I’M MAGAZINE · al Motor Village Napoli 126 Butterfly party 128 Un compleanno sfavillante ......

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I’M MAGAZINE marzo - aprile 2017 anno X N°58 Disponibile su App Store Moda haMaKi-ho Obiettivo Europa e Medio Oriente Moda ManiLa Grace Lo stile che stupisce zeno zeno Moda aLbano Non solo scarpe Moda haMaKi-ho Obiettivo Europa e Medio Oriente Moda ManiLa Grace Lo stile che stupisce Intervista nunzia Schiano La mamma d’Italia Intervista nunzia Schiano La mamma d’Italia Moda aLbano Non solo scarpe Turismo San Leucio Il complesso monumentale tra arte e storia Turismo San Leucio Il complesso monumentale tra arte e storia giuseppe giuseppe

Transcript of I’M MAGAZINE · al Motor Village Napoli 126 Butterfly party 128 Un compleanno sfavillante ......

I’M

MAGAZINE

marzo - aprile 2017 anno X N°58

Disponibile su App Store

ModahaMaKi-ho

Obiettivo Europa eMedio Oriente

ModaManiLa GraceLo stile che stupisce

zenozeno

ModaaLbano

Non solo scarpe

ModahaMaKi-ho

Obiettivo Europa eMedio Oriente

ModaManiLa GraceLo stile che stupisce

Intervistanunzia Schiano

La mamma d’Italia

Intervistanunzia Schiano

La mamma d’Italia

ModaaLbano

Non solo scarpe

TurismoSan Leucio

Il complesso monumentaletra arte e storia

TurismoSan Leucio

Il complesso monumentaletra arte e storia

giuseppegiuseppe

l’editore

Maurizio Aiello

il Direttoreresponsabile

Ilaria Carloni

IN COPERTINA

28 Hamaki-Hoobiettivo europa e medio oriente

di SErgIO gOvErNaLE

48 Albanonon solo scarpe

di SErgIO gOvErNaLE

56 Nunzia Schianola mamma d’italia

di MarcO NOta

62 Manila Gracelo stile che stupisce

di SErgIO gOvErNaLE

70 Giuseppe Zenoil mare dentro

di ILarIa carLONI

80 Maurizio Martinielloil lusso è esclusività

di aLESSaNdra carLONI

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soMMARio

Giuseppe Zenoph Azzurra Primavera

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Edito da I’M srl redazione

tel 081 263508fax 081 282662 

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reg. trib. di Napoli n° 47dell’8.05.2008

Editoremaurizio aiello

Direttore responsabile ilaria Carloni

Caporedattorealessandra Carloni

Collaboratori:laura Caico

maria De lucaFilomena Diana

Sergio Governalealessandra militerni

arianna Nardimarco Nota

Graphic DesignFrancesco Finizio

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Fotografomarco rossi

Distribuzioneidea marketing

Stampaarti Grafiche Boccia S.p.a. - Sa

Per la pubblicitàph 081 263508

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WWW.IMMAGAZINE.IT

17 L’opinioneil testaticodi FabrIzIO carLONI

18 Bellezzachirurgia estetica combinata:interventi multipli nella stessa sedutadi IvaN La ruSca

22 Milano Moda Uomole visioni dei designer partenopeiper la prossima stagione fredda

di arIaNNa NardI

36 Pitti Uomo 91i designer partenopei alla presadi fortezza da bassodi arIaNNa NardI

42 Complesso monumentaledi San Leuciotra arte e storiadi MarIa dE Luca

86 San Giovanni a Carbonara dove la storia degli angiò si esprimeattraverso l’arte

90 Giocattoli in mostradi FILOMENa dIaNa

94 Msc Crocierele novità nel primo catalogo in mixed reality

96 “Il futuro è semplice”con Optima Italia

98 I’M Modelroberta siciliano

105 Professionisti al toppaolo tortora

di aLESSaNdra MILItErNI

108 Fotonotizie

112 Mav, il museo che fa ri-viverel’eruzionedi FILOMENa dIaNa

114 Un Mondo di Solidarietà

116 Lilt, straordinario concertoa Palazzo Realedi Laura caIcO

118 La donna Lettieri presentataa Via Veneto

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120 #anUrbanTale in Florence

il party liu jo uomo a pitti immagine

124 “Mam” Moda, Arte e Motori

al Motor Village Napoli

126 Butterfly party

128 Un compleanno sfavillante

130 Liu.Jo Luxury is Love

134 Birthday Party tra modelle

136 Un party “Snob” per la Carcuro

138 Carnival party

da “rosolino dinner & dance”

142 Party ibizenco a Marechiaro

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L’Opinione

uno dei maggiori problemi che intristi-scono il mondo, è costituito dalla re-crudescenza dello scontro storico tracristianesimo e islamismo; nellagrave frizione, sia detto senza sca-dere in posizioni sciovinistiche o vi-

scerali, questa volta sono i seguaci di Gesù Cristo adavere la peggio e a dover prendere, spesso e malvo-lentieri, il ruolo dei martiri. Nel conflitto epocale, i commentatori evidenzianocome la grave contingenza non sia riconducibile aquestioni banali o legate a congiunture superabili.Tra le due filosofie, infatti, le discriminanti sonomolte e radicali e l’unico elemento condiviso è il mo-noteismo che le caratterizza e che le lega, anche, adun'altra confessione importante per la storia delmondo, costituita dall’ebraismo che, per genesi, leprecede. Pertanto, quello che rende inconciliabile, a nostro av-viso, la confluenza dei due pensieri in un qualcosa dipiù gestibile e tollerante, volendo ridurre la questioneall’essenziale, è il fatto che nell’Islam, irrimediabil-mente, il peccato si identifichi con il reato. In pocheparole, per la Sharia scelte personali come l’adulterioe l’apostasia costituiscono colpe che meritano la con-danna a morte; per i cattolici, che hanno rinunciatoda decenni, grazie a papi spesso santi, all’oscuranti-smo proclamato in alcune parti del Vecchio Testa-mento, ma anche per la grande maggioranza deglialtri cristiani, i due comportamenti (adulterio e apo-stasia) rientrano nell’ambito delle libere scelte di cuiil fedele deve dare conto alla propria coscienza e alPadreterno.Fatta questa premessa, c’è da aggiungere, breve-mente, che il Profeta, sempre attento agli aspetti pra-tici cari ai pastori e commercianti arabi cui si rivol-geva la sua prima predicazione, fece in modo che laparte importante su un piano demografico, econo-mico e culturale della popolazione ebraica, cristianae zoroastriana che man mano veniva inglobata nelDar al-Islam (la terra soggetta al diritto coranico;l’Islam) fosse trattata con rispetto e decoro. Il tutto,assoggettando i sottomessi adun regime di prelievo fiscalespecifico per i non credenti,ben dosato perché questi ul-timi potessero continuare aprodurre e a pagare il giustosenza essere soffocati economi-camente.Riassumendo, i monoteisti cri-stiani e giudei abitanti nelleterre man mano acquisite al-l’Islam, come i siciliani, i ber-

beri, gli spagnoli, i serbi e i croati, gli albanesi, i grecie i montenegrini, le tante comunità cristiane ed ebreedell’Impero Ottomano e i molti altri popoli monoteisti(gli Uomini del Libro; i dhimmi) anche del Medio edell’Estremo Oriente, potevano garantirsi condizionidi vita accettabili, pagando un testatico (jizya). Cor-risposto il quale, dovevano solo rispettare i precettiche pretendevano che si distinguessero nell’abbiglia-mento e nei comportamenti dal popolo illuminatodalla luce dell’Islam. L’alternativa al pagamentodell’imposta, era costituita dall’allontanamentodall’Umma (la comunità dei credenti musulmani) ola conversione con ultima alternativa la iugulazione;quintum non datur. Negli ultimi 25 anni questa tolleranza ben remune-rata, concessa da parte dell’Islam alle popolazioni giu-daiche e cristiane, con le guerre scatenate in Mesopo-tamia dagli occidentali, è stata annullata rompendol’ultimo equilibrio tra le grandi religioni che avevatrovato, nell’Impero Ottomano, sino al XIX secolo, lamassima espressione e molti vantaggi. Ne è derivatal’alimentazione dell’ennesima diaspora verso l’Eu-ropa, di milioni di poveri esseri umani allontanatidalle terre dei padri da forze soprattutto esogeneestranee alla propria volontà, cultura e tradizioni.Cosa che si era già verificata con la migrazione for-zata, nei primi anni Venti del secolo scorso, di centi-naia di migliaia di greci del Ponto e dell'Anatoliaorientale in seguito allo stesso etnocidio cui eranostate assoggettate, nel corso della Grande Guerra,dai turchi, le forti minoranze armene dell’impero.Prima dello scoppio delle ostilità tra Occidente cri-stiano e Impero Ottomano, i credenti delle grandi re-ligioni dal Dio unico, avevano trovato una convivenzache aveva assicurato la pace sociale per lunghi tempie il benessere nel Maghreb, nei Balcani, e nell’interoMedio Oriente.Ora, milioni di uomini, donne e bambini premono ainostri confini per le conseguenza della rottura diun’armonia precaria ma efficace. Molti di loro sono isopravvissuti di enclave cristiane nella Regione Me-sopotamica i cui abitanti erano l’ultima testimo-

nianza locale della nascita di Cri-sto; moltissimi altri sono i porta-tori, al contrario, di una filosofiache vede nella donna un essereprivo degli stessi diritti dell’uomoe che vieta di dipingere immaginiche, nel nostro mondo ormai seco-larizzato, hanno dato modo diesprimersi a geni come AndreaMantegna, Annibale Carracci, Ca-ravaggio e Piero della Francesca.

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Prima dello scoppio delleostilità tra Occidente cristianoe Impero Ottomano, i credentidelle grandi religioni dal Diounico, avevano trovato unaconvivenza che avevaassicurato la pace sociale perlunghi tempi e il benesserenel Maghreb, nei Balcani, enell’intero Medio Oriente.

il testatico

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di Fabrizio Carloni

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Bellezza

dott. ivan la rusCa

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chirurgia estetica combinata:interventi multipli nella stessa seduta

La chirurgia estetica combinata è indicataper il paziente che vuole correggere incontemporanea, in una sola seduta, unaserie di inestetismi derivanti da vari fat-tori (invecchiamento, aumento di peso,lassità della pelle) che influiscono negati-

vamente sull’aspetto estetico. Questo tipo di praticaelimina, con un solo intervento chirurgico prolun-gato, le irregolarità diffuse su più parti del corpo; adesempio le adiposità localizzate in più aree o il rilas-samento addominale dovuto a gravidanze o fortisbalzi di peso, che potrebbe interessare anche seno,braccia o cosce, potranno essere corrette simultanea-mente. È meglio, in questi casi, che il chirurgo pla-stico abbia una visione d’insieme degli inestetismi dacorreggere, per procedere ad un intervento che sal-vaguardi l’armonia del corpo. I vantaggi della combosurgery sono molteplici per il paziente: non solo conun piccolo prolungamento post-operatorio si vanno arisolvere contemporaneamente una serie di imperfe-zioni, ma anche sul piano economico, il costo comples-sivo di un intervento multiplo è sicuramente più ge-stibile rispetto a quello richiesto per ogni singolo in-tervento, dal momento che gli oneri derivanti dallevoci di spesa come anestesista, staff medico e para-medico, utilizzo della sala operatoria vengono soste-nuti in un'unica soluzione, e pertanto ammortizzati. Un intervento di chirurgia combinata unisce inun'unica seduta varie operazioni di chirurgia este-tica: ad esempio può essere eseguito nello stesso mo-mento un lifting alle braccia, un risollevamento e unaumento del seno e/o una liposuzione alle gambe.Questa pratica è particolarmente adatta ai pazientiche, per salute o per inestetismi, seguono un percorsoche li porta a perdere molti chili: la pelle in eccessoin varie parti del corpo, soprattutto all'addome e allebraccia che resta alla fine della dieta può risultareinestetica, ma può essere facilmente rimossa con unintervento combinato. Uno dei vantaggi della chirur-gia combinata infatti è che favorisce il decorso postoperatorio, con una rapida ripresa delle attività quo-tidiane. È possibile abbinare un intervento di masto-plastica additiva (protesi alle mammelle) con una pic-cola liposuzione, un’addominoplastica o una blefaro-plastica oppure una mastopessi (lifting alle braccia,lifting alle cosce, addominoplastica) tra loro oppurecon mastoplastiche additive, chirurgie del volto e li-

posuzioni parziali. Anche nel volto molto spesso siprocede con più interventi in contemporanea: blefa-roplastica, rinoplastica, otoplastica e mentoplasticaabbinabili tra loro o a lifting e mini-lifting. Ovviamente i casi vanno analizzati singolarmente esarà il chirurgo plastico a valutare l’opportunità del-l’intervento e se il corpo del paziente è in grado di sot-toporsi ad un’operazione multipla. È consigliabilecombinare interventi che non abbiano un impattotroppo forte sul corpo e che non pregiudichino la ra-pida ripresa della quotidianità. Anche se superficiali,gli interventi di chirurgia plastica sono operazioni atutti gli effetti: occorre quindi che siano eseguiti dauno specialista e in strutture adeguate, con personaleabilitato e qualificato. Un intervento di chirurgia combinata va effettuatoin strutture attrezzate, con sale operatorie completee richiede la presenza dell’anestesista, dal momentoche si tratta di interventi che vengono svolti nellamaggior parte dei casi in anestesia generale, sono og-gettivamente più lunghi e richiedono un accuratocontrollo post operatorio. È quindi fondamentale chel'operazione venga eseguita da un chirurgo plasticoaltamente qualificato e da un'equipe assolutamenteaffiatata e di qualità e che assicuri un controllo postoperatorio che garantisca la sicurezza del paziente.La chirurgia estetica combinata è possibile oggi gra-zie al miglioramento delle tecniche chirurgiche – ane-stesiologiche e alla strumentazione tecnologicamenteavanzate. La professionalità che contraddistingue lospecialista in chirurgia plastica è indice di garanziasoprattutto per il paziente che decide di sottoporsi ainterventi combinati.

La chirurgia estetica combinata elimina,con un solo intervento chirurgicoprolungato, le irregolarità diffuse su piùparti del corpo; ad esempio le adipositàlocalizzate in più aree o il rilassamentoaddominale dovuto a gravidanze o fortisbalzi di peso, che potrebbe interessareanche seno, braccia o cosce, potrannoessere corrette simultaneamente.

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I’Mmoda

Alla nuova edizione della Milano Moda Uomo, andata inscena dal 13 al 17 gennaio (subito dopo Pitti), hanno sfi-lato i grandi nomi del Made in Italy, ma non solo. In-sieme a questi, in prima linea, c’erano anche i designerpartenopei, che hanno rivelato al mondo del fashion leloro visioni per il futuro del menswear, diviso tra spor-

tswear dal gusto contemporaneo ed eleganza classica rivisitata in chiavemoderna.Eleganza rock & roll da n°21, dove Alessandro dell’Acqua sfodera unacollezione che persino Madonna approverebbe. Il “Rebel Heart” del suouomo, infatti, batte al ritmo di giubbotti di pelle neri con inserti coloratie sneaker dallo stile urban che per certi versi ricordano degli anfibi mi-litary. C’è di tutto nella collezione, anche cappotti e cardigan che ripren-dono le tonalità della natura, per look più ricercati ma pur sempre dalgusto contemporaneo. Motivo ricorrente sono le righe trasversali, posi-zionate sui piumini coloratissimi e maglioni che sfoderano una tavolozzadi colori intensa.Atmosfera “cool” da salvatore Ferragamo, che per il prossimo Au-tunno/Inverno punta tutto sulle tinte fredde con prevalenze di grigio eblu notte. Alle persistenti monocromie degli outfit si oppone però una va-riabilità estrema del guardaroba, che racchiude un’eleganza sofisticata,distintiva del brand. Si spazia dagli abiti a giacca dal taglio ricco in sciol-tezza ai bomber, fino a toccare lunghezze importanti con cappotti qua-drettati che oltrepassano il ginocchio, e trench in tessuto da stringere invita. I look sono arricchiti dagli accessori: maxi guanti in lana, zaini, sac-che e marsupi che giocano con le proporzioni. Stivaletti dal profilo al-lungato con la punta arrotondata e suola alta completano i look.La caratteristica che contraddistingue Kiton è la costante ed ossessivaricerca di materiali all’avanguardia, mirata a superarsi anno dopo anno.Di fatto, tra le novità di stagione c’è l’utilizzo dei tessuti Natural Stretch,che conferiscono elasticità al filo tessuto e rendono pratici anche gli abitidal fitting più asciutto. Il tre pezzi si conferma ancora una volta il musthave della casa, mentre l’offerta Bespoke si arricchisce con l’esclusivotessuto in lana 13 Micron con cui è stata disegnata un’edizione limitatadi 200 abiti. Altra new entry è l’esclusiva fibra Vicuña, presentata perla prima volta sia in tinte monocratiche che bi-colore. I cappotti hanno

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Ferragamo

di AriAnnA nArdi

MiLAno ModA uoMoLe visioni dei designer partenopeiper la prossima stagione fredda

Eleganza rock & roll da N°21, dove Alessandro dell’Acqua sfodera unacollezione che persino Madonna approverebbe. Il “Rebel Heart” del suouomo, infatti, batte al ritmo di giubbotti di pelle neri con inserti colorati e

sneaker dallo stile urban che per certi versi ricordano degli anfibi military. Atmosfera “cool” da Salvatore Ferragamo, che per il prossimo

Autunno/Inverno punta tutto sulle tinte fredde con prevalenze di grigio e blunotte. Alle persistenti monocromie degli outfit si oppone però una variabilità

estrema del guardaroba, che racchiude un’eleganza sofisticata.

La caratteristica che contraddistingue Kiton è la costante ed ossessivaricerca di materiali all’avanguardia, mirata a superarsi anno dopo anno. Frankie Morello, marchio passato lo scorso anno sotto il pieno controllo

della Fmm di Donato Ammaturo, fa sfilare uomo e donna allo stessotempo, in un viaggio galattico tra passato e presente.

rever a lancia e tasche a toppa; le giacche in jerseynatural stretch o in cashmere double, invece, sonodecostruite. Per la sera si va sul sicuro con l’ico-nico Smoking. Le calzature sono sneakers e scarpeclassiche, entrambe valorizzate da stampe realiz-zate su pelle e lavorate a mano. Il nero la fa da pa-drone nella linea zaini, con il nuovo modello“Black edition”, mentre l’inedito il trolley superleggero è costruito e lavorato come un manegge-vole borsone. La linea sportwear “Kiton iSystem”,vede i modelli iconici di copriabito e coprigiacche,accostati a parka e trench monopetto. Punto diforza, i giacconi in materiale tecnico foderati inpelliccia. Efficace e performante, infine, la capsulededicata allo sci.Al centro della neoclassica “Sala Napoleonica” diPalazzo Serbelloni, una delle più belle dimore set-tecentesche di Milano, isaia rende omaggio al ma-teriale più pregiato fra tutti: la seta, in particolarequella della leggendaria manifattura borbonica diSan Leucio. L’allestimento vede dodici modelli inabiti sartoriali schierati in modo da formare una

sorta di arcobaleno che si estende dai porpora aicerulei, fino ad arrivare ai colori più scuri, come ilverde foresta ed il nero. Il tutto culmina in unospiraglio di luce dato da stratificazioni di piuminitrapuntati e giacconi color crema elegantemente“poggiati” su abiti doppiopetto grigio chiaro per-corsi da righe che, in genere protagoniste dellabella stagione, si portano adesso tutto l’anno.Frankie Morello, marchio passato lo scorso annosotto il pieno controllo della Fmm di Donato Am-maturo, fa sfilare uomo e donna allo stesso tempo,in un viaggio galattico tra passato e presente. Sim-boli esoterici dell’antico Egitto si mescolano all’hi-tech delle texture viniliche, nuance metallizzate estampe fantasy-digitali dello sportswear. I viag-giatori interstellari di Morello, muniti di sneakerse maxi zaini, tute total-leather, felpe dai ricamialati e pantaloni frangiati si muovono in un uni-verso di eccentricità accompagnati dalle loro lady,avvolte in maestosi manti di pelliccia e abiti daicolori sgargianti d’ispirazione seventies, come gliinaspettati gli alti stivali bicolore rossi e fucsia.

N. 21 Kiton Frankie Morello

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nonostante i grandi assenti (Rich, Gucci eBottega Veneta), che hanno deciso di pre-sentare entrambe le collezioni maschili efemminili a Milano Moda Donna, la festameneghina dedicata alle novità del prèt-à-porter per uomo non si è fermata, anzi.

È stata un’edizione ricchissima nel suo calendario, con ben37 ospiti d’onore, più di 100 sfilate e presentazioni ed un’af-fluenza di 1000 giornalisti e circa 10.000 buyers. Tra le no-vità più importanti della manifestazione, sottolineiamol’impegno preso da Camera Moda e White mirato a suppor-tare i giovani talenti emergenti; e le inaspettate collabora-zioni tra brand quali MSGM x Diadora, Dsquared2 x K-WAY e l’emergente Wood Wood con una special edition ri-lasciata insieme a Champion’s.La nuova collezione di dolce & Gabbana è una favola mo-derna. In passerella, scendendo da uno scalone regale, i“Nuovi Principi” (e Principesse) del duo siciliano, interpre-tati da influencers e celebrities del web, si alternano ai co-siddetti “Millennials” (per la maggiore “fligli di…” nati a ca-vallo tra gli anni ’80 e 2000). A dare ritmo allo show sono lehit di un altro giovanissimo: Austin Mahone, pop star tuttopepe classe 1996. Ecco così ridefinita la visione tradizionaledi royalty. Qui, dove l’opulenza e la sobrietà non sono unascelta ma un obbligo, giovani rockstar indossano con disin-voltura abiti estrosi e barocchi, giocando a fare gli equili-bristi con corone dorate che portano tutto il peso di una“new gen" ossessionata dall’informazione veloce e che hacostantemente bisogno di sentirsi connessa. Anche Prada fa sfilare uomo e donna allo stesso tempo.L’idea al centro della collezione è quella di "un pittore delladomenica, creatore di un’arte modesta, naif, che chiunquepuò fare”; a testimoniare ciò sono i semplicissimi fiori chedecorano i maglioncini in angora ricamata per lei. Il gustovintage, reminiscente degli anni ’70, è evidente nell’impiegodel velluto mille coste, tessuto dominante insieme alla pelle.Entrambi compongono abiti, giubbini, trench coats e pan-taloni di gusto rétro che, infondo, hanno un animo moderno.I colli dei modelli sono impreziositi da ciondoli “naturali”(in legno, con cristalli o conchiglie) mentre berretti e lesciarpe di lana fatte a mano completano i look.Stravaganti ed inaspettati gli accostamenti di colore daFendi, brand che per la prossima stagione fredda puntasul fluo e sulle stampe animalier (talvolta proposti ancheinsieme). Maglie in tessuto tecnico vengono abbinate a cap-potti over in pelliccia e a pantaloni dal taglio classico. Alpiede l’uomo Fendi porta sobrie sneakers nere o pantofolepelose con inciso sopra il nome del brand in versione “pop”.Le borse e gli altri accessori ricordano vagamente quelli delguardaroba femminile.“Fearlessness in the face of fear”, è il motto alla base della

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La collezione di Dolce & Gabbana è una favolamoderna. In passerella i “Nuovi Principi”: influencers e

celebrities del web, si alternano ai cosiddetti “Millennials”.Stravaganti ed inaspettati gli accostamenti di colore da

Fendi, brand che per la prossima stagione fredda punta sulfluo e sulle stampe animalier (talvolta anche insieme).

Dolce&Gabbana

Prada

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Milano Fashion Week A/I 2017-18

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nuova collezione di versace. Donatella non ha paurae schiera, in un misto di formalità e sportività, abitiabbinati a dolcevita su cui è impossibile non notare lapresenza di girocolli e catene. Dall’appeal deciso e ag-gressivo sono anche le tonalità scelte, come ad esempio

il nero ed il porpora (presenti negli abitie nei cappotti over) o il rosso sangue,che colora camicie a scacchi e trenchcoat. Prepotente anche l’inserimento dicapi interamente realizzati in vernice,quali pantaloni e trench che superanoil ginocchio. "Questa mia sciarpa-manica non servesolo per far caldo fisicamente, ma è

viva e scattante, perché fa caldo ditesta”, dice Giorgio armani ponendol’accento sul capo che ha attratto ilmaggior numero di sguardi (e consensi)dell’intera collezione. I manti apparsisul catwalk sono più di semplici acces-

sori: partono dalle braccia per poi diramarsi con ele-ganza sull’intera parte superiore del corpo, donandoquel qualcosa in più a look monocromatici. I colori pre-valenti sono i classici blu, grigi e neri che hanno fattola storia della maison; toni freddi che riflettono un’ele-ganza fluida e sportiva dove trovano spazio tessuti

preziosi quali velluti eleganti e sofisticati. In questocontesto trova spazio anche una piccola preview dellacollezione donna. Per Emporio armani, Re Giorgio punta sul newclassic e si affida le forme del passato, rivisitandole,perché, a detta sua, “cambiare ogni sei mesi è un’ur-genza da lasciare alle donne”. Tant’è che il suo uomoesordisce con dei trousers larghi, morbidi e comodi, de-finiti “pantaloni del nonno”. Ai pantaloni ampi ven-gono abbinati pullover con motivi geometrici, giaccheregular fit doppio petto o aperte sul davanti, in mododa riprodurre una silhouette anni Trenta.Il mood da Moncler Gamme bleu lascia davveropoco all’immaginazione, in quanto sono i fenomeni cli-

matici invernali ad ispirare la collezione. In uno sce-nario fatto di ghiaccio e neve, i modelli vestono (lette-ralmente) i panni di alpinisti chic, con tanto di zainida trekking e pantaloni imbottiti. Per i più coraggiosici sono invece pinocchietti che lasciano le ginocchiascoperte, abbinati a calzettoni tricot. I colori ricorrentisono i classici della maison con rosso, blu, bianco enero che si alterano ad ogni uscita. Su piumini, pan-taloni e giacconi sono cuciti dettagli in corda e stoffache rendono il tutto più giocoso. Lo stesso effetto è datodagli originali berretti-passamontagna in lana contanto di pelliccia integrata che ricrea una barba finta.

Versace Giorgio Armani Emporio Armani

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Moncler Gamme Bleu

Donatella Versace non ha paura e schiera, in un misto diformalità e sportività, abiti abbinati a dolcevita su cui è

impossibile non notare la presenza di girocolli e catene. "Questa mia sciarpa-manica non serve solo per far caldo

fisicamente, ma è viva e scattante, perché fa caldo di testa”, diceGiorgio Armani ponendo l’accento sul capo che ha attratto il

maggior numero di sguardi (e consensi) dell’intera collezione.

HAMAki-Ho

nel 2017 Hamaki-Ho ha in previ-sione aperture di corner all'internodi importanti department stores inEuropa e Medio Oriente, come Ga-lerie Lafayette e Bhv, e l'aperturadi due monobrand in Spagna e

Francia. Ad annunciare le novità per quest'anno delmarchio nato all'ombra del Vesuvio è il direttorecommerciale Salvatore Napolitano.

il 2016 è ormai alle spalle, anche se per ilgruppo di cui fate parte, sorbino spa, conta-bilmente si chiuderà a marzo: com'è andato?Il 2016 si è chiuso in segno positivo, con un margine

del 6% in rialzo rispetto al dato del anno prece-dente.

Quali sono le previsioni di fatturato per que-st'anno, con le ripartizioni italia ed estero?Quest'anno sarà un anno particolare. Puntiamo amantenere i dati a consuntivo e incrementare i par-tner in maniera controllata. La ripartizione del no-stro fatturato dovrà bilanciarsi in 60% Italia e 40%estero.

Quali sono i progetti per il 2017?Abbiamo in previsione aperture di corner all'internodi importanti department stores in Europa e Medio

obiettivo europa e Medio orienteIl direttore commerciale Salvatore Napolitano:

“Corner nelle Galeries Lafayette e in Bhv e duenuovi negozi monobrand in Spagna e Francia”

di sergio governAle

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Oriente, come Galerie Lafayette e Bhv, e l'aperturadi due monobrand in Spagna e Francia.

Parliamo di organizzazione: come presidiateil mercato italiano e quello mondiale?Abbiamo una copertura a livello Europa e MedioOriente ben definita e stiamo andando in profonditàsui mercati già attivi prima di aprirne di nuovi.

Quali sono le aree o i Paesi dove crescete, estimate di crescere, di più?Le aree di nostra maggiore penetrazione sono l'areaBenelux (Belgio, Olanda e Lussemburgo, ndr), Ger-mania, Turchia e Giappone, oltre ovviamente al

mercato interno.

vuole ricordare in breve la storia di Hamaki-Ho?Il brand nasce nel 2009 in un laboratorio di kimonoa Tokyo, dove i proprietari erano in viaggio di ri-cerca e influenza stilistica. In questo laboratoriotrovarono una tela kurabo, che venne utilizzata percreare un articolo in denim. Il nome viene creato perricordare il luogo dove tutto venne concepito: il di-stretto di Hanamachi della capitale giapponese.

E quella del gruppo?La storia del gruppo ha quarantatré anni di vita nel

Siamo un brand italiano concepito a napoli,con i pregi e i difetti che questo può comportare,

ma con un valore importante: l’amore per le radicie il piacere di evolvere la tradizione.“

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mondo del tessile abbigliamento specializzato nelmondo uomo fashion. Oggi conta tre logistiche didiffusione, ottantadue negozi monobrand e circaquattrocento dipendenti.

Cosa contraddistingue il brand made in na-ples?Siamo un brand italiano concepito a Napoli, con ipregi e i difetti che questo può comportare, ma conun valore importante: l'amore per le radici e il pia-cere di evolvere la tradizione.

Quali sono le novità all'orizzonte?Novità sul fronte del design: il brand sta evolvendorapidamente in direzione premium. Hamaki-Ho sista confermando uno dei pochi marchi dedicati a unconsumatore giovane ma critico, un brand che è di-segnato in Italia e qui viene prodotta la quasi tota-lità dei capi di collezione. Le materie sono le piùpure. Si prediligono i cotoni e il lino. E la costru-zione della collezione è immediata, con un packa-ging contemporaneo, di classe, italiano dal punto di

vista sintattico, ma internazionale nell'esprit.

Per la crescita in italia o all'estero prevedetedi effettuare acquisizioni?Abbiamo un paio di novità che speriamo di poter an-nunciare presto, probabilmente in autunno. Mi lasciessere un po' napoletano, quindi responsabilmentescaramantico.

il marchio o il gruppo sbarcheranno ungiorno in borsa?I mercati finanziari sono un viatico importante perla crescita e lo sviluppo delle aziende fortementemanageriali. La nostra resta fedele al tessuto ita-liano, dove il 70% delle aziende sono a carattere fa-miliare. Credo sia una virtù.

C'è qualche fondo italiano o straniero che hachiesto di entrare nel capitale?Abbiamo ricevuto alcune manifestazioni d'interesseda parte di partner finanziari ma restiamo unazienda familiare.

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hamaki-ho si sta confermandouno dei pochi marchi dedicati a

un consumatore giovane macritico, un brand che è disegnatoin italia e qui viene prodotta la

quasi totalità dei capi dicollezione. Le materie sono le piùpure. Si prediligono i cotoni e il

lino. e la costruzione dellacollezione è immediata, con un

packaging contemporaneo,di classe, italiano dal punto

di vista sintattico, mainternazionale nell'esprit.

igrandi nomi della sartoria napoletana tornano a far par-lare di sé a Fortezza da Basso, in occasione della 91esimaedizione di Pitti Uomo. Alla kermesse fiorentina, andatain scena dal 10 al 13 gennaio 2017, ha infatti preso parteil meglio della rappresentanza modaiola campana. Fratutti, cinque brand hanno brillato particolarmente, incan-

tando influencers, buyers ed imprenditori.In primis Harmont & blaine, che per il prossimo Autunno/In-verno immagina il suo uomo in sella ad una bicicletta alla ricercadel suono del mare e della bellezza di una spiaggia d’inverno. Lapalette si compone di tutti gli elementi di questo viaggio, con ilbeige, l’azzurro polvere, i verdi delle alghe, il grigio, i seppia tagliaticon il rosso bacca, il rame, il giallo ossido ed i blu marine. In uncontesto simile gli strati diventano una necessità ed ecco alloracomparire felpe, giubbotti catarifrangenti e giacche (Bike Jackete Bike Blazer). Tra le proposte più innovative della collezione tro-viamo il pantalone da viaggio memory: un denim ad alto contenutotecnico con particolari performance di recovering e di elasticità.Nuove proposte anche per t-shirt e polo. Le prime, coerentementecon il tema del viaggio, con grafiche dedicate alle città italiane, leseconde con l’originale polo “Mergellina” con foulard cache-col incotone camiceria. I look sono completati da comode sneakers comela Maiori Carry Over, evoluzione del modello mocassino, e FondoMedio Carry Over nella versione in pelle “buttero” con effetto in-vecchiato. Lo stesso materiale compone la proposta College, scarpaincredibilmente leggera grazie al fondo zeppa in Eva light, mentrela Derby è un polacchino in pelle chicchino dotato di decorazione acoda di rondine.Hamaki-Ho concentra la propria attenzione sugli overcoat, cioè icappotti oversize. La pulizia dei tagli crea un piacevole contrastocon gli inaspettati giochi di fantasie come maxi righe, pied-de-poulee quadretti, che ci fanno riscoprire il fascino dei Sixties. I tagli li-neari caratterizzano anche le camicie senza bottoni e con collo allacoreana, da abbinare a pantaloni dal fit regolare. L’uomo di Ha-maki-Ho è elegante ma con un twist negli smoking dai pantaloniHARMont & BLAine

kiRed

di arianna nardi

I’Mmoda

pitti uoMo 91 I designer partenopei alla presa

di Fortezza da Basso

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BsettecentokiRed

HAMAki-Ho

Antony MoRAto

rivisitati in chiave militare con maxi pocket sul pantalone, così come nelle giacche enel gilet doppiopetto, o nelle maglie con patch e dettagli metallici. Il brand omaggiale proprie origini con “black basic capsule”, una capsule collection che, come suggerisceil nome, include capi sartoriali deep black.L’uomo antony Morato parla con la natura e trae forza dagli elementi primordiali(Terra, Acqua, Aria e Fuoco). Tre le collezioni presentate: Black, Gold e Silver. Laprima racconta la contrapposizione terra-uomo attraverso un design metropolitano,che fonde lo stile militare con tocchi glamour. La palette cromatica è intensa e le gra-fiche scarabocchiate ricordano le tele di Basquiat. Tonalità fredde che spaziano dalblu dei mari del Nord fino alle sfumature dei grigi tipici degli ambienti glaciali ispi-rano invece la Gold. L’Aria, essenza della Silver Collection, si manifesta in capi chericordano le tenute dei paracadutisti.Per Kired “due è meglio di uno”, e a testimoniarlo sono la dualità e l’incredibile ver-satilità di ciascun capo. Realizzata per poter affrontare ogni stagione, l’intera propostadel brand è stata infatti concepita con la possibilità di applicare e rimuovere praticiinserti e riscaldi. Il capo icona della collezione è il parka laserato - privo di cuciture -dotato al suo interno di uno speciale bomber dal peso di 80 grammi. Le varianti di-sponibili sono tre: scuba nylon, speciale materiale tecnico mutato dal mondo della na-vigazione; lana cardata spalmata; e deva wash americano, microfibra di cotone. Lapalette di colore richiama le cromie pastello, tenui, poco accese, che donano un flairchic all'inverno sportivo.bsettecento, nata come azienda specializzata nella produzione di pantaloni, per ilprossimo Autunno/Inverno arricchisce la propria offerta con alcune capsule collectiondi giacche e cappotti, per tutti coloro che vogliono essere eleganti e casual allo stessotempo. Si tratta di un dandy rivisitato ed attualizzato, per citare Giancarlo Nastro,amministratore delegato del brand. Nella collezione la fanno da padrona i tessuti dicotone “mano calda” (al tatto danno l’effetto della lana ma sono molto più pratici dagestire) mentre le fantasie a quadri s’impongono con prepotenza. .

Harmont & Blaine, immagina il suo uomo in sellaad una bicicletta alla ricerca del suono del mare

e della bellezza di una spiaggia d’inverno. Hamaki-Ho concentra la propria attenzione sugli

overcoat, cioè i cappotti oversize. L’uomo Antony Morato parla con la natura e trae forza

dagli elementi primordiali: Terra, acqua, aria e Fuoco.

il sodalizio degli antipodi: l’uomosarà classic-contemporary

in bilico fra due realtà quali tradizione ed innovazione, l’uomovisto alla 91esima edizione del Pitti, andata in scena a Fi-renze dal 10 al 13 gennaio 2017. E se gli opposti si attraggono,così anche gli agglomerati di espositori che nelle loro diffe-renze e peculiarità si sono uniti su una superficie di 60.000mq per dare vita ad un movimento collettivo che riprende il

tema di questa edizione denominata “Dance Off”. I nuovi gesti delladanza sono dunque la metafora ideale in cui i concept degli stilisti siincontrano e si scontrano sinuosamente nel salone della moda ma-schile in un movimento senza fine e sempre proteso verso l’avvenire. Patrizia Pepe crea l’equilibrio ideale fra tailoring ed activewear at-traverso una sintesi fatta di eleganza e praticità. Capi istituzionalidel guardaroba maschile vengono resi unici da accessori e rifinituretecniche, come ad esempio il cappotto e il montgomery realizzati inpanno e customizzati con rete di nylon. Gli abiti e le camicie dal tagliofit si arricchiscono di dettagli rock, quali zip catarifrangenti, bandeelastiche, applicazioni termosaldate e finiture gommate. Classicicome il gessato vengono sdrammatizzati dall’inserimento del fluo,mentre tessuti come la pelle e il denim pulito assumono un appealtecnico-sartoriale. Le calzature, tra ginnico e classico, sono in vitellospazzolato con inserti di fluorescenti. La palette è minimalista e dichiara ispirazione urban: nero e bianco, declinazioni di grigio e blu;con qualche inaspettato tocco di rosso ciliegio e verde fluo provenientedal mondo dello sportswear. Il risultato è un nuovo concept del vestireche coniuga passato e futuro, minimal e classico, in cui la differenzasta tutta nel dettaglio.alberto Guardiani pensa ad un uomo contemporaneo, la cui atti-tude formale si evolve in una costante ricerca di leggerezza e flessi-bilità, qualità e design. Da questi concetti nasce la nuova stringataHeritage, derby affusolata con con allacciatura sneaker, in vitello bot-talato e spoiler rosso granato, con suola in gomma super leggera. Unmodello che fa capo agli archivi della maison ma con un nuovo appealche segue i canoni estetici e funzionali di oggi. Altra novità è la Ben-son, una calzatura pulita ed essenziale dai dettagli quasi futuristicicome l'elastico laterale obliquo e materiali inusuali come la vernicead effetto marmorizzato. Il nuovo must di stagione è caratterizzatodal modello One, la giusta via di mezzo tra spirito active e inclina-zione dressy, sartoriale, questa è l’evoluzione formale di una scarpasportiva dal fondo tecnico composto da tre parti con puntale cucito invitello gommato e battistrada che riproduce nel motivo a rilievo, illogo della maison, elemento che ritorna sulla fascia elastica della to-maia, e che trasforma la scarpa in una slip-on.Lo sportswear chic di Paoloni è lo stile giusto per chi vuole essereglamour in ogni momento della giornata senza tralasciare il fattoreconfort. Accanto ad abiti dalle vestibilità slim, convivono cappottimono o doppiopetto dai volumi ampi in cashmere o in lana e alpaca.Le giacche, destrutturate, con rever ampi, presentano texture tenuidi quadri fusi abbinati a pantaloni in lana strech, con elastico in vita.Nuove forme e costruzioni, dettagli minimal e linee morbide che siaccostano a costruzioni più strutturate per un approccio innovativoal daywear premium.Il grigio domina incontrastato in tutte le suesfumature assieme ai basici bianco e nero. Si fa sentire anche la pre-senza del blu in tutte le sue declinazioni, partendo dal blu notte sinoad agli azzurri polverosi che si sposano perfettamente con i beige, imarroni e i verdi. I tessuti sono morbidi e preziosi: alle intramontabililane vengono affiancati il fustagno, il velluto ed il corduroy a costelarghe.

pAtRiziA pepe

ALBeRto guARdiAni

pAoLoni

MAnueL RitzHeRno

Manuel ritz, brand del gruppo Paoloni, punta sull’unicità del capo grazie a det-tagli, personalizzazioni e texture. L’unione tra activewear e stile formale dà vitaad un nuovo ibrido in cui stile e confort convivono senza dominare l'uno sull'altro.Segue questo concept il design dei pantaloni jogging, reinterpretati in chiave sar-toriale e realizzati in jersey e lana, con rivette e dettagli colorati. Così come l’abitoin jersey proposto sia per la sera che per il giorno e realizzato tinta unita o conmicro texture geometriche. La nuova giacca Nuvola è incarna alla perfezione lecaratteristiche della collezione: completamente decostruita e realizzata in laneleggere, per un confort e vestibilità eterei. È percepibile anche una tendenza mi-litary nella palette di colori, nelle tasche a soffietto, nei pantaloni cargo e nellefelpe con personalizzazioni patch. Al contrario, la linea Evening appare rigorosae minimal con i classici black and white, abiti e giacche smoking, sciallati, e conrever a lancia.Ultrasonic Thermal Fusion è il nome della nuova tecnica di lavorazione utilizzataper la realizzazione degli iconici piumini Herno. Come all’interno di un vulcano,le forme e le masse si fondono grazie al calore diventando elastiche, informi eplasmabili. Il brand propone due modelli: un bomber e un parka, entrambi rea-lizzati in tessuto tecnico “mano gesso” con trattamento anti-goccia e imbottiturain piuma d’oca che rende i capi leggeri e performanti. Capi che racchiudono tutto lo splendore degli anni di maggior fermento delmondo del cinema - i “Fabulous Sixties” - vestono l’uomo Geospirit. Paul New-man, Robert Redford e Marlon Brando, sono soltanto alcune delle icone che ven-gono in mente quando si pensa allo stile che ha caratterizzato quell’indimentica-bile decennio, lo stesso che compare in questa collezione che rivisita i grandi clas-sici attraverso tessuti tecnici e miscela lo sportswear al gusto contemporaneo. Aitre modelli già noti (il peacoat, il trench e la business jacket), in occasione delprossimo inverno si aggiunge Terence, un capo più funzionale dalla lunghezzacar coat. Le fantasie laniere mischiano i finti uniti come il principe di Galles e iltweed al check e allo scozzese, di forte impatto per i colori a contrasto. Il nylon èil tessuto ideale per rendere i capi molto performanti, anti pioggia e anti vento.Tra tutti, risalta il Cocoon (variante maschile della Puffy jacket donna presentataa Pitti Immagine), un piumino in laqué, con settori alti, impunture diagonali e

dettagli tecnici. blauer usa sceglie la versatilità esi amplia in quattro linee di ten-denza che inglobano capi componibilie scomponibili a seconda delle esi-genze. Il mood che fa riferimento allapolizia americana si rinnova attra-verso la realizzazione di modellimeno rigorosi e proposti senza il tra-dizionale scudetto. Le tonalità sonoquelle tipiche dell’autunno, ma nonmancano gli intramontabili nero eblu. Qualche tocco sgargiante si favivo nei piumini ultraleggeri. I capidella linea Blauer HT sono decisa-mente più minimal, dotati di interni

staccabili in piuma, con cuciture nastrate ed uno speciale patch 3D posizionatosulla manica destra. Infine, il brand trae ispirazione dal mondo dei Ranger perla linea Natural-Park, che propone Parka e Field Jacket dalle imbottiture pe-santi, pensati per la vita outdoor.A un anno dall’uscita del primo locman 1960, la casa orologiera Elbana decidedi ampliare la gamma. Il nuovo 1960 Crono conserva le caratteristiche di questalinea, come l’ampio quadrante - disponibile in versione smaltato o effetto sunray- e le linee pulite ed essenziali che richiamano il glamour dei “Fabulous Sixties”.L’upgrade è evidente nel livello di prestazioni tecniche, espresse dai tre contatoriposizionati alle ore Tre, Sei e Nove, che misurano rispettivamente le 24 ore del-l’orologio, i secondi continui e il conta minuti del cronografo. Inoltre, la doppiaguarnizione interna della corona permette una tenuta e un’impermeabilità cheraggiunge le 5 ATM (50 metri). La cassa piatta, realizzata in acciaio lucido o gol-den rose, si abbina a cinturini in pelle, in tessuto o al bracciale in acciaio in magliaMilano.

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capi che racchiudono tutto lo splendore degli annidi maggior fermento del mondo del cinema

- i “Fabulous Sixties” - vestono l’uomo Geospirit. Blauer USA sceglie la versatilità con capi

scomponibili a seconda delle esigenze. Locman lancia il nuovo 1960 crono che conserva

le caratteristiche della linea come l’ampio quadrante.

LocMAn

BLAueR usA

geospiRit

Complesso monumentaledi San Leucio

Tra arte e storiai’M marzo-aprile 2017

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di MAriA de lucA

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san Leucio, paesaggio collinare in provin-cia di Caserta, ex Ferdinandopoli, fu illuogo dove il sogno del Re Ferdinando diBorbone fu coronato. Avendo studiato inFrancia le regole e le tecniche della tes-situra della seta, il sovrano decise di co-

lonizzare i territori interni dell’attuale Campania ecreare una comunità di artigiani che avrebbero vis-suto secondo una vera e propria nuova legislatura.Sul picco della collina leuciana sorge il famoso com-plesso monumentale, costruito dal figlio di Ferdi-nando, Carlo IV di Borbone, nel 1778. Il territoriofu acquistato da suo nonno, Carlo I, per crearne unariserva di caccia e costruire delle abitazioni da vil-

leggiatura. Presto però, Ferdinando espresse il suodesiderio, e suo figlio Carlo III lo realizzò. Creò, così, una comunità molto produttiva che ri-sultò da subito innovativa ed efficiente rispetto alresto delle filiere presenti in Europa nello stesso pe-riodo. Basti pensare alla produzione di raffinataseta venduta in tutto l’Occidente con un orario la-vorativo di undici ore quotidiane anziché quattor-dici come nel resto d’Europa. La seta prodotta a SanLeucio viene tuttora utilizzata al Vaticano e allaCasa Bianca. Le bandiere di quest’ultima e di Buc-kingham Palace sono cucite con questa preziosastoffa. Il progetto di recupero del Complesso monumentale

Ferdinando iV di borbonevolle creare nel belvederedi San Leucio la sede diuna manifattura serica aciclo completo dove sirealizzavano letappezzerie, i tendaggi e lecoperte, sotto la direzionedel re, rappresentandol’unico caso in europadi una dimora realeall’interno di un complessoindustriale. San Leucio è unesempio concreto di come iborbone costruivano i nuoviborghi industrialiispirandosi al principiodell’autonomia produttiva.

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del Belvedere di San Leuciodi proprietà del comune daglianni ’70 e dichiarato dal-l’Unesco patrimonio del-l’Umanità insieme alla Reg-gia di Caserta e all’acque-dotto Carolino nel 1997, èstato il frutto di lunghi e ap-profonditi studi che hannocoinvolto nomi rilevanti del-l’architettura, della culturaindustriale ed, in generale,del mondo culturale. Nel 1985, il progetto esecu-tivo approvato dalla Comu-nità europea, puntava a ripri-stinare gli spazi del com-plesso, proponendosi, da unlato, di arrestare l’avanzatostato di degrado in cui versa-vano le strutture edilizie re-cuperandole nell’aspetto ar-chitettonico originario e,

dall’altro, di ubicare al suointerno, funzioni d’uso chefossero compatibili con la sto-ria del Complesso destinatoin epoca borbonica alla pro-duzione ed alla lavorazionedella seta. Infatti Ferdinando IV di Bor-bone volle creare nel Belve-dere di San Leucio la sede diuna manifattura serica aciclo completo dove si realiz-zavano le tappezzerie, i ten-daggi e le coperte, sotto la di-rezione del Re, rappresen-tando l’unico caso in Europadi una dimora reale all’in-terno di un complesso indu-striale. San Leucio è unesempio concreto di come iBorbone costruivano i nuoviborghi industriali ispirandosial principio dell’autonomiaproduttiva.Oggi il Real Belvedere di SanLeucio ospita il Museo della

oggi il real belvedere di San Leucio ospita il Museo della Setae nei suoi numerosi spazi possono essere organizzati convegni

ed eventi essendo dotato di due sale convegno. La seta prodottaa San Leucio viene tuttora utilizzata al Vaticano e alla casa bianca.

Le bandiere di quest’ultima e di buckingham Palacesono cucite con questa preziosa stoffa.

Seta e nei suoi numerosi spazipossono essere organizzati con-vegni ed eventi essendo dotatodi due sale convegno. Il Museo della Seta, sito all'in-terno del Palazzo del Belvedereè fruibile dal lunedì alla dome-nica tranne il martedi, giorno dichiusura, dalle 9.30 alle 18.00ed offre la possibilità di visitarela sezione di Archeologia Indu-striale: complesso monumentalerealizzato dall’architetto Fran-cesco Collecini secondo regoleben precise dettate dallo spe-ciale statuto leuciano, costituitonel 1789, valido soltanto perquesta comunità. Il palazzoreale di San Leucio si estende suuna superficie di circa 16.500metri quadrati, con una facciatadi oltre 350 metri impreziositada una solenne scalinata a dop-pia rampa che fa da ingressoprincipale al palazzo. All’in-terno, oltre alle opere dell’archi-tetto Collecini, si ergono nume-rosi gli affreschi di Fedele Fi-schetti sulla leggenda di Bacco eArianna.

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il progetto di recupero del complessomonumentale del belvedere di San Leuciodi proprietà del comune dagli anni ’70 edichiarato dall’unesco patrimoniodell’umanità insieme alla reggia di casertae all’acquedotto carolino nel 1997, è stato ilfrutto di lunghi e approfonditi studi che hannocoinvolto nomi rilevanti dell’architettura,della cultura industriale e del mondo culturale.

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non solo scarpeALBAno

di sergio governAle

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non solo scarpe, maanche borse, piccolapelletteria e giubbinidi pelle. Albanoespande la sua offertae annuncia le novità

per il brand made in Naples. A spie-garlo è Sergio Albano, che con i fratelliGino e Sonia gestisce l'omonimo mar-chio di scarpe. “Stiamo preparandouna collezione total look”, rivela l'im-prenditore partenopeo, reduce dallapartecipazione alla fiera Micam di Mi-lano, la più importante vetrina di set-tore al mondo.“Abbiamo cercato di capire cosa vo-gliono i clienti, in particolare quelli in-ternazionali, che ci danno sempre feed-back molto precisi sui prodotti e sulletendenze. Ebbene, ormai abbiamo unacollezione di scarpe molto, molto ampiaed è per questo motivo che abbiamo de-ciso di diversificare la produzione.Ormai per alcuni di questi clienti stra-nieri siamo diventati una piccolagriffe. Ne è una riprova il fatto che ab-biamo presentato scarpe particolari ecomplesse, impensabili fino a pochianni fa, e hanno avuto un enorme suc-cesso. Praticamente – aggiunge Albano– comprano quasi a occhi chiusi tuttoquello che presentiamo ed è per noimotivo di grande orgoglio”.Il prossimo passo allo studio è l'aper-tura di un negozio monomarca a Mi-lano, piazza per antonomasia per tuttoil made in Italy, anticipa Sergio Al-bano. Il brand conta alcuni monomarcaall'estero e tanti corner nei più presti-giosi punti vendita di abbigliamento ingiro per il mondo, afferma Albano, cherivela lo “schema di gioco” per andarea conquistare nuovi mercati interna-zionali. “Per continuare a espandercioltreconfine – sottolinea – abbiamo unlayout ad hoc studiato da due giovaniarchitetti di Milano, che suscita moltointeresse da parte dei clienti e degli in-vestitori stranieri. Abbiamo infatti ve-rificato che, quando le cose sono stu-diate bene a tavolino, poi funzionano.La nostra gamma di prodotti è davveroampia: spazia dalle scarpe basse aquelle con tacco vertiginoso, fino ad ar-rivare alle scarpe da cerimonia, impec-cabili per ogni evento. Offriamo, in so-stanza, un pacchetto chiavi in mano,che ci dà una garanzia di riconoscibi-lità nei confronti degli investitoriesteri, letteralmente affamati di madein Italy e molto interessati quando ve-dono una pianificazione efficace”.L'azienda ha compiuto ormai un

non solo scarpe, ma anche borse,piccola pelletteria e giubbini di pelle.albano espande la sua offerta eannuncia le novità per il brand madein naples. a spiegarlo è Sergioalbano, che con i fratelli Gino e Soniagestisce l’omonimo marchio di scarpe.“Stiamo preparando una collezionetotal look”, rivela l’imprenditorepartenopeo, reduce dallapartecipazione alla fiera Micamdi Milano, la più importantevetrina di settore al mondo.

Gino Albano con i fratelli Sergio e Sonia

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quarto di secolo di vita e continua a veder crescereanno dopo anno i propri numeri. Il fatturato nel 2016è aumentato del 10 per cento rispetto a quello del-l'anno precedente, “ma le previsioni per il 2017 sononettamente più rosee – assicura Sergio Albano – graziesoprattutto al contributo che dovrebbe arrivare daiPaesi dell'Est Europa, che si stanno riprendendo ri-spetto a due-tre anni fa”.I mercati di riferimento sono per il 50 per cento l'Italia,per il 40 per cento l'Europa e i Paesi dell'Est del Vec-chio continente e per il restante 10 per cento il restodel mondo. Il quartier generale della società è ubicatoa Casandrino, alle porte di Napoli, e conta circa centodipendenti.Lo stile del marchio si distingue per la sua forte fem-minilità, in linea con i trend dettati dalle ricerche ef-fettuate dagli studi-moda più all'avanguardia, conti-nua il patron. I materiali utilizzati sono sempre moltoricercati: dalle delicate pelli scamosciate alle morbidenappe per stivali. Il vitello invecchiato è dedicato in-vece a chi preferisce un look aggressivo, compresaanche la pelle verniciata e tanto stretch per stivalisopra al ginocchio.“Il giusto mix tra ricerca stilistica e autonomia produt-tiva nazionale – evidenzia Albano – ha permesso di ot-tenere i risultati gratificanti, rispecchiando le aspetta-tive di mercati che hanno apprezzato la produzione,competitiva per stile, prezzo e qualità. Il nostro mottoè: 'Lusso accessibile a tutti'. Spesso infatti i campionarimade in Italy sono letteralmente inaccostabili pertanti clienti, mentre noi abbiamo tutto sommato prezziabbastanza contenuti. Le nostre scarpe hanno stile e

L’azienda ha compiutoormai un quarto di secolodi vita e continua a vedercrescere anno dopo anno ipropri numeri. il fatturato nel2016 è aumentato del 10 percento rispetto a quello dell’annoprecedente, “ma le previsioniper il 2017 sono nettamentepiù rosee - assicura Sergioalbano - grazie soprattuttoal contributo che dovrebbearrivare dai Paesi dell’esteuropa, che si stannoriprendendo rispetto adue-tre anni fa”.

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una ricerca di linee e materiali. E riu-sciamo anche ad abbinare la qualità allaquantità”.La società, che mediamente produce al-l'anno circa mezzo milione di paia di cal-zature, “investe da sempre nella produ-zione rigorosamente italiana”, rimarcal'imprenditore, precisando che il concettodi prodotto made in Italy costituisce unvalore intrinseco della collezione Albano.La nuova collezione primavera-estate2017, fa notare, è la sintesi perfetta traeleganza e femminilità moderna per coro-nare il sogno di ogni donna. Un manifestodi raffinatezza e sensualità. Nel suo stileinconfondibile, Albano presenta per lastagione una collezione seducente e accat-tivante, con tocchi di ispirazione retrò.Tacchi, rigorosamente alti, offrono allecalzature una naturale sensualità. Leforme sono armoniose, lineari, mai scon-tate. Sottili listini fasciano il piede comeun guanto, preziose applicazioni decoranoi sandali, che diventano dei veri e proprimust della primavera-estate, sostiene.Tutte tonalità si riuniscono armoniosa-mente in un cocktail di colori, avvolgendole forme più svariate e audaci. I ricamisono composti da paillettes e strass.I tacchi, le zeppe e i plateaux sono impre-ziositi da vivaci sfumature di colore. I gio-ielli sono realizzati con un mix di colora-tissime pietre Swarovski. Esplosione fluonei toni del rosa, del verde e dell'arancioper scarpe arricchite da dettagli metalliciammiccanti e disinvoltamente chic. I san-dali e le scarpe con tacchi vertiginosi, astiletto o bon-ton, si alternano a zeppe sa-gomate, plateaux e ultraflat. Il nero de-ciso, dice Sergio Albano, seduce e rivestei sandali in raso, in suede oppure in pi-tone, la base ideale per autentici gioielli.Per la prossima stagione autunno-in-verno il brand celebra, invece, una donnadecisamente raffinata, in cui ricerca, la-voro sui materiali e tecniche di tratta-mento degli stessi la fanno da padroni, lelinee sono semplici, ma ricche specie perla cura del dettaglio, “una cura quasi ma-niacale”, la definisce Albano. “Così la col-lezione – prosegue l'imprenditore – vuolestupirci con oggetti decisi, realizzati peressere indossati tutto il giorno, rendendola donna al centro dell'attenzione e a suoagio in qualsiasi occasione. Una colle-zione sottolineata da borchie e fiocchi inmetallo, materiali preziosi e ricercaticome il cavallino, la pelle scamosciata ab-binata a dettagli in vernice e cocco stam-pato, creata – conclude – per una donnasontuosa ma sobria oltre che elegante,che vive la propria esclusività nella vitadi tutti i giorni”.

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Per la prossima stagioneautunno-inverno il brand celebrauna donna decisamente raffinata,in cui ricerca, lavoro sui materiali etecniche di trattamento degli stessila fanno da padroni, le linee sonosemplici, ma ricche specie per lacura del dettaglio, “una cura quasimaniacale”, la definisce albano. .

La mamma d’italia

nunziA

scHiAno

I’Mmade in Naples

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di MArco notA

foto di AnnAlisA cArbone

Nunzia Schiano. nata a portici, 16maggio 1959. tra le sue partecipazionipiù importanti al cinema “benvenuti alsud”, “benvenuti al nord”, “reality”e “troppo napoletano”. in tv è statatra le protagoniste di “don matteo”e “i bastardi di pizzofalcone”.

con quei suoi occhioni az-zurri e rassicuranti chegiungono dritti al cuore equel viso benevolo chenon vuole nascondere isegni dell’età, Nunzia

Schiano è la “mamma d’Italia”. In“Benvenuti al Sud” è quella buona e os-sessiva di Alessandro Siani, che crescea suon di zabaioni al marsala. E pro-pina anche a Claudio Bisio ogni sortadi bomba calorica con la battuta-tor-mentone: “Ve l’avit’ magnà”. Ma èstata anche la madre in scena di tantialtri artisti, come Maurizio Aiello,Alessandro Preziosi, Fiorello e Giam-paolo Morelli.

Ci parla della tournée teatrale chesi è appena conclusa?Siamo stati in giro con “Filumena Mar-turano” prodotta da Geppy Gleijeses.La tournée è terminata a fine febbraio.Riprenderà l'anno prossimo a ottobre edurerà alcuni mesi. Nei panni di Filu-mena ci sarà ancora Mariangela D'Ab-braccio e la regia sarà sempre di Li-liana Cavani. Abbiamo girato tuttal’Italia. È stato un successo di pubblicoe di critica. Io ho impersonato il ruolodi Rosalia, la governante di Filumena.Ho avuto grande fiducia sia da GeppyGleijeses che da Liliana Cavani. È fa-ticos ‘o teatr’, però sono contenta.

altri progetti futuri? Con il mio spettacolo personale in-sieme a Myriam Lattanzio, gireremotra marzo e aprile in alcuni spazi na-poletani. Il 9 marzo siamo stati a Na-poli al Bolivar, ad esempio. I mesiestivi saranno invece dedicati al ci-nema, tra cui un film con Michela An-dreozzi a maggio. Un’ opera prima, dicui Michela è protagonista e anche re-gista. Poi era in programma il Pinoc-chio di Garrone, ma pare sia stato po-sticipato. Ci sono anche idee in ambitotelevisivo, ma nulla ancora di defini-tivo.

Mi parla della sua partecipazioneai bastardi di Pizzofalcone, laserie ispirata ai libri di Mauriziode Giovanni?Sono una lettrice di Maurizio. Il com-missario Ricciardi è stata la mia primapassione, per quanto riguarda i suoiscritti. Ho amato molto anche Juve-Napoli 1-3. Quella dei Bastardi di Piz-zofalcone, è stata un'esperienza breve,ma mi sono trovata bene con Gassmane gli altri colleghi. È stato messo in ri-

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salto anche il lato bello di Napoli e la gente ha pre-miato questa scelta con ascolti lusinghieri. La no-stra è una città complessa. Come tutte le grossemetropoli, ha i suoi pro e i suoi contro. Sono duefacce della stessa medaglia.

Quando ha deciso di fare l'attrice a tempopieno? lei ha studiato medicina e anche ve-terinaria…Sono passata da medicina a veterinaria, ma nel frat-tempo già facevo teatro. Ho dato 29 esami: all'epocase ne facevano 51. Ero arrivata a metà del percorso.Ma a quel punto mi sono detta che non era quello chevolevo fare. Ci tenevo a non deludere i miei genitori,ma l'ho fatto finché ci sono riuscita. Era una soffe-renza vera per me continuare gli studi. Sono semprestata molto insofferente alle costrizioni, adesso un po’meno per via dell'età. Alla fine ha vinto il teatro. Poimio marito fa il mio stesso tipo di mestiere e quindimi ha molto appoggiata. Lui e mio figlio sono i puntifermi della mia vita.

lei interpreta spesso la parte della madre. Cosapensa di questo ruolo nella famiglia di oggi?La famiglia di oggi è molto più complessa, perché ècambiato il ruolo della donna, che ha maggiore in-dipendenza economica. Trovi sempre più spesso uo-mini che si occupano della famiglia con molte piùresponsabilità di prima. Chi sceglie di dedicarsi in-teramente alla famiglia non è meno donna di chi fala manager. Essere madre è difficile, perchè nisciunnasc’ ‘mparat. E in questa società è ancora più dif-ficile, perché ci sono pochi riferimenti.

da cosa deriva la comicità, secondo lei?La comicità è qualcosa di complesso. Secondo me èinnata. Il comico è colui che ha i tempi giusti. Cisono persone che ti possono raccontare le barzel-lette, ma tu non ridi neanche sotto tortura. E cisono altri che ti possono dire anche una sciocchezzae ti fanno ridere. C’è la comicità di situazione equella di battuta e poi quelli che solo guardandoliti fanno ridere.

chi sceglie di dedicarsiinteramente alla famiglia

non è meno donna di chi fala manager. essere madreè difficile, perchè nisciun

nasc’ ‘mparat. e in questasocietà è ancora più

difficile, perché ci sonopochi riferimenti.

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Mi parla del suo rapporto con alessan-dro siani?È nato subito un grande rapporto affettivo,che prescinde da quello lavorativo. Sonomolto contenta di quello che sta facendo,della sua caparbietà, della sua capacità diorganizzare. È uno in gamba.

lei non ha nasconde i segni dell'età,come fanno invece molti altri attori.Come mai?Perché penso che cambiare il proprioaspetto sia legato non all'essere, ma all'ap-parire. Mi piace avere qualche vezzo, cometruccarmi. Ma a un certo punto della vitaho deciso di non tingere più i capelli. Senun teng geni’ e m’ vestr ‘a fest’, non mivesto. Mi sono creata un margine di libertà.Forse perchè ho mantenuto molto salde lemie radici. Continuo a vivere a Portici dovesono nata. Mi piace esprimermi sul palco,al cinema, ma non voglio fingere nella vita.È faticoso mantenere un personaggio anchenel quotidiano. In scena faccio la mamma di tutti quanti,come Siani, Aiello, Preziosi, Fiorello. Giam-paolo Morelli invece è stato il mio primo fi-glio “cinematografico” in South Kensin-gton.. Ho sfornato tutti bei figli! Tanto cheil mio vero figlio, Francesco, dice: “Tu ti ri-cordi, vero, che hai generato un solo fi-glio?!? Sono io! Non ti confondere!”

i’M? Chi è nunzia schiano? Sono un toro, quindi sono paziente, ma fu-riosa allo stesso tempo. Il mio punto deboleè la gola: mi piace mangiare e bere. La pi-grizia tipica del segno zodiacale mi porte-rebbe a fare una vita ascetica. Sul lavorosono abbastanza esigente, un po’ “scassam-brella”.

una battuta particolarmente riuscita?Quella che mi perseguita in tutta Italia e“Ve l’avit’ magnà!” di “Benvenuti al Sud”.L'ho sentita in tutti i dialetti possibili e im-maginabili. Mi chiedono di recitarla ovun-que. Pensavo fosse una cosa limitata ai par-tenopei sparsi nel mondo. Invece no. È di-ventata un tormentone. È bello, perché seientrata nel mondo delle persone e di questonon posso che essere contenta.

Sono un toro, quindi sono paziente, ma furiosa allostesso tempo. il mio punto debole è la gola: mi piace

mangiare e bere. La pigrizia tipica del segno zodiacalemi porterebbe a fare una vita ascetica. Sul lavoro sono

abbastanza esigente, un po’ “scassambrella”. “

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MAniLA gRAce

per assecondare l'esigenza di ogni donnadi sentirsi unica, nella collezione at-tuale e nelle prossime di Manila Graceci saranno sempre più creazioni pre-ziose, eleganti, femminili, pensate per imomenti della giornata più esclusivi o

per le clienti più grintose che amano sdrammatizzarecapi molto importanti con elementi del quotidiano.Così il direttore creativo del brand Alessia Santi, an-nunciando la strategia di espansione commerciale al-l'ingrosso dell'azienda, che prevede un focus su RegnoUnito e Nord Europa, mentre al dettaglio i territoridi riferimento saranno Cina e Medio Oriente.

descriva la donna secondo Manila Grace.Una donna libera, dinamica, e ricerca uno stileunico, eterno. Una donna originale ma non appari-scente, che ama sentirsi a suo agio, comoda e cheallo stesso tempo vuole esclusività nei dettagli e neimateriali. Una donna grintosa, ricercata e consa-pevole della sua personalità che ama giocare con icontrasti, le fantasie e si diverte a mixare stili di-versi.

Come risponde il marchio a queste caratteri-stiche?La nostra risposta è l'identità che da sempre ci con-traddistingue, uno stile unico caratterizzato dalleforme destrutturate, dalla ricerca delle fantasie emateriali e dal mix and match di ispirazioni, idee edettagli. Il total look molto sviluppato e la collezionestrutturata ampia è pensata inoltre per la trasver-salità del nostro target.

Qual è, in sintesi, la vostra offerta?Oltre alla collezione donna, che per noi rimane il corebusiness, abbiamo la collezione bambina, con target4-16 anni e la collezione Bags, capitanata dalla no-stra borsa “must-have” FeliciaBag. Nel 2015 abbiamo inoltrelanciato il nostro primo pro-fumo Manila Grace, che si ècompletato di altre due fra-granze: Manila Grace EauFraiche e Manila Grace FleurNarcotique.

Cosa caratterizza il brandrispetto ai concorrenti?Sicuramente lo stile, unico ericonoscibile, che intercettaun gusto proprio, al di sopradelle mode del momento, chesa stupire, ma con estremanaturalezza. La possibilità disentirsi a proprio agio e indos-sare dei capi che prendonoforma con il corpo in movi-mento, senza costruzioni o ri-gidità, è un valore per noimolto importante.

Quali sono le parole d'ordine della collezioneprimavera-estate?Ricerca, ispirazione, consapevolezza, ma anche di-vertimento: la nuova collezione primavera-estate2017 di Manila Grace racconta gli aspetti più auten-

Lo stile che stupisceParla il direttore creativo Alessia Santi: “Tutte le donne

sognano di sentirsi uniche. Per questo stiamo realizzandocreazioni sempre più preziose, eleganti e femminili sia per

appuntamenti importanti che per il quotidiano”.

di sergio governAle

Alessia Santi

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tici del brand attraverso un'esplosione distampe, tessuti e colori all'insegna della li-bertà, intesa come pura espressione di vi-vere e di essere.

Quali saranno le novità per il 2017 e pergli anni a venire?Una novità alla quale sono particolarmentelegata è la nostra borsa “Must-Have”: FeliciaBag. In seguito al grande successo del primolancio abbiamo proposto tantissime nuovevarianti colore e materiali alternativi all'eco-pelle come la pelle e la pelle glitterata. Nelfuturo si amplierà di nuovi modelli e daràvita a una collezione completamente nuovae di cui sono veramente orgogliosa… ma nonposso svelarvi troppo!

E per quanto riguarda la collezionedonna?Il mio stile evolve in parallelo al mio per-corso personale e si sta affermando semprepiù il desiderio di pulizia, chiarezza senzadimenticare però l'occasione speciale e ilsogno di sentirsi uniche di tutte le donne.Proprio per assecondare questa esigenzanella collezione attuale e nelle prossime cisaranno sempre più creazioni preziose, ele-

ganti, femminili, pensate per i momentidella giornata più esclusivi o per le clientipiù grintose che amano sdrammatizzarecapi molto importanti con elementi del quo-tidiano.

vuole ricordare la storia di ManilaGrace?Manila Grace dentro di me esiste da sempre,è parte della mia idea di moda e stile. Ilbrand è diventato un'idea concreta nel 2005e nel 2011, grazie alla fusione con AntressIndustry Spa, ha assunto una dimensioneindustriale. Nel 2008 abbiamo lanciato il no-stro prodotto icona, il foulard, e nel biennio2015-2016 il profumo, la linea Bambina e lalinea Bags. Abbiamo creduto da subito nel-l'espansione retail, iniziata con il primostore monomarca in Italia nel 2006 e al-l'estero nel 2011, che vede ad oggi più di piùdi 30 boutique e corner in Italia e nel mondo.

in quali mercati siete presenti?

La donna Manila Grace è libera, dinamica, ericerca uno stile unico, eterno. una donna originale

ma non appariscente, che ama sentirsia suo agio, comoda e che allo stesso tempo vuole

esclusività nei dettagli e nei materiali. ““

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Siamo presenti sia con boutique e corner monomarcache punti vendita multibrand in Italia, Europa,Medio Oriente, Russia, Cina, Hong Kong, Taiwan,Israele, Libano, Stati Uniti e Canada.

in quali Paesi volete sbarcare nel prossimo fu-turo?La strategia di espansione commerciale wholesaledell'azienda prevede focus su Regno Unito e NordEuropa, mentre a livello retail i territori di riferi-mento sono e saranno Cina e Medio Oriente.

Come pensate di attirare i gusti di donne dalleculture molto differenti, quali quelle europeee quelle asiatiche? Prevedete di differenziarel'offerta?È un punto di riflessione importante, devo creare unasse che possa attraversare le culture di donne dif-ferenti, una sfida nuova e non semplice. Il mio lavoronon è una formula matematica, ma qui forse bisognaproprio mettere insieme le informazioni e fare “comeil piccolo chimico”, aggiungere e togliere così dacreare il famoso asse di equilibrio.

Parliamo di lei: faccia un suo autoritratto.(Ride). Bella domanda! Parto con delle parole: emer-gere, identità, passione, lottare e crederci sempre.Poi proseguo con dei dettagli, ovvero con qualcosa

che mi contraddistingue: i capelli rossi e le lentig-gini. Ehhhh… “Tanta roba”! Da piccola, anche senon ti sentivi diversa, ti ci facevano sentire gli altri.Volevo i capelli neri e la pelle scura. I bambini poi sisa come sono… Solo da grande ho capito come la miadiversità era in realtà la mia forza più grande, unsegno di personalità che mi ha dato la grinta e miha insegnato la vera legge della sopravvivenza…(Sorride).

Quando e come è diventata stilista del brand?Ho iniziato a lavorare molto presto nel settore dellamoda, dove ho potuto affinare le mie esperienze sulprodotto e i processi di produzione. A un punto delmio percorso mi sono resa conto di un'esigenza per-sonale: cercavo uno stile diverso, che potesse rappre-sentare al meglio il mio gusto personale e quello ditante donne che amano sentirsi uniche, libere e cheguardano il mondo con vivacità e movimento. Così ènata la mia avventura e partendo da questo deside-rio ho dato vita al marchio Manila Grace.

Quali sono le sue passioni?La mia passione più grande è la vita, scoprire ognigiorno cosa offre e assorbire il più possibile. Impa-rare, imparare, imparare da tutti ti dà sempre qual-cosa! “Avere tempo” è la passione più bella e gene-rosa che ognuno di noi possa avere.

il nostro brand è caratterizzatosicuramente dallo stile, unico ericonoscibile, che intercetta ungusto proprio, al di sopra delle

mode del momento, che sa stupire,ma con estrema naturalezza.

La possibilità di sentirsi a proprioagio e indossare dei capi che

prendono forma con il corpo inmovimento, senza costruzionio rigidità, è un valore per noi

molto importante.

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giuseppe

zeno

“come si può capire qualcosa dellavita e capire in fondo se stessi senon lo si è imparato dal mare".Questa frase di Federico GarciaLorca fa pensare a GiuseppeZeno, che dal mare ha attinto i

suoi valori più importanti, che lo hanno reso l'uomo cheè oggi. Come lui stesso dice, "il sale e il sole fortificano",perché la vita sul peschereccio, come quella vissuta consuo padre - pescatore -, sin da quando era bambino, èuna vita dura, che prepara alle tempeste, ma che tra-smette anche il senso di quiete e sconfinatezza. Questoprofondo sodalizio con il mare non è mai cessato, ma siè tramutato in un legame solamente interiore quandoZeno ha deciso di scendere dalla barca per restare sullaterraferma, dove ha intrapreso la lunga gavetta che loha portato ad essere uno degli attori più brillanti delpanorama italiano.

tv, teatro e cinema: un periodo denso di impe-gni. Cosa sta preparando?Andrà in onda nella prossima stagione una serie per laRai con Vanessa Incontrada dal titolo provvisorio"Scomparsa", e sto girando la seconda serie de "Il Pa-radiso delle Signore". Poi sono in teatro con "Il Sor-passo" che arriverà a Caserta al teatro Team dal 31marzo al 2 aprile. È la trasposizione teatrale del capo-lavoro di Dino Risi del 1962. Il messaggio è lo stesso delfilm, quello del falso mito del boom economico, che fececredere tutto possibile, quando in realtà il benessereassoluto era solo un'utopia. Ne derivò solamente ungrande vuoto interiore che ha portato alla morte. Unfilm che grazie alla saggia lungimiranza di Risi, è per-

fettamente sovrapponibile ai tempi di oggi, attualis-simo dopo più di cinquant'anni.

Come si fa a dividersi tra teatro, tv e vita pri-vata?Ti devi rimboccare le maniche, attingere al bagaglio diormai vent'anni di esperienza. Questo è un lavoro cheti obbliga a metterti in gioco. Bisogna rinunciare a qual-che ora di sonno trascinati dall'entusiasmo e dalle emo-zioni che regala la recitazione. Nella vita privata biso-gna avere una persona comprensibile che capisca glisforzi che fai. Si passa da dodici ore di set, allo spetta-colo serale in teatro, e si è costretti a dare sempre ilmassimo.

lei la persona giusta l'ha trovata, e lo scorso ago-sto vi siete sposati. Cosa rappresenta per lei ilMatrimonio?Il Matrimonio non è stata una necessità legata all'età,sarebbe potuto accadere dieci anni fa o tra dieci anni,ed invece è accaduto adesso con la persona giusta. Iocredo molto nel Matrimonio, che rappresenta il sigillodi una unione di intenti e la volontà di fare un percorsodi vita insieme, nel "bene e nel male", senza darsiquella chance di voltare le spalle facilmente.

Cosa l’ha rapita di sua moglie Margareth Madè?Per quanto possa essere un'attrice e nonostante abbialavorato con uno dei più grandi registi esistenti (è stataprotagonista del film "Baarìa" di Tornatore nel 2009),è una creatura un po’ atipica. Fa questo lavoro con se-renità e non sgomita. Vedo in giro attrici che pur di la-vorare farebbero di tutto, e usano un'aggressività in-

il mare dentro

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di ilAriA cArloni

foto di AzzurrA priMAverA

I’Mmade in Naples

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Giuseppe Zeno. nato a napoli,l’8 maggio 1976.

tra le sue partecipazioni piùimportanti in tv “incantesimo” 5 e 6,

“il clan dei camorristi”, “il paradisodelle signore” e “baciato dal sole”.in teatro è stato recentemente trai protagonisti di "io raffaele viviani",

"la lupa", "il funambolo"ed "il sorpasso".

ha sposato lo scorso agostola collega margareth madè.

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credibile. Lei no. Ha dei valori molto forti ed è una donna stra-ordinaria. Riesce a sopportarmi meglio di chiunque altro. Cisiamo trovati e ha tirato fuori il meglio di me. Mi rende mi-gliore. Abbiamo una affinità di pensiero molto forte. Ci siamoindirizzati l'uno verso l'altro perché abbiamo una condivisioneassoluta nel mondo di vedere la vita e le cose.

di pari passo con l'amore, anche il lavoro va a gonfievele… un bilancio a 40 anni.Si, il lavoro va bene, è un periodo molto denso. Oggi a qua-rant'anni vivo tutto con più consapevolezza. Consapevolezzadei miei pregi e dei miei limiti, nella vita come nel lavoro. Èun periodo storico particolare in cui si pensa al futuro con lospirito di chi si lancia senza paracadute. Oggi non sai maidove vai a cadere, quindi si vive in maniera più disincantata.Questo porta anche ad essere più egoisti, a guardare al pro-prio orticello, ed infatti ho la ferma certezza che si debba farleva solo sulle proprie forze. È importante affiancarsi aglialtri, ma mai adagiarsi o affidarsi totalmente.

in questo contesto, ha paura di mettere al mondo deifigli?Non ho paura, anzi il solo pensiero mi entusiasma, perché ifigli sono una grande fonte di energia. È uno slancio impor-tante che racchiude il senso stesso della vita, che altrimentinon ne avrebbe.

della vita ha imparato soprattutto dal mare, che ha se-gnato la sua infanzia e la sua adolescenza. Cosa siporta dentro di quel vissuto?Il mare ti dà il senso della sconfinatezza, della quiete che al-l'improvviso può finire. È la metafora perfetta della vita: cientri in buone condizioni ma non sai come puoi uscirne, nonsai cosa vai a pescare. Il sole ed il sale ti fortificano. Ci sonospesso giorni di cattivo tempo in cui non peschi e quindi nonmangi, è una vita che ti tempra, ti allena al sacrificio, ti dà laforza per affrontare gli ostacoli.

C'è un'esperienza in mezzo al mare che ricorda in par-ticolare?Avevo 15 anni, ero in mezzo al mare con mio padre e ri-schiammo di affondare a largo perché una pompa nella sen-tina si era staccata al reparto macchine, per cui il sistema diraffreddamento smise di pompare l'acqua e si riempì la barca.Eravamo in Calabria e avevamo davanti ancora due ore dinavigazione per raggiungere il punto di pesca. Noi stavamodormendo in cabina, ma mio madre aveva sempre un orecchioe un occhio aperto, così si accorse che la barca navigava ap-pesantita. Uscì e vide che stavamo affondando. La prese comeun segno divino e volle tornare subito in porto senza piùuscire.

Con suo padre è stato anche imbarcato per un lungoperiodo. Poi, la scelta di mollare il mare definitiva-mente. È stata consapevole o casuale?Sono stato imbarcato sette anni. Abbandonare il mare è statauna scelta consapevole perché è una vita non vita. Vai permare per permetterti una vita di cui non puoi godere. Starelontano tanto tempo senza mai toccare terra, muoversi in quei25 metri per 6 sulle tavole della barca per lunghi periodi. Poiallora non c'era l'intrattenimento di oggi con telefonini e ipad,ed il tempo passava molto lentamente. È estenuante.

il mare ti dà il sensodella sconfinatezza,

della quiete cheall’improvviso può

finire. È la metaforaperfetta della vita: ci

entri in buonecondizioni ma non saicome puoi uscirne, nonsai cosa vai a pescare.

il sole ed il sale tifortificano. ci sono

spesso giorni di cattivotempo in cui non

peschi e quindi nonmangi, è una vita cheti tempra, ti allena al

sacrificio, ti dà laforza per affrontare

gli ostacoli.

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usando la metafora marina, nella vita ha avutogironi di cattivo tempo?Ce ne sono stati. Non vere e proprie tempeste, ma l'im-possibilità di entrare in porti sicuri, o di navigare inacque più tranquille, di pescare in forme artistiche di-verse…

Poi queste opportunità sono arrivate, e con essela popolarità. Cosa rappresenta per lei?La popolarità è gratificante come metro di misura del-l'apprezzamento del pubblico, che è fondamentale, per-ché si fa questo lavoro per la forte esigenza di lanciareun messaggio e di esternare emozioni che nella vita nonsi riesce manifestare. Vedere che il pubblico le coglie èimportante per un attore.

lei è un introverso. Questo lavoro è una terapia?Questo lavoro è una continua terapia. Nella vita io sonototalmente l'opposto di come sono sul set. Sono intro-verso, reticente a parlare di me. Non amo l'ostenta-zione, la trovo banale e cerco sempre di sposare il pro-fondo senso artistico dei progetti, difendendo l'autenti-cità del lavoro dell'attore. Specie in un periodo storicoin cui c'è una confusione e fusione totale di tutte leforme di intrattenimento.

Questo è un lavoro che richiede molto studio, equindi consente anche di colmare delle lacuneculturali. Questo lavoro richiese uno studio continuo. Se vuoifarne una professione non puoi non conoscerla. Puoi af-fidarti a qualche guizzo brillante, ma nel tempo la pre-parazione è necessaria. Come nei 100 metri: puoi anchenon sfigurare, ma nella maratona devi essere allenato,altrimenti dopo un po' vai in carenza di ossigeno. Lostudio è fondamentale, ti permette di confrontarti congrandi pensatori, con testi importanti. Studiare untesto significa studiare anche l'autore che lo ha scritto.Devi essere affamato di cultura, leggere. Soprattutto ilteatro ti costringe a studiare perché ti dà delle chiaviimportanti. Inoltre bisogna anche essere attenti alleesigenze del mercato e poter offrire una risposta ade-guata.

sente di dover essere riconoscente a qualcunonel suo percorso?Sento di ringraziare i miei insegnanti dell'Accademiadell'arte drammatica della Calabria. Ci sono entrato avent'anni e ci sono stato tre anni e ho ricevuto unabuona formazione, mi hanno anche insegnato che lì eraun mondo ovattato, ma che era proiettato verso

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Sono stato imbarcato sette anni. abbandonare il mare è stata unascelta consapevole perché è una vita non vita. Stare lontano

tanto tempo senza mai toccare terra, muoversi in quei 25 metriper 6 sulle tavole della barca per lunghi periodi. Poi allora

non c'era l'intrattenimento di oggi , ed il tempo passava molto lentamente. ““

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napoli è una terra alla quale non posso far a menodi attingere. come diceva raffaele Viviani “napoli è una Terra

che ti permette di poter attingere alla materia grezza cheè la vita”. È un rapporto di odio e amore, ma quando la vivi

nel quotidiano napoli ti “ruba”, ti fagocita. ““

l'esterno, dove tutte quelle barriere intorno possono ce-dere e ci si trova a cadere e a correre in un territoriopaludoso. Dai venti ai trenta è stata una gavetta diffi-cile, fatta di soddisfazioni ma anche di grandi delusionie momenti di sconforto. È bello quando inizi a vedereche le persone recepiscono il messaggio e colgono quelmondo interiore che attraverso la recitazione si riescea tirar fuori.

amicizie in questo ambiente?A volte ho trovato una buona sinergia, altre volte no.Ho incontrato persone dal cuore grande ed altre uma-namente piccole. Tanto più grandi si sentivano, tantopiù erano piccole. Le amicizie tendenzialmente le scelgofuori da questo mondo, anche perché la categoria degliattori - mi ci metto anche io - non è una categoria cheamo frequentare.

Come si definisce?È difficile definirmi, non riesco a guardarmi dal-l'esterno. Quello che ci muove è materia interiore. Oggisicuramente mi sento soddisfatto ma sempre in cre-scita. Definirmi sarebbe riduttivo.

sogni nel cassetto?Il sogno professionale è quello del grande schermo. Ilteatro l'ho vissuto ad alti livelli. ed anche in tv possodire di aver giocato in serie A, interpretando personaggimai banali. Ora sogno di far parte del grande schermoed accadrà presto.

la sua è una speranza o ha già progetti in cantiere?Non ho la speranza, né ho progetti in cantiere, ma hol'assoluta certezza, che dato quello che ho seminato, benpresto questo bel fiore sboccerà.

in piccola parte si è realizzato con un piccoloruolo in un rande film…Si, uscirà questa primavera il film di Gianni Amelio daltitolo "La tenerezza" girato a Napoli con la Mezzogiornoed Elio Germano. Io ho una partecipazione, ma girareuna scena nella mia città con Giovanna Mezzogiornomi ha regalato quello slancio, quella emozione che soloquesto lavoro riesce a dare.

nato a napoli e cresciuto in Calabria. a qualeterra si sente più legato?Sono nato a Napoli, ho vissuto in Calabria e ho sposatouna siciliana. Quindi ho dentro tutto il Regno delle dueSicilie che vedeva, però, in Napoli la sua Capitale.

Che rapporto ha con napoli?Napoli è una terra alla quale non posso far a meno diattingere. Come diceva Raffaele Viviani "Napoli è unaTerra che ti permette di poter attingere alla materiagrezza che è la vita". È un rapporto di odio e amore, maquando la vivi nel quotidiano Napoli ti "ruba", ti fago-cita. Nel bene e nel male. Le persone non chiedonotanto, ma danno tanto, e a volte questo dare troppo tifagocita. Ti riempiono così tanto che ci si sente invasi esi ha necessità di staccare. .

dal 3 al 14 maggio 2017 avràluogo la II edizione di Napo-limodadesign, la kermesseincentrata sul connubiomoda&design, ideata e cu-rata dall’architetto Maurizio

Martiniello con il patrocinio del Comune diNapoli – Assessorato alla Cultura, del-l’Unione Industriali di Napoli, dell’Ordinedegli Architetti di Napoli e ADI. Per l'occa-sione il cosiddetto "Chiaia District", quartieredello shopping di alta gamma, sarà oggetto diun percorso urbano di esposizioni, installa-zioni, mostre ed happening. Lo scopo del pro-getto è quello di valorizzare i comparti modae design, dare spazio alle eccellenze campane,luce alle giovani promesse e spazio alleaziende internazionali. Il tema della ker-messe è “Luxury Ideas” ovvero il lusso decli-nato in tutte le sue dimensioni, da esperiremediante i cinque sensi. Maurizio Martinielloè un architetto specializzato in restauro deimonumenti, ha realizzato numerosi progettidi edilizia privata in Italia e all'estero, è unesperto di design e di luce. Lavora anche nel-l'ambito della moda creando installazioni eperformance ispirate ai mood delle collezioni.

di alessandra carloni

MAuRizio

MARtinieLLo

Il lusso è esclusività

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architetto, com'è nato il progettonapolimodadesign?Da parte mia c'era la conoscenza siadelle moda che del design unita ad unavera passione per tutto ciò che ruotaintorno a queste forme di arte. Nellamia vita ho sempre amato creare, dareforma a idee originali, come quando horealizzato la poltrona Mirò, completa-mente rivestita con i tessuti delle cra-vatte di Marinella. Il progetto è natodal mio modo di essere, di vivere, daldesiderio di condividerlo facendo qual-cosa di buono per la Campania.

"luxury ideas" è il tema della ma-nifestazione. Cosa è per lei illusso?"Luxury ideas" e dress code rosso rap-presentano il filo conduttore tra laprima e la seconda edizione di Napoli-modadesign. Il lusso è dato dalla pos-sibilità di possedere dei pezzi unici,fatti da maestranze dell'artigianato dialta qualità. Nel mio settore si trattadi oggetti e opere per la casa. Lusso èesclusività. La scelta dei materiali e lamessa in opera sono parte integrantedel risultato, il cantiere va seguito, èbello anche poter apportare delle mo-difiche in corsa d'opera sulla base diispirazioni e intuizioni.

Ci anticipi qualcosa sull'attesis-sima seconda edizione di napoli-modadesign.Si svolgerà tra il 3 e il 14 maggio.Avremo installazioni di moda e designnei negozi di Chiaia, allestiremo le ve-trine e gli interni, ci saranno dei tem-porary store in Piazza dei Martiri. Dal3 al 7 maggio nella splendida cornicedi Villa Pignatelli si terrà un openingdi cinque giorni con sfilate e installa-zioni di design rese spettacolari dalconnubio tra lo stampo contemporaneodella manifestazione e la location sto-rica. Durante l'apertura verrà conse-gnato il premio Napolimodadesign adeccellenze che si sono distinte nei set-tori moda e design sia a livello nazio-nale che internazionale. Infine, ci sa-

Napolimodadesign si svolgerà tra il 3 e il 14 maggio.avremo installazioni di moda e design nei negozi di chiaia,

allestiremo le vetrine e gli interni, ci saranno dei temporary storein Piazza dei Martiri. a Villa Pignatelli si terranno sfilate

e installazioni di design rese spettacolari dal connubio tra lostampo contemporaneo della manifestazione e la location storica.

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ranno due novità: una piattaforma di e-commerce conprodotti in vendita sul sito di Napolidesign.it e unaspeciale card che permetterà di accedere a delle pro-mozioni nei punti vendita di Chiaia.

Quest'anno c'è un'altra novità: avete volutodare risalto alla sartoria locale. in che modo?Si, durante Napolimodadesign non potevamo nonpremiare la nostra sartoria napoletana, inimitabile.Con questo riconoscimento ci collegheremo ad unaltro importante simbolo della nostra tradizione: ilmitico Totò. Lo ricorderemo nel cinquantesimo annodalla sua morte proprio come farà l'intera città conuno speciale "maggio dei monumenti".

napolimodadesign ha a cuore i giovani talenti.in che modo offrirete loro un'opportunità?Abbiamo promosso un concorso riservato agli stu-denti dei Corsi di Laurea in Architettura, Design e eDesign per la Moda del Dipartimento “Luigi Vanvi-telli” della S.U.N. per la progettazione di 5 allesti-menti temporanei da realizzarsi presso il “Chiaia Di-strict” e l’Aeroporto Internazionale di Napoli secondotermini e modalità definite dal bando. Urba NapoliModa Design rappresenta una opportunità per le gio-vani promesse.

lei è sposato e ha due figlie. sogna per le suebambine un avvenire nel mondo della moda odel design?

Le mie bambine di 8 e 13 anni vengono a vedere conme le sfilate, mi seguono al Salone del Mobile di Mi-lano. Si, mi piacerebbe che seguissero le mie orme,anche se la parte creativa o ce l'hai o non ce l'hai. Ve-dremo. Sicuramente nel loro patrimonio genetico c'èuna vena artistica perchè mia mamma è una pittricee insegnava storia dell'arte e mio fratello è architettocome me.

Che riscontro ha avuto la sua iniziativa sul ter-ritorio campano?Ho riscontrato un grandissimo entusiasmo, ho avutotante adesioni, ancora sto ricevendo richieste di par-tecipare alla manifestazione. Lo scorso anno all'inau-gurazione tenutasi a Palazzo San Teodoro abbiamoavuto più di tremila accreditati. A Napoli c'è unagrande voglia di eventi belli a cui partecipare e vogliadi essere protagonisti della moda. Quest'anno quelloa cui aspiriamo è avere una partecipazione se possi-bile maggiore.

Che rapporto ha con napoli?Abbiamo l'onore di aver una scenografia naturaleunica al mondo e sono orgoglioso di averla presceltacome culla di un evento culturale come Napolimoda-design. Renderemo unico il salotto migliore dellacittà e miriamo anche ad attirare i turisti che ci tro-veranno in aeroporto e nei grandi alberghi con i no-stri punti informazione e in piazza dei Martiri conuno speciale info point.

“Luxury ideas” e dress code rosso rappresentano il filoconduttore tra la prima e la seconda edizione di

Napolimodadesign. il lusso è dato dalla possibilità dipossedere dei pezzi unici, fatti da maestranze dell’artigianato

di alta qualità. nel mio settore si tratta di oggetti e opere per la casa.

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I’Mmade in Naples

SaN gIOvaNNIa carbONara

Dove la storia degli angiòsi esprime attraverso l’arte

di AriAnnA nArdi foto di giuseppe nuzzo

nell’omonima stradadel centro storicopartenopeo, postasu un’altura per laquale è stata fattaedificare una ele-

gante scalinata in piperno, si trovala Chiesa di San Giovanni il Battistadegli Eremitani "ad carbonetum”.Ma perché “Carbonara” vi chiede-rete: questo termine veniva utiliz-zato in tempi medievali per indicareil luogo destinato a raccogliere i ri-fiuti che si trovavano fuori dallemura cittadine, il Carbonarius. Ubi-cata a pochi passi dal Duomo e dalmuseo Madre, quella che appare agliocchi come una piccola ed anonimachiesetta accoglie in realtà degli ine-stimabili tesori d’arte. La struttura,di stampo angioino, fu edificata dovein precedenza sorgeva un piccoloconvento di frati agostiniani, e mal-grado sia fatta risalire al lontano‘300, si tratta di una delle chiese dalgusto decorativo rinascimentale piùinteressanti dell’intera città. La sto-ria di questa chiesa è strettamentelegata alla dinastia degli Angioini: inorigine fu frutto della munificenza diGualtiero Galeotta (1343), ma agliinizi del Quattrocento venne comple-tata da re Ladislao, detto il Magna-nimo. Con l’allargamento dell’edifi-cio, si vide la costruzione di un nuovochiostro a fianco di quello preesi-stente e l’abbellimento della chiesacon marmi pregiati. Alla morte del rei lavori proseguirono con la sorellaGiovanna, la quale fece erigere sul-l’abside un monumento funebre inonore del consanguineo. Con unbalzo di circa quattro secoli arri-viamo al 1943, anno in cui la chiesavenne danneggiata dal terribile bom-bardamento a causa del quale è stataoggetto di lunghi restauri nel corsodel XX secolo. All’interno si presentacome una chiesa ad aula rettango-lare caratterizzata da una navataunica, alla quale nel corso degli anni

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La struttura, di stampo angioino,fu edificata dove in precedenzasorgeva un piccolo convento difrati agostiniani, e malgrado siafatta risalire al lontano ‘300, sitratta di una delle chiese dalgusto decorativo rinascimentalepiù interessanti dell’intera città.

vennero aggiunte delle cappelle.L’impianto, in pieno stile gotico, ri-chiama l’annata di costruzione ed èdotato di una copertura a capriate li-gnee ed alte monofore che illumi-nano l’aula. A dominare la scena è ilmausoleo di re Ladislao che culminacon la statua equestre del re cheporta il popolo napoletano alla vitto-ria materiale e morale. Sostenuta daquattro cariatidi raffiguranti leVirtù, e scolpita da Andrea da Fi-renze, l’opera si pone come punto ditransizione dallo stile gotico a quellorinascimentale. Dal monumento se-polcrale troviamo accesso a tre Cap-pelle gentilizie. La Cappella Carac-ciolo Del Sole è a pianta circolare,con un prezioso pavimento maioli-cato che risale al XV secolo, essa ac-coglie il sepolcro di Ser Gianni Ca-racciolo e dei meravigliosi affreschiquattrocenteschi opera di Perrinetto

da Benevento e Leonardo da Be-sozzo. La Cappella Caracciolo diVico, il cui progetto si fa risalire alcelebre Bramante, spicca con una cu-pola a lacunari ed un prezioso pavi-mento decorato con intarsi marmoreia motivo geometrico. Infine, la Cap-pella di Somma ospita un ulterioremonumento funebre, opera di Anni-bale Caccavello. I tesori d’arte pre-servati in questa chiesa sono parteintegrante dell'immenso scenario ar-tistico partenopeo dotato di grandespessore ed interesse culturale. Leopere scultoree che accoglie sonogiunte fino a noi nel corso dei secolie costituiscono la testimonianza con-creta del casato che ha fatto la storiadi Napoli. Circondarsi di tali bellezzeequivale a compiere un vero e pro-prio viaggio nel tempo che ci aiuta acomprendere appieno il valore deglieventi che hanno cambiato e scrittoil destino della nostra città.

La storia di questa chiesa è strettamente legata alla dinastiadegli angioini: in origine fu frutto della munificenza di GualtieroGaleotta (1343), ma agli inizi del Quattrocento venne completata

da re Ladislao, detto il Magnanimo. con l’allargamento dell’edificio,si vide la costruzione di un nuovo chiostro a fianco di quello preesistente

e l’abbellimento della chiesa con marmi pregiati.

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giocAttoLi

in MostRAdi FiloMenA diAnA

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I’Marte

napoli, per questo ultimo Natale,ha deciso di regalare a tutti i suoipiccoli cittadini un museo pienodi giocattoli di ogni genere e diogni epoca. Si è aperta così la mo-stra "Storia del giocattolo dal

Settecento a Barbie", inaugurata l’8 dicembre al-l’interno delle sale del complesso di San DomenicoMaggiore, visitabile fino al 19 marzo. Un iter cheripercorre l'evoluzione storica dei giocattoli e dicome, di volta in volta, questi oggetti hanno inte-ragito con le società e determinato la cultura delgioco. Storia del giocattolo è strutturata lungo duepercorsi paralleli: da un lato la serie di giocattoliper maschi, dall'altro quella per le bambine, se-guendo quel filo conduttore etico che consistenello smantellare gli stereotipi associati ai ruoli

di genere che spesso condizionano le preferenzedei bambini creando delle pericolose forzatureculturali. “Bisogna sempre lasciare ai bambini ungioco incondizionato e libero, quello più bello doveil giocattolo non si impone come fine ma sempli-cemente come strumento per dare libertà alla fan-tasia”, così si è espresso il curatore della mostrae collezionista Vincenzo Capuano. Tantissimi i pezzi di prestigio ammirabili dallevetrine del museo e una sezione volta a promuo-vere una sana informazione riguardo l’originalitàdel giocattolo, con delle spiegazioni su come evi-tare e riconoscere le contraffazioni. Dai classici di tutti i tempi (trenini, marionette,cavalli dondolanti, bambole in vario materiale edi varia grandezza), fino ai modelli snodabili delleaction-figure ispirate al mondo dei supereroi, le

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varie versioni di Barbie e dell’uni-verso Disney. Presente anche unacospicua rappresentazione dellatradizione napoletana tra cui unaricca serie di Pulcinella da fieracon i cembali, fino ad arrivare allapunta di diamante della mostra:un fantastico pupazzo di Totò infrac di pannolenci. “È una mostra tanto per bambiniquanto per adulti” tiene a confer-mare Capuano, ribadendo la ne-cessità di portare “allegria e gioiaper offrire ai ragazzi un’alterna-tiva alla violenza e al disagio”.L'obiettivo ultimo di tale inizia-tiva è quello di regalare alla cittàquesto museo in modo perma-nente per dare, con un bigliettominimo, la possibilità a chi nonpuò permetterselo di avere a di-sposizione questo patrimonio cul-turale, assecondando ciò che i na-poletani hanno nel sangue: unsenso squisito di ironia e diverti-mento.

Dai classici di tutti i tempi (trenini,marionette, cavalli dondolanti, bambolein vario materiale e di varia grandezza),fino ai modelli snodabili delleaction-figure ispirate al mondo deisupereroi, le varie versioni di barbiee dell’universo Disney. Presente ancheuna cospicua rappresentazione dellatradizione napoletana tra cui una riccaserie di Pulcinella da fiera con i cembali,fino ad arrivare alla punta di diamantedella mostra: un fantastico pupazzo diTotò in frac di pannolenci. .

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il catalogo 2018 e 2019 proietta i viaggiatori nel fu-turo, grazie a una programmazione da record com-pleta e comprensiva di un giro del mondo in 119

giorni e 49 destinazioni uniche attraverso sei conti-nenti e viaggi alla scoperta delle più belle mete del Me-diterraneo e del Nord Europa, delle acque cristallinedei Caraibi, Cuba e delle Antille, dei tesori di Dubai,Abu Dhabi e Sir Bani Yas, della natura incontaminatadel Sud Africa, dei ritmi del Sud America e dei pae-saggi mistici di Cina, Giappone e Corea.Destinazioni e mete raggiungibili grazie a una flottadi 16 navi, 4 delle quali attualmente in costruzione chesaranno dotate del meglio che la tecnologia oggi puòoffrire: MSC Meraviglia, la prima delle nuove navi acelebrare il suo battesimo nel giugno 2017, MSC Sea-side (dicembre 2017) e MSC Seaview (primavera del2018) le “navi che seguono il Sole” in costruzionepresso l’italiana Fincantieri e che fra le principali ca-ratteristiche daranno la possibilità di vivere all’aperto,passeggiando a pochi passi dal mare. E infine MSCBellissima, gemella di MSC Meraviglia, che toccheràil mare nel 2019.“Mai come oggi MSC Crociere si presenta con un ca-talogo estremamente ricco di novità rivolte a raffor-zare ulteriormente la nostra offerta in maniera sem-pre più globale” ha dichiarato Leonardo Massa, Coun-try Manager Italia di MSC Crociere. “Siamo infatti nelpieno di una fase di espansione grazie a un piano in-dustriale da 9 miliardi di euro per la costruzione di 11nuove navi e ciò si riflette sull’offerta che si arricchiscenotevolmente con un’incredibile gamma di itinerariinediti e nuovi servizi che sono sempre più su misuradei nostri ospiti.A bordo l’esperienza sarà ancora più esclusiva. Le nu-merose partnership siglate con le migliori eccellenzedel panorama internazionale dell’intrattenimento fa-ranno la differenza. Dagli chef di fama internazionalecome Carlo Cracco e Roy Yamaguchi fino a Jean-Phi-lippe Maury, uno dei migliori chocolatier e pasticcerifrancesi, chiamati a tentare gli ospiti con le loro incre-dibili creazioni. E poi la Wellness Experience, realiz-zata in partnership con Technogym, oltre agli spetta-coli del Cirque du Soleil at Sea, disponibili in un ine-dito pacchetto Dinner&Show: questa proposta per-metterà di sedersi a un tavolo esclusivo da cui ammi-rare lo spettacolo mozzafiato del circo più amato almondo. E un mondo di intrattenimento dedicato ai piùpiccoli e alle famiglie con le aree firmate Chicco e Lego.Oltre ai tour virtuali, attraverso la realtà aumentata

si possono anche ammirare da vicino i modellini delle‘Navi del Futuro’ in 3D come se fossero appoggiati sulcatalogo. “Abbiamo deciso di arricchire il nuovo cata-logo con la mixed reality che rende possibile viverel’esperienza di una crociera MSC a 360° ancor primadi partire. Le nuove navi di MSC Crociere prende-ranno forma all’apertura del catalogo, apparendo in3D grazie alla realtà aumentata, e il lettore potrà let-teralmente immergersi nei loro ambienti grazie allarealtà virtuale” - ha spiegato Andrea Guanci, Diret-tore Marketing MSC Crociere. La novità principale riguarda il numero maggiore diitinerari disponibili grazie a una flotta di 16 navi, 12già in servizio alle quali si aggiungeranno 4 smart shipdi ultima generazione. In particolare: MSC Seaviewaccompagnerà i viaggiatori in crociere nel Mediterra-neo occidentale, e inverno 2018/2019 in Sud America;MSC Meraviglia, resterà nel Mediterraneo fino adaprile del 2018 per essere poi trascorrere la stagioneestiva in Nord Europa e tornare nel Mediterraneo nelwinter 2018/2019; MSC Seaside continua ad operarenei Caraibi alternando crociere verso ovest e verso est,inserendo a partire da novembre del 2018 la tappa aOcean Cay Marine Reserve.Una delle più importanti novità è la MSC WorldCruise, il primo giro del mondo della Compagnia, unviaggio da sogno che permette di esplorare i luoghi piùesotici e meravigliosi del pianeta in un unico, indimen-ticabile viaggio di 119 giorni con 43 tappe tra cui LosAngeles, San Francisco, Bora Bora, Sydney, Singaporee Phuket.

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il catalogo 2018 e 2019 contiene una programmazione da record che comprende un girodel mondo in 119 giorni e 49 destinazioni uniche attraverso sei continenti e itinerari alla scoperta

delle più belle mete del Mediterraneo e del nord europa, delle acque cristalline dei caraibi,cuba e delle antille, dei tesori di Dubai, abu Dhabi e Sir bani Yas, della natura incontaminata

del Sud africa, dei ritmi del Sud america e dei paesaggi mistici di cina, Giappone e corea.

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Le novità MSC nel primocatalogo in mixed reality

dopo gli importanti risul-tati ottenuti a Casa San-remo, l’azienda napole-

tana si prepara a nuove stimo-lanti sfide. La redazione di OM-OptiMagazine ha infatti realiz-zato per i suoi 3 milioni di visi-tatori unici servizi ed intervisteesclusive ai protagonisti e agliaddetti ai lavori. Grande se-guito ha avuto il talk-show "WSanremo con Red", programmacondotto da Red Ronnie in di-retta dall’Optima Theater diCasa Sanremo, dove artisti eospiti d’eccezione hanno com-mentato live il Festival insiemeal noto conduttore e giornalista.Ottimi risultati ha registratoanche il format "Interviste in bi-cicletta", quest’anno arricchitoda un importante scopo bene-fico: gli artisti di Sanremo ealtri ospiti del mondo dello spet-tacolo si sono fatti intervistaresu una postazione-bici duranteuna breve pedalata per accumu-lare chilometri e permettere aOptima di trasformare ogni kmpercorso in uno strumento mu-sicale donato ai ragazzi dell'as-sociazione Sanitansamble. Madopo il Festival, il brand Op-tima sta già lavorando alla se-conda campagna pubblicitarianazionale su tv, radio e web. Loslogan "Il Futuro è semplice"calca un trend essenziale e inno-vativo nel mercato italiano po-polato da offerte molteplici, espesso simili, messe in campoda numerosi operatori. Il servi-zio aggregato è il futuro ed Op-tima ha consolidato in materiaun know-how quasi ventennale,accumulando un vantaggio com-petitivo notevole su tutti glialtri operatori che oggi sono aduna fase sperimentale.L’azienda napoletana si distin-gue nettamente dai competitorsnon solo per la semplicità del-l’offerta ma per l’originalità delproprio marketing, per la parti-colarità della sede e degli am-bienti di lavoro e per le nume-rose iniziative unconventionalnel mondo della Formazione,della Musica, della Cultura edell’Editoria Digitale che hannoportato la stampa europea a de-finirla "Google del Meridione". .

“il futuro è semplice” con

optiMAitALiA

Lo slogan calca un trend essenziale einnovativo nel mercato italiano popolatoda offerte molteplici, e spesso simili,messe in campo da numerosi operatori.Il servizio aggregato è il futuro edOptima ha consolidato in materia unknow-how quasi ventennale,accumulando un vantaggio competitivonotevole su tutti gli altri operatori.L’azienda napoletana si distinguenettamente dai competitors non solo perla semplicità dell’offerta ma perl’originalità del proprio marketing.

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I’MModel

in Naples

ade

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98foto di susi belianska

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RoBeRtA

siciLiAno

foto di marco glaviano

L’identikitocchi: verdi

capelli: castanialtezza: 170 cmmisure: 90-62-93

titolo di studio: lauerandain lettere e filosofia

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Dopo aver conseguitoil diploma di danza classicapresso la Scuola di Ballo delTeatro San Carlo, ha iniziatola sua carriera di ballerinaprofessionista nel Corpo diBallo del Lirico Partenopeocon cui tuttora collabora.Testimonial della campagnapubblicitaria del Teatro diSan Carlo, è statacoprotagonista delprogramma “Ballerini dietroil sipario”, prodotto etrasmesso su MTV, connumerosi personaggiinternazionali della danza.

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Otto duri anni di scuola,in cui ha lavorato coninsegnanti di famainternazionale, el'impegno assiduo perquesta disciplina nonle hanno impedito diportare a termine ildiploma al liceoscientifico, e a breveanche la laureaall’università di Romain Lettere e Filosofia.

galà Eventi significa cate-ring, banqueting, dimorestoriche, chiostri settecen-

teschi, palazzi e ville d’epoca im-merse nelle suggestioni di spaziche guardano il mare e le vedutepiù belle del territorio campano.Paolo Tortora, classe 1960, è ildirettore creativo dell'aziendanapoletana leader nel suo set-tore, prescelta da Dolce&Gab-bana in occasione dei festeggia-menti per i trent'anni della mai-son. Tortora in quella occasionesi è distinto ancora una volta perl'eccellenza del servizio, rice-vendo lettere di encomio da partedegli organizzatori e degli stessistilisti. Con 80 camerieri e 10cuochi, sono stati egregiamenteserviti 400 ospiti, quasi tuttistranieri, motivo per il quale lostaff di sala era stato rigorosa-mente selezionato anche in basealla conoscenza della lingua in-glese. Abbiamo chiesto a PaoloTortora quali siano le sue regoled'oro per garantire un servizio dialta qualità: "Mi definisco unsarto della ristorazione, ognibanchetto è esclusivo, fatto sumisura, mai uguale ad un altro.Determinante è la qualità dellematerie prime. Galà Eventi pre-dilige prodotti tipici del territoriocampano, "a chilometro 0". Infinelo staff sia di cucina che di saladeve essere di un certo livello.Con questi ingredienti, non civuole un mago per far riuscire unbanchetto". Nei suoi trent'anni dicarriera tra wedding, ricevi-menti privati e soprattutto con-gressi, il re del catering campanonon poteva non essere il pre-scelto per deliziare i 400 invitatial primo matrimonio gay che si ècelebrato a Napoli, quello delsindaco di San Giorgio a Cre-mano Giorgio Zinno. La cerimo-nia si è svolta nel Museo di Pie-trarsa con un menù all'insegnadella semplicità e della tradi-zione mediterranea a cura degliChef della Galà Eventi, con dolcimulticolor a ricordare l'arcoba-leno tanto caro al mondo gay.Galà Eventi con la preziosa dire-zione di Paolo Tortora si distin-gue oltre che per la sobrietà e la

pRofessionisti AL top

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di AlessAndrA cArloni

foto di MArco rossi

paolo tortoraL’ecceLLenzA

deLLA RistoRAzione

cAMpAnA“Mi definisco un sarto della

ristorazione, ogni banchetto èesclusivo, fatto su misura, mai ugualead un altro. Determinante è la qualità

delle materie prime. Galà Eventipredilige prodotti tipici del territorio

campano, "a chilometro 0".Infine lo staff sia di cucina che di saladeve essere di un certo livello. Conquesti ingredienti, non ci vuole un

mago per far riuscire un banchetto".

Paolo Tortora

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qualità dei banchetti, anche per la scelta di loca-tion esclusive come le ville settecentesche VillaCampolieto e Villa Favorita, il meraviglioso Pa-lazzo San Teodoro, senza dimenticare le locationstoriche e istituzionali come il complesso monu-mentale San Lorenzo Maggiore o il Castello Me-dioevale di Castellammare di Stabia, il museo fer-roviario di Pietrarsa e il Palazzo Reale di Capo-dimonte, solo per citare alcuni degli scenari cheincorniciano spesso i ricevimenti curati da GalàEventi. Alma Flegrea è l'ultima creatura nata incasa Galà Eventi ed è lo stesso Tortora a spiegarcidi cosa si tratta: "Alma Flegrea è la nostra Bras-serie presso il polo museale dalla Città dellaScienza. Si tratta di un ampio punto ristoro cheoffre una vasta gamma di servizi: bar, trattoria,pizzeria". La Brasserie, prescelta da I'M Maga-zine per il suo primo Christmas party, si trova ametà strada tra la città di Napoli e la zona deiCampi Flegrei, ha un ampio parcheggio e puòospitare fino a 300 persone tra musica dal vivo,vini di prima scelta e menù che possono anche es-sere differenziati in base alle specifiche richieste.Si, perchè loro, le "specifiche richieste", non tro-vano mai impreparato lo staff di Tortora, il qualeè addestrato a servire anche 1500 persone in con-temporanea, come avviene ad esempio in ambito

congressuale. Per completarre il ventaglio dell'of-ferta, Galà Eventi mette a disposizione il servizio"Chez Vous" , il servizio di ristorazione a domici-lio che propone menù personalizzabili, mise enplace, abbinamento vini, secondo le richieste dellaclientela, con la possibilità di ordinare una cenacompleta, una sola pietanza, con o senza perso-nale di servizio..

Paolo Tortora

"Alma Flegrea è la nostra Brasseriepresso il polo museale dalla Città della

Scienza. Si tratta di un ampio puntoristoro che offre una vasta gamma diservizi: bar, trattoria, pizzeria". Si trovaa metà strada tra la città di Napoli e lazona dei Campi Flegrei, ha un ampioparcheggio e può ospitare fino a 300

persone tra musica dal vivo,vini di prima scelta e menù che

possono anche essere differenziatiin base alle specifiche richieste.

“La caccia ai quadri non ha regole.Non ha obiettivi, è imprevedibile”.

Così Vittorio Sgarbi focalizza l’essenzadella mostra "I Tesori nascosti". Tino diCamaino, Caravaggio, Gemito: è final-mente possibile ammirare ben 150 capo-lavori dei più grandi maestri della pit-tura, dal duecento fino ai nostri giorni.Veri e propri tesori scovati in scrigni in-consueti come una stanza lussuosa diuna banca o una parete di un grande uf-ficio direzionale. Tesori mai esposti alpubblico, rintracciati, svelati e collocatia Napoli, nella prestigiosa Basilica diSanta Maria Maggiore alla Pietrasanta.Un viaggio tra le tinte dei secoli, avviatolo scorso dicembre ed in corso fino al 28maggio.

Claudia Letiziasu Kiss Kiss Network

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MSC Crociere ha segnato una tappa fondamentalenella costruzione di MSC Seaview. Si tratta

della terza nave di nuova generazione che entrerà inservizio nell'ambito del decennale piano di investi-menti di MSC Crociere con orizzonte temporale al2026. L’arrivo sul mercato di MSC Seaview sarà unmomento clou della stagione di MSC Crociere, lanave entrerà infatti in servizio a giugno 2018, facendorotta nel Mediterraneo occidentale per la sua sta-gione inaugurale, per poi raggiungere il Brasile a par-tire da novembre 2018.

La nuova Msc Seaview

I Tesori Nascosti: 150 capolavori in mostra

Il gioiello di SaraLubrano nel tesoro

di San gennaro

sensualissima e ironica, Claudia Letizia, regina indiscussadel burlesque è protagonista su Kiss Kiss Network, nel

programma "Facciamolo Adesso". Ogni sera, dalle 22 alle 23,in diretta, dal lunedi al venerdì, parlano di sesso in manieraironica ed elegante e commentano le esperienze dei radioa-scoltatori che interagiscono telefonando o mandando mes-saggi in diretta, in base all'argomento proposto di sera in sera.

L’Associazione Enterprisin-Girls ha presentato la

prima artista donna vivente lacui opera gioiello è stata rite-nuta degna di entrare a farparte del tesoro di San Gennaroed essere esposta nel Museo chelo contiene tra 21.610 opere. Sitratta di una preziosa mitra cheriprende elementi dell’iconogra-fia classica: le ampolle che con-tengono  il  sangue del santo,tralci d’uva, rose, la chiave deltesoro e lo stemma della città diNapoli. Coralli, smeraldi e ru-bini incorniciano la scritta “jescee facci grazia” in un gioiello checelebra l’affetto e il legame del-l’artista per la sua città.

sophia Sergio è la bellissima napoletana che ha rap-presentato l’Italia a Miss Universo 2017, svoltosi a

Manila nelle Filippine. 24 anni, studentessa universi-taria di San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Na-poli, stava per aggiudicarsi lo scettro andato, poi, allafrancese Iris Mittenaere. Sophia, che porta degnamenteil nome della Loren, oltre che bella è anche determinatae studiosa, come si richiede per una Miss Universo. Ilconcorso, infatti, prevede per le partecipanti doti chevadano al di là della bellezza estetica, puntando sulla"powerwoman multitasking".

una napoletanaa “Miss Universo”

da settembre si sposta a giugno, inaugu-rando l’estate partenopea. La pizzeria più

grande del mondo sarà aperta sul Lungomarenapoletano per nove giorni, a differenza dei seiprevisti nelle precedenti edizioni. La kermesse,giunta alla settima edizione, riconferma così lasua vocazione di promozione turistica del terri-torio grazie alla partecipazione di pubblico cheè cresciuta di anno in anno. Nel 2016 sono statiben 600.000 i visitatori registrati dall’evento. Sianticipa a giugno anche il XVI CampionatoMondiale del Pizzaiolo – Trofeo Caputo,l’evento, che porta a Napoli oltre 650 pizzaiolidi tutto il pianeta, con la competizione che pren-derà il via lunedì 19 giugno.

a giugno ritorna “Napoli Pizza Village”

“L’amore è...”

grande successo per la VI Edizione de “L’Amoreè”, il Charity Gala ideato e promosso da Ma-

ridì Communication in occasione di San Valentinoper sostenere il progetto “Ludoteca” della Lilt Na-poli, all’interno dell’Istituto Oncologico di Napoli“Pascale”. L’evento che si è svolto nella splendidacornice di Villa Diamante, ha visto la partecipa-zione di oltre settecento invitati. Special guest Fio-retta Mari, Gianfranco e Massimiliano Gallo.

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I’Meventi Mav, il museoche fa ri-vivere l’eruzione

oltre il fascino delle rovine di Ercolanoe a pochi passi dai famosi scavi, èpossibile seguire il flusso dei turistiverso una realtà innovativa che, colsupporto di tecnologie e archeologia,permette una rivisitazione in chiave

virtuale della terribile catastrofe che colpì le città diErcolano, Pompei e Stabia. L'eruzione dell’amato evenerato monte Vesevo può, così, rivivere davanti ainostri occhi in tutta la sua scenica drammaticità. A permettere questa straordinaria novità è il MuseoArcheologico Virtuale, meglio conosciuto con l’acro-nimo MAV. Tutto comincia dieci anni fa quando la provincia di

Napoli, insieme con il comune diErcolano, stipula un accordo pertrasformare un vecchio edificio fa-tiscente in un luminoso fiore al-l’occhiello tra le realtà musealipartenopee, italiane ed europee.Una manciata di mesi per i lavoridi ristrutturazione, nuove collabo-razioni e partnership tra cui la Re-gione Campania e, finalmente, nel2008, l’inaugurazione! L’utilizzo combinato e responsa-bile della tecnologia e dell’ar-

cheologia non è più una novità, ma lo era decisa-mente all’epoca della nascita del MAV. Oggi che latecnologia e l’informatica fanno parte della quoti-dianità, anche lo sconfinato mondo dell’arte non hapotuto rimanere indifferente e sempre più fre-quenti sono le installazioni artistico – virtuali cheaccompagnano i visitatori in affascinanti percorsiattraverso la storia. L’archeologia è una delle discipline a cui si applicameglio il sistema tecnologico di ricostruzione virtualeperché molto spesso siamo in presenza di siti congrandi problemi di ricostruzione, con parti mancantio addirittura ancora sepolte. In alcuni casi non sonoaperti al pubblico, quindi le ricostruzioni virtuali ren-dono possibile un’accessibilità a dei beni altrimentinon visitabili. Come, ad Ercolano, la Villa dei Papiri,

costruzione di grande importanza di cui purtroppo sisa ben poco; e parte dell’Antico Teatro. “Un altro compito che svolge la tecnologia nei ri-guardi dell’archeologia è il ren-dere maggiormente comprensi-bile e leggibile un segno archeo-logico, soprattutto per le giovanigenerazioni che non hanno lecompetenze necessarie per deco-dificare un reperto o un fram-mento”, ha affermato il direttoredel MAV Ciro Cacciola non di-menticando di ricordare comel’intervento della tecnologia sianotevolmente utile allo studiodei reperti per quanto concernela diagnostica, la conservazionee il restauro. Il costante aggiornamento a cui Il MAV sottopone isuoi esperti e studiosi garantisce il meglio dell’inno-vazione tecnologica: oculus, proiezioni in 4k che au-mentano la definizione delle immagini e una sala do-tata di una visualizzazione circolare a 360 gradi. Inquesto modo il visitatore è al centro dell’avventura etutto intorno vengono proiettate leimmagini con un sistema partico-lare di software all’avanguardiache consente di trasmettere piùproiezioni contemporaneamente.Numerosissime, infine, sono le ini-ziative didattiche rivolte alle sco-laresche in visita. Tra i laboratoripiù gettonati c’è sicuramentequello della simulazione di unvero e proprio scavo fatto su mi-sura dei più piccoli. Calendari ricchi di eventi, tra cuinotti bianche all’insegna della promozione dei beniculturali, riempiono gli uffici direzionali del MAV efanno sì che si possa finalmente dare “pane per identi” alle nuove generazioni di nativi digitali attra-verso un dialogo interattivo e dinamico, senza rinun-ciare al valore artistico dell’opera originale.

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di FiloMenA diAnA

un Mondo di Solidarietà

Maria GraziaCucinotta, ma-drina d’ecce-zione di “UnMondo di Soli-darietà” , cu-

rato nella direzione artistica daDiego Di Flora, è venuta a Na-poli per la IX edizione, dedicataall’associazione A Ruota LiberaOnlus e alla realizzazione della“Casa di Matteo”, un progettospeciale che prevede la realizza-zione di una casa di accoglienzaper bambini orfani con gravimalformazioni, tumori e patolo-gie che necessitano non solo dicure particolari, ma soprattuttodi amore. La “casa” di circa 200mq in un normalissimo condomi-nio sarà dotata di camere daletto singole o doppie, di un sa-lone, di una cucina, di almenodue servizi e di uno spazio dedi-cato alle attività ludiche e ricrea-tive. Patrocinata dal Comune diNapoli, la serata si è svolta alteatro Mediterraneo tra musica,danza e cabaret.

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1. Gabriella Germani; 2. Enzo e Sal;

3. I Sud 58; 4. Maria Mazza;

5. Maria Grazia Cucinotta e Diego

Di Flora; 6. Giovanni Caccamo;

7. Valentina Stella; 8. Francesco

Cicchella; 9. Urban Strangers.

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un appuntamento con il fascinodella Napoli più viscerale, quellache produce musica densa di emo-zioni e che sa aprire il cuore a chisoffre. La Lilt Napoli, guidata dalprofessore Adolfo Gallipoli D’Er-

rico, ha organizzato, in tandem con l’OrchestraSinfonica dei Quartieri Spagnoli, presieduta daEnzo De Paola e con il prezioso contributo dellatitolare Adp Eventi Annalisa Fiore De Paola, ungrande concerto: ad esibirsi sul palco dell’eleganteTeatrino di Corte del Palazzo Reale di Napoli ge-nerosamente messo a disposizione per l’eventodal Polo Museale della Campania, un grande pro-tagonista del mondo artistico partenopeo EnzoGragnaniello, con la partecipazione straordinariadella signora della canzone italiana Ornella Va-noni. Applausi a ripetizione per la formidabilecoppia di big che ha dato vita a uno strepitoso me-dley di sonorità mediterranee, andamenti ritmici,echi arabi e africani, contaminati da sfumatureblues e prodigiose incursioni jazz: voci e accordiaccesi e amplificati da tanti strumenti della tra-dizione popolare suonati con maestria da entusia-smanti musicisti per accompagnare la voce graf-fiante e spigolosa di Enzo e la musicalità di Or-nella in un esplosivo cocktail melodico che ha resomagica e unica quest’indimenticabile serata.

Lilt, straordinario concertoa Palazzo reale

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di lAurA cAico

nino Lettieri per la pri-mavera estate 2017 harealizzato una colle-zione all'insegna dellegeometrie giocando contessuti trasparenti im-

palpabili a volte broccati, ed altri stampaticon gioco di sovrapposizioni di tulle, or-ganza, macramé e tulle plissè. Per presen-tarla, ha portato in passerella al GrandHotel Excelsior di via Veneto, circa 40 out-fits: pantaloni, tute stampate con geome-trie bianche e nere su tessuti come lo chif-fon, l'organza e il satin; abiti lunghi, giub-botti e soprabiti con ricami di paillettesdalle linee essenziali realizzati in broccatodi seta e cotone con pantaloni lunghi eshorts di tessuto prodotto per la maisonLettieri su antichi telai del '700 dalla sto-rica azienda di Gustavo De Negri.  Lesplendide modelle sono state valorizzatedalle acconciature di Francesco Beneduce,dal trucco di raffaele Squillace e dallescarpe Albano.A chiudere il defilè, tra gli applausi delparterre, il gran finale con una sposa mo-derna, contemporanea ed unica nel suo ge-nere, rappresentata da un candido Kaf-tano bianco in organza a righe sovrappostaad un leggero chiffon di piccoli pois con ri-cami geometrici di delicatissime paillettesbianche. 

I’Meventi

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La donna Lettieri presentataa Via Veneto

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#anurbanTale in FlorenceIl Party Liu Jo Uomo a Pitti Immagine

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Lo scorso 10 gennaio 2017, in occa-sione di Pitti Uomo 91, si è svoltopresso il Dome di Firenze il Party

esclusivo Liu Jo Uomo #anUrbanTalein Florence – evento dedicato alla pre-sentazione della nuova CampagnaSS17 col nuovo testimonial FranciscoLachowski e all’inaugurazione delnuovo punto vendita Liu Jo Uomo inVia Calimala 14.Per l’occasione, il Dome si è letteral-mente vestito della Primavera EstateLiu Jo Uomo. Le immagini della nuovacampagna – scattata dal fotografoByron Mollinedo – hanno infatti alle-stito le mura dell’intero locale, proiet-tando tutti gli ospiti nella favola ur-bana che il marchio d’abbigliamentomaschile ha voluto raccontare; ele-mento per altro enfatizzato dai coinvol-genti giochi di proiezione sulla cupoladel lounge club.Addetti al settore, blogger e personaggidella carta stampata hanno parteci-pato – insieme ad un selezionato pub-blico fiorentino – alla festa organizzatada Giuseppe Nardelli, proprietario

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della Co.Ca.Ma Srl, azienda licen-ziataria del marchio Liu Jo Uomo.Accanto a Giuseppe Nardelli ancheMarco Marchi - Vice Presidente eHead of Style di Liu Jo – e altriamici del brand, tra i quali: DanieleLiotti e Maurizio Aiello, PaoloStella, gli Antipodi Roberto Berto-lini e Andrea Pinna – vincitori delreality Pechino Express – e le Do-natella in consolle..

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“Mam” Moda, arte e Motorial Motor Village napoli

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il mondo dell’auto abbraccia quello dell’arte edella moda con il party futurista "MAM" chesi è animato al Motor Village di Napoli: moda,

arte, motori, dedicato ai brand Alfa Romeo & Jeep,organizzato da Visivo Comunicazione. Dinamicità,originalità ed eleganza gli elementi dell’happe-ning, connubio perfetto tra il mondo dell’arte equello dei motori. A fare gli onori di casa il diret-tore del Motor Village Massimiliano Campogiani,il marketing manager Vincenzo Pennacchio e il di-rettore commerciale Tiziana Liguori. Un eventoesclusivo e non convenzionale, con i tableaux vi-vants di modelle che hanno indossato gli abitidello Studio Mangini e il live painting degli artistiPietro Mingione e Luca Arcamone. Spazio anche

alla danza contemporanea, con i ballerini dellaMart Company diretta Marco Auggiero. Dj selec-tion con Frank Carpentieri, autore e compositoredi musiche per tv e teatro. Ospiti del party futuri-sta: l'assessore Alessandra Clemente, SebastianoLanzara, Davide Montella, Diana Nasti, PaolaAstuto e Giulio Vettosi, Ilaria Barone e Alessan-dro Gioia, Rosy Bonifacio, Ilva Primavera, LelloPagnotta e Paola Califano, Valeria Grasso, Cate-rina Iaria, Lorenza Lukacs e Marco Benevento,Monica e Angelo Vita, Italo Malfitano, FedericaRiccio, Francesco Scardaccione, Maria RosariaMarchi, Valentina Nasso, Barbara Riccio, AntonioPone, Vivian Di Domenico e Guido Coraggio, Va-lentina Iannitti, Valerio Ciaccia. .

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Butterfly partyu

na festa sul tema dellefarfalle, quella dedicataalla biologa Virginia Ba-

sile, che ha festeggiato i suoi 50anni a Palazzo Caracciolo tra gliamici più cari. Lo splendido abitoin organza che valorizzava la suaclasse, è stato realizzato per leiin esclusiva dalla stilista Ro-berta Bacarelli, che ha applicatoa mano duecento farfalle sullostrascico. Sulle esibizioni di livemusic hanno ballato fino a nottefonda Lucia e Nicola Mosan-ghini, Giancarlo ed emilia Gra-ziani, Olimpia e Cristiano Giar-diello, Marzia ed Ennio Giar-dino, Annalisa e Riccardo Ciuti,Lilli e Filippo Fenelli, Fabaianae Giovanni Fiore..

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AMergellina, in occasione dell'inaugurazionedel nuovo locale "Galleria Sette", è stato fe-steggiato il compleanno della giornalista Cri-

stina Cennamo, tra amici e colleghi tra i quali DiegoPaura, Ottavio Lucarelli, Lorenzo Crea, Lula Carra-telli, Anna Capaso, Roberto Fico, Gino Serrai, Al-fredo Barone. A fare da sottofondo, la musica liveAfro Blue con Helen Tesfazghi, Roberto d'Aquino,Giorgio Savarese, Paolo Forlini e Maurizio Fiordiliso. Cristina, avvolta in un mini abito argentato, haspento 42 candeline su una divertente megatorta ca-ratterizzata con taccuini e penne, strumenti impre-scindibili per la sua professione. Sulle note del djLuigi D'Esposito, e sul classico Happy Days, hannobrindato a Cristina, Emiliana Di Domenico, MonicaAlbergo, Fernanda Speranza, Diego De Fusco, RitaAversano, Marco Zazzera, Valeria Lancellotti e tantialtri.

un compleanno sfavillante

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foto di FrAncesco begonjA

Liu.Jo Luxury is Lovefoto di marco rossi

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Liu Jo Luxury is Love: que-sto il format della festa cheil brand   ha lanciato daNapoli per San Valentino eche sarà riproposto du-rante l’anno in giro per

l’Italia da Liu Jo Luxury, la licenza diorologi e gioielli nata nel 2006 dallapartnership tra la Nardelli Luxury el'azienda di abbigliamento Liu Jo.Cornice d'eccezione della festa l'Hbe-too a Coroglio, dove hanno fatto glionori di casa il fondatore di Liu JoMarco Marchi, il direttore delle li-cenze Filippo Laudi e il team di LiuJo e Liu Jo Luxury. A spiccare nellaserata il team di Liu Jo Luxury conLetizia Monteforte, Deborah Curiel,Anna Colapietro, Miriam Borriello,Linda Gambero, Stefania Aniello,Elena D'Urzo, Tonia Arcella, MicheleConte, Marco Schiarotti, Gennaro

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Nappi, Diego Pianura Giacomo Sco-gnamiglio, Alfonso Schiavo e MarioTrascente. Tra i presenti a fare da pro-tagonisti gli agenti per l'Italia di Liu JoLuxury Francesco Bitetto,  Enrico Buo-nagiunto, Alessandro Casaroli, Fabri-zio Contrafatto, Gianfranco Cundari,Alessandro Bello,  Dario Di Mento, Er-nesto Galliani,   Angelo Finazzi, An-drea Galassi, Giovanni Labonia, NicolaMancini, Paolo Parenti, Giovanni Mar-tino Peru, Vladimiro Ria, Fabio Serino,Stefano Mazzanti e Massimo Zausa.Tanti i presenti  tra cui gli imprendi-tori Tammaro Trambetta, i fratelliBruno, Domenico e Giuseppe Nar-delli, Vincenzo Parziale; Paolo Settem-bre, Ciro Notarangelo, Salvio Marfella,Ezio Mottola, Antonio Soreca e LucioGalano. Mattatore della serata Raoul ela sua Swing Orchestra che hannofatto ballare fino a tarda sera i pre-senti.

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birthday Partytra modelle

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il manager delle modelle, NandoCioffo, scopritore delle new facespiù belle della Campania, ha fe-

steggiato i suoi 43 anni con tutta la ClmodelsCrew, da lui definita "Family",perché prima che un gruppo di lavoro,è innanzitutto una famiglia. AL No-Name di Frattamaggiore, il party èstato organizzato da Mario Cavallaroed Enzo Starace con il tema "Recrea-cion Viva l'Italia", a cui hanno parte-cipato tutti i modelli della agenzia:tra loro, Raffaele Laezza, FrancescaDe Filippo, Miriam Polverino, AndreaNavarra, Andrea Aversano, Annalisa

Falco, Alessandra Esposito, GiusyBuonocunto, Martina Filosa, AlessiaOnzaca,  Alessia Onzaca, TeresannaPugliese, Tania Fiorillo, FrancescoPellegrino, Luigi di Bona, SalvatoreAffinito, Rita De Falco, Tania  Kre-skuc , Carmen Franzese, Nancy Ga-briele, è fashion stylist Mario Caval-laro Vittorio Bracale . Maria Lebano,Lary Deering, Sophia Sergio Alessan-dro cavaliere, Lis Kedman Erika Na-varra, Antonio Napoli. Vodka e cham-pagne hanno contribuito a scaldare lapista, affidata ai djs sox Genny eAlessio Cristiano. .

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La più estrosa delle Dottoresse, consacrata "vip" da unadelle edizioni più spumeggianti del Gf, Lina Carcuro,ha festeggiato i suoi 35 anni allo Snob, con la regia della

sua migliore amica Mary De Pompeis, veterana nell'organiz-zazione di party soprattutto da quando è entrata nella societàdel locale che da un ventennio ospita le serate più glamour diChiaia. Mary, perfetta conoscitrice della eclettica Lina, hacreato ad hoc un'atmosfera frizzante da Gran Gala in cui hamixato il vecchio e il nuovo: menu tradizionale preparato dallochef di Cantanapoli, sullo sfondo della musica dei des DarioGuida e Peppe Romano, alternati alla chitarra classica napo-letana di Luciano Pierro. Lina Carcuro, affiancata dal fidan-zato Antonio Orlando, ha accolto gli ospiti tra tamburelli, ma-schere di pulcinella e gadget per i più scaramantici a formadi corno. Tra i tanti, Maria Carcuro, Giuliana Gargano, LelloCarlino, Alfredo Donadio, Ele Artiglieri, Veronica Pint, Lo-renza Lukacs, Marco Benevento, Gaia Orizzonte, Simona Ta-vove, Vincenzo De Pompeis, Amedeo Giglio, Francesco DeLuca, Augusto Capolino, Luca Ferrara.

un party “Snob”per la Carcuro

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foto di nicolA riccArdi

Carnival partyDa “rosolino Dinner & Dance”

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oltre 300 ospiti per la festa di carnevale della Liltorganizzata per finanziare uno strumentodiagnostico all’avanguardia per il Pascale.

oltre 300 ospiti da“Rosolino Dinner& Dance” per la

festa di Carnevale dellaLilt organizzata per finan-ziare uno strumento dia-gnostico all’avanguardiaper il Pascale. Gli invitatimascherati si sono divertiticon lo spettacolo di Pino DeMaio, e poi hanno ballato

sui mix del dj Peppe Blasio. Traquesti, Vito Bardi, Maurizio eAda Maddaloni, Anna LaRana, Giuseppe Maiello, Mi-chele Apuzzo, Lilli e Serena Al-bano, Luciano Schifone. .

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Party ibizencoa Marechiaro

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foto di FrAncesco begonjA

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La bellissima villa di Marechiaro, di pro-prietà della famiglia Conte, si è trasfor-mata in un locale ibizenco per festeg-

giare i 18 anni della splendida figlia Allegra.Migliaia di amici sono accorsi per il memora-bile party organizzato dalla mamma MariaCarmen e dal nonno Ruggero Vitobello, chenon hanno lasciato nulla al caso e si sono av-valsi di Luca Pasquarella per gli allestimenti,

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e del sax di Vincent e del violino elet-tronico di Simona Sorentino per l'in-trattenimento musicale. Il giardino èstato trasformato in un palcoscenicodove si sono esibiti ballerini ed artistiche, alternatisi al dj Christian Ciotola,hanno coinvolto tutti gli ospiti, tra iquali Ludovica Niccolini, Chiara Pisa-pia, Asia Abbamonte, Giorgia D'An-gelo, Sveva Cuccurullo, Carlo Serra etanti altri. .