Impianto “custom made” laser sinterizzato in cresta ossea atrofica: caso clinico
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CASO CLINICO
51DENTAL CADMOS | 2014;82(1):51-58 |
implantologia
Impianto “custom made”
caso clinico
© 2014 EDRA LSWR SpA. Tutti i diritti riservati
Custom-made laser sintered implant placed in atrophic alveolar ridge: a case report
RIASSUNTOOBIETTIVI. Le moderne tecnologie di ac-
-le immagini, associate alla realizzazione di modelli tridimensionali (3D) con soft-
idonei alle condizioni anatomiche ossee del paziente. La necessità di riabilitare con impianti
linguale inferiore a 2,5 mm nella parte più coronale ha creato i presupposti per
MATERIALI E METODI. Acquisita l’imma--
un modello 3D di una forma implantare in funzione delle dimensioni ossee esi-stenti.
-struito, grazie a un processo di sinteriz-
carico protesico immediato.RISULTATI. -
Ricevuto il 7 febbraio 2013Accettato il8 febbraio 2013
*Autore di riferimento
a, S. Pozzi-Taubertb, P.A. Zeccab b, D. Karangb b,* a
b
pianto custom made appare perfettamen-
estetico.
CONCLUSIONI. La possibilità di costruire -
implanto-protesi.
Impianti dentali Impianti custom made Prototipazione rapida Direct laser metal forming Implantologia
ABSTRACTOBJECTIVES. Modern computerized to-mography (CT) acquisition and three di-mensional image conversion, combined with the new Direct Laser Metal Forming (DLMF) process, allow the fabrication of custom-made, anatomically-shaped implants. This report demonstrates the successful clinical use of a custom-made, anatomically-shaped DLMF, placed in an extremely atrophic mandibular ridge, characterised by bucco-lingual thickness
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1. INTRODUZIONE
La mancanza di un volume osseo ade-guato al posizionamento di impianti dentali nelle zone posteriori di mandi-
comune nei pazienti parzialmente eden-tuli. Tali pazienti potrebbero essere ri-abilitati con protesi parziali rimovibili, ma a oggi questa proposta terapeutica risulta essere poco gradita. Per la risolu-
-rito l’uso di impianti corti. Alcuni autori considerano corti gli impianti di lun-
-tre negli ultimi anni sono stati proposti
--
mensione verticale si associa spesso quella nella dimensione orizzontale,
-re l’uso di impianti corti. Per ovviare a
-
e non scevra da complicanze quali una perdita permanente della sensibilità nervosa; l’aumento di cresta verticale e orizzontale con procedure rigenera-tive (Guided Bone Regeneration, GBR)
< 2.5 mm.
MATERIALS AND METHODS. CT images of the residual atrophic mandibular ridge
software into a 3D model. From this mo-del, a custom-made, anatomically-shaped one-piece dental implant was fabricated, with the DLMF technique. The implant
--
lità incrementi verticali e orizzontali di --
La recente introduzione sul mercato di nuove tecnologie di prototipazione ra-pida (Rapid Prototyping, RP), inclusa
(Direct Laser Metal Forming, DLMF)
-
costruttiva nella quale un raggio laser
insieme queste particelle, sulla base di un disegno tridimensionale computeriz-
strato dopo strato, permette di ottenere -
-tali in titanio direttamente da modelli tridimensionali computerizzati. Questi
-te da una particolare microgeometria
particelle di titanio, in condizioni tali da garantire la totale assenza di conta-
possono essere progettati al computer,
modo individualizzato quanto necessa-rio all’operatore nell’esecuzione di uno
-
personalizzati (“custom made”) proget-tati tridimensionalmente per ottenere la
situazione clinica. La metodica DLMF consente quindi di disporre di impianti costruiti appositamente su misura per
-servare il comportamento clinico di un
-
tecnica DLMF e utilizzato nella regione posteriore della mandibola in presenza
2. MATERIALI E METODI
2.1 DESCRIZIONE DEL CASO
implanto-protesica del quadrante poste-
was placed and loaded immediately.
RESULTS. After 30 months of functional loading, the implant was well integrated from the functional and aesthetic point of view.
CONCLUSIONS. The possibility to fabri-cate custom-made implants opens new
KEY WORDSDental implants Custom-made implants Rapid prototyping Direct laser metal forming Implantology
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ro-sinistro della mandibola. La paziente, -
te, non presentava in anamnesi nulla
evidenziavano la gra-
alla TAC mostrava uno spessore bucco-
consentivano l’inserimento di impian-ti standard. Si optava pertanto per una
impianto “custom made” DLMF (Leader Italia, Milano) dotato di due monconi emergenti per sostenere una protesi con carico immediato.
paziente si progettava quindi l’impianto
Fig. 1bucco-linguale
Fig. 2custom made
Fig. 3 Limiti bucco-linguali dell’osteotomia Fig. 4 Rimozione dell’isola ossea residua
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-tivamente, nelle parti mesiale e distale,
veniva disegnato con due monconi emer-
Sono stati prodotti due impianti identici, uno dei quali veniva utilizzato come pro-va per controllare la dimensione dell’o-steotomia.
2.2 TECNICA CHIRURGICA Dopo anestesia plessica nelle zone d’in-tervento (articaina cloridrato con adre-
-sione crestale e si scolpiva un lembo muco-periosteo a spessore totale, esteso
-so si eseguiva una rimodellazione dell’a-
-
-do un manipolo piezoelettrico (Satelec, Merignac, Francia) con inserto a scalpel-
cui ampiezza doveva essere leggermente
Si procedeva prima all’estrazione degli --
parte centrale dell’osteotomia residuava --
steotomia ne veniva testata la dimensio-
L’osteotomia si rivelava sottodimensio--
raggiungere una dimensione tale da per-
mettere l’inserimento dell’impianto di prova, in maniera non completa e con no-
-niva inserito sotto la pressione di alcuni colpi di martelletto, ottenendo un allog-giamento completo nella sede preparata, con un’ottima stabilità tridimensionale
Per la valutazione della stabilità si utilizzava lo strumento Periotest (Me-
--
antero-posteriore) testimoniavano una valida stabilità primaria.Terminato il posizionamento dell’impian-to custom made, nell’alveolo postestrat-
Fig. 5
Fig. 6
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degli impianti si procedeva alla sutura dei -
provvisorio immediato in resina acrilica,
Alla paziente si prescrivevano terapia an--
Le suture venivano rimosse in decima giornata e il processo di guarigione delle
-
controlli su base annua.
3. RISULTATI
-derata come baseline, si registravano gli indici clinici per la valutazione della sa-lute dei tessuti perimplantari, i cui valori
rimosso il provvisorio e si registrava-
processo di guarigione pertanto veni-
inoltre la valutazione della stabilità im-
per i versanti antero-posteriore e latero-laterale.
--
La paziente veniva inserita in un proto-
Fig. 7
Fig. 9 Ponte in ceramica su ossido di zirconio Fig. 8
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adeguata motivazione all’igiene domi-
semestrali con valutazione degli indici clinici i dati dimostravano l’ottima condizione
-zione implanto-protesica.
4. DISCUSSIONE
L’utilizzo della metodica DLMF abbrac-cia i moderni concetti dell’ingegneria tes-
Questa tecnica rende possibile l’otteni--
to complesse, da adattare all’anatomia ossea del paziente. Costruire impianti assolutamente individualizzati (custom made) permette di pensare e realizzare
---
sto dal progetto di riabilitazione. Questa innovazione costruttiva prospetta nuove
-
La tecnologia DLMF permette inoltre la
modulare i diversi parametri produttivi
implantare con porosità accentuata negli strati esterni e densità massima, invece, nella parte centrale. Questo tipo di poro-
-gliore distribuzione del carico, ottenendo
-sticità con l’osso circostante, e al tempo stesso rappresenta uno stimolo biologico all’accelerazione dei meccanismi di gua-
-
questa tecnologia viene considerata, da
estremamente vantaggiosa e potenzial-
osteointegrazione, in quanto sembra es-sere simile alle naturali condizioni ossee e tale da poter essere considerata “biomi-
-lerebbe il precoce insediamento, l’adesio-
-
conseguenza di quanto sopra esposto
sembrerebbero avere un’osteointegrazio-ne più rapida, con un potenziale contatto
-
Fig. 10
Fig. 11
CREDITI ECM
SOIL TFORMATIVO
CON 2 CORSI FAD
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La scelta di una forma individualizza-ta (custom made) dell’impianto nei casi
-teriore possibilità terapeutica quando il
-le altre opportunità di trattamento con
-
-mediato, lo si può considerare ottimale sia per la buona stabilità primaria sia per i pro-
-
mostrato il mantenimento stabile dei pa-
5. CONCLUSIONI
L’utilizzo di questi impianti custom made si è rivelato idoneo nella riabilitazione implanto-protesica delle creste ossee
--
innesti interposizionali, la distrazione
---
menti piezoelettrici per la preparazione
ampio numero di casi per valutare la pre-
CONFLITTO DI INTERESSIGli autori dichiarano di non avere alcun
FINANZIAMENTI ALLO STUDIOGli autori dichiarano di non aver ricevuto
RINGRAZIAMENTI
BIBLIOGRAFIA
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