Informatore Coop Firenze settembre 2013

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@ Informatore 5 PUNTI PREMIO per i soci che ritirano il giornale alla cassa Nei punti vendita dal 27 agosto 2013 Settembre 2013 CITTADINI DEL MONDO Dal “consumo consapevole” all’“educazione alla cittadinanza”. Le proposte per la scuola di Unicoop Firenze (a pag. 4) BELLEZZE IN BICICLETTA Campionato mondiale di ciclismo da Lucca a Firenze, tra il verde e i monumenti (a pag. 8) TAVOLETTA SENZA FRONTIERE Piccolo e maneggevole, di gran successo, il tablet ha conquistato tutti (a pag. 16) 9

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Informatore5 PUnTI PREmIO per i soci che ritirano il giornale alla cassaNei punti vendita dal 27 agosto 2013

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Settembre 2013

CITTADINIDEL MONDODal “consumo consapevole” all’“educazione alla cittadinanza”. Le proposte per la scuoladi Unicoop firenze (a pag. 4)

BELLEZZE IN BICICLETTACampionato mondiale di ciclismo da Luccaa firenze, tra il verde e i monumenti (a pag. 8)

TAVOLETTA SENZA FRONTIEREPiccolo e maneggevole, di gran successo,il tablet ha conquistato tutti (a pag. 16)

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Mondo coop4 Cittadini del mondo

Dai programmi di “consumo consapevole” all’“educazione alla cittadinanza”Sara Barbanera

5 filosofia fuori dai libriTorna “La Bibbia dei poveri” di Carlo Lapucci, per i soci con 300 punti premio

29 Il dì di festaRitorna l’appuntamento con la terza domenica del mese il 15 settembreMariella Marzuoli

34 Il battesimo di galileoL’Archivio storico diocesano di Pisa conserva anche la più antica pergamena italianaEdi Ferrari

Att ualità6 La nave va

Dopo un momento difficile, a Firenze La Pergola presenta il nuovo cartelloneEdi Ferrari

7 Cucina da AccademiaI primi 60 anni di un’istituzione dedicata alla tavola e alla sua tradizionePier Francesco Listri

8 bellezze in biciclettaCampionato mondiale di ciclismo da Lucca a Firenze, tra il verde e i monumentiRiccardo Gatteschi

9 Sulle orme di bartaliLe opere preparatorie per i Mondiali di ciclismo e le

iniziative collateraliFrancesco Giannoni

10 Immagine istantaneaMarina Alessi, la fotografa che lavora con la Polaroid Silvia Amodio

11 Voglia di danza Alla scoperta della biodanza, per vivere meglio con se stessi e con gli altriRossana de Caro

Guida alla spesa12 frutta e zucchero

Marmellate da realizzare facilmente anche in casaMonica Galli e Alessandra Pesciullesi

13 Pescato a cannaIl nuovo tonno nella linea Fior Fiore con il bollino blu della pesca sostenibile

14 Regina a settembreLe varietà di uva da tavola dalla Puglia e dalla SiciliaMelania Pellegrini

15 C’è anche quello rosaDolci e succulenti, i fichi sono i frutti tipici di fine estate

16 Tavolettasenza frontierePiccolo e maneggevole, di gran successo, il tablet ha conquistato grandi e piccoliMelania Pellegrini

17 giapponesi docColtelli in ceramica: belli, ideali per tagliare. Consigli per l’utilizzoMelania Pellegrini

18 fantasia di fruttaIl menù di fine estateDonatella Cirri

19 Cuoca per passioneBarbara Zattoni e il suo estro creativo in cucinaLeonardo Romanelli

Varieed eventuali

38 bambini “sotto smog”Sono i soggetti più a rischio per l’inquinamento ambientale. Cosa fareRossana de Caro

39 giocando s’imparaTecniche pedagogiche e giochi educativi per potenziare l’attenzione e la memoriaSara Barbanera

40 ferrovieri in tuta bluDa Porta al Prato all’OsmannoroBruno Santini

41 Il boccaccio viaggiatoreLo spirito moderno del grande certaldese negli studi di Roberta MorosiniGabriele Parenti

42 Inglese anche il parcoDi gusto ottocentesco, il Parco Stibbert è un percorso verde tra statue e tempiettiCàrola Ciotti

43 Vocazione verdeDall’esperienza della cooperativa sociale Pegaso agli orti di SinergicaSara Barbanera

44 Piccole saccheSi formano per lo più nel colon. Cure e prevenzioneAlma Valente

45 gioco salvavitaUn videogioco per insegnare a soccorrere le persone colpite da infartoAndrea Marchetti

Rubriche14 Promozioni

a cura di Melania Pellegrini

24 Attività delle sezioni socia cura di Valentina Vannini

30 Lettere dei socia cura di Antonio Comerci

34 Eventi a sconto per i socia cura di Edi Ferrari

36 Segnalazionia cura di Rossana de Caro

Sommario

Mensile diUnICooP fIrenZe

Via Santa Reparata 4350129 Firenze

Tel. 05547801 - Fax [email protected]

Registraz. Trib. Firenzen. 1554 del 17/07/63

Direttoreantonio Comerci

Segreteria di redazionemarie Casarosa

Coordinatrice di redazionerossana de Caro

Direttore responsabileSara Barbanera

Grafica e impaginazioneWalter Sardonini e Daniela Lotti

SocialDesignPrestampa

La ProgressivaStampaCoptip

Questo numero è stato chiusoin tipografia il 30/7/2013.Diffonde 660.000 copie.

Trasmissione televisiva diUnICooP fIrenZe

Sabato ore 14.00 su RTV 38,ore 17.30 su Italia 7

Domenica ore 8.15 su Italia 7ore 18.45 Toscana TVore 23.05 su RTV 38

Lunedì ore 13.15 Toscana TV

USI e ConSUmIogni lunedì dalle 21 alle 23su RTV38, approfondimentosu temi d’attualità con ospiti

in diretta dallo studioe interventi dei telespettatori.

InfORmATOREe InfORmACOOP

sono sempre on line suwww.coopfirenze.it

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Informatore5 punti premio per i soci che ritirano il giornale alla cassa

InformatoreNei punti vendita dal 27 agosto 2013

Informatore

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Settembre 2013

cittadinidel mondoDal “consumo consapevole” all’“educazione alla cittadinanza”. Le proposte per la scuoladi Unicoop Firenze (a pag. 4)

BELLEZZE IN BICICLETTACampionato mondiale di ciclismo da Luccaa Firenze, tra il verde e i monumenti (a pag. 8)

TAVOLETTA SENZA FRONTIEREPiccolo e maneggevole, di gran successo,Piccolo e maneggevole, di gran successo,il tablet ha conquistato tutti (a pag. 16)

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Punto e a capo

I sette principi con i quali lavorare in cooperativa

I valori a coloriÈ un bel cartello, con sette quadrati dai colori diversi, e in ciascuno di essi è riportato un valore al quale attenersi nel lavorare in cooperativa. Apparirà negli uffici e nelle sedi a ricordare cosa contraddistingue l’operare in una cooperativa rispetto a un’impresa privata.Cooperazione. Non poteva non essere il primo punto: lavoro in comune. Non tanto lavorare nello stesso luogo ma “sentirsi” insieme, condividere motivazioni e impegno, acquisire il concetto di “rispetto per l’altro” e di aiuto reciproco, costruire con gli altri qualcosa di utile per la comunità nella quale viviamo.Onestà. Non è un richiamo al “settimo comandamento” biblico, non rubare. Anche questo ovviamente, perché il patrimonio della cooperativa va difeso. Essere onesti significa soprattutto agire e comunicare in maniera sincera e leale.Responsabilità: individuale, collettiva e sociale. Essere responsabili significa fare fronte agli impegni presi con la propria capacità e col proprio impegno. Spesso si è tentati di attribuire a responsabilità collettiva ciò che invece attiene alla responsabilità individuale. La responsabilità collettiva non annienta quella individuale, anzi, se condivisa come principio, è un elemento di controllo reciproco che potenzia la responsabilità individuale.Solidarietà: sostenere in modo fattivo chi ha più bisogno. In altre parole “sentirsi

comunità”, dare valore all’interesse generale di cui la comunità è portatrice, anche mettendosi nei panni degli altri. E quindi sostenere chi, malgrado la buona volontà,

non riesce o riesce solo in parte. Collaborazione, aiuto reciproco, impegno verso gli altri sono parole chiave per descrivere la solidarietà, che produce risultati

positivi non solo per chi la riceve, ma anche per chi la pratica.Coerenza. Ovvero, mantenere le promesse e quindi promettere solo ciò che si può dare. Per noi significa in particolare conoscere i valori e la missione di Unicoop Firenze e agire conformemente a essi.Trasparenza. La cooperativa deve poter essere vista come un edificio di vetro. Occorre quindi consentire e stimolare il controllo degli altri sul nostro comportamento. Ciò significa lavorare cercando il consenso

degli altri. In concreto significa spiegare scelte fatte o da fare usando linguaggio e stile adeguati a ottenere la comprensione di chi si ha di fronte. Nella vita di un’impresa talvolta è necessaria la riservatezza. L’importante è decidere ed agire come se fossimo in totale trasparenza, con l’impegno di sottoporre a controllo il proprio operato appena possibile.Partecipazione. Il futuro dell’impresa sta nei soci e nei

lavoratori della cooperativa. Attivando partecipazione, si arricchisce la cooperativa di sapere ed esperienze che provengono anche dal basso dell’organizzazione. La

partecipazione favorisce la crescita delle persone e sviluppa responsabilità fondata sull’autorevolezza. Partecipazione richiede un forte sviluppo delle relazioni interne, dando valore ai rapporti umani. La partecipazione non è assemblearismo e non può consistere nel sapere tutto tutti, ma

piuttosto nell’opportunità offerta a ciascuno di poter dare un contributo di idee.

_nuovi e vecchiPrenotazione dei libri scolastici

_la buona occupazioneContratti a tempo indeterminato

per i lavoratori della cooperativa _grande distribuzionein stand byDiminuiscono i consumi in Italia

_due per tuttiA settembre visita a Palazzo Davanzati e Casa Martelliper i soci

Le news più lette nel WebLe notizie più cliccate

dalla prima pagina del sitowww.coopfirenze .it

UnICOOP fIREnzE

comunità”, dare valore all’interesse generale di cui la comunità è portatrice, anche mettendosi nei panni degli altri. E quindi sostenere chi, malgrado la buona volontà,

non riesce o riesce solo in parte. Collaborazione, aiuto reciproco, impegno verso gli altri sono parole chiave per descrivere la solidarietà, che produce risultati

positivi non solo per chi la riceve, ma anche per chi la pratica.Coerenza. Ovvero, mantenere le promesse e quindi promettere solo ciò che si può dare. Per noi significa in particolare conoscere i valori e la missione di Unicoop Firenze e agire conformemente a essi.Trasparenza. La cooperativa deve poter essere vista come un edificio di vetro. Occorre quindi consentire e stimolare il controllo degli altri sul nostro comportamento. Ciò significa lavorare cercando il consenso

degli altri. In concreto significa spiegare scelte fatte o da fare usando linguaggio e stile adeguati a ottenere la comprensione di chi si ha di fronte. Nella vita di un’impresa talvolta è necessaria la riservatezza. L’importante è decidere ed agire come se fossimo in totale trasparenza, con l’impegno di sottoporre a controllo il proprio operato appena possibile.Partecipazione. Il futuro dell’impresa sta nei soci e nei Partecipazione. Il futuro dell’impresa sta nei soci e nei Partecipazione

lavoratori della cooperativa. Attivando partecipazione, si arricchisce la cooperativa di sapere ed esperienze che provengono anche dal basso dell’organizzazione. La

partecipazione favorisce la crescita delle persone e sviluppa responsabilità fondata sull’autorevolezza. Partecipazione richiede un forte sviluppo delle relazioni interne, dando valore ai rapporti umani. La partecipazione non è assemblearismo e non può consistere nel sapere tutto tutti, ma

piuttosto nell’opportunità offerta a ciascuno di poter dare un contributo di idee.

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Mondo Coopdalle scelte alimentari e di consumo, i percorsi nelle scuole secondarie di primo grado sono un invito a ciascun alunno ad agire come attore consa-pevole del proprio quotidiano. “Oc-chio al cibo” e “Obiettivo: impatto zero” sono alcune delle proposte che allargano poi lo sguardo alla biodi-versità, al valore dei rifiuti e alle tante “Cose di questo mondo”: questo uno dei nuovi titoli che esplora anche con-cetti chiave come stereotipo, mercato transnazionale e interdipendenza in un’ottica di villaggio globale.

Capire per partecipare: per le scuole secondarie superiori di se-condo grado, l’impegno concreto va dalla dimensione mondiale a quella locale, con proposte nuove come “Un ponte sul tempo” in cui adulti e gio- o

di Sara Barbanera

C’era una volta “Il pianeta di cioc-colato” dove “Robinson” e i suoi

“Amici per natura” costruirono “Un ponte sul tempo” e, seduti “A tavola tra cultura e storia”, “Mangiarono tutti felici e contenti”: sembra solo fantasia ma in realtà sono alcuni dei percorsi educativi che, a settembre, Unicoop Firenze presenta alle scuole primarie e secondarie toscane per l’anno 2013/14. Un catalogo di esperienze educative già sperimentate e di progetti inediti che promuovono una nuova consapevo-lezza di sé, di fronte a questioni tanto globali quanto individuali. Cibo, acqua, ambiente e alimentazione, ma anche diritti e disparità mon-diali, razzismo e integrazione e qualche spunto nuovo per i gio-vani e non solo: nuovi input sul dialogo fra gene-razioni e sui me-dia, con un salto nella Rete come luogo planetario di rischi e oppor-tunità.

salto cosmico Da educazione al consumo con-

sapevole a educazione alla cittadi-nanza: questo il tema dominante delle proposte che, con un salto cosmico, spostano l’attenzione da ciò che si fa a ciò che si è; da consumare con-sapevolmente a essere cittadini consapevoli di fronte a una re-altà che appare sempre più i-nafferrabile. Al centro di tutto le persone, con l’obiettivo di co-struire insieme nuovi modelli e modi di essere perché, come recita la battuta di un vecchio film, “si può fare”: si può fare, perché a ognuno spettano responsabilità e possibilità di scelta in un mondo complesso che

occorre prima di tutto capire. Questo, infatti, lo scopo dei progetti educativi: non dare risposte definitive o verità assolute, ma fornire la “cassetta de-gli attrezzi” per un viaggio di cui scegliere come, dove e con chi. Lo sguardo si avventura quindi dentro a un caleidoscopio di proposte in aula che si completano con esperienze pratiche sul territorio: dopo il dire, c’è il fare che mette alla prova tutti nell’essere cittadini di un mondo diverso e, perché no, migliore.

la rete siamo noi Si parte alla scoperta dei sensi

con le proposte per le scuole primarie che condurranno i più piccoli verso un’educazione al gusto e al valore nutritivo del cibo attraverso il gioco, la spesa simulata e una lettura cri-tica delle scelte di consumo e delle strategie di vendita nascoste dietro a ogni prodotto. Sempre a partire

PERCORSI EDUCATIVI

Cittadinidel mondo

Dal “consumo consapevole” all’“educazione

alla cittadinanza”. Le proposte didattiche

di Unicoop Firenze per insegnanti e studenti

Come fare per…Le scuole possono accedere alle

iniziative compilando la scheda di iscrizione sul sito

www.consumoconsapevole.it dove sono disponibili informazioni per la

spedizione postale, la consegna diretta al Centro di educazione ai consumi del proprio territorio e tutti i dettagli sui

singoli progetti. Per ogni classe è possibile effettuare una sola attività

del catalogo, indicando tre preferenze.

Per Gli inseGnantiIl mese di settembre vedrà impegnate Unicoop Firenze e le cooperative sociali nel calendario di presentazione delle proposte rivolte agli insegnanti di tutte le scuole toscane. Pisa - giovedì 5 settembre ore 15.30, Centro espositivo museale SMS, San Michele degli Scalzi firenze - lunedì 9 ore 15.30, Villa Viviani, via G. D’Annunzio 230Poggibonsi - lunedì 9 ore 16, Villa Lecchi, Loc. Lecchi, Staggia Senesemontecatini terme - martedì 10 ore 16, Hotel Belvedere, viale Fedeli 10empoli - mercoledì 11 ore 16, Istituto Nazionale di Formazione delle Cooperative di Consumatori, via Sammontana 11, MontelupoPistoia - giovedì 12 ore 16, Museo Marini, corso S. Fedi 30Volterra giovedì 12 ore 16, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Centro studi S. Maria Maddalena, via Persio Flacco 4Siena - venerdì 13 ore 16, Accademia dei Fisiocritici, piazzetta S. Gigli 2 Prato - venerdì 13 ore 16.30, Istituto Cicognini Rodari, piazza del Collegio 13arezzo - lunedì 16 ore 16, Casa delle Culture, piazza FanfaniPontedera - lunedì 16 ore 16, Centro Sete Sois e Sete Luas, viale R. Piaggio 82fucecchio - martedì 17 ore 16, Tinaia, Parco Corsinifigline, mercoledì 18 ore 15.30, Istituto Isis Vasari, piazza Caduti di Pian dell’AlberoSan Casciano - mercoledì 18 ore 16, Villa Montepaldi, via Montepaldi 12 Lucca - mercoledì 18 ore 15.30, Fondazione Cassa di Risparmio Lucca, Complesso San Micheletto Sansepolcro - venerdì 20 ore 16, saletta soci Coop - viale Osimo 541

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Prop�te educativeCatalogo 2013/2014

noi con gli altri

coop per l’arte

di razza umana

occhio al cibo

la rete siamo noi

media & generazioni

Kaos

il principio del mon

do

ecologia

cittadinanza consape

vole

H2O

sud

nord

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Settembre 2013 - Informatore - 5

o LIbRO PER I SOCI

Filosofiafuori dai libriTorna “La Bibbia dei poveri” di Carlo Lapucci, una carrellata di storie della tradizione orale

Racconti, aneddoti, leggende e favo-lette della tradizione orale, storielle

che hanno formato per secoli e per millenni la sapienza popolare e che ancora oggi ci capita di ascoltare da genitori e nonni. L’esperto di folklore Carlo Lapucci le ha riunite tutte in un libro, La Bibbia dei poveri (Sarnus, pp. 368, euro 23), e-dito per la prima volta da Monda-dori nel 1985 e a lungo introvabile, in offerta per i soci Coop nel mese di settem-bre. Lapucci pubblicò l’opera come pr ima tessera di un mo-saico assai più ampio: una rico-gnizione completa della narrat iva popolare, progetto ambizioso che nel tempo si è arric-

chito di altri testi (come le celebri Fiabe toscane pubblicate in due volumi sempre da Sarnus e ben conosciute dai nostri soci).

Le “novellette” qui raccolte, e ricom-poste in un insieme collegato e coerente, offrono la visione del mondo che ebbero non tanto i sapienti e i filosofi, ma gli analfabeti, gli umili, le persone comuni dotate spesso di grande intelligenza: un pensiero parallelo costante, stabile, con-creto, legato al reale, che ha bilanciato nei secoli quello “alto” e ufficiale.

Un po’ come quelle immagini, a volte semplici e approssimative,

dipinte nelle navate delle chiese, nei chiostri dei conventi, sui muri dei loggiati dei cimiteri, attra-verso le quali i fedeli analfabeti conosce-vano le figure, gli eventi, i misteri delle Scritture, e che erano dette appunto Bibbia dei poveri.

Leggere queste storie di santi e di ani-mali, di eroi e di strac-cioni, di contadini e di sapienti, offre l’oppor-tunità di ristabilire un e-

quilibrio con il pen-siero passato, con il mondo perduto, travolto dalla rivo-luzione industriale, che per la mente non è stata cosa per nulla pacifica né indolore.

«Anche nella vita individuale - spiega Lapucci, autore anche del Dizionario dei proverbi italiani (2007) e de Le leggende della terra to-scana (2011) - la salute mentale non sta nel cancellare il passato sommergendolo col presente, ma nel mantenere con esso un collegamento vitale: dobbiamo fare in modo che ciò che esiste oggi possa rive-larci il suo senso, mostrandoci come era originariamente e come si è trasformato».

La forza che ha avuto il pensiero del passato è consistita soprattutto nell’a-nalogia, un procedimento cioè non per concetti e definizioni, ma per immagini, modelli, esempi. Questo modo di pensare ha dato la possibilità di generare i grandi sistemi mitologici, magici, religiosi (si pensi alle parabole), ponendo le pro-messe per l’astrazione scientifica, e al tempo stesso ha dato concretezza alle ricerche, energia rappresentativa all’arte, fiducia nel reale. Nessuno dica che sono solo “storielle”. x

Carlo Lapucci,La Bibbia dei poveri -Storia popolare del mondo,Ed. Sarnus, pagine 368.Per i non sociprezzo di copertina 22 euro, 18,70con lo sconto 15%. Per i soci premiodi 300 punti sulla spesa

Nuovo poliambulatorio A luglio Emergency ha aperto un Poliambulatorio a Polistena, in provincia di Reggio Calabria. È il terzo di Emergency in Italia e nasce in collaborazione con Libera, la cooperativa Valle del Marro e Unicoop Firenze che in città stanno realizzando un polo culturale contro le mafie in un palazzo confiscato alla ‘ndrangheta e assegnato alla Parrocchia Santa Maria Vergine. Presso il Poliambulatorio di Polistena, i medici e gli infermieri di Emergency offrono cure gratuite alle persone indigenti e ai migranti. Mediatori culturali svolgono attività di consulenza e orientamento socio-sanitario, si occupano delle pratiche per il rilascio del codice Stp (Straniero temporaneamente presente, che garantisce anche agli stranieri non regolari l’accesso al Servizio sanitario pubblico) e accompagnano i pazienti che necessitino di esami o visite presso le strutture pubbliche. Emergency ha iniziato a lavorare nella zona nel 2011, con un ambulatorio mobile che prestava assistenza soprattutto ai migranti impegnati come braccianti nelle campagne della Piana di Gioia Tauro.

EmErgEncy a polistEna

vani scambieranno le loro esperienze in una ricerca comune di risposte alle grandi sfide del nostro tempo. E fra queste, la sfida della Rete dove costruire la propria cittadinanza attiva grazie al percorso “La rete siamo noi” che fa da antidoto all’uso alienante di internet: dai social net-work d’impegno civile, ai flash mob al crowdfunding, ovvero la raccolta fondi online tramite la propria rete di contatti, le possibilità di una con-creta partecipazione sono infinite e alla portata di tutti, qui e ora!

Pro-motoridi cambiamentoNumerose sono le proposte da vi-

vere sul campo, con visite presso strut-ture di partner coinvolti nei percorsi. Dal Dynamo Camp alle visite presso il parco culturale della Fattoria di Celle, alle esperienze di legalità in Calabria e di solidarietà in Italia e all’estero, tutte le attività sono orientate alla dimen-sione pratica, come spiega Daniela Mori, responsabile dei progetti sociali di Unicoop Firenze: «Quest’anno le proposte mettono ancora più l’accento sulle azioni concrete che ciascuno può mettere in campo per migliorare la pro-pria vita e quella degli altri: i percorsi sono un binario entro cui ciascuno può diventare la scintilla di un cam-biamento su questioni oggi priorita-rie per tutti. Se il punto di partenza è l’individuo, l’ottica complessiva è la cooperazione come strada maestra per affrontare le grandi sfide globali». x

Mondo Coop

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6 - Informatore - Settembre 2013

Cultura

di Edi Ferrari

Non sono stati momenti facili. Quando nel 2010 è stato soppresso

l’Eti (Ente teatrale italiano) il Teatro della Pergola di Firenze – uno dei più antichi e ricchi di storia del nostro Pa-ese – ha corso il rischio di chiudere per sempre il sipario. A credere in un altro futuro possibile sono stati il Comune e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che hanno dato vita alla Fondazione Teatro della Pergola nel settembre 2011. Non è un caso dunque che come sim-bolo della prossima stagione teatrale sia stata scelta una nave.

«Con questa immagine abbiamo voluto sottolineare il fatto che, dopo la soppressione dell’Eti, nell’ultimo anno e mezzo sia stato varato un pro-getto che ha navigato in acque a volte un po’ turbinose, e in altri momenti eccessivamente tranquille – spiega il direttore generale della fondazione, Marco Giorgetti. Oggi possiamo dire di avere intrapreso una rotta che fra stagione e attività collegate, fra pro-duzione e formazione, ci ha portato dove volevamo».

Un progetto che si realizza non solo nel cartellone degli spettacoli, ma anche in una serie articolata di altre attività, dal Museo alla libreria.

«Sì, la nuova Libreria dei Lettori, al numero 12 di via della Pergola, aperta su strada e che fa servizio an-che la sera; riapriamo tutti gli spazi museali, perché la Pergola è anche la storia del teatro, è il luogo che è nato per ospitare il melodramma e che poi si è trasformato con l’evoluzione dei generi teatrali. Percorrendo la ‘Città della Pergola’ lo si vede benissimo. Poi ci dedichiamo alla formazione delle giovani generazioni, prendendo spunto dal grande messaggio che ci ha lasciato Orazio Costa, un maestro del ‘900, col suo metodo mimico. In-somma la Pergola non è solo un luogo di fruizione, non ci basta che si dica ‘stasera vado a teatro’».

Giovani al debuttoDiciotto i titoli in cartellone per

una stagione di prosa che si apre a novembre con I pilastri della società di Ibsen e si chiude ad aprile 2014 con il pirandelliano Il giuoco delle parti. A legarli sono «la lingua italiana, gli attori giovani e le compagnie giovani che si misurano con novità legate alla

nostra lingua e alla nostra cul-tura, ma anche con testi europei o di drammatur-gia estera dove

però ci si sia posto il problema della traduzione: che siano cioè esito di per-corsi e non semplici produzioni buttate

lì. Tant’è che ad alcune di queste noi collaboriamo, alcuni spettacoli de-buttano da noi in prima nazionale con nomi come Accorsi o Favino; c’è poi la ripresa, in esclusiva per la Pergola, dello storico spettacolo di Fabrizio Gifuni ‘Na specie de cadavere lun-ghissimo, tratto da Pasolini. La carat-teristica è questa: provare a proporre una stagione che non sia di consumo. Perché lo spettacolo non è qualcosa che si fruisce, ma qualcosa al quale si partecipa e che crea un momento di discussione, di incontro. Abbiamo preferito insomma molto spesso, come dire, non andare sul sicuro».

Una macchina complessa e che richiede notevoli investimenti. «La

TEATRO DELLA PERgOLA DI fIREnzE

La nave vaDopo un momento difficile,la stagione di prosa 2013/2014 con 18 titoli e tante novità

o

Meucci macchinistaCostruita a metà del ‘600 su progetto di Ferdinando Tacca, la Pergola è stata il primo teatro ad avere ordini di palchi sovrapposti.L’antenato del telefono è nato qui, dove lavorava come macchinista proprio Antonio Meucci, che installò sul palcoscenico un tubo acustico (ancora esistente) che consentiva di parlare con la graticcia (il soffitto del palcoscenico) e il sottopalco. Qui ha debuttato, non senza qualche difficoltà, il Macbeth di Verdi (che dovette farsi costruire dai macchinisti del teatro uno sgabello, per riposare durante le prove, ancora oggi conservato nel Museo). E qui hanno debuttato anche alcune opere di Eduardo De Filippo: il Maestro, che ormai vedeva poco o niente, per poter scrivere si fece adattare un tavolino (anche questo ancor oggi visibile) con l’apertura di un buco dove far passare una lampada nel punto esatto dove teneva il foglio.

curiosità

Anche per la prossima stagione i soci potranno usufruire dell’ingresso in

convenzione. Info aggiornate suwww.coopfirenze.it.

Per saperne di più sulla stagione,sul Teatro, sul Museo e sulle diverse

iniziative: tel. 05522641, sul web www.teatrodellapergola.com

L'intErviStatoMarco Giorgetti, Direttore generale della Fondazione Teatro della Pergola

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Settembre 2013 - Informatore - 7

I PRImI 60 AnnI

Cucinada AccademiaUn’istituzione dedicata alla tavola e alla sua tradizione

In tanto pullulare di ricette e cuochi im-provvisati sui giornali e alla TV, c’è forse

una notizia più utile alla conoscenza e al progresso di quella gastronomia che è oggi un aspetto fondamentale del costume e dell’identità italiana. Compie sessant’anni, proprio ora, quella Accademia italiana della cucina che è il massimo organo culturale e pratico che presiede alle sorti dei nostri mangiari. La fondò nel 1953 il grande giornalista Orio Vergani, instanca-bile animatore della cultura in senso lato.

cena ecumenicaChe cos’è l’Accademia? È una strut-

tura ai cui vertici sono i maggiori esperti della cucina, della sua storia, delle sue trasformazioni dei suoi progressi e del suo stato attuale che ha ben 6500 associati e 275 delegazioni, organizzate in ogni regione d’Italia, e altre 65 presenti in oltre 40 nazioni del pianeta. Fra i compiti fon-damentali dell’Accademia “salvaguardare la cultura e la civiltà della tavola, promuo-vendo la conoscenza”. Evitare l’imbar-barimento a causa di mode alimentari provenienti da fuori; riscoprire la “cultura della convivialità; mantenere saldi i principi della genuinità”.

Oggi l’Accademia è presieduta da Giovanni Ballarini, mentre segretario nazionale è il toscano, autore di tanti ap-prezzati libri, Paolo Petroni e tesoriere un altro toscano, il prezioso Roberto Ariani.Da notare che accanto al fervido lavoro in Italia, l’Accademia ha – come si è detto

- importantissime “antenne” all’estero.

di Pier Francesco

Listri

Mondo CoopMa proprio in Italia l’Accademia ha

un’attività intensa: propone convegni, concorsi, mostre, manifestazioni culi-narie. Ogni due anni realizza meeting internazionali chiamati “convegni della civiltà della tavola”. Inoltre ogni anno, a ottobre, organizza una singolare “cena ecumenica”: lo stesso giorno in tutte le delegazioni del mondo i membri si riuni-scono trattando un tema specifico che poi viene pubblicato in quaderni.

civiltà della tavolaQuesta imponente attività di un’au-

torevolissima istituzione no profit (sede madre a Milano) svolge un lavoro prezioso collegando sempre l’identità gastrono-mica con l’identità culturale; salvaguarda il gusto, la tradizione e monitora le novità, tanto da aver ricevuto dal Ministero dei beni culturali il titolo di Istituzione culturale della Repubblica italiana. Il difficile compito che con lungimiranza l’Accademia persegue è quello di “gestire l’evoluzione nel rispetto della tradizione”, come spiega il “manifesto del cinquantenario”, figlio del comitato scientifico e del centro studi dell’Accade-mia pubblicato 10 anni fa. Infine, e volen-

tieri si segnala ai nostri lettori, pubblica mensilmente una splendida rivista dal titolo “Civiltà della tavola”, ricca di dati e di spunti sui nostri complessi mangiari.

Bisogna entrare nelle attività dell’Ac-cademia per coglierne la fragrante utilità in un momento in cui la cucina sembra essere diventata un tema della civiltà dello spettacolo, mentre in realtà molti rischi la insidiano: dai problemi della cucina ormai industrializzata, agli eccessi nevrotici delle diete, dai “falsi gastronomici”, alla necessaria salvaguardia dei prodotti a-groalimentari, nonché dalla sorveglianza della oggi imperante cultura enologica. Insomma tutto contro i rischi di una globa-lizzazione che insidia le identità nazionali e a un attento controllo delle tecnolo-gie avanzate applicate all’alimentazione.Dunque, un’Accademia poco accademica, che sta accanto a noi, con sapienza e competenza, quando scegliamo i cibi da acquistare, quando li cuciniamo e quando sediamo a tavola per mangiarli. x

cultura costa molto, e non sarà mai possibile con i biglietti né con i con-tributi dei privati coprire le spese. D’al-tronde è da quando è nato il teatro che la società civile ‘si paga’, collabora, diciamo così, a realizzare questa cosa importantissima che è il suo specchio. La società civile paga il teatro perché è il luogo in cui si riconosce, è il luogo in cui può migliorare. Il contributo dei soci alla ‘macchina Pergola’ è di due milioni e mezzo di euro, uno e mezzo del Comune e uno dell’Ente Cassa, mentre il teatro sviluppa 2 milioni di entrate proprie da impresa. Il costo di quel che facciamo è alto, perché tenere aperto un teatro è un impegno enorme in termini di gestione della si-curezza, di costanti adeguamenti alle norme, a tutto quello che sta intorno alla presenza del pubblico in un luogo di spettacolo».

Nonostante questo, per il quinto anno consecutivo i prezzi di abbona-menti e biglietti restano invariati: un segnale importante in tempi difficili per tutti. «Vogliamo che il pubblico goda e fruisca di questo momento importante per la sua crescita e cit-tadinanza, che abbia questa oppor-tunità – conclude Giorgetti. È una scelta politica che io trovo molto giu-sta, decisa dal cda e che ho condiviso pienamente». x

o

Avamposti d’autoreDal 14 al 22/9 il Teatro delle donne di Calenzano presenta il festival “Avamposti” che anche quest’anno si arricchisce del premio di drammaturgia “Avamposti d’autore”; giunto ormai alla III edizione, nel 2013 è dedicato al tema dei sogni nel cassetto, con un’importante novità: il premio di una giuria popolare composta da soci della sezione soci Coop di Sesto Fiorentino – Calenzano che selezionerà e decreterà il vincitore del premio tra la rosa dei finalisti. La giuria dei soci assisterà alla lettura di 6-8 testi finalisti da parte di attori professionisti; al termine potrà esprimere la propria preferenza. Il testo premiato sarà ospitato in forma di mise en éspace (lettura scenica) nell’ambito della prossima stagione del Teatro Manzoni di Calenzano e poi prodotto nella sua forma definitiva. La premiazione avverrà il 20/9, alle 21.30, al Teatro Manzoni (ingresso gratuito). Ad aprire il festival il 14/9, alle 21.30, al Teatro Manzoni, l’anteprima nazionale di Stefano Massini, African Requiem, con Isabella Ragonese e Luisa Cattaneo. i Teatro Manzoni, via Mascagni 18, Calenzano 0558876581 – 0558877213, [email protected] www.teatrodelledonne.com Ingresso agli spettacoli euro 13; soci Coop euro 10. Necessaria prenotazione. Ogni sera buffet nella terrazza del teatro.

calEnzano

Dal 1961 l’Accademia ha pubblicato, prima in assoluto, la “Guida ai ristoranti in Italia e nel mondo” (3000 ristoranti e trattorie), oggi disponibile gratuitamente per tutti su internet www.accademiaitalianacucina.it

Cucina da accademiaIntervista a Giovanni Ballarini, presidente Accademia italiana della cucina – 18.05.2012Durata 2’ 01’

Il Consiglio di Presidenza dell’Accademia

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8 - Informatore - Settembre 2013

Att ualitàmOnDIALI DI CICLISmO

diriccardo Gatteschi

Oltre mille corridori per l’evento ciclistico dell’anno.

Da Lucca a Firenze, tra il verde e i monumenti

Bellezzein bicicletta

quindi a Porcari e, attraverso Tur-chetto, si giungerà a Montecarlo, borgo medievale con un castello tuttora in buone condizioni e

parzialmente visitabile. La strada discende poi verso Gragnano

e, lungo la provinciale n. 12, punta verso Col-lodi, la patria di Pi-

nocchio, con il suo parco dedicato al burattino più famoso del mondo. Raggiunta la piazza principale, i corridori compiranno una inversione quasi ad U per arrivare a Montecatini e Monsummano, due cittadine celebri per le loro acque termali. A Cintolese gli oltre duecento atleti si immetteranno nella provinciale 16 che percorreranno, attraverso Larciano e Lamporecchio, fino alla prima vera salita della gior-nata che li porterà ai 341 metri di alti-tudine del colle di San Baronto.

Nemmeno il tempo di dare un’oc-chiata al fantastico panorama che si gode sulla Valle dell’Arno e i corridori si lanceranno giù nella discesa che li condurrà a Casalguidi dove è molto probabile che ognuno di loro porgerà un seppur fuggevole saluto al loro compagno di avventure su due ruote, quel Franco Ballerini, nato a Firenze quaranta anni fa, morto nel 2010 in un incidente automobilistico nel corso di un rally e qui sepolto.

A q u e s t o punto la strada si fa dritta a piatta e si attraversano prima Quarrata poi Poggio a Ca-iano. E proprio in questa loca-lità i duecento pedalatori, nella fretta di arrivare ognuno un at-timo prima degli altri al traguardo, forse non si ren-deranno conto di passare proprio davanti a una delle più belle, in-

triganti e dense di storia fra le decine di ville medicee sparse in varie parti della Toscana e che costituivano solo una parte dell’immenso patrimonio della nobile famiglia fiorentina.

il circuito fiorentinoCon l’attraversamento del parco

delle Cascine, Firenze dà il benvenuto alla pittoresca “carovana” e agli atleti e li accoglie mostrando il meglio di sé: piazza Vittorio Veneto, lungarno Vespucci, piazza Ognissanti, via Tor-nabuoni, piazza della Repubblica, si sfiora il Duomo e il campanile di Giotto, si fa in tempo a sbirciare la facciata di Santa Croce, si torna sul lungarno alle Grazie, via Lungo l’Africo, si punta al viale Paoli, dove inizierà quella sorta di circuito lungo sedici chilometri che i corridori dovranno percorrere dieci volte. Un circuito forse impegnativo o

Quest’anno il compito di organiz-zare il campionato mondiale di

ciclismo è toccato alla Toscana. Le do-dici gare su strada vedranno impegnati circa mille corridori fra professionisti, dilettanti, uomini e donne, provenienti da oltre novanta Paesi dei cinque conti-nenti. Questo è l’ottantaseiesimo anno che i migliori atleti di tutto il mondo si contenderanno le dodici maglie iridate, un bel premio in denaro ma, soprat-tutto, fama mondiale.

Se l’Italia ha già organizzato dodici volte i campionati, per la Toscana è la prima volta in assoluto che ha l’onore, ma anche l’onere, di mettere in piedi e far funzionare a dovere la complessa macchina di una manifestazione di eccezionale importanza non solo spor-tiva ma anche mediatica. Del resto la regione che ha dato alla storia di questo sport campioni come Gino Bar-tali, Fiorenzo Magni, Gastone Nencini, Mario Cipollini, Franco Bettini e chissà quanti altri che al momento sfuggono alla memoria, non poteva rimanere estranea più a lungo a questa mani-festazione.

città e dintorniCome detto, le gare sono dodici e

vanno dalle cronometro a squadre alle cronometro individuali sia maschili che femminili; poi ci sono le gare in linea riservate agli atleti al di sotto dei 23 anni e ai dilettanti e professionisti di ogni età. Le città coinvolte in questa grande kermesse sono, oltre Firenze

– dove si concluderanno tutte le corse - anche Pistoia, Montecatini, Lucca e Fiesole.

Ovviamente la gara più impor-tante delle dodici, quella che attirerà maggiormente l’attenzione degli sportivi sarà quella riservata ai pro-fessionisti uomini. Si prevede che sarà seguita dal vivo da oltre mezzo milione di spettatori lungo il tracciato e da circa due miliardi di persone, grazie alla presenza di 250 reti televisive di 180 Paesi del mondo.

La partenza ufficiosa sarà data da piazza Napoleone, nel cuore della Lucca antica, mentre quella ufficiale sarà in via Pesciatina, poco fuori Porta Elisa, una delle sei porte d’ingresso alla città che conserva ancora intatte le cin-quecentesche mura di cinta. Si arriverà

Il percorso della kermesse ciclistica è di 272 chilometri, inizia a Lucca, e termina a Firenze davanti allo stadio

Lo spot I mondiali di ciclismo 2013 Durata 2’ 55’’

Il ciclismo nel cuore Frasi celebri sulla bicicletta Durata 1’ 27’’

quindi a Porcari e, attraverso Tur-chetto, si giungerà a Montecarlo, borgo medievale con un castello tuttora in buone condizioni e

parzialmente visitabile. La strada discende poi verso Gragnano

e, lungo la provinciale n. 12, punta verso Col-lodi, la patria di Pi-

nocchio, con il suo parco dedicato al burattino più famoso del

alla memoria, non poteva rimanere estranea più a lungo a questa mani-

Come detto, le gare sono dodici e vanno dalle cronometro a squadre alle cronometro individuali sia maschili che femminili; poi ci sono le gare in linea riservate agli atleti al di sotto dei 23 anni e ai dilettanti e professionisti di ogni età. Le città coinvolte in questa grande kermesse sono, oltre Firenze

– dove si concluderanno tutte le corse - anche Pistoia, Montecatini,

Ovviamente la gara più impor- Il percorso della

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Settembre 2013 - Informatore - 9

diFrancesco

Giannoni

Mondo Coopdal punto vista sportivo, certo molto interessante sotto il profilo turistico, storico e artistico. Dopo aver percorso il viale Righi, la strada comincia a salire e, attraverso San Domenico, punta alla vetta, a Fiesole. Appena affacciati sulla piazza Mino, dove si impone l’antica cattedrale, l’immenso Palazzo del Se-minario, il medievale Palazzo vescovile, l’ultramillenaria chiesa di Santa Maria Primerana, il trecentesco Palazzo pre-torio e il novecentesco monumento

a Garibaldi e Vittorio Emanuele II, la strada precipita lungo una serie di curve e tornanti verso il fondovalle dove scorre il Mugnone. Curva a sinistra, curva a destra e immediatamente la strada si impenna fino a raggiungere, per un breve tratto, la pendenza del 16%. Giunti all’incrocio con via Bolo-gnese, di nuovo giù in picchiata verso Ponte Rosso, via Mafalda di Savoia, il soprappassaggio delle Cure e infine il lungo e dritto viale dei Mille dove, dopo 272 chilometri, la gara terminerà proprio davanti allo stadio di calcio e al palazzetto dello sport intitolato a Nelson Mandela.

Duecentosettantadue chilometri attraverso uno dei territori più affasci-nanti della Toscana; 272 chilometri che sarebbe consigliabile percorrere a piedi, tante sono le bellezze che la natura ha elargito e che il genio dell’uomo è riuscito a incastonare in questa terra fortunata. Ma i corridori ciclisti a cac-cia dell’alloro mondiale, si sa, hanno altre priorità.i www.toscana2013.it

sulla Toscana. A parte quelle d’immagine, con gli occhi del mondo puntati addosso per più di una settimana, quelle econo-miche: «secondo l’Irpet, a fronte di una trentina di milioni di euro d’investimento, il ritorno sarà attorno ai 180 milioni: dal biglietto aereo al pieno di benzina, dal panino al souvenir, dalla camera d’albergo alla visita al museo. Infatti, le gare sono soprattutto di pomeriggio, e la mattina la puoi dedicare alla cultura».

Il progetto iniziale prevedeva investi-menti per 50-60 milioni di euro, finalizzati a interventi strutturali, fra cui piste ci-clabili, rifacimento di stazioni ferroviarie, parcheggi per camper e auto, stimando l’arrivo di 400-500.000 spettatori. La crisi ha ridotto a metà la capacità di spesa «e il governo, per una manifestazione di tale portata, non ha tirato fuori un centesimo»; i fondi provengono dai Comuni interessati, dalle Province e soprattutto dalla Regione.

«Ci siamo dovuti limitare alle opere indispensabili. Le nuove piste ciclabili saranno pochissime, mentre, come “fi-glio del mondiale”, rimarrà in donazione a Pistoia il ciclodromo», riconoscimento alla città e provincia italiana con il più alto numero di società ciclistiche di atleti di tutte le categorie. E molti campioni delle nazionali di mezzo mondo, da Cadel Evans a Mark Cavendish, ai colombiani, o sono passati da squadre pistoiesi, da allievi o dilettanti, o vi si allenano da professionisti.

Anche per gli eventi collaterali la crisi ha lavorato ai fianchi. Comunque vi sa-ranno tre concerti dell’Orchestra della Toscana, a Firenze, a Pistoia o Montecatini Terme e a Lucca.

L’inno dei campionati è scritto dal compositore Eric Buffat (svizzero-fran-cese, ma nato a Firenze), collaboratore di personaggi come Laura Pausini, Pino Daniele, Jovanotti e Phil Collins. L’inno accompagnerà partenze e arrivi di ogni gara e l’inno nazionale dei vincitori.

Durante l’estate, manifestazioni cul-turali ed enogastronomiche nelle città sedi di gare. Molto importanti due conve-gni sul tema “sanità-ciclismo”, uno incen-trato sulla lotta al doping, responsabile il professor Giorgio Galanti, dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi. Infine, per un accordo con il Lamma, «saremo in grado di comunicare, ripetutamente durante il giorno, il tempo previsto, la tem-peratura, il tasso di umidità: è un servizio agli atleti che, di conseguenza, sapranno come vestirsi, bere e alimentarsi». x

mOnDIALI DI CICLISmO

Sulle ormedi BartaliLe opere preparatoriee le iniziative collaterali. Gli effetti della crisi

Dopo il calcio è lo sport più popolare. Parliamo del ciclismo i cui campio-

nati mondiali 2013, dal 22 al 29 settembre, si disputeranno in Toscana.

Facciamo il punto della situa-zione con Riccardo Nencini (nipote di Gastone, vincitore del Giro nel 1957 e del Tour nel 1960), membro del Comi-tato istituzionale, dopo averlo pre-

sieduto fino alle elezioni politiche quando, divenuto senatore, si è dimesso. Compito del comitato è il reperimento di fondi per l’organizzazione degli eventi preparatori e collaterali alla manifestazione, e della realizzazione di lavori, come per esempio l’asfaltatura delle strade (fra cui 40 km a Firenze).

I costi di quest’opera, fondamentale, sono maggiori rispetto ad altre edizioni dei mondiali, quando la gara su strada dei professionisti si svolgeva su circuiti ad anello, con solo 15-20 i km da asfal-tare. Quest’anno la competizione parte da Lucca e, dopo un percorso di 90 km, termina a Firenze con un circuito fra il capoluogo e Fiesole, da ripetere 10 volte.

Il mondiale avrà notevoli ricadute

o

Intervista a Riccardo Nencinimembro del Comitato istituzionale dei Mondialidi ciclismo – 11.03.13Durata 2’ 19’’

La dedicaQuesti campionati del mondo sono

dedicati a Franco Ballerini (nella foto), scomparso nel 2010. Da atleta ha

vinto per due volte la Parigi-Roubaix; da commissario tecnico della

nazionale, ha guidato per quattro volte un ciclista italiano alla vittoria

mondiale e una a quella olimpica.

L’intErviStatoSenatore Riccardo Nencini, membro

del Comitato istituzionale

per i Mondiali di ciclismo 2013

FOTO Eric HOUDAS da Wikipedia

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10 - Informatore - Settembre 2013

nomicamente, visto che ogni pellicola costa 200 euro! Vien da sé che lavorarci è un privilegio riservato a pochi e che il fotografo in questione deve essere piut-tosto bravo e non sbagliare un colpo.

Marina Alessi è una grande ritrat-tista e l’unica donna italiana ad aver realizzato molti lavori con questa macchina.

scatti d’arteLa passione di Marina nasce al

liceo e viene coltivata all’Istituto euro-peo di fotografia a Roma dove indivi-dua subito nel teatro e nella fotografia di scena il suo percorso professionale.

È Oliviero Toscani, durante un wor-kshop a consigliarle di trasferirsi a Mi-lano a metà degli anni ’80, una piazza più interessante per il suo talento.

Una decisione che si rivela giusta, visto che inizia subito a collaborare con i “grandi”, da Giovanni Gastel a Fabri-zio Ferri e allo stesso Oliviero Toscani.

«Il mio primo lavoro vero in teatro

Toscana– ci racconta Marina – l’ho realizzato con la Banda Osiris, poi ho seguito molto anche Claudio Bisio, Paolo Rossi e Aldo, Giovanni e Giacomo. Mentre al cinema, ho debuttato come fotografa di scena in un film di Salva-tores, Nirvana. Quella del fotografo di scena è una figura che è molto cambiata, una volta le lavorazioni duravano tantissimo, 9-12 settimane, ora i tempi si sono drasticamente ridotti. Tutti i giorni dovevo essere sul set con due macchine, una per la pellicola a colori e una per quella in bianco e nero. Con gli scatti fatti venivano realizzate le locandine e tutto il materiale promozionale. Un compito più complesso di quanto non si immagini: ancora adesso mi leggo il copione e il piano di produzione, in modo da poter organizzare i momenti chiave della giornata. Mi sento come una giornalista che al posto della penna usa la macchina fotografica; sono io che ho la responsabilità di scegliere che cosa raccontare».

facce da leGGereTornando invece alla Giant Pola-

roid il lavoro più importante dell’au-trice è legato al “Festivaletteratura” di Mantova. «In quell’occasione – ci spiega - per sei anni di fila, per conto della rivista “Vanity Fair” ho ritratto tutti gli scrittori presenti, 282 per la pre-cisione. Un lavoro ambizioso e molto interessante, raccolto nel libro Facce da Leggere (Rizzoli). Il primo anno le persone non capivano perché non potessi io spostarmi da loro per ritrarle, fino a quando non constatavano le dimensioni della macchina, un metro e mezzo di altezza per due. Gli anni successivi, invece, il mio set si trasfor-mava in un vero e proprio salotto dove, di tanto in tanto, qualche scrittore si rifugiava per riposarsi o per non essere trovato… Su ciascuno di loro mi documentavo e cercavo di inserire nel set qualcosa che li caratterizzasse».

foto “d’autori”Sono sfilati davanti all’obiettivo

di Marina Alessi, autori del calibro di Enzo Biagi, Doris Lessing, Ken Follett, Inge Feltrinelli e David Grossman, solo per citarne alcuni. «Quest’ultimo

- ci racconta la fotografa - è stato uno

diSilvia amodio

IL PERSOnAggIO

Immagine istantanea

Marina Alessi, la fotografache lavora con la Polaroid

o

La macchina fotografica Polaroid, con la rispettiva pellicola a svi-

luppo istantaneo, ha segnato un’e-poca e noi tutti ne abbiamo subìto il fascino. Vedere e avere tra le mani, dopo pochi secondi, lo scatto appena realizzato aveva qualcosa di magico. In un certo senso la Polaroid è stata l’anticipazione del digitale.

Vale la pena ricordare com’è nata. L’ingegnere-inventore Edwin H. Land, fondatore della Polaroid Corporation, era in vacanza con la sua famiglia a Santa Fe, in Nuovo Messico, nel 1944. Sua figlia gli chiede come mai non è possibile vedere subito le foto-grafie che hanno scattato e anziché liquidare la piccola con un buffetto

sulla guancia, prende in seria con-siderazione la domanda. Analizza la questione e trova il modo di risolvere il problema e permettere a una mac-china fotografica di realizzare foto istantanee. Nel 1946 il signor Land la brevetta e nel 1948 inizia a produrla e a commercializzarla.

Quella GiGanteLa cugina più grande, nel vero

senso della parola, di questa macchina è la Giant Polaroid, un apparecchio fo-tografico piuttosto singolare prodotto in soli cinque esemplari a partire dal 1978. Questo balocco di legno e ottone, pesa oltre 100 chilogrammi, richiede una certa abilità nell’utilizzo e sforna, com’è da tradizione, le classiche imma-gini istantanee, ma di dimensioni di tutto rispetto, 50 per 60 cm., ricavate da un unico grande rullo. Si tratta per de-finizione di pezzi unici, preziosi per la rarità e la complessità dell’operazione. Operazione impegnativa anche eco-

FOTO

m. A

lE

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FOTO S. AmODiOAldo, Giovanni e GiacomoMarina Alessi

iL PoEta DELLE Fotodal 7/9 al 6/1/2014 il Museo Nazionale Alinari della Fotografia, ospita l’opera del fotografo Izis Bidermanas (1911-1980). In piazza Santa Maria Novella, Firenze, tutti i giorni ore 10/18,30, chiuso mercoledì. Biglietto per i soci Coop € 7,50. i 055 216310

FOTO © iziS biDErmAnAS

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Settembre 2013 - Informatore - 11

Mondo Coopdei pochissimi scatti che ho dovuto rifare. Era da poco morto suo figlio e il suo sguardo era davvero triste. In quest’ultimo periodo, invece, sono ritornata al cinema dove sono stata impegnata con il film, che uscirà a novembre, La gente che sta bene, tratto dal libro di Federico Baccomo, per la regia di Francesco Patierno, con Claudio Bisio, Margherita Buy e Diego Abatantuono». L’accessibilità al digitale ci ha reso tutti un po’ fotografi e l’enorme produzione di immagini, milioni ogni giorno, ha impoverito e anestetizzato il comune senso critico. Per fortuna lavori come quelli di Ma-rina Alessi tengono alto il valore della fotografia. x

dirossana de Caro

bEnESSERE

Vogliadi danza Alla scoperta della biodanza, per vivere meglio con se stessi e con gli altri

Biodanza ovvero la danza della vita (bio). Ce ne parla Rita Milazzo, che

da anni la insegna sia privatamente, che nelle scuole. E proprio il progetto didat-tico “Educare alla danza, educare alla

vita”, portato avanti da Rita nelle scuole dell’infanzia e alle elementari di Scandicci, ha avuto molto successo tra i bambini e i genitori, e ripartirà questo settembre.

Ma che cos’è la biodanza?La biodanza è stata creata dallo

psichiatra cileno Rolando Toro negli anni ‘60 e si è diffusa poi in tutto il mondo – ci spiega Rita -. È una metodologia che attraverso la musica e il movimento naturale e spontaneo esalta le qualità migliori dell’individuo, ne potenzia le doti umane, e aiuta a ritrovare la fiducia in se stessi.

Insomma un bagno di energia che fa bene e ritempra a tutte le età.La danza - afferma

Rita - nasce da dentro, dal profondo dell’essere.

È integrazione di corpo e anima e comu-nica gioia, tenerezza, forza, emozioni e sentimenti da condividere con gli altri, crea un senso di appartenenza all’uni-verso.

Su cosa si basa la biodanza?Su musica, movimento ed emozione.

È un percorso interiore e individuale, una forma di conoscenza i cui effetti coinvol-gono tutto il nostro essere. Durante gli e-sercizi, uno si sente rispettato, valorizzato, amato e accettato.

Che tipo di movimenti si fanno?I movimenti naturali: camminare,

saltare, dare la mano, accarezzare, ab-bracciare.

E gli esercizi in che modo si svolgono?Ci sono diversi tipi di esercizi: possono

essere individuali, a coppia, a piccoli gruppi. La maggior parte sono praticati con la musica. Gli esercizi seguono obiet-tivi precisi, ad esempio l’aumento della resistenza allo stress.

Che rapporto c’è tra la musica e la biodanza?Una musica adeguata serve per

raggiungere gli obiettivi degli esercizi di biodanza.

A chi è consigliata la biodanza?A tutti, dai bambini agli adulti, agli

anziani. È indicata soprattutto a chi ha problemi di insicurezza, di difficoltà nei rapporti affettivi, a chi è stressato, o ha sintomi psicosomatici, a chi vuole sco-prire la gioia di vivere. 

Nella biodanza è molto impor-tante il contatto.

Il contatto ha un valore terapeutico, ed è essenziale per gli esseri umani, per-ché è una forma di comunicazione affet-tiva non-verbale.

Il contatto e le carezze producono sulle persone effetti emozionali di grande portata. Quando ci si sente amati e ac-carezzati aumenta l’autostima e si per-cepisce il proprio corpo come qualcosa di positivo.

E i bambini come reagiscono a questi stimoli?Benissimo, sono entusiasti, allegri

e felici.i Rita Milazzo, 3331069903;

[email protected]

Alza la voceRiparte a settembre la nuova edizione del Festival Alza La Voce, che quest’anno aprirà le porte oltre ai talenti vocali, anche a ballerini e show-man. Infatti, il premio sarà l’ingaggio per un musical che sarà rappresentato in almeno due spettacoli in teatri toscani. Tema sarà la rielaborazione della tradizione popolare toscana, la sua storia, le sue canzoni. L’obiettivo è far conoscere alle nuove generazioni la cultura e la bellezza della canzone popolare Toscana, il tutto rivisto in chiave moderna con ritmi e suoni contemporanei; un confronto fra il passato e il presente, l’ottava rima come l’hip hop, il canto popolare come la canzone pop. Una parte del cast del musical sarà selezionato proprio da questo Festival, e collaborerà con artisti già affermati. Serata inaugurale il 6/9 a Sesto Fiorentino, in piazza Veneto, e inizio delle audizioni. Gli incontri proseguiranno fino a novembre nei più importanti centri commerciali Unicoop Firenze. Iscrizione al Festival per i soci Unicoop Firenze 25 euro, non soci 50; 5 euro saranno devolute ai progetti de Il Cuore si scioglie. Il festival è organizzato dall’artista Rodolfo Banchelli, insieme all’associazione Tutti sul Palco, il magazine Alza la Voce, con Unicoop Firenze e la sezione soci di Sesto Fiorentino - Calenzano.i Il calendario delle audizioni nei centri commerciali Unicoop Firenze su www.coopfirenze.it

sEsto fiorEntino

o

Voglia di danzareVideo biodanzaDurata 9’ 36’

BiodanzaAl centro commerciale di Ponte a Greve, il 14 settembre e il 5 ottobre dalle 17 alle 18.30, si terranno prove gratuite di biodanza con Rita Milazzo

FOTO m. AlESSiIl regista Mario Monicelli Rita Milazzo

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12 - Informatore - Settembre 2013

Per fare marmellata serve anche lo zucchero, che può essere bianco o greggio di canna. Il suo ruolo con la frutta matura è di conservare attra-verso la sottrazione dell’acqua, cre-ando un ambiente sfavorevole allo sviluppo di batteri e muffe. Con frutta molto matura si può anche non u-sare, ma è comunque bene metterlo, per conservare al meglio. Con frutta acerba e acquosa è invece indispen-sabile, sia per determinare il sapore dolce che per la conservazione.

Le dosi sono variabili secondo il tipo di frutto e l’intensità di dolce desi-

derata; in genere si va da un terzo del peso della frutta fino a pari peso di zucchero e frutta. Esage-rare non serve, si rischia di far cristallizzare lo zucchero, con un prodotto finito che scricchiola sotto i denti. Per evitare il feno-meno meglio un cucchiaio di zuc-chero in meno ed aggiungere il succo di un li-mone spremuto: l’acidità eviterà la cristallizzazione

Guida alla spesa

Marmellata è il termine generico con il quale si indica ogni tipo

di frutta e talvolta anche verdura, cotta con lo zucchero. Questo metodo antico di conservazione domestica ancora oggi è praticato in molte case, perché non è difficile da attuare né particolarmente costoso. Per ottenere un alimento gustoso, con un buon valore nutritivo e non rischioso per la salute, è importante attenersi a poche ma imprescindibili regole di qualità della frutta e di igiene della preparazione.

Gusto e sostanzaLa base è la frutta, che darà gusto,

sapore e nutrimento quanto più sarà matura e sana. Importante che sia ben lavata e asciutta, anche se di tipo biologico o del proprio giardino. Il valore nutritivo del prodotto finale dipende dal tipo e dalla qualità della frutta usata. La marmellata è soprat-tutto un alimento zuccherino, ricco di carboidrati semplici, fonte di energia a rapido uso come glucosio, fruttosio e saccarosio, in percentuali che va-riano dall’1 al 20% secondo il frutto e lo stato di maturazione.

Presenti anche polisaccaridi come cellulosa, emicellulosa e pectina, con importanti funzioni a livello dell’in-testino e determinanti per la forma gelatinosa che assume la marmellata dopo la cottura. Responsabili di que-sto fenomeno sono principalmente le pectine, che si trovano nella scorza di agrumi e nella buccia e nel torsolo di frutti come mele, ribes, susine. Per que-sto nella pratica domestica c’è l’uso di aggiungere una mela per rendere più densa la marmellata di frutti acquosi; l’industria, invece, le estrae per essere usate come gelificanti naturali.

Buona anche la presenza di fibre, che in alcuni frutti – come fichi, a-rance, limoni – arriva fino al 10%. La frutta contiene anche provitamine come il beta carotene e vitamine come la C, la B6, la niacina e la E, che pur-troppo in gran parte si inattivano con il calore e la conservazione, soprat-tutto se prolungati.

I sali minerali non sono tantissimi, ma non si sciupano, anzi si concen-trano rispetto alla frutta fresca. Si trovano soprattutto potassio e ma-

mARmELLATE

Fruttae zucchero

Si realizzano facilmente anche in casa. Suggerimenti

per la preparazione

o

gnesio ma anche ferro, calcio, sodio. I lipidi e le proteine sono quasi assenti o presenti in tracce.

diMonica Gallie alessandra

Pesciullesi

In COmmERCIO

Marmellatao confettura?Secondo la legge (D.lgs 50/2004)

marmellata è il prodotto preparato con polpa, purea, succo, estratti ac-quosi e scorza di soli agrumi con un mi-nimo di frutta del 20%. Si definiscono confetture i prodotti preparati con tutti gli altri frutti. Le percentuali di frutta sono in questo caso non meno del 35%, fatta eccezione per alcuni frutti ricchi di pectine, come ribes, mele cotogne, zenzero. Le confetture si definiscono extra se le percentuali di frutta sono non meno del 45%. Il Decreto defi-nisce anche gli altri ingredienti che si possono usare, sempre da dichiarare in etichetta, in ordine decrescente. Gli zuccheri usati più spesso sono sacca-

rosio, glucosio, fruttosio, sciroppo d’acero ed anche al-

tri carboidrati semplici. Riguardo agli zuccheri, il Reg. CE 1924/2006 consente di scrivere “senza zuccheri”

solo se il prodotto ne contiene meno dello 0,5%. Come addensanti sono concesse pec-tine, arginati, carragenine, agar-agar. Il correttore di acidità più frequente è l’acido citrico. Attenzione ai prodotti 100% frutta: per essere tali devono avere indicata solo la frutta nell’elenco degli ingredienti. La presenza di succo concentrato di mele o uva indica l’ag-giunta di zuccheri, estratti da altra frutta, cioè un modo per mascherarne l’aggiunta. Ancora una volta, il miglior prodotto industriale è quello con elenco degli ingredienti più corto: bastano frutta e zucchero. Per legge è obbliga-torio esprimere la quantità in grammi di frutta, su 100g. di prodotto finito.

FOTO c. VAlEntini

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Settembre 2013 - Informatore - 13

Go e migliorerà la conservazione. L’effetto

dolcificante e conservante si ottiene anche usando fruttosio (a dosi inferiori, dolcifica il doppio) o anche miele.

la PreParazione Sono determinanti la cottura e

l’igiene delle attrezzature. Il tempo di cottura non deve essere inferiore ai 30 minuti; ideali sono le casseruole a fondo spesso per l’ottimale diffusione del calore, e larghe per favorire l’eva-porazione dell’acqua. Non fidarsi del calore e della presenza di zucchero e ricordarsi che i possibili microbi, causa di alterazione, arrivano nell’a-limento con le attrezzature non ben lavate e asciugate e la frutta che con-tiene parti non lavate o non sane.

Meglio usare mestoli e schiuma-role in metallo, che al contrario del le-gno non è poroso, quindi più igienico. Per una conservazione sicura sono indispensabili barattoli di vetro ben lavati e asciugati, nuovi o già usati; meglio sarebbe scaldare i barattoli aperti in forno a 80°C e riempirli caldi lasciando un centimetro d’aria. Controllare bene la tenuta delle guar-nizioni dei tappi. Dopo il riempimento, rovesciare i barattoli fino al raffred-damento per creare una sorta di vuoto o, meglio, sterilizzare a bagnomaria per almeno mezz’ora.

muffe I rischi microbiologici maggiori

sono rappresentati dal botulino e dalle muffe. Il botulino, non frequente nelle conserve di frutta, si scongiura con l’accurata pulizia della frutta, l’eliminazione delle parti marce o ammuffite, la giusta concentrazione di zucchero e la presenza di acidità, dato che predilige gli ambienti neutri.

Buona la strategia di usare tappi con capsula per sottovuoto, che rigon-fiano in presenza di gas.

Le muffe sono invece piuttosto comuni, soprattutto dopo l’apertura. In questo caso i barattoli sono stati te-nuti troppo aperti o si sono introdotti cucchiai umidi o non perfettamente puliti. Se le muffe si presentano prima dell’apertura, meglio non rischiare: qualcosa è andato storto in fase di cottura o travaso, da eliminare senza rimpianto. x

nOVITà

Pescatoa cannaIl nuovo tonno nella linea Fior Fiore con il bollino blu della pesca sostenibile

Ancora una sfida di Coop in ambito della sostenibilità delle risorse itti-

che. Il nuovo tonno della linea Fior Fiore Coop è pescato con una tecnica che consente catture selettive a beneficio dell’intero ecosistema marino.

Tonni adulti della specie “Pinna gialla” sono pescati con “la pesca a canna”, metodo che consente catture selettive e non compromette gli stock delle specie a rischio di sovrasfruttamento. Si tratta del tonno Pole and line della linea Fior Fiore ovvero il top dell’eccellenza gastronomica. Che unisce alla sostenibilità la grande qualità: un prodotto trancio intero, a lenta maturazione. Un’ulteriore conferma dell’impegno della prima catena della grande distribuzione italiana sul versante della tutela degli ecosistemi marini.

Sull’etichetta di questo nuovo pro-dotto, completamente lavorato in Italia, è il bollino blu “Pescato a Canna”, l’avan-guardia della pesca sostenibile, perché non solo è un metodo one to one, che fa a meno ovviamente sia delle reti che dei cosiddetti Fad (Fish aggregating devices), ovvero i sistemi galleggianti aggregatori di altri pesci. Ma è anche un metodo che richiede più manodopera, mentre la pe-sca industriale punta a ridurre al minimo gli equipaggi. Inoltre sul resto del tonno a marchio Coop sono riportati la specie, il sistema di pesca utilizzato, le zone Fao di pesca evidenziate su un planisfero.

Queste iniziative non sono che la prosecuzione di un impegno decennale di Coop sul fronte della pesca sostenibile. Coop è stata la prima catena distributiva italiana inserita nell’elenco ufficiale delle aziende certificate “Dolphin safe”, pro-getto nato a seguito delle proteste degli ambientalisti in merito al sistema di pesca del tonno utilizzato dalle flotte operanti nell’oceano Pacifico orientale e all’elevato tasso di mortalità di delfini che ne deri-vava. E così dal gennaio 2001, il tonno a marchio Coop è dotato del marchio “dalla parte dei delfini”, che indica la conformità allo standard di certificazione proposto dall’Earth Island Institute, organizzazione no-profit con sede a San Francisco e filiali in tutto il mondo, per la salvaguardia dei delfini nella pesca del tonno.

Inoltre Coop aderisce al progetto “Friend of the sea”, estensione del pro-getto “Dolphin safe”, sempre suppor-tato da Earth Island Institute, per una pesca ecologicamente e socialmente sostenibile. Sempre inerente il settore della pesca, Coop decise nel 2007 di sospendere la vendita di tonno rosso (Thunnus thynnus) nei propri negozi per un corrispettivo di 6000 animali l’anno, andando oltre l’appello che il Wwf aveva rivolto alle aziende, nel quale chiedeva di rinunciare ad almeno metà del tonno in vendita, e su questo avviando anche una propria campagna di sensibilizzazione. Con questa iniziativa Coop è stata la prima azienda italiana ad accettare la sfida della salvaguardia di una specie a rischio di estinzione. x

cErEalia

Anaconda e il chicco di granoCerealia è una presenza nascente, un polo produttivo destinato a ridisegnare le procedure di lavorazione industriale. Il nuovo impianto di Cerealia gestirà grandi volumi produttivi con sistemi che renderanno la qualità finale molto simile ad un prodotto artigianale. Gli accorgimenti saranno tanti. Fra le innovazioni più significative c’è “Anaconda”, un nastro trasportatore che si snoda per una decina di metri, tutto in altezza: questo percorso consentirà di raffreddare il pane e confezionarlo nelle condizioni ottimali, mantenendone croccantezza e fragranza. Ma la vera rivoluzione di Cerealia sarà meno… palpabile e sta nel chicco di grano. Il pane di Cerealia, infatti, sarà tutto toscano, a cominciare dal chicco appunto. Non è una cosa facile da costruire, perché in soli dieci anni in Toscana si è perso terreno seminativo per oltre il 20%. Come fare? La novità è che si creeranno rapporti diretti con i coltivatori di grano. Questa strategia, così come è accaduto in altri comparti del settore agroalimentare, consentirà di avere interlocutori stabili, che investiranno e lavoreranno con la certezza del prezzo finale. Viste le logiche discontinue e speculative con cui si è mosso il mercato del grano negli ultimi anni, questa sarà una novità capace di costruire una filiera non solo corta, ma soprattutto solida per gli agricoltori toscani.

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14 - Informatore - Settembre 2013

Guida ai prodotti

diMelania

PellegriniSettembre è il mese dell’uva: ogni

anno la richiesta dei consumatori per questo frutto autunnale aumenta proprio in tale periodo. Sono tanti i tipi di uva da tavola, ogni regione ha uva con caratteristiche e nomi diversi.

Buona parte dell’uva che arriva sulle nostre tavole pro-viene dal Sud Italia; in parti-colare in Sicilia e in Puglia, ci sono dei tipi di uva caratteristici. In Sicilia ad esempio c’è l’uva Igp, Indicazione geogra-

fica protetta, proveniente da Mazzar-rone. Quest’uva è parte integrante e imprescindibile della vita locale, ed è legata alle caratteristiche peculiari dell’area di coltivazione che si estende per 9000 ettari fra le province di Cata-nia e Ragusa.

Le tipologie più rappresentative di uva della zona sono la Vittoria, la Black Magic, la Red Globe e l’Italia.

Le prime due, una bianca e una nera, sono caratterizzate da matu-razione precoce, grazie a tecniche di coltivazione in ambiente protetto (serra o tendone), e arrivano sui nostri banchi già da giugno; la Red Globe è un’uva rossa apprezzata non tanto per il sapore quanto per la dimensione grande dell’acino e del grappolo. Quella più amata è però l’uva Italia, qualità storica delle uve da tavola. Proviene dal moscato di Amburgo, ha colore

giallo-dorato, è aromatica e

dolce, ha un sapore intenso, dal re-trogusto di moscato.

In Puglia, fra le altre varietà, c’è un’uva caratteristica solo di questa zona: è l’uva Pizzutella. Un vitigno storico e tradizionale del Mediterra-neo per cui è stata già richiesta l’Igp.

Attualmente è coltivata in due aree specifiche, Adelfia e Andria-Canosa. Fa parte delle uve “Regine” ma il suo acino è più croccante e ha una forma tipica piramidale. Ha un alto contenuto di zuccheri e resiste

UVA DA TAVOLA

Reginaa settembre

Le varietà dalla Puglia e dalla Sicilia

IL PUngIgLIOnE

Miele Dope solidarietàIl nome è tutto un programma! Il Pungi-

glione è un miele toscano Dop, prove-niente dalla Lunigiana, con una storia un po’ particolare. Acquistandolo si sostiene anche un progetto sociale realizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da Don Benzi 40 anni fa, accogliendo persone svantaggiate, in case famiglia e impiegan-dole in cooperative sociali.

Chi lavora qui proviene da esperienze di vita difficili, come persone che si tro-vano a fine pena detentiva o sottratte al racket della prostituzione. Grazie al Pun-

giglione, possono percorrere un cammino educativo e reinserirsi nella società. Si può lavorare nel laboratorio di cereria o nella falegnameria, oppure scegliere di invasare e confezionare il miele che arriva dagli agricoltori della Lunigiana.

Il Pungiglione fa parte dell’associa-zione di categoria Toscana Miele e del Consorzio di tutela miele Dop della Luni-giana; produce mieli biologici e Dop, qua-litativamente eccellenti, e prodotti per apicoltori, dalle arnie alle cere. Il territorio dove si produce questo miele si estende per circa 97.000 ettari nella provincia di Massa Carrara. L’area zonale di produzione è costituita da un unico corpo internamente al territorio dell’attuale Comunità montana della Lunigiana. Il miele di questa zona è caratterizzato da un ambiente naturale intatto e non compromesso dall’indu-strializzazione e da inquinanti. Il lavoro del personale dura tutto l’anno; infatti il miele viene raccolto e invasato a seconda della fioritura delle piante: per esempio, quello di acacia si raccoglie in aprile/maggio, quello di castagna tra giugno e luglio.

Alla produzione del miele e dei prodotti per apicoltori, si affiancano una Fattoria didattica, convenzionata con la Regione Toscana e un laboratorio Ostello e ristoro aperti a tutti. In particolare la Fattoria è adatta a gite scolastiche per far scoprire ai ragazzi il mondo delle api. (M.P.)

firEnzE rifrEdi

Si vendemmia!Tutti a vendemmiare! Questa l’originale gita proposta dalla sezione soci Coop di Firenze nord ovest per il 21/9. Partenza alle 8 in pullman dal Coop.fi di Firenze Novoli e arrivo ai vigneti della Cantina sociale di Certaldo, località Cerbaia, per trascorrere la mattinata raccogliendo l’uva in vigna con l’aiuto del personale della Cantina. E dopo tanto lavoro, alle 13, pranzo con degustazione al lago Le Certane, e, a seguire, visita guidata alla Cantina sociale Certaldo. Costo 10 euro.i Prenotazione: Argonauta Viaggi, via Tavanti 2r, Firenze, 055475585; fax 055476522; [email protected]; www.argonautaviaggi.it (fino ad esaurimento posti). In caso di maltempo, l’iniziativa sarà rimandata al sabato successivo o

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Settembre 2013 - Informatore - 15

Guida ai prodottifIChI fRESChI

C’è anche quello rosaDolci e succulenti, sono i frutti tipici di fine estate

Girando nel Sud Italia, spesso si può ve-dere che vicino alle case dei contadini

c’è una pianta di fichi. È usanza infatti man-giare questo frutto appena svegli all’alba,

prima di partire per la giornata di lavoro, perché “non c’è nulla di meglio del sapore del fico all’alba”. È un frutto delicato che va raccolto con cura. Una buccia racchiude prima i piccolissimi fiori che poi diventano i frutti, la polpa che circonda questi frutti, gli acheni, è succulenta e dolce. Ci sono diverse varietà di piante di fico, alcune producono fichi a giugno altri a fine estate.

Nell’azienda Terravecchia della fami-glia Ancona, in Basilicata ma originaria del barese, l’amore verso questa pianta ha portato a ricercare le vecchie “cultivar”

tradizionali del Sud Italia che rischiavano l’estinzione. Fu il padre degli attuali proprie-tari che iniziò a interessarsi al fico, comin-ciando con piantare il fiorone, una tipologia di fico nero precoce. Proseguirono così con la loro ricerca, sia sul campo, girando per le campagne, sia studiandone la storia dai tempi dei Bizantini. Fra le diverse varietà, trovarono un fico settembrino tipico che comincia a dare i suoi frutti nella prima decade di agosto e, condizioni meteo per-mettendo, termina in autunno inoltrato. Si trattava di una varietà che ancora non era stata censita, a cui loro stessi diedero un nome, registrandolo: il fico rosa di Pisticci.

Questo fico ha la forma di una piccola pera allungata e il suo peso oscilla fra i 30 e i 50 grammi, ha una buccia dal colore verde che tende al rosa, coriacea, che lo preserva dal degrado. La sua caratteri-stica è mantenere tonicità e sapore per diversi giorni. La zona di Matera è stata scelta per queste coltivazioni, perché ha condizioni climatiche più adatte a questo tipo di piante, ed è una terra ricca di acqua.

Il fico teme le basse temperature e la grandine, può essere attaccato dalla cocciniglia e, quando aumenta l’umidità, soffre. In questa azienda i trattamenti per mantenere sana la pianta vengono fatti in periodi tali che, quando nasce il frutto, il residuo del trattamento è pari a zero. x

bene sia sulla pianta sia ai trasporti. Matura nella terza decade di agosto e arriva sino a dicembre. La produ-zione è bassa, in un ettaro di vite Pizzutella si ottengono al massimo 200 quintali di uva, ma questo ga-rantisce la maturazione ottimale dell’uva anche in annate difficili. Prima conosciuta solo in Puglia, è sempre più richiesta sul mercato per il suo sapore particolarmente dolce.

Nonostante la forma, non è da confondere con l’uva senza semi, si-mile nell’aspetto ma non nel gusto. Questa seconda è un’uva ormai col-tivata anche in Italia ma proveniente dalla California; geneticamente non ha semi ma è meno saporita della Pizzutella.

Sia le aziende siciliane che sono impegnate nella produzione dell’uva da tavola Mazzarrone sia quelle pu-gliesi che producono la Pizzutella, adottano una filosofia “green” che unisce le tecniche avanzate di pro-duzione integrata al fine di ridurre al minimo l’utilizzo di prodotti fitosani-tari, grazie all’intervento di agronomi

competenti che sanno guidare gli agricoltori in questo tipo di lotta dove viene minimizzato l’utilizzo di prodotti fitosanitari a favore

di metodi biologici, biotecnici e agronomici.

Per questo, a esempio, vengono usate coperture finalizzate alla prote-

zione delle colture da fattori clima-

tici come l’umidità; le muffe sono infatti un nemico dell’uva: essendo molto dolce, le attira facilmente. Il fine è quello di garantire un pro-dotto di elevata qualità organolettica, nel rispetto dell’ecosistema naturale, tutelare il territorio e soprattutto la salute del consumatore finale. x

patatE

Bianche del CasentinoDi patate ce ne sono numerose qualità. Ognuna ha le sue caratteristiche e può essere usata in modo diverso in cucina. Fra quelle che troviamo nei banchi dell’ortofrutta dei punti vendita Unicoop, c’è la patata bianca. È una patata dalla polpa farinosa e ricca di amido adatta ad essere fritta, perché, essendo piuttosto secca, rimane molto croccante; è speciale per farne un purè, che viene bianco e finissimo, grazie proprio alla farinosità, o ideale per la preparazione di gnocchi o del ripieno dei tortelli. La patata bianca viene coltivata in altura, fra i 400 e gli 800 metri, ed è la patata preferita di chi abita nell’Appennino. In Toscana viene coltivata nel Casentino dove i terreni sono adatti per la sua crescita. Si tratta di una pianta rustica e resistente che non ha bisogno di molte cure, perché non viene attaccata da infestanti; per coltivarla basta un po’ di stallatico e poca irrigazione. L’unica attenzione che bisogna porre per ottenere un buon prodotto è la rotazione del terreno: infatti non può essere ripiantata nello stesso terreno, prima che siano trascorsi 5 anni. Dal momento della semina, da ogni seme, nelle condizioni ideali, si ottengono circa 7-8 frutti; ci vogliono dai 110 ai 120 giorni perché arrivi a maturazione, contro gli 80-90 delle novelle; restando di più nel terreno, aumenta il valore di questo prodotto. Le patate sono ricche di amido, e non contengono grassi ma proteine, vitamine e minerali come il potassio. Si cucinano in mille modi e piacciono a tutti. Un consiglio: se si decide di preparare un purè o un soufflé, la patata, una volta lessata, va schiacciata con lo schiacciapatate, e mai frullata perché diventerebbe collosa. (M.P.)

I fichi possono essere gustati

anche in accostamento con il formaggi

o classicamente con il prosciutto (nel Lazio sono

inseriti come ripieno nella pizza bianca, cioè nella schiacciata). Dai

fichi si ottengono anche marmellate e ottime mostarde

che si possono gustare assieme a formaggi o bolliti;

se ne può estrarre il succo o creare un aceto nobile.

o

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16 - Informatore - Settembre 2013

Guida alle offerte

Tablet KennexNella prima quindicina di settembre presso i superstore e gli ipermercati Unicoop Firenze ci sarà in offerta a un prezzo veramente vantaggioso un tablet 7” della Kennex. Il tablet Kennex 7” è molto adatto a chi vuole iniziare a prendere confidenza con questa tecnologia ed è consigliato soprattutto per i ragazzi, visto che è piccolo e maneggevole, e lo schermo non è molto grande, 7 pollici appunto, con risoluzione 800x480. Ha una webcam (telecamera) anteriore, la connessione a internet tramite wi-fi, per cui si può collegare non solo a casa ma anche dove c’è il wi-fi free come centri commerciali o biblioteche. Il sistema operativo è l’Android 4.0 e il processore è un Allwinner Cortex A13, 1 Ghz; ha una capacità di 4GB. Nel tablet è incluso un software didattico.

In CASA E SUL bALCOnE

Piante d’autunnoCon l’autunno si torna a pensare alle

piante d’appartamento. Nei punti vendita Unicoop se ne potranno trovare diverse, molto belle e decorative per la casa. Fra queste la Maranta, una pianta ornamentale sempreverde. Originaria delle zone subtropicali del Sud America, si coltiva per la sua bellezza e per gli effetti decorativi dati dalle foglie che si presen-tano con disegni e contrasti di colore che offrono forme estetiche molto diverse fra loro. È una pianta adatta agli spazi chiusi che non richiede particolari condizioni di luminosità. Ama temperature miti, fra i 18°C e i 30-32°C. Per averne cura vanno usati terriccio e concime specifici per le piante verdi. Dalla primavera all’autunno va concimata ogni due settimane; durante il periodo di vegetazione il terriccio deve es-sere umido, mentre durante il riposo deve essere lasciato asciugare tra un’annaffia-tura e l’altra. Per giardini e balconi, che con

l’arrivo delle basse temperature si spo-gliano dei fiori, si può pensare a una specie tipicamente autunnale, l’Erica

calluna che si può coltivare come pianta singola in ciotole in terrazzo o in giardino. Si trova di diversi colori: rosa, violetto, rosso e anche bianca. Il periodo vegetativo di questa pianta va da fine estate sino a tutto l’inverno; dopo aver perso i fiori, rimane come arbusto verde. È una pianta che si adatta anche a terreni molto poveri e a con-dizioni climatiche sfavorevoli, ama le zone ombreggiate, la terra deve essere sempre umida, ma non fradicia. Da quando perde i fiori all’inizio della primavera, va bagnata molto moderatamente. In primavera si consiglia di rinvasarla, se le radici hanno riempito il vaso. Soffre sotto i 6-7 gradi. x

L’evoluzione dell’informatica ha portato in pochi anni a cercare

computer sempre più piccoli e ma-neggevoli: si è passati dal computer da tavolo al notebook, poi dal netbook al tablet, un oggetto molto di moda negli ultimi anni.

È una “tavoletta” con un video sul quale l’utente può agire direttamente grazie al touchscreen (tramite le dita o speciali penne) e utilizzarlo come un piccolo computer portatile.

Anche se al grande pubblico i tablet sono arrivati relati-vamente pochi anni fa, e solo da poco sono diven-tati competitivi, da un punto di vista del prezzo l’idea di questi minicomputer senza tastiera nasce nel 1987 come strumento di lavoro per rap-presentanti e o-spedali. Un piccolo computer in grado di riconoscere la scrittura dell’utente tramite l’uso di una particolare penna.

Negli anni successivi molte a-ziende cominciano a studiare e a produrre tablet anche se non sempre arrivano a essere commercializzati. Se inizialmente si usava lo stesso si-stema operativo dei Pc, (l’Ms-Dos), negli anni, ’90 furono studiati sof-tware appositi: il Pen-Point Os fu il primo esempio di sistema operativo per tablet. Sulla strada che porterà a perfezionare i tablet, vengono creati pacchetti per i Pc con tastiere virtuali e block notes dove prendere appunti con una penna.

Il primo tablet che possa essere pa-ragonato per potenza a un notebook arriva sul mercato nel 2000, e un paio di anni dopo nascono i primi tablet come li conosciamo ora. A questo punto, quasi tutti i principali produt-tori di Pc hanno almeno un tablet nel loro listino, anche se i prezzi sono ancora molto alti e vengono venduti solo on line, essendo pensati solo per usi professionali. Nel 2007 i tablet en-trano nei negozi e arrivano al grande

diMelania Pellegrini

TECnOLOgIA

Tavolettesenza frontierePiccolo e maneggevole, di gran successo,il tablet ha conquistato grandi e piccoli

pubblico, anche se i prezzi sono sem-pre molto alti. L’evoluzione porta a far scommettere su questi gioielli dell’in-formatica e a far pensare che presto potranno essere il Pc principale di ogni utente. Ora sul tablet si può fare tutto, si possono scrivere file di testo, scattare foto, tenere database, scrivere o leggere e-mail, leggere libri, giocare o navigare su internet e molto altro ancora. Tutto ciò in pochi centimetri di tecnologia. x

in promozionE

DaL 5 aL 14 SEttEMBrEofferta piante nei superstore, supermercati e ipermercati

FOTO D. tArtAgliA

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Settembre 2013 - Informatore - 17

PAgAmEnTI

Bastail contattoA Firenze e nel senese un modo più veloce di pagare la spesa

A fine ottobre è iniziata la sperimenta-zione, presso alcuni punti vendita della

Cooperativa, del pagamento della spesa in modalità Contactless - C-less -(“senza contatto”) tramite il circuito MasterCard. Questa è una nuova tipologia di pagamento che consente di velocizzare le transazioni permettendo di pagare appoggiando sem-plicemente la carta a un terminale abilitato, senza doverla in-serire fisicamente. I pagamenti fino a 25 euro avven-gono avvicinando la carta al lettore, senza inserire il Pin e senza firma, mentre quelli oltre i 25 euro avvengono ugualmente in mo-dalità Contactless, inserendo però il Pin o firmando lo scontrino Pos.

Da un’indagine condotta sui nostri clienti, questa mo-dalità di pagamento risulta molto apprez-zata dai consumatori che la giudicano veloce, conveniente e facile da usare. Il principale vantaggio è la maggiore velocità della procedura di pagamento rispetto al contante e alle carte tradizionali con tecnologia a banda magnetica o micro-chip. Con questa modalità di pagamento, si riesce infatti a produrre uno scontrino di un pagamento C-Less in meno di 3 secondi (accettazione carta, validazione e stampa scontrino). Tuttavia, i benefici per la Cooperativa, derivanti dall’introduzione del Contactless, vanno oltre la possibilità di offrire un servizio di pagamento più rapido, e riguardano anche altri aspetti, quali la possibilità di incrementare la sod-disfazione e la fidelizzazione dei clienti, l’adesione di Unicoop Firenze all’iniziativa

“War on cash” (Guerra al contante), e il poter affermarsi come leader nell’innovazione includendo PayPass fra le tecnologie di pagamento accettate al Pos. x

Mondo CoopPIÙSCELTA

Giapponesi docColtelli in ceramica: belli, ideali per tagliare. Consigli per l’utilizzo

PiùScelta, la vendita on-line dedicata a tutti i soci di Unicoop Firenze, propone

anche per il mese di settembre i coltelli Santoku Kyocera, un’azienda giapponese leader in tutto il mondo con un’esperienza trentennale nella produzione dei coltelli in ceramica.

L’utilizzo in cucina della cera-mica ha moltissimi vantaggi: infatti si tratta di un materiale inerte che non contiene metalli, ed è quindi molto adatta a chi soffre, ad esempio, di allergia al ni-chel. Non contenendo metallo l’utensile non arrugginisce e la chimica degli alimenti rimane inalterata, garan-tendo il sapore, l’odore e l’aspetto originari del cibo che si sta preparando.

La ceramica è, inoltre, uno dei materiali più duri che si possano trovare (la sua durezza è si-mile a quella del dia-mante), le lame dei coltelli realizzati con la ceramica Kyocera sono molto leggere e caratterizzate da un filo così sottile dalla t a g l i e n z a impareggia-bile, tale da g a r a n t i r e tagli precisi anche su ali-menti morbidi come pane da toast o pomodori. Un coltello in ceramica però non è come gli altri in acciaio: non si dovranno mai effettuare torsioni o flessioni.

Anche se a volte pare scontato come utilizzare un coltello, ci sono delle regole da seguire per non sciupare le lame e per avere i tagli migliori e più precisi.

Questi coltelli si possono utilizzare per tagli dritti di frutta, verdura e carne senza osso, anche se è sconsigliato il loro uso con alcuni tipi di frutta e verdura (quelle molto dure come cocco o zucca). Non tagliare su piatti, marmo, pietra, acciaio o altri materiali duri; ugualmente è sconsi-

gliato l’utilizzo per surgelati o alimenti con croste, come formaggi duri; non usare per disossare.

Affinché la lama non si rovini, il tagliere da usare deve essere di plastica o legno, non bisogna fare torsioni o leve, e i coltelli non devono essere usati per raschiare. Il coltello alla fine del taglio deve essere e-stratto verticalmente, non va usato lateral-mente per schiacciare o battuto sul tagliere per sminuzzare. Visto che la ceramica è un conduttore di calore non va esposta a fonti di calore, e per la sua leggerezza non è consigliato il lavaggio in lavastoviglie dove il contatto con altri utensili e la potenza del getto d’acqua potrebbe far cadere il coltello o farlo entrare in contatto con le pale della lavastoviglie e così rovinarlo. Per pulire i coltelli in ceramica è sufficiente sciacquare velocemente il coltello, visto

che non assorbe nessun

componente dei cibi l’opera-

zione risulta facile e rapida, e asciugarlo con un canovac-

cio. Nel caso di macchie dovute alla presenza di ferro nei cibi basta pu-

lire la lama con un detersivo non abrasivo contenente candeggina, avendo cura di non toccare il manico. Non deve essere messo a contatto con altri uten-sili da cucina.

Ky o c e r a h a pensato anche alla sicurezza: per questo nel ma-nico è inserito un

elemento metallico, affinché sia possi-bile rilevare questi coltelli nei controlli con metal detector, per esempio negli aeroporti.

Quando que-sti coltelli, con il

tempo, diventeranno usurati, cioè presenteranno delle leg-gere scheggiature sul filo, ci si potrà rivolgere a dei centri specializzati per farli riaffilare. È da sottolineare che, da quando si incominciano a vedere le prime scheggiature, il coltello continuerà a tagliare bene ancora a lungo.

Tutto il processo produttivo dei coltelli avviene negli stabilimenti in Giappone; solo il loro assemblaggio e confezionamento viene fatto in Cina: per questo sulle confezioni è riportata la dicitura Made in China, Blades manu-factered in Japan. x

diMelania

Pellegrini

Carte contactlessIl sistema di pagamentonei punti vendita Unicoop FirenzeDurata 2’ 56”

trentennale nella produzione dei coltelli in

L’utilizzo in cucina della cera-mica ha moltissimi vantaggi: infatti si tratta di un materiale inerte che non contiene metalli, ed è quindi molto adatta a chi soffre, ad esempio, di allergia al ni-chel. Non contenendo metallo l’utensile non arrugginisce e la chimica degli alimenti rimane inalterata, garan-tendo il sapore, l’odore e l’aspetto originari del cibo che si sta preparando.

La ceramica è, inoltre, uno dei materiali più duri che si possano trovare (la sua durezza è si-mile a quella del dia-mante), le lame dei coltelli realizzati con la ceramica Kyocera sono molto leggere e caratterizzate da un filo così sottile dalla t a g l i e n z a impareggia-bile, tale da g a r a n t i r e tagli precisi anche su ali-menti morbidi come pane da toast o pomodori.

getto d’acqua potrebbe far cadere il coltello o farlo entrare in contatto con le pale della lavastoviglie e così rovinarlo. Per pulire i coltelli in ceramica è sufficiente sciacquare velocemente il coltello, visto

che non

componente dei cibi l’opera-

zione risulta facile e rapida, e asciugarlo con un canovac-

cio. Nel caso di macchie dovute alla presenza di ferro nei cibi basta pu-

lire la lama con un detersivo non abrasivo contenente candeggina, avendo cura di non toccare il manico. Non deve essere messo a contatto con altri uten-sili da cucina.

Ky o c e r a h a pensato anche alla sicurezza: per questo nel ma-nico è inserito un

elemento metallico, affinché sia possi-bile rilevare questi coltelli nei controlli con metal detector, per esempio negli aeroporti.

Quando que-sti coltelli, con il

tempo, diventeranno

Le carte in C-lesssono attive nei punti vendita della provincia di Siena e in quelle del comune di Firenze, entro la fine del 2014 si prevede di riuscire a estendere questa modalità di pagamento su tutta la rete di vendita. A partire da novembre 2012, è stata inoltre prevista l’emissione di Carte Integra Spesa in C-less.

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18 - Informatore - Settembre 201318 - Informatore - Settembre 2013

Guida in cucina

Primotimballo di riso con Pere, Pecorino e nociIngredienti: 200 g. di riso del tipo originario; 1 lt. di latte; due pere, Williams o Ruggine; 100 g. di pecorino fresco a dadini; 30 g. di parmigiano grattugiato; il succo di un limone e la sua scorza grattugiata; 2 cucchiai di gherigli di noci, tritati grossolanamente; 2 cucchiai di miele di castagno o di abete; 2 uova; sale, pepe nero.Lessate il riso nel latte con un pizzico di sale e lasciate riposare almeno per due ore; lo potrete preparare anche il giorno prima e conservarlo in frigo. Amalgamatelo con tutti gli ingredienti: pecorino, parmigiano, noci, pere, sbucciate e tagliate a dadini, il succo e la scorza di limone le uova, i rossi delle uova e le chiare montate a neve; regolate di sale e disponetelo in uno stampo da timballo, e in stampini individuali. Cuocete nel forno caldo a 180° per 20 minuti; quindi aspettate circa 10 minuti, sformatelo dallo stampo o dagli stampini. Servitelo cosparso di miele caldo e di una macinatina di pepe fresco.

Secondostraccetti di Pollo all’uvaIngredienti: 300 g di petto di pollo, tagliato a listelline; semola di grano duro q.b.; 50 g di burro, 1\2 bicchiere di brandy o cognac; 200 g. di uva nera, possibilmente del tipo a chicchi piccoli; sale, pepe nero.Infarinate leggermente gli straccetti nella semola e cuoceteli a fiamma viva nel burro fuso: salate, pepate unite l’uva - nel caso che aveste il tipo a chicchi grossi, divideteli in due - e fiammeggiate con il liquore. Abbassate la fiamma, salate, pepate, coprite e cuocete per dieci minuti, unendo se necessario un po’ di acqua calda; servite ben caldo.

ContornociPolline al ribesIngredienti: 300 g. di cipolline bianche; sale, pepe, una scatolina di ribes; 3 cucchiai di aceto di mele, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva. Disponete le cipolline pulite in una casseruola, copritele con 2 bicchieri di acqua, unite l’olio, il sale, il pepe e cuocete coperto per circa 20 minuti, controllando che non si asciughino troppo o che non vengano troppo liquide. Nel primo caso unite un po’ di acqua, nel secondo caso alzate la fiamma, dopo aver tolto il coperchio: devono venire morbide ma non disfatte. A questo punto unite il ribes, che avrete lasciato per circa un’ora in una ciotola coperto dall’aceto, dopo averne schiacciata con una forchetta una metà; fate insaporite a fiamma viva per pochi minuti, regolate di sale e pepe e servite subito.

DolcecoPPette di fichi con zibibboo Passito,Gelato di cremae cioccolata alle noccioleIngredienti: 8 fichi ben maturi: 8 cucchiai del vino dolce preferito, gelato di crema, 100 g. di cioccolata fondente alle nocciole.

Private i fichi del picciolo, tagliateli in quarti o in ottavi, secondo la grandezza, disponeteli

nelle coppette e unite 2 cucchiai di vino dolce per coppetta; passate in frigo per almeno due ore. Al momento di servire, unite 2 palline di gelato per coppetta e cospargete con la cioccolata tagliata a scaglie: accompagnate il tutto con lo stesso vino usato precedentemente e con biscottini tipo “lingue

di gatto”. Questo semplice ma gustosissimo dessert può essere preparato anche con i fichi secchi, nel caso che non abbiate a disposizione quelli freschi: basta sceglierli abbastanza grossi e lessarli per cinque minuti in latte bollente; quindi scolarli, asciugarli e procedere come indicato.

mEnÙ D’ESTATE

Fantasia di frutta

Per questo menù la tempistica è assai semplice: i fagottini di mele ed il timballo possono essere preparati con largo anticipo, anche il giorno prima, limitandosi a passare in

forno il timballo, mentre si preparano gli altri piatti. Anche il pollo e le cipolline possono essere preparate in precedenza e scaldati all’ultimo: quando leverete gli involtini dal frigo, potrete

mettere le coppette con i fichi, avendo cura di guarnirle con il gelato e la cioccolata all’ultimo. Potrete sfruttare il forno caldo, mentre cuocete il timballo, per tostare i crostini di pane: vi

godrete così, in tutta tranquillità, la vostra cena con gli ospiti. Sarebbe molto simpatico apparecchiare la tavola con una tovaglia decorata con frutta, di facile reperimento anche in

qualsiasi mercatino: come centrotavola potrete usate lo stesso tipo di frutta che avete cucinato, disponendo in maniera

“artistica” mele e pere e decorando il tutto con un bel grappolo di uva.

I tempi

Antipastoinvoltinidi melae bresaolaIngredienti: una mela renetta, 200 g. di bresaola affettata fine, 100 g. di raveggiolo, due cucchiai di yoghurt intero, sale, cannella.Mettete le mele, dopo averle affettate con la buccia, sulla placca del forno e cuocetele a 150° per circa 15 minuti; mescolate il formaggio con lo yoghurt, salate ed unite un pizzico di cannella. Spalmate tale impasto sulle fette di bresaola, mettete al centro di ognuna una fettina di mela e richiudete a involtino. Conservate in frigo fino a una decina di minuti prima di servire; per rendere questo piatto ancora più gustoso, accompagnatelo con delle fettine di pane integrale raffermo, tostate, strusciate d’aglio e leggermente imburrate.

Eccovi un menù gustoso, par-ticolare, abbastanza semplice

ed economico, tutto giocato sulla frutta di stagione: mele, pere, uva, fichi, sapori inconsueti, ma sapidi e godibilissimi. La cena della frutta incontrerà i favori anche degli ospiti

più esigenti, sempre desiderosi di assaggiare piatti nuovi. Un piccolo particolare storico: nel periodo me-dievale e rinascimentale, si riteneva che per rendere la carne più digeri-bile, fosse buona norma cuocerla e servirla con la frutta.

Ecco perché tante ricette antiche prevedono questo accostamento, con effetti di gusto agrodolce; e da questa convinzione derivano tanti piatti ancora presenti nella cucina attuale, come il maiale con le prugne o l’anatra all’arancio.

diDonatella Cirri

Page 19: Informatore Coop Firenze settembre 2013

Settembre 2013 - Informatore - 19

diLeonardo romanelli

Barbara Zattoni è nata a Milano da genitori fiorentini. È respon-

sabile della cucina di Pane e Vino, un’avventura che ha coinvolto suo marito Gilberto e suo cognato U-baldo, in quello che è stato, a tutti gli effetti il primo wine bar fiorentino della nuova generazione. Dopo essere riuscita a inventare ricette e piatti gustosi in un luogo dove la cucina era un optional, ha fatto poi il passo importante, cucinando prima in via San Niccolò e poi in piazza del Cestello, dove ha sede oggi il ristorante. Con estro creativo, ha messo nella sua cucina tutta la sua passione, dimo-strando come sia solo un preconcetto vetusto il fatto che nei ristoranti gli chef siano solo uomini!

Cosa ti è rimasto dell’esperienza delle Cene Galeotte a Volterra?Ritrovarsi a lavorare con entusia-

smo e trasporto con otto persone mai viste e conosciute, con l’intendimento e la facilità che si ha solo quando si lavora insieme da tanto tempo, è stato il primo “miracolo” di una giornata intensa, faticosa e appagante. Sei in un carcere, e a ricordartelo non sono solo le battute sul tempo, dei carcerati, dei secondini, di me che chiedo: qual-cuno è libero per aiutarmi...? Lo rifarei ancora e consiglio a chi ha la fortuna di fare il mio mestiere, di proporsi per questa straordinaria avventura di

“ordinaria umanità”.

Cuoca per passione, amore o...?Il buon De André diceva che: la

passione spesso conduce a soddisfare le proprie voglie, nel mio caso la cita-zione è assai calzante. Cuoca di pro-fessione son diventata verso i ventidue anni, perché fin da piccola cucinare e cucire, erano i miei giochi preferiti.

Cosa ti piace e cosa non ti piace del lavoro di cuoco?Finalmente qualcosa sta cam-

biando, si parla anche di cuoche e si propongono orari da professioniste non da “schiavi” (14 ore di fronte ai fornelli, dopo un po’ non giova né al cuoco, né ai cibi, né agli avventori). La cucina è cultura e rispetto, la cucina è femmina.

Consigli per chi vuole fare il tuo mestiere.Si tratta di un progetto di vita. La

motivazione deve essere molto forte, si vive in una dimensione che chiede molto e dà molto. Per chi, come noi donne riesce a far molte cose contem-poraneamente, non è un salto così traumatico e lavorando solo a pranzo o a cena (8/9 ore), ce la possiamo fare alla grande.

In casa è possibile mangiare bene cucinando in maniera semplice? Una tua ricetta.È a casa che si mangia bene, que-

sto diceva sempre mio nonno, cuoco casalingo goloso/curioso, e io con-fermo. Il cibo più è semplice più è buono.

Quali sono i piatti che servi nel tuo ristorante da sempre, gli

“evergreen” che non passano mai di moda?Il paté di fegati, la crema bruciata

al parmigiano con gocce di aceto bal-samico, la torta di farina gialla, alla quale un vecchio cliente ha dedicato un delizioso raccontino.

Fare la spesa: quali alimenti preferisci scegliere e quali non sopporti proprio?Preferisco ovviamente prodotti di

prima qualità, freschi e non congelati (niente in contrario al loro buon uso, sono spesso migliori di prodotti non proprio freschissimi, ma non ho il congelatore al ristorante). Meglio se di produzione locale, ma senza esage-rare che non può esser tutto a chilome-tri 0, e meglio se è un buon biologico. Fare la spesa mi intriga, mi aiuta, mi solletica e poiché il personale deve pur mangiare, le sperimentazioni non hanno limite.

Essere donna in una cucina professionale: quanto è stato difficile affermarsi?Ho avuto la fortuna di adden-

trarmi nel “pianeta ristorazione” in maniera giocosa e primitiva, il mio cammino è stato portare il cibo a livello del vino. Molto difficile invece

“farsi notare”, comunicare all’esterno la propria professionalità, le scelte fatte. Sarei invece golosa di spazi di azione culinaria meno mediatici. L’i-dea di proporre serate dove si cucina con altri cuochi, mi è molto più con-facente come i food-show, dove ci si racconta “sul pezzo” con competenza e ironia a contatto diretto con gli

“avventori”.

Il tuo piatto preferito è...La domanda è insidiosa, un po’

come chiedere a quelli della mia ge-nerazione se piacciono più i Beatles o i Rolling Stones. Allora posso solo con-fessare quello che sceglierei adesso, in questa giornata settembrina. Il piccione in tutti i modi ma soprattutto nel mio: pera stufata con ginepro e alloro, salsa peverada, cosce fritte (ripiene del suo fegato) e petto “finito” in padella. x

InTERVISTA COn LO ChEf

Cuocaper passioneBarbara Zattonie il suo estro creativo in cucina

Mondo Coop

Gnudi alla zuccaIngredienti per 4/6 persone: 350 gr di zucca chioggiotta (quella bella farinosa); 400 gr di ricotta di pecora; 230 gr di farina bianca; 40 gr di parmigiano grattato; 3 uova, sale, pepe, amaretti, senape in polvere.Il peso della zucca è considerato da cotta (a fettone con la buccia in forno a 150 gradi fino a cottura). Passate o frullate la polpa e aggiungetela a freddo con gli altri ingredienti; aggiustate di sale e pepe, unite gli amaretti (5 o 6) tritati, un cucchiaino di senape in polvere (di questi ultimi 2 ingredienti le dosi sono relative, dovete provare per il vostro gusto). Mettete l’impasto in una tasca dal beccuccio liscio e tagliare con un coltellino gli gnudi direttamente nell’acqua bollente, salata. Si possono condire con burro fatto sciogliere in un padellino, insieme a 2 o 3 foglie di alloro per aromatizzarlo, un po’ di noce moscata e parmigiano.

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24 - Informatore - Settembre 2013

a cura di valentina vannini

SocialitàProvinciadi ArezzoarezzoSpEAK EngliSH! Corsi d’inglese di gruppo, per adulti e bambini, con il Live Institute di Firenze. Iscrizioni da settembre. Il corso per adulti parte il 23/10 e si svolgerà il mercoledì fino al 19/3/2014, nella sala soci Coop di via Veneto, per un totale di 30 ore (orari da definire). Previsti tre moduli: base (per chi non ha nessuna conoscenza della lingua); base 1 (per coloro che hanno

conoscenze basilari della lingua); elementary. Costo euro 80, compreso materiale didattico. I corsi per bambini (dai 6 agli 11 anni) si terranno il sabato pomeriggio dal 19/10 al 21/12, nella sala soci Coop dell’ipermercato di viale Amendola: 15 ore di lezione, max. 8/10 bambini, costo euro 90 (compreso materiale corso). Richiesto un contributo di 10 euro per Il Cuore si scioglie. Iscrizioni: Live Institute, 055363032/055362011; [email protected] Spazio soci Coop via Veneto, 0575908475, ma. e gio. 16.30-18.30 – Ipercoop v.le Amendola, 0575328226, lu. e me., 16.30-18.30; sab. 10-12

infOrmAticADa settembre è possibile iscriversi ai corsi d’informatica organizzati con la coop. sociale Dedalus onlus, che si terranno presso la sede della cooperativa in via Avv. Fulvio Croce 14, ad Arezzo. In programma tre moduli, min. 8 - max. 12 iscritti ciascuno: 1) informatica elementare, per coloro che si avvicinano per la prima volta al computer, 18 ore, il mercoledì, dal 2/10 al 27/11, dalle 17 alle 19; costo soci Coop e Arci 65 euro, non soci 80; 2) informatica di base, 24 ore, il lunedì e giovedì, dal 3/10 al 14/11, dalle 17 alle 19,

costo soci Coop e Arci 95 euro, non soci 110; 3) informatica di livello intermedio, 26 ore, il martedì e venerdì, dal 1°/10 al 15/11, dalle 17 alle 19, costo soci Coop e Arci 125 euro, non soci 140. Richiesto un contributo di 10 euro per Il Cuore si Scioglie.i Iscrizioni: Dedalus 05751975678; [email protected];www.cooperativadedalus.it ESErcizi Di SAlUtEEsercizi in gruppo adattati allo stato di salute di ciascun partecipante, per persone sopra i 55 anni, con un esperto qualificato in attività motoria. Questo è il progetto Afa (Attività fisica adattata) promosso dalla Regione Toscana e Asl 8

e sostenuto dalla sezione soci Coop, che partirà il prossimo 8/10 (iscrizioni da settembre) nella sala soci al I piano della galleria del centro commerciale ipercoop v.le Amendola. Previsti due incontri, il martedì e il giovedì (min. 9 - max. 12 partecipanti): la mattina, dalle 10 alle 11; il pomeriggio, dalle 18 alle 19. Costo 20 euro mensili (circa 2 euro a incontro), più 10 euro di assicurazione obbligatoria, valevole per altre attività del progetto. Richiesto un contributo di 5 euro per Il Cuore si scioglie.i Iscrizioni punto soci Coop via Veneto e ipercoop v.le Amendola

tEAtrO D’ArgEntOA ottobre ripartono gli incontri del progetto “Teatro d’argento” alla Libera accademia del teatro di Arezzo, curati da Alessandra Bedino, un laboratorio di esperienze espressive rivolto agli over 65: improvvisazione, recitazione, lettura e scrittura di testi. Il laboratorio prevede un incontro settimanale di 2 ore da ottobre a maggio, la mattina o nel primo pomeriggio, a seconda delle preferenze degli iscritti, nella sede della Libera accademia del teatro, piazza SS. Annunziata 1, Arezzo. Costo 50 euro mensili; soci Unicoop Firenze 35 euro.i Iscrizioni: 3292249233, Libera accademia del teatro, 057526686, [email protected] - [email protected]

arezzo

Vietato calpestare i sogniDal 28/9 al 5/10, alla Bibliocoop di via V. Veneto, ad Arezzo, mostra fotografica “Vietato calpestare i sogni”, il racconto dell’esperienza del progetto Noi con gli altri 2013 che ha coinvolto gli studenti della IV/A dell’Ist. V. Colonna e i ragazzi diversamente abili dell’ass. Il Velocipede in un progetto di riqualificazione di un’area urbana. Durante la settimana, testimonianze con visione video dell’esperienza e la presentazione del libro Good Idea, che racconta il progetto Noi con gli altri, promosso da Il Cuore si scioglie. itAliAnO

pEr StrAniEriCorso gratuito di alfabetizzazione in lingua italiana livello 0, da settembre, lunedì e venerdì, ore 10-12, alla sezione soci Coop di via V. Veneto.i Iscrizioni Arci 0575302198; [email protected] pASSipEr StAr bEnEPasseggiate quindicinali, la domenica, alla scoperta della città di Arezzo e delle sue vallate e proposte culturali, a cura del giornalista di arte e storia locale Marco Botti. A settembre: il 15, “In città. San Domenico e dintorni”, da Porta San Clemente a Piaggia di Murello, con partenza alle 9.30 dalla Coop di via V. Veneto; il 29, la Valtiberina, “Anghiari e i

Monti Rognosi. Sulle tracce della Chimera” (prenotazione entro il 21/9). Le uscite in città sono libere e gratuite tranne eventuali ingressi a musei e/o altro. Richiesto un contributo volontario, valevole per tutte le uscite in programma, per Il Cuore si scioglie.i Iscrizioni spazio soci Coop via Veneto/ipermercato v.le Amendola

montevarchiSUl filODEllA mAtEriAFino all’8/9, al Museo civico Il Cassero di Montevarchi, in via Trieste 1, la mostra

“Alluminio. Tra Futurismo e Contemporaneità, un percorso nella scultura italiana sul filo della materia”. Oltre sessanta le opere esposte, provenienti da collezioni pubbliche, archivi e fondazioni private. La mostra è allestita in due sedi: nello spazio mostre temporanee E. Galeffi, via Burzagli 43, la sezione storica con le opere del XX secolo; le sale permanenti de “Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento”, via Trieste 1, per quella contemporanea del XXI secolo. Biglietto d’ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 (under 18, over 65, soci Coop, Cts, Isic, Itic, possessori di Edumusei Card, tessera Icom); gratuito: under 6. i 0559108274; [email protected];www.ilcasseroperlascultura.it

san Giovanni v.noUn SOrriSOAl giOrnO…Sorridere aiuta il nostro benessere fisico e mentale. Dell’importanza del sorriso, dell’uso dell’ironia e dell’autoironia, si parlerà nel corso dei quattro incontri che si svolgeranno a ottobre, il mercoledì, dalle 18 alle 20, nella sala soci al I piano della Coop di via Napoli, con Sara Bartoli, psicologa clinica e di comunità. Ogni incontro consisterà in una breve esposizione teorica seguita da esercitazioni (tecniche di rilassamento, disegni ecc.). Costo euro 25. Il ricavato andrà a sostegno dei progetti della Fondazione Il Cuore si scioglie. i sezione soci, 0559122406; Carla 3478899241

montevarchi

Sett embre a Villa MasiniIl 31/8, riapre i battenti Villa Masini con la mostra dell’ebanista Sergio Tassi, che sarà ospitata nella Limonaia della villa fino al 29/9. Inaugurazione della mostra il 31/8, alle 10; successivamente sarà visitabile il giovedì dalle 9 alle 12; sab. e dom. 9-12 e 16-19. Oltre alla mostra, dal 14/9, e ogni sabato a seguire sino a fine mese, alle 15, visite guidate a Villa Masini organizzate dalla sezione soci Coop con l’ass. “Per Villa Masini e la tutela del Liberty”. Oltre all’imponenza architettonica, il palazzo conserva opere di scultura e pittura, vetrate policrome e oggetti realizzati in ebano e in ferro battuto di squisita fattura e di grande valore artistico. Costo del biglietto euro 5, la metà andrà a Il Cuore si scioglie.i Prenotazioni 3476109529

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Settembre 2013 - Informatore - 25

i Iscrizioni (dal 1° al 30/9): Centro di solidarietà di Firenze, 055282008, dal lu. al ve. ore 9-12.30 e 15-17.30

firenze rifredi e Ponte a GrevetAijiqUAn A ottobre ricominciano i corsi di taijiquan (o tai chi chuan) con Roberta Lazzeri, direttore del Centro Yang Chengfu Italia, nelle sezioni soci Coop di Firenze nord

ovest e sud ovest. I corsi si tengono: lunedì, giovedì pomeriggio - sera e il sabato mattina all’InCoop di viale Talenti; il martedì mattina nello spazio soci Coop in via Vittorio Emanuele; il sabato pomeriggio al supermercato Coop di via Carlo del Prete. 10% sconto soci Unicoop Firenze. i http://taichi.firenze.it/it/corsi.php; [email protected]; o, dopo il 20/9, Roberta 3477309931

firenze Ponte a GrevecUcirE cOn il cUOrEIl 18/9, alle 17.30, nello spazio Ops del Centro*Ponte a Greve, serata di presentazione e aperitivo del corso base di taglio e cucito creativo con Angela Corsani, riservato ai soci Coop. Dieci lezioni dal 2/10, dalle 17 alle 19.30. Costo 130 euro che andranno ai progetti de Il Cuore si scioglie. Max.15, min. 10 partecipanti. Iscrizioni: sezione soci, 3332107963

2 EUrOpEr lA SAlUtEArtrosi? Dolori alla colonna vertebrale, ginocchia, spalle, anche? A settembre, nello Spazio Eventi del Centro*Ponte a Greve, il mer. e ven., ore 10-11, corso Afa, Attività fisica adattata, con l’Istituto di medicina dello sport, per migliorare la salute, con semplici esercizi. 2 euro a seduta. i Iscrizioni call center gratuito 800801616, dal lun. al ven., 14-18; www.sds.firenze.it

baGno a riPolir.E.m.L’8/10 parte il ciclo d’incontri di attività motoria “R.e.m., Respiro, energia, movimento”, con l’Asd Endas Hakuna Matata, che si terranno il martedì e venerdì, dalle 18 alle 19, nella sala soci Coop di Antella. Previsto un primo ciclo di dieci incontri, al costo di 60 euro per i soci Unicoop Firenze, più 10 euro per l’iscrizione che comprende la tessera annuale Endas per la copertura assicurativa.i Daniela 3333617249 o Claudio 3356801460

le siGnei bAlli Di ninAIl 19/9, alle 21, iniziano i corsi di ballo per adulti, ragazzi e bambini, tenuti da Nina Studio Danze. 25% sconto per i soci Unicoop Firenze, prima lezione gratuita. i Marisa 3343217562; Ennio 3486510518bEnESSErEDEllA mEntE

“Counseling: la promozione del benessere psicologico”. Questo il tema dell’incontro con la counselor Anna Pecorini che si terrà il 25/9, dalle 20.45 alle 22.45, nella sala soci Coop dell’iperCoop di Lastra a Signa. Partecipazione gratuita. Nell’occasione saranno presentati i corsi che si svolgeranno in autunno.i www.creative-counseling.it; 3273282562 o [email protected] Di pEDAlArE Il 15/9, VII edizione di “Liberi di pedalare”, la pedalata promossa dai Comuni di Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa, Scandicci e Firenze, per commemorare la Liberazione ripercorrendo i luoghi devastati dalla guerra e poi liberati nel ‘44. Partenza alle 9 dalla piazza della Chiesa di S. Donnino; alle 9.15 S. Mauro a Signa; alle 9.30 ritrovo in piazza della Chiesa a Signa; alle 9.45 Lastra a Signa, davanti al Comune; alle 10.15 Badia a Settimo Scandicci; alle 10.45 Isolotto Ugnano. Arrivo nel Parco dei Renai di Signa alle 13/13.30 dove la sezione soci Coop offrirà a tutti un “meritato ristoro”, preparato dai volontari della Pubblica assistenza di Signa. i Per partecipare 3388596056/3404875892

camPi bisenziorEpOrtAgERaccontare una storia attraverso le immagini. Comincia il 17/9 il corso di fotografia incentrato sul reportage, con Giacomo Lucchini, nella saletta soci Coop di Campi B. Il 17 e 24/9, il 1°-8-15-22-29/10, dalle 21 alle 23. Al termine del corso, prevista una mostra e/o una proiezione. Contributo di partecipazione euro 50, una parte andrà a Il Cuore si scioglie. i Iscrizioni box soci Coop, dal lun. al ven., 17-19; 0558964223; 3393207292 ore 17-19; [email protected]

cEnA pEr il cUOrELa sezione soci Coop San Giovanni V.no organizza il 12/9, alle 20, all’Oratorio Don Bosco, una cena per Il Cuore si scioglie, con testimonianze e intrattenimento.i sezione soci 055 9122406; Carla 3478899241

valtiberinaYOgA A SAnSEpOlcrOCorso di yoga con l’insegnante

Shanti Brancolini nella sala soci Coop di Sansepolcro per ritrovare il proprio benessere ed equilibrio fisico e mentale. i www.passioneyoga.it, 3351719617

Provinciadi Firenzefirenze GavinanalEViAmO l’AncOrADal 2 al 30/10 il Centro di solidarietà di Firenze (CsF) propone, con la sezione soci Coop, cinque incontri per migliorare e approfondire il rapporto con sé e con gli altri. Gli incontri, per i quali sarà richiesto un contributo per Il Cuore si scioglie, si terranno il mercoledì, dalle 17.30 alle 19.30, nella sala soci del Centro*Gavinana, in via Erbosa 66. Max. 20 partecipanti.

firenze

Firenze si giraIl 14/9, le sezioni soci Coop di Firenze insieme all’ass. Città Ciclabile organizzano, con incontro alle 15.30 in p.za Pitti, “Firenze si gira. Guadagnare salute pedalando su itinerari fra storia e memoria”, una pedalata “culturale” con tanto di guida professionista, scortata dalla pattuglia dei Vigili in Bicicletta, per le vie del centro fino alle Cascine, per poi concludersi con un ristoro all’inCoop di viale Talenti.i [email protected]

firenze rifredi

Angeli del belloIl 26/9, dalle 14.30 alle 17, in p.za Leopoldo (lato ingresso Coop), il gruppo dei soci Coop e la Fondazione Angeli del Bello (www.angelidelbello.org) si danno appuntamento per proseguire e organizzare le azioni di ripulitura muri e cura giardini, per contrastare il degrado. L’invito è esteso anche ai soci Coop che vorranno offrire il loro contributo. i Silvano 3336780719; Viviana 3357893509

le siGnealleGGeriamociIl 25/9, alle 20.45, nella saletta soci Coop dell’iperCoop di Lastra a Signa, presentazione del corso gratuito di lettura ad alta voce “Alleggeriamoci” a cura della cooperativa Nome e di Letizia Fuochi, cantante, attrice, regista, autrice, e dal 2011, voce ufficiale dei Mediterranea, la cover band di Fabrizio de André. Cinque lezioni di due ore, max. 15 posti, per solleticare la propria passione per la lettura e la comprensione dei testi. I lettori ad alta voce saranno successivamente coinvolti in momenti di lettura collettiva rivolti ad un pubblico. i Ipercoop Lastra a Signa, 0558749221 (10-12/17-19); [email protected]

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Gli angeli del bello

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tOrnAl’AVVOcAtODal I venerdì di settembre, riparte il servizio di assistenza legale gratuita al punto soci Coop di Campi Bisenzio: il I e il III venerdì del mese, consulenza legale in diritto civile; il II e il IV venerdì del mese, consulenza in diritto penale e diritto dei cittadini extracomunitari. Per poter accedere ai servizi, presentarsi presso la sede della sezione soci Coop, senza appuntamento, con la tessera socio Unicoop Firenze, nei giorni indicati, dalle 16 alle 18. i box soci, dal lun. al ven., 17-19, 0558964223cOrSO Di bAllOCon i maestri Ario Taddei e Patrizia Manzani dell’ass.

“G.D.S. Patrick Dance”, corsi di ballo liscio, da sala, latini, balli di gruppo (0558739550; 392024394), per adulti e ragazzi. Tutti i mercoledì e venerdì, dal 18/9, all’Auditorium G. Rodari, via G. Lorca 1, a Campi Bisenzio. i 055410868 - 3683667510

- 3381724188; box soci 0558964223. 20 % di sconto per i soci Unicoop FirenzetrADiziOniD’EgittOCorso di danza tradizionale egiziana con Marta Giorgetti, socia fondatrice dell’ass. Fonun, nella saletta soci p.le Coop ang. via Tesi; il lunedì dalle 21 alle 22.30, da settembre fino a giugno 2014. Prima lezione di prova gratuita il 30/9. i Info e/o iscrizioni saletta soci Coop, il lunedì alle 21 o sig.ra Marta 0574467953 - 3386395022 trOfEO DEllA pAcEIl 28/9, alle 15, al campo sportivo Zatopek, in via Gramignano, a Campi B., la sezione soci Coop, la Cgil e Arci con l’associazione senegalesi di Firenze organizzano il II trofeo della

pace “Amicizia fra i popoli”, un torneo di calcio per amatori a quattro. L’incasso della partita sarà devoluto all’ass. “Spingi la Vita”. i [email protected]

fiGline valdarnoprimi ScAttiParte il 1°/10 il corso di fotografia di base al Circolo fotografico Arno di Figline V.no. Le lezioni teoriche si terranno il martedì, dalle 21 alle 23, in aula; la pratica, la domenica, dalle 9 alle 12, in esterni, per un totale di 60 ore (24 lezioni). Costo del corso 100 euro soci Unicoop Firenze; 120 euro non soci (compresa iscrizione al

Circolo fotografico Arno per l’anno in corso).i Iscrizioni [email protected]; Brunetto fotografo 055861098 (orario negozio); o personalmente al Circolo fotografico Arno, via Roma 2, Figline V.no il venerdì ore 21-23 oppure Brunetto Fotografo loc. Matassino, via della Libertà 28 (orario negozio)

scandiccifiOri Di bAcHCorso sui fiori di Bach nella saletta soci di via Aleardi, a Scandicci. Sette incontri, dalle 21 alle 23, il 2-9-16-23-30/10 e il 6-13/11. Durante gli incontri saranno illustrati la vita e il pensiero del dott. Bach, i 38 fiori di questo metodo di cura, un sistema semplice e naturale per riequilibrare stati mentali negativi come l’insicurezza, la paura, lo scoraggiamento. Costo per partecipante 45 euro, una parte andrà a Il Cuore si scioglie. i Iscrizioni Roberto Malesci, 3494947885 - [email protected]

sesto f.no - calenzanoprAticA DEllA ScEnAUnicoop Firenze e Laboratorio Nove di Sesto F.no offrono due borse di studio per frequentare il corso propedeutico di formazione per attori presso il Laboratorio Nove a due soci della cooperativa. Il bando e la domanda di richiesta sono scaricabili su www.laboratorionove.it. Le domande dovranno essere inviate per raccomandata A/R entro e non oltre il 15/10/2013 a: Laboratorio Nove, via Matteotti 88, 50019, Sesto F.no con oggetto “bando borse di studio Laboratorio Nove form”. Per l’assegnazione delle borse di studio, occorre

Socialitàessere socio Unicoop Firenze ed avere un’età fra i 18 e i 35 anni. Il corso si terrà da novembre al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino.i Laboratorio Nove, via Matteotti 88, Sesto F.no, 0554206021; 3338784558; [email protected] www.laboratorionove.itSEttEmbrE SEStESEIn occasione del “Settembre sestese”, la sezione soci Coop, con il Comune di Sesto F.no, organizza quattro serate in piazza V. Veneto: il 3/9, musica live anni ’70 e ’80 con l’orchestra Arianuova band; il 4/9, la compagnia Sesto Atto porta in scena Gallina vecchia, commedia di A. Novelli con la regia di Tiziano Ortugno (le sedie per assistere allo

spettacolo saranno noleggiate a 2 euro, partecipando così a una lotteria a premi a marchio Coop il cui ricavato andrà a Il Cuore si scioglie); il 5/9, alle 21, concerto dei The Di Maggio Bros.; il 6/9, presentazione della II edizione di “Alza la voce festival”, il nuovo progetto di Coop in Musica. bAllO E DEgUStOIl 1°/9, all’Unione operaia circolo di Colonnata, a Sesto F.no, serata per Il Cuore si scioglie. Dalle 21, musica con Ia Retropalco Band (sottoscrizione a premi a favore della Fondazione). Nella pausa musicale, degustazione di prodotti Fior Fiore Coop.SUmmEr fEStiVAl Al campo sportivo Carraia di Calenzano dal 9 al 15/9 va in scena il “Summer Festival”, organizzato dall’ass. onlus Vab, Vigilanza antincendi boschivi: musica, grigliate e laboratori per bambini. Il 10/9, serata con la sezione soci Coop: sul palco il progetto “Coop in musica” con tanto rock per Il Cuore si scioglie.intErcitY fEStiVAlObiettivo puntato sui paesi del nord Europa per la XXVI edizione di “Intercity Festival”, al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino (Firenze) dal 28 settembre al 31 ottobre. A molti anni di distanza dalle edizioni dedicate a Londra ed Edimburgo,

“Intercity” ha scelto di tornare a scoprire cosa offre di nuovo il panorama britannico, scovando nuovi talenti e introducendoli in Italia; di uscire dai confini di Oslo per andare a cercare i testi più interessanti della nuova drammaturgia norvegese; e, per quanto riguarda i Paesi Bassi, di concentrare la sua ricerca sulla città di Eindhoven. Spettacoli, mise en éspace su testi di drammaturgia contemporanea, oltre ai molti eventi collaterali (rassegne di film, mostre, incontri, workshop, presentazioni di libri), per dare al pubblico di Intercity (che cresce di anno in anno, mentre diminuisce costantemente la sua età) un quadro importante delle arti performative internazionali di oggi.i per i soci ingresso ridotto 055440852; ww.teatrodellalimonaia.it;

emPoli

Mercatino della solidarietàIl 22/9, al Palazzo delle esposizioni di Empoli, torna l’appuntamento con la solidarietà. I volontari dell’ass. Recupero solidale onlus organizzano e gestiscono il mercatino attraverso il quale tutte le associazioni del territorio riceveranno sostegno per le loro attività. Sarà possibile dare un contributo alle associazioni attraverso l’acquisto di biancheria per la casa, piccoli elettrodomestici recuperati, giocattoli, abiti e tanto altro, dalle 15 in poi.

Segui le attivitàdelle Sezioni SociSu www.coopfirenze.it/sezioni-soci tutte le notizie, gallerie fotografiche

e video delle iniziative più recenti, ed il link alla scheda della tua sezione soci per saperne ancora di più sui progetti in corso, i servizi e le ultime attività.

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Campi Bisenzio - Danza egiziana

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Settembre 2013 - Informatore - 27

Provinciadi Pisa

cascinaAbc DEl cUcitOCorso base di cucito per i soci Unicoop Firenze per imparare come fare un orlo, attaccare una cerniera, riconoscere la qualità di un tessuto, prendere le misure del corpo, realizzare una gonna partendo dalle proprie misure al modello di carta, alla tela e alla realizzazione finale. Tutti i martedì, dal 24/9, dalle 16 alle 19, nella sede della sezione soci al Centro dei Borghi di Navacchio. Min. 10 max. 15 persone. Costo 150 euro a persona; il ricavato andrà a Il Cuore si scioglie. i Iscrizioni fino al 18/9 ai punti vendita Coop di Cascina, Casciavola, Uliveto Terme, Calci, Ipercoop Navacchio

Pisail giOrnODEllE fArfAllEIl 19/9, alle 18, nella sala soci, in via W. Tobagi 1, sopra la Coop di Pisa Cisanello, incontro per raccontare tutto ciò che è stato detto, disegnato, fotografato nel corso della rassegna

“Lepidoptera: le giornate delle farfalle” che si è svolto alla Limonaia, vicolo dei Ruschi 4, lo scorso aprile, con l’ass. Orme d’Ambra. Per saperne di più sull’affascinante mondo delle farfalle. Ingresso libero. i 329746731, 3331853247, 349733610; [email protected]

valdarno inferiorecAmminAnDOcOn mArEScOUltimi appuntamenti del 2013 con le camminate guidate dal sig. Maresco, il 21 e 28/9. Partenza alle 15.30 dal Circolo La Catena di San Miniato Basso. Il primo percorso comprende una camminata di circa 4 km, tutta strada bianca e sentiero di bosco, a Moriolo, San Miniato, con sosta macchina sulla strada che da Borghigiana va verso la Serra. Per il secondo percorso si arriva in macchina fino a dove inizia la strada per Bucciano, per proseguire lungo la valle di Pierino, Poggio della Cipressa fino alla Rocca del Longobardo, per poi scendere verso Bucciano. I percorsi potranno variare in caso di maltempo o pioggia.i Claudio 3384354171; Rutilio 3405617466

valdisievecAmminAtE nOrDicHE Il 16/9, alle 21, nella saletta soci Coop, in via Verdi 24, a Pontassieve, presentazione del corso per imparare la tecnica del Nordic walking (che sarà prossimamente organizzato dalla sezione soci) ovvero la camminata con l’utilizzo di appositi bastoncini, un’attività fisica salutare adatta a tutti e praticabile in ogni stagione. Saranno presenti il dott. Alessandro Pezzatini e il maestro istruttore Marco Usardi, specialisti della nuova attività sportiva. Previsti due corsi base:

uno breve di tre lezioni, costo soci Unicoop Firenze euro 40, anziché euro 50; uno Plus in 5 lezioni, costo soci Unicoop Firenze euro 75, anziché 90. Tessera associativa e copertura assicurativa, euro 10. Al box soci saranno distribuiti i volantini con dettagli del corso.i Iscrizioni Cristiano Orlandini, 3332818913 o [email protected]

fucecchio/ valdarno inferioretUtti in biciclEttAL’8/9, gita sulla due ruote tra Fucecchio e San Miniato. Ritrovo alle 9: al piazzale Coop di San Miniato per i partecipanti della sezione soci del Valdarno Inferiore; al piazzale Coop di Fucecchio per i partecipanti della sezione soci Fucecchio. Alle 9.30 partenza, per poi far sosta alla Casa Bonello, con ristoro offerto dalle sezioni soci. Rientro alle 11.i Sez. soci Fucecchio via Fucecchiello 7, 0571243299, 3381303056, [email protected]; Sez. soci Valdarno Inferiore, Coop Castelfranco di Sotto, 0571489210, [email protected]

tavarnelle val di PesaDi bOrgO in bOrgOL’8/9, a Tavarnelle Val di Pesa, III edizione di “Di Borgo in borgo”, passeggiata di 12 km con soste gastronomiche. Alle 9 ritrovo in p.za Matteotti per le iscrizioni e, alle 9.30, partenza per la passeggiata passando per Borgo di Tignano per una piccola colazione e poi pranzo in pineta a Barberino Val d’Elsa, con visita guidata del centro storico, delle cantine Pasolini e della fattoria Villa Spoiano. Rientro alle 18 al Parco del Mocale (merenda e gelato per tutti!). Costo: adulti 13

euro; minori di 10 anni 7 euro. Il ricavato sarà devoluto per l’acquisto di attrezzature per il Parco del Mocale.i Prenotazioni entro il 5/9: [email protected]; [email protected]; fax 0558050038/0558050446; 3381512002/3483045032

scandicci

Grano, birra e fantasiaIn occasione della fiera di Scandicci, in programma dal 5 al 13/10, la sezione soci Coop, con il gruppo fotografico il Prisma, indice il II concorso nazionale fotografico per due sezioni: 1) una con tema il grano e la birra, i prodotti protagonisti dello stand Unicoop Firenze in fiera, intesi come cultura, produzione, consumo e abbinamento gastronomico; 2) una a tema libero. Termine presentazione delle opere il 24/9/2013. La premiazione delle opere vincenti e segnalate, che saranno esposte dal 5/10 nello stand della cooperativa, il 12/10, alle 16, nella saletta soci Coop di via Aleardi. Quota d’iscrizione 5 euro che andranno a Il Cuore si scioglie. Bando di concorso su: www.gfilprisma.it e www.uif-net.com. i Stefano Malfetti, [email protected]

baGno a r. - firenze Gavinana - imPruneta

40 anni di Unicoop FirenzeLe sezioni soci di Bagno a Ripoli, Firenze sud est e Impruneta, con l’ass. Art-Art, organizzano il concorso fotografico “40 anni di Unicoop Firenze”. Il concorso si divide in due sezioni: 1) I valori della cooperativa: solidarietà, mutualità, ambiente, Unicoop Firenze e il territorio; 2) tema libero. Max. 3 stampe per sezione. Quota di partecipazione euro 10 a partecipante che andranno a Il Cuore si scioglie. Consegna delle foto dal 16 al 19/10, ore 16-19: al punto soci c/o inCoop Impruneta; punto soci Coop Firenze via Erbosa; sede sezione soci B.a.R., via Pulicciano 16, Antella. Le foto selezionate saranno messe in mostra, dalle 16 alle 19: dall’11 al 16/11, spazio soci Coop di via Erbosa; dal 18 al 23/11 a Impruneta nella saletta dell’ass. Art-Art (alla Casa del popolo); dal 25/11 fino alla premiazione nella nuova sede della sezione soci di Bagno a R. in via Pulicciano 16. Premiazione il 30/11, ore 17, in quest’ultima sede, che per l’occasione sarà inaugurata. In premio per i primi tre classificati per sezione buoni spesa in prodotti Fior Fiore Coop (200, 150 e 100 euro). i Antonio 3482416546; regolamento concorso su www.coopfirenze.it/sezione-soci/notizie/40-anni-di-unicoop-firenze

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Provinciadi PistoiaPistoia mEritiAmODi StAr bEnEDal 23 al 29/9, alla Coop di Pistoia, settimana dedicata alla salute, con tavoli divulgativi e la partecipazione delle associazioni di volontariato e scientifiche del territorio. Da ottobre seguiranno tre incontri, dalle 17 alle 20, nella sala soci Coop in viale Adua, coordinati dal dott. Iacopo Giani, specialista in chirurgia generale e

consigliere nazionale della Società italiana di chirurgia colon-rettale. In programma: il 4/10, “Il nostro intestino ci parla, lo sappiamo ascoltare?”, “Celiachia, sindrome dell’intestino irritabile, morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa”; il 25/10, “Colon-retto-ano e pavimento pelvico: ma di cosa stiamo parlando? Non solo emorroidi…”, si parlerà anche d’incontinenza, un argomento difficile per l’importante disagio che determina, ma più frequente di quanto pensiamo; il 15/11,

“La dieta mediterranea come

scelta consapevole: la salute comincia a tavola”, la dieta come strumento in più per la lotta al cancro, il rapporto fra sistema immunitario e alimentazione, passando per l’educazione alimentare senza scordare i disturbi dell’alimentazione. Infine, un ultimo incontro, su “Tutti a scuola di cucina: miti e leggende della cucina toscana e della cucina estera” (da definire).i punto soci Coop, [email protected]. Dettagli su www.coopfirenze.it

borGo a buGGianoSUl filODEllA bUgiAIl 15/9 Borgo a Buggiano si trasformerà in un fiabesco scenario degno della favola di Collodi per ospitare la manifestazione “Sul filo della bugia: Pinocchio fra arte, cultura & divertimento!” e accogliere la collezione di quadri dei pittori locali Daniela Cappellini, Elena Bini, Claudio Bontà, Francesco Ravallo, ovvero l’ass. culturale Tusco Artis, che con le loro 32 tele hanno raccontato la novella del burattino più famoso del

mondo, ambientandola a Collodi. Una vera e propria galleria dell’arte all’aperto, partecipata da tutto il paese con la Corale, la banda, le compagnie amatoriali di teatro, il teatro dei burattini, del Paese dei Barbagianni

e dei Balocchi, e uno spazio creativo riservato ai bambini dove realizzare marionette e giochi a tema. Il ricavato, tolte le spese, andrà in solidarietà a sostegno delle associazioni del territorio.

Provinciadi PratoPratoA ScUOlA Di bAllOLa sezione soci Coop con la scuola MG di Mauro e Graziella organizza corsi di ballo da sala e latino americano, ballo di gruppo e per single. Costo per i nuovi iscritti al corso 2013/2014, soci Unicoop Firenze, 25 euro a persona, per tre mesi.i Iscrizioni e inizio corsi dal 17/9 al teatro Colosseum, via delle Gardenie loc. San Giusto, Prato, 330565711 - 3381420283inglESE pEr tUttiPartono a novembre i corsi d’inglese con la Total english, per adulti (40 ore) e bambini (20 ore), per imparare la lingua in modo rilassante e

divertente. I corsi per adulti si svolgeranno il lunedì, dall’11/11 a maggio 2014, disponibili diversi livelli: elementary Part 2; Pre-Intermediate Part 1; Starter (principiante); Pre – Intermediate part 2. Costo euro 120 (materiale

didattico non compreso), min. 12 partecipanti. Il corso per i bambini dai 7 agli 11 anni, si terrà il sabato (9.30-11 o 11-12.30), da novembre a marzo 2014. Costo euro 100 (materiale didattico non compreso), min.10 partecipanti. i 0573534264 -3281247177 oppure [email protected]’itAliAnOLa sezione soci Coop con l’ass. Cieli Aperti organizza un corso di italiano L2 di 80 ore finanziato dalla stessa sezione soci e rivolto a donne e uomini migranti. Il corso si svolgerà nella sala soci del Parco*Prato, il martedì e giovedì, dalle 9 alle 11, dal 1°/10. Iscrizioni presso la sede in via Marengo 51 dal 9 al 20/9, tutti i giorni, dal lun. al ven., dalle 18 alle 19.30.

Provinciadi SienasienacAcciA Al tESOrOIl 19/9, dalle 17 alle 19, ai Giardini di via Celso Cittadini caccia al tesoro, dedicata a tutti i bambini/e della scuola primaria, alla ricerca del

“talismano verde” con gli animatori della Coop. sociale Arancia Blu. Con laboratori ambientali per conoscere meglio la natura; merenda offerta dalla sezione soci Coop.

montecatiniarriva bibliocooP!Il 16/9, alle 16.30, inaugurazione della BiblioCoop al Coop.fi di Montecatini Terme, il punto prestito libri gratuito realizzato nell’ambito del progetto “Alimenta gratis la mente”. Sarà gestito da volontari della sezione soci in collaborazione con la Biblioteca comunale.

Pistoia

Buon compleannoFerrucci Libertas!Per festeggiare il compleanno ultracentenario della Ferrucci Libertas di Pistoia, società storica di ginnastica artistica, dal 31/8 fino al 14/9 sarà allestita una mostra fotografica alla Coop di Pistoia in viale Adua. Nata nel 1873 con Francesco Ferrucci, si unì poi nel 1922 alla Società ginnastica Libertas fondata nel 1896 dal prof. Terzilio Bizarri, di cui era antagonista fino a quell’anno. Oggi la sede della società sportiva è nella palestra di via Pertini 69. A settembre la società sportiva offre la possibilità di provare quest’affascinante disciplina (il lunedì, mercoledì e venerdì, dopo le 18, info 0573367071). Il 19 e 26/9, dalle 15 alle 20, Open Day: tutti i ragazzi sono invitati in palestra per conoscere le attività e fare prove gratuite. Merenda per tutti e sconto del 50% sulla quota sociale ai soci Unicoop Firenze e a chi s’iscrive in questi due giorni.

montecatini

Bastardi fuoriLa sezione soci Coop Valdinievole rinnova l’appuntamento con il canile Hermada di Montecatini dell’ass. Amici degli animali: tra il 23 e il 29/9, la galleria del supermercato ospiterà l’iniziativa “Bastardi fuori”, con una mostra fotografica sugli ospiti del canile e un punto informazioni dove lasciare offerte ed essere aggiornati sulle varie attività. Sarà inoltre possibile aiutare il canile acquistando cibo e generi vari da lasciare nei cestoni disposti alle entrate. i www.canilehermada.it - [email protected]

Libri per bambini

SERVIZIO DI PRESTITO LIBRIPRESSO IL SUPERMERCATO COOPDI MONTECATINI

Segui le attivitàdelle Sezioni Socisul canale youtube Unicoop Firenze

Socialità

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Settembre 2013 - Informatore - 29

Anghiari (Ar)

sulla stradadi san francescoore 9 • Locanda del Viandante Osteria B&B, Loc. Cerreto - Ponte alla Piera 11Passeggiata con guida escursionistica nei Monti Rognosi. Possibilità di pranzare alla Locanda.

Barberinodi Mugello (Fi)

tra Gabbianelloe bosco ai fratiore 15 • Oasi di Gabbianello, Via di GallianoUn percorso per la campagna circostante l’Oasi, dalla quercia monumentale di Ribottini alla stalla biologica di Agriambiente, fino al Convento di Bosco ai Frati.

Calci (Pi)

bones: storiedi scheletriore 10.30 • Museo di storia naturale di Calci, Via Roma 79Alla scoperta, grazie al laboratorio di antropologia, dei segreti degli antichi dalle ossa. Possibile visita al museo.

Cerreto Guidi (Fi)

la villa mediceadi cerreto Guidiore 11 • Via dei Ponti Medicei 7Edificata nel 1556 come residenza di caccia, conserva ritratti dei Medici e mobili di varia epoca. Al primo piano il Museo storico della caccia e del territorio.

fiori e aGrumia castello e visita alla cruscaore 10.30 • Villa Medicea di Castello, Via di Castello 46Visita con esperto botanico alla scoperta degli agrumi secolari e dell’arte dei giardini dal Quattrocento a oggi. Poi visita all’Accademia della Crusca.

henry Jamese Gli altri. stranieria bellosGuardoore 15 • Piazza di BellosguardoVisita guidata sulla collina che nell’‘800 ospitò personalità del mondo culturale straniero.

indovinale antiche artie i mestieri fiorentiniore 16.15 • Via Brunelleschi 1, davanti all’Hard Rock CafePer i bambini un percorso alla scoperta delle botteghe medievali, dei palazzi storici delle Arti e dei più importanti luoghi di mercato. Alla fine un gelato per i bambini.

la città di dantee boccaccioore 17 • Piazza della Signoria, sotto il monumento equestre di Cosimo IImmersione nella Firenze del ‘300, dalle grandi architetture civili e religiose all’edilizia delle case-torri, per scoprire il suo splendore in quell’epoca.

teatro e teatri nella firenze rinascimentaleore 17 • Libreria delle Donne, Via Fiesolana 2/BLe feste e gli spettacoli

dei Medici, con gli effetti creati da geniali ingegneri, fecero di Firenze un centro

Pietrasanta (Lu)

da boteroa yasudaore 16.30 • Piazza DuomoPasseggiata animata per adulti e bambini all’interno del Parco internazionale della scultura contemporanea, alla scoperta delle opere che arricchiscono gli spazi urbani.

Pontedera (Pi)

il fiume e l’arGillaore 16.30 • Parco fluvialeLa Rotta, via Tosco Romagnola 389, La RottaDurante la “Fiera dei Fischi e delle Campanelle”, il Museo dei Mattonai apre alle famiglie con una visita e un laboratorio dell’argilla. Cena e spettacoli pirotecnici facoltativi.

Prato

Pratoe la sua cintolaore 15.30 • Teatro Magnolfi Nuovo, Via Gobetti 79Visita guidata al Duomo, alla cappella della Cintola della Madonna e agli affreschi di Filippo Lippi. Al termine, merenda a buffet.

Radda In Chianti (Si)

in un villaGGio Preistoricodel chianti...ore 15 • Parco Archeologico, Località Poggio La CroceI bambini faranno attività come macinatura del grano, filatura e tessitura, ceramica. Possibilità di pranzo o cena al sacco presso l’area attrezzata.

San Gimignano (Si)

la riserva naturaledi castelvecchioore 9 • Riserva vicinoalla fattoria di San DonatoLa riserva include il versante occidentale di Poggio del Comune, prolungandosi poi a sud fino allo sperone roccioso sede delle rovine di Castelvecchio, roccaforte medievale.

Info, prezzie [email protected] prenotazioni da lunedì 2 settembre con orariodal lunedì al venerdì ore 9-17(anche sabato 14 ore 9-17 e domenica 15 ore 9-12)prenotazione obbligatoria per tutti gli eventi.

Info, prezzie prenotazioniInfo, prezzie prenotazioniInfo, prezzi

[email protected] prenotazioni da lunedì 2 settembre con orariodal lunedì al venerdì ore 9-17(anche sabato 14 ore 9-17 e domenica 15 ore 9-12)prenotazione obbligatoria

dell’evoluzione al teatro moderno. Conferenza di Isabella Barlozzetti.

Firenzuola (Fi)

raccontidi vita selvaticaore 14.30 • Museo del paesaggio storico dell’Appennino – MoschetaGli animali dell’Appennino: proiezione filmati, racconti e breve escursione nei dintorni della Badia di Moscheta.

Livorno

battelloe cacciucco “reale”ore 11 • Ufficio informazioni turistiche Via Pieroni 18Dopo il tour in battello, una passeggiata tra le vie del

“Borgo Reale”, finale con pranzo a cacciucco.

museo Giovanni fattoriore 17 • Museo G. Fattori, Via S. Jacopo in Acquaviva 71Visita guidata a Villa Mimbelli, sede del Museo, che espone importanti quadri del pittore e di noti Macchiaioli e post-Macchiaioli come Lega, Signorini, Boldini, Nomellini.

Firenze

come 007 nell’infernodi dan broWn ore 9.30 • Biglietteriadi Palazzo VecchioDal best seller dello scrittore americano, sulle tracce dei misteri e dei luoghi citati nel libro, fra architetture e opere d’arte.

anno domini 1529, una città sotto assedioore 10 • Piazzale Michelangelo statua del DavidPasseggiata alla ricerca dei luoghi raffigurati nell’affresco della sala di Clemente VII in Palazzo Vecchio.

alla Gam.in attesa dell’avanGuardia russaa Palazzo strozziore 10.30 • Palazzo Pitti, Piazza PittiAlla Galleria d’Arte Moderna a Pitti per introdurre la nuova mostra che Palazzo Strozzi ospiterà sull’Avanguardia russa: un confronto con il primo ‘900 italiano passando per i Macchiaioli.

www.ildidifesta.itSul sito tutto il programmae la possibilità di PRENOTARE!

PresentazioneIl Dì di Festa vistodalle cooperative

SETTEMBRE

ildìdifesta

DOMENICA

15

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30 - Informatore - Settembre 2013

a cura di antonio Comerci

Piante seccheLa vendita di piante vive nei negozi riscaldati: se va bene il primo giorno, dopo si vedono piante sofferenti e spesso secche che vanno a

finire nei rifiuti. Non conosco la quota di mercato prodotta né il ricavato rispetto agli scarti. Per tali prodotti occorrerebbero angoli dedicati con irrigazione inclusa. Purtroppo i fiori sono come i “freschi” e come tali andrebbero trattati. roberto Borghi - Firenze

Fra le piante del nostro assortimento abbiamo sia quelle da appartamento che da esterno. Se le prime trovano nel negozio un ambiente simile a quello casalingo, le piante da esterno sopravvivono con maggiori difficoltà. L’obiettivo è quello di farle stazionare il meno possibile in negozio, con consegne giornaliere. Le piante da frutto e da giardino che il socio ha trovato nei nostri negozi durante il mese di marzo, sono probabilmente le “piante a riposo”, che riprendono la vegetazione una volta piantate, per questo assumono l’aspetto di piante

“secche”.

cortesia toscanaSono una cliente da poco trasferita da Milano nella campagna senese. Alcuni giorni fa sono andata a fare la spesa nel supermercato di Colle, non riuscendo a trovare un formaggio di cui sono grande consumatrice, la fontina, mi sono rivolta per informazione ad una ragazza che stava rifornendo il latte. Non solo è stata molto disponibile, ma quando ho detto che la bambina non sempre gradiva alcuni tipi di formaggi, mi ha accompagnato in gastronomia dove è stato possibile assaggiare lo stesso. Non nascondo la mia meraviglia per tutta questa disponibilità, ma se la Toscana è questo, con mio marito abbiamo scelto proprio bene. E pensare che io non ero proprio d’accordo…federica ZambelliStaggia Senese (SI)

deca naturaleAcquisto il caffè espresso bar decaffeinato in cialde a marchio Coop. Sulla confezione è riportato che “il processo di decaffeinizzazione avviene tramite il solo impiego di sostanze naturali”. Vorrei sapere con più precisione quale tecnologia e quali sostanze sono usate. Pietro mugnaini - Firenze

L’estrazione della caffeina per il caffè a marchio Coop è effettuata con l’anidride carbonica. I chicchi verdi vengono inumiditi con vapore e acqua fino a raggiungere la giusta percentuale di umidità. Poi vengono fatti passare nell’estrattore assieme ad anidride carbonica che si presenta in un particolare stato fisico detto “supercritico”. Tale stato ha la duplice proprietà di diffondere come un gas e di solubilizzare come un liquido. Il metodo non prevede l’uso di altre sostanze. I chicchi, infine, separati dalla caffeina, vengono essiccati. Questo metodo assicura l’estrazione della sola caffeina e non intacca le altre sostanze che fanno la qualità del caffè.

libri liberiScrivo per chiedere uno scaffale in ogni vostro punto vendita che possa essere usato per il libero scambio di libri. La scorsa estate ho

trovato questo scaffale alla coop di San Vincenzo (Li) e durante l’estate ho potuto portare libri da me già letti prendendo in cambio un libro da leggere; ritengo che sia un’ottima opportunità. maria adelaide tucciFirenze

Abbiamo anche noi questi punti di scambio-libri, per ora nei centri commerciali di Gavinana e Ponte a Greve a Firenze e poi a Empoli e San Casciano. Da settembre dovrebbero partire anche Certaldo, il Centro commerciale Sesto e a Firenze in via Forlanini (Novoli). Inoltre, presso una ventina di centri commerciali, a coprire quasi tutte le zone nelle quali operiamo, ci sono le biblioteche comunali che hanno aperto punti di prestito dei libri negli spazi delle sezioni soci.

sfuso è meGlioVi scrivo per sollecitare una pratica che secondo mio parere è molto importante adottare: la riduzione di spreco di imballaggi. Io abito nel

territorio della Valdisieve, di conseguenza mi rifornisco abitualmente alla coop di Pontassieve, di cui sono socia. Pochi giorni fa sono venuta a conoscenza della presenza di distributori di detersivi alla spina di cui alcuni centri coop sono forniti, come quello di San Giovanni Valdarno. Leggo

da un articolo di Unicoop Firenze pubblicato in rete che: “Nel corso del 2012 sono stati dotati di detersivo alla spina i punti vendita di Figline Valdarno e Montecatini Terme, che si sono aggiunti a quelli già operativi di Empoli, Gavinana e Ponte a Greve a Firenze, San Giovanni Valdarno, Sesto Fiorentino, Firenze via Forlanini”. Mi sembra l’inizio di una serie di pratiche in cui confluiscono sia la riduzione degli imballaggi in plastica, grande fonte di inquinamento e tema di primario interesse in questo momento per la zona Valdisieve; in secondo luogo rappresenta anche un risparmio monetario per il consumatore. Quindi, tornando allo scopo di questa lettera, chiederei l’applicazione di tali distributori anche nella Coop di Pontassieve. Clarissa f. - Pontassieve (Fi)

La cooperativa cerca di estendere il più possibile il servizio con i distributori di detersivi sfusi. Anche Pontassieve da maggio ce l’ha

(la lettera è di marzo). In genere i distributori sono installati quando si ristrutturano a fondo i punti di vendita.

Prezzi balleriniHo acquistato presso la Coop di viale Talenti una confezione di due bottiglie di Coca Cola a 3,05 euro; tornata a casa, sfogliando il volantino delle offerte, valide per il punto vendita di Ponte a Greve, ho trovato la stessa confezione in offerta a quasi la metà del prezzo da me pagato... va beh... comprendo che le offerte possono essere differenziate da un punto vendita all’altro, però nel volantino trovo in calce scritto il prezzo normale 2,99 euro e questo sinceramente lo comprendo un po’ meno... Scusate la pignoleria, sono solo pochi centesimi, ma mi preme capire il motivo di tale differenza... Silvia ricci - Firenze

Sono due punti di vendita con una incidenza dei costi di gestione molto differente. Nei supermercati il grande volume di vendite è tale da dare risultati di produttività molto superiori a quelli possibili nei mini mercati. Per questo abbiamo linee prezzi differenti. Del resto non possiamo addossare i costi dei mini mercati agli altri punti vendita: finirebbero per non essere concorrenziali con i super e gli iper delle altre catene. Le differenze di prezzo possono essere sensibili per alcuni prodotti, ma in media si tengono sull’ordine di un modesto 2 per cento. Ma questa differenza ci permette di mantenere un servizio utile anche nei quartieri e nei paesi dove un grande supermercato sarebbe di troppo.

artiGianato da manGiareSiamo una famiglia che opera nell’artigianato artistico a Firenze. Mi spiegate il motivo della vostra partecipazione alla Mostra internazionale dell’artigianato alla Fortezza da Basso? Non vedo analogie tra una manifestazione che dovrebbe mettere in luce la maestria artigiana delle botteghe toscane e i prodotti dell’alimentare che potrebbero avere una loro manifestazione ad hoc. Negli ultimi anni la

Le lettere

via Santa Reparata 43 50129 Firenze [email protected] Fax 0554780766

La redazione si riservadi abbreviare le lettere,senza naturalmente cambiarne il senso.

Le lettere non pubblicate sono comunque all’attenzione delle varie strutture Coop interessate.

Su richiesta dei soci firmiamo le lettere con le iniziali o il solo nome.

NON PUBBLICHIAMOle lettere e i messaggiche ci arrivano anonimi.

o

Informatore Coop

FOTO tEOrEmA Di immAginE

Page 31: Informatore Coop Firenze settembre 2013

Settembre 2013 - Informatore - 31

mostra diventa sempre più un “fierone”, perdendo in sintesi lo scopo per cui era stata concepita. Facendo così, le ditte artigiane del pezzo importante e unico non torneranno a partecipare, perché la loro presenza servirà solo a far vendere più caffè! alessandro Bianchi - Firenze

Certi settori della produzione alimentare si possono richiamare ad una produzione artigianale e comunque abbiamo qualificato la nostra presenza presentando produttori locali e di qualità. Comunque comprendiamo bene il punto di vista del sig. Bianchi: una mostra più specifica, sui “pezzi importanti ed unici”, potrebbe avere un valore maggiore e qualificato. Però Firenze ha un bacino d’utenza “piccolo” di fronte agli alti costi d’allestimento e organizzazione di una manifestazione alla Fortezza. Insomma, ci vuole un vasto pubblico per reggerla e per invogliare gli espositori ad investire cifre importanti per essere presenti. E poi è vero anche il contrario: il grande pubblico, attirato da cose molto più popolari, può scoprire l’artigianato d’arte ed esserne attratto…

olio usatoMi sono ricordata di aver letto mesi fa sull’“Informatore” che la nuova Coop di Bagno a Ripoli

raccoglieva l’olio usato. Così ho portato due grosse bocce di olio da cucina usato, e ho usufruito di un servizio civile, pulito, utilissimo. Mi domando se detta raccolta non potrebbe con beneficio di tutti, essere estesa anche ad altre Coop, iniziando da quelle più grandi. Nella mia, in via Salvi Cristiani, non solo detto servizio non c’è, ma gli addetti non sono a conoscenza della sua esistenza. Giovanna G. B. - Firenze

Sono già una decina i centri commerciali dove è possibile portare l’olio usato e speriamo di poter aumentare i punti di raccolta rapidamente.

Watt o GranoHo letto con interesse l’articolo “Un mare di Energia”, pubblicato nel numero di maggio dell’“Informatore”. Devo confessare che, di primo acchito, sono stato colpito, peraltro in maniera molto sfavorevole, dalla foto di apertura. Quella che, tanto per intendersi, mostra una moltitudine di pannelli fotovoltaici sulla sommità di una collina sovrastante quello che appare un campo di grano. Ritengo sia fuori discussione il fatto che l’energia solare sia l’unica alternativa valida alle sorgenti fossili ma se la si vuole valorizzare a un livello tale da permetterle di soppiantare il petrolio e gli idrocarburi fossili, occorre ottimizzarne il suo utilizzo. In realtà, l’uso di pannelli fotovoltaici su un appezzamento agricolo non aumenta l’efficienza energetica, ma semplicemente sposta la destinazione dell’energia solare dalla produzione agricola alla produzione elettrica. Pertanto, se questa attività rientra fra quelle che godono degli incentivi statali, questo significa soltanto che la legge che li regola è sbagliata e può essere migliorata. Altra cosa sono gli impianti fotovoltaici che utilizzano l’energia solare su aree che, per loro natura, non possono essere destinate all’agricoltura. Quindi ben vengano quelle installazioni

sui tetti delle case e delle installazioni industriali, sulle tettoie dei parcheggi e, in generale, in tutte quelle situazioni dove l’energia solare non può essere diversamente utilizzata. marco Zoppi - Firenze

Siamo perfettamente d’accordo con il dottor Zoppi. Infatti, i nostri impianti fotovoltaici sono tutti sulle coperture dei punti vendita e dei centri commerciali. Abbiamo messo quella foto solo perché suggestiva e bella; se serve a innescare un dibattito, è anche utile.

olio e PlasticaVolevo fare i complimenti per le colonne di raccolta differenziata all’Iper di Lastra a Signa. Ma... (c’è sempre un “ma”) per l’olio usato occorre usare una bottiglia di plastica... E noi non usiamo bottiglie di plastica...Oltretutto anche la Coop fa pubblicità per diminuirne l’uso, nel caso dell’acqua, ad esempio. Mi sembrava una buona idea quella di Ponte a Greve, in cui i contenitori vengono dati e poi ritirati. Spero che poi le bottiglie vengano comunque destinate alla differenziata, ma purtroppo dovrò continuare ad andare fino a Ponte a Greve per il mio olio.Paola mazzinghiLastra a Signa (FI)

Sono due sistemi diversi e, secondo noi, entrambi validi. A Lastra a Signa, come ad Empoli e Montecatini, a fare la raccolta è Publiambiente, con tre aspetti vantaggiosi: un investimento meno pesante (i recipienti costano, si rompono e devono essere sostituiti), l’impegno di uno spazio ridotto in galleria al posto delle “casette gialle” in mezzo al parcheggio, e l’utilizzo delle bottiglie di plastica che poi vengono riciclate, con le quali si compra la maggior parte dell’olio di semi.

lacrime sicilianePochi giorni addietro su Rai tre ho visto un coltivatore siciliano con le lacrime agli

occhi perché stava tagliando, sì dico proprio tagliando 650, piante di aranci! Il motivo? Al prezzo di sei centesimi ogni chilo venduto era una perdita. Per quale motivo anche nelle offerte non ho mai visto un prezzo inferiore ad euro 1,25 a gennaio poi mai sotto 1,55? È così difficile, per la Coop che è una potenza commerciale, acquistare dai produttori o cooperative di produttori e così contribuire alla nostra agricoltura? fausto G. - Vinci (FI)

A livello nazionale la Coop rappresenta circa il 18% di quota di mercato, quindi l’82% della distribuzione di generi alimentari è di altre catene di vendita private, dei medi e piccoli commercianti, mercati centrali e rionali… questo per dire che non possiamo noi risolvere i problemi degli agricoltori siciliani e calabresi. Per quanto ci riguarda, abbiamo rapporti diretti e corretti da oltre 40 anni con aziende agricole siciliane: programmiamo i raccolti e sanno quanto produrre e quanto inviare ai nostri punti vendita. Le arance che noi compriamo non hanno il prezzo dell’agricoltore, perché dal campo alla vendita ci sono lavorazioni che costano e incidono sul prezzo di vendita: pulitura, calibratura, selezione e imballaggio, immagazzinamento. Queste operazioni sono fatte da grandi aziende agricole o da consorzi fra agricoltori o da grossisti. Così al prezzo alla raccolta c’è da aggiungere quest’altro costo ed è un prezzo già vicino al prezzo di vendita. Il guadagno per questo lavoro va anche a coprire i salari degli addetti siciliani, più numerosi degli stessi agricoltori. Poi ci sono trasporto, magazzini, sprechi e costi alla vendita. Dalla nostra attività commerciale, alla fine dell’anno ricaviamo un utile intorno all’uno per cento. Possiamo tranquillamente dire che lavoriamo a costi e ricavi. Ed è questa la nostra missione.

_nuovi e vecchiPrenotazione dei libri scolastici

_per chi suona la campanellaOfferta speciale Scuola

Gli articoli più letti nel webDall’Informatore on line di luglio/agosto

www.coopfirenze.it/informatori

o

_si ricomincia da unoIl distributore di carburanti a Sesto

_passaggio in indiaLa mostra al Museo di storia naturale di Firenze

Cinque biciclette e un dispositivo a manovella, ed ecco la “centrale elettrica solidale”, in funzione a luglio nel Centro*Gavinana di Firenze. L’energia prodotta è stata utilizzata per i computer e per gli strumenti usati nell’iniziativa, ma il corrispettivo monetario del valore dell’energia elettrica prodotta dai clienti del Centro è stato devoluto al “Centro di Solidarietà di Firenze” Onlus (CSF), un’associazione di volontari e operatori sociali impegnati, sul territorio fiorentino, in situazioni di forte disagio. Insomma i bici-generatori sono stati uno strumento di animazione e comunicazione per far comprendere l’importanza dell’energia, dell’ambiente e della solidarietà. Il tutto organizzato dal Consorzio Centro*Gavinana, dalla sezione soci Firenze Sud Est e dall’agenzia Teorema d’Immagine.

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FOTO tEOrEmA Di immAginE

Page 32: Informatore Coop Firenze settembre 2013

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Page 34: Informatore Coop Firenze settembre 2013

34 - Informatore - Settembre 2013

C’è anche l’atto di battesimo di Ga-lileo Galilei, del 19 febbraio 1564,

fra i documenti conservati nell’Archi-vio storico diocesano di Pisa. Un nome illustre fra i tanti, insieme a quelli di molti altri meno famosi: infatti qui si trovano raccolti quarantuno complessi documentari prodotti dalle parrocchie della diocesi - primo fra tutti il fondo della parrocchia della Primaziale dove si trova la registrazione dei battesimi di tutti i nati nella città di Pisa a partire dal 1458 - e del contado, l’archivio del Capitolo del Duomo, l’archivio del Con-vento e seminario di Santa Caterina, l’archivio dell’Università dei cappellani del Duomo, e non solo.

È quello che in gergo si chiama “istituto di concentrazione”: istituito con decreto arcivescovile il 1° ottobre 2009, l’Archivio conserva numerosi documenti prodotti da diversi enti ec-clesiastici della diocesi, per un totale di 8300 pergamene e oltre 12.000 unità archivistiche su supporto cartaceo, con un cospicuo fondo che raccoglie la documentazione prodotta dall’Arci-vescovado, a partire dai primi decenni dell’VIII secolo. Fra i molti documenti conservati nell’Archivio, c’è anche la più antica pergamena originale della tradizione altomedievale italiana: è il primo documento del fondo “Di-plomatico Arcivescovile” e si tratta di una “cartula venditionis”, ossia di un contratto di vendita del 29 gennaio 720, rogato a Pisa dal notaio Ansolf, e nel quale Sunduald vende a Filicauso, per il prezzo di 9 soldi d’oro, metà della propria casa situata all’interno della città di Pisa. Si tratta di un atto pri-vato e, come riportato sul verso della pergamena, non appartiene all’Arci-vescovado: non è quindi stato prodotto nell’ambito dell’attività dell’Arcivesco-vado, ma viene da un altro soggetto.

Dal 2001 l’Archivio ha sede all’in-terno della ex-limonaia del Palazzo arcivescovile, a questo adiacente: l’e-dificio, il cui assetto attuale risale al XVIII secolo, è stato completamente ristrutturato (durante i bombarda-menti della seconda guerra mondiale fu infatti gravemente danneggiata la copertura). E dal 2003 fa parte della rete archivistica della Provincia di Pisa, una rete provinciale degli archivi comunali e privati, il cui o-

Eventibiettivo principale è la fruizione pub-blica, mediante la massima apertura possibile, la facilitazione della ricerca e l’uso didattico delle fonti documen-tarie. Proprio con questo obiettivo, sono stati realizzati molti laboratori e compiute visite guidate. Proposte a settembre ai soci Unicoop Firenze.

Durante la visita guidata, dopo al-cune brevi note sulla storia dell’edificio che ospita l’Archivio, verranno illustrati

i maggiori fondi archivistici che qui si conservano, frutto dell’attività svolta dai diversi enti ecclesiastici della diocesi. Nel percorso all’in-terno del locale di deposito, ver-ranno mostrate alcune tipologie documentarie di diverse epoche,

sia su pergamena sia su supporto car-taceo; in particolare le piante e i libri contabili prodotti dalla Mensa arcive-scovile, relativi all’amministrazione dei beni e delle tenute di proprietà dell’Arcivescovado: fra queste, anche i terreni di Riparbella.

Perché ricordarlo? Perché insieme alle visite guidate, ci sarà una degusta-zione di prodotti gastronomici offerti dalle Sezioni soci (il 7 settembre offre la Sezione soci Valdiserchio, il 14 quella di Pisa, il 21 quella di Cascina, il 28 quella di Valdera), accompagnata dai vini offerti dall’Azienda agricola “Podere la Regola”, proprio di Riparbella.

Il costo di partecipazione è di 5 euro a persona, interamente devoluti alla Fondazione Il Cuore si scioglie. x

PISA

Il battesimodi GalileoL’Archivio storico diocesano di Pisa conserva anche la più antica pergamena italiana

Alla scopertadel Polo…Museale

Visite a Casa Martellie Palazzo DavanzatiUna ghiotta occasione moltiplicata per 30: tanti sono infatti i musei del Polo museale fiorentino (ai quali si devono aggiungere Corridoio Vasariano e Collezione Contini-Bonaccossi, esclusi però dall’iniziativa) che i soci potranno visitare gratuitamente dal 1° ottobre al 31 dicembre. Come? Semplice: basta prendere parte a una delle visite guidate organizzate per i soci a settembre (sono 12 in totale, dal 15 al 28) a Palazzo Davanzati o Casa Martelli e si riceverà in omaggio la tessera “Amici dei musei di Palazzo Davanzati e Casa Martelli” che consente appunto l’ingresso gratuito ai musei del Polo museale. Al di fuori di questa iniziativa, la tessera costa 40 euro (20 per i minori di 28 anni). Il costo della visita guidata è di 10 euro. i prenotazioni c/o Agenzie Toscana Turismo (Argonauta Viaggi Arcipelago, tel. 055444842). Sul web il Polo museale fiorentino è all’indirizzo www.polomuseale.firenze.it

firEnzE

iPrenotazioni c/o Agenzie Toscana Turismo (Argonauta Viaggi, filiale Navacchio, c/o Centro dei Borghi, 050779240)

diEdi Ferrari

Iniziativa di Unicoop Firenze: alla scoperta di Casa Martelli e delle strutture del Polo museale fiorentino - 21.10.2012Dal canale Youtube Unicoop Firenze - Durata 3’ 41”

Page 35: Informatore Coop Firenze settembre 2013

Settembre 2013 - Informatore - 35

Mondo Coop

_Mercantia 2013_Monteriggioni di torri si corona 2013_Max Gazze al teatro La Versiliana_L’Ombra di Antigone

Gli eventi più letti nel webLe schede di eventi e spettacoli

più cliccati suwww.coopfirenze.it/eventi/eventi

fIrenZerinascimento fiorentino

Dipinti di Botticelli, Mantegna, Pa-olo Uccello, Luca Signorelli, Alesso

Baldovinetti, sculture di Donatello e Giambologna, bronzetti, mobili, cera-miche, in tutto circa 40 capolavori che tornano a Firenze per essere esposti nella stessa dimora-atelier, Villa Bardini, del mercante che li alienò. È dunque un doppio ritorno a casa la mostra “Il Rina-scimento da Firenze a Parigi”, che per la

prima volta riporta in Italia il nucleo principale della raccolta Jacque-mart-André: tra i più importanti e sofisticati di Pa-rigi, il Museo omo-nimo vanta, dopo il Louvre, la più ricca collezione di Rinascimento fiorentino in terra di Francia, grazie alle centinaia di capolavori acqui-stati a fine ‘800 nell ’atel ier del celebre antiquario Stefano Bardini o per suo tramite. Dal 6 settembre al 31 dicembre. Ingresso da Costa San Giorgio 2.

i Prenotazioni 0552638599,sul web www.bardinipeyron.itDal martedì alla domenica, 10-19.Biglietti: € 8 intero, € 6 Soci Coop.

linGua russain corso

Da settembre si aprono le iscrizioni ai nuovi corsi di lingua russa annuali,

2013 – 2014, realizzati dall’Associazione Italia - Russia di Firenze, Centro di cultura russa dal 1946 (via Santo Spirito, 41). I corsi prevedono la partecipazione a molti eventi

culturali, fra cui gli spettacoli del coro folcloristico russo, e danno accesso al prestito gratuito del materiale didattico. Sconto del 10% per i soci Coop.i 055294220

amICI DeLLa mUSICaProGrammaal “femminile”

Una galleria dei migliori quartetti d’ar-chi, pianisti di fama internazionale,

cantanti solisti e gruppi corali di spicco, gruppi da camera nelle combinazioni strumentali più diverse, tutti alle prese con una programmazione di grande va-rietà: gli Amici della Musica di Firenze rispondono alla crisi con un impegno or-ganizzativo e produttivo tale da garantire una Stagione 2013-14 ancora una volta all’insegna della più alta qualità artistica. Ben 59 gli appuntamenti distribuiti fra il 30 settembre e il 7 aprile 2014. Dopo il successo della scorsa edizione, “Set-

tembre Musica” - artisticamente curato da Francesco Ermini Polacci - torna a concentrarsi sul canto solistico. Una caratteristica affermata fin dal con-certo inaugurale (30 settembre), che ha per protagonista l’acclamato soprano inglese Jessica Pratt, per la prima volta a Firenze in recital. Mentre a inaugurare la Stagione sarà la carismatica violinista Viktoria Mullova, che si unisce all’Ac-cademia Bizantina e al suo direttore Ottavio Dantone per un omaggio a Bach e ai suoi Concerti per violino (12 ottobre). Ma con la presenza della Mullova, il concerto afferma anche una delle linee principali della programmazione, che quest’anno si declina prevalentemente ‘al femminile’, ospitando le maggiori pia-niste, violiniste e cantanti del panorama internazionale.i 055608420, www.amicimusica.fi.it.

Per i soci ingresso in convenzione

_raphael Gualazzi al teatroLa Versiliana

_tosca_Nozze di Figaro

fIREnzE

L’Animae la MateriaUn confronto tra la cultura storica e

quella contemporanea, che si svolge sul doppio binario dell’iconografia cinese e occidentale: “L’Anima e la Materia” – che Firenze ospita fino al 13 ottobre in due dei luoghi simbolo della città, Palazzo Vecchio e Forte Belvedere – è la grande mostra in Italia di Zhang Huan, artista cinese fra i più interessanti della scena contemporanea internazionale.

A Palazzo Vecchio si possono am-

mirare Confucius, una statua in marmo bianco di Carrara, usato per la prima volta da Zhang Huan in omaggio alla tradizione della scultura rinascimentale, e alcune opere realizzate con uno dei materiali preferiti dall’artista, la cenere.

Al Forte, protagoniste le opere mo-numentali dell’artista, come Three He-ads Six Arms, in acciaio e rame, che unisce sacro e profano (delle tre te-ste, due sono autoritratti dell’artista e l’altra riproduce il volto del Buddha); o Long Island Buddha, gigantesca testa di Buddha che appartiene alla serie delle opere monumentali in bronzo battuto che Zhang Huan ha iniziato a realizzare dopo il suo viaggio in Tibet nel 2005, dove raccolse numerosi frammenti di sculture di Buddha distrutte durante la Rivoluzione Culturale.

La mostra è visitabile tutti i giorni (escluso il giovedì) dalle 9 alle 24 (Palazzo Vecchio) e dalle 10 alle 20 (Forte Belve-dere). Per la sola sede del Forte, per i soci formula “paghi uno prendi due”: con il pagamento di un solo ingresso (5 euro) due persone possono visitare la mostra.i 055217704; www.oncevents.com

Sandro Botticelli, La fuga in Egitto, 1510.

Paris, Musée Jacquemart-André - Institut de France

Spettacoli nel carrello!50 punti sulla Carta socioper gli acquisti nei punti Coop/Box Office12 settembre Teatro Verdi di Firenze David Byrne & St. VincentDa 25 a 70 € (+ diritti di prevendita)

FOTO

g. c

Oz

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Zhang-Huan, Three-Head-Six-Arms (particolare) Jessica Pratt

Page 36: Informatore Coop Firenze settembre 2013

36 - Informatore - Settembre 2013

a cura di rossana De Caro

Segnalazionicasole d’elsa (si)liricHE imprESSiOniPresso il Museo civico archeologico e della collegiata di Casole d’Elsa, fino al 6 gennaio, è visibile la mostra su Augusto Bastianini, “L’arte di Augusto Bastianini (Monteguidi, 1875 – Firenze, 1938) tra ritratti, pittura dei campi e liriche ‘impressioni’”. Artista straordinariamente versatile ed eccellente disegnatore, sperimentò numerosi generi (ritratti, vedute e pittura dei campi) e diverse tecniche, non mancando di partecipare alle maggiori rassegne dei suoi tempi: dalle Biennali di Venezia,

alle annuali Esposizioni delle Società di belle arti di Firenze, Torino e Milano. In mostra sono esposte circa ottanta opere dell’artista di cui alcune concesse in prestito dalla Galleria degli Uffizi, e da quella d’Arte moderna di Palazzo Pitti; numerosi altri dipinti, tutti inediti, provengono invece da collezioni private prevalentemente toscane. Biglietto intero € 3, ridotto soci Coop € 2; orario di settembre tutti i giorni dalle 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18; chiuso il mercoledì; da ottobre a marzo aperto sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13.30 e dalle 15 alle 17.30.i 0577948705; [email protected]

firenzef-Utili giOiElli Emergency chiama e l’arte risponde: al via la IV edizione di “F-utili Gioielli”, la mostra di opere d’arte e artigianato orafo e libri d’artista donati da artisti nazionali e internazionali che verranno poi messi all’asta il 14/9 con una base minima di 5 euro. Visto il momento di particolare difficoltà economica, “Help” sarà il tema della mostra, realizzata grazie ad Alberto Salvadori, direttore artistico del Museo Marino Marini di Firenze (piazza San Pancrazio) dove

le opere resteranno esposte dall’11 al 14 settembre. Il ricavato andrà a sostegno del Centro pediatrico Emergency

di Goderich in Sierra Leone. Orari: tutti i giorni 10-17.i www.emergency.firenze.it;

www.futiligioielli.com

o

firenze

L’Avanguardia russa,la Siberia e l’OrienteDal 27 settembre 2013 al 19 gennaio 2014, Palazzo Strozzi a Firenze ospiterà la mostra “L’Avanguardia russa, la Siberia e l’Oriente. Kandinsky, Malevič, Filonov, Gončarova”. L’esposizione è dedicata alla complessa relazione fra l’arte russa e l’Oriente – sia questo l’Oriente russo o l’Estremo Oriente. Artisti come Léon Bakst, Alexandre Benois, Pavel Filonov, Natalia Gončarova, Wassily Kandinsky, Michail Larionov e Kazimir Malevič erano profondamente consapevoli dell’importanza dell’Oriente per la loro arte, che ha lasciato un segno profondo nelle loro opere. La mostra mette anche in relazione gli esponenti principali dell’Avanguardia russa con altri artisti dell’epoca, altrettanto significativi benché forse meno noti, come Nikolai Kalmakov, Sergej Konenkov e Vasilij Vatagin, di cui certe opere sono esposte in Occidente per la prima volta. Per i soci Coop biglietto ridotto 8 euro; intero 10 euro, orario tutti i giorni inclusi i festivi 9-20, giovedì 9-23. i 0552645155; www.palazzostrozzi.org

visite GuidateVillA rEAlEDi cAStEllODomenica 1° settembre si terranno delle visite guidate alla Villa Reale di Castello, sede dell’Accademia della Crusca (via di Castello 46, Firenze). Sorta a Firenze nel 1583, l’Accademia della Crusca è la più antica accademia linguistica del mondo; ha pubblicato nel 1612 la prima edizione del Vocabolario della lingua italiana. Ogni prima domenica del mese è possibile conoscerne l’affascinante storia attraverso la visita guidata alla sua prestigiosa sede, la Villa Reale di Castello. Le visite si svolgeranno nei seguenti orari: ore 10, 10.30, 11, 11.30 e 12; non è necessario prenotare. Appuntamento all’ingresso principale della Villa. Costo ingresso/visita: € 5 intero; speciale riduzione per i soci coop € 3.i www.accademiadellacrusca.it

PesciaAgrUmi cOn ViSitASabato 21 settembre, dalle 9.30 alle 18, presso l’Istituto agrario Anzilotti di Pescia (Pt), viale Ricciano 5, si svolgerà “Citromania”, convegno quest’anno dedicato all’allevamento di agrumi “alla lucchese”, con visita pomeridiana alla Villa reale di Marlia e al Giardino delle Esperidi dei vivai Oscar Tintori. Comprensivo del prezzo dell’iscrizione (40 euro intero, 35 euro per soci Coop) pranzo con piatti e base di agrumi e ingresso alla Villa reale. Iscrizioni aperte fino al 17 settembre. i 057249401;www.agrariopescia.it

festival-concorsopiccOli film, grAnDi iDEEAl via la V edizione del festival/concorso nazionale

“Raccorti Sociali. Piccoli film per grandi idee”. L’iniziativa, nata per promuovere la videonarrazione sociale al servizio del bene comune e dei beni comuni è organizzata da Cesvot – Centro servizi volontariato Toscana e Aiart

Informatore - Settembre 2013

esposte circa ottanta opere dell’artista di cui alcune concesse in prestito dalla Galleria degli Uffizi, e da quella d’Arte moderna di Palazzo Pitti; numerosi altri dipinti, tutti inediti, provengono invece da collezioni private prevalentemente toscane. Biglietto intero € 3, ridotto soci Coop € 2; orario di settembre tutti i giorni dalle 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18; chiuso il mercoledì; da ottobre a marzo aperto sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13.30 e dalle 15 alle

0577948705; [email protected]

Centro pediatrico Emergency di Goderich in Sierra

Leone. Orari: tutti i giorni 10-17.i www.emergency.i www.emergency.ifirenze.it;

www.futiligioielli.com

benché forse meno noti, come Nikolai Kalmakov, Sergej Konenkov e Vasilij Vatagin, di cui certe opere sono esposte

festivi 9-20, giovedì 9-23.

casole d’elsa (si) visite Guidate

Pavel Filonov, Buoi, 1918

Kazimir Malevic,Testa, 1928-1929

Augusto Bastianini, Signora Botta con bambine

Page 37: Informatore Coop Firenze settembre 2013

Settembre 2013 - Informatore - 37

firenze

mErcAti in mUSicADal 1° al 26 settembre si terrà la V edizione di “Mercati in musica”, la rassegna curata

o

o dall’associazione Arte & mercati che ogni anno offre una programmazione musicale nelle cornici popolari e suggestive dei mercati storici di Firenze. Si inizia domenica 1° settembre alle ore 20.30 “intorno al mercato di San Lorenzo” con la passeggiata musicale di Pimice&Pomice. Questo è un ensemble che nel 2012 si avventurò con successo nelle strade dei paesini e delle città francesi e che in questa occasione riproporrà un colorato repertorio di brani musicali. Simona Baldeschi (premio Artista dell’anno 2011 per lo spettacolo Bubble Performer

Machine) si unisce alla musica di Pimice&Pomice attraverso le forme straordinarie e magiche delle sue bolle, come in un

“sogno musicato”. i Inizio concerti ore 21.15 e passeggiate musicali alle ore 20.30; ingresso libero

firenzefiErA DEl pAnEE nOn SOlODomenica 8 settembre in concomitanza con la Rificolona, si terrà in piazza Santissima Annunziata la “Fierucola del Pane”, 30ª edizione. Da trent’anni la

“Fierucola” ospita piccole aziende a conduzione familiare, rispettose della biodiversità e del ciclo naturale delle coltivazioni. Quest’anno saranno presenti alcune piccole aziende non locali, che porteranno prodotti tipici delle loro zone, formaggi, verdure, trasformati, farine

e pane contadino fatto con grani antichi macinati a pietra e cotto a legna. Ci sarà anche l’artigianato rigorosamente manuale, senza inquinanti, con colori naturali: oggetti in legno d’olivo, ceramica con smalti senza piombo, tessuti colorati naturalmente e tessuti a mano, oggetti in cuoio tinto al vegetale... Per i più piccoli, sotto il Loggiato degli Innocenti, vengono organizzati giochi e allestiti laboratori di manualità. Nel pomeriggio in tutta la piazza ci sarà musica popolare. Orario: dalle 9 al tramonto!i [email protected],www.lafierucola.org

fucecchioSAlAmArzAnASi svolgerà a Fucecchio, 7 e 8 settembre, la IV edizione della festa medievale

“Salamarzana”. Si colloca fra le iniziative di rivisitazione storica rivolte ai luoghi che si trovavano sul cammino della via Francigena. Vie, piazze, corti, giardini, vicoli saranno lo scenario ideale per un suggestivo salto nel medioevo. Saranno visitabili, con l’ausilio di guide in costume, i principali monumenti della città: chiese, torri, palazzi. Rievocazioni di antichi mestieri, accampamenti militari, musici, figuranti animeranno il centro storico di Fucecchio. i Orario sabato 7dalle ore 18- 24, domenica 8 ore 16 alle ore 20; biglietto € 3,ragazzi fino a 12 anni gratuito;www.salamarzana.it

firenze

Batt istero by night Fino al 23 settembre, il Battistero di San Giovanni Battista, sarà visitabile fino alle 23 nei giorni di giovedì, venerdì e sabato. L’orario normale, con la chiusura alle ore 19, rimarrà valido, invece, per gli altri giorni della settimana. La visita al Battistero è possibile acquistando il biglietto unico entrato in vigore dal 25 giugno di quest’anno, valevole 24 ore, che permette di accedere ai monumenti del “Grande Museo del Duomo” a Firenze negli orari e con le modalità consentite. Con i suoi 300.000 visitatori all’anno, Il Battistero di Firenze è uno dei monumenti più visitati della città. Qui Dante fu battezzato nel 1266 e tanti sono stati i personaggi illustri che nel Battistero di Firenze hanno ricevuto questo sacramento: da Amerigo Vespucci (18 marzo 1454) a Niccolò Machiavelli (4 maggio 1469), da Lisa Gherardini “La Gioconda” (15 giugno 1479) a Cosimo I de’ Medici (20 giugno 1519) e più recentemente personaggi come Antonio Meucci (14 aprile 1808) e Carlo Lorenzini detto Collodi (25 novembre 1826).i ww.operaduomo.firenze.it

– Associazione spettatori – delegazione di Pisa, in collaborazione con la Regione Toscana e la Fondazione sistema Toscana – Mediateca area cinema. La scadenza per

l’invio è il 24 ottobre 2013. La partecipazione è gratuita. I cortometraggi non devono superare i cinque minuti (titoli di testa e di coda compresi). Il monte premi consiste in attrezzature e materiale audiovisivo per un valore complessivo di 6000 euro. Domenica 8 dicembre, dalle ore 15.30, al Cinema Odeon, in piazza Strozzi a Firenze, si svolgerà la proiezione dei dieci cortometraggi selezionati e la premiazione dei vincitori.Il bando del concorso è visibile on line su www.cesvot.it; www.mediatecatoscana.it; www.raccortisociali.it i 33971456713397623692;[email protected]

solidarietàpiErinOE il lUpOLo spettacolo musicale Pierino il Lupo con Paoli Poli e l’Orchestra dei ragazzi della Scuola di musica di Fiesole, Edoardo Rosadini direttore, insieme al Carnevale degli animali di Saint-Saens, con la partecipazione al pianoforte di Andrea Lucchesini, sarà presentato il 21 settembre a Città del Teatro - Cascina (Pi), (ore 21), il ricavato sarà devoluto all’Ospedale Cisanello di Pisa, e il 22 settembre al Teatro Puccini di Firenze (ore 17); in questo caso il ricavato sarà devoluto per la realizzazione di borse di studio per gli allievi più meritevoli della Scuola di musica di Fiesole.i Posto unico non numerato.Biglietto intero 15 €,ridotto soci Coop 10 €

Fucecchio

Simona Baldeschi

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38 - Informatore - Settembre 2013

un aggravante dal momento che nelle aule, nelle case, nelle auto si sommano agli inquinanti esterni gli inquinanti propri di questi luoghi».

Consigli per difendere i nostri bambini dallo smog in città? «Qualche cautela è necessaria -

afferma Monica Pierattelli -; se si vuole, per esempio, fare una passeggiata con i propri piccini, sono da evitare le vie

di maggior tran-sito e gli orari di punta. Se si deve percorrere una strada trafficata, il passeggino non è l’ideale, poiché il bimbo si trova proprio all’al-tezza dei tubi di s cappa mento delle auto; me-glio utilizzare il marsupio (sin dalla prima setti-mana di vita) con il piccino rivolto verso il genitore o la fascia porta bebé. Limitare le uscite nelle ore più fredde o più

umide e nelle giornate in cui si regi-strano i più alti livelli di inquinamento e la presenza di polveri sottili; portate i bambini a fare le passeggiate nei parchi e nei giardinetti: anche se il verde non è molto, è sempre meglio che rimanere vicino all’asfalto e in mezzo allo smog. Ma in questa situazione più che in altre, prevenire è meglio che curare: noi tutti dobbiamo prendere coscienza che se non riduciamo l’uso delle auto quando possibile, sarà diffi-cile contribuire ad un miglioramento dell’aria e in definitiva alla salute dei nostri figli». x

Grandi & piccoli

Dopo i benefici dell’aria salma-stra del mare o di quella pura di

montagna, si torna a respirare l’aria non proprio salubre della città. I rischi per la salute dovuti all’inquinamento ambientale sono maggiori soprattutto per loro, i bambini. Ne parliamo con la dottoressa Monica Pierattelli, pediatra, membro dell’Isde Firenze (Associa-zione italiana medici per l’ambiente).

Perché i bambini sono più sensibili e vulnerabili all’inquinamento?

«L’inquinamento danneggia la sa-lute di tutti, ma soprattutto quella dei più piccini. Già a partire dalla gravi-danza, diverse sostanze che per l’adulto sono meno dannose, si rivelano tossi-che per il bimbo che cresce nel grembo materno. La particolare suscettibilità dei bambini deriva dal fatto che le cel-lule di un organismo in crescita sono più sensibili a tutti i composti chimici che si trovano oramai ad alte concen-trazioni nell’aria che respiriamo, nei cibi e nell’acqua che beviamo e che derivano prevalentemente dal traffico veicolare, dal riscaldamento e dalle attività industriali».

Quali sono i sintomipiù frequenti?

«Nel bambino l’esposizione agli inquinanti atmosferici aumenta la fre-quenza di tosse, infezioni delle vie respi-ratorie e asma, con un dimostrato au-mento di ricoveri e di uso di farmaci nei periodi di forte inquinamento atmosfe-rico, soprattutto invernale. Ma anche stare all’aria aperta in estate, quando ci sono alte concentrazioni di ozono, non fa bene ai bambini che già soffrono di malattie croniche come l’asma».

Perché il bambino in età pre-scolare e scolare è particolarmente soggetto ad ammalarsi?

«Ci sono fasi della crescita in cui gli agenti inquinanti sono particolar-mente ‘pericolosi’: la loro azione in quei periodi della vita è davvero più dannosa. Altri motivi di vulnerabilità

SALUTE

Bambini “sotto smog”

dirossana de Caro

Sono i soggetti più a rischioper l’inquinamento ambientale. Cosa fare

sono legati a caratteristiche tipiche di questa fascia di età: la frequenza respi-ratoria è più rapida (il che comporta una maggiore inalazione di inqui-nanti) ed esiste una immaturità dei sistemi di difesa e disintossicazione dei giovani organi. Tutti i bambini poi trascorrono molto tempo in ambienti chiusi, e questo è dimostrato essere

Lo smogè dovuto prevalentemente alle polveri

sottili, di dimensioni così piccole da superare il filtro nasale e raggiungere le piccole vie respiratorie. Si spiega in questo modo l’aumento di bronchiti e bronchioliti. Ma ci sono segnali che le particelle che riescono dal polmone a

entrare nel circolo sanguigno, possono dare effetti ben peggiori,

soprattutto quando i bambini saranno diventati adulti.

Aria pulita e smog Un cartone animato per spiegare i cambiamenti climaticiDurata 3’ 22’’

L’intErviStataMonica Pierattelli, pediatra, membro dell’Isde Firenze (Associazione italiana medici per l’ambiente).www.isde.it

sEsto fiorEntino

Seminario d’ArteA Sesto Fiorentino, scuola per la formazione artistica e le attività creative per bambini e ragazzi dai 7 ai 18 anni, apre le porte sabato 7 e 14 settembre, dalle 9.30 alle ore 18, per far conoscere e provare le tecniche del disegno e della pittura, gratuitamente.i 0559754501; 3391312378; [email protected]

Page 39: Informatore Coop Firenze settembre 2013

Settembre 2013 - Informatore - 39

Mondo Coopsu come assistere i più piccoli a scuola e non solo. Un aiuto in questo senso può venire dal

“Brain training”, ovvero il potenziamento dell’attenzione e della memoria con piccole tecniche pedagogiche e giochi educativi, per bambini dai 3 ai 6 anni e dai 6 ai 14 anni: nei laboratori di gruppo i bambini si allenano a leggere e disegnare mappe, decodificare le immagini, usare i colori e migliorare la pronuncia; per i più grandi, invece, gli eser-cizi vanno dalla lettura veloce, ai calcoli a mente alle strategie e tecniche di memoria.

«Non stiamo parlando di cure o terapie - spiega la dottoressa Simoncini -, ma di un percorso del benessere che aumenta la sicurezza di sé e l’autonomia dei bambini nel superare i passaggi più delicati della crescita».

Quali possono essere i segnalidi disagio? «Non si tratta di mettere etichette come

quella di bambino aggressivo, iperattivo, ansioso. Al di fuori delle categorie generali, tutti i bambini hanno periodi, momenti o situazioni in cui hanno difficoltà a concen-trarsi e ad esprimersi. Un esempio tipico? La lezione di matematica, il compito in classe o un’esibizione in pubblico. In questi casi, manifestano il loro disagio attraverso eccessi di aggressività, paure immotivate, o difficoltà di apprendimento. Anziché pu-nire, è importante osservare e cercare di capire cosa significano quei segnali».

In quale modo vengono “aiutati” i bambini che partecipano ai corsi?«Non ci sono formule “magiche”, ma

sicuramente si possono fornire strumenti utili per affrontare quei problemi pratici ed emotivi presenti nella vita quotidiana anche dei più piccoli. Negli incontri di gruppo si lavora perché attività “obbligate” o ostiche vengano vissute positivamente, grazie ad un ambiente creativo dove anche l’esercizio di memoria o la tabellina diventano stimo-lanti e divertenti. L’obiettivo è di creare oc-casioni in cui ognuno può mettere in gioco e sviluppare al meglio le proprie potenzialità». i www.fiorentinisicresce.it

[email protected] Facebook fiorentinisicresce.it

CORSI

Giocando s’imparaTecniche pedagogicheper potenziare l’attenzione e la memoria

Settembre, tempo di tornare sui banchi di scuola, e non sempre è facile riprendere

il ritmo e la concentrazione. Una buona notizia e un piccolo aiuto arriva dal sito www.fiorentinisicresce.it, dove Francesca Simoncini, psicologa dell’età evolutiva e consulente dell’Asl Firenze Nord Ovest, risponde on line alle domande dei genitori

diSara Barbanera

L’InIzIATIVA

Museida favola Si chiama “Musei da favola”, ed è un’ini-

ziativa per grandi e piccini a cura della Fondazione Ferragamo, in collaborazione con la Sezione didattica della Soprin-tendenza speciale per il Polo museale fiorentino. Nel mese di settembre, sono tre gli itinerari didattici - in lingua italiana e inglese - dedicati alle famiglie e ispirati ai temi presenti nella mostra “Il calzolaio prodigioso. Fiabe e leggende di scarpe e calzolai”, in corso al Museo Salvatore Ferragamo fino al 31 marzo 2014.

Si inizia domenica 1° settembre, ore 10.30, con una visita agli Uffizi, con i quadri che raccontano una storia (Uf-fizi Gallery; The paintings tell a story), si prosegue sabato 14 settembre, ore 10.30, ascoltando “Storie di angeli, santi e artigiani” e osservando le statue ad Or-sanmichele, tra cui il celebre San Filippo (protettore dei calzolai), per poi recarsi al Museo Salvatore Ferragamo dove i bam-bini potranno ammirare da vicino il Mastro Calzolaio al lavoro e mettere alla prova la loro creatività realizzando un sandalo nello speciale “Laboratorio” che sarà al-lestito; infine, domenica 15 settembre, ore 10 e ore 16, si potrà fare una passeggiata incantata al Giardino di Boboli, per cono-scere e a comprendere il valore del nostro immenso patrimonio storico-artistico. Gli itinerari, la cui frequenza è possibile solo su prenotazione, si terranno il mercoledì, il sabato e la domenica fino a marzo 2014 e sono rivolti a bambini e ragazzi da 7 a 14 anni accompagnati da familiari.i prenotazioni www.polomuseale.firenze.it; http://fondazione ferragamo.it; didattica @polomuseale. firenze.it 055284272 (lunedì e giovedì ore 10-13)

A Firenze si gioca!Sabato 21 (ore 12-24) e domenica 22 (ore 10-20) settembre, al Teatro e Parco Obihall Firenze si svolge

“Firenzegioca - Festa del gioco per tutti”, la manifestazione, organizzata da Comune di

Firenze, Quartiere 2 e ProGioco Firenze, dedicata al gioco e all’intrattenimento per ogni età. Due giornate all’insegna del divertimento intelligente e dell’interattività, dedicate ai giochi di tutti i tipi e per tutti i gusti. Centinaia di giochi, laboratori, concorsi, tornei, ospiti e conferenze. Ingresso gratuito.i www.firenzegioca.it

la manifEstazionE

Bimbi ecologiciIl 15 Settembre presso Giardino dell'Orticoltura a Firenze, si terrà la 2° Edizione di Bimbi & Natura, la fiera mercato del bambino ecologico. Durante la giornata ci saranno molte attività didattiche e ricreative, laboratori, spettacoli, un convegno, alcuni corsi per i genitori, giochi, concerti. Ingresso liberoi www.bimbienatura.com

Obihall, Firenze gioca, area junior

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40 - Informatore - Settembre 2013

Toscana

Dall’Officina Manutenzione Carrozze a Porta al Prato al nuovissimo stabilimento dell’Osmannoro

IL LIbRO

Ferrovieriin tuta blu

Osservando un treno non vengono mai (o quasi mai!) in mente tutte

quelle persone che lavorano per ren-derlo sicuro ed efficiente. Un vero e pro-prio esercito di verniciatori, pannellisti, falegnami, tappezzieri… quelli che vengono definiti ‘ferrovieri in tuta blu’ ed ai quali nel 1990 venne dedicato un bel libro di Marco da Vela. In quel vo-lume (Editori Riuniti) si ripercorreva la storia dell’Officina di Firenze Porta al Prato dal 1905 al 1958 ovvero dalla nascita alla chiu-sura della sezione locomotive.

Adesso a di-stanza di quasi 25 anni, sabato 21 settembre (ore 10 – presso la nuova Omc – Of-ficina manuten-zione carrozze dell’Osmannoro), viene presentato, a completamento di questo viag-gio a ritroso nel tempo, quello che è l’ideale suo seguito: Ferrovieri in tuta blu – Immagini e testimonianze (ed. Libreria Alfani). La firma è ancora quella di Marco da Vela scelto dal Comitato promotore storia e memoria (insieme al Dopo-lavoro ferroviario di Firenze) al quale viene, in questo modo, con la conferma, conferita la carica di ‘ferroviere ad ho-norem’. Un libro diverso dal precedente, per stessa ammissione del suo autore, dove le testimonianze di operai, tecnici, impiegati e quadri (raccolte tramite registrazioni audio e video) diventano prezioso materiale a disposizione del lettore. Non più quindi uno studio sto-rico ma una narrazione attraverso la memoria delle sue maestranze.

dalle nobili stalle all’osmannoro«Nel libro - ribadisce Renzo Manni

(membro del comitato promotore) - si potrà rivivere tutto ciò che ha signi-ficato quest’officina nella difesa delle istituzioni e nella difesa del lavoro». E proprio il successo di queste lotte ha fatto sì che l’officina di Porta al Prato (accanto alla stazione Leopolda, là dove un tempo c’erano le stalle della

parte della più grande officina fioren-tina (che negli anni ’80 impiegava più di mille addetti): “Una grande famiglia che possa essere d’esempio alle nuove generazioni operaie”.

Il fiore all’occhiello dell’officina è quello che, più comunemente, viene definito col termine inglese di revam-ping e che nasce dalla rete di relazioni che lega operai e tecnici. Si legge nel libro: “Il revamping consente di recu-perare carrozze di prima classe di uso

diurno, accanto-nate e destinate alla demolizione perché coiben-tate con amianto e trasformarle in carrozze notte climatizzate, con allestimenti in-terni dal design piacevole, attento ai colori, alle forme, alla diffu-sione luminosa e con applicazioni tecnologiche di

avanguardia”, un processo di riquali-ficazione attento e di prim’ordine. Con grande vantaggio per l’azienda, perché i costi di realizzo sono molto inferiori a quelli per l’acquisto di una nuova carrozza.

le lotte sindacali«Fummo i primi - racconta Manni -

a raggiungere piazza della Signoria per manifestare la nostra solidarietà ed il fermo sdegno in occasione del rapi-mento di Aldo Moro». Una compattezza che adesso i quattro membri del Comi-tato ricordano con orgoglio. «Eravamo invidiati dagli altri ferrovieri - dice Manni - perché, all’Officina grandi riparazioni Ogr di Porta al Prato il pro-blema di uno era il problema di tutti!».

È questa lezione di vita che si può ritrovare nelle pagine di Ferrovieri in tuta blu; in occasione della pre-sentazione sarà possibile visitare il nuovo impianto di Trenitalia, il più grande e aggiornato del nostro paese. L’ingresso è gratuito. Per i ferrovieri e familiari è consentito esibendo la tessera ferroviaria; per i non ferrovieri è necessario prenotarsi tramite l’e-mail [email protected]. x

diBruno Santini

nobile famiglia Pazzi) nel 2008 fosse trasferita (per far posto al Polo musi-cale) all’Osmannoro in un aggiorna-tissimo impianto. «Del resto questa era la nostra parola d’ordine - fa eco Mario Galli (ex verniciatore ora in pensione) - l’officina si chiuderà solo quando ne verrà costruita una nuova!». «Promettemmo che l’ultimo operaio entrato a Porta al Prato avrebbe conse-gnato le chiavi dell’officina al sindaco di Firenze per utilizzare questa area per la città - ricorda un altro membro del Comitato promotore storia e memoria, Fausto Fiorini - e così è effettivamente accaduto il 26 febbraio del 2008.». «Si lasciava una vecchia “Ferrari” - ci con-fessa Mauro Misuri (il quarto membro del Comitato) - per andare su una 500 nuova… con l’auspicio che diventasse presto una fuoriserie!».

Incontrando i 4 componenti del Comitato nelle stanze del Dlf in via Paisiello, si legge chiaramente negli occhi di tutti l’orgoglio di aver fatto

Marco da Vela,Ferrovieriin tuta blu.Immagini e testimonianzeEdizioniLibreria Alfani

La Leopolda La Stazione Leopolda di Firenze oggi Durata 2’

i 3396206939 oppure 3138419453

Personale dell’Officina Porta a Prato prima del trasferimento

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Settembre 2013 - Informatore - 41

ToscanaL’InTERVISTA

Il Boccaccio viaggiatoreLo spirito moderno del grande certaldese negli studi di Roberta Morosini

Roberta Morosini insegna Lingua e letteratura italiana alla Wake Forest

University (North Carolina). Ha acquisito notorietà internazionale per i suoi studi

sul Boccaccio, e ha compiuto questa estate un tour eu-ropeo: da Madrid a Barcellona, Vene-zia e Copenhagen, alla Sorbona di Parigi. A Certaldo, nella Casa del Boc-caccio ha tenuto le-zioni a un gruppo di suoi studenti a-mericani. Abbiamo approfittato della sua presenza in I-talia per conoscere l’interesse che c’è negli Stati Uniti per la nostra lettera-tura e per Boccac-cio in particolare.

«In America, a giudicare dal numero di congressi dedicati a lui negli ultimi due anni - esordisce la professoressa Mo-rosini - c’è interesse per Boccaccio e la sua opera. Essere studiosi del Boccac-cio spesso generava sorrisi, perché uno studioso “serio” si occupa di Dante o Petrarca. Ma oggi non è più così».

Roberta Morosini è stata anche vice-presidente dell’American Boccaccio As-sociation ed è curatrice di un libro, Boc-caccio geografo, nel quale si analizzano il ruolo che i viaggi hanno nelle opere del grande certaldese. Boccaccio soggiornò a Napoli e in quella città crocevia del Mediterraneo, acquisì importanti no-zioni geografiche ma soprattutto trasse dai racconti dei marinai le suggestioni dell’oriente, con i suoi odori e sapori di terre lontane, con i favolosi scenari della civiltà islamica che ricordano quelli delle Mille e una notte.

a favoredeGli indiGeniMa nel Boccaccio geografo (e più

precisamente in un saggio di Theodore J. Cachey) si parla anche dell’estremo occidente ovvero della recente scoperta delle Canarie e di come, Boccaccio si contrappose all’opinione prevalente (con-

divisa anche dal Petrarca) che conside-rava gli indigeni delle Canarie (i Guanci) gente “rozza nei costumi e tanto simile alle bestie”.

«Boccaccio scrisse il De Canaria che offre un approccio del tutto diverso per-ché denota un gusto per l’esotismo e l’interesse per l’Altro, tipico della cultura mercantile. Nel De Canaria, Boccaccio, afferma nel suo saggio Theodore J. Ca-chey, con sottile ironia, cerca le affinità con l’Occidente: i Guanci danzavano quasi come i francesi, apparivano più socievoli degli spagnoli, erano audaci, di notevole intelletto. E pone in risalto la loro socialità: non mangiavano se il cibo non era stato diviso fra tutti in parti eguali..

A chi definiva immorali gli indigeni per la loro pretesa nudità ribatte, che la loro era una nudità “relativa”, perché portavano perizomi o vestiti di pelli cucite con arte. Poi nota con ironia che a Firenze l’abbigliamento maschile metteva in e-sposizione gli attributi virili che, invece, gli aborigeni celavano. Infine, nel Boccaccio geografo si rileva che per il Boccaccio la nudità degli indigeni, lungi dall’essere indizio di indole “bestiale” era simbolo della loro vulnerabilità, come attesta la descrizione con accenti drammatici, dell’assalto alle capanne, dell’incendio dei villaggi, e della cattura di persone destinate a essere vendute come schiavi».

sex in the cityUn corso tenuto dalla professoressa

Morosini sulla visione politica del Boc-caccio accoglie sempre più studenti: fa riferimento al Decameron come Sex in the city, parafrasando il noto serial televi-sivo… «Attenzione, il titolo non è Sex AND the city ma Sex IN the city, cioè spiego e faccio ricerca su come il sesso sia una metafora politica e come Boccaccio affidi alla brigata, attraverso il racconto e il raccontare, il compito di ricostruire Firenze. Partendo dall’analisi di artisti e intellettuali del tempo, come Giotto, Lo-renzetti e Villani, provo a mostrare come anche Boccaccio fosse preoccupato del dilagare dell’egoismo e degli interessi personali a svantaggio della comunità, e quanto le cosiddette novelle licenziose nel Decameron aiutino, in realtà, a far emergere questa dicotomia fra i parassiti, coloro che non partecipano al benessere e alla crescita della comunità civile, e gli industriosi. A questi ultimi Boccaccio dedica la III giornata.

E io provo a mostrare le simmetrie fra il progetto di Boccaccio di ricostruzione della città e il racconto della brigata che viene siglato dalle parole di Panfilo alla fine della IX giornata in cui riecheggia chiaro l’Ulisse di Dante: “Fatti non foste per viver come bruti”». x

diGabriele Parenti

CertALdOboccaccesca,storie di Gusto!Giovanni Boccaccio sarà il protagoni-

sta assoluto della XV edizione di “Boccac-cesca”, ogni attività sarà dedicata alla sua vita e alla sua opera.

“Boccaccesca” in questo modo vuol rendere omaggio all’illustre poeta raccon-tando le “Storie” del gusto e ogni sera una

“Novella” del Boccaccio, con allestimenti che coinvolgeranno tutto il borgo medie-vale di Certaldo Alto.

Vari saranno i punti di interesse cul inar io   dove poter assistere a lezioni di cucina, concorsi, cooking show, e i più piccoli potranno parteci-pare a numerosi laboratori didattici.

Per le vie del borgo si svolge-ranno lezioni di pasticceria oppure presentazioni di li-bri sull’enogastro-nomia, piazza S.S. Annunziata avrà una postazione per lo chef itinerante, in piazza Vittore Branca con “I segreti dello chef” sarà realizzato un piatto toscano storico legato al Boccaccio.

E poi tanti produttori e artigiani che si distribuiranno per vie e piazzette del borgo, la miglior produzione agroalimen-tare della Toscana e di altre regioni per scoprire i luoghi del Boccaccio come la Campania, la Romagna e la Francia.

Questa edizione di “Boccaccesca” vedrà numerosi ospiti e chef di fama nazionale, premiazioni, convegni e mo-stre oltre al 12° “Concorso Chichibio”, dedicato alle scuole alberghiere e alla II edizione di “FaceChef”, un concorso proposto attraverso facebook e rivolto a tutti coloro che si dedicano ai fornelli ma non sono cuochi.

Per la XV edizione “Boccaccesca” mette sul “piatto” proposte a prova di buongustaio dove i vari attori disegne-ranno per due week-end, il 21/22 e 27/28 settembre dalle 11 alle 20, una nuova capitale del gusto.i www.boccaccesca.it

BoccaccioLa Toscana lo celebra con libri, convegni, musica, arte, visite guidateServizio InToscana.it – 25.03.13 – Durata 3’ 29”

Roberta Morosini

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42 - Informatore - Settembre 2013

Ambiente

Il Giardino Stibbert si trova nella zona Nord-Est di Firenze, situato sul ver-

sante collinare di Montughi, da cui si gode una bella vista sulla città. Questo parco rappresenta un tipico esempio di giardino romantico e vi si ritrova tutto il gusto, l’amore per l’arte e la bellezza, tipiche dell’‘800. A questo importante spazio verde si affianca un ricchis-simo museo, già dimora di Frederick Stibbert, il ricco collezionista anglo-fiorentino che nel corso della sua vita raccolse numero-sissimi pezzi di an-tiquariato, acqui-stati in Italia e in Europa, tutt’oggi qui custoditi. Di questo vasto patri-monio culturale e artistico, parliamo con Simona Di Marco, storica ap-passionata che dal 1989 lavora presso lo Stibbert e che da quest’anno riveste la carica di vice-direttore del mu-seo. «Il complesso è gestito dalla Fondazione Museo Stibbert onlus, in collaborazione con il Comune di Fi-renze che, nel 1906 – spiega Di Marco

–, ereditò l’immensa proprietà, secondo la precisa volontà dello stesso Stibbert, che volle donare a Firenze tutto ciò che con impegno e passione aveva raccolto e realizzato nel corso della sua vita. Il parco è oggi un giardino pubblico di circa tre ettari, la cui cura – partico-larmente impegnativa – è garantita dal Comune, in stretta collaborazione con la direzione del museo, che è ora affidata a Enrico Colle».

Gli anGeli del bello«Ai tempi di Stibbert – prosegue Di

Marco – erano quattro i giardinieri incaricati; oggi, in piena crisi econo-mica, il personale si è drasticamente ridotto. Riceviamo, per fortuna, l’aiuto di un gruppo di volontari della Fonda-zione Angeli del Bello che sta aiutando la Fondazione Museo Stibbert nella manutenzione del Parco: si occupano della pulizia dei viali, delle piccole pota-ture, delle annaffiature e vigilano sulla

salute del giardino in modo scrupoloso e amorevole. Questo prezioso lavoro – ribadisce Di Marco – lo rende curato e accogliente, nonostante l’aspetto del parco oggi sia molto diverso da quello dei tempi remoti. Ma sono stati condotti a termine importanti restauri – e altri sono in corso – per riportare questo luogo allo splendore che fu».

gIARDInO STIbbERT

Ingleseanche il parco

diCàrola Ciotti

Romantico e di gusto ottocentesco, un percorso verde tra statue, tempietti e un piccolo lago

la naviGazioneIl giardino, in principio, era piut-

tosto semplice, con ampie aiuole all’italiana; Stibbert intervenne sulla struttura originaria trasformandola nel corso del tempo, anche attraverso l’acquisizione di terreni limitrofi, in un parco all’inglese ricco di tutto ciò che all’epoca era di gran moda. Egli si avvalse dell’opera dei più noti architetti e artisti del tempo, abbellendo il parco di statue, vasche, tempietti, false rovine e specie botaniche pregiate. «Le opere effettuate si collocano tra la fine degli anni cinquanta e gli anni novanta dell’‘800 – dichiara la vice-direttrice

– cominciando dall’inserimento del laghetto sulle cui rive si specchia un piccolo tempio in stile neo-egizio. Una piccola scalinata, fiancheggiata da sfingi e leoni, introduce all’interno, mentre un secondo ingresso, rivolto verso terra, è preceduto da tre coppie di sfingi; ai lati della porta, si trovano due coppie di statue di faraoni». In origine, il lago era dotato anche di un attracco e di un piccolo imbarcadero per consentire la “navigazione”. «Negli anni successivi, si realizzò il grande viale di accesso, il viale dei Tigli, che cir-conda il parco e conduce all’ingresso del museo; qui, si ammira il tempietto ellenistico, costruito dall’ingegner Pas-seri nel 1863 per decorare la parte nord del giardino. Ispirato a esempi classici, a pianta centrale, sormontato da una piccola cupola rivestita di pia-strelle a scaglie in maiolica colorata, è molto originale e ben conservato. Al suo interno sono incastonati piatti di manifattura toscana, mentre al centro spicca una statua in terracotta dipinta, rappresentante Flora, opera, come le altre, di Francesco Gaiarini».

la limonaiaAll’interno del parco si trova anche

una splendida Limonaia, realizzata da Giuseppe Poggi, che in passato al-loggiava, oltre agli agrumi, le piante tropicali che Stibbert coltivava con passione. Questa elegante struttura, recentemente restaurata, è disponibile per incontri, conferenze, feste azien-dali e private. In corso d’opera, invece, il ripristino delle Scuderie adiacenti all’abitazione della famiglia: una volta conclusi i lavori, qui si trasferiranno

Un museo tutto nuovoNelle sei sale al primo piano della rinascimentale villa di Poggio Reale che sovrasta Rufina, si apre il Museo Mario Romoli, artista fiorentino del novecento (1908 – 1978) che ha realizzato, fra l’altro importanti opere pubbliche, come la pittura murale nella stazione di S.M. Novella a Firenze (1936), il grande affresco in piazza della Calza a Porta Romana (1954). Oltre al campo dell’arte si è dedicato allo studio della filosofia e della scienza, con una visione umanistica leonardesca che ha prodotto anche invenzioni tecnologiche documentate nel museo. Gli scritti di Mario Romoli sono ora raccolti in un volume a cura di Claudio Strinati, noto studioso romano di storia dell’arte, che verrà presentato in occasione dell’inaugurazione del Museo, sabato 21 settembre. Il museo sarà aperto al pubblico il 26 settembre, in occasione del “Bacco Artigiano”, che come ogni anno richiama a Rufina migliaia di persone.

rufina

o

Il giardino è aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle 19 (fino a ottobre), escluso il giovedì. In inverno 8/17

FOTO f. mAgOniO

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Settembre 2013 - Informatore - 43

diSara Barbanera

Mondo Coopgli uffici della direzione e, finalmente, troverà degna sistemazione anche la biblioteca, al momento sacrificata in ambienti non adatti. Inoltre, la So-printendenza per i beni architettonici sta organizzando il restauro di uno degli arredi architettonici meno noti del parco: si tratta di una grotta, si-tuata sotto una scalinata, realizzata da Stibbert a imitazione delle grotte cinquecentesche – in voga nei giardini medicei come Boboli o Castello – fino a oggi ignorata, perché chiusa da mol-tissimi anni.

non solo armiIl Museo Stibbert ospita nelle sue

splendide sale non solo la nota colle-zione di armi e armature, ma anche quadri: fondi-oro trecenteschi, nature morte fiamminghe, ritratti di Corte del XVI secolo e Madonne del ‘400. Agli ar-redi meravigliosi si affiancano arazzi, vetri istoriati, porcellane e maioliche, splendidi lampadari di cristallo, tutto di squisita fattura. Un’occasione unica per riscoprire l’artigianato artistico della Firenze di fine ottocento, che fu così ricca di attenzione per l’arte e la cultura.i Museo Stibbert , Via Stibbert 26 -

Firenze; 055475520 Orari lunedì, mercoledì 10/14; venerdì, domenica 10/18, ingresso euro 6; chiuso il giovedì; bus n° 4 dalla stazione FFSS (fermata Gioia); www.museostibbert.it

Cooperativa Pegaso e la Casa di Ventignano da un servizio di Raitre - 05.06.13Durata 3’ 20’’

COOPERATIVE

Vocazione verdeDall’esperienza della cooperativa sociale Pegaso agli orti di Sinergica

A volte si guardano in faccia fra loro e ancora stentano a crederci. Eppure

è tutto vero: partita da una manciata di genitori e ragazzi disabili, ora la coopera-tiva Pegaso è una vera e propria attività imprenditoriale che dà lavoro a ben ot-

tantacinque persone. Non una ma molte attività che vanno dai servizi di pulizia alla manutenzione del verde pubblico all’atti-vità agricola che sta diventando sempre più il motore trainante dell’impresa. E se l’Italia non è un Paese per giovani, Pegaso è in controtendenza, come racconta Daniele Bertelli, il vicepresidente: «A trentatré anni sono il più vecchio e ho seguito tutta la storia nata nel 2000 da genitori e psichiatri del Dipartimento di salute mentale della Asl 11 di Empoli che cercavano opportunità di lavoro per ragazzi disabili. All’inizio si trattava di piccoli lavori di pulizia, con poca ricaduta sulla riabilitazione. Così ci siamo spostati sulla manutenzione del verde: tra il 2007 e il 2008 abbiamo acquisito la gestione delle attività di giardinaggio per i Comuni di San Miniato, Castelfiorentino, Certaldo, Montaione e Gambassi. E lì, ci siamo interrogati per la prima volta come imprenditori, perché abbiamo intuito le nostre potenzialità economiche, oltre che sociali». Potenzialità messe a frutto dopo che la cooperativa ha ottenuto l’uso di un

terreno abbandonato di proprietà dell’Asl di Empoli: dalle aiuole agli orti, l’attività agricola ha preso il via anche grazie alla collaborazione con l’Associazione autismo toscana, la cooperativa Intrecci e la Casa di Ventignano che ha rinforzato il progetto con un altro ettaro di terreno e cinque ragazzi autistici da formare “sul campo”. E da una costola di Pegaso, nel 2012 è nata l’im-presa agricola Sinergica che gestisce ben cinque ettari di terreni prima abbandonati, con quindici addetti fra operatori, disabili e inserimenti lavorativi terapeutici. Il seme ha portato buoni frutti, oggi in vendita nello spaccio presso il terreno di Lavavia di San Miniato, ma non solo: dal 2010

alcuni prodotti sono disponibili anche nel reparto ortofrutta del supermercato Coop di via Sanzio ad Em-poli, ben riconoscibili dal logo con il cavallo alato. Segreti del successo non ce ne sono, anzi: la ricetta è non avere segreti e allargare la rete virtuosa a quanti più soggetti possibile: «Il nome Sinergica - spiega Bertelli - non è un caso: nella pra-tica significa lavo-rare unendo settore

pubblico, associazioni, famiglie, imprese private che, come Unicoop Firenze, ci ac-colgono nei loro spazi commerciali».

«Segreti no ma qualche parola chiave sì, prime fra tutte lavoro e innovazione: «Funzioniamo - aggiunge Bertelli - perché abbiamo sempre evitato l’ottica assisten-zialistica: il nostro è lavoro vero e proprio che garantisce a tutti gli 85 dipendenti un regolare contratto di assunzione. Il guada-gno in più è tutto destinato a portare novità: l’ultima è l’iPad con cui i ragazzi addetti alla manutenzione dei giardini pubblici scattano foto prima e dopo l’intervento per metterle subito on line, così che i cittadini vedano dove e come lavoriamo!».

Il volume d’affari è passato dai tre-centomila euro del 2010 ai settecentomila del 2012, con la speranza di festeggiare il milione di euro nel 2013. Ma prima e dopo i numeri, a contare di più sono le persone: «Dato che a oggi nell’area empolese co-priamo tutto l’arco dei disturbi psichiatrici, per il 2013 presenteremo il nostro primo bilancio sociale. Perché, se finora è andata bene così… si può sempre fare di meglio!» i Informazioni e acquisto prodotti

via Sottopoggio per San Donato, 171Empoli (FI) - tel. 0571999074www.pegasoverde.it www.agrisinergica.it o

o

L’intErviStataSimona Di Marco,storica,vice-direttrice del Museo Stibbert

Stibbert in video Intervista a Simona di Marco, vice-direttrice del Museo Durata 5’ 06’’

FOTO f. mAgOniOFOTO f. mAgOniO

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44 - Informatore - Settembre 2013

DIVERTICOLI

Piccole sacche

Salute

In Italia la diverticolosi è presente nel 5% della popolazione di età

compresa fra i 30 e i 39 anni, una prevalenza che aumenta progressi-vamente con l’età sino ad arrivare ad oltre al 60% negli ultra ottantenni. C’è da aggiungere che questa pato-logia interessa nel 65% dei casi la porzione terminale del colon detta Sigma. Abbiamo intervistato il dottor Piero Buccianti, Direttore D.A. I di Gastroenterologia e malattie infettive della Azienda ospedaliero univer-sitaria pisana, per avere maggiori informazioni.

Quale è la causa della diverticolosi del colon?

«Alla base della formazione dei diverticoli - dice Buccianti - è una dop-pia causa, la prima è il rilasciamento delle fibre del tessuto muscolare del colon, che determina una debolezza della parete in alcuni punti partico-lari, dove è possibile che lo strato di cellule che tappezza l’interno della cavità intestinale vada verso l’esterno formando delle piccole sacche i diver-ticoli, quando sottoposta alla seconda causa, cioè una pressione eccessiva dentro l’intestino. La stitichezza è la prima responsabile di questo fenomeno, a causa di una per-manenza prolungata delle feci. Nei punti dove la resistenza di parete è minore, l’aumento di pressione può trovare sfogo attraverso la formazione di queste piccole sacche»

Con quali sintomi si manifesta e come si fa la diagnosi?

«La malattia diverticolare è nella maggioranza dei casi una patologia benigna - continua il nostro esperto

-; nell’80% dei casi non si manifestano sintomi e il paziente non è nemmeno a conoscenza di avere dei diverticoli. Nel rimanente dei casi si presentano sintomi attribuibili a uno stato di irritazione, con presenza di eccesso di aria, alterazioni della regolarità nell’andare d’intestino e dolori addo-minali che aumentano in seguito ai pasti e che vengono alleviati dall’e-mettere le feci o l’aria. La diagnosi di diverticolosi è spesso casuale, soprat-

tutto in assenza di sintomi. Gli esami strumentali che consentono di iden-tificare la presenza di diverticoli sono la colonscopia, il clisma associato alla Tac, la così detta “colonscopia virtuale” e il clisma opaco».

Spesso si sente parlare di diverticolite, in cosa differisce dalla diverticolosi?

«La diverticolosi consiste nella sola presenza dei diverticoli - prosegue Buccianti -, ed è una condizione priva o con pochi sintomi, che quindi non necessita di nessuna cura. È piuttosto importante una preven-zione delle complicanze infiammatorie. La

diverticolite, invece, s i

verifica quando un diverticolo va in-

contro a infiamma-

dialma valente

PREVEnzIOnE E CURA

Alimentarsi beneLa frutta e la verdura devono

essere i componenti più im-portanti di una alimentazione cor-retta, questo perché le vitamine, i sali minerali e gli antiossidanti sono delle vere medicine per tutte le patologie. Nella prevenzione della formazione dei diverticoli si è detto che si deve curare la stipsi e questo avviene con un contenuto elevato di fibre della dieta, da 15 a 30 grammi al giorno. È quindi utile

consumare anche cereali integrali, perché sono una fonte importante di fibre insolubili, che vanno cioè ad aumentare la massa delle feci. È importante bere molta acqua, almeno 2 litri al giorno, e cammi-nare di passo svelto per almeno

mezz’ora (meglio se di più) tutti i giorni. Si consiglia di evitare l’uso di lassativi, specie quelli che pro-vocano l’irritazione della parete dell’intestino. Nel caso che si sia instaurata una diverticolite, le in-dicazioni sono diverse, in quanto si deve combattere l’infiammazione. Occorre, quindi, abolire i cibi pic-canti, le spezie, il tè, il caffè, la cioccolata, gli alcolici e le bevande gassate. Le verdure e i cereali integrali vanno eliminati, ed è per-messa solo la lattuga, mentre la frutta va sempre sbucciata. Elimi-nare l’uso del latte, ma si possono mangiare quantitativi contenuti di yoghurt e formaggi non stagionati.

L’intErviStatodottor Piero Buccianti, direttore D.A. I  di Gastroenterologia e malattie infettive della Azienda ospedaliero universitaria pisana

o

porzione terminale del colon detta Sigma. Abbiamo intervistato il dottor Piero Buccianti, Direttore D.A. I di Gastroenterologia e malattie infettive della Azienda ospedaliero univer-sitaria pisana, per avere maggiori

Quale è la causa della diverticolosi del colon?

«Alla base della formazione dei diverticoli - dice Buccianti - è una dop-pia causa, la prima è il rilasciamento delle fibre del tessuto muscolare del colon, che determina una debolezza della parete in alcuni punti partico-lari, dove è possibile che lo strato di cellule che tappezza l’interno della cavità intestinale vada verso l’esterno formando delle piccole sacche i diver-ticoli, quando sottoposta alla seconda causa, cioè una pressione eccessiva dentro l’intestino. La stitichezza è la prima responsabile di questo fenomeno, a causa di una per-manenza prolungata delle feci. Nei punti dove la resistenza di parete è minore, l’aumento di pressione può trovare sfogo attraverso la formazione di

si manifesta e come si fa la

diverticolite, in cosa differisce dalla diverticolosi?

«La diverticolosi consiste nella sola presenza dei diverticoli - prosegue Buccianti -, ed è una condizione priva o con pochi sintomi, che quindi non necessita di nessuna cura. È piuttosto o con pochi sintomi, che quindi non necessita di nessuna cura. È piuttosto o con pochi sintomi, che quindi non

importante una preven-zione delle complicanze infiammatorie. La

diverticolite, invece, s i

verifica quando un diverticolo va in-

contro a infiamma-

PREVEnzIOnE E CURA mezz’ora (meglio se di più) tutti i

o

Si formano per lo più nel colon,in alcuni casi si possono infiammare.Cure e prevenzione

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Settembre 2013 - Informatore - 45

Mondo Coop

diandrea Marchetti

PISA

Gioco salvavitaUn videogioco, nato daun progetto universitario, per insegnare a soccorrerele persone colpite da infarto

Un videogioco ci aiuterà a salvare vite umane: si chiama “Mini-Vrem”, ed

è stato studiato per insegnare come si presta soccorso a chi è stato colpito da arresto cardiaco improvviso, una delle principali cause di morte in Europa.

Secondo stime attendibili, infatti, nel “Vecchio Continente” l’arresto cardiaco improvviso provoca, ogni anno, un numero di vittime pari a quello dei passeggeri di due jumbo jet. Solo la rianimazione cardio-polmonare, l’unica manovra riconosciuta come salvavita a livello internazionale, può

ridurre il numero di vittime. Ma andrebbe eseguita subito, e nel modo corretto, da chi si trova accanto alla persona colpita da arresto cardiaco. Tuttavia la conoscenza della manovra salvavita e la consapevo-lezza della sua utilità sono ancora limitate.

Per questo è nato il progetto “Mini-Vrem” (Mini-Virtual reality enhanced mannequin”) ideato dal dottor Federico Semeraro, anestesista rianimatore, e svi-luppato da ricercatori dell’“Italian resusci-tation council” dell’Istituto di tecnologie della comunicazione, dell’informazione e della percezione della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con studio Evil, specializzato nello sviluppo di videogiochi. Il progetto “Mini-Vrem” è stato premiato a Utrecht, in Olanda, nell’ambito della competizione “Future of health award”, e si è aggiudicato 200.000 euro per lo sviluppo dell’omonimo vide-ogioco, ritenuto utile per insegnare le manovre da compiere a un alto numero di potenziali soccorritori, e non solo al personale sanitario. «L’obiettivo del pro-getto “Mini-Vrem” - dice Semeraro - è diffondere la cultura della rianimazione cardiopolmonare per aumentare il nu-mero di persone in grado di aiutare chi è colpito da arresto cardiaco improvviso».

«Il progetto – spiega Antonio Frisoli, docente all’Istituto Tecip della Scuola Sant’Anna- prevede lo sviluppo di una piattaforma di auto-apprendimento che si serve di sensori cinetici, per analiz-zare il movimento, e di un software per valutare se la manovra salvavita è stata eseguita correttamente oppure no: per essere efficace, la manovra di rianima-zione deve esercitare sulla cassa toracica una compressione adeguata, con 120 battiti al minuto, capace di raggiungere una profondità di 5-7 centimetri. Il che non è scontato, a causa della durezza della cassa toracica. Bisogna posizionare bene le mani, percepire e dosare la propria forza, ricordare i movimenti, la cadenza e la sensazione fisica stessa, così da ripro-durla. È importante fare molta pratica». Il software di “Mini-Vrem” si può installare su un normale pc di casa mentre il sensore di movimento “Kinetic”, munito di teleca-mera 3d, è reperibile anche presso i negozi di elettronica. È utilizzato, infatti, anche da alcuni videogames come l’Xbox. Il sensore legge il movimento eseguito dalla persona che si esercita e invia i dati al software. Quest’ultimo li analizza e, in tempo reale, restituisce la valutazione all’utente tramite un’interfaccia grafica sul pc, un display con un tachimetro, come quello delle auto: se la lancetta si posizione sul verde vuol dire che la manovra è stata fatta bene. Se, invece, la lancetta è sul rosso, la manovra è sbagliata e serve ancora esercizio. i www.mini-vrem.it

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Corsi di yoga e tai ji QuanAll’Istituto di Yoga, in via Lanza 65 a Firenze, si svolgono corsi di yoga e tai ji Quan per tutte le età. Le lezioni si svolgono sia la mattina, che durante la pausa pranzo e la sera.i Iscrizioni dal 16 settembre: 0552479080/3281726224 (17-20)

Movimento contro i doloriA settembre, al Centro*Ponte a Greve (Fi) partono i corsi di Afa (Attività fisica adattata), per migliorare la salute con semplici esercizi alla portata di tutti. L’attività fisica aiuta soprattutto in caso di dolori e come prevenzione di numerose patologie mediche. I corsi si tengono nello Spazio eventi, il mercoledì e venerdì, dalle 10 alle 11. Il costo è di 2 euro a seduta.i 800801616 (lun-ven 14-18); www.sds.firenze.it

Sclerosi multiplaA settembre i volontari del Gruppo operativo Aism del Mugello saranno presenti tutti i sabati, dalle 10.30 alle 12, presso il Centro incontro di piazza Dante a Borgo San Lorenzo per accogliere nuovi volontari e fornire informazioni.i Nello Pini [email protected];Elisabetta Naldi [email protected] Firenze 055691033 [email protected]

pillolE di salutE

zione che di solito si verifica a causa di minuscole perforazioni del diverti-colo e/o in seguito al deposito di feci nelle sacche. La diverticolite, invece, è una condizione che si manifesta con quadri di gravità molto varabili fino a emorragie o un quadro di peritonite. I sintomi di allarme sono sempre il dolore addominale, spesso in basso e a sinistra, e la febbre».

Quali sono i tipi di terapia medica e chirurgica?

«La diverticolosi necessita unica-mente di una terapia preventiva - con-clude Buccianti -. Un introito adeguato di fibre per regolarizzare l’intestino, prevenire l’infiammazione dei diverti-coli. L’assunzione di antibiotici che non vengono assorbiti dall’intestino a cicli mensili, così come gli antiinfiamma-tori intestinali non hanno dimostrato efficacia nella prevenzione di questa patologia. Nel caso in cui sia insorta una diverticolite, sarà fondamentale una gestione da parte di specialisti, spesso di concerto tra gastroenterologo e chi-rurgo, a seconda delle complicanze che possono verificarsi. Dovranno essere eseguiti esami del sangue, ecografia e Tac per determinare la gravità del quadro. Potrà rendersi necessaria l’o-spedalizzazione e la messa a riposo dell’intestino con una dieta liquida o con il digiuno. I farmaci che verranno utilizzati in questo caso saranno anti-biotici, e antidolorifici per il controllo della sintomatologia dolorosa. In caso del ripetersi degli episodi di diverticolite o di comparsa delle complicanze (peri-tonite, perforazione, stenosi, fistole) o di fallimento della sola terapia medica, si renderà necessario l’intervento chirur-gico. Nel caso in cui l’intervento debba essere eseguito in urgenza, potrà essere necessario asportare il tratto di colon malato e soprassedere alla ricostruzione, praticando temporaneamente una de-rivazione esterna delle feci, allo scopo di far guarire dalla grave infiammazione i tessuti, prima di ricostituire, in un secondo tempo, la normale continuità intestinale. L’intervento programmato ha indicazioni sempre più limitate; di solito viene eseguito con tecnica lapa-roscopica, cioè meno invasiva senza grandi incisioni, ma attraverso delle cannule». x

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Tenendo conto di tutte queste variabili, il software diregolazione GENIE, gestito dagli Audioprotesisti diAudioClinic, ottimizza il funzionammo degli apparec-chi acustici grazie al protocollo YouMatic. Gli indicato-ri del software YouMatic evidenziano alcuni parame-tri fondamentali di regolazione che l’Audioprotesistapuò modificare in base alle necessità dell’utente:

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