InArte_2009-10
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idee arte eventi
€ 1,50 Rivista mensile a diffusione nazionale - anno V - num. 10 - Ottobre 2009
Associazione di
Ricerca Culturale
e Artistica
Alla ricerca di Herdonia
La mano geniale di Jacovitti
CromieSpecial
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CromieSpecial
propedeutico per questo ine: esso non permette er-rori, rende l’immediatezza del momento, eppure ren-de altresì luminosa e viva l’immagine e, con essa, il guizzo del momento. Non è un caso, allora, che una serie delle opere dell’artista si chiami Kodak picture: un gioco di parole che quasi sottolinea l’immedia-tezza del processo di acquisizione dell’immagine ep-pure realizzata attraverso carta, acqua e pennello. Ed infatti, la resa è davvero fotograica: lo dimostra un’attenzione quasi maniacale verso i dettagli, ver-so ogni ruga di roccia, ogni increspatura dell’onda. Il colore è carico, denso, risultato di una somma di stratiicature che si depositano e vengono assorbite dalla carta porosa e che creano una pittura ricca di rilessi. Il tono originario, bagnato nell’acqua e nuo-vamente poi nel colore, assume ad ogni pennellata una totalità diversa, eppure simile, che cattura ogni volta un nuovo raggio di sole, una nuova goccia di mare.
Enza Viceconte ama il posto dove abita: lo si vede dallo splendore dei bianchi dei suoi acquerelli, dai luccichii del sole che guizzano sulle carte che rive-lano un’affezione sincera al luogo ritratto. Originaria della Lucania, subito dopo aver concluso l’accade-mia a Firenze si sposta sull’Isola dell’Elba, dove vive tutt’oggi, a Ponteferraio, dove insegna e dipinge; ed è proprio questa magica isola il centro della sua ispi-razione. Questo non è solo visibile nel mondo fatto di onde, di mare, di pescatori che ritrae. È qualcosa di più, che vibra in una pennellata luida, rapida, impre-gnata di luce e di colore e che si rivela essere una sincera empatia per quel mare, quel sole, quel mon-do cui l’artista appartiene e che trasmette a noi che guardiamo. Infatti, dietro ad un sapiente e realistico disegno, che sembra guardare al costumbrismo ot-tocentesco di Sorolla y Bastida, c’è la volontà di af-ferrare il sentimento provocato dal paesaggio, quasi a catturarlo per non farlo andare via. L’acquerello è