In collaborazione con Guida Monferrato del

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In collaborazione con La Guida del M onferrato Editrice

Transcript of In collaborazione con Guida Monferrato del

In collaborazionecon

LaGuidadelMonferrato

Editrice

Elenco degli autori(in ordine alfabetico)Luigi AngelinoPier Luigi BuscaioloRosa Maria CappaAlessandro CaramellinoGiuse MarulloSilvana Mossano

CoordinamentoPier Luigi Buscaiolo

Copertina e progetto graficoAlberto Giachino

EditoreEditrice “Il Monferrato” srlvia Corte d'Appello 6 Casale Monferrato

Curatore

Mon.D.O.Monferrato Domanda Offertapiazza Bernotti 1Casale Monferrato

StampaDiffusioni Grafiche spa15030 Villanova Monferrato (AL)

Novembre 2000

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Sono passati ventotto anni dall’uscita diAlla riscoperta del Monferrato, di LuigiAngelino e Aldo Timossi. E ne sono tra-scorsi sedici dalla Guida del Monferra-to dello stesso Angelino, di Carlo Bel-trame e Anna Eccettuato. Era dunqueben maturo il tempo per aggiornare lanostra collana con una aggiornata gui-da del Monferrato che si propone nonsolo di essere un gradito regalo per ilettori più fedeli del nostro giornale “IlMonferrato”, ma anche un prezioso stru-mento di conoscenza del territorio perchi lo scopre in chiave turistica.

Questa guida - per la prima volta allar-gata al Valenzano - è il frutto di un la-voro importante, che probabilmente sa-rebbe stato impossibile concretizzare -in tempi ragionevoli - senza la sinergiacon la società consortile per il turismoMon.D.O. (e di Mondo con il Gal Mon-ferrato e Terre del Po). Nelle pagine im-mediatamente successive, proprio Mon-do illustra brevemente le caratteristichedel lavoro di mappatura che è stato rea-lizzato mentre il Gal riassume le finalità- e gli strumenti - del proprio impegnofinalizzato alla valorizzazione del terri-torio e dei suoi prodotti.

E’ doverosa però una premessa. Ri-spetto alla metà degli Anni Ottanta,quando nacque la precedente Guidadel Monferrato, è di molto cambiata, inpositivo, anche se ancora molta stradadovrà essere percorsa, la considera-zione che il Monferrato casalese nutrenelle proprie possibilità turistiche. E cisiamo resi conto - insieme ai “mappa-tori” - che la realtà è in continua evolu-zione. Per questo, la fotografia del ter-

ritorio scattata con questa Guida due-mila, per quanto il più possibile frescanella verifica dei dati, ulteriormente ag-giornati rispetto alla mappatura, po-trebbe già risultare - in alcune parti - in-completa.

Ma, senza nulla togliere ai lavori prece-denti, questo volume - che esce in con-comitanza con la suggestiva svolta di fi-ne millennio - corrisponde a una sortadi Guida dell’anno zero dell’offerta turi-stica del Monferrato casalese che in fu-turo andrà aggiornata - e questa è la no-stra intenzione - con scadenze molto piùravvicinate nel tempo. Soprattutto se -come è auspicabile - si proseguirà sul-la strada dello sviluppo turistico, asse-condando una vocazione in passato so-pita di un territorio che ha i numeri perfarsi apprezzare e conoscere semprepiù e sempre meglio: da coloro che lovisitano e da coloro che lo abitano.

Un’ultima avvertenza: forti dell’espe-rienza (e dei risultati della diffusione de“Il Monferrato”) nella vicina Lomellina,abbiamo ritenuto di integrare il lavorocon alcune pagine su quel lembo di ter-ritorio lombardo che gravita verso Ca-sale. Nella consapevolezza che il ruolodi polo di attrazione che la città capo-luogo esercita nei confronti di un terri-torio che scavalca i confini delle pro-vince e delle regioni è uno degli ele-menti di forza di una realtà in cui si in-tegrano e si valorizzano in modo reci-proco proposte e offerte di tipo diverse,dalla collina alla pianura, dall’arte allagastronomia, dal paesaggio ai gioielli.

Editrice “Il Monferrato”

Una realtà in continua evoluzione, allargata al Valenzano

e alla Lomellina

Guidaper un territorio

che cambia

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Vigne, arte, oro, tartufo e di tutto un Po…

che un po’ critico, cercando di fornireuna visione di insieme attraverso i par-ticolari. Perché il fascino del Monferratosta proprio nei tanti diversi elementi chelo compongono: lo straordinario patri-monio artistico e architettonico, l’emo-zionante paesaggio tanto collinare,quanto di pianura, i “belvedere” natura-li con panorama mozzafiato, la ricchez-za della produzione tipica ed enoga-stronomica, la vitalità delle manifesta-zioni delle sagre così intimamente lega-te alla storia dei luoghi o ai suoi prodotti.Senza dimenticare però gli aspetti di ser-vizio, quelle informazioni spesso indi-spensabili al turista, specialmente se sitrova lontano da grossi centri abitati edè alla ricerca di una farmacia, dell’au-tofficina o del distributore di carburan-te, dello sportello bancario e così via.

La speranza è di essere riusciti nel ve-ro intento: quello di trasmettere almenouna parte delle emozioni che ha prova-to chi ha lavorato a questo progetto.

Un ringraziamento davvero speciale vaagli estensori della mappatura: gli ar-chitetti Rosa Maria Cappa, AlessandroCaramellino e Giuse Marullo e i giorna-listi Luigi Angelino e Silvana Mossano: illoro lavoro, prima che di scrivania, è sta-to di esplorazione, di riscoperta, di ascol-to e, sembrerà retorico, ma devo dirlo,di amore per questa terra.Un grazie altrettanto sentito va al GalMonferrato e all’Editrice “Il Monferrato”,senza le cui collaborazioni, a diverso ti-tolo, questa guida non potrebbe esserci.Vogliamo pensarla come strumento de-dicato non solo al turista in visita, alla ri-cerca di momenti di svago e relax, maanche a chi questo territorio lo abita e lovive 360 giorni all’anno e vorrebbe im-parare a conoscerlo per sfruttarne al me-glio tutte le straordinarie opportunità.

In auto, a piedi o in bicicletta, il Monfer-rato casalese invita a scoprirlo, cono-scerlo e gustarlo, e, insieme a Mondo,dà il più caloroso benvenuto a tutti.

Mon.D.O.

“Una terra straordinaria, per fortuna nonancora conosciuta”. Con felice sintesiInge Feltrinelli, monferrina di adozionee per scelta, squisita testimonial del no-stro Monferrato in occasione della pre-sentazione del “Progetto Monferrato” alCircolo della Stampa di Milano (insiemead Aldo Mondino, anche lui, come tantipersonaggi del mondo della cultura edell’arte residente stabile in queste ter-re), ha così descritto il luogo in cui hascelto di vivere il suo tempo libero.

Troviamo particolarmente centrata la de-finizione della signora Feltrinelli, anchese il compito della società Mondo (so-cietà consortile senza scopo di lucro, acapitale misto pubblico-privato, ovveroCasale, Valenza e i principali comuni cir-costanti da un lato e operatori e im-prenditori dall’altro, il cui obiettivo statu-tario è la qualificazione turistica del ter-ritorio) è proprio far sì che questa terra,dal fascino un po’ rude, ma unico, pos-sa venire scoperta ed apprezzata in tut-te le sue sfaccettature.

Questa guida è uno degli strumenti cheMondo ha messo a punto per persegui-re questo obiettivo.É il prodotto di una vasta operazione dimappatura del territorio (realizzata in-sieme al Gal Monferrato, nell’ambito deifinanziamenti previsti dall’Unione Euro-pea per il progetto, Leader II), che ha ri-levato tutto quanto attrattivo o utile in ter-mini di informazioni per il visitatore, con-fluendo in un data base contenuto nelsito internet www.monferrato.org.

Ricordiamo che una versione più sinte-tica della Guida era già stata edita in pri-mavera e distribuita tra luglio e settem-bre come allegato di DOVE, prestigiosomensile di turismo, ai lettori di Piemon-te, Liguria e Lombardia. Ora ecco la ver-sione più completa, la pubblicazione in-tegrale della mappatura comprendente,tra l’altro, oltre 90 percorsi consigliati, inauto, a piedi o in bicicletta. Cinquantasei Comuni del Monferrato ca-salese e valenzano, sono stati esploraticon occhio diverso dal solito, talora an-

Casale, Valenzae un

Mondointorno

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Il Monferrato Casalese ha una tradizio-ne antica di produzioni agricole e di ri-storazione a forte rischio di estinzionee altre a forte rischio di impoverimentoe di “contaminazione” da elementi estra-nei.

L’agnolotto monferrino ad esempio èpreparato secondo regole precise det-tate dalla tradizione e dall’origine dellematerie prime e non ha nulla a che fa-re con le “variazioni sul tema” propostetalvolta.

Abbiamo voluto salvaguardare questogrande patrimonio che fa parte non so-lo della nostra storia e delle nostre tra-dizioni, ma che è anche base della no-stra identità e della nostra cultura: na-sce così il progetto “Stile Monferrato”.

Stile Monferrato è la qualità autenticadella tradizione che la nostra terra puòoffrire. Ci volevano però delle regole pre-cise di definizione di questa qualità: leabbiamo realizzate con un progetto ini-ziato con un capillare studio sul territoriodegli esperti di Slow Food, a cui è se-guita la loro codificazione e l’adesione diun primo gruppo di operatori qualificati.

L’iniziativa Comunitaria Leader II ci hapermesso di incentivare questo proget-to che nasce dalla sinergia di intenti edi lavoro tra il Gal Monferrato e Terre delPo, titolare del progetto, e Mon.D.O.,so-cietà per la promozione del turismo inMonferrato. Tutti insieme per riconoscercie comunicare il gusto della nostra iden-tità: lo “Stile Monferrato”. Uno stile aper-to a tutti gli operatori che ne accette-ranno lo spirito e le regole.

Da questo progetto hanno preso il viaaltre 3 iniziative.

La Carta della Qualità ossia l’insiemedi regole che permettono all’ospite digustare le produzioni e la ristorazionedel Monferrato con la sicurezza della

provenienza delle materie prime e del ri-spetto delle tradizioni. Individuare, con-servare e valorizzare i caratteri di tipicitàe di unicità del Monferrato casalese nel-la gastronomia, nella produzione vinicolae nella ricettività in ambito rurale.

Il Paniere della Qualità che segnala aiconsumatori i prodotti tradizionali perorigine e per qualità di produzione e checonsente loro di individuare anche chisi impegna (produttori, viticoltori e risto-ratori) in questo sforzo collettivo versola scoperta di un nuovo piacere del gu-sto.

Il Passaporto della Qualità studiato perfacilitare l’ingresso nel mondo del gustodello Stile Monferrato e che segnala agliospiti e ai monferrini sia i prodotti che iproduttori di qualità e di tipicità secon-do le regole della Carta della Qualità.Tutte le materie prime e i produttori in-dividuati nel Paniere della Qualità, tutti iproduttori, i vignaioli, i ristoratori e glioperatori della ricettività che rispette-ranno le regole della Carta della Qualitàsaranno inseriti come punti di riferimen-to nel Passaporto della Qualità.Gli ospiti del Monferrato troveranno ilPassaporto presso le aziende, i viticol-tori, i ristoratori e i punti di promozionedel Monferrato casalese: l’itinerario chepotranno compiere attraverso queste“mete del Gusto” frutterà altrettanti “vi-sti” sul Passaporto. Un Passaporto com-pleto di tutte le mete Monferrine arric-chirà di conoscenza e di testimonianzeconcrete i nostri ospiti, donando loronuove opportunità e motivi di visita e ilmeglio dei prodotti che questo territoriopuò offrire.

Stile Monferrato è stata un’idea di AnnaEccettuato, direttore del GAL, che giànel 1986 aveva curato una Guida delMonferrato con Luigi Angelino e CarloBeltrame.

GAL Monferrato e Terre del Po

Monferratoterritorio

di qualità

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Il “mare di colline”, i vigneti e le risaie,i borghi e le pievi, le cantine e gli infer-not in tufo, il fiume e la garzaia, la sto-ria e il patrimonio architettonico e arti-stico, l’artigianato orafo e i prodotti tipi-ci tradizionali, le sagre e l’enogastrono-mia più autentica. Questa è solo una sintesi di ciò che of-fre il Monferrato casalese e valenzano.Un territorio straordinario che parte dal-la Valcerrina, incantevole per il verdedelle sue colline e vallate, le sue sagredel tartufo, il Parco del Sacro Monte conlo splendido santuario di Crea e le cap-pelle votive incastonate nel bosco, sinoa raggiungere Valenza, capitale mon-diale dell’artigianato orafo e sede delParco del Po, un’area incontaminata incui ritrovarsi a contatto con la natura edil fiume.

Al centro di questo territorio, Casale, ca-pitale del Monferrato, dove sorgono al-cuni tra i più bei palazzi nobiliari delXVIII secolo che si vantano di aver da-to ricetto a personaggi illustri, da SanLuigi Gonzaga a Napoleone, a CesarePavese; una Sinagoga e un museo diarte ebraica unici in Europa, il Duomoromanico con lo splendido nartece uni-co al mondo per le dimensioni della suacampata, il centro storico ricco di fa-scino… e intorno le colline ed i paesini,ognuno da visitare per le sue diverseattrattive: le mostre d’arte e i festival in-ternazionali, le sagre popolari, gli splen-didi borghi riportati al tufo originario, ipanorama mozzafiato, le cantine ed i vi-gneti a perdita d’occhio.E per gli amanti del fascino della pia-

AppuntidiMonferrato

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nura, le “vie dell’acqua”, trale risaie allagate, incante-voli nei tramonti di fine pri-mavera e le caratteristichegrange. E ancora, e ancora…Cinquantasei comuni chegrazie ad un’articolata ecompleta offerta ,culturale,ambientale ed eno-gastro-nomica, possono costituireuna splendida occasione diturismo rurale, ad un’ora diauto da Genova, Milano eTorino.

Una grande enogastronomiaIl Monferrato è stato nei secoli una terraa grande vocazione vinicola. La vicendesocio-economiche della sua storia han-no portato nella seconda metà del ’900a un progressivo spopolamento e impo-verimento del patrimonio rurale. Ma ne-gli ultimi vent’anni c’è stata una forte in-versione di tendenza e il Monferrato ètornato a rivivere come un grande giar-dino vitato. La capacità imprenditorialee la tenacia dei vignaioli hanno ricreatole condizioni ottimali per una produzio-ne di alto livello, che oggi porta il nomedei vini del Monferrato sugli scenari deimercati anche extraeuropei. Dai grandivitigni autoctoni, primo fra tutti il Barbe-ra, ma anche il tipico Grignolino , il Frei-sa, la Malvasia , ai bianchi importanti co-me lo Chardonnay , il Monferrato vinico-lo offre una gamma ampia e qualitativa-mente importante in cui l’ospite può spa-ziare, in una ricerca interessante e sod-disfacente anche per i palati più esigenti. La ricchezza di produzioni tipiche delterritorio (carni pregiate, salumi, miele)e la naturalità delle materie prime costi-tuiscono la base della genuinità e dellatipicità della gastronomia monferrina. Trai vari piatti spiccano gli agnolotti e il frit-to misto (costine di vitello, scaloppine,fegato, cervella, maiale, salsiccia, croc-chettine di pollo, frittelle di mele, ama-retto, semolino dolce..., complessiva-mente mai meno di 11 pezzi.Altri piatti tipici: bollito con il tris di ba-gnet ; per quanto riguarda la pianura af-fettati (salam dla duja ), pesce in car-pione , riso e fagioli (la panissa), rane(nel riso, in pastella…), lumache . In sta-gione funghi e tartufi. Tra gli antipasti ipeperoni in bagna cauda o le uova al-

la Bela Rusin (che era nata a Moncal-vo dove fu “rapita” giovanissima da Vit-torio Emanuele, re galantuomo e sciu-pafemmine). Nei primi è ancora giustocitare gli gnocchi alla monferrina . Trai piatti poveri ma non per questo menogustosi, spicca la bagna cauda , una sal-sa accompagnata dai cardi e altre ver-dure (topinanbur, sedani, peperoni, ver-za, rapanelli, patate…) e particolarmenteinvitante alla convivialità: è rituale chetutti i commensali intingano le verdure inun unico tegame a centro tavola, riscal-dato dal fornelletto sottostante. Per i dolci citiamo i krumiri , la cui formaevoca i baffi di Vittorio Emanuele, ormaisimbolo di Casale, poi bunet , pannacotta , crostate , le frittelle di San Giu-seppe ; a Carnevale le gale . Nel giornodi S. Evasio la omonima Confraternita di-stribuisce i galletti di pasta frolla .

Le manifestazioniIl Monferrato presenta una gamma di-versificata di eventi, concorrendo allacostruzione di un’identità di territoriocompatta ma estremamente articolata.Una tendenza radicata nel tempo sinoa connotare i singoli paesi rispetto a te-mi specifici che diventano loro propri (ladanza a Vignale, il tartufo a Murisengo,il jazz a Olivola, l’arte a Conzano e cosìvia). Le principali manifestazioni sono indi-cate, in questa guida, all’interno dei sin-goli paesi illustrati. Chi desiderasse maggiori informazionipuò consultare il calendario manifesta-zioni direttamente sul sito www.mon-ferrato.org o richiederne la versione car-tacea presso l’U.R.P. del Comune di Ca-sale (tel. 0142 444339).

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Casale MonferratoLe vie del Barocco

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STORIAL’ANTICA VARDACATE. Di origine cel-to - gallica (Vardacate), poi romana, li-bero comune verso il 1100. Segue le vi-cende del Monferrato fondato dal miti-co Aleramo (v. leggenda).Nel 1215 il borgo viene distrutto da ver-cellesi, milanesi e alessandrini.Dopo la sconfitta, il comune di Casalereagisce in poco tempo: si cinge di pos-senti mura e torri con le insegne ghi-belline.Estinta nel 1305 la dinastia degli Alera-mici il Monferrato passa ai Paleologi, iquali dopo la perdita di Chivasso (1435)trasferiscono la capitale del marchesa-to a Casale, che diventa sotto il regnodel marchese Guglielmo VIII sede didiocesi unendo alla cattedra vescovileil titolo di città (1474). Per il piccolo maattivissimo stato è l’inizio di un proces-so di riorganizzazione in cui Casale, la

capitale , gioca un rilevante ruolo incampo politico, religioso e culturale,lastagione rinascimentale è caratterizza-ta dall’innovativo ampliamento urbani-stico di canton Brignano, dall’istituzio-ne del Senato di Monferrato, dalla fon-dazione dell’ospedale di Santo Spirito(nell’attuale via Lanza) e dal vasto pia-no di costruzione di chiese, conventi epalazzi ancora oggi invidiati dalle cittàvicine. Esaurito anche il ramo paleologo con lamorte di Gian Giorgio (1533), il trattatodi Cateau Cambresis (1559) assegnadefinitivamente il Monferrato ai Gonza-ga, i Signori di Mantova reprimono conviolenza la congiura di Oliviero Capello(1567), cancellando per sempre gli an-tichi privilegi comunali sempre ricono-

CASALECAP 15033 • Municipio: via Mameli 10,Palazzi San Giorgio e Magnocavalli,tel. 0142 44441, fax 0142 444312,e-mail [email protected], web http://www.comune.ca-sale-monferrato.al.it. Informazioni sul territorio: Morfolo-gia mista • Abitanti 37.000 • Altezzacapoluogo 116 metri s.l.m. • Superfi-cie: 86,320 kmq • Frazioni e località:Popolo, Roncaglia, San Germano, Ter-ranova, Santa Maria del Tempio, Ca-scine Rossi, Rolasco, Vialarda-Tor-cello, Pozzo Sant’Evasio • Comuniconfinanti: Villanova, Morano sul Po,Coniolo, Pontestura, Ozzano, SanGiorgio, Terruggia, Rosignano, Occi-miano, Candia Lomellina, Balzola •Distanza da Alessandria km 30 • Di-stanza da Asti km 42 • Distanza daVercelli km 25.

Casale Monferrato, chiostro della chiesa di San Domenico(ph Luigi Angelino)

Casale Monferrato, la torre civica ripresa al tramonto da piazza Castello (ph Luigi Angelino)

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sciuti dai Signori di Monferrato. La resi-denza monferrina è trasformata dalla di-nastia mantovana in una piazzaforte no-ta in tutt’Europa, il Po contribuisce daun lato alla difesa insieme al castello po-tenziato nelle strutture e, soprattutto, indirezione della pianura ove sorge l’ine-spugnabile Cittadella a sei bastioni(1590-95), cittadella voluta con grandisacrifici da Vincenzo Gonzaga. Per tut-to il Seicento, il ducato di Monferrato èal centro di guerre e saccheggi chehanno come protagonisti le grandi po-tenze del tempo, Spagna e Francia, chesi scontrano per il controllo di Casale e

della sua poderosa fortificazione esa-gonale che tuttavia resiste a numerosiassedi (ricordati dal Manzoni e recen-temente da Umberto Eco); poi gli ac-cordi segreti franco - sabaudi ne pre-vedono l’atterramento (1695) per moti-vi di sicurezza.Con il successivo passaggio ai Savoia(1713), Casale perde il ruolo di capita-le, ma si trasforma profondamente, sot-toposta ad un’intensa opera di arredourbano in alcune arterie principali che(via Mameli, via Garibaldi...) accolgonole stupende dimore della nobiltà casa-lese.Una nuova e breve occupazione fran-cese durante la Rivoluzione Francese(1798) diffonde in città le idee giacobi-ne e per volontà di Napoleone (in visitaa Casale nel 1805) l’antica capitale pa-leologa diventa un centro di primaria im-portanza. Nella prima metà dell’Otto-cento è ancora protagonista nell’ambi-to delle vicende risorgimentali: dal Con-gresso Agrario del 1847 all’assedio au-striaco del marzo 1849, dal potenzia-mento delle strutture difensive in attesadella seconda guerra d’indipendenza(la città è il trampolino di lancio delletruppe) alla generosa offerta di perso-naggi di primo piano (tra cui il presi-dente del Consiglio Giovanni Lanza), fi-no al completamento del difficile pro-cesso di unificazione nazionale.Dopo l’Unità d’Italia Casale vive uno deimomenti di maggior vitalità avviandosia diventare la capitale del cemento epoi del freddo e delle macchine per lastampa. Di livello qualitativo la produ-zione agricola (vini, riso, primizie). In co-stante sviluppo la ricettività.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Vardaca-te è l’antico nome di Casale da Var =acqua e cate = luogo abitato.

Casale Monferrato, Duomo (ph Milena Ercole)

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Nel 1404 gli abitanti di Borgo Vercelli(Borghini) vittime di un’epidemia di pe-ste, saputo del recupero da parte delcapitano di ventura Facino Cane dellereliquie di Sant’Evasio (patrono di Ca-sale), fecero voto di pellegrinaggio alSanto in caso di guarigione. Scampatoil pericolo da allora, ogni anno, l’8 set-tembre i Borghini (almeno uno per fa-miglia) si recano, appunto, in pellegri-naggio in Duomo a Casale. Ascoltanola messa, baciano le reliquie del Santonella cappella che hanno contribuito acostruire, con le reliquie raggiungonoprocessionalmente il Po e benediconosimbolicamente la loro terra al di la delfiume; poi tornano in Cattedrale per ri-cevere il dono del pane e del vino daparte dei membri della Confraternitaevasiana.

Il vicoletto, che da via Saletta porta aun piccolo giardino, è ancora cono-sciuto come il ruet dal strie, delle stre-ghe, perchè era il passaggio delle stre-ghe che arrivavano da Oltre Po e tra-vestite da lavandaie, ammaliavano gliuomini... tutto finì quando si dipinse sulmuro di via Caccia l’immagine della Ma-donna del Carmelo (tuttora visibile). Èin attività invece a palazzo Ardizzone(via Palestro) la Dama Bianca, fantasmadi una nobildonna spagnola un po’ al-legra che morì di morte violenta in untrabocchetto allestito per i suoi amanti.Chi è causa del suo mal...LA CAVALCATA DI ALERAMO. L’im-peratore Ottone (siamo nel 960) avevapromesso ad Aleramo, genero ritrova-to, tutta la terra che egli sarebbe statocapace di ottenere segnandone i con-

Casale Monferrato, la Sinagoga (ph Gianni Giansanti/Grazia Neri)

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fini in tre giorni e tre notti di cavalcata.Nasce il Monferrato, dall’entroterra sa-vonese al Chivassese. Ottocento annidi indipendenza hanno lasciato tracciain chiese e palazzi e nella fierezza de-gli abitanti.

PERSONAGGI ILLUSTRI Leonardo Bistolfi (Casale 1859 - LaLoggia di Torino 1933, sepolto al Fa-medio di Casale, su cui è collocata l’o-pera Cristo che cammina sulle acque);uno dei più famosi scultori simbolisti eliberty italiani, tra le opere principali lacappella del Calvario a Crea, il Monu-mento a Carducci di Bologna, ai Cadu-ti di Casale (giardini), il Garibaldi di San-remo.Luigi Canina (Casale 1795 - Firenze1856, sepolto in Santa Croce), architet-to e archeologo di grande fama; suecampagne di scavo sulla via Appia, sul-l’Esquilino, al Tuscolo e presso Veio.Pietro F. Guala (Casale 1698 - Milano1756), pittore, la sua prima opera la fir-ma (1722) in S. Michele a Balzola, se-guono i quadri di San Domenico. Nu-merosi altri lavori a Rosignano; Ticine-to, Trino, Pozzo S. Evasio, Camino, Gia-role per i palazzi casalesi Sannazzaro,Treville e Morelli, al Valinotto di Torino,

a Vercelli,a Milano. Fondamentali gli ul-timi studi di Silvia e Sergio Martinotti.Stefano Guazzo (Casale 1530 - Pavia1593), scrittore, autore de “La Civil con-versazione” del 1574 che gli da grandefama in Italia (44 edizioni!) e all’estero(vi si ispirò Shakespeare). Svolse anchemissioni diplomatiche per conto deiGonzaga. Gli ultimi studi su Guazzo so-no del prof. Quondam.Giovanni Lanza (Casale 1810 - Roma1882). Medico e uomo politico è stato ilprimo ministro all’epoca della Presa diRoma. Nel suo bilancio dieci elezioni al-la Camera di cui per tre volte è statopresidente.Francesco Negri (Tromello 1841 - Ca-sale 1924). Avvocato, uomo politico,grande fotografo, inventore del teleo-biettivo, studioso d’arte.Natale Palli (Casale 24 luglio 1895 - 20-22 maggio 1919, mount Purry, Savoia,sepolto a Casale), capitano pilota guidòla squadriglia Serenissima nel famosovolo su Vienna (agosto 1918), volo idea-to da Gabriele d’Annunzio che lo stes-so Palli trasportò sul suo aereo modifi-cato per l’occasione. Palli muore in unincidente aviatorio, dopo un atterraggiodi fortuna su un ghiacciaio, sulle Alpifrancesi.

Casale Monferrato, Palazzo Treville, interno (ph Gianni Giansanti/Grazia Neri)

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Ascanio Sobrero (Casale 1812 - Tori-no 1882). È l’inventore della nitroglice-rina da cui Nobel fece derivare la dina-mite.Carlo Vidua (Casale 1785 - Ambon, In-donesia, 1830), poeta musicista e so-prattutto viaggiatore, visita e acquisisceuna grande collezione etnografica tut-ta l’Europa, Medio Oriente, Egitto (do-ve incontra Bernardino Drovetti e lo con-vince a cedere la collezione egizia allostato sabaudo, ecco nascere il MuseoEgizio di Torino), poi Canada, Stati Uni-ti, Messico, India, Filippine, Giava, Bor-neo, Nuova Guinea.

ARTECattedrale di Sant’Evasio - Duomo,largo Angrisani. Pregevole esempio diarchitettura romanica. Venne consacra-ta nel 1108 ed a questo periodo si pre-sume risalgano le parti principali delcomplesso. Nel XIX secolo subì unprofondo restauro. La facciata “a ca-panna”, incorniciata da due campanili,è caratterizzata dalla bicromia del tufoe dei mattoni e da una voluta “asimme-tria” di tutti gli elementi decorativi. In-ternamente si noti, in particolare, il nar-tece, risalente all’XII sec., costituito daun vano rettangolare, coperto da unavolta, suddivisa in nove parti e da quat-tro costoloni ad arco, che creano unastruttura audace e inusuale. L’interno èsuddiviso in cinque navate, con pilastricruciformi, coperte con volte a crocie-ra costolonate. Di rilievo la cappella ba-rocca dedicata a S. Evasio, ricca dimarmi policromi. Si può ammirare losplendido crocifisso romanico in la-mina d’argento e pietre preziose, ap-peso sopra il presbiterio, i due monu-menti sepolcrali opera del Sammicheli,il bel gruppo marmoreo raffigurante l’E-stasi di S. Maria Maddalena, risalenteal XVIII sec., il settecentesco altare mag-giore. Pregevole anche la mensa d’al-tare, ricavata da un antico sarcofago intufo raffigurante un Cristo in mandorla.Nell’ambulacro dell’abside si trovano,invece, frammenti della vecchia pavi-mentazione in mosaico, risalenti al XIIsec. Il Duomo possiede un ricco teso-ro: il pezzo di maggior pregio è il reli-

quiario del piede di S. Margherita d’An-tiochia in cristallo di rocca e argento ri-salente al IV sec. (la custodia è con-servata al Metropolitan Museum di NewYork).Chiesa e Convento di Santa Croce, viaCavour 5, via Roma 77. Sede del Mu-seo Civico (orari di apertura: sabato, do-menica e festivi, invernale 10-12.30 e15-18.30; estivo 10-12.30 e 15.30-19; ilchiostro è aperto dalle 8 alle 20. Info.ufficio Museo Comune di Casale Mon-ferrato: via Cavour 5, via Roma 77, tel.0142 444249, fax 0142 444312). Nel-l’interno dell’ex-convento è oggi ospi-tato il Museo Civico di Casale che cu-stodisce un ricco patrimonio di operelegate alla storia e all’arte cittadina. Siarticola in quattro sezioni: le civiche rac-colte, al primo piano, che comprendo-no quadri di Guglielmo Caccia, Pier

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Francesco Guala (citiamo i Canonici diLu), Nicolò Musso (Autoritratto), statuelinee (Natività, della Bottega dei Cassi-ni) e opere d’arte applicata; la sala Mor-belli con numerose opere del pittore di-visionista (Vaso di gerani); la gipsotecaBistolfi che espone la vasta collezionedi gessi e bozzetti (spesso in scala 1:1come quello al Carducci di Bologna) eche documentano l’attività dello sculto-re simbolista Leonardo Bistolfi; infine, lasezione archeologica del Museo espo-ne i ritrovamenti avvenuti nella vicina ne-cropoli di Pobietto (tarda età del bron-zo). Nel 2001 è previsto l’ampliamentodel Museo, verso il chiostro piccolo delcomplesso. Rimarchevoli le lunette af-frescate.La chiesa di Santa Croce (facciata invia Roma) faceva parte del conventodegli Agostiniani e fu «rifatta» nel 1758dal Magnocavalli. Nel 1999 è stato ulti-mato un importante intervento di riordi-no di questi spazi, realizzando un com-plesso commerciale e un salone espo-sitivo.Chiesa di San Domenico e comples-so conventuale, piazza San Domeni-co. Imponente struttura tardo-gotica, ini-ziata nel 1472. L’intero complesso è for-mato dalla chiesa, dalla maestosa tor-re campanaria e da due chiostri. Lagrandiosa facciata, costruita interamentecon mattoni a vista, è ravvivata dall’in-solito portale in pietra arenaria, operadel Sanmicheli (1505), ricco di sculturea mezzo rilievo, di immagini e di sim-boli. All’interno, la parte destinata ai fe-deli è in stile tardo-gotico, mentre la zo-na absidale, restaurata nel ’700 dal Ma-gnocavalli, ha linee “classiche”. Alla de-stra della chiesa vi è l’ex-convento, coni suoi due chiostri di cui solamente unoè ancora di pertinenza della parrocchia.Nel chiostro lo spazio è scandito dasemplici colonne in cotto. Le navate la-terali sono scandite da cappelle conte-nenti altari adornati da belle tele tra lequali spiccano alcune opere del Mus-so, di Orsola Caccia e dell’Alberini. Am-mirevoli, poi, sono le grandi tele posteall’altezza del transetto: la Battaglia diLepanto, opera del trinese Crosio, le tregrandi tele del Guala, La disfatta degli

Albigesi, L’ordalia del libro e La resur-rezione a vita del nipote del Cardinal Or-sini. Vi sono poi pregiati pagliotti d’alta-re intarsiati, due acquasantiere in mar-mo, degli inizi del cinquecento, realiz-zate dal Sanmicheli, l’arca sepolcrale diBenvenuto Sangiorgio, sempre operadel Sanmicheli. Infine, si segnala il te-soro della chiesa di S. Domenico, com-prendente dipinti, reliquiari e oggetti li-turgici.Chiesa della Misericordia, piazza SanDomenico. Edificio barocco consacra-to nel 1619. La facciata, scandita dallesporgenze aggettanti dei cornicioni edelle lesene, è caratterizzata da quat-tro nicchie di cui due contenenti statue.L’interno è costituito da unico vano apianta quadrata, a cui si collega il pre-sbiterio sempre di forma quadrata. Sial’interno, sia l’esterno sono abbelliti condecori in stucco. Attualmente la chiesa,di proprietà del Comune, è sconsacra-ta ed ospita mostre d’arte. Vi sono tresontuosi altari con tele del Pallavicini, laVergine del Soccorso sull’altare mag-giore, l’Angelo custode e la Triade ter-

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rena sugli altari laterali. L’interno è ador-nato con nicchie contenenti statue, co-sì come in facciata.Chiesa di Sant’Antonio Abate, viaLeardi 10. L’immagine della facciata,che oggi possiamo ammirare, risale aduna sistemazione fatta nel 1559. Il pri-mo impianto della chiesa di S. AntonioAbate è preesistente: una piccola chie-sa precedentemente costruita fu am-pliata dai francescani nella metà del XVIsec. La chiesa ha una sola navata, concinque cappelle per ogni lato. L’impiantoè stato restaurato in modo radicale, siaall’interno, sia all’esterno, nel 1960. Ledecorazioni pittoriche, evidentementeriprese nel restauro del 1960, raffigura-no S. Francesco e S. Chiara. Il dipintopiù importante della chiesa è la palad’altare della quarta cappella a sinistra:

la Genealogia della Vergine, opera cin-quecentesca attribuita all’astigiano Gan-dolfino da Roreto.Chiesa di Santa Caterina, piazza Ca-stello. Progettata da G.B. Scapitta nel1653, nel sedime donato dalla famigliaAlençon alle monache domenicane cherisiedevano nel vicino Palazzo Trevisio.La facciata, riccamente decorata, è unodei pochi esempi del periodo rocailleche troviamo a Casale. All’interno bellee suggestive pitture sulla cupola ellitti-ca.Chiesa di San Filippo, via della Biblio-teca. Consacrata nel 1721, dopo diver-se vicissitudini, è in parte opera delloScapitta. L’interno, a croce greca, è co-perto da una particolarissima cupola,nella quale grandi archi si intersecanocreando lunette alla maniera del Guari-

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ni. La facciata, suddivisa in due pianida una cornice molto aggettante, è ca-ratterizzata dal portale sormontato daun timpano ricurvo e spezzato. Alla si-nistra della chiesa si nota l’elegante fac-ciata barocca, in mattoni, del Semina-rio Vescovile, in cui è si trova una pre-gevole biblioteca. Tra le altre opere sinotino, nella cappella destra, due dipintidi Guglielmo Caccia La peste e San Mi-chele e, nella cappella a sinistra, La Ma-donna con San Filippo di FrancescoMartinotti. Sopra l’altare maggiore è po-sta una grande tela raffigurante l’Im-macolata del pesarese Giovanni Pe-ruzzini. Nella nicchia dell’altare mag-giore è collocata una statua secentescadella Madonna, opera del Pelagatta. Sinoti infine che ai lati dell’altare maggio-re vi sono due quadri identici, raffigu-ranti un angelo. Si tratta di un dipinto diGuglielmo Caccia e della sua copia (l’o-

riginale è quello a destra). La bibliote-ca vescovile (ha splendida sede nelSeminario) risale al 1738 ed oggi con-ta circa 40.000 volumi di cui molti anti-chi e pregiati. Chiesa di Sant’Ilario e complessoconventuale, via Saletta 119. La chie-sa attuale è frutto del restauro eseguitonella seconda metà dell’800 da ArborioMella. L’interno è composto da tre na-vate divise da archi a tutto sesto e so-pra l’altare maggiore vi è una luminosacupola. Il tutto con linee che potremmodire “classiche”. La facciata fu termi-nata nel 1891 e presenta le forme tipi-che dell’architettura neo-rinascimenta-le. Sulla sinistra si trova la cappella delCarmine, con un bell’altare barocco, cin-to da una pregevole balaustra. Nella zo-na absidale sono collocate due tele diNicolò Musso. All’imposta della cupolaspiccano quattro medaglioni raffiguranti

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San Luigi, San Rocco, Santa Teresa d’A-vila e Sant’Alberto. Nella sagrestia so-no custodite molte reliquie fra cui è de-gna di nota la copia della S. Sindone.Si tratta di un lenzuolo di epoca secen-tesca sul quale sono stati fedelmente ri-portati i segni impressi sulla Sindone to-rinese.Chiesa di San Michele, via Della Ro-vere. Risale agli inizi del ’500, sorgen-do sul luogo dove presumibilmente eracollocato il battistero della cattedrale. Ilcomplesso si compone della chiesa,della sagrestia e di un coro. La faccia-ta presenta i caratteri dell’architetturatardo rinascimentale ed è decorata danicchie che contengono le statue degliarcangeli Michele, Raffaele e Gabriele.La parte architettonicamente più inte-ressante è l’interno della chiesa; a pian-ta ottagonale, è coperta da un’unica al-ta cupola con lanterna ed è completa-

mente decorata con pregevoli stucchied affreschi. Al disotto della chiesa èstato rinvenuto un locale alto circa quat-tro metri, coperto da una volta al centrodel quale vi è una grande pietra tronco-conica, con infisso un ferro. Non si samolto sull’utilizzo di questo locale, for-se un ricovero per gli appestati. Altroparticolare curioso è rappresentato dal-la tela del Moncalvo, intitolata Annuncioai pastori, che può ruotare intorno adun cardine e mettere in luce un retro-stante affresco. Sull’altare maggiorespicca una tela del Moncalvo raffigu-rante San Michele. Sulle pareti dell’ot-tagono si trovano, oltre a belle tele diautori ignoti, altri quattro dipinti del Mon-calvo raffiguranti La Madonna con San-to, L’Annunciazione, L’annuncio ai pa-stori, e La natività. La cupola è intera-mente affrescata con storie degli ar-cangeli S. Raffaele e S. Michele, attri-

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buite al pittore Giovanni Antonio Cas-sano.Chiesa di San Paolo, via Mameli 23. Laprima costruzione - voluta dai barnabi-ti - risale al XVI secolo. La facciata - evi-dentemente rifatta in epoca barocca -svetta grandiosa, distaccandosi netta-mente dalla costruzione vera e propriache ha più ridotte dimensioni. All’inter-no pregevoli dipinti del Caccia e cap-pella della Madonna di Loreto.Chiesa di San Pietro Apostolo, via Pa-leologi. Di grande rilievo il Trono di SanPietro, opera in legno dorato eseguitanel 1692 dai fratelli Molino, che proba-bilmente costituiva l’altare della vecchiachiesa di S. Pietro. Di notevole interes-se anche l’altare maggiore in marmi po-licromi, la balaustra e i paliotti degli al-tari.Chiesa di Santo Stefano, piazza San-to Stefano 2. Fu edificata all’inizio diquesto millennio, in occasione della pri-ma espansione della città. L’attuale chie-sa di S. Stefano fu costruita nel 1630 sudisegno del canonico Sebastiano Gua-la. L’esterno presenta un ricco disegnoimprontato sull’uso degli elementi de-corativi classici. La facciata (disegnatadallo Scamozzi), con il tipico arco spez-zato dell’epoca barocca, è della fine del’700. La costruzione ha pianta centralefortemente sviluppata in altezza. È sta-ta abbattuta la bella balaustra preesi-stente, di cui sono state recuperate duecolonnine che sorreggono l’altare rivol-to verso il popolo. All’interno, dipinti diGiorgio Alberini e molti tondi di PierFrancesco Guala. A sinistra dell’altaremaggiore: statue in stucco raffigurantiS. Stefano e S. Lorenzo. Sull’altare di si-nistra: tela raffigurante S. Lucia tra i San-ti Rocco, Evasio, Agata e Pietro, operadel Moncalvo.Chiesa del SS. Crocifisso e della Bea-ta Vergine Addolorata, via Addolorata3. La chiesa, progettata nel 1751 da Ma-gnocavalli, fu realizzata, in forma diver-sa, dall’architetto Giovanni Formiglia nel1840. L’immagine che vediamo dimo-stra chiaramente l’epoca della costru-zione e il gusto prevalente in quegli an-ni. Notiamo la bella statua dell’Addolo-rata, coperta da un abito nero che ne

nasconde il corpo, e il battistero, operadel savonese Antonio Brilla: Adamo edEva sorreggono la fonte battesimale.Forte, piazza Castello. La costruzioneche vediamo ora conserva l’imposta-zione generale cinquecentesca, anchese la visita degli interni rivela i forti ri-maneggiamenti del XVII e del XVIII se-colo. La posizione e l’immagine dellacostruzione ci inducono a riflettere sul-lo sviluppo della piazza circostante, fat-ta di case a due piani, sviluppatesi se-condo il disegno delle fortificazioni chestavano intorno al Castello. L’interno hale caratteristiche di finitura tipiche del-l’edificio militare. La cappella era stataaffrescata dal pittore Nicolò Musso. IlComune di Casale ha dato inizio al re-stauro (progetto arch. F. Conti) proce-dendo prima di tutto alla riparazione dei

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tetti. Dovrebbe essere destinato in par-te alla biblioteca civica.Monastero di San Bartolomeo - ex ca-serma Baronino, piazza Baronino. Va-sto complesso risalente al XIII sec. adi-bito ad uso conventuale di diversi ordi-ni. L’intera struttura è composta dallachiesa, da due grandi chiostri, con ele-ganti colonne, da due cortili e da unaparte rustica. La chiesa, all’interno, èformata da due ambienti comunicanti,coperti da volte a crociera, caratteriz-zate dai costoloni in legno curvato a fuo-co. La clausura delle monache del con-vento di S. Bartolomeo, istituita nella fi-ne del ’400, cagionò le maggiori modi-fiche architettoniche del complesso, tracui lo sdoppiamento della chiesa in duezone distinte una per i fedeli ed una perle monache. Nella seconda metà del-

l’ottocento l’intera struttura passò ai mi-litari che la adibirono a caserma. At-tualmente è sede di mostre, convegni edegli uffici pubblici. La sala capitolareed alcuni locali presentano stucchi edaffreschi. Nelle nicchie della chiesa so-no collocate sculture marmoree, raffi-guranti santi, gravemente deturpate du-rante l’occupazione militare.Ospizio di Carità, piazza Battisti 1.Questo edificio fu costruito nel 1740, pervolere di Carlo Emanuele III di Savoia esu progetto del Vittone. È una costru-zione a due corti interne, destinata findalle origini alla funzione di ricovero deipoveri. L’edificio ha subito numerose tra-sformazioni nel tempo, conservando lasua funzione sanitaria assistenziale. Al-l’interno piccole collezioni provenientidai lasciti dei benefattori.

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presenta i tratti tipici dell’architettura no-biliare casalese del ’600, con decora-zioni eleganti, ma non eccessive. Si no-ti la splendida ringhiera del piccolo bal-cone dal ricercato disegno. Assai sce-nografico l’atrio, con le alte colonne chesorreggono le volte decorate e con stuc-chi in lieve rilievo. Il grandioso scaloneè affrescato ad opera del savoneseAgostino Ratti. Nel maestoso salone daballo spicca l’affresco Il banchetto de-gli Dei sull'Olimpo, opera del Rusca.Palazzo Gozzani (Municipio), via Ma-meli 10. Il palazzo fu costruito nel 1778in luogo di un palazzo cinquecentescopreesistente. La facciata presenta tre or-dini di finestre con le caratteristiche ti-piche del settecento piemontese: sulportale d’ingresso (con il balcone so-prastante) e nell’elegante androne sonoconcentrati gli elementi decorativi piùpreziosi dell’edificio. All’interno vediamobelle sale decorate con pitture di P.F.Guala e P. Guidolini. In particolare la sa-la consigliare (destinata in origine al bal-lo) è decorata con stucchi del Bernero.Palazzo Gozzani di Treville, via Mameli29. Collocato lungo via Mameli, la viadei palazzi nobiliari, il settecentesco edi-ficio è opera dell’insigne arch. Scapit-ta, che lo realizzò tra il 1710 e il 1714.La parte architettonicamente più inte-ressante è l’atrio: la complessa tramabarocca delle volte e delle colonne in-troduce ad un cortile arricchito con sta-tue, balconate, affreschi e finte pro-spettive che ne dilatano gli spazi. Sulladestra un grandioso scalone porta alpiano nobile. La facciata dalle austereforme neoclassiche fu opera dello Sca-mozzi e risale al 1780. Di impianto ri-goroso contrasta con l’estro e la varietàdell’interno. La volta dello scalone d’in-

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gresso è decorata con un grandioso af-fresco raffigurante l’Allegoria dell’Olim-po opera di Pier Francesco Guala. Nel-le sale del piano, nobile, affreschi delveronese Francesco Lorenzi. L’edificio,che ospita l’Accademia Filarmonica, èad uso abitativo e condominiale.Palazzo Langosco (Biblioteca civica)e complesso di Santa Croce, via Cor-te d’Appello 12. Questo complesso è co-stituito dalle trasformazioni successivedi una prima costruzione consistente indue chiostri, ancora ben riconoscibili,collocati tra via Roma e via Cavour (siveda la voce Chiesa e Convento di San-ta Croce). Il settecentesco Palazzo Lan-gosco fu aggiunto nella parte dell’ap-pezzamento che affaccia verso via Cor-te d’Appello: esso ospita la BibliotecaCivica di Casale. Di rilievo lo scenogra-fico atrio barocco su cui si apre lo sca-lone e, all’interno, la sala degli stucchi,frutto dei lavori di abbellimento del 1837,per dare una sede adeguata al SenatoCasalese. Il Palazzo ospita la BibliotecaCivica che raccoglie oltre 120.000 volu-mi, tra cui preziosi documenti di storiacittadina e la collezione del pioniere del-la fotografia F. Negri.Palazzo Magnocavalli (ampliamentodel Municipio), via Mameli 14. La co-struzione risale al XVIII secolo. Anchequesto palazzo, che affianca il Munici-pio, presenta le caratteristiche tipichedel settecento piemontese, pur mante-

nendo un’immagine meno aulica rispettoalla vicina costruzione. La facciata hadue ordini di finestre; sul portale d’in-gresso c’è un bel balcone. Entrando nel-l’androne potremo vedere lo scalone diaccesso al piano nobile: è questo l’ele-mento di maggiore interesse dell’edifi-cio. Il succedersi di questi palazzi - ilMunicipio, palazzo Treville, palazzo San-nazzaro (e altri palazzi minori che si di-stribuiscono sui due lati della via Ma-meli, anche oltre l’incrocio con via Ca-vour) e della Chiesa di S. Paolo - defi-niscono in questo percorso un’interes-santissima traccia del settecento casa-lese. Camminando per questa via po-tremo cogliere, anche semplicementeosservando i prospetti, l’immagine ar-chitettonica di un’epoca gloriosa dellanostra città. All’interno sovraporte e pic-cole pitture a muro arricchiscono la si-stemazione degli interni.Palazzo Sannazzaro, via Mameli 63.Edificio medioevale fortemente rima-neggiato nel settecento. L’origine è mes-sa in luce dalle monofore della facciatae dalla merlatura ghibellina ancora pre-sente sul fianco destro. Il lato su via Ma-meli è caratterizzato da una decorazio-ne leggera che evidenzia il portale e latrama, quasi un merletto, della rostra edella ringhiera del balcone. Di grandeeffetto è anche il cortile interno, che ri-corda, per le soluzioni scenografiche, leopere dello Scapitta. Al piano nobile, sul-

Casale Monferrato, portale barocco diPalazzo Sannazzaroin via Mameli

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la volta del salone da ballo, affresco raf-figurante l’Allegoria delle arti opera diPier Francesco Guala. Nel cortile rinve-nuti in epoca napoleonica interessantibusti romani oggi custoditi al Museo Ci-vico.Palazzo Scozia o Guasco di Bisio, viaGaribaldi. Palazzo nobiliare settecente-sco. La facciata è caratterizzata dalladecorazione, tipicamente rococò, dellecornici intorno alle finestre. L’elementopredominante è, però, il bel portale conlo stemma centrale. All’interno si puòammirare uno splendido cortile di pian-ta rettangolare, circondato da un porti-co, con volte a crociera e archi a tuttosesto, sorretti da colonne in granito, conpregevoli capitelli rinascimentali. Pa-lazzo Scozia è situato lungo via Gari-baldi, una delle vie più importanti nellaCasale del settecento. Era, infatti, dopovia Mameli, la strada con la maggioreconcentrazione di palazzi signorili e al-la moda.Piazza Mazzini. È questo l’epicentro delcentro storico di Casale. Al centro del-la piazza la statua bronzea raffiguranteCarlo Alberto Savoia con abiti romani(opera del 1843 di Abbondio Sangior-gio). Affacciano su questa piazza: labella facciata neoclassica del “CreditoItaliano”, case barocche ed edifici chemostrano ancora l’origine medioevale.Sinagoga israelitica e Museo ebraico,vicolo Salomone Olper 44 (aperto tuttele domeniche 10 - 12, 15 - 17. Chiuso ilsabato e nelle principali festività ebrai-che. Comunità israelitica, tel. 014271807). Molto bella la Aron Hakodesh,il grande armadio che contiene i rotolidella legge, risalente al 1787. Interes-sante la cantoria in legno scolpito e do-rato, risalente al XVIII sec. Del com-

plesso fa parte, oltre alla sala di pre-ghiera, l’atrio, il cortile porticato, i loca-li della biblioteca e gli ex-matronei, cheoggi ospitano un interessante museo incui sono custoditi ed esposti pregiatioggetti facenti parte della cultura ebrai-ca. Il Museo ebraico ospita una dellepiù ricche raccolte di oggetti di artigia-nato liturgico e tradizionale. Di partico-lare pregio la collezione di argenti, checomprende “rimonin” e “atarot” (deco-razioni per il rivestimento dei rotoli del-la legge), sbalzati e cesellati in filigra-na. Tra i pezzi degni di nota anche unbellissimo “parokhet” (cortina dell’ArcaSanta) del seicento ed il me’il (mantel-

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lo per i rotoli della legge) della secon-da metà del seicento. Il museo com-prende anche una sezione dedicata al-le tradizioni ebraiche e alle festività re-ligiose in cui si può ammirare un servi-zio per la Milah (circoncisione) del SecXVIII, ed una ricca biblioteca che com-prende i verbali del consiglio dell’uni-versità israelitica di Casale del 1588.Teatro Municipale, piazza Castello. Fucostruito negli anni 1785-86 su disegnodi Agostino Vitoli. Nello stesso luogopreesisteva un teatro di minore impor-tanza, risalente al secolo precedente.Lo splendido interno, riccamente de-corato, è stato recentemente oggetto diun ottimo intervento di restauro: si os-servino le belle decorazioni dei palchi.Torre civica, via Saffi 20. Fu edificataall’inizio di questo millennio, in occa-sione della prima espansione della città.La torre fu ricostruita da Matteo Sanmi-cheli nel 1512 il quale sovrappose allacostruzione preesistente il disegno ba-rocco “a cuspide” che svetta sulla città.La Torre fu restaurata negli anni ’20 dal-l’ingegnere casalese Vittorio Tornielli.

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porto di Casale, tel. 0142 781993, 0142452556.Associazione culturale Area, via Va-lerani, 27, tel. 0142 55150.Amici della Biblioteca, via Corte d’Ap-pello 12, tel. 0142 452055.Amici del Museo, via Mameli 10, tel.0142 444249.Associazione Casalese Arte e Storia,via Alessandria 3, tel. 0142 454426.Casale Mountain Bike, c/o MauroDeambrogio, via Morello 4, tel. 0142562260.Orizzonte Casale, tel. 0142 453514. Or-ganizza visite guidate a monumenti,chiese e palazzi storici.C.A.I. Casale, via Rivetta 17, tel. 0142454911.Federazione Italiana Caccia, via Bru-na 17.

Associazione Torneo Caligaris, via Tre-vigi 14, tel. 0142 454400.La Ciapa Rusa, via Duomo 3, tel. 014271389.A.S. Casale Calcio spa, via Trevigi 14,tel. 0142 453115.Coro di Casale Monferrato, c/o TeatroMunicipale, tel. 0142 451991.Cittadini del Mondo, c/o Elena Sasso-ne, Treville, via Carnevali 11, tel. 0142497007.Centro Cross Ronzonese, c/o C. Maz-zucco, via Rotondino 61, tel. 0142448993.Coro della Cattedrale, c/o Granata Si-gnorini, via Garibaldi 22, tel. 0142451031.Ethnosuoni, c/o Mario Martinotti, viaDuomo 3, tel. 0142 782182. Organizza“Folkermesse”.

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Handball Club Leardi, c/o Alberto Gna-ni, via Bligny 3/d, tel. 0142 71658.Il Paniere, via Balbo 37, tel. 0142455268.Skating Casale, c/o Mariotto, viale Mar-chino 72.PGS Ardor, c/o Ist. Sacro Cuore, vialeMarchino 131, tel. 0142 452412.Associazione Motonautica SquadraCorse U. Piazza, Torcello di Rolasco,tel. 0142 408284Associazione Piccolo Sipario, c/o Al-fredo Rivoire, corso Verdi 16, tel. 0142451833.Gruppo Podistico Casalese AVIS, c/oGiuseppe Malavasi, via Rosselli 25/b,tel. 0142 71889.Pro Loco Casale, presso Mazzucco,Colma, 20, Rosignano M. tel. 0142488272.Circolo Culturale Ravasenga, c/o An-col, via Roma 34, tel. 0142 781034.Club Scherma Casale, c/o Lino Ippoli-to, via Comello 46, tel. 0142 781052.Banda del Dus, corso Valentino 66, tel.0142 452411, 452374, compagnia tea-trale.Sci Club Casale, piazza Castello 46,tel; 0142 454864.Sci Club Mossano, c/o Barera, Terra-nova, strada Maestra, tel. 0142 805240.AGESCI - AIC Scout, c/o Elena Sasso-ne, via Alessandria 5, tel. 0142 497007.Shotokan Karate Casale, c/o ScuolaMedia Dante Alighieri, via Verdi.Spendibene Volley, via Bertana 26.Yudanshakai Casale, via Rosselli 17,tel. 0142 453834.Unione Bocciofila Italiana, via Carre-ra 16, tel. 0142 563614.

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Sono istituite da un regio decreto del’31. Mercato in piazza Castello il mar-tedì e il venerdì.Mostra mercato di San Giuseppe, ametà marzo. Rassegna regionale di in-dustria, artigianato, agricoltura, com-mercio e tempo libero. Durata dieci gior-ni con manifestazioni collaterali. Ha unamedia di 60 mila visitatori. Biglietto d’in-gresso a pagamento. Si tiene al quar-tiere fieristico Cittadella. Info Ente Ma-nifestazioni Spa, via XX Settembre, tel.0142 454757.Festa del Vino e del Monferrato, ametà settembre in tre giorni di fine set-timana. Le migliori proposte di vini delMonferrato, prodotti della gastronomiae dell’artigianato del Monferrato e del-la Lomellina. Menù delle Pro Loco. Ma-

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nifestazioni collaterali. Ingresso gratui-to. Info: Ente Manifestazioni Spa, tel.0142 454757.Mercatino dell’antiquariato, secondosabato e domenica di ogni mese. Si tie-ne al mercato Pavia di piazza Castello,con 200 espositori provenienti da ogniparte d’Italia. Nel suo ambito Casale cittàaperta. Il mercatino ha celebrato i 25 an-ni nel 1999. Non si organizza nel mesedi agosto. Info Ente Manifestazioni Spa.Folkermesse, da giugno a settembre.Festival di musica folk a livello interna-zionale. Si tiene nelle vie del centro e inSanta Croce.Il Paniere, terzo sabato del mese. Mer-catino di prodotti biologici, biodinamici,di artigianato naturale. Spesso manife-stazioni collaterali. Si svolge in piazzaMazzini.Stage di paracadutismo, a Pasqua, fer-ragosto e Natale. L’Accademia paraca-dutistica detiene il record europeo dilancio a grande formazione. Si tienepresso l’aeroporto Cappa.Festa patronale di Sant’Evasio, 12 no-vembre. Pontificale in Duomo, distribu-zione dei galletti di S. Evasio (Fanfare),consegna del premio “San Vas” in ac-cordo con la Pro Loco.Concorso internazionale biennale“Carlo Soliva”, a fine marzo. Di livellointernazionale, musica per pianoforte eda camera. Patrocinio della Presidenzadella Repubblica. Si tiene al Teatro Mu-nicipale.Donne di Monferrato, premiazione in-torno all’8 marzo. Premio letterario in-detto dalla Consulta femminile per la Fe-sta della Donna. La premiazione si tie-ne al Teatro Muncipale.Artemista, secondo sabato del mese.Mercatino mensile dell’artigianato inpiazza Mazzini.Stracasale, maggio-giugno. Corsa noncompetitiva che si svolge lungo le viedel centro.Fantasy Show, giugno. Kermesse dispettacoli di strada di ogni genere:clown, giocolieri, mimi, cantastorie, bu-rattini, lungo le vie e le piazze del cen-tro.Cinema sotto le stelle, da giugno adagosto. Rassegna cinematografica

all’aperto nel cortile della scuola Tre-vigi.Festa della musica, giugno. In occa-sione della Festa Internazionale dellaMusica vengono organizzati concerti divari generi musicali in diversi angoli del-la città.Magiche Figure, settembre. Rassegnadi spettacoli del teatro di figura: burat-tini, marionette, ombre, che vede la par-tecipazione delle migliori compagnie ita-liane e estere. Organizza Comune.Stage di paracadutismo all’aeroportoCappa, a Pasqua, ferragosto e Natale,org. Accademia Paracadutistica Italia-na, co aerop. sr. statale 31, 1. Tel. 0142781993.Concorso Letterario Ravasenga, pre-miazioni ad aprile. Si tiene nel SaloneS. Bartoleomeo di piazza Baronino. Poe-sia in lingua e dialettale (premio spe-ciale Triulzi). Info. Circolo Ravasenga.Torneo Caligaris, prima settimana disettembre. Internazionale di calcio, un-der 18. Info. tel. 0142 454 400.Mostre fotografiche nel foyer del Tea-tro Municipale, organizzate da Comunee Cifa di Alessandria. Nove/dieci all’an-no.Mostre organizzate dal Ravasenga al-la Misericordia, al chiostro di S. Dome-nico e nei cortili della città (info Rava-senga via Roma 34, tel 0142 781034) oIvaldo Carelli, tel. 0142 453256.Mostra biennale di grafica ed ex libris,Baronino a marzo, Info. Gruppo Arte Ca-sale, via Isonzo 33, tel. 0142 55587,71584. Patrocinio Comune.Mostre alla Baronino, al Piccaroli, al Mu-seo Civico e al primo piano della galle-ria S. Croce e all’ex chiesa della Mise-ricordia.Carnevale del Monferrato, sfilata dicarri allegorici provenienti anche dapaesi del comprensorio casalese per levie del centro.Estate a Casale, rassegna estiva dispettacoli, musica, arte e cultura, dagiugno a settembre per le vie e piazzetipiche del centro storico.Concorso enologico “Torchio d’Oro”,organizzato dal Comune di Casale - As-sessorato all’Agricoltura - in collabora-zione con l’Istituto Professionale di Sta-

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zie ad un sistema progettato e speri-mentato in azienda, si è in grado di ren-dere conservabile la frutta fresca man-tenendone intatte le caratteristiche or-ganolettiche. In seguito a questa nuo-va lavorazione si perfeziona la produ-zione di grappe aromatizzate natural-mente. All’inizio degli anni novanta vie-ne introdotto un nuovo distillatore sot-tovuoto che permette la produzione diacqueviti d’uva di Malvasia e Moscato.Tra gli altri prodotti: Amaro “Wunderbar”,infuso di erbe e le 15 vodke aromatiz-zate “Mambo vodkalemon”.RISICerealrisi, via F. Cane 11, tel. 0142453529. Ampia varietà di riso di produ-zione locale, cereali e sementi, in ven-dita sfusi o confezionati.

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Casale Monferrato, il Teatro Municipale (ph Gianni Giansanti/Grazia Neri)

IL DISPENSARIO D ELLA SALUTE

D A L L ’ O F F I C I N A E R B O R I S T I C A :“ I M E D I C A M E N T I N A T U R A L I ”

“L’universo è ricco di elementi.Tra cui le gemme, le piante, l’energia,

l’erba,un’evoluzione al femminile,con qualcosa in più, qualcosa di compiuto che è

posseduto solo dalle madri.Madre è la terra che li genera senza non pochi tormenti.

Madre è l’acqua che li accresce purificandoli.Madre è il loro gesto di porgersi, di offrirsi, di farsi

estirpare, di sacrificarsi, tutto questoper il benessere dell’umanità.

Questa è la vita e la vita nasce dall’amore.Se vuoi bene a te stesso, prendi a piene mani il sacrificio

che questi esseri ti offrono per il tuo bene spiritualee per la tua salute...

qui da noi troverai un rimedio!”

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Casale Monferrato (Al) - Via Roma, 79 - Galleria Santa Croce - Tel. 0142.418642Milano - Via Cinisio, 57

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Azzurro, viale Bistolfi 18, tel. 0142454196. Chiusura lunedì. Cocktail, longdrink. Locale raccolto in bella posizio-ne, si affaccia sui giardini della città, do-ve ha il dehor. Pianobar tutte le sere.Bablù, via Volpi 20, tel. 0142 71424.Chiusura domenica.Barcaroli, via Saffi 56, tel. 0142 453842.Chiusura lunedì.Baretto, via O. Marchino 23/a, tel. 0142454627. Chiusura domenica.Boccaccio, via Luparia 23, tel. 0142451535.Borsani, viale Bistolfi 2, tel. 0142452046. Chiusura martedì. Locale ac-cogliente, abbellito con decori pittoricifloreali. In estate dehor all’aperto. Salagiochi.Break, corso Valentino 114, tel. 014270021. Chiusura mercoledì.Café Nero, via Lanza 29, tel. 0142452388. Chiusura domenica.Caffetteria Vecchia Casale, via DellaRovere 41, tel. 0142 452761. Caramba, viale San Martino 21, tel.0142 452328.Casale, corso Giovane Italia 19, tel.0142 455968. Chiusura domenica.Caval d’ Brons, via del Tribunale 1,tel. 0142 452392. Chiusura domenica.Specialità “golosino” e panna monta-ta.Cavour, via Cavour 31, tel. 0142 77242.Chiusura lunedì. Panna montata fresca.Centrale, San Germano strada Ales-sandria 36, tel. 0142 50253. Chiusuralunedì.Ceresa, via Adam 45/b, tel. 0142562514.Chiosco Anlero, corso Manacorda 4/a,tel. 0142 72750. Chiusura domenica.Corona, via Milano 76, tel. 0142 453570.Cremeria Freeedom, via Morini 1/g, tel.

0142 55717.Della Stazione, piazza Vittorio Vene-to 3, tel. 0142 79097. Chiusura dome-nica.Don Pedro, via Trevigi 8, tel. 0142453042.Due Palme, via Fassati di Balzola 4, tel.0142 453108. Chiusura domenica.2000, strada Alessandria 292, tel. 014250456. Distributore di carburante.Fiore, via Oddone 27, tel. 0142 71701.Fiorini, via Garibaldi 19, tel. 014273772. Chiusura domenica.Florida, corso Valentino 174, tel. 014270227.Francese, via Aliora 25, tel. 0142454123. Chiusura domenica.Galleria, via Roma 79, presso GalleriaSanta Croce, tel. 0142 418688. Chiusu-ra lunedì.Gienne, via Santa Croce 3, tel. 014276811. Giò, strada Cavalcavia 19, tel. 014255168.Giolitti, viale Giolitti 6, tel. 0142 55425. Gran Caffè, corso Valentino 153, tel.0142 454127. Chiusura domenica. “Mo-retto” a tutte le ore (caffè, un soffio dilatte, cioccolata e sorpresa). Panini fan-tasia. Locale molto raffinato, con salet-te tranquille; prodotti bar e molta fanta-sia negli spuntini.Hemingway, via Alessandria 4, tel. 0142453363. Chiusura domenica.Holiday, corso Valentino 85, tel. 0142453141. Chiusura domenica.Ina, via Olearo 1, tel. 0142 562372.Chiusura domenica.Industria, strada valenza 4, tel. 014276319. Chiusura domenica.La Perla, via Cardinal Massaia 98, tel.0142 71621. Chiusura domenica.Le Magnolie, corso Valentino 271, tel.

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Casale Monferrato,Duomo, stendardo diSant’Evasio(ph Luigi Angelino)

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caratterizzato da un’atmosfera giovanee trendy.Saturno Crema Caffè, via Roma 58, tel.0142 454443. Chiusura domenica. Savino, corso Manacorda 71, tel. 0142454645. Chiusura domenica.Savoia, piazza Mazzini 17, tel. 0142452173. Chiusura mercoledì. Piatti cal-di e freddi; assortimento panini; toastparticolari, molto stuzzicosi. Locale raf-finato ed elegante. Musica soft, luci cal-de, atmosfera molto gradevole. Si af-faccia su piazza Mazzini, salotto dellacittà. Dehor su via Saffi e sotto i porticidi via Roma.Shake American Bar, via Adam 54, tel.0142 464514. Chiusura martedì. In unperfetto stile anni 50, con un’infinità dicomplementi d’arredo davvero curiosirisalenti all’America di quei tempi, que-sto bar si ripropone di calcare le ormedi quei locali.Snack Bar ’80, via Facino Cane 22, tel.0142 454346. Chiusura martedì.Souris, corso Valentino 134, tel. 014272519. Chiusura domenica.Sport, San Germano strada Alessandria85, tel. 0142 50686. Chiusura martedì. Sport, Roncaglia strada Proviciale 5, tel.0142 403100. Chiusura martedì. Sport, Terranova via Maestra 103, tel.0142 805110.Sport’s Time, via Bertana 36, tel. 014276894. Chiusura lunedì. Paninoteca.Stop and Go, strada Valenza 2, tel.0142 456608. Chiusura domenica.Teleoltre, salita S. Anna 97, tel. 0142452812.Tigrai, via Cardinal Massaia 1, tel. 014279091. Chiusura martedì.Tiffany, via Luparia 23, tel. 0142451535. Chiusura domenica. Tavolafredda.Top Gun, via Bruna 6, tel. 0142 451823.Chiusura domenica.Venezia, piazza Venezia 7, tel. 0142453810.Vichingo, piazza Mazzini 13, tel. 0142452500. Locale accogliente, si affacciasu piazza Mazzini, salotto della città, do-ve ha anche il dehor. Periodicamente,alla sera, anche musica dal vivo.Latteria ELCA, piazza San Francesco27, tel. 0142 55405.Latteria Melotti, via Solferino 8, tel. 014275985.Pan per Focaccia, via Roma 22, tel.0142 71922.Latteria Valesio, piazza Statuto 11, tel.0142 55743. Chiusura lunedì. TABACCHIAmich, via R. Aliora 23, tel. 0142453089.Berrone, via Adam 22, tel. 0142562383.Boltri, via Adam 45/a, tel. 0142 563265.Buonocore, via Roma 179, tel. 014271750.Caprioglio, via Lanza 13, tel. 014255790.Cazzaniga, via Roma 115, tel. 0142

453937.Coppa, via Bertana 14, tel. 0142 73723.Corradino, piazza Venezia 27, tel. 0142452988.Ferraris, via Facino Cane 19, tel. 0142781286.Garigali, via S. Anna 44, tel. 014273785.Gario, corso Valentino 97, tel. 0142453046.Imarisio, via Aporti 32, tel. 0142452401.Marson, via Milano 32, tel. 0142 79358.Miglietta, viale Ottavio Marchino 47, tel.0142 454072.Motto, via Liutprando 4, tel. 0142452610.Nano, via Lanza 44, tel. 0142 454723.Neri, via XX Settembre 118, tel. 014276646.Panelli, corso Giovane Italia 7, tel. 014274362.Parancola, via Saffi 58, tel. 0142 75590.Rossi, via Trieste 19, tel. 0142 454648.Simonetti, viale Morozzo S. Michele 22,tel. 0142 72920.Zanasso, via Cavour 53, tel. 0142453965.

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Casale Monferrato,il mercatino dell’antiquariato (ph Luigi Angelino)

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tel. 0142 478480.GPS di Ghiglione, corso Valentino 140,tel. 0142 79075.Iemmola, via Buozzi 84, tel. 0142453076.Maggio, via Adam 57, tel. 0142 562358.Margara, viale Marchino 129, tel. 0142451898.Monti e Piccinini, corso Valentino 151,tel. 0142 454713.Nania, via Adam 45, tel. 0142 561733.Palmeri, corso Manacorda 13, tel. 0142453077.Panelli, SS 31 km 21.210, tel. 0142561728.Rabagliati, via Adam 25, tel. 0142561870.Raimondo e Del Grosso, via Adam11/a, tel. 0142 562216.Romagnolo, piazza XXV Aprile 16, tel.0142 454004.Siccardi, SS 31 Km 27, tel. 0142 73726.Trovato, strada Valenza 4/B, tel. 014275514. Noleggia auto, ha distributore dibenzina e gas auto, autolavaggio. FARMACIEBodo, piazza Castello 6, tel. 0142452424.Borgogno, corso Valentino 82, tel. 0142452617.Botto, via Adam 36, tel. 0142 561261. Bramante, piazza Mazzini 2, tel. 0142452220. Cabrino, Terranova strada Mortara, tel.0142 805351.Cavasonza, via Duomo 16, tel. 0142452181.Cucchiara, corso Manacorda 30, tel.0142 452188.Fabris, via Benvenuto San Giorgio 25,tel. 0142 452150.Freddi, via Roma 170, tel. 0142 452140.

vallini 2, tel. 0142 335811.Banca Regionale Europea, via Saffi 73,tel. 0142 456250. Anche in viale Giolit-ti 2, tel. 0142 452852.Brignone spa, via Hugues 1, tel. 0142456256.Cariplo, piazza Martiri della Libertà 21,tel. 0142 455430.Cassa di Risparmio di Alessandria,via Roma 29, tel. 0142 451465. Cassa di Risparmio di Asti, piazza Ce-sare Battisti 35, tel. 0142 418631. Cassa di Risparmio di Torino, piazzaMarinai d’Italia 38, tel. 0142 561618. An-che in via Guazzo 12, tel. 0142 75921.Credito Italiano, via Duomo 1, tel. 0142454401.San Paolo IMI, via Magnocavallo 23,tel. 0142 3311. Anche in piazza Castel-lo 22, in corso Valentino 220 e in via Ne-gri.DISTRIBUTORI CARBURANTEAngelino, corso Valentino 85, tel. 0142455938.Automobile Club Alessandria, vialeSan Martino 35, tel. 0142 71643.Bellotti, Casale Popolo strada MoranoKm 42, tel. 0142 561814.Cane, piazza Martiri della Libertà 15,tel. 0142 453194.Carrone, via Negri 54, tel. 0142 71745.Cazzaniga, SS 31 Km 27.280 21, tel.0142 71711.Cornaglia, via Adam 52, tel. 0142562214.Di Luca, S. Germano strada Alessan-dria Km 29.605.Effepi, corso Valentino 247, tel. 0142454465.Ferrero, Pozzo Sant’Evasio, tel. 0142454312.Fina Italiana, strada Alessandria 1/a,

I Marchesi Incisa della Rocchetta perpetuano una tradizionemillenaria, coltivando i propri vigneti sulle colline di RocchettaTanaro e vinificandone le uve alla Corte Chiusa per ottenere i gran-di vini del Monferrato Astigiano: Barbera, Grignolino e PinotNero. La Corte Chiusa è anche ospitalità Bed & Breakfast, corsi dicucina e seminari di enoga-stronomia.

Cantine dei MARCHESI INCISA DELLA ROCCHETTA

nobili vini del monferrato astigiano

Die Marchesi Incisa della Rocchetta füh-ren eine tausendjährige Tradition fort,indem sie die eigenen Weinberge in denHügeln von Rocchetta Tanaro bestellen unddie Trauben in La Corte Chiusa weiterverarbeiten. Hier entstehen di großen Weine des Monferrats umAsti: Barbera, Grignolino und Pinot Nero. La Corte Chiusa stellt darüber hinaus ihrGästehaus mit Übernachtungsmöglichkeiten zur Verfügung und organisiert Kochkurse und enoga-stronomische Seminare.

66, Via Roma - Rocchetta Tanaro (Asti) • Tel. +39.0141.644.647 Fax +39.0141.644.942e-mail: [email protected] - web site: www.lacortechiusa.it

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Libero, Casale Popolo Cantone Chiesa92, tel. 0142 561358.Misericordia, via Lanza 99, tel. 0142452645.Ospedale, via Guglielmo VIII 2-4, tel.0142 478159 e 0142 452396.Porta Milano, via Cardinal Massaia 9,tel. 0142 454174.Vicario, via Roma 83, tel. 0142 452385.PARROCCHIE-CHIESEAddolorata, via Addolorata 3. Messa: sa-bato ore 18.30, domenica ore 10 - 18.30.Assunzione di Maria Vergine, Oltre-ponte, via Olearo 26. Messa: sabato ore18.30, domenica ore 9.30 - 11.Cuore Immacolato di Maria, via Vale-rani 16. Messa: sabato ore 18.30, do-menica ore 9 - 11 - 16.30.Duomo di Sant’Evasio, tel. 0142452520. Messe festive: sabato 17; do-menica 10 - 12 - 17. Sacro Cuore di Gesù, corso Valentino66. Messa: sabato ore 18, domenica ore8 - 10 - 11,15 - 18.Sant’Antonio, via Leardi. Messa: do-menica ore 8.30 - 11 - 16.30.San Domenico, piazza San Domenico3. Messa: sabato ore 18, domenica ore9 - 10,30.San Filippo, via della Biblioteca. Mes-sa: domenica ore 7 - 21.Sant’Ilario, via Saletta 119. Messa: sa-bato ore 18, domenica ore 11 - 18.San Paolo, via Mameli 23. Messa: do-menica ore 9.30 - 17.15.Santo Stefano, piazza Santo Stefano2. Messa: sabato ore 18.30, domenicaore 11.30. Spirito Santo, viale O. Marchino 66.Messa: sabato ore 18.30, domenica ore10.30.Ronzone, via XX Settembre 92. Messa:sabato ore 18, domenica ore 9 - 11.Pozzo Sant’Evasio. Messa: sabato16.30.Maria Assunta, Rolasco. Messa: sabato

ore 18.30, domenica ore 9.30 - 11.POSTE Posta Centrale, piazza Battisti, tel. 014279017.Casale Monferrato 1, via Milano 3, tel.0142 454524.Casale Monferrato 2, via Trevigi 16, tel.0142 454625.Casale Monferrato 3, via Parodi 2, tel.0142 454526.Casale Monferrato 4, via Vecchia Tori-no 40, tel. 0142 562386.San Germano, strada Alessandria 61,tel. 0142 50249.Casale Popolo, Cantone Castello, tel.0142 562381.Roncaglia, strada Provinciale, tel. 0142403190.Santa Maria del Tempio, Cantone Chie-sa 34/B, tel. 0142 71494.Terranova, via Maestra, tel. 0142805140.PRONTO SOCCORSOOspedale Santo Spirito, viale Giolitti,tel. 0142 434225. È possibile anchechiamare il 118.SICUREZZACompagnia Carabinieri, corso Giova-ne Italia, tel. 112. Polizia di Stato, piazza Statuto, tel. 113.Polizia Stradale, Casello Casale Sud,tel. 0142 433311.Polizia Ferroviaria, tel. 0142 453386.Guardia di Finanza, via Liutprando 32,tel. 0142 453002.Vigili Urbani, via Facino Cane, tel. 0142452516.Vigili del Fuoco, viale San Martino, tel.0142 452222.STAZIONE FERROVIARIAPiazza Vittorio Veneto, tel. 0142 451441.STAZIONE TAXIPiazza Vittorio Veneto, tel.0142 454444.Davanti stazione ferroviaria.

Casale Monferrato, veduta aerea del Castello. (ph Gianni Giansanti/Grazia Neri)

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ValenzaLe vie dell’Oro

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STORIAAntica Villa del Foro. Centro romano del-la IX regione augustea, fu ascritta allatribù Pollia e probabilmente unita perqualche tempo alla vicina Forum Fulvi(oggi Villa del Foro), come attesta l’e-spressione usata da Plinio il Vecchioenumerando gli oppida liguri (Forum Ful-vii quod Valentinum). Sede nel IV sec.di un presidio di Sarmati, nel V, secon-do la tradizione, diede i natali a S. Mas-simo, vescovo di Pavia, morto nel 511.Nel Medioevo appartenne al Comitatodi Lomello, poi al Marchesato del Mon-ferrato e nel XIII secolo per qualche tem-po si resse con libere istituzioni, sanci-te da statuti poi approvati nel 1397 daGian Galeazzo Visconti, dopo che lacittà, ventisette anni prima, era entrataa far parte del Ducato milanese, di cuiseguì poi le sorti sino al 1707. Valenzanel 1412 fu conquistata da Facino Ca-ne e nel 1499 dai Francesi, che la oc-cuparono sino al 1520. Nel 1522 ne ven-ne investito Mercurio Gattinara, la cui fa-miglia tenne il feudo fino alla fine del se-

colo successivo. Dal 1557 al 1746 lacittà fu coinvolta in guerre e assedi. Nel1805 Napoleone fece smantellare le for-tificazioni valenzane. Nel 1859 vi ebbeluogo un combattimento fra le truppepiemontesi e le austriache. Nel 1945 vifu sottoscritto l’atto di resa dell’armatatedesca del generale Jahn.PERSONAGGI ILLUSTRI. Diede i nata-li a S. Massimo e S. Gerardo Cagnoli(XIII e XIV sec.), allo stampatore Loren-zo Rossi (XV secolo), allo scultore Gio-van Battista Comolli (1775), all’orafoVincenzo Morosetti (1813), all’intaglia-tore Carlo Bocca (sec. XVIII) e al com-positore Vincenzo Scapitta (XVIII sec.),a Marco Baiardi (1909) re delle banco-note, incisore e medaglista presso laZecca di Stato, al musicista di origini va-lenzane Sandro Camasio (tra i suoi bra-

VALENZACAP 15048 • Municipio: via Pellizza-ri 2, tel. 0131 949111, fax 0131949275, e-mail [email protected]• Vigili urbani: tel. 0131 947111 • Uf-ficio stampa: tel. 0131 949254.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia mista • Abitanti 20.741 • Altezzacapoluogo 125 metri s.l.m. • Super-ficie 50050 kmq • Frazioni e località:Villabella, Montevalenza • Comuniconfinanti: San Salvatore, Mirabello,Pomaro, Bozzole, Bassignana, Pe-cetto.

Valenza, laboratorio orafo(ph Gianni Giansanti/Grazia Neri)

Valenza,il Teatro Sociale(ph Rosa Maria Cappa)

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ni: Addio giovinezza, in collaborazionecon Nino Oxilia).

ARTEChiesa della SS. Annunziata, via Pa-strengo angolo via Cavour. La costru-zione fu iniziata nel 1699 come chiesadel monastero delle suore Agostinianedi clausura. È un bell’esempio dello sti-le barocco piemontese. Ha pianta a cro-ce greca e tamburo cilindrico sulla pic-cola cupola. All’interno un Martirio di S.Sebastiano, risalente al XVII secolo nelcoro, un organo restaurato nel 1846, so-pra alla porta d’ingresso. Il bel disegnodi questa chiesa barocca, con il suocampanile e con la sua cupoletta, è cir-condato da costruzioni recenti così sgar-bate e stridenti da incutere, a chi guar-da, un senso di profonda ribellione con-tro i risultati che l’edilizia ha raggiunto.Chiesa di San Bernardino, via Caval-lotti. Nell’abside possiamo notare un or-gano costruito nel 1893 dal casalesePaolo Mentasti. Gli arredi interni - moltorimaneggiati - mostrano lo stile sparta-

no che veniva usato per costruire gli og-getti d’arredo destinati alle confraterni-te e ai conventi. La costruzione fu ini-ziata alla fine del XVI sec. come orato-rio della confraternita di S. Bernardino.Ha un disegno semplice e austero.Chiesa di Santa Caterina, piazza Al-fieri, angolo via Banda Lenti. La costru-zione fu iniziata nel 1584 e rimase, finoal 1801, sede del monastero delle mo-nache Benedettine. Fu ristrutturata nel1740 da Francesco Gabetta che decoròla facciata con un portale gotico, in ele-menti di cotto, proveniente dalla distrut-ta chiesa di S. Francesco. Tutto l’appa-rato decorativo di questo monumento èin stile neogotico. Il complesso alla da-ta della ristrutturazione fu consegnatoalla confraternita di S. Bartolomeo. E’ unrudere per cui sono in corso di proget-tazione lavori di restauro.Chiesa di Santa Maria Maggiore, piaz-za XXXI Martiri. Il monumento che noivediamo è frutto di un lavoro di restau-ro compiuto tra la fine dell’Ottocento el’inizio del Novecento. Preesisteva qui

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una chiesa con lo stesso nome, insigni-ta del titolo di Duomo, fondata nel 1346.Nel transetto sinistro: Madonna del Ro-sario (1620) del Moncalvo. Nel presbi-terio, dietro all’altare maggiore del 1761,un organo dei fratelli Serassi di Berga-mo. Nei transetti, ai lati dell’altare mag-giore, due altari riccamente decorati constucchi del XVII secolo. Presso la sa-grestia, nei locali adibiti a Museo, sonoconservati oggetti e quadri di pregio. Siosservi la curiosa preponderanza di que-sta grande facciata nella piccola piaz-za centrale.Chiesa della SS.Trinità, via Casale an-golo via Cunietti. La costruzione fu ini-ziata nel 1585 e trasformata nel XVIII enel XIX secolo. Le opere d’arte conte-nute: le decorazioni dell’altare furono

VALENZA CITTÀ DELL’OROSi stima che nel mondo un gioiello suquattro provenga dalla produzione va-lenzana, la quale può contare su 1300aziende, in maggioranza artigianali,con un giro d’affari complessivo di ol-tre 2000 miliardi e su 7300 addetti,nella maggior parte, inseriti nell’atti-vità produttiva. Inoltre l’80% delle pie-tre preziose importate in Italia trova-no in questa città la loro naturale col-locazione e il 65% della produzioneè rivolta all’export principalmente ver-so Stati Uniti, Giappone, Germania eSvizzera. Cifre da capogiro per Va-lenza, comunità di 21.000 abitanti, pri-mo Distretto Industriale della Provin-cia di Alessandria caratterizzato dal-la maggiore concentrazione di picco-le imprese. Anche le aziende più in-ternazionalizzate e famose sono unitàa lavorazioni manuali raffinatissime(una media non superiore a cinquecollaboratori per opificio) che fannodella realtà valenzana quanto di piùsimile esista oggi all’antica bottega ar-tigiana. La città merita senz’altro unavisita perché offre uno shopping d’ec-cezione: circa 50 negozi di oreficeriaconcentrati nel piccolo piacevole cen-tro storico. A fianco di questa miriade di attivitàproduttive, è sorta l’Associazione Ora-fa Valenzana che dal 1945 ha contri-buito in modo determinante alla dif-fusione dell’immagine del prodotto va-lenzano e alla tutela degli interessidella categoria (fa parte degli StatiGenerali del Piemonte). Valenza è anche sede dell’Istituto Sta-tale d’Arte “Benvenuto Cellini” e delCentro di Formazione Professionaledella Regione Piemonte che si occu-pano della creazione di nuove leve diorafi e preparano validi quadri crea-tivi e tecnici operativi per le impresecittadine.

Valenza, il Centro Comunale di Cultura (ph Rosa Maria Cappa)

Valenza, il Duomo (ph Rosa Maria Cappa)

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commissionate nel 1633 aduna celebre famiglia di arti-giani del settore: la famigliaDe Marziani. Palazzo Pastore e PalazzoCeriana, via Cunietti ango-lo via Cavallotti. XVIII seco-lo: due palazzi di simile di-segno che si fronteggianorappresentando un coeren-te “tassello” dell’impianto ur-banistico settecentesco del-la città. Palazzo Pastore:quest’edificio sorge sullapreesistenza del trecente-sco convento di S. France-sco. Al piano terreno c’è ungrande salone pilastrato conbelle volte. Palazzo Ceriana:da osservare l’atrio e lo sca-lone. Si noti la bella deco-razione delle facciate ba-rocche che ingentiliscono laseverità delle costruzioni.Palazzo Pellizzari, via Pel-lizzari 2 (sede del Munici-pio). La costruzione è statarealizzata tra la fine del sec.XVIII e l’inizio del sec. XIX instile neoclassico. La costru-zione emerge in modo evidente nel con-testo urbano. A sinistra dell’edificio prin-cipale la chiesetta di S. Pietro, dove èsepolto l’ultimo dei Pellizzari. Il saloneconsiliare è decorato con stucchi e af-freschi, che rappresentano immagini mi-tiche, e un busto che rappresenta Na-poleone I, realizzato da uno scultore va-lenzano allievo di Canova. Lungo lo sca-lone, una lapide di Giacomo Manzù conparole di Quasimodo che commemora ipartigiani. Questa bella costruzuioneneoclassica è un documento “unico” inValenza: testimonianza dell’antico splen-dore di questa città che ebbe in passa-to una grande importanza dal punto divista militare.Portici di piazza XXXI Martiri e di viaPo. Questi portici testimoniano l’originemedioevale del nucleo di Valenza. Par-tendo dal centro della città, dove sor-gono la chiesa principale e la piazza, la“via Po” conduceva al traghetto sul Po.Si nota chiaramente - in questo spazio -la “civiltà dei portici” che ha contrasse-gnato le nostre città nel periodo me-dioevale e che è stata conservata an-che nelle epoche successive. Inserito inquesta cornice possiamo notare una bel-la costruzione.Teatro Sociale, via Garibaldi. Realizza-to tra il 1856 e il 1861, su progetto del-l’ingegnere Pietro Clerici, sorge sul se-dime della chiesa e del convento di S.Francesco (XVI secolo). All’esterno pre-senta forme neoclassiche e all’interno èdotato di un triplice ordine di palchi e dicirca 250 posti in platea. Nell’edificio re-strostante al teatro (ex carceri), sono an-cora visibili resti del chiostro di S. Fran-cesco. Interessante la ricostruzione ba-

rocca di uno dei lati dell’edificio. L’edifi-cio è attualmente in corso di restauro.Questo fabbricato è stato, al momentodella sua costruzione, un importantepunto di riferimento per la cittadinanzacolta di Valenza. La sua immagine, il suoaspetto lo testimoniano tuttora, sta-gliandosi nettamente tra le vetrine “mo-derne” di via Garibaldi.

ASSOCIAZIONICircolo Amici della Musica, via Noce60, tel. 0131 942787.Aov (Associazione Orafa Valenzana),piazza Don Minzoni 1, tel; 0131 941851.Riunisce le aziende orafe valenzane.Club Alpino Italiano, via Magenta 12,tel; 0131 945633.Centro Comunale di Cultura, piazzaXXXI Martiri 1, tel. 0131 949287. Orga-nizza e ospita iniziative cultuali anche digrande rilievo.Informagiovani, piazza XXXI Martiri 1,tel. 0131 949293. Fornisce informazionidi qualsiasi tipo al mondo giovanile.Palomarte, via Melgara 10, tel. 0131941111, www.geocities.com/palomart-2000. Organizza eventi culturali.Sci Club Azzurro 90, viale Santuario 84,tel. 0131 947082.

TEMPO LIBEROPiscina comunale 3G, regione Foglia-bella, tel. 0131 924600. Nuoto e attivitàvarie.Tennis Club Valenza, strada Ponte-curone, tel; 0131 945322. Campida tennis.

Valenza, via Pellizzari (ph Gianni Giansanti/Grazia Neri)

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Terme di Monte Valenza, Monte Valen-za, tel. 0131 945253. Piscina, tuffi, equi-tazione, tennis, bocce.Tiro a Volo, Strada Valenza - Bassigna-na, tel. 0131 940114. Tiro a volo.Centro Turismo Equestre La Fonte,strada Roccadaglio, tel. 0131 946220.Golf Club La Serra, strada Asigliano,tel. 0131 943425. Golf, piscina, tuffi, ten-nis. Palazzetto dello Sport, via San Giovanni25, tel. 0131 949285. Attività varie e ten-nis.Teatro Sociale, corso Garibaldi 58, tel.0131 941685.Valentia Dancing, via Melgara 10, tel.0131 942200. Ballo liscio. Biblioteca civica, piazza XXXI Martiri 1,tel. 0131 949286. Ospita una rassegnateatrale dall’autunno alla primavera. Ido-neo per spettacoli, convegni.

MANIFESTAZIONIValenza gioielli di primavera, primo fi-ne settimana di marzo da sabato a mar-tedì. Valenzagioielli nata nel 1978 adopera dell’Aov con sede “il palazzo mo-stre” (10 mila mq). E’ riconosciuta a ca-rattere nazionale. Riservata ad operato-ri del settore e invitati; di solito 260 espo-sitori e 45.000 visitatori. Manifestazionicollaterali. Info AOV.Valenza gioielli d’autunno, primo finesettimana di ottobre. Info AOV.Festa in onore di S. Massimo e delBeato Gerardo, fine gennaio. Confe-renze, concerti, mercatino, spettacoli iti-neranti.Valenza in fiore, aprile/maggio. Espo-sizione di fiori e articoli per il giardinag-gio.Jazz Club Valenza, maggio, da ottobrea dicembre. Festival jazz “Memorial Ar-

no Carnevale”. 3-4 serate presso il Cen-tro di Cultura.Festa dell’alborella, primo maggio. Cir-colo del Po 2001, tel. 0131 949222.Mese dello sport, fine maggio. Realiz-zato in collaborazione con la Provinciadi Alessandria.Estate al cinema, giugno/settembre. Ci-nema estivo all’Arena Carducci.Festa patronale di San Giacomo, lu-glio. Musica, operette, spettacoli.Giornata sul Po, prima domenica di lu-glio. Circolo del Po 2001, tel. 0131949222. Gara di barche.Mercatino dell’antiquariato, secondao terza domenica di ogni mese. Anti-quariato, modernariato e artigianato ar-tistico in Corso Garibaldi e vie limitrofe.Info: tel. 0131 949286.

PRODOTTI TIPICITorti, via Po 5, tel. 0131 941090. Natanel 1906 ad opera di Luigi Torti, produ-ce amaretti Margherita (in onore dellaregina Margherita di Savoia), i “Valens”(cioccolatini al rhum), il torrone Camillo(da Camillo Repossi che aprì il bar Maz-zini usando la ricetta di Angelo Salone).Gelateria Soban, piazza Gramsci 23,tel; 0131 941806. Gelati alla crema e al-la frutta, semifreddi, cassate, zuccotti.Pasticceria Barberis, corso Garibaldi114, tel. 0131 941041. Locale storicod’Italia.

RICETTIVITÀALBERGHICascina Nuova, strada per Pavia 2, tel.0131 954763 e 0131 95412, fax 0131928553: camere 7, animali si, carte dicredito si. Soggiorni e pernottamenti in5 miniappartamenti attrezzati e climatiz-zati. Disponibili anche 2 camere per di-

Valenza, le chiese di Santa Caterina e della SS. Annunziata (ph Rosa Maria Cappa)

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sabili. Bella e suggestiva posizione a 200metri dal fiume Po, dietro l’argine.ALBERGHI - RISTORANTITerme di Montevalenza, Monte Valen-za via Fontana 4, tel. 0131 951677 e0131 945353, fax 0131 951677: coperti100, camere 25, animali si, carte di cre-dito si. Cucina tipica. Piscine, tennis, par-co, campi calcio e calcetto, zoo, cam-peggio, equitazione. A 2 chilometri daValenza. La Torcia, Monte Valenza via Perrone 1,tel. 0131 978188 e 0131 978240, fax0131 978188: coperti 100, camere 14,animali si, carte di credito si. Cucine ti-piche regionali, pesce su ordinazione,funghi, tartufi. Parcheggio interno. A 4chilometri da Valenza.AGRITURISMIVilla Gropella, strada per Solero 8, tel.0131 951166, fax 0131 927255: came-re 7, animali si, carte di credito si. Chiu-sura in agosto. Solo pernottamento. A 5minuti dalla stazione in una villa del Set-tecento, con parco.RISTORANTIAurum, via Mazzini 49, tel. 0131 947673.Chiusura domenica. Tavola calda. Il Barachin del Covo, via Pavia 8, tel.0131 943076.Caffè Antico Verdi, piazza Verdi 5, tel.0131 941216, fax 0131 941216. Coper-ti 45, animali si, carte di credito si. Chiu-sura domenica sera, lunedì sera. Cuci-na monferrina, venerdì pesce. Enoteca,vineria.Il Coccio, via Cunietti 12, tel. 0131943315, fax 0131 943315: coperti 100,animali no, carte di credito no. Chiusu-ra domenica. Cucina monferrina.Golf Club La Serra, strada Astigliano,tel. 0131 943425: coperti 40. Riservatoai soci. Italia, via del Castagnone 26, tel 0131941262: coperti 70, animali no, carte di

credito si. Chiusura domenica. Specia-lità pesce. New Break, piazza Gramsci 12/A, tel.0131 952501: coperti 90, animali no, car-te di credito no. Sabato come self-ser-vice, domenica come focacceria.L’Osteria di Ferruccio Borla, via Roma22, tel. 0131 947726.RISTORANTI ETNICILa Giada, viale Repubblica 128 (di fron-te alla stazione), tel. 0131 954310: co-perti 60, animali no, carte di credito no.Chiusura lunedì. Specialità cinesi e thai-landesi. Anche piatti da asporto.PIZZERIEDa Tony, viale Repubblica 4, tel. 0131943990.Grotta Azzurra, via Cunietti 28, tel. 0131953903: coperti 70. Chiusura lunedì.Jonica, piazza XXXI Martiri 9, tel 0131941962, fax 0131 941962: coperti 80,animali no, carte di credito si. Chiusuralunedì.Pizza Caminetto, via Alfieri 13, tel. 0131924675. Chiusura martedì.Pizza sì, corso Matteotti 83, tel. 0131942525, fax 0131 942525. Chiusura lunedì.Pizza da asporto, servizio a domicilio.Valleverde, viale Vicenza 3, tel. 0131955175. Chiusura martedì.BARBlu Bar, via Manzoni 24, tel. 0131924771.Caffè Mazzini, piazza Gramsci 12/b, tel.0131 941552. Chiusura lunedì. Orariapertura: dalle 6 alle 2. E’ il caffè più an-tico della città, fondato oltre un secolofa (prima era in corso Garibaldi).Caffetteria Diva, via Manzoni 37, tel.0131 946736.Carbone, viale Repubblica 153, tel.0131 941998.Cavour, via Cavour 52, tel. 0131 943362.Centrale, via Cavallotti 3/5, tel. 0131941160.

Valenza, palazzo Pastore (ph Rosa Maria Cappa)

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Cervinia, viale Repubblica 5, tel. 0131924495.Cofibon, via Foscolo 2, tel. 0131920161.Coinor, Circonvallazione Ovest, tel. 0131941542.Corallo, via Pellizzari, tel. 0131 924707.Il Covo di Cova, via Oddone 31, tel.0131 955417.Dante, viale Dante 32, tel. 0131 942396.Chiusura domenica . Orari apertura: dal-le 7 alle 24.Debertolo, via Sassi 22, tel. 0131952731.Donizetti, via Donizetti 27, tel. 0131952739.Duemila, piazza Fogliabella 9, tel. 0131945358.Fantasy, via Cremona 37, tel. 0131947473.Franco, viale Dante 18, tel. 0131942166. Chiusura lunedì. Orari apertu-ra: dalle 5 alle 23.Garibaldi, corso Garibaldi 98, tel. 0131943130.Gigliotti, corso Matteotti 72, tel. 0131955504.Gold Bar, viale Santuario 92, tel. 0131924970.Grimaldi, viale Repubblica 10, tel. 0131947496.Mimose, corso Garibaldi 88, tel. 0131955884.Moderno, corso Garibaldi 44, tel. 0131942241.Moka, via Castagnone 46, tel. 0131941536.Non solo bar, via Ariosto 6, tel. 0131941096.Nuovo Bar, viale Repubblica 36, tel.0131 943354.

Nuovo Bar Achille, via Garibaldi 132,tel. 0131 924095. Chiusura domenica.Orari apertura: dalle 6.30 alla 1.Nuovo Bar Belvedere, corso Matteotti69, tel. 0131 941420.Oasis, largo Costituzione 5, tel. 0131942640.Penna Nera, via Goito 2, tel. 0131942216.Priolo, viale Santuario 74/a, tel. 0131941083.Royal, corso Matteotti 13, tel. 0131941312.Serra, via Camurati 18, tel. 0131 952072.Sesto Senso, via Camurati 14, tel. 0131924720.Smeraldo, piazza Mazzini 20, tel. 0131942373. Chiusura domenica. Orari aper-tura: dalle 7 alle 20.Sport, viale Dante 2, tel. 0131 941401.Chiusura domenica. Orari apertura: dal-le 7 alla 1.Stella, via Nebbia 36, tel. 0131 942215.Tiffany, via Cavallotti 60, tel. 0131942226.Viale, viale Santuario 40, tel. 0131942287.Video bar, via Castagnone 4, tel. 0131924681.Vogue, via Lega Lombarda 18, tel. 0131942097.TABACCHICanepari G. P., via Cunietti 13, tel. 0131951273.Cecchin P., viale Repubblica 16, tel.0131 941774.Gervaso, via Castagnone 34, tel. 0131946395.Oliviero, corso Matteotti 16, tel. 0131941004.

ATTIVITÀ ECONOMICHE Arigianato Orafo Valenzano. Valenzaè conosciuta nel mondo come la ca-pitale della gioielleria. Circa 1.200 im-prese di dimensione artigianale (labo-ratorio composto da non più di 5 col-laboratori) sono la base di un ricco in-dotto di attività collegate alla venditae ai servizi. Oreficeria e gioielleria fi-ne.

SERVIZIAUTOCORRIEREFermata Maestri. Info: tel. 0142, 454483.Fermata Arfea. Info: tel. 0142 936000.AUTOFFICINEAssandro, largo Frank 6, tel. 0131941847.Mario Pirrone, piazza Gramsci 29, tel.0131 952438.Terzano, zona Artigianale D3 13, tel.0131 945777. Svolge servizio di auto-soccorso.Valenzana, via Trento 10, tel. 0131943473.Zunino, via Manzoni 18, tel. 0131952558.BANCHEBanca Commerciale Italiana, via Ario-sto 8, tel. 0131 946464.

Valenza, palazzo Pellizzari, sede del municipio (ph Rosa Maria Cappa)

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Banca di Roma, via Piemonte 3, tel.0131 942632.Banca Fideuram, via C. Zuffi 1/d, tel.0131 954414.Banca Nazionale dell’Agricoltura, via-le Vicenza 4, tel. 0131 920020.Banca Popolare Commercio e Indu-stria, via Castagnone 28, tel. 0131943597.Banca Popolare di Novara, via LegaLombarda 5/7, tel. 0131 953636.Banca Regionale Europea, via LegaLombarda, tel. 0131 951151.Banco Ambrosiano Veneto, via Cairo-li 5, tel. 0131 943466.Carige, via Zuffi 3, tel. 0131 947775.Cassa di Risparmio di Alessandria,corso Garibaldi 46/48, tel. 0131 9441.Anche in Circonvallazione Ovest (Lotto2/a), tel. 0131 951916.Credito Italiano, viale Dante 13, tel.0131 921611.CRT, viale Dante 33, tel. 0131 947717.San Paolo IMI, corso Garibaldi 111/113,tel. 0131 921101. Anche in via Camura-ti 47, tel. 0131 924151.DISTRIBUTORI CARBURANTEAutomobile Club, viale Santuario 37,tel. 0131 924026.Cabona, viale Repubblica 124, tel. 0131942759.Capellino, viale Cellini 13, tel. 0131947822.Capra, SS Casale Valenza 2, tel. 0142954651.Del Piano, Circonvallazione Ovest, tel.0131 924503 e 0131 924353.RI.AL., strada Alessandria 4, tel. 0131924955 e 0131 946337.Scarso, viale Galimberti 11, tel. 0131947754.Sechi, viale Dante, tel. 0131 943513.Tufano, piazza Gramsci, tel. 0131943265.Viotti, viale Dante 33, tel. 0131 954714.

FARMACIEBellingeri, corso Garibaldi 86, tel. 0131943356.Centrale, corso Garibaldi 45, tel. 0131941372.Comunale, via Manzoni 30, tel. 0131927196.Raselli, via Cavour 68, tel. 0131 941308.

PARROCCHIE Sacro Cuore di Gesù, via Bologna 36,tel. 0131 924386.Sant’Antonio - Madonna di Pompei,via Sassi, tel. 0131 954758. Orari mes-se festive. Sabato: 18,15. Domenica: 9- 10 - 18.15.Santa Maria Maggiore - Duomo, vico-lo Visconti 19, tel. 0131 941840. Orarimesse festive. Sabato: 18.15. Domeni-ca: 8 - 10 - 11.30 - 18.15.Santuario Madonnina, viale Santuario86, tel. 0131 942020.

POSTEPosta Centro, viale Manzoni 48, tel.0131 941865, fax 0131 945789.SANITÀOspedale Mauriziano, viale Santuario,tel. 0131 959111.

SICUREZZACaserma Carabinieri, Regione Maz-zucchetto 2, tel. Vigli Urbani, Pronto Intervento, tel. 0131947111.

STAZIONE FERROVIARIAViale Repubblica, tel. 0131 942462.

TAXI E AUTONOLEGGIOAutonoleggio Tasinato Servizio Taxi,viale Santuario 50, tel. 0131 953186.Russo, viale Santuario 18, tel. 0131947045. Noleggio pullmans e autovet-ture. Taxiservizio di Autonoleggio Faccaro,viale Dante 37, tel. 0131 941892.

Valenza, il fiume Po (ph Luigi Angelino)

IL PARCO DEL FIUME PO Il Parco del Po piemontese è rappre-sentato da un sistema di aree protetteche, a partire dai 3.841 metri s.l.m. del-la cima del Monviso fino ai 68 metri diquota al confine lombardo, ha il compi-to di preservare e valorizzare la flora ela fauna che circondano il corso del fiu-me più importante d’Italia: la superficiecomplessiva è di quasi 14.000 ettari.Dopo la confluenza con la Dora Baltea,nel tratto alessandrino, il Po assume l’a-spetto di grande fiume e di un vasto cor-ridoio verde che solca la pianura, tra lecolline monferrine e le risaie del Casale-se, disegnando profonde anse e mute-voli isoloni di ghiaia. Ricco d’acqua e divegetazione, il fiume fornisce il luogoideale per la nidificazione e il riparo dimolteplici specie di volatili. Gli aspetti na-turalistici di questo tratto assumono no-tevole importanza; infatti grazie alla ric-chissima flora acquatica e alla numero-sa presenza di rare specie avifaunistiche,come Garze, Sterne, il Falco di palude, il

Nibbio bruno ecc., che si possono os-servare tra la vegetazione e sui ghiareti.La storia del Parco prende origine dallaRiserva Naturale Integrale detta Garzaiadi Valenza quando, nel 1979, la Regio-ne istituì una piccola riserva naturale pertutelare l’unica colonia piemontese di ai-rone rosso. Oggi la riserva, sita sullasponda sinistra orografica del fiume difronte a Valenza, rappresenta un’areanaturale di grande interesse ed è sededel Parco. Come per la Riserva del Se-sia e del Grana e la Riserva della GhiaiaGrande, site a monte, notevole è la pre-senza dell’airone cenerino, del nibbio,della poiana e del cormorano prove-niente dal Nord Europa. Di notevole in-teresse, dal punto di vista faunistico epaesaggistico, è il tratto compreso traGabiano e Pontestura, quando il Po sfio-ra le belle colline monferrine, ricche dicastelli, vigneti e boschi. Da segnalaregli 8 itinerari cicloturistici che si snoda-no da Crescentino sino a Valenza e so-no indicati con i cartelli “In bici sul Po”.Per Visitare la Garzaia di Valenza, dovenon è consentita la presenza dell’uomo,occorre essere accompagnati dalle gui-de del Parco del fiume Po. La sede ospi-ta due sale con materiale didattico illu-strativo della flora e fauna del Parco. Ècomunque una visita di sicuro interessesia per gli studiosi che per i profani. Oc-corre prenotare al numero telefonico0384 84676; le visite si compiono da lu-nedì a venerdì (feriali) dalle ore 9.00 al-le 16.30. L’Ente di Gestione è sito inve-ce in piazza Giovanni XXIII 6, 15048 Va-lenza (Al), tel. 0131 927555, fax 0131927721, e-mail [email protected].

Per informazioni: Per prenotazione visite: Carmela Caiaz-zo, tel. 0384 84676.

Parco del Po, volo di anatre; in alto: veduta (ph Gianni Giansanti/Grazia Neri)

i ComuniIl “mare di colline”, i vigneti e le risaie,

i borghi e le pievi...

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STORIALA ROMANA RAZZANO. Antico borgosul versante meridionale della collina diMontalbano. Infeudato nel 1531 dai mar-chesi Natta, che lo possedettero fino alsec. XIV. Il luogo di Razzano è ritenuto di origineromana, il castello venne costruito nel1697 e appartenne a G. B. Gaetano Nat-ta, conte di Razzano, comandante delRoyal Monferrat, istituito da Luigi XIV perriconosciuta fedeltà del Monferrato. Trai secoli IX e XIV i primi abitanti di Raz-zano abitavano in case forti munite dicrutin, collegati a camminamenti, nonancora tutti esplorati, che proseguonoverso l’antico abitato di Casarello.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Lo stemmaaraldico dei Natta, trasposo al Comune,presenta una stilizzata pianta di sughe-ro (in dialetto nata).PERSONAGGI ILLUSTRI. SecondinoNatta, giureconsulto, nel 1412 accom-pagnò a Bisanzio la principessa Sofiasposa all’imperatore Giovanni ManuelePaleologo. Federico Natta (Casale1574-1627), cappuccino col nome di FraGiacinto, celebre oratore e diplomatico.

Carlo Natta presidente del Senato di Ca-sale (1656) e di Mantova (1663).

ARTEChiesa parrocchiale di San Marziano.La facciata che vediamo oggi ripete l’au-stero disegno neoclassico del settecentopiemontese. Il restauro, eseguito neglianni ’30, ha “irrigidito” un po’ l’aspettodi questa costruzione.che fu iniziata nel1648. In questo luogo esisteva una pie-ve già nel IX secolo. Si osservi il bel por-tone principale in noce lavorata. Si notianche la posizione della chiesa postasul punto alto del paese: da lì si dominala piazza centrale. All’interno un quadrodel Moncalvo e un altro di scuola mon-calvesca. Belli gli altari e i confessiona-li: tutti esprimono il prezioso gusto or-namentale utilizzato nei nostri edifici inepoca barocca. Grignolio e Angelino ci-tano, nel loro bel volume “I tesori dellechiese del Monferrato”, un importantefatto storico avvenuto in questo edificio.Nell’ottobre del 1943 l’avvocato Giu-seppe Brusasca, forte della collabora-zione antifascista di don Marco Demar-co, comunicò a un gruppo di amici diessere stato incaricato da De Gasperidi organizzare la Democrazia Cristianae di costituire i “Comitati di Liberazionesociale” in provincia di AlessandriaChiesa di Sant’Eusebio. Frazione Car-dona. Epoca e natura della costruzione:il disegno originario della chiesa risaleal XVI secolo; oggi si nota in modo evi-dente l’ampliamento fatto nel 1930. Al-l’interno, l’Adorazione dei Magi di Mon-calvo, la Madonna con i santi Eusebio eFrancesco, la Madonna con i santi Aga-ta e Lorenzo, entrambe di altri pittori mi-nori, la statua lignea che rappresenta laMadonna con il Rosario. L’ampliamen-

ALFIANO NATTACAP 15051 • Municipio: via Roma 6,tel. 0141 922123, fax 0141 91300.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia, collinare • Abitanti 787 • Altezzacapoluogo 446 metri s.l.m. • Superfi-cie: 13,08 kmq • Frazioni: Cardona,Casarello, Sanico • Comuni confi-nanti: Castelletto, Moncalvo, Penan-go, Calliano, Tonco, Villadeati, Oda-lengo Piccolo • Distanza da Casalekm 30.

Alfiano Natta, la parrocchiale(ph Luigi Angelino)

Alfiano Natta, Castello di Razzano(ph Luigi Angelino)

to, eseguito negli anni ’30 (una speciedi “pronao” neoclassico), copre la vistadella facciata che era, probabilmente,una bella immagine costruita tra il cin-quecento e il seicento.Chiesa di Sant’Antonio. Frazione Sa-nico. Epoca e natura della costruzione:questa chiesa fu eretta nel 1619. Ha ildisegno tipico del settecento piemonte-se e ricorda l’impronta della chiesa par-rocchiale di Alfiano. All’interno due qua-dri di scuola cacciana. Castello di Razzano. In località Casa-rello, torre merlata e sotterranei. Il com-plesso è stato ben restaurato.

ASSOCIAZIONIPolisportiva, c/o Comune, tel. 0141922123.

TEMPO LIBEROCampo da tennis, via Monte Ubaldo.Campo di calcio e tamburello, via Sta-zione. Campi da bocce, corso Umberto I.Mario Beccaris, Casa Peletti 24, tel.0141 922270. Maneggio.

MANIFESTAZIONIFesta d’estate, prima domenica d’ago-sto. Enogastronomia e danze.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLETenuta Castello di Razzano, Casarello,via S. Carlo 2, tel. 0141 922124, 0141922426, fax 0141 922503, 0335 8373770web. www.castellodirazzano.it. Produ-zione maggiore: Barbera vinificato in di-verse tipologie (Campasso, del Benefi-cio, Monte Ubaldo, La leona), poi Gri-gnolino Monferrato Casalese, Pinot NeroO’ Nero, Chardonnay e Sauvignon (Mon-ferrato bianco La Pieve di Razzano). Par-ticolare attenzione viene rivolta alla scel-ta e alla stagionatura dei legni per la co-struzione delle barrique e delle botti (dit-ta Gamba). Degustazioni e manifestazionial castello. Grazie ad internet si può fareuna visita virtuale all’azienda.Giuseppe Cosseta, strada Gerbidi 24,tel. 0141 922497.

Ettore Meda, via Asilo 2, Sanico, tel.0141 922337.Luigi Palazzo, via Rossetti 1, tel.0141922169.Franco Rampi, via Troglio 1, Cardona,tel. 0141 922521. Barbera e Grignolino.L’azienda aderisce al regolamento Ceeper quanto riguarda l’uso dei fitofarma-ci.Celestino Serra , via V. Emanuele, Sani-co, tel. 0141 922189.SALUMIOsvaldo Rinetti , corso Umberto I 51,tel. 0141 922150.Carlo Rossetti , corso Umberto I 26, tel.0141 922118.VARIEEnrico Anselmo, Casarello, tel. 0141922184. Mele e frutta.Franco Rampi, Cardona, tel. 0141922521. Mandorle tenere dolci.

RICETTIVITÀBAR-TABACCHIPub della fonte, alla fonte sulfurea, tel.0141 922124. Chiusura martedì.Bar del Gatto (Berruti), piazza VittorioEmanuele, tel. 0141 922444. Chiusuramercoledì.BED & BREAKFASTBerton, via Troglio 1, tel./fax 0141922551: camere 2 per posti letto 4.

SERVIZIAutocorriera: Satti, fermata al Bar delGatto.Carabinieri: Ponzano.Farmacia: Marello, corso Umberto I, tel.0141 922464.Parrocchia: al capoluogo tel. 0141922134, a Sanico e a Cardona tel. 0141922158. Messe festive: capoluogo ore 11,a Sanico alle 10,30 e Cardona alle 10.Poste: via Roma 4, tel. 0141 922132.Infopoint: presso Comune, tel. 0141922123.

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Alfiano Natta, Castello di Razzano: cantine e sotterranei (ph Luigi Angelino)

• Punti panoramici e di interesse na-turalistico in regione Bric S. Spirito eBric Ambria. La fonte sulfurea è alcentro di un folto bosco.

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Altavilla, interno della parrocchiale (ph Luigi Angelino)

STORIA DA MOLIGNANO A VILLA ALTA. Do-mina da nord la valle del Grana. Sortadopo l’abbandono di parte degli abitantidel pago romano di Molignano (Molen-nius), che diedero vita a Villa Alta; con-cesso in feudo da Corrado II al Mona-stero della Novalesa nell’aprile del 1206,poi passò ai Marchesi di Monferrato enel 1708 ai Savoia. Tra i feudatari Za-baldani, Belloni (Mantova), Canale, Gam-bera.CURIOSITÀ E LEGGENDE. In regioneCittadella, presso la stazione Arfea, stasorgendo il Museo dei tramvays a va-pore ed elettrici, con materiale rotabilee storico dal 1890 al 1930. Info tel. 0142926402 e 0142 926141.Gli abitanti di Franchini (con quelli di Via-rigi) si erano guadagnati (1850) l’appel-lattivi di “magnetisà”, magnetizzati, peraver in parte aderito all’eresia di Fran-cesco Grignaschi, sacerdote ossolano.PERSONAGGI ILLUSTRI. Luigi Monti-glio di Villanova (1773-1884) presiden-te del Senato Piemontese. Cesare Go-ria Gatti , penalista, pioniere dell’auto-mobilismo. Aldo Mondino, vivente, pit-tore di livello internazionale con abita-zione e studio alla Casazza Vecchia (edi-ficio del ’600, ben riattato).

ARTEParrocchiale di San Giulio. La faccia-ta in mattoni mostra l’equilibrio tra la so-bria classicità del rinascimento e lo sti-le barocco dei corpi laterali. Lunga fuinfatti la gestazione di questa costru-zione, iniziata a metà del 1500 e termi-nata nel 1630. L’interno ad una sola na-vata con otto cappelle laterali conservaopere d’arte di rilievo come: “Ultima ce-na” di Guglielmo Caccia, le “Nozze diCana” di Niccolò Musso e due tele diAntonio Petrini (Carona 1677-1755/99)“Caduta di S. Paolo” e “Decapitazionedi S. Paolo”. Pregevoli, anche, il croci-fisso ligneo del ’600 ed il monumentalealtare.Mura medioevali, via Gioco del Pallone.

ASSOCIAZIONICircolo culturale Amici dei Batù, pres-so Gloria Ratti, via IV Novembre, tel.0142 926233.

Pro Loco, c/o Comune, tel. 0142926141.

TEMPO LIBEROCentro sportivo comunale, Altavilla, viaCavour, tel. 0142 926141. Calcetto, boc-ce, tennis,Campo polivalente, frazione Franchini.Archivolto, discoteca, loc. Cittadella,tel. 0142 926255.

MANIFESTAZIONIPatronale prima settimana d’agosto adAltavilla e ultima settimana d’agosto aFranchini.Monferrato ti racconto, concorso let-terario annuale, org. Amici dei Batù (tel.0142 926233).RASSEGNE MUSICALI, TEATRALICiclo musicale ad Altavilla e paesi delMonferrato, organizzato dagli Amici deiBatù. (tel. 0142 926233).

ALTAVILLACAP 15041 • Municipio: via Lusana,tel. 0142 926141, fax 0142 926241.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 495 • Altezzacapoluogo 256 metri s.l.m. • Superfi-cie 11,27 kmq • Frazioni: Franchini •Comuni confinanti: Vignale, Fubine,Felizzano, Viarigi, Casorzo • Distan-za da Casale km 22 • Distanza daAlessandria km 24.

Altavilla,locandina di Mondino per il Museodel Tramways

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• Il paese di Altavilla è gemellato conHauteville (Savoia).

Altavilla, panorama(ph Luigi Angelino)

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLECantina Sociale Caroglio, Cittadella 2,tel. 0142 926182. Prodotti locali. La mag-gior parte del vino viene venduto sfuso.Giorgio Finotto, via Cavour, tel. 0142926216.Maria Silvia Venturini, via Vittorio Ema-nuele, tel. 0142 926133.Alessandro Bo, vicolo De Cristoforis,Franchini, tel. 0142 927114.Francesca Fracchia, cascina La Co-mune, Franchini, tel. 0142 927115.Sergio Gaia, piazza dei Lupi, Franchi-ni, tel. 0142 927191.Vincenzo Gatti, vicolo Sesto 3 , tel. 0142926149.MIELEIride Corti, via Vittorio Emanuele 58.LIQUORIAntica distilleria di Altavilla , di Laurae Filippo Mazzetti, regione Cittadella 1,tel. 0142 926185 - 0142 926117, fax0142 926241, www.altavilla.com, e-mail:[email protected]. Museo della grappavisitabile su appuntamento. Tra i prodotti:grappe di monovitigno (Barbera, Gri-gnolino, Ruche, Freisa, Malvasia) e grap-pe invecchiate, la grappa invecchiatadieci anni viene imbottigliata in una bot-tiglia decorata in oro e platino (aurea).

Mazzetti d’Altavilla, acqueviti e frutta alliquore, viale Unità d’Italia 2, tel. 0142926147, fax 0142 926241. Tra i prodot-ti: Oro di Mazzetti a base di grappa diMoscato con microscaglie in oro 23 ca-rati, come da ricetta del ’600; grappe dimonovitigno in bottiglie artistiche in ab-binamento esclusivo con la Swarowsky;ciliegie al rosolio, albicocche alla vodkae ananas al gin.

RICETTIVITÀRISTORANTIMister Barbera, via Cavour 4, tel. 0142926400: coperti 40, animali sì, carte dicredito no. Chiusura: mercoledì, 10/31gennaio. Piatti tipici: cucina monferrina,in inverno stufato e agnolotti d’asino. Vi-ni locali. L’ingresso del ristorante, in co-mune con il Circolo dei Combattenti, dàsu una sala accogliente.RISTORANTE - TRATTORIAPervinca (Pozzi), piazza Lupi 4, Fran-chini, tel. 0142 927131: coperti 50, ani-mali sì, carte di credito no. Chiusura:tutte le sere. Piatti tipici: ravioli, fritto mi-sto.BAR - TABACCHIMister Barbera, tel. 0142 926400. Chiu-so mercoledì.La Contessa (pub), loc. Cittadella.

ATTIVITÀ ECONOMICHEARTIGIANATO TIPICOPaolo Ferraro, ferro battuto, Franchini,tel. 0142 927117.

SERVIZIAutocorriera: Arfea, reg. Cittadella 3.Autofficina: Renzo Negro, prov. perMoncalvo 10, tel. 0142 926106.Banca: Banca Popolare di Novara, via-le Unità d’Italia 11, tel. 0142 926404.Carabinieri: Vignale, tel. 0142 933003.Distretto sanitario: Vignale.Distributore carburante: Vignale.Farmacia: Morando, via Lusana 1, tel.0142 926310 (armadio farmaceutico).Parrocchia: San Giulio, via Lusana 1,tel. 0142 926146. Messa festiva: ad Al-tavilla ore 11,15; a Franchini ore 10.Poste: via Vittorio Emanuele 25, tel. 0142926181; a Franchini tel. 0142 927121.Infopoint: Comune.ANTICA DISTILLERIA

DI ALTAVILLALocalità Cittadella, 1 - 15040 Altavilla M.to

Tel. e Fax 0142.926185www.altavilla.com

MUSEO DELLA GRAPPA“MAZZETTI”

VISITE GUIDATE - DEGUSTAZIONI

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STORIASU UN ITINERARIO ROMANO. Sorgein prossimità della romana Carbanzia,sull’itinerario di Antonio Pio. Concessada Ottone III al monastero della Nova-lesa; poi soggetta ai vescovi e al Co-mune di Vercelli che l’infeudarono ai Tiz-zoni. L’ebbero i conti di Lignana, Bian-drate e Fassati.PERSONAGGI ILLUSTRI. Mario Mi-cheletti (1892-1975), pittore; Aldo Bog-gione (1907-1994), maestro intagliato-re del legno; Idro Grignolio , storiografo,romanziere, disegnatore, nato a Balzo-la nel 1922, è lo scrittore più «prolifico»del Monferrato. Ha edito (1999) 52 libridi cui una dozzina su Balzola.

ARTEChiesa parrocchiale dell’Assunzionedi Maria Vergine . La Chiesa che vedia-

mo adesso - iniziata nel 1752 e termi-nata sette anni dopo - fu realizzata perintervento della famiglia nobile del po-sto, quella dei marchesi Fassati, su pro-getto di Magnocavalli. Ha una sobria im-postazione settecentesca, con sei alta-ri laterali, oltre all’altare centrale. L’e-sterno, ancora interamente in mattone avista, mostra i classici elementi decora-tivi dell’epoca. Il campanile venne ele-vato nel 1777.Opere d’arte contenute: una bella sta-tua dorata rappresentante l’Assunta, inlegno dorato, custodita in una nicchiavetrata e altre opere di artisti contem-poranei (opera del pittore locale Miche-letti). Ricordiamo anche il bell’organo diepoca settecentesca e la preziosa col-lezione di paramenti, vasi sacri e osten-sori.Chiesa di San Michele. Il disegno difacciata e l’impostazione planimetricadella costruzione - che risalgono alla fi-ne del XVII secolo - dimostrano un im-pegnativo slancio decorativo. La chiesaha pianta a croce greca e altare postoin posizione quasi centrale. Contienequattro grandi quadri del primo periododi Pier Francesco Guala (datati 1722).Una di queste tele rappresenta S. Mi-chele che schiaccia il Diavolo. Si osser-vi quest’opera in cui il demonio è rap-presentato con il volto afflitto di un uo-mo e S. Michele è vestito da centurione.A fianco dell’altar maggiore, statuetta

CASTELLO. Il monumento, comple-tamente rovinato, che vediamo ora al-la periferia del paese è in realtà unpalazzo costruito nel XIX secolo, suiresti di una precedente costruzioneche aveva tutte le caratteristiche delCastello.Affascina il suo disegno grandioso,ormai ridotto a rudere. Balzola, ostensorio

(ph Luigi Angelino)

BALZOLACAP 15031 • Municipio: via Roma 69,tel. 0142 804131, fax 0142 804243.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia pianeggiante • Abitanti 1.485 •Altezza capoluogo 119 metri s.l.m. •Superficie: 16,71 kmq • Comuni con-finanti: Rive, Villanova, Casale, Mora-no, Costanzana • Distanza da Casa-le km 9.

Balzola, la chiesa di San Michele(ph Luigi Angelino)

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marmorea d’alta epoca, raffigurante S.Michele, proveniente, con molta proba-bilità, dal Duomo di Casale.L’edificio è visitabile: all’esterno, sem-pre; all’interno, richiedendo il permessoal Parroco.La chiesa di S. Michele sorge in un pun-to strategico di questo piccolo centrodella “pianura padana”: proprio in un bi-vio posto su un lato della piazza su cuisi affacciano anche altre costruzioni che- con la loro immagine - ricordano l’e-poca della rigogliosa attività agricola chesi è svolta - nei secoli scorsi - nella zo-na. Castello Grignolio. Fu eretto all’iniziodel nostro secolo secondo lo stile eclet-tico che imperava in quel periodo.Stupisce la commistione tra l’ingenuo sti-le neogotico e la piccola dimensione del-la costruzione.

ASSOCIAZIONIPro Loco Rimbalzolando, via Roma 75.Organizza feste e incontri.Associazione pescatori dilettanti, reg.Molino Nuovo.Arcinova, via Piave 3.Acab (amatori calcio), Circolo bocce(Acli), piazza Papa Giovanni XXIII

TEMPO LIBEROCentri sportivi: parrocchiale, in via Pa-pa Giovanni, con campi da calcio, boc-ce, tennis; e comunale, in corso Mat-teotti, campi da calcio.

MANIFESTAZIONIBalzola in festa, prima domenica di giu-gno. Balli e degustazioni, sfilate moda,mostra antichi mestieri (org. Rimbalzo-lando).Dell’Unità, prima domenica di luglio.Patronale, seconda decade di agosto.

Mercato, il mercoledì in piazza Geno-vesio.

PRODOTTI TIPICIRISORiseria Vignola spa, via Dante 20, tel.0142 804135. Tra i risi prodotti: Carna-roli, Arborio, S. Andrea, Baldo, Roma,Padano, biologico.Riseria Bullano, via Case Sparse, tel.0142 804158. Tra i risi: Arborio, Roma,Baldo e Carnaroli.

RICETTIVITÀBARG. Marozio, via Roma 18, tel. 0142804159. Chiusura giovedì. Anche gela-ti di produzione propria (top per il gustoalla cioccolata).TABACCHIA.M. Bezzi, via Mameli 6, tel. 0142804110.

ATTIVITÀ ECONOMICHEBiani fratelli, viale Forlanini 40, tel. 0142804502. Essiccatoi per riso.Acquafer, via Veneto 1, tel. 0142804727. Ferro battuto.

SERVIZIAutocorriera: Stat fermata in piazza deiMilleBanche: CRT, via Mameli 28, tel. 0142804143.Carabinieri: via Battisti 7, tel. 0142804133.Farmacia: Della Casa, via Mameli 11,tel. 0142 803000.Stazioni ferroviarie: in viale Forlanini (li-nea Casale-Torino) e Martinetta (linea diVercelli).Parrocchia: via XX Settembre, tel. 0142804690. Messa festiva ore 11.Poste: Corso Matteotti 1, tel. 0142804112.

Balzola, la parrocchiale dell’Assunzione di Maria Vergine (ph Luigi Angelino)

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STORIADi origine romana; stanziamento dei Ge-pidi in epoca longobarda. Nel 997 pas-sò al vescovo di Pavia, poi ai conti diStazzona e nel 1191 al Comune di Ales-sandria. Fu per lungo tempo feudo deiBeccaria. Nel 1322 Marco Visconti visconfisse le milizie guelfe, nel 1371 vi siconcluse la pace tra i Marchesi del Mon-ferrato e Visconti; scontri storici nel 1745tra gli Austro-piemontesi e i Franco-spa-gnoli e nel 1799 tra Francesi e Austro-russi.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Bassigna-na fu celebre per la coltivazione dellepesche. Ma nel 1947 (o forse nel 1946)una violenta tempesta a luglio spazzòvia tutte le piante di pesche. Ad una set-timana di distanza, nei fossati c’eranoancora ghiaccio e pesche. I produttoridell’epoca decisero di non reimpiantaregli alberi.

ARTEChiesa parrocchiale di Santo Stefano.La Chiesa che vediamo adesso, di di-segno neoclassico, sorge all’inizio delXIX secolo su preesistenze anteceden-ti. All’immagine esterna, tutta intonaca-ta e dall’aspetto austero, si contrappo-ne un interno fatto di tre navate, dipintevivacemente all’inizio di questo secolo.Nel transetto, le due testate presentano,contrapposti, due grandiosi altari ba-

rocchi che provengono certamente dal-la vecchia chiesa demolita.Pieve del Cimitero. Sorge all’interno delCimitero di Bassignana. Le prime noti-zie che testimoniano l’esistenza di que-sta chiesa risalgono alla fine del X se-colo. La costruzione che vediamo ora,per quanto in cattive condizioni, è unadelle poche testimonianze del periodoromanico della nostra zona.Chiesa di San Lorenzo. L’edificio - fon-dato e gestito dalla Confraternita di S.Lorenzo - assunse l’aspetto attuale nel1727. Già prima esisteva qui la sede diquella Confraternita: un oratorio che siconfigurò nel tempo come vero e pro-prio edificio religioso. La chiesa - adun’unica navata - ha un bel portale li-gneo di disegno settecentesco.Chiesa di Santa Maria Piccola (o Ma-donnina). La Chiesetta che vediamoadesso - con pianta circolare - ha un’im-pronta barocca, con un portichettoesterno che impreziosisce l’ingresso.

Bassignana, la chiesa di San Lorenzoe via San Lorenzo (ph Luigi Angelino)

Bassignana, la chiesa della Madonnina in via Trieste (ph Luigi Angelino)

BASSIGNANACAP 15042 • Municipio: via Cavour12, tel. 0131 926112, fax 0131 926619.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia mista • Abitanti 1.740 • Altezzacapoluogo 96 metri s.l.m. • Superfi-cie: 19,00 kmq • Frazioni e località:Fiondi, Mugarone • Comuni confi-nanti: Pecetto, Rivarone, Alluvioni, Va-lenza, Gambarana, Isola Sant’Anto-nio • Distanza da Casale km 35.

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Sorge alla periferia del paese: origina-riamente era un oratorio. Ciò spiega lasemplicità quasi ingenua della costru-zione.

ASSOCIAZIONISocietà sportiva Bassignana, via Ban-da Lenti, tel. 0131 926694.Pro Loco ANSPI, parrocchia Santa Ma-ria della Neve (fraz. Fiondi), tel. 0131976136. Organizzano manifestazioni nel-la frazione Fiondi.Circolo Tennis Bassignana, via Vec-chio Porto, tel. 0131 926734. Piscina,campo tennis, calcio, giochi.AVIS, via Cavour 14, tel. 0131 926178.Gestisce l’assistenza (dotata di ambu-lanza) e circolo bar.

MANIFESTAZIONIFesta d’estate a Fiondi, prima dome-nica di luglio. Raduno delle 500, eno-gastronomia, vendita prodotti tipici edanze nel piazzale antistante la chiesadi Fiondi.Festa dell’Uva Aleatico, terza domeni-ca di settembre. Enogastronomia, ven-dita uva nera da tavola di varietà Alea-tico, tipica produzione della zona. Tor-neo di mountain bike, enogastronomiae danze nel piazzale antistante la chie-sa di Fiondi.Festa patronale della Madonna dellaNeve, prima domenica di luglio. Eno-gastronomia, vendita prodotti tipici edanze nel piazzale antistante la chiesadi Fiondi.Festa patronale della Madonna delCarmine, al capoluogo, il 16 luglio. Ven-dita prodotti tipici.

PRODOTTI TIPICIDOLCIPanetteria Piparo Santo, piazza Libertà8, tel. 0131 926126. Specialità i bras-sadè, biscotti tipici di Bassignana.Pasticceria Enrico, corso Italia 35, tel.

0131 926267. Pasticceria tradizionale,Domenica aperto tutto il giorno.

RICETTIVITÀALBERGHIOttone Park Hotel, fraz Mugarone, Ca-scina San Michele 2, tel. 0131 940245, fax0131 940511: coperti 70, camere 22, ani-mali no, carte di credito sì. Categoria 4 stel-le lusso. Chiusura lunedì. Ferie dal 5 al 31agosto, dal 22 dicembre al 4 gennaio. Cu-cina internazionale, hotel ricavato in un an-tico cascinale, interamente ristrutturato nelrispetto delle caratteristiche architettoni-che originali. Elegante e raffinato, circon-dato da parco con piscina. A 2 chilometrida Valenza, a 10 dai snodi autostradali.BARTrattoria Stella, via dei Cesari 2, tel.0131 926498. Chiusura lunedì.Circolo ARCI, piazza della Libertà, tel.0131 926579.Bar del Circolo AVIS, via Cavour 14, tel.0131 926178.TABACCHIAnarratone, piazza della Libertà 11, tel.0131 926661. Aperto domenica.

SERVIZIAutocorriera: Fermata Arfea, tel. 0142936000.Autofficine: Carrozzeria Giorgio Maz-zetto, via Cavour 9, tel. 0131 926223;Giovanni Barison, via Fiondi 2, tel. 0131926290.Banca: BPN, via della Vittoria 11, tel.0131 926129 (anche bancomat).Carabinieri: via dei Cesari 8.Distributore carburante: ERG, piazzadella Vittoria.Farmacia: Barbieri di Danilo Pagella, viaAlessandria 25, tel. 0131 926110.Parrocchia: Santa Maria della Neve aFiondi. Orario messe domenicali: 10.Santo Stefano, via del Tempio 11. Orarimesse domenicali: 8, 11, 18. Campanesuonano ore e mezze, giorno e notte.Poste: via della Vittoria 1, tel. 0131 926119.

Bassignana,l’interno dellaparrocchialedi S. Stefano (ph LuigiAngelino)

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STORIAAlcuni storici lo identificano con il cen-tro romano di Sarmatia, ma la primamenzione certa è una bolla di papaOnorio III del 1217 con cui la borgatavenne confermata in possesso ai vescovidi Pavia. Fu dei Marchesi di Monferratoche lo affidarono in feudo nel 1399 a Fa-cino Cane, poi agli Ardizzoni Conti di Po-maro e agli Scarampi di Camino. L’em-blema del paese sono due porte, o ar-chi, che risalgono al ’700.Patroni: Santa Giulitta e San Quirico.PERSONAGGI ILLUSTRI. Piero Rava-senga (1907-1078), letterato e poeta,l’ultimo degli “Scapigliati”. A lui è intito-lato il circolo culturale omonimo che hasede a Casale e organizza anche unPremio annuale di poesia con sezioni initaliano e in dialetto.

ARTEChiesa parrocchiale di S. Quirico eGiulitta. La Chiesa che vediamo ora èfrutto di una consistente operazione direstauro, realizzata alla fine del seco-lo scorso su preesistenze precedenti.Si osservi, all’interno, la testimonianzadello stile eclettico che dominava il gu-

Borgo San Martino, via Roma(ph Silvana Mossano)

COLLEGIO SALESIANO DI SANCARLO. Il Collegio fu realizzato daDon Bosco che trasferì qui (Borgoaveva già allora migliori collegamen-ti stradali) il Piccolo Seminario di Mi-rabello. Don Bosco acquistò la splen-dida villa settecentesca dei Marche-si Scarampi, con tutto il suo parco. Il complesso che vediamo adesso furealizzato - trasformando completa-mente l’impostazione originaria dellaVilla - negli anni ’20. Altre opere piùrecenti dimostrano la fervida attivitàche qui si è svolta fino alla fine deglianni ’90. Ricordiamo la “cappella” dagli splen-didi stucchi che riprende il disegnodi scuola Juvarriana e la stanza cheospitava Don Bosco, mantenuta in-tatta.

Borgo San Martino, il collegio salesiano San Carlo (ph Silvana Mossano)

BORGO SAN MARTINOCAP 15032 • Municipio: Piazza Vitto-rio Emanuele 1, tel. 0142 428003, fax0142 428008.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia pianeggiante • Abitanti 1.390 •Altezza capoluogo 107 metri s.l.m. •Superficie: 9,79 kmq • Comuni con-finanti: Ticineto, Frassineto, Casale,Occimiano, Pomaro • Distanza daCasale km 8.

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sto estetico alla fine del secolo scorso.Due belle tele del Moncalvo: la Ma-donna del Rosario e l’Annunciazione;conservate in sacrestia, sono state ru-bate nel 1997.

ASSOCIAZIONIAvis, via San Francesco, tel. 0142429114. Riunisce donatori sangue.Pro Loco Borgo San Martino, via Ro-ma 2, palazzo Comunale, tel. 0142429114. Organizza manifestazioni. Pgs Salesiane, via XXI Febbraio 1, tel.0142 429146, Ginnastica ritmica e pal-lavolo per giovani. U.S. San Carlo, Collegio San Carlo, tel.0142 429121. Gestisce squadra cal-cio. Centro Sportivo Collegio San Carlo .via Roma 1, tel. 0142 429121. Campo dicalcio, palestra, tennis.

MANIFESTAZIONICarnevale, ultima domenica di febbraio.Sfilata carri e gruppi mascherati (orga-nizza Pro Loco).Sagra delle fragole, primo fine settima-na di giugno. Ballo, gastronomia, missFragola (organizza Pro Loco).Giochi della gioventù, prima domeni-ca di luglio. Gare per partecipanti di tut-te le età in piazza Ex Cooperativa.Festa patroni Santi Giulitta e Quirico,metà luglio.Festa del ringraziamento, ultima do-menica novembre. Esposizione mac-chine agricole in piazza Vittorio Ema-nuele e benedizione (organizza Coldi-retti).

PRODOTTI TIPICIVARIESabina Corina, via Roma 3, tel. 0142429109. Rivendita pane e pasticceria.Aperto domenica mattina.Moretto Odillo, via IV Novembre 15, tel.0142 429226. Produzione artigianale pa-ne, pasticceria e torte. Aperto domeni-ca mattina.

RICETTIVITÀBARCorino, via Roma 4, tel. 0142 429639.Chiusura lunedì. Bar, panini, toasts, caf-fetteria. Caffè Roma, piazza Vittorio Emanuele4, tel. 0142 429360. Chiusura giovedì.Bar, tavola calda, tavola fredda, gelate-ria, caffetteria, gelateria.TABACCHIAlice, via Roma 20, tel. 0142 429103.

SERVIZIAutofficine: New Italcold, via IV No-vembre, tel. 0142 429601; Valerio Si-gnorini, via Santa Rita 23, tel. 0142420245.Banche: Cassa di Risparmio di Ales-sandria, piazza Vittorio Veneto, tel. 0142451209.Carabinieri: Ticineto.Distretto sanitario: via Roma 2, tel.0142 429455.Farmacia: Ferretti, piazza Vittorio Ema-nuele, tel. 0142 429553.Parrocchia: Santi Quirico e Giulitta. Ora-ri messe domenicali: 8, 10,30, 16,30 (in-verno), 17,30 (estate). Campane giornoe notte, ore e mezz’ore.Poste: via Roma11 , tel. 0142 429174.

Borgo San Martino, la chiesa parrocchiale (ph Silvana Mossano)

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STORIACentro principalmente agricolo, si esten-de su entrambe le sponde del fiume Po.Anticamente si chiamava Bozzulae. Di-venne libero Comune nel 1497, poi ilMarchese Gian Giorgio di Monferrato lovendette ai Savoia. Dal 1703 fece partedel Marchesato dei Della Valle di Po-maro. Si diceva che la contessa PaolaDella Valle, quando saliva sulla torrettadel castello, ovunque volgesse lo sguar-do, vedeva propri territori.CURIOSITÀ E LEGGENDE. E’ storicala rivalità che è sempre esistita tra gliabitanti di Bozzole e di Pomaro, confi-nanti. In passato si svolgevano accesedispute e scorreva il sangue soprattut-to perché i contadini, nei campi di con-fine, mettevano mano a roncole, vanghee altri attrezzi da lavoro. Si racconta chei litigi ebbero anche esito mortale.Il territorio di Bozzole, per la sua collo-cazione praticamente in mezzo al Po, èstato da sempre soggetto ad alluvioni.Una di queste, particolarmente terribi-le, viene evocata ogni anno in seguitoa un voto sottoscritto dagli abitanti delpaese il 22 maggio 1684 davanti a unnotaio. Nell’autunno precedente era pio-

vuto moltissimo e l’acqua aveva già in-vaso le campagne, aveva raggiunto l’ar-gine e minacciava di penetrare nel pae-se con grande paura della popolazio-ne. Ma, arrivata ai piedi di una cappel-letta che sorgeva appunto sull’argine,si arrestò prima di inondare la statuadella Madonna. Da quel momento sichiamò Madonna dell’Argine, fu co-struita una colonna votiva e da allora,ogni anno, il 17 novembre, i bozzolesimantengono fede alla promessa conuna processione, messe e altre iniziati-ve di devozione, tra cui la triplice be-nedizione da parte del parroco: in dire-zione della nascita, del corso e della fo-ce del fiume.PERSONAGGI ILLUSTRI. Carlo Noè,ingegnere, patriota, scienziato, tecnico.Nel 1859, ideando un particolare “gio-co” di chiuse fermò l’esercito di Giulay

allagando la pianura. Nac-que per caso a Bozzole,perché la madre, al momen-to del parto, era di passag-gio nella zona. A Carlo Noèè intitolata una via del pae-se, dove pare ci fosse la ca-sa in cui era venuto alla lu-ce. Fu anche l’artefice delcanale Cavour che progettòe costruì.

ARTEMadonna dell’Argine. Nonpossiamo non ricordare que-sto piccolo segno devozio-nale posto vicinissimo all’ar-gine del Po. Questa statua furealizzata nel 1857 - su com-missione del Marchese del-la Valle - da uno scultore diMilano, dopo una devastan-te alluvione, sul luogo dovesorgeva una modesta cap-pella che - a sua volta - ce-lebrava un precedente even-to disastroso. La presenza diquesto piccolo monumento

Bozzole, il campanile della chiesa parrocchiale (ph Luigi Angelino)

Bozzole, Madonna dell’Argine (ph Silvana Mossano)

BOZZOLECAP 15040 • Municipio: piazza Muni-cipio 1, tel. 0142 60314, fax 014260814.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia pianeggiante • Abitanti 289 • Al-tezza capoluogo 92 metri s.l.m. • Su-perficie: 9,420 kmq • Comuni confi-nanti: Pomaro, Valmacca, Valenza,Sartirana • Distanza da Casale km 12.

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segnala le drammatiche tracce che il fiu-me Po ha lasciato sul nostro territorio.Chiesa parrocchiale Visitazione di Ma-ria Vergine. Al centro di questo tipicopaese di pianura, fatto di costruzionisemplici ed allineate, sorge la Chiesaparrocchiale. La storia di Bozzole, neisecoli, è segnata da numerosi eventi dialluvioni e - quindi - di ricostruzioni. An-che la Chiesa parrocchiale è stata se-gnata fortemente da queste vicende. L’e-dificio che vediamo adesso fu costruitonella prima metà del settecento, secon-do il tipico disegno neoclassico che do-minava in quell’epoca. Sul luogo esiste-vano tracce di costruzioni religiose risa-lenti al secolo XVI. Si osservi la bella ba-laustra in legno all’altare maggiore, ri-salente al 1766. Si noti anche l’organodonato dai Marchesi della Valle, signoridel luogo, nel 1888.

ASSOCIAZIONIPro loco, piazza Umberto I 10, tel. 014260314. Gestisce bar e servizio ristora-zione, più area sala da ballo e cene al-l’aperto d’estate.Le parole dei Bozzoli. Compagnia tea-trale. Organizza rappresentazioni in pae-se e fuori. Unione Sportiva Bozzole. Gestisce duecampi di calcio.

TEMPO LIBEROCampi di calcio, piazza Umberto I.Teatro di Bozzole, piazza Umberto I.Ospita rappresentazioni teatrali in autun-no - inverno, soprattutto della compagnia“Le parole dei Bozzoli” e spettacoli.

MANIFESTAZIONIFesta della Madonna dell’Argine, unadomenica di maggio vicina al 22. Pro-cessione, messa, benedizione alla co-lonnina della Madonna dell’Argine, pro-tettrice contro le inondazioni.

Festa patronale o Sagra delle patate,terz’ultima domenica di agosto. Ballo,cena, giochi per bambini, mercatino conbancarelle di artigianato e prodotti tipi-ci, tornei di giochi vari.Festa di San Gregorio, 17 novembre edomenica più vicina. Fiaccolata alla se-ra, benedizione, messa e alla domeni-ca si abbina alla Festa del ringrazia-mento degli agricoltori.Stagione teatrale, autunno – inverno.Fa riferimento alla compagnia Il teatrodei Bozzoli e si svolge nel teatro del pae-se in piazza Umberto I.

PRODOTTI TIPICIMIELEUgo Baldi, via Vittorio Emanuele 26, tel.0142 60361. VARIEGiuseppe Bercia, via Carlo Noè 14, tel.0142 60587. Produce patate e ortaggi.Ermenegildo Fornaio, via Cascina Ro-mano 1, tel. 0142 60443. Produce pata-te e ortaggi.

RICETTIVITÀAGRITURISMOIl sito delle Bozzole di Maria Pia Tali-ce, via Trieste 2, tel. 0142 60323: coperti70, camere 5, animali no, carte di cre-dito no. Ferie luglio e agosto. Cucinamonferrina. Necessaria la prenotazione.

SERVIZIAutofficina: Giovanni Bosio, via Trieste5, tel. 0142 60315. Banca: Valmacca e Giarole.Carabinieri: Ticineto.Distributore carburante: Pomaro.Farmacia: Armadio farmaceutico in mu-nicipio accanto ad ambulatorio medico.Parrocchia: Visitazione di Maria Vergi-ne; Messa festiva: ore 10. Campane suo-nano giorno e notte, ore e mezz’ore.Poste: via Trieste 6, tel. 0142 60330.

Bozzole, il municipio (ph Silvana Mossano )

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STORIAAntico possesso dei Canonici di SanMartino di Tours per diploma di Carlo ilGrosso (887), fu concesso da Federi-co Barbarossa ai Marchesi di Monfer-rato (1164) che lo munirono di un ca-stello e lo infeudarono ai Sannazzaro.Fu saccheggiato e devastato nel 1431dalle truppe dei Visconti di Milano con-dotte da Francesco Sforza; nel 1651-52 dagli Spagnoli; nel 1692-93 da trup-pe austriache condotte da Eugenio diSavoia.Il patrono. Sant’Eusebio, vescovo di Ver-celli, nella cui Diocesi rimase inclusa Ca-magna fino all’istituzione di quella di Ca-sale nel 1474.CURIOSITÀ E LEGGENDE. All’ingres-so di Camagna c’è un grande murale(91 metri di lunghezza) che nascondeun brutto muraglione. Fu realizzato gra-tuitamente e donato al Comune nel 1992

dalla pittrice Silvana Berra, da Giovan-ni Cappa e da Renzo Rossino. In tuttomille ore di lavoro, tra aprile e settembredi quell’anno. E’ suddiviso in sezioni: inparte raffigura vecchie case di Cama-gna recuperate in antichi testi storici, inparte riflette il paesaggio sul lato oppo-sto quasi come se fosse uno specchio.Fu sponsorizzato dalla ditta di verniciParamatti di Torino, che fornì (e produs-se appositamente dopo accurati studi)i colori per realizzare l’opera. Nel mura-le si fa cenno alla caratteristica culista. La culiöta : si racconta che gli abitantidi Camagna sapessero in anticipo di unoo due giorni se sarebbe piovuto osser-

Camagna, chiesa parrocchiale:“Madonna con bambino”, di Paolo Gaidano (ph Luigi Angelino)

Camagna,scorcio con la chiesaparrocchiale(ph SilvanaMossano)

CAMAGNACAP 15030 • Municipio: via Matteot-ti, tel. 0142 925121, fax 0142 925775,e-mail: [email protected] sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 573 • Altezzacapoluogo 269 metri s.l.m. • Superfi-cie: 9,390 kmq • Frazioni e località:Bonina, Stramba. • Comuni confinanti:Conzano, Vignale, Casale, Cuccaro,Frassinello, Lu • Distanza da Casalekm 15.

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vando la culiöta, ovvero una pietra col-locata sotto una cappelletta della Ma-donna tuttora esistente: se la culista ap-pariva umida significava che presto sa-rebbe piovuto.La casa più vecchia del paese, ora piut-tosto cadente, è datata 1492, anno del-la scoperta dell’America ed è situata invia Rocca.

ARTEChiesa di Sant’Eusebio. La Chiesa chevediamo adesso - realizzata nel 1885 -è frutto della progettazione di Crescen-tino Caselli, professore della Reale ac-cademia Albertina di Torino, allievo edassistente del celebre Antonelli, pro-gettista della Mole Antonelliana. Si trat-ta della trasformazione di un edificio re-ligioso molto più antico: le prime notizierisalgono al XIII secolo, la prima rico-

struzione avvenne all’inizio del seicen-to e nel 1819 si fece - ad opera dell’ing.Formiglia che molto operò in Monferra-to - un ampliamento della chiesa. Lachiesa parrocchiale di Camagna ci stu-pisce per il suo insolito disegno, fruttodi un gusto estetico molto particolare,generato dalla prepotente innovazionetecnologica che si sviluppò all’inizio diquesto secolo. L’imponente cupola sor-montata da una Madonna in rame di-pinto, alta tre metri, si staglia sull’oriz-zonte quando siamo ancora molto lon-tani da Camagna. Avvicinandoci, ve-dremo le 15 statue in cemento, an-ch’esse di grandi dimensioni. Il disegnoe lo stile della chiesa di S. Eusebio so-no sicuramente insoliti. All’interno: ba-laustra e altare marmoreo; vetrate isto-riate e colorate, opera di Costantino Se-reno; tra i dipinti: la Madonna del Ro-sario di Orsola Caccia, il Sacro Cuoredi Paolo Gaidano. Colpisce anche la Re-denzione, realizzata dal pittore rumenoC. Dragomirescu.Municipio. Il Municipio presenta un di-segno che è contestuale come epoca ecome stile alla costruzione della Chiesadi S. Eusebio. E’ un segno decisamen-te evidente, anche se inserito in una cor-tina edificata, all’interno di una stretta viacentrale. Il fabbricato è in mattone nudoe al piano terra ha un porticato che im-preziosisce l’ingresso.

ASSOCIAZIONIGruppo Sportivo Campagna. Gestiscela squadra di calcio amatoriale.

Camagna, murale (ph Silvana Mossano)

Ristorante in Camagna MonferratoVicolo Gallina, 20 - Tel. 0142.925645

chiuso linedì

La cucina di territorioè servita!

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Pro Loco, piazza Sant’Eusebio, nel com-plesso della chiesa.

TEMPO LIBEROCampetto di calcio, via Oliva (rif. Mu-nicipio).

MANIFESTAZIONICantina mia, ultima settimana di luglioo prima di agosto.Processione di Sant’Eusebio, 1° ago-sto. Processione lungo piazza Eusebio,via Matteotti, via Debernardi, via dei Mar-tiri, piazza Sant’Eusebio.Raduno auto d’epoca, 4 luglio.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEDebernardi Elio, frazione Bonina.Berra Bruno, via Giambone 61, tel. 0142925243. Canepa Ferdinando, via Debernardi 20,tel. 0142 925446. Produce: Barbera, Gri-gnolino, Cortese (sfuso).Manassero Giuseppe, via Martire Giam-bone 45, tel. 0142 925728. Produce:Barbera, Grignolino, Cortese, Moscato(sfuso).VARIEApostoli Doriddo, regione Stramba, tel.0142 925307. Produzione lumache tipo“Helix Pomatia Alpina” (varietà più gros-sa). Telefonare sera precedente.La panetteria di Massimo e Daniela,via Debernardi 3, tel. 0142 925522. Spe-cialità: pane di noci e grissini tirati a ma-no. Pane di tutti i tipi, focacce, crostatedi frutta e marmellata prodotta artigia-nalmente.

RICETTIVITÀRISTORANTITaverna di Campagna, vicolo Gallina,tel. 0142 925645: coperti 30, animali no,carte di credito no. Chiusura lunedì tut-to il giorno e tutti i giorni a pranzo, esclu-si sabato e domenica. Ferie: dal 19.2 al

10.2; dal 1°.9 al 10.9. Cucina tipica conparticolare cura nella presentazione deipiatti. Carta dei vini: 150 etichette. For-maggi piemontesi e francesi d’alpeggio.Locale molto caratteristico, con salettaal primo piano intima e curata con pia-cevole atmosfera, e saletta estiva rica-vata nella cantina in tufo, con annessoinfernot.BARSut la cupola, via dei Martiri, tel. 0142925112. Chiusura alla sera ore 22.VINERIAL’Elfo di Camagna, via Matteotti 27,tel./fax 0142 925138, web www.elfodi-camagna.com. Chiusura: lunedì. Nuovolocale sito in uno dei più bei palazzi delcentro storico. Al piano terra enotecacon etichette dei migliori vini monferrinie piemontesi. Altri locali al primo pianoper pranzi, merende e cene. Specialitàgastronomiche: soma d’ai, bagna caô-da, trippa, polenta. Dolci fatti in casa:da segnalare la fonduta di cioccolato.

SERVIZIAutocorriera: fermate piazza Lenti e Re-gione Madonna.Autofficina: Mori Antonio, regioneStramba, tel. 0142 925295.Carabinieri: Vignale.Distretto sanitario: Ozzano.Distributore carburante: Roncaglia. Farmacia: Contini Patrizia, tel. 0142925776.Parrocchia: S. Eusebio, piazza Sant’Eu-sebio, tel. 0142 925123. Messe festive:sabato ore 17, domenica ore 11. Cam-pane: battono ore e mezze, giorno e not-te.Poste : via Matteotti 22, tel. 0142 925129.

Camagna, il Municipio (ph Silvana Mossano)

• Punti panoramici. A Rocca delleDonne, suggestivo paesaggio, spe-cialmente in primavera, delle risaieallagate.

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STORIAAntico possesso dei Vescovi di Asti, pas-sò poi ai Marchesi del Monferrato chenel XIV secolo lo diedero in feudo agliScarampi di Villanova, i quali lo man-tennero anche sotto i Gonzaga, quandodivennero signori del Monferrato, e sot-to i Savoia. Il castello di Camino, del se-colo XI, è stato ampliato nel XIV. Grave-mente danneggiato dai francesi nel1631, fu restaurato alla fine del Sette-cento. A Brusaschetto e Castel San Pie-tro ci sono i ruderi di antichi castelli. A Rocca delle Donne convento delle Be-nedettine (secolo XII) abbandonato nelXV secolo. A Piazzano c’è la casa di Gio-vanni Battista Curione Boetti (1743-1791), missionario in Oriente, avventu-riero e fondatore di una nuova religione.Fu soprannominato profeta Mansur e,con i suoi seguaci, organizzò in uno sta-to teocratico i territori dell’Armenia, delKurdistan, della Georgia e della Circa-sia, fu sconfitto dalla zarina Caterina.

ARTECastello di Camino. Risalente al secoloXI, ampliato nel XIV subì poi vari restauritra il ’700 e l’800. Situato su uno speronedella riva destra del Po si compone di uncorpo principale quadrangolare merlatoe decorato con eleganti bifore e corni-cioni dentellati in cotto. Vi è poi la mae-stosa torre di avvistamento caratterizza-ta dalle false finestre e dalla cella loggiata.Nell’Ottocento il castello subì gli influssidel gusto medioevalizzante del tempo,tuttavia conserva ancora molte parti ori-ginali tra cui il cortile di impianto quattro-centesco e la cappella tardo gotica. Gliinterni sono ben conservati e hanno ar-redi e decori di gusto neogotico. Lasplendida galleria della loggia settecen-tesca contiene una buona quadreria conalcuni ritratti della famiglia Scarampi ope-ra di Pier Francesco Guala. Nella cap-pella è custodito un prezioso trittico del’500. Particolare il monumento funebre almarchese Scarampo Scarampi. Ancoraabitato, è usato per convegni e cerimo-nie. È possibile la visita guidata al castelloe allo splendido parco (che fa parte delParco del Po). Per prenotazioni e infor-

mazioni: Soc. Il Castello s.a.s. di B.L. Zan-donini, tel. 02 48841703.Parrocchiale di San Lorenzo. L’edificio(disegnato forse dal Magnocavalli) è sta-to costruito tra la fine del 1600 ed il 1789su un preesistente edificio del 1500.Questo spiega l’eterogeneità della fac-ciata con un corpo centrale dal fastigiocurvilineo tardo barocco e corpi lateralidi costruzione posteriore. Addossata al-la chiesa la cappella gentilizia degli Sca-rampi. Quadro raffigurante il Santo pa-trono di scuola Moncalvesca, “Martiriodi San Lorenzo” opera del 1932 di PierLuigi Morgari. Degno di nota è pure l’or-gano Mentasti del 1866.Chiesa di San Gottardo. Fraz. CastelSan Pietro. Edificio di epoca romanica(secolo XII) dalla semplice pianta qua-drangolare conclusa dall’abside e tettoa capanna. La facciata ed il piccolocampanile sono decorati con archettipensili. All’interno pregevoli affreschi conscene della vita del Santo datati 1478.Monastero di Rocca delle Donne. Fraz.Rocca delle Donne. Situato in posizionedominante sulla valle del Po l’edificio èconfigurato come una ampia casa for-tezza con un cortile interno parte porti-cato, Edificato intorno al XIV secolo co-me convento femminile venne chiuso nel1492 da Papa Borgia. L’intera strutturaha subito vari rifacimenti fino al nostrosecolo che l’hanno trasformata in casadi abitazione. Le stanze prospicienti al-la valle conservano ancora gli antichisoffitti dai costoloni lignei e decorazionimurarie contemporanee all’edificazione.Comune . È visitabile, con prenotazionetelefonica, l’esposizione delle opere do-nate dal pittore Enrico Colombotto Ros-so (abitante a Camino in via Serra) allaComunità per il costituendo Museo.

ASSOCIAZIONICircolo Arci, Brusaschetto.Pro Loco Caminsport, via Roma, tel.0142 469131. Organizza manifestazio-ni. Gestisce campo di calcio.

CAMINOCAP 15020 • Municipio: via Roma 37,tel. 0142 469131, fax 0142 469132.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 780 • Altezzacapoluogo 270 metri s.l.m. • Superfi-cie 18,45 kmq • Frazioni e località:Castel S. Pietro, Brusaschetto Nuovo,Brusaschetto Alto, Rocca delle Don-ne, Piazzano, Isolengo • Comuni con-finanti: Gabiano, Pontestura, Mom-bello, Trino, Morano • Distanza da Ca-sale km 16.

Camino, la chiesa parrocchiale(ph Giuse Marullo)

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Bocciofila, Isolengo. Gestisce due cam-pi di bocce.

MANIFESTAZIONIRassegna Il Monferrato è vivo, una do-menica tra il 10 e il 30 settembre. Aper-tura del castello. Mostre, rappresenta-zioni e rievocazioni, bancarelle di pro-dotti tipici.Festa patronale, ferragosto. Gastrono-mia e serate danzanti.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEMarco Bianco, Rocca Delle Donne, viaMonastero 4, tel. 0142 469292.Tenuta Gaiano, via Trino 8, tel. 0142469440, fax 0142 469500, e-mail: [email protected]. Produce Barbera delMonferrato, Birba Rossa (vino da tavo-la), Grignolino del Monferrato Casalese.MIELEPierino Vellano, regione Molino Biglia79, tel. 0142 469127.

RICETTIVITÀRISTORANTIRistorante Del Peso, piazza Marconi,tel. 0142 469122: coperti 200, animali sì,carte di credito sì. Chiusura giovedì. Cu-cina tipica piemontese, tra cui fritto mi-sto, risotto con funghi o tartufi. Disponedi una sala più piccola e di un salone.Trattoria del Centro, Castel San Pietro,via del Centro 13, tel. 0142 469113: co-perti 100, animali sì, carte di credito no.Chiusura martedì. Ferie: seconda metàdi luglio. Specialità: fritto misto. Altri piat-ti tipici: agnolotti casalinghi con sugod’arrosto, carne cruda, cotechino caldo,peperoni in bagna cauda, bolliti misti (tracui testina e lingua) con bagnet. Dolci:

bunet. Atmosfera famigliare e raccolta,profumo di buono.Trattoria Della Rocca, Rocca Delle Don-ne, via Rocca 75, tel. 0142 469150: co-perti 140, animali sì, carte di credito sì.Chiusura martedì. Ferie: 26.12 al 7.1.Piatti tipici: antipasti (salumi del Mon-ferrato, carne cruda, vitello tonnato);agnolotti; fritto misto. Specialità: ratatuia,antica ricetta del Monferrato a base dipeperoni, funghi porcini, olive e filetti diacciuga. Locale rustico, con rivestimentidelle pareti in legno e in tessuto. Am-biente famigliare.Bar Ristorante Monti, Isolengo, viaMonti 15, tel. 0142 469119. Aperto solovenerdì, sabato e domenica; gli altri gior-ni su prenotazione.

SERVIZIAutocorriera: fermata Stac.Autofficina: Officina Drg Tuning, viaPontestura 124, tel. 0142 469595.Banca: Banca Sella (solo tesoreria Co-mune). Carabinieri: a Pontestura, tel. 0142466133.Distretto sanitario: Trino.Distributore carburante: a Castagnone.Farmacia: Massimo Restivo, via Roma33, tel. 0142 469120.Parrocchia: San Lorenzo, via Roma 10,tel. 0142 469139. Orari messe domeni-cali: 8 e 11. Campane: ore e mezz’ore,giorno e notte.Poste: via Roma 9, tel. 0142 469137.Infopoint: Comune.

• Punti panoramici. A Rocca delleDonne, suggestivo paesaggio, spe-cialmente in primavera, delle risaieallagate.

Camino, il castello (ph Gianni Giansanti/Grazia Neri)

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STORIALo cita il Barbarossa. Tra i più antichipaesi del Monferrato, ai confini delle pro-vince di Alessandria e Asti, sul versan-te sinistro della valle del Rio Menga. Trail V e il VI secolo, al tempo delle inva-sioni barbariche elementi germanici siinstallarono nell’area di Castelletto. Tro-viamo la testimonianza toponomasticanella frazione Godio (= Goti). E’ citatoper la prima volta in un diploma del Bar-barossa.PERSONAGGI ILLUSTRI. AlessandroMerli, come Governatore di Sassari di-fese le coste della Sardegna dall’inva-sione delle truppe francesi e ne ebbe

solenne elogio il 20 marzo del 1793 dalRe Vittorio Amedeo III.

ARTEParrocchiale di Sant’Eusebio. Costrui-ta in tempi recenti (1959), in una com-posta interpretazione dello stile romani-co. La facciata a capanna è in mattoni,con un triplice ingresso protetto da unpronao. Fonte battesimale romanico pro-veniente dall’antica parrocchiale. Pre-gevoli reliquiari di San Rocco, San Ni-colao, Sant’Eusebio e Santa Croce. Ri-sulta suggestiva la luce naturale inter-na.

ASSOCIAZIONICircolo ricreativo, via San Giuseppe.Polisportiva Guazzolese, fraz. Guaz-

CASTELLETTOMERLICAP 15020 • Municipio: Via Roma 57,tel. 0141 918123, fax 0141 918123.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 450 • Altezzacapoluogo 309 metri s.l.m. • Superfi-cie: 11,76 kmq • Frazioni e località:Godio, Guazzolo, Perno Inferiore, Per-no Superiore • Comuni confinanti:Moncalvo, Alfiano, Cerrina, Mombel-lo • Distanza da Casale km 22.

Castelletto Merli, vetrata con S. Eusebio(ph Luigi Angelino)

CURIOSITÀ E LEGGENDE. Del Ca-stelletto dei Merli, Don Bosco, che vifu ospite nel 1841, disse che “...sor-ge nel posto più bello del Monferra-to, dove la vista è stupenda e l’oriz-zonte è sconfinato.

Guazzolo, la chiesa parrocchiale SS. Nome di Maria (ph Luigi Angelino)

Pro loco Castelletto Merli, presso Co-mune, tel. 0141 918123.

TEMPO LIBEROCentro sportivo, via San Giuseppe (Co-mune). Calcetto, bocce e tennis.

MANIFESTAZIONIGara ciclistica regionale, giugno.Festa di S. Eusebio, 1 agosto.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEDario Bertana, S. Maria, tel. 0141917655.Natalino Bertana, Sogliano, tel. 0141918152.Cesare Cerreti, Guazzalo, tel. 0141922207.Cesira Franchini, Cosso, tel. 0141918201.Rinaldo Galletto, Terfengo, tel. 0141918148.Pietro Pianola, via Roma, 0141 918265.Azienda agricola Gigliola, Terfangato,tel. 0141 918126.Felice Guarnero, Sogliano, tel. 0141918189.Giovanni Lavagno, case Bertana, tel.0141 917658.Dante Maranzana, Sogliano, 0141918150.Armando Mariano, Perno Superiore, tel.0141 918104.Luigi Olivetta, Sogliano, tel. 0141918157.

Carlo Olivetta, Terfangato, tel. 0141918210.Palmino Anselmo, Sogliano, tel. 0141918187.Pietro e Agostino Panatelo, Guazzolo,via Torino, tel. 0141 918256. Enzo Pessina, Guazzolo, Borgo Allegri,tel. 0141 921894.Rodolfo e Remo Varvelli, Case Spar-se, tel. 0141 917866.SALUMIAnselmo, Guazzolo, tel. 0141 918112.Produce anche agnolotti.MIELESandro Cerreti, via San Giuseppe 21,tel. 0141 918108.VARIEVannidolfo Cabiale, Guazzolo, CaseSparse 14, tel. 0141 922271. Produzio-ne frutta.Azienda agricola Gaia, via Cosso, tel.0141 922271. Produzione mele.Dante Scaglione, Costamezzana, via Val-le, tel. 0141 918117. Produzione frutta.

RICETTIVITÀBARPenna, via San Giuseppe, tel. 0141 918113.Chiusura lunedì e martedì pomeriggio.

SERVIZICarabinieri: Ponzano.Farmacia: Moncalvo.Parrocchia: Guazzolo. Messe festive ore10.30 e 11.30.Poste: via Roma 33, tel. 0141 918125.

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Guazzolo,Madonna del Carmine(ph Luigi Angelino)

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STORIAIL PAESE DELLA MUSICA E DEGLIINFERNOT. Celle figura in un diploma diEnrico V del 1116, toponimo che derivadall’esistenza di un deposito dell’annonamilitare possedimento prima dei Marchesidi Ivrea, dei Visconti di Vercelli, dei Mar-chesi del Monferrato; fu infeudato a gros-si nomi: Cane (la famiglia del capitano diventura Facino), Marescalchi, Pocaparte(che ebbero anche Uviglie), Ardizzoni,Cocconato, Oglieri e Francia.Per la sua storia recente Cella Monte ègiustamente definito il paese della musi-ca (oltre che degli infernot) e del tufo, peril sapiente lavoro realizzatosi negli ultimianni, di recupero delle abitazioni alla ca-ratteristica pietra locale.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Particolareun po’ tragico: Cella perdette quasi tuttii suoi abitanti in seguito alla peste del1630, quella di manzoniana memoria.Una lapide posta sulla facciata della chie-sa dei SS. Giulitta e Quirico è ricono-scente ai due patroni per la protezioneantiaerea, la popolazione «fu salva dascoppio di bombe lanciate da aerei neipressi dell’abitato il 17 luglio 1944».Per molti anni in quella che è oggi l’areaSardegna, a Cella Monte funzionò unosferisterio per pallone elastico inaugura-to dal famoso Augusto Manzo.PERSONAGGI ILLUSTRI. Don CarloDenina, storico, Pietro Marescalco, vi-cario generale del marchese di Saluzzo,Evasio Leoni, poeta, Ignazio Radicati,viaggiatore e industriale, Pietro Secon-do Radicati, vescovo (nato a Cella e bat-

tezzato nella parrocchiale il 30 marzo1671), Gian Giacomo Francia, letteratoe patriota, segretario del corpo legislati-vo a Parigi, sindaco di Cella (nato a Cel-la nell’aprile 1773, morto a Cella nel1858), Pietro Giordani, letterato, Cipria-no Cei, pittore di fine Ottocento (sue ope-re ornano il Quirinale, riposa a Cella nel-la tomba di famiglia), gen. Cei, progetti-sta di Redipuglia, Luigi Marletta, tenore.

ARTECastello-Palazzo Ardizzoni. Edificio diantica origine (XII sec.) trasformato nelXVII sec. in villa signorile dalla famigliaArdizzoni. Dell’originario impianto si no-tano ancora le belle finestre quattrocen-tesche e le murature a fasce alternate ditufo e mattoni che ricordano il castello diLignano, di Frassinello e di Uviglie. Di pro-prietà della famiglia Ardito.Chiesa parrocchiale dei SS. Giulitta eQuirico. La costruzione risale agli inizidel XVII sec. L’edificio ha tre navate, pre-sbiterio con volta a vela e abside cilin-drica. La facciata è in mattoni a vista, adun unico piano con finta balconata, è ope-ra dell’ing. Tornielli e venne costruita nel1922. All’interno si possono vedere duebelle pale d’altare poste in capo alle na-vate laterali attribuite al Caccia o alla sua

CELLA MONTECAP 15034 • Municipio: via BarbanoDante 30, tel. 0142 488161, fax 0142489962.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 509 • Altezzacapoluogo 268 metri s.l.m. • Superfi-cie 5,63 kmq • Frazioni: Coppi • Co-muni confinanti: Frassinello, Ottiglio,Sala, Ozzano • Distanza da Casale km11 • Distanza da Alessandria km 35.

Cella Monte, veduta(ph Gianni Giansanti/Grazia Neri)

SUA ECCELLENZA, LA NOBILTÀ DEL VINO

Azienda AgricolaCoppo CarloReg. Bocca 115034CELLA MONTE (AL)Tel. 0142.488449

Gradite le visitesu prenotazione

Coppo Cipriano

Via Cipriano Cei, 715034CELLA MONTE (AL)Tel. 0142.488283

Sala degustazioneSempre aperti

Villa Peronadi Pigino Franco15034CELLA MONTE (AL)Tel. 0142.488280

Agriturismocon ristorazione

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scuola. Organo Borchietti (1867). Nel “te-soro”, reliquiari.Chiesa di S. Quirico. La costruzione haorigini romaniche come è possibile os-servare nella parte absidale. La facciatainvece è di epoca successiva: ha infattilinee tipicamente barocche. Si trova in re-gione Sardegna.Villa Cosseta. Palazzina dalle tipiche for-me liberty, caratterizzata dall’elegante tor-retta con finestre ovali e dalle lievi deco-razioni delle cornici marcapiano e dellefinestre. È in via Barbano Dante 36.Sant’Antonio. Cappelletta dalla sempli-ce facciata, situata di fronte alla parroc-chiale; restaurata, è proprietà del Comu-ne che la utilizza come auditorium. All’in-terno piccola quadreria.

ASSOCIAZIONIPro Loco , viale Cei 2.Ancol Coppi Cella Monte , fraz. Coppi.

TEMPO LIBEROCentro incontro, in regione Sardegna.Due campi bocce, uno di tennis, uno dipattinaggio e uno di calcetto.È in allestimento (idea del musicistaOscar Casares) un grande anfiteatro na-turale (e panoramico) della musica (e nonsolo) in regione Sardegna sotto il campoda tennis; è capace di tremila posti.

MANIFESTAZIONIPatronali: al capoluogo S. Quirico, la ter-za domenica di luglio; la frazione Coppifesteggia S. Giuseppe.Sagra del tartufo bianco della ValleGhenza, primo fine settimana di novem-

bre in regione Sardegna. Piatti tipici. Pre-miazioni di trifulau.Maggiociondolo, a maggio, in S. Anto-nio, alla domenica pomeriggio. Rasse-gna dedicata ai giovani talenti della mu-sica classica.Swing hall estate, rassegna musicale, acasa Francia. Poesia e Musica nei cortili, a luglio-ago-sto. Legato a Vignale-danza, nei cortili divilla Francia e del castello.Mostre d’arte , in occasione della sagradel tartufo.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEEnrico Bellero, viale Cei, tel. 0142 488014.Franco Pigino e Anna Merlo, villa Pero-na, tel. 0142 488280. Tra i prodotti: Raggiodi Luna (Cortese e Malvasia greca vinifi-cate insieme), Primula Rossa e Moscatel-lina, vitigno autoctono (bottega del vino).Carlo Coppo, cascina Varoccara, tel.0142 488449. Tra i vini: Barbera, Gri-gnolino, Cortese Doc e Moscatlinna (dauva Moscatellina, vitigni impiantati nel1940-’50), molto raro. Infernot (tutti sca-vati nel tufo) dove si può degustare il vi-no. Giovanni Coppo, Varoccara, tel. 0142488516. Barbera, Grignolino, Freisa, tut-ti Doc e Bianco Bricot.Felice Francia, regione Magrina 1, tel.0142 488286.Cipriano Coppo, Santa Cristina, via Cei7, tel. 0142 488283. Grignolino, Bonarda,Barbera del Monferrato, Freisa, Cortese,Chiaretto (Dolcetto e Pinot Rosso) tutti Doc.

INFERNOT: ITINERARIO D’ARTE MI-NORE. Questi i principali infernot (spe-cole vinarie scavate nel tufo sotto le ca-se, definite anche “catacombe” per vini,la cui visita è ben più lieta che non quel-le romane): di Piero Mazza, in via Bar-bano Dante, 54 (scavato da Giovanni Bi-letta nel 1863-66, il più grande e profon-do del paese); della casa parrocchiale,in centro; di Massimo Ceresa in via Bar-bano Dante 65, di Giuliano Marletta (da-tato 1898) in via Cipriano Cei 5; poi in re-gione Monti (strada verso Ozzano), diGioconda Ceresa, oggi Canu, dalla bel-la volta a botte e, per finire, di IsodoroSatti-Rivelli dal percorso tortuoso salvabottiglie con inciso un 1886 (o 1856? colche guadagnerebbe il titolo di più vec-chio di Cella). L’infernot, ha scritto SilviaBiletta «non nasce mettendo insieme ele-menti, ma asportando materiale e nullapuò essere aggiunto, non i ripiani, non isostegni, non il tavolo, sempre versanteal centro, rotondo, quadrato, rettangola-re, ovale secondo la forma dell’infernotstesso, perfettamente in scala con l’in-sieme... Nulla può essere aggiunto matutto deve emergere a poco a poco».

Cella Monte, infernot scavato nel futo(ph Luigi Angelino)

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Pier Carlo Gaviati, cascina Guasta, Cop-pi, tel. 0142 488284.Fratelli Lavagno, cascina Guasta, tel.0142 488277.Ernesto Merlo, regione Groppo, tel. 0142489948.SALUMIEnrico Francia, via Barbano Dante 24,tel. 0142 488172. Salame crudo stagio-nato al punto giusto (in una cantina sca-vata nel tufo), lardo, salame cotto, pan-cetta, cotechino e muletta (sei mesi di sta-gionatura minima).

RICETTIVITÀALBERGHIRoccapietra, via Bocca 6, tel. 0142488103: camere 7.RISTORANTIRoccapietra, via Bocca 6, tel. 0142488103: coperti 150, animali no, carte dicredito no. Apertura nel fine settimana,sabato e domenica. Piatti tipici: agnolot-ti, fritto misto, filetto coi funghi porcini, co-niglio alla Roccapietra. Vini locali.AGRITURISMIVilla Perona di Pigino, loc. Perona 1(strada per Coppi), tel. 0142 488280: co-perti 60, camere 10, animali sì, carta dicredito no. Chiusura: domenica sera edal 23/12 all’1/2. Piatti tipici: affettati, ri-sotto ai tartufi, coniglio alle erbe con con-torno, stinco, frutta cotta. Chicca: zuc-cherini villa Perona, imbevuti in alcool einsaporiti con liquirizia, salvia, limone, or-tica, menta, chiodi di garofano, petali dirosa e... altro. Vini della casa. Villa conparco e alberi secolari (tra cui tre cedridel Libano). Le camere portano il nomedi un vino (Freisa, Grignolino...).BARIl Carpino, via Cipriano Cei, tel. 0142488858. Chiusura mercoledì.

TABACCHIFrancia, via Barbano Dante 24.

ATTIVITÀ ECONOMICHEARTIGIANIScimon Ruhkman, via Barbano Dante,tel. 0142 489971. Restauratore e accor-datore strumenti antichi.

SERVIZIAutocorriera: fermata Stat in reg. Bocca(Roccapietra).Autofficina: Coppo F.lli snc, officina mec-canica, via Cipriano Cei 20, tel. 0142488294.Banca: San Paolo, via Barbano Dante 16,tel. 0142 488510.Biblioteca: via Matilde Francia 13 (ex ele-mentare). Info: Comune.Carabinieri: a Rosignano, tel. 0142488125.Distretto sanitario: Ozzano.Distributore carburante: Valle Ghenza,Rosignano.Farmacia: Freddi, via Barbano Dante 35,tel. 0142 488900.Parrocchia: SS. Giulitta e Quirico, piaz-za Vallino 6, tel. 0142 488689. Messa fe-stiva ore 10.Poste: Via Barbano Dante 20, tel. 0142488168.Infopoint: Comune.

Cella Monte, musica nei cortili(ph Luigi Angelino)

• Punti panoramici. All’area verde(regione Sardegna) sembra di tocca-re con mano Rosignano.Gian Giacomo Francia nello scrive-re del paese di cui fu maire (sinda-co napoleonico) ricordò: «Ha un bel-lissimo orizzonte, perchè apertissi-mo al levante, bastamente al mez-zogiorno, non interamente chiuso aPonente...».

Str. Perona, 1 - Cellamonte Monferrato (Al) - Tel. 0142.488280

VINI e AGRITURISMO D.O.C.con camere

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STORIAIL PAESE DEI RICCI (MARCHESI). Ap-pare come Cirisidum in un diploma diCorrado il Salico del 1026 a favore deimonaci di Breme (diocesi di Pavia). Ap-partenne quindi ai marchesi di Monfer-rato. Il 3 febbraio 1537 fu investito delfeudo il capitano Giovanni Pasquerio.nel 1593 al celebre ingegnere militareGermanico Savorgnan (il progettista del-la cittadella di Casale). Poi estinta la li-nea, passava al conte F. Antonio Ricci(marchese di Cereseto dal 1728), lineaa sua volta estinta nel 1916.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Il suo no-me deriverebbe dai ciliegi che alligna-vano copiosi nella zona. In un sotto-beccatello del castello è di-pinta una Madonnina, è un ex voto delprogettista ing. Vittorio Tornielli: durantela costruzione del maniero cadde da unalto ponteggio, proprio in quel punto, esi salvò.All’inizio degli anni Sessanta il pittoreMario Micheletti effigiò nell’affresco del

catino absidale della parrocchiale unaAssunzione prendendo come modelloper gli angioletti alcuni allievi dell’asilo:Luisa, Paola, Bruna, Luciano, Mariuccia,Gianfranco...PERSONAGGI ILLUSTRI. Emilio Fe-derico Ricci podestà di Casale (1617),Senatore, il fratello Carlo Ricci podestàdi Mantova, Presidente del Senato di Ca-sale e poi di Mantova, consigliere di sta-to, conservatore di Lucedio. RiccardoGualino finanziere e protettore delle ar-ti con la moglie Cesarina Gurgo Sali-ce. I due vennero ritratti nel castello dalpittore Felice Casorati.

ARTECastello . Costruito nel primo decenniodel XX secolo, secondo lo stile ecletticoche scaturisce dagli studi di Viollet Le

Cereseto, il castello (ph Gianni Giansanti/Grazia Neri)

Cereseto, la chiesa parrocchiale(ph Giuse Marullo)

CERESETOCAP 15020 • Municipio: via Roma 32,tel. e fax 0142 940185.Informazioni sul territorio: Morfo-logia, collinare • Abitanti 437 • Al-tezza capoluogo 280 metri s.l.m. •Superficie: 10,42 kmq • Frazioni: Ma-donnina • Comuni confinanti: Trevil-le, Sala, Ottiglio, Moncalvo, Ponte-stura, Ponzano, Serralunga, Ozzano• Distanza da Casale km 16,5.

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Duc e degli architetti italiani D’Andradee Nigra. Lo volle realizzare il celebre fi-nanziere Riccardo Gualino che - in quelmomento della sua vita - condividevaquesta ideologia. Il complesso ha unadimensione monumentale: impegnò perun decennio un numero grandissimo dimaestranze che portarono vita e svilup-po nel paese. Possiamo ancora ammi-rare - in alcuni casi - le decorazioni allepareti, ai soffitti e alle volte. Talvolta so-no ingenuamente semplici, talvolta te-stimoniano invece il gusto particolare diquel periodo. All’esterno, bassorilievodel Canonica.Ammirando questo enorme e comples-so fabbricato il pensiero coglie in modoinequivocabile la tormentata problema-tica che animò il committente e il pro-gettista. Ricordiamo che Riccardo Gua-lino, scrivendo la sua autobiografia al-cuni anni dopo, rinnegò il valore dell’o-pera che lui stesso aveva realizzato,profondendo vastissime risorse econo-miche.Chiesa parrocchiale di San Pietro

Apostolo. La chiesa che vediamo ora èstata realizzata tra il 1719 e il 1723. Sor-ge su una preesistenza risalente all’an-no Mille. La costruzione consiste nellachiesa e nella casa parrocchiale. Le fac-ciate - intonacate e dipinte - hanno unequilibrato disegno settecentesco.Il campanile è stato sopraelevato nel1911. All’interno, a pianta rettangolare,possiamo ammirare l’affresco incorni-ciato dalla lussuosa costruzione baroc-ca. Interessanti le stazioni della Via Cru-cis, di piccole dimensioni.L’edificio à visitabile all’esterno: sempree all’interno: in occasione delle cele-brazioni. La chiesa sorge a fianco del monumen-tale castello e contrappone il suo deli-cato disegno all’immagine ridondantedell’opera vicina.Chiesa di San Filippo e San Giacomo.Eretta nel XVIII sec. con buon disegnobarocco. All’interno, un crocifisso ligneoe suppellettili sacre. E’ una piccola co-struzione che fa parte del tessuto ur-bano.

Cereseto, monumento ai caduti del Canonica sulla facciata del castello (ph Luigi Angelino)

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• Punti panoramici. Piazzale dellachiesa (visione su colline e Alpi, Mon-viso compreso).

ASSOCIAZIONIPro Loco, c/o cascina Raviara. Orga-nizza la festa patronale e l’Entierro delVenerdì Santo.Circolo Ancol, via Cavour 1.

TEMPO LIBEROPalestra, fraz. MadonninaLe Kok, ex “Fog”, Statale per Asti, tel.0142 940002, infotel 0348 7030487,0348 2630937.Centro ippico alla cascina Campone(Alvaro Passarani) , tel. 0142 940583.Specializzato nei cavalli arabi.

MANIFESTAZIONIPatronale , ferragosto.Fiera agricola della collina, fine ago-sto.Venerdì Santo, tradizionale processio-ne dell’Entierro coi simboli della Passio-ne.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEAlfonso Borello, via Moncalvo 1, tel.0142 940420. Armando Borello, cascina Monza tel.0142 940310. Emma e Rita Spinoglio, cascina Coc-colotta, tel. 0142 940161.MIELECasc. Gorreto, Donato Masucci, tel.0142 940261FRUTTACascina Merli (Francia), tel. 0142940519. Vendita diretta con spaccio sul-la statale.

RICETTIVITÀRISTORANTIDel Castello, via Cistilliano 43, tel./fax0142 940182: coperti 400, animali no,carte di credito no. Chiusura martedì.Piatti tipici: agnolotti fatti a mano, frittomisto alla piemontese. L’antica tavernadel locale è ora adibita alla degustazio-ne e alla vendita di vini e grappe delMonferrato.AGRITURISMIMonvillone, via alla stazione 32, tel/fax0142 940251: coperti 60, animali sì, car-

te di credito sì. Chiusura lunedì. Piatti ti-pici: agnolotti, fritto misto, carni con ver-dure dell’orto.BAR-TABACCHI Distributore IP, sulla statale per Asti, tel.0142 940103. Chiusura lunedì.

SERVIZIAutocorriera: Linea Stac Moncalvo-Ce-reseto-Casale e Satti (fermata alla sta-tale). Autofficina: Enzo Meloncelli, via Gorre-to 68, tel. 0142 940558.Carabinieri: Ottiglio. Distributore carburante: IP, sulla sta-tale per Asti, tel. 0142 940103.Farmacia: Madonnina di Serralunga. Parrocchia: via Cavour 7, tel. 0142940186. Messa festiva alle ore 11. Poste: via Cavour 1, tel. 0142 940183.

Cereseto, panorama(ph Luigi Angelino)

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0142 . 940182CERESETO

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STORIAAnticamente Cerradallum e Cerradina(luogo denso di cerri). Il paese è già ri-cordato nel 706 su un documento (do-nazione a Lucedio) del re LongobardoAriperto. Lo storiografo Aldo di Ricaldo-ne cita un atto del 28 luglio 1095 con ilquale Ottone di Albelarda concede allachiesa dei Santi Giovanni e Paolo terri-tori ubicati nei dintorni di Cerrina. Ap-partenne all’episcopato di Vercelli, ai mar-chesi del Monferrato, ai Montiglio, contidi Valenza e (XVII secolo) ai Durazzo-Pal-lavicino di Genova.Montalero appartenne ai Calcamuggi diS. Salvatore e ai Mazzetti di Casale, Ro-singo fu feudo dei Miroglio di Moncesti-no e di Cuccaro.La frazione Valle nasce nel 1835 attor-no alla casa del fabbro Giovanni Batti-

sta Ombra che trasferì lungo la stradaper Torino la sua officina.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Un uraga-no nel 1765 scoperchiò tutte le case delconcentrico.PERSONAGGI ILLUSTRI. CantanteAdriana Basile amata da Vincenzo Gon-zaga che le donò (1609) la baronia diPiancerreto (oggi casa Bardazza).

ARTEChiesa dei SS. Nazario e Celso. L’at-tuale edificio, parrocchiale di Cerrina, ri-sale al 1866; la chiesa presenta nelle trenavate interne uno stile ionico. La fac-ciata è in stile corinzio, caratterizzatadalle quattro colonne binate, dal timpa-no e dalla lunetta centrale. Il campanilerisale al 1821. Nei due altari laterali visono una tela di Orsola Caccia raffigu-rante la Madonna del Rosario ed una te-la attribuita all’Alberini raffigurante la Ma-donna del Suffragio. Chiesa di S. Antonio Abate. Frazionedi Piancerreto. Risale al XVII sec.; ca-ratterizzata da una semplice facciata con

CASAFORTE. Sulla piazza della par-rocchiale, casaforte gotica di non cer-ta datazione è presumibile che risal-ga al periodo tra il ’300 ed il ’400, è in-teramente realizzata in muratura dimattoni a vista e presenta delle bellemonofore con lievi strombature deco-rate a motivi floreali.

CERRINACAP 15020 • Municipio: piazza Mar-tiri 3, tel. 0142 943421, fax 0142943817, videotel 0142 943817. Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 1.597 • Altez-za capoluogo 225 metri s.l.m. • Su-perficie 17,09 Kmq • Frazioni: Mon-taldo, Montalero, Piancerreto, Rosin-go, Valle • Comuni confinanti: Mom-bello, Gabiano, Villamiroglio, Oda-lengo Grande, Odalengo Piccolo, Ca-stelletto Merli • Distanza da Casalekm 24 • Distanza da Alessandria km46 • Distanza da Asti km 35.

Cerrina, casaforte (ph Giuse Marullo)

Cerrina, frazione Piancerreto, casa Bardazza (ph Giuse Marullo)

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quattro lesene binate e frontone. L’edifi-cio è realizzato in muratura mista di mat-toni e pietre. Il campanile è caratteriz-zato da una strana copertura in coppi afoggia di "pagoda”. Sull’altare lateraledestro vi è una bella pala raffigurante laMadonna, S. Antonio, S. Carlo Borromeoe S. Pietro.Chiesa di S. Maria Assunta. Frazionedi Montalero. Fu costruita per volere deiMontalero intorno al 1600 in uno stile ba-rocco dalle forme discrete ed equilibra-te. All’interno si possono vedere un pic-colo pulpito dipinto, bello ed inusuale,un pregevole pagliotto d’altare, alcunetele raffiguranti una S. Gregorio, una S.Elmidio, una S. Rocco ed una S. Bovo-ne. Infine vi è una bellissima Madonnacon Bambino e Santi. Sul pavimento del-la navata centrale una lapide che indi-ca la sepoltura del nobile Pietro Monta-lero nel 1609 completa di stemma dellacasata (aquila a due teste) che si ritro-va anche nel cornicione esterno. Castello. Frazione di Montalero. Ca-saforte di antica origine, molto rima-neggiata nel secolo XVII. Il complessodi notevoli dimensioni presenta un belportale d’ingresso, nei pressi della chie-sa, dalle linee baroccheggianti (il fron-tone spezzato e curvilineo) ed un sug-gestivo giardino. Interessante la deco-razione dentellata visibile nel cortile in-terno e sulla torre campanaria. La partedel castello adibita a ristorante è in otti-mo stato. L’intero complesso apparten-ne alla famiglia dei Montalero che rea-lizzarono anche la chiesa adiacente.Casa Bardazza. Frazione di Piancerre-to. Esempio di casa patronale risalenteagli inizi del XVII sec. e successivamen-te rimaneggiata. Fu l’abitazione di Adria-na Basile cantante alla corte di VincenzoGonzaga e baronessa di Piancerreto.

ASSOCIAZIONIAttimo fuggente, tel. 0142 94114. Or-ganizza concerti e mostre di arte con-temporanea, tra cui la biennale “Per-corsi” nella quale artisti internazionaliespongono all’aperto tra il verde dellacollina.Piancerreto équipe, organizza attivitàa Piancerreto.Amici di Montaldo, fa capo al ristoran-te Universo, tel. 0142 94732. Organizzail Gabbiano d’argento.Circolo Ancol “La Monferrina”, via Ca-sale Molino 1, tel. 0142 943465.Associazione cacciatori, fa capo al-l’Universo. Organizza battute di cacciaal cinghiale.Associazione e Circolo Pro Cerrina.Comitato Festeggiamenti Montalero.

TEMPO LIBEROPalestra comunale (via Alighieri). Due campi da calcio, due campi datamburello, un bocciodromo, un cam-po di bocce scoperto, in via Casal Mo-lino.

Campi da bocce a Fontanina, Montal-do, Rosingo e Piancerreto.

MANIFESTAZIONIPatronali, a Montalero a S. Francescoda Paola (ultima domenica di aprile), aMontaldo a S. Michele, seconda dome-nica di maggio; a Valle a S. Giovanni, ul-tima domenica di giugno; a Montaldo,S. Candido, prima domenica di settem-bre, a Piancerreto S. Rocco (ferragosto),al capoluogo S. Nazario (penultima do-menica di luglio).Stasera che sera, biennale, festival mu-sicale della Valle Cerrina e rassegna tea-tro comico (org. Attimo fuggente).

Cerrina, frazione Montalero, il pulpito della chiesa di S. Maria Assunta(ph Giuse Marullo)

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Il Gabbiano d’argento, giugno. Segna-la esempi di solidarietà nella lotta alletossicodipendenze e all’alcoolismo.Percorsi , installazioni d’arte ambienta-le nel periodo primavera-estate in loca-lità della Valle Cerrina.Mercato domenicale in piazza Bollo.Concerti a Casa Bardazza di Piancer-reto all’inizio di settembre.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEPiero Bertana, via Castello 11, Monta-lero, tel. 0142 943602.Luigi Bezzo, Rosingo, tel. 0142 943327.Secondo Bollo, case Bolli, tel. 014294156.Luciano Cornaglia, Piancerreto, S. Roc-co, tel. 0142 943354.MIELEAmelio Carpignano, via S. Paolo 51, tel.0142 943459.Fabrizio Iuli, via Centrale 9, Montaldo,tel. 0142 943894.Giuseppe Robione, strada S. Paolo 14,tel. 0142 94131.Vanda Tassinari, (Cerruti) via S. Rocco,Piancerreto, tel. 0142 943339.FRUTTA E VERDURAGiuseppe Bocchino, via alla Torre, Pian-cerreto, tel. 0142 943533.

Luciano Cornaglia, S. Rocco, Piancer-reto, tel. 0142 943354.Bruno Imarisio, via S. Rocco, tel. 0142943329.Salvatore Volpicella, via Roma 89, tel.0142 943535.TARTUFIAlfonso Camagna, Montalero, tel.0142943504.Giuseppe e Luciano Ricossa, casc.Abate, tel. 0142 943593.

RICETTIVITÀALBERGHIItalia, Valle, via Nazionale 78, tel. 014294113: camere 8. RISTORANTIItalia, Valle, via Nazionale 78, tel. 014294113: coperti 150, animali no carte dicredito no. Chiusura mercoledì e la se-conda quindicina di luglio. Piatti: anti-pasti monferrini, agnolotti, fritto misto. Vi-ni monferrini.Castello di Montalero, Montalero, viaal Castello, tel. 0142 94146: coperti40/50, animali no, carte di credito sì.Chiusura lunedì. È necessaria la pre-notazione. Piatti tipici: tortino di funghi,crepes allo spek, filetto al Barolo conporcini, meringa al marron glacè, se-mifreddo al torrone. Carta dei vini. In

Cerrina, frazione Montalero,corte interna del castello(ph Giuse Marullo)

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un castello (ben restaurato) con parco.Universo, Montaldo, via Centrale 7, tel.0142 94123: coperti 60, animali no, car-te di credito no. Chiusura mercoledì e15 giorni a inizio marzo. È necessarioprenotare. Piatti tipici: agnolotti, fritto mi-sto, selvaggina. Vini in prevalenza pie-montesi.BAR - TABACCHIMiseo, via Roma 38, tel. 0142 94151.Chiusura mercoledì pomeriggio.Montaldo (ristorante Universo), tel. 014294123. Chiusura mercoledì.TABACCHICerrina, Valle, Bonello, via Nazionale 70,tel. 0142 943544.BED & BREAKFASTCascina Gaminella, fraz. Gaminella, viaGaminella 18, tel. 0142 944904, fax 0142944692: camere 3 per posti letto 6.

SERVIZIAutocorriera: Fermata Satti, Valle, Mon-talero, incrocio Montaldo e via Naziona-le.Autofficine: Silvio Cane, via Nazionale10, tel. 0142 94195; Antonio Spataro, viaCasale-Ghiaie 10, tel. 0142 943388;Gennaro de Cicco, Gaminella, tel. 0142943677.Banche: Banca Nazionale dell’Agricol-tura, Valle, tel. 0142 294125; Cassa diRisparmio di Alessandria , via Naziona-le 22, tel. 0142 943852.

• Punti panoramici e altro. Da Mon-taldo con dieci minuti di passeggiataseguendo una strada dietro la chiesasi raggiunge il bric di San Michele dacui si gode splendido panorama. Al-tri itinerari segnalati dal Cai verso Oda-lengo Piccolo e Crea (adatti anche permountain bike).

• Radio e Giornale (mensile) “LaGrande Famiglia”, tel. 0142 94126.

• Giornale “Verso l’Arte” (Villata), viaRoma a Cerrina, tel. 0142 946002,946007.

Montalero di Cerrina (ph Luigi Angelino)

Croce Rossa: via Casale Molino 3, tel.0142 946030.Distretto sanitario: Poliambulatorio, viaCasale Molino 3, tel. 0142 943665.Distributore carburante: a Gaminella.Farmacia: Callandrone, Cerrina Valle,via Nazionale 102, tel. 0142 94210.Carabinieri: via Roma 6, tel. 0142943713.Parrocchia: S. Nazario e Celso, piazzaMartiri, tel. 0142 94126. Messe festive:ore 9 (Valle), 11; Montalero ore 10; Ro-singo 16 (sab. 17); Montaldo 10; Pian-cerreto 8,30.Poste: Cerrina, piazza Martiri, tel. 014294120.Infopoint: Comune.

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STORIAFu feudo dei Marchesi Fassati di Balzo-la e di Coniolo con Casale e Pontestu-ra. Al Comune di Pontestura Coniolo fuaggregato dal 1928 al 1948. I patroni: Maria Assunta e Sant’Eusebio.

ARTEChiesa parrocchiale di Santa MariaAssunta . Si tratta dell’antica chiesa ci-miteriale che venne ampliata, rimoder-nata e consacrata parrocchiale nel 1910.La vecchia parrocchiale di Coniolo erasituata in Coniolo Basso e rovinò a cau-sa dei cedimenti del terreno, dovuti allecave di marna che all’inizio del XX sec.causarono lo sprofondamento anche delcastello con il parco e la chiesetta al suointerno. La facciata in stile neo-gotico ha la metàsuperiore in mattoni a vista e quella in-feriore intonacata. Il portale d’ingressoe la porta laterale risalgono al XVIII sec.All’interno, interessante il coro ligneo pro-veniente, forse, dalla vecchia parroc-chiale.

ASSOCIAZIONIGruppo Alpini Coniolo, via Birago 3.Partecipa a raduni.Pro loco Coniolo, via Fratelli Bandiera3. Organizza la festa patronale.Gruppo Arcieri del Monferrato, piazzaCarlo Alberto Dalla Chiesa. Attività e cor-si di tiro con l’arco nei boschi verso laPalazzina.

MANIFESTAZIONITorta di Nonna Papera, inizio luglio. Ga-ra e asta delle torte in piazza Moncra-vetto. Mostre collaterali.Braciolata, metà luglio. Appuntamentogastronomico al sabato sera in piazzaMoncravetto e danze anche domenica.Festa patronale Maria Assunta, 15agosto. Due o tre giorni di danze, ga-stronomia in piazza Moncravetto.

PRODOTTI TIPICISALUMIMacelleria Goio di Goio Luisella, viaFratelli Bandiera 45, tel. 0142.408331.Salumi e carne di produzione propria.Rivendita pane.

RICETTIVITÀBARCircolo La Terrazza, via Fratelli Bandiera13.

SERVIZICarabinieri: Pontestura.Distributori carburante: Casale.Parrocchia: Assunzione. Messa dome-nicale ore 11. Campane suonano ore emezz’ore giorno e notte.Poste: via Birago 9, tel. 0142 408422.

CONIOLOCAP 15030 • Municipio: via Dalma-zio Birago 13, tel. 0142 408423, fax0142 408383.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 425 • Altezzacapoluogo 134 metri s.l.m. • Superfi-cie: 10,34 kmq • Comuni confinanti:Pontestura, Morano, Balzola, Casale• Distanza da Casale km 7.

Coniolo, la chiesa parrocchiale(ph Luigi Angelino)

Coniolo, panorama (ph Luigi Angelino)

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STORIANel 960 Ottone I diede Conzano ai si-gnori di Cuccaro. Il paese poi entrò a farparte dei domini dei Marchesi di Mon-ferrato che ne investirono i signori loca-li detti de Comito. All’inizio del XIII se-colo fu coinvolto nei contrasti tra il Mar-chesato di Monferrato e il Comune diAlessandria. Nel 1431 Conzano fu de-vastato dalle milizie di Francesco Sfor-za; nel 1557 fu devastato dagli Spagnoli.Fu poi feudo dei Bovio di Casale, dei Bil-lione di Terranova, dei Mosso di Mora-no, dei Vidua di Casale. Intanto, nel 1418fu fondato a San Maurizio il Conventodei Frati minori Francescani, che rice-vevano i novizi solo dopo che avevanoceduto i loro beni ai parenti perché do-

vevano presentarsi nulla tenenti nelle fi-le dell’Ordine.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Dal 1° ago-sto 1993 il Comune di Conzano è “ge-mellato” con il Comune australiano di In-gham, in ricordo delle numerose fami-glie di conzanesi che emigrarono in Au-stralia (molti i discendenti che manten-gono rapporti con il paese monferrinod’origine). La piazza principale del pae-se è stata denominata piazza Australiae all’inizio dei portici campeggia un can-guro realizzato dal noto artista Ezio Gri-baudo. Uno identico è stato donato daiconzanesi monferrini ai conzanesi di In-gham. Nella sala del Consiglio comu-nale ci sono numerosi attrezzi tipici deitagliatori di canna donati al Comune daGiusto e Remo Roati, conzanesi natura-lizzati in Australia.PERSONAGGI ILLUSTRI. Celebre la fa-miglia dei Conti Vidua , già presente aConzano dal 1611 dove Domenico Vi-dua era notaio. Tra gli altri, Diego Do-menico fu sindaco di Casale nel 1771.Pio Gerolamo (1748-1836) fu avvocatogenerale del Senato di Piemonte, Mini-stro degli Interni del re di Sardegna nel1814 all’atto della Restaurazione. A lui

CONZANOCAP 15030 • Municipio: piazza Au-stralia 5, tel. 0142 925132, fax 0142925734, e-mail: conzano@comune,web: www.conzano.orgInformazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 910 • Altezzacapoluogo 262 metri s.l.m. • Superfi-cie 11,620 kmq • Frazioni e località:San Maurizio • Comuni confinanti: Ca-magna, Lu, Casale, Terruggia, Occi-miano • Distanza da Casale km 15.

Emanuele Luzzati mentre sta allestendouna sua scultura sulla vendemmia a Conzano (ph Luigi Angelino)

VILLA VIDUA. Settecentesca villa pa-trizia, caratterizzata dall’avere il pro-spetto sud, prospiciente la piccolacorte, completamente loggiato. Qu-sta soluzione conferisce una inusua-le leggerezza al complesso. Si noti labella posizione del giardino innalza-to rispetto alla corte di ingresso. Ilcomplesso attualmente restaurato edi proprietà del Comune ospita ma-nifestazioni ed iniziative culturali. Al-l’interno vi sono eleganti saloni deco-rati come era in uso nel settecento,fra questi si ricorda la raffinata stan-za cinese. Si ritiene che le decora-zioni siano opera dell’acquese Anto-nio Ivaldi detto “il Muto”.

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si deve la soppressione della tortura nelRegno di Sardegna. Alla sua morte la-sciò al vescovo pro tempore di Casale,quale sede di villeggiatura per i suoi pre-lati, l’ex convento di San Maurizio esclu-sa la parte già ceduta alla parrocchia diConzano. Carlo Vidua, il più celebre trai conti di Conzano, anche soprannomi-nato il conte viaggiatore per la sua pas-sione per i viaggi, durante i quali rac-colse notizie su usi e abitudini di diver-si popoli. Assicurò al Piemonte e all’Ita-lia la più prestigiosa raccolta egittologi-ca del mondo dopo quella de Il Cairo.Nell’agosto 1830 era a Manado, sulla co-ste nord est delle Celebes, che fannoparte delle isole Molucche. Qui si bru-ciò una gamba scivolando in una solfa-tara. Il suo stato di salute fu gravemen-te compromesso tanto da provocarne lamorte il 25 dicembre 1830. La sua sal-ma fu fatta rientrare in Italia e inumatanel sepolcreto di famiglia nella chiesa diSan Maurizio. Felice Quaranta, musici-sta, sepolto nel cimitero di Conzano.Emanuele Luzzati, scenografo, pittore,cittadino onorario di Conzano.

ARTEChiesa Parrocchiale di Santa Lucia.Le parti più antiche della chiesa (cam-panile) risalgono al XV sec. Molti furonogli interventi successivi. La sistemazio-ne attuale risale agli inizi del novecento,quando la chiesa venne notevolmenteingrandita prolungando le tre navate dallato della facciata. La facciata dalle lineeclassiche è tripartita. La parte centrale ècostituita da una sorta di portale gigan-te con timpano e colonne ioniche, con-tiene una serliana cieca la quale incor-nicia il portale di ingresso. Si notino le li-nee semplici ed eleganti, la sobria de-corazione del quattrocentesco campa-nile. Fra le varie opere contenute all’in-terno della casa si segnalano le due ta-

volette con incorniciatura gotica dellascuola dello Spanzotti risalenti agli inizidel XVI sec. Chiesa di San Maurizio. Nella frazionedi San Maurizio. Degli inizi del 1400, rea-lizzata in tardo stile gotico. La facciataè in mattoni, con frontone poco pronun-ciato, scandita dai quattro contrafforti.Sulla semplice facciata spiccano il pro-tiro, il rosone e le due monofore vetratein corrispondenza delle navate laterali.La pianta è a croce latina con tre nava-te, con volte a crociera con archi a tut-to sesto sorretti da pilastri cruciformi concapitelli cubici. Il chiostro adiacente,sempre quattrocentesco è decorato conbelle lunette affrescate rappresentanti ilmartirio di S. Maurizio. Nel XVIII secolo vennero fatti interven-

Conzano, la chiesa di San Maurizio(ph Silvana Mossano)

Conzano,villa Vidua(ph SilvanaMossano)

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ti di consolidamento nella chiesa tra cuila modifica degli archi tra le vele, untempo acuti, che vennero ridotti a tuttosesto. Infine il complesso subì un re-stauro radicale negli anni Sessanta.Nella navata destra si trova una gran-de tela attribuita allo Spanzotti, raffigu-rante l’Assunta; si ammirano inoltre, unatela raffigurante S.Diego della metà delXVI sec., affreschi secenteschi e la bel-la sacrestia barocca con i pregevoli ar-redi.Torre romanica. Costruzione romanicarealizzata in “tufo” risalente, si presume,al XIII sec. La torre faceva parte del ca-stello della famiglia de Conti. Il castelloattualmente non esiste più, ma ne sonostate rinvenute tracce nell’intorno dellatorre. Si noti che la parte terminale del-la torre è costituita da mattoni, a diffe-renza del resto che è in pietra, Questoè il segno di un intervento postumo rea-lizzato per porre rimedio al danno cheprovocarono intorno al 1550 gli Spagnoli,i quali, occupata Conzano, mozzaronola torre per impedire le segnalazioni adistanza. Attualmente la torre è affian-cata alla chiesetta di S. Biagio.

ASSOCIAZIONIPro Loco San Maurizio, regione Co-lombarone 49, tel. 0142 925421. Orga-

nizza una festa folkloristica a settembrenella piazza di San Maurizio.Associazione Alpini.Pro Loco Carlo Vidua, piazza Accatino1, tel. 0142 925656. Organizza una fe-sta popolare e folkloristica a luglio inpiazza Accatino.Comitato per Santa Lucia, rif. Munici-pio piazza Australia 5. Organizza i fe-steggiamenti per la patrona Santa Luciaa dicembre.

TEMPO LIBEROCentro Sportivo, via Vidua, tel. 0142925132. Rivolgersi in municipio in orariufficio.Il Castagneto, Regione Castagneto 34,tel. e fax 0142 925175. Lezioni indivi-duali e a gruppi di monta all’inglese inmaneggio e passeggiate tra i colli delMonferrato. Cinque campi di sabbia an-che con ostacoli. Aperto tutto l’anno.Chiusura lunedì.Cheval Tour, San Maurizio, tel. 0142925498. Centro Polisportivo San Maurizio, Re-gione Convento. Palestra, piscina co-perta, minicalcio, pista pattinaggio, boc-ce, area verde attrezzata.

MANIFESTAZIONIFiera degli antichi mestieri, Pasqua e

Conzano, panorama (ph Gianni Giansanti /Grazia Neri)

Pernottamento in accoglienti camere nella Tenuta dell’800Laghetto a fondo valle con possibilità di pesca

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Conzano, il paese (ph GianniGiansanti/Grazia Neri)

Pasquetta. Più di cento artigiani allesti-scono le loro botteghe attive in cortili,androni, angoli caratteristici lungo levie del borgo medievale. Molti spetta-coli: mangiafuoco, saltimbanchi, musi-canti ecc.Colline in festa, primo fine settimana disettembre. Bancarelle di gastronomia ti-pica nelle piazze e nelle vie, spettacoliin piazza.Concerti aperitivo a Villa Vidua, giu-gno e luglio. Concerti alla domenica, ore18, nella villa del conte Vidua. Al termi-ne aperitivo.Festa d’estate, luglio. Danze e gastro-nomia in piazza Accatino.Festa popolare di S. Maurizio, nellapiazza principale della frazione musiche,danze e gastronomia.Festa patronale di S. Maurizio, 22 set-tembre. Messa nella parrocchia in re-gione Convento.Rassegne d’arte a Villa Vidua, tutto l’an-no. Mostre di grandi artisti a Villa Vidua.Alcuni dei nomi che hanno esposto: Luz-zati (cittadino onorario di Conzano), Gri-baudo (autore del canguro in piazza Au-stralia), Mondino (autore di alcune ope-re custodite in municipio, come unoschizzo della torre).Festa di Santa Lucia, 13 dicembre. Pro-cessione serale e S. Messa del Vesco-vo nella parrocchiale. Grande bagnacauda nel Cantinone sotto il municipio.Festeggiamenti nei giorni della domeni-ca precedente o seguente il 13. Nelladomenica mercatino di Natale con ban-carelle e scambio di doni.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLETenuta Azienda vitivinicola Rivarolodi Macario, tenuta Rivarolo, tel. 0142925797. Produzione vini doc.Tenuta S. Rocco di Cappa ManuelaGrassi, regione San Rocco 17, tel. e fax0142 925122, mail [email protected], webwww.italnet.it/sanrocco. Produzione Frei-sa, Barbera, Grignolino.

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Colombarone 74, tel. 0142 925285: co-perti 80, animali no, carte di credito sì.Chiusura mercoledì. Cucina tipica mon-ferrina. Vini locali.Il Castagneto, Regione Castagneto 34,tel/fax 0142 925175: coperti 66, anima-li sì, carte di credito no. Chiusura lunedì.Cucina monferrina. Grigliate. Verdure epollame di produzione propria. Dotatodi grande salone rustico e spazi aperti. Uva Blu Vineria, via Vidua 26, tel. 0142925395: coperti 66, animali sì, carte dicredito no. Chiusura martedì. Domenicaaperto dalle 16. Locale caratteristico.Veranda panoramica sui colli in tutte lestagioni. Alla domenica pranzi per grup-pi su prenotazione. Rinfreschi su pre-notazione. BAR Central Park, San Maurizio, Regione Co-lombarone 77, tel. 0142 925118. Circolo Pro Loco, piazza Accatino 1,tel. 0142 925656.BED & BREAKFASTTenuta San Rocco, Regione Martini 17,tel. 0142 925122, fax 0142 924107: ca-mere 2 per posti letto 6.

ATTIVITÀ ECONOMICHEMichela D’Imperio, tel. 0142 925719.Decorazioni artistiche su vetro e porcel-lana.

SERVIZIAutocorriera: fermate in piazza Acca-tino e piazza San Maurizio.Autofficina: Caligaris, San Maurizio, tel.0142 925382.Banca: Banca Popolare di Novara, aCamagna, tel. 0142 925124.Carabinieri: a Occimiano, tel. 0142809133.Distretto sanitario: Vignale.Distributore carburante: a Roncaglia. Farmacia: via Raineri, tel. 0142 925737 Parrocchia: Parrocchia di Santa Lucia;Parrocchia di San Maurizio, tel. 0142925265. Messa domenicale alle 11.30.Campane: battono ore e mezz’ore,escluso da mezzanotte alle 6.Poste: Conzano, via Raineri 103, tel.0142 925137.Infopoint: Comune.

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CUCCAROCAP 15040 • Municipio: via Roma 86• tel. 0131 771928, fax 0131 771085• Internet: [email protected] sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 385 • Altezza232 metri s.l.m. • Superficie 5,35 kmq• Comuni confinanti: Vignale, Cama-gna, Lu, Quargnento, Fubine • Di-stanza da Casale km 20 • Distanzada Alessandria km 18 • Distanza daAsti km 38.

Cuccaro, la chiesa parrocchiale (ph Luigi Angelino)

STORIAIL PAESE DEI COLOMBO (e di Co-lombo?). Dell’esistenza del paese si hauna prima indicazione certa in un diplo-ma dell’imperatore Ottone datato 960.Fu feudo dei Cane di Casale, dei Pe-lucchi e dei Colombo, signori del luogo,infeudati il 23 maggio 1116 dall’impera-tore Enrico IV in persona. La linea ma-schile dei Colombo si è estinta nel 1877con la morte di mons. Luigi Colomboprelato domestico del Papa.Secondo molti storiografi Cristoforo Co-lombo, il grande navigatore, apparte-neva alla famiglia dei Colombo di Cuc-caro. Nel 1583 Baldassarre Colombo diCuccaro iniziava, di fronte al Tribunaledelle Indie, in Spagna, una lunga causa

ricca di testimonianze come pretenden-te al Maggiorasco di Cristoforo. I giudi-ci riconoscevano i suoi diritti accordan-dogli duemila ducati sulle rendite del du-cato di Veragua. Tradizione popolarevuole che due busti nel giardino del ca-stello siano l’effigie dei genitori di Cri-stoforo.PER CHI VUOL SAPERNE DI PIÙ SUCOLOMBO. Cuccaro c’era una volta diPiero Canepa, ed. Comune di Cuccaro.Un capitolo su Colombo negli Annali delMonferrato di Aldo di Ricaldone, ed.D&G, Villanova Monferrato. Un capitolosu Cuccaro ne Monferrato tra Po e Ta-naro di Aldo di Ricaldone, ed. SedicoAsti.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Nel 1901Cuccaro aveva 1.301 abitanti, nel 1990430, poi è scesa sotto i 400.Nel 1992, quinto centenario della sco-perta dell’America sono state poste lapi-di ricordo sulla facciata del Municipio edella Casa Parrocchiale e alzato un cip-po commemorativo in piazza Colombo.PERSONAGGI ILLUSTRI. Pietro Maz-za, colonnello di artiglieria, nato a Cuc-caro nel 1893, fucilato dai tedeschi conaltri ufficiali a Spalato nel settembre1943; a suo nome furono dedicate le ca-sermette di Casale.

CASTELLO - CASA DI CRISTOFO-RO COLOMBO. L’edificio che ve-diamo adesso risale al XIX secolo,sicuramente qui preesisteva una co-struzione più antica della quale ri-mangono tracce nelle finestre e indecorazioni a denti di sega in sotto-gronda sul lato giardino. La costru-zione sorge in un crocicchio: sicu-ramente questo era un luogo dalquale si controllava tutto il circonda-rio. Da qui il nome “Castello” che leviene attribuito. Attualmente è abita-ta da una famiglia che conduce at-tività agricola. All’interno le volte dialcuni locali sono decorate con bel-le pitture.

Tel. 0131.771916Fax 0131.771090

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15040 Cuccaro Monferrato (Al)

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ARTEChiesa parrocchiale Maria Vergine As-sunta in cielo. La chiesa, a cinque na-vate, è stata realizzata tra il 1834 e il1851. Con questo intervento furono rea-lizzate vere e proprie opere di ricostru-zione e di ampliamento della chiesa ori-ginaria (le notizie più antiche risalgonoalla prima metà del 1600) che era ormaicompromessa da forti lesioni. La chiesaci propone un’immagine neoclassicamolto equilibrata: frutto di un attento stu-dio delle regole classiche del buon co-struire che imperavano nell’Ottocento.All’inizio del Novecento fu progettato daCrescentino Caselli un alto campanile:mai costruito a causa dei problemi sta-tici che affliggono tuttora la costruzione.Recentemente la parte esterna è statarestaurata utilizzando - per la pavimen-tazione esterna e per la pittura sopra al-l’ingresso principale - materiali e tecni-che di recente fattura. All’interno si puònotare che la chiesa è stata diligente-mente restaurata in epoca recente. Bel-lo l’organo. Una tela di P. FrancescoGuala (Santa con S. Lucia e S. Agata)sull’altare di S.Apollonia e due del Cac-cia. Altre opere, copia di importanti pit-ture dei Pinturicchi e di Giulio Romano. La chiesa - che sorge sulla parte più altadel paese - ha un imponente sagrato acui si accede salendo una bella gradina-ta. Con l’uso dei materiali di recente fat-tura si è irrigidita un po’ la bella immagi-ne che il visitatore vede stagliarsi su unospazio libero e grandioso. La posizioneisolata conferisce a questo monumentoun aspetto particolarmente “importante”.Chiesa di Santa Maria della Neve. Ini-zio XVIII secolo. La bella chiesetta chesi vede guardando verso sud dal sa-grato della chiesa parrocchiale sorge inun punto panoramico, al margine delpaese.Cippo devozionale rappresentante laCroce e i simboli della passione. Dellaseconda metà dell’Ottocento. Non è fre-

quente trovare da queste parti oggetti diquesto tipo: molti sono andati probabil-mente distrutti dal passare del tempo. Laposizione in un crocicchio nei pressi del-la Chiesa parrocchiale segnava senz’al-tro un punto importante del paese.

ASSOCIAZIONICescom, via Roma 86 (c/o Comune).Centro studi colombiani, si batte per la“monferrinità” di Cristoforo Colombo, or-ganizza convegni.Pro Loco, via Roma 84, organizza ma-nifestazioni locali.

TEMPO LIBEROUn campo da calcio (zona chiesa) euno da tennis (via Roma).

Cuccaro, l’interno della chiesa parrocchiale (ph Luigi Angelino)

Cuccaro, Madonna della Neve (ph Luigi Angelino)

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• Punti panoramici e altro. PiazzaColombo e strada panoramica (con-sortile) verso Lu passando dalla chie-sa della Madonna della Neve (altropunto panoramico sul sagrato latera-le). Attenzione: per il transito dei pul-lman è necessario richiedere l’auto-rizzazione ai Comuni di Cuccaro e Lu.• Enosis, viticoltura, enologia appli-cata, di Donato Lanati, via Marconi10, tel. 0131 771940, è uno dei labo-ratori d’avanguardia in Italia nel set-tore enologico, tant’è che Lanati è sta-to battezzato “il guru del vino”.

Cuccaro, la chiesaparrocchiale (ph Rosa MariaCappa)

MANIFESTAZIONIFiera di aprile, ad aprile (soprattuttoagricola, con mostra mercato dei vini lo-cali) .Patronale, a ferragosto con balli e de-gustazioni.Festa vendemmiale, nella prima setti-mana di settembre.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEVilla Boemia (Niels e Carlo Liedholm),località villa Boemia 4, tel. 0131 771916,fax 0131 771090. Tra i vini: Barbera d’A-sti (battezzato Tonneau, invecchiato inlegno con la sosta di un anno in tonneauda 700 litri), Grignolino del MonferratoCasalese, Bianco della Boemia, Rossodella Boemia (40% Barbera e 40% Pinotnero, 15% Cabernet, 5% Bonarda). Bot-tega del vino per degustazioni. Villa Boe-mia, condotta dal popolare ex calciato-re e allenatore e dal figlio, è stata la pri-ma azienda vinicola in Monferrato (e trale prime in Italia) a ottenere (18 aprile’97) il certificato di qualità Iso 9002 peri suoi prodotti.Giuseppe Carlevaro, via Colombo 35,tel. 0131 771016.Antonio Martinotti, Pezzine 3, tel. 0131771915.Ernesto Nano, via Colombo 17, tel.0131 771929Enrico Porrati, via Alessandria 6, tel.0131 771935. Tra i vini: Barbera del Mon-ferrato L’Oscuro, molto corposo; Gri-gnolino Il Tralcio; L’Origine, bianco friz-zante da Cortese, Chardonnay e Pinot;Percorso con le stesse uve ma fermo;Malvasia Brio; Chardonnay E Poi e bian-co dolce Dolce Incontro.Felice Raimondo, via Marconi 7, tel.0131 771057.SALUMILuciana Galdiolo Scarrone, via Castello17, tel. 0131 771901. Cacciatorini, sala-me cotto e crudo, cotechino, salsiccia.DOLCIDaniela Marangon Bisoglio, via Maz-

za 22, tel. 0131 771936. Cuccarini alrhum.

RICETTIVITÀRISTORANTIGaribaldi, via Moro 1, tel. 0131 771923:coperti 70 + 20 estivi, animali sì, cartedi credito no. Chiusura: lunedì e tuttogennaio. Piatti tipici: tortino di cardi confonduta, maltagliati alla salvia fatti a ma-no con crema di fagioli, pollo alla Ma-rengo con gamberi di fiume, formaggiartigianali, cioccolatini di Colombo. Viniesclusivamente locali.

SERVIZIAutocorriera: capolinea della Alessan-dria - Lu - S. Salvatore - Cuccaro. Fer-mata via Alessandria (di fronte ristoran-te Garibaldi).Autofficina: Luigi Cova, via Marconi 3,tel. 0131 771909.Banca: Banca Popolare di Novara, aCamagna, tel. 0142 925124.Carabinieri: Fubine, tel. 0131 777588.Distretto sanitario: Felizzano.Distributore carburante: Fubine, Vi-gnale, Quargnento.Farmacia: Scardina, via Roma 48, tel.0131 771022.Parrocchia: M.V. Assunta, via Mazza 1, tel.0131 771924. Messe festive: ore 8 e 11.Poste, via Roma 50, tel. 0131 771969.Infopoint: presso Comune.

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STORIAIl paese sorge sulla collina degradanteverso il Rotaldo, intorno al castello eret-to sul cocuzzolo. Appartenne a lungo al-l’Episcopato di Vercelli che lo concessein feudo parte agli Avogadro e parte aiRossi di Casale. Nel 1289 fu dei Ne-mours, a cui fu donato da Guglielmo VII.Poi divenne signoria condominiale di di-verse famiglie. Nel 1431 fu devastato dal-le milizie di Francesco Sforza. Nel 180015 mila soldati austro-russi al comandodi Melas portarono devastazione e mi-seria nel territorio. Nel 1863 si chiamòsemplicemente Frassinello e non piùFrassinello Monferrato. Dal 1928 al 1959costituì un unico Comune con Olivola.Il patrono: San Spiridione (si festeggia il4 maggio con i fuochi d’artificio). La fe-sta dell’Assunta cade il 15 agosto.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Da piazzaSant’Anna, seguendo l’indicazione, si

scende verso un campo in cui si trovala pompa . Riforniva d’acqua il paese.Ora è blindata. I suoi pozzi sotterraneivengono ancora utilizzati per l’irrigazio-ne nei campi.Il Salone degli Angeli è stato ristruttu-rato e adibito ad auditorium, sala con-ferenze e galleria per mostre d’arte. Nel castello, di origine medievale, abi-

tato (nel cortile si possono ammirare bel-lissimi pavoni) ci sono i resti della ca-mera di tortura della goccia.

ARTEChiesa parrocchiale dell’Assunta. L’at-tuale impianto risale al 1650/60 e fu ope-ra del can. Sebastiano Guala; la piantaè “a croce greca”; il campanile ha subi-to diversi rimaneggiamenti tra cui l’ag-giunta, nel 1903, della cella campana-ria. La facciata neoclassica ha lineesemplici e austere, ornata solamente dal-le quattro lesene e dal timpano. La fac-ciata presenta problemi dovuti alla pre-senza di umidità di risalita. L’attuale chie-sa fu realizzata in luogo di una prece-dente della quale è rimasta solamentela parte inferiore del campanile. All’in-

Frassinello, il castello (ph Silvana Mossano)

CASTELLO DI LIGNANO. Ha origi-ni remotissime, infatti fu una villa ru-stica-gentilizia romana trasformata infortilizio al tempo delle invasioni lon-gobarde (V sec.); aveva pianta ret-tangolare, attualmente ha forma di“L” con, ad una estremità, un prege-vole torrione semi-cilindrico a fascealternate di cotto e tufo, culminantecon un cornicione costituito da fascedentellate in cotto. Il castello, fra i piùantichi del Monferrato set-tentrionale, attualmente ècostituito da un complessodi edifici in parte destinatialla residenza patronale, inparte alla conduzione del-l’attività agricola. Interes-sante la lapide di epoca ro-mana che testimonia l’esi-stenza di questo nucleo pri-ma dell’anno 1000; all’in-terno del complesso, inol-tre, si trova una cappelladedicata a S. Pietro del XVsec. All’interno alcuni salo-ni sono affrescati con glistemmi della famiglia Gri-sella (metà del XVII sec). Frassinello, il castello di Lignano

(ph Silvana Mossano)

FRASSINELLOCAP 15035 • Municipio: piazza del-l’Assunta 1, tel. 0142 928121, fax0142 928254Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 608 • Altezzacapoluogo 297 metri s.l.m. • Superfi-cie: 8,52 kmq • Frazioni e località: SanRocco, Castello di Lignano, RegioneCascina Serra • Comuni confinanti:Olivola, Vignale, Rosignano, Ottiglio(Moleto) • Distanza da Casale km 15.

Tra i più antichi del Monferrato, fondato intorno al 1000 d.c.,sull’insediamento romano di Lucio Herennio detto Lhennius, ilCastello di Lignano ha sempre occupato un posto di grande importanzaper la vinicoltura del Piemonte. Già nel 1246 i canonici del Duomo diCasale concedevano in affitto i terreni di Lignano, particolarmentevocati per uve da vino di eccellente qualità. Il Castello di Lignano fuinoltre dimora delle più nobili e importanti Famiglie della regione(Nemours, Facino Cane, Grisella) e subì nel corso dei secoli alternevicende e distruzioni. Oggi il Castello di Lignano è una modernaazienda vitivinicola di oltre 85 ettari di cui 12 coltivati avigneto, secondo le più moderne ed evolute tecnicheenologiche. Nelle antiche cantine vengono prodottiunicamente vini a Doc di provenienza dai vignetidell’azienda, vini che ottengono grandi riconoscimentipresso i consumatori e nei più importanti concorsi enologici.Oltre settecento anni di tradizione e un impegnorigoroso ai più alti livelli qualitativi sono le basi dellastrategia di produzione del Castello di Lignano.

Come raggiungerci: a 12 km da Casale Monf., uscita Casale sud,autostrada A26, seguire in direzione Alessandria, Altavilla, Asti,Strada provinciale n. 50. Indicazioni in loco

VINI PREGIATI D.O.C. DEL MONFERRATO

CASTELLO DI LIGNANOORIGINE STORICA DEL X-XI SECOLO

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terno vi è un pregevole orga-no (Lingiardi) datato 1864; lavolta è ricca di stucchi, con te-le incastonate rappresentantiscene della vita della Madon-na; vi sono inoltre diverse te-le e pale d’altare di scarso ri-lievo. Grande reliquiario in ra-me argentato di S. Spiridione.Chiesa di Sant’Anna. Chiesadella Confraternita omonima. Al-l’interno la tomba del principeLuigi Salm Salm, morto nel1822; la lunga epigrafe, infrancese, fu dettata dalla mo-glie, Felicita, frassinellese.Castello Sacchi-Nemours.Sorse nel X sec., venne am-pliato nell’XI e subì molti ri-maneggiamenti (si può nota-re dalla varietà degli elemen-ti architettonici). Venne ristrut-turato in modo definitivo nel’700 dai Nemours. Il com-plesso ha una pianta a “C”con un bel cortile interno egiardino. Le torri quadrate cheadornano il fronte principaleun tempo erano merlate. Al-l’interno, le volte dei saloni so-no adornate da affreschi dipregio, settecenteschi; nel salone prin-cipale pavimentazione a mosaico constemma della famiglia Sacchi-Nemours.Cappella di San Bernardo. Piccolo edi-ficio campestre dalle belle forme ba-rocche, a pianta esagonale, realizzatointeramente in muratura di mattoni nonintonacati; fu opera del can. SebastianoGuala, un vero piccolo gioiello barocco,raffinato nelle forme e nelle proporzioni,una “sorpresa” architettonica circonda-ta dalle vigne.

ASSOCIAZIONIUnione Sportiva Frassinellese. Gesti-sce campo sportivo all’ingresso del pae-se e ha una squadra amatoriale di calcio.Pro loco Frassinello, strada San Ber-nardo. Organizza la festa patronale e lafesta della vendemmia.

MANIFESTAZIONIConcerto di solidarietà, dicembre pri-ma di Natale. Si svolge nel Salone degliAngeli, in piazza degli Angeli.Festa patronale di San Spiridione, 1°maggio, ma si celebra nella domenicapiù vicina. In programma: messa, pro-cessione dalla chiesa fino alla Madon-na delle Grazie (area verde). Aperitivoin municipio. Pranzo nella sede della Proloco. danze con orchestra. Fuochi arti-ficiali alla sera.Mostra mercato dell’artigianato loca-le, fine maggio. Si svolge in piazza Re-gina Margherita.Motocavalcata, settembre.Sagra del paese, ferragosto, per tregiorni. Gastronomia e danze nell’areaverde della Pro Loco.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEAzienda Agricola Castello di Lignano,Lignano, tel. 0142 334511, fax 0142563610. Produzione vini Doc: Barbera,Grignolino, Freisa, Cortese. Nella Sele-zione: Grignolino del Monferrato Casa-lese doc Vigna Tufara; Barbera del Mon-ferrato doc Valisenda; Barbera d’Asti docVigna Stramba; Monferrato bianco docGrisello.Ferraris Evasio, piazza Regina Mar-gherita, tel. 0142 928117.

Frassinello, chiesa parrocchiale dell’Assunta:prospetto laterale (ph Giuse Marullo)

IL TUFO,IL GUFO,

IL TARTUFORISTORANTE MONFERRINO

IN FraSSINELLO

VIA XX SETTEMBRE, 7FRASSINELLO MONFERRATO

TEL 0142.928207

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Frassineto Po, palazzo del XV sec.(ph Rosa Maria Cappa)

STORIASulla riva destra del Po, poco a montedella confluenza, da sinistra, del Sesia,nel Medio Evo fu dominio dei Vescovi diVercelli. Lo diedero poi in feudo parte aiRossi parte ai Cane di Casale. Ne ebbeporzioni anche il monastero di Rivalta,come risulta dal diploma di Enrico VI del1187. L’imperatore Carlo IV, nel 1355, loassegnò ai Marchesi di Monferrato. Nel1371 se ne impadronì Galeazzo Visconti.Rimase dominio milanese fino al 1446,poi passò a Carlo Gonzaga. Lo ebbero,quindi, in feudo, gli Ardizi, i Natta-Cal-lori, i Mosso Palla. Nel maggio 1859, du-rante la seconda Guerra di Indipenden-za, fu teatro di uno scontro tra Austriacie Piemontesi. Il patrono è Sant’Ambro-gio. È gemellato con il paese franceseLa Garde Freinet.PERSONAGGI ILLUSTRI. Pietro Za-vattaro Arditi (1918-1977) generale diCorpo d’armata. Corinna Teresa Uber-tis (Térésah), 1874-1964, giornalista a

scrittrice, si rivelò al gran pubblico conla novella “Rigoletto” (1902).

ARTEChiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio.Faceva parte dell’Arcidiocesi di Milanofino al secolo scorso. L’edificio svetta conbellissima imponenza neoclassica (fu co-struita su progetto dell’architetto Agosti-no Vituli di Spoleto alla fine del XVIII se-colo) su un lato della piazza centrale sucui affacciano altre costruzioni di egua-le pregio. La chiesa a tre navate ha pian-ta a croce latina con otto cappelle late-rali. Il disegno generale - elegantemen-te grandioso - merita di essere a lungoosservato. L’altare principale eretto ver-so la metà dell’Ottocento prese il postodel bellissimo altare ligneo eseguito dal-la scuola gaudenziana di Vercelli nel XVIIsecolo, ora collocato in una delle cap-pelle laterali (la prima, entrando, a de-stra). All’interno di questa Chiesa - in sa-crestia - è custodito un patrimonio di og-getti sacri di grande valore.Chiesa della Madonna degli Angeli. Fucostruita nel primo ventennio del XVII se-colo. Il disegno equilibrato della chiesa

PALAZZO DUCALE. In questo edifi-cio, costruito e rimaneggiato più vol-te tra il XVIII e il XIX secolo, la fami-glia Gonzaga, le altre famiglie nobilie i Governatori del Monferrato si re-cavano per passare le stagioni di cac-cia. Ora il Palazzo Ducale accoglieuna casa di riposo per anziani.

Frassineto Po, la chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio(ph Luigi Angelino)

FRASSINETO POCAP 15040 • Municipio: piazza delMunicipio 6, tel. 0142 482413, fax0142 482593. Informazioni sul territorio: Morfolo-gia pianeggiante • Abitanti 1.417 •Altezza capoluogo 104 metri s.l.m. •Superficie 29,25 kmq • Frazioni e lo-calità: Arlasso, Oltrepo, Vallone • Co-muni confinanti: Borgo S.Martino, Ca-sale, Ticineto • Distanza da Casalekm 7.

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• Il paese fa parte del Parco del Po.

i risi dell’Azienda Agricola

ARDIZZINAFrassineto Po - 0142.482649

direttamente dalle risaie

vendita in Azienda

e del campanile testimonia con coeren-za lo stile barocco dell’epoca. Nell’in-terno, recentemente restaurato sono col-locate varie tele raffiguranti la vita dellaMadonna e di Gesù Cristo.

ASSOCIAZIONIAccademia di Cultura BernardinoCervis, piazza Municipio 7, tel. 0142781445. Associazione Filarmonica, Municipio,tel. 0142 482413.Associazione Amici del fiume, Palaz-zo Mossi, via Marconi 5. Pro loco Frassineto, via Silvio Pellico14, tel. 0142 482266.

TEMPO LIBEROBocciofila, piazza Vittorio Veneto 1, tel.0142 482521. Campo da bocce in piaz-za.Centro Sportivo Frassinetese, via La-marmora 9, tel. 0142 482281. Tennis,calcio, volley.Discoteca Invidia, piazza Vittorio Vene-to 5, tel. 0142 482234. Sabato sera dal-le ore 0.30.

MANIFESTAZIONIFrasiné d’amson, maggio e giugno.Rassegna di concerti nella Chiesa diSanta Maria degli Angeli o in piazza delMunicipio.Giornata in riva a Po, giugno. Al cam-po sportivo comunale, specialità eno-gastronomiche monferrine, giochi, se-rate danzanti.Sagra del Peperone, ultima domenicad’agosto e giornate antecedenti. Inizia-tive enogastronomiche, sportive, danze,mercatino, mostre, concerti e grande po-lentone in piazza nel pomeriggio di do-menica, con peperonata e salsiccia, piùaltre specialità.

PRODOTTI TIPICIRISOAzienda Paolo Costanzo, Cascina Ar-dizzina 2, tel. 0142 482649.

RICETTIVITÀRISTORANTI I Pioppi, piazza Vittorio Veneto 3, tel.0142 482102: coperti 80, animali si, car-te di credito no. Chiusura martedì e duesettimane ad agosto. Piatti tipici: mous-se di formaggi alle noci; carpaccio conla rucola; tortino di porri e ventresca; ri-sotto al rosmarino; brasato ai funghi. Frit-to misto su prenotazione (11 varietà).Dolci: bunet monferrino e torta di melespecialità della casa. Locale dotato dicomfort moderni, arredato in stile rusti-co, è collocato nell’antica piazza del Po-polo, ora piazza Vittorio Veneto a fiancodella chiesa della Madonna degli Angeli.BAR Del Popolo, piazza Vittorio Veneto 26,tel. 0142 482200. Chiusura mercoledì. Sport, piazza Vittorio Veneto 18, tel.0142 482117. Chiusura lunedì;TABACCHI Girino, corso XX Settembre 83, tel. 0142482514.

SERVIZIAutocorriera: piazza V. Veneto.Autofficina: Baratella Severino, corsoXX Settembre 106, tel. 0142 482278.Banca: Banca del Piemonte, corso XXSettembre 117, tel. 0142 482124.Carabinieri: Ticineto, tel. 0142 411114.Distretto sanitario: Borgo San Martino.Distributori carburante: Ticineto e Ca-sale.Farmacia: San Francesco, corso XX Set-tembre 52, tel. 0142 482282.Parrocchia: S. Ambrogio, piazza Muni-cipio, tel. 0142 482150. Messe domeni-cali in parrocchia ore 8 e ore 11. A S.Maria degli Angeli: 17,30. Campane bat-tono ore e mezz’ore, giorno e notte.Poste: corso XX Settembre 87, tel. 0142482178.Infopoint: Comune.

Frassineto Po, la casa parrocchiale (ph Silvana Mossano)

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Gabiano (ph Luigi Angelino)STORIAUN FEUDO GENOVESE. Prima Fondusromano e insediamento Arimanno. Do-nato nel 744 da Carlo Magno alla No-valesa. Nel 992 è concesso da OttoneIII al monastero di Breme. Attorno al Mil-le fu tra i primi possessi degli Aleramici.È poi infeudato (1624) ai Durazzo, nobiligenovesi. Estinti nel 1927, il castello pas-sa in tale data agli eredi, Cattaneo, Ador-no Giustiniani.CURIOSITÀ E LEGGENDE. L’origine ro-mana messa in relazione col patrono-mico Gavius (da un’epigrafe scopertaad Industria) è testimoniata anche dalrinvenimento di una colonna miliaria conl’iscrizione di Diocleziano e Massimilia-no e Valentino e Valente, oggi conser-vata al museo Leone di Vercelli. La cor-te di Gabiano era “magna” con proprietàdi ben mille “mansi”. Il nome della fra-zione Varengo deriva dal vocabolo cel-tico Varenam, che significa granaio.PERSONAGGI ILLUSTRI. Il grecistaGiovanni Canna (1832-1915), pur na-to a Casale, era originario di Gabianodove trascorreva l’estate nella casa na-tale su cui nel 1982 fu posta la lapidecon l’iscrizione: «In questa casa tra-scorse le belle estati monferrine nellostudio e nella meditazione GiovanniCanna, maestro di greco e di umanitànell’Ateneo pavese». Giuseppe Brusa-sca (nato a Cantavenna nel 1900), uo-mo politico; il suo archivio (1920-1978)è stato regalato alla biblioteca civicaCanna di Casale.

ARTECastello. L’edificio risale agli inizi del XIIIsec. Quel che ci appare oggi è il fruttodei diversi rimaneggiamenti e dei fortirestauri effettuati agli inizi del XX sec.dall’architetto Cusani, in stile neo-goti-co. Il complesso del castello compren-de anche una cappella privata ed unosplendido parco (labirinto di siepi di bos-so). È di proprietà privata.Chiesa parrocchiale. L’edificio che sipuò ammirare oggi risale al 1690 e fucostruito sui resti di un’antica pieve me-

GABIANOCAP 15020 • Municipio: via Europa4, tel. 0142 945001, fax 0142 945622,e-mail: [email protected] sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 1.004 • Altez-za capoluogo 300 metri s.l.m. • Su-perficie 17,81 kmq • Frazioni: Canta-venna, Sessana, Varengo • Comuniconfinanti: Moncestino, Camino, Vil-lamiroglio, Cerrina, Mombello, Palaz-zolo, Fontanetto • Distanza da Casa-le km 26 • Distanza da Alessandriakm 50 • Distanza da Asti km 45 • Di-stanza da Vercelli km 32.

AZIENDAAGRICOLA

SBARATOVia San Corpoforo, 103

CANTAVENNA DI GABIANO

Tel. e Fax 0142.945159

dioevale di cui rimane il campanile. Lachiesa subì forti rimaneggiamenti nel XIXsec. La facciata a due ordini sovrappo-sti dalle semplici linee, è ottocentesca.A lato si trova la vasta casa parrocchia-le della fine del XVII sec. L’interno è atre navate con volta a botte decorata conpregevoli affreschi del Maggi. Vi sonoanche interessanti tele secentesche.Chiesa di San Carpoforo alla frazioneCantavenna. Edificio risalente alla finedel XIX sec. La facciata su due ordinipresenta i caratteri tipici dell’architettu-ra neoclassica. L’interno, leggero e lu-minoso è abbellito con decori neoclas-sici. All’interno l’inusuale mensa d’alta-re sorretta da quattro angeli dorati. Pa-la d’altare raffigurante la “Madonna delRosario” di scuola moncalvesca. Si no-ti la particolarità dell’orologio posto nelfrontone in facciata.

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PICCOLE DOC. Gabiano e Canta-venna hanno battezzato due tra le piùpiccole (e rare) doc del Piemonte. IlRubino di Cantavenna è stato isti-tuito il 9 gennaio 1970, si può pro-durre nei vigneti dei Comuni di Ga-biano, Moncestino, Villamiroglio e al-la frazione Castel S. Pietro di Cami-no, da uve Barbera, Freisa e Grigno-lino. Nel ’97 le aziende iscritte ad ap-posito albo erano 15. Il Gabiano èstato istituito il 15 luglio 1983, la zonariguarda Gabiano e Moncestino, il vi-tigno Barbera (90/95%), Freisa e Gri-gnolino. Invecchiamento minimo didue anni per la tipologia riserva. Quat-tro le aziende iscritte all’albo (1997).

ASSOCIAZIONIPro Loco, c/o Municipio. Organizza sa-gre e la fiera del legno. Gestisce la squa-dra di tamburello.Mak bosk, gestisce scuola scultura erestauro legno.Circolo Cantavennese, via S.Carpoforo.Ancol, a Sessana e a Varengo.Circolo Pentola Magica a Cantavenna(presso il ristorante Rubino) per mante-nere vive e promozionare le cucine tipi-che regionali.Associazione Alpini, a Cantavenna.

TEMPO LIBEROCampo da calcio comunale, a Canta-venna e alla Piagera.Campo da tennis, in via S. Carpoforo,a Cantavenna.Campi da bocce e tennis, in via S. Lu-cia a Varengo.Campi da tamburelllo e tennis, in viaCase Menino.Campi da bocce, a Cantavenna, a Va-rengo e a Sessana.Pista da ballo comunale, mobile.

MANIFESTAZIONIVino a corte al castello di Gabiano, se-conda domenica di maggio (org. Co-mune e Provincia). Degustazioni dei mi-gliori vini della zona, bancarelle di pro-dotti tipici. Spettacoli collaterali.Mak bosk, maggio. Fiera internaziona-

le del legno, piazza comunale e viale delcastello (org. Pro Loco).Fragolata, prima domenica di giugno.Alla Piagera (org. Pro Loco e Comune).Festa del ringraziamento ad ottobre.Alla Piagera (org. Comune e Parroc-chia).Patronali, Cantavenna la seconda do-menica d’agosto e a Gabiano l’ultima.Mostre di pittura, a settembre.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLECastello di Gabiano , Castello, tel. 0142945004. Vini leader i doc Gabiano e Ru-bino, in annata Grignolino (bottega delvino all’entrata per vendita diretta).Produttori Cantavennesi , c/o ex Can-tina sociale del Rubino, Cantavenna, tel.0142 945031. Vino Rubino (tra cui il Ri-serva del vaslot, barriccato), Grignolino,Barbera Alba Chiara (affinata in barri-que), Particular (Barbera e Grignolino alcinquanta per cento), Barbesino. Grap-pa di Rubino.Pepito Sbarato, Cantavenna, tel. 0142945159. Vini prodotti: Rubino, Gabiano,Barbera, Grignolino, Freisa, Bonarda.SALUMIBruna Nale e Renato Brusa, Canta-venna, tel. 0142 945698.Pinuccia Colombano, Cantavenna, tel.0142 945045.Maria Tosello, via S. Carpoforo 30, tel.0142 945160. Lorenzino Spalasso, Serra, tel. 0142945050.VARIEProduzioni orticole (primizie) alleGhiaie; vengono commercializzate ingran parte al mercato coperto della Pia-gera.

RICETTIVITÀALBERGHI Commercio, via S. Pietro 22, tel. 01429435020: 7 camere.RISTORANTICommercio , via S. Pietro 22, tel. 01429435020: coperti 250, animali no, cartedi credito no. Chiusura: mercoledì po-meriggio e lunedì mattina. Piatti tipici:cucina monferrina, cacciagione e cin-ghiale, dolci rustici. Vini monferrini.

SUA ECCELLENZA, LA NOBILTÀ DEL VINO

Cantina del RubinoProduttori Cantavennesi s.r.l.

Piazza Libertà, 1015020 CANTAVENNA DI GABIANO (AL)

Tel. 0142.945031 - 0142.945080

Aperto anche domenicaSala degustazione per comitive

su prenotazione

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• Punti panoramici e altro. Splendi-do e insolito panorama sulla pianurasi gode da Cantavenna a da Gabia-no. Il fiume Po conserva tratti moltobelli (e pescosi).• È stato ripristinato il traghetto a fu-ne (loc. Porti) che ha sulla sponda op-posta Fontanetto (da dove parte). Al-la Piagera (a valle di Gabiano, lungola strada per Crescentino) al merca-to i produttori vendono direttamenteprimizie orto-frutticole.

Gabiano, il castello (ph Gianni Giansanti/Grazia Neri)

La Stamberga del Drago , Varengo,piazza Garibaldi 25, tel. 0142 943446:coperti 25 + 20 su terrazzo estivo, ani-mali sì, carte di credito no. Chiusura: adiscrezione del proprietario. Piatti tipici:antipasto Orizzonte monferrino, gnocchiall’antica botte; tutti quelli dell’antico Pie-monte. È indispensabile la prenotazio-ne.Da Mario , Cantavenna, via San Car-poforo 51, tel. 0142 945032: coperti 150,animali sì, carte di credito sì. Chiusura:martedì-mercoledì, 7-31 gennaio. Piattitipici: linea monferrina, fritto misto; in sta-gione: asparagi, funghi e tartufi. Vini lo-cali.Locanda del Rubino , Cantavenna, viaS. Carpoforo 144, tel. 0142 945037: co-perti 250, animali no, carte di credito sì.Chiusura: lunedì, martedì e gennaio.Piatti tipici: cucina monferrina, riso al ro-smarino servito in una forma di grana.Vino Rubino.Trattoria Cacciatori , via Po 2, Piagera,tel. 0142 945173: coperti 65, animali no,carte di credito no. Chiusura: martedìmattina e venerdì pomeriggio. Piatti tipi-ci: gastronomia monferrina, peperoni inbagna cauda, panissa, fritto misto. Fe-stivi: indispensabile la prenotazione.BAR - PIZZERIABar pizzeria S. Bartolomeo, piazza Eu-ropa 1, tel. 0142 945202. Chiuso mar-tedì.

BARBar Italia, via Torino 11, Piagera, tel.0142 945424. Chiuso lunedì.Bar Cacciatori, via Po 2, Piagera, tel.0142 945173. Chiuso martedì.TABACCHIZanotto Rossella, via Torino 23, Piage-ra, tel. 0142 945070.

ATTIVITÀ ECONOMICHEARTIGIANATOFlavio Zacco, via S. Pietro 119, tel. 0142945386. Scultore del legno. Ha creatouna scuola comunale (corsi su prenota-zione) per la lavorazione del legno, or-ganizza anche gite di istruzione.

SERVIZIAutocorriera: fermate Satti e Stat in loc.Peso, in loc. Confuso (bivio prima delComune) e a Cantavenna.Autofficine: Ganora, via Casale 5, tel.0142 945005; Garimanno, via Torino, tel.0142 945365.Banche: Cassa Risparmio Alessandria,via V. Veneto 12, tel. 0142 945022.Carabinieri: via Vittorio Veneto 7, tel.0142 945224.Distretto sanitario: Cerrina.Distributore carburante: Garimanno,via Torino, tel. 0142 945000.Farmacia: Siri, via V. Veneto 32, tel. 0142945012.Parrocchia: S.Pietro e Aurelio, via S. Pie-tro 1, tel. 0142 945034; a Cantavennatel. 0142 945016. Messe domenicali: aGabiano alle ore 11, a S. Aurelio alle 10,a Cantavenna alle 11, a Varengo alle 10.Poste: Gabiano, via Marconi, tel. 0142945025; Cantavenna, via S. Carpoforo,tel. 0142 945440; Varengo, piazza delleScuole, tel. 0142 943300.Infopoint: Comune.

Cantavenna (AL)Tel. 0142/945037

RistoranteLocanda

del Rubino

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STORIASANNAZZARO: 900 ANNI DI FEUDO.Deriva dal latino Giarea, ghiaia. Antica-mente Mojole, Mogliole. Fu grangia dimonaci attorno a S. Pietro, poi infeuda-to dal Barbarossa il 2 dicembre 1163 aifratelli Guidone, Burgindone, Assalito eRaniero Sannazzaro, nobile famiglia diorigine lomellina (Sannazzaro de Bur-

gundi). I Sannazzaro sono tuttora i pro-prietari del castello.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Zai è un co-gnome comune nella zona, deriva dal-l’arabo Zaj, capo, verso i Mille i Sarace-ni avevano invaso queste terre e forseavevano un traghetto nella vicina Fras-sineto.Il paese è noto per le busunà (carmi dia-lettali) edite sia in periodo carnevalizioche in particolari momenti politici.PERSONAGGI ILLUSTRI. Jacopo San-nazzaro, poeta. Filippo Sannazzaro ,governatore di Mondovì e Cuneo, insi-gnito del collare dell’Annunziata da Car-lo Emanuele III di Sardegna. JacopoSannazzaro, musicista. Oreste Pa-squarelli, fotografo ed inventore dell’o-biettivo circolare.

ARTEChiesa di San Giacomo. Si tratta del-la chiesa gentilizia dei conti Sannazza-

GIAROLECAP 15036 • Municipio: via V. Ema-nuele 39, tel. 0142 68123, fax 014268388.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia pianeggiante • Abitanti 711 • Al-tezza capoluogo 93 metri s.l.m. • Su-perficie: 5,20 kmq • Comuni confi-nanti: Pomaro, Occimiano, Mirabello,Valenza • Distanza da Casale km 15.

Giarole, la chiesa parrocchiale(ph Luigi Angelino)

CASTELLO. Il complesso venne rea-lizzato per volere dei signori di San-nazzaro nel XII sec. A metà dell’otto-cento, venne restaurato ed in quel-l’occasione vennero realizzate le tor-ri del lato nord-occidentale, frutto delgusto neogotico dell’epoca. La strut-tura muraria in laterizio presenta cor-nici decorative dentellate e porta an-che i segni visibili dei vari interventisuccedutisi nei secoli. Il complesso ècircondato da un bel parco in cuiscorre il torrente Grana che, un tem-po, forniva l’acqua al fossato. Nell’in-terno si trovano alcuni ritratti dei San-nazzaro, opera del Guala, ed alcunesovrapporte settecentesche a sog-getto mitologico, sempre opera delGuala.

Giarole, il castello Sannazzaro (ph Luigi Angelino)

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ro adiacente al complessodel castello. E’ di epocamolto remota (XII sec.). Lafacciata a capanna, tripar-tita da quattro contrafforti,ha linee semplici e auste-re. All’interno pala d’altareraffigurante S. Domenico.Chiesa di San Pietro Apo-stolo. Vecchia parrocchia-le. Di antichissima origine,così come la si può vede-re oggi è frutto di numero-si restauri. L’attuale faccia-ta con portico venne rea-lizzata nel 1637. La parteabsidale in stile romanicoè la più antica anche se,purtroppo, inopportuni re-stauri e alcuni furti ne han-no compromesso l’integrità.All’interno si trovano pre-gevoli affreschi del XV sec.tra cui un Cristo con unalunga dedicatoria e un S.Rocco.Chiesa di San Pietro Apo-stolo. Parrocchiale. L’at-tuale costruzione risale al1840 e venne realizzata inluogo della vecchia par-rocchiale, di cui rimase so-lamente il campanile risalente al 1762.La facciata è caratterizzata da quattrolesene culminanti in capitelli corinzi,mentre al centro campeggia l’affrescoraffigurante S. Pietro, attribuito al Mag-gi. La pianta è a croce greca. Nell’in-terno si trovano affreschi opera del Mag-gi, sulla volta e sulle vele della cupola,mentre il presbiterio ed il coro sono de-corati con affreschi del novarese Cesa-re Musso, risalenti al 1959. Nelle cap-pelle laterali si trovano due importantitele: L’Annunciazione attribuita a Gu-glielmo Caccia e Gesù che consegnale chiavi a S. Pietro dell’Alberini.

ASSOCIAZIONIPro loco Giarole, via Vittorio Emanuele2.

TEMPO LIBEROCentro Sportivo, via Centro Sportivo.Campi da calcio, pallavolo, tennis, cam-pi da bocce (informazioni c/o Comunedi Giarole).

MANIFESTAZIONIIncanto dei morti, 2 novembre. Asta deibeni offerti dalla popolazione: il ricava-to va in Messe funebri. L’asta si tiene inpiazza San Pietro.Festa patronale di San Giacomo, 25luglio. Concerti, gare sportive, banca-relle artigiane.

PRODOTTI TIPICILa Fattoria, via Vittorio. Emanuele 6, tel.0142 68127, fax 0142 68147. Uova eanimali da cortile vivi.

RICETTIVITÀTRATTORIABonsai, via V. Emanuele 38, tel. 014268311: coperti 40, animali no, carte dicredito sì. Chiusura domenica. Cucinapiemontese, selvaggina, pesce (a ri-chiesta), vini monferrini.BARBonsai, via V. Emanuele 38, tel. 014268311.BAR-TABACCHIRossi Patrizia, via Roma 30, tel. 014268378. Chiusura domenica pomeriggioe lunedì pomeriggio.

ATTIVITÀ ECONOMICHEDemichelis Alberto, via Garibaldi 15,tel. 0142 68351. Laboratorio orafo.Luparia Renzo, via Roma, tel. 014268307. Ferro battuto.

SERVIZIBanca: Cassa di Risparmio di Torino, viaRoma 7, tel. 0142 68125.Carabinieri: Occimiano, tel. 0142809133.Farmacia: Casonato, via Vittorio Ema-nuele 48, tel. 0142 68354.Parrocchia: San Pietro, tel. 0142 68131.Messa festiva ore 11.Poste: via Vittorio Emanuele 25, tel. 014268133.Stazione Ferroviaria: Strada Sta-zione.

Giarole, chiesa del cimitero: santo guerriero (San Pietro), affresco del XV secolo (ph Luigi Angelino)

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STORIABOSCO SACRO AI ROMANI. Di origi-ne romana, da Locus, bosco sacro, oda LV, legio quinta di Cesare che sifermò in Monferrato al ritorno dalle Gal-lie. Il luogo di Mediliano deriva dal ro-mano Metilius. Un diploma di Ottone Inel 940 investiva del feudo di Lu i fratelliColombo di Cuccaro. Il 3 ottobre 1028appare una donazione da parte di Od-da, nipote di Aleramo, di un decimo del-la corte di Lu al monastero di S. Pietrodi Savigliano. Subì numerosi assedi trail 1641 e 1691.La pianura di Mediliano, a valle del pae-se verso Mirabello, conserva i resti di unpago romano (affiorano nel terreno).PERSONAGGI ILLUSTRI. Bobba e idella Valle, grandi casate di Lu diederoalla storia personaggi politici di rilievo.Citiamo solo Bonifacio della Valle vica-rio generale di Casale nel 1495 e il figlioRolando governatore di Casale presi-dente del Senato e Marcantonio Bobba,cardinale e ambasciatore (sepolto in S.Maria degli Angeli). Guglielmo Catanio,poeta vissuto alla corte monferrina nelXV secolo. Gen. Luigi Gherzi (1889-1943), comandante la divisione Acqui aCefalonia, si oppose ai Tedeschi al mo-mento dell’armistizio e da questi fu fuci-lato (lapide in sua memoria al centro delpaese). Luigi Onetti (1876-1968), pitto-re. Beato don Filippo Rinaldi (1856-1931), terzo successore di don Bosco.Mons. Evasio Colli (1883-1971), arci-vescovo di Parma. Don Pietro, Peter,Rinaldi (1910-1993), sindonologo. Lui-gi Viale, fondatore della Bistefani, ebbeil suo primo negozio a Lu. Don ValerioCattana, Abate di Seregno (vivente),mons. Mario Cagna, Nunzio Apostolicoin Giappone, Jugoslavia e Austria.

ARTESanta Maria Nuova. La Chiesa di S. Ma-ria Nuova fu eretta nel 1479 secondo icanoni compositivi tardo gotici piemon-tesi con tetto a capanna e pinnacoli. Tut-ta la costruzione è in mattoni a vista. Ildisegno è molto semplice. La facciata

principale ci mostra un portale barocco(1750) e altre decorazioni ancora più re-centi. Esisteva, a sinistra della chiesa,un campanile romanico poi demolito esostituito - nel 1888 - da quello che ve-diamo oggi: una costruzione di disegnoeclettico che ospita 8 campane. L’inter-no, di altezza notevole, è molto ampioed è organizzato in tre navate. La chie-sa parrocchiale sorge nella parte alta diLu, paese visibilmente segnato dal suoimpianto quattrocentesco di cui esisteancora qualche testimonianza nelle co-struzioni minori dislocate lungo le vie in-terne. All’interno della chiesa ricordiamoprima di tutto la bella e celebre opera diPier Francesco Guala “I canonici di Lu”.In sacrestia è collocata una gigantogra-fia rappresentante il dipinto che è de-positato presso il Museo Civico di Ca-sale. Nella cripta sottostante (l’anticachiesa di S. Pietro) una bella cancellatain ferro e ottone. L’altare maggiore ospi-ta le reliquie di S. Valerio. Nella Cappel-la del Crocefisso si osservino le tele diS. Maurizio, di S. Defendente, di S. An-tonio e delle Cinque Vergini. L’organo è

LA TORRE. Sorge nel pieno centrodel nucleo storico. È alta 18 metri edha una base quadrata di 5 metri emezzo di lato. Da lì si ammira un am-plissimo panorama. Fa parte dell’im-pianto di torri segnaletiche realizza-te all’inizio del XV secolo dalla fami-glia dei Paleologi a scopo di fortifi-cazione - di cui ormai si intravede sol-tanto qualche traccia - di questo luo-go. Fu restaurata più volte nel seco-lo scorso. È “offuscata” dai ripetitori.

LU MONFERRATOCAP 15040 • Municipio: via Colli 5, tel.0131 741121, fax 0131 741737,www.lumonferrato.org, e-mail: [email protected] sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 1.266 • Altez-za capoluogo 307 metri s.l.m. • Su-perficie 21,74 kmq • Frazioni Triso-glio, Borghina, Bodelacchi, Martini •Comuni confinanti: Castelletto, Quar-gnento, Camagna, Cuccaro, Mira-bello, Conzano, Occimiano, S. Sal-vatore • Distanza da Casale 20 km •Distanza da Alessandria km 19.

Lu (ph Luigi Angelino)

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tonio e delle Cinque Vergini. L’organo èmolto importante (Mentasti) ed è uno deipiù preziosi di tutta la diocesi di Casa-le. Ricordiamo anche due opere “con-temporanee”: le vetrate disegnate dal-l’architetto don Verri, nativo di Lu, e dueopere del torinese Pier Giuseppe Crida(la raffigurazione della vita del beato donRinaldi, e un’Ausiliatrice) poste nella“Cappella salesiana”.San Giovanni in Mediliano. In valle Gra-na (4 km. da Lu), chiesa costruita in etàcarolingia (IX secolo) in un’area funera-ria paleocristiana (IV secolo), recente-mente restaurata; di rilievo le due absi-di affiancati; nei pressi interessanti sca-vi archeologici. Info: Comune.ASSOCIAZIONIPro Loco, piazza S. Giacomo 8, tel.0131 741705, fax 0131 741737, e-mail:[email protected] culturale San Giacomo,piazza S. Giacomo 1, tel. 0131 741630.Tra gli scopi: salvaguardia dei beni am-bientali e tramandare le tradizioni.Associazione culturale Al Pais d’Lu.Tra le iniziative l’edizione di un giornale.

TEMPO LIBEROCampo sportivo di calcio comunale,via Donatori di Sangue 2.

MANIFESTAZIONISagra dell’uva, seconda domenica disettembre (Pro Loco).Festeggiamenti di S. Valerio, domeni-ca più prossima al 22 gennaio. Gare di mountan-bike, all’inizio di mag-gio.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLECantina Sociale cooperativa di Lu , viaRoma 76, tel/fax 0131 741136. Produ-zioni di vini locali doc.Roberto Dealessi, cascina S. Seba-stiano, 41, tel. 0131 741353. Tra i vini:Barbera del Monferrato Mepari e Risà(il nome Risà deriva dalle barbatellecon le quali nel 1990 Dealessi ha in-cominciato la sua avventura nel Bar-bera, che poi invecchia 16 mesi in bar-riques).Dante Borghino, cascina Coppa, tel.0131 741354.Giovanni Boccalatte, frazione Trisoglio,tel. 0131 741104.Giovanni Capra, cascina Ernesta, tel.0131 741333.Ernesto Casalone, bricco S. Maria, viaMarconi, 92, tel. 0131 741280. Tra i viniprodotti: Ruber Millo (Barbera d’Asti)Roberto Bruno Demartini, via Braida,tel. 0131 741362.Cesare Demartini, frazione Martini 19,tel. 0131 741388.SALUMIAldo Trisoglio, via Roma 58 (anche car-ne) tel. 0131 741130.

RICETTIVITÀRISTORANTILa Commedia della Pentola, fraz. Bor-ghina 1, tel. 0131 741706: coperti 50,animali sì, carte di credito sì. Chiusura:lunedì; da martedì a venerdì a pranzo.Piatti tipici: sfogliatine di mela verde,rose di melanzana, timballi di verdure,paste fatte in casa: “Rabaton”, gnoc-

Lu, interno della chiesa parrocchiale (ph Luigi Angelino)

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• Punti panoramici. Belvedere “suorAngela Vallese” (di fronte al Munici-pio). Balconata da via Onetti, sullavallata Sud con Alessandria in pri-mo piano. Altamente panoramica lastrada alta consortile che da Lu (par-te dall’incrocio tra via Montalto e viaMarconi, dialettalmente la Crus) vaa Cuccaro (attenzione: per il transi-to dei pullman è necessario richie-dere l’autorizzazione ai Comuni diCuccaro o Lu). In zona Firata (di fronte a S. Giovan-ni) fonte naturale che tinge l’erba dirosso.

• Molte notizie sul sito internethttp://members.xoom.it/Lu Monferrato

chetti di rapa rossa. Pesce. Vini localie non.Nuovo Papà Francesco, via S. Giaco-mo 30, tel. 0131 741219: coperti 90, ani-mali no, carte di credito no. Chiusuramartedì sera e mercoledì. Piatti tipici: pa-sta fatta in casa, brasato, vini locali.Orazio, piazza Gherzi 5, tel. 0131741138: coperti 140, animali no, cartadi credito no. Chiusura lunedì sera emartedì. Piatti tipici: cucina rigorosa-mente piemontese, vini di produttori lo-cali.La Trinità, via Colli, 27, tel. 0131 741544. Chiusura mercoledì. Pizzeria, neifestivi anche ristorante.AGRITURISMIDemartini (La Fontana), di GrazianoDemartini frazione Martini 9, tel. 0131741385: coperti 60 + 60 estivi, animalisì, carte di credito no. Chiusura lunedì.Piatti tipici: agnolotti, bollito, risotto al sa-lame Barbera, brasato, frutta fritta, bo-net. Vini di prod. propria. Piccolo parco-giochi per bambini, in allestimento cam-pi di bocce.La Borghina di Pierino Borghino, fra-zione Borghina 15, tel.0131 741300: co-perti 60, animali sì, carte di credito no.Chiusura lunedì. Piatti tipici: polenta,verdure grigliate, insalata di pollo, agno-lotti, risotti, coniglio alla Borghina, cro-state rustiche. Vini locali.BARNuovo, via Mameli 44, tel. 0131 741176.Chiuso il giovedì.Mephisto rock caffè, birreria, via Bel-losguardo, tel. 0131 741682.BAR - TABACCHISempione, via Mameli, tel. 0131 741161.BED & BREAKFASTPerracchio, Vicolo Cricchetto 4, tel./fax0131 741251: camere 3 per posti let-to 6.

ATTIVITÀ ECONOMICHEARTIGIANATONumerose aziende orafe di livello.

SERVIZIAutocorriera: fermata Arfea in piazzaGherzi.Autofficine: F&G, via Roma 13, tel. 0131741150; P. Giorgio Peracchio, via Mar-coni 83, tel. 0131.741105; Sergio Stef-fan, via Fontanino 10, tel. 0131 741531.Banca: Crt, via Mameli, 71, tel. 0131741129.Carabinieri: San Salvatore, tel. 0131233115.Distretto santiario: Felizzano.Distributore carburante: Quargnento.Farmacia: Scardina, via Marconi 13, tel.0131 741227.Parrocchia: S. Valerio, via G. Colli 4, tel.0131 741148. Messe festive 8,30 (S. Na-zario), 9,30 (S. Maria), 11 (S. Maria).Poste: via Roma, 1, tel. 0131 741144Infopoint: Comune e Pro Loco.

Lu, pieve di San Giovanni di Mediliano (ph Luigi Angelino)

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STORIAAppartenne nel X secolo ad Aimone IIIdi Vercelli, poi all’Episcopato di Vercelli(1069) e ai signori di Bassignana. Nel1161 Federico I lo donò ai marchesi delMonferrato che successivamente lo in-feudarono ai Marchesi del Bosco. Nel1431 fu saccheggiato dalle milizie diFrancesco Sforza. Fu poi sottoposto aiDella Valle di Lu, ai Gambara di Motta-grana e ai Montagnini di Torino. Il patrono è San Vincenzo (22 gennaio).CURIOSITÀ E LEGGENDE. A Mirabellofu costruito il primo collegio di Don Bosco.PERSONAGGI ILLUSTRI. Giovanni Si-sto , uomo politico e letterato, autore diFontanavecchia. Don Pietro Ricaldone(1870-1951), rettore maggiore dei Sale-siani.

ARTEChiesa parrocchiale di San Vincenzo.Il primo edificio di culto sorse qui nel XIIsecolo. La Chiesa che vediamo - di ri-gido disegno neoclassico - scaturisceda un’integrale ricostruzione eseguitatra il 1562 e il 1620. La facciata, che inorigine era stata intonacata, fu poi ri-portata a nudo da don Verri nel 1947. Lachiesa è divisa in tre grandi navate e hamolte cappelle laterali. Si osservi il ric-co stile decorativo seicentesco e le mol-te pitture di artisti minori.Chiesa di San Michele. Nata nel ca-stello-ricetto addossato al borgo, ri-strutturata nel 1679 e 1898. Rimane inparte come torrione dell’antico castello.Il complesso è stato ceduto al Comunenel 1990. In allestimento sala riunioni. Sitrova in piazza S. Michele 9.Castello di Baldesco . Conserva restidel fossato e dell’antica struttura quat-trocentesca; all’interno chiesa di S. Ca-terina eretta nel 1675. Il complesso è si-tuato lungo la Mirabello-Giarole. La chie-sa viene aperta ogni anno la domenicasuccessiva il 25 novembre.

ASSOCIAZIONIBocciofila, Via Rogna 59. Gestisce cam-pi di bocce e bar del circolo.GS Mirabello, piazza Marconi 18. Ge-stisce l’attività calcistica.

TEMPO LIBEROCircolo tennis Cielo Alto, strada Comu-nia 30, tel. 0142 63264. Due campi ten-

nis in terra rossa; un campo pallavolo; uncampo calcetto; un parco giochi per bam-bini. Circolo per soci, ma con possibilitàdi ore prova per un certo numero di vol-te. Chiuso dicembre e gennaio.Maneggio Zaio Giampiero, CascinaConvento, tel. 0142 63391. Circolo pri-vato per l’equitazione.Biblioteca Comunale, presso Munici-pio, sala lettura, organizza gite, manife-stazioni culturali e sportive.

MANIFESTAZIONIFesta d’estate, primo fine settimana diluglio. Ballo palchetto, gastronomia, lunapark in piazza Libertà e piazza Marconi.

RICETTIVITÀBARRoma, via Roma 4, tel. 0142 63196.Chiusura lunedì.TABACCHIMartelli, piazza Libertà 13, tel. 014263588.

ATTIVITÀ ECONOMICHEAlessandro Quartaroli Fava, vicolo Ga-ribaldi 34, tel. 0142 63294. Ferro battu-to artistico.

SERVIZIAutofficina: Godino, via Lanza 32, tel.0142 64730.Banche: Cassa Risparmio Torino, tel.0142 63123.Carabinieri: Occimiano.Farmacia: Alba Marisa, piazza Libertà,tel. 0142 63270.Parrocchia: San Vincenzo. Messe do-menicali: estate ore 8 e ore 11; invernoore 8,30 e ore 11. Campane suonanogiorno e notte e l’Ave Maria.Poste: piazza Libertà 15, tel. 014263117.

Mirabello, l’abside della chiesa di San Michele (ph Luigi Angelino)

• Punti panoramici. Dal sagrato del-la parrocchiale splendido panoramada Sud sul Po e la pianura vercelleseincorniciata dalle Alpi.

MIRABELLOCap 15040 • Municipi: piazza Marco-ni 17, tel. 0142 63121, fax 0142 64720.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia pianeggiante • Abitanti 1.371 •Altezza capoluogo 124 metri s.l.m. •Superficie: 13, 27 kmq • Comuni con-finanti: Valenza, San Salvatore, Lu,Occimiano, Giarole • Distanza daCasale km 12.

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MOMBELLOCAP 15020 • Municipio: piazza Mu-nicipio 2, tel. 0142 944115, fax 0142944698. Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 1.134 • Altez-za capoluogo 294 metri s.l.m. • Su-perficie 18,89 kmq • Frazioni: Casa-lino, Gaminella, Ilengo, Morsingo, Poz-zengo, Zenevreto • Comuni confi-nanti: Cerrina, Gabiano, Camino, So-longhello, Serralunga, Ponzano, Ca-stelletto • Distanza da Casale km 25• Distanza da Alessandria km 44 • Di-stanza da Asti km 34.

Mombello, Municipio e piazza antistante(ph Giuse Marullo)

STORIALA PRESENZA CAROLINGIA. Di origi-ne longobarda, un gruppo di documen-ti del 1095 attesta la presenza di un nu-cleo di estrazione carolingia. Nel 1199in un atto emerge la figura di Giorgio diMombello. Fu feudo marchionale fino al1532 (cessione a Carlo di Montiglio). Nel1598 fu infeudato con titolo comitale aTullio Guerrieri di Mantova e 1603 fu elet-to a marchesato a favore di Vincenzo, fi-glio di Tullio. Scavi archeologici in loca-lità Molino Nuovo (dopo la cascina Gam-barello)CURIOSITÀ E LEGGENDE. Pozzengo,frazione di Mombello, ma nell’800 Co-mune autonomo, è alla ribalta delle cro-nache della devozione religiosa, che sipropaga in tutta la Valle Cerrina, per lafesta presso il santuario di San Gottar-do collegata con il culto di San Bononionella chiesa parrocchiale. Il primo mar-tedì di maggio la venerata statua di S.Gottardo sale dal Santuario alla chiesaparrocchiale di Pozzengo (S. Bononio),ne scende processionalmente la dome-nica. Pozzengo è un toponimo d’originemedievale (da “puteus” - “ring”, cioè ag-glomerato presso ad un pozzo). Lungola statale per Torino, il Gambarello ca-scina fortificata. Dal 1790 ospita una tap-pa del pellegrinaggio che gli abitanti di

Camino effettuano al Santuario di Creaalla prima domenica di maggio. Il pastodi accoglienza è rimasto per secoli lostesso: csenta (la tipica focaccia non lie-vitata) e vino rosso.

SANTUARIO DI SAN GOTTARDO.Fraz. Pozzengo. Lungo la strada cheporta dalla statale a Pozzengo si in-contra, in un tratto pianeggiante il pic-colo tempietto dedicato a S. Gottar-do, santo molto venerato in zona. IlSantuario è nato intorno al ’600 sui re-sti di una antica edicola votiva. Ven-ne ampliato e rimaneggiato intorno al-la metà dell’800. La pianta assai stra-na è a croce latina, ma sia l’absidesia le estremità del transetto sono se-mi-circolari dando così l’impressionedi una chiesa a pianta centrale allun-gata da una parte. La facciata è ca-ratterizzata da un protiro di quattrocolonne dinanzi all’ingresso. A fiancodella chiesetta è stato attrezzato unpiccolo spazio verde dove può esse-re piacevole fermarsi a riposare.

Pozzengo di Mombello,Santuario di San Gottardo (ph Giuse Marullo)

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ARTECasa Tornielli (Casa del Pretorio). In-teressante complesso risalente alla finedel ’600, addossato ad una parte ancorpiù antica (XIV sec.) che scavalca lastrada con un voltone. L’edificio passòalla fine del secolo scorso all’ing. V. Tor-nielli (ideatore del castello di Cereseto)che lo ristrutturò nel 1910 e lo arredò conmobili d’epoca. Architettonicamente mol-to bella la parte loggiata che conferisceleggerezza all’edificio, aprendolo versoil bellissimo panorama antistante. Dallaterrazza di Casa Tornielli si gode di unincomparabile panorama sulle collinedel Monferrato.Tenuta Gambarello. Situata ai marginidel territorio comunale, lungo la stradastatale per Torino, il complesso Gam-barello spicca per bellezza e maesto-sità. Si tratta di una grossa masseria de-gli inizi dell’ottocento composta da unaparte destinata all’abitazione patronale,da una cappella privata a pianta otta-gonale e dalla parte rustica. L’abitazio-ne patronale è un bell’esempio di archi-tettura neoclassica in mattoni a vista. Sinoti la bella e austera facciata caratte-rizzata dall’ordine gigante delle colonnee dal frontone soprastanti l’ingresso prin-cipale, resa ancor più “preziosa” dallafuga prospettica di tigli antistanti l’in-gresso.Chiesa di San Pietro Apostolo. Lacostruzione che vediamo oggi risaleal 1845, quando venne realizzata inluogo di una precedente chiesa a trenavate facente parte del complessodel castello. La facciata attuale ha letipiche caratteristiche ottocentesche,scandita da quattro alte lesene e daltimpano. L’interno, molto sobrio, hauna navata e contrasta, in dimensio-ni, con la maestosità della facciata.All’interno quadri della scuola delMoncalvo e una Madonna con bam-bino, opera del Musso. Sul fondo delcoro si può ammirare una tela raffi-gurante Cristo Risorto, la Madonna eS. Francesco attribuita ad OrsolaCaccia. Statue lignee pregevoli diS.Antonio, della Madonna del Rosa-rio e del Bambino Gesù. Molto sug-gestiva la piazzetta antistante alla

chiesa su cui si affaccia anche il belpalazzo del Municipio recentementeristrutturato.Chiesa di San Sebastiano. Appena ar-rivati in paese si nota la piccola chiesadi S. Sebastiano, dalle linee tipicamentebarocche che venne edificata nel 1750sulle rovine di una precedente chiesa.Si nota infatti che sul lato sinistro sonomurati alcuni conci di pietra arenariascolpiti con immagini di animali di chia-ra origine medievale.Chiesa di San Bononio. Fraz. Pozzen-go. Edificata all’inizio del settecento suiresti di un precedente edificio, come sipuò osservare sul fianco sinistro dellachiesa dove nella muratura è incasto-nato un architrave in pietra scolpito allamaniera romanica,con tondi contenentifigure umane. La chiesa ha una sola na-vata di notevoli dimensioni. La facciatasuddivisa in due piani è movimentata da

Mombello, la tenuta “Gambarello”(ph Luigi Angelino)

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Mombello, Casa Tornielli (ph Giuse Marullo)

molte lesene ed è decorata con motivifloreali; dipinti realizzati all’inizio del ’900.L’interno della chiesa è ricco di decori,stucchi e tele. La grande volta è prege-volmente affrescata ad opera del Mor-gari. Si notino inoltre i bei confessionalibarocchi.Chiesa Sant’Anna. Fraz. Ilengo. Arri-vando ad Ilengo dalla strada che giun-ge da Mombello immediatamente si no-ta sul punto più alto della collina la chie-sa di S. Anna circondata dal verde de-gli alberi. L’edificio, risalente al 1745, èrealizzato interamente in muratura dimattoni a vista. La facciata dalle lineesemplici e austere si concede un solovezzo: il timpano soprastante il portoneche presenta due volute alla maniera ti-picamente rococò.

ASSOCIAZIONIPro Loco, via Castello 22. Organizza lafesta patronale.Gruppo alpini, presso Fiorenzo Vernetti.

TEMPO LIBEROCampo tamburello, reg. Prato della fiera.Discoteca Omnia, fraz. Gaminella 12,tel. 0142 944120.

MANIFESTAZIONIPatronali: S. Rocco il 16 agosto a Mom-bello; a fine agosto a Pozzengo; il 1 °settembre a Morsingo. San Gottardo, maggio a Pozzengo.Madonna del Carmine, luglio. Fiacco-lata e torta in piazza in luglio.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEGuglielmo Accatino, Ilengo, tel. 0142944183.La Cantinetta di Imarisio Roberto, viaRoma 60 (anche bottega del vino), tel.0142 944153. La Cantinetta ha scelto idipinti di Carlo Calosso per illustrare leetichette di Grignolino del MonferratoCasalese, Barbera del Monferrato viva-ce e Rubino di Cantavenna e la bandieradell’Europa per il Barbera del Monferra-to. Altro vino: Gamba di pernice (uvag-gio con Uva rara e Freisa). Felice Coppo, cascina Coste 15, tel.0142 944503, e-mail: [email protected]. Produce Bastian cuntrari (Barbe-ra del Monferrato).F.lli Imarisio, via Morra, tel. 0142 944117.Barbera e Grignolino, venduti sfusi.P. Antonio Magro, via S. Grato, Zene-vreto, tel. 0142 944436.Mario Massa, Gaminella, tel. 0142944162.Pilade Picco, S. Grato, Zenevreto, tel.0142 944182.Rinaldo Savio, S. Michele, Morsingo,tel. 0142 944138.

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Fausto Vernetti, via Roma 9, tel. 0142944592 e 0142 466592. Tra i vini: Bric-co Marola, Barbera barriccato, Bonar-da, Grignolino, Cortese Chardonnay,Freisa d’Asti.MIELEAlemanno G Luigi, S. Anna, Ilengo, tel.0142 944220.SALUMIGiovanni Manino, provinciale, tel.0142 944384. Prosciutto cotto, sala-me cotto e crudo, cacciatorini, cote-chini.

RICETTIVITÀRISTORANTIHostaria Dal Paluc, Associazione LaChimera, fraz. Zenevreto, via San Gra-to 32, tel. 0142 944126 e 0142 944518:coperti 50, animali sì, carte di credito sì.Chiusura lunedì e martedì e dall’1/1 al14/2. Piatti tipici: cucina creativa del ter-ritorio e al tartufo. Carta dei vini con pre-valenza piemontese. Sede della con-dotta Arcigola slow food “le colline delCasalese”.Lanterna Blu, fraz. Gaminella 16, tel./fax0142 944120: coperti 150, animali no,carte di credito no. Chiusura martedì.Piatti tipici: Antipasti caldi, gnocchettitartufati, zuccotto all’ananas. Vini pie-montesi. Nato nel ’900. Gestito dalla ter-za generazione dei Novelli.Dubini, via Roma 36, tel./fax 0142

944116: coperti 100, animali sì, carte dicredito no. Chiusura mercoledì, dal 1/8al 30/8 e dall’1/1 al 7/1. Piatti tipici: agno-lotti, fritto misto, dolci monferrini. Vinimonferrini. Gli agnolotti sono fatti uno aduno, senza usare lo stampo e il ristoranterisale al 1888.BAR - TABACCHIOmnia Club Gaminella, fraz. Gaminel-la 16, tel. 0142 944120. Chiusura mar-tedì.

SERVIZIAutofficina: Luigi Losina e Nicola Ad-dorisio, cascina Garoppi 1, tel. 0142944389.Banca: Banca Credito del Piemonte, Stra-da Provinciale, Gaminella, tel. 0142 944739.Carabinieri: Cerrina, tel. 0142 943713.Farmacia: Rossi, via Gaminella 15, tel.0142 944230.Distretto sanitario: Cerrina.Distributore carburante: Agip, Galetti,Gaminella, tel. 0142 944685Parrocchia: S. Pietro, via S. Anna, tel.0142 944142; a Pozzengo tel. 0142944115. Messe domenicali a Mombelloore 11, Zenevreto 9, Ilengo 10,15; Ca-salino sabato 17, Morsingo sabato 17(inv.) e 18.Poste: via Roma 33, capoluogo, tel.0142 944109; Pozzengo, via Biliani, tel.0142 944146.Infopoint: presso Comune o Pro Loco.

Mombello,formella posta sul fiancodestro della chiesadi San Sebastiano(ph LuigiAngelino)

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STORIALE LAPIDI ROMANE. Di origine roma-na come attesta la lapide di Irria trova-ta in regione Pieve. Una successiva epi-grafe fu rinvenuta alla Valletta. Primi si-gnori furono i Graffagni, un ramo dei Vi-sconti. Poi fu infeudato alla chiesa diAsti e passò ai marchesi di Monferratoche ne fecero la loro capitale. Morto(1292) il marchese Guglielmo, la roccafu assalita dagli Astigiani. Nel 1309 vitornò il marchese Teodoro, primo Pa-leologo. A lui successe Giovanni che fe-ce coniare alla zecca di Moncalvo mo-nete oggi molto rare. Nel 1553 Carlo Vfece occupare Moncalvo dalle truppespagnole. Passò alternativamente aSpagnoli e Francesi e poi ai Savoia. Nel1627, ritornato ai Gonzaga, legittimi si-gnori del Monferrato, subì l’ennesimoassedio da Carlo Emanuele I di Savoia,si distinse per il valore il castellano Gior-gio Tenaglia.Conserva nei monumenti il fascino di ca-pitale. Di livello le sue manifestazioni, sia

culturali che enogastronomiche (ricca latradizione per quanto riguarda il tartufoe il bollito).CURIOSITÀ E LEGGENDE. Il nome de-riva da Montecalvo, un’altro toponimoromano è quello di Maranzana (Meren-tius), a fianco della stazione.Nel castello di Moncalvo nel 1201 il mar-chese Bonifacio I riceveva l’ambasceriadi baroni francesi che gli porgevano laguida della quarta crociata.Rosa Vercellana, la bela Rusin, contes-sa di Mirafiori, amante e poi sposa mor-ganatica di Re Vittorio Emanuele II, eranata a Moncalvo figlia di un sottoufficia-le, tamburo maggiore dell’esercito regio;era stata notata, giovanissima dal Reproprio a Moncalvo.Lo sferisterio di Moncalvo per il gioco

MONCALVOCAP 14036 • Municipio: piazza Bu-ronzo 1, tel. 0141 917505, fax 0141917352, e-mail: [email protected] sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 3.382 • Altez-za capoluogo 305 metri s.l.m. • Su-perficie 17,66 kmq. • Frazioni: Ca-stellino, Paltro, Moncalvo Stazione,Santa Maria, Gessi, Sant’Anna, S. Vin-cenzo • Comuni confinanti: Penango,Cereseto, Grazzano Badoglio, Ca-stelletto Merli, Alfiano, Ponzano, Otti-glio • Distanza da Casale km 20 • Di-stanza da Asti km 20.

Moncalvo, chiesa di San Francesco, particolare del reliquiario della S. Croce(ph Luigi Angelino)

Moncalvo (ph Luigi Angelino)

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del pallone a bracciale, del pallone ela-stico e del tamburello, è ricavato nel fos-sato del castello: ricorda lo sferisterio diRecanati.Patro , frazione di Moncalvo, è nota peri subiet, fischietti in terra-cotta, l’argilladel luogo fornisce all’impasto una voltacotto, un suono particolare.

PERSONAGGI ILLUSTRI. GuglielmoCaccia detto Il Moncalvo (Montabone1568, Moncalvo 1626) famoso pittoredetto anche il Raffaello del Monferrato.Gabriele Capello (1806-1807) intaglia-tore e scultore di corte. Agostino dellaSala Spada (1842-1913), poeta, ro-manziere e commediografo. GiuseppeGavello (1872-1926) celebre chirurgo einsigne benefattore. Carlo Montanari(1863-Plava 1915) generale, coman-dante la Brigata Forlì, medaglia d’oro. Ilfiglio Franco Montanari (1905-1968),diplomatico (partecipò alle trattative perl’armistizio). Vincenzo Buronzo (1884-1976), senatore, poeta, romanziere, com-mediografo.

ARTEResti del Castello. Sul lato della città,verso Casale, si possono ammirare le al-te mura trecentesche dell’antica fortez-za (abbattuta nel XIX sec.) dalle qualisporgono massicci e tondeggianti tor-rioni e poderosi contrafforti. I cammina-menti sono ancora praticabili e dalla ci-ma della torretta di guardia si gode unvasto panorama su tutto il basso Mon-ferrato.Chiesa della Madonna delle Grazie.Capolavoro dell’architetto Magnocaval-lo venne eretta nel 1758 sui resti del-l’antica parrocchiale. L’edificio è un no-tevole esempio di architettura tardo ba-rocca. L’interno è decorato con magni-

CHIESA DI SAN FRANCESCO. Eret-ta nel XIII sec. per volontà del mar-chese Guglielmo VIII, venne rifatta edampliata nel XVII sec. su disegno delfrancescano padre Rovere e a que-sto intervento risale anche l’attualefacciata che ha in sé il rigore e le pro-porzioni della classicità rinascimen-tale. L’impianto complessivo dell’edi-ficio rimane comunque gotico con lagrande abside segnata da cinquecontrafforti ed il robusto campanile.L’interno risalente al XVII sec. a tre na-vate custodisce una delle più ricchequadrerie di Guglielmo Caccia e lasua scuola tra cui: il “Martirio di S. Or-sola”, “L’adorazione dei Magi”, il “Mar-tirio di S. Maurizio” (ultima opera delpittore che morì a Moncalvo). La chie-sa ospita anche le sepolture dei mar-chesi Paleologi del Monferrato. Infinesegnaliamo il dipinto “La Vergine trai Santi Martino e Rocco” di Bartolo-meo Bonone datato 1491.

Moncalvo, il castello

(ph SergioAmione)

Vini DOC del Monferrato

SETTE COLLIStrada Casale, 7 - Moncalvo (AL) - Tel. e Fax (0141) [email protected] - [email protected]

Cooperativa tra Viticoltori

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loquenza da slanciate colonne corinziee arricchito da cinque sontuosi altari de-corati da interessanti tele. Chiesa di Sant’Antonio. Ospita tele delCaccia e della figlia Orsola. Splendidi pa-liotti d’altare a firma Francesco Solari.Casa Testa Fochi. Costruzione con am-pie parti risalenti al XV sec., quali fine-stre a sesto acuto e cornicioni con de-corazioni in cotto.

ASSOCIAZIONICentro civico gen. Montanari, piazzaBuronzo, 1, tel. 0141 917427.Biblioteca Civica F. Montanari, piazzaBuronzo, 1, tel. 0141 917427.

Il Rinnovamento, c/o Comune, tel. 0141917505.Gruppo artistico moncalvese (Gam),casa Montanari.Pro loco, via Testafochi.

TEMPO LIBEROGalleria di arte moderna. Intitolata al-l’ambasciatore Franco Montanari; è vi-sitabile su prenotazione al primo pianodi palazzo civico. Tra le opere esposte:De Chirico, Sironi, Chagall, Mafai. Note-vole centro culturale la biblioteca inun’ala del civico. Le Vallette, Vallette, tel. 0141 917225.Campi di calcio, piscine, servizi.

Moncalvo, mercatino dell’antiquariato sotto i portici di piazza Carlo Alberto(ph Luigi Angelino)

Prodotti tipici della campagna rica-vati da antiche ricette

Vini DOC Nocciole

Strada Grazzano, 22 - 14036 Moncalvo d’Asti - Tel. e Fax 0141.917535email [email protected] - www.the-webers.com/qrossa

Azienda Agricola con

Vendita Diretta

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Maneggio Guarino, strada tiro a segno,tel. 0141 916105. Fornisce stallaggio aicavalli, anche in transito.

MANIFESTAZIONIStagione teatrale di livello (spicca ladialettale da metà ottobre a metà no-vembre).Fiera del tartufo, terza e quarta do-menica di ottobre. Nasce nel 1955ma eredita un’iniziativa anteguerra diPietro Lanfrancone, è organizzata daapposito comitato che fa capo al Co-mune. Consegna della trifola d’or edello zappino d’argento ai miglioriesemplari. Grande mostra mercato diprodotti tipici in piazza Carlo Alber-to.Sagra delle cucine monferrine, terzadomenica di giugno. Vengono offerti piat-ti tipici delle Pro Loco.Musica jazz e rock (Blù notti blues), fi-ne luglio agosto.Partecipazione al Palio d’Asti, settem-bre. Fiera del bue grasso, secondo gio-vedì non festivo di dicembre. Premia-zione dei migliori capi bovini e fieraagricola.Corse ippiche al vecchio tiro a segno,spicca il torneo equestre dei Comuni delMonferrato.Stagione organistica, organizzata nel-le chiese.Mostra dell’antiquariato e piccolo col-lezionismo, ogni prima domenica delmese, sotto i portici di piazza Carlo Al-berto. Vitifera, mostra concorso, degustazionidi vini astigiani, alessandrini, albesi doc.Organizza il Comune.Patronali: civile, S. Antonino, la terzadomenica di maggio; religiosa, S. Anto-nio di Padova, 13 giugno.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLECantina 7 Colli, cooperativa tra viti-coltori, strada Casale 7, tel./fax 0141917206. Linea di vini monferrini tra cuiGrignolino d’Asti Montecroce (da un vec-chio beneficio parrocchiale di Penango),Barbera Monferrato Vigneto le Monache(condotto con criteri tradizionali), Cardi-nal (Barbera e Cabernet, affinati in ca-rati piemontesi, la cosiddetta vasella da14 brente).Azienda agricola Roberto Cabiale,strada per Alfiano 11, tel. 0141917161. Vini locali, tra cui Barbera d’A-sti superiore Il Boschetto, affinato inbarriques. In azienda locale per de-gustazioni. Visite guidate a cantine evigneti.Cavallotto, strada Alfiano, 14, tel. 0141916059. Vini locali.Norzi, villa Foa, tel. 0141 917931. Vinokosher (puro, vinificato in base alle re-gole della religione israelita).Cascina Orsolina (De Negri), stradaCaminata 28, tel./fax 0141 917277. Trai vini: Barbera d’Asti Superiore Briccodei Cappuccini (affinato 15 mesi inbarrique), Chardonnay Frustanera,Monferrato Rosso Doc Sole (Barbera,Merlot e Pinot Nero), Chardonnay bar-riccato Rosanna, Grignolino San Gia-cu e Malvasia di Casorzo Doc. Loca-le per degustazione. Visite guidate incantina. Peracchio, località Stazione, via VairoMenga 6, tel./fax 0141 917473. Vini lo-cali tra cui Barbera Terre del tartufo (an-che barriccato) e Cortese bianco Terredel Tartufo. Fa parte del Consorzio Bar-besino.MIELECarlo, Paolo Micco, Castellino, tel. 0141927225.

Moncalvo, sbandieratori davanti al Teatro (ph Giuseppe Prosio)

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Moncalvo, panorama (ph Luigi Angelino)

Piero Eterno, via Roma, tel. 0141917572.CARNEMacelleria fratelli Micco , piazza Gari-baldi, tel. 0141 917936.VARIEPasticceria I fornai, piazza V. Emanue-le 1, tel. 0141 917213. Torte artistiche.Pasticceria Tappa, via XX Settembre 5,tel. 0141 917862. Torte.

RICETTIVITÀRISTORANTIAmetista, piazza Antico Castello 15, tel.0141 917423: coperti 45, animali no, car-te di credito no. Chiusura mercoledì. Piat-ti tipici: tartrà monferrina (budino salatodel ’300), tartufi, funghi. Vini esteri: Fran-cia, Cile, Australia, Spagna, Sud Africa.Antico Castello, piazza C. Alberto 15,tel. 0141 917127, fax 0141 917217: co-perti 180, animali no. carte di credito sì.Chiusura martedì. Piatti tipici: stinco alforno, tartufi, funghi, lumache. Anchepizzeria.Centrale, piazza Romita 10, tel. 0141917126: coperti 150, animali sì, carte di

credito sì. Chiusura domenica sera e lu-nedì. Piatti tipici: trionfale carrello di bol-liti misti, tartufi, fritto misto (su ordina-zione). Vini locali.Da Livio, statale Casale Asti 56, tel. 0141916476: coperti 100, animali sì, carte dicredito no. Chiusura mercoledì. Piatti ti-pici: cucina monferrina stagionale, tar-tufi, funghi. Vini tipici astigiani e casale-si.S. Giovanni, strada Casale 43, tel. 0141917134, fax 0141 917134: coperti 120,animali sì, carte di credito sì. Chiusuramartedì. Piatti tipici: fritto misto, tartufi,fungi. Vini tipici locali.Tre Re, piazza Romita 3, tel. 0141917125: coperti 60, animali sì, carte dicredito sì. Chiusura lunedì sera e mar-tedì. Piatti tipici: zuppa di cipolle, tartu-fi e funghi. Vasta scelta di vini piemon-tesi.L’Osteria Aleramo, piazza Carlo Alber-to, tel. 0141 921344: coperti 50 + 20 esti-vi, animali si, carte di credito no. Chiu-sura: lunedì. Specialità gnocchetti allafonduta con tartufo. Vini classici pie-montesi.

SUA ECCELLENZA, LA NOBILTÀ DEL VINO

Peracchio Luigi & C. s.n.c.

Via Vairo Menga14036 MONCALVO (AT)

Tel. 0141.917473

• Deviazioni consigliate: Montema-gno per il castello Calvi di Bergolo ela parrocchiale, Grazzano Badoglioper l’abbazia e il museo Badoglio, Pe-nango, Cioccaro, Calliano e Granadove si conservano splendidi quadride Il Moncalvo.

TRATTORIE La Tosca, corso XXV Aprile 118, tel.0141 916215: coperti 120, animali si,carte di credito si. Chiusura: mercoledì.Specialità cucina toscana: su ordina-zione ribollita e caciucco. Carta dei vi-ni: Chianti, Colli Senesi, Colli Albani e al-cuni piemontesi.PIZZERIEWeek-end, di Vanni Cesca, via Lanza10, tel. 0141.917305. Chiusura da lunedìa giovedì.AGRITURISMIQuercia Rossa, strada Grazzano 22,tel./fax 0141 917535, web http://[email protected]: coperti 60 (solo suprenotazione), camere 5 con bagno per12 posti letto (pronti da primavera 2000),animali sì (su avviso), carte di credito sì.Chiusura no. Piatti tipici: cucina pie-montese, carrello di verdure, carrello didolci. Vino di produzione propria (tra cuiFortunello). Prodotti tipici: sciroppo dipetali di rosa e confetture. Solo su pre-notazione.Samarcanda, strada Alfiano 15, tel. 0141917948, fax 0141 917948, web http://pro-vincia.asti.it: coperti 60, 2 camere ma-trimoniali + 6 posti caravan e 10 posticamper (per un totale di 20 posti), ani-mali no, carte di credito no. Chiusura no.Piatti tipici: fritto misto alla piemontese,tartufi. Vini locali.BARDel Centro, via Stazione 10, tel. 0141917121. Chiusura lunedì.Del Moncalvo, via don Bolla 2, tel. 0141917133. Chiusura mercoledì.Della Piazza, piazza Garibaldi, 11, tel.0141 917131. Chiusura lunedì.Roma, gelateria, piazza Garibaldi 23,tel. 0141 917389. Chiusura martedì.TABACCHIColaianni, piazza Garibaldi 32, tel. 0141917554.Degiovanni, via Cissello 26, tel. 0141921102.

ATTIVITÀ ECONOMICHEARTIGIANATO TIPICOPrimo Favarin, via Cissello 53, tel. 0141916092. Subjot (fischietti) di Patro. in ter-ra cotta colorata. Giocattoli e sopram-mobili tipici, riprendendo una tradizio-ne dell’Ottocento. I subjot di Patro sonoin mostra al museo della musica di An-gera.

SERVIZIAutocorriera: linea Arfea Asti-Alessan-dria, fermate in piazza Romita, piazzaCarlo Alberto e corso XXV Aprile. LineaArfea urbana da Moncalvo stazione aMoncalvo centro e località vicine. Autofficine: Allovio, strada Casale 2, tel.0141 917055; Barbano, strada Asti 7, tel.0141 917108; Autopercorsi, piazza Ro-mita 9, tel. 0141 917110.Banche: Cassa di Risparmio di Asti, viaCissello 13, tel. 0141 917410; Banca Po-polare di Novara, piazza Carlo Alberto

28, tel. 0141 917416; San Paolo, piazzaCarlo Alberto 5, tel. 0141 917428.Carabinieri: via Caminata, tel. 0141917100.Croce Rossa: chiamata ambulanza,tel.0141 921313. Emergenze 118.Distretto sanitario: Poliambulatorio, viaS. Ferrari 1, tel. 0141 917444.Distributori carburante: Agip, corsoXXV Aprile; Shell, Esso e Tamoil, stradaCasale, Valle San Giovanni.Farmacie: Ardizzone via XX settembre1, tel. 0141 917158; Ottone, via Cissel-lo 9, tel. 0141 917915; Tardito, piazzaGaribaldi, 21, tel. 0141 917106.Ferrovia: in località Stazione, stazionedella linea Mortara-Casale-Asti.Parrocchia: S. Francesco, piazza S.Francesco 1, tel. 0141 917450. Messefestive 8,30 (S. Antonio), 10,30 (S. Fran-cesco), 17 (S. Antonio), sabato 18 (in-vernale 17).Poste: via Caccia 1, tel. 0141 917236.Infopoint: Comune.

Moncalvo, Fiera del Tartufo (ph Giuseppe Prosio)

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STORIASulla sommità del colle che domina asud il Po e la piana vercellese, Monce-stino appartenne ai Marchesi del Mon-ferrato che lo infenduarono ai Miroglio.Seguì le vicende del Marchesato en-trando a far parte nel 1723 dei dominisabaudi. Il castello dei Del Carretto passò alleSuore Salesiane e fu convento per unlungo periodo. Quindi fu ceduto a privatitorinesi che sono gli attuali proprietari.Patrona: Maria Assunta (15 agosto).RICORDI DI GUERRA. Cruenti furonogli scontri nel periodo compreso tra il ’44e il ’45. Nella zona di Coggia c’era unapostazione di partigiani. Alle 6,45 del 13novembre 1944 ci fu un’aspra battagliacon la partecipazione della Fanteria diCrescentino e l’Artiglieria da Fontanet-to. Gli scontri durarono fino alle 13. Lapopolazione fuggì a Cortiglione di Ro-bella: le madri con i bambini in bracciosi allontanarono attravero i boschi. Ter-minati gli scontri gli adulti tornarono inpaese, mentre i bambini e gli anziani at-tesero qualche giorno prima di fare rien-tro alle abitazioni.

ARTEMunicipio - Palazzo Giustiniani. Villapatronale ottocentesca con annessa par-te rustica. Le sobrie decorazioni (corni-ci alle finestre e marcapiano) sottolinea-no le semplici e belle forme architettoni-che. L’edificio è caratterizzato dalle duetorrette sulla facciata principale che gliconferiscono dignità e maestosità.Villa del Carretto di Montecrivello, det-ta “Castello”. Edificio nobiliare sette-centesco costruito sui resti del vecchiocastello di Moncestino (eretto nel XIII sec.e distrutto dai Francesi nel 1629). Oggiè caratterizzato dalle tipiche linee del-l’architettura tardo barocca ed è circon-dato da un bel parco. Si noti lo splendi-do portale di ingresso, nei pressi dellachiesa, che ricorda le forme di quello delcastello di Montalero (Cerrina).Chiesa parrocchiale dell’Assunta. L’im-pianto originario è della metà del XVIsec., ampliato e modificato nel 1761. So-no di questo periodo il bel campanile, iltiburio e l’alta abside ottagonale. La mo-

desta facciata e la parte destinata ai fe-deli risalgono all’ampliamento realizza-to agli inizi del XIX sec. Da segnalare labella balaustra in stile romanico e la pre-gevole mensa d’altare costituita da unantica vera di pozzo in pietra scolpita.Sul lato sinistro della chiesa si noti il vol-tone appoggiato, sicuramente la partepiù antica del complesso. Cappella votiva di San Sebastiano eSan Rocco. Edificio a pianta circolaredalla caratteristica forma di tempiettoclassico, eretto intorno al 1630 e rima-neggiato nell’800. La parte inferiore è al-leggerita da slanciate colonne in grani-to che sorreggono archi a tutto sesto,mentre superiormente il ritmo degli ar-chi sottostanti viene ripreso dalle fine-stre circolari del tiburio.

ASSOCIAZIONIPro Loco Moncestino, piazza San Se-bastiano. Organizza manifestazioni.

MANIFESTAZIONIFesta patronale, 15 agosto (tre giorni).In piazza Marconi danze e giochi perbambini e adulti.

RICETTIVITÀBAR-TRATTORIABar Trattoria Fuori Mano , via Ganoia15, tel. 0142 945472: coperti 30, animalino, carte di credito no. Chiusura martedìe ferie in settembre. Cucina tipica delMonferrato e pizza.

SERVIZICarabinieri: Gabiano.Distributori carburanti: Piagera di Ga-biano.Farmacia: Piagera di Gabiano.Parrocchia: Santa Annunziata. Messadomenicale ore 9 (a domeniche alternetra la parrocchia e la chiesa di Santa Ma-ria delle Tre Valli). Campane in parroc-chia suonano ore e mezz’ore giorno enotte. Poste: via Coggia 2, tel. 0142 945063.

MONCESTINOCAP 15020 • Municipio: piazza Mar-coni 1, tel. 0142 45061, fax 0142945620.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 230 • Altezzacapoluogo 287 metri s.l.m. • Superfi-cie: 6,43 kmq • Comuni confinanti:Villamiroglio, Gabiano, Verrua Savoia• Frazioni e località: Ganoia, Semi-nenga, Cignaretto, Coggia • Distan-za da Casale km 30.

Moncestino, l’entrata del castello(ph Luigi Angelino)

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STORIANECROPOLI DELL’ETÀ DEL BRONZO.Appartenne al Marchesato del Monfer-rato di cui seguì le sorti. Nel 1182 fu di-strutto dai Vercellesi che avevano mos-so guerra a Guglielmo V. Fu feudo mar-chionale dei Mosso di Frassineto. A Pob-bietto è venuta in luce una necropoli cheindica un insediamento dell’età del bron-zo finale, ascrivibile circa al XII secoloavanti Cristo (3000-3500 anni fa). I re-perti sono in parte esposti al museo ci-vico di Casale (ipogeo di S. Croce).CURIOSITÀ E LEGGENDE. La defini-zione sul Po è retaggio di secoli passa-ti quando il fiume variava il suo corso oranella zona Sud ora in quella Nord e ilpaese restava quasi prigioniero del cor-so d’acqua. il paese fino agli anni ’40era noto per gli arsigat, tagliatori sta-gionali di legna.PERSONAGGI ILLUSTRI. Nicola Fi-nazzi , tipografo in Venezia all’inizio delsecolo XVII, Francesco Finazzi (n.1739), clinico di chiara fama e Gian Pie-tro Gallo (1785-1843), chirurgo e retto-re dell’Università di Torino, insignito del-l’ordine mauriziano. Giovanni Luigi A.Emanuel, regista e autore di testi tea-trali di fine ’800. Padre Angelico Mu-

getti, nato nel 1881 a Due Sture, cap-pellano militare, decorato con cinquemedaglie al valore. Francesco Miglia-vacca, compositore della celebre ma-zurka variata.

ARTEChiesa parrocchiale di S. GiovanniBattista. La facciata - realizzata nel 1830su disegno di ispirazione neoclassica -completa una lunga opera di ricostru-zione eseguita nel XVIII secolo e voltaad impreziosire la chiesa originaria con-sacrata nel 1551. La facciata fu com-pletamente rifatta nel 1937 dal balzole-se Mario Micheletti che dipinse un’im-magine grandiosa con al centro la figu-ra di Giovanni Battista e, intorno, ottoquadri in cui sono raffigurati l’Annunzia-ta, il Presepe, il Battesimo di Gesù, l’In-gresso del Maestro in Gerusalemme,l’Ultima Cena, Gesù schernito, la Croci-fissione, la Resurrezione. All’interno mobili della sacrestia e del co-

Morano sul Po, chiesa di San Pietro Martire, affresco del Battista (ph Luigi Angelino)

Morano sul Po, la chiesa parrocchiale(ph Luigi Angelino)

MORANO SUL POCAP 15025 • Municipio: via Mario Ba-voso 20, tel. 0142 85123, fax 014285601, e-mail: [email protected] sul territorio: Morfolo-gia pianeggiante • Abitanti 1.590 •Altezza capoluogo 123 metri s.l.m. •Superficie: 17,68 kmq • Frazioni: DueSture, Pobbietto • Comuni confinan-ti: Balzola, Costanzana, Casale, Co-niolo, Trino, Pontestura, Camino • Di-stanza da Casale km 8.

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ro (1730-1736); due eleganti confessio-nali provenienti da Crea. Chiesa di San Pietro Martire. L’aspet-to esterno di questa chiesetta è moltomodesto: una costruzione in mattoni nu-di con disegno vagamente neoclassico.All’interno preziosi affreschi risalenti alsecolo XV che dimostrano l’opera diun’artista di alto livello. Probabilmentel’esistenza di queste bellissime opere inun edificio di così modesta importanza,dimostra che Morano fu un punto di pas-saggio negli itinerari dei fedeli di quel-l’epoca. L’edificio è visitabile all’esterno:sempre e all’interno: solo in occasionedella festa annuale della “Famija Mura-neisa”.Al centro del paese case gotiche porti-cate (tra cui Casa degli archi ).GRANGIA DI POBIETTO. Le prime trac-ce di questo complesso (nasce come“grangia” di proprietà dell’Abbazia be-nedettina di S. Maria di Lucedio) risal-gono al periodo compreso tra il XII e il

XIII secolo. La tenuta continuò ad am-pliarsi e a trasformarsi nei secoli suc-cessivi, segnando tappe importanti - dalpunto di vista organizzativo e, quindi,anche dal punto di vista architettonico -soprattutto nel ’700 (quando fu costrui-ta la Chiesa) e nell’800 (quando fu rea-lizzata la grande manica d’ingresso).La grande tenuta di Pobietto - compo-sta di numerosi fabbricati destinati allaresidenza, al lavoro agricolo ed anchead alcune attività di servizio (pensiamoalla chiesa e alla scuola) - presenta con-dizioni tra di loro molto diverse. Alcuniedifici - tuttora in uso - sono in discretostato di manutenzione, anche se forte-mente manomessi; altri, invece, sono no-tevolmente degradati.Pobietto è un vero e proprio “monu-mento”. Ci illustra chiaramente come losviluppo del lavoro dell’uomo abbia sa-puto forgiare sul luogo che - nella suaaustera semplicità - documenta un’affa-scinante coesione tra bellezza architet-tonica e funzionalitàLa tenuta è visitabile all’esterno: sem-pre; all’interno, richiedendolo al Comu-ne di Morano (v. museo) e anche alle fa-miglie che qui abitano e lavorano.Tra Morano e Due Sture chiesa campe-stre della Madonna del Ceppo.

ASSOCIAZIONIFamija Muraneisa, piazza Piemonte. Or-ganizza manifestazioni legate alle tradi-zioni locali, stampa un calendario. Pro Loco, viale Stazione. Organizza va-rie manifestazioni.Anspi, c/o. parrocchiaUnione bocciofila, argine Po, tel. 014285506. Amatori Calcio Morano. Moto Mo-rini, c/o Surbone, via Guido Rossa. Fer-rari Club, c/o Marco Rossino riseria Mo-rano. Pescatori dilettanti, c/o Zanellati

Morano sul Po, la vecchia cementeria(ph Luigi Angelino)

Viale Stazione 315025 Morano Po (AL)

Tel. 0142. 85131 Telefax 0142.85731

La Riseria di Moranosi distingue per l’alta qualità

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In particolare: Riso Carnaroli,Riso Profumato e Riso Integrale.

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Nevio. Gruppo Merone, presso cemen-teria.AVIS Morano, c/o Comune.

TEMPO LIBEROAlla grangia di Pobietto (strada per Tri-no, deviazione a sinistra) museo delleattività contadine . Sotto i porticati e neisaloni della cascina sono esposti attrezziagricoli di ogni genere, alcuni risalentiad oltre un secolo fa, utilizzati soprattuttonelle culture agricole della pianura risi-cola. E’, per ora, visitabile solo a richie-sta; esiste un progetto di inserimento del-la struttura in un apposito circuito turi-stico ambientale collegato alle attivitàdel Parco del Po.(info. Comune). DaPobbietto escursioni naturalistiche al vi-cino Po.Campo di calcio “Bazzano”, Boccio-dromo W. Pane , sulla strada di Po.Campo tennis parrocchiale, via S. Roc-co.Autodromo “Casale”, alla cascina Ca-stellaro, attualmente non in uso.

MANIFESTAZIONIFesta dei turcet, a fine maggio. In S.Pietro Martire: Messa e distribuzione deiturcet, dolci tipici.Sagra della panissa, a giugno. Orga-nizza Pro Loco.Festa patronale, a settembre. Gara po-distica, balli, luna park, dama vivente,torneo di calcio Vaghetto, mostra mer-cato di piccolo artigianato, mostra orni-tologica, esposizione di cartoline d’e-poca (prima domenica di settembre).

PRODOTTI TIPICIRISORiseria di Morano, viale Stazione 3, tel.0142 85131, fax 0142 85731. Tra i risi inproduzione: Carnaroli, Arborio, Baldo,Roma, Argo, Nuovo Maratelli (piccolo,tiene la cottura); poi Basmati, profuma-to e integrale. Negozio per la vendita di-retta al pubblico aperto da lunedì a sa-bato.

RICETTIVITÀRISTORANTI-TRATTORIEEdera, Strada Statale, via Casale 33, tel.0142 85144: coperti 50, animali no, car-

ta di credito no. Chiusura domenica.Piatti tipici: cucina nazionale. Alla serasu prenotazione.Tre Merli, Due Sture, via Alighieri 165,tel. 0142 85275: coperti 50, animali no,carta di credito no. Chiusura mercoledìe dal 24 dicembre al 15 gennaio. Piattitipici panissa coi fagioli di Saluggia e ra-ne in tutti i tipi, vini del Monferrato e delVercellese. Dehor estivo.BAR-TABACCHISport, via Bavoso, tel. 0142 85161. Blue Mon, via Bavoso, tel. 0142 85230. Edera, Da Jessica, via Casale 33, tel.0142 85144.

ATTIVITÀ ECONOMICHEBernardo Vercellino, via Gramsci 4, tel.0142 85698. Produce zoccoli.Patrizia Silvano, via Cesolio 7, tel. 014285878. Porcellane dipinte a mano.Il Sogno, piazza Morzone, tel. 014285535. Produzione e vendita bombo-niere.

SERVIZIAutocorriera: Fermata Stat, piazza Mor-zone (edicola).Banche: CRT, via Bavoso 21, tel. 014285129.Carabinieri: a Balzola, tel. 0142 804133.Farmacia: S. Andrea, piazza Morzone12, tel. 0142 85775.Distributore carburante: Tamoil, Stra-da Statale, tel. 0142 85640. Ferrovia : Stazione ferroviaria della lineaCasale-Torino.Parrocchia: via Bavoso 54, tel. 0142 85125.Orario messe festive: 8,30, 10,30, 17.

• Varie. Sulla strada di Due Sture uncaratteristico mulino ad acqua.Alla periferia, verso Due Sture, Fur-nasetta di archeologia industriale.• Punti panoramici. Le risaie e lechiuse offrono panorami insoliti. Il Tciha stampato un itinerario ciclistico del-le risaie e grange che tocca Asiglia-no, Costanzana, la Saletta, Balzola,Villanova, Casale, Morano, Trino, Ma-donna delle Vigne, principato di Lu-cedio (Trino), Ronsecco, Lignana eVercelli.

Morano sul Po,Madonnadel Ceppo

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MURISENGO CAP 15020 • Municipio: piazza dellaVittoria 1, tel. 0141 993041 - 0141993270, fax 0141 993759, www.fiera-deltartufo.com, e-mail: [email protected] sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 1.553 • Altez-za 338 metri s.l.m. • Superficie 15,25kmq • Frazioni: Case Battia, Corte-ranzo, S. Candido, Sorina, Bricco •Comuni confinanti: Odalengo Gran-de, Villadeati, Scandeluzza, Montiglio,Robella • Distanza da Casale km 30• Da Alessandria km 52.

Murisengo, panorama(ph Alessandro Caramellino)

STORIAI GUASCO DI BISIO. Il nome derive-rebbe dal nome personale Maurentiuscon l’aggiunta del suffisso germanicoeng. Già nel 940 un Gumbertus de Mu-risingo partecipa come vassallo del con-te di Umberto d’Asti a un congresso asti-giano. Munesengum nel 1027 appare tra

i possessi di S. Pietro in Ciel d’oro di Pa-via. Successivi feudatari: i signori diMontiglio, Radicati di Brozolo, Scozia e,per molto tempo, ai principi Guasco diBisio.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Rambaldodi Vaqueiras, trovatore alla corte di Boni-facio I, marchese di Monferrato, in unasua poesia ricordando i fatti d’armi del1191 esaltava il suo Marchese che, pres-so Corteranzo, con soli tre cavalieri re-spinse l’attacco di quattrocento astigia-ni. Silvio Pellico scrisse a Murisengo (nelcastello) nel 1813 la Francesca da Ri-mini. Nella vallata di Sorina nell’estatedel 1997 si segnalava l’apparizione di

CASTELLO. Il grande fabbricato chevediamo oggi, collocato in un luogopanoramico e strategico, nel puntocentrale del centro storico è in con-dizioni di degrado. Le ristrutturazionihanno modificato l’immagine del ca-stello che - pur avendo avuto presu-mibilmente origine nel XIV secolo - furimaneggiato e impreziosito tra il XVIe il XVII secolo dalla famiglia Guascodi Bisio.

Corteranzo di Murisengo, la chiesa di San Luigi(ph Alessandro Caramellino)

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un mini mostro di Loch-ness spaventagente: forse era un grosso serpente.Allo studio la pittura delle serrande del-le vie centrali da parte di artisti.All’ingresso del paese (fraz. Rio) fontesulfurea la Pirenta.PERSONAGGI ILLUSTRI. Luigi Lavaz-za, classe 1859, fondatore della dinastiadi re del caffè. Mario Allara, rettore ma-gnifico dell’Università di Torino negli an-ni ’60. Oscar Bonasso, rifondatore deicampionati di tamburello.

ARTEChiesa Parrocchiale di Sant’AntonioAbate. A croce greca, è stata realizza-ta tra il 1743 ed il 1754, quando la chie-sa fu consacrata. La facciata è molto so-bria, a due ordini . Le lesene dalla baseproseguono verso l’alto per sorreggereil timpano neoclassico. La parte supe-riore è collegata da decorazioni a volu-te. Sulla facciata è rappresentata - conun affresco - la tentazione di S. AntonioAbate. La chiesa ci propone un’imma-gine neoclassica molto equilibrata: il frut-to di un attento studio delle regole clas-siche del buon costruire che imperava-no in quel periodo. L’interno ha decora-zioni fantasiose e gradevoli. Le volte del-le quattro cappelle minori accolgono ele-ganti matronei. Interessante la pala del-l’ultima cappella a destra. Il pittore - igno-to - ha rappresentato un angelo che con-cede la palma del martirio e la corona aS. Candido e a S. Rocco raffigurato conil cane accovacciato ai suoi piedi cheporta un tozzo di pane in bocca. Nelmezzo del quadro è ritagliata la sago-ma di uno sportello a grata. Aperto losportello si trovano le reliquie di S. Can-dido. Maestose le due cappelle lateralimaggiori, decorate dal pittore OttavianoGiovanni Rapetti. Nella volta a catino èraffigurarato il Paradiso. Notevole il gran-de organo. Si possono ammirare ancheil pulpito e l’altare centrale. L’edificio èvisitabile durante le celebrazioni oppu-re richiedendolo - con anticipo - al par-roco.La chiesa sorge nel nucleo originariodel paese, vicino alla nobile costruzio-ne del Castello. Rappresenta bene lafervida attività architettonica che ha ani-mato i nostri piccoli paesi nei secoli XVIIe XVIII. Chiesa di San Luigi Gonzaga a Corte-ranzo, fraz. di Murisengo. Progettata daBernardo Vittone, terminata nel 1760. Hauna particolarissima forma a tre ordini so-vrapposti. L’interno è decorato con lese-ne e capitelli. Il bellissimo disegno ci faintuire l’importanza che questa costru-zione ebbe un tempo. Il disegno è benlontano dalla pesante rigidità degli edifi-ci progettati dal Vittone, sia nel Monfer-rato, sia in altro luogo e rappresenta unodei più eleganti monumenti barocchi delbasso Monferrato. Questa chiesa isola-ta, dotata di grazia aerea, è un’ottima me-ta per passeggiate.

ASSOCIAZIONICascina Archi, via Sorina 1, tel. 0141993587. Organizza incontri dibattiti (so-prattutto religiosi) e concerti.Gruppo artistico, presso Roberto Turi-no, via Cerro, organizza mostre d’arte.Comitato fiera tartufo, presso Comu-ne. Organizza la Fiera del tartufo.Pro Loco, presso Comune.Gruppi alpini Pericle Lavazza, pressoalbergo Regina, tel. 0141 993508.Gruppo modellistico 77th Lupi solita-ri, presso Claudio Stevanin, tel. 0141993508.Circolo agricolo ricreativo Sorina, viaSorina, 48, tel. 0141 993.810. Circolo sportivo-parrocchiale S. Can-dido, tel. 0141 993815.Polisportiva, info. tel. 0141 993805.

TEMPO LIBEROCentro sportivo, via IV Novembre. Cam-po polivalente, tennis calcetto, intitolatoa Oscar Bonasso. Campo di tamburello e pallone elasti-co, regione Gallo. Bocciodromo coperto e scoperto, S.Candido.Campo ippico, presso l’agriturismo LaZucca, Sorina, tel. 0141 993154.

MANIFESTAZIONIFiera regionale del Tartufo, trifola d’or,seconda e terza domenica di novem-bre. Premiazione di esemplari miglioriportati dai trifulau, menù tipici, conve-gni e fiera di prodotti enogastronomicidi prima qualità. È organizzata da ap-posito Comitato che ha sede presso ilComune. Sito internet: www.fieradel-tartufo.com.Festa dello sport, il 1° maggio al cam-po sportivo.

In un casale inizi ‘800,ristrutturato, con giardi-no e dehor estivo, ada-giato sulle colline del Monferrato,si potrà gustare unacucina monferrina - lan-garolaispirata alla tradizioneed alla ricerca.Mariangela e Gian Luigisaranno felici di ospitar-vi nella loro cascina, ove potrete

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134 Concorso-mostra internazionale dimodellismo, inizio aprile.Spettacolo pirotecnico, settembre.Festa della leva, secondo sabato di set-tembre.Carnevale, martedì grasso, polenta inpiazza.Tornei di tennis e calcetto. Presso ilcampo sportivo. Patronale, prima dom. di settembre. Lu-na-park, gastronomia e fuochi artificiali.Festival dei vini, dal 30 settembre ametà ottobre.Mercato, lunedì.Fiere, primi lunedì di marzo, maggio esettembre e secondo lunedì di novem-bre (S. Martino).

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEAzienda agricola La Volpe dei F.lliMauro e Paolo Calvo, Corteranzo, viaGianoli 9, tel/fax 0141 993224. Vini doctipici locali e novello. Bottega del vinoper degustazioni.Azienda agricola Isabella di Pietro, Ga-briele Calvo, Corteranzo, via Gianoli, 54,tel. 0141 693000, fax 0141 993416. Tra ivini: Barbera Monferrato Montemà e d’A-sti Bric Stupui (barriccato) e Truccone,Grignolino Montecastello, Freisa seccaSobric e Novello S. Martino, Chardonnay.Sala degustazione attrezzata per trentaposti. Cascina costruita nel 1712.Giuseppe Cerrano, casa Battia 2, tel.0141 993347.

Mario Garrone, San Candido, tel. 0141993086.Enrico Giachino, case Battia 32, tel.0141 993188. Vini: Barbera, Grignolino,Dolcetto, Cortese.Azienda agricola La Zucca (E. Accor-nero), via Sorina 55, tel. 0141 993154.Vini tipici del Monferrato: Barbera I Sulì(dalla vigna storica Ca’ ’d Srù) e Martiz-za (vinificato in purezza e invecchiato14 mesi in rovere, poi affinato in botti-glia), Grignolino Marmanest, vino rossoda tavola Manù (da bere in flute) e Frei-sa secca d’Asti

MIELELuigi Callegher, S. Candido, via Ferre-ri 3, tel. 0141 993279. Mario Ferrando, San Candido, tel. 0141993163.

DOLCIPasticceria Quilico, via Umberto I 76,tel. 0141 993182. Torte di nocciola e dimele, baci di Murisengo.Vittorio Paci, via Casale 15, tel. 0141993158. Torte di nocciola.FIORIVivaio Turolla, San Candido, tel. 0141993170.

RICETTIVITÀALBERGHIRegina , via Asti 1, tel/fax 0141 993025:camere 4. Una stella.San Candido, via Casale 7, tel. 0141993024: camere 9. Una stella.

Murisengodominato dal castello(ph LuigiAngelino)

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RISTORANTIRegina, via Asti 1, tel/fax 0141 993025:coperti 180, animali sì, carta di credito sì.Chiusura mercoledì. Piatti tipici; linea mon-ferrina, fritto misto alla murisenghese, bol-liti, tartufi e funghi in stagione. Vini localie alla carta. Giardino per ricevimenti.S. Candido, via Casale 7, tel. 0141993024: coperti 180, animali no, cartedi credito no. Chiusura martedì. Piatti ti-pici: agnolotti al sugo d’arrosto, fritto mi-sto. Vini locali.Cascina Martini, via Gianoli 15, Corte-ranzo, tel. 0141 693015, sito: www.ca-scinamartini.com: coperti 80 + 30 estivi,animali sì, carte di credito sì. Chiusuradomenica sera (d’inverno) e lunedì. Piat-ti tipici: cucina tradizionale monferrina ri-visitata. Finanziera, coniglio marinato alcoriandolo, soufflè tiepido di cioccolatabollente. Vini monferrini e carta dei vini.In un cascinale dell’800, ben riattato.RISTORANTE - PIZZERIAAl pirata, via Torino 2, tel. 0141 993330.Chiusura lunedì. Piatti tipici: agnolotti d’a-sino alla piemontese con tartufo, carbo-nada con polenta rustica e tartufo nero,timballo di pere martine.AGRITURISMILa Zucca, strada Zucca 1, tel./fax 0141993775: coperti 60, animali sì, carte dicredito no. Chiusura lunedì e 15/30 lu-glio. Piatti tipici: affettati, zuppe, fagiolicon cotiche, stinchi, bunet. Prodotti tipi-ci. Vini dell’azienda. Note: maneggio conposto per 18 cavalli. Escursioni ippichecon istruttore.BAR - TABACCHIBar del Gallo, reg. Gallo, tel. 0141993078. Chiusura mercoledì.Bar Bellaria, via Umberto I 14, tel. 0141993808. Chiusura mercoledì.BARBar Capanna, via Umberto I 61,tel. 0141 993790. Chiusura mar-tedì.TABACCHITabaccheria via Umberto I 3, tel.0141 993805.

ATTIVITÀ ECONOMICHEARTIGIANILaboratorio artigianale pressocascina Abele, via Bicocca 23,tel. 0141 693006. Pelletteria, og-gettistica.Pierino Aiassa, S. Candido, tel.0141 993214, falegnameria.Il vetro, frazione Gallo, via Tori-no 73, tel. 0141993138. Vetratee specchi.Francesco Roccatello, via deiPini, tel. 0141 993213. Ferro bat-tuto.

SERVIZIAutocorriera: fermate al capo-luogo, S. Candido e Valle (Satti).Autofficine: Martini Paolo, viaCasale 22, tel. 0141 993056;

Ghibaudi Giorgio, via Umberto I, 23, tel.0141 993082; Infanti Paolo, via Torino124, tel. 0141 693026; Baroero G, viaAsti 13, tel. 0141 993051; Guarino, viaTorino 106, tel. 0141 993077.Banche: Banca Popolare di Novara, viaUmberto I, 43, tel. 0141 693017; SanPaolo via Asti 6, tel. 0141 693011.Carabinieri: via Asti, tel. 0141 993042.Croce Verde: S. Candido 1, tel. 0141993677.Distretto sanitario: Cerrina.Distributore carburante: Tamoil, via To-rino 77, tel. 0141 993011.Farmacia: Druetto, via Umberto I, 8; tel.0141 99301.Parrocchia: S. Antonio Abate, via Ser-ramadio 7, tel. 0141 993003. Messa fe-stiva ore 11; a San Candido, ore 10; aSorina, ore 11; a Corteranzo, ore 10.Poste: via IV Novembre 28, tel. 0141993005.Stazione ferroviaria: Montiglio.Infopoint: Comune.

• Punti panoramici e altro. Dietro al-la chiesa parrocchiale è stato realiz-zato un belvedere che affaccia su tut-ta la valle intorno a Murisengo. DaCorteranzo panorama su Murisengo.• Deviazioni consigliate: a Montiglioper il castello, gli affreschi nella cap-pella gentilizia e le numerose meri-diane, ad Aramengo per il laborato-rio di restauro Nicola (per eventualivisite, tel. 0141 909125), a Vezzolanoper l’antica abbazia, ad Albugnanoper il panorama.

Murisengo, particolare di una casa di via Umberto I(ph Luigi Angelino)

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STORIATra il torrente Grana e il torrente Rotal-do, entrambi affluenti del Po, attraver-sato dal canale Lanza, Occimiano, ori-ginariamente situato sulla collina vicina,in epoca romana si trasferì in basso oc-cupando l’attuale posizione. L’insedia-mento romano è testimoniato da due la-pidi conservate in parrocchia. Fu dei ve-scovi di Vercelli a cui fu donato dai Ca-rolingi. Fu residenza degli Aleramici dei Mar-chesi del Monferrato e nella secondametà del XII secolo divenne feudo deiMarchesi detti di Occimiano. Nel 1159svernò nel castello l’imperatore Federi-co I. Eretto in contea nel XVI secolo dalduca di Mantova Guglielmo Gonzaga,fu infeudato ad Antonio di Passano deiConti di Mornese. Nel 1859, durante laseconda Guerra d’Indipendenza, ospitòil quartier generale di Vittorio EmanueleII che incontrò Napoleone III. Il patronoè San Lorenzo.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Sotto gliAlerami, Occimiano fu una delle tre ca-pitali del Monferrato insieme a Moncal-vo e Chivasso.PERSONAGGI ILLUSTRI. Maestro Fran-co Barberis, poeta.

ARTEChiesa del SS. Nome di Gesù e delRosario . La costruzione, collocata lun-go una stretta via del centro storico, ri-sale sicuramente al periodo barocco (sinotino le finestre sagomate del lato alladestra dell’ingresso) e presenta una fac-

ciata semplicissima, rigidamente neo-classica. Sono stati eseguiti - sempre nelperiodo barocco - importanti interventidi ampliamento che hanno modificato ladistribuzione interna dell’edificio. All’in-terno, riccamente decorato, troviamo unasplendida pala d’altare di Bernardino La-nino (La Circoncisione di Gesù) e unagalleria di ex voto. Due tele di Guala rap-presentanti l’Educazione della Verginee i Santi Domenico e Antonio, prima quiconservate, ora sono ritirate in Munici-pio.Chiesa parrocchiale di San Valerio.Sorge lungo l’importante percorso stra-dale Casale-Alessandria, sul fianco del-la piazzetta centrale, circondata da por-tici. L’imponente facciata ha un partico-larissimo disegno tardo - rinascimenta-le (la chiesa fu consacrata nel 1555 epoi restaurata nel 1811). La chiesa ori-ginaria, comunque, ha origine molto piùantica: lo testimonia la grande torre cam-panaria romanica.Anche l’interno è imponente e ci dimo-stra - ancor più della facciata - un in-quietante “manierismo”. L’interno è tut-to riccamente decorato: notiamo so-prattutto la tavola di Bernardo Lanino,nella navata sinistra, rappresentante Ma-

OCCIMIANOCAP 15040 • Municipio: piazza CarloAlberto 1, tel. 0142 809131, fax 0142809100, e-mail: [email protected] sul territorio: Morfolo-gia mista • Abitanti 1.409 • Altezzacapoluogo 107 metri s.l.m. • Superfi-cie: 22,380 kmq • Comuni confinan-ti: Borgo S. Martino, Mirabello, Con-zano, Giarole, Casale, Pomaro, Lu •Distanza da Casale km 10.

Occimiano, la chiesa parrocchiale (ph Luigi Angelino)

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ria e Sant’Orsola. In chiesa sono con-servati anche splendidi reliquiari.

ASSOCIAZIONIBanda musicale La Filarmonica, viaGaribaldi 20. Partecipa a numerose ma-nifestazioni con il corpo bandistico e lemajorettes. Pro Loco Occimiano, piazza Carlo Al-berto 1, organizza manifestazioniFrassineto-Occimiano, calcio.Pgs Fortitudo, strada Gerbida 6. Ge-stisce corsi e squadra di pallavolo.

TEMPO LIBEROBocciofila Occimiano - Circolo Ri-creativo, via Garibaldi 22, tel. 0142809423.Polisportiva Occimiano - Circolo Ri-creativo Sportivo, via Vittorio Emanue-le II 58, tel. 0142 809252.

MANIFESTAZIONIFesta del patrono San Lorenzo, ferra-gosto. Gastronomia e danze.Festa dell’uva, seconda e terza dome-nica settembre.

PRODOTTI TIPICISALUMIDaffara Giovanni e figli , Cascina SanLorenzo 52, tel. 0142.50802, fax0142.509921. Spaccio carni e salumi diproduzione propria. Specialità: salami altartufo, al Grignolino, al Moscato, al pu-ro prosciutto.

RICETTIVITÀRISTORANTIBar Trattoria Il Coriandolo, Strada Sta-tale 31 10, tel. 0142.809233: coperti 40,animali sì, carte di credito no. Chiusuradomenica. Ristorante aperto tutti i gior-ni a pranzo. Bar fino alle 20. Piatti tipici:bistecche alla griglia, panissa, bolliti mi-

sti con salse, trippa, polenta con sughipiemontesi e valdostani, riso con funghi,gnocchi, agnolotti. Ristorante Il Moro, piazza Marconi 4,tel. 0142 809183: coperti 70, animali no,carte di credito sì. Chiusura martedì. Fe-rie: eventuali in agosto. Piatti tipici: Spe-cialità di pesce. Locale rustico, di re-cente ristrutturato, accogliente, condot-to da gestori originari della costieraamalfitana. Molta cordialità. TABACCHICastellaro Daniela, via Vittorio Ema-nuele 50, tel. 0142 809228. Tabacche-ria, edicola, totocalcio. Bortolini Maria Teresa, piazza Carlo Al-berto 12, tel. 0142 809441.

SERVIZIAutofficine: Corona Gianfranco, viaBrofferio 7, tel. 0142 809109; Fortin GianPiero, via Circonvallazione 99, tel. 0142809242; Of.Me.Oc. snc, via Circonval-lazione 29, tel. 0142 809294; Ottone Fra-telli, via Borgo san Martino 7, tel. 0142809168.Banche: Banca Popolare Novara, viaVittorio Emanuele II 39, tel. 0142 808011.Carabinieri: Stazione Carabinieri, viaCirconvallazione 102, tel. 0142 809133.Distributori carburanti: Ip di MarinoGiovanni, Statale Casale-Alessandria,tel. 0142 809161; Agip, Area Monferra-to Est Autostrada, tel. 0142 809442;Agip, Strada Statale 31 Km 33.205, tel.0142 809633.Farmacia: Pugno Valentina, via Garibaldi6, tel. 0142 809134.Parrocchia: San Valerio, via Roma 33.Orari messe festive: ore 9 e alle 11. Sa-bato ore 17 estate, alle 16 in inverno.Campane battono ore e mezz’ore gior-no e notte.Poste: via V. Emanuele, tel. 0142809130, fax 0142 809697.

Occimiano, panorama (ph Luigi Angelino)

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Odalengo Grande, torre di San Quirico(ph Silvana Mossano)

ODALENGOGRANDECAP 15020 • Municipio: via San De-fendente 1, tel. 0142 949021, fax0142 949229.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 523 • Altezzacapoluogo 390 metri s.l.m. • Superfi-cie: 15,850 kmq • Frazioni e località:Vallestura, Terre S. Quirico, Pozzo, Ci-cengo, S. Antonio • Comuni confi-nanti: Murisengo, Odalengo Piccolo,Cerrina, Villamiroglio • Distanza daCasale km 30.

Odalengo Grande, masseria fortificata, arco di ingresso (ph Giuse Marullo)

STORIASorge sulla sponda sinistra della Stura.Esisteva prima del secolo X. Apparten-ne ai Marchesi del Monferrato, ai qualifu confermato da Federico Barbarossanel 1164. Seguì le sorti del Monferrato efu infeudato a vari signori locali, tra cuii conti Gozzani di Treville. Scarsi sono iresti dell’antico castello. Dell’antica chie-

sa di Montalero resta il campanile ro-manico (torre di San Quirico). Il patronoè san Vittore (si festeggia la domenicasuccessiva all’8 maggio). La comunitàparrocchiale è riunita sotto l’unico nomedi San Quirico, dall’antica pieve nellavalle di cui rimane la torre. Le chiese so-no quattro nel capoluogo e nelle frazio-ni S. Antonio, Cicengo e Vallestura.

ARTEChiesa di San Vittore. Terminata nel1786 dal marchese Gozzani su disegno,forse, del Magnocavalli; ha una bella ecandida facciata dalle linee palladiane,caratterizzata dall’ordine gigante dellecolonne corinzie e dal timpano constemma; ricca, inoltre, di delicate deco-razioni a stucco di origine vicentina. Lapianta è a croce greca con abside se-micircolare; la facciata è in buono statoperò nel resto della costruzione si ve-dono alcune crepe. Da notare lo stem-ma dei Gozzani all’interno del frontonetriangolare ed il piacevole sagrato ador-nato da piante di mirto. Alcune tele dipregio tra cui una bella Madonna conBambino ed alcuni reliquiari.Chiesa di San Grato. Inizi del ’700. Lafacciata dalle forme austere presenta icaratteri tipici delle chiese barocche:doppio ordine sovrapposto con piccolevolute di raccordo tra il primo ed il se-condo; la facciata è scandita dalla pre-senza di lesene poco aggettanti e dalbel portale che, nella trabeazione cur-va, riprende le linee del frontone. Da no-tarsi le belle banderuole che adornanole croci sul frontone e sul campanile; sul-la facciata è incassata una pietra fune-raria in ricordo del primo pievano di Val-lestura morto nel 1784.Torre di San Quirico. Di epoca roma-nica, il primo piano dal basso è in con-ci di tufo (pietra da cantoni) di bella fat-tura, decorato con archetti pensili in-

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OdalengoGrande, la chiesa di San Grato(ph GiuseMarullo)

trecciati e dentellatura, la restante par-te è in muratura di mattoni; su tutti i lativi sono delle semplici monofore, mentrela cella campanaria è caratterizzata dabifore con colonnina centrale completadi capitello. Un tempo qui sorgeva la Pie-ve di S. Quirico, in ricordo di tale pievevenne realizzata, alla fine dell’800, lacappelletta in stile eclettico, sempre de-dicata a S. Quirico, che si può vederevicino alla torre.

ASSOCIAZIONIPro loco Odalengo Grande, frazioneCicengo, tel. 0142 949006.

TEMPO LIBEROCampo comunale di calcio. Riferimen-to: municipio.MANIFESTAZIONIFesta della Primavera, Pasqua e Pa-squetta e sabato precedente. Tre sere

di danze su ballo a palchetto. Pranzo aPasquetta sul palchetto.Festa patronale di San Clemente, pri-ma domenica di maggio. Ballo a pal-chetto. Incanto delle torte.Festa patronale di S. Antonio, primaquindicina di luglio. Danze tutte le sereper 5/6 giorni. Elezione miss.Festa patronale di San Quirico, frazio-ne Pozzo, 15 agosto. Processione. In-canto delle torte. Festa patronale di Cicengo, fraz. Ci-cengo, ultimo fine settimana di agosto.Cena e danze sotto le stelle, incanto del-le torte.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEZanello Maria Teresa, fraz. Pozzo, tel.0142 949010. Introvigne Alfio, fraz. Cicengo, via Fon-tane Morte 33, tel/fax 0142 949006. VARIEMicoverde di Calvo Ilario, fraz. Cicen-go, via Nazionale, tel. 0142 949249. Pro-duzione piante tartufigene.

ATTIVITÀ ECONOMICHECaramellino Ivo, fr. Pozzo, via Nazio-nale 13, tel. 0142 949149. Ferro battuto.

SERVIZIAutofficina: Cerrina e Murisengo.Banca: Cerrina e Murisengo.Carabinieri: Cerrina.Distributore carburante: Murisengo.Farmacia: Cerrina.Parrocchia: Chiesa di S. Grato, frazio-ne Vallestura. Messa festiva alle 9,45 o11,15 a rotazione con le altre tre chiese.Campane battono ore e mezz’ore, gior-no e notte. Chiesa di S. Sebastiano mar-tire, fr. Cicengo; Chiesa di S. Vittore,Odalengo Grande capoluogo.Poste: Cerrina e Murisengo.

CASTELLO - MASSERIA FORTIFI-CATA. Il complesso è caratterizzatoda una pianta a “C” con corte inter-na; i due bracci minori sono portica-ti; le finestre e le porte affaccianti sul-la corte hanno una semplice cornicee l’aspetto complessivo e sobrio e au-stero. Da notare la torretta circolareaggettante, posta all’angolo, dalle ti-piche forme gotiche. Attualmente iproprietari stanno intraprendendo al-cuni lavori di restauro caratterizzatida un’eccessiva frammentarietà de-gli interventi. Il complesso fu la resi-denza dei marchesi Gozzani, si noti-no gli stemmi lungo la manica lungadel complesso, verso la corte inter-na. Dalla corte interna si può ammi-rare uno splendido panorama sullavalle. All’interno vi sono alcuni saloniaffrescati.

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STORIAIl Comune nasce sul declivo di due col-li separati dal bacino del torrente Ver-sa.Anticamente si chiamava Oddo (daOthal, longobardo o da Odda figlia delmarchese Oddone), poi Odalengo delPrato (Amedeo de Prato, fu uno deicinque ambasciatori mandati alla Cor-te di Costantinopoli a richiedere a Vio-lante - siamo nel 1305 - che il figlioTeodoro venisse a governare il Mon-ferrato). In passato era difeso da duecastelli.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Caretera.A Pessine si celebrava San Sebastianocon la “caretera de la muerte”, corsa dicarrettini in discesa.PERSONAGGI ILLUSTRI. Lo scrittoreRoy Mac Gregor Hastie iniziò negli an-ni ’60 la tradizione di soggiorni inglesiad Odalengo.

La tradizione letteraria continua con Mar-tin Hocke (che ha casa in frazione Pes-sine), massimo autore di fantasy ingle-se, la Piemme ha edito “L’antico regnodel silenzio”, “Alla conquista della terra”e “Il regno perduto”.Una citazione da il signor Roy: “La estre-ma bellezza del Monferrato stupisce chila vede per la prima volta, come stupi-sce l’intenditore la qualità dei vini, dellaBarbera, del Grignolino...”.

ARTEChiesa della Purificazione di Maria eSan Pietro Apostolo. Edificio datato1794 ma ampliato nel secolo successi-vo. La facciata intonacata, divisa in duepiani attraversati da lesene, è di sobriaclassicità. L’interno è ricco di decora-

ODALENGOPICCOLOCAP 15020 • Municipio: via Roma 1,tel. 0141 919126, fax 0141 919126Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 264 • Altezzacapoluogo 414 metri s.l.m. • Superfi-cie: 7,630 kmq • Frazioni e località:Serra, Vicinato, Pessine, Palmaro, Ca-se Dorate, Marco • Comuni confinanti:Odalengo Grande, Cerrina, Castel-letto, Alfiano, Villadeati • Distanza daCasale km 28.

Odalengo Piccolo, località “Serra”,(ph Anna Caramellino)

Odalengo Piccolo, località “Vicinato” e “Pessine” (castello) (ph Marinella Ottone)

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zioni e statue votive. Di rilievo il perga-mo barocco.

ASSOCIAZIONICircolo Anpsi “Le Ginestre”, via Vici-nato 40, tel. 0141 919250.Pro Loco Odalengo Piccolo, via Roma,presso Municipio.SOMA Sviluppo, Ospitalità Monferra-to agricolo, via Case Dorato 15, tel. 027381484. Si occupa di promozione e ri-lancio del Monferrato, favorendone nelcontempo la conservazione dell’unicitàdel patrimonio culturale paesaggisticoe architettonico.

TEMPO LIBEROCentro Sportivo, frazione Serra. Cam-po da bocce e calcio.

MANIFESTAZIONITufo & Tartufo, seconda domenica delmese di ottobre. Manifestazioni legati aiprodotti e al territorio. Il logo è stato idea-to dal pittore Silvio Manzotti (copyrightdel Comune).

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEDavide Cabinato, via Palmaro 2, tel.0141 919138.Federico Boario, via Case Dorato 17,tel. 0141 919120.Francangelo Chiesa, tel. 0141 919152.Renato Caramellino, via Serra 12, tel.0141 919153.Urbano Basso, Vicinato 42, tel. 0141919113.MELEClaudio Caramellino, via Case Dorato6, tel. 0141 919210. Scopritore delle me-le di innesto antico, creatore di un vivaioe archivio delle mele antiche del Basso

Monferrato (un’ottantina di specie). Dacitare la mela ciucarina (per via del suo-no). Possibilità di scambi.

RICETTIVITÀAGRITURISMOCascina Barbara, via Pessine 13, tel.0141 919169: posti letto 26, animali no,carte di credito no. In allestimento il ri-storante. Domenico Rececconi, Via Pessine 14,tel. 0141 9119169: camere 7, animali no,carte di credito no. RISTORANTIDa Andrea, Vicinato 22, tel. 0141919218: coperti 50, animali sì, carte dicredito no. Chiusura lunedì. Piatti tipici:friciulin (di erbe e erbe aromatiche),agnolotti, fritto misto, torte di nocciole emele, vini locali. Tuais, Via Pessine 29, tel. 0141 919196:coperti 60, animali sì, carte di credito sì.Chiusura mercoledì. Piatti tipici: gnoc-chi alla crema di ortiche, armonia di ter-rina di trippa e lenticchie alla senape,sottofiletto di fassone alla prezzemola-ta di porcini freschi, torta sfogliata allemele renette. Vini: locali, vinificati inesclusiva per il ristorante. Infernot rica-vato in un pozzo medioevale scavatonel tufo.BED & BREAKFASTCasa Mongoi, via Palmaro 14, tel.0141919156: camere 2 per posti letto 4.

SERVIZICarabinieri: Murisengo.Farmacia: Dispensario farmaceuticopresso il Comune.Parrocchia: via Vicinato 40. Messa fe-stiva ore 11.30.Poste: via Roma, tel. 0141 919124.

Odalengo Piccolo, cascina Pessine, antica pietra simbolo del paese (ph Marinella Ottone)

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OLIVOLA

CAP 15030 • Municipio: via VittorioVeneto 3, tel. 0142 928141, fax 0142928141, www.comune.olivola.al.it,e-mail: [email protected] sul territorio:Morfologia collinare • Abitanti 150 •Altezza capoluogo 290 metri s.l.m. •Superficie 2,68 kmq • Frazioni e lo-calità: Regione Costabella • Comuniconfinanti: Ottiglio, Frassinello, Vi-gnale, Casorzo • Distanza da Casa-le km 15.

Olivola, scorcio della parrocchiale(ph Silvana Mossano)

STORIASorge in posizione panoramica su uncolle che domina da sinistra la valle deltorrente Rotaldo. Possesso dei Marche-si di Monferrato, di cui seguì le sorti, fuconcesso in feudo a diverse famiglie tracui i Celoria e i Ferraris. Poi fu contadodei Candiani e dei Curioni Guazzi, chelo tennero col titolo di conti e furono si-gnori di Ottiglio. Dal 1928 al 1950 feceparte del Comune di Frassinello Mon-ferrato.Il patrono è San Pietro (29 giugno).PERSONAGGI ILLUSTRI. AmmiraglioConte Camillo Candiani d’Olivola, ca-po della spedizione anti Boxers in Cina.Ha donato bei vasi orientali al museo ci-vico di Casale.

ARTEChiesa di San Pietro Apostolo - Audi-torium. Edificio tardo romanico, realiz-zato in muratura frammista di mattoni

pieni e conci di calcare locale (i “canto-ni”). La facciata è a capanna caratteriz-zata da due contrafforti d’angolo e daun semplice occhio centrale. È curiosoosservare che il campanile porta unapiccolissima campanella: un segno perricordare le precedenti campane che fu-rono rubate.Chiesa di San Pietro. Non si hanno no-tizie certe, ma come si deduce dalle for-me architettoniche il campanile risale al-l’XI-XII sec., mentre la restante parte del-la chiesa è successiva e molto meno in-teressante; il campanile è interamenterealizzato in “cantoni” di bella fattura,decorato con archetti pensili e dentella-tura. La chiesetta sorge su una piccolaaltura ai margini dell’abitato da cui si go-de una bella vista. Probabilmente il cam-panile era una torre di avvistamento acui è stata successivamente addossatala chiesa e aggiunta la cella campana-ria. Infatti dall’interno della chiesa si no-ta la decorazione ad archetti anche sulquel lato del campanile che è ad essaaddossato.

ASSOCIAZIONIPro loco La Collina, via Vittorio Veneto2/A, tel. 0142 928311. Propone cucina ti-

VILLA CANDIANI. Edificata a metàottocento dai conti Candiani d’Olivo-la in stile floreale venne in seguito mol-to rimaneggiata. Si compone di uncorpo unico con un bel terrazzo por-ticato al primo piano. È circondata dagiardino. Le stanze del piano terrenopresentano affreschi e decorazioni instile floreale molto deteriorati dal tem-po. L’edificio non è visitabile.

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pica e organizza la Festa delSaraceno.

MANIFESTAZIONIRassegna Jazz allo SwingHall, sabato ore 22, da otto-bre a giugno. Rassegna jazzall’auditorium San Pietro inpiazza Europa. Musica dal vi-vo con noti jazzisti. Nell’in-tervallo vini tipici e dolci del-l’Emporio. A fine stagione, fe-sta jazz in piazza Europa.Festa del Saraceno , sagrain costume nel mese d’ago-sto.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLECantina Schiavenza, via Vit-torio Veneto, tel/fax 0142928235. Produzione vini diqualità in vendita all’Emporio.

RICETTIVITÀBAR Emporio di Olivola, piazza Europa 2,tel/fax 0142 928235, www.comune.oli-vola.al.it/emporio. Chiusura mercoledìpomeriggio. È bar e unico negozio delpaese. Vende prodotti alimentari di pro-duzione propria, cosmesi, abbigliamen-to, oggettistica per la casa. Preparaspuntini e aperitivi della casa. Orari:8,30-12,30; 16-19,30. Al giovedì, venerdìe sabato anche 21-23. Specialità: anti-pasti, marmellate, sughi, succhi di frut-ta, torte, biscotti, oli aromatizzati, vini del-la Cantina Schiavenza.

ATTIVITÀ ECONOMICHEARTIGIANIBerrone Mario, via Costabella 1, tel.0142 938978. Lavorazione ferro perstalle.

SERVIZIAutocorriera: fermate al peso pubblicoe al Casinot ’d la curiera (rif. tel. 0142928141).Autofficina: a Frassinello.Carabinieri: a Vignale, tel. 0142 933003.Distretto sanitario: Ozzano.Distributore carburante: Valle Ghenza. Farmacia: Armadio farmaceutico in mu-nicipio.Parrocchia: San Pietro Apostolo, piaz-za Europa, tel. 0142 928187. Messa fe-stiva ore 11. Campane: suonano ore emezz’ore notte e giorno.Poste: via Vittorio Veneto 3, tel. 0142938955.Infopoint: L’Emporio di Olivola.

Olivola, veduta (ph Gianni Giansanti/Grazia Neri)

Olivola, chiesa di San Pietro(ph Giuse Marullo)

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STORIAGià abitato nell’Alto Medio Evo (è l’anti-co Autilum o Fundus Autilius o, più sem-plicemente, Tiliae) appartenne ai Mar-chesi del Monferrato, a cui fu confermatonel 1164 dall’imperatore Federico I. Fupoi infeudato ai Dei Tiglio e, nel 1440, aiMercenasco di Valperga. Passò ad altrefamiglie fino ai Curioni Guazzi di Olivo-la.Storia più recente. Rosa Berruti, pro-prietaria di un modesto cascinale, pocodistante dalla chiesa di Madonna deiMonti, affacciatasi a una finestra la mat-tina del 12 settembre 1944 sentendo de-gli spari, viene ferita da una raffica di mi-tragliatrice. Nella casa, circondata dainazisti, furono catturati i partigiani dellaBanda Lenti sorpresi nel sonno. La Ban-da Lenti si era costituita a Camagna do-po l’8 settembre ’43, capeggiata da Ago-stino Lenti e da altri renitenti. Dopo al-cune imprese (tra cui l’assalto al pull-man Casale-Altavilla) si tasformò in VIIIBrigata Matteotti. Dopo la cattura, du-rante il viaggio di trasferimento a Valen-za, Lenti cercò di fuggire e fu giustizia-to con un colpo alla nuca. Riuscì inveceNicola Marchis che si mise in salvo (morìnel violento rastrellamento di Vignale il12 aprile ’45). Gli altri furono fucilati die-tro il cimitero di Valenza. Tra questi il gio-vane ottigliese Luigi Filippini, di 18 an-ni, appena diplomato all’istituto Magi-strale di Casale, a cui fu intitolata la piaz-za già Umberto I. La salma fu poi riesu-

mata e sepolta nella tomba di famiglia aOttiglio il 2 settembre 1945. Si raccontache, in occasione della cerimonia fune-bre nella chiesa di San Germano, 26 ron-dini lasciarono il cornicione ed entraro-no in chiesa: 26, tanti quanti erano i par-tigiani compagni di Luigi. Un’altra tragi-ca aggiunta: il fratello di Rosa, Riccar-do Berruti viene catturato insieme allaBanda, le brigate nere lo costringono ascavarsi la fossa dietro il suo cascinalee lo uccidono; il nome di Riccardo Ber-ruti è inciso sulla stele di Madonna deiMonti che ricorda l’eccidio della Lenti..Il patrono di Ottiglio è Sant’Eusebio (pri-ma domenica di agosto) a cui è intitola-ta la parrocchia edificata nel 1830. Laprecedente parrocchia era intitolata aSan Germano. CURIOSITÀ E LEGGENDE. Il tesorodei Saraceni. Per molti anni la gente,soprattutto quella del posto, trascorsegli inverni, liberi dal lavoro della cam-pagna, a scavare nella zona delle cavedi Moleto alla ricerca del presunto teso-ro dei Saraceni (che, peraltro, nessunomai trovò). Le leggende narrano di na-scondigli di feroci califfi che sgozzava-no i prigionieri che non pagavano i ri-scatti; narrano anche di tesori nascostie della maga Alcina che compare nellavalle in alcuni periodi dell’anno. L’e-splorazione dei cunicoli da parte di mol-ti non portò, però, al ritrovamento di nes-sun tesoro.PERSONAGGI ILLUSTRI. Pit Piccinel-li, pittore, vive attualmente in paese.

ARTE“Il castello”. Siamo proprio vicino allachiesa. La costruzione in mattoni e tufo,a corsi alterni, denominata il “Castello”,è semmai una residenza nobile realiz-zata con austero disegno, ma con gran-di dimensioni, all’inizio dell’ottocento. Cicolpiscono il ripido percorso d’accesso,

OTTIGLIOCAP 15038 • Municipio: via Roma 19,tel. 0142 921129, fax 0142 921129.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 681 • Altezzacapoluogo 265 metri s.l.m. • Superfi-cie: 14,490 kmq • Frazioni e località:Moleto • Comuni confinanti: Casorzo,Grazzano, Moncalvo, Cereseto, Sala,Cella Monte, Frassinello, Olivola • Di-stanza da Casale km 19.

Ottiglio, il portale di accesso al sagrato della chiesa di San Germano(ph Silvana Mossano)

IL COLLE DEL TELEGRAFO. Pres-so la Villa Belpost, al confine del ter-ritorio di Ottiglio, si trova il colle delTelegrafo. Era quello attraverso cuipassava il tracciato del telegrafo otti-co ideato da Claude Chappe, realiz-zato all’inizio del 1800, con dieci sta-zioni di collegamento tra il Monceni-sio e Torino e, poi, anche con stazio-ni tra Torino e Milano, alcune dellequali in Monferrato. Il tracciato, attra-verso il Moncenisio e la Valle di Susa,raggiungeva Torino e da Superga pro-seguiva per Albugnano, Cocconato,Villadeati fino a Ottiglio, per proce-dere quindi verso Lu e arrivare, attra-verso la Lomellina, a Milano.

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sostenuto da un alto muro in mattoni etufo e l’incombente sagoma del palaz-zo.Borgata di Moleto. Moleto è una bor-gata sorta nel periodo più splendente diquesti luoghi. Si concentrarono qui - trala seconda metà del’700 e l’iniziodell’800 - alcune case patrizie che in-fluenzarono, con il loro stile, anche le co-struzioni minori. Si osservino, percor-rendo l’unica strada centrale di Moleto:la bellissima casa costruita all’inizio delsecolo, tutta in tufo con belle decora-zioni esterne; il motto scritto sul portaled’ingresso “Concordia servatur domus”;i due grandi ed eleganti cascinali a de-stra e a sinistra del percorso; la chie-setta. Il silenzio e la pace di questa pic-cola borgata che ha subìto - in tempi re-centi - accurate opere di restauro, ci in-vita a passeggiare. L’impressione è sug-gestiva sia quando spicca la luce delsole, facendo risaltare il colore giallo deltufo, sia di notte, quando i raggi della lu-na si riflettono sul biancore delle co-struzioni. Poco fuori Moleto, si potrà am-mirare una piccola e semplice chieset-ta che è stata qui ricostruita, recupe-rando le parti dell’edificio originario chesorgeva in altro luogo - sempre in Mole-to - e che era stato distrutto per potersvolgere il lavoro di estrazione della mar-na. Ricordiamo anche che Moleto è sta-to - per un lungo periodo - un punto si-gnificativo di riferimento per l’attivitàestrattiva che ha interessato queste zo-ne del Monferrato. Ora la zona è statacompletamente rimboschita. Non si ve-de più l’imponente varco bianco che nel-le notti di luna piena colpiva lo sguardocon la sua surreale lucentezza... si ve-de piuttosto un’ordinata fila di piante di“gaggia” che si snoda su un versante diginestre.

Chiesa parrocchiale di San Germano.La costruzione in mattoni e tufo, a corsialterni, fu iniziata nel 1761. La chiesasorge in un punto panoramico addirittu-ra suggestivo. L’impostazione generaleè quella tipica delle chiese costruite inquesto periodo nel Monferrato. Un di-segno sobrio ingentilito da elementi de-corativi barocchi talvolta un po’ ingenui.Sono in corso lavori di restauro. Colpi-sce il contrasto tra l’austerità della fac-ciata e il lusso delle decorazioni interne:l’interno della chiesa è infatti molto ric-co. Molti affreschi (anche nel coro) di al-tissima qualità, opera di un artista del-l’epoca: Rodolfo Morgari. Il presbiterioè decorato in modo assai ricercato. Il co-ro colpisce per la sua bellezza (provie-ne da S. Croce di Casale).Il bricco. La conformazione del “bric-co”, su cui si sviluppa tutto il nucleo sto-rico di Ottiglio, ha creato nei secoli unacondizione semplice e austera ma as-sai affascinante. I forti dislivelli sono ri-solti con scalette o con stradine ripidis-sime. Molto frequentemente noi vedia-mo ancora, nelle costruzioni, i materialioriginari. Non ci si fermi quindi ad os-servare gli edifici più importanti ma sicolga l’impressione generale che que-sto nucleo ci trasmette.

ASSOCIAZIONIPro Loco, info. bar Roma.

TEMPO LIBEROCampo sportivo comunale. Tennis ecampo calcio. Gestito da Pro loco.

MANIFESTAZIONIGara equestre, fine giugno-inizio luglio.Si svolge su un prato in via Mazza vici-no alla casa di riposo.Festa patronale di Sant’Eusebio, pri-

Ottiglio (ph Luigi Angelino)

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mo sabato, domenica e lunedì di ago-sto. Gastronomia e danze.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEBarberis Alfredo, cascina Montecassi-no, tel. 0142 921255. Produzione Bar-bera. Sfuso.Boazzo Mario, via Marconi 18, tel. 0142921148. Vende uve di Barbera e Gri-gnolino.Cabiale Elio, cascina Albareto 23, tel.0142 921262. Produzione Barbera, Gri-gnolino, Cortese. Sfuso.Azienda vitivinicola Cave di Moleto,regione Moleto 4/2, tel. 0142 920003.Produzione vini di qualità.Degiorgis Fratelli, cascina Valverio 7,tel. 0142 921415. Lavagno Angelo, cascina Monco, tel.0142 921176. Produzione Barbera, Gri-gnolino, San Giovese. Sfuso.Lupano Franco, cascina Fiorentino 24,tel. 0142 921256. Produzione Barbera,Grignolino, Freisa, Vino uva bianca. Sfu-so.Rutto Egidio, via San Raffaele 51, tel.0142 921286. Produzione Barbera, Gri-gnolino, Moscato. Sfuso e in bottiglia.Vergnasco Carina, cascina Montecchio48, tel. 0142 921115. Produzione Bar-bera, Grignolino, Cortese Piemonte, Val-masia. Sfuso e in bottiglia.PANELa panetteria di Ottiglio, via San Se-bastiano 11, tel. 0142 921121. Aperto ladomenica.

RICETTIVITÀAGRITURISMOLa Curt, via Sissardi 11, tel. 0142921489, altri recapiti 02 8376628, 03388594510: animali sì, carte di credito no.Casette rustiche ristrutturate mantenen-do anche negli arredi interni l’imposta-zione originale. Bed and Breakfast.Ogni unità è dotata di cucina, salotto,

zona letto, bagno. Luogo incantevole emolto tranquillo. RISTORANTE - ALBERGORistorante Madonna dei Monti, vialePinin Farina 16, tel. 0142 921137: coperti800, camere 9, animali no, carte di cre-dito sì. Chiusura lunedì, ferie gennaio eagosto. Cucina tipica monferrina. Luo-go ideale per banchetti e ricevimenti: sigode un bellissimo panorama.RISTORANTIBar Ristorante Roma, piazza Filippini2, tel./fax 0142 921501: coperti 100, ani-mali sì, carte di credito no. Chiusura lu-nedì e ferie: dal 16.8 al 1.9 e dal 1.1 al5.1. Specialità: fritto misto monferrino (10portate). Antipasti caldi e freddi, con tar-tufi, funghi porcini. Bolliti misti, brasato,manzo al forno e in umido. Agnolotti del-la nonna, tagliolini, maltagliati, risotti. Dol-ci fatti in casa. Locale a conduzione fa-migliare, semplice, con grande atten-zione alla genuinità e ai sapori dei piat-ti della tradizione monferrina.Bar Ristorante Valentino, via Roma 10,tel. 0142 921500: coperti 80, animali sì,carte di credito no. Chiusura Martedì.Ferie: una settimana in settembre. Agno-lotti, fritto misto, bagna cauda, bolliti mi-sti. Disponibile nella bella stagione an-che una terrazza panoramica. BARCircolo Amici di Ottiglio, via Roma 35,tel. 0142 921502.Circolo Oasi del relax, località MolinoMontecchio. Laghetto per la pesca di-lettanti.BED & BREAKFASTBonelli, via Pozzo Bonelli 14, tel. 0142921102: camere 2 per posti letto 5.

ATTIVITÀ ECONOMICHETerra e fuoco, via Mazza 23, tel. 0142921360. Ceramiche artistiche di PieroRoggero. Organizza anche corsi di grup-po e individuali per insegnare l’uso del-la creta.

SERVIZIAutofficina: Frassinello.Banca: San Paolo Imi, via Mazza 18, tel.0142 921482.Carabinieri: via Roma 19, tel.0142.921123.Distributore carburante: più vicini a Vi-gnale e a Moncalvo Valle. Farmacia: Quartero Ferdinando, piazzaFilippini 9, tel. 0142 921331.Parrocchia: SS. Eusebio e Germano, viaPozzo Bonelli 3. Messa festiva: ore 11.Campane suonano ore e mezze giornoe notte.Poste: piazza Filippini 1, tel. 0142921133.

Ottiglio, chiesa di San Germano,il coro ligneo (ph Luigi Angelino)

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Ozzano, la chiesa e il castello(ph Luigi Angelino)

STORIAMERCURINO, GRAN CANCELLIERE. Ilpaese è sorto su una collina che dominala valle del Po. Nel 901 è infeudato a Ghi-salberto Supponide, poi al vescovo diVercelli, Leone. Dominio diretto degli Ale-ramici (5 ottobre 1164, diploma dell’im-peratore Federico) e dei Paleologi. Nel1492 il marchese Bonifacio dona Ozza-no a Costantino Comneno, principe diTessaglia che lo vende (14 maggio 1521)a Mercurino d’Arborio di Gattinara, cele-bre gran cancellerie dell’imperatore Car-lo V; passa quindi ai Sannazzaro e ai Coc-conito. Alla festa dell’Unità nazionale siricorda l’eroica morte di Alfredo Piacibello,partigiano casalese, caposquadra dellaGaribaldi, catturato il 28 ottobre ’44 pres-so Pontestura e ucciso davanti alla sta-zione ferroviaria di Ozzano, insignito dimedaglia d’oro.PERSONAGGI ILLUSTRI. I fratelli Gio-vanni Battista, Pietro Sosso sono sta-ti pionieri dell’industria del cemento eOzzano è stata la culla del cemento na-turale Portland (da citare: “Uomini di mi-niera” di Foresto, Pansecchi, Zavattaro).

ARTECastello. Il nucleo originario risale all’XIsec. Attualmente il complesso, che subìmolti rimaneggiamenti nelle varie epo-che, ha l’aspetto di una bella villa nobi-liare. L’ala ad est, caratterizzata dallamuratura con merlatura a coda di ron-dine, è sicuramente la parte più antica.

Il castello è circondato da un rigogliosoparco. Oggi il castello è di proprietà deiVisconti. E’ residenza privata, quindi nonaperta al pubblico. Chiesa parrocchiale di San Salvatore.Eretta intorno al 1300, mostra chiaramenteil passaggio dall’ossatura romanica alleforme gotiche. Sull’austera facciata, in-teramente realizzata in mattoni, spicca ilportale rinascimentale. L’interno suddivi-so in tre navate da sei colonne in lateri-zio con capitelli cinquecenteschi, si con-clude con l’abside decorata da esili ner-vature in cotto. L’interno è in gran partedecorato da affreschi del XV-XVI sec. efra questi spicca in fondo alla navata si-nistra un trittico della fine del XV sec. at-tribuibile alla scuola dello Spanzotti. Pa-la d’altare della scuola del Moncalvo.Campanile-torre. Di fianco alla chiesa,ma distaccato, vi è il campanile, che erain origine una torre delle mura medioe-vali del castello. Il manufatto è stato benrestaurato (1999).Casa Bonaria-Simonetti. Raro esem-pio di abitazione del periodo dei Paleo-logi (stile gotico) caratterizzata dalla bel-la ed intatta altana in legno che com-pleta il secondo piano. Spiccano al pia-no superiore, due piccole monofore oratamponate. La parte bassa dell’edificioè invece realizzata in conci di tufo. Si tro-va in via Sosso 2.

OZZANOCAP 15039 • Municipio: via S. Maria1, tel. 0142 487153, fax 0142 487038,e-mail: [email protected]. Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 1.612 • Altez-za capoluogo 246 metri s.l.m. • Su-perficie 15,20 kmq • Frazioni: Dioni-gi-Rollini • Comuni confinanti: Casa-le, San Giorgio, Rosignano, CellaMonte, Treville, Sala, Cereseto, Pon-testura • Distanza da Casale km 10• Distanza da Alessandria km 33.

SUA ECCELLENZA, LA NOBILTÀ DEL VINOAleramici

Azienda VinicolaVia Roma, 52

15039 OZZANOMONFERRATO (AL)Tel. 0142.487356

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Deregibus Mariodi Pietro e MarioCascina Imarisia15039 OZZANO

MONFERRATO (AL)Tel. 0142.488279

Agriturismocon ristorazione

148Ozzano, la chiesa parrocchiale (ph Luigi Angelino)

ASSOCIAZIONIOperO, Ozzanesi per Ozzano, casellapostale aperta, Ozzano.Circolo ricreativo ozzanese, via Co-lombaro 2, tel. 0142 487865.Polisportiva, via Perbocca 8, tel. 0142487117.F.C. Ozzano, via Perbocca 17.Sezione Cacciatori, c/o Mario Trovò, tel.0142 487309.Gruppo Avis, via Roma 106.Gruppo Volontari Croce Rossa, via Ro-ma 106, tel. 0142 487001.

TEMPO LIBEROCampo da calcio regolare e uno da al-lenamento, campo da tennis, bocce euna pista polivalente, via Perbocca 8,tel. 0142 487117.Raptus, via Marconi 12, tel. 0142 487217.Discoteca.Cascina Ravaro, maneggio in allesti-mento.

MANIFESTAZIONIFesta patronale, prima domenica di set-tembre. Danze ed enogastronomia.S. Giovanni Battista (“Ozzano labo-riosa”), fine giugno. Fiera.Festa dell’ozzanese a giugno.Mostre: Galleria Borromini, largo Arti-gianato 1, telefono e fax 0142 487033.E’ specializzata in arte moderna di altolivello.Mercato: martedì.

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149

Ozzano, il nuovo mercatino (ph Luigi Angelino)

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ATTIVITÀ ECONOMICHEElso Chiabrera, ferro e rame battuto,via Roma 23, tel. 0142 487826.Ferrero, mobili, via Roma 3a, tel. 0142487113.

Iviglia mobili, via Roma 7a, tel. 0142487105.Franco Soffiantino, restauro mobili, lar-go Artigianato, tel. 0142 487033.Bisoglio, serigrafia, via Rivara 1, tel.0142 487093.

SERVIZIAutocorriera: fermate Stac e Satti inpiazza Vittorio Veneto e via RomaAutofficine: Tovò Mario, via Roma 76,tel. 0142 487309; Rinco e Flannia, reg.Quaranta 30a, tel. 0142 487489.Banche: Banca di Credito del Piemon-te, via Roma 13, tel. 0142 497005.Carabinieri: Ozzano, via Roma 88, tel.0142 487608.Distretto sanitario: Poliambulatorio, viaTrotta 1, tel. 0142 487043.Distributore carburante: Tamoil di Bol-lo, via Roma 11, tel. 0142 487220.Farmacia: Spinoglio Pier Luigi, via Ro-ma 16, tel. 0142 487473.Ferrovia: Stazione della linea ferroviariaAsti-Casale-Mortara.Parrocchia: S. Salvatore, via della Chie-sa 93, tel. 0142 487088. Messe festiveore 9 e11.Poste: via Perbocca, tel. 0142 487157.Gruppo Volontari Croce Rossa, viaRoma 106, tel. 0142 487001.Infopoint: Comune.

• Punti panoramici e altro. Dal sa-grato della parrocchiale si può gode-re di uno splendido panorama sullecolline e di una bella vista verso il par-co del castello.• Due giornali locali: Arciapatà mapulit (presso PPI, via Sosso) e Parlumma dal pais d’Ausan (pressoDS, via Perbocca).

Ozzano Alto (ph Luigi Angelino)

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STORIANel Comune di Palazzolo ci furono anti-chi insediamenti romani. L’imperatore Ot-tone III nel 999 lo confermò alla chiesadi Vercelli. Fu poi dei Marchesi del Mon-ferrato, dei Gonzaga, degli Estensi Tas-soni di Ferrara, dei Mantiglio. Illustri fu-rono le famiglie dei Risico e dei Chino.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Il nome“Palazzolo” trae origine da un palazzoimperiale di epoca romana, costruito sul-la Pavia-Torino.PERSONAGGI ILLUSTRI. Giovanni Pie-tro Mussi, fu segretario della Camera du-cale di Monferrato nel XVII secolo.

ARTEChiesa parrocchiale di San Germano.La chiesa ha origine gotica e viene ri-maneggiata nel 1768 con l’aggiunta diun portichetto antistante. L’edificio con-serva ancora un bel campanile di origi-ne gotica con monofore.

ASSOCIAZIONIBanda musicale Fausto Nervi. Fa con-certi bandistici in paese e fuori.Associazione Sportiva Pro Palazzolo.Gestisce la squadra di calcio.

TEMPO LIBEROCircolo Tennis, via Torino.

Palestra comunale e campo di calcio,via Torino, tel. 0161 818113.

MANIFESTAZIONIFesta patronale di San Caio (era un pa-pa), prima domenica di settembre. Fe-steggiamenti da venerdì e lunedì. Ballo,spettacoli, luna park, e giornata dell’ar-tista organizzata dal Ristorante Palazzo.Processione, messa e concerto bandi-stico.

RICETTIVITÀBARBar Aurora, piazza Giovane Italia 10,tel. 0161 821972: animali no, carta dicredito no. Chiusura lunedì e agosto.RISTORANTEBar Ristorante Palazzo, corso Italia 69,tel. 0161 818122: coperti 100,animali no,carte di credito no. Chiusura martedì eagosto. Piatti tipici panissa fritto misto,conigli. Necessaria la prenotazione.

ATTIVITÀ ECONOMICHEARTIGIANATOLaboratorio Artistico Ferraris di Car-la Ferraris, corso Italia 61, tel./fax 0161818123. Vetri.

SERVIZIAutofficina: Autofficina Luigi Celoria, viaTorino 127, tel. 0161 818169.Banca: Biverbanca, corso Italia 21, tel.0161 818112.Carabinieri: Trino.Distributore carburante: Api, corso Ita-lia 14, tel. 0161 818264.Farmacia: Bonfante, via IV Novembre15, tel. 0161 818131.Parrocchia: San Germano. Messa fe-stiva: ore 11. Campane battono ore emezz’ore.Poste: piazza Municipio (locali del Co-mune).

Palazzolo Vercellese, il municipio(ph Comune di Palazzolo)

Palazzolo Vercellese, chiesa parrocchiale:cappella di San Caio e Santa Giustina,patroni del paese (ph Comune di Palazzolo)

PALAZZOLOVERCELLESECAP 13040 • Municipio: piazza Mar-tiri della Libertà 6, tel. 0161 818113,fax 0161 818510.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia pianeggiante • Abitanti 1.320 •Altezza capoluogo 137 metri s.l.m. •Superficie: 13,910 kmq • Comuniconfinanti: Fontanetto, Trino, Camino,Gabiano • Distanza da Casale km 24.

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STORIADi origine romana, anticamente PecetumValentinum come confermato da scaviarcheologici nei dintorni del paese doveè stata ritrovata una “villa” (fattoria) di no-tevoli dimensioni. In località Pellizzani erastato trovato il selciato di una strada ro-mana (via Giulia, da Asti a Valenza). Fupoi insediamento longobardo e marcaaleramica. Il castello di Pecetto, oggi di-strutto, compare in una bolla dell’aprile1223 con la quale Federico II concede-va privilegi a Guglielmo di Monferrato.Fu al centro di numerosi scontri tra i Vi-sconti e i Marchesi monferrini.PERSONAGGI ILLUSTRI. GiuseppeBorsalino (1834-1900), fondatore dellacelebre fabbrica di cappelli ad Alessan-dria, cui diede il proprio nome. Proseguìnell’attività il figlio Teresio (Alessandria,1867-1939), che fu senatore del regno.

ARTEChiesa della Santissima Trinità. LaChiesa che vediamo adesso, di bel di-segno barocco (1750), sorge a fiancodell’edificio che ospitava originariamen-te una Certosa (attualmente esso ospitauna residenza privata, al n. 39 di via Tri-poli). La corte interna ha un bel portica-to con colonne in granito. La sensazioneche si coglie all’interno della chiesa - anavata unica - è particolarmente sugge-stiva. Un bel simbolo devozionale: la Cro-ce e i simboli della passione di Cristo.Chiesa parrocchiale di Santa Maria eSan Remigio. L’imponente chiesa ba-rocca (1739) sorge nel punto più alto delpaese. L’ingresso, a cui si giunge sa-lendo la bella scalinata originaria in pie-tra, è impreziosito da un portichetto in-tonacato (la restante parte della chiesaè in mattoni a vista). L’interno - a nava-ta unica - ha quattro cappelle laterali.

Monumento a Giuseppe Borsalino. Lascultura celebrativa, in memoria del fon-datore del celebre cappellificio di Ales-sandria, è posto davanti al Municipio edè opera di Luigi Contratti (1920).

ASSOCIAZIONILa Fenice, piazza Italia 4, tel. 0131940508.

TEMPO LIBEROSocietà Tiro a Volo Valenza, strada perBassignana, tel/fax 0131 940525.

MANIFESTAZIONISagra dell’agnolotto, ultima settimanadi agosto.

RICETTIVITÀRISTORANTIDa Alfonso, piazza Italia 13, tel. 0131940298: coperti 150, animali no, cartedi credito sì. Chiusura lunedì. Ferie inestate. Cucina piemontese.La Pergola - Da Pino, frazione Pellizza-ri, strada per Valenza 12, tel. 0131940456: coperti 40, animali sì, carte dicredito no. Chiusura martedì. Cucina ca-salinga.

SERVIZIAutocorriera: Fermata ARFEA, tel.01412 936000.Autofficina: Autostar Conc. Alfa Romeo,strada per Valenza 38, tel. 0131 940175.Farmacia: Barbieri Lia, via Tripoli 1, tel.0131 940261.Parrocchia: Santa Maria. Messe festive. Poste: piazza Italia 2, tel. 0131 940135.

PECETTODI VALENZACAP 15040 • Municipio: piazza Italia1, tel. 0131 940121, fax 0131 940707,e-mail: [email protected] sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 1.320 • Altez-za capoluogo 212 metri s.l.m. • Su-perficie: 11,450 kmq • Frazioni e lo-calità: Pellizzari, Molina, Gasparini, •Comuni confinanti: Valenza, Bassi-gnana, Alessandria, Pietra Marazzi •Distanza da Casale km 2.

Pecetto di Valenza, chiesa della Santissima Trinità (ph Luigi Angelino)

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lettili e persino vecchi giocattoli dei mar-chesi. Attualmente il castello, arredato,viene utilizzato come centro per incontriconviviali e cerimonie.La marchesa Paola Della Valle viene ri-cordata per la sua grande generositàverso il paese. Fece, tra l’altro, costrui-re un asilo per i bambini, all’avanguar-dia in Italia per quell’epoca. Era retto dasuore che insegnavano anche a tutte lefanciulle del circondario l’arte del rica-mo per il corredo.PERSONAGGI ILLUSTRI. A Pomaro ènato Paolo Vigliani (1814-1900) statistae giureconsulto. Paola Della Valle , be-nefattrice. Fondò anche uno dei primiasili per bambini all’avanguardia in Ita-lia. Marisa Allasio , attrice della serie ci-nematografica “Poveri ma belli”, chesposò il conte Calvi di Bergolo e diven-ne castellana.

ARTEChiesa parrocchiale di Santa Sabi-na. La Chiesa che vediamo è stata ri-costruita in stile neogotico su preesi-stenze antecedenti. Il campanile ci ap-pare con le sue originarie forme roma-niche: si sviluppa su quattro livelli im-preziositi da tre ordini di doppie mo-nofore e un ordine di doppie bifore. Da-vanti alla chiesa un ampio sagrato al-berato. All’interno, a tre navate, operedi Giuseppe Giovenone il Giovane (Na-tività), Pier Francesco Guala (S. Pao-lo) della scuola di Gaudenzio Ferrari(Madonna del Rosario). Reliquiario del-la S. Spina. Si osservi l’elegante ba-laustra e l’altare maggiore in marmo in-tarsiato.

ASSOCIAZIONIPro Loco Pomaro, piazza Libertà 9.Associazione sportiva Lago dei Die-

ci, Provinciale Casale-Valenza, km 10,tel. 0142 260545. Pesca sportiva. Soms, via Roma 54. Manifestazioni egare ciclistiche.

MANIFESTAZIONIFesta patronale di S. Sabina, ultima do-menica d’agosto o prima di settembre.In piazza Libertà, gastronomia, ballo,piano bar, corsa degli asini, etc.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLETenuta Il Castello di Pomaro, via Mar-chesi Della Valle, tel. 0142 60357. Pro-duce Barbera, Moscato, Grignolino.RISOAccatino Pier Italo, cascina Schiappa-caccia, tel. 0142 60304.Gaia Giampaolo , strada Provinciale Ca-sale-Valenza.Valinotto Francesco, cascina Armaro-la 41 (davanti al Lago dei Dieci), tel.0142 60370.

RICETTIVITÀRISTORANTIRistorante del Castello, via Marchesidella Valle 1, tel. 0142 60357, fax 014260640: coperti 300, animali sì, carte dicredito no. Apertura su prenotazione.ALBERGHIMotel La Torretta, Strada per Bozzole3, tel. 0142 60651: camere 8, animali sì,carte di credito no. Chiusura domenica.NIGHTApollo, via del Mulino, tel. 0142 60327.

SERVIZIAutocorriera: piazza Cavour.Autofficina: Sanna, strada per Bozzole1 (vicino a motel), tel. 0142 60671. An-che distributore carburante.Banca: solo Bancomat in piazza Libertànel palazzo del municipio, tel. 014260671.

Carabinieri: Ticineto, tel. 0142411114.Distretto sanitario: Ambulato-rio comunale, piazza Libertà 7,tel. 0142 60626.Distributore carburante: Ca-pra Umberto, S.P. Casale-Va-lenza, km 13,458, tel. 0131954651.Farmacia: Giarole, Borgo SanMartino, Ticineto.Negozio: Oddone Franca, tel.0142 60613. Negozio di ali-mentari e tabacchi.Parrocchia: Santa Sabina, viaA. Giorcelli 2, tel. 0142 60351.Messe domenicali: ore 11 e ore17; campane suonano ore emezz’ore giorno e notte.Poste: nel palazzo del Munici-pio, piazza Libertà 1, tel. 014260302.Infopoint: Comune.

Pomaro, il castello (ph Luigi Angelino)

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STORIAConosciuto anticamente come Pons Tur-ris, nel secolo IX si chiamò Pons Nottin-gi, perché possesso di Nottingo, ve-scovo di Vercelli. Successivamente di-venne Pons Sturae. Fu fortificato con ca-stello e mura di cinta dai Marchesi delMonferrato che ne fecero una delle ca-pitali dei loro possessi e vi risiedetterofino a quando si trasferirono a Casale(1253). Nel 1292 fu devastato e conqui-stato da Matteo Visconti e agli inizi delsecolo XIV fu possesso dei Marchesi diSaluzzo, ma Teodoro Paleologo del Mon-ferrato assediò il paese che gli si arre-se entro pochi giorni giurandogli fedeltà.Fu quindi concesso in feudo agli Sca-rampi di Asti. Nel 1500 qui fu tenuto pri-gioniero Ludovido il Moro nel suo tra-sferimento a Novara in Francia. Nel 1691fu occupato da Eugenio di Savoia.Il Borgo di Quarti fu feudo dei Galvagnidi Casale e dei Gay.Non ci sono più tracce del castello (senon i disegni a testimoniarne l’impor-tanza) e delle antiche fortificazioni.La patrona è Sant’Agata (5 febbraio).

ARTEChiesa parrocchiale di Sant’Agata. Ri-sale al 1246, come indicato dall’incisio-ne su una pietra della facciata. L’ester-no ha le forme del gotico lombardo. Lafacciata, tripartita da quattro contraffor-ti, è caratterizzata, nella parte mediana,dal gioco cromatico dell’alternarsi tufo-mattoni. L’interno è a tre navate diviseda pilastri cruciformi. All’interno si tro-vano tre tele attribuite alle figlie di Gu-glielmo Caccia detto il Moncalvo e fraqueste spicca in bellezza La Madonnadel rosario di Orsola Caccia, copia diuna tela del padre che si trova attual-mente a Giarole. Vi sono poi altre due

tele raffiguranti il Martirio di S. Bartolo-meo e S. Agata opera del Guala. Si no-ti infine che la mensa dell’altare poggiasu una vasca in pietra dell’VIII sec. de-corata con fregi paleocristiani.Chiesa di San Giacomo. Venne co-struita a metà del XVIII sec. in forme tar-do-barocche. All’interno si trovano duegrandi tele raffiguranti L’Arcangelo S. Mi-chele e S. Giacomo con S. Agata e S.Giovanni.Parrocchia Natività di Maria Vergine(Quarti di Pontestura). Costruita nel1645 e restaurata in diverse riprese l’ul-tima delle quali recentemente.Chiesa della Purificazione della B. Ver-gine Maria (Rocchetta di Pontestura).Costruita nel 1782 ed eretta a parroc-chia nel 1813. Pregevole tela di PierFrancesco Guala: San Sebastiano e SanRocco, dipinta dall’artista Casalese trail 1730 ed 1731.Chiesa della Madonna della neve(Rocchetta di Pontestura). Sorta comechiesa conventuale dell’antica abbaziadi frati minori che vi sorgeva già nel XIIsecolo, l’attuale chiesa è frutto di un pro-getto seicentesco più volte rimaneggia-to, un restauro recente ha ridato dignitàall’edificio. All’interno una piccola qua-dreria con tele interessanti.

ASSOCIAZIONIPro loco Castagnone, 0142 466684, ri-ferimento Severino Berto. Pro loco Pontestura, riferimento Mina-to Paolo. Bocciofila Pontesturese, via Palli. Ge-stisce campi di bocce coperti. Poli-sportiva Quarti, gestisce campo sporti-vo e campi da tennis. US Pontestura, ge-stisce campo sportivo con spogliatoi nel-l’area verde.

TEMPO LIBEROStagione al Teatro Verdi, da ottobre amaggio. Spettacoli di prosa, cabaret,concerti. Direzione artistica dell’Asso-

PONTESTURACap 15027 • Municipio: corso Roma8, tel. 0142 466134, fax 0142 466867,e-mail: [email protected] sul territorio: Morfolo-gia mista • Abitanti 1.579 • Altezzacapoluogo 140 metri s.l.m. • Superfi-cie: 18,87 kmq • Comuni confinanti:Camino, Solonghello, Serralunga, Oz-zano, Coniolo, Casale, Morano • Fra-zioni e località: Rocchetta, Casta-gnone, Vialarda, Quarti • Distanza daCasale: km 14.

Pontestura, la chiesa parrocchiale di Sant’Agata (ph Luigi Angelino)

CURIOSITÀ E LEGGENDE. La Chie-sa Madonna del Tronchetto di Casta-gnone si chiama così perché l’altareè un tronco di gesso. La Chiesa Ma-donna della Neve a Varona, era unconvento, dove ha fatto tappa il ve-scovo di Vercelli, Sant’Eusebio.

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ciazione Culturale La Casa della LunaAzzurra.Carnevale Pontesturese, a febbraio.Sfilata di carri con Re Fagiolo e Reginache diventano padroni simbolici del pae-se, fagiolata.Festa patronale Castagnone, fine mag-gio/inizio giugno. Balli e cene per duegiorni, bancarelle. Festa patronale San Germano a Pon-testura, fine luglio. Balli e cene per duegiorni, prodotti tipici e bancarelle, Festa patronale di Quarti, prima o se-conda settimana di settembre. Balli e ce-ne per due giorni.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEAriotti Emilio, strada statale Valle Cer-rina - Castagnone 36, tel. 0142 466116.Produce Barbera, Grignolino, Freisa,Chardonnay, Cortese. Soprattutto im-bottigliato, qualcosa anche sfuso.Cascina Fietta, cascina Fietta, Roc-chetta 1, tel. 0142 466108. Produce Bar-bera e Grignolino del Monferrato Casa-lese DOC, Chardonnay del Piemonte, Vi-no rosso e Vino bianco da tavola, Dol-cetto del Monferrato, Cortese del Mon-ferrato, Freisa. Sfuso e imbottigliato.Cantina Coppo Mario, strada Fontane,tel. 0142 466771.VARIECascina Bagiana, via Dante 1, tel.0142 466210, 0142 453918 e 03386974681. Produzione di frutta e verdu-ra di stagione, fresca e trasformata, fa-rine di cereale, ottenute con tecnichea basso impatto ambientale; tra i pro-dotti un po’ curiosi (linea le delizie dizia Maria): confettura di sambuco, dipere e salvia, mele e menta, di pomo-dori verdi, di petali di rosa, poi ratatuiatricolore, bagnetto, mostarda di more,carote in agrodolce, farina di polentamacinata a pietra, salsa di rucola tar-tufata.Raviolificio Accominotti Piera, corsoRoma 23, tel. 0142 466206. Produceagnolotti alla monferrina, tortellini, gnoc-chi, pasta fresca. Gastronomia. Aperto:giovedì, venerdì, sabato tutto il giorno;domenica solo mattino.

RICETTIVITÀAGRITURISMICascina Smeralda, cascina Smeralda1, Vialarda, tel./fax 0142 466275: coperti60, camere 3, animali no, carte di cre-dito no. Chiusura lunedì e ferie 6-31 gen-naio. Specialità. Fritto misto (11 porta-te), agnolotti, brasato al barolo. Prodot-ti tipici. Salumi, giardiniere, confetture,marmellate.BARMai A Letto, Quarti, piazza Deambro-gio 28, tel. 0142 466860. Birreria, pani-noteca, ristorante. Bar Ristorante Adria ,, tel. 0142 466419.Chiusura lunedì. Circolo Ancol Quarti ,, via I. Rossi, tel.0142 466189. Bar Caprioglio Cassina, regione Ca-stagnone 25, tel. 0142 466125.TABACCHIBruna Cavanna, Castagnone, tel. 0142466169. Angolo di Giaele.Marello Milva , corso Italia 28, 0142467005.

SERVIZIAutofficina: Volpato, via Dante 46, tel.0142 466366.Banche: BPN, corso Italia 25, tel. 0142466135; Istituto San Paolo di Torino, cor-so Italia 19, tel. 0142 466322.Carabinieri: Stazione Carabinieri corsoXVII Ottobre 16, tel. 0142 466133.Croce Rossa: con servizio ambulanze,tel. 0142 466868.Distributori: Reg. Castagnone 41, tel.0142 466335Farmacia: Deriu Alberto, corso Italia 14,tel. 0142 466132.Parrocchia: S. Agata. Messe festive: ore11 e ore 18 in estate; ore 11 e ore17 ininverno. Campane suonano ore emezz’ore giorno e notte. Chiesa Nativitàdi Maria Vergine a Quarti, Messe festi-ve: ore 11. Campane suonano solo perle messe. Chiesa Madonna del Tron-chetto a Castagnone, Messa festiva: alsabato sera ore 20,30. Chiesa Madon-na della Neve a Varona, Messa giornodei Santi: ore 14. Poste: corso Roma 12, tel. 0142 466123.

Pontestura,il fiume Po(ph LuigiAngelino)

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STORIARicordato nel 1014 in un diploma di Ar-rigo II a favore della chiesa di Vercelli;passò poi al Comune di Alessandria, aisignori di Ponzano, ai Saliceti e ai DellaChiesa. Salabue fu feudo dei Natta, Co-zio e Bezzi.PERSONAGGI ILLUSTRI. Conte Igna-zio Alessandro Cozio di Salabue(1755-1840), appassionato collezioni-sta di strumenti ad arco, in particolareStradivari, acquistati dagli eredi. Allasua morte la collezione andò dispersa.Il Museo stradivariano di Cremonaconserva alcuni reperti di questa col-lezione.

ARTECastello dei Conti Cavallero o Villa Vit-torio Veneto. Edificio risalente al XIII se-

colo di cui conserva la torre e parte delfabbricato. Risistemato nel 1800 comeresidenza di campagna. Collezione dicimeli militari (I e II guerra mondiale),tra cui il plastico della battaglia di Vit-torio Veneto e ricco archivio storico, la-scito del Maresciallo d’Italia Ugo Ca-vallero.Palazzo Nazzari. Costruzione di epocabarocca dalle forme semplici, imprezio-sito dai bei balconcini con ricche rin-ghiere e dal bell’arco di ingresso sul cor-tile. Chiesa parrocchiale di San GiovanniBattista. L’attuale costruzione venne rea-lizzata sui resti di una precedente chie-

PONZANOCap 15020 • Municipio: piazza Mar-coni 1, tel. 0141 927135, fax 0141927307.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 421 • Altezzacapoluogo 385 metri s.l.m. • Superfi-cie: 11,58 kmq • Frazioni Salabue •Comuni confinanti: Serralunga, Cere-seto, Moncalvo, Mombello, Castellet-to • Distanza da Casale km 20.

Ponzano, la chiesa parrocchiale(ph Luigi Angelino)

Ponzano, panorama (ph Luigi Angelino)

VARIE: due fontane curative ai mar-gini di Salabue; la pompa (bella vistasu Crea) e la fontana dello zolfo, piùnascosta.

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sa di cui rimane la parte bassa del cam-panile ancora in stile romanico. Sulla fac-ciata neoclassica si possono ammirare,di particolare pregio, i battenti intagliatidella porta. L’interno, a croce latina, èfittamente decorato in epoche differen-ti; degne di rilievo il battistero e le paledei due altari laterali La venerazione del-la Vergine di Sant’Antonio da Padova eLa Madonna del Rosario. Verso la sa-crestia pregevole ex voto in alabastro,raffigurante Gesù bambino dormientesulla Croce.

ASSOCIAZIONIPro Loco, via Sottoripa 5, tel. 0141927200.Circolo Ancol Salabue, tel. 0141917444.Kjaorana Club, via Giardini, tel. 0141927245.

TEMPO LIBEROBocciodromo, a Salabue (Ancol, tel.0141 917444).

MANIFESTAZIONIPatronale, agosto.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEAz. Agricola Ettore, loc. Gaveita, casesparse 28, tel. 0141 927227.Tenuta Eliana (Cabiale) Tomarengo, tel.0141 921089.Podere S. Andrea, via Giardini 21, tel.0141 917854.Az. Franco Nazari, via Fossati, 6 , tel.0141 927213.

Irmo Nazari, via Fossati 8, tel. 0141927161.Carlo Guazzone, via Sottoripa 16, tel.0141 927129.Valerio Gaddo, casc. Casaie, tel. 0141927281.

RICETTIVITÀRISTORANTI - BARBiletta, via Alfieri, 2, Salabue, tel. 0141927114: coperti 30/40, animali no, car-te di credito no. Chiusura mercoledì egennaio. Piatti tipici: antipasti monferri-ni, agnolotti, fritto misto, bonet, vini diproduzione propria.

SERVIZIAutocorriera: Stac, fermate a Ponzanoin piazza Marconi e a Salabue.Farmacia: Madonnina.Carabinieri ,: a Ponzano, via Sottoripa38, tel. 0141 927133.Poste: piazza Marconi, tel. 0141 927124.Parrocchia: a Ponzano via Umberto I°11, tel. 0141 927123. A Salabue via 4Novembre 3, tel. 0141 927125. Messefestive: a Ponzano alle 10, a Salabue al-le 11,30.Ferrovia: Stazione della linea Casale-Asti.

• La sede (direzione e uffici) del Par-co di Crea è in territorio di Ponzano,alla cascina Valperone, lungo la stra-da per Crea, in mezzo a un piccolobosco di pinacee, sulla sinistra arri-vando da Ponzano.

Ponzano, vista verso il Sacro Monte di Crea (ph Luigi Angelino)

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STORIAFondato dai Romani nel 189 a.C. cometestimoniano rinvenimenti di monete elapidi. Sin dal IX secolo appartenne al-l’episcopato di Asti. Devastato dalle mi-lizie del Barbarossa (distrusse la primi-tiva chiesa fondata da Papa PasqualeII) contribuì poi alla fondazione di Ales-sandria. Ultimi feudatari nel 1723 i Cut-tica, marchesi di Cassine. CURIOSITÀ E LEGGENDE. Era postosulla strada delle Gallie; il nome derivada Quadrigentum, in relazione proba-

bilmente alla distanza di 400 miglia daRoma. Dal 29 settembre 1630 la seradella prima domenica dopo Pasqua ognianno inizia l’ottavario delle Allegrezzeun ciclo di funzioni che comprende l’of-ferta dei ceri da parte di vari sodalizi(apre il consiglio comunale, chiude lacompagnia del Rosario) e il canto fina-le delle Aleggrezze.PERSONAGGI ILLUSTRI. Carlo Carrà,pittore, promotore del movimento futuri-sta, nato nel 1881 (nella sua casa nata-le si conserva un affresco da lui realiz-zato a 14 anni). Dalmazio Birago, pri-ma medaglia d’oro nella guerra d’Africa,Giuseppe Motta, detentore di recordaviatori, morto nell’agosto 1929 a 35 an-ni in un volo di collaudo su un idro cor-sa a Desenzano. E’ sepolto al cimiero diQuargnento, la sua tomba è facilmenteidentificabile perché è ornata da un mo-dellino di idrovolante.

ARTEChiesa della Santissima Trinità. Pic-cola costruzione barocca prospiciente

QUARGNENTOCAP 15044 • Municipio: piazza 1°Maggio 20, tel. 0131 219133, fax0131 219157.Informazioni sul territorio: Morfo-logia mista • Abitanti 1.304 • Altez-za 121 metri s.l.m. • Superficie:36,20 kmq • Comuni confinanti: Ales-sandria, Solero, Felizzano, Quattor-dio, Fubine, Lu, Cuccaro, S. Salva-tore, Castelletto • Distanza da Ca-sale km 26.5.

Quargnento, chiesa parrocchiale,“Madonna col bambino” (Gandolfino)(ph Luigi Angelino)

VILLA CUTTICA. Vasto complessosettecentesco comprendente sia laresidenza signorile, sia le parti rusti-che. Le forme architettoniche sonosemplici e austere, impregnate di unasorta di “classicità”. Il prospetto prin-cipale è caratterizzato dalla presen-za di un porticato dinanzi all’ingressoche funge da terrazza per il piano no-bile. La villa è circondata da un am-pio parco cintato. Il grande parco, chein parte nasconde e protegge la vil-la, contemporaneamente contribuiscea segnare un forte distacco tra que-sta ed il borgo. Sembrerebbe che l’i-deatore di questo complesso non ab-bia voluto intenzionalmente integrarel’edificio con il resto dell’abitato, co-sa che si avverte.

Quargnento,la chiesaparrocchiale di San Dalmazio(ph GiuseMarullo)

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la Basilica di S. Dalmazio.Le linee dellafacciata sono semplici e belle. Si notino,ad esempio, l’elegante frontone ricurvoe la vezzosa finestra sopra il portale.Chiesa parrocchiale di San Dalmazio.Venne realizzata nell’XI secolo sui restidi un antico tempio pagano e consacratanel 1110 da Papa Pasquale II. L’edificio,rifatto nel 1270 in forme tardo-romani-che, fu più volte rimaneggiato. La fac-ciata che possiamo vedere oggi è otto-centesca con la tipica struttura detta “afrontone”, caratterizzata dal forte cro-matismo delle fasce di pietra e di mat-toni. Dell’antica chiesa rimane la bellis-sima abside e la parte inferiore del cam-panile. L’interno, a tre navate con archia sesto acuto, è ricco di decori e di pre-gevoli opere d’arte. Nella cappella de-dicata a S. Dalmazio, si può ammirareun interessantissimo polittico cinque-centesco, opera di Gandolfino da Ro-reto e un quadro di scuola lombardo-veneta del XVI sec., opera di GrazioCossali, raffigurante la Madonna del Ro-sario. Di notevole interesse è poi l’alto-rilievo quattrocentesco in terra cotta (as-sai raro in queste zone) attribuito a Fran-cesco Filiberti. La chiesa di S. Dalma-zio, il 9 novembre 1989, è stata procla-mata Basilica minore da Papa GiovanniPaolo II. A lato della chiesa vi è un pic-colo chiostro in cui sono esposte anti-che lapidi.Palazzo Comunale. A fianco della Ba-silica si nota il piccolo Palazzo Comu-nale, costruzione settecentesca carat-terizzata dal porticato al piano terrenoche dona leggerezza all’insieme. Nel-l’interno alcune delle sale, oggi occu-pate dal municipio, sono affrescate.

TEMPO LIBEROArea comunale, strada Solero (calciotennis calcetto, spogliatoio). Giochi dibocce (illuminati) al parco delle scuole.

MANIFESTAZIONIPatronale, prima domenica di settem-bre.Palio dell’oca bianca, fine giugno. Rie-vocazione storica.Quargnento in festa , settembre. Ga-stronomia, folk gare di motoaratura etrebbiatura, fiera agricola.Diventeremo famosi, inizio ottobre.Festival estivo teatrale, alla cascinaValdapozzo.

ASSOCIAZIONIPro Loco Quadrigenti, sede in via Ro-ma. Circolo culturale Valdapozzo, stradaVallerina, tel. 0131 219552. «COMUNIcando», raggruppa i comunidi Lu, Felizzano, Solero, Fubine, oltre aQuargnento. Info. M. Teresa Gavazza,tel. 0131 219638, fax 0131 219555.U S Quargnento, strada Solero. Grup-po volontariato “Regala un sorriso ”, c/o Pro Loco. Agicu , Associazione giovani Quar-gnento, via Roma. Gruppo Amici del Palio, via Marconi

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEColle Manora, casc. Manora, stradaBozzole 4, tel. e fax 0131 219252. A ca-vallo tra Quargnento e Fubine. Accantoal classico Barbera vigneti di Sauvignonbianco, Cabernet Sauvignon, Pinot ne-ro e Merlot. Tra i vini Pais (Barbera in pu-rezza) e Mimosa (Sauvignon).SALUMIMacelleria Lanzavecchia, piazza 1°maggio, tel. 0131 219255.

RICETTIVITÀALBERGO- RISTORANTIBuenos Aires, Via Mazzini 11, tel. 0131219432, fax 0131 219676: coperti 60,camere 9, animali no, carte di credito sì.

Quargnento, il palazzo comunale (ph Giuse Marullo)

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Chiusura domenica. Piatti: bollito misto. AGRITURISMOLa Giudea, strada Braia Castelletto 6,tel. 0131 219666: coperti 60, animali sì,carte di credito no. Piatti: agnolotti, ta-glierini, risotti, carni d’asino, cinghiale ecervo. Prodotti tipici: vini Barbera e Ro-sato di Lu e Malvasia di Casorzo.La Palazzina di Gabriele Ponzano, stra-da Cascina Palazzina 7, tel./fax 0131219317: coperti 45, animali no, carte dicredito no.Likehome, strada Appiano 6, tel. 0131219828, fax 0131 219674: coperti 60,camere 4, animali sì, carte di credito sì.Chiusura: gennaio.BARCavallo d’oro, Piazza 1°Maggio 12, tel.0131 219139. Chiusura martedì.

ATTIVITÀ ECONOMICHEFalegnameria Cuttica, via Garibaldi.

SERVIZIAutocorriera: fermate della Arfea in

piazza 1° maggio e bivio prov. 50 constrada Croce (linee Alessandria-Altavil-la e Solero-Valenza).Autofficina e autonoleggio: Off. Doglio,p. Garibaldi, tel. 0131 219128.Banche: CrAl, p. 1° Maggio, tel. 0131219135Carabinieri, Solero.Distributore carburante: Doglio, piaz-za Garibaldi.Distretto sanitario: Felizzano.Farmacia: Gatti, via Corrente, tel. 0131219222.Parrocchia: piazza 1° maggio, tel. 0131219134. Messe festive: ore 9, 11 (esta-te); 16,30 (sabato) 9,30 11 (inverno).Poste: via Prandi 6, tel. 0131 219159.

• Punti panoramici. Strada Ronco -Villa Valeriana, verso Cuccaro.• Centro oasi faunistica Tolara (ba-se tenuta Tolara, strada Cascine 7),c/o Stella, tel. 0131 219455.

Quargnento,la chiesa della Santissima Trinità e il chiostro della chiesa parrocchiale di San Dalmazio(ph Giuse Marulloe Luigi Angelino)

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STORIAIl nome discende da Rivassi cioè Ri-paro (sulla riva del Tanaro). Faceva par-te del Comitato di Lomello di cui l’im-peratore Ottone (977) investì quale si-gnore il vescovo di Pavia. Tra i molti feu-datari: il conte Stazzone Adamo Amiz-zone, il vescovo di Tortona Liutfredo, ilconte Riccardo di Ossola, il conte Um-berto di Rufo, il conte Umberto di Staz-zona e Ottone di Montiglio Nel 1441passa ai Bellingeri che tengono il feu-do 300 anni.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Rivarone èconosciuto come il paese delle ciliegie,per la notevole produzione che si è fat-ta nel passato e che ora si è notevol-mente ridotta. Da qualche tempo, però,si stanno reimpiantando per incremen-tare nuovamente l’attività. Tra le varietàpiù tipiche della zona: Fiocco, Gabriel-la e Bella di Pistoia.PERSONAGGI ILLUSTRI. MonsignorGiacinto Stanchi, vescovo missionario,fu ucciso negli anni Trenta dai Cinesi,durante la rivoluzione.

ARTEPalazzo Municipale. Graziosa villa adue piani in stile liberty, risalente al pri-mo novecento. Molte delle stanze delpiano terreno presentano le volte deco-rate con affreschi di ispirazione rinasci-mentale, coevi alla villa e recentementerestaurati.Chiesa parrocchiale della Natività diMaria. L’attuale edificio è originario delXVI secolo. La facciata barocca sette-centesca, snellita da lesene corinzie, èsormontata da un grazioso timpano af-frescato. Pregevoli, all’interno, le operedi decoro settecentesche, in particola-re il tempietto barocco della Madonnadel Rosario (ora di Lourdes), l’altare ba-rocco dell’Addolorata e soprattutto l’al-tare maggiore, sormontato da un tem-pietto che è un pregevolissimo esempiodi questo stile. Tra i reliquiari, quello del-la croce, dono, secondo la tradizionepopolare, della regina Teodolinda.

ASSOCIAZIONIAssociazione sportiva ricreativa cul-turale, via Poggio 8, tel. 0131 976284.Organizza manifestazioni, gestisce cam-pi sportivi e circolo ricreativo.

TEMPO LIBEROCampo calcetto e campo tennis, piaz-za XXV Aprile e via Nuova, tel. 0131976284.

MANIFESTAZIONISagra delle ciliegie, fine maggio-iniziogiugno. Dura due giorni, sabato e do-menica. Vendita ciliegie, concerto e dan-ze al sabato sera, cena-grigliata.Festa della Natività di Maria Vergine,8 settembre. Dura due giorni, sabato edomenica più vicini alla data della ri-correnza. Sabato sera ballo. Iniziativecollaterali. L’8 settembre, qualsiasi gior-no sia, fiaccolata serale.

RICETTIVITÀBARGreta, via Alessandria 8, tel. 0131976222.

SERVIZIAmbulatorio: via Contrada Grande.Aperto tre volte alla settimana.Autocorriera: fermata Arfea, tel. 0142936000.Autofficina: Bassignana.Banca: Bassignana.Carabinieri: Bassignana.Distributore carburante: Bassignana.Farmacia: Bassignana.Parrocchia: Parrocchia Natività di Ma-ria Vergine. Orari messe festive: 11.Campane: suonano ore e mezz’ore, gior-no e notte. Poste: via Alessandria 2, tel. 0131976134.

RIVARONECAP 15040 • Municipio: via Bassi-gnana 3/5, tel. 0131 976127, fax 0131976001, e-mail: [email protected] sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 381 • Altezzacapoluogo 173 metri s.l.m. • Superfi-cie: 6,080 kmq • Comuni confinanti:Montecastello, Bassignana, Pecetto• Distanza da Casale km 32.

Rivarone, la chiesa parrocchiale(ph Luigi Angelino

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STORIARuxignanjum nelle antiche carte, Rosi-gnano nei tempi successivi, Rosignanoreale dal decreto reale del 19 luglio1862. Domina la valle del Rio San Gra-to. Si documenta la nascita del liberoComune intorno al 1250. È legato allastoria del Monferrato: compaiono gli Ale-ramici, i Paleologi, i Gonzaga, i Savoia,i Francesi che lo costituiscono “chef delieu” nel Dipartimento di Marengo.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Il paesag-gio in alcuni tratti mostra scorci di cave,ormai inattive. Nelle galleria di due ca-ve a Uviglie e alla Colma fino a pochi an-ni fa, era stata impiantata una coltiva-zione di funghi champignons, che pro-speravano grazie alle condizioni clima-tiche e al grado di umidità che si eranorivelati particolarmente favorevoli.Scendendo dal belvedere “La Ponta” erisalendo in direzione della chiesa di SanVittore e della Torre civica, c’è la piaz-zetta del Pozzo dove c’era il “pus neuv”,il pozzo nuovo, a disposizione della col-lettività (ora sigillato). C’è invece una fon-te a pompa meccanica, funzionante epotabile, in piazza Vittorio Veneto, primadi salire la gradinata verso la chiesa, pro-venendo da piazza XI Settembre. All’avvocato agricoltore Vincenzo Lupa-ria è intitolato l’Ente morale Vincenzo Lu-paria e l’Istituto scolastico statale per l’A-gricoltura, sede di corsi di diploma per

periti agrari, ma anche sede di ricerca edi studio sulla vitivinicoltura. Alla scuola(in frazione San Martino) è annesso an-che il convitto. Bellissima vista collinaredalla balconata dell’istituto Luparia.Bell’infernot in tufo nella cascina di Die-go Re, via Bacino 2, tel. 0142 488633.PERSONAGGI ILLUSTRI. Angelo Mor-belli, pittore divisionista. Alla Colma c’èvilla Maria, casa e atelier dell’artista (civivono suoi discendenti). In una foto-grafia, scattata da Francesco Negri,Morbelli è ritratto con lo scultore Leo-nardo Bistolfi nello studio della Colma.Giovanni Roletto, calciatore (1908-1999). Portiere del Casale Calcio ai tem-pi gloriosi. Giocò con Umberto Caliga-ris (che fu noto per la sua militanza nelCasale, nella Juventus, nella Nazionale)e fu campione d’Italia in B nella stagio-ne 1929-1930. Arnaldo Morano, viven-te, noto maestro liutaio: abita in via Ma-donna delle Grazie dove ha il proprio la-boratorio; insignito di numerosi ricono-scimenti. Camillo Cappellaro, storico estudioso; ha ricostruito l’archivio storicodi Rosignano e scoperto le pergamenecon gli Statuti del 1300. G. Pietro Gam-bara, medico, attivo nella seconda metàdel XVIII secolo.

ROSIGNANOCAP 15030 • Municipio: via Roma 19,tel. 0142 489009, fax 0142 488959,e-mail: [email protected]. Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 1.610 • Altez-za capoluogo 300 metri s.l.m. • Su-perficie: 19,220 kmq • Frazioni e lo-calità: Stevani, S. Martino, Berroni,Garriano, Colma; Borgate: Casta-gnone, Valmasia, Brenta, Varacca,Reali • Comuni confinanti: Cella Mon-te, Ozzano, San Giorgio, Casale, Ter-ruggia, Camagna, Frassinello • Di-stanza da Casale km 9.

Rosignano, fonte (ph Silivana Mossano)

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ARTEChiesa parrocchiale di San VittoreMartire. Sostando nel piccolo sagrato afatica si riesce a percepire nella sua in-terezza la grande facciata della chiesadi S. Vittore che è frutto di un interventodel 1907 in stile neo-gotico, realizzatosu progetto del Mella. La decorazione ele forme sono sobrie. La caratteristicaprincipale è la bicromia dovuta all’alter-narsi delle fasce di mattoni a quelle ditufo. Per quanto riguarda l’aspetto com-positivo sono stati rispettati in pieno i ca-noni estetici del periodo neogotico: fac-ciata a frontone tripartita da contraffortiin mattoni, rosone centrale e finestre ogi-vali in corrispondenza delle navate la-terali. Visitando l’interno si percepisce ilrisultato di un forte intervento di ristrut-turazione operato dal Mella nel 1860 chene cambiò completamente sia la strut-tura che il decoro. L’interno è riccamenteaffrescato e decorato secondo la modaeclettica degli inizi del XX sec. Un tem-po nella chiesa erano custodite prege-

voli opere del Guala, del Lanino e delGrammoseo, ora spostate, per motivi disicurezza. Si notino il coro ligneo del XVIsec., le statue lignee della Vergine e diS.Francesco sempre del XVI sec.Chiesa di Sant’Antonio. A fianco dellaparrocchiale. È la più antica tra le chie-se esistenti nel Comune. Venne erettanel XII sec. in stile romanico, come te-stimoniano la monofora e il “finto” archi-volto sul lato sinistro. L’attuale facciatarisale, invece, agli inizi del XVII sec. edè caratterizzata da linee semplici e clas-siche. Quattro lesene poco aggettantiscandiscono il piano e sostengono unalto e imponente frontone. Ma la verasorpresa di questa chiesa è l’interno. In-fatti, a pochi passi dall’ingresso ci si tro-va di fronte ad un’altra facciata. Questa,più antica di quella esterna, è un picco-lo gioiello in stile romanico. Superataquesta seconda facciata ci si trova al-l’interno dove si possono ancora ammi-rare alcuni pregevoli frammenti degli af-freschi che adornavano la chiesa fin dal-

LEGGENDA. Rosignano, per la suaposizione strategica, fu considerato,come scrisse lo storico Camillo Cap-pellaro, “paese sentinella di Casale”.Proprio per questa sua locazione lasua vita e quella dei suoi abitanti fusempre molto burrascosa, caratteriz-zata da assedi, occupazioni, sac-cheggi. Correva l’anno 1640: gli Spa-gnoli erano decisi a mettere a ferro efuoco Rosignano. La popolazione siarmò di coraggio e di preghiere: men-tre gli uomini tenevano a bada i sol-dati stranieri, le donne e i bambinipregavano la Madonna delle Grazieaffinché li aiutasse in quella difficileimpresa. La richiesta fu esaudita, glispagnoli tolsero l’assedio e i rosigna-nesi, grati alla Vergine, la ribattezza-rono Madonna dell’Assalto ed espres-sero un voto solenne (il 21 aprile1640) che da allora, rigorosamente,viene rispettato ogni anno. Infatti il 21aprile, qualunque sia il giorno dellasettimana, si festeggia la Madonnadell’Assalto con una processione so-lenne. Rosignano, la torre civica

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Rosignano, panorama del belvedere (ph Silvana Mossano)

le sue origini, raffiguranti S. Pietro, S.Giacomo ed un santo vescovo, forse Eu-sebio oppure Evasio (XII sec.).Chiesa della Madonna delle Grazie.Lasciando il cimitero di Rosignano, allanostra destra, ci troviamo di fronte aduna piccola chiesa edificata presumi-bilmente nel XVI. Per raggiungerne il sa-grato si deve salire una piccola gradi-nata che conferisce all’edificio slancioed importanza. La facciata è suddivisain due piani di cui quello inferiore è il pre-dominante mentre quello superiore, rac-cordato al primo con due semplici volu-te, è sormontato da un piccolo timpanoricurvo. Si noti il curioso ingresso, costi-tuito da una sorta di bifora a cui mancala colonnina centrale dal sapore vaga-mente arabeggiante. Questo inusualeelemento viene ripreso nell’occhio so-prastante l’ingresso stesso. La piccolachiesa della Madonna delle Grazie ven-ne edificata con funzione di Cappella-nia e di Romitorio. Inoltre, si tramandache sotto l’originale atrio venissero ab-bandonati i “fanciulli esposti”.Chiesa di San Martino. Fraz. San Mar-tino. La chiesa di S. Martino venne edi-ficata nel 1868, successivamente allademolizione della parrocchiale prece-dente che minacciava rovina. L’incaricofu dato all’arch. Caselli che ispirandosialla chiesa di S. Giulia a Torino, progettòun tipico edificio neogotico. La facciatacaratterizzata dalla ghimberga, dai quat-tro contrafforti culminanti in alti pinnacolie dal rosone, è completata da una mas-siccia croce celtica. Sul portale centra-le si trova l’affresco, in monocromo, raf-figurante l’episodio del “mantello di S.Martino”. Il campanile barocco, sul latosinistro della facciata, è ciò che rimanedella chiesa preesistente. Entrando pos-siamo osservare la ripartizione interna atre navate, con archi a sesto acuto e vol-te a crociera costolonate. Le volte sonoriccamente decorate con elementi tipicidello stile neogotico. Si noti l’insolita ma-no lignea smaltata, infissa nel pulpito,che impugna un crocifisso.Chiesa della Vergine Immacolata diLourdes. Nella piccola piazza della fra-zione S. Martino si trova, seminascostotra gli alberi, un piccolo gioiello neo-classico. La chiesa edificata dall’avvo-

cato Luparia nel 1885 ha le forme di pic-colo Pantheon. La pianta è circolare pre-ceduta da un pronao, in stile corinzio,architravato e completo di frontone trian-golare. È completata da una cupola se-misferica, il cui manto di copertura è co-stituito da lastrine in pietra. Si noti la so-miglianza con la chiesa della Gran Ma-dre a Torino.Torre civica. La torre quadrangolare chesi staglia sul profilo del paese, facendoda contraltare al campanile, fu eretta nel1852 come simbolo del potere comu-nale. Addossata al vecchio municipio,venne costruita in sostituzione della pre-cedente torre, adiacente alla chiesa diS. Antonio.Castello d’Uviglie. Sul lato opposto del-la valle rispetto a Rosignano si erge ilcastello di Uviglie. Il complesso le cuiorigini risalgono al XIII sec. si snoda sulcrinale della collina. L’insieme, molto va-rio ed articolato, subì nei secoli parec-chie modifiche e ampliamenti. Del nu-cleo originario rimangono, infatti, sola-mente i sotterranei e la bella torre mer-lata, mentre buona parte della costru-zione attuale risale al restauro ottocen-

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Rosignano, il Castello di Uviglie(ph Giuse Marullo)

tesco ad opera del Mella. Sul lato delcortile si trova un’armoniosa scala di ac-cesso al piano nobile che supera le ve-stigia del fossato. Degne di visita anchele antiche cantine scavate nel tufo. Il ca-stello è circondato da un bel giardino incui trova posto la piccola cappella gen-tilizia dedicata a S. Eusebio: un piccolotempietto ottagonale, immerso nel ver-de del parco del castello, risalente al1700, intitolato a S. Eusebio, in cui si tro-va la cripta contenente le tombe dei si-gnori di Uviglie. All’interno del complessosi trova anche la cappelletta privata delcastello che fu, tra il 1580 e il 1581, luo-go di preghiera di S. Luigi Gonzaga. Par-te del castello è di proprietà del Risto-rante “Ai Cavalieri del Monferrato”.Castello di San Bartolomeo. Segno di-stintivo della frazione Colma è il castel-

lo di S.Bartolomeo edificato sulla som-mità della collina. Il complesso vennecostruito sul luogo dove sorgeva l’anti-co convento dei Benedettini. L’attualestruttura è ottocentesca, realizzata, co-me era in uso all’epoca, in stile neo-go-tico su cui spicca un’alta torre merlata.Poco distante dal castello si trova il pic-colo oratorio di S. Bartolomeo edificatonel XIX sec., collegato al castello, si di-ce, con un passaggio sotterraneo. Al suointerno si trova una tela del 1715 raffi-gurante S. Francesco, S. Bartolomeo eS. Pancrazio.Casa “I Castagnoni”. Nella frazioneomonima, con annessa chiesetta cam-pestre eretta nel 1742. All’epoca con-vento religioso per ospitare fanciulle ab-bandonate poi acquistato da Don Mar-cello Lavagno. Per successive ereditàpassò alla famiglia che attualmente laoccupa. Le sale del piano terreno e delprimo piano presentano volte a vela de-corate con affreschi di pregio di recen-te restaurati. Nella sottostante cantina intufo e mattoni fino a dieci anni orsono sivinificava nelle grandi botti di cemento.Dalle verande luminose si domina un pa-norama a 360° sui vigneti di Rosignanoe Cella Monte. Gli attuali proprietari pro-ducono vino Monferrato, Dolcetto Doc aquantità limitata. La residenza privatanon è aperta al pubblico. Può offrireospitalità (Bed & Breakfast) in primave-ra e nel periodo della vendemmia.

ASSOCIAZIONIComitato per il recupero ex Chiesa S.Antonio, raccolta fondi per il restaurodella chiesa sconsacrata di S. Antonio,

SUA ECCELLENZA, LA NOBILTÀ DEL VINOAzienda AgricolaF.lli Luparia S.S.Cascina Varacca, 3515030 S. MARTINO DI ROSIGNANO (AL)Tel. 0142.488301Fax 0142.488654Gradite le visitesu prenotazione

Cantina Sociale delMonferratoRosignano - Cellamontee dintornivia Regione Isola, 2/A15030 ROSIGNANOMONFERRATO (AL)Tel. 0142.488138Aperto domenicamattina

Tenuta del Castellod’UviglieAz. Agr. I.S.M.I.R. s.r.l.15030 ROSIGNANOMONFERRATO (AL)Tel. 0142.488132Aperto anche domenica mattina

Caprioglio AristideCascina ScottoFraz. COLMA DIROSIGNANOMONFERRATO (AL)Tel. 0142.488208Gradite le visitesu prenotazione

Montafia GiorgioC.na Montalbano, 3515030 ROSIGNANOMONFERRATO (AL)Tel. 0142.488606

Gradite le visite in azienda

Ist. Prof. di stato perl’Agricoltura e l’Ambiente“V. Luparia”. Sede associataIstituto A. Sobrero di Casale15030 S. MARTINO DI ROSIGNANO (AL)Tel. 0142.488151Tel. 0142.488214Fax 0142.488748Gradite le visitesu prenotazione

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nella piazza omonima. Destinato a di-ventare galleria d’arte. Comitato parrocchiale , parrocchia SanVittore via Bonelli 1, tel. 0142 488140.Pro Loco Rosignano, via Castellari 1.Cura lo sviluppo turistico, promuove ini-ziative volte a valorizzare le bellezze na-turali del luogo nonché il patrimonio sto-rico-ambientale. Organizza diverse ma-nifestazioni.Circolo Valmasia, Circolo con bar.Circolo ANCOL, via IV Novembre 4, SanMartino, tel. 0142 488834. Circolo ri-creativo con bar attiguo alla chiesa par-rocchiale di S. Martino.Polisportiva Rosignano, piazza Faletti5, tel. 0142 488791. Centro sportivo e ri-creativo, dotato di campi da tennis.

TEMPO LIBEROAssociazione equestre Valdorata, viaIV Novembre 7, tel. 0142 488700. Le-zioni individuali e a gruppi di monta al-l’inglese in maneggio e passeggiate incampagna.

MANIFESTAZIONIPercorso in mountain bike e a cavallosulle colline rosignanesi, inizio set-tembre. Passeggiate in percorsi natura-listici.Concerto nel parco, agosto. Concertodi musica e apertura al pubblico dell’exchisa di S. Antonio.Carnevale a Valmasia e Carnevale aRosignano capoluogo, come da ca-lendario, due domeniche. Sfilata di car-ri e maschere. Natale monferrino, domenica prima diNatale. Iniziative natalizie all’Istituto agra-rio Luparia di San Martino.Torneo di pallone elastico, tra marzoe ottobre, al sabato e alla domenica. In-contri in piazza Vittorio Veneto.

Festa patronale di San Martino, tregiorni nella prima metà di settembre. Mu-sica e gastronomia tipica.Torneo di tennis, a giugno. Incontri inpiazza Vittorio Veneto.Festa alla Cantina sociale, tre giorninella prima metà di luglio. Degustazio-ne vini, piatti tipici, concerti e danze.Festa patronale di San Giacomo a Ste-vani, fine luglio.Festa patronale del capoluogo, week-end seconda metà di agosto. Musica,danze, gastronomia e vini tipici.Vendemmia in Arte, domenica di inizioottobre. Esposizioni di pittura e scultu-ra, bancarelle, iniziative collaterali.Fiera in campo, un week-end a finemaggio. Convegno su temi agricoli,esposizione attrezzi e apparecchiature,iniziative collaterali, frazione S. Martino,presso Istituto Agragio.

Rosignano, chiesa parrocchiale,Via Crucis (ph Luigi Angelino)

Specialità monferrine e piemontesiAGNOLOTTI

FRITTO MISTOBOLLITI

Via Prielli 17/bisStevani di Rosignano Monf. to

Tel. 0142.488106CHIUSO IL MARTEDì

BBBBaaaarrrr TTTTrrrraaaatttt ttttoooorrrr iiii aaaaTTTTrrrreeee RRRRoooosssseeeedi Sette Domenico e figli

È gradita la prenotazione - Il locale è sempre aperto

Piazza XI settembre - Tel. 0142.488829Rosignano Monferrato (Al)

Cucina casalinga piemontese e pugliese

Specialità:orecchiette fatte in casa al sugo

o condite con cime di rapa (su ordinazione)involtini di carne

Dal 1950 l'Arte del Vino

CANTINA SOCIALE DEL MONFERRATOROSIGNANO MONFERRATO - ITALIA

Tel. 0142.488138 - Fax 0142.488007Via Regione Isola, 2/A - 15030 Rosignano Monf.to (Al)

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PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLECaprioglio Aristide, frazione Colma, tel.0142 488208. Barbera Doc, GrignolinoDoc. Imbottigliati e sfusi.Distilleria Rosignano Cella Monte, viaIsola 2, tel. 0142 488122. Grappe di mo-novitigno (Barbera, Chardonnay); Grap-pe affinate in carato; Grappe di Grigno-lino e Moscato; Grappe alla ruta. Con-fezioni regalo. Visite guidate. Aperti:sempre.Cascina Belvedere di CampagnolaRenzo, cascina Belvedere 54, tel. 0142488212. Barbera Doc, Grignolino Doc.Vini da tavola: Bianco Vignassa, BiancoDionigi, Brut Champignon classico, BrutCampagnola, Rosso Arianna.Cascina Lupano, Frazione Stevani, stra-da Roncaglia 16, tel. 0335 5941936. Gri-gnolino, Barbera Doc.Montafia Giorgio, cascina Montalbano35, tel. 0142 488606.Società Ismir al Castello d’Uviglie, re-gione Coccarello, Castello d’Uviglie, tel.0142 488132. Barbera Monferrato, Bar-bera d’Asti, Chardonnay, Barbera Le Ca-ve, Pico Gonzaga (Barbera in barrique),Freisa, Grignolino. Degustazioni e visitealle cantine guidate dall’enologo. Vinivenduti sfusi e imbottigliati. Orari: 9-12,14-18.Vicara (Visconti, Cassinis, Ravizza),Cascina Madonna delle Grazie Rosi-gnano (azienda), tel. 0142 488054, fax0142 489005, e-mail: [email protected],web: www.vicara.it. Bianco AiralesMonferrato; Grignolino del Monferratocasalese doc; Freisa Monferrato doc;Barbera del Monferrato doc; Il nettaredel Paradiso (mosto parzialmente fer-mentato); selezione di grappe. Visitealle cantine e degustazione su preno-tazione.

Cantina sociale del Monferrato , via Iso-la 2/A (Valle Ghenza), tel. 0142 488138,fax 0142 488007. Barbera Monferratodoc; Grignolino Monferrato doc; Mon-ferrato Freisa doc; Piemonte Chardon-nay doc; Piemonte Cortese Chardonnaydoc; Moscato doc; Barbesino doc; Pie-monte Bonarda doc (tutti imbottigliati osfusi).SALUMILoro Gemma, via Bonelli 6, tel. 0142488105. Salumi e carne di produzionepropria. Alimentari, macelleria, tabac-cheria. Aperto domenica mattina.

RICETTIVITÀBARTre Rose, piazza XI Settembre 2, tel.0142 488829.RISTORANTIAl Trabacolo, cascina San Sebastiano71, lungo la provinciale della Valle Ghen-za, tel. 0142 488825: coperti 40, anima-li no, carte di credito sì. Chiusura lunedì.Specialità: solo pesce (nei fine settima-na indispensabile la prenotazione). VinoCirò e carta dei vini.Trattoria Da Carla, Stevani, via CesarePirelli 17, tel. 0142 488106: coperti 50,animali no, carte di credito no. Chiusu-ra martedì. Ferie dal 20 luglio a tutto ago-sto. Piatti: fritto misto, agnolotti monfer-rini fatti a mano, risotto con tartufi, fun-ghi, carciofi, bolliti misti, brasati, bunete cotufin. Vini della Cantina sociale delMonferrato. Conduzione familiare. Salada pranzo ariosa e sobria, con bella vi-sta collinare. Circondato da bel giardi-no curato.Locanda della Distilleria, via Isola 2,Valle Ghenza, tel. 0142 488885: co-perti 90, animali sì, carte di credito sì.Chiusura lunedì. Orecchiette al sugo,agnolotti piemontesi vecchia maniera,

spec ia l i z za to in roseant i che ing les i bo tan i che

a l p i c c o l o

v i v a i od i F r a n c e s c o M a s s i n i

via g. lanza, 2tel. e fax 0142.488176

15030 rosignano monf.to (AL)

I CASTAGNONIBed & Breakfast di charme

Località Castagnonidi Rosignano Monferrato

Tel. 0142.48.84.04 - 0335.20.25.45e-mail: [email protected] - www.icastagnoni.it

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fritto misto, bolliti, torte salate, pepe-roni, bruschette, tagliolini ai funghi, ri-sotti con funghi e tartufi, coniglio al li-mone, gnocchi col Castelmagno. Vinidi produttori locali. Locale caratteristi-co, molto curato e romantico. Possibi-lità cerimonie, feste, incontri di lavoro.Accanto: Distilleria della Valle Ghen-za. Di fronte: Cantina sociale del Mon-ferrato.Trattoria Tre Rose, piazza XI Settembre2, tel. 0142 488829: coperti 40, animalisì, carte di credito no. Chiusura luglio.Orecchiette al sugo; agnolotti piemon-tesi.Ristorante Ai Cavalieri del Monferra-to, Località Castello d’Uviglie, via SanMartino 73, tel. 0142 488792, fax 0142488792: coperti 200, animali no, carte dicredito sì. Chiusura: domenica sera e lu-nedì; ferie dal 2 gennaio al 20 febbraioe dal 1° al 15 agosto. Tagliolini al coni-glio, caplit fatti a mano, sella al sanatocon i fichi, spalla di vitello al Barbaresco.Salumi nostrani, pasticceria di produzio-ne propria tra cui gli ottimi amaretti Ama-rotto e semifreddo con nocciole e cara-mello. Formaggi dei masi piemontesi (70-80 tipi). Locale raffinato, in castello cir-condato da parco. Visitabili le storichecantine in tufo e mattoni, contenentiun’antica collezione di bottiglie. Sugge-stiva saletta circolare ricavata nella tor-retta. Colazioni anche in veranda e nelparco secolare.BED & BREAKFASTI Castagnoni, via Castagnoni 67, tel.0142 488404: camere 2 per posti letto 4.TABACCHERIELoro, via Bonelli 6, tel. 0142 488105.

SERVIZIAutocorriera: fermate in via XXIV Mag-gio, Strada Provinciale 42 all’incrocio con

Strada Comunale San Sebastiano, S.P.42 incrocio per la frazione Colma, S.P.42 incrocio per Stevani, piazza San Mar-tino.Autofficina: Ronco Angelo, regione Val-le Ghenza 9/B, tel. 0142 488751. Banche: Cassa di Risparmio di Asti, viaMazzini 17, tel. 0142 489004.Carabinieri: via Ronco 4, tel. 0142488125.Distretto sanitario: Ozzano.Distributore carburante: regione Isola.Farmacia: via XI Settembre 5, tel. 0142488895.Gruppo Volontari del Soccorso CRIdella Valle Ghenza: via Isola 2 (alla Can-tina sociale), tel. 0142 488856.Parrocchia: San Vittore, Rosignanocapoluogo. Messe festive: ore 11.Campane: suona quella della attiguatorre civica, ore e mezz’ore, giorno enotte. Parrocchia di Stevani: Messe fe-stive, da giugno ai Santi ore 8; restodell’anno ore 11.30. Parrocchia SanBartolomeo alla Colma: Messe festiveore 9.30.Poste: piazza XI Settembre, tel. 0142488112; fraz. S. Martino, tel. 0142488200.Infopoint: Comune.

• Punti panoramici. Sui due lati delcastello. Rispetto all’ingresso, a sini-stra belvedere “Ans la tinna” (la tinnaera un’antica vasca per la raccoltadell’acqua piovana). Girando attornoal muro di cinta si arriva al belvedere“An sal sass” (che si trova sulla roc-ca tufacea, il “sass”, su cui si ergevail nucleo originario del paese). La pun-ta estrema di questo belvedere sichiama “La Ponta”, bastione delle an-tiche mura usato da vedetta.

Ristorante«Ai Cavalieri del Monferrato»

di PIERO e LORE AMAROTTO

Loc. Castello d’Uviglie, 73 - 15030 Rosignano M.to (AL)Telefono 0142. 48.87.92 - Fax 0142. 489528

CHIUSO DOMENICA SERA e LUNEDÍ

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STORIAIL RICETTO DEL CASTELLO. Il borgo,nato su un dosso spartiacque tra il rioStura e il Rotaldo, prima appartenne aimarchesi del Monferrato, poi agli Airolidi Genova, ai Barbotti e Belloni di Ca-sale. Quindi ai Donadeo di Dronero e aiDella Sala di Castelletto.Il toponimo viene messo in relazione

con un magazzino annesso al castellouna specie di ricetto, ove venivano am-massati i beni comuni che erano poi pro-tetti in caso di attacchi. La cascina Nar-zo tra Sala e Cella Monte era un anticomonastero benedettino. Il Comune staripristinando gli antichi “sentieri” nel cen-tro del paese.

ARTEChiesa di San Giacomo . L’edificio chevediamo oggi è il frutto di moltissime mo-

difiche succedutesi dalla fine del cin-quecento. La facciata, sobria e mode-sta, è moderna, con affresco raffiguran-te S. Giacomo, opera del casalese An-drea Conti. Nell’interno si trovano teledel Moncalvo e dell’Alberini e sulle vol-te affreschi dei fratelli Ivaldi di Acqui.Chiesa di San Francesco. Si trova inposizione panoramica, nel punto più al-to di Sala. Risale al XIV secolo. Era ori-ginariamente dedicata a S. Antonio daPadova e solamente nel 1641 fu intito-lata a S. Francesco, divenendo casaspirituale della Confraternita dei Disci-plinati. Lo stile romanico-lombardo del-la costruzione, nonostante alcuni restaurieffettuati in epoche successive, propo-ne un’austera semplicità di concezioniarchitettoniche assai adatta ad espri-mere il raccoglimento spirituale e la so-bria essenzialità francescana. All’inter-no è possibile ammirare un antico or-gano in legno, la statua della Madonna

SALACAP 15030 • Municipio: via Roma 1,tel. 0142 486721, fax 0142 486773;e-mail: [email protected] sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 485 • Altezzacapoluogo 264 metri s.l.m. • Superfi-cie: 7,57 kmq • Comuni confinanti:Treville, Ottiglio, Cella Monte, Ozza-no, Cereseto • Distanza da Casalekm 15 • Distanza da Alessandria km35 • Distanza da Asti km 32.

Sala, (ph Luigi Angelino)

Sala, la parte alta del paese : la chiesa e il castello (ph Luigi Angelino)

Castello. Complesso in stile neo-go-tico, risalente alla fine del XIX sec.,che sorge vicino ai resti del vecchiocastello medievale. Realizzato intera-mente in mattoni, è caratterizzato dal-le eleganti bifore con esili colonnine.

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Addolorata del ’700, una pregevole ba-laustra d’antica fattura e una tela dellefiglie del Caccia raffigurante la Ma-donna con a lato S. Antonio e S. Fran-cesco.

ASSOCIAZIONIAss. Ancol Astor, via Roma 16.

TEMPO LIBEROCentro sportivo, strada Cella Monte.con campi da tennis, calcio, bocce.

MANIFESTAZIONIArte e vino, primo fine settimana di giu-gno.Patronale, ultima domenica di luglio.Delle ’500 in occasione della patronale.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEMarco Botto, cascina Fornasone, tel.0142 486779. Silvana Castelli, via Matteotti 23, tel.0142 486752. Pietro Crova, via Olearo 27, tel. 0142486728. Silvana Ferrari, cascina Gambalunga,tel. 0142 486763.Bartolomeo Gaia, via Asilo 63, tel. 0142486761.Olga Gaia, via Ozzano 15, tel. 0142486220. Giancarlo Gaia, via Roma 14, tel. 0142486761. Vincenzo, Marcello Lavagno, casc. Co-vata 14, 0142 486250. Annunzio e Gianni Melotti, via Valle 10,casc. Bossola tel. 0142 486797. F.lli Melotti, via Cereseto 2, tel. 0142486747. Pietro Piano, via Marconi 45, tel. 0142486751.

Mauro Rei, ca’ De Franchi 3, tel. 0142486336. Vini monferrini tra cui un rossoda tavola chiamato Rosso del Bric, unMoscato Perla Bianca e una Malvasia,Perla Rossa.Danilo Spinoglio, cascina Narzo, tel.0142 487946. Principale produzione:Barbera.SALUMICesare Sassone, via Roma 11, tel. 0142486705. Anche carni pregiate da alle-vamenti locali.Crova Fratelli, via Olearo 27, tel. 0142486728.PANECrova Fratelli, via Olearo 27, tel.0142486728. Pane nell’antico forno a legna(e crostate rustiche)

ATTIVITÀ ECONOMICHEEnrico Beltrame, via Marconi, tel. 0142486798. Ferro battuto.Fonti Simone, cantone Chiesa, tel. 0142486391. Restauratore mobili antichi.

SERVIZIAutocorriera: fermata Ani in via Marco-ni (peso).Autofficine: Aldo Bonelli, via Ozzano 8,tel. 0142 486262; Gianluca Re, via Mar-coni 16, tel. 0142 486314.Carabinieri: Ottiglio.Dispensario farmaceutico: via Roma1, tel. 0142 486341.Parrocchia: via Asilo 19, tel. 0142486724. Messa festiva, ore 11.Poste: via Roma 16, tel.0142 486712.

• Punti panoramici. Passeggiata alcolle di San Francesco che domina ilpaese.

Sala, chiesa parrocchiale,tela del Caccia (ph Luigi Angelino)

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STORIAIl paese è già menzionato nel 999, in undiploma di Ottone III a favore del vesco-vo di Vercelli. Nel 1216 Guglielmo IV in-feuda S. Giorgio a Roberto Avogadro,conte di Collobiano. Nel 1306 comparecome libero Comune. Tra i successivi feu-datari: Gian Giorgio Paleologo, ultimo del-la stirpe, i Gozzani e i Cavalli d’Olivola.

ARTEChiesa di San Giorgio - Parrocchiale.Ricostruita a partire dal 1777 sulle fon-damenta dell’antica parrocchiale di San-ta Maria su progetto di G.B. Colomberavenne ultimata nel 1822. Semplice facciata ad un piano decoratada quattro lesene e pianta a croce gre-ca. Interessante quadreria di autori mi-nori del XVIII e XIX secolo: “San Giorgioa cavallo”, “La Madonna del Rosario”,“La resurrezione di Cristo alla colonna”,“Il Primato di Pietro”, “Una martire conSan Domenico”.

ASSOCIAZIONIPro Loco, strada Paltra. Raggruppa an-che l’Associazione cacciatori e l’Asso-

ciazione alpini.Arci, piazza Chiesa 1.

TEMPO LIBEROCentro sportivo, reg. Paltra. Bocce, cal-cio, tennis e palestra.MANIFESTAZIONIPatronale, 30 luglio e inizio agosto (or-ganizzazione Comune e pro loco, tel.0142 806121). Anche mostre di pittura. Della cantina , 25 aprile. Chiabotto (or-ganizzazione Cantina sociale, tel. 0142806129.).Quattro passi tra i nostri vini, primadomenica di settembre (organizzazioneCantina sociale e viticoltori di S. Giorgioe zone limitrofe, info tel. 0142 806121). Festa dell’anziano, seconda domenicadi settembre.Festa del ragazzo, seconda domenicadi giugno.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLECantina sociale, Chiabotto, tel. 0142

SAN GIORGIOCAP 15020 • Municipio: via Cavallid’Olivola 1, tel. 0142 806121, fax 0142806184. Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 1.302 • Altez-za capoluogo 281 metri s.l.m. • Su-perficie 7,13 kmq • Frazioni: Chia-botto • Comuni confinanti: Casale, Ro-signano, Ozzano • Distanza da Ca-sale km 5 • Distanza da Alessandriakm 31.

San Giorgio, il paese con il castello(ph Giuse Marullo)

• MONFERRATO CHIARETTO• BARBERA MONFERRATO

• GRIGNOLINOMONFERRATOCASALESE

• MONFERRATO FREISA

• PIEMONTE CORTESE

• VINO DA TAVOLA ROSSO BARBESINO

• SPUMANTE BRUT

• DOLCE BACCO

• DOLCE DI CORTE

• PIEMONTE MOSCATO

• GRAPPE DI BARBERA

E GRIGNOLINO

- Societ� Cooperativa -Via Asti 164 San Giorgio Monf.to (Al) - Italia -TEL. 0142.806129 FAX 0142.806633

ORARI:dal luned� al sabato 8/12 - 14/18

domenica mattina 9/12,30

San Giorgio Monferrato0142.806222

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806129. Vini tradizionali del Monferratoe un Barbera del Monferrato (uve dellacascina Carriola) prodotto con sistemibiologici (venduto anche sfuso).Brezza, cascina Migliavacca, tel. 0142781761. Vini prodotti con criteri biodi-namici imposti dall’associazione Deme-ter; vini top: Barbera Galavagna, Gri-gnolino Monferrato Casalese vigna Ma-gnano e Freisa vigna Besso. Sala perdegustazioni.Sergio Coppo, San Pietro, strada Olivo27, tel. 0142 77835. Vini monferrini e Trisprodotto da Chardonnay, metodo Cham-penois, tradizionale. Daniele Saccoletto, strada Casale-Asti91, tel. 0142 806509. Barbera Monfer-rato doc, cru Filari Lunghi, Grignolinovino Cornalasca, Freisa vigna Fiorda-liso, Pinot Piemonte Chardonnay dellavigna d’la Furnas e Vin nuovo (novel-

lo). In allestimento Bottega del vino.Ganora, cascina Falzona 50, Grotta diLourdes, tel. 0142 72472, 0335 5631155,fax 0142 444861. Antica Bottega del vi-no. Vini monferrini classici, Bonarda, Dol-cetto, Arneis, Barbesino, Bianco da ta-vola Greco; ha imbottigliato 1500 botti-glie con l’etichetta Selezione Millennium.Bottega per degustazioni di vino e pro-dotti agro-alimentari. Caratteristica a fian-co dell’azienda la Grotta di Lourdes cap-pella eretta dal miracolato Evasio Ga-nora, miracolo avvenuto a Lourdes il 2giugno 1958. Fratelli Cossetta, Dorera, tel. 0142806120.Enrico Saletta, Misericordia, tel. 0142277872.Enrico Imarisio, cascina Cerrina 28, tel.0142 806176.Remo Zai, Momino Nuovo, tel. 0142806351.Sergio Santoro, Puledra, tel. 0142806192 (anche bottega del vino).SALUMILo Sciuto, strada Casale-Asti 39,tel.0142 806421.Ezio Leporati, via Battisti 28, tel. 0142806185. Macelleria.

RICETTIVITÀALBERGHICastello di S. Giorgio, via Cavalli d’Oli-vola 3, tel. 0142 806203, fax 0142 806505:camere 10, una suite, animali sì, carte dicredito sì. Chiusura 1- 20 agosto e 27dicembre -10 gennaio. Tre stelle.RISTORANTICastello di S. Giorgio, via Cavalli d’O-livola 3, tel. 0142 806203, fax 0142806505: coperti 150, animali sì, carte dicredito sì. Chiusura lunedì. Piatti tipici:insalata di coniglio con robiola e acetobalsamico, tortelli di anitra alle verdure,

CASTELLO. Citato già in una mappadell’856, la parte più antica della co-struzione è attualmente la torre qua-drata risalente all’XI sec. Il massicciorestauro ottocentesco dotò il corpoquadrangolare di una facciata otto-centesca in stile neogotico firmatadall’architetto Bollati e di una terraz-za con merlature ghibelline prospi-cienti la vallata. Sul lato est si trova in-vece uno scenografico spazio ba-rocco con uno splendido scalone de-corato da nicchie e statue che intro-duce in un giardino all’italiana. L’in-terno è un susseguirsi di sale e cor-ridoi arredati in stile neogotico con af-freschi di gusto medioevale. Sul latoponente del belvedere si trova un’ag-graziata cappella settecentesca chepropone in piccolissime dimensionisoluzioni e grazia juvarriane.

SUA ECCELLENZA, LA NOBILTÀ DEL VINO

Imarisio EnricoCascina Cerrina,1415020 SAN GIORGIOMONFERRATO (AL)Tel. 0142.806176

Cantina Sociale CoopSan GiorgioRegione Chiabotto15020 SAN GIORGIOMONFERRATO (AL)Tel. 0142.806129Aperto anche la domenica mattina

F.lli Ganora

Cascina Falzona, 50(Grotta di Lourdes)15020 SAN GIORGIOMONFERRATO (AL)Tel. 0142.72472Cell. 0336.238710AgriturismoSpecialità agroalimentari

Saccoletto DanieleStr. St. Casale-Asti, 8215020 SAN GIORGIOMONFERRATO (AL)Tel. 0142.806509

Santoro Sergio

Via S. Lorenzo, 5415020 SAN GIORGIOMONFERRATO (AL)Tel. 0142.806192Aperto giovedì-domenicaore 20-02, gradita la prenotazione

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risotto al Barolo, petto di faraona basili-co e pinoli, semifreddo di torrone e cioc-colato amaro. Vini: carta internazionale.TRATTORIECiabot, strada Asti 53, tel. 0142 806142:coperti 30, animali sì, carte di credito no.Chiusura domenica. Piatti tipici: cucinamonferrina e regionale.AGRITURISMOLa Puledra, via Alto S. Lorenzo 54, tel.0142 806192: coperti 60, animali sì, car-te di credito no. Chiusura lunedì, mar-tedì e mercoledì. Piatti tipici: menù mon-ferrino e merende a base di formaggi esalumi per degustazioni vini doc di pro-duzione propria.

BARCiabot, strada Asti 53, tel. 0142 806142.Chiusura domenica.TABACCHIBacco Foggiato, via Gozzani 8, tel.0142 806114.

ATTIVITÀ ECONOMICHEARTIGIANATOBarbano mobili, strada Rosignano 17,tel. 0142 806222.Pivetta mobili, strada. Asti, tel. 0142806341.

SERVIZIAutocorriere: Ani, Satti; fermate Ciabot,via XXIV Maggio incrocio S. Lorenzo e viaXXIV Maggio incrocio via Cavalli d’Olivola.Autofficine: Rino Ribaldone strada Ca-sale-Asti 134, tel. 0142 806585; f.lli Ceva,strada Casale Asti 90, tel.0142 806169.Banche: Cassa di Risparmio di Ales-sandria, strada Casale-Asti 48, tel. 0142806616, 0142 806256.Carabinieri: Rosignano, tel. 0142 488125.Distretto sanitario: Casale.Distributore carburante: Ip, ArrigoneMauro, strada Casale-Asti 74, tel. 0142806630.Farmacia: Ferraris, via Asti 94, tel. 0142806147.Parrocchia: via Battisti 1, tel. 0142806243. Messa festiva ore 9 e 11.Poste: p.zza della Chiesa 1, tel. 0142 806217.Infopoint: Comune.

San Giorgio, panorama (ph Luigi Angelino)

• Punti panoramici e altro. Dallapiazza della Parrocchiale sulle colli-ne e dalla strada che porta alla Cap-pelletta su San Giorgio.• Il paese è gemellato con SaintJulien in Bretagna.

CASTAGNONE RELIO & C. S.A .S.

Vaserie Artistiche d’Impruneta, Toscane e VeneteArredamento per giardino in pietra naturale, terracotta, cementoMobili da giardino in legno, ferro battuto, ghisa, acciaioPavimenti e rivestimenti di ogni tipo

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San Giorgio Monferrato0142.806222

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SAN SALVATORECAP 15046 • Municipio: piazza Car-magnola 26, tel. 0131 233122, fax0131 238208 (polizia municipale 0131233122), e-mail [email protected] sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 4.654 • Altez-za capoluogo 205 metri s.l.m. • Su-perficie 31,64 Kmq • Frazioni: Piaz-zolo-Fosseto, loc. Frescondino, Val-parolo, Valdolenga e Gabina • Co-muni confinanti: Alessandria, Castel-letto, Mirabello, Valenza, Lu • Distan-za da Casale km. 19 • Distanza daAlessandria km. 12.

San Salvatore, panorama (ph Luigi Angelino)STORIA

ANTICAMENTE GENZANO. La fonda-zione risale presumibilmente all’epocaromana. Anticamente Genzano, poi Vil-la ad Vites e (in un diploma del 1191 incui il marchese Oberto lo consegna alvescovo di Asti) castrum Sancti Salvato-ris. Nel 1164 il borgo viene donato dalBarbarossa al marchese Guglielmo diMonferrato. Dal 1248 al 1265 il territorioè saccheggiato da alessandrini e mila-nesi fino alla distruzione del paese nel1290 in seguito alla cattura di GuglielmoVIII. Gli Statuti sono confermati nella se-conda metà del Trecento. La torre in cul-mine al paese è fatta erigere nel 1410 daTeodoro Paleologo. Il Comune segue levicende del Marchesato di Monferrato epassa ai Savoia dopo la pace di Vienna(1708). Nel 1859 è il quartier generaledella II Guerra di Indipendenza.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Il 15 mag-gio 1616 un soldato spagnolo, Martinode Nava, veniva aggredito da un con-tadino esacerbato dalle razzie e butta-to in un pozzo nei pressi del paese. Mar-tino, ferito, invocava la Madonna che fa-ceva alzare il livello dell’acqua fino al-l’orlo: lì la Vergine e il bambino lo pren-devano per mano e lo accompagnava-no fino all’accampamento spagnolo.Presso il pozzo del miracolo sorgevauna cappella, poi un santuario. Il com-plesso nel dopoguerra ospitò i monaciOlivetani, poi su disegno dell’arch. donVerri venne adattato per ospitare scuo-le. Nel 1859 Vittorio Emanuele II se-guiva i movimenti delle truppe austria-che dalla torre di S. Salvatore; il fatto èillustrato da una bella stampa del luga-nese Carlo Bossoli.PERSONAGGI ILLUSTRI. Igino UgoTarchetti (1839-1869), uno dei massi-mi esponenti del movimento de La Sca-pigliatura, il più famoso dei suoi romanziè “Fosca”. Moriva a Milano, di tifo, a 30anni. È sepolto nel cimitero di S. Salva-tore. Villa Tarchetti si trova a Valmadon-na. Carlo a-Valle (1815-1873), giorna-lista, letterato, storico, autore di una an-cora validissima Storia di Alessandria.

Giuseppe Barco , medico, filantropo.Gen. Ulderico Olearo, medaglia d’oroal V.M.. Elio Gioanola (vivente), lette-rato.

ARTEChiesa parrocchiale di San Martino.La posizione - in cima ad una gradina-ta - e l’imponenza della facciata dannoa questo monumento un segno che sot-tolinea l’importanza che il nucleo ebbedurante i secoli. La facciata è stata com-pletamente rifatta alla fine del secoloscorso con stile neo - rinascimentale.L’edificio fu costruito nel 1500 e consa-crato nel 1578. L’interno - a tre navate -è grandioso. All’altare maggiore un bas-sorilievo rappresenta il santo patronocon paramenti vescovili. Sul coro e nelpresbiterio ci sono moltissime decora-zioni di artisti minori: tele e sculture rap-presentanti santi. Notiamo anche la Cap-pella del Rosario, ricca di decorazioni e

SANTUARIO DELLA MADONNADEL POZZO. La “Cappella della Ma-donna del Pozzo” fu costruita nel 1617per commemorare un miracolo (unsoldato salvato da sicura morte). Ilquadro che raffigura il miracolo, eraopera di Giorgio Alberini e di suo ni-pote, datato 1622, è stato rubato, lacopia è di Pietro Vignoli. La cappellafu ampliata nel 1732. L’intero com-plesso fu completato alla fine del XIX,secolo quando sorsero altri edifici ela cappella fu raddoppiata per operadi Edoardo Arborio Mella. Il Santuariosorge a fianco della Cappella. All’in-terno molte opere e decorazioni di ar-tisti minori. La struttura ospita un cen-tro di accoglienza per anziani. Ampioparco con Via Crucis attraverso la col-lina. Il Santuario è suggestivo: singo-lare testimonianza di ispirazione eclet-tica nord europea.

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stucchi, con una bellissima pala d’alta-re e la Cappella del Crocefisso. Tra lealtre cappelle laterali ricordiamo: la Cap-pella di S. Lucia e S. Bernardo e la Cap-pella di S. Pietro, con splendide paled’altare. Molti dipinti sono del Caccia odella sua scuola.Ospizio di Santa Croce. Il complessofu costruito nel settecento per ospitare imalati della zona; comprende un’ala didisegno grandioso, un’altra manica diminore importanza e una chiesa (la chie-sa di S. Antonio) che affaccia verso l’e-sterno, rappresentando il simbolo dellastruttura. Oggi, S. Croce ospita circa 100anziani. All’interno della corte sono statirealizzate opere di ampliamento che han-no guastato la nobiltà della costruzioneSan Siro. In via Ollearo, sulle mura; alsuo interno “Natività” del Caccia.La Torre. In cima al paese sorge unagrande torre a pianta quadrata fatta co-struire nel 1410 dal Marchese TeodoroPaleologo. Rappresenta il simbolo di SanSalvatore.

ASSOCIAZIONIAnspi, Centro giovanile oratorio Cam-panone, via Campanone 2, tel. 0131233263. Circolo ricreativo, Fosseto-Piazzolo 60,tel. 0131 233797. Ass. Sportiva, via Matteotti 20, tel. 0131237138. Tennis, bocce, calcetto.Cai, Club Alpino Italiano, piazza Car-magnola 2.Centro Soc. Anziani, via Cavalli 4, tel.0131 233735. Us Monferrato, piazza Carmagnola 2. Moto Club Corsico, Valdolenga, tel.0131 233209.Avis. Aido. Comitato locale Croce Ros-sa.

Cat (Club alcolisti in trattamento).

TEMPO LIBEROCivica biblioteca Domenico Fava, pres-so casa Barco, piazza Carmaganola.Centro piscine, zona Baldone, tel. 0131239422. Campi da calcio tennis, palla-volo, basket, bocce, in zona Baldone.Campo da calcio in frazione Piazzolo.TreEmme , maneggio, casc. Cavalli, 19,tel. 0131 212111.

MANIFESTAZIONIPatronali: nei tre giorni di Pentecoste,in piazza Carmagnola, con bancarelled’artigianato locale. A Piazzolo: S. Anna(26 luglio). A Valdolenga: 8 dicembre(con processione notturna).Biennale di letteratura, premio saggi-stica “Citta di San Salvatore-Carlo Pal-misano”, scadenza biennale (prossima2001), prima quindicina di maggio (Co-mune e CrAl). A livello nazionale. Gli at-ti vengono regolarmente pubblicati. Iconvegni ebbero inizio nel 1976.Carnevale (org. Parrocchia).Torneo di calcio, delle associazioni san-salvatoresi, prima domenica settembre.Concerto di Natale, in S. Martino.Festa gastronomica, primo fine setti-mana di luglio. Organizza Croce Rossa.Regionando, settembre. Festa delle re-gioni, menù tipici proposti da gruppi diimmigrati.Castagnata, ottobre. Organizza Cai diS. Salvatore.Mostre d’arte alla ex chiesa Trinità (rif.Comune).Festa del Santuario della Madonna delPozzo (maggio) e dell’ammalato (luglio).

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLECarlo Gallinotti, via Frascarolo 41, tel.0131 239039.Franco Ricci, cascina Duenzo 10, tel.0131 233838.MIELERaiteri-Mantovanelli, cascina Fredda2, tel. 0131 233548.SALUMILorenzetti Tarquinio, piazza Carma-gnola, 11, tel. 0131 237160. Salame cot-to e crudo.VARIEPasticceria Pozzi, via Panza 110. Ama-retti, baci, tel. 0131 233673.Allemanni Mauro, piazza Carmagnola,21, tel. 0131 233258. Paste.

RICETTIVITÀRISTORANTILa Tur, via alla Torre 6, tel. 0131 237339,fax 0131 233974: coperti 500, animalino, carte di credito sì. Chiusura merco-ledì. Piatti tipici: cucina monferrina.Olimpia, fr. Olimpia 69, tel. 0131 233445,fax 0131 238075: coperti 80+25 (dehorestivo), animali no, carte di credito no.Chiusura lunedì e 6-31 agosto. Piatti ti-pici: gastronomia monferrina, agnolotti,

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stufato d’asino, semifreddo all’amaretto,vini piemontesi e nazionali (in carta).Da Modugno, via Prelio, 3 tel. 0131238384. Chiusura martedì. Pizzeria.Stella, via Prevignano, 9, tel. 0131233107. Chiusura mercoledì. Pizzeria.BAR - TABACCHITabaccheria Seven O’ Clock, via Panza72, tel. 0131 237225. Chiusura domeni-ca.BARBubble, via Tarchetti 2, tel. 0131 239076.Chiusura martedì.Olimpia, Frazione Olimpia, 69, tel. 0131233445. Chiusura lunedì.Locanda dei 4 moschettieri, piazzaCarmagnola, tel. 0131 233196. Chiusu-ra lunedì. TABACCHITabaccheria, lotto, piazza Carmagno-la 1, tel. 0131 237627. Dei portici, piazza Carmagnola 5, tel.0131 233860.

ATTIVITÀ ECONOMICHEARTIGIANATO TIPICONumerosi laboratori orafi, di dipinti suceramica e prestigiose ditte per la con-fezioni in pelle.Claudio Astori, via Ollearo 57, tel. 0131233867. Restauro mobili, falegnameria,doratura.

SERVIZIAutocorriera: Arfea, fermate a PiazzaCarmagnola e in via Panza.Autofficine: Bastianel e Cavalli, via Fra-

scarolo 60, tel. 0131 233409; Fortunato,via Matteotti, 49, tel. 0131 237206; Pa-sino, via Panza 3, tel. 0131 233144;Speed (Ferrotto-Campagna), via Boc-caccio 1, tel. 0131 233439.Banche: Banca Popolare di Novara,piazza Carmagnola 6, tel. 0131 233121;Cassa Risparmio Alessandria, piazzaCarmagnola 1, tel. 0131 233120; IstitutoS. Paolo, via Panza 37, tel. 0131 237006.Carabinieri: viale delle Rimembranze 1,tel. 0131 233115.Croce Rossa: com. locale, via Cavalli10, tel. 0131 233050.Distretto sanitario: Valenza.Distributori carburante: Falzone, via F.Cavalli 41, tel. 0131 237272; Mazzocchi,regione Piazzolo 118, tel. 0131 239021.Farmacie: Anfossi, piazza Carmagnola3/4, tel. 0131 233108; Gandini, via Pan-za 37, tel. 0131 233824.Parrocchia: S. Martino, via Prevignano22, tel. 0131 233156. Messe festive: aS. Martino ore 9,30 e 11,30; a Valdolen-ga 8,30 e a Fosseto 10,30. Prefestive ore17 (parrocchia) e a S. Siro 18. Al San-tuario: festivo ore 9,30 e 16 (in estate al-l’aperto nel parco).Poste: via Tarchetti, 1, tel. 0131 233169.Infopoint: Comune.

• Punti panoramici: dalla torre e dalvicino parco sulla pianura e dalla cap-pella della Madonnina, strada per Lu,verso S. Salvatore.

San Salvatore, Cappella del Rosario, “Angeli nunzianti” del Caccia (particolare)(ph Luigi Angelino)

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SERRALUNGADI CREACAP 15020 • Municipio: piazza Mu-nicipio 1, tel. 0142 940101, fax 0142940660. Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 628 • Altezza240 metri s.l.m. • Superficie 8,79 kmq• Frazioni: Forneglio, Madonnina, Ca-stellazzo, Crea, loc. Gavanni e S. Io-rio • Comuni confinanti: Solonghello,Pontestura, Cereseto, Ponzano, Mom-bello • Distanza da Casale km 19.

Serralunga di Crea, il castello di Forneglio (ph Luigi Angelino)

STORIAUN PAESE STRETTO E LUNGO. È ri-cordato per la prima volta in un docu-mento del 1175, appartenne ai signoridi Mombello, poi ai Radicati, Forno e Tiz-zone. Il toponimo si riferisce alla confor-mazione del territorio.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Nel 1835 sirinvennero in un campo a valle del pae-se alcune centinaia di monete d’oro spa-gnole. Poiché nel 1652 i soldati ibericiavevano distrutto Serralunga, è tradizio-ne popolare considerare quell’evento unasorta di risarcimento ai danni subiti.A Crea, santuario caro ai fedeli di tuttoil Monferrato, si venera da secoli l’effigiedalla Madonna bruna. Il restauro ha ri-pulito il viso dal nerofumo restituendo unincarnato rosa, tra il disappunto di mol-ti fedeli tradizionalisti.

ARTEPercorrendo lungo la strada che con-duce alla piazzetta centrale possiamovedere sulla nostra destra le evidenti

tracce delle antiche mura di Serra-lunga, paese che fu sicuramente - da-ta la sua posizione - un punto strategi-

PERSONAGGI ILLUSTRI. La primacasa del paese arrivando da Casa-le, villa Sini, ha ospitato lo scrittoreCesare Pavese dal 1943 al 1945 (Pa-vese era rifugiato dalla sorella MariaPavese Sini). Un grande edificio con torre, centrodi una tenuta, ai confini del parco diCrea, prende il nome da Giorgio Te-naglia, il valoroso condottiero che nel1600 fu governatore della piazzafor-te del vicino centro di Moncalvo. ACrea realizzò una delle cappelle eseppe apprezzare di queste terre ivini generosi e forti (siamo quasi acinquecento metri di altitudine).

Località Santuario di Crea 4Serralunga di Crea - 0142.940108

apertura serale su prenotazione

Qui la bellezza del Paesaggioe dell’architettura si fondono,

con le suggestionidel tempo e dei piaceri

di una cucina raffinata,accompagnata dai migliori vini

della nostra tradizione.

Qui, in una atmosferasuggestiva e antica ,

le colazioni di lavoro,le cerimonie, i banchetti

in compagnia e gli incontriavranno un loro fascino

particolare sempre.

Cucina tipica matrimoni

ristoranteosteriavineria

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co importante. Da osservare la tessitu-ra dei muri che mostrano ancora la lo-ro antica origine, La cinta muraria eb-be sicuramente numerosi rifacimentilungo tutta la prima metà di questo mil-lennio.All’ingresso un portale e una torretta, piùavanti un altro ingresso carraio con unascritta “Macello comunale”. Sotto al pas-so carraio l’ingresso all’antica macelle-ria. Quest’ultima costruzione risale al XIXsecolo (solaio in legno). Il simpatico ac-cesso alla “macelleria bovina” è più re-cente.È interessante osservare lo sviluppo diquesto paese che si snoda sul crinaledella collina: Serralunga è chiaramenteun punto di “vedetta” da cui si controllatutto il territorio circostante. Chiesa parrocchiale di San Sebastia-no. La costruzione che vediamo, affac-ciata verso valle, ha una bel disegnoneoclassico. Iniziata nel 1744 su pro-getto di un frate del Convento di Crea,fu consacrata nel 1753. Sicuramente - viste le tracce dell’anticacinta muraria di Serralunga - esistevauna costruzione antecedente. Il mate-riale usato è il mattone alternato a corsidi tufo. La facciata non è mai stata into-nacata e oggi ci appare bella così, nel-la sua nuda semplicità. All’interno lachiesa presenta un disegno grandiosoe una bella serie di opere: le decorazionidel coro, la pala sul fondo dell’absiderappresentante Il Martirio di san Seba-stiano, nella cappella della Madonna delRosario, decorazioni monocromaticheche vengono annoverate tra le primeopere del Guala.

ASSOCIAZIONIPro Loco, Madonnina, tel. 0142 940383.Ass. Anziani, c/o Municipio.

Associazione Calcio Madonnina, tel.0142 940235. Disputa tornei amatoriali.

TEMPO LIBEROCampo da calcio e campo da tambu-rello, piazza Nuova a Madonnina.

MANIFESTAZIONIGiornata tra i colli di Crea, primo finesettimana di giugno. Fiera, manifesta-zioni enogastronomiche e sportive.Fiaccolata al Santuario di Crea, se-condo sabato di settembre. Org. Pro Lo-co. Percorso da frazione Madonnina alSantuario.Mostra mercato del tartufo del Mon-ferrato, prima domenica di novembre aMadonnina.Festa degli auguri, la domenica dopo

Serralunga di Crea, chiesa parrocchiale,Madonna del Rosario circondata dapiccoli tondi del Guala (ph Luigi Angelino)

ARTIGIANI, ALLE PENDICI DEL SACRO MONTE DI CREA

SERRALUNGA DI CREA (AL)Tel. 0142.940149 - Fax 0142.940600

DA SEMPRE...

QUALITÀÈ

ARTE

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l’Immacolata. Organizza l’Ass. Anziani aMadonnina (palestra).Mostre d’arte, a cadenza mensile. Pres-so show room della tenuta Tenaglia, instrada Santuario.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLECantina sociale Colli di Crea, Madon-nina, via De Gasperi 6, tel. 0142 940128.La Tenaglia, strada Santuario 6, tel. 0142940252, fax 0142 940546, web: www.la-tenaglia.com, e-mail:[email protected]. Fa parte del cir-cuito Cantine aperte e Donne del vino.La proprietaria, Delfina Quattroccolo, haimpiantato (Pasqua ’99) due ettari di vi-gneto Barbera intitolandolo alla neona-ta nipote Gaia. Tra i vini: Barbera d’AstiGiorgio Tenaglia, Barbera del Monferra-to Bricco di Crea ed Emozioni, Grigno-lino Paradiso, Chardonnay, Passito Per...Bottega del vino, show room per incon-tri, mostre. Possibilità di visita alle can-tine e ai vigneti.Meda Luigina, strada Santuario 4 , tel.0142 940107. Produce Barbera e Gri-gnolino doc.SALUMISalumificio Miglietta, Madonnina, vic.Distilleria, tel. 0142 940149, fax 0142940600. Cotechino alla grappa, suinel-lo (ingentilito da una leggera speziatu-ra e da un ottimo Grignolino del Mon-ferrato Casalese) e muletta.La muletta è un salume tipico della zo-na, deriva dai combattenti monferrini sulPiave che solevano indicare le donnedel luogo con quel nomignolo e una vol-ta a casa dedicarono a loro il prodotto.Si sposa al Barbera, meglio se invec-chiato. DOLCIPasticceria Ceruti, Madonnina 62, tel.0142 940184. Chiusura lunedì, ferie dal10 al 20/8. Krumiri al Grignolino con larelativa mousse, tartufi neri e bianchi ealtre specialità tipiche.

CARNIMacelleria Maio, Madonnina, via PapaGiovanni, tel. 0142 940181. Carne di raz-za bovina piemontese che deriva da vi-telli allevati con metodi biodinamici allaMigliavacca (Brezza) di San Giorgio.

RICETTIVITÀALBERGHIDirezione alloggi, Santuario di Crea,tel. 0142 940202: 150 posti letto di va-ria tipologia con particolare riguardo alservizio ospitalità ai pellegrini.ALBERGO - RISTORANTEAmarotto (Balin), viale Stazione 1, tel.0142 940125, fax 0142 940581: coperti300, camere 12, animali sì, carte di cre-dito sì. Chiusura lunedì e gennaio. Piat-ti tipici: cucina rigorosamente di territo-rio, rivisitata. Cento etichette di vini, inprevalenza piemontesi.RISTORANTIIl Ristorante di Crea, Santuario di Crea 4,tel. e fax 0142 940108, www.ristorantedi-crea.it, e-mail: [email protected]: co-perti 280, animali no, carte di credito sì.Chiusura lunedì, 20 dicembre-20 febbraio.Piatti tipici: fritto misto (dodici tipi di porta-te), risotto, bolliti misti, bagna cauda, bonet.Vini esclusivamente monferrini. Panoramasulle colline dalla torretta. È sede dellaCompagnia dei Vignaioli del Monferrato.Il Capriolo, Forneglio, tel. 0142 940250:coperti 500, animali sì, carte di creditono. Chiusura da lunedì a venerdì, aper-tura sabato e domenica su prenotazio-ne. Piatti tipici:cucina classica piemon-tese, vini della Regione. Nota: nel par-co si allevano daini.AGRITURISMIGuazzaura, Madonnina, via Guazzaura3, tel. 0142 940289, e-mail: [email protected]: quattro monolocali da dueposti letto, una mansarda bilocale, ani-mali sì, carte di credito no. Chiusura 24dicembre-7 gennaio. I locali sono dotatidi tutto l’occorrente per la prima colazio-ne. Gruppi di 10/12 persone possono af-

Serralunga di Crea, Villa “Mario” della famiglia Sini: vi abitò Cesare Pavese (ph Luigi Angelino)

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fittare l’intera struttura. Si organizza la vi-sita notturna ai trifulau mentre cercano itartufi. Residenza di campagna ricavatain un rustico fine Ottocento circondata daivigneti dei conti Brondelli di Brondello chevivono nella villa adiacente. Splendidoviale di platani di oltre trecento anni. BARSantuario di Crea, piazzale, tel. 0142940106. Ottimi gelati. BAR - PIZZERIALa Foglia d’oro, Madonnina 33, tel.0142 940170.TABACCHIBarollo, via Madonnina 7, tel. 0142940235.

SERVIZIAutocorriera: fermata linee Satti e Stac,a Madonnina (di fronte al ristorante Ama-rotto).Autofficina: a Pontestura, fraz. Casta-gnone.

Banca: Banca Nazionaledell’Agricoltura, Madon-nina, tel. 0142 940121.Carabinieri: a Ponzano(per Forneglio e Crea) ea Ozzano, tel. 0142487608.Corpo forestale delloStato: a Casale, tel. 014275545.Distretto sanitario: Mon-calvo, tel. 0141 917444.Distributore carburante:a Pontestura, fraz. Casta-gnone.Farmacia: frazione Ma-donnina 16, tel. 0142940118. Ferrovia: stazione a Ma-donnina di Serralungadella linea Asti-Casale. Parrocchia: via Villaforte,tel. 0142 940540. Messefestive ore 11,30; a Ma-donnina ore 9,30; a For-

neglio ore 16,30 di sabato (vale comefestivo). Santuario di Crea: tel. 0142 940109. Mes-se domenicali ore 7,30, 9,30, 11, al po-meriggio ore 16 (inverno) o 17 (estate). Poste: Madonnina, via Casale, tel. 0142940113.Infopoint: Comune, Pro Loco Santuariodi Crea, Parco (tel. 0141 927120, fax0141 927800).

Santuario di Crea,la basilica(ph Luigi Angelino)

• Punti panoramici e altro. La stra-da che dal Santuario di Crea portaa Ponzano, offre una straordinaria vi-sta sul “mare di collina” del Monfer-rato.• Dalla Cappella del Paradiso (SacroMonte di Crea), incomparabile pae-saggio su pianura e collina (nelle gior-nate di sole, sino alle Alpi).• Nella Piazza del Municipio di Ser-ralunga, vista sul Monferrato.

SUA ECCELLENZA, LA NOBILTÀ DEL VINO

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Via A. De Gasperi, 615020 SERRALUNGA DI CREA (AL)

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Aperto ore 8-12 / 14-18 sabato compreso

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CREASacro Monte, Basilica, ParcoIL SACRO MONTE DI CREA, LE CAP-PELLE. Da Serralunga o da Ponzano sigiunge al Sacro Monte di Crea, oggi par-co naturale regionale. All’interno del Par-co, un percorso consistente in 23 piccolecappelle e 5 romiti incastonati nel bosco.I “romiti” sono piccole costruzioni aven-ti le stesse caratteristiche architettonichedelle cappelle. Si diede inizio alla realiz-zazione di queste costruzioni alla fine del1500. Tutte sono state poi ampiamenterimaneggiate soprattutto nel XIX secolo.Ultimamente - negli anni compresi tra glianni ’80 e gli anni ’90 - è stato portatoavanti un lavoro di generale restauro del-

le costruzioni. All’interno delle cappellesono rappresentati:– Alcuni momenti della vita di S.Euse-bio, a cui viene attribuita la fondazionedel Santuario. – I Misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi.– I Santi cui sono dedicati i romiti.Si tratta di statue in laterizio di disegnosemplice poste nella parte centrale del-la cappella. Sulle pareti e sulle volte lepitture completano la rappresentazionedei vari eventi.

CREA. LA CHIESA DI SANTA MARIAASSUNTA. La basilica sorge sul piaz-zale di Crea. Le prime notizie che cita-no la Chiesa risalgono al 1152. La co-struzione ecclesiastica nasce in un luo-go già segnato da preesistenze fortifi-cate. La chiesa fu abitata dai monaci

Crea, il Paradiso (ph Luigi Angelino)

Crea, panorama del Sacro Monte (ph Luigi Angelino)

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di Vezzolano fino alla fine del XV sec.La chiesa acquista l’immagine che og-gi possiamo ammirare nel Seicento. Ilcampanile è stato sopraelevato all’ini-zio del XX secolo. Il Santuario è atutt’oggi gestito direttamente dalla Dio-cesi di Casale Monferrato, dopo esse-re stato condotto fino alla fine degli an-ni ’80 dai frati francescani. Citiamo pri-ma di tutto la preziosa scultura lignea,opera di un artista piemontese dellametà del Duecento, che simboleggia laMadonna. È questo un simbolo impor-tantissimo per i devoti della zona. A de-stra dell’altare maggiore: la cappella diS. Margherita, con importanti affreschiche raffigurano la storia della santa ele figure nobili del Monferrato, tra cuiGuglielmo VIII del Monferrato. Non pos-siamo indicare con certezza il maestroche realizzò questi splendidi affreschi,ma possiamo sicuramente individuareun’impronta fortemente legata alla scuo-la di Martino Spanzotti. Gli affreschi so-no stati restaurati da Pinin BarcillonBrambilla. Ricordiamo la tela di Macri-no d’Alba in navata destra e la bellacollezione di ex - voto che possiamoammirare lungo il corridoio che portaalla sacrestia. Il Museo è attualmentechiuso, un primo nucleo era stato rea-lizzato dai Francescani all’inizio del XXsecolo.Nel percorrere i sentieri del Parco la sen-sibilità di ognuno saprà cogliere l’affa-scinante sequenza della storia che è se-gnata su questo percorso, l’intreccio traforme semplici (talvolta addirittura naïf)e messaggi drammatici, la confluenzadelle testimonianze devozionali prove-nienti dalle più diverse culture.Per accedere a notizie più diffuse, perindividuare gli autori delle varie opere,si potranno facilmente reperire pubbli-cazioni molto più approfondite. Le cap-pelle sono visibili, dall’esterno, sempre.Citiamo rapidamente un commento chel’architetto Rosa Maria Cappa, estenso-re di questa scheda, ha fatto a proposi-to del Sacro Monte:“L’interno delle cappelle può essere os-servato restando fuori, al di qua dellagrata, secondo la tradizione che vuole

il pellegrino in atteggiamento di con-templazione.Quante volte abbiamo schiacciato lafronte contro la grata della porticina, perpoter vedere le grosse sculture colora-te che c’erano dentro alla cappelletta!All’inizio non vedevamo niente, poi l’oc-chio si abituava alla poca luce e inco-minciavamo a distinguere le figure cru-deli dei soldati o gli atteggiamenti stu-piti della folla.Donne con la cesta piena di cose damangiare, gocce di sangue dipinte in unmodo che ci faceva quasi ridere...Avremmo fatto qualunque cosa per po-ter entrare lì dentro, per sederci anchesolo un attimo vicino a uno dei ladroni!Le cappelle sono, mediamente, in con-dizioni buone (alcune sono state re-centemente risanate). Molte delle ope-

Santuario di Crea, il campanile della Basilica (ph Luigi Angelino)

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re scultoree e delle pitture interne, in-vece, sono in attesa di restauro. La Cap-pella del Paradiso è stata completa-mente restaurata, sia all’esterno che al-l’interno”.

PARCO REGIONALE DI CREA. Il Par-co naturale e Area attrezzata del SacroMonte di Crea è stato istituito il 28 gen-naio 1980 dalla Regione Piemonte suun’area di 47 ettari; ha lo scopo di tute-lare, mantenere e valorizzare le caratte-ristiche del Sacro Monte e promuovereiniziative di fruizione. Tra i visitatori illu-stri negli ultimi anni il presidente dellaRepubblica, Osar Luigi Scalfaro, il pre-sidente della Camera, Irene Pivetti, Ma-ria Gabriella di Savoia, il Segretario diStato Pontificio, card. Sodano. Il Parcosi presta a passeggiate naturalistiche(oltre che artistiche-architettoniche) alsuo interno e nei dintorni (molti itinerarisono stati raccolti nel volume “Cammi-nare il Monferrato”, in vendita presso lelibrerie e le edicole casalesi).Il Parco, di complessivi 47 ettari, è sitonel cuore delle colline del Basso Mon-ferrato. Il Sacro Monte di Crea si erge inuno dei rilievi più alti della zona, con-traddistinto da pendici in forte penden-za e suoli fortemente erodibili. Il monte èquasi totalmente ricoperto da un boscorado contraddistinto da un’estrema va-

riabilità vegetazionale. Convivono infattiessenzialmente due gruppi di piante conesigenze contrastanti: le “termofile”, le-gate ad un clima mediterraneo, presen-ti nella parte esposta a sud, e le “micro-terme”, piante legate ad ambienti freschicome quelli presenti nella parte del par-co esposta a nord. Le specie presentisono essenzialmente la Roverella, l’Or-niello, il Cerro a meridione e la Farnia, ilCarpino e la Robinia nella zone a set-tentrione. Ormai rarissime le piante di Pi-no silvestre, le cosiddette “pessre”, pian-te autoctone in via di estinzione.Per quanto riguarda la fauna, i mammi-feri maggiormente rappresentativi sonoil tasso, la volpe, lo scoiattolo, il mo-scardino e la lepre. Tra i volatili vale lapena ricordare la poiana, il gheppio, ilgufo comune, e numerosi passeracei. Presso la nuova sede del Parco (casci-na Valperone, tra Ponzano e Crea) sonoanche disponibili un’aula polifunzionale,una biblioteca, aree verdi per esercita-zioni didattiche all’aperto.

Per informazioni:Parco naturale e Area attrezzata del Sacro Monte di CreaCase Sparse 3015020 Ponzano Monferrato (AL)Tel. 0141 927120, fax 0141 927800e-mail: [email protected].

Santuario di Crea, interno della Basilica(ph Gianni Giansanti/Grazia Neri)

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STORIAFEUDO AL FISICO. Dal XII secolo ap-partenne ai Marchesi di Monferrato chepoi lo infeudarono ai Catena, della Sa-la, Corsino, Valperga, Provana, Scarampidi Villanova.Il 21 novembre 1590 un quarto del feu-do viene concesso a Domenico Pezza-na, dottor-fisico di Casale.CURIOSITÀ E LEGGENDE. Una fami-glia vassalla francese di questo luogo sifece chiamare “di Solonghello” (investi-tura del 1322). Il nome è messo in rela-zione ai salici (salixgellum).

ARTEChiesa parrocchiale di Sant’AndreaApostolo. Attribuita al Magnocavalli, dicui riprende le linee progettuali, fu fon-data nel 1753 e completata nel 1789. Labella facciata ad un sol piano ed anda-mento curvilineo, decorata solamenteda quattro grandi lesene, conferisce al-l’architettura una austera magnificenzatardo barocca. Pregevoli i battenti dellaporta d’ingresso in legno intagliato. Pa-la d’altare raffigurante la Madonna conil Bambino sovra le anime purganti ope-ra di Pier Francesco Guala. Degna dinota anche la Madonna del Rosario conS. Domenico e S. Caterina, circondatidai quattordici misteri, opera di OrsolaCaccia.Chiesa di Sant’Eusebio di Fabiano.Chiesa parrocchiale settecentesca at-tribuita al Magnocavallo, all’interno di-pinti di scuola cacciana.Chiesa di Sant’Eusebio di Fabiano (ci-mitero di Fabiano). Uno degli edifici sa-cri più antichi del Monferrato (risale alMille). All’interno ciclo di affreschi d’alta

epoca che rappresentano S. Eusebio ealtri Santi; sulla volta Cristo in mandorlaed Evangelisti.

TEMPO LIBEROCentro Sportivo Comunale, via dellaStazione 36, tel. 0142 944141. Campoda tamburello, tennis e bocce.Piccolo Teatro di Solonghello, via Asi-lo Manacorda 1, tel. 0142 944145. Ge-stione “Torino Spettacoli”.

MANIFESTAZIONIFesta Patronale di Fabiano, prima do-menica di agosto. Si svolge nella fra-zione di Fabiano.Rassegne teatrali, da novembre a mag-gio. Scuola di danza da ottobre a finemaggio (saggio).Festa patronale di Sant’Andrea, finenovembre.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLESergio Boccalatte, Cascina Cignale 1,tel. 0142 944327. Carlo Barioglio, Fabiano, via GuglielmoMarconi 58, tel. 0142 944321.Livio Barioglio, via alla Stazione 24, tel.0142 944327.SALUMIMoretti & Orio, piazza Dante 3, tel. 0142944145.

ATTIVITÀ ECONOMICHECrova Laboratorio Gioielleria srl, tel.0142 944545, fax 0142 944451. Gioiel-leria.

SERVIZIAutocorriera: Satti. Solo fermata.Carabinieri: Cerrina.Farmacia: Madonnina e a Gaminella.Parrocchia: Sant’Andrea, via Manacor-da 1. Messa festiva ore 10.30.Poste: via alla Stazione 3, tel. 0142944159.

SOLONGHELLOCAP 15020 • Municipio: piazza Ca-stello 1, tel. 0142 944141, fax 0142944141.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 250 • Altezzacapoluogo 220 metri s.l.m. • Superfi-cie: 4,920 kmq • Frazioni e località:Castagnone, Fabiano • Comuni con-finanti: Camino, Pontestura, Serra-lunga, Mombello • Distanza da Ca-sale km 17.

Solonghello, il castello(ph Luigi Angelino)

CASTELLO. Casaforte costruita nelXVII sec. e successivamente trasfor-mata, tra il ’700 e l’800, in residenzadi campagna, pur non perdendo iconnotati della massiccia costruzio-ne difensiva edificata dagli Scaram-pi, con tracce ancora delle feritoie edel ricetto. La pianta a forma di “C”,racchiude al suo interno il bel saloneprincipale dalla volta a cupola, ricca-mente affrescata nel 1700.

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STORIAIn area di insediamento romano (Turri-cola), appartenne ai marchesi di Occi-miano e a quelli del Monferrato che loinfeudarono a diverse famiglie (Arboriodi Gattinara, Cozio di Salabue, Galanti,Gambera, Mossi, del Ponte, Della Valle,Bobba).Per la sua posizione e gli insediamentiabitativi (ville) è stata battezzata la Be-verly Hills del Monferrato.PERSONAGGI ILLUSTRI . Fra Leopol-do Maria Musso, dell’Ordine dei Fratiminori, sulla via della santità. Commen-dator Candido Poggio; ha donato al Co-mune la sua villa e il parco annesso. Ge-rolamo Robba , ha donato la propria ca-sa per farne un asilo (ora case popola-ri).

ARTEOratorio di San Grato. Edificio risalen-te al XVII sec. Ha forma di tempietto ot-tagonale coperto da cupola. Si noti il belportale. Nell’interno, tela del milanese C.Preda (1688).Chiesa parrocchiale di San Martino.Edificio risalente al 1574, fortemente ri-maneggiato nella seconda metà dell’ot-

tocento. Nel 1937 venne restaurata lafacciata e vennero posti gli altorilievi ope-ra del Capra (allievo del Bistolfi). L’in-terno, ad aula rettangolare, è copertocon volta a botte ed è riccamente de-corato con affreschi opera del Morgari(1925-1935).Teatro municipale. All’interno del pa-lazzo comunale si trova la sala adibita ateatro. La volta è impreziosita da un leg-giadro affresco liberty raffigurante le mu-se ed elementi floreali.

ASSOCIAZIONIPro Loco Terruggia, via Marconi, tel.0142 801284. Organizza manifestazio-ni. Gestisce l’attività del Teatro Delle Mu-se. Promuove la rassegna primaverileVivere in campagna.

TERRUGGIACap 15030 • Municipio: via Marconi9, tel. 0142 401400, fax 0142 401471.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 815 • Altezzacapoluogo 199 metri s.l.m. • Superfi-cie: 7,240 kmq • Comuni confinanti:Casale, Rosignano • Distanza da Ca-sale km 6.

Terruggia, Oratorio di San Grato(ph Luigi Angelino)

Ristorante Hotel in Monferrato

Via E. Prato, 39 - 15030 Terruggia (Al)Tel. 0142.4028.1 - Fax 0142.4028.23

Posta elettronica E-mail [email protected]

Giorno di chiusura: mercoledì

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Associazione Tempo libero, Organiz-za scuola di ballo, manifestazioni, pran-zi, iniziative teatrali.

TEMPO LIBEROCentro Sportivo Villa Poggio, stradaPozzo Comune 12, tel. 0142 801384.Tennis, beach volley, campetto poliva-lente.Palestra comunale, via Umberto I, tel.0142 801311.Teatro comunale Delle Muse, via Mar-coni, tel. 0142 401400. Ospita una ras-segna teatrale dall’autunno alla prima-vera. Idoneo per spettacoli, convegni.

MANIFESTAZIONIVivere in campagna, primo fine setti-mana giugno. Mostra mercato di ogget-

tistica e arredo per la vita all’aperto, ap-parecchiature per giardinaggio, prodot-ti vita country, artigianato. Allestimentonel parco di villa Poggio.Stagione artistica al Teatro Delle Mu-se, da novembre ad aprile. Teatro, con-certi.San Martino, novembre. Cena e balloal Teatro Delle MuseBabbo Natale, Vigilia di Natale. BabboNatale, a bordo di un trenino, gira per ilpaese e distribuisce doni di casa in ca-sa e panettoni agli anziani.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEAvat Vini srl, strada Cacciolo 39, tel.0142 403231. Produzione vini di qualitàMIELEPitarresi, via Cerrano 21 a Casale, tel.0142 72450. Ha le arnie a Terruggia, mala sede a Casale in via Cerrano 21.PANEPanettiere Grandi Silvano ,, strada Cac-ciolo 20, tel. 0142 401460. Produzionedi pane biologico, pani integrali, panedi farro, pane ai 5 cereali.SALUMISalumi Pessina, via Roma, tel. 0142

Terruggia, l’interno della chiesa parrocchiale (ph Luigi Angelino)

Terruggia, chiesa parrocchiale,paliotto d’altare (ph Luigi Angelino)

telefono: 0142.401428

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401428. Produzione salumi (cotto, cru-do, cotechini, cacciatori, salsiccia, mu-letta). Carne suina e bovina alleva-mento proprio. Aperto anche domeni-ca mattina e anche mese di agosto.

RICETTIVITÀRISTORANTIAlbergo Ristorante Ariotto, via Prato39, tel. 0142 40281, fax 0142 402823:coperti 260, camere 45, animali sì, car-te di credito sì. Chiusura mercoledì. Cu-cina classica piemontese, tra i piatti: pe-peroni in bagna cauda, agnolotti con su-go d’arrosto, risotti con tartufo o funghi;cacciagione. Salette riservate e un sa-lone per i banchetti. La camera deglisposi, dispone di un sontuoso letto a bal-dacchino. Piscina all’aperto. Sala conpianoforte. Villa patrizia, con parco egiardino circostante, vista sulle colline. Ristorante Bar Villa Poggio, strada Poz-zo Comune 12, tel. 0142 801384: coperti120, animali no, carte di credito no. Chiu-sura gennaio, Piatti: antipasti monferri-ni, carne cruda; risotto coi funghi; agno-lotti casalinghi; arrosto; brasato. Barsempre aperto. Collocato nella splendi-da cornice del Parco di Villa Poggio, èun locale accogliente molto adatto perpranzi di cerimonie. Ampio lo sfogoesterno. Attraverso un sentiero il parco

è collegato con la piazza della chiesa edel municipio. BARDel Municipio, via Marconi 11, tel. 0142801311.TABACCHIPessina, via Roma 14, tel. 0142 801106.

ATTIVITÀ ECONOMICHEARTIGIANATOGiuseppe Scupelli, strada Cacciolo 4,tel. 0142 801279. Lavorazione legno.Valeria Vacca, via Roma. Ceramiche di-pinte.

SERVIZIAutofficine: Palato Franco, via Roma 44B, tel. 0142 401466; DFBC, via Roma 27,tel. 0142.401404Banche: Banca di Credito del Piemon-te, via Roma. Bancomat più vicino: SanGermano (frazione Casale)Carabinieri: Stazione Carabinieri più vi-cina ad Occimiano.Distributori: Distributore più vicino: SanGermano, frazione di CasaleFarmacia: Luigi Bianchi, via Marconi 5,tel. 0142 401500.Parrocchia: San Martino. Messe festi-ve: 7.30; 11. Le campane battono le oree le mezze giorno e notte.Poste: via Casale, tel. 0142 801239.

Terruggia,chiesaparrocchiale,affresco nella voltadi Carlo Morgari(ph LuigiAngelino)

SUA ECCELLENZA, LA NOBILTÀ DEL VINO

Fratelli Bonzano s.r.l.

Strada Cacciolo, 3915030 TERRUGGIA MONFERRATO (AL)

Tel. 0142.403231

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STORIAI primi abitanti della zona furono i Ligu-ri. Successivamente vennero i Marici, iGalli e i Romani.Alcuni scavi in una zo-na denominata “Murunera”, sulla stradache conduce a Frassineto, testimonie-rebbero l’esistenza di un antico centrourbano detto “Villario”, vicino all’attualeconfine con Frassineto. Ticineto ha sem-pre mantenuto la propria autonomia e

della sua storia convulsa si hanno testi-monianze precise solo a partire dall’an-no Mille.PERSONAGGI ILLUSTRI. A Ticinetonacque Consolina Mesturini Paveseche si sposò, si trasferì a Santo StefanoBelbo ed ebbe un figlio: il noto scrittoreCesare Pavese (1908). Conobbe a Tici-neto l’uomo che poi divenne suo mari-to. Non si è ben certi sull’effettiva dislo-cazione della casa dove nacque Con-solina Mesturini: qualcuno dice in viaTrieste, altri in via Matteotti. Conservatoinvece l’atto di nascita.Agostino Vegli Zanotti, avvocato, stu-dioso della storia di Ticineto. Scrisse unlibro (lo si può trovare in Biblioteca a Ti-cineto e a Casale) dal titolo “Ticineto ei suoi feudatari”.

ARTEChiesa parrocchiale dell’Assunzionedi Maria Vergine. La Chiesa ci mostraun aspetto esterno molto disadorno cherivela comunque un disegno seicente-

TICINETOCAP 15040 • Municipio: piazza Del-la Meridiana, tel. 0142 411117, fax0142 411600.Informazioni sul territorio: Morfo-logia pianeggiante • Abitanti 1420• Altezza capoluogo 103 metri s.l.m.• Superficie: 8,15 kmq • Comuniconfinanti: Frassineto, Borgo S. Mar-tino, Valmacca • Distanza da Casa-le km 10.

Ticineto, la chiesa parrocchiale (ph Silvana Mossano)

CURIOSITÀ E LEGGENDE. Tre sonole ipotesi riguardanti le origini del no-me Ticineto. Prima: deriverebbe daltermine latino “Taxinetum”, ovvero lazona dove crescevano molti tassi (unalbero delle Conifere con foglie sem-preverdi). Seconda: una credenzapopolare attribuisce a San Siro di Ga-lilea, primo vescovo di Pavia, il fattodi aver cambiato il nome del paeseda Villario a Ticinetum, ovvero “Pic-cola Pavia”, quando fu inviato nellazona da San Pietro alcuni anni dopola morte di Cristo. Terza (la più ac-creditata): Villario insieme ad altre zo-ne del circondario divenne colonia diPavia (che portava all’epoca il nomedi Ticinum); pertanto i pavesi potreb-bero aver identificato questa zona co-me Ticinum, appunto piccola Pavia.

Ticineto, la piazza principale (ph Silvana Mossano)

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sco. L’interno è riccamente decorato constucchi dorati, disposti secondo un lus-suoso disegno barocco. Possiamo an-che ammirare tre tele di Pier FrancescoGuala (S. Francesco da Paola, La Pen-tecoste, S. Michele). Questa chiesa ac-coglieva, fino all’inizio del secolo, mol-tissime opere di Guala oggi disperse. LaChiesa conserva ancora - comunque -un ricco patrimonio di altre tele (tra cuiun Musso: Annunciazione) e di preziosioggetti d’arte sacra.

ASSOCIAZIONICircolo Culturale Ermanno Aceto. Or-ganizza iniziative e incontri culturali, mo-stre, sede Sala Il Gallinaccio (ex Biblio-teca) in via Vittorio Veneto. Comitato pro restauri. Raccoglie fondiper il restauro di edifici religiosi.Avis Ticineto. Organizza iniziative, tracui la tombolata alla festa del grano. Pro Loco Ticinetese, piazza Martiri 36.Organizza diverse manifestazioni. So-cietà di San Giulio, protettore dei mura-tori, iniziative che coinvolgono la cate-goria.Associazione polisportiva ticinetese,gestisce il centro sportivo in strada perValmacca.

TEMPO LIBEROCentro Sportivo comunale, strada perValmacca. Due campi di calcio, uncampo da tennis, piastra polivalente(pallavolo, basket, calcetto, tennis, pal-lamano).Salone della Pro Loco, piazza Martiri36. Sede di serate danzanti e di altremanifestazioni.

MANIFESTAZIONICarnevale Ticinetese, febbraio. Balli egiochi e serate danzanti.Festa della mamma, maggio. Pranzonel salone della Pro loco per tutte lemamme, giochi e spettacoli collaterali.

Festa del grano, week end più vicino al29 giugno. Tombolata, serate gastrono-miche e danzanti, fiera agricola, ban-carelle artigianali, manifestazioni colla-terali anche sportive.Festa patronale, prima domenica di ot-tobre. Due serate con gastronomia edanze sul ballo a palchetto. Festa dell’anziano, metà novembre.Pranzo in onore di ultra sessantacin-quenni e spettacoli collaterali.Presepe, dicembre. Presepe a gran-dezza naturale sulla gradinata antistan-te la Chiesa dell’Annunziata.

RICETTIVITÀRISTORANTITrattoria della Pro loco, piazza Martiri36, tel. 0142 411101 La sede è dotatadi ampio salone in cui si fanno manife-stazioni e si balla.BARAngolo Caffè, via Vittorio Veneto 40, tel.0142 411100. Chiusura martedì.Bar Sport, piazza della Libertà 14, tel.0142 411308. Chiusura LunedìTABACCHILongarelli, piazza San Pietro 1, tel. 0142411142.

SERVIZIAutofficina: Iannuzzo - Autopiù, piazzadella Libertà 4, tel. 0142 411148Banche: Banca San Paolo, via Matteot-ti 3, tel. 0142 411321.Carabinieri: Stazione Carabinieri, piaz-za Martiri, tel. 0142 411114.Distributori: Sandron (Tamoil), tel. 0142411532Farmacia: Marina Pelizzone, via Mat-teotti, tel. 0142 411124.Parrocchia: Maria Assunta. Messe do-menicali: ore 9,30, ore 11 e ore 18. Cam-pane: battono ore e mezz’ore giorno enotte.Poste: via Mazzini 4, tel. 0142 411145.

Ticineto, la chiesa dell’Assunzione di Maria Vergine (ph Silvana Mossano)

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STORIADi origine medievale, appartenne ai Mar-chesi del Monferrato che lo cedettero infeudo con titolo marchionale ai Gozza-no di Odalengo. All’inizio del XIII seco-lo, durante la guerra di Successione spa-gnola, passò ai Savoia. Fuori dall’abita-to, su un colle, sorge la pieve di San Qui-rico. Il patrono è Sant’Ambrogio (primadomenica di dicembre).PERSONAGGI ILLUSTRI. Angelo Sur-bone, musicista (1892-1969).

ARTEChiesetta di San Quirico. Regione Cro-sia. Piccola costruzione romanica risa-lente al sec. XII, realizzata in conci ditufo. La semplice pianta rettangolare ter-mina con un piccola abside decorata

con archetti pensili e piccole monoforedi bella fattura. Recentemente ha subi-to un restauro conservativo, in progettola risistemazione dell’area circostante. Chiesa di Sant’Ambrogio. La chiesa diS. Ambrogio, che domina dalla sua po-sizione tutta la vallata, venne terminatanel 1781 su progetto di un allievo delMagnocavalli, ma presenta tutti i carat-teri tipici dell’architettura ecclesiale ba-rocca del Monferrato. In particolare, lafacciata è degna di nota per la sinuositàdelle sue linee che viene accentuata dal-la luce che la illumina ad ogni ora del

TREVILLECAP 15030 • Municipio: via Roma 17,tel. 0142 497006, fax 0142 497907.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 287 • Altezzacapoluogo 310 metri s.l.m. • Superfi-cie: 4,670 kmq • Frazioni e località:Crosietta, Crosia, Solito, Località Ca-scina Serra • Comuni confinanti: Oz-zano, Cereseto, Sala • Distanza daCasale km 12 • Distanza da Ales-sandria km 40

Treville, panorama(ph Luigi Angelino)

Treville, la chiesaparrocchiale di Sant’Ambrogio(ph Luigi Angelino)

'azienda di Treville, nel cuore del Monferrato, è il centro dell'attività di Livio Pavese:

qui sono le origini e le tradizioni della sua Famiglia e del suo lavoro di vignaiolo, forte dell'esperienza di generazioni.

La qualità dei vini di Livio Pavese nasce da queste colline, coltivate con la passione e la competenza generate da una passione di famiglia e dal lavoro accurato di decenni.

Il rapporto assiduo con altre realtà produttive e con gli uomini che le gestiscono, ha consentito a Livio Pavese aggiornamenti continui sulle tecniche produttive e sulle vinificazioni.

La conoscenza approfondita dei mercati internazionali, maturata in anni di attività di inport/export, è la base della professionalità di Livio Pavese come produttore e selezionatore di vini:

nella gamma proposta dalla sua Azienda, i grandi rossi classici si accompagnano a proposte innovative di vini giovani, freschi,

fruttati per soddisfare le esigenze sempre più selettive dei consumatori.La certezza della qualità e la garanzia del rapporto corretto con il prezzo

nascono dalla competenza, dalla professionalità, dalla passione che spinge continuamente alla ricerca del meglio: Livio Pavese con il suo lavoro è un punto di riferimento preciso

per chi vuol essere al riparo dall'improvvisazione e dall'incertezza nella scelta di un vino.

Treville Monferrato (AL), Regione Bettolatel. 0142.487215 - fax 0142.487045

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giorno. Il barocco della chiesa di S. Am-brogio non è ridondante di decori e diparticolari, è piuttosto il cristallizzarsi, inmuratura di mattoni, di linee di forza inmovimento. Dal sagrato della chiesa sigode un’incomparabile panorama sullavallata. Pregevole altare maggiore inmarmi policromi. Di interesse, inoltre, ildipinto intitolato Matrimonio celeste diS. Caterina da Siena di Suor Orsola Cac-cia.

ASSOCIAZIONICircolo Ancol, via Marconi 1. Circolo ri-creativo, bar (unico in paese).

MANIFESTAZIONIFesta degli anziani, ultima domenica diagosto. Concerto d’organo nella parrocchia-le, seconda domenica settembre. Festa patronale, prima domenica diagosto. Enogastronomia e danze.

PRODOTTI TIPICIAZIENDE VINICOLEPavese Livio, Podere Sant’Antonio, viaBettola Nuova 17, tel. 0142 487215, fax0142 487045. Produzione e selezione divini di qualità.VARIEVanni Michele, via Roma 33, tel. 0142487205. Macelleria. Produzione agno-lotti monferrini tipici.

RICETTIVITÀRISTORANTISauro e Donatella, via Roma 26, tel.0142 487825: coperti 40, animali no, car-te di credito sì. Chiusura mercoledì e ve-nerdì a pranzo, ferie in gennaio e ago-sto. Insalata trevigiana con tartufo, mous-se di formaggio con tartufo, fritto misto(su richiesta).

SERVIZICarabinieri: Ozzano.Distributore carburante: Ozzano. Farmacia: Ozzano.Parrocchia: S. Ambrogio, via Marconi17, tel. 0142 487138. Orari messe festi-ve: 11, prefestiva sabato ore 16. Poste: via Roma 17, tel. 0142 487222.

• Punti panoramici. Suggestiva vistasui tetti dal piazzale della chiesa. Bel-vedere sempre dal piazzale della par-rocchiale e da piazza Devasini, conpanchine per la sosta.

Treville, panorama (ph Luigi Angelino)

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TRINOCAP 13039 • Municipio: corso Cavourtel. 0161 801243, fax 0161 801135.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia pianeggiante • Abitanti 7.980 •Altezza capoluogo 130 metri s.l.m. •Superficie 70,60 kmq • Frazioni e lo-calità: Robella, Leri, Lucedio, Monta-rolo • Comuni confinanti: Tricerro, Mo-rano, Camino, Palazzolo, Fontanetto• Distanza da Casale km 18 • Di-stanza da Vercelli km 18.

Trino, chiesa Orazione e morte (ph Casula)

STORIAInsediamento di origine romana, comedimostrano alcuni scavi. Nel secolo XVII,Guglielmo il Vecchio ampliò la città co-struendo il borgo nuovo, l’attuale quar-tiere che si trova nella zona nord ovest.Dal 1210 al 1217 i vercellesi, che ave-vano acquistato il borgo dal Marchesedi Monferrato Bonifacio, costruirono mu-ra protettive. Successivamente, Trino ri-tornò al Marchesato di Monferrato di cuicostituì uno dei quattro capoluoghi diprovincia. Tra il 1613 e il 1706 Trino, con-teso tra i Savoia e i Gonzaga, fu ogget-to di numerosi assedi, perché dietro l’u-na e l’altra casata c’erano i Francesi egli Spagnoli. Il Comune passò definiti-

vamente ai Savoia con il Trattato di Che-rasco.CUORIOSITÀ E LEGGENDE. Confra-ternita Orazione e Morte. È ancora pre-sente a Trino la Confraternita Orazione eMorte, che aveva il compito, in passato,di accompagnare i condannati a morteal patibolo. Ora permane (ovviamentesenza più quello scopo), ma mantieneuna funzione più che altro storico sim-

LUCEDIO. Il complesso di Lucedioha origine nel 1123 quando, sul ter-ritorio donato dal marchese Ranieridi Monferrato ai monaci cistercensiprovenienti dalla Borgogna fu fon-data un’abbazia. Intorno ad essasorsero, in relazione alla coltivazio-ne del riso che veniva condotta daimonaci, numerosi fabbricati funzio-nali al lavoro agricolo. Nel 1784,l’Abbazia fu ceduta a Vittorio Ema-nuele Duca D’Aosta. Passò a Na-poleone in seguito all’occupazionefrancese e fu da lui ceduta nel 1807al cognato, principe Borghese. Nel1811, Lucedio fu acquistata da unasocietà controllata da alcuni nobilidel Monferrato. In seguito, per suc-cessive vendite e successioni, ilcomplesso ha cambiato più volteproprietà procedendo nella condu-zione del lavoro agricolo. A Lucediovediamo varie emergenze architet-toniche: un’importante torre ottago-nale, la sala capitolare, una chiesa(che si trova proprio di fronte all’in-gresso principale). Questa è un’elo-quente testimonianza delle vicissi-tudini che si sono svolte nei secolinell’ambito dell’attività rurale. Il complesso è veramente interes-sante e merita una visita detta-gliata.

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bolica. Ogni anno fa l’investitura di alcu-ni nuovi adepti. Fa riferimento alla Chie-sa di Ognissanti (da poco restaurata), invia Giovanni Lanza, in quella che vienedefinita la “Contrada della morte”.PERSONAGGI ILLUSTRI. Beato Ogle-rio. Beata Maddalena. Roberto Bolle,ballerino di danza classica (vivente). Trino va famosa per i suoi stampatori del’500 in primis i Giolito Ferrari , poi atti-vi a Venezia (la loro insegna era La Fe-nice, motto: Semper eadem).

ARTECastello. Fu costruito a partire dal 1152per volere di Guglielmo il Vecchio diMonferrato. La costruzione, pur molto ri-maneggiata e in parte abbattuta, pre-senta elementi decorativi di carattere mo-resco unici nel suo genere in Piemonte.È allo studio il restauro del Castello. Chiesa parrocchiale di San Bartolo-meo. La chiesa di S. Bartolomeo fu ri-costruita nel XVII secolo sulle tracce diun preesistente insediamento che risa-liva al XIII secolo. Dell’insediamento ori-ginario è rimasta la base del campani-le. La chiesa ha pianta rettangolare, conun’unica navata. Molto importanti sonole opere d’arte contenute nella Chiesaparrocchiale: nella prima cappella, a de-stra, un’opera di Guglielmo Tabacchet-ti; nel coro una rappresentazione di S.Bartolomeo, opera di P. F. Guala; nellasagrestia begli armadi settecenteschi inlegno intagliato. Vicino alla chiesa par-rocchiale notiamo il piccolo edificio del“Monte dei Pegni”. All’interno sono con-servati due ritratti eseguiti da P.F. Gualae - nella Cappella della Confraternita -un’Assunzione del Moncalvo.Chiesa di Santa Caterina. La chiesa fuconsacrata nel 1452, insieme al conventodei Domenicani. Notiamo un campanilee i resti del chiostro quattrocenteschi.Una decorazione neogotica all’interno,sulle volte e sulla pareti perimetrali (ese-

Trino, l’Abbazia di Lucedio (ph Luigi Angelino)

guite durante il restauro del 1911); cin-que cappelle barocche e cinque lapidifunerarie cinquecentesche in sacrestia.Chiesa di San Giovanni. La chiesa, giàcitata in una descrizione del 1629, hauna bella facciata in laterizio a vista. Vie-ne ristrutturata nel 1672 in seguito aidanni subiti durante la demolizione del-le mura della città. All’interno una tela diP.F. Guala (tre santi in adorazione).Chiesa di San Lorenzo. La chiesa co-struita nel XVIII secolo; possiamo am-mirare la facciata settecentesca in mat-toni a vista. Il Martirio di S. Lorenzo diP.F. Guala.Convento delle Suore Domenicane. Ilnucleo originario risale al XIV secolo. Inseguito fu ampliato su progetto del ca-salese Antonio Boselli (1757). All’inter-no un trittico di Girolamo Giovenone euna grande tela di P. F. Guala.San Michele in Insula. Nasce come ba-silica paleocristiana circondata da un re-cinto fortificato. Ripristinata nel sec.VII.L’abside centrale è decorata da affre-schi del secolo XI. Complesso moltosuggestivo.

ASSOCIAZIONIFamija Trineisa. Organizza mostre allafesta di San Bartolomeo, iniziative di Na-tale. Comitato del gemellaggio. Organizzascambi interculturali con le città gemel-late di Geiseheim (Germania) e di Chau-vigny (Francia) e iniziative di coopera-zione con la località di Banfora (Africa)Aoct (Associazione operatori com-mercianti Trino). Organizza i festeg-giamenti di Trino in piazza. Comitato carnevale storico trinese. Or-ganizza i festeggiamenti di carnevale siain febbraio che in estate.

TEMPO LIBEROCentro polisportivo, viale Fratelli Fri-gnone. Calcio, tennis. Sede Trino Calcio

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Centro sociale Buzzi, via delle Mad-dalene. Tennis, palestra coperta (volleye basket).Teatro Cinema Orsa, piazza Don Bo-sco, tel. 0161 801269. Sala polivalenteper spettacoli e mostre.Centro Salesiani, piazza Don Bosco.Calcio. Sede Orsa Calcio. Cinema.Teatro civico, via Cavour. Sala poliva-lente per spettacoli e mostre.

MANIFESTAZIONICarnevale storico trinese estivo, pri-ma domenica di settembre. Sfilata di car-ri allegorici e gruppi mascherati con per-sonaggi storici in versione estiva.Trino in piazza, prima domenica di giu-gno. Negozi aperti, bancarelle, spetta-coli di strada.Fiera di San Bartolomeo e festa pa-tronale, fine agosto. Fiera con banca-relle, giostre, spettacoli, ballo, gastro-nomia, mostre al Teatro civico.

PRODOTTI TIPICIDOLCIPasticceria Aducco, corso Italia 49, tel.0161 801895. Pasticceria Bodiglio, corso Camillo Ca-vour 79, tel. 0161 801107. Produce i ca-ratteristici “Trinesini”, cioccolatini parti-colari che costituiscono la specialità dol-ciaria di Trino.Pasticceria Ferraris, corso Italia 57, tel.0161 801184. RISORiseria Martinotti, via Trieste 6, tel. 0161801234.Riseria Ferrarotti, via Italia 50, tel. 016181015.

RICETTIVITÀALBERGHI-RISTORANTIRistorante Albergo Massimo, via Gio-lito Ferrari 7, tel. 0161 801325, fax 0161804342: coperti 60, camere 11, animalino. carte di credito si. Chiusura lunedì.Piatti tipici: rane, lumache. Pesce al ve-nerdì. Specialità vercellesi e piemonte-si. Due stelle.Cappel Verde, corso Italia 116, tel.0161 801341: coperti 100, camere 15,animali no. carte di credito si. Chiusu-ra venerdì. Cucina tradizionale. Unastella.PENSIONICittadella, corso Cavour 97, tel./fax 0161802256: camere 6, animali no, carte dicredito no. Chiusura lunedì. TRATTORIA-BIRRERIALa Tana, via Cecolo Broglia 5, tel. 0161805556. Chiusura domenica.RISTORANTIAmadeus, piazza Audisio 6, tel. 0161805311.PIZZERIECapri, via G. Ferrari 9, tel. 0161 802393:coperti 49, carta di credito no. Chiusu-ra lunedì.Capricorno, via Gorizia 4, tel. 0161805489: coperti 80, carte di credito sì.Chiusura lunedì.BARAgip, strada Statale, tel. 0161 801245.Aurora, corso Italia 13, tel. 0161 801134.Chiusura giovedì.Cavour, corso Cavour 40, tel. 0161828709. Chiusura lunedì.Centrale, corso Camillo Cavour 41, tel.0161 801145. Chiusura mercoledì.

Trino, il campanile della parrocchia, a sinistra, e San Pietro Martire(ph Luigi Angelino)

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Trino, Madonna delle vigne (ph Luigi Angelino)

Circolo Arci, via Duca d’Aosta 57, tel.0161 801615. Chiusura giovedì. Cittadella, corso Camillo Cavour 97, tel.0161 802256. Chiusura lunedì.Ideal, corso Italia 55, tel. 0161 801191.Chiusura lunedì. La Mecca, corso Roma 6, tel. 0161801117. Chiusura lunedì.Principe, largo Geisenheim 2, tel. 0161801369. Chiusura martedì.Rosy, via Spalti Levante 14, tel. 0161801456. Chiusura martedì.Saturno, via Montello 1, tel. 0161829547. Chiusura martedì.Sport, piazza Martiri Libertà 8, tel. 0161801227. Chiusura giovedì.Stazione, piazza Dante 3, tel. 0161801524. Chiusura venerdì.Vittoria, via Camillo Cavour 77, tel. 0161801320. Chiusura lunedì.TABACCHIArnaldi Cristiano, corso Galileo Ferra-ris 1, tel. 0161 804122.Bertone Maria Grazia, corso Italia 94,tel. 0161 804444.Bertoglio Maurizio, via Duca d’Aosta29, tel. 0161 801136.Rezza Piera, corso Cavour 71, tel. 0161828746.Ronco Antonella, via Spalti Ponente29/b.Salinardi Giovanni, corso Italia 23, tel.0161 801613.

SERVIZIAutocorriera: linea Stat, fermate: corsoItalia, corso Cavour, piazza Comazzi,piazza Garibaldi, piazza Dante. LineaSalsi: via Isonzo 5.Autofficine: Della Casa, strada Statale31 bis, tel. 0161 801375; Revisioni Tri-nesi Futura, Statale 31 bis, tel. 0161828620; Giorcelli, via dei Tipografi 2, tel.

0161 805429; Motoagricola trinese, viatrinese 1/C, tel. 0161 801148; Nasi Ar-turo, viale F.lli Brignone 8, tel. 0161801342; Spataro, via dei Cordari 2, tel.0161 804455; Tavano, via Giolito Ferra-ri 2, tel. 0161 829032; Troiano, via carlotraversa 2/A, tel. 0161 802361.Banche: San Paolo IMI, corso Cavour64, tel. 0161 829511; Cassa RisparmioAlessandria, piazza Audisio, tel. 0161805487; Cassa Risparmio Biella e Ver-celli, piazza Mazzini, tel. 0161 801259;Banca Popolare di Novara, corso Italia63, tel. 0161 801029; Sella, via Cavour38, tel. 0161 828031.Carabinieri: Caserma Carabinieri, cor-so Casale, tel. 0161 801297.Distretto sanitario: Poliambulatorio, viaOrtigara 4, tel. 0161 801637.Distributori carburante: Brixia Gas,strada statale 31 bis 64, tel. 0161801367; Cicchillitti, viale F.lli Brignone8, tel. 0161 802059; Ottavis e Irico, cor-so Italia 2, tel. 0161 801948; Viazzo, cor-so Casale 36, tel. 0161 801532; Viglia-turo, piazza S. Giovanni Bosco 1, tel.0161 829359.Farmacie: Longhi, corso Italia 74, tel.0161 801265; Centrale, corso Cavour87, tel. 0161 801367; dell’Ospedale, cor-so Italia 7, tel. 0161 801162.Ospedale: Sant’Antonio Abate, corsoItalia 11, tel. 0161 801186.Parrocchia: San Bartolomeo, corso Ita-lia, tel. 0161 801359. Orari messe festi-ve: 10 e 11,30.Poste: via Cavour, tel. 0161 801112,801287.Pubbliche Assistenze: Pat, via Ortiga-ra 6, tel. 0161 801465, emergenza 118.Stazione ferroviaria: piazza Dante Ali-ghieri, tel. 0161 802080.Infopoint: Comune.

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Trino, veduta aerea della Partecipanza (ph Giuseppe Demichelis)

ad una specifica concessione di boscocomunitario a favore della comunità diTrino.Il Bosco si presenta essenzialmente co-me ceduo di latifoglie miste, un querco-carpineto con Farnie, Tigli, Carpini e Ro-binia (presenza, peraltro ancora scarsa,non autoctona subentrata in epoca re-cente). Le dimensioni del bosco furonoman mano rimpicciolite a causa dellaforte opera di bonifica delle zone palu-dose che lo circondavano.La tutela del Parco, ricco di ampie stra-de sterrate, sentieri e splendide pro-spettive sulla campagna circostante, siestende ai complessi architettonici del-l’Abbazia di Lucedio, di Mortarolo e diMadonna delle Vigne. Da segnalare, sulrilevato del Mortarolo, l’insediamento diuna garzaia tra le più importanti d’Italiae d’Europa.

Accessi: per i pullman: “Ponte d’Assi”(parcheggio); in auto o in bicicletta: “LaGenerala” (cascina) e “Ramezzana”.Per informazioni sulle passeggiate epercorsi, rivolgersi alla sede di Trino (Vc),Via Vercelli 3, tel. 0161 828642 oppure0161 805515. Orario: lunedì-venerdì8.30-12.00 e 14.30-18.00.

BOSCO DELLE SORTI DELLA PARTECIPANZA DI TRINOI partecipanti al bosco delle sorti dellaPartecipanza di Trino godono ogni an-no di una porzione di legno ceduo, chia-mata quartarolo (quartarö). I quartarolisono assegnati mediante estrazione asorte tra i nomi dei partecipanti, iscrittiin un registro chiamato quinternetto: l’e-strazione deve avvenire prima delle fe-ste natalizie, mentre l’abbattimento delceduo avuto in sorte deve avvenire dinorma entro il 31 marzo. I soci sono di-visi in diverse categorie, fissate secon-do antichi diritti ereditari previsti dallaPartecipanza. Possono ereditare solo ifigli maschi, le figlie femmine qualoranon abbiano fratelli. Solo i maschi pos-sono trasmettere l’eredità.Il Parco naturale ha una superficie di cir-ca 1.000 ettari ed è caratterizzato da unrilievo collinare di contenute proporzio-ni che si staglia nella pianura vercelle-se tra i fiumi Po, Dora Baltea e Sesia, cir-condato integralmente da una vasta su-perficie agricola sfruttata quasi intera-mente a riso.Il Bosco rappresenta ormai l’unico esem-pio rimasto di foresta planiziale, che èpotuta arrivare ai giorni nostri grazie arigide regole di gestione dei tagli cheprobabilmente risalgono al Medioevo.L’origine pare risalire alla cosiddetta“Carta di Libertà” concessa nel 1275dall’allora Marchese di Monferrato Gu-glielmo il Grande, in cui si fa accenno

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STORIAE’ citato in epoca medievale con il no-me Vallis Macca. L’imperatore Corradoil Salico lo affidò ai Vescovi di Vercelli el’imperatore Federico II di Svevia lo af-fidò ai Marchesi di Occimiano. Fu, poi,feudo dei Sannazzaro, Scozia di Callia-no e Zanotti di Casale.La frazione Rivalba fu anche chiamataRitirata per ricordare il ritiro delle acquedal Po e, nel periodo fascista, Alferano.

ARTEPalazzo del Municipio - ex castello. Leprime tracce del castello risalgono al XIIIsec. d.C. Ai nostri occhi appare un pe-sante rifacimento fatto in stile eclettico.Sono state conservate tracce trecente-sche, quattrocentesche e cinquecente-sche.Chiesa parrocchiale Natività di MariaVergine. La chiesa che vediamo oggifu ricostruita alla fine del ’700. Il disegnoneoclassico della facciata è imponentee rigido al tempo stesso: affaccia su unapiccola piazzetta che mortifica definiti-vamente l’immagine di questo monu-mento. L’interno è a tre navate e ci dàsensazioni un po’ più mistiche; nellaCappella del Rosario una statua doratadi scuola moncalvesca; bello il pulpitointagliato. L’organo è un Mentasti del1888. In sagrestia mobili intagliati e unatela di scuola moncalvesca. Segnalia-mo anche le numerose sculture dell’ar-tista locale, vivente, Luigi Bagna.

ASSOCIAZIONIPro Loco Valmacca, tel. 0142 410520.Organizza manifestazioni e gestisce BarCavour.

MANIFESTAZIONISagra dell’asparago, tra fine maggioe inizio giugno. Degustazione e vendi-ta asparagi. Enogastronomia e musica.Festa patronale, intorno all’8 settembre.Ballo in piazza Bisio.Inverno Insieme, periodo autunno-in-verno. Rassegna di spettacoli di teatroe musica nel salone teatrale in piazzaBisio.

RICETTIVITÀBARCavour, via Roma, tel. 0142 410378.Chiusura lunedì.Circolo Soms, Rivalba, piazza VittorioVeneto, tel. 0142 410002. Chiusura mar-tedì.TABACCHIFalco, Via Medico Rossi 1, tel. 0142410531.

ATTIVITÀ ECONOMICHEARTIGIANATOEmilia Dini, via Gabbone 14. Impaglia-trice di sedie. Tel. 0347.0504542. E’ l’ul-tima impagliatrice di sedie, lavoro ere-

ditato da generazioni.

SERVIZIBanca: Del Piemonte,via M. Di Bisio, tel. 0142410163.Carabinieri: Ticineto.Distributori: Ticineto estrada provinciale Ca-sale-Valenza.Farmacia: GiovannaFara, via Vittorio Ema-nuele II, 7, tel. 0142410162Parrocchia: Natività diMaria Vergine, via Vitto-rio Emanuele 4.Poste: piazza Bisio, tel.0142 410179.

VALMACCACAP 15040 • Municipio: piazza Bisio1, tel. 0142 410154, fax 0142 410576.Informazioni sul territorio: Morfo-logia pianeggiante • Abitanti 1135 •Altezza capoluogo: 97 metri s.l.m. •Superficie: 12,590 kmq • Comuniconfinanti: Bozzole, Pomaro, Ticine-to, Frassineto, Candia, Breme • Fra-zioni: Rivalba • Distanza da Casalekm 12.

Rivalba di Valmacca, la chiesa e il monumento ai caduti (ph Silvana Mossano)

Valmacca, la chiesa parrocchiale(ph Silvana Mossano)

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VIGNALECAP 15049 • Municipio: piazza delPopolo 7, tel. 0142 933001, fax 0142930956, www.vignalemonferrato.com,e-mail: [email protected] sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 1.155 • Altez-za 308 metri s.l.m. • Superficie 18,81kmq • Frazioni: San Lorenzo, Moli-gnano, Salera • Comuni confinanti:Frassinello, Camagna, Cuccaro, Al-tavilla • Distanza da Casale km18 •Distanza da Alessandria km 26 • Di-stanza da Asti km 28.

Vignale, l’enoteca regionale (ph Gianni Giansanti/Grazia Neri)

STORIAIl nome di Vignale appare per la primavolta in un diploma del 1164 di FedericoBarbarossa. Nel 1307 fu infeudato adObizzo Spinola. Nel corso del XVI e XVIIsecolo il borgo venne ripetutamente in-vaso da milizie spagnole, francesi e te-desche. Nel 1703 passò ai Savoia. Il pae-se sta tornando agli antichi splendori gra-zie a manifestazioni di livello (Vignale-danza), all’enoteca regionale, a produt-tori vinicoli appassionati e a strutture diaccoglienza che esaltano il turismo ru-rale.CURIOSITÀ E LEGGENDE. All’internodel castello troviamo il profondo pozzodel capitano che ricorda un episodio del-la guerra del 1556 (2 febbraio recita unalapide): il castello venne espugnato dal-le truppe (guasconi, svizzeri e italiani) alcomando del mr. Cossè de Brissac. Il di-fensore, il capitano Cesare Pagano, na-poletano, ferito, piuttosto che arrender-si si buttò nel pozzo; la leggenda diceche l’acqua fredda lo rianimò e si salvò;

c’è un seguito: i francesi lo portarono aCasale e gli avvelenarono le ferite fa-cendolo morire. Un’altra acqua, l’acquacurativa della Fons Salera , in valle eragià conosciuta nel 1584 (Guglielmo Gon-zaga ne aveva fatto un beneficio per lamoglie), e nel 1900 venduta “fresca” inuno spaccio di Torino in corso ReginaMargherita come la Chianciano del Pie-monte.PERSONAGGI ILLUSTRI. SecondoCornacchia , navigatore insieme a Co-lombo e quindi scopritore dell’America,ma all’epoca era più noto perchè visse102 anni. Conte Federico Callori , car-dinale al servizio di cinque papi (tumu-lato nell’agosto 1971 nella cappella gen-tilizia del castello). Franco Mezzadra(1918-1943), tenente di vascello, meda-glia d’oro al valor militare. I conti Fede-rico e Carlotta Callori furono tra i prin-

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Sabato e Domenica 10.00 - 12.00 / 15.00 - 19.00Chiusura: Martedì - Chiusura stagionale: Gennaio

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cipali benefattori di don Bosco (dal 1864al 1884, sono 57 le lettere del Santo aiCallori).

ARTEChiesa parrocchiale di San Bartolo-meo. Ci si avvicina alla grandiosa e lu-

ENOTECA (Palazzodei conti Callori). IlPalazzo fu progettatoe costruito nel XVIIIsec., sulla scorta del-l’impostazione stilisti-ca delle case patriziedel tempo. Il Palazzoin mattoni e tufo ha undisegno neoclassi-cheggiante, reso mol-to austero dalle pochedecorazioni esterne.La grande dimensionedel fabbricato, con lasua imponenza costi-tuisce l’elemento dimaggiore interesse. Siosservi - in particolare- il fianco sud del fab-bricato, con il grandescalone che portava all’antico giardi-no del Palazzo. All’interno, nei saloni,nella cappella gentilizia, nelle galle-rie dei ritratti, possiamo ammirare am-bienti riccamente decorati con tessutie pitture murali settecentesche. Conl’intervento di restauro tutte le bellez-ze che la famiglia Callori aveva rea-lizzato sono state ripristinate. Le pit-ture sono state realizzate da pittori mi-nori che hanno comunque lasciato unsignificativo segno storico e artistico.L’edificio ha un aspetto particolar-mente aulico: testimonia l’anticosplendore della “città” di Vignale. Ilbuon lavoro di restauro eseguito dal-l’architetto Cesare Volpiano negli an-ni ’80, le attività che si svolgono al-l’interno e “intorno” hanno aggiuntoulteriore fascino. Visite: Negli orari in cui sono in corsole attività che si svolgono all’internodel Palazzo. Entrate da Piazza del Po-polo 12 e via Bergamaschino.

minosa facciata percorrendo un ampiopiazzale che si affaccia sulla valle Ghen-za: da questo luogo si gode una vistameravigliosa che porta il nostro sguardofino al colle di Superga. La chiesa chevediamo fu progettata dall’architetto ca-salese F. Ottavio Magnocavalli dopo l’ab-battimento della preesistente costruzio-ne che era il frutto di una serie di so-vrapposizioni le cui prime tracce risal-gono al XII secolo. Magnocavalli morì pri-ma che la chiesa di S. Bartolomeo fosseterminata. Fu Agostino Vitoli, architettodi corte della fine del XVIII secolo, l’au-tore del disegno di facciata, con la suaimmagine fortemente neoclassica. Lachiesa fu consacrata molto tardi, nel1862. Le decorazioni interne risalgonoinfatti a questo periodo. Alla metà deglianni ’90 sono state realizzate, per inizia-tiva del parroco e per opera del vigna-lese Piero Besso, due decorazioni alle-goriche: quella a destra raffigura la “re-denzione dei peccati”, quella a sinistraraffigura “l’Inno alla vita”. Come detto ledecorazioni interne risalgono al XIX se-colo. Affreschi di Luigi Morgari (alcuneimmagini presero spunto dai personag-gi vignalesi): sulla volta “l’Immacolata ve-nerata dai profeti”, le “quattro virtù cardi-

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Vignale, la casa del “Serpentello”(ph Rosa MariaCappa)

nali”. Ai lati del coro absidale “il Battesi-mo di Polimnio re d’Armenia ad opera diS. Bartolomeo” e “S. Bartolomeo che in-tercede presso la Madonna di protezio-ne di Vignale” (Vignale è appunto raffi-gurato sul fondale). Al centro dell’absideun bel quadro della scuola del Moncal-vo, dono dei conti Callori, raffigurante S.Agostino. L’altare maggiore e le parti cir-costanti mostrano un vero trionfo di de-corazioni. In sagrestia possiamo ammi-rare mobili e tele provenienti dalla chie-sa conventuale dei servi di Maria. L’interno della chiesa ci ricorda il perio-do “opulento” che Vignale attraversò nelXIX e all’inizio del XX secolo.Visite: In occasione delle celebrazioni e- comunque - spesso durante il giorno,poiché la parrocchia è molto viva.Castello. A destra della chiesa parroc-chiale sorge il castello Callori, un com-plesso che ha conservato l’originarioaspetto austero. Nell’ambito del’edificio

sono conservati resti medioevali (alla ba-se della costruzione e nel giardino). Lacappella del castello fu progettata dal-l’arch. Brocchi. L’edificio non è ben visi-bile dall’esterno proprio a causa dellasua posizione; l’interno è visitabile du-rante le manifestazioni o col permessodella proprietà (parrocchia).Chiesa della Beata Vergine Addolora-ta e Convento dei Servi di Maria. Lapossente facciata quattrocentesca in sti-le lombardo-gotico che si erge davantia noi, quando ci avviciniamo a Vignale,risale al 1400. È in cotto, scandita daquattro contrafforti con pinnacolo. Un belrosone adorna la facciata. Un fregio diarcatelle pensili orna la parete superio-re e il fianco sinistro, dove c’è l’entratasecondaria. Sulla facciata, in alto, c’è unapiccola finestratura. L’abside sembra ave-re un disegno ottagonale: in realtà si trat-ta di tre absidi affiancati. La chiesa fu co-struita dai servi di Maria tra il 1470 e il

Cucina tradizionale piemontesein un locale di grande atmosfera.

Dehor estivoServizio cerimonie e banchetti.

Chiuso il martedì. Gradita la prenotazione.

Vignale Monferrato, Via Bergamaschino 19 tel. 0142.933052, fax 0142. 930728, e-mail [email protected]

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di studiosi. La chiesa è aperta la dome-nica delle Palme, il Venerdì Santo, allaFesta dell’Addolorata (15 settembre) ealla relativa Novena.Casa del Serpentello. Via Garibaldi 91.Luciano Serpentello, popolare e attivocittadino di Vignale, decise negli anni ’30di decorare ad altorilievo la facciata diquesta antica casa in cui erano ancorapresenti tracce di finestre gotiche. Ser-pentello aggiunse una fittissima serie diimmagini che rappresentano le “arti e imisteri”. Lo stile apparentemente inge-nuo rievoca una serie di significativi sim-boli che furono sicuramente stimolantiper “l’uomo moderno” di inizio secolo. Lacasa è privata.Torre Comunale. Via Bergamaschino 1.Questa bella costruzione, abbastanza in-solita dalle nostri parti, risale al XV se-colo e conserva il suo aspetto originario.Borgata Intramonti, sulla strada verso

1505. Nel 1802 la Repubblica Francesedecretò la soppressione del convento eda allora l’immobile è in condizioni di de-cadimento. L’interno è a tre navate, divi-se da sei colonne in cotto intonacato edipinto con capitelli cinquecenteschi. Levolte sono a vela. Sul presbiterio e sulcoro: archi acuti. L’altare e la balaustrahanno decorazioni semplici. Una Ma-donna lignea “dei Sette Dolori” scolpitada un frate nel tronco di un albero di pe-ro. Il bellissimo coro con venti stalli in-tarsiati, restaurato alcuni anni fa, ci mo-stra finalmente tutto il suo splendore, fit-to di simboli raffiguranti la storia dellachiesa. Anche qui, davanti alla chiesadei Servi, scaturisce la riflessione fatta aproposito della “città” di Vignale. Ognimonumento ci dimostra - per dimensio-ni e per importanza decorativa - il pre-stigio che questo luogo ha avuto nei se-coli passati. Visite: su richiesta da parte

Vignale, vista sulle vigne di primo mattino (ph GianniGiansanti/Grazia Neri)

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Piemonte - Italiaemail: [email protected]

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la frazione S. Lorenzo. Il complesso acorte chiusa che vediamo nella partebassa della vallata ha le caratteristichetipiche delle costruzioni ottocentesche.Questo complesso è frutto di molteplicisuccessive sovrapposizioni: il primo im-pianto è probabilmente anteriore a que-sta borgata perché qui si sono conser-vate quasi integralmente le caratteristi-che tipiche del complesso rurale di untempo. Sul cortile quadrangolare si apri-vano molte unità abitative: alcune di mag-gior prestigio, altre, di più modesta im-magine, destinate a coloro che lavora-vano a pagamento, saltuariamente o adaltre componenti della famiglie qui im-pegnate. Sul cortile affacciano anche al-cune parti rustiche: alcuni altri fabbricantidestinati alla conduzione del lavoro agri-colo sono collocati pur sempre entro ildisegno generale di questa “cornice”,ma sono accessibili dall’esterno dellaporta. Questo complesso ci fa intende-re chiaramente la testimonianza della cul-tura e dell’organizzazione socio-econo-mico delle nostre campagne e del lavo-ro che qui si svolgeva.

ASSOCIAZIONICircolo E. Gaudio, via Roma 1, tel. 0142933012.Pro Loco Vignale, piazza del Popolo 10,tel. 0142 933544.Associazione sportiva vignalese, viaCantamessa 31.Gal (Gruppo azione locale), via Verdi 4,tel. 0142 933783, fax 0142 930015. È unastruttura, prevista dalla Cee, che si oc-cupa di sviluppo rurale.Consorzio di tutela dei vini del Mon-ferrato Casalese, tel. 0142 933243. Co-stituito il 24 giugno 1999 (presidenteAlessandra Colonna), si pone a soste-

gno e a promozione delle denominazio-ni: Grignolino Monferrato Casalese, Ga-biano, Rubino di Cantavenna, Barberadel Monferrato, Barbera d’Asti, Piemon-te e Monferrato. Sede operativa: palaz-zo Callori, piazza del Popolo 12.

Vignale, panorama (ph Luigi Angelino)

di LIVIA PRATO MARCHISIO

VIGNALE MONFERRATOCa’ S. Lorenzo, 24 - Tel. 0142.933314

Ospitalità turistica:

• 12 posti letto

• Cucina tipica tradi-

zionale

• Vini D.O.C

È gradita la prenotazione

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Via San Rocco, 15Tel. 0412.933524 - cell. 0347.4403811

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15049 Vignale Monferrato (Al)Tel. 0142.926214

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TEMPO LIBEROPalestra comunale, via Bergamaschino13.Sferisterio Porro, via Mazzini. Utilizzatoper pallone elastico e tamburello. Due campi da tennis, in regione Collina.Campo da calcio, in frazione S.Lorenzo. L’area verde della Fons Salera attendeda tempo una sistemazione.

MANIFESTAZIONIVignaledanza (nato nel 1979), dall’ulti-ma settimana di giugno alla prima di ago-sto. Corsi di danza (stage), festival in-ternazionale di spettacolo, mostre, con-ferenze, presentazioni librarie, premia-zioni di concorsi coreografico e di dan-za (giovani e giovanissimi talenti); orga-nizza: Fondazione Teatro Nuovo, Torino,patrocinio Regione Piemonte; ufficio apalazzo Callori, piazza del Popolo, tel.0142 930005, fax 0142 930921.Patronali: al capoluogo (S. Bartolomeo)20-24 agosto e a S. Lorenzo 10 agosto.Festa del Grignolino, a maggio.Mercatini dell’artigianato, antiquariato,biologico, in date da definire.Mostre d’arte e artigianato al castello ea palazzo Callori.

Concerti (soprattutto venerdì e sabato,di genere jazz, blues e funky) al Caffèdella Pesa.Campionati di pallone elastico e tam-burello allo sferisterio.

PRODOTTI TIPICIEnoteca regionale del Monferrato,piazza del Popolo (palazzo Callori),promozione e vendita vini selezionati(50 produttori). Apertura: lun. ven. ore9/13, 13,30/16,30; sab. e dom. 10/12,15/19; tel. e fax 0142 933243. Esposi-zione e vendita. Organizzazione degu-stazioni e manifestazioni sul vino. L’am-biente è molto suggestivo.AZIENDE VINICOLECantina sociale Terre di Vignale, viaMazzucco 2, tel. e fax 0142 933015. Trai vini: Barbera del Monferrato moderata-mente invecchiato battezzato Costa Veia,Freisa di Vignale Costa Riunda, BiancoBricco del sole, Rosato Bricco Rose, Gri-gnolino Armonia, Moscato d’Asti, Bian-co misto Duchessa Bianca, BrachettoDelicius, (anche spumante), Brut seccodi Cortese. La cantina sociale in colle-gamento col Teatro Nuovo ha prodottoun calendario vino e danza e una serie

Vignale, la chiesa dei Servi di Maria (ph Rosa Maria Cappa)

SUA ECCELLENZA, LA NOBILTÀ DEL VINO

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Tel. 0142.933015

Aperto domenica mattinaSala ricevimento anche per comitive

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di sette cartoline d’autore con foto diAlessandro Zunino.Cascina Alberta, ca’ Prano, tel. 0142933313. Grignolino Poggio superiore eBarbera Vigneto vecchio. Locale per de-gustazione.Accornero Giulio e figli, ca’ Cima 1, tel.0142 933317, fax 0142.933512. Viticol-tori da quattro generazioni. Tra i vini: Bar-bera d’Asti Bricco Battista, Barbera delMonferrato La Mattacchiona, Monferra-to Rosso Centenario, Barbera Monferra-to Superiore Giulin (affinato in botte), Gri-gnolino del Monferrato Casalese Briccodel Bosco, Monferrato Freisa La Bernar-dina, Malvasia di Casorzo Brigantino ePassito di Malvasia Pico (dedicato al con-te Pico Giovanni Pastrone) e Vignalino(Monferrato Bianco).Marco Canato, cascina Baldea 18, tel.0142 933653. Barbera Monferrato supe-riore La Baldea, Barbera Monferrato Ra-pet (barriccato), Grignolino MonferratoCasalese, Monferrato Freisa, PiemonteChardonnay.Nuova Cappelletta, ca’ Cappelletta, tel.0142 933159. Barbera Minola, Grignoli-no, Freisa. Produzioni con criteri della“biodinamicità”.Colonna, di Alessandra Colonna, ca’ SanSiro, San Lorenzo, tel. 0142 933239, e-mail: [email protected]. Tra i vini: LaRossa (Barbera), Alessandra (Barberabarriccata), San Sin (Grignolino), Armo-nia (Chardonnay), Bigio (Pinot nero) eMondone (grande assemblaggio di uverosse, invecchiato in barriques). Bottegadel vino dove (Osteria dei sapori) sonoin degustazione-offerta prodotti agricolimonferrini. Manifestazioni promozionali.Cantine di tufo.Mauro Gaudio, bricco Mondalino 5, tel.0142 933204, fax 0142 933421. Vini: Bar-

bera d’Asti (il Bergantino), Grignolino delMonferrato Casalese, Barbera del Mon-ferrato superiore e vivace, MonferratoFreisa (la Monferrina), Bricco Mondalino(Grignolino più corposo), Monferrato Cia-ret e Malvasia di Casorzo Molignano. Lo-cale apposito per degustazioni.Il Mongetto, cascina Mongetto 10, tel.0142 933469. Tutti i vini locali, tra cui:Barbera d’Asti, vigna Guera, GrignolinoMonferrato Casalese Rudifrà e vigna So-lin; bottega del vino.Silvio Morando, via S. Rocco 11, tel.0142 933190. Vini: Neirot, Pinot nero vi-nificato in rosso e affinato in barrique; Ba-cajot, novello; Barbera del Monferrato ed’Asti, Grignolino del Monferrato Casa-lese e Bonarda.Cà San Carlo, via Mazzucco 1, tel. 0142933192. Tra i vini: Barbera del Monfer-rato Schiavino, Grignolino, Freisa, Dol-cetto, Bianco Fior d’Arancio, vino da ta-vola rosso Regale (da monovitigno aro-matico simile all’Ermitage), Malvasia Ro-sa e Moscatellina Vin dus dal Biagio; sa-la per degustazioni.S. Lorenzo srl, Branchina, tel. 0142933079.G. Rossi , Pratochiuso, tel. 0142 933053- 0142 933257. Vini: Barbera Monferratoe d’Asti di tutte le annate storiche dal1966 al 1990. Scamuzza, di Zavattaro-Bertone, reg.Scamuzza, tel. 0142 926214, fax 0142401515. Vini: Barbera del Monferrato vi-gneto Amorosa e Baciamisubito, Gri-gnolino Tuma S. P. Luigi Zavattaro, ca’ Pomera-Ravino53, tel. 0142 933010. Produttore di Bar-bera, Grignolino e Cortese.MIELECorrado Robotti, via Cantamessa, tel.0142 933071.

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RICETTIVITÀAFFITTACAMEREOstello Parrocchiale della Gioventù,via Callori 3 (castello), tel. 0142 933453:camere 7. Chiusura 1° ottobre-30 aprile.L’ostello è ubicato nell’antico castello incima al paese.RISTORANTE-ALBERGOSarroc, via S. Rocco,15, tel. 0142933524: coperti 90-130, camere 4, ani-mali sì, carte di credito sì. Chiusura: mer-

coledì - dicembre - gennaio. Piatti: spe-cializzati in pasta, cucina monferrina, gri-gliata di carne. Vini di Vignale.RISTORANTIBar Trattoria Serenella, via Bergama-schino 1, tel. 0142 933100: coperti 40,animali no, carte di credito sì. Chiusuralunedì. Piatti tipici: agnolotti, brasato.Sedti e mangia, via Trento 3, tel. 0142933689: coperti 35, animali sì, carte dicredito sì. Chiusura martedì. Cucina mon-ferrina.Palazzo Callori - Enoteca, piazza delPopolo 12, tel. 0142 933130: coperti 200,animali sì, carte di credito no. Piatti: agno-lotti, tagliatelle, arrosti, lingua monferri-na. Vini dell’enoteca.Universo, via Bergamaschino 19, tel.0142 933052: coperti 80, animali no, car-te di credito no. Chiusura 4-15 agosto e1-31 gennaio. Piatti: lingua monferrinaclassica, con vini piemontesi.AGRITURISMIColonna, fraz. San Lorenzo, cà Accat-tino, tel./fax 0142 933239, e mail [email protected], web www.vinicolonna.it:coperti 30, camere 7, animali si, carte dicredito si. Chiusura: 30 dicembre - 20gennaio. In un cascinale di fine Seicen-to, riattato con grande gusto, sono staticreati spazi comuni e l’Osteria dei Sa-pori dove è possibile degustare oltre alvino di produzione propria, taglieri di for-maggi, salumi e altre specialità monfer-rine.Ca’ Monti, via S. Sebastiano 10, tel. 0142933575, fax 0142 933236; coperti 60, ca-mere 10, animali no, carte di credito no.Chiusura: un po’ a gennaio. Pensione emezza pensione. Sala soggiorno perospiti. Piatti tipici: fritto misto, pasta fre-sca, bollito.Cascina Alberta, ca’ Prano 14, tel./fax0142 933313: coperti 25, camere 3, ani-mali sì, carte di credito sì. Chiusura gen-naio. Piatti: torte di verdura, torta al cioc-colato, arrosto alle erbette. Vino (Barbe-ra, Grignolino). Grande aia con panora-

Vignale, vendemmia nelle prime ore del mattino (ph Gianni Giansanti/Grazia Neri)

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ma a 360°, dove si sono tenuti apprez-zati concerti estivi.Il Mongetto-dre casté, via Piave 2, tel.0142 933442, fax 0142 933469, e-mail:[email protected]: coperti 40, camere5, animali sì, carte di credito sì. Chiusu-ra gennaio. Piatti: agnolotti, coniglio, an-tipasti, vini, tutti prodotti in casa. Prodot-ti tipici: vini, mostarda d’uva, peperonci-no farcito con cappero e acciuga, kit del-la bagna cauda. Note: nato nel 1981 co-me “casa delle ballerine”.La Pomera di Gabriella Trisoglio, SanLorenzo 3, tel. 0142 933378, fax 0142933461: coperti 35, camere 7, animali sì,carte di credito no. Chiusura: si defini-sce di volta in volta. Piatti tipici: le paste,agnolotti alla piemontese (quadrati, dalbuon ripieno di carne), maltagliati, taja-rin, polenta fritta, secondi a base di car-ni bianche, delicatezza al torrone, tortadi nocciole, zabajone. L’azienda ha unmeleto con 49 varietà di mele antiche. Dirilievo un museo con più di 2.000 reper-ti di storia contadina.Paola Biletta, San Lorenzo, ca’ Vite 65,tel. 0142 933166: camere 6, animali sì.Prodotti tipici: vino.Agriturismo De Carlo, Ca’ Casavecchia3, tel. 0142 933556: coperti 30, animalisì. Chiusura: lunedì. Solo ristorazione.Piatti: fusilli meridionali col ragù, agno-lotti; vini di Vignale.Ca’ S. Lorenzo, ca’ S. Lorenzo 24, tel.0142 933314: coperti 35, camere 5, ani-mali sì, carte di credito no. Chiusura: 1-20 agosto. Cucina tradizionale monferri-na coi vini della cascina. Produzioni tipi-che: Barbera, Grignolino e Chardonnay.Campo da tennis. Nei mesi estivi si or-ganizzano corsi di fitness.

AGRITURISMO - TRATTORIALa classe non è acqua, cascina Zulla-no, tel. 0142 925330: coperti 60, anima-li sì, carte di credito no. Chiusura: lunedì,martedì, mercoledì. Solo ristorazione.Piatti: bolliti, fritto misto, carrello di stin-chi, brasati, agnolotti. Prodotti tipici: ven-dita diretta carni bovine di produzionepropria. Sala con tende e poltrone in tes-suto pregiato. Buona sistemazione in ta-voli rotondi. Era la casa di una nobil-donna. C’è anche lo spazio per la ven-dita di carni.BARAgorà, luogo di chiacchiere, via Circon-vallazione 4, tel. 0142 933574. Chiusuralunedì.Caffè della pesa, piazza Mezzadra 1,

tel. 0142 933357. Chiusura domenica (in-verno); giovedì (estate).Osteria della luna, piazza Italia, tel. 0142933577. Chiusura mercoledì.Serenella, piazza del Popolo 1, tel. 0142933412. Chiusura lunedì.Bar Cotti, S. Lorenzo, tel. 0142 933166.Chiusura giovedì.TABACCHIMartinelli, piazza del Popolo, tel. 0142933111.Pinato Massimo, piazza Mezzadra19,tel. 0142 933461.Cotti, S. Lorenzo, tel. 0142 933166.BED & BREAKFASTCavalca, cà Arfinotto 1, tel. 0142933201: camere 3 per posti letto 6.Czarnetta, cascina Intersenga, tel. 0142933415, fax 0142 930924: camere 3 perposti letto 6.Nano, cà Davide 103, tel. 0142 933624:camere 2 per posti letto 6. Vacchino, cà Mondalino 12, tel. 0142933775: camere 2 per posti letto 4.

ATTIVITÀ ECONOMICHEARTIGIANIAngelo Corda, ferro battuto, regione Col-lina, tel. 0142 93305.Babaiaga di Coppo Paola, piazza delPopolo, artigianato ricami.

SERVIZIAutocorriera: fermate Tronco, S. Lorenzoe piazza Mezzedra (stazione ad Altavilla).Autofficina: Buvicar Buzio, via Piave 9,tel. 0142 933197.Banche: S. Paolo, piazza del Popolo 1, tel.0142 933137; Cassa Risparmio di Torino,piazza Mezzadra 16, tel. 0142 930002.Biblioteca: all’aula Cavour, piazza delPopolo: aperta dalle 17 alle 19 martedìe venerdì.Carabinieri: via Cantamessa 33, tel.0142 933003 e 0142 933340.Croce Rossa, piazza del Popolo 6, tel.0142 933340.Distretto Sanitario: via Besso 38, tel.0142 933571.Distributore carburante: Tamoil, viaCantamessa 13.Farmacia: via Roma 8, tel. 0142 933109.Parrocchia: S. Bartolomeo, piazza card.Callori, tel. 0142 933025. Messe domeni-cali al capoluogo: estive ore 8 e 11,15; in-vernali ore 11,15 e 16,30 (asilo); S. Loren-zo ore 9; Molignano ore 9,30 (solo estivo).Poste: piazza Mezzadra 4, tel. 0142933066.Infopoint: Comune e Gal, via Verdi 4, tel.0142 933783.

• Punti panoramici e altro. Sui pae-si e sulle Alpi dal piazzale della chie-sa. Panorama su Vignale da S. Lo-renzo e da Molignano. Panorama suCamagna dalla chiesetta romanicadella Beata Vergine di Fossano.• Suggestiva la fioritura primaveriledei prunus lungo il vialone d’accessoal paese.

pasta fatta in casacibi genuiniè gradita la prenotazione

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STORIANel secolo X apparteneva ad Asti con ilnome di Corte di Scataldeis. Passò, nel1220, ai Visconti di Valenza e, quindi, aiFreisa di Moncalvo, ai Del Prato, agli Ar-rigoni di Mantova, ai Cerutti di Urbino eai Deati, da cui l’attuale denominazionedel Comune. Gli antichi statuti quattro-centeschi sono stati riportati alla luce dalprofessor Garrone.Il patrono è San Remigio (prima dome-nica di maggio). A Zanco: San Giorgio(23 aprile).CURIOSITÀ E LEGGENDE. Il Comuneè decorato con Medaglia d’argento al Va-lor civile per l’eccidio del 9 ottobre 1944.PERSONAGGI ILLUSTRI. Ernesto Ca-murati, parroco di Villadeati, fu uccisoil 9 ottobre 1944 dai tedeschi. Il suo abi-to trafitto dai proiettili è conservato nel-la parrocchia. Si offrì al posto di un grup-po di suoi parrocchiani che erano staticatturati. I tedeschi presero anche lui,ma non risparmiarono gli altri. Furonotrucidati con don Camurati (che è Me-daglia d’oro): Angelo Caprioglio, CarloOdisio, Carlo Dorato, Giuseppe Odisio,Giuseppe Dorato, Luigi Odisio, ClementeGippa, Luigi Amarello, Felice Lanfranco,Ernesto Vallone. A loro è dedicato unmonumento all’ingresso del paese.

Diego Garoglio, poeta (1866 Montafiad’Asti-1933 Firenze). A Villadeati gli èstata intitolata un via. Nella frazione Lus-sello ebbe la sua dimora, su cui è affis-sa una lapide. Fu uno dei fondatori del-le riviste Vita Nuova e Marzocco. Mae-stro di Giovanni Papini, scrisse numero-se opere letterarie: Poesie, Due anime,Elena, Canti di Pietramala, Sovra il fiu-me d’Arno, Umanità, Fior di vita, La vil-la, il parco, il podere.Famiglia Feltrinelli, editori, proprietaridalla fine degli anni Cinquanta della sce-nografica villa-castello. Ora la abitano,nei fine settimana (e hanno la residenzaanagrafica a Villadeati) Inge Feltrinelli eil figlio Carlo.

ARTEChiesa parrocchiale dell’Assunta. Lachiesa fu rifatta completamente nel XIX,secolo sui resti di una chiesa preesi-stente di minore importanza e consa-crata nel 1823. La facciata presenta un

VILLADEATICAP 15020 • Municipio: via Munici-pio 4, tel. 0141 902020, fax 0141902020.Informazioni sul territorio: Morfolo-gia collinare • Abitanti 512 • Altezzacapoluogo 468 metri s.l.m. • Superfi-cie: 14,500 kmq • Frazioni e località:Zanco, Lussello • Comuni confinanti:Tonco, Alfiano Natta, Odalengo Pic-colo, Murisengo, Montiglio • Distan-za da Casale km 28.

Villadeati, frazione Lussello, la chiesa di San Grato (ph Luigi Angelino)

Villadeati, panorama(ph Comune di Villadeati)

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disegno neoclassico molto austero. L’im-magine è resa ancora più misera poichéil portale d’ingresso è protetto da unabrutta saracinesca. L’ampio sagrato èdelimitato da un altissimo muro di so-stegno che togle ogni poesia a questoluogo. La decorazione interna delle pa-reti e delle volte è poco appariscente. Sinotino le pitture sulla parete di sinistra,come sfondo della Crocifissione, figureche illustrano i cinque continenti delmondo. Queste decorazioni sono stateseguite all’inizio del XIX secolo conte-stualmente alla costruzione della chie-sa. Più interessanti sono le tele di scuo-la moncalvesca: una grande tela, dopol’ingresso, che raffigura Gesù tentato neldeserto; una Madonna del Rosario; unS. Girolamo posto nel coro. Ci sono al-tre opere minori nei vari punti della chie-sa: sopra al fonte battesimale Maria As-sunta (opera di Costanzi), un’altra As-sunta nell’abside. Sull’altare di sinistrauna deposizione di Paolo Maggi (1887).Vicino all’altare di sinistra è sepolta lasalma di don Ernesto Camurati, eroe del-la guerra di Liberazione. Offrì la sua vi-ta, insieme ad altri parrocchiani, per sal-vare la popolazione dalla persecuzionedei nazisti. Chiesa di San Remigio. La piccolachiesa di S. Remigio e S. Grato sorge almargine del nucleo storico di Villadeati.Ha un’elegante disegno barocco: l’im-magine è sensibilmente più belle di quel-la della chiesa parrocchiale. Chiesa di San Giorgio. Zanco. La co-struzione che vediamo oggi fu realizza-ta alla metà del XVIII secolo (la consa-crazione avvenne nel 1747), sulle trac-ce di una chiesetta rinascimentale pree-sistente. Ha una bella facciata baroccain mattoni a vista con un bel portale fat-to di 21 pannelli in legno intagliato. Al-l’interno pitture a muro di vari artisti con-temporanei (Nello Cambursano, GinoCappa, Manzoni) realizzate negli anni’50. L’accostamento tra il disegno ge-nerale - di chiara impronta barocca - e

le pitture interne contemporanee incu-riosisce. Ne scaturiscono interessanti ri-flessioni sull’avvicendarsi delle cultureall’interno delle costruzioni monumenta-li che hanno una parte importante nellavita della gente. Albergo e Caffè dell’Unione. Nella viacentrale del paese una grande scrittadipinta sull’intonaco screpolato di unacasa “a cortina”, risalente all’inizio diquesto secolo, ci dà testimonianza del-le antiche abitudini. L’albergo non esi-ste più. Ne rimane solo la traccia. La Villa - Castello. La costruzione fu rea-lizzata alla fine del secolo XVIII: presentaun’immagine settecentesca ricca di tor-rette, balaustre, portali decorati. E’ tuttaintonacata e domina dall’alto il paese diVilladeati. Questa costruzione rappre-senta una bella testimonianza all’internodel complesso di opere che le nascen-ti classi patrizie realizzarono tra la finedel settecento e tutto l’ottocento. Il di-segno di questo grosso edificio è parti-colarmente leggiadro ed articolato.... fat-to non comune nel settore delle costru-zioni residenziali dell’epoca.

TEMPO LIBEROCircolo di Villadeati. Bar e campi dabocce.Campo da Tamburello.

MANIFESTAZIONICommemorazione eccidio del 9 otto-bre 1944. Messa, corona d’alloro al mo-numento, fiaccolata.

PRODOTTI TIPICIPanetteria Anselmo Ermelinda, piaz-za Caduti 1, tel. 0141 902157. Produ-zione torte tipiche: torta di nocciole sen-za grassi, biscotti di pasta frolla, crostatadi pasta frolla, pasticceria secca ricettadella nonna, amarettini alle nocciole.Aperto domenica mattina.

RICETTIVITÀRISTORANTIDa Maria, frazione Zanco, via Roma 108,tel. 0141 902035: coperti 130, animalino, carte di credito sì. Chiusura martedì.Agnolotti, fritto misto, finanziera.

ATTIVITÀ ECONOMICHEGiulio Lattanzio, tel. 0141 902211. Re-stauri dipinti murali.Fogliato, frazione Zanco, via Roma 130,tel. 0141 902075. Laboratorio cornici.

SERVIZICarabinieri: Murisengo.Distributore carburante: Murisengo eAlfiano NattaFarmacia: Alfiano e Murisengo.Parrocchia: Parrocchia S. Maria As-sunta. Orari messe festive: ore 10.Poste: via Roma 2, tel. 0141 902033.

Villadeati, chiesa parrocchiale,il pulpito (ph Luigi Angelino)

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STORIAu fondato nel 1164 con gli uomini di Mi-roglio, Seminengo, Sessana e Monce-stino, dai signori di Miroglio e di Cunicoallo scopo di opporsi al Marchese diMonferrato cui Federico I aveva dato lasuperiore giurisdizione del feudo. I si-gnori si sottomisero poi ai Marchesi diMonferrato che, successivamente, die-dero il paese a Bonifacio e Filippo Miro-glio, alla cui famiglia rimase fino al 1652.Entrò poi a far parte dei domini sabau-di fino al 1703.

ARTEChiesa di Santo Stefano. Edificata nel1819, dalle semplici forme neoclassi-che, presenta un’alta zoccolatura,quattro lesene ed un alto frontone. Al-l’interno vi sono due tele di buona fat-tura.

ASSOCIAZIONICircolo Acli Villamiroglio, tel. 0142947114, gestisce il bar.Circolo Ancol Vallegioliti, tel. 014294729, gestisce il bar.

Sezione Avis Vallegioliti.Pro loco Villamiroglio, tel. 0142 947103.

MANIFESTAZIONISagra del pisello di Vallegioliti, finemaggio. Esposizione piselli prodotti inzona e assegnazione “Pisello d’oro”.Bancarelle mercato ambulante. Nel 1999è ripresa l’antica tradizione della Sagradel pisello (la precedente si era svoltanel 1959).Festa patronale di San Michele, nel ca-poluogo, seconda settimana luglio. Bal-lo a palchetto. Servizio ristoro.Festa di Vallegioliti, quarta settimanadi luglio. Ballo a palchetto. Rassegna ci-nofila.

PRODOTTI TIPICIMIELEBalzola Anna Maria, Vallegioliti, via Ro-magnoli 52, tel. 0142 947249.ORTAGGIGennaro Mauro, via Mezzalfenga 19,tel. 0142 947120.VINIGiolito Arnaldo, Vallegioliti, via Roma-gnoli 28, tel. 0142 947212.

SERVIZIAutofficina: GabianoCarabinieri: Stazione Carabinieri più vi-cina a GabianoDistributori: GabianoFarmacia: Gabiano.Distretto sanitario: più vicino: CerrinaNegozio: Il Buteghin di Mara Corazza,Vallegioliti, via Principe 18, tel. 0142947247. Alimentari, aperto domenicamattina.Parrocchia: Santi Filippo e Michele.Messa festiva: ore 9. Campane: ore emezz’ore, giorno e notte. ParrocchiaSanto Stefano a Vallegioliti: Messa festi-va: ore 11. Campane: ore e mezz’ore,giorno e notte.Poste: via Principe, Vallegioliti, tel. 0142947102.

VILLAMIROGLIOCAP 15020 • Municipio: via Recinto 2,tel. 0142 947101, fax 0142 947907,e-mail [email protected] sul territorio: Morfolo-gia: mista • Abitanti 322 • Altezza ca-poluogo 329 metri s.l.m. • Superficie:9,67 kmq • Comuni confinanti: Ga-biano, Odalengo Grande, Moncesti-no, Verrua Savoia • Frazioni e loca-lità: Vallegioliti, Case Sparse • Di-stanza da Casale km 32.

Villamiroglio, panorama (ph F. Fassio)

CHIESA PARROCCHIALE DI SANFILIPPO. Edificata nel 1764; di ca-rattere tardo - barocco, con formepulite ed austere. Ha una facciatacaratterizzata da lesene ioniche, chela slanciano verticalmente, ed unfrontone curvilineo; le parti lateralidella facciata, comprese tra le lese-ne, con la loro lieve concavità do-nano all’insieme una leggera sensa-zione di movimento. Da notare nellamuratura esterna, a destra rispettoalla facciata, un piccolo concio ditufo raffigurante un volatile lì postocome ex voto.Inoltre, intorno alla chiesa si può no-tare come il tessuto urbanistico pre-senti ancora i caratteri di una fortifi-cazione, con un unico accesso car-raio; questo infatti era sicuramente ilnucleo più antico di Villamiroglio. Al-l’interno vi sono due altari marmoreie alcune tele.

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STORIAFONDATO DA S. EUSEBIO. Secondo latradizione il paese fu fondato da S. Eu-sebio, vescovo di Vercelli. Nel gennaio1197 fu eretto Borgofranco (atto nell’ar-chivio della biblioteca di Vercelli). Nelmedioevo fu possesso dei Signori di Ver-celli e di Casalvolone. Passato ai mar-chesi di Monferrato nel 1404 fu dato aiMontiglio e agli Scozia; nel 1693 lo ac-quistarono i Fassati di Coniolo.CURIOSITÀ E LEGGENDE. FrancescoDemichelis in arte il Biundin, brigante eplayboy delle risaie. Nato a Villanova nel1871, diventò presto un autentico mito sianel basso Monferrato, che nella Lomelli-na, nel Vercellese e nel Novarese. Face-va comunella con il Moretto, al secolo Lui-gi Fiando. Presso un’osteria di Monticel-lo di Granozzo, i due vennero accerchiatidai carabinieri a cavallo; solo il Biundinriuscì a scappare tra il fuoco dei tutori del-l’ordine, rifugiandosi in una cascina delnovarese, mentre il compare non lascampò. Sul suo capo pendevano moltecondanne: ergastolo in contumacia perle sue imprese banditesche, l’uccisionedi un carabiniere e una guardia campe-stre. Un’esistenza malavitosa che si ac-compagnava alle sue doti di dongiovan-ni: si narra che facesse battere il cuoread ogni fanciulla che lo incontrava. Lamorte fu altrettanto epica come la vita: inuna cascina vicino a Santhià, proprioquando ballava stretto con una monda-riso durante una sera di festa, fu scoper-to da un carabiniere. Fuggì subito, in-

gaggiando un duello mortale: il carabi-niere vinse e il Biundin cadde morto inuna risaia.PERSONAGGI ILLUSTRI. DomenicoMombelli o Mombelli, musicista; Fran-cesco Bonardi, abate e patriota (il “pre-te rosso”); Pietro Bosso , ingegnere; G.Battista Bertazzi , commediografo; Ho-ratio Navazzotti, poeta; Federico Mar-tinotti, inventore del metodo di spu-mantizzazione charmat; Baulino, inge-gnere navale; Luigi Stropeni clinico-chi-rurgo, Alessandro Finazzi, generale.

ARTEChiesa parrocchiale di Sant’Emiliano.La Chiesa che vediamo ora è il frutto diuna ricostruzione realizzata in stile eclet-tico nella metà del XIX secolo su pree-sistenze risalenti ai secoli precedenti. Lachiesa - che ha cinque navate interne -ha un grande sagrato con due piccolecappelle barocche ai lati. Questa siste-mazione dimostra l’accurata progetta-zione eseguita, fin dall’origine, per beninserire la chiesa parrocchiale nel dise-gno urbano del centro di Villanova. Si osservino due grandi pitture esegui-te a capo delle navate di sinistra e di de-stra dell’altare maggiore dal pittore ca-salese Emilio Massaza, nel 1890: raffi-gurano re David con la cetra e il pa-triarca Mosè (copia della scultura di Mi-

VILLANOVAMONFERRATOCAP 15030 • Municipio: piazza Fi-nazzi 8, tel. 0142 483121, fax 0142483705, e-mail: [email protected] sul territorio: Morfolo-gia pianeggiante • Abitanti 1.710 •Altezza capoluogo 111 metri s.l.m. •Superficie: 16,59 kmq • Comuni con-finanti: Casale Monferrato, Balzola,Rive, Stroppiana, Caresana, Motta de’Conti • Distanza da Casale km 7.

Villanova Monferrato, la chiesa parrocchiale di Sant’Emiliano(ph Luigi Angelino)

S.S. 31 Casale-Vercelli Villanova Monferrato

uscita caselloautostradaleCasale Nord

Tel. 0142.493528Fax 0142.493530

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36 camere con ingressoindipendentearia condizionata autonoma,frigo bar, tv satellitare,connessione internet,cassetta di sicurezza

Servizio di prima colazioneGrande parcheggio

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chelangelo in S. Pietro in Vincoli a Ro-ma). Un bel quadro del Guala (Madon-na con Bambino mentre benedice S.Emiliano e S. Bernardino) è conservatonella sala consigliare del Comune e pro-viene dalla chiesa del cimitero.

ASSOCIAZIONIClub La Vitoria, via Alessandria 5. Ge-stisce piscina.Club 72, via Bosso. Campo da tennis.Corale S. Emiliano, presso G. Parisso-ne, via Vittorio Veneto 108.Croce Rossa Italiana, via Vittorio Vene-to 34, tel. 0142 483627.Pallavolo Villanova ,, presso Ivo Cabri-no, via Bonardi 92.Villaviva, via Vittorio Veneto 42. Orga-nizza mostre, dibattiti, concerti.Sezione A.N.A. Villanova Monferrato,rif. Germano Delmiglio, tel. 0142 483475.

TEMPO LIBEROAsilo “Pietro Bosso”, via P. Bosso 49,tel. 0142 483104.Auditorium S. Michele, piazza Finazzi.Centro Polisportivo, via Alessandria 5.Piscina, campo da calcio, palestra, pi-sta ciclabile.

MANIFESTAZIONIPatronale, 16 luglio. Organizza gruppoCroce Rossa.Villanova in Musica, settembre. In ri-cordo del compositore Domenico Mom-belli.

PRODOTTI TIPICIRISORiseria Monferrato SpA, via Bosso53/a, tel. 0142 483050, web: wwriseria-monferrato.it. Produce: riso profumatothai, basmati indiano, biologico, colora-ti, a cottura rapida. Nel sito internet sitrovano ricette a base di riso.VARIEGrosso centro commerciale (Monferra-to Shopping Center, tel. 0142 477111)lungo la statale. Al suo fianco la Biste-fani , nota industria dolciaria (tra i pro-dotti: i tipici krumiri).

RICETTIVITÀALBERGHIArcotel, Strada Statale 31, tel. 0142493528, fax 0142 493530: camere 36,animali sì, carte di credito sì. Di nuovacostruzione, ampia zona verde, idealeper soggiorni d’affari. RISTORANTID’Artagnan , Strada Statale 31, tel. 0142483501: coperti 100, animali no, cartedi credito no. Chiusura: domenica (fa-coltativa). Piatti tipici: linea monferrina,pesce su prenotazione. Vini di Rosigna-no e Vignale.Bistrò, annesso al Monferrato ShoppingCenter, tel. 0142 477281.

BARCaffè Concordia, via Vittorio Veneto 15,tel. 0142 483132.D’Artagnan, Strada Statale 31, tel. 0142483501.Bar birreria Gabba, via Bosso 15.TABACCHINon solo tabacchi, via Vittorio Veneto8, tel. 0142 483356.Privativa, c/o Shopping Center, tel. 0142483313.

ARTIGIANATOPietro Caprino, via Montiglio 18, tel.0142 483690. Sculture con lolla di riso.

ATTIVITÀ ECONOMICHEGiangrino Emiliano, via Roma, tel. 0142483693. Floricoltura. Euroflor, via Bonardi, tel. 0142 483387.

SERVIZIAutocorriera: linea Stat, fermata viaBosso.Autofficine: Milani Dismo, via Roma 25,tel. 0142 483361; Demichelis Franco,statale, tel. 0142 483129.Banche: Del Piemonte, via Bosso 48,0142 483114; Popolare di Novara, viaAlzona 4, 0142 483352.Carabinieri: a Balzola, tel. 0142 804133Distributore carburante: IP (Demiche-lis F.), Strada Statale 31, tel. 0142483129.Farmacia: Cabrino, via Alzona 3, tel.0142 483461.Parrocchia: S. Emiliano, via Vittorio Ve-neto 38, tel. 0142 483161. Orario Mes-se festive 8,30, 10,30, 18. Le campanesuonano ore, mezz’ore e Ave Maria.Poste: Via Bosso, 19, tel. 0142 483149.

• A Molino Costa vecchio mulino apale che potrebbe essere inserito inun bel tour delle vie d’acqua di pia-nura.• Deviazioni consigliate. A Motta deiConti per il quadro del Lanino in par-rocchiale e a Caresana per la corsadei buoi nel giorno di S. Giorgio.

Villanova Monferrato, chiesa parrocchiale,volta della cappella dell’Immacolata

(ph Luigi Angelino)

LomellinaLe terre del Po

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La Lomellina, con i suoi paesi ricchi distoria e cultura, simili per paesaggio ca-ratterizzato dalle risaie, potrebbe esse-re la classica gita “fuori porta” dei mon-ferrini.Oltrepassato quel confine naturale chesi chiama Sesia, troviamo Candia Lo-mellina . La prima sosta d’obbligo, ap-pena entrati in paese, sulla destra perchi arriva d Casale, è la piccola chiesadi San Michele: nella cappella dell’An-nunziata ci sono due affreschi di PietroFrancesco Lanino, figlio di Bernardino:uno raffigurante la Natività e l’altro l’A-dorazione dei Magi. Nella cappella del

Rosario invece è possibile ammirare duesplendide opere di Guglielmo Cacciadetto Il Moncalvo, raffiguranti la Presen-tazione di Gesù al Tempio e la Fuga inEgitto (per visitare la chiesa è possibilecontattare con qualche giorno di antici-po Lena Bessi tel. 0384 74695).Proseguendo arriviamo in piazza SanCarlo, dove campeggia il palazzo delMunicipio, con la torretta e l’orologio so-vrastato da una grossa campana dibronzo. Sul lato sinistro della piazza, pic-colo monumento, in granito, detto “il Ru-lin”, con in alto una croce di bronzo, eret-ta a ricordo della visita di San Carlo Bor-romeo. Oltrepassato l’arco, adiacente al-la torretta, in via Cavour, si trova la chie-sa di Santa Maria riconoscibile da ba-samenti di colonne che contengonoquattro statue raffiguranti San France-sco, San Carlo, Sant’Eusebio e Sant’An-tonio. Lasciata Candia prima di giungere aBreme , troviamo sulla destra, in localitàRinalda, uno dei più antichi santuari ma-riani della Lomellina, detto Santa Mariadi Pollicino. Il luogo viene menzionato inun documento del 992 di Ottone III, incui ne viene confermata la custodia aimonaci bremetensi. L’oratorio in stile ro-manico è stato più volte rimaneggiatonel corso dei secoli. Al centro dell’absi-de si trova la statua lignea della Ma-donna, seduta con il Bambino in brac-cio, opera di anonimo scultore del ’400(attualmente la chiesa è di proprietà del-la famiglia Tagliabue ed è visitabile surichiesta). Nel centro storico del paesesono invece degni di nota i resti del-l’Abbazia di San Pietro, della cui chiesaa tre navate rimangono solo 10 colonne,alcune in sasso, altre in mattoni, che sor-

Candia Lomellina, chiesa di San Michele, “Adorazione dei Magi” (Lanino)(ph Pier Luigi Buscaiolo)

Candia Lomellina, la chiesa parrocchiale(ph Pier Luigi Buscaiolo)

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reggono le volte a crociera: interessan-te la Cripta, la più antica della Lomelli-na. Molto belli i locali del Municipio, ubi-cato in una ricca costruzione dell’età ba-rocca, di compendio del monastero Oli-vetano, costruito dopo la rovina della for-tezza, nel 1550. Non lontana, la chiesapievana di Santa Maria (XII-XIII sec., mol-to rimaneggiata), già sede dei monacibenedettini, con l’annesso Battistero at-tribuibile al X secolo. Breme ospita an-che due fortunate manifestazioni: a mar-zo “Mostra dell’artigianato, commercioe agricoltura” e nel mese di giugno laSagra della Cipolla.Solo due chilometri separano Breme daSartirana Lomellina . E’ il paese dellerane, così lo definisce anche in un suolibro Pina Rota Fo, madre del premio No-bel per la letteratura Dario Fo, alla qua-le il Comune ha dedicato una Sala Poli-funzionale che ospite manifestazioni dirilievo. Ma Sartirana è anche nota per ilCastello, rocca militare riconvertita in di-mora gentilizia nel XVI secolo, famosaper la sua possente torre cilindrica, ope-ra tra il 1462 e il 1466, di Ridolfo Fiora-vanti, illustre architetto sforzesco, a cuisi deve l’edificazione del Cremlino perlo Zar Alessandro III il Grande. Diventòfeudo di Mercurio Arborio, segretario diStato di Carlo V, subito dopo la battagliadi Pavia (1522), rimanendo possessodella famiglia sino alla morte (1934) del-l’ultima duchessa di Sartirana, Marghe-rita, da cui verrà destinato con la terradi pertinenza al Duca Amedeo d’Aosta.Ceduto dalle sue eredi nel 1964, venneacquisito dopo quasi vent’anni di ab-bandono, da un gruppo di amici che loridestineranno, con interventi di restau-ro e di ristrutturazione progressiva a cen-tro culturale ed espositivo, con il soste-gno di Regione Lombardia e Provinciadi Pavia. Il Castello, sede della Fonda-zione Sartirana Arte (vedi riquadro) ospi-

ta la “Mostra & Mercato di Arte, Anti-quariato e Arti Tessili”, giunta nel 2000alla sua 20ª edizione, esposizioni di al-to valore artistico e manifestazioni di di-verso tipo come “Vivere al Naturale”.Adiacente al castello la chiesa baroccadi San Rocco, di proprietà dei Duchid’Aosta, mentre antistante alla rocca èla chiesa parrocchiale dedicata a San-ta Maria Assunta del XV secolo (all’in-terno statua in legno della “Madonna delSocco”). Sartirana è conosciuta ancheper il “lago”, formatosi negli alvei del Poe del Sesia, che costituisce il centro diuna zona ecologica divenuta, da qual-che anno, una delle garzaie più interes-santi della Lomellina.

Cozzo, il castello (ph Pier Luigi Buscaiolo)

Valle Lomellina, la chiesa di San Michelee, sullo sfondo, San Rocco(ph Pier Luigi Buscaiolo)

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L’economia del paese negli ultimi annisi è incentrata sull’artigianato orafo di al-to livello: condivide questa fortuna conla vicina Mede che in questo settore puòcontare su un centinaio di laboratori epiù di seicento addetti. Da segnalare nel-la cittadina il “Palio d’la ciaramela”, ma-nifestazione storico - folcloristica che farivivere i valori e le tradizioni della civiltàcontadina. La Chiesa parrocchiale conl’alto campanile, dedicata ai Santi Mar-ziano e Martino, era già collegiata pri-ma dell’anno 1000, ma anteriori sono lefondamenta di una piccola chiesa, for-se un tempietto pagano, trovate duran-te il rifacimento del pavimento, nel 1875.Nel 1300 la chiesa ha già la forma el’ampiezza attuali. La facciata, eleganteed armoniosa, è incoronata da pinnacoliin cotto.Una civiltà che trova il suo fulcro in Val-le Lomellina . L’antica Validium è sededi diverse industrie per la raffinazionedel riso e di piccoli laboratori artigiana-li che pilano il riso come si faceva untempo. Nel centro storico da visitare lachiesa parrocchiale di San Michele eret-ta a partire dal 1622 in stile classico acroce greca, con una sola navata. Nel-la piazza sorge anche la chiesa di SanRocco e San Sebastiano, costruzione aforma rettangolare innalzata nel 1469. Ilpaese celebra la coltura risicola in tuttele sue sfumature: da segnalare la Sagradel Riso, che nell’edizione 2000 ha ospi-tato il 1º Campionato Italiano di Cacciaalla Zanzara e le famose Mondine di Val-le che con i loro canti e racconti sono lamemoria storica di questa comunità.Da Valle è facilmente raggiungibile Lo-mello che nel suo centro racchiude ilcomplesso religioso formato dalla Basi-lica di Santa Maria Maggiore (XI sec),costruzione del primo periodo romanico

Mede Lomellina, il campaniledella chiesa parrocchiale(ph Luigi Angelino)

Breme, il municipio (ph Pier Luigi Buscaiolo)

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lombardo, e dal Battistero di San Gio-vanni “ad Fontes” (V-VII sec.), monu-mento longobardo, con i resti dell’origi-nale fonte battesimale.Ritornando verso il Monferrato, l’ultimatappa è rappresentata da Cozzo che se-condo molti storici venne fondata daiCelti. Negli antichi itinerari romani vienemenzionata col nome di “Cuttiae”: pic-colo centro alla sinistra del fiume Sesiaera un Municipio ed una stazione di po-sta assai importante. Nel 1244 i milane-si la riedificano in più ampie proporzio-ni, munendola potentemente, il Castel-lo. Nel 1465 il duca Francesco Sforzaaccorda licenza a Pietro Gallarati di “fa-re la compera del castello e delle terredi Cozzo”. L’edificio si presenta cinto dafossati con due torri d’ingresso sulle qua-li si aprono gli antichi ponti levatoi, edun torrione sul quale campeggia l’armadei feudatari che lo adibirono a loro re-sidenza di campagna. All’interno, le sa-le conservano i soffitti originali a cas-settoni di legno. Dal 1974 è sede dellacomunità di Mondo X di Padre Eligio,centro per il recupero dei tossicodipen-denti: il castello viene utilizzato ancheper banchetti e cerimonie come quellodi Sartirana (Info: Mondo X, via Castel-lo 20, tel. 0384 74298).Vicino a Cozzo si trova Langosco por-ta della Lomellina verso il Vercellese: dasegnalare la parrocchiale di San Marti-no, costruita tra il 1815 e il 1828 su di-segno dell’architetto Giovanni AntonioVigna di Casale.Come per tutte le gite “fuori porta” chesi rispettino non devono mancare le so-ste golose: a Candia Lomellina, vicinoal fiume, si trova il Ristorante Ponte Se-sia (via Casale 21, tel 0384 74098, chiu-so il martedì) le cui specialità sono risottie rane; a Mortara, troviamo la TrattoriaGuallina (Frazione Guallina, via MolinoFaenza 19, tel. 0384 91962, chiuso ilmartedì) famoso per il bottaggio d’oca

e, in centro, il Ristorante Bottala (via Ga-ribaldi 4, tel. 0384 99021, chiuso il lu-nedì) noto per i vari piatti a base d’oca.Da non lasciare la Lomellina senza le“Offelle” di Parona , biscotti dalla formaovale i cui ingredienti sono farina di fru-mento, uova, burro, zucchero e olio d’o-liva. A inventare le Offelle furono due so-relle paronesi, Pasqualina (di cui il dol-ce assimilò per lungo tempo il nome) edElena (detta Linìn) Colli, che sul finire del1800 crearono questa specialità senzamai rivelare a nessuno la segreta ricet-ta. Inizialmente le Offelle venivano pro-dotte in quantità limitate e vendute a nu-mero, anziché a peso, tanto erano pre-ziose.

Breme, chiesa di Santa Maria di Pollicino (ph Pier Luigi Buscaiolo)

Sartirana, la chiesa parrocchiale(ph Pier Luigi Buscaiolo)

Nell’ottobre del 1981 nasce la prima edi-zione della Mostra Mercato di Antiqua-riato, con spiccata valenza tessile. Lamanifestazione originerà la prima colle-zione permanente del Castello dedica-ta alle Arti Tessili italiane ed extraeuro-pee (MAT). Su suggerimento dello scul-tore Fausto Melotti, nel 1984 si tiene laprima mostra dedicata al gioiello d’arti-sta, disegnato da pittori o scultori e rea-lizzato dagli artigiani orafi della Lomelli-na. Nascerà quindi il secondo museo,MOC, dedicato ad ornamenti di prezio-si anticonvenzionali, cui si affiancheràpresto il MAC (Museo dell’ArgenteriaContemporanea che comprende orna-menti domestici realizzati su disegno difamosi architetti italiani da un gruppo diaffermate aziende artigiane).Tre Biennali dedicate ai “Giovani Artisti”emergenti consentono la nascita dellaquarta collezione permanente, subito se-guita da quella dedicata all’arte graficaa stampa (MAG) e dall’archivio museoper la Scultura Italiana del Ventesimo Se-colo.Nel 1993 nasce la Fondazione Sartira-na Arte, che strutturerà le collezioni co-me “bandiere” dell’arte italiana contem-poranea, iniziando una vivace collabo-

razione con il Ministero per gli Affari Este-ri e le sue reti (Ambasciate ed Istituti dicultura) di rappresentanza in più di die-ci Paesi (Belgio, Egitto, Turchia, Israele,Singapore, Corea, Malesia, Libano, Si-ria, Grecia, Australia, Thailandia, Slove-nia e Stati Uniti), con la realizzazione dinumerose mostre itineranti.Nasceranno successivamente il Museoper la Fotografia, quello dedicato all’ar-chitettura, alle arti decorative e al desi-gn (MADD), una raccolta etnografica dipezzi di cultura materiale locale (agri-coltura) e, al polo opposto, una raccol-ta di abiti, tessuti ed accessori dei no-stri stilisti a partire dagli anni ’50 (Museodella Moda). Ultimo nato è il Museo Sto-rico dello Sport che, con una collezionedi opere a soggetto sportivo di OttorinoMancioli, rappresenterà l’Italia ai GiochiOlimpici di Sidney 2000.Per l’immediato futuro la Fondazione hacome scopo il restauro della “Filanda”,storico edificio industriale del XIX Seco-lo, che, grazie a fondi concessi al Co-mune di Sartirana dalla Regione Lom-bardia, ospiterà le collezioni permanen-ti del Museo per le Arti Tessili (MAT). Perinformazioni tel. 0384 800804, fax 0384800748.

Fondazione Sartirana Arte

PercorsiA zonzo per il Monferrato

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VILLADEATI CREA ROSIGNANO VIGNALE OTTIGLIO

Parco del Sacro Monte di Crea

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile per tutti, mediamente impegnati-vo in bici).Tempo: ore 1 a piedi, mezz’ora in biciTipo di vegetazione: roverelle, casta-gni, frassini Fauna selvatica: molti uccelli selvatici,lepri, tassi, ricci, volpi.

■Giunti al Santuario di Crea, oltre a vi-sitare il Santuario si può apprezzare unbel percorso tra i boschi del parco se-colare per visitare le cappelle del SacroMonte e immergersi nel fresco bosco dicastagni e roverelle. Camminando ver-so la cima del colle, si possono ammi-rare le viste panoramiche verso nord everso tutto l’arco delle Alpi, si può go-dere delle aree attrezzate per i picnic,seguire i percorsi curati all’interno delParco e raggiungere la Cappella del Pa-radiso in cima al Sacro Monte. Una pas-seggiata semplice in un luogo spiritua-le e raccolto.

Moncalvo FF.SS. Castelletto Merli Piancerreto Cerrina Valle

Percorso consigliato: in auto, in bici(molto impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione : vigneti, frutteti,pioppeti, arativi, boschi.Fauna selvatica: tassi, lepri.

■Dopo aver attraversato il passaggio alivello, si prosegue verso Castelletto Mer-li e, al quadrivio, si devia a destra in di-rezione Piancerreto, lungo il fondovalledi un piccolo torrente costellato da an-nose piante di gelsi, ultime testimonian-ze della bachicoltura diffusa nella zonafino agli anni venti. Nei pressi di Terfan-gato la strada diventa più stretta, mamolto più panoramica fino a raggiunge-re uno spettacolare belvedere sui vignetiterrazzati della Cascina Gigliola, colti-vati a doppio filare, ottimo esempio dipaesaggio agrario in trasformazione. Po-co più oltre ci si ferma su una piazzuo-la sulla destra per godere della vista delSantuario di Crea e dei boschi che si at-traversano per giungere alla valle diPiancerreto, ricca di frutteti. Si scendeverso la S.S. della Valle Cerrina notan-do a destra la Cava delle Pietre Verdi dacui veniva estratta la ghiaia che forma-va il fondo stradale prima dell’introdu-zione dell’asfalto.

Moncalvo FF.SS. Odalengo Piccolo Località Pozzo(S.S. Valle Cerrina)

Percorso consigliato: in auto, in bici(impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, frutteti,pioppeti, arativi, boschi.Fauna selvatica: tassi, lepri (riserva dicaccia).

■Dalla stazione ferroviaria di Moncalvosi seguono le indicazioni per OdalengoPiccolo. Dopo l’incrocio per Alfiano Nat-ta, si sale a destra verso Guazzolo (fra-zione di Castelletto Merli). Il paesino, conbella vista in posizione dominante, è ca-ratterizzato dalla storica Cascina Maso-ne, sede di un antico convento. La val-le si apre verso boschi del Bric S. Lo-renzo e verso i vigneti di Odalengo. Siprosegue e si raggiunge Odalengo, pae-sino ricco di frazioni e di cascine spar-se. In località Serra si prosegue salen-do verso la Frazione Vicinato e ammi-rando la bella vista dalla chiesa sette-centesca. Si raggiunge la Frazione Pes-sine per giungere a Passo Croce. Da quiè possibile parcheggiare l’auto e inol-trarsi nei boschi e ammirare il panora-ma verso Odalengo Grande e l’arco al-pino. Si scende quindi a valle fino a rag-giungere la località Pozzo in Valle Cerri-na.

PERCORSI ZONA OVEST

Dalla valle si sale, come inpellegrinaggio, al Santuario di Crea

Tutte le fotografie della sezione “Percorsi”sono di Alessandro Caramellino.

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Fondovalle Murisengo Villadeati Cerrina

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile per tutti).Tempo: di percorrenza in bicicletta perla sola andata: ore 1, ore 2 a piedi.

■Trattasi di una passeggiata agevole emolto panoramica pur essendo in fon-dovalle. Provenendo da Casale Monfer-rato, è possibile parcheggiare l’auto-mobile in località Sant’Angelo sulla S.S.della Valle Cerrina ai piedi di Murisengoe si cammina per circa 150 metri fino adimboccare sulla sinistra la strada ster-rata di fondovalle che prosegue paral-lelamente al torrente in posizione om-breggiata tra campi arati e pioppetiaprendosi in bellissime viste paesaggi-stiche sulle colline circostanti. Si prose-gue fino alla località Pozzo in cui si in-contra una strada asfaltata, la si superaper raggiungere quindi Valle Cerrina.

Fondovalle Cerrina Fondovalle Serralunga Madonnina di Crea

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile per tutti).Tempo: di percorso solo andata in bici-cletta: ore 1, ore 2 a piedi.Tipi di coltivazione: pioppeti, arativi.Fauna selvatica: aironi, poiane, passe-ri, tassi, lepri.

■Percorso molto scenografico pur es-sendo di fondovalle e adatto a tutti inquanto non presenta particolari pen-denze. Si parte da Valle Cerrina e si po-steggia l’auto vicino al mulino nella stra-da statale che sale verso Piancerreto. Siprosegue quindi verso sinistra in dire-zione Serralunga di Crea e si segue unpercorso ombreggiato e rilassante tracampi arati e pioppeti, ricco di viste pae-saggistiche molto interessanti. Si supe-ra quindi il fondovalle di Valle Cerrina esi arriva nelle vicinanze di Casalino. Siincontra una strada sterrata, occorre gi-rare a sinistra e poi subito a destra e siarriva nel fondovalle di Serralunga diCrea entrando in quella che viene chia-mata Valocca. Si sale quindi legger-mente verso Cascina Sant’Eustorgio epoi dolcemente verso Madonnina diCrea.

Serralunga Ponzano Bricco Castelvelli Serralunga di CreaMadonnina di Crea

Percorso consigliato: a piedi, in bici(impegnativo).Tempo: ore 2 a piedi, ore 2 in bici.Tipo di vegetazione: boschi di casta-gno, robinieFauna selvatica: poiane, gazze, torto-re, lepri, volpi, tassi.

■Percorso molto bello e panoramico,ma piuttosto mal tenuto e non ben se-gnalato, quindi fare attenzione alle indi-cazioni e soprattutto dotarsi di una map-pa. Giunti a Serralunga, provenendo daMadonnina di Crea si attraversa tutto ilpaese e si parcheggia l’auto sull’ultimacurva prima di scendere verso valle. Sul-la sinistra si dirama una strada sterratache entra in una zona agricola molto in-teressante. Al primo bivio girare a sini-stra e proseguire lungo la valle che sa-le lentamente tra vigneti e campi arativerso Ponzano, parallelamente al tor-rente. Giunti nelle vicinanze di Ponzanosi gira sulla destra al bivio e si imboccala strada che sale leggermente verso lamontagna costeggiando due cascine.Si tratta di una strada sinuosa, molto pa-noramica verso Piancerreto: al bivio suc-cessivo girare a destra ancora verso ilbricco di cui si raggiunge il punto più al-to dopo quasi un chilometro. Si puòquindi far ritorno a Serralunga girandoa destra al bivio successivo o a sinistraverso Casalino. Si scende leggermentetra ombrosi boschi di castagni, robinie,frassini e roverelle e ci si ritrova nella val-le di Casalino con una vista molto at-traente su questo insediamento. Al biviosuccessivo, invece di scendere versovalle, girare a destra e proseguire in co-sta, seguendo la strada che tocca la ca-scina Agliano, la Cascina Carile e la Ca-scina Bricchetto facendo ritorno lungoun percorso in costa molto panoramicosulla Valle Cerrina, a Serralunga di Crea.

S.S. Valle Cerrina Serralunga di Crea Forneglio Ponzano Salabue S.S. Asti-Casale

Percorso consigliato: in auto, in bici(molto impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, bo-schi, frutteti.Fauna selvatica: picchi, passeri, torto-re, corvi, tassi, lepri, volpi.

■Provenendo da Casale Monferrato sipercorre la Valle Cerrina verso Murisen-go. Raggiunto l’incrocio per Serralunga

Il fondovalle di Cerrina, tra campi eantiche cascine

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di Crea, si entra in una zona pianeg-giante in fondovalle, rinomata per i tar-tufi, con bella vista verso l’insediamen-to di crinale di Serralunga di Crea, ca-ratterizzato da due filari di case lungo lastrada principale con panorami inte-ressanti verso entrambe le valli. Supe-rata Serralunga, si scende a valle e siprosegue in direzione di Forneglio e delSantuario di Crea. Con alcuni tornanti siarriva alla frazione di Forneglio, in cuimolto bella è la vista verso il castello. Daqui si può raggiungere il Santuario diCrea che merita una visita particolare.La vista dal Santuario è estremamenteinteressante a sud verso la cascina Te-naglia e la cascina Gaveita: una valle in-teramente coltivata a vigneto che difen-de molto bene dall’erosione i pendii sco-scesi e che forma un eccitante colpod’occhio paesaggistico. Verso nord in-vece si distingue l’insediamento del par-co naturale, ricco di essenze legnose,che fanno da degno contorno alle pre-ziose cappelle seicentesche del SacroMonte. Continuando si raggiunge il co-mune di Ponzano e si prosegue in dire-zione di Salabue. Sulla sinistra, scen-dendo verso valle, poco più avanti èpossibile dissetarsi ad una fontana. Dal-la frazione di Salabue si gode una spet-tacolare vista sul Santuario e sul SacroMonte, nonché sulla valle del Colobrio.Dopo alcuni tornanti si raggiunge lastrada statale Asti-Casale.

Castellazzo (Serralunga) Salabue (Ponzano) S.S. Casale-Asti

Percorso consigliato: a piedi, in bici(impegnativo).Tempo: ore 2 a piedi, ore 1 in bici.Tipo di vegetazione: boschi di casta-gno, robinie.Fauna selvatica: poiane, gazze, torto-re, lepri, volpi, tassi.

■Provenendo da Casale e superata l’in-dicazione per Madonnina di Crea e San-tuario, poco dopo lo svincolo sulla de-stra si trova l’indicazione Castellazzo.Attraversato il passaggio a livello, si po-steggia l’auto prima di salire a piedi peri tornanti verso Castellazzo per rag-giungere il belvedere nel piccolo borgosilenzioso raccolto intorno alla chiesacon vista molto bella verso la pianuravercellese e Cereseto col suo turrito ca-stello. Si prosegue lungo una strada ster-rata tra boschi di robinie e castagni mol-to freschi ed accoglienti. Lungo un per-corso di crinale si giunge alla CascinaValmonte da cui si può ammirare unavalle completamente coltivata a sud connuovi vigneti a spina garanti di un otti-mo prodotto. Al bivio successivo si giraa sinistra proseguendo tra pioppeti e bo-schi ammirando i vigneti dell’altro ver-sante. Si scende quindi verso valle e siraggiunge la cascina Rocca tra zonearative e boschi a nord molto belli an-

che se relativamente incolti e ricchi diselvaggina e volatili. Superata la Casci-na Rocca si cammina in fondovalle in di-rezione della Cascina Sapelli. Al bivio sigira di nuovo a sinistra verso Castellaz-zo parallelamente alla ferrovia.

Madonnina di Crea Salabue Moncalvo FF.SS.

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile per tutti);Tempo: ore 2 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: pioppeti, arativi.Fauna selvatica: poiane, passeri, tassi,lepri.

■Trattasi di un percorso molto facile eadatto a tutti in quanto essenzialmentedi fondovalle senza alcuna pendenzaeccessiva. Parcheggiata l’auto in loca-lità Madonnina di Crea, si prosegue indirezione Castellazzo lungo la stradaasfaltata. Si incontra la cascina Guaz-zaura, splendido esempio di podere set-tecentesco con un parco molto ben con-servato. Superato il bivio per Castellaz-zo, si prosegue diritto lungo il sentierosterrato di fondovalle. Si possono os-servare dal basso le colline circostantiammirando la ricchezza della fauna edella flora: sullo sfondo gli scenograficiprofili di Crea e Moncalvo. Si oltrepassala vecchia Cascina Sapelli in cui si di-stingue ancora una parte dell’edificio diun antico monastero e si raggiunge lastazione di Salabue. Si arriva quindi al-la strada asfaltata che sale verso Crea.Dopo cento metri sulla destra della sta-tale Casale-Asti ricomincia un percorsoparallelo alla ferrovia fino alla stazionedi Moncalvo. A questo punto si può ri-tornare comodamente verso Madonni-na di Crea.

Forneglio Ponzano e ritorno

Percorso consigliato: a piedi, in bici(impegnativo).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti splendidi,pioppeti, arativi.Fauna selvatica: poiane, passeri, torto-re, gazze, tassi, lepri.

■Provenendo dalla Valle Cerrina e su-perato il bivio con l’indicazione per Ser-ralunga di Crea, si individua sulla sini-stra una strada agricola sterrata che sisnoda vicino al torrente in una zona mol-to fresca in cui proliferano i tartufi, trauna ricca vegetazione ripariale e fitti bo-schi. Si raggiunge quindi un punto pa-noramico da cui si può osservare unadelle aree più pittoresche e meglio col-tivate del Monferrato. Dopo un impiantodi pioppeti si sale verso la frazione diPonzano ammirando a nord la vista deivigneti della Cascina Gigliola. A Ponza-no si oltrepassa la Cascina Gaveita e si

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ridiscende il percorso di fondovalle pre-cedentemente imboccato con una vistaspettacolare su un paesaggio produtti-vo in grado di fornire un prodotto vitivi-nicolo di eccellente qualità.

Odalengo Piccolo Villadeati Murisengo

Percorso consigliato: in auto, in bici(impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, pioppeti,arativi.Fauna selvatica: poiane, passeri, torto-re, gazze, tassi, lepri.

■Lungo percorso che permette di visi-tare alcune zone agricole e boschivemolto interessanti. Raggiunta la localitàSerra di Odalengo Piccolo, si scende indirezione Villadeati. Oltrepassato il tor-rente si prosegue per una strada a tor-nanti che entra nella Valle di Campassoattualmente disabitata, molto verde, fit-ta di boschi e con alcune coltivazioni dipioppeti. La strada sale piacevolmenteal Bricco Tribecco da cui si scende ver-so Villadeati godendo una vista moltobella sull’antico borgo presidiato dal suapittoresca rocca. Appena dopo aver su-perato il Passo di Tribecco, nell’ansa diuno dei primi tornanti sulla sinistra, si in-contra una fontana millenaria denomi-nata in dialetto di Giulii Sisar presso laquale si raccolgono ad attingere a tuttele ore persone provenienti anche da mol-to lontano attirate dalla fama terapeuti-ca delle sue acque. Si raggiunge quin-di Villadeati che merita una visita atten-ta e prolungata per il suo impianto ar-chitettonico e i suoi edifici storici. All’u-scita del paese si gira verso Murisengoa sinistra procedendo tra vigneti ed ara-tivi con bellissime viste verso la catena

delle Alpi e sulla Valle Cerrina. Al biviosi prosegue a destra verso Murisego chesi raggiunge dopo poco attraversandouna zona in cui si aprono in continua-zione colpi d’occhio su una ricca vege-tazione naturale e su un susseguirsi discorci paesaggistici e scenografici digrande effetto, che profilano le colline fi-no al più lontano orizzonte. Dopo avervisitato il paese di Murisengo si scendeverso la strada statale della Valle Cer-rina e la frazione di San Candido.

Moncalvo stazione Borgo S. Giuseppe Cascina della Valle

Percorso consigliato: a piedi, in bici(molto facile per tutti).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: pioppeti, arativi.Fauna selvatica: poiane, passeri, torto-re, gazze, tassi, lepri.

■E’ essenzialmente un percorso di fon-dovalle da compiere a piedi o in bici-cletta panoramico e non impegnativo inquanto non presenta pendenze. Par-cheggiata l’auto alla stazione, si puòcamminare lungo la ferrovia e osserva-re il paesaggio di fondovalle con il RioMenga e relativa cascatella vicino al Bor-go San Giuseppe. Si può ammirare la fit-ta vegetazione ripariale. Una volta su-perato il Borgo San Giuseppe e rag-giunta la strada statale, si prosegue lun-go la strada sterrata parallela al Rio Men-ga. Si distinguono le case e le cascinedi Guazzolo, Cosso, Perno Inferiore ePerno Superiore, Terfangato sullo sfon-do scenografico delle colline circostan-ti. In fondovalle si possono notare tra lavegetazione ripariale anche alcuni filaridi gelsi che fornivano le foglie per l’alle-vamento del baco da seta. Si raggiun-ge quindi la collina dell’insediamento di

Verso Villadeati, tra campi e vigneti

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Cosso dove si trovano parecchi frutteti,soprattutto di meli, che caratterizzanoquesta valle e che testimoniano alcunitentativi di nuove coltivazioni, coronati inquesto caso da successo. Si raggiungequindi la cascina Della Valle, bell’inse-diamento secondario con stalle e fienilidi fondovalle. A questo punto si può tor-nare indietro senza difficoltà. Percorsopanoramico e breve, facile per tutti cheraggiunge località sul crinale della col-lina con una vista aperta sulla valle cir-costante.

Moncalvo FF.SS. Castelletto Merli Ponzano S.S. Asti-Casale

Percorso consigliato: in auto, in bici(molto impegnativo).Tempo: ore 2 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti terrazzati,arativi, pioppeti, arativi.Fauna selvatica: poiane, passeri, torto-re, gazze, tassi, lepri.

■Superata la stazione di Moncalvo eproseguendo verso Borgo San Giusep-pe, al bivio prendere la direzione per Ca-stelletto Merli. Il percorso dopo una leg-gera salita raggiunge il centro storicodel paese. Al bivio successivo si gira adestra e si devia senza salire verso Per-no Superiore. Si inizia il cammino in di-rezione di una valle piuttosto stretta chesi apre poi successivamente su una vi-sta panoramica. E’ una zona natural-mente ricca di tartufi e in fondovalle so-no presenti alcuni impianti tartufigeni. Sisale sul crinale con due tornanti per rag-giungere un belvedere con una vista fan-tastica su vigneti e zone a bosco cheabbraccia il profilo delle colline circo-stanti, soprattutto nei pressi della casci-na Mario. Il percorso procede con un an-damento sinuoso sul crinale con un belpanorama su tutta la valle. RaggiuntoPonzano, con soste per ammirare le vi-

ste verso Crea e Moncalvo, si scendeattraversando la bella frazione di Sotto-ripa sul crinale; seguendo le indicazio-ni per Casale-Asti si raggiunge la stata-le 456 in località Valle San Giovanni. Per-corso complessivamente molto panora-mico con prospettive molto belle su vi-gneti antichi.

S.S. Asti-Casale Rosignano Cella Monte Moleto

Percorso consigliato: in auto, in bici(impegnativo).Tempo: ore 2 in auto, ore 3 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti terrazzati,arativi, pioppeti, arativi.Fauna selvatica: poiane, passeri, torto-re, gazze, tassi, lepri.

■Percorso molto panoramico tra vigne-ti e colline a grande vocazione vitivini-cola. Da Casale si sale a Rosignano esi gode ottima vista verso Cella Monte everso Casale stessa. Si scende poi a val-le e si risale a Cella Monte; il paese conle case, le cappelle e gli edifici storici intufo restaurati con cura e attenzione èmolto pittoresco e vi si gode una vistabellissima verso le valli vicine. Si ridi-scende quindi di nuovo a valle e si pro-segue in direzione di Moleto. Si sale lun-go un percorso molto panoramico e sigiunge nel paese da cui si gode unabella vista, in un’atmosfera particolar-mente suggestiva.

Corteranzo S. Antonio Odalengo Grande Villamiroglio Moncestino Gabiano

Percorso consigliato: in auto, in bici(molto impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.

La bella vista verso Lu

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Tipo di vegetazione: boschi di casta-gno, robinie, roverelle.Fauna selvatica: poiane, gufi, falchetti,gazze, tortore, lepri, volpi, tassi.

■Percorso molto bello tra boschi e val-li ricche di verde. Da Murisengo si saleverso Corteranzo. Il piazzale della chie-sa offre un balcone privilegiato di os-servazione su uno dei panorami più am-pi e spettacolari che si possano imma-ginare. Da qui si prosegue per Odalen-go Grande, con percorso di crinale mol-to panoramico. Quindi verso Villamiro-glio, tra boschi e valli d’incredibile bel-lezza. Si sale quindi verso Moncestinoe si raggiunge Gabiano. Vale la penafermarsi a visitare i paesi citati e gode-re dell’atmosfera e della bella vista daognuno di essi.

Vignale Altavilla Fubine Quargnento

Percorso consigliato: in auto, in bici(abbastanza semplice).Tempo: ore 1 in auto, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, piop-peti, arativi.Fauna selvatica: poiane, passeri, torto-re, gazze, tassi, lepri.

■Da Vignale proseguire in direzione Al-tavilla e raggiungere il paesino. Dopo ra-pida visita si ridiscende in direzione Fu-bine passando per una zona molto ver-de e ricca di boschi. Dopo una visita aFubine si prosegue in direzione Quar-gnento attraversando un paesaggio dipianura con campi e arativi con bella vi-sta panoramica sulle colline in lonta-nanza verso nord. Si ricorda che meri-tano una visita i paesi attraversati per illoro interesse storico, architettonico eculturale.

Roncaglia La Varacca Cascina Verenghino(Terruggia)

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza semplice).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, piop-peti, arativi.Fauna selvatica: poiane, passeri, torto-re, gazze, tassi, lepri.

■Lungo la strada asfaltata Casale-Ales-sandria, svoltare a sinistra verso la lo-calità Roncaglia, provenendo da Vigna-le. Posteggiata l’auto in tale località, siprosegue a sinistra verso Cascina La Va-racca, camminando tra campi e vignetie godendo di una bella vista verso Ro-signano. Si raggiunge quindi la Casci-na Sarzana e si volta a destra, prose-guendo in costa. Si ritorna così, supe-rate le Cascine Verenghino e Coniola,alla località Roncaglia.

Vignale Frazione Davino Cuccaro Lu Mirabello Monferrato

Percorso consigliato: in auto, in bici(abbastanza impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, piop-peti, arativi.Fauna selvatica: poiane, passeri, torto-re, gazze, tassi, lepri.

■Da Vignale ci si dirige a valle attra-versando la frazione Davino verso Cuc-caro. Giunti in fondovalle si sale lungo itornanti e si raggiunge Cuccaro. Da quisi gode ottima vista verso le colline cir-costanti. Si prosegue per Lu con stradamolto panoramica. Si continua quindiper Mirabello, con un percorso sinuosotra campi arati in pianura. Di grande in-teresse culturale i paesi attraversati chemeritano una sosta per una visita pro-lungata.

Attorno a Frassinello

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza impegnativo).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, piop-peti, arativi.Fauna selvatica: poiane, passeri, torto-re, gazze, tassi, lepri.

■Lasciata l’auto in posteggio a Frassi-nello, si scende verso valle per la stra-da che dal paese scende alla CascinaColombina e alla Cascina Africa, in di-rezione est. Si cammina tra vigneti ecampi arati con bella vista verso Vigna-le. Raggiunto il fondovalle, si cammina

La cascina e l’agricoltura tipiche del Monferrato

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lungo il percorso parallelo alla stradaasfaltata. Si prosegue verso Cascina Zu-liano e si raggiunge la strada asfaltatavicino a Cascina Morano. Quindi si vol-ta a sinistra lungo la strada sterrata difronte alla cascina stessa e ci si man-tiene costantemente sul percorso di cri-nale che risale, tra bei vigneti, versoFrassinello.

Vignale Camagna Conzano S. Maurizio Occiminiano

Percorso consigliato: in auto, in bici(abbastanza impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi.Fauna selvatica: poiane, passeri, torto-re, gazze, tassi, lepri.

■Percorso molto panoramico che mo-stra le realtà agricole e gli insediamentirurali di questa bella zona del Monfer-rato. Da Vignale si prosegue verso Ca-magna e Conzano e si gode una bellis-sima vista verso le colline. È di sicuro in-teresse storico e paesaggistico una vi-sita ai paesi che si attraversano. Si scen-de verso S. Maurizio e Occimiano. Ilpaesaggio cambia e l’agricoltura dallaprevalenza del vigneto passa a quellatipica di pianura: campi di grano, orzo,filari di gelsi, salici e pioppi lungo i tor-renti caratterizzano il paesaggio. Si rag-giunge quindi Occimiano. Tutti i paesimeritano una attenzione particolare perla qualità degli insediamenti.

Fondovalle Altavilla Cuccaro Conzano S. Maurizio

Percorso consigliato: a piedi, in bici(molto facile per tutti).Tempo: ore 2 a piedi, ore 1 in bici.

Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, piop-peti.Fauna selvatica: picchi, passeri, corvi,tassi, lepri.

■Da Altavilla si scende verso est e siraggiunge il fondovalle, superando Ca-scina Cittadella. Si prosegue parallela-mente al torrente, tra i pioppeti, in unavalle molto suggestiva. Si passa allependici della collina di Cuccaro e diConzano e si gode una vista molto gra-devole verso Camagna e Lu. Si rag-giunge quindi S. Maurizio, sempre se-guendo la strada vicino al torrente.

Attorno a Conzano

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi.Fauna selvatica: picchi, passeri, corvi,tassi, lepri.■Posteggiata in Conzano l’auto, si cam-mina lungo la strada verso Camagna.Dopo 600 metri dal paese, imboccarela strada sterrata sulla destra e scen-dere verso valle. Il paesaggio è moltoverde e ben coltivato. Superata Casci-na Montalone, si raggiunge dopo circa2 km la strada asfaltata. Si ritorna versoConzano per 200 m e si volta a sinistraverso Cascina Gabugio, Cascina Pen-na. Raggiunta Cascina Boccolatte, si vol-ta a destra e si risale verso Conzano. Vi-sta molto bella per la posizione domi-nante.

Attorno a Camagna

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi.Fauna selvatica: picchi, passeri, corvi,tassi, lepri.■Posteggiata l’auto a Camagna, si scen-de verso Conzano e si imbocca il per-

La strada si snoda dolcemente sulle colline attorno a Camagna

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corso a destra di fronte alla CascinaBernardi e si scende verso valle, in unpercorso molto ombreggiato e fresco.Raggiunto il fondovalle si volta versoovest a destra e, dopo 100 m, di nuovoa destra e si risale verso Camagna. Stra-da molto panoramica verso Vignale.

Valle tra Rosignano e Cella Monte

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, bo-schi.Fauna selvatica: picchi, passeri, torto-re, corvi, tassi, lepri.

■Provenendo da Rosignano e scen-dendo verso Cellamonte, si posteggial’auto sulla strada a destra sita in fon-dovalle. Ci si inoltra tra i due costoni do-ve sono posti Rosignano e Cellamontein un percorso molto rilassante e fresco,lungo un torrente. Il luogo è vocato allaraccolta dei tartufi. Si sale quindi dolce-mente verso Treville svoltando a sinistraal bivio. Raggiunta la strada asfaltata,girare a destra e di nuovo a destra unavolta raggiunta la strada per Rosignano.Si ridiscende quindi a valle. Molto bellala vista verso Ozzano.

Attorno a Cella Monte

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza impegnativo).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, bo-schi.Fauna selvatica: picchi, passeri, torto-re, tassi, lepri.

■Si posteggia l’auto in Cella Monte, neipressi della chiesa di S. Quirico e si pro-segue verso il paese. Dopo circa 100 m.dalla chiesa suddetta (che è d’obbligovisitare!) a destra si scende verso vallelungo una stradina di campagna. Rag-

giunto il fondovalle, si volta a destra. Ilpercorso è molto rilassante e bella è lavista verso Sala Monferrato. RaggiuntaCascina Valpane, si volta a destra e sirisale in una valle molto verde e tran-quilla. Raggiunta la strada asfaltata, sifa ritorno a Cella Monte godendo dellabella vista verso Rosignano.

Ottiglio Moleto

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, bo-schi.Fauna selvatica: picchi, passeri, torto-re, tassi, lepri.

■Ad Ottiglio si posteggia l’auto nei pres-si della piazzetta in fondovalle e si pro-segue a piedi lungo la stradina sterratasulla destra a nord-est verso frazionePrera. Vi si sale e si gode di vista moltobella, tra vigneti e macchie boschive.Superata la frazione e le case Prera, siprosegue a sinistra verso Moleto da cuisi può fare ritorno a Ottiglio in una cor-nice scenografica di grande suggestio-ne.

Vignale Frassinello Olivola Ottiglio Moncalvo

Percorso consigliato: in auto, in bici(impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi.Fauna selvatica: picchi, passeri, torto-re, tassi, lepri.

■Percorso molto panoramico che dà l’i-dea della grande tradizione rurale degliinsediamenti in queste zone agricole, travigneti e coltivi caratteristici che hannocontraddistinto questo paesaggio per

Antichi vigneti producono un vino rosso e profumato: il Barbera

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secoli. Da Vignale ci si dirige a Frassi-nello. Molto panoramico il tratto versoOlivola e la discesa ad Ottiglio. Si pro-segue quindi verso Moncalvo, nella zo-na del vino tipico Malvasia. E’ consi-gliabile fermarsi a visitare ogni paese eammirare la vista panoramica delle col-line.

Castellino (Cereseto) Ottiglio

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, bo-schi.Fauna selvatica: picchi, passeri, torto-re, tassi, lepri.

■Raggiunto Castellino sulla sinistra pro-venendo da Casale lungo la S.S. Asti-Casale, si posteggia l’auto e si imboc-ca la strada verso sud e il bosco, in di-rezione di Ottiglio. Tra i castagni e le ro-binie, in una valle molto fresca, si scen-de verso il fondovalle e si arriva a Otti-glio. Il percorso è immerso in una natu-ra molto selvaggia con colpi d’occhiosulle particolarità dell’abitato che si sro-tola come un presepio sulle pendici del-la collina.

Treville Cereseto

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza difficile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, bo-schi.Fauna selvatica: picchi, passeri, torto-re, tassi, lepri.

■Da Treville si scende verso valle lun-go il percorso sotto le cascine Serra, sul-la sinistra, direzione ovest. Tra vigneti ecampi si raggiunge la valle. Sulla destra:fonte di acqua solforosa. Attraversata lavalle si prosegue diritto salendo, tra vi-gneti e campi, verso Cereseto. Molto bel-la la vista verso Pontestura.

Ozzano Treville Sala Cereseto

Percorso consigliato: in auto, in bici(abbastanza difficile).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, bo-schiFauna selvatica: picchi, passeri, torto-re, tassi, lepri, ricci.

■Percorso molto panoramico tra cam-pi, zone a bosco e soprattutto vigneti,alcuni molto antichi. Si parte da Ozza-no. Raggiunto il crinale, si gode del-l’ampio panorama verso la valle. Si rag-giunge Treville e dalla chiesa, visibile daogni parte del Monferrato perché moltoslanciata e sopraelevata sullo sperone

di roccia più alto del paese si gode unabellissima vista dei dolci declivi chetutt’intorno si distendono fino al più infi-nito orizzonte. Si scende verso valle e sirisale raggiungendo Sala Monferrato. Siprosegue poi lungo la strada accompa-gnati dalla rasserenante cornice dellecolline. Sull’ultima curva prima di Cere-seto, punto di osservazione per unasplendida vista verso Crea.

Piancerreto Casalino Pezzere

Percorso consigliato: a piedi, in bici, acavallo (media difficoltà, impegnativo inbici).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in biciTipo di vegetazione: frassini, roverelle,castagni.Fauna selvatica: ricca presenza di uc-celli (tortore, picchi, poiane), lepri, tas-si, ricci, volpi.

■Giunti a Piancerreto e posteggiata l’au-to presso la Cascina Ramengo, ci si inol-tra nel bosco nel sentiero alle spalle del-la cappellina votiva. Dopo poco, si in-contra sulla destra una panoramica ra-dura con le rovine della Cascina Le Ta-ne. Anticamente questo versante dellacollina era tutto terrazzato a vigneto eancora oggi si possono ancora notare iterrazzamenti invasi ormai dal bosco. Siprosegue lasciando sulla sinistra il Mon-te Monguietto e si scende tra i freschiboschi verso Casalino, passando tra laFrazione Cantone Sopra e godendo, trala vegetazione, una bella vista versoPonzano e il Santuario di Crea. Passato

La viticoltura domina le colline monferrine

Il paesaggio invernale è riscaldato dal sole basso sulle colline

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Casalino, in cui ci si può rifocillare e dis-setare al Bar del paese, si scende ver-so valle e si imbocca la strada sterratasulla sinistra, prima del ponticello e sicammina lungo il Rio di Montaldo. Il per-corso risale dolcemente verso l’alto, tracampi, prati, vigneti antichi e boschi inun’ampia e accogliente valle raggiun-gendo la località Montaldo. Da qui no-tevole è la vista verso la Valle Cerrina.Si prosegue quindi in costa verso la Lo-calità Pezzere, da cui si gode una bellavista verso la valle di Montaldo, e ci siinoltra nel sentiero tra i boschi incon-trando nuovamente dopo poco il per-corso già fatto che ci riporta verso Pian-cerreto.

Odalengo Piccolo Alfiano Natta

Percorso consigliato: a piedi, in bici, acavallo (facile, adatto a tutti, impegnati-vo in bici).Tempo: ore 2 a piedi, ore 1 in bici.Tipo di vegetazione: splendidi casta-gneti, roverelle. Funghi.Fauna selvatica: vasta presenza di uc-celli selvatici, lepri, tassi, ricci.

■Provenendo da Odalengo Piccolo eposteggiata l’auto nel passo Tribecco,ci si inoltra nel bosco nel sentiero sullasinistra verso sud-est. Il percorso in-contra quasi subito una fontana (detta“delle sette stisse”) e una caverna (“labalma”) che ha dato riparo, nei secoli,a primitivi, contadini sorpresi dalla piog-gia, furfanti, partigiani ecc. Proseguen-do, ci si inoltra in uno dei più bei boschidi castagno della zona e si può ap-prezzare la particolare forma di condu-zione forestale detta a ceppaia, in cui lepiante di castagno vengono periodica-mente tagliate (per fornire pali per la vi-te, legna da ardere) e viene lasciato so-lamente il ceppo, da cui il termine “cep-paia”. Le castagne prodotte (periodo ot-tobre-novembre) sono piuttosto picco-le. L’umidità è favorevole alla crescita difunghi e apprezzabile è la frescura chesi gode d’estate. Il sentiero, quasi sem-pre in costa, raggiunge il crinale e il Bric-co S. Spirito e i ruderi dell’omonima chie-setta, purtroppo malridotta. La vegeta-zione cambia e ricca è la presenza diroverelle, noci, robinie e arbusti vari, ti-pici di una vegetazione di crinale in po-sizione soleggiata. Scendendo verso Al-fiano Natta, si possono godere almeno3 o 4 punti panoramici con splendida vi-sta verso l’Astigiano, con la consape-volezza di trovarsi sul rilievo più alto ditutta la zona. Nei giorni più sereni, si pos-sono apprezzare la vista delle Alpi in-nevate e la superba visione, verso ove-st, del Monviso.

Odalengo Piccolo Piancerreto

Percorso consigliato: a piedi, in moun-

tain-bike, a cavallo (facile, adatto a tut-ti).Tempo: ore 2 a piedi, ore 1 in bici.Tipo di vegetazione: frassini, roverelle. Fauna selvatica: ricca presenza di uc-celli selvatici (tortore, picchi, poiane, cor-vi), lepri, tassi, ricci, volpi.

■Provenendo da Odalengo Piccolo eposteggiata l’auto in località Bricco, cisi inoltra lungo la strada rurale versonord che segue in costa la collina. Finda principio si può ammirare uno splen-dido panorama sui vigneti antichi e suiterrazzamenti attorno alla Cascina Tina.Giunti al primo bivio, si può fare una va-riante proseguendo a sinistra e giunge-

Camminando sul crinale, la vista non ha limiti…

re a vedere il magnifico panorama sullavalle di Odalengo Piccolo, ammirare ilCastello di Pessine, i boschi attorno alBric S. Lorenzo (sotto la torre delle tele-comunicazioni) e le coltivazioni di noc-ciole. Svoltando invece a destra al pre-cedente bivio, si apprezza la vista ver-so Ponzano e si possono notare le par-ticolarità dei vigneti e le antiche siste-mazioni agricole di alta collina (terraz-zamenti, ciglionamenti, esposizioni a sudper i vigneti ecc.) in grado di sfruttare almeglio le potenzialità e le vocazioni agri-cole dei terreni. Proseguendo agevol-mente lungo la strada, tra boschi piut-tosto radi di robinie e prati, si raggiun-ge Cascina Carpignano, abbandonata,splendido esempio di architettura rura-le e di casa colonica costruita in “can-toni” di tufo, simbolo di una ricca e au-tonoma economia contadina ormai spa-rita. Dalla Cascina si gode un’ottima vi-sta verso la Valle Cerrina. Proseguendolungo il percorso molto panoramico, siraggiunge Piancerreto in prossimità del-la Cascina Ramengo, attraverso un belbosco di castagni.

Bricco Tribecco Odalengo Piccolo

Percorso consigliato: a piedi, in moun-tain-bike, a cavallo (facile, adatto a tutti).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipo di vegetazione: frassini, roverelle,castagni.

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Fauna selvatica: uccelli selvatici, ricci,tassi, lepri.

■Raggiunto il Passo Tribecco da Villa-deati e visitato la Fontana “Giuli Cisar”dal nome evocativo, si scende per cir-ca 300 metri e si posteggia l’auto inprossimità della stretta curva da cui sidirama una strada nel bosco. Si prose-gue a piedi lungo la strada sterrata ver-so nord e dopo poco si raggiunge ungruppo di case (Cascina Rondanetta)da cui si gode una bella vista verso laValle Carrina e verso le Alpi, nelle gior-nate più serene. Si ammirano quindi al-cuni antichi vigneti e ci si inoltra nel bo-sco, ricco di roverelle e con la presen-za di alcune speci di “pessre”, esem-plari di Pinus silvetris, autoctone in que-sti boschi, ma purtroppo in via di estin-zione. Si raggiunge così il Passo Croce,tra antichi vigneti e il bellissimo panora-ma verso la Valle Cerrina e la Valle diOdalengo Piccolo. Si prosegue sullastrada sterrata lungo il crinale e si rag-giunge la Località Pessine, con cascinee Chiesetta di S. Rocco, sulla cui absi-de è appesa un’antica inscrizione lati-na: “Quia dican Lollio salutem”.

Stazione FF.SS. Guazzolo Alfiano Natta Odalengo Piccolo

Percorso consigliato: a piedi, in moun-tain-bike, a cavallo (facile, adatto a tutti).Tempo: ore 2 a piedi, ore 2 in bici.Tipo di vegetazione: frassini, roverelle,castagni, betulle. Fauna selvatica: molti uccelli selvatici,ricci, tassi, lepri.

■Raggiunta in auto la stazione ferrovia-ria di Guazzolo, si volta verso il Risto-rante presso la Fontana Solforosa e siparcheggia. Obbligatorio è assaggiarel’acqua della fontana, gradevolmente sa-

porita e molto diuretica. Si proseguequindi lungo la strada sterrata e ci si inol-tra in un freschissimo bosco di castagnee, cosa rara, con la presenza di alcunebetulle. Si risale verso il crinale e si giun-ge nei pressi di Cascina Rolazzo e Ca-scina alle Are, da cui si gode una vistafantastica verso Odalengo Piccolo. Pro-seguendo verso nord (cioè superata laCascina Rolazzo, girare a destra, si en-tra di nuovo nel bosco e si raggiunge,in poco tempo, il castello medioevale“Da Marco” che appare, incantato, al-l’improvviso tra gli alberi. Superato, si di-scende lungo la strada asfaltata versovalle, tra campi arati e vigneti. Raggiuntala Valle e il bivio, si gira a destra, unavolta superato il torrente, e si imboccala strada sterrata di fondovalle. Il per-corso da qui in poi è molto rilassanteperché si costeggia il torrente e si pas-seggia tra campi e prati ricchi di tartufie funghi. Spettacolare è incontrare in unamattinata di novembre i greggi di peco-

Lo sguardo si estende lontano verso i colli dolci e i campanili…

Il frutteto e i campi attorno alle cascinesono parte di emozioni solo monferrine

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re che pascolano tra la nebbia che sa-le verso l’alto. Il percorso quindi prose-gue, passando sotto Guazzolo, e si ri-connette con la strada asfaltata che por-ta alla fontana solforosa.

Moncalvo Stazione Alfiano Natta Villadeati

Percorso consigliato: in auto e in bici(difficile in bici).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: antichi e nuovi vi-gneti, arativi, pioppeti.Fauna selvatica: uccelli selvatici (pic-chio), lepri.

■Da Moncalvo stazione FF.SS., si pro-segue in direzione Alfiano Natta. Si su-pera la Frazione Borgo S. Giuseppe e albivio per Odalengo Piccolo e Moncalvosi prosegue diritto verso Alfiano. Sullasinistra si scorgono alcuni filari di gelsi(utilizzati anticamente per la bachicoltu-ra) e sulla destra la bella Cascina Ma-sone, antico convento, con attorno unodei più grandi campi coltivati della zo-na. Raggiunta la piccola stazione diGuazzolo, si può visitare la fontana solfo-rosa proseguendo a destra al bivio suc-cessivo. Si prosegue e si raggiunge Al-fiano Natta e si apprezza la meraviglio-sa vista verso la valle e verso Asti. Visi-tato il paesino, si prosegue verso Villa-deati lungo un percorso molto sinuosoe molto panoramico, in cui si possonoapprezzare i vigneti, i campi arati e i bo-schi verso l’alto della collina, conside-rando che, anticamente, tale versanteera ricco di vigneti. Passate le graziosefrazioni di Lussello e Cardona, si rag-giunge Villadeati, paesino arroccato sulcrinale di un’alta collina, con molti pun-ti panoramici e la splendida Rocca / Ca-stello sul punto più alto. Si scende quin-di a valle e si raggiunge la S.S. della Val-le Cerrina.

Odalengo Piccolo (Castello) Cosso (Castelletto Merli)

Percorso consigliato: a piedi, in moun-tain-bike, a cavallo (facile, adatto a tutti).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipo di vegetazione: frassini, roverelle,castagni. Fauna selvatica: uccelli selvatici, ricci,tassi, lepri.

■Partendo dal castello medioevale diPessine di Odalengo Piccolo, si prose-gue comodamente lungo la strada sulcrinale verso est e si gode di una splen-dida vista che abbraccia tutta la valle diOdalengo. Al bivio si tiene la direzionea sinistra, affacciandosi sulla valle diCosso e si apprezza la vista verso i beivigneti della Cascina Tina. Al bivio suc-cessivo si prende a destra e si scendelungo vigneti antichi e zone incolte, finoal paesino di Cosso, che presenta unabella chiesa barocca con facciata in

mattoni e da cui si gode un’ampia vistapanoramica su Castelletto Merli.Murisengo Montiglio

Percorso consigliato: in auto, in bici(impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: antichi e nuovi vi-gneti, arativi, pioppeti.Fauna selvatica: uccelli selvatici (pic-chio), lepri.

■Da Murisengo si seguono le indica-zioni per Montiglio. Usciti dal paese, siattraversa la frazione Bricco con bellavista verso Villadeati. Proseguendo si in-contrano le frazioni di Albarengo Alto eAlbarengo Basso. Il percorso è sul cri-nale e splendida è la vista verso le col-line, i vigneti e le Alpi innevate, che sivedono solo nei giorni più limpidi o unpo’ ventosi. Si scende quindi verso val-le e, attraversato il passaggio a livello,si risale con una rapida salita verso il belpaesino di Montiglio, da cui si godeun’ampia vista sui campi e sulle collinecircostanti.

Terruggia Garriano S. Martino Stevani

Percorso consigliato: in auto, in bici(abbastanza semplice).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: antichi e nuovi vi-gneti, arativi, pioppeti.Fauna selvatica: uccelli selvatici (pic-chio), poiane, lepri, tassi.

■Terruggia, salendo tra campi e vigne-ti molto belli. A circa 1 km da Terruggiasi segue l’indicazione “Il Rosetum”, siscende verso valle e si raggiunge ungiardino botanico all’inglese, creato dal-la signora Mascheroni-Caire, che, tra lenumerose varietà di piante, presenta unasplendida fioritura di rose nel mese dimaggio. Si sale quindi a Terruggia e siprosegue per Garriano, S. Martino e Ste-vani, godendo la bella vista tra i campi.È consigliabile anche una sosta nei pae-si attraversati, tutti degni di una visita tu-ristica.

Le cascine con gli archi rappresentano la tipica tipologia monferrina

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Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici. Tipo di vegetazione: roverelle, casta-gni, frassini. Fauna selvatica: poiane, gufi, tortore,lepri, tassi, ricci, volpi.

■Provenendo da Casale lungo la S.S.della Valle Cerrina, poco dopo Cerrinasi posteggia l’auto al bivio per Perosio.Quindi si sale a piedi verso tale frazio-ne e si prosegue inoltrandosi nel bosco,nel percorso di crinale, molto panora-mico. Si continua verso nord. Al bivio perCerrina voltare a sinistra e mantenersi incosta. Arrivati alla strada sotto il Bric del-le Pietre, voltare a sinistra e, poco dopo,ancora a sinistra lungo il crinale versoS. Maria e Montalero. Si gode una vistamolto bella lungo tutta la passeggiata.Si ridiscende quindi verso valle all’iniziodel percorso.

Villamiroglio Oddone Frazione Carpegna

Percorso consigliato: a piedi, in bici(impegnativo in bici).Tempo: ore 2 a piedi, ore 1 in bici.Tipo di vegetazione: roverelle, casta-gni, frassini. Fauna selvatica: poiane, gufi, tortore,lepri, tassi, ricci, volpi, cinghiali.

■Raggiunto Villamiroglio, si scende apiedi in direzione della frazione Ala-manno, camminando tra i boschi e go-dendo della vista bellissima sulle colli-ne molto verdi. Raggiunto il fondovalle,si sale di fronte a Villamiroglio, con lastrada verso la frazione Carpegna. Si su-pera quindi la Cascina Bersano e si rag-giunge il crinale con vista fantastica a360 gradi. Si volta quindi a destra e simantenendo ancora la destra nei duebivi successivi. Raggiunta la CascinaMontareto, dopo 100 metri si svolta a de-stra e si scende verso frazione Cà d’Od-done, lungo un percorso molto panora-mico. Si ritorna quindi a Villamiroglio.

Cerrina Sessana Gabiano

Percorso consigliato: in auto, in bici(mediamente impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, frutteti,pioppeti, arativi, boschi.Fauna selvatica: passeri, tortore, tassi,lepri.

■Percorso panoramico che permette diammirare bellissime viste su vigneti an-tichi e colline dal profilo molto dolce. Dal-la S.S. della Valle Cerrina si sale versoCerrina paese. Si prosegue lungo la stra-da sul crinale, si raggiunge quindi Ga-biano, godendo da posizione dominan-te dell’ampio spettacolo scenograficodelle colline. Vale la pena di sostare nei

PERCORSI ZONA NORD-EST

VILLAMIROGLIO TRINO GABIANO CAMINO CASALE MONFERRATO

Corteranzo (Murisengo) S. Antonio Odalengo Grande Villamiroglio Moncestino Gabiano

Percorso consigliato: in auto, in bici(molto impegnativo in bici).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipo di vegetazione: roverelle, casta-gni, frassini. Fauna selvatica: poiane, gufi, ricci, le-pri, tassi, ricci, volpi.

■Percorso molto bello tra boschi e val-li ricche di verde. Da Murisengo si saleverso Corteranzo. Il piazzale della chie-sa offre un balcone privilegiato di os-servazione su uno dei panorami più am-pi e spettacolari che si possano imma-ginare. Da qui si prosegue per Odalen-go Grande, con percorso di crinale mol-to panoramico. Quindi verso Villamiro-glio, tra boschi e valli d’incredibile bel-lezza. Si sale quindi verso Moncestinoe si raggiunge Gabiano. Vale la penafermarsi a visitare i paesi citati e gode-re dell’atmosfera e della bella vista daognuno di essi.

Casaleggio Vallestura e ritorno (Odalengo Grande)

Percorso consigliato: a piedi, in bici(molto impegnativo in bici).Tempo: ore 2 a piedi, ore 1 in bici.Tipo di vegetazione: roverelle, casta-gni, frassini. Fauna selvatica: poiane, gufi, ricci, le-pri, tassi, ricci, volpi.

■Superata Cerrina, provenendo da Ca-sale lungo la S.S. della Valle Cerrina, do-po circa 3 km si volta a destra verso S.Antonio. Dopo poco si sale verso Casa-leggio lungo un percorso molto bello travigneti e frutteti caratteristici. Giunti a Ca-saleggio, ci si inoltra nel bosco versoOdalengo Grande con bella vista versoVallestura. Raggiunta la strada asfaltata,si volta a destra verso valle. Superata lafrazione Vallestura si scende ancora e siprende la prima strada sterrata verso de-stra che riporta a Casaleggio.

Montalero Bosco Perosio

Percorso consigliato: a piedi, in bici(impegnativo in bici).

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paesi e soffermarsi a gustare l’atmosfe-ra rurale che vi si respira.

Borgatello Valle Rosingo (Cerrina)

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, frutteti,pioppeti, arativi.Fauna selvatica: passeri, tortore, tassi,lepri.

■Partendo dalla frazione Rosingo daCerrina, si posteggia l’auto e ci si dirigea valle lungo il percorso che scende incosta a nord, a sinistra della cascina fuo-ri dalla frazione, verso la valle di Borga-tello. Tra vigneti e campi si gode dellavista sul bel panorama. Giunti al torren-te e ammirando il profilo alto e severodel castello di Gabiano, si risale sulladestra verso il paese di Gabiano stessoe si ritorna a Rosingo con vista fantasti-ca verso Crea e il Santuario.

Gabiano Cantavenna Rocca delle Donne Brusaschetto Trino

Percorso consigliato: in auto, in bici(mediamente impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, frutteti,pioppeti, arativi, boschi, vista sulle risaieFauna selvatica: passeri, tortore, tassi,lepri.

■Da Gabiano si segue la strada sul cri-nale che porta a Camino e si gode del-la splendida vista verso i meandri delPo. Si raggiunge quindi Rocca delleDonne, che offre, come da un balcone,uno splendido panorama verso la pia-nura. Si ridiscende quindi verso valle,inoltrandosi nei bei boschi e i vigneti.Raggiunta la pianura, tra risaie e pano-rami fantastici, soprattutto in primaveracon gli specchi delle risaie allagate, siarriva a Trino. Notevole è la presenza divolatili particolari, come aironi, garze, ci-cogne e cormorani in migrazione.

Pontestura Camino Rocca delle Donne

Percorso consigliato: in auto, in bici(impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, frutteti,pioppeti, arativi, boschi, vista sulle risaie.Fauna selvatica: volpi, passeri, tortore,tassi, lepri.

■Da Pontestura si sale verso Camino,guadagnando la cima delle colline, travigneti e campi, e godendo della splen-dida vista verso la valle del Po. Lungo ilcrinale si prosegue fino a Rocca, tra i

bei vigneti d’alta collina. Dall’alto dellosperone su cui si erge il Monastero diRocca delle Donne, vista mozzafiato suuna profonda ansa del Po che, lento emaestoso, scorre in uno scenario di ver-dissime colline, tra i più romantici di tut-ta Europa. Poi lo sguardo si distende se-reno all’infinito sui geometrici campi diriso inondati in primavera, verdeggiantid’estate o dorati d’autunno fino a per-dersi nel più lontano orizzonte della pia-nura.

Pontestura Rocchetta Fabiano Solonghello Zenevreto Mombello S.S. Valle Cerrina

Percorso consigliato: in auto, in bici(molto impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, frutteti,pioppeti, arativi, boschi.Fauna selvatica: volpi, passeri, tortore,tassi, lepri.

■Da Pontestura si segue la strada ver-so Camino. Al bivio per Solonghello, sidevia verso Fabiano-Solonghello e si sa-le verso il crinale della collina, tra beicampi e vigneti. Molto panoramica la vi-sta sui colli circostanti. Giunti a Solon-ghello, si prosegue verso Zenevreto eMombello e si scende in seguito versovalle. Ogni paesino merita comunqueuna sosta e una visita.

Cantavenna Serra Martinengo Brisasca Cantavenna

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici. Tipi di coltivazione: vigneti, frutteti, arativi.Fauna selvatica: passeri, tortore, tassi,lepri.

■Posteggiata l’auto a Cantavenna, sicammina verso le frazioni Serra e Mar-tinengo. La vista molto bella, tra vignetie pioppeti. Superata la frazione Marti-

Le fantastiche colline attorno a Fabiano

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nengo, dopo circa 800 m., si giunge adun bivio. Occorre voltare a sinistra, risa-lendo la valle verso la frazione Brusa-sca. Raggiunta tale frazione, si ritornafacilmente a Cantavenna.

Cantavenna (loc. Brusasca)Rocca delle Donne

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza impegnativo).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: boschi, vigneti, ara-tivi.Fauna selvatica: passeri, tortore, tassi,lepri.

■Da Cantavenna ci si inoltra nel boscopercorrendo la strada sterrata che co-steggia il cimitero e porta alla CascinaCorti. Tra boschi e pioppeti, il sentiero sisnoda in zone ombreggiate e molto pa-noramiche, con la vista sul fiume Po. Siraggiunge quindi la località Rocca del-le Donne, da cui si gode una vista fan-tastica sul fiume Po e verso tutta la pia-nura all’infinito.

Mombello Pozzengo Crosia Lovara Ilengo Mombello

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza facile).Tempo: ore 2 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: boschi, vigneti, ara-tivi.

Fauna selvatica: poiane, tortore, pas-seri, tassi, lepri.

■Con partenza da Mombello si scendeverso valle lungo la strada di campagnache porta verso Pozzengo. Si camminasul panoramico crinale con bella vistaverso le valli vicine. Si raggiunge quin-di la frazione Crosia e, al bivio, occorrevoltare a destra lungo la strada sterratache sale verso i boschi. Con un percor-so ad ampie curve si prosegue verso lafrazione Lovara e da lì si raggiunge fa-cilmente Ilengo e Mombello.

Ilengo Monte Sion Piazzano e ritorno

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipo di vegetazione: roverelle, casta-gni, frassini. Fauna selvatica: poiane, gufi, tortore,lepri, tassi, ricci, volpi, cinghiali.

■Provenendo da Mombello, dopo circaun chilometro si giunge a Ilengo e si per-corre la prima strada sterrata sulla sini-stra verso le cascine Monte e Gennaro.Camminando tra i bellissimi boschi, om-brosi e freschi, si raggiunge il MonteSion, dal nome antico, affascinante edevocativo di storiche memorie. Prose-guendo, si raggiunge la valle successi-va e, tra vigneti ben curati, si arriva aPiazzano, da cui si gode ottima vista ver-so Camino.

Fabiano Savarona Cascina Bosco e ritorno a Fabiano

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: boschi, vigneti, ara-tivi.Fauna selvatica: poiane, tortore, pas-seri, tassi, lepri.

■Da Fabiano si percorre la strada ver-so Solonghello scendendo verso valle.Dopo circa 600 metri, si volta a destralungo la strada sterrata che sale versola cascina della frazione Sabarona. Trabellissimi vigneti e vista sulle colline, siprosegue verso Cascina del Bosco. Su-perata la cascina, dopo circa 300 m., sivolta a destra lungo la strada che, sulcrinale, riporta a Fabiano.

Trino Ramezzana Lucedio Palazzolo Vercellese Fontanetto Po

Percorso consigliato: in auto, in bici(abbastanza facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.

Villamiroglio: la splendida vista verso Moncestino

Il bosco della Partecipanza attorno aLucedio.

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Tipi di coltivazione: risaie, arativi.Fauna selvatica: aironi, sterne, garze,poiane, tortore, passeri.

■Da Trino si imbocca la strada verso Pa-lazzolo. Al bivio per Ramezzana, si pro-segue verso quest’ultima frazione e siraggiunge l’Abbazia di Lucedio tra cam-pi e risaie. Si può quindi visitare que-st’antica abbazia che è circondata dalbellissimo Bosco della Partecipanza, dirilevanza storica. Si fa quindi ritorno al-la strada che porta a Palazzolo e a Fon-tanetto, passando tra i riquadri geome-trici delle caratteristiche risaie vercelle-si curate con artistica perfezione.

Attorno all’Abbazia di Lucedio

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: mezz’ora a piedi, mezz’ora inbici Tipi di coltivazione: boschi, risaie, ara-tivi.Fauna selvatica: aironi, uccelli di palu-de, zanzare, tortore, passeri.

■Giunti a Lucedio, si può visitare la bel-lissima Abbazia ormai abbandonata. Sitratta di un edificio tardo rinascimentalea pianta centrale, con cupola molto altae svettante tra la vegetazione che la cir-conda. Attorno, lo storico Bosco dellaPartecipanza può essere esplorato, con-templando la bella vista delle risaie at-torno alla collina dell’Abbazia.

Trino Ramezzana Cascina delle Monache Cascina dei Frati Trino

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: risaie.Fauna selvatica: aironi, rane, uccelli dipalude, cicogne.

■Dal centro di Trino, si esce a piedi per-correndo la strada sterrata che, in dire-zione nord-est, va in direzione Ramez-zana. Tra le bellissime risaie e i canali diirrigazione, si giunge alla suddetta fra-zione. Quindi si prosegue verso est e, albivio, verso nord in direzione Cascinadelle Monache, Cascina Ronchi e Ca-scina dei Frati. Si ritorna quindi como-damente a Trino.

Osteria Della Manca(Gabiano) Po e ritorno

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: pioppeti, arativi.Fauna selvatica: aironi, lepri, garze, uc-celli di palude.

■Bellissimo percorso ai bordi del fiume,contraddistinto dalla vegetazione tipicaripariale. Si parte dalla località Osteriadella Manca, ai piedi della collina di Ga-biano, e si raggiunge il fiume. Si co-steggia il Po e si arriva al traghetto, concui è possibile raggiungere la riva op-posta (il servizio è effettuato solo nei me-si estivi). Si ritorna poi al punto di par-tenza, godendo della ricchezza dellafauna presente (aironi, garze, ecc.) edella bellezza dei pioppeti.

Fontanetto Po Palazzolo Vercellese e ritorno

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: pioppeti, arativi, ri-saie.Fauna selvatica: aironi, lepri, garze, uc-celli di palude.

■Usciti da Fontanetto, si va in direzioneCascina S. Giovanni e si prosegue ver-so il Po, tra i pioppeti, la tipica vegeta-zione ripariale (pioppi, salici, ontani ne-ri, ecc.) e la ricca fauna. Giunti al Po, siprosegue verso est e si raggiunge Pa-lazzolo. Arrivati alla strada asfaltata, sivolta a sinistra e poi di nuovo a sinistralungo la strada sterrata che riporta allaCascina S. Giovanni e a Fontanetto, trabellissime risaie.

Trino Po Pobietto e ritorno a Trino

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: pioppeti, arativi, ri-saie.Fauna selvatica: aironi, lepri, garze, uc-celli di palude.

■Partendo da Trino, si imbocca la stra-da accanto alle fabbriche di cemento

L’Abbazia di Lucedio, splendido edificioreligioso a pianta centrale, tardo-rinascimentale

242

procedendo verso il Po. Tra belle risaie,si arriva al fiume e lo si costeggia percirca 2,5 km. Si volta poi a nord verso lecascine della frazione Pobietto e quindisi fa ritorno a Trino. Percorso molto bel-lo e panoramico per la vista verso le col-line di Camino.

Camino Brusaschetto e ritorno

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: pioppeti, arativi,boschi.Fauna selvatica: lepri, tortore, passeri.

■Da Camino si scende verso la frazio-ne Villanova e si prosegue verso Ziza-no, camminando tra boschi di frassini erobinie, con lo sguardo attirato dalla fan-tastica scenografia che incornicia il fiu-me Po. Tra pioppi e campi arati e qual-che raro vigneto, si giunge fino a Bru-saschetto, da dove si gode un’ottima vi-sta verso tutta la pianura del Po.

Casale Monferrato Villanova Casale Popolo Balzola Morano Po Due Sture Robella Trino

Percorso consigliato: in auto, in bici(abbastanza facile).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: risaie, arativi, piop-peti.Fauna selvatica: aironi, sterne, garze,poiane, tortore, passeri.

■Percorso molto panoramico che forni-sce una vasta gamma di emozioni perla presenza delle risaie. Quella del riso,infatti, una coltura tipica di queste zonepianeggianti. Partendo da Casale e per-correndo strade secondarie, si possonovisitare piccole frazioni e antichi casci-nali testimoni di una secolare culturacontadina. Si passa da Casale Popolo,a Morano, fino a giungere a Trino, cam-biando in continuazione paesaggio eapprezzando gli scorci prospettici sem-pre mutevoli. Percorso molto bello nelperiodo aprile-maggio con le risaie inon-date dall’acqua e i verdi virgulti dellepiante di riso.

Casale Monferrato Morano e ritorno

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: risaie, pioppeti, ara-tivi.Fauna selvatica: aironi, rane, garze,passeri.■Provenendo dal centro storico di Ca-sale e superato il ponte sul Po, si pren-de a sinistra la strada sull’argine che co-steggia il fiume. Tra pioppeti e risaie sigiunge a Morano. Si prosegue quindi si-no all’ex-autodromo e si ritorna verso Ca-sale costeggiando il fiume. Molto variala fauna e molto bella la vista verso lecolline site sul lato opposto del fiume.

Due Sture Balzola e ritorno

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici. Tipi di coltivazione: risaie, pioppeti, ara-tivi.Fauna selvatica: aironi, rane, garze,passeri.

■Giunti a Due Sture, ci si incamminaverso sud in direzione Morano e si vol-ta, al bivio, verso le Cascine Faletta eGuazza. Camminando tra le bellissimerisaie, si raggiunge nuovamente la stra-da asfaltata. Ritornando verso Due Stu-re, si volta a destra verso Balzola. Dopocirca 2 km, si volta nuovamente a sini-stra e si ritorna a Due Sture.

Villanova Cascina Martinetta e ritorno

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici. Tipi di coltivazione: risaie, pioppeti, ara-tivi.Fauna selvatica: aironi, rane, garze,passeri.

■Usciti da Villanova, si cammina versoCascina Martinetta in direzione ovest.

Le risaie attorno a Due Sture

Antichi trattori mostrano la “forzadell’agricoltura”

243

Fantastica è la sensazione che si provanel camminare tra le risaie quando so-no allagate: è come passeggiare sul-l’acqua. Si giunge alla Cascina Marti-netta, si volta verso sud e si proseguelungo il torrente che conduce, in dire-zione ovest, a Villanova. In questo per-corso in cui si possono apprezzare il fa-scino delle risaie e i complessi sistemidi regimazione delle acque.

Casale Monferrato S. Giorgio I Quarti Vialarda Ronzone Casale Monferrato

Percorso consigliato: in auto, in bici(impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 3 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, piop-peti.Fauna selvatica: poiane, tortore, pas-seri, volpi.

■Usciti da Casale, è possibile goderedel bellissimo paesaggio collinare conun giro breve, ma intenso per emozionie viste paesaggistiche. Ci si inerpica ver-so S. Giorgio, dal cui castello si gode ot-tima vista sulle colline e sui bellissimi vi-gneti circostanti. Si scende poi ai Quar-ti, da dove si prosegue fino a Vialarda equindi, con un cammino molto panora-mico con bella vista verso il Po, si ritor-na a Casale.

Cascina S. Giovanni (attorno alle colline del Casalese)

Percorso consigliato: a piedi,in bici (ab-bastanza facile).Tempo: ore 1 a piedi, mezz’ora in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi.Fauna selvatica: tortore, lepri, passeri.

■Percorrendo la strada in dolce salitache collega Casale a San Giorgio, si rag-giunge la cima della collina e si po-steggia l’auto nei pressi della CascinaS. Giovanni. Quindi si cammina, per unabella strada di campagna, verso Casci-na Gessi, Cascina Crosetta, CascinaVecchia, tra i vigneti con viste panora-miche molto interessanti. Poi si ritorna,dopo aver oltrepassato Cascina Beret-ta e Cascina Capuccetto, all’inizio delpercorso.

Attorno ai Quarti

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi.Fauna selvatica: tortore, lepri, passeri,picchi.

■Dalla frazione Quarti, si cammina ver-so la frazione Rollini, gustando la vistaverso la valle. Sono ancora ben visibili ipozzi di accesso alle antiche miniere di

cemento. Quindi si scende alla frazioneCascina Lunga e si prosegue lungo iltorrente per circa 1 km, tra prati e arati-vi. Poi, voltando a destra, si risale lungola collina e si fa ritorno al punto di par-tenza.

Casale Monferrato Frassineto Ticineto Valmacca Rivalba Bozzole Garzaie (di Valenza)

Percorso consigliato: in auto, in bici(impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: risaie, arativi, piop-peti.Fauna selvatica: aironi, garze, poiane,tortore, passeri, volpi.

■Percorso molto interessante, lungostrade secondarie, che permette di co-noscere il paesaggio rurale delle risaiee apprezzare panorami e viste spetta-colari. Da Casale, si procede in direzio-ne Frassineto e quindi Ticineto attraver-sando via via tutti i paesi, tra risaie epioppeti. Superati Valmacca e Bozzole,prima di giungere a Valenza, si può at-traversare il Po e visitare le Garzaie. Sigiunge quindi a Valenza, capitale italia-na dell’arte orafa.

Attorno a Coniolo

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza impegnativo).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi.Fauna selvatica: tortore, lepri, passeri,picchi.

■Da Coniolo, frazione Coniolo Basso, siinizia a camminare in direzione della fra-zione Zerbi, tra arativi e con una bellis-sima vista verso il Po. Giunti alla sud-detta frazione, si prosegue lungo la stra-da parallela alla strada asfaltata. Dopocirca 3 km e raggiunto il gruppo di ca-scine, si volta verso nord e, parallela-mente al fiume Po, si fa ritorno a Conio-lo Bricco e quindi a Coniolo Basso. No-tevole il panorama offerto dall’ambientefluviale del Po.

Attorno a Casale si scende verso il Po

244

a piedi la strada verso Cascina Cama-gna. Superata la cascina ci si inoltra inuna zona di boschi naturali e selvaggiadenominata Valvarena. Giunti nei pres-si del torrente, si volta a destra lungo ilfondovalle e si risale la valle. Superatala località Franchini, sulla sinistra, si con-tinua verso la località Casazze, semprelungo la valle. Si prosegue quindi perCascina Scalmuscia e si volta a destraverso il bosco. Molto bella è la vista ver-so Altavilla. Ci si mantiene lungo il cri-nale e si raggiunge località San Rocco.Quindi, si prosegue per ritornare a Fu-bine. Stupiscono in questa zona la bel-lezza dei boschi e la ricchezza di ani-mali selvatici.

Attorno a Quargnento

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi.Fauna selvatica: passeri, tortore, tassi,lepri.

■Da Quargnento, si prosegue a piediverso Cascina Malpensata e CascinaCassuto, camminando in un bel percor-so tra campi e viste paesaggistiche in-teressanti. Raggiunta Cascina Ronchet-to, si prosegue verso Cascina Manione,si volta a sinistra verso valle e si rag-giunge Cascina Rossa. Quindi si svoltaa sinistra verso Cascina Laipano e siprosegue verso valle. Indi ancora a si-nistra e, dopo 1 km., a destra, risalendoverso Cascina Ronchetto. Il percorso èmolto panoramico e e dimostrativo di unbell’esempio dell’agricoltura in pianura.

Cuccaro Località Cascinotti Quargnento e ritorno

Percorso consigliato: in auto, in bici(mediamente impegnativo).

PERCORSI ZONA SUD-EST

VALENZANO

Vignale Altavilla Fubine Quargnento

Percorso consigliato: in auto, in bici(mediamente impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, pioppeti,arativi.Fauna selvatica: passeri, tortore, tassi,lepri.

■Da Vignale proseguire in direzione Al-tavilla e raggiungere il paesino. Dopo ra-pida visita si ridiscende in direzione Fu-bine passando per una zona molto ver-de e ricca di boschi. Dopo una visita aFubine si prosegue in direzione Quar-gnento attraversando un paesaggio dipianura con campi e arativi con bella vi-sta panoramica sulle colline in lonta-nanza verso nord. Si ricorda che meri-tano una visita i paesi attraversati per illoro interesse storico, architettonico eculturale.

Attorno a Fubine (Bosco Valvarena)

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 2 a piedi, ore 1 e 1/2 in bi-ci.Tipo di vegetazione: roverelle, casta-gni, frassini. Fauna selvatica: poiane, gufi, ricci, le-pri, tassi, ricci, volpi.

■Posteggiata l’auto a Fubine, si prende

Le bellissime colline attorno a Vignale…

245

Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, bo-schi.Fauna selvatica: passeri, tortore, pic-chi, tassi, lepri.

■Si scende in auto verso Quargnento,provenendo da Cuccaro, tra vigneti eboschi con vista molto bella. Si rag-giunge il fondovalle e si prosegue trapioppeti e campi arati. Raggiunto Quar-gnento e visitato il paese, si ritorna ver-so Cuccaro. Si volta quindi a sinistra ver-so la valle Vellerina, splendido esempiodi zona agricola con vigneti e campi ca-ratterizzati da una terra molto rossa. Sifa quindi ritorno a Cuccaro.

Vignale Frazione Davino Cuccaro Lu Mirabello Monferrato

Percorso consigliato: in auto, in bici(impegnativo).Tempo: ore 1 in auto, ore 2 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, bo-schi.Fauna selvatica: passeri, tortore, pic-chi, tassi, lepri.

■Da Vignale ci si dirige a valle attra-versando la frazione Davino verso Cuc-caro. Giunti in fondovalle si sale lungo itornanti e si raggiunge Cuccaro. Da quisi gode ottima vista verso le colline cir-costanti. Si prosegue per Lu con stradamolto panoramica. Si continua quindiper Mirabello, con un percorso sinuosotra campi arati in pianura. Di grande in-teresse culturale i paesi attraversati chemeritano una sosta per una visita pro-lungata.

Fondovalle di Altavilla Cuccaro Conzano S. Maurizio

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: pioppeti, arativi.Fauna selvatica: picchi, poiane, pas-seri, tortore, tassi, lepri.

■Da Altavilla si scende verso est e siraggiunge il fondovalle, superando Ca-scina Cittadella. Si prosegue parallela-mente al torrente, tra i pioppeti, in unavalle molto suggestiva. Si passa allependici della collina di Cuccaro e diConzano e si gode una vista molto gra-devole verso Camagna e Lu. Si rag-giunge quindi S. Maurizio, sempre se-guendo la strada vicino al torrente.

Attorno ad Altavilla

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi.

Fauna selvatica: picchi, passeri, torto-re, tassi, lepri.

■Da Altavilla, ci si incammina a sinistrasul percorso verso valle che inizia tra lecase prima di uscire dal paese. Dopocirca 1 km, voltare a destra lungo il cri-nale: si cammina tra i bei vigneti. Rag-giunta quindi la strada asfaltata, ci siriimmette sulla carreggiata sterrata a si-nistra e si va zigzagando parallelamen-te alla strada asfaltata stessa ritornandocosì ad Altavilla. Vista molto bella versoVignale.

Frassineto Po Valmacca e ritorno

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: pioppeti, arativi.Fauna selvatica: aironi, garze, passeri,tortore, lepri.

■Partendo da Frassineto, si prosegueper la strada sterrata che porta al Po indirezione nord. Si giunge al fiume e lo sicosteggia per circa 4 Km, godendo del-la vista della rigogliosa vegetazione econ la possibilità di fermarsi e osserva-re la ricchissima fauna. Si prosegue sul-l’argine, tra pioppeti e coltivazioni e siraggiunge Valmacca. Il ritorno si com-pie percorrendo il medesimo tragitto.

Frassineto Cascina Barona e ritorno

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: pioppeti, arativi.Fauna selvatica: passeri, tortore, lepri.

■Partendo da Frassineto, occorre inol-trarsi tra i campi per la strada sterratache, procedendo verso Casale, in usci-ta dal paese, porta a Cascina Barona in

I borghi e la chiesa tra le risaie

246

direzione nord-ovest. Con un percorsosinuoso, si giunge alla suddetta casci-na, da cui si può osservare una bella vi-sta sul Po. Si prosegue quindi verso sud,superando la strada asfaltata, e si se-gue la strada che volta a destra, dire-zione sud-est e riporta, girando di nuo-vo a nord dopo 2 km, a Fontanetto.

Ticineto Borgo S. Martino Cascina Bominella Ticineto

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, mezz’ora in bici.Tipi di coltivazione: pioppeti, arativi.Fauna selvatica: passeri, tortore, lepri.

■Da Ticineto si prosegue lungo la stra-da asfaltata verso Borgo S. Martino. Pri-ma di entrare in paese si volta a destra,direzione sud-est, verso Cascina Bomi-nella. Tra pioppeti e arativi, si può gu-stare il paesaggio rurale tipico della pia-nura monferrina. Giunti alla cascina, sivolta a sinistra verso nord e, superata lastrada provinciale e alcuni fossi per l’ir-rigazione, si fa ritorno a Ticineto.

Rivalba Cascina Nuova Bozzole Rivalba

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 2 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: pioppeti, arativi.Fauna selvatica: aironi, garze, passeri,tortore, lepri.

■Da Rivalba, superato il ponticello sulcanale lungo la Provinciale all’uscita delpaese, si volta a destra sull’argine delcanale. Si prosegue, godendo della bel-la vista per circa 2 km. Si volta quindi asinistra, verso sud, in direzione CascinaNuova. Si prosegue quindi sino a Boz-zole, tra bellissimi campi. AttraversatoBozzole, si raggiunge l’argine e si pro-segue verso nord fino a ritornare a Ri-valba, con bella vista verso il Po.Valenza Po Ponte delle Garzaie e ritorno

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 2 a piedi, ore 1 in bici.

Tipo di vegetazione: pioppeti, vegeta-zione ripariale. Fauna selvatica: aironi, garze, poiane,gufi, passeri.

■Dal centro storico di Valenza si prose-gue, in direzione nord, lungo la stradasterrata che esce dalla città e va versoPo. Si raggiunge il fiume e si prosegue,tra i bei pioppeti e la rigogliosa vegeta-zione ripariale, verso nord fino al pontestradale e ferroviario. Se si cammina si-lenziosamente, si può cogliere l’occa-sione di osservare moltissime varietà divolatili, come aironi e garze: proprio difronte, sulla sponda opposta del fiume,si trovano infatti le note Garzaie di Va-lenza. Al ponte si volta a sinistra cam-minando parallelamente alla strada pro-vinciale e, dopo 300 m., di nuovo a si-nistra: si fa quindi ritorno a Valenza lun-go una strada più interna.

Le Garzaie di Valenza

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, mezz’ora in bici.Tipo di vegetazione: pioppeti, vegeta-zione ripariale. Fauna selvatica: Parco del Po e del-l’Orba. Riserva Naturale.

■Si tratta del percorso interno alle fa-mose “Garzaie di Valenza”, riserva na-turale protetta, dove non è consentita lapresenza dell’uomo. Come tale, può es-sere visitata solo se accompagnati dal-le guide del Parco del fiume Po. È co-munque una visita di sicuro interesse siaper gli studiosi che per i profani. Occorreprenotare al numero telefonico 038484676; le visite di compiono da lunedì avenerdì (feriali) dalle ore 9.00 alle 16.30.

Valenza Monte Pomaro Giarole Villabella S. Salvatore Valmadonna Pecetto

Percorso consigliato: in auto, in bici(molto impegnativo).Tempo: ore 2 in auto, ore 3 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, bo-schi.Fauna selvatica: passeri, tortore, pic-chi, tassi, lepri.

■Si tratta di un percorso molto lungo,che permette di poter apprezzare il pae-saggio agricolo delle colline attorno aValenza. Dalla città, si prosegue in dire-zione Monte-Pomaro, e fin dall’inizio sipossono osservare bellissime coltiva-zioni tipiche monferrine: vigneti, campiarati, boschi, con viste prospettiche incontinuo cambiamento. Si proseguequindi verso Giarole, Villabella, S. Sal-vatore, Valmadonna, Pecetto e si fa ri-torno a Valenza, dopo una scenografi-

Le risaie e la coltivazione del riso:un’antica arte di regimazione delle acque

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co e rilassante percorso tra le colline instrade poco frequentate e poco cono-sciute.

Pomaro Cascina Fagnana Cascina Papetti Monte Pomaro

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi.Fauna selvatica: passeri, tortore, lepri.

■Si parte da Pomaro e si cammina lun-go la strada asfaltata in uscita dal pae-se per raggiunge Cascina Fagnana pro-seguendo verso sud-est in direzione Ca-scina Papetti. Tra campi, vigneti e arati-vi si può gustare il tipico paesaggio mon-ferrino, con colline e coltivazioni in con-tinuo mutamento prospettico. Si volta poiverso nord, si passa sotto la frazioneMontevalenza e si fa ritorno agevolmentea Pomaro.

Giarole Occimiano e ritorno

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile);Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: pioppeti, arativi.Fauna selvatica: passeri, tortore, lepri.

■Giunti a Giarole, si prosegue, a piedio in bici, per la strada sterrata che, in di-rezione ovest, porta a Occimiano, traarativi, pioppeti e qualche risaia. Giuntia Occimiano, prima di entrare in paese,si volta a destra verso nord-est e si pro-segue sulla strada che scavalca l’auto-strada. Il percorso prosegue fra i cam-pi e si fa ritorno agevolmente a Giarole.

Mirabello Cascina S. Lorenzo Villabella e ritorno a MirabelloPercorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 2 a piedi, ore 1 in bici.

Tipi di coltivazione: pioppeti, arativi.Fauna selvatica: passeri, tortore, lepri.

■Giunti a Mirabello, si esce dal paeselungo la strada che va in direzione Vil-labella e passa sotto il ponte dell’auto-strada verso la cascina S. Lorenzo. Conun bel tragitto tra campi e pioppeti, siarriva alla strada provinciale. Si voltaquindi a sinistra e alla prima strada ster-rata di nuovo a destra: camminando trai campi si giunge a Villabella. Attraver-sato il paese, si prosegue comodamen-te sulla strada sterrata che, in direzioneovest, riporta a Mirabello.

S. Salvatore Frazione Clorio e ritorno

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 2 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, pioppeti,arativi.Fauna selvatica: passeri, tortore, lepri.

■Partendo da S. Salvatore, si camminaverso la frazione Clorio, sulla strada cheprosegue in direzione sud-est. Tra cam-pi e vigneti, si gusta la dolcezza del-l’ondulazione del paesaggio collinaremonferrino. Giunti a Clorio, si volta a si-nistra (direzione nord), si prosegue pas-sando per Bric Rosalba e Bric Mon-grande e si fa ritorno a S. Salvatore.

Attorno a S. Salvatore

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, mezz’ora in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, pioppeti,arativi.Fauna selvatica: picchi, ricci, passeri,tortore, lepri.

■Partendo da S. Salvatore, si proseguelungo la strada interrata che porta allafrazione Olimpia. Dopo circa 3 km, allaCascina Gabina, si volta verso sud in di-rezione Cascina Savignana. Tra i cam-pi, con una bella e rasserenante vistasulle colline, si cammina verso CascinaS. Andrea e si fa ritorno a S. Salvatore.

Il paese sulla collina: S. Salvatore Monferrato

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Valmadonna Bric. Penna Bric del Pero e ritorno a Valmadonna

Percorso consigliato: a piedi, in bici(facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: pioppeti, arativi.Fauna selvatica: picchi, passeri, torto-re, lepri.

■Partendo da Valmadonna, si cammi-na verso nord e si gira verso CascinaCova. Tra campi e arativi si raggiungeBric Penna, da cui si gode un’ottima vi-sta. Si prosegue verso Villa Rosa e quin-di verso Bric del Pero. Il paesaggio sor-prende per la varietà delle coltivazioni edei colori della terra. Si fa quindi ritorno,in direzione sud, a Valmadonna.

Lu Frazione Trisogli Cascina Villara Bric Bianc Lu

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza impegnativo).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi.Fauna selvatica: poiane, picchi, pas-seri, tortore, lepri, ricci.

■Con partenza da Lu, si percorre lastrada verso la frazione Trisogli. Dal per-corso sul crinale si gode un’ottima vistasulle colline. Dopo circa 2 km, si voltaverso valle in direzione sud. Si risalequindi verso ovest fino a Bric Bianco,da cui si può ammirare lo spettacolarescenario delle colline monferrine, mos-se come “onde del mare”. Si fa quindiritorno a Lu.

Valenza Pecetto Bassignana

Percorso consigliato: in auto, in bici(abbastanza impegnativo).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: vigneti, arativi, bo-schi.Fauna selvatica: passeri, tortore, pic-chi, tassi, lepri.

■Da Valenza, si percorre la strada pro-vinciale che porta fuori dalla città in di-rezione Pecetto. Giunti al bivio principaleall’uscita della città, ci si dirige a sud ver-so Valle S. Bartolomeo. Dopo un per-corso molto panoramico di circa 5 km,tra le colline ben coltivate, si volta ver-so Pecetto. Si scende quindi verso val-le e si prosegue fino a Bassignana. Ilpaese si trova nelle vicinanze del fiumePo: percorrendo una delle molte stradesterrate, si può raggiungere il fiume eammirarne i bei meandri e la ricchissi-ma fauna presente.

Pecetto Frazione Fiondi e ritorno

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: boschi, arativi.Fauna selvatica: picchi, passeri, torto-re, lepri, ricci.

■Partendo da Pecetto, si scende versovalle lungo la strada sterrata che, in di-rezione sud, porta alla frazione Fiondi. Ilpercorso si snoda sinuoso offrendo unbellissimo panorama tra i boschi, i cam-pi arati e la vista sulle colline. Giunti aFiondi, si volta a sinistra, verso nord, esi segue il percorso che riporta a Pe-cetto.

Valenza Valparolo e ritorno

Percorso consigliato: a piedi, in bici(abbastanza facile).Tempo: ore 1 a piedi, ore 1 in bici.Tipi di coltivazione: prati, arativi.Fauna selvatica: passeri, tortore.

■Dal centro di Valenza, ci si incamminalungo la strada che porta verso Valpa-rolo. Usciti dalla città, tra campi e prati,si procede verso le colline godendo del-la bella vista verso la valle e la città.Giunti a Valparolo, si prosegue verso sudfino a Bric della Francia, da cui si cogliel’ottimo panorama delle colline circo-stanti. Si imbocca quindi la strada sulcrinale e si ritorna comodamente a Va-lenza.

Il tipico paesaggio della risaia

Guida per un territorio che cambiaEditrice “Il Monferrato” ..................................................................................................3

Casale, Valenza e un Mondo intornoMon.D.O. .........................................................................................................................4

Monferrato, territorio di qualitàGAL Monferrato e Terre del Po ....................................................................................5

Appunti di Monferrato ...................................................................................................7

Casale MonferratoLe vie del Barocco .......................................................................................................9

La piantina della città .....................................................................................................10Storia ................................................................................................................................13Arte ....................................................................................................................................17Associazioni ....................................................................................................................29Tempo libero ...................................................................................................................33Manifestazioni .................................................................................................................35Prodotti tipici ...................................................................................................................38Ricettività .........................................................................................................................39Attività economiche .......................................................................................................45Servizi ...............................................................................................................................46

Valenza PoLe vie dell’Oro ...............................................................................................................49

Storia ................................................................................................................................50La piantina della città .....................................................................................................51Arte ....................................................................................................................................51Associazioni ....................................................................................................................53Tempo libero ...................................................................................................................53Manifestazioni .................................................................................................................54Prodotti tipici ...................................................................................................................54Ricettività .........................................................................................................................54Attività economiche .......................................................................................................56Servizi ...............................................................................................................................56

Il Parco del fiume Po ....................................................................................................58

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I ComuniIl “mare di colline”, i vigneti e le risaie, i borghi e le pievi... ........................... 59

Alfiano Natta ...................................................................................................................60Altavilla .............................................................................................................................63Balzola .............................................................................................................................65Bassignana .....................................................................................................................67Borgo San Martino .........................................................................................................69Bozzole ............................................................................................................................71Camagna .........................................................................................................................73Camino .............................................................................................................................76Castelletto Merli ..............................................................................................................78Cella Monte .....................................................................................................................80Cereseto ..........................................................................................................................83Cerrina .............................................................................................................................86Coniolo .............................................................................................................................91Conzano ...........................................................................................................................92Cuccaro ...........................................................................................................................96Frassinello .......................................................................................................................99Frassineto Po ..................................................................................................................103Gabiano ...........................................................................................................................105Giarole ..............................................................................................................................108Lu ......................................................................................................................................110Mirabello ..........................................................................................................................113Mombello .........................................................................................................................114Moncalvo .........................................................................................................................118Moncestino ......................................................................................................................124Morano sul Po .................................................................................................................129Murisengo ........................................................................................................................132Occimiano .......................................................................................................................136Odalengo Grande ..........................................................................................................138Odalengo Piccolo ..........................................................................................................140Olivola ..............................................................................................................................142Ottiglio ..............................................................................................................................144Ozzano .............................................................................................................................147Palazzolo Vercellese ......................................................................................................151Pecetto di Valenza .........................................................................................................152Pomaro .............................................................................................................................153Pontestura .......................................................................................................................155Ponzano ...........................................................................................................................158Quargnento .....................................................................................................................160Rivarone ...........................................................................................................................163Rosignano .......................................................................................................................164Sala ...................................................................................................................................172San Giorgio .....................................................................................................................174San Salvatore ..................................................................................................................177

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Serralunga di Crea ........................................................................................................180Crea, Sacro Monte, Basilica, Parco ...........................................................................184Solonghello ......................................................................................................................187Terruggia ..........................................................................................................................188Ticineto .............................................................................................................................191Treville ..............................................................................................................................193Trino ..................................................................................................................................196Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino ...........................................................201Valmacca .........................................................................................................................203Vignale .............................................................................................................................204Villadeati ..........................................................................................................................214Villamiroglio .....................................................................................................................216Villanova Monferrato ......................................................................................................217

LomellinaLe terre del Po ...............................................................................................................219

PercorsiA zonzo per il Monferrato ..........................................................................................225

Percorsi zona OvestVilladeati - Crea - Rosignano - Vignale - Ottiglio ..................................................226

Percorsi zona Nord-EstVillamiroglio - Trino - Gabiano - Camino - Casale Monferrato ...........................238

Percorsi zona Sud-EstValenzano ....................................................................................................................244

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DOV’È

Raggiungere il MonferratoCasalese è semplice e agevole.Dista meno di un’ora di strada da Torino, Milano e Genova.Concentrato nella provincia di Alessandria con alcunediramazioni su Asti e Vercelli, è attraversato dall’autostrada A4(per chi arriva da Milano o Torino)e A26 (per chi proviene da Genova). In particolare,Casale è inserita nel sistemaautostradale con due caselli sulla “Trafori”. Casale, oltre alla Stazione Ferroviaria, è dotata di un aeroporto, il “Cappa”, inserito nel pianoregionale dei trasporti comeaeroporto di terzo livello.Anche Valenza è raggiungibile in autostrada: per chi arriva da Milano l’uscita è CastelnuovoScrivia; da Genova e Torino è Alessandria Ovest; da Aosta è Casale.Il Monferrato è servito da una buona rete di pullman (perinformazioni: Società Trasporti Auto Ticino, tel. 0142 452854; STAT Turismo, tel. 0142 781660;Arfea, tel. 0131 225810).

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15030 Villanova Monferrato (Al)☎ 0142 3381 (centralino 16 linee)

0142 338219/3382200142 483848/483849

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