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• I MODELLI SONO STRUMENTI NECESSARI ALL’INDAGINE
• METTONO IN RILIEVO CERTI PROBLEMI, SUGGERISCONO I DATINECESSARI E IL MODO IN CUI DEVONO ESSERE RACCOLTI
• INDIRIZZANO VERSO I METODI CON I QUALI I DATI DEVONO ESSERE ANALIZZATI
(INKELES 1967)
UNA DELLE SPECIE FONDAMENTALI DEI
CONCETTI SCIENTIFICI
E PRECISAMENTE QUELLO CHE CONSISTE IN UNA DISPOSIZIONE CARATTERIZZATA
DALL’
ORDINE DEGLI ELEMENTI
DI CUI SI COMPONE, ANZICHE’ DALLA NATURA
DI QUESTI ELEMENTI
(ABBAGNANO 1993)
INTEGRANO / SINTETIZZANO LE
TEORIE DELLE SCIENZE
SOCIALI IN RELAZIONE A:
• VALORI
• PRINCIPI
• OBIETTIVI
MODELLI PER L’AZIONE PROFESSIONALE:
ALIMENTANO LA BASE TEORICA E SCIENTIFICA DELL’AZIONE:
• CONOSCENZE
• METODOLOGIA
• TECNICHE OPERATIVE
TEORIA – PRASSI - TEORIA
Sistema di principi e di valori
Teorizzazione della prassi
Scienze sociali ed umaneContesto socio -
economico -culturale
CONTESTO SOCIO-
ECONOMICO-CULTURALE
La RICERCA svolge un compito essenziale
FENOMENO ATTEGGIAMENTI
SOCIALI
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LINEARE (MODELLI TRADIZIONALI)
• INDIVIDUO: SISTEMA CHIUSO
• FOCUS SU PROBLEMI INTRAPSICHICI
• CASUALITA’ LINEARE
• AMBIENTE: CONTESTO CON FUNZIONE ADATTIVA
• INTERESSE VERSO IL PASSATO
• INTERVENTO “TERAPEUTICO”
• RIF. PSICOLOGIA E PSICOANALISI
APPROCCIO SISTEMICO (MODELLI OLISTICI)
• INDIVIDUO: SISTEMA APERTO
• FOCUS SU INTERRELAZIONI E COMUNICAZIONE
• CIRCOLARITA’ E RECIPROCITA’
• AMBIENTE CONTESTO DI INSORGENZA DEI PROBLEMI E DI RISOLUZIONE
• INTERESSE VERSO IL PRESENTE
• INTERVENTO: PROMOZIONE DEL CAMBIAMENTO
• RIF. TEORIE RELAZIONALI, ECOSISTEMICHE , COMPLESSITA’
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aiutare il cliente in difficoltà mediante analisi dei meccanismi interiori attivati dal rapporto con la realtà ambientale (rapporto terapeutico)
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LA PERSONA (cliente): vive in “situazione” in interazione dinamica con
l’ambiente e da questa relazione è condizionata (ottica ecologico –
esistenziale)
DIFFICOLTÀ A COMPRENDERE COME FUNZIONANO I SUOI PENSIERI ED EMOZIONIDIFFICOLTÀ A CAPIRE LE CAUSE CHE POSSONO AVERE DETERMINATO L’INSORGENZA DEI PROBLEMIATTIVAZIONE DI MECCANISMI DIFENSIVI
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AZIONE DELL’ASSISTENTE SOCIALE:CON IL CLIENTE
INTERVENTO DI SOSTEGNO (comprensione, rassicurazione, fiducia)INFLUENZA DIRETTA (informazioni, consigli, indicazioni)CATARSI (espressione di sentimenti positivi e negativi, senza giudizio e valutazione)ANALISI DI REALTA’ (riflessione, discussione razionale di sentimenti, idee, comportamenti, ecc. discussione sul rapporto con l’A.S. e con l’ente)
CON L’AMBIENTE (lavoro con persone significative, lavoro per l’uso adeguato delle risorse presenti e per promuovere le risorse possibili)
LAVORO DI INSIGHT SULLE DINAMICHE DELLA PERSONALITA’
studio – diagnosi – trattamento
Modello Psico-Sociale in sintesi
Analisi del
problema
Recuperando dall’approccio psicoanalitico le tre fasi del
processo d’aiuto (diagnosi, cura e trattamento), ci si
propone di comprendere le dinamiche della personalità
dell’individuo.
Oggetto
dell’analisi
Individuo (trattamento diretto): Manifestazione del
bisogno di natura sociale, derivante da una discrepanza tra
il cliente e le persone a cui è legato, o tra l’individuo e le
risorse sociali su cui può far affidamento.
Ambiente (trattamento indiretto): si realizza agendo
sulle persone significative per il cliente e predisponendo
risorse e servizi a beneficio dell’utente stesso, ovvero
supportarlo a fare un uso adeguato delle risorse disponibili
e promuovendone di nuove.
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Aiutare il cliente attraverso il contenimento dell’ansia, la chiarificazione e l’attivazione delle risorse interne ed ambientali
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ESISTENZA: processo continuo di soluzione dei problemi
attraverso l’analisi della situazione e l’apprendimento dall’esperienza
SCARSA COMPRENSIONE DEL PROBLEMA (ANSIA)SCELTA STEREOTIPATA DELLE SOLUZIONI (ACCESSO ACRITICO)CRISTALLIZZAZIONE (RIPETITIVITÀ)RESISTENZA AL CAMBIAMENTO (DEMOTIVAZIONE)MANCANZA DI STRUMENTI E RISORSE (MISCONOSCIMENTO)
Azione dell’assistente sociale:
sull’ambiente (risorse)
con l’utente (chiarificazione, riflessione, decisione)
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PROCESSO DI APPRENDIMENTO SOCIALE
•espressione del problema•analisi, chiarificazione•decisione•intervento
Problem Solving in sintesi
Analisi del
problema
L’individuo è condizionato dal suo stato d’ansia dovuto
all’incapacità di far fronte ad alcuni problemi e di
individuare delle possibili soluzioni. Ci si propone quindi di
impegnare il dinamismo interiore dell’utente nel riconoscere
i propri sentimenti, idee e comportamenti in relazione al
problema e alle risorse esistenti.
Oggetto
dell’analisi
Individuo: il lavoro che si svolge è sul problema vissuto
come elemento fonte di ansia, aiutando l’utente ad esprimere
e riconoscere i propri sentimenti.
Ambiente: oltre all’azione informativa sulle risorse già
esistenti, l’AS ha il compito di rilevare quali servizi,
prestazioni e/o azioni possano esser praticate affinché si
possa contribuire al meglio al benessere dell’individuo
(evitando quindi il ripetersi di situazioni ansiogene).
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Aiutare il cliente ad apprendere e/o modificare ilcomportamento mediante attivazione diinterventi terapeutici, prevalentemente direttivi,orientati al “condizionamento operante”
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APPRENDIMENTO: ogni comportamento è appreso,
l’intervento è orientato all’acquisizione, rafforzamento,
indebolimento o nell’estinzione di un determinato tipo
di comportamento
apprendimenti negativiprocessi di socializzazione devianti
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AZIONE DELL’ASSISTENTE SOCIALE:
Lavoro con il “cliente” (“condizionamento operante”: rafforzamento positivo, indebolimento, estinzione dei comportamenti; apprendimento per imitazione, gioco dei ruoli, istruzioni verbali)Attivazione e uso di “mediatori”(familiari, coetanei, operatori della scuola) coinvolti in funzioni controllo e rinforzo, nella collaborazione con il s.s.
•fase iniziale (identificazione, valutazione del comportamento, determinazione del piano d’intervento, contratto)•fase di modifica del comportamento e di mantenimento di quello appreso•fase di conclusione e verifica dei risultati (eventualmente anche sulla base del diario che il cliente ha dovuto, o è stato invitato, a tenere)
“CONDIZIONAMENTO OPERANTE”NEL QUADRO DI UNA RELAZIONE TERAPEUTICA
DIRETTIVA
Modificazione del
comportamento in sintesi
Analisi del
problema
Presupposto essenziale è che ogni tipo di comportamento è
appreso, pertanto ogni intervento deve consistere
nell’acquisizione, rafforzamento, indebolimento o estinzione di
un comportamento.
Oggetto
dell’analisi
Individuo: si lavora sulla percezione di difficoltà o impotenza
dell’utente rispetto alla possibilità di cambiamento, sui vissuti
e sulle reazioni emotive, sulle conseguenze del comportamento
disfunzionale in termini di relazioni con gli altri, oltre che di
capacità progettuale.
Ambiente: ogni individuo elabora degli «schemi», funzionali
all’adattamento sociale e fisico, con cui si tenta di esercitare il
controllo sulle cose che accadono allo scopo di poterle gestire.
L’AS aiuta l’utente a ridefinire i propri schemi, al momento
disfunzionali, affinché la persona sia nuovamente in grado di
entrare in relazione con gli altri.
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• recepimento dei modelli anglosassoni
• influenza delle scienze psicologiche e sociali
• servizi basati sulle categorie (individuo)
• pluralità dei metodi
• revisione critica obiettivi e funzioni del s.s. (ruolo politico)
• rapporti tra docenti e operatori
• rapporti tra sedi formative
• trasformazione radicale del sistema dei servizi sociali e sanitari (territorio)
• unitarietà del metodo
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dal dopoguerra agli anni sessanta da fine anni sessanta ad oggi
• multidimensionalità
• unitarietà
• trifocalità:
– individuo/famiglia, contesto ambientale e sociale, contesto organizzativo
• integrazione tra orientamenti teorici
• reciprocità tra teoria e prassi
• confronto interattivo con elaborazioni teoriche di altri paesi
• nascita dell’AIDOSS / SocISS: confronto sulle basi teoriche e sui modelli formativi annunziata bartolomei modelli 26
aiutare il cliente ad attivarsi per la soluzione dei propri problemi mediante assunzione di responsabilità condivisa rispetto ai compiti che a.s. e cliente assumono reciprocamente per il cambiamento
il cliente è protagonista del processo d’aiuto
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I
COMPITO/CONTRATTO insieme di azioni concrete che l’utente si impegna a realizzare, attraverso unconfronto con l’assistente sociale; la persona è attore principale del processodi cambiamento sostenuto dalla sperimentazione del compito e dallaconseguente interiorizzazione del comportamento
modello di transizione
problemi di relazione con la famigliaproblemi nelle relazioni interpersonaliproblemi nello svolgimento dei propri ruoliproblemi emotivi nell’affrontare funzioni e ruoli sociali
con l’utente: accettazione, fiducia, comprensione, stimolo
con l’ente: mandato istituzionale e fonte di risorse
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azione dell’assistente sociale
-specificazione del problema-contrattazione-pianificazione del compito-analisi degli ostacoli e delle risorse-sperimentazione e azione guidata-revisione del compito-conclusione
Modello centrato sul compito in
sintesi
Analisi del
problema
Il modello si fonda sulla considerazione che quando
l’individuo ha la percezione che alcuni suoi bisogni non siano
soddisfatti, si genera in lui la motivazione al cambiamento.
L’AS e l’utente devono quindi individuare il problema, senza
ripercorrerne l’eziologia, e lavorare su di esso.
Oggetto
dell’analisi
Individuo: l’AS e l’utente (o «problem solver») collaborano
attivamente per individuare quale sia il problema considerato
più significativo o urgente («problema target») su cui
focalizzarsi. È fondamentale che l’utente riconosco la natura
del problema e che sia disposto ad impegnarsi per risolvere la
situazione.
Ambiente: essendo l’intervento connotato dalla brevità in
termini di liti temporali, l’AS e l’utente devono formulare un
progetto attuabile in considerazione delle risorse contestuali
già presenti ed immediatamente sfruttabili.
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aiutare l’utenza, singola o collettiva, a gestire processi di apprendimento sociale e di cambiamento che si sviluppano nel contesto, come conseguenza di una relazione umana finalizzata, che coinvolge l’assistente sociale e le persone
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Iuomo visto come sistema che interagisce con il sistema dicambiamento (assistente sociale) in un processo diapprendimento di comportamenti e conoscenze per ilsuperamento dei problemi esistenziali
• STRATEGIA (analisi, valutazione, obiettivi, intervento, verifiche e valutazione finale, conclusione )
• BERSAGLIO (dell’intervento: individuo, famiglia, gruppo, istituzione, comunità)
• FASI DELL’ATTIVITA’ OPERATIVA (contatto, trattamento/intervento, fase conclusiva)
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•mancanza di conoscenza•mancanza di esperienza•incapacità a gestire ruoli e relazioni connesse
azione dell’assistente sociale
con l’utente: favorire conoscenza psicologica di sé (motivazioni,bisogni, ecc.); conoscenza sociale (sé in rapporto agli altri e aipropri comportamenti)
nell’ambiente: promuovere risorse istituzionali, familiari,comunitarie per favorire apprendimenti e cambiamenti
Modello unitario in sintesi
Analisi del
problema
L’individuo viene considerato «in situazione»,
circoscrivendo il problema e individuando obiettivi prioritari
in considerazione della sua situazione attuale e delle
aspettative riguardanti il futuro.
Oggetto
dell’analisi
Individuo: viene considerato nella sua globalità, con un
approccio che non è settoriale ma integrato, che vede quindi
la partecipazione nel percorso d’aiuto di figure
multidisciplinari.
Ambiente: l’AS svolge un’azione di mediazione tra l’utente
e la comunità, attuando strategie di rete con i colleghi e con
i servizi del territorio.
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PsicodinamicoCognitivo -
comportamentale
Sistemico
relazionale
Analisi del
problema
(piano semantico)
Connesso a conflitti
intrapsichici e a conflitti
relazionali che si ripetono
Esito di strategie verso
problemi disfunzionali
Risposte agli stimoli del
contesto che rinforzano il
problema
Bassa autostima e bassa
autoefficacia
E’ una forma di
comunicazione (messaggio)
espressa da un individuo
(paziente designato) ma che
riguarda il suo contesto
familiare, connesso con un
“gioco” relazionale
distorto e che tende a
ripetersi
Oggetto di
riferimento
(piano
epistemologico)
Il soggetto: enfasi sul ruolo
dell’inconscio, soggettività
delle relazioni
interpersonali e
intenzionalità del soggetto
Individuo: enfasi su ruolo
dei comportamenti e delle
cognizioni nello sviluppo
delle relazioni sociali
Il sistema: in genere il
contesto familiare ma, in
una prospettiva ecologica,
viene anche prestata
attenzione ai diversi sistemi
di riferimento
Ambiente: si dà poca
rilevanza al fattore
contestuale, ritenendo che
le cause del problema e le
risorse per superarlo siano
per lo più interne al
soggetto.
Ambiente: viene
considerato in relazione alle
distorsioni psicologiche
dell’individuo.
Ambiente: i partner del
percorso d’aiuto sono anche
i colleghi e le altre
professionalità, oltre
all’utente e alle sue reti
(integrazione di risorse).
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aiutare l’utenza, singola e/o collettiva, diretta e/o indiretta a riconoscere, utilizzare, valorizzare le reti (primarie e secondarie, formali ed informali) presenti o latenti, nel contesto di vita (tessuto relazionale “nutritivo”)
dimensioni di “cura” e promozionale/preventiva
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Iogni persona vive in relazione - “appartiene” ad un contestonel quale trovare risposte ai propri bisogni, desideri, problemi,e nel quale può fornire risposte a bisogni, desideri, problemidegli altri appartenenti al contesto (scambio gratuito esolidale) all’interno delle “relazioni umane”
dimensione, intensità, centralità, natura, intensità dei legami
orientamenti:
• TERAPEUTICO (OPERATORE = TERAPEUTA)
• DISEGNO ORGANIZZATIVO A RETE (OPERATORE = ORDINATORE)
• COMMUNITY CARE (OPERATORE = COSTRUTTORE)
• INTERVENTO DI RETE (OPERATORE = GUIDA RELAZIONALE)annunziata bartolomei modelli 35
•rete primaria limitata o insufficiente•rete “negativa”•rete carente di risorse•rete portatrice di valori in conflitto con altre reti
azione dell’assistente sociale
con la persona, con le reti, con le istituzioni, con l’ambiente:
-legami (relazioni significative)
-interazioni (scambi informativi tra reti)
-organizzazione (rete dei servizi e rete degli attori)
-dimensione simbolica (cultura della rete)
Modelli di rete in sintesi
Analisi del
problema
La difficoltà in cui versa l’utente viene considerata come la
causa di una mancanza di «reciprocità sociale» tra le
relazioni dell’utente stesso e del circolo di persone con cui è
in contatto. Il lavoro sociale consiste quindi nel riattivare
questa rete di reciprocità, contribuendo ad accrescere il
capitale sociale.
Oggetto
dell’analisi
Individuo: l’AS lavora con l’individuo affinché egli divenga
in grado di attribuire significati all’esperienza vissuta e di
sviluppare ipotesi di azione coinvolgendo e (ri)attivando le
reti di supporto dell’utente.
Ambiente: si applica «un’ottica reticolare» individuando la
cosiddetta «rete di fronteggiamento», ovvero le persone che
possono essere coinvolte a vario titolo nel percorso d’aiuto e
che sono individuabili tra coloro che sono a contatto con
l’utente. Forte prevalenza delle reti informali.
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