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Image.ME corpi, consumi e trasformazioni dei giovani nello specchio dei nuovi media Contesto e territorio Spazio Giovani onlus è attivo da alcuni anni nella creazione di percorsi di educazione ai nuovi media rivolti a giovani e giovanissimi, nell'ottica dell' uso consapevole del web 2.0 e della prevenzione dei comportamenti a rischio. Da questa esperienza abbiamo rilevato un aumento sensibile del bisogno di interventi formativi su questi temi, non solo nei confronti dei giovani ma anche di operatori, genitori ed insegnanti che spesso si trovano a fronteggiare situazioni di potenziale rischio senza tutti gli strumenti necessari a capirle e a prevenirle. Proponiamo quindi un piano di interventi completo ad articolato rivolto al territorio della provincia di Monza e Brianza, che si avvale di una rete territoriale di supporto che include partner come l'Ufficio scolastico provinciale e adesioni come quelle dell'ASL di Monza e Brianza. Dal punto di vista della qualità e della rilevanza scientifica del nostri intervento, il progetto si avvale anche della collaborazione e della supervisione del CREMIT Centro ricerca per l'educazione ai media, all'informazione e alla tecnologia dell'Università Cattolica di Milano (e che costituisce uno dei punti di riferimento oggi in Italia per la ricerca e l'intervento su queste tematiche) e delle competenze di Industria Scenica, nuova realtà attiva sul fronte dell'educazione ai media. La situazione oggi L’Osservatorio Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza è solito definire un tema specifico attorno al quale costruire il messaggio delle sue campagne e nel 2012, l’attenzione della sua relazione si è concentrata proprio sulla gestione dei dati e delle immagini personali dei giovani on-line. L’obiettivo è quello di stimolare una riflessione sulla gestione della propria e altrui privacy on-line in particolare per i minori e sulle possibili conseguenze di alcuni comportamenti, legati al consumo e in alcuni casi alla dipendenza- dall'uso di internet tra i giovani. In particolare ci si sofferma sul “sexting”, fenomeno che vede un numero crescente di giovani e giovanissimi pubblicare sulla Rete proprie immagini in abiti succinti e atteggiamenti provocatori (p.42). Tale preoccupazione viene esplicitata anche nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (15 Novembre 2012) in cui questi comportamenti sono collocati tra i rischi legati alla rete, insieme al cyberbullismo 1 in particolare per 1 “Tra i diversi rischi associati, si possono citare i seguenti: traumi psicologici causati da insulti trasmessi attraverso tali siti; molestie sessuali a bambini e giovani (cibermolestie, ciberbullismo o grooming), molestie morali reiterate esercitate nel contesto di un'organizzazione da superiori gerarchici, colleghi o subordinati (mobbing); problemi sul lavoro dovuti all'ingerenza delle imprese nella vita privata dei loro dipendenti o derivati dall'uso eccessivo della telefonia intelligente; esibizione di foto e di video, propri o di altri, con adolescenti nudi o seminudi (sexting); annunci espliciti di prostituzione e di servizi di "accompagnamento" (escort); sessualizzazione dei bambini sulle reti sociali; ripetuta violazione della privacy, dell'onore e della dignità personale; attentati alla salute fisica e mentale degli utilizzatori; incitamento alla violenza, al razzismo e alla

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Image.ME – corpi, consumi e trasformazioni dei giovani nello specchio dei nuovi media Contesto e territorio Spazio Giovani onlus è attivo da alcuni anni nella creazione di percorsi di educazione ai nuovi media rivolti a giovani e giovanissimi, nell'ottica dell' uso consapevole del web 2.0 e della prevenzione dei comportamenti a rischio. Da questa esperienza abbiamo rilevato un aumento sensibile del bisogno di interventi formativi su questi temi, non solo nei confronti dei giovani ma anche di operatori, genitori ed insegnanti che spesso si trovano a fronteggiare situazioni di potenziale rischio senza tutti gli strumenti necessari a capirle e a prevenirle. Proponiamo quindi un piano di interventi completo ad articolato rivolto al territorio della provincia di Monza e Brianza, che si avvale di una rete territoriale di supporto che include partner come l'Ufficio scolastico provinciale e adesioni come quelle dell'ASL di Monza e Brianza. Dal punto di vista della qualità e della rilevanza scientifica del nostri intervento, il progetto si avvale anche della collaborazione e della supervisione del CREMIT – Centro ricerca per l'educazione ai media, all'informazione e alla tecnologia dell'Università Cattolica di Milano (e che costituisce uno dei punti di riferimento oggi in Italia per la ricerca e l'intervento su queste tematiche) e delle competenze di Industria Scenica, nuova realtà attiva sul fronte dell'educazione ai media. La situazione oggi L’Osservatorio Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza è solito definire un tema specifico attorno al quale costruire il messaggio delle sue campagne e nel 2012, l’attenzione della sua relazione si è concentrata proprio sulla gestione dei dati e delle immagini personali dei giovani on-line. L’obiettivo è quello di stimolare una riflessione sulla gestione della propria e altrui privacy on-line – in particolare per i minori – e sulle possibili conseguenze di alcuni comportamenti, legati al consumo – e in alcuni casi alla dipendenza- dall'uso di internet tra i giovani. In particolare ci si sofferma sul “sexting”, fenomeno che vede un numero crescente di giovani e giovanissimi pubblicare sulla Rete proprie immagini in abiti succinti e atteggiamenti provocatori (p.42). Tale preoccupazione viene esplicitata anche nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (15 Novembre 2012) in cui questi comportamenti sono collocati tra i rischi legati alla rete, insieme al cyberbullismo1 in particolare per 1

“Tra i diversi rischi associati, si possono citare i seguenti: traumi psicologici causati da insulti trasmessi attraverso tali siti; molestie sessuali a bambini e giovani (cibermolestie, ciberbullismo o grooming), molestie morali reiterate esercitate nel contesto di un'organizzazione da superiori gerarchici, colleghi o subordinati (mobbing); problemi sul lavoro dovuti all'ingerenza delle imprese nella vita privata dei loro dipendenti o derivati dall'uso eccessivo della telefonia intelligente; esibizione di foto e di video, propri o di altri, con adolescenti nudi o seminudi (sexting); annunci espliciti di prostituzione e di servizi di "accompagnamento" (escort); sessualizzazione dei bambini sulle reti sociali; ripetuta violazione della privacy, dell'onore e della dignità personale; attentati alla salute fisica e mentale degli utilizzatori; incitamento alla violenza, al razzismo e alla

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“la partecipazione maggioritaria di giovani che non hanno ricevuto alcuna formazione previa sull'uso intelligente e responsabile delle reti sociali”. Nonostante queste indicazioni non si ritrovano in Italia studi specifici sul fenomeno. Le attività del progetto Per far fronte alla diffusione del sexting e delle altre problematiche legate all'uso non consapevole della rete da parte dei giovani, queste sono in sintesi le attività che intendiamo realizzare nel territorio della provincia di Monza e Brianza nel periodo giugno 2013-giugno 2015, coinvolgendo giovani nella fascia di età 14-20 anni, genitori, educatori, operatori sociosanitari, insegnanti: obiettivi e azioni rivolti al territorio: Il progetto intende condurre una ricerca-azione sull'impatto di questi fenomeni sui giovani della provincia di Monza e Brianza, avvalendosi della collaborazione del Centro Ricerche sull'Educazione ai Media, Informazione, Tecnologia dell'Università Cattolica di Milano, indagando in particolare l'uso e la rappresentazione del corpo attraverso i social media, i consumi di relazioni e affettivi, le dinamiche di controllo, i livelli di rischio. I dati raccolti serviranno a inquadrare il fenomeno dal punto di vista scientifico, costruire un modello di intervento e a sviluppare servizi specifici quali: spazio web integrato con i socialmedia in funzione informativa e di documentazione; comunità di pratiche aperta on-line ad operatori, insegnanti e genitori; realizzazione di un kit di materiali per supportare gli interventi educativi sul tema; sviluppo di una app per dispositivi mobili per fare sensibilizzazione/prevenzione sul fenomeno. Il quadro emerso sarà presentato con un convegno finale ed una pubblicazione. obiettivi e azioni rivolti ai giovani: Il progetto intende realizzare interventi di peer education attraverso i social network e attraverso laboratori di produzione video per ingaggiare e coinvolgere i ragazzi, che saranno poi opportunamente formati e impiegati in incontri di peer education a scuola, nei centri giovani, presso gli oratori, gli informagiovani ecc con l'affiancamento di operatori specializzati e l'utilizzo di kit didattici specificamente progettati. Inoltre eventi di coinvolgimento e promozione delle tematiche del progetto saranno realizzati all'interno di eventi giovanili, festival musicali ecc. del territorio. Si prevede la creazione di un gruppo di 30-40 peer educators da impiegare in 12 percorsi da 10 ore, da realizzare nei contesti sopra elencati. L'obiettivo è diffondere consapevolezza e creare difese preventive nei confronti di comportamenti a rischio, utilizzando i coetanei e il gruppo dei pari come risorsa educativa positiva all'interno dei contesti di ritrovo e di incontro dei giovani, nonché fornire a questi contesti (scuole, centri giovani ecc.) dati e strumenti per operare correttamente. obiettivi e azioni rivolti agli operatori / educatori / insegnanti: Sono previsti 4 percorsi di formazione (12h in 3 incontri per ogni percorso) da rivolgere agli operatori sulle seguenti tematiche:

xenofobia; diffusione di ideologie totalitarie di matrice fascista o che fanno apologia del nazismo; suicidi di giovani, a quanto pare come conseguenza della diffusione di taluni dettagli intimi attraverso queste reti” (GU, par. 3.12)

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-­‐ percorso A: “prevenzione 2.0: tecniche di moderazione dei Social Network” rivolto agli operatori sociosanitari che si confrontano in chiave di prevenzione con i comportamenti on-line a rischio. tale percorso parte dal promuovere la conoscenza diretta del fenomeno e propone metodi e tecniche per forme di prevenzione che dalla “presenza” si spostano al web 2.0, ripensando le strategie di comunicazione, valorizzando le potenzialità dei nuovi linguaggi mediali e aiutando i partecipanti a progettare interventi di prevenzione nei contesti di appartenenza;

-­‐ percorso B: “la didattica ai tempi di Facebook” rivolto ai docenti interessati a comprendere come

utilizzare gli strumenti del web 2.0 in chiave didattica con l’obiettivo trasversale usando questi strumenti di lavoro, in chiave media educativa, per sviluppare competenze digitali nei propri studenti. In questa prospettiva, il progetto vuole approfondire le potenzialità della Media Education in ambito didattico, come opportunità culturale, educativa e formativa, offrendo molteplici capacità operative, che tengano conto di capacità di analisi, abilità progettuali, competenze tecnologiche e creatività stilistica ed espressiva;

-­‐ percorso C: “ Produrre contenuti digitali”. Il terzo percorso rivolto ad operatori e insegnanti si

sposta dal taglio metodologico dei due percorsi precedenti, per assumere un taglio più tecnico proponendo incontri mirati ad una formazione operativa a chi intende diventare autore digitale di contenuti didattico-educativi;

-­‐ Percorso D: “identificare e prevenire la dipendenza da internet”. Il quarto percorso rivolto ad

insegnanti, operatori sociosanitari ed educatori propone un approfondimento della tematica della dipendenza da internet o “web addiction”, definendone forme e manifestazioni, esplorando gli interventi già realizzati sul tema e proponendo strumenti e modalità di prevenzione.

L'obiettivo è approfondire alcune tematiche particolarmente significative legate al tema del progetto, per permettere agli operatori coinvolti da diversi punti di vista di conoscere il fenomeno, utilizzare strumenti e materiali didattici sviluppati dal progetto, identificare e prevenire comportamenti a rischio, promuovere un uso positivo degli strumenti multimediali. obiettivi e azioni rivolti ai genitori: Il progetto intende realizzare incontri pubblici rivolti ai genitori, sul tema “la relazione educativa ai tempi dei media digitali” che a partire dalla restituzione dei dati raccolti nella fase iniziale, faccia confrontare i genitori sulle pratiche educative più adeguate. Il formato sarà di 2 incontri da 2 ore ciascuno. L'obiettivo è rispondere alle forti esigenze dei genitori di informazione e chiarezza sul fenomeno studiato dal progetto, illustrare strategie educative e comportamenti preventivi da utilizzare nei confronti dei propri figli. I tempi del progetto (cfr. descrizione dettagliata del progetto per il dettaglio delle varie azioni e sottoazioni) Contenuto/Azione timing Azione 1 Ricerca - 1.1 mappatura iniziale Giugno -settembre 2013 Azione 1 Ricerca -1.2 Somministrazione questionari Settembre- dicembre 2013 Azione 1 Ricerca - 1.3 Focus group territoriali settembre 2013 – gennaio 2014 Azione 2 – promozione 2.1 rete operatori Giugno –settembre 2013 Azione 2 – promozione 2.2 informazione Giugno 2013-giugno 2015 Azione 2 – promozione 2.3 convegno conclusivo Giugno 2015 Azione 3 – laboratori video 3.1 Settembre 2013- gennaio 2014 Azione 3 laboratori video 3.2 Aprile-giugno 2014 Azione 4 – interventi educativi 4.1 formazione peer Aprile-settembre 2014 Azione 4- interventi educativi 4.2 realizzazione kit Aprile-settembre 2014 Azione 4 – interventi educativi 4.3 interventi adolescenti 4.4 interventi operatori 4.5 interventi rivolti ai genitori

Ottobre 2015- aprile 2015

Azione 5 interventi all'interno di Facebook e altri Giugno 2013-giugno 2015

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socialmedia Azione 6 valutazione Giugno 2013-giugno 2015 Azione 7 realizzazione prodotti del progetto Giugno 2013-giugno 2015 Per informazioni e contatti: Spazio Giovani onlus Michele Di Paola tel. 039-2301133 [email protected]