali autoctoni e che sta mettendo a rischio la sopravvivenza della nostra tartaruga palustre, la Emys orbicularis».

Lasciamole in pace!Spesso si acquistano animali

senza informarsi prima sulle loro necessità, convinti che quelli piccoli siano più semplici da gestire di quelli grandi, ma non è così. Purtroppo queste bestiole sono a libera vendita, non è necessaria alcuna documen-tazione per tenerle, e fino a che non si interromperà questo mercato, proseguiranno gli abbandoni. Il Ministero dell’Ambiente dovrebbe intervenire seriamente e prendere provvedimenti per evitare questi di-sastri ambientali.

Le tartarughe sono dei bellissimi animaletti da compagnia, amano stare con i loro conspecifici, prendere il sole in pace al caldo, nuotare in acque pulite, ma il gesto più corretto per rispettarle è non acquistarle e in-terrompere questo commercio affin-ché possano vivere nel loro ambiente originario. s

curioSità

tartarughedi altri mondiQuando sopravvivono, raggiungono dimensioni ragguardevoli e creano problemi all’ambiente

di Silvia Amodio

Volterra

senzA crudeltàTorna il VolterraVegan festival

Il 1°, 2 e 3 agosto appun-tamento, in Piazza dei

Priori, con la seconda edizione di “VolterraVegan”, il festival in-dipendente organizzato dall’as-sociazione Gavol onlus (Gruppo animalisti Volterra). Tanti ap-puntamenti per far riflettere sull’alternativa di uno stile e-tico e sostenibile, orientando le scelte quotidiane, anche ali-mentari, in direzione contraria a ciò che comporta ogni tipo di sfruttamento e sofferenza di esseri senzienti. La sera di ve-nerdì 1° agosto, all’interno del Carcere della città, la bellissima

Fortezza medicea, si svolgerà la seconda cena vegaleotta della storia, a base di un magnifico pasto completamente cruelty free preparato con l’aiuto dei detenuti della struttura carce-raria. (prenotazione obbligato-ria e posti limitati). Piazza dei Priori si animerà sabato 2 e do-menica 3 agosto con banchetti informativi, stand con articoli

e cibo vegano, installazioni video, musica e divertimento mentre nelle Logge di Palazzo Pretorio, che si affacciano sulla Piazza, si contribuirà a far luce sulla realtà dello sfruttamento animale ai nostri giorni, grazie a incontri e conferenze a cura di esponenti del mondo scien-tifico, filosofico, medico, im-prenditoriale e di attivisti che operano, in varie forme su tutto il territorio nazionale e inter-nazionale. Non mancheranno i laboratori per grandi e piccini nel Parco archeologico E. Fiumi, un’area di tre ettari, con alberi, prati, fiori dove i bambini po-tranno correre e divertirsi con gli amici a 4 zampe.i [email protected];

prenotazioni cena [email protected]

FOTO S. AMODIO

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Luglio/Agosto 2014 - Informatore - 41

Mondo CoopecoSiSteMa

lottaagli alieniUn progetto di difesa della biodiversitànelle zone umide della regione.Impiegati anche disoccupati,cassintegrati e pensionati

di Andrea Marchetti

Per difendere la biodiversità della Toscana bisogna lottare contro gli

“alieni”: non si tratta di fantascienza, bensì di “SOS Tuscan Wetlands”, un progetto del Consorzio 4 Basso Val-darno (ex Consorzio di bonifica del Padule di Fucecchio) e del Diparti-mento di biologia dell’Università di Firenze, nato per mitigare l’impatto delle specie “aliene” nelle zone umide interne della Toscana settentrionale.

Per specie “aliene”, infatti, non si indicano gli extraterrestri, prove-nienti da chissà quale galassia, bensì gli animali e le piante propri di al-tri habitat ed ecosistemi, introdotti dalle nostre parti dall’uomo o dal caso. Le specie “aliene” minacciano la specie nostrane. Per questo “SOS Tuscan Wetlands”, per un costo di euro 1.374.725 (finanziato per metà con fondi europei e, per la restante parte, dal Consorzio e dall’Università di Firenze) prevede il monitoraggio e la riduzione delle specie che hanno maggior impatto sugli ecosistemi della zona: animali come la nutria (Myocastor coypus) e il gambero della Louisiana (Procambarus clarkii) e vegetali come la gaggia o indaco ba-stardo (Amorpha fruticosa). Le aree di intervento sono il Bosco di Chiusi e Paduletta di Ramone e il Lago di Sibolla, Siti di importanza comuni-taria (Sic) e oasi naturalistiche.

Il Lago di Sibolla, per esempio, è l’unico posto in tutto il bacino del Me-diterraneo in cui si trovano ancora al-cune antichissime piante carnivore.

«La gaggia - spiega la dottoressa Elena Tricarico del Dipartimento di biologia dell’Università di Firenze - è stata introdotta dall’America nel XIX secolo, per fare cesti. In alcune zone la si trova in via quasi esclusiva, a discapito di altre specie. La nutria e il gambero minano la tenuta de-gli argini, scavando buchi e tane nel terreno argilloso. Le nutrie sono ar-rivate dal Sudamerica negli anni ’20. Venivano allevate per la loro pelliccia e, pian piano, si sono diffuse. Sono molto voraci, si nutrono di vegetazione acquatica, per esempio di ninfee, ma minacciano anche le coltivazioni. Il gambero della Louisiana, detto anche

“gambero killer”, è arrivato in tempi recenti ma è fra i più dannosi. È stato

«Siamo partiti proprio dai gam-beri - continua Tricarico -: li cattu-riamo attirandoli con un’esca. Poi li misuriamo e li controlliamo. Quindi li smaltiamo come rifiuti speciali. Se le catture non dovessero bastare, arriveremo alla sterilizzazione. Poi passeremo alla nutria e alla gaggia».

Per la parte operativa, il Consorzio si è affidato alla Federcaccia di An-chione (Comune di Ponte Buggianese, provincia di Pistoia) e all’Associazione

Volpoca. «Il Con-sorzio ci ha gra-tificati con una collaborazione a 360 gradi - dice Patrizio Zipoli d e l l ’a s s o c i a -zione Volpoca -. Noi mettiamo a disposizione gli uomini, i natanti e, soprattutto, la conoscenza, non comune, del territorio (tanto è vero che fac-ciamo anche da accompagnatori

turistici per le gite in Padule). Con il Consorzio - continua Zipoli -, abbiamo una convenzione di 4 anni. Da aprile ad agosto facciamo 10 giorni consecu-tivi al mese di cattura con le reti. Misu-riamo il pescato secondo le istruzioni dell’Università. In 2 mesi abbiamo preso 4 quintali di gamberi. Per il la-voro riceviamo anche un compenso dal Consorzio, di 13 euro a mattinata: diamo la precedenza a disoccupati, cassintegrati e pensionati con la mi-nima, ma cerchiamo di coinvolgere anche giovani che vogliano approfon-dire la conoscenza del territorio. Non è obbligatorio, infatti, essere caccia-tori. Quel che ci interessa, comunque, non è il lato economico, anche perché andremmo in perdita. Si tratta di un valore sentimentale: crediamo che le

aree del Padule, del Sibolla e del Ramone vadano tu-telate». s

introdotto dagli allevatori fra gli anni ’80 e ’90. È comparso per la prima volta nel lago di Massaciuccoli, trascinato lì dalle acque che, in seguito a un’allu-vione, avevano invaso un allevamento. Si nutre di tutto, piante acquatiche ma anche piccoli di pesce e di anfibi: prima il rumore era assordante ma ora, anche nel Sibolla, si stenta a sentire il gracidio delle rane».

la prima spatolaUn “lieto evento” nel Padule di Fucecchio: la nascita della prima Spatola in territorio regionale. Una coppia di questi grossi uccelli acquatici, dal caratteristico becco a spatola, ha nidificato. La nascita del primo pulcino è avvenuta il primo giugno scorso, proprio durante uno dei sopralluoghi di monitoraggio del personale tecnico del Centro di ricerca, documentazione e promozione del padule di Fucecchio, che ha segnalato l’evento. Dopo il ritorno della Cicogna nel 2005 e i primi insediamenti toscani dell’Airone bianco maggiore e del Cormorano, la prima nascita di Spatole in Toscana è senz’altro un evento rilevante, che conferma l’importanza strategica del Padule di Fucecchio, come ambiente di riproduzione e diffusione di uccelli acquatici in fase di espansione del loro areale.

Padule di Fucecchio

lago di sibolla Il rilancio - DiLuccaTV2 17.01.13 - o 1’ 20’’http://goo.gl/vmECkq

Il gambero killler

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42 - Informatore - Luglio/Agosto 2014

Mondo verdepiante

flessibileper natura

Da esterno o da interno,la bellezza esotica del bambù

di Càrola Ciotti

La pianta di bamboo (in italiano bambù) è nota ovunque, poiché

il suo utilizzo da parte dell’uomo è talmente ampio da detenere un posto rilevante nella cultura di molti popoli. Originario delle calde regioni tropicali e sub-tropicali, in partico-lare quelle dell’estremo Oriente, è presente in natura anche in Africa, Oceania e America. Appartiene alla famiglia delle Poaceae e conta oltre settantacinque diversi generi, con più di milleduecento specie: moltissime di queste, grazie alle loro indiscusse proprietà, si sono diffuse ovunque. La classificazione dei bamboo è molto varia e in continua evoluzione, quindi citiamo solo i generi più importanti: il Bambusa, il Chesquea, l’Arundinaria e il Phyllostachys i quali tutti insieme, contano oltre trecento diverse spe-cie, un vero universo in cui solo un esperto è capace di orientarsi.

Nano o giganteI bamboo sono piante dal porta-

mento arbustivo, sempreverdi, molto vigorose; possono essere alti pochi centimetri – come il bamboo nano

– o molti metri, come il Dendroca-lamus giganteus. Le sue radici sono rizomatose e si sviluppano molto in profondità. Alcune specie crescono rapidamente, spesso allontanandosi dal luogo di origine, tanto da divenire invasive; altre, come quelle tropicali, sono più lente nella crescita e quindi più facili da gestire. Il fusto del bam-boo, noto a tutti per la sua robustezza, leggerezza e flessibilità, è utilizzato ovunque per realizzare artigianato di varia natura; è caratterizzato da internodi cavi e nodi cilindrici molto evidenti, dai quali si sviluppano le foglie che appaiono sottili, lunghe, lanceolate e si presentano erette o reclinate verso l’esterno, di diversi toni verdi, secondo la specie di ap-partenenza. Si pianta in primavera, quando le gelate sono finite, si può usare per creare siepi o cespugli iso-lati ma, se lo spazio a disposizione è sufficiente, si presta anche per dar

vita a un vero angolo boscoso. Ha bisogno di un substrato molto ricco e umido; se il terreno del vostro giar-dino è argilloso, prima dell’impianto scavate una buca profonda dove me-scolerete concime organico e sabbia, in modo da migliorare il drenaggio. È buona norma non collocare la pianta in corrispondenza di depressioni del terreno, altrimenti potrebbero for-marsi indesiderati ristagni d’acqua. Si pota spesso, data la sua natura invadente: quest’operazione si com-pie quando i nuovi germogli hanno terminato la loro crescita e le giovani foglie iniziano a spuntare. I bamboo sono molto apprezzati anche come pianta da interni, ma per assicurare loro buona salute occorre conside-rare molti fattori; in primis, la luce a disposizione e il grado di umidità dell’ambiente. Si consigliano vasi in terracotta, piuttosto profondi, per permettere alle radici un corretto sviluppo e un terriccio ben drenato ma che allo stesso tempo conservi a lungo la propria umidità. Un consi-glio per buona miscela: torba o fibre di cocco (5 parti), terriccio universale (2 parti), perlite o sabbia grossa (1 parte), corteccia di pino (2 parti). Il bamboo che vive in casa, riceverà o

siepe di bambùCome piantarla e curarla - Da “Giardinieri in affitto” su www.leitv.it - 06.03.2013 - o 0’ 31’’http://goo.gl/iWr1mT

Lucky Bamboo

il bAmbùportAfortunAIl Bamboo Fortunato, meglio co-

nosciuto col nome inglese di Lu-cky Bamboo, è una pianta ornamentale affascinante, un po’ misteriosa, con diversi significati simbolici e di facilis-sima coltivazione. Originaria dei caldi paesi asiatici, appartiene alla famiglia delle Agavacee e il suo nome scientifico è Dracaena sanderiana; ha un aspetto

simile al bamboo e presenta fusti sot-tili, sia dritti sia a forma di spirale, con fogl iol ine lucide, in punta, di un bel verde br illante. All’a-pice degli steli, si applica un sottile velo di cera per impedirne l’essic-camento. In com-mercio, si trova sotto forma di

rami recisi, utilizzati anche in com-posizioni floreali, di una lunghezza che varia dai quaranta agli ottanta cm. o sistemata in piccoli contenitori, in genere di porcellana decorata, con diversi steli di varie lunghezze, legati fra loro a formare cerchi concentrici su piani diversi. La coltivazione ideale per il Lucky Bamboo è quella con le radici immerse in acqua, all’interno di vasi poco profondi (l’acqua si deve cam-biare settimanalmente); ma il Lucky Bamboo può vivere anche in vaso con un terriccio soffice, non troppo ricco,

FOTO F. MAGONIO

FOTO F. MAGONIO

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Luglio/Agosto 2014 - Informatore - 43

Mondo Coopgeneralmente molta acqua in estate ma, a partire dall’autunno, si dirade-ranno le irrigazioni per mantenere il terreno solo leggermente umido. Poiché è fondamentale mantenere una certa umidità ambientale, spruz-ziamo di frequente il bamboo – con acqua – e poniamolo su un sottovaso con ghiaia che conserveremo sempre ben umida. s

o

Mondo Coop

di Silvia Amodio

Bat boxda designer Un’interpretazione fotografica dei rifugiper pipistrelli

La bat box partecipa al “Gran design etico international award”, inizia-

tiva che intende premiare le imprese che coniugano la ricerca di un’estetica funzionale e quella di un’etica nella realizzazione dei propri prodotti.

Il rifugio per i chirotteri è stato an-che inserito nell’iniziativa fotografica

“Sguardi rivelatori”: i 20 oggetti selezio-nati sono stati affidati ad altrettanti fo-tografi che li hanno interpretati libera-mente. Abbiamo fatto due chiacchiere con Michela Bernasconi, giovane au-

trice milanese, cui è stata affidata la bat box. «Ho sempre amato i pipistrelli e per me è stato un piacere accettare questa sfida, anche se all’inizio ero un po’ preoccupata. Non sapevo bene come rendere accattivante un oggetto che ha una funzione bellissima ma che non ha nulla di particolare, fotogra-ficamente parlando… Una parte del mio lavoro ha come filo conduttore un personaggio che racconta una storia e che io stessa interpreto. In questo caso ho affidato il compito ad Anthea, che nella mitologia greca è una ninfa buona protettrice dei boschi e dei suoi abitanti. Volevo spostare l’atten-

zione dall’immaginario negativo del pipistrello-vampiro per inserirlo in un contesto magico e fiabesco, dove è in armonia con gli altri animaletti del bosco. Un’armonia che evidenzia l’im-portanza che ogni singola creatura ha nel nostro ecosistema. Tecnicamente parlando, è stato un lavoro piuttosto lungo: prima ho fotografato una se-rie di elementi che ho recuperato nel bosco, muschio, legnetti, cortecce, al-lestendo una specie di presepe, poi mi sono fatta un autoritratto e infine ho composto l’immagine grazie a photo-shop, armata di molta pazienza».

A giugno le foto sono state presen-tate in anteprima a Milano nello spazio espositivo Capellari, all’interno del

“Photofestival”, a novembre saranno ripresentate in occasione della premia-zione di “Grand design award”.

Intanto anche quest’anno le bat box sono tornate in vendita nei super-store dell’Unicoop Firenze e ci reste-ranno fino all’inizio dell’autunno.i www.batboxnews.it,

www.michelabernasconi.com

tra vino, arte e stelleFino al 20 luglio arte e scienza si ritrovano fra le splendide colline del Chianti, nel cuore della Toscana, per la seconda edizione del “Chianti Star Festival” che ospiterà artisti internazionali, ricercatori e scienziati. Nel ricco programma dedicato al rapporto fra arte e scienza, mostre, installazioni, spettacoli e, grazie alla collaborazione con Openlab, struttura dell’area comunicazione dell’Università di Firenze, numerosi incontri con scienziati e ricercatori impegnati a promuovere la cultura scientifica. “Star” del Festival, oltre agli astri che si potranno osservare dall’Osservatorio astronomico del Chianti, saranno anche i prodotti tipici del territorio, a partire dall’olio e dal vino. Orari: tutti i giorni 10.00-12.30; 16.00-23.30; dal 13 al 20 luglio: 18.30-23.30. Ingresso gratuito a tutti gli eventi ad eccezione di alcuni all’Osservatorio del Chianti. (Nella foto Agneta Gynning - We, Caoutchouc)i www.chiantistarfestival.org

al quale si deve aggiungere sabbia per assicurare un adeguato drenaggio. La pianta vive benissimo in casa, siste-mata accanto a una finestra e non alla luce diretta del sole; in esterni, si può collocare – ma solo nella stagione calda – in una zona semiombreggiata. L’aspetto gradevole e gentile del Lucky Bamboo è legato a significati spirituali molto interessanti: secondo la filo-sofia FengShui, crea energie positive nel proprio ambiente e, in generale, favorisce il realizzarsi di rapporti amo-rosi positivi, aiuta nel successo d’im-prese economiche o nell’avanzamento di carriera, crea armonia e serenità. In Asia, si offre quale portafortuna in occasioni speciali: l’inizio di un nuovo anno, di una nuova attività, o il trasferimento in una nuova casa. In Cina è considerato simbolo di umiltà, modestia, gioventù perpetua (forse per il suo fogliame sempre verde) e di una vecchiaia vivace, probabilmente perché il suo aspetto, col passare degli anni, rimane immutato. Rappresenta inoltre, la gioia e il sorriso, la pace e la serenità: ecco spiegato il suo successo e la sua diffusione in tutto il mondo!

Chianti Star

FOTO M. BERNASCONIFOTO F. MAGONIO

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44 - Informatore - Luglio/Agosto 2014

Saluteessere delle dermatosi irritative: per esempio, il cloro presente nell’acqua delle piscine è molto irritante per le persone con pelle secca e per chi soffre di altre patologie cutanee».

Ma quali riscontriamopiù frequentemente? «Le forme più comuni sono le mi-

cosi, e la più frequente è la Tinea pedis, detta piede d’atleta. La trasmissione

è soprattutto legata al cam-minare a piedi sca l z i i n a m-bienti a rischio quali bordi delle piscine, spoglia-

toi, saune, docce e bagnasciuga. La localizzazione tipica è al piede dove

si presenta con piccoli “taglietti” e desquamazione. Se non

s’ interviene tempesti-vamente può esten-

dersi alla pianta, al dorso del piede

o addirittura a l l ’ i n g u i ne. A l t r e i n f e -zioni comuni

sono le verru-che causate da alcuni

tipi di virus che si localizzano so-prattutto a livello plantare (verruche plantari), al volto dei bimbi (verruche piane), o sulle dita delle mani (verru-che volgari). Più rare sono invece infe-zioni come il mollusco contagioso, la follicolite e il granuloma da piscina».

Quali sono le cure? «Una volta stabilita la natura della

lesione, si potrà procedere con il trat-tamento più opportuno, che sarà a base di antimicotici locali o sistemici

(in base alla gravità del quadro) per le

forme micotiche, mentre per le verruche si ricorrerà a

trattamenti con sostanze che rammolliscono o dissolvono lo

strato più superficiale della pelle. Si può usare collodio elastico,

acido lattico, salicilico o ricorrere a terapie fisiche

con laser o con azoto liquido. Per le forme batteriche il trattamento prevede creme

Durante la bella stagione è nor-male che molte persone vadano

al mare o in piscina per prendere il sole e rifrescarsi con dei bei bagni. Talvolta, purtroppo, dopo questi pe-riodi di riposo e vacanza, rischiamo di trovare il nostro corpo cosparso di macchioline rosse. Cosa è suc-cesso? Cerchiamo prima di tutto di capire quali tipi di malattie der-matologiche possiamo contrarre frequentando questi ambienti. «Possono nascondere alcuni ospiti indesiderati - afferma la dottoressa Luana Tiradritti, dermatologa presso l’Azienda sanitaria Firenze

-. La presenza contemporanea di tante persone, lo stare semivestiti, l’elevata temperatura e l’umidità sono fattori che favoriscono l’insor-gere di infezioni da funghi, virali e batteriche: tra le prime rientrano le micosi cu-tanee come le tigne, le candidosi e la Pitiriasi versico-lor, detta fungo di mare. Tra le forme vi-rali ricordiamo il mollusco contagioso e le verruche. Gli agenti batterici possono essere responsa-

di Alma Valente

o

Al mare, in piscina, è facile contrarre infezioni virali e batteriche della pelle. Trattamenti e prevenzione

Malattie derMatologiche

funghifuori posto

bili di infezioni cutanee quali le follicoliti (che interessano la sede da cui spunta il pelo) e le impetigini (vesciche o piaghe che colpiscono soprattutto i bambini). Non di-mentichiamo che vi possono

L’intervistatadottoressaLuana Tiradrittidermatologa presso l’Azienda sanitaria Firenze

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Luglio/Agosto 2014 - Informatore - 45

Mondo Coopo aliMentazione

Mensa frescae colorata Quali cibi scegliere per i bambini nella stagione estiva

Cosa far mangiare ai più piccoli d’e-state è una questione molto dibat-

tuta fra i genitori che si pongono i soliti interrogativi: come indurli a mangiare le verdure? Con cosa sostituire la solita mi-nestra? Quali pietanze proporre in tavola?

Abbiamo chiesto, al proposito, qualche consiglio alla dottoressa Raf-faella Pasqualini, biologa nutrizionista esperta di educazione alimentare.

Come comporreil menù dei bambini nei mesi estivi?

«Con il suo carico di frutta e verdura

varia e colorata, la sta-gione estiva

è il momento giusto per far scoprire ai più piccoli nuovi sapori, fin dai tre anni, e per indurre abitudini alimentari corrette più difficili da orientare in età scolare, quando i bambini iniziano a mangiare fuori casa».

Ci dia qualche suggerimento«Con qualche piccolo aggiusta-

mento, la dieta va alleggerita dei piatti elaborati che ci siamo permessi in inverno, ma deve mantenere a l c u n i p u n t i fermi: la cola-zione è imprescin-dibile, anche per dare un ritmo ali-mentare regolare al bambino che potrà forse sal-tare lo spuntino della mattina ma non la merenda a base di frutta o di un bel gelato ar-

tigianale, meglio se alla frutta. Il pasto principale rimane il pranzo in cui la fa da padrone la classica pasta con verdure da alternare con i tanti cereali veloci da cucinare quali orzo, farro o cous cous: proprio perché ricchi di vitamina B, le-gumi e cereali, soprattutto integrali, sono fondamentali per combattere lo stato di stanchezza e spossatezza legato al caldo estivo».

E per cena?«Quanto alla cena, pesce o carne

alla griglia e alla piastra, accompagnati da verdure crude o grigliate, sono il pasto ideale per avviarsi verso un buon sonno. In una parola, un’alimentazione fresca e ricca di sali minerali può dare quello sprint in più necessario per tra-scorrere lunghe giornate all’aperto, durante il gioco o lo sport estivo, es-senziali anche questi per una crescita all’insegna di salute e forma».

Quali alimenti freschi scegliere in particolare e in che quantità?«Vale sempre il consiglio di consu-

mare alimenti di stagione che, in estate, permettono di giocare con i colori invi-tanti di frutta e verdura: largo al giallo di albicocche e meloni, ricchi di beta-carotene che, trasformato in vitamina A, protegge il sistema immunitario, la vista, la pelle e favorisce la costituzione di ossa robuste e denti forti». s

di Sara Barbanera

messaggino per il meyerDiventa Amico del Meyer; 45507, un sms solidale per sostenere la ricerca scientifica in ambito pediatrico.Dal 26 giugno fino al 13 luglio, con un semplice sms al numero 45507, sarà possibile sostenere il progetto della Fondazione dell’Ospedale pediatrico Meyer dedicato alla ricerca scientifica pediatrica. I più promettenti ricercatori under 40 dell’Ospedale, selezionati da una commissione scientifica internazionale indipendente, potranno portare avanti i progetti per cui sono stati selezionati, e con essi sia l’attività di ricerca correlata che esperienze di studio e formazione da effettuare presso i centri di eccellenza mondiali a cui afferiscono le loro specializzazioni. Un ospedale che investe in ricerca è un ospedale che riesce a dare le migliori risposte terapeutiche e assistenziali. Il contributo a questa attività è determinante e consentirà al Meyer di proseguire il percorso verso l’eccellenza che lo vede già oggi essere punto di riferimento per la pediatria nazionale ed europea.i www.meyer.it/amico - [email protected]

antibiotiche e, nei casi più gravi, tera-pia orale».

Se prevenire è meglio che curare, quali consigli possiamo dareai nostri lettori? «Per la prevenzione delle forme

fungine basta usare periodica-mente detergenti a base di antimi-cotici. Le infezioni che provocano tigne della pelle e delle unghie e peli possono essere prevenute evitando scambi di biancheria e indumenti, disinfettando con cura tutto, u-sando detergenti a pH debolmente acido, combattendo la sudorazione che crea un ambiente umido ideale per le micosi, non camminando a piedi nudi negli ambienti comuni, soprattutto sui pavimenti di legno che favoriscono la proliferazione dei funghi; lo stesso vale anche per la prevenzione delle verruche. È im-portante scegliere indumenti che non stringano troppo e che siano fatti di materiali naturali come seta, cotone e lino. Un’accurata igiene personale è importante per tutti, principalmente per i bambini, spe-cie quelli più piccoli».

A proposito dei nostri piccoli molto spesso si vedono sulle spiagge anche neonati senza un costumino; ci sono maggior rischi che contraggano malattie ai genitali? «I bambini nudi sulla spiaggia

non sono a rischio di malattie che interessano i genitali, ma possono rischiare irritazioni dovute al con-tatto diretto con la sabbia, eritemi per un’incauta esposizione solare o arrossamenti e prurito, conseguenti a punture di insetto.

Inoltre, avendo il sistema immu-nitario ancora non ben sviluppato, sono maggiormente esposti a infe-zioni batteriche come l’impetigine, a infezioni virali come le verruche

e i molluschi, e a infezioni fungine come le tigne e le candidosi». s

tipologie e cureDa ABCSalute.it16.02.12 - o 1 34’’http://goo.gl/XTmsNF

Ospedale pediatrico

L’intervistatadottoressa Raffaella Pasqualini biologa nutrizionista esperta di educazione alimentare

Page 46: Informatore Consumatori Unicoop Firenze luglio-agosto 2014

46 - Informatore - Luglio/Agosto 2014

Salute

Non è infrequente che si possano lamentare dei dolori alla pancia,

più o meno forti, fino a delle proprie “coliche addominali”. In queste circo-stanze si pensa comunemente alla colite, appendicite, calcoli renali o della colecisti, ma difficilmente si pensa ad una forma di pancreatite, la cui esistenza è ignota a molti. Con il termine di pancreatite si intende un processo infiammatorio che interessa il pancreas, ghiandola fondamentale nella funzione digestiva degli alimenti e nella regolazione ormonale del meta-bolismo degli zuccheri.

Viene spontaneo domandarci se di questa malattia esista una sola forma o meno. «Si tratta di un gruppo di malat-

tie abbastanza diverse sia dal punto di vista delle cause determinanti che da quello della presentazione cli-nica - dice Andrea Galli, professore di gastroenterologia presso l’Azienda ospedaliero universitaria Careggi -. Le pancrea-titi possono essere acute o croniche. Le prime si manifestano come una vera e propria colica, caratterizzata da un intenso dolore addominale dovuto all’infiammazione. Può essere una condizione molto critica che necessita di una diagnosi tempestiva. Le forme croniche, invece, hanno decorso più subdolo con una sintomatologia meno intensa, ma che si protrae per molti anni fino alla completa distruzione anatomica e funzionale del Pancreas».

Ma cosa provoca questa infiammazione? «Il meccanismo è causato dalla

precoce e anomala attivazione degli enzimi digestivi prodotti dalle cellule pancreatiche - prosegue Galli -. Queste sostanze dovrebbero andare nell’in-testino dove provocano la digestione degli alimenti quali grassi, zuccheri e proteine. Nella pancreatite, invece, questi enzimi si attivano in maniera sbagliata quando ancora sono nel pan-creas, determinando una distruzione dell’organo e l’inizio del processo in-fiammatorio».

Dolori addominali, qualche volta sono sintomo dell’infiammazione

del pancreas

pancreatite

mal di panciaQuindi la calcolosi della colecisti,

l’abuso di alcol, il fumo di sigaretta, alcune infezioni virali o batteriche possono scatenare questo processo.

Cosa descrivono i pazienti quando si presentano al medico? «Il sintomo “guida” è un dolore

profondo, localizzato all’addome superiore che si estende sui fianchi e si irradia posteriormente a livello lombare come a “cintura” - risponde il professore -. La presenza del dolore associata al rilievo dell’innalzamento nel sangue degli enzimi pancreatici ci permette di fare la diagnosi».

Nelle pancreatiti croniche dopo il ripetersi per anni di attacchi dolorosi, specie in concomitanza di pasti ab-bondanti, ricchi di grassi, e assunzione di bevande alcoliche, si ha una progres-siva perdita della funzione di questa ghiandola. Quindi, alcuni alimenti non vengono più digeriti e non posso essere assorbiti, venendo così persi con le feci. Con l’evolvere della malattia si può a-vere distruzione della componente en-docrina del pancreas, con distruzione delle cellule che producono insulina e comparsa del diabete.

Ma adesso parliamo di terapia. «Le forme acute nel 75% di casi sono

lievi e tendono a risolversi spontane-amente - conclude Galli -; il paziente in questo caso deve essere messo a digiuno, almeno nei primi giorni, per far riposare il pancreas, bisogna for-nire liquidi per via endovenosa per compensare le perdite ed è inoltre ne-cessario l’utilizzo di antidolorifici per sedare il dolore. Le forme gravi, 1/3 delle quali posso essere critiche se non prontamente trattate, devono essere inviate in un reparto ad alta intensità di cura. Ovviamente vanno poi rimosse, se presenti, le cause ostruttive come la rimozione dei calcoli biliari. Solo nelle forme gravi, se pur raramente, è necessario un intervento chirurgico di asportazione del pancreas».

Dunque per una corretta preven-zione è fondamentale uno stile di vita adeguato, eliminando tutti quei fat-tori di rischio sopra indicati, come cibi troppo grassi, alcol e fumo, con-trollando anche l’eventuale presenza di calcoli alla colecisti. s

di Alma Valente

L’intervistatoAndrea Galli Professore di Gastroenterologia presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi

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