Lungo la cresta dei Cento Laghi - Ambiente...giano e da cui, per noi, inizia la discesa. Giunti al...
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ALTA VIA DEI PARCHI (EMILIA-ROMAGNA)
Dal Lago Santo parmense a Prato Spilla, attraverso il Parco dei Cento Laghi. Ecco la seconda tappa dell’Alta Via che collega otto parchi dell’Emilia-Romagna in un unico sentiero. 8
Lungo la cresta dei Cento Laghi
Testi C. Schiavano • Foto L. Beretta
Supporto locale: Regione Emilia RomagnaServizio Parchi e Risorse Forestali
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10 Lungo la cresta dei Cento Laghi • Alta Via dei Parchi
cartografia escursionistica per fruire del percorso, e quindi dell’intero territo-rio, nella maniera migliore. Lungo il tracciato, i centri visita e le 70 strutture ricet-tive sono tappe da raggiun-gere ma anche luoghi dove consultare o acquistare ma-teriale informativo e, natu-ralmente, riposarsi e gustare i sapori tipici.
Tra dorsali e vallateL’Appennino Tosco-Emi-liano è un insieme di am-bienti diversi, tra cui preva-
Per gli amanti dell’escur-sionismo di montagna è
l’ultima avventura da compie-re. L’Alta Via dei Parchi, che riunisce in un unico tracciato otto aree protette dell’Emilia Romagna, è natura allo stato puro alla portata di tutti. Ventisette tappe che som-mate danno oltre 500 chilo-metri di panorami attraverso i territori verdi delle provin-ce di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini cor-rendo lungo il crinale appen-ninico dal Passo della Cisa a La Verna, e fino a Carpegna, nel marchigiano.
Progetto Alta Via dei ParchiIl progetto dell’Alta Via dei Parchi ha consentito il miglioramento della rete sentieristica esistente, il ri-facimento di una segnaleti-ca coordinata e la creazione di una nuova guida e di una
In apertura:il sentiero lungo
la dorsale nei pressi del Passo
Giovarello
A destra:vivaci colori
lungo il cammino
Sotto:panoramica
sul Lago Santo con il Rifugio Mariotti sulla
sponda opposta
mentre scivolano ripidi ver-so la Toscana dove la vista spazia dalla Apuane al mare. I cieli sono attraversati dalle maestose ali dell’aquila reale mentre gli angoli più selvaggi della boscaglia sono abitati dai lupi, che convivono con cervi, cinghiali e caprioli che non vi sarà difficile incontrare.
Zaino in spallaDi questo lungo e affascinante percorso abbiamo scelto e per-corso per voi la seconda tap-pa, dal Lago Santo parmense a Prato Spilla attraversando il “Crinale dei laghi”, quasi interamente nel Parco nazio-
le quello montano con cime che sfiorano i 2000 metri. Il Parco, esteso sulle due dor-sali appenniniche, tutela un patrimonio decisamente rilevante dal punto di vista naturalistico e paesaggistico ma anche storico. Dalle cime più alte si scorgo-no faggete e brughiere, prate-rie di vetta ed estese vallate, laghetti e corsi d’acqua. I declivi scendono più dolce-mente sul versante emiliano
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A fianco:attraverso la faggeta in prossimità del Lago Santo
Sotto:veduta sul versante emiliano con il Lago Santo e il Lago Pradaccio
12 Titolo • Località
A destra:sosta su una
placca rocciosa lungo la discesa
Sotto:il sentiero sul crinale “piegato”
dall’effetto di una panoramica
a 180° dal Monte
Losanna sui Laghi Sillara
lastricato che porta nella fag-geta e fino al Lago Santo in corrispondenza del suo emis-sario. Si coprono così i primi 300 metri di dislivello in poco meno di 1 ora. Da qui si piega verso destra fino al Rifugio Mariotti, a pochi minuti. La struttura di cui vi consigliamo di assaggiare la cucina, è rag-giunta anche da una seggiovia
nale dell’Appennino Tosco-Emiliano e per un breve trat-to nel Parco regionale delle Valli del Cedra e del Parma. La partenza dell’itinerario è dal Rifugio Lagdei, a 1250 metri di altitudine, che si raggiunge in auto - o perfino in camper - se non ci si spa-venta dell’ultimo tratto di strada sterrata che conduce al parcheggio circondato da boschi di faggi e conifere. Il profumo intenso apre e prepa-ra i polmoni a boccate d’aria pura; ci aspettano circa otto ore di camminata tra creste e laghi in un territorio che ha conservato le tracce delle ultime glaciazioni. Il sentiero (723a) parte dalla Piana di Lagdei e si porta sul versan-te orografico destro prima tra gli alberi, quindi tagliando in costa la dorsale con un tratto
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A sinistra:curioso particolare di un albero che disegna un cuore
A fianco:nuvole velocidalla cima del Monte Aquilotto (1781m)
L’affaccio dal crinale Giunti sulla cresta il tracciato richiede qualche attenzione in più ma la cresta - caratteriz-zata da continui saliscendi - resta piuttosto comoda e ampia e non crea difficoltà durante la traversata. Il pano-rama intorno è spettacolare e camminiamo esattamente sul confine tra Emilia-Romagna
che, ovviamente suggeriamo solo ai più svogliati (verificare l’apertura impianti). Dopo una breve sosta si riparte in piano lungo le rive dello specchio d’acqua (il più esteso dei laghi di origine glaciale dell’Appen-nino Settentrionale), e si pro-segue lungo il sentiero 723 che in salita abbandona la macchia a favore dei prati d’alta quota fino a raggiungere il crinale del Monte Marmagna in circa 45 minuti dal lago.
li coperti dalla vegetazione. Il sentiero prosegue sempre ben segnalato con paline in corri-spondenza dei bivi e dei passi; lungo il tracciato si ammirano (senza raggiungerli, a meno di deviazioni), numerosi laghetti e torbiere sul fondo di circhi glaciali alla nostra sinistra, in-teressanti per le specie botani-che rare che ospitano. Dopo
e Toscana, lungo un “balco-ne” che si affaccia sul Tirreno. Con lo sguardo all’orizzonte si arriva al Golfo di La Spe-zia, mentre ai nostri piedi il versante “cade” ripido verso i territori boschivi di Luni-giana e Garfagnana. Sul lato emiliano i costoni digradano più dolcemente, alternando avvallamenti a gradoni glacia-
A fianco:il piccolo
lago Martino ai piedi del Passo
Giovarello
Sotto:la conca con il
Lago Verde
mirtilli che scendono fino ad abbracciare i Laghi di Sillara. Di nuovo un passo, quello di Compione che apre lo sguardo sulla valletta successiva che nasconde i laghetti omonimi poco più in basso, prima di sa-lire al Monte Bregalata oltre il quale la cresta “spiana” leg-germente fino a raggiungere il Passo del Giovarello, che
aver superato la conca del Lago Pradaccio e i tre spec-chi dei Lagoni si abbandona la Val Parma per raggiungere a quota 1796 metri il Monte Brusa sullo spartiacque. En-trando nelle Valli del Cedra, si procede lungo il Monte Sil-lara, la cima più alta dell’Ap-penino parmense (1859 m), e il Monte Losanna con i
A fianco:il Bivacco Cagnin,prezioso punto di appoggio, specialmente in inverno
le strutture autogestite che fungono da riparo in quota.Siamo nel Parco dei Cen-to Laghi e, continuando a scendere tra i prati, perdiamo quota fino alle sponde del La-go Verde, ottimo riparo nelle giornate ventose. Il sentiero torna definitivamente all’om-bra del bosco in sensibile di-scesa fino all’area sosta del Lago Ballano e alla sua diga, uno sbarramento artificiale costruito nei primi del 900, raggiungibile in estate dalla strada che sale da Trefiumi. Da questo punto una rilassan-te passeggiata in falsopiano nel bosco di faggi lungo il cordo-ne morenico ci conduce fino a Prato Spilla. Per la gioia dei più piccoli e non solo, poco pirma dell’arrivo si incontra il “Parco 100 avventure” un’area attrezzata con cinque itinerari tra gli alberi.Non resta che gustare la tavo-la emiliana per non perdersi nemmeno un’aspetto di que-sto territorio magico.
guarda già all’Appennino reg-giano e da cui, per noi, inizia la discesa. Giunti al bivio dopo circa 4 ore di cresta e 6 totali, si incrocia il sentiero 705 che porta a Prato Spilla; noi vi consigliamo il 707 che allun-ga il percorso ma offre ancora parecchie sorprese. La prima è appena a valle del passo con il piccolissimo Lago Martini, profondo poco più di un metro e circondato da brughiera di mirtilli e basso ginepro. Da qui si procede fino al prossimo bivio dove terremo la sinistra verso il Bivacco Cagnin, una del-
16 Lungo la cresta dei Cento Laghi • Alta Via dei Parchi
Sopra:sosta sulle rive del Lago Verde
Sotto:salita tra i prati
lungo il sentiero
Nella pagina a fianco:
sosta in compagnia
di un “ometto”in pietra
Sempre sul sito si trovano an-che le indicazioni per la fru-ibilità con i mezzi pubblici.
InformazioniRegione Emilia-RomagnaServizio Parchi e Risorse Forestali Tel. 051.52.76.080Fax 051.52.76.957
Eventi fino a settembreFino al mese di settembre tante le occasioni per scoprire l’Alta Via attraverso un ricco pro-gramma di eventi. Spettacoli di musica nel verde, iniziative per ragazzi, itinerari tutti da vivere tra le aree protette e i parchi emiliano-romagnoli. Il pro-gramma completo degli eventi si può consultare sul sito http://ambiente.regione.emilia-roma-gna.it/parchi-natura2000/alta-via mentre sul portale www.appenninoeverde.it si possono visionare i pacchetti turistici collegati. Sul prossimo numero di MeteWeekend, invece, una nuova avventura lungo l’Alta Via dei Parchi, questa volta in terra romagnola.
Come arrivarePer raggiungere la Piana di Lagdei da Parma si impiega circa un’ora di auto. Si per-corre la tangenziale sud della città fino all’uscita 15 e si se-guono poi le indicazioni per Langhirano, Corniglio e infi-ne per Bosco, fino alla meta.
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Sc
he
da
P.SO DI BADIGNANA1699
P.SO DELLE GUADINE1687
P.SO DI CIRONE1255
P.SO DELL'AQUILA
P.SO GIOVARELLO 1752
P.SO LAGASTRELLO1200
M. MARMAGNA
M. BRAGALATA
M. TAVOLA
GROPPO FOSCO
M. MATTO
M. SILLARA
CIMA CANUTI
M. PALERA
M. ORSARO
1768
1856
1480
1558
1837
1859
1773
1316
1830
PRATO SPILLA1350
Monchiodelle Corti
Bosco
Casarola
Rigoso
Valditacca
Riana
Rif.o Mariotti
Rif.o Lagdei
Rif.o LagoniC.nne diBadignana
C.nne di Lago Scuro
Trefiumi
Pianadetto
Grammatica
Biv.co Cagnin
Corlaga
Treschietto
Monterole
Pracchiola
LagoSanto
Lagoni
LaghiSillara
LagoVerde
Lago Ballano
LagoSquincio
Lago Paduli
Lago Pradaccio
F. MagraT. Nerla
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T. Bagnolecchia
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AVPPosto tappa
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In collaborazione con:
Lago Santo
Lago Pradaccio
Lagoni
Laghi Sillara Lago
Verde
Lago Ballano
Biv.coCagnin
Rif. Mariotti
Prato Spilla(1350)
Monte Matto(1837)
Monte Matto(1837)
Monte Sillara(1859)
Monte Bragalata
(1856)
Cima Canuti(1773)
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