Indirizzi per l'aggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei rifiuti Urbani in Campania

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Giunta Regionale della Campania Assessorato all’Ambiente Causa C-653/13, Commissione europea contro Repubblica italiana, riguardante la violazione della direttiva 2006/12/CE - Sentenza della Corte di Giustizia Europea del 16.07.2015 Riscontro Decisione ENV.D.2/GM/en/ARES(2015).3145635 del 27.07.2015 - Definizione dei provvedimenti utili a conformarsi alla sentenza Commissione/Italia (C297/08, EU:C:2010:115) Indirizzi per l’aggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania Agosto 2015 fonte: http://burc.regione.campania.it

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Causa C-653/13 Commissione europea contro Repubblica Italiana - Definizione dei provvedimenti utili a conformarsi alla sentenza C297/08

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Giunta Regionale della Campania Assessorato allAmbiente CausaC-653/13,CommissioneeuropeacontroRepubblicaitaliana, riguardante la violazione della direttiva 2006/12/CE - Sentenza della Corte di GiustiziaEuropeadel16.07.2015RiscontroDecisione ENV.D.2/GM/en/ARES(2015).3145635del27.07.2015-Definizionedei provvedimenti utili a conformarsi alla sentenza Commissione/Italia (C297/08, EU:C:2010:115) Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania Agosto 2015 fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania iINDICE GENERALE INDICE GENERALE ..................................................................................................................................... I INDICE DELLE FIGURE ............................................................................................................................. II INDICE DELLE TABELLE ....................................................................................................................... III 1PREMESSA: FINALIT DEL DOCUMENTO ..................................................................................... 4 2DIFFICOLTDIATTUAZIONEDELVIGENTEPIANOREGIONALEDIGESTIONEDEI RIFIUTI SOLIDI URBANI ....................................................................................................................... 8 2.1LA PIANIFICAZIONE IMPIANTISTICA ...................................................................................................... 9 2.1.1LA GESTIONE DEL RIFIUTO RESIDUALE DA RACCOLTA DIFFERENZIATA ........................................... 10 2.1.2LA GESTIONE DEI RESIDUI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI ............................................. 11 2.2CRITICIT DEL PIANO ......................................................................................................................... 11 2.3SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA DEL 16.07.2015 .................................................... 12 3INDIRIZZIPERLAGGIORNAMENTODELPIANOREGIONALEPERLAGESTIONEDEI RIFIUTI URBANI IN CAMPANIA ........................................................................................................ 14 3.1SINTESI DEI DATI DI PRODUZIONE, RACCOLTA E GESTIONE AL 2014 ................................................... 16 3.2SCENARIO DEL PIANO DI AZIONE ....................................................................................................... 17 3.3IL TRATTAMENTO DEL RIFIUTO RESIDUALE DA RACCOLTA DIFFERENZIATA ....................................... 22 3.4IL TRATTAMENTO DEL RIFIUTO ORGANICO ......................................................................................... 24 3.5SINTESI OPERATIVA DEL PIANO DI AZIONE ........................................................................................ 27 4CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE .................................................................................................... 28 fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania ii INDICE DELLE FIGURE FIGURA 2.1 - SCHEMATIZZAZIONE SCENARIO DI GESTIONE RSU PRESCELTO ................................................ 8 FIGURA 3.1 - ANDAMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA (A.) E DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI (B.) TRA IL 2010 E IL 2014. ..................................................................................................................................... 18 FIGURA 3.2 - PROIEZIONE DELLANDAMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA TRA IL 2015 E IL 2019 ..... 19 FIGURA 3.3 - SCENARIO DI GESTIONE RSU NEL 2017 (RACCOLTA DIFFERENZIATA AL 55%) ...................... 21 FIGURA 3.4 - SCENARIO DI GESTIONE RSU NEL 2018 (RACCOLTA DIFFERENZIATA AL 60%) ...................... 21 FIGURA 3.5 - SCENARIO DI GESTIONE RSU NEL 2019 (RACCOLTA DIFFERENZIATA AL 65%) ...................... 22 FIGURA3.7-LOCALIZZAZIONEDEGLIIMPIANTIDITRATTAMENTOMECCANICO-BIOLOGICOALLINTERNO DEGLI ATO DI CUI ALLA LEGGE 5/2014 ................................................................................................ 26 fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania iiiINDICE DELLE TABELLE TABELLA 2.1 - FLUSSI DI MASSA STIMATI NELLAMBITO DELLO SCENARIO DI PIANO ........................................ 9 TABELLA 2.2 - IMPIANTI DI TRATTAMENTO BIOLOGICO ESISTENTI O IN FASE DI AVANZATA REALIZZAZIONE IN CAMPANIA RIPORTATI NEL PIANO REGIONALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN CAMPANIA ... 10 TABELLA 2.3 - PENALIT PER CATEGORIA DI IMPIANTO .................................................................................. 13 TABELLA 3.1 - PRODUZIONE E RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI TRA IL 2010 E IL 2014 (DATI ISPRA) ............................................................................................................................................................... 14 TABELLA 3.2 - RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI TRA IL 2010 E IL 2014 .............................................. 15 TABELLA 3.3 - RIFIUTO RACCOLTO IN MANIERA DIFFERENZIATA NEL 2014 (DATI ISPRA) ............................ 16 TABELLA 3.4 CAPACIT AUTORIZZATA DI TRATTAMENTO FORU DA RD IN CAMPANIA .............................. 16 TABELLA3.5-FLUSSIDIMASSAALLINTERNODEGLIIMPIANTIDITRATTAMENTOMECCANICO-BIOLOGICOIN REGIONE CAMPANIA .............................................................................................................................. 17 TABELLA 3.6 - PRODUZIONE E RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI TRA IL 2010 E IL 2014 ..................... 17 TABELLA 3.7 - CONFRONTO TRA LE ANALISI MERCEOLOGICHE DEL PRGRU E DEL PIANO DI RIDUZIONE .... 19 TABELLA3.8-LOCALIZZAZIONEEPOTENZIALITDEGLIIMPIANTIDITRATTAMENTOMECCANICO-BIOLOGICO NEL 2014 ............................................................................................................................................... 22 TABELLA3.9-VARIAZIONEDELLAPRODUZIONEECOMPOSIZIONEDELRIFIUTORESIDUALEDARACCOLTA DIFFERENZIATA ...................................................................................................................................... 23 TABELLA 3.7 - REQUISITI DI TABELLA 1, ALL. A ALLA DGRC N. 426/2011 .................................................. 24 TABELLA3.1-CONFRONTOPOTENZIALITDICUIALLASENTENZAC-653/13,QUELLEESISTENTIE NECESSARIE PER GLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO TERMICO. ................................................................. 28 TABELLA3.2-CONFRONTOTRAPOTENZIALITDICUIALLASENTENZAC-653/13,QUELLEESISTENTIE NECESSARIE PER GLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO BIOLOGICO ............................................................... 29 TABELLA3.3-CONFRONTOTRAPOTENZIALITDICUIALLASENTENZAC-653/13,QUELLEESISTENTIE NECESSARIE PER GLI IMPIANTI DI DISCARICA ........................................................................................ 30 fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 41Premessa: finalit del documento Ilpresentedocumentostatoredattoalfinediadempiereaquantorichiestodalla CommissioneeuropeaconDecisioneNV.D.2/GM/en/ARES(2015).3145635del 27.07.2015 in riferimento alla Causa C-653/13, Commissione europea contro Repubblica italiana, riguardante la violazione della direttiva 2006/12/CE. Come noto, infatti, la Corte di Giustizia europea con Sentenza del 16.07.2015 ha condannato la Repubblica italiana con riferimento alla gestione dei rifiuti in Campania, dichiarando che:. 1.Nonavendoadottatotuttelemisurenecessariechelesecuzionedellasentenza Commissione/Italia(C297/08:115)comporta,laRepubblicaitalianahaviolatogli obblighi che le incombono in virt dellarticolo 260, paragrafo 1, TFUE. 2. LaRepubblicaitalianacondannataapagareallaCommissioneeuropea,sul contoRisorsepropriedellUnioneEuropeaunapenalitdiEUR120.000per ciascungiornodiritardonellattuazionedellemisurenecessarieperconformarsi allasentenzaCommissione/Italia(C297/08:115),apartiredalladatadella pronuncia della presente sentenza e fino alla completa esecuzione della sentenza Commissione/Italia (C297/08:115). 3.LaRepubblicaitalianacondannataapagareallaCommissioneeuropea,sul contoRisorsepropriedellUnioneEuropea,unasommaforfettariadiEUR20 milioni. Ilpunto57dellacitataSentenza,nellevidenziarelepropostedisanzionedella Commissione,identificagliimpiantielerelativecapacitritenuteancoranecessarieper garantire il fabbisogno e, quindi, lautosufficienza della Campania: 57. LaCommissioneproponeinoltredidividerepertre-tantequantesonole categoriediimpianti-limportodiEUR256.819,20,ilcheporterebbeadun importo per ciascuna categoria di EUR 85 606,40. Pertanto, la Repubblica italiana sarebbe tenuta a pagare la somma di EUR 85 606,40 fino a che non siano state messeinservizio:discaricheaventiunacapacitdi1.829.000tonnellate,la sommadiEUR85606,40finoachenonsianostatimessiinservizioimpiantidi termovalorizzazione aventi una capacit annua di 1.190.000 tonnellate , nonch la fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 5sommadiEUR85606,40finoachenonsianostatimessiinservizioimpiantidi recupero dei rifiuti organici aventi una capacit annua di 382.500 tonnellate. LaCorte,sullascortadiquantopropostodallaCommissione,avendoconstatatoi progressi ottenuti rispetto alla situazione del 2010, ha poi deciso di ridurre la penalit a 40.000,00 euro/giorno per ciascuna categoria di impianto (per un totale di 120.000,00 euro/giorno),rimandandoallaRepubblicaitalianalamessaadisposizionedidati oggettivi entro un termine di 30 giorni: 84. Perquantoriguardalaperiodicitdellapenalit,occorrestabilirequestultimasu basegiornaliera,alfinediconsentireadettaistituzionedivalutarelostatodi avanzamentodellemisurediesecuzionedellasentenzaCommissione/Italia (C297/08, EU:C:2010:115) rispetto alla capacit di trattamento dei rifiuti reputata ancora necessaria dalla Commissione per ciascuna categoria di impianti al giorno dellapronunciadellapresentesentenzasullabasedeidatioggettivimessia disposizione a tal fine dalla Repubblica italiana entro un termine di 30 giorni dalla data di tale pronuncia. 85. AllaluceditalicircostanzeetenutocontodellanecessitdiincitareloStato membroinquestioneaporretermineallinadempimentoaddebitato,laCorte reputaopportuno,nelleserciziodelsuopotere discrezionale,fissareunapenalit giornaliera di EUR 120.000. Tale ammontare suddiviso in tre parti, ciascuna pari adunimportogiornalierodiEUR40.000,calcolatepercategoriadiimpianti (discariche, termovalorizzatori e impianti di trattamento dei rifiuti organici). ConlasuccitataDecisioneNV.D.2/GM/en/ARES(2015).3145635del27.07.2015,il DirettoreGeneraledellaDirezioneGeneraleAmbientedellaCommissioneEuropeaha chiestodiessereinformato,entrounmesedalladatadellasentenza,inmeritoai provvedimentichelItaliahaadottatoointendeadottareperottemperareallasentenza, trasmettendocontestualmentecopiadeiprovvedimentigiadottatinonch,con riferimento ai provvedimenti non ancora adottati, un piano di azione dettagliato corredato dun calendario contenente anche le principali scadenze intermedie. Inoltrefacendoespressamenteriferimentoaipunti84e85dellacitatasentenzaha chiestoinoltreditrasmettere,entrolostessoterminediunmesedallasentenza,dati oggettivi,checonsentanoallaCommissionedistabilirequalesialacapacitresiduadi trattamentodeirifiutiancoranecessariainCampaniaperciascunacategoriadiimpianti (discariche, termovalorizzatori e impianti di trattamento dei rifiuti organici) fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 6InrelazioneallacomunicazionedeidatioggettivirichiestidallaCommissioneva evidenziato che possono essere ritenuti tali i dati a consuntivo relativi allanno 2014 forniti daISPRAecheriguardanolaproduzionetotaledirifiutiinCampania,lapercentualedi raccolta differenziata e il loro trattamento. Tali dati unitamente allimpiantistica esistente e funzionaterappresentanolarealefotografiadellostatodellarteafine2014evanno assunti pertanto come riferimento per ogni eventuale elaborazione. Alfinediottemperareallasentenzavannopoidefinitiqualisonolenecessitdi impiantisticaancoradarealizzareattesochelastessasentenzafariferimentoaduna necessitimpiantisticastabilitanelPianodiGestionedeiRifiutiapprovatodallaRegione nel2012echesibasanosuvaloridiproduzionedirifiuti,percentualidiraccolta differenziata e scenari di trattamento validi a tale data. Poich,comesievincedaidatiISPRA2014,leprevisionidelpianosisonodiscostate dallarealt,asolotitolodiesempiolaproduzionedeirifiuticomplessivisiridotta attestandosisuvaloripibassidiquelliprevisti,mentrelepercentualidiraccolta differenziataediintercettazionedellediversefrazionimerceologichesonoaumentatein misuramaggiorerispettoalleprevisionidelpiano,sirendenecessariorevisionaree aggiornare il piano sulla base dei dati disponibili di produzione e raccolta dei rifiuti con la conseguenza, inoltre, di dover rivisitare le scelte impiantistiche fatte nel Piano del 2012 Stante le necessit di aggiornamento del Piano e di rivisitazione delle scelte impiantistiche sicomprendelapalesedifficoltincuisivenutaatrovarelanuovaAmministrazione Regionale,nelriscontrarelerichiestedellaCommissioneeuropea,distabilireinmodo oggettivo le quantit residue di impiantistica da realizzare in esecuzione della sentenza del16/7/2015edipredisposizionediunPianodiAzionedeiprovvedimentidaadottare con le principali scadenze intermedie. Va inoltre sottolineato che per poter approvare laggiornamento del Piano di Gestione dei Rifiutideveessereeffettuatalapreventivaeobbligatoriaverificadisostenibilit ambientaleovverolaValutazioneAmbientaleStrategica,previstadallevigentiDirettive Europee nellambito della quale dovranno essere recepite anche le eventuali osservazioni deisoggettipubblicieprivatiedelleassociazioniportatricidiinteressiinmateria ambientale e di tutela della salute.Pertanto, i tempi per la definizione oggettiva dellimpiantistica da realizzare, anche sulla basedellesceltestrategichestabilitedalnuovogovernoregionale,sonodettatidalla definizione dei nuovi scenari di piano e dalle consultazioni obbligatorie da esperire in sede di procedura di VAS. fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 7InespletamentodellaproceduradiVASpotresseredefinitivamenteapprovatoereso esecutivo il nuovo Piano, in sostanziale variazione di quello vigente.A tale proposito, pertanto, va sottolineato con chiarezza che il piano d'azione per superare le criticit a base della sentenza di condanna dovr essere rivolto all'attuazione di obiettivi sensibilmentediversidaquelliprevistinelvigentePianodiGestionedeirifiuti.La sostanziale rivisitazione di detto Piano fermo intendimento del nuovo governo regionale, secondo le linee strategiche d'indirizzo contenute nel presente documento. Con tale atto si ritiene doveroso e corretto anticipare fin da subitole scelte fondamentali perseguite dal nuovogovernoregionale.ovvioeconseguenzialechesonoquestelescelteallabase degliimpegnichelaRegioneCampaniaintendeassumereneiconfrontidella Commissioneeuropea.Infatti,nonavrebbesensologicoegiuridicoprogrammareuna verifica periodica di avanzamento di un piano destinato a sostanziali variazioni. Viceversa, infasediesecuzionedellasentenzainesame,ancheaifinidiunadiversificata applicazione delle tre aliquote tipologiche dell'importo giornaliero di condanna, assumono specifico rilievo due sopravvenienze determinanti : 1)Lenuovesceltedistrategia,quidiseguitoesposte, perpervenire all'equilibrio gestionale del ciclo in ambito regionale; 2)Ilrilevanteincrementodellaraccoltadifferenziatanelperiodocompresofralaprima sentenzadel2010(conraccoltadifferenziataal32%mediosubaseregionale)ela situazione all'attualita' (circa 48% medio su base regionale).Allaluceditalinovit,siriservadiargomentareinspecificheesuccessivesedi d'interlocuzionedirettaconlaCommissioneeuropealesopravvenientiragioniche impongono di riconsiderare in fase esecutiva la perdurante attualit e giustificazione della sanzionegiornalierairrogatainsededicondanna.Siainterminiglobali,siainterminidi ripartizione per aliquote omogenee d'imputazione.Cipremesso,lAmministrazioneRegionale,inadempimentodeipropriobblighi istituzionalidilealecollaborazionenonchdiesecuzionedellasentenzadel16/7/2015, hapredispostoundocumentoincuisonorappresentatelelineediindirizzoperla revisione/aggiornamentodelPianoRegionaledeirifiutinellambitodellequaliemergono ancheplausibiliscenaridigestionedeirifiuticonalcuneconsiderazionipreliminarisulla possibile impiantistica residua da realizzare. fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 8 2DIFFICOLTDIATTUAZIONEDELVIGENTE PIANOREGIONALEDIGESTIONEDEIRIFIUTI SOLIDI URBANI Il Piano Regionale per la gestione dei Rifiuti Urbani in Campania (PRGRU), approvato dal Consiglioregionaleil16.01.2012,hadefinitolastrategiaaltempoprevistaperla pianificazione e l'attuazione delle soluzioni gestionali ed impiantistiche da realizzare. Il piano ha esaminato scenari differenti rispetto alla combinazione delle fasi gestionali e di trattamentodeiflussidirifiutoperseguendolasemplificazionedelciclodeirifiuti, attraverso un approccio indirizzato alla eliminazione della fase di trattamento meccanico-biologicodellafrazioneresiduadeirifiutiattualmenteimplementatonellaRegione Campaniaedallaconseguentetermovalorizzazionedirettadelrifiutoresidualedalla raccolta differenziata. In tale ipotesi, il sistema integrato di gestione dei rifiuti solidi urbani che era stato previsto rappresentato in Figura 2.1. Figura 2.1 - Schematizzazione scenario di gestione RSU prescelto Taleapproccioorientatoprevalentementealrecuperoenergeticosirivelatodidifficile attuazione,soprattuttoperlopposizionesocialeallarealizzazionedinuoviimpiantidi trattamento termico che hanno dilatato i tempi di completamento della filiera impiantistica fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 9prevista,diseguitodiscussaeripresadallaCortediGiustiziaEuropeanelladefinizione delle penalit. Sedallatoimpiantisticosisonoriscontratedifficoltdaquellodellaproduzioneedella raccoltadifferenziataidatidegliannipirecentimostranoinequivocabilmentecome, rispetto alle previsioni pi precauzionali della pianificazione del 2012, si siano verificati dei trend nettamente positivi con leffettivo sviluppo della raccolta differenziata ed il calo della produzione totale dei rifiuti urbani, rendendo ridondanti alcuni impianti, la cui realizzazione non pi di fatto necessaria. 2.1La pianificazione impiantistica I risultati dellanalisi di scenario avevano evidenziato lopportunit di prevedere un sistema di gestione e la relativa filiera impiantistica nelle seguenti condizioni: -raccolta differenziata al 50%; -selezione alla fonte e recupero della frazione secca riciclabile; -trattamentobiologicodellafrazioneumidaorganicaraccoltainmaniera differenziata; -termovalorizzazionedellafrazioneseccanonriciclabile,residualeallaraccolta differenziata; -conferimentoindiscaricadeiresiduidellesuddetteoperazioniditrattamentodei rifiuti. Aifinidelladefinizionedelfabbisognoimpiantistico,erastatoassuntoilvaloredi produzione dei rifiuti del 2008, riportato nel Rapporto Rifiuti (ISPRA, 2010) e pari a 7.461 t/giorno. Tale valore, assunto ad input dellanalisi di scenario, fu ritenuto sufficientemente cautelativorispettoallapotenzialevariabilitdeidatiiningressoalleelaborazioni effettuate.Inparticolare,nellambitodelloscenarioprescelto,identificateleefficienzedi intercettazione dei diversi flussi merceologici per un livello di raccolta differenziata pari al 50%, i flussi di massa risultanti sono quelli riportati in Tabella 2.1. Tabella 2.1 - Flussi di massa stimati nellambito dello scenario di Piano Frazione merceologicaUmidoCartaVetroPlasticaMetalliAltroTotale Composizione [%]27,424,59,116,44,618,0100 Produzione [t/g]2.0441.8286791.2243431.3437.461 Raccolta differenziata: 50% Efficienza di intercettazione [%]75456540302550 fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 10 Raccolta differenziata [t/g]1.5338234414891033363.725 Rifiuto residuale5111.0052387342401.0073.736 LeprevisionidelPianoRegionaleidentificavanounfabbisognoimpiantisticoperil trattamentodella frazioneorganicaderivantedaraccoltadifferenziatadipocoinferiore a 560.000 t/anno. Gli impianti di trattamento biologico che, allatto di proposizione del Piano, risultavano esistenti oppure in fase di avanzata realizzazione sono riportati in Tabella 2.2. Tabella 2.2 - Impianti di trattamento biologico esistenti o in fase di avanzata realizzazione in Campania riportati nel Piano Regionale per la gestione dei rifiuti urbani in Campania LocalizzazioneTipo di processoTempo di consegnaPotenzialit [t/a] SalernoDigestione anaerobicaIn fase di collaudo30.000 San Tammaro (CE)CompostaggioGiugno 201130.000 Giffoni (SA)Compostaggio (biocelle)Dicembre 201130.000 Eboli (SA)CompostaggioGiugno 201121.000 Teora (AV)CompostaggioIn esercizio3.000 Molinara (BN)CompostaggioSotto sequestro6.000 POTENZIALITA' TOTALE [t/anno]120.000 In considerazione dellimpiantistica esistente, il Piano stimava una capacit di trattamento da garantire per la gestione della frazione organica derivante da raccolta differenziata pari adulteriori440.000t/anno.Atalescopoeranostatiprevisti7impiantiditrattamento biologico, nonch la possibilit di saturazione delleventuale deficit di potenzialit, a livello provinciale, mediante le iniziative impiantistiche, anche dellimprenditoria privata. 2.1.1La gestione del rifiuto residuale da raccolta differenziata Nellambito dello scenario di Piano il rifiuto residuale da raccolta differenziata ammontava a1.364.000t/anno,cuisiaggiungevanopocopidi167.000t/annodiscartiderivanti dalla filiera del riciclo, per un fabbisogno impiantistico totale pari a 1.531.000 t/anno. IlPianoprevedevadisoddisfaretalecapacitmediantelunicoimpiantodi termovalorizzazioneesistenteadAcerra(NA)ecaratterizzatodaunapotenzialit nominale di circa 600.000 t/anno, nonch da nuovi impianti previsti: -Salerno,conunapotenzialitnominaledi300.000t/a,autorizzatoconlaLegge 26/2010,art.10comma6,perilqualestatacompletatalaproceduradi aggiudicazione dellappalto in concessione; fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 11 -NapoliEst(NA),conunapotenzialitnominaledi400.000t/a,autorizzatocon deliberaregionalen.578del2agosto2010eperlarealizzazionedelquale,in baseallaL.1/2011,statonominatouncommissarioconDPGRn.44del23 febbraio 2011;-ProvinciadiCaserta,conunapotenzialitnominaledi90.000t/a,previstodal Decreto della Presidente della Provincia n. 65 del 30 settembre 2010. 2.1.2La gestione dei residui prodotti dal trattamento dei rifiuti Il fabbisognoperlosmaltimentoindiscaricadeiresiduiderivantidallafilieradelricicloe daltrattamentotermicodelrifiutoresidualedaraccoltadifferenziataerastatostimatoin 503.000 t/anno. Ladisponibilitdellediscarichecampane,tuttavia,nonrisultavasufficienteasoddisfare talefabbisogno,alpuntocheilPianoregionalesuggerivadiprevedereopportuni conferimentifuoriregioneefuorinazione,nellemorediattivazionedilineeoperativedi carattere strutturale, che includevano la realizzazione di nuove discariche e lampliamento del 15% della volumetria di quelle esistenti. 2.2Criticit del piano ComefinquidiscussoilPianoregionaledigestionedeirifiuti,conevidentinecessitdi urgentimodifiche,definisceunfabbisognoimpiantisticodasoddisfareinriferimento:al trattamentobiologicodelrifiutoorganico;allatermovalorizzazionedellafrazionesecca derivante dal trattamento del rifiuto residuale da raccolta differenziata; alle discariche, da destinare agli scarti dei processi di trattamento dei rifiuti. Lanecessariapotenzialitditrattamentoperciascunimpianto,tuttavia,erastimatain relazioneadunfissatovalorediproduzionedeirifiutieadunlivellodiraccolta differenziatadel50%daraggiungereentroil2016.Ladifferenteevoluzionedella produzionedirifiutieicrescentilivellidiraccoltadifferenziatahanno,tuttavia,resoil fabbisognoimpiantisticocosstimatoridondanterispettoallenecessiteffettive.Tale condizionerisultatantopievidentesesiconsiderano,purinmisuracautelativa,itrend crescente di raccolta differenziata e decrescente di produzione complessiva. La questione dei rifiuti stoccati in forma di balle sul territorio regionale , inoltre, affrontata a meno di unanalisi comparativa di differenti opzioni di gestione. Sebbene tale analisi si fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 12 concludesseconlopportunitdiavviaretalirifiutiatermovalorizzazione,ilPianolascia unapertura a scenari differenti nella programmazione dellimpiantistica regionale. Tali aspetti rendono necessaria la previsione di una sostanziale riqualificazione del Piano conlamessainessere delleazionicorrettiveper garantirelautosufficienzadelsistema, che sono rappresentate nella presente relazione. 2.3Sentenza della Corte di Giustizia Europea del 16.07.2015 Alpunto57dellaSentenzadellaCortediGiustiziaeuropeadel16.07.2015, nellevidenziarelepropostedisanzionedellaCommissione,vengonomenzionatigli impiantielerelativecapacitritenuteancoranecessariepergarantireilfabbisognoe, quindi, lautosufficienza della Campania: 57 LaCommissioneproponeinoltredidividerepertre-tantequantesonole categoriediimpianti-limportodiEUR256.819,20,ilcheporterebbeadunimportoper ciascunacategoriadiEUR85606,40.Pertanto,laRepubblicaitalianasarebbetenutaa pagarelasommadiEUR85606,40finoachenonsianostatemesseinservizio: discariche aventi una capacit di 1.829.000 tonnellate, la somma di EUR 85 606,40 fino a chenonsianostatimessiinservizioimpiantiditermovalorizzazioneaventiunacapacit annua di 1.190.000 tonnellate , nonch la somma di EUR 85 606,40 fino a che non siano stati messi in servizio impianti di recupero dei rifiuti organici aventi una capacit annua di 382.500 tonnellate. LaCorte,sullascortadiquantopropostodallaCommissioneeavendoconstatatoi progressiottenutirispettoallasituazionedel2010,hapoidecisodiridurrelapenalita 40.000,00euro/giornoperciascunacategoriadiimpianto(peruntotaledi120.000,00 euro/giorno), rimandando alla Repubblica italiana la messa a disposizione di dati oggettivi entro un termine di 30 giorni: 84 Perquantoriguardalaperiodicitdellapenalit,occorrestabilirequestultimasu basegiornaliera,alfinediconsentireadettaistituzionedivalutarelostatodi avanzamentodellemisurediesecuzionedellasentenzaCommissione/Italia(C297/08, EU:C:2010:115) rispetto alla capacit di trattamento dei rifiuti reputata ancora necessaria dallaCommissioneperciascunacategoriadiimpiantialgiornodellapronunciadella presentesentenzasullabasedeidatioggettivimessiadisposizioneatalfinedalla Repubblica italiana entro un termine di 30 giorni dalla data di tale pronuncia. fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 13 85 AllaluceditalicircostanzeetenutocontodellanecessitdiincitareloStato membroinquestioneaporretermineallinadempimentoaddebitato,laCortereputa opportuno,nelleserciziodelsuopoterediscrezionale,fissareunapenalitgiornalieradi EUR120.000.Taleammontaresuddivisointreparti,ciascunapariadunimporto giornalierodiEUR40.000,calcolatepercategoriadiimpianti(discariche, termovalorizzatori e impianti di trattamento dei rifiuti organici). LaTabella2.3riepilogalentitdellapenalitpercategoriadiimpiantoelerelative capacit ritenute necessarie da soddisfare. Tabella 2.3 - Penalit per categoria di impiantoCategoria di impiantoCapacit richiestaPenalit [/giorno] Discariche1.829.000 t40.000 Impianti di termovalorizzazione1.190.000 t/anno40.000 Impianti di recupero dei rifiuti organici382.500 t/anno40.000 120.000 I valori dei fabbisogni esposti dalla Commissione derivano da stime effettuate sulla base deidatiedelleindicazionifornitidallastessaRepubblicaitalianaperiltramitedella RappresentanzapermanentedItaliapressolUnioneeuropeafinoallametdel2013. Infatti,talivalorisonoformulatinellambitodelRicorsodellaCommissioneallaCortedel 10.12.2013.Come opportunamente discusso nel successivo capitolo, le stime sotto riportate si basano chiaramentesudatiampiamentesuperatienontengonocontodellecondizionieffettive dello stato della gestione dei rifiuti solidi urbani in Regione Campania. fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 14 3IndirizziperlaggiornamentodelPiano RegionaleperlaGestionedeiRifiutiUrbaniin Campania RispettoaidatidiriferimentodelPRGRUinCampaniasisonoregistratileseguenti contingenze: la diminuzione della produzione totale di Rifiuti Urbani (RU): in base ai dati ISPRA disponibili,ilquantitativototalediRUdiminuitorispettoallanno2010(ultimo periododiriferimentoallepocadellaproceduradiinfrazioneedidefinizionedel PRGRU)nel2014dicirca245.000tonnellateconuntassopercentualein diminuzione del 9% circa. Tabella 3.1 - Produzione e raccolta differenziata dei rifiuti tra il 2010 e il 2014 (dati ISPRA) AnnoRU tonnellate/annoTasso di crescita rispetto al 2010 20102.786.097Dato di partenza PRGRU 20112.639.5865,3% 20122.554.3838,3% 20132.545.4458,6% 20142.541.70518,8% la crescita pi sostenuta della percentuale di Raccolta Differenziata (RD): in base ai dati ISPRA disponibili, la percentuale di RD sta progressivamente aumentando inunmodopirapidorispettoallepiprudenzialiprevisionidiPiano.Infatti,in appena tre anni la percentuale di RD aumentata di oltre 10 punti. Tale tendenza confermata dai dati relativi al 2014, che evidenziano il raggiungimento del 48% (valore molto prossimo al 50% di RD previsto dal PRGRU nel 2016).

1IldatofornitodaISPRArelativoallaproduzionetotaledeirifiutiurbaniinCampanianel2014paria 2.560.485,80statoridotto rispettoaiquantitativiprovenientidallaregioneCalabriaetrattatipressoalcuni STIR campani in base ad accordi istituzionali (DGR 125 del 29.04.2014 e successive). fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 15 Tabella 3.2 - Raccolta differenziata dei rifiuti tra il 2010 e il 2014 AnnoRD % 201032,7 201137,8 201241,5 201344,0 201448,0 lefficienzadeltermovalorizzatore(TMV)diAcerra(NA):limpiantodiTMVsta lavorando in modo ottimale operando al 100% della sua capacit termica, il che si traduce, oltre che in un fondamentale contributo alla stabilit del ciclo dei rifiuti in Campania,inunacapacitdirecuperoenergeticodicirca700.000 tonnellate/annodirifiuti.Perilquartoannoconsecutivoletonnellatedirifiuti trattatedallimpiantohannopermessodi generareeimmettereinrete592milioni dikilowattoradienergiaelettrica,parialfabbisognoannuodioltre200.000 famiglie. Finora, prudenzialmente, si limitata la capacit dellimpianto a 600.000 tonnellate/anno. la presenza in Campania di ulteriore impiantistica privata con capacit autorizzata periltrattamentodellafrazioneorganicadaraccoltadifferenziatadelrifiuto urbano. Tanto premesso la verifica di congruenza delle previsioni di Piano con le condizioni attuali del sistema regionale di gestione dei rifiuti fondamentale per aggiornare la pianificazione di settore e porre in essere le azioni per garantire lautosufficienza del sistema. Nel seguito, alla luce dellanalisi dei dati di produzione e raccolta differenziata basate sulle informazioniprodottedallISPRAedinviateviapecalMinisterodellAmbienteedella Tutela del Territorio e del Mare e da questo alla Regione Campania in data 29.07.2015, si identificaleffettivofabbisognoimpiantisticoinrelazioneagliimpiantiditrattamento biologicodellafrazioneorganicadaraccoltadifferenziataeditrattamentodelrifiuto residualedaraccoltadifferenziata,nonchlesoluzionidigestionedeirifiutistoccatiin balle dislocate in aree diverse del territorio regionale. fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 16 3.1Sintesi dei dati di produzione, raccolta e gestione al 2014 Nel2014laproduzionedirifiutiinCampaniasiattestataa2.541.705tonnellate:di queste,1.128.311sonostateraccolteinmanieradifferenziata.Laripartizionedelrifiuto differenziato tra le varie classi merceologiche sintetizzata in Tabella 3.3. Tabella 3.3 - Rifiuto raccolto in maniera differenziata nel 2014 (dati ISPRA) Frazione merceologicaUmidoCartaVetroPlasticaMetalliAltroTotale Raccolta differenziata [t/anno] 676.414205.904143.28963.29714.514114.8901.218.311 Raccolta differenziata [t/d]1.853564393173403153.338 Laraccoltadifferenziatasi,dunque,attestataintornoal48%suscalaregionale,in crescita rispetto al dato dellanno precedente pari al 44%. In accordo agli stessi dati ISPRA, i rifiuti cos raccolti sono stati gestiti destinando i flussi differenziatiarecuperodimateriaedilrifiutoresidualedaraccoltadifferenziataa trattamento meccanico biologico. In particolare: -circa 54.000 tonnellate sono state trattate allinterno di impianti di compostaggio e digestione anaerobica presenti sul territorio, a fronte di un quantitativo raccolto pari a circa 676.000 tonnellate e a dispetto di una potenzialit autorizzata in Regione di circa168.000t/anno.IdatiISPRAnonconsideranolapresenzadiulteriore capacit autorizzata per il trattamento della frazione organica da RD pari a 55.000 t/a, fornite dagli impianti di Eboli per 20.000 t/a e presso lo STIR di Battipaglia pari a35.000t/asonostateautorizzatenelmesediluglio2015,peruntotale complessivodicapacitditrattamentoattualmenteautorizzataparia223.000 t/anno; Tabella 3.4 Capacit autorizzata di trattamento FORU da RD in Campania ProvinciaComuneCapacit t/aGestore AVSolofra49.600Eco Energy System AVBisaccia30.000BIOCOMPOST IRPINO AVAvellino1.699Eco-Resolution Srl AVTeora6.000Irpiniambiente S.p.A. CE Villa Literno 18.000MPS RECUPERI SRL NACaivano*33.000 C.E.A. Consorzio Energie Alternative SPA SASalerno30.000 ATI: DANECO IMPIANTI SRL,R.C.M.Costruzioni Srl, Ros Roca S.A. SAEboli20.000Comune di Eboli SABattipaglia35.000EcoAmbiente Salerno TOTALE223.299 fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 17 -circa 1,3 milioni di tonnellate di rifiuto residuale da raccolta differenziata sono state trattateallinternodegliimpiantiditrattamentomeccanico-biologico,caratterizzati daunapotenzialitcomplessivasuperiorea2,5milioniditonnellateannue.Il bilanciodimassa,incoerenzaconidatiISPRAerielaboratosullabasedegli effettivi flussi registrati nel 2014, schematicamente riportato nella Tabella 3.5. Tabella 3.5 - Flussi di massa allinterno degli impianti di trattamento meccanico-biologico in Regione Campania Flusso di massaQuantit [t]Frazione sul totale in ingresso [%] Input Rifiuto residuale da raccolta differenziata 1.280.000100,00 Output Rifiuto a discarica in Campania 86.0006,72 Rifiuto inviato come FUT fuori regione 279.00021,80 Rifiuto a recupero di energia in Campania 688.00053,75 Rifiuto inviato come FST fuori regione 137.00010,70 Rifiuto a recupero di materia 15.0001,17 Perdite di processo e scarti 75.0005,86 3.2Scenario del Piano di Azione Lanalisi dei dati ISPRA, riportati in Tabella 3.6 e relativi al periodo 2010-2014, evidenzia unariduzionedellaproduzionedirifiutieuncontestualeaumentodellepercentualidi raccolta differenziata. Tali andamenti sono identificati nei grafici di Figura 3.1 Tabella 3.6 - Produzione e raccolta differenziata dei rifiuti tra il 2010 e il 2014 AnnoProduzione [t/anno]Raccolta differenziata [%] 20102.786.09732,7 20112.639.58637,8 fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 18 20122.554.38341,5 20132.545.44544,0 20142.541.70548,0 a. b. Figura 3.1 - Andamento della raccolta differenziata (a.) e della produzione di rifiuti (b.) tra il 2010 e il 2014. Illivellodiraccoltadifferenziataparial50%cheilPianoRegionaledigestionedeirifiuti ponevacomeobiettivominimodaraggiungereentroil2016statoquasiraggiuntonel 2014. La proiezione di tale andamento consente, quindi, di prevedere il raggiungimento di fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 19 unapercentualedidifferenziazionedel60%nel2017edilsuperamentodel65%di raccolta differenziata nel 2019 (Figura 3.2). In tali condizioni, la quantit di rifiuto residuale da raccolta differenziata risulta ridotta e la composizioneditalerifiutodifferenterispettoalleprevisionidelPianovigente,da rimodulare. Figura 3.2 - Proiezione dellandamento della raccolta differenziata tra il 2015 e il 2019 Lo scenario del PRGRU vanno ridefiniti anche a partire dalla conoscenza: -della effettiva composizione merceologica del rifiuto prodotto, assunta modificando quellariportatanelPianoRegionalevigente,sullabasedeipirecentiriscontri disponibili (cfr. analisi condotta nel Piano attuativo integrato per la prevenzione dei rifiuti approvato conDGR n. 564 del 13/12/2013) e maggiormente coerente con i dati effettivi riportati da ISPRA; Tabella 3.7 - Confronto tra le analisi merceologiche del PRGRU e del Piano di riduzione Frazione merceologicaUmidoCartaVetroPlasticaMetalliAltroTotale Composizione [%] PRGRU27,424,59,116,44,618100 Composizione [%] Piano di riduzione35,218,75,49,62,728,4100 fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 20 -dellepercentualidiintercettazionediciascunadellefrazionimerceologiche considerate ai fini della pianificazione del sistema di gestione dei rifiuti urbani. Tali valorisonostaticalcolatiperlanno2014,sullabasedellequantitdellesingole frazionimerceologicheraccolteinmanieradifferenziataegradualmente incrementateneglianni,incoerenzaconlincrementoattesodellaraccolta differenziata di cui alla Figura 3.2. Idatimostranocheil48%diraccoltadifferenziatastatoraggiuntonel 2014attraverso lelevatolivellodiintercettazioneconseguitoperalcunefrazionimerceologiche,tracui lorganicoeilvetro.Talerisultatoimplicacheunlivellodel65%diraccoltadifferenziata siaunobiettivoeffettivamenteperseguibileafrontedelmiglioramentodellaraccoltadi alcune frazioni secche riciclabili. Tale ipotesi, peraltro, risulta congruente con i risultati stimabili in riferimento ai contesti pi virtuosi del territorio regionale campano, nonch rispetto ad altre realt italiane che, gi al 2013, hanno raggiunto e superato livelli di differenziazione del 65%. Tantopremesso,siritienechelaprogrammazionedellafilieraimpiantisticaregionale possaessereincentratasuunoscenariocheconsideriilraggiungimento,al2019,diun livello di raccolta differenziata del 65%, come rappresentato in Figura 3.5. Aifinidelladefinizionedelloscenariochesiintendeadottare,stataassuntauna produzionedirifiutourbanoparia2.500.000t/anno.Talevaloresiritiene,infatti, sufficientemente cautelativo, dal momento che il valore di produzione di rifiuti tenderebbe a ridursi. Con la proiezione di una ripresa dei cicli economici, tuttavia, lipotesi di riduzione dellaproduzionedeirifiutinonstataassuntanelpresentestudio,cosdagarantireun sufficientemarginedipotenzialevariabilitdeldatoiningressoalleelaborazioni effettuate. Nelle more del raggiungimento dellobiettivo di raccolta differenziata del 65% e fissato un livello iniziale di intercettazione della frazione organica pari al 75% in coerenza con i dati attuali,siritienechelasituazioneattualepossaevolverecomerappresentatonelle seguenti Figure. fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 21 Figura 3.3 - Scenario di gestione RSU nel 2017 (raccolta differenziata al 55%) Figura 3.4 - Scenario di gestione RSU nel 2018 (raccolta differenziata al 60%) fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 22 Figura 3.5 - Scenario di gestione RSU nel 2019 (raccolta differenziata al 65%) 3.3Il trattamento del rifiuto residuale da raccolta differenziata Lagestionedelrifiutoresidualedaraccoltadifferenziataassicuratadagliimpiantidi trattamentomeccanico-biologico(MBT),dicuiallaTabella3.8,cheneriportanel potenzialit e le capacit operative identificate dallISPRA per lanno 2014. Tabella 3.8 - Localizzazione e potenzialit degli impianti di trattamento meccanico-biologico nel 2014 Localizzazione Quantit autorizzata [t/anno] Rifiuto trattato [t/anno] Capacit residua [t/anno] Pianodardine (AV)116.10055.95560.145 Casalduni (BN)98.88541.05557.830 Santa Maria C.V. (CE)361.700200.550161.150 Caivano (NA)607.000358.219248.781 Giugliano (NA)451.000234.804216.196 Tufino (NA)459.300236.972222.328 Battipaglia (SA)406.600181.755224.845 Capacit residua TOTALE [t/anno]1.191.275 I dati evidenziano che la potenzialit di trattamento in servizio per questi impianti presenta una capacit residua complessiva di oltre 1.000.000 di tonnellate; tale capacit residua fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 23 destinata,inoltre,adaumentareinragionedellincrementodellaraccoltadifferenziatae della conseguente riduzione delle quantit di rifiuto residuale.Alloscopodivalorizzarelimpiantisticaesistente,adattandolaalmutatoscenariodi gestionedeirifiutisolidiurbani,siprevededipotenziarelasezionemeccanicadegli impiantiinmododaconsentire,conpartedellesuccitatepotenzialitresidue opportunamente rimodulate, anche leventuale trattamento dei rifiuti stoccati in Regione in forma di balle. Comegidiscusso,siritienechelaquantitdirifiutoresidualedaraccoltadifferenziata diminuiscaneltempocomesintetizzatoinTabella3.9.LastessaTabellaevidenzia, allaumentaredellapercentualedirifiutoraccoltoinmanieradifferenziata,lequantit prodotte di metalli e di frazione umida tritovagliata (FUT). Tabella 3.9 - Variazione della produzione e composizione del rifiuto residuale da raccolta differenziata RD [%] Rifiuto residuale [t/anno] FST [t/anno] Metalli/Recupero di materia [t/anno] FUT [t/anno] 551.118.750822.75074.750221.250 60993.750747.75069.000177.000 65868.750672.75063.250132.750 Inbaseallestimeeffettuate,laquantitdifrazioneseccatritovagliata(FST)prodottain riferimento ad un livello di raccolta differenziata del 65% risulta circa pari a 672.000 t/anno e,dunque,inferioreallapotenzialitditrattamentodeltermovalorizzatorediAcerra,che nel2014hacombustopocomenodi700.000.Talefrazionesar,quindi,gestita attraversolunicoimpiantoesistenteinregione,dipotenzialitsufficienteagarantirela valorizzazionedellafrazioneseccatritovagliataprodottaincondizionidifunzionamento ordinario del sistema regionale di gestione dei rifiuti solidi urbani. Non ha senso, pertanto, prevedere,ulterioricapacitditrattamentotermicoperlefrazioniresidualiprodotte nellambitodelcicloordinariodigestionedeirifiuti,ancheinragionedellalimitata compatibilitsocialedellarealizzazionedegliimpiantiditermovalorizzazioneein considerazione dei tempi di costruzione ed avviamento stimabili in non meno di 4 anni. In riferimento alle altre frazioni derivanti dal trattamento meccanico del rifiuto residuale, i metallisarannoavviatiallafilieradirecuperodimateriaelaFUTsardestinataa stabilizzazione biologica aerobica, per la produzione di una matrice stabilizzata. Assumendoche,aseguitodeiprocessidibiostabilizzazione,pereffettodelleperditedi processo, si consegua una riduzione della massa di FUT pari a circa il 30%, la quantit di FUTS (Frazione Umida Tritovagliata Stabilizzata) al 2019 stimabile in 92.925 tonnellate. fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 24 Ai sensi della Delibera della Giunta Regionale n. 426 del 08.08.2011, la FUT stabilizzata puessereutilizzatacomematerialedicoperturagiornalieraodicoperturasuperficiale dellediscariche:atalfinedevepresentarelecaratteristichedicuiallaTabella1 dellAllegato A alla stessa Delibera (Tabella 3.10). Tabella 3.10 - Requisiti di Tabella 1, All. A alla DGRC n. 426/2011 Parametri A Biostabilizzato per copertura giornaliera B Biostabilizzato per copertura finale Plastica [%SS] 10 Inerti [%SS] 15 Vetro [%SS] 15 Ferrosi [%SS] 0,5 Umidit [%] 50 30 Sostanza organica (C.O.) [%SS] 40 Sostanza umificata [%SS] 20 Salmonelle [n/50 g]Assenti Granulometria [mm] 25 25 IRD (UNI/TS 11184) [mgO2/kg SV h] 1.000300 pH [-]6 - 8,5 Processo aerobicoMinimo 21 giorni Minimo 21 giorni +90 giorni di maturazione Ilmaterialeattualmenteprodottopressogliimpiantiregionaliditrattamentomeccanico-biologico ha tali caratteristiche e, dunque, si presta allutilizzo come materiale di copertura allinterno delle discariche. Nei bilanci eseguiti stato assunto, a vantaggio di sicurezza, che lintera quantit di FUT stabilizzataprodottanegliimpiantiditrattamentomeccanico-biologicosiasmaltitain impiantididiscaricacontrollata.Atalfine,lanotadellISPRAevidenziachelacapacit residua di smaltimento degli impianti presenti in Regione ammonta a circa 367.000 m3. 3.4Il trattamento del rifiuto organico Ilfabbisognoditrattamentodellafrazioneorganicadaraccoltadifferenziatastimatoal 2019 risulta pari a circa 750.000 t/anno. LISPRAevidenziacomelattualepotenzialitautorizzataditrattamentodellorganicoin RegioneCampaniasiacirca170.000t/anno.Comegisegnalatoulterioriimpiantiperil fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 25 trattamentodi55.000t/annodirifiutoorganicosonostatirecentementeautorizzati garantendo una capacit complessiva di 223.000 t/a.Senzaconsiderarelapresenza,inCampania,diunimpiantisticaprivataconcapacit autorizzataperiltrattamentodelrifiutoorganico,ilfabbisognoresiduodicirca527.000 t/anno stimato al 2019 richiede la realizzazione di nuovi impianti, da identificare sulla base dellorganizzazione del territorio regionale in Ambiti Territoriali Ottimali (ATO). Atalescopo,inragionedeglielevatilivellidiintercettazionedellorganicoedella contestualeriduzionedellafrazioneumidaallinternodelrifiutoresidualedaraccolta differenziata,siprevededipotenziareisistemiattualmentedestinatialla biostabilizzazioneaerobicadellaFUT,al finedigarantireiltrattamentocontestualedelle minori quantit di FUT prodotte e di una quota parte dellorganico derivate dalla raccolta differenziata nellATO di pertinenza dei singoli impianti di trattamento meccanico-biologico (Figura 3.6). Ovviamente la frazione derivante da raccolta differenziata, al fine di produrre ammendantecompostatomisto,sartrattatasulineeseparateenonmescolataalla frazione umida proveniente dallindifferenziato. fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 26 Figura 3.6 - Localizzazione degli impianti di trattamento meccanico-biologico allinterno degli ATO di cui alla Legge 5/2014 Nellemoredirealizzazionedeisuddettiimpianti,lafrazioneorganicaselezionatadal rifiutourbanosarconferitapressoimpiantilocalizzatifuoriRegione,dedicatialla produzione di energia mediante la digestione anaerobica e/o di compost di qualit. fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 27 Atalproposito,sievidenziacomeaisensidellart.181,comma5,dellaParteIVdel D.Lgs. 152/2006, per le frazioni di rifiuti urbanioggetto di raccolta differenziata destinati alriciclaggioedalrecuperosempreammessalaliberacircolazionesulterritorio nazionale tramite enti o imprese iscritti nelle apposite categorie dellAlbo nazionale gestori ambientali ai sensi dellart. 212, comma 5, al fine di favorire il pi possibile il loro recupero [].Ilconferimentodelrifiutoorganicoderivantedallaraccoltadifferenziatapressoimpianti ubicati fuori Regione consente il trattamento di tale frazione in contesti in cui il recupero di materiaeffettivamenterealizzato,attraversolutilizzodelcompostdiqualitprodottoe non contravviene alcun aspetto di carattere prescrittivo nazionale o comunitario in materia di gestione dei rifiuti. 3.5Sintesi operativa del Piano di Azione Le linee programmatiche fin qui discusse per la revisione del Piano di Gestione dei Rifiuti Urbani in Regione Campania, possono essere sintetizzate nei seguenti obiettivi: -incremento della raccolta differenziata fino al 65%. Il raggiungimento dellobiettivo di raccolta differenziata sar perseguito mediante: il ricorso privilegiato a raccolta domiciliari; la promozione di centri di raccolta; limplementazione di sistemi di incentivazione per gli utenti del servizio; la predisposizione di linee-guida per uniformare le raccolte sul territorio; la formazione e linformazione degli utenti. -finanziamentoerealizzazionediimpiantiditrattamentoaerobicodellafrazione organica a servizio di consorzi di Comuni; -identificazione di aree da riqualificare morfologicamente al fine di realizzare siti di smaltimento delle frazione umida tritovagliata a seguito di un processo di adeguata stabilizzazione.Perevitarequalunqueipotesidipericoloperlambienteleopere sarannodotatediognipresidioambientaleprevistoperlediscaricheaisensidel D.Lgs. 36/2003.fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 28 4CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Le carenze della filiera impiantistica regionale sanzionate dalla Corte di Giustizia Europea nelprocedimentoC-653/13sonostateidentificatesullabasedellestimeprevisionali effettuatenel2010,aifinidellaredazionedelPianoRegionalediGestionedeiRifiuti UrbanidellaCampania.Taliprevisioni,inragionedelmutatocontestosocio-economico edamministrativo,nonsisonorealizzatee,allostatoattuale,lacondizionedelsistema regionaledigestionedeirifiutirisultacaratterizzatadaunfabbisognoimpiantistico profondamentedifferente,soprattuttoinragionedelconsolidarsidipratichediraccolta differenziata sempre pi efficaci. Lanalisi dei dati del 2014 consente di prevedere una gestione pienamente sostenibile del cicloordinariodeirifiutiurbaniconilpotenziamentodellimpiantisticaattualmentein servizio e con lausilio di potenzialit limitate di nuovi impianti.Perquantoattienegliimpiantiditrattamentotermico,lanalisideidatimostracome,in condizioniordinariedelciclodigestionedeirifiutiurbani,lacapacitoperativadel termovalorizzatore di Acerra sia sufficiente a garantire il trattamento della frazione secca tritovagliata,opportunamenteselezionatadalrifiutoresidualedaraccoltadifferenziata allinternodegliimpiantiditrattamentomeccanico-biologico.Ulterioriimpiantidi termovalorizzazione,coscomeprevistidalPianoRegionalevigenteeindicatinella Sentenza,sarebberoassolutamenteeccessivirispettoalfabbisognostimatoetalida risultare non giustificabili nellottica di una pi sostenibile gestione dei rifiuti tesa a favorire il recupero di materia a partire dalla selezione dei rifiuti allorigine. La Tabella 4.1 riporta il confronto tra la potenzialit identificate nella Sentenza della Corte EuropeaC-653/13inriferimentoagliimpiantiditrattamentotermico,quellaesistente, garantita dal termovalorizzatore di Acerra e quella necessaria. Tabella 4.1 - Confronto potenzialit di cui alla Sentenza C-653/13, quelle esistenti e necessarie per gli impianti di trattamento termico. Deficit di potenzialit indicato dalla Sentenza UE [t/anno] Potenzialit esistente [t/anno] Fabbisogno effettivo al 2019 [t/anno] Capacit da realizzare [t/anno] 1.190.000700.000672.7500 fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 29 Perquantoriguardagliimpiantiditrattamentobiologicodellafrazioneorganica,ildeficit identificatodallaCortediGiustiziaEuropeasottostimatoinragionedelleffettiva composizionemerceologicadelrifiutourbanodellaCampania.Lapotenzialitattuale esistente sul territorio regionale, complessivamente pari a circa 223.000 t/anno, fa si che il fabbisogno effettivo di capacit di trattamento ulteriore pari a circa 527.000 t/anno. Tabella 4.2 - Confronto tra potenzialit di cui alla Sentenza C-653/13, quelle esistenti e necessarie per gli impianti di trattamento biologico Deficit di potenzialit indicato dalla Sentenza UE [t/anno] Potenzialit complessiva autorizzata [t/anno] Fabbisogno effettivo al 2019 [t/anno] Capacit da realizzare [t/anno] 382.500223.000750.000527.000 Allostatoattuale,sebbenelapresenzadinuoviimpiantiditrattamentobiologicodella frazione organica dei rifiuti sia un elemento basilare della strategia dazione che si intende adottare, evidente come il conferimento fuori Regione, adottato nelle more di garantire lidoneadotazioneimpiantistica,rappresenticomunqueunamodalitdipromozionedel recupero di materia da un flusso di rifiuti selezionato alla fonte. Il rifiuto organico prodotto inRegioneCampania,infatti,subisceprocessidistabilizzazionevoltiallaproduzionedi compostdiqualitincontestiterritorialidovetaleprodottotrovaeffettivaapplicazione come ammendante e ha, dunque, un mercato.La definizione del fabbisogno di impianti di discarica, infine, risulta un aspetto di maggiore complessit:ladisponibilitdivolumidadestinareallosmaltimentodeirifiuti,infatti, strettamentelegataallarcotemporalediproduzionediqueirifiuti.Inquestottica,ogni stima perde di efficacia se non riferita al definito numero di anni in cui si intende garantire lo smaltimento. Tantopremesso,afrontediunacapacitdismaltimentoritenutadeficitariadicirca 1.900.000tonnellateindicatanellaSentenzaC-361/13,ipirecentidatiISPRA evidenzianounapotenzialitesistentepariacirca367.000m3.Segestitainmododa garantire che il rifiuto smaltito, in ragione delle specifiche caratteristiche, sia caratterizzato daunadensitdi1t/m3,talecapacitconsentirebbelagestionedicirca367.000 tonnellate di rifiuto. Eopportunoevidenziare,altres,chelaRegioneCampaniahasmaltitonegliannidal 2010al2015oltre2.734.000tonnellateinpropriediscaricheecheleindicazionidella sentenzanonidentificanounarcotemporalediriferimento.Dal15gennaio2012,la quantitdirifiutosmaltitoindiscarichedislocatesulterritorioregionaleammontaa 1.064.233 tonnellate. fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 30 Dallanalisi dei dati stato possibile evidenziarecome in condizioni ordinarie, la quantit di rifiuto da smaltire in discarica sar pari a circa 255.000 tonnellate di materiale costituito dallaFUTstabilizzataedagliscartidiprocessodellafilieradirecupero,assuntiparial 10% del rifiuto intercettato mediante raccolta differenziata. IlvalorecosstimatorisultacoerenterispettoaquelloriportatodallISPRAeriferitoai flussiinuscitadagliimpianticampaniditrattamentomeccanico-biologicoedavviatia discarica nel 2014, pari a circa 209.000 tonnellate. TaleevidenzaconsentedistimarelacapacitdismaltimentoesistenteinRegione sufficienteallagestionedeiresiduiprodottialmenoneiprossimi2anniedaconsentire dunque, unadeguata distribuzione temporale della necessit attuale di ulteriori impianti di discarica, di cui occorre prevedere la realizzazione entro il 2017. Tabella 4.3 - Confronto tra potenzialit di cui alla Sentenza C-653/13, quelle esistenti e necessarie per gli impianti di discarica Deficit di potenzialit indicato dalla Sentenza UE [ton] Potenzialit esistente/in realizzazione [ton] Fabbisognoannuale [ton] Ulteriori capacit dal 2017 [ton/anno] 1.829.000367.000255.000255.000 fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 31 Ilpresentecronoprogramma riportaleazionipisignificativechesiintendonoavviareal finedicompletareladotazionelimpiantisticanecessariaperlagestionedeirifiutiin Campania, sulla base delle indicazioni che emergono dallo scenario proposto. Itempisonostativalutatiinconsiderazionedellavigenzadellart.1deldecretolegge26 novembre2010,n.196convertito,conmodificazioni,inlegge24gennaio2011,n.1, recanteDisposizionirelativealsubentrodelleamministrazioniterritorialidella RegioneCampanianelleattivitdigestionedelciclointegratodeirifiuti,cheprevede,al comma2bis,chealfine digarantirelarealizzazioneurgentediimpiantinellaRegione Campaniadestinatialrecupero,alla produzioneeallafornituradienergiamediante trattamenti termici di rifiuti, fermi le procedure amministrative e gli atti gi posti in essere, ilPresidentedellaRegioneCampania,ovveroi Commissaristraordinariindividuatiai sensi del comma 2, nell'ambito territoriale di competenza, con funzione di amministrazione aggiudicatrice sulla base delle previsioni di cui agli articoli 25 e 27 del decreto legislativo 12aprile2006,n.163,provvede,inviadisommaurgenza,adindividuarelearee occorrenti,assumendotuttelenecessarieulteriorideterminazioniancheaifini dell'acquisizione della disponibilit delle aree medesime e conseguendo le autorizzazioni e fonte: http://burc.regione.campania.it. SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA NELLA CAUSA C-653/13 Indirizzi per laggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania 32 certificazionipertinenti.Si applicanoledisposizionidicuiall'articolo9,comma5,del decreto-legge23maggio2008,n.90, convertito,conmodificazioni,dalla legge14luglio 2008, n. 123, e le funzioni gi attribuite al Sottosegretario di Stato di cui all'articolo 1 del predettodecreto-leggesonosvoltedalPresidentedella Regioneediterminidei procedimentirelativialrilasciodiautorizzazioni,dicertificazioniedinulla ostasono ridotti alla met. A tal fine il Presidente della Regione costituisce un'apposita struttura di supportocompostadaespertidelsettoreaventiadeguateprofessionalitnelnumero massimodicinqueunit.Allespesedifunzionamentodellastrutturadisupportosi provvede nel limite massimo di euro 350.000 nell'ambito delle risorse di cui all'articolo 3, comma 1; fonte: http://burc.regione.campania.it