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Ambiente Cultura e Turismo Pubblica Amministrazione Sanità, sociale, servizi per l'infanzia Sport INDICE Il Tar boccia il consiglio, la discarica torna in pista 12/07/13 Sette Sere 2 «Viviamo nellincuria e nel degrado» 20/07/13 Il Resto del Carlino Ravenna 4 Permette un ball... kanico? 12/07/13 Sette Sere 5 Il sassofono parla cinese 12/07/13 Sette Sere 6 ‘Le Belle Bandiere’ tornano a illuminarsi con i miti di Omero, Prometeo e Orfeo 20/07/13 Il Resto del Carlino Ravenna 7 A Palazzo Grossi il live dei Rangzen A Russi Tacabanda in piazza 20/07/13 Il Resto del Carlino Ravenna 8 In pillole 20/07/13 La Voce di Romagna Ravenna 9 Iter veloce per conferire immobili agli enti locali 20/07/13 Il Sole 24 Ore 10 Imprese, famiglie, Pa: primo sì al decreto 20/07/13 Il Sole 24 Ore 11 Risorse sbloccate, ma pagamenti Pa lenti 20/07/13 Il Sole 24 Ore 14 Le città italiane non sono Detroit ma l’Italia non è la California 20/07/13 Il Sole 24 Ore 15 Per gli automobilisti zelanti sconto del 30% sulle multe 20/07/13 Il Sole 24 Ore 16 Bocciati i controlli sulle Regioni 20/07/13 Il Sole 24 Ore 17 Enti locali, riforma possibile senza legge costituzionale 20/07/13 Il Sole 24 Ore 18 Stipendi, regioni ko 20/07/13 Italia Oggi 19 Province svuotate e a costo zero 20/07/13 Italia Oggi 20 Le p.a. di cristallo 20/07/13 Italia Oggi 23 Scriminante politica pure se l’incarico si dà a interim 20/07/13 Italia Oggi 24 Ma qui è lo Stato che soccorre i Comuni 20/07/13 La Stampa 25 Multe, approvatolosconto per chipagaentro5giorni 20/07/13 La Stampa 27 VERSO “L’AUSLONA” LA BASSA ROMAGNA SI INTERROGA 20/07/13 La Voce di Romagna Ravenna 28 “Ausl unica solo a certe condizioni” 20/07/13 La Voce di Romagna Ravenna 29 I Verdi: risposte vaghe. I dubbi restano tutti 20/07/13 La Voce di Romagna Ravenna 30 Persone e fatti 20/07/13 Il Resto del Carlino Ravenna 31 Pagina 1 di 32

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Ambiente

Cultura e Turismo

Pubblica Amministrazione

Sanità, sociale, servizi per l'infanzia

Sport

INDICE

Il Tar boccia il consiglio, la discarica torna in pista12/07/13 Sette Sere 2

«Viviamo nellincuria e nel degrado»20/07/13 Il Resto del Carlino Ravenna 4

Permette un ball... kanico?12/07/13 Sette Sere 5

Il sassofono parla cinese12/07/13 Sette Sere 6

‘Le Belle Bandiere’ tornano a illuminarsi con i miti di Omero, Prometeo e Orfeo20/07/13 Il Resto del Carlino Ravenna 7

A Palazzo Grossi il live dei Rangzen A Russi Tacabanda in piazza20/07/13 Il Resto del Carlino Ravenna 8

In pillole20/07/13 La Voce di Romagna Ravenna 9

Iter veloce per conferire immobili agli enti locali20/07/13 Il Sole 24 Ore 10

Imprese, famiglie, Pa: primo sì al decreto20/07/13 Il Sole 24 Ore 11

Risorse sbloccate, ma pagamenti Pa lenti20/07/13 Il Sole 24 Ore 14

Le città italiane non sono Detroit ma l’Italia non è la California20/07/13 Il Sole 24 Ore 15

Per gli automobilisti zelanti sconto del 30% sulle multe20/07/13 Il Sole 24 Ore 16

Bocciati i controlli sulle Regioni20/07/13 Il Sole 24 Ore 17

Enti locali, riforma possibile senza legge costituzionale20/07/13 Il Sole 24 Ore 18

Stipendi, regioni ko20/07/13 Italia Oggi 19

Province svuotate e a costo zero20/07/13 Italia Oggi 20

Le p.a. di cristallo20/07/13 Italia Oggi 23

Scriminante politica pure se l’incarico si dà a interim20/07/13 Italia Oggi 24

Ma qui è lo Stato che soccorre i Comuni20/07/13 La Stampa 25

Multe, approvatolosconto per chipagaentro5giorni20/07/13 La Stampa 27

VERSO “L’AUSLONA” LA BASSA ROMAGNA SI INTERROGA20/07/13 La Voce di Romagna Ravenna 28

“Ausl unica solo a certe condizioni”20/07/13 La Voce di Romagna Ravenna 29

I Verdi: risposte vaghe. I dubbi restano tutti20/07/13 La Voce di Romagna Ravenna 30

Persone e fatti20/07/13 Il Resto del Carlino Ravenna 31

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RUSSI I Sospeso il provvedimento che vanificava il progetto Calderana

Il Tar boccia il consiglio, la discarica torna in pista

IMMAGINI DI REPERTORIO DELLA DISCARICA COMUNALE

Il Tar boccia il consiglio, ' la discarica torna in pista

An arrivo due cM1ilometri di Wbazioni per depurare le vie Raspona e Guerrina

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12/07/2013

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press LinE sette sere Direttore Responsabile: Manuel Poletti

Samuele Stalla

Il consiglio comunale aveva cercato di chiudere la partita sul sito di stoccaggio di ce-mento-amianto proposto da Calderana, ma il Tar di Bo-logna ha rimesso la palla al centro. Il Tribunale amministrativo regionale di Bologna, infatti, ha accolto l'istanza di sospen-siva proposta da Calderana srl avverso la delibera del consiglio comunale di Russi che, per cor-reggere un semplice errore for-male della stessa amministra-zione, avrebbe di fatto impedito bonifica della vecchia discarica di rifiuti di via Calderana e la realizzazione nelle vecchie cave di via Calderana di un deposito defitivo (c'è chi la chiama, a sua volta, discarica) di eternit. In altre parole, il 26 marzo il consiglio comunale di Russi, che da sempre osteggia il progetto Calderana, s'è ricordato che la vecchia variante con cui si preve-deva la discarica d'amianto non era valida perché non corredata di tutti gli incartamenti necessa-ri: mancavano delle mappe. Così la situazione è andata in stallo e

la Calderana ha fatto ricorso al giudice amministrativo. Il Tar, dal canto suo, ha sospeso quest'ultima decisione con cui

il Comune faceva retromarcia. «Ritenuto, ad una prima som-maria delibazione - recita l'ordi-nanza del Tar - che il mancato

adeguamento della cartigrafia non costituisce vizio di legitti-mità. Della adottata variante al Prg 1995, bensì errore omissivo

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Il Tar boccia il consiglio, ' la discarica torna in pista

..in arrivo due cM1ilometri di Wbazioni per depurare le vie Raspona e Guerrina

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sanabile mediante integrazio- ne. Considerato comunque che, anche a seguire la pro- spettiva del Comune, l'an- nullamento esclusivo per tale motivo avrebbe dovuto essere inteso, secondo imprescindi- bile logica giuridica, alla mera riadozione della variante». In altre parole, «secondo impre- scindibile logica giuridica», chi commette un errore tende

a correggerlo, non a enfatizzarlo per tornare sui propri passi. Alla fine della fiera, non c'è spa-zio per i ripensamenti: rimane la variante 1995 e l'atto che la vo-leva annullare è sospeso fino a gennaio, quando è attesa la sen-tenza vera e propria. La discarica di amianto rientra, così, nel Prg. La Valutazione di impatto am-bientale coordinata dalla Provin-cia, è invece ferma per un altro motivo, fanno sapere da piazza dei Caduti. Si attende l'ultima in-dagine sulla situazione ambien-tale dell'ex discarica comunale. «Arpa ha preferito compiere una nuova indagine - sottolineas Bo-rio Pesci, presidente di Calderana - e anche noi attendiamo i risul-tati, speriamo a breve».

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press unE il Resto del Carlino 20/07/2013

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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RUSSI Lamentele di alcuni residenti per h condizione di viale della Repubblica

«Viviamo nell'incuria e nel degado» «VIALE della Repubblica era un gran bel viale, come tutti i viali. della stazione nelle no-stre città era ombreggiato da grandi alberi, a Russi erano ippocastani, e c'erano panchine per seders i. Quand'ero bambina questo era un luogo di ritrovo per giocare e con le casta-gne matte facevamo collane», racconta una cinquantenne. Oggi qui più che bambini abita-no dei nonni e in strada si gioca meno. Ma a un viaggiatore che scende dal treno, Russi offre un'immagine da paesino dell'Aspromonte: il viale assolato, finalmente sono stati piantati degli alberi al posto degli ippocastani, abbattuti anni tif , ma sono alberini che cresceranno poco e non faranno mai ombra. Sulla carreggiata invece il nostro 'viaggiatore vede quei new jersey bianchi e rossi da lavori in corso, che a Russi sono diventati ormai dissuasori permanenti della velocità e sulla destra c'è un grande parcheggio con aiuole sommerse dall'erba alta e dietro un magazzino chiuso da anni. Proseguendo c'è una fale-gnameria dismessa da anni. «Che dire — continua la donna — è una grande desolazione, eppure siamo i‘n pieno centro cittadino, in un'area residenziale e in uno dei punti di acces-so alla città». E una fotografia a contrasti quella di viale della Repubblica: da un lato il parcheggio abbandonato e le erbacce che sommergono le aiuole e sullo sfondo terreni non coltivati, preda di erba alta e bruciata. In fondo la stazione, chiusa come tutte le piccole stazioni con a fianco il bar con la saracinesca abbassata e la gramigna che cresce rigogliosa nelle fessure del pavimento dove di solito stavano i tavolini. E così pur apprezzando la piantumazione degli alberi i russiani si chiedono quando questa zona tornerà a essere uno spazio della comunità, non un gruppo di edifici collocati uno vicino all'altra. «Le piante con cui sono stati sostituiti gli ippocastani, ammalati di carceraria, sono lager-stroemia, a foglia caduca, e fotinia, un sempreverde con una messa di getti rossi in prima-vera, piantati in modo alternato così da garantire anche d'inverno la presenza di foglia-me», speigano dal Comune.

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II sassofono parla cinese

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12/07/2013

Periodicità: settimanale

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RUSSI I A San Giacomo tre notti di danze e contaminazioni

Permette un ball... kanico? Diceva Churchill che «I Balcani produco-no più storia di quanta ne possono digeri-re». Considerazione in larga parte politica la sua, specie la chiosa, ma è fuori di dub-bio che il crogiolo di storie, etnie e cultu-re che ha agitato per secoli la penisola che affianca l'Italia sul Mediterraneo è uno dei più ricchi e complessi che il mondo occi-dentale abbia conosciuto. E per sottolinea-re la paradossale universalità che il conti-nuo scontro fra nicchie culturali ha gene-rato in quelle terre, il Ravenna Festival ha pensato bene di chiamare anche musicisti americani, oltre a quelli serbi e albanesi, a celebrare la musica balcanica «senza con-fini» in tre notti di danze indiavolate e bal-late spezzacuore a Palazzo San Giacomo. Il palazzo russiano, bucolica e apprezzata

sede per il festival fin dai tem- pi del memorabile Ur-Hamlet di Eugenio Barba (che, al di là dello spettacolo, trasformò la città dei FariM in una Babele linguistica senza precedenti per un paio di settimane), è ormai consolidato come tappa finale del Festival, adatta ad ospitare i grandi eventi come quelli della «Romagna Ballkanica», che partirà venerdì 12 luglio, alle 21.30, con la Boban I Marko Markovic Orchestra, lar-ga brass-band serba che inscenerà balletti dai ritmi trascinanti quando non proprio esasperati, introducendo nel modo più esplosivo il lato spettacolare del folklore balcanico. Sabato 13 toccherà alla prima italiana del

progetto Kabatronic, nato dall'incontro tra la com-pagine world-fusion lon-dinese dei Transglobal Underground con gli alba- nesi Fanfara Tirana, per una serata che spazierà da forme etniche di improvvisa-zione fino al reggae speziato d'elettronica. Si chiuderà domenica 14 con gli america-ni Klezmatics e le loro rielaborazioni della musica tradizionale ebraica in chiave jazz

e pop. Tre storie che guardano tanto al passato quanto al futuro, per avventurarsi nello sconfinato patrimonio di suggestio-ni nato nella martoriata terra balcanica. (fsav.)

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Il sassofono parla cinese

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12/07/2013

Periodicità: settimanale

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press LinE sette sere Direttore Responsabile: Manuel Poletti

Il festival di Marco Albonetti tra Faenza, Russi, Tredozio e Marina

Il sassofono parla cinese Federico Savini

«Faccio seminari e lezioni in Cina dal 2002, è un Paese in cui c'è una grandissima voglia di musica e di cultura, di aprirsi al resto del mondo. In una grande città, l'anno scorso, ho contatto cinquanta negozi di musica in una sola strada!». Numeri che la dicono lunga sul fatto che il colosso cinese è ormai pronto a dire la sua anche nei contesti culturali europei ed italiani, e che legittimano la partnership tra il SaxArts Festival del faentino Marco Albonetti e il conservatorio di Wuhan, «da cui vengono una quindicina dei 38 allievi che saranno a Faenza dal 14 al 21 luglio - spiega Albonetti -. Parliamo di un conser-vatorio con 5 mila iscritti, e il maestro che li porterà in Romagna è il mio ex allievo Ao Kun, oggi stimato do-cente». Per la sua quindicesima edizione, il SaxArts Festival - che nel 2014 aspetta di festeggiare i 200 anni di Adolphe Sax, padre del sassofono - cresce su tutti i piani, apre ad allievi cinesi ma anche di Taiwan, Costa Rica, Cipro, Stati Uniti e Italia per consolidare «quel ponte didattico poco visibi-le ma molto rilevante per la crescita culturale del nostro territorio» afferma Alberto Morini della Fondazione del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza, main partner di un festival che ha numerosi altri sponsor (tra cui Banca di Romagna, Bcc, Confco operative, Cna e Gemos) e nasce in collaborazione coi comuni di Faenza, Tredozio e Russi e con la scuola Sarti. Gli allievi invitati da Albonetti saranno ospitati, come sempre, dalle famiglie faentine e frequenteranno lezioni individuali alla Sarti dal 14 al 21 luglio, mentre saranno aperte al pubblico alcune masterclass dei docenti invi-tati dal 16 al 20 marzo. Tra questi anche esponenti dei prestigiosi college americani Concordia e West Virginia University come Carrie Koffman e Michael Ibrahim. I quali, insieme a un maestro come Russ Peterson, daran-no vita alla serata inaugurale del festival. Lunedì 15 alle 21.15 nella cornice manfreda di palazzo Ferniani, spazio al progetto Saxofobia con le esibizioni di tutti i docenti invitati, con un paio di performance a testa nel quadro di una serata-omaggio a Luciano Berio, scomparso 10

anni fa e anche «oggetto» della tesi di laurea di Marco Albonetti, che prevede anche musiche scritte da altri au-tore come Debussy e lo stesso Russ Peterson. Martedì 16 il SaxArts festival, che ormai vanta anche tentativi di imitazione («Da Berlino agli Stati Uniti, ma anche in Italia ad opera di maestri che erano già stati a Faenza», assicura Albonetti), darà spazio a un sassofo-nista del nostro territorio, l'indaffaratissimo Alessandro Scala, che insieme all'hammond di Sam Gambini e alla batteria di Fabio Nobile presenterà al giardino del-la Rocca di Russi il suo nuovo progetto dedicato al jazz anni '50-'60 della Blue Note, su autori come Lee Morgan e Hank Mobley. Giovedì 18 immancabile tappa al Mic con Russ Peterson alla testa al progetto Funk Music 4 Happy People, travolgente concerto che prenderà gli auspici dal jazz di Duke Ellington e Charlie Parker per approdare alla fusion di Herbie Hancock e Joe Zavinul. Ingresso 5 euro, e la novità delle serate a pagamento sarà riproposta venerdì 19 a Tredozio, a palazzo Fantini, col nuovissimo progetto «Viaggio Mediterraneo» di Albonetti insieme al bandoneista Daniele Di Bonaventura. Il SaxArts festival si concluderà con le due esibizioni dell'orchestra degli studenti, che viaggeranno da Bach a Gershwin, il 20 luglio alla Duna degli Orsi a Marina di Ravenna e il 21 a palazzo Fantini a Tredozio.

Info www.faenzasaxartsfestivaLcom, 333/5921089.

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press LinE il Resto del Carlino 20/07/2013

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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RUSSI Etena Bucci e Marco Sgrosso portano sut palcoscenico •Smennorantes'

'Le Belle Bandiere' tornano a illuminarsi con i miti di Omero, Prometeo e Orfeo

RUSSI NEL PROSSIMO fine settimana `Le Belle Bandiere' tornano a vivere a palazzo San Giacomo a Russi. Le sale del piano nobile della secentesca residenza di villeggiatura dei Rasponi, infatti, saranno di nuovo il palcoscenico delle compagnia teatrale di Elena Bucci e Marco Sgrosso (foto), 'Smemorantes' è i titolo dell'evento che vede attori e pubblico muoversi attraverso le sale e i saloni, gli uni interpreti di antichi miti, leggende, storie e memorie gli altri ascoltatori, tutti coinvolti in una sorta di rito collettivo. «Guardando indietro, nella storia nella memoria, non cerchiamo chi ci trasformi in statua di sale prigioniera della nostalgia, ma la forza vitale del mito, racconto che viene da molto lontano, ogni volta trasformato dalle infinite variazioni di chi cantando, parlando e scrivendo l'ha

tramandato, tradotto e tradito afferma Elena Bucci, attrice ideatrice e regista con Marco Sgrosso del progetto —. Nel mistero del palazzo vuoto andiamo in cerca di Omero, Prometeo, Orfeo e Euridice, ma anche di un bisnonno, di una zia che ci ha raccontato le fitvole, della Zaira, di noi bambini, di ricordi e canti impigliati nella memoria. Un percorso all'indietro, una riscoperta del suono e della parola, che ci permetta di raccontare la nostra epoca con nuova vitalità. Un momento in cui le storie si intrecciano, si sovrappongono, si mischiano nei miti dell'antichità e nei miti della nostra vita e di coloro che abbiamo conosciuto si fondono e si confondono in un'unica suggestione». Sono una ventina gli interpreti: a fianco degli attori della compagnia `Le Belle Bandiere', quelli del laboratorio permanente, e le nuove leve oltre ai professionisti

di altre compagnie coinvolte nel progetto Sonhos. Partecipano all'evento anche Daniela Piccar e il gruppo musicale Faxtet. Quello delle Belle Bandiere è un ritorno: nel 1993 furono loro a inaugurare il palazzo come luogo di incontro e di spettacolo allestendovi 'Progetto San Giacomo: le finestre dei giorni' e vi sono tornate nel 2006 con 'Visioni dalla città del sonno'. E ora le luci tornano ad accendersi nelle sale affrescate del palazzo Il numero delle persone che possono partecipare al percorso è limitato, per C313 è consigliato prenotare al 393 9535376. Sipario alle 20.30 sabato 27, domenica 28 alle 19, 20.30 e 22. Sempre a palazzo San Giacomo, per il progetto Sohnos, martedì 30 alle 20,30, l'attore Claudio Morganti leggerà 'Morte di Giulio Cesare'. Lo stesso Morganti con Rita Frongia terrà da mercoledì 31 al 2 agosto il laboratorio 'L'attore e la sua opera' a Russi.

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press unE il Resto del Carlino 20/07/2013

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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AL:ZA DUE APPUNTAMENTI

A Palazzo Grossi il Uve dei Rangzen A Russi Tacabanda in piazza

'ESTATE in musica' presenta questa sera alle 21,30 a Palazzo Grossi di Castiglione di Ravenna ìl Uve dei Rangzen, una band dì Rimini specializzata nel reper-torio dei Beatles e, più in generale nel rock inglese e americano anni Sessanta e Settanta. A Russi alle 21,15 in piazza Dante si esibisce il Corpo bandistico di Cuprarnontana per la rasegna Tacaban-dai, che porta i corpi bandistici nella piazza della lo-calità. La conclusione sabato 27 con ìl Corpo bandistico di Lendinara.

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FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

20/07/2013

Periodicità: Quotidiano

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pressunE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

IN PILLOLE

Springsteen al CinemaCity

IN PILLOLE

Prosa all'Alighieri Come abbonarsi

Quarant'anni fa Bruce Springsteen entrò nella scena musicale mondiale cambiando per sempre la storia del rock. Lunedì (ore 20.30 e 22.30, biglietto 10 euro), direttamente al cine-ma, si potrà scoprire, attra-verso immagini e testimo-nianze inedite, come il rock del "boss" sia diventato la colonna sonora della vita di tante persone. Al Cine-maCity verrà infatti proiet-tato il documentario diret-to Baillie Walsh.

Torna a Russi "Tacabanda!"

Come da tradizione, anche quest'estate torna a Russi "Tacabanda!". La 17' edi-zione della rassegna nazio-nale di corpi bandistici pro-pone questa sera il Corpo bandistico di Cupramonta-na (Ancona). La kermesse si concluderà sabato pros-simo con il Corpo bandisti-co di Lendinara (Roma).

Primo weekend utile per sottoscrivere l'abbona-mento alla Stagione di Prosa dell'Alighieri. Otto i titoli in cartellone e chi si abbona d'estate risparmia (Info 0544 249244).

"La grande bellezza"

Anche quest'anno, tutti i lunedì di luglio alle 21 a Russi, cinema all'aperto all'Arena del Cinema Jolly. Lunedì prossimo si proiet-ta "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino.

Le officine aperte nel fine settimana

Nell'ambito di "Estate Si-cura 2013", oggi, domani e martedì 23 luglio (Festa di S. Apollinare) sarà a-perta l'Autofficina Neri Snc di via Torri 323/A a Torri di Mezzano (Info 0544 533731 - 339 3580907).

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Spiagt,e Soni celebrd Lisa lItutt

Lì tecUoro del liceo artistico

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20/07/2013

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pressunE

ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

FederMismo L'Agenzia del Demanio dovrà dare l'ok entro 60 giorni dalla richiesta

Iter veloce per conferire immobili agli enti locali

:::::: Domanda dal i° settembre al 3o novembre, esame in 6o giorni da parte dell'agenzia del Demanio e poi trasferimento «a titolo non oneroso».

Un emendamento approva-to alla Camera rilancia il «fede-ralismo demaniale», con il tra-sferimento a Regioni, Provin-ce, Comuni e (future) Città me-tropolitane, di immobili pubbli-ci ora in pancia alle amministra-zioni statali.

Per rianimare una procedura che fino a oggi, nonostante le

speranze dei suoi fautori, ha spostato ben poco, la nuova re-gola prova a semplificare le pro-cedure, e soprattutto a tagliare i tempi entro i quali le ammini-strazioni centrali interessate possono bloccare il trasferimen-to sostenendo che l'immobile in questione serve ancora alle loro «finalità istituzionali».

Il processo deve partire dagli enti locali interessati, che dopo aver individuato il mattone di lo-ro interesse devono fare richie-sta di trasferimento all'agenzia

del Demanio. Nella richiesta, se-condo un modello che l'agenzia sarà chiamata a sviluppare in tempi brevissimi, il sindaco o il presidente deve «identificare il bene, specificarne le finalità di utilizzo e indicare le eventuali ri-sorse finanziarie» connesse al progetto. L'agenzia, una volta ri-cevuta la richiesta, chiede all'amministrazione centrale a cui oggi è intestato ilbene se sus-sistono ancora «esigenze istitu-zionali» connesse al suo utiliz-zo, e l'interessato deve risponde-re entro 3o giorni (termine «pe-rentorio»). Se queste esigenze istituzionali non ci sono, e se l'immobile non rientra nei piani di razionalizzazione avviati dal-la Finanziaria 2010, allora l'agen-zia dà il via libera (entro 6o gior-

ni dalla richiesta) al trasferimen-to: quando più enti territoriali chiedono lo stesso bene, è il Co-mune ad avere la "prelazione", seguito dalla Provincia e dalla Regione. Curioso che, mentre si progetta l'abolizione delle Pro-vince, una regola nuova di zecca preveda il conferimento a loro di altri immobili.

Sempre in ambito enti locali, è da segnalare la previsione di di-rottare fino a 150 milioni di euro per il pagamento dei creditori dei Comuni (Alessandria è il maggiore) che abbiano delibera-to il dissesto negli ultimi due an-ni, purché aderiscano alle moda-lità semplificate di accertamen-to dei debiti.

G.Tr. RIPRODUZIONE RISERVATA

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Imprese, famiglie, Pa: plim<

I decreto

20/07/2013

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S°Ierld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Imprese, famiglie, Pa: primo sì al decreto Fondo di garanzia «allargato», incentivi per i macchinari, spesometro facoltativo e sconti sulle multe

Carmine Fotina ROMA

È servita una maratona di quasi 14 ore per arrivare all'ap-provazione del decreto del fare in commissione Affari costitu-zionali e Bilancio della Camera. Un estenuante tour de force su un testo di ben 86 articoli ha pro-dotto una lunga serie di novità su imprese, infrastrutture, sem-plificazioni. Il provvedimento passa lunedì all'Aula, dove si fa strada il ricorso alla fiducia per lasciare poi al Senato ulteriori correzioni. I relatori - France-sco Boccia (Pd) e Francesco Pao-lo Sisto (Pdl) - ritengono però possibile ragionare sulla base di pochi emendamenti ancora alla Camera. Ecco, in sintesi, le prin-cipali modifiche.

Il Fondo di garanzia Pmi vie-ne esteso anche ai professioni-sti, nel limite di assorbimento

MUM MCARKHI

Per automobilisti tempestivi

riduzione del 30%, incompatibilità tra sindaci

e parlamentari nei Comuni

con più di 15rnila abitanti

CREDITo E MSTRIA Fondo garanzia anche

peri professionisti. «Legge Sabatini» estesa ad agricoltura

e microimprese. Salta

il Foro per le società estere

delle risorse non superiore al 5%. Il credito agevolato per i macchinari (la cosiddetta nuova "legge Sabatini"), inizialmente li-mitato alle Pmi, è allargato alle microimprese e ai settori agricol-tura e pesca. Oltre a quelli con-cessi dalle banche, saranno age-volabili anche i finanziamenti concessi dalle società di leasing. Fitto il capitolo fiscale, con lo spesometro facoltativo e l'intro-duzione del Durt (documento unico di regolarità tributaria) nella responsabilità solidale de-gli appalti. Al tempo stesso è in-trodotta la possibilità di un anti-cipo del lo% per le imprese che hanno appalti con la Pa. Boccata d'ossigeno per il trasporto pub-blico con la norma per il ripiana-mento dei debiti regionali. Salta all'ultimo momento il Foro delle società con sede all'estero.

Ancora polemiche sulla nor-ma per l'incompatibilità sindaci-parlamentari: viene ripristinata con un blitz, portando la soglia dei Comuni interessati a umila abitanti (anziché 5mila, inizial-mente inserita - giurano i depu-tati- solo per un «refuso»). Mo-difiche anche in materia di lavo-ro. Nuova durata del Documen-to unico di regolarità contributi-va (Durc) che sale da 90 ano (an-ziché 180 come nel testo del go-verno) ma con utilizzazione este-

sa anche ai contratti tra privati. Consentirà inoltre alle aziende di accedere a sovvenzioni e sus-sidi, anche europei (per i quali fi-nora il Durc andava rinnovato ogni 30 giorni). L'Inail trasmette-rà in via telematica alle autorità di pubblica sicurezza gli infortu-ni mortali e con prognosi supe-riore ai 3o giorni. Veniamo all'energia. E esteso al Gpl (oltre che al metano) il fondo per la ra-zionalizzazione della rete di di-stribuzione dei carburanti. Nel settore delle energie rinnovabi-li, viene introdotto un regime di uscita graduale dagli incentivi per i titolari di impianti alimenta-ti da bioliquidi. Cambiamenti sull'Agenda digitale. Viene cor-retta la norma sulla liberalizza-zione del wi-fi nel punto che ave-va generato i rilievi del garante per la Privacy, relativamente all'obbligo di tracciare alcune in-formazioni relative all'accesso alla rete (come il cosiddetto "in-dirizzo fisico" del terminale, MAC Address). Nasce il Siste-ma pubblico per la gestione dell'identità digitale (Spid) di cit-tadini e imprese con accredita-mento dei soggetti pubblici e pri-vati che gestiscono i servizi di re-gistrazione per l'accesso in rete per conto delle Pa. Le compensa-zioni ricevute dalle tv locali per liberare frequenze potranno par-tecipare alla formazione del red-dito nell'esercizio in cui sono sta-ti incassati o in quote costanti nell'esercizio in cui sono stati in-

cassati e nei successivi, ma non oltre il quarto.

Sul fronte semplificazioni, spicca lo sconto del 3o% sulle multe automobilistiche se paga-te entro 5 giorni dalla contesta-zione o se il trasgressore non sia incorso, per due armi, nella perdi-ta di punteggio della patente. Inoltre, sipotrà pagare in modali-tà elettronica e i verbali potran-no essere notificati tramite mail certificata. Arriva il comitato in-terministeriale per la spending review "permanente", presiedu-to da un commissario, che (para-dossalmente) percepirà un in-dennizzo non da poco: 950mila euro in quattro anni, dal 2013 al 2016. Il commissario dovrà pre-sentare il programma entro 20 giorni dalla nomina. Gli stipendi dei manager delle società non quotate che svolgono servizi di interesse generale (ad esempio Sogei, Consip) potranno essere sganciati da tetti, ma i bonus scat-teranno solo se il risultato di eser-cizio è positivo. Novità anche per Expo 2015: il Comune di Mila-no potrà utilizzare la tassa di sog-giorno per fmanziare la "Milano 2015 City Operation", il piano per l'immagine turistica della cit-tà. Stop all'export" di rifiuti peri-colosi, sia urbani che speciali, da altre regioni in Campania.

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k•zo<kk. a pagina 19 Le misure per professionisti, Fisco, multe

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Fondo di garanzia Pmi

, N \ • s , N n

Legge Sabatini Fonti rinnovabili Multe automobilistiche

Risorse disponibili anche per coop sociali

Credito per macchinari Eliminazione soft anche alle microimprese per gli incentivi

Sconto del 30% per chi paga in 5 giorni

I Fondo è esteso anche ai pro-, fessionisti, nel limite di assor-bimento delle risorse non supe-riore al 5% Sono stati inoltre in-seriti criteri specifici per l'ac-cesso delle imprese sociali e del-le cooperative al fondo di garan-zia per le piccole e medie impre-se, dando loro la possibilità di avere le necessarie garanzie per ottenere crediti bancari.

\ \N

Expo 2015

Tassa di soggiorno per promuovere Milano

ell'ambito dei preparativi , per l'Esposizione universa-le 2015 di Milano, il Comune po-trà utilizzare la tassa di soggior-no (contributo pagato dai visita-tori nelle strutture ricettive) per fmanziare la "Milano 2015 City Operation", piano per pre-parare l'immagine turistica del-la città in vista dell'evento

RONDTagir"" . •

Sconti in bolletta ma tassa estesa a Pmi

'Ira le modifiche approvate , dell'ultim'ora, figura anche

l'estensione alle microimprese (e ai settori agricoltura e pesca) del credito agevolato per i mac-chinari (la nuova "legge Sabati-ni") inizialmente limitato alle Pmi. Oltre a quelli concessi dal-le banche, saranno agevolabili anche i finanziamenti concessi dalle società di leasing

prevista l'introduzione del-, lo spesometro facoltativo (dati delle fatture emesse e ri-cevute, oltre che dei corri-spettivi). Via libera inoltre al-la fatturazione elettronica: le imprese che dal gennaio 2015 la sceglieranno verranno pre-miate con dieci adempimenti in meno

Pignoramenti

Beni strumentali, limiti all'esproprio

rocedure soft per la graduale eliminazione dei meccani-

smi di incentivazione per le rin-novabili: per i termovalorizzato-ri, è previsto un piano di incenti-vazione di 4 anni; mentre gli im-pianti situati in zone di emergen-za (come quelli in Campania e nel Lazio) potranno beneficare delle agevolazioni per 8 anni

revistounperiodo di sperimen-, tazione di quattro anni per la mediazione obbligatorianelproces-so civile, con un monitoraggio del ministero a metà periodo. Passa il principio dell'assistenzatecnicane-cessaria dell'avvocato intutte le fasi della mediazione. Introdotta la competenza territoriale, aggancia-ta a quella del giudice competente

ia libera allo sconto del 3o% sulle multe per i patentati che

non hanno subito decurtazioni di punti negli ultimi 2 anni o che pa-gano entro 5 giorni dalla contesta-zione. Gli sconti non si applicano in caso di violazione del codice della strada per cui è prevista an-che la confisca del veicolo e la so-spensione della patente

Indennizzi

Multe per i ritardi, procedure semplificate

onfermato l'obbligo della Pa di indennizzare i cittadini in

caso di ritardo nella conclusione di un procedimento amministra-tivo (3o euro al giorno, conuntet-to massimo di 2mila euro). Intro-dotte in commissione semplifica-zioni per ottenere l'indennizzo in caso di ritardi che coinvolgo-no più amministrazioni

„ N

Fisco Mediazione civile

Spesometro facoltativo Sperimentazione Ok a fattura elettronica per quattro anni

Tiene estesa la "Robin tax" (la tassa sugli extraprofitti) an-

che alle imprese energetiche di dimensioni minori (con volume di ricavi superiore a 3 milioni di euro e un reddito imponibile su-periore a 3oo mila euro) che servi-rà a finanziare, insieme ad un ta-glio dei vecchi incentivi Cip 6, sconti in bolletta

beni strumentali delle impre- se saranno pignorabili solo

nel limite del quinto del loro va-lore e il primo incanto (l'asta) per la vendita potrà avvenire so-lo dopo 300 giorni dal pignora-mento. Stop all'esproprio anche per la prima casa se questa è l'unico bene del debitore o la re-sidenza

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Enti locali

Procedure più snelle per cessione immobili

ntrodotte procedure più snel-k le per la cessione, prevista dal federalismo fiscale, degli immo-bili dallo Stato agli Enti locali, Per la messa in sicurezza delle scuole arrivano 150 milioni in più per il 2014. Le risorse, che ar-riveranno dal Fondo speciale dellaricerca applicata (Fsra), so-no ripartite a livello regionale

Sicurezza lavoro

Trasmissione online degli incidenti più gravi

esenzione dal documento di valutazione dei rischi da

interferenza (Duvri), scatta per attività di semplice fornitura di materiali non superiori a 5 gior- ni/uomo. Si prevede che l'Inail debba trasmettere invia telema- tica alle autorità di pubblica sicu- rezza gli infortuni mortali e con prognosi superiore ai 3o giorni.

Spending review

Società pubbliche quotate senza stretta su auto blu ' a spending review diventa &_:permanente con l'istituzione di un Comitato interministeriale e la nomina di un Commissario straordinario. Regioni e comuni avranno un anno di tempo in più per recedere dai contratti di affit-to. La stretta sulle spese perle au-to blu e i buoni taxi non si applica alle società pubblcihe quotate

Silenzio assenso

Resta il silenzio assenso sul permesso di costruire

onfermata in commissione \...j la norma del silenzio-assen-so sul permesso di costruire. La conclusione con provvedimen-to espresso (quindi senza silen-zio assenso) viene riservata ai soli casi in cui l'immobile ogget-to dell'intervento sia sottopo-sto a vincoli paesaggistici, cultu-rali o ambientali

Responsabilità solidale

Spunta il documento di regolarità tributaria

sorpresa è stato introdot-, to il Durt (documento uni-co di regolarità tributaria) nel-la responsabilità solidale degli appalti, da acquistare per via telematica sul portale dell'Agenzia delle entrate. Per le imprese, la norma potrebbe rappresentare una complica-zione, anziché semplificare le procedure

C \ '

Aziende e appalti pubblici

Anticipo del 10% delle somme dovute

na delle ultime modifi-k,_ che approvate prevede per le aziende impegnate in appalti di lavori affidati a se-guito di gare bandite dopo l'approvazione del decreto legge «del fare» la possibilità del pagamento di un antici-po, pari al lodo dell'importo contrattuale.

Opere di «riserva»

Individuate le alternative per lo sblocca cantieri

ul fronte infrastrutture ven- gono individuate alcune

«opere di riserva», prevalente-mente da realizzare in Piemon-te (come il Passante ferroviario di Torino), nel caso in cui quel-le già individuate e finanziate dal decreto con i fondi dello sblocca-cantieri non partano entro il 2013

Retiwi-fi

Banda larga anche nei piccoli Comuni

el programma "6mila cam-, ‘‘'‘ panili" la possibilità di ac-cesso, per ipiccoli Comuni, a fi-nanziamenti (per un importo di loo milioni) per ristrutturazio-ne e costruzione di edifici pub-blici, reti viarie e messa in sicu-rezza del territorio è estesa an-che alla realizzazione di reti te-lematiche di Ngn e Wi-Fi

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Saccomanni riapre il dossienlisnissinni

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RapportD Ance. P rocedure avanzate per l'assegnazione di 21 miliardi agli enti, ma alle imprese di costruzioni sono arrivati 1,2 miliardi dei 7 previsti

Risorse sbloccate, ma pagamenti Pa lenti Giorgio Santilli ROMA

Il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, ha detto ieri che sono stati già erogati agli enti appaltanti 12 miliardi per pagare le imprese creditri-ci della Pa. Il decreto legge 35, almeno su questo passaggio della catena dei pagamenti che si cerca di riattivare, sta effetti-vamente funzionando. L'asso-ciazione dei costruttori (An-ce) ha stimato, con il proprio «Osservatorio pagamenti», che in realtà i miliardi di euro già assegnati agli enti appaltan-

ti dall'Economia sono 21.

Lo studio Ance mette insie-me i flussi di cassa derivanti dai cinque strumenti previsti dal decreto legge: i 5 miliardi dell'al-lentamento del patto di stabili-tà interno (la seconda tranche da 500 milioni è stata assegnata

à. gODO IMSCITC

Il Dl 35 sta funzionando nel riattivare la catena che porta alla liquidazione del pregresso, ma 40 miliardi non bastano a saldare tutto

nei giorni scorsi) che consente di saldare i debiti agli enti locali che hanno già in cassa la liquidi-tà; i 3,6 miliardi di anticipazioni della Cassa depositi e prestiti (di cui solo 1.80o nel 2013 e l'al-tra metà nel 2014); i 5.630 milio-ni di anticipazioni del ministe-ro dell'Economia alle Regioni per i debiti sanitari; i 1.744 milio-ni di patto di stabilità «interno verticale»; i 5 miliardi per la sa-nità. In tutto 20.974 milioni che vengono poi ripartiti territorial-mente: il 3o% va al Nord, il 28% al Centro, il 42% al Sud. Tra le Regioni è il Lazio a vincere la

quota più consistente, con il 21%, alla Campania va i119%, al Piemonte i112%.

La differenza fra la stima An-ce e il dato di Saccomanni è data dal fatto che una parte di queste risorse incluse dall'Ance nei 21

miliardi riguarda il 2014 (i 1.80o milioni di anticipazioni C dp agli enti locali, appunto). Inol-tre, a scontare i ritardi di proce-dura sono soprattutto le Regio-ni per le risorse destinate ai pa-gamenti alla sanità. Per adesso solo Lazio e Piemonte, dice l'An-ce, hanno completato la proce-dura necessaria per incassare le

anticipazioni di liquidità. Anche l'anello della catena a

valle di questo - il vero e pro-prio pagamento alle imprese -risulta che si sia sbloccato effet-tivamente con il decreto legge 35, ma qui le cose vanno più a rilento. Sempre l'Ance stima che dei 7 miliardi che dovran-no arrivare al settore delle co-struzioni a decreto pienamen-te attuato, a oggi ne sono arriva-ti 1,2 miliardi.

La stima è di dieci giorni fa e qualcos'altro potrebbe essere arrivato in porto, ma certamen-te qui la procedura va accelera-ta, come d'altronde ha promes-so anche il ministro dell'Econo-mia nella cabina di regia che si è tenuta giovedì scorso.

Un altro impegno di Sacom-

manni è di anticipare al 2013 una parte dei pagamenti per 20

miliardi programmati per il 2014. Ma il problema vero che fi-nora non è stato affrontato è un altro e più volte lo ha sottolinea-to il vicepresidente della com-missione Ue, Antonio Tajani: bi-sogna pagare tutti i debiti pre-gressi. La Ragioneria sembra convinta che non ci siano molti più debiti dei 4o miliardi messi in conto dal decreto legge 35. Bankitalia aveva fatto una sti-ma di 90 miliardi. Le imprese di costruzioni sono certe che il de-creto copra solo 7 dei 19 miliar-di di crediti stimati. «In questo il decreto ha fallito», dice senza mezze parole l'associazione dei costruttori.

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Dove oneHemo megHe e dove pegffie

Le città italiane non sono Detroit ma l'Italia non è la California di Gianni Trovati

e città italiane non sono Detroit, e questo è un bene perché nemmeno i casi più plateali di deindustrializza- __azione hanno spopolato interi quar-

tieri a tempo di record come accaduto nella città del Michigan. L'Italia, però, non è nem-meno la California, che in tre anni è passata dall'orlo del fallimento a un bilancio musco-loso in cui si discute su come utilizzare il surplus. Tra i conti pubblici statunitensi e la nostra finanza locale, la differenza fonda-mentale è nel ritmo.

La Detroit italiana, ovviamente, è Torino, che nel Novecento è cresciuta intorno all'au-tomobile e ha vissuto sulla propria pelle la crisi, mondiale e italiana, delle quattro ruote. Nessun quartiere, però, si è svuotato, le en-trate fiscali non sono crollate e i contraccol-pi sulla finanza pubblica sono nati soprattut-to dallo sforzo di riconvertire una tranquilla e un po' grigia città industriale del Nord Ovest in una vivace capitale del terziario e degli eventi. Le Olimpiadi invernali del 2006

sono il simbolo di questo sforzo, ma intorno a loro è fiorita una ridda di interventi urbani-stici che hanno trasformato la città, male han-no anche regalato un debito record da quasi 4mila euro ad abitante: un passivo che ipote-ca il futuro, perché gonfia le spese di ammor-tamento e schiaccia la possibilità di fare nuo-vi investimenti. Nel 2004, anno record, Palaz-zo di Città ha investito 1,4 miliardi di euro, nel 2012 non è andato oltre i 210 milioni, il 4o% in meno dell'anno prima.

I dissesti dei Comuni italiani comunque abitano altrove, e vivono di vizi storici, stra-tificati nel tempo, e assomigliano più a una pioggia lenta ma incessante che alle tempe-ste finanziarie di questi anni. Illuminante per capire i ritmi diversi che percorrono la

finanza pubblica sulle due sponde dell'ocea-no è la storia del dissesto eterno di Napoli, che dichiarò fallimento il 24 aprile del 1993 e ne rimase invischiato per 12 anni: ma ne uscì davvero? Non del tutto, perché dopo anni di conti scricchiolanti e aiuti statali la Giunta De Magistris ha "scoperto" un buco da 85o milioni nei conti 2011, e si è impegnata in un piano di rientro che impegna la città per i prossimi 10 anni. Sulla stessa strada del pro-gramma di riequilibrio decennale si sono av-viate Reggio Calabria, Catania, Messina, Co-senza e Foggia, e simile potrebbe essere il destino di Palermo.

Ma che cosa succede quando il sindaco al-za bandiera bianca, oppure si impegna nel

LA NOSTRA FLNANZA LOCALE I dissesti dei Comuni vivono di vizi storici e assomigliano più a una pioggia lenta ma incessante che alle temperie finanziarie di questi anni

piano di rientro per evitare il "fallimento" uf-ficiale, la caduta degli organi politici e l'arri-vo dei commissari. Almeno sulla carta, la cu-ra è assai meno drastica rispetto a quella mes-sa in campo nei casi a stelle e strisce, e questo aiuta a spiegare i tempi più lunghi che caratte-rizzano le storie della finanza pubblica italia-na. Le aliquote dei tributi locali e le tariffe dei servizi, dal trasporto scolastico agli asili ni-do, schizzano ai massimi di legge, e lì devono restare fino a quando i bilanci non tornano in equilibrio e i debiti rientrano sotto i livelli di guardia. Ma non si licenzia nessuno, non si chiudono uffici, non si creano drammi socia-li. Almeno, appunto, sulla carta.

Per avere del problema un'impressione meno edulcorata bisogna tornare in Pie-monte, ad Alessandria, uscita dal suo tran-quillo tran tran dopo aver scoperto un maxi-buco nei conti fiorito in anni di bilanci co-struiti più su maquillage contabili che su en-trate e risparmi reali. I primi a capire le con-seguenze degli artifici scoperti dalla Corte dei conti nella gestione della vecchia giunta sono stati i lavoratori di alcune cooperative sociali collegate al Comune, che hanno co-minciato a ricevere gli stipendi a singhioz-zo. Ma il fenomeno si è presto esteso ai di-pendenti comunali, e oggi si è trasformato in un dramma di prospettive: la cura del rigo-re ha trasformato il Comune in una sorta di dependance piemontese di Grecia o Porto-gallo, dove si discute che cosa tagliare, quali servizi ridurre, e dietro a ogni ipotesi ci so-no posti di lavoro che saltano.

Ma per arrivare a questi estremi spesso la dichiarazione formale di dissesto non serve. A Catania in una tiepida serata del settembre 2008 si sono spente le luci, a causa dei debiti che il Comune aveva accumulato con l'Enel. A Reggio Calabria qualche mese fa si sono formate ai bordi delle strade file di chilome-tri di sacchetti di spazzatura, visibili fin dall'aereo anche nelle campagne immediata-mente fuori città, perché i dipendenti della società partecipata che raccoglie i rifiuti si so-no fermati perché non ricevevano più lo sti-pendio. A Palermo i dipendenti della Gesip, maxi-partecipata che dopo aver assunto zmi-la persone ha visto saltare i propri conti, so-no arrivati a occupare la cattedrale per dispe-razione. Ma casi come questi, nelle pieghe dei bilanci pubblici di casa nostra, sono figli di "ordinaria" malagestione, e non serve una tempesta finanziaria a scatenarli.

gianni [email protected]

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Codice deg strada, Le nuove modifiche

Marco Peruzzi

Sconti de130% sulle multe agli automobilisti virtuosi nel pagamento, con possibilità di pagare tramite carte elettroni-che anche al momento della contestazione e notificazioni via Pec. Sono queste le principa-li novità al Codice della strada (decreto legislativo 255/92 e successive modificazioni) in-trodotte dalle commissioni Af-fari costituzionali e Bilancio del-la Camera al decreto «del fare» (decreto legge 69/2013).

L'importo della multa sarà ri-

dotto del 30% in due casi: se il pagamento della stessa sarà ef-fettuato entro cinque giorni dal-la contestazione o dalla notifica-zione, oppure se il trasgressore non ha subito, negli ultimi due anni, tagli di punti sulla patente

La riduzione è prevista per chi paga entro 5 giorni

e per chi non ha subito

tagli dei punti sulla patente

negli ultimi due anni

di guida. La riduzione del 30% non si applicherà invece alle violazioni delle norme del Codi-ce della strada per le quali è pre-vista la sanzione accessoria del-la confisca del veicolo o della so-spensione della patente.

La finalità dello sconto del 30% è soprattutto quella di ga-rantire l'efficacia del sistema sanzionatorio. Come ha spiega-to il presidente della Commis-sione Trasporti della Camera, Michele Meta (Pd), infatti, «in questi anni gli enti locali hanno fatto i conti con difficoltà enor-

mi dovute a contenziosi, ricor-si e prescrizioni, nella riscossi° - ne di gran parte delle sanzioni effettuate in violazione del Co-dice della strada. Allo stesso tempo - ha poi aggiunto Meta, primo firmatario dell'emenda-mento - si tratta anche di una buona notizia per gli automobi-listi, vessati in questi anni dall'aumento del costo dei car-buranti, dal rincaro delle poliz-ze assicurative e dal costo lievi-tato dei pedaggi».

Le sanzioni pecuniarie per violazione del codice della stra-da, poi, comprese quelle pagate entro 6o giorni dalla contesta-zione o dalla notificazione, po-tranno essere versate anche con strumenti di pagamento elettronico (carte di credito, bancomat, eccetera). E il debito potrà essere saldato subito,

all'atto cioè della coni est azio-ne.«Qualora l'agente accertato-re sia munito di idonea apparec-chiatura - si legge infatti nell'emendamento approvato -il conducente (...) è ammesso a effettuare immediatamente, nelle mani dell'agente accerta-[ore medesimo, il pagamento (nella misura ridotta del 30%, ndr) mediante strumenti di pa-gamento elettronico». In que-sto caso l'agente trasmetterà il verbale al proprio comando o ufficio e rilascerà al trasgresso-re una ricevuta della somma ri-scossa facendone pure menzio-ne nel verbale.

Le multe, inoltre, saranno no-tificate anche via Pec (posta elettronica certificata), ovvia-mente ai soggetti abilitati al suo utilizzo. Entro quattro mesi dall'entrata in vigore della leg-

Per gli automobilisti zelanti sconto del 30% sulle multe

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'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

ge di conversione del decreto «del fare», un decreto del mini-stro dell'Interno, di concerto con i ministri della Giustizia, delle Infrastrutture e dei tra-sporti, dell'Economia e delle fi-nanze e perla Pubblica ammini-strazione e la semplificazione, ne disciplinerà le procedure.

Tra le novità approvate, infi-ne, c'è anche una disposizione che riguarda pedoni e ciclisti. Nell'ambito della ricognizione dello stato di attuazione del Pia-no nazionale della sicurezza stradale, infatti, viene previsto che i finanziamenti e gli impe-gni di spesa revocati per gli in-terventi non ancora avviati sa-ranno destinati alla messa in si-curezza di itinerari e percorsi pedonali e ciclabili, nonché all'asse viario Terni-Rieti.

C RIPROMIZION: RIURVP,

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lls°11dOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Corte cosdtuzionale Illegittime le disposizioni che dovevano rendere più difficili i dissesti finanziari

i controlli Bocciati contro sulle Regioni Stop alla relazione di fine legislatura e al «fallimento politico»

Gianni Trovati MILANO

Muoiono in cullai nuovi con-troni sulle Regioni, introdotti dal decreto legislativo su «premi e sanzioni» del federalismo fisca-le (Dlgs 149/2011) e rafforzati dal decreto dell'ottobre scorso sui «costi della politica» (Dl 174/2012), approvato dal Gover-no Monti dopo lo scandalo-Fiori-to nel Lazio e le vicende simili esplose in tanti consigli regiona-li. A farli scomparire dal nostro ordinamento è la Corte costitu-zionale che, nella sentenza 219/2013 depositata ieri (presi-dente Gallo, relatore Lattanzi), ha dichiarato illegittimi la «rela-zione di fine legislatura», il falli-mento politico e l'interdizione di funzionari e revisori responsabi-li di scelte che determinano il dis-sesto dell'ente. Nelle Regioni a Statuto speciale, poi, cadono an-che i nuovi controlli da parte de-gli ispettori della Ragioneria ge-nerale e le sanzioni per chi sfora il Patto di stabilità.

A cadere sotto i colpi dei giudi-ci delle leggi è prima di tutto il «fallimento politico» (articolo 2 del Dlgs 149/2011), cioè la misura che scioglie il consiglio regionale e rimuove il presidente della Giunta, rendendolo incandidabi-le per 10 anni, nei casi di «grave dissesto finanziario»; una fattis-pecie, questa, che si può verifica-re nelle Regioni sottoposte a pia-

no di rientro dall'extradeficit sani-tario, quando le amministrazioni non raggiungono gli obiettivi del piano, sono costrette ad adottare per due anni consecutivi la super-addizionale Irpef e o il presidente non adempie agli obblighi collega-ti alla sua funzione di commissa-rio ad acta. Quando si fosse verifi-cato tutto questo, e la Corte dei conti avesse accertato il «dolo o la colpa grave» del Governatore, si prevedeva la rimozione del poli-tico in questione, con decreto del Presidente della Repubblica, e la sua incandidabilità in ogni elezio-ne, dalle comunali alle europee, peri() anni. Non si può fare, chiari-sce la Corte Costituzionale, per-ché l'attribuzione alla Corte dei conti del potere di creare nei fatti le condizioni per l'espulsione (temporanea) dalla politica del Governatore, anche se macchiato-si di gravi responsabilità, offre ai magistrati contabili un compito eccessivo, e perché la mancata previsione di tempi e procedure certe nell'iter che porta al decreto presidenziale disegna un «proce-dimento sanzionatorio, di per sé contraddittorio rispetto all'urgen-za del decidere, e comunque dai tratti così indefiniti, da rendere in-certe le prospettive di esercizio della carica, in danno dell'autono-mia regionale».

Niente da fare nemmeno per la relazione di fine legislatura (articolo i), con cui il federali-smo intendeva rendere traspa-renti i fisultati delle amministra-zioni e orientare su dati concreti la campagna elettorale e le scel-te dei cittadini nelle urne. Entro 90 giorni dal voto, i vertici ammi-nistrativi e politici della Regio-ne erano chiamati a mettere ne-

ro su bianco, in un documento certificato dagli organi di con-trollo interno, la situazione eco-nomico-finanziaria dell'ente, in particolare per la sanità, lo stato certificato del bilancio regiona-le, eventuali rilievi ricevuti dalla Corte dei conti e così via. Ma di queste relazioni, dopo le prime incerte prove in Lazio e Lombar-dia, non si avrà più traccia, per-ché tutte le regole in questione discendono dalla legge delega sul federalismo fiscale (la legge 42/2009), ma tra previsioni origi-narie e rafforzamenti successivi sono uscite dai binari tracciati dall'incarico originario.

Sulle norme che colpiscono di-rettori generali, direttori ammi-nistrativi e sanitari (articolo 3) si salva solo la decadenza automati-ca nel caso di «grave dissesto fi-nanziario». Nulla da fare, invece, per l'interdizione decennale, che ha provato a tradurre in ter-mini amministrativi per gli alti funzionari, e per i revisori dei conti, la sanzione dell'incandida-bilità connessa al «fallimento po-litico». Cancellata quest'ultima, scompare anche l'impossibilità per i funzionari di ricoprire nei 10 anni successivi «qualsiasi cari-ca» in enti vigilati o partecipati e per i revisori di vigilare sui conti di altre Pa territoriali.

Nelle Regioni autonome, in-fine, scompaiono conia senten-za di ieri l'apparato sanzionato-rio per chi sfora il Patto (tagli di spesa, blocco di indebitamento e assunzioni, tagli alle indenni-tà) e le ispezioni "automati-che" dell'Economia quando i conti zoppicano.

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20/07/2013

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ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Lo stop al superamento delle province

Enti locali, riforma possibile senza legge costituzionale Arturo Bianco

La riforma degli enti locali non può essere effettuata con decreto legge, mentre non è indi-spensabile la legge costituziona-le. La modifica del territorio del-le province richiede l'iniziativa dei comuni e l'acquisizione del parere delle regioni.

Possono essere così riassun-te le principali indicazioni contenute nella sentenza del-la Corte costituzionale 22o/13, le cui motivazioni sono state de-positare ieri. Vengono così can-cellate le disposizioni dei Dl 201/11 e 95/12 che limitavano i compiti delle province al coordi-namento, ne riformavano gli or-gani di governo e i meccanismi elettorali, imponevano il trasfe-rimento delle loro risorse e del loro personale, dettavano i prin-cipi per il loro riordino territo-riale e le abrogavano nelle città metropolitane.

La sentenza afferma in primo luogo il principio che si posso-no consentire interventi nelle materie attribuite alla compe-tenze legislativa esclusiva dello

Stato tramite i provvedimenti d'urgenza solamente «su singo-le funzioni degli enti locali, su singoli aspetti della legislazione elettorale o su specifici profili della struttura e composizione degli organi di governo» e non certo per dare corso a interventi organici di riforma.

I provvedimenti d'urgenza devono peraltro limitarsi a con-tenere disposizioni immediata-mente applicabili. La mancanza del requisito dell'urgenza è im-plicitamente stata riconosciuta dallo stesso legislatore nel mo-mento in cui, con la legge 228/12, ha sospeso per un anno l'applica-zione di buona parte della rifor-ma. Si «conferma la palese ina-deguatezza dello strumento del decreto-legge a realizzare una riforma organica e di sistema, che non solo trova le sue motiva-zioni in esigenze manifestatesi da non breve periodo, ma richie-de processi attuativi necessaria-mente protratti nel tempo, tali da poter rendere indispensabili sospensioni di efficacia, rinvii e sistematizzazioni progressive,

che mal si conciliano con l'im-mediatezza di effetti connatura-ta al decreto-legge, secondo il di-segno costituzionale». Da ciò non si deve trarre la conseguen-za - dichiarata espressamente -che occorre necessariamente una legge costituzionale per una riforma compiuta: è questa una indicazione che assume

R. CHIARMENTO Decreti legge bocciati per la mancanza del requisito dell'urgenza, ma nulla osta a un restyling istituzionale con legge ordinaria

una notevole rilevanza per il fu-turo. La sentenza si limita ad af-fermare unicamente che i decre-ti legge in queste materie posso-no introdurre solo «misure me-ramente organizzative».

L'istituzione di nuove pro-vince e/o la loro cancellazione deve, e siamo alla ulteriore cen-sura, essere precedute dalla Mi-

ziativa dei comuni e dal parere delle regioni: il rispetto di tale procedura ha un carattere vin-colante. È evidente che questi obblighi procedurali non si conciliano con il carattere ur-gente dei decreti legge. Viene infine stabilita l'illegittimità dell'obbligo prescritto alle re-gioni a statuto speciale di ade-guare sollecitamente i loro or-dinamenti alla riforma.

Occorre, infine, ricordare al-cune ulteriori ed importanti in-dicazioni. L'obbligo dei comu-ni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti a centrali uniche di committenza non si applica nelle regioni a statuto speciale. Sono legittime le disposizioni sulle unioni dei comuni. È legit-timo il disporre il carattere ono-rifico della presenza nei consi-gli circoscrizionali, salvo che nelle città metropolitane; con il chiarimento che anche que-sta disposizione non si applica nelle regioni a statuto speciale. Infine, si ribadisce che le regio-ni sono legittimate a sollevare la questione di legittimità costi-tuzionale anche a tutela degli interessi degli enti locali. Men-tre i ricorsi dei comuni e delle province, anche nella forma di adesione a quelli delle regioni, non possono essere in questa sede esaminati.

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Stipendi. regioni ko Sono incostituzionali

leggi regionali che, vio-lando le disposizioni del digs .165 200.1, quale impone di disciplinare il trattamento economico dei dipendenti pubblici esclu-sivamente con i contratti collettivi, introducano -voci stipendiali e, retributive per i dipendenti

A farne te spese e la legge regionale del Friuli-Vene-zia Giulia 1412012, con-siderata incostituzionale in alcune sue parti dalla sentenza della Consulta 19 luglio 2013, n. 218,

La Corte costituzionale ha censurato tre indebiti interventi sulla struttura. retributiva dei dipenden-ti regionali. il primo, un trattamento economico «accessorio» perì dipen-denti adi biti agli «uffici unici,: la legge regionale così operando viola. la po-testà legislativa esclusiva in tema. di ordinamento ci-vile, Per la stessa ragione e ineostituzionate il ricono-scimento di un incentivo economico in favore de.I personale regionale ope-rante presso la. struttura

direzionale competente in materia di finanze e pa-trimonio incaricato dello svolgimento di attività di natura estim oliva dei beni patrimoniali Bocciata an-che un'indennità aggiun-tiva mensile assegnata al consigliere regionale di parità.

La• potestà normativa delle regioni e delle pro-vince autonome non può nemmeno contrastare con le misure generali di conte-

ínierltri della spesali leg.- g finanziarie. La. sentenza 19 luglio 2013, n. 221 ha dichiaralo incostitu ian.ale l'articolo 3, comma 1, lette-re a), b), c; e d), della legge della Provincia autonoma di Bolzano 23 dicembre 2010. n. 15. La norma aveva modificato di molto

limiti al contenimento di alcune spesei.ii;_aricnt di consulenza, studzo e ricer-ca, di incarichi di collabo-razione continuata e conti-nuativa, per pubblicazioni e campagne pubblicitarie, nonché per attività di for-mazione)„prevedendoli misura molto inferiore 20%, invece dell'80%) rs quanto previsto dagli artt. 6, commi 7, 8 e 13, e 9, com- ma 28, del decreto-legge n. 78 del 21-'11-'

Luigi ()averi

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Arbitrati e pro* essi a braccetto "

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haliaOggi anticipa 1( Deirio. .21/C lie cittv'.1 metropolítane comandano - e -sindaci

Province svuotate e a costo zero Funzioni ridotte all'osso voto ponderato, incarichi gratis

DI FRANCESCO CERISL‘NO

vuotate di poteri, non elette direttamente dai cittadini (ma dai sindaci con voto pon-

derato, ossia proporzionale all'importanza. del c nalli e che guidano) e. soprattutto a costo zero. 2 questa la lenta agonia a cui andranno in-contro le province in attesa di scomparire dei tutto per effetto della riforma costitu-zionale recentemente appro-vata dal governo Letta. Delle competenze gestite oggi agli enti dai secondo livello reste-rà ben poco: solo la pianifica-zione in materia di territorio, trasporto pubblico e scuola, Nelle grandi città invece la musica sarà diversa. Perché dal 1° gennaio 2014 (almeno sulla. carta) debutteranno le città metropolitane che si occuperanno un po d.i tutto. Dalla pianificazione territo-riale alle infrastrutture, dai servizi pubblici alla mobili- tà.

' dallo sviluppo economico

alla pro -M O Z ione turistica. questa la nuova architettura istituzionale italiana messa a punto dai ministro per gli affari regionali Graziano Delirio e prossima ad appro-dare sul tavolo del consiglio dei ministri.

Per a 11101Ttent O si tratta solo di una bozza, suscettibile peraltro dì aggiustamenti alla luce delle motivazioni con cui

la Consulta ha bocciato il ri-ordino delle province tentato dal governo l'acuiti (si veda al-tro pe O in pagina). Ma d.al-lo schema di provvedimento che ItalíciOggi in grado di anticipare, emergono già al-cuni orientamenti destinati a far discutere. A cominciare proprio dalla COStitil i011 e «in due te.inpi» delle città me.tro-politaue che, grazie a un iter molto semplificato, potranno debuttare già dall'anno pros- simo confermando dunque la scadenza fissata dai governo Monti. Anche le città metro-politane non saranno elette direttamente dai cittadini e ;TI più. correranno il forte ri-schio di essere monopolizzate. dai comuni capoluoghi, visto che in attesa. dell'entrata. in vigore a regime della riforma, sarà il sindaco del capoluogo a. guidare di diritto nuovo ente. Poi dal 2017 il sindaco metropolitano potrà essere eletto a suffragio universa-le. A Torino, Milano, Vene-- zia, Bologna, 'Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria i nuovi enti subentreranno alle province quando queste andranno a scadenza (nelle prOVill Ce di Genova e Roma, attualmente commissariato, le città metropolitane parti-ranno a tutti gli effetti il I° giugno 2014, ndr). Ma non è esclusa nemmeno l'ipote-si di una convivenza tra i

due enti. Questo accadrà se entro i1 28 febbraio almeno un terzo dei comuni di una città metropolitana chiederà (con delibera dei consiglio a niaggioranza assoluta) di non farne parte. In questo caso la provincia sopravviverà con nuovi confini, ossia limitati ai comuni che l'hanno preferita. alla città metropolitana.

Al di fuori di questa ipo-tesi, la regola generale sarà che le città metropolitane coincideranno con le provin-ce omonime (le circoscrizioni potranno essere cambia.te successivamente per iniziativa dei comu-ni). Sotto la guida del sindaco del ca-poluogo (che non sarà pagato per questo ulteriore incarico) le città metropoli tali e saranno gestite da un consiglio e da una con-ferenza. Nel primo sie-deran-

no (sempre a titolo gratuito) solo i sindaci dei comuni c611 più di 15 mila. abitanti ricom-presi nel territorio del nuovo ente. Oltre a costoro faranno parte del consiglio anche i rappresentanti delle unioni dei comuni della provincia o dei comuni in convenzione. La conferenza metropolita-na sarà invece l'assemblea di tutti i sindaci appartenenti al nuovo ente. Tra i suoi compiti. l'approvazione deliri statuto Che sarà predisposto dal con-siglio.

Gli organi delle nuove province.

Trasformate, in. enti di secondo livello

e spogliate delle attuali giunte, le nuove pro- vince saranno

rette da un. pre- sidente, eletto

dai sindaci, dal consiglio provin- ciale e dall'assem- blea dei sindaci. Nel consiglio

siede-

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ranno solo i sindaci dei. comu-ni con più di15 mila abitanti e i rappresentanti delle unioni. Dell'assemblea faranno parte tutti i. sindaci della provincia. Il presidente sarà eletto dai sindaci in carica attraverso un sistema di voto ponderato. Partendo dal voto del sinda-co del comune più piccolo che varrà uno, verrà attribuito peso via via crescente ai voti degli altri sindaci in modo proporzionale alla popolazio-ne dei rispettivi comuni. Gli attuali organi provinciali in carica alla data di entrata in vigore della riforma (compresi i commissari) saranno proro-gati fino all'insediamento dei nuovo presidente e del nuovo consiglio.

La città metropolitana di Roma, Dal i° genna-io 2014 comune di -Roma Capitale assumerà «natura giuridica e funzioni» di città metropolitana. Nascerà così la Città metropolitana di Roma Capitale,

Unioni di comuni. I pic-coli comuni saranno obbligati a mettersi insieme per gesti-- re le funzioni. fon.damenta Non solo per ricevere benefici fiscali e l'accesso prioritario ai contributi. Ma soprattutto perché i comuni che daran-no vita a un'unione saranno esonerati dal. patto di sta.bi-

Rià. come oggi accade solo ai. comuni cori meno di 1.000 abitanti.

Anche le Unioni saranno enti d.i second.o livello con un. presidente che verrà eletto con voto ponderato dai con-siglio dell' Unione, compo-sto dai sinda.ci dei comuni aderenti più due consiglieri per ciascun ente cui uno dell'opposizione). Il consiglio sarà affiancato dall'assem-blea che avrà funzione con-sultiva,

Sulla città 1111 eiropolita-n a Milano si porta avan-ti. Quale che sia la decisione definitiva. del governo in ma.- teria d.i città metropolitane, Milano é pronta a partire.. da settembre avvierà quattro tavoli di lavoro (su trasporti e mobilità, ambiente e servi-zi di ambito metropolitano, pianificazione urbanistica e sviluppo economico e sociale) per far partire il confronto con i comuni dell'area me-tropolitana, milanese. La pro-posta è stata annunciata ieri. dall'assessore all'area metro-politana Danidà-i Benelli nel corso della prima assemblea dei sind.aci tenutasi a palaz-zo Marino alla presenza del. sindaco Giuliano Pisapia e del presidente della provincia Guido Podestà, -e)Rip;:dUZiOnC

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La circolare del ministro JY4iia sulla trasparenza

Le p.a. di cristallo Segnalazioni anche dalle imprese M ANTONIO G. PALADINO

ori solo cittadini, ma anche le imprese, qua- . li veri e propri arbitri del buon andamento

dell'agire pubblico, sono legit- timate a segnalare eventuali inadempimenti della pubblica. amministrazione in relazione agli obblighi di trasparenza dell'azione amministrativa imposti dal decreto legislativo n.33/2013. È quanto si può rica- vare dalla lettura della circola- re n, 2 diffusa ieri. dal ministero della pubblica. amministrazione guidato da Gianpiero D'Alla in relazione ai primi indirizzi ope- rativi in attuazione degli obbli- ghi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazione della p.3_, previsti dal dlgs n. 33/2013. Obiettivo, _l'attivazione di un'apposita sezione, denomi- nata Amministrazione, traspa- rente», sulla Thome page istitu- zionale, dove pubblicare tutti i dati e le informazioni, inclusi i curi culi dei componenti degli organi di indirizzo politico e la loro situazione patrimoniale. Dati che devono essere aggior-

nati periodicamente e Mante-nati ordine per im periodo non inferiore al quinquennio. Un tassello fondamentale viene dato dall'istituto dell'accesso ci-vico, previsto dall'articolo 5 del citato diga. Chinnoue, si legge nella nota in esame, può vigi-lare attraverso il sito web, non solo sul corretto adempimento formale della pubblicazione, ma soprattutto sulle modalità di utilizzo delle risorse pubbliche. L'esercizio democratico del con-trollo diretto, pertanto, determi-na ;Ina maggiore responsabilità

chi siede nelle «stanze dei bottoni», soprattutto nelle aree a rischio altamente correttivo (su tutte l'iter di assegnazione di appalti di opere pubbliche). TI diritto alla segnalazione di eventuali inadempimenti, può essere esercitato corno detto sia dai semplici cittadini che dalle imprese, in quanto queste ulti-me possono essere interessate ad una serie di informazioni diverse da quelle del comune cittadino, ma utili all'esercizio della propria attività. Su tutte, i tempi medi. di pagamento dei fornitori e i procedimenti di

gara. A differenza. del diritto di accesso ex lege n. 241/90, l'acces-so civico non protegge interessi giuridici particolari, riguarda tutte le informazioni e i dati resi obbligatori per la p.a. dal digs n. 33/20:13 ed è totalmente gratu-ito (così escludendo l'evenienza. del pagamento di un'imposta in InAla). In caso di silenzio da. parte del responsabile della tra-sparenza, la norma prevede che sia la figura apicale della stessa struttura pubblica che provve-derà a. fornire ai richiedente la risposta richiesta, provveden-do, al contempo, all'immediata attivazione del procedimento disciplinare nei confronti del funzionario , silente». Inoltre, l'attuazione della trasparenza deve essere contemperata. con il rispetto alla. riservatezza: le p.a. dovranno assicurarsi che siano tutelati i dati personali ai fine di evitarne un'indebita utilizzazione.

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t az 9 ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO

1.1, p.a. di cristallo

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Seriminante politica pure se l'incarico si dà a interini 1.a «scripiinante politica» si applica al sindaco che affida

incarichi ad in.tei-irn anche qualora il dirigente nominato agisca in violazione del principio onn.ico -mpren.siTità de.1-

retribuzio.n.e, ,s,renerando dan.no erariale, Tale princi,c io e stato recentemente ribadito dalla Corte con.ti Puglia,, nella sente.nza 101412013.1 rnag„-istrati contabili hanno esaminato il caso di un dirigente comunale a cui è. stato afflaato anche l'incarico ad interirrt di comandante delta _Polizia niunicipale. La Pp..9. cura ha rilevato ?..,ari atti ritenuti illegittimi, tra delib ere di giunta e decreti sindacali, volta alla indebita autoliquida-,zioae. di compensi da parte dei dirigente. :IVOstata 'Accolta la resi clifensiva secondo cui il eig7iferiniento ,jell'incari,,_;o ad

avrebf-)e. cornportato un risparmiope.r /'erto, pe.tr hé trasto con il fFrinfripio 3i ortnicomprensiuita della retriba-

1 zion.e. dipen&.".nti «Lo ilorrna è chiarissima e non ,arranette dubbi interpretate i», I scritto la Corte dei conti in riferimento ali art. 24 del digs 16510_1, la re.tribuzione diri-genziale, stabilita dalla cont:rattazione collettina, e solo quella e deve r'.-2Tflunerare tutti /gli incaricli ene.ntualmen.te assegnali al dirigente». Dit2ersa, invece. la ,posizione dei magistrati contabili sulle contestazioni atos.se dalla Procura per le "ansi? ordina.n-ze ."3(..ttosc ritte. dal Sindaco, retto il duale r .stata. pienantente. riconosciuta la cosirMetta «scriníinante politica». Con l'intro-- duzione della osi ente, secondo la Corte de.i conti il legislatore si è preoccupato «dii tutelare l'organD politico da pos-sibili errori d'Ella Dirigenza che e.ventualiriente gli settopcn.esse l'adozione di decisi°. di "com,nete n za dirige hZiale», La n.,:,)rina in.trodgtta dall'art. 3 della legge 6391 1996 prevede come «nel c aso di atti che. rie.ntrano c-,onipe.tenza degli uffici tecnici o ,an-aninistralirti la, responsabilità non si est.,. -nde ai titolari degli organi politici ch.e in 1- iona fede li abbiano arproTati ouuero ne abbiano autorizzato e con.sen.tito lesecuzione». Un principio, secondo, ì magistrc.iti contabili, da. considerarsi il necessario• ,,Nk: completan-teiilo della distin- zione tra atti di direzione po- s'z \ lilica e atti di gestione.

Giuseppe 21,1eclus-i \\„4„..\

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RAFFAELLO MASCI ROMA

11 caso eclatante e di scuola è quello di Alessandria: città in pieno dissesto. Ma negli anni passati sono andate a rotoli Taranto, Reggio Calabria e Napoli. In anni più recenti han-no avuto gravissimi problemi di bilancio Parma, Roma, Ca-tania, città che però hanno avuto dei procedimenti di risa-namento ad hoc, in alcuni casi anche con meri e contestati travasi di denaro da Roma.

Oggi sono circa una quaran-tina i Comuni che si trovano nella stessa condizione di De-troit, ma secondo un rapporto della Corte dei Conti del 2012, negli ultimi vent'anni i Comuni italiani finiti a gambe all'aria sono stati 460, di cui 131 in Ca-labria, 121 in Campania, 43 nel Lazio e a pioggia un po' in tutte le regioni, eccezion fatta per Friuli e Trentino. Spesso per colpa di cattiva amministra-zione, altre volte per l'arrivo di impreviste ingiunzioni di spe-sa. A differenza di Detroit, pe-rò, in soccorso dei dissestati qui arriva sempre Pantalone.

«Intanto un Comune non fallisce - dice Lidia D'Alessio, del dipartimento di Economia

a rischi

400y00-tii»ig04100j: OR- si Lr vano:

nella stessa édridi21éne:UPEretititt

Neglrultiml24at

t Comuni italiani finiti a nibeall aria no statî'160; -ditui131 ,

labna 121irt€010àtà:

dell'Università Roma Tre - ma va in dissesto: il fallimento pre-vede che ci sia un responsabile, il dissesto invece diluisce le re-sponsabilità e quindi salva poli-ticamente e spesso giudiziaria-mente gli amministratori poco accorti». E comunque un Comu-ne va in dissesto quando non ha

Ma qui è lo Stato che soccorre i Comuni

più la possibilità di pagare le spese correnti obbligatorie op-pure quando gli arriva una in-giunzione di pagamento a cui non può fare fronte. «Normal-mente - dice D'Alessio - i Comu-ni resistono a dichiarare la capi-tolazione, perché politicamente

IMPUNITÀ

Nessuna responsabilità per gli amministratori

e le Prefetture risanano

bolla le amministrazioni come fallimentari. Tant'è che i Comu- ni in dissesto effettivo sono mol- ti di più di quelli che lo hanno di- chiarato». Una volta ammessa la bancarotta, tuttavia, la palla passa al ministero dell'Interno

La città di Alessandria in Piemonte è il caso più eclatante di default che, attraverso le prefetture,

1 11 Detroit rip:u•o cibi casinò

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20/07/2013 pressunE LA STAMPA Direttore Responsabile: Mario Calabresi

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Detroit riparIc dai casinò

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manda un commissario, cioè il «castigamatti» che comincia a fare le pulci al bilancio e parte con il risanamento. La prima mossa è la vendita del patrimo-nio, dopo di che vengono alzate tutte le aliquote. Ma se tutto questo non basta allora si proce-de prima alla revisione della pianta organica con una riduzio-ne del personale e la messa in mobilità del resto, poi si accende un mutuo a carico del Comune presso la Cassa depositi e pre-stiti. Il Comune, in questo modo, viene riportato «in bonis» in un tempo non superiore ai 5 anni. Ma la cosa non finisce lì. Secon-do le norme sul federalismo fi-scale del governo Berlusconi, il sindaco che si macchi di disse-sto non è eleggibile per 10 anni.

«Tutto questo, però, in linea teorica - dice la professoressa -perché un dissesto non avviene quasi mai di botto e ha molti pa-dri difficili da individuare. Inol-tre ogni decisione viene presa collegialmente e nascondersi dietro il gruppo può essere faci-lissimo, con il risultato che non si sa mai di chi sia la colpa e nes-suno paga. Pensiamo al caso dei derivati: molti Comuni pensava-no di fare bene e la decisione di investire su questi prodotti fi-nanziari è stata condivisa. Poi sono saltati in aria, ma di chi è la colpa? Di nessuno, perché la po-litica copre sempre i suoi».

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IN ARRIVO UN COMMISSARIO CHE GESTIRÀ LA SPENDING REVIEW

Multe, approvato lo sconto per chi paga entro 5 giorni

SANDRA RICCIO

Multe scontante del 30% per i patentati 'virtuosi', cioè che non hanno subito decurtazio-ni di punti negli ultimi 2 anni, o che decidono di pagare en-tro 5 giorni dalla contestazio-ne. La novità è prevista dal-l'emendamento al decreto legge del fare, approvata dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera.

Confermati 150 milioni per la sicurezza delle scuole: il denaro dai fondi per la ricerca

Gli sconti non si applicano in diversi casi, come per le viola-zioni del codice della strada per cui è prevista «la sanzio-ne accessoria della confisca del veicolo, e della sanzione amministrativa accessoria della sospensione della pa-tente di guida». Le multe po-tranno essere pagata anche al

momento della contestazione, attraverso il pagamento elet-tronico, «qualora l'agente ac-certatore sia munito di idonea apparecchiatura».

Tra gli altri emendamenti al decreto ieri è stato appro-vato anche quello che istitu-isce un comitato intermini-steriale guidato da un com-missario straordinari per raf-forzare la spending review. Il Comitato svolgerà attività di «indirizzo e di coordinamento in materia di razionalizzazio-ne e revisione della spesa delle amministrazioni pubbliche» anche delle società controlla-te direttamente o indiretta-mente da amministrazioni pubbliche, che non emettono strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati. Con i risparmi, anche qualche spe-sa: arrivano 150 milioni per la messa in sicurezza delle scuo-le. La norma stabilisce che «al fine di attuare misure urgenti in materia di riqualificazione e messa in sicurezza delle isti-tuzioni scolastiche statali e

garantire il regolare svolgi-mento del servizio scolastico» per l'anno 2014 «è autorizzata la spesa di 150 milioni». Le ri-sorse, che arriveranno dal Fondo speciale della ricerca applicata (Fsra), sono riparti-te a livello regionale, «per es-sere assegnate agli enti locali proprietari degli immobili adibiti all'uso scolastico sulla base del numero degli edifici scolastici e degli alunni pre-senti nella singola regione». E per incoraggiare la ripresa è

in arrivo una novità anche per le aziende che lavorano per lo Stato. I fornitori di appalti pubblici potranno accedere a un anticipo del 10% sui lavori affidati a seguito di gare ban-dite dopo l'approvazione del decreto legge.

Infine, la documentazione di idoneità per i contratti pub-

blici di lavori, servizi e fornitu-re dovrà essere acquisita attra-verso la Banca dati nazionale dei contratti pubblici. La pro-posta stabilisce che «per con-tratti pubblici di lavori, servizi e forniture sottoscritti dalle pubbliche amministrazioni» la documentazione «comprovan-te il possesso dei requisiti di ca-rattere generale, tecnico-orga-nizzativo ed economico-finan-ziario è acquisita esclusiva-mente attraverso la banca da-ti» prevista dal decreto legisla-tivo del 2006 sul Codice dei contratti pubblici. La nuova procedura si applicherà a par-tire da tre mesi successivi alla data di entrata in vigore della provvedimento.

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"Ausl unica solo a certe comlizioni"

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VERSO "L'AUSLONA" LA BASSA ROMAGNA SI INTERROGA

Si è svolto mercoledì a Massa Lombarda un consi-glio dell'Unione dei Comu-ni della Bassa Romagna dedicato alla riorganizza-zione dell'Ausl di Ravenna, in vista della nascita del-l'Ausl unica della Romagna prevista per l'inizio del 2014, al quale hanno parte-cipato anche il direttore dell'Ausl di Ravenna, An-drea Des Dorides, il presi-dente della Provincia di Ra-venna, Claudio Casadio e il presidente dell'Unione dei Comuni, Raffaele Cortesi.

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"Ansi unica solo a certe condizioni"

"Ausl unica solo a certe condizioni" SANITÀ Pdl: con gli ospedali in rete occorre un sistema di assistenza sul territorio che ancora arranca

Laura Baldinini consigliere comunale lughese del Pdl

I nevitabile che si vada ver-so un'Ausl unica della Ro-magna. Ma attenzione af-finché il percorso intrapre-

so sia davvero efficace, utile pri-ma di tutto alle persone che a-vranno necessità di rivolgersi ai servizi sanitari. Lo sottolinea con forza Laura Baldinini, con-sigliere comunale lughese del Pdl. La struttura ospedaliera -così come è stato illustrato an-che mercoledì nel corso di un consiglio comunale di tutte le nove città della Bassa - sarà dunque decronicizzata: l'ospe-dalità sarà solo per gli acuti. "Secondo noi è giusto ed op-portuno destinare la struttura ospedaliera alla cura dell'acuzie - rileva Baldinini - anche perché questo ci porterebbe al rispetto dei parametri di legge, che pre-vedono, secondo il decreto Bal-duzzi, un rapporto di 3,7 posti letto per 1000 abitanti. Ora, in-fatti, nel nostro territorio i pa-rametri sono disattesi poiché il rapporto si attesta sui valori di 4,6 posti letto per 1000 abitanti e ciò rivela senza ombra di dubbio un eccessivo ed inap-

propriato ricorso alla struttura ospedaliera da parte di utenti che dovrebbero rivolgersi ai vari settori dell'assistenza territoria-le". Ma è proprio sull'urgenza di una presenza efficace e capilla-re di questa assistenza sul ter-ritorio che punta i riflettori il consigliere Pdl: "Sulla decroni-cizzazione dell'ospedale (prin-cipio teorico da noi condiviso) si innestano forti perplessità, le-gate alle capacità di assorbi-mento, da parte della medicina distrettuale, dell'enorme carico di lavoro aggiuntivo rappresen-tato dallo spostamento di desti-nazione logistica dei numero-sissimi pazienti cronici e posta-cuti e dei moltissimi anziani che facilmente tendono a reci-divare come acuti. Soprattutto se si considera il fatto che già oggi la medicina del territorio rivela limiti, carenze e livelli di inappropriatezza dei servizi e-rogati". E su questi dubbi, ag-giunge Baldinini, per ora l'Ausl non ha risposto in maniera davvero convincente. "Pensia-mo alle Case della salute - ricor-da Baldinini - L'Ausl garantisce

la partenza entro l'anno. E non solo delle sei preannunciate da tempo, di cui peraltro nessuna ha ancora visto la luce, tranne il caso del progetto sperimen-tale di Russi, dai risultati ancora confusi, ma di ben otto case della salute, o addirittura di un numero maggiore. Solo che poi l'Ausl rimarca, con un filo di contraddizione, le difficoltà le-gate alla creazione di queste strutture di livello intermedio, dovute alle diverse caratteristi-che ambientali del territorio, al-le resistenze e alle perplessità dei medici di base, alla loro ne-cessaria formazione multidisci-plinare, alla dotazione stru-mentale e tecnologica e a tutto ciò che occorre per garantire appropriate cure primarie di ti-po diagnostico, infermieristico e tecnico". Criticità che vanno

risolte, insieme a un potenzia-mento dell'assistenza domici-liare, delle Rsa, delle case pro-tette, dei centri per disagio, in-sieme a efficaci progetti di pre-venzione e informatizzazione dei dati dei pazienti che possa-no essere sempre a disposizio-ne del personale sanitario. Pro-cessi che ancora non sono a re-gime, mentre già da gennaio si arriverà a una "rete" di ospedali. Concludendo, il Pdl, contrario a una politica di "tagli lineari", chiede dunque che la futura Ausl unica sia in grado di inte-grarsi con un sistema di welfare socio-sanitario efficiente, valo-rizzando la realtà territoriale lu-ghese. All'Unione, il Pdl chiede infine di progettare incontri informativi per spiegare ai cit-tadini la svolta epocale nella sa-nità romagnola.

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20/07/2013

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"Ausl unica solo a certe comlizioni"

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I Verdi: risposte vaghe. I dubbi restano tutti "Si è trattato di un incontro che ha fornito risposte vaghe e generiche". I Verdi escono in-soddisfatti dal Consiglio comu-nale della Bassa Romagna sull'Ausl unica: "Provincia e Usl hanno posto l'accento sulla necessità della riorganizzazio-ne, rimarcando il fatto che ne-gli ospedali di Ravenna, Faenza e Lugo l'attuale numero di po-sti letto (4,6 ogni 1000 abitanti) è superiore a quello che la let-teratura considera migliore (3,7). Questo perché si fa un u-so improprio degli ospedali. Malgrado ciò è stato segnalato che l'Ausl di Ravenna fornisce un servizio fra i migliori. In pratica, ciò che facciamo è sbagliato, ma il risultato è otti-mo. Affermare che i tre ospe-dali verranno messi in rete, di-ventando tre padiglioni di uno stesso ospedale, ha poco signi-ficato, se non si chiarisce quali servizi e reparti resteranno a Lugo e Faenza. Oltretutto si continuano a sbandierare le Case della salute come solu-zione, ma ci chiediamo come potranno gestire i codici bian-chi del pronto soccorso, con quali competenze e in quali strutture. Inoltre, come verrà gestito il forte passivo di alcune Ausl romagnole?". Per i Verdi resta anche un'altra questione: se è così economico unire le Ausl perché si è deciso di farlo solo in Romagna e non in Emi-lia, dove resta la piccola Usl di Imola?". IVerdi, che auspicano incontri informativi sul territo-rio, proseguono la raccolta fir-me contro il depotenziamento dell'ospedale di Lugo.

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RUSSI La dodicenne Federica Montanari, velocissima cestista dell' Asd Russi Basket Club, ha partecipato al Jamboree Nazionale 2013 -XIX Trofeo Topolino di Minibasket, organizzato dalla Federazione Italiana Pallacanestro a Cesenatico. Al jamboree hanno partecipato 96 mini atleti

FAENZA Successo e risate con 'La vedova allegra... sì sposa in farmacia: arie, cori e brani d'insieme' tratti da `La vedova allegra' di F•anz Lehar e dall'operetta 'Le nozze in Farmacia' di Giulio Savoi. Lo spettacolo del Coro Uciirn è stato portato in scena alla Molinella dall'associazione Amici dell'Europa. Al termine è stata consegnata una borsa di studio a Michele Fontana per l'impegno nell'insegnamento del solfeggio

BAGNACAVALLO Sono rientrati i 12 ragazzi delle scuole medie e superiori che hanno soggiornato per due settimane a Stone, città inglese legata a Bagnacavallo da un patto di amicizia.

à il decimo anno consecutivo in cui il Comune, in collaborazione con l'associazione Amici di Neresheim e il Comitato di Gemellaggio di Stone, organizza un soggiorno a Stone per permettere ai giovani l'approfondimento dell'inglese e rinsaldare ulteriormente il legame fra le due città

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il Resto del Carlino

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20/07/2013 press unE

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VOLTANA Hanno ancora un aspetto giovanile e soprattutto, come ai vecchi tempi, voglia di scherzare. Stiamo parlando degli ex alunni della quinta elementare di Villa Pianta che si sono dati appuntamento ai ristorante-pizzeria 'Tres Jolie'. A rispondere 'presente' all'appello, dopo ben 55 anni, sono stati in i 9: Silvana Monti, Giovanna Monti, Alba Costa, Elide Tampieri, Oriano Scardovi, Rosarma Dal Buono, Giuliano Venturini, Adriana Morelli, Dino Martini, Anita Venieri, Gian Battista Minguzzi, Rosalba Foschini, Mario Tampieri, Marisa Dal Buono, Luigia Baliardini, Tina Ghirardini, Giuseppe Pozzetto, Pieris Venieri e Francesco Bacchini

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