Impianti Clima - Numero 01 - Anno 2012

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Gruppi frigoriferi: i preferiti dal mercato Il secolo delle Megalopoli Riscaldamento ibrido Un Museo Vivente GENNAIO 2012 Numero 01 Il media digitale per l’HVAC VMC, quale futur VMC, quale futur o? o?

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Il media dell'HVAC

Transcript of Impianti Clima - Numero 01 - Anno 2012

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Gruppifrigoriferi: ipreferiti dal

mercato

Il secolo delleMegalopoli

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Numero 01Il media digitale per l’HVAC

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Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1 3

IL SEGNAVENTO

on questo numero ha inizio il nostronuovo percorso sulla via dell'infor-mazione e dell'aggiornamento su

quanto di più rilevante avviene mondoHVAC. Una informazione che correrà onli-ne e sarà quindi mediata per questo nuo-vissimo mezzo di comunicazione, chepotrà favorire unapartecipazione deilettori di gran lungamaggiore rispetto alpassato.L'interesse che ci èstato dimostrato peril numero sperimen-tale - lo zero - che hapreceduto il presen-te, ci ha ancor piùrassicurati che questasia una strada apertaa opportunità e prospettive in gran parteancora da scoprire, e sulla quale sarà perciòstimolante procedere.La Rivista continuerà a condividere la pro-pria mission con il nostro sito www.impian-ticlima.com che si arricchirà di articoli, pre-sentazioni, notizie, links, per diventare unpunto di riferimento per gli operatori delsettore, come pure per quelle fasce di pub-blico che ricercano chiarezza e indicazioniaffidabili su argomenti quali il clima, lasostenibilità, l'energia. Argomenti destinati ad influenzare pro-gressivamente le nostre scelte e i compor-tamenti futuri. Già a partire da questonumero uno, del resto, Impianti Climarivolge una speciale attenzione al rapportotra uomo e natura. Il servizio dedicato alle conseguenze che lacrescita delle città potrà avere su di essosotto l'aspetto dei suoi bisogni primari -energia, acqua e qualità dell'aria - dimostra

la nostra volontà di partecipare alla discus-sione di problemi anche di vasta portata, edi stimolare altresì la partecipazione deilettori. Come poi a queste preoccupazionisi possa rispondere sarà oggetto di esempitratti dalla realtà, e non a caso su questonumero è discussa una realizzazione di

grande portata: laCalifornia Academy ofScience di San Francisco,progettata per raggiunge-re un altissimo livello disostenibilità. Alla discussione di pro-getti di speciale valoreandrà ad unirsi un'analisidella tecnologia dellemacchine e dei sistemiHVAC per facilitarne lascelta e l'applicazione.

I tre articoli che seguono, dedicati, allepreferenze del mercato per le varie tipolo-gie di gruppi frigoriferi, al riscaldamentoibrido e alla ventilazione meccanica con-trollata, costituiscono un esempio delmodo in cui la tecnologia verrà affrontata. In aggiunta, le nuove rubriche estenderan-no, a volte provocatoriamente, altre conironia, altre ancora con impassibilità eaplomb gli argomenti offerti alla riflessionedei lettori. E' nei nostri auspici che su questa strada sipossa procedere insieme a tutti coloro cheapprezzano una informazione aperta alnuovo quanto imparziale, e desiderinoessere parte di un'azione comune di svi-luppo e di innovazione.

Antonio BrigantiDirettore responsabile

C

Il Numero Uno

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4 Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

Gruppi frigoriferi: i preferitidal mercato

VMC, quale futuro?

Un museo vivente

www.impianticlima.com - [email protected]

Editore Antonio BrigantiVia Piave, 3 - 21047 Saronno VA - Italia

Registrazione numero 17 del 12.11.2011 alTribunale di VareseN. 1 - Gennaio 2012

Atrio di un edificio del terziario.La pareta verde dimostra un’ac-centuata attenzione alla IAQ

Un quadro ragionato delle preferenze espresse dalmercato tra le diverse tipologie di gruppi frigoriferi

elettrici a compressione. Si manifesta tuttora uncerto tradizionalismo, espresso dalla preferenza

per i normali gruppi frigoriferi, a sfavore di soluzio-ni più avanzate quali le pompe di calore

e i gruppi termo-frigoriferi polivalenti

1212

1616Gli impianti di ventilazione rivestono un ruolo essenziale nel processo di trasformazione in atto nell'edilizia residenziale e del terziario: gli edifici energeticamente sostenibilirichiederanno un controllo sempre più efficace sul ricambio dell'aria.

2222Il nuovo edificio che Renzo Piano

ha creato per la CaliforniaAcademy of Sciences è andato

ben oltre i tradizionali obbiettivi museali e di

acculturamento del pubblico. California Academy of Sciences

Contenuti

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5Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

Sistemi di climatizzazione ibridi

6. I Numeri

8. Monitor

26. GlobeTrotter

20. Di tutto un po’

40. Linea Calda

38. Prodotti e Sistemi

37. Il Bibliofilo

41. Il minimalista

Il secolo delle Megalopoli

2626La crescente attenzione al rispetto perl'ambiente ed all'efficienza energetica, hadeterminato una evoluzione del mercatodal singolo prodotto verso soluzioni integrate.

Il modo di vivere della società umana si va trasformando sotto

i nostri occhi. Forse mai nella storia trasformazioni tanto radicali

si sono prodotte in periodi di tempo altrettanto brevi.

3333

CONSIGLI, OPINIONI, INTERESSI DIVERSI DA QUELLIDISCUSSI SULLA RIVISTA ESPRIMETELI LIBERAMENTEA: [email protected]

Comunicate con noi

Rubriche

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6 Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

I numeri

42,5 km la lunghezza del Jiaozhou Bay Bridge, in Cina, il ponte sull'acqua più lungo del mond

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7Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

L'acciaio è il materiale più importanteimpiegato nel mondo per l'ingegneria e lecostruzioni, con dominanza nel settorenavale, automobilistico, degli elettrodo-mestici, degli armamenti, delle infrastrut-ture ferroviarie; è presente in migliaia diindustrie, da quella tubiera agli apparecchielettromedicali, dall'utensileria alla moto-ristica. Nell'industria HVAC esso è presso-chè onnipresente, insieme al rame e all'al-luminio. Per le sue favorevoli proprietàmagnetiche l'acciaio è anche il materialepiù facilmente e ampiamente separato ericiclato, con un contributo elevato al con-tenimento dell'impatto ambientale rispettoa quanto altrimenti necessario a partiredal processo di estrazione del minerale. Infatti, riciclare una tonnellata d'acciaioproduce una riduzione dell'80% della CO2

emessa partendo dal minerale di ferro.L'utilizzo di energia per la sua produzioneè fortemente diminuito negli ultimi tredecenni, mentre le sue proprietà sonocostantemente migliorate.

1,34 miliardi di tonnel-late d'acciaio prodotte nelmondo nei primi 9 mesi del2011

21,26 milioni di tonnel-late d'acciaio prodotte in Italianello stesso periodo

450.000 tonnellated'acciaio utilizzate per lacostruzione del Jiaozhou BayBridge, in Cina

83% il quantitativo totaled'acciaio riciclato nel mondonel 2008

50% riduzione del consumodi energia per produrre 1 t diacciaio grezzo dal 1975 al2005

ACCIAIO

do al Luglio 2011 secondo il Guinness World Records

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8 Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

MONITOR

*SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA*IL CALORE SCORRE SEMPRE IN DISCESA: DAL CORPO PIÙ CALDO A QUELLO PIÙ FREDDO

*PRIMO PRINCIPIO DELLA FINANZA*IL DENARO SCORRE SEMPRE IN SALITA: DAL PIÙ POVERO AL PIÙ RICCO

È online il servizio per verificare la possibilità di acces-so ai contributi Ue in materia di efficienza energetica. Icontributi rientrano nel Fondo europeo per l’efficienzaenergetica (European energy efficiency fund, Eeef) delProgramma energetico europeo per la ripresa(European energy program for recovery, Eepr), nuovostrumento finanziario dell’Unione dedicato alle energiesostenibili, lanciato il primo luglio di quest’anno ediventato operativo dal primo dicembre scorso. Il Fondo, nato dalla volontà della Commissione euro-pea di finanziare lo sviluppo di progetti in ambito diefficienza energetica ed energie rinnovabili negli statimembri, contribuendo al raggiungimento degli obietti-vi “20-20-20”, prevede lo stanziamento iniziale di 265milioni di euro. La durata massima del finanziamentoè stata fissata per un periodo di 15 anni, ma si potràarrivare a coprire fino a vent’anni. ec.europa.eu

EUROPEAN ENERGY EFFICIENCY FUND

La presente norma è la versione ufficialein lingua inglese della norma europeaEN 12952-5 (edizione novembre 2011).La norma specifica i requisiti per la lavo-razione e l'assemblaggio di caldaie atubi d'acqua come definite nella UNI EN12952-1.La norma è di riferimento ai finidella marcatura CE.

UNI EN 12952-5:2011 Caldaie a tubi d'acqua einstallazioni ausiliarie -Parte 5: Costruzione delleparti in pressione dellacaldaia

Chicago - USA25 - 23 gennaio 2012AHR Expo

Nuovo fondo di efficientamento energetico

NUOVO DIRETTOREGENERALE BELIMO

Belimo Italia ha recentemente nominatonuovo Direttore Generale Luca Pauletti.Tra gli obiettivi del suo mandato quellodi replicare nel campo delle soluzioniidroniche il medesimo successo rag-giunto dall’azienda nel settore dei ser-vomotori per cassette VAV e serrandetagliafuoco. Inoltre, si intende incre-mentare il valore aggiunto dell'aziendaattraverso una rete nazionale di BelimoSolution Integrators. www.belimo.it

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9Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

Sei nuovi Programmi congiunti di ricerca Europeisono stati recentemente lanciati a Varsavia, nel-l’ambito della European Energy Research Alliance(EERA). I nuovi programmi riguardano le tecnologie energe-tiche relative al Solare a Concentrazione, l’EnergiaMarina, le Smart Cities, l’Idrogeno e le Celle aCombustibile, lo stoccaggio dell’Energia e lo studiodi nuovi materiali e processi per applicazioni ener-getiche.All’ENEA è stato affidato il coordinamento del pro-gramma relativo alle Celle a Combustibile, ma -nell’ambito degli altri programmi lanciati - avràanche responsabilità per la realizzazione di sotto-programmi nella ricerca sullo stoccaggio energeti-co, sul solare a concentrazione e sulle Smart Cities. www.eera-set.eu

PROGRAMMA DI RICERCA CELLE A COMBUSTIBILE

La sede della Cassa di Risparmio di Venezia si è affidataalla tecnologia RC Group per la ristrutturazione degliimpianti di condizionamento. Sulla parte piana della coper-tura è stato realizzato un volume tecnico, in posizione arre-trata rispetto ai fronti principali, nel quale sono state inse-rite le apparecchiature d'impianto, tra le quali tre unità direfrigerazione dell’acqua Unico Turbo. Le macchine, equipaggiate con compressori centrifughi bi-

stadio oil-free con cuscinetti a levitazione magnetica e duebatterie condensanti disposte a “V” con ventilatori assiali,hanno le aspirazioni dell’aria orizzontali e gli scarichi ver-ticali; tutto per soddisfare perfettamente i severi requisiti diimpatto acustico richiesti in un’area cittadina particolar-mente attenta alla tutela dei beni culturali. La capacità fri-gorifera complessiva erogata è di circa 800 kW.www.rcgroup.it.

GRUPPI CENTRIFUGHIOIL FREE PER LA CASSA DI RISPARMIO DI VENEZIA

Atos, società internazionale di servizi, ha avviatoun nuovo data center altamente eco-efficientenella città di Helsinki. Il nuovo centro dati si trovanella centrale elettrica ex Helsingin Energia, in uncomplesso di 5000 metri quadrati, situato nel lun-gomare Suvilahti. Il calore refluo prodotto daicomputer, è adotto alla rete di teleriscaldamentourbano attraverso uno scambiatore di calore perriscaldare gli edifici e produrre acqua calda sani-taria

DATA CENTERECO-EFFICIENTE

L’Energy & Strategy Group ha presentato la nuova ricerca“Energy Efficiency Report” con l’obiettivo di fare chiarez-za sul concetto di efficienza energetica degli edifici, e di com-prendere le dinamiche imprenditoriali e di mercato e le tec-nologiche e normative che ad esso sono legati. Lo studiomette in luce il sistema di incentivazione, analizzando lasostenibilità economica delle diverse soluzioni tecnologichea disposizione e discutendo infine i modelli di business adot-tati dalle imprese.

ENERGY EFFICIENCYREPORT

SCARICA IL DOCUMENTOCLICCANDO SULLACOPERTINA

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10 Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

La Federazione ANIMA in occasionedella Conferenza stampa di fine anno hapresentato i dati di pre-consuntivo di unanno che si può sostanzialmente dividerein due parti caratterizzate da trend moltodiversi. L’inizio d’anno è stato impronta-to da una fase espansiva della produzionesostenuto da un export vivace, che gra-dualmente si è ridotto, fino ad arrestarsiad agosto, in concomitanza con l’inasprirsi della crisi finanziaria interna-zionale. La stretta creditizia e la riduzione degli investimenti hanno influi-to anche sulle esportazioni. Le previsioni per il 2012 della produzione evidenziano una situazione sta-bile. L’export tuttavia, già positivo nel 2011 (+3,9%), si prevede ancora increscita nel 2012 (+2,7%). Nel 2012 anche gli investimenti, dopo la brusca frenata del secondo seme-stre di quest’anno, si prevedono in leggera crescita (+1,8%). Infine l’occu-pazione, in calo nel 2011 (-1,6%) dovrebbe parzialmente recuperare nelprossimo anno (+1,1%).

Il Gestore Servizi Energetici informa che, con Decretodel Ministero dello Sviluppo Economico del 25novembre, è stato prorogato al 31 marzo 2012 il ter-mine entro il quale è possibile presentare richiestadegli incentivi per la Cogenerazione ad AltoRendimento (CAR) per produzioni relative agli annidal 2008 al 2010. La procedure per l'ottenimentodegli incentivi (i Titoli di Efficienza Energetica, dettianche Certificati Bianchi) sono pubblicate nella sezio-ne Cogenerazione ad Alto Rendimento del sito delGSE, dove viene anche data risposta alle domandepiù frequenti in materia. Per informazioni: www.gse.it

MECCANICA VARIA: PRODUZIONE IN CRESCITANEL 2011

COGENERAZIONE AD ALTO RENDIMENTOProrogato il termine per la richiesta incentivi

Pantherm presenta la seconda edizione del suo apprezzato volumetto dedicato a "Isistemi di riscaldamento radiante a pavimento", scritto dal prof. Piercarlo Romagnonie dall'ing. Fabio Minchio. Una iniziativa certamente lodevole per il contributo che offrealla diffusione della cultura tecnica, tanto più su un argomento di viva attualità.Strutturato su sette capitoli, per un totale di 142 pagine, il libro si presenta compendio-so, riccamente illustrato e favorito da una ricerca grafica molto curata. www.pantherm.it

Progettare il riscaldamento radiante

NUOVORESPONSABILEMARKETINGDI PRODOTTODAIKIN ITALYDaikin Italia, azienda del settoredella climatizzazione, ha affidatoad Alessandro Viganò la guidadella sezione product marketing,in sostituzione di Luca Gorno,attuale responsabile consultingsales per la divisione riscalda-mento.www.daikin.it

Sandro Bonomi

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Si terrà ilprossimo 26Gennaio aMilano laConferenzainternazio-nale dedicatainteramentealle pompe dicalore adassorbimento

a gas per edifici residenziali esistenti.Ai fini di un maggior utilizzo delle energie rinnovabili e di unmiglioramento complessivo dell’efficienza energetica degliedifici, la pompa di calore ad assorbimento a gas è ricono-sciuta come una delle tecnologie più promettenti per il riscal-damento e la produzione di acqua calda sanitaria.Riconoscendo i vantaggi derivanti dall’utilizzo delle pompe dicalore ad assorbimento a gas, la Commissione Europeasostiene il Consorzio per il Progetto HEAT4U, che si ponel’obiettivo di sviluppare ulteriormente tale tecnologia, ren-dendola disponibile per il mercato residenziale.L'obiettivo della conferenza è:- presentare lo stato dell'arte della tecnologia e le sue presta-zioni, anche rispetto a sistemi alternativi;- illustrare i benefici per gli stakeholders: i cittadini europei,gli Stati membri, l’industria e le utilities;- presentare il Progetto HEAT4U.www.heat4u.eu

È in vigore da ieri 1° gennaio2012 l obbligo di indicarel indice di prestazione ener-getica negli annunci immo-biliari. La disposizione è con-tenuta nell articolo 13 delDlgs 28/2011, di recepimen-to della Dir ettiva2009/28/CE sulla promozio-ne delle energie rinnovabili,che ha aggiunto all articolo6 del Dlgs 192/2005 ilcomma 2-quater che recita Nel caso di offerta di trasferi-mento a titolo oneroso di edi-fici o di singole unità immobi-liari, a decorrere dal 1° genna-io 2012 gli annunci commer-ciali di vendita riportano l'in-dice di prestazione energeticacontenuto nell'attestato dicertificazione energetica .

PRESTPRESTAA ZIONE ZIONE ENERENERGEGE TICTIC A ANNUNCIA ANNUNCI

IMMOBILIARIIMMOBILIARI

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refrigeratori d'acqua condensati ad aria e adacqua, nella tecnica degli impianti di condiziona-

mento e dei processi industriali, rappresentano una con-sistente fetta di mercato, pari a circa il 25% in termini divalore del prodotto, pur considerando che la maggiorparte degli impianti di climatizzazione è ancora oggi pre-valentemente realizzata utilizzando piccole unità aespansione diretta, con una percentuale sul totale valoredel prodotto di circa il 58%. La realizzazione di impianti di raffrescamento medianteunità split-system o sistemi più complessi a portata direfrigerante variabile (VRF o VRV) si presta soprattuttoper l'edilizia civile e, in particolare, per gli edifici esi-stenti e da ristrutturare: singoli appartamenti, uffici,alberghi, ecc.Differente è l'approccio progettuale impiantistico peraltri contesti, sia civili, sia industriali, dove è senz'altropreferibile realizzare gli impianti di climatizzazione consistemi centralizzati di produzione dell'acqua fredda e

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Gruppi frigoriferi: i preferiti

dal mercato

Un quadro ragionato delle preferenze espresse dal mercato trale diverse tipologie di gruppi frigoriferi elettrici a

compressione. Si manifesta tuttora un certo tradizionalismo,espresso dalla preferenza per i normali gruppi frigoriferi,

a sfavore di soluzioni più avanzate quali le pompe di calore e i gruppi termo-frigoriferi polivalenti

Massimo Vizzotto

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13Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

L’ATTUALE VALORE COMPLESSIVO DEL MERCATO DEL

CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA IN ITALIA, SI RIPARTISCE

PERCENTUALMENTE SULLE SUE PRINCIPALI APPARECCHIA-TURE CHE NE COSTITUISCONO GLI IMPIANTI.(FONTE ANIMA CO.AER).

calda da distribuire in rete alle unità di trattamento del-l'aria, piuttosto che a unità terminali come i fan-coil, ipannelli radianti a soffitto o a pavimento, ecc.Ancora i refrigeratori di liquido entrano in gioco nei pro-cessi di raffreddamento industriale, dove è spessonecessario raggiungere temperature dei fluidi raffredda-ti inferiori a zero gradi Celsius.

Impianti non residenzialiL'utilizzo delle unità di refrigerazione o di riscaldamen-to dell'acqua a pompa di calore è usuale nell'impiantisti-ca del terziario, intendendo principalmente le industrie,i centri commerciali, i grandi uffici, la ristorazione, glialberghi e altri servizi.Le volumetrie degli edifici ad uso produttivo delle indu-strie e del commercio sono climatizzate prevalentemen-te impianti idronici, solo il 15% di esse impiega impian-ti ad espansione diretta e VRF.Per le volumetrie degli edifici ad uso non produttivo si

adottano i sistemi idronici per circa il 70% negli impian-ti industriali, il 54% nel commercio e il 48% nei servizi.La tecnica degli impianti nel settore non residenziale siindirizza più frequentemente verso i sistemi centralizza-ti, in grado di soddisfare contemporaneamente le esi-genze climatiche dei reparti produttivi e di quelli dedi-cati ai servizi. La contemporaneità di utilizzo consentespesso di indirizzare l'impianto verso le apparecchiaturecapaci di produrre contemporaneamente acqua fredda eacqua calda riducendo notevolmente i consumi di ener-gia elettrica.

Le centrali frigorifere prevalentiIl mercato del condizionamento e della refrigerazionerichiede gruppi frigoriferi condensati ad aria o ad acquaprincipalmente in considerazione delle disponibilità dienergie rinnovabili. Sicuramente l'aria è la più disponi-bile, ma non sempre è quella che consente la gestionepiù conveniente. Troppo spesso assistiamo ad applica-

DATA 100 LA CAPACITÀ COMPLESSIVA DELLE UNITÀ REFRI-GERANTI CONDENSATE AD ARIA SUL MERCATO, ESSA PUÒ

ESSERE RIPARTITA PERCENTUALMENTE TRA LE VARIE GAMME

DI CAPACITÀ COME DA DIAGRAMMA (FONTE ANIMA CO.AER).

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14 Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

zioni di centrali frigorifere condensate ad aria anche digrande capacità complessiva, laddove, con un minimo diinvestimento in più, sarebbe stato possibile attingerel'acqua, attraverso la falda, o da un corso d'acqua, da unatorre evaporativa, ecc. I sistemi condensati ad acqua e,soprattutto, quelli evaporativi permettono di ottenererisparmi di energia elettrica anche del 50% rispettoall'utilizzo delle apparecchiature condensate ad aria. Perquesta ragione, laddove sia possibile l'uso di rinnovabilialternative all'aria, è sempre opportuno verificarne ivantaggi con un calcolo economico comparativo.Oggi, il rapporto di unità refrigeranti condensate adacqua, rispetto a quelle condensate ad aria è pari al solo12% del valore complessivo di macchine prodotte.Per quanto riguarda la taglia delle macchine richieste dal

mercato distinguiamo, per i gruppi ad aria e quelli adacqua, secondo scaglioni di capacità termo frigorifera.Nella fascia di macchine condensate ad aria gli impian-ti più numerosi sono realizzati con unità di piccola capa-cità frigorifera; mentre, pur raggiungendo elevati valoridi capacità frigorifera complessiva, le apparecchiature dimaggiore potenza sono applicate in un numero netta-mente inferiore di impianti. Le stesse considerazionivalgono per i gruppi refrigeratori d'acqua condensati adacqua dove, tuttavia, gli impianti che utilizzano apparec-chiature oltre 900 kW sono superiori. Spesso, infatti, neigrandi impianti industriali, navali e civili sono installatirefrigeratori d'acqua condensati ad acqua con compres-sori centrifughi con capacità frigorifere unitarie di alcu-ne migliaia di kW.

DATA 100 LA CAPACITÀ COMPLESSIVA DELLE UNITÀ REFRIGE-RANTI CONDENSATE AD ACQUA SUL MERCATO, ESSA PUÒ ESSE-RE RIPARTITA PERCENTUALMENTE TRA LE VARIE GAMME DI

CAPACITÀ COME DA DIAGRAMMA (FONTE ANIMA CO.AER).

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15Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

Le apparecchiature più gettonateSi è già visto come, i gruppi di refrigerazione dell'acquacondensati ad aria siano preminenti (75%) rispetto aquelli condensati ad acqua (25%). Se poi vogliamo con-siderare le unità a pompa di calore, il divario è ancorasuperiore: 87% di pompe di calore ad aria contro 13% dipompe di calore ad acqua.Ancora interessante è valutare, di tutte le unità di refri-gerazione, sia quelle condensate ad aria, sia ad acqua,quali tipi di compressori sono utilizzati. In tal senso, pos-siamo evidenziare come i compressori alternativi, negliimpianti di condizionamento, siano ormai quasi comple-tamente abbandonati. Nei gruppi frigoriferi condensatiad aria sono prevalenti le apparecchiature equipaggiatecon i compressori scroll (76%), anche per capacità frigo-rifere importanti. Le apparecchiature di maggiore capa-cità sono, invece, equipaggiate con compressori a vite(22%).Le unità di refrigerazione condensate ad acqua si diffe-renziano da quelle condensate ad aria perché utilizzanouna quantità maggiore di compressori a vite (53%) e, inparticolare, anche compressori centrifughi di grandepotenza (11%).La scelta delle apparecchiature di refrigerazione o diriscaldamento a pompa di calore dipende innanzituttodall'entità globale della potenza termo-frigorifera chedeve essere erogata all'impianto e dalla necessità di fra-zionare tale potenza su più apparecchiature direfrigerazione allo scopo di aumentare l'affidabi-lità e la ridondanza, oltre a consentire un più effi-ciente adeguamento ai carichi frigoriferi parziali.Per queste ragioni è difficile definire una regolasulle soluzioni impiantistiche preferite.In base al tipo di utilizzo stagionale o annuale delleapparecchiature, sarà possibile individuare quellesoluzioni che, seppure di maggior costo applicativo,potranno consentire, grazie alla loro migliore efficienza,di ammortizzare tale maggior costo in tempi relativa-

A. IL DIAGRAMMA MOSTRA I VALORI PERCENTUALI DI APPARECCHIA-TURE DI REFRIGERAZIONE DELL'ACQUA E A POMPA DI CALORE

NELLE VERSIONI CON CONDENSAZIONE AD ARIA E AD ACQUA. SI

PUÒ NOTARE COME LE POMPE DI CALORE E LE UNITÀ POLIVALENTI

ACQUA-ACQUA SIANO ANCORA POCO DIFFUSE NEL MERCATO ITALIA-NO (FONTE ANIMA CO.AER).

B. II COMPRESSORI SCROLL SONO PREVALENTEMENTE UTILIZZATI

NEI REFRIGERATORI D'ACQUA E NELLE POMPE DI CALORE CONDEN-SATI AD ARIA. I COMPRESSORI A VITE, ANCHE PER LA LORO CAPA-CITÀ UNITARIA, SONO UTILIZZATI SU APPARECCHIATURE DI REFRIGE-RAZIONE CONDENSATE AD ARIA CON CAPACITÀ SUPERIORI, COM-PRESE DA 200 KW A 1600 KW (FONTE ANIMA CO.AER).

C. I GRUPPI REFRIGERATORI D'ACQUA CONDENSATI AD ACQUA UTI-LIZZANO PIÙ FREQUENTEMENTE I COMPRESSORI A VITE E CENTRI-FUGHI. I COMPRESSORI SCROLL SONO IMPIEGATI SOPRATTUTTO SU

PICCOLE UNITÀ REVERSIBILI A POMPA DI CALORE IDONEE ALLA REA-LIZZAZIONE DI IMPIANTI GEOTERMICI. (FONTE ANIMA CO.AER)

mente brevi e di consentire importanti risparmi energe-tici per tutta la vita dell'impianto.E’ indiscutibile che le migliori soluzioni impiantistichesiano quelle che permettono l'uso di unità termo-frigo-rifere multifunzione destinate, quindi, a produrre: inestate contemporaneamente acqua refrigerata per l'im-pianto e acqua calda per usi sanitari, nelle mezze stagio-ni e in inverno, sia acqua fredda per le zone dell'edificioesposte all'irraggiamento solare, sia acqua calda per lealtre zone e acqua calda per usi sanitari, con coefficientienergetici medi stagionali da considerarsi come la som-matoria dei contemporanei valori di EER e di COP, per-mettendo di ottenere risparmi energetici davvero eccel-lenti. Ω

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16 Impianti Clima - Gennaio 2012 - N.1

er una serie di motivi, soprattutto per insufficientesensibilità al problema ed anche per una cultura

impiantistica non sempre al passo con i tempi, non èsempre facile trovare nel nostro Paese degli ambienticorrettamente ventilati. Tuttavia, nell'ultimo biennio, grazie a nuovi provvedi-menti normativi e legislativi e alla "contaminazione" cul-turale proveniente dai progettisti del nord Europa e dialtre scuole nazionali che hanno sempre dato maggiore

importanza alla ventilazione (USA, Canada, Francia), siè assistito ad un notevole aumento di interesse per laVentilazione Meccanica Controllata (VMC).Allo stato attuale, l'introduzione della certificazioneenergetica degli edifici ha fornito un ulteriore impulso alsuo sviluppo, dato che le classi energetiche più elevatesono più facilmente raggiungibili ricorrendo ad unmoderno impianto di ventilazione dotato di recupero dicalore. Diversi costruttori hanno iniziato così ad intro-

VMC, quale futuro?Gli impianti di ventilazione rivestono un ruolo

essenziale nel processo di trasformazione in atto nell'edilizia residenziale e del terziario: gli edifici

energeticamente sostenibili richiederanno un controllosempre più efficace sul ricambio dell'aria, sia per

raggiungere le prestazioni richieste dalle classi più elevate di certificazione, sia per garantire un migliore

livello di comfort.

Cristiano Vergani

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17Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

durre sul mercato prodotti già collaudati da tempo sumercati più maturi, dove esiste un'offerta molto ampia edifferenziata.

Prevedibili sviluppi della VMC in ItaliaCome sempre, per ovvi motivi, il nostro Paese non pro-gredisce in modo omogeneo: in questo campo, natural-mente, oltre agli aspetti economici e culturali influisco-no anche i fattori climatici, quindi è scontata una preva-lenza iniziale degli impianti VMC nelle provincie più anord, a partire da quelle trentine, dove più ampia è l'in-fluenza della ventilazione sul bilancio energetico del-l'edificio e i progettisti locali sono da tempo abituati aconsiderare questo aspetto nel loro lavoro quotidiano.Gli impianti VMC si stanno diffondendo anche a latitu-dini inferiori, con molteplici realizzazioni in Italia cen-trale ed ancora più a sud, con diverse installazioni, gene-ralmente a singolo flusso. Ad ogni modo, nonostante le rosee previsioni di alcunianalisti di mercato, è necessario prevedere gli effettinegativi di un atavico scetticismo dei molti utenti che, lo

verifichiamo ogni giorno, non vedono troppo di buonocchio la ventilazione meccanica, un po' per fattori pre-giudiziali duri a morire (la ventilazione costa, fa rumore,dà fastidio ecc.) ma soprattutto perché non ne conosco-no a fondo i pregi (e gli inevitabili difetti), quindi non sifidano a rischiare un approccio nuovo per un investi-mento così importante come la propria residenza.Questo scetticismo riguarda anche molti progettisti, pur-troppo cresciuti solo a split e ventilconvettori: quindi,per dare slancio al mercato della VMC, sarà innanzi tuttonecessario un grande impegno di comunicazione e diformazione professionale da parte dei costruttori inte-ressati. I pregiudizi degli utenti finali, invece, potranno esseresuperati solo dimostrando, dati alla mano, gli inevitabilivantaggi economici della VMC dimensionata e progetta-ta a dovere, evitando accuratamente di incorrere negligli errori più comuni dovuti ad un progetto non suffi-cientemente ponderato a valutato in tutti i suoi aspetti.Infatti, non esiste una formula di impianto universal-mente adatta per un mercato così disomogeneo e diffe-

1. SVILUPPO PARZIALE DEI CONDOTTI CIRCO-LARI FLESSIBILI PER LA VENTILAZIONE E

L'ESPULSIONE DELL'ARIA ESAUSTA IN UNA

PASSIVHAUSE (INNOFLEX).

Landscape Sculpture in Hobart

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18 Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

renziato climaticamente come quello italiano, dove ognisoluzione deve essere adattata alle specifiche esigenzelocali, per non rischiare di incorrere in imbarazzantiinsuccessi. Per questi motivi, il futuro della VMC inItalia non dipenderà tanto dai contenuti tecnici, chepure sono ampi ed avanzati, quanto dal sostegno delruolo e dell'immagine di questa tecnologia, da una mag-giore padronanza della materia e dall'impegno proget-tuale degli addetti ai lavori.

Gli errori da evitareGli impianti di ventilazione meccanica controllata sonotutto sommato piuttosto semplici: a singolo flusso, cioèestrattivi, con un aspiratore centralizzato che mette indepressione gli ambienti mentre l'aria esterna entra daapposite feritoie; a doppio flusso, dove l'aria è governa-ta sia nell'emissione che nell'immissione rispetto agliambienti, con due percorsi separati; a doppio flusso conrecuperatore di calore, dove i due flussi, di espulsione e

di immissione si incrociano senza scambio di massa, masolo di calore latente, oppure scambiando anche vaporeacqueo, quindi calore sensibile ed umidità (quest'ultimatipologia è quella complessivamente più efficiente emigliore dal punto di vista del comfort termo-igrometri-co). Ognuna di queste tipologie può essere realizzata inalcune varianti ed utilizzando diversi accessori, comepompe di calore, batterie elettriche antigelo o di integra-zione, silenziatori, motori ad alta efficienza controllatielettronicamente, sensori di anidride carbonica, disostanze organiche volatili, di umidità, filtri di varia effi-cienza e spettro d'azione, bocchette autoregolanti nellaportata e così via. Proprio sulla scelta di queste variantie di questi accessori si mette in gioco l'abilità del proget-tista nell'adattare l'impianto alle varie esigenze dettatedalle specificità climatiche, dalla tipologia di ambientetrattato e dal tipo di attività che vi si svolge, dando perscontato gli aspetti di dimensionamento, che possonoessere superati in modo relativamente agevole sfruttan-do l'ampia documentazione disponibile. Nonostante larelativa semplicità, esistono vari trabocchetti in cui èfacile cadere e che possono compromettere il buon esitofinale dell'impianto. Andiamo quindi rapidamente adelencarne i più comuni e ad esaminare le varie misure diprevenzione da adottare.

Il problema del rumoreGli impianti VMC, negli ambienti stabilmenteoccupati, sono attivi giorno e notte; se l'ambiente èresidenziale, il rumore deve essere attentamente

contenuto per evitare molestie sonore intollerabilianche in minima entità. Il rumore può essere di pro-

venienza esterna o generato dall'impianto stesso. Nelprimo caso, se la zona dove sorgerà l'impianto è rumoro-sa, si dovrà prevedere l'impiego di griglie di presa del-l'aria esterna munite di dispositivi afonizzanti (labirintiacustici). Nel secondo caso, si dovrà prevenire il rumorecausato dalla movimentazione dell'aria limitando lavelocità nelle condotte (abbondando con le sezioni) edinstallando appositi silenziatori da interporre alle cana-

3. L'AGEVOLE ACCESSIBILITÀ DEI FILTRI D'ARIA COSTITUISCE UN REQUISITO

ESSENZIALE PER UNA CORRETTA MANUTENZIONE (ZEHENDER).2. PARTICOLARE DEI CONDOTTI DI IMMISSIONE D'ARIA ESTERNA ED ESPULSIONE

DI ARIA ESAUSTA DA UN AMBIENTE DI UN'ABITAZIONE UNIFAMILIARE.

4. SISTEMA DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA A SINGOLO FLUSSO

ADATTO PER CLIMI TEMPERATI (VORTICE).

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impianto VMC, bisogna inoltre porre molta attenzioneai punti di prelievo dell'aria esterna: è sempre necessa-rio predisporli alla quota più elevata possibile ed in zonariparata, perché possano raccogliere la minore quantitàdi inquinanti esterni (eventualmente occorre installaredei filtri adeguati per efficienza e spettro d'azione). Nonsi deve dimenticare anche l'aspetto sicurezza, per cui ipunti di presa dell'aria devono essere situati in zone nor-malmente inaccessibili o adeguatamente protette darecinzioni, specialmente se l'impianto è destinato a ser-vire edifici "sensibili".

Il problema della condensaDove c'è contatto tra aria umida e superfici a tempera-tura inferiore c'è sempre formazione di condensa: que-ste condizioni ricorrono spesso in più punti dell'impian-to VMC, sia in condizioni estive sia invernali. Quindi, bisogna prevedere la localizzazione di questipunti e predisporre ogni possibile rimedio per evitareaccumuli (pendenza delle condotte, pompe di evacua-zione, forellini di scarico ecc.) e quindi la probabilità disviluppo di microrganismi nocivi (muffe, Legionella) odella formazione di ghiaccio con temperature esterneparticolarmente rigide (in tal caso, sempre prevedereuna resistenza termica antigelo nello scambiatore degliimpianti a doppio flusso). Ω

19Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

lizzazioni in prossimità dell'unità ventilante centralizza-ta. Inoltre, si deve tenere presente che i ventilatori ditipo economico possono rapidamente deteriorarsi neltempo, divenendo meccanicamente molto rumorosi:quindi, è meglio privilegiare l'acquisto di unità ventilan-ti più costose, ma garantite per un funzionamento alme-no pari alla durata stimata dell'impianto.

Il problema della contaminazioneNegli impianti a doppio flusso dotati di recuperatore dicalore, i possibili trafilaggi tra i due flussi incrociati,anche se minimi, possono comportare notevoli problemidi contaminazione del flusso in ingresso, specialmentequando il flusso in uscita presenta elevate concentrazio-ni di sostanze inquinanti o maleodoranti. Ciò può avve-nire soprattutto utilizzando uno scambiatore di tipoentalpico, dove c'è passaggio di acqua tra i flussi e quin-di possibilità di strippaggio di sostanze solubili e volati-li. E' buona norma controllare sempre il dati dichiaratidal fornitore dello scambiatore in termini di permeabili-tà, privilegiando i modelli a perdita bassissima o nulla(ad esempio quelli con trasferimento con batterie termi-che separate con pompa di calore). Altrimenti, è indi-spensabile prevedere due impianti separati, uno per ilocali "contaminati" (bagni, cucina, locali dove si fuma) el'altro a servizio dei rimanenti locali. In ogni tipologia di

6. UNITÀ DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA A RECUPERO DI CALORE

TOTALE TRA ARIA ESPULSA E ARIA ESTERNA (MITSUBISHI ELECTRIC).

Claudio Buttà – Ventilazione Meccanica Controllata:Normativa e Tecnologiahttp://www.anit.it/PDF/presentazioni/ANCONA/aldes.pdf

Casa Passiva: entrate a vedere come abbiamo costruito lanostra casahttp://casapassiva.wordpress.com/

Corso di formazione Aldes per progettisti, installatori emanutentori di VMChttp://www.aldes.it/pro/html/aldes-formation-dispositif-for-mation.htm

Portale Hoval dedicato alla VMChttp://www.homevent.it/

Riferimenti su Internet

5. VISTA APERTA DI UNA UNITÀ DI VENTILAZIONE A RECUPERO DI CALORE CHE

RIVELA I COMPONENTI PRINCIPALI: VENTILATORI DI IMMISSIONE ARIA ESTERNA E

DI ESTRAZIONE ARIA ESAUSTA; SCAMBIATORE DI CALORE A PACCO A FLUSSI

INCROCIALI, FILTRI, BATTERIE DI SCAMBIO TERMICO (AIRFLOW).

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DI TUTTO UN PO’

DAL NEUTRINOAL CLIMA

ZEROEMISSION

di MASSIMO VIZZOTTO

neutrini superluminali, particellesubatomiche prive di carica elet-trica e, probabilmente, anche dimassa propria, sembrano averdimostrato di superare la velocità

della luce. Ci eravamo abituati a credereche solo la nave spaziale Enterprise, piùveloce della luce, potesse esplorarenuovi mondi alla ricerca di altre formedi vita e di civiltà. Oggi, anche questomito sbiadisce. Restiamo attoniti difronte ad una scoperta che potrebbeminare la teoria della relatività di AlbertEinstein. Ma, nella nostra modestia, fac-ciamo anche fatica a decifrare la logicasecondo cui la velocità dei neutrinipotrebbe modificare le nostre abitudinidi vita o migliorare il nostro benessere.Intanto le industrie continuano a propor-re novità tecnologiche in grado, prima ditutto, di stupirci e, in seguito, di offrirciutili soluzioni per la nostra vita quotidia-na. Almeno, ce lo auguriamo. Estraggoda una rubrica specializzata: lo spettro-metro portatile, le fotografie ad acqua,l'orologio genetico, la bioenergia dalleolive, il cane assistente elettronico, ecc.Non chiediamoci a cosa potranno servi-re queste seducenti novità e comepotranno alleviare i nostri affanni futuri.Piuttosto chiediamoci se non ne aggiun-geranno altri. Ciò che ci interessa mag-giormente è l'evoluzione tecnologicadegli impianti e dei componenti delleapparecchiature destinate a migliorare ilclima degli ambienti nei quali passiamola maggior parte del nostro tempo; mate-

ria pertinente con l'impegno di questaRivista. Per questo scrutiamo sopra esotto l'infinito delle industrie alla sco-perta di novità. Ad esempio, abbiamoosservato con piacere che, oggi, i pan-nelli fotovoltaici possono essere arro-tolati e portati via, nella valigia. Li use-remo indifferentemente sia nella casadi città, sia in quella di montagna.Importante che ci sia il sole, natural-mente. Attendiamo sistemi frigoriferiautogestiti in grado di distribuire leenergie termiche e frigorifere in ognidirezione utile, affinché nessuna diesse possa essere minimamente disper-sa o, peggio, debba richiedere dispen-dio economico per essere prodotta.Così come sta avvenendo per l'edificiozero emission, tutti ci attendiamo lostesso per i sistemi termofrigoriferi.Molto probabilmente dovremo rinun-ciare al vecchio circuito di Carnot erivolgere il nostro interesse a sistemi"superiori", come i frigoriferi a energiasolare passiva; addirittura, con un ritor-no al passato. Si tratta di un impegnoche, tuttavia, non riguarderà esclusiva-mente i costruttori di apparecchiatureper il condizionamento; piuttostorichiederà un'azione sinergica tracostruttori, progettisti di impianti eforme di utilizzodelle energie.Molto è stato giàfatto. Molto dovre-mo ancora fare. ΩΩ

I

Scrutiamo sopra e sotto l'infinito delle industrie alla scoperta di novità.

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22 Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

Un Museo Vivente

Antonio Briganti

Il nuovo edificio che Renzo Piano ha creato per la CaliforniaAcademy of Sciences è andato ben oltre i tradizionali obbiettivi museali e di acculturamento del pubblico.

Infatti, l’opera è stata affrontata con un preminente riferimento al suo inserirsi in modo sostenibile nell’ambiente

naturale della California e, in particolare, della vicina SanFrancisco.

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23Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

uesto obbiettivo era manifestamente espressonell'aspettativa della certificazione LEED

Platinum, essendo l'opera uno dei dieci progetti pilotadi edifici sostenibili o "green" del Department ofEnvironment della municipalità di San Francisco.La nuova struttura, che recupera opere preesistenti risa-lenti al 1934, si sviluppa su una pianta a parallelepipedosormontata da una copertura dalla superficie di un etta-ro, quasi interamente piantumata (living roof) con circa1.700.000 piante di specie native che sono divenute l'ha-bitat per una varietà di insetti e di uccelli. Una sua carat-teristica di forte immediatezza è di culminare con tregrandi cupole al di sotto delle quali sono realizzati unplanetario, un acquario e una foresta pluviale. Su di essesono disposti dei lucernari come altrettanti oblò, per farpenetrare la luce solare secondo il percorso del sole econsentire altresì il defluire verso l'esterno dell'ariacalda dall'ambiente e di ammettere aria esterna fresca.Altre ondulazioni minori richiamano il paesaggio carat-teristico con i sette colli intorno a San Francisco. Ampi spazi espositivi e dedicati a laboratori di ricerca siaggiungono a queste strutture per ospitare le vaste col-lezioni del Museo, che è uno fra i dieci musei di scienzenaturali più grandi al mondo. Si estende infatti su 39.000 metri quadri e ospita 38.000creature viventi, tra rettili, alligatori, uccelli, pinguini efarfalle; la barriera corallina al suo interno è la più gran-de al mondo in ambienti chiusi. Dieci anni sono statinecessari per realizzarlo, e non sorprende che il suocosto sia stato di 488 milioni di dollari.

Trasparenza e luce solarePer il visitatore l'edificio si presenta di grande leggerez-za per la sua voluta trasparenza che non interrompe lacontinuità con il Golden Park in cui sorge. Questa trasparenza, anzi, permette a quasi il 90% deglispazi normalmente occupati dal personale di usufruiredella luce naturale; vetri ad alte prestazioni per l'isola-mento sono stati applicati su tutte le superfici che pre-vedevano trasparenza per ridurre le rientrate di calore

per radiazione solare e perciò il carico che sarebbe anda-to a gravare sull'impianto di condizionamento. Peraltro, è stata prevista tutto attorno all'edificio unapensilina di vetro per offrire un calcolato ombreggia-mento e limitare la radiazione diretta incidente. Su di essa sono inseriti 60.000 moduli fotovoltaici concapacità di produzione di circa 213.000 kWh l'anno,quasi il 5% dell'energia utilizzata della struttura. Questimoduli sono stati scelti con l'efficienza più alta tra quel-li sul mercato, un'efficienza di almeno il 20%.

Gli impianti HVACL'impianto HVAC per i 3500 metri quadri del livelloprincipale delle esposizioni accessibili al pubblico è deltipo a pavimento radiante, in raffrescamento e riscalda-mento, e per esso sono stati utilizzati 30.000 metri ditubo in polietilene reticolato (PEX). Sono state installate sei caldaie a condensazione inter-collegate tra loro da 5,8 kW ciascuna che, oltre al riscal-damento ambientale, assicurano quello dell'acquario permezzo di scambiatori di calore a piastre. Per la produzio-ne del freddo sono stati invece installati tre gruppi frigo-riferi da 14 kW ciascuno. E' stato constatato che il riscaldamento con pavimentoradiante ha consentito di ridurre del 10% il consumo dienergia rispetto ai sistemi ad aria calda correntementeutilizzati negli Stati Uniti.La deumidificazione estiva è effettuata mediante unsistema ad assorbimento con dessiccante chimico a tam-buro rotante, che consente un'aliquota di recupero dienergia sull'aria estratta, che viene trasferita all'ariaesterna di ventilazione. Oltre al controllo dell'umidità relativa, il sistema di ven-tilazione provvede a far fronte ai requisiti di qualità del-l'aria ambiente (IAQ).L'umidificazione invernale, vitale per mantenere l'inte-grità dei reperti e delle collezioni, è basata su sistemi aosmosi inversa che hanno consentito un risparmio dienergia del 95% rispetto ai normali sistemi di umidifica-zione.

1. L’ALZATA FRONTALE DI INGRESSO AL NUOVO EDIFICIO DELLA CALIFORNIA ACADEMY OF SCIENCES RIVELA LE TRE CUPOLE PRINCIPALI DA CUI È SORMONTATA LA

COPERTURA CHE OSPITANO IL PLANETARIO, LA FORESTA PLUVIALE E L’ACQUARIO.

Q

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24 Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

Ventilazione naturale per ridurre i consumidell’’HVACIn aggiunta all'impianto di condizionamento, delle fine-stre e lucernari motorizzati intervengono chiudendosied aprendosi per realizzare la ventilazione naturale del-l'edificio, quando le condizioni lo consentono, favoren-do l'ingresso di aria fresca dall'esterno. Un ulteriore con-tributo al risparmio energetico è dato dal sistema di illu-minazione che, oltre ad impiegare lampade ad alta effi-cienza, prevede il controllo da parte di fotosensori stra-

tegicamente installati per usufruire quanto più possibiledella luce naturale. Un'altra aliquota importante dirisparmio energetico per l'impianto di condizionamentoè data dal tetto verde che non richiede acqua né manu-tenzione ed offre elevate capacità termoisolanti. Anzi,per il suo assorbimento di acqua piovana previene ognianno la dispersione nell'ecosistema di circa 13.600 metricubi d'acqua recante sostanze inquinanti, circa il 96% ditutta l'acqua meteorica. Nell'edificio è stata realizzata lasuddivisione dei circuiti idraulici per utilizzare le acque

2. QUESTA VISTA AEREA DELL’EDIFICIO PERMETTE DI APPREZZARNE LA COPERTURA INTERAMENTE PIANTUMATA CON LE CUPOLE SPORGENTI E IL LUCERNARIO CEN-TRALE APRIBILE PER OFFRIRE VENTILAZIONE NATURALE ALLA CORTE INTERNA.

3. UNA VISTA DELLA FORESTA PLUVIALE. I LUCERNARI A OBLÒ SULLA CUPOLA

SONO DISPOSTI PER POTER OFFRIRE LUCE SECONDO L’ANDAMENTO DEL SOLE.4. UN PARTICOLARE DEL PLANETARIO, ANCH’ESSO RICAVATO SOTTO UNA DELLE

TRE GRANDI CUPOLE.

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25Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

grigie dagli impianti di decantazione della città di sanFrancisco per il lavaggio dei WC, riducendo così il con-sumo di acqua potabile per usi reflui del 90%. Un altroaccorgimento allo stesso scopo è stato quello di pompa-re acqua di mare per l'alimentazione del grande acqua-rio. Una curiosità riguarda i rubinetti automatici nelletoelette alimentati da batterie che vengono ricaricate adogni erogazione dell'acqua da piccole turbine nel corpostesso degli elementi che mettono in rotazione dei mini-generatori esterni. Questo insieme di accorgimenti voltial risparmio energetico ha consentito di ridurre l'utilizzodell'energia del 30% rispetto ai codici federali.

I materiali riciclatiTra i requisiti per la certificazione LEED vi è quello diriciclare per quanto possibile i materiali di costruzione, eutilizzare al massimo materiali ottenuti dal riciclo.Questa esigenza è stata variamente soddisfatta e, in

almeno un caso, in modo decisamente originale nelnuovo edificio. Infatti, oltre il 90% del materiale didemolizione dagli edifici esistenti è stato riciclato. Conmaggior precisione, 9000 tonnellate di cemento sonostate riutilizzate nella costruzione della Richmond road-way, 12.000 tonnellate d'acciaio pure sono state riciclatee trasferite in fonderia. E, sempre a proposito dell'accia-io, il 100% di quello utilizzato per le strutture dell'edifi-cio è acciaio riciclato. Curioso e originale il materiale uti-lizzato per l'isolamento delle pareti, derivato dal riciclodi blue jeans. Il materiale che ne è risultato è a base dicotone, una risorsa rapidamente rinnovabile.E infine, almeno il 50% del legno utilizzato proviene dauna raccolta con criteri sostenibili ed è certificato dalForest Stewardship Council.

La certificazione LEED PlatinumL'insieme delle scelte progettuali e degli accorgimentidescritti per il contenimento dei consumi di energia e dirisorse naturali, oltre al livello raggiunto di tutela del-l'ambiente, hanno giustificato il riconoscimento conferi-to dall'U.S. Building Council alla California Academy ofSciences della certificazione LEED Platinum con unrating di 54 punti su 69. Il rating è stato calcolato per leseguenti sei differenti categorie: sostenibilità del sito;efficienza nell'uso dell'acqua; energia e atmosfera;materiali e risorse; qualità ambientale interna (IEQ); einnovazione e processo di progettazione. Ω

Tutte le foto sono di Tim Griffith ©

5. L’ACQUARIO RAPPRESENTA UN’ULTERIORE REALIZZAZIONE DI GRANDE ATTRATTIVA, SIA PER LA RICCHEZZA DELLA FLORA E DELLA FAUNA ACQUATICA, SIA PER IL

DESIGN SAPIENTEMENTE ISPIRATO AL FONDO MARINO.

6. UNA VISTA PARZIALE DI UNA GALLERIA. SI OSSERVINO I PANNELLI DI CORRE-ZIONE ACUSTICA SUL SOFFITTO.

PPARTECIPANTI ALL''OOPERA

Architetto: Renzo PianoChong and Partners ArchitectureARUP Mechanical EngineersControl Air North

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26 Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

GLOBE TROTTER

GGREENWASHINGGUNA MANO DI

VERDE PER FALSARE LA

REALTA’

di CRISTIANO VERGANI

i presentano “verdi”, ma per lopiù non lo sono affatto: si trattadi tanti prodotti di ogni genereche si ammantano di inesistentivirtù ecologiche, solamente al

fine di ingannare il consumatore pocoattento. Di questi tempi, è diventatoquasi impossibile trovare un prodottoche non vanti, sulla propria etichetta,una qualsiasi proprietà benefica o positi-va nei confronti dell’ambiente. Si sa, ilmarketing non è propriamente basatosulla verità, ma il fenomeno del “green-washing”, cioè il malcostume di presen-tare un prodotto, un servizio o un mar-chio come meritevole dal punto di vistaambientale, in modo falso o semplice-mente incompleto ed ambiguo, haassunto negli ultimi anni una dimensio-ne preoccupante. Terrachoice, una società di consulenzaamericana specializzata nella certifica-zione ambientale, pubblica dal 2007 unrapporto annuale di analisi sui “Peccatidel Greenwashing” (www.sinsofgreen-washing.org) che descrive l’estensione el’evoluzione del fenomeno, in base allarilevazione di sette specifici “peccati”nella comunicazione pubblicitaria deiprodotti che si dichiarano amichevolinei confronti dell’ambiente. Su diversemigliaia di prodotti esaminati, l’ultimorapporto disponibile ha evidenziato lapresenza, nel 95% dei casi, di uno o più

dei “peccati” considerati, con una nettapredominanza di affermazioni non pro-vate o di ambigua formulazione,soprattutto nei giocattoli, nei prodottiper l’infanzia, nell’abbigliamento enell’elettronica di consumo. A nostraconsolazione, risultano invece piùveritiere le etichette dei materiali dacostruzione, grazie alla presenza dialcuni marchi di garanzia di provataserietà, i quali tuttavia riguardano solouna piccola parte del mercato disponi-bile. Quindi, quando ci sentiamo presiin giro dalla presunta vocazioneambientalista di molti prodotti, più chedi una sensazione, quasi sempre si trat-ta di una certezza.S Si presentano “verdi”,

ma per lo più non losono affatto: si tratta ditanti prodotti di ognigenere che si ammanta-no di inesistenti virtùecologiche

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C

M

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MY

CY

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MCE_adv_Biocasa_12_12_2011.pdf 12-12-2011 17:04:37

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28 Impianti Clima - Gennaio 2012 - N.1

l vantaggio nell'uso delle pompe di calore risie-de nella capacità di fornire un equivalente di

energia termica superiore al consumo energeticonecessario per il loro funzionamento. Elemento essen-ziale di ogni pompa di calore è la sorgente fredda: que-sta molto spesso è l'aria esterna, soprattutto per ladisponibilità illimitata e l'assenza di iter autorizzativiper il suo impiego. Il suo maggior limite è rappresenta-to però dal fatto che i relativi livelli termici disponibi-

li, oltre ad essere estremamente variabili, sono indiscordanza di fase rispetto alle necessità termiche del-l'utenza, per cui la pompa di calore viene penalizzatada una riduzione del rendimento effettivo, funzionedella diminuzione della sua temperatura rispetto alvalore standard di riferimento. Per il fatto che tempe-rature invernali alquanto rigide influiscono negativa-mente sulle prestazioni delle pompe di calore aria-acqua, le configurazioni impiantistiche che adottano

Sistemi di climatizzazione ibridi

La crescente attenzione al rispetto per l'ambiente ed all'efficienza energetica, ha determinato

una evoluzione del mercato dal singolo prodotto verso soluzioni integrate.

Giacomino Redondi

I

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29Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

queste macchine possono ricondursi essenzialmente a:- impianti monovalenti, se la temperatura invernaledell'aria esterna non scende al di sotto di 0°°C, per cuila pompa di calore può soddisfare da sola tutte le esi-genze di riscaldamento;- impianti bivalenti, quando la località di installazioneè caratterizzata da inverni rigidi, per cui è opportunoprevedere l'integrazione tra pompa di calore ed unsistema di riscaldamento ausiliario.Il D. Lgs. n. 28/2011 di recepimento della direttivaeuropea RES 2009/28/CE, stabilendo nuovi obblighi diintegrazione delle fonti rinnovabili nei nuovi edifici edin quelli esistenti sottoposti a ristrutturazione rilevan-te, nei prossimi anni darà un sensibile impulso all'im-piego delle energie rinnovabili in edilizia. Tale dispositivo normativo prevede infatti la coperturadi una importante percentuale (crescente nel tempo)dei fabbisogni energetici per riscaldamento, acquacalda sanitaria, raffrescamento e servizio elettrico. Ciò determinerà l'esigenza di una forte integrazionedelle tecnologie di riscaldamento tradizionali con quel-le ad energie rinnovabili. Le maggiori aziende di setto-re già oggi sono in grado di proporre i cosiddetti "siste-mi ibridi integrati", ovvero componenti e soluzioniimpiantistiche in cui diverse tecnologie e fonti energe-tiche interagiscono, per garantire costantemente com-fort ed elevati rendimenti indipendentemente dallecondizioni ambientali esterne.

I sistemi ibridi integrati Combinano le prestazioni di una pompa di calore aria-acqua con i contributi di un impianto solare termico econ l'integrazione di una caldaia a gas a condensazione.In tal modo, mediante un continuo monitoraggio deifattori climatici ed una elaborazione da parte di unsistema elettronico di gestione dedicato, è possibileattingere energia termica dalla fonte più efficiente delmomento.A prescindere dalla temperatura di mandata richiesta edalle condizioni climatiche esterne, è possibile sceglie-re tra le diverse fonti disponibili:- sole, energia rinnovabile totalmente gratuita per ilriscaldamento e la produzione di acqua calda ad usoigienico;- aria, energia rinnovabile e parzialmente gratuita per ilriscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria,con efficienza massima in situazioni climatiche miti; - gas, energia producibile con miglior rendimento incondizioni climatiche esterne rigide.Il solare termico è un sistema ormai molto efficienteche, in funzione delle dimensioni del campo solare, dasolo può soddisfare completamente il fabbisogno ener-getico dell'utenza collegata.Con il procedere del periodo invernale, l'irraggiamen-to solare progressivamente si riduce, ma la temperatu-ra dell'aria esterna rimane ancora superiore a 0°°C perun buon lasso di tempo; in tali condizioni la pompa di

SCHEMA DI PRINCIPIO DI UN SISTE-MA IBRIDO INTEGRATO, IN CUI CON-VERGONO I CONTRIBUTI DI UNA

POMPA DI CALORE ARIA/ACQUA, DI

UN SISTEMA SOLARE TERMICO E DI

UNA CALDAIA A GAS A CONDENSA-ZIONE. (BAXI)

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30 Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

calore aria-acqua è in grado di operare con elevati valo-ri di COP. L'applicazione dell'elettronica (inverter) allepompe di calore, ha reso le macchine aria-acqua moltoefficienti anche per temperature esterne alquanto rigi-de (fino a - 10/ - 15°°C). Questo fatto, unitamente aimodesti costi di installazione, rende le pompe di calo-re aria-acqua ancora oggi competitive rispetto ad altremacchine con efficienza più stabile come quelle geo-termiche. In caso di condizioni climatiche particolar-mente avverse, durante le quali gli apporti dalle fontirinnovabili non sono sufficienti per coprire i fabbisognitermici, il sistema fa intervenire la caldaia a gas a con-densazione. Il comfort conseguibile nel corso dellefunzioni di produzione acqua calda sanitaria, di riscal-damento e di raffrescamento estivo, è quindi garantitodurante l'intero anno nel modo più efficiente.

Inoltre il sistema ibrido ha un'alta affidabilità, in quan-to l'intervento della tecnologia più idonea, evita inter-ruzioni nell'erogazione del servizio. Mediante l'oppor-tuna scelta dei componenti, il sistema può esseredimensionato per qualsivoglia fabbisogno dell'utenza.L'analisi tecnico-economica operata dalle aziende pro-duttrici ha portato alla definizione di soluzioni comple-te e compatte, particolarmente convenienti per utenzemonofamiliari. I sistemi attualmente presenti nel mer-cato, infatti, comprendono generalmente:- una caldaia a gas a condensazione (Potenza termicamodulazione 3,3 - 33 kW);- una pompa di calore aria-acqua (Potenza resa in riscal-damento 6 - 8 kW);- un campo solare termico composto da n. 2 collettorisolari piani, per una superficie complessiva di 5,0 metri

SOLUZIONE IBRIDA COMPATTA CHE INTEGRA UN IMPIANTO SOLARE TERMICO

CON UNA POMPA DI CALORE ARIA-ACQUA, ENTRAMBI SUPPORTATI NEI MESI PIÙ

FREDDI DA UNA CALDAIA A CONDENSAZIONE O DA ALTRO CONTRIBUTO ENERGE-TICO ALTERNATIVO (BIOMASSA). (ROTEX)

ATTUALMENTE IL RAPPORTO

COSTI-BENEFICI OTTIMALE PER

LE SOLUZIONI CHE IMPIEGANO

POMPE DI CALORE AD ASSOR-BIMENTO, SI VERIFICA CON

UNA COPERTURA DEL FABBI-SOGNO TERMICO TOTALE

MEDIANTE QUESTE MACCHINE

COMPRESO TRA IL 25 ED IL

45%.

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sono caratterizzate da un'efficienza migliore rispettoalle equivalenti elettriche, mentre sono alquanto pena-lizzate dal punto di vista economico. La pompa dicalore ad assorbimento è un sistema che può offrirediversi vantaggi, in particolare per utenze di potenzia-lità medio-alte (come gli insediamenti a carattere pro-duttivo e terziario). Considerando che un sistema ibri-do integrato ha l'obiettivo di minimizzare i costi diinvestimento e quindi di diminuire il tempo di rientro,è possibile verificare che, con le tecniche attuali,mediante una pompa di calore ad assorbimento èopportuno coprire solo una frazione (indicativamentetra il 25 ed il 45%) della potenza di progetto di unautenza di medie dimensioni. Per tali motivi le soluzio-ni commerciali prevedono pompe di calore a gas adassorbimento abbinate a caldaie in cascata a condensa-zione di alta potenza, in modo da bilanciare le esigen-ze di massima efficienza con relativamente contenutiesborsi inziali. Ω

31Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

quadrati;- un serbatoio ad accumulo (puffer) da 300 litri di capa-cità;- uno scambiatore di calore a piastre per la produzionedi acqua calda ad uso igienico. Importanza fondamentale riveste l'accumulo di ener-gia termica che, oltre a rendere disponibile il calore perle utenze che lo richiedono, raccorda i contributi,anche di differente livello termico, provenienti dallevarie fonti energetiche collegate.

I vantaggi praticiA parità di tutte le altre condizioni, l'elevato rendimen-to dei sistemi ibridi integrati permette di migliorareconsiderevolmente la classe energetica degli edifici incui vengono applicati. Ad esempio: una unità abitativacon superficie utile di 170 metri quadrati, rapporto S/Vpari a 0,8, ubicata in zona climatica E (gradi giorno2.371), e realizzata secondo i limiti di prestazione ener-getica previsti dalla vigente legislazione nazionale(D.L. 311/2006), rientra solitamente in classe C conEPi di 65,2 kWh/m2anno. L'adozione di un sistemaibrido integrato con le caratteristiche dimensionalidescritte sopra, è in grado di portare l'EPi ad un valo-re di 37,9 kWh/m2anno, con un salto in classe A.

Pompa di calore ad assorbimento Rispetto alle macchine alimentate elettricamente, lepompe di calore ad assorbimento offrono prestazionipiù stabili all'aumentare della temperatura di conden-sazione, all'innalzamento cioè del livello termico su cuiopera l'impianto. Tale peculiarità determina una mag-giore efficienza in termini di energia primaria, perimpianti che lavorano fino a 65°°C. La pompa di caloread assorbimento aria-acqua, inoltre, può funzionarefino a temperature esterne di -20°°C con una efficienzaintorno a 1, paragonabile a quella di una caldaia a con-densazione. Attraverso una comparazione effettuata intermini di impiego di energia primaria, tali macchine

I SISTEMI IBRIDI INTEGRATI CHE IMPIEGANO POMPE DI CALORE AD ASSORBIMENTO, OFFRONO VANTAGGI CONCRETI PER POTENZIALITÀ MEDIO-ALTE, COME STRUTTURE

ALBERGHIERE E DEL TERZIARIO IN GENERE. (ROBUR)

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LINEA CALDA

PROCEDUREANTINCENDIO:

PIÙ SICUREZZA!

di GIACOMINO REDONDI

l 7 Ottobre scorso è entrato invigore il nuovo Regolamento diPrevenzione Incendi (D.P.R. n.151 dell’1 Agosto 2011), pubbli-cato sulla G.U. n. 221 del

22/09/2011. Con questo decreto la pre-venzione incendi in Italia cambia radi-calmente: la novità sostanziale è rappre-sentata dalla suddivisione delle attivitàsoggette a disciplina di PrevenzioneIncendi in tre categorie, operata secondoil principio di proporzionalità. Per laprima volta in una materia così comples-sa, gli adempimenti amministrativi ven-gono diversificati in relazione alladimensione dell'attività, al settore ope-rativo della stessa ed all'effettiva esigen-za di tutela degli interessi pubblici.Categoria A - Attività a basso rischio: laprocedura prevede il solo deposito di unmodello asseverato (S.C.I.A. -Segnalazione Certificata di InizioAttività). I Vigili del Fuoco effettueran-no visite di controllo a campione.Categoria B - Attività mediamente com-plesse: è richiesto il deposito di un pro-getto, che sarà esaminato entro 60 gior-ni. Anche in questo caso sono previstisopralluoghi di controllo a campione.Categoria C - Attività ad alto rischio:essendo le attività più pericolose dalpunto di vista della PrevenzioneIncendi, i Vigili del Fuoco assicurano laverifica di conformità attraverso specifi-ci controlli. Dunque, per le attività che rientranonella categoria C, nulla cambia rispetto

alla procedura previgente, mentre perquelle comprese nella categoria B, lasemplificazione riguarda più che altro iComandi provinciali dei VV.F., chesono dispensati dall'esperire le visite dicontrollo per tutti i progetti presentati.La vera agevolazione concerne lenumerose attività inserite nella catego-ria A, tutte soggette a specifiche normetecniche e che, sulla scorta di evidenzestatistiche, non sono in grado di provo-care significativi rischi per la pubblicaincolumità; per queste non sussiste piùalcun obbligo di ottenere l'approvazio-ne di uno specifico progetto.Il nuovo Regolamento diventerà piena-mente operativo con l'emissione di undecreto del Ministro dell'Interno, chestabilisca le modalità di presentazionedelle istanze e la relativa documenta-zione tecnica. Si spera che le buoneintenzioni del nuovo Regolamento nonvengano vanificate dal ritardo nel-l'emanazione di tale dispositivo legi-slativo, o con la richiesta di un eccessodi documenti, spesso senza alcuna atti-nenza con la sicu-rezza, dando con-cretezza allo sloganmolto appropriato“… meno carte piùsicurezza.”

I

La novità sostanziale èrappresentata dalla suddivisionedelle attività soggette a disciplina diPrevenzione Incendiin tre categorie, opera-ta secondo il principiodi proporzionalità.

Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 132

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00Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

l modo di vivere della società umana si va trasformando sottoi nostri occhi. Forse mai nella storia trasformazioni tanto radi-cali si sono prodotte in periodi di tempo altrettanto brevi.

L'ultima è quella che ha visto sovvertire il rapporto tra campagnee città: da pochissimi anni le città hanno superato le campagnecome numero di abitanti. La prossima sarà la trasformazione dellecittà, che cresceranno fino a diventare vere e proprie megalopoli.E saranno circa 30 quelle con oltre 10 milioni di abitanti, soprattut-to in Asia e in America Latina, prima della metà del secolo.Quanto esse peseranno sull'ambiente e condizioneranno la vitadei propri abitanti e, forse, il clima stesso del pianeta, è ormaioggetto di studio e di discussione ai livelli più diversi.Impianti Clima, per la sua stessa mission editoriale, non può man-care nell'analisi di questa realtà, poiché, volenti o nolenti, da essasaremo coinvolti. Le nostre opinioni su alcuni degli aspetti più cri-tici delle megalopoli, per quanto attinenti al clima, le risorse idri-che e l'energia, sono manifestate di seguito. Invitiamo i lettori apartecipare con commenti ed idee a questo argomento, sul qualeritorneremo, scrivendo a [email protected].

A.B.

IL SECOLO DELLE

MEGALOPOLI

I

Speciale Impatto Ambientale

33Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

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34 Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

Organizzazione Mondiale della Sanità hastabilito, con una serie di studi condotti unaquindicina d'anni fa, che le città dall'ariapiù inquinata del mondo erano Città del

Messico, Pechino, Shanghai, Teheran e Calcutta: si trat-tava di una considerazione basata non solo sui valoriassoluti di alcuni inquinanti significativi, quanto sulleconseguenze rilevate sulla fascia più sensibile dellapopolazione: i bambini. In queste città, le malattie respi-ratorie rappresentavano la prima causa di mortalitàinfantile, secondo un andamento che ora va estendendo-si rapidamente a tutti i grandi agglomerati urbani delpianeta, di pari passo col procedere della globalizzazio-ne. Più passa il tempo e più aumenta il tasso di mortali-tà infantile dovuto all'inquinamento dell'aria nei centriurbani e, tra non molti anni, nascere alla periferia diMilano, di Napoli, di Calcutta o di Città del Capo nonfarà più alcuna differenza. Tutte le grandi città in espan-sione, con le logiche differenze dovute alle loro partico-larità geografiche e socio-politiche, si trovano ad affron-tare un grave problema di inquinamento atmosferico,che dipende in gran parte dalle stesse cause: un'enormequantità di fonti inquinanti polverizzate sul territorio,impossibili da controllare, dovute al riscaldamento degliedifici, alle attività commerciali e produttive, ai traspor-ti individuali e collettivi. A questo drammatico stato dicose, si sta faticosamente rispondendo con misure comel'incentivazione del teleriscaldamento e dell'ediliziaenergeticamente virtuosa, con limitazioni e regolamen-

tazioni del traffico urbano con tasse di accesso, con limi-ti più stringenti sulle emissioni e così via, con moltiprovvedimenti che appaiono più di tamponamento chestrutturali. Purtroppo, questi pur indispensabili e neces-sari interventi, non sembrano apportare alcun migliora-mento significativo nel breve termine, perché il proces-so di inurbamento procede veloce ed implacabile: ognianno, le grandi città globalizzate attraggono nuove in-genti masse di abitanti stabili e di pendolari, senza chesi riesca ad adeguare il livello dei servizi e dei controllinecessari a garantire a tutte queste persone un'accetta-bile qualità di vita. Dove questo processo è più avanza-to, si può chiaramente vedere come va delineandosi ilfuturo delle megalopoli: da una parte, la città dei ricchi,delle persone istruite, garantite e con i mezzi necessariper difendersi dai veleni nei cibi, nell'acqua e nell'aria edalla violenza sempre più diffusa; dall'altra, spesso intor-no a cingere d'assedio, la città dei poveri, dei freschiinurbati privi di mezzi e di capacità limitate, costretti avivere in un ambiente pesantemente inquinato, a prati-care un'economia di sopravvivenza e a soccombere allavolontà dei violenti, con la delinquenza organizzata chesi sostituisce all'autorità cittadina come tutore dell'ordi-ne. Non occorre certo un oracolo per capire come puòandare a finire una situazione del genere. Per questo, sevogliamo evitare che la globalizzazione si converta rapi-damente in estinzione, occorre agire subito per rifonda-re dalle basi il nostro modo di organizzare la convivenzacivile e di sfruttare le risorse naturali. Ω

Le fosche tinte delle Megalopoli

L’

Cristiano Vergani

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35Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

ell'antichità le città erano alimentate con pro-dotti provenienti in larga parte dalle campa-gne circostanti; per soddisfare i propri fabbi-sogni, viceversa, gli agglomerati urbani odier-

ni dipendono da fonti molto lontane. A causa della continua crescita della popolazione neicentri urbani e nelle aree circostanti, le moderne cittànecessitano in misura crescente di concentrazioni dicibo, acqua, energia e materiali, che localmente la natu-ra non è in grado di soddisfare.Secondo i dati sul rapporto tra acqua ed urbanizzazionepubblicati in occasione del World Water Day 2011, lacrescita della popolazione urbana avanza ad un ritmo di2 persone al secondo. Attualmente la metà della popola-zione mondiale vive nelle città, percentuale che entrodue decenni salirà al 60%, con punte del 95% nei Paesiin via di sviluppo.Con tali prospettive i sistemi idrici urbani si troverannoprogressivamente vicini al collasso. Già ora, del resto, sistima che oltre un miliardo di persone nel mondo non haaccesso ad acqua potabile e a servizi igienici.Le risposte alla scarsità d'acqua hanno finora seguitologiche obsolete, rivolte quasi completamente alla rea-lizzazione di faraonici progetti idrici come grandi dighe,deviazione di fiumi, ecc., che provocano devastazioniambientali e ingenti danni umani e sociali.Los Angeles, ad esempio, copre la maggior parte delproprio consumo idrico prelevando acqua dal fiume

Colorado, distante quasi 1.000 chilometri; Città delMessico dipende attualmente da un oneroso sistema dipompaggio dell'acqua, che viene prelevata a 160 chilo-metri di distanza e portata a 3.000 metri di altitudine.Pechino ha in progetto di attingere acqua dal fiumeYangtze a circa 1.300 chilometri.A fronte di una tale situazione, cresce la consapevolezzadella necessità di ridimensionare la domanda di acqua,razionalizzando al massimo i servizi, invece di cercare disoddisfarla continuamente.È questa la premessa per conseguire una maggioredisponibilità idrica, maggiore tutela ambientale e con-creti risparmi economici.Per ottenere contemporaneamente un miglioramentodei servizi idrici ed una riduzione dei consumi urbani, èindispensabile individuare interventi di tipo economico,come incentivi al risparmio e disincentivi agli abusi, nor-mative di regolamentazione ed opere di sensibilizzazio-ne della popolazione. In termini essenziali si tratta dipromuovere l'adozione di tecnologie e comportamentivirtuosi nell'uso dell'acqua.Molte opportunità rimangono per il riciclo delle acquereflue per usi non alimentari, riducendo così la doman-da di acqua potabile. La crisi dell'acqua minaccia didiventare una emergenza di prima grandezza nel nostroimmediato futuro, nei cui confronti è indispensabileattivare al più presto strategie di risparmio, di riciclaggio,di non inquinamento. Ω

La sete delle Megalopoli

N

Giacomino Redondi

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bitate da milioni di persone, le megalopoli sonoaffette da un numero incalcolabile di problema-tiche, non solo legate a spazi, rapporti logistici eservizi, ma, più ancora inerenti all'enorme quan-

tità di energia richiesta e allo smaltimento dei rifiuti.Elementi, questi che, da alcuni decenni, sono stati genial-mente coniugati tra loro, fino a ottenere sistemi virtuosi diriciclo energetico, con i cosiddetti "termoutilizzatori", abassa dispersione. Tuttavia, la richiesta energetica dellemegalopoli è tale da non poter essere pienamente soddi-sfatta attraverso un sistema chiuso, neppure con l'ausiliodi tecnologie rinnovabili. La sola climatizzazione degliambienti rappresenta, alle nostre latitudini, quasi l'ottantapercento della richiesta energetica complessiva; ed è pro-prio nei confronti di tale importante ed emergente consu-mo che si devono concentrare gli sforzi destinati a ridurnel'entità. Nei moderni impianti di climatizzazione, si cercain tutti i modi di ridurre le dissipazioni termiche: le unitàdi refrigerazione sono spesso munite di economizzatori edi sistemi di recupero energetico; le unità polivalenti adaria e ad acqua, così come i sistemi di climatizzazione aportata di refrigerante variabile, cercano di sfruttare, perquanto possibile, tutto il calore e il freddo generati con-temporaneamente; le caldaie moderne sono spremuteoltre il limite di condensazione. Ma il calore in eccesso oin difetto dei sistemi di climatizzazione deve essere neces-sariamente dissipato o sottratto verso o dall'ambiente cir-costante. Ciò determina un prevalente surriscaldamentodell'aria circostante. Per quanto tempo ancora questo cari-co termico potrà essere sopportato dalle magalopoli?Alcune paiono essere già prossime al collasso. Oggi, per le

strade delle metropoli si misurano temperature dell'aria didiversi gradi superiori a quelle delle periferie e delle cam-pagne sia in estate, sia in inverno. Ciò significa che ancoramolto si deve fare per ridurre le dispersioni termiche, con-siderando che esse sono dovute anche a molte altre cause,come il traffico urbano, le emissioni dei tradizionaliimpianti di riscaldamento o di raffreddamento, la scarsavegetazione, ecc. Tra le fonti rinnovabili, l'aria è la piùusata e abusata. Essa ha una temperatura stagionale moltovariabile e, in linea di massima, sempre di segno oppostoalle effettive necessità. Ma anche il ricorso ad altre fonti,quali l'acqua di falda o il terreno, che offrono il vantaggiodi avere una temperatura più costante durante tutto l'an-no, è sempre soggetto al rischio di deriva termica irrever-sibile determinata da un rapporto di richiesta energeticasproporzionato rispetto alla risorsa rinnovabile circostante.L'autoproduzione di energia elettrica da pannelli fotovol-taici, utilizzata per l'azionamento delle apparecchiature diclimatizzazione migliora il rendimento complessivo delsistema energetico, ma non aiuta il raggiungimento del-l'impatto zero dal momento che i condensatori delle unitàrefrigeranti dissiperanno in ambiente una quantità dicalore del 20% / 30% superiore a quella utilizzata. Il riscal-damento con le biomasse, genererà surriscaldamentiambientali simili se non superiori a quelli di qualsiasi altroimpianto termico di nuova generazione. Migliore è l'appli-cazione di pannelli solari termici in grado di riscaldare l'ac-qua in estate e, in inverno, unitamente ai cogeneratori.L'acqua calda prodotta in eccesso può essere raffreddataattraverso i sistemi di riscaldamento invernali o da refrige-ratori ad assorbimento. Ω

L'incolmabile energia delle Megalopoli

A

Massimo Vizzotto

Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 136

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37Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

Il bibliofilo

Una lettura non sempre facile sebbene coinvolgente suNewton e il suo contributo alla scienza e alla matemati-ca è offerta da questo “volumetto” di 234 pagine, ma fintroppo dense di scienza, che Niccolò Guicciardini,docente di storia della scienza presso l’Università diBergamo, ha sapientemente composto.L’Autore, laureato a Milano in fisica e in filosofia, hagià svolto studi di ampia portata della figura di Newtone il suo tempo. Quello che trasmette in questa sua operapiù recente è il progressivo svilupparsi del pensieroscientifico di Newton dai suoi esordi come studente,fino all’apice della gloria. Sullo sfondo, maspesso in primo piano, è il suo rapporto conla cultura del tempo nel contesto anche deltumultuoso momento politico e religiosovissuto dall’Inghilterra. Come pure l’enig-ma sulla natura di Newton – visto volta avolta come alchimista, eretico, teologo - esui rapporti tra alchimia e scienze esatte checonvivevano in lui. L’Autore riesce a guida-re il lettore anche non dotato di una culturascientifica attraverso un’epoca e unmomento storico che ha segnato una svoltaprofonda per il pensiero scientifico, e lafisica in special modo. Il concetto della gra-vitazione universale affermato da Newton, isuoi rapporti con l’establishment scientifi-co, in Inghilterra e nel Continente, hanno avolte la tensione del romanzo. La terribile domanda diBentley, ci lascia in attesa di una risposta altrettantodrammatica: “Se esiste una forza di attrazione che siestende all’infinito, che cosa impedisce alle stelle diattirarsi reciprocamente e di collassare nel proprio cen-tro di massa?” E infatti quella di Newton fu una rispo-sta che la fisica dell’epoca non poteva accettare. Come la lapidaria risposta che diede a chi gli chiedevache forza mai fosse la gravitazione che poteva manife-starsi senza contatto attraverso il vuoto: “hypoteses nonfingo”, ossia non invento ipotesi. Aveva bensì dimostra-to come gli effetti della gravità tra i pianeti e il sole, laterra e la luna potevano essere predeterminati con unasufficiente approssimazione.Ma riconosceva che la natura della gravità rimanevaignota e altri dopo di lui avrebbero dovuto scoprirla. E’bello rileggere qui poche righe del celebre passo con ilquale giunge alla risposta che gli veniva così accesa-mente contestata “Fin qui ho spiegato i fenomeni del

cielo e del nostro mare mediante la forza di gravità, manon ho mai fissato la causa della gravità. […] In veritànon sono ancora riuscito a dedurre dai fenomeni laragione di queste proprietà della gravità e non inventoipotesi. Qualunque cosa infatti non sia deducibile daifenomeni va chiamata ipotesi; e nella filosofia speri-mentale non trovano posto le ipotesi sia metafisiche, siafisiche, sia delle qualità occulte, sia meccaniche.”La polemica con Leibniz, altro grande matematico suocontemporaneo, proprio sulla gravitazione, apre unaulteriore vivida finestra sulla cultura dell’epoca, e ci

permette di partecipare al confronto tra ledue diverse visioni del mondo, quella soste-nuta da Descartes, Hobbes e Spinoza, e lafilosofia naturale enunciata da Newton. In realtà, la filosofia naturale newtonianaebbe in Inghilterra un trionfo difficile dacomprendere, essendo, come sottolineal’Autore, nei suoi dettagli tecnici ” ben al dilà della comprensione della stragrandemaggioranza dei contemporanei diNewton.”Il libro ha inevitabilmente delle parti di nonfacile lettura per i riferimenti matematici ela preparazione che sottintendono. Ma nulla tolgono all’interesse e al fascinoche esercita sul lettore. Se un appunto puòessere fatto, è invece quello che la figura di

Newton come uomo rimane defilata, in penombra. Nontanto un’analisi psicologica di questo tra i massimi genidell’umanità sarebbe stata gradita, quanto un ritrattodella sua figura per permetterci di umanizzarlo un poco,e per questo ammirarlo di più.

Antonio Briganti

Newton e il suo tempo. Il contributo di un genio alla scienza moderna

Libri e documentazione varia sull’HVAC

Un libro per chi ha denti

“Newton”, diNiccolò Guicciardini,

Carocci editore, 234 pagine, 16 euro

1. Immagini di Newton2. Da Woolsthorpe aCambridge3. Anni Mirabiles4. La polemica sulla teo-ria dei colori5. Newton segreto6. Principi matematicidella filosofia naturale7. Il Sistema del Mondo

8. Ultimi anni: daCambridge a LondraCronologia della vita edelle opere

CAROCCI EDITOREWWW.CAROCCI.IT

INDICE

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38 Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

PRODOTTI & SISTEMI

I nuovi gruppi frigoriferi Daikin EWWD-H, con refrigeranteR134a raffreddati ad acqua, si adattano a varie esigenzeapplicative, sia di processo, sia di climatizzazione ambiente.Essi sono in grado di raggiungere temperature dell'acqua inuscita dal condensatore fino a 50 °C e, se dotati di un kit opzio-nale "alta temperatura", fino a 65 °C. L'ampliamento del campo di funzionamento, con l'opzionedella funzione riscaldamento ad alta efficienza, è reso possibi-le grazie all'adozione di nuove valvole di espansione elettroni-che e di una nuova tipologia di compressore a vite, studiataper questa specifica applicazione. Questa versione a pompa dicalore può essere utilizzata anche in applicazioni geotermicheo con acqua di falda. www.daikin.it

I deumidificatori con circuito a espansionediretta Munters XRC LT sono realizzati perapplicazioni industriali e nelle costruzioni. Le unità carrellate, con carter in acciaio edi costruzione robusta, rispondono airequisiti di controllo dell'igrometria nellostoccaggio della carta, asciugatura del cal-cestruzzo e ripristino delle condizioniambientali dopo eventi di allagamento. Sono disponibili tre grandezze, da 30 a 75litri d'acqua estratta al giorno dall'ariaambiente. La centralina di regolazioneincorporata può essere equipaggiata conun igrostato (optional) che disattiva auto-maticamente l'unità quando la deumidifi-

cazione non è piùnecessaria. Il refri-gerante utilizzatonel circuito frigori-fero è l'R-407C.

www.munters.com

La nuovaserie di refri-geratoriBluAstrum,prodotti daGEA, offrecompattezzaed efficien-za. Le mac-chine sonodotate di uncompressorea vite, funzionante adammoniaca, con controllodella velocità. Il campo divelocità di funzionamentoè compreso tra 1000 e4500 giri/min. Il dispositi-vo di regolazione GSC TPassicura un funzionamentoaffidabile per ogni situa-zione, con ampie funzionidi comunicazione. La compattezza delle mac-chine consente una age-vole sostituzione dei vec-chi refrigeratori. Lagamma è offerta conpotenze da 500 kW a

2.000 kW per temperaturedella soluzioneglicolata/acqua refrigeratain uscita tra -15 °C e +15°C. L'evaporatore allagatoconiuga compattezza ealta efficienza, è dotato diun separatore di liquidointerno ed è collegato aun sistema automatico diseparazione dell'olio.www.gea.de

DEUMIDIFICAZIONEPER L'INDUSTRIA ELE COSTRUZIONI

REFRIGERAZIONE E CLIMATIZZAZIONE PER L'INDUSTRIA

PRODUZIONE DI ACQUA CALDA FINO A 65°C

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39Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 1

Una serie di compressori rotativi a corrente con-tinua brushless di piccola potenza è proposta daAspen, un'azienda cinese specializzata in questicomponenti. Questi compressori funzionano a12, 24 e 48 volt c.c., con i refrigeranti R-134a eR-404A . Dispongono di un sistema di controllodella velocità di funzionamento che può permet-tere regimi da 1800 a 7000 giri al minuto perseguire da vicino la domanda e l'andamento delcarico termico. Sono realizzati espressamenteper utilizzi mobili o per sistemi di refrigerazioneportatili in un ampio campo di applicazioni. Latemperatura di evaporazione può andare da -24a +24 °C e quella di condensazione da +26 a+71 °C. www.aspencompressor.com

La gamma di sistemi di pressurizzazione idrica ad alta efficienza Wilo-Helix EXCEL è caratterizzata da alti contenuti di tecnologia: la pompacentrifuga con motore EC ad alta efficienza in unione ad un sistema dielettronica integrata per il controllo delle prestazioni. Questi nuovi gruppi di pressurizzazione rispondono ai requisiti di gran-di edifici abitativi, alberghi, uffici, edifici pubblici, centrali di riscalda-mento e impianti industriali. Il controllo della pompa e il suo funziona-mento ottimale può avvenire da remoto con telecomando dedicato. www.wilo.it

Ecodan è la linea di Pompe di Calore idroni-che di Mitsubishi Electric e sintetizza tutte lesoluzioni per il riscal-damento, il raffre-scamento e la pro-duzione di acquacalda sanitaria. Essacostituisce un siste-ma modulare cheprovvede al riscal-damento dell'acquaper usi sanitari e perriscaldamento(radiatori, pannelliradianti o venticon-vettori), e si adattafunzionalmente allediverse soluzioni pro-gettuali, sia nell'ambito residenzialeche del terziario. La linea Ecodan prevede diversi modelli nellagamma per rispondere alle differenziate esi-genze degli utenti e alle varie applicazioni edestinazioni d'uso: dal residenziale autono-mo al residenziale centralizzato con soluzio-ne di tipo VRF, fino al settore commerciale edel terziario.www.mitsubishielectric.itwww.ecodan.it

C O M P R E S S O R IROTATIVI DC PERUTILIZZI MOBILI O PORTATILI

GRUPPI DI PRESSURIZZAZIONEEFFICIENTI AD ALTA EFFICIENZA

COMFORT E RISPARMIO ENERGETICO

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Direttore ResponsabileAntonio Briganti

CondirettoriGiacomino Redondi energie rinnovabili e riscaldamentoMassimo Vizzotto sistemi compressorizzati per climatizzazione,refrigerazione e a pompa di caloreCristiano Vergani qualità dell’aria, aeraulica e salute

Redazione e Gestione OperativaLara BindiContatti Associazioni CulturaliRosalba Arduino

RedazioneVia Piave 3 - 21047 Saronno VATel./Fax: [email protected]

Impianti Clima può essere sfogliato e scaricato dal sitowww.impianticlima.com

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SISTEMI VRF/VRV, COME SI STANNO EVOLVENDO

Molto di recente questisistemi hanno dato dimo-strazione di una rinnovatavitalità sviluppando solu-zioni che ne estendono iservizi prodotti e il campodi applicazioni.

ROOF TOP E UTA,SIMILITUDINI E DIFFERENZESi fa sempre più per-meabile il confine traqueste due tipologiedi prodotti, al punto daaver generato degliutili scambi di tecnolo-gie nei due sensi che sisono rivelati preziosinelle applicazioni spe-ciali.

COMPRESSORI A CONFRONTO

Un’analisi essenziale delleprestazioni dei principali tipidi compressori di cui sonoequipaggiati climatizzatori,sistemi VRF/VRV, gruppi frigo-riferi e pompe di calore, perconfrontarne le rispettivecaratteristiche prestazionali.Perché il compressore deter-mina in larga misura le presta-zioni delle macchine.

SUL PROSSIMO NUMERO

Eh, no, la suggestione della casa sostenibile, non misuggestiona per nulla. Sarà che ne ho viste poche, mami è bastato. Ridurre la vita all'interno di uno spazioclaustrofobico, buio, male e poco illuminato significaspendere almeno il cubo di quanto si risparmia inenergia in medicinali e terapie per affezioni e depres-sioni conseguenti.

Ma volete mettere? ciò che prima e di gran lunga èimportante è la salute, fisica e mentale! E per goder-ne la casa non può che essere Salubre, Ariosa eLuminosa, caratteristiche che fanno a pugni con quel-le che una certa visione dell'ambientalismo va predi-cando. Mi sono convinto che in buona parte dei casirisparmio energetico e salubrità mantengano un rap-porto inverso: come aumenta l'uno, così diminuiscel'altra.E non fatico a riconoscere che queste qualità si deb-bano pagare: una casa Salubre Ariosa e Luminosa èagli antipodi energetici con quelle dell'ambientalismoesasperato.

Ma in realtà si tratta di investimenti in buona salute,ottimismo e ben vivere. La casa dove vivo è quasi unaserra, con due vaste pareti ad angolo di vetrocameraattraverso le quali seguo il percorso del sole dal sorge-re al tramonto (o quasi). Non mi sognerei per nulla dicambiarla con una di classe A o super A. Ci vivo bene!Caldo in estate, certamente, ma io lo adoro: devo sof-frire il caldo, non la sua mancanza! Infatti i climatizza-tori che incautamente ho fatto installare all'inizio liuso solo a pompa di calore l'autunno. E poi radiazionesolare in abbondanza. Radiazione, ricordiamolo, chefavorisce la metabolizzazione della vitamina D dal-l'organismo, vitamina con accertati effetti anticancro.Questo per dire, da Minimalista Presuntuoso che, finoa un certo punto, va bene seguire i precetti di tuteladell'ambiente, ma fermarsene quando è in ballo lapropria salute, e il buon senso ci dice che si spingonoun po' troppo in là. Ω

SALUBRE ARIOSA LUMINOSA

IL MINIMALISTAPRESUNTUOSO

Impianti Clima - Gennaio 2012 - N. 140