L'assimilazione ai rifiuti urbani

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Varese, 15 maggio 2003 Varese, 15 maggio 2003 L'assimilazione ai L'assimilazione ai rifiuti urbani rifiuti urbani Paolo Contò Consorzio Intercomunale Priu Autorità di Bacino TV2 [email protected]

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L'assimilazione ai rifiuti urbani. Paolo Contò Consorzio Intercomunale Priula Autorità di Bacino TV2 [email protected]. Varese, 15 maggio 2003. Una vecchia storia (…con qualche ipocrisia). - PowerPoint PPT Presentation

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Varese, 15 maggio 2003Varese, 15 maggio 2003

L'assimilazione ai rifiuti L'assimilazione ai rifiuti urbaniurbani

Paolo Contò Consorzio Intercomunale Priula

Autorità di Bacino [email protected]

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Una vecchia storiaUna vecchia storia(…con qualche ipocrisia)(…con qualche ipocrisia)

• Il dPR 915/82 già conteneva la struttura del Decreto 22/97 in tema di assimilazione: pochi hanno Il dPR 915/82 già conteneva la struttura del Decreto 22/97 in tema di assimilazione: pochi hanno regolamentato tale settore;regolamentato tale settore;

• la Tarsu veniva applicata alle attività economiche caso per caso, senza tener conto della privativa e la Tarsu veniva applicata alle attività economiche caso per caso, senza tener conto della privativa e dei contenuti regolamentari di assimilazione;dei contenuti regolamentari di assimilazione;

• l’avvento della legge 146/94 (tutto e assimilato, per legge), salvo qualche bisticcio fra ministeri, non l’avvento della legge 146/94 (tutto e assimilato, per legge), salvo qualche bisticcio fra ministeri, non ha mutato alcun comportamento in modo significativo; anzi, i più dicevano che non era cambiato ha mutato alcun comportamento in modo significativo; anzi, i più dicevano che non era cambiato niente ….niente ….

• … … salvo ricredersi al momento dell’abrogazione dell’art. 39, con legge 128/98, ove tutti - per salvo ricredersi al momento dell’abrogazione dell’art. 39, con legge 128/98, ove tutti - per conservare le entrate - sono corsi a reintrodurre criteri regolamentari di assimilazione.conservare le entrate - sono corsi a reintrodurre criteri regolamentari di assimilazione.

• La Regione Veneto in tale periodo ha addirittura vietato il conferimento di assimilati (urbani) in La Regione Veneto in tale periodo ha addirittura vietato il conferimento di assimilati (urbani) in discarica di 1^ categoria (urbani) deviandole in 2^B (speciali) che li ricevevano come speciali discarica di 1^ categoria (urbani) deviandole in 2^B (speciali) che li ricevevano come speciali (falso)(falso)

• Fra le due leggi, 18 decreti legge, cambiavano le carte in tavola ogni 2 mesi. L’italia intera avrebbe Fra le due leggi, 18 decreti legge, cambiavano le carte in tavola ogni 2 mesi. L’italia intera avrebbe dovuto adeguarsi ogni volta, però attendeva il successivo DL;dovuto adeguarsi ogni volta, però attendeva il successivo DL;

• con il Decreto Ronchi, a 4 anni di stanza, non si osservano iniziative diffuse di regolamentazione.con il Decreto Ronchi, a 4 anni di stanza, non si osservano iniziative diffuse di regolamentazione.

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Sono rifiuti speciali:Sono rifiuti speciali:

1) i residui derivanti da lavorazioni industriali; quelli derivanti 1) i residui derivanti da lavorazioni industriali; quelli derivanti attività agricole, artigianali, commerciali e di servizi che, attività agricole, artigianali, commerciali e di servizi che,

per quantità o qualitàper quantità o qualità, non siano dichiarati , non siano dichiarati

assimilabili a quelli urbani;assimilabili a quelli urbani;

dPR 10.9.1982, n.915, art. 2dPR 10.9.1982, n.915, art. 2

Una vecchia storiaUna vecchia storia(…con qualche ipocrisia)(…con qualche ipocrisia)

Page 4: L'assimilazione ai rifiuti urbani

Resta salva la facoltà dei comuni di disciplinare, Resta salva la facoltà dei comuni di disciplinare, nell’ambito del Regolamento…, l’assimilabilità nell’ambito del Regolamento…, l’assimilabilità dei rifiuti derivanti da attività agricole, dei rifiuti derivanti da attività agricole, artigianali, commerciali e di servizi, nonché da artigianali, commerciali e di servizi, nonché da ospedali…., ai fini dell’ordinario conferimento dei ospedali…., ai fini dell’ordinario conferimento dei rifiuti medesimi al servizio pubblico e della rifiuti medesimi al servizio pubblico e della connessa applicazione delle disposizioni …(tarsu)connessa applicazione delle disposizioni …(tarsu)

Delibera del C.I. 27.7.1984, punto 1.1, comma 4Delibera del C.I. 27.7.1984, punto 1.1, comma 4

Una vecchia storiaUna vecchia storia(…con qualche ipocrisia)(…con qualche ipocrisia)

Page 5: L'assimilazione ai rifiuti urbani

Elenco dei rifiuti smaltibili in discariche di 1^ Elenco dei rifiuti smaltibili in discariche di 1^ categoria e, quindi, potenzialmente assimilabili categoria e, quindi, potenzialmente assimilabili agli urbaniagli urbani

Delibera del C.I. 27.7.1984, punto 1.1.1Delibera del C.I. 27.7.1984, punto 1.1.1

Una vecchia storiaUna vecchia storia(…con qualche ipocrisia)(…con qualche ipocrisia)

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Sono rifiuti Sono rifiuti specialispeciali assimilati (?) assimilati (?) agli urbani i rifiuti …..di cui al punto 1.1.1 agli urbani i rifiuti …..di cui al punto 1.1.1 della DCI 27.7.1984della DCI 27.7.1984

Legge 22.2.1994, n. 146, art. 39Legge 22.2.1994, n. 146, art. 39

Una vecchia storiaUna vecchia storia(…con qualche ipocrisia)(…con qualche ipocrisia)

Page 7: L'assimilazione ai rifiuti urbani

I DL che hanno preceduto il Decreto Ronchi sono accorsi maldestramente I DL che hanno preceduto il Decreto Ronchi sono accorsi maldestramente in soccorso ad una evidente stortura: in soccorso ad una evidente stortura:

•Un primo DL ha capovolto l’impostazione della legge 146/94, dichiarando Un primo DL ha capovolto l’impostazione della legge 146/94, dichiarando urbani solo i domestici e speciali tutto il resto;urbani solo i domestici e speciali tutto il resto;

•Un secondo D.L. ha classificato urbani anche i non domestici che Un secondo D.L. ha classificato urbani anche i non domestici che venivano prodotti in superfici inferiori a 200 mq;venivano prodotti in superfici inferiori a 200 mq;

•I DL sono poi decaduti e mai convertiti in legge;I DL sono poi decaduti e mai convertiti in legge;

•La legge 128/98 ha abrogato la legge 146/94, costringendo i Comuni a La legge 128/98 ha abrogato la legge 146/94, costringendo i Comuni a deliberare norme di assimilazione in tutta fretta. Nella maggioranza dei deliberare norme di assimilazione in tutta fretta. Nella maggioranza dei casi i Comuni hanno ripristinato, per delibera, gli effetti della legge 146/94;casi i Comuni hanno ripristinato, per delibera, gli effetti della legge 146/94;

La certezza del diritto: 18 DL reiteratiLa certezza del diritto: 18 DL reiterati

Una vecchia storiaUna vecchia storia(…con qualche ipocrisia)(…con qualche ipocrisia)

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L’assimilazione del Dlvo L’assimilazione del Dlvo 22/9722/97 Art. 7Art. 7

2. Sono rifiuti urbani:

a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione;

b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell’articolo 21, comma 2, lettera g);

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L’assimilazione del Dlvo L’assimilazione del Dlvo 22/9722/97 Art. 21Art. 21

2. I comuni disciplinano la gestione dei rifiuti urbani con appositi con appositi regolamentiregolamenti che, nel rispetto dei principi di efficienza, efficacia ed economicità, stabiliscono in particolare:

………..g) l’assimilazione per qualità e quantità dei rifiuti speciali non

pericolosi ai rifiuti urbani ai fini della raccolta e dello ai fini della raccolta e dello smaltimentosmaltimento sulla base dei criteri fissati ai sensi dell’articolo 18, comma 2, lettera d). Sono comunque considerati rifiuti urbani, ai fini della raccolta, del trasporto e dello stoccaggio, tutti i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade ovvero, di qualunque natura e provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle strade marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d’acqua.

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L’assimilazione del Dlvo L’assimilazione del Dlvo 22/9722/97 Art. 18Art. 18

2. Sono inoltre di competenza dello Stato:…...d) la determinazione dei criteri qualitativi e quantitativi per l’assimilazione, ai fini della raccolta e dello smaltimento, dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani;…….

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L’assimilazione del Dlvo L’assimilazione del Dlvo 22/9722/97 Art. 49Art. 49

2. I costi per i servizi relativi alla gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti di qualunque natura o provenienza giacenti sulle strade ed aree pubbliche e soggette ad uso pubblico, sono coperti dai Comuni mediante l'istituzione di una tariffa.

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L’assimilazione del Dlvo L’assimilazione del Dlvo 22/9722/97D.M. 26.6.2000, n. 219, art. 2. c.1 lett. g)D.M. 26.6.2000, n. 219, art. 2. c.1 lett. g)

1. Ai fini del presente regolamento si intende per:

…. g) rifiuti sanitari assimilati ai rifiuti urbani: i seguenti rifiuti

sanitari, qualora non rientrino tra quelli di cui alle lettere c) e d) (rifiuti pericolosi) del presente articolo, assoggettati al regime giuridico e alle modalità di gestione dei rifiuti urbani:

omissis

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La questione della La questione della privativa del Dlvo 22/97privativa del Dlvo 22/97

Art. 21Art. 21

1. I comuni effettuano la gestione

•dei rifiuti urbani e•dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento

in regime di privativa nelle forme di cui alla L. 8 giugno 1990, n. 142, e dell’art. 23 (ora leggasi art.113 Dlgs. 267/2000).

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La questione della La questione della privativa del Dlvo 22/97privativa del Dlvo 22/97

Art. 21Art. 21(come sostituito dall’art. 23 legge 179/2002)(come sostituito dall’art. 23 legge 179/2002)

7. La privativa di cui al comma 1 non si applica alle attività di recupero dei rifiuti che rientrino nell’accordo di programma di cui all’art. 22, comma 11, ed alle attività di recupero dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati.

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La questione della La questione della privativa del Dlvo 22/97privativa del Dlvo 22/97

Equivoci 1Equivoci 1

Qualcuno ha inteso che la privativa si potesse applicare solo alla fase di smaltimento dei rifiuti assimilati, disgiunta dalla fase della raccolta e trasporto, che - secondo tale opinione - rimaneva esclusa dalla privativa.

Non sono d’accordo, per 2 motivi:•“l’avvio allo smaltimento” rappresenta l’intenzione del produttore, il destino finale di ciò che viene gestito, e non la singola fase di gestione.•contrasta con la stessa definizione di gestione;

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La questione della La questione della privativa del Dlvo 22/97privativa del Dlvo 22/97

Art. 6Art. 6

1. Ai fini del presente decreto si intende per:

d) gestione: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni, nonché il controllo delle discariche e degli impianti di smaltimento dopo la chiusura;

La Gestione sottintende ogni fase, non solo lo smaltimento

Equivoci 1Equivoci 1

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La questione della La questione della privativa del Dlvo 22/97privativa del Dlvo 22/97

Equivoci 2Equivoci 2

Con la modifica della legge 179/2002, si è scatenato il panico: si riteneva che le modifiche introdotte avessero liberalizzato la raccolta, il trasporto e il recupero dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati.

Questo perché la legge ha rimosso la privativa dalle attività di recupero dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati.

Non sono d’accordo!

(E con me altri)

La modifica introdotta conferma l’assenza di privati nelle attività di recupero dei rifiuti assimilati (presente fin dal testo originario del Ronchi) e la estende anche ai rifiuti urbani tout court

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La questione della La questione della privativa del Dlvo 22/97privativa del Dlvo 22/97

Equivoci 2Equivoci 2

TestoTesto RiferimentoRiferimento

La privativa di cui al comma La privativa di cui al comma 1 …1 …

La gestioneLa gestione (la raccolta, il trasporto, il recupero e (la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di lo smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni, nonché il controllo delle queste operazioni, nonché il controllo delle discariche e degli impianti di smaltimento dopo la discariche e degli impianti di smaltimento dopo la chiusura) :chiusura) :

•dei rifiuti urbanidei rifiuti urbani

•e dei rifiuti assimilatie dei rifiuti assimilati (utenze non domestiche) (utenze non domestiche)

•avviati a smaltimentoavviati a smaltimento (allegato B, diverso da (allegato B, diverso da recupero)recupero)

… … non si applica alle attività non si applica alle attività di recupero …di recupero …

Le attività di recupero sono definite ed Le attività di recupero sono definite ed elencate nell’allegato C (elencate nell’allegato C (che non riguardano le che non riguardano le operazioni di raccolta e trasporto ma solo l’esercizio operazioni di raccolta e trasporto ma solo l’esercizio delle operazioni ivi elencate)delle operazioni ivi elencate)

… … dei rifiuti urbani …dei rifiuti urbani … In senso stretto. E’ la vera novità della In senso stretto. E’ la vera novità della modifica normativa.modifica normativa.

… … e dei rifiuti assimilati.e dei rifiuti assimilati. Che già esisteva nel testo originarioChe già esisteva nel testo originario

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La questione della La questione della privativa del Dlvo 22/97privativa del Dlvo 22/97

Equivoci 2Equivoci 2

Perciò dalla lettura del testo oggetto di liberalizzazione sono Perciò dalla lettura del testo oggetto di liberalizzazione sono state le state le attivitàattività di recupero, quindi solo una porzione della di recupero, quindi solo una porzione della gestione, riferita alla conduzione di impianti di recupero che gestione, riferita alla conduzione di impianti di recupero che ora possono essere esercitati senza l’esclusiva pubblica, in ora possono essere esercitati senza l’esclusiva pubblica, in conseguenza della quale in precedenza si sarebbe resa conseguenza della quale in precedenza si sarebbe resa necessaria – per un privato – una Concessione da parte del necessaria – per un privato – una Concessione da parte del Comune.Comune.

La raccolta e il trasporto dei rifiuti urbani e la loro La raccolta e il trasporto dei rifiuti urbani e la loro destinazione a recupero continua ad essere in privativa destinazione a recupero continua ad essere in privativa pubblica, con la sola eccezione dei rifiuti assimilati che per pubblica, con la sola eccezione dei rifiuti assimilati che per l’art. 21 c.1 da sempre la privativa opera solo sulla gestione l’art. 21 c.1 da sempre la privativa opera solo sulla gestione dei rifiuti avviati a smaltimentodei rifiuti avviati a smaltimento

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La questione della La questione della privativa del Dlvo 22/97privativa del Dlvo 22/97

Equivoci 2Equivoci 2

In sintesi la privativa opera come segue:

Attività in privativaAttività in privativa Attività non in privativaAttività non in privativaRaccolta e trasporto per lo smaltimento di:Raccolta e trasporto per lo smaltimento di:

•Rifiuti urbaniRifiuti urbani

•Rifiuti assimilati agli urbaniRifiuti assimilati agli urbani

Raccolta e trasporto per lo smaltimento di:Raccolta e trasporto per lo smaltimento di:

•Rifiuti speciali Rifiuti speciali nonnon assimilati agli urbani assimilati agli urbani

Raccolta e trasporto per il recupero di:Raccolta e trasporto per il recupero di:

•Rifiuti urbaniRifiuti urbani

Raccolta e trasporto per il recupero di:Raccolta e trasporto per il recupero di:

•Rifiuti assimilati agli urbaniRifiuti assimilati agli urbani

•Rifiuti speciali Rifiuti speciali nonnon assimilati agli urbani assimilati agli urbani

Smaltimento di:Smaltimento di:

•Rifiuti urbaniRifiuti urbani

•Rifiuti assimilati agli urbaniRifiuti assimilati agli urbani

Smaltimento di:Smaltimento di:

•Rifiuti speciali Rifiuti speciali nonnon assimilati agli urbani assimilati agli urbani

Recupero di:Recupero di:

•Rifiuti urbaniRifiuti urbani

•Rifiuti assimilati agli urbaniRifiuti assimilati agli urbani

•Rifiuti speciali Rifiuti speciali nonnon assimilati agli urbani assimilati agli urbani

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La questione della La questione della privativa del Dlvo 22/97privativa del Dlvo 22/97

Art. 6Art. 6

Se i rifiuti delle utenze non domestiche sono avviati al recupero, quindi, non opera la privativa comunale.

Il produttore ha comunque libertà di scegliere il gestore

Il Comune determina comunque i criteri di assimilazione per i rifiuti recuperabili

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La questione della La questione della privativa del Dlvo 22/97privativa del Dlvo 22/97

art. 49art. 49

14. Sulla tariffa è applicato un coefficiente di riduzione proporzionale alle quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l'attività di recupero dei rifiuti stessi.

Infatti…Infatti…

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La questione della La questione della privativa del Dlvo 22/97privativa del Dlvo 22/97

REGIME DI PRIVATIVAREGIME DI PRIVATIVAPosizione di imperio attribuita dalla legge al gestorePosizione di imperio attribuita dalla legge al gestore

Soggetto che attribuisce la privativa

Soggetto portatore di privativa

Utente

Regole obbligatorie

Gera

rchia

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La questione della La questione della privativa del Dlvo 22/97privativa del Dlvo 22/97

REGIME DI NON PRIVATIVAREGIME DI NON PRIVATIVA

posizione di negozio, paritaria: rapporto commercialeposizione di negozio, paritaria: rapporto commerciale

Fornitore del servizio Cliente

ContrattoContratto

Gera

rchia

Page 25: L'assimilazione ai rifiuti urbani

La questione della La questione della privativa del Dlvo 22/97privativa del Dlvo 22/97

REGIME DI NON PRIVATIVAREGIME DI NON PRIVATIVA

Art. 21Art. 21

5. I comuni possono istituire, nelle forme previste dalla L. 8 giugno 1990, n. 142 e successive modificazioni (ora art. 113 Dlgs 267/2000), servizi integrativiservizi integrativi per la gestione dei rifiuti speciali nonnon assimilatiassimilati ai rifiuti urbani.

Page 26: L'assimilazione ai rifiuti urbani

La questione della La questione della privativa del Dlvo 22/97privativa del Dlvo 22/97

REGIME DI NON PRIVATIVAREGIME DI NON PRIVATIVA

art. 10art. 10

2. Il produttore dei rifiuti speciali assolve i propri obblighi con le seguenti priorità:

….c) conferimento dei rifiuti ai soggetti che gestiscono il servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani, con i quali sia stata stipulata apposita convenzionestipulata apposita convenzione;

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La questione degli La questione degli imballaggiimballaggi

1. La pubblica amministrazione deve organizzare sistemi adeguati di raccolta differenziata in modo da permettere al consumatore di conferire al servizio pubblico rifiuti di imballaggio selezionati dai rifiuti domestici e da altri tipi di rifiuti di imballaggi ...

Art. 39

2. Nel caso in cui la pubblica amministrazione non attivi la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi … i produttori e gli utilizzatori possono organizzare tramite il Consorzio Nazionale Imballaggi … attività di raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio primari sulle superfici pubbliche o la possono integrare se insufficiente.

Page 28: L'assimilazione ai rifiuti urbani

La questione degli La questione degli imballaggiimballaggi

…..

2. Nell’ambito degli obiettivi di cui agli articoli 24 e 37, i produttori e gli utilizzatori adempiono all’obbligo della raccolta dei rifiuti di imballaggi primari e degli altri rifiuti di imballaggi imballaggi primari e degli altri rifiuti di imballaggi comunque conferiti al servizio pubblicocomunque conferiti al servizio pubblico tramite il gestore del servizio medesimo.

Art. 38

Page 29: L'assimilazione ai rifiuti urbani

La questione degli La questione degli imballaggiimballaggi

3. Per adempiere agli obblighi di riciclaggio e di recupero nonché agli obblighi della ripresa degli imballaggi usati e della raccolta dei rifiuti di imballaggio secondari e secondari e terziariterziari su superfici private ... i produttori …. possono:

• a) organizzare autonomamente la raccolta, il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti di imballaggio;

• b) aderire ad uno dei consorzi di cui all’articolo 40;

• c) mettere in atto un sistema cauzionale.

Art. 38

Page 30: L'assimilazione ai rifiuti urbani

La questione degli La questione degli imballaggiimballaggi

2. A decorrere dall’1 gennaio 1998 è vietato immettere nel normale circuito di raccolta dei rifiuti urbani imballaggi terziariimballaggi terziari di qualsiasi natura. Dalla stessa data eventuali imballaggi secondariimballaggi secondari non restituiti all’utilizzatore dal commerciante al dettaglio possono essere conferiti al servizio pubblico solo in raccolta differenziata, ove la stessa sia stata attivata.

Art. 38

Page 31: L'assimilazione ai rifiuti urbani

La questione degli La questione degli imballaggiimballaggi

in sintesi:

RegimeRegime Imballaggi primariImballaggi primari Imballaggi Imballaggi secondarisecondari

Imballaggi Imballaggi terziariterziari

Raccolta Raccolta e e

trasportotrasportoServizio pubblicoServizio pubblico

Produttori di Produttori di imballaggiimballaggi

Produttori di Produttori di imballaggiimballaggi

Servizio pubblico, Servizio pubblico, se “comunque se “comunque

conferiti”conferiti”

Servizio pubblico, Servizio pubblico, se “comunque se “comunque

conferiti”conferiti”

RecuperoRecupero Produttori di Produttori di imballaggiimballaggi Produttori di Produttori di

imballaggiimballaggiProduttori di Produttori di imballaggiimballaggi

Privativa Privativa pubblicapubblica

SISI

(salvo azione (salvo azione sostitutiva per inerzia sostitutiva per inerzia

o inefficienza della o inefficienza della P.A.)P.A.)

NONO NONO

Page 32: L'assimilazione ai rifiuti urbani

La bozza di decreto La bozza di decreto ministeriale ministeriale sull’assimilazionesull’assimilazione(fonte: www.reteambiente.it)(fonte: www.reteambiente.it)

• definisce i criteri quantitativi (in astratto) e qualitativi (CER) per l’assimilazione;

• i Comuni determinano le q.tà. Al di sotto di tali q.tà i rifiuti sono assimilati, superando le q.tà di regolamento i rifiuti restano, per interoper intero, speciali.

Sintesi

Page 33: L'assimilazione ai rifiuti urbani

• possono essere assimilati i rifiuti “speciali” di cui all’art. 7, esclusi quelli provenienti:– da attività industriali

– da demolizione e scavi;

– da attività diverse dal recupero di rifiuti urbani;

– da attività sanitarie;

– i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti;

– l) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti.

La bozza di decreto La bozza di decreto ministeriale ministeriale sull’assimilazionesull’assimilazione

Sintesi

Page 34: L'assimilazione ai rifiuti urbani

La bozza di decreto La bozza di decreto ministeriale ministeriale sull’assimilazionesull’assimilazione

Sintesi

Le esclusioni dall’assimilazione non si applicano ai rifiuti di uffici amm.vi, mense, locali accessori, ecc.

Page 35: L'assimilazione ai rifiuti urbani

(segue)

I comuni possono procedere all’assimilazione purché siano soddisfatti i principi seguenti:

•gli assimilati devono essere indirizzati al recupero e non allo smaltimento (????);

•efficacia, efficienza ed economicità del servizio;

•adeguatezza tecnica e organizzativa del servizio;

•coerenza con la programmazione e capacità di gestione ATO.

La bozza di decreto La bozza di decreto ministeriale ministeriale sull’assimilazionesull’assimilazione

Sintesi

Page 36: L'assimilazione ai rifiuti urbani

L’assimilazione dei rifiuti viene effettuata “ai fini della raccolta e dello smaltimento” (art. 21.2.g DLgs 22/97)

La bozza di decreto La bozza di decreto ministeriale ministeriale sull’assimilazionesull’assimilazione

L’esclusione dallo smaltimento

La privativa si applica alla “gestione … dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento” (Art. 21.1 DLgs 22/97)

Ma non posso destinare gli assimilati allo smaltimento!!!

Domanda: a che serve l’assimilazione???

Page 37: L'assimilazione ai rifiuti urbani

La classificazione dei rifiuti e La classificazione dei rifiuti e l’assimilazionel’assimilazione

Rifiuti Urbani Rifiuti Speciali

Domestici

Non Domestici

PericolosiNon pericolosi

IndustrialiAltri

imballaggi 1^ e comunque conferiti

imballaggi 3^ e 2^ non RD

Compresi nei CER del regolamento

(Conformi ai criteri dello Stato)

Non compresi nei CER dei criteri dello Stato

Q.tà < regolam. Q.tà > regolam.

Sanitari art. 2 lett.g

Page 38: L'assimilazione ai rifiuti urbani

Quali criteri e scelte da Quali criteri e scelte da adottare per adottare per l’assimilazionel’assimilazione

• riferita alle diverse frazioni omogenee riferita alle diverse frazioni omogenee o, almeno, alla frazione secca residuao, almeno, alla frazione secca residua

• regolamentare produzioni puntuali ed regolamentare produzioni puntuali ed intenseintense

• progressiva riduzione nel tempo della progressiva riduzione nel tempo della soglia quantitativasoglia quantitativa

• deve essere misurabile o controllabiledeve essere misurabile o controllabile

La quantitàLa quantità

Page 39: L'assimilazione ai rifiuti urbani

Quanti

•Compressione del libero mercato

•riduzione dei risultati di RD

•aumento del gettito tariffa

•elevata capacità operativa del servizio

•riduzione della vita utile di discarica

•Difficoltà di gestione per piccoli produttori

•espansione del libero mercato

•aumento dei risultati di RD

•minore gettito tariffa

•bassa capacità operativa del servizio

•maggiore vita utile di discarica

Elevata

Bassa

Page 40: L'assimilazione ai rifiuti urbani

Quali criteri e scelte Quali criteri e scelte adottare per adottare per l’assimilazionel’assimilazione

• Solo CER DCI 27.7.84 o nuovo DMSolo CER DCI 27.7.84 o nuovo DM

• attenzione a materiali recuperabili di attenzione a materiali recuperabili di specifiche raccolte finalizzate specifiche raccolte finalizzate

• deve essere dichiarata deve essere dichiarata (merceologica) o certificata (analisi - (merceologica) o certificata (analisi - perizia) a cura del produttore e perizia) a cura del produttore e controllata dal gestore del serviziocontrollata dal gestore del servizio

La qualitàLa qualità

Page 41: L'assimilazione ai rifiuti urbani

Quali criteri e scelte Quali criteri e scelte adottare per adottare per l’assimilazionel’assimilazione

• Nel regolamento potrà essere previsto Nel regolamento potrà essere previsto un procedimento ad hoc per un procedimento ad hoc per l’assimilazione che contenga:l’assimilazione che contenga:– richiesta specifica del produttorerichiesta specifica del produttore

– dichiarazione di assimilabilità esplicita del dichiarazione di assimilabilità esplicita del gestoregestore

– esclusione di procedura esplicita per esclusione di procedura esplicita per piccole attività urbanepiccole attività urbane

La assimilazione esplicitaLa assimilazione esplicita

Page 42: L'assimilazione ai rifiuti urbani

Quali criteri e scelte Quali criteri e scelte adottare per adottare per l’assimilazionel’assimilazione

• Codici CER del futuro DMCodici CER del futuro DM

• richiesta specifica del produttorerichiesta specifica del produttore

• dichiarazione di assimilabilità dichiarazione di assimilabilità esplicita del gestoreesplicita del gestore

• esclusione di procedura esplicita per esclusione di procedura esplicita per piccole attività urbanepiccole attività urbane

Le regole di assimilazione nel Consorzio Priula (TV2)Le regole di assimilazione nel Consorzio Priula (TV2)

Page 43: L'assimilazione ai rifiuti urbani

Quali criteri e scelte Quali criteri e scelte adottare per adottare per l’assimilazionel’assimilazione

Le regole di assimilazione nel Consorzio Priula (TV2)Le regole di assimilazione nel Consorzio Priula (TV2)

Frazione omogenea di rifiuto quantità (Kg./anno) Frequenza vuotamento

contenitori/anno cassone scarrabile da 25 mc.: 12 benna da 5 mc.: 52 Frazione secca residua 12.000 cassonetti carrellati: 156 cassone scarrabile da 25 mc.: 24 benna da 5 mc.: 52 cassonetti carrellati: 104 Carta e cartone 40.000 a mano: 2 mc./settimana fino ad un massimo di 3 mc.

Metalli non contaminati 100.000 cassone scarrabile da 25 mc.: 24 Rifiuti ingombranti non pericolosi N° 2 pezzi

cassone scarrabile da 25 mc.: 24 Vetro 100.000

cassonetti carrellati (max 360 lt.): 260 Vetro plastica lattine 100.000 cassone scarrabile da 25 mc.: 24 cassonetto carrellato: 156 Rifiuti organici 50.000 cassone scarrabile da 25 mc.: 12 benna da 5 mc.: 52 cassonetti carrellati: 1050 Rifiuti vegetali 50.000 cassone scarrabile da 25 mc.: 24 benna da 5 mc.: 52 cassonetti carrellati: 1050 Altre frazioni omogenee Nei limiti della frazione secca residua

e della possibilità di avviarle a recupero

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Quali criteri e scelte Quali criteri e scelte adottare per adottare per l’assimilazionel’assimilazione

Le regole di assimilazione nel Consorzio Priula (TV2)Le regole di assimilazione nel Consorzio Priula (TV2)

•attività per frazioni di anno, si calcolano in modo proporzionale•Produzioni occasionali dei rifiuti individuati nel presente comma, non potranno superare la quantità massima di 1/12 della quantità annuale•tranne ove non è possibile, solo servizio dedicato presso le utenze; •Le utenze che usufruiscono del servizio dedicato non possono accedere ai centri di multiraccolta

Page 45: L'assimilazione ai rifiuti urbani

Quali criteri e scelte Quali criteri e scelte adottare per adottare per l’assimilazionel’assimilazione

Le regole di assimilazione nel Consorzio Priula (TV2)Le regole di assimilazione nel Consorzio Priula (TV2)

•Le nuove attività devono richiedere l’assimilazione al momento dell’attivazione dell’utenza dichiarando i dati dei rifiuti ai sensi dell’art. 76 DPR 445/2000.

•Le attività esistenti devono presentare dichiarazione della qualità e della quantità dei rifiuti prodotti entro un termine fissato dal Consorzio; successivamente il Consorzio emana l’eventuale provvedimento di assimilazione. Nel medesimo provvedimento sono fissate le modalità di esecuzione del servizio e la sua decorrenza.

Page 46: L'assimilazione ai rifiuti urbani

Quali criteri e scelte Quali criteri e scelte adottare per adottare per l’assimilazionel’assimilazione

Le regole di assimilazione nel Consorzio Priula (TV2)Le regole di assimilazione nel Consorzio Priula (TV2)

•Qualora i rifiuti raccolti nel corso dell’anno superino la quantità dichiarata, i rifiuti raccolti sono ugualmente considerati assimilati agli urbani; il servizio non potrà più essere garantito a decorrere dall’anno successivo, salvo eventuali modifiche del ciclo produttivo con le quali l’utente dimostri il rispetto dei criteri di assimilazione.

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GRAZIEGRAZIE