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Anno 4 N°46 SETTEMBRE 2011 www.ilbrindisino.it Direttore Responsabile Giovanni Cannalire DISTRIBUZIONE GRATUITA "Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB S1/BR" FRANCAVILLA/SOLDI BUTTATI AL VENTO! PREZZI BLOCCATI AD ESEMPIO PANDA MYLIFE A 8.800 E PUNTO 150 A 9.900 Tutto è Possibile! (...anche l’impossibile) FRANCAVILLA FONTANA via per Grottaglie Km. 2,200 Tel. 0831 819890 Tutto è Possibile! (...anche l’impossibile) FRANCAVILLA FONTANA via per Grottaglie Km. 2,200 Tel. 0831 819890 pag. 4 e 5 FRANCAVILLA pag. 11 pag. 26 ADDIO AL FOGGIARO CALCIO/VIRTUS FRANCAVILLA, LA SQUADRA DA BATTERE! Dopo la presentazione ufficiale della squadra e dello staff tecnico e dirigenziale in piazza Dante, esordio col "bot- to" per la "Virtus Fran- cavilla" in Coppa Puglia domenica 11 settembre scorso. «Qui per la verità si vi- veva bene, ma solo un tempo: sembra un con- trosenso ma da quan- do hanno migliorato strade ed illuminazione è finita la pace. E fi- nanche la “sicurezza” è messa a dura prova». Parlano in questi termi- ni per certi versi anche, solo un pò, comprensi- bilmente “provocatori” alcuni dei residenti del- la contrada che scorre ai margini della Fran- cavilla/Carosino, me- glio conosciuta come “Termitone e Canta- gallo”. VIAGGIO NELLE CONTRADE CANTAGALLO E TERMITONE Sul “foggiaro” di Francavilla Fontana rinvenuto in piazza Umberto I ed ora definitiva- mente sepolto a seguito dei lavori di riqualificazione in corso non c’è stata intesa tra le due Soprintendenze: quel- la Archeologica (favorevole a far rendere visibile sia pure in parte le “fogge”) e quella ai Beni Ambientali e Paesaggisti- ci (contraria a mostrare quanto rinvenuto nel sottosuolo). Adesso, in fase di risistema- zione della piazza, è stato let- teralmente cancellato tutto. Come se, sinora, si fosse sol- tanto giocato agli scavi. Chi in tutta questa storia ha sbagliato? Perché nessuno si ribella? IL FAMOSO "GAZEBONE" DI PIAZZA UMBERTO I. 5 MAGGIO 2003, SOPRALLUOGO DEI TECNICI ALLA VORAGINE.

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Mensile della Provincia di Brindisi

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Anno 4 N°46SETTEMBRE 2011

www.ilbrindisino.itDirettore Responsabile Giovanni Cannalire

DISTRIBUZIONE GRATUITA

"Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB S1/BR"

FRANCAVILLA/SOLDI BUTTATI AL VENTO!

PREZZI BLOCCATI AD ESEMPIO PANDA MYLIFE A 8.800 €E PUNTO 150° A 9.900 €

Tutto è Possibile!(...anche l’impossibile)

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FRANCAVILLA FONTANAvia per Grottaglie Km. 2,200

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pag. 4 e 5

FRANCAVILLA

pag. 11 pag. 26

ADDIO AL FOGGIARO

CALCIO/VIRTUS FRANCAVILLA, LA SQUADRA DA BATTERE!

Dopo la presentazione ufficiale della squadra e dello staff tecnico e dirigenziale in piazza Dante, esordio col "bot-to" per la "Virtus Fran-cavilla" in Coppa Puglia domenica 11 settembre scorso.

«Qui per la verità si vi-veva bene, ma solo un tempo: sembra un con-trosenso ma da quan-do hanno migliorato strade ed illuminazione è finita la pace. E fi-nanche la “sicurezza” è messa a dura prova».Parlano in questi termi-

ni per certi versi anche, solo un pò, comprensi-bilmente “provocatori” alcuni dei residenti del-la contrada che scorre ai margini della Fran-cavilla/Carosino, me-glio conosciuta come “Termitone e Canta-gallo”.

VIAGGIO NELLE CONTRADECANTAGALLO E TERMITONE

Sul “foggiaro” di Francavilla Fontana rinvenuto in piazza Umberto I ed ora definitiva-mente sepolto a seguito dei lavori di riqualificazione in corso non c’è stata intesa tra le due Soprintendenze: quel-la Archeologica (favorevole a far rendere visibile sia pure in parte le “fogge”) e quella ai Beni Ambientali e Paesaggisti-ci (contraria a mostrare quanto rinvenuto nel sottosuolo).Adesso, in fase di risistema-zione della piazza, è stato let-teralmente cancellato tutto. Come se, sinora, si fosse sol-tanto giocato agli scavi.Chi in tutta questa storia ha sbagliato? Perché nessuno si ribella?• IL FAMOSO "GAZEBONE" DI PIAZZA UMBERTO I. • 5 MAGGIO 2003, SOPRALLUOGO DEI TECNICI ALLA VORAGINE.

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FRANCAVILLA/ POLITICA

Stando a giudizi bipartisan (destra/sinistra)raccolti in città ed a "microfoni" spenti

"RIMANDATI"... PER ORA!

Stop ai consiglieri “sca ldapol t ro-ne”. Tutti d'ora

in avanti dovranno lavorare ed operare per il bene della città, impegnandosi sia nei Consigli comunali che

nelle sedute delle com-missioni consiliari.In fondo è un loro do-vere!Il presidente dell'assise comunale Francesco d'Alema di recente ha bacchettato i consiglie-

ri rei di “non lavorare al meglio”. Ora, dopo una conferenza dei ca-pigruppo (assenti l'Udc ed il PD) si è deciso di imprimere un'accelera-ta per la redazione del nuovo statuto comuna-le e per la stesura di un regolamento congiun-to tra commissioni e consiglio. Tutto dovrà essere pronto a partire da gennaio prossimo. Si vedrà!Nulla sarà lasciato al caso e tutto sarà calen-darizzato. “I consiglie-ri – ha riferito D’Alema – oggi sono costretti

a fare salti mortali per partecipare nello stesso giorno a più sedute di commissioni. Il tutto sarà calendarizzato in modo tale che gli argomenti licenziati dalle stesse commis-sioni passini presto in aula. Quanto ai lavori dei consigli non avrò più le mani legate. Il buon senso dei consi-glieri non basta. Ecco perché ho bisogno di essere sostenuto dai nuovi regolamenti per far viaggiare in ma-niera spedita l’assise comunale”.

“Alcuni vivono per la politica, altri della politica” (M.Weber).L’aforisma del sociologo tedesco di

fine ottocento forse ci risolleva un po’. Non abbiamo i politici peggiori di tutti i tempi. Nel senso che l’approccio del genere umano alla politica è più o meno sempre lo stesso. Un po’come per il sesso - che per certi versi alla politica è sempre legato - la politica o la si fa per passione o per mestiere. La differenza, nel corso dei secoli, è che negli ultimi tempi a farla per passione sono rimasti davvero in pochi. Con i risultati che, impietosi, sono sotto gli occhi di tutti. L’andazzo non ha risparmiato neppure la città di Francavilla. E la cartina di tornasole della questione è il Consiglio Comunale. Se ne è accorto anche il suo attuale presidente, il dottor Franco

d’Alema. “Il consiglio comunale è im-produttivo. Urge correre ai ripari”. E così D'Alema ha convocato capigruppo e presidenti di commissione per un’in-versione di rotta. I lavori del Consiglio devono migliorare in produttività. E via all’apposito regolamento. A dirla tutta assai prima di d’Alema a dare il suo impietoso giudizio sulla massima assise cittadina era stato uno dei vete-rani del Consiglio comunale: Euprepio Curto, già senatore e attualmente con-sigliere comunale appunto e regionale. Uno insomma che, può piacere o non piacere, star simpatico o antipatico, di politica se ne intende. Il suo motto è in-fatti: “La politica è vita”.“Il livello dell’attuale Consiglio Co-munale è il più basso di sempre”, ri-badisce anche adesso Curto. Senza entrare nel merito del suo giudizio, è un dato di fatto che negli ultimi anni, fatte le dovute eccezioni, sono entra-te in consiglio, elette dai francavillesi che le hanno scelte, persone che non hanno praticamente quasi mai presen-tato un’interrogazione. Se e quando presenti all’appello, si sono limitati ad alzare la mano in caso di votazione. Ma la politica non è partecipazione? La colpa non sarà forse dei partiti che per fare incetta di voti candidano non i più

preparati a fare politica ma più sempli-cemente chi porta in dote più elettori? Sulla questione siamo tornati a pungo-lare il senatore Curto. “C’è sì un pro-blema nei partiti che non adempiono più come in passato al compito di sele-zionare con criterio la classe dirigente. Ma la colpa è anche dell’opinione pub-blica che dovrebbe essere più severa e oculata nei suoi giudizi. È l’opinione pubblica che, col voto, affida ruoli di responsabilità a gente che non ha il minimo di credibilità. Che bisogna fare? Domanda cento milioni di euro. Di certo so che dobbiamo impegnarci perché passi l’idea che si devono vota-re le persone che hanno la capacità di amministrare la cosa pubblica”.“Non nascondiamoci e facciamo un po' di sana autocritica. Il livello del consiglio dipende anche, e soprattut-to, dalla scelta delle candidature al momento di formare le liste - afferma Tommaso Resta, capogruppo Pd – é innegabile che il profilo del nostro at-tuale consiglio comunale è a dir poco mediocre. Assistiamo spesso a situa-zioni comiche. Spesso si cade nel ridi-colo. Ci sono alcuni consiglieri di cui a malapena conosciamo la voce se non per averli sentito rispondere “presen-te” all'appello”.

Consiglio comunale "improduttivo". Si corre "ai ripari"

di Maria Angelotti e Gianni Cannalire

Fotoservizio: Giovanni di Noi

Dopo la "lamentela" del presidente dell'Assise Francesco D'Alema, i capigruppo chiedono maggiore "speditezza" dei lavori anche delle Commissioni

• ANGELO DELLA PORTA (PDL). • COSIMO DI MARIA (PDL).

• PIETRO ALTAVILLA (UDC). • VINCENZO PETRONELLI (PDL). • GIACOMO GALLONE (UDC).

CURTO (UDC):“Il livello

dell’attuale Consiglio Comunale è il più

basso di sempre”

IL "RUGGITO" DI D'ALEMA!«Da gennaio 2012 Consigli e Commissioni più spediti»

Giudizio sospeso per questi 5 Consiglieri co-munali. Speriamo che presto facciano sentire "la propria voce" forte e chiara sia in Consiglioche fuori. Nessun voto (per ora) per i presi-

denti di Commissione e per gli ultimi arrivati.

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FRANCAVILLA di Gianni Cannalire

Soldi buttati al ventoBreve cronistoria sulle fosse per derrate alimentari rinvenute in piazza

Sul “foggiaro” di Francavilla Fon-tana rinvenuto in piazza Umberto I ed ora definitivamente sepolto a

seguito dei lavori di riqualificazione in corso non c’è stata intesa tra le due Soprintendenze: quella Archeologica (favorevole a far rendere visibile sia

pure in parte le “fogge”) e quella ai Beni Ambientali e Paesaggistici (con-traria a mostrare quanto rinvenuto nel sottosuolo). Uno dei progettisti l’archi-tetto Gabriella Verardi, nel numero di luglio de “IlBrindisino” ha così scrit-to testualmente a proposito dei ritardi

del cantiere: “In alcuni passaggi i due Enti hanno addirittura espresso sugge-rimenti divergenti e contrastanti tanto da rendere difficile, e quindi, rallenta-re, la definizione del progetto esecuti-vo, in particolare di piazza Umberto I interessata dagli scavi archeologici".Sugli scavi si sono spesi fiumi di paro-le fino a qualche anno addietro sia in consiglio comunale che in pubblici di-battiti. Al di là del valore storico delle “fogge”, rimane un amaro dato: perché si sono spesi dei soldi, si è stravolta la piazza, si è bloccato il traffico cittadi-no attorno alla fontana, si è voluto im-bruttire il salotto cittadino con il “ga-zebbone”, per poi cancellare tutto con un colpo di spugna? Silenzio assoluto delle istituzioni locali, di tecnici ma anche degli studiosi locali che hanno seguito l’evolversi degli scavi.

L’inizio della storiaSiamo nel mese di aprile 2003 ed in piazza Umberto I si apre improvvisa-

mente un voragine in corrispondenza di alcune cavità sottostanti il livello del pavimento. Il traffico si blocca e tante persone si affacciano attorno alla voragine. Iniziano le indagini, gli scavi e l’amministrazione comunale, proprio per rendere pubblici i risultati, d’intesa con la Soprintendenza ai Beni Archelogici, organizza la “Camera d’informazione” con l’allestimento di pannelli dal 14 al 31 luglio 2005 e lo svolgimento di una conferenza, sulla riscoperta del foggiaro, titolo del libro.

La piazza e il “foggiaro”Della funzione delle “fogge” così scrive lo storico Pietro Palumbo nel-la sua “Storia di Francavilla”: “Ceci e faggiuoli si raccoglievano in un magazzino e di là si trasportavano e si raccoglievano in certe fosse, delle quali la Piazza che ne era piena prese il nome di Fossaro. I privati ne ave-vano dovunque, specialmente davanti alle proprie abitazioni. Si rivestivano

di fascine di paglia ed in presenza del Conservatore al quale si dava il due per cento, si scoverchiavano in ogni domenica per la vendita del genere”. La costituzione di riserve alimentari, come si evince i molti altri studi, è sempre stata una delle più grandi pre-occupazioni degli uomini.

I rinvenimentiSull’imboccatura di sei fosse sono pre-senti macine circolari con il foro cen-trale chiuso da un tappo. Sulle pareti di alcune fosse sono stati rintracciati tagli che lasciano ipotizzare un sistema di collegamento tra le strutture. Sono venute alla luce frammenti di tegole e ceramica acroma, pochi frammenti di ceramica invetriata databile dal XVI al XIX Secolo. Sono spuntate pure una serie di monete di varie epoche che – come si legge nel libro sul foggiaro “offrono notizie aggiuntive di qualche rilievo sulle fasi storiche della città antica”.

Delibera Giunta comunale n.260 del 26 settembre 2003: Lavori di siste-mazione architettonica dell’area so-prastante le cavità rinvenute in piaz-za Umberto I- Importo 90mila euro.

Delibera Consiglio Comunale n.48 del 24 novembre 2003: lavori sistemazio-ne piazza Umberto I- euro 133.100,96.

Determinazione n. 295 del 2 marzo 206 “lavori di sistema-zione di Piazza Umberto I” e l’affidamento del progetto all’archi-tetto Pasqua Ligorio” – 60mila euro.

• 5 MAGGIO 2003: SOPRALLUOGO DI TECNICI PRESSO LA VORAGINE APERTASI IN PIAZZA.

• APRILE 2008: LA PALA MECCANICA COPRE LE "FOGGE".

“La funzione dell’archeologo è quella dell’umile inda-gatore del sottosuolo che,

nel momento in cui inizia a ri-muovere l’asfalto, non sa che cosa potrà seguire. Ogni am-pliamento dello scavo può ag-giungere elementi di conoscen-

za per un territorio. Il rischio, però, è sempre uno: che possa prevalere l’estremo del conser-vatorismo (tiriamo fuori tutte le fosse granarie, lasciandole tutte visibili, soluzioni quasi im-proponibile); o l’estremo della semplificazione (ricopriamo le fosse o lasciamone visibili solo pochissime), una forma di ba-nalizzazione che mi auguro non sia sposata qui a Francavilla….Occorre considerare lo straor-dinario sistema delle fosse poste in luce non tanto come momento alla circolazione delle auto, ma come valore aggiunto per uno spazio urbano d’uomo”.

Giuseppe AndreassiSoprintendente per i Beni Archeologici della Puglia

“Noi abbiamo creduto da su-bito alla esistenza di questi tesori e da subito abbiamo

avviato prima, ed ottenuto poi, tutti i progetti con le opere ne-cessarie e tendenti a valorizza-

re tali beni. I tempi, più o meno lunghi, sono stati dovuti alla scrupolosa attenzione e sorve-glianza della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, che con la sua costan-te presenza ha seguito i lavori giorno dopo giorno sino alla conclusione avvenuta il 26 mag-gio 2005. Da oggi la nostra città si è arricchita di altri beni che ci permettono di comprendere meglio le nostre origini per tra-sferirle, poi, alle nuove genera-zioni. Archeologia, architettura ed ambiente della nostra Fran-cavilla, potranno e dovranno rappresentare quindi, lo scena-rio più naturale del territorio”.

Vincenzo della Cortesindaco

“Analizzando storicamente il foggiaro, si evince che questo era il luogo dove

il minuto popolo della terra, come le formiche, conservava

le granaglie sotto terra e, alla luce del sole, socializzava, mer-canteggiava; era, pertanto, un luogo connotato da non mode-ste valenze geoarcheologiche ed etnoantropologiche. Oggi l’ex foggiaro è diventato piazza, il cuore della città, dove la vita di giorno e la movida di notte creano l’habitat naturale della socializzazione. La scoperta di queste nuove valenze culturali della piazza inducono ancor di più ad avvallare la tesi del suo recupero”.

Nunzio TomaiuoliSoprintendente per i Beni

Architettonici per il paesaggio e per il patrimonio storico,

artistico per le province di Lecce, Brindisi e Taranto.

• GIUSEPPE ANDREASSI.

• VINCENZO DELLA CORTE.

• NUNZIO TOMAIUOLI.

Quando le due Soprintendenze viaggiavano in sintonia Brevi dichiarazioni del sindaco, di Andreassi e Tomaiuoli estratti dal libro "La riscoperta del foggiaro"

I FINANZIAMENTI

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FRANCAVILLA di Pietro Filomeno

“Verba volant, scripta manent”. Ovvero le parole dette volano, quelle scrit-te restano. E testimoniano molto spesso le incoerenze, i cambiamenti di idea e di opinione, le inversioni di rotta. Nei primi anni del 2000 nell’aula

magna della scuola media Bilotta fu presentato, nella pompa magna che me-ritava, un’interessante pubblicazione dal titolo “La riscoperta del foggiaro”, a cura della dottoressa Cocchiaro (della Sovrintendenza ai Beni Archeologici di Taranto) e dell’allora assessore ai Lavori Pubblici Antonio Ammaturo. Un volume che spiegava l’importanza del foggiaro rinvenuto in Piazza Umberto I ed esplicitava la volontà di tutti gli enti preposti (quindi anche la Sovrin-tendenza e l’amministrazione comunale) di tutelarlo e valorizzarlo. Perché anche da lì, ci raccontavano, sarebbe passato il rilancio culturale, e turistico, della città. Erano gli anni, come dimenticarli, del “gazebone”, l’orrenda gab-bia metallica posta a salvaguardia degli scavi che per un bel po’ di anni ha deturpato il volto della piazza. Ma torniamo al tema dal quale siamo partiti. Il foggiaro dunque andava per tutti valorizzato. Non certo coperto prima con

uno strato d’asfalto e poi con le basole come invece è accaduto.“Cosa è successo? Perché si è cambiata idea? Perché la Sovrintendenza prima parlava di tutela e valorizzazione e poi ha deciso per la copertura? E perché anche l’amministrazione, il sindaco attuale era sindaco anche allo-ra, ha cambiato idea?”, si domanda e domanda l’allora assessore ai lavori Pubblici Antonio Ammaturo. Ah, dimenticavamo il famigerato "gazebone". Costato circa 30mila euro, giace smontato nei locali della Caf. Quando fu divelto da piazza Umberto I, si decise di metterlo all’asta. Ma l’asta andò deserta. Il "gazebone", smonta-to e ridotto in tubi e bulloni, fu portato nei locali del Comando della Polizia Municipale. Ne fece allora richiesta la Cooperativa Agricola Francavillese, per poterlo usare a mo’ di copertura per il mercatino di Campagna Amica. La richiesta fu accolta ma a tutt’oggi non è stato ancora installato.

Dal 2003 al 2011: ben otto lunghi anni. Tan-to è durata la beffa del

foggiaro in piazza Umberto I. Tutto è partito da una vo-ragine accidentale. Nel frat-tempo: quante chiacchiere da parte dei politici, quanti sol-di spesi tra progetti e lavori eseguiti, quanta difficoltà al traffico per la viabilità inter-rotta, quanto sangue ama-ro per il mostro di metallo (da alcuni battezzato “gab-bia delle scimmie”) eretto a protezione degli scavi. E adesso? Adesso, in fase di risistemazione della piazza, è stato letteralmente cancel-lato tutto. Come se, sinora, si fosse soltanto giocato agli scavi. Chi ha deciso la cosa? Se abbiamo capito bene, la Sovrintendenza ai Beni am-bientali e paesaggistici.Se così stanno le cose, quel-lo che è successo è molto

grave. Non tanto per l’azzeramento delle “fosse granarie” (chi scrive non le ha mai ritenute degne di un sito archeolo-gico), quanto per il vulnus alla credibilità degli ammi-nistratori locali, dei tecnici, di chi ha curato il volume agiografico “La riscoperta del foggiaro” (Ferrarelli & D’Andrea Editore, 2006) e della Sovrintendenza ai Beni archeologici. A tale riguardo, qualcuno deve spiegarci questo para-dosso: come mai un settore della Sovrintendenza ha il potere di annullare il lavo-ro e la credibilità di un altro settore della stessa? Chi, in tutta questa storia, ha sba-gliato? E, soprattutto, chi pagherà l’errore? Intanto, gli unici ad aver pa-gato sinora sono stati i cit-tadini francavillesi. E non

solo in termini economici. Soprattutto, in qualità della vita. Il degrado della piazza è cominciato proprio a parti-re da quella voragine aperta-si nel 2003. In precedenza, di fronte a episodi analoghi, l’Ammi-nistrazione comunale si era sempre comportata molto saggiamente: aveva subi-to riempito le fosse (di cui, come è noto, è piena la zona del centro storico). Ora piazza Umberto I non è più il luogo di tutti i franca-villesi, ma solo della cosid-detta movida. Ha subito una violenta mutazione estetica e sociologica, paragonabile a uno stupro. Sono stati cacciati via i cit-tadini di tutte l’età per creare un bivacco per soli giovani, vittime del mercato dell’al-col (e non solo). Grazie, am-ministratori.

86 foto, 18 illustrazioni, resocon-ti di convegni, articoli di stampa, documenti, delibere ed un profilo storico ed urbanistico di Franca-villa, della piazza, del "foggiaro" e sui cedimenti. É tutto racchiuso in questa pubblicazione del set-tembre 2006 curata dal geom. An-tonio Ammaturo, dall'archeologa

Assunta Cocchiaro e dall'arch. Pasqua Ligorio. A supportare e condividere la pubblicazione Tommaso Carissimo. Patrocinio a cura del Comune e del Ministero per i Beni e le At-tività Culturali - Soprintendenza per i Beni Archeologici della Pu-glia.

La beffa del "foggiaro"Chi, in tutta questa storia, ha sbagliato? E, soprattutto, chi pagherà l’errore?

Ecco la "fine" del famoso gazebone della piazza

Maria Angelotti

CITTADINI DITE LA VOSTRASull'argomento potete indirizzare brevi commenti a: [email protected]

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FRANCAVILLA/ SAPERI & SAPORI

Dopo il forfait del presidente della Camera Gianfranco Fini per l’apertura dei festeg-giamenti per i settecento anni di Franca-

villa gli amministratori hanno inseguito altri “personaggi” eccellenti per l’inaugurazione di Palazzo Imperiali. Si è cercato di contattare per-sino il presidente della Repubblica. Sabato 10 settembre, invece, alla sedicesima mostra dei prodotti tipici, finalmente si è visto un rappresentante del Governo. Ad inaugurare la kermesse sulle tradizioni e la

cultura locale ci ha pensato, su invito del Co-mune, il ministro Raffaele Fitto. Presente alla cerimonia inaugurale il prefetto Nicola Prete, il sindaco Vincenzo della Corte l’on. Luigi Vitali, il consigliere regionale Pietro Iurlaro, il presi-dente dell’assise comunale Francesco D’Alema ed altri esponenti politici locali.Il sindaco Vincenzo della Corte ha accompagna-to gli ospiti, in primis il ministro Fitto ed il pre-fetto- nella passeggiata molto gradita attraverso le vie del centro storico animate da gazebo di prodotti enogastronomici di varie aziende e mas-serie della zona, di dolci locali (i famosi confetti ricci) e di palcoscenici all’aperto con vari artisti. Positivo il bilancio tracciato dall’organizzatore di questa mostra, l’assessore alle Attività Pro-duttive Antonio Andrisano: “Devo esprimere grande soddisfazione per il lusinghiero risultato in termini di pubblico e di critica ottenuto con

"Le vie dei saperi e dei sapori". Francavilla ha rappresentato una vetrina importante per l'ec-cellenza delle nostre produzioni. Il centro stori-co ha rappresentato una naturale e suggestiva cornice all'interno della quale erano dipinti i profumi, le tradizioni e la cultura della nostra terra”.L’assessore rivolge tre ringraziamenti: “Ringra-zio il ministro Fitto per la sua presenza che ha dato ulteriore lustro alla manifestazione così come devo ringraziare il prefetto di Brindisi il dott. Nicola Prete per essere stato presente. Un altro ringraziamento desidero rivolgere a tutti i collaboratori, alle aziende espositrici, alle asso-ciazioni, agli artisti che si sono esibiti. Con l'im-pegno, il lavoro e la passione abbiamo ormai creato un evento di portata regionale”.Piazza Dante, piazza Giovanni XXIII, via San Giovanni, via Municipio sono state teatro di di-

versi eventi. I visitatori oltre a degustare i pro-dotti tipici hanno potuto soffermarsi sull’estem-poranea di pittura, sulla mostra fotografica per poi divertirsi con gli artisti di strada, con gli sbandieratori del Castello Dentice di Frasso di Carovigno, con la musica folk “Li Kiantati” di Monacizzo, con la musica anni ’60-’70-’80 del gruppo “Elisir” di Lecce. Davanti al sagrato del-la chiesa Madre c’erano pure dei rapaci della Scuola di Falconeria di Bari. Il Comune con la collaborazione dell’Associazione Italiana Som-melier ha ospitato alcune delle principali cantine pugliesi.Molto seguito l’evento nell’evento con l’ angolo particolare “Jazz e Wine” ove accanto ai maestri sommelier che hanno fatto degustare i vini mi-gliori di Puglia si è esibito un gruppo di musica Jazz all’interno del cortile della ex caserma dei Carabinieri di via Municipio.

Ministro e Prefetto ammaliati dai prodotti tipiciPositivi riscontri per l'assessore alle Attività Produttive Antonio Andrisano: «Manifestazione riuscitissima»

• ALL'INAUGURAZIONE IL MINISTRO FITTO ED IL PREFETTO NICOLA PRETE. • GENTE ALLA SAGRA, IN PIAZZA GIOVANNI XXIII SABATO 10 SETTEMBRE SCORSO.

• STAND ANCHE IN PIAZZA DANTE.

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Avvertiamo fortemente l‘esigenza dei cittadini di essere sempre più in-formati su quanto acca-de nella nostra Città, ed in particolare su quelle che sono le iniziative dell’Amministrazione Comunale. Del resto questa Amministrazione comunale, sta impron-tando una politica di trasparenza volta ad una intensa partecipazione dei cittadini al fine di portare meglio a solu-zione i tanti problemi della collettività.In verità tale esigenza è stata sempre avvertita dal sottoscritto anche in passato, tanto che isti-tuimmo un periodico diretto da un profes-sionista, il giornalista Gianni Cannalire, che ha informato la Città intera per anni.A metà legislatura ci siamo riproposti questo problema ed abbiamo deciso non tanto di rie-sumare quel periodico, in verità oggi oneroso, ma di utilizzare “ilbrin-disino”, un periodico

che oggi è molto ap-prezzato, che entra in tutte le case (lo si trova facilmente anche in tutte le attività commerciali) e che insomma è letto davvero proprio da tutti!Per tale motivo l’Am-ministrazione Comunale ha concordato con l’edi-tore de “ilbrindisino” di “acquistare una pagina sulla quale ogni mese l’Amministrazione Co-munale farà sentire la propria voce offrendo informazione sui fatti più rilevanti dell’attività amministrativa.Questo tipo di informa-zione si aggiunge a quel-la che chiunque da casa può trovare visionando il sito del Comune.L’obiettivo resta quello di offrire informazione, ottenere partecipazione e, quando possibile con-divisione, avendo sem-pre in comune il bene della nostra Francavilla.Ho sempre sostenuto che avere al proprio fianco i cittadini ci aiuta a fare meglio il nostro lavoro; per questa ra-gione informare è un dovere.Il periodico “ilbrindi-sino” ci aiuterà a fare questo.

IL SINDACODott.Vincenzo della Corte

Recupero e riqualificazione de “IL GIARDINO DELLE DELIZIE” è il titolo del concorso di idee, aperto alla partecipazione di giovani professionisti under 40, finalizzato ad ottenere un idea progettua-le che possa essere una soluzione adeguata per il mercato settimanale che tuttora si svolge in area re-sidenziale, nel quartiere Peschiera, ovvero al fine di migliorarne la vivibilità urbana.Il bando scaturisce da un percorso che l’Amministra-zione Comunale, sotto la guida del Sindaco Vincen-zo Della Corte, ha intrapreso da tempo con l’azione congiunta dell’Assessore alle Attività Produttive, Antonio Andrisano, e dell’ Assessore all’ Urbanisti-ca, Roberta Lopalco al fine di eliminare il disagio ar-recato ai residenti della zona e di rispondere alle esi-

genze degli operatori del settore, sentiti in assemblea pubblica per condividere la scelta del sito oggetto del concorso di idee.L’area sita a nord dell’abitato con accesso da Via Ca-vour, attuale sede del mercato settimanale, delimi-tata a nord dalla strada denominata Mandorleto, ad ovest da Viale Belgio è caratterizzata dalla presenza del muro di cinta del cosiddetto ‘Giardino delle Deli-zie’, costruito negli anni 1742-43 da Michele III Im-periali, a delimitazione del “marancino” del Palazzo;Il concorso prevede l’assegnazione di un premio per un importo complessivo di 4.000 euro, cui si aggiun-ge la disponibilità di altri € 1.000,00 per eventuali rimborsi spese da attribuire a due progetti meritevoli; si propone di premiare le migliori idee, presentate in

forma di progetto, aventi contenuto innovativo decli-nato a favore della valorizzazione del contesto nelle sue caratteristiche culturali, ambientali ed economi-che .Il bando è scaricabile dal sito internet www.comu-ne.francavillafontana.br.it nelle news e nella sezione urbanistica. Per partecipare c’è tempo sino al prossimo 17 otto-bre.La Segreteria del concorso è costituita presso il CO-MUNE DI FRANCAVILLA FONTANA, Settore Urbanistica e Assetto del Territorio; per informazio-ni : Tel. 0831. 820381.

Il SindacoDott. Voncenzo Della Corte

Si è tenuta l’8 settembre, nella sala consiliare, la pre-sentazione del Documento intermedio del redigendo Piano Urbanistico Generale, nello spirito di condivisione con cui l’Amministrazione Comunale intende coinvol-gere i cittadini per portarne a compimento il percorso. Alla presenza dei rappresen-tanti di alcuni Ordini profes-sionali (architetti e geome-tri), delle organizzazioni di categoria, dei rappresentanti dell’Amministrazione pro-vinciale e parte dell’assise comunale e attenti cittadini, i relatori, la coordinatrice dell’Ufficio di piano, prof.ssa Francesca Calace, la redattrice della Valutazio-ne Ambientale Strategica, arch. Mina Piazzo, insieme al Sindaco Vincenzo della Corte e all’Assessore all’Ur-banistica, Roberta Lopalco,

hanno illustrato gli studi che hanno portato all’analisi dei temi centrali che vanno a caratterizzare e a sviscerare tutti gli aspetti del territorio comunale, con potenzialità, risorse, fattori di rischio, opportunità, attenzioni da tenere. L’incontro aveva l’obiettivo di illustrare in maniera mol-to chiara ai convenuti come sia cambiata la filosofia di lavoro e pianificazione che porterà al nuovo PUG. L'incontro ha consentito un dibattito sulle metodologie intraprese per giungere alla definizione dei temi e delle possibili strategie di svilup-po prima di entrare nel me-rito delle scelte concrete da attuare sul territorio.Il documento è disponibile sul sito web del Comune ov-vero si potrà richiedere copia presso l’ufficio Urbanistica.

• L'AREA DEL NUOVO MERCATO. • IL QUARTIERE "PESCHIERA" DOVE SI SVOLGE ATTUALMENTE IL MERCATO SETTIMANALE.

Il mercato nel "giardino delle delizie"Il bando è scaricabile dal sito internet: www.comune.francavillafontana.br.it nelle news e nella sezione urbanistica

L'augurio del sindaco per il 1° giorno di scuola

A tutti i ragazzi l’augurio di un anno scolastico che sia fruttifero. Ai più piccoli, un abbraccioed ai loro docenti una raccomandazione affinchè abbiano cura di questi piccoli gioielli

IL COMUNE INFORMAPAGINA A CURA

DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI FRANCAVILLA FONTANA (BR)

“Ciao ragazzi”Arriva settembre, arriva la Madonna della Fontana, inizia un nuovo anno scolastico tra le preoccupazioni dei genitori, oggi anche economiche visto il momento storico che stiamo vivendo ed il caro libri, e le ansie dei ragaz-zi tutti, che non vedono l’ora di “iniziare”. “Iniziare” significa ritrovare i nuovi compagni di scuola o conoscerne di nuovi, significa incontrare i propri docenti, prendere tra le mani un libro e cominciare a sfogliarlo.L’inizio di qualunque cosa nella vita è sempre un momento esaltante, pie-na di aspettative, un momento in cui ci si attrezza per affermare le proprie personalità e, per gli studenti, spesso per costruirla onde avere, dopo, suc-cesso nella vita.Per me il momento più bello, che ricordo, nonostante siano davvero trascorsi tanti anni, è ancora oggi il primo giorno di scuola, il primo in assoluto, il primo giorno della 1^ elementare, mi ricordo piccolo con il grembiule colorato e sul petto un segno bianco che indicava il 1° anno di scuola.Mi rivedo tra i banchi di legno, immerso in un mondo di emozioni indici-bili. Tutt’ora la scuola, lo studio, i libri sono per me un mondo affascinan-te in cui volentieri tornerei a vivere.Tante cose sono cambiate, basta pensare all’esistenza ed all’uso del com-puter, ad internet che accorcia qualunque distanza, tutto è cambiato ma restano le emozioni del 1° giorno di scuola. Ai tanti nostri meravigliosi ragazzi va l’abbraccio del Sindaco con l’augurio per loro di una vita di successo.Ma, c’è sempre un ma, il successo nella vita non è come vincere al lotto,

il successo si costruisce con lo studio costante, con il rispetto ed il dialogo con tutti. Allora, così miei studenti, tutti e di tutte le scuole studiate ed imparate ad ascoltare, a dialogare, a confrontarvi, anche a competere, ma sempre avendo rispetto e considerazione del prossimo.A tutti i ragazzi l’augurio di un anno scolastico che sia fruttifero. Ai più piccoli, a coloro che iniziano il 1° anno di scuola un abbraccio ed ai loro docenti una raccomandazione affinchè abbiano cura di questi piccoli gio-ielli che rappresentano l’investimento più importante che una società può fare per darsi un futuro migliore.

Auguri.Il Vostro Sindaco

www.comune.francavillafontana.br.it www.comune.francavillafontana.br.it

Per esserepiù informati!

Passi in avantiper il PUG

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FRANCAVILLA/ ATTUALITÁ

Negli ultimi anni i francavillesi stentano a ca-pire che cosa sta accadendo. Cantieri aperti dappertutto, chiusura permanente al traffico

di alcuni luoghi strategici della città, lavori mal-riusciti e ferite mortali all’identità del tessuto ur-bano. E, su tutto, trasparenza zero. Molti protesta-no: alcuni su internet, altri sulla stampa. Vogliono sapere ed essere ascoltati. C’è anche chi – partiti d’opposizione, associazioni locali, singoli citta-

dini – propone idee e soluzioni alternative. Nei privati conversari, venuti meno i freni inibitori, gli sfoghi arrivano persino alla minaccia verbale. Rivolte da Masaniello nei confronti del governo locale.Quest’ultimo come reagisce? Fa finta di niente. Delibera come ha deciso di deliberare, ignoran-do tutto e tutti. Ascolta solo sé stesso. Qualche esempio? Non ha tenuto in nessun conto i sug-gerimenti del dottor Francesco Cannalire, presi-dente dell’associazione “Salviamo il Centro Cit-tadino”: equilibrati e razionali, venivano incontro alle esigenze di tutti. E che dire delle battaglie sui diritti civili di Sergio Tatarano? Una fatica di Si-sifo per strappare, più a livello di principio che in pratica, qualche briciolo di garanzia democratica. I miei articoli? Io, insieme con pochi altri, sono una voce clamante nel deserto. Gli interlocutori istituzionali, quelli che dovrebbero ascoltare e dare risposte, rimangono sempre sordi e muti.L’unico strumento di cui si fa bello il sindaco – al-lineandosi alla moda del momento – è l’istituzione dell’assessorato alla Cittadinanza attiva, affidato alla titolare dell’assessorato all’Urbanistica. Nul-la da dire sulla persona che lo rappresenta, ma è lo strumento in sé ad essere demagogico. La vera cittadinanza attiva è cosa diversa da quella attiva-

ta. La prima nasce dal basso, la seconda dall’alto. La prima è vera democrazia, la seconda vieto pa-ternalismo. La prima, se applicata, funziona. La seconda è sempre priva di efficacia: lo dimostra-no gli incontri, andati quasi sempre deserti (fatta eccezione degli addetti ai lavori e dei soliti noti), organizzati in vista della bozza ( definita “docu-mento intermedio”) del Piano urbanistico genera-le. Alla fine, ci diranno di aver approvato un Pug partecipato e condiviso. Chi vuole credere alle fa-vole, si accomodi: noi non siamo nati ieri. Purtroppo, la cittadinanza attiva fatica a nascere. La società civile, ancora malata di nepotismo e fa-milismo, è inchiodata al rapporto clientelare con il potere politico. Quest’ultimo, se non fosse quello che è, creerebbe le condizioni per farla nascere. I mezzi non demagogici ci sono. Alcuni li ha at-tuati male, altri per niente. Stiamo parlando del sito municipale, dell’Ufficio stampa e di quello delle relazioni con il pubblico, dell’anagrafe degli eletti, dello svolgimento dei Consigli comunali in orari possibili e in una sede capiente. Insomma, il Comune come una casa di vetro. Infine, potrebbe attuare lo strumento principe: la consultazione re-ferendaria (prevista dall’articolo 47 dello Statuto comunale), mai applicata. Trasparenza e parteci-pazione diretta, quindi. Il sale della democrazia.

Occorre potenziare il sito municipale, istituire l’Ufficio stampa e quello delle relazioni pubbliche, far funzionare l’anagrafe degli eletti,svolgere i Consigli comunali in orari possibili e in una sede capiente, avviare la consultazione referendaria

Il governo locale è sordo e muto alle lamentele e alle proposte dei cittadini

I francavillesi vogliono sapere ed essere ascoltati

• LA CASA COMUNALE DI VIA BARBARO FORLEO.

di Pietro Filomeno

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FRANCAVILLA

Architetto Angelo Fedele, lei è uno dei pro-gettisti insieme con l’arch. Nicola Martina. Ad oggi, a che punto sono i lavori per la

costruzione del palazzetto dello sport?Siamo alle parte dei lavori relativi alle finiture in-terne ed a quelle esterneNello specifico quali ope-razioni tecniche state effettuando in questo pe-riodo?Le maestranze sono impe-gnate nella effettuazione degli intonaci interni ed esterni, massetti, pavi-menti, montaggio sanitari, montaggio infissi interni ed esterni etc...Quando pensate avranno termine queste operazioni che state effettuando in questo periodo?Per la prima decade del mese di ottobre. Successi-vamente ci si dovrà occupare del montaggio delle canalizzazioni degli impianti termici.

Avete idea del termine presunto dei lavori programmati?Il palazzetto si porterà a termine per il mese di dicembre, la sistemazione esterna (parcheggi esterni, pubblica illuminazione, allacci alle reti pubbliche) dipende dall'Amministrazione co-

munale quando ci con-segnerà la parte oggetto di esproprio e l'appalto delle opere stesse... pen-siamo entro il mese di settembre.Ma... Ci sono dei “MA”...?No!Quali sono o quali sono stati i maggiori ostaco-li che avete incontrato lungo il “cammino”?Solo il patto di stabilità.Cosa accadrà una volta

che consegnerete l’immobile al Comune?È una domanda questa che ritengo sia da fare... all'Amministrazione comunale.

Slitta a dicembre il termine dei lavori"ILBRINDISINO" HA AVUTO RAGIONE SULL'OPERA PUBBLICA!

I l s indaco Vincenzo del la Corte a i micro-foni di 4° Canale Ra-dio: «Il ral lentamento del l 'opera è colpa del "pat to di s tabi l i tà" . I soldi c i sono ma ab-biamo le mani " lega-te"».

• L'ARCH. ANGELO FEDELE.

• LA SITUAZIONE DEL PALAZZETTO ALLA DATA DI SABATO 10 SETTEMBRE SCORSO.

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FRANCAVILLAdi Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

«Dateci più sicurezza:la tranquillità è ormai solo un ricordo»!

Dalla zona del "Termitone/Cantagallo" una sola voce:

«Qui per la verità si viveva bene, ma solo un tempo: sembra un contro-senso ma da quando hanno miglio-

rato strade ed illuminazione è finita la pace. E finanche la “sicurezza” è messa a dura prova». Parlano in questi termini per certi versi anche, solo un pò, comprensibilmente “provocatori” alcuni dei residenti della contrada che scorre ai margini della Francavilla/Ca-rosino, meglio conosciuta come “Ter-mitone e Cantagallo”. Dimora storica di moltissimi francavil-lesi che negli anni passati ha segnato la giovinezza di molti, sarebbe stata talmente “preferita” dai cittadini per la loro villeggiatura del periodo estivo al punto tale da renderla la più popolata delle contrade francavillesi. Ma questo è solo quanto accadeva fino a circa una

decina di anni fa quando - narrano i bene informati – si è arrivati al boom di abitazioni richieste per la villeggiatura. Intanto qui la problematica primaria sembra sia rappresentata dai ragazzi che con le moto scorrazzano senza al-cuna educazione anche “alla contr’ora” ed impennano anche a forte velocità mettendo a rischio oltre che la propria anche l’altrui incolumità. In tal senso le parole quasi di “rasse-gnazione disperata” che escono fuo-ri dalla bocca di autorevoli residenti molti dei quali – in pianta stabile tanto d’estate quanto d’inverno - vivono in questa zona nei pressi della chiesa, ora-mai da oltre 30 anni. Tra i tanti incontriamo anche Lino Schiavone, Luigi Galasso e Salvatore Camarda che accettano di parlare con

il giornalista.

«IMPOSSIBILEFINANCHE

FARE UNA PASSEGGIATATRANQUILLA»

«Non si può fare più una passeggiata tranquilla in tutte le ore della gior-nata. Dalla mattina alla sera. Questa è diventata una via ad alta velocità. Compresi gli autoarticolati perché di transito verso la zona dell’Intermoda-le. Oltre al giorno anche di notte poi dobbiamo preoccuparci di giovani che si fanno gli spinelli o peggio anche si drogano nelle zone circostanti. Qui poi i semafori non funzionano ed im-mettersi sulla strada principale in que-sto periodo di gran traffico veicolare sostenuto anche in termini di velocità elevata diventa un’impresa ardua e pe-ricolosa».

A NULLA SONO VALSI I CONTROLLI

DEI CARABINIERISembra che intanto qui dentro nem-meno la forza pubblica avrebbe potuto fare più di tanto nel corso degli anni. Anche se per la verità diverse volte le pattuglie dei carabinieri prontamente allertate sono piombate per identificare giovani a bordo delle moto.«Ogni giorno e la sera dopo le 21 - pre-cisa il sig. Lino Schiavone – assistiamo a giovani che si fanno gli spinelli qui ai margini della statua posta davanti alla chiesa e vanno addirittura a drogarsi lì dietro al muretto, in quella traver-sa nascosta. Il problema è che qui ci sono anche molti bambini. Al sindaco - egli conclude - chiediamo di poter predisporre ancora maggiori controlli, anche se per la verità quest’anno ab-biamo visto più pattuglie».

CRITICO CON L'AMMINISTRAZIONE

COMUNALE, CHI CI HA LAVORATO UNA VITA

Tra le cose, poi, che invece il sig. Raf-faele Lombardi (che vive ed opera a pochi passi dalla strada principale) lamenta è anche che qui «sono com-pletamente carenti i trasporti. Non ce ne sono proprio e per chi non ha la macchina o la patente arrivare fin qui è praticamente quasi impossibile. E qui stiamo parlando una popolazione dav-vero numerosa che vive spalmata tra circa 5 contrade. Oltre a ciò lamento - prosegue il sig. Raffaele Lombardi - la carenza di vigilanza: come i controlli dei vigili urbani. Qui non si vede mai un vigile urbano, mai. Vorrei invitare il sindaco dott. Vincenzo della Corte e l’amministrazione comunale tutta a venire qui per rendersi conto della si-tuazione e verificare quello che io dico. Credo che - conclude Raffaele Lom-bardi, in passato in organico ai vigili urbani del Comune di Francavilla ed ora invece in pensione - l’amministra-zione dovrebbe fare qualcosa».

• UNA PANORAMICA DELLA ZONA CIRCOSTANTE LA CHIESA, RIFERIMENTO RELIGIOSO DI QUESTE CONTRADE.

• DA SINISTRA, SALVATORE CAMARDA E LINO SCHIAVONE.

• LUIGI GALASSO.

• RAFFAELE LOMBARDI, EX M.LLO DEI VIGILI URBANI.

• QUI I RAGAZZI SI FANNO GLI SPINELLI E SI DROGANO. • QUI I VANDALI CI HANNO DATO UN "RITOCCHINO".

• QUI DAVANTI ALLA CHIESA I RAGAZZI SI SPINELLANO INCURANTI DI CHI GLI STA ATTORNO, SPESSO ANCHE BAMBINI.

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S. MICHELE SALENTINODal Nostro Inviato Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

Nel suo decennale festeg-giato sul finire di agosto, la sagra della “fica man-

dorlata” di San Michele Salenti-no pare abbia avuto un discreto successo. Riscontrato pare più che in ognuna delle altre nove passate edizioni. Una sorta di “apice”, di momento “clou”, di sintesi di quelle precedenti. Ciò, almeno, stando ad alcuni dei commenti che il giornalista inviato ha raccolto tra la gente. Ma questa del 2011 è l’ultima edizione che vedrà Alessandro Torroni in qualità di sinda-co della città. Qualora infatti la sagra dovesse continuare, a guidare l’amministrazione co-munale per le prossime edizio-ni ci sarà certamente un nuovo sindaco visto che a San Michele nella primavera del 2012 si vo-terà per il rinnovo proprio del primo cittadino. Ma allora cer-

chiamo di capire come hanno vissuto la festa i cittadini di San Michele e cosa ne pensano gli stessi di questa sagra della “fica mandorlata”?Senza grosse “pretese”, abbia-mo allora fatto un giro in città: ecco i commenti raccolti “ran-dom” e naturalmente tra la gen-te che abbiamo incontrato e che ha deciso di rispondere alle no-stre domande.E così tra i “pro” ed i “contro” c’è chi candidamente dice «io non c’ero proprio...!». Come la signora Antonia Lopalco che tra uno scontrino e l’altro tirato fuori dalla cassa del suo banco di lavoro nel negozio - circon-data dalle sue amiche e colle-ghe - “ammette” la mancanza involontaria nel non aver potuto prendere parte alla festa anche se la stessa sembra voglia ri-prendersi subito e ci spiega so-

lerte che «mi hanno però detto che la festa è andata proprio bene!».E così mentre più di qualcuno che incontriamo per strada ci fa notare come addirittura dopo che il suo ideatore (il sindaco Alessandro Torroni) andrà via il prossimo anno (per la scadenza naturale del suo mandato) la fe-sta della sagra della “fica man-dorlata” potrebbe addirittura avere fine per sempre o quanto

meno venire ridimensionata, in-contriamo - anche loro nel pie-no della loro attività - Antonio Maffei e Antonella Urgese. «A differenza degli altri anni - spie-ga Antonio Maffei - si è vista molta più gente di fuori paese. Devo dire che è stato bello. Co-munque per quel che risulta a me mi sa che non ci sono azien-de locali che producono questo prodotto. Le fanno così a livello casereccio ma a livello di ven-

dita industriale no...!». Per An-tonella Urgese invece «sarebbe bello poter mettere in atto una vera e propria “sceneggiata” in piazza su come si fa e come si prepara praticamente la “fica mandorlata”, sì da poterla tra-mandare alle nuove o alle futu-re giovani generazioni o anche solo alle persone del nord ed agli stranieri che in questo pe-riodo passano da San Michele e

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• IL TAGLIO DEL NASTRO. A DESTRA, LA PIAZZA GREMITA DI GENTE. (FOTO: G.C. COMUNE SAN MICHELE SALENTINO)

• MARINUNZIA TAURISANO. • LA SIGNORA MARIA.

Ai cittadini piace la sagra della fica mandorlata!Anche se, ovviamente, è possibile migliorare. Ecco, a seguire, anche i discordanti pareri ed alcune simpatiche iniziative "alternative"

Viaggio de "ilbrindisino" tra i cittadini, la gente, ed i commercianti per sapere cosa ne pensano della festa appena conclusa

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S. MICHELE SALENTINODal Nostro Inviato Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

che non conoscono questa anti-ca arte culinaria di preparazio-ne dolciaria tipica delle nostre parti».Proseguendo nel nostro “cam-mino” incontriamo poi anche la signora Maria “entusiasta” tutto sommato anche perché «è stato piacevole vedere tutto

questo movimento a San Mi-chele. Ho visto gente venire da fuori. Della sagra della “fica mandorlata” ne parlano ovun-que - ci spiega -. Basti pensare che tutto è cominciato quasi “in sordina” ed in piccolo. Adesso invece la sua vasta eco si è pro-pagata dovunque e quest’anno è andata proprio bene. Come cittadina sono più che soddi-

sfatta: spero che continui negli anni. Non so, però, se ci sono aziende locali che producono questo prodotto...».Anche per Marinunzia Taurisa-no la festa «è andata benissimo ed è una iniziativa buona. Un buon risultato e la gente è rima-sta contenta. Non so dirle se ci sono aziende di questo prodotto che magari diano anche lavo-ro...». Per Tonino Chirico invece si tratterebbe di spostare la data della festa. «La festa - ci spie-ga Tonino Chirico - dovrebbe essere un “ritorno” anche per i cittadini agricoltori sanmiche-lani: la festa del fico mandorla-to fatta a fine agosto - quando i “fichi mandorlati” non sono ancora “pronti” - dovrebbe essere riproposta a fine settem-bre affinché tutti gli agricoltori abbiano il tempo di fare i fichi mandorlati e di ritornare in piazza. Solo così tutti i cittadini sanmichelani possono avere un “ritorno”», conclude Chirico.

• TONINO CHIRICO.

• ANTONIO MAFFEI E ANTONELLA URGESE.

Si dice “fiero” per tutto quanto è stato fatto e per il lavoro realizzato an-

che e sopratutto il primo citta-dino, Alessandro Torroni.«Dieci anni di impegni ma soprattutto di inventive» egli puntualizza. Ma intanto la notizia è che presto la sagra della “fica mandorlata” tipi-ca di San Michele Salentino potrebbe vedere il presidio (marchio) di qualità vergato “Slow Food”. Insomma una sorta di “garanzia” che il pro-dotto viene controllato sotto tutti i punti di vista.Ma per fare ciò è necessaria la preliminare costituzione di un “Consorzio” di aziende loca-li ad-hoc. Almeno 5 secondo le prescrizioni. Anche se al momento sarebbero sono tre quelle che si sarebbero ac-corpate per questa la “causa comune”. «Stiamo già predisponendo tutto per il presidio “Slow-Food” – ci fa sapere il sin-daco Torroni – I responsabili di Slow Food - egli prosegue - sono infatti già venuti a visi-tare i terreni e le nostre piante ed hanno fatto alcune prescri-zioni che stiamo provvedendo ad adempiere regolarmente. Ritengo pertanto che in po-chi mesi dovremmo riuscire a portare a terminare il tutto e costituire il consorzio di al-meno 5 aziende locali, utile e necessario ad ottenere il con-seguente marchio di qualità Slow Food. Abbiamo lavorato (fino a questo momento, ndr) con il prodotto di San Miche-le e intendiamo portare avan-ti il prodotto di San Michele. Insomma ritengo che la “fica

mandorlata” sia diventata la bandiera d’identità di San Michele Salentino».

L'INDOTTOMa intanto dalle parole del sindaco, veniamo altresì a “scoprire” che in città c’è un indotto e ci sono effettiva-mente aziende che “si occu-pano” del fico mandorlato. «Non solo c’è un indotto – spiega il sindaco Alessandro Torroni – ma si sta anche incrementando. A seguito di questa fiera infatti gli agri-coltori hanno “capito” e an-ziché spiantare come stano facendo con il mandorlo, lo stanno ripiantando. Tanto è vero che c’è un’azienda agri-cola su San Michele Salentino che infatti ha impiantato 1500 alberi di fico. Segno che tanto il produttore quanto il consu-matore hanno capito l’impor-tanza di questo prodotto che si rifà alle nostre tradizioni di una volta, quando duran-te “la guerra” il fico era la cioccolata, il dolce, dei bam-bini. Un alimento che ha co-munque nutrito i nostri padri. É questo - precisa il sindaco - l’ultimo anno che io ammi-nistro San Michele: spero che questa “Sagra della fica man-dorlata” venga portata avan-ti con lo stesso successo con cui è stata realizzata in questi anni. Abbiamo lavorato mol-to per questo e abbiamo rag-giunto dei risultati ottimi, ma certamente c’è ancora molto da fare. E se si riuscirà a pro-grammare una filiera di pro-dotti tipici dell’agricoltura che possano avere lo stesso risalto che noi abbiamo dato a questo prodotto io credo che una piccola speranza per i giovani del futuro possa anche sorgere. Non ci sono certamente guadagni da ar-ricchire le persone ma uno la famiglia la può mantenere con i figli senza chiedere ele-mosine a nessuno», conclude Torroni.

IL SINDACO«In arrivo un marchio

di qualità targato “Slow-Food”»

Promossa dall’associazione “Mu-vit” di Villa Castelli si terrà an-che a San Michele la 7ª edizione

della “Festa dei Lettori” in program-ma per il prossimo sabato 24 settem-bre 2011 a partire dalle ore 17.30 ol-tre che a San Michele, in tandem ed in contemporanea (tra le altre) anche a Ceglie e Villa Castelli.Per San Michele Salentino - fanno sa-pere dal gruppo di coordinamento - la manifestazione locale si terrà presso il “Trullo Sociale” in contrada Archi Vecchi, 45 lungo la strada provinciale n.47 (San Michele – Latiano al km. 8). Tuttavia per ogni informazione utile è possibile telefonare al nume-ro 339/3126969. Anche su Facebook: a.p.s. trullosociale.net_R@P oppure anche via email: [email protected]

APPUNTAMENTI- FESTA DEI LETTORI -Presso il "Trullo Sociale"

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S. MICHELE SALENTINODal Nostro Inviato Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

Ma in città intanto ha fatto discute-re anche l’idea di accostare quello che è il frutto (il fico) mandorlato

alla parola “fica” (mandorlata). E così c’è anche chi ha proposto le sue magliette alternative. Come ha fatto la locale As-sociazione “GenarAzioni”. Noi abbiamo raccolto il punto di vista di Rosaria Ga-

sparro, il presidente. «Un decennale - qualsiasi sia la sua natura - è tempo di riflessioni e bilanci. Riteniamo che una delle iniziative più interessanti portate avanti dall’attuale amministrazione sia proprio la manifestazione sul fico man-dorlato. Non vogliamo entrare nel merito di questo progetto per quanto riguarda i

costi sostenuti e i benefici di ritorno, le opportunità lavorative e gli investimen-ti, gli imprenditori che ne hanno tratto vantaggio, la diffusione della coltura nel nostro agro, la legislazione di tutela e la promozione turistica. Vogliamo però esprimere il nostro punto di vista - pun-tualizza Rosaria Gasparro, che ha voluto anche postare su facebook le sue valuta-zioni - sull’utilizzo di un logo che per di-versi anni ha promosso un prodotto locale facendo riferimento all’organo sessuale della donna così come viene volgarmente definito. Per noi non si tratta di campa-gna elettorale, né di potere né di consenso e nemmeno di sfida. Si tratta di semina-re il dubbio se tale scelta contribuisca al progresso civile, etico e culturale del nostro territorio, se promuove un’imma-gine e una identità locale rispettosa degli

uomini e delle donne e se sia un esempio educativo per le nuove generazioni. Se la consuetudine porta a ridere della battuta volgare o del doppio senso a cui allude, se la volgarità viene premiata dal consen-so di massa, abbiamo il dovere di chie-derci se un’istituzione possa favorire il dilagare di un’espressione maschilista di cattivo gusto, triviale e diseducativa, che oggettivizza il corpo della donna o parte di esso. Come associazione ci piacerebbe far diventare una pratica diffusa il pen-sare, in maniera libera e indipendente non necessariamente conformista, senza il timore di essere strumentalizzati, né di essere stritolati nella misera logica del-la maggioranza e dell’opposizione, che è quanto fa comodo far credere per liquida-re il pensiero in quanto tale e lasciare in campo un pensiero unico».

LA MAGLIETTA«La nostra maglietta - spiega Rosaria Gasparro - dà la parola al frutto che si presenta in quanto tale: “IL FICO SONO IO” con il sottotitolo “rivoluzione di genere”che vuole indicare nella corret-tezza grammaticale il rispetto dei due generi, quello maschile e quello femmini-le, che insieme si ribellano a una visio-ne volgare dell’essere umano. Seguono informazioni botaniche, mitologiche e religiose sul fico e le varietà conosciute. Abbiamo realizzato cinquanta magliette per diffondere il nostro pensiero e non per sostenere dispute gladiatorie nelle piazze, come enfaticamente è stata posta la que-stione. Più che una prova muscolare di forza e di numeri ci piacerebbe fosse una prova di civiltà».

“Il fico... sono io”:ecco le magliette alternative!

• IL PRESIDENTE, ROSARIA GASPARRO. • ECCO LA SIMPATICA MAGLIETTA.

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Ma il nostro “giro” per sapere cosa ne pensa-no i cittadini sulla “sagra” si arresta anche davanti all’associazione Culturale “Can-

tieri Sociali Lauriedd”. Ecco il parere espresso da Davide Guglielmi, uno dei soci.

«Dopo dieci anni di Fico Mandorlato - dice Da-vide - occorre fare un bilancio tra investimenti (circa 150 mila euro, dati ufficiosi) e le rica-dute occupazionali sul nostro territorio. Fermo restando il dato per cui le aziende che hanno goduto di questo circo di marketing territoriale erano 3 dieci anni fa e sono ancora 3 oggi, una domanda ci sorge spontanea. Cosa non ha fun-zionato? Perché non vi è stato uno sviluppo del tessuto agricolo locale?Fermo restando che quella del Fico Mandorla-to è, a nostro parere, la migliore delle iniziative intraprese da questa amministrazione. Ci pre-me sottolineare, così come già avevamo fatto in

passato, che limitare ai fichi mandorlati l’azione della DE.CO. (regolamento per la Denominazio-ne Comunale dei prodotti tipici locali) di fatto ne annulla i benefici per il territorio. Questo è successo ed a ciò vorremmo che si ponesse ripa-ro. Come? Diversificando il paniere dei prodotti tipici locali da inserire nella DE.CO., così da permettere alle aziende agricole locali di par-tecipare con i loro prodotti alla salvaguardia e qualificazione del territorio, del paesaggio e dei processi produttivi della tradizione agricola e culinaria locale. Ciò è ancor più urgente oggi a fronte anche del riconoscimento della Dieta Mediterranea come patrimonio dell’umanità. In

questa cornice una azione politica lungimirante spingerebbe tutti gli attori sociali ed economici locali a fare sistema e qualità, oltre le nicchie, per caratterizzare il territorio. In quest’ottica la DE.CO. e la filiera corta agro-energetica rap-presentano gli strumenti utili e necessari ad uno sviluppo armonioso e sinergico dell’intera co-munità locale e non più, e non solo, di una sua parte». Intanto sembra che la “sagra” o meglio le discussioni attorno ad essa continuino a tenere banco anche online.É il caso del locale blog: acslauriedd.ilcannoc-chiale.it dove appunto la discussione è più viva che mai.

“La DE.CO. oltre il Fico Mandorlato”Parla Davide Guglielmi dell’Associazione Culturale Cantieri Sociali Lauriedd

• DAVIDE GUGLIELMI.

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CEGLIE MESSAPICADal Nostro Inviato Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

Licenziati e messi alla porta dopo 17 annidi onorato servizio: adesso “intervenga” il prefetto!

“Sedotti e abbandonati”. Non è uno scherzo di pessimo gusto o solamente un titolo ad effetto, ma

l’atroce realtà di un dramma che 7 operai LSU (ormai ex) dopo 17 anni di lavoro presso il Comune di Ceglie Messapica ora stanno vivendo - per loro stessa ammissione - per essere stati “messi letteralmente alla por-ta” sotto l’egida di questa ammini-strazione guidata dal centro destra a “firma” Luigi Caroli. I quotidiani in questi mesi hanno spesso trattato la loro vicenda occupandosene.In queste colonne, adesso gli stessi lavoratori ex LSU si confessano ed al giornalista inviato raccontano tutti

i dettagli del loro dramma personale e famigliare che così intendono por-tare anche all’attenzione dell’opinio-

ne pubblica. Storie e drammi che si spera non prenda-no “cattive strade”, come sentiremo dal-le parole stesse dei lavoratori davvero demoralizzati, ab-battuti, ed esaspe-rati.La storia comincia con Gabriele Roma, 56 anni, una fami-glia e 5 figli a cari-co, il quale un bel giorno viene messo alla porta e butta-to in mezzo ad una strada. «Dal mese di maggio scorso e dopo 17 anni di lavoro ininterrotto ci hanno solamente avvisato, nemme-no per lettera, che

il nostro contratto era terminato e non c’era più proroga. Fatto sta che a casa mia ora siamo tutti in mezzo una strada, perché ero l’unica fonte di reddito e nessuno lavora. Non so di preciso cosa sia successo: sappia-mo però che l’altra amministrazione comunale aveva lasciato i fondi ed eravamo inquadrati come dipendenti comunali. Poi tutto ad un tratto nul-la più. In questi mesi siamo riusciti a tirare a campare... con moltissi-mi sacrifici e tirando moltissimo la cinghia già molto stretta. Ma adesso d’ora in poi non so più cosa potrà accadere. Chiediamo intanto l’inter-vento di Sua Eccellenza il Prefetto che intervenga in questa questione ed io voglio incontrare il Prefetto anche perché il sindaco Caroli da-vanti al Prefetto in un precedente incontro aveva fatto alcune pro-messe anche verbalizzate ed invece non mantenute. Ringrazio il mio sin-dacato e la mia stessa famiglia che intanto mi ha mantenuto “calmo”... ma a 56 anni e con i figli come farò a portare avanti la famiglia? Ma la

cosa che fa restare molto l’amaro in bocca è perché licenziano noi perché non ci sono fondi e poi invece dan-no l’appalto e ci mettono al nostro posto altri operai di una ditta ester-na da un’altra provincia e pagati dal Comune di Ceglie per lavorare al nostro posto? Sono amareggia-to veramente! É mai cosa possibile questa? Non si vergognano di fare queste cose? Che schifo! Signor Pre-fetto, per favore, se legge questo ar-ticolo e questa nostra disperazione intervenga subito e presto in questa oscura vicenda! Ci convochi subito appena può per conoscere realmente quello che sta accadendo a Ceglie».Anche il sig. Cosimo Urso, 50 anni con famiglia e 2 figli a carico. Ol-tre a ciò Cosimo si deve accollare i due nipoti ed il genero disoccupa-to. «É assurdo pensare che siamo stati mandati a casa quando invece avrebbero dovuto assumerci defini-tivamente. Il perché non riusciamo a capirlo ancora oggi. Ci siamo com-portati sempre correttamente e dico-no che eravamo degli ottimi lavora-

tori. Il disagio poi si sta verificando e ripercuotendo anche nell’ambito delle nostre rispettive famiglie. Ho timore che a livello psicologico che “la testa” non ci mantenga sempre e che poi dovremo sfogare queste fru-strazioni da qualche parte». Per un altro di loro, Angelo Urso, 3 figli e famiglia a carico «noi sette lavora-tori ex LSU siamo messi proprio ma-lissimo! A tutti i livelli. Io sto a terra proprio in tutti i sensi. Noi eravamo vecchi cassintegrati edili – già lavo-ratori protetti - ed è il Governo che ci ha spedito 17 anni fa a lavorare al Comune di Ceglie. 32 anni spo-sato, in famiglia non abbiamo mai bisticciato. Ma da quando ci hanno buttato per strada stiamo sempre a litigare anche in famiglia! Non so cosa pensare, sono proprio delu-so». Su Pietro Albanese, poi, e sulla sua famiglia purtroppo un macigno vero e proprio ancor più pesante se possibile. «Ho famiglia ed un figlio disoccupato: basti pensare che ho addosso un prestito bancario da re-stituire all’istituto di credito e per il quale non so come farò... ho 63 anni. In conclusione il sindaco Caroli e la sua amministrazione, compresa tutta “l’equipe” che gli sta intorno, mi ha proprio deluso. Grandemente delu-so! Da quando sono arrivati loro... non c’è nessuno che ci aiuta».Intanto per completezza e dovere d’informazione va detto che il sin-daco da noi interpellato telefoni-camente ha spiegato che «quanto sarà possibile fare in suo potere per questi lavoratori sarà fatto. Intanto – come ha spiegato il sindaco Caroli – abbiamo provveduto a “tampona-re”, seppure con contratti di breve durata, la situazione di due di loro (inizialmente erano sette, ndr)». Speriamo intanto di essere "più for-tunati" e che anche con il nostro in-tervento di stampa "pungolatrice", dalle parole si passi quanto prima concretamente ai fatti: quelli cioè che vadano nella direzione di una positiva conclusione della vicenda ed in favore dei lavoratori.

• GABRIELE ROMA. • COSIMO URSO. • ANGELO URSO.

• I LAVORATORI POSANO INSIEME CON ANGELO LEO (2° DA DESTRA), SEGRETARIO GENERALE DEL “NIDIL” DELLA CGIL-BRINDISI CHE LI SEGUE DA VICINO.

• PIETRO ALBANESE.

L'improvvisadisoccupazione ed i

numerosi fi gli a carico hanno gettato nellosconforto più totalequesti lavoratori che

adesso non sanno più che cosa fare e sperano in un intervento del Prefetto.

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Ma intanto il sin-dacato ha pro-mosso un ricor-

so che sarà presentato contro i licenziamenti del Comune di Ceglie. «Non si buttano in mezzo ad una strada dei lavoratori in que-sta maniera». Tuona anzitutto così Angelo Leo, segretario gene-rale del “Nidil” della Cgil-Brindisi che sta seguendo da vicino in-sieme con la CGIL i la-voratori in tutta questa drammatica vicenda e che spiega nei dettagli l’intera vicenda.

«Abbiamo anzitutto impugnato - egli pro-segue - tutti i licen-ziamenti sul piano legale ed i nostri avvo-cati adesso andranno in tribunale. Poi “in-sisto” - puntualizza lo stesso Angelo Leo - con la figura istitu-zionale di S.E. il pre-fetto: ritengo un atto gravissimo che qual-cuno faccia “saltare” gli impegni firmati e presi alla presenza del prefetto a suo tempo. Un atto che ritengo sia di una gravità inaudi-ta. Non si può ignora-

re o non tenere conto di un’autorità come quella del prefetto. E noi non dobbiamo permettere a questi “signori” di ignora-re la intermediazione del prefetto avverso questa vicenda come per ogni altra indica-zione. É infatti grazie a questi lavoratori che Ceglie ha avuto fino a poco tempo fa un aspetto civile per i tantissimi ed annuali lavori che questi bravi operai qualificati han-no fatto negli anni per la città».

“La questione meridio-nale: è stata certamen-te un buon affare”. É

un Sud che non ti aspetti quello di Dario Muci, che domenica 4 settembre scorso ha portato il respiro e il battito della canzone popolare a Ceglie Messa-pica, nell’ambito della ras-segna “Ceglie Estate”. Il giovane cantore salentino ha presentato di fronte ad un pubblico attento e par-tecipe il suo ultimo lavo-ro discografico intitolato Sulu in cui racconta il suo sud. «Non il Sud patinato da cartolina, delle spiagge dorate e del turismo massi-ficato, ma un Mezzogior-no ruvido e senza retorica, ferito dalla speculazione edilizia e dal malcostume

politico», spiega. Muci, che in passato ha collabo-rato con gli Officina Zoè, con voce dura e forte sol-leva questo canto di pro-testa in debito con blues e jazz, ironico nelle riven-dicazioni, struggente nella poesia, reso accattivante e raffinato grazie agli arran-

giamenti di Valerio Danie-le. Rende così omaggio ai grandi nomi della cultura salentina come la scrit-trice Rina Durante e ai cantastorie del meridione (Otello Profazio e Pino Veneziano). Ad accompa-gnarlo in concerto, Attilio Turrisi (chitarra classica e battente), Rocco Nigro (fisarmonica), Valerio Daniele (chitarra acusti-ca, elettrica, tar, kazoo e glockenspiel), a cui si è aggiunta per l’occasione la tromba di Giorgio Distan-te. All’ombra del castello normanno di Ceglie Mes-sapica, un artista eclettico che con questo riuscitissi-mo lavoro discografico è destinato a far parlare an-cora di sé.

LAVORATORI LICENZIATIECCO IL PARERE DEL SINDACATO

• IL SINDACALISTA ANGELO LEO.

• UNA VEDUTA ESTERNA DEL COMUNE DI CEGLIE.

Leo (Nidil-Cgil): «Atto gravissimo far "saltare" gli impegni assunti davanti al prefetto»

Dario Muci in concerto a Ceglie Messapica con SuluNell'atrio del Castello Comunale

Un vero e proprio successo stando proprio alla testimonianzadi chi ha potuto prendere parte alla lieta serata

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L’ex scuola materna di via Bilotta è, e resterà ancora per chissà quanto, abbandonata a se stessa. Alla mercè

di vandali e teppisti. Allo stato attuale non ci sono finanziamenti e risorse da destinare al suo recupero. Sole poche centinaia di euro per riparare gli ulti-mi danneggiamenti. Un destino infeli-ce quello della struttura realizzata per ospitare alcune classi di una scuola ma-terna che ha funzionato praticamente per poco tempo. Chiusa da almeno una decina di anni perché ben presto l’edi-ficio risultò avere problemi di stabilità. Così i bambini non vi hanno messo più piede. I ragazzastri invece sì. Periodici i danneggiamenti, gli atti vandalici e per-sino gli incendi. Perché qui il degrado è pressoché totale: riguarda la struttura di per se stessa ma anche il verde che le sta intorno. Le erbacce crescono a dismisura. E gli alberi pure. Senza mai che qualcuno se ne curi. La scuola di Via Bilotta: un indirizzo che i Vigili del Fuoco di Francavilla ben conoscono. Spesse volte sono stati infatti costretti ad intervenire per spegnere piccoli ro-ghi o allertati per rischio crollo.“Per questo altro anno non abbiamo purtroppo finanziamenti per sistemare e consolidare quella scuola – conferma il primo cittadino Vincenzo della Corte – Speriamo l’anno prossimo. È vero che

la nostra amministrazione ha ottenuto oltre un milione e mezzo di soldi per risistemare le scuole. Ma si è resa ne-cessaria una scelta. E abbiamo dato la priorità alle scuole che ne avevano più bisogno e dove comunque, a differen-za della scuola materna di via Bilotta, c’è comunque un’utenza. La materna in questione invece non essendo agibi-le non ospita bambini”. Per una scuola lasciata in attesa altre fortunatamente beneficeranno dei fi-nanziamenti. Nelle scorse settimane sono stati infatti approvati i primi due progetti: quello per il risanamento dei locali destinati alla scuola materna di via Togliatti e quello per il risanamen-to dei locali destinati invece alla scuo-la media San Francesco d’Assisi. Tutto questo, e altro ancora (dacché a breve saranno approvati altri progetti per le altre scuole della città), grazie al fatto che nei mesi scorsi il comune di Fran-cavilla ha avuto accesso a ben undici finanziamenti da utilizzare per opere di edilizia scolastica. Oltre ai progetti già approvati il comune di Francavil-la si è visto finanziare anche i lavori per la scuola materna di via Cotogno, quelli al I circolo didattico Aldo Moro e poi ancora gli interventi alla scuola di via Zullino ed alle scuole di via De Amicis e via Nazario Sauro.

La scuola "fantasma"di via Bilotta

Viaggio tra le opere pubbliche in degrado

Al posto dei bambini ci sono i vandali che spesso deturpanouna struttura realizzata negli anni '80 ed utilizzata solo per

qualche anno a causa di uno strano cedimento strutturale

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FRANCAVILLA

Alla riscoperta della letteratura italiana. Con questo obiettivo

finalizzato ad attirare e su-scitare nello stesso tempo l’attenzione dei giovani che NuovArredo con la collaborazione di Quarto Canale Radio ha sposato l’idea di produrre un CD antologico. Nell’era mul-timediale i ragazzi fatica-no a prendere in mano un libro, figurarsi un testo di letteratura. Ecco allora la “ricetta” per avvicinare i ragazzi ai testi poetici. E’ in produzione un CD antologico della let-teratura italiana, dal Canti-co delle creature a La livel-la di Totò. Animatore di questa origi-nale iniziativa editoriale, Tani Roma, regista teatra-le, in passato presentatore di eventi, ex amministra-tore sia a livello comuna-le che provinciale. Ottima dizione ed ottima prepa-razione culturale quella di Roma da sempre osserva-tore attento e critico a li-vello sociale e arguta pen-na. Roma, com’è nato questo suo progetto?“Si tratta di una iniziati-va culturale coltivata da tempo ed ora supportata dall'imprenditore Antonio Magrì che, oltre allo sport, attraverso le sue aziende riserva particolare atten-zione al mondo culturale e scolastico. Si tratta di

un percorso letterario con brani noti di S Francesco, Dante Alighieri, Cecco An-giolieri, Lorenzo il Magni-fico, G.B. Marino, Ariosto, Alfieri, Foscolo, Leopardi, Manzoni, Giusti, Ungaret-ti, Montale e Totò”.Viene proposta, attraver-so questo CD, una didat-tica di apprendimento con un occhio puntato ai mezzi moderni. “Il linguaggio dei nostri giovani e non solo è denso di termini stranieri che pur non disdegnando comun-que trascurano la nostra bella lingua. L’uso del pc e degli altri moderni mezzi di comunicazione ha com-portato un allontanamento dalle radici letterarie. Lo studio di autori spesso è imposto perché materia scolastica; l’ascolto del brano presentato in modo diverso può procurare maggiore attenzione, mag-giore conoscenza ed affe-zione. Abbiamo pensato di offrire una carrellata della nostra letteratura in modo meno didattico e più gra-devole. Sottofondi musicali che rendono più piacevole l’ascolto dei brani”.Con questo CD in pratica si vuole, in buona sostan-za, celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia?“Si è vero. In occasione dei 150 anni dell’unità di Italia viene prodotto il CD che lo sponsor Nuovarre-do intende offrire gli stu-denti delle scuole medie e superiori. Oltre al CD si offre anche la nostra par-tecipazione diretta nelle scuole animando lezioni di

italiano”.Il CD comprende 16 brani letti da Tani Roma e Ange-la Lasorsa ben disponibili a collaborare nei vari isti-tuti appunto per animare le lezioni come lettori.La presentazione del CD sarà curata con una con-ferenza stampa in colla-

borazione con gli Uffici scola-stici provinciali della Puglia e della Basilicata e degli Assesso-rati provinciali all’Istruzione.

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• TANI ROMA.

Nasce un CD antologico letterario per gli studentiIl progetto, ideato da Tani Roma è stato sponsorizzato da Nuovarredo. Presto sarà presentato in conferenza stampa con gli Uffici Scolastici e assessorati provinciali

TANI ROMA: «Abbiamo pensato di offrire una car-

rellata della nostra letteratura in modo

meno didattico epiù gradevole.

Sottofondi musicali che rendono più

piacevole l’ascolto dei brani».

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La Rete dell'Accoglienzabando d'idee per il coinvolgimento e la

collaborazione tra le associazioni, gli enti e le cooperative sociali

che si occupano di migranti e accoglienza in provincia di Brindisi.

Il bando "La Rete dell'Accoglienza" nasce dalla consapevolezza che la nostra terra è da sempre in grado di accogliere i migranti. Interessante è comprendere come siano cambiate le dinamiche dell'accoglienza e come siano cresciute le professionalità del territorio in questo settore.

"La Rete dell'Accoglienza" è una grande occasione per tutti gli attori sociali che si occupano di migranti: col bando si mettono a disposizione 3.000,00 euro per la promozione di iniziative che riguardino i temi dell’accoglienza e della migrazione dei popoli. I progetti presentati dovranno svolgersi presso la sede del Laboratorio Urbano In Punta di Piedi di Francavilla Fontana.

Per scaricare il bando integrale e il modulo di partecipazione, clicca su www.consorzionuvola.it

info: 0831812082 / 392 9012460

presentano

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L'INTERVISTA/ ALLA RISCOPERTA DEL DIALETTO

Salvatore Emanuele Passaro è il fondatore del gruppo “Lu franchiddese” gruppo face-book in cui si parla solo in dialetto. E’ nato il 6 maggio del 67 a Francavilla Fontana. Risiede a Treviso dove insegna da 11 anni, come docente di lettere presso l’Istituto Comprensivo di Paese (TV).Com’è nata l’idea di creare il gruppo-facebook “Lu franchiddese”?Sono passati ormai più di due anni da quel-la sera in cui, nella mia casa di Treviso, dove vivo da 11 anni, mi balenò l’idea di creare un gruppo sul social-network Face-book che raggruppasse un po’ tutti i franca-villesi. La mia volontà è stata quella di av-vicinare soprattutto “li franchiddisi” sparsi in tutta Italia e nel mondo ai residenti, in una piazza virtuale in cui si parlasse solo ed esclusivamente il francavillese, non l’ita-liano colto e scritto, né l’italiano regionale parlato, né il dialetto italianizzante, né il gergo giovanile, ma solo ed esclusivamente il dialetto locale, arcaico, che purtroppo, come ricorda l’illustre linguista Gaetano Berruto, in Italia sta scomparendo ovunque. Nostalgia della città?Non solo nostalgia della città e del dialetto francavillese, anche meditazione e convin-zione della necessità di dare vita, attraverso uno strumento aperto, veloce e democratico come Facebook, al recupero dell’identità personale dei concittadini, della propria storia, legando la stessa anima francaville-se alle proprie radici con un respiro, un sentire comune e condiviso: l’uso del dia-letto, appunto. Parlare “franchiddese” non può sembra-re anacronistico nel 2011?Come diceva Machiavelli: “Non si può tro-vare una lingua che parli ogni cosa per sé senza aver accattato da altri". E l’italiano oggi non avrebbe tutto il suo senso se non avesse “accattato” anche dai dialetti. Vo-glio dire che la lingua di ogni giorno par-lata o è un italiano regionale o un dialetto regionale: il fondo del lessico italiano è di-

ventato pluriregionale. A scuola non s'insegna la varietà parlata comune di una lingua, né il dialetto che spesso è anche alla base dell’italiano.Il dialetto francavillese ha la sua impor-tanza linguistica?Per carità, il linguista Grassi ricorda che il dialetto, come ogni sistema linguistico, va considerato come un insieme di varietà. Il linguista Berruto è arrivato ad ipotizzare, con la scomparsa delle generazioni più an-ziane, che ancora conoscono ed usano una versione più antica ed autentica del dialetto, una progressiva trasformazione dei dialetti “in nuove varietà italo-romanze. Sarebbe, per i dialetti, un modo indolore per morire. Puntate, dunque, all’unità dei francavil-lesi attraverso l’uso del dialetto?Proprio così. Il mio gruppo, del quale sono fondatore e che è magi-stralmente amministrato dall’amico Mimmo Leo, punta all’uso, alla ri-visitazione e conservazione del dia-letto francavillese che è bagaglio culturale comune di tutta la città, segno forte di appartenenza ad anti-che radici, carta d’identità di tutta la “comunità franchiddese”.Un gruppo diverso dagli altri?Ci sono tanti gruppi Facebook che si richiamano a concetti di amicizia, di scambio di opinioni politiche sulla città, tanti che guardano a Franca-villa; noi siamo l’unico gruppo che ha il fine unico, fondante di espri-mere pensieri, stati d’animo, senti-menti attraverso l’uso del dialetto “franchiddese”. La lingua per noi è solo mezzo di confronto, di dialogo civile e democratico, un mezzo che ci unisce. Oggi abbiamo quasi 2200 iscritti e tutti rispettano il decalogo che ci siamo dati che si può così sintetizzare: parlare liberamente ri-spettando tutti. Puntiamo al recupe-ro delle espressioni perse, dei modi

di dire, facendo bene attenzione ad evitare personalismi, volgarità gratuite o atteggia-menti isterici incentrati sull’egocentrismo di possibili esaltati del web e se possiamo evitiamo l’uso del franchiddese addolcito.Cosa intende per franchiddese addolcito?L’espressione intende definire e colpire il dialetto italianizzato (es. pantaloni per quazi o quazuni). Gli iscritti, tra i quali annoveriamo anche scrittori locali e di-verse associazioni culturali francavillesi, si sforzano di dialogare quotidianamente partendo dall’uso gratuito di soprannomi, quartieri o rioni, frazioni della città, vi-cende, aneddoti, luoghi, cunti, poesie, per scambiarsi opinioni e capire la trasforma-zione del dialetto, che come tutte le lingue è

inevitabile e naturale.Mantenere in vita il “francavillese” par-landone su Facebook, chi l’avrebbe mai potuto ipotizzare?Nessuno pochi anni fa, 2200 persone oggi. Il nostro dialetto è vita, storia di usanze, valori di civiltà passate, ricco di francesi-smi (poscia), latinismi (acciu, cursupinu), ma anche di parole di origine greca, slava, spagnola, araba; dà forma a parole che in italiano non esistono: crusciulu, cruèccu-lu, màttirabanca, dando significato pieno, meglio che in italiano, armonizza le idee, a volte le inasprisce, diventa espressione con-divisa di una comunità, una veste tagliata su misura, un recipiente, “nu capasoni ca ripa tuttu”. Per tutti questi motivi merita di essere trasmesso ai propri figli come ba-gaglio culturale imprescindibile, dialetto come scrigno che ci fa possedere una gran-de eredità, quella dei nostri avi, la nostra storia.

Organizzate anche mani-festazioni sul territorio?Questi primi due anni sono

stati di formazione per il gruppo, molti di noi si sono conosciuti, sono nate amicizie e frequentazioni importanti. Abbiamo lo zoccolo duro che è formato da Elisabetta Pepe, Fioranna D’Angela, Enrico Miano, Rosanna Milone, Giovanni Di Noi, Vilma Rametta, Patrizia Curto, Emanuele Rizzo, Carmen Andrisano e Pompea Penta, tutto sotto l’egida di Mimmo Leo che è il cuore del gruppo, l’amministratore e moderato-re. Abbiamo organizzato in due anni due "Feste de Lu franchiddese”, feste estive di gruppo in cui sono state raccolte e conser-vate immagini antiche della città, vecchi filmati su Francavilla, di cui uno prodotto dalla Rai negli anni ’70. Non è mancata la cena sociale con lettura da parte di Giu-seppe Cafueri delle "Letteri ti Calabbò" dell’autore Vincenzo Garganese, i balli e canti di pizzica ad opera di Pietro Balsamo. Per il prossimo anno sono in cantiere di-verse idee. Pensiamo di sostenere le scuole della città dotandole di materiali e strumen-ti didattici di cui possono necessitare.

"lu franchiddesi" in una piazza virtualeSu facebook è nato un gruppo per non far morire il dialetto locale. In cantiere diverse idee per dotare le scuole di materiali

Il prof. Salvatore Emanuele Passaro ha fondato il grup-po facebook "lufranchiddese". Nella foto insieme a Mimmo Leo, a sinistra.

• LE "ATTIVISTE" DONNE DEL GRUPPO FACEBOOK "LU FRANCHIDDESE".

Fotoservizio: Vilma Rametta

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Il sindaco "scrive" ai suoi concittadini per rassicurarli

Nello scorso numero 45 di agosto 2011, abbiamo pub-blicato l’articolo (intitolato

“La rabbia di Bax”, alle pagine 4 e 5) su alcune delle problemati-che lamentate e sollevate dai resi-denti della contrada Bax a Fran-cavilla Fontana. Nell’occasione l’ampio articolo ha dato spazio oltre che alle proteste della gente anche alle valutazioni sollevate da chi in queste contrade si occu-pa a livello religioso. Un “bilan-cio” complessivo tutto sommato negativo quello che ne era venuto fuori; per cui ad uscirne con le “ossa rotte” sono stati politici ed amministratori da un lato (indi-cati quali “presenzialisti” della contrada solo in occasione delle campagne elettorali) ma anche e soprattutto il primo cittadino della città, il dott. Vincenzo della Corte. Tacciato di essere un sog-getto politico che non mantiene le promesse fatte qui in questa zona e che dopo tante parole sarebbe stato forse il caso di passare ai fatti concreti, in favore di quelle contrade.Lo stesso sindaco della Corte, adesso, intende dire alcune cose a difesa propria e del proprio ope-rato.Ed alla cui cosa noi correttamen-

te diamo il giusto spazio.Un messaggio il suo, per certi versi sibillino e quasi in codice e che chi avrà orecchie per inten-dere comprenderà certamente!---Ho letto con profonda meraviglia l’articolo apparso sull’ultimo nu-mero del brindisino in merito ad una presunta “rabbia di Bax” verso i politici in genere e verso l’Ammi-nistrazione Comunale rappresen-tata dal sottoscritto. Meraviglia, ma non sorpresa perché la prima impressione nel leggere l’articolo è che sia stato un atteggiamento guidato da qualcuno che è anima-to da pregiudizio e rancore verso un’Amministrazione Comunale che sta lavorando bene a difesa degli interessi di tutti e non dei privilegi di qualcuno. Vorrei, in premessa, aggiungere che la Contrada di Bax per me ha un valore particolare per avere in qualche modo iniziato la mia carriera politica-ammini-strativa nel ’90 propria da quella Contrada, per avere frequentato da sempre quel territorio per amicizia verso persone che li hanno le loro radici. Pertanto conosco bene quel luogo di Francavilla Fontana che frequento molto di più lontano dal-la campagna elettorale.Ma veniamo ai problemi denun-ciati, a cominciare dalle promesse elettorali, disattese secondo qual-cuno che non sto a citare.In campagna elettorale in verità abbiamo promesso tre cose:1) il trasporto scolastico era a pagamento ed alle famiglie ave-vo promesso la gratuità da subito e così è avvenuto dal 1° gennaio 2010, ovvero con il primo bilan-cio approvato dal sottoscritto ove venne prevista la spesa a carico dell’Amministrazione Comunale;2) migliorare la Pubblica Illumina-zione della Via principale entro la legislatura. Su questo obiettivo in-sisteremo nonostante i minori tra-

sferimenti statali ed il rispetto del patto di stabilità pongono dei freni reali a tutte le Amministrazioni Co-munali e qualcuno questi problemi li conosce assai bene.3) la sistemazione della Piazzetta è di proprietà della Curia (quindi della Chiesa) motivo per il quale avevo dato la mia disponibilità a fare un cambio con i locali della scuola annessi alla Chiesa, ma di proprietà comunale.Se questo cambio non avviene, l’Amministrazione Comunale non può intervenire per sistemare una proprietà non appartenente al Co-mune. Questo è di conoscenza certa sia per il Vostro parroco che il no-stro Vescovo. Nel frattempo questa Amministrazione Comunale non ha dimenticato Bax tanto che ha pre-sentato in area vasta un progetto che mira alla riqualificazione del borgo rurale Bax tra le Murgie e la piana brindisina a tutela e valoriz-zazione della Lama presso Vallone Bax. Questo progetto rientra nel segmento turistico dell’ecoturismo che rappresenta oggi il motore principale dell’economia turistica.

Oggi si mira a tutelare ed a proteg-gere il patrimonio ambientale ren-dendolo fruibile e vissuto in modo tale da rendere il cosiddetto turi-smo verde una reale risorsa anche economica.Carissimi amici di Bax, avremmo potuto focalizzare la nostra atten-zione su un altro luogo del terri-torio francavillese, ma abbiamo voluto seguire l’obiettivo di valo-rizzazione del borgo rurale di Bax in termini di ospitalità rurale e di riconversione delle attività agri-cole, prodotti tipici ed agricoltu-ra biologica. Certo è un progetto ambizioso, ma va’ riconosciuto al vostro Sindaco che ci sta provando. Ai problemi, certo importanti, sol-levati nell’articolo, non sono state promesse elettorali, ma non per questo l’Amministrazione Comuna-le si esime dall’affrontarli. Tuttavia per la soluzione di tali problemi oc-corre il coinvolgimento di altre isti-tuzioni e soprattutto dei cittadini di Bax e non solo.- Se qualche “criminale” non ri-spetta il rosso al semaforo la colpa pensate davvero che sia del Sinda-

co?- Se cittadini incivili buttano buste di spazzatura ovunque e non inten-dono fare la differenza è colpa del Sindaco?- Se lungo quel rettilineo stradale che costeggia la Chiesa non si ri-spetta il limite di velocità la colpa è del Sindaco?Allora amici di Bax riflettete con la Vostra testa, non fatevi strumenta-lizzare così facilmente da personag-gi che hanno certo interessi diversi dai Vostri. Il bisogno di sicurezza è una esigenza primaria che vale per Bax come per l’intero territorio ed io ho sollevato e sollevo sem-pre, questa esigenza alle istituzioni che hanno competenza in questo; i Vigili fanno quello che possono ma non sono in servizio nelle ore notturne. Su questo problema non abbasseremo mai la guardia. Per una maggiore informazione vedre-mo cosa fare, comunque oggi tutti usano il computer ed allora può essere sufficiente collegarsi con il sito del Comune per acquisire l’in-formazione desiderata. In conclusione riaffermo l’impegno dell’Amministrazione Comunale verso Bax compatibilmente con le risorse economiche utilizzabili. E’ sotto gli occhi di tutti il momento critico che tutte le nazioni stanno attraversando che si ripercuote su-gli enti locali.I tempi sono cambiati, cari concit-tadini, oggi governare una Città è diventato molto difficile; chi è stato delegato all’opposizione oggi può fare la sua bella figura criticando l’opera di chi ha il gravoso compito di amministrare una comunità. Non ho paura di assumermi la respon-sabilità necessaria per fare bene, per fare meglio possibile, ma vor-rei essere giudicato a fine manda-to e soprattutto senza pregiudizio alcuno.

A prestoIl Vostro Sindaco

(...) Non ho paura di assumermi la responsabi-lità necessaria per fare bene, per fare meglio possibile, ma vorrei essere giudicato a fi ne mandato e soprattutto senza pregiudizio alcu-no (...).

(...) Tuttavia per la soluzione dei problemi oc-corre il coinvolgimento di altre istituzioni e soprattutto dei cittadini di Bax e non solo (...)

La "Rabbia di Bax" fa... arrabbiare il

sindaco della Corte

di Giovanni di Noi

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XXII

SPECIALE/ DI TUTTO... UN PÒ

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CULTURA & SALUTE

Lo scorso agosto nella sala espositiva della Casa della Cultura, si è svolta la cerimonia di presentazione della 12ª edi-

zione del Lucania Film Festival.Tra gli artisti finalisti, tutti con esperienze professionali ed artistiche importanti, anche una nostra concittadina, l’artista Antonella Zito (1988), la più giovane selezionata, pre-sente con due opere: Mitomania, Alterigia. Due opere fotografiche realizzate a stampa lambda su forex che hanno riscosso grande consenso e ammirazione da parte del folto pubblico presente e di quanti hanno visitato la mostra.Nel suo profilo critico, riportato sul catalogo di presentazione, il curatore Tommaso Ari-emma ha evidenziato che quella di Antonella

è un’arte caleidoscopica, in cui modelli, mo-delle, set allestiti costituiscono l’armamenta-rio espressivo attraverso cui l’autrice mostra di trovarsi più a suo agio, consentendosi di giocare con fantasmagorie elettro-pop e in-quietudini glamour.L’artista ama sperimentare materiali, tecni-che e soluzioni sempre improntate alla ricer-ca di forme espressive all’avanguardia e di linguaggi innovativi; la sua ultima opera “io sono… ora!”, quadro a tecnica mista è da vedersi con occhialini 3D, in quanto realiz-zato in lettura e visione stereoscopica ana-glifica.Antonella Zito, a dispetto della sua giovane età, vanta già un curriculum artistico impor-tante nel mondo dell’Arte, avendo già realiz-zato delle personali e partecipato con succes-so a diversi concorsi ed esposizioni nazionali con la fotografia, le installazioni e quadri a tecnica mista.Tra i principali eventi espositivi nel corso dell’anno si segnalano: selezione al “Camera Oscura-Contest Internazionale di Fotogra-fia” con esposizione presso il Caffè Lettera-rio di Roma; selezione al Premio “TECHNE” per la creatività scientifica applicata, con esposizione al Centro Congressi di Parma; esposizione presso Casa Carbotti di San Vito dei Normanni alla mostra “I.D.ENTITY” in-sieme ad artisti di rinomanza nazionale.Per chi volesse approfondire la conoscenza dell’artista e del suo operato può consultare il sito: www.antonellazito.it

Giovane francavilleseal "Lucania Film Festival"Si tratta di Antonella Zito, presentata al “11x11th” di arte contem-poranea della 12ª edizione del Lucania Film Festival di Pisticci

• ANTONELLA ZITO CON IL CRITICO TOMMASO ARIEMMA. ALLE LORO SPALLE DUE OPERE DELLA ZITO: “ALTERIGIA” (SOPRA) E “MITOMANIA” (SOTTO).

L'ANGOLO DELLE FELICITAZIONI!Fiocco rosa in casa della fa-miglia Truppi di Francavilla Fontana. Pom-peo insieme con la moglie Giusy e la fi-glia maggiore Valentina, an-nunciano lieti l'arrivo della loro piccola

Sofia. Ecco-li, qui accan-to sorridenti tutti insieme in posa in que-sta foto per "ilbrindisino". Auguri sinceri anche da tutti noi del grup-po editoriale "Quarto Cana-le Radio SRL".

Secondo quelle che sono le abitudini di molti, ci si reca presso un ambulatorio di fisio-

terapia quando ormai algia e flogosi (dolore e infiammazione) sono ormai ai limiti della sopportazione. Questa brutta abitudine mette in seria diffi-coltà il professionista del settore. Bravi per quanto si possa essere nessuno di noi fa miracoli. Dico ciò per motivare i clienti/pazienti a non attendere il momento nel quale quel-lo che era solo un fastidio diviene una vera e propria inabilità valutan-do anche il numero di sedute che si-curamente varia, per prevenire sono sufficienti pochissimi trattamenti, per curare a volte, anzi sempre, siamo costretti ad aumentarne la durata nel tempo, di conseguenza il trattamen-to diviene una spesa. Comprende-re che prevenzione e riabilitazione sono momenti della fisioterapia del tutto differenti, porta ad avere un at-teggiamento nei riguardi di sé stessi

sicuramente più attento. Curarsi non vuol dire solo assumere unqualsivoglia farmaco, curare il pro-prio fisico significa prendere in seria considerazione anche altri aspetti, quello lavorativo per esempio, anda-re a lavorare con un dolore lombare è certamente differente dall'andarci in perfette condizioni. Così come il rilassamento muscolare tramite massoterapia (massaggio), dona alla mente un sano riposo. Mai tra-scurare il FENOMENO ARTROSI-CO o patologie artritiche. Allo stesso modo alzare la soglia di attenzione sul "modo di camminare (deambu-lazione) e sulla postura che giornal-mente si tende ad avere, correggen-dola se è necessario. Sui bambini in particolare e sugli adolescenti fate molta attenzione a scoliosi, iper-ci-fosi, iper-lordosi, nonché l'appoggio plantare che spesso può non essere esatto. In tutto quanto esposto, il Fi-sioterapista potrebbe aiutarvi, e non poco. Siate attenti e abbiate cura di voi stessi e dei vostri bambini come sempre fate e se ritenete che in que-sto articolo vi siano elementi che ab-biano catturato la vostra attenzione io per primo ne sono felice, signifi-cherebbe che sono stato in grado di spiegare una parte minima della mia professione.

FisioterapistaDott. Massimo Destratis

Comportamenti correttidi prevenzione

PUBBLIREDAZIONALE

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A partire dal 15 settembre si apriranno i cancelli degli istituiti scolastici pugliesi: quello che si profila sarà un inizio d’anno

rovente e non esente da polemiche! L'apertura delle scuole si avvicina e sulle fami-glie italiane sta per abbattersi l'ennesima stan-gata: quella del caro libri. Secondo le stime delle associazioni dei consumatori le famiglie italiane spenderanno, infatti, in media l'8% in più rispetto al 2010. Ad incidere sulla maggio-re spesa non è solo l'aumento del prezzo dei libri, ma anche quello del loro numero dovuto all'incremento delle materie insegnate per ef-fetto della riforma Gelmini.Gli studenti si ritroveranno pertanto a studiare materie come musica, comunicazione, più lin-gue ed informatica e avranno dunque bisogno di testi nuovi di zecca: i genitori degli studenti di tutte le età sono già alle prese con lunghe file in libreria, testi introvabili e, di conseguen-za, tante spese da affrontare. Da un’occhiata alle liste dei libri di testo ci si rende conto dei costi che sembrano lievitare anno dopo anno; nel 2011/2012 la spesa au-menterà soprattutto per le scuole superiori: a subire gli aumenti più significativi saranno gli studenti degli istituti tecnici del settore tecno-logico (9,1%) e del settore economico (5,7%). Gli incrementi di spesa per il secondo anno arrivano al 37,5% per il settore tecnologico e al 20,6% per quello economico. Gli incremen-ti per i licei classici e scientifici arrivano alla soglia media del 2,5%: i più penalizzati sono gli studenti dei primi due anni che arriveranno a spendere il 3,1% e il 5% in più al classico e il 3,3% e il 4,8% in più allo scientifico. Gli aumenti riguardano anche gli studenti delle scuole medie: l'aumento medio del 2,5% rag-giunge la punta massima del 3,6% per il se-condo anno.

Genitori e associazioni di consumatori han-no, quindi, alzato la voce sul “caro libri”: da un’indagine recentemente svolta è emerso che in più della metà delle classi delle scuole su-periori sono stati sforati già nel 2010 i tetti di spesa - peraltro in aumento variabile tra l’1,4% e il 3,8% come da decreto nr. 43 del 10 maggio 2011 - previsti dal Ministero dell'Istruzione!Questo succede perché a differenza di quanto accade per le scuole primarie, la normativa non consente al Ministero di poter fissare il prezzo dei libri per le scuole superiori che viene sta-bilito arbitrariamente dagli editori! Solo che due anni fa il Ministero aveva preventivato un grosso taglio della spesa per l’acquisto dei libri scolastici, taglio che avrebbe dovuto raggiun-gere il 30% entro il 2012 e che ad oggi pare un dato meramente fantasioso salvo miracoli!I prezzi dei libri, necessari all’apprendimento scolastico, sono quindi in salita, con un conse-guente impoverimento delle tasche delle fami-glie italiane, che saranno ulteriormente messe alla prova da una nuova ondata di rincari e ta-gli previsti per il prossimo autunno.A nulla è valsa la richiesta dell'Associazione dei genitori italiani di poter annoverare tra il “deducibile” la spesa dei libri di testo: di tutta risposta il ministro dell'Istruzione, Mariastel-la Gelmini, ha promesso sanzioni “attraverso una riduzione del trasferimento dei fondi” alle scuole che non rispettano il tetto di spesa.

IL MERCATINODELL’USATO

Un italiano su tre utilizza libri usati: alcuni adottano il vecchio metodo di comprarli da un parente, un amico o un conoscente risparmian-do tra il 40 e il 50%; i veri affari, però, si fanno su internet dove è possibile avere sconti fino all’80%. Sarà colpa della crisi, dell’aumento dei costi e della diminuzione degli spazi nelle case ma sui banchi di libri riciclati se ne ve-dono sempre di più, perdendo, forse, un po’ di quel valore affettivo e culturale che hanno rappresentato fino ad oggi! Ma è la realtà per coloro che non possono per-mettersi di acquistare libri a prezzo pieno.

La ricerca sul comportamento dei consumato-ri per l'acquisto dei libri e dizionari scolastici usati indica che si è passati dal 28% dello scor-so anno al 36% di quest anno (un considere-vole aumento dell'8%). Il 37% del campione sceglie libri usati per ristrettezze economiche, il 32% per abitudine, il 21% per combattere il caro vita ed il 10% perché costano meno del-le fotocopie. I libri scolastici vengono riciclati perché non servono più (17%), per esigenze economiche (39%), o semplicemente non era-no piaciuti (44%).Insomma, stufi di nascondere il libri usati nello sgabuzzino o nella propria cameretta, gli stu-denti italiani, anche quest anno, hanno pensato di riciclarli! Bisogna solo stare attenti a sce-gliere testi in buono stato di conservazione ed evitare di acquistare libri sottolineati o eviden-ziati che rendono illeggibile il testoRincari più contenuti e pari al 2% per il corre-do scolastico: c'é chi va a caccia dell'affare su e-Bay, chi propone un kit all inclusive contro il caro prezzi a pochi euro per acquistare zaino, astuccio e cancelleria varia!

MEGLIO I TESTI NETBOOKSU UNA CHIAVETTA USB

Nel monitorare e confrontare i siti dei diversi istituti scolastici di ogni ordine e grado di tut-ta la regione, è emerso che la maggior parte degli istituti, pur rispettando i limiti di spesa previsti e quindi, teoricamente, senza superar-li, di fatto, possono sforare il budget in quanto l’eccedenza rientrerebbe comunque nel limite massimo del 10% fissato nello stesso decreto.Il caro-libri colpisce ogni anno le famiglie disincentivando il proseguimento degli studi dei figli nati in famiglie economicamente in difficoltà. Per risolvere il problema sono sta-te messe in atto diverse soluzioni ma nessuna, perlomeno finora, ha portato ad una radicale riduzione del costo dei libri scolastici. Tra gli esempi positivi spicca l'istituto Majo-rana di Brindisi che ha confermato l'iniziativa Book in progress: libri scritti dai docenti in versione ebook contenuti in una chiavetta usb da utilizzare con un netbook che la scuola met-

terà a disposizio-ne delle famiglie al costo di poche centinaia di euro. Trattasi di “libri fatti in casa” grazie all'utilizzo degli appunti didattici scritti dagli stessi docenti, stampati e distribuiti agli studenti. L'iniziativa permette un risparmio sulla spesa dei libri scolastici di almeno 200 euro l'anno per studente. I libri “fai da te” del progetto Book in progress non sono altro che una trasposizione di quanto avveniva in pas-sato nel mondo universitario, dove gli appunti delle lezioni del docente potevano spesso so-stituire l'acquisto del libro di testo. Il progetto non fa altro che applicare questo vecchio meto-do didattico alle scuole superiori, con evidente risparmio per la spesa dell'istruzione sostenuta ogni anno dalle famiglie degli studenti. L'iniziativa del progetto portato avanti dall'ITIS Majorana è stato accolto con interes-se da molte associazioni dei consumatori, spe-rando che l'idea si estenda ben presto anche ad altre realtà ed istituti scolastici.

di Marina della Cortediritti dei cittadini

Avv. Marina della CorteUnione Nazionale Consumatori

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Un italiano su tre utilizza libri usati

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FRANCAVILLA/ COSTUME E SOCIETÁ

Il Circolo di Rifondazione Comunista di Fran-cavilla Fontana, nel periodo estivo non è restato chiuso per ferie. Anzi. Per tutta l’estate è stato un via vai di incontri e confronti, serrati e motiva-ti: è stata questa la valvola di sfogo, la voglia di moltissimi giovani che hanno in siffatta maniera chiesto di conoscere ed approfondire le problema-tiche maggiori che attanagliano la vita sociale nel nostro Paese. Ma soprattutto ciò che i tanti giova-ni hanno chiesto ed ottenuto è stato di conoscere ed approfondire quelle che sono le regole sane di una politica per certi versi oggi “spaesata” e che non si riconoscono sovente nella odierna politica con la “P” maiuscola.Motivo conduttore che ha portato moltissimi giovani a “disertare” molte delle gior-nate al mare allora non è stata tanto la crisi economica quanto la crisi totale di va-lori sani e puri e nella quale rischia di incappare la nostra società.---“Evitare di cadere è possibi-le”, sembra il motto coniato dagli stessi giovani – non solo e non tutti di Rifondazione – che questa estate hanno affollato la sede nella centralissima corso Umberto I a Francavilla. Ospitiamo - sull’argomento – l’in-tervento del giovane francavillese Nicola Modugno, universitario a Torino, uno dei giovani che ha parte-cipato attivamente agli incontri di politica promossi dai giovani di Rifondazione Comunista.Qualcuno dice che questa è la generazione di giovani che si sente più lontana, più estranea al mondo della politica. Molti di questi giovani dicono di essere apo-litici, altri non si interessano perché non ne hanno voglia, altri ancora, come direbbe Giorgio Gaber,

"votano scheda bianca per non sporcare".Mi hanno insegnato che è importante pensare con la propria testa, avere un'idea per la quale vivere, lottare; è essenziale avere un'idea, non possiamo aspettare che qualcuno scelga per noi, non possia-mo più accettare le decisioni di una classe politica che non vive più sul nostro pianeta: chi governa oggi non riesce più ad ascoltare i problemi dei gio-vani, dei precari e dei disoccupati perché è vecchio, privilegiato e stanco. Un corpo vecchio e malato non riuscirà mai a trovare le forze per risollevarsi

da un momento di crisi.Abbiamo il dovere di fare po-litica, non dobbiamo più avere paura di esporci, perché oggi chi ci governa ha bisogno di una massa dormiente e terro-rizzata per poter alimentare un sistema che è stato studiato e fatto su misura del politico e delle lobby che lo appoggiano.E mentre i nostri cari senatori e deputati si godevano le meri-tate vacanze al mare, un grup-po di ragazzi, in pieno agosto, ha organizzato un "corso di formazione politica".I giovani comunisti di Franca-villa Fontana, a dispetto delle

previsioni, sono riusciti ad organizzare tre incontri che hanno coinvolto anche ragazzi che di politica non hanno mai sentito parlare. É stato sorprendente notare che con un po’ di parte-cipazione tutti possono imparare a far politica, tutti possono decidere del proprio destino senza aspet-tare la raccomandazione o il miracolo del politico di turno.Grazie a questi incontri sento di amare un pò di più la politica e un po’ meno chi mi rappresenta, chi dice di far politica.Cari senatori e onorevoli, qui c'è ancora qualcuno

Un altro mondo è possibileL'INTERVENTOA SCUOLA... DI POLITICA

che ha voglia di mettervi il bastone fra le ruote, abbiamo fame di sapere e di impa-rare, e soprattutto, a differenza vostra,

non abbiamo ancora perso la voglia di costruire un mondo più giusto.

Nicola Modugno

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SPORT & SALUTE

L ’invecchiamento bio-logico, fenomeno co-mune a tutti gli esse-

ri viventi, determina un graduale deterioramento dei meccanismi di dife-sa dell’organismo. La ri-cerca in campo medico è orientata ad innalzare l’indice medio dell’invec-chiamento cronologico, ma anche a migliorare la qualità della vita dell’an-ziano, favorendone lo sta-to di salute, l’autonomia e l’integrazione sociale, evitando così problemi di

emarginazione che hanno risvolti negativi sul piano psicologico. Invecchiare non è una malattia. Infatti, anche se non è possibile sottrarsi alla comparsa di eventi involutivi, alcune espressioni della senilità possono essere ritardate. Il processo d’invecchia-mento è regolato da fattori ereditari, ambientali e dal-le abitudini di vita. Dati scientifici recenti testimo-niano che si può “invec-chiare bene” stimolando le varie funzioni organiche

attraverso una regolare at-tività fisica, evitando così di incorrere in situazio-ni patologiche note come sindrome “ipocinetica”. L’invecchiamento fisiolo-gico produce modificazio-ni di ordine degenerativo a carico di organi e appara-ti. Tali modificazioni non possono essere conside-rate patologiche, in quan-to sono manifestazioni inevitabili di un normale processo biologico. Mol-to importante è, quindi, la prevenzione, costituita

prima di tutto da un giu-sto equilibrio emotivo, da un ritmo di vita stimolante sul piano fisico e psichi-co, dal rispetto di alcune norme preventive e da una dieta alimentare razionale. Sulla base delle conoscen-ze fisiologiche attuali si è concordi nell’affermare che la promozione del-la salute e la prevenzione di numerose condizioni di malattia sono legate all’adozione di stili di vita sani. L’O.M.S., l’Orga-nizzazione Mondiale del-

la Sanità, stima che gli stili di vita non salutari comportino nell’Euro-pa benestante il 50% delle malattie negli uomini e il 25% nel-le donne. Tra le cause che determinano queste percentuali viene sicu-ramente ritenuta una tra le più importanti l’inattività a cui l’OMS attribuisce il 10-16% dei casi di tumore (co-lon retto, seno), il 10-16% del diabete mel-lito (tipo II) e circa il 22% delle malattie ischemiche. Un modo efficace per ridurre tali malattie può essere ot-tenuto attraverso una strategia di prevenzio-ne che comprende an-che una CORRETTA ATTIVITÀ FISICA. Quest’ultima è intesa soprattutto come un’at-tività motoria che si serve del metabolismo aerobico e che deve essere basata su deter-minati principi quali: specificità, gradualità, continuità, individua-lizzazione. Attraverso un corretto programma di allenamento basato su questi elementi base si riescono ad ottene-re numerosi benefici sull’organismo che in particolare riguardano: cuore, respirazione, muscoli, mobilità arti-

colare, tessuto connettivo, sangue, pressione arterio-sa, composizione corpo-rea, sfera psichica, aspetto sociale. L’attività fisica porta infatti ad un aumen-to dell’efficienza generale dell’organismo garanten-do o migliorando la quali-tà della vita e della salute. Si ricorda a tale proposi-to che l’O.M.S. definisce salute non la completa assenza di malattie, ma il pieno benessere fisico, psichico e sociale.

di Fabio Arpa

Senescenza e attività motoria“sportivamente anziano”

Quando si diventa anziani? Esiste un’età? Quando dunque ci si può definire anziano? Come prevenire o combattere le involuzioni della senescenza? A queste ed altre doman-de il dottor Fabio Arpa e Sonia Russo, diret-trice della scuola “Pianeta Danza” daranno una risposta. Teorica e pratica. Il prossimo 10 ottobre è infatti in programma, presso i locali della succitata scuola, un convegno sul tema “Teoria tecnica e didattica dell’attività motoria preventiva e adattata per l’età adulta ed anzia-na”. Ma non è tutto. Il 14, sempre di ottobre, si terrà nella sede della scuola Pianeta Danza una lezione dimostrativa, al fine di dimostrare quanto e come l'attività fisica faccia bene al corpo ed allo spirito ad ogni età. In particolar modo nella cosiddetta terza età. Il 17 prende-ranno infine il via le lezioni tenute dal dottor Fabio Arpa. Altra novità importante la con-venzione stipulata con l'Università della Ter-za Età. I corsisti dell'Ute potranno frequentare le lezioni a prezzi ridotti. Per maggiori infor-mazioni è possibile contattare il dottor Arpa al seguente recapito telefonico: 329/ 7143381

Anziani a lezione

Per il bene del corpo e dello spirito

Al via il 17 ottobre le lezioni presso la Scuola Pianeta Danza

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SPORT/ CALCIO, "VIRTUS" FRANCAVILLA di Maria Angelotti e Giovanni di Noi

Presentata ufficialmente lo scorso lunedì 5 settembre la rosa della Virtus Francavilla 2011-2012 che

si appresta ad iniziare la sua avventura nel campionato di 1ª categoria. Ad uffi-cializzare la rosa in una piazza gremita è stato il direttore generale del sodalizio bianco-azzurro Mimmo Ligorio. Dalla fusione delle società da cui ha preso vita la Virtus rimangono cinque calciatori, tutti francavillesi che proseguono il loro percorso iniziato con l’Imperial Franca-villa: Davide Ardito (centrocampista), Riccardo Casieri (difensore), Mimmo Balestra (attaccante), Piero Laterza (di-fensore) e Mimmo Ciracì (esterno). Il resto della rosa è completamente nuovo e, come conferma il Presidente Antonio Magrì, è stata scelta con cura cercando di mantenere i giusti equilibri umani e calcistici, senza campioni o elementi chiave intorno a cui far girare la squadra ma con 23 ragazzi validi e intercambia-bili, con ampia esperienza in campionati importanti tra eccellenza, promozione e prima categoria. A confermare gli ottimi rapporti tra le due società della Città de-gli Imperiali ci sono le importanti tratta-tive portate a termine dai due Presidenti che hanno portato alla Virtus Filippo Chirico (difensore centrale), Umberto d’Amone (terzino destro) e Rossano Paciullo (centrocampista). Il gruppo è guidato da Alfredo Paradisi, un giovane mister che prosegue e risposa la città di Francavilla (calcisticamente) dopo aver guidato, con ottimo risultato nella pas-sata stagione, proprio l’Imperial. Nel suo staff, oltre al riconfermato prepa-ratore atletico Antonio Manisco, appro-dano, il responsabile dell’area medica Fabio Arpa ed il preparatore dei portieri Leo di Punzio (bandiera del Francavilla calcio fino a qualche stagione passata) che quest’anno (e forse anche in avve-nire) sarà il “numero 1” per eccellenza. Tra i pali a far compagnia a di Punzio è arrivato, in prestito dall’Anspi Talsa-no, Mino Gravame portiere under classe

1991, anche lui di grande professio-nalità e senza alcuna rivalità o gelosia presunta. Il reparto difensivo è stato costruito secondo una logica ben pre-cisa per volontà di mister Paradisi che

ha voluto tutti giocatori over al centro della difesa. In aggiunta ai già concla-mati calciatori è arrivato Ilario Summa che, dopo una gloriosa carriera in serie D a Grottaglie, ha disputato le ultime

due stagioni in prima categoria prima a Latiano e poi a Erchie (altra costola del-la Virtus). A completare il reparto, due terzini sinistri, Stefano Scazzi preso a ti-tolo definitivo dal Cellino Calcio (rivale diretta in campionato e in un’eventuale corsa al titolo) e Ferdinando Trani clas-se 1991 che nella passata stagione era a Fragagnano. Al centro del centrocampo la scelta è stata più dura perché diver-se erano le soluzioni possibili, dopo le prime amichevoli sono stati confermati Marco Salamina (già allievo di mister Paradisi) e Teddy Montanaro, roccioso calciatore giunto a titolo definitivo dal Latias. A coprire i ruoli di esterni di centrocampo si è pensato a degli under di spessore ed così che sono arrivati a Francavilla Piero Gennari (1991 defi-nitivo dal Maruggio), Marco Frascella

(1991 in prestito dall’Anspi Talsano) ed in prova, in attesa di ratifica dalla f.i.g.c. di Roma, il giovane under nigeriano di ottima fattura Omoregie Lucky. In at-tacco spazio a uomini di peso, gente che fa parlare di sé per il trascorso nei pre-cedenti campionati: Andrea Lo Bianco, Andrea Bardoscia e Renato Picci. Pro-prio quest’ultimo vanta quasi 70 reti negli ultimi tre anni, nei campionati di prima categoria e in particolar modo, nelle ultime due si è distinto come ca-pocannoniere del campionato. Il patron Antonio Magrì ha intanto espresso sod-disfazione per il lavoro svolto dai suoi collaboratori, evidenziando che adesso la parola passa al campo e che le belle parole fin qui pronunciate devono di-ventare fatti. Insomma è ora che le tigri inizino a ruggire.

Virtus, inizia l’avventuraCALCIO 1ª CATEGORIA – «Cercheremo di dimostrare con i risultati sul campo il buon lavoro svolto»

Presentata la rosa della squadra francavillese del patron Magrì

• ANDREA BARDOSCIA. • DAVIDE ARDITO. • FILIPPO CHIRICO.

• MARCO FRASCELLA.• LUCIO GEMMA.• ILARIO SUMMA.

• ANDREA LO BIANCO. • FERDINANDO TRANI. • FLAVIO DE FLORIO.

• MIMMO BALESTRA.• LUCKY.• LEO DI PUNZIO.

• PIERO LATERZA. • PIERO CAVALLARI.• PIETRO GENNARI. • RENATO PICCI.

• RICCARDO CASIERI. • STEFANO SCAZZI.• ROSSANO PACIULLO. • TEDDY MONTANARO.

• LA DIRIGENZA DELLA "VIRTUS" FRANCAVILLA. PRIMO DA SINISTRA, IL PATRON ANTONIO MAGRÍ.

• MINO GRAVAME.• MIMMO CIRACÍ.

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di Maria Angelotti e Giovanni di NoiQUI CALCIO QUI BASKET

Coppa Puglia a parte, il 25 di questo mese la favola, che si spera bella e dal lie-

to fine, della Virtus Francavilla inizierà a scriversi sui campi da gioco. Laddove più che le parole e le intenzioni contano e valgono i risultati. Le ambizioni della diri-genza dovranno trovare riscontro in campo.Ed i ragazzi di mister Alfredo Paradisi sanno di non dover de-ludere le aspettative. Alla vigilia dunque del campionato abbiamo scambiato due battute con chi, più di tutti, può avere in questo mo-mento il polso della situazione.

Ovvero l’allenatore.Dure sedute di allenamento, diverse amichevoli come test e pochi giorni al via al campiona-to. Mister Paradisi, come sta la squadra?“Sicuramente la squadra non è ancora al 100% , ma in questo periodo è giusto che sia così. Sia-mo convinti di aver lavorato tanto e, speriamo bene . Per tali consi-derazioni l'inizio dei campionati rappresenta per tutte le squadre un'incognita, ma noi proveremo ad eliminare sin da subito il gap di ereditato dall'Erchie calcio”.Cosa chiede e chiederà ai suoi

ragazzi?“Io con i miei ragazzi sono molto esigente durante gli allenamenti, perché credo che il lavoro rap-presenti l'unico mezzo attraver-so il quale raggiungere risultati importanti. Nonostante tutto non mi reputo un sergente di ferro, in quanto sono convinto che non servono regolamenti ma progetti condivisi e , se il calciatore spo-sa in toto il tuo progetto ti segue sino alla fine dando sempre il massimo. Quello che mi sento di dire ai miei ragazzi è un sentito ringraziamento per l'abdicazione mostrata nel mese di preparazio-ne, di accettare le mie scelte, che spesso saranno dolorose, perché chi prima chi dopo, tutti saranno indispensabili per il raggiungi-mento della meta, di non molla-re nei momenti difficili che ogni squadra incontra nel suo percor-so annuale ma anzi di cimentar-si in quei momenti cercando nel compagno la forza per andare avanti”.

Mister Paradisi: «Sono moltoesigente negli allenamenti»

• ALFREDO PARADISI.

PER LA SOAVE, UN GIOCO PIÙ VELOCE E DINAMICO

• UN PRIMO PIANO DI LEO IN AZIONE.

• AZIONE DI MUSCI.

Esordio positivo della Virtus Francavilla in Coppa Puglia.Domenica 11 settembre scorso la compagine di mister Paradisi ha battuto in casa per 3-1 il La-tiano. Il 18 settembre la squadra

sarà impegnata in campo neutro per la 1ª partita di campionato di 1ª Categoria contro il Ruffano.Esordio casalingo, sempre in campionato, il 25 settembre prossimo contro lo Scorrano.

IL PRIMO RUGGITODELLA VIRTUS

Siamo entrati ormai nell’ulti-ma fase di preparazione che condurrà la Soavegel Basket

Francavilla all’esordio ufficiale sta-gionale nel campionato di Divisione Nazionale B 2011-12 previsto per domenica 25 settembre. Abbiamo incontrato Davide Olive, coach al quale è stata affidata la con-duzione della squadra biancazzurra per l’undicesima stagione consecuti-va, per tracciare un bilancio di questo primo intenso periodo di allenamenti. Coach quali sono le sue impres-sioni su queste prime settimane di preparazione?Sono sicuramente soddisfatto e ben impressionato di questa prima fase; i ragazzi stanno lavorando inten-samente e decisi a recuperare e raggiungere per l’inizio del nuovo campionato la giusta forma e con-centrazione. Come giudica l’inserimento dei due nuovi arrivati De Bellis e Fer-rienti? Ottimo. Sia Luca che Francesco si sono immediatamente inseriti e in-tegrati col resto della squadra, fa-cendo subito gruppo, arma su cui quest’anno contiamo molto; abbia-mo proprio per questo cercato di

cambiare quanto meno possibile nel nostro roster perché avere a dispo-sizione un gruppo di professionisti perfettamente affiatati fra loro che vivono in modo sereno sia in cam-po che nello spogliatoio rappresen-ta senz’altro un fattore positivo da sfruttare al meglio nei confronti di formazioni che magari, avendo cam-biato molto, impiegheranno di più a raggiungere la giusta amalgama.Coach, abbiamo notato che sta tentando di dare un volto nuovo alla sua squadra e ci sembra che probabilmente quest’anno assi-steremo ad un gioco più veloce e dinamico; ciò è dovuto alla nuova tipologia dei giocatori messi a sua disposizione?L’arrivo di Ferrienti, un lungo si-curamente con caratteristiche com-pletamente diverse rispetto a Di Marcantonio, e quello di De Bellis ci porterà a sviluppare nuove soluzione tattiche; da non dimenticare inoltre che quest’anno, col rientro a pieno regime di un uomo importantissimo come Romeo Trionfo, saranno otto i semior a disposizione e tutti di ottime qualità a cui si aggiunge il giovane Musci che sta ormai acquisendo la giusta esperienza per fare il salto di qualità. Gli ultimi intensi giorni hanno vi-sto la sua formazione impegnata in ben quattro incontro amichevoli: due volte Monteroni (DNC), N.P. Ceglie (C reg.) e CUS Bari (DNA). Come ha visto la squadre in queste prime uscite?

Abbiamo disputato ben quattro in-contri amichevoli in sette giorni per cercare di far assimilare al meglio gli schemi provati in allenamento e testare lo stato di forma raggiunto. I progressi si notano partita dopo partita; tante le indicazioni positive emerse in special modo nell’incon-tro di Bari dove abbiamo affrontato il CUS Bari di Mimmo Morena, for-mazione che quest’anno disputerà il campionato DNA. Ottima sicura-mente l’intensità di gioco messa in campo sul parquet di Bari dove per buoni tratti la squadra è stata si-curamente brillante ed ha messo in difficoltà una formazione di catego-ria superiore; certo c’è ancora da lavorare per continuare a migliorare specialmente la fase difensiva dove i ragazzi devono ancora assimilare al meglio gli schemi e dove dobbiamo essere più reattivi sulle situazioni dei cambi difensivi; sicuramente questo è comprensibile a questo punto del-la preparazione. Abbiamo ora due intense settimane per cercare di ri-solvere le situazioni negative emer-se ed arrivare pronti e concentrati all’impegnativo esordio interno del 25 settembre contro la corazzata Agrigento, forse la migliore forma-zione presente nel nostro girone. Sono convinto, comunque, che anche quest’anno riusciremo a dare grandi soddisfazioni ai nostri tifosi.

---Si ringrazia Bruno Passaro,

relazioni Stampa Soavegel Basket,anche per le foto di Piero Palumbo.

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Entrando all’interno del Panificio e Focacceria “Martinelli” a San Michele Salentino si ha quasi l’im-pressione che qui dentro il tempo si sia fermato a molti anni fa: una primavera di effluvi saporiti, pro-fumi ed antichi sapori, promana dall’interno del laboratorio artigia-nale andando ad inondare tutto e tutti. Il panificio “Martinelli” infatti non è solamente un semplice pa-nificio. Il Panificio e Focacceria “Martinelli” a San Michele Salenti-no tanto per chiarire subito ha da sempre deciso di preferire la qua-lità e genuinità dei prodotti al pub-blico alla quantità. Qui si lavora sodo per quasi 24 ore al giorno.Ai piaceri dei prodotti tipici locali ed al buonissimo pane (qui fanno anche quello a casa, con la sola, la vera e tipica ricetta delle nostre nonne e come con la quale lo si faceva un tempo) si accostano concretamente anche i sapori del-le succulente e variegate focacce dalle mille e una preparazione, per passare ai dolci ed alla pastic-

ceria secca della tradizione tipica locale e pugliese, alle frise ed alle friselline, ai taralli ed ai più delicati (ma non meno saporiti!) tarallini. E pensare che Leonardo Marti-nelli, il titolare di questa fortunata attività – rigorosamente a condu-zione esclusivamente familiare - il cui esercizio commerciale è ubicato a San Michele Salentino nella centralissima via Tasso, 31 (di fronte alla villa comunale) ha aperto solo da pochi anni ma è già “conosciuto” in tutto il mondo. Il “come” ed il “perché” (anche se è facilmente immaginabile) ce lo spiega direttamente lui, in questa intervista, davvero “speciale”.«Tutto è cominciato quando ho aperto questa struttura commer-ciale a conduzione familiare, il 19 settembre di 4 anni fa – spiega, davvero entusiasta, e con motiva-to orgoglio Leonardo Martinelli -. Capita spesso poi che abbiamo addirittura scelto di rifiutare tante richieste proprio a vantaggio del-la qualità e mai della quantità. In

effetti, comunque, al mio attivo ho un’esperienza più che decenna-le, svolgendo questa bellissima attività da circa ben 26 anni. Il segreto del nostro successo sta nel fatto che qui noi lavoriamo e produciamo solamente prodotti artigianali». Intanto sembra che uno dei punti di forza del Panifi-cio e Focacceria “Martinelli” a San Michele Salentino siano anche le focacce, in particolare. «I gusti con i quali produciamo le focacce sono talmente tanti che ho perso il conto e non riesco ancora oggi dopo 4 anni, a fare un elenco. Certo è che oltre alla tipiche e tra-dizionali, facciamo anche quelle ripiene con ricotta forte e spinaci, quelle scoperte, le focacce senza lievito, con cereali, soia, e quelle speciali con farina di camut, che ci vengono richieste direttamente con specifiche ordinazioni». La clientela poi è davvero nume-rosa e variegata. Ed al Panificio e Focacceria “Martinelli” a San Michele Salentino molti dei clienti sono anche stranieri. «Sono ve-ramente soddisfatto quando ogni

singolo mio cliente è soddisfatto: qui, tanto per intenderci, vengono anche dai paesi limitrofi - precisa Leonardo Martinelli – ed anche gli stranieri che vivono nei paesi limitrofi vengono qui per gustare i nostri gustosi prodotti appena sfornati. Come anche per il pane e le focacce che sforniamo - sem-pre fresche - anche nel pomerig-

gio». Cosa dire di più, allora? Se non dare seguito all’invito del sig. Leonardo Martinelli di venire a visitare il Panificio e Focacceria “Martinelli” a San Michele Salen-tino nella centralissima via Tasso, 31 (di fronte alla villa comunale) per “verificare” la veridicità delle cose dette e gustare così le pre-libatezze tipiche locali.

PUBBLIREDAZIONALEAl panificio Martinelli “esplodono” variegate armonie

di prodotti tipici locali e gustosi “sapori” appena sfornatiQui dentro, ai piaceri dei pro-dotti tipici locali, si accostano anche i sapori delle succulente e variegate focacce dalle mille

e una preparazione...

Riparte alla grande e con sempre maggior vigore il nuovo palinsesto dell’emittente “Quarto Canale Radio”.Più spazio all’informazione locale (GR alle ore 13/18/20) ed all’intrat-tenimento mattutino destinato a dare senz’altro compagnia ai radioascolta-tori. Spazio anche e soprattutto alle interviste su tematiche nazionali e locali raccolte in giro tra la gente del-le nostre città dall’inviato Giovanni di Noi.Dal lunedì al venerdì - alle 9 del matti-no - si parte con gli “Astri quotidiani” di

Daniela Chionna ed il suo oroscopo; alle 10 “Mattino 4” l’informazione loca-le a cura di Maria Angelotti in compa-gnia di Maurizio Urgese (new entry); a mezzogiorno nuovo appuntamento con “Tonik” l’aperitivo di Quarto Cana-le Radio con il deejay “miko” Dome-nico Cavallo, in questa occasione in veste di speaker radiofonico.Si riparte nel pomeriggio alle ore 16 con “Prima Classe” più forte che mai, con un nuovo “pazzo-duo” composto da Paride Fiusco ed Ignazio Degiro-lamo. Il mercoledì sera alle 19 riprende an-che l’appuntamento con lo sport loca-le in compagnia di Maria Angelotti e del suo “ A tutto sport” per commenta-re insieme i risultati di calcio, basket a tante altre discipline sportive.Sempre alle ore 19 ma al giovedì l’appuntamento è sempre con “Fran-ca…mente” a cura del direttore delle news Gianni Cannalire in compagnia dei suoi ospiti (in replica la domenica Mattina alle 11) con tematiche sem-pre aggiornate ed attuali.

Il sabato mattina dalle 10 Daniela Chionna e Quarto Canale Radio Vi ospiteranno nel “salotto” del “Caffè Sospeso” con innumerevoli sorprese, ospiti e tanta buona musica. Il sabato pomeriggio appuntamento immanca-bile alle 19 con la classifica di “Prima Classe” con i 30 brani più suonati del-la settimana in compagnia di Paride ed Ignazio (in replica la domenica po-meriggio). Infine, appuntamento domenicale con “Quarto Campo” per seguire in diretta tutto il campionato di Prima Categoria della neonata “Virtus Francavilla”. Nel corso dell’anno comunque non mancheranno nuovi programmi e nuove rubriche. Avete tanti buoni motivi per restare sintonizzati su Quarto Canale Radio ogni giorno. ECCO COME INTERAGIRE CON

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Presso la Galleria d’Arte “Picardi” in via San Francesco a Francavilla Fontana ri-marrà aperta fino al 15 ottobre la mostra del pittore dei jazzisti Francesco Toraldo.Scrive Vittorio Sgarbi: «É un pittore la cui espressività intreccia narrazioni figura-tive che sembrano provenire non tanto da un progetto precostituito, quanto da un ardore guidato dalla memoria. Dal-la biografia di questo artista si evince un certo spirito ribelle, dato che, a suo tempo, egli non ha voluto portare a ter-mine lo studio accademico, che pure gli è stato utile come base di apprendista-to. Il suo vero maestro è stato il padre Enzo, anche lui pittore, il quale ha saputo con evidenza infondergli l’amore istintivo per una figurazione forte e calibrata. Le capacità espressive di Francesco Toral-do si effondono nelle sue opere con gli effetti vibrati di colori primari e puri. Egli non ama certo tenere sotto controllo la sua fantasia pittorica, e quindi interpreta

il vero attraverso il filtro delle emozioni… questo artista si avvale di un colorismo intenso e movimentato da larghe cam-piture, elemento che costituisce la co-stante di un linguaggio poetico di grande densità e di un’enunciazione narrativa nitida e sintetica. La gestualità di Toraldo agisce con forti colpi di spatola pratican-do giochi di contrappunto cromatico, che si risolvono in rapporti di limpida purezza fra le masse di colore… Le sue raffigura-zioni di vele sospinte dal vento, di suona-tori di jazz, di corpi femminili nudi, hanno l’essenzialità e l’immediatezza segnica di una pittura che sembra nascere diretta-mente dal colore senza la necessità di un disegno preparatorio».Per Massimo Tarabelli (Ancona Jazz Summer Festival) «Toraldo stimola per il fascino del jazz che risiede in una liber-tà espressiva totale. Il jazz è un mondo, uno stile di vita, un referente artistico im-prescindibile per l’uomo moderno. É un mezzo con cui l’artista esprime se stesso e la sua poetica. Non importa come e con che cosa. Per questo ritengo che il Mae-stro Toraldo sia innanzitutto un “jazzista”, che invece di impugnare un sassofono, utilizza magistralmente la spatola e il pennello».

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Direttore Responsabile: Giovanni Cannalire - Redazione: Giovanni di Noi, Maria AngelottiImpaginazione: Giovanni di Noi - Periodico mensile della provincia di Brindisi

Distribuito gratuitamente - Reg. Trib. di Brindisi n° 06/08 del 21/11/2008 Edito da: Quarto Canale Radio s.r.l. Piazzale del lavoro, Z.I. Francavilla Fontana (BR)

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OROSCOPOOROSCOPOARIETETroppe e succulente saranno le occasioni per met-tervi in mostra e per sperimentare le vostre ca-pacità di sedurre anche le prede più ambite. Non vi mancherà l'opportunità di fare buoni affari, studiare strategie vincenti per il lavoro, o grazie ad una notizia colta al volo, rischiare una specu-lazione fortunata. Intensa e gratificante l'ultima decade del periodo.

TOROI pianeti vi garantiranno successi e conquiste. Le coppie stabili riusciranno a ritagliarsi il tempo per dolci serate romantiche. Ancor più eccitanti saran-no le giornate e le notti dei single. Questi vivranno le avventure con slancio, ottimismo ed entusiasmo. Potrebbero incontrare chi farà loro sorgere il de-siderio di appendere al chiodo la veste da single.

GEMELLIChi vi ama apprezzerà la disponibilità con cui vi condividerete le incombenze quotidiane. Deside-rerete un compagno libero da pensieri e pronto a concedervi attenzioni e slanci. Sopprimete la ten-denza a mettere il partner di fronte a scelte egoi-stiche, sicuri della bontà delle vostre intenzioni. Per tutti si prevedono guadagni in rialzo.

CANCROPiù passeranno i giorni e più vi lascerete andare alle gioie dell'intimità, solleticando la complicità del partner, con la seduzione di cui siete capaci. L'ottimismo e la bonarietà, con cui andrete incon-tro alle persone, vi renderanno ricercati. I nativi, che hanno attraversato una crisi, si lasceranno alle spalle le incertezze e dimostreranno convinzione nel vivere il rapporto.

LEONELa vostra generosità d'animo si sarà molto apprez-zata per gite o speciali notti. Non perdete tempo a cercare di capire perché sarete ricercati, ma gusta-tevi il piacere che l'ammirazione sincera porta con sé. preparatevi con slancio ad affrontare le sfide, che si presenteranno nel lavoro. Sarà un mese inte-ressante, anche se le decisioni andranno rivalutate con attenzione, rimandandole di qualche tempo.

VERGINEFantastici incontri mozza fiato con i nativi Toro riscaldati da Giove quel che basta per mostrarsi partner ideali. Ottime chance con Cancro e Leone. Chi ora sarà al lavoro stia tranquillo perché le si-tuazioni procederanno in autonomia a conferma della bontà delle scelte e delle strategie adottate in precedenza. Godetevi il momento di gloria e non cambiate i programmi.

BILANCIAFascino, seduzione e calde conferme in amore con eccitanti possibilità di vivere appassionate avven-ture per i single, che in ogni caso faranno bene a non illudersi troppo sulla possibilità che la passione possa tramutarsi in qualcosa di più serio. Il consi-glio sarà dunque di ammirare e favi ammirare ci-vettando con simpatia per poi ridere con il partner per i complimenti ricevuti.

SCORPIONEOra è indispensabile staccare la spina e lasciarsi andare all'onda dei sentimenti e delle emozioni. Questo non rappresenterà la licenza a calpestare i sentimenti altrui o a trascurare le regole che un rapporto serio pretende. Senza fatica potrete se-guire da vicino un nuovo progetto professionale.

SAGITTARIOLe energie fisiche e la tonicità mentale vi consenti-ranno di recitare il ruolo di protagonisti, all'interno delle più allegre compagnie, dalla sera, alla mat-tina. Nonostante gli impegni, avrete modo di con-cedervi belle serate per coltivare quelle conoscenze importanti, cui saranno legati gli affari ed i proget-ti futuri. Qualcuno unirà l'utile al dilettevole.

CAPRICORNOTanti gli stimoli che giungeranno con i pianeti che si alterneranno, formando aspetti positivi. Il consi-glio sarà quello di prendere tutto con buon senso e senza fare di tutta l'erba un fascio. In modo par-ticolare, dovranno stare attenti i cuori solitari. Po-trebbero cadere preda di qualcuno che vorrà fare di loro un solo saporito boccone, senza ripagarli in alcun modo.

ACQUARIOGli astri vi metteranno alla prova, formando nel vostro cielo aspetti difficili. Ora è giunto il momen-to di ricambiare, con autentiche prove d'amore, quanto il partner vi ha generosamente elargito. Il mese sarà mai arricchente, sia per la vita di coppia, sia, soprattutto, per voi stessi e potrete scoprire un modo diverso di affrontare la vita. Stesso atteggia-mento e apertura mentale usateli al lavoro.

PESCINonostante, la situazione affettiva sia serena ed appagante, non vi sentirete del tutto soddisfatti, né di voi stessi, né di quanto avrete costruito con il partner. Vi converrà trovare un equilibrato com-promesso, tra il vostro stato d'animo irrequieto e le esigenze di stabilità e coerenza, che richiederà, invece, la situazione professionale.

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